GIUGNO 2014 “La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Salmo 119:105) Risveglio Pentecostale Anno LXVIII numero 6 Periodico Mensile Poste Italiane spa Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza q n u d e t a g e pr a l l e d e r o n l Sig «La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse perché spinga degli operai nella sua mèsse» [LUCA 10:2] LE REALIZZAZIONI DELLA MORTE DI Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R. 5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Presidente: Felice A. Loria Vice Presidente: Vincenzo Specchi Segretario: Davide Di Iorio Tesoriere: Giuseppe Tilenni Consiglieri: Eliseo Cardarelli, Salvatore Cusumano, Paolo Lombardo, Gaetano Montante, Vito Nuzzo Presidente emerito: Francesco Toppi Consigliere onorario: Francesco Rauti Direzione, Redazione e Amministrazione Via Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Tel. 049.605127, email: [email protected] www.assembleedidio.org Versamenti in Posta su c/c postale n.12710323 intestato a: Risveglio Pentecostale Via Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Versamenti tramite canale bancario Poste: codice IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX intestato a: Risveglio Pentecostale Via Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Registrazione n.1688 del 1.3.2000 Trib. di Padova La pubblicazione è distribuita a membri e simpatizzanti delle Chiese Cristiane Evan geliche A.D.I. ed è sostenuta da offerte volontarie. In conformità alla Legge 675/96 e successive modifiche sulla tutela dei dati personali, la Redazione di Risveglio Pente costale garantisce l’assoluta riservatezza di quelli di cui è in possesso. Inoltre assicura i lettori che i loro dati personali sono custo diti in un archivio elettronico presso la sede del giornale e verranno utilizzati soltanto per inviare la corrispondenza relativa al mensile Risveglio Pentecostale. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente i loro autori. I manoscritti non pubblicati non si restituiscono. Direttore Responsabile: Vincenzo Specchi Comitato di Redazione Risveglio Pentecostale Cristiani Oggi: Vincenzo Specchi (sostituto del presidente ex officio), Lorenzo Framarin, Luca Marino, Domenico Modugno, Elio Varricchione 2 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 Molte persone, di fronte alla descrizione della sofferenza e della morte di Gesù provano un sentimento di commiserazione e condanna per l’ingiustizia che gli uomini, suoi contemporanei, hanno commesso verso di Lui mettendolo sulla croce. Vedono Gesù solo vittima incolpevole di processo ingiusto. Ma le Scritture insegnano chiaramente che la morte di Cristo non è stato un incidente di percorso, ma la perfetta realizzazione del piano di Dio: “Uomini d'Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete, quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto” (Atti 2:22-24). L’espiazione del peccato umano richiedeva l’offerta di un sacrificio perfetto una volta per sempre. “Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo”! (Giovanni 1:29). È importante sottolineare che Gesù non è morto per Se stesso ma al “nostro posto”. Con la Sua morte e risurrezione chiunque crede in Lui realizza: L’AMORE DI DIO NELLA PROPRIA VITA L’amore di Dio non può essere confuso con un semplice sentimento. Egli non ha amato l’uomo soltanto a parole, ma ha donato Suo Figlio: “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16). E L’apostolo Paolo dichiara che: “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8). Nessuno può dubitare dell’amore di Dio perché Cristo che Muore sulla croce è una realtà Che non può lasciare indifferenti. Esso costituisce un richiamo per un sempre più elevato livello morale di vita “… e ch'Egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro” (2 Corinzi 5: 15). IL PERDONO DEI PROPRI PECCATI Troviamo Scritto che: “Gesù Cristo è venuto per dare la Sua vita come prezzo di riscatto per molti” (Matteo 20:28). La morte da Lui subita era la pena per i peccati che Egli prese su di Sé “… il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione” (Romani 4:25). Perciò Gesù Cristo, avendo pagato il prezzo del riscatto, ha potuto redimerci e liberarci. Gli studiosi del testo biblico ci dicono che il Nuovo Testamento usa termini diversi per esprimere nella loro completezza la ricchezza del concetto Biblico di redenzione. “Agorazo” Questo termine viene usata trentuno volte nel Nuovo Testamento e ha il significato di “acquistare al mercato”, attraverso un prezzo interamente e liberamente pagato. Nell’atto della “redenzione” viene acquistato mediante lo spargimento del Suo sangue “Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo” (1 Corinzi 6:20). Egli acquisisce tutti i diritti di proprietà. “Exagorazo” è usato quattro volte nel Nuovo Testamento e vuol dire “Acquistare fuori dal mercato” cioè portare fuori da esso per non farvi più ritorno. Infatti: “Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: Maledetto chiunque è appeso al legno)” (Galati 3:13). Se si pone attenzione al contesto del versetto di Galati, cioè quello della schiavitù spirituale, si trovano abbondanza di conferme in tutto il Nuovo Testamento. Cristo infatti additò il peccato quale schiavitù dell’anima: “Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato” (Giovanni 8:34). L’apostolo Paolo raccoglie tale afferma- Cristo IN QUESTO NUMERO zione e gli fa eco dall’Epistola ai Romani: “Noi sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io son carnale, venduto schiavo al peccato” (Romani 7:14). L’espressione “venduto schiavo al peccato” riporta la mente a quel terribile mercato che fu quello degli schiavi, nel quale gli uomini, al pari di altri beni, venivano venduti e privati della libertà e dei loro stessi corpi. Spesso erano debitori insolventi o prigionieri di guerra. “Apolytrosis”, letteralmente significa: “in pagamento di…”, viene usato otto volte nel Nuovo Testamento e nel linguaggio comune indicava la liberazione piena totale. Infatti noi siamo “giustificati gratuitamente per la Sua grazia , mediante la redenzione che è in Cristo Gesù” (Romani 3:24). Lo stesso concetto è espresso in Efesini 1:7 “Poiché in Lui noi abbiamo la redenzione mediante il Suo sangue, la remissione dei peccati, secondo le ricchezze della Sua grazia”. Il peccatore sotto il profilo spirituale è povero e disarmato, pertanto come un qualsiasi schiavo è venduto al peggiore dei padroni, cioè al peccato, difatti la corruzione lo ha privato di ogni forma di autonomia e libertà spirituale. Gesù rivela Se stesso come Liberatore: “Se dunque il Figliuolo vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8:36). LA RICONCILIAZIONE CON DIO L’uomo allo stato naturale, avendo peccato “…tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:23) si trova sotto la giusta condanna di Dio. Ma, grazie all’opera di Gesù Cristo, può avere pace con Dio, perché essa rende possibile la “riconciliazione” “Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio Suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la Sua vita. Non solo, ma ci gloriamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione (Romani 5:10-11). Naturalmente questa riconciliazione è valida per tutti gli uomini “… ma sono giustificati gratuitamente per la Sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel Suo sangue, per dimostrare la Sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato” (Romani 3:24-25). Ma viene imputata, cioè attribuita, soltanto a quelli che credono “… ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel Suo nome” (Giovanni 1:12) Gianluca Lo Giudice GIUGNO 2014 LE REALIZZAZIONI DELLA MORTE DI CRISTO Gianluca Lo Giudice ................. pag.2-3 UN PECCATO CHE DIFFICILMENTE SI AMMETTE Archetto Brasiello ..................... pag.4-5 IO, IO E ANCORA IO! Vito Bleve .................................... pag.6-7 QUALI FRUTTI Rodolfo Arata............................. pag.8-9 IL SUGGELLO DI DIO Umberto Nello Gorietti.........pag.10-11 CINQUE MOTIVI PER RALLEGRARSI DEL CONTINUO NEL SIGNORE Gennaro Chiocca . .................pag.12-14 UN MANTELLO D'AMORE Daniele Vitale .........................pag.15-17 LA PASTORALE CARCERARIA Cesare Turco . ..........................pag.18-19 NOTIZIE DALLE NOSTRE COMUNITÀ........................pag.20-23 Per notizie aggiornate consultate il sito www.assembleedidio.org Risveglio Pentecostale è dispo nibile anche in edizione per non vedenti. In questa edizione digitale gli articoli salvati in for mato leggibile a computer con un programma screen reader sono inviati per e-mail ai non vedenti e agli ipovedenti che ne facciano richiesta a risveglio.pentecostale@ assembleedidio.org Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 3 UN PECCATO CHE DIFFICILMENTE SI AMMETTE È sempre più difficile parlare di “peccato”, tant’è quando si affronta l’argomento, si preferiscono termini come “mancanza, debolezza, errore, sbaglio ecc., quasi a volerlo esorcizzare. Metaforicamente parlando, nella “scuola della vita”, potremmo identificare il “peccato” come la materia di studio che per diverse ragioni, proprio non riusciamo a mandar giù! Questa riluttanza però, può cagionare l’abbassamento della media del voto complessivo, quindi, nonostante la grande abnegazione verso tutte le altre materie, si rischia di rovinare il risultato finale (dove passerai l’eternità?)! Noi invece come “studenti” presso “l’Università della vita Cristiana”, desideriamo conseguire obiettivi gratificanti, studiare approfonditamente ogni materia prevista dal programma di studio della parola di Dio, per crescere spiritualmente, in ottemperanza al programma previsto dal Rettore per Eccellenza, nostro Signore Gesù Cristo! Siamo persuasi quindi che i dieci comandamenti siano tuttora il fondamento del programma di studio cui ci dovremmo attenere, in considerazione di ciò, oggi, cercheremo di approfondire probabilmente il “meno confessato”, l’ultimo: “Non concupire la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo” (Esodo 20:17). CHE COS’È LA CUPIDIGIA? La cupidigia è un grave peccato che raramente viene rivelato, pur essendo verosimilmente quello più trasgredito. Un giorno Abramo Lincoln (XVI Presidente degli Stati Uniti d’America) fu visto camminare con i suoi due figli che piangevano. Un passante gli chiese perché i suoi piccoli piangessero: “Esattamente per quello che c’è di più sbagliato in tutto il mondo”, rispose Lincoln che seccato seguitò dicendo: “Ho tre noci ed ogni ragazzo ne vuole due”! Un’altra vicenda, realmente accaduta, narra 4 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 di un caso d’eredità, forse il più contenzioso mai avvenuto. Una vedova di 81 anni, la Sigora Enrichetta Garret, nella notte del 16 novembre 1930, morì nella sua casa di Filadelfia, senza lasciare un testamento per un patrimonio che ammontava a quel tempo a 17 milioni di dollari, una somma accumulata perché aveva gestito sapientemente gli affari finanziari dopo la morte di suo marito, avvenuta nel 1895. Al momento della sua morte aveva una sola parente, una cugina di secondo grado e meno di una dozzina di amici, ma in seguito circa 26.000 persone, provenienti da 47 Stati e 29 paesi stranieri, rappresentati da oltre 3.000 avvocati, cercarono di dimostrare una qualche relazione con la medesima. Per raggiungere l’obiettivo molti di loro commisero spergiuri, falsi documenti di famiglia, cambiarono i propri nomi, alterarono il loro albero genealogico e inventarono assurde storie di legittimità. Risultato? Dodici persone furono confinate, dieci condannate al carcere, due si suicidarono e tre morirono assassinate. Domanda legittima: “Quanti di costoro avrebbero ammesso di essere vittime dell’avidità”? Attingendo alla Parola di Dio, possiamo costatare che da sempre l’uomo commette questo peccato. Nel giardino dell’Eden, Eva ed Adamo vollero assaggiare il frutto proibito (Genesi 3:1,6); Nabot fu ucciso perché Acab desiderò la sua vigna (I Re 21:1,14); Davide concupì Bat-Sceba (II Samuele 11:1-17), moglie di Uria. Anche ai nostri giorni, gli uomini vogliono ancora ciò che non è loro. LA CUPIDIGIA ALLA LENTE D’INGRANDIMENTO La definizione per cupidigia è: “Desiderio sfrenato, e disordinato”, Difatti quando si è governati da questo peccato non si è mai soddisfatti di ciò che si ha, si tratti di un oggetto o di una persona; comunque, in entrambi i casi, “l’oggetto del desiderio” ottenebra la nostra relazione con il Signore! Spesso si sente dire: “Se posso ottenere quella cosa, o quel lavoro, allora sarò felice”. Non succederà, perché più avremo, più vorremo! L’uomo per sua natura è avido ed egoista; cerca sempre di avere più di quello che ha. Tutto questo avvelena, crea acidità di cuore e amarezza, infatti la persona avara non è mai contenta! Si racconta di un uomo che si sentiva sempre inferiore ai suoi amici e così decise di possedere la casa più bella. Si recò presso un’agenzia immobiliare e pose in vendita la sua casa e nello stesso tempo iniziò la ricerca di una nuova. Un giorno, mentre stava leggendo il giornale, s’imbatté nella pubblicità di una casa che sembrava proprio avere le caratteristiche di quella che stava cercando. Così, chiamò l'agente immobiliare e gli disse che