Napoli Arte e cultura

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Napoli
Data di pubblicazione: 14/04/2015
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Storia e Turismo....................................................................................
Da Visitare.............................................................................................
Castelli...................................................................................................
Monumenti ed edifici storici....................................................................
Musei.....................................................................................................
Ristoranti...............................................................................................
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1. Lungomare Via Caracciolo (Vie, Piazze e Quartieri)
2. Castel dell’Ovo (Castelli)
3. Napoli sotterranea (Itinerari e escursioni)
4. Piazza del Plebiscito (Vie, Piazze e Quartieri)
5. Posillipo (Vie, Piazze e Quartieri)
6. Cappella San Severo (Monumenti ed edifici storici)
7. Pompei e i suoi scavi (Nei dintorni)
8. Palazzo Reale di Capodimonte (Musei)
9. Museo Archeologico Nazionale (Musei)
10. Maschio Angioino (Castelli)
Redazione
Per quanto la redazione di PaesiOnLine lavori costantemente al controllo
e all'aggiornamento delle informazioni turistiche, invitiamo i nostri lettori a
verificare personalmente tutte le notizie di viaggio prima della partenza;
pertanto si declina ogni responsabilità per qualunque situazione
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Storia e Turismo
Comune Napoli
Storia e Turismo
Napoli, capoluogo dell’omonima provincia e della regione
Campania, è una la più grande città del Sud Italia e conta oltre
990.000 abitanti.Situata lungo la costa che si affaccia sul Golfo
di Napoli, la città partenopea si sviluppa dalla pendici del
Vesuvio fino ai Campi Flegrei.Di origini antichissime, Napoli si
pensa sia stata fondata da alcuni coloni greci nel lontano VIII
secolo a.C.Dopo la conquista da parte dei Romani nel IV secolo
a.C., Napoli si sviluppò notevolmente, grazie anche alle tante
migliorie apportate dall’essere una città romana.Quando l’Impero
Romano cadde Napoli passò nelle mani dei Bizantini, che
furono successivamente deposti.Dopo una parentesi come
comune autonomo, la città fu conquistata dai Normanni, che in
quegli anni stavano creando il Regno di Sicilia, trasformato nel
Regno delle Due Sicilie dagli Angioini nel 1266 (Napoli fu
elevata a capitale del regno).In seguito tutto il Regno delle Due
Sicilie fu governato dalla famiglia degli Aragona, che cedettero il
trono agli spagnoli nel 1501 e rimase a quest’ultimi fino a
quando non gli subentrarono i Borbone.Sotto i Borbone Napoli
visse uno dei periodi più felici della sua storia, in quanto la
città (e tutto il regno) furono dotati di numerosi palazzi, che
ancora oggi ne fanno una delle capitali della cultura europea e
mondiale.Oggi Napoli è una città multiculturale, ricca di
monumenti e con un’economia variegata.San Gennaro,
festeggiato il 19 settembre, è il patrono di Napoli.Cap:
80100Prefisso Telefonico: 17Altezza: 081
Da Visitare
Da Visitare Napoli
Da Visitare
Non basta un solo giorno per ammirare l’immenso patrimonio
artistico che offre questa città. Tra le più grandi d’Europa, Piazza
del Municipio è una delle piazze più importanti della città,
poiché si trova vicino al Maschio Angioino, al porto e alla sede
degli uffici comunali. A causa dei lavori per la metropolitana, la
piazza ha cambiato aspetto: al centro era situato il Monumento
Equestre dedicato a Vittorio Emanuele II, oggi posizionato in
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Piazza Bovio. Voluto da Carlo I d’Angiò , Castel Nuovo o Maschio
Angioino, divenne ben presto simbolo di un’intera città. Fu caposaldo del
potere angioino prima, di quello aragonese poi, e infine, di quello
