Sistemi di Telecomunicazione Esercizi ed esempi numerici - Sistemi in cavo / coppie simmetriche Universita’ Politecnica delle Marche A.A. 2014-2015 A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 1/18 Caratteristiche delle linee di trasmissione: esempi (*) Esempio 1 Un cavo coassiale sottomarino si estende per un tratto lungo d = 3000 km. I segnali inviati sul cavo sono da ritenersi a banda stretta rispetto alla portante utilizzata, fP = 2 MHz. L’attenuazione complessiva introdotta dal cavo e’ pari a AdB = 3733, 5 dB. Ricavare il valore della attenuazione nominale A0 che caratterizza il cavo usato. Trattandosi di una linea di trasmissione realizzata in coassiale, l’attenuazione in dB dipende linearmente dalla lunghezza d della tratta considerata, e dalla radice quadrata della frequenza portante intorno alla quale il segnale trasmesso viene modulato. Si ha infatti: AdB = A0,dB/km · p fP · dkm da cui l’espressione della attenuazione nominale (espressa in dB/km alla frequenza di 1 MHz) diventa: AdB A0,dB/km = √ fP · dkm A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 2/18 Caratteristiche delle linee di trasmissione: esempi (*) Usando i valori forniti, si ottiene: 3733.5 ∼ A0,dB/km = √ = 0.88dB/km@1MHz 2 · 3000 Il valore cosi’ trovato per l’attenuazione nominale e’ effettivamente quello caratterizzante i cavi coassiali utilizzati per collegamenti sottomarini. Esempio 2 Un collegamento in cavo coassiale e’ caratterizzato da un’attenuazione nominale A0 = 1 dB/km alla frequenza di 1 MHz, da una frequenza portante fP = 4 MHz, e da un margine M = 10 dB. Calcolare il possibile increemento della lunghezza d del collegamento, qualora si decidesse di operare in assenza di margine. A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 3/18 Caratteristiche delle linee di trasmissione: esempi (*) Operare in assenza di margine significa, per definizione, dimensionare il sistema in modo da soddisfare esattamente le specifiche richieste. Inizialmente il collegamento in cavo presenta un margine non nullo, pari a M = 10 dB, che e’ possibile utilizzare per estendere la lunghezza d della tratta in cavo. Infatti, rispetto alla situazione iniziale, e’ possibile tollerare un’attenuazione addizionale pari proprio al valore del margine. Ricordando la dipendenza dell’attenuazione disponibile dalla lunghezza del collegamento, ovvero: AdB = A0,dB/km · p fP · dkm si ottiene che l’incremento disponibile per d risulta essere: 10 √ = 5km 1· 4 Notiamo che l’effettiva lunghezza totale della tratta NON e’ nota. Osserviamo anche che dimensionare un sistema senza margine significa che un qualunque peggioramento aggiuntivo, a prescindere dalla causa che puo’ generarlo, fa si’ che il sistema non funzioni piu’ come dovrebbe, ovvero non riesca piu’ a soddisfare le specifiche richieste dal progetto. ∆d = A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 4/18 Caratteristiche delle linee di trasmissione: esempi (*) Esempio 3 Un sistema di comunicazione e’ costituito da 2 tratte in cavo coassiale, lunghe rispettivamente d1 = 8 km, e d2 = 6 km. Tra le due tratte e’ prevista la presenza di un blocco amplificatore che andra’ opportunamente dimensionato. Le tratte lavorano entrambe ad una frequenza fP = 15 MHz, ma hanno prestazioni differenti riguardo all’attenuazione nominale introdotta. Infatti si ha: A0,1 = 1 dB/km@1MHz, e A0,2 = 2 dB/km@1MHz. Calcolare il guadagno minimo che deve caratterizzare l’amplificatore se si vuole una potenza in uscita dalla