desiderava vedere quella casa perché era interessato ad acquistarla. L'agente immobiliare gli rispose: “Egregio signore, questa è la sua casa! La stessa che lei ci ha conferito l’incarico di vendere”! Come recita un vecchio adagio: “L’erba del vicino è sempre più verde”! Non è sbagliato usare mezzi legali per acquistare qualcosa, ma quando si ricorre all’illegalità, a tattiche immorali per ottenerle, allora siamo colpevoli di cupidigia. Quando si comincia ad avere un desiderio lussurioso di possedere la donna di un altro, allora siamo colpevoli di adulterio e di cupidigia. Quando gli archeologi iniziarono i lavori per riportare alla luce l’antica città di Pompei, in cui 20.000 persone morirono durante l'eruzione del Vesuvio, scoprirono alcuni dei corpi ben conservati di persone sorprese dall'esplosione del potente vulcano. Taluni furono trovati seduti ai loro tavoli con il cibo ancora nei loro piatti, altri nei loro letti. Una donna si distingue fra tutte le vittime di Pompei: quando gli studiosi ne ritrovarono il corpo, scoprirono che stringeva fra le mani delle pietre preziose! Dopo 2.000 anni, quei beni che aveva cercato gelosamente di trattenere (metten- do a rischio la propria esistenza), sono diventate proprietà di un altro! L'esempio ci faccia riflettere affinché l’avarizia non domini mai la nostra vita! Quando non siamo contenti di quello che già abbiamo siamo mancanti davanti al Signore: è come se non avessimo più fiducia in Lui, è come se dicessimo a Gesù che non ha fatto “abbastanza” per noi! È ingrato pensare questo nei confronti del Signore, Colui che è morto per noi e, come se non bastasse, ci ha promesso nella Sua Parola che ci donerà tutte le cose di cui abbiamo realmente bisogno: “Il mio Dio provvederà splendidamente a ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze, in Cristo Gesù” (Filippesi 4:19). Non c'è nulla di male nel possedere qualcosa, ma cadiamo nel peccato quando le cose cominciano a possedere noi! Vivere solo per un salario migliore, una casa più grande, un’auto più lussuosa non soddisfa le esigenze più profonde del nostro cuore. La felicità e la soddisfazione non aumentano con il guadagno o con il possesso di una maggiore quantità di beni! Oltre a questo non potremo essere fedeli al Signore finché saremo consumati dalle vicissitudini d’ogni dì. Gesù deve riempire la nostra vita! “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Galati 2:20). Il problema non è avere troppo poco, né possedere troppo, il problema è quando desideriamo di più di quello di cui abbiamo bisogno. Il famoso antico filosofo greco Epicuro scrisse: “Se si vuole fare un uomo felice, non aggiungere i suoi beni, ma togli i suoi desideri”. Possa ogni sincero credente concludere il proprio esame sul “peccato di cupidigia” presso “L’Università della vita Cristiana” con l'affermazione della Parola: “Poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo” (Filippesi 4:11). Archetto Brasiello ABC della Salvezza A AMMETTI DI ESSERE PECCATORE! Solo Gesù è morto sulla croce per il perdono dei tuoi peccati. "Non c’è nessun giusto, neppure uno" (Romani 3:10). "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23). Chiedi a Dio il Suo perdono, Egli ti ascolterà e ti perdonerà! B BISOGNA NASCERE DI NUOVO! "Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio" (Giovanni 3:3). "Perché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). "A tutti quelli che lo hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio" (Giovanni 1:12). "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6). Dio ti dice che, anche se hai peccato, nulla Gli impedisce di continuare ad amarti. Sì, Dio ti ama così come sei, ma vuole fare per te qualcosa di speciale, vuole darti una vita nuova C CREDI NEL SIGNORE GESÙ, CONFESSALO COME TUO PERSONALE SALVATORE! Se hai accettato Gesù come tuo Salvatore, potrai rivolgerti a Lui in ogni momento, per ogni cosa, ringraziandoLo con tutto il cuore, perché "in nessun altro è la salvezza" (Atti 4:12). "Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti sarai salvato" (Romani 10:9). "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia" (Atti 16:31). Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 5 IN CHE COSA CREDIAMO CREDIAMO e accettiamo l’intera Bibbia come l’ispirata Parola di Dio, unica, infallibile e autorevole regola della nostra fede e condotta (2 Tim.3:15,17; 2 Pie.1:21; Rom.1:16; 1 Tess.2:13). CREDIAMO nell’unico vero Dio, Eterno, Onnipotente, Creatore di tutte le cose e che nella Sua unità vi sono tre distinte Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo (Efe.4:6; Matt.28:19; Luca 3:21, 1 Giov.5:7). CREDIAMO al battesimo nello Spirito Santo come esperienza susseguente a quella della nuova nascita, che si manifesta, secondo le Scritture, con il segno del parlare in altre lingue e, praticamente, con una vita di progressiva santificazione, nell’ubbidienza a tutta la verità delle Sacre Scritture, nella potenza dell’annuncio di “Tutto l’Evangelo” al mondo (Atti 2:4; 2:4246, 8:12-17; 10:44-46; 11:14-16; 15:79; 19:26; Mar.16:20; Giov.16:13; Matt.28:19-20). CREDIAMO che il Signore Gesù Cristo fu concepito dallo Spirito Santo e assunse la natura umana in seno di Maria vergine. Vero Dio e vero uomo (Giov.1:1,2,14; Luca 1:34,35; Matt.1:23). CREDIAMO ai carismi e alle grazie dello Spirito Santo nella vita dei cristiani che, nell’esercizio del sacerdozio universale dei credenti, si manifestano per l’edificazione, l’esortazione e la consolazione della comuCREDIAMO nella Sua vita senza pec- nità cristiana e, conseguentemente, della società umana (1 Cor.12:4-11; cato, nei Suoi miracoli, nella Sua Gal.5:22; Ebr.13:15; Rom.12:1). morte vicaria, come “prezzo di riscatto per tutti” gli uomini, nella CREDIAMO ai ministeri del Signore Sua resurrezione, nella Sua ascenglorificato quali strumenti autorevoli sione alla destra del Padre, quale unico mediatore, nel Suo persona- di guida, d’insegnamento, di edificale e imminente ritorno per i reden- zione e di servizio nella comunità criti e poi sulla terra in potenza e gloria stiana, rifuggendo da qualsiasi forper stabilire il Suo regno (1 Pie.2:22; ma gerarchica (Efe.1:22-23; 4:11-13; 5:23; Col.1:18). 2 Cor.5:21; Atti 2:22; 1 Pie.3:18; Rom.1:4; 2:24; 1 Cor.15:4; Atti 1:9-11, Giov.14:13; 1 Cor.15:25; 1 Tim.2:5). CREDIAMO all’attualità e alla validità delle deliberazioni del ConciCREDIAMO all’esistenza degli angeli lio di Gerusalemme, riportate in Atti creati puri e che una parte di questi, 15:28-29; 16:4. caduti in una corruzione e perdizione irreparabili, per diretta azione di CREDIAMO alla resurrezione dei Satana, angelo ribelle, saranno con morti, alla condanna dei reprobi e lui eternamente puniti (Matt.25:41; alla glorificazione dei redenti, i quaEfe.6:11-12). li hanno perseverato nella fede fino alla fine (Atti 24:15; Matt.25:46; CREDIAMO che soltanto il ravvedi- 24:12-13). mento e la fede nel prezioso sangue di Cristo, siano indispensabili per la CELEBRIAMO il battesimo in acqua purificazione dal peccato di chiunper immersione nel nome del Paque Lo accetta come personale Salvatore e Signore (Rom.3:22-25; Atti dre, del Figlio e dello Spirito Santo per coloro che fanno professio2:38; 1 Pie.1:18-19; Efe.2:8). ne della propria fede nel Signore Gesù Cristo come personale Salvatore CREDIAMO che la rigenerazione (nuova nascita) per opera dello Spiri- (Matt.28:18-19; Atti 2:38; 8:12). to Santo è assolutamente essenziale per la salvezza (Giov.3:3; 1 Pie.1:23; CELEBRIAMO la cena del Signore o Santa Cena, sotto le due specie del Tito 3:5). pane e del vino, ricordando così la morte del Signore e annunziando il CREDIAMO alla guarigione diSuo ritorno, amministrata a chiunvina, secondo le Sacre Scritture mediante la preghiera, l’unzione que sia stato battezzato secondo le dell’olio e l’imposizione delle mani regole dell’Evangelo e viva una vita (Isa.53:45; Matt.8:16-17; 1 Pie.2:24; degna e santa davanti a Dio e alla società (1 Cor.11:23-29; Luca 22:19-20). Mar.16:17-18; Giac.5:14-16). 6 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 Io, io e ancora io! [LUCA 18:9-14] La parabola del fariseo e del pubblicano ci rivela due modi di presentarsi davanti a Dio: il primo è quello dell’orgoglioso che esibisce la propria giustizia, non ricevendo così quella gratuita di Dio; il secondo è quello dell’umile che si affida alla misericordia divina, ottenendola. Luca, prima ancora di trascrivere la parabola di Gesù, vuole informarci intorno allo scopo che il Maestro si prefiggeva nel raccontarla: Egli desiderava raggiungere il cuore di quanti (farisei e non) confidavano in se stessi ritenendosi giusti e disprezzavano gli altri (v. 9). È da notare innanzitutto come nella preghiera del fariseo sia messo in risalto il continuo uso del primo pronome personale: io. “Io non sono come gli altri (v:11)... Io digiuno due volte alla settimana (v.12).. Io pago la decima” (v:12). Era tutto vero, non mentiva, il fariseo faceva effettivamente tutte quelle cose e tante altre ancora. Il suo peccato era nell’orgoglio, nello scopo e nel modo in cui faceva quelle cose. Egli ostentava la propria giustizia non soltanto con le parole autolusinganti della sua preghiera, ma altresì con l’atteggiamento affettato che esibiva. È risaputo che i farisei amavano i primi posti nelle adunanze e che tutto quel che facevano, lo facevano per esser veduti dagli uomini (Mat.24). Possiamo immaginare il fariseo della parabola che, entrando nel tempio, va il più avanti possibile, alza gli occhi e le mani verso l’alto, imposta la sua voce alla migliore spiritualità, assumendo così una posizione che sembra dire al resto del popolo: “Fatti più in là, io sono più santo di te” (Isa.65:5). C’è da chiedersi se ai nostri giorni esistano credenti che ostentano una propria giustizia, simile a quella del fariseo. Leggendo in 2 Timoteo 3:1-9 la lista dei comportamenti che caratterizzano gli uomini degli ultimi tempi, sembra che la risposta sia sì! In testa alla lista che comprende ben 19 caratteristiche negative, si trova l’egoismo. È interessante notare che il termine “egoisti” in greco, è Philatoi, che potrebbe essere tradotto: amanti di se stessi, amanti del proprio io. Ai nostri giorni il modo di presentarsi davanti a Dio ed anche davanti al prossimo è cambiato in quanto alla forma, ma è rimasto immutato quanto al contenuto. Gli orgogliosi e gli egoisti di oggi non possono dire: “Io pago la decima”, perché hanno inventato tutte le giustificazioni di questo mondo per ovviare a tale dovere, ma si trovano perfettamente d’accordo col fariseo nella frase: “Io non sono come gli altri…”. A tale frase essi aggiungono una serie di cose nelle quali essi si sentono protagonisti, mentre gli altri le trascurano. Forse ne avete sentita qualcuna, del tipo: “Io evangelizzo, gli altri no. Io visito gli ammalati, gli altri no. Io prego, anche di notte, gli altri no. Io vengo esaudito dal Signore, gli altri no…” È veramente pietoso constatare quante volte gli orgogliosi fanno riferimento a se stessi, quante volte confrontano il loro operato con quello degli altri. Qualcuno ha detto: “Quando parlate con una persona, mettete le mani dietro la schiena e contate quante volte dice: “io”. C’è da dire che, a volte, anche senza ripetere continuamente “io” una persona può esaltarsi ostentando l’alta stima che ha di se stessa. Se uno dice: “Gli altri non mi salutano, gli altri non pregano, gli altri non testimoniano, gli altri non fanno la pulizia del locali”, ecc., è sottinteso: “Io invece sì”. Se uno dice che nessuno si preoccupa di visitare gli ammalati, di soccorrere i poveri, di aiutare gli immigrati…, è sottinteso che sta dicendo: “Tranne io”. Gli orgogliosi non riescono minimamente ad immaginare che gli altri non desiderano far suonare la tromba davanti a loro e che non sappia alla destra quel che fa la sinistra. Ci sono persone che, anche uccidendo una zanzara che li infastidisce di notte, si sentono fieri a tal punto da ritenere la loro impresa degna di essere raccontata e magari, scritta nei minimi dettagli in un libro. Mentre ce ne sono altre che possono uccidere leoni, orsi o giganti, riconoscendo che la gloria va unicamente a Dio (cfr.1 Sam 37:17). L’io è il nostro principale nemico, sempre pronto a presentare la propria personale giustizia, la quale, quasi senza rendersene conto, diventa un atto meritorio da presentare davanti a Dio. L’io ci fa rischiare la perdita della salvezza, in quanto la nostra giustizia è un abito sporco davanti a Lui (Isa.64:6). La chiesa di Laodicea ha disgustato il Signore mettendoLo fuori dalla porta a forza di dire: “io”. “Io sono ricco, (io) mi sono arricchito e (io) non ho bisogno di nulla” (Apo.3:17). Il fedele utente del primo pronome personale spesso si erge a giudice del prossimo. Mentre è spietato nella valutazione degli errori altrui, diventa particolarmente indulgente quando deve giudicare i propri. Invece di prendere in considerazione il parere degli altri, quando c’è uno scambio di vedute, egli vuole avere sempre l’ultima parola perché lui (io) vede più lontano degli altri e sa sempre quel è la cosa giusta da fare. Poco tendente al perdono, lo esige dagli altri quando è colto in qualche fallo. Quando c’è una disputa e non riesce ad avere ragione, è