Rassegna del 15/05/2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 15/05/2014 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 15/05/14 P. 9 L'area del Paiolo è avvelenata «Il cantiere non può partire» Gazzetta Mantova 15/05/14 P. 12 La fantasia dei bimbi contro lo spreco Il concorso è online Monica Viviani 1 2 Gazzetta Mantova 15/05/14 P. 22 Grazie per gli aiuti al nostro festival 3 La Voce Di Mantova 15/05/14 P. 27 PORTO M. NO 4 15/05/14 P. 17 Arriva la casetta dell'acqua ad Asola 5 15/05/14 P. 19 Risparmiare energia Oggi un convegno con le aziende 6 15/05/14 P. 10 Finanza in municipio e da Aster Navetta di Sparafucile nel mirino SERVIZIO IDRICO Gazzetta Mantova ENERGIA Gazzetta Mantova SERVIZI Gazzetta Mantova Sandro Mortari 7 POLITICA LOCALE La Voce Di Mantova 15/05/14 P. 10 Finanza in Comune dopo nove anni 8 La Voce Di Mantova 15/05/14 P. 12 Altri han fallo i casini. Sodano ci mette le pezze Gazzetta Mantova 15/05/14 P. 9 Case, negozi e parcheggio tra le proteste ambientaliste 10 Gazzetta Mantova 15/05/14 P. 10 Zanetti sarà presidente gratis 11 Gazzetta Mantova 15/05/14 P. 10 Via libera al piano anticorruzione Appalti sotto la lente 12 La Voce Di Mantova 15/05/14 P. 123 II finalmente cubo ha le ore contate Gazzetta Mantova 15/05/14 P. 10 E se nessuno volesse il cubo? A carico di chi vincerà la gara 14 15/05/14 P. 16 L'acqua gratis a Campoverde, sarà solamente per i residenti 15 9 Ilaria Perfetti 13 COMPETITORS Cittadino Di Lodi ACQUA: SCENARIO Brescia Oggi 15/05/14 P. 34 Nitrati e acquedotto a rischio Sui dati si accende la bagarre Riccardo Caffi 16 Corriere Verona 15/05/14 P. 7 L'acqua di Verona tra le meno care d'Italia Sole 24 Ore 15/05/14 P. 13 Il governo accelera sul fondo di garanzia per le opere idriche Giuseppe Latour 18 Tasi, spunta un minirinvio a luglio Antonella Baccaro 19 17 RIFIUTI: SCENARIO Corriere Della Sera 15/05/14 P. 11 ENERGIA: SCENARIO L` Arena 15/05/14 P. 19 Agsm prepara nuovi impianti sull'Adige Lorenza Costantino 20 Mf 15/05/14 P. 16 Nonostante l'inverno mite crescono i profitti di Hera Luciano Mondellini 22 Sole 24 Ore 15/05/14 P. 13 «Bolletta tagliata di 1,5 miliardi» Jacopo Giliberto 23 Sole 24 Ore 15/05/14 P. 14 La Tav cancella 70 km di elettrodotti Maria Chiara Voci 25 Indice Rassegna Stampa Pagina I L'area del Paiolo è avvelenata «ll cantiere non può partire» Mercurio, arsenico, piombo e idrocarburi oltre i limiti. Provincia e Arpa chiedono altri test e bonifiche il Comune è per il via parziale ai lavori. L'azienda: inquinato solo il canale, fermi per motivi economici di Monica Viviani Mercurio, arsenico, piombo, rame, stagno, zinco e idrocarburi pesanti: si chiama «contaminanti in concentrazioni superiori ai limiti di legge» l'ultimo problema per il piano attuativo Te Brunetti-Nuovo ospedale, meglio conosciuto come Lago Paiolo. Problema emerso durante un incontro convocato da via Roma il 27 marzo scorso cui hanno partecipato Regione, Consorzio di bonifica territori del Mincio, Provincia, Parco del Mincio, Arpa, Asl, Tea Acque, azienda ospedali era Carlo Poma, società Pitentino e lo stesso Comune di Mantova. La contaminazione, E' del 15 marzo 2013 la nota con cui Arpa ha reso noti i risultati analitici dei prelievi realizzati nel 2012 in 6 punti: 5 prelievi di suolo e uno di fanghi presenti nel canale Paiolo. Campionamenti che rientrano nel Piano di monitoraggio ambientale ante-operam previsto dal decreto di Via con cui il 5 novembre 2010 laRegione ha riconosciuto la compatibilità ambientale al progetto della Pitentino srl (società a metà tra laArturo Bottoli spa e la Laterizi Brioni). Per legge i valori di concentrazione limite accettabili per le sostanze presenti in suolo e sottosuolo di siti a destinazione d'uso verde pubblico, verde privato e residenziale sono meno restrittivi di quelli concessi nel caso la destinazione d'uso sia invece industriale e commerciale. Ebbene: i campionamenti di Arpa hanno trovato arsenico, piombo rame, stagno, zinco e idrocarburi pesanti in concentrazioni accettabili per un insediamento commerciale o indu- Si parla di noi striale ma ma non per le aree verdi o residenziali. Ancora peggio per il mercurio: supera qualsiasi soglia consentita. Che fare? Alla luce di questi riscontri, il Comune ha quindi convocato due incontri (il 29 gennaio e il 27 marzo) per decidere il da farsi con tutti i soggetti interessati. E le posizioni emerse non sembrano andare nella stessa direzione. I costruttori : non ci riguarda. La società Pitentino ha fatto presente che «l'inquinamento non sussiste» perché «è stato riscontrato sulle sponde del Paiolo di proprietà demaniale». Insomma «è il canale a presentare i superi» mentre là dove sono previste case, ovvero nella zona sulla sinistra della sponda, «non sono emersi superi». E sull'altra sponda? Quella «rispetta i limiti per l'area commerciale». E se i lavori ancora non partono è «per questioni di carattere finanziario - ribadisce Alberto Bottoli quelle di inquinamento non ci riguardano». II Consorzio si chiama fuori. Il Consorzio non si ritiene responsabile della bonifica: il canale è passato di sua competenza solo negli ultimi mesi e «allo stato attuale riceve le acque dallo sfioro della fognatura solo in caso di piogge particolarmente abbondanti». «Procediamo per stralci». Nel ricordare che è previsto anche un parco in un'area in cui «vanno verificati i limiti», il Comune ha proposto di «consentire l'attuazione per lotti in particolare con precedenza a parcheggio, parte commerciale ed edifici direzionali, previa verifica puntuale delle destina- zioni d'uso». In sostanza si tratterebbe di dare la precedenza alle aree commerciali. «No, prima le bonifiche». A chiedere che si proceda subito con la caratterizzazione del sito sono Arpa e Provincia. «La caratterizzazione è prevista per legge - spiega l'assessore Alberto Grandi - per capire quanto, dove e chi è responsabile della contaminazione. Un intervento per stralci non è invece previsto nel decreto di li canaleche ata_e arsa Parea m Via regionale e lo inficerebbe: ad esempio le mitigazioni ambientali non possono essere realizzate per stralci». Insomma prima le bonifiche, poi i lavori. Dal canto suo anche Arpa sostiene che «un piano di caratterizzazione darebbe l'esatta consistenza della diffusione degli inquinanti e consentirebbe di liberare l'area», che i sedimenti del Paolo che superano i limiti sono tali «da non rendere sufficiente la copertura del canale e della sponda così come previsto dal progetto» e che non avallerà «una soluzione che non preveda la caratterizzazione». satn da] pianu de Brunettrivuovo Paloiu Pagina 1 DIFF ERENZIATA fantasia dei bìmbì contro lo spreco concorso è o ' e C'è tempo fino a domani per votare online le foto più belle e gli elaborati più creativi del concorso "AMAntova non si spreca!". Ovvero, il progetto di sensibilizzazione ambientale sui temi della raccolta differenziata, dei consumi responsabili e della riduzione degli sprechi promosso dal Comune di Mantova e da Mantova Ambiente e dedicato a 3.200 studenti e 250 insegnanti delle scuole elementari e medie. Con un articolato percorso di formazione . Due le sezioni del concorso : il photocontest "Caccia allo spreco ", per documentare il fenomeno e suggerire le azioni virtuose che possono ridurlo, e "Coloriamo il porta a porta" che, riservato alle scuole elementari, prevedeva la realizzazione di elaborati grafici per personalizzare i sacchetti e i bidoncini della raccolta differenziata. Per ulteriori informazioni e per esprimere il voto ci si può collegare al sito www.amantovanonsispreca. it. Le classi vincitrici saranno premiate con beni e servizi a scelta dell'istituto (manutenzioni oppure lavagne multimediali) in occasione di una grande eco -festa, il 30 maggio in piazza Virgiliana. In palio per il Photocontest ci sono 1.900 euro (divisi in sei premi), 400 per "Coloriamo il porta a porta". A colorare la giornata ci saranno giochi a tema, laboratori di riciclo creativo, un concerto con strumenti musicali riciclati e uno spettacolo teatrale . A consegnare i premi sarà Capitan Eco, il pirata eroe che combatte contro lo spreco. Si parla di noi Pagina 2 G razie r gli ai uti nostro In seguito al successo ottenuto dal Festival internazionale degli artisti di strada 'Tamille de la Rue", l'associazione Arte dell'Assurdo ringrazia tutti coloro che hanno creduto nella riuscitadi questa prima edizione della manifestazione. in particolar modo la Banca Popolare di Mantova, Tea Energia, Comune di Mantova, Consorzio Latterie Virgilio, Lions Club Mantova BarbaraGonzaga, Bar Venezia,GoParc e Island Spa. Ringraziamo inoltre il Consorzio Parmigiano Reggiano, Forneria Carra, Arvati pane, Imperial Abrasivi, Generai Stamp, PinUp Hairfashion, Bar Caravatti, Storti Service, i nostri supporter tecnici ed infine ma non per ultimi i nostri soci sostenitori, amici e commercianti che con il loro contributo economico ed il loro entusiasmo hanno dimostrato di credere nel nostro progetto. Con rinnovato entusiasmo lavoreremo per poter far crescere il festival e trasformarlo in un vivace appuntamento annuale. Annalisa Venturini Presidente Arte dell'Assurdo e, Si parla di noi Pagina 3 PORTO M. NO PORTO MANTOVANO L'amministrazione comunale ha organizzato , in collaborazione con Mantova Ambiente, un incontro pubblico dedicato alla raccolta differenziata dei rifiuti, che si svolgerà lunedì alle 20.45 nella sala civica di Bancole. Il titolo dell' iniziativa è "Raccolta differenziata dei rifiuti: tariffe, risultati, novità e compostaggio". Interverranno gli amministratori di Porto e i tecnici di Mantova Ambiente. (g.v.) 5tasera la consegna dei defibrillatori, avaro wa a rvll'o oioslzni5'il'lok Si parla di noi ratioe . . 9e -. domenica Mo;.l non Pagina 4 va la casetta dell'acqua ad Asola / ASOLA L'assessore ai lavori pubblici Mattia Di Vito comunica che l'amministrazione comunale di Asola ha aderito all'iniziativa denominata Casa dell'acqua della provincia di Mantova. Si tratta di un progetto che prevede la possibilitá di installare apparecchiature per l'erogazione di acqua filtrata ai cittadi- Servizio idrico ni, con il fine di incentivare l'uso dell'acqua dell'acquedotto ed eliminare o comunque ridurre lo smaltimento di bottiglie in plastica da parte dei cittadini, con conseguente calo dei relativi costi da parte dell'amministrazione. «L'amministrazione -comunica Di Vito- ha individuato come punto perla casetta dell'acqua un'area nel giardino della biblioteca al con - fine con piazzale Mangeri o piazza mercato. Questo luogo è stato scelto perché facilmente raggiungibile, illuminato, sicuro e dotato di stalli di sosta per poter agevolmente usufruire del servizio». L'intervento consiste nell'installazione di una struttura prefabbricata che erogherà sia acqua naturale che gasata e sarà dotato anche di impianto di refiigerazione. (a.g.) Pagina 5 PEGOGNAGA Risparmiare energia Oggi convegno con le aziende ! PEGOGNAGA Oggi alle 16 alla sala convegni del Centro Tecnologico di Polesine, avrà luogo l'incontro con le aziende sul tema: "Progetto Licea". Nell'incontro di presentazione del progetto sarà spiegata la fase dell'esecuzione di "Audit energetici gratuiti" presso le aziende, al termine del quale verrà consegnato un report dell'analisi energetica e uno strumento di valutazione che potrà essere utilizzato in forma autonoma per valutazioni successive. L'incontro costituirà un importante momento di confronto fra le aziende aderenti e i soggetti promotori del progetto. Perinfo:tel. 0376/536999. (vn) Energia Pagina 6 Finanza in municipio e da Aster Navetta di Sparafucile nel mirino L'inchiesta della Corte dei conti sull'affidamento senza gara del servizio bus nel febbraio 2005 II segretario generale: «II rapporto era tra Mantova Parking e Apam, il Comune non c'entra» di Sandro Mortari La Guardia di Finanza mette sotto la lente il servizio bus navetta tra il parcheggio di Sparafucile e piazza Sordello di nove anni fa. Ieri due agenti in borghese delle Fiamme gialle del comando provinciale di Mantova si sono presentati dal sindaco Sodano e dal