seduta n. 115 del 16 settembre 2014

Numero 10 del 31 ottobre 2014
SEDUTA N. 115 DEL 16 SETTEMBRE 2014 ORE 11.00
RESOCONTO SOMMARIO
Presidenza del Presidente onorevole Digiacomo.
1)
Audizione dell'Assessore per la salute in ordine alla
rifunzionalizzazione e riconversione della rete ospedaliera
regionale
2) Esame della richiesta di parere n. 37/VI (riferimento nota
Presidenza della Regione 2396 del 7 agosto 2014) - P.O. FESR
Sicilia/2007/20133. Schema di APQ Conciliazione tempi vita-lavoro
- Proroga termine
3) Audizione del Presidente della Regione e dell'Assessore per la
salute in ordine alla mancata nomina dei Direttori generali
dell'Azienda Ospedaliera Cannizzaro , dell'Azienda OspedalieroUniversitaria
Policlinico - Vittorio Emanuele e dell'ASP di
Catania
4) Audizione dell'Assessore per la salute in ordine alla modalità
di attuazione della fecondazione eterologa in Sicilia
5) Audizione dell'Assessore per la salute e dell'Assessore per la
famiglia, le politiche sociali ed il lavoro in ordine alle
politiche di programmazione integrata in tema di prestazioni sociosanitarie e riabilitative
6) Audizione del Direttore Generale dell'ASP di Ragusa in ordine
alle problematiche del Servizio Sanitario Regionale nella
provincia
7) Audizione del Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera
Ospedali Riuniti Papardo- Piemonte di Messina in ordine alle
problematiche dello stesso
8) Stato di attuazione della legge 29 aprile 2014 n. 10 Norme
per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti
dall'amianto
9) Audizione in ordine realizzazione del Dipartimento medico
polifunzionale specializzato per la cura ai disabili
Invitati:
On. Rosario Crocetta, Presidente della Regione
Dottoressa Lucia Borsellino, Assessore per la salute
Avv. Giuseppe Bruno, Assessore per la famiglia, le politiche
sociali e il lavoro
Dott. Salvatore Calleri, Assessore per l'energia e i servizi
di pubblica utilità
Dottoressa Mariarita Sgarlata, Assessore per il territorio e
l'ambiente
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Dott.
Salvatore
Sammartano,
Direttore
Generale
dell'Assessorato della salute
Dott.
Ignazio Tozzo, Responsabile del Dipartimento per le
Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico
Dott.ssa
Antonella
Bullara,
Direttore
Generale
dell'Assessorato della famiglia, le politiche sociali e il
lavoro
Dott. Maurizio Aricò, Direttore generale dell'ASP di Ragusa
Dott. Calogero Foti, Dirigente generale del Dipartimento
Protezione Civile
Dott.
Miche
Vullo,
Direttore
Generale
dell'Azienda
Ospedaliera Ospedali Riuniti Papardo- Piemonte di Messina
Dott. Giuseppe Bellomo, Presidente Autismo Oltre Onlus
Dottoressa Venera Caltabiano, Presidente
Un futuro
per
l'autismo Onlus
Dott. Sebastiano Pavone Presidente Autismo Domani Onlus
Dottoressa
Antonella Di Blasi
Presidente Anfass
Onlus
Catania
Dott. Riccardo Spampinato
La seduta inizia alle ore 11.51.
Il PRESIDENTE, non sorgendo osservazioni, passa al sesto
punto
dell'ordine del giorno:
Audizione del
Direttore
Generale dell'ASP di Ragusa in ordine alle problematiche del
Servizio Sanitario Regionale nella provincia .
