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SOMMARIO
4 percorsi al femminile
ALFA&DONNA
MAGAZINE
toscana inedita
30
42
flower power
CARAVAGGIO a TORINO
warhol A NAPOLI
46
48
tendenze
LIBRI
PERCORSI AL FEMMINILE
TOSCANA
INEDITA
ARTE
design
vortice creativo
58
62
La musica sempre
con me
angelina jolie
splendida
e crudele
tech
ritratti
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Toscana inedita
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Un mosaico di sapori, colori, profumi,
paesaggi deliziosi, incanti architettonici.
E poi, eremi arroccati e abbazie solitarie,
castelli e borghi scavati nella roccia,
casali e sentieri che si snodano nella campagna.
La Toscana è una perla da ammirare - e vivere lasciandosi trasportare dalle sue tante bellezze.
Ecco, allora, alcuni itinerari per scoprirne
gli angoli più suggestivi, all'insegna
delle vostre passioni.
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Toscana inedita
bagni san filippo
Le fonti del benessere
Le sinuose colline della Val d'Orcia, così splendida da essere dichiarata Patrimonio dell'Umanità, i singolari declivi
disegnati dalle Crete Senesi che ospitano poderi e cipressi isolati, e i brillanti pendii del Monte Amiata, animati
da ruscelli e vegetazione lussureggiante. Sono alcune delle bellezze che
fanno da cornice alle suggestive località termali della regione, tra le più rinomate d'Italia. A partire dall'antico borgo di Bagno Vignoni, dove una vasca
romanica posta al centro del paese accoglie i visitatori raccogliendo le benefiche acque che sgorgano dal suolo
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montecatini terme
vulcanico. Erano già note agli Etruschi,
invece, le piscine naturali di Petriolo e
Saturnia plasmate, vuole la leggenda,
da una saetta scagliata da Saturno, in
collera con gli uomini perché continuamente in guerra: l'acqua sulfurea
sgorgata dalla terra, pacificò il mondo,
irradiando saggezza e pace. La stessa
atmosfera che – tuttora – si respira
nell'esclusivo Resort Terme di Saturnia
(termedisaturnia.it) dove, al relax dei
bagni si associa l'intenso piacere di
trattamenti realizzati con ingredienti
rari e preziosi. Non lontano, si trova
anche Bagni San Filippo, piccolo cen-
bagno vignoni
tro immerso in un paesaggio da sogno
caratterizzato dai bianchi depositi di
carbonato di calcio, minerale che offre
ben due tipi di acque. Le solforose, che
zampillano dal fosso dell'Acqua Bianca, e le fangose che sgorgano dalla cascatella Balena Bianca. Altra destinazione d'obbligo quando si parla di
terme e Toscana, è la SPA Terme di
Chianciano (termechianciano.it), sospesa tra i vigneti di Montepulciano e
le bellezze rinascimentali di Pienza.
Qui, il Salone Sensoriale promette di
cullarvi con terapie che vanno dalla
nebbia fredda alla doccia ghiacciata,
terme di saturnia
dall'idromassaggio ai percorsi aromaterapici. Benessere assicurato, provare per credere. Annoverato tra i borghi
più belli d'Italia, e la terza località in
Europa per numero di sorgenti termali, la vicina San Casciano è un gioiellino di rare bellezze architettoniche ed
eccellente ospitalità.
Sono un trionfo di archi, volute e decorazioni liberty – invece – le splendide
SPA di Montecatini (termemontecatini.
it) che ancora oggi servono le celebri
acque Regina, Tettuccio, Leopoldina e
Rinfresco, ottime per rigenerare e purificare.
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Toscana inedita
Semplicemente, all'italiana
Se la bella Firenze ospita alcuni tra i
più incantevoli giardini del Paese, come il comprensorio di Villa Bardini
(bardinipeyron.it) o il fertile “delle Rose” (Viale Giuseppe Poggi, 2), che ad
oggi conta ben 350 specie antiche, il
resto della regione non è certo da meno. E visitare queste oasi di pace
quando la natura torna a sbocciare, è
un'esperienza unica, capace di coinvolgere mente e sensi. È quanto accade passeggiando all'ombra degli ulivi
del Bosco di Fontelucente a Villa
Peyron (bardinipeyron.it), un incanto
dalla vista mozzafiato sul capoluogo. È
ricco di agrumi e sculture cinquecentesche, poi, il parco della residenza di
Castello, la preferita da Cosimo I de'
Medici. Considerato il primo esempio
di giardino “all'italiana”, stupisce con
una successione di grotte, aiuole geometriche, fontane e giochi d'acqua. Riserva analoga meraviglia il cortile affrescato de La Petraia (uffizi.firenze.
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it), dove visse anche Vittorio Emanuele II insieme alla bella Rosina. Ospita il
settecentesco “giardino delle stagioni”
popolato di profumate bulbose e limoni – invece – la dimora di Poggio Torselli (poggiotorselli.it), meglio nota come “la regina”, perché sede delle più
illustri famiglie toscane, dai Machiavelli agli Strozzi. Amore per la linearità
rinascimentale e desiderio di stupire
proprio del Barocco si incontrano nel
suggestivo parco di Villa Garzoni (pinocchio.it/giardinogarzoni/), accanto
al borgo di Collodi, un luogo animato
da esseri mitologici, labirinti in siepi di
bosso, serre con pavoni e foreste di
bambù. Perfetto per gli innamorati.
In Toscana, però, la passione cinquecentesca per il verde non si limita agli
immensi giardini delle residenze patrizie, ma si estende all'intero centro,
cingendolo. È il caso delle mura alberate di Lucca, un anello fiorito che abbraccia la fortificazione cittadina.
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Toscana inedita
Gallo Nero DOC
narra che nel XIII secolo le due città,
per porre fine alle dispute territoriali,
avessero deciso di tracciare il confine
nel punto di incontro tra due cavalieri
partiti dai centri avversari al sorgere
del sole. Il gallo nero dei gigliati, però,
cantò ben prima dell'alba, permettendo ai fiorentini di arrivare ad appena
venti chilometri da Siena. Da allora, il
gallo nero è sinonimo di eccellenza,
emblema ideale per il Chianti Classico,
una prelibatezza protetta già da Cosi-
mo III de' Medici con un editto. E un
tour per vini pregiati non può che partire da Greve in Chianti, dove è d'obbligo una tappa a Le Cantine (lecantine.it), Mecca delle tante varietà di
mosto fermentato. Unica anche al Castello di Vicchiomaggio (vicchiomaggio.it), che nelle storiche cantine promette degustazioni su misura. Offre il
suo specialissimo Riserva, poi, l'Antica
Fattoria Montagliari (fattoriamontagliari.com), un rustico nella campagna
di Panzano. Il Chianti, però, non è solo Classico. I puristi, infatti, apprezzano anche la varietà Rufina, da scoprire
nelle aziende e fattorie che costellano
la “Strada del Vino di Toscana”, come
l'affascinante agriturismo Fattoria il
Lago (fattoriaillago.com). C'è, poi, il
Chianti dei Colli Fiorentini, da provare
nella tenuta Castelvecchio (castelvecchio.it), vicino a Firenze, e quello di
Montalbano, prodotto nella zona di
Vinci.
