“Perché la mia gioia sia in voi”

www.parrocchiamareno.it
Anno XLI - N. 166
febbraio-marzo-aprile 2014
“Perché la mia gioia sia in voi”
“L
a gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro
che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare
da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore,
dall’isolamento – con Gesù sempre nasce e rinasce la Gioia”.
Sono le prime battute dell’Esortazione Apostolica “Evangelii
Gaudium” di Papa Francesco; e tuttavia sembrano riassumere a
meraviglia il senso delle Celebrazioni Pasquali, oltre che costituire
un antidoto, quasi una “ricetta medica” al diffondersi della tristezza
e dello sconforto che sembra scorrere nelle vene del nostro tempo!
Già! È una musica “vecchia”: “Sarà beato, benedetto l’uomo
che confida nel Signore”, dicevano gli antichi profeti! E a Natale
abbiamo riascoltato l’annunzio degli angeli: “Vi annuncio una
grande gioia!” E ancora Gesù che assicura i suoi: “Vi ho detto
a in voi, e la vostra gioia sia
queste cose perché la mia gioia sia
oraggia, non si stanca di chiamarci,
perfetta!” Ma il Signore non si scoraggia,
ia, al convito della festa!
di invitarci al banchetto della gioia,
l realtà,
la
l à ma di
d “starci
“
Certo; non si tratta di fuggire dalla
ti dalla speranza, che
dentro” in modo diverso, sostenuti
affonda le sue radici nella bontà del Signore! Bisogna
e” bisog
gna metterlo al
“rimanere in Lui con tutto il cuore”
bisogna
centro della nostra vita; bisogna
leggere la realtà dal suo punto di
vista, vedere le persone come Lui
me
le vede, adottare i suoi criteri come
a
stile di vita, lasciarci guidare dalla
ull
sua Parola, che è davvero Luce sul
nostro cammino.
a”,
”,
“Non lasciamoci rubare la Pasqua”,
ell
che anche quest’anno la grazia del
m ino!
mm
o!
Signore fa sbocciare sul nostro cammino!
”,
Abbandoniamo il “lievito vecchio”,
ammuffito del nostro egoismo!
uovo:
Impastiamo la torta con lievito nuovo:
rietà,
la sincerità, la giustizia, la solidarietà,
la speranza, l’Amore!
Buona Pasqua!
Buona Pasqua
a tutti.
CRISTO RI SORTO
ci faccia dono della speranza
in un mondo migliore
e ci dia la gioia
di esserne costruttori
Suor Carmelita
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LA VITA
Domenica 23 febbraio noi
ragazzi dell’ A.C.R. abbiamo
avuto la fortuna di incontrare e
ascoltare le parole di Suor Carmelita responsabile di Casa
Mater Dei di Vittorio Veneto.
Ci ha raccontato che la sua
vocazione è iniziata ancora
quando era piccola, la sua
mamma la domenica mattina la
svegliava presto per andare a
portare ad una signora povera,
sola e anziana un cestino di viveri, e lei sbuffava perché era
l’unica mattina che poteva dormire un po’ di più, invece doveva alzarsi e andare. Il sorriso e la felicità, di quella vecchietta
quando la vedeva arrivare è ancora impresso nella sua mente.
Poi un po’ più grande ha iniziato a frequentare di più l’oratorio , ad insegnare il catechismo a fare gruppo con i ragazzi ad
aiutare il parroco durante la Messa e piano piano dentro di lei
sentiva la chiamata di Gesù.
Dopo aver confidato questa cosa a sua mamma è entrata
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in convento e nel frattempo ha
continuato a stare con i ragazzi nei gruppi. Poi ha deciso di
andare presso questa casa
famiglia dove ancor oggi presta servizio. All’interno di questa struttura attualmente sono
ospiti 5 mamme di cui una
incinta e 8 bambini. Questa
casa offre loro un letto, un pasto, dei vestiti e tanto amore.
Tutto grazie all’aiuto di persone generose che offrono quello che possono, dai vestiti, ai
giochi, al cibo.
Suor Carmelita ci ha ringraziato per il nostro impegno nella vendita delle primule in occasione della giornata “un fiore per la vita” il cui ricavato va
proprio alla sua casa e ci ha invitato a prestare attenzione che
Gesù chiama ognuno di noi, sta a noi fare la scelta giusta.
