Spizzica.. Spizzica.. SETTIMANALE DI POLITICA E COSTUME Autorizzazione del tribunale di Siracusa n.2/2003 Spedizione in abbonamento postale Pubblicità inferiore al 70 % € 0,50 diretto da Salvo Benanti Telefono 0931412883. Email: [email protected] - tipografia LegoPrint srl Anno 26 FONDATO NEL 1988 N° 36/2014 Domenica 23 novembre 2014 Zappulla diffida Garozzo Scrive in una nota il deputato del Pd, Pippo Zappulla: Considero il bilancio del comune di Siracusa di grande rilievo per l‟intera città e per l‟intera comunità perché segnerà il livello dei servizi sociali, la qualità della vita, il sistema delle tariffe e delle imposte locali, lo stesso vivere civile e sviluppo della città. La mia attenzione rimane quindi alta e seria. Non entrerò certo nel merito dei singoli punti ma sulla necessità di apportare modifiche importanti alla proposta di bilancio elaborato dalla giunta comunale. Meno esternalizzazioni, meno consulenze, meno avventure immobiliari e più risorse per i servizi, per le politiche sociali, per migliorare la qualità della vita, più risorse per andare incontro alla crescente povertà e al disa- gio sociale dirompente. Le vecchie e nuove povertà sono infatti, insieme alla disoccupazione giovanile e femminile, la prima grande emergenza anche di Siracusa. Pippo Zappulla La prima considerazione è obbligatoria. Stiamo parlando di bilancio di previsione a fine novembre quando cioè si dovrebbe correttamente parlare di consuntivo. La Giunta Garozzo quindi anche sui tempi del bilancio non fa quello per cui si era impegnata. L‟accusa di Zappulla a Garozzo è pesantissima: Meno esternalizzazioni, meno consulenze, meno avventure immobiliari! Traduciamo per i non addetti ai lavori. Hai affidato la gestione dell‟acqua a privati dopo aver fatto campagna elettorale sull‟acqua pubblica, affidi troppi servizi ad esterni (parcheggi, navette, tributi), fai una marea di consulenze mentre avevi detto che le avresti azzerate, levati dalla mente il mutuo di 10 milioni ed altre avventure immobiliari che hai in testa. In breve Zappulla diffida Garozzo dal fare tutto quello che l‟attuale sindaco ha detto che farà comunque, fregandosene del Pd e di tutti quelli che non la pensano come lui. Vedremo subito se i cuperliani locali sono uomini d‟onore e sostengono, come dice Zappulla, uno stop deciso agli sperperi del Comune e l‟assegnazione di “più risorse per andare incontro alla crescente povertà e al disagio sociale dirompente” o se, invece, fanno solo finta di indignarsi e di scontrarsi avendo trovato una tacita intesa di cui i cittadini imbecilli non debbono sapere, o capire, nulla, presi come sono a procurarsi pranzo e cena. La Cgil diffida Brugaletta Vaccaro contesta le scelte del direttore: Non sono accettabili tagli sull’assistenza ai malati “Ma veramente la Direzione dell‟ASP di Siracusa pensa di poter risparmiare e fare quadrare i conti aziendali facendo tagli sui capitoli di bilancio che interessano proprio l'assistenza dei malati?”. Lo scrive in una nota Enzo Vaccaro, segretario confederale della Cgil, che diffida il direttore dell‟Asp Brugaletta da intraprendere una strada che porterebbe danni ai pazienti siracusani. Accusa che arriva in un momento in cui la direzione Brugaletta non gode di buona salute: decessi sospetti che allarmano l‟opinione pubblica siracusana, strutture importanti chiuse per riparazioni, liste d‟attesa per visite specialistiche che allungano ancora i tempi invece di ridurli come era stato promesso. Insomma, è finita la luna di miele coi pazienti siracusani che erano rimasti colpiti del blitz notturno al pronto soccorso fatto da Brugaletta nei giorni del suo insediamento. Dopo diversi mesi non è cambiato molto, anzi il pronto soccorso è nel mirino delle contestazioni con cittadini siracusani (come abbiamo riferito in maniera documentale) costretti ad andare in un ospedale catanese per evitare di rimetterci la pelle. In questo contesto la denuncia di Vaccaro sul calo dell‟assistenza. “Si tratta di una scelta locale – dice Vaccaro - su cui oggi vogliamo esprimere tutta la nostra contrarietà e chiedere l'attenzione del Direttore Generale nonchè il Suo intervento per rivederla in quanto si tratta di un provvedimen- Sembra che si vada ancora nel solco del passato che non ha certo brillato nelle risposte to a nostro avviso che peggiorerà le condizioni di assistenza ai pazienti negli ospedali siracusani. Stiamo parlando della decisione di tagliare del 50% le ore di servizio prestate dal personale ausiliario della ditta esterna che avrà ricadute sia sull'assistenza diretta ai pazienti ricoverati, sia sull'organizzazione generale dei Reparti in quanto comunque il lavoro va fatto da altri che svolgono altre mansioni e compiti e il grillo scrivente «Le Radeau de la Méduse» (La zattera della Medusa) è una grande tela dipinta a olio dal celebre pittore Théodore Géricault, nei primi anni dell’ottocento. Ciò che l’opera rappresenta è un evento realmente avvenuto, a seguito del naufragio della nave francese “Méduse”, davanti alle coste della Mauritania, causato dell‟incompetenza del comandante di fregata. In forte controtendenza con le istanze neoclassiche dell‟epoca, Géricault rese con crudo realismo il soggetto, utilizzando una tonalità scura e tetra, efficace nel suscitare il sentimento di tragedia, in una pur classica composizione piramidale. Comandante e nobiluomini a bordo trovarono la salvezza grazie alle scialuppe, mentre i rimanenti 147 membri della ciurma furono imbarcati su un‟unica zattera di fortuna. Ne tornarono a casa salvi una dozzina. Capito l‟antifona? No, non vorrei fare Sgarbi, né in senso “proprio” del noto Vittorio, né in senso “Comune” (ah!) di “torto” a qualcuno, solo riflettere sull‟oggi, sulla distanza fra catastrofismo e realismo che si assottiglia sempre più -come dimostra la violenza inaudita delle intemperie che imperversano sul nostro paese: dopo lustri di dibattiti fra scienziati e discussioni fra avventori da bar sui “mutamenti climatici”, a “vuoto”, adesso che ci siamo dentro fino al collo lo scetticismo lascia spazio alla paura. Accanto ai disastri naturali possono accaderne di ibridi -un “fracking” petrolifero che inneschi un terremoto (ah!)- e di propriamente artificiali. In questi giorni si sta discutendo di bilancio di previsione, e qui il timore è che possa trattarsi di un ennesimo déjà vu di spaventose uscite preventivate, con l‟aggravante di pericolose lacune “fuori bilancio”, e pretestuose entrate più o meno immaginarie. Coi tempi che corrono, in fondo, c‟è da augurarsi che non venga redatto, in copia fotostatica, il bilancio di Cremona. Tornando a Géricault, a noi tocca frattanto contarci, capire se siamo in 147 o due dozzine, e aguzzare la vista sulla tela: sullo sfondo, quasi impercettibile all‟orizzonte, una luce chiara e un “puntino”, la nave Angus giunge per la salvezza dei superstiti. Speranza, bellezza. La bellezza va goduta, non posseduta, anzi spesso la bellezza posseduta non è goduta, per gli affanni della sua temuta sottrazione o perdita. La bellezza “di tutti” che, ad esempio, Siracusa e il suo territorio offrono ai nostri sensi, ogni ora del dì e della sera, c‟insegna quanto sia grande il valore del bene collettivo, quanta parte della nostra felicità dipenda da questo. Buona domenica. Francesco Vinci Comunale a +3591 TeatroVerga +3476 Teatro comunale ancora chiuso tranne che per gli amici Per il Verga si parla di intervenire fra alcuni anni.. che quindi saranno distratti illecitamente a fare altro. Sembra un problema di poco conto! Ma sarebbe bastato chiedere prima di prendere una tale decisione ai tanti che si trovano o ricoverati o in attesa di fare esami al Pronto Soccorso per capire che le lunghe attese spesso sono da addebitare al fatto che non c'è un barelliere o un ausiliario disponibile in quanto quelli presenti sono troppo pochi e sempre occupati, vista la gran mole di lavoro. Ma veramente la Direzione pensa di poter risparmiare e fare quadrare i conti aziendali facendo tagli sui capitoli di bilancio che interessano proprio l'assistenza? Ma veramente è convinta che gli Infermieri, cioè i professionisti che stanno facendo fronte a questa anomala situazione "caricandosi"sulle loro spalle compiti non loro possano continuare ad accettare in silenzio un vero e proprio demansionamento della loro professione? Infermieri che ricordiamo sono in numero inferiore rispetto ai servizi che l'ASP ha attivato senza tacere della loro a volte "clientelare utilizzazione"! Il Direttore Generale, nel presentarsi alla città, aveva suscitato altre aspettative; anche se è ancora presto per dare giudizi, alcune cose sembrano però andare nel solco del passato che non ha brillato certo nelle risposte ( non) date ai cittadini nei loro bisogni sanitari”. Via Crispi +2931 La strada della stazione resta sempre più penalizzata 2 Domenica 23 novembre 2014 Rizza: Basta coi politicanti! Dietro le quinte della scissione all’interno di Articolo 4. E’ evidente che si tratta di un posizionamento di potere in vista delle prossime elezioni Sarà che la lingua batte dove il dente duole , ma non può passare sotto silenzio un avvenimento che vede protagonista l‟on.le Leanza, già capo indiscusso di “”Articolo 4”. Abbiamo appreso che il suo gruppo parlamentare s‟è scisso in due ; uno alla cui guida si e‟ posto lo scimmatico on.le Sammartino, l‟altro che e‟ rimasto con l‟on. Leanza. Si sono divisi in due gruppi di eguale consistenza; ma poiche‟ erano in undici non se la sono sentita di seguire l‟insegnamento di re Salamone che voleva che il pargolo conteso venisse tagliato e diviso in due ( l‟ultimo arrivato era il nostro on.le Coltraro ) , e allora si e‟ formato un gruppo con cinque deputati e l‟altro con sei . Non sappiamo della sorte del nostro on.le Coltraro che non ha fatto sapere con chi sia passato. Sulla scissione c‟è stato un alone di silenzio; qui da noi non ne ha parlato l‟on.le Coltraro – in questi casi e‟ di prammatica una bella conferenza stampa dai toni solitamente molto accesi -, ma anche a carattere regionale i giornali sono stati insolitamente silenziosi, senza nemmeno dire della posizione assunta dai due sottogruppi nei confronti del governo Crocetta. La scissione di un movimento politico non e‟ mai produtti- va di crescita per nessuno dei due tronconi che ne nascono. Fatta eccezione