borbonico. Attualmente il complesso monumentale viene destinato ad un
uso culturale ed è, tra l'altro, la sede del Museo Civico. Adiacente al
castello, addentrandovi nella città, rimarrete incantati dall’affascinante
Teatro San Carlo che, fondato nel 1737, risulta essere il teatro d’opera
più antico d’Europa. Fu eretto per volontà di Carlo di Borbone che,
deciso a dare alla sua capitale un teatro che sostituisse il vetusto San
Bartolomeo, di proprietà della Casa degli Incurabili, assegnò a questa
istituzione benefica una rendita di 2.500 ducati, pari all'utile che essa ne
traeva dalla gestione, ordinandone l'abbattimento e il recupero del
legname. A causa di un incendio divampato il 12 febbraio del 1816, il
teatro fu distrutto completamente. Fu il re Ferdinando I di Borbone a
voler la ricostruzione dell’impianto tale e quale a com’era prima. Oggi la
sala appare così come la vide Stendhal la sera della sua seconda
inaugurazione, il 12 gennaio 1817: " ... Non c'è nulla in tutta Europa, che
non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea. Gli
occhi sono abbagliati, l'anima rapita ...". Percorsa Piazza Trieste e
Trento, dove vi è il teatro San Carlo, si arriva alla piazza più grande di
Napoli, ovvero Piazza del Plebiscito. Il nome della piazza celebra il
Plebiscito con cui il 21 ottobre 1860 l’Italia Meridionale, l’allora Regno
delle due Sicilie, si univa al Piemonte dei Savoia. Prima di tale data, la
piazza era denominata largo di Palazzo, perché si estendeva proprio
davanti al Palazzo Reale. La piazza è composta al lato ovest da un lungo
colonnato, dove al centro di esso sorge la Basilica di San Francesco di
Paola e di fronte vi è il Palazzo reale, una delle quattro residenze reali
usate dai Borbone durante il Regno delle due Sicilie. Al centro della
piazza sono collocate due statue equestri di Antonio Canova,
raffiguranti Ferdinando I e Carlo III di Borbone. Il Palazzo reale è una
sfarzosa residenza seicentesca edificata in onore del Re di Spagna e
ospitante una serie di eleganti ambienti molti dei quali conservano ancora
splendide decorazioni settecentesche. Interessante anche la Biblioteca
Nazionale "Vittorio Emanuele" con testi ereditati dal Fondo Librario
dei Farnese. Il centro storico di Napoli è stato annoverato
dall’UNESCO tra i patrimoni dell’umanità in quanto, in territorio
relativamente poco esteso sono presenti un grande numero di castelli,
residenze reali, palazzi monumentali, chiese storiche e resti dell'età
classica che la rendono un museo a cielo aperto a tutti gli effetti. Le vie
più rappresentative del centro sono Spaccanapoli e via Toledo: la prima
è volgarmente definita così, perché effettivamente divide la città in due
parti ed è molto caratteristica in quanto ricca di antiche botteghe
artigianali; la seconda, invece, è meta turistica perché congiunge
importanti piazze cittadine ed edifici storici e inoltre è una delle tappe
dello shopping napoletano. Da non perdere è la Basilica di Santa
Chiara, costruita tra il 1310 e il 1340, per volere di Roberto d’Angiò e
della regina Sancha d’Aragona. Nel coro delle clarisse è possibile
ammirare i frammenti degli affreschi di Giotto relativi alla Crocifissione.
Di notevole pregio è il chiostro opera di Domenico Antonio Vaccaro,
che conserva della struttura trecentesca gli archi acuti su pilastri
ottagonali. Il Vaccaro realizza lungo i viali del chiostro dei sedili in pietra e
ulteriori pilastri ottagonali a sostegno del pergolato, rivestiti da maioliche
variopinte. Il 19 settembre è un giorno molto importante per i religiosi
napoletani. La chiesa, infatti, assegna questa data come giorno del
martirio di san Gennaro. I resti del santo si trovano nel Duomo di
Santa Maria Assunta, luogo di culto più importante di Napoli. La
cattedrale fu completata nel 1313 e nel 1314 fu solennemente dedicata
all’Assunta, ad opera dell’allora arcivescovo Umberto d’Ormonte.