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Verde, viola, rosso e giallo. Ecco le
sfumature che colorano le sinuose colline tra Firenze e Siena, terra di vigneti e oliveti. Un panorama che ti resta
nel cuore, e accompagna i buongustai
in un percorso attraverso 14 comuni e
soli 70 mila ettari: la celebre regione
del Gallo Nero. Infatti, il simbolo del
Chianti Classico, il vino DOCG dal caratteristico colore rubino e il profumo
di mammole, è proprio un simpatico
pennuto su fondo oro. La leggenda
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Toscana inedita
Tra santi ed elfi
Alberi secolari e cascate zampillati,
foreste e fitti boschi, quiete e natura
incontaminata. Non stupisce che in
questi luoghi, un tempo, gli uomini si
siano rifugiati per entrare in contatto
con la propria spiritualità e, oggi, ricerchino la stessa pace dedicandosi
ad attività rilassanti, capaci di ricaricare le pile.
È il fascino di terre come la splendida
Valle dell'Acquacheta, la cui celebre
cascata viene citata persino nella Divina Commedia. Siamo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (parcoforestecasentinesi.it) dove, insieme
alle più tradizionali escursioni a piedi
o in mountain bike, è possibile percorrere le antiche mulattiere a dorso di
cavallo o d'asino. Sono una tappa obbligata i due eremi di Camaldoli e La
Verna, immersi in un paesaggio di rara bellezza. Si deve, invece, alla cura
secolare dei monaci benedettini
dell'Abbazia di Vallombrosa, l'incanto
dell'omonima foresta in provincia di
Firenze, punteggiata da abeti bianchi
e faggi, castagni e pini neri. Si snoda
nell'entroterra anche il noto Parco
dell'Appennino Tosco-Emiliano (parcoappennino.it), che regala agli ap12
passionati non solo rocce perfette da
scalare, percorsi acrobatici forestali
da vivere con tutta la famiglia e sentieri adatti allo skyrunning, ma anche
itinerari che ripercorrono il patrimonio
culturale di quelle terre. Da mestieri
oggi dimenticati come il carbonaio o il
cavallaro, all'attenzione per le specie
in via di estinzione, lupo in primis,
protetto nel “Wolf Appenine Center”
della riserva. La stessa attenzione riservata agli ospiti dell'oasi naturalistica di Orti-Bottagone (wwf.it) gestita
dal WWF, scelta da molti uccelli migratori per svernare. Singolare, invece,
l'area di nidificazione di gabbiani e
cormorani del parco di Punta Falcone,
Piombino: alcune riserve antiaeree risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
Di qui, è imperdibile la discesa verso
le incantevoli Spiaggia Lunga, Buca
delle Fate e Golfo di Baratti. Digrada
verso il mare, in un susseguirsi di
spiagge sabbiose, ripide falesie, macchie di erbe aromatiche e monumentali pinete, anche il Parco della Maremma (parco-maremma.it), terra di
butteri e mandrie allo stato brado, resti di vecchie torri d'avvistamento e
paludi che pullulano di vita.
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Toscana inedita
Due passi nella storia
Come l'arte dei grandi maestri si assapora ammirando gli edifici che hanno
eretto, le logge che hanno decorato e
le statue che hanno plasmato, anche
la storia rivive grazie alle creazioni lasciate dai nostri antenati. Seguendone
le tracce, proviamo a ripercorre gli avvenimenti che dal Paleolitico al Risorgimento hanno visto protagonista
questa terra. Se le prime testimonianze di popolamento risalgono all'età
della pietra antica, è nel III secolo a.
C. che trova la sua massima espressione la civiltà etrusca, caratterizzata
da sepolture in sarcofagi decorati con
l'effige del defunto. Manufatti straordinari custoditi, ad esempio, in istituzioni come il Museo Guarnacci di Volterra
(comune.volterra.pi.it) e prelevati da
necropoli trasformate in parchi costieri, come quello di Baratti e Populonia
(costadeglietruschi.it). Le vestigia tusce, però, non si limitano a ruderi e
tombe: esiste anche una forte eredità
culturale. Basta pensare alla “c” gutturale, inflessione derivante dal dialetto
etrusco che suscitava ilarità già ai
tempi dei romani.
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A quella che Erodoto considerava
un'affascinante popolazione dall'origine incerta succede, infatti, il dominio
della Caput Mundi, simboleggiato dalla
costruzione di infrastrutture come le
vie Cassia, Aurelia e Flaminia, e di
templi, uno per tutti quello dedicato a
Giove di Cosa, tutt'oggi splendidamente conservato. Del periodo medievale,
poi, restano i tantissimi castelli che
punteggiano le colline, le mappe che
ritraggono l'antico porto pisano ora interrato e i suggestivi borghi fortificati
di Monteriggioni, Montalcino e Lari. E
con l'autonomia territoriale, cresce la
diffusione della cultura, rappresentata
dalla nascita dell'Università di Arezzo,
la più antica, fondata nel 1215. Dal
Medioevo alla rinascita medicea il passo è breve. A ricordarlo le innumerevoli opere sovvenzionate dai munifici
Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico, capostipiti di una dinastia che per
tre secoli ha scritto il destino della sua
terra. Come accade, secoli dopo, ai Lorena e – successivamente – ai cittadini
del Gran Ducato di Toscana, che nel
1860 scelsero l'annessione al nascente
Regno d'Italia.
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Toscana inedita
Non solo Rinascenza
Terra di Leonardo e Donatello, dei Della
Robbia e Botticelli, di Ghirlandaio e Masaccio, la Toscana ha un patrimonio artistico inestimabile. Impossibile esimersi, dunque, da un itinerario dedicato ai
tanti capolavori del genio umano che
impreziosiscono scorci d'eccezione come la fiorentina Piazza della Signoria
con la Galleria degli Uffizi e Palazzo Vecchio, la splendida Piazza dei Miracoli
con la famosa torre o, ancora, il magnifico Duomo bicolore di Siena. Luoghi
che il mondo intero conosce e ci invidia.
Per questo abbiamo deciso di proporre
alcune mete “contemporanee” capaci di
tener testa alle bellezze della culla del
Rinascimento. A partire da Pisa, e dal
sorprendente murales del writer statunitense Keith Haring che campeggia sul
lato della Chiesa di Sant'Antonio Abate.
Immancabile anche una visita a Palazzo
Blu (palazzoblu.it), nei pressi del Ponte
di Mezzo, sede storica che ospita, insieme alla collezione della Fondazione cittadina, anche mostre temporanee come la divertentissima “Balle di scienza”
un'esposizione che fino al 29 giugno
racconta di come gli errori accompagnino grandi invenzioni e scoperte. È riser16
vato all'arte moderna anche il Centro di
Cultura Contemporanea Strozzina di Firenze (palazzostrozzi.org), polo di riferimento di numerose attività rivolte al
sociale. Originale anche il Museo Mario
Marini (museomarinomarini.it), un connubio di sculture e passerelle in legno,
acciaio e vetro che permettono di girare
intorno alle opere, apprezzandone la
tridimensionalità. Villa Romana, invece,
acquistata nel 1905 da Max Klinger (villaromana.org), espone installazioni
sorprendenti. Dal padiglione in pvc progettato da Avatar Architettura ai futuristici mobili “Superstudio” della serie
“Misura” datati 1970. Proseguendo il
tour attraverso i poli più all'avanguardia, non può mancare il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci (centropecci.it) di Prato che accoglie le
produzioni di maestri visionari quali
Ketty La Rocca, Mario Merz, Bruno Munari e Daniel Spoerri. Nei trecenteschi
saloni di Palazzo Fabroni a Pistoia, infine, è possibile ripercorrere le grandi
correnti del secolo scorso attraverso i
loro artisti simbolo, in un crescendo che
si snoda tra Astrattismo, Pop Art, Arte
Povera e Minimal Art.
