TUNISIA Dati macroeconomici 2013 Reddito Procapite Euro 2.985 Tasso di inflazione % 5,0 Tasso disoccupazione % 15,0 Tasso di variazione del PIL % 2,8 Previsione di crescita PIL 2014 % 3,6 Totale import Miliardi di Euro 13,69 Totale export Miliardi di Euro 9,64 Saldo Bilancia Commerciale Miliardi di Euro -4,05 Totale import da Italia Miliardi di Euro 3,22 Totale export verso Italia Miliardi di Euro 2,30 Saldo interscambio con l’Italia Miliardi di Euro -0,92 Investimenti esteri Miliardi di Euro 0,91 Investimenti all'estero Miliardi di Euro 1,64 Investimenti italiani Miliardi di Euro 0,03 Investimenti in Italia Miliardi di Euro n.d. Fonte: Banca Centrale di Tunisia; Dogana Tunisina; CIA – World Factbook; Istituto Tunisino della Statistica; Ministero del Commercio e dell’Agricoltura tunisino; Banca Mondiale; FIPA; FMI. Il PIL è riferito ai primi 9 mesi 2013 Caratteristiche generali Fuso orario (rispetto all’Italia): +1 Superficie 163.610 kmq Popolazione1 10.886.500 (popolazione attiva 36,5%) Comunità italiana oltre 3.000 iscritti AIRE Capitale2 Tunisi (oltre 2.000.000 con periferie residenziali) Città principali3 Sfax (968.800), Nabeul (784.500), Sousse (655.900), Bizerte (561.700) Moneta Dinaro Tunisino (TND) Tasso di cambio4 1 Euro=2,160 TND Lingua Arabo (ufficiale), Francese (amministrativo-commerciale, largamente diffuso), Italiano, Inglese, Tedesco Religioni principali Musulmani (98%), Cristiani (1%), Ebrei (1%) Ordinamento dello Stato nel 2013, il clima politico è stato segnato da un margine di incertezza: l’omicidio di uno dei leader della sinistra radicale, Chokri Belaid, del febbraio 2013, ha portato alle dimissioni di Jebali dopo l’infruttuoso tentativo di comporre un nuovo esecutivo formato di soli tecnici e alla formazione di un nuovo Governo guidato da Ali Larayedh (Ministro dell’Interno di Jebali), fondato sulla stessa maggioranza; la situazione politica si complica a seguito dell’assassinio nel mese di luglio del diri- gente dell’allora opposizione del partito al potere Mohammed Brahmi, al quale ha fatto seguito una serie di attacchi perpetrati nel territorio tunisino e il lancio di una operazione di messa in sicurezza senza precedenti diretta contro i gruppi terroristici operanti sul territorio. Nel mese di gennaio 2014 succede un nuovo capo di governo transitorio Mehdi Jomaa che sembra ridare fiducia al Paese e dichiara l’uscita dallo stato di emergenza. La nuova costituzione, a seguito della rivoluzione di 3 anni fa, scardina vecchi paradigmi promuovendo tra l’altro la parità dei sessi, garanzia delle libertà fondamentali dell’individuo e aprendo a una transizione democratica Suddivisione amministrativa 24 Governatorati (Ariana, Béjà, Ben Arous, Bizerte, Gabes, Gafsa, Jendouba, Kairouan, Kasserine, Kébili, Manouba, Le Kef, Mahdia, Médenine, Monastir, Nabeul, Sfax, Sidi Bouzid, Siliana, Sousse, Tataouine, Tozeur, Tunisi, Zaghouan) suddivisi in 264 delegazioni e 264 comuni o municipalità. Quadro dell’economia Quadro macroeconomico5 Nonostante l’incertezza politica e sociale che ha caratterizzato il Paese nel corso del 2013, nell’ultimo rapporto del FMI sulle prospettive dell’economia mondiale, sono stati espressi apprezzamenti sui risvolti politici e sulle riforme degli ultimi mesi nel Paese. Secondo dati preliminari, il PIL a prezzi costanti ha registrato nel terzo trimestre 2013 un +2,4% rispetto all’anno 2012, per un valore complessivo, fino a settembre, pari a +2,8%. Secondo i dati al terzo trimestre, in calo risultano le performances di: agricoltura e pesca (–3,3%), come diretta conseguenza del calo della produzione cerealicola; industrie non manifatturiere (–0,4%), imputabile alla diminuzione della produzione energetica (–3,2%) e