Danneggiata gravemente da alcuni terremoti nel ‘600 e dai
bombardamenti durante la seconda guerra mondiale fu più volte
ristrutturata. Durante gli ultimi scavi vennero portati alla luce resti
archeologici romani, greci e altomedioevali che oggi sono raccolti negli
scavi archeologici del duomo. Oggi la chiesa ospita due volte l'anno il
rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro. A pochi passi dal
duomo, vi è la Chiesa di San Lorenzo Maggiore, assai famosa perché
si dice che qui, Boccaccio, incontrò Fiammetta nel 1334 e perché nel
1346 vi dimorò Francesco Petrarca nel convento annesso. Più volte
ricostruita e ristrutturata, all'interno si percepisce il suo passaggio nei
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secoli. Molto interessante è la Cappella san Severo, opera della nobile
famiglia di Sangro, ristruttura nel 1749 dal Principe Raimondo di
Sangro che disegnò gran parte dei sepolcri interni. Per i lavori furono
incaricati anche gli artisti Francesco Queirolo, Antonio Corradini e
Francesco Maria Russo. All'interno sono custodite le celebri "Macchine
Anatomiche", oggetto di studio di Raimondo di Sangro, e l’incantevole
Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino (1753). A qualsiasi ora è
bellissimo fare una passeggiata al lungomare ove è possibile vedere il
più antico castello di Napoli, ovvero Castel dell’Ovo. Il suo nome deriva
da un'antica leggenda secondo la quale il poeta latino Virgilio - che nel
medioevo era considerato anche un mago - nascose nelle segrete
dell'edificio un uovo che mantenesse in piedi l'intera fortezza. La sua
rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una
serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli. Castelli
Castel dell’Ovo
Castelli
Castel dell’Ovo è tra più antichi castelli di Napoli e uno degli
elementi più significativi dell’intero panorama del Golfo. Prende il
suo nome dalla legenda secondo cui Virgilio, considerato anche
un mago, nascose nei sotterranei della costruzione un uovo la
cui rottura avrebbe portato alla instabilità dell’intera struttura e
una serie di sciagure per la città di Napoli.Come arrivare: dalla
Stazione di Piazza Garibaldi è necessario prendere l’autobus R2
e scendere a Piazza del Plebiscito per poi scendere e
costeggiare il lungomare fino al castello.
Rank: 2/197
Indirizzo: Castel dell’Ovo
Castel Sant'Elmo
Castelli
Castel Sant'Elmo, in cima alla collina del Vomero, osserva
dall'alto la città e il golfo di Napoli. Sin dal passato, per la sua
posizione strategica è stato un possedimento ambito, roccaforte
imponente, ricavata in parte nella roccia viva, il tufo giallo di
Napoli. Oggi è sede di un museo, Napoli Novecento, con le
esposizioni di artisti partenopei. Le sue possenti mura ospitano
importanti mostre temporanee, tra cui l'annuale Napoli
Comicon, a primavera.
Rank: 21/197
Indirizzo: Via Tito Angelini, 20
Maschio Angioino
Castelli
Così chiamato per distinguerlo dal Castello di Capuana e dal
Castello dell'Ovo (che erano di più antica costruzione) questo
complesso fortificato è conosciuto in tutto il mondo con il nome di
Maschio Angioino , ed è situato in una strategica posizione su
Piazza del Municipio , poco distante dal Golfo Di Napoli e dalla
centralissima Piazza del Plebiscito . Costruito tra il 1279 e il
1284, durante il regno degli Angioini, per secoli fu residenza
reale ed è tornato all'antico splendore a seguito del restauro
avvenuto all'inizio del secolo scorso, e ospita oggi, tra l'altro, gli
uffici del comune partenopeo. L'esterno del Maschio Angioino è
estremamente imponente grazie alla presenza di maestose mura
ai cui quattro angoli si ergono la Torre di San Giorgio , la Torre
di Mezzo e la Torre di Guardia , tra le quali si trova lo splendido
Arco di Trionfo di Alfonso d'Aragona . All'interno del Maschio
Angioino sono ospitate la splendida Sala dei Baroni , in cui si
svolgono le riunioni del Consiglio Comunale, la sede della
Società Napoletana di Storia Patria e il Museo Civico di
Napoli .
