SOMMARIO 4 percorsi al femminile ALFA&DONNA MAGAZINE toscana inedita 30 42 flower power CARAVAGGIO a TORINO warhol A NAPOLI 46 48 tendenze LIBRI PERCORSI AL FEMMINILE TOSCANA INEDITA ARTE design vortice creativo 58 62 La musica sempre con me angelina jolie splendida e crudele tech ritratti PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita Shutterstock Un mosaico di sapori, colori, profumi, paesaggi deliziosi, incanti architettonici. E poi, eremi arroccati e abbazie solitarie, castelli e borghi scavati nella roccia, casali e sentieri che si snodano nella campagna. La Toscana è una perla da ammirare - e vivere lasciandosi trasportare dalle sue tante bellezze. Ecco, allora, alcuni itinerari per scoprirne gli angoli più suggestivi, all'insegna delle vostre passioni. PERCORSI AL FEMMINILE Shutterstock Toscana inedita bagni san filippo Le fonti del benessere Le sinuose colline della Val d'Orcia, così splendida da essere dichiarata Patrimonio dell'Umanità, i singolari declivi disegnati dalle Crete Senesi che ospitano poderi e cipressi isolati, e i brillanti pendii del Monte Amiata, animati da ruscelli e vegetazione lussureggiante. Sono alcune delle bellezze che fanno da cornice alle suggestive località termali della regione, tra le più rinomate d'Italia. A partire dall'antico borgo di Bagno Vignoni, dove una vasca romanica posta al centro del paese accoglie i visitatori raccogliendo le benefiche acque che sgorgano dal suolo 6 montecatini terme vulcanico. Erano già note agli Etruschi, invece, le piscine naturali di Petriolo e Saturnia plasmate, vuole la leggenda, da una saetta scagliata da Saturno, in collera con gli uomini perché continuamente in guerra: l'acqua sulfurea sgorgata dalla terra, pacificò il mondo, irradiando saggezza e pace. La stessa atmosfera che – tuttora – si respira nell'esclusivo Resort Terme di Saturnia (termedisaturnia.it) dove, al relax dei bagni si associa l'intenso piacere di trattamenti realizzati con ingredienti rari e preziosi. Non lontano, si trova anche Bagni San Filippo, piccolo cen- bagno vignoni tro immerso in un paesaggio da sogno caratterizzato dai bianchi depositi di carbonato di calcio, minerale che offre ben due tipi di acque. Le solforose, che zampillano dal fosso dell'Acqua Bianca, e le fangose che sgorgano dalla cascatella Balena Bianca. Altra destinazione d'obbligo quando si parla di terme e Toscana, è la SPA Terme di Chianciano (termechianciano.it), sospesa tra i vigneti di Montepulciano e le bellezze rinascimentali di Pienza. Qui, il Salone Sensoriale promette di cullarvi con terapie che vanno dalla nebbia fredda alla doccia ghiacciata, terme di saturnia dall'idromassaggio ai percorsi aromaterapici. Benessere assicurato, provare per credere. Annoverato tra i borghi più belli d'Italia, e la terza località in Europa per numero di sorgenti termali, la vicina San Casciano è un gioiellino di rare bellezze architettoniche ed eccellente ospitalità. Sono un trionfo di archi, volute e decorazioni liberty – invece – le splendide SPA di Montecatini (termemontecatini. it) che ancora oggi servono le celebri acque Regina, Tettuccio, Leopoldina e Rinfresco, ottime per rigenerare e purificare. 7 Shutterstock PERCORSI AL FEMMINILE Shutterstock Toscana inedita Semplicemente, all'italiana Se la bella Firenze ospita alcuni tra i più incantevoli giardini del Paese, come il comprensorio di Villa Bardini (bardinipeyron.it) o il fertile “delle Rose” (Viale Giuseppe Poggi, 2), che ad oggi conta ben 350 specie antiche, il resto della regione non è certo da meno. E visitare queste oasi di pace quando la natura torna a sbocciare, è un'esperienza unica, capace di coinvolgere mente e sensi. È quanto accade passeggiando all'ombra degli ulivi del Bosco di Fontelucente a Villa Peyron (bardinipeyron.it), un incanto dalla vista mozzafiato sul capoluogo. È ricco di agrumi e sculture cinquecentesche, poi, il parco della residenza di Castello, la preferita da Cosimo I de' Medici. Considerato il primo esempio di giardino “all'italiana”, stupisce con una successione di grotte, aiuole geometriche, fontane e giochi d'acqua. Riserva analoga meraviglia il cortile affrescato de La Petraia (uffizi.firenze. 8 it), dove visse anche Vittorio Emanuele II insieme alla bella Rosina. Ospita il settecentesco “giardino delle stagioni” popolato di profumate bulbose e limoni – invece – la dimora di Poggio Torselli (poggiotorselli.it), meglio nota come “la regina”, perché sede delle più illustri famiglie toscane, dai Machiavelli agli Strozzi. Amore per la linearità rinascimentale e desiderio di stupire proprio del Barocco si incontrano nel suggestivo parco di Villa Garzoni (pinocchio.it/giardinogarzoni/), accanto al borgo di Collodi, un luogo animato da esseri mitologici, labirinti in siepi di bosso, serre con pavoni e foreste di bambù. Perfetto per gli innamorati. In Toscana, però, la passione cinquecentesca per il verde non si limita agli immensi giardini delle residenze patrizie, ma si estende all'intero centro, cingendolo. È il caso delle mura alberate di Lucca, un anello fiorito che abbraccia la fortificazione cittadina. 9 PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita Gallo Nero DOC narra che nel XIII secolo le due città, per porre fine alle dispute territoriali, avessero deciso di tracciare il confine nel punto di incontro tra due cavalieri partiti dai centri avversari al sorgere del sole. Il gallo nero dei gigliati, però, cantò ben prima dell'alba, permettendo ai fiorentini di arrivare ad appena venti chilometri da Siena. Da allora, il gallo nero è sinonimo di eccellenza, emblema ideale per il Chianti Classico, una prelibatezza protetta già da Cosi- mo III de' Medici con un editto. E un tour per vini pregiati non può che partire da Greve in Chianti, dove è d'obbligo una tappa a Le Cantine (lecantine.it), Mecca delle tante varietà di mosto fermentato. Unica anche al Castello di Vicchiomaggio (vicchiomaggio.it), che nelle storiche cantine promette degustazioni su misura. Offre il suo specialissimo Riserva, poi, l'Antica Fattoria Montagliari (fattoriamontagliari.com), un rustico nella campagna di Panzano. Il Chianti, però, non è solo Classico. I puristi, infatti, apprezzano anche la varietà Rufina, da scoprire nelle aziende e fattorie che costellano la “Strada del Vino di Toscana”, come l'affascinante agriturismo Fattoria il Lago (fattoriaillago.com). C'è, poi, il Chianti dei Colli Fiorentini, da provare nella tenuta Castelvecchio (castelvecchio.it), vicino a Firenze, e quello di Montalbano, prodotto nella zona di Vinci. Shutterstock Verde, viola, rosso e giallo. Ecco le sfumature che colorano le sinuose colline tra Firenze e Siena, terra di vigneti e oliveti. Un panorama che ti resta nel cuore, e accompagna i buongustai in un percorso attraverso 14 comuni e soli 