segretario generale Vareschi per acquisire la documentazione relativa al servizio che Mantova parking aveva affidato direttamente ad Apam. A dame notizia lo stesso primo cittadino, che precisa: «La Guardia di finanza ha fatto visita anche ad Aster (nata sulle ceneri di Mantova parking, ndr.), ma non so cosa abbia trovato». «Sono venuti ieri (martedì, ndr.) - afferma il direttore di Aster Ildebrando Volpi - e hanno prelevato la fattura, mi pare di 38-40mila euro, con cui abbiamo pagato Apam, oltre a lettere tra noi e l'azienda provinciale autotrasporti, l'unica che poteva fornire il servizio». In via Roma sono state acquisite, invece, le fotocopie di un carteggio tra la Polizia locale, Mantova parking e l'Amministrazione comunale nel quale, quest'ultima, diceva chiaramente di non voler sborsare neppure un euro per il servizio. E infatti, a pagare Apam fu la stessa società partecipata al cento per cento dal Comune. «Le Fiamme gialle - afferma a sua volta il segretario Vareschi si sarebbero mosse dopo una segnalazione alla Corte dei conti, relativamente al fatto che il servizio di bus navetta sia stato affidato direttamente adApam senza gara d'appalto. Altro non so, ma il Comune non c'entra con quella procedura». La magistratura contabile, dunque, vuole vederci chiaro su quel contratto e ha affidato l'inchiesta alla Guar- dia di Finanza. La vicenda risale al febbraio 2005 quando la giunta Burchiellaro, in piena emergenza smog, decise di varare misure per favorire la sosta nel parcheggio di Sparafucile, all'ingresso della città, appena realizzato. Si pensò di istituire, in via sperimentale per tre mesi, un servizio di collegamento tra il parcheggio e piazza Sordello per consentire agli automobilisti di parcheggiare e di raggiungere agevolmente il centro cittadino. La giunta incaricò Mantova parking di risolvere il problema. La società, all'epoca presieduta da Graziano Broglia, si affidò ad Apam. Il risultato fu l'avvio, in via sperimentale per tre mesi, del servizio navetta (gratuito) il 21 febbraio 2005. Fu utilizzato un Pollicino da 30 posti che faceva la spola, dal lunedì al sabato, ma solo per dieci ore complessive al giorno, dal parcheggio di Sparafucile a piazza Sordello. Subito scoppiarono le polemiche per un servizio che, non coprendo l'intero arco della giornata, provocava disagi soprattutto a quei turisti che venivano scaricati dai pullman nell'area vicina e che spesso non trovavano la navetta gratuita ed erano costretti, per raggiungere il centro, ad utilizzare i normali bus di linea (ma in orari per loro scomodi). Il servizio proseguì anche con la giunta Brioni. Lo scarso utilizzo indusse Apam e Mantova parking a sopprimerlo a fine maggio. Un bus navetta di qualche anno fa. La Corte dei conti indaga su quello del 2005 tra Sparafucile e piazza Sordello Pinanminmm,iiripioeduAsYer >,i, M, di spur.d,idk,æi ioìrino Servizi Pagina 7 Niente gara, arrivano le fiamme gialle. Nel mirino anche le carte della ex Mantova Parking Finanza in Comune dopo nove anni Indagine dietro un esposto per l'assegnazione all'Apam di un bus navetta Nove anni dopo, la giustizia si muove su un esposto riguardante un provvedimento di servizio assunto dall ' allora "Mantova Parking". Secondo i termini della denuncia, la società istituì un servizio di bus-navetta dal parcheggio di Sparafucile a piazza Sordello senza procedure a evidenza pubblica. Da qui l ' indagine. La giunta Sodano non c'entra nulla: i fatti oggetto di contestazione rimontano al biennio 2005-2006, quando in sella in via Roma sedeva Fiorenza Brioni. Ma nemmeno lei, invero, ha partecipazione diretta sui fatti diventati materia d'indagine. A quel tempo, la gestione dei parcheggi cittadini e dei servizi afferenti era affidata alla società comunale in house "Mantova Parking" con amministratore unico Graziano Broglia. Uno degli ultimi atti dell' amministrazione guidata da Gianfranco Burchiellaro era stato quello di prevedere un'ampia area di sosta gratuita al di là del ponte di San Giorgio, nell'area perilacuale prospiciente la Rocca di Sparafucile. Della gestione di quel parcheggio, divenuto attivo in èra Brioni, si era fatta carico, appunto, la Mantova Parking. Fu istituito entro breve tempo un servizio di bus navetta per traghettare gli utenti di quel parcheggio, peraltro prossimo anche all' area destinata ai camper, sempre nelle vicinanze della rocca rinascimentale. A Politica locale farla breve, una normalissima operazione di servizio, tanto per i turisti, tanto per i pendolari che avevano trovato un vantaggioso spazio gratuito a mezzo chilometro in linea d'ari a da piazza Sordello. La scelta dell'assegnazione di quel servizio cadde sulla società locale di trasporto pbblico Apam. La quale istituì in breve la corsa. Ma per il fatto che la scelta venne effettuata senza bando di gara, seguì un esposto e, ieri, a nove anni di distanza, l'acquisizione degli incartamenti da parte della Guardia di Finanza, su istazna della Procura. Insomma, Fiamme gialle in Comune e all' Aster (naturale prosecuzione della Mantova Parking) per capire le ragioni di quell'incarico all'Apam-della quale oltretutto il Comune capoluogo è tra i soci maggiori. «Non vedo il problema» commenta lapidario il sindaco Nicola Sodano . E in ogni caso, a questo punto forse non ha nemmeno più senso porsi il problema: quel bus navetta, come il cavallo Nestore di Alberto Sordi, ha già finito da anni l'ultima corsa... II mezzo pubblico Apam doveva servire la tratta fra il parcheggio di Sparafucile e piazza Sordello. Verso l'archiviazione Broglia: " La gara? Inutile. La corsa c'era anche prima" Vla quel servizio di bus na\etta era Stato pagato dal Comune o dalla vlanto\ a Parking, ' > Questo il problema che potrebbe giustificare l'inchiesta ftidata alla Guardia di finanza, Ove poi si appurale che la m ancau 7drdi una gara d'appalto ha comportato in conseguenza un danno erariale per le casse pubbliche. Vla danno non e Stato, come ha spiegato lo stesso ex presidente della MLintoya Parkin Graziano BroAia. Peraltro la società di