Allegato 3.5 – Schede dettagliate di analisi dei rischi e pianificazione delle misure per ogni processo e unità organizzativa (direzione) Area di Rischio PA in forma privata Il presente allegato intende fornire informazioni di dettaglio sulle risultanze dell’analisi dei Processi. L’allegato è strutturato per ogni processo in 3 sezioni. La prima sezione (a) è dedicata all’esplicitazione dei risultati complessivi dell’organizzazione per il Processo in questione. In particolare, verranno indicate le variabili utilizzate per l’analisi che hanno consentito di ottenere un valore di sintesi di rischiosità del processo. Successivamente, verranno esplicitati i fattori di rischiosità (o cause) del processo che risulteranno particolarmente utili nella fase di identificazione delle misure di mitigazione/trattamento del rischio, nonché le risultanze dell’analisi per i singoli eventi rischiosi del processo. Nella sezione (b), le risultanze dell’analisi del Processo verranno dettagliate per le singole Direzioni Coinvolte nello stesso (soltanto per quei processi laddove siano coinvolte più Direzioni). Infine, la sezione (c) è dedicata all’indicazione delle misure obbligatorie individuate, tra quelle previste dal PNA, per il trattamento del rischio per il processo in analisi; alla ricognizione delle misure già esistenti a riguardo alla data di approvazione del piano ed alla esplicitazione delle misure ulteriori (fasi, tempi, soggetti ed indicatori) che l’amministrazione ha ritenuto utile mettere in campo per una ancora più efficace azione di mitigazione del rischio per il processo in analisi. PA.1 - Vigilanza e controllo dell'amministrazione sui processi esternalizzati a società, fondazioni e istituzioni di suo diretto controllo a) L’ANALISI COMPLESSIVA DEL PROCESSO Il processo in analisi fa riferimento all’attività di vigilanza e controllo dell’amministrazione su società di capitali, fondazioni o associazioni e istituzioni di cui la stessa amministrazione detiene il controllo e alle quali ricorre al fine di svolgere alcune attività specifiche. Il ricorso a strumenti di diritto privato si basa sulla presunzione che tali società possano operare con maggiore efficienza ed efficacia attraverso regole privatistiche (es. sull’utilizzo di risorse finanziare, reclutamento del personale, etc.). Il processo PA.1 Vigilanza e controllo dell'amministrazione sui processi esternalizzati a società, fondazioni e istituzioni di suo diretto controllo è stato valutato dalle Direzioni “Risorse Finanziarie”, “Istruzione”, “Cultura, Turismo e Sport”, “Ambiente” e “Nuove Infrastrutture e Mobilità”, per un totale di n. 8 questionari analizzati. Dall’analisi delle risposte, il Processo in analisi, si attesta su un livello di rischiosità medio (livello III - Rilevante), come emerge dalla rappresentazione grafica che segue: 1 Matrice “Impatto-Probabilità”. Posizionamento del Processo PA.1 Impatto Basso Medio Alto Probabilità Alto PA.1 - Vigilanza e controllo dell'amministrazione sui processi esternalizzati a società, fondazioni e istituzioni di suo diretto controllo Medio Basso L’analisi ha restituito i valori esplicitati nella tabella che segue: Le variabili utilizzate per l’analisi. Processo PA.1 - Vigilanza e controllo dell'amministrazione sui processi esternalizzati a società, fondazioni e istituzioni di suo diretto controllo INDICI TIPOLOGIA ANALISI Oggettiva Probabilità Soggettiva Oggettiva Impatto Soggettiva VARIABILI ANALIZZATE VALORE Segnalazioni MEDIO Casi giudiziari BASSO Livello di discrezionalità BASSO Efficacia atti organizzativi BASSO Efficacia controlli BASSO Analisi dati stampa (database esterno) MEDIO Danno accertato da controlli BASSO Danno accertato da contenziosi BASSO Impatto potenziale MEDIO RATING (Valore max) RATING GLOBALE MEDIO III RILEVANTE MEDIO In particolare, rispetto al Processo PA.1 - Vigilanza e controllo dell'amministrazione sui processi esternalizzati a società, fondazioni e istituzioni di suo diretto controllo, l’analisi