pronto ad usare tutti i mezzi, leciti e e non, morali e non, per ottenerla. L’orgoglioso punta l’indice contro il fratello e non si rende conto che il medio, l’anulare ed il mignolo sono rivolti contro di lui. Chi è vittima del proprio “io”, è sempre pronto ad esortare, ammonire, correggere, riprendere, ma guai a fargli notare qualcosa che non va in lui. Quando incontrate una persona che semina discordie, potete essere certi che si tratta di una persona dominata dall’io. Egli arriverà al punto che il suo orgoglio si trasformerà in un laccio che lo avvolgerà completamente, se non si umilia subito davanti a Dio. Dio invita l’orgoglioso a fermarsi, a non continuare all’infinito, illudendosi di mettere cielo e terra sottosopra (Salmo 73:9). Umiliamoci tutti davanti al Signore perché, si sa, l’orgoglio precede la rovina, mentre l’umiltà va davanti alla gloria (Prov.15:33; 16:18). L’apostolo Paolo aveva compreso molto bene quanto sia pericoloso assumere l’attitudine del superbo. Ecco perché, quando fu costretto a parlare delle cose di cui avrebbe potuto vantarsi, cose a cui aveva dato un certo peso prima di conoscere Cristo, definisce se stesso “pazzo”. Ecco perché quando parla delle esperienze sublimi realizzate dopo la sua conversione ha quasi vergogna di parlare di se stesso ed evita di usare il primo pronome personale usando il terzo: “Conosco un uomo…” (2 Cor.12:1-11). Ecco come si esprime riguardo a se stesso: “Io so che in me, vale a dire nella mia carne, non abita alcun bene..” (Rom.7:18). Ed altrove: “Sono stato crocifisso con Cristo, non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; la vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede nel Figliolo di Dio, il Quale mi ha amato e dato Se stesso per me (Gal.2:20). E ancora: “Ciascuno di voi non abbia di se un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di se un concetto sobrio (Rom.12:3). Vito Bleve Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 7 La nostra società si definisce post-cristiana e questo termine vuole trasmettere l’idea che la fede cristiana, con i suoi valori e la sua visione della vita, sia superata ed appartenga ormai al passato. La società contemporanea ritiene di non aver più bisogno della fede e non si sente legata ad essa per quanto riguarda molte scelte di ordine morale. Vari fattori hanno contribuito a generare questo stato di fatto. Per esempio il grande sviluppo delle scienze, che è stato in grado di spiegare la maggior parte dei fenomeni che osserviamo in natura e che nel passato, essendo avvolti in un alone di mistero, inducevano l’uomo a cercare interpretazioni e spiegazioni di tipo metafisico. Poi il progresso della medicina, della tecnica, dell’ingegneria genetica, delle biotecnologie, che ha consentito di raggiungere risultati impensabili in ogni ambito dell’esistenza umana e ha generato la convinzione che l’uomo col tempo sarà in grado di risolvere ogni genere di problemi senza bisogno di ricorrere ad un Essere trascendente. Si aggiunga la scarsa incisività del mondo religioso in genere, incapace di essere “luce del mondo e sale della terra” a causa dei suoi riti cerimoniali privi di vita spirituale, delle sue ipocrisie, dei suoi scandali. La cultura è in grande misura secolarizzata. Le discipline del pensiero e quelle sperimentali fanno a meno di Dio. Si cerca di spiegare tutto, il mondo fisico, quello intellettivo, quello comportamentale in termini puramente materiali. Non c’è più alcuno spazio per il trascendente. La legislazione degli Stati moderni non tiene conto dell’insegnamento biblico. Come cristiani evangelici, non siamo certo fautori di uno Stato confessionale, ma dispiace che nel nostro, come in altri Paesi, certe norme riguardanti la vita sociale siano palesemente in contrasto con le indicazioni della Parola del Signore. Da sempre il dibattito e la dialettica fanno parte delle relazioni umane. Il confronto delle idee talvolta è pacato, talvolta aspro. Esso condiziona e alla lunga determina le scelte di natura politica, economica, morale, religiosa. È evidente che ciascuno difenda strenuamente le proprie idee e quanto più queste idee sono radicate nell’individuo, tanto più egli è disposto a difenderle e a propagandarle. I veri cristiani sono profondamente convinti della verità dell’Evangelo, della verità del messaggio di Gesù Cristo, della intramontabile validità dei comandamenti divini, della guida perfetta riguardo alla dottrina ed all’etica che la Bibbia fornisce e difendono con forza tali convinzioni. I non credenti difendono le loro idee e la loro visione materialista della vita, presentando le ragioni che, a loro parere, giustificano la mancanza di fede in Dio e ispirano 8 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 Quali una morale che non debba dipendere dall’insegnamento biblico. In genere quando si confrontano le idee non si possono esibire prove inconfutabili che dimostrino la validità dell’una o dell’altra ipotesi. La Parola di Dio stessa non presenta “prove” dell’esistenza di Dio, ma fa appello alla fede di ognuno: “Chi si accosta a Dio deve credere che egli è”! (Ebrei 11:6). Nel corso dei secoli filosofi ed apologeti cristiani hanno tentato di dimostrare l’esistenza di Dio, ma nessuna prova in tal senso ha potuto superare l’ostacolo delle rigorose leggi della logica. Ma se è vero che come credenti non possiamo fornire “prove” razionali dell’esistenza di Dio o della superiorità della morale biblica rispetto a qualsiasi altro sistema di valori etici, è altrettanto vero che possiamo invitare tutti a dare uno sguardo ai risultati che un sistema o l’altro produce. Guardiamo ai frutti che maturano sull’albero dell’abbandono della fede. L’istituto della famiglia è messo in discussione. La sacralità e l’indissolubilità del matrimonio sono concetti che la maggioranza delle persone non condivide più. Separazioni e divorzi riguardano ormai il 50% circa dei coniugi e la convivenza al di fuori del vincolo matrimoniale è diventata prassi per molte coppie. Bambini e adolescenti piangono le conseguenze di rapporti coniugali deteriorati. La sofferenza fisica e psicologica di vedere i genitori in guerra tra di loro, la mancanza di solidi punti di riferimento, i disturbi dell’alimentazione, i cattivi risultati scolastici, l’esasperazione della insofferenza e della ribellione adolescenziale, le devianze di varia natura caratterizzano in molti casi la condizione di tanti ragazzi di oggi che hanno dovuto fare i conti con i problemi dei genitori. frutti Ultimamente la famiglia sta diventando sempre di più campo di battaglia e di scontro, piuttosto che luogo di amore e oasi di pace. Quante violenze si consumano in famiglia? Madri o padri che uccidono i propri bambini per vendetta o per crollo psicologico; figli che uccidono padri o madri per denaro, per esasperazione, per incapacità a saper gestire situazioni obiettivamente difficili; violenze di mariti verso le mogli, vendette delle mogli nei confronti dei mariti, e tutto ciò per le ragioni più svariate, talvolta anche futili. Se ci fosse il Signore in tali case, in tali menti, in tali cuori... La visione della vita sta diventando sempre più materialistica. Si vive in funzione della ricerca di beni materiali e di cose che possano appagare i desideri della persona. E dinanzi al desiderio o alla necessità del denaro tutto passa in secondo piano: moralità, onestà, buoni sentimenti, relazioni umane. Si evidenzia ancora una volta che “l’amore del denaro è radice di ogni specie di mali” (1 Timoteo 6:10). Nel senso che per amore del denaro si può diventare autori di ogni specie di comportamenti illeciti. Ci si dimentica dei bisogni degli altri, in una visione sempre più egoistica della vita, sia nella sfera personale, che in quella pubblica ed internazionale. E mentre i Paesi ricchi cercano di difendere e consolidare i propri privilegi, quelli poveri diventano sempre più poveri facendo crescere a dismisura le schiere dei disperati che pressano alle frontiere dei Paesi benestanti. Se ci fosse il Signore in tali uomini, in tali donne, in tali governi… La morale è quanto mai discutibile. A fronte di una sensibilità sempre più spiccata verso temi quali il rispetto dell’ambiente o i diritti degli animali, assistiamo ad un degrado morale che tocca ogni strato della popolazione: dal mondo della politica, a quello dell’economia e della finanza; da quello della vita pubblica a quello della sfera individuale. In molti casi non si sa più cosa sia il pudore, la vergogna per le propri azioni. Il linguaggio è diventato volgare, le immagini sono diventate volgari, gli atteggiamenti sono diventati volgari, la moda è diventata volgare. Se ci fosse il Signore sulle bocche di tanti o davanti agli occhi di tanti… Si potrebbe parlare di tanto altro ancora. Droga ed alcool, dipendenze di varia natura, delinquenza comune e delinquenza organizzata, pornografia e pedofilia, spiritismo e satanismo, in una lista interminabile di problemi piccoli e grandi che rendono l’esistenza di molti problematica, difficile, tormentata, drammatica. Per non parlare poi della depressione, della mancanza di pace interiore, della mancanza di fiducia o speranza per l’avvenire. Togliamo il Signore dalla vita dell’uomo e l’esistenza diventa un deserto senza punti di riferimento, un’arida distesa oltre la quale c’è il nulla e allora l’esistenza stessa diventa priva di interesse e priva di senso. Quanta speranza invece sgorga dalle parole di Gesù: “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28); “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Giovanni 10:10). Gran parte dei dotti del nostro tempo si dimostra contenta del fatto che la gente si vada progressivamente allontanando dai valori della fede cristiana: ritiene che ciò sia un segno di maturità e di emancipazione della società. Si può stare a discutere all'infinito: ognuno presenta le sue ragioni e cerca di dimostrare la fondatezza delle proprie tesi. Ma, al di là delle speculazioni e dei ragionamenti, bisognerebbe guardare ai risultati, al frutto che si raccoglie dall'albero. E l'albero del rifiuto di Dio e della fede cristiana sta producendo frutti immangiabili. Rodolfo Arata Sostieni Risveglio Pentecostale con 2 euro al mese! Caro lettore, sostieni Risveglio Pentecostale, il mensile di edificazione delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia, con la pre ghiera e inviando il sostegno della tua offerta di 2 euro al mese per le spese di produzione e invio dei numeri di quest'anno, utilizzando il conto corrente postale 12710323 o le coordinate ban carie IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 9 Il suggello di Dio «… siete stati suggellati con lo Spirito Santo della promessa» (Efesi 1:13) “E avverrà negli ultimi giorni, dice Iddio, che io spanderò del mio Spirito su tutti i mortali” (Atti 2:17). Ogni uomo, qualsiasi confessione religiosa appartenga, purché senta nel cuore un minimo di timore di Dio, non può negare che si stanno manifestando sulla terra i segni precursori degli ultimi tempi. Ognuno di noi può constatare che sta avvenendo il sovvertimento di tutte le cose normali e naturali del creato. E sono già molti gli uomini appartenenti a tutte le classi, tra cui non pochi illustri scienziati, i quali per questi segni ammonitori confessano che non si può fare più alcuna lieta previsione per l'avvenire e riconoscono che è vicina la fine del mondo. Siamo dunque negli ultimi tempi! Perché allora tanta meraviglia se in questi ultimi giorni della benevolenza dell'Eterno si adempie la meravigliosa promessa del Signore, proclamata dai Profeti e più chiaramente dall'apostolo Pietro, e gli uomini ricevono il suggello dello Spirito Santo? Molti si domandano quando, come, dove il Signore ha fatto nascere questo risveglio della Sua Chiesa, riempiendo migliaia di anime del fuoco che scese sugli apostoli il giorno della Pentecoste. Durante il mio viaggio in America, Iddio mi concesse l'opportunità di visitare la chiesa di Topeka, nello Stato di Kansas. Fu nel corso di una santa conversazione col pastore Utley e col mio caro compagno di viaggio Piraino, che venni a conoscere che proprio in quella città, il primo giorno dell'anno 1900, in una scuola biblica, in seguito allo studio di un soggetto sul battesimo dello Spirito Santo, alcuni studenti furono convinti dalla luce della Parola di Dio e si diedero a cercare lo Spirito Santo. Nella notte, mentre essi continuavano a pregare, Iddio, grande e misericordioso, li esaudì e fece loro gustare il Dono della 10 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 promessa ed essi, nella virtù del suggello, cominciarono a lodare e glorificare il Nome di Dio e quello di Gesù Cristo in nuove lingue ad essi sconosciute. Fu una chiara manifestazione della potenza di Dio, tanto che i professori ne furono compunti e la divulgazione fu spontanea e irrefrenabile. La notizia fu portata a Los Angeles, nella California, ed Iddio anche là, rispose meravigliosamente ai cuori che si erano disposti a cercare lo Spirito Santo. Una santa gelosia si accese fra i cristiani del Nord America e il suggello della promessa si adempié su quanti domandavano con sincerità. Dovunque cadeva lo Spirito del Signore, si verificavano guarigioni miracolose ed un