Rank: 10/197
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Castel Capuano
Castelli
A ridosso di Porta Capuana - così denominata per la sua
apertura alla strada diretta a Capua - si trova il celebre Castel
Capuano, secondo di età solo a Castel dell’Ovo. Situato nella
zona di via dei Tribunali, il Castello fa parte delle sedi civili del
Tribunale cittadino e venne costruito a partire dal dodicesimo
secolo per volere di Guglielmo I, allora re di Sicilia. Il Castello è,
infatti, una costruzione normanna, prima residenza reale dei
sovrani del nord. Risale al 1500, invece, la destinazione civile del
Castello, che da residenza reale divenne, fino a qualche anno, fa
Palazzo di Giustizia cittadino. Per tali motivi il luogo ha subito
diversi restauri (il primo ad opera di Federico II) fino a
raggiungere lo stato attuale intorno agli inizi del ‘900, periodo nel
quale sono state ritrovate tombe con vasi in terracotta e lapidi
con iscrizioni latine. storico, invece, Castel Capuana, uno dei più antichi della città. Il castello
si trova a ridosso di Porta Capuana, nelal zona di Via dei Tribunali ed è
una costruzione di epoca normanna. Il Castello Aselmeyer, infine, si
trova anch'esso in centro, lungo Corso Vittorio Emanuele. È il più
recente dei castelli di Napoli, visto che la sua costruzione risale ai primi
anni del Novecento. Cinque castelli, cinque storie. I castelli di Napoli
rappresentano un modo diverso di muoversi in città, cambiando i punti di
riferimento e scoprendo una Napoli in parte diversa da quella che si è
abituati a immaginare.
Rank: 49/197
Rank: 45/197
Castello Aselmeyer
Castelli
I Castelli di Napoli
Castelli
Napoli è una città di mare. Come negarlo. Napoli è famosa per il
Vesuvio. E anche qui dubbi non ce ne sono. Ma Napoli è anche
città di Castelli. Sì, perché ci sono ben cinque castelli e si
trovano tutti in città, una caratteristica che distingue Napoli da
tante altre località. Perché un castello ce l'anno tutti, ma averne
cinque è davvero qualcosa di unico. I cinque castelli di Napoli
sono: Maschio Angioino Castel dell'Ovo Castel Sant'Elmo Castel
Capuano Castello Aselmeyer Il Maschio Angioino, conosciuto
anche come Castel Nuovo, fa ormai parte dell'iconografia
cittadina anche perché situato in posizione centralissima, non
lontano da Piazza del Plebiscito. Anche Castel dell'Ovo gode
di una location privilegiata: si affaccia sul mare e propone
un'atmosfera romantica, anche grazie ai localini che lo
circondano. Castel Sant'Elmo, invece, osserva la città dall'alto;
si trova infatti sulla collina del Vomero e domina tutto il famoso
golfo. Oggi ospita un museo dedicato al Novecento mentre la sua
attuale configurazione risale al Cinquecento. Si trova nel centro
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Lungo Corso Vittorio Emanuele a Napoli, il Castello Aselmeyer
troneggia con la sua imponenza dietro piazza Amedeo, sulla
collina all’incrocio con il parco Margherita. Conosciuto anche
come Castello Grifeo dei principi di Partanna, il Castello
Aselmeyer rappresenta un bellissimo esempio di architettura
neomedievale con elementi neogotici e motivi elisabettiani e dei
Tudor, tipici delle residenze borghesi inglesi. Il castello venne
realizzato nel 1902 su progetto dell’architetto Lamont Young e
destinato ad abitazione privata; nel 1904 venne acquistato dal
banchiere Carlo Aselmeyer e da quel momento l’edificio venne
nominato appunto Castello Aselmeyer. Le torri volumetriche e
massicce si armonizzano con le finestre sovrastate da archi
ogivali, tipici del gotico inglese, donando alla costruzione un
aspetto austero e imponente. Attualmente il Castello Aselmeyer
è una residenza privata.
Rank: 68/197
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Certosa di San Martino
Monumenti ed edifici storici
La Certosa di San Martino, situata sulla sommità del Vomero,
quartiere "alto" di Napoli è un antico monastero. A partire dalla
seconda metà dell'Ottocento iniziò il percorso che lo ha condotto
alla funzione odierna di sede museale. Mirabile esempio di arte
barocca, la Certosa è circondata da giardini e da un belvedere
dai quali si ammira il Golfo interno di Napoli. Al suo interno
ospita, in un persorso museale ben studiato, le testimonianze
della storia di Napoli e insieme della Certosa, senza sconvolgere
la vocazione religiosa dell'edificio.