dei dati oggettivi ha fatto emergere la presenza di una segnalazione (il cui valore risulta, quindi, medio) e di due articoli pubblicati su quotidiani, mentre rispetto all’analisi dei dati soggettivi emerge un impatto potenziale valutato, anch’esso, di media entità. Rispetto alle altre variabili in analisi, invece, non si segnala la presenza di particolari criticità. Infatti, rispetto alla variabili oggettiva “casi giudiziari” (per la probabilità), non si evincono casistiche legate al Processo in analisi, così come le variabili soggettive (sia dell’impatto che della probabilità) sono state valutate a bassa rischiosità e quindi sia controlli che atti organizzativi interni risultano essere piuttosto efficaci, così come non si riscontrano danni legati al contenzioso o da controlli realizzati. In generale, il verificarsi degli eventi rischiosi è legato ad una pluralità di circostanze. I fattori di rischiosità individuati fanno riferimento alla mancanza o insufficienza/inefficacia dei controlli, alla 2 mancanza o inadeguatezza delle competenze interne, alla carenza di formazione e a fattori interni o esterni capaci di influire sul processo. Il grafico che segue individua, tra questi fattori, quelli più rilevanti per il Processo PA.1. Analisi dei fattori di rischio per il Processo PA.1 Rispetto alle risposte fornite per il processo in analisi, tra i fattori di rischiosità dello stesso, si sottolineano, in primis, i fattori esterni all’amministrazione (ad es. la pressione di gruppi di interesse, l’evoluzione della normativa e/o delle dinamiche sociali, etc.), così come la carenza di formazione, seguiti dalla mancanza o inadeguatezza dei controlli interni, inadeguate competenze del personale coinvolto e la presenza di una pluralità fattori interni capaci di influire negativamente sul processo. Gli Eventi Rischiosi Gli eventi rischiosi individuati per il processo in analisi sono: • PA.1.1 Elusione delle regole di evidenza pubblica in materia di contratti pubblici; • PA.1.2 Elusione delle norme previste per le pubbliche amministrazioni con riferimento al reclutamento del personale e al conferimento degli incarichi di collaborazione e professionali a lavoratori e professionisti esterni; • PA.1.3 Omissione di controlli e vigilanza dell'amministrazione sull'operato e sul rispetto di convenzioni, scopo sociale, contratti di servizio, carte di servizio; • PA.1.4 Conferimento dell'incarico di Presidente, Vice-Presidente, componente del Consiglio di Amministrazione e Direttore in società, fondazioni e istituzioni a soggetti che potrebbero non possedere requisiti idonei, in virtù di uno scambio politico (voti, finanziamento al partito, ecc.); 3 L’analisi effettuata ha fatto emergere l’evento rischioso PA.1.3 Omissione di controlli e vigilanza dell'amministrazione sull'operato e sul rispetto di convenzioni, scopo sociale, contratti di servizio, carte di servizio come maggiormente critico rispetto agli altri, per il quale appare necessaria una riflessione più approfondita. b) L’ANALISI DEL PROCESSO PER DIREZIONE Nella presente sezione verranno esplicitate le peculiarità dell’analisi del PA.1 - Vigilanza e controllo dell'amministrazione sui processi esternalizzati a società, fondazioni e istituzioni di suo diretto controllo, per le Direzioni coinvolte nella Valutazione, ossia le Direzioni “Risorse Finanziarie”, “Istruzione”, “Cultura, Turismo e Sport”, “Ambiente” e “Nuove Infrastrutture e Mobilità”. Matrice “Impatto-Probabilità”. Posizionamento del Processo per Direzione Impatto Basso Medio Alto Probabilità Alto Medio - Risorse Finanziarie - Istruzione - Cultura, Turismo e Sport - Nuove Infrastrutture e Mobilità Basso - Ambiente Le Direzioni analizzate si attestano tutte su un livello medio di probabilità ed impatto, che restituisce un valore di rischiosità “Rilevante”, ad eccezione della Direzione Ambiente, che si attesta su un livello di rischiosità “Marginale”. Direzione Risorse Finanziarie Rispetto alle singole variabili, la