in particolar modo delle attività legate all’estrazione del petrolio e del gas naturale (–3,8%) e all’elettricità (–2,3%). In rallentamento è l’industria manifatturiera (+0,2%), con risultati negativi per l’industria chimica (–6,6%) e agroalimentare (–2,7%); buono il trend mostrato, invece, dai settori del tessile, abbi- gliamento e cuoio (+3,7%), nelle industrie meccaniche ed elettriche (+1,2%), dei materiali da costruzione, ceramiche e vetri (+6,5%). In crescita, infine, le attività non commerciali (+5,4%), il settore dei servizi (+4,3%) e delle comunicazioni (+9,8%). La posizione strategica del Paese, non solo nell’area del Maghreb ma rispetto all’Africa Sub-sahariana, è confermato dalle molte imprese italiane che creano qui le loro basi operative per poter gestire al meglio certe opportunità d’affari, in particolare verso i Paesi francofoni, Mali, Mauritania, Costa d’Avorio e Nigeria. . Principali settori produttivi6 Il tessuto imprenditoriale, fortemente diversificato, si caratterizza per settori tradizionali, per i quali la Tunisia risulta essere leader tra i Paesi del Mediterraneo (anche grazie al 1 2 3 4 5 6 204 Fonte: Institut National de Statistique Tunisie (www.ins.nat.tn) Fonte: FIPA Tunisie (www.investintunisia.tn) Fonte: Istituto Nazionale di Statistica Tasso di cambio medio 2013 Banca Centrale di Tunisia; Dogana Tunisina; CIA World Factbook; Istituto Tunisino della Statistica; Agenzia; Ministero Commercio e Agricoltura tunisino; FMI; www.tourisme.gov.tn Fonte: FIPA 2013 (www.investintunisia.tn); SRM (2013) Le Relazioni Economiche tra l’Italia e il Mediterraneo; API (www.tunisieindustrie.nat.tn) BUSINESS ATLAS 2014 Commercio estero8 Totale import: mld/euro 13,69 Totale export: mld/euro 9,64 Principali prodotti importati: (mld/euro) materie prime e semilavorati (4); beni di consumo (3,2); beni strumentali (2,8); energia (2,4); industrie agroalimentari (1,2). Principali prodotti esportati: (mld/euro) materie prime e prodotti semilavorati (2,7); beni di consumo (3,1); energia (1,6); beni strumentali (1,4); industrie agroalimentari (0,9). Principali partner commerciali Paesi Clienti: Francia (26,4%); Italia (18,5%); Germania (9%); Libia (5,1%); Spagna (4,7%); Regno Unito (3,8%). Paesi Fornitori: Francia (18,3%); Italia (14,5%); Germania (7,2%); Cina (6,3%); Spagna (4,6%); USA (3,3%). partenariato con l’UE), in particolare tessile, agroalimentare, elettrico e materiali da costruzione, e altri comparti emergenti, molto attrattivi anche per l’Italia, quali l’elettronica, la plasturgia, automotive ed aeronautico e il settore ICT. Il tessuto industriale tunisino agglomera 5.669 imprese (507.884 posti di lavoro) aventi un organico superiore o uguale a 10 dipendenti, di cui 2.614 sono totalmente esportatrici. Secondo l’Osservatorio delle Relazioni economiche del Mediterraneo in Tunisia sono presenti poco più di 70.000 imprese manifatturiere che danno lavoro a circa 474.000 persone. Infrastrutture e trasporti7 La strategia di Governo è orientata alla deregolamentazione del settore, alla privatizzazione delle società di trasporto urbano e ad uno sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture. Si rileva l’adozione di incentivi statali e regionali nelle zone svantaggiate e destinati alla realizzazione di importanti opere infrastrutturali che devono rispondere alle esigenze nazionali ed alla revisione della suddivisione amministrativa che la Tunisia si è posta tra le priorità: lo sbocco al mare per tutte le regioni. Gli orientamenti generali del settore del Piano 2010-2014 puntano a: sviluppo/rinnovamento del trasporto pubblico collettivo, trasporto multimodale e della flotta; miglioramento della qualità dei servizi, della sicurezza e