PROGRAMMA PER LA CITTÀ Indice Sel Uniti per Padova p. 3 Seminiamo Lavoro p. 4 Seminiamo Energie pulite p. 5 I premi dell'Assessorato all'ambiente p. 6 Seminiamo Saperi p. 7 Seminiamo Cultura p. 8 Seminiamo Salute p. 10 Seminiamo Legalità p. 12 Seminiamo Gentilezza p. 13 Seminiamo Diritti p. 14 Seminiamo Pace p. 15 Seminiamo Efficienza p. 16 La lista p. 17 SEL Uniti per Padova #SEMINIAMO LAVORO Tutti dicono di portare il cambiamento, ma il cambiamento è già arrivato ed è compito della buona politica favorirlo, ridurne i pericoli e accompagnarlo verso il bene comune. Padova in questi cinque anni è cresciuta, è cambiata; ma il cambiamento è anche, purtroppo, l'emergenza occupazionale. A chi ha perso il lavoro e a chi non lo trova dobbiamo dare risposte concrete che partono anche da qui, dal basso: coordinare i finanziamenti nazionali ed europei, investire in innovazione e tutela del territorio, reperire spazi inutilizzati, valorizzare professionalità vecchie e nuove, preservare il lavoro da favoritismi, soprusi o infiltrazioni malavitose. Seminare lavoro vuol dire seminare saperi, ricerca, diritti, coesione sociale. Grazie alla presenza di Sel in consiglio comunale e in giunta con le deleghe ambiente e diritti, Padova è diventata prima in Italia per energia prodotta da fotovoltaico e seconda per raccolta differenziata; prima a dotarsi di un registro per le unioni civili, ora ne ha uno anche per il testamento biologico. Oggi il nostro impegno è volto a creare nuovo lavoro con la ricchezza che già c'è, nuova ricchezza col lavoro, nuovo lavoro attraverso il sapere. Seminare lavoro è il nostro obiettivo, ma è anche il metodo che ci siamo dati: la buona politica è fatta di buone pratiche già sperimentate con successo, e innovazione di fronte al Paese che cambia, del giusto equilibrio tra velocità nelle risposte e tempo necessario per valutare gli esiti. Non vogliamo riciclare ricette ideologiche quanto inefficaci, né possiamo fermarci ad una visione localistica, perché quanto possiamo fare qui dipende tanto dall'impegno dal basso delle realtà cittadine, quanto dal collegamento di queste con gli altri enti locali, il governo nazionale e le decisioni prese a livello europeo. Siamo sedici donne e sedici uomini che studiano o lavorano nella scuola, nell'università, nella sanità, nelle imprese, nelle libere professioni; siamo impegnati in associazioni e movimenti, nei sindacati, nel volontariato. In questi anni abbiamo raccolto critiche e suggerimenti dai persone come noi, in questi mesi abbiamo incontrato tutte le associazioni cittadine e così siamo arrivati a definire insieme il programma per Padova che trovi nelle prossime pagine: nuove proposte, un nuovo metodo di lavoro, nuove persone per una città che cambia. Troverai anche delle pagine bianche: partecipa anche tu con le tue domande, le tue idee e le tue proposte a seminare il futuro della nostra città. D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. (Italo Calvino) #SEMINIAMOLAVORO Il rilancio dell'economia locale e il ruolo dell'amministrazione comunale Pensare globalmente, agire localmente. Per creare lavoro servono politiche nazionali ma anche progetti concreti, ideati e applicati nei territori. Per creare lavoro con la ricchezza che c'è, creare nuova ricchezza col lavoro, creare nuovo lavoro dai saperi. Il nostro PIANO LAVORO per la città: 6 mosse per dare scacco alla crisi unendo con la progettazione comunale i talenti di Università, Enti di Ricerca, Associazioni giovanili, Organizzazioni sindacali e Imprese: 1. FONDI EUROPEI puntiamo a diventare primi in Veneto per utilizzo F.E., ottenendo 50 milioni in 5 anni attraverso il progetto Smart-city e potenziando gli uffici competenti. 2. CITYLAB LABORATORI PER L’INNOVAZIONE SOCIALE: attraverso forme di microcredito anche a partecipazione comunale, gli edifici pubblici inutilizzati (es. nella Zip) vanno concessi a canone agevolato ad imprese, in particolare di under 40, affinché, condividendo esperienze ed oneri di gestione, creino nuovi progetti e mercati. 3. LAVORO VERDE: le opere di messa in sicurezza del territorio e la riqualificazione edilizia sono opportunità di lavoro per imprese e artigiani in crisi, oltre che di risparmio per il comune e per le famiglie. Siamo già primi in Italia per fotovoltaico su edifici pubblici, grazie al lavoro svolto col nostro assessorato, continuiamo con gli edifici privati. 