seconda tratta pari ad almeno WRmin = −40 dBm , avendo trasmesso WT = 10 mW all’ingresso della prima tratta. A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 5/18 Caratteristiche delle linee di trasmissione: esempi (*) L’amplificatore viene introdotto tra le due tratte in cavo. La potenza in uscita dalla prima tratta e’ percio’ fissata e determinata dal valore della potenza inizialmente trasmessa WT e dal valore della attenuazione A1 che caratterizza il primo tratto di cavo coassiale. Usando i valori forniti, si ha: A1 = A0,1 · p fP · d1 ∼ = 31.2dB In assenza dell’amplificatore, la potenza immessa nella seconda tratta coincide con quella ricevuta all’uscita della prima: WT 2 = WR,1 = WT − A1 = 10 − 31.2 = −21.2dBm La seconda tratta introduce, a sua volta, una attenuazione A2 pari a: p A2 = A0,2 · fP · d2 ∼ = 46.5dB Prima di inserire l’amplificatore, quindi, la potenza ricevuta all’uscita della seconda tratta sarebbe pari a: WR = −21.2dBm − 46.5 = −67.7dBm A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 6/18 Caratteristiche delle linee di trasmissione: esempi (*) La specifica di progetto richiede invece che sia WRmin = −40 dBm : WR,min = WT 2,min − A2 ovvero, dovremmo avere una potenza in ingresso alla seconda tratta pari a: WT 2,min = A2 + WR,min = 6.5dBm Il guadagno minimo dell’amplificatore da inserire tra le due tratte risulta pari alla differenza tra la potenza richiesta dalle specifiche di progetto all’ingresso della seconda tratta (WT 2,min ), e quella effettivamente presente quando l’amplificatore non e’ introdotto (WT 2 ), ovvero: Gmin = WT 2,min − WT 2 = 6.5dBm − (−21.2dBm ) = 27.7dB Si osservi che, in scala lineare, il guadagno sarebbe dato dal rapporto tra le due quantita’ (e infatti esso e’ una grandezza adimensionale e si valuta in dB). A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 7/18 Dimensionamento di tratta I Dimensionamento di tratta per trasmissioni analogiche: un sistema di trasmissione analogico che impiega una linea in rame o un cavo coassiale collega una sorgente di segnale al suo utilizzatore, mediante una o piu’ tratte del tipo illustrato in figura: I Si intende per dimensionamento di tratta la determinazione delle caratteristiche dell’amplificatore di uscita o la massima lunghezza della linea, al fine di realizzare un determinato valore del rapporto segnale/rumore I Estensione al caso di piu’ tratte: se la lunghezza L del collegamento e’ tanto elevata che non e’ possibile superarla con un’unica tratta, e’ necessario ricorrere all’impiego di piu’ tratte, diciamo N, ciascuna di lunghezza d = L/N. Sara’ esaminato il solo caso analogico, sebbene oramai in disuso. A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 8/18 Dimensionamento di tratta per trasmissioni analogiche I Si tiene conto del solo rumore termico - e non anche del rumore d’intermodulazione dovuto alle non-linearita’ dell’amplificatore - e del fatto che il mezzo trasmissivo si trova in ogni caso a temperatura ambiente, per cui: η0 /2 = RFKT0 I si puo’ applicare l’equazione: SNR = WT 1 WU = · WN FKT0 · 2w a(d) che scritta in forma logaritmica diventa: SNRdB = WT ,dBm − adB (d) + 174 − FdB − 10log10 2wHz , dove: I I I I I A.A. 2014-2015 WT ,dBm : potenza introdotta nella linea, in dBm wHz banda del segnale da trasmettere, in Hz FdB : fattore di rumore del ricevitore adB (d): attenuazione equivalente della linea in dB KT0 = −174 dBm /Hz Sistemi di Telecomunicazione 9/18 Dimensionamento di tratta per trasmissioni