Il dott. ARICO', Direttore Generale dell'ASP di Ragusa,
rappresenta le principali criticità rilevate dal 1° luglio
2014, data di inizio della sua gestione. Evidenzia carenze di
personale e di professionalità che hanno contribuito al
fenomeno della mobilità sanitaria fuori Regione, che si
propone di arginare. Riferisce di annettere molta importanza
alle problematiche dell'urgenza e dell'emergenza che scontano
una sofferenza strutturale. Ritiene necessario migliorare la
funzionalità del servizio notturno ed il potenziamento del
personale delle osservazioni brevi. Evidenzia di avere fatto
richiesta all'Assessorato di poter indire nuovi concorsi, pur
consapevole della problematica di ridefinizione della rete
ospedaliera in corso. In relazione a recenti notizie di
stampa che hanno parlato di chiusura di ospedali, evidenziato
che la cornice di contesto è data dalla definizione della
rete ospedaliera, precisa che il direttore generale non può
che essere l'esecutore delle direttive che la Regione pone e
di non avere pertanto alcun titolo per chiudere alcunché,
attendendo,
pertanto,
disposizioni
chiare
formali
ed
inequivocabili da parte dell'Assessorato.
L'onorevole RAGUSA preso atto di quanto dichiarato
dal
direttore
generale
che si rimette
alle
decisioni
dell'Assessorato ed al progetto di rete ospedaliera condiviso
con il Parlamento - invita a considerare l'impatto che la
diffusione di notizie in ordine alla chiusura di ospedali
provoca nelle comunità locali. Chiede ragguagli, per ciò che
riguarda
l'ospedale
di
Scicli,
sulla
sospensione
dell'attività chirurgica e del laboratorio oncologico, sul
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ventilato accorpamento del reparto dialisi, sul reparto di
Psichiatria e sul completamento dei lavori. Si informa,
altresì, sul ventilato accorpamento dei reparti di malattie
infettive di Modica e Ragusa, sul potenziamento del pronto
soccorso di Modica e, infine, sul completamento dell'ospedale
Papa Giovanni.
Il dott. ARICO', Direttore Generale dell'ASP di Ragusa,
fornisce rassicurazioni sui lavori in corso presso l'ospedale
di Scicli, rilevando di avere chiesto alla ditta interessata
la
messa
in
sicurezza; in relazione al
reparto
di
rianimazione, evidenziate carenze di organico per effetto
delle
scadenze
dei
contratti del personale
precario,
considera che, nelle more dell'espletamento dei concorsi,
bisognerà contemperare il mantenimento del servizio - che
ritiene irrinunciabile - con le riduzioni di organico; in
ordine al laboratorio di analisi, riferisce che dello stesso
non è prevista la chiusura, pur avendo chiesto un piano di
ottimizzazione delle risorse; in ordine al
reparto
di
dialisi, premesso di ritenere che non sempre le aziende
private assicurano livelli ottimali e dichiarato l'intento di
potenziare il settore pubblico, considerato che la dialisi di
Modica funziona a pieno ritmo al contrario di quella di
Scicli, rappresenta di avere dato indicazioni di disporre la
selezione di due medici per assicurare il terzo turno di
dialisi con l'auspicio di arrivare a garantire in futuro il
quarto turno; in relazione a Psichiatria, evidenzia
un
problema normativo in relazione alla mancata presenza di un
unità di rianimazione che impone di valutare la possibilità
di un trasferimento.
Il PRESIDENTE, a questo ultimo riguardo, dubita che questa
condizione ostativa sia rispettata in tutta la Regione.