4. LA CULTURA E' IL NOSTRO OSSIGENO: valorizzare il patrimonio crea lavoro e rende la città più sicura; il Centro Culturale S. Gaetano e altre aree da recuperare (Parco delle Mura, Cinema Concordi e Ex Macello) possono ospitare grandi eventi in grado di attirare turisti e valorizzare le risorse artistiche e paesaggistiche locali. 5. AGRICOLTURA DI PROSSIMITA': gli spazi aperti sono da salvaguardare come bacino di produzione di beni agricoli di prossimità (Km0, orti urbani); va promossa la nascita di imprese giovani e forme cooperative di produzione e distribuzione in un settore di grande eccellenza che può coniugare l'innovazione tecnologica di Agripolis alla tradizione locale. 6. LAVORO PULITO: proponiamo un modello unico sugli appalti comunali e controlli nelle aziende partecipate e nelle cooperative spurie per preservare il lavoro da illegalità, sfruttamento e infiltrazioni malavitose. #SEMINIAMO ENERGIE PULITE La riconversione ecologica della città genera lavoro, salute, sicurezza La riconversione ecologica della città passa attraverso un insieme di azioni: molto abbiamo fatto, molto dobbiamo ancora fare per ridurre l'alto tasso di inquinamento che affligge tutte le città della pianura padana, lavorando in sinergia con tutti gli enti locali del nord Italia: riduzione delle emissioni, limitazione dell’elettrosmog, controllo dei consumi idrici, investendo in energie alternative, trasporto pubblico, riciclo e riuso, abbattimento del consumo di suolo, tutela del paesaggio, dei Beni Culturali e delle aree agricole, la tutela degli “spazi aperti” della città quali luoghi della vita comunitaria. 1. EFFICIENTAMENTO ENERGETICO: è già realtà!!! Grazie al nostro piano di efficientamento delle scuole, abbiamo vinto i premi Legambiente e Klimaenergy. Con PadovaFIT, progetto finanziato con fondi europei, stiamo già lavorando all'efficientamento dei condomini. Nel 2010 inoltre abbiamo adottato il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), obiettivo -20% emissioni di CO2 entro il 2020. Raccolta differenziata: è già realtà!!! siamo secondi in Italia per“porta a porta”, puntiamo al 50% entro il 2015. 2. TELERISCALDAMENTO: col calore della III linea del termovalorizzatore di San Lazzaro teleriscaldare gli edifici pubblici e privati direzionali della zona. 3. MAPPATURA DELLE AREE VERDI: acquisite tramite perequazione per realizzare parchi agricoli urbani, orti sociali e spazi autogestiti. 4. RIDUZIONE VOLUMETRIE E LIMITAZIONE DEL SISTEMA PEREQUATIVO: percorso partecipato di conciliazione pubblico-privato per ripristinare le originarie destinazioni d’uso agricolo e verde a beneficio del sistema di parco agro-paesaggistico metropolitano. 5. CENSIMENTO SPAZI PUBBLICI INUTILIZZATI: abbiamo già avviato la mappatura degli edifici comunali in disuso per destinarli a co-working o co-housing. 6. RICONVERSIONE DELLE AREE MILITARI: continua il nostro impegno per destinare questi spazi a finalità sociali, per l’aggregazione giovanile, per eventi culturali, per educare alla pace. 7. SALVAGUARDIA IDRAULICA E IDROVIA PADOVA-MARE: moratoria edilizia nelle aree a rischio idraulico e completamento dell’idrovia come “via di fuga”delle acque in eccesso in caso di piene. 8. TRASPORTO PUBBLICO: ridurre l’uso dell’auto privata potenziando il trasporto pubblico, con realizzazione di corsie preferenziali, biglietto unico per tutti i servizi, II linea del tram a percorso partecipato, destinare il 25% dei proventi delle multe a migliorare la sicurezza di pedoni, ciclisti, barriere architettoniche, installazione di colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici, implementazioe di bike sharing e car sharing, flotta unica interporto-centro. #SEMINIAMOPREMI Perché lo promettiamo? Perché abbiamo già iniziato. I premi ricevuti dall'assessorato all'ambiente 2009-14 (A. Zan e M. Mancin) 2009 Concorso "RI Utilizzatore" premio per gli "acquisti verdi" del comune 2010 Expo di Shanghai Padova tra le “Italian Urban Best Practices” 2010 Premio Tom Benettollo Roma per “Le politiche e le azioni di risparmio ed efficienza energetica”. 