per la scissione di Livorno, quando dal PCI se ne usci‟ la componente di area socialista,tutte le altre sono state segnate dalla fine ingloriosa sia dei leaders di ciascuna parte scissa, sia dei partiti che nascevano dalla scissione. Così e‟ stato sia per l‟arroganza del filosofo Rocco Buttiglione sia per la durezza di cervice dell‟on.le Gerardo Bianco che fecero finire la storia della Democrazia Cristiana in un‟aula grigia di Pretura. Ma fecero scomparire la Democrazia Cristiana, e scomparvero loro stessi: per l‟on. le Bianco fu cosa subitanea; per il filosofo a più lunga scadenza. Così e‟ stato per Casini e Mastella, che sulle ceneri del disastro causato da Buttiglione e Bianco avevano raccolto gli avanzi della vecchia D.C. Litigarono, si scissero e il loro inesorabile declino e‟ sotto gli occhi di tutti. Tutta la sinistra, in specie la estrema sinistra, ogni lustro fa registrare la nascita di un partito che nella sua denominazione sempre fa riferimento o alla parola lavoro o al termine “”comunista”” . Fanno una fugace comparsa in parlamento e alla seconda tornata elettorale scompaiono. Così sta per avvenire per il partito di Raffaele Lombardo; era stata una esplosione: aveva conquistato seggi in Puglia e Sardegna, aveva costituito gruppi parlamentari al Senato e alla Camera, poi ci fu la scissione proprio con l‟on.le Leanza ed inizio‟ implacabile il declino. Per fortuna ora a dare man forte ai resti dell‟MPA a Sala d‟Ercole è arrivato l‟on.le Gennuso frutto di un suo ripensamento sul partito di Berlusconi. Perché avvengono queste scissioni? A volte come quella di Livorno per motivi ideologici ma quasi sempre per motivi di bassa bottega: motivi di poltrone e basta. Si va dicendo che la scissione dell‟ormai defunto “”Articolo 4”” che ha assunto una nuova determinazione sia proiettato su una scommessa: si voterà in primavera tanto per Roma quanto per Palermo ed allora i due capetti si dovevano posizionare. Stento a crederci; se così fosse non potremmo parlare di leader, ma soltanto di politicanti e di questi ne abbiamo le tasche piene. Titta Rizza Parco nel caos e bambini a rischio Riceviamo e pubblichiamo: Si suole dire che per misurare la qualità di vita di una città, bisogna verificare quanto quella città sia pensata a misura di bambino. L‟amministratore che pensa con gli occhi dei più piccoli della propria comunità, guarda lontano, costruisce per il futuro. Purtroppo, ci accompagna una grande delusione dopo la visita che questa domenica ci ha visto protagonisti al Parco Robinson di Bosco Minniti. Al di là dell‟evidente incuria nella gestione di questo grande bene della città, segnato negativamente dal verde incolto, sono gli atti di vandalismo a destare la maggiore preoccupazione, con le mattonelle antiscivolo divelte nell‟area giochi, tombini scoperti a vista, tracce di falò in diversi punti del parco, ma soprattutto danni arrecati ai giochi con gravi rischi per i bambini, vere e proprie trappole con vetri rotti a valle di alcuni scivoli. Il disin- Consesso bulgaro approva bilancio bulgaro Ecco cosa ha scritto l‟Ufficio stampa comunale subito dopo l‟ultima seduta di Consiglio: "Il bilancio di previsione 2014 e il pluriennale 2014-2016 sono stati approvati dal consiglio comunale, a termine di una maratona che si è conclusa alle 3,30. Il voto è stato ad amplissima maggioranza; alla stessa maniera sono passati anche l'immediata esecutività del provvedimento e gli equilibri di bilancio, visto che manca poco più di un mese alla chiusura dell'anno". Intanto l'ufficio stampa del Comune non ha comunicato, o ha avuto disposizione di non comunicare, cosa è stato approvato e quali sono le scelte della Garozzo Band coi soldi di tutti i siracusani. Come dire che a livello di informazione continua l‟emergenza democratica che sta affliggendo da quasi due anni Siracusa. Va detto con chiarezza che l‟opposizione è stata sterilizzata da una procedura tipo regime dell‟Est. In sostanza il segretario generale ha valutato non ammissibili centinaia di emendamenti e quindi il presidente del Consiglio comunale ha sottoposto la non ammissibilità allo stesso consiglio dove il sindaco e la giunta forti di una maggioranza bulgara hanno appunto impedito qualsiasi confronto o modifica di quanto da loro stessi stabilito. Una procedura bulgara avallata da una maggioranza bulgara e quindi da un consiglio comunale bulgaro. Non c‟è dubbio che si tratta di un bilancio in assoluto deficit di democrazia. teresse dell‟Amministrazione cittadina è ancora più grave sia perché il Parco è da diversi mesi oggetto di denunce da parte di molti genitori preoccupati, sia perché insiste in una delle zone più popolari della città diventando la cartina di tornasole di un disinteresse per i quartieri più periferici di Siracusa. Lanciamo un appello affinché l‟Amministrazione cittadina faccia un giro all‟interno del Parco e si renda conto di persona delle condizioni in cui versa la città per intervenire con sollecitudine e voglia di ripristinare il decoro. In questo senso, speriamo che i rilievi fatti dalla IV° Commissione Consiliare possano essere attenzionati nel rispetto del decoro e della vivibilità cittadina. Cetty Vinci Consigliere Comunale Danilo Elia Componente della Consulta giovani Comunale Michele Mangiafico Gli abusi dell’assessore Reimann: Nove domande di Lo Iacono a Francesco Italia sulle scelte contrarie alle volontà testamentarie Nove domande-denuncia sul degrado villa Reimann al Vicesindaco Francesco Italia, assessore ai Beni e politiche culturali: 12.11.2014 - Può spiegare l'Assessore Francesco dr Italia perchè, contrariamente alle volontà testamentarie della Reimann, continua a mantenere presso la dependance un ufficio staccato del suo Assessorato? 12.11.2014 -- Può spiegare l'Assessore Francesco dr Italia perchè, contrariamente alle volontà testamentarie della Reimann, continua a mantenere presso la dependance la Consulta Comunale Femminile e l'Associazione Antiracket "S. Raiti"? 04.10.2014 - Con comunicazione del 08.10.2014 è stata disposta la chiusura di Villa Reimann per motivi di sicurezza. Può spiegare l'Assessore Francesco Italia perchè è stata disposta la precipitosa chiusura di tutta la Villa Reimann solo adesso quando tutti i motivi che pregiudicavano la sicurezza erano noti dal 2012? 04.10.2014 - Può spiegare l'Assessore Francesco Italia perchè nelle more del mancato intervento sono stati consentiti dal suo Assessorato spettacoli serali e notturni proprio in adiacenza ai luoghi dove i pericoli paventati dai suoi uffici sono più acuti? 04.10.2014 - Può l'Assessore alla Cultura informare i Cittadini di come e quando sarà possibile mettere in sicurezza la Villa e consentire così di nuovo l'apertura? 04.10.2014 - Può l'Assessore Francesco Italia informare se i motivi ostativi valgono solo per il pubblico ed i turisti e non valgono per tutti coloro che a vario titolo sono presenti all'interno del Parco? 24.11.2014 - L'impiegata comunale, che ha il suo ufficio,abusivamente, presso la dependance adiacente alla villa,ha vietato l'accesso ai cittadini ed ai turisti per motivi di sicurezza,giustificandosi con una disposizione degli uffici competenti a firma dell'assessore Italia ,che non ha voluto però mostrare. Può spiegare come mai la Villa si aprirà al pubblico per la manifestazione cultu- rale di domani pomeriggio? 24.11.2014 - Può spiegare l'Assessore Francesco Italia come mai ,contrariamente ad ovvi motivi di sicurezza e di buon senso l'impiegata indicata lavora nella dependance da sola? 23.10.2014 - E' riuscito l'Assessore Francesco Italia ad incontrare il Soprintendente per confermare la disponibilità delle risorse da destinare a Villa Reimann nell'ambito dello sbigliettamento della zona archeologica? Marcello Lo Iacono Questa di non consentire l'ingresso a Villa Reimann è l'ultima di tante disattenzioni (o peggio) consumate dal Comune di Siracusa contro Villa Reimann. Fu – da parte della nobil donna danese – una donazione incauta, come dice Marcello Lo Iacono? Spiace dirlo, ma lo fu. Il tentativo in questi anni è stata quello di sottrarla alla proprietà del Comune (come l'appartamento di via Picherale destinato ad anziani). Mille furbizie ma il solo obbiettivo è stato sempre questo: degradare a tal punto la Villa che l'affidamento ad un Ente terzo sarebbe parsa la soluzione migliore per evitarne la rovina. Ho perso il conto dei Consorzi che avrebbero dovuto gestirla. Poteva essere la sede di rappresentanza dell'Università di Siracusa ma quella opportunità sembra passata. Ora cosa se ne vuole fare? Che significa questa chiusura? E l‟utilizzo per scopi impropri e comunque contro le volontà testamentarie? E poi la scelta di evitare a terzi di verificare il degrado in cui è abbandonata? Vedremo. Su Villa Reimann la fantasia degli speculatori galoppa sempre. La strada migliore sarebbe quella di sottrarla al Comune di Siracusa. Revoca della donazione da parte di chi rappresenta gli interessi della defunta. Vediamo. Save Villa Reimann ci faccia una riflessione. 