5 — 14 Dicembre 2014 www.invfestival.it Bergamo e Provincia www.invfestival.it Il Festival In necessità virtù, quest’anno alla terza edizione, intende dare voce e corpo attraverso forme artistiche e non solo (danza, teatro, cinema, musica, fotografia, filosofia) a forme di marginalità e disagio. Lo spostamento della preposizione, non “di necessità...” ma “in necessità...”, presente nel titolo, sottolinea che il Festival non tratta della pur nobile capacità di far fronte a situazioni eccezionali, ma della capacità di dimorare in forma virtuosa nella condizione di Necessità cui l’Uomo, ogni uomo, in quanto uomo, ontologicamente appartiene. Ogni edizione reca poi un sottotitolo che specifica il modo di declinare questa forma di racconto dell’umano. Quest’anno recita Forme d’arte a contrasto. Il Festival 2014 intende dare spazio a voci e corpi che contrastano, intende accostare identità problematiche, sviluppare rapporti stridenti, nella convinzione che in tali rapporti risieda una cruciale esperienza antropologica, storica e personale, di Necessità e di Virtù. Varie saranno le forme di declinazione del rapporto antagonista: il contrasto povertà/ricchezza, il contrasto giustizia/ingiustizia, il contrasto fra corpo che arranca/ corpo che volteggia, il contrasto fra inclusione ed esclusione sociale, fra silenzio, di Dio, e dolore, dell’uomo, fra vivere e morire, fra servo e padrone, fra legge e individuo, fra centro e periferia, fra strada e palazzo, fra libero e costretto, fra potere e diritti, fra guerra e pace, fra silenzio e parola, ombra e luce, doppio e identità. Giuseppe Goisis direttore artistico del festival i cinque partner a servizio del festival compagnia brincadera www.compagniabrincadera.it Compagnia Brincadera nasce nel 2001. Un gruppo di amici, e l’intento di lavorare alla produzione di spettacoli teatrali. Usando musica e libri, oltre alla partitura dei corpi. Brincade(i)ra, in portoghese, significa gioco, sciocchezza, allegria, amenità, copula, monelleria, follia di carnevale. Sembrò adatto a esprimere la leggerezza e il disincanto con cui avremmo costruito le nostre scene. Così è stato, da allora. sguazzi onlus coop. sociale alchimia p s r c o g u www.coopalchimia.it Cooperativa sociale dal 1986 realizza progetti e servizi a sostegno di persone con disabilità, bambini, adolescenti, giovani e famiglie. Grazie all’impegno, alla passione e alla professionalità dei suoi soci e lavoratori, promuove l’inclusione sociale e il benessere delle persone, contribuendo allo sviluppo sostenibile delle comunità locali. ergolab cooperativa la perla nera www.sguazzi.com www.lalumachinamod.com L’associazione persegue fini di solidarietà sociale e confronto culturale, con progetti di ricerca e miglioramento del benessere dell’individuo e della collettività. Riconosce il valore primario del concetto di persona e costruisce contesti e presupposti volti a favorire la realizzazione della propria umanità. Stampa serigrafica e digitale per abbigliamento – banner – supporti adesivi. Ogni giorno accogliamo nel nostro laboratorio persone diversamente abili, minori in difficoltà ed emarginati e li coinvolgiamo in progetti socio-occupazionali. csv centro servizi volontariato www.csvbg.org L’Associazione Centro Servizi Bottega del Volontariato opera dal 1998 nella provincia di Bergamo con l’obiettivo di sostenere e qualificare le organizzazioni di volontariato e di diffondere e promuovere la cultura della solidarietà e la realizzazione di iniziative di carattere sociale, civile e culturale. e o t l t o e Determinante per l’esistenza del Festival è il coinvolgimento di molte realtà del territorio, tra cui da quest’anno alcuni istituti scolastici. Lavorare con le scuole permette di centrare due