Rank: 13/197
Indirizzo: Largo San Martino, 5
Monumenti ed edifici storici
Cappella San Severo
Monumenti ed edifici storici
La Cappella fu fondata nel 1500 in un luogo sacro alla Madonna
della Pietà dalla nobile famiglia de Sangro e infatti il suo primo
nome fu "Pietatella". assunse, però, il suo massimo splendore
solo quando l'eredità della famiglia passò a Raimondo de
Sangro, Principe di Sansevero che, per la Cappella elaborò un
vero e proprio progetto iconografico. Splendidi affreschi e
magnifiche statue la adornano, nonchè i monumenti funebri di
illustri esponenti del nobile casato. ma, in realtà il Principe, che è
stato il primo Gran maestro della Massoneria a Napoli, rese la
cappella un vero e proprio percorso iniziatico, dal significato
profondamente esoterico, dove il passaggio tra la vita e la morte
assume un ruolo fondamentale. la cappella è un vero e proprio
capolavoro, espressione dell'altissimo livello culturale e della
profonda sensibilità di Raimondo de Sangro. stupende le statue
marmoree, sulle quali troneggia quella più famosa, il Cristo
velato, del Sammartino. La assoluta sensazione di autenticità
della trasparenza del velo marmoreo che ricopre il Cristo è fonte
di grande emozione..non è certo, comunque, l'unica attrazione
del luogo. del meraviglioso pavimento "labirintico" , di grande
significato esoterico e disegnato dallo stesso Principe, è rimasta
solo una parte, posta nel passetto antistante il sepolcro di
Raimondo di Sangro. nella cavea sottostante, che nelle intenzioni
del Principe avrebbe dovuto ospitare il Cristo ed i monumenti
funebri della famiglia, sono invece collocate due delle sue più
famose invenzioni, le cosiddette macchine anatomiche, sulla cui
esecuzione e significato esiste ancor oggi una diatriba
interpretativa. tutta la Cappella rappresenta il messaggio che
quest'uomo straordinario, al contempo figlio dell'Illuminismo ma
anche depositario di civiltà e misteri antichissimi, ha lasciato ai
posteri, donando alla città di Napoli ben più di un semplice
monumento da ammirare...
Palazzo Reale
Monumenti ed edifici storici
Il maestoso Palazzo Reale domina la stupenda Piazza del
Plebiscito , vero cuore pulsante della città di Napoli. La sua
costruzione fu voluta dal Viceré spagnolo e fu iniziata
dall'architetto Fontana all'inizio del XVII per essere terminata
solo nei secoli successivi. Successivamente il palazzo ha vissuto
fasi di fortune alterne, fino a tornare oggi al suo massimo
splendore e a rappresentare uno dei più grandi tesori di Napoli.
All'interno del Palazzo Reale di Napoli si possono visitare:
Museo dell'Appartamento Storico di Palazzo Reale: questo
appartamento fastoso rappresenta senza ombra di dubbio la
maggiore attrazione del Palazzo Reale, grazie alla presenza di
ambienti come la Sala del Trono , la Cappella Reale , la Sala
degli Ambasciatori e le Anticamere del Re . Altra attrazione è
rappresentata sicuramente dalla Biblioteca Nazionale Vittorio
Emanuele III .
Rank: 14/197
Rank: 6/197
Indirizzo: Via Francesco de Sanctis, 19, Naples
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Cappella del Tesoro di San Gennaro
Monumenti ed edifici storici
Monastero di Santa Chiara
Monumenti ed edifici storici
Il monastero di Santa Chiara e l'annessa Basilica furono
innalzati a Napoli in circa trenta anni, a partire dal 1310, sui resti
di terme romane risalenti al I secolo d.C. A volere fortemente la
realizzazione del complesso furono i sovrani Roberto d'Angiò e
Sancha d'Aragona. Si tratta della più grande chiesa gotica
presente nella città partenopea. L'edificio comprende tre chiostri:
quello delle Clarisse, quello dei Frati Minori e quello di
Servizio. Imperdibile, al lato della chiesa, il giardino del Chiostro
delle Clarisse, con le pareti affrescate e i caratteristici muretti
con sedili i decorati da maioliche rappresentanti scene campestri
e immagini mitologiche. Il complesso è interamente visitabile.
L'accesso alla Basilica di Santa Chiara è possibile dalle 7.30
alle 13 e dalle 16.30 alle 20.