semplificazione delle procedure; liberalizzazione progressiva del trasporto aereo, miglioramento della logistica al fine di alleggerire i costi che incidono sul PIL; adozione del trasporto intelligente attraverso utilizzo di piattaforme virtuali e tecnologiche; trasporto economico ed eco-friendly. Attualmente, la rete stradale, principale e secondaria, è costituita da circa 29.083 km, mentre quella autostradale si estende al momento per circa 400 km. Il trasporto su binari che collega le principali città del Paese si sviluppa per 2.167 km ed è gestito dalla società nazionale delle ferrovie (SNCF). Sono presenti, inoltre, 9 porti commerciali principali (Tunisi, La Goulette, Radès, Biserta, Menzel Bourguiba, Sfax, Zarzis, Gabès e Sousse) a cui si aggiungono 9 hub secondari ed un terminal petrolifero a La Skhira, nella provincia di Gabès. I porti di La Goulette e Radès sono stati dotati di nuove banchine e strutture computerizzate, in parte finanziate dalla Banca Europea degli Investimenti. Sono tuttora in corso i lavori per la realizzazione di un nuovo porto in acque profonde a Enfidha e piattaforme logistiche a Djebel Oust e Enfidha. Presenti, infine, 8 aeroporti internazionali: TunisCarthage, Monastir, Djerba-Zarzis, Sfax, Tozeur, Gafsa e Tabarka, Enfidha. 7 8 9 10 Fonte: Portail du Transport de la République Tunisienne (www.transport.tn) Fonte: Ministero del Commercio e dell’Artigianato Fonte: ISTAT Fonte: FIPA 2013 TUNISIA Interscambio con l’Italia9 Saldo commerciale: mld/euro –0,92 Principali prodotti importati dall’Italia (mln/euro): coke e prodotti petroliferi raffinati (693); prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (612); metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (465). Principali prodotti esportati in Italia (mln/euro): prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (884); prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere (298); prodotti alimentari, bevande e tabacco (227). Investimenti esteri (principali Paesi)10 Paesi di provenienza Francia, Germania (mld/euro 0,29), Italia (mld/euro 0,28). Investimenti esteri (principali settori)10 Verso il Paese: (mln/euro) energia (495); industrie (224) di cui 81 per progetti di creazione e il restante per progetti di estensione; servizi (100) di cui 4 per progetti di creazione; agricoltura (5). In percentuale lo stock degli IDE per settore è così ripartito: industrie (50%), servizi (42%), turismo (7%) e agricoltura (1%). Italiani verso il Paese: (mln/euro) industria (25) per un totale di 1.488 posti di lavoro; industrie chimiche (6); industria elettrica ed elettronica (5); industria meccanica e metallurgia (3); tessile e abbigliamento (7). Nel Paese sono presenti vari gruppi, in particolare Benetton, che nel 2008 è stato premiato come miglior investitore sul territorio, il gruppo tessile Miroglio-GVB, Marzotto, Cucirini, Colacem, del gruppo SAFAS; nel settore energia sono presenti: Eni, Snam, Terna, Ansaldo Energia; nel trasporto: Fiat Auto e Iveco, Piaggio; nella metallurgia e grandi opere: Ilva Maghreb, Todini, Astaldi, etc.; nel settore trasporti marittimi e intermodali di merci tra Italia e Tunisia: Tarros, Grimaldi, etc. All’estero del Paese: abbigliamento, beni semi-finiti e prodotti tessili, prodotti agricoli, prodotti meccanici, fosfati e prodotti chimici, idrocarburi ed attrezzature elettriche. 