3 Domenica 23 novembre 2014 Cresce solo la povertà Offerte di lavoro inconsistenti mentre sono in arrivo altri licenziamenti. Politica cinica e clientelare Negli ultimi tre anni è aumentata del 90 per cento la quota percentuale di famiglie siracusane che si sono rivolte alla locale Caritas. L‟unica cosa che cresce nella nostra città – per il resto ultima in tutte le classifiche nazionali - è la povertà. Ne prendiamo atto con molta amarezza, ma chiediamo anche che ne prendano atto tutti coloro che hanno titoli e caratteristiche istituzionali per tentare una reazione a questa deriva. Lo chiediamo ai deputati nazionali siracusani, assenti o a rimorchio di problemi di altre parti d‟Italia, che sin qui non è che abbiano brillato per proposta e per iniziative, comunque finalizzate a creare lavoro e lo chiediamo anche ai deputati regionali, quasi tutti PALERMITANIZZATI e visibilmente lontani dalle esigenze e dalla disperazione che è palpabile nella nostra comunità. La città e la provincia di Siracusa sono in ginocchio. Le uniche occasioni di lavoro arrivano dai centri commerciali, anzi da alcuni negozi all‟interno dei centri commerciali. Per il resto ci sono solo offerte per venditori di un qualsiasi prodotto, venditori che beccano un euro solo se vendono il prodotto e come è facile capire, vista la crisi, si tratta di uno sbocco modesto, economicamente irrisorio. Ci sono poi le offerte per andare all‟estero, ma con contratti a tempo determinato, contratti per lo più brevi. Pensate che per gli assunti in un parco giochi di Parigi si parli di contratti che vanno da un minimo di due settimane ad un massimo di otto mesi (tetto mai toccato da nessuno di quelli che hanno fatto questa esperienza). Insomma, siamo ridotti davvero male e non si vedono spiragli in fondo al tunnel, siamo come paralizzati, con una politica che sembra squazzare nel malessere, e quindi nella sottomissione supina a totale, dei suoi concittadini, una politica cinica e clientelare come non mai, persino minacciosa e ricattatoria (finchè cui siamo noi, per voi non ci sono speranze). Politica peraltro palesemente impreparata oltre che cinica. Oggi Lukoil in pratica annuncia il licenziamento di circa 500 operai e nessuno dei politici sembra accorgersene, nessuno dei politici chiede al Prefetto di fare un tavolo per fare un qualche argine. Così come tutti i politici tacciono davanti ai lavoratori del turismo che nella brutta stagione vengono cacciati o vedono il loro monte ore ridursi all‟osso, come di conseguenza lo stipendio. Non dicono nulla nemmeno quelli che hanno fatto dichiarazioni roboanti sulle presenze turistiche a Siracusa, oggi di fronte a centinaia di licenziamenti neanche un battere di ciglia. Nessuno ci può aiutare, dobbiamo aiutarci da soli e con questa classe politica abbiamo, realisticamente, poche speranze, anzi pochissime. Pontile di Targia: 300/400 esuberi Questa volta vedo di partire da dove di solito si finisce e cioè dal fatto che Siracusa persa era e persa rimane. Per dare una spiegazione a questo tipo di affermazione è possibile farlo se si considerano le ragioni che caratterizzano l‟economia della Città perché, per quanto importanti gli aspetti culturali, storici e sociali, sono successivi ai fattori economici primari (industria, agricoltura e servizi) che determinano l‟economia Siracusana. Uno dei fattori trainanti dell‟economia del nostro territorio è, anche se molti non saranno d‟accordo, il risultato economico del settore industriale ed in particolar modo quello della raffinazione e della lavorazione del Le balle comunali e la triste realtà sul nostro turismo Le autocelebrazioni dell'amministrazione comunale di Siracusa anche sulla stampa nazionale sui primati della città di Siracusa nell'ambito delle presenze turistiche, si scontrano con una brusca realtà che vede la maggioranza degli alberghi di Siracusa chiudere o trasformarsi in alberghi stagionali con il licenziamento e la precarizzazione dei rapporti di lavoro fino a ieri a tempo indeterminato. Siracusa paga una totale assenza di una politica di destagionalizzazione degli alberghi ed a pagare e le conseguenze sono proprio i lavoratori che sono "spremuti" nella media e alta stagione per poi essere scaricati nella bassa stagione che va da ottobre a marzo. Ci chiediamo quanti di questi alberghi che oggi stagionalizzano hanno una licenza di tipo stagionale, o se invece come temiamo, utilizzano una licenza perpetua per aprire solo quando conviene loro e tutto a discapito dei lavoratori del turismo di Siracusa, ma soprattutto ci chiediamo cosa l'amministrazione comunale mette in campo per evitare abusi in tal genere. La partecipazione dei lavoratori del turismo allo sciopero generale indetto per il 5 dicembre sarà anche all'insegna, oltre che contro le politiche del governo Renzi con il Jobs Act, anche per rivendicare il diritto di lavorare tutto l'anno e non essere utilizzati solo quando conviene ai gestori alberghieri. Stefano Gugliotta petrolio, da Targia ad Augusta. Non c‟è nell‟economia siracusana, un‟attività merceologica che produce ricchezza tanto quanto il settore industriale e se proprio dobbiamo preoccuparci della crisi mondiale dal 2008 a oggi, faremmo bene a preoccuparci ancora di più per le ricadute che ha avuto ed ha ancora sul nostro territorio in termini d‟occupazione. L‟accelerazione negativa che sta subendo la lavorazione del petrolio in Sicilia e nel Siracusano, tanto per fare un esempio, è significativa di cosa sta succedendo nel sistema industriale isolano ed è impossibile immaginare che ENI si disimpegni solo a Gela rimanendo inalterate le attività di Milazzo e di Siracusa. Non solo, mi è altrettanto difficile immaginare che la riconversione dal petrolio al bioetanolo prevista per Gela, possa essere la soluzione al ripensamento del disimpegno ENI e alla piena occupazione promessa in Sicilia. Per non andare troppo lontano, dispiace che Siracusa, nella sua interezza, non si preoccupi più di tanto della dichiarazione LUCKOIL di ridurre la produzione delle lavorazioni del petrolio negli impianti ex ISAB di Melilli ed ex AGIP di Priolo/ Augusta. Rilevo ad esempio, che il 50% di riduzione per LUKOIL significa il 50% del lavoro in meno al pontile di Targia e quindi al porticciolo, con riflessi importanti per tutti coloro che vi operano, circa 3/400 persone addette ai più disparati servizi e per la maggior parte siracusani. Poi ci sono gli autotrasportatori, i metalmeccanici, gli edili, gli addetti ai servizi generali, che a differenza dei dipendenti diretti di LUKOIL ai quali è stato garantito dall‟azienda che non ci saranno riflessi sull‟occupazione, hanno qualche problema a sentirsi garantiti per il futuro. A scavare un po‟ di più, arriviamo anche ai tanti Russi che, ipotizzo, a breve non vedremo più in giro per Siracusa e considerando che sicuramente hanno contribuito non poco a sostenere i numeri del turismo e l‟economia di alberghi, ristoranti e negozi perché, tra sanzioni dell‟Europa e minori attività nell‟industria siracusana, è facile prevedere un calo delle loro presenze dalle nostre parti. Certo, in questi pochi anni di presenza dei russi sul territorio siracusano, si è fatto poco e nulla per rafforzare e incrementare i rapporti di amicizia tra noi e loro e soprattutto, le istituzioni locali hanno brillato per la loro assenza in iniziative dedicate alla cooperazione e all‟accoglienza dei russi. Ma questa non è una considerazione particolarmente nuova per i siracusani. Di solito siamo bravissimi nel farci i fatti nostri, possibilmente con riferimento a fatti che accolgono e rafforzano i rapporti con parenti e amici di cordata. Poi magari ci ritroviamo a considerare che l‟altra notizia da collegare al quadro generale di crisi, sia quella che si riferisce ai dati dichiarati recentemente dalla Caritas Diocesana Siracusana che, attraverso il suo segretario, don Marco Tarascio, in occasione della presentazione del progetto “Rifondiamoci” ha indicato i seguenti dati relativi all‟attività dei centri di ascolto nel periodo 2010-2013: -Incremento annuale medio degli utenti diretti è stato del 16% per un totale nel triennio del 48%; -Incremento annuale medio degli utenti complessivi pari al 29,7% per un totale nel triennio dell‟89,2%; Numeri a mio parere terribili perché un aumento del 90% in tre anni di gente che si rivolge alla Caritas, significano migliaia di siracusani e non che rappresentano il malessere di quella che oggi sembra essere la società siracusana. Rodolfo Dierna, direttore della Caritas Diocesana nella nostra Città, nell‟illustrare il progetto ha spiegato che i centri di ascolto erogheranno servizi specifici di ascolto, accompagnamento, sostegno al reddito, orientamento, consulenza, supporto psicologico/relazionale, a sostegno degli ultimi, delle fasce deboli e dei nuovi poveri. Viene facile concludere che a Siracusa il commercio al dettaglio è in apnea pronto a morire per mancanza di consumi; gli artigiani che non erano messi bene neanche in anni precedenti oggi, se possono, scappano dalla Città. E‟ triste dover considerare che gli unici indicatori in crescita a Siracusa sembrano essere soli quelli concernenti la povertà, primato del quale chiunque farebbe volentieri a meno. Altrettanto triste e dover rilevare che le istituzioni pubbliche locali hanno brillato e brillano per il silenzio sui due argomenti. Enrico Caruso 4 Domenica 16 novembre 2014 Opinioni e repliche Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente chiediamo repliche stringate, o comunque compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti. cittadinisulwebcittadinisulwebcitt La mia Ilaria L‟aranciata senza arancia Cementifici Sono il papà di Ilaria, una ragazza di 27 anni che a febbraio ci ha lasciati. Ilaria ha donato la sua vita per la gioia e la volontà di diventare mamma. Pur sapendo a cosa andava incontro ha voluto, con sommo amore, un figlio. Ha dovuto interrompere le cure per mesi e questo ha fatto sì che la malattia esplodesse in una forma inconsueta e cruenta. Sembra che esistano pochissimi casi di aggressività così grave della SM. Ilaria, pur nella sua malattia (accertata a 16 anni), ha sempre avuto un sorriso per tutti e alla sua morte la stampa locale l‟ha chiamata “l‟angelo dei deboli” per il suo altruismo e per aver aiutato il prossimo come milite della Croce Bianca. Ilaria è stata un esempio di amore, un sorriso sempre presente. Ricordo che durante un servizio in Croce Bianca, Ilaria incontrò una persona triste e pensierosa, che le confidò di essere malata di SM. Ilaria con un sorriso e dolcezza le aveva risposto che anche lei era malata di SM, ma che la vita doveva essere presa con gioia e l‟aveva incoraggiata a fare tutto ciò che si sentiva di fare, nel limite del possibile. L‟idea? Raccontare la storia di Ilaria e raggiungere con il suo sorriso il maggior numero di persone. Per dimostrare che, anche se con la SM, si può essere felici di quello che si ha e vivere una vita perfetta, pur nella sofferenza fisica. Una storia può essere raccontata in tanti modi, ma quello che conta è il messaggio che porta con sé e il valore che regala a chi la ascolta. In queste nostre calamitose giornate anche nutrirsi è diventato problematico. Addio alla genuinità del pasto dei nostri contadini, che fino alla metà circa del secolo scorso producevano roba genuina che finiva poi anche sulle tavole dei nostri progenitori. Oggi tutto è manipolato all'insegna del guadagno criminale. Ci sono sul mercato cibi "inventati" col nome di prodotti dei quali non hanno nulla. Esistono schiere di malfattori sconosciuti che avvelenano la nostra mensa: ogni tanto ne