obiettivi fondamentali: da un lato avvicinare giovani alla cultura con proposte di qualità, dall’altro costruire relazioni e ampliare la rete degli amici del Festival. Alle scuole si propone una collaborazione che muove dal riconoscere e condividere i valori sottesi al Festival per esserne parte attiva e costruttiva. Le scuole ospiteranno tre spettacoli preceduti da un percorso formativo destinato ai giovani spettatori, realizzato insieme ai loro docenti. U Parrinu vedi pag.11 materiale per medea Auditorium Liceo Mascheroni In coll. con lo Sportello Scuola Volontariato. Un progetto di CSV, Caritas Diocesana Bergamasca e Ufficio Scolastico Provinciale Istituto Comprensivo Pascoli, Curno Collegio Vescovile Sant’Alessandro, Bergamo vedi pag.14 Fuoco vedi pag.15 2014 riservato alle scuole Cineteatro Boccaleone, Bergamo Istituto iSchool, Bergamo 5 Mostra fotografica a cura di ANFFAS Venerdì 5 Dicembre Ore 21.00 teatro fotogr afia Tutti i giorni nei luoghi del Festival Teatro Sociale Bergamo ricordiamo escÜsÉ Perché non accada mai più Teatralconcerto dedicato al Lavoro opening La mostra fotografica che viaggia con il Festival documenta Aktion T4, il progetto di eutanasia nazista a danno di circa trecentomila disabili e malati mentali. Una sorta di prova generale della Shoah. Realizzato in nome della purezza della razza e del risparmio di risorse economiche. Venerdì 5 Dicembre ore 17.30 con Palazzo del Podestà Piazza Vecchia Bergamo Claudio Bernardi, Cristiana Ottaviano, Maria Grazia Panigada volontariato e forme d’arte Una farfalla salverà il mondo Il Festival incontra e dialoga con Claudio Bernardi, docente di Storia del teatro; Antropologia del teatro; Riti, miti e simboli delle organizzazioni; Drammaturgia. Cristiana Ottaviano, docente di Sociologia dei processi culturali e di Sociologia della Comunicazione. Maria Grazia Panigada, consulente e formatrice teatrale. Le loro esperienze. Le loro ricerche. 6 regia Giuseppe Goisis con Nadia Raffaelli, Stefania Sala, Mara Fenice, Silvia Fiori, Giuseppe Goisis, Alberto Zanini, Massimo Malanchini, Alessandro Rozzoni, Giovanni Corrà, Luca Baroni, i ragazzi del Patronato San Vincenzo di Bergamo “Un concerto di natura teatrale, grottesca, con azioni, testi, maschere, oggetti e costumi che raccontano del lavoro, dei lavori, della gente che lavora, lungo una colonna sonora di canzoni di Jannacci. Perchè il lavoro è contrasto , in questo tempo nostro, è valore che ha da essere difeso, e Jannacci è stato un riferimento assoluto per Brincadera, quanto dolorosa ne è ora la mancanza.” «Non moriamo in un colpo solo. Ci porta via un po’ alla volta chi abbiamo amato e se ne va prima di noi. Gli cediamo pezzi buoni senza ricambio. O ce li ruba. Moriamo a pezzi, sì. Per sottrazione.» 2014 7 Auditorium P.zza Libertà Bergamo Sabato 6 Dicembre Ore 22.30 heroes & Heroines docu-fiction docu-fiction Sabato 6 Dicembre Ore 20.30 Auditorium P.zza Libertà Bergamo striplife Gaza in a day A day in Kathmandu regia Danilo Monte, Filippo Papini produzione Filippo Papini, Duccio’s Film, Polivisioni “Ci incamminiamo verso il fiume sacro, io con la telecamera seguo Sujata. Arriviamo nei pressi della riva. Un uomo sistema i ceppi e dà fuoco alla catasta di legno; il corpo del defunto lentamente brucia. Un uomo accanto piange. Sujata urla: Eroi, Eroine, venite qui. Un gruppo di bimbi con le gambe nell’acqua fa finta di non sentire. Hanno tutti in mano una corda, alla quale è legato un magnete che di tanto in tanto lanciano nel fiume. Sujata mi spiega che nei corpi dei defunti è usanza mettere monete in offerta agli Dei e che i bambini vengono qui per cercare gli spiccioli. Ecco: tutto questo è contrasto .” Danilo Monte è nato a Casoria e vive a Milano. Si è laureato al Dams