gestione delle aree di sosta no n hatatto altro che utilizzare un seri7io preesistente dell'Apam: una corsa Apam passava per di li da tempo. Le Si e a2121iunto solo un cartello e un punto di fermata. Pagina 8 DAL CUBO AI BRUTTI NEW JERSEY Altri han fatto i casini. Sodano ci mette le pezze "Dicono che combiniamo poco? Ho rimediato a tutti i disastri che mi hanno lasciato..." Sono iniziati in questi giorni gli interventi di riqualificazione di corso Garibaldi , con la rimozione dei newjersey di cemento e il posizionamento di fioriere con impianti irrigui incorporati. Uno dei tanti nodi ereditati dalle precedenti giunte cui l'amministrazione Sodano è stata chiamata a intervenire. L'elenco completo delle cose fatte e da fare entro i prossimi mesi il sindaco se lo riserva per oggi pomeriggio, quando al Soardi (dalle ore 18) ne darà lettura in un pubblico incontro cui ha invitato anche il vicepresidente della regione on. Mario Mantovani. Ma a passeggio per la città scuote la testa sulle cose che avrebbe potuto fare se solo non si fosse trovato a dover metter mano alle eredità scomode. «Devo fare l'elenco? Parto da piazzale Mondadori, dove sono riuscito a sbloccare una situazione ormai arenata da anni. Oggi c'è un parcheggio realizzato grazie al mio intervento che ha invertito il cronoprogramma stabilito prima del mio arrivo». Non solo. Dopo un braccio di ferro lungo quattro anni con le varie Soprintendenze, si è arrivati finalmente aun'intesaper rimuovere il cubo marron di piazza Sordello, costato 400mila euro nell'ultimo anno di amministrazione Brioni. E già che siamo in tema di decoro urbano, proprio in queste ultimissime ore sono iniziati i lavori per riqualificare corso Garibaldi con la rimozione dei brutti e pericolosi new jersey, sostituiti da più idonee fioriere. «Merito anche mio che ho sollevato il caso con un'interrogazione», ammicca il consigliere Marco Germiniasi. Ma coglie la palla al balzo Nicola Sodano per allargare il discorso: «I new jersey, il cubo marron, piazzale Mondadori... E che dire dello stesso comparto Esselunga? Anche quella è una partita che mi è stata lasciata sul groppone. Così come la biblioteca Teresiana, che ha riaperto dietro mia insistenza dopo un cantiere infinito di quasi vent'anni. Per non parlare dei debiti: 17 milioni di debiti aveva il Comune quando mi sono insediato. Oggi di quei debiti non c'è più traccia». E infine con una punta d'orgoglio il primo cittadino di ferma a guardare piazza Erbe: «Molti mantovani non sembrano nemmeno essersene accorti, ma qui abbiamo rimesso a nuovo una piazza. La vedete comìè la Rotonda di San Lorenzo? E il Palazzo della Ragione vi sembra adesso come prima? In un certo senso siamo stati favoriti dal terremoto che ci ha consentito di sfruttare certi finanziamenti, ma queste cose le abbiamo fatte noi». Insomma, altri hanno creato i problemi; a lui è toccato metterci mani (e soldi) per risolverli. L'OBBROBRIO DEL CUBO, IL CANTIERE MONDADORI E LO STOP "TERESIANA" 6 FRA LE ROGNE EREDITATE 117 MILIONI DI DEBITI E L'AFFARE "ESSELUNGA" II cantiere di corso Garibaldi e, accanto, Nicola Sodano in piazza Erbe coi dirigente Carmine Mastromarino (foto 2000) °200 prolo,hi? nol" 1 Politica locale Pagina 9 IL PIANO Case, negozi e parcheggio tra le proteste ambientaliste Il progetto del nuovo quartiere per quasi mille abitanti al Trincerone, nell'area dell'ex lago Paiolo proprio di fronte all'ospedale Carlo Poma, è ancora fermo al palo. L da anni che si parla del piano attuativo «Nuovo ospedale» che avrebbe cambiato il volto di quell'ampia zona verde di fronte al nosocomio, tra via lago Paiolo e l'omonimo canale. Edifici residenziali, commerciali e direzionali affacciati su una piazza in cui scorre un simulacro del vecchio canale Paiolo, con un parcheggio sotterraneo: un mega progetto firmato dall'archistar Podrecca. Il Comune aveva dato il via libera a fine 2009 (sindaco Brioni) non senza sofferenze vista la forte opposizione del comitato civico Salviamo il Paiolo che era sorto con lo scopo di fermare quello che riteneva uno scempio ad una delle ultime zone pregiate della città dal punto di vista ambientale. Nel novembre 2011, dopo tante polemiche, la Regione aveva dato l'ok definitivo al progetto della Pitentino srl (società a metà tra la Arturo Bottoli spa di Mantova e la Laterizi Brioni di Gonzaga), ma con una serie di prescrizioni ambientali. Tutto sembrava scorrere sui binari di un immediato avvio dei lavori tanto che, a fine anno, la Pitentino srl faceva partire la gara per le opere di urbanizzazione del quartiere. Un appalto da 8 milioni di euro che si era aggiudicato, ai primi del 2012, una cooperativa. Da quel momento, più nulla. Qualche ruspa si è vista, nel corso dei mesi successivi, per spianare l'area e abbattere qualche albero, ma di lavori veri e propri nemmeno l'ombra. L'ospedale nell'agosto del 2012 per mettere in sicurezza il sentiero di avvicinamento, decollo e atterraggio dell'elisuperficie del Poma, aveva chiesto di tagliare sei alberi che costituivano un pericolo per le eliambulanze: e furono altri scontri con gli ambientalisti. Nell'estate dell'anno scorso l'ultimo passaggio sembrava essere la convenzione tra Comune, azienda ospedaliera e Pitentino srl: a tutt'oggi non se ne sa nulla. Politica locale Pagina 10 Zanetti sarà presidente gratis L'industriale rinuncia ai 33mila euro annui per guida della Camera di commercio Carlo Zanetti «Farò il presidente senza compenso. D ' altronde ero stato io stesso a proporre un mese fa al presidente nazionale di Unioncamere di dare un carattere di volontariato all'incarico». Carlo Zanetti, industriale e presidente della Camera di via Calvi, non si scompone di fronte alla proposta di rinunciare agli emolumenti che gli spettano per questo incarico istituzionale. Siamo in tempi di tagli, dal governo Renzi arrivano segnali di sforbiciate, di risparmio di risorse anche per gli enti camerali. E lui, che si prepara verosimilmente alla conferma dell'incarico , in scadenza il prossimo autunno , non solo accoglie la linea del