Il dott. ARICO', Direttore Generale dell'ASP di Ragusa,
continua evidenziando che l'attività chirurgica di Scicli è
temporaneamente sospesa in via cautelare in attesa
dei
rilievi
sulla
strutturazione
del
reparto
ad
opera
dell'ufficio
tecnico,
ricordando
l'esistenza
di
un
procedimento penale in corso avente ad oggetto un solo
singolo evento di indagine; ritiene si possa immaginare una
ripresa con gradualità, una volta ultimata la ricognizione
tecnica sull'idoneità dei locali; in ordine all'ambulatorio
di oncologia espone che si tratta di un esperienza pilota
che, cessato il progetto iniziale, si intende continuare con
risorse aggiuntive. In relazione alla problematica delle
malattie infettive, riferisce di avere ipotizzato, a fronte
delle direttive per la riduzione delle strutture complesse,
la valutazione di una riorganizzazione mediante aggregazioni
funzionali, escludendo ipotesi di chiusura. Rappresenta che
il pronto soccorso di Modica soffre di carenza di spazi e non
è idoneo ad assicurare le osservazioni brevi, segnalando una
carenza di copertura finanziaria per i lavori di adeguamento;
non esclude, comunque, un intervento limitato relativo ai
locali.
Riferisce che il cronoprogramma per
l'apertura
dell'ospedale Papa Giovanni è in corso.
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Il PRESIDENTE ritiene poco rassicurante che la sorte della
Chirurgia che interessa un sito patrimonio dell'UNESCO sia
nelle mani di quello stesso ufficio tecnico - veloce nel
chiudere i reparti e lento nel riparare tetti - che sconta
spesso ritardi e lentezze, chiedendo, altresì, se sia normale
che ogni qualvolta si apra un indagine si chiudano reparti.
Ritenuto che siano state date cattive prove gestionali,
riconduce alla rete ospedaliera l'essenza della questione;
evidenziato,
infatti,
il grande
lavoro
svolto
dalla
Commissione, di concerto con l'Assessorato e con le istanze
del Territorio, in ordine a quello che costituisce il piano
regolatore della Sanità siciliana, si chiede se i direttori
generali
intendano effettivamente difendere,
anche
nei
confronti
dell'Assessorato, con
rinnovata
capacità
di
trattativa, i risultati acquisiti, nutrendo il sospetto che
gli stessi, dopo avere assentito, manifestano inconfessabili
riserve. Rivendicata l'elaborazione di una rete ospedaliera
costruita
dal basso considera i danni che l'attuale stato
di precarietà e di incertezza provoca sulla sanità siciliana,
invitando i manager a battersi per colmare le carenze di
organico.
Chiede
all'Assessore se la
bozza
di
rete
ospedaliera sia ancora valida.
L'on.
GIANNI chiede
generali per fare il
sue
cause e sulla
ritenendo vessatoria
Regione.
Sollecita
Siracusa.
un audizione di tutti i Direttori
punto sulla mobilità sanitaria, sulle
ripartizione delle risorse nazionali
la quota aggiuntiva a carico della
il
completamento
dell'ospedale
di
L'on. FERRERI chiede che venga fornita la bozza ufficiale e
definitiva della rete ospedaliera, denunciando
come
la
mancata
approvazione della stessa generi
allarmismo
e
contribuisca a perpetuare le carenze di organico. Denuncia,
conseguentemente, la mancanza di una cornice certa e di
direttive valide. Invoca un intervento in relazione alle
criticità dell'ospedale di Vittoria.
La dr.ssa BORSELLINO, assessore per la salute, apprezzata la
puntualità delle risposte fornite dal dr. Aricò, ritiene
necessario effettuare un intervento di contesto in ordine al
profilo
della rete ospedaliera, di cui
al
punto
1)
dell'ordine del giorno. Premesso che la bozza di
rete
ospedaliera è quella conosciuta dai Commissari e che la
Commissione sarà destinataria del progetto sul quale dovrà
rendere il prescritto parere, rappresenta che con l'intesa
del 5 agosto 2014 la Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e
Bolzano ha riscritto gli standard qualitativi, strutturali,
tecnologici
e
quantitativi - inderogabili
relativi
all'assistenza ospedaliera su tutto il territorio nazionale;
rileva
che
ciò
non
comporterà
uno
smantellamento
dell'impostazione di fondo ma un riallineamento, in un arco
progressivo di tre anni, ai superiori
standard. Deposita
agli atti della Commissione la documentazione concernente
tutti gli atti della rete ospedaliera più l'atto integrativo
all'esame della Giunta ed il crono-programma. Rappresenta che
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la Regione siciliana è riuscita ad ottenere come indicatori
di riferimento i valori massimi degli standard previsti,
facendo valere la propria
autonomia organizzativa e la
propria
peculiarità
orografica.
