RASSEGNASTAMPA RASSEGNASTAMPA 18 novembre 2014 RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. ANNO 14 - N. 318 - e 1,20 Direzione: Edizioni Proposta sud s.r.l. Via Annarumma, 39/A - 83100 - Avellino Redazione di POTENZA,: via Nazario Sauro 102, 85100 - Potenza (PZ) - tel. 0971 69309 - fax 0971 476797 - email [email protected] Redazione di MATERA: Piazza Mulino 15, 75100 - Matera (MT) - tel. 0835 256440 - fax 0835 256466 - email [email protected] QUESTIONI AMBIENTALI SBLOCCA ITALIA Studenti in strada a Potenza e Venosa Pittella rassicura IL GOVERNATORE SICILIANO Manifestanti a Gallicchio Crocetta: «Vi spiego il mio sì alle estrazioni» a pagina 15 SANTORO alle pagine 10 e 11 MATERA Il ministro Franceschini «Questa città può far crescere l’intero Sud» Il ministro Franceschini fotografa i Sassi Martedì 18 novembre 2014 Crocetta «Un governo di rinascita cittadina» Applausi e ringraziamenti un mese dopo Il sindaco De Luca La Nazionale L’Italia Under 21 (Martemucci) Il tavolo in Regione LABANCA a pagina 14 Appello del sindaco La festa in piazza Nello stadio in tripudio manca solo il gol REFLUI A PISTICCI «Acqua radioattiva ma non nociva per la salute» POTENZA Fondi europei La prova di larghe intese Il Pd spaccato L’assessore Pepe Il consiglio comunale Due proposte per fermare l’emergenza rifiuti L’assessore Pepe AGATA, CIERVO, MUTASCI, CALIA alle pagine 4, 5, 6, 7, 8, 9 e nello sport SAN CARLO LORUSSO e MARTINO alle pagine 12, 13 e 19 Omicidio in sala operatoria: anche Caparrotti a difesa di Marraudino a pagina 16 LAVELLO Schema idrico Basento-Bradano, l’Acmar: «Non siamo noi gli autori dell’esposto» PISTICCI Per 5 anni in azienda corrente elettrica rubata, arrestato imprenditore a pagina 17 a pagina 31 Conto alla rovescia per un laboratorio digitale aperto e condiviso Coinvolti i due capoluoghi, Bella, Pignola, Tito, Policoro e Pisticci Riccardo Luna LORUSSO a pagina 18 41118 9 771974 617259 RASSEGNASTAMPA Martedì 18 novembre 2014 www.lagazzettadelmezzogiorno.it TESTATA INDIPENDENTE CHE NON PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI PREVISTI DALLA LEGGE N° 250/90 La Gazzetta del Mezzogiorno A 1,30 LA GAZZETTA DI PUGLIA - CORRIERE DELLE Quotidiano fondato nel 1887 PUGLIE B A S I L I C ATA Edisud S.p.A. - Redazione, Amministrazione, Tipografia e Stampa: Viale Scipione l’Africano 264 - 70124 Bari. 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Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e Basilicata - Anno 127° Numero 317 UNIVERSITÀ UNA SENTENZA DEL TAR RIAPRE IL CASO PARENTOPOLI SI CORRE AI RIPARI DOPO LA CHIUSURA DEL SITO DI RACCOLTA Bari, il divieto non vale per i ricercatori-coniugi Potenza, rifiuti urbani Un piano d’emergenza per uscire dalla crisi LAGUARDIA IN GAZZETTA DI BASILICATA A PAGINA III >> «Un milione di barili per la gloria di Allah»: i soldi del petrolio arabo alla scuola islamica di Lecce RIFIUTI Emergenza rifiuti a Potenza [foto Tony Vece] BARILE E SERRAVEZZA A PAGINA 10 >> GOVERNO IL PREMIER: LA RIFORMA ENTRO IL 26 NOVEMBRE, MA IL NUOVO CENTRODESTRA PRONTO A NON VOTARE L’EMENDAMENTO REATI E CRIMINALITÀ LA BASILICATA TORNA A ESSERE «ISOLA FELICE» Matera e a Potenza Lavoro, Renzi gela Alfano Al’Oscar della sicurezza Passa la linea del Pd sui licenziamenti, Sacconi ipotizza la crisi Allarme di Draghi: ripresa a rischio. Si ferma anche la Germania DIVISIONI SOLO SU VENDOLA BERLUSCONI L’AUTOGOL SUL CAMPO DELLA «CULTURA» Emiliano, Minervini e Stefàno S SEGUE A PAGINA 17 >> IL SUD NON È UN PARADISO ABITATO SOLO DA DIAVOLI Primarie di Puglia tele-tregua a sinistra di GIUSEPPE DE TOMASO e Silvio Berlusconi non è più, da qualche anno, il protagonista assoluto della politica italiana; se ha dovuto inchinarsi al primadonnismo di Matteo Renzi; se l’ex Cavaliere non è più il padrone assoluto del centrodestra; se il suo partito è lontano di parecchio dalle percentuali del passato; ecco, se sul Regno di Arcore il sole ha iniziato a tramontare, la causa principale non va ricercata nel bilancio poco esaltante della stagione governativa del Nostro, e neanche nel di lui disinvolto stile di vita, e neppure nella sua ridotta podesteria finanziaria, e nemmeno nelle sue numerose vicende giudiziarie. Se Berlusconi non è più il Mattatore del proscenio politico, la ragione va ricercata soprattutto nello scarso peso da lui attribuito, in 20 anni di attività pubblica, al ruolo che può svolgere la «cultura» per il successo (o l’insuccesso) di una forza di governo. Male le pugliesi: si piazzano da metà classifica in giù. Bari fa peggio di tutte l I tre candidati del centrosinistra alle regionali in Puglia, Emiliano, Minervini e Stefàno, depongono le armi al primo confronto pubblico sulle primarie: negli studi televisivi di Telenorba, sorrisi, strette di mano e confronto pacato, dopo i pesanti litigi delle scorse settimane sui social network. Divisi solo nel giudizio sul decennio di governo Vendola, annunciano battaglia per la parità di genere nella riforma elettorale. SERVIZI ALLE PAGINE 2, 3 E 4 >> di MIMMO SAMMARTINO S l L'ipotesi principale resta quella del tentativo di scassinare il Bancomat. Ma sulla bomba trovata ieri mattina dietro la saracinesca di una sede della Deutsche Bank a Napoli restano aperte tutte le piste, incluse quelle di un attentato contro la Germania. orpresa. L'Italia è sicura dove meno te l'aspetti. E quando si parla di sicurezza, un conto è la percezione che si ha del contesto, un altro quello che emerge da registri e documenti. A guardare la speciale classifica stilata dal “Sole 24 Ore”, sui reati denunciati dai cittadini – si fa riferimento a furti in casa, borseggi, rapine, truffe e frodi – desta meraviglia che le città del Sud risultino essere ben più sicure delle capitali del Nord. Lo stereotipo sembra essere smentito dalla realtà dei fatti. Il Mezzogiorno, «ostaggio dell'illegalità», emerge invece come spazio meno assediato dalla micro-criminalità rispetto ad altre aree del Paese. A guardare i reati totali denunciati in Italia nel 2013, in testa alla poco lusinghiera classifica troviamo infatti Milano, Rimini, Bologna, Torino, Roma, Ravenna, Genova e Firenze. SERVIZIO A PAGINA 12 >> SEGUE A PAGINA 17 >> POTENZA Dolce vita davanti al bar MARTELLOTTA A PAGINA 7 >> IL MINISTRO DEI BENI CULTURALI IN VISITA ANCHE A MATERA Franceschini «Taranto può rialzarsi come Torino» SERVIZI A PAGINA 9 >> SERVIZIO A PAGINA 11 >> IL GIALLO DAVANTI ALLA DEUTSCHE BANK Napoli, mistero su una bomba TERRORISMO Fra i boia dell’Isis anche tre giovani europei A PAGINA 13 >> CALCIO OGGI A GENOVA ITALIA-ALBANIA Il Bari si affida a Nicola fino a giugno del 2016 Milano, arrestati 16 tifosi croati MILANO MATERA Il ministro Franceschini, alle spalle i Sassi LA GIOSTRA DEI LAVORI Nuovi scontri per le case occupate abusivamente A PAGINA 12 >> GRAN SASSO di GIORGIO NEBBIA Alpini pugliesi morti corpi ancora nel burrone A PAGINA 17 >> A PAGINA 12 >> BARI Davide Nicola, nuovo allenatore SERVIZI NELLO SPORT >> RASSEGNASTAMPA LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 Martedì 18 novembre 2014 www.lagazzettadelmezzogiorno.it LA GAZZETTA DI POTENZA - LA GAZZETTA DI MATERA Redazione Potenza: piazza Mario Pagano, 18 - Tel. 0971/418511 - Fax: 080/5502360 - Email: [email protected] Redazione Matera: via Cappelluti, 4/b - Tel. 0835/251311 - Fax: 080/5502350 - Email: [email protected] Pubblicità-Mediterranea S.p.a. 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Tel 080/5470213 IL CASO LA STATISTICA SUI REATI DENUNCIATI DIFFUSA DAL MINISTERO DELL’INTERNO Potenza e Matera «province sicure» L’analisi riguarda furti in appartamenti, borseggi, rapine, truffe e frodi. La Basilicata è un’isola felice POTENZA SI CORRE AI RIPARI DOPO LA CHIUSURA DEL SITO DI SMISTAMENTO DI CONTRADA AIA DEI MONACI A TITO Rifiuti, un piano per l’emergenza Rifiuti solidi urbani Il problema riguarda la città di Potenza e altri 25 Comuni La Provincia è disponibile ad autorizzare in anticipo il sito di Vallone Calabrese a Potenza l Un piano straordinario per il conferimento diretto dei rifiuti in discarica da parte dei Comuni del bacino centro per i prossimi quindici - venti giorni. Il tempo necessario per aprire le porte al sito di Vallone Calabrese. Questa la soluzione della Provincia di Potenza all’emergenza rifiuti che si è venuta a creare dopo la chiusura della stazione di trasferenza di località Aia dei Monaci a Tito. Se ne discuterà questa mattina alla Regione nella riunione dell’Osservatorio Ambientale. L’ordinanza dell’Ente Parco dell’Appennino lucano che ha chiuso la stazione di trasferenza gestita dalla B&B Eco ha lasciato i 26 comuni C ome si fa a immaginare di dividersi fra chi vuole difendere la salute e l’ambiente della Basilicata e chi no? A parte che (c’è da sperare) non ci sia nessuno che auspichi malattie e avvelenamenti di aria, acqua e suolo, il problema è ovviamente di tipo diverso. Innanzitutto, quali sono i limiti per garantire queste condizioni? Quali scelte possono assicurare gli equilibri necessari e quali invece li tradiscono? E poi: chi ha la facoltà di vigilare su questi piani (condivisi?) a tutela dei beni comuni, affinché non siano subordinati ad altri interessi e priorità? Infine: chi ha la facoltà di dire l’ultima parola su ciò che accade? Le domande fanno bene alla salute. E, se a porle sono i nostri ragazzi, si può ancora sperare. SERVIZI A PAGINA VII E NAZIONALE 11 >> ASPETTANDO IL 2019 del bacino centro alle prese con una bella gatta da pelare. La linea di indirizzo della Provincia è quella di adottare un criterio oggettivo per il trasferimento in discarica che comporti il minor aggravio di costi possibile. In provincia di Potenza attualmente le discariche attive sono tre: quella di Sant’Arcangelo, quella di Atella e quella di Venosa. In più c’è Fenice: all’impianto di incenerimento di lavello viene conferito il secco. Altre due discariche Moltiterno e Lauria, sono attualmente chiuse in attesa del completamento dei piani di caratterizzazione. LAGUARDIA A PAGINA III >> TECNOPARCO SE I RAGAZZI NOVA SIRI La Corte dei conti boccia Relfui e radiazioni a Pisticci SI INTERROGANO il «piano di rientro» Regione ed Eni rassicurano SI PUÒ ANCORA Il dissesto si avvicina Ora incontro con Ispra e Iss SPERARE di MIMMO SAMMARTINO l Primo posto assoluto nel 2012, secondo nel 2013. Matera, classificandosi al 105esimo posto su 106, si riconferma «provincia sicura». La provincia di Potenza (99esima) è all’ottavo posto, tra le migliori (con i dati tendezialmente in discesa). Ma truffe e frodi sono in crescita. E non di poco. È quanto è emerge dall’elaborazione dei dati del ministero dell’Interno sui reati denunciati. INCISO A PAGINA X >> «Città cultura» Matera festeggia con Franceschini MIOLLA A PAGINA V >> MATERA L’ITALIA DI DI BIAGIO AL XXI SETTEMBRE «IO STO DALLA PARTE Azzurrini attivi DELL’AMBIENTE LUCANO» ma il gol è dei danesi di MARCELLO PITTELLA PRESIDENTE GIUNTA REGIONE BASILICATA N CALCIO L’Italia under 21 in campo a Matera SERVIZI NELLO SPORT >> ella giornata di ieri (domenica per chi legge) i giornali locali hanno dato ampio spazio - qualcuno addirittura nella stessa pagina - a tre diverse lettere sul tema petrolio. La prima a firma degli studenti del Liceo Classico "Quinto Orazio Flacco" di Potenza. La seconda di don Marcello Cozzi, sacerdote e vice presidente nazionale di "Libera". La terza, infine, sottoscritta da due dei massimi vertici della Cgil di Basilicata: Alessandro Genovesi e Anna Russelli. Le ho lette tutte con estrema attenzione e interesse. Così come ho seguito i servizi del TGR di Basilicata. SEGUE A PAGINA XII >> l Un mese dopo aver pronunciato il nome di Matera come capitale della cultura per il 2019, Dario Franceschini festeggia nella Città dei Sassi. «Tutta questa energia ha detto dal palco di piazza Vittorio Veneto il sindaco, Salvatore Adduce - deve servirci per il futuro». MASTRANGELO A PAGINA II >> RASSEGNASTAMPA 1,30 Anno 91 n. 201 Giovedì 31 Luglio 2014 Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. L’Unità è viva Antonio Gramsci 11 febbraio 1917 RASSEGNASTAMPA 2 PRIMO PIANO Martedì 18 novembre 2014 ECONOMIA E POLITICA LE RIFORME ANTICRISI BELLANOVA E SACCONI La pugliese sottosegretario: «Nessun cambiamento sostanziale sui licenziamenti». L’ex ministro: «Non era quello il testo» Art. 18, Ncd minaccia «Renzi rispetti i patti» Con il maxiemendamento al Jobs act il governo accontenta il Pd l E' di nuovo scontro nella maggioranza sulle modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori da inserire nel Jobs act all’esame della Camera. Oggi il Governo presenterà un emendamento al comma sette (quello che prevede l'introduzione del contratto a tutele crescenti) per recepire l'accordo raggiunto all’interno del Pd sui licenziamenti disciplinari ma su questo si è scatenata l’ira di Ncd perchè il nuovo testo non corrisponderebbe a quanto concordato. Renato Brunetta prende la palla al balzo e dice: "Jobs Act, botte da orbi in maggioranza. Ncd prima abbocca, poi si accorge della presa in giro e reagisce. Un bel vaffa, no? Forza Maurizio Sacconi". Il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova ha parlato di «riformulazione» senza novità ma ha spiegato che nella delega sarà inserita la previsione della reintegra nel posto di lavoro in caso di licenziamenti disciplinari «per un motivo dichiarato da un giudice nullo o inesistente» (con le fattispecie da chiarire nei decreti delegati). Il capogruppo Ncd, Maurizio Sacconi ha immediatamente replicato che l’emendamento «non corrisponde a quanto concordato. Se vedessimo un testo diverso da quello che conosciamo – ha detto – ce ne andremmo dalla Commissione e si aprirebbe un bel contenzioso nella maggioranza». Per Ncd, infatti, in caso di licenziamenti giudicati illegittimi la regola dovrebbe essere l’indennizzo economico con il mantenimento del reintegro solo nei licenziamenti discriminatori e in casi molto limitati di licenziamenti disciplinari. «Non c'è nessuna forzatura, siamo persone serie, non faccio il gioco delle tre carte – ha risposto Bellanova – dobbiamo stare calmi e sereni. Per i licenziamenti disciplinari ingiustifica- AMMORTIZZATORI Nella manovra spuntano altri 500 milioni ma potrebbero non bastare ti sarà previsto il reintegro ma le fattispecie le scriveremo nei decreti delegati». Il conflitto che si era aperto al Senato e che alla fine aveva prodotto un testo di delega «ampio» e senza nessun riferimento all’articolo 18 (si parlava appunto solo di tutele crescenti) con la preoccupazione della minoranza Pd si è quindi trasferito alla Camera dove inserendo la reintegra per i licenziamenti disciplinari ingiustificati per ricompattare il Pd si rischia di rompere con Ncd. E Gianni Cuperlo intanto spiega che aspetta di «vedere quale testo arriverà all’attenzione dell’aula. Se il testo fosse rimasto quello del Senato io non l’avrei votato». Ieri sono stati votati i commi 3 e 4 (con l’introduzione del divieto di cassa integrazione straordinaria solo per le aziende con cessazione di attività «definitiva») e a seguire in serata i commi 5 e 6 (su semplificazione e razionalizzazione NCD Sacconi, Ncd annuncia «un bel contenzioso in maggioranza» delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese). Oggi arriverà l’emendamento del Governo sul comma sette (quello che tratta il contratto a tutele crescenti ma anche mansioni e controlli a distanza) con l'obiettivo di chiudere l’esame in Commissione giovedì 20 e approdare in Aula il 21 (con il voto finale previsto per il 26). Intanto saranno con ogni probabilità 400-500 milioni in più quelli stanziati nella legge di sta- bilità per finanziare l’anno prossimo gli ammortizzatori sociali. Per assorbire nella manovra le novità del Jobs act e far viaggiare i due provvedimenti in parallelo, il governo sarebbe pronto a portare così l’ammontare complessivo a circa 2 miliardi di euro. Una cifra che non risponde alle richieste avanzate dalla minoranza Pd, che calcolava come necessario un raddoppio dello stanziamento, ma che rappresenta comunque un segnale per tentare di accelerare e rendere più agevole l’approvazione della controversa riforma del lavoro. Il nodo sarà concretamente affrontato in Commissione Bilancio nei prossimi giorni, probabilmente alla fine della settimana. Le operazioni di voto inizieranno infatti oggi sugli articoli che presentano meno criticità. Sia dal punto di vista politico che finanziario. Uno dei punti condivisi e che non rappresenta uno scoglio anche dal punto di vista economico è per esempio l'abbassamento dell’Iva sugli ebook, che dovrebbe essere portata al 4%. L’emendamento del governo dovrebbe essere pronto e a breve potrebbe essere quindi depositato in Commissione. PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Verso lo sciopero l La riapertura del contratto del pubblico impiego è nell’agenda del governo, "ma nel 2015 non sono previste in bilancio risorse per i rinnovi". La conferma di un ulteriore anno di blocco, il sesto consecutivo, arriva dal ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, nell’incontro a Palazzo Chigi tra sindacati e governo nella celebre Sala Verde. Per scongelare il contratto nazionale di lavoro nel pubblico impiego, previsto dalla legge di stabilità, servirebbero solo per un anno circa 2 miliardi di euro. Una cifra che l’esecutivo, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, rimanda al futuro. Ma il governo prende comunque degli impegni: "nessuno perderà il posto per effetto della riorganizzazione della Pubblica amministrazione. Nessuno andrà a casa", assicura Madia. E ancora, garantisce, "l'assunzione dei vincitori di concorso e dei precari della scuola". I sindacati dopo la riunione si mostrano delusi con lo sciopero del pubblico impiego che si fa probabilmente più vicino. "Qualche auspicio sul futuro, nessuna risposta" nè sul contratto nè sull'occupazione, spiega la VICINA LA RIFORMA PER RECUPERARE L’EVASIONE Canone Rai in base al reddito per chi ha un allaccio elettrico l "Sul canone a breve, a brevissimo, verrà presentata una proposta di riforma. Si tratta di aspettare solo qualche giorno". A confermare che le nuove regole per il finanziamento della tv pubblica sono in arrivo è nell’Aula della Camera il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli. Più volte, negli ultimi mesi, il collega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, aveva annunciato la revisione della materia: ora per il via libera si attende il rientro di Matteo Renzi in Italia. Sarà il premier a dire l’ultima parola, anche sullo strumento legislativo in cui inserire la riforma. Un emendamento alla legge di stabilità è al momento l’ipotesi privilegiata, rispetto ad un decreto ad hoc che dovrebbe avere il via libera del presidente Napolitano. Definite anche, in linea di massima, le modifiche alla normativa attuale. La tassa dovrebbe essere legata alla bolletta elettrica: ogni famiglia che ha sottoscritto un contratto per la fornitura di energia sarà tenuta a pagare il canone. Non ci sarà più come requisito il possesso del televisore, ma basterà avere in casa qualsiasi device con cui vedere i programmi del servizio pubblico (pc, tablet, smartphone) e sarà l’utente a dover eventualmente dichiarare di esserne sprovvisto, facendo così scattare l'accertamento. L'ipotesi del pagamento insieme alla bolletta elettrica, pur presa in considerazione, sarebbe stata accantonata per le perplessità dei giuristi. Il bollettino dovrebbe quindi arrivare separatamente con un importo parametrato alla capacità di spesa della singola famiglia e determinato, in particolare, dagli indicatori Isee. Potrebbe essere prevista un’esenzione per la fascia più bassa (sotto i 7500 euro), sulla stessa linea di quanto accade per le agevolazioni sull'elettricità. Gli importi dovrebbero variare tra i 35 e gli 80 euro, per garantire un gettito complessivo di 1,8 miliardi e abbattere gli attuali livelli di evasione. I dem sono al lavoro anche sulla riforma complessiva del servizio pubblico, dopo che il premier ha chiesto ai capigruppo di Senato e Camera, Luigi Niente rinnovi contrattuali la Madia delude i sindacati leader della Cigl, Susanna Camusso. Sulla stessa linea il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan: "al di là del bel modo con cui vengono detti i «no» non abbiamo alcuna novità positiva", il "ministro Madia ci ha detto cose deludenti". E così anche il candidato a numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo, che parla di "chiusura sul merito". Il sindacato guidato da Camusso resta così sul piede di guerra, avendo già annunciato lo sciopero generale per il 5 dicembre, anche se l’iniziativa è stata giudicata "parzialmente illegittima" dall’Autorità di garanzia de- nostre categorie che decigli Scioperi (andranno esclu- deranno i passi da fare". si dallo stop treni e parte del Intanto comunque gli statpl). La leader della Cgil però tali della Cisl fanno sapere ribatte come il sindacato che proclameranno lo stato confermi "le ragioni dello di agitazione e intensifichesciopero del 5 dicembre" e ranno la mobilitazione per il sia "pronti a spiegare al Ga- rinnovo del contratto. rante per gli scioperi che Alle preoccupazioni relanon c'è nessuna illegittimi- tive al salario, Camusso agtà". giunge quelLa data del le per il 5 dicembre manteniintanto è stamento del ta scelta anposto: "Non che dall’Ugl, abbiamo che oggi poavuto rispotrebbe conste che siano fermarla ed all’altezza" ufficializzardella manila. Quanto festazione alla Cisl e aldell’8 nola Uil, le devembre, cisioni sono "nemmeno rimandate ai particolari prossimi rassicuraSTATALI Il ministro Madia gior ni. zioni su L’esecutivo quella che si della Uil è profila come convocato per oggi e a breve una nuova emergenza occuci sarà anche quello della pazionale per i lavoratori Cisl. E rilancia: «I sei mi- delle Province". liardi per il taglio dell’Irap A parte il prossimo anno, dati a pioggia non hanno Furlan sottolinea come nepsenso, vanno dati agli im- pure siano arrivate certezze prenditori virtuosi, che in- sul 2016: "la ministra ha rivestono, innovano e assu- sposto sarebbe stato ancora mono. Una parte si può de- poco serio prendersi impestinare ai contratti». La lea- gni sulla contrattazione", der della Cisl, Annamaria sottolinea il segretario geFurlan, dice "ora saranno le nerale della Cisl. RASSEGNASTAMPA PRIMO PIANO 3 Martedì 18 novembre 2014 IL SELFIE IN AUSTRALIA Nel corso della visita ufficiale a Sydney, Renzi ha visitato lo stabilimento Prysmian. In questa foto, sorride ad un operaio per l’autoscatto col telefonino LE AZIENDE TRICOLORE Incontra gli imprenditori italiani e poi con chi lo invita scherza sul futuro: «Verrò in vacanza quando mi faranno fuori...» LA DIRETTA Segui aggiornamenti e notizie sul tuo telefonino. Le istruzioni a pag. 17 E Renzi guarda dall’Australia «Niente piagnistei, siamo l’Italia» Dopo Sydney si fermerà in Turkmenistan per accordi da 1 miliardo di dollari RAI Il cavallo della sede di via Mazzini a Roma Zanda e Roberto Speranza, di formare un gruppo di lavoro con Giacomelli, in grado di formulare proposte per il futuro dell’azienda. Oltre all’esponente governativo e ai capigruppo, dovrebbero far parte della squadra Lorenzo Guerini, Salvatore Margiotta e Vinicio Peluffo, con il compito di tracciare l’iter per la riforma, in particolare della governance, in vista del rinnovo della concessione. L’idea è che il governo detti le linee guida in un disegno di legge, che le Camere dovrebbero discutere ed approvare in tempo per il rinnovo dei vertici, in scadenza la prossima primavera. L’obiettivo dichiarato è liberare la Rai dai partiti. l SIDNEY. Basta piangersi addosso. Siamo apprezzati nel mondo: "Dobbiamo crederci e l’Italia tornerà leader". Matteo Renzi lancia il suo messaggio da Sydney, indirizzandolo certo verso casa ma usandolo anche come slogan per riguadagnare credibilità nel mondo. A cominciare dall’Australia dove, dopo un G20 che gli ha fatto da sponda in Ue sulla linea della crescita, ha deciso di rimanere un giorno in più volando a Sydney per una visita ufficiale, la prima di un premier italiano. Quella del premier è stata un’agenda fitta di incontri, che ha trasformato in una sorta di road show dell’Italia. Prima con gli investitori australiani, fondi di investimento e pensioni, ai quali ha spiegato le riforme messe in cantiere e illustrato il "suo grande lavoro per rimettere il Paese a posto e rilanciarlo". Di «beghe» interne non vuole parlare, e quando qualcuno gli chiede se tornerà presto in Australia il premier scherza: "Verrò in vacanza quando mi faranno fuori...". Anche se per ora, si affretta a precisare, non c'è questo rischio. Dagli investitori riscuote la conferma di attenzione e interesse, co- Il commercio estero Dati di settembre 2014 esportazioni importazioni +7,4% rispetto a settembre 2013 +3,3% rispetto ad agosto 2014 +1,6% +1,5% saldo export-import (in miliardi di euro) 2,01 0,68 settembre 2013 1,53 0,48 settembre 2014 verso Paesi Ue verso Paesi extra Ue ANSA Fonte: Istat me dimostra anche l’operazione annunciata da Westfield che debutterà tra Segrate e Milano con un polo di distribuzione da 1,3 miliardi e decine di migliaia di posti di lavoro. Ma incassa anche apprezzamenti. Chi a quell'incontro a porte chiuse c'era riferisce di commenti molto positivi. Qualcuno arriva addirittura a definirlo "dirompente", "l'unico in grado di guardare in faccia i problemi dell’Italia". "Forse gli italiani non sanno fino L’EXPORT RISALE Nel mese di settembre l’export è salito del 7,4% su base annua (la crescita è del 2,1% al netto degli effetti di calendario) e dell’1,5% sul mese precedente. Le importazioni, rende noto l’Istat, sono aumentate del 3,3% tendenziale e dell’1,6% congiunturale in fondo quanto la tecnologia italiana sia vista con rispetto nel mondo: aziende, lavoratori e ricercatori sono all’avanguardia e dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che fanno", ripete mentre fa il giro delle aziende tricolori presenti in terra australiana. Pronto a sbandierare quel Made in Italy che, insiste, non è fatto solo di pasta, pizza e moda ma soprattutto di tecnologia e innovazione. Renzi si ferma prima nei cantieri del Progetto 'Kellyville Station', un hub del trasporto urbano di Sydney della Northwestrailink, dove Impregilo-Salini è in prima linea per la costruzione delle infrastrutture. Poi fa un sopralluogo ad un impianto della Prismyan, una realtà – ricorda – da 7 miliardi di fatturato, di cui il 10% in Italia e 20 mila addetti: "Un esempio di un’impresa italiana e multinazionale che porta alta la nostra bandiera", aggiunge il premier, che chiude il suo discorso con un "Viva l’Italia, viva l’Australia". "Mi chiamo Matteo e lavoro in una città che si chiama Roma...", esordisce poi arrivando alla scuola bilingue di Sydney. E scherza con i bambini, visita le loro classi, ascolta le loro storie, regala loro una copia della Costituzione. E sottolinea il ruolo della lingua italiana nel mondo, cogliendo l'occasione per rilanciare il suo messaggio: "L'investimento nell’educazione è nel futuro. Saremo grandi solo se riusciremo a rendere grande la scuola". Al termine della giornata australiana il premier riparte. Nel lungo viaggio verso Roma farà tappa in Turkmenistan, dove firmerà accordi per un miliardo di dollari. Marina Perna CONSEGUENZE DELLA CRISI: LA PRESSIONE FISCALE INCIDE ANCHE SUL MERCATO IMMOBILIARE LA CASA IN CRISI Nell’ultimo biennio quotazioni giù fino al 20%, soprattutto nelle periferie delle grandi città. È quanto emerge da un’analisi condotta dal gruppo Tecnocasa sulle principali città italiane, come mostra la grafica I prezzi delle case Torino 1.550 -19,6% Milano 2.750 -13,7% -8,6% Verona 1.400 -15,2% -7,7% Bologna 2.000 -20,4% Genova 1.450 -18,0% Firenze 2.250 -11,4% Roma 3.350 -14,2% -10,6% Palermo 1.300 -14,7% -9,2% Fonte: Tecnocasa Così nelle grandi città Prezzi medi in euro al mq (Isem 14) Variazioni negli ultimi 2 anni (luglio '12-giugno '14) Il calo in zona Centro (ove segnalato) Napoli 2.350 -17,7% Bari 1.550 -14,7% ANSA Studio della Cisl: l’aumento delle tasse locali annulla l’effetto del bonus Irpef di 80 euro l L'aumento del fisco, soprattutto a livello locale, annulla l’effetto degli sgravi e del bonus degli 80 euro. A dirlo una ricerca della Cisl, dalla quale emerge come la pressione fiscale nel complesso cresca per le famiglie, passando dal 30,8% nel 2010 al 31,1% nel 2014. Così lo stesso bonus, partito a maggio, (oltre che le detrazioni) viene "più che compensato dall’aumento delle altre imposte", in particolare dell’Iva, delle accise e delle addizionali regio- nali e comunali. La riforma del fisco è "una delle riforme più serie ed urgenti da fare per il Paese", dice il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, sottolineando che l’obiettivo deve essere quello di avere un sistema "più equo e progressivo". Una riforma in cui intervenire anche sulla tassazione "sui grandi patrimoni immobiliari", aumentandola "in modo proporzionale per cui chi ha di più deve essere chia- mato a pagare di più". Allo stesso modo "dobbiamo rivedere la tassazione sulle grandi ricchezze finanziarie". È "l'ora di rivolgersi a chi ha di più", insiste Furlan, perchè "in questo Paese il carico fiscale, troppo aspro e insopportabile, è tutto sulle spalle dei lavoratori dipendenti e dei pensionati", che non "ce la fanno più". Inoltre, per il leader della Cisl, bisogna intensificare la lotta all’evasione fiscale e alla corruzione. RASSEGNASTAMPA PRIMO PIANO 5 Martedì 18 novembre 2014 LA CRISI EUROPEA AUDIZIONE AL PARLAMENTO UE L’APPELLO AI GOVERNI «Siamo in una situazione dove la nostra politica monetaria accomodante non raggiunge in modo sufficiente l’economia reale» Previsioni Bce 2014 +1,2 +0,7 per superare la crisi. Proprio la crisi del Giappone aveva pesato in mattinata sui listini, che sono ripartiti dopo le parole di Draghi, con lo spread sceso di nuovo fino a 150 punti. Draghi resta comunque cauto e spinge soprattutto sul tasto degli sforzi strutturali e della ulteriore cessione di sovranità: «Per superare la crisi c'è bisogno che torni la fiducia e perchè questa torni c'è bisogno di un costrutto di politica economica che dimostri che siamo capaci di muoverci verso una maggiore integrazione». +1,7 2015 +1,5 2016 Inflazione (var.ni %) +1,9 +1,8 +1,0 +0,5 2014 Ma in cambio chiede riforme strutturali e cessione di sovranità economica nova l’appello ai leader perchè si accordino "con urgenza su impegni a breve termine sulle riforme, su una strategia per investimenti e una visione a lungo termine per condividere maggiormente sovranità". Da parte sua, la Bce ha fatto già molto e i frutti si stanno vedendo: "ci sono i primi segnali che il nostro pacchetto di misure per aiutare il credito sta dando risultati tangibili, ma ci serve più tempo per vederli materializzare pienamente". E' evidente infatti che "siamo ancora in una situazione dove la nostra politica monetaria accomodante non raggiunge in modo sufficiente" l’economia reale. Francoforte quindi continua a tenere sotto controllo l’andamento dell’inflazione – risalita nell’ultimo mese – e "se le aspettative a medio termine dovessero peggiorare", o se gli effetti delle misure tardassero, si tiene pronta ad agire. "Il Consiglio dei governatori è unanime nel suo impegno di usare strumenti non convenzionali aggiuntivi – spiega Draghi – tra cui l’acquisto di titoli di Stato". Ma il fallimento dell’Abenomics e il Giappone tornato in recessione potrebbero rappresentare un’inaspettata quanto benvenuta sponda a chi è contrario al QE all’europea – Germania in testa – convinto che non serva una maggiore liquidità Stime attuali Crescita pil (var.ni %) +1,5 +1,2 +1,0 +0,8 Draghi, la Bce è pronta a comprare titoli di Stato l L'economia della zona euro è debole, la crescita non ha slancio anche per colpa dell’aggiustamento dei conti ancora in corso in alcuni Paesi ma, se la situazione dovesse peggiorare, la Bce è pronta a nuove misure non convenzionali tra cui l’acquisto di titoli di Stato: al presidente della Banca centrale europea Mario Draghi è bastato ricordare quanto già detto di recente per riaccendere le Borse, esitanti fino alla sua audizione trimestrale davanti alla commissione economica del Parlamento Ue. Ricordando che "lo slancio si è indebolito durante l’estate", Draghi ha spiegato che "la ripresa è messa a rischio da disoccupazione alta, capacità produttiva inutilizzata e necessari aggiustamenti di bilancio". Quindi, "i rischi delle prospettive economiche restano al ribasso", e non solo per la debolezza della ripresa ma anche per "i rischi geopolitici che minano la fiducia e i progressi insufficienti nelle riforme strutturali". Perchè, come il numero uno della Bce ricorda spesso, la politica monetaria da sola non basta a risollevare Eurolandia. Serve anche lo sforzo dei Governi sul fronte delle riforme "difficili perchè cambiano l’organizzazione della società abituata a funzionare in modo differente". Ma necessarie. Tanto che il presidente rin- Stime per l’Area Euro Stime di tre mesi fa 2015 2016 Disoccupazione (tasso in %) 2014 11,6 2015 11,3 2016 10,6 2019 9,5 Fonte: Bollettino Bce (esperti) ANSA Germania in stagnazione fino a fine anno Crolla il Giappone, pil -0,4% a settembre l Il Giappone si ferma e a sorpresa ripiomba in "recessione tecnica": la Abenomics va in affanno e il Pil di luglio-settembre, atteso per l’occasione ad un rimbalzo, scende dello 0,4% congiunturale e addirittura dell’1,6% annualizzato. La Borsa di Tokyo segna un crollo vicino al 3%. Per il premier Shinzo Abe è un durissimo colpo e lo scenario peggiore considerando il proposito di scioglimento della Camera Bassa e di elezioni politiche anticipate a dicembre, insieme al rinvio dell’aumento dell’Iva al 10% che, senza alcun intervento, è destinato a essere operativo a ottobre 2015. Il Giappone era uscito dalla recessione negli ultimi mesi del 2012, poco prima dell’arrivo al potere di Abe che lanciò la sua ricetta per battere la quasi ventennale deflazione e rafforzare l'economia, basata sulle tre frecce della Abenomics (politica monetaria espansiva, stimoli fiscali e riforme strutturali). L'inizio è stato incoraggiante col +1,5% di Pil del 2013. Non brilla neanche la Germania. L'economia tedesca continuerà a stagnare fino alla fine dell’anno. È quello che scrive la Bundesbank, nel bollettino mensile. "Le aspettative ancora offuscate sul fronte degli affari, e la stagnazione negli ordini sono un segnale della mancanza di slancio dello sviluppo economico, in Ger- mania, – si legge – almeno fino alla fine del 2014". Solo gradualmente, scrivono gli esperti della banca federale tedesca, l’euro debole e il prezzo contenuto del petrolio rimetteranno in moto la congiuntura in Germania. Bundesbank si aspetta che, come nei mesi scorsi, l’economia tedesca venga sostenuta in gran parte dai consumi interni, dovuti al robusto mercato del lavoro, ad aumenti salariali consistenti e a una forte immigrazione. Finora i consumatori tedeschi non si sono lasciati infatti influenzare dalle aspettative negative di imprenditori e investitori, e valutano la propria situazione ancora in termini chiaramente positivi. RASSEGNASTAMPA PUGLIA E BASILICATA 9 Martedì 18 novembre 2014 CAPITALE CULTURA FESTA PER IL RICONOSCIMENTO ELOGIO A «BASILICON VALLEY» «Ritengo che non ci possa essere concetto più appropriato per riassumere la filosofia del percorso attuato dalla città dei Sassi» L’IMPEGNO DEI PRIMI CITTADINI Il sindaco Salvatore Adduce e il collega leccese Paolo Perrone hanno rinnovato la disponibilità a percorrere strade comuni «Matera, una vittoria per il Sud» Franceschini in visita: il rilancio riparte dalla capacità di preservare la storia DONATO MASTRANGELO VISTA SUI SASSI Il ministro Dario Franceschini in piazzetta Pascoli [foto Genovese] vatore Adduce, di Lecce, Paolo Perrone, del vice sindaco di Siena, Fulvio Mancuso e di Nadia Carboni, project manager di Ravenna 2019, faccia riferimento alla «Basilicon Valley» indicata nelle 150 pagine del dossier di candidatura. «Ritengo - ha evidenziato dal palco il ministro Franceschini - che non ci possa essere concetto più appropriato per riassumere la filosofia del LA VISITA APPREZZAMENTO PER IL BRAND «CITTÀ SPARTANA» PROPOSTO DAGLI ARTISTI UNITI «Taranto è una grande sfida del paese ora investa sulla cultura come Torino» Il ministero dei Beni culturali: il Museo Mar.Ta. è un’eccellenza GIACOMO RIZZO l TARANTO. La Taranto «spartana» piace al ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. Dai tesori della cultura la città potrebbe ripartire per diversificare i propri modelli di sviluppo. Un po’ come ha saputo fare un’altra città industriale, Torino, la capitale della Fiat, che però non respira forzatamente la diossina dell’Ilva e non è lacerata dalle TARANTO Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha visitato il museo Mar.Ta. e ha incontrato il sindaco di Taranto Ezio Stefàno e l’assessore regionale Guglielmo Minervini Foto Todaro . contrapposizioni. Il ministro ieri ha fatto tappa al Museo archeologico Mar.Ta., dove trovi gli ori di Taranto e pensi subito all’enorme patrimonio che la città custodisce sotto le ceneri. Il Museo è un’eccellenza: lo ha ripetuto Franceschini, riproponendo quanto affermato da un suo predecessore, l’ex ministro Massimo Bray, che il 29 dicembre del 2013 visitò il Mar.Ta., passeggiò nella città vecchia e scattò foto come un normale turista. «Il Museo archeologico – ha spiegato Franceschini, con al seguito il sindaco Ezio Stefàno, l’assessore regionale Guglielmo Minervini, l’on. Michele Pelillo e alcuni fedelissimi del Pd locale - è uno dei siti più importanti a livello nazionale e soprattutto è in una città come Taranto che, per me, è davvero una grande sfida del Paese. Penso che – ha aggiunto – come è successo a Torino, che è una città industriale che sembrava condannata a un declino e invece ha saputo investire su se stessa, su una vocazione culturale e turistica ed è diventata una delle mete più importanti del Paese, lo stesso percorso possa averlo Taranto». Sono dichiarazioni non nuovissime, che il ministro aveva già espresso tre settimane fa a Bologna. Franceschini ha poi ricordato che «il Museo archeologico di Taranto è uno dei 20 musei che hanno avuto un riconoscimento nella riforma del ministero e che avranno un’autonomia contabile e amministrativa». C’è l’idea, annunciata dal ministro, di aprire l’1aprile del prossimo anno, in contemporanea con l'apertura del museo Egizio di Torino, anche il secondo piano del Mar.Ta.«I tempi prevedono l'apertura della restante sale del museo di Taranto nella prossima primavera e credo ci siano tutte le condizioni per rispettare questi tempi». Il ministro ha definito «molto bello» il progetto del movimento degli Artisti uniti, che ha realizzato un brand turistico puntando su Taranto città spartana. «Quando io insisto sul concetto che Taranto davvero può investire sulla propria storia – ha puntualizzato - non penso solo al Museo archeologico nazionale o al centro storico. Penso al fatto che Taranto è l’unica città spartana del mondo e Sparta è un brand che ha un successo incredibile, nel mondo dello sport e in tanti settori. Quindi, davvero, investire su questo deposito di memoria è anche una grande carta nella competitività del turismo mondiale». Anche se Taranto non ha una vera tradizione spartana e il suo borgo antico cade a pezzi. Un Museo naturale di vicoletti e postierle che ha bisogno di una formidabile opera di restauro. percorso attuato dalla città dei Sassi e che va mutuato come modello di crescita. Dobbiamo avere, dunque, la capacità di unire il grande patrimonio artistico e culturale, tutelandolo con cura, alla forza del presente fatta di talenti, creatività, intelligenze. Questo è il lavoro che ci aspetta anche per ottenere un altro grande traguardo, spostare i flussi turistici internazionali da Roma in giù che attualmente si attestano appena al 15%. Abbiamo quattro anni per sviluppare risultati significativi». Inevitabile il riferimento al gap infrastrutturale della città dei Sassi. «Sono venuto in automobile - ha dichiarato - ma in passato come segretario del Pd ho utilizzato la linea a scartamento ridotto Bari-Matera. Non è certo la tratta che può connettere alla direttrice ferroviaria nazionale ma, ad esempio, può essere utilizzare come un interessante percorso turistico perché arriva nei pressi dell’aeroporto di Palese». Francheschini che ha anche assistito alla partita amichevole delle rappresentative Under 21 di Italia e Danimarca allo stadio XXI Settembre, si è anche soffermato sulla valenza della sezione distaccata della Scuola di Restauro attivata a Matera su decreto del Mibact. «È un’altra grande opportunità per questa città». Tra le tappe della giornata materana piazzetta Pascoli con la suggestiva balconata sui Sassi, Palazzo Lanfranchi dove il ministro ha visitato la mostra dedicata a Pasolini a 40 anni dalla realizzazione del capolavoro cinematografico «Il Vangelo secondo Matteo» e il museo «Ridola». Da parte dei sindaci Adduce e Perrone è stata rinnovata la disponibilità a percorrere strade comuni nel segno di Matera 2019. «Ci eravamo giurati lealtà e collaborazione prima ancora che si sapesse la città vincitrice - ha detto Perrone - e siamo convinti di sviluppare progetti sinergici. La capitale della cultura è una comunità frutto di tante sensibilità che lavora per costruire un futuro migliore. Perchè, allora, non farlo tutti insieme?». «Questa - ha evidenziato Adduce - è una sfida che chiama a raccolta tutto il Sud che si propone di realizzare uno sviluppo del tutto innovativo rispetto al passato, un modello virtuoso da esportare anche al Nord del Paese e, perché no all’intera Europa». Da oggi confronto di 60 aziende con gli operatori internazionali E alla barese Masmec il premio nazionale «Orientagiovani» . Comincia oggi il tour d’affari di 25 buyer provenienti da Corea, Giappone, Regno Unito, Usa e Brasile che in due giornate visiteranno alcune delle 60 aziende pugliesi del settore agroalimentare partecipanti al Piano Export Sud dell’ICE, realizzato con la collaborazione di Confindustria Bari-Bat e Confindustria Puglia. La missione si concluderà giovedì con una sessione plenaria che si svolgerà a Bari, presso il Grand Hotel delle Nazioni, dove si svolgeranno gli incontri d'affari e saranno presenti i «Trade Analyst» degli Uffici Ice di New York e Seoul. Intanto, l’azienda meccatronica barese Masmec spa è stata premiata nei giorni scorsi a Reggio Emilia dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, in occasione della giornata nazionale Orientagiovani, per l’attenzione dedicata alla formazione degli studenti. Giunta alla 21a edizione, e organizzata in collaborazione con Federmeccanica, la giornata nazionale quest'anno è stata dedicata alla meccanica. La manifestazione ha coinvolto, in tutta Italia, oltre 90 associazioni industriali e un totale di 40mila ragazzi. 30/14 new Sistemi II ANNO XVI re 2014 10 settemb it .gazeco. a - www li della P ici e socia econom NO LTATI SO POSITIVI eari nti baln ata e im il b alv Sta a si è s la Pugli e economic rmazion ale di info Settiman I DATI SICILIA E n CON NA I RISU SARDEG CIUTA G È CRES est a m a u S l’email EFERITO O PR RUMENT È LO ST NELLE AZIONI ETING ED DI MARK Anno 4 Quotidiano Giovedì mbre 11 sette O ALL’INTERN 8 PAGINE RONICA E MECCAT MENTARE l MATERA. «È un riconoscimento prezioso perché assegnato ad una città del Mezzogiorno. Vincere questa sfida per il Sud vuol dire non soltanto colmare il suo deficit di sviluppo sul piano economico, ma anche restituire al Paese la competitività di cui ha bisogno. Da qui dobbiamo partire con il riconoscimento di Matera a capitale europea della cultura per il 2019». Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo, ospite d’eccezione in piazza Vittorio Veneto per celebrare l’ambito titolo continentale della città dei Sassi ad un mese esatto dalla storica proclamazione, lancia un messaggio inequivocabile: il rilancio riparte dalla capacità di preservare la storia e le specificità dei tanti scrigni sparsi sul territorio, coniugando questo percorso alla nuova visione dei saperi e delle frontiere tecnologiche. Non è un caso che il titolare del Mibact ripercorrendo l’avventura di Matera 2019, alla presenza dei sindaci di Matera, Sal- - N. gratuito 2014 Il Marcm ra DI TAG tti HOPNCIO RKSNU LL’AN VII PER E DAWO NA RIN DI 24 OR LLEZIO ania A ME itàNOGOVERNO CO ibil IL In Germ o e: sosten L’IRAP, UNCI d’ordin ENTI ANN - Parola cercan ONCLUD AD MAP RO SOLITI INC dici Traversa Ango IV te V Spor pagg. alle nello gio o selvag o” lt15 as POfa20 isan edeEX ri nt N Baie iati “avv onfo trinz il ie gli sc iocrità lla med de sul anche me eri e infermi RESE SIO CICCA bari.com n DIONI epolis direttore@ anamo gli E’ o. ente: abbi chiaram ci meritiam Diciamolo rispettati che un’altra popolaa nunci mai are che ci sia se sia portata pens difficile più di quella bare e quando non Anch he d nte a RASSEGNASTAMPA PUGLIA E BASILICATA 11 Martedì 18 novembre 2014 I DATI DEL 2013 LE RILEVAZIONI DEL MINISTERO PROVINCE SICURE A sinistra: una veduta panoramica di Matera; a destra un’auto dei carabinieri. Al centro: la piazza centrale di Potenza . Basilicata «regina» della sicurezza Matera al secondo posto, Potenza all’ottavo. A Bari è record di rapine e borseggi l Primo posto assoluto nel 2012, secondo nel 2013. Matera, classificandosi al 105esimo posto su 106, si riconferma «provincia sicura». La provincia di Potenza (99esima) è all’ottavo posto, tra le migliori (con i dati tendezialmente in discesa). Ma truffe e frodi sono in crescita. E non di poco. Le province pugliesi sono a metà classifica. È quanto emerge dall’elaborazione dei dati del ministero dell’Interno ottenuti calcolando il volume dei reati denunciati in rapporto alla popolazione residente - e pubblicati ieri dal quotidiano «Il Sole 24 ore». Matera scende di un gradino perché nel 2013 i reati totali denunciati (4.816, 2.394 ogni centomila abitanti) sono cresciuti del 4,3 per cento rispetto all’anno precedente. A Potenza invece (in totale 10.147, 2.690 ogni centomila abitanti) i reati sono diminuiti del 4,7 per cento. Tra le varie tipologie di reati prese in considerazione, per i furti in casa, Potenza è al 105esimo posto (quindi seconda tra le migliori) con un totale di 125 furti ogni centomila abitanti e una diminuzione del 22,1 per cento; mentre Matera è al 95esimo posto con 176 furti TRUFFE E FRODI I DATI DELLA PUGLIA In crescita nel Potentino, mentre il Materano perde il primato italiano del 2012 Foggia supera Palermo, ma reati e denunce aumentano anche a Lecce ogni centomila abitanti (il dato è in crescita rispetto a quello del 2012: più 14,9 per cento). Con 29,4 borseggi ogni centomila abitanti, Potenza (-3,5 per cento) è al centesimo posto, mentre Matera – con 55,2 borseggi ogni centomila abitanti – fa segnare un più 94,7 per cento, ponendosi all’85esimo posto. Per le rapine Potenza è penultima (105esima su 106) con un dato di nove ogni centomila abitanti (meno 33,3 per cento); Matera è 97esima (13,4 ogni centomila abitanti: più 3,8 per cento rispetto al 2012). Per le truffe e le frodi, infine, le denunce sono in crescita: Matera è al 99esimo posto (152 denunce ogni centomila abitanti: più 45,9 per cento) e Potenza al 68esimo (209 ogni centomila abitanti: più 28,5 per cento). Ma anche questo dato non è considerato allarmante. La prima delle province pugliesi è LA PROPOSTA IL COMUNE DI CAROVIGNO ALLA RICERCA DEL PRESIDENTE, IL POPOLO DEL WEB LO CANDIDA «Alberto Angela alla guida del consorzio Torre Guaceto» l CAROVIGNO. Il posto lasciato vacante nella gestione del Consorzio di Torre Guaceto, sino a venerdì scorso guidato dal presidente e giornalista Mariella Milani, ha scatenato sul sito di facebook la caccia ai nomi dei successori. E il sindaco di Carovigno, Cosimo Mele, dice che «Torre Guaceto ha bisogno di un lancio mediatico». Detto fatto. Il primo nome di spicco emerso sulle pagine del web e che ha fatto impazzire i visitatori, è Alberto Angela, il famoso conduttore di programmi televisivi Rai «Superquark» e «Viaggio nel cosmo», figlio del noto giornalista Piero Angela. Per il popolo del web ha tutte le carte in regola ed un cur- Bari, 27esima, tra quelle con primato negativo: 61.367 reati denunciati (più 8,7 per cento rispetto al 2012), rapine in crescita del 15,9 per cento (collocano Bari al sesto posto della classifica per rapine) e segno più anche per i borseggi (34,4 per cento, con 153,8 denunce ogni centomila abitanti). Foggia è 31esima con 29.956 reati denunciati e precede Palermo di tre posti. Brindisi è la numero 53 dell’elenco: 15.995 reati denunciati (borseggi in crescita del 48,8 per cento). La provincia di Barletta, Andria e Trani al 61esimo posto: 15.142 reati denunciati. Lecce è 69esima con 29.144 reati e denunce in aumento rispetto allo scorso anno del 5,9 per cento (record di borseggi, cresciuti rispetto al 2012 del 62,1 per cento). Taranto è all’83esimo posto: 20.301 reati denunciati e segno più (3,5 per cento) rispetto allo scorso anno. Record d’incremento di truffe e frodi: più 30 per cento rispetto al 2012. Dato in crescita anche per la provincia di Barletta, Andria e Trani che, nonostante si posizioni al 104esimo posto su 106 della classifica per truffe e frodi, registra un 14,8 per cento di denunce in [fab. ame.] più. SUPERQUARK Alberto Angela riculum di tutto rispetto in campo naturalistico e ambientalistico per guidare il Consorzio. A lanciare la sua candidatura è stato Vito Uggenti, segretario di Rifondazione Comunista, che lo ha indicato sia a Mele che al sindaco di Brindisi, Consales: «Sarebbe la figura ideale per far guidare l’organismo di gestione e di governo della Riserva Naturale Marina dello Stato. Lo indichiamo e lo proponiamo agli organi competenti istituzionalmente in materia, e cioè al Comune di Carovigno, al Comune di Brindisi e all’Associazione Wwf Italia, per far uscire il Consorzio di Torre Guaceto dalla crisi a seguito delle dimissioni presentate dalla presidente Mariella Milani e dalle vicende emergenziali ambientali di queste settimane dovute allo scarico inquinante nel Canale Reale, riveniente dal depuratore messo in esercizio da circa due mesi». Pasquale Camposeo 5 ECONOMICI I prezzi di seguito elencati debbono intendersi per ogni parola e per un minimo di 10 parole ad annuncio. (*) AVVISI EVIDENZIATI maggiorazione di 15,00 euro Per annunci in grassetto/neretto tariffa doppia. 1 Acquisti appartamenti e locali, Euro 3,00-3,50; 2 Acquisti ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 3 Affitti appartamenti per abitazione, Euro 3,00-3,50; 4 Affitti uso ufficio, Euro 3,00-3,50; 5 Affitti locali commerciali, Euro 3,00-3,50; 6 Affitti ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 7 Auto, Euro 3,00-3,50; 8 Avvisi commerciali, Euro 3,00-3,50; 9 Camere, Pensioni, Euro 3,00-3,50; 10 Capitali, Società, Finanziamenti, Euro 14,00-16,20; 11 Cessioni rilievi aziende, Euro 14,00-16,20; 12 Concorsi, Aste, Appalti, Euro 14,00-16,20; 13 Domande lavoro, Euro 0,60-0,60; 14 Matrimoniali, Euro 3,00-3,50; 15 Offerte impiego e lavoro, Euro 4,50-5,50; 16 Offerte rappresentanze, Euro 4,50-5,50; 17 Professionali, Euro 7,00-9,00; 18 Vendita appartamenti per abitazione, Euro 3,00-3,50; 19 Vendita uso ufficio, Euro 3,00-3,50; 20 Vendita locali commerciali, Euro 3,00-3,50; 21 Vendita ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 22 Vendita Fitti immobili industriali, Euro 3,00-3,50; 23 Villeggiatura, Euro 3,00-3,50; 24 Varie, Euro 7,00-9,00. (*) Il secondo prezzo si riferisce agli avvisi pubblicati giovedì, domenica e festività nazionali. Si precisa che tutti gli avvisi relativi a «Ricerca di Personale» o «Offerte di Impiego e Lavoro» debbono intendersi riferiti a personale sia maschile che femminile. Ai sensi dell’art.1 legge 9-12-’77 n. 903, è vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso, per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività. PER LA PUBBLICITÀ SU BARI: 080/5485111 - BARLETTA: 080/5485391 FOGGIA: 080/5485392 - LECCE: 080/5485393 TARANTO: 080/5485394 - POTENZA: 080/5485395 AFFITTI LOCALI COMMERCIALI FITTASI locale mq 150 sito in via Gentile, 53/b fronte strada nuovi uffici della Regione. Modica locazione. Tel. 080/558.34.85. 24 VARIE A Palese Aeroporto trans disponibilissima completissima tutti giorni. 327/311.44.03. BARI 338/375.56.52 Giada trans statuaria elegante femminile dotata decoltè prosperoso. 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RASSEGNASTAMPA LETTERE E COMMENTI 17 Martedì 18 novembre 2014 DE TOMASO CHE AMBIENTE FA L’autogol sul campo della cultura Lavori che finiscono di GIORGIO NEBBIA >> CONTINUA DALLA PRIMA «particolare» - ritenendo di poter incarnare e rappresentare da solo sia l’offerta l che, a un extraterrestre privo di politica sia l’offerta culturale - da coninformazioni dall’Italia, deve sem- segnare la guida dell’economia, cioè del brare quanto meno singolare. Ma ministero chiave di ogni governo, a un come, proprio colui che possiede una intellettuale (Giulio Tremonti) che libecaterva di mezzi di comunicazione, ha rale non era. Risultato: la «sua» rivolusottovalutato un fattore alto quanto una zione liberale non ha mai oltrepassato lo montagna, ossia il fattore Cultura? Proprio stadio dello slogan preelettorale, col rilui ha trascurato l’imperativo categorico sultato di non essere più credibile a ogni del Moderno Principe descritto da Antonio nuovo appuntamento con gli elettori. Gramsci (1891-1937), vale a dire assicurarsi Si dirà. Essendo (stato) un capitano innanzitutto l’egemonia culturale nella so- d’azienda, ispirato cioè da un criterio di cietà, premessa ineludibile per conqui- governo monocratico, Berlusconi non postare successivamenteva sabotare il suo te l’egemonia politica istinto, né poteva abnello Stato? bracciare una cultura Berlusconi ci provò che non considerava all’inizio, nel 1994. Nel sua fino in fondo. Ansuo originario «cerche, perché, essendo chio magico» spiccaprovvisto di un’autovano alcuni big della stima oceanica, il Cacultura liberale italiavaliere era persuaso na. Ma l’infatuazione di non dover ricorrere berlusconiana per i al contributo di nescosiddetti Professori sun maestro di pendurò meno della disiero. Così come Luigi sponibilità testè dimoXIV (1638-1715) ritenestrata da Antonio va di essere lui lo StaConte nei riguardi di EX PREMIER Silvio Berlusconi (78 anni) to, il sire di Arcore Mario Balotelli. Silriteneva di essere lui vione diede l’impresla Cultura (anticomusione di rivolgere sui Professori la stessa nista, si capisce). domanda che Josif Stalin (1878-1953) riDi qui, ad esempio, la singolarità di una servava al Vaticano: «Quante divisioni mi- scelta (Tremonti all’economia) che ha prolitari ha il Papa?». Berlusconi: «Quanti voti dotto non poche agitazioni all’interno del portano i Professori?». centrodestra. Se fosse vissuto nel pieno Messa così, la domanda non faceva una della rivoluzione bolscevica, Tremonti piega. Gli intellettuali non sono una fab- avrebbe abbracciato la militanza trotzkibrica di voti. Ma anche i politici, senza un sta. Ma essendo vissuto nell’era di Bersolido e affollato parterre culturale alle lusconi e Umberto Bossi, il fiscalista scritspalle, non sono una fucina di consensi. tore ha cercato una combinazione tra anCiclisticamente argomentando, essi pos- ti-mercatismo, popolo delle partite Iva e sono vincere una o due tappe, ma non il federalismo: una miscela esplosiva lonGiro d’Italia. Perché? Perché è il clima, è tana anni luce dalla «rivoluzione liberale» l’egemonia culturale a creare le premesse annunciata dal Principale nelle piazze teper l’affermazione successiva di una pro- levisive. Logico che l’opzione culturale posta politica. iniziale del Cav dovesse scolorire fino a Il Cavaliere ha così sottovalutato questo dissolversi: un conto è esordire politica- I mente nel 1994 nel segno di Ronald Reagan (1911-2004), Margaret Thatcher (1925-2013) e Charles De Gaulle (1890-1970), un conto è procedere nell’azione di governo con il vangelo colbertiano dirigistico di Tremonti. Anche l’elettore più affezionato, o più anti-comunista, prima o poi abbandona il campo: «Dov’è la svolta promessa?». Ovviamente, non si può attribuire al tremontismo la responsabilità esclusiva di aver minato il berlusconismo, non foss’altro perché l’allora Cavaliere doveva sapere, e forse lo sapeva, che Tremonti era Tremonti, un interventista, di sicuro non un liberista (definizione, per la verità, inadatta allo stesso Berlusconi, la cui attività si svolgeva e si svolge in un regime oligopolistico di concessioni pubbliche). Tutto ciò la dice lunga sull’importanza (poca) che l’imprenditore culturale Berlusconi ha attribuito al fattore culturale, all’omogeneità di un progetto coerente innanzitutto sul piano filosofico-programmatico oltre che politico. Logico che, sottovalutando sottovalutando, la prospettiva indicata nel 1994 ha subito un’evoluzione, o un’involuzione, d’altro tipo, tanto che Dudù fa più titoli giornalistici di un ex ministro. Fino al punto da spianare per Matteo Renzi una prateria che lo stesso Rottamatore probabilmente non si aspettava. La qual cosa non è un bene in una democrazia, che dev’essere fondata su una maggioranza e su una minoranza entrambe in buona salute. Ora Forza Italia è a un bivio. Seguire Berlusconi nell’indifferenza verso la cornice culturale in cui sistemare i tasselli politico-programmatici. O invertire le priorità ripartendo dai princìpi liberali primordiali (anti-tassaiòli e anti-statalistici), e investendo sul Fattore C (Cultura), come già i Grandi del passato avevano insegnato. Del resto, è sufficiente fare zapping col telecomando per prendere atto del vero deficit (anche mediatico) accumulato dall’ex Cavaliere. Giuseppe De Tomaso [email protected] SAMMARTINO Il Sud non è abitato solo da diavoli >> CONTINUA DALLA PRIMA bisogna scendere al trentaduesimo posto, Bari al quarantatreesimo. Nella latitudine delle borsette tranquille troviamo Foggia er incrociare Bari e Foggia, bisogna scivolare alle po- (77), Brindisi (81), Matera (85), Taranto (87). Potenza è centesima e, sizioni 27 e 31, Palermo si colloca in postazione 34, Napoli in coda alla classifica, ci sono Ragusa, Nuoro, Caltanissetta, Vibo 41, Brindisi 53, Barletta-Andria-Trani 61, Salerno 65, Valentia, Crotone e (ultima, posizione numero 106) Oristano. Lecce 69, Taranto 83, Caserta 90, Avellino 102. Per le rapine le cose cambiano un poco: con il primato di Napoli, La Basilicata felix può vantare, su 106 capoluoghi di provincia seguita da Milano, Catania e Palermo. Bari si colloca in sesta esaminati, postazioni di assoluta retroguardia: Potenza si colloca posizione. Matera e Potenza sono invece assai lontane: la città dei al posto numero 99. Matera al numero 105 in classifica, a suggerire Sassi è novantasettesima, Potenza, ancora più giù, è in postazione che una città della cultura (è stata eletta capitale 105. In tema di truffe e frodi, infine, primeggia europea della cultura per il 2019) non può far una insospettabile Trieste, seguita da Savona e rima con illegalità e con paura. Ultima in clasNapoli. Lecce (34), Foggia (52) e Brindisi (56) si sifica (posto 106), cioé il posto in cui meno si sono collocano a metà graduatoria. Nella parte più registrati reati, c'è un'altra città del Sud: Bebassa della classifica troviamo Potenza (68), Bari nevento. (84), Taranto (91), Matera (99). Con Barletta-AnSulle singole discipline del malaffare, se così le dria-Trani in posizione numero 104. si può definire, il rapporto fra Nord e Sud non Questo è lo scenario che i dati ci raffigurano. cambia di molto. Il maggior numero dei furti in Nel Sud, dove (soprattutto in alcune aree incasa li troviamo ad Asti (più 43,5% rispetto al terne), è ripresa l'emigrazione, sembrano aver 2012), Pavia (più 10,9%), Torino (più 20%). Brindeciso di emigrare anche alcuni fenomeni madisi (posizione 57), Lecce (62), Bari (64), Foggia lavitosi che si ritenevano mali endemici, al pari (77) veleggiano al di sotto di metà classifica. Con, dell’influenza di stagione. Fenomeni connessi a al fondo, Matera in posizione 95, Barletta-An- BARI Reati in su, vita insicura una microcriminalità che, senza ambire alle dria-Trani numero 102 e Potenza 105. Chiude al glorie della mafiosità più repellente e sanguicentoseiesimo posto Crotone. Una volta, nei paenaria, complica non poco la vita dei cittadini e si del Sud, la solidarietà si misurava con la possibilità di uscire di mina la loro serenità quotidiana. Poi ci si può sempre far casa lasciando l'uscio aperto. Tanto nessuno si permetteva di far inquietare da un dubbio. Il “Sole” prospetta la situazione dei reati danni. A leggere i dati forniti dal “Sole” viene da pensare che denunciati. Non è che al Nord denuncino di più che al Sud? Ma la qualcosa, di quell'antica condizione di civiltà, possa essere ancora risposta alla perfida domanda meriterebbe almeno un'altra inrimasta anche nei tempi di modernità selvaggia. chiesta. Non pare cambiare l'antifona neanche sul versante dei borseggi. Una cosa possiamo dire, modificando la sentenza di Benedetto Le denunce per gli scippi primeggiano, in ordine di classifica, a Croce: il Sud non è un paradiso abitato solo da diavoli. Strada Rimini, Bologna, Milano, Torino, Venezia, Roma, Genova, Fi- facendo, qualche angelo lo si può sempre incontrare. Mimmo Sammartino renze. E persino a Trieste. Per trovare la vituperata Napoli, P lavori che cominciano D ue principali temi, con risvolti anche ambientali, dominano il dibattito politico in Italia in questi anni: industrie e imprese in crisi che chiudono e licenziano i lavoratori e persone che sono senza occupazione o perché l’hanno perduta o perché non l’hanno mai avuta. Nello stesso tempo grandi problemi ambientali, dalle bonifiche delle terre contaminate dai rifiuti, al dissesto idrogeologico, aspettano una risposta che non arriva perché sarebbe necessario denaro pubblico che non c’è. Le attività delle imprese agricole, industriali e di servizi consistono nel “produrre” qualcosa che possa essere venduto per ricavarne denaro per pagare i salari dei lavoratori, e per il funzionamento delle imprese stesse. I “prodotti” industriali, agricoli e i servizi non sono tutti uguali e non sono neutrali; alcuni soddisfano dei reali bisogni, di abitazione, di cibo, di istruzione, di difesa della salute, altri sono meno necessari o superflui o veri sprechi. Ogni merce o servizio e ogni processo di produzione, varia nel tempo, ha una sua ”storia naturale”, proprio come avviene nei processi vitali biologici: rapida crescita, rallentamento, decrescita ed estinzione. Una nuova merce è accolta dapprima con grande entusiasmo e viene venduta in grande quantità; dopo un po’ di tempo, talvolta mesi, talvolta anni o decenni, la richiesta sia interna sia estera diminuisce, ma ormai la macchina della produzione, con i suoi addetti e gli impianti, e le spese, è in moto ed è difficile fermarla. Le forze che rallentano la vendita di una merce sono tantissime: in primo luogo la “saturazione” del mercato; ogni famiglia può possedere uno o due frigoriferi o anche tre, ma non di più perché non si possono mettere altri frigoriferi in à camera da letto. Quando una merce entra in crisi, i produttori provvedono con l’invenzione di una merce simile, più moderna, più “ecologica”, “risparmiosa” e “performante”, la fa conoscere attraverso la pubblicità, spesso martellante e asfissiante, al fine di indurre i “consumatori” a dare via la vecchia merce e acquistarne una nuova. Un esempio è offerto dal rapido invecchiamento di computer, telefoni cellulari, televisori, eccetera. Talvolta per conservare l’occupazione lo stato stesso incentiva con pubblico denaro la sostituzione di merci vecchie con altre, la politica di “rottamazione” che assicura la continuazione della produzione e dell’occupazione ma crea nuovi problemi di smaltimento degli oggetti “rottamati”, talvolta quando sono ancora funzionanti. RALLENTAMENTO -Altre cause del rallentamento della vendita delle merci si possono riconoscere nella giustamente crescente attenzione ecologica: un esempio è offerto dalla sostituzione delle vecchie lampadine e tubi fluorescenti con nuove lampade e LED che forniscono ”luce” con minore consumo di energia per unità di illuminazione, ma che generano migliaia di tonnellate di rifiuti, alcuni altamente inquinanti. Addirittura lo stato avverte per legge che il fumo fa male, ma deve riconoscere che la produzione di tabacco e la vendita di sigarette assicurano migliaia di posti di lavoro. Simili discorsi valgono per l’industria agro-alimentare la cui produzione italiana diminuisce perché i prodotti di importazione ”costano meno” e sono disponibili in tutte le stagioni, senza contare che l’abbandono di coltivazioni nazionali “costa” poi alla collettività perché le attività agricole rappresentano anche una forma di difesa del suolo. Crescita e declino si hanno anche nella produzione di “nuovi” alimenti di cui vengono decantate virtù “salutistiche”, come le chiamano, esposti anch’essi a fragili mode e rapidi declini dopo illusori inizi ruggenti. Fragili situazioni occupazionali si hanno anche nel settore dei servizi: commercio e distribuzione, informazione, si pensi ai call centers, programmazione di computer, e poi istruzione, assistenza sanitaria, assistenza ai bambini e agli anziani, trasporti pubblici, manutenzione e riparazione di macchinari, fino all’organizzazione di manifestazioni e matrimoni. Con strane contraddizioni: lo stato avverte che il gioco d’azzardo può essere nocivo ma deve riconoscere che l’organizzazione e la gestione delle sale da gioco e delle scommesse assicura migliaia di posti di lavoro. La chiusura delle imprese e la perdita di posti di lavoro sono un danno economico non solo per gli imprenditori e i lavoratori ma anche per la collettività. Ogni saracinesca che si abbassa per sempre è come la perdita di un parente, è una perdita di conoscenze, di speranze, di iniziative, qualunque sia la merce o il servizio prodotto. Talvolta viene invocato il ricorso a pubblico denaro per tenere in vita una impresa e il relativo lavoro e può anche essere giusto, a condizione che sia chiara l’analisi di quello che ciascuna impresa si proponeva di fare, delle prospettive e previsioni del “mercato”, cioè della domanda della stessa merce o servizio in Italia e all’estero. Ho seguito nel corso degli anni le previsioni, per esempio, dei fabbisogni di energia, fatte dai governi e dalle imprese, e ho visto quante volte le previsioni sono state sbagliate perché non tenevano conto di innovazioni, di tecnologie già esistenti e pur note, di cambiamenti dei bisogni sociali, dei danni ambientali. La conservazione dei posti di lavoro esistenti e la creazione di nuovi richiede anche competenze tecnico-scientifiche e la capacità di guardare al futuro con coraggio e lungimiranza. Spero che questa cultura cresca e si diffonda per evitare altri errori, cause sempre di dolori privati e collettivi. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 4 Primo piano Matera2019 Martedì 18 novembre 2014 [email protected] Da Matera parte il riscatto del Sud Il ministro Dario Franceschini in città un mese dopo la vittoria, fra musei, monumenti e scatti col cellulare | L’ASSOCIAZIONE | Il brand della città diventerà simbolo vincente Parola di “Matera 19” Il logo di Matera 2019. Dopo la sfida vinta, nasce l’associazione Matera 19 Ad un mese esatto dalla proclamazione della città di Matera quale Capitale Europea della Cultura 2019, nasce dalla passione di un gruppo di giovani materani l'associazione "Matera 19". Il nostro obiettivo è trasformare il brand e il contenitore che la città e l'occasione di #mt2019 offrono in un percorso culturale coerente e fattivo, cogliendo al contempo l'opportunità per impiegare le nostre energie nella continuazione di un cammino che ha già portato la città di Matera nei percorsi principali del turismo internazionale. Ma si può e si deve fare di più: mettere in comunicazione il mondo della cultura con le aziende, l'Università con le Istituzioni, i cittadini con la nostra visione collettiva di futuro; vogliamo insomma porci come l'olio lubrificante del meccanismo che ci porterà nei prossimi 5 anni a gettare, crediamo, le basi definitive della nostra identità di città, di città del Sud, di città d'Italia e d'Europa. Abbiamo un programma già ambizioso, che crescerà e si arricchirà con il confronto con le altre associazioni e realtà attive materane: 1) Un ciclo di incontri intitolato "Lavoro (è) Cultura" nel quale metteremo a fuoco con metodo interattivo come sia possibile intrecciare la cultura con le tematiche del lavoro, e abbozzeremo la nostra idea di creazione nel nostro territorio di un "polo del lusso" che risponda all'esigenza di legare il traguardo di Capitale della Cultura ad un progetto di sviluppo coerente e non finalizzato esclusivamente al turismo e alla produzione di eventi; 2) una innovativa fiera/esposizione diffusa del Design, in collaborazione con le migliori e più vivaci realtà artigianali e industriali lucane e meridionali, che andrà a supportare stabilmente uno dei pilastri fondamentali del Dossier di candidatura; 3) una innovativa esposizione d'arte contemporanea a tema, in una primaria struttura all'interno dei Sassi; per il 2015 il tema scelto è quello della "Pop Art", che porterà a Matera opere di Warhol, Schifano, Koons, Arman, direttamente staccate "dal basso" dalle pareti dei collezionisti, per valorizzare il patrimonio privato e stimolare il valore del collezionismo, vero e autentico motore dell'arte. Ci auguriamo quindi che il cammino verso il 2019 possa portare valore aggiunto al nostro territorio a 360 gradi. Noi ci crediamo, e ci scommettiamo. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA di ANTONELLA CIERVO MATERA - «Se l’Italia investe su se’ stessa, vincerà la competizione globale e creerà occupazione e lavoro investendo sul patrimonio, la storia e la creatività». La sua auto, una Megane, arriva all’ingresso di piazzetta Pascoli con qualche minuto d’anticipo rispetto all’orario previsto, le 15,30. Segno della spending review o del basso profilo? Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha raggiunto Matera ieri, per un pomeriggio fitto di impegni e carico di significato, ad un mese esatto dalla designazione della città a Capitale europea della Cultura per il Dario Franceschini “colto” da uno scatto del sindaco Salvatore Adduce subito tweettato e più in basso la sua 2019. Era stato lui a leggere il nome della visita in Cattedrale dove recentemente sono state fatte ulteriori vincitrice dopo che il presidente della scoperte commissione, Green, lo aveva scritto su un tablet facendo comprendere chiaramente quale fosse la candidata che l’aveva spuntata. Ieri Franceschini ha raggiunto la città dei Sassi direttamente da Taranto. Alla domanda sul percorso scelto per raggiungere la città, ha chiarito subito che all’epoca in cui era segretario del Pd, aveva raggiunto la città dei Sassi in treno da Bari. Un itinerario che può fungere da occasione turistica, da sfida per l’Italia. Oggi, nell’epoca dei selfie renziani, lui ha preferito le immagini scattate con il cellulare come un turista qualsiasi, incantato dal panorama sul sasso Caveoso apparso dall’affaccio di piazzetta Pascoli. Subito dopo, il In alto il ministro durante la visita al Palombaro tour de force ha inizio, accompagnato dalla Soprintendente Marta RaLa prima sala è quella in cui video del regista e gozzino, dal sindaco Salvatore Adduce e da un cotestimonianze esclusive fanno entrare il visitatore dazzo degno delle migliori feste patronali. La prima tappa è nella chiesa del Carmine dove nel mondo di Pasolini che a Matera girò “Il VangeAdduce ne approfitta per compiere un gesto atteso lo secondo Matteo”. La visita guidata, resa difficile da 30 giorni. Non aveva potuto farlo prima, per più di una volta dalla calca di personaggi più o menon essere accusato di voler influenzare il mini- no identificati e orgogliosi di essere parte della folstro. E così sul bavero della giacca del ministro fi- la, passa poi nelle sale in cui sono esposte le opere della collezione Errico e ancora negli altri spazi rinalmente appare la spilletta di Matera 2019. Il viaggio comincia attraverso le scatole, 19, servati a Pasolini, a metà fra tecnologia e cinema. usate per illustrare alla commissione nel collo- Franceschini si siede su alcune poltrone in legno, come in una sala cinematografica degli anni ‘50. quio finale i temi forti della candidatura. Franceschini ascolta divertito e stupito dal mec- «Ne avevo alcune a casa - dice prima di accomodarcanismo di esposizione inconsueto che i giudici si per qualche minuto. Le opere di Pietrafesa lo affascinano in un’altra delle sale del palazzo. Sul tercui i giudici, e oggi egli stesso, hanno assistito. A Taranto il ministro, poche ore prima, aveva razzo di Palazzo Lanfranchi gli scappa quello che puntato sulla necessità di valorizzare il turismo può sembrare un riferimento ai danni del patto di nel sud d’Italia. L’85% dei visitatori esteri, ha spie- stabilità. «Quanto costerebbe affittarlo? Il ricavagato, non va più giù di Roma dove, invece, c’è la ve- to potrebbe mantenere la Soprintendenza - dice mentre pensa alla prosecuzione della mostra. Al ra storia. «Ciò che grida vendetta è proprio questo dato: museo Ridola, accompagnato dalla direttrice, Ansolo il 15% dei turisti scende sotto Roma dove c’è namaria Patrone e dal prof. Antonio De Siena, il ministro percorre la storia dell’umanità a partire Capri, Napoli, i Bronzi di Riace, Taranto». Il lavoro, spiega Franceschini appena arrivato a dalle scoperte a Timmari per giungere a quelle di Matera, adesso punta su grandi investimenti non Trasanello in un percorso di straordinaria suggesolo per la città ma per l’intero Mezzogiorno. Le in- stione, nonostante il poco tempo a disposizione. frastrutture sono l’altro punto forte, per valoriz- Reperti archeologici grazie ai quali si comprende zare l’offerta turistica. Ieri non ha rinunciato alla la profondità di quegli studi e dell’eredità lasciata visita al Palombaro e alla Cattedrale dopo i recenti alla città da Domenico Ridola alla città, divenuti patrimonio degli studenti spesso in visita nelle saritrovamenti. Con Marta Ragozzino, invece, aveva varcato le. «Complimenti al Museo. Passato e futuro insiel’ingresso per visitare la parte principale della mo- me - scrive all’uscita il ministro che in pochi minustra dedicata a Pier Paolo Pasolini, la piccola por- ti coglie la vera sfida da vincere per questa città. [email protected] zione nella chiesa attigua. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 5 L’interesse del ministro potrebbe ampliare il raggio d’azione «Pasolini sarà dell’Europa» Marta Ragozzino pensa a un nuovo progetto per la mostra Non si è risparmiata, dal momento della concezione della mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini di cui nel 2015 si celebreranno i 40 anni della morte. La Soprintendente Marta Ragozzino ha appena salutato il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini e pensa alla nuova proroga (la prima durerà fino al 25 gennaio) dell’esposizione dedicata al regista ma soprattutto al nuovo progetto: portarla in giro in tutta Europa, perchè i confini di Matera possano finalmente allargarsi a guardare alla platea cui si rivolgerà nel 2019. Gli ha donato il catalogo sulla mostra e quello delle foto di Mario Cresci che ha preceduto quella attuale. «Ho spiegato al ministro che stiamo completando il catalogo sul regista romano. In occasione del quarantennale della morte - conferma - il ministro Franceschini ha annunciato che vorrebbe organizzare alcune iniziative e si è rammaricato che la mostra debba chiudersi. Mi sembra difficile - spiega però Marta Ragozzino che si possa fare a Roma dove c’è stato l’omaggio a Pasolini. Oggi, però, si è aperta una porta interessante con il ministro. Le celebrazioni del prossimo anno, affidate a un comitato probabilmente ci coinvolgeranno». Il problema, comunque, resta ed è quello legato ai finanziamenti. «La Regione ci ha annunciato la possibilità di una ulteriore cifra per sostenerci ancora dopo averlo fatto dal primo momento (con 250 mila euro); anche il Comune ci ha fornito un ulteriore aiuto. Abbiamo voluto Marta Ragozzino e il ministro Dario Franceschini entrano a Palazzo Lanfranchi per visitare la mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini produrre hanno lavorato non sono state patutto nel gate. Le strutture sono state realiznostro ter- zate dalla falegnameria della Soritorio a printendenza. Abbiamo preso a parte alcuni contratto solo alcune persone». aspetti, come le Marta Ragozzino si allontana interviste, sono mentre ricorda: «Il giorno in cui state realizzate a Ro- verrà smontata per girare in tutta ma. In questo modo abbiamo fatto Europa, io soffrirò ma penso alle in modo che nascessero molte pro- parole di Bob Palmer che fu coach fessionalità. La parte tecnologica del Comitato per la prova finale. dell’esposizione non è stata acqui- Doppo aver visitato la mostra, da sostata ma noleggiata con costi legati lo, mi telefonò e mi disse che questa all’intera durata della mostra. Sotto esposizione era destinata ad andare altri aspetti, però, si è fatto di neces- in Europa». [email protected] sità virtù. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Le persone del mio ufficio che L’attore ha incontrato le istituzioni cittadine prima dello spettacolo E Pietro Sarubbi porta in teatro la storia di Pietro, apostolo lucano SI è svolta nei giorni scorsi la visita di cortesia di Pietro Sarubbi, che ha incontrato in mattinata il presidente della Provincia di Matera Dott. Francesco De Giacomo, e subito dopo il Sindaco della Città di Matera, Salvatore Adduce. Sarubbi è attore di cinema e teatro nonché docente e formatore presso la Civica Scuola di cinema di Milano e della Civica Scuola d'Arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Conosciuto dai più per aver impersonato il Barabba di Mel Gibson, nel film “The Passion”. Attualmente sta girando l’Italia con il suo monologo teatrale dal titolo “Il mio nome è Pietro”. dedicato alla figura biblica di San Pietro apostolo. Lo spettacolo verte sulla vita del santo in maniera ironica, ma anche riflessiva. Infatti Sarubbi analizza e porta in scena l’apostolo, esaminandolo dal punto di vista del pescatore e non del santo. Un pescatore e un peccatore come tutti noi, che all’improvviso si trova a vivere fianco a fianco con il figlio di Dio e questo gli stravolge la vita, non solo dal punto di vista spirituale, ma anche dal punto di vista concreto. Il pescatore della commedia è ispirato a un comune pescatore lucano, che vede in Gesù, anche un amico, che può dargli qualche piccolo aiutino nella vita di tutti i giorni, come ad esempio togliere il dono della parola alla suocera o ri- parargli la perdita del tetto dell’abitazione. Uno spettacolo che fa ridere e commuovere il pubblico. De Giacomo e Adduce hanno parlato a lungo con l’attore di origini lucane, rispettiva- Pietro Sarubbi mente Grottole e Lauria, sulle potenzialità che Matera e i borghi della sua provincia possono offrire molto al mondo dello spettacolo essendo piccoli scrigni di storia e di tradizioni popolari. Inoltre si è discusso anche dei giovani e su come questi potrebbero creare opportunità di turismo e di lavoro , connettendosi al mondo della cultura. [email protected] RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 6 Matera2019 Martedì 18 novembre 2014 [email protected] Un mese dopo la festa continua L’abbraccio in piazza con le altre città finaliste e una serata di musica e partecipazione collettiva di MARGHERITA AGATA Una coperta per il ministro NON se ne è andato a mani vuote il ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, da Matera. Prima di congedarsi da piazza Vittorio Veneto, al termine di un lungo pomeriggio trascorso nella città dei Sassi, il dono a sorpresa. Il sindaco Salvatore Adduce, infrangendo la scaletta rigorosissima imposta alla serata dalla brava Angela Mauro, fa accomodare sul palco un giovane creativo materano con un misterioso pacco da consegnare al ministro. Ma niente di preoccupante, non è nè un sovversivo nè un militante di uno dei tanti comitati lucani in sommossa contro le trivelle “liberate” dallo Sblocca Italia, è semplicemente uno dei tanti giovani innamorati della propria città e orgogliosi per lo storico traguardo raggiunto. Cosa c’è nel pacchetto? Una stilosa coperta di lana con il logo di Matera 2019. A completare l’originale kit anche una borsa e i guanti abbinati. Un dono particolarmente apprezzato dal ministro Franceschini che ha ringraziato con una battuta, venutagli spontanea, appena avuta tra le mani la coperta della città capitale europea della Cultura 2019: «Dormirò avvolto dal calore della piazza di Matera». Immediato scatta l’applauso dei materani. Intanto il ministro lascia il palco e se ne va, mentre in piazza la festa continua. Anzi è appena cominciata, a dispetto della sconfitta della Nazionale Under 21 contro la Danimarca che ha preceduto la serata. mar.aga La cartolina di Amos Gitai ALLA festa di Matera 2019 ha voluto esserci anche un grande maestro del cinema internazionale, Amos Gitai. L’architetto e regista israeliano ha fatto arrivare il suo speciale saluto alla piazza di Matera, gremita nonostante le temperature non proprio estive, attraverso un videomessaggio proiettato sul ledwall del palco di piazza Vittorio Veneto. «Sono felice per Matera- ha detto il regista- e non vedo l’ora di realizzare qui un mio prossimo progetto cinematografico». Gitai parla di Matera come città della pace e della libertà e proprio a queste qualità della città dei Sassi sarà ispirato il suo lavoro ambientato in città. Il regista però non trascura, nei cinque minuti del suo appassionato messaggio di saluto, anche il ruolo di città del cinema di Matera. La citazione inevitabile è per il capolavoro di Pier Paolo Pasolini “Il vangelo secondo Matteo”, girato mezzo secolo fa tra gli antichi rioni di tufo e anche per il più recente “The Passion” di Mel Gibson. Il filmato è stato prodotto e gentilmente concesso dalla Lucana Film Commission e dal suo direttore, Paride Leporace. m.a Un ponte con Trani, città della pietra IL sindaco di Trani, Luigi Riserbato, ha incontrato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, per complimentarsi per la designazione della città lucana come capitale europea della cultura per il 2019. Riserbato ha avviato il dialogo con il primo cittadino materano per una possibile, fattiva, collaborazione fra le due città in vista dello straordinario appuntamento che vedrà Matera protagonista. Interessanti sono stati gli spunti emersi dalla conversazione avvenuta nel circolo culturale La Scaletta in occasione di un evento dedicato alla scultura lucana contemporanea. Riserbato ha ricordato che negli anni ‘60 proprio lì aveva esposto dei suoi quadri il pittore tranese Ivo Scaringi. Non è questo l’unico filo conduttore che lega le due città, come ha sottolineato Riserbato al collega Adduce: Trani è rinomata per essere la città della pietra così come Matera è conosciuta in tutto il mondo per i Sassi, patrimonio dell’Unesco. Non solo. Riserbato ha evidenziato anche la straordinaria simbiosi che si può creare tra la collina materana ed il mare dell’Adriatico. A MATERA la festa continua. E non c’è nulla o nessuno che possa disturbarla. I clamori dei cortei anti-estrazioni che stanno infiammando Potenza sono davvero distanti da piazza Vittorio Veneto che piano piano si riempe in ogni angolo. Le sedie disposte sotto il palco non bastano per accogliere tutti. Segno che, a un mese esatto dalla proclamazione, l’orgoglio della città per la nomina a capitale europea della cultura nel 2019 non si è ancora sopito. Ancora una volta tantissimi i bambini a colorare la piazza con i loro sorrisi e il loro entusiasmo. In perfetto orario rispetto a quanto annunciato, il direttore del Comitato Matera 2019, da perfetto gran cerimoniere, dà inizio alla festa. Le luci in piazza si spengono, sul maxi schermo scorrono le immagini della festa del 17 ottobre in piazza San Giovanni, scoppiata al momento della proclamazione di Matera capitale europea della cultura 2019. Immediato, quasi naturale, scatta l’applauso della piazza che si sovrappone a quelli di un mese fa. Certo, questa volta non ci sono le lacrime o le urla di gioia collettiva della proclamazione, ma la voglia di esserci e vivere insieme questo successo, senza dubbio sì. Il breve amarcord cede il posto ad Angela Mauro, giornalista dell’Huffington Post, ma soprattutto materana doc, mai più felice come in questa occasione di tornare a casa per “lavoro”. E’ stata lei a intervistare il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, l’assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Basilicata Raffaele Liberali, insieme ai rappresentanti di tre delle altre città finaliste: il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il vicesindaco di Siena, Fulvio Mancuso, e Nadia Carboni, project manager di Ravenna 2019. Raffreddati gli animi del post-nomina, in un clima di assoluto fair play, le parole d’ordine per tutti gli interlocutori sono cooperazione e dialogo. In sintonia anche con le dichiarazioni del ministro Franceschini, il percorso comune che il sindaco di Matera Adduce traccia è quello della centralità della cultura per far uscire l’Europa e l’Italia dalla crisi economica, attivando da subito il programma di “Italia 2019”. Al talk show, tradotto in tempo reale per i sordomuti dalla interprete Lis, Maria Anna Flumero, è seguita la meritata passerella Ad aprire le “danze” l’orchestra del Conservatorio con l’inno d’Italia e l’inno di Matera 2019 Cooperazione e progettualità condivisa il percorso comune indicato dal sindaco Adduce per il direttore artistico di Matera 2019 Joseph Grima e, subito dopo l’Inno d’Italia, cantato dal tenore Francesco Zingariello, e l’Inno di Matera 2019 eseguito dall’Orchestra degli allievi del Conservatorio di musica materano “Egidio Romualdo Duni”, la premiazione delle scuole vincitrici del RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 7 Martedì 18 novembre 2014 [email protected] Il biscottificio Di Leo premia le classi vincitrici del concorso “Racconta il buono di Matera” SONO state premiate Alla presenza del ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini, le classi vincitrici del concorso “Racconta il buono di Matera” promosso dal biscottificio Di Leo Pietro Spa nell’anno scolastico 2013-2014. Insieme al ministro sono stati l’assessore della Regione Basilicata Raffaele Liberali, il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il direttore del Comitato Matera 2019 Paolo Verri e l’amministratore del biscottificio Pietro Di Leo, a premiare le classi delle scuole lucane che si sono aggiudicate il primo premio per la creatività e le quattro lavagne luminose messe in palio dal biscottificio. La II A della scuola seLa scuola Savio di Potenza condaria di I grado Alcuni momenti della festa in piazza Vittorio Veneto per Matera capitale europea della cultura (foto di C. Martemucci) concorso “Porta la tua scuola nel 2019” da parte dell’imprenditore Pietro Di Leo che ha sostenuto il progetto. E poi finalmente spazio alla festa vera con la musica. Ad aprire “le danze” è la materana Giuliana De Donno con la sua arpa che tanta fortuna ha portato alla città dei Sassi, nell’audizione fi- nale al Ministero. Poi il testimone passa al quintetto Onyx jazz. Ma a scaldare definitivamente la piazza è il sound dei Musicamanovella e dei Boost da Beat. La festa, un mese dopo, è ancora qui. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA “Torraca” di Matera ha vinto con il progetto “A key to understanding” (un allestimento circolare che richiama la morfologia dei Sassi) sviluppato insieme alla Fondazione Le Monacelle. La I D della scuola secondaria di I grado “Pascoli” di Mate- La scuola Don Bosco di Potenza ra ha concepito insie- (foto Martemucci) me alla cooperativa Synchronos il progetto “Futuro remoto” (un’opera che, prendendo come spunto il grande dipinto di Carlo Levi “Lucania 61”, rappresenta il fondamentale le game della città di Matera con il suo Nelle foto le classi delle scuole passato) La IV B della Torraca e Pascoli di Matera scuola primaria di II grado della “Don D. Savio” di Potenza ha sviluppato con l’associazione culturale La luna al guinzaglio il progetto “Conoscere per conservare: ovvero come mi innamorai della Basilicata” (un gioco che mette in palio l’amore per la propria terra attraverso suggestioni, domande, intuizioni e coincidenze). Infine, le classi IV A e IV B della scuola primaria di II grado “Don Bosco” di Rotonda hanno vinto grazie al progetto “Mercurio libera Giuliana” realizzato con l’Associazione culturale ArtePollino (un gioco a squadre composto da un arazzo creato con tante mattonelle di stoffa riciclata). Le classi sono state selezionate tra le 15 che avevano vinto lo scorso maggio il concorso “Porta Matera nel 2019” indetto dal Comitato Matera 2019. «La valutazione è stata davvero difficile – afferma Pietro Di Leo, amministratore unico della Di Leo Pietro Spa – Con modalità diverse ma ugualmente originali ed efficaci tutti i progetti partecipanti hanno rappresentato con grande creatività il legame tra Matera e le sue tradizioni. Fondamentale il contributo delle associazioni del territorio che hanno permesso un trasferimento di conoscenze di cui gli oltre 400 partecipanti potranno da oggi fare tesoro». re.ma RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 10 Martedì 18 novembre 2014 [email protected] POLITICA Il governatore lucano risponde alle lettere di Don Cozzi, dei liceali dell’Orazio Flacco di Potenza e di Genovesi e Russelli della Cgil I PASSAGGI PIÙ DELICATI DELLA LETTERA La responsabilità «Vivo e lavoro da medico e da politico in questa terra. L'amo come amo i miei figli. La rispetto come rispetto la mia gente, consapevole dell'enorme responsabilità affidatami dai lucani di lavorare per il "bene comune", in una delle stagioni politiche ed economiche più difficili della nostra storia recente». L’insegnamento «Ai ragazzi dico mutuando umilmente l'appello del grande Montanelli: combattete per quello in cui credete. E se lo farete, come mi auguro, con l'entusiasmo e la passione dei vostri anni, ma anche con la serietà, lo studio e l'impegno di chi si prepara ad essere classe dirigente, sarete tanto più credibili e autonomi agli occhi di tutti». Pittella risponde colpo su colpo La situazione però è diventata complessa in tutto il Paese per la mancanza dei corpi intermedi tra partiti e protesta che vira verso il ribellismo di SALVATORE SANTORO POTENZA - Pittella reagisce velocemente: ha capito che non può aspettare che le cose succedano da sole. Così ieri mattina il presidente della Regione ha preso carta e penna (metaforicamente) e ha risposto alle sollecitazioni ricevute negli scorsi giorni dagli studenti dell’Orazio Flacco di Potenza, dalla Cgil di Genovesi e Russelli e da Don Cozzi di Libera. La risposta del governatore è di ampio respiro su tutto ciò che si sta muovendo in questi giorni in rispetto allo OGGI NUOVO CORTEO Basilicata Sblocca Italia e più in generale sulla materia petrolifera rispetto alla petizione popolare per impugnare l’articolo 38 del decreto governativo. Marcello Pittella però LA Questura di Potenza ha - che mostra in diversi offerto massima disponibili- parti della sua lettera antà nel garantire agli studenti che il lato più umano del il diritto di manifestazione. ruolo che riveste - non riVisto lo scarso preavviso, nuncia alla sciabola. E per l’iniziativa di oggi non quindi se da un lato fa il c’erano i termini per organiz- “padre di famiglia” e cerzare un corteo o predisporre ca di rassicurare molti il raduno in sicurezza in dall’altro lato chiarisce piazza cagliari. Per questo, che «L'oro nero non va pur con una vigilanza gene- criminalizzato per il solo rale e la costante collabora- fatto di esistere. A meno zione con forze dell’ordine e di non ripiombare in un polizia locale, gli studenti si Medioevo tutt'altro che raduneranno nei piazzali bucolico, nel quale non c'è delle singole scuole, per poi spazio per le comodità a raggiungere alla spicciolata costo zero. Soprattutto il e in maniera individuale il petrolio non può diventapiazzale della Regione. In re, nelle mani di taluni via Verrastro dalle 14 è pre- movimenti, sinora semvista la riunione di Consi- pre sconfitti in democraglio. tiche elezioni, uno strumento improprio di lotta politica». Una cosa è chiara comunque. Marcello Pittella dimostra di aver compreso che la partita è delicatissima. E’ di certo il momento più complicato da quando è stato eletto presidente della Regio. La lettera inviata ieri mattina è la prova che non ha intenzione di fare da spettatore e andare avanti con i numeri della maggioranza in Consiglio e nel Pd come potrebbe comunque fare. Pittella ha intrapreso (per la verità alcuni concetti erano già stati espressi durante la conferenza di lunedì 10 novembre insieme a Speranza) la stra Sopra il presidente Pittella, a sinistra la manifestazione studentesca a via Verrastro Studenti di nuovo sotto il palazzo della Regione della risposta colpo su colpo. E’ in ogni caso una strada impervia. Perchè come scriveva ieri sul Corriere della Sera, l’ex presidente della Camera, Luciano Violante, la mancanza ormai cronica in Italia dei corpi intermedi che storicamente assumevano il ruolo di mediazione naturale tra la protesta e la politica sta portando il Paese verso una inesorabile frattura tra ribellismo e caporalismo. Così a Roma e così è in Basilicata. Violante è netto nella disamina: «Il ribellismo, che a differenza della opposizione, è privo di un credibile progetto di governo, rischia di monopolizzare le piazze e le Camere. La caporalizzazione del sistema politico, nudo comando, secco e brutale, invece che etica della persuasione, appare come l’unica risposta possibile per superare i ribellismi. E si riproduce sino alla periferia del sistema, anche quando è dettato non dalla necessità, ma dalla comodità». Pittella e la classe dirigente lucana devono fare in fretta per abbreviare le distanze tra le stanze dei bottoni e le piazze. Per carattere e indole, il governatore lucano è quello che meglio può tentare di fare qualcosa. Ieri ci ha riprovato con la lettera in risposta a Cgil, liceali e Libera. Ma forse non basta ancora. Sicuramente ha bisogno del suo Pd e di tutta la classe dirigente “amica”. Ad ogni modo per tornare al testo scritto, Marcello Pittella alza il livello della consapevolezza e agli stu- denti scrive: «Non c'è un solo atto di governo, tra i tanti che abbiamo posto in essere in questi primi dieci mesi di legislatura, che non sia andato in direzione di un maggior controllo dell'ambiente e a tutela della salute umana o che possa essere letto come una sorta di resa a presunti "poteri forti" e men che mai, per dirla con don Marcello, a una "finanza immorale e amorale". E quindi sempre il governatore tocca le questioni sollevate dal sindacato: «La determinazione con la quale abbiamo affrontato, in soli dieci mesi ripeto, il tema petrolio, sotto il profilo delle ricadute occupazionali e produttive, ma soprattutto sul versante della coesione sociale facendo nostri i suggerimenti delle parti datoriali e sindacali, oltre che della stessa Conferenza Episcopale di Basilicata, ci hanno fatto conseguire risultati che la classe politica lucana inseguiva da almeno quindici anni». Altro passaggio sugli impegni già assunti: «(...) siamo impegnati a far rispettare gli accordi politici, istituzionali e notarili sottoscritti nel 1998 con Eni, e nel 2006 con Total, come peraltro testimoniano gli atti da noi posti in essere in questi mesi». Pittella quindi assume le vesti di “maestro” comprensivo ma anche esigente con gli studenti quando scrive: «Mutuando umilmente l'appello del grande Indro Montanelli: combattete per quello in cui credete. E se lo farete, come mi auguro, con l'entusiasmo e la passione dei vostri anni, ma anche con la serietà, lo studio e l'impegno di chi si prepara ad essere classe dirigente, sarete tanto più credibili e autonomi agli occhi di tutti. A partire da quella opinione pubblica che in caso contrario potrebbe, non a torto, imputarvi, sotto lo sguardo impietoso delle telecamere, un deficit di preparazione e di conseguenza un intento meno nobile di quello che, invece, io credo, animi le vostre "marce" e i vostri "cori"». Parte finale della lettera dedicata alle rassicurazioni sul tema della tutela e del controllo della salute dei cittadini: «La Giunta regionale metterà in cantiere nelle prossime settimane la più grande operazione di screening sanitario mai fatta in Italia». Chiusura del governatore sull’articolo 38 senza mostrare timore di dire quello che pensa: «Credo che la discussione in atto debba essere improntata a serietà, approfondimento, rigore, soprattutto conoscenza delle norme e delle precedenti sentenze della Corte Costituzionale in materia di energia e ambiente». Insomma fino al 4 dicembre (giorno in cui verra deciso se impugnare o no l’articolo 38) c’è tempo e il confronto va avanti veloce. Oggi intanto gli studenti saranno di nuovo sotto il Palazzo e le manifestazioni si moltiplicano sul territorio. La politica lo sa. E’ un punto di partenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 11 Martedì 18 novembre 2014 [email protected] LE DUE PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE IERI ALLA REGIONE Impugnativa o no «La discussione sull'articolo 38 deve essere improntata a serietà, approfondimento, rigore, soprattutto conoscenza delle norme e delle precedenti sentenze della Corte Costituzionale. La decisione di fissare al 4 di dicembre la discussione sulla legge Sblocca Italia va in questa direzione». Polese e Cifarelli del Pd spiegano l’utilità della “Psicologia scolastica” POTENZA - «La presenza dello psicologo nella scuola non finalizzata a un intervento esclusivamente “riparatorio”, bensì come presenza necessaria alla prevenzione, alla promozione degli studenti e di tutto il personale coinvolto nel processo educativo in un’ottica interpersonale». E’ questo l’intento della proposta di legge “Istituzione del servizio di psicologia scolastica” dei due consiglieri regionali del Pd, Roberto Cifarelli e Mario Polese che gli stessi due legislatori hanno illustrato ieri mattina alla stampa. «Con questa iniziativa legislativa – ha spiegato il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli – miriamo ad aprire una discussione e un confronto con il mondo della scuola e della famiglia». «La scuola – ha aggiunto Cifarelli – ha fatto grandi passi in avanti, si è riformata continuamente, il ministro Giannini nei giorni scorsi a Matera nella tappa finale del tour “La Buona Scuola” è intervenuta per evidenziare le buone pratiche già sperimentate nelle scuole italiane e l’esigenza di porre la scuola al centro della nostra vita. E’ con questo intento che vogliamo lavorare Da sinistra Mario Polese e Roberto Cifarelli (Foto Mattiacci) per apportare un contributo cia di questo progetto legislatialla crescita della scuola italia- vo un baluardo dell’impegno na e condurla in Europa». sociale che da sempre carattePer il consigliere regionale rizza le forze di centro sinistra. Mario Polese, «Questa propo- Si apre ora – ha aggiunto Polesta di legge si pone in linea con se - in sede di esame del testo legli orientamenti europei e af- gislativo nella Commissioni ferma un principio che da oltre consiliare di competenza, un quindici anni aspetta di essere importante momento di conriconosciuto attraverso una fronto per migliorare la nornon più rinviabile legge: l’isti- ma e costruire un regolamentuzione di un servizio struttu- to funzionale ed efficace che rato e permanente di psicolo- dia risposte ai bisogni concregia scolastica all’interno degli ti». istituti scolastici di ogni graAll’incontro ha preso parte do». anche Luisa Langone dell’OrIl consigliere Polese si è poi dine degli psicologi. © RIPRODUZIONE RISERVATA dichiarato «felice che il Pd fac- Galante (RI) e Pietrantuono (Psi) puntano sul reddito minimo garantito e nuova forestazione A muso duro L'oro nero non va criminalizzato per il solo fatto di esistere. A meno di non ripiombare in un Medioevo tutt'altro che bucolico, nel quale non c'è spazio per le comodità a costo zero. Il petrolio non può diventare, nelle mani di taluni movimenti, sinora sempre sconfitti in democratiche elezioni, uno strumento improprio di lotta politica». L’indipendenza «Non siamo i "servi sciocchi" di nessuno, come le compagnie petrolifere hanno potuto verificare con le diffide e i controlli mai effettuati prima. E come ben sa il mio stesso amico presidente del Consiglio, Renzi al quale non ho fatto sconti su un tema importantissimo per la Basilicata e l'Italia, qual è il "patto di stabilità" impostoci dall'Europa» POTENZA - I consiglieri regionale di Realtà Italia e Psi, rispetticamente Paolo Galante e Francesco Pietrantuono ieri mattina alla Regione hanno presentato due loro proposte di legge sul “Reddito minimo di inserimento. Misure in favore del rilancio dell’economia” e “orme sul riordino del settore forestale regionale”. La conferenza stampa è partita con i messaggi visivi. Una slide con due figure rappresentative della idea di Basilicata: l’albero e la famiglia, «l’albero è la ricchezza della terra, la possibilità di riprendere le fila di un discorso, anche, eco- I consiglieri Paolo Galante di Realtà Italia e Francesco Pietrantuono del Psi nomico, interrotto brusca- di attivazione di redditi da la- 1998, modificando e rivisitanmente, la famiglia quale base voro, offrendo un contributo do gli istituti contenuti in forte da cui prende l’avvio la al superamento dei Copes. La quella legge, quali le lineecapacità di reagire, di far rivi- finalità è di favorire l’inseri- guida ed il sistema di pianifivere una regione fatta di uomi- mento lavorativo dei disoccu- cazione centrati sui “piani di ni, di esigenze, di bisogni». pati di lunga durata». assestamento forestali”. Si Galante da parte sua ha sotPer quanto concerne l’altra tratta di un riposizionamento tolineato la necessità di «rive- proposta di legge in materia dei sistemi e della elaborazione dere il sistema di welfare che forestale il consigliere Pie- e attuazione dei Piani che sono dall’assistenzialismo si muova trantuono ha parlato di «pro- posti in capo ad una nuova enverso la promozione di lavori grammazione delle attività, tità, l’Agenzia agroforestale, immediatamente destinati al- unitarietà delle politiche fore- assolutamente mancante nel la soddisfazione di bisogni so- stali, efficienza della spesa e sistema attuale che non pochi ciali assoluti. Con il dettato destinazione produttiva delle problemi pone nella certezza normativo si è voluto proporre risorse forestali. Principi gui- gestionale di una buona e moun meccanismo che sotto la di- da che portano più avanti le derna pianificazione forestacitura di “reddito minimo d’in- concezioni indicate nella leg- le». © RIPRODUZIONE RISERVATA serimento” individui percorsi ge regionale numero 42 del OGGI IN CONSIGLIO REGIONALE Si discute di Funzionamento degli enti territoriali e di regolamenti IL Consiglio regionale si riunisce oggi alle 14 nel palazzo della Regione. All’ordine del giorno le proposte di modifica avanzate dai componenti dell’Ufficio di Presidenza dopo che la Corte costituzionale ha dichiarato illegittime alcune norme della legge su Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali. Seguirà l’analisi di una delibera della Giunta per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e delle proposte di modifica del Regolamento interno del Consiglio regionale avanzate dal presidente Lacorazza. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 12 Primo piano Martedì 18 novembre 2014 [email protected] POTENZA Verso la dichiarazione di dissesto, centrosinistra spaccato Nuova maggioranza? I dem in forte crisi di SARA LORUSSO POTENZA - «Quella che è emersa su questo provvedimento è una nuova maggioranza, magari non politica, ma di metodo. Un metodo nuovo». E alla fine, a voto concluso, il commento di Franco Morlino (Popolari per l’Italia) sul provvedimento di rimodulazione del fondo sociale europeo si è trasformato nella fotografia dell’aula consiliare potentina. Maggioranza trasversale, quasi una prova delle larghe intese a cui De Luca, poche ore prima, nella relazione programmatica aveva richiamato tutti. Con il Pd praticamente spaccato a metà. Che il caso dei fondi europei sarebbe stato profondamente politico era stato chiaro fin dal dibattito in commissione. Coro unanime di attestazioni positive sul metodo («grande collaborazione»), i distinguo al momento del voto. Il consiglio comunale ha votato ieri a maggioranza la rimodulazione dei 26 milioni di euro che il fondo sociale europeo ha assegnato a Potenza. Contrario Campagna (Cd), astenuti Picerno (Cd), Lovallo, Carretta e Sileo (Pd). L’elenco degli interventi che era stato previsto dalla precedente amministrazione Santarsiero è stato cambiato dall’esecutivo di De Luca e dalla Terza commissione consiliare, prima del varo in aula, ieri, a tarda serata. È stato il caso della scuola di Macchia Romana (4,5 milioni di euro spostati su illuminazione, manutenzione degli impianti sportivi, centro storico e il collegamento pedonale tra il campus e l’ex fornace ierace) a rendere evidente - letteralmente - la spaccatura interna ai democratici. Il fronte dem deciso a difendere la scelta compiuta dall’amministrazione Santarsiero era a Macchia Romana, con gli alleati di Centro Democratico, a raccogliere le firme di protesta. La scuola eliminata dalla programmazione è solo la leva di una divisione che fa capo a una posizione più complessa e che ha a che fare con il percorso delle larghe intese: dove termina la collaborazione sul bene comune e comincia l’alleanza politica? Il tema si è riproposto più volte nel dibattito di ieri, il primo nell’era De Luca su un provvedimento sganciato dall’emergenza delle casse in rosso, il primo legato alla vi- Dissenso di CD e dem vicini a Santarsiero di FRANCESCO P. CALCIANO DISASTRI ambientali si susseguono periodicamente. La risposta è spesso una: task force, siamo amanti delle terminologie estere, commissioni, commissari, esperti, superesperti, indagini e via discorrendo. Si creano organismi per l’emergenza, poi nei momenti cruciali si vedono solo i giovani e i cittadini animati da tanta buona volontà. Trovare il responsabile è un artifizio che rende perplessi chi attende di sapere qualcosa. Il responsabile è di solito indefinito: l’eccezionalità dell’evento, l’imprevedibilità, oggi anche la burocrazia. Si vive in un periodo di vacche molto magre (per alcuni, i soliti noti), i dati parlano di un Paese fermo dal 2011. Le risorse finanziarie non ci sono per la prevenzione, per una messa in sicurezza di un territorio particolare, che è divenuto molto a rischio per scelte degli uomini non dell’indefinito, quale la cementificazione selvaggia e senza regole, la non manutenzione di fiumi, torrenti, argini, spiagge e via discorrendo, la parti- Prova di larghe intese I dem spaccati in aula Sulla rimodulazione dei fondi europei emerge la cesura De Luca durissimo: «Usciremo dalla logica sporca e clientelare» sione della città futura. In entrambi gli schieramenti un diffuso plauso alla condivisione, al nuovo corso figlio di «tanti giovani in consiglio, pronti a spingere su un’idea nuova di città». Da Savino Giannizzari (M5S) è arrivata una critica generale, bipartisan: «Rimarco la distanza tra noi e voi, perché non ci appartiene la politica che decide nelle riunioni di corridoi e sottosocala». Diverso il punto di vista del dissenso affidato agli interventi di alcune voci del centrosinistra. Campagna e Picerno (CD) e Ni- cola Lovallo (PD) hanno difeso proposte e soluzioni avviate nella precedente consiliatura. In particolare l’ex vicesindaco non ha mandato giù le «continue allusioni all’illegalità». E Carretta (PD) ha marcato lo spiazzamento per «un’adesione a larghe intese di cui, però, il partito ancora non ha discusso». Il richiamo è ai colleghi democratici che hanno in qualche modo mostrato disponibilità all’appello lanciato dal sindaco De Luca. Il Pd ne discuterà oggi, in una riunione politica, che dovrà fare i conti con l’appuntamento delicato di giovedì, quando è previsto il voto sul dissesto. Facile prevedere che sarebbe difficile accettarne la dichiarazione per i consiglieri che hanno avuto un ruolo nella passata amministrazione o che sono vicini politicamente all’ex sindaco Santarsiero. Un ordine del giorno proposto come primo firmatario dal presidente della terza commissione Vincenzo Telesca (Pd) ha provato a ricucire, almeno in modo superficiale, la frattura: nella prossima programmazione di fondi comunitari dovranno essere previste le opere cancellate in L’INTERVENTO Quando la tutela del territorio sarà una priorità? Italia, emergenza continua Cercansi chiara azione politica colarità di terreni che necessitano d’interventi sostanziosi per non franare. Indispensabile una politica della tutela del territorio dell’intero Pese, con una programmazione che guardi al futuro, iniziando dalle tante criticità. Questo è il campo della politica, o dovrebbe essere. Guardare non solo al presente, ma al futuro per dare tranquillità e certezze ai cittadini. Un’opera di questo genere darebbe tra l’altro lavoro immediato a tanti, dai ricercatori agli operai favorirebbe l’economia del Pese, darebbe risposte, pur parziali ad artigiani e piccole industrie. Il ritornello, o per dirla con il loro linguaggio, il refrain è il solito, non ci sono risorse da investire nella prevenzione e nella ge- stione oculata del territorio. Traduzione forse semplice, banale per noi comuni mortali che apparteniamo al mondo delle persone sempliciotte, che ci chiediamo: non si può investire, programmare per evitare che gli eventi accadano, e quando sono accaduti, la cronaca di questi giorni non ammette commenti, allora si devono necessariamente trovare le risorse per la “somma urgenza”, per l’emergenza, anche seguendo procedure che lo stato d’urgenza richiede. Si spendono risorse per tamponare la falla, ma il problema resta. In attesa del nuovo evento. Ora qualcuno potrà pensare. La descrizione fatta ci porta a un racconto kafkiano, surreale, non può essere quello che accade nel “belpaese”, in Italia. Sarà solo un racconto via. Non può assolutamente essere che un Paese civile, moderno, europeo, un Paese che vanta tanto dal punto di vista paesaggistico, ambientale. Un Paese che deve far riferimento a questi temi, a questi aspetti, far credere che questo Paese che deve vivere anche di turismo, ambiente, paesaggi, ebbene non tuteli i suoi luoghi (Pompei insegna), il suo territorio (la mappa dei disastri e dal Nord al Sud, isole comprese). Non può essere. Quello che mostra la cronaca è forse solo un reality. E’ mostrare quello che accade laddove ci s’improvvisa nella gestione della “res pubblica”, dove non c’è una cultura della prevenzione, della program- mazione, dove non si riesce a vedere di là dal proprio naso! Adolescenti, giovani, ragazzi, ragazze, cittadini comuni a spalare. Giovani a ripulire anche i luoghi della cultura, oggi come ieri a Firenze, come sempre per quel che attiene al loro essere. Dovrebbero i rappresentanti politici dal centro fino alla periferia non fare passerelle e dire ritualità, ma rimboccarsi le maniche accanto ai cittadini, per “vivere in prima persona” una quotidianità che è lontana mille miglia da un certo modus vivendi, per capire, vedere, ascoltare, quello che accade, rendersi conto con i propri sensi di una realtà che richiede una forte presa di coscienza e di misure conseguenti. Basta con la pletora e la moltiplicazione degli interventi legislativi, normativi, delle leggi, delle circolari e via discorrendo. Non è la quantità della produzione, ma la qualità da una parte, la semplificazione dall’altra e la certezza. Guardiamo umilmente ai Paesi che su questo possono essere un punto di riferimento. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 13 LA RELAZIONE DEL SINDACO Nuovo appello a un patto di coalizione «Governo di rinascita cittadina» E Pittella si dice pronto a una legge speciale sul ruolo del capoluogo LA relazione programmatica del sindaco arriva in modo irrituale a diversi mesi dall’insediamento. Ma Dario De Luca, eletto a giugno scorso, forse neanche immaginava che prima di poter spiegare la sua idea di città avrebbe dovuto fronteggiare una serie di urgenze/emergenze legate a conti e scadenze. C’è anche questo nel testo che ha proposto ieri al consiglio comunale, rafforzando l’appello lanciato qualche mese fa dal palco estivo della festa della Cgil: un governo di salute pubblica. Maggioranza in aula al centrosinistra, governo sostenuto da uno schieramento di centrodestra. Praticamente «ingovernabilità», anatra zoppa in gergo. Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae Di cose da fare ce ne sono parecchie, qualcuna di rigore, qualche altra per la crescita. Ma così, con questo equilibrio precario a ogni votazione sarebbe un continuo stillicidio. E De Luca - lo ha detto in modo chiaro più volte non ha voglia di andare questa tornata di rimodulazione. contare i fondi - circa 150 milioni di euro - In pagina momenti del consiglio comunale di ieri (f. M.) avanti in A fare da spartiacque, nel frattempo, ieri che la prossima programmazione comuniquesta sera, sono state le parole di De Luca. Più taria destinerà a Potenza. Cambiando, nel agonia. duro che nelle relazione programmatica di frattempo, la gestione quotidiana. «Come Serve, qualche ora prima, il sindaco non ha usato per gli spazi pubblici. Ci ri-approprieremo dice, un mezze misure nel definire i contorni in cui dei contratti, faremo nuove assegnazioni. «nuovo chiede di costruire la collaborazione. Nel Usciremo dalla logica sporca e clientelare, governo commentare il dibattito sulla rimodulazio- applicheremo regolamenti e regole, senza di rinane dei fondi europei De Luca ha chiara- favoritismi». E, ha detto sul finire di seduscita citmente segnato un distinguo tra il prima e ta, è soddisfatto dell’inizio. «In questo tadina». il dopo, tra quello che è stato e quello che la provvedimento ho visto uno sforzo comuHa città ha scelto e «merita». ne importante». Quello su cui si costruirà chiamaL’amministrazione dovrà sapere rendi- forse la nuova maggioranza. to così quel patto sulle larghe intese a cui richiama tutti, dopo aver già avuto testimonianza fin dal voto sul consuntivo di bilancio (chiuso con un disavanzo di 14 milioni di euro) del «comune desiderio di condivisione delle forze politiche per portare la città di Potenza verso una condizione di stabilità finanziaria e di ripristino di una qualità «Scuole, strade, investimenti con- zioni delle province previsto dalla capoluogo. Ci siamo messi a di- urbana e sociale che, a causa di tro il dissesto idrogeologico, sono legge Delrio - ha proseguito Filip- sposizione, gratuitamente, per at- molteplici fattori, si è persa». servizi essenziali. La manovra peschi - poiché presuppone che tuare la riforma con rigore e in Ha detto: «Occorre procedenon può essere cieca. Le dramma- possano avere meno risorse senza tempi brevi, non per gestire un re alla più ampia condivisione tizzazioni incombo- una contestuale riduzione delle caos ingestibile. Anche l’assem- delle scelte da parte delle forze no, ma si possono evi- funzioni svolte. Tutte le province blea dell’Anci svolta a Milano ha politiche riformatrici presenti tare. Ad oggi il gover- dunque saranno costrette al disa- parlato chiaro, quindi - ha rilevato in consiglio comunale». Ed è a no dimostra di non ca- vanzo nel 2015 poiché dovranno ancora Filippeschi - è necessaria quelle forze che ha proposto di pire, o fa finta». Lo ha svolgere sia le funzioni fonda- una norma che quantifichi il get- «aderire a un vero e proprio detto il presidente di mentali, sia quelle che dovevano tito dei tributi propri provinciali patto di coalizione». Legautonomie, Mar- essere riordinate e non sono anco- in modo da collegarli strutturalCi sarà bisogno di tempo per co Filippeschi, inter- ra state trasferite, senza le relative mente alla spesa necessaria per le costruire un nuovo equilibrio. venendo al convegno risorse. In questa situazione an- funzioni fondamentali e occorre Il primo scoglio, però è tra poaccelerare il riordino delle funzio- che ore, nel consiglio comuna“I piani di riequilibrio che gli stipendi sono a rischio». «Oggi i presidenti delle nuove ni attraverso modifiche alla legge le già convocato per giovedì: finanziario pluriennali per gli enti locali. Opportuni- province - ha osservato ancora il Delrio che consentano di comple- all’ordine del giorno la discustà e aspetti critici”, organizzato presidente di Legautonomie, non- tare il processo di trasferimento sione sul dissesto. Un voto che ché sindaco di Pisa e presidente delle funzioni non fondamentali crea non poche preoccupaziodalla stessa associazione. «La legge di stabilità contraddi- della Provincia di Pisa - sono quasi entro - ha concluso - i primi mesi ni nel centrosinistra, nel Pd in ce il processo di riordino delle fun- tutti sindaci, 17 dei quali di città del 2015». particolare. «Recuperare il senso etico di un’azione amministrativa che abbia come unico fine il bene della città, scevra da interessi personali» IL COMMENTO La denuncia di Legautonomie sui territori «La manovra non può essere cieca» Le criticità sul riordino delle Province «Il governo dimostra di non capire o fa finta» Lo schieramento accetterà la dichiarazione di dissesto suggerita da revisori dei conti, commissario ad acta e dalla task force voluta da De Luca dopo la sfiducia all’ex assessore Martoccia? In aula ci sono diversi amministratori presenti nella scorsa consiliatura e per molti il dissesto si porta dietro il peso di un giudizio critico sull’amministrazione Santarsiero. Nel frattempo, De Luca pone le condizioni per quel governo di salute pubblica. Un elenco di scelte e promesse su servizi, risparmi, sviluppo, sull’integrazione città-università. Un po’ proposta, un po’ impegno. Chiedendo in cambio disponibilità anche nel «rivendicare, nei confronti del Governo regionale, il pieno riconoscimento del ruolo di capoluogo di regione della città di Potenza». Il sindaco si aspetta un fronte saldo di difesa ora che bisognerà chiedere alla Regione, dissesto o non dissesto, la legge regionale «che stabilisca un adeguato stanziamento economico, da erogare annualmente, finalizzato alla copertura dei servizi che la città rende all’intero territorio regionale». In serata, intervenendo a un appuntamento culturale, proprio il presidente della regione Marcello Pittella risponderà: «Potenza - ha detto il governatore - può riappropriarsi del ruolo di città dei servizi, innovandoli, dal recupero del centro storico alle politiche abitative universitarie, come straordinario incubatore, ma sul dissesto non ci possono essere divisioni politiche, altrimenti la uccidiamo. Io sono pronto a una legge speciale per la città capoluogo o a iniziative che recuperino questo concetto». Lo aveva chiesto proprio nella relazione De Luca: «Una legge regionale per Potenza capoluogo è un elemento indispensabile per garantire alla città un adeguato ristoro dei servizi che eroga ai circa 30.000 cittadini non residenti che giornalmente ne usufruiscono». Non basterà il risanamento economico. Il lavoro che De Luca chiede in quel patto di governo è anche di cambiamento. «Dovrà innanzitutto recuperare il senso etico di un’azione amministrativa che abbia come unico fine il bene della città e dei cittadini e che sia scevra, finalmente, da interessi personali, o di partito o di singole lobby». Meglio recuperare le energie «migliori, in campo culturale, sociale, imprenditoriale». In quel patto De Luca inserisce anche una richiesta alla comunità che lo ha voluto primo cittadino. «È importante che tutti, a cominciare da noi stessi, dobbiamo vivere nel rispetto delle regole». Parcheggio selvaggio, muri imbrattati, rifiuti fuori posto. Chiede conto anche ai cittadini, mettendo tutto in premessa a quel patto per il governo di rinascita della città. sa.lo. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 14 Primo piano Martedì 18 novembre 2014 [email protected] PETROLIO Acque reflue contaminate, l’Arpa rassicura Vertice rinviato al 25 con l’Istituto di Sanità « Acqua radioattiva ma non pericolosa» Per ora nessuna interdizione allo smaltimento Berlinguer e Pittella: «Aspettiamo i pareri tecnici» di MARIATERESA LABANCA POTENZA - Aveva chiesto l’interdizione dello smaltimento dei reflui provenienti dal Centro Oli di Viggiano presso l’impianto Tecnoparco di Pisticci Scalo, o, lì dove fosse stato necessario, la chiusura dei pozzi della Val d’Agri. Ma per ora, il sindaco Vito Di Trani dovrà accontentarsi di una raccomandazione del presidente Pittella a ridurre, nei limiti del possibile, le quantità smaltite nell’impianto di trattamento della Valbasento. Fino a martedì. Quando, per capire quale sia il grado di criticità della situazione emersa dopo i rilievi dell’Arpa Basilicata - che hanno fatto emergere concentrazioni di radionuclidi nelle acque reflue delle auto botti superiori di nove volte rispetto alla quantità presente nell’acqua potabile ci saranno anche i pareri dell’Istituto superiore di sanità, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ed Enea. «La massima cura della salute umana è la priorità», ha ribadito più volte il primo cittadino di Pisticci che insieme all’assessore all’Ambiente, Pasquale Grieco, ha preso parte all’incontro convocato ieri in Regione con Eni, Confindustria, Tecnoparco e comune di Ferrandina, in cui non sono mancati i momenti di tensione. Di Trani dice sostanzialmente di aver accolto la proposta avanzata dall’assessore regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer presente alla riunione operativa insieme al presidente Marcello Pittella e al direttore generale del dipartimento, Carmen Santoro - ad aspettare fino a martedì della prossima settimana solo in virtù delle rassicurazioni dall’Arpa che ha ribadito: «I livelli riscontrati non sono pericolosi per la salute umana. La comparazione con l’acqua potabile scientificamente non indicativa e il trattamento scongiura qualsiasi contaminazione della catena alimentare. Da escludere Il sindaco Di Trani: «Priorità è cura della salute» Eni: «Sostanze naturali Sempre rispettate norme» | CORLETO | Nuove iniziative di Quinta colonna Il Centro Oli di Viggiano che ci possano essere quindi effetti sulla salute della popolazione e dell’ambiente». Parola del direttore generale dell’Agenzia, Aldo Schassi. Insomma, l’acqua è radioattiva ma in valori non preoccupanti. I pareri tecnici e scientifici richiesti serviranno a chiarire meglio il quadro. «A quel punto – hanno concluso Pittella e Berlinguer – potremo decidere con piena cognizione di causa, avendo come priorità assoluta la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente lucano». Ma al momento - ha spiegato il governatore lucano - «un provvedimento diverso non si spiegherebbe». Inutile sottolineare che, nel corso del vertice, Eni ha assicurato che tutte le attività del Centro Oli «sono svolte nel rispetto della massima sicurezza per la salute delle persone e dell’ambiente». E, nel caso specifico, la presenza di radionuclidi «di origine naturale nel processo di estrazione d’idrocarburi sono gestiti rispettando completamente la normativa comunitaria e nazionale in materia». «Da oltre 10 anni ha specificato la compagnia del cane a sei zampe - si svolgono controlli periodici, effettuati da un organismo di controllo certificato, sulle acque fossili per uso industriale e i residui che, pur contenendo radionuclidi naturali, non sono considerati radioattivi. Tutti i dati certificati non hanno mai evidenziato alcuna anomalia e i valori registrati non hanno mai superato i limiti assoggettati alla discipli- Gallicchio protesta per il lavoro na per lo smaltimento dei rifiuti speciali. In particolare, è sempre stata verificata l’assenza di livelli di RA-226 nelle acque di produzione e di ogni altra anomalia radiometrica rilevabile». Per ora il sindaco Di Trani raccoglie l’invito all’attesa, ma di certo non esulta: «Abbiamo fiducia nelle rassicurazioni giunte dall’Arpa, ma bisognerebbe riflettere sul fatto che se il problema è emerso è perché gli accertamenti sulla radioattività delle acque sono stati voluti e richiesti dall’amministrazione comunale». «Dall’incontro - ha spiegato il tecnico comunale, Antonio Grieco abbiamo potuto capire che la contaminazione è a monte. Che la radioattività misurata arriva direttamente dal sottosuolo interessato dalle estrazioni, per effetto delle tecniche utilizzate per le perforazioni della roccia. Il che significa che il problema c’era dall’inizio e ci sarà sempre». «Tecnoparco - ha continuato il sindaco Di Trani - non è dotata comunque di impianti tali da poter effettuare trattamenti di questo tipo. Il che significa che le quantità di radionuclidi vanno a finire nel fiume Basento». Con effetti che però ha assicurato ieri pomeriggio il direttore Schiassi - non hanno conseguenze né sulla salute umana, né sulla catena alimentare. Per ora, dunque, i cittadini dei comuni limitrofi possono stare tranquilli. Ulteriori valutazioni arriveranno martedì 25. [email protected] La protesta del Movimento Quinta Colonna Gallicchio CORLETO - E’ sceso di nuovo in strada, a Corleto, il Movimento Quinta Colonna Gallicchio - di cui diversi giovani - per rivendicare il diritto al lavoro in un territorio interessato dalle attività estrattive e dove si sta realizzando il Centro Oli Total. «Dopo l’incontro dello scorso 2 ottobre presso il Comune di Gallicchio - fanno sapere in una nota - nulla è cambiato ci hanno ripetuto solo cose che noi sapevamo già. Abbiamo portato i curricula sia presso i loro uffici ma nessu- no ci dà una risposta. Anzi non ci rispondono. Dalla data dall'incontro ad oggi - aggiungono - ci sono state più di 26 assunzioni senza tener conto dei cittadini disoccupati del Movimento. Eppure c'è chi ha avuto già esperienza in quell'ambito. E invece hanno preso persone che non sapeva neanche cosa fosse un Centro Oli. Non è giusto che vengano qui solo a rubare il petrolio, senza dare nulla in cambio. Basta». La protesta andrà avanti anche oggi e domani. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 15 L’intervista del presidente della Regione Sicilia Crocetta: «Vi spiego il mio sì alle trivelle» Il tavolo in Regione. Sopra, il presidente Crocetta Venosa, nel pomeriggio il Consiglio straordinario aperto Corteo contro le trivelle nel Vulture VENOSA - Si terrà questa a Venosa, a partire dalle 9 la manifestazione contro le trivelle, in vista del Consiglio Comunale straordinario del pomeriggio che voterà contro le istanze di ricerca nel Vulture - Alto Bradano e inviterà il Governatore ad impugnare gli articoli 35, 36, 37 e 38 dello “SbloccaItalia”. La protesta è organizzato da Associazione futura che ora invita tutta la cittadinanza a prendere parte al corteo che partirà da piazza san Giovanni De Matha. «Anche Venosa - si legge nel comunicato che annuncia la protesta - si unisce al grido della comunità lucana: annunciata manifestazione per martedì 18 novembre. Il Decreto “Sblocca-Italia” è ormai divenuto legge. Nonostante il Governo voglia far credere che questo possa essere un modo per “sbloccare” un’Italia arenata, esso costituisce un duro attacco alla democrazia: anzitutto, passando co- La locandina della manifestazione me “decreto d’urgenza”, esso ha anticipato la riforma del Titolo V della Costituzione, la quale prevede un studio di riforma approfondito in tempi più lunghi. Al contrario di quello che si vuole far credere, poi, tale legge non difende affatto il territorio dalla devastazione ambientale (incremento degli inceneritori; cementificazioni selvagge; commissariamenti; bo- nifiche inconcludenti). Molte le regioni ad esserne coinvolte, in primis la Basilicata, terra sfruttata e depauperata da vent’anni di estrazioni petrolifere. Gli articoli 36, 37 e 38 (senza dimenticare l’art. 35 sugli inceneritori) del capo IX riguardante “Misure urgenti in materia di energia” segnano, al contrario di quanto afferma il Governatore lucano Marcello Pittella, una vera e propria sconfitta per questa regione, abbandonata – per l’ennesima volta – alle grinfie delle lobby petrolifere. Attualmente, sono circa un centinaio i progetti in corso di valutazione ambientale (V.I.A.), tra permessi di ricerca, concessioni e stoccaggi. Qualora andassero in porto, “magari in deroga ai poteri statali, la terra ed il mare delle regioni italiane potrebbero veder aumentare l’incidenza delle attività petrolifere sul proprio territorio, con percentuali preoccupanti». Contro il permesso di ricerca “Muro Lucano” I comuni del Melandro mobilitati MARMO-PLATANO - Dopo l’incontro pubblico tenuto sabato sera a Bella e dopo avere già espresso pochi il proprio “no” alla procedura di valutazione d’impatto ambientale nella fase di screening attivata dalla Regione Basilicata, il Laboratorio sociale per i beni comuni del Marmo Melandro ha deliberato la strategia da seguire, a sostegno di tutti comuni, per opporsi all’istanza di ricerca della Innanzitutto il laboratorio procederà a sollecitare gli uffici legali e tecnici dei Comuni del Marmo Melandro interessati dall’iter autorizzativo “Muro Lucano” ad organizzare in maniera coordinata ed urgente un Consiglio Comunale aperto avente all’o.d.g. l’informazione pubblica sull’iter autorizzativo in oggetto, sulle possibili conseguenze sul territorio e sulla sua economia di una eventuale autorizzazione alla coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, nonché l’adozione di una delibera motivata che spinga il presidente della Giunta Regionale ad impugnare davanti alla Corte Costituzionale l’articolo 38 della L 164/2014, c.d. “Sblocca Italia” . Inoltre, il laboratorio solleciterà l’attivazione delle necessarie procedure per la trasparenza degli atti pubblici ed amministrativi relative alla conoscenza dei rischi idrogeologici e dello stato dell’arte attuale dei pozzi di prospezione chiusi negli anni ’90 riguardanti Monte S. Croce e Monte Li Foi. Promuoverà, poi, in tempi rapidi un incontro organizzativo delle associazioni ambientaliste, delle associazioni lucane impegnate per la difesa dei beni comuni, degli studenti, delle associazioni sindacali, per valutare congiuntamente e decidere sulla opportunità di mettere in piedi una giornata di mobilitazione regionale il prossimo 4 Dicembre, in occasione della tardiva discussione delle massime istituzioni locali sullo “Sblocca Italia”. INSIEME alla Basilicata è una delle regioni maggiormente interessata dalle attività estrattive. E proprio come da queste parti, anche in Sicilia, il decreto Sblocca Italia, ora convertito in legge, ha compattato un forte fronte che adesso si oppone a nuove ricerche, soprattutto in mare. Non solo associazioni e cittadini, ma anche partiti. Tanto che di recente l’assemblea regionale ha approvato l’ordine del giorno che impegna il presidnete a revocare le concessioni sulle ricerche di petrolio e gas sul territorio e lungo le coste. Cosa che non ha gradito affatto Rosario Crocetta, che nel giorno del voto si trovava in Qatar. E che, dalle colonne de “La Sicilia”, in un’intervista di Mimmo Miceli, ha spiegato i motivi del suo “sì” alle nuove estrazioni. Intervista che riportiamo di seguito: Presidente, la concomitanza tra il sì alle trivellazioni e l’accordo sull’Eni di Gela, ha scatenato parecchie dietrologie. «Non m’importa dei dietrologi. Il tema centrale è lo sviluppo della Sicilia. Peraltro, l’accordo sulle trivellazioni risale allo scorso mese di giugno, mentre quello per la riconversione green della raffineria Eni di Gela è di ottobre. Un accordo che non mette solo un punto fermo sul destino del petrolchimico di Gela, ma che risolve in parte anche la crisi della Ficantieri, che potrà costruire le trivelle; e di Milazzo, che non ha commesse». Può essere più preciso? «Certamente. Il petrolio che sarà estratto grazie alle nuove trivellazioni dovrà essere raffinato prioritariamente in Sicilia. Non solo, ma l’Eni stabilirà in Sicilia la sede della società che opera nel campo dell’estrazione degli idrocarburi. A regime, nella casse della Regione entreranno da 300 a 500 milioni l’anno di euro. E mi chiedo, quale Paese al mondo che ha il petrolio non lo estrae? ». Se il petrolio porta ricchezza, allora, perché le minoranze si oppongono con tanta veemenza alle trivellazioni, adducendo a dimostrazione del loro teorema che lei abbia svenduto la Sicilia per salvare la sua Gela? «E’ una coglionata con il botto. Sono stanco di questa gente che vuole solo il male della Sicilia. Sono riuscito a trasformare la zona più inquinata d’Europa nella prima area verde d’Italia. Peraltro, quello di Gela sarà un modello che, mi auguro, venga adottato in altre aree inquinate dai petrolchimici». Il presidente dell’Ars, Ardizzone, ha detto che gli atti approvati dal Parlamento devono essere rispettati, ma nello stesso tempo ha auspicato un nuovo dibattito a Sala d’Ercole affinché dalle trivellazioni si ottenga il massimo vantaggio possibile. «Non ho alcun problema a rispettare gli atti parlamentari, ma non mi è sembrato elegante consentire il dibattito su un ordine del giorno tanto importante, mentre ero in Qatar (c’era anche Ardizzone, ndr) per sostenere l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Hanno parlato senza conoscere i contenuti dell’intesa e non sapendo che, trattandosi di