2011 Campionato solare Legambiente e Klimaenergy premio speciale per il progetto di solarizzazione degli edifici comunali. 2011 Ecosistema Urbano Legambiente premio per il rapporto positivo sulla qualità ambientale 2 0 11 Concorso nazionale “Energia sostenibile nelle città” Istituto Nazionale di Urbanistica e Ministero dell’ambiente primo premio per l'attuazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, 20 1 2 Res Champions League campionato europeo energie rinnovabili Legambiente primo posto per impegno in efficienza energetica, riduzione consumi ed emissioni di anidride carbonica. 2012 Consorzio recupero del vetro premio per la raccolta differenziata del vetro in città. 2012 Klimaenergy Award premio per gli strumenti di pianificazione atti alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, attraverso la promozione delle rinnovabili in sostituzione ai combustibili tradizionali, sia nel settore pubblico, che in quello privato. 2013 Spendere senza soldi premio d'eccellenza lanciato da Kyoto Club per il parco fotovoltaico e termico, sia pubblico che privato 2013-14 Vivere a Spreco Zero Iniziative Trasversali premio Life+ ''Eco courts'' per la riduzione del consumo di acqua ed energia nei condomini e dei rifiuti a livello domestico. #SEMINIAMOSAPERI Padova “città che apprende” Le società più colte sono più ricche e più sicure; una “learning city” infatti sa valorizzare i talenti, accrescere l’occupazione e promuovere partecipazione responsabile alla vita sociale. Padova, sede di una delle più antiche e prestigiose università, è il luogo ideale per la condivisione del sapere, dentro e fuori le aule, dai primi mesi di età per tutta la vita. Il Comune, attraverso partner istituzionali (università, ospedale, centri di ricerca, fondazioni etc) e privati deve mettere in rete le conoscenze, favorire gli spin off universitari e la nascita di incubatori di impresa, incoraggiare i cittadini a vivere l’apprendimento come percorso continuo. 1. OSSERVATORIO SCOLASTICO SUL DIRITTO ALLO STUDIO potenziare questo strumento introdotto da Sel con riunioni a cadenza mensile con rappresentanti di istituzioni scolastiche, famiglie, altre agenzie educative. 2. INVESTIRE IN NIDO E MATERNE COMUNALI in Veneto il 70% dei posti è privato, cosa che fa ‘risparmiare’ le amministrazioni sulla pelle di lavoratori e famiglie. Rafforzare la rete pubblica vuol dire difendere il diritto di frequentare l'asilo anche a chi oggi non può permetterselo (1 donna su 4 è così costretta a lasciare il lavoro) e creare occupazione di qualità nel welfare. Dunque vogliamo invertire la tendenza, come già in altri comuni (es. Milano e Torino), riducendo contestualmente il finanziamento comunale alle paritarie. 3. SCUOLE APERTE PER RECUPERO E ORIENTAMENTO la dispersione scolastica è il peggior male della scuola italiana e la nostra città non fa eccezione; grazie ai fondi Fse finanzieremo il progetto Diritti a scuola (in Puglia attivo dal 2009: premiato come migliore azione contro l’abbandono e per l’integrazione, ha dato lavoro a tutti i precari licenziati dai tagli Gelmini) per aprire tutte le scuole, non solo per attività extra e CTP, ma anche per recupero/approfondimento nelle materie di studio con metodologie didattiche innovative e per percorsi di orientamento e motivazione allo studio che non è possibile effettuare al mattino, impiegando docenti precari. 4. LA CITTA' UNIVERSITARIA è necessario un collegamento costante tra amministrazione, ateneo, conservatorio e enti di ricerca per la formazione e la produzione di cultura, di ricerca scientifica e innovazione: - un collegamento istituzionale attraverso una Conferenza permanente per condividere domande e risposte; - un collegamento materiale attraverso l'intensificazione della mobilità tra le varie sedi, la pianificazione urbanistica e i servizi dedicati agli studenti nell'ottica del campus (potenziamento alloggi, biblioteche ed aule studio, mense anche attraverso esperienze di autogestione, 'carta studente' etc), politiche di sostegno all'immigrazione intellettuale per aumentare la capacità attrattiva del nostro ateneo e alle 'donne scienziato'; - un collegamento 'culturale' attraverso discussioni guidate tra studenti, educatori adulti, politici, musei e università via Internet (es progetto europeo Pallace) perché ogni cittadino contribuisca a sviluppare la comunità di apprendimento. Le aree delle sedi universitarie devono diventare luoghi di edilizia esemplare (per sicurezza e sostenibilità), e di cura degli spazi aperti e dedicati alla socialità, perché la bellezza e la cura del pubblico educano e stimolano l’imitazione. 