Auspica
una
pronta
definizione
della
rete,
riservandosi
di
trasmettere
immediatamente alla Commissione il parere
richiesto
al
Ministero una volta emesso, rilevando che in mancanza della
stessa non è possibile definire le dotazioni organiche e
procedere a nuovi concorsi - potendosi ricorrere solo a
contratti a tempo determinato - ; a riguardo ricorda come la
Corte dei conti non consente procedure di stabilizzazione.
Per ciò che riguarda la provincia di Ragusa ribadisce che il
progetto di rete è l'unico atto che deve inspirare le scelte
aziendali, pur rilevando che il contesto generale restringe,
come nelle altre province, le scelte politiche ed gestionali
ed impone l'eliminazione di duplicazioni. Rappresenta che la
Regione
siciliana
ha
anticipato risorse
ministeriali.
Comunica che l'Assessorato ha disposto una azione ispettiva
in
ordine
alla
sospensione
dell'attività
chirurgica,
auspicandone una pronta riattivazione.
IL PRESIDENTE evidenziato che il lavoro della Commissione
aveva posto rimedio ad alcuni errori di valutazione della
legge regionale 5 del 2009, intervenendo in favore degli
ospedali più piccoli del Territorio al fine di riequilibrare
la concentrazione delle risorse per le città, auspica che
tutto il sistema non venga messo in discussione, avendo
riscontrato che sono proprio le realtà provinciali a stare
scontando un prezzo eccessivo per le riduzioni di organico;
in caso contrario, ritiene che tutto dovrà essere oggetto di
riesame, compresa la problematica delle aziende miste. Non
nasconde la propria irritazione per le dichiarazioni del
Presidente del Veneto, in particolare, rilevando le maggiori
risorse assegnate a quella Regione pro capite. Invita il
Presidente della Regione Siciliana a far valere il fatto che
non siamo più in piano di rientro ma in avanzo primario,
seppur non ingente, ritenendo vessatoria la quota aggiuntiva
del 7 per cento a carico regionale, senza la quale i conti
della Regione sarebbero in equilibrio.
Il PRESIDENTE, dichiarata chiusa l'audizione, non sorgendo
osservazioni passa al settimo punto dell'ordine del giorno:
Audizione del Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera
Ospedali Riuniti
Papardo- Piemonte di Messina in ordine
alle problematiche dello stesso .
Il dott. VULLO, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera
Ospedali
Riuniti
PapardoPiemonte
di
Messina,
rappresentato alla Commissione di avere riscontrato un forte
disavanzo
causato, in particolare, da
un
calo
della
produttività, ripercorre le vicende che hanno riguardato il
punto nascita, Evidenzia che avendo riscontrato reazioni da
parte della cittadinanza di Messina in ordine alla scelta di
trasferire
il punto nascita unificato presso l'ospedale
Piemonte, si è convenuto di ricondurre il medesimo punto
nascita all'interno del Papardo in quanto lo stesso ha una
struttura più nuova e data la presenza del Policlinico nella
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stessa zona servita dal Piemonte. Rappresenta che il processo
di riconduzione del punto nascita al Papardo comporta il
superamento di una difficoltà esistente e cioè la messa in
sicurezza dei locali - per la quale è stato preventivato un
importo dei lavori, da concludersi entro 5- 6 mesi, di circa
1.700.000
mediante la creazione di un bypass tra sala
parto e degenza al fine di evitare contatti con gli adiacenti
reparti
di
psichiatria e malattie
infettive.
Infine,
riferisce che è stata istituita una commissione al fine di
valutare ipotesi di riqualificazione dell'ospedale Piemonte.
