relazione tecnica progetto esecutivo

S.D.A.G. S.p.A.
PROGRAMMA PER LA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA
ITALIA-SLOVENIA 2007-2013
- PROGETTO TIP - CUP D99C11000220003 -
AMPLIAMENTO DEL SISTEMA DI
VIDEOSORVEGLIANZA E CONTROLLO ACCESSI
DELL’AUTOPORTO E DELLA STAZIONE
CONFINARIA
S.ANDREA - GORIZIA
REGIONE: FRIULI VENEZIA GIULIA
PROVINCIA: GORIZIA
COMUNE: GORIZIA
- PROGETTO ESECUTIVO -
TITOLO:
Relazione tecnica
CODICE ELABORATO:
14GA004
PE
CO
R
IE
02
0
commessa
progetto
destinatario
elaborato
settore
N°elaborato
variante
IE.02
VAR. N.
DESCRIZIONE MODIFICA
DATA
SOSTITUISCE ELABORATO
0
PRIMA EMISSIONE
13.08.2014
/
EMESSO PER:
Richiesta offerta
Richiesta parere
Il progettista
Progetto preliminare
Progetto definitivo
Progetto esecutivo
Direzione lavori
Il committente
Ing. Claudio Pantanali
Il direttore tecnico
Ing. Claudio Pantanali
QUESTO ELABORATO E’ DI PROPRIETA’ DELLA EUROPROGETTI S.r.l. E NE E’ VIETATA LA RIPRODUZIONE A TERMINI DI LEGGE
1. RIFERIMENTI NORMATIVIGli impianti in oggetto devono essere realizzati secondo quanto
prescritto dalla Legge n. 186 del 01/03/1968 (regola d’arte). La realizzazione degli impianti deve avvenire in
piena conformità al progetto; dovrà comunque essere assicurata l’osservanza delle specifiche Leggi e norme
vigenti e delle norme di buona tecnica aggiornate alla data di messa in funzione dell’impianto, in particolare:
CEI 0-5
(1997)
Dichiarazione CE di conformità. Guida all'applicazione delle Direttive Nuovo Approccio e della Direttiva
Bassa Tensione (Memorandum Cenelec n.3)
CEI 8-6
(1998)
Tensioni nominali dei sistemi elettrici di distribuzione pubblica a bassa tensione.
CEI 8-9
(2011)
Caratteristiche della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione dell'energia elettrica.
(2007)
Apparecchiature a bassa tensione – Parte 2: Interruttori automatici
(2000)
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri elettrici per bassa
tensione) – Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre.
(1997)
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri elettrici per bassa
tensione) – Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra
destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di
distribuzione (ASD).
(2010)
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT).
EN 50160
CEI 17-5
EN 60947-2
CEI 17-13/2
EN 60439-2
CEI 17-13/3
EN 60439-3
CEI 17-113
EN 61439-1
CEI 17-114
Parte 1: Regole generali
(2010)
EN 61439-2
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT).
Parte 2: Quadri di potenza
CEI 20-13
(1999)
Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali da l a 30 kV.
CEI 20-14
(1997)
Cavi isolati con polivinilcloruro per tensioni nominali da 1 kV a 3 kV.
CEI 20-19/1
(2003)
Cavi con isolamento reticolato con tensione nominale non superiore a 450/750 V. Parte 1: Prescrizioni
generali.
CEI 20-20/1
(2003)
Cavi con isolamento termoplastico con tensione nominale non superiore a 450/750 V. Parte 1: Prescrizioni
generali.
CEI 20-22/0
(2006)
Prove d'incendio sui cavi elettrici – Parte 0: Prova di non propagazione dell'incendio – Generalità.
CEI 20-29
(2005)
Conduttori per cavi isolanti.
(2006)
Prove su cavi elettrici e ottici in condizioni d'incendio – Parte 1-1: Prova per la propagazione verticale della
fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato – Apparecchiatura.
(2006)
Prove su cavi elettrici e ottici in condizioni d'incendio – Parte 1-2: Prova per la propagazione verticale della
fiamma su singolo conduttore o cavo isolato – Procedura per la fiamma di 1 kW premiscelata.
CEI 20-40
(1998)
Guida per l'uso di cavi armonizzati a bassa tensione.
CEI 20-67
(2001)
Guida per l'uso dei cavi 0,6/1 kV.