incontenibile risveglio. Fin dai primi giorni non mancarono denigratori e gli schernitori; ma coloro che avevano ricevuto il Suggello di Dio, noncuranti delle macchinazioni del nemico, perseveravano nella fede e testimoniavano dovunque della misericordia di Dio, della salvezza dei peccatori e del battesimo dello Spirito Santo Uomini, donne e ragazzi di tutte le denominazioni religiose facevano questa gloriosa esperienza; molte volte intere comunità ricevevano la potenza dello Spirito Santo; accadeva allora che venivano allontanati e scomunicati dalle loro chiese. Si formarono cosi istantaneamente nuovi gruppi di questi incompresi i quali, con molto entusiasmo ed abnegazione, costruirono con grandi sacrifici nuovi locali onde aver la possibilità di esplicare le loro attività spirituali. Fu necessario regolarizzare la posizione di queste nuove chiese davanti alle leggi dello Stato ed allora ogni gruppo prese un nome simbolico per il riconoscimento, e quest'Opera, che è esclusivamente del Signore, spargendosi per tutto il mondo, non Umberto Nello Gorietti 1904-1982 si nominò mai del nome di alcun uomo. I primi fratelli suggellati con lo Spirito Santo non pensarono mai di essere suscitatore, di una nuova religione, ma solo i continuatori dell'unico cristianesimo, che è quello nato presso la croce di Gesù. Domandai al pastore Utley se era possibile vedere la scuola biblica nella quale si era verificato l'evento. Il caro fratello, per appagare la mia curiosità, mi condusse gentilmente sul luogo in cui un giorno si ergeva l'edificio della scuola; ma di questo non c'era più nulla: forse il Signore non ha voluto che quel posto diventasse meta di pellegrinaggi e luogo di idolatria. Contemporaneamente in altre parti del mondo Iddio manifestava la Sua misericordia e la Sua grazia suggellando nella medesima maniera col Dono dello Spirito Santo e suscitando grandi risvegli spirituali. Ripenso spesso alla conversazione avuta col pastore Utley e ringrazio Iddio di avermi posto nella famiglia dei suggellati di Spirito Santo. Da quei pochi fratelli del Kansas che si riallacciavano al cristianesimo puro ed ai gloriosi risvegli che non sono mai mancati nella vita della Chiesa attraverso i secoli, è nato un forte Movimento che ha riempito il mondo e che, sebbene anche oggi, come ieri, insultato, vituperato e perseguitato, marcia vittorioso al comanda del suo unico Capo e Conduttore, Gesù. In ogni cuore, in ogni comunità sia vivo il desiderio di ricevere il suggello di Dio per poter camminare con nuove forze nel cammino cristiano, per essere una pietra valida nell'edificio spirituale della chiesa e per trionfare con Cristo nella nuova Gerusalemme. Il Padre Celeste darà lo Spirito Santo a tutti coloro che lo domanderanno. U. N. Gorietti Risveglio Pentecostale Aprile 1949 dal CD Risveglio Pentecostale storico 1946-1960 Nato a Roma il 28 dicembre 1904 eb be una adolescenza difficile per la separa zione dei genitori. La famiglia fu integrata dalla presenza di sua cugina Gina che sarà lo strumento usato da Dio per condurlo all'Evangelo. Fu rappresen tante nel settore delle calzature. Nel 1926 incontrò Giuseppina Franzoli che fu la com pagna della sua vita. Impegnato nel mondo degli affari, qualche anno dopo il suo matri monio entrò in crisi. Nel 1925 suo padre Giu seppe venne miracolosamente in contatto con l'Evangelo e cominciò a frequentare la Comunità Pentecostale di Roma. Il Signore trasformò la sua vita e divenne un testimone fedele di Cristo. Umberto, che familiarmente veniva chiamato Nello, si trovò nel 1930 in grave difficoltà per il matrimonio in crisi. Si rivolse allora alla cugina per chiedere con siglio. Gina poté dirgli: «Solo il Signore può aiutarti a risolvere il tuo problema; accompa gnami stasera al culto e pregheremo per te». Nello accettò e quando giunse il momento del messaggio della Parola di Dio venne profondamente convinto e fece la gloriosa esperienza della «nuova nascita», tornando a casa trasformato dalla potenza di Cristo. Tut ti i problemi familiari furono risolti per sem pre. Poco dopo fece anche l'esperienza del battesimo nello Spirito Santo. Nel 1931 egli sarà lo strumento usato da Dio per condurre a Cristo la madre e a ricostituire così la fami glia paterna. Nel 1933 testimoniò a Salvatore Anastasio, il primo ad accettare il messag gio pentecostale a Napoli. Si giunge così al periodo della persecuzione. Nella comunità di Roma parecchie volte i credenti radunati in case private o in aperta campagna furo no arrestati e condotti al carcere di «Regina Coeli»: Umberto Gorietti, insieme al padre, il settantenne Giuseppe Gorietti e a Luigi Arcangeli, Ugo Janni, Leonardo e Consola Lombardo, Teresa Nigido e Pietro Remoli. Fu condannato «al confino di polizia per la du rata di anni tre» per aver «svolto attività del vietato culto pentecostale». Il 25 luglio dello stesso anno cadde il regime fascista ed il 5 agosto Umberto Gorietti venne «prosciolto e rimesso in libertà». Nel 1947 venne eletto dal Convegno Nazionale di Napoli presi dente delle costituende «Assemblee di Dio in Italia» il nuovo nome assunto dalle Chie se Pentecostali Italiane. Da allora per trenta anni consecutivi fu sempre rieletto a questo ufficio che fino al riconoscimento giuridico dell'Ente. Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 11 RALLEGRARSI 5 DEL CONTINUO NEL SIGNORE motivi PER “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi! La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnati da ringraziamenti” (Filippesi 4:4-6). L’allegrezza di cui parla l’apostolo non è manifestazione di un entusiasmo leggero, né si tratta di una giocondità infantile che non si preoccupa del futuro. È qualcosa di molto più profondo che non si poggia su circostanze necessariamente favorevoli; anzi, per molti versi, non cambia la vita cercando di eliminare i problemi e i pesi, ma circonda di luce le nuvole più oscure che possono apparire sulla scena della nostra esistenza, e anche nella notte più tenebrosa è in grado di farci scorgere le stelle. Quali sono i motivi di così tanta allegrezza? Perché riusciamo a rallegrarci nella difficoltà, nella prova, nella malattia, nella morte addirittura? La spiegazione la troviamo nella Scrittura: “Se Dio è per noi chi sarà contro di noi? Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor di più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi. Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future , né potenze, né altezza, né profondità, né alcun altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio in Cristo Gesù, nostro Signore!” (Romani 8:31-39)Alla luce di quanto è scritto nella bibbia seguono cinque buoni motivi per rallegrarsi del continuo nel Signore! 12 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 Il primo motivo è: il perdono della trasgressione! La Parola di Dio dichiara “beato”, “felice”, “allegro” l’uomo a cui è perdonato il peccato. Il salmo 32 si esprime così: “Beato l’uomo a cui la trasgressione è perdonata, e il cui peccato è coperto!” Attraverso la Sua morte, Gesù Cristo ha pagato il debito che noi non potevamo pagare e ci ha assicurato la remissione di tutti i nostri peccati. Su di noi non grava più alcun peso, perché credendo al Suo sacrificio sulla croce, abbiamo ottenuto grazia e pace; sia la grazia che la pace producono in noi una fonte inesauribile di gioia e allegrezza. Il secondo motivo è: la liberazione dalla potenza del peccato! Col Suo sacrificio ha reso vana la forza del peccato; ogni vizio e schiavitù, ogni dipendenza (droga, alcool, gioco d’azzardo) e inclinazione peccaminosa può essere sconfitta con la piena fiducia nell’opera della grazia. Paolo dice a questo proposito: “infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge, ma sotto la grazia” (Romani 6:14). La liberazione da questo tremendo nemico ci ha portato una grande gioia e una grande allegrezza. Chi confida nelle forze del Signore, sa che Dio può cancellare il vizio più incallito e togliere l’abitudine più assimilata. Il terzo motivo è: la liberazione dalla morte! Gesù ebbe a dire: “Chiunque vive e crede in me, non morrà mai” (Giovanni 11:26). Non si può non gioire di fronte ad una tale realtà. Questa speranza divina arricchisce la nostra vita e la rende esuberante sul piano dell’allegrezza. La morte per i salvati non ha più potere, ha perso il suo “dardo”, la sua forza, le sue saette non sono più CHIESE CRISTIANE EVANGELICHE ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA micidiali. La parola morte ha un significato fisico e spirituale. Nel suo significato fisico denota la cessazione della vita fisica, conseguente a malattia, decadenza naturale, o a qualche causa violenta. Nel senso spirituale, viene più spesso usata per indicare la condanna inflitta da Dio al peccato dell’uomo, ovvero la condizione di colpevolezza e di separazione da Dio dovuta al peccato. Con la grazia Dio ci ha immediatamente liberato dalla morte spirituale; ora non siamo più separati da Dio a causa del peccato, perché per la Sua grazia siamo stati “riavvicinati”; in questo siamo stati liberati dalla morte spirituale. Ma un giorno, quando Gesù ritornerà, anche dalla morte fisica saremo liberati, perché i nostri corpi saranno risuscitati e resi incorruttibili per ereditare la gloria celeste. Di fronte a tale prospettiva è difficile non rallegrarsi! Il quarto motivo è: il dono della vita eterna! “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede n lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16); Cristo è morto affinché noi non perissimo! La vita eterna è più che la semplice esistenza: è vivere la comunione con Dio. Prima di conoscere Cristo eravamo morti nei falli e nei peccati e in quello stato la tristezza e l’angoscia profonda hanno dominato sulla nostra misera vita; ma ora, abbiamo conosciuto la “vera 8X1000 FACCIAMO DEL BENE A TUTTI Il SEAS (Servizio Evangelico di Assistenza Sociale delle Assemblee di Dio in Italia), grazie alla quota dell’otto per mille dell’Irpef assegnata alle Assemblee di Dio in Italia e alle offerte raccolte direttamente nelle nostre comunità ha promosso e sostiene programmi di aiuto umanitario nei settori alimentare, medico, sociale e scolastico a favore di popolazioni in AFRICA (Burkina Faso e Costa d’Avorio), in AMERICA CENTRALE (ad Haiti), in ITALIA (tre case di riposo per anziani, un orfanotrofio, un centro per la riabilitazione dei tossicodipendenti). Oltre a questo sostiene con offerte pazienti bisognosi di speciali cure mediche in Italia, la costruzione di una scuola in favore della Missione Evangelica Filippina; la CRIVOP (servizio di assistenza ai detenuti) oltre a inviare aiuti in favore delle popolazioni colpite da calamità naturali come nel caso dell’alluvione in Sardegna. Le A.D.I. svolgono la loro missione a carattere evangelistico, sociale e umanitario verso tutti, senza discriminazione di religione, di lingua e di razza offrendo il proprio servizio su base vocazionale e di volontariato. Firma anche tu per destinare l’8x1000! La scelta non determina un aumento delle imposte da pagare! firma qui Servizio Evangelico Assistenza Sociale Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia Via dei Bruzi 11 00185 Roma Tel.06.491518 06.491165 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 13 SOSTIENI il Centro Kades con il tuo 5x1000 Il Centro Kades onlus opera nel campo delle dipendenze sia da sostanze che da comportamenti patologici da oltre 30 anni, con ottimi risultati fra coloro che hanno terminato il Programma di recupero. Svolge la propria attività con un reparto maschile Kades, uno femminile Beser e una Unità di Strada che visita continuamente le città d’Italia per portare una parola di speranza fra i disperati. Dalla dipendenza da sostanze e comportamenti si può uscire! Sostieni il Centro Kades con il 5 per mille dell’IRPEF indi cando la scelta nel Modello Unico, nel Modello 730 o nel CUD con la firma nel riquadro “Sostegno del volontariato delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale” indican do il Codice Fiscale del Centro Kades: 01361460064 cinque per mille la scelta che non costa nulla Centro Kades onlus - Loc. Basso Erro 41 - 15010 Melazzo (AL) Telefono 0144.41222 - Fax 0144.41182 www.centrokades.org - e-mail [email protected] 14 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 vita”; liberati dalle colpe e dal peccato abbiamo come eredità la vita eterna, che già adesso opera in noi per mezzo della comunione intima col Suo Figliuolo. Questa vera vita ci ha portato la vera gioia, una meravigliosa allegrezza che non cesserà mai, neppure dopo la morte. Dopo questa vita la nostra comunione con Dio sarà perfetta perché lo vedremo “a faccia a faccia!” Il quinto motivo è: la vita vittoriosa! “Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo…” ( 2 Corinzi 2:14); coloro che sono nella grazia sperimentano numerose vittorie nella loro vita; la costante presenza di Dio diviene per loro il bene più assoluto e prezioso. Durante la corsa terrena sperimentano che Egli è colui che perdona tutte le iniquità, che Egli sana tutte le infermità, prosciugando le fonti del male che sono in loro e le sorgenti amare e velenose che il peccato aveva formato nel passato lontano da Dio. Essi sperimentano che Egli redime la