analogiche Attenuazione equivalente a(d) in funzione di x: ricordando che, nel caso di equalizzazione al TX e al RX: a(d)min ∼ = √ A0 e che x = 4.34 dKm wMHz A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 16·e x x2 , 10/18 Dimensionamento di tratta per trasmissioni analogiche: esempi Esempio 1 Si calcoli la massima lunghezza di tratta per il seguente sistema: I Potenza trasmessa: 1 W I Fattore di rumore: 5 dB I Banda del segnale: 10 MHz I Rapporto segnale rumore richiesto: 40 dB I A0 = 5.3 dB/Km @ 1 MHz Risulta che deve essere verificata la condizione: a(d) = 30 − 40 + 174 − 5 − 73 = 86dB dal grafico si ricava: x ∼ = 26, da cui: d ∼ = 6.73 Km A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 11/18 Dimensionamento di tratta per trasmissioni analogiche: esempi Esempio 2 Si calcoli la potenza trasmessa per il seguente sistema: I Lunghezza di tratta: 10 Km I Fattore di rumore: 5 dB I Banda del segnale: 10 MHz I Rapporto segnale rumore richiesto: 50 dB I A0 = 5.3 dB/Km @ 1 MHz Dalla equazione: x= A0 √ dKm wMHz 4.34 x ∼ 148 dB. La potenza ottengo: x = 38.6, cui corrisponde: a(d) = 10log10 16e = x2 trasmessa in tale condizione risulta, pertanto: WT ,dBm = 50 + 148 − 174 + 5 + 73 = 102 dBm , ovvero circa 10 MW!!! Poiche’ non e’ possibile realizzare questa potenza di emissione, si puo’ procedere in due modi: usare piu’ tratte, oppure impiegare un cavo a minore attenuazione kilometrica, ad esempio avente A0 = 2.3 dB/Km @ 1 MHz. In tal caso risulta a(d) ∼ = 60 dB, ovvero: WT = 14 dBm (25.11 mW). A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 12/18 Dimensionamento di tratta per trasmissioni analogiche: esempi Esempio 3 - I Si desidera effettuare una trasmissione FDM di 120 canali telefonici in modulazione AMBLU, su un cavo coassiale, nella banda di frequenze 1 ÷ 1.48 MHz. Desiderando una potenza ricevuta per ogni canale di almeno 1 mW, e disponendo di un trasmettitore in grado di erogare 10 W, determinare la massima lunghezza del collegamento, ipotizzando siano verificate le condizioni di adattamento agli estremi del cavo, e una attenuazione kilometrica A0 = 5.3 dB/Km @ 1MHz. Di quanto dovrebbe aumentare la potenza trasmessa WdT per raddoppiare la lunghezza della tratta? Supponendo i canali tutti contemporaneamente attivi, la potenza trasmessa per ciascuno di essi risulta pari a: (i) WT = 10 = 83.3mW , i = 1, . . . , 120 120 Il canale che subira’ la massima attenuazione sara’ quello con portante a frequenza piu’ elevata, per il quale risulta: p (120) Ad = A0 fMHz dB/Km ovvero (120) Ad = 5.3 · √ 1.48 = 5.3 · 1.22 = 6.46dB/Km (non conoscendo la lunghezza della tratta, d, lavoro su grandezze normalizzate, definite per unita’ di lunghezza della tratta in questione). A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 13/18 Dimensionamento di tratta per trasmissioni analogiche: esempi Esempio 3 - II Per questo canale, il guadagno disponibile e’ dato da: (120) (120) Gd = 10log10 WT WR,min = 10log10 83.3mW = 19.2dB 1mW L’attenuazione subita da questo canale lungo la tratta di lunghezza d non deve superare il guadagno disponibile, ovvero deve essere soddisfatta la condizione: (120) Ad (120) · d ≤ Gd da cui, imponendo l’uguaglianza, si ottiene: (120) d= Gd (120) Ad = 19.2 = 2.97Km 6.46 Quindi, la lunghezza massima della tratta e’ imposta dal canale maggiormente attenuato. A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 14/18 Dimensionamento di tratta per trasmissioni analogiche: esempi Esempio 3 - III A parita’ di