contenimento dei costi. Spiega che lui stesso, in tempi non sospetti, aveva fatto questa proposta. «Un mese fa ho scritto al presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - spiega Zanetti - Proposi che nell'ambito della riforma della Canera di commercio sarebbe stato molto opportuno togliere gli emolumenti per il ruolo di presidente. Insomma, chi fa il presidente lo faccia per spirito di volontariato. Ne consegue che sono ovviamente d'accordo nel non ricevere un euro per questo incarico». La rielezione di Zanetti è scontata, in assenza di avversari. Esponente di Confindu- stria, Zanetti è dunque pronto a rinunciare agli emolumenti legati al ruolo di presidente, vale a dire oltre 33mila euro (nel 2012), gettone di presenza in consiglio (502,20 euro), gettone di presenza in giunta camerale (1.381,05 giuro), spese per viagi di servizio e missioni (1.275,75 euro). A dare tali indicazioni è stata la stessa Confindustria ai propri associati che ricoprono incarichi di questo tipo. Il futuro della Camere di commercio è incerto. Il premier Renzi aveva pensato alla loro abolizione, ma il disegno di riforma prevede "solo" l'eliminazione dell'obbligo di registrazione da parte delle imprese. «nanna in munieipioe da Aster 1;-10 diSparvfncikn,tmiAnn Politica locale Pagina 11 COMUNE Via libera al piano anticorruzione Appalti sotto la lente Via libera della giunta, ieri, al piano che punta ad una serie di azioni per prevenire la corruzione in Comune. E la traduzione del dibattito che vi è stato in consiglio comunale un mese fa e che ha dato le linee di indirizzo da seguire. In verità, la versione approvata dall'esecutivo è quella originaria, con alcuni aggiustamenti, più che altro di carattere linguistico, avanzati dall'aula. «Il piano anticorruzione spiega il segretario generale AnnibaleVareschi - non è altro che la traduzione della legge 190 del 2012. Vengono individuate le attività comunali a rischio corruzione e si cercano di fare tutte le azioni necessarie a prevenirla». Così, i settori più a rischio del Comune sono quelli delle opere pubbliche, dove avviene la maggior parte degli appalti più appetitosi, quelli della cultura per l'erogazione dei contributi, quello dello sportello unico che rilascia autorizzazioni e concessioni (Dia e Scia), il personale per le assunzioni, gli affari generali (affidamenti diretti inferiori ai 20mila euro), economico-finanziario (scelta e pagamento dei fornitori), urbanistica e an1biente (progettazioni e autorizzazioni). Il responsabile anticorruzione è il dirigente Alberto Rosignoli: «Per ogni area - spiega il segretario - è stabilito un procedimento da seguire per attivare i contiolli intermedi. Per esempio, per quanto riguarda gli affidamenti diretti, ogni sei mesi i dirigenti dei settori dovranno comunicare al responsabile anticorruzione l'elenco degli affidamenti effettuati. Il responsabile dovrà, poi, verificare il rispetto della procedura seguita». Fin- in munieipioe da Aster 1;-10 diSparvfncikn,tmiAnn Politica locale Pagina 12 II cubo ha finalmente le ore contate Presentato ieri il nuovo look di piazza Sordello. Gara d' appalto da 60n-ila euro Un altro passo avanti verso l'eliminazione dell'ormai notorio cubo da piazza Sordello. Ieri, infatti, la giunta ha preso atto del progetto inerente la passeggiata archeologica, alla presenza dei rappresentanti dell'Istituto Centrale di Restauro e delle soprintendenze interessate, come spiegato dal sindaco Nicola Sodano e dal dirigente del settore Opere Pubbliche Carmine Mastromarino. Parallelamente procede l'istituzione di un bando che consenta alle aziende disponibili di prelevare la struttura metallica che copre i mosaici e di entrarne in possesso. Facendo un passo indietro: il complicato iter per la rimozione del cubo aveva visto già approvato lo studio di fattibilità. Dopo l'approvazione del progetto preliminare si è ora preso atto di quello definitivo, che sarà sottoposto al parere della Soprintendenza, per poi essere approvato dalla giunta e poter avviare il bando per l'affidamento dei lavori. Nel contempo si procede alla stesura di un bando che consenta di prelevare il cubo con contenimento dei costi per il Comune, ossia di affidare l'incarico ad un'impresa che ne diventi poi proprietaria. La gara partirà da un valore di 60.000 euro e il bando dovrebbe essere pubblicato nel giro di un paio di settimane. Nel caso in cui non ci fossero aziende che si presentino per partecipare alla gara, lo smantellamento del cubo rientrerà nel bando di gara per l'esecuzione dei lavori della passeggiata archeologica. Il progetto per arrivare ad un nuovo aspetto della piazza prevede sul lato corto dell'area, dal lato opposto al duomo, una struttura in pietra, con una copertura che consenta la visione dei mo- Politica locale saici della domus romana, illuminati dal percorso laterale. Sarà, inoltre, installato un hub (dispositivo di rete informatica) che consenta di avere spiegazioni sui mosaici e possa fungere anche da infopoint turistico. Ora i tempi per la procedura dipendono dal parere della Soprintendenza, che ha già però visionato il progetto, per questo il primo cittadino auspica che che la risoluzione della questione "cubo", in piedi dal 2009 e costata 450.000 euro più la manutenzione annua, possa essere vicina. Ilaria Perfetti PRIMA iüi7D, i/r%i Dopo Pagina 13 E se nessuno volesse ® caubo? A C ®co di vincera la gara M le Tra quindici giorni verrà pubblicato il bando perla rimozione e la vendita del cubo che, in piazza Sordello, protegge i mosaici della domus romana. Lo ha annunciato ieri il sindaco Nicola Sodano: «La base d'asta sarà di 60mila euro. Se nessuno parteciperà, il costo dello smontaggio, 60mila euro, saranno caricati sull'appalto per la passeggiata archeologico che riqualificherà il lato corto di piazza Sordello». Ieri la struttura meno invasiva che sostituirà il cubo ha fatto un altro passo in avanti lungo la complicata strada che porterà al nuovo look della piazza: «In giunta - spiega il sindaco - abbiamo preso atto del progetto definitivo