3 daikin.it Efficienza impiantistica per l’edificio bioclimatico Marco Bevilacqua, direttore tecnico, Tradate (VA) Massimo Luise, installatore, Padova REALIZZAZIONE. La scuola materna Dr. Heinrich Vögele di Silandro (BZ) è stata costruita secondo i principi della “bioedilizia scolastica”, per un corretto equilibrio tra esigenze pedagogiche, architettoniche e ambientali. La struttura è stata realizzata in circa 13-14 mesi e l’impianto di riscladamento, costituito da pannelli radianti a pavimento, è dotato di sonde di temperatura e regolazione che si interfacciano con uno schermo touch per l’impostazione del comfort. o.tecniche or In questo numero il primo modulo didattico del corso RSPP – DDL, AGGIORNAMENTO 2013 I rischi legati alla presenza di Radon e Metano CO R E RISCALDAMENTO ove.com nu PROTAGONISTI il giornale del termoidraulico urezzalav sic www.ilgiornaledeltermoidraulico.it marzo 2014 IN SI O N L Alcune precauzioni nella realizzazione degli impianti g a pagina 55 COME SI FA… … a verificare la tenuta di una rete di canali d’aria? g a pagina 10 COME SI INSTALLA… COME SI USA… g a pagina 26 … un sistema compatto per il trattamento aria? … uno strumento per il tagliando dell’impianto di riscaldamento? CLIMATIZZAZIONE g a pagina 50 g a pagina 80 Uno spettacolare intervento presso l’impianto degli Uffizi ISSN 1120-5377 - Mensile - Anno XXIX - n° 3 - Marzo 2014 - Poste Italiane SpA - Sped. in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB Milano Daniele Mazzoni, installatore, Montespertoli (FI) MANUTENZIONE. Ci sono interventi che non capitano tutti i giorni, importanti sia per il contesto sia per l’entità e anche per la preparazione delle ditte che vi partecipano. È il caso descritto nell’articolo all’interno, la sostituzione delle due torri di evaporazione per il condizionamento della Galleria degli Uffizi di Firenze, soprattutto per mettere in evidenza la professionalità delle maestranze locali coinvolte. Un impianto di eccellenza, è il caso di dirlo, che ben si sposa con il nome del museo famoso in tutto mondo. g a pagina 38 Antonio Casagrande, progettista, Vittorio Veneto (TV) IDRAULICA Il corretto trattamento dell’acqua negli impianti idrotermosanitari Marco Panzarea, installatore, Jesi (AN) TECNICA IMPIANTISTICA. Trattare correttamente l’acqua di alimento degli impianti idrotermosanitari è importante per molteplici motivi: mantenere gli impianti puliti ed efficienti, ridurre gli sprechi energetici, allungare la vita delle apparecchiature, evitare la proliferazione di batteri. Nell’articolo viene offerta una panoramica dei principali riferimenti normativi italiani in materia. g a pagina 74 Marco Crespi, installatore, Roveredo in Piano (PN) SPECIALE RASSEGNA Più eleganza, prestazioni, tecnologia e innovazione: ecco i nuovi radiatori g a pagina 32 Pad. 18 - Stand D03/09 MA È VERO CHE … la combustione di legna umida può danneggiare il termocamino? Mariangela Merrone, Resp. Area Tecnica Assistal Contatto diretto: [email protected] g a pagina 100 000512_T4V_14_01.indd 1 14/01/14 17.07 6 VISITA www.ilgiornaledeltermoidraulico.it PER IL TUO AGGIORNAMENTO QUOTIDIANO n. 3 marzo 2014 riscaldamento 14 18 22 26 30 32 realizzazione f Una casa passiva mediterranea? Meglio in legno! f di Sebastiano Puglisi realizzazione f Cogenerazione “integrata” per un’industria efficiente 14 f di Laura Turrini realizzazione f Sistema ibrido per il comfort in ambito residenziale f di Marina Ferrari realizzazione f Efficienza impiantistica per l’edificio bioclimatico f di Federica Villa tecnica impiantistica f Come ripartire le spese di riscaldamento e ACS f di Sebastiano Puglisi speciale rassegna f Più eleganza e prestazioni, ecco i nuovi radiatori f di Simona Preda climatizzazione 38 42 44 48 50 55 62 manutenzione f Uno spettacolare intervento presso l’impianto degli Uffizi f di Paola Gallerini realizzazione f Più comfort per i clienti dell’autosalone realizzazione f L’impianto geotermico della Banca in classe A f di Laura Turrini realizzazione f Sistema VRV per una sede innovativa Il Comitato tecnico come si installa f Un sistema compatto per il trattamento aria Francesco Castorina direttore