70 mila ettari: la celebre regione del Gallo Nero. Infatti, il simbolo del Chianti Classico, il vino DOCG dal caratteristico colore rubino e il profumo di mammole, è proprio un simpatico pennuto su fondo oro. La leggenda 10 11 PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita Tra santi ed elfi Alberi secolari e cascate zampillati, foreste e fitti boschi, quiete e natura incontaminata. Non stupisce che in questi luoghi, un tempo, gli uomini si siano rifugiati per entrare in contatto con la propria spiritualità e, oggi, ricerchino la stessa pace dedicandosi ad attività rilassanti, capaci di ricaricare le pile. È il fascino di terre come la splendida Valle dell'Acquacheta, la cui celebre cascata viene citata persino nella Divina Commedia. Siamo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (parcoforestecasentinesi.it) dove, insieme alle più tradizionali escursioni a piedi o in mountain bike, è possibile percorrere le antiche mulattiere a dorso di cavallo o d'asino. Sono una tappa obbligata i due eremi di Camaldoli e La Verna, immersi in un paesaggio di rara bellezza. Si deve, invece, alla cura secolare dei monaci benedettini dell'Abbazia di Vallombrosa, l'incanto dell'omonima foresta in provincia di Firenze, punteggiata da abeti bianchi e faggi, castagni e pini neri. Si snoda nell'entroterra anche il noto Parco dell'Appennino Tosco-Emiliano (parcoappennino.it), che regala agli ap12 passionati non solo rocce perfette da scalare, percorsi acrobatici forestali da vivere con tutta la famiglia e sentieri adatti allo skyrunning, ma anche itinerari che ripercorrono il patrimonio culturale di quelle terre. Da mestieri oggi dimenticati come il carbonaio o il cavallaro, all'attenzione per le specie in via di estinzione, lupo in primis, protetto nel “Wolf Appenine Center” della riserva. La stessa attenzione riservata agli ospiti dell'oasi naturalistica di Orti-Bottagone (wwf.it) gestita dal WWF, scelta da molti uccelli migratori per svernare. Singolare, invece, l'area di nidificazione di gabbiani e cormorani del parco di Punta Falcone, Piombino: alcune riserve antiaeree risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Di qui, è imperdibile la discesa verso le incantevoli Spiaggia Lunga, Buca delle Fate e Golfo di Baratti. Digrada verso il mare, in un susseguirsi di spiagge sabbiose, ripide falesie, macchie di erbe aromatiche e monumentali pinete, anche il Parco della Maremma (parco-maremma.it), terra di butteri e mandrie allo stato brado, resti di vecchie torri d'avvistamento e paludi che pullulano di vita. 13 PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita Due passi nella storia Come l'arte dei grandi maestri si assapora ammirando gli edifici che hanno eretto, le logge che hanno decorato e le statue che hanno plasmato, anche la storia rivive grazie alle creazioni lasciate dai nostri antenati. Seguendone le tracce, proviamo a ripercorre gli avvenimenti che dal Paleolitico al Risorgimento hanno visto protagonista questa terra. Se le prime testimonianze di popolamento risalgono all'età della pietra antica, è nel III secolo a. C. che trova la sua massima espressione la civiltà etrusca, caratterizzata da sepolture in sarcofagi decorati con l'effige del defunto. Manufatti straordinari custoditi, ad esempio, in istituzioni come il Museo Guarnacci di Volterra (comune.volterra.pi.it) e prelevati da necropoli trasformate in parchi costieri, come quello di Baratti e Populonia (costadeglietruschi.it). Le vestigia tusce, però, non si limitano a ruderi e tombe: esiste anche una forte eredità culturale. Basta pensare alla “c” gutturale, inflessione derivante dal dialetto etrusco che suscitava ilarità già ai tempi dei romani. 14 A quella che Erodoto considerava un'affascinante popolazione dall'origine incerta succede, infatti, il dominio della Caput Mundi, simboleggiato dalla costruzione di infrastrutture come le vie Cassia, Aurelia e Flaminia, e di templi, uno per tutti quello dedicato a Giove di Cosa, tutt'oggi splendidamente conservato. Del periodo medievale, poi, restano i tantissimi castelli che punteggiano le colline, le mappe che ritraggono l'antico porto pisano ora interrato e i suggestivi borghi fortificati di Monteriggioni, Montalcino e Lari. E con l'autonomia territoriale, cresce la diffusione della cultura, rappresentata dalla nascita dell'Università di Arezzo, la più antica, fondata nel 1215. Dal Medioevo alla rinascita medicea il passo è breve. A ricordarlo le innumerevoli opere sovvenzionate dai munifici Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico, capostipiti di una dinastia che per tre secoli ha scritto il destino della sua terra. Come accade, secoli dopo, ai Lorena e – successivamente – ai cittadini del Gran Ducato di Toscana, che nel 1860 scelsero l'annessione al nascente Regno d'Italia. 15 PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita Non solo Rinascenza Terra di Leonardo e Donatello, dei Della Robbia e Botticelli, di Ghirlandaio e Masaccio, la Toscana ha un patrimonio artistico inestimabile. Impossibile esimersi, dunque, da un itinerario dedicato ai tanti capolavori del genio umano che impreziosiscono scorci d'eccezione come la fiorentina Piazza della Signoria con la Galleria degli Uffizi e Palazzo Vecchio, la splendida Piazza dei Miracoli con la famosa torre o, ancora, il magnifico Duomo bicolore di Siena. Luoghi che il mondo intero conosce e ci invidia. Per questo abbiamo deciso di proporre alcune mete “contemporanee” capaci di tener testa alle bellezze della culla del Rinascimento. A partire da Pisa, e dal sorprendente murales del writer statunitense Keith Haring che campeggia sul lato della Chiesa di Sant'Antonio Abate. Immancabile anche una visita a Palazzo Blu (palazzoblu.it), nei pressi del Ponte di Mezzo, sede storica che ospita, insieme alla collezione della Fondazione cittadina, anche mostre temporanee come la divertentissima “Balle di scienza” un'esposizione che fino al 29 giugno racconta di come gli errori accompagnino grandi invenzioni e scoperte. È riser16 vato all'arte moderna anche il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Firenze (palazzostrozzi.org), polo di riferimento di numerose attività rivolte al sociale. Originale anche il Museo Mario Marini (museomarinomarini.it), un connubio di sculture e passerelle in legno, acciaio e vetro che permettono di girare intorno alle opere, apprezzandone la tridimensionalità. Villa Romana, invece, acquistata nel 1905 da Max Klinger (villaromana.org), espone installazioni sorprendenti. Dal padiglione in pvc progettato da Avatar Architettura ai futuristici mobili “Superstudio” della serie “Misura” datati 1970. Proseguendo il tour attraverso i poli più all'avanguardia, non può mancare il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci (centropecci.it) di