valutazione del Processo PA.1 per la Direzione Risorse Finanziarie, si evince dalla tabella che segue: Le variabili utilizzate per l’analisi. Processo PA.1 - Direzione Risorse Finanziarie INDICI Probabilità TIPOLOGIA ANALISI Oggettiva VARIABILI ANALIZZATE VALORE BASSO BASSO Segnalazioni Casi giudiziari 4 RATING (Valore max) MEDIO RATING GLOBALE III – RILEVANTE Soggettiva Oggettiva Impatto Soggettiva Livello di discrezionalità Efficacia atti organizzativi Efficacia controlli Analisi dati stampa (database esterno) Danno accertato da controlli Danno accertato da contenziosi Impatto potenziale BASSO BASSO MEDIO MEDIO MEDIO BASSO MEDIO MEDIO Come emerge dalla Tabella, l’analisi mostra un valore basso in relazione alle variabili oggettive quali “segnalazioni” e “casi giudiziari”, denotando l’assenza di casistiche occorse rispetto al processo in analisi, così come basso risulta essere il livello di rischio per le variabili soggettive “livello di discrezionalità” (per cui il processo appare adeguatamente disciplinato da norme e regolamenti interni), “efficacia degli atti organizzativi” (i quali risultano, quindi, capaci di presidiare il rischio in oggetto) e, per l’impatto, la variabile “danno accertato da contenziosi” (per la quale non si riscontra la presenza di contenziosi sul processo). Rispetto all’analisi effettuata, inoltre, risultano essere di media entità le variabili soggettive “efficacia dei controlli” (in particolare, le procedure previste dal Regolamento comunale sui controlli interni risultano essere, secondo i rispondenti, solo parzialmente adeguate a presidiare il rischio) per la probabilità, così come le variabili “danno accertato da controlli” ed “impatto potenziale”. Infine, dall’analisi effettuata si evince la presenza di articoli di giornale che hanno riportato episodi riguardanti la Direzione. La Direzione, inoltre, individua nella presenza di fattori esterni capaci di influenzare negativamente il processo, nella carenza di formazione ed insufficienza delle competenze interne tra i maggiori fattori di rischiosità dello stesso processo. Direzione Istruzione Rispetto alle singole variabili, la valutazione del processo per la Direzione Istruzione, si evince dalla tabella che segue: Le variabili utilizzate per l’analisi. Processo PA.1 – Direzione Istruzione INDICI TIPOLOGIA ANALISI Oggettiva Probabilità Soggettiva Oggettiva Impatto Soggettiva VARIABILI ANALIZZATE VALORE Segnalazioni BASSO Casi giudiziari BASSO Livello di discrezionalità BASSO Efficacia atti organizzativi MEDIO Efficacia controlli BASSO Analisi dati stampa (database esterno) BASSO Danno accertato da controlli BASSO Danno accertato da contenziosi BASSO Impatto potenziale MEDIO 5 RATING (Valore max) RATING GLOBALE MEDIO III – RILEVANTE MEDIO L’analisi effettuata per la Direzione “Istruzione” lascia emergere un valore basso in relazione a tutte le variabili oggettive, sia per la probabilità (“segnalazioni” e “casi giudiziari”) che per l’impatto (“analisi dati stampa”). Rispetto alle altre variabili della probabilità, si segnala un basso livello di discrezionalità del Processo (il quale risulta vincolato dalla Legge e da atti amministrativi), una buona efficacia dei controlli in essere (ad es. gli atti che approvano protocolli d'intesa fra Enti e le determinazioni per assumere gli impegni di spesa sono sottoposte a controllo preventivo da parte della Direzione Risorse Finanziarie e successivo campionario dalla Segreteria Generale), ma una media efficacia degli atti organizzativi interni (quali il regolamento per l'attività contrattuale e dal regolamento sui controlli interni). Anche rispetto alle variabili “danno accertato da controlli” e “danno accertato da contenziosi”, la Direzione non segnala particolari criticità; tuttavia, ritiene che l’impatto potenziale del verificarsi di eventi legati al processo in analisi sia di media entità. La Direzione individua nei fattori esterni (es. gruppi di interesse, evoluzione normativa, dinamiche