acchiappano uno, ma è una guerra persa in partenza. Un esempio di prodotto inventato e bugiardo: l'aranciata senza arancia. C'è voluto il paradosso di un decreto per imporre che nel prodotto sia presente almeno una percentuale di arancia. Non interamente arancia, come dovrebbe essere tinche dal punto di vista legale. Ma "almeno" una percentuale. Mancava solo che nel decreto ci fossero le scuse per l'intrusione. E che dire della pasta, della salsa, del vino, dell'olio, dei formaggi, del latte? Moltissimi i casi di roba taroccata con tanto di etichetta, che sventola e millanta il tricolore, ma che viene "inventata" e confezionata da malfattori anche oltreoceano finendo sulle nostre tavole. Dice: "Leggete attentamente le etichette prima di comprare, controllate la provenienza e la composizione. Viene da ridere. Perché non ci vuole molto a taroccare anche le etichette. Legambiente ha assodato che in un solo anno sono stati sequestrati 30 milioni di chili di prodotti truffaldini, e che il business di alimenti taroccati arriva a fatturare 60 miliardi di euro. Sono dati che ci portano ad una conclusione: non bastano gli inquinamenti ambientali dell'industrializzazione che avvelenano l'acqua e l'aria, ma il veleno arriva anche sulla nostra tavola attraverso alimenti taroccati. Esempi ce n‟è a josa. Certi tipi e alcune marche alimentari come il doppio concentrato di pomodoro spacciato con falsa produzione italiana, contraffazioni di vini DOC come per esempio l'Amarone e il Valpolicella, i prodotti IGP e STG, l'olio d'oliva lampante (non commestibile) e "deodorato» venduto come extravergine, la mozzarella di bufala, per arrivare perfino al panettone e alla colomba. Ma l'elenco è molto più lungo di quanto si possa pensare. Come fare per difendersi? L'ideale sarebbe l'orticello di casa per chi sta in campagna, ma ci vorrebbe anche l'allevamento di galline e mucche per avere uova, latte e carne. "Servono pene più severe" e migliori e più serrati controlli anche doganali, tuonano Legambiente e il Movimento a difesa del cittadino, come se parlasse il signor di Lapalisse. E la domanda sorge spontanea: "Ma intanto?...". Aldo Formosa A parole, la maggioranza al Comune di Siracusa proclama di essere contro la cementificazione e di opporsi a nuove costruzioni. Nei fatti, l‟assessore all‟urbanistica protempore propone, in maniera ufficiale, di destinare nuove aree all‟edilizia residenziale libera, sottraendole a quelle per l‟edilizia sovvenzionata e agevolata (cooperative e alloggi di proprietà pubblica per i nuclei familiari più deboli). In pratica, con la proposta n. 37 del 4 luglio scorso, che ha ricevuto anche il via libera della commissione urbanistica a settembre, la maggioranza del Vermexio avrebbe voluto introdurre una quota addirittura del 30% delle vaste aree adesso destinate all‟edilizia sovvenzionata e agevolata, per “piani di lottizzazione di iniziativa privata, secondo i parametri urbanistici previsti per l‟insediamento di edilizia residenziale libera”. In pratica: dove dovrebbero sorgere alloggi per famiglie in situazioni di disagio sociale, avrebbero potuto invece essere costruite delle enormi ville per ricconi di casa nostra, come se già ora di aree destinate per costruzioni private non ce ne fossero a sufficienza e di alloggi invenduti la città non fosse, come purtroppo è, letteralmente piena. Non solo, ma se, per effetto di questa decurtazione del 30%, nei prossimi anni non bastassero più le aree per edilizia sovvenzionata e agevolata, si dovrebbe individuarne di nuove in quelle oggi agricole. E i proprietari dei terreni ancora una volta ringrazierebbero! All‟ultimo momento, proprio quando la proposta veniva trattata in consiglio ed abbiamo evidenziato con forza i danni gravissimi che avrebbe provocato, il sindaco è intervenuto e la ha fatta ritirare. Restiamo però preoccupati per il fatto stesso che un‟idea così penalizzante per il territorio e per il risparmio delle famiglie siracusane sia stata tradotta in una proposta di delibera ufficiale. Salvo Sorbello Consigliere comunale di Siracusa Vitadacani La storia di un Vagabondo Un Paese dove vengono ignorate o consentite piccole e grandi illegalità NON HA FUTURO! Da anni associazioni varie, finte Onlus e volontari animalisti interessati e dell'ultima ora, hanno trovato il modo di lucrare sulla pelle degli animali. Quello che preoccupa maggiormente è venire a conoscenza che anche un Comune e quindi il responsabile al randagismo e i Vigili Urbani consentano una illegalità resa pubblica sul Social Network Facebook. Spesso leggiamo frasi ad effetto quale: “UN GESTO D'AMORE VALE UNA VITA!!!!!!!!!!!PERCHE' SOLO CHI AMA VIVE PER SEMPRE!!!!!!!!”e subito dopo..... “..lunedi' lo microchippo e si inizia con tutta una serie di analisi che purtroppo hanno un certo costo...da sola non riesco a farlo...ringrazio tutti coloro che vogliono aiutare Giulio a lasciare questa terra ingrata il piu' in fretta possibile”. Si parla di un cane, un segugio italiano, che è stato ritrovato privo di microchip e nonostante ciò si è saputo chi fosse il suo proprietario. Tuttavia non è stata rispettata la normativa in vigore che prevede: immediata denuncia di ritrovamento, ricovero del cane nella struttura convenzionata, ricerca formale del proprietario, l'eventuale rinuncia scritta alla proprietà dell'ani- male e tutto ciò che ne consegue. Invece le Istituzioni e la volontaria che si è poi intestata il cane hanno volutamente ignorato l'iter previsto dalla normativa. Si tratta della stessa volontaria già denunciata per aver dato in adozione una barboncina senza seguire l'iter suddetto e senza rispettare i tempi dettati dalla legge. Ciò dopo che la cagnetta era stata sottratta ai legittimi proprietari con la collaborazione di altre volontarie. E che dire di un Comune che consente di far spedire al nord un cane randagio che girava liberamente per il Paese? Dopo qualche giorno dall'arrivo di questo cane in Emilia è stata avviata una raccolta fondi per mantenere il povero animale di nome Vagabondo. Il randagio era del Comune di Canicattini Bagni ed è stato portato in giro nei paesi dell'Emilia con una scritta nella pettorina con la quale si chiedeva l'adozione e nel mentre chi lo stallava chiedeva soldi in Facebook. Ci chiediamo se l'ASP di Siracusa sia a conoscenza che la suddetta volontaria, che collabora con il Comune di Canicattini Bagni, gestisce il Rifugio della Speranza e se questa struttura privata sia a norma come prevede la Legge. La Costituzione Italiana sancisce che la Legge è uguale per Tutti. Elena Caligiore 5 Domenica 23 novembre 2014 Ecco perché sono ancora sospesa La dottoressa Basile racconta la vicenda della piscina della Sgarlata e dell‟ispezione dell‟assessorato ai beni culturali. Ho scelto io il “Paolo Orsi” La dottoressa Beatrice Basile, ancora sospesa dalla carica di sovrintendente di Siracusa, ha spiegato in prima persona come si sono svolti i fatti che poi, come è noto, hanno anche portato alla rotazione di tre altri dirigenti della soprintendenza aretusea. Ecco le sue parole: Sono sospesa dal mio incarico di Soprintendente, a disposizione dell‟Amministrazione, presso il Museo Archeologico Paolo Orsi. Non mi è stato assegnato alcun incarico. Ho chiesto al Direttore (Giglione ndr) di trascorrere il periodo di sospensione presso il Paolo Orsi, e non presso la Soprintendenza, come era stato disposto nel decreto di sospensione, per motivi di opportunità. E di dignità personale. Tecnicamente, io non sono stata – ancora – rimossa, ma sospesa. La vicenda comincia con un‟ispezione da parte del Servizio Ispettivo dell‟Assessorato. Il 12 agosto il Servizio mi annuncia, telefonicamente, un‟ispezione per il giorno successivo, a carico della dottoressa Alessandra Trigilia. Non mi viene specificato il motivo dell‟ispezione. L‟audizione della dottoressa Trigilia, da parte dei due funzionari del Servizio, avviene alla mia presenza perché io stessa avevo offerto il mio ufficio, per ragioni di riservatezza e tranquillità; ma nessuna domanda mi viene rivolta. Avendo chiesto il motivo dell‟ispezione, mi viene risposto laconicamente 'lettere anonime'. Alla fine, gli ispettori chiedono di acquisire copia di due fa- scicoli, ambedue inerenti a piscine prefabbricate, di cui uno inerente la ditta Sgarlata, e l’accordo di collaborazione stipulato con Legambiente di Pachino per la fruizione della fortezza di Portopalo di Capopassero. Non è stato redatto alcun verbale. E neppure ci è stata inviata copia della relazione ispettiva, come avviene di norma in questi casi. Semplicemente, il 27 agosto ho ricevuto una notifica di avvio di procedimento di revoca dell‟incarico, motivata, genericamente, con 'i risultati dell‟ispezione dell'8 agosto'”. Cinque giorni dopo, mi è stato notificato un decreto non di revoca ma di sospensione, 'per accertamenti', sempre sulla base della relazione ispettiva. Ho scritto e ho chiesto di che si tratta? E poi ho fatto ricorso. Venti giorni dopo la sospensione mi è arrivata la relazione. Era preponderante la vicenda della piscina della ditta Sgarlata, si parlava di mancato rispetto dei termini del procedimento. E poi c'era un riferimento a un accordo di collaborazione con Legambiente per tenere aperta a fortezza di Portopalo di Capo Passero. Che si inquadrava in una serie di protocolli dell'assessore Sgarlata per i siti che non era possibile tenere aperti per mancanza di custodi. Ho risposto a tutte le autorizzazioni. La Sgarlata non era l'unica persona a cui avevamo concesso l'autorizzazione. Sui tempi, la ditta che aveva fatto appena prima la richiesta per l'installazione di una piscina prefabbricata (che sia chiaro non è un parco eolico o una linea elettrica) ebbe tempi di quindici giorni. Quella della Sgarlata venticinque. Il tempo medio per questo tipo di pratiche è di 2530 giorni. Abbiamo dimostrato tabulati alla mano che le pratiche vengono trattate nell'ordine in cui arrivano. Dopo di che è normale che per le pratiche che richiedono un'istruttoria più articolata, con sopralluoghi, si allunghino i tempi. Per come sono andate le cose non ho molta fiducia. Beatrice Basile La Muti si difende ma non risponde L‟ex soprintendente scrive al Corriere (che non pubblica) rivendicando il suo lavoro, ma non replicando di fatto alle accuse che le sono state