205 MEDIO ORIENTE/AFRICA TUNISIA Aspetti normativi e legislativi mente dal Ministero dell'Economia Nazionale (i.e. attrezzature e prodotti industriali non fabbricati in Tunisia, etc.). Sono vietati all’ingresso tutti quei prodotti stranieri che non soddisfino gli obblighi previsti dalla legislazione in vigore in materia di indicazione di origine (Art. 41, Cap. VI, sez. 2, Prohibitions). Soggiacciono, inoltre, ad autorizzazione da parte del Ministero del Commercio alcuni prodotti che abbiano implicazioni per la sicurezza, salute e l’integrità della flora e fauna locali ed altri beni protetti (i.e. tappeti e vini). Importazioni temporanee: il regime temporaneo è consentito per importazioni di portata limitata (macchinari o oggetti per riparazione o prova, prodotti per fini espositivi, etc.) e per merci destinate alla trasformazione; in questo caso, le imprese importatrici beneficiano dell’esonero dai diritti e dalle tasse doganali, con una garanzia del 5% del valore delle merci. Anche per le importazioni temporanee è necessario munirsi del Carnet ATA. Regolamentazione degli scambi Sdoganamento e documenti di importazione: la normativa tunisina sulle importazioni si basa sulla L.86/1992 e sulla L.772/1983. Ai fini dell’importazione/esportazione nel e dal Paese è necessaria una licenza di import/export, rilasciata dal Ministero per il Commercio con l’Estero. I moduli di richiesta sono disponibili presso le Camere di Commercio e di Industria o presso l’API (Agence de Promotion de l’Industrie). I moduli devono, quindi, essere depositati presso un intermediario concordato che li trasmetterà al Ministero per il Commercio con l’Estero (Direction Général du Commerce Extérieur). In caso di decisione favorevole, è necessario ottenere un numero di identificazione doganale (codice doganale), oltre al certificato d’importazione (EUR1) che permette un azzeramento dei diritti di dogana e il solo pagamento dell’IVA con un’aliquota del 18%, dell’imposta sul consumo (AIR, Avance sur l’Impot sur le Revenu) pari al 10% più un canone sulle prestazioni doganali (RPD, Rédevance Prestations Douanière) del 2%. In caso di assenza di modulo EUR1 i diritti di dogana variano dal 10% al 43%. Altri documenti fondamentali sono il contratto commerciale (o fattura pro forma), la dichiarazione doganale per le merci importate temporaneamente, l’autorizzazione o la licenza per le merci soggette a quote, l’assicurazione, la lista dei colli, la LTA o B/L (Lettre de Transport Aérien ou maritime). Il regime di importazione prevede 3 trattamenti: merci non sottoposte alle formali procedure del commercio estero (i.e. prodotti intermedi necessari alla produzione di altri beni realizzati da imprese totalmente esportatrici e i beni realizzati nelle zone franche); merci sottoposte a regime di libertà secondo le norme del commercio estero (importate automaticamente e senza autorizzazione, mediante domiciliazione della merce importata presso un intermediario riconosciuto); merci vincolate ad autorizzazione. Secondo la legge tunisina, compete all’importatore soddisfare le procedure per lo sdoganamento; in particolare, una volta proceduto al pagamento dei diritti doganali e delle tasse, questo è tenuto a presentare agli uffici doganali una copia delle fatture delle merci e una copia dell’autorizzazione all'importazione. Classificazione doganale delle merci: Sistema Armonizzato. Sono applicati dazi ad valorem con aliquote dal 10% al 43%; sono state abolite quelle applicate per quasi tutte le categorie di macchine e attrezzature a uso industriale, mentre sui beni di consumo può arrivare fino al 200% (i.e. alcolici). Restrizioni alle importazioni11: la maggior parte dei prodotti viene importato liberamente e la lista è aggiornata annual11 12 Fonte: Direzione Generale Dogane (www.douane.gov.tn.) Fonte: Agenzia di Promozione Industria e Innovazione (www.tunisieindustrie.nat.tn) 206 Attività di investimento ed insediamenti produttivi nel Paese Normativa per gli investimenti stranieri12: la L.93/120 (Code d’Incitation aux Investissements) applicata a tutti i