6. APPRENDIMENTO PERMANENTE il Comune deve essere punto di riferimento per il rientro degli adulti nel sistema istruzione/formazione, per potenziare conoscenze e competenze di stimolo all’imprenditorialità, per la localizzazione nelle periferie in cui i giovani sono a rischio di deprivazione culturale e di dispersione, attraverso un Tavolo dell’educazione permanente per orientare e coordinare le iniziative formative. 5. PADOVA SEDE DI UN LEARNING FESTIVAL Il Festival dei Saperi fa incontrare studiosi, operatori, politici e cittadini e promuovere un confronto aperto di conoscenze ed esperienze da spendere nella vita di tutti i giorni: tecnologia a servizio del cittadino, start up d'impresa, sostenibilità ambientale, solidarietà tra generazioni. #SEMINIAMO CULTURA Abbiamo tutte le risorse intellettuali e materiali per fare della cultura un motore di cambiamento e crescita. Padova ha un ricco tessuto di istituzioni e associazioni, un vasto mondo di autoproduzione e microimprenditorialità artistica e artigianale, spazi culturali, non tutti adeguatamente diretti e in rete tra loro. Il Comune deve elaborare la visione d’insieme e la regia di una nuova 'economia della cultura', dotare la città di strutture e infrastrutture di promozione di tutti gli spazi culturali della città (pubblici, privati, della diocesi, dell’università etc.) per rendere Padova la città della cultura e dei saperi e per rilanciare il turismo. 1. CENTRO CULTURALE SAN GAETANO deve diventare il cuore pulsante delle scelte culturali e creative della città con una direzione adeguata nominata tramite un concorso pubblico. Come Hub della Cultura creerà nei quartieri e nelle zone periferiche una ragnatela di momenti culturali in spazi culturali dismessi o in capannoni in disuso nelle zone artigianali e industriali, 2 . GRANDI EVENTI GRANDI MOSTRE per produrre lavoro e contemporaneamente per creare una Città più sicura e coesa. Niente cultura significa niente sviluppo; finanziando 2 grandi eventi l’anno con la tassa di soggiorno pagata dai turisti, si potranno realizzare posti di lavoro nella promozione culturale. 3 . PARCO LETTERARIO CITTADINO il grande successo della mostra su Pietro Bembo ha ricordato alla città che Padova è stata dimora temporanea o definitiva di tutti i grandi della letteratura italiana, dalle origini al Novecento; vogliamo creare a partire proprio dalla casa di Bembo un grande parco letterario che unisca i luoghi letterari della città. 4. RESTITUZIONE DEGLI SPAZI CULTURALI DISMESSI, luoghi storici della cultura padovana, un tempo frequentatissimi, che devono ritornare ai cittadini, attraverso i fondi europei per il recupero di edifici e di quartieri degradati e altri finanziamenti pubblici e privati (anche creando in collaborazione con gli istituti bancari della città un fondo di garanzia per l'accesso al credito di istituzioni e associazioni culturali); gli spazi dismessi possono diventare residenze creative con vocazione multidisciplinare, dove artisti e operatori culturali di diverse generazioni e provenienti da tutto il mondo possano trovare occasione di incontro, lavoro comune, scambi internazionali. 5. VIVERE I QUARTIERI spazi chiusi per attività culturali e ludiche, piazze e aree verdi adeguatamente attrezzate per favorire, aggregazione, socialità e sicurezza in ogni quartiere. 6. COMMERCIO di prossimità attraverso il sostegno, anche economico, ai negozi e ai mercati di quartiere per rilanciare il valore sociale, il piccolo artigianato del riuso e del riciclo, i laboratori per gli apprendisti. 7. MERCATO STORICO DELLE PIAZZE E NEGOZI SOTTO IL SALONE valorizzato anche con prodotti locali a “chilometro zero” per unire storia, cultura e tradizioni della nostra città. 8. RIQUALIFICAZIONE DILLE AREE COMMERCIALI NATURALI DEL CENTRO STORICO con eventi culturali, musicali, ludici che creino curiosità e aumentino l'affluenza, show rooms, spazi espositivi e di vendita delle eccellenze del territorio. 