Prato che accoglie le produzioni di maestri visionari quali Ketty La Rocca, Mario Merz, Bruno Munari e Daniel Spoerri. Nei trecenteschi saloni di Palazzo Fabroni a Pistoia, infine, è possibile ripercorrere le grandi correnti del secolo scorso attraverso i loro artisti simbolo, in un crescendo che si snoda tra Astrattismo, Pop Art, Arte Povera e Minimal Art. 17 PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita Un set da Oscar Da Virzì a Benigni e Fellini. E poi, Ridley Scott con “Il Gladiatore”, Anthony Minghella per il suo “Il paziente inglese” e Marc Forster ne “007 Quantum of Solance”. Sono alcuni dei grandissimi che hanno scelto la Toscana come “set naturale” dei loro capolavori. La ragione è chiara: viuzze tortuose e palazzi cittadini carichi di un passato illustre sono capaci di regalare emozioni uniche, proprio come la campagna circostante, una distesa di verde sulla quale spiccano castelli e dimore medicee. E così, sulle tracce dei più bei film di sempre, non si può dimenticare una visita alle suggestive torri di San Gimi18 gnano scelte come scenografia da Zeffirelli ne “Fratello sole, sorella luna” e “Un tè con Mussolini”, mentre è Siena a fare da palcoscenico al viaggio della giovane americana di “Io ballo da sola” di Bernardo Bertolucci, racconto di come l’Italia può regalare amore e nuovi affetti. Arezzo, poi, si è prestata come set del premio Oscar de “La vita è bella”, ma è anche la città de “Il ciclone” e “Una moglie bellissima” del toscanaccio Pieraccioni, che racconta la semplicità della provincia contrapposta alla vuota mondanità dei grandi centri. “Il marchese del Grillo” di Monicelli e “L’innocente” di Luchino Viscon- ti, invece, prediligono le ville lucchesi, mentre Mastroianni nell’indimenticabile “Otto e mezzo” si reca alle terme di Chianciano per ritrovare l’ispirazione perduta. Non mancano nemmeno le pellicole fantasy. Una per tutte, New Moon, secondo capitolo della saga Twilight, la cui scena madre è stata girata proprio nel centro storico di Montepulciano, romantico borgo sospeso nel tempo. La Galleria degli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria e il monumentale Duomo sono i luoghi del drammatico “Paisà” di Rossellini e dei romantici “Molto rumore per nulla” di Branagh e “Camera con vista” di Ivory. E come dimenticare le scene nell’antica Farmacia di Santa Maria Novella dove si serve l’assassino “Hannibal”, interpretato da Anthony Hopkins? A Hollywood però, oltre ai panorami, vincono anche gli straordinari prodotti di questa terra. Come il Ducale Chianti Classico Ruffino, immortalato ne “Il diavolo veste Prada”, capace di dividere la scena con la bellissima Anne Hathaway. Il Chianti, invece, è l’indiscusso protagonista di tavola Lecter ne “Il silenzio degli innocenti”, mentre in “La più bella serata della mia vita” di Scola, la star indiscussa è un Brunello Riserva Biondi Santi del 1936. Un vino da re. 19 PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita Grotta del Vento Toscana underground Ci sono, ma non si vedono. Alcune sono state costruite dall’uomo in epoche remote mentre altre sono più semplicemente frutto della potenza della natura. Si tratta delle tante bellezze sotterranee delle quali è ricca la Toscana. Dalle grotte ai labirintici acquedotti, passando per le tombe scavate nel tufo. Risale all’epoca medievale, per esempio, il “Bottino” di Siena (ladianasiena.it), un canale lungo oltre venticinque chilometri che collega tutte le fontane cittadine. Altrettanto suggestive anche le necropoli scavate nella roccia di Sovana (sovana.eu). Tra le 20 Labirinto di Porsenna più celeberrine la Tomba Ildebranda, che porta il nome del cittadino più illustre della zona, Papa Gregorio VII, al secolo Ildebrando, seppellito in un sepolcro di due sale, un tempo adornate da colonne e un fregio decorato. È circolare, invece, l’edicola del Sileno, ancora miracolosamente intatta, corredata con oggetti funebri, urne e resti cinerari. Splendido, e capace di incutere soggezione anche nei più temerari, il Labirinto di Porsenna a Chiusi (prolocochiusi.it) accoglie i turisti nel suo ventre carico di leggende. Qui, infatti – favoleggiava già Plinio il Vecchio – Tomba Ildebranda venne seppellito il celebre sovrano Porsenna in un cocchio d’oro trainato da dodici cavalli e vegliato da una chioccia con cinquemila pulcini. La visita parte dal Museo della Cattedrale, attraversa una cisterna rivestita di cocciopesto, e si conclude con la splendida vista dal campanile che si apre sulle gemelle “Beccati questo” e “Beccati quello”, torri dai nomi fantasiosi che ricordano l'acerrima rivalità tra perugini e senesi. Dalla mano degli antichi, a quella della natura. Tra le grotte che meritano una sosta, la Maona (grottamaona. Grotta Maona it), con le sue cascate di stalattiti e l'unicità dei due pozzi di accesso, e quella del Sassocolato (grotte.toscana.it), che ospita una colonia di duemila pipistrelli. Infine, la Grotta del Vento (grottadelvento.com), incastonata nel cuore delle Alpi Apuane e caratterizzata da forti correnti d'aria dovute allo sbalzo termico tra l'interno e l'esterno. Le concrezioni brillanti, i laghetti dalle sfumature profonde, le gallerie levigate dall'acqua donano alla caverna un'atmosfera surreale, da godersi fino in fondo. 21 PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita per tutti i gusti Se il made in Italy è diventato sinonimo di lusso, eleganza e unicità, la Toscana è certamente la regione simbolo di tale eccellenza. Un esempio per tutti è la grande arte tessile dell'area di Prato dove, nell'Ottocento, è stato inventato il processo di rigenerazione della lana: a partire da stracci usati, i famosi “cenci”, venivano prodotte stoffe a prezzi competitivi. Per arredare con gusto e allegria la vostra casa, curiosate da Tablecloths (tablecloths.it), mentre per una camicia su misura è d'obbligo un salto nella storica Camiceria Baldini (camiceriabaldini.it). È quasi scomparsa, invece, la creazione di “commessi in pietre dure”, ovvero di mosaici, una specialità prettamente fiorentina alla quale diedero impulso gli stessi Medici con l'istituzione, nel 1588, dell'Opificio. Se siete affascinati da quest'arte, recatevi nel laboratorio Scarpellini (scarpellimosaici.it), un trionfo di opere mozzafiato. Riescono a rendere la pietra eterea e impalpabile, anche i maestri che lavorano – e dipingono – l'alabastro a Volterra, come lo studio Ducche- 22 si (pietradeglidei.it) dove si producono lampade, lavandini e oggetti di design dal fascino senza tempo. Dedicato, invece, a chi ama brillare, l'artigianato in cristallo di Colle Val d'Elsa, che si innesta sulla più antica tradizione della produzione e dell'incisione del vetro, praticata in zona già dal XV secolo. Sono ambasciatori di quest'arte gli artigiani di Forme sul Cristallo (formesulcristallo.it), azienda che espone coppe e centrotavola, vasi e bicchieri. Altrettanto rinomata anche la lavorazione di oro e argento. Tra le boutique imperdibili quelle di Ponte Vecchio a Firenze, fatte trasferire nel cuore della città dal granduca Ferdinando I a fine Cinquecento. Si riconoscono dall'inconfondibile profumo, invece, i pregiati oggetti in pelle ai quali scoprirete di non saper davvero resistere. Mettetevi alla prova da Florentia Arte (florentia-arte.it). Per finire, non dimenticate di acquistare un vero e proprio status symbol mediceo: le straordinarie terrecotte di Montelupo, un tempo sulla mensa delle più importanti casate. Ripropongono decori tradizionali uniti a un design contemporaneo i ceramisti Eugenio Taccini (eugeniotaccini.com) e Pietro Mori (ceramichemori.it), nelle cui mani la porcellana si trasforma in orci, lanterne, mattonelle e – perché no – palline di Natale. 