di Bologna e attualmente lavora come regista nella società di produzione VideoTank. è regista, direttore della fotografia e montatore. regia Scaffidi, Testagrossa, Zambelli, Mussolini, Grignani produzione Trasparenze_Teleimmagini factory(italy), Kanak (Palestine), Centro Cultura italiano Gaza “La cosa che ci ha colpito in Palestina è la capacità dell’essere umano di trovare solidarietà, creatività e stimoli in una situazione apparentemente senza via di scampo. Non volevamo fare il film denuncia sulla situazione di Gaza, volevamo mostrare un volto della Striscia che di solito non emerge, umano e pieno di speranza, fatto di persone decise a migliorare la propria situazione attraverso le azioni di tutti i giorni. Non sapevamo, al tempo della produzione, che gli eventi dei mesi successivi avrebbero reso ancor più miracoloso il contrasto che andavamo raccontando.” Filippo Papini nasce a Prato il 9 marzo 1974. Cineasta e viaggiatore, dal 2003 realizza documentari che hanno a tema il disagio degli emarginati nei paesi poveri del mondo. Film vincitore di tre premi al Torino Film Festival 2013, è un affresco corale e poetico della vita di tutti i giorni a Gaza. Autoprodotto e finanziato grazie al crowdfunding, presentato a settembre presso la sede Onu di Ginevra. 8 2014 Consigliato a un pubblico maggiore di 14 anni 9 Teatro Civico Dalmine disandance teatro danza teatro Domenica 7 Dicembre Ore 18.00 Martedì 9 Dicembre Ore 09.30 Auditorium Liceo Mascheroni Bergamo Ore 20.30 Scuola secondaria Pascoli p s Curno r c o Ci sono più avventure su una scacchiera che su tutti i mari del mondo g u u parrinu e o t La mia storia con padre Pino Puglisi t l o e regia Martine Bucci, Giuseppe Goisis con Andrea Capelletto, Giuseppe Sala, Chiara Natali, Cristina Crimi, Ilaria Baracchetti, Lidia Canigiula, Viola Esposti Ongaro, Luca Citron, Serena Marossi luci Simone Moretti “In siciliano u parrinu significa il parroco, il prete, oppure il padrino, di battesimo, cresima o comunione, oppure il boss mafioso. Padre Pino Puglisi fu ucciso perché sottraeva i bimbi alla Mafia, raccogliendoli dalla strada dove erano impegnati a spacciare droga, compiere furti e ammazzare. Nel mio racconto però ho voluto approfondire soprattutto il tema del Perdono. Io credo che il suo contr asto fu il perdono. Don Puglisi non ha mai denunciato le telefonate o le lettere anonime, le aggressioni subite, le minacce. Il compito di un sacerdote, diceva, è perdonare. Non è andare dalla polizia.” “DisanDance è uno spettacolo di 3 danzatori professionisti e 6 persone con disabilità che raccontano una storia di contrasti . C’è il contrasto fra il loro modo di abitare il corpo. C’è la traduzione di queste fisicità in forme danzate o quasi immobili, a raffigurare emozioni dell’esperienza umana: la gioia, la paura, la rabbia, la tristezza. C’è il contrasto di immagini e rapporti: un bruco che diviene farfalla; un burattino e il suo mangiafuoco. E c’è il contrasto che tutti accomuna: la vita e la morte. DisanDance è il contrasto fra vivere e morire. Ogni atto della scena un atto della vita, pedina mossa nella partita in corso con la morte.” Christian Di Domenico attore e pedagogo abilitato allo sviluppo e all’insegnamento della metodologia teatrale acquisita dal maestro russo Jurij Alschitz dalla European Association For Theatre Culture, presso la quale ha conseguito il Master for Teaching. è Direttore Didattico dell’Accademia Teatrale “ITACA” in Puglia, a Corato, in Provincia di Bari. 10 2014 di e con Christian Di Domenico 11 5 — 14 dicembre 2014 calendario del festival Venerdì 5 Palazzo del Podestà, Bg 17.30 opening Teatro Sociale, Bg 21.00 teatro Forme d’arte e volontariato: il Festival incontra Claudio Bernardi, Cristiana Ottaviano e Maria Grazia Panigada Escüsé Teatralconcerto dedicato al Lavoro, di Compagnia Brincadera sabato 6 20.30 Auditorium Piazza Libertà, Bg Heroes and Heroines. A day in Kathmandu.