tecnico CIG (Comitato Italiano Gas) f di Zoe Parisi f di Stefano Troilo corso RSPP-DDL f I rischi legati alla presenza di Radon e Metano f di Giuseppe Loffredo domotica f Il protocollo Z-Wave piace agli impianti termoidraulici f di Gioia Zuppichini idraulica 66 70 72 74 76 80 82 realizzazione f Per l’emittente TV il segnale è ok con l’impianto di raffreddamento f di Laura Turrini realizzazione f Stop all’inquinamento con l’impianto anti-boro 38 come si installa f Un filtro per la protezione dell’impianto f di Samuel Bruni tecnica impiantistica f Il corretto trattamento dell’acqua negli impianti idrotermosanitari f di Alessandro Zaggia tecnica impiantistica f Come progettare un impianto di scarico f di Vittorio Bearzi come si usa f Il “tagliando” dell’impianto termico f di Stefano Troilo distribuzione gas f Tre importanti deliberazioni dell’AEEG f di Francesco Castorina FAQ, i quesiti dei lettori f a cura di Simona Preda Come si fa…? f a cura di Riccardo Castiglioni Mercato f a cura di Federica Villa L’angolo normativo f a cura di Giorgio Gatti Professione f a cura di Lara Morandotti Le sentenze del mese f a cura di Silvia Ceruti Gestione aziendale f a cura di Stefano Casali Caccia all’errore f a cura di Cesare Speroni I consigli di GT f a cura di Guido Cariati Idrobestialità f a cura dei lettori Ma è vero che ? f a cura di Riccardo Castiglioni Le parole di GT f a cura di Vittorio Pesce Attualità f notizie a cura della redazione Il questionario del mese f a cura di Luca Marcenaro Curiosità idrauliche f a cura di Antonella Mecenero Il prodotto che non c’è f a cura di Giuseppe Oreto Scadenziario f a cura di Enrica Giordano Giorgio Gatti responsabile tecnico ABI (Associazione Bresciana Installatori) Cesare Speroni vice-presidente AIMI (Associazione Italiana Installatori e Manutentori) f di Paola Gallerini RUBRICHE 8 10 86 90 92 94 96 97 98 99 100 101 102 108 111 114 115 GT - Il Giornale del Termoidraulico f di Massimo Nardin Riccardo Castiglioni progettista settore climatizzazione 66 92 Giuseppe La Franca architetto esperto in integrazione edificio-impianti Giuseppe Loffredo formatore tecnico settore impianti e sicurezza Luca Marcenaro ing. resp. formazione tecnica Paolo Marchesi installatore/impiantista Simone Volpi progettista termotecnico Alessandro Zaggia ing. settore impianti di trattamento acque Andrea Zucconi installatore/impiantista Vuoi sottoporre un quesito tecnico ai nostri esperti? Scrivi all’indirizzo [email protected] riscaldamento di Sebastiano Puglisi Scheda lavori realizzazione 14 Oggetto: realizzazione di Casa Passiva a Bollate (MI) Una casa passiva mediterranea? Meglio in legno! Progetto e costruzione: BLM Domus Soluzioni impiantistiche: • pompa di calore Clivet • ventilazione meccanica controllata Zehnder PICCOLO È EFFICIENTE. La nuova casa passiva di Bollate è realizzata con evolute tecnologie di prefabbricazione in legno, che assicurano anche il rispetto dei rigidi parametri operativi definiti dal Passivhaus Institut. Sorge a Bollate, alle porte di Milano, la nuova casa passiva recentemente completata da BLM Domus che, oltre ad abbattere i consumi energetici, coniuga comfort e benessere con la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente, partendo dalla specificità climatiche dei nostri territori. L’edificio è stato progettato e realizzato in conformità al protocollo di efficienza definito dal Passivhaus Institut di Darmstadt, opportunamente adeguato alle specificità locali, ottenendo uno standard “passivo mediterraneo” a misura di tutti quei paesi che, diversamente dalla Germania, necessitano di ottimizzare gli aspetti energetici connessi alle elevate temperature ed umidità estive. Lo spazio domestico Inserita all’interno di un contesto residenziale, l’edificio monofa- miliare indipendente si sviluppa su tre livelli, di cui uno interrato, per una superficie complessiva di 185 metri quadrati ad uso abitativo. Lo stile architettonico è volutamente moderno e sobrio: le superfici esterne sui toni del grigio e del bianco mettono in risalto i pochi elementi lignei della struttura portante, accuratamente celata alla vista. Impostato su strutture ipogee