settori a eccezione di quello minerario, energetico, finanziario e del commercio interno, viene sostituita dal Nouveau Code d’Investissements nel quale vengono enunciati gli obiettivi seguenti: incoraggiamento alla creazione di imprese, aumento della loro capacità competitiva e crescita del valore aggiunto; sviluppo integrato e equilibrato delle regioni che tiene conto delle loro specificità; creazione di posti di lavoro e potenziamento delle risorse umane; incoraggiamento all’export; realizzazione di uno sviluppo sostenibile. Il Codice individua 7 aree prioritarie che hanno accesso ad incentivi fiscali e sussidi statali: sviluppo regionale, agricoltura, settori innovativi, ricerca e sviluppo, ambiente e sostenibilità, esportazione, creazione di nuove PMI. I campi di applicazione del Nuovo codice (Art.2) sono tutti i settori di attività ad eccezione di: servizi finanziari, miniere, idrocarburi, operatori di reti di telecomunicazioni, commercio di distribuzione per i quali sono previsti codici e legisla-zioni specifiche. Per le attività industriali e i servizi è necessario depositare una dichiarazione sul progetto in questione presso gli uffici dell’API (Sportello Unico o Direzioni Regionali); per progetti in attività di servizi di società parzialmente esportatrici a partecipazione maggioritaria straniera è necessario sottoporre l’autorizzazione alla Commissione Superiore per gli Investimenti. In merito al regime fiscale per proventi da esportazione, la nuova Loi de Finance 2013 precisa che: a) le imprese in attività per cui il periodo di dieci anni per la riduzione totale dei benefici o ricavi provenienti dall’esportazione, non sia scaduto in data 1.01.2014, continuano a beneficiare di una esenzione totale fino alla scadenza; b) le imprese in attività per cui il periodo di dieci anni per la riduzione totale dei benefici o ricavi provenienti dall’esportazione sia scaduto prima del 1.01.2014, continuano a beneficiare della esenzione totale fino al 31.12.2013; c) le imprese in attività a BUSINESS ATLAS 2014 li per conto terzi); 12% (macchinari, servizi informatici, servizi di hotellerie e turistici, beni strumentali, elettricità a bassa e media tensione utilizzata nel funzionamento delle attrezzature agricole ed elettricità a bassa tensione destinata ad uso domestico, alcuni tipi di carburanti a esclusione della benzina e del gas naturale, operazioni di trasporto di merce a esclusione di prodotti agricoli e della pesca); 18% tariffa base. partire dall’anno 2013 che abbiano ottenuto un’attestazione di deposito di dichiarazione d’investimento prima del 1.01.2014 beneficeranno dell’esenzione totale nel corso dei primi dieci anni di attività, a partire dalla prima operazione di export, e a condizione che tale operazione sia realizzata nel corso del 2014; d) infine, le imprese totalmente esportatrici create dal 1.01.2014, soggiaceranno alle imposte sulle società con un tasso del 10% a titolo dei loro ricavi e benefici provenienti dall’export. Legislazione societaria: la maggior parte delle attività commerciali sono regolate dalla legge tunisina e possono essere costituite, dopo apposita richiesta, e previa attestazione di deposito di dichiarazione rilasciata dall’Agenzia per la Promozione dell’Industria (API), dal Centro di Promozione per le Esportazioni (CEPEX), dall’Agenzia per la Promozione degli Investimenti Agricoli (APIA), dall’Ente Nazionale del Turismo (ONTT) e dall’Ente Nazionale dell’Artigianato (ONA). Tutte le società, anche quelle aventi partecipazione straniera al capitale, sono regolate dalle disposizioni del Codice di Commercio Tunisino, per le parti non espressamente disciplinate dal Codice Civile che ricalca, nella sua impostazione di base, quello