23 PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita La Svizzera di casa to di Pontito, oppure la romanica pieve dei Santi Ansano e Tommaso di Castelvecchio, il monumento religioso più noto di tutta la Valleriana. Ci sono, poi, le minuscole frazioni di Stiappa e Pietrabuona, sede di antiche cartiere e, oggi, di un museo dedicata (museodellacarta. org). Il borgo di Medicina, invece, è caratterizzato da un’antica torre di guardia, mentre il villaggio di Fibbialla ospita una scultura quattrocentesca della Vergine Annunziata. Sorgono a strapiombo sulla valle sottostante, poi, il castello di Aramo e San Quirico, dove si può visitare il museo della civiltà contadina ed è facile rimanere incantati dall'intrico di vicoli nei quali si dipana il centro, un sinuoso gomitolo di stradine acciottolate che si incrociano e passano ora sotto le abitazioni, ora attraverso suggestive pergole. Infine Sorana, celebre per i suoi fagioli DOP dalla buccia così sottile da essere praticamente impercettibile. A collegare i Castella, si inerpica lungo la montagna un percorso perfetto per gli amanti del trekking, lungo appena sei ore di camminata. Mentre per chi desidera un tuffo nella storia, e nella cultura, di questa terra, è ideale fare tappa al Museo etnografico del minatore e cavatore di Vellano (naturartpistoia.it). Non solo, la “Svizzera Pesciatina” offre anche un itinerario alla scoperta dell’antico borgo di Lignana, smantellato dai fiorentini nel 1346. Si tratta di un percorso che si snoda attraverso i cippi di confine dell’epoca granducale, e porta alle vestigia della pieve del villaggio perfettamente conservata. Shutterstock Si è conquistata l’appellativo di “Svizzera toscana” ed è un susseguirsi incessante di boschi, scorci mozzafiato, ruscelli e una cerchia di paesini in pietra “serena” di origine medievale – i Castella – nascosti nel folto della vegetazione. Un panorama che ricorda i monti d’Oltralpe, da cui lo pseudonimo. Quest’area che domina Collodi estendendosi per cinquanta chilometri intorno al piccolo comune di Pescia, infatti, è davvero un luogo incantato. Basta osservare, ad esempio, la forma a campana dell’abita- 24 25 PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita Quando il Diavolo ci mette la coda Dai cibi poveri, di recupero, alle leccornie riservate ai palati più raffinati. Passando per preparazioni di nicchia come fegato, lingua e cervello. Sono i piatti della tavola toscana, dove arte e sapere si fondono, dando vita a preparazioni squisite realizzate con prodotti locali e attraverso le stesse, antiche, ricette di sempre. È il caso del celebre “pane sciocco”, la cui origine viene fatta risalire al XII secolo quando Pisa, in lotta con Firenze, bloccò il commercio di sale nell'intera regione. Un alimento cardine che, da raffermo, si trasforma nell'ingrediente base di pietanze come la panzanella, la ribollita, l'acquacotta, la pappa al pomodoro e la minestra di cavolo nero. Altra protagonista dell'alimentazione tuscia è la carne, di manzo, maiale, pollame o di cacciagione. Tra le ricette da non perdere, la succulenta bistecca di chianina alla fiorentina, da provare all’osteria Buca Lapi (bucalapi.com), le pappardelle al sugo d'anatra e il lampredotto, trippa bovina da gustare take away, com'è di moda tra i giovani del capoluogo. Non mancano, poi, grandi i salumi. Dal sapido prosciutto al lardo di Colonnata, dalla finocchiona ai fegatelli con la rete. Sulla costa, invece, domina il pesce. Sia in umido secondo l'antica tradizione del cacciucco della Trattoria da 11 (Via Bassa 8, Livorno), sia alla griglia. Dopo i secondi, i dolci. 26 Tra i più noti, certamente la triade senese composta da cavallucci, ricciarelli e sua maestà il panforte. Nato dall'uso di fare pani con l'acqua di risciacquo dei vasi nei quali era conservato il miele, con l'inizio delle Crociate si diffonde la pratica di conservare tale impasto con l'aggiunta di spezie e di frutta appassita nel forno. Un'origine complessa, raccontata anche da numerose leggende. La più nota narra del Diavolo che, prese le sembianze di un topolino, si introduce nella dispensa di un convento, e inizia a rosicchiare e spargere tutto il ben di Dio contenuto sul fondo della madia. Quando la suora economa scopre il disastro, decide di mettere l'impasto sul fuoco amalgamando lentamente . Era stato sfornato il dolce simbolo della città del Palio. Lasciatevi conquistare presso il centralissimo Nannini (grupponannini.it) 27 PERCORSI AL FEMMINILE Toscana inedita Solo il meglio C’è quella per scoprire la storia dei monumenti e quella che indica i più gustosi itinerari enogastronomici. E poi, le adatte a musei, spiagge e agriturismi: le app studiate per farvi vivere il meglio della Toscana sono tante e, soprattutto, preziosissime. Tra i must have, l’ormai celeberrima “Tuscany+”, l’augmented reality ufficiale della regione che consente, puntando il cellulare, di ottenere informazioni sui punti di interesse. Con “VISITO Tuscany”, invece, è sufficiente scattare una foto dell’opera che avete sotto gli occhi per una descrizione dettagliata, mentre con “Uffizi. La guida ufficiale”, potrete visitare la pinacoteca più famosa al mondo come veri intenditori. Indecisi su cosa vedere o dove mangiare? La soluzione è a portata di mano con le guide “Too Much Tuscany” e “Toscana Guida Verde Touring”. Chi ha in mente itinerari più goderecci, può seguire le indicazioni di “Strade del vino di Toscana”, che presenta in dettaglio i ben ventidue percorsi tracciati dalla Federazione delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori. Gli amanti di sole e salsedine devono avere “Spiagge Italia Toscana Free”, mentre gli appassionati di concerti si possono lasciar trasportare dal sound di “Toscana Concerti”, Bibbia dei viveur sempre aggiornati sul miglior evento della serata. E, per concludere, non poteva mancare un’applicazione ideata per le shopping addicted. Si chiama “Made in Tuscany” ed è la carta vincente per accaparrarvi un souvenir dall’autentico animo toscano. Che si tratti di accessori, cibo o fashion, il meglio è assicurato. 