Ringraziamo Suor Carmelita del suo tempo prezioso dedicato a noi......
Alessio e Samuele Nadal
Pallio dei Chierichetti 2014
Suore Benedettine
Io son convinto che voi non sapete…
quindi ve lo spiego. I chierichetti ogni
anno dovrebbero “affrontare” una specie di prova per poter vincere il “Palio”.
Cos’è il Palio? È uno stendardo che i
Gruppi di Ministranti della nostra Diocesi si contendono e chi lo vince, lo custodisce per un anno.
Anche noi quest’anno abbiamo voluto
cimentarci nell’unica gara… visitare una
parrocchia della Diocesi, dedicata ad
un Santo Apostolo… Così con l’aiuto di
don Mario e don Giulio, parroco di San
Giacomo di Veglia, abbiamo incontrato,
domenica 23 febbraio, san Giacomo
il Maggiore, ne abbiamo capito un pochino la sua vicenda terrena e visitato
la chiesa Arcipretale a lui dedicata, appunto a San Giacomo di Veglia. (finita
la visita alla Chiesa, la Isolina ci ha pure
La trasfigurazione
altare con la pala dei santi
apostoli Giacomo e Giovanni
offerto un gustoso gelato). Il nostro pomeriggio è iniziato con un appuntamento particolare: nel convento Cistercense
abbiamo incontrato le Monache che con
tanta gioia hanno raccontato qualcosa
della loro vita…
Una domenica davvero impegnativa e
significativa…
Ma non è finita qui… Anche
se non centra nulla con il Palio, lunedì tre marzo ci siamo di
nuovo ritrovati tutti insieme per
una partitona a calcio, qualche
scherzo (era Carnevale) e una
pastasciuttona (preparata da Tatiana)
Balaustra della Cantoria
San Giacomo apostolo
Questa è la giusta occasione per
invitare tutti i ragazzi a far parte di
questo gruppo gloriosissimo… Amici, vesti da chierichetto non mancano in
sacrestia… basta buona volontà e impegno.
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LA VITA
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IL NOSTRO ORGANO: 1.300 canne
E’ partita l’operazione “canne dell’organo” e tante persone hanno già offerto il loro
contributo per il loro restauro.
Quasi sicuramente per Pasqua potremo godere dell’armonia che riempirà la nostra
Chiesa quando tutto, dopo un delicato restauro, una minuziosa pulizia e una intonazione
perfetta ci ridonerà lo strumento nella sua piena sonorità.
Come vediamo dalla foto, (solo un a piccola parte dell’Organo), le canne sono di dimensioni diverse, dalle piccolissime, come un fischietto, alle grandi, come un trombone,
da quelle che hanno il timbro di un flautino a quelle che risuonano come un contrabbasso.
Chi ha visto l’impianto ne è rimasto meravigliato perché pensava suonassero solo le
canne di facciata, ma c’è ben altro.
La catena dell’operazione canne si sta allungando per la sensibilità musicale e artistica
di quanti hanno a cuore il nostro organo che ha sempre accompagnato i momenti più solenni della vita della Comunità.
Nella speranza che la realizzazione dell’opera trovi il consenso di tutti seguiamo
i lavori con scrupolosità per la responsabilità che abbiamo di custodire le cose
preziose, patrimonio della Parrocchia.
Laboratorio
dell’Organaro
Leorin
serie di canne
di legno pregiato
TANTA PIOGGIA E ACQUA
ALTA A MARENO
Da più di un mese immagini come questa si potevano vedere in tante parti del nostro paese! Le piogge stravaganti di
gennaio hanno evidenziato una volta di più e in maniera drammatica la precarietà del sottosuolo attraversato da falde acquifere che hanno allagato sotterranei e garages con grande
disappunto di quanti hanno dovuto
correre ai ripari subendo il disagio e
l’onere di attivare pompe per 24 ore
al giorno per liberare le loro abitazioni dall’acqua che continuava a salire.
Come mai tutto questo? Perché
in certi posti l’acqua non è arrivata e
in certi altri sì? come sono state costruite le case, i condomini toccasti
dall’acqua alta? Di chi la colpa?
serie di Canne in
stagno in lega
Chi pagherà il disagio, i danni e le spese di tutta l’attività
messa in moto per l’emergenza?
Gli interrogativi sono tanti e le risposte sono ancora tutte
sospese e rimbalzano tra enti pubblici e privati.