francese. Il Codice di Commercio prevede: la Società Anonima (SA) e la Società a Responsabilità Limitata (SARL), tipologie più comuni e disciplinate da norme simili a quelle europee, la Società in nome Collettivo (SNC), la Società in Accomandita Semplice o per Azioni (SCS/SCA) e, dal 2000, l’Impresa Unipersonale a Responsabilità Limitata (SUARL). Il Codice degli Investimenti incentiva inoltre la creazione di alcune forme societarie a partecipazione straniera quali le filiali, le partnership e le joint venture. Imposta sui redditi delle persone fisiche Redditi in TND Fino a 1.500 Da 1.500 a 5.000 Da 5.000 a 10.000 Da 10.000 a 20.000 Da 20.000 a 50.000 Oltre 50.000 Valore 0% 15 % 20 % 25 % 30 % 35 % Notizie per l’operatore Rischio Paese13 4/7 Condizioni di assicurabilità SACE14 apertura senza condizioni Sistema bancario Il sistema finanziario tunisino comprende la Banca Centrale di Tunisia (fondata nel 1958), 20 istituti di credito che hanno qualità di banca, 2 banche d’affari, 7 banche offshore, 11 uffici di rappresentanza, 2 società di factoring e 10 società di leasing. In più ci sono numerosi istituti finanziari pubblici e privati. Brevetti e proprietà intellettuale L’ente preposto all’attuazione delle disposizioni legislative in materia di proprietà industriale è l’INNORPI (Institut National de le Normalisation et de la Proprieté Industrielle). La registrazione dei marchi ha durata decennale rinnovabile sine die, quella dei brevetti ventennale, mentre quella dei disegni e modelli di 5, 10 o 15 anni; la validità decorre dalla data di presentazione della richiesta. La registrazione dei marchi non è obbligatoria tranne in alcuni casi determinati da appositi decreti legge. Sistema fiscale Il panorama fiscale tunisino è stato modificato dalla legge fiscale del 1988, che ha introdotto l’imposta sul valore aggiunto o Taxe sur la Valeur Ajoutée (TVA). L’attuale sistema prevede la distinzione tra imposte dirette (imposta sul reddito delle persone fisiche e giuridiche, imposta per la formazione professionale) e indirette (imposta sul valore aggiunto, al consumo, sui viaggi all’estero e sulle assicurazioni). Anno fiscale: 1 gennaio – 31 dicembre Imposta sul valore aggiunto (TVA/IVA): 6% (attività medicali, medicine e prodotti farmaceutici, conserve alimentari, prodotti dell’artigianato locale e materie prime utilizzate nel settore, operazioni di trasporto di persone e dei prodotti agrico- TUNISIA Tipologia Tassi della BCT Tassi bancari Valore 4,68 % Principali finanziamenti e linee di credito Attività SIMEST Studi di prefattibilità, fattibilità e assistenza tecnica collegati agli investimenti art. 6, c. 2 lettera b della L. 6.10.2008 nº 133 Investimenti esteri Legge 100/90 Fondo di Venture Capital Crediti all’esportazione Dlgs. 143/98 (già Legge 227/77) Finanziamenti per l’inserimento sui mercati esteri art. 6, c. 2 lettera a della L. 6.10.2008 nº 133 Servizi di assistenza tecnica e consulenza professionale Ricerca partner/opportunità d’investimento Per ulteriori informazioni si vedano le pagg. 10-11 Fonte: OCSE. Categoria OCSE (o categoria di rischio) indica il grado di rischiosità (da 0 a 7, dove 0=rischio minore e 7=rischio massimo), ovvero la probabilità che si verifichi un default 14 Per maggiori informazioni www.sace.it 13 207 MEDIO ORIENTE/AFRICA TUNISIA Parchi industriali e zone franche15 Nel Paese sono presenti due Parchi industriali a Bizerte e Zarzis-Djerba istituiti con L. 92/81. Offerto un pacchetto di servizi amministrativi e commerciali vantaggioso interamente gestito dall’Autorità di gestione della zona. Gli investimenti nei PAE (Parchi Attività Economiche) possono essere realizzati da persone fisiche e giuridiche, residenti e non, nel