CEI 22-32
(2009)
Sistemi statici di continuità (UPS) – Parte 1: Prescrizioni generali e di sicurezza.
(2004)
Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti Ptz Domestici e similari. Parte 1:
Interruttori automatici per funzionamento in corrente alternata.
(2000)
Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso Ptz Domestico e similare.
Parte 1: Prescrizioni generali.
(2000)
Spine e prese per uso industriale.
EN 60228
CEI 20-35/1-1
EN 60332-1-1
CEI 20-35/1-2
EN 60332-1-2
EN 62040-1
CEI 23-3/1
EN 60898-1
CEI 23-9
EN 60669-1
CEI 23-12/1
Parte 1: Prescrizioni generali.
EN 60309-1
CEI 23-40
(2005)
EN 60998-2-2
CEI 23-42
Parte 2-2: Prescrizioni particolari per dispositivi di connessione come parti separate con unità di serraggio
senza vite.
(2005)
Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni Ptz Domestiche e
similari. Parte 1: Prescrizioni generali.
(2006)
Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni Ptz Domestiche e
similari. Parte 1: Prescrizioni generali.
(1996)
Involucri per apparecchi per installazioni elettrice fisse per usi Ptz Domestici e similari. Parte 2: Prescrizioni
particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell'uso ordinario
EN 61008-1
CEI 23-44
EN 61009-1
CEI 23-49
Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi Ptz Domestici e similari.
PROGETTO ESECUTIVO – Relazione tecnica
3
dissipano una potenza non trascurabile.
CEI 23-50
(2007)
Spine e prese per usi Ptz Domestici e similari. Parte 1: Prescrizioni generali.
CEI 23-51
(2004)
Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per
uso Ptz Domestico e similare.
CEI 23-58
(2006)
Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche.
EN 50085-1
CEI 23-80
Parte 1: Prescrizioni generali.
(2009)
EN 61386-1
CEI 23-81
Parte 1: Prescrizioni generali.
(2005)
EN 61386-21
CEI 23-82
Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche.
Parte 21: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e accessori.
(2005)
EN 61386-22
CEI 23-110
Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche.
Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche.
Parte 22: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi pieghevoli e accessori.
(2011)
Sistemi di alimentazione a binario elettrificato. Parte 22: Prescrizioni particolari per sistemi per montaggio a
pavimento o sotto pavimento.
CEI 23-114
(2011)
Interruttori differenziali di tipo B con e senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni Ptz
Domestiche e similari.
CEI 34-21
(2009)
Apparecchi di illuminazione – Parte 1: Prescrizioni generali e prove.
(1999)
Apparecchi di illuminazione – Parte 2-22: Prescrizioni particolari. Apparecchi di emergenza.
(2007)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nomina1e non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
corrente continua.
EN 61534-22
EN 60598-1
CEI 34-22
EN 60598-2-22
CEI 64-8
Sesta Edizione
Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali.
Parte 2: Definizioni.
Parte 3: Caratteristiche generali.
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza.
Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici.
Parte 6: Verifiche.
Parte 7: Ambienti e applicazioni particolari.
CEI 64-11
(1998)
Impianti elettrici nei mobili.
CEI 64-12
(2009)
Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario.
CEI 64-53
(2007)
Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la
predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici. Criteri particolari per edifici
ad uso prevalentemente residenziale.
CEI 70-1
(1997)
Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)
(2007)
Apparecchiature per la tecnologia dell'informazione – Sicurezza. Parte 1: Requisiti generali.
(2006)
Protezione contro i fulmini – Parte 1: Principi generali
(2006)
Protezione contro i fulmini – Parte 2: Valutazione del rischio
(2006)
Protezione contro i fulmini – Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone
(2006)
Protezione contro i fulmini – Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture.
(2004)
Apparecchi audio, video ed apparecchi elettronici similari – Requisiti di sicurezza.
CEI 100-7
(2006)
Guida per l'applicazione delle norme sugli impianti di ricezione televisiva.
CEI 306-2
(2003)
Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli edifici residenziali.
CEI 306-3
(2001)
Tecnologia dell'informazione. Installazione del cablaggio. Parte 1: Specifiche ed assicurazione della qualità.