La conclusione di ogni riflessione è sempre la stessa: non
si può andare avanti così, bisogna che gli enti preposti provvedano in modo radicale perché situazioni come queste non
si ripetano più!
Si spera comunque che, dopo aver reclamato per questa
calamità naturale, si possano ottenere contributi a sostegno
delle famiglie che hanno sostenuto
spese importanti per far fronte alla
situazione.
Da tutta la Comunità marenese un
plauso alla Protezione Civile e a quelle Associazioni che secondo la loro
identità hanno prestato un prezioso
aiuto a tutti.
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LA VITA
a
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S
todo Suzuki, affinano le proprie capacità
trasformando le attitudini in vere e proprie abilità.
Gli esercizi proposti contengono quindi obiettivi come lo sviluppo della motri-
Laboratorio di Musica
con l’insegnante Elena Migliorini
Il metodo utilizzato si chiama “Children’s Music Laboratory” è stato ideato
dall’insegnante Elena Enrico di Torino
(associazione Musical Garden – www.
musicalgarden.it ) tale metodo crea un
collegamento diretto con il metodo Suzuki il quale viene intrapreso successivamente per lo studio dello strumento
musicale (violino, violoncello, pianoforte,
fisarmonica) .
Il metodo CML propone un programma didattico specifico comprendente
manualità, disciplina, sviluppo dell’orecchio melodico, armonico e ritmico. Attraverso esercizi mirati i Bambini cantando
e ballando conoscono il repertorio musicale del metodo e i ritmi utilizzati nei
primissimi studi sullo strumento del me-
imparerà a parlare. L’elemento forse più
importante di questa metodologia è la
partecipazione attiva passo per passo
della Famiglia del Bambino, la quale lo
accompagnerà in questo percorso condivid
dividendo i momenti di gioco , le
lezio con gli insegnanti, lo studio
lezioni
quo
quotidiano
a casa e le esperienze
col
collettive
come saggi e concerti.
L
L’insegnante
Elena Migliorini ringra la scuola Materna San Pio X
grazia
di Mareno e tutto l’organico per la
sq
squisita
collaborazione e l’interesse attivo nei confronti del laborato che ne hanno permesso una
torio
riu
riuscita
ottimale .
cità finalizzata alla tecnica strumentale,
dell’equilibrio, della memoria, della vocalità e vengono proposti in un’età in cui
il Bambino sperimenta ed assimila in
modo immediato anche per predisposizioni neurologiche tipiche dell’età prescolare.
In pratica stimolando il Bambino, con
un programma didattico ben organizzato, egli imparerà a suonare così come
29 -11-2013 : Uscita Didattica
Laboratorio di Pittura per i Genitori
Il titolo del progetto didattico in cui sono impegnati i bambini
quest’anno è:” Energia che Magia”. Era necessario capire alcuni concetti scientifici e tutto diventa più semplice
se questi vengono presentati in modo ludico e divertente. Questo è successo presso
il “Science Centre Immaginario Scientifico
co” di Pordenone dove la scienza diventa
sc
scoperta,gioco,esperimento.
Il 17 marzo è iniziato presso l’Oratorio Don Bosco, un percorso per i genitori della scuola dell’infanzia. Un questionario dato ai genitori ha fatto emergere l’esigenza di lavorare su
aspetti personali ed emotivi.
L’artista Paola Palmano, curatrice del corso sostiene che “la
creatività può sciogliere nodi legati ai propri sentimenti e alle
relazioni affettive e sociali, permettendoci una maggiore apertura verso noi stessi e verso gli altri”. Tutto questo è stato sperimentato dai partecipanti al corso attraverso l’utilizzo giocoso
dei colori primari e la loro mescolanza.
E’ stato piacevole mettersi in gioco e scoprire come, anche
solo mescolare due colori ,può far emergere e ci rende capaci
di “ascoltare” la propria emotività e rende liberi di esprimerla.