tua vita dalla fossa mediante un prezzo di riscatto altissimo, portando dignità e gioia, facendo sperare in un futuro di pace e non di male, per dare un avvenire e una speranza; e infine i credenti scoprono che ti corona di benignità e di compassioni; i motivi per condurre una vita cristiana gioiosa potrebbero essere molti altri, ma questi sono quelli che rendono maggiormente felici coloro che hanno riposto in Cristo e nelle cose eterne la loro speranza. Lasciamo che la promessa di una “vita esuberante” fatta da Gesù abbia in noi la sua realizzazione per mezzo della fede, perché rallegrati del continuo nel Signore, possiamo essere di beneficio a quanti, ancora oggi, vivono nell’angoscia e nella tristezza: “Rallegratevi del continuo nel Signore. Lo ripeto: rallegratevi!” Gennaro Chiocca Sostieni L’IMPEGNO MISSIONARIO delle Assemblee di Dio in Italia! Dall'inizio del 2013 le Assemblee di Dio in Italia stanno inviando missio nari oltre i confini nazionali in Paesi dove svolgeranno stabilmente un lavoro di predicazione e di soste gno a favore di quanti ancora non conoscono la grazia del Signore. Per sostenere lo sviluppo di questo progetto è necessario il sostegno delle vostre preghiere al Signore, affinché lo Spirito Santo possa aiutare e guidare questi missionari nel loro operare alla gloria di Dio, e possa altresì sensibilizzare quanti hanno in cuore di sostenere anche praticamente quest’opera. È pos sibile inviare offerte a sostegno dell’impegno missionario all’estero delle Assemblee di Dio in Italia uti lizzando le coordinate della Cassa Nazionale ADI specificando nella causale “OFFERTA PRO MISSIONI ESTERE” PER OFFERTE CON BONIFICO BANCARIO: banca: Monte dei Paschi di Siena, Ag.8 Firenze, conto intestato a: Assemblee di Dio in Italia Cassa Nazionale, codice IBAN: IT 79 V 01030 02808 000000614146 per rimesse dall’estero codice BIC/ SWIFT PASCITM1FI8, causale: Offer ta Pro Missioni Estere. PER OFFERTE CON C/C BANCO POSTA: codice IBAN: IT 35 W 07601 02800 000000317503, Bollettino Postale intestato a Assemblee di Dio in Italia Cassa Nazionale c/c n.317503, causale: Offerta Pro Missioni Estere Un mantello d’amore “Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e andò a dirlo, fuori, ai suoi fratelli. Ma Sem e Iafet presero il suo mantello, se lo misero insieme sulle spalle e, camminando all’indietro, coprirono la nudità del loro padre. Siccome avevano il viso rivolto dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre” (Genesi 9:22-23). Dopo il diluvio, Noè e la sua famiglia si stabilirono sulla faccia della terra, terminata la costruzione dell’arca ritornarono alle loro normali occupazioni, continuarono a fare gli agricoltori. Noè uomo integro ai suoi tempi continuò a esserlo anche dopo. La Bibbia non mitizza i personaggi, narra diligentemente anche i fatti che sembrano difficili da spiegare, fatti dei quali noi avremmo preferito si tacesse. Questi fatti sono riportati affinchè impariamo a essere uomini e donne sagge, e come dirà l’apostolo Paolo “Perciò, chi si pensa di stare ritto, guardi di non cadere” (1Cor.10:12). Anche i più santi e saggi sono imperfetti. L’unico perfetto che conosciamo è Gesù, che visse senza peccare. ”Perché non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre infermità; ma ne abbiamo uno che in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare” (Ebr. 4:15.) Noè si fa prendere la mano da qualche bicchiere in più, magari lui stesso in passato aveva detto ad altri di fare attenzione a non esagerare, questa volta è lui che passa il limite, si ubriaca, si denuda. Quando si cade negli eccessi, ci si scopre come gli altri, quando oltrepassiamo la misura, quando Dio ci lascia a noi stessi, ci scopriamo come gli altri. Nel libro delle cronache dei re d’Israele leggiamo del re Ezechia il quale “lasciato a se stesso“ non fu capace di contenere il suo orgoglio (2 Cron.32:31). Tuttavia quando i capi di Babilonia gli inviarono dei messaggeri per informarsi del prodigio che era avvenuto nel paese, Dio lo abbandonò, per metterlo alla prova e conoscere tutto quello che egli aveva in cuore. Allo stesso modo dobbiamo vigilare su noi stessi per non cadere negli eccessi, nel terreno nel quale lo Spirito Santo non potrà assistere… Noè ubriaco si denuda in casa sua, tutto sommato gli andò bene. Fin quando le cose sono circoscritte nell’ambito familiare, le conseguenze possono essere limitate. Cam uno dei figli di Noè vide suo padre ubriaco e nudo, che fare? Che fare davanti ad una scena così inconsueta? Chi poteva immaginare che Noè l’uomo sobrio in mezzo ad una società di ubriachi, ora si trova ubriaco in mezzo a una società di sobri? Proprio lui che si mantenne integro ai suoi tempi, quando la malvagità degli uomini era al culmine, come mai si ubriaca e si denuda? Rispondere a questa domanda non è facile, tuttavia possiamo dire qualcosa, per esempio che Noè non era mai stato ubriaco prima. Non è detto nulla di altri eccessi, pertanto, affermiamo, che Noè da uomo giusto dimostra i suoi limiti. I nostri limiti…, magari solo noi conosciamo le nostre debolezze e nel privato, con l’aiuto del Signore, cerchiamo di dominare il peccato che ci spia alla porta. “Se fai bene non rialzerai tu il volto? ma, se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri son volti a te; ma tu lo devi Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 15 Un mantello d’amore dominare!“ (Gen.4:7). In quest’occasione le cose non andarono per il verso giusto, ci fu un imprevisto che fece da cassa di risonanza all’accaduto, l’imprevisto fu un occhio indiscreto. L’OCCHIO INDISCRETO Il video indiscreto, la registrazione indiscreta, persone che trasformano cose private in cose pubbliche, piccoli fuochi trasformati in grandi incendi. Uomini e donne come Cam c’è ne sono tanti in giro, con la tecnologia a portata di mano in un attimo fatti, parole, situazioni che meritavano essere coperti da un velo pietoso, sono messi in rete in una gogna mediatica dove occhi indiscreti e male lingue non aspettano altro per attizzare il fuoco del pettegolezzo e del dileggio. Cam usò i mezzi del tempo per amplificare lo “scivolone” di suo padre, andò a dirlo fuori, ai suoi fratelli. Forse è capitato anche a noi di vedere, sentire, assistere involontariamente a qualche situazione imbarazzante, magari uno sfogo, una battutaccia in un momento di collera, una parola sbagliata detta male da chi si sentiva protetto dall’intimità familiare e per caso noi abbiamo sentito, visto, toccato le “nudità” del comportamento. Spero che nessuno di noi somigli agli scribi e farisei del tempo di Gesù, i quali cercavano di trovare nel divino Maestro una parola, un gesto, un’affermazione contraria alla dottrina condivisa, per accusarlo e gettare discredito sul suo ministero. “Allora i farisei si ritirarono e tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nelle sue parole” (Matteo 22:15). LA LINGUA INDISCRETA Cam andò a dirlo fuori: facciamo attenzione a non imitare Cam, anche se non siamo noi a farlo, ci sono persone che aspettano l’occasione per condannare un uomo per una parola. "che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi difende le cause alla porta, e violano il diritto del giusto per un nulla” (Isaia 29: 21). Certe cose non si raccontano, si tace! Se vediamo una cosa che non è una bella, non usciamo fuori a dirlo, dobbiamo essere saggi, discreti; l’amore deve prevalere sulle insane istanze interiori “Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l’amore copre una gran quantità di peccati” (1Pietro 4:8). Purtroppo assistiamo all’indecente spettacolo giornaliero della cronaca che, sulla base del principio del diritto di cronaca, mette a nudo tutto, mette in piazza di tutto: video, foto, discorsi privati, come se il mondo non aspettasse altro che sapere quanto le persone fanno e dicono nel privato. C’è smania di far sapere cose belle e cose brutte! Facciamo attenzione, tra noi, non deve essere così! “Dalla medesima bocca escono benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, non dev’essere così” (Giacomo 3: 10). Cam non ebbe veli per suo padre, non fu capace di 16 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 agire secondo un principio di saggezza che comunemente è sintetizzato nel detto: “I panni sporchi si lavano in famiglia”. Nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle occasioni conviviali, campeggi, raduni a sfondo spirituale, impariamo a stare insieme! Queste occasioni, oltre a essere piacevoli, edificanti, ci danno modo di conoscerci meglio! Spesso cambiamo opinione nella stima dei nostri compagni, per esempio persone che a prima vista ci sono sembrate simpatiche dopo qualche ora abbiamo scoperto aspetti del loro carattere che non ci sono piaciuti. Al contrario, persone che a prima vista ci avevano impressionato negativamente, stando loro vicine abbiamo scoperto che il nostro giudizio era sbagliato, e abbiamo cambiato opinione. Restando insieme si conoscono pregi e difetti, più i fratelli “dimorano insieme“ più occorre una dose maggiore d’amore e pazienza. Scopriamo che nessuno è perfetto, che non esiste la famiglia perfetta, la compagnia, la chiesa perfetta. Se la vita familiare, ecclesiale ci porta a conoscere meglio le persone e i fratelli, non facciamo come Cam che uscì fuori a dirlo agli altri, se veramente amiamo il nostro prossimo, copriamo come fecero Sem e Iafet la “nudità“ che abbiamo visto. Non ci sia nessuno tra noi a far da cassa di risonanza degli aspetti negativi degli altri! Non pensare al momento di notorietà che ti procurerà la diffusione “dell’ebbrezza“ di tuo fratello, sorella, pastore, insegnante, amico! Non trasformare il tuo cuore in un cortile, taci, copri, e la tua ricompensa sarà grande! Cam probabilmente si aspettava che i suoi fratelli lo avrebbero seguito nel suo dileggio, invece non appena udirono la canzonatura di Cam corsero a coprire il loro padre, non vollero nemmeno vedere la nudità di Noè,non dissero una parola, non fecero nessun apprezzamento per Cam ne criticarono il pio Noè, allo stesso modo nemmeno noi dobbiamo voler vedere e sentire chi sbeffeggia delle debolezze altrui,basta loro la vergogna dei loro eccessi . Che cosa si guadagna nel coprire il peccato? Sem e Iafet furono benedetti da Noè, l’uomo pio che fino a quel momento avevano conosciuto non si era svegliato con il desiderio di tornare a bere, non possiamo condannare Noè per uno sbaglio, non possiamo condannare una persona per una parola, si può sbagliare, si può per una momentanea debolezza dire, fare qualcosa di sbagliato, occorre vedere il poi. Quando Noè si svegliò, quando ci svegliamo quando pensiamo a ciò che è uscito dalla bocca o fatto in un momento di debolezza, dobbiamo far qualcosa. Noi non siamo Noè, non abbiamo lo stesso spirito profetico, non abbiamo maledizioni da pronunciare, possiamo solo benedire, possiamo fare solo ammenda dei PROGRAMMA TV CRISTIANI OGGI nostri errori e benedire i fratelli o gli amici che a vario titolo hanno coperto il peccato. Noè ha parole dure e gravide di conseguenze negative per suo figlio Cam e per il nipote Canaan (Gen.10:6). forse già il nipote aveva copiato il carattere di suo padre Cam, forse si era distinto nel disprezzo. Dio ci liberi da una condanna da parte del Signore per la nostra impenitenza! Cam non si pentì per aver scoperto la nudità di suo padre, non pianse implorando pietà affinchè la maledizione fosse spezzata, nulla di tutto questo. Cam rimase muto, incapace di pentirsi. La vicenda si conclude bene, anzitutto perché i numeri lo dicono, tre erano i fratelli uno su tre fu maledetto, Sem e Iafet furono benedetti entrambi e Cam fu reso loro schiavo sulla parola che Noè ispirato dallo Spirito Santo pronunciò per l’occasione. In effetti la storia biblica confermerà puntualmente la maledizione, la discendenza di Cam fu sottomessa al popolo d’Israele, furono tributari, spaccalegna, portatori d’acqua, operai di fatica. Iafet ha una benedizione particolare “Iddio estenda Jafet, e abiti egli nelle tende di Sem, e sia Canaan suo servo!" Sem e Iafet, due popoli in pace e uniti a tal punto da abitare nelle stesse tende, che vuol dire? La storia di questi popoli che nacquero dalla loro discendenza è nota a tutti, da Sem nacque la nazione Ebraica, da Iafet gli Indo Europei. La benedizione non si estese solo sotto gli aspetti culturali e commerciali , dal nostro punto d’osservazione siamo attratti dalla storia dal punto di vista della fede, in Abramo furono benedette tutte le nazione, in particolare nel bacino del mediterraneo si affermò prima l’ebraismo e in seguito il cristianesimo, in Cristo dei due popoli ne ha fatti uno solo ”Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell’inimicizia” (Efesini 2:14). Alla discendenza di Sem “che sono Israeliti, ai quali appartengono l’adozione e la gloria e i patti e la legislazione e il culto e le promesse; dei quali sono i padri, e dai quali è venuto, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen” (Romani 9:4-5) furono date le migliori benedizioni che Dio poteva dare agli uomini,parte di queste benedizioni secondo il piano eterno di Dio sono ora patrimonio della cristianità, infatti siamo stati fati partecipi per la fede in Cristo alle stesse promesse anche se in