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Toscana inedita
Un set da Oscar
Da Virzì a Benigni e Fellini. E poi, Ridley
Scott con “Il Gladiatore”, Anthony Minghella per il suo “Il paziente inglese” e
Marc Forster ne “007 Quantum of Solance”. Sono alcuni dei grandissimi che
hanno scelto la Toscana come “set naturale” dei loro capolavori. La ragione
è chiara: viuzze tortuose e palazzi cittadini carichi di un passato illustre sono capaci di regalare emozioni uniche,
proprio come la campagna circostante, una distesa di verde sulla quale
spiccano castelli e dimore medicee. E
così, sulle tracce dei più bei film di
sempre, non si può dimenticare una
visita alle suggestive torri di San Gimi18
gnano scelte come scenografia da Zeffirelli ne “Fratello sole, sorella luna” e
“Un tè con Mussolini”, mentre è Siena
a fare da palcoscenico al viaggio della
giovane americana di “Io ballo da sola”
di Bernardo Bertolucci, racconto di come l’Italia può regalare amore e nuovi
affetti. Arezzo, poi, si è prestata come
set del premio Oscar de “La vita è bella”, ma è anche la città de “Il ciclone”
e “Una moglie bellissima” del toscanaccio Pieraccioni, che racconta la
semplicità della provincia contrapposta alla vuota mondanità dei grandi
centri. “Il marchese del Grillo” di Monicelli e “L’innocente” di Luchino Viscon-
ti, invece, prediligono le ville lucchesi,
mentre Mastroianni nell’indimenticabile “Otto e mezzo” si reca alle terme di
Chianciano per ritrovare l’ispirazione
perduta. Non mancano nemmeno le
pellicole fantasy. Una per tutte, New
Moon, secondo capitolo della saga Twilight, la cui scena madre è stata girata
proprio nel centro storico di Montepulciano, romantico borgo sospeso nel
tempo. La Galleria degli Uffizi, Ponte
Vecchio, Piazza della Signoria e il monumentale Duomo sono i luoghi del
drammatico “Paisà” di Rossellini e dei
romantici “Molto rumore per nulla” di
Branagh e “Camera con vista” di Ivory.
E come dimenticare le scene nell’antica Farmacia di Santa Maria Novella dove si serve l’assassino “Hannibal”, interpretato da Anthony Hopkins?
A Hollywood però, oltre ai panorami,
vincono anche gli straordinari prodotti
di questa terra. Come il Ducale Chianti
Classico Ruffino, immortalato ne “Il
diavolo veste Prada”, capace di dividere
la scena con la bellissima Anne Hathaway. Il Chianti, invece, è l’indiscusso
protagonista di tavola Lecter ne “Il silenzio degli innocenti”, mentre in “La
più bella serata della mia vita” di Scola,
la star indiscussa è un Brunello Riserva
Biondi Santi del 1936. Un vino da re.
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Toscana inedita
Grotta del Vento
Toscana underground
Ci sono, ma non si vedono. Alcune sono state costruite dall’uomo in epoche
remote mentre altre sono più semplicemente frutto della potenza della natura. Si tratta delle tante bellezze sotterranee delle quali è ricca la Toscana.
Dalle grotte ai labirintici acquedotti,
passando per le tombe scavate nel tufo. Risale all’epoca medievale, per
esempio, il “Bottino” di Siena (ladianasiena.it), un canale lungo oltre venticinque chilometri che collega tutte le
fontane cittadine. Altrettanto suggestive anche le necropoli scavate nella
roccia di Sovana (sovana.eu). Tra le
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Labirinto di Porsenna
più celeberrine la Tomba Ildebranda,
che porta il nome del cittadino più illustre della zona, Papa Gregorio VII, al
secolo Ildebrando, seppellito in un sepolcro di due sale, un tempo adornate
da colonne e un fregio decorato. È circolare, invece, l’edicola del Sileno, ancora miracolosamente intatta, corredata con oggetti funebri, urne e resti
cinerari. Splendido, e capace di incutere soggezione anche nei più temerari,
il Labirinto di Porsenna a Chiusi (prolocochiusi.it) accoglie i turisti nel suo
ventre carico di leggende. Qui, infatti
– favoleggiava già Plinio il Vecchio –
Tomba Ildebranda
venne seppellito il celebre sovrano
Porsenna in un cocchio d’oro trainato
da dodici cavalli e vegliato da una
chioccia con cinquemila pulcini. La visita parte dal Museo della Cattedrale,
attraversa una cisterna rivestita di
cocciopesto, e si conclude con la splendida vista dal campanile che si apre
sulle gemelle “Beccati questo” e “Beccati quello”, torri dai nomi fantasiosi
che ricordano l'acerrima rivalità tra
perugini e senesi.
Dalla mano degli antichi, a quella della natura. Tra le grotte che meritano
una sosta, la Maona (grottamaona.
Grotta Maona
it), con le sue cascate di stalattiti e
l'unicità dei due pozzi di accesso, e
quella del Sassocolato (grotte.toscana.it), che ospita una colonia di duemila pipistrelli.
Infine, la Grotta del Vento (grottadelvento.com), incastonata nel cuore
delle Alpi Apuane e caratterizzata da
forti correnti d'aria dovute allo sbalzo
termico tra l'interno e l'esterno. Le
concrezioni brillanti, i laghetti dalle
sfumature profonde, le gallerie levigate dall'acqua donano alla caverna
un'atmosfera surreale, da godersi fino in fondo.
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Toscana inedita
per tutti i gusti
Se il made in Italy è diventato sinonimo
di lusso, eleganza e unicità, la Toscana
è certamente la regione simbolo di tale
eccellenza. Un esempio per tutti è la
grande arte tessile dell'area di Prato
dove, nell'Ottocento, è stato inventato
il processo di rigenerazione della lana:
a partire da stracci usati, i famosi “cenci”, venivano prodotte stoffe a prezzi
competitivi. Per arredare con gusto e
allegria la vostra casa, curiosate da Tablecloths (tablecloths.it), mentre per
una camicia su misura è d'obbligo un
salto nella storica Camiceria Baldini
(camiceriabaldini.it). È quasi scomparsa, invece, la creazione di “commessi in
pietre dure”, ovvero di mosaici, una
specialità prettamente fiorentina alla
quale diedero impulso gli stessi Medici
con l'istituzione, nel 1588, dell'Opificio.
Se siete affascinati da quest'arte, recatevi nel laboratorio Scarpellini (scarpellimosaici.it), un trionfo di opere mozzafiato. Riescono a rendere la pietra
eterea e impalpabile, anche i maestri
che lavorano – e dipingono – l'alabastro a Volterra, come lo studio Ducche-
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si (pietradeglidei.it) dove si producono
lampade, lavandini e oggetti di design
dal fascino senza tempo. Dedicato, invece, a chi ama brillare, l'artigianato in
cristallo di Colle Val d'Elsa, che si innesta sulla più antica tradizione della produzione e dell'incisione del vetro, praticata in zona già dal XV secolo. Sono
ambasciatori di quest'arte gli artigiani
di Forme sul Cristallo (formesulcristallo.it), azienda che espone coppe e centrotavola, vasi e bicchieri. Altrettanto
rinomata anche la lavorazione di oro e
argento. Tra le boutique imperdibili
quelle di Ponte Vecchio a Firenze, fatte
trasferire nel cuore della città dal granduca Ferdinando I a fine Cinquecento.
Si riconoscono dall'inconfondibile profumo, invece, i pregiati oggetti in pelle
ai quali scoprirete di non saper davvero
resistere. Mettetevi alla prova da Florentia Arte (florentia-arte.it).