in calcestruz- zo che ospitano la taverna con camino – dalla funzione esclusivamente estetica e non necessario per il riscaldamento – un bagno-lavanderia e il locale tecnico, il volume in elevazione è completamente costruito in legno, materiale dalle riconosciute qualità ecologiche, fisico-termiche e antisismiche. Il piano terra accoglie l’ariosa zona living a doppia altezza, con cucina a vista, camera e servizi. Una scala in acciaio e legno conduce alla balconata che dà accesso alle stanze del piano superiore: ufficio con vetrata panoramica sugli spazi interni, due camere da letto per ciascuno dei figli e un altro bagno. All’esterno, sul retro dell’abitazione, è situato il garage. Protagoniste in tutti gli ambienti sono le ampie aperture rivolte verso l’esterno, in grado di catturare i preziosi raggi solari indispensabili per il loro contributo al bilancio termico dell’edificio. Le aperture sono ombreggiate dai generosi aggetti dello continua a pagina 16 L’esperienza dell’impresa «La società è specializzata nella progettazione e costruzione di case passive con struttura portante in legno, perciò a elevato contenuto di eco-sostenibilità, nella convinzione che questo tipo di edifici costituisca un investimento nel futuro dell’abitare. Lo standard Passivhaus non riguarda solo gli aspetti legati al comfort abitativo, ma anche e soprattutto quelli connessi al risparmio energetico. Marco Bevilacqua, Direttore tecnico di BLM Domus. Il tutto deve ovviamente risultare conveniente dal punto di vista economico. Noi proponiamo costi di costruzione paragonabili a quelli di un edificio in classe energetica A. Nel caso della casa recentemente realizzata a Bollate, il carico termico risulta pari a circa 1.800 W, perciò estremamente contenuto. Di conseguenza, le componenti impiantistiche sono state progettate e realizzate con l’obiettivo di fronteggiare al meglio anche le condizioni termoigrometriche estive tipiche del nostro clima. Il sistema radiante a pavimento, preventivato inizialmente, è stato eliminato perché non necessario. Abbiamo optato per una semplice pompa di calore idonea alla produzione combinata di acqua calda sanitaria e riscaldamento/ raffrescamento, inserendo una batteria di post riscaldamento/ raffrescamento nel condotto di mandata della ventilazione meccanica. In questo modo la pompa di calore copre il minimo carico termico dell’edificio e, in caso di necessità, riscalda o raffresca gli ambienti attraverso delle unità termoventilanti mimetizzate nei controsoffitti dei bagni, che forniscono lo spunto necessario alla copertura del fabbisogno nei momenti di picco ed effettuano anche la contenuta deumidificazione necessaria nei periodi caldi». riscaldamento realizzazione 16 segue da pagina 14 MASSIMA LUMINOSITÀ. Grazie alla doppia colorazione (esterno grigio e interno bianco), anche quando chiuse le lamelle frangisole assicurano luminosità alla zona living permettendo un ulteriore risparmio di energia. sporto di gronda e della pensilina parapioggia e sono tutte schermate con lamelle telecomandate, controllate dal sistema domotico. «Abbiamo creduto sin dall’inizio in questo progetto ecologico – affermano i neoproprietari – con il valore aggiunto dei vantaggi che una casa passiva può garantire in termini di qualità di vita. L’estate scorsa, ad esempio, le temperature interne all’abitazione non hanno mai superato i 26 °C quando fuori si registravano 39 °C. Inoltre l’impianto di ventilazione ci ha protetti dagli agenti allergici e ha ridotto enormemente la circolazione delle polveri negli spazi abitati. Ci auguriamo che sempre più persone intraprendano questa strada che assicura benessere per sé, per i propri cari e per l’ambiente». Aspetti tecnici e costruttivi LOCALE TECNICO. In primo piano l’accumulo termico per l’acqua calda sanitaria e l’impianto di ventilazione forzata, supportato da una una batteria di post riscaldamento/raffrescamento nel condotto di mandata. La struttura portante è del tipo a telaio in abete lamellare, dotata di controventi statici e di uno strato di coibentazione interna in fibra di legno (spessore totale 27,5 cm), al quale si aggiunge un ulteriore cappotto