* di D. Monte e F. Papini 22.30 docu-fiction 18.00 danza teatro domenica 7 Teatro Civico, Dalmine Striplife. Gaza in a day di Scaffidi, Testagrossa, Zambelli, Mussolini, Grignani * Consigliato a un pubblico maggiore di 14 anni Disandance di Martine Bucci e Giuseppe Goisis martedì 9 Auditorium Liceo Mascheroni, Bg Scuola secondaria Pascoli, Curno 09.30 20.30 p teatro r U Parrinu di Christian Di Domenico, Bari o mercoledì 10 Collegio Vescovile S.Alessandro, Bg 15.00 teatro Materiale per Medea di Multiversoteatro, Trento Istituto iSchool, Bg 20.30 teatro 21.00 simposio 17.00 teatro Il Convegno di Punta Corsara 369 Gradi, Scampìa 16.00 teatro Storia di un uomo e della sua ombra (mannaggia ‘a mort)* di Principio Attivo Teatro, Lecce * Spettacolo per bambini, e adulti Fuoco di Dario Ferrari - LiberiTeatri, Palermo Medea: Invidia e Silenzio degli Dei Intervengono il Prof. Rocco Ronchi (Univ. dell’Acquila) e il Prof. Federico Leoni (Univ. di Milano) sabato 13 domenica 14 Teatro Serassi, Villa D’Almè ogni giorno In tutte le location del Festival fotografia RICORDIAMO Perché non accada più, mostra fotografica a cura di ANFFAS 13 INGRESSO AGLI EVENTI CON OFFERTA LIBERA fino a esaurimento posti - buffet a sorpresa in alcune date del festival l e riservato alle scuole venerdì 12 Teatro Eden, Stezzano o o 09.30 TTB - Teatro Tascabile, Bg u e t Cineteatro Boccaleone, Bg c g t giovedì 11 s Collegio Vesc. S.Alessandro Bergamo materiale per medea teatro teatro Mercoledì 10 Dicembre Ore 15.00 Giovedì 11 Dicembre Ore 9.30 Cineteatro Boccaleone Bergamo Ore 20.30 Istituto iSchool Bergamo p s r c o g u fuoco Il Mito è un esperanto che non viene più compreso e o t Ballata triste t l o e di Multiversoteatro regia Raffaele Macrì con Michela Embrìaco “Medea è distesa su una cassa di legno, contemporaneamente in scena e nell’immagine in movimento che riempie il fondo bianco. Naufraga. Distesa nell’acqua. Si risveglia e rivive la sua rabbia contro i fantasmi di Giasone e dei figli. è una donna tradita, carica d’odio, di violenza, di dolore, ma è anche, a contrasto , portatrice di una grandezza che non si può dismettere: lei rimane una figura del mito. Si allontana dalla propria tragedia per accogliere il mondo di Giasone e dell’umano. Muta condizione. Una sola parola scritta in rosso sulla cassa grigia la accompagna nel racconto: fragile. Fragile, parola che è stonatura, è domanda rivolta allo spettatore, per un Teatro inteso come realtà in sé e non come riproduzione della realtà.” 14 “Non è u na questione di fortuna o di occasioni. Era piuttosto, diceva, un problema di ingiustizia, legato alla sventura di essere nato povero. Fuoco è il contrasto fra la strada e il palazzo, una favola amara, un grottesco dramma, un omag gio alle rivoluzioni arabe e ai milioni di uomini e donne scesi in piazza rivendicando libertà e dignità nei loro paesi. È la storia di Mohamed Bouazizi, un uomo moderato, con meno di trent’anni e una laurea, innamorato di una coetanea che sogna di sposare appena avrà i soldi per il matrimonio. E che, invece, si dà fuoco.” di e con Dario Ferrari «Ci siamo adoperati, attraverso ponderata riflessione, per dare all’arte teatrale, arte di cui ci facciamo promotori tra i promotori, un significato del profondo: scuotere le coscienze, far riflettere e comprendere con naturalezza una realtà, la realtà, a noi vicina.» 