diversi momenti spaziotemporali. Miei cari nella grazia, adoperiamoci per tutto ciò che concorre al bene e la benedizione di Dio sarà nelle nostre tende. ”Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione” (Romani 14:19). da queste emittenti televisive: BENEVENTO, Rete 6 Tele Cervinara, Benevento e parte di Caserta, Lun. ore 9:00, Merc. ore 16:30. Benevento, C.D.S. TV, Benevento, Avellino e parte di Caserta, Dom. ore 12:00, Ven. ore 12:30. BOLOGNA, TSM (Ex.telestudio TV), Emilia Romagna, Sab. ore 20:30. CAMPOBASSO, TeleMoliseDue, Campobasso e parte del Molise, Lun. ore 12:30 e sab.21:30. CARBONIA (CA), Tulcis TV, Sulcis e Iglesiente, tutti i giorni ore 11:30 e 19:30. CHIANCIANO Terme (SI), Tele Idea, Arezzo e Siena e parte di Perugia, Dom. ore 11:30, Mart. ore 22:30. CIVITAVECCHIA (RM), Tele Civitavecchia, Civitavecchia, Tarquinia, Viterbo e S.Marinella, Lun. ore 22:30, Mart. ore 18:00, Mer. ore 15:50. CROTONE, RTI Radio Tele Internat, Crotone e dintorni, Lun., Mar., Gio. e Ven. ore 17:30. FAVARA (AG), Sicilia TV, Prov. Agrigento, Caltanisetta, Enna, Ragusa Giov. ore 15:00, Dom. ore 14:30. FOGGIA, Telefoggia, Provincia di Foggia, Merc. ore 18:00, Ven. ore 10:00, Sab. ore 12:30. LECCE, Canale 8, Provincia di Lecce, dal Lun. al Sab. ore 11:30, Dom. ore 12:15. MODENA, TSM, Bologna, Parma, Reggio Emilia, Sab. ore 20:30 e digitale terrestre, computer, tablet, smartphone www.telestudiomodena.it. PALERMO, TGS, Sicilia, Ven. ore 21:00. REGGIO CALABRIA, Telereggio, Provincie di Reggio Calabria e Messina, Merc. ore 18:00, Dom. ore 12:00. ROMA, Teleroma 56, Lazio, Umbria, Sab. ore 12:00. S.AGATA DI MILITELLO (ME), Onda Mistero TV, Prov. Messina, Palermo, Reggio Calabria, Gio. ore 23:00, Dom. ore 12:00. SALA CONSILINA (SA), Italia 2 TV, Vallo Diano (SA), dal Lun. al Sab. ore 19:00. SCIACCA (AG), Teleradio Sciacca(TRS), Prov. Agrigento e Trapani, Lun. ore 15:30, Giov. 22:30. TORINO, Quartarete, Piemonte, Sab. ore 10.00. TIVOLI Tele Blu, Lun. ore 18:20, Sab. ore 12:30 VIBO VALENTIA, Rete Kalabria, Vibo, litorale Tirrenico, Ven. ore 21:30. Tutti i giorni CANALE DIGITALE 613 Top Music ore 17:0017:30 RADIOEVANGELO la Buona Novella in ogni casa! Ascolta i programmi di edificazione e musica cristiana dalle emittenti locali, e anche online dal sito www.assembleedidio.org. EMILIA ROMAGNA Bologna 88,450 e 88,300 Mhz; Rimini 95,00 Mhz. PIEMONTE E LOMBARDIA Torino su TV digitale terrestre (sez. radio) Canale 67 842000 Khz. (trasmette anche on line). Radio Evangelo Castellanza all’indirizzo: http://www. adicastellanza.it/radioevangelo e digitale terrestre: in Lombardia, Piemonte (Novara, Vercelli, Biella), Liguria, Nord Est (Verona, Vicenza) Canton Ticino (Svizzera Italiana). LAZIO Roma 101,700 Mhz; Colleferro 107,500 Mhz; Rieti 101,950 Mhz; Latina Sonnino 93,500 Mhz; Frosinone 89,300 Mhz; Sora 89,400 Mhz; Cassino 89,300 Mhz; Atina 102,800 Mhz; Isola Liri 101,400 Mhz. ABRUZZO L’Aquila Valle di Roveto 92,600 Mhz. CAMPANIA Napoli 102,800 Mhz; Monte Faito 102,800 Mhz; Avellino Casalbore 96,300 Mhz; S.Angelo dei Lombardi 91,200 Mhz; Salerno Atena Lucana 88,400 Mhz; Benevento Ponte 88,800 Mhz. CALABRIA Reggio Calabria 107,700 Mhz; Melito Porto Salvo 104,300 Mhz; S. Lorenzo Superiore 101,700 Mhz; Palizzi 104,800 Mhz; Ardore Marina 88,800 Mhz; Crotone Isola Capo Rizzuto 104,900 Mhz; Caccuri 107,400 Mhz; Catanzaro Monte Pero 90,500 Mhz; Striano 106,300 Mhz; Satriano Centro 95,00 Mhz. PUGLIA Bari 91,500 Mhz; Gravina di Puglia 103,500 Mhz; Ginosa 102,300 Mhz. BASILICATA Matera 98,300 e 93,00 Mhz. SARDEGNA Cagliari 101,750 Mhz. SICILIA Catania 91,00 Mhz; Macchia di Giarre 93,400 Mhz; Castelmola 93,800 Mhz; Linguaglossa 106,300 Mhz; Randazzo 101,600 Mhz; Acireale 92,500 Mhz; Acireale Piano D’Api 92,800 Mhz; Messina 99,00 Mhz; Forza D’Agrò 93,800 Mhz; S’Agata di Militello 88,250 Mhz; Naso 91,200 Mhz; Trapani Erice 103,00, Salemi 98,900 Mhz; Caltanissetta Gela 104,200 Mhz; Agrigento Raffadali 98,500 Mhz; Palermo Misilmeri 99,500 Mhz. Radio Evangelo si può ascoltare anche con iPhone e iPad scaricando l'applicazione gratuita su Apple Store "Radio Evangelo". Daniele Vitale Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 17 LA PASTORALE CARCERARIA In ogni Paese ci sono Evangelisti che, animati dalla Parola di Gesù che dice: “Ero prigioniero e mi avete visitato!”, si impegnano nella “pastorale carceraria”. “Ricordatevi dei carcerati come se foste in prigione con loro!” (Ebr.13:3). Che cos’è la “pastorale carceraria”? È l’azione pastorale della Chiesa, che ha l’obiettivo di promuovere, in modo semplice e coraggioso, la dignità umana dei detenuti, secondo il Vangelo e la “dottrina sociale” della Chiesa, in parole ed opere, in difesa dei diritti personali e sociali dei carcerati. Questa azione è parte integrante dell’attività missionaria della Chiesa, che costituisce un dovere pastorale per tutti i cristiani. Le “linee di azione” dell’evangelizzazione nelle carceri, si basano solo ed esclusivamente sulla predicazione della totalità dell’Evangelo, cioè evangelizzare la persona carcerata, considerandola nella sua totalità, senza escludere la dignità del soggetto. In tutta la storia della salvezza, è Dio che vede la miseria della Sua creatura, ascolta il suo grido, conosce la sua sofferenza e scende per liberare (Eso.3:7-10). Nello stesso modo la Chiesa è chiamata a mettersi al servizio con i criteri di Gesù: amore, perdono e misericordia. Ciò che ci anima in questo cammino è una spiritualità fondata sull’azione liberatrice di Gesù, in cui l’amore per il prossimo è l’essenziale e dove l’importante è l’attenzione ai fratelli e sorelle carcerati. Gesù definisce il Suo progetto di vita a favore degli esclusi, quando legge la Scrittura nella Sinagoga e assume ciò che il Profeta aveva annunziato: “Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a proclamare la libertà ai prigionieri…” (Luca 4:18-19). Considerando la fame della Parola di Dio che risiede in alcuni detenuti in questi ultimi tempi, sembra che, ancora una volta, si stia realizzando la parabola del gran convito scritta in Luca 14:15-24. Questo racconto ci rivela i disegni di Dio per gli uomini. Nelle parole “tutto è già pronto” vediamo la completezza della Sua opera. Dio ha fatto tutto quello che occorreva per salvarci e sappiamo a quale prezzo... Ha preparato quel “banchetto”, sacrificando quanto aveva di più caro: la persona del Suo unigenito Figlio. I primi invitati erano i Giudei, il popolo terreno di Dio, ed il loro rifiuto dimostra il disinteresse dell’uomo verso le cose di Dio. Allora Dio invita coloro i quali non hanno nulla da aspettarsi, i carcerati, le prostitute, gli emarginati, quelli che si riconoscono peccatori e immeritevoli, rappresentati, nella parabola, dagli infermi, dagli zoppi, dai ciechi, dai poveri. L’uomo ha difficoltà ad afferrare il carattere di Dio ed è sempre pronto, come Adamo, a nascondersi quando ode la Sua voce; Dio, invece, è felice di ricevere i peccatori e ciò è confermato dalle parole “affinché la mia casa sia piena” (v.23). L’ordine dato al servitore “costringili ad entrare” ci rivela il Suo grande desiderio. Egli non si stanca di supplicare gli uomini di andare a Lui, anzi li spinge ad entrare, poiché vuole riempire la Sua casa. Sì, proprio così! Quelli che sono considerati abominevoli dai cosidSOSTIENI RISVEGLIO PENTECOSTALE detti “moralisti”, proprio quelli saranno CON LE TUE PREGHIERE i primi ad entrare nel regno di Cristo E CON LA TUA OFFERTA CONTRIBUTIVA Gesù, nostro Signore (il ladrone sulla croce Luca 23:43 ). “Il SIGNORE! il Dio Caro lettore, SOSPINTI dallo Spirito Santo misericordioso e e SOSTENUTI dalle tue preghiere e offerte “Gesù disse loro: «In verità io vi dico: pietoso, lento all’ira, potremo, anche in quest'anno, proseguire nella i pubblicani e le prostitute vi passaricco in bontà e fedeltà” pubblicazione di RISVEGLIO PENTECOSTALE, il possa benedire le vostre mensile di edificazione delle Chiese Cristiane no avanti nel regno di Dio»” (Matteo vite e accompagnarvi Evangeliche Assemblee di Dio in Italia. 21:31). in quest'anno con il INVIA LA TUA OFFERTA per contribuire alle Cesare Turco sostegno della Sua spese di produzione e invio di tutti i numeri presenza! 18 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 utilizzando il conto corrente postale 12710323 o le coordinate bancarie IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 MAMED YURION KHALIDOV BENAYM Sono nigeriano mi trovo nel carcere per alcune brutte cose che ho fatto. Mia madre, che è una cristiana, mi diceva sempre che in qualunque momento io avessi chiamato Dio, Lui mi PROPOSTE DI LETTURA avrebbe ascoltato. Ringrazio Dio perché il 18 giugno 2012, mentre si teneva il culto nel mio reparto, il Signore mi ha battezzato con lo Spirito Santo insieme a tanti miei fratelli carcerati. La cosa bella in questo carcere e che, in questo reparto, il lunedì si tiene un culto evangelico. Dio fa venire in mezzo a noi il Suo servitore che, con la potenza dal cielo, parla al cuore nostro. Qualche mese fa dissi al pastore Cesare Turco del mio desiderio di essere battezzato in acqua per testimoniare la mia salvezza. Il servitore di Dio mi ha risposto dicendomi di continuare a pregare perché potessi avere una maggiore conferma. Capii dietro a queste parole che non bastava essere convinti del perdono dei peccati! Sì, le parole del servo di Dio mi hanno spinto ad abbandonarmi al Signore, cosi dopo qualche mese che il Signore mi ha confermo la Sua salvezza mentre cantavamo il cantico “Prigioniero del peccato” mi sono venute alla mente le parole del Salmo 121, testo su cui aveva predicato il pastore. “Il mio aiuto viene da Dio”, dissi! E poi “Signore ora devi conquistarmi”, e Dio lo ha fatto battezzandomi con lo Spirito Santo. In qeusto reparto siamo in 13 nigeriani a frequentare il Culto Evangelico insieme ad altri italiani e tunisini. Ho chiesto alla direzione di mettermi con qualche mio connazionale perché, voglio diventare un servitore di Dio, come il pastore Turco, e portare tanti nigeriani a Dio! Pregate per me perche quando avrò pagato il mio debito alla Giustizia Italiana desidero ritornare al mio paese e portare tante anime al Dio. Sento ogni giorno questo peso per la mia gente che sta in Nigeria! Mamed Yurion Khalidov Benaym SHARM SHIAMAR MANAAR Sono un egiziano di 35 anni e da 4 sono in carcere. Ero mussulmano e dico “ero” perché ora sono cristiano. Nel reparto di alta sicurezza dove mi trovo, ogni lunedì viene il pastore, servo di Gesù Cristo, che tiene il culto evangelico. Sono molti quelli che frequentano il culto, anche diversi miei connazionali. Nella mia cella sono tutti evangelici e spesse volte mi hanno invitato a partecipare ed ho sempre rifiutato. Posso dire che, ogni volta che i miei compagni di cella andavano al culto, tornavano sempre sereni e pieni di forza. Qui in cella si prega ogni mattina, mezzogiorno e sera, si legge la Bibbia come il pastore insegna. Un giorno mentre si faceva il culto, sentii il pastore che leggeva la Bibbia, sentii in me il desiderio di ascoltare dalla finestra della mia cella che si trova vicino alla sala dove si tiene il culto evangelico, ascoltaii tutto. Sapevo che non dovevo, ma c’era qualcosa che mi tratteneva. Il pastore diceva: “Dio non è arrabbiato con nessuno, il Suo desiderio è perdonare e salvare tutti”, parole del tutto estranee alle mie orecchie. Mi attraevano i cantici che cantavano in preghiera. Decisi di frequentare solo per curiosità. Vedevo nella persona del pastore la presenza di Dio che mi cercava. Dopo alcune settimane, in una preghiera conclusiva di un culto, il pastore chiese chi volesse accettare Gesù e dissi al pastore di pregare per me prima che salivamo in cella. Eravamo un bel numero di partecipanti, il pastore mi fece andare avanti, tutti i fratelli presenti si accostarono a me, sentii le mani del servo di Dio sulla mia testa, in quel momento lo Spirito Santo invase il mio cuore, Gesù mi battezzo nel Suo Santo Spirito e da allora sono tre anni che servo il Signore. Ho testimoniato ai mie genitori e a mia moglie di quanto Gesù ha fatto nella mia vita. Sono un uomo nuovo, fra qualche anno tornerò a Naama Bay e vorrei trovare una chiesa cristiana, perchè io e la mia famiglia, che dice di vedere in me un’altra persona, desideriamo testimoniare di Gesù il Signore. Sharm Shiamar Manaar TEOLOGIA SISTEMATICA Dott. J. R. Williams Teologia Sistematica da un punto di vista Pentecostale del Dott. J. R. Williams è un'opera di tre volumi che presenta in modo sistematico i fondamenti della fede cristiana. È un'opera adatta a tutti coloro che hanno interesse ad approfondire la loro conoscenza su quegli argomenti sui quali è radicata la loro fede. Il primo volume, dopo una presentazione introduttiva della teologia in tutti i suoi aspetti, affronta gli argomenti che riguardano Dio: la rivelazione generale e speciale di Dio che agli uomini. Segue una esposizione accurata della Creazione, della Provvidenza e dei Miracoli. Si passa poi ad una presentazione dettagliata sugli Angeli, sull'uomo, sul peccato e sulle sue conseguenze, del necessario intervento di Dio, prima con i patti per arrivare alla Incarnazione del Figlio di Dio, e alla Redenzione offerta da Gesù al peccatore e alla Sua Glorificazione, fonte