Per finire, non dimenticate di acquistare un vero e proprio status symbol mediceo: le straordinarie terrecotte di
Montelupo, un tempo sulla mensa delle
più importanti casate. Ripropongono
decori tradizionali uniti a un design
contemporaneo i ceramisti Eugenio
Taccini (eugeniotaccini.com) e Pietro
Mori (ceramichemori.it), nelle cui mani
la porcellana si trasforma in orci, lanterne, mattonelle e – perché no – palline di Natale.
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Toscana inedita
La Svizzera di casa
to di Pontito, oppure la romanica pieve
dei Santi Ansano e Tommaso di Castelvecchio, il monumento religioso più noto di tutta la Valleriana. Ci sono, poi, le
minuscole frazioni di Stiappa e Pietrabuona, sede di antiche cartiere e, oggi,
di un museo dedicata (museodellacarta.
org). Il borgo di Medicina, invece, è caratterizzato da un’antica torre di guardia, mentre il villaggio di Fibbialla ospita
una scultura quattrocentesca della Vergine Annunziata. Sorgono a strapiombo
sulla valle sottostante, poi, il castello di
Aramo e San Quirico, dove si può visitare il museo della civiltà contadina ed è
facile rimanere incantati dall'intrico di
vicoli nei quali si dipana il centro, un sinuoso gomitolo di stradine acciottolate
che si incrociano e passano ora sotto le
abitazioni, ora attraverso suggestive
pergole. Infine Sorana, celebre per i
suoi fagioli DOP dalla buccia così sottile
da essere praticamente impercettibile.
A collegare i Castella, si inerpica lungo
la montagna un percorso perfetto per gli
amanti del trekking, lungo appena sei
ore di camminata. Mentre per chi desidera un tuffo nella storia, e nella cultura, di questa terra, è ideale fare tappa al
Museo etnografico del minatore e cavatore di Vellano (naturartpistoia.it). Non
solo, la “Svizzera Pesciatina” offre anche
un itinerario alla scoperta dell’antico
borgo di Lignana, smantellato dai fiorentini nel 1346. Si tratta di un percorso
che si snoda attraverso i cippi di confine
dell’epoca granducale, e porta alle vestigia della pieve del villaggio perfettamente conservata.
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Si è conquistata l’appellativo di “Svizzera toscana” ed è un susseguirsi incessante di boschi, scorci mozzafiato, ruscelli e una cerchia di paesini in pietra
“serena” di origine medievale – i Castella – nascosti nel folto della vegetazione.
Un panorama che ricorda i monti d’Oltralpe, da cui lo pseudonimo. Quest’area che domina Collodi estendendosi
per cinquanta chilometri intorno al piccolo comune di Pescia, infatti, è davvero
un luogo incantato. Basta osservare, ad
esempio, la forma a campana dell’abita-
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Toscana inedita
Quando il Diavolo ci mette
la coda
Dai cibi poveri, di recupero, alle leccornie riservate ai palati più raffinati.
Passando per preparazioni di nicchia
come fegato, lingua e cervello. Sono i
piatti della tavola toscana, dove arte e
sapere si fondono, dando vita a preparazioni squisite realizzate con prodotti
locali e attraverso le stesse, antiche,
ricette di sempre. È il caso del celebre
“pane sciocco”, la cui origine viene fatta risalire al XII secolo quando Pisa, in
lotta con Firenze, bloccò il commercio
di sale nell'intera regione.
Un alimento cardine che, da raffermo,
si trasforma nell'ingrediente base di
pietanze come la panzanella, la ribollita, l'acquacotta, la pappa al pomodoro
e la minestra di cavolo nero. Altra protagonista dell'alimentazione tuscia è la
carne, di manzo, maiale, pollame o di
cacciagione. Tra le ricette da non perdere, la succulenta bistecca di chianina
alla fiorentina, da provare all’osteria
Buca Lapi (bucalapi.com), le pappardelle al sugo d'anatra e il lampredotto,
trippa bovina da gustare take away,
com'è di moda tra i giovani del capoluogo. Non mancano, poi, grandi i salumi. Dal sapido prosciutto al lardo di
Colonnata, dalla finocchiona ai fegatelli con la rete. Sulla costa, invece, domina il pesce. Sia in umido secondo
l'antica tradizione del cacciucco della
Trattoria da 11 (Via Bassa 8, Livorno),
sia alla griglia. Dopo i secondi, i dolci.
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Tra i più noti, certamente la triade senese composta da cavallucci, ricciarelli
e sua maestà il panforte. Nato dall'uso
di fare pani con l'acqua di risciacquo
dei vasi nei quali era conservato il miele, con l'inizio delle Crociate si diffonde
la pratica di conservare tale impasto
con l'aggiunta di spezie e di frutta appassita nel forno. Un'origine complessa, raccontata anche da numerose leggende. La più nota narra del Diavolo
che, prese le sembianze di un topolino,
si introduce nella dispensa di un convento, e inizia a rosicchiare e spargere
tutto il ben di Dio contenuto sul fondo
della madia. Quando la suora economa
scopre il disastro, decide di mettere
l'impasto sul fuoco amalgamando lentamente . Era stato sfornato il dolce
simbolo della città del Palio. Lasciatevi
conquistare presso il centralissimo
Nannini (grupponannini.it)
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PERCORSI AL FEMMINILE
Toscana inedita
Solo il meglio
C’è quella per scoprire la storia dei monumenti e quella che indica i più gustosi
itinerari enogastronomici. E poi, le adatte
a musei, spiagge e agriturismi: le app
studiate per farvi vivere il meglio della
Toscana sono tante e, soprattutto, preziosissime. Tra i must have, l’ormai celeberrima “Tuscany+”, l’augmented reality
ufficiale della regione che consente, puntando il cellulare, di ottenere informazioni sui punti di interesse. Con “VISITO
Tuscany”, invece, è sufficiente scattare
una foto dell’opera che avete sotto gli occhi per una descrizione dettagliata, mentre con “Uffizi. La guida ufficiale”, potrete
visitare la pinacoteca più famosa al mondo come veri intenditori.
Indecisi su cosa vedere o dove mangiare? La soluzione è a portata di mano con
le guide “Too Much Tuscany” e “Toscana
Guida Verde Touring”.
Chi ha in mente itinerari più goderecci,
può seguire le indicazioni di “Strade del
vino di Toscana”, che presenta in dettaglio i ben ventidue percorsi tracciati dalla
Federazione delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori. Gli amanti di sole e salsedine devono avere “Spiagge Italia Toscana Free”, mentre gli appassionati di
concerti si possono lasciar trasportare dal
sound di “Toscana Concerti”, Bibbia dei
viveur sempre aggiornati sul miglior
evento della serata. E, per concludere,
non poteva mancare un’applicazione ideata per le shopping addicted. Si chiama
“Made in Tuscany” ed è la carta vincente
per accaparrarvi un souvenir dall’autentico animo toscano. Che si tratti di accessori, cibo o fashion, il meglio è assicurato.
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TENDENZE
Flower
power
Dolce & Gabbana
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Dedicato alle
inguaribili
romantiche, il mood
di primavera
è un'esplosione
di fantasie floreali.
Dai candidi
mandorli alle
delicate campanule,
dalle aristocratiche
rose ai vivaci
mazzolini di campo.
Petali, corolle
e boccioli
si schiudono sugli
abiti di stagione,
ormai leggeri
e impalpabili
come la brezza
che accarezza
le gemme sui rami.
TENDENZE
Orient Express, destinazione
Dries Van Noten
etro
marras
marni
Bali
Peter Pilotto
Lineare, stilizzata, essenziale.