rivolte Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Mariella Muti al direttore De Bortoli e al giornalista Stella su un recente articolo del Corriere che riguarda l‟operato dell‟ex soprintendente. Ecco il testo: Egregio dott. Stella, per la seconda volta torna a giudicare in maniera devastante l‟operato di un Soprintendente che ha al suo attivo l‟iscrizione di due siti tra i “Patrimoni dell‟Unesco, la progettazione di un centinaio di interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio culturale impegnando fondi comunitari per 86 milioni di euro, l‟elaborazione del piano paesistico, il conferimento dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Invece di affrontare un grande tema culturale si è banalmente è inserito in una misera bagarre di provincia, parlando della rimozione dei vertici della Soprintendenza per opinabili e celeri pareri resi ad esponenti politici. Auspico che il Corriere apra un dibattito su un vero tema culturale, quale il coniugare la tutela del nostro patrimonio con le esigenze dello sviluppo sostenibile del Paese. Il Problema verte sulla facoltà di veto nei processi decisionali da parte di alcune componenti, spesso minoritarie, rispetto alle esigenze di una collettività di dotarsi degli strumenti per programmare lo sviluppo territoriale. E poi sul ruolo dei Soprintendenti: eroi romantici, unico baluardo contro la speculazione che è sempre ad opera di altri,oppure preparati e fedeli funzionari dello Stato, scelti in base alle competenze e non alle appartenenze? La tutela in Italia non deve essere appannaggio esclusivo dei Tar. Penso che nei processi decisionali occorra un‟adeguata attenzione alla concertazione; che questa avvenga in tempi certi; e che, fatta una scelta condivisa si proceda con celerità: niente è più dannoso della realizzazione di un progetto vecchio, che non piace più a nessuno, neanche a quelli che lo avevano promosso. A quel punto si va alla ricerca di un colpevole per alleggerire le coscienze: chi meglio di un Soprintendente per ricoprire questo ruolo ingrato? Mariella Muti P.s. Avevo deciso di ignorare il suo attacco gratuito ma ho seguito i suoi interventi nel corso della trasmissione Ballarò e constatato che ha espresso una linea di pensiero assolutamente in contrasto con quella che ha ispirato il suo articolo ed in linea invece, paradossalmente, con quella da me seguita da Soprintendente. Misteri del giornalismo italiano! La mia REPLICA non è stata pubblicata! La vera casta sono loro! Mariella Muti Come sempre Mariella Muti non risponde alle accuse che Le rivolgono. O meglio, risponde rivendicando quanto ha fatto ed avallato con strane metafore. Traduco per quello che ho capito da questo linguaggio criptico: 1. minoranze ambientaliste non possono avere poteri di veto nei processi decisionali; 2.fatta una scelta si deve procedere con celerità 3.se un progetto vecchio non piace più a nessuno neanche a quelli che lo avevano promosso (il porto turistico di Caltagirone?), si ricerca un colpevole per alleggerire le coscienze e questo viene individuato nel Soprintendente; 4.Il Soprintendente non è un eroe romantico contro la speculazione, ma un leale funzionario dello Stato scelto in base alle competenze e non alle appartenenze, (come – sottinteso – sono stata io). Risposta sbagliatissima a Stella. E' una sorta di autoaccusa, della serie: “Non mi competeva come soprintendente difendere Siracusa dalla speculazione ma applicare lealmente la normativa vigente”. “Le scelte urbanistiche non competono a minoranze o ai TAR”. “Non voglio essere il colpevole di un progetto (Porto Turistico di Caltagirone?)) che ora non piace più a nessuno”. Ma sta proprio così? Stampare sul Porto Grande di Siracusa 100 mila mq di cemento era conforme alla legge? Non gridava allo stupro per chi avesse una minima attenzione per questa povera Città? Il Soprintendente di Siracusa non era tenuto subito ad esprimere stupore, indignazione, sdegno, davanti a progetti di tale portata devastatrice? Bisognava tacere e fare finta che andasse tutto bene in nome dello sviluppo (alias speculazione)? No dottoressa Muti un funzionario preparato e leale non si sarebbe comportato come Lei. Avrebbe espresso subito riserve grandi quanto una casa. La scelta del “mutismo di conformità” era (ed è) una scappatoia elaborata per fare ingrassare la speculazione e certi politici. Dobbiamo essere grati ad importanti associazioni nazionali come Italia Nostra se lo scempio non si è (ancora) consumato. Ci sono oggi segnali di ripensamento? Non lo so e non mi risulta. Volesse il cielo che ci fossero!! Significherebbe che la speculazione dei soliti noti ha mollato il Porto Grande, che non ha vinto questa battaglia vergognosa come l'indifferenza calcolata per farli vincere. Ognuno si sceglie il suo modo stare nella storia della conduzione della soprintendenza di Siracusa che, ironia della sorte, un tempo fu diretta Paolo Orsi (immagino rivoltato nella tomba). Albero di Natale Deciderà la commissione Non ci sarà più un bando europeo per l'albero di Natale di piazza Duomo che come tutti capiscono, è il primo e vero problema di Siracusa altro che disoccupazione, tasse ammazza cristiani, inquinamento, spazzatura, acqua d'oro etc. Ma senza bando europeo che si fa? Si fa un bando nostrano, con una commissione tutta renziana che decide. Detto fatto. Con 37 istanze, già si è tenuta la prima riunione della commissione presieduta dall'ingegnere capo, Natale Borgione, componenti: la dirigente Politiche culturali, Rosaria Garufi, la consulente Emma Schembari, Vittorio Fiore per Architettura, Pietro Fasano per la Soprintendenza, Lilia Cannarella per l'Ordine degli architetti; Viviana Cannizzo per Impact Hub (chi è e perché è in commissione?) . Leggiamo: L'albero deve essere ecologico, a basso impatto ambientale e inserito nel contesto di piazza Duomo. Costerà all'Amministrazione 10 mila euro. Sarà illuminato, alto almeno 8 metri e l'area in cui sarà collocato dovrà avere un diametro massimo di 6 metri. Potrà essere ammirato dal 14 dicembre al 30 gennaio e le tavole del progetto costituiranno una mostra della stessa durata, diventando parte integrante dell'evento. Il partecipante (o i partecipanti) che risulterà vincitore riceverà un premio di 5 mila euro: 4 mila per la progettazione e mille per la direzione dei lavori. Brava giunta Garozzo, questi sono fatti concreti per la città. Vergognarsi no? 6 Domenica 23 novembre 2014 “Lavoro” per il lavoro Bruno Marziano spiega il sì alle trivellazioni. Sono del Pd e ho contro il sindaco di una lista civica Bruno Marziano, parli poco delle cose di Siracusa, eppure questa città ti ha dato sempre un grande consenso. Mi interesso dei problemi di Siracusa con una tecnica precisa, non voglio prendere in giro nessuno, non faccio interrogazioni che servono per noi stessi e non per risolvere i problemi così come finiscono per diventare carta straccia i disegni di legge presentati solo per inserirli nel curriculum. Mi sono battuto e mi batto per il rilancio della politica industriale, per creare lavoro, per rilanciare l‟economia, le trivellazioni sono in questa direzione e le sostengo viste che le stesse offrono piena garanzia all‟ambiente e alle persone. Se passano a Siracusa ci saranno 400 assunzioni di metalmeccanici, insomma, ripartirà sul serio e non a parole l‟economia. E’ una città senza lavoro e nessuno sembra occuparsene.. Qualcuno se ne occupa, rischiando anche come me di apparire impopolare, oggi è così per le trivellazioni, in passato l‟impopolarità fu legata al rigassificatore. Sostengo queste iniziative, Siracusa e la Sicilia debbono diversificare se vogliono avere un futuro. Ferme restando ovviamente tutte le garanzie possibili e immaginabili. Scusa, ma Garozzo ha detto che i deputati regionali siete degli inetti Ha ragione, se vogliamo occuparci di problemi di Siracusa c‟è una sorte di cordone sanitario. Con Lo Giudice assessore avevamo pensato di realizzare una grande rotonda sull‟uscita della 114, stavamo cercando i finanziamenti per realizzarla così come stavamo facendo per il ponte di Targia, ma poi tutto si è fermato visto che noi eravamo del Pd e giustamente siamo stati avversati dal sindaco di una lista civica. Nuovo ospedale, favola innocente per siracusani deficienti? Bravissimo. Mi ricordo che proposi in via pregiudiziale di mettere a norma l‟Umberto I° e mi dissero che pensavo in piccolo e che dovevamo costruire il nuovo ospedale, oggi rischiamo la chiusura del vecchio ospedale perché non sarebbe a norma. Il nuovo direttore Asp non va molto bene, sta riducendo di fatto l’assistenza, l’ospedale va sempre peggio, le liste d’attesa si allungano, ci sono decessi sospetti, i siracusani hanno perso quel pizzico di fiducia che era loro rimasta A me non risulta, lavora fra mille difficoltà. Riparliamone fra qualche mese. La Lukoil minaccia licenziamenti, in ogni caso sta intaccando l’indotto con mano violenta Se dovesse assumere decisioni sbagliate nei confronti del territorio ci mobiliteremo per impedirlo. La Lukoil ha un debito da rispettare con questo territorio. La verità: Perché parli poco di Siracusa, hai una intesa per delegare altri della tua cordata? Assolutamente no. Non voglio rubare il mestiere ai consiglieri comunali. Ad ognuno il suo, non voglio fare passerelle per avere piccole finestre di sterile visibilità. Ognuno col suo stile. Landieri: L’età non basta Avere meno di 40 anni non significa essere un buon politico. Se non ci fosse stato Marcello Lo Iacono.. Maurizio Landieri, c’è una spiegazione all’inconcludenza della Giunta in carica? E‟ il renzismo, bellezza. Una volta c‟era una vera e propria scuola di politica. Oggi vorrebbero far passare l‟idea che basta avere meno di 40 anni per essere un buon politico. La realtà è molto diversa. O sei un tecnico preparato nella materia che ti assegnano, o sei un politico navigato che conosce bene il funzionamento della macchina amministrativa, in caso contrario è un disastro. Svariate centinaia di cittadini protestano per la spazzatura dilagante e dall’amministrazione ora non arriva neanche una risposta, una giustificazione.. Semplicemente se ne fregano. La politica è dare risposte, o quantomeno provarci. Qui molti si sentono unti dal Signore. Sinceramente vedo poche differenze tra renzismo e berlusconismo. Volano ancora gli stracci fra i grillini locali, quasi