18 CRONACA PREALPINA DOMENICA 5 OTTOBRE 2014 IL SINDACO ZANOTTI REPLICA ALLE MINORANZE «Polemiche inutili. Stiamo abbassando le tasse» CASCIAGO - Un'analisi imprecisa. Così il sindaco Andrea Zanotti ve. Sottolineo che le famiglie, fino a tre componenti, pagheranno me(nella foto Blitz) definisce quella effettuata dalle due minoranze "Vive- no dell'anno scorso. Anche l'IMU sui capannoni è stata ridotta con re Casciago e Morosolo" e "Casciago cambia", riguardo all'aliquota riguardo alle realtà produttive in difficoltà». «Certo - osserva il sindaco - abbiamo dovuto essere veloci anche perTasi, portata al massimo. ché, diversamente di quanto avevamo fatto nel «Devo comunque ammettere per colpa non del tutto 2009, lasciando alla giunta Maroni il bilancio approloro - aggiunge - Dovendo affrontare in tempi brevi le Il bilancio prevede vato, non solo non abbiamo trovato il bilancio, ma nuove tariffe e le nuove tasse da applicare, abbiamo nemmeno una proposta o comunjque delle indicaapprovato le tariffe Tasi, prima di riuscire ad approvauna riduzione delle zioni sulle tariffe. Anzi, è stata lasciata per quasi sei re il bilancio complessivo. L'applicazione della Tari, aliquote Irpef per i mesi una macchina comunale con scarsi controlli con le aliquote attuali, è servita a consentirci, per la nello spendere» prima volta in Casciago, una riduzione delle tasse, redditi bassi. Sarà nostra abitudine - termina dunque il primo citsoprattutto per le persone disagiate. Infatti, le aliquocosì anche per la Tari «Come tadino - stiamo rispettando le promesse elettorali. te Irpef, per i cittadini con reddito fino a 7,5mila di imAbbiamo operato con buon senso, cercando di far ponibile sono azzerate, mentre per i cittadini con redgravare sui cittadini, il meno possibile, il peso di queste tasse, che diti fino a 15mila sono ridotte allo 0,5 per mille» «Anche nell'applicazione della Tari - continua il primo cittadino - si è siamo obbligati ad applicare per far quadrare alla fine il bilancio del data attenzione alle famiglie con maggiori componenti (penalizzate Comune». dalla nuova tassa), alle attività commerciali (bar, ristoranti) e produttiFederica Lucchini «Occhio ai torrenti». Comitato in piazza Raccolta firme per la messa in sicurezza dei due corsi d’acqua PORTO CERESIO - Saranno in piazza questa mattina gli aderenti al comitato civico "Partecipazione Comune" per continuare una raccolta di firme a sostegno di una petizione con la quale si chiede un intervento di messa in sicurezza di torrenti che sfociano nel Lago di Lugano e che in passato, durante le alluvioni, erano usciti dagli argini causando danni. Si potrà firmare dalle ore 9 alle 13 in piazza Sant’Ambrogio, nel tratto di lungolago sotto la chiesa parrocchiale. Con la petizione, indirizzata al presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e che sarà inviata per conoscenza anche al prefetto Giorgio Zanzi, alla presidente della Comunità montana del Piambel- lo, Maria Sole De Medio e ai sindaci di Porto Ceresio, Giorgio Ciancetti e di Besano, Salvatore Merlino, si chiede che la messa in sicurezza dei corsi d’acqua sia portata a compimento realizzando un collegamento tra il rio Ponticelli ed il rio Bolletta mediante un canale ripartitore. «La Regione – dicono i referenti del comitato promotore, Virgilio Benzi, Roberto Di Bella e Rocco Monteleone - aveva riconosciuto un elevato rischio idrogeologico per il territorio di Porto Ceresio e aveva stanziato risorse per la messa in sicurezza del rio Bolletta che scende da Cuasso e del rio Ponticelli che proviene da Besano. S’è data priorità al Bolletta, interessato da esondazioni già dagli anni Sessan- ta, che è stato messo in sicurezza con lavori conclusi nel 2012. Di seguito si sarebbero dovuti effettuare quelli sul rio Ponticelli, che ha rischiato ancora di esondare a luglio a seguito delle forti precipitazioni. C’è già un progetto, che deve però essere rifinanziato in quanto le risorse a suo tempo stanziate si erano rese necessarie per completare l’intervento sul Bolletta». Il progetto prevede il collegamento tra il rio Ponticelli che proviene da Besano e lo stesso rio Bolletta, mediante un canale ripartitore a difesa dell’abitato di Porto Ceresio e di parte di quello di Besano. Il Comitato chiede che l’opera non ancora avviata sia dichiarata di somma urgenza. Roberto Sala Dopo gli interventi sul rio Bolletta sono urgenti quelli sul torrente Ponticelli (foto Blitz) Italiani e svizzeri in marcia per la pace I cortei si sono incontrati sul ponte doganale di Ponte Tresa (foto Redazione) LAVENA PONTE TRESA - Italiani e svizzeri in marcia sul confine, spesso motivo di polemiche soprattutto sul tema dei frontalieri, per riscoprire il senso di essere comunità e l’unione tra i popoli. S’è svolta ieri la seconda edizione di "In cammino per la pace", organizzata dall’associazione Culture Ticino Network