(2010)
Tecnologia dell'informazione. Installazione del cablaggio. Parte 2: Pianificazione e criteri di installazione
EN 60529
CEI 74-2
EN 60950-1
CEI 81-10/1
EN 62305-1
CEI 81-10/2
EN 62305-2
CEI 81-10/3
EN 62305-3
CEI 81-10/4
EN 62305-4
CEI 92-1
EN 60065
EN 50174-1
CEI 306-5
PROGETTO ESECUTIVO – Relazione tecnica
4
EN 50174-2
CEI 306-6
all'interno degli edifici.
(2008)
Tecnologia dell'informazione. Sistemi di cablaggio strutturato. Parte 1: Prescrizioni generali.
CEI 306-10
(2006)
Sistemi di cablaggio strutturato. Guida alla realizzazione e alle norme tecniche.
CEI 306-13
(2008)
Tecnologia dell'informazione. Sistemi di cablaggio strutturato. Parte 2: Locali per ufficio.
(2008)
Tecnologia dell'informazione – Sistemi di cablaggio strutturato. Parte 5: Centri dati.
CEI UNEL 00722
(2002)
Identificazione delle anime dei cavi.
CEI UNEL 35023
(2009)
Cavi per energia isolati in gomma o con materiale termoplastico aventi grado di isolamento non superiore a
4. Cadute di tensione.
CEI UNEL 35024/1
(1997)
Cavi elettrici con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in
corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
CEI UNEL 35026
(2000)
EN 50173-1
EN 50173-2
CEI 306-16
EN 50173-5
Portata di corrente in regime permanente per posa in aria.
Cavi elettrici con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in
corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Portate di corrente in regime permanente per posa interrata.
CEI UNEL 36762
(2010)
Identificazioni e prove da utilizzare per cavi per sistemi di categoria 0 in relazione alla coesistenza in
condutture contenenti cavi per sistemi di I categoria.
UNI EN 12464-1
(2011)
Luce e illuminazione – Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 1: Posti di lavoro in interni.
G.U. 16/6/92 n. 87
Regolamento recante disposizioni in attuazione della legge 28 marzo 1991, n. 109, in materia di
allacciamenti e collaudi degli impianti telefonici interni.
D.M. 2/10/2000
Linee guida d'uso dei videoterminali.
D.M. 23/5/1992 n. 314
G.U. 18/10/00 n. 244
DPR 22/10/2001 n. 462
G.U. 8/1/02 n. 6
DPR 22/2/2006
G.U. 2/3/06 n. 51
Delibera AEEG 348/07
S.O.G.U. 16/2/08 n. 37
DM 22/1/08 n. 37
G.U. 12/3/08 n. 61
Dlgs 9/4/08 n. 81
S.O.G.U. 30/4/08 n.
101
Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione
contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti pericolosi.
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio di
edifici e/o locali destinati ad uffici.
Testo integrato delle disposizioni dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas per l'erogazione dei servizi di
trasmissione, distribuzione e misura dell'energia elettrica per il periodo di regolazione 2008-2011 e
disposizioni in materia di condizioni economiche per l'erogazione del servizio di connessione.
Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera n) della legge n. 248
del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti
all’interno degli edifici.
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro.
Per ciascuna delle norme citate si dovranno prendere in considerazione anche le eventuali successive
varianti, errata corrige, fogli di interpretazione, ecc.; di ciascuna norma si dovrà considerare quella
aggiornata alla data di effettiva esecuzione dell’impianto elettrico. L’elenco sopra riportato non è esaustivo e
riguarda solamente le norme principali.
2. OGGETTO DI INTERVENTO
Le utenze elettriche principali sono costituite dalle apparecchiature presenti nel parcheggio ADR::
ƒ apparecchiature varco di ingresso;
ƒ apparecchiature varco di uscita;
ƒ cassa automatica.
Altre utenze sono costituite dalle telecamere di videosorveglianza.
PROGETTO ESECUTIVO – Relazione tecnica
5
2.1.
PUNTO DI PRELIEVO
Il quadro elettrico esistente installato nell’edificio zona servizi parcheggio ADR alimenta:
ƒ quadro elettrico in campo varco di ingresso;
ƒ quadro elettrico in campo varco di uscita;
ƒ cassa automatica.
Il quadro in oggetto ha un’alimentazione trifase e al suo interno sono installati interruttori magnetotermici
differenziali monofase In=10A Id=0,3A che verranno recuperati allo scopo; la cassa automatica richiede
l’installazione di un interruttore onnipolare.