Sono gli aggettivi che
descrivono l'ispirazione medio
orientale che ha conquistato le
passerelle di stagione. Una per
tutte, quella di Dolce & Gabbana
autore di un tripudio di tralci e
rami fioriti che ammiccano da
abiti e tuniche fluenti e dalla
silhouette a trapezio.
Per Alexis Mabille, invece,
sfilano lunghi pepli a sirena
decorati con applicazioni
tridimensionali ton sur
ton, mentre maxi stampe
minimaliste e contrasti
cromatici intensi sono il
biglietto da visita di Marni e
Dries Van Noten.
Giambattista Valli, Peter Pilotto
e Marras puntano su forma e
maestria sartoriale: i tessuti
vengono sovrapposti, intarsiati,
arricchiti di pietre e di petali di
tessuto, declinati in volumi ampi
e strutturati. Unisce desiderio di
sperimentazione e attenzione
al trend anche Prabal Gurung
che opta per stoffe tecniche
decorate con enormi rose
valorizzate da colori pastello
densi e vibranti. L'ultima parola,
però, spetta a casa Etro, con
una collezione che torna alle
origini, proponendo abiti dai
motivi fluidi, che alternano
micro fantasie fiorate e tema
paisley: proprio quello che ha
reso grande la maison.
33
TENDENZE
Tropical fever, un tuffo in
Emporio Armani
Tracy Reese
Roccobarocco
Brasile
Just Cavalli
Hérmes
Allegro e solare, energico e
perfetto per chi ama osare,
il look tropicale ispirato alla
calda atmosfera carioca
è un'esplosione di gioia
di vivere. Come lo sono le
irriverenti creazioni di Just
Cavalli, che non resiste al
mix di floreale e animalier
con il tartan fluo. O quelle
di Patrizia Pepe, Anna
Rachele e Roccobarocco,
sulla cui passerella sfilano
tubini e abiti da sera
arricchiti da rose dipinte
a mano. Tra le proposte di
stagione, poi, non mancano
le sperimentazioni di
colore: le suggestioni
sono quelle di una foresta
equatoriale, ma le nuance
richiamano l'eleganza
eterea di una visione
incantata. È quanto accade
ad Emporio Armani con le
ninfee stemperate nei toni
del blu e con i petali dalle
sfumature psichedeliche
disegnati su corpetti di
pelle e gonne di rafia a
corolla. Scelgono il jungle
anche Hérmes con maxifantasie floreali luminose,
e Tracy Reese, che
strizza l'occhio all'esotico
mandando in passerella
bouquet di orchidee
arancioni e bianche in
campo ultra saturo.
35
o
c
i
s
s
e
M
TENDENZE
Valentino
e nuvole, l'etnico d'oltreoceano
Moschino
MSGM
Alberta Ferretti
Aquilano.Rimondi
Vezzoso e iperfemminile, è
una profusione di fronzoli
e dettagli arcobaleno
che impreziosiscono
camicette e gonne,
scarpe e capispalla.
Capace di viziare anche le
minimaliste più convinte, il
mood ispanico è esagerato
ed eccentrico: rispecchia,
infatti, l'animo caliente di
chi lo indossa.
Interpreta alla perfezione
il mood latino la collezione
di Alberta Ferretti, una
successione di fiocchi
e nastri, stampe e
applicazioni floreali
realizzate all'uncinetto,
tessuti plissettati e ricami.
Opta per l'etnico anche
Valentino che sceglie di
sorprendere accostando
capi dalla silhouette
squadrata e dai toni scuri a
decori opulenti che virano
dall'ocra allo smeraldo,
mentre Aquilano e Rimondi
si lasciano ispirare dalle
vibranti sfumature dei
quadri di Gauguin. Taglio
deciso anche per MSGM
che propone colorate
applicazioni e stampe
fantasia in puro stile
Frieda Khalo e Moschino,
autore dell'accostamento
più “passionale”: nero e
rosso. Imperdibile.
37
Provenza
TENDENZE
Elie Saab
, profumo d'antico
Burberry Prorsum
Lanvin
Nina Ricci
Mc Cartney
Richiama alla mente l'aroma dei
campi di lavanda e la fragranza
dei mazzolini spontanei che
pervade l'aria in Provenza,
patria di essenze che fanno
perdere la testa e verdi distese
mozzafiato. È la delicata
fantasia micro-floreale, da
sempre sinonimo di sensualità
sussurrata e femminilità dal
sapore retrò.
Si lasciano stregare dal suo
romanticismo Elie Saab,
Blumarine e Burberry Prorsum,
che a trasparenze magistrali
alternano candidi pizzi e voile,
e le maison Cacharel e Rocha,
brand dalle collezioni leggere
come un soffio, vaporose come
una nuvola. Analoga ispirazione,
ma taglio à la garçonne per
Givenchy e Nina Ricci, mentre
Iceberg reinterpreta il pattern
hippy in versione futuristica e
iridescente. Il metallizzato è
anche il materiale culto di Alber
Elbaz, genio creativo di Lanvin,
capace di far risplendere ogni
donna grazie a lurex e lamé nei
toni delle pietre preziose: oro e
zaffiro, passando per cristallo,
opale e giada. Ed è dedicata a
chi ha voglia di sedurre anche
la collezione dell'inglese Stella
Mc Cartney, che ingentilisce
con il micro-floreale completi
dalla silhoutte avvitata e giacche
sartoriali in satin e cotone, best
seller della maison.
39
"California gurls"
TENDENZE
Custo Barcelona
Dior
N°21
a caccia di onde
Christopher Kane
Blugirl
Studiato nei minimi dettagli per dar
vita a un mood rilassato e
irriverente, sexy e giocoso, il look
da surfista è un sapiente mix di
abitini bon ton e maxi dress fluidi,
pantaloni a palazzo e felpe
passpartout: pezzi versatili capaci
di vestire senza costringere.
Incarnano la voglia di libertà tipica
dei teens le creazioni di Christopher
Kane, giocate sui binomi scienza
e natura, tecnologia e botanica,
artificiale e organico, antipodi
protagonisti del dibattito culturale
contemporaneo. Di rottura, anche
la scelta della maison Dior, che
propone delicate longuette in
organza sulle quali campeggiano
motti e scritte fluo. Corpino attillato
e gonne ampie anche per Michael
Kors, autore di una collezione che
spazia dallo sportivo con linee
morbide e sensuali ai tagli sharp
con stampe micro. Ultra femminili,
infine, i tubini dalle tinte sorbetto
di ispirazione Sixties studiati da
Blugirl, gli abiti tutti paillettes di
Custo Barcelona e i capi di
Alessandro dell'Acqua per N°21,
giocati sullo stridente contrasto tra
la frivolezza del guardaroba di lei
e il rigore dei capi di lui. Per non
parlare delle creazioni di Oscar de
la Renta, che regala alle passerelle
newyorkesi una moderna
Jacqueline Kennedy con gioiose
gonne a pois e motivo floreale.
Parola d'ordine: bando
a minimalismo e timidezza.