con l’aiuto di sette Comuni svizzeri e italiani: Luino, Ponte Tresa, Lavena Ponte Tresa, Cadegliano Viconago, Agno, Magliasio e Caslano. Le due marce sono iniziate rispettivamente da Agno e da Luino, da dove diversi manifestanti italiani sono partiti in auto per raggiungere il punto di ritrovo a Cadegliano. Alle 12 i due affollati cortei si sono incontrati sul ponte doganale di Ponte Tresa. Una festa che si è con- Elisa, 100 anni benedetti dal Papa TAINO - (n.f.) Elisa Cassol, nativa di Cesio Maggiore in provincia di Belluno ma residente in paese da decenni, all'ombra del "Dumin" ha tagliato ieri il traguardo del secolo con la sorpresa di ricevere da Papa Francesco, grazie al'interessamento del parroco don Ambrogio Marsegan, una speciale dedica e benedizione in occasione del suo compleanno. I genitori di Elisa, papà Angelo Cassol e mamma Luigia Marin, erano contadini e nella loro vita hanno avuto 9 figli: i soli viventi sono Angelo di 84 anni che risiede a Cassano Magnago e Elisa che vive a Taino con la figlia Enrica. La famiglia Cassol dal Veneto si spostò nel Varesotto, prima a Busto Arsizio e poi a Cassano Magna- go, sempre coltivando la terra. A 21 anni Elisa lascia i genitori e si trasferisce a Taino dove viene assunta alla Montecatini dove lavorerà fino al 1969. Si sposa con Giuseppe Roncari, e dal matrimonio nascono tre figlie. Nonna Elisa è in ottima salute e ieri ha gestito con autorevolezza il viavai di parenti in arrivo da tutt'Italia per la festa svoltasi in serata al Centro Dell'Olmo con la presenza di una sessantina tra nipoti e pronipoti e con la partecipazione del sindaco Stefano Ghiringhelli. Elisa Casson trascorre la sua giornata dilettandosi dii enigmistica ed è attenta alle vicende del mondo. Il segreto per arrivare ai 100 anni? «Tanto lavoro, prima in polveriera e poi nei campi» clusa nel salone comunale della cittadina di frontiera con una "Maccheronata di solidarietà", caratterizzata da intermezzi musicali e da un collegamento con la città simbolo della pace a livello globale, Assisi. Tra i partecipanti molti semplici cittadini ma anche rappresentanti delle istituzioni, come la deputata varesina del Pd Maria Chiara Gadda. «È stato un grande onore partecipare per il secondo anno consecutivo alla marcia "In Cammino per la Pace", evento organizzato da diversi Comuni e associazioni italiane e svizzere che hanno a cuore un valore fondamentale per la nostra società come la convivenza pacifica e non violenta tra i popoli di diverse culture -commenta la parlamentare- Il cammino per la pace è impegnativo, ma ci fa risco- prire il senso di essere comunità ciascuno nella sua diversità. Marciare per un valore così importante come la pace accanto a cittadini e amministratori di due nazioni, come il sindaco e il vicesindaco di Lavena Ponte Tresa, Pietro Roncoroni e Roberto Tarchini, e il vicesindaco di Caslano Iris Brugnetti, rappresenta un gesto di profondo significato. Il ponte sul Tresa, che unisce Italia e Svizzera, è attraversato ogni giorno da migliaia di lavoratori, e ritengo importante che questo luogo possa diventare, almeno per una mattinata, un simbolo che spinga i cittadini alla riflessione sulla convivenza pacifica e sul rispetto di chi è diverso da noi, per pensiero, colore della pelle, religione o orientamento sessuale». Due nonnine tagliano il traguardo del secolo Doppia festa oggi alla Fondazione Ronzoni per Nia Magnani e Lucia Masciocchi BESOZZO - (f.l.) Tutto è pronto oggi per festeggiare alla Fondazione Ronzoni due centenarie: Nia Magnani e Lucia Masciocchi. Saranno presenti i familiari, gli ospiti e il personale dell'istituto con il loro presidente Anna Maria Grassi. Un festeggiamento duplice non è, infatti, solito. Storie diverse le loro, ma intrise tutte e due del valore della famiglia e del lavoro. Nia, mantovana, ha già compiuto il secolo nel mese di settembre. Con il marito mugnaio e le tre figlie, risiedeva in un mulino sul Bardello. Lucia è nata il 19 ottobre del 1914 a Cardana, quando Cardana non era una frazione di Besozzo, ma comune a sé. Ha un bel sorriso, un bel vi- so e accoglie i visitatori festosamente. Premette subito che ci sente poco, ma è bello ascoltarla quando racconta del setificio di Besozzo dove lavorava, svolgendo i turni. Lo raggiungeva quotidianamente prima a piedi, poi in bicicletta e di seguito con il pullman, senza dimenticare il lavoro in campagna, intenso, perché doveva coltivare il grano e gli ortaggi. E non poteva trascurare le mucche, i maiali. Ha una memoria molto viva riguardo le esperienze vissute al Centro Anziani, tra cui le gite sul mar Ligure e Adriatico. Sorride parlando dei nipoti. Di tutti, e in particolare del medico Tiziano Pedroni, ora vicesindaco di Besozzo. In piedi da sinistra Doriano Carlesso, il presidente Anna Maria Binda. Seduta:Lucia Masciocchi
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