L’ECO DI BERGAMO Economia 13 DOMENICA 6 LUGLIO 2014 I viticoltori: biologico impegnativo ma appagante La svolta bio di Berlucchi E Valcalepio «sostenibile» L’azienda di Borgonato traina la Franciacorta nel biologico Da noi trattamenti al minimo Nasce come una nicchia tari in corso di conversione (comper convinti assertori dell’agricol- presi i 400 di Berlucchi) sono circa tura naturale ma ora il vino biolo- mille, cioè già un terzo del totale. gico si sta trasformando in un buQuella della Berlucchi – aziensiness che coinvolge anche le da bresciana ma che ha al suo ingrandi aziende vitivinicole. terno alcuni bergamaschi come Il caso più emblematico in l’agronomo Diego Cortinovis e Lombardia è quello di Berlucchi, l’enologo Ferdinando Dell’Aquila, il colosso delle bollicine con una senza contare il fatto che lo stesso produzione annua di 4,2 milioni Arturo Ziliani abita a Villongo – è di bottiglie, da qualche anno tutte una lunga marcia di avvicinamenFranciacorta . «Dall’anno scorso to al biologico iniziata alla fine de– dice l’amministratore delegato gli anni Novanta, quando si è coed enologo dell’azienda di Borgo- minciato a rinnovare i vecchi vinato Arturo Ziliani, figlio del fon- gneti. «Anche se con una produdatore Franco, l’inventore dello zione convenzionale – prosegue spumante Franciacorta – abbia- l’ad della Berlucchi – abbiamo como iscritto tutti i nostri vigneti minciato a pensare a un’agricoltuall’Albo di conversione biologica». ra sostenibile, con un occhio atPer legge, prima di protento all’impatto amdurre del vino da bientale, riducendo al un’uva biologica devoNella ditta minimo gli interventi. no passare tre anni, nel 2005-2006 abbresciana Ebiamo quindi dal 2016 Beravviato un vilucchi potrà raccogliesono gneto di 5 ettari per la re l’uva certificata biobioorobici sperimentazione logica sui propri 85 etlogica che ha dato ril’agronomo sultati incoraggianti». tari di vigneti. «Non solo – spiega ancora ZiPer arrivare, nel e l’enologo 2013, liani – ma anche tutti i alla svolta riguarcirca 60 conferitori di dante l’intera produuve sono stati convinti a coltivare zione. «Il motivo principale di uva biologica sui loro 300-350 et- questa scelta – spiega Ziliani – è tari: alcuni si sono iscritti l’anno quello di una maggiore sensibilità scorso altri quest’anno, quindi a ambientale. Ma c’è anche un dipartire dal 2017 tutta l’uva raccol- scorso commerciale dato che il ta per le bollicine Berlucchi avrà vino bio è molto richiesto nel Nord il marchio “bio”». Per la matura- Europa e negli Usa». zione in cantina ci vorrà poi qualUna sensibilità ambientale che che anno, per cui si prevede che dal sta crescendo anche fra i «vigne2019-2020 la Berlucchi avrà tutte ron» bergamaschi, anche se non le bottiglie prodotte biologiche. sempre questo si traduce in una Considerato l’effetto traino che produzione «certificata biologipuò avere un gigante come Ber- ca», come spiega il direttore del lucchi, è probabile che altre azien- Consorzio tutela Valcalepio Serde della Franciacorta ma anche, gio Cantoni: «Tra i precursori del più in generale, lombarde, segua- biologico nella nostra provincia no l’esempio. Perché se su un tota- c’è senz’altro l’azienda Ca’ Verde le di 3 mila ettari franciacortini le di Almenno San Salvatore che ha bottiglie “bio” sono 90 (la capofila sempre fatto “bio”, Valcalepio e è l’azienda Barone Pizzini), gli et- Pinot grigio, e l’azienda Tosca di I vigneti dell’azienda Sant’Egidio Sopra, una coltivazione bio; sotto a sinistra Arturo Ziliani; a destra, Tosca Comi e Marco Locatelli Pontida, anch’essa con una produzione tutta biologica, dal Valcalepio all’Igt. Ma ce ne sono altre comunque “bio” o che si stanno convertendo. Il biologico si basa sul non utilizzo di concimi chimici e di anticrittogamici di sintesi e sul basso livello di solforosa. In generale si può dire che, al di là del “bio” certificato, tutto il Valcalepio può dirsi sostenibile. Il fatto di lasciare l’erba tra i vigneti ci permette di non avere bisogno di grandi concimazioni, e infatti da noi ci sono pochi produttori che concimano. La solforosa, poi, è già bassa, e non usiamo mai prodotti organici per i trattamenti al vino. Come consorzio, mediante uno specifico bollettino, consigliamo sempre di fare trattamenti al minimo e spingiamo per fare usare rame e zolfo». Quanto alla tendenza in atto verso il biologico, Cantoni è un po’ scettico e avverte: «Chi fa “bio” deve mettere nel conto che, in certe situazioni come l’anno scorso, se piove a metà vendemmia, può anche non raccogliere niente. Questo perché si è meno protetti». E conclude: « Senza essere bio certificati, Il Valcalepio rispetta molti requisiti del biologico». 