28 29 TENDENZE Flower power Dolce & Gabbana 30 Dedicato alle inguaribili romantiche, il mood di primavera è un'esplosione di fantasie floreali. Dai candidi mandorli alle delicate campanule, dalle aristocratiche rose ai vivaci mazzolini di campo. Petali, corolle e boccioli si schiudono sugli abiti di stagione, ormai leggeri e impalpabili come la brezza che accarezza le gemme sui rami. TENDENZE Orient Express, destinazione Dries Van Noten etro marras marni Bali Peter Pilotto Lineare, stilizzata, essenziale. Sono gli aggettivi che descrivono l'ispirazione medio orientale che ha conquistato le passerelle di stagione. Una per tutte, quella di Dolce & Gabbana autore di un tripudio di tralci e rami fioriti che ammiccano da abiti e tuniche fluenti e dalla silhouette a trapezio. Per Alexis Mabille, invece, sfilano lunghi pepli a sirena decorati con applicazioni tridimensionali ton sur ton, mentre maxi stampe minimaliste e contrasti cromatici intensi sono il biglietto da visita di Marni e Dries Van Noten. Giambattista Valli, Peter Pilotto e Marras puntano su forma e maestria sartoriale: i tessuti vengono sovrapposti, intarsiati, arricchiti di pietre e di petali di tessuto, declinati in volumi ampi e strutturati. Unisce desiderio di sperimentazione e attenzione al trend anche Prabal Gurung che opta per stoffe tecniche decorate con enormi rose valorizzate da colori pastello densi e vibranti. L'ultima parola, però, spetta a casa Etro, con una collezione che torna alle origini, proponendo abiti dai motivi fluidi, che alternano micro fantasie fiorate e tema paisley: proprio quello che ha reso grande la maison. 33 TENDENZE Tropical fever, un tuffo in Emporio Armani Tracy Reese Roccobarocco Brasile Just Cavalli Hérmes Allegro e solare, energico e perfetto per chi ama osare, il look tropicale ispirato alla calda atmosfera carioca è un'esplosione di gioia di vivere. Come lo sono le irriverenti creazioni di Just Cavalli, che non resiste al mix di floreale e animalier con il tartan fluo. O quelle di Patrizia Pepe, Anna Rachele e Roccobarocco, sulla cui passerella sfilano tubini e abiti da sera arricchiti da rose dipinte a mano. Tra le proposte di stagione, poi, non mancano le sperimentazioni di colore: le suggestioni sono quelle di una foresta equatoriale, ma le nuance richiamano l'eleganza eterea di una visione incantata. È quanto accade ad Emporio Armani con le ninfee stemperate nei toni del blu e con i petali dalle sfumature psichedeliche disegnati su corpetti di pelle e gonne di rafia a corolla. Scelgono il jungle anche Hérmes con maxifantasie floreali luminose, e Tracy Reese, che strizza l'occhio all'esotico mandando in passerella bouquet di orchidee arancioni e bianche in campo ultra saturo. 35 o c i s s e M TENDENZE Valentino e nuvole, l'etnico d'oltreoceano Moschino MSGM Alberta Ferretti Aquilano.Rimondi Vezzoso e iperfemminile, è una profusione di fronzoli e dettagli arcobaleno che impreziosiscono camicette e gonne, scarpe e capispalla. Capace di viziare anche le minimaliste più convinte, il mood ispanico è esagerato ed eccentrico: rispecchia, infatti, l'animo caliente di chi lo indossa. Interpreta alla perfezione il mood latino la collezione di Alberta Ferretti, una successione di fiocchi e nastri, stampe e applicazioni floreali realizzate all'uncinetto, tessuti plissettati e ricami. Opta per l'etnico anche Valentino che sceglie di sorprendere accostando capi dalla silhouette squadrata e dai toni scuri a decori opulenti che virano dall'ocra allo smeraldo, mentre Aquilano e Rimondi si lasciano ispirare dalle vibranti sfumature dei quadri di Gauguin. Taglio deciso anche per MSGM che propone colorate applicazioni e stampe fantasia in puro stile Frieda Khalo e Moschino, autore dell'accostamento più “passionale”: nero e rosso. Imperdibile. 37 Provenza TENDENZE Elie Saab , profumo d'antico Burberry Prorsum Lanvin Nina Ricci Mc Cartney Richiama alla mente l'aroma dei campi di lavanda e la fragranza dei mazzolini spontanei che pervade l'aria in Provenza, patria di essenze che fanno perdere la testa e verdi distese mozzafiato. È la delicata fantasia micro-floreale, da sempre sinonimo di sensualità sussurrata e femminilità dal sapore retrò. Si lasciano stregare dal suo romanticismo Elie Saab, Blumarine e Burberry Prorsum, che a trasparenze magistrali alternano candidi pizzi e voile, e le maison Cacharel e Rocha, brand dalle collezioni leggere come un soffio, vaporose come una nuvola. Analoga ispirazione, ma taglio à la garçonne per Givenchy e Nina Ricci, mentre Iceberg reinterpreta il pattern hippy in versione futuristica e iridescente. Il metallizzato è anche il materiale culto di Alber Elbaz, genio creativo di Lanvin, capace di far risplendere ogni donna grazie a lurex e lamé nei toni delle pietre preziose: oro e zaffiro, passando per cristallo, opale e giada. Ed è dedicata a chi ha voglia di sedurre anche la collezione dell'inglese Stella Mc Cartney, che ingentilisce con il micro-floreale completi dalla silhoutte avvitata e giacche sartoriali in satin e cotone, best seller della maison. 39 "California gurls" TENDENZE Custo Barcelona Dior N°21 a caccia di onde Christopher Kane Blugirl Studiato nei minimi dettagli per dar vita a un mood rilassato e irriverente, sexy e giocoso, il look da surfista è un sapiente mix di abitini bon ton e maxi dress fluidi, pantaloni a palazzo e felpe passpartout: pezzi versatili capaci di vestire senza costringere. Incarnano la voglia di libertà tipica dei teens le creazioni di Christopher Kane, giocate sui binomi scienza e natura, tecnologia e botanica, artificiale e organico, antipodi protagonisti del dibattito culturale contemporaneo. Di rottura, anche la scelta della maison Dior, che propone delicate longuette in organza sulle quali campeggiano motti e scritte fluo. Corpino attillato e gonne ampie anche per Michael Kors, autore di una collezione che spazia dallo sportivo con linee morbide e sensuali ai tagli sharp con stampe micro. Ultra femminili, infine, i tubini dalle tinte sorbetto di ispirazione Sixties studiati da Blugirl, gli abiti tutti paillettes di Custo Barcelona e i capi di Alessandro dell'Acqua per N°21, giocati sullo stridente contrasto tra la frivolezza del guardaroba di lei e il rigore dei capi di lui. Per non parlare delle creazioni di Oscar de la Renta, che regala alle passerelle newyorkesi una moderna Jacqueline Kennedy con gioiose gonne a pois e motivo floreale. Parola d'ordine: bando a minimalismo e timidezza. 