Manifesta che la situazione del pronto soccorso del Piemonte
presenta alcune criticità che andrebbero superate.
L'onorevole LACCOTO, preso atto della scelta di ricondurre il
punto nascita presso il Papardo, chiede vengano fornite
risposte chiare ed esaurienti in ordine alla riqualificazione
del Piemonte come presidio ospedaliero utile per la sua
collocazione alla cittadinanza. Lamenta le conseguenze del
blocco delle assunzioni a tempo indeterminato imposto dalla
Corte dei Conti sul diritto alla salute.
L'onorevole
PICCIOLO
ritiene di manifestare
l'auspicio
dell'intera
città di Messina in ordine al mantenimento
dell'ospedale Piemonte come presidio di emergenza ed urgenza.
L'onorevole PANARELLO, ricordata l'iniziativa del sindaco di
Messina che ha proposto di istituire un centro di emergenza
ed
urgenza al Piemonte, evidenzia che ogni ipotesi di
riqualificazione
va rapportata alle
risorse
economiche
disponibili. Ritiene che il tema sia quello di dare risposta
in ordine alla problematica del mantenimento del Piemonte
come presidio ospedaliero attribuendogli funzioni equivalenti
a quelle sottrattegli.
L'onorevole
ZAFARANA
ritiene necessario
svincolare
la
sopravvivenza del Piemonte dalla problematica relativa al
punto nascita e che il tema della riqualificazione sia
strettamente connesso alle risorse previste. Chiede tempi
certi in ordine alle risultanze della commissione di studio.
La dottoressa BORSELLINO, Assessore per la salute, ritenuta
la soluzione del Papardo ottimale rispetto al punto nascita,
ritiene che le ipotesi di riqualificazione del Piemonte,
considerati gli standard stabiliti a livello
nazionale,
debbano tenere conto di un modello organizzativo integrato
legato ai bisogni del territorio, prospettando, ad esempio,
l'istituzione presso lo stesso di attività consultive e non
ospedaliere.
Il PRESIDENTE ritiene grave che ancora, a fronte dei circa
460 posti letto previsti dalla rete ospedaliera, non vi sia
certezza sulla destinazione della struttura, invitando il
Direttore
generale a presentare quel progetto
che
la
Commissione attende da tempo.
Non avendo altri richiesto di parlare dichiara conclusa
l'audizione.
Non sorgendo osservazioni, passa al nono punto dell'ordine
Numero 10 del 31 ottobre 2014
del
giorno:
Audizione
in
ordine
realizzazione
Dipartimento medico polifunzionale specializzato per la
ai disabili .
del
cura
L'onorevole
FOTI, richiedente l'audizione, sollecita
un
intervento
al
fine di garantire la
funzionalità
del
dipartimento medico multifunzionale specializzato per la cura
ai disabili.
Il dott. SPAMPINATO illustra la attività del reparto di
odontoiatria speciale per disabili del Ferrarotto di Catania,
rimancando la decennale attività e l'unicità, anche a livello
internazionale della esperienza a servizio dei disabili.
Rappresentata la precarietà organica della struttura - che
può contare di fatto su solo 5 unità di personale- comunica
che giorno 8 ottobre sarà costretto a dichiararne conclusa
l'attività per effetto della scadenza dei contratti
in
essere. Evidenzia alla Commissione, oltre al mancato seguito
dei progetti di piano sanitario, l'esistenza di numerose
risorse
inutilizzate all'interno della azienda che
ben
potrebbero
garantire la continuazione
della
attività.
Rappresenta che le opportunità previste dai progetti di piano
sanitario non hanno avuto seguito.
L'onorevole VENTURINO e l'on. FERRERI auspicano un pronto
intervento della Regione ai fini della continuità del reparto
a tutela dei soggetti disabili e delle loro famiglie.