che ora manderemo alle varie sovrintendenze peri pareri. Una volta acquisiti, approveremo il progetto definitivo in giunta. Poi dovremo redigere quello esecutivo e, quindi, procedere all'appalto dei lavori da 650mila euro.1 tempi? Tutto dipende dalle sovrintendenze; avendo sempre seguito le loro indicazioni nella progettazione definitiva, speriamo facciano presto ad esprimersi favorevolmente». La struttura in mattoni e cemento che emergerà dalla piazza sarà alta un metro e 40 centimetri e sarà interamente rivestita di pietra di prun, un marmo rosso di verona concordato con la sovrintendenza. Fin- in munieipioe da Aster naæ10diS7usrvfncikn,tmiAni ' Politica locale Pagina 14 LA "CASA" SARÀ RICOSTRUITA L'acqua gratis a Campoverde, sarà solamente per i residenti Frizzante e gassata a costo zero ma solo con la tessera sanitaria e non oltre 12 litri al giorno, i lavori di Cap Holding cominceranno dopo l'estate GIULIA CERBONI Una nuova casa dell'acqua in zona Campoverde a San Giuliano Milanese. In base a un piano, frutto di un accordo tra Cap Holding e il Comune, entro fine settembre verrà eliminata la vecchia fonte ormai in disuso da anni, che versa in stato di degrado, immemore della trionfale inaugurazione, e al suo posto è previsto un pozzo chiuso di Cap Holding. A poca distanza, sempre nella stessa area del centro città, verrà realizzata però una struttura ex novo dove tornerà a scendere acqua in versione anche gassata e refrigerata. Potrà essere così ripristinata la consuetudine, particolarmente apprezzata da numerosi sangiulianesi, di recarsi con bottiglie alla mano a fare scorta di acqua frizzante a costo zero. L'erogazione era stata interrotta alcuni anni fa in quanto a seguito dei dissesti di Genia, che gestiva la fonte, si era reso necessario tagliare anche i costi legati alla manutenzione e all'addizione di anidride carbonica che la fonte comportava. Dopodiché l'assenza di interventi, abbinata al mancato utilizzo e a qualche vandalismo, che a San Giuliano non mancano mai, hanno trasformato il manufatto in un esempio di scarso decoro su cui non sono mancati segnali di disappunto da parte dei cittadini. Certo, con il futuro erogatore, diverso da quello precedente, che assomiglierà alle altre case dell'acqua del Sudmilano, verrà introdotta anche qualche novità tesa innanzitutto a evitare gli sprechi attraverso un costante controllo. «L'utilizzo rimarrà gratuito - Competitors spiega il sindaco Alessandro Lorenzano -, ma verrà riservato solo ai cittadini di San Giuliano che dovranno attivare i rubinetti con la tessera sanitaria». Non solo. Le regole che entreranno in vigore in concomitanza con il decollo del progetto prevedono che ciascun sangiulianese potrà attingere un massimo di 12 litri al giorno. L'intenzione è quella dunque di riaprire l'erogazione, ma con qualche cautela, onde evitare che soprattutto in certi orari l'impianto possa essere utilizzato in modo improprio. Per il resto gli obiettivi sono identici a tutte le altre iniziative simili che sono sorte nel Sudmilano con l'intento di promuovere la qualità dell' acqua pubblica e di incentivare l'utilizzo di bottiglie riciclabili per evitare la dispersione di plastica nell'ambiente. Un servizio che soprattutto in tempi di crisi, in cui l'attenzione è di rigore, ha registrato grande affluenza in tutte le realtà dotate di un punto di riferimento dove fare approvvigionamento di risorsa liscia, refrigerata o gassata. Un'ormai diffusa alternativa gratis alle etichette che si trovano sugli scaffali dei supermercati. Un'altra struttura simile è prevista nella frazione di Sesto Ulteriano in base a un progetto di cui si parla da anni e, spostandosi nel territorio confinante di San Donato, ne è prevista una seconda in via Di Vittorio che si aggiungerà a quella di via Maritano, sempre a cura di Cap Holding. Mentre tornando sulla zona Campoverde il sindaco di San Giuliano annuncia anche «una revisione complessiva degli spazi che diventeranno maggiormente fruibili ai cittadini con un progetto che verrà presentato a breve». Pagina 15 ORZIVECCHI. Dopo le precisazioni del sindaco e di AOB2 il nuovo affondo di Cominotti Nitrati e acquedotto a rischio Sui dati si accende la bagarre L'ex assessore all'Ambiente della Giunta Ferrari: «Un ao fa alla testata del pozzo dì via Matteotti il ° °te di 50 ° °gr ° per litro è stato superato» ............................................................................. Riccardo Caffi Le parole del sindaco Liliana Ferrari e il comunicato diffuso da AOB2, secondo i quali l'acquedotto di Orzivecchi non sarebbe a rischio chiusura per eccesso di nitrati, non convincono del tutto gli abitanti del paese e men che meno convincono l'ex assessore all'Ambiente Fulvio Cominotti. Secondo Cominotti il rischio del superamento del limite di 50 mg di nitrati per litro di acqua fissato dallalegge per l'utilizzo umano è tutt'altro che immaginario. E questo alla luce dei dati forniti proprio dalla societàAOB2 che gestisce la rete idrica orceana. Alimentata dal vecchio pozzo di via Marconi, profondo circa 80 metri, e dal nuovo in via Moro, profondo circa 120. La rete è completata dalle fognature che convogliano gli scarichi civili al depuratore in funzione da oltre 20 anni a sud del paese. Poiché i nitrati alla testata di via Marconi erano costantemente vicini al limite di 50 mg/1, AOB2 ha installato un impian- Acqua: Scenario Acquedotto e nitrati: resta alto l'allarme a Orzivecchi to ad osmosi per la rimozione della sostanza chimica. «Se il gestore minimizza e dice che i livelli, da quando è entrato in funzione l'impianto di denitrificazione, si sono mantenuti sotto il limite di legge, riducendosi fino ai 40 mg/1, significa che non ha ben presenti i risultati delle analisi che conduce ammonisce Cominotti, sciorinando le tabelle diAOB2 -. Dalle analisi chela societàhaeffettuato il 21 agosto 2013 risulta- va tranquilla la situazione al pozzo di via Moro, che immetteva in rete liquido contenente nitrati per 39 mg/l, come risultava dal prelievo eseguito alla