2014 15 simposio Venerdì 12 Dicembre Ore 21.00 con TTB Teatro tascabile Bergamo prof. Rocco Ronchi, prof. Federico Leoni Medea è una donna forte ed eroica, ma è anche contemporaneamente fr agile , incapace di sostenere il peso della sventura che l’ha colpita; è eccessiva, sfrenata e passionale nella manifestazione dei suoi stati emotivi, ma sa anche essere r azionale e lucidissima nell’esposizione delle sue idee; è sincera nel suo dolore, ma è in grado di ordire inganni ; è determinata nella sua volontà di vendicarsi dell’offesa subita, ma lacerata al momento di attuare concretamente la vendetta; è distrutta dal dolore, ma ha consapevolezza dei suoi gesti e delle loro conseguenze. Per questa complessità irrisolvibile, per questa sua anima controversa, riluttante a qualsiasi identificazione, Medea diventa simbolo di In Necessità Virtù 2014. L’immagine terribile di un’umanità che si confronta con una necessità inesorabile. Medea: Invidia e Silenzio degli Dei Simposio filosofico Nel simposio filosofico ci si interrogherà dunque sulla natura di questa necessità che lascia senza fiato. È essa segno di una latitanza di Dio oppure, come forse credevano i greci, è la lingua stessa di Dio? Una lingua muta che non veicola significati, una lingua che non consola, che non è il medio di una comunicazione possibile. Da quel silenzio pare avere origine il furore dell’essere umano, che si sente strutturalmente escluso, fuori-posto, residuale. Di chi si vendica, infatti, la donna ripudiata? Del marito, della sua nuova sposa, del re? Oppure dell’ordine del mondo, della sua necessità impermeabile al criterio della giustizia? Sterminare una discendenza è farla finita con la propria connessione fisica all’essere, vuol dire formulare la più orrenda e sterile obiezione alla vita. La vicenda Medea diventa allora un’occasione per interrogare la filosofia sul suo rapporto con il silenzio di Dio e con una vita, che, nel suo prodursi insensato e ingiusto, sembra partecipare di quel mutismo. E il pensiero, da che parte sta? Da quella dell’obiezione e della vendetta? Oppure la sua peculiare potenza consiste nella capacità di acconsentire lucidamente, senza rassegnazione, a un Dio silente e a una vita così estranea, così indifferente, da apparire quasi nemica dell’uomo? 17 teatro Sabato 13 Dicembre Ore 17.00 di regia Teatro Eden Stezzano Punta Corsara 369 Gradi Emanuele Valenti, Cristina Dammacco il convegno Per chi nella vita non ha mai dato segni di perifericità “Intendiamo il contr asto come un luogo. Non solo il luogo da cui veniamo, che tutti già conoscono perché pieno di contrasti, di conflitti e di esasperazioni (Napoli), ma anche il luogo che proviamo a creare attraverso il teatro e che, se lo nominasse Foucault, sarebbe una variante dell’idea di eterotopia: siamo pienamente dentro la realtà di una periferia e delle sue figure canoniche di appartenenza (assessori, operatori sociali, urbanisti, antropologi, abitanti di una maledizione) ma proviamo a innescare relazioni non previste, anti-discorsi, motivazioni paradossali per aprire, appunto, uno spazio irreale in cui lo sguardo possa posarsi svincolato dal già detto, e le questioni più profonde, invece che rimanere separate, possano ritrovare una consequenzialità più vera, più onesta. Il (nostro) convegno è una parodia teatrale che prova a coniugare tradizione e innovazione, densità e accessibilità, e usa il comico come grimaldello per leggere il presente.” La compagnia teatrale Punta Corsara nasce nel 2007 come progetto di impresa culturale della Fondazione Campania dei Festival per il Teatro Auditorium di Scampia e diventa nel 2010 associazione culturale indipendente. Vince il Premio Speciale Ubu 2010 e il premio Hystrio – Altre Muse 2010. Marco Martinelli e Debora Pietrobono, direzione artistica e organizzativa fino al 2009, hanno affidato la guida del progetto ad Emanuele Valenti e Marina Dammacco, loro assistenti sin dall’inizio del percorso che oggi vede il gruppo corsaro costituito dai giovani attori, organizzatori e tecnici che hanno preso parte al percorso triennale di formazione ai mestieri dello spettacolo. 