La Cappella del Tesoro di San Gennaro si trova all’interno del
meraviglioso Duomo di Napoli e custodisce le reliquie del santo
patrono della città, San Gennaro. La Cappella del Tesoro di San
Gennaro costituisce un importantissimo monumento della città; è
infatti uno dei più mirabili esempi di barocco napoletano. Tra il
1526 e il 1527 a Napoli, Francia e Spagna si combatterono,
successivamente una peste e una carestia si abbatterono sulla
città; in seguito a questi avvenimenti, venne deciso di sistemare
le reliquie del santo patrono all’interno del Duomo: venne così
nominata una Deputazione della Real Cappella del Tesoro per la
realizzazione della cappella. Realizzata nel 1646 dall’architetto
Francesco Grimaldi la Cappella del Tesoro di San Gennaro è
un vero e proprio gioiello architettonico: le sculture sono di
Giuliano Finelli, decorazioni marmoree di gran pregio, l’altare
maggiore è d’argento a sbalzo con scene popolari e religiose.
Dietro l’altare il busto d’argento di San Gennaro conserva le
ossa del cranio del santo, all’interno del capo della statua.
Rank: 27/197
Indirizzo: Duomo di San Gennaro
Rank: 22/197
Duomo di San Gennaro
Monumenti ed edifici storici
La cattedrale di San Gennaro, il cui nome "ufficiale" è Duomo di
Santa Maria Assunta, si trova proprio nel centro di Napoli, lungo
via Duomo. La costruzione risale al XIII secolo e, secondo le fonti
storiche, il Duomo fu completato nel 1313 e arricchito da un
punto di vista artistico nei secoli successivi. La facciata del
Duomo è stata più volte ricostruita; l'ultima realizzazione,
quella visibile oggi, risale alla ristrutturazione in stile neogotico
di Errico Alvino, terminata nel 1905. Ulteriori lavoro sono poi stati
necessari nel 1951, a causa dei danni provocati nel corso
della Seconda Guerra Mondiale. All’interno del duomo si trovano
le cappelle del Succorpo, di Santa Restituta e del Tesoro di
San Gennaro: qui è conservata l’ampolla miracolosa che
contiene il sangue del Santo, che ogni anno si scioglie
"miracolosamente" tra migliaia di fedeli.
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Rank: 29/197
Basilica di San Francesco di Paola
Monumenti ed edifici storici
La Basilica di San Francesco di Paola è sicuramente uno degli
edifici più visti e visitati di Napoli: si tratta infatti della chiesa che
si affaccia su Piazza del Plebiscito e la circonda con il suo
colonnato. La Basilica, uno dei più importanti esempi di
architettura neoclassica in Italia, fu costruita nella prima metà
dell'Ottocento, tra il 1817 e il 1824, e venne inaugurata 12 anni
dopo da Papa Gregorio XVI che le conferì il titolo di Basilica. La
chiesa e il colonnato ricordano volutamente il Pantheon romano,
richiamato anche dalla presenza di una cupola centrale, alta 53
metri. L'interno è ricco di opere d'arte, molte delle quali risalenti
al '600. Tuttavia ciò che colpisce di più della Basilica di San
Francesco di Paola è la visione di insieme: la grande chiesa
che, con il suo colonnato, avvolge in un forte abbraccio Piazza
del Plebiscito, una delle più grandi d'Italia e d'Europa, chiusa
sull'altro lato dall'imponenza del Palazzo Reale.
Rank: 44/197
Chiesa di San Domenico Maggiore
Monumenti ed edifici storici
La chiesa di San Domenico Maggiore, situata a Napoli nella
piazza omonima lungo il percorso della centrale Spaccanapoli, fu
voluta da Carlo II d'Angiò. La sua costruzione, in stile gotico, fu
completata tra il 1283 e il 1324. La chiesa, sede ufficiale
dell’ordine dei domenicani, divenne in seguito la preferita dalla
nobiltà aragonese. All’interno della Chiesa di San Domenico
Maggiore, si possono ammirare numerose opere pittoriche e
scultoree, sopravvissute ai furti che si sono verificati nel corso dei
secoli. Tra quelle di maggior fascino si segnala una tela
di Francesco Solimena del 1730, raffigurante una Madonna col
Bambino, come pure gli affreschi della Cappella Brancaccio,
realizzati da Pietro Cavallini. Merita una sosta anche
l’interessante museo della Sala del Tesoro, situato nella
sagrestia della Chiesa e composto da quattro sezioni: Arche
Aragonesi, Le Processioni, Il Tesoro, Gli Arredi Sacri.