9. PORTALE UNICO WEB sull’offerta turistica con i servizi per utenti e Tour Operator, con il coordinamento strategico di tutti gli operatori del turismo e della cultura, secondo linee guida chiare e precise del Comune. #SEMINIAMOSALUTE Benessere, salute, coesione sociale: se non la sinistra chi? Le politiche sociali non sono un costo, ma un investimento a tutela dei diritti fondamentali. Il Comune è interlocutore prioritario del Terzo settore e del volontariato, deve costruire processi di partecipazione, indicare le priorità, promuovere cultura della salute e del benessere. È necessario condividere le risorse per garantire pari opportunità e diritti a tutte le cittadine e cittadini e dare nuove risposte ai nuovi bisogni determinati dalla crisi: 1. CONSULTA COMUNALE con ruolo decisionale; tecnici capi settore e responsabili di progetti; reperimento di spazi adeguati e gratuiti per le iniziative collettive; pieno utilizzo dei Finanziamenti europei; migliore organizzazione e formazione degli amministratori 2. METODO DI LAVORO forte intersettorialità per superare la frammentazione tra le iniziative; strumenti condivisi di lavoro e partecipazione: tavoli tematici e/o territoriali, gruppi di programma per i piani di zona; 3. SERVIZI SANITARI E ASSISTENZIALI presenza capillare sul territorio dei servizi e dell’amministrazione, per tutelare la marginalità sociale e la sicurezza dei cittadini; 4 . PROMOZIONE DELLA CULTURA DEL SOCIALE come risorsa per il benessere di tutti e di nuove risorse economiche, incentivo alla cittadinanza attiva e alla convivenza civile. Politiche familiari Le famiglie si sostengono non con le battaglie ideologiche, ma con servizi per conciliare lavoro e cure familiari, valorizzando l'autonomia e le competenze degli anziani e dei disabili 1. ORARI degli asili e delle scuole, TARIFFE dei servizi sociali proporzionali al rapporto reddito/carico familiare 2. NETWORK DI SOSTEGNO reciproco sul modello della banca del tempo o con la condivisione del care giver a pagamento; sostegno al genitore separato con ridotte capacità economiche 3. Esperienze di CONDIVISIONE TRA ANZIANI E GIOVANI di spazi di abitazione e lavoro, ulteriori interventi per allargare la sfera di AUTONOMIA (mobilità effettiva, raggiungibilità di luoghi di interesse o utili, convenzioni con cinema e teatri per anziani con bambini; tariffe scontate taxi e bus) 4. CONSULTA PER L'HANDICAP e consultazione organica e continuativa delle associazioni che si occupano della disabilità 5. PIANO ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE attraverso la delega per le politiche sulla disabilità, per l'accessibilità universale della nostra città, in particolare luoghi di cultura e svago 6. CENTRI DIURNI da riportare e luogo di formazione e preparazione all'inserimento sociale e lavorativo nel territorio, non parcheggio post-scolastico 7 . Potenziamento dei progetti di VITA INDIPENDENTE in alternativa alla istituzionalizzazione e all'aumento di posti di RSD e nuove opportunità di lavoro in collegamento con le associazioni di categoria e della cooperazione sociale, anche con esperienze di telelavoro. La sanità deve essere pubblica, efficiente e davvero gratuita Il sindaco è responsabile della salute dei suoi concittadini. Di fronte ai tagli della giunta Zaia e alla sua idea di sanità per pochi (siamo contrari alla finanza di progetto, alla diminuzione del totale posti letto per acuti “compensati” da ospedali di comunità, al ricorso al privato, alle consulenze esterne, a convenzioni costose e inutili), l'amministrazione deve impegnarsi a garantire: 1. DUE DISTRETTI con “punti accoglienza” privilegiati per mamme, bambini e anziani; 2. CONSULTORI FAMILIARI senza ticket e senza prenotazione CUP, come stabilito dalla legge, con le necessarie risorse per la mediazione familiare e la consulenza legale e maggior attenzione verso l’utenza migrante, con più operatori in ottemperanza alle linee guida regionali del 2010. 3. ASSISTENZA DOMICILIARE va potenziata la rete di centri diurni e di Assistenza domiciliare integrata (con un Tutor per le famiglie) con più operatori e mezzi di trasporto adeguati, servizio di assistenza medica di base dalle 8 alle 20, 7 giorni su 7, con visite a domicilio per i pazienti impossibilitati a spostarsi. 