chiusure verticali:pareti perimetrali

Corso di Studi in Archite0ura Laboratorio di Costruzione dell’Archite:ura I A a.a. 2014/15 Prof. Sergio Rinaldi [email protected] 17/03/15 4
Chiusure ver=cali Le chiusure verticali sono la U.T. che ha il compito di separare lo spazio interno
dall’ambiente esterno. Costituiscono la facciata dell’edificio e si suddividono in :
pareti e serramenti.
Devono soddisfare i requisiti di:
-  Isolamento termico
-  Isolamento acustico
-  Inerzia termica
-  Controllo della condensazione (superficiale e interstiziale)
-  Resistenza meccanica (carichi verticali e azioni orizzontali del vento)
Isolamento termico
a.  Parete non isolata
b.  Parete con strato isolante
QTi –
Te –
T1 –T4
calore disperso
temperatura interna
temperatura esterna
temperature nella parete
E’ misurato dalla trasmittanza termica (U) dell’elemento costruttivo, minore è il valore maggiore
il potere isolante.
Materiali meno densi (più leggeri) hanno maggiore potere isolante.
Inerzia termica
consiste nella capacità di opporsi al passaggio del flusso di calore e di assorbirne una
quota, senza rilasciarlo in maniera immediata e contribuendo al contenimento delle
oscillazioni della temperatura interna. I Fattori determinanti del comportamento inerziale
sono: Lo sfasamento è la differenza di tempo che intercorre tra l’ora in cui si ha la
massima temperatura all’esterno e l’ora in cui si ha la massima temperatura all’interno, e
non deve essere inferiore alle 8/12 ore. ll beneficio in termini di comfort nel periodo estivo
è tanto maggiore quanto più elevati sono i valori di sfasamento e di smorzamento del
flusso termico. Per aumentare l’inerzia termica bisogna usare materiali densi (pesanti)
solo il legno tra i materiali leggeri ha una buona capacità termica e quindi consente di
realizzare elementi costruttivi con buona inerzia termica.
Sistema pesante e leggero dal punto di vista energetico
Controllo della condensazione
superficiale
In generale si può dire che ogni volta che la temperatura di un corpo è inferiore alla temperatura
dell’aria che lo circonda sulla superficie del corpo condensa una quantità di vapore. Dunque il
fenomeno della condensazione superficiale all’interno di ambienti confinati interessa quelle
superfici che raggiungono più facilmente temperature relativamente basse, a causa della loro
elevata trasmittanza. È il caso delle coperture non coibentate, ma anche di vetri, di infissi metallici
e ponti termici di vario tipo.
Controllo della condensazione
interstiziale
L’aggiunta di uno strato di materiale isolante in una parete può evitare la condensazione
del vapore sulle superfici interne di un locale; tuttavia i materiali da costruzione
normalmente impiegati sono permeabili al passaggio di vapore, possono dunque verificarsi
fenomeni di condensa all’interno della parete ogni qualvolta il vapore incontri strati a
temperatura inferiore od uguale alla temperatura di rugiada relativa alle sue condizioni
termoigrometriche.
Pr – curva delle pressioni
interne
Ps – curva delle pressioni
di saturazione
Pareti perimetrali
-  Massicce
Caratterizzate dall’uso di materiali ad elevata densità (peso)
prevalentemente realizzate con lavorazioni in umido
-  Leggere
Costituite da stratificazioni di materiali diversi montati a secco su telai di
irrigidimento in metallo o legno
Pareti perimetrali massicce
a- monostrato
b - a cappotto
c - a doppia parete
d - ventilata
e – con isolamento dall’interno
Monostrato
a cappotto
A doppia parete
Parete composta di tamponamento con elementi semipieni (2 teste),
spessore complessivo di 50,0 cm, massa areica (senza strati complementari
quali intonaco) pari a 410-443 kg/m2.
Legenda:
a. Intonaco esterno, spessore 2,0 cm
b. Parete in elementi semipieni, spessore
25,0 cm
c. Intonaco di stagnezza, spessore 1,0 cm
d. Isolante termico, spessore 8,0 cm
e. Intercapedine d’aria, spessore 5,0 cm
f. Tavolato in forati di laterizio, spessore 8,0
cm
g. Intonaco interno, spessore 1,0 cm
Trasmittanza utile U (W/m2K)0,31
Sfasamento (ore)15,8
Parete doppia di tamponamento, spessore complessivo di 37,0 cm, massa
areica (senza strati complementari quali intonaco) pari a 120-160 kg/m2.