41 ARTE alla GAM irrompe la luce di Caravaggio Che cosa hanno in comune Ettore Spalletti e Michelangelo Merisi detto il Caravaggio? Che cosa può affiancare il pittore settantaquattrenne di Cappelle sul Tavo al “gigante” dell'arte italiana del cinque-seicento? La luce. È questa la sfida che la Galleria D'Arte Moderna di Torino propone agli appassionati fino al prossimo 15 giugno. Così il celeberrimo “Ragazzo morso dal ramarro” del genio milanese proveniente dalla Fondazione Longhi di Firenze, è stato posto al termine del percorso espositivo di Spalletti. Circondata dal buio e illuminata solo da un faretto, l'opera che Caravaggio dipinse tra il 1595 e il 1596 è la prima delle due versioni esistenti. L'altra, leggermente posteriore e caratterizzata dall’espressione meno aggressiva nel dolore del ragazzo, è conservata presso la National Gallery di Londra. Entrambe le varianti appartengono al periodo giovanile del maestro quando, appena trasferitosi a Roma, versava in ristrettezze economiche, ma grazie alla sua velocità di esecuzione realizzava opere in serie da destinare alla vendita. La luce, dicevamo. Per Spalletti e Caravaggio è uno strumento di comunicazione, centrale nell’esecuzione delle loro opere. I lavori di Ettore Spalletti infondono serenità e pace grazie alla luce che circonda le sue opere. Caravaggio, da parte sua, illumina con forza straordinaria un momento drammatico e intenso nella sua sfolgorante immediatezza. E poi c'è il tempo: dilatato, propagato all'infinito in Spalletti, folgorante e subitaneo nel Maestro. Assicurato per 40 milioni di euro, il capolavo- ro di Caravaggio da solo vale un viaggio a Torino. E in più, l'insolito abbinamento di artisti e di epoche più che stupire affascina, intriga: per la distanza epocale e la vicinanza ideale. La GAM è la prima pinacoteca italiana ad aver dato vita a mostre in cui mette vicino opere di epoche differenti, creando dialoghi inusuali: Mario Merz con Antonio Fontanesi, Giorgio Morandi con Fausto Melotti, Antonio Canova con Marina Abramovich fino a de Chirico con Renoir. Una proposta che invita il pubblico a guardare con occhi nuovi l'arte, fare accostamenti provocatori a loro volta artefici di infinite interpretazioni che travalicano, stili, concezioni ed epoche. Un altro modo di accostare la gente all'arte, figlio dell'incontro e mai dalla frammistione. Info Segreteria tel. 011 4429595 Centralino tel. 011 4429518 [email protected] 43 ARTE Warhol napoletano New York e Napoli, due città diversissime che sorgono entrambe sul medesimo parallelo, a 40° di latitudine Nord. Ma il sottile fil rouge che le lega questa volta è un'altro: quello della creatività di Andy Warhol. L'artista newyorchese, infatti, frequentò nei suoi viaggi il capoluogo campano, restandone fortemente impressionato e realizzando molte opere ispirate a personaggi e luoghi simbolo della città. 44 Da qui l'idea della mostra “Andy Warhol, Vetrine”, aperta sino al 20 luglio al Palazzo delle Arti di Napoli. La rassegna presenta 150 opere. Si va dalla serie Golden Shoes, realizzata da Warhol negli anni Cinquanta quando lavorava nella Grande Mela come grafico pubblicitario, alle celeberrime serigrafie delle scatolette di zuppa Campbell's, alle immagini di Marilyn Monroe. Ma la mostra dedica partico- lare attenzione proprio al rapporto fra l'artista americano e Napoli. Ecco così le “Napoliroid” (Polaroid scattate a Napoli), la serie “Vesuvius”, i ritratti come quelli del gallerista Lucio Amelio e i lavori ispirati dal titolo a caratteri di scatola “Fate presto” che il quotidiano Il Mattino pubblicò l'indomani del tragico terremoto del 1980. Info: www.palazzoartinapoli.net LIBRI “Tu trovi un personaggio, io ti dico dove, tu fai succedere una cosa e io un'altra, poi vediamo cosa ne esce fuori”. È il gioco che il nonno aveva inventato per Lorenzo, e al quale il ragazzo si abbandona – ormai adulto – in compagnia della madre, Concita de Gregorio, la quale raccoglie questo universo onirico di storie “di famiglia” nel nuovissimo UN GIORNO SULL'ISOLA (Einaudi, euro 14,50). L'isola è quella che ha visto nascere i racconti e fa loro da palcoscenico. Lo stesso luogo incantato e bizzarro popolato di portoni moreschi e teste di sirena in 46 pietra bianca nel quale si incontrano i destini delle esileranti figure nate grazie alla fantasia e all'estro creativo di tre generazioni di “narratori”. Dalle zitelle Ferràn alla coppia di antagonisti gatto e corvo, dal vecchio che fugge ai suoi ricordi alla famiglia infelice che ostenta spensieratezza. Le cose vanno come decidono i giocatori, basta un niente per sparigliare le carte cambiando il destino dei personaggi. In un succedersi di storie andate perdute e ritrovate che, nel dipanarsi, tessono il rapporto tra Concita e suo figlio. Dopo il nichilismo di “Resistere non serve a niente”, il Premio Strega 2013 Walter Siti nel nuovo bestseller EXIT STRATEGY (Rizzoli, euro 18) si interroga sull'esistenza di una scappatoia alla desolazione, di un piano B capace di regalare sostanza al proprio mondo. La via di scampo, come scopre il protagonista, c'è. Ma è tutta in salita. Si tratta, infatti, di un lungo percorso di cambiamento. Della stessa trasformazione che sta affrontando attualmente il nostro Paese, alle prese con le tante grandi e piccole rivoluzioni che lo sconvolgono. Anch'esso in cerca della sua exit strategy. Per realizzare il nostro grande sogno, quello al quale siamo destinati, abbiamo già tutte le carte in regola. Le qualità sono lì, basta scoprirle e utilizzarle al meglio. È il rivoluzionario punto di vista della scrittrice australiana Rhonda Byrne, l'autrice del fortunatissimo “The Secret”, che nel suo HERO (Mondadori, euro 18) racconta dodici storie di altrettante persone di successo, arrivate al vertice smentendo ogni aspettativa. Come a dire: la felicità è dietro l'angolo, basta avere la determinazione di cercarla. 47 design VORTICE CREATIVO TECNOLOGIA SEMPRE PIÙ PRESENTE. ATTENZIONE ALL'AMBIENTE, DIVENTATA UN MUST FONDAMENTALE PER OGNI PRODOTTO. PEZZI CURATI, BEN RIFINITI, NON DA ESIBIRE MA DA USARE. TANTO COLORE, UTILIZZATO PER DONARE VIVACITÀ E BRILLANTEZZA. E POI IL TRIONFO DELLA MATERIA E DELLA SENSORIALITÀ, INTESA COME MEZZO PER OTTENERE FORME INTERESSANTI E NUOVE: PLASTICA MODELLATA E PIEGATA AL VOLERE DEI DESIGNER, PELLAMI LAVORATI, TRASPARENZE IN VETRO, GOMME PLASMABILI. SONO QUESTE ALCUNI DELLE TENDENZE EMERSE DAL RECENTE SALONE DEL MOBILE DI MILANO. PER CHI NON HA AVUTO MODO DI VISITARLO. ECCO UNA SBIRCIATINA TRA LE NOVITÀ CHE I DESIGNER HANNO PROPOSTO PER OGNI STANZA 48 49 design LIVING È adatta anche a centro stanza la libreria Web, disegnata da Daniel Libeskind per Foscarini Poliform All'insegna della funzionalità Il tavolino da fumo Arturo di Cantori ha il piano in castagno grigio chiaro e le gambe sinuose in ferro scuro. Può essere accostato sia a un divano vintage sia a un modello dal design moderno 50 Accogliere