sociali, etc.), insufficienza dei controlli e nella mancanza e/o inadeguatezza delle competenze interne, i possibili fattori di rischio del processo in analisi. Direzione Cultura, Turismo e Sport Rispetto alle singole variabili, la valutazione del processo per la Direzione Cultura, Turismo e Sport, si evince dalla tabella che segue: Le variabili utilizzate per l’analisi. Processo PA.1 - Direzione Cultura, Turismo e Sport INDICI TIPOLOGIA ANALISI Oggettiva Probabilità Soggettiva Oggettiva Impatto Soggettiva VARIABILI ANALIZZATE VALORE Segnalazioni BASSO Casi giudiziari BASSO Livello di discrezionalità BASSO Efficacia atti organizzativi MEDIO Efficacia controlli MEDIO Analisi dati stampa (database esterno) BASSO Danno accertato da controlli BASSO Danno accertato da contenziosi BASSO Impatto potenziale MEDIO RATING (Valore max) RATING GLOBALE MEDIO III RILEVANTE MEDIO L’analisi effettuata per la Direzione “Cultura, Turismo e Sport” lascia emergere un valore basso in relazione a tutte le variabili oggettive, sia per la probabilità (“segnalazioni” e “casi giudiziari”) che per l’impatto (“analisi dati stampa”). Rispetto alle altre variabili della probabilità, si segnala un basso livello di discrezionalità del Processo (il quale risulta vincolato dalla Legge e da atti amministrativi), ma una efficacia solo parziale degli atti organizzativi interni e dei controlli in essere. 6 Rispetto alle variabili “danno accertato da controlli” e “danno accertato da contenziosi”, non si riscontrano particolari criticità, mentre si evince dall’analisi un “impatto potenziale” di media entità. La Direzione, infine, individua nei fattori interni ed esterni (es. gruppi di interesse, evoluzione normativa, dinamiche sociali, etc.), mancanza di competenze interne e nella carenza di formazione i possibili fattori di rischio del processo in analisi. Direzione Ambiente Rispetto alle singole variabili, la valutazione del processo per la Direzione Ambiente si evince dalla tabella che segue: Le variabili utilizzate per l’analisi. Processo PA.1 – Direzione Ambiente INDICI TIPOLOGIA ANALISI VARIABILI ANALIZZATE VALORE Segnalazioni BASSO Casi giudiziari BASSO Livello di discrezionalità BASSO Soggettiva Efficacia atti organizzativi BASSO BASSO Oggettiva Efficacia controlli Analisi dati stampa (database esterno) Danno accertato da controlli Danno accertato da contenziosi MEDIO Impatto potenziale MEDIO Oggettiva Probabilità Impatto Soggettiva RATING (Valore max) RATING GLOBALE BASSO II - MARGINALE BASSO BASSO MEDIO L’analisi effettuata per la Direzione “Ambiente” lascia emergere un valore di rischiosità basso in relazione a tutte le variabili oggettive, sia per la probabilità (“segnalazioni” e “casi giudiziari”) che per l’impatto (“analisi dati stampa”), così come per le altre variabili soggettive in analisi. Si evidenziano, tuttavia, le variabili “Danno accertato da contenziosi” (definiti dagli intervistati come marginali) ed “Impatto potenziale” (ritenuto significativo), le quali si attestano, quindi, su un livello di rischiosità medio. La Direzione, infine, individua nella carenza di controlli e di formazione del personale tra i possibili fattori di rischio del processo in analisi. 7 Direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità Rispetto alle singole variabili, la valutazione del Processo PA.1 per la Direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità, si evince dalla tabella che segue: Le variabili utilizzate per l’analisi. Processo PA.1 - Direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità INDICI TIPOLOGIA ANALISI Oggettiva Probabilità Soggettiva Oggettiva Impatto Soggettiva VARIABILI ANALIZZATE Segnalazioni Casi giudiziari Livello di discrezionalità Efficacia atti organizzativi Efficacia controlli Analisi dati stampa (database esterno) Danno accertato da controlli Danno accertato da contenziosi Impatto potenziale VALORE RATING (Valore max) MEDIO BASSO BASSO BASSO BASSO MEDIO III – RILEVANTE MEDIO MEDIO BASSO MEDIO