Tutto questo ci permette di comprendere come sia importante la creatività e la manipolazione per i bambini perché attraverso di esse possono conoscere, ascoltare , pensare la
realtà e la propria personalità in altre parole di CRESCERE.
dei Bambini della Scuola dell’Infanzia S.Pio x
con l’insegnante Palmano
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LA VITA
21 Marzo 2014 - 40° FISM nazionale
Un grande gioco per dire che, tutti insieme, siamo una scuola grande
La FISM nazionale per il 40° ha lanciato una proposta a tutte le scuole
associate (circa 8.000) in tutta Italia
. Nello stesso giorno venerdì 21 marzo, primo giorno di primavera,i bambini
di tutte le scuole avrebbero giocato,
idealmente insieme, con un gioco cre-
ato dalle insegnanti. Anche noi scuola
dell’ infanzia di Mareno abbiamo aderito con la realizzazione di una caccia
al tesoro.
E’ stato divertente cercare per tutta la scuola gli indizi che avrebbero
condotto ogni sezione alla ricerca del
loro tesoro. E sapete quali tesori hanno trovato? … i tesori erano le foto di
loro stessi, i bambini … e perché ? …
perché il vero grande tesoro di ogni
scuola, sono proprio i BAMBINI.
Pronti ? La caccia al tesoro inizia: di corsa !
Alla ricerca degli indizi che porteranno al tesoro
Il tesoro è stato trovato….
….e orgogliosi lo mostriamo
Ed ecco tutti i
protagonisti di tutta la
scuola: i bambini,
le insegnanti,
le suore Amedea,
Mari e Annabruna,
le cuoche Giuseppina
e Sonia, Stefania che
ci fa trovare ogni giorno
la Scuola pulita e chi
sostiene tutto e tutte:
don Mario!
Amici Benefattori per l’Asilo:
Gruppo Veglione Papa Luciani 2.270,00 – Fanti 200,00 – Artiglieri 50,00 - Azione Cattolica 1.506,70 – Gruppo Castelmonte
850,00 – Gruppo Salvadanaio 335,00 – Società Operaia 1.200,00 – AVIS AIDO PRO-LOCO 250,00 - Gruppo Carnevale
Oratorio 1380,00 GRAZIE
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LA VITA
Premio CEDA
“ALI D’ORO”
Associazione AMICI DEL MONDO
Ha suscitato grande entusiasmo la consegna del Premio
ALI D’ORO giunto alla quinta edizione. In una sala gremita
del Centro Culturale sono stati assegnati i riconoscimenti allo
Sport, alla Cultura, alla Solidarietà, al Mondo del Lavoro e
dell’Economia.
L’opera sociale del gruppo GEM (Gruppo Escursionisti Marenesi) e della Corale Marenese ha avuto grandi consensi e
applausi da tutti.
Il premio alla Solidarietà ha evidenziato l’opera dell’Associazione Pia e Renzo FIOROT per l’attività svolta in questi anni e
senz’altro per gli anni avvenire.
Per il mondo del lavoro è stato tributato un significativo applauso ai Signori Giorgia Zanchetta e Romano Bressan che da
sempre collaborano con l’Associazione Amici del Mondo ma
sono anche presenti in tutte le attività della vita della Comunità.
Particolare significativo: anche i dipendenti del Mio Market
hanno dimostrato la loro riconoscenza con un affettuoso abbraccio ai loro datori di lavoro.
Al tavolo delle Autorità il Presidente Gianni Buffo, i Signori
Dell’Armellina Armando e Giorgio, titolari del PREMIO, il Parroco, il Sindaco Cattai che ha avuto parole di incoraggiamento
per l’attività dell’Associazione Amici del Mondo e per la presenza significativa nella Comunità marenese di premiati.
Ha accompagnato la serata Il Gruppo Giovani del Corpo
musicale di Mareno.
Premio alla Corale Voci Marenesi
Premio all’Associazione FIOROT
Premio al GEM (Gruppo Escursionisti Marenesi)
Premio ai Signori Bressan Romano
e Zanchetta Giorgia (Mio Market)
e
Parole del Sindaco Cattai
Gruppo Giovani del Corpo Musical
vani
Maestra e Presidente Gruppo Gio
del Corpo Musicale
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Pillole di Storia
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a cura di Ivo
Da S. Tiziano a S. Magno e… l’inizio di Venezia
Incredulità di Tommaso con San Magno, Cima da Conegliano
… Dopo la morte del Vescovo san Tiziano, abbiamo
detto che la sua salma venne posta nella Cattedrale di
Oderzo… Com’è che ora si trova a Vittorio Veneto nella
cripta del Duomo?
