LE NOSTRE INIZIATIVE MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO 2014 Istituto Comprensivo di Brivio Crivelli - Sezione di Airuno (LC) LA REDAZIONE - CLASSE 2^C: Filippo Della Bella, Khadime Diagne A., Azize Diarassouba A., Fallou Dioum, Niccolò Dozio, Matilde Fumagalli, Alessio La Malfa, Matteo Mazzone, Davide Panzeri, Marco Panzeri, Samuele Panzeri, Alessio Pozzoni, Luca Redaelli, Laura Riva, Ewa Scaramuzza, Manuele Sirianni, Andrea Tagliaferri, Dennis Tavola, Chiara Viganò. DOCENTE: Sandra Iuliano Una scuola amica di bambini e ragazzi Tutti con gli stessi diritti e doveri Le differenze di religione, cultura, lingua e tradizione sono una ricchezza IL COMMENTO Una testimonianza di vita vissuta e sofferta UNA GIORNATA per riflettere. Per non dimenticare. Con questo spirito ci siamo avvicinati alla grande persona di Nelson Mandela dopo la sua morte. Anche noi studenti della scuola media di Airuno ne abbiamo parlato, abbiamo ricordato “Madiba”. La scomparsa di questo personaggio eroico che ha dedicato una vita intera alla difesa dei diritti dell’umanità e alla più importante delle battaglie contro la segregazione razziale, ha suscitato la commozione del mondo intero. E ANCHE la nostra nel momento in cui abbiamo capito la grandezza della sua figura, l’importanza del suo pensiero. Abbiamo appreso che Mandela ha sempre creduto che i giovani siano la roccia su cui costruire il futuro e ha sempre promosso l’istruzione come strumento fondamentale per la liberazione. DICHIARAVA che il sistema dell’Apartheid aeva privato molti bambini del diritto a ricevere un’istruzione dignitosa e del piacere della lettura che lui aveva custodito gelosamente per tutta la vita. Lapidaria una sua frase»: «L’istruzione è l’arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo» SIAMO UN GRUPPO di alunni della classe seconda C, Scuola Secondaria di primo grado di Airuno, appartenente all’Istituto Comprensivo di Brivio. Grazie all’iniziativa della nostra dirigente scolastica la dottoressa Anna Maria Marzorati e in collaborazione con i Comuni di Airuno e di Brivio, dal mese di novembre del 2013 il nostro Istituto è diventato “Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi” e “Scuola Amica dell’Unicef”. Questo è stato per noi un momento molto importante, perché abbiamo potuto conoscere meglio la “Convenzione sui diritti dell’Infanzia” che è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Per tutti noi è un testo fondamentale, perché spiega i diritti che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutti i ragazzi del mondo, come il diritto a non essere discriminato per le proprie origini, il sesso, la lingua, la religione o le opinioni. IL DIRITTO di essere al primo posto in ogni situazione problematica; il diritto di essere tutelati e ascoltati dagli adulti. Secondo noi, a scuola la diffe- le africano adattato e arrangiato dal musicista statunitense Patrick M. Liebergen. La versione originale è in lingua Swahili, lingua Bantu diffusa in gran parte dell’Africa orientale, centrale e meridionale. In questa lingua “Sifuni leo” significa “prega oggi”, uniche parole rimaste del testo originale, per il resto tradotto in inglese e adattato alla melodia. Tutti teniamo alla nostra religione, cultura, tradizioni ma dobbiamo rispettare profondamente quelle altrui. renza di religione, cultura, lingua o tradizione non sono un ostacolo ma una ricchezza reciproca e un’occasione per un incontro profondo, per un vero riconoscimento. Stiamo imparando, a volte con un po’ di fatica, a rispettarci a vicenda e a essere veramente un gruppo classe affiatato, ad amare lo studio di tutte le lingue e le culture straniere: in classe noi ci sentiamo tutti “amici”. ANCHE LA MUSICA ci avvicina! Abbiamo reso omaggio alla memoria di un grande uomo, Nelson Mandela; abbiamo imparato Sifuni leo (He’s born today Oh!): è un canto tradiziona- I NOSTRI INSEGNANTI ci aiutano a socializzare tra noi, ad accogliere con gioia tutti i ragazzi, perché tutti siamo persone con gli stessi diritti e doveri, con sogni e aspirazioni, tutti abbiamo la stessa dignità e la stessa voglia di imparare a conoscere il mondo, in un cammino da percorrere e da costruire insieme tra noi e con le nostre famiglie. Per esempio l’anno scorso sono venuti a scuola tre genitori di diverse nazionalità, polacca, senegalese, italiana e ci hanno raccontato tre storie delle loro culture. È stata una bellissima esperienza per noi, una grande occasione di crescita. L’INSEGNAMENTO DI MANDELA EDUCARE ALLA CULTURA DELLA NON VIOLENZA Lo sport riconcilia e ha il potere di cambiare il mondo «SPORT HAS THE POWER to change the world; it has the power to inspire. It has the power to unite people in a way that little else does. It speaks to youth in a language they understand. Sport can create hope where once there was only despair. It is more powerful than government in breaking down racial barriers» (Mandela). Lo Sport ha il potere di cambiare il mondo, di ispirare. Ha il potere di unire le persone in un modo unico, parla a noi giovani con un linguaggio com- prensibile. Nelson Mandela è riuscito a unire tutto il suo popolo facendo appello all’orgoglio nazionale attraverso lo Sport, era consapevole che niente sarebbe riuscito a farlo meglio. LA SCUOLA deve educare i giovani alla cultura della legalità e della non violenza, per fare in modo che la pratica di uno sport susciti passione, voglia di divertirsi e non la violenza. Esistono nella nostra scuola numerose esperienze e progetti positivi, manifestazio- ni che tutelano i valori dello sport e la formazione di cittadini responsabili e consapevoli dell’importanza del rispetto delle regole e dell’avversario. Le attività sportive, costituiscono un momento importante di socializzazione, dalle quali nessuno può essere escluso. «Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso». Adesso toccherà a tutti noi e a quelli che amano lo sport in prima linea, essere all’altezza dei suoi sogni. XVII ••
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