gli amici, guardare la tv, riposare, leggere, mangiare. In soggiorno si può fare un po' di tutto. È l'ambiente più vissuto della casa: è importante dunque arredarlo in modo funzionale. Ecco allora divani imbottiti componibili e versatili, che si adattano alle nuove posture più rilassate grazie a schienali inclinabili, pouff dove appoggiare i piedi, larghezze e profondità extralarge. I tavolini, per lo più di forma arrotondata, sono di dimensioni contenute, per poter essere spostati dove e quando serve, e soprattutto accostati ad altri pezzi coordinati. Flessibilità è anche la parola d'ordine di mobili da parete e librerie, che diventano sistemi personalizzabili per contenere, nascondere, organizzare, dividere. Il tutto esaltato da colori alla moda, come il viola, il blu, il giallo ocra o gli intramontabili black&white. Rivestimento in pelle rosso fuoco, braccioli avvolgenti e gambe esili ed eleganti. Impossibile non notare e non amare la poltroncina Manda di Busnelli, disegnata da Patrick Jouin. Bèrgere avvolgente ed ergonomica, con base girevole in acciaio, la poltrona Derby di Zanotta è perfetta per il relax Un'idea per un salotto fresco e di carattere? la poltrona e il divanetto Cross di Segis disegnati da Archirivolto (in tessuto, pelle o ecopelle): rigorosi, leggeri e con dettagli sinuosi 51 design CUCINA È come una vela, l'innovativa cappa a conca Futura di Gutmann. Quando non serve, scompare completamente premendo un bottone Lube Tanti amici a cena? Basta avere un tavolo allungabile come Mylon di Team7, progettato da Jacob Strobel 52 Davvero su misura La cucina non è solo la stanza della casa dove si prepara il cibo. È un po' il luogo del cuore, quello in cui ci si confida con l'amica più intima, dove si riunisce la famiglia, dove i bimbi fanno i compiti. La tendenza più diffusa è quella di renderla sempre più flessibile, modulabile, personalizzabile, in modo da potersi adattare al gusto di chi la sceglie. C'è chi fa vestire dal falegname l'alta tecnologia e chi progetta soluzioni che compaiono o scompaiono a seconda delle necessità. C'è chi punta sul lusso tailor made e chi cavalca l'onda del vintage. In generale prevalgono le linee pulite, il design essenziale e i materiali che si mescolano in un gioco di atmosfere raffinate e contemporanee. La cucina si apre sul living, diventando protagonista dello spazio conviviale e arredando con eleganza piccoli e grandi spazi. Una cappa a parete che ricorda uno specchio. Sa coniugare perfettamente design e tecnologia Amelie di Elica. Peronalizzabile con cornice in legno laccato bianco, legno sbiancato o naturale, si adatta a qualsiasi cucina Sostituisce le tradizionali isole il tuttofare Bulthaup b2, un tavolo-bancone con piccolo lavello, piano a induzione, e sottostanti contenitori per rifiuti Si ispirano ai raggi di una bicicletta le nuove sospensioni a led Spokes disegnate da Vincente Garcia e Cinzia Cumini per Foscarini 53 design notte Che sia in rovere grigio o noce canaletto, Spillo di Pianca è il punto di incontro tra minimalismo ed eleganza. Le Glamour Seating di Patina sono perfette peraggiungere un tocco di personalità alla stanza Lago Le sue ante sono una combinazione di vetro, cuoio e legno di eucalipto. Cosa chiedere di più al mobile contenitore Origami di Giorgetti? 54 Letti tuttofare Se a letto si è sempre guardata la tv, oggi facciamo anche mille altre cose. Sfogliamo il giornale sull’ipad, scarichiamo la posta sul cellulare e fra un tweet e un what’s app continuano a sentirci con tutti. Chi ha una casa molto piccola, soprattutto i giovani che non possono permettersi di più, vive in uno spazio in cui il letto, ovvio, è irrinunciabile. Ma, quando arrivano gli amici, le soluzioni sono due: o può scomparire, oppure meglio esibirlo. Ecco allora letti tuttofare, con testiere che diventano contenitori, cornici che si trasformano in un ampio supporto dove scrivere e poggiare libri, strutture che si elevano a soppalchi per sfruttare lo spazio in altezza. Sled firmato Cassina è il protagonista indiscusso della camera con la sua testiera a mensola Ha la struttura illuminata a led il letto Essentia di Flou Si chiama Cuddle, e regala lunghe ore di relax “abbracciando” chi la ospita nella propria stanza. Garantito mh-way 55 design BAGNO L'hanno chiamata Sofa, e il motivo è fin troppo chiaro. Quello che non sapete, però, è che questa straordinaria vasca proposta da Glass unisce la resistenza della resina minerale all'estetica di una struttura in legno Sorprendono con la loro anima “vorticosa” i rubinetti trasparenti Axor-Starck V di Hansgroe TEUCO Il contrasto tra le linee oblique della scocca e la rotondità cromata delle utenze, conquista Ecco Pictor Top di Samo Benessere innanzi tutto Un lavabo d'appoggio, capace di trasformare un semplice complemento d'arredo in design allo stato puro. Lui è Kuadro, firmato Althea 56 Oggi il bagno non è più l'anonima stanza “in fondo a destra”. Più di altre stanze della casa, è il luogo in cui ritrovare relax e concentrazione e dove dedicarsi a se stessi. Per questo deve essere in sintonia con chi lo vive: iperfunzionale, ma anche libera espressione del gusto. Design, decorazione, tecnologia e personalizzazione sono le nuove tendenze. Dall'angolo dove concedersi le coccole di una vera spa, agli accessori di design che arredano con stile e ci semplificano la vita. Dai lavabi maxi ai rubinetti a risparmio idrico. Dalla doccia che si trasforma in un'ironica lampada per il salotto al radiatore essenziale, ma di carattere. Dalle vasche colorate ai muri che sfoggiano disegni tatoo elaborabili al computer. Il leit motiv è il benessere: nostro, dell'ambiente e della casa. Non lasciatevi ingannare, la colorata scaletta Tubes Elements della designer Elisa Giovannoni, infatti, è un utilissimo scaldasalviette L'ultra moderno incontra l'antico. Così nascono gli elementi d'arredo New Antiques di Bisazza Bagno: un insieme di specchio e console dal mood barocco e l'animo pop 57 TECH Logitech Boom La musica sempre con me C'era una volta il Walkman, il lettore di cassette audio da portare ovunque per ascoltare la musica con le cuffiette. Poi, con l'avvento dell'era digitale, gli ingombranti apparecchi a nastro magnetico sono scomparsi, sostituiti dapprima dagli iPad e dagli altri riproduttori miniaturizzati di file Mp3, quindi dai vari smartphone e tablet. Dispositivi portatili capaci di fare tutto, con i quali possiamo comunicare, navigare sul Web, trovare la strada, guardare video e, naturalmente, ascoltare la musica. Con le cuffie o, meglio ancora, connettendosi con altoparlanti hi-fi. Fissi o mobili. Ecco, allora, una carrellata sui piccoli speaker portatili. Ideali per riprodurre la musica dallo smartphone – Apple o Android – hanno tutti la connessione wireless. Per ascoltare il vostro compositore, gruppo o cantante preferito ovunque. Anche sotto la doccia. 