41
ARTE
alla GAM
irrompe
la luce
di Caravaggio
Che cosa hanno in comune Ettore Spalletti e Michelangelo Merisi detto il Caravaggio? Che cosa può affiancare il pittore settantaquattrenne di Cappelle sul
Tavo al “gigante” dell'arte italiana del
cinque-seicento? La luce. È questa la
sfida che la Galleria D'Arte Moderna di
Torino propone agli appassionati fino al
prossimo 15 giugno. Così il celeberrimo
“Ragazzo morso dal ramarro” del genio
milanese proveniente dalla Fondazione
Longhi di Firenze, è stato posto al termine del percorso espositivo di Spalletti. Circondata dal buio e illuminata solo
da un faretto, l'opera che Caravaggio
dipinse tra il 1595 e il 1596 è la prima
delle due versioni esistenti. L'altra, leggermente posteriore e caratterizzata
dall’espressione meno aggressiva nel
dolore del ragazzo, è conservata presso
la National Gallery di Londra. Entrambe
le varianti appartengono al periodo giovanile del maestro quando, appena trasferitosi a Roma, versava in ristrettezze
economiche, ma grazie alla sua velocità di esecuzione realizzava opere in serie da destinare alla vendita.
La luce, dicevamo. Per Spalletti e Caravaggio è uno strumento di comunicazione, centrale nell’esecuzione delle loro opere. I lavori di Ettore Spalletti
infondono serenità e pace grazie alla
luce che circonda le sue opere. Caravaggio, da parte sua, illumina con forza
straordinaria un momento drammatico
e intenso nella sua sfolgorante immediatezza. E poi c'è il tempo: dilatato,
propagato all'infinito in Spalletti, folgorante e subitaneo nel Maestro. Assicurato per 40 milioni di euro, il capolavo-
ro di Caravaggio da solo vale un viaggio
a Torino. E in più, l'insolito abbinamento di artisti e di epoche più che stupire
affascina, intriga: per la distanza epocale e la vicinanza ideale.
La GAM è la prima pinacoteca italiana ad
aver dato vita a mostre in cui mette vicino opere di epoche differenti, creando
dialoghi inusuali: Mario Merz con Antonio
Fontanesi, Giorgio Morandi con Fausto
Melotti, Antonio Canova con Marina
Abramovich fino a de Chirico con Renoir.
Una proposta che invita il pubblico a
guardare con occhi nuovi l'arte, fare accostamenti provocatori a loro volta artefici di infinite interpretazioni che travalicano, stili, concezioni ed epoche. Un altro
modo di accostare la gente all'arte, figlio
dell'incontro e mai dalla frammistione.
Info
Segreteria tel. 011 4429595
Centralino tel. 011 4429518
[email protected]
43
ARTE
Warhol napoletano
New York e Napoli, due città diversissime che sorgono entrambe sul medesimo parallelo, a 40° di latitudine Nord.
Ma il sottile fil rouge che le lega questa
volta è un'altro: quello della creatività
di Andy Warhol. L'artista newyorchese,
infatti, frequentò nei suoi viaggi il capoluogo campano, restandone fortemente impressionato e realizzando
molte opere ispirate a personaggi e
luoghi simbolo della città.
44
Da qui l'idea della mostra “Andy
Warhol, Vetrine”, aperta sino al 20 luglio al Palazzo delle Arti di Napoli. La
rassegna presenta 150 opere. Si va
dalla serie Golden Shoes, realizzata da
Warhol negli anni Cinquanta quando
lavorava nella Grande Mela come grafico pubblicitario, alle celeberrime serigrafie delle scatolette di zuppa
Campbell's, alle immagini di Marilyn
Monroe. Ma la mostra dedica partico-
lare attenzione proprio al rapporto fra
l'artista americano e Napoli. Ecco così
le “Napoliroid” (Polaroid scattate a Napoli), la serie “Vesuvius”, i ritratti come quelli del gallerista Lucio Amelio e
i lavori ispirati dal titolo a caratteri di
scatola “Fate presto” che il quotidiano
Il Mattino pubblicò l'indomani del tragico terremoto del 1980.
Info: www.palazzoartinapoli.net
LIBRI
“Tu trovi un personaggio, io ti dico
dove, tu fai succedere una cosa e io
un'altra, poi vediamo cosa ne esce
fuori”. È il gioco che il nonno aveva
inventato per Lorenzo, e al quale il
ragazzo si abbandona – ormai
adulto – in compagnia della madre,
Concita de Gregorio, la quale
raccoglie questo universo onirico di
storie “di famiglia” nel nuovissimo
UN GIORNO SULL'ISOLA (Einaudi,
euro 14,50). L'isola è quella che ha
visto nascere i racconti e fa loro da
palcoscenico. Lo stesso luogo
incantato e bizzarro popolato di
portoni moreschi e teste di sirena in
46
pietra bianca nel quale si incontrano
i destini delle esileranti figure nate
grazie alla fantasia e all'estro
creativo di tre generazioni di
“narratori”. Dalle zitelle Ferràn alla
coppia di antagonisti gatto e corvo,
dal vecchio che fugge ai suoi ricordi
alla famiglia infelice che ostenta
spensieratezza. Le cose vanno come
decidono i giocatori, basta un niente
per sparigliare le carte cambiando il
destino dei personaggi. In un
succedersi di storie andate perdute
e ritrovate che, nel dipanarsi,
tessono il rapporto tra Concita e suo
figlio.
Dopo il nichilismo di “Resistere non
serve a niente”, il Premio Strega 2013
Walter Siti nel nuovo bestseller EXIT
STRATEGY (Rizzoli, euro 18) si
interroga sull'esistenza di una
scappatoia alla desolazione, di un piano
B capace di regalare sostanza al proprio
mondo. La via di scampo, come scopre
il protagonista, c'è. Ma è tutta in salita.
Si tratta, infatti, di un lungo percorso di
cambiamento. Della stessa
trasformazione che sta affrontando
attualmente il nostro Paese, alle prese
con le tante grandi e piccole rivoluzioni
che lo sconvolgono. Anch'esso in cerca
della sua exit strategy.
Per realizzare il nostro grande
sogno, quello al quale siamo
destinati, abbiamo già tutte le carte
in regola. Le qualità sono lì, basta
scoprirle e utilizzarle al meglio. È il
rivoluzionario punto di vista della
scrittrice australiana Rhonda
Byrne, l'autrice del fortunatissimo
“The Secret”, che nel suo HERO
(Mondadori, euro 18) racconta
dodici storie di altrettante persone
di successo, arrivate al vertice
smentendo ogni aspettativa. Come
a dire: la felicità è dietro l'angolo,
basta avere la determinazione di
cercarla.
47
design
VORTICE
CREATIVO
TECNOLOGIA SEMPRE PIÙ PRESENTE.
ATTENZIONE ALL'AMBIENTE, DIVENTATA UN MUST
FONDAMENTALE PER OGNI PRODOTTO.
PEZZI CURATI, BEN RIFINITI, NON DA ESIBIRE MA DA USARE.
TANTO COLORE, UTILIZZATO PER DONARE VIVACITÀ
E BRILLANTEZZA. E POI IL TRIONFO DELLA MATERIA
E DELLA SENSORIALITÀ, INTESA COME MEZZO PER OTTENERE
FORME INTERESSANTI E NUOVE: PLASTICA MODELLATA
E PIEGATA AL VOLERE DEI DESIGNER, PELLAMI LAVORATI,
TRASPARENZE IN VETRO, GOMME PLASMABILI.
SONO QUESTE ALCUNI DELLE TENDENZE EMERSE
DAL RECENTE SALONE DEL MOBILE DI MILANO.
PER CHI NON HA AVUTO MODO DI VISITARLO.