una rissa correntizia. Perché? Vale il discorso di prima. La politica è una cosa seria. L‟idea che uno vale uno è una sciocchezza. Non siamo tutti uguali. Ci sono elementi validi tra i grillini siracusani. Ma sono stati mortificati. Peccato. Il Comune vuole spendere oltre un milione di euro per demolire il ponte dei calafatari e fare una bretella al ponte di Targia. Buona amministrazione? Considerato che nel nostro Paese i dati della disoccupazione giovanile sono straordinariamente allarmanti, governanti ed amministratori di ogni livello dovrebbero favorire le occasioni di lavoro che da più parti vengono proposte e progettate. Invece, in generale e particolarmente a Siracusa, si mettono bastoni fra le ruote o si ignorano del tutto le poche opportunità di LAVORO concretamente possibili e vantaggiose e ci si lancia a capo fitto in iniziative che in gran parte sono di piccolissimo cabotaggio. Alcuni mesi fa ho pubblicato una nota che evidenziava la perdita di una occasione importante per la nostra città … grazie (sic) … Non vorrei sbagliare, ma mi pare che il ponte di Targia sia una via di fuga prevista in caso di terremoto. Ti immagini centinaia di auto che passano attraverso una bretella dopo un terremoto, per raggiungere le zone stabilite dal piano della protezione civile? Su Villa Reimann invece di trovare le responsabilità per furti milionari e degrado sempre più invasivo, chi comanda decide di segregare prima e di chiudere i cancelli poi ai volontari di Save Villa Reimann E se non ci fosse stato Marcello Lo Iacono ed i volontari di Save Villa Reimann, chi si sarebbe mai posto il problema? Chi se ne sarebbe mai occupato? Gli ambientalisti della domenica mentre inquinatori e cementificatori dilagano parlano solo ed esclusivamente della Pillirina, ma si può? Sinceramente, qualcuno mi vuole spiegare come si fa sviluppo economico lasciando la Pillirina così com‟è? E se è possibile farlo, perché non è stato fatto prima? La Pillirina è diventata un totem ideologico. Quando ciò accade non si ragiona più con schemi logici e le conseguenze non sono mai positive. La difesa dei dirigenti della Soprintendenza in rotazione non parla mai dell’origine del provvedimento e cioè il nulla osta ad horas concesso ad un politico per una opera abusiva.. Ricordiamo anche che la nomina del soprintendente rimosso era stata annullata da un tribunale, che aveva ordinato il reintegro del predecessore. Uno spettacolo veramente indecente, comunque lo si guardi. Solo chiacchiere soprattutto ai nostri pessimi amministratori . La ripropongo. Il 19 dicembre 2013 è stato inaugurato il collegamento diretto Italia/Grecia tra i porti di Ravenna, Igoumenitsa e Patrasso. La nuova linea, lanciata dal Gruppo Grimaldi, è servita dalla nave traghetto Euroferry Olympia, lunga 183 metri, larga 28,50 metri e con una capacità di carico di circa 200 camion e semirimorchi e 600 passeggeri, sistemati in... cabina e poltrone reclinabili. Si è realizzata quindi a Ravenna la proposta inascoltata di partenariato Siracusa/Patrasso avanzata dal Pro- fessore Paipetis (nella foto) tre anni e mezzo fa e più volte diffusa attraverso articoli di stampa senza esito. Nei giorni 8, 9 e 10 giugno 2010 presso Palazzo Impellizzeri a Siracusa, si è svolto il Convegno Mondiale "Il Genio di Archimede - 23 secoli di influenza nei campi della Matematica, della Scienza e dell'Ingegneria”. In quella occasione, il Professore Stephanos A. Paipetis, dell'Università di Patrasso e Presidente del Convegno, a margine delle relazioni scientifiche, ha avanzato la proposta che qui si riporta con le sue stesse parole: “i legami antichi ed ottimi tra la Grecia e l‟Italia ed in particolare la Grecia Occidentale e l‟Italia Sud Orientale, potrebbero favorire l‟avvio di un collegamento via mare tra Patrasso e Siracusa. Si potrebbe chiamare „la rotta di Archimede‟. Perché non pensare ad un‟offerta culturale, commerciale e turistica che preveda soggiorni nell‟una e nell‟altra parte con reciproco vantaggio? È una delle possibilità che, a mio giudizio, può essere perseguita concretamente e con successo”. A tale proposta non è stato dato mai nessun riscontro da parte di nessuno. L‟apatia, la disinformazione, la superficialità, l‟ignoranza, la supponenza, l'incapacità di tanta parte della città hanno avuto la meglio. Purtroppo. Si deve constatare ancora una volta che a Siracusa si parla molto, ma si realizza molto poco. Le occasioni sfumano come se fossimo sazi di lavoro !!! Domenico Di Stefano 7 Domenica 23 novembre 2014 La deriva grillina Nasce un’altra corrente (AndolinaNicotra) ma chi ha il pallino non lascia Sul web c‟è stato uno scontro fra grillini siracusani sulla proposta anti-Zito e sulla nuova “corrente” portata avanti da Arturo Andolina. Uno stralcio della proposta Andolina la pubblichiamo qui a lato, così come pubblichiamo a lato l‟intervento sul web di Marco Ortisi, già candidato sindaco dei grillini nel 2013, un signore che non le manda a dire e che i grillini di Siracusa li conosce bene. Ma veniamo al merito. Il tentativo di Arturo Andolina di “partecipare” alle scelte del M5S di Siracusa è destinato al peggiore fallimento. Non si scappa. Chi ha occupato il M5S a Siracusa non ha alcuna intenzione di mollare l'osso, di discutere, di ampliare la base, come avviene in un normale movimento politico. Stessa scena si è ripetuta anni or sono con Forza Italia, la filosofia è la stessa: i voti li porta Berlusconi e la musichetta, noi dobbiamo essere gli unici a fare i deputati, i senatori, i candidati sindaci, ad avere gli incarichi di sottopotere. Quando Berlusconi e la musichetta non attrarranno più voti ci ritiriamo a vita privata, noi i voti non sapremmo neanche come prenderli. E così è stata (ed è) Forza Italia a Siracusa. Perché il M5S dovrebbe essere diverso? I voti li prende Grillo e finché Grillo funziona a comandare siamo noi. Forzare questa natura e questi granitici propositi non è possibile, anche di fronte a scelte grossolane e sbagliate, anche di fronte alle più cocenti sconfitte elettorali, i 5S siracusani si guardano bene dal fare partecipare qualcuno. Chi vuole partecipare si colleghi alla Rete di Grillo, partecipi così, vediamo se vince rispetto a meccanismi di voto collaudati. L'On.le Zito è un esponente di questa nuova “casta” di Grillini inamovibili. Attività nel territorio pari quasi a zero, grande presenza nei social, poche dichiarazioni e, soprattutto, pochissima comprensione di quanto avviene a Siracusa e Palermo. Alle prossime regionali sarà in pista se i voti di Grillo reggono (ma in Sicilia non reggono e fanno finta di non capirlo), se non reggono a casa. Come quelli di Forza Italia. L'idea di intraprendere una strada diversa di autentica partecipazione non li sfiora. Stessa pasta. Prendiamo le distanze da Zito E‟ da questa estate che abbiamo preso le distanze dai “Grilli Aretusei” e da “Costruiamo insieme”, dal primo, perché non c‟è stato mai ne trasparenza ne competenza, tant‟è che la presenza di una esperta in problematiche ambientali, nonché attivista da tempo del M5S, dott.ssa Mara Nicotra, creava fastidio al gruppo, evidentemente qualcuno si sentiva offuscato. Dal secondo, perché alcuni personaggi vicini alla zona industriale volevano osteggiare l‟esposto presentato alle procure, che altro non è che il risultato del convegno sulla cattiva qualità dell‟aria dei paesi limitrofi al petrolchimico siracusano, organizzato insieme al “Popolo inquinato” lo scorso 25 luglio a Palazzo Vermexio. Per tale motivo il meetup “Andiamo oltre” Siracusa M5S per il Popolo sovrano ha deciso di prendere le distanze dai Grilli Aretusei e da tutti gli altri meetup della provincia che discutono del nulla, arrogandosi il diritto di rappresentare e interpretare lo spirito del M5S, che pur di tentare di avere visibilità, discutono delle strisce pedonali che si cancellano, del papiro tagliato a Piazza XXV Luglio e/o del cambio di senso di marcia in qualche via della città. E Stefano Zito da che parte sta? Il M5S va “OLTRE”. Il M5S nasce dall'esigenza di informare, comunicare e accogliere istanze e cittadini allo scopo di dare risposte alle varie problematiche che affliggono l'Italia e gli italiani, con particolare riguardo al nostro territorio, nel caso specifico sempre più degradato e asservito ai poteri forti. Dobbiamo incidere su tematiche inerenti: salute, inquinamento, legalità, economia, politica, lavoro e sviluppo sostenibile, in modo tale da ripristinare la Costituzione e la Sovranità popolare. E di questi giorni una intervista a Stefano Zito che finalmente ha detto un qualcosa di suo per quanto concerne il nostro petrolchimico e dei disastri che lo stesso continua a provocare ai cittadini della nostra provincia. Zito che fino ad oggi ha rifiutato qualsiasi interlocuzione con la Dottoressa Mara Nicotra, esperta in problematiche ambientali e con lo stesso popolo inquinato che sta portando avanti una battaglia per la salute dei cittadini e che, attraverso il portavoce dello stesso, il sottoscritto, ha inteso metterci la faccia firmando la denuncia depositata in procura il 2 di ottobre, alla presenza dei portavoce del meetup “Andiamo oltre”, dei rappresentanti del popolo inquinato di Milazzo ed alla presenza dell‟onorevole Angela Foti del M5S deputata regionale. Tale denuncia ha fatto si che la procura avviasse un‟indagine che ha consentito di aprire 13 fascicoli contro l‟ASP di Siracusa, contro l‟Amministrazione provinciale, contro l‟assessorato regionale Ambiente, contro il ministero dell‟ambiente e contro cinque grosse aziende del petrolchimico. In tutto questo frangente Stefano Zito non ha voluto assolutamente interfacciarsi con il nostro meetup competente in quanto forte di presenze come la Nicotra e Andolina. Zito non ha voluto metterci la faccia neanche sulle denunce, ha lasciato al proprio destino la nostra provincia, e solo dopo aver constatato che altri deputati regionali pentastellati, la Foti e Trizzino, i deputati nazionali del M5S Mannino e Grillo ed il capo gruppo al parlamento europeo Ignazio Corrao hanno manifestato ufficialmente la loro vicinanza, ha deciso di dire la sua sui guasti alla salute che stanno determinando le aziende del nostro petrolchimico. No caro Zito così non funziona, i componenti del meetup “Andiamo Oltre Siracusa M5S per il popolo sovrano”, prendono le