58 Design di forma cilindrica per gli speaker Boom della Logitech. Una scelta che nasce non soltanto dalla fantasia degli stilisti, ma dalla caratteristica peculiare di questi altoparlanti: quella di diffondere il suono a 360°. Resistente all'acqua e agli urti, la piccola torre Logitech è prodotta in sei colori. Le batterie al litio assicurano 15 ore di musica ininterrotta. Solemate Jabra Mini È la versione più piccola della famiglia di speaker Solemate. Rivestito in gomma e disponibile in sei colori vivaci, è resistente agli urti, all'acqua, alla polvere e alla sabbia. L'ideale compagnia per la spiaggia. Nonostante le dimensioni compatte, la qualità del suono è eccellente, grazie al sistema Dolby, al Digital Sound Processing e all'impiego per ciascun altoparlante di un woofer e di due tweeter. 59 TECH Nudeaudio Move M Andate dove volete recita il claim pubblicitario dello speaker Nudeaudio Move M. Nude significa “nudo” e non a caso. Questo altoparlante, grande come un portafogli, è infatti nudo, privo di fronzoli. Un modello che punta tutto sulla facilità d'impiego, con tre semplici comandi e un robusto cordoncino che permette di appenderlo o legarlo al polso. Beats Pill Jam Plus In ufficio, sulla scrivania, oppure a casa, il diffusore Jam Plus offre sei ore di musica. Alto meno di otto centimetri, ha la forma leggermente a tronco di cono ed è disponibile in cinque colori alla moda, tutti metallizzati: Blackberry grey, Pineapple yellow, Blueberry blue, Plum purple and Watermelon pink. Grazie al'esclusiva modalità Jam2, è possibile connettere wireless al notebook, allo smartphone o al tablet due speaker per un effetto stereofonico. Pill è l'altoparlante portatile più trendy del prestigioso marchio californiano Beats by Dr. Dre, noto per la qualità delle cuffie hi-fi. Leggero, portatile e completamente wireless, è così piccolo da stare nel palmo di una mano. Ciò nonostante, offre un suono potente e di qualità. Per scegliere il brano, il dispositivo è “pilotato” direttamente dallo smartphone o dal tablet. È anche possibile rispondere alle telefonate utilizzando il microfono integrato MiPow Boom Mini Un minuscolo parallelepipedo grigio, rosso, azzurro pesante 180 grammi e con nove ore di autonomia. Questo è il Boom Mini MiPow. Suono potente, pulito, lo speaker ha un design particolarmente elegante. La connessione Bluetooth ha un raggio d'azione di dieci metri e l'altoparlante può essere collegato a due smartphone contemporaneamente. Mini Jambox Jam Splash Shower Non riuscite mai a separarvi dalla musica preferita? Allora Jam Splash Shower Speaker è per voi. Completamente impermeabile, questo dispositivo è stato ideato per essere usato anche sotto la doccia. È sufficiente che la sorgente wireless sia nel raggio di dieci metri. Se poi è collegato a un telefono cellulare, permette anche di rispondere alle chiamate grazie al microfono incorporato. Senza bisogno di precipitarvi fuori dalla doccia nude, sgocciolanti e insaponate. Dalla Jawbone un altoparlante di alta qualità dal design originale e così piccolo da stare in una tasca. O in una piccola borsetta. Ma la forma e le dimensioni non sono la caratteristica principale del Mini Jambox. Ciò che contraddistingue questo speaker è lo studio acustico alla base del suo progetto, che ha consentito di ottenere un suono “tridimensionale”, che avvolge l'ascoltatore. Nove i colori, per appagare l'occhio e non solo l'orecchio. 60 61 ritratti Angelina Jolie Splendida e crudele Dimenticatevi la sexy Jolie sogno proibito di molti uomini come l'avete vista in “Mr and Mrs Smith” nei panni di un agente segreto al fianco di Brad Pitt (tra l'altro proprio sul set sbocciò l'amore tra le due star di Hollywood) o in “The Tourist” insieme con Johnny Depp. L'ultima pellicola che vede Angelina Jolie sul grande schermo a partire da fine maggio è la versione non animata della favola della “Bella addormentata” che ora la Disney porta al cinema a 55 anni dall’uscita del film d’animazione. Qui la bella Angelina è la perfida strega Malefica che, non invitata alla festa per il battesimo della principessa Aurora, decide di presentarsi ugualmente portando in dono una maledizione crudele. «Era il mio personaggio Disney preferito, quando ero bambina», ha detto l'attrice in un'intervista. «Ero terrorizzata da lei, ma ne ero anche molto affascinata. Era elegante e aggraziata, eppure era così crudele». 62 Per realizzare il personaggio della strega Malefica, Angelina si è sottoposta a lunghe sedute di trucco: le sono state applicate due protesi angolose sugli zigomi e un copricapo con due corna ritorte sulla testa. «È un tributo all’originale, alla Malefica del film di animazione, quindi abbiamo cercato di avvicinarci il più possibile a quel look. Ci siamo riusciti così bene da creare alla sottoscritta qualche difficoltà». Infatti l'unica bimba che ha potuto vestire i panni della principessa Aurora da bambina è stata la figlia della Jolie, Vivienne. «Lei sapeva – ha detto l'attrice – che sotto quel trucco spaventoso c'era la sua mamma, mentre tutte le altre bambine si erano messe a piangere». Dopo molti ruoli da eroina sexy, l'attrice ha voluto fare il film di Disney per i suoi figli. «Come mamma – ha spiegato – ho imparato ad apprezzare il valore di uno spettacolo che so di poter andare a vedere con la famiglia essendo sicura che ci sarà qualcosa di buono per i ragazzi, senza preoccuparmi di messaggi o immagini inappropriate». Figlia di due attori Jon Voight e Marcheline Bertrand, Angelina Jolie si avvicina al cinema a soli sette anni. Dopo le prime esperienze cinematografiche decide di studiare recitazione e intanto di fare la modella per videoclip musicali. A fine anni novanta è affermata a Hollywood e vince il primo Golden Globe come migliore attrice non protagonista nella categoria serie tv, per la sua interpretazione in “George Walla- ce”. Nel 1999 vince il primo Oscar con “Ragazze Interrotte” e un Golden Globe come attrice non protagonista. Dopo il grande successo del film “Fuori in 60 secondi” con Nicholas Cage, nel 2001 Angelina diventa l'eroina sexy Lara Croft del film “Tomb Raider”. Per portare sul grande schermo il personaggio femminile del videogioco, l'attrice deve sottoporsi a duri allenamenti ed esercitazioni di arti marziali. Intanto continua il suo impegno umanitario come testimonial dell'Unicef. Ruolo che negli anni successivi la porta a viaggiare nei Paesi più poveri del mondo. «Ho visto tante persone soffrire e questo mi ha fatto riflettere sulle mie presunte sofferenze. Mi ha fatto mettere le cose in prospettiva. Ora sono una persona molto più solare, anche grazie alla mia bellissima famiglia»...e al suo bel compagno Brad Pitt, aggiungiamo noi!. 63
© Copyright 2024 Paperzz