ECCO UNA SBIRCIATINA TRA LE NOVITÀ
CHE I DESIGNER HANNO PROPOSTO PER OGNI STANZA
48
49
design
LIVING
È adatta anche a centro stanza
la libreria Web, disegnata da
Daniel Libeskind per Foscarini
Poliform
All'insegna
della funzionalità
Il tavolino da fumo Arturo di
Cantori ha il piano in castagno
grigio chiaro e le gambe sinuose
in ferro scuro. Può essere
accostato sia a un divano
vintage sia a un modello dal
design moderno
50
Accogliere gli amici, guardare la tv, riposare, leggere, mangiare. In soggiorno si
può fare un po' di tutto. È l'ambiente più
vissuto della casa: è importante dunque
arredarlo in modo funzionale. Ecco allora
divani imbottiti componibili e versatili, che
si adattano alle nuove posture più rilassate grazie a schienali inclinabili, pouff dove
appoggiare i piedi, larghezze e profondità
extralarge. I tavolini, per lo più di forma
arrotondata, sono di dimensioni contenute, per poter essere spostati dove e quando serve, e soprattutto accostati ad altri
pezzi coordinati. Flessibilità è anche la parola d'ordine di mobili da parete e librerie,
che diventano sistemi personalizzabili per
contenere, nascondere, organizzare, dividere. Il tutto esaltato da colori alla moda,
come il viola, il blu, il giallo ocra o gli intramontabili black&white.
Rivestimento in pelle
rosso fuoco, braccioli
avvolgenti e gambe
esili ed eleganti.
Impossibile non
notare e non amare la
poltroncina Manda di
Busnelli, disegnata
da Patrick Jouin.
Bèrgere avvolgente ed ergonomica,
con base girevole in acciaio,
la poltrona Derby di Zanotta
è perfetta per il relax
Un'idea per un salotto fresco e di carattere? la poltrona e il
divanetto Cross di Segis disegnati da Archirivolto (in tessuto,
pelle o ecopelle): rigorosi, leggeri e con dettagli sinuosi
51
design
CUCINA
È come una vela,
l'innovativa cappa a conca
Futura di Gutmann.
Quando non serve,
scompare completamente
premendo un bottone
Lube
Tanti amici a cena? Basta
avere un tavolo allungabile
come Mylon di Team7,
progettato da Jacob Strobel
52
Davvero
su misura
La cucina non è solo la stanza della casa
dove si prepara il cibo. È un po' il luogo
del cuore, quello in cui ci si confida con
l'amica più intima, dove si riunisce la famiglia, dove i bimbi fanno i compiti. La
tendenza più diffusa è quella di renderla
sempre più flessibile, modulabile, personalizzabile, in modo da potersi adattare al
gusto di chi la sceglie. C'è chi fa vestire
dal falegname l'alta tecnologia e chi progetta soluzioni che compaiono o scompaiono a seconda delle necessità. C'è chi
punta sul lusso tailor made e chi cavalca
l'onda del vintage. In generale prevalgono le linee pulite, il design essenziale e i
materiali che si mescolano in un gioco di
atmosfere raffinate e contemporanee. La
cucina si apre sul living, diventando protagonista dello spazio conviviale e arredando con eleganza piccoli e grandi spazi.
Una cappa a parete che
ricorda uno specchio.
Sa coniugare
perfettamente design
e tecnologia Amelie di
Elica. Peronalizzabile
con cornice in legno
laccato bianco, legno
sbiancato o naturale,
si adatta a qualsiasi
cucina
Sostituisce le tradizionali
isole il tuttofare Bulthaup b2,
un tavolo-bancone con
piccolo lavello, piano a
induzione, e sottostanti
contenitori per rifiuti
Si ispirano ai raggi di
una bicicletta le nuove
sospensioni a led
Spokes disegnate da
Vincente Garcia e
Cinzia Cumini per
Foscarini
53
design
notte
Che sia in rovere grigio o noce
canaletto, Spillo di Pianca è il
punto di incontro tra minimalismo
ed eleganza.
Le Glamour Seating di Patina
sono perfette peraggiungere un
tocco di personalità alla stanza
Lago
Le sue ante sono una combinazione
di vetro, cuoio e legno di eucalipto.
Cosa chiedere di più al mobile
contenitore Origami di Giorgetti?
54
Letti
tuttofare
Se a letto si è sempre guardata la tv,
oggi facciamo anche mille altre cose.
Sfogliamo il giornale sull’ipad, scarichiamo la posta sul cellulare e fra un
tweet e un what’s app continuano a
sentirci con tutti. Chi ha una casa molto piccola, soprattutto i giovani che
non possono permettersi di più, vive in
uno spazio in cui il letto, ovvio, è irrinunciabile. Ma, quando arrivano gli
amici, le soluzioni sono due: o può
scomparire, oppure meglio esibirlo.
Ecco allora letti tuttofare, con testiere
che diventano contenitori, cornici che
si trasformano in un ampio supporto
dove scrivere e poggiare libri, strutture che si elevano a soppalchi per sfruttare lo spazio in altezza.
Sled firmato Cassina è il protagonista indiscusso
della camera con la sua testiera a mensola
Ha la struttura illuminata a led il
letto Essentia di Flou
Si chiama Cuddle, e regala
lunghe ore di relax
“abbracciando” chi la
ospita nella propria stanza.
Garantito mh-way
55
design
BAGNO
L'hanno chiamata Sofa, e il motivo è fin
troppo chiaro. Quello che non sapete, però,
è che questa straordinaria vasca proposta
da Glass unisce la resistenza della resina
minerale all'estetica di una struttura in legno
Sorprendono con la loro anima
“vorticosa” i rubinetti trasparenti
Axor-Starck V di Hansgroe
TEUCO
Il contrasto tra le linee oblique
della scocca e la rotondità
cromata delle utenze, conquista
Ecco Pictor Top di Samo
Benessere
innanzi tutto
Un lavabo d'appoggio, capace
di trasformare un semplice
complemento d'arredo
in design allo stato puro.
Lui è Kuadro, firmato Althea
56
Oggi il bagno non è più l'anonima stanza “in fondo a destra”. Più di altre stanze della casa, è il luogo in cui ritrovare
relax e concentrazione e dove dedicarsi
a se stessi. Per questo deve essere in
sintonia con chi lo vive: iperfunzionale,
ma anche libera espressione del gusto.
Design, decorazione, tecnologia e personalizzazione sono le nuove tendenze.
Dall'angolo dove concedersi le coccole
di una vera spa, agli accessori di design
che arredano con stile e ci semplificano
la vita. Dai lavabi maxi ai rubinetti a
risparmio idrico. Dalla doccia che si trasforma in un'ironica lampada per il salotto al radiatore essenziale, ma di carattere. Dalle vasche colorate ai muri
che sfoggiano disegni tatoo elaborabili
al computer. Il leit motiv è il benessere:
nostro, dell'ambiente e della casa.
Non lasciatevi ingannare,
la colorata scaletta Tubes
Elements della designer
Elisa Giovannoni, infatti,
è un utilissimo
scaldasalviette
L'ultra moderno
incontra l'antico. Così
nascono gli elementi
d'arredo New Antiques
di Bisazza Bagno:
un insieme di specchio
e console dal mood
barocco e l'animo pop
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TECH
Logitech Boom
La musica
sempre con me
C'era una volta il Walkman, il lettore di cassette audio da portare ovunque
per ascoltare la musica con le cuffiette. Poi, con l'avvento dell'era digitale,
gli ingombranti apparecchi a nastro magnetico sono scomparsi, sostituiti
dapprima dagli iPad e dagli altri riproduttori miniaturizzati di file Mp3,
quindi dai vari smartphone e tablet. Dispositivi portatili capaci di fare tutto,
con i quali possiamo comunicare, navigare sul Web, trovare la strada,
guardare video e, naturalmente, ascoltare la musica. Con le cuffie o,
meglio ancora, connettendosi con altoparlanti hi-fi. Fissi o mobili.