La “Leggenda” ci racconta che la sua traslazione da
Oderzo a Ceneda avvenne in maniera prodigiosa. Sulle
sponde della Livenza gli Eracleani, concittadini di Tiziano
e gli Opitergini vennero in armi per contenderselo. L’apparizione di un vecchio li convinse a lasciare che fosse
proprio san Tiziano a decidere dove voleva andare. Quindi misero i suoi resti su una barca, la quale, da sola, senza
guida umana, risalì il fiume fino a Settimo (Portobuffolè).
Qui le sue ossa vennero messe su di un carro trainato da
buoi e con sorpresa di tutti, non toccarono ne a Opitergini ne a Eracleani. San Tiziano “voleva” riposare, in attesa
della risurrezione, a Ceneda. Per questo motivo la sede
vescovile venne portata lì, dov’è il Santo patrono.
Al di la della leggenda… Poco prima che Rotari, Re
dei Longobardi e d’Italia dal 636 al 652 d.C., occupasse Oderzo, il
vescovo San Magno (succeduto a Tiziano) e una parte della popolazione si erano già messi in salvo nelle isole dell’estuario veneto.
In tutto quello che era stato l’agro opitergino, al governo bizantino
era subentrato quello longobardo. I Longobardi, fin dalla loro discesa nelle Venezie, avevano già provveduto ad attivare nelle nostre
terre l’amministrazione civile creando, nel 568 d.C., il Ducato di
Ceneda. Più tardi diedero anche vita ad una nuova sede vescovile a
Ceneda (fine sec. VII o inizio sec. VIII) per colmare il vuoto che, nel
campo religioso, il vescovo San Magno aveva lasciato quando, abbandonata Oderzo, si era rifugiato nella laguna opitergina. Per convalidare tale loro decisione, i Longobardi provvidero a trasportare a
Ceneda il corpo di San Tiziano già riconosciuto come patrono a cui
erano legati, secondo la concezione di quei tempi, tradizione, diritti
e privilegi dell’antica sede opitergina.
San Magno, dunque, successe a San Tiziano, e da Oderzo, condusse il suo popolo minacciato dalle scorribande barbare, sulla laguna veneta. Magno, nato alla fine del VI secolo ad Altino, una volta
acquisita un’ottima educazione umanistica, scelse la vita eremitica,
durante la quale si preparò a ricevere l’ordinazione sacerdotale che
avvenne nella città di Oderzo. In questa città san Magno diede inizio al suo impegno rivolto ad estirpare sia il paganesimo sia l’eresia
ariana. Date le circostanze non proprio favorevoli per gli opitergini,
san Magno organizzò, col consenso di papa Severino (640 d.C.),
una “transumanza” civica in un’isoletta che verrà successivamente chiamata Eraclea. Tra le prime cose fece costruire la cattedrale
dedicata all’apostolo Pietro (La stupenda Basilica di San Pietro in
Castello) e altre chiese nei luoghi dove più tardi sorgerà Venezia.
In questa impresa di trasferimento da Oderzo ad Eraclea,
san Magno figurò agli occhi dei cittadini come un novello Mosè, che guida il suo popolo alla terra promessa.
Secondo una costante tradizione quando san Magno fu
cacciato dai Barbari e cercò un rifugio nella laguna di
Venezia, san Raffaele si presentò a lui in una visione e gli
disse che voleva avere un santuario in quel luogo. Il vescovo obbedì ed innalzò una chiesa in onore di san Raffaele nella parte della città chiamata Dorsoduro (Chiesa
dell’Angelo Raffaele “Anzolo Raffael”). Illuminato da una
luce soprannaturale, san Magno avrebbe visto svolgersi
sotto i suoi sguardi gli eventi futuri della splendida storia
di Venezia. Il culto di san Magno non ha cessato di esistere nella diocesi di Venezia, dove le spoglie mortali furono traslate nel 1206 dal Doge Pietro Zani, è considerato tuttora un patrono secondario. Attualmente i suoi resti
riposano ad Eraclea conservati nella Chiesa parrocchiale
di Santa Maria Immacolata (per volontà del Cardinale
Angelo Rocalli poi Giovanni XXIII). San Magno
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il Bastone Pastorale
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A
19 ottobre - Nozze d’Orocon i famigliari
i coniugi Foltran Giancarlo e De Giusti Luigina
Da quando ci avete lasciati non vi abbiamo più dimenticati.
Da lassù guardate con tenerezza verso di noi e proteggeteci nel nome del Signore.