Le telecamere di videosorveglianza vengono invece alimentate tramite HPoE attraverso l’utilizzo di uno
midspan.
2.2.
CARATTERISTICHE UTENZE
Le utenze hanno i seguenti assorbimenti stimati:
ƒ
ƒ
ƒ
quadro elettrico zona ingresso parcheggio ADR
o sistema pagamento sosta: 700 W;
o barriera: 300 W;
o apparecchiature dati: 150 W;
quadro elettrico zona uscita parcheggio ADR
o sistema pagamento sosta: 700 W;
o barriera: 300 W;
o apparecchiature dati: 150 W;
cassa automatica: 300 W.
Gli interruttori magnetotermici differenziali monofase In=10A Id=0,3A possono essere utilizzati per
l’alimentazione delle suddette utenze.
Le telecamere hanno un assorbimento massimo di 70 W.
3. DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI – CRITERI DI PROGETTO
Gli impianti elettrici sono dimensionati in base alla potenza impegnata in esercizio normale, per cui tutte le
portate, le protezioni, le cadute di tensione sono riferite a tale potenza.
3.1.
CADUTA DI TENSIONE
La sezione dei cavi di alimentazione dei quadri elettrici di zona è stata scelta allo scopo di ottenere una
caduta di tensione percentuale dell’ordine del 1%. Considerando una corrente di 5A risulta infatti:
ƒ
ƒ
3.2.
linea quadro elettrico zona ingresso, 3x4 mmq : c.d.t. pari a 1,09%
linea quadro elettrico zona uscita, 3x16 mmq : c.d.t. pari a 1,19%
DESCRIZIONE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO E VERIFICA ENERGIE
PASSANTI
Trattandosi di alimentazioni monofase, le correnti di cortocircuito dovrebbero essere calcolate tenendo conto
di una Icc al punto di consegna pari a 6kA: così facendo la Icc nel punto utenza risulterebbe molto bassa. A
favore della sicurezza di è decisa l’installazione di interruttori magnetotermici differenziali con potere di
interruzione pari a 6 kA.
Le correnti Iccmin sono dell’ordine del centinaio di ampere; gli interruttori sono in grado di riconoscerle ed
intervenire.
PROGETTO ESECUTIVO – Relazione tecnica
6
Da notare che è stato verificato che sia in caso di Iccmax tra le fasi che in caso di Iccmin (F-N e F-PE) le
energie passanti in gioco sono tali da non compromettere i cavi elettrici che risultano sempre protetti dai
rispettivi interruttori a monte.
3.3.
PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI
Viene attuata una protezione contro i contatti indiretti del tipo TN-S.
Per la protezione dai contatti indiretti si dovrà verificare la seguente condizione:
Is ≤ Vf / Zg
dove:
è la corrente [A] di intervento entro cinque secondi del dispositivo di protezione a massima corrente;
è l’impedenza [ohm] dell’anello di guasto.
Is
Zg
In pratica si richiede che l’interruttore apra entro 5 secondi dal verificarsi del guasto. La corrente di guasto
risulta superiore a 10 volte la corrente nominale dell’interruttore, che quindi interverrà istantaneamente.
3.4.
SEZIONE E SCELTA DEL CAVO
Le sezioni dei conduttori calcolate in funzione della potenza impegnata (IB ≤ In ≤ Iz) e dalla lunghezza dei
circuiti devono essere tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati valori delle portate di
corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-UNEL.
Il conduttore di neutro deve avere la stessa sezione dei conduttori di fase:
ƒ
ƒ
nei circuiti monofasi, qualunque sia la sezione dei conduttori;
nei circuiti trifasi, quando la sezione dei conduttori è uguale od inferiore a 16 mmq.
Data la posa in ambienti esterni, seppur interrati, viene un scelto un cavo FG7(O)R.
3.5.
TUBI PROTETTIVI E CANALI
I tubi protettivi, pieghevoli o rigidi, in materiale isolante devono essere almeno di tipo medio.
Il diametro interno dei tubi (d) deve essere almeno uguale a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al
fascio dei cavi da contenere (f). Per inserire o sfilare i cavi in modo agevole è opportuno che il diametro
interno del tubo sia d ≥ 1,5 f.