settore industriale, commerciale e dei servizi orientati totalmente all’esportazione. Le due zone franche del Paese, a sud di Zarzis e nella zona a nord-est di Bizerte sono regolate dalla L. 120/93 e sono nate con la prospettiva di accogliere, nell’arco di 20 anni, oltre 1.500 imprese, creare 11.000 posti di lavoro e attrarre investimenti esteri. Combustibile Benzina Nafta Combustibile industriale Tipologia da 3 a 5 RETE DIPLOMATICO CONSOLARE19 Ambasciata d’Italia 3 rue de Russie, 1000 Tunisi tel +216 71 321811 / 4505 - fax +216 71 324155 www.ambtunisi.esteri.it • [email protected] media 55 62 da Indirizzi Utili NEL PAESE ALTRI UFFICI DI PROMOZIONE ITALIANI Istituto Italiano di cultura 80, avenue Mohamed V - 1002 Tunisi tel +216 71 142700 - fax +216 71 282499 www.iictunisi.esteri.it • [email protected] Ufficio ICE20: 3, rue de Russie 1000 Tunisi tel +216 71 320999 fax +216 71 322033 [email protected] Organizzazione sindacale Principali organizzazioni sindacali del Paese sono l’Unione generale dei lavoratori tunisini (UGTT) e la Confederazione generale tunisina del lavoro (CGTT); altri sindacati presenti sono quello dei giornalisti (SJT), delle radio libere (STRL) e dei magistrati (AMT). Nel settembre del 2011, un nuovo patronato sindacale è stato creato: CONECT-Confederazione delle Imprese Cittadine della Tunisia (www.conect.org.tn). Alta tensione 0,07 0,12 0,17 0,31 Informazioni utili 4,67 - 5,16 278 556 Quattro fasce orarie Tre fasce orarie media Immobili18 (canone mensile in €/m2) Affitto locali uffici Manodopera16 (valori medi mensili in €) Elettricità17 (in €/KW/h) 0,73 0,54 12,81/25kg inferiore a 20 m3 21-40 m3 41-70 m3 71-100 m3 Costo dei fattori produttivi Categorie media Acqua ad uso industriale18 (in €/m3) Accordi con l’Italia Convenzione per evitare la doppia imposizione sui redditi (1981); Accordo per la Promozione e Protezione degli Investimenti (1989); Accordo sull’Autotrasporto Internazionale di merci su strada (1990); Convenzione di mutua assistenza per la prevenzione delle frodi doganali (1994). Nel quadro della cooperazione bilaterale, una nuova linea di credito di mln/euro 73 è stata finanziata dalla Cooperazione Italiana per lo sviluppo delle PMI tunisine (finanziamenti per acquisto di nuove attrezzature e servizi connessi di origine italiana); i settori eligibili sono industria (a eccezione degli armamenti), agricoltura, pesca e silvicoltura, servizi (a esclusione di quelli finanziari, commerciali e turistici; l’esclusione non è valida per agriturismo, hotel e attività imprenditoriali legate al turismo eco-culturale). Operaio Impiegato Dirigente Prodotti petroliferi18 (in €/l) Fonte: Agenzia di Promozione Industria e Innovazione (www.tunisieindustrie.nat.tn). Per una cartografia dei parchi industriali: www.parcs-activites.tn/parcs-activites.html 16 Fonte: FIPA. Il costo della categoria “operaio” è in euro/ora ed esprime il salario minimo industriale/agricolo; il costo della categoria tecnico/ingegnere è in euro/mese 17 I dati fanno riferimento al range tra la fascia minima (quella mattutina) e la fascia max (serale) 18 Fonte: Couts des facteurs de production en Tunisie (gennaio 2014) 19 Fonte: Ministero degli Affari Esteri. Per ulteriori informazioni sugli uffici consolari presenti nel Paese : www.esteri.it 20 Fonte: Agenzia ICE 15 a 90 90 208 BUSINESS ATLAS 2014 ISTITUTI DI CREDITO ITALIANI Banca Monte Paschi di Siena (Ufficio di rappresentanza) Immeuble Msedi / Gouia, Résidence El Majd, rue du Lac de Costance (appartamento 2.2, secondo piano) Les berges du Lac - 2035 tel +216 71 961060 - fax +216 71 961381 [email protected] BNL c/o BMCI Gruppo BNP Paribas 139, av. de la Liberté - 1002 le Belvédère - Tunis [email protected] [email