fontanella del municipio, ma il limite di 50 mg/1 veniva superato alla testata del pozzo di via Matteotti, dove è stata rilevata una concentrazione di 58. L'impianto di denitrificazione per fortuna riusciva ancora a depurare quest'acqua "satura", tuttavia nell'acqua prelevata in rete, allafontanella pubblica di via Santa Giulia, alimentata dal vecchio pozzo, erano contenuti 47 mg di nitrato. Se l'estate scorsa, nonostante il trattamento, eravamo vicini al limite - ragiona l'ex assessore -, forse è il caso di agire prima che venga superato, per salvaguardare la salute pubblica prima che l'AsI sia costretta a imporre la chiusura». SULLA VICENDA interviene anche Copagri. In riferimento all'inquinamento da nitrati che sarebbe stato rilevato a Orzivecchi nel mese eli marzo dall'Arpa e all'attribuzione di tale inquinamento ai fertilizzanti, Alessandro Baronchelli, presidente di Copagri Brescia, sottolinea l'estraneità del mondo agricolo. «I risultati delle analisi dell'Arpa si pongono in netto contrasto con gli ultimi dati europei del dicembre scorso, i quali evidenziano un netto miglioramento delle acque del Bacino del Po - dichiara Baronchelli -. E giunto il momento di fare chiarezza. Inoltreremo all'Arpa una richiesta di certificazione dell'origine dei nitrati. Siamo certi che proveremo l'estraneità del mondo agricolo all'inquinamento per cui siamo stati ingiustamente e pesantemente accusati». e C RIPRUDUZIUNE RISERVA 'A Pagina 16 L ' acqua ® Vero na tra l e meno c are d ' It alia 0 9&6111iww Tariffe, buone notizie VERONA - A Verona si beve una delle acque più economiche d'Italia. Nel 2013 una famiglia composta da 3 persone, con un consumo stimato di 150 metri cubi, per il servizio idrico integrato (acquedotto e depurazione) ha speso 19o euro, Iva inclusa. A dirlo è l'associazione Federconsumatori, che ieri ha presentato l'indagine nazionale sulle tariffe 2013 del servizio idrico. Il campione è stato di 112 città capoluogo. Secondo l'inchiesta, le tariffe di Acque Veronesi si confermano nella fascia più bassa e favorevole ai consumatori, ben al di sotto della tariffa media nazionale di 241 euro l'anno. Verona è al 26esimo posto. «Dati importanti, che dimostrano come la nostra società sia efficiente e applichi tariffe contenute», ha commentato Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi. (s RIVROOUJONERISERVA! k Acqua: Scenario Pagina 17 ,Doma n i il testo al Consiglio dei ministri Il governo accelera sul fondo dï garanzia per le opere idriche Giuseppe Latour ROMA. Il fondo di garanzia per le opere idriche, che punta a ridurre i rischi per chi investe e chi finanzia, sarà inserito nel decreto legge ambientale che dovrebbe andare al Consiglio dei ministri di domani. Lo ha detto Erasmo D'Angelis, capo della struttura di missione per gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico a Palazzo Chigi, confermando che l'obiettivo principale del provvedimento è accelerare il piano di investimenti da 1,7 miliardi per la difesa del suolo, ma anche il miliardo di fondi Ue per le stesse finalità e 6oo milioni destinati ai consorzi di bonifica. Intanto, il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, Guido Bortoni, riferisce che gli investimenti del servizio idrico sono cresciutidel4,3°io lo scorso anno, dopo alcuni annidi flessione, e il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, annuncia la prossima messa a punto di un codice dei servizi pubblici locali che stabilizzi l'attuale normativa «garantendo al tempo stesso la possibilità di una evoluzione e di una crescita del settore». Obiettivi principali: ridurre la frammentazione delle gestioni, favorire la crescita dimensionale delle aziende, accelerare gli investimenti, mettere ordine nei sistemi di affidamento del servizio mantenendo fermala bussola europea. Il tutto accade alla presentazione del «Blue Book 2014», lo studio sul servizio idrico realizzato dalla Fondazione Utilitatis, in collaborazione con Federutility e con la partecipazione di Anea e Invitalia. Lo studio descrive uno stato di cose che ricorda le criticità di venti anni fa, quando fu varata la legge Galli di riforma del Acqua: Scenario servizio idrico, pur fotografando notevoli passi avanti, soprattutto in tema di regolazione. Soprattutto, continua a pesare la frammentazione: 2mila Comuni, per un totale di sei milioni di abitanti, gestiscono il servizio in modo diretto mentre il 46°0 delle aziende fa appena il 3% del fatturato complessivo, pari a 7,2 miliardi. E resta da sciogliere il nodo degli investimenti: oggi siamo fermi a circa 3o euro ad abitante, mentre il fabbisogno nazionale richiederebbe di arrivare a quota 51. Proprio per rispondere a questa sete di investimenti, il Governo si prepara a inserire Pesa la frammentazione: ci sono duemila Comuni che gestiscono il servizio in modo diretto Fatturato a 7,2 miliardi ........................................................................ la norma del decreto Ambiente sul fondo di garanzia. D'Angelus ha confermato che il fondo dovrebbe essere alimentato tramite una componente della tariffa, senza oneri per la finanza pubblica, andando a supportare gli interventi immediatamente cantierabili. «Puntiamo anche - dice D'Angelis - a trasformare le Autorità di bacino in Autorità di distretto. Inoltre introdurremo la tariffa sociale, destinata agli utenti in condizioni economiche disagiate, e presenteremo norme sulla morosità». Quanto al codice dei servizi pubblici locali, De Vincenti spiega che si cerca di invertire una tendenza rispetto a una «attività normativa caratterizzata da passi in avanti e all'indietro che, per la verità, negli ultimi due anni abbiamo cercato di stabilizzare». ORI PROOUZ DONE RIS ERVArA Pagina 18 Immobiiiiiii e tasse Oggi l'incontro decisivo tra il ministero dei Tesoro e il presidente dell'Anci, Fassino Trii, spunta un miiiirinvio a luglio Comuni in ritardo, dovrebbero fissare le aliquote entro 1123 maggio ROMA - Il governo è pronto a intervenire sulla Tasi per evitare un pasticcio sul pagamento della prima rata della