di tante benedizioni per tutti i credenti. Per ulteriori informazioni e per ordinare l'intera opera visita il sito www.hilkia.com Per informazioni consultate il sito web www.hilkia. com o telefonate al 339.1012470 lasciando eventualmente in segreteria il recapito per essere ricontattati. Potete anche scrivere a hilkia100@ gmail.com. Le pubblicazioni della Casa Editrice Hilkia sono distribuite anche da ADI-Media srl Via della Formica 23 - 00155 Roma email: [email protected] Tel. 06.2251825 - 06.2284970 Fax 06.2251432 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 19 PROPOSTE DI LETTURA ELIA di John Cheeseman Elia visse in Israele nel 900 avanti Cristo. La verità divina era stata ormai compromessa e il popolo si era allontanato completamente dal vero Dio. L’immoralità aveva raggiunto livelli impensabili e la tolleranza verso il peccato aveva reso la verità divina del tutto evanescente. I fedeli profeti di Dio erano perseguitati e la fede nel Signore tenacemente osteggiata. Per certi versi, quei tempi somigliano molto ai nostri. Che cosa può fare un credente consacrato a Dio in tale contesto spirituale e morale? Elia è per noi un grande esempio al riguardo: egli ha avuto il coraggio di combattere strenuamente per la fede e di farlo pubblicamente, opponendosi alla religione formale e istituzionalizzata. Un tale insegnamento non può forse essere opportuno e rilevante anche per la chiesa di oggi? richiedi questo libro a: ADIMedia srl Via della Formica 23, 00155 Roma email: [email protected] Tel. 06.2251825 06.2284970 Fax 06.2251432 Notizie dalle nostre Comunità Notizie da Lucca Il Signore ha fatto cose grandi per noi, e noi siamo nella gio ia (Salmo 126:3). Con i cuori ripieni di gioia, siamo grati al Signore per averci provveduto, dall'1 gennaio, un nuo vo locale di culto nel centro di Lucca. Dopo alcuni lavo ri eseguiti con impegno e dedizione da parte dei cre denti, sabato 1 febbraio 2014 si è tenuto un culto specia le di dedicazione al Signore del nuovo locale. Alla riunio ne erano presenti, oltre ai graditi pastori e credenti delle comunità vicine, anche molte anime che hanno assisti to per la prima volta ad un culto evangelico. Siamo gra ti a Dio per come, nella Sua grande misericordia, Egli ha voluto usare il fratello Antonio Di Bello, pastore delle co munità di Foiano della Chiana e San Giovanni Valdarno e segretario del Comitato di Zona per l'Italia del nord-est, costruire il tempio del nostro cuore. Al Signore Dio va per parlare ai nostri cuori. Prendendo spunto dal capito tutta la nostra lode ed il nostro ringraziamento. lo 1 del libro di Aggeo, ha esortato tutti noi presenti, a ri Salvatore Tolomeo INCONTRO L.I.S. A RIONERO IN VULTURE (PZ) Informiamo la fratellanza dell’occasione che Dio ci ha concesso sabato 15 febbraio di avere a Rionero in Vul ture il primo incontro per i sordi. Il Signore ci ha dato la grazia tramite una sorella (figlia di sordi) di avere un con tatto con il presidente dell’E.N.S di Potenza. Ci siamo or ganizzati con il fratello Renato Mottola e la moglie, già impegnati sul fronte LIS dal mattino. Dopo aver consu mato un pasto nella comunità, alla erano presenti anche altri credenti delle comunità circonvicine, insieme sia mo stati grandemente edificati dalle due testimonianze, dal canto, (tradotti per tutti i presenti dalla sorella Iodi ce) e soprattutto dall'annuncio della Parola di Dio in L.I.S da Tony un giovane che Dio sta usando per questa mis sione. Il nostro cuore si è rallegrato nel vedere che i ca ri amici sordi invitati sono stati edificati, e abbiamo avu to anche la presenza del Presidente dell’E.N.S di Poten za che ha accettato l’invito portando con se anche il Vi ce Presidente, il Segretario, il Consigliere, e il presidente nazionale della federazione sportiva dei sordi. È stato un pomeriggio ricco di benedizioni e di grandi emozioni. Ci siamo lasciati e organizzati con il desiderio di incontrarci di nuovo per poter continuare questo viaggio insieme a loro. Ci hanno ringraziato tanto, ma noi abbiamo ringra ziato Dio che ci ha fatto capire che c’è un popolo che an cora non è stato raggiunto dall’Evangelo, quello dei sor di. E’ giunto il momento che anche i sordi odano… (Mat teo 11:5) Gianluca Lo Giudice Notizie Battesimi Napoli-Bagnoli Siamo lieti di comunicare a tutta la fratellanza che do menica 23 marzo nella chiesa di Napoli-Bagnoli abbia mo avuto la gioia di vedere quattro credenti, tra cui due sorelle e due fratelli, fare un patto col Signore, scenden do nelle acque battesimali. Grazie a Dio, l'opera è Sua ed Egli la porta avanti chiamando anime a ravvedimen to, rigenerando l'uomo mediante il sangue del Signore Gesù Cristo, nostro Salvatore. Ringraziamo anche il Si gnore per i parenti e gli amici dei neofiti che hanno gre mito la sala di culto in ogni ordine di posto. Certamente è stata una preziosa oppurtunità per annunziare il Van gelo della grazia e la salvezza che ne consegue accet tando Gesù Cristo come personale Salvatore. La predi cazione della Parola di Dio è stata tratta dal libro degli Atti degli Apostoli dal capitolo 8, versi 32 a 40, in parti colare il verso 39: "l'eunuco continuò il suo viaggio tut to allegro", soffermandoci sul viaggio della vita quan do arriva Gesù e la Sua verità che rendono l'uomo libe ro dal peccato. Mediante la grazia apparteniamo a Cri sto Gesù, acquisendo il diritto di figli di Dio (Giovanni 1:12). La domenica successiva, il 30 marzo, abbiamo ce lebrato il culto con la Cena del Signore, ricordando at traverso i simboli del pane e del vino il sacrificio di Ge sù al Calvario. Per l'occasione abbiamo avuto la gradi 20 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 ta visita del fratello Francesco Pepe, pastore della chie sa dell'isola di Ischia. La predicazione è stata tratta dalla lettera agli Ebrei, capitolo 10, versi 1 a 18, dove si è mes so in evidenza il sacrificio di Cristo come unica via per ottenere il perdono ed entrare nella presenza di Dio, potendo godere del Suo amore. Chiediamo alla fratel lanza il sostegno della preghiera, la forza della comu nione spirituale, che non è limitata dalla distanza ge ografica in quanto la Chiesa rimane unita mediante l'amore di Cristo. Michele Ruoppolo PROPOSTE DI LETTURA Novità editoriale su un tema controverso Riunione giovanile speciale Augusta Giorno 29 marzo presso la Sala Conferenze del la Marina Militare, nella base di Augusta (SR), la co munità locale ha avuto il privilegio di organizza re un culto speciale, rivolto soprattutto ai giovani. I presenti erano circa 180 e per l’occasione sono in tervenuti numerosi giovani provenienti da alcune comunità della provincia, ma soprattutto sono sta te presenti diverse anime nuove, tra le quali tanti militari accompagnati dalle loro famiglie. A porge re il Consiglio della Parola di Dio è stato il fratello Antonino Barresi, pastore delle chiese di Partanna Mondello, Sferracavallo e Tommaso Natale, frazio ni di Palermo, e Villabate, in provincia di Palermo. Il testo preso in esame nella predicazione è stato tratto dal Vangelo secondo Giovanni 5:1-9: la rifles sione ha esaltato la Potenza di Dio che è in grado di cambiare radicalmente le circostanze negative della vita, guarendo non solo il corpo, ma soprat tutto l’anima, dalla solitudine e dalla delusione. In tanti hanno risposto all’appello rivolto dalla Parola di Dio; la nostra preghiera è che questo seme pos sa portare del frutto alla Gloria di Dio. Alla fine del la riunione tutti i presenti hanno continuato a vive re dei momenti di comunione fraterna consuman do il rinfresco preparato dalla comunità locale. Il nostro ringraziamento va senza dubbio, principal mente al nostro Signore, che ci ha concesso questa bella opportunità di testimonianza in questi “luo ghi” non sempre accessibili, ma anche al Comando Marittimo Sicilia per la concessione dell’uso del la Sala. Che Dio continui ad usarsi di ognuno di noi per l’avanzamento della Sua Opera! Samuele Bruno I FATTI DELLA SALVEZZA Brian Abrasciano Notizie dalla comunità di Pisa “Torna a casa tua, e racconta le grandi cose che il Dio ha fatte per te” (Luca 8:39). Con cuore grato condivi diamo con la fratellanza la gioia per le divine bene dizioni ricevute sabato 29 marzo in occasione del culto di battesimi tenuto nella nostra comunità. Cin que credenti, tre sorelle e due fratelli, hanno testi moniato pubblicamente dinnanzi a molti ospiti, tra parenti ed amici, dell’opera compiuta dal Signor Gesù nella loro vita e del desiderio di seguire e ser vire il proprio Salvatore. Molti hanno assistito per la prima volta ad un servizio battesimale, così come insegnato dalle Sacre Scritture e, in modo particola re, a loro è stato rivolto il messaggio della Parola di Dio, ministrata con semplicità ed efficacia dal fratel lo Salvatore Caruso, pastore emerito della comuni tà di Roma Fidene. Il messaggio, tratto dall’Evange lo di Luca cap. 15:1-10, ha invitato i presenti a cerca re non una religione ma, a cercare il Signor Gesù co me unico e personale Salvatore, in un mondo pieno di incertezze per il domani. Il giorno seguente, do menica 30 marzo, durante il culto del mattino, ab biamo celebrato la Santa Cena, ricordando, nei sim boli del pane e del vino, la morte, la resurrezione e l’imminente ritorno del Signor Gesù. Anche in que sta occasione, la predicazione della Parola affidata Fare luce sulle dottrine della grazia e sulle questioni della predestinazione, dell'elezione e del libero arbitrio. al fratello Caruso, con la lettura e la meditazione di Matteo 26:17-20, ha presentato Gesù come Agnel lo immacolato, sacrificato per l’umanità intera. Di versi, tra gli intervenuti, erano credenti di comunità limitrofe e gradita è stata la visita del fratello Luigi Scicchitano, anziano pastore che in passato ha cu rato le comunità di Rosarno (RC) e nonno di uno dei battezzandi e del fratello Giuseppe Fontani, pastore della chiesa di Livorno. Per ogni benedizione ricevu ta e, per gli incoraggiamenti a perseverare nelle vie del nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù, a Lui so lo sia la gloria. Antonio Leccese Questa pubblicazione è un semplice documento che elenca, per sommi capi, i principali aspetti della teologia arminiana. Essi riguardano, fondamentalmente, argomenti piuttosto controversi e che si potrebbero riassumere con le seguenti domande: • È vero che l’uomo nasce con il peccato originale? • Una volta salvato, sono sempre salvato? • Sono predestinato alla vita eterna, indipendentemente dalla mia volontà? • Che cosa significa elezione incondizionata? • È possibile resistere o scadere dalla Grazia divina? L’esame che questo scritto fa non è a carattere storico, bensì puramente esegetico. La trattazione è rigorosamente biblica e senza alcun intento polemico. Un esame compiuto da un punto di vista teologico e fatto in modo davvero efficace. Brian Abrasciano autore di questo e altri importanti scritti con una forte connotazione esegetica e arminiana, è pastore della Faith Community Church ad Hampton nello New Hampshire (U.S.A.) dal 1993, si è laureato al Gordon-Conwell Theological Seminary con un Master in Teologia, dove ora vi insegna Nuovo Testamento in qualità di Professore aggiunto. Ha ottenuto anche un dottorato in Teologia e Nuovo Testamento presso l’Università di Aberdeen in Scozia. BATTESIMI A ADELFIA Il 30 marzo si è svolto nella comunità che il Signore mi dà grazia di curare, Adelfia, un culto battesima le. Per l'occasione ci ha visitato il pastore Vitulli del la comunità di Santeramo in Colle; il messaggio del la Parola è stato su Atti 8:26-40. I tre neofiti hanno testimoniato dell'opera di Dio e in più sono stati in coraggiati a vivere Gesù come realtà nella loro vi ta. Noi figliuoli di Dio abbiamo il privilegio di adora re il nostro Dio in Spirito e verità. Molti fedeli hanno partecipato alla nostra gioia tra cui il pastore eme rito Davide Lattanzio. Noi non possiamo non esse re grati a Dio per questo grande miracolo. A Lui sia tutta la gloria. Carmine Valecce. richiedi questo libro a: ADIMedia srl Via della Formica 23, 00155 Roma email: [email protected] Tel. 06.2251825 - 06.2284970 Fax 06.2251432 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 21 Notizie dalle nostre Comunità BATTESIMI E CENA DEL SIGNORE A CASALNUOVO Il 6 aprile abbiamo avuto un culto con venti battesimi, di cui cinque del la comunità di Casalnuovo, tre di Casoria, otto di Pomigliano e quattro di Volla. Comunità curate dai fratelli Stefano D’Alessandro, Raffaele Frez za, Antonio Cipolletta, Dario Iazzetta e Gennaro Rosato. In occasione del servizio battesimale è stato con noi il fratello Enrico Tagliaferri il cui mes saggio evangelistico sulla castità, ben si addiceva ai numerosi visitatori venuti per vedere i loro parenti onorare il Signore. La domenica 13 apri le, abbiamo celebrato la Cena del Signore, è stato con noi il fratello Da niele Melluso, pastore onorario della Chiesa di Napoli via Carafa, che at traverso la Parola ha trasmesso quanto è stata preziosa “La Via” aperta ci da Cristo. Che Dio ci aiuti a sempre meglio trafficare i talenti da Cristo donatoci, col desiderio di onorarLo e servirLo, e con la certezza che l’un zione del Suo Santo Spirito è per tutti quelli che di cuore puro, Lo ama no e Lo onorano. A