4. Potenziamento delle STRUTTURE DI LUNGODEGENZA E INTERMEDIE (per ricoveri temporanei), oggi assolutamente insufficienti rispetto alle esigenze dei cittadini, e semplificazione burocratica nell'accoglienza; potenziamento delle CURE PALLIATIVE per la terapia del dolore e il fine vita. #SEMINIAMOLEGALITÀ Legalità e sicurezza di tutti i cittadini Per diffondere legalità e sicurezza serve più vita nei quartieri: luoghi aperti al pubblico, eventi itineranti e progetti di riqualificazione urbana, sistemi attivi di illuminazione a LED e arredo urbano, sinergia con i servizi sociali per la mediazione dei micro-conflitti e con le forze dell’ordine e la vigilanza di quartiere per prevenire la microcriminalità. Proponiamo: 1. ESTENSIONE DELL'ORARIO DI APERTURA DEGLI ESERCIZI PUBBLICI dopo la mezzanotte (no alle ordinanze coprifuoco, abbiamo impegnato la futura maggioranza a un progetto di gestione condiviso con residenti giovani ed esercenti delle piazze e degli spazi pubblici) e messa in rete di iniziative culturali e di intrattenimento nei quartieri. 2. INCONTRI MENSILI DEL COMITATO PROVINCIALE PER L'ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA per i piani di controllo del territorio in collaborazione con le forze sociali attive sul territorio e il settore servizi sociali, con priorità alle zone a rischio 3. STOP AL DEGRADO aumentando i vigili in ogni quartiere a contatto diretto coi cittadini (polizia a piedi o in bicicletta) e i facilitatori culturali, più efficaci dei militari che non hanno la possibilità di prevenire la microcriminalità. 4. EVENTI CULTURALI PRESIDI DI LEGALITA' eventi culturali nei quartieri e non solo nel centro storico per una socialità rinnovata e diffusa, a partire dalle biblioteche anche attraverso un'estensione dell'apertura serale e nei week-end, per dare vita a dei veri e propri 'rifugi anti-noia' e presidi di legalità. 5 . CONTRASTO ALL’IMMIGRAZIONE IRREGOLARE sottraendo gli immigrati al lavoro irregolare e malavitoso, attraverso il rafforzamento dello Sportello per Richiedenti Asilo e Rifugiati e favorendo l’incontro fra domanda e offerta di lavoro #SEMINIAMOGENTILEZZA Otto azioni per una città delle donne (Lottodognimese Sel) Vogliamo rendere Padova una città a misura di donne, perché una città a misura di donne è una città a misura di tutti. Continuiamo il lavoro iniziato lo scorso anno con Lottodognimese, di approfondimento delle tematiche di genere (lavoro delle donne, salute e medicina di genere, diritti, culture etc). 1. BILANCIO DI GENERE per migliorare qualità ed efficacia delle politiche pubbliche attraverso una distribuzione più equa, trasparente e partecipata delle risorse finanziarie e per verificare l'efficacia di politiche e servizi. 2. OSSERVATORIO SUL LAVORO DELLE DONNE per confronto, programmazione e verifica tra amministrazione comunale, sindacati e associazioni delle donne, per monitorare le condizioni di lavoro delle donne e implementare gli strumenti dedicati alla formazione e all'inserimento lavorativo grazie ai fondi europei. 3. MISURE PER CONCILIARE LAVORO E CURE FAMILIARI promuovere la condivisione delle cure familiari attraverso campagne informative, laboratori ed incentivi ai congedi parentali; Piano territoriale dei servizi e degli orari (orari degli asili, del trasporto pubblico etc); piano straordinario per gli asili pubblici. 4. TAVOLO PER LA SALUTE DELLE DONNE piena funzionalità ai consultori familiari, ai servizi specifici per l'adolescenza e per le over60; campagne di prevenzione e cura, progetti di “buon vicinato” contro le patologie legate alla solitudine. Piena applicazione della Legge 194. 5. DEMOCRAZIA PARITARIA in Giunta, nell'attribuzione degli incarichi, ai vertici dell’amministrazione comunale e nei consigli di amministrazione delle aziende partecipate. 6. PROVVEDIMENTI CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE impegno concreto nel coordinare le risorse con il centro antiviolenza e le associazioni delle donne; formazione congiunta per gli operatori; azioni di rieducazione degli uomini maltrattanti. Sistemi integrati di prevenzione (illuminazione, parcheggi e taxi rosa), progetti sperimentali di edilizia a misura di donna (cohousing rosa). 