1 P. S. In provincia su un totale di 700 ettari Coldiretti: la produzione naturale verso i 50 ettari «Negli ultimi 5 anni in Lombardia il fenomeno “bio” sta crescendo, in quanto le aziende che esportano vino hanno una forte richiesta di prodotto. Tuttavia il successo è merito anche di alcune piccole aziende viticole che mantengono rapporti direttamente con il consumatore o l’ enoturista, sempre più attento al consumo di un prodotto agroalimentare sempre più sano e naturale». Così spiega la situazione il referente viticolo della Coldiretti Bergamo, Andrea Longaretti. Secondo i dati Coldiretti, oggi in Lombardia ci sono circa 22 mila ettari vitati, di cui mille a conduzione biologica. Bergamo con i suoi 700 ettari vitati, ha circa 50 ettari in conduzione biologica (di cui il 50% in conversione), che andranno a produrre tutto vino bio entro il 2016. La produzione di uva bergamasca bio nella vendemmia 2013 stimata da Coldiretti si aggira attorno ai 1.500 quintali e circa mille ettolitri di vino, tutto Doc Valcalepio o Igt Bergamasca e principalmente venduto in bottiglia. Un dato che dovrebbe raddoppiarsi entro il 2016. «Pertanto - conclude Longaretti - nei prossimi anni prevediamo una percentuale di produttori viticoltori biologici bergamaschi vicina al 10%». Sono queste le aziende vitivinicole associate Coldiretti che praticano l’agricoltura biologica, tra già convertite e in corso di conversione: Le Sorgenti di Bergamo, Frontemura di Bergamo, cooperativa Oikos di Villa d’Almé e Mozzo, Ca’ Verde di Almenno San Salvatore, Sant’Egidio di Sotto il Monte, Roberto Bonacina di Sotto il Monte, Giuliano Locatelli di Almenno San Bartolomeo, Roberto Magni di Villa d’Adda, Colletto di Adrara San Martino, Amadio Locatelli di Chiuduno, La Cressa di Gandosso, Sassi della Luna di Cenate, Le Corne di Grumello del Monte. contabili dei modelli 730/2014 elaborati (modelli 730-4), ai fini dell’effettuazione dei conguagli in capo al contribuente. 15/07 ADEMPIMENTI IVA – FATTURAZIONE DIFFERITA I soggetti con partita Iva devono emettere le fatture, eventualmente in forma semplificata, relative: - alle cessioni di beni la cui consegna o spedizione risulta da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti tra i quali è effettuata l’operazione, effettuate nel mese precedente; - alle prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione, effettuate nel mese precedente nei confronti del medesimo soggetto; - alle prestazioni di servizi «generiche» rese o ricevute (integrazione fattura) nel mese precedente a/da soggetti passivi stabiliti nel territorio di un altro Stato membro dell’Ue; - alle prestazioni di servizi «generiche» rese o ricevute (autofattura) a/da un soggetto passivo stabilito fuori dell’Ue, effettuate nel mese precedente; - alle cessioni comunitarie non Assieme a Ca’ Verde di Almenno San Salvatore, la Tosca di Pontida è tra le aziende che nella Bergamasca hanno precorso i tempi in tema di coltivazione biologica. Dice il titolare Marco Locatelli: «Siamo partiti 15 anni fa con la coltivazione biologica: la prima vendemmia nel 2003, la prima bottiglia nel 2006. Perché il biologico da subito? Perché abbiamo sempre pensato a una produzione che avesse rispetto per la natura. Bisogna crederci nel biologico e noi ci abbiamo sempre creduto. Certo, è una scelta impegnativa e vincolante che non è ripagata a livello economico. Per questo dico che non sono i motivi commerciali a spingere verso il “bio” anche se sappiamo che stanno crescendo i consumatori attenti a questi aspetti . Però ci fa piacere apprendere che anche una grande azienda come Berlucchi si sta convertendo al biologico». Gli ettari di Tosca sono oggi 3 e la produzione è di 15 mila bottiglie (tra cui il primo spumante metodo classico bergamasco «bio», Mainardo III) ma recentemente ha acquistato 6 ettari da un ex conferitore della Cantina sociale e ovviamente l’intenzione di Locatelli è di convertire queste coltivazioni in biologico. La produzione potrà così arrivare a circa 50 mila bottiglie. Proprio come Berlucchi in Franciacorta, anche l’azienda Sant’Egidio di Fontanella di Sotto il Monte - come spiega Laura Ravasio - è passata al biologico nel 2013: «Il primo Valcalepio rosso “bio” sarà pronto nel 2016». Accanto anche Merlot e Cabernet in purezza e Moscato giallo, mentre l’olio «bio» è già in vendita. «Siamo passati al biologico - continua Laura - per un nostro convincimento, il vigneto risponde bene ed è più sano. Certo, richiede un certo impegno. I prezzi? La nostra intenzione è di mantenerli uguali». 