Gesù, Capo e compitore di fede, vada la nostra grati tudine per quanto sta facendo in queste zone! Stefano D’Alessandro Dedicazione Nuovo locale di Culto a Genazzano È con profonda gioia che rendiamo partecipe la fratellanza tutta del fat to che, finalmente dopo anni di sforzi e di preghiere, Dio ci ha dato gra zia di ultimare il nuovo locale di Culto nella cittadina di Genazzano. Do menica 27 aprile alle ore 18,00 al nuovo indirizzo di Via Pasolini n.1, con i cuori pregni di gioia, abbiamo tenuto il culto di dedicazione del nuovo locale conosciutissimo dalla popolazione della cittadina laziale, in quan to sede in precedenza di una nota palestra ed ancora prima di una fa mosa discoteca ed oggi “casa del Signore”. Per l’occasione la Parola di Dio è stata predicata dal fratello Felice Antonio Loria, Presidente del le Assemblee di Dio in Italia, il quale pur pressato dai molteplici impe gni dell’ Opera, ci ha onorati con la sua presenza. Il testo biblico dal qua le il fratello Loria, guidato dallo Spirito Santo, ha preso spunto per la me ditazione è stato tratto dal capitolo 3 del libro del profeta Malachia con il quale il Signore ha spinto alla riflessione sulla propria condizione spiri tuale non solo i tanti credenti locali e quelli accorsi da tantissime comu nità della zona, ma anche le molte anime nuove presenti tra le quali in prima fila c’era il Sindaco della cittadina di Genazzano. Alla riunione, su blimata dall’ Eterno con benedizioni abbondanti, ha partecipato, inol tre, il fratello Salvatore Caruso, in rappresentanza del comitato di zona Italia Centrale e Sardegna. Il nostro commosso ringraziamento va priori tariamente e certamente al nostro Signore, ma anche a tutti coloro che ci hanno sostenuti spiritualmente e materialmente in questi anni, do ve sembrava che questo giorno non dovesse mai arrivare, ma che l’ Id dio dell’ impossibile ha reso una meravigliosa realtà per la gloria del Suo nome. Vogliate pregare per noi affinché la preziosa Parola seminata nei cuori di tutti possa portare frutto abbondante a lode dell’ Onnipotente. Francesco Alboreto GIORNATA EVANGELISTICA VERBANO-CUSIO-OSSOLA, VERCELLI, NOVARA, BIELLA Condividiamo con la fratellanza la bella giornata del 3 Maggio che il Signore ci ha concesso. “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo ad ogni creatura” ( Marco16:15). Questo è stato il mandato di Gesù alla Chiesa: proclamare la Buona Notizia. Le chiese della nostra area, quali 22 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 Arona, Biella, Borgosesia, Cossato, Domodossola, Gattinara, Novara via Cascinone e via Oxilia, Varallo, Vercelli e Verbania, si sono date appun tamento per adempiere il meraviglioso compito affidatoci dal Sommo Maestro. I paesi raggiunti dalla testimonianza evangelica pentecostale sono stati: Civiasco e Quarona. Dopo la distribuzione di opuscoli, si sono svolti in entrambi i paesi culti all’aperto annunciando Cristo Gesù come Salvatore e Signore. Dio non ha mancato di benedirci donandoci una bella giornata di sole ma soprattutto facendoci vedere alcune anime rispondere al messaggio di salvezza. Le chiese intervenute si sono poi ritrovate a Varallo, presso il locale della scuola media, per consumare il pranzo e condividere la comunione fraterna. Ringraziato sia il Signore per la meravigliosa Sua parola predicata dal pastore Toni D’Angelo arrivata chiara ai nostri cuori, tratta da Giovanni 14:1-4. In una stupenda atmosfera di ringraziamento e adorazione a Dio, ab biamo ricordato il sacrificio di Cristo Gesù con i simboli del pane e del vino. Al Signore vada tutta la gloria per la buona riuscita della giornata. Daniele Infantino proposte per COMPUTER Province di Torino e Aosta Giornata Evangelistica Anche quest'anno il Signore ci ha dato la possibilità di svolgere la “giornata Evangelistica della Zona Italia Nord-Ovest” nel corso della quale, per quanto riguarda le provincie di Torino e Aosta, si sono raggiunti ventuno comuni del Chivassese. I centri urbani individuati per lo svolgimento delle attività evangelistiche: culti all’aper to, tavolini per la distribuzione delle Sacre Scritture o semplicemente la divulgazione dei 30000 volantini edi torializzati allo scopo e nel cui retro sono stati elencati gli indirizzi e gli orari dei culti delle Chiese, Gruppi e Sta zioni d’evangelizzazione A.D.I. presenti nell’area, a oggi, non contengono ancora una testimonianza delle nostre Chiese. I fratelli che si sono disposti all’iniziativa evange listica, organizzata sabato 3 maggio ’14, sono stati cir ca 350 provenienti dalle comunità della Zona. Fra gli al tri si contavano diversi giovani, a dimostrazione di una consolidata volontà a lavorare insieme per il progres so del Regno di Dio, nell’attesa dell’imminente ritorno di Cristo. Siamo confidenti che il Signore saprà far ger mogliare il seme del messaggio dell’evangelo, nei cuo ri di quanti sono stati raggiunti e che con gioia hanno accolto la predicazione della Parola dell’Eterno. Questa certezza deriva dal fatto che è nella volontà di Dio che: “tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità” (1°Tim.2:4). Nella seconda parte della giorna ta si è svolto, organizzato dalle Chiese di Chivasso e di Borgaro Torinese curate dal pastore Giovanni Curci, un Culto evangelistico e di edificazione presso il PalaLan cia di Chivasso nel corso del quale ci si è insieme ralle grati nella presenza del Signore. Il tema del messaggio della Parola del Signore è stato: “Il grande mandato di Gesù affidato alla Chiesa” esposto dal fratello Giuseppe Crapanzano pastore delle Chiese di Pinerolo e Rivoli, il quale, prendendo spunto dal testo del Vangelo di Mat teo 28:16-20, ha rammentato ai presenti che il ruolo del la Chiesa del Signore, è quello di proclamare al mondo intero il meraviglioso messaggio della salvezza in Cri sto Gesù. A garanzia di questo impegno, si potrà confi dare sull’aiuto di Cristo Gesù che ha promesso agli undi ci, quindi analogamente a noi, che non ci lascerà soli in questa responsabilità poiché Egli è con noi, tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente (cfr. Matteo 28:20). Grazie a Dio per questa certezza che abbiamo nei nostri cuori e che ci sprona a continuare ad applicarci per la salvez za delle anime perdute. Giuseppe Pavone TUTTO IL RISVEGLIO PENTECOSTALE DAL 1946 AL 2000 Le notizie sul Movimento Pentecostale in Italia che nel corso degli anni sono state pubblicate nei numeri del Risveglio Pentecostale dal 1946 al 2000 sono ora disponibili per la consultazione in tre CD per computer. BATTESIMI A PADOVA Domenica 11 maggio è stato un giorno di grande fe sta per la Comunità di Padova. Da tempo infatti atten devamo con gioia di vedere scendere nelle acque bat tesimali i cinque fratelle e le tre sorelle che già diver si mesi hanno accettato cristo come Salvatore, ed alcu ni di loro sono stati già suggellati con il battesimo nello Spirito Santo. L’affluenza per l’occasione è stata oltre ogni aspettativa. Le sedie, anche quelle aggiunte in se duta stante, non sono state sufficienti per tutti, ma an che chi è rimasto in piedi non ha sentito il peso del tem po. Le testimonianze dei neofiti sono state vibranti e di grande edificazione. Abbiamo ascoltato come il Signore ha trasformato il cuore dei giovani, di chi ha vissuto una vita oltremodo difficile, e di chi ha trovato nel Signo re quella pace e sicurezza che tanto agognava. Il Signo re ci ha ricordato inoltre, attraverso la Parola di Dio por tata dal fratello Andrea Grapeggia, che il divino Pasto re è tutt’ora alla ricerca della pecora smarrita, preziosa ai Suoi occhi, che attende con immenso amore. Il capi tolo 15 del Vangelo di Luca è stato un pane benedetto che ha ristorato i cuori di tutti. Il momento dei battesi mi è sempre il più atteso. Uno dopo l’altro, i neofiti, han no pubblicamente promesso dinnanzi a Dio e a tutta la chiesa di voler servire il Signore Gesù per tutta la loro vita. Accettare Cristo e servirLo, è e rimarrà sempre una scelta personale; anche per chi è nato e cresciuto tra i banchi della chiesa; questa è la nostra vera libertà! Con tinuiamo a pregare per i nostri giovani, anche per quel li che forse non li vediamo più; continuiamo a tenerli nel nostro cuore affinché anche per loro un giorno si pos sa dire: “questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato". Iddio ci benedica! Vincenzo Specchi richiedi questi CDrom a: Risveglio Pentecostale Via Altichieri da Zevio 1 35132 Padova e mail: [email protected] Tel. 049.605127 Fax 049.612565 oppure a ADIMedia srl, Via della Formica 23, 00155 Roma, email: [email protected] Tel. 06.22518252284970 Fax 06.2251432 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014 23 eghiera r P PARTECIPA ALLA GIORNATA NAZIONALE ADI DI Domenica 8 giugno 2014 I pastori delle Assemblee di Dio in Italia, sentito il bisogno di raggiungere altre zone nel nostro Paese con il messaggio di “Tutto l’Evangelo”, invitano tutte le comunità A.D.I. a consacrare domenica 8 giugno 2014 come giornata di preghiera per presentare al Signore le molte località non ancora raggiunte dalla testimonianza Evangelica Pentecostale. Preghiamo per la consacrazione personale, per le popolazioni colpite da guerre e calamità naturali, per l’opera di Dio in Italia, per la fratellanza che si trova in difficoltà a motivo delle mutate condizioni economiche, per le campagne di evangelizzazione, per la conversione dei nostri cari, per gli Istituti di assistenza A.D.I. e per altre necessità locali. L’offerta raccolta nella giornata nazionale di preghiera sarà destinata al fondo Campi Nuovi e verrà utilizzata per il sostegno di comunità di nuova apertura, di un operaio cristiano e di un addetto all’evangelizzazione con la TV presso il servizio Audiovisivi. L’offerta potrà essere inviata tramite bonifico sul conto corrente bancario con codice IBAN IT 79 V 01030 02808 00000614146 intestato a Assemblee di Dio in Italia - Cassa Nazionale, oppure con bollettino sul conto corrente postale n.317503 intestato a Assemblee di Dio in Italia - Cassa Nazionale. Nella causale indicare Pro Fondo Campi Nuovi, nel compilare la sezione “Eseguito da” inserire il nome della chiesa e non quello del cassiere o del pastore. PALATERME FIUGGI 12/13/14 SETTEMBRE 2014 19° Convegno nazionale SCuole DomeniCali Ubbidinendtaito al Ma L’EVANGELIZZAZIONE NELLA SCUOLA DOMENICALE Sono aperte le iscrizioni al Convegno Nazionale delle Scuole Domenicali che si svolgerà dal 12 al 14 settembre a Fiuggi (FR). Le iscrizioni scadranno a fine luglio; siamo certi prenderete buona nota di questo importante appuntamento a livello nazionale che ha sempre dato ai partecipanti occasione di ricevere preziosi insegnamenti spirituali e copiose benedizioni celesti. Predicatore ospite: Randy Hurst Membro della “Commissione per l’Evangelizzazione Mondiale delle Assemblies of God USA”. Già editore di Pentecostal Evangel Mission Edition e autore di diversi libri sul tema dell’evangelizzazione. ADI-Media ha pubblicato i suoi libri “Evangelizzare”, “Ravviva il tuo fuoco spirituale” e “Il Consolatore, Colui che ti aiuta”. vare "Andate dunque e fate miei disce poli ... insegnand o loro a osser tut te quante le cose che vi ho comandate" (Ma t teo 28:19-20) Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R.5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Mensile a carattere religioso pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Versamenti in Posta su c/c postale n.12710323 intestato a: STAMPE PERIODICHE Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Imprimé à taxe réduite taxe perçue tassa pagata Italia In caso di mancata consegna si prega di restituire al mittente Versamenti tramite canale bancario Redazione Risveglio Pentecostale, Via Altichieri da Zevio 1, Poste: codice IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 35132 Padova che si impegna a corrispondere il diritto fisso codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX intestato a: specificando il motivo contrassegnando con una X il quadrati Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova no corrispondente: Questo numero di Risveglio Pentecostale è consultabile all’indirizzo http://www.assembleedidio.org/risveglio.php Destinatario ❏ SCONOSCIUTO ❏ PARTITO ❏ TRASFERITO ❏ IRREPERIBILE ❏ DECEDUTO Questo numero di Risveglio Pentecostale è disponibile in edizione per non vedenti. Gli articoli, salvati in formato leggibile a computer con un programma screen reader, ❏ INSUFFICIENTE vengono inviati ai non vedenti che ne fanno richiesta all’in Indirizzo ❏ INESATTO dirizzo [email protected] (i file sono disponibili nei formati .rtf .txt .doc .epub). Oggetto ❏ RIFIUTATO ❏ NON RICHIESTO “Risveglio Pentecostale” è la pubblicazione delle Assemblee Tipografia Cooperativa Tipografica Operai srl Vicenza ❏ NON AMMESSO di Dio in Italia che dal 1946 ha scopo di edificazione spiri Spedizione in Abbonamento Postale Poste Italiane spa tuale ed è sostenuto da libere offerte. D.L.353/03 (conv. L.27/02/04 n.46) art.1 com.2, DCB Vicenza grazie per la cortese collaborazione Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio 1 - 35132 Padova Tel. 049.605127 e mail: [email protected] 24 Risveglio Pentecostale • Giugno 2014
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