Rank: 31/197
Catacombe di San Gennaro
Monumenti ed edifici storici
La Catacombe di San Gennaro a Napoli risalgono al III secolo
d.C. ed erano il luogo dove i cristiani trovavano rifugio in città
durante il periodo delle persecuzioni romane. Proprio a quell'età
risalgono le opere e gli affreschi che si possono tuttora ammirare,
la cui realizzazione va dal IV al VI secolo d.C. I resti di San
Gennaro furono traslati nelle catacombe nel V secolo d.C. e da
allora queste divennero anche una meta importante di
pellegrinaggio. Oggi possono essere visitate tramite visite
guidate: dal lunedì al sabato ce n'è una ogni ora dalle 10 alle 17;
la domenica dalle 10 alle 13. Il biglietto costa 8 euro con
possibilità di riduzioni. Come arrivare: con l'autolinea R4
(fermata Capodimonte).
Rank: 46/197
Indirizzo: Via Tondo di Capodimonte,13
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Pietro Sanbarberio. Molto ricchi anche gli interni, con affreschi realizzati
da alcuni maestri del periodo barocco e rococò napoletano: Fedele
Fischetti, Giacomo del Po e Micco Spadaro.
Rank: 85/197
Indirizzo: Via San Biagio dei Librai, 121
Musei
Cristo Velato
Musei
Chiesa del Real Monte Manso di Scala
Monumenti ed edifici storici
La Chiesa del Real Monte Manso di Scala si trova all’interno di
Palazzo d’Afflitto, attuale sede dell’Istituzione, fondata nel 1608
da Giovan Battista Manso, marchese di Villa e cofondatore del
Pio Monte della Misericordia. Entrando in chiesa, si è rapiti
magicamente dalla suggestione di trovarsi al terzo piano di un
palazzo, in una chiesa vera e propria, al di sopra della Cappella
Sansevero. Progettata da Mario Gioffredo, la Chiesa presenta
una straordinaria pala d’altare raffigurante Madonna con
Bambino in gloria, opera di Francesco De Mura formatosi, come
Gioffredo, presso la bottega di Francesco Solimena, un notevole
altare ligneo, un organo del XIX secolo, dotato di una
straordinaria tastiera originale con ricoperture di osso di
primissima scelta e note cromatiche in noce con placcatura di
ebano. In chiesa, oltre che sulla luminosità ed eleganza
decorativa e spaziale, l’attenzione si focalizza su
un’interessantissima scultura contemporanea raffigurante la
figura del Cristo. L’opera, Cristo svelato o Luce nascosta,
realizzato da Giuseppe Corcione, è posta perpendicolarmente
al Cristo velato di Giuseppe Sanmartino. Un’occasione unica
per conoscere uno dei Complessi storici più affascinanti e meno
noti di Napoli. La Chiesa è visitabile ogni sabato a cura
dell'Associazione Culturale Assodipendenti-Terramia, referente
scientifico-museale. Il Cristo Velato è sicuramente l'opera d'arte più conosciuta
esposta all'interno del Museo Cappella Sansevero, nei pressi di
piazza San Domenico Maggiore a Napoli. Posto al centro della
navata della Cappella Sansevero, l'opera di Giuseppe
Sanmartino del 1753, rappresenta il Cristo deposto dalla croce e
coperto di un morbido velo che, paradossalmente, esalta ancora
di più la sofferenza, mettendo in evidenza la vena gonfia e
palpitante sulla fronte, i segni dei chiodi sulle mani e sui piedi, il
costato scavato. Ai piedi del Cristo ci sono gli strumenti della
Passione, a partire dalla Corona di Spine. La fama del Cristo
Velato è dovuta, oltre che alla sua indubbia bellezza, che colpì
anche un artista come Antonio Canova che si disse disposto a
rinunciare al suo nome pur di esserne l'autore, anche all'alone di
leggenda che circonda la statua. Secondo una teoria, infatti,
Giuseppe Sanmartino si "limitò" a scolpire la statua, ponendo
poi su di essa un velo di tessuto, marmorizzato con un
procedimento chimico conosciuto solo all'autore; un
procedimento che avrebbe dato all'opera la plasticità che oggi
possiamo ammirare.