una legge dello Stato, eravamo destinati a soccombere, senza ottenere alcun beneficio per la Sicilia». La preoccupazione delle opposizioni è che le trivellazioni possano provocare ulteriore inquinamento. «Non sono le trivellazioni che inquinano, ma le raffinazioni. A Gela, la raffineria è attaccata alla città. Negli anni sono stati adottati provvedimenti, ma adesso è il momento di cambiare. E l’energia verde è il futuro. Dobbiamo essere in grado di confrontarci con i grandi gruppi multinazionali dei quali non siamo schiavi. A Gela, abbiamo impedito all’Eni di andare via e imposto di avere una sede legale in Sicilia per le trivellazioni, altrimenti revochiamo le concessioni. In questo nodo, abbiamo creato lavoro anche per i Cantieri navali e per Milazzo». Molto spesso per attaccarla grillini e centrodestra nei suoi confronti usano gli stessi argomenti. «I grillini fanno il loro mestiere, dicendo sempre no. Il centrodestra, in Sicilia, non esiste, tant’è che i deputati di Ncd sono stati smentiti sulle trivellazioni dai loro leader: la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Simona Vicari, che non mi pare sia di sinistra, ha sostenuto che non ci sarà alcun assalto ai nostri mari e che l’autosufficienza energetica sia strategica. Alcuni non sanno neanche cosa sia una trivella. L’industria non è un demonio se si riesce a negoziare le entrate. In questo momento il nostro compito è quello di tirare fuori la Sicilia dalla crisi economica. Chi non lo comprende non ama la nostra terra. Il nostro “oro nero” va sfruttato, così come avviene ovunque vi sono giacimenti petroliferi». PETIZIONE POPOLARE CONTRO L’ARTICOLO 38 Sei mila le firme raccolte SONO 1.500 le firme raccolte nella giornata di domenica a sostegno della petizione popolare contro l’articolo 38 dello Sblocca Italia, che era possibile firmare presso i vari banchetti promossi sul territorio. A cui si aggiungono - fa sapere il Comitato No Oil quelle raccolte on line, per un totale di circa 6 mila firme. Il comitato fa sapere comunque che la sottoscrizione continua con i referenti locali impegnati in oltre 60 comuni lucani. E annuncia una nuova iniziativa di banchetti per la sottoscrizione per sabato e domenica prossimi RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 16 Primo piano Martedì 18 novembre 2014 [email protected] BUFERA SAN CARLO Cresce la solidarietà al primario ai domiciliari Anche il suo predecessore prende posizione Caparrotti difende Marraudino Accuse ai colleghi assenti alla manifestazione di sostegno: «Microbi, si faccia piazza pulita» POTENZA - Solidarietà al professore agli arresti da 3 settimane. E un duro atto d’accusa ai colleghi che non hanno partecipato alla manifestazione sabato. «Turpi individui». Addirittura «microbi». Con l’augurio che chi di dovere faccia «completamente piazza pulita». E’ arrivato anche un messaggio di Sergio Caparrotti tra le dichiarazioni a favore di Nicola Marraudino, raccolte dal gruppo di amici, parenti e colleghi che su facebook ha avviato una campagna di sostegno del primario del reparto di Cardiochirurgia del San Carlo di Potenza, ai domiciliari per il caso di Elisa Presta, la paziente 71enne morta durante un trapianto di valvole aortiche a maggio del 2013. Caparrotti è stato il predecessore di Marraudino dal 2005 al 2008, quando si dimise denunciando «maldicenze», «invidie», «gestione fallimentare», «frustrazioni professionali» e l’«abitudine a ordire trame a discapito di chi ha ruoli di responsabilità e di chi cerca di ele- La manifestazione di sabato a sostegno di Marraudino (nel riquadro in alto a destra). Sotto Sergio Caparrotti varsi al di sopra della loro mediocri- fessor Marraudino ha salvato tante per questo lavoro e ci ripagano del sferimento del paziente già morto Marraudino, infatti, è accusato tà». Veleni trasfusi in un’altra in- vite e riacceso speranze nei cuori tempo che ci hai tolto per darlo ai in terapia intensiva». anche di falso per aver omesso di chiesta giudiziaria, che lo ha colpi- malati non solo con la sua profes- tuoi pazienti». Le «ragioni per le quali il prima- annotare nel registro operatorio la to e non poco. Per quanto dalle in- sionalità, ma anche con la dedizioMarraudino è accusato di omici- rio Marraudino, coadiuvato dal Ca- presenza di Matteo Galatti, smondagini sia emerso che le illazioni su ne, la presenza, l’affetto e l’umiltà dio colposo assieme ad altri 2 car- vone, ha ritenuto di proseguire ol- tante dal turno di notte, che avrebtrapianti di valvole cardiache difet- caratteristiche ormai rare in que- diochirurghi del San Carlo, Miche- tre con l’intervento programmato, be violato le regole sull’utilizzo dei tose e loschi affari con i fornitori sto ambito professionale quanti ri- le Cavone e Matteo Galatti. Stando anche in presenza, certamente già medici. Per questo, dal momento non avessero alcun fondamento. feriscono in molti». al gip la sua colpa consiste nel fatto alle ore 9.15, di esiti dell’emogas che una manovra sbagliata proprio I toni dell’ex primario sono gli Tra i manifestanti c’era anche il che «nonostante l’avvenuto deces- analisi incompatibili con la vita del- di Galatti avrebbe causato l’emorstessi con cui ha lasciato il maggio- figlio del primario commosso a no- so della Presta, l’intervento veniva la paziente», andrebbero ricollega- raggia fatale, il primario «sarebbe re nosocomio lucano. me della famiglia per l’affetto e la continuato e portato a termine con te «alla prioritaria ed impellente stato considerato direttamente re«Carissimo Nicola - scrive Capar- stima di tante persone che «ci han- l’inutile e programmata sostituzio- necessità di alterare quanto real- sponsabile dell’accaduto». [email protected] rotti - mi è dispiaciuto molto non es- no fatto comprendere il tuo amore ne della valvola e il successivo tra- mente accaduto». sere presente alla giusta manifestazione in tuo sostegno. Ancora IL PROCESSO una volta non mi meraviglio dell’assenza totale di quelli che avrebbero dovuto essere i tuoi più stretti collaboratori. Nessuno meglio di me sa, però, di chi stiamo parlando e mi riferisco a quattro, si fa per dire ma sono tutti, che non conoscono assolutamente il significato di solidarietà e lealtà intesi soprattutto come lavoro di squadra. Posso POTENZA - Nessuna «amicizia» particolare né immaginare i tuoi sentimenti ed il I SOTTOSCRITTI legali del signor An- prestito e ele somme di cui ai nove assecon Filippo Bubbico né con gli altri membri dell’ex tuo stato per averli vissuti insieme tonio Pasquale Mastromartino, promo- gni la Guardia di finanza ha calcolato ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Solalla mia famiglia per molti anni fin tore finanziario, in Melfi, a norma della un tasso da considerarsi usurario del tanto una «conoscenza» come accade tra chi frequando la giustizia, quella vera, legge 416/1981 con la presente chiedo- 44%. Ben diversa è la questione, non esquenta gli stessi ambienti specie in una città come non ha avuto ragione di quei pochi no la pubblicazione della seguente retPotenza. Per il resto «rapporti professionali». delinquenti facendo in modo che tifica, ritenendo doveroso esporre gli sendo stato mai concesso un prestito al E’ stato questo il senso della deposizione dell’avuscissi da questa brutta vicenda a sviluppi della vicenda giudiziaria del Potito Ruggiero di 31.486 euro, e quinvocato Paolo Albano ieri mattesta alta come ho sempre fatto co- proprio assistito, per la quale in data 22 di la somma indicata di euro 37.674 tina in Tribunale per il procesme sono sicuro che tu faccia. Que- ottobre 2014 avete reso noto che era non rappresenta la restituzione di un so al viceministro dell’Interno sti turpi individui che non hanno stata eseguita la misura cautelare degli prestito bensì di obbligazione assunta per altri motivi (agli atti del procediFilippo Bubbico, e a 3 dei 4 ex altro obiettivo, se non la distruzio- arresti domiciliari. Dopo pochi giorni dalla notizia da voi mento penale in essere, grazie anche a consiglieri che nel 2005 facene anche di se stessi, non avranno vano parte dell’ufficio di presimai la soddisfazione di vederci a te- pubblicata il gip del Tribunale di Poten- quanto acquisito dal m, risulta che Poza, dottor Palma, ha revocato la misura tito ha ricevuto ulteriori somme per un denza: Rosa Mastrosimone, sta bassa... Giacomo Nardiello ed Egidio «Avrai bisogno della lente di in- dopo aver accertato che la firma appo- totale di oltri 100mila euro), assunto Digilio. Il quarto, Antonio Flograndimento - prosegue il diretto- sta sull’assegno di 217.672 euro, che il dimostrato dagli stessi atti acquisiti villa, a differenza degli altri re del raggruppamento di Cardio- denunciante Potito Ruggiero di Mon- dal pm che hanno indotto il gip, prima non ha rinunciato alla prechirurgia della casa di cura di Mon- ticchio Bagni asseriva essere stato che si celebrasse l’udienza davanti al scrizione ed è stato già protevergine, a Mercogliano - per vede- smarrito e quindi mai sottoscritto, in Tribunale della libertà, a ridare al Masciolto dalle accuse. re questi quattro microbi che si agi- realtà è stata apposta dallo stesso (ordi- stromartino la dignità per un attimo Al centro c’è una consulentano. Il San Carlo in genere e la Car- nanza del gip del 3/11/2014: “rilevato negata. Dagli atti di causa risulta chiaramenza da 23mila euro sulla riordiochirurgia in particolare per la pertanto che l’assegno di cui al capo C ganizzazione del parlamentiloro storia non meritavano tutto risulta compilato e sottoscritto dallo te che Potito Ruggiero ha sporta una no lucano affidata proprio alquesto. Meritavano invece persone stesso signor Potito Ruggiero - vedi pe- falsa denuncia di smarrimento di un assegno in bianco, modificato poi in del’avvocato Paolo Albano, notrasparenti e sincere e dedite al la- rizia calligrafica”). Sempre nella medesima ordinanza il nuncia di furto, per cui nell’interesse minato di recente all’ufficio Valutazione, merito e voro in maniera incondizionata cogip ha ritenuto che sono venuti meno i del dottor Mastromartino si sta predi- Filippo semplificazione e responsabile per la trasparenza me sei tu e forse anche’io!» «Nell’attesa che tutto sia chiaro e gravi indizi in ordine al reato di ricetta- sponendo adeguata denuncia penale Bubbico della Regione. per calunnia e per quant’altro si potrà Stando all’ipotesi degli investigatori la delibera che finalmente chi di dovere si deci- zione, uso di atto falso e truffa. La perizia calligrafica, redatta dal accertare. in questione sarebbe stata carente del «presuppoda a fare completamente piazza puQuanto sopra vien esposto, con invisto dell’assenza di risorse umane all’interno dellita - conclude Caparrotti - ti comu- collegio dei ctu, relativa alla compilal’amministrazione in grado sotto il profilo qualinico la mia incondizionata vicinan- zione dell’assegno di 217mila euro, ha to a rettifica ai sensi di legge, per far codimostrato senza ombra di dubbio che noscere i fatti come si sono svolti e in quantitativo di svolgere l’attività affidata al conza insieme alla mia famiglia». sulente esterno». Di qui l’accusa di abuso d’uffiIeri è stata diffusa anche una no- la compilazione, in tutte le sue parti, è particolare rettificare il titolo dell’articio. ta del gruppo che ha organizzato la stata effettuata dal Potito Ruggiero per colo “applicava tassi fino al 44% arreIl processo è stato rinviato al 15 dicembre per le manifestazione di sabato, per cui di cui il dottor Mastromartino non ha uti- stato per usura Antonio Mastromartino discussioni. Poi il collegio presieduto da Aldo Gufronte al San Carlo sarebbero stati lizzato un assegno falso. Dall’esame dell’importo che il Potito bitosi si ritirerà per la decisione. avvocati Saverio Di Ciommo «in più di 400» da 4 regioni «per riDomenico Nigro Di Gregorio [email protected] scaldare il cuore di chi come il pro- asserisce falsamente di aver ricevuto in DIRITTO DI REPLICA Mastromartino torna in libertà «Scagionato da un perizia» Il superconsulente sui rapporti con Bubbico e gli altri imputati: «Professionali, nessuna amicizia» RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. IL MEGAPPALTO 17 Primo piano Martedì 18 novembre 2014 [email protected] La gara per lo schema idrico Bradano-Basento Musacchio non svela ancora la ditta vincitrice «Non è nostra la firma sull’esposto» Intanto l’Associazione delle cooperative di Ravenna disconosce la “premonizione” Il commissario del Consorzio Musacchio. A destra un invaso gestito dal Consorzio di LEO AMATO POTENZA - Il commissario del Consorzio di bonifica Vulture Alto Bradano Giuseppe Musacchio ha deciso di attendere in ufficio la notizia dell’aggiudicazione. Intanto è bufera sulla nota diffusa domenica pomeriggio, e indirizzata a uffici giudiziari e testate giornalistiche col nome del vincitore annunciato della maxigara da 58milioni di euro di base d’asta. E da Ravenna l’Acmar ne disconosce la paternità. Bisognerà attendere - almeno fino questa mattina per conoscere in via ufficiale chi è che nelle prossime settimane dovrà presentare il progetto esecutivo dello schema idrico Basento-Bradano. Come pure se la profezia su una concorrente particolarmente “vicina” a uno dei commissari ma soltanto adesso sembra arrivadi gara verrà smentita. to vicino alla realizzazione. Altra storia l’identità del corL’appalto in questione prevede vo-Nostradamus, su cui Musac- «l’esecuzione di attività di progetchio ha dichiarato di aver già fat- tazione ed esecuzione delle opere to partire una segnalazione agli occorrenti per la infrastrutturauffici giudiziari competenti. Con zione irrigua del Settore “G” di cirogni probabilità gli stessi indica- ca 13.050 ettari, costituito da un ti tra i destinatari del finto anoni- adduttore principale – diga di Genmo. zano di Lucania – diga del BasenA disconoscere la paternità tello – e delle reti distributrici per dell’esposto-denuncia è stato il l’attrezzamento irriguo di 14 settodirettore generale ri, con relative vadell’Associazione sche di accumulo e CARCERE cooperative muraopere complementori e affini di Ratari connesse». venna, Giorgio TaNei mesi scorsi i ni, che ieri al telefondi stanziati dal fono con il QuotiGoverno erano stati diano è praticafortemente a rimente cascato dalschio col tentativo NELL’Istituto penale per di deviarli verso l’Ele nuvole. «Siamo fuori minorenni di Potenza, do- xpo di Milano. dalla competizione menica sera, un giovane tuInfatti quei 69 mida fine settembre». nisino di 17 anni ha tentato il lioni erano disponisuicidio ma è stato salvato bili da molto tempo, Ha spiegato. «Il 17 settembre da tre agenti della Polizia- solo che la Regione abbiamo ricevuto penitenziaria: ora è ricove- Basilicata non aveuna raccomanda- rato e piantonato all’ospe- va presentato un seta dal Consorzio dale San Carlo. Ne ha dato condo bando per acche ci invitava a notizia il segretario regiona- cendere un mutuo, rinnovare la cau- le del Sappe (Sindacato au- a causa della imzione a garanzia tonomo Polizia penitenzia- provvisa indisponidell’offerta pre- ria), Saverio Brienza. Se- bilità, nel 2008, al fisentata due anni condo quanto reso noto dal nanziamento da fa. Ma a distanza di rappresentante sindacale, parte della Cassa deuna settimana ab- gli agenti - che «in prece- positi e prestiti, che biamo risposto che denza avevano captato un si ritirò lasciando la non eravamo più particolare malessere psi- Regione senza ficologico del detenuto» - so- nanziamenti da aninteressati». Tani ha discono- no intervenuti quando il gio- ticipare. Poi è stato sciuto anche la fir- vane era già privo di cono- concesso il termine ma apposta in cal- scenza, ma anche grazie ultimo del 31 dice alle due pagi- all’intervento dei sanitari del cembre per avviare i nette dell’esposto 118 sono riusciti a salvarlo. cantieri e le procesotto la dicitura “il dure sono ripartite presidente”. in maniera spedita, dopo che per «Non è assolutamente reale. due anni le buste con le offerte eraUna comunicazione del genere è no rimaste sigillate in un armadio. lontanissima dal nostro modo di Tra le ditte interessate all’opera agire. Se avessimo avuto qualco- non mancano imprese lucane, ed è sa da obiettare l’avremmo fatto proprio a una di queste che il “corin maniera molto diversa». vo” ha preannunciato l’assegnaIl Quotidiano ha provato a ri- zione della maxi-commessa. Una salire all’autore reale della missi- ditta di cui in passato la presidente va in alto modo, ma non è stato della commissione di gara sarebbe possibile. L’unica cosa che è dato stata dipendente. E che si avversapere è che è stata inviata via rebbe di alcuni tecnici progettisti fax da un’utenza del salernitano. che sono gli stessi di fiducia del Ma è davvero troppo poco per av- Consorzio oltre che della stessa venturarsi in ipotesi. Di sicuro presidente. c’è soltanto che l’autore è qualcu«Chiedetemi quando cominceno bene addentro il Consorzio e ranno i lavori, non chi ha vinto la la gara in questione. D’altronde gara». Ha tagliato corto Musacle circostanze alla base della pre- chio al telefono con il Quotidiano. monizione non sono state ancora Ma anche per questa risposta bismentite. sognerà attendere prima di avere Il progetto dello schema idrico un nome. [email protected] Basento-Bradano risale al 1987, Sventato un tentativo di suicidio | FILLEA CGIL | La preoccupazione di Iacovino: «Gli organi preposti chiariscano subito» «ABBIAMO appreso con stupore». Così commenta Enzo Iacovino, Segretario Generale Fillea Cgil Basilicata, le rivelazioni contenute nell’esposto indirizzato a uffici giudiziari e organi di stampa diffuso domenica pomeriggio a nome dell’«Associazione cooperative muratori e affini di Ravenna», ma disconosciuto dai diretti interessati. Iacovino parla di una lettera «circostanziata» che evidenzia la possibilità «di qualche irregolarità riferita all’aggiudicazione dell’appalto; si tratta di un appalto di 58.868,00 milioni di Euro che la Basilicata attendeva da tempo. Una cifra «enorme» per cui va da sè che gli «interessi in campo sono tanti». Nei mesi scorsi la Fillea Cgil aveva già espresso preoccupazione per il destino dei lavori tanto attesi, per risollevare l’intero settore dell’edilizia. Tanto che ancora oggi sul sito della Cgil Basilicata campeggia un contatore che indica il tempo residuo per appaltare le opere, dopo che il decreto “Sblocca Italia” ha indicato il termine massimo del 31 dicembre pena la perdita del finanziamento. Il contatore sul sito della Cgil «La notizia è di quelle che ti fanno sobbalzare dalla sedia, per il solo fatto che se ciò che è stato denunciato dovesse essere confermato, saremmo difronte all’ennesimo rinvio delle procedure di aggiudicazione e consegna dell’appalto all’impresa vincitrice, con strascichi giudiziari che non ci possiamo più permetterci». Prosegue Iacovino. «La nostra preoccupazione come organizzazione sindacale è sul versante occupazionale e siamo estranei alle procedure di appalto, tuttavia riteniamo che una giusta concorrenza tra imprese partecipanti sia una delle condizioni principali». «Dobbiamo ricordarci che le attese per questo appalto da parte dei cittadini e lavoratori dell’area era ed è grande , non possiamo permetterci di allungare ulteriormente i tempi dopo anni di attesa. Una delle speranze per dare una boccata di ossigeno ad un settore, quello edile, fiaccato da una crisi senza precedenti e dare qualche risposta ai lavoratori delle costruzioni. D’altro canto il distretto “G” è stato al centro di polemiche e critiche per il pericoloso ritardo nell’espletare le gare di appalto , tanto da mettere in forse i finanziamenti per il suo completamento. Riteniamo che gli organi preposti devono al più presto fare chiarezza delle dichiarazioni dell’Associazione cooperative dei muratori e affini di Ravenna, fugare un qualsiasi dubbio è dare al più presto avvio ai lavori per dare quelle risposte occupazionali che la nostra gente si aspetta da troppo tempo». «Noi faremo la nostra parte» ha chiuso Iacovino, «vigilando sulla regolarità dei lavori che si eseguiranno, la nostra richiesta che tutto questo non sia motivo di ulteriore ritardo per l’inizio dei lavori». Pubblicità Campania: Strategie srl Sede: via Aldo Pini, 10 - 83100 Avellino Tel. 0825.1735224 - Fax 8025.1800154 GIÀ CORRIERE - QUOTIDIANO DELL’IRPINIA fondato da Gianni Festa DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Festa CONDIRETTORE PER LA BASILICATA Lucia Serino CONDIRETTORE PER LA CALABRIA Rocco Valenti EDITORE: EDIZIONI PROPOSTA SUD S.R.L. SEDE LEGALE: via Annarumma, 39/A 83100 Avellino AMMINISTRATORE Simona Festa STAMPA: Finedit srl - Castrolibero (CS) - Via M. Preti Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250 La tiratura di lunedì 17 novembre è stata di 17.789 copie E' vietata la riproduzione anche parziale. Tutti i diritti sono riservati. Pubblicità Calabria e Basilicata: Publifast srl Sede: via Rossini, 2 - 87040 Castrolibero (Cs) Tel. 0984-854042 - Fax 0984-851041 UFFICI: Reggio Calabria - Tel. 0965.23386 - Fax 0965.23386 Catanzaro, Tel. e fax 0961.701540 Vibo Valentia, Tel. e fax 0963.43006 Potenza, Tel. 0971.476470 - Fax 0971.476797 Matera, Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 Registrazione Tribunale di Avellino N. 381 DEL 18-05-2000 Registro degli operatori di comunicazione N. 7671 DEL 11/10/2000 Pubblicità nazionale: A. Manzoni & C S.p.a. Sede: via Nervesa, 21 - Milano Tel. 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Un progetto di divulgazione della filosofia per cui tecnologia e cultura digitale devono camminare di pari passo per far crescere scuole, pubbliche amministrazioni, imprese, in generale il tessuto del territorio. Come? Progettando e realizzando una diffusione capillare delle buone pratiche, delle idee, delle esperienze. Una contaminazione a cui uno dei fondatori di Wikitalia, Riccardo Luna, ha abbinato uno slogan giocoso: internettiamoci. E siccome il colpo d'occhio in genere aiuta, perché non mostrare la forza di questa contaminazione? Ecco che cosa è “Go on Basilicata”, che segue un'esperienza analoga già attivata in Friuli Venezia Giulia. Il 24 novembre sarà una giornata speciale: Wikitalia ha chiesto a tutte le realtà già presenti sul territorio - associazioni, singoli cittadini, enti pubblici - di organizzare piccoli e grandi eventi dedicati al digitale, per portarne la cultura nella comunità di riferimento. La data non è poi così casuale, non per la Basilicata. A ridosso dell’anniversario del tragico sisma del 23 novembre 1980, che Riccardo Luna, uno dei fondatori di Wikitalia per la Regione segnò uno spar- work, comunicazione in casi di tiacque di sofferenza e rinascita, emergenza, editoria e giornalilunedì prossimo l’appuntamen- smo digitale. Ma anche momenti to sarà con un “Terremoto digi- di formazione per i più grandi: tale”, una scossa positiva. Da Po- sono tante le possibilità che tectenza a Matera, passando per nologia e digitale concedono alla Bella, Pignola, Tito scalo, Polico- società per sostenere gli anziani ro e Pisticci, ci saranno iniziati- a dare loro servizi, compagnia, ve specifiche, altre tarate su un possibilità di sfuggire all’isolaapproccio base, per ogni età ed mento. interesse. Ecco, allora, che in diAnche il Quotidiano della Baversi comuni sarà organizzato il silicata proporrà un evento, in CoderDojo, un’iniziativa dedica- collaborazione con alcuni esperta all’approccio ai linguaggi di ti, dedicato al data journalism. programmazione e alla rete per i Apriremo la redazione per un più piccoli. Ma ci sarà spazio per nuovo esperimento di connessettori come la sanità, immagi- sione tra informazione e comunando percorsi di efficienza e nità. Nei prossimi giorni vi racprevenzione grazie all’informa- conteremo della nostra e delle altizzazione. Gli imprenditori e i tre iniziative, esplorando il proprofessionisti potranno parteci- gramma di “Go on Basilicata”. È pare a eventi dedicati al marke- un percorso di crescita comune, ting e alla reputazione online. questo almeno l’obiettivo. Anche Ancora, reputazione e social net- perché, al momento, la situazio- ne generale del Paese sul fronte della culture digitale è poco soddisfacente. «I dati sulla scarsa cultura digitale dell'Italia significano nel concreto che - spiegano da Wikitalia - gran parte della popolazione è di fatto esclusa dal mondo del lavoro. E chi lo perde a una certa età, non lo trova più. Significa che non abbiamo competenze sufficienti a cogliere la sfida della nuova economia e che le nostre piccole aziende sono sempre meno competitive. Significa non riuscire a portare nel nuovo millennio la nostra grande tradizione artigianale e manifatturiera». Ma ci sono risvolti per occasioni mancate anche nel sociale, nell’istruzione, nella conservazione dei beni culturali. «Non bastano gli sforzi sul potenziamento delle infrastrutture, ancora carenti. Serve uno sforzo straordinario per far partecipare le italiane e gli italiani, in prima persona, alla sfida della nostra epoca, consapevolmente e con ottimismo, invece che con timore». “Go on Italia” nasce con l’obiettivo di aumentare le competenze digitali di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. “Go on Basilicata” ne è un pezzetto. Una regione in cui da qualche tempo, sia a livello istituzionale che civico, si stanno facendo largo esperienze e buone prassi, in cui emergono fermento e creatività. La sfida di lunedì sarà metterli in mostra, dal basso, tutti insieme. sa.lo. Sicurezza, la provincia di Matera si piazza al secondo posto MATERA - La provincia di Matera è la seconda più sicura d’Italia. Questo il dato che emerge dall’elaborazione dei dati del ministero dell’Interno pubblicati ieri dal quotidiano «Il Sole 24 ore». La provincia di Potenza si piazza, invece, all’ottavo posto. In valore assoluto, a Matera - che nel 2012 era al primo posto della classifica nel 2013 i reati totali (4.816, 2.394 ogni centomila abitanti) sono cresciuti del 4,3 per cento rispetto all’anno precedente, mentre a Potenza (in totale 10.147, 2.690 ogni centomila abitanti) sono diminuiti del 4,7 per cento. Tra le varie tipologie di reati presi in con- siderazione, per i furti in casa, Potenza è al centocinquesimo posto (quindi seconda tra le migliori) con un totale di 125 ogni centomila abitanti e una diminuzione del 22,1 per cento; mentre Matera si è piazzata al novantacinquesimo con 176 ogni centomila abitanti (+14,9 per cento). Con 29,4 borseggi ogni centomila abitanti, Potenza (-3,5 per cento) è al centesimo posto, mentre Matera - con 55,2 borseggi ogni centomila abitanti - fa segnare un +94,7 per cento, ponendosi all’85/o posto. Per le rapine, Potenza è penultima (105/a su 106) con un dato di nove ogni centomila abitanti (-33,3 per cento); Matera è 97/a Controlli della polizia (13,4 ogni centomila abitanti, +3,8 per cento rispetto al 2012). Infine, per le truffe e le frodi, Matera è al 99/o posto (152 ogni centomila abitanti, +45,9 per cento) e Potenza al 68/o (209 ogni centomila abitanti, +28,5 per cento). IN BREVE CONS. SUP. LAVORI PUBBLICI Cerverizzo rappresenta le Regioni Il presidente reggente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Massimo Sessa ha nominato, mediante decreto, presidenti e i componenti delle tre Sezioni del Consiglio. Nella Prima Sezione è stato nominato, in qualità di componente rappresentante delle Regioni, l’ingegnere Mario Cerverizzo, dirigente dell’Ufficio Politiche di Sviluppo e Task Force Occupazione della Regione Basilicata. DIGITALIZZAZIONE SALE Cinema, 15 progetti finanziati SONO 15 i progetti che saranno finanziati i fondi rivenienti dal bando per la Digitalizzazione delle Sale cinematografiche della Basilicata, nell’ambito dell’Apq Regione - Ministero dello sviluppo economico, “Sensi contemporanei” e finalizzato allo sviluppo dell’industria audiovisivo nel Mezzogiorno. La Commissione di valutazione, composta dall'ufficio regionale alla cultura e al turismo, dalla Lucana film commission e da rappresentanti del ministero dello Sviluppo economico , ha concluso l’esame delle istanze presentate, formulando la graduatoria e dando il via libera allo switch off di 15 schermi cinematografici in tutta la Basilicata per circa 500 mila euro. «Giunge così - ha dichiarato il presidente della Regione Marcello Pittella a un punto decisivo l’azione di sostegno della Regione Basilicata che co-finanzia le spese sostenute dagli esercenti lucani per poter passare alla digitalizzazione delle sale, fattore obbligatorio di innovazione per promuovere la fruizione dei cinema collettivo». «Adesso, con le economie del fondo dell’Apq – hanno commentato Patrizia Minardi (dirigente Ufficio regionale Sistemi Culturali) e Paride Leporace (Lfc) - inizierà una nuova fase legata alla sperimentazione di sale pubbliche comunali, di prossimità e di distretto che nei territori non forniti di cinema attivi potranno espletare funzioni didattiche per le scuole e di formazione di un nuovo pubblico secondo le più recenti indicazioni del Ministero dei beni culturali e del turismo e dell’Unione europea». La denuncia della Confederazione generale agricoltura Camera di commercio: non c’è il mondo agricolo «Una provocazione, si intervenga subito» UNA PALESE PROVOCAZIONE. E' stata etichettata in questo modo dalla Confederazione Generale dell'Agricoltura, sezione di Matera la decisione assunta dai membri della Giunta della Camera di commercio di Matera di nominare quale componente della Giunta dell’Unioncamere di Basilicata il rappresentante di Confindustria, e che fa sì che la Giunta dell’Unioncamere di Basilicata veda i suoi quattro componenti statutari rappresentanti da due delegati del settore dell’Industria uno del settore del Commercio ed uno del settore dell’Artigianato escludendo la rappresentanza del settore agricolo, il primo settore. «Vogliamo ritenere che l’ indicazione fatta dalla Giunta della Camera di commercio di Matera sia solo frutto di una affrettata deliberazione – scrive in una nota il presidente Beniamino Spada - e pertanto chiediamo che venga sollecitamente corretta, riconsiderando insieme ai componenti della Giunta della camera di commercio di Matera quanto deciso». RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 19 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 POTENZA [email protected] Attivazione in deroga dell’ex inceneritore di San Luca e rimodulazione dei flussi Rifiuti, due proposte tampone Le idee dell’assessore Pepe oggi al vaglio dell’Osservatorio regionale FORSE oggi l’emergenza rifiuti a Potenza potrebbe già trovare una soluzione, sebbene momentanea. E’ previsto infatti un incontro dell’Osservatorio rifiuti regionale durante il quale l’assessore comunale all’ambiente Pasquale Pepe dovrà relazionare rispetto alle due proposte tampone elaborate per far fronte alla chiusura del centro di trasferenza di Tito su ordinanza dell’Ente Parco nazionale dell’Appenino lucano Val d’Agri Lagonegrese: l’attivazione in deroga della stazione di trasferenza all’ex inceneritore di San luca Branca, a Potenza, in attesa di entrare a regime e la rimodulazione dei flussi dei rifiuti dei 10 Comuni che come il capoluogo di regione conferiscono i loro rifiuti a Tito. Si dice molto fiducioso l’assessore Pepe sull’approvazione della proposta da parte di Regione e Provincia, soprattutto dal momento che l’impianto di Tito da sei anni è in funzione grazie a un’autorizzazione in deroga concessa per far fronte all’emergenza. E si tratta di un sito interamente affidato a privati. Intanto da domani la spazzatura di Potenza - che rappresenta i 2/3 del totale - dovrebbe essere conferita ad Atella. Perché il punto è evitare il più possibile i danni ai cittadini. Sulla possibile sofferenza provocata dalla chiusura di Tito, interviene anche l’Acta che in una nota afferma: «Sin da subito l’azienda intende mettere in chiaro che le conseguentisituazioni di sofferenza che la chiusura produrrà nel sistema di raccolta con l’impossibilità di avere a disposizione un centro per il conferimento dei rifiuti urbani prodotti a Potenza, non sono addebitabili in alcun modo all’azienda ma, ovviamente, alla chiusura del sito di cui trattasi. L’Acta è sin da subito pronta a ricercare insieme all’amministrazione comunale eventuali alternative utili a far fronte all’emergenza e aiproblemi che presto insorgeranno nel capoluogo (in primis l’accumularsi dei rifiuti su strada nei GIANNI ROSA (FDI) Interrogazione a Pittella «ABBIAMO presentato un’interrogazione a risposta immediata al presidente della Giunta regionale affinché in seno al Consiglio regionale, ci dica chiaramente i fatti che hanno portato a tale decisione, oggi, a ben sei anni dall’apertura del sito di trasferenza e quali azioni urgenti intende mettere in campo per evitare le conseguenze che si creeranno con la chiusura del sito di Tito. In fondo la Regione è responsabile del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e, da questo punto di vista, è totalmente inadempiente. Davvero vogliono farci credere che, dal 2008, solo oggi l’Ente viene a sapere dell’esistenza di un sito di trasferenza all’interno del Parco? Oppure si vuole ostacolare l’azione della nuova amministrazione potentina che ha già messo in campo concrete azioni per far uscire dalla continua emergenza il capoluogo?». ASSOCIAZIONE LUCANA AMBIENTALISTA Il Governo contro la Regione Una parte della stazione di trasferenza di Tito. In basso l’inceneritore di San Luca dinanza per i disagi che inevitabilmente ci saranno nel far fronte all’emergenza, chiediamo alla stessa ancora una volta di dimostrare collaborazione e spirito di adattamento». Restano valide le opinioni di Pepe rispetto all’ordinanza in sé: le motivazioni – struttura «fatiscente» e «continuo transito di automezzi su un tratto viario sterrato ricadente in area parco più precisamente in zona 2 di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione» - e la conoscenza della presenza del centro di trasferenza di Tito da parte del Parco solo oggi, dopo sei anni d’attività, tramite una recente nota del Corpo forepressi dei cassonetti)». stale dello Stato. Anna Martino Si rivolge poi ai cittadini, i diretti © RIPRODUZIONE RISERVATA interessati: «Scusandoci con la citta- “Shaw”, una App del Soroptimist contro la violenza sulle donne IL 25 novembre prossimo è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Oggi alle 10, nella sala riunioni al primo piano di Palazzo di Città, le consigliere comunali del centro sinistra terranno una conferenza stampa per illustrare le iniziative poste in essere per tale giornata. Ma c’è anche un’importante iniziativa che potrebbe essere un validissimo aiuto per le donne in difficoltà. Si chiama “Shaw”, acronimo di Soroptimist Help Application Woman, la App gratuita ideata e realizzata per la sicurezza delle donne. Un’ applicazione per Smartphone in grado di fornire aiuto. Il telefonino diventa così un valido alleato in situazioni di emergenza, ma non solo. Tramite la funzione “click to call” si può allertare il 112 dei carabinieri, nelle situazioni di pericolo imminente e chiamare il 1522 dei Centri Antiviolenza, in caso di richieste di aiuto, consulenze, informazioni. E’ possibile anche geolocalizzarsi e trovare tutti i contatti dei circa settanta centri antiviolenza accreditati in Italia, individuando quello più vicino. Si possono trovare tutte le informazioni sulle leggi che tutelano la donna in ogni situazione di violenza, a cominciare dallo stalking, sui percorsi del “codice rosa” negli ospedali e anche sui progetti del Club. La realizzazione di “Shaw” è stata finanziata dai Club Soroptimist. La App sarà presto aggiornata e disponibile anche in altre lingue. Il Soroptimist Club di Potenza intende divulgare le informazioni su uno strumento di grande importanza e facile utilizzo, per poterlo mettere a disposizione di tutte, proprio in occasione del 25 novembre. Questo, in collaborazione con i Centri Antiviolenza che operano in Basilicata, le Forze dell’ Ordine, gli Ospedali, primo fra tutti il San Carlo di Potenza, in cui è attivo, da tempo, un percorso di “codice rosa”, di aiuto e tutela della donna. La app Shaw è scaricabile gratuita- Violenza sulle donne mente dai principali market: App Store e Google Play Market, a cui si può accedere sia cercando il nome della App, sia dal minisito www.appshaw.it. Il Soroptimist Club di Potenza è un’ Associazione di donne impegnate negli affari e nelle professioni, che opera da oltre quarant’anni sul territorio e si prefigge di promuovere l’avanzamento della condizione femminile, i dritti umani della donna e del bambino, la volontà di comprendere e servire l’umanità. Lavora in sinergia con le istituzioni, cercando di servire le comunità locali la dove l’intervento del Club può supplire ad alcune carenze. «IL GOVERNO ha depositato in data 27 ottobre 2014 ricorso per “eccesso di competenza in violazione della normativa costituzionale e comunitaria”, in materia di rifiuti contro un articolo della legge regionale della Basilicata di assestamento di bilancio. La bocciatura del governo richiama in sostanza la Regione Basilicata a rivedere completamente la propria programmazione in materia di gestione del ciclo dei rifiuti. Un sistema incentrato sulle discariche e un loro ampliamento, con l’incenerimento come pratica “massiva” di distruzione. La Regione Basilicata ha invece deciso di incrementare il Combustibile Solido Secondario) da produrre presso i cosiddetti “opifici” e poi da bruciare nei cementifici» RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Potenza Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 21 La denuncia di un cittadino residente in via Ariosto, dopo il taglio di un olmo Ma chi gestisce il verde pubblico? Un tempo c’erano dei professionisti, oggi si taglia e si cancella anche la memoria IO ricordo che da piccolo, i miei insegnanti della scuola elementare Domiziano Viola, e in seguito quelli della scuola media, la Luigi La Vista, ci parlavano dell’utilità del verde per l’intero ecosistema. Ci hanno insegnato a piantare le piante, gli alberi e per loro attuare le cure necessarie. Io ho iniziato ad amare le piante e in modo particolare gli alberi che ritengo siano delle forme di vita tra le più straordinaria esempio di stabilità, forza e imperiosa regalità. Negli anni 70, 80, 90 le varie collaborazioni politiche non hanno mai permesso di trascurare l’arredamento urbano (non parlo né di orientamenti politici e di schieramenti, non mi importa né il colore né la corrente). C’era la cura del verde, il concetto di cura e tutela del territorio, nulla di particolare come in altre città del nord, ma almeno era garantito il servizio che i cittadini pagavano. Gli alberi venivano sistematicamente potati ogni 3 anni e da personale competente, per intenderci operai che nella vita lo facevano anche per se stessi, così da razionalizzare la crescita e rispettare il verde ai fini di rendere più vivibile ed ecocompatibible l’interazione della vita tra esseri viventi di diversa natura. Ricordo che per il Comune c’era il viviaio comunale, sotto la stazione centrale, che provvedeva grazie al sig. Antonio che buon’anima, oggi non c’è più, a colorare le aiuole di Potenza di tante variegate pianti annuali. Probabilmente c’erano ai posti di responsabilità le persone competenti che capivano come un albero, un’aiuola, una cunetta doveva essere trattata per il funzionamento corretto del tutto, così da tutelare l’incolumità del cittadino. Oggi tutto ciò che è stato in passato non c’è più. Gente improvvisata, inefficienza generale e precarietà. Potenza ormai è selvatica. Alberi lasciati da più di sette anni a se stessi, aiuole piene di erbacce. Questo dissesto e trascuratezza ha portato per esempio alla presenza sempre più massiva di zecche che proliferano nei luoghi incolti, ratti e più pericoloso ancora vipere in città. Mi dicono che non ci sono soldi e che i servizi non possono essere garantiti, nonostante i cittadini provvedano a versare le famose tasse che servono a garantire urbanizzazione e tutela dell’ambiente. Oggi l’umanità è veramente malata. La tecnologia sempre piu fredda e veloce, la velocità delle cose ci porta a dover subire un’evoluzione o un’involuzione? A Potenza se un ramo è più pesante e si spezza perché sarebbe il corso normale della vita dell’albero, lo stesso viene dichiarato pericoloso per l’incolumità del cittadino. Sto parlando di un olmo che quando sono nato in via L. Ariosto già c’era. Io ho 50 anni. Abbiamo vissuto insieme, io sotto le sue fronde ho trascorso i più bei momenti della mia infanzia, i pic nic improvvisati sotto la sua ombra con i miei amici di gioco. E nelle giornate del ferragosto gli abitanti del rione godevano della sua frescura. Qualche settimana fa in seguito all’incuria degli organi preposti a farlo (quelli che curano il verde pubblico) un ramo dell’albero ha seguito il corso naturale delle cose e si è spezzato provocando, sgomento, terrore, paura. L’albero improvvisamente è diventato l’orco da cui difendersi. Gli organi preposti hanno ritenuto (per mancanza di soldi) di non intervenire per far fare una perizia tecnica (penso sarebbe dovuta intervenire la forestaleche doveva valutare se veramente l’albero fosse infracidito o pericolante). Gli organi responsabili hanno fatto intervernire i pompieri che con il loro intevento hanno pregiudicato la vita dell’albero stesso. Il risultato? Abbattimento dell’albero. Quasi una moda che fa saltare, elimare, tagliare. Ma la perizia chi l’ha fatta? Basta uno sguardo distratto di uno qualsiasi che si spaccia per tecnico o ci vuole una figura competente per verificare le cose? Io posso affermare che il mio amico albero, ripeto, un olmo forte e possente era sanissimo (e lo testimonia il tronco resecato alla base che non presenta assolutamente nessuna abrasione interna). Oggi in effetti nel rione Libertà e in via L. Ariosto sono necessari degli interventi di potatura, non eliminazione, di piante storiche e semmai bisognerebbe intervenire su altri alberi che purtroppo hanno radicato a ridosso di muri e tra gli spazi di carreggiate di alcune vie centrali (via Leonardo Da Vinci) mettendo a rischio vero il territorio. Io non voglio più assistere all’eliminazione di alberi storici dopo perizie fatte alla “carlona”. In via L. Ariosto ci sono altri 2 olmi e un pino da salvaguardare che non sono pericolosi se curati e potati per bene da gente competente e non da ditte appaltate che non sanno nemmeno come si tiene un paio di forbici da potatura, in mano. Spero che questo articolo serva per sensibilizzare l’opinione pubblica e si eviti di commettere illeciti come per il taglio dell’olmo che non era neces- In passato gli alberi della città venivano potati ogni 3 anni e da personale competente IN CONSIGLIO Risorse idriche Provvedimento per le contrade L’olmo tagliato in via Ariosto Una cerimonia per ricordare il sacrificio di Vito Zaccagnino IN occasione dell’anniversario della morte della guardia scelta della polizia stradale Vito Zaccagnino è stata deposta ieri mattina una corona di alloro davanti alla lapide posta nel cortile della Caserma della Polizia di Stato in via Lazio. Vito Zaccagnino, nato ad Avigliano il 15 agosto 1917, si arruolò come allievo del disciolto corpo delle guardie di pubblica sicurezza presso la Scuola di polizia di Nettuno il 26 agosto1946. In servizio alla Questura di Potenza, la sera del 16 novembre 1965, intervenuto per sventare una rapina in corso in una gioielleria del centro storico di Potenza, fu raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco esplosi dal rapinatore. Morì poco dopo durante il trasporto in ospedale. Breve ma toccante la cerimonia religiosa di ieri, durante la quale il cappellano della polizia, padre Pietro Anastasio, ha chiesto di pregare per il collega scomparso e la sua famiglia. Il vice questore Dario Sallustio ha ricordato poi la figura di Vito Zaccagnino, servitore dello Stato. Presenti alla cerimonia la vedova, la figlia e i nipoti e una nutrita rappresentanza del personale della Polizia di Stato. E’ STATO approvato in consiglio comunale l’accordo di programma quadro in tutela della gestione integrata delle risorse idriche. Il provvedimento interesserà le contrade Tempa dell’Inferno, Cozzale, Caira, Pallareta, Montegrosso, Masseria Casone, Masseria Evangelisti, Poggio Cavallo, Pian Cardillo, Bosco Grande, Botte e Cerreta. Soddifstto il consigliere di Fratelli d’Italia, Giusppe Giuzio: «Oggi si è dimostrato come questa amministrazione guidata da Dario De Luca ha cuore tutta la città e non dimentica affatto le zone rurali, infatti Completamento della rete idrica della città e zone rurali. Procedimento finalizzato all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. Molte aree che fino a ieri avevano in determinati periodi dell’anno difficoltà di approvvigionamento di acqua potabile con detto provvedimento, di completamento della rete idrica vedranno superato un disagio che per troppo tempo non è stato attenzionato». Acquedotto Lucano provvederà, si auspica con tempi strettissimi, all’esecuzione delle opere necessarie per la realizzazione della rete. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 22 Potenza Martedì 18 novembre 2014 [email protected] BELLA Volontarie della Croce rossa hanno venduto dei portapane natalizi Raccolta fondi per i bisognosi L’incasso servirà a fare fronte alle esigenze delle famiglie più indigenti BELLA - In piazza Plebiscito, davanti alla chiesa madre, un insolito via vai incuriosisce i cittadini. Agli alberi sono attaccate bandierine della Croce rossa, un tavolo con una bianca coperta ricamata troneggia accanto a una panchina. Da uno scatolone Pia, Lina, Lidia e altre signore con le divise blu della Croce rossa di Bella espongono con grazia sacchetti rossi, orlati con un ricamo bianco. Sono i portapane natalizi pronti per essere messi in vendita. I passanti versano volentieri il contributo di 8 euro e portano via il sacchetto rosso per la famiglia, i parenti gli amici. A mezzogiorno e mezzo tutti i sacchetti sono stati venduti. Il lavoro volontario di mesi di tante signore ha portato i suoi frutti. Con la conoscenza delle difficili situazioni familiari che è propria di chi vive nel POTENZA Disabilità e Dsa all’Unibas POTENZA - “Disabilità e Dsa (Disturbi specifici dell’appendimento)”. Questo il tema del seminario, in programma domani, alle 15.30, nell’Aula Magna di via Nazario Sauro. Il Servizio disabilità dell’Università degli Studi della Basilicata - da sempre impegnato nella costruzione di un ambiente in grado di favorire e migliorare le condizioni di studio e la partecipazione alla vita universitaria degli studenti con disabilità e Dsa - ha organizzato l’incontro per analizzare le attività svolte negli ultimi anni e affrontare gli ostacoli formativi che le persone con Dsa possono trovare nel loro cammino di crescita personale e culturale. Questi ostacoli possono essere superati solamente attraverso la condivisione di un disegno comune con le istituzioni scolastiche e le associazioni. I Dsa si riferiscono a un gruppo eterogeneo di disturbi manifestati da significative difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di abilità di ascolto, espressione orale, lettura, ragionamento e matematica, presumibilmente dovuti a disfunzioni del sistema nervoso centrale. Nel corso del seminario è previsto anche un confronto tra le esperienze del Servizio disabilità dell’Ateneo lucano e quello dell’Università Cà Foscari di Venezia. Volontarie della Croce rossa in piazza Plebiscito a Bella paese, il ricavato servirà sollecitando offerte, che per alleviare le sofferenze vengono versate alla Croce di chi con dignità tira avan- rossa regionale, che provti in questa difficile crisi. vede alle necessità urgenti La Croce rossa di Bella, dei cittadini di Bella in diffida dieci anni presente sul coltà. Si va incontro a chi ha territorio, è diventata una difficoltà con bollette, oneri realtà che opera al servizio e balzelli di ogni genere. della comunità grazie alle Vengono aiutati gli alunni, socie e ai soci, che lavorano le cui famiglie non riescono con spirito di abnegazione. a pagare i biglietti di traLe socie hanno lavorato in- sporto, mensa scolastica. A sieme per tre mesi per la volte si provvede all’acquipreparazione dell’oggetti- sto dei libri di testo e altri stica da offrire ai cittadini, materiali didattici. La Croce rossa femminile organizza eventi come il Carnevale e con la Pro Loco e l’Anspi, i fuochi di San Giuseppe e varie sagre. Quasi tutti i pomeriggi una decina di socie si incontrano per programmare, preparare oggetti, verificare le necessità del territorio. Ormai sono dieci anni di volontariato, di impegno e di amore verso i più deboli, all’insegna della solidarietà e dell’empatia. Particolare attenzione viene data agli extracomunitari, il cui numero aumenta ogni anno nel nostro territorio. Fa bene raccontare il volontariato, la solidarietà di persone che utilizzano i loro talenti e il loro tempo per fare del bene a chi ha bisogno. Questi esempi sono un raggio di sole che illumina il nostro difficile cammino in questi tempi così difficili. Mario Coviello POTENZA Casa circondariale Agenti penitenziari in prima fila per la Fidas © RIPRODUZIONE RISERVATA POTENZA Incontro organizzato dall’Efmea Edilizia, sicurezza sul lavoro tra obblighi e sanzioni POTENZA - “La sicurezza nell’utilizzo delle macchine nel settore edile, obblighi e sanzioni per i datori di lavoro”. Di questo si è discusso nel corso di un incontro organizzato dall’Efmea (Ente per la formazione edile). Nel corso dei lavori sono stati illustrati gli aspetti relativi ai nuovi obblighi e procedure per le aziende al fine di prevenire eventuali sanzioni per i datori di lavoro. Dopo l’intervento del presidente Efmea di Potenza Donato Antonio Claps, che ha presentato il seminario e ha illustrato le attività in programma per i prossimi mesi , il presidente del Collegio dei geometri della provincia di Potenza Faustino Cammarota ha sottolineato l’importanza dell’azione sinergica fra i due enti per la realizzazione di momenti formativi utili all’aggiorna- Il tavolo dei relatori mento e alla crescita professionale di tecnici ed imprese. «I cantieri non sono mai identici - ha detto Cammarota – vanno studiati attentamente e dopo aver predisposto un’accurata progettazione preventiva sulla sicurezza occorre aggiornare il piano in conformità alle specifiche del cantiere stes- so». Il tema delle verifiche obbligatorie degli apparecchi di sollevamento e quello della formazione specifica degli addetti alla conduzione delle attrezzature di cantiere sono stati invece affrontati da Alessandro Santochirico. Nel corso del dibattito è emersa una esigenza di chiarimento in particolare sugli aspetti inerenti la formazione degli addetti alla conduzione dei mezzi. «I rischi in un cantiere al giorno d’oggi sono davvero molteplici – ha affermato il presidente di Efmea Donato Claps - e, pertanto, occorre una azione continua di formazione ed informazione in considerazione dei cambiamenti normativi e dei repentini mutamenti che interessano le tecnologie da applicare». Gli agenti penitenziari che hanno donato il sangue POTENZA - Con 17 sacNel corso della mattiche di sangue raccolte, nata alla presenza del 5 pre-donazioni e 5 ac- presidente della Fidas cessi si è conclusa la Basilicata, Paolo Ettorquinta giornata di do- re, che ha espresso i nazione nella Casa cir- sentimenti di viva ricocondariale “Santoro” di noscenza a tutto il perPotenza. Grande soddi- sonale, sono state consfazione è stata espres- segnate due targhe, la sa dai responsabili del prima al direttore della gruppo donatori Fidas, Casa circondariale MiMarisa Di Pierro e Save- chele Ferrandina e la serio Brienza, e dal presi- conda al Commissario dente e direttore sanita- capo della Polizia penirio della Fidas Potenza, tenziaria Rocco Grippo, Salvatore Accardo che poiché senza la loro colall’unisono hanno laborazione e straordiespresso i più vivi rin- naria vicinanza al vograziamenti a tutto il lontariato non si popersonale della Casa trebbero vivere momencircondariale per l’im- ti così importanti come portante gesto di solida- quelli vissuti nella matrietà effettuato nella tinata. mattinata. Benemerenze sono In un momento deli- state attribuite anche ai cato per la nostra sanità donatori che hanno offrire un contributo di raggiunto le 5 e le 10 docosì alto valore sociale nazioni, mentre al dopuò solo aumentare la natore Claudio Zaccaconsapevolezza che do- gnino con 15 donazioni nare qualcosa di se è è stata conferita la mefondamentale per sen- daglia di bronzo assotirsi parte integrante ciativa con una targa ridella comunità. cordo. CASTELMEZZANO Delegati del Coni hanno illustrato al sindaco Valluzzi i “Luoghi di sport” Anche nei piccoli comuni si può vivere in modo sano Il sindaco Valluzzi con alcuni dei membri del Coni CASTELMEZZANO - Si intitola “Luoghi di sport” l’inziativa del Coni che ha coinvolto, tra gli altri comuni, Castelmezzano e che oggi approderà a Ginestra. Obiettivo: educare grandi e piccini all’attività motoria come strumento per vivere in modo sano soprattutto in quelle realtà dove scarseggiano o mancano del tutto associazioni e società sportive. La delegazione del Coni Basilicata, composta dal presidente Leopoldo Desiderio e da Roberto Urgesi, componente della giunta re- gionale del Comitato, ha incontrato il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi, per decidere le attività da mettere in atto. All’incontro erano presenti anche il vice sindaco, Maria Santoro, l’assessore Lucio Barbaro Iosco e alcuni giovani del posto da coinvolgere nel progetto. Le proposte emerse sono state due: la creazione di un corso di ginnastica dolce indirizzata soprattutto a donne e a persone della terza età da svolgersi nel palazzetto di Castelmezzano e la programmazione di corsi di nuoto per bambini e adulti da tenersi nella piscina della Comunità montana Alto Basento. Il sindaco Valluzzi, nel ringraziare il presidente Desiderio per la possibilità offerta, ha voluto contribuire ulteriormente al progetto mettendo a disposizione, gratuitamente, un servizio navetta per accompagnare i ragazzi e i genitori che volessero iscriversi alle attività natatorie. Il prossimo appuntamento con “Luoghi si sport” si terrà oggi a Ginestra. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 24 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 VULTURE [email protected] LAVELLO Favole per descrivere la problematica all’interno della scuola Disabilità, no alle discriminazioni Un percorso formativo per bambini promosso dalla “Fondazione W Ale” LAVELLO - La favola come stimolo per promuovere la riflessione tra i bambini sul tema della disabilità e occasione per sensibilizzare la comunità sulle relative problematiche. Uno strumento di intervento, quindi, per facilitare l’avvicinamento al tema della disabilità con occhi nuovi, attivando pensieri e riflessioni sulle difficoltà e sul modo con cui poterle affrontare. Questa la filosofia che ispira il progetto “Smile Story”-Raccolta di favole sulla disabilità”, proposto livello nazionale dalla Fondazione Alessandra Bisceglia “W Ale” Onlus. L’iniziativa è arrivata anche a Lavello, dove le dirigenti e le insegnanti degli istituti comprensivi I e II l’hanno accolta con grande entusiasmo e sensibilità. La presentazione giovedì 20 alle ore 17 nel Centro Sociale “G.Di Gilio”, in occasione della giornata mondiale dei diritti del fanciullo e nell’am- La locandina dell’iniziativa e Alessandra Bisceglia bito della manifestazione nostro progetto offriamo “Una favola per il diritto al ai bambini la possibilità di sorriso’, organizzata in creare personaggi, contecollaborazione con la loca- sti che ne esplicitano il sile sezione del Cif. gnificato all’interno di «I ragazzi si confrontato una trama. Con disegni e spesso con i problemi della parole gli alunni evidendisabilità nelle realtà sco- ziano che il bambino “norlastiche - ci dice Raffaella modotato” non deve vedere Restaino, Presidente della nel bambino disabile un Fondazione “W Ale”- Con il marziano», ma una perso- na come tutti a cui dare vicinanza e amicizia. La proposta della Fondazione si colloca , quindi, nel contesto del tema dell’integrazione, dell’accoglienza e della riflessione sulla disabilità e mira a facilitare e ad incoraggiare un percorso costruttivo, collaborativo e produttivo all’in- terno della scuola. Centrale, in tale contesto, la riflessione su che cosa significhi la parola diversità, o disabilità. «Tutti siamo diversamente abili rispetto alle altre persone, tutti abbiamo, in varia misura, bisogno dell’aiuto degli altri- precisa la presidente Restaino - Si parla di solidarietà come possibilità per affrontare meglio le difficoltà». Obiettivo fondamentale del progetto è quello di promuovere la riflessione sulle difficoltà e su come affrontarle «Le favole danno la possibilità ai bambini di entrare alla scoperta del proprio mondo emotivo e di apprendere nuovi schemi di comportamento, imparando a rispondere in maniera efficace a situazioni difficili o di disagio - sottolinea Raffaella Restaino - Favoriscono la riflessione e lo sviluppo di pensieri più costruttivi rispetto alle difficoltà in situazioni di fragilità». Il progetto, di carat- tere sperimentale, ha coinvolto bambini delle classi quarte della scuola primaria del Lazio e della Basilicata ed è stato sviluppato nei mesi di maggio, settembre ottobre 2014. Il momento conclusivo viene celebrato nella giornata internazionale dei diritti del fanciullo di giovedì 20, con attestati di partecipazione ai bambini. E saranno gli alunni i veri protagonisti della manifestazione che si terrà nel Centro Sociale “G. Di Gilio” di Lavello. Oltre alla esibizione delle orchestre dell’Istituto Comprensivo 1 e dell’Istituto Comprensivo 2, è previsto un dibattito tra sindaco, Presidenti di associazioni, Dirigente scolastico e docenti, moderato da due alunni: Nunzia Laus-Baby Sindaco (I C 1) e Martina Terranegra (I C 2). In programma anche la rappresentazione di alcune favole, a cura dei ragazzi de “Il Mosaico”. Giuseppe Orlando RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 27 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 VULTURE [email protected] LA SEGNALAZIONE La lettera di un cittadino di via Nazario Sauro Venosa, incuria e rifiuti nei pressi del centro VENOSA - Degrado in città. A segnalare una questione è un cittadino che ha deciso di scriverci per “denunciare” una problematica. Riceviamo e pubblichiamo. Il sottoscritto Sinisi Giuseppe, abitante in Venosa alla via N. Sauro, n° 7, segnala quanto segue Nonostante sia passato un anno e mezzo dalla precedente segnalazione nulla è successo per risolvere il problema. A tutt’oggi la situazione si è aggravata per il proliferare dei topi che imperversano nell’ immondez- zaio del centro cittadino. Si allegano alla presente le foto di due “zoccole” morte schiacciate nella via Nazario Sauro all’ altezza dello sbocco su via Appia. La mia abitazione è situata su detta strada vicino alla villa comunale e alla scuola elementare, al centro della città, di fronte al terreno incolto preda di alberi mai curati ed erbacce infestanti, da tempo diventato un immondezzaio, una discarica a cielo aperto, sede di rifiuti in parte visibili, ma nella maggior parte coperti e sepolti negli anni dalle suddette erbacce, nascosti alla vista da un vecchio muro di tufi. Per quanto riguarda la cattiva illuminazione della via, tale problema è stato risolto. Non si comprende come gli altri problemi segnalati non siano stati affrontati e risolti. Infatti, come dimostrano le foto allegate, si evidenzia che le zone pubbliche (marciapiedi e strada) siano invase da grossi topi “pantegane” che minacciano la salute di centinaia di scolari che ogni giorno vi transitano per raggiungere le scuole vicine e dei passanti in genere. Il ratto fotografato a pochi metri dalla villa comunale della città di Orazio Oggi si parla di ambiente a livello nazionale, ma anche a livello locale la situazione non è delle migliori, anzi, nel nostro caso, non solo c’è degrado ma rischio di epidemie. Pertanto si richiede per la seconda volta, che “chi di dovere” effettui per lo meno una bonifica ed una disinfestazione delle zone rappresentate nella presente, onde evitare le vie legali (in corso). Si terrà aggiornata la stampa in caso di mancata risoluzione del problema. A testimonianza di quanto sopra si allegano nuove foto. Tanto si comunica per opportuni provvedimenti. Giuseppe Sinisi MELFI Il ciclo è partito dalla “Berardi” alla presenza del sindaco Valvano Differenziata: scuole coinvolte L’obiettivo degli incontri: promuovere la sostenibilità ambientale MELFI - La parola d’ordine è sostenibilità ambientale. Il sindaco su questo ci sta mettendo la faccia. In tutti i sensi. Nella giornata di ieri ha preso il via il ciclo di incontri nelle scuole sulla raccolta differenziata. All’Istituto Comprensivo Berardi “filo diretto” con il sindaco di Melfi, Livio Valvano, alla presenza del Dirigente Scolastico, Maria Filomena Guidi, del vice sindaco nonché Assessore all’Ambiente, Luigi Simonetti, dell’Assessore all’Istruzione, Lucia Moccia e della Gisa. Il primo cittadino Valvano ha risposto alle sollecitazioni varie, ed a volte sorprendenti, sollevate dagli alunni circa le proble- L’incontro di ieri matiche legate all’ambiente e ha chiesto ai giovani cittadini di diventare “complici” per indurre i genitori alla raccolta differenziata. Per Valvano «è migliorata la quantità e la qualità delle percentuali di raccolta differenziata nella nostra Città. Agli studenti è affidato il compito di diffondere pratiche di rispetto ambientale e di incentivare la rac- colta differenziata nelle proprie famiglie. Rispettare l’ambiente significa in primis contribuire ad avere una Città migliore. La mission degli incontri è quella di offrire, a partire dai più piccoli, nuove opportunità di confronto per imparare a selezionare e conferire i propri rifiuti ed a migliorare la qualità della vita nella nostra Città. Lodevole è il lavoro svolto dai docenti che hanno guidato i bambini verso un avvicinamento progressivo e ludico al problema del rispetto ambientale». Con il progetto ludico “Quartier generale, Tenente Riciclo” della Gisa si punta, in tal modo, a sensibilizzare gli alunni delle scuole su una corretta scelta delle modalità e delle tecniche di raccolta dei rifiuti. «Siamo convinti che mettendo la famiglia e la scuola al centro delle politiche ambientali sia possibile diffondere- ha concluso Valvano- a partire dalle nuove generazioni, una spiccata sensibilità che contribuirà a promuovere la tutela ed il rispetto dell’ambiente con stili di vita più sostenibili». RIONERO IN VULTURE Il 20 novembre prossimo Nel segno della trasparenza RIONERO - L’obiettivo è informare sulle attività messe in campo in tema di trasparenza e legalità. Anche quest’anno la giornata dedicata al tema dall'Irccs Crob è dedicata a tutti i portatori di interesse dell'Istituto. Dal programma triennale per la trasparenza e l’integrità adottato dall'Istituto, al piano e relazione della performance, fino al piano anticorruzione. Considerato lo stretto collegamento tra la disciplina della trasparenza e quella della performance, la giornata della trasparenza costituisce l’occasione per condividere le best practice, le esperienze e i risultati della valutazione del “clima” lavorativo, del livello dell’organizzazione del lavoro, oltre che del grado di condivisione del sistema di valutazione in stretta collaborazione con il lavoro svolto dagli organismi di valutazione interni. Sabrina Gagliardi è stata eletta presidente dell’organismo Barile, inaugurata sezione della Fidapa BARILE - Nei giorni scorsi si è tenuta la cerimonia inaugurale della sezione Fidapa di Barile presso la sede della pro loco nello scenario del Palazzo Frusci. Eletta presidente Sabrina Gagliardi, già consigliere comunale del Comune arbereshe. Sono intervenuti: il sindaco Antonio Murano con tutta l’amministrazione comunale, Maria Albano revisore dei conti nazionale nonchè madrina della sezione di Barile, Lucia Moccia tesoriera nazionale, Giulia Colucci past presidente na- zionale. Nel suo intervento, il presidente Gagliardi ha detto: ” ringrazio il numero nutrito di presenze della nostra associazione ad iniziare da Angela Caselle vicepresidente sezione Barile. Marianna Colangelo segretaria sez. di Barile , Carmela Carnevale tesoriera, Francesca Soda cerimoniera, Irene Nodelli, Margherita Castellano, Giovanna Caselle revisori dei conti Tutte le socie, Imma Botte, Maria Pina Bruno, Mariangela Clemente, Rosa di Noia. «E’ motivo di grande soddisfazione con- Foto di gruppo per i soci dividere questo momento di inaugurazione della sezione Fidapa Barile, - a detto la neoeletta - e quindi l’ingresso di tante donne nel nostro paese che darà un grande contributo di riflessioni su tutto quando riguarda l’universo fem- minile e non. La carica di presidente di sezione è stata da me accolta con grande entusiasmo. Ci proponiamo di affrontare le problematiche del territorio e soprattutto delle donne del nostro territorio, e di supportare le tematiche del nostro nazionale. Il nostro impegno sarà che il nostro nome sia ben conosciuto e sia sinonimo d’impegno Culturale, Crescita Sociale, Artistica, ma anche di Solidarietà,confronto , il rispetto degli altri nella diversità». Lorenzo Zolfo L’incontro ha lo scopo di favorire lo sviluppo di una cultura amministrativa orientata all’accessibilità totale, all’integrità e alla legalità, al fine di testimoniare e stimolare comportamenti etici nel rispetto delle regole. La giornata è un’opportunità per condividere suggerimenti e proposte su temi fondamentali della prevenzione della corruzione e della trasparenza ed integrità alla luce di una complessiva riforma della pubblica amministrazione, dove la trasparenza amministrativa viene considerata, oltre che un mezzo di partecipazione dei privati all’esercizio della funzione pubblica, come principale strumento democratico per un controllo diffuso sul buon andamento e la legittimità dell’azione amministrativa. L’appuntamento è per il 20 novembre prossimo a cominciare dalle 9.30 all’interno dell’auditorium dell’ospedale oncologico. Monticchio, pronta una «serrata sociale» MONTICCHIO - L’associazione “Ninfea” interviene in merito al dibattito suscitato dopo l’articolo pubblicato nei giorni scorsi su Monticchio. Per primo il sodalizio mette in risalto che «la perdita di acqua all'ingresso di Monticchio è stata segnalata agli enti di competenza senza sortire alcuna azione». Inoltre «le foglie sono fisiologiche alla stagione attuale, soprattutto in una località così silvestre». In merito poi all’articolo fa rilevare che «tutti i ricettivi dei laghi erano funzio- nanti e pronti ad ospitare: ristorante il Pescatore, pizzeria la Selva, pizzeria Il ristorantino, La perla del lago, Mapalù, pizzeria Lago Grande, ristorante Restaino, ristorante I Gemelli e Borgo Villa Maria». Conclude la nota: «Il giudizio su un'area di diversi chilometri quadrati non si può ridurre a poche immagini. Non si vogliono con ciò mascherare le sue problematiche, tant'è che è in programmazione una serrata "Sociale" degli operatori associati, ma la denigrazione stridula non aiuta nessuno» RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 28 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 LAGONEGRESE [email protected] LAGONEGRO Finanziamento stanziato dalla giunta regionale Fondi per completare l’ospedale LAGONEGRO – La giunta regionale della Basilicata ha approvato l’investimento finalizzato al completamento, all’adeguamento strutturale e tecnologico e all’ampliamento dell’ospedale di Lagonegro. Il provvedimento – predisposto dall’assessorato alle politiche della persona – reca le firme di Flavia Franconi, Aldo Berlinguer e Michele Ottati ed è stato adottato all’unanimità con una delibera ufficiale dello scorso 21 ottobre (la n. 1245 ). Nel documento si stabilisce che vengano stanziati fondi per un totale di 1.505.000 euro per tutti i lavori che interesseranno il plesso ospedaliero; le risorse necessarie attingono a finanziamenti erogati dallo Stato nell’ambito di programmi ministeriali a destinazione vincolata. Il progetto prevede tre linee principali di intervento: l’ampliamento del plesso ospedaliero mediante la realizzazione del corpo D, che va a completare l’Obi e il nuovo reparto di cardiologia e consentirà di realizzare l’Utic ( unità di terapia intensiva di cardiologia ); la riallocazione dei reparti secondo le priorità stabilite dalla direzione sanitaria, in linea con le diretti- ve di razionalizzazione e funzionalizzazione dei presìdi medici, nonché di contenimento della spesa e adeguamento ai costi standard previsti dal dettato della spending review; infine, lavori indifferibili per la messa a norma ed in sicurezza della struttura e degli impianti, inclusi quelli per lo stoccaggio di gas medicali e le attrezzature delle cucine. Secondo quanto indicato dal disposto dell’Art. 20 D.lgs. 118/11 sarà la Regione in corso d’esercizio ad accertare, impegnarsi, garantire ed erogare l’importo in conto capitale riferito all’edilizia sanitaria L’ospedale di Lagonegro e corrispondente a quello indicato nel decreto di ammissione al finanziamento. L’esecutività dell’opera è prevista a partire dal prossimo 3 di- cembre 2014, mentre il collaudo e la messa in servizio dovrebbero entro e non oltre il 30 gennaio 2016. fa. fa. Gli amministratori si faranno promotori di un’azione condivisa verso la Regione «Salvaguardare i posti di lavoro» I sindaci della Val d’Agri esprimono solidarietà ai lavoratori della Vibac GRUMENTO NOVA – «Farsi promotori di un’azione condivisa verso i vertici regionali, rivolta a mettere in campo tutti gli strumenti possibili per sostenere oggi la Vibac e domani qualsiasi altra azienda ne avesse l’esigenza, per salvaguardare non solo posti di lavoro, ma soprattutto il potere d’acquisto di chi lavora». E’ ciò che hanno chiesto le maestranze dell’azienda Vibac ai sindaci dell’Alta Val d’Agri durante l’incontro svoltosi ieri mattina nella sala consiliare del comune di Grumento Nova. Un incontro in cui le rappresentanze sindacali unitarie della Cgil, Cisl e Uil hanno esposto quella che «è la situazione lavorativa dello stabilimento Vibac di Viggiano alla luce delle richieste che, negli ultimi giorni, sono giunte dalla direzione aziendale». Azienda che ha lamentato negli ultimi tempi, le difficoltà che sta attraversando a seguito di una concorrenza estremamente competitiva che arriva soprattutto dall’Asia (India e Cina) e dai paesi Euroasiatici (Turchia, ecc ), manifestando l’esi- I lavoratori della Vibac in presidio davanti la fabbrica genza di «recuperare competitività attraverso l’abbattimento del costi e l’ammodernamento degli Impianti». Un «abbattimento dei costi, ricorrendo – riferiscono le Rsu - ai contratti di solidarietà e all’azzeramento di tutte quelle voci relative alla contrattazione di wecondo livello quali, premio produzione, quattordicesima». Nella riunione, è stato rimarcato agli amministratori, fa sapere, la Rsu Cgil, Vincenzo Cirigliano che «sarebbe auspicabile, dinnanzi alle richieste dell’azienda, che la politica si attivasse per dare il suo contributo e che scongiurasse attraverso gli strumenti idonei, sia la possibilità di perdere posti di Lavoro, sia la possibilità di erodere pesantemente il potere di acquisto degli stipendi che di certo gravi ripercussioni avrebbe sul sistema commerciale e di servizi della Val D’Agri». «In questo – aggiunge Cirigliano - abbiamo riscontrato la condivisione di tutti i Sindaci intervenuti che hanno espresso la loro volontà di sostenere i lavoratori e farsi carico di vagliare tutte le soluzioni possibili, promuovendo l’intervento anche delle istituzioni regionali». Per le Rsu «non si può infatti pensare, dinanzi ad una crisi economica gravissima, accentuata da una tassazione asfissiante da parte dello Stato che viene già pagata pesantemente dai lavoratori e EPISCOPIA Stanziati fondi per il secolare percorso Lungo le vie dei basiliani EPISCOPIA - Consegnato ufficialmente al comune di Episcopia, come comune capofila, in Regione, il decreto di finanziamento inerente la cosiddetta via del monachesimo basiliano, che consentirà di ripristinare e corredare di idonea tabellonistica, il secolare percorso che collega i centri di Episcopia (Cornale) e Carbone, sedi dei due monasteri basiliani dell’area sud. Un bel passo nella direzione della fruibilità turistica di queste contrade e dei migliori collegamenti di quelle aree rurali, abbandonate da decenni. A chiusura di una settimana positiva per la comunità sinnica, con importanti opere finanziate in Regione, dopo tre anni di contenzioso legale, sono stati consegnati i lavori del consolidamento dal dissesto idrogeologico, per le zone monastero-alma del conte- Una panoramica di Episcopia avena, che inizieranno nei prossimi giorni. Soddisfazione è stata espressa da parte del sindaco, Biagio Costanzo. Emilia Manco dalle loro famiglie, di intervenire con strumenti che vadano ad alleggerire ulteriormente le tasche dei lavoratori». Ed è per questo che la «Vibac essendo un’azienda particolarmente energivora potrebbe – evidenziano i lavoratori - beneficiare tantissimo di aiuti in questo campo, soprattutto in merito a metano ed energia elettrica, a patto che la Regione e lo Stato Italiano non si trincerino sempre dietro i patti di leale concorrenza imposti dall’Europa». Da parte dei sindaci “massima solidarietà e disponibilità per far sì che tutti gli sforzi – riferiscono in una nota - dei Comuni e delle Istituzioni interessate possano determinare una strategia progettuale e produttiva per la Vibac ed assicurare, anche in questo particolare momento di crisi economica, continuità lavorativa ed ancor più potenziamento produttivo, con l’applicazione ad esempio di progettualità che miri ad un efficientamento energetico e produttivo da fonti rinnovabili, per abbattere i costi di produzione». Angela Pepe ROTONDA Buoni “virtuali” per la mensa ROTONDA - Anche quest’anno niente buoni cartacei nella mensa di Rotonda bensì un “buono virtuale” che si dovrà caricare sulla tessera sanitaria dello studente versando l’importo corrispondente alla fascia di reddito, presso lo sportello riscossione entrate situato al piano terra dell’edificio municipale. I genitori che sono in possesso del vecchio buono cartaceo possono riconsegnarlo all’ufficio tributi del Comune di Rotonda che provvederà a convertirlo in buono virtuale. I ragazzi che usufruisco del servizio mensa non dovranno esibire nessuna tessera o buono presso la mensa scolastica e i genitori potranno monitorare il credito residuo attraverso una pagina riservata alla quale occorre registrarsi. e. m. MOLITERNO Dibattito su Petruccelli «Un protagonista del Risorgimento» MOLITERNO - «Il profilo di vita e la complessiva produzione pubblicistica di Ferdinando Petruccelli della Gattina, che fu tra i protagonisti di prima fila, in Basilicata, in Italia e in Europa, dallo snodo risorgimentale del 1848/49 agli anni Ottanta dell’Ottocento, sono da ricondurre, con rigore di ricerca e di analisi, al contesto storico del tempo per coglierne in tutta la loro portata e valenza gli elementi caratterizzanti, sia sul versante della cultura che della pratica politico-istituzionale e comunicativa». E’ quanto ha, tra l’altro, sottolineato il Presidente della Deputazione Lucana di Storia Patria, Antonio Lerra, nella relazione introduttiva all’Incontro culturale svoltosi nei giorni scorsi a Moliterno, nella Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi. Un incontro i L’incontro che si è tenuto a cui lavori sono sta- Moliterno ti aperti dai saluti del Sindaco di Moliterno, Giuseppe Tancredi, e da un ampio video-messaggio del Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Nell’ambito del convegno sono stati presentati i tracciati portanti di un ampio Programma di studi, ricerche e iniziative su Ferdinando Petruccelli della Gattina, da un’accurata ricognizione, in Italia ed all’estero, di scritti suoi e su di lui (anche su giornali e periodici) ad edizioni critiche di sue più rilevanti opere. Nell’intervento conclusivo dell’incontro Patrizia Minardi «ha posto particolare accento sull’importanza di Progetti culturali di eccellenza sul territorio, tanto più significativi in una fase, come l’attuale, caratterizzata da complessiva rivisitazione della legislazione regionale sulle politiche culturali». RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 29 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 MATERA [email protected] L’anello debole della catena produttiva è rappresentato dai subappaltatori Più attenzione alle imprese locali Confapi ha incontrato Anas e aziende che si occupano di segnaletica stradale MATERA - Salvaguardare il tessuto delle piccole e medie imprese locali che operano nel settore dei lavori pubblici, con particolare riguardo per quelli stradali. Questo il tema al centro dell’incontro promosso da Confapi Matera tra i vertici dell’associazione, le imprese che operano nella segnaletica stradale e il compartimento Anas di Basilicata. Il presidente della sezione edili, Michele Molinari, dato atto all’ingegner Roberto Sciancalepore della volontà dell’Anas di sostenere insieme all’associazione un’interlocuzione all’insegna del dialogo, ha sottolineato l’urgenza di perseguire l’obiettivo comune di tutelare il territorio guardando con attenzione anche alle piccole e medie imprese. Il presidente ha infatti evidenziato come la sofferenza delle grandi imprese vincitrici degli appalti finisca per scaricarsi quasi completamente sui fornitori e subappaltatori. È noto che i subappaltatori, ma soprattutto i fornitori, sono l’anello debole della catena in quanto scarsamente tutelati dalle norme legislative e contrattuali, quando non debbano anche scontrarsi con l’atteggiamento poco collaborativo dei committenti. Solo in provincia di Matera, sono numerosi gli esempi in cui le grandi imprese hanno accumulato debiti verso fornitori e subappaltatori, lasciando i primi sul lastrico perché privi di tutela giuridica e destinando ai secondi le briciole che residuano dalle ormai abusate procedure di concordato preventivo. La normativa vigente prevede il pagamento diretto dei subappaltatori. Per i fornitori la situazione è peggiore, non avendo essi altra tutela giuridica se non quella meramente civilistica delle procedure esecutive. Questione che si risolverebbe con un atteggiamento più vigile da parte dei committenti e con l’inserimento nei bandi di gara delle clausole del pagamento diretto dei subappaltatori e dei fornitori. La prima è prevista dalla legge, ma per avere efficacia deve essere inserita nel bando di gara; la seconda deve essere il frutto di un’azione di sensibilizzazione verso i grandi Incontro di Ccia, commercialisti e Confcommercio Assunzioni e crescita Un workshop per parlare anche degli incentivi La valorizzazione delle imprese locali e il rispetto delle condizioni contrattuali sono state al centro di un incontro di Confapi con Anas e aziende di segnaletica stradale PREFETTURA Grattini scaduti, bisogna pagare «SUL sito di Sassiland e su altri quotidiani locali - si legge in una nota della Prefettura - è stata pubblicata una nota, a firma di Adriano Pedicini, con la quale si invitano gli automobilisti contravvenzionati “per il cosiddetto grattino scaduto” a produrre ricorso al Prefetto per l’annullamento della contestazione. Per la violazione disciplinata dall’art. 7/1 lettera f e 15 del c.d.s. - si legge ancora - si è pronunciata la Corte di Cassazione, Sezione Seconda Civile, che con sentenza del 5 novembre 2009, n. 23543, ha statuito: “Le modalità, legittimamente prescritte, di regolamentazione della sosta “onerosa” in relazione al tempo, comportano “in re ipsa” l’onere per l’utente di prevederne la durata e regolare il pagamento anticipato in relazione alla relativa previsione”. L’eventuale ricorso non può che essere valutato negativamente comportando il raddoppio della sanzione comminata. Oggi la consegna del premio anche all’ex V Circolo Scuola materana premiata da Scottex Scottex continua il suo impegno con l’attività di charity “La carezza per le scuole”, che da quest’anno si arricchisce grazie alla partnership con Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti. Oggi, durante la Giornata Nazionale della Carezza, Scottex consegnerà oltre 100 mila rotoli di carta igienica ad alcune scuole su tutto il territorio nazionale. Le scuole vincitrici, tra cui c’è l’ex V Circolo di Matera, sono state selezionate direttamente dagli utenti attraverso il sito www.momentoscottex.it, semplicemente indicando la scuola a cui destinare i rotoli, senza vincoli di iscrizione o di acquisto. Le 60 scuole più segnalate riceveranno ciascuna indicativamente 1.500 rotoli di carta igienica Scottex® L’Originale, che saranno sicuramente di grande aiuto visti i grossi tagli economici che stanno interessando le scuole del nostro Paese. L’iniziativa prevede inoltre un sostegno ai Punti Luce di Save the Children, spazi ad alta densità educativa, creati per offrire opportunità e speranza ai bambini che committenti perché venga inserita nella lex specialis o – ancora meglio – deve essere oggetto di apposita modifica legislativa. Gli imprenditori hanno poi chiesto all’Anas di valu- vivono nei quartieri di alcune città del Sud, Centro e Nord Italia, dove povertà e disagio sociale sono maggiormente presenti. Nelle città in cui sono presenti i Punti Luce già attivi (Bari, Catania, Genova, Palermo, Marina di Gioiosa Ionica) e in quelle in cui altri Punti Luce verranno attivati entro la fine del 2014 (Milano, Roma, Torino, Scalea), sono stati selezionati alcuni istituti scolastici per un’attività di solidarietà: gli alunni di queste scuole hanno infatti realizzato il proprio autoritratto sorridente da donare simbolicamente ad un altro bambino. Per ogni disegno realizzato, Scottex®, tramite Save the Children, donerà durante la Giornata del 18 novembre un determinato quantitativo di rotoli ed una somma equivalente in denaro per l’acquisto di quaderni, diari, penne e colori destinati ai bambini che frequentano i Punti Luce. L’evento di consegna nella Giornata Nazionale della Carezza sarà visibile sulla pagina Facebook “il cucciolo della Scottex”. [email protected] tare strumenti in grado di ampliare le occasioni di lavoro e, quindi, consentire anche alle imprese minori di partecipare alle gare d’appalto. Opportunità che si aprirebbero sia con la suddivisione in lotti degli appalti, che attraverso l’introduzione della categoria della segnaletica nei bandi per le grandi opere. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA I dati su Matera riguardano i diversi tipi di reato Crisi come opportunità di centivo del lavoro, ha acceripresa, ma guardando in so i riflettori su modelli di faccia una realtà oggettiva- contrattazione solidale mente difficile e con alcuni previsti dalle leggi strumenti che norme e wel- n.863/84 sulle aziende infare offrono per tutelare dustriali con più d 15 diposti di lavoro e rilanciare pendenti (contratti di Tipo le imprese. Sono le indica- A) e sulla n.263/93 sulle alzioni e i temi che hanno ca- tre tipologie di imprese ratterizzato il workshop (contratti di tipo B) . E poi dedicato alle “Opportunità gli aspetti legati all’assie agli incentivi per le nuove stenza sanitaria integratiassunzioni e creazioni va, un pezzo del nuovo weld’impresa’’ e a “L’assisten- fare, insieme alla previdenza sanitaria integrativa’’ , za complementare e alla svoltosi presso la Camera formazione, che sta riscuodi commercio nell’ambito tendo interesse e successo del programma di incontri tra gli imprenditori. «Coe attività segnati dai tempi noscere strumenti normadella clessidra e dal ruolo tivi e previdenziali -ha detto dell’Ente sul tema “Un mo- il presidente dell’ente catore per le imprese e per lo merale, Angelo Tortorelli sviluppo del territorio’’. nel saluto ai convegnistiL’incontro, organizzato da rappresenta un solido punConfcommercio e Ordine to di partenza nella nascita dei dottori commercialisti e di nuove iniziative, per condegli esperti solidarne l’ocontabili perato e creaconsulenti re ricchezza del lavoro per le imprese della provine per il territocia di Materio; questo cora, con l’Enstituisce una te camerale e buona pratica il Fondo Est per sostenere (Fondo di le imprese sulAssistenza la strada delSanitaria Inl’innovazione tegrativa – e della compeCommercio, titività». I laTurismo, Servizi e Affini) , vori sono stati introdotti ha esaminato le tematiche dal direttore di Confcomrelative alle opportunità e mercio Leonardo Ventrella agli incentivi per le assun- che ha illustrato gli obiettizioni, previsti dalla norma- vi dell’iniziativa. Sono setiva nazionale e regionale e guiti gli interventi del vicealle opportunità dell’Assi- direttore di Fondo Est, Fastenza sanitaria integrati- biana Auriemma, sui vanva, al fine di aumentare il taggi del fondo di assistensostegno al comparto im- za sanitaria integrativa, di prenditoriale del territorio Gabriella Viggiano, dottoed offrire un supporto ed re commercialista, sugli un’opportunità di aggior- “Incentivi all’occupazione namento alle imprese, ai tra necessità ed opportuniconsulenti e a tutti i sogget- tà” e di Eustachio Festa, ti che operano in questo set- dottore commercialista, tore. Un tema che, tra sca- sul tema “ Crisi aziendale: denze, obblighi, aspetti contratti di solidarietà’’. [email protected] normativi , di tutela e in- Norme chiare per potersi sviluppare RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. PISTICCI Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 31 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 [email protected] PISTICCI Sono tutte piante bruciate dagli incendi soprattutto in contrada “Varre” Via gli alberi pericolanti dalla strada Dopo anni di solleciti sono partiti i lavori di rimozione della Provincia PISTICCI - Sono iniziati lo scorso weekend, e stanno proseguendo in questi giorni, i lavori di taglio e messa in sicurezza degli alberi secchi e pericolanti lungo la Provinciale Pisticci – mare, nel tratto noto come zona “Varre”. Laddove necessario, operai della Provincia portano avanti un intervento, di cui senz’altro beneficerà la circolazione stradale in termini di incolumità degli automobilisti. Un lavoro invocato da anni ed atteso da tempo, che responsabilmente doveva essere fatto prima. Quegli alberi, infatti, erano lì da diversi anni, distrutti da due incendi, che cambiarono irrimediabilmente l’aspetto dei luoghi. Si tratta soprattutto di pini, quasi tutti bruciati o seccati successivamente ai disastri che interessarono la zona, il più recente dei quali risale ad oltre due anni fa. Da allora quegli alberi hanno concretamente rappresentato una condizione di pericolo. Puntualmente, in seguito al maltempo, in particolare alla pioggia abbondante o al vento intenso, alcuni tronchi si sono abbattuti sulla strada. Solo la fortuna ha voluto che non si verificassero incidenti. Nonostante le evidenze, le autorità competenti non hanno affrontato la problematica in maniera risolutiva, preferendo interventi spiccioli sull’emergenza. In seguito all’ultima ondata di maltempo, tuttavia, il problema, più volte denunciato dal nostro giornale, si è ripresentato puntualmente, dopo alcune cadute verificatesi già nel mese scorso, alle prime sventagliate di scirocco e dopo che, nell’autunno 2013, nel pieno di una emergenza meteo, una squadra di operai con mezzi meccanici dovette dedicare una mezza giornata di lavoro per ripristinare la viabilità nelle Varre anche a causa degli alberi caduti. In seguito all’ennesima criticità rappresentata dalla loro pericoloso presenza, finalmente sono stati disposti degli interventi più ampi. Personale della Provin- cia, dopo aver iniziato i lavori venerdì scorso, ha proseguito ieri e sarà impegnato anche oggi per mettere definitivamente in sicurezza la zona. Gli alberi tagliati vengono smaltiti anche con l’aiuto successivo di privati regolarmente autorizzati a prelevare la legna da ardere. «In questi giorni -è il commento del Comune di Pisticci- la Provincia sta intervenendo per rimuovere gli alberi pericolanti lungo la Provinciale Pozzitello – San Basilio e precisamente nella zona Varre. L’intervento –tengono a precisare da Palazzo Giannantonio- è stato richiesto, dal Comune di Pisticci, ripetutamente nei mesi scorsi in quanto gli alberi secchi che insistono lungo la carreggiata in una zona interessata dall’incendio che divampò intorno a Pisticci costituiscono un pericolo costante per la circolazione per possibili crolli o cadute di rami, cosa che si è verificata recentemente in occasione di un temporale. Ringraziamo dell’interessamento e dell’intervento in atto il presidente della Provincia, Francesco De Giacomo, e il dirigente dell’Area tecnica Domenico Pietrocola». Roberto D’Alessandro © RIPRODUZIONE RISERVATA I lavori sulla Provinciale Otto ore intensive per tutti gli interessati senza prenotazione Celiachia, come affrontarla Ultima tappa del corso di Igiene degli alimenti all’Asm La sede dell’Asm SI svolgerà oggi, presso la sede dell’Asm in via Montescaglioso, il secondo ed ultimo appuntamento, organizzato dall’Unità operativa Igiene degli Alimenti e della Nutrizione sulla “Celiachia” che si terrà dalle ore 14 alle ore 18 presso la saletta primo piano. La durata del corso è di quattro ore e la partecipazione è libera e gratuita per tutti i cittadini interessati. Alla fine del corso sarà rilasciato un at- testato di partecipazione senza esame finale. Il programma verterà principalmente sull’inquadramento della patologia, le modalità di prevenzione delle riacutizzazioni della stessa, gli alimenti pericolosi e sostitutivi, le modalità di preparazione degli alimenti per celiaci e le caratteristiche strutturali ed organizzative dei locali destinati alla pubblica somministrazione. [email protected] PISTICCI Imprenditore aveva bypassato il contatore dal 2009, furto per 50mila euro Alimentava l’azienda con corrente rubata Una sofisticata maxi truffa all’Enel smascherata dagli agenti del Commissariato PISTICCI - Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato del commissariato di Pisticci, diretto dal Commissario Capo Gianni Albano. L’attività congiunta di personale del settore anticrimine e Volanti ha permesso di individuare un’azienda agricola dove si stava portando a compimento un furto di energia elettrica. Le verifiche, svolte con personale tecnico dell’Enel Spa, sono apparse sin da subito non agevoli, data la vasta estensione della proprietà da sottoporre a controllo, costituita da una casa residenziale molto grande con annessi terreni agricoli coltivati ad alberi da frutta e di ulivo. Tuttavia, attraverso un puntuale e preciso esame dello stato dei luoghi e delle forniture, sono state svelate le modalità con cui l’energia elettrica veniva illegalmente percepita. Si è accertato, infatti, E’ stato arrestato in flagranza di reato Gli agenti del Commissariato di Pisticci che era stato operato un allaccio l’intera abitazione, due appartaabusivo a un cavo dell’Enel. Con menti attigui, un capannone adiuna prolunga, l’energia giungeva bito a deposito per le attività agrifino alle centraline elettriche in- cole e per la cura di animali (cavalstallate all’interno dell’abitazione, li e galline), nonché il sistema di irda qui mediante due impianti abu- rigazione dei campi con annessa sivi veniva erogata a tutta la pro- illuminazione perimetrale. Si è calcolato che dal 2009 è stata prietà, con dei cavi illegali interrati e collocati in appositi pozzetti sottratta ininterrottamente enerlungo tutto il fondo. Lo strata- gia elettrica per un valore econogemma permetteva di alimentare mico stimato di oltre 50mila euro. Il contatore dell’Enel segnava, invece, un consumo addirittura inferiore a quello di una comune abitazione di medie dimensioni. I tecnici hanno interrotto l’indebita percezione, staccando e rimuovendo i cavi abusivi. Considerata la flagranza di reato e su disposizione dell’Autorità giudiziaria, la Polizia ha proceduto all’arresto del titolare dell’azienda intestatario dell’utenza Enel. L’uomo è stato poi sottoposto si domiciliari, a disposizione dell’Ag. Altre importanti risultanze investigative conseguenti alla verifica suddetta hanno permesso agli investigatori di individuare un altro soggetto che, d’intesa e in concorso con la persona arrestata, aveva architettato e incentivato la realizzazione dell’impianto abusivo scovato. Si tratta del conduttore materiale dei terreni agricoli in questione, beneficiario anch’egli del prelievo abusivo di energia elettrica e pertanto segnalato in stato di libertà alla Procura di Matera. [email protected] MIGLIONICO Richiami illegali sequestrati Richiami illegali MIGLIONICO - Il Corpo Forestale dello Stato, durante un’operazione di controllo antibracconaggio, nelle campagne di Miglionico ha rinvenuto e sequestrato numerosi congegni elettromeccanici che riproducevano il verso delle quaglie. I congegni, occultati tra la vegetazione all’interno di una borsa termica, consistevano in un riproduttore digitale, una batteria e un altoparlante, dotati anche di timer per prevederne l’accensione e lo spegnimento ad orari prestabiliti. La strumentazione veniva utilizzata come richiamo acustico per la cattura illegale di animali selvatici, nel caso specifico di quaglie, in migrazione durante questo periodo. L’operazione si inserisce nella più complessa attività di prevenzione e repressione di reati venatori che il Corpo forestale dello Stato svolge nella provincia di Matera. [email protected] RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 32 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 TRICARICO [email protected] GRASSANO Nel libro di Sannelli-Casciano la storia dei laertini in viaggio per Ellis Island De Blasio, emigrazione esemplare Presentato il film-documentario sulla visita lucana del sindaco di New York GRASSANO - Buona la Prima, per usare un termine cinematografico. Il riferimento è al doppio appuntamento culturale, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Grassano, in collaborazione con l’associazione culturale “Crassanum”, tenutosi sabato scorso a Palazzo Materi. Difatti è stato presentato ufficialmente il film documentario di Gianni Maragno sulla visita del sindaco di New York Bill De Blasio a Grassano, e poi a seguire la presentazione del libro di Sannelli-Casciano “Emigrati laertini ad Ellis Island”. «Come Amministrazione comunale -ha commentato l’assessore alla Cultura Maria Porsia- abbiamo già tenuto un’altra iniziativa sullo stesso tema, cioè l’analisi sul fenomeno migratorio iniziato a fine ‘800, ma anche una serie di informazioni di carattere umano, sociale ed economico che hanno spinto molti a lasciare la terra natia per raggiungere le diverse mete nel mondo. Difatti, quest’estate abbiamo ospitato la professoressa Concetta Cirigliano Perna dell’Università di Sydney, Australia, e parlato dei flussi dell’emigrazione, mai interrotti negli anni, anche se con forme e modalità diverse, che oggi toccano nuovi Continenti rispetto a quelle degli inizi del ‘900, una tra tante proprio l’Australia. L’inaspettata elezione a sindaco di una delle città più importanti del mondo, New York, di un cittadino americano ma originario di Grassano, e la sua conseguente visita fatta a Grassano lo scorso 24 luglio nel ricordo nel paese natìo della nonna Anna, di fatti ci ha trascinato in un vortice esplosivo nel dover organizzare al meglio un’accoglienza durata solamente poche ore di Bill de Blasio e la sua famiglia. A luglio, dopo Gli autori del libro aver fatto visitare il paese, il centro storico dov’è ubicata la casa della nonna, fatto assaggiare alcuni prodotti tipici, abbiamo consegnato con grande orgoglio e con una seduta straordinaria di consiglio comunale la cittadinanza onoraria a Bill De Blasio». Nel secondo appuntamento, i due autori Sannelli e Casciano hanno spiegato nel dettaglio il loro lavoro, che parla di sì Laterza ma il racconto delle storie, i dettagli dei numeri dell’emigrazione, e la tipologia di arrivo in America è riconoscibile ad ogni paese d’Italia, che ha visto i figli della propria terra raggiungere mete lontane per motivi di lavoro. Un analitico lavoro di ricerca sul fenomeno migratorio, iniziato a fine ‘800, ma anche uno scrigno di informazioni di carattere umano, sociale ed economico, depositarie di una memoria storica, recuperata attraverso foto e documenti, che sembrano ancora trasudare di emozioni e sentimenti mai sopiti. Maragno, autore del film-documentario, dopo aver ringraziato i presenti e l’amministrazione, ha annunciato di avere già terminato altri due opere, che trattano di episodi e fatti successi a Grassano. La prima tratta dell’incidente ferroviario tra Grassano scalo e Salandra scalo, avvenuto nel 1888 ed sua intenzione insieme all’Amministarzione comuanle fare una pubblicazione. Il secondo lavoro pronto, è la stesura della sceneggiatura per la realizzazione del film sull’incidente della banda di Grassano, avvenuto nel territorio di Garaguso nel 1926, dove persero la vita quattro musicisti. Giovanni Spadafino Un ponte importante con gli Usa da tenere sempre vivo MIGLIONICO Tari, incentivi alle famiglie MIGLIONICO - Al fine di favorire la massima diffusione per gli aventi diritto delle agevolazioni sulla Tari, il numero dei componenti delle utenze domestiche residenti, è rideterminato rispetto alle risultanze del foglio di famiglia anagrafico corrispondente, in tutti i casi in cui uno o più componenti dimori per un periodo superiore a 6 mesi in altri luoghi per motivi di studio o di lavoro o per ricovero. Il Comune ha reso noto che è possibile richiedere la “Rideterminazione del numero dei componenti del nucleo familiare” ai fini del calcolo dell’imposta, dovuta per l’anno 2014, in pagamento a far data dal 16 novembre, utilizzando la dichiarazione appositamente predisposta dal Servizio Tributi. Il modello può essere scaricato dal sito web istituzionale dell’Ente www.miglionico.gov.it o ritirato direttamente presso l’Ufficio Tributi. De Blasio durante la sua visita nel consiglio comunale di Grassano MARCONIA Era la giovane promessa del Lanciano Alla fine Lorenzo non ce l’ha fatta Cordoglio per la famiglia Costantini PISTICCI - Un altro angelo è volato in cielo. Lorenzo, giovane pisticcese promessa del Lanciano, ha perso la sua battaglia contro una particolare forma di leucemia, tecnicamente linfoblastica acuta. Appena ventenne, Lorenzo Costantini si è spento poco più di una settimana fa a Philadelphia, dove si era recato con la sua famiglia, presso un centro specializzato della University of Pennsylvania, diretto dal Professor Carl June. Purtroppo, nonostante gli enormi sacrifici effettuati dalla famiglia Costantini, il destino ha voluto evolversi in maniera beffarda. L'agonia ebbe inizio nel giungo 2013, quando in seguito ad un infortunio ai legamenti di un ginocchio, gli venne diagnosticata una raris- sima forma di leucemia. Questo male, si dimostrò resistente, sia alla chemio che al trapianto di midollo, donatogli dalla sorella. Unica ed ultima spiaggia per la famiglia Costantini divenne il ricovero ospedaliero a Philadelphia, che sarebbe costato 600mila dollari. Da lì, la grande mobilitazione. Tanti personaggi, gravitanti intorno al mondo dello sport, hanno dedicato un pensiero speciale e tanti nobili gesti, dimostrando estrema vicinanza. Tra questi molti giornalisti Rai, come Alessandro Antinelli ed Ivan Zazzaroni. La nazionale di volley maschile, la nuotatrice Federica Pellegrini e tanti calciatori, tra i quali Llorente, Tevez, Verratti, Sirigu ed Acerbi. Quest'ultimo particolarmente toccato dalla vicenda, dalle dinamiche molto simili. L'hashtag è stato sempre lo stesso: “Lorenzo facci un gol”, tutti uniti a sostegno dell'unica causa, per raggiungere attraverso ogni quantitativo di donazioni, lo scoglio dei 600 mila dollari e permettere il ricovero alla famiglia Costantini. In estate, nel suo piccolo anche l'associazione “Pandora” spese un pensiero. Durante la manifestazione dello Sporting Soccer, che si svolge a Marconia annualmente ad agosto, il presidente Torzella, don Antonio Di Leo e tutto lo staff, dedicarono un pensiero speciale, inneggiando al gol per la vita. Mario Quinto Lo striscione per Lorenzo Costantini a Marconia PISTICCI Luca Braia (Pd) non ha dubbi: «Ora il tavolo istituzionale» «Pista Mattei sia aeroporto di Basilicata» PISTICCI - «Inserire il trasporto aereo, in particolare l’aeroporto “Enrico Mattei”, di Pisticci nel Piano della mobilità regionale ed istituire al suo interno un presidio strategico per il Sistema di protezione civile regionale è un impegno possibile ed una occasione che una Basilicata che guarda al futuro non può perdere. L’incontro di sabato scorso organizzato dalla società Win Fly, gestore della Pista Mattei alla presenza di tanti rappresentanBraia con Cestari ti politici-istituzionali e del mondo delle imprese, è stata l’occasione non solo per provare su aerei di prestigio l’ebrezza del volo, ma per condividere soprattutto, seppur brevemente, il prosieguo di un percorso che ora dovrà subire una accelerazione adeguata alle imminenti sfide che attendono Matera». E’ il commento del consigliere Luca Braia. «Un investimento ingente -spiega- che supera gli 8 meuro, quello sino ad oggi effettuato dalla Regione Basilicata, per una infrastruttura aeroportuale importante e che a quanto appreso necessita ancora di essere completato (non si comprende l’origine dei ritardi) per qualche migliaia di euro ad opera del Consorzio Industriale di Matera e che consentirebbe alla Win Fly di procedere nell’interpellare Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) per il collaudo della pista stessa al Tpp (Trasporto Pubblico Passeggeri) aprendosi ad un mercato molto più ampio di quello oggi possibile legato al trasporto privato. Insomma ritengo sia irrinunciabile creare un tavolo di lavoro, che veda riuniti permanentemente Regione e Provincia insieme a consorzio Asi e “Win Fly”, coordinato direttamente dal presidente Pittella, finalizzato a scadenzare una serie di iniziative atte a sostenere e fare “decollare la Pista Mattei di Pisticci” sino a farla diventare Aeroporto di Basilicata». [email protected] RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Martedì 18 novembre 2014 [email protected] 34 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 POLICORO [email protected] POLICORO L’Istituto di biorisorse ha lavorato insieme con Ungheria e Romania Genetica vegetale, Cnr in prima linea Interessante progetto internazionale promosso dalla sede jonica POLICORO – L’Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr (Consiglio nazionale della ricerca), sede di Policoro, ha terminato i lavori del progetto scientifico “Agrobio”, avviato in partnership con le Nazioni di Romania e Ungheria, nel segno della ricerca applicata nel campo della genetica vegetale. Il progetto di cooperazione territoriale europea è stato finanziato dalla Regione Basilicata con i fondi del Programma Operativo Fesr 2007/2013. I risultati delle attività, che hanno visto numerose missioni di reperimento di materiali genetici nei paesi partner, sono stati illustrati in coincidenza dell’apertura dell’Anno accademico presso l’Università “Aurel Vlaicu” di Arad in Romania nei giorni del 6 e 7 novembre, sul tema: “La cooperazione territoriale come opportunità per una ricerca di dimensione europea”. Il responsabile scientifico, Giulio Sarli, nell’esprimere soddisfazione per l’impegno della Regione Basilicata, ha ribadito che: «Questo progetto rappresenta un segno tangibile di come la nostra Regione vuole investire sulla ricerca e sullo sviluppo puntando sulla qualificazione dei giovani talenti del territorio; infatti sono stati reclutati solo per il progetto Agro.Bio. sei giovani ricercatori per sviluppare attività di ri- cerca ed esperienza nel settore della cooperazione territoriale fra Paesi dell’Ue». Il dottor Sarli sottolinea, inoltre, che «all’incontro, oltre al persona- I ricercatori coinvolti nel progetto le del Cnr ed agli assegnisti di alimentare, contribuendo a rafRicerca che si sono formati in forzare ulteriormente i rapporti questo biennio, hanno parteci- di collaborazione tra i due Paepato alcuni imprenditori italia- si». Gabriele Elia ni, che hanno consolidato in [email protected] mania significative esperienze © RIPRODUZIONE RISERVATA di lavoro nel settore dell’agro- MONTALBANO Annunciata una campagna di contestazione del bando comunale «Rifiuti, Marrese e Di Sanzo silenti» Il M5S replica così alle accuse di presunte connivenze con l’Ufficio tecnico MONTALBANO JONICO - E’ battaglia a colpi di accuse, quella scoppiata tra i M5S ed i consiglieri di opposizione al Comune di Montalbano. Dopo l’esplicita accusa di connivenze con il settore Ufficio tecnico del Municipio, mossa al M5S locale, ora i pentastellati si rivolgono ai consiglieri Piero Marrese del Pd, e Giuseppe Di Sanzo di Sel, chiedendo il motivo «della loro opposizione silente sui costi eccessivi della fallimentare raccolta dei rifiuti urbani (719mila euro più Iva, da indicizzare Istat, il che significa più di un milione di euro all’anno). Cinque anni di silenzio da parte di Marrese e ben 10 da Peppone. -proseguono- Stanno zitti perché i loro partiti di riferimento, in Regione e nelle due Province, sono i responsabili di un Piano dei rifiuti che mette al centro dell’affare non i cittadini, non la tutela dell’ambiente, ma le società che gestiscono le discariche e quelle che producono dai rifiuti carburante per gli inceneritori. I cittadini pagano per una raccolta differenziata e il Pd e la Sel regionali, con le leggi che varano e col loro Piano dei rifiuti fanno guadagnare le lobby dei rifiuti. Esattamente la stessa cosa che, nel suo piccolo, sta facendo il Comune di Montalbano da anni. Marrese e Di Sanzo sono stati zitti non solo su come si è sviluppata l'ultima ingarbugliata gara di appalto, ma anche sulle modalità della raccolta “porta a porta” -proseguono da M5S- applicata dal centrodestra a Montalbano in questi anni. Il cittadino montalbanese, in sostanza, si tiene il cassonetto in casa, separa i rifiuti e non ottiene, rispetto a quando c’era il cassonetto per strada, né sconti sulla ex Tarsu, oggi Tari, né benefici diretti dai vantaggi che la raccolta porta a porta dà in quei paesi amministrati correttamente. In questi Comuni virtuosi, a tutela e ritorno economico dei cittadini, vengono sempre previsti: l'obbligo di trasformare l’umido in bio-compost; l'obbligo di scorporare il valore del bio-compost (150 euro la tonnellata) dai costi complessivi dell’appalto dei rifiuti; la raccolta dell’olio fritto in cambio di olio extravergine di oliva (o sapone), in rapporto di 1 litro ogni 5 li- tri di olio fritto; la possibilità di conferire direttamente in un’Isola ecologica o in una macchinetta automatica, la carta, il cartone, la plastica, il vetro e le lattine, in cambio di uno scontrino utilizzabile poi dal cittadino o per sconti sulle varie tariffe municipali o per la spesa nei supermercati del paese (la plastica vale 300 euro la tonnellata al mercato libero, la carta 40 euro, il cartone 64 euro, il vetro 39 e le lattine 460); il calcolo della Tarsu solo sull’indifferenziata prodotta e mandata in discarica e non calcolata a mq di abitazione e a numero di familiari per nucleo abitativo, come avviene a Montalbano. Stuzzicati su questa questione, i nostri due consiglieri di opposizione, insieme a Franco Gioia (SL, ovvero Sinistra livorosa) e Maurizio Castellucci (centrodestra passato al centrosinistra) si guardano bene dallo spiegare le loro contraddizioni e, insultando personalmente due nostri attivisti, rispondono spostando l’attenzione e le responsabilità della gestione rifiuti: dalla politica (cioè da loro) all’ufficio tecnico del Comune. Noi del Movimento 5 Stelle continueremo a informare i cittadini e inizieremo una raccolta firme per far annullare la gara per il nuovo appalto». [email protected] NOVA SIRI Latronico (FI) Lavori di messa in sicurezza nel centro storico Il municipio di Montalbano Jonico Ss 106 a Nova Siri, ora è tutta aperta NOVA SIRI - Da domenica la Variante di Nova Siri - tronco IX, dal km 414,080 al km 419,300 della Ss 106 jonica, dopo il via libera al traffico in direzione Reggio Calabria, è stata aperta anche verso Taranto. L'opera, nel suo complesso ha cambiato profondamente la viabilità, perché il traffico viene di fatto decongestionato si evitano lunghe code in particolare nel periodo estivo- e ulteriori pericoli legati all'esistenza del noto incrocio con semaforo che per tanti anni è stato l'accesso a Nova Siri Marina nonché punto di snodo fra Basilicata e Calabria. NOVA SIRI - «Sono stati appaltati i lavori di consolidamento, del valore di 500mila euro, nel centro storico di Nova Siri, dalla struttura commissariale che gestisce l'Accordo di programma sottoscritto tra Ministero dell'Ambiente e Regione». Lo ha dichiarato l’onorevoel Cosimo Latronico (FI). «Un ringraziamento va a Saverio Acito ed alla struttura tecnica che lo ha supportato, che ha permesso di realizzare sia la fase progettuale che gli appalti della grande parte degli interventi inclusi nel programma. La puntuale impostazione e il rigore tecnico hanno permesso di realizzare gran parte degli obiettivi prefissati. Nel centro storico di Nova Siri si realizzerà un intervento che metterà in sicurezza parte del rione Porticella, recuperando la vecchia fontana e la scalinata di ingresso del centro storico, un contesto ambientale di fascino che insiste peraltro su una gravina ed un acquedotto romano». MONTALBANO JONICO Sabato l’iniziativa rinviata “Mai più sole”, una serata in rosa La locandina dell’evento MONTALBANO JONICO “Mai più sole...in tour”, è questo il nome dell'incontro che si terrà nella città di Montalbano Jonico, sabato dalle ore 18 alle ore 21, presso l'aula magna dell'Isis “Pitagora”, con l'obiettivo di esprimere il collettivo rifiuto alla violenza di genere e la vicinanza a tutte le vittime. L'iniziativa è nata da un'idea del giornalista Antonello Lombardi che, condividendo le priorità del piano nazionale contro la violenza sulle donne: educare, prevenire e sostenere, ha deciso di svilupparla in collaborazione con l'associazione onlus Di.Do (Difesa Donna), il circolo Acli e l'Isis “Pitagora” di Montalbano. Il via alle 18, con il dibattito “La donna tra delitti e diritti”. Con l'aiuto di esperti, sarà spiegato cosa è possibile fare in situazioni di violenza e a chi rivolgersi, fornendo informazioni utili su come riconoscere il problema per portarlo allo scoperto. Interverranno, oltre a Maria Amorigi, preside dell'Isis Pitagora che ospita l'incontro, Carmela Vitale, psicoterapeuta, le giornaliste Anna Carone, Mariangela Di Sanzo, e Cristina Longo. Le conclusione saranno affidate all'onorevole Maria Antezza, parlamentare del Pd, già firmataria nel 2013 alla Camera dei Deputati della proposta di legge “Norme per la promozione della soggettività femminile e il contrasto al femminicidio”. Alle ore 20 spazio alla lettura di alcune poesie della scrittrice Maria Antonietta D'Onofrio. Seguirà la discussione dal titolo “L'immagine della donna nell'arte”. Subito dopo, l'esibizione musicale di Silvia Barletta, soprano e ambasciatrice Unesco per la musica, accompagnata dal pianista Danilo Panico. [email protected] RASSEGNASTAMPA II I BASILICATA PRIMO PIANO CAPITALE EUROPEA IL MINISTRO A MATERA Martedì 18 novembre 2014 LA FORMULA VINCENTE «Dobbiamo unire il grande patrimonio artistico e culturale alla forza del presente fatta di talenti, creatività, intelligenze» IL MINISTRO IN CITTÀ Dario Franceschini non ha mancato di fare foto ricordo. In alto, a destra, il sindaco Salvatore Adduce regala una spilletta di Matera 2019. Sotto, un momento del dibattito in piazza Vittorio Veneto [foto Genovese] . «La Basilicon Valley un modello per il Sud» Franceschini punta su saperi, turismo e infrastrutture DONATO MASTRANGELO l MATERA. Adesso è giunto il momento di tradurre in termini di investimento per il territorio il grande lavoro sviluppato dal percorso di candidatura di Matera 2019 a partire dal potenziamento degli asset infrastrutturali agli inediti scenari che si schiudono per il turismo. Il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini, ieri in visita nella città dei Sassi, ad un mese esatto dalla proclamazione di Matera capitale europea per la cultura nel 2019, scommette sul nuovo paradigma di sviluppo del Sud Italia. «È un riconoscimento prezioso perchè assegnato ad una città del Mezzogiorno. Vincere questa sfida per il Sud vuol dire non soltanto colmare il suo deficit di sviluppo sul piano economico ma anche restituire al Paese la competitività di cui ha bisogno. Franceschini lancia un messaggio inequivocabile: il rilancio riparte dalla capacità di preservare la storia e le specificità dei tanti scrigni sparsi sul territorio, coniugando questo percorso alla nuova visione dei saperi e delle frontiere tecnologiche. Non è un caso che il titolare del Mibact ripercorrendo l’av- ventura di Matera 2019, alla presenza dei sindaci di Matera, Salvatore Adduce, di Lecce, Paolo Perrone, del vice sindaco di Siena, Fulvio Mancuso e di Nadia Carboni, project manager di Ravenna 2019, faccia riferimento alla “Basilicon Valley” indicata nelle 150 pagine del dossier di candidatura. «Ritengo - ha evidenziato dal palco il ministro Franceschini - che non ci possa essere concetto più appropriato per riassumere la filosofia del percorso attuato dalla città dei Sassi e che va mutuato come modello di crescita. Dobbiamo avere, dunque, la capacità di unire il grande patrimonio artistico e culturale, tutelandolo con cura, alla forza del presente fatta di talenti, creatività, intelligenze. Questo è il lavoro che ci aspetta anche per ottenere un altro grande traguardo, spostare i flussi turistici internazionali da Roma in giù che attualmente si attestano appena al 15 per cento. Abbiamo quattro anni per sviluppare risultati significativi». Inevitabile il riferimento al gap infrastrutturale della città dei Sassi. «Sono venuto in automobile - ha dichiarato ma in passato come segretario del Pd ho utilizzato la linea a scartamento ridotto Bari - Matera. Non è certo la tratta che può connettere alla di- rettrice ferroviaria nazionale ma, ad esempio, può essere utilizzare come un interessante percorso turistico perchè arriva nei pressi dell’aeroporto di Palese». Francheschini che ha anche assistito alla partita amichevole delle rappresentative under 21 tra Italia e Danimarca allo stadio XXI Settembre, si è anche soffermato sulla valenza della sezione distaccata della Scuola di Restauro attivata a Matera su decreto del Mibact. «È un’altra grande opportunità per questa città». Da parte dei sindaci Adduce e Perrone è stata rinnovata la disponibilità a percorrere strade comuni nel segno di Matera 2019. «Ci eravamo giurati lealtà e collaborazione prima ancora che si sapesse la città vincitrice ha detto Perrone - e siamo convinti di sviluppare progetti sinergici. La capitale della cultura è una comunità frutto di tante sensibilità che lavora per costruire un futuro migliore. Perchè, allora, non farlo tutti insieme?». «Questa - ha evidenziato Adduce - è una sfida che chiama a raccolta tutto il Sud che si propone di realizzare uno sviluppo del tutto innovativo rispetto al passato, un modello virtuoso da esportare anche al Nord del Paese e, perchè no all’intera Europa». NEI MUSEI L’IMPRESSIONE DI FRANCESCHINI SULLA CITTÀ ALL’USCITA DA PALAZZO LANFRANCHI «Un’emozione rivederla con gli occhi di Pasolini» ENZO FONTANAROSA l MATERA. Prima la meraviglia dello scorcio panoramico dal balcone di piazza Pascoli. Poi la prima tappa del percorso museale. Un breve tour tra i beni e le attività culturali di cui si occupa nel suo dicastero sono stati proposti al ministro Dario Franceschinipartendo dalla chiesa della Madonna del Carmine, inglobata nel Palazzo Lanfranchi. Marta Ragozzino, sovrintendente ai Beni storici artistici ed etnoantropologici, è la guida d’eccezione, insieme al sindaco Salvatore Adduce. Alla luce soffusa che dà un che di sacralità, incuriosiscono il rappresentante del Governo le “reliquie abitate” in mostra, ovvero le “19 cose quotidiane che Matera offre al mondo” che il 16 ottobre scorso, a Roma, ammirarono divertiti i commissari europei nell’audizione di “Matera 2019”. La visita è continuata, con il codazzo di autorità, sicurezza e giornalisti che segue il ministro a Palazzo Lanfranchi nel percorso dell’allestimento su Pier Paolo Pasolini, a 50 anni dalla realizzazione del suo capolavoro cinematografico “Il Vangelo secondo Matteo”. Per essere apprezzata, meriterebbe più tempo. «Ho già visto a Parigi e poi a Roma gli allestimenti su Pasolini e il suo film», dice Franceschini. Il suo tono però fa intendere che è di fronte a una iniziativa diversa, che non fa mistero di apprezzare. Passa in rassegna i pannelli e le immagini, i contributi multimediali che accompagnano il visitatore. Prima di salire al primo piano, si allontana verso il chiostro. Risponde a una telefonata. Passa un paio di minuti e, al ritorno, la sua espessione è tesa. Durante la visita la situazione si ripeterà ancora un paio di volte, prima che completi il percorso. «Rivedere Matera con gli occhi di Pasolini è stato emozionante – è il suo A PALAZZO LANFRANCHI Il ministro Dario Franceschini ha visitato la mostra a 50 anni dalla realizzazione del film «Il Vangelo secondo Matteo» di Pasolini [foto Genovese] . commento –. È una bella mostra, questa. Nel 2015 ricorrono i 40 anni dalla morte di Pasolini e si stanno organizzando una serie di eventi. Ritengo che l’esposizione materana sarà uno di pezzi più importanti di questo percorso». Si esce, poi, sul terrazzo panoramico. «Ma il vero museo qual è?», ha detto indicando i Sassi. E ancora: «Se si facesse pagare la vista che da qui si gode, penso che ciò da solo basterebbe a finanziare le attività di Palazzo Lanfranchi». La tappa successiva è il Museo “Ridola”. In piazza Pascoli si sofferma davanti al bibliomotocarro del maestro Antonio La Cava, apprezzandone l’iniziativa. Al “Ridola” l’attendono il sovrintendente ai Beni archeologici, Antonio De Siena, con la direttrice Anna Maria Patrone. Al termine il ministro, sul registro dei visitatori, appunta così: «Complimenti al Museo archeologico nazionale Ridola, Passato e futuro insieme». LA VISITA IL MINISTRO NEL POMERIGGIO NELLA «CAPITALE» Petrolio e turismo? «Sì, sono compatibili» Dario Franceschini non vede dualismi EMILIO SALIERNO l MATERA. È arrivato in piazza Pascoli nel primo pomeriggio di ieri ed appena sceso dall’auto si è fiondato verso il belvedere sui Sassi. Dario Franceschini conosce ormai bene Matera e quel posto, vicino alla «goccia» di Azuma e di fianco a Palazzo Lanfranchi, gli è noto. Non c’è tanta gente intorno a lui, se non autorità locali, rappresentanti governativi e politici. Il ministro, lasciando tutti gli altri alle spalle, si avvicina all’inferiata della balconata e tira fuori il cellulare, scattando alcune foto che poi posta su Twitter. Inizia così la mezza giornata a Matera del responsabile del dicastero ai Beni e alle Attività culturali e al Turismo, ad un mese dalla proclamazione di Matera a capitale europea della cultura per il 2019. A Franceschini abbiamo chiesto, subito dopo le foto al panorama, se lo spettacolo che ha immortalato sia compatibile con il petrolio e il conseguente scempio del territorio. «In tutti i Paesi del mondo, con l’intelligenza, si può fare in modo da ottenere cose positive. È un problema superabile, vedrete». Arriva il sindaco Salvatore Adduce e saluta calorosamente Franceschini: «Ti ringrazio per essere qui, soprattutto in un momento particolare come questo». Adduce dice così, e Franceschini sorride. Poi le risposte su Matera capitale. «È un lavoro che per voi comincia adesso - chiarisce il ministro - che si è basato su una progettazione di grande qualità. Ora ci sono quattro anni per un forte investimento su Matera, ma non solo, perché servirà anche al Mezzogiorno». Tra le questioni affrontate brevemente con i giornalisti, quella sulla scuola di restauro di Matera. «Il valore della capitale della cultura non è solo programmare eventi a breve termine, ma mettere a fuoco iniziative permanenti, che puntano alla tutela del patrimonio, al restauro e alla formazione». Gli interrogativi sulle infrastrutture non possono che essere fatti presente al ministro. «Certo, è uno dei punti su cui dobbiamo lavorare, soprattutto per valorizzare i luoghi turistici. Quando ero segretario del Pd, ho viaggiato treno delle Fal che collega Matera a Bari, sulla ferrovia a scartamento ridotto, che può essere utilizzata per un percorso turistico suggestivo. Bisogna sfruttare tutto ciò che già esiste». Il cellulare del ministro continua a squillare. Le telefonate si susseguono e Franceschini, spesso, si isola per rispondere. Quando rientra nel gruppo, si sofferma su un dato che riguarda il turismo: «L’85 per cento dei visitatori che arriva in Italia si ferma a Roma, solo il 15 per cento scende sotto la capitale. Eppure, sotto Roma c’è la bellezza dovunque, con tutti i siti straordinari che sapete, dalla Campania alla Calabria sino a voi. Ecco, bisogna invertire questa tendenza». Dopo le brevi dichiarazioni in piazza Pascoli, accompagnato soprattutto dalla soprintendente Marta Ragozzino, visita la mostra su Pier Paolo Pasolini, gli spazi espositivi di Palazzo Lanfranchi e il vicino Museo Ridola. In serata, parteciperà alla festa in piazza Vittorio Veneto per celebrare la designazione della città a «capitale». RASSEGNASTAMPA BASILICATA PRIMO PIANO I III Martedì 18 novembre 2014 SOS RIFIUTI CONFERIMENTO IN DISCARICA Occorrerà organizzare il temporaneo trasferimento diretto in discarica dai Comuni del bacino centro CHIUSURA IMPIANTI EX INCENERITORE Se sussitono le condizioni, la Provincia è disponibile ad autorizzare in anticipo il sito di Vallone Calabrese a Potenza PARCO L’ORDINANZA L’Acta L’azienda si scusa per gli inevitabili disagi Acta spa prende atto della chiusura del sito di trasferenza di Tito gestito dalla B&B Eco, del quale l’azienda di Potenza si serve per il conferimento dei rifiuti raccolti in città. Sin da subito l’azienda intende mettere in chiaro che le conseguenti situazioni di sofferenza che la chiusura produrrà nel sistema di raccolta con l’impossibilità di avere a disposizione un centro per il conferimento dei rifiuti urbani prodotti a Potenza, non sono addebitabili in alcun modo all’azienda ma, ovviamente, alla chiusura del sito di cui trattasi. L’Acta è sin da subito pronta a ricercare insieme all’Amministrazione Comunale eventuali alternative utili a far fronte all’emergenza e ai problemi che presto insorgeranno nel capoluogo (in primis l’accumularsi dei rifiuti su strada nei pressi dei cassonetti). Per questo l’Azienda scusandosi con la cittadinanza per i disagi che inevitabilmente ci saranno nel far fronte all’emergenza, chiede alla stessa ancora una volta di dimostrare collaborazione e spirito di adattamento. «La discarica dismessa in condizioni fatiscenti» POTENZA Lex inceneritore di contrada Vallone Calabrese [foto Tony Vece] Rifiuti: un piano straordinario per superare l’emergenza Dopo la chiusura del sito di smistamento di contrada Aia dei Monaci a Tito GIOVANNA LAGUARDIA l Un piano straordinario per il conferimento diretto dei rifiuti in discarica da parte dei Comuni del bacino centro per i prossimi quindici - venti giorni. Il tempo necessario per aprire le porte al sito di Vallone Calabrese. Questa la soluzione della Provincia di Potenza all’emergenza rifiuti che si è venuta a creare dopo la chiusura della stazione di trasferenza di località Aia dei Monaci a Tito. Se ne discuterà questa mattina alla Regione nella riunione dell’Osservatorio Ambientale. L’ordinanza dell’Ente Parco dell’Appennino lucano che ha chiuso la stazione di trasferenza gestita dalla B&B Eco ha lasciato i 26 comuni del bacino centro alle prese con una bella gatta da pelare. La linea di indirizzo della Provincia è quella di adottare un criterio oggettivo BACINO CENTRO Spazzatura: il problema riguarda Potenza e altri 25 comuni della provincia per il trasferimento in discarica che comporti il minor aggravio di costi possibile. In provincia di Potenza attualmente le discariche attive sono tre: quella di Sant’Arcangelo, quella di Atella e quella di Venosa. In più c’è Fenice: all’impianto di incenerimento di lavello viene conferito il secco. Altre due discariche Moltiterno e Lauria, sono attualmente chiuse in attesa del completamento dei piani di caratterizzazione. Naturalmente, però, il trasferimento diretto potrà essere soltanto temporaneo. Occorre un nuovo sito dove stoccare e smistare i rifiuti in attesa della destinazione finale. A Potenza c’è. È l’ex inceneritore di contrada Vallone Calabrese, da tempo in predicato di diventare stazione di trasferenza. In quanti giorni potrebbe essere aperto, considerata l’emergenza incombente? Anche di questo si discuterà oggi nella riunione alla regione. Nel frattempo il presidente della Provincia Nicola Valluzzi si è dichiarato disponibile a fare di tutto per accelerare i tempi. «Qualora sussistano le condizioni tecniche, organizzative ed ambientali per poter utilizzare da subito il sito - ha dichiarato Valluzzi alla Gazzetta - la Provincia è disponibile ad emanare atti anticipatori rispetto al normale iter autorizzativo dell’impianto». Intanto sulla città di Potenza, che produce i due terzi dell’intero carico di spazzatura del bacino centro, aleggia lo spettro dell’emergenze. I cittadini temono che, come già accaduto più volte in passato, quando per vari motivi si sono interrotti i flussi dei rifiuti alla stazione di trasferenza, i rifiuti possano accumularsi dentro e fuori dai cassonetti, oltre il livello di guardia. DISCARICHE IERI UN PRIMO INCONTRO DEGLI UFFICI DEL DIPARTIMENTO PER VALUTARE LA SITUAZIONE EMERGENZA RIFIUTI Cassonetti strapieni a Potenza durante una delle tante emergenze [foto Tony Vece] Oggi si riunisce in Regione l’Osservatorio Ambiente Valutate le motivazioni dell’ordinanza dell’ente Parco e le possibili alternative l Oggi alle 11.30 al dipartimento Ambiente della regione Basilicata si terrà una riunione dell’osservatorio ambientale per discutere con tutti i soggetti interessati dell’emergenza venutasi a creare con la chiusura della stazione di tra- sferenza di Tito, che non riguarda soltanto la città di Potenza ma tutti i comuni del bacino Centro. Con il blocco di tutte le attività della stazione di trasferenza, infatti, viene di fatto bloccato anche il flusso dei rifiuti dai cassonetti alle discariche. Ieri mattina, intanti, gli uffici del Dipartimento ambiente hanno tenuto una riunione interna di approccio al problema. «È stato preso atto - ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Aldo Berlinguer - di tutti gli elementi su cui si basa l’or- dinanza dell’Ente Parco che chiude il sito di trasferenza, sono state valutate le possibili alternative per lo smaltimento dei rifiuti del bacino centro e tra queste in maniera particolare il possibile utilizzo come sito di trasferenza dell’eximpianto di incenerimento di Vallone Calabrese a Potenza. Una strada, questa, che del resto era già stata intrapresa a prescindere dall’emergenza di questi gior ni». L’ipotesi di riutilizzare l’ex impianto di incenerimento, mai andato a regime, come l La stazione di trasferenza di località Aia dei Monaci è stata chiusa con l’ordinanza 8/2014 dell’Ente parco nazionale dell’Appennino Lucano. Il direttore del parco Vioncenzo Fogliano ha preso la decisione «vista la nota del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Pignola del 14 ottobre 2014, pervenuta in data 16 ottobre con la quale si veniva a conoscenza dell’esistenza di una stazione di trasferenza di rifiuti in località Aia dei Monaci nel Comune di Tito». Come scritto nell’ordinanza, «il verbale di accertamento sui luoghi e sulle cose del 12 novembre 2014, redatto dall’ing. Margherita Triunfo e dal Comandante del Corpo Forestale dello Stato di Pignola dott. Gianluigi Marchese», rilevava «che il sito di trasferenza alla località Aia dei Monaci in agro di Tito è alla data odierna a servizio di alcuni comuni della provincia di Potenza; che lo stato della discarica dismessa, adiacente al suddetto sito è in condizioni fatiscenti; la presenza di un continuo transito di automezzi su un tratto viario sterrato ricadente in area parco». Il direttore dell’ente parco, nell’ordinanza, inoltre fa rilevare che «l’area in oggetto risulta vincolata ai fini paesaggistici ed ambientali e che la stassa ricade in area parco, precisamente in zona 2 «di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione». Sulla base di queste considerazioni l’’ente parco ha avviato le procedure per l’emanazione dell’ordinanza di chiusura «con contestuale riduzione in pristino ambienatale» ed ha disposto «l’immediata sospensione delle attività in essere svolte dalla B&B Eco nonchè di tutte le attività connesse all’esercizio del sito di trasferenza in località Aia dei Monaci». [g.lag.] . stazione di trasferenza, infatti, era stata già avanzata fin dal 2012. Poco più di un mese e mezzo fa, il 29 settembre scorso, l’assessore comunale all’ambiente Pasquale Pepe comunicava di aver depositato, presso l'Ente provinciale, l'istanza tesa ad ottenere l'au- torizzazione all'esercizio dell'attività di trasferenza dei rifiuti presso il sito dell'ex inceneritore». Da allora ad oggi il Comune ha raccolto tutta la documentazione necessaria. «Abbiamo lavorato ad una integrazione documentale - spiega Pepe redigendo il progetto per lo smaltimento delle acque, la relazione sulle immissioni in atmosfera, la relazione geologica, il certificato dei vigili del fuoco, tutti documenti che contiamo di consegnare alla Provincia entro un paio di giorni». [g.lag.] RASSEGNASTAMPA BASILICATA PRIMO PIANO I V Martedì 18 novembre 2014 AMBIENTE E SALUTE IL TAVOLO TECNICO EFFETTO VAL D’AGRI Rischio radioattività emersa in alcuni reflui della Val D’Agri. La preoccupazione di comunità e amministrazioni locali Reflui e radiazioni la Regione rassicura «Dati Arpab confortanti», ma si attendono altri pareri PIERO MIOLLA l La Regione rassicura sui reflui petroliferi smaltiti a Tecnoparco. Ma dopo i risultati dell’Arpab - che hanno riscontrato basse dosi di radioattività - si attendono i pareri di Ispra, Istituto superiore di sanità ed Enea che dovrebbero arrivare tra una settimana. «Arpab - si legge in un comunicato diffuso dalla Regione Basilicata - rassicura su alcuni punti: la radioattività è bassa, la comparazione con l’acqua potabile scientificamente non indicativa e il trattamento scongiura qualsiasi contaminazione della catena alimentare. Da escludere che ci possano essere quindi effetti sulla salute della popolazione e dell’ambiente». Altrettanto rassicuranti sarebbero le affermazioni degli altri enti secondo i quali i rifiuti smaltiti rientrano fra quelli previsti nell’Aia, ossia l’Autorizzazione integrata ambientale. L’ordinanza di sospensione del conferimento delle acque di deiezione, che escono dal Centro olii di Viggiano per essere trattate a Pisticci scalo, non è stata emessa. Nonostante la richiesta precisa del sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, di stoppare i conferimenti per 30 giorni in attesa di capirne di più. «Dopo il dibattito - si legge nella nota della Regione - si è accolta la proposta dell’assessore Aldo Berlinguer di aggiornarsi fra una settimana, ossia martedì 25 novembre, per ragionare con il conforto dei pareri autorevoli». «A quel punto – hanno detto il presidente Marcello Pittella e l’assessore regionale all’ambiente Berlinguer – potremo de- cidere con piena cognizione di causa, avendo come priorità assoluta la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente lucano». «Di fronte a questa richiesta – ha spiegato Di Trani – ho ritenuto di non dover procedere neanche io: l’Ispra e l’Istituto di Sanità, infatti, potranno dirci qualcosa in più sulla pericolosità dei radionuclidi riscontati da Arpab nelle acque di deiezioni che arrivano in Valbasento da Viggiano». L’ordinanza, però, era stata data per certa: Di Trani, infatti, aveva garantito che, in caso di mancato adozione da parte del governatore, l’avrebbe emanata lui. Evidentemente, il primo cittadino di Pisticci ha condiviso il ragionamento di Pittella che gli avrebbe anche garantito quanto segue: «Il presidente – ha spiegato Di Trani – mi ha garantito che, se dovessero emergere seri rischi per la salute dei cittadini, evidentemente anche grazie all’apporto au- TECNOPARCO Ingresso in Valbasento POTENZA IL FATTO NELL’ISTITUTO PENALE PER MINORENNI Detenuto tunisino di 17 anni tenta il suicidio Viene salvato dagli agenti l Erano intorno alle 20 di domenica scorsa quando un detenuto tunisino di 17 anni, ospite dell’Istituto Penale per Minorenni di Potenza, voleva togliersi la vita mediante impiccagione con dei lacci annodati alle sbarre della propria stanza detentiva, lo comunica il Segretario Regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – della Basilicata - Saverio Brienza – l’organismo sindacale più rappresentativo dei «Baschi Azzurri». Proprio in quell’istante , i tre agenti di Polizia Penitenziaria presenti in servizio , che avevano captato un particolare malessere psicologico del detenuto, si apprestavano a fare un ulteriore controllo e trovavano il tunisino già penzolante e privo di coscienza. I poliziotti penitenziari sono intervenuti con grande torevole e scientifico di Ispra e dell’Istituto Superiore di Sanità, l’ordinanza verrà resa in comune, visto che questo atto, in realtà, è sì di competenza del