RATING GLOBALE MEDIO Come emerge dalla Tabella, l’analisi mostra un valore medio in relazione alla variabili “segnalazioni” che, la Direzione rispondente, quantifica in una unità. Le altre variabili oggettive “casi giudiziari” per la probabilità e “analisi dati stampa” per l’impatto, hanno restituito un valore basso, denotando l’assenza di tali casistiche oggettive sul processo in analisi. Rispetto alle variabili soggettive “efficacia degli atti organizzativi”, “efficacia dei controlli”, “danno accertato da contenziosi” e “danno accertato da controlli” si segnala un valore basso. Medio, invece, risulta essere l’impatto potenziale, ossia il danno che, il verificarsi di eventi rischiosi, potrebbe arrecare all’amministrazione. La Direzione, infine, individua tra i possibili fattori di rischiosità del processo l’insufficienza dei controlli. c) IDENTIFICAZIONE DELLE MISURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO I. L’identificazione delle misure obbligatorie del PNA ritenute maggiormente efficaci per il trattamento del rischio Sulla base dei risultati dell'analisi del rischio e del livello specifico di esposizione allo stesso, le singole direzioni del Comune hanno indicato che alcune misure obbligatorie previste dal P.N.A costituiscono strumenti particolarmente efficaci per ridurre i rischi rilevati. 1. Trasparenza 2. Codice di comportamento 8 3. Rotazione del personale 4. Astensione in caso di conflitto di interesse 5. Formazione Per l’esplicitazione di fasi, tempi di realizzazione, uffici e soggetti responsabili e relativi indicatori di ognuna delle misure obbligatorie applicate al processo si fa rinvio a quanto delineato all’interno del PTPC. Il censimento delle misure esistenti a presidio del rischio per il processo. Rispetto al processo, l’organizzazione si è dotata di: 1. Il Regolamento comunale sui controlli interni 2. Regolamento per l’ordinamento degli uffici e dei servizi, per la declaratoria delle competenze dei diversi livelli organizzativi dell’Ente; 3. Regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende, istituzioni regolamento nomine rappresentanti DIREZIONI MISURE Risorse Finanziarie Istruzione Gli atti che approvano protocolli d'intesa fra Enti e le determinazioni per assumere gli impegni di spesa sono sottoposte a controllo preventivo da parte della Direzione Risorse Finanziarie e successivo campionario dalla Segreteria Generale nell'ambito dei controlli interni; Cultura, Turismo e sport Nuove infrastrutture e Mobilità X Procedure informatizzate e standardizzate per garantire l’adozione e la pubblicazione/comunicazione di atti e provvedimenti adottati in materia; X 9 Ambiente Identificazione delle misure ulteriori a presidio dei rischi e individuazione di fasi, tempi e responsabilità connesse all’implementazione. Viste le misure esistenti all’interno dell’amministrazione, e viste tutte le misure del PNA obbligatorie applicate, le misure ulteriori a presidio dei rischi programmate sono: Misura Fasi per l’attuazione Controlli regolari e continuativi sull’attuazione delle prestazioni oggetto dei contratti di servizio. 1.Definizione atto organizzativo della direzione per l’effettuazione dei controlli 2. Effettuazione dei controlli 3. Report finale Tempi realizzazione di 30.06.2014 Ufficio Responsabile Soggetto responsabile Tutte le direzioni interessate Direttori e Dirigenti dei Servizi interessati 30.09.2014 31.12.2014 NOMINA/DESIGNAZIONE E REVOCA SINDACALI DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI a) L’ANALISI COMPLESSIVA PER IL PROCESSO Il Processo NOMINA/DESIGNAZIONE E REVOCA ORDINANZE SINDACALI DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI fa riferimento a tutte le attività finalizzate all’adozione da parte del Sindaco degli atti “di alta amministrazione” previsti dall’art. 50, c. 8 d.lgs. 267/2000 (TUEL), ai sensi del quale “ Sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio il sindaco e il presidente della provincia provvedono alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune e della provincia presso enti, aziende ed istituzioni”. Tale processo, valutato dall’Ufficio di Gabinetto, si attesta su un livello di rischiosità RILEVANTE come emerge dalla rappresentazione grafica che segue: Matrice “Impatto-Probabilità”. Posizionamento del Processo Impatto Basso Medio Probabilità Alto NOMINA/DESIGNAZIONE E REVOCA RAPPRESENTANTI DEL COMUNE 10 Alto Medio Basso L’analisi del Processo ha evidenziato i valori esplicitati nella tabella che segue: INDICI TIPOLOGIA ANALISI Oggettiva Probabilità Soggettiva Oggettiva Impatto Soggettiva VARIABILI ANALIZZATE VALORE Segnalazioni Casi giudiziari Livello di discrezionalità MEDIO BASSO ALTO Efficacia atti organizzativi MEDIO Efficacia controlli MEDI0 Analisi dati stampa (database interno) BASSO Danno accertato da controlli BASSO Danno accertato da contenziosi BASSO Impatto potenziale BASSO RATING IMP / PROB RATING GLOBALE ALTO RILEVANTE BASSO In particolare, rispetto al Processo in esame, si rileva la presenza di una segnalazione (consistente in un’indagine della Procura della Repubblica per la quale è stato sentito personale anche dell’Ufficio di Gabinetto), mentre non si è a conoscenza di alcun giudizio instaurato presso alcuna magistratura, né si sono registrati negli ultimi anni riferimenti significativi sulla stampa nazionale/locale, in rapporto ad asseriti episodi corruttivi o di cattiva gestione del Processo stesso. Si ravvisa, invece, un alto livello di discrezionalità del Processo, dovuto, ope legis, dalla natura stessa degli atti di nomina/designazione/revoca che lo concludono: si tratta infatti di nomine effettuate dal Sindaco, e non da organi tecnico-gestionali. Atti di alta amministrazione, adottabili intuitu personae su basi di spiccata fiduciarietà. Le norme di legge, l’art. 74 dello Statuto del Comune e in particolare il Regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni prevede che le nomine/designazioni di competenza del Sindaco siano effettuate in maniera trasparente, ad evidenza pubblica, a seguito di avvisi pubblici con cui il Sindaco informa sull’esigenza di nominare/designare presso determinati enti partecipati. Gli avvisi sono pubblicati all’albo pretorio e sulla rete civica del Comune, e sono aperti a coloro che sono disponibili e che siano in possesso dei requisiti previsti; tali soggetti non devono altresì trovarsi in situazioni di incompatibilità. Il livello di efficacia dei controlli e degli atti organizzativi risulta essere medio. I primi, condotti ai sensi del DPR 445/2000 sulle dichiarazioni sostitutive rese dai candidati in ordine al possesso dei 11 requisiti per la nomina/designazione, appaiono solo parzialmente capaci di presidiare il rischio in oggetto. Rispetto ai controlli posti in essere sul processo, si segnala però l’intervento di soggetti interni non appartenenti all’Ufficio di Gabinetto: molto frequenti, infatti, sono le istanze di accesso agli atti di nomina/designazione (avvisi, curricula e dichiarazioni di disponibilità pervenuti, ecc.) avanzate da consiglieri in ordine ai procedimenti di nomina/designazione; anche sulla base dei dati così raccolti, i consiglieri possono avanzare (e sovente avanzano) nelle sedute pubbliche del Consiglio comunale interrogazioni e altre iniziative di sensibilizzazione/informazione. Quanto agli aspetti organizzativi, dirimente per l’indicazione di un valore medio è il fatto che la competenza rispetto al processo in esame sia incardinata in una sola struttura (l’Ufficio di Gabinetto). L’impatto del danno derivante da controlli e del danno da contenziosi è da considerarsi, al momento, di nessuna entità, sia in termini di rilevanza economica e legale che di immagine per l'amministrazione. Rispetto alla stima dell’impatto potenziale, ossia il danno che, il verificarsi degli eventi rischiosi legati al processo, può causare all’amministrazione, l’analisi suggerisce un valore di bassa entità. L’analisi, pertanto, lascia emergere una