Il dott. BELLOMO, rappresentante delle associazioni per la
cura dei disabili, rivolge a nome delle famiglie un appello
per la sopravvivenza del reparto, ringraziando gli operatori
dello stesso per la missione svolta.
L'onorevole RAIA reputa necessario procedere all'attivazione
immediata delle risorse disponibili, comprese quelle dei
progetti di piano sanitario. Evidenzia le conseguenze, anche
in questo caso, della mancata nomina dei direttori generali
sulla sanità catanese.
L'onorevole IOPPOLO nota che la vicenda in esame sconta gli
effetti
della
mancata nomina dei
direttori
generali,
ritenendo che il deteriorarsi dello stato della sanità nella
provincia di Catania sia da addebitarsi al Presidente della
Regione più che all'Assessore al ramo. Registra gravi ritardi
ed
impegni
disattesi
in
ordine
alle
problematiche
dell'azienda mista universitario ospedaliera di Catania.
La
dottoressa
BORSELLINO,
Assessore
per
la
salute,
ringraziato a nome della collettività il dr. Spampinato per
la preziosa opera prestata, comunica che nell'ambito delle
risorse
obiettivo
di
piano
sanitario
programmate
dall'Assessorato è possibile rinvenire risorse da destinare
al reparto; dichiara che, pur rientrando nella responsabilità
gestionale l'utilizzo delle risorse residuali, l'Assessorato
fornirà
un
autorizzazione
preventiva,
ancorchè
non
necessaria,
fornendo
rassicurazioni
sul
rinnovo
dei
contratti. Ribadisce l'intendimento di esportare, mediante le
Numero 10 del 31 ottobre 2014
risorse degli obiettivi di piano sanitario l'esperienza nelle
altre province, auspicando la stabilizzazione delle unità di
personale. Assume un impegno in ordine all'attuazione del
trasferimento del San Luigi, registrando il ritardo della
precedente gestione; rappresenta, a riguardo che a fine
agosto si è tenuta una conferenza di servizi al termine della
quale è stato firmato un protocollo aggiuntivo riguardante le
modalità
operative e che, pertanto,
il
progetto
per
l'assistenza ai disabili - che non si limiterà alla sola
odontoiatria - è passato alla fase esecutiva. Anticipa il
punto 3 all'ordine del giorno, rappresentando che è pervenuto
l'ennesimo parere dell'Avvocatura dello Stato in ordine alle
contro-deduzioni dei precedenti dirigenti che ha confermato
il divieto di nomina previsto dal decreto Renzi: anticipa
che, pertanto, all'attenzione della Giunta di Governo è stata
posta la istruttoria sulla nomina del dr. Bonaccorsi come
dirigente dell'Azienda policlinico universitaria.
Il PRESIDENTE non avendo altri richiesto di parlare
conclusa l'audizione.
dichiara
L'on. ZITO segnala all'Assessore la nomina di un portavoce
alla ASP di Catania senza il preventivo esperimento di un
atto di interpello interno reputando il fatto grave in
considerazione dell'attuale penuria di risorse
e
della
carenza
di
professionalità
sanitarie
indispensabili.
Considera che cambiano i direttori generali ma non migliora
l'efficacia dell'azione amministrativa, invitando ad
una
maggior cautela nella corresponsione degli incentivi.
La dott.ssa BORSELLINO, precisato che nessuna premialità è
stata corrisposta, annuncia una verifica sulla nomina citata
dall'on. Zito.
Il PRESIDENTE considera che la rifunzionalizzazione della
rete
ospedaliera
dovrebbe
finalmente
consentire
l'istituzionalizzazione della attività e la stabilizzazione
del personale. Rinvia a data da destinarsi la trattazione
degli altri punti all'ordine del giorno.
(Non sorgendo osservazioni così rimane stabilito)
Non avendo
seduta.
altri richiesto di parlare dichiara
La seduta è tolta alle ore 16.20.
conclusa
la