Ecco, allora, una carrellata sui piccoli speaker portatili. Ideali per
riprodurre la musica dallo smartphone – Apple o Android – hanno tutti la
connessione wireless. Per ascoltare il vostro compositore, gruppo o
cantante preferito ovunque. Anche sotto la doccia.
58
Design di forma cilindrica per gli
speaker Boom della Logitech. Una
scelta che nasce non soltanto dalla
fantasia degli stilisti, ma dalla
caratteristica peculiare di questi
altoparlanti: quella di diffondere il
suono a 360°.
Resistente all'acqua e agli urti, la
piccola torre Logitech è prodotta in
sei colori. Le batterie al litio
assicurano 15 ore di musica
ininterrotta.
Solemate Jabra Mini
È la versione più piccola della famiglia di
speaker Solemate. Rivestito in gomma e disponibile in sei colori vivaci, è resistente agli
urti, all'acqua, alla polvere e alla sabbia. L'ideale compagnia per la spiaggia.
Nonostante le dimensioni compatte, la qualità del suono è eccellente, grazie al sistema
Dolby, al Digital Sound Processing e all'impiego per ciascun altoparlante di un woofer
e di due tweeter.
59
TECH
Nudeaudio Move M
Andate dove volete recita il
claim pubblicitario dello speaker Nudeaudio Move M. Nude
significa “nudo” e non a caso.
Questo altoparlante, grande
come un portafogli, è infatti nudo, privo di fronzoli. Un modello
che punta tutto sulla facilità
d'impiego, con tre semplici comandi e un robusto cordoncino
che permette di appenderlo o
legarlo al polso.
Beats Pill
Jam Plus
In ufficio, sulla scrivania, oppure a casa, il diffusore Jam Plus
offre sei ore di musica. Alto
meno di otto centimetri, ha la
forma leggermente a tronco di
cono ed è disponibile in cinque
colori alla moda, tutti metallizzati: Blackberry grey, Pineapple yellow, Blueberry blue,
Plum purple and Watermelon
pink. Grazie al'esclusiva modalità Jam2, è possibile connettere wireless al notebook, allo
smartphone o al tablet due
speaker per un effetto stereofonico.
Pill è l'altoparlante portatile più trendy del prestigioso marchio
californiano Beats by Dr. Dre, noto per la qualità delle cuffie
hi-fi. Leggero, portatile e completamente wireless, è così piccolo da stare nel palmo di una mano. Ciò nonostante, offre un
suono potente e di qualità. Per scegliere il brano, il dispositivo
è “pilotato” direttamente dallo smartphone o dal tablet. È anche possibile rispondere alle telefonate utilizzando il microfono integrato
MiPow Boom Mini
Un minuscolo parallelepipedo grigio, rosso, azzurro pesante
180 grammi e con nove ore di autonomia. Questo è il Boom
Mini MiPow. Suono potente, pulito, lo speaker ha un design
particolarmente elegante. La connessione Bluetooth ha un
raggio d'azione di dieci metri e l'altoparlante può essere collegato a due smartphone contemporaneamente.
Mini Jambox
Jam Splash Shower
Non riuscite mai a separarvi
dalla musica preferita? Allora
Jam Splash Shower Speaker è
per voi. Completamente impermeabile, questo dispositivo
è stato ideato per essere usato
anche sotto la doccia. È sufficiente che la sorgente wireless
sia nel raggio di dieci metri. Se
poi è collegato a un telefono
cellulare, permette anche di
rispondere alle chiamate grazie al microfono incorporato.
Senza bisogno di precipitarvi
fuori dalla doccia nude, sgocciolanti e insaponate.
Dalla Jawbone un altoparlante di alta qualità dal design originale e così piccolo da stare in una tasca. O in una piccola
borsetta. Ma la forma e le dimensioni non sono la caratteristica principale del Mini Jambox. Ciò che contraddistingue
questo speaker è lo studio acustico alla base del suo progetto, che ha consentito di ottenere un suono “tridimensionale”,
che avvolge l'ascoltatore. Nove i colori, per appagare l'occhio
e non solo l'orecchio.
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ritratti
Angelina Jolie
Splendida
e crudele
Dimenticatevi la sexy Jolie sogno proibito di molti uomini come l'avete vista in
“Mr and Mrs Smith” nei panni di un agente segreto al fianco di Brad Pitt (tra l'altro
proprio sul set sbocciò l'amore tra le due
star di Hollywood) o in “The Tourist” insieme con Johnny Depp. L'ultima pellicola che vede Angelina Jolie sul grande
schermo a partire da fine maggio è la
versione non animata della favola della
“Bella addormentata” che ora la Disney
porta al cinema a 55 anni dall’uscita del
film d’animazione. Qui la bella Angelina è
la perfida strega Malefica che, non invitata alla festa per il battesimo della principessa Aurora, decide di presentarsi
ugualmente portando in dono una maledizione crudele. «Era il mio personaggio
Disney preferito, quando ero bambina»,
ha detto l'attrice in un'intervista. «Ero
terrorizzata da lei, ma ne ero anche molto affascinata. Era elegante e aggraziata,
eppure era così crudele».
62
Per realizzare il personaggio della
strega Malefica, Angelina si è sottoposta a lunghe sedute di trucco: le
sono state applicate due protesi angolose sugli zigomi e un copricapo
con due corna ritorte sulla testa. «È
un tributo all’originale, alla Malefica
del film di animazione, quindi abbiamo cercato di avvicinarci il più possibile a quel look. Ci siamo riusciti così
bene da creare alla sottoscritta qualche difficoltà». Infatti l'unica bimba
che ha potuto vestire i panni della
principessa Aurora da bambina è stata la figlia della Jolie, Vivienne. «Lei
sapeva – ha detto l'attrice – che sotto
quel trucco spaventoso c'era la sua
mamma, mentre tutte le altre bambine si erano messe a piangere». Dopo
molti ruoli da eroina sexy, l'attrice ha
voluto fare il film di Disney per i suoi
figli. «Come mamma – ha spiegato –
ho imparato ad apprezzare il valore di
uno spettacolo che so di poter andare
a vedere con la famiglia essendo sicura che ci sarà qualcosa di buono per i
ragazzi, senza preoccuparmi di messaggi o immagini inappropriate».
Figlia di due attori Jon Voight e Marcheline Bertrand, Angelina Jolie si avvicina al cinema a soli sette anni. Dopo
le prime esperienze cinematografiche
decide di studiare recitazione e intanto
di fare la modella per videoclip musicali. A fine anni novanta è affermata a
Hollywood e vince il primo Golden Globe come migliore attrice non protagonista nella categoria serie tv, per la
sua interpretazione in “George Walla-
ce”. Nel 1999 vince il primo Oscar con
“Ragazze Interrotte” e un Golden Globe come attrice non protagonista. Dopo il grande successo del film “Fuori in
60 secondi” con Nicholas Cage, nel
2001 Angelina diventa l'eroina sexy
Lara Croft del film “Tomb Raider”. Per
portare sul grande schermo il personaggio femminile del videogioco, l'attrice deve sottoporsi a duri allenamenti ed esercitazioni di arti marziali.
Intanto continua il suo impegno umanitario come testimonial dell'Unicef.
Ruolo che negli anni successivi la porta a viaggiare nei Paesi più poveri del
mondo. «Ho visto tante persone soffrire e questo mi ha fatto riflettere sulle
mie presunte sofferenze. Mi ha fatto
mettere le cose in prospettiva. Ora sono una persona molto più solare, anche grazie alla mia bellissima
famiglia»...e al suo bel compagno Brad
Pitt, aggiungiamo noi!.
63