d, la situazione del primo canale, a frequenza 1 MHz, e’ data da: p √ (1) Ad = A0 · d fMHz = 5.3 · 2.97 · 1 = 15.74dB Il margine di sistema per il primo canale puo’ essere definito come: (1) M = Gd − Ad = 19.2 − 15.74 = 3.46dB essendo Gd uguale per tutti i canali. (120) Supponendo di voler raddoppiare la lunghezza della tratta, se cio’ accade anche Ad raddoppia, e per mantenere il requisito WR,min = 1mW dobbiamo raddoppiare anche Gd (in dB). La nuova potenza trasmessa, per canale, sara’: 0(i) WT 0(i) da cui: WT = 10 = WR,min + Gd0 = 0dBm + [(19.2 · 2)]dB = 38.4dBm 38.4 10 = 6.9 W/canale. 0(i) Ovvero risulta complessivamente: WT0 = n · WT A.A. 2014-2015 = 120 · 6.9 = 830 W. Sistemi di Telecomunicazione 15/18 Dimensionamento di tratta per trasmissioni analogiche: caso a piu’ tratte Sistemi multi-tratta analogici Se la lunghezza L del collegamento e’ molto elevata da non poter essere coperta con un’unica tratta, e’ necessario ricorrere a piu’ tratte, diciamo n, ciascuna di lunghezza d = L/n. Nel caso analogico, all’ingresso di ogni tratta e’ presente lo stesso segnale utile s(t), avendo ipotizzato una equalizzazione di tratta ideale. Cio’ fa si che il disturbo in uscita sia la somma di tutti i disturbi introdotti da ciascuna tratta. Nel caso del rumore termico, i vari contributi sono indipendenti tra loro per cui la potenza complessiva del rumore e’ pari alla somma delle singole potenze di rumore termico. Quindi, il rapporto segnale rumore complessivo all’uscita dell’ultima tratta, ovvero del collegamento, e’ dato da: PS SNRL = n · PN dove PS e’ la potenza di segnale utile, e PN la potenza di rumore su singola tratta. Ovvero: (SNRL )dB = (SNRd )dB − 10log10 n, essendo (SNRd )dB il rapporto segnale rumore sulla singola tratta, dato da: (SNRd )dB = (SNRL )dB + 10log10 n. Quindi, per dimensionare correttamente il collegamento, ogni tratta mi deve garantire un valore di 10log10 n dB superiore al SNR desiderato in uscita dal collegamento. A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 16/18 Dimensionamento di tratta per trasmissioni analogiche: caso a piu’ tratte Esempio 4 Riprendendo l’Esempio 2, determinare il numero di tratte di lunghezza 3 Km necessarie affinche’ i requisiti di sistema possano essere soddisfatti con una potenza in trasmissione di 20 dBm , per A0 = 5.3 dB/Km @ 1 MHz. Se WT = 20 dBm , all’uscita di ogni tratta risulta: (SNRd )dB = WT ,dBm − a(d)dB + 174dBm /Hz − FdB − 10log10 2wHz Sapendo che: (SNRd )dB = (SNRL )dB + 10log10 n, dove (SNRL )dB = 50 dB, come richiesto dal problema, avremo: 10log10 n = (SNRd )dB − (SNRL )dB . Sulla singola tratta di 3 Km abbiamo: x= √ 5.3 3 · 10 = 11.58 4.34 da cui risulta a(d) ∼ = 41 dB. Sostituendo nella equazione precedente, ricaviamo: (SNRd )dB = 20 − 41 + 174 − 5 − 73 = 75 dB. Sfruttando la relazione valida nel caso multi-tratta, otteniamo: 10log10 n = (SNRd )dB − (SNRL )dB = 75 − 50 = 25 dB, da cui si ricava n = 317 tratte. Si tratta di un numero molto grande, che corrisponde ad un collegamento di circa 1000 Km complessivi di lunghezza. Puo’ essere di interesse valutare cosa accade cambiando cavo, in modo tale che si abbia A0 = 2.3 dB/Km @ 1MHz. A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 17/18 Riferimenti (*) Esempi tratti dal libro Comunicazioni elettriche. Esercizi e temi d’esame, di M. Gabriella Di Benedetto et al., Pearson Education, 2007. A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 18/18
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