Indirizzo: 19, Via Francesco De Sanctis
Rank: 48/197
Indirizzo: via Nilo, 34
Palazzo Carafa
Monumenti ed edifici storici
Palazzo Carafa fu eretto alla fine del ‘400 per volere del duca
Cesare D’Avalos e divenne proprietà della famiglia dei Carafa
di Maddaloni verso la metà del ‘600. Nel corso della sua storia
ha subito numerosi rifacimenti, non sempre il linea con con le
regole del restauro. Fu, infatti, pesantemente danneggiato nel
corso della seconda guerra mondiale e altri danni risalgono al
terremoto che colpì l'Irpinia nel 1980. L’edificio, che si trova nel
centro di Napoli, tra via Toledo e via Sant'Anna dei Lombardi,
presenta esempi di arte rinascimentale e barocca oltre ad un
bellissimo portale seicentesco realizzato dallo scalpellino
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Parco Archeologico-Ambientale del
Pausilypon
Musei
Il Parco Archeologico-Ambientale del Pausilypon si trova lungo la
costa di Posillipo e offre numerose testimonianze archeologiche,
naturalistiche e paesaggistiche. Tra i reperti più importanti vi
sono la grotta di Seiano, il parco sommerso di Gaiola, la villa
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imperiale di Pausilypon, il teatro dell'Odeon ed il palazzo degli Spiriti.
Rank: 9/197
Palazzo Reale di Capodimonte
Musei
Il Palazzo Reale di Capodimonte fu costruito per volere dei
Borboni nella prima metà del XVIII sec. per ospitare, tra l'altro, le
opere della Collezione Farnese . Situato in una delle posizioni
più suggestive di Napoli, il palazzo ospita dal 1957 il Museo di
Capodimonte , che rappresenta una delle maggiori attrazioni
culturali della città. All'interno del Palazzo Reale di
Capodimonte , oltre agli Appartamenti Reali , si possono
ammirare: • Importanti collezioni d'arte in cui si trovano tele dei
maggiori esponenti della pittura italiana, come Andrea
Mantenga ( Ritratto di Francesco Gonzaga ), Masaccio ( La
Crocifissione ), Tiziano ( Danae ) e Caravaggio ( La
Flagellazione di Cristo ). • Collezioni di Scultura e di Arte
Contemporanea .
Rank: 8/197
Museo di Capodimonte
Musei
Museo interessante sia per le opere d'arte che per la collezione
di antiche carrozze e presepi che sono conservati al suo
interno. In particolare le carrozze sono tenute benissimo.
Notevoli anche le porcellane e ceramiche dette appunto di
Capodimonte e non ultimo il bellissimo panorama che si gode
dall' ubicazione del museo.
Rank: 12/197
Indirizzo: Via Miano, 4, Napoli
Museo Archeologico Nazionale
Musei
Una visita a Napoli non può non tenere conto di una visita al
Museo Nazionale Il museo conserva splendide statue della
collezione Farnese, mosaici, monete, e gli straordinari
reperti di Pompei (compresa una ricostruzione completa
della Casa dei papiri) e delle altre città distrutte dall'
eruzione del Vesuvio del 79 d.C. La cosiddetta "camera
segreta" mostra dipinti erotici e sculture dello stesso tema
ritrovati sopratutto tra le rovine di Pompei e può essere
visitata solo da adulti, su prenotazione (effettuabile all'
ingresso). Il museo ospita anche un'interessante sezione
egizia. Chiuso il martedi. Raggiungibile in metropolitana
(linea 1), stazione Museo. Sconsigliabile recarvisi in
macchina dal momento che non ci sono parcheggi nelle
vicinanze.
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Ristoranti
Europeo
Via Marchese Campo d'Isola 10
IL Posto Accanto
Via Nazario Sauro 5
Friggitoria Vomero
Via Cimarosa 44
Agliara
Piazza San Nazzaro 73/75
Da Peppino
Via Solitaria 18
Lombardi A Santa Chiara
Via Benedetto Croce 59
Amico gamberone
Via Crispi 93/95
Marino
Via San Lucia 118/120
Trattoria Da Patrizia
Borgo Marinaro 24
Osteria Alla Chitarra
rampe San Giovanni Maggiore 1 bis
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