stima dell’impatto piuttosto bassa che, combinata con un livello alto della probabilità, restituisce un valore complessivo di rischiosità del processo rilevante. I fattori di rischiosità del Processo, nel caso specifico, risultano imputabili a motivi prettamente interni per i quali possono essere poste in essere iniziative mirate a colmare le riscontrate criticità. Gli Eventi Rischiosi Per il Processo NOMINA/DESIGNAZIONE E REVOCA ORDINANZE SINDACALI DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI, sono stati individuati due eventi rischiosi: • PA.2.1 Conferimento dell'incarico di Presidente, Vice-Presidente, componente del Consiglio di Amministrazione e Direttore in società, fondazioni e istituzioni a soggetti che potrebbero non possedere requisiti idonei, in virtù di uno scambio politico (voti, finanziamento al partito, ecc.); • PA.2.2 Irregolarità inerenti il procedimento di revoca per favorire rappresentanti che andrebbero rimossi per ragioni di legge o di regolamento. b) IDENTIFICAZIONE DELLE MISURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO I. L’identificazione delle misure obbligatorie del PNA ritenute maggiormente efficaci per il trattamento del rischio Sulla base dei risultati dell'analisi del rischio e del livello specifico di esposizione allo stesso, le singole direzioni del Comune hanno indicato che alcune misure obbligatorie previste dal P.N.A costituiscono strumenti particolarmente efficaci per ridurre i rischi rilevati. 12 1. Trasparenza; 2. Codice di comportamento; 3. Attuazione delle misure suggerite per il controllo sul rispetto del d.lgs. 39/2013 (B.10 Lo svolgimento di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro (pantouflage – revolving doors); Per l’esplicitazione di fasi, tempi di realizzazione, uffici e soggetti responsabili e relativi indicatori di ognuna delle misure obbligatorie applicate al processo si fa rinvio a quanto delineato all’interno del PTPC. II. Il censimento delle misure esistenti a presidio del rischio per il processo processo NOMINA/DESIGNAZIONE E REVOCA ORDINANZE SINDACALI DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI, l’organizzazione si è dotata di: Rispetto al 1. Regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni (approvato e poi modificato dal Consiglio Comunale, rispettivamente, con Deliberazioni n. 126/2004 e n. 31/2007); 2. Evidenziazione dell’istruttoria su aspetti formali (non di merito) delle dichiarazioni di disponibilità 3. Condivisione dell’attività di controllo tra Dirigente Servizio Affari Generali e Cerimoniale e Capo di Gabinetto della responsabilità nella predisposizione dell’atto (ordinanza) di nomina sottoscritto dal Sindaco. III. Identificazione delle misure ulteriori a presidio dei rischi e individuazione di fasi, tempi e responsabilità connesse all’implementazione. Viste le misure esistenti all’interno dell’amministrazione, e viste tutte le misure obbligatorie del PNA applicate, le misure ulteriori a presidio dei rischi programmate sono: Modifiche al Regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni con cui: a. specificare che la competenza sugli aspetti istruttori del Processo in esame sono a cura dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco. le Direzioni competenti per materia rendono preventivo parere obbligatorio di idoneità/non idoneità sulle dichiarazioni di disponibilità pervenute a seguito degli avvisi pubblici; b. prevedere misure di intensificazione dei controlli a campione sulle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio rese dai candidati alla nomina/designazione. Tempi di realizzazione di 6 mesi Modifiche al Elaborazione proposta di nuovo dall’approvazione Regolamento sugli del piano indirizzi per la nomina e regolamento (per successiva la designazione discussione e approvazione da parte del Consiglio Comunale) Misura Proposta Fasi per l’attuazione 13 Ufficio Soggetto Responsabile responsabile Ufficio di Capo di Gabinetto/SG Gabinetto
© Copyright 2024 Paperzz