distanze da te per fare chiarezza e stabilire il ruolo che deve tenere il movimento di Beppe Grillo. Arturo Andolina Meetup “Andiamo Oltre Siracusa M5S per il popolo sovrano” Parla Ortisi: Non sono gente normale Il materiale umano di cui si compongono i meetup lo conosco fin troppo bene. Per il resto la mia visione di M5S non era certo quella di sostituire i partiti con strutture che sono ancora peggiori. I meetup hanno replicato al loro interno quanto accade nei partiti tradizionali, anzi sono riusciti ad accentuare quelle dinamiche di scontro, ostruzionismo, favoritismi, che proprio il M5S si prefiggeva di contrastare. Questo sono diventati i meetup. Gente che si fa le scaramucce a vicenda e che fa la guerra tra poveri. Non vedo nessun beneficio nell'avere gente così all'interno delle istituzioni. La situazione locale è proprio tragica...e personalmente di scegliere il "meno peggio" non mi accontento più. Purtroppo molti di questi ragazzi dei meetup (almeno quelli che c'erano ai miei tempi ...ma tanto sono diminuiti invece di aumentare di numero perchè si sono "ammuccati" pure la grande partecipazione popolare che avevamo nelle assemblee cittadine...quindi il discorso non cambia) non hanno gli anticorpi della politica. Messi nei posti di potere si comporterebbero esattamente (se non peggio) come coloro che andrebbero a sostituire. Giá fanno le peggiori porcate in piccolo nemmeno fossero davvero le correntine democristiane e la gente che se ne va dalle loro assemblee racconta storie allucinanti. Li avevo avvisati che i casti, i nudi, puri e perbenisti in quel gruppo si sarebbero rivelati i peggiori di tutti. D'altronde non ci vuole molto a capire che si odiano e si fanno ostruzionismo a vicenda visto quello che si scrivono nelle reciproche bacheche pubbliche. Da tutto ciò non posso che evincere che l'alternativa politica a Siracusa non ce l'abbiamo ancora. Non c'è rimasto nulla da rifondare, perché la maggior parte di coloro che sono rimasti nei meetup sono gli stessi che dovevano essere allontanati a suo tempo. Anzi quando lo dicevo venivo pure preso per pazzo ed additato come colui che non era da "movimento 5 stelle". Invece loro dimostrano da 1 anno e mezzo a questa parte di esserlo. Ad esempio, lo scorso maggio per le elezioni europee il meetup Grillini Aretusei non voleva che si facesse campagna elettorale a Siracusa per altre persone che non fossero la loro candidata di riferimento Antonella Di Prima. Ricordo ancora la telefonata di un amico di Lentini che avendo in quel momento accanto a se un certo "Corrao" (poi diventato parlamentare europeo del M5S) mi chiedeva di metterlo in contatto con qualcuno in città che non fossero i Grilli Aretusei, visto che Corrao qui non riusciva ad avere spazio per promuoversi come candidato, definendo Siracusa "una rocca impenetrabile" proprio per via dei Grilli Aretusei e del loro "embargo" sulle Ezechia Reale: il basso profilo non fa per noi Hanno tolto il trattino che univa il gruppo consiliare ” Progetto Siracusa” al movimento “Articolo 4”. Anche se il patto federativo stipulato con l‟on. Lino Leanza, che aveva creato i presupposti alla nomina dell‟avvocato Paolo Ezechia Reale ad assessore regionale, è stato rescisso. Il ritorno allo status quo ante ha creato solo confusione interna al movimento cittadino nato per… Volare Alto. Anzi, allo stato attuale non ci sono neanche i presupposti di staccarsi da terra. La scorsa settimana il “gruppo” vicino all‟ex assessore Reale si è riunito nella sede di via Oglio per esaminare la situazione creatasi dopo la scissione e per decidere “ cosa fare e dove andare”. Si è riusciti solamente a stabilire che il legame con Articolo 4 è completamente sciolto, e che l‟adesione al nuovo movimento creato da Leanza, Sicilia Democratica, è improbabile, per la ritrosia di alcuni convinti che l‟assessore Reale sia stato sacrificato sull‟altare di una qualche sconosciuta ragione politica. Nonostante il lungo confronto dei “volatili” di via dell‟Oglio, però, nessuno è riuscito a dimo- strare, per mancanza di elementi concreti, la tesi dell‟assessore sacrificato per lasciare il posto ad un altro avvocato penalista senza nessuna esperienza politica. Le conclusioni logiche inducono a pensare che solo davanti a un giudizio negativo sull‟attività dell‟assessore avrebbe potuto richiederne la sostituzione, però essendo noto a tutti l‟attività e l‟impegno di Ezechia Reale nell‟assessorato agricoltura, non si giustificherebbe in nessun modo una ponderata ostilità nei suoi confronti. Insomma, fino a prova contraria, bisogna credere a Leanza quando afferma che ha dovuto cambiare assessore per imposizione della linea “largo solo ai nuovi” di Crocetta. Gli attivisti di “Progetto” hanno solo concordato sull‟opportunità di mantenere unito il gruppo consiliare e di non rifiutare in maniera preconcetta l‟adesione al nuovo Movimento regionale “SD”, almeno in attesa che Leanza ne presenti le linee programmatiche nel corso di una prossima convention. Tra gli estimatori dell‟avvocato Reale e del candidature. Poichè altri meetup (tra cui FARE ed ARCHIMEDE) avevano invitato a venire a Siracusa nel periodo delle elezioni europee la candidata Saja (di Messina), i Grillini Aretusei indispettiti decisero in cambio di boicottargli l'evento che quelli stavano organizzando per il quartiere al Parco Robinson lo scorso maggio. Ora, vi sembra gente normale questa? Possono mai lamentarsi del fatto che i cittadini non li ascoltano più e non seguono quello che fanno se li hanno fatti scappare con i loro comportamenti? La gente ha capito che i meetup siracusani altro non sono che gruppetti assolutamente autoreferenziali. Ma ti immagini „sta gente a rappresentarci nelle istituzioni? Quindi, “a cu avvissima vutari”? Stiamo nella speranza che Zito lo candidiamo al parlamento, alla regione, al comune, al quartiere, alla presidenza della repubblica degli Stati Uniti ed al parlamento europeo? Ho letto la proposta di Francesco Vinci (Rifacciamo un gruppo di gente perbene) e ho come una sensazione di deja vu. So che è una sfida persa in partenza e so come ragionano gli eletti del M5S, e gli voglio dire: "vai avanti per questa strada ed io ti seguirò se porterai il risultato". Ma lo dico con la certezza che “scopperai” in un muro di pietra grande quanto il Madison Square se pensi anche solo di toccare gli assetti attuali dei grillini aretusei. E proprio negli assetti attuali gli eletti del M5S hanno grosse colpe, ah se non ne hanno! Marco Ortisi suo movimento, la compattezza sulle scelte non sarebbe affatto granitica. C‟è una certa voglia di un ritorno nell‟area di centrodestra, come rifiuto ideale di un partito unico dei renziani, che a Siracusa rischia di lasciare solo “posti in piedi”, dal momento che sono stati già occupati i posti a sedere per molti anni. Per i renziani il sindaco Garozzo è già un prossimo deputato nazionale, il vicesindaco Italia sarà il prossimo sindaco di Siracusa, Cafeo aspetta di essere eletto, prima o poi, all‟Ars. Il sottogoverno è già occupato fino al 2024 da elementi renziani adattati e i pretendenti sono già in fila indiana. In via dell‟Oglio sono molti a pensare di dovere sopravvivere da individui rifuggendo la condizione di essere marchiati con numeri di matricola a sei cifre come si prospetta per il prossimo ventennio. Tra le “aquile” dell‟avvocato Reale si sono registrate divergenze per alcune “ fughe in avanti” a favore di Movimenti creati da deputati locali, forse non molto graditi. Qualche Consigliere comunale, di vecchio pelo, avrebbe preferito gli impegni istituzionali del Consiglio comunale alle polemiche che si annunciavano. Per l‟occasione, si delegava agli apprendisti stregoni il compito di ricercare percorsi conducenti alla scomposizione o alla ricomposizione del quadro filo governativo disegnato da Leanza. Anche con il silenzio attendista del leader, il dibattito interno al “Progetto” nato per portare al secondo piano del Vermexio l‟avvocato Reale, è già iniziato, insieme al travaglio che dovrà far nascere qualcosa di nuovo, qualunque cosa abbia un senso politico di non basso profilo. Gregorio Valvo 8 Domenica 23 novembre 2014 contromano Il trasformista vanesio E' strano stare qui alla stazione centrale di Milano a scrivere mentre aspetto il frecciarossa che mi riporta a Roma. Strano e tecnologico che qui e' tutto wi-fi, connesso, efficiente (stamattina 20 minuti a cercare un taxi...) Ma soprattutto molto lontano dalla Sicilia. Non lo so. Sara' il freddo che io, essendo nato, come i miei concittadini a sud di Biserta, qui a Milano mi combino come Toto' e Peppino che cercavano la malafemmena (perche' c'e' stata una grande moria delle vacche come lei ben sa) e quindi cappottone, sciarpa, cappello e guanti e mi stupisco che i vigili urbani parlino in italiano. Ma non volevo mancare all'epilogo di questo anno che ce lo ricorderemo come l'anno del cambiamento confuso, dell'evoluzione che (forse) si involve, della metamorfosi politica globale che stiamo ancora cercando di capire in cosa ci siamo trasformati e non lo abbiamo ancora capito e, soprattutto, non siamo sicuri che ci piaccia il cambiamento per come e cambiato e speriamo che cambi diversamente il cambiamento, che se continua a cambiare cosi' pensiamo pure che forse era meglio se non cambiava, anche se prima di cambiare non aspettavamo altro che cambiasse. Ma lo sapete che sono un bisbetico uomo di mezza eta' e che trovo il nuovo che avanza (e in questo 2014 e' avanzato assai) spesso banale, ignorante, confuso mentalmente e politicamente, ipocrita e ricco di violenza e razzismo retorico. Alla fine mi pare che l'unico fatto nuovo po- Ormai la guerra dei Meetup non è più un fatto ristretto alla sfera del Movimento 5 stelle di Siracusa (altri servizi a pagina 7). E’ divenuto uno degli argomenti più dibattuti nei social network, dopo il lungo comunicato stampa emesso dal Meetup “ Andiamo Oltre Siracusa” creato da Arturo Andolina dopo essere entrato in conflitto (ed espulso) con i dirigenti, della piattaforma “Grillini Aretusei “ creata dal deputato regionale Stefano Zito e i suoi estimatori. A duellare in modo singolare sono principalmente due meetup, mentre tutti gli altri restano a guardare senza assumere posizione ufficiale sulle motivazioni che hanno attivato un insanabile dissidio con al centro