1 Scadenzario Scadenzario adempimenti mensili a cura del prof. dott. Giuliano Buffelli e dell’avv. Vincenzo Fusco *** Lo scadenzario non esaurisce l’elenco di tutte le scadenze ma segnala solo quelle di interesse più generale. 07/07 IMPOSTE DOVUTE DALLE PERSONE FISICHE E DALLE SOCIETA’ DI PERSONE TENUTE ALL’APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE Le persone fisiche, società di persone ed equiparate, nonché i soggetti Ires, tenuti all’applicazione degli studi di settore, entro oggi versano, senza maggiorazione dello 0,4%, il saldo relativo al 2013 e l’eventuale primo acconto per l’anno 2014 delle seguenti imposte: - Irpef e relative addizionali; - cedolare secca sulle locazioni (se trattasi di persone fisiche che concedono in locazione immobili ad uso abitativo); - imposta sostitutiva del 10% (se trattasi di persone fisiche in regime agevolato per le nuove attività produttive, di cui all’art. 13, L. n. 388/2000); - imposta sostitutiva del 5% (se trattasi di persone fisiche in regime dei cc.dd. «nuovi minimi»); - contributo di solidarietà del 3% (se trattasi di persone fisiche con un reddito complessivo superiore ai 300.000,00 euro lordi; - Ivie (se trattasi di persone fisiche residenti che possiedono immobili all’estero); - Ivafe (se trattasi di persone fisiche titolari di attività finanziarie all’estero); - contributi Inps; - Irap; - Iva; - diritto annuale alle Camere di commercio; - ritenute d’acconto; IMPOSTE DOVUTE DAI SOGGETTI IRES TENUTI ALL’APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE I soggetti Ires con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare che hanno approvato il bilancio o il rendiconto entro il 31/05/2014, tenuti all’applicazione degli studi di settore, devono provvedere a versare le seguenti imposte, senza maggiorazione dello 0,4%: Ires; Irap; Iva, oltre eventualmente agli importi dovuti (compresa l’eventuale maggiorazione del 3%) per l’adeguamento agli studi di settore; diritto annuale alle Camere di commercio. 08/07 TRASMISSIONE TELEMATICA MODELLI 730 I Caf-dipendenti e i professionisti abilitati che prestano assistenza fiscale devono provvedere alla trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate: - dei modelli 7302/2014 e delle schede per la destinazione dell’8 e del 5 per mille dell’Irpef (modelli 730-1); - della comunicazione dei risultati 10/07 REGIME AGEVOLATO NUOVE ATTIVITA’ PRODUTTIVE (ART. 13, L. N. 388/2000) – TRASMISSIONE DATI CONTABILI Le persone fisiche in regime agevolato per le nuove attività produttive, di cui all’art. 13 della L. n. 388/2000 devono trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate i dati contabili delle operazioni effettuate nel secondo trimestre. CONTRIBUTI LAVORO DOMESTICO – TRIMESTRE APRILE/GIUGNO I datori di lavoro domestico devono provvedere al versamento, in via telematica o mediante bollettino Mav, dei contributi relativi al trimestre aprile-giugno. imponibili, effettuate nel mese precedente; - agli acquisti intracomunitari di beni effettuati nel mese di aprile 2014 per i quali non è stata ricevuta la relativa fattura entro il mese di maggio 2014 (autofattura). Le fatture devono essere registrate entro il termine di emissione e con riferimento al mese di effettuazione delle operazioni. ADEMPIMENTI IVA – ANNOTAZIONE DI OPERAZIONI PER LE QUALI E’ STATO EMESSO SCONTRINO FISCALE O RICEVUTA FISCALE I titolari di partita Iva devono provvedere all’annotazione riepilogativa mensile, sul registro dei corrispettivi, delle operazioni effettuate nel mese precedente per le quali è stato emesso lo scontrino fiscale o la ricevuta fiscale. (1. segue)
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