7 . EDUCAZIONE SENTIMENTALE NELLE SCUOLE in attesa che venga approvata la proposta di legge nazionale Se l(petizione #1oradamore su change.org), progetto pilota nelle scuole padovane di educazione di genere come prevede la convenzione di Instambul e avviene nel resto d'Europa. 8. NUOVA 'CASA DELLE DONNE' aperta, di maggiori dimensioni, per attività culturali e servizi (alloggio/ ristorazione etc), per diffondere la cultura di genere e la socialità tra più generazioni e culture. #SEMINIAMO DIRITTI per tutte le cittadine e i cittadini Tutti dobbiamo sentirci “cittadini” a tutti gli effetti; per questo servono politiche ispirate ai principi di eguaglianza e laicità, che considerino e valorizzino le differenze, in una società plurale e interculturale, per una città giusta e quindi più ricca, come dimostra l’esperienza delle grandi metropoli europee. 1. FAMIGLIE PLURALI Parità dei diritti e dei doveri per tutte le comunità affettive e di vita (casa, assistenza, scuola, cultura, sport) e impegno dell’ amministrazione a promuovere la parità, attraverso l'Osservatorio contro ogni discriminazione istituto da Sel nella scorsa legislatura e il registro delle unioni civili. 2 . GARANTE COMUNALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI con ruolo decisionale, per la creazione di luoghi di aggregazione nuovi, oltre a quelli attuali, e l’estensione dei diritti di partecipazione alla vita pubblica. Nuovi cittadini Gli enti locali giocano un ruolo fondamentale nel processo di integrazione degli immigrati, in materie fondamentali quali l’housing, l’inserimento lavorativo, l’erogazione dei servizi sociali, il dialogo interculturale e interreligioso. A Padova, in poco più di 20 anni, le presenze immigrate hanno trasformato i nostri quartieri, più del 10% dei residenti, con picchi del 30% in aree a grande densità abitativa, quali l’Arcella o la Stanga, sono immigrati. Per la vivibilità dei quartieri sono necessarie mediazione e presenza delle istituzioni sul territorio attraverso: 1 . UNICA UNITÀ DI PROGETTO con ruolo di coordinamento delle politiche abitative, lavorative e culturali del Comune e un coinvolgimento attivo della Commissione Stranieri; 2. SERVIZIO PERMANENTE DI MEDIATORI (culturali, abitativi, sociali) per supportare gli sportelli del Comune, l’Ospedale e gli altri attori sociali, anche nella polizia Municipale e all’interno delle unità abitative ATER; 3 . SPORTELLO PRATICHE BUROCRATICHE e semplificazione degli atti pubblici, materiale multilingue di educazione alla salute per tutelare il diritto alla salute dei migranti e rendere meno gravoso il lavoro dei pronto soccorso; 4. INTERCULTURALITÀ: festival del cinema e delle letterature straniere presso il centro San Gaetano, progetti che leghino l'interculturalità alla pratica sportiva per gli adolescenti. 5 . TAVOLO PERMANENTE DELLE RELIGIONI per favorire il dialogo interreligioso e potenziamento osservatorio contro tutte le discriminazioni. #SEMINIAMO PACE Diffondere la cultura della Pace e della Solidarietà Di fronte al dilagare del populismo xenofobo, preludio delle più grandi tragedie della storia contemporanea, il Comune deve contribuire a diffondere la cultura della Pace e della Solidarietà, attraverso: 1 . RICONVERSIONE DELLE AREE MILITARI e valorizzazione in città della memoria di luoghi, fatti e personaggi utili alla promozione di una cultura di pace. 2 . DELEGHE ALLA PACE, DIRITTI UMANI E COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO AD UN UNICO ASSESSORATO per attuare i programmi e i progetti educativi di pace col Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e col Coord. delle Associazioni dell’area “Pace Solidarietà e Diritti Umani”; 3. Organizzazione di un CONVEGNO INTERNAZIONALE delle città che hanno realizzato un Percorso di Pace e nonviolenza. 4. SCUOLA PERMANENTE DI PACE E DI NONVIOLENZA, presente in molte altre città, di supporto ai progetti comunali nel campo della pace; 5. Corsi sulla GESTIONE DEL CONFLITTO ATTRAVERSO METODI NONVIOLENTI, rivolti a educatori, gruppi sportivi, operatori del sociale, addetti alle relazioni con il pubblico, alla pubblica sicurezza etc; 6. Adesione a tutte le CAMPAGNE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI A FAVORE DEL DISARMO, della Riconversione dell’industria bellica, della Smilitarizzazione dei territori, e alla campagna LA SCUOLA RIPUDIA LA GUERRA per educare alla pace e alla nonviolenza. 