esterno in fibra di legno (60 mm) con rasatura esterna ai silicati. I solai sono in legno di abete a vista (spessori 20 e 16 cm) realizzati secondo il sistema Brettstapel, ovvero composti da tavole impilate e giuntate meccanicamente. In corrispondenza di ogni tramezza sono stati inseriti dissipatori acustici che evitano la propagazione del rumore da calpestio. Per i serramenti esterni sono state impiegate: •portefinestre e finestre in vetro strutturale esterno e legno complanare interno laccato CURA DEL DETTAGLIO. Finiture e particolari costruttivi sono stati sviluppati dallo studio di progettazione d’interni Artheco, per permettere la personalizzazione dello spazio abitato secondo i gusti dei proprietari. TAVERNA CON CAMINETTO. Il comodo spazio collettivo nell’interrato è dotato di un caminetto a parete, con funzione solo estetica, che non interagisce con l’impianto di climatizzazione. bianco (spessore 102 mm; Uw medio 0,8 W/m2K); •portoncino d’ingresso con struttura in doppia lamiera in acciaio elettrozincato e rinforzi verticali e lama parafreddo speciale ad alte prestazioni; •schermature solari a lamelle studiate per assicurare maggiore luminosità e schermatura grazie alla doppia colorazione (esterno grigio e interno bianco) che rende più luminoso l’interno della casa quando le lamelle sono in posizione di chiusura. Il sistema domotico, che controlla in funzionamento di tutti i dispositivi tecnologici, opera la chiusura e apertura automatiche, singola per ciascun serramento e generale per l’intero edificio, con un semplice comando. Impianti per la casa passiva Per la realizzazione “chiavi in mano” della casa passiva mediterranea di Bollate, BLM Domus ha messo in campo le più evolute metodologie di progettazione e costruzione, unite a tecnologie a elevata efficienza che costituiscono lo stato dell’arte in materia tecnologica ed energetica, alimentate da fonti rinnovabili. L’edificio è alimentato da un campo fotovoltaico da 6 kWp, in moduli di silicio policristallino installati sul tetto, che assicurano l’indipendenza energetica. Gli impianti termoidraulici provvedono al riscaldamento e al raffrescamento grazie a una pompa di calore aria-acqua (potenza 6,9 kW), alla quale è affidata anche la produzione di acqua calda sanitaria. L’impianto di ventilazione meccanica (ricambio 350 m 3/h) è centralizzato e silenziato in corrispondenza di tutti gli ambienti serviti: consente il recupero di gran parte dell’energia contenuta nell’aria, trasmessa all’aria in ingresso in modo da operarne il Requisiti rigorosi La casa passiva mediterranea di Bollate (Milano) rispetta tutti i requisiti primari e secondari fissati dal Passivhaus Institut di Darmstadt, in particolare: • fabbisogno energetico specifico utile per riscaldamento 15 kWh/m2 a (10 W/m2); • fabbisogno energetico specifico utile per raffrescamento 15 kWh/m2a; • fabbisogno energetico specifico primario totale 120 kWh/m2a; • tenuta all’aria minima (n50 massimo accettabile) 0,6 h-1; • temperatura superficiale interna minima 17°C; • rendimento di recupero minimo degli impianti di ventilazione 75%; • consumo corrente elettrica massimo dell’impianto di ventilazione 0,45 Wh/m3. • potenza specifica trasportabile con portata d’aria igienica 10 W/m3; • eliminazione dei ponti termici; • trasmittanza complessiva dei serramenti in opera Uw < 0,85 W/ m2K, con trasmittanza del serramento < 0,80 W/m2K. pretrattamento termico. Nel locale tecnico è presente anche un accumulo (500 litri) per l’acqua calda sanitaria. Il livello di prefabbricazione di BLM Domus si limita alla realizzazione in officina delle sole parti strutturali, lasciando all’attività di cantiere l’installazione dei sistemi impiantistici come di tutte le finiture interne, nel rispetto di un progetto esecutivo completo in tutte le sue parti. In questo modo, a fronte di un periodo di costruzione comunque contenuto in pochi mesi, si lascia la possibilità al committente di poter effettuare quelle modifiche in corso d’opera che consentono una piena personalizzazione dell’edificio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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