Legenda:
a. Intonaco interno/esterno, spessore 2,0
cm
b. Tavolato in forati di laterizio, spessore
12,0 cm
c. Intonaco di stagnezza, spessore 1,0 cm
d. Isolante termico, spessore 8,0 cm
e. Intercapedine d’aria, spessore 5,0 cm
f. Tavolato in forati di laterizio, spessore 8,0
cm
g. Intonaco interno, spessore 1,0 cm
Trasmittanza utile U (W/m2K) 0,34
Sfasamento (ore)10,8
Parete composta di tamponamento con blocchi alleggeriti in pasta,
spessore complessivo di 45,0 cm, massa areica (senza strati
complementari quali intonaco) pari a 235-255 kg/m2.
Legenda:
e. Tavolato in forati di laterizio, spessore
a. Intonaco esterno, spessore 2,0 cm
8,0 cm
b. Muratura in blocchi di laterizio alleggeriti f. Intonaco interno, spessore 1,0 cm
in pasta, spessore 25,0 cm
c. Intonaco di stagnezza, spessore 1,0 cm
Trasmittanza utile U (W/m2K) 0,29
d. Isolante termico, spessore 8,0 cm
Sfasamento (ore)17,2
Ventilate
Comprendono quei sistemi dotati di una camera d’aria finalizzata a creare uno spazio di discontinuità tra
interno ed esterno e che sono in grado di migliorare le condizioni termoenergetiche dell’edificio cui si
sovrappongono. Tali dispositivi rispondono alla sempre più frequente richiesta di soluzioni tecnologiche
che possano migliorare il comfort ambientale e contribuire al risparmio delle risorse energetiche. Infatti,
nella stagione calda il moto ascensionale, che porta l’aria fresca dal basso verso l’alto così che questa
spinga fuori dall’intercapedine l’aria calda, evita il surriscaldamento delle pareti e quindi riduce il passaggio
del calore all’interno dell’edificio e permette l’evacuazione del vapor acqueo in eccesso nell’intercapedine;
nella stagione fredda, invece, la presenza di aria ‘ferma’ all’interno dell’intercapedine riduce le dispersioni
di calore.
Ve n t i l a t a c a n a l e
continuo per tutta
l’altezza della facciata
spessore > 10 cm
Microventilata spessore <10 cm
non si genera l’effetto camino.
Se i giunti degli elementi di
rivestimento sono aperti si
genera una microventilazione
orizzontale
Schermata aumenta
notevolmente la dimensione
dei giunti aperti tra gli elementi
di rivestimento. Può avere
funzione di schermo solare.
Ventilata
Rif. Bianca Parenti: Le facciate ventilate in cotto: progetto e innovazione nei sistemi di rivestimento (tesi di dottorato Tecnologia e Rappresentazione
dell’Architettura e dell’Ambiente XIX ciclo. Univ. di Napoli Federico II – tutor prof. S. Pone, cotutor prof. A. Campioli.
Ventilata
Rif. Bianca Parenti: Le facciate ventilate in cotto.
Microventilata
Rif. Bianca Parenti: Le facciate ventilate in cotto.
Microventilata
Rif. Bianca Parenti: Le facciate ventilate in cotto.
Schermata
Rif. Bianca Parenti: Le facciate ventilate in cotto.
Schermata
Pareti perimetrali leggere
Prototipo Living Equia - Solar decathlon Europe 2010
Legenda
(dall’interno all’esterno)
pannello idi finitura mm 22
pannello in legno portante mm 125
Isolamento termico in fibra di legno mm 400
doppia orditura di listelli in legno 40/60 mm + 30/50 mm
pannello di rivestimento in legno mm. 22
Spessore totale mm 600 circa
Dettaglio della chiusura con strato isolante di
forte spessore e intercapedine macroventilata
Pareti perimetrali leggere
Rivestimenti esterni