Bozzetto Severino
Capra
Brugnera Domenica
Benedet Pietro
Ceschin Giusto
Settimana Santa 2014
(ORARI ED IMPEGNI PER TUTTI)
DOMENICA DELLE PALME (13 aprile)
ore 08.00 Santa Messa
Soffratta Benedizione dell’Ulivo
ore 09.30 Processione solenne
Celebrazione dell’Eucaristia
10.45
Benedizione dell’Ulivo (presso Oratorio)
Processione solenne (alla Chiesa parrocchiale)
Celebrazione dell’Eucaristia
15.00
Solenne inizio ore di Adorazione
Benedizione eucaristica
19.00
Santa Messa vespertina
Lunedì santo 14 – martedì santo 15
mercoledì santo 16 aprile
9.00 – 11.30 Soffratta Adorazione e Confessioni
ore 16.00 Apertura ore di Adorazione per tutto il pomeriggio
ore 16.00–19.00 Confessioni Adulti ogni giorno
ore 19.00 Santa Messa
Tutti facciano almeno un’ora di adorazione e di preghiera e si accostino al SACRAMENTO della CONFESSIONE rispettando gli orari
**********
TRIDUO - SACRO
GIOVEDÌ SANTO (17 aprile)
ore 15.00 Santa Messa per la Pasqua degli Anziani, dei
Bambini
e dei Ragazzi con i loro Genitori
(Lavanda dei Piedi dei Bambini della Prima Comunione)
Ore 17.00
20.00
Soffratta Santa Messa per la Pasqua degli
Anziani, dei Bambini
e dei Ragazzi con i loro Genitori
(Lavanda dei Piedi dei Bambini d Prima Comunione)
Eucaristia in Coena Domini (nella Cena del Signore)
Pasqua degli Adulti
(Lavanda dei Piedi dei Bambini della Prima Comunione)
Adorazione al Santo Sepolcro
Pomeriggio: confessioni degli Adulti
VENERDÌ SANTO (18 aprile)
Ore 8.00 Celebrazione di Mattutino e Lodi
ore 15.00 Liturgia solenne della Passione e Morte del Signore Gesù
Bacio del Crocefisso, santa Comunione
20.00
Via Crucis dalla Chiesa di Mareno a Soffratta
(Nel pomeriggio di venerdì e nella giornata di sabato Bacio del Crocefisso fino alla celebrazione
della Veglia pasquale e offerta della cassettina
della carità con i soldini frutto delle mortificazioni
quaresimali).
Giornata per le confessioni degli Adulti
SABATO SANTO (19 aprile)
Ore 8.00
Celebrazione di Mattutino e Lodi
Giornata per le Confessioni degli Adulti
Solennità di Pasqua
Sabato santo (19 aprile)
ore 20.30 SOLENNE VEGLIA PASQUALE
Liturgia della Luce, della Parola di Dio,
Benedizione dell’Acqua, Battesimo,
Eucaristia della Risurrezione
DOMENICA DI PASQUA (20 aprile)
Sante Messe ore 8.00 – (9.30 Soffratta) 10.45 – 19.00
tanti auguri di Buona Pasqua
a tutta la comunità parrocchiale,
in particolare ai bambini, agli anziani e ai malati,
da parte del parroco.
AVVISI UTILI
oltre il programma della settimana Santa
ORARIO per il
SACRAMENTO della RICONCILIAZIONE
durante la SETTIMANA SANTA
prevede le CONFESSIONI secondo questo ordine
Media
ore 14.00
Ia
a
Media
ore 14.45
II
Mercoledì
ore 14.00
IVa Elementare
ore 14.45
Va Elementare
Venerdì
ore 10.00
IIIa Media
Giovedì
ore 14.30
ANZIANI
Venerdì - Sabato – Domenica: ADULTI
8.30 – 11.30 / 15.00 – 19.00
Lunedì
«LA VITA»
PERIODICO DELLA PARROCCHIA
Ore 17.00
Soffratta Liturgia solenne della Passione e
Morte del Signore Gesù
Bacio del Crocefisso, santa Comunione
DI MARENO DI PIAVE (Treviso)
Direttore responsabile: don MARIO FABBRO
Iscritto al n. 677 del Registro Stampa del Tribunale di Treviso con decreto del 23/12/1987
TIPSE - VITTORIO VENETO