7. Apposizione della dicitura PADOVA CITTÀ DELLA PACE sulle tabelle stradali indicanti l’ingresso nel comune di Padova. #SEMINIAMOEFFICIENZA Il comune come lo vogliamo: metodologia di lavoro per la futura maggioranza Per ottimizzare le risorse, garantire stabilità alla maggioranza e partecipazione dei cittadini alla gestione del bene comune sono necessari innovazione tecnologica, informazione, trasparenza 1 BUONE PRASSI E COORDINAMENTO confronto mensile tra i gruppi di maggioranza, condivisione immediata tra i gruppi consiliari di tutte le informazioni secondo il principio della massima trasparenza. coordinamento tra assessorati e a livello amministrativo attraverso riunioni intersettoriali, a cadenza mensile. 2 INNOVAZIONE TELEMATICA per il diritto/dovere di ogni cittadino di seguire l’iter di una pratica, ottenere risposte in tempi certi, essere informato su tutti i temi e le scelte fondamentali di governo della città, poter discutere e ridiscutere decisione e progetti strategici, conoscere tutte le nomine e designazioni fatte dal Comune in altri organismi pubblici e in società partecipate nonché dei compensi ad essi corrisposti, anche per gli incarichi per i quali la pubblicazione non è prevista dalla legge in vigore. 3. BILANCIO A PROGETTO ciascun assessore deve guadagnarsi le proprie risorse, di anno in anno, e non contare sempre sulla stessa cifra, progettando iniziative competitive da promuovere o bocciare, in una visione d’insieme delle richieste e delle necessità del momento, con un’effettiva attività di rendicontazione ai cittadini degli obiettivi raggiunti a fine anno. 4 LEGALITÀ E PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Pubblicità della situazione patrimoniale e delle condanne e pendenze giudiziarie di tutti gli eletti e nominati in organismi del Comune attraverso un codice di comportamento che li impegni ad una azione politica trasparente, di lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata e a denunciare qualsiasi atto di intimidazione o tentativo di corruzione rivolto loro durante il mandato, che tuteli l’immagine della coalizione e dei partiti con i quali sono stati eletti e dell'istituzione che rappresentano, in sintonia con l’art. 54 della Costituzione: “I cittadini a cui sono affidati funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”. SEL UNITI PER PADOVA - LA LISTA: MANCIN Marina Assessore all'ambiente, psicopedagogista ROMANIA Vincenzo Ricercatore di Sociologia UniPd DI RISO Mariateresa Insegnante, RSU Flc Cgil, resp. Sel Saperi ZULIAN Carlo operatore logistica trasporti, Rsu Filt Cgil ANDREELLA Etta Imprenditrice, A.d. Consorzio Prom Turismo CATANA Veronica Studentessa di Giurisprudenza UniPd CAVALERA Alessia Insegnante di italiano a stranieri IRATO Paola Ricercatrice di Biologia UniPd e Verona LONGO Maria Francesca Funzionario Ordine Medici MERLIN Marisa Artista, curatrice Biennale Riciclarti NALIN Marta Dottoranda in Giurisprudenza Univ. Ferrara NOVELLO Elisabetta Ricercatrice di Storia economica UniPd REGONATI Nicoletta Psicologa, coord. progetti alcolcorrelati ROMAGNA Mariuccia Pensionata, dipendente Catasto e Mef SALADINO Giulia Medico di base, resp sicurezza TORCHIO Luisa Studentessa Accademia Belle Arti Bologna VISENTIN Antonella Dirigente scolastico Liceo Marchesi Fusinato VONGHIA Mirella Insegnante scuola primaria ARMANO Bruno Operatore socio-sanitario, artista BIANCHIN Stelio Presidente Ass.Naz.Mutilati Invalidi sul Lavoro BOCCON Renzo Dipendente Aps, rsu Filctem Cgil CASETTO Fabio Consulente tecnico territoriale CERASE Vittorio Panettiere, iscritto Flai Cgil DECIO Pietro Consulente impiantistica industriale GALDIOLO Mattia Imprenditore, attivista LGBT LEOTTA Sebastiano Docente di Filosofia MONTI Roberto Docente di matematica Università di Padova PANOZZO Girolamo detto Gian Pensionato, ingegnere CNR HAZZALI Mohammed detto Simo Mediatore culturale ROMANDINI Paolo Insegnante, rsu Flc Cgil STIZ Massimiliano Avvocato, presidente Ass.Veneta E.Berlinguer UCHE Emmanuel M. Commerciale estero, mediatore culturale
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