protected] Iccrea BancaImpresa - Middle East Nord Africa (Ufficio di rappresentanza) Immeuble Mazars, rue du Lac Ghar El Melh Les Berges du Lac - 1053 Tunisi tel +216 71 962388 - cell. +216 24999813 (rif: Imen Attya) [email protected] Intesa SanPaolo (Ufficio di rappresentanza) Bureau de Représentation de Tunis, Immeuble Blue Center rue du Lac Constance aux Berges du Lac - 1053 Tunisi tel +216 71 965820 - fax +216 71 965923 [email protected] della Donna), 15 (Festa Evacuazione a Bizerte) ottobre. Feste religiose a date variabili: Capodanno Musulmano, Nascita del Profeta Maometto; Aîd El Saghir (fine Ramadan), Aîd El Kebir (Festa del Sacrificio). Media Quotidiani: Essahafa, Alhorria, Ach-Chourour, Assabah (in arabo); La Presse, Le Renouveau, Le Quotidien, Le Temps, Le Maghreb (in francese); Tunisia News (in inglese); Il Corriere di Tunisi (trimensile in italiano). Riviste: Tunis Hebdo, L’économiste Maghrébin, Réalités, Afkaronline, Almoulahedh, Entreprise, Manager. TV: Wataniya 1 e 2, Nessma TV, Hannibal TV. Alberghi Tariffe in alta stagione cat. lusso: euro 90-250; 1° cat. 75130; 2° cat. 50. Assistenza medica Nelle grandi città le prestazioni mediche sono buone. Gli accordi di reciprocità con altri paesi sono rari (assenti con l’Italia): le cure mediche sono a pagamento, motivo per cui è necessario stipulare un’assicurazione sanitaria prima di partire. L’assistenza fornita dalla vostra assicurazione potrà aiutarvi a localizzare l’ospedale o l’ambulatorio più vicino. Si ricordi che le assicurazioni di viaggio coprono solo le cure dentistiche urgenti. IN ITALIA RETE DIPLOMATICO-CONSOLARE Ambasciata via Asmara 7 - 00199 Roma tel 06 8603060 - fax 06 86218204 Consolati: Roma, Genova, Milano, Napoli, Palermo Mezzi di trasporto Compagnia aerea di bandiera: Tunisair Altre compagnie che effettuano collegamenti con l’Italia: Alitalia, KLM, Lufthansa, Swiss Air, Air France. Trasferimenti da e per l’aeroporto: l’aeroporto internazionale Tunis-Carthage dista dal centro della città 8 km. I collegamenti sono garantiti da autobus e taxi che sono a disposizione 24/24h e presenti all’uscita dall’aeroporto. Formalità doganali e documenti di viaggio Necessario il passaporto, anche se per i turisti in gruppo è sufficiente la carta d’identità con almeno 6 mesi di validità. Per i passeggeri in ingresso da paesi dichiarati a rischio (Paesi dell’Africa Subsahariana), è obbligatorio effettuare le opportune vaccinazioni. Siti di interesse Governo tunisino: www.ministeres.tn Banca Centrale di Tunisi (BCT): www.bct.gov.tn Istituto nazionale di statistica: www.ins.nat.tn; Ministero delle Finanze-Direzione Generale delle Dogane: www.douane.gov.tn Portale dell’Industria tunisina-Agenzia di Promozione dell’Industria (API): www.tunisieindustrie.nat.tn Ministero Sviluppo e Cooperazione Internazionale: www.mcdi.gov.tn Direzione Generale del Commercio Estero: www.commerce-tunisie.com FIPA Tunisie: www.investintunisia.tn Fondo di Accesso ai Mercati Esteriori (FAMEX): www.famex.org.tn Ufficio Nazionale del Turismo Tunisino (ONTT): www.tourismtunisia.com Corrente elettrica Frequenza della corrente alternata 50Hz; bassa tensione (prima categoria) 220/380V (±10%); media tensione (seconda categoria) 20kV (±7%), generalmente 10kV e 17kV in alcune regioni. Giorni lavorativi ed orari Uffici: lun-gio 8.30-13.00 / 15.00-17.45; ven-sab 8.30-13.00 Negozi: orario continuato. Banche: lun-gio 8.00-12.00 / 14.00-17.00; ven 8.00-11.30 / 13.00-16.00 Festività 1, 14 (Festa della Rivoluzione e della Gioventù) gennaio; 20 febbraio (Indipendenza); 9 aprile (Giornata dei Martiri); 1 maggio; 25 luglio (Festa della Repubblica); 13 (Giornata TUNISIA 209
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