I canali possono essere in materiale isolante o metallico; richiedono l'assenza di asperità e spigoli vivi ed un
grado di protezione almeno IP2X. Nei canali la sezione occupata dai cavi di energia non deve superare il
50% della sezione utile del canale stesso; tale prescrizione non si applica ai cavi di segnalazione e
comando, e ai cavi per telecomunicazione.
In genere viene preferita la separazione tra cavi di energia e di segnale. La posa comune è ammessa se si
usano cavi di segnale isolati per la stessa tensione nominale richiesta per i cavi di energia, oppure se si
ricorre a cavi di energia di classe II. La separazione di cavi di energia è espressamente richiesta per:
ƒ
ƒ
3.6.
i cavi per telecomunicazioni e cablaggio multimediale;
i cavi dei sistemi antintrusione e antifurto, se di livello di prestazione secondo o terzo.
PROTEZIONE MEDIANTE DOPPIO ISOLAMENTO
In alternativa al coordinamento fra impianto e messa a terra e dispositivi di protezione attiva, la protezione
contro i contatti indiretti può essere utilizzata adottando macchine e apparecchi con isolamento doppio o
rinforzata per costruzione od installazione: apparecchi di Classe II.
PROGETTO ESECUTIVO – Relazione tecnica
7
In uno stesso impianto la protezione con apparecchi di Classe II può coesistere con la protezione mediante
messa a terra; tuttavia è vietato collegare intenzionalmente a terra le parti metalliche accessibili delle
macchine, degli apparecchi e delle altre parti dell’impianto di Classe II.
3.7.
GRADI DI PROTEZIONE
Gli impianti dovranno avere un grado di protezione omogeneo IP21 negli spazi interni del fabbricato (locali
chiusi), IP65 nei locali bagno/doccia. Nei locali “aperti” dei lotti, tutti gli impianti dovranno essere adeguati
all’ambiente di posa ed avere un grado di protezione omogeneo pari almeno a IP44. Tutte le
apparecchiature il cui Grado IP è segnalato nel computo metrico dovranno essere rispettate in tale senso.
3.8.
CABLAGGIO STRUTTURATO
L’impianto è strutturato con un armadio concentratore generale (centrostella) posizionato nella palazzina
degli Uffici SDAG all’ingresso dell’Autoporto, da cui si dipartono i collegamenti primari in rame verso gli
armadi di piano, nonché i collegamenti in fibra ottica verso punti con distanza maggiore di 90÷100 m.
L’intervento prevede l’installazione di due armadietti tecnologici, posizionati nei seguenti punti:
ƒ ingresso parcheggio ADR;
ƒ uscita parcheggio ADR.
La distanza tra il centrostella e l’armadietto tecnologico più lontano è inferiore a 500 m. Il collegamento tra il
centrostella e l’armadietto tecnologico, e il collegamento tra gli armadietti tecnologici, vengono realizzati in
fibra ottica in cavo multimodale 50/125 OM2 a 12 fibre con guaina tipo LSZH.
In ogni armadietto tecnologico sono presenti gli apparati attivi per il collegamento alla rete Ethernet delle
varie utenze entro 90 m; il cablaggio viene realizzato con cavo FTP cat. 6.
Vengono installate le seguenti telecamere di videosorveglianza:
ƒ n.1 telecamera PTZ DOME nel parcheggio ADR;
ƒ n.2 telecamera PTZ DOME sull’edificio 8 Magazzino Export;
ƒ n.2 telecamere PTZ DOME sull’edificio 6 Dogana.
Queste telecamere vengono collegate allo switch più vicino mediante midspan, che assicura la connessione
dati e l’alimentazione mediante HPoE, rispettivamente allo:
ƒ switch armadietto tecnologico varco uscita parcheggio ADR;
ƒ switch presente nel rack dati dell’edificio 8 Magazzino Export;
ƒ switch presente nel rack dati edificio 6 Dogana.
Ogni telecamere presenta una distanza inferiore ai 90÷100 m dal relativo switch.
La fibra ottica viene preferibilmente posata entro le tubazioni per impianti speciali già esistenti nel
parcheggio ADR; i cavi FTP devono invece obbligatoriamente essere posati entro le tubazioni per impianti
speciali, per essere fisicamente separati dai cavi energia.
PROGETTO ESECUTIVO – Relazione tecnica
8