il “dormiente” deputato regionale Stefano Zito. Quando Zito veniva eletto all‟Ars, era l‟ottobre del 2012, a Siracusa c‟era solamente il suo Meetup: quello dei “Grillini Aretusei”. Diversi mesi dopo però, dopo tanti mugugni tenuti segreti all‟interno degli attivisti, si registrava la prima scissione grillina. Era balzato alle cronache il flop, tanto forte quanto inatteso, della bocciatura del movimento e del candidato sindaco Marco Ortisi alle elezioni amministrative del 2013. Il movimento che aveva visto eleggere in provincia una parlamentare nazionale (Maria Marzana) e uno regionale non era riuscito a fare eleggere al Comune neanche un consigliere comunale. Il mancato sindaco di Siracusa decideva di staccarsi dai Grillini aretusei che lo avevano sostenuto sufficientemente per creare il Meetup 2.0. che non doveva brillare in attivismo che pochi mesi e qualche denuncia sostenuta anche dall‟on. Zito che tentava di essere il trait d‟union in grado di contenere le divisioni. Davanti al Movimento 5 Stelle siracusano però era inarrestabile la china, una china che diventava prima dirupo e infine un profondo precipizio. Nascevano a raffica i Meetup: “ Fare”; “Archimede”; “Costruiamo Insieme” e infine “Andiamo Oltre”. Come dire che ogni grillino che sapesse usare il computer era libero di creare la sua piattaforma e portare avanti le proprie idee della società e della tenzialmente positivo sia la vittoria di Renzi (col mio determinante voto) alle europee. (Certo, lo potevano votare prima, ma la sinistra trova la vittoria ovvibilmente volgare, lo stesso termine "vittoria"suona fascista, vuoi mettere la musicalita' del termine sconfitta? Le infinite declinazioni possibili del verbo perdere?) Renzi a parte pero', mi pare davvero un anno di grande "diludendo", di occasioni mancate, di minchiate riuscitissime. Ho evocato Grillo e i grillini che con la loro presenza hanno dato corpo e dignita' politica alla chiacchiera da bar, nella sua evoluzione tecnologica dello sfanculamento in rete. Non e' che alla fine siano peggio dei molti impresentabili degli altri schieramenti. Anzi sembrano brave persone capitate li' per caso. E certamente alcuni temi sollevati con virulenza da Grillo hanno fatto breccia nel sistema costringendo le altre forze politiche a farli propri. Hanno dei meriti. Ma non e' che se sono bravo a giocare a Risiko posso fare il generale di corpo d'armata nella vita reale. Ecco a me i grillini danno questa impressione. Siccome al computer giocano a Pes e vincono, ritengono di poter scendere in campo ai mondiali. Sicuramente sono stati aiutati dalla vergognose gesta di buona parte della classe politica, ma questo non modifica l'impressione del movimento basato sulla retorica populista, privo di cultura politica e classe dirigente. E il fatto che a Siracusa in 2 mesi siano passati dal 35% delle politiche al quattro per cento alle amministrative e' il segnale che come "strumento" siano intesi anche dagli elettori che, fatta una volta la pernacchia, non hanno voglia di esprimersi sempre a pernacchie. Da “Zito show” ai 32 di Marzana politica. “Noi ci siamo stancati di assistere a battaglie del M5S sulle strisce pedonali che mancano in una certa via o a quelle sposate dal nostro deputato all‟Ars su come è stato tagliato il papiro della fontana delle papere, quando a Siracusa e nei centri limitrofi la gente muore di tumore per l‟avvelenamento prodotto dalle industrie ”, hanno sbottato Andolina e Mara Nicotra alla conferenza stampa indetta dal Meetup “Andiamo Oltre”. Ed è proprio questo il motivo portante della diatriba esplosa con fendenti al veleno che si è aperta ormai da diversi mesi: “Zito se la mena all‟Ars non sostenendo nessuna delle battaglie che sono il patrimonio fondante del Movimento. Il deputato siracusano grillino, in effetti, non ha mai accompagnato una sola protesta ambientale, tra le tante che si muovono sul territorio cittadino e provinciale, che vedono costantemente impegnati la dottoressa Mara Nicotra ( biologa esperta di fatti ambientali ) e il marito Arturo Andolina. “Abbiamo fatto convegni pubblici partecipati da scienziati e dal Procuratore della Repubblica di Siracusa per denunciare malefatte e aggressione all‟ambiente – dicono i due - abbiamo organizzato manifestazioni pubbliche in piazza per sostenere la battaglia di Don Prisutto nel denunciare i decessi per inquinamento ad Augusta, presentato denunce in Tribunale, però, mai una sola volta il portavoce all‟Ars ha accettato il nostro invito perché ci ha sempre detto di essere impegnato all‟Ars”. A dire il vero, le battaglie all‟Ars deI deputato siracusano del Movimento 5 Stelle non sono molto cono- www.ifattidelladomenica.it sciute, sia per numero che per qualità. I suoi colleghi di altri partiti lo indicano come “uno che si occupa principalmente di vertenze condominiali, e di vertenze sindacali, quando non sottoscrive emendamenti del centrodestra”. Recentemente è incappato in un incidente che potrebbe costargli una condanna per diffamazione e un risarcimento da 500 mila euro richiesto dall‟on. Pippo Gennuso del Mpa-Pds che lo ha querelato la seconda settimana di ottobre, dopo le dichiarazioni rese in aula dallo Zito che lo descrivevano come un pregiudicato pronto a delinquere e quindi incompatibile con la nobiltà del ruolo politico che si esercita all‟Ars. Il “diffamato” ha prodotto per l‟occasione il certificato giudiziario “pulito”, sia in aula sia in Tribunale, sentendo già di avere in tasca il risarcimento che gli dovrà l‟incauto collega grillino. Stefano Zito si comporta come fosse un politico navigato, ma, si muove come una recluta che ha studiato bene le regole della vita militare, senza avere avuto mai accesso alla pratica. Tanta buona volontà iniziale attraverso un diario quotidiano che pubblicava su facebook , dove si leggeva dei suoi contatti e anche del tipo di panino che mangiava nella pausa pranzo, il diario durava però solo qualche mese mentre nulla del suo lavoro all‟Ars è più disponibile ai suoi elettori e neanche agli altri Meetup “ perché – questa una delle accuse portanti Zito parla solo con i suoi e snobba tutti gli altri”. Una delle mancate battaglie che gli rimproverano quelli di “Andiamo Oltre” è l‟essersi defilato dalla battaglia per sostenere nel suo comune (Siracusa) la ripubblicizzazione dell‟acqua. “Non ha mosso un dito – accusano in conferenza stampa - per impedire che l‟amministrazione comunale, dopo Forse il 2014 e' stato l'anno finale di Berlusconi, condannato, cacciato dal parlamento, quasi redento ai servizi sociali, oggi nazareno, quasi risorto. La telenovela della sua decadenza da senatore e' stata una penosa pochade, cui e' seguito il colpo di scena della rivolta degli schiavi di alfano-bruto e schifani-cassio che hanno mollato l'artefice unico del loro destino nel momento di massima debolezza. La politica vive di patricidi e di regicidi, sono sovente il motore della storia. Angelino peraltro lo conosco e mi sta pure simpatico, ma l'impressione del tradimento resta. E non e' una bella impressione. Ma non solo di Renzi e Grilli e Berlischi e Alfani e' vissuto il 2014. Nella galleria dei campioni di "diludendo"la palma spetta a lui, Rosario Crocetta, artefice del piu' straordinario scarto negativo della recente storia politica fra aspettative e speranze e realizzazioni e fallimenti. Non sono un "crocettologo" esperto ma mi sembra che l'ex sindaco di Gela abbia spappolato e ridicolizzato una opportunita' di riscatto e rinascita per la Sicilia, trasformando la storica e fortunosa vittoria della sinistra alle Regionali in una saga di trasformismo peronist-milazziano in salsa vanesia. Che peccato. L'unica cosa bella rimasta di lui e' l'esilarante pagina Facebook "Crocetta puo' ". Basta, ormai ho superato Firenze e la batteria del blackberry e' morta per sempre. La chiudo qui. Per fortuna che almeno un gigante il 2014 ce lo ha confermato: Papa Francesco, che come il Che ci ha invitato a non perdere la tenerezza. Hasta l'Argentina siempre Joe Strummer essere rientrata in possesso della rete idrica affidata, anni prima, alla Sai8, cedesse ancora una volta ai privati la gestione delle risorse idriche integrate con tutto quel che segue, ha avanzato la ridicola proposta di mettere nel Cda della società un agente della GdF ”. Se Zito è attaccato da una parte del mondo grillino che l‟ha votato, non si salva certamente l‟altra espressione politica del partito di Beppe Grillo, ossia, la deputatessa di Rosolini, Maria Marzana, che dopo essere stata tra le ragazze più corteggiate dal leader nazionale è riuscita nell‟ardua impresa di portare a Rosolini e a Pachino ( nel corso della tornata elettorale del 5 ottobre scorso voluta dal Cga per la ripetizione delle regionali del 2012) una sfilza di parlamentati esponenti del M5S oltre a Zito. Dopo gli immaginabili affollati comizi alla presenza di masse popolari oscillanti tra 15 e 20 persone, dalle urne sono venuti fuori i risultati del grande lavoro della parlamentare del luogo, garantita personalmente da Beppe Grillo: 16 voti in tutto nei 9 seggi chiamati al voto a Rosolini e Pachino. Zito in competizione diretta ha riportato 5 voti a Pachino e 3 voti a Rosolini. E‟ mai possibile pensare che nel suo paese l‟on. Marzana, non avrebbe avuto i voti di qualche suo parente, o di quelli del fidanzato (primo dei non eletti dopo di lei, alla Camera)? Possibile che una sola amica del cuore della deputatessa non sia stata invitata a votare M5S? Per rendere l‟idea dobbiamo necessariamente dire che l‟altro rosolinese, Pippo Gennuso ha ottenuto nella stessa competizione, oltre 1600 voti. E non si parli delle solite lavabiancherie in regalo per favore, perché il tempo delle scuse è ormai finito e sepolto dalla loquace realtà emersa dai risultati. Consentiteci una battuta, anche se ci farà scadere di stile: si fosse candidato “Iano „u sceriffu” avrebbe preso più voti dei parlamentari Zito e Marzana. Fatte queste considerazioni, la guerra aperta dal Meetup “Andiamo Oltre” alle altre piattaforme e ai deputati che “se ne fottono delle battaglie del Movimento” è da considerare solo sacrosanta. Beppe Grillo dovrebbe ringraziarli per avere lanciato l‟allarme avvertendo tutti che… i re sono nudi e stanno trascinando tutto il popolo grillino nel baratro.
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