sindaco di Pisticci, ma anche di quello di Ferrandina, così come del presidente della Regione». Il sindaco di Pisticci, però, punta il dito soprattutto su altro: «È ormai chiaro che qualcuno sapeva della presenza di radioattività in quei reflui: perché, dunque, nessuno ha mai detto nulla? Perché trattare quelle sostanze in un impianto come quello di Tecnoparco che, in base all’autorizzazione integrata ambientale non è abilitato a farlo. Ciò che si è scoperto ora, tra l’altro grazie al Comune di Pisticci che ha voluto fortemente questo tipo indagine ed ha puntato i piedi al tavolo regionale, in realtà è roba vecchia che probabilmente risale a più di qualche anno fa. Perché non si è intervenuti prima?». prontezza e professionalità, procedendo prima a slegare il minore dal cappio e immediatamente alle prime manovre di rianimazione , nel contempo hanno chiesto l’intervento del «118». Il ragazzo è stato portato all’’Ospedale San Carlo di Potenza dove si trova ricoverato e piantonato dalla Polizia Penitenziaria . Solo il pronto intervento dei tre agenti di Polizia Penitenziaria in stanza presso l’Istituto Penale per Minorenni di Potenza ha evitato l’irreparabile ed ha permesso di riportare alla vita il ragazzo, tra l’altro come ogni giorno avviene in tutta l’Italia , dove i “baschi azzurri” salvano la vita alle tante persone ristrette negli istituti Penitenziari da ogni forma di suicidio, intervenendo con grande professionalità ed umanità. VAL BASENTO La seconda vasca dove i reflui arrivano parzialmente depurati VAL D’AGRI PER LA COMPAGNIA PETROLIFERA, RISPETTATA LA SICUREZZA DI CITTADINI E AMBIENTE L’Eni rassicura tutti «Ok i valori delle acque» Summit fra il governatore Pittella, Berlinguer, sindaci, Arpab e Confindustria l Per Eni «i valori radiometrici delle acque del Centro Oli Val d’Agri sono nella norma». È quanto è stato detto ieri in un tavolo di concertazione presso la Regione Basilicata per affrontare il tema dello smaltimento delle acque di strato presso gli impianti di Tecnoparco. Al tavolo hanno preso parte il presidente, Marcello Pittella, l’ assessore regionale all’ ambiente, Aldo Berlinguer, il sindaco di Pisticci, il sindaco di Ferrandina, Arpab e Confindustria Basilicata. Nel corso dell’incontro, Eni ha confermato «che tutte le attività del Centro Olio Val d’Agri (Cova) sono svolte nel rispetto della massima sicurez- REGIONE La sede a Potenza za per la salute delle persone e nel rispetto dell’ambiente». In particolare, Eni ha chiarito che «gli aspetti riguardanti la presenza di radionuclidi di origine naturale nel processo di estrazione d’idrocarburi sono gestiti rispettando completamente la normativa comunitaria e nazionale in materia (D.lgs. 230/95, la direttiva europea 96/29/EURATOM, il D.lgs. 241/2000 per il controllo delle sorgenti naturali delle radia- zioni)». «Da oltre 10 anni - ha detto ancora Eni - si svolgono controlli periodici, effettuati da un organismo di controllo certificato, sulle acque fossili per uso industriale e i residui che, pur contenendo radionuclidi naturali, non sono considerati radioattivi. Tutti i dati certificati non hanno mai evidenziato alcuna anomalia e i valori registrati non hanno mai superato i limiti assoggettati alla disciplina per lo smaltimento dei rifiuti speciali. In particolare, è sempre stata verificata l’assenza di livelli di RA-226 nelle acque di produzione e di ogni altra anomalia radiometrica rilevabile». «Tutta la documentazione ha evidenziato Eni - è sempre stata ed è a disposizione di tutti gli enti e organi di controllo». Al fine di favorire la massima trasparenze, Eni si è resa disponibile a partecipare a ulteriori incontri istituzionali ed a effettuare nuovi campionamenti. POTENZA NELLA GIORNATA ODIERNA NUOVE MANIFESTAZIONI STUDENTESCHE. DOMANI IL «TERZO SETTORE» NELLA CASA DEL VOLONTARIATO Contro il decreto Sblocca Italia cortei, incontri e raccolta firme l Anche oggi continuano le manifestazioni per chiedere il ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto “Sblocca Italia” e per un futuro di sviluppo equilibrato per la Basilicata. Domani nuovo incontro a Potenza, alle ore 17, presso la Casa del volontariato. Sul tema si interroga il Terzo settore. L’iniziativa rientra in una campagna di sensibilizzazione “#SbloccaFuturo #BloccailDecreto” che ha lo scopo di informare la cittadinanza sui contenuti dell’articolo 38 del Decreto (riguardante le scelte in materia di politica energetica operate dal Governo) e di promuovere una raccolta di firme per spingere il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella ad impugnare, innanzi alla Corte Costituzionale, il testo dello "Sblocca Italia". Legambiente e Wwf sono ancora convinte che, con le disposizioni con- tenute nell’art. 38 del così detto Sblocca Italia, si favorisce la nuova colonizzazione del nostro territorio e dei nostri mari da parte dell’industria petrolifera, invece di difendere l’interesse pubblico ad uno sviluppo economico sostenibile ampliando le servitù petrolifere in Basilicata a più del 50% del suo territorio. Anche dopo le non sostanziali modifiche introdotte alla Camera e il voto di fiducia al Senato non è cambiata la portata negativa delle disposizioni del provvedimento. Il calcolo costi-benefici dell’impatto economico, sociale e ambientale dell’approccio finora utilizzato è assolutamente perdente se si pensa che l’inquinamento sistematico e il rischio di incidente mettono a rischio le nostre aree di pregio naturalistico e paesaggistico, dove fiorenti attività economiche potrebbero nascere attorno al settore del turismo invece di estrarre petrolio di bassa qualità che potrebbe coprire, valutate le riserve certe a terra e a mare, il fabbisogno nazionale per appena 13 mesi. Legambiente, WWF, Greenpeace e Rete degli Studenti Medi della Basilicata hanno lanciato pertanto una petizione popolare al fine di chiedere alla Regione Basilicata di impugnare l’articolo 38 davanti alla Corte Costituzionale. In questi giorni le associazioni organizzano tanti momenti ed iniziative per la raccolta delle firme. «È possibile scaricare i moduli per la raccolta delle firme dal sito della Legambiente Basilicata e far sottoscrivere la petizione ai vostri amici e colleghi di studio o di lavoro - spiegano gli operatori. - È anche possibile sottoscrivere la petizione online collegandosi al sito http://mobilitiamoci.legambiente.it/bloccaildecreto/». RASSEGNASTAMPA VI I POTENZA CITTÀ OBIETTIVO LAVORO I PROVVEDIMENTI DELLA REGIONE Martedì 18 novembre 2014 LE LINEE DEL PROGETTO Iniziativa di Realtà Italia e Socialisti per favorire le politiche attive del lavoro, attraverso una rivistazione dei Copes NUOVO WELFARE Tra le direttrici, percorsi di formazione e l’attivazione di redditi da lavoro, per superare i «Copes» realizzando cooperative sociali «Reddito minimo, in mille al lavoro per Matera 2019» Proposta di legge sull’occupazione per chi un impiego lo ha perso ANTONELLA INCISO l Non è assistenzialismo. I consiglieri regionali di Realtà italia, Paolo Galante, e Partito socialista, Francesco Pietrantuono, lo rivendicano con forza. Le proposte di leggi regionali sul reddito minimo e sulla forestazione, illustrate ieri nel corso di una conferenza stampa, sono tutt’altro che una forma di assistenzialismo. Piuttosto «rappresentano un modo per interpretare le politiche attive del lavoro». E soprattutto sono l’occasione perchè la politica traduca questa nuova fase economica che può essere considerata, a loro dire, una «nuova rivoluzione industriale». Ma occorre fare presto. Fare presto nel cogliere il cambiamento epocale e fare presto nell’approvare quei provvedimenti che possono essere utili a dare risposte ad una vastissima platea di persone: dai disoccupati di lunga durata ai fuoriusciti dai benefici degli ammortizzatori sociali, ai precari, a coloro che un lavoro lo hanno perso. Per questi ultimi, secondo quanto prevede la proposta di legge sul reddito minimo, la Regione metterà a disposizione un’indennità giornaliera per la realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità. Inoltre, saranno previsti percorsi di formazione e l’attivazione di redditi da lavoro, per superare i «Copes», favorendo tra l'altro a nascita di cooperative sociali di disoccupati di lunga durata. Questo mentre il riordino del settore forestale punta alla creazione di un’agenzia regionale per la gestione di un nuovo modello sperimentale, attraverso un coordinamento delle attività e dei lavoratori. I consiglieri, però, non si limitano a mettere nero su bianco gli interventi da realizzare. Piuttosto indicano anche i settori in cui impiegare queste persone. A cominciare dalla cultura e da Matera 2019. «Noi immaginiamo che, ad esempio, 1000 lavoratori assistiti vengano impiegati per Matera 2019 - precisa il consigliere Pietrantuno - che coloro che usfruiscono del reddito minimo vengano utilizzati per tenere i siti archeologici aperti. Le Province ed i comuni singolarmente o associati e gli organismi di diritto pubblico, nell’ambito delle politiche attive del lavoro, possono prevedere l’utilizzo dei soggetti suddetti, mediante appositi progetti di inserimento, in attività di realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità». «L’utilizzo diretto di tale personale da parte dei soggetti di diritto pubblico - evidenzia invece il consigliere Galante non configura alcun rapporto di lavoro ed è caratterizzato e qualificato da azioni di orientamento e di formazione finalizzate a favorire l’occupabilità dei soggetti coinvolti». «In un grande piano attraverso coo- perative locali – precisa ancora il consigliere – intendiamo prevedere il presidio, la gestione e la valorizzazione di tutti i beni culturali. Dai siti archeologici alle biblioteche, dalle pinacoteche ai musei, alle chiese rupestri. Un grande piano per la cultura che dia senso e concretezza ad una terra ricca di troppo spesso recondite opportunità». Fondamentale, invece, nell’ambito della legge sulla forestazione il ruolo dell’Agenzia agro-forestale regionale. «Agenzia che prevede il direttore ed il revisore unico, ed ha nella Regione e nelle Unioni dei Comuni i cardini di mandato fondamentali - sottolinea il consigliere Pietrantuno L’Agenzia può contribuire a definire le “Linee guida regionali”, a costruire i Piani di assestamento forestale, i Piani di gestione comunale, come pure può avere il ruolo di assistere i comuni nell’attività di messa in valore dei sistemi boschivi e di uso corretto dei prodotti del sottobosco». E non importa se c’è il rischio di aumentare i costi, perchè - concludono i consiglieri - alle «nuove figure si potrà mettere la clausola di erogare parte dello stipendio solo a risultati ottenuti». La conferenza stampa dei consiglieri di Realtà Italia e Partito socialista italiano sulle proposte di legge sul reddito minimo e la forestazione. [foto Vece] . L’INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI DEL PARTITO DEMOCRATICO, ROBERTO CIFARELLI E MARIO POLESE PRESENTATA IERI Prevenzione, lo psicologo a scuola Proposta di legge per avere un professionista in ogni istituto scolastico l La presenza dello psicologo nella scuola non finalizzata a un intervento esclusivamente «riparatorio» ma come presenza necessaria alla prevenzione, alla promozione degli studenti e di tutto il personale coinvolto nel processo educativo in un’ottica interpersonale. È questo l’intento della proposta di legge «Istituzione del servizio di psicologia scolastica» d’iniziativa dei due consiglieri regionali del Pd, Roberto Cifarelli e Mario Polese, illustrata in una conferenza stampa. «Con questa iniziativa legislativa – spiega il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli – miriamo ad aprire una discussione e un confronto con il mondo della scuola e della famiglia. La scuola – aggiunge – ha fatto grandi passi in avanti, si è riformata continuamente, il ministro Giannini nei giorni scorsi a Matera nella tappa finale del tour ‘La Buona Scuola’ è intervenuta per evidenziare le buone pratiche già sperimentate nelle scuole italiane e l’esigenza di porre la scuola al centro della nostra vita. È con questo intento che vogliamo lavorare per apportare un contributo alla crescita della scuola italiana e condurla in Europa». «Questa proposta di legge – chiarisce il consigliere Mario Polese - si pone in linea con gli orientamenti europei e afferma un principio che da oltre quindici anni aspetta di essere riconosciuto attraverso una non più rinviabile legge: l’istituzione di un servizio strutturato e permanente di psicologia scolastica all’inter- no degli istituti scolastici di ogni grado”. Contribuire al miglioramento della vita scolastica; supportare le istituzioni scolastiche e le famiglie; migliorare la qualità dei servizi offerti alle istituzioni scolastiche; fronteggiare e prevenire i fenomeni d’insuccesso formativo, di abbandono, di dispersione scolastica e di disagio giovanile quali il bullismo, i disturbi alimentari, le dipendenze, sono questi i compiti essenziali del Servizio di Psicologia scolastica proposto. Compiti declinati in base alle indicazioni anche dell’Ordine degli Psicologi della Basilicata che, attraverso la presidente, Luisa Langone, ha messo in evidenza come in Europa solo l’Italia e la Lituania non sono dotate di una legislazione in merito. «L’Europa – sottolinea Langone – investe nel benessere e nella salute. Il 20 per cento degli psicologi a livello europeo, infatti, viene impiegato nella scuola. La Basilicata con questa proposta di legge dall’alto profilo sociale e sanitario potrà porsi all’avanguardia in Italia». La presentazione della pdl dei consiglieri Cifarelli e Polese [foto Vece] L’ANALISI DEL RESPONSABILE AMBIENTE MELE «Sblocca Italia» i Gd di Basilicata per l’impugnazione l «Il cammino parlamentare del Decreto “Sblocca Italia” è stato segnato da alcune modifiche rispetto alla versione originaria tra le quali alcune vanno sicuramente accolte in maniera positiva. Crediamo che alcune concessioni fatte alla nostra Regione siano indubbiamente importanti, e positivo è anche il dirottamento dei fondi del bonus carburante per dare respiro alle fasce più deboli della popolazione, mai come oggi in assoluta difficoltà». È quanto sostiene in una nota il responsabile ambiente dei Giovani democratici della Basilicata, Mariano Mele, «Come GD Basilicata sin dal giorno prima della firma da parte del presidente della Repubblica abbiamo espresso le nostre perplessità, e poi abbiamo chiesto nei giorni scorsi la non conversione in legge e l'impugnazione del decreto - precisa Mele - Pur riconoscendo i passi avanti e il lavoro fatto dai nostri rappresentanti istituzionali nel lavoro parlamentare rimaniamo fermi sulla nostra posizione, non possiamo condividere la cessione di sovranità che è dentro quel decreto e che di fatto centralizza e blinda le decisioni aprendo la strada a nuove trivellazioni senza coinvolgimento della comunità regionale». «Ribadiamo con forza la nostra richiesta di impugnazione dello “Sblocca Italia” - continua - e chiediamo che sia dia seguito all’odg approvato dal Parlamento che fissa il tetto alle estrazioni in virtù degli accordi già sottoscritti, ma ribadiamo la nostra contrarietà a nuove trivellazioni sia in terra sia in mare». «Abbiamo in mente una Regione che pur dando il suo apporto energetico all'Italia come accade da decenni - aggiunge il responsabile ambiente dei Gd - un apporto enorme in proporzione alla popolazione, sia all'avanguardia nel processo di conversione energetica e guardi ad un futuro green e sostenibile. Vogliamo che le risorse economiche che provengono dal petrolio siano spese in ammortizzatori sociali e crescita, non in assistenzialismi». «Vogliamo che si porti a compimento la riforma dell’Arpab - dice - e la si doti di ogni strumento utile a misurare e comunicare con efficienza e celerità la qualità ambientale del nostro territorio, e che si proceda alle dovute bonifiche nei siti già contaminati. Su questo non possono esserci compromessi». «Nei prossimi giorni infine sottolinea - avvieremo una mobilitazione che avrà il duplice scopo di informare i cittadini sui contenuti del decreto e sulla nostra posizione in merito. Sosterremo la petizione popolare che chiede l’impugnazione dell’art 38 del decreto e chiederemo un confronto con i nostri rappresentanti istituzionali e di partito». «In quanto espressione delle nuove generazioni - conclude non possiamo accettare né che si pongano ipoteche sul nostro futuro né che le decisioni prese oggi abbiamo effetti nefasti nei prossimi decenni, nell’interesse della Basilicata e di chi vive e vivrà in questa terra meravigliosa». RASSEGNASTAMPA POTENZA CITTÀ I VII Martedì 18 novembre 2014 SICUREZZA I DATI DEL MINISTERO LA CLASSIFICA I dati statistici sui reati denunciati dai cittadini nel 2013 sono stati pubblicati ieri dal quotidiano «Il Sole 24 ore» LE DENUNCE A Matera il totale dei reati denunciati è di 4.816, leggermente in crescita rispetto allo scorso anno. A Potenza c’è un calo del 4,7 per cento Matera «provincia sicura» Bene anche Potenza Ma crescono le truffe La città dei Sassi scende dal primo posto assoluto del 2012 al secondo posto l Primo posto assoluto nel 2012, secondo nel 2013. Matera, classificandosi al 105esimo posto su 106, si riconferma «provincia sicura». La provincia di Potenza (99esima) è all’ottavo posto, tra le migliori (con i dati tendezialmente in discesa). Ma truffe e frodi sono in crescita. E non di poco. È quanto è emerge dall’elaborazione dei dati del ministero dell’Interno sui reati denunciati dai cittadini (pubblicati ieri dal quotidiano «Il Sole 24 ore»). Matera scende di un gradino perché nel 2013 i reati totali denunciati (4.816, 2.394 ogni centomila abitanti) sono cresciuti del 4,3 per cento rispetto all’anno precedente. A Potenza invece (in totale 10.147, 2.690 ogni centomila abitanti) i reati sono diminuiti del 4,7 per cento. Tra le varie tipologie di reati prese in considerazione, per i furti in casa, Potenza è al 105esimo posto (quindi seconda tra le migliori) con un totale REATI Matera è la seconda città d’Italia per sicurezza I reati denunciati sono cresciuti ma i dati sono rassicuranti di 125 furti ogni centomila abitanti e una diminuzione del 22,1 per cento; mentre Matera è al 95esimo posto con 176 furti ogni centomila abitanti (il dato è in crescita rispetto a quello del 2012: più 14,9 per cento). Con 29,4 borseggi ogni centomila abitanti, Potenza (-3,5 per cento) è al centesimo posto, mentre Matera – con 55,2 borseggi ogni centomila abitanti – fa segnare un più 94,7 per cento, ponendosi all’85esimo posto. Per le rapine Potenza è penultima (105esima su 106) con un dato di nove ogni centomila abitanti (meno 33,3 per cento); Matera è 97esima (13,4 ogni centomila abitanti: più 3,8 per cento rispetto al 2012). Per le truffe e le frodi, infine, le denunce sono in crescita: Matera è al 99esimo posto (152 denunce ogni centomila abitanti: più 45,9 per cento) e Potenza al 68esimo (209 ogni centomila abitanti: più 28,5 per cento). Ma anche questo dato non è considerato allar mante. La polizia ricorda l’agente Zaccagnino POTENZA COMUNICAZIONE «Abuso d’ufficio» Albano difende Una corona d’alloro è stata deposta in memoria del poliziotto ucciso 49 anni fa in udienza mentre cercava di sventare una rapina in una gioielleria nel centro storico di Potenza la sua consulenza l Una corona d’alloro in memoria dell’agente di polizia Vito Zaccagnino – ucciso da un rapinatore il 16 novembre del 1965 – è stata deposta ieri mattina davanti alla lapide nel cortile della caserma della polizia di Stato in via Lazio, a Potenza. Zaccagnino, nato ad Avigliano il 15 agosto del 1917, nel tentativo di sventare una rapina in una gioielleria del centro storico del capoluogo lucano, fu raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco. A lui, da anni, è intitolata la caserma in via Lazio. Nella caserma Zaccagnino ha perso la vita nel 2001 il commissario Anna Esposito (la poliziotta è stata trovata impiccata alla maniglia della porta del bagno del suo alloggio. L’inchiesta, nonostante presentasse moli aspetti ancora da approfondire e un’autopsia che definiva il suicidio “atipico e incompleto”, fu chiusa in fretta dalla Procura che riteneva il suicidio provato. Il caso è stato riaperto circa un anno fa dalla Procura di Potenza, questa volta con l’ipotesi di omicidio volontario. Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile di Potenza). Durante la cerimonia di ieri – a cui CERIMONIA I familiari dell’agente Vito Zaccagnino, a cui è stata intitolata la caserma di via Lazio a Potenza. Ieri la deposizione di una corona hanno partecipato alcuni familiari dell’agente Zaccagnino – il cappellano della Questura di Potenza, padre Pietro Anastasio, ha «chiesto di pregare per il collega scomparso e la sua famiglia affinché il signore dia loro consolazione e sicurezza». Il vicequestore vicario della Questura di Potenza, Dario Sallustio, ha quindi ricordato «la figura di Zaccagnino, servitore dello Stato fino all’estremo sacrificio della vita». Alla cerimonia, molto partecipata, hanno preso parte alcuni dirigenti della Questura di Potenza, i funzionari e gli agenti. Attualmente la caserma Zaccagnino ospita gli alloggi dei dirigenti degli uffici della Digos e della Squadra mobile e l’ufficio del personale della Questura di Potenza. l «Il mio progetto fu condiviso e approvato». Paolo Albano difende in aula il suo piano di comunicazione pubblica. Albano è stato chiamato come testimone nel processo per abuso di ufficio in riferimento all’affidamento di una consulenza esterna, nel 2005, quando Filippo Bubbico, oggi viceministro agli Interni, rivestiva la carica di presidente del Consiglio regionale della Basilicata. Il reato risulta prescritto, ma Bubbico nel corso di una precedente udienza ha rinunciato alla prescrizione. Nel processo sono imputati anche altri componenti dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale lucano dell’epoca: Antonio Flovilla (che si è avvalso della prescrizione), Giacomo Nardiello, Egidio Digilio e Rosa Mastrosimone: anche questi ultimi hanno rinunciato alla prescrizione. Il processo proseguirà il 10 dicembre con la requisitoria del pubblico ministero e le arringhe difensive. Si va verso la sentenza. L’APPELLO LANCIATO NEL CORSO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI IERI. ATTESA PER LA NUOVA SEDUTA FISSATA PER IL 20 «Serve un governo di rinascita cittadina» Il sindaco De Luca apre alle forze politiche chiedendo loro di stringere un patto per la città Il sindaco De Luca apre ad un governo di rinascita cittadina chiedendo la collaborazione delle forze politiche riformatrici. [foto Vece] . l «Lo scoglio dell’approvazione del conto consuntivo che si chiudeva con un importante disavanzo di 14 milioni e 200mila euro è stato superato con il contributo responsabile di quasi tutte le forze politiche presenti in Consiglio: è stato manifestato così un comune desiderio di condivisione delle politiche che bisogna attuare per condurre la città di Potenza verso una condizione di stabilità finanziaria e di ripristino di una qualità urbana e sociale che, a causa di molteplici fattori, si è persa». Così il sindaco di Potenza, Dario De Luca, ieri nel corso della riunione del Consiglio comunale, il quale ha poi proposto che «le forze politiche riformatrici, presenti in consiglio aderiscano a un vero e proprio patto di coalizione, che dia luogo a un nuovo «governo di rinascita cittadina» che si ponga il fine di condurre Potenza in una condizione di stabilità finanziaria, oltre che di migliore qualità urbana e sociale». «Il governo cittadino – ha proseguito il sindaco – dovrà rivendicare, nei confronti del governo regionale, il pieno riconoscimento del ruolo di capoluogo di regione di Potenza, mediante la promulgazione di una legge regionale che stabilisca un adeguato stanziamento economico, da erogarsi annualmente, finalizzato alla copertura dei servizi che la città rende al'itero territorio regionale e ai 30 mila cittadini non residenti che giornalmente ne usufruiscono». Secondo De Luca, infine, «il governo di rinascita cittadina avrà dunque il compito di effettuare interventi decisivi sul piano della spesa, per ricondurla a un livello accettabile, con politiche di vero e proprio risanamento economico». Insomma, il sindaco apre a tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale con l’obiettivo di gestire la difficilissima fase legata al dissesto. Ora, però, si dovrà capire come la sua richiesta evolverà, come finirà. Qualche indicazione si avrà con la seduta del Consiglio comunale fissata per il 20 novembre, ma il resto si concretizzerà nei giorni successivi. RASSEGNASTAMPA VIII I POTENZA CITTÀ Martedì 18 novembre 2014 MALTEMPO E RISCHI LA SITUAZIONE IN BASILICATA UN FOCUS A POTENZA L’iniziativa di Regione e Protezione civile si rivolge soprattutto alle amministrazioni locali e agli enti gestori «Dissesto idrogeologico guardia sempre alta» A breve l’avvio di un Centro funzionale decentrato MARIA VITTORIA PINTO l Modalità operative del sistema regionale di Protezione civile nella gestione degli eventi meteorologici estremi e delle criticità sul territorio. Questo il focus del convegno di presentazione delle «Procedure di allertamento per rischio meteorologico idrogeologico e idraulico della regione Basilicata» tenutosi, ieri, presso il Centro Sociale di Malvaccaro, a Potenza. Vari i temi affrontati nel corso della mattinata. Dai nuovi scenari di rischio idrogeologico alle attività di ricerca nell’ambito idrogeologico e idraulico a supporto del Cfd Basilicata, dalle linee guida per la pianificazione comunale di Protezione Civile alle iniziative regionali per l’officiosità dei corsi d’acqua. L’iniziativa, promossa dal presidente della giunta con l’Ufficio Protezione civile regionale, si rivolge, soprat- tutto, alle amministrazioni locali ed agli Enti gestori ed è stata organizzata in previsione dell’avvio del Centro Funzionale Decentrato, in funzione entro fine anno. Al tavolo dei relatori, Giovanni De Costanzo, Ufficio Protezione Civile della Regione Basilicata; Giovanni Pacifico, funzionario regionale Protezione Civile; Salvatore Manfreda, Università della Basilicata – Cinid; Guido Loperte, ufficio Protezione Civile Basilicata; Fulvia inno, Prefettura di Potenza; Emilia Felicita Capolongo, Prefettura di Matera, Gerardo Calvello, ufficio regionale Difesa del suolo e Vito Marsico, dirigente generale Dipartimento Presidenza – Regione Basilicata. La delicatezza dei temi, che comportano responsabilità rilevanti, richiedono la definizione di protocolli e di procedure efficaci e condivise. Temi, purtroppo, attualissimi e in primo piano a livello na- . DISSESTO Incontro a Potenza e (sotto) il Basento fuori dagli argini [foto Tony Vece] zionale. L’Italia, soprattutto in questo periodo, è martoriata da nord a sud. La natura non risparmia niente e nessuno, dalle case agli uomini, agli animali. C’è bisogno di sinergia e partecipazione. Nessuno esente. I cambiamenti climatici, l’antropizzazione, il consumo del suolo, la sconsiderata gestione del territorio, la mancanza di una efficace politica di prevenzione e di convivenza con il rischio sono alla base delle tragedie che hanno sconvolto e continuano a sconvolgere la penisola. Non si può prescindere da questi fattori. L’Italia è un paese geologicamente recente e da questa sua giovinezza deriva la particolare dinamicità del suo territorio, ad alto rischio di calamità naturali. Ai fenomeni naturali si uniscono quelli causati dall’attività dell’uomo. I rischi sono tanti, ma l’attenzione e l’impegno della Protezione Civile, oggi, è alto. POTENZA UNA MANIFESTAZIONE PER MARRAUDINO, MEDICO DI CARDIOCHIRURGIA DEL SAN CARLO POTENZA DIRETTORE DI SCUOLA PRIVATA DI POLICORO PROTESTA DAVANTI A REGIONE Solidali col primario arrestato «Chiedo gli attestati in 400 da varie ragioni del Sud dei corsi o resto qui» l Quattrocento persone hanno manifestato per espri- dell'Ospedale per testimoniare la professionalità, l'umamere solidarietà a Nicola Marraudino, primario di car- nità, il senso etico, la dedizione e l’amore con cui il prof. diochirurgia, finito agli arresti domiciliari, con altri suoi Marraudino ha svolto nei 25 anni scorsi la sua profescolleghi, in seguito alla morte di una paziente all’ospedale sione. Tutto questo era riportato nei cori dei partecipanti, S. Carlo di Potenza. Il gruppo facebook «Dimmelo con il sui cartelloni e sugli striscioni che evidenziavano fra cuore» costituito da oltre 1700 persone ha organizzato l’altro, i commenti dei pazienti e degli iscritti sul gruppo infatti una manifestazione che si è recata a Potenza al- fb «dimmelo con il cuore» come ad esempio: l'entrata del palazzo della Direzione Generale dell’ospe1) «Mio Caro Dottore, sembra che vogliano giocarsi dale. I solidali provenivano questa assurda partita pur di da quasi tutte le regioni del darle "Scacco", ma per cosa sud: Basilicata, Puglia, Capoi? Per obiettivi, forse troplabria,Sicilia e Campania. po lontani dal e per il loro Erano almeno 400 persone. essere.Noi il suo popolo, fra Tra questi, oltre a un numepezzi pesanti e minori, siamo roso gruppo di pazienti, amiqui a difendere il nostro Re... ci e tantissime persone giunquello dedito al popolo dei te dal paese natale del propazienti»., fessore: Salandra. 2) «Marraudino – CaparC’erano anche trenta colrotti: stesso copione – Forse leghi di Marraudino, tra carbisogna guardare altrove». diochirurghi e paramedici 3) «Il nostro primo pensieprovenienti dalreparto di ro è rivolto alla famiglia della cardiochirurgia del policlisignora Elisa Presta, a cui nico di Bari, il primario e siamo vicini con il nostro alcuni colleghi del reparto di CARDIOCHIRURGIA Il primario Nicola Marraudino cuore – Gruppo facebook Cardiochirurgia della casa “dimmelo con il cuore”», di cura Villa Verde di Taranto e colleghi della Cardio4) «Marraudino Eccellenza lucana, Orgoglio pugliese». chirurgia di Salerno. Erano invece pochi i rappresentanti Dopo circa due ore di permanenza sul piazzale del San del personale paramedico dell'ospedale San Carlo di Po- Carlo, i partecipanti si sono spostati numerosi a bordo dei tenza, a conferma di un clima non proprio sereno dentro il pullman e con le auto proprie, sotto la casa del professor reparto dell’ospedale potentino. Marraudino, dove in clima di profonda commozione si è La manifestazione, in linea con le motivazioni della voluto portare il saluto personale di ognuno in maniera nascita dell'iniziativa, si è svolta davanti alla direzione diretta con cori e applausi. FILIPPO MELE l Mario Salerno, direttore di una scuola di formazione professionale privata di Policoro legalmente riconosciuta da Regione e Provincia, sarà oggi, dalle 10.30 in poi, con il suo camper, davanti alla sede dell’assessorato regionale alle politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca per protestare. Il motivo? «Perchè da settembre – sottolinea – sono in attesa di ricevere gli attestati da consegnare agli iscritti ai corsi ultimati nel giugno scorso con l’esame davanti alla prevista commissione provinciale. Ma da allora niente. Un mese fa, dopo mie rimostranze bonarie, l’assessore Raffaele Liberali, finalmente, li ha firmati. Uno, due giorni per protocollarli e poi sarei andati a prenderli di persona a Potenza per consegnarli agli aventi diritti ed incassare il corrispettivo spettante per l’attività di formazione prestata. Invece...». Invece? «Mi sono stancato di telefonare. Mi hanno detto che si è rotto il sistema informatizzato del protocollo dell’assessorato. Da un mese! Ed io non so cosa rispondere ai corsisti in attesa di ricevere il “pezzo di carta” che permetterebbe loro o di aprirsi in proprio una attività o di lavorare per conto terzi. Si tratta, per lo POTENZA COMPLETATI GLI STAGE ORGANIZZATI DALLA CAMERA DI COMMERCIO CON IL SUPPORTO DELL’AZIENDA FORIM più, di corsi da estetista e di somministrazione e commercio di alimenti e bevande. Gli attestati sono a loro necessari. Poi, con queste voci su corsi di formazione falsi in molti pensano a male. Ecco perchè ho deciso di uscire allo scoperto e di far sentire le mie ragioni. Oggi piazzerò il camper davanti all’assessorato e non me andrò sino a quando non mi consegneranno i diplomi firmati un mese fa dall’assessore Liberali». Il nostro interlocutore non si è fermato più di parlare. Si è detto esasperato dalla situazione che sta vivendo che si ripercuote pesantemente sulla sua attività. Ma ci sono altri due motivi per cui ha deciso di protestare. Il secondo: «L'inerzia e la mancanza di provvedimenti nei confronti di quegli enti di formazione che, contrariamente a quanto previsto nelle linee guide della Legge regionale n. 33 / 03, hanno organizzato corsi per Operatori socio sanitari (Oss) fasulli illudendo e danneggiando centinaia di disoccupati grazie a materiale pubblicitario ingannevole che coinvolgeva la stessa Regione». Ed il terzo motivo della protesta? Salerno: «L'azione intrapresa dalla Regione nel voler affidare, in esclusiva, i corsi per i citati Oss alle Asl mentre nelle altre regioni detti corsi sono di competenza di tutti gli Enti privati legalmente riconosciuti». le altre notizie Studenti lucani in Romania e Germania L’UFFICIO NON SI TOCCA Nel filone dell’alternanza scuola-lavoro per i ragazzi di Tramutola e Melfi Il Giudice di Pace resta a Chiaromonte l Alternanza scuola-lavoro: completati in Romania e Germania gli stage degli studenti della provincia di Potenza, coordinati dalla Camera di Commercio e dall’azienda speciale Forim. 14 studenti degli Istituti Professionali e 5 docenti, dell’Istituto « Parisi» di Moliterno (sede di Tramutola) e del «Righetti» di Melfi hanno completato gli stage. Gli studenti di Tramutola hanno effettuato lo stage per due settimane presso centrali elettriche ed idroelettriche della zona di Cluj Napoca, in Romania, realizzando un’esperienza di alternanza-la- n Resta a Chiaromonte l’Ufficio del Giudice di Pace.il ministro della Giustizia Orlando, ha sancito definitivamente il mantenimento del presidio. Soddisfatto il sindaco Valentina Viola che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito all’ottenimento di un risultato che ha risvolti positivi non solo per il comune da lei amministrato, che onorerà gli impegni presi per il funzionamento, ma anche per l’intera area. [e.bev] voro nel settore dell’energia. Gli studenti di Melfi, invece, sono rimasti in stage presso aziende del Brandeburgo nel settore chimico e metalmeccanico, in aziende molto grandi e conosciute a livello internazionale (come Basf e Takraf) e hanno realizzato l’alternanza scuola-lavoro nel contesto lavorativo tedesco, venendo a contatto anche con il sistema formativo, ed in particolare il sistema della formazione professionale così detto «duale», che in quel Paese ha una eminente caratterizzazione di tipo pratico ed applicativo e si svolge per- tanto prevalente nei contesti aziendali e direttamente sul lavoro. «Queste esperienze, per l’alta valenza formativa e culturale, dovrebbero essere potenziate non solo in direzione delle scuole tecniche e professionali ma anche dei licei – ha detto il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte -. Purtroppo, dal 1999 ad oggi i fondi per l’alternanza scuola lavoro sono stati tagliati del 97%, dai 345 milioni di euro iniziali agli attuali 11, così gli sforzi non saranno sufficienti per sostenere il modello modernoo che l’Europa richiede». IN ROMANIA Gli studenti di Tramutola RASSEGNASTAMPA POTENZA E PROVINCIA I IX Martedì 18 novembre 2014 VAL D’AGRI CONDOTTA VIGGIANO-TARANTO: IL TUBO, IN QUEL PUNTO, INTERRATO DI 4 METRI Il «giallo» del foro nell’oleodotto . . PERDITA DI GREGGIO Si è verificata sull’oleodotto ViggianoTaranto a Pisticci. Eni ha da subito accreditato l’ipotesi della manomissione. I dubbi sull’ipotesi del «sabotaggio» PIERO MIOLLA l Qualcosa non torna in merito alla perdita di greggio sull’oleodotto Viggiano-Taranto verificatasi a “Pisticci. Eni ha da subito accreditato l’ipotesi della manomissione: qualcuno avrebbe praticato un foro di 8 millimetri dall’esterno causando la perdita. Tenendo conto che in quel punto la condotta è interrata a circa 4 metri di profondità, però, sorgono forti dubbi sull’ipotesi sabotaggio. Per praticare un foro sulla condotta, in quel punto, il sabotatore avrebbe avuto tre possibilità: operare con un escavatore, ma sarebbe stato visibile da chiunque, oppure operare con una pala: in tal caso, però, ci avrebbe messo molto tempo in più, correndo il rischio di essere scoperto. Infine, ma qui siamo alla fantascienza, munirsi di un ipotetico trapano con una punta lunga 4 metri. Sul punto, anche il responsabile regionale di Legambiente, nonché “disaster manager”, Pio Acito, vuole vederci chiaro: «La magistratura chiarisca cosa è successo sull’oleodotto Viggiano-Taranto e, più in generale, sulla condotta in opera da circa 15 anni che, a mio avviso, sta dimostrando fragilità». Anche Acito, dunque, manifesta perplessità sul presunto sabotaggio paventato da Eni. «Qualora fosse vero che il tubo è stato manomesso – ha altresì aggiunto Acito Eni dovrebbe anche dimostrare che in loco, prima di scavare per riparare la perdita, c’era un altro buco. Parliamo di circa 100 metri cubi di materiale asportati e non di quantità modiche». Al di là del caso specifico, Acito ricorda che «ci accorgiamo che l’oleodotto perde solo quando il petrolio arriva in superficie: non sappiamo nulla, invece, se nel sottosuolo quella conduttura per- de e, in tal caso, se va a inquinare falde idriche». Chi controlla, dunque? In attesa di chiarimenti, ieri pomeriggio il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, ha partecipato a un sopralluogo nella zona interessata dalla fuoriuscita di greggio: presenti anche il direttore di Arpab, Aldo Schiassi, e la Polizia Locale. L’area cantierata è di oltre 500 metri quadri e sul posto si percepisce un forte odore d’idrocarburi. L’Eni, invitata, era assente al sopralluogo ma si è presentata alla stesura del verbale delle operazioni di giornata tenutasi nella delegazione comunale di Marconia. La società petrolifera ha comunicato che le azioni di prevenzione e messa in sicurezza dell’area sono terminate e che i materiali prodotti a seguito delle suddette azioni di messa in sicurezza, saranno gestiti come rifiuto e smaltiti in impianti autorizzati. MERCURE I SINDACI DI ROTONDA E VIGGIANELLO CHIEDONO ALL’ENEL DI FERMARE L’IMPIANTO A BIOMASSE Centrale, «c’è il rischio di infiltrazioni mafiose» Si teme anche per l’impatto ambientale PINO PERCIANTE l ROTONDA. Impatto ambientale tutto da verificare e rischio criminalità organizzata nella fornitura di biomassa. Così i sindaci di Rotonda e Viggianello, Rocco Bruno e Vincenzo Corraro, dopo alcuni giorni di silenzio, prendono carta e penna e scrivono direttamente al presidente di Enel, Maria Letizia Grieco, e all’amministratore delegato Francesco Starace per chiedere di desistere dal far entrare in funzione la centrale del Mercure. «Quanto segnalato da un organismo internazionale (Isde) – si legge nella missiva – che si occupa del rapporto tra ambiente e salute e ribadito dal presidente dell’ordine dei medici di Potenza, circa la necessità di una valutazione di impatto sulla salute (Vis), propedeutica a qualsiasi iniziativa, ci ha ulteriormente rafforzati nella convinzione delle gravi manchevolezze del progetto Enel circa la tutela della salute degli abitanti della valle». Ma i sindaci temono soprattutto il rischio infiltrazioni malavitose, dopo alcune notizie di stampa circolate nei giorni scorsi. «Notizie – spiegano Bruno e Corraro – che hanno turbato profondamente noi e le popolazioni della valle del Mercure, terra pacifica e aliena ad ogni forma di illegalità e di violenza, ma ci hanno pure lasciato profondamente perplessi vista l’evidente contraddittorietà tra quanto rappresentato e il codice etico di Enel che della trasparenza, legalità e affidabilità fa elementi imprescindibili per ogni forma di collaborazione industriale». Per questa ragione i due sindaci chiedono al presidente e all’amministratore delegato della società elettrica di rinunciare all’avvio dell’impianto e li invitano a venire, loro ospiti, a godere della bellezza e della salubrità dei luoghi «che tutti insieme dobbiamo tutelare e promuovere». CENTRALE L’impianto del Mercure GALLICCHIO PROTESTA DEI DISOCCUPATI SULLA SP 103 Tempa Rossa non porta lavoro per i lucani l GALLICCHIO. Nuova protesta dei contro ad oggi ci sarebbero state 26 disoccupati di Gallicchio che chiedono assunzioni ma nessuno di noi è stato l’assunzione nelle aziende attualmente chiamato. Non solo, ma non ci risponimpegnate sul cantiere di Tempa Ros- dono più neppure a telefono». «Eppure sa. Ieri mattina una ventina di loro, – conclude Sanchirico - nel nostro moriuniti nel movimento “Quinta colon- vimento ci sono persone con precedenna”, si sono trovati sulla sp 103, nel ti anche utili alla questione, alcuni per comune di Corleto Perticara, posizio- esempio hanno già lavorato per comnati all’incrocio che porta al costruen- pagnie petrolifere in Basilicata». È gendo centro oli. L’ennesima protesta che te che stenta ad arrivare alla fine del suona soprattutto come una richiesta: lavoro, assunzioni, garanzie per il futuro. Ma la strategia di concertazione con le aziende private che lavorano all'interno del cantiere di Tempa Rossa è piuttosto ardua, perché a loro in questo momento spetta, casomai, lavorare su qualche assunzione. Con la Total si potrà ragionare TEMPA ROSSA La protesta sulla sp 103 in un secondo momento. I disoccupati hanno dato vita dalle 9 alle 15 ad un mese e deve affrontare il dramma della corteo «allo scopo soprattutto- spiega disoccupazione. Dietro il movimento Michelina Sanchirico - di rallentare il “Quinta colonna” ci sono i disoccupati via vai di camion da e per il centro oli, di Gallicchio, gli stessi che da mesi, , si la cui realizzazione è già in notevole riversano per strada con un chiaro ritardo. Abbiamo deciso di riprendere obiettivo: convincere la Total e le azienla protesta – continua - perché dopo de che operano sulla concessione di l’incontro del 21 ottobre nulla è cam- Tempa Rossa per la costruzione del biato, ci hanno detto cose che sape- centro oli ad assumere i disoccupati di vamo già. Abbiamo portato i nostri quell’area. Ma finora l’obiettivo non è curriculum presso i loro uffici, ma an- stato ancora raggiunto. La protesta cora non abbiamo visto niente. Dall’in- prosegue anche oggi e domani. [p.perc,] POTENZA I CITTADINI IN CONSIGLIO COMUNALE TITO UN’ALTRA BASILICATA È POSSIBILE Il coordinamento No-Triv Al centro Cecilia incontro «Si impugni l’art. 38» su giovani e innovazione La sezione del capoluogo contro Sblocca Italia Col racconto delle esperienze dei partecipanti l Una delegazione di cittadini di Potenza si è recata ieri presso il consiglio Comunale di Potenza per sollecitare da parte della stessa assemblea elettiva l’adozione di una delibera che chieda alla Regione Basilicata l’impugnazione presso la corte costituzionale dell’art.38 del cosiddetto decreto «Slocca Italia». Una questione su cui una sempre più crescente mobilitazione vede protagonista ampie parti della società lucana. «Si è preso atto dicono i cittadini della possibile convocazione di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza sul tema specifico. Il coordinamento POZZO Trivelle in Basilicata NO-TRIV di Potenza aveva già presentato il testo di una possibile deliberazione con una richiesta protocollata il 3 ottobre scorso e che può essere a nostro avviso senz’altro adottata dal consiglio comunale potentino in occasione della seduta ad hoc che speriamo si svolgerà il prima possibile». l Ieri presso il Centro per la Creatività Cecilia di Tito, il Progetto europeo 3C4 sugli Incubatori e i cluster creativi incontra il Progetto Nuovi Fermenti della Regione Basilicata e del Dipartimento della Gioventù che ha coinvolto oltre 600 giovani lucani under 35. È stata l'occasione per presentare alla presenza di alcune tra le più importanti realtà creative del Sud Italia (Giovanni Re – Roland DG, Roberto Esposito – crowfunding DeRev, Tiziana Di Caro – Galleria Di Caro) i principali risultati dei due progetti, e far raccontare dalla viva voce dei partecipanti a Nuovi Fermenti le loro esperienze, i loro progetti, i loro sogni, per dimostrare che attraverso le idee e l'entusiasmo dei giovani un'altra Basilicata è possibile. L’evento è stato moderato da Stefano Baia Curioni, docente all’Università Bocconi tra i massimi esperti di economia della cultura. Tra gli interventi collegamento con Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019 visto che ieri c’è stata la celebrazione a Matera ed in Regione, ad un mese di distanza, la designazione della città dei Sassi a capitale europea della cultura 2019. Even to che è stato promosso all’interno di una più ampia giornata di respiro europeo, e che ha visto seguire diversi momenti istituzionali, di presentazione e confronto e di festeggiamenti in piazza Vittorio Veneto a Matera, anche alla presenza del Ministro Dario Franceschini e dei sindaci delle città in short list per l’ultimo tratto della candidatura. Tutto l’evento è stato ripreso e diffuso in diretta Tv, Web e Social sui canali di Trm Tv al fine di una comunicazione integrata dei diversi momenti caratterizzanti dell l’intera giornata lucana di ieri 17 novembre. le altre notizie IL 20 NOVEMBRE Giornata trasparenza al Crob di Rionero n Il 20 novembre la giornata della trasparenza all’Irccs Crob di Rionero in Vulture. L’appuntameto dalle 9,30 presso l’auditorium con l’incontro su legalità e buona amministrazione. La giornata della trasparenza organizata dall'Irccs Crob è dedicata a tutti i portatori di interesse dell'Istituto ed ha l'obiettivo di informare sulle attività messe in campo in tema di trasparenza e legalità. DA BANDO REGIONALE Schermi digitali finanziati 15 progetti n Sono 15 i progetti che saranno finanziati con i fondi del bando per la digitalizzazione delle sale cinematografiche della Basilicata, nell’ambito di un accordo tra la Regione e il Ministero dello Sviluppo economico sui "Sensi contemporanei" per lo sviluppo dell’industria audiovisiva nel Mezzogiorno. È stata formulata la graduatoria per la conversione di 15 schermi cinematografici, per circa 500 mila euro. RASSEGNASTAMPA X I MATERA CITTÀ E PROVINCIA INCUBO CRAC Martedì 18 novembre 2014 LA PAROLA AL PREFETTO Se la bancarotta non viene approvata entro 20 giorni, il prefetto nominerà un commissario prefettizio I CONTI DEI COMUNI «Dissesto o si scioglie il Consiglio comunale» La Corte dei Conti boccia il piano di riequilibrio di Nova Siri Tra le passività potenziali individuate le parcelle professionali di alcuni avvocati dell’ente e i contenziosi ANTONELLA INCISO l La strada è segnata. Nonostante il contributo economico che la Regione ha erogato nell’assestamento di bilancio votato a luglio. Il Consiglio comunale di Nova Siri dovrà votare il dissesto. E dovrà farlo entro venti giorni, altrimenti il prefetto di Matera scioglierà il Consiglio comunale e invierà un commissario prefettizio. Tutto a causa della bocciatura del Piano di riequilibrio pluriennale che l’Amministrazione comunale aveva messo in piedi. A dire no all’approvazione del Piano è stata la Sezione COMUNE DOPO LE DIMISSIONI DA CONSIGLIERE regionale di controllo della Corte dei Conti della Basilicata che, con un corposo provvedimento, ha deliberato ritenendo «il Piano non conforme». In particolare, i giudici contabili puntano il dito sul «mancato adeguamento del Piano ai rilievi istruttori formulati dalla Commissione ministeriale». «Ad inficiare il Piano di riequilibrio non è solo la mancanza di una delibera consiliare di adeguamento ai rilievi della Commissione sottolinea - che nella relazione finale mostra di dare per apportate le necessarie correzioni alla massa passiva - quanto piuttosto la incerta di- IMPRESE NUOVE OPPORTUNITÀ PER L’OCCUPAZIONE . Verso lo scioglimento il Comune di Nova Siri mensione del risanamento da compiere rispetto ad un arco temporale decennale che viene addirittura preannunciato, fin d’ora eccessivo rispetto all’effettivo bisogno». Per la sezione di controllo, poi, «l’incertezza riguarda anche l’esatta dimensione degli squilibri da risanare» e «l’individuazione e la quantificazione delle passività potenziali, in grado di alterare il raggiungimento degli equilibri intermedi e finali di risanamento». Passività, queste ultime, legate alle parcelle professionali di alcuni avvocati dell’ente ed ai contenziosi per pendenze giudiziarie legate agli incidenti stradali. A questo, poi, sempre secondo la sezione di controllo si devono aggiungere, «debiti fuori bilancio riconosciuti in esercizio precedenti i cui oneri hanno inciso sui conti dell’ente che ha pagato senza aver realizzato per tempo le entrate» e la dismissione del patrimonio immobiliare «i cui proventi non possono essere destinati al pagamento dei debiti di parte corrente». Insomma, un quadro articolato che ha fatto dire ai giudici contabili no al piano. Mettendo tutto il Consiglio comunale di fronte ad una scelta : votare il dissesto o aprire la strada allo scioglimento del Consiglio comunale. IMPRENDITORIA UN WORKSHOP ALLA CAMERA DI COMMERCIO Giovanni Tortorelli «La conoscenza Riflettori su assunzioni subentrerà di norme e welfare e assistenza sanitaria ad Angelo Tosto aiuta lo sviluppo» Tortorelli: «Così si sostengono le imprese» l Peggio di così non poteva andare per i gruppi di opposizione al Comune che dopo Francesco Saverio Acito, che era stato il leader del centrodestra, con le dimissioni di Angelo Tosto hanno perso, prima della fine del mandato amministrativo, tutti e due i candidati sindaci eletti in Consiglio comunale. Il Consiglio comunale ritorna a riunirsi oggi, alle 16, o in seconda convocazione domani, alla stessa ora, nella sala Pasolini di via Sallustio, dopo che l’ordine del giorno è stato integrato con un punto riguardante proprio la sostituzione di Tosto. Gli subentrerà Giovanni Tortorelli, primo dei non eletti della lista Alleanza Materana. Alla vigilia dell’ultima seduta consiliare di venerdì, dedicata alla proclamazione di Matera a capitale europea della cultura per il 2019, l’ex candidato sindaco battuto da Salvatore Adduce solo per 179 voti, ha consegnato la sua lettera di dimissioni. «Non mi ricandido», ha anticipato ai giornalisti considerando più importante il progetto di Matera 2019, per il quale occorre «un gruppo di pionieri che conduca la città verso un futuro che non conosciamo». E ha definito il suo gesto «una scelta personale» e non una manifestazione di un «dissenso» nei confronti di nessuno mentre non ha nascosto il suo dissenso per il mancato obiettivo della elaborazione del Piano strategico e per non aver visto mantenere la promessa del non consumo del suolo («si è parlato solo di cemento, cemento, cemento e questa città è stata aggredita da quei gruppi che hanno interesse a farla crescere solo in questo modo»). Dissenso espresso da Tosto anche per non aver voluto coinvolgere l’ex sindaco Emilio Nicola Buccico nel Comitato Matera 2019. l Crisi come opportunità di ripresa, ma guardando in faccia una realtà oggettivamente difficile e con alcuni strumenti che norme e welfare offrono per tutelare posti di lavoro e rilanciare le imprese. Sono le indicazioni e i temi che hanno caratterizzato il workshop dedicato alle “Opportunità e agli incentivi per le nuove assunzioni e creazioni d’impresa” e a “L’assistenza sanitaria integrativa”, svoltosi nella Camera di commercio nell’ambito del programma di incontri e attività sul tema “Un motore per le imprese e per lo sviluppo del territorio”. L’incontro, organizzato da Confcommercio e Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili consulenti del lavoro della provincia di Matera, con l’Ente camerale e il Fondo Est (Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa – Commercio, Turismo, Servizi e Affini) , ha esaminato le tematiche sulle opportunità e gli incentivi per le assunzioni, previsti dalla normativa nazionale e regionale, e le opportunità dell’assistenza sanitaria integrativa. «Conoscere strumenti normativi e previdenziali – ha detto il presidente dell’ente camerale, Angelo Tortorelli – rappresenta un solido punto di partenza nella nascita di nuove iniziative, per consolidarne l’operato e creare ricchezza per le imprese e per il territorio; questo costituisce una buona pratica per sostenere le imprese sulla strada dell’innovazione e della competitività». I lavori sono stati introdotti dal direttore di Confcommercio Leonardo Ventrella che ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa. Sono seguiti gli interventi del vicedirettore di Fondo Est, Fabiana Auriemma, di Gabriella Viggiano ed Eustachio Festa dottore commercialista. l Crisi come opportunità di ripresa, ma guardando in faccia una realtà oggettivamente difficile e con alcuni strumenti che norme e welfare offrono per tutelare posti di lavoro e rilanciare le imprese. Sono le indicazioni e i temi che hanno caratterizzato il workshop dedicato alle “Opportunità e agli incentivi per le nuove assunzioni e creazioni d’impresa’’ e a “L’assistenza sanitaria integrativa’’, svoltosi nella sede della Camera di commercio. L’incontro, organizzato da Confcommercio e Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili consulenti del lavoro, con la Camera di commercio e il Fondo Est (Fondo di assistenza sanitaria integrativa – Commercio, turismo, servizi e affini), rientrava nel programma di incontri e attività segnati dai tempi della clessidra e dal ruolo dell’ente camerale sul tema “Un motore per le imprese e per lo sviluppo del territorio’’. Il workshop ha acceso i riflettori su modelli di contrattazione solidale previsti dalle leggi n.863/84 sulle aziende industriali con più di 15 dipendenti (contrat- ti di Tipo A) e sulla n.263/93 sulle altre tipologie di imprese (contratti di tipo B). E poi gli aspetti legati all’assistenza sanitaria integrativa, un pezzo del nuovo welfare, insieme alla previdenza complementare e alla formazione, che sta riscuotendo interesse e successo tra gli imprenditori. «Conoscere strumenti normativi e previdenziali – ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli, nel saluto ai convegnisti – rappresenta un solido punto di partenza nella nascita di nuove iniziative, per consolidarne l’operato e creare ricchezza per le imprese e per il territorio; questo costituisce una buona pratica per sostenere le imprese sulla strada dell’innovazione e della competitività». I lavori sono stati introdotti dal direttore di Confcommercio, Leonardo Ventrella, che ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa. Sono seguiti gli interventi del vice direttore di Fondo Est, Fabiana Auriemma, di Gabriella Viggiano, dottore commercialista, e di Eustachio Festa, dottore commercialista. MATERA 2019 I SINDACI RISERBATO E ADDUCE NE HANNO PARLATO NEL CORSO DI UN INCONTRO A «LA SCALETTA» Ora c’è anche una intesa con Trani tiva, collaborazione fra le due città in vista dello straordinario del 2019 che vedrà Matera capitale europea per la Cultura. Non è un caso che l’incontro si sia tenuto nelle sale del prestigioso circolo materano che, negli anni ‘60, aveva accolto l’esposizione dei quadri del pittore tranese Ivo Scaringi. Non è questo l’unico filo conduttore che lega le due città, come ha sottolineato Riserbato ad Adduce durante l’incontro. Se Matera è conosciuta in tutto il mondo per i Sassi, patrimonio dell’Unesco e simbolo della città, per Trani lo è la Cattedrale, proclamata nel 2002 patrimonio culturale mondiale dell’Unesco come monumento messaggero di una cultura di pace. Riserbato ha pure evidenziato la straordinaria simbiosi che si può creare tra la collina materana ed il mare dell’Adriatico. L’intesa fra i due sindaci porterà nelle prossime settimane alla stipula di un protocollo d’intesa. Riserbato ha annunciato che nei prossimi giorni coinvolgerà le associazioni turistico-culturali tranesi e per elaborare un programma di massima da sottoporre al Comitato Matera 2019. INCONTRO ALLA PROVINCIA Emissioni di CO2 si fa l’inventario n In un incontro aperto a tutta la cittadinanza, oltre che ai soggetti interessati, sarà presentato oggi, alle 10, nella sala consiliare della Provincia, in via Ridola 60, il Bei, l’inventario di base delle emissioni di CO2, che costituisce il punto di partenza per la elaborazione del Paes, il Piano d’azione per l’energia sostenibile, del Comune di Matera. Il documento indicherà come l’Amministrazione comunale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020. OGGI NELLA MEDIATECA Si presentano i risultati del progetto I4Food n Si terrà oggi, nella Mediateca provinciale, in piazza Vittorio Veneto, la conferenza finale del progetto I4Food finanziato dal Programma INTERREG IVC, con il co-finanziamento del Fondo europeo di sviluppo regionale, organizzato dalla Provincia. Il tema dell’iniziativa è “Le produzioni agricole ed agroalimentari, un’opportunità di sviluppo per il futuro”. Per maggiori informazioni, è possibile visitare i siti dei progetti di I4Food: http://www.i4food.eu/ e di LocFood: http://www.locfood.no/ IN VIA MONTESCAGLIOSO Corso sulla celiachia nella sede dell’Asm La città pugliese intende collaborare con la capitale europea della Cultura l Sono stati mossi i primi passi per una collaborazione tra la città di Trani e Matera. Interessanti spunti sono emersi nel corso di un incontro svoltosi nel circolo culturale La Scaletta in occasione di un evento dedicato alla scultura lucana contemporanea (una delle tante iniziative promosse dal sodalizio presieduto da Ivan Focaccia). Alla manifestazione è intervenuto anche il sindaco di Trani, Luigi Riserbato, che ha incontrato il suo collega Salvatore Adduce, che hanno parlato delle possibilità per una possibile, fat- le altre notizie INCONTRO Nella sede del circolo «La Scaletta» n Corso informativo sulla celiachia oggi in via Montescaglioso, dalle 14 alle 18, nella saletta a primo piano della sede centrale della Asm, l’Azienda sanitaria di Matera. La partecipazione all’evento, organizzato dalla Unità operativa Igiene degli alimenti e della nutrizione, è libera e gratuita per tutti i cittadini interessati. Non è prevista alcuna domanda di iscrizione. Alla fine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione senza esame fi[fi.me.] nale. RASSEGNASTAMPA MATERA PROVINCIA I XI Martedì 18 novembre 2014 NOVA SIRI IN CINQUE MINUTI SI PERCORRONO SEI CHILOMETRI DI STRADA. PRIMA SERVIVA UN TEMPO BEN PIÙ LUNGO La variante è realtà Apertura completa del tracciato sulla statale Jonica. «Ma la politica locale deve farsi perdonare 35 anni di ritardi», dicono i cittadini Una battaglia per la variante di lunga data I cittadini hanno . visto più lontano dei politici FILIPPO MELE l NOVA SIRI. «Sì, adesso si viaggia che è una bellezza. In cinque minuti percorriamo sei km di strada che, sino a dieci giorni fa, richiedevano almeno cinque volte tanto. Senza contare le lunghissime code al semaforo all’incrocio con la statale Sapri-Jonio. Nei weekend estivi per superare quell'ostacolo occorrevano ore agli automobilisti in transito». Così, Giuseppe Corrado, ieri, mentre in auto con lui percorrevamo la nuova statale 106 ammodernata a due corsie per senso di marcia con spartitraffico centrale, banchine a raso, e senza i pericolosissimi accessi a raso. Corrado da decenni, con altri cittadini, è stato sostenitore del tracciato odierno. Ecco come ha raccontato le fasi della sua lunga battaglia contro gli interessi elettorali della politica locale. «A metà degli anni '80 venne presentato il primo progetto di raddoppio da Comune, sindaco Cosimo Latronico, ed Anas. Il tracciato era a circa un chilometro all’interno di quello attuale. 106 AMMODERNATA Il nuovo tracciato Sarebbe stato, nel caso, uno scempio di territorio e di agricoltura. Io mi opposi scrivendo ad Anas e parlando con gli amministratori locali. Che non vollero sentire ragioni. Mi rivolsi ad un legale che fece opposizione puntando sui costi eccessivi dell’intervento. Costi, rispetto a quel che è stato speso per questo ammodernamento, almeno triplicati. Diciamo che misi in mora l’Anas. Che, infatti, non realizzò più quel progetto ritenendolo di costo eccessivo e comunicando la decisione alla fine degli NOVA SIRI. Non solo rimbrotti nel “dialogo” di Giuseppe Corrado, esponente di quei cittadini che amano il loro territorio, ma anche ringraziamenti alla Gazzetta. «Il vostro giornale – ha detto ieri – ha sempre sostenuto le battaglie perchè questa arteria venisse ammodernata. E mi ha dato voce già col caporedattore Mario Rivelli pur non essendo io esponente di partito o coalizione. Ero un cittadino che esprimeva anni '90». Cosa accadde allora? «Che vennero messi in ballo altri due tracciati. Uno spaccava a metà l’area archeologica di Cigno dei Vagni. O meglio: la superava con una sorta di cavalcavia. L’altro era quello attuale. Io ed altri cittadini ci battemmo a favore di quest’ultimo. Che fu approvato dal Consiglio comunale, sindaco Pino Battafarano, nel 2009. Ovviamente, si sa come vanno le cose, per progetto esecutivo, finanziamento, appalto, siamo saltati agli inizi del 2010. Ma ora ecco la fine dei lavori. O quasi». Già. Se è vero che la nuova direzione Taranto-Reggio Calabria è percorribile dal 6 novembre e che quella Reggio Calabria-Taranto lo è dalle 15 di domenica, ancora si lavora agli svincoli Rotondella e Nova Siri Sud. Abbiamo visto all’opera ruspe, camion, lavoratori. L’assenza di queste due infrastrutture a corredo della variante costringe ad arrivare allo svincolo di Nova Siri centro per arrivare ai lidi, compreso quello di Rotondella. Intanto, l’ultimo semaforo sulla Jonica di Basilicata è andato in pensione sul serio. Ieri lo abbiamo visto, triste, con la luce gialla lampeggiante. «Nova Siri – ha concluso Corrado – finalmente respira. Certo, ci sono ancora problemi legati ai lavori agli svincoli, ma quest’arteria è realtà. Dovranno recitare qualche mea culpa i politici che hanno gestito la nostra cittadina per il lunghissimo ritardo dagli anni '80 ai giorni nostri». le opinioni. E la Gazzetta le ha sempre raccolte». Una delle prime inchieste, effettuate a Nova Siri, è datata 1988. E tra gli intervistati c’era Corrado che si infervorava contro il primo tracciato della nuova Jonica, quello che, a suo dire, avrebbe ucciso Nova Siri. Già 35 anni fa si batteva per il tracciato odierno. Si può dire che ha visto più lontano di tanti che oggi hanno responsabilità [fi.me.] politiche di primo piano? COMBATTENTE STORICO Giuseppe Corrado sulla Jonica PISTICCI NEL RIONE PIRO UNO SMOTTAMENTO NEL 2013 AVEVA COLPITO IL VERSANTE Finanziati dalla Regione i lavori per consolidare Cammarelle MICHELE SELVAGGI l PISTICCI. La Regione ha finanziato con 293 mila euro la realizzazione di lavori di consolidamento del versante Cammarelle, nel rione Piro, a Pisticci centro, interessato da uno smottamento nel dicembre 2013 durante le forti precipitazioni di quei giorni (quando si abbattè su tutto il Metapontino l’alluvione Nettuno) con la conseguente chiusura al traffico della sottostante circonvallazione Cammarelle. La zona particolarmente interessata fu quella antistante il versante nord del quartiere, nelle immediate vicinanze della struttura ex cine teatro Colosseo e scuola media ed elementare” Padre Pio da Pietrelcina” dello stesso rione che, come si ricorderà, all’epoca rimase chiusa alle lezioni, alcuni giorni per motivi precauzionali. Il recente finanziamento del Dipartimento Infrastrutture della Regione, dopo vari STANZIAMENTO Disponibili 293 mila euro per la realizzazione dei lavori sondaggi e studi del versante con relativo verbale di urgenza trasmesso dall’Ufficio tecnico comunale e recepito in toto dallo stesso ufficio regionale. In particolare, gli uffici comunale si sono preoccupati di redigere un elabo- PISTICCI UN ARRESTO TURSI IL COMUNE, SIN DAL 2010, CHIEDE ALLA REGIONE DI INTERVENIRE PER RINFORZARE GLI ARGINI Un allaccio abusivo Gli stessi rischi della martoriata Liguria al cavo dell’Enel potrebbe correrli il paese della Rabatana per rubare energia Il torrente «Pescogrosso», in caso di pioggia, può ingrossarsi a dismisura l PISTICCI. Avevano operato un allaccio abusivo ad un cavo dell’Enel per rubare energia elettrica. Con l’accusa di furto di energia elettrica, una persona è stata arrestata e un’altra denunciata dalla Polizia di Stato del Commissariato, diretto da Gianni Albano. Il fatto è avvenuto a Marina di Pisticci: i due, grazie ad una prolunga, erano riusciti a portare l’energia fino alle centraline elettriche installate nell’abitazione e da qui erogata a tutta la proprietà con cavi illegali interrati. Lo stratagemma, che ha permesso di alimentare l’intera abitazione, due appartamenti attigui, un capannone adibito a deposito per le attività agricole e la cura di animali, nonché il sistema di irrigazione dei campi con annessa illuminazione perimetrale, dal 2009 ha fruttato ininterrottamente energia elettrica per un valore di oltre 50 mila euro: il contatore Enel, invece, segnava un consumo inferiore a quello di una abitazione di medie dimensioni. L’arrestato ha ottenuto i domiciliari mentre un altro soggetto che aveva architettato e incentivato la realizzazione dell’impianto [p.miol.] abusivo è stato denunciata. PIERO MIOLLA l TURSI. La città della “Rabatana” come la Liguria? Il parallelo è forse forzato, ma a Tursi ci si interroga sui rischi che la cittadina corre in caso di forti piogge che potrebbero ingrossare a dismisura il torrente “Pescogrosso”. Anche il sindaco, Giuseppe Labriola, ha da tempo chiesto alla Regione di intervenire per pulire gli argini e lo stesso letto del piccolo corso d’acqua. «Sin dal 2010 – ha spiegato Labriola – ho chiesto alla Regione di intervenire per rinforzare gli argini, che non hanno la necessaria profondità e in alcuni punti sono anche crollati, e il letto del Pescogrosso. Per lungo tempo non ho avuto risposta. In questi giorni, viste anche le piogge abbondanti, ho nuovamente sollecitato la Regione affinché stanziasse i fondi necessari: al fine di velocizzare l’iter, l’Ufficio tecnico comunale ha già redato il progetto che attende solo di essere eseguito». Mancano solo i soldi, dunque, e poi il Pescogrosso dovrebbe avere la rato progettuale prevedendo il consolidamento dello sperone in parte interessato a suo tempo al fenomeno di smottamento, compresa anche la sostituzione di alcuni alberi andati distrutti durante lo stesso. Il progetto, redatto dall’area tecnica del Comune, è a firma dell’ing. Rocco Di Leo, dell’ing. Salvatore Giannace e dell’arch. Nicola Coriglione, mentre la responsabilità del procedimento sarà affidata al geom. Mario Pompeo Iannuzziello. Per la esecuzione dei lavori, dall’Ufficio Tecnico ci informano che per l’occasione, sarà adottata una procedura rapida perché non si perda tempo e quindi si possa passare subito all’esecutivo, attesa la urgenza particolare dell’intervento. le altre notizie PISTICCI INTERVENTO DELLA PROVINCIA Saranno rimossi gli alberi sradicati dal vento a Varre n Gli alberi sradicati dal vento due settimane fa in contrada “Varre”, lungo la provinciale Pisticci–San Basilio, stanno per essere rimossi. Lo comunica l’ufficio stampa del Comune di Pisticci, ricordando che l’intervento, effettuato dalla Provincia, «è stato richiesto dal Comune ripetutamente nei mesi scorsi, in quanto gli alberi secchi che insistono lungo la carreggiata in una zona interessata dall’incendio del 2012 costituiscono un peri[p.miol.] colo costante per la circolazione». FERRANDINA IL SINDACO D’AMELIO A PITTELLA ALLARME Il torrente che attraversa Tursi è in uno stato di abbandono sistemazione che merita. Che il torrente che attraversa Tursi sia in uno stato di abbandono, del resto, lo testimonia anche il recente crollo degli argini che ha danneggiato una condotta di Acquedotto Lucano. «Quel tubo – ha precisato Labriola – è la condotta principale, quella che porta acqua potabile nella case di Tursi: per questo, proprio ieri ho interloquito con Aql per far sì che ci fosse un intervento immediato sulla condotta». Il letto del torrente non sta meglio, occupato come è da arbusti e vegetazione. Ma Labriola è ottimista: «Il presidente Marcello Pittella mi ha garantito personalmente che, ad horas, verranno stanziati i fondi. I lavori potrebbero iniziare a breve». «La Regione paghi nove mensilità arretrate ai lavoratori in mobilità» n «Il presidente della Regione, Marcello Pittella, dia corso al pagamento delle nove mensilità arretrate 2014 ai lavoratori in mobilità in deroga». La richiesta è stata avanzata dal sindaco di Ferrandina, Saverio D’Amelio, alla luce dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi nella Prefettura di Matera, per «evitare che un eventuale spostamento al 2015 – ha spiegato – si traduca in un rilevante danno per i lavoratori, dovendosi applicare la ritenuta Irpef, pari a circa cento euro, per ciascuna delle [p.miol.] mensilità arretrate». RASSEGNASTAMPA XII I LETTERE E COMMENTI Martedì 18 novembre 2014 MARCELLO PITTELLA * FP CGIL, CISL FP, UIL FPL * Pittella: «Difendo l’ambiente» Potenza, lavoratori contro l’Ater N ella giornata di ieri (domenica per chi legge) i giornali locali animi le vostre "marce" e i vostri "cori". hanno dato ampio spazio - qualcuno addirittura nella stessa Al pari di don Marcello Cozzi, anch'io voglio invitarvi, cari ragazzi, a pagina - a tre diverse lettere sul tema petrolio. La prima a camminare al nostro fianco. Né avanti. Né dietro. Ma fianco a fianco. Per firma degli studenti del Liceo Classico "Quinto Orazio Flacaffrontare, con lo sguardo e la visione che a voi tocca di futura classe co" di Potenza. La seconda di don Marcello Cozzi, sacerdote e vice dirigente, il tema dello sviluppo eco-sostenibile. E quindi di una società presidente nazionale di "Libera". La terza, infine, sottoscritta da due dei che è chiamata a far convivere le grandi conquiste tecnologiche delmassimi vertici della Cgil di Basilicata: Alessandro Genovesi e Anna l'ultimo mezzo secolo che consentono a molti di voi di avere in tasca il Russelli. Le ho lette tutte con estrema attenzione e interesse. Così come telefonino di ultima generazione con la necessità di competere in un ho seguito, sia pure da lontano, grazie ai servizi trasmessi dal TGR di mercato globale, dove i Paesi più moderni e industrializzati del mondo Basilicata, le iniziative di alcuni movimenti politici tendenti a rac(come gli Stati Uniti, il Giappone e la stessa Norvegia in Europa) cogliere firme in calce ad una petizione che invita la Regione a ricorrere utilizzano il petrolio come "carburante" dello sviluppo. alla Corte Costituzionale, entro il 10 gennaio prossimo, contro l'articolo L'oro nero non va criminalizzato per il solo fatto di esistere. A meno di 38 della legge "Sblocca Italia". non ripiombare in un Medioevo tutt'altro che bucolico, nel quale non c'è Come ho già avuto modo di dire alle delegazioni di studenti che in spazio per le comodità a costo zero. occasione di due precedenti manifestazioni di protesta ho ricevuto nella Soprattutto il petrolio non può diventare, nelle mani di taluni mosala della Giunta regionale, sui temi legati alla salute e alla tutela vimenti, sinora sempre sconfitti in democratiche elezioni, uno strudell'ambiente in Basilicata nulla (ripeto: nulla) ci divide. Io vivo e lavoro mento improprio di lotta politica. da medico e da politico in questa terra. L'amo come amo i miei figli. La Utilizzare cinicamente il tema della morte e della malattia, sparando rispetto come rispetto la mia gente, consapevole dell'enorme responl'ennesima "bufala" sul fracking (che è un metodo di estrazione mai sabilità affidatami dai lucani di lavorare per il "bene comune", in una utilizzato in Italia) pur di raccogliere firme di protesta contro una legge delle stagioni politiche ed economiche più difficili della nostra storia dello Stato dinanzi alle Chiese e in un parco pubblico è un segno di recente. Non c'è un solo atto di governo, tra i tanti che abbiamo posto in debolezza, non di maturità politica. E' l'estremo tentativo di "fare poessere in questi primi dieci mesi di legislatura, che non sia andato in litica" (e quindi di conquistare un posto in Consiglio regionale, in direzione di un maggior controllo dell'ambiente e a Parlamento e anche in Europa) giocando sulle paure tutela della salute umana o che possa essere letto ancestrali della gente. Sulle "superstizioni". Sulla non come una sorta di resa a presunti "poteri forti" e men conoscenza delle conquiste tecnologiche in materia che mai, per dirla con don Marcello, a una "finanza di monitoraggi ambientali e di prevenzione dei rischi immorale e amorale". sanitari. Non siamo stati i "servi sciocchi" di nessuno, come Bisognerebbe dire a chi mette in stretta relazione le le compagnie petrolifere hanno potuto verificare a estrazioni petrolifere con l'aumento dei tumori che seguito delle diffide e dei controlli mai effettuati in annualmente tutti i dipendenti delle compagnie peprecedenza. E come ben sa il mio stesso amico pretrolifere (a partire da quanti da oltre quindici anni sidente del Consiglio, Matteo Renzi, del quale sono il lavorano in Val D'Agri) vengono sottoposti a controllo primo e leale sostenitore quando mette in campo sanitario. E non risultano aumenti allarmanti di azioni di governo in grado di far uscire il Paese dal malattie professionali. Ma in ogni caso, sento di poter pantano in cui si trova. Ma al quale non ho fatto sconti sin d'ora assicurare che la Giunta regionale metterà su un tema importantissimo per la Basilicata e l'Iin cantiere nelle prossime settimane la più grande talia, qual è il "patto di stabilità" impostoci dall'Euoperazione di screening sanitario mai fatta in Italia. ropa, al punto da far approvare una legge regionale Tutti i lucani, a cominciare da quelli che vivono nelle che in queste stesse settimane ci vede contrapposti aree più sensibili, saranno sottoposti a periodiche dinanzi alla Corte Costituzionale. La determinazione REGIONE Marcello Pittella visite sanitarie, con quanto di meglio la scienza della con la quale abbiamo affrontato, in soli dieci mesi prevenzione mette a nostra disposizione. ripeto, il tema petrolio, sotto il profilo delle ricadute occupazionali e Scandaglieremo tutto. Fugheremo ogni dubbio. Forniremo ai citproduttive, ma soprattutto sul versante della coesione sociale facendo tadini, e quindi a noi stessi, qualunque risposta in tema di salute e di nostri i suggerimenti delle parti datoriali e sindacali, oltre che della salvaguardia ambientale. stessa Conferenza Episcopale di Basilicata, ci hanno fatto conseguire La Basilicata, come dimostra la nomina di Matera a Capitale della risultati che la classe politica lucana inseguiva da almeno quindici anni. Cultura per il 2019, è vista da chi ci giudica dall'esterno senza pregiudizi E che oggi dovrebbero farci tirare quanto meno un sospiro di sollievo, e manicheismi per quella che è: una regione "grande", con i suoi perché a differenza delle regioni vicine (e di molte altre d'Italia) ci diecimila chilometri quadrati, in cui far convivere estrazioni e turismo, mettono nelle condizioni di affrontare i problemi sollevati domenica da agricoltura e cultura. Genovesi e Russelli con la ottimistica speranza di potercela fare. Io credo che nessuno, a partire dal Governo nazionale, voglia mettere E mi riferisco, nell'immediato, all'opportunità di utilizzare i 75 milioni in discussione l'equilibrio a suo tempo raggiunto con gli accordi del 1998, di euro della card carburanti per strutturare una serie di interventi a del 2006 e, aggiungo, con lo stesso Memorandum del 2011. So per certo, sostegno del reddito minimo di inserimento, oltre che per venire inche a Roma, come a Potenza, non hanno mai pensato di trasformare la contro alle tante famiglie in difficoltà quotidianamente assistite dalla Basilicata in una gruviera. Sarebbe da irresponsabili. E chi ci governa Caritas e da quelle Fondazioni anti-usura che in Regione, e non solo, ha dimostrato, con i fatti, di tenere in grande considerazione le esigenze hanno sempre trovato porte aperte. della Basilicata. Mi riferisco, tra l’altro, alle grandi opere infrastrutAgli studenti che forse ancora domani (oggi, per chi legge) maturali che saranno finanziate con il 30 per cento di Ires versato dalle nifesteranno sotto i palazzi della Giunta e del Consiglio regionale compagnie petrolifere. E quindi a molto, ma molto di più di quanto è (questa volta in mia assenza, per impegni istituzionali che mi porstato sinora riconosciuto ai lucani sotto forma di royalties. teranno fuori città) ribadisco ciò che ho loro già assicurato. E cioè che Ecco perché credo che la discussione in atto sull'articolo 38 debba siamo impegnati a far rispettare gli accordi politici, istituzionali e essere improntata a serietà, approfondimento, rigore, soprattutto conotarili sottoscritti nel 1998 con Eni, e nel 2006 con Total, come peraltro noscenza delle norme e delle precedenti sentenze della Corte Costitestimoniano gli atti da noi posti in essere in questi mesi. Non ultimo la tuzionale in materia di energia e ambiente. La decisione assunta dalbocciatura di pochi giorni fa della richiesta di screening che avrebbe l'Ufficio di Presidenza del Consiglio e dalla Conferenza dei capigruppo di consentito ad alcune compagnie petrolifere di effettuare ricerche nelfissare al 4 di dicembre la discussione sulla legge Sblocca Italia (e cioè l'area del Vulture-Melandro. più di un mese prima della scadenza del termine per presentare una Ai ragazzi del Liceo Classico "Quinto Orazio Flacco" dico anch'io, eventuale impugnativa alla Corte Costituzionale) va esattamente in mutuando umilmente l'appello del grande Indro Montanelli: combattete questa direzione. E io sono sicuro che i ragazzi del Liceo Classico per quello in cui credete. E se lo farete, come mi auguro, con l'entusiasmo "Quinto Orazio Flacco", come quelli di tutte le scuole di Potenza e della e la passione dei vostri anni, ma anche con la serietà, lo studio e Basilicata, continueranno ad esercitare una forte autonomia di penl'impegno di chi si prepara ad essere classe dirigente, sarete tanto più siero. La stessa che li ha portati in piazza per essere protagonisti del loro credibili e autonomi agli occhi di tutti. A partire da quella opinione futuro. E sapranno certamente evitare le trappole e le strumentapubblica che in caso contrario potrebbe, non a torto, imputarvi, sotto lo lizzazioni messe in atto da quei Movimenti politici che, guarda caso, sguardo impietoso delle telecamere, un deficit di preparazione e di hanno anticipato proprio al 4 di dicembre una manifestazione di proconseguenza un intento meno nobile di quello che, invece, io credo, testa inizialmente fissata in altra data. [* Presidente Regione Basilicata] CARMINE VACCARO * F p Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl considerano inadeguate e insufficienti le risposte dell’Azienda e vanno avanti con la mobilitazione. Nel confermare lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Ater di Potenza, denunciamo il permanere presso l’Azienda di una situazione gravissima nei confronti del personale a causa del drastico taglio delle risorse decentrate, operazione che ha quale effetto dirompente quello di dimezzare il salario accessorio dei lavoratori creando, tra l’altro, fortissime sperequazioni in danno di quei dipendenti, la maggioranza, che si vedrà decurtata una parte consistente della retribuzione. Dopo l’ultimo incontro avuto con l’Azienda la scorsa settimana, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl considerano del tutto insufficienti le pochissime risorse rimesse a disposizioni del fondo, in quanto del tutto inadeguate rispetto a quelle che erano state le richieste avanzate da parte del sindacato. Per queste ragioni e considerata la indisponibilità da parte dell’Azienda al ripristino dei fondi contrattuali, abbiamo deciso di interrompere la trattativa con l’Azienda per tornare in assemblea con i lavoratori, con cui insieme definire le modalità con cui proseguire la mobilitazione. La decisione assunta dall’Ater di Potenza non solo è grave e sbagliata, ma rappresenta davvero un primaSEDE La sede dell’Ater a Potenza [foto Tony Vece] to negativo in questa regione, quale espressione di un modus operandi che vuole solo colpire i lavoratori sui quali l’Azienda ha deciso di far pagare il prezzo di una spending review che non ha precedenti nel nostro territorio. In nessun Ente pubblico della Basilicata, nonostante le tante criticità esistenti per effetto dei tagli operati a livello nazionale, qualcuno ha mai pensato di recuperare le risorse tagliandole ai lavoratori già pesantemente colpiti dalla crisi economica e dal blocco dei contratti nazionali di lavoro. Siamo di fronte, quindi, ad un’Azienda che dopo aver negato la contrattazione per due anni, compromettendo, tra l’altro, anche le risorse relative al 2013, decide di riprenderla per tagliare le risorse dei lavoratori. Considerato che l’Ater è un Ente strumentale della Regione Basilicata, chiediamo al Presidente Pittella di intervenire affinché non si consumi questo scempio in danno ai lavoratori. Noi come Organizzazioni Sindacali, insieme ai lavoratori dell’Ater di Potenza, continueremo la nostra battaglia per la tutela dei diritti e del salario ritenendo inammissibile una tale scellerata decisione. Roberta Laurino [Fp Cgil] Elisabetta Pennacchia [Cisl Fp] Antonio Guglielmi [Uil Fpl] GIANPAOLO CARRETTA * Fondi strutturali: 321 milioni Sull’urbanistica F ondi strutturali europei: Uil, in Basilicata ancora 321 milioni da spendere. Al 31 ottobre scorso la spesa rendicontata dei fondi strutturali europei 2007-2013 (FSE e FESR) in Basilicata è pari al 70,1% (753 milioni 400 mila euro) del totale di finanziamento; restano ancora da spendere, entro il 31 dicembre 2015, 321 milioni 200 mila euro pari al 29,9% del totale. È quanto emerge daun’elaborazione della Uil Servizio Politiche Territoriali, sul monitoraggio della spesa rendicontata dei Fondi Strutturali Europei al 31 Ottobre 2014. Dal report si evince che sui52 programmioperativi che contraddistinguono la programmazione 2007-2013,12(di cui 7 nel Mezzogiorno e 5 nel Centro Nord)non hanno raggiuntoil target di spesa previsto per Ottobre 2014; mentre6 programmi(equamente distribuiti tra il Sud e il Centro Nord) pur non avendo raggiunto il target previsto, sono entro la soglia di tolleranza stabilita. In dettaglio questa la situazione per la Basilicata: FSE – rendicontata una spesa (sempre al 31 ottobre scorso) di 239 milioni 500 mila sui 322 milioni 400 mila in totale ; FESR – rendicontata una spesa di 513 milioni 900 mila su 752 milioni 200 mila euro in totale. Dunque mentre il Governo è alla disperata ricerca di risorse finanziarie da destinare allo sviluppo e nonostante gli impegni presi dal Presidente del Consiglio, l’impiego dei Fondi Strutturali Europei viaggia, complessivamente, a un ritmo ancora lento. Nella nostra regione prima di mettere mano alla programmazione 2014-2020 ci sono ingenti risorse da utilizzare per l’occupazione e lo sviluppo produttivo. La priorità, in mancanza di risorse “or- dinarie” è l’accelerazione di spesa, per scongiurare il rischio di disimpegno automatico. Vaccaro evidenzia le proposte principali della UIL:in tempi di crisi, come insegnano gli economisti, il settore in cui sarebbe possibile creare subito nuovi posti di lavoro è quello dell’edilizia; interventi per una politica di reindustrializzazione attraverso incentivi alle imprese legate a tenere la produzione in loco; sburocratizzazione della complessa macchina amministrativa. Nel caso di domande per gli aiuti previsti dai Programmi Fesr, Fse e Feasr da noi si deve attendere anche oltre i 1.000 giorni prima di ottenere il contributo; task force regionale e nazionale per accelerare la spesa di tutti i fondi Ue fornendo a tutte le Regioni maggiore assistenza e cooperazione specie da parte dei Ministeri interessati. [* Segretario regionale della Uil] C on grande soddisfazione, accogliamo l'approvazione da parte del Consiglio comunale di Potenza della deliberazione inerente all'approvazione della variante urbanistica e dell'efficacia del vincolo preordinato all'esproprio, in relazione all'Accordo di Programma Quadro "Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche". Un atto che il Consiglio comunale uscente aveva licenziato per assicurare il completamento della rete idrica della città e delle zone rurali. Tutto ciò dimostra la grande attenzione che il Partito Democratico, ed i suoi consiglieri comunali, nella precedente e nell'attuale Consiliatura, hanno dimostrato per le aree rurali della città e per il completamento di tutte le opere di civiltà ad esse collegate. Quello che auspichiamo è che Acquedotto Lucano possa porre adesso in essere, e con estrema celerità, efficienza ed efficacia, tutte le procedure per la realizzazione delle opere previste. [* Consigliere del Partito democratico al Comune di Potenza] RASSEGNASTAMPA corriere.it Madia: «Nessuno perde il posto», Cgil: «Avanti con lo sciopero» Il ministro della Funzione pubblica dopo il confronto coi sindacati: «Nessuno andrà a casa, ma non abbiamo le risorse per il rinnovo del contratto bloccato da sei anni» di Redazione Online shadow C’è un «primo impegno che assume il governo: nessuno perderà il posto per effetto della riorganizzazione della Pa. Nessuno andrà a casa». Così il ministro della Pa, Marianna Madia, ha assicurato nell’incontro a Palazzo Chigi tra sindacati e governo sul pubblico impiego. Ma, attenzione, avverte il ministro, anche se «la riapertura del contratto è nell’agenda del governo» «nel 2015 non sono previste in bilancio risorse per i rinnovi contrattuali», quindi niente aumenti in vista. «Anche noi sappiamo che è un problema il contratto bloccato da sei anni - ha aggiunto Madia -, ma abbiamo scelto di concentrare le risorse su chi stava peggio. Il bonus da 80 euro andrà a un lavoratore pubblico su quattro, circa 800mila dipendenti pubblici». Delusi i sindacati: l’incontro a Palazzo Chigi sulla Pa ha visto «qualche auspicio sul futuro, nessuna risposta», ha detto il leader Cgil, Susanna Camusso, aggiungendo: dal governo «nessuna apertura sull’occupazione e sul tema del rinnovo del contratto». Parole confermate da Carmelo Barbagallo, segretario in pectore della Uil: c’è stata - ha detto «una chiusura sul merito». Sicuri solo i precari della scuola L’unica vera novità, sul fronte dei dipendenti pubblici, riguarderà gli insegnanti: il governo si prende l’impegno «di assumere i vincitori per concorso e i precari nella scuola», per i quali il governo ha stanziato un milione di euro. Ad assicurarlo al tavolo di confronto ancora il ministro della Funzione pubblica che avrebbe anche ribadito come «il pubblico impiego è strategico nella riforma e non possiamo non avere i lavoratori da questa parte».Ma «la riforma della pubblica amministrazione deve dare ai cittadini servizi efficienti in modo più semplice», chiarisce Madia elencando le priorità. «Questo è il cuore della riforma insieme alla lotta alla corruzione che sottrae risorse all’economia sana». Il governo punta anche sulle «tecnologie digitali per rafforzare la democrazia e una semplificazione dei procedimenti amministrativi con le norme sul silenzio assenso, la conferenza dei servizi, l’autotutela e la riforma della dirigenza pubblica». «Confermate le ragioni dello sciopero» Scontenti i sindacati, soprattutto la Cgil: «Non c’e nessuna apertura per quel che riguarda il rinnovo dei contratti nella Pa», ha sottolineato la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, che ha convocato una conferenza stampa subito dopo l’incontro. Sulla stessa linea il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan: «Al di là del bel modo con cui vengono detti i `no´ non abbiamo alcuna novità positiva», il «ministro Madia ci ha detto cose deludenti». E così anche il candidato numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo, che parla di «chiusura sul merito». La Cgil resta quindi sul piede di guerra: «Non abbiamo avuto risposte che siano all’altezza» della manifestazione dell’8 novembre, ha detto Camusso, «nemmeno particolari rassicurazioni su quella che si profila come una nuova emergenza occupazionale per i lavoratori delle Province». Motivo per cui Camusso «conferma le ragioni dello sciopero del 5 dicembre. Siamo pronti a valutare le decisioni delle altre organizzazioni, ci farebbe piacere un’evoluzione positiva, e siamo pronti a spiegare al Garante per gli scioperi che non c’è nessuna illegittimità nella proclamazione del 5» dicembre. Decideranno se aderire nei prossimi giorni Cisl e Uil. In serata palazzo Chigi ha diramato una nota per specificare che il governo auspica che l’occasione di confronto di merito sul lavoro pubblico con i sindacati «non venga sprecata e, assieme all’auspicata ripresa economica già a partire dal 2015, sia condizione importante per un concreto confronto sul rinnovo della parte economica del contratto che si augura avvenga nel più breve tempo possibile».
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