19 teatro Domenica 14 dicembre Ore 16.00 Teatro Serassi Villa D’Almè di e con Giuseppe Semeraro, Dario Cadei musiche Raffaele Vasquez produzione Principio Attivo teatro Storia di un uomo e della sua ombra (Mannaggia ’a mort) In un essenziale quadrato bianco, una stanza ideale, si danno battaglia due personaggi: un uomo in pigiama con palloncino bianco e la sua ombra travestita da morte. Il duello è ambientato tra l’interno della stanza e un fuori carico di pericoli e paure. Storia di un uomo e della sua ombra è l’eterno contr asto fra opposti che si attirano e costituiscono un tutto unico e un insieme totale: vita e morte. Le dinamiche tra i due personaggi rimandano alle paure umane e alla possibilità di guardare a esse con sguardo ironico, così che possano trasformarsi in coraggio e voglia di crescere. “Penso al contrasto come a una lotta lentissima e inesauribile che avviene nelle viscere della terra. A una scintilla che nasce dal contrasto tra due pietre. Penso al teatro come a una lotta tra destini. Il teatro non vive senza contrasti, senza conflitti. Detto questo, lo spettacolo che presentiamo è una spirale di contrasti tra due personaggi che sono continuamente agli antipodi ma eternamente legati. Un uomo e la sua ombra diventano così una metafora più ampia sulle paure dell’umano. Penso alle pietre che vengono messe a contrasto per reggere un arco, penso al contrasto come un luogo pubblico dove qualcosa nasce.” Per scelta confermata, il festival si conclude con uno spettacolo pensato per i bimbi. Un atto di paradossale leggerezza, che non nega il disincanto . Vincitore del Premio Eolo 2010, Vincitore del XXIX Festival di teatro per i Ragazzi Premio Padova - Amici di Emanuele Luzzati, Spettacolo finalista al Premio Scenario Infanzia 2008. Spettacolo per bambini, e adulti 21 responsabilità di cultura Qualità delle proposte, cura delle relazioni, trasparenza, legalità. Sono questi alcuni dei valori fondanti del Festival “In Necessità Virtù”. Brincadera, Sguazzi, CSV, Alchimia e Ergolab hanno inteso assumere la responsabilità collettiva del Festival, condividendone idealmente ogni scelta, unendosi concretamente per poterla meglio sostenere, credendo nella cultura come strumento essenziale del proprio agire. Il Festival è reso possibile dal loro contributo, dal sostegno della Fondazione della Comunità Bergamasca e dal Bando Volontariato. Chi vuole essere parte di tale responsabilità collettiva e aiutare il Festival può farlo attraverso il lavoro volontario, la raccolta fondi pubblica su WWW.BUONACAUSA.ORG e le donazioni individuali. indirizzi & info PALAZZO DEL PODESTà Piazza Vecchia, Bg TEATRO SOCIALE Via B. Colleoni 4, Bg AUDITORIUM P.ZZA DELLA LIBERTà Angolo Via Norberto Duzioni 2, Bg TEATRO CIVICO Via J.F. Kennedy 3, Dalmine AUDITORIUM LICEO MASCHERONI Via Borgo Santa Caterina 13, Bg scuola secondaria PASCOLI Via IV novembre 27, Curno COLLEGIO VESCOVILE S. ALESSANDRO Viale Garibaldi 3, Bg CINETEATRO BOCCALEONE Via S. Bartolomea Capitanio 11, Bg ISTITUTO ISCHOOL Via Vittore Ghislandi 57, Bg TTB - TEATRO TASCABILE Via Boccola, ang. p.zza Mascheroni, Bg TEATRO EDEN Via Bergamo 9, Stezzano TEATRO SERASSI Via Locatelli Milesi 6, Villa D’Almè www.invfestival.it Per informazioni [email protected] [email protected] - [email protected] A Festival In Necessità Virtù +39 329.8724271 festival organizzato da con il contributo di in collaborazione con Assessorato alla Cultura, Expo e Turismo sportello scuola volontariato comune di curno comune di stezzano oratorio di boccaleone
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