nuova imposta sui servizi indivisibili che riguarda le abitazioni. Oggi il ministero dell'Economia dovrebbe ricevere dall'Anci, l'associazione dei Comuni, guidata dal sindaco di Torino, Piero Fassino, un aggiornamento sulla situazione. «Siamo in attesa di capire se esiste un problema e di che dimensioni sia - fanno sapere da via XX Settembre -. Di conseguenza prenderemo le nostre decisioni senza escludere alcuna soluzione». Insomma oggi potrebbe essere una giornata importante. Anche perché il 31 maggio, data ultima per i Comuni per pubblicare le aliquote, si avvicina, e il rischio che la nuova imposta crei difficoltà è concreto. Attualmente infatti la norma prevede che i Comuni fissino entro il 23 maggio le aliquote della «nuova» Tasi, pubblicandole entro il 31 del mese. Se questo non avviene, la norma attuale prevede in automatico che il contribuente versi il tributo in base all'aliquota standard (1 per mille) e conguagli a fine anno. Il problema più grosso riguarda le case affittate, per le quali i Comuni dovrebbero anche fissare la quota di pagamento che spetta agli inquilini, che può arrivare fino al 30% dell'intera imposta. La maggioranza dei Comuni non ha ancora deliberato l'aliquota per il pagamento della prima rata e nemmeno la ripartizione dell'imposta sulle seconde case tra proprietari e inquilini. L'ipotesi di un rinvio del pagamento, circoscritta agli immobili dei Comuni che non hanno ancora scelto, viene considerata da più parti la soluzione più utile. E tra le idee che circolano sembra prevalere quella di un minirinvio a luglio. Il governo, ufficialmente, frena. Il sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio, ha spiegato al Corriere di essere contrario a modifiche, an- Rifiuti: Scenario che se sta al Parlamento decidere. Il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, parlando ieri in commissione, a nome del governo, ha spiegato che «il dipartimento delle Finanze sta compiendo gli opportuni approfondimenti in merito alla problematica affrontata». Zanetti ha poi definito «ragionevole» lo slittamento a settembre, sia per le prime che per le seconde case, rinviando al confronto con l'Anci. Il presidente della commissione, Francesco Boccia, gli ha risposto con fermezza: «Non si possono far pagare le tasse a forfait e dunque la Tasi va rinviata al 16 settembre. I burocrati si adeguino anche se stanno al governo. E evidente - ha aggiunto - che non è un problema di cassa ma di caos. La cosa più saggia è far approvare il regolamento dei Comuni entro il 31 luglio e l'imposta entro il 16 settembre. Si tratta di usare il buonsenso». Resta in campo, come si è detto, l'ipotesi di un rinvio di un mese che darebbe tempo ai Comuni di deliberare prima della fine di giugno e di incas- Lescadenze II 31 maggio è la data ultima peri Comuni per pubblicare le aliquote, già fissate entro 8 giorni prima rr I sindaci dovrebbero fissare la quota di pagamento che spetta agli inquilini delle case in affitto sare delle risorse, e ai contribuenti di pagare a luglio, con un solo mese di ritardo. Non solo: posticipare la scadenza di un mese consentirebbe di scavallare le elezioni europee, evitando a chi governa le città, di rendere pubblica una decisione, quella sul livello di tassazione, che il più delle volte non piace ai cittadini. Intanto, a proposito di case, ieri il decreto legge che porta questo nome ha avuto il via libera del Senato con 133 «sì» e 99 «no», e ora passerà alla Camera per la terza lettura. Tra le novità introdotte in questo passaggio c'è il via libera all'emendamento che svincola il bonus immobili dalle spese per le ristrutturazioni edilizie; l'ok alla cedolare secca al i0°%° per gli affitti nei Comuni colpiti da calamità naturali; interventi di edilizia sociale ad hoc per gli over 65; la possibilità di inserire una «clausola di riscatto» nel contratto di affitto degli alloggi sociali. E' stato ritirato, invece l'emendamento che stanziava 5o milioni di euro per le fondazioni lirico-sinfoniche, che aveva suscitato forti polemiche. Inoltre, secondo un altro emendamento approvato, a decorrere dal1° gennaio 2015 sarà considerata direttamente adibita ad abitazione principale, una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, iscritti all'Aire e già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza. A condizione che non risulti locata o data in comodato d'uso. Inoltre, sempre dal 2015, anche le imposte comunali Tari e Tasi saranno applicate, per ciascun anno, in misura ridotta di due terzi. E' il tributo sui . . , servizi indivisibili come illuminazione pubblica, sicurezza, gestione del verde. I servizi, insomma, garantiti dal Comune all'insieme dei suoi cittadini . La Tasi debutta quest'anno con un'aliquota che varia dall' 1 al 3,3 per mille del valore catastale della prima casa. I Comuni hanno tempo fino a luglio per decidere E' la nuova tassa sui rifiuti. Anch'essa al debutto (l'anno scorso si è pagata la Tares, prima ancora la Tarsu). La Tari è dovuta da chi produce rifiuti urbani, indipendentemente dal fatto che si tratti di un proprietario odi un inquilino. Il Comune può disporre riduzioni ed esenzioni. Insieme con Tasi e Imu, la Tari costituisce la Iuc, imposta unica comunale sugli immobili 1 Antonella Baccaro 0 RIPRODUZIONE RISERVA FA Pagina 19 ENERGIA PULITA. Saranno realizzati a Dolcé, Sant'Ambrogio e Belfiore Agsm l'v w,,,,re"^Lara lo 1iuoviìmpìantì -M -M AL M -M MENE "Adì nun Tre nuove centrali idroelettriche entro il 2018 Il direttore Cigo ° ° : «Oggi il 70% della produzione deriva dalle rinnovabili, puntìarno sull'acqua» Lorenza Costantino Sul corso dell'Adige, entro il 2018, sorgeranno tre nuove centrali idroelettriche. Dopo aver investito in fotovoltaico ed eolico, l'Agsm, multiutility cittadina dell'energia elettrica e del gas, torna a puntare sull' acqua, con l'obiettivo di accrescere ulteriormente la quota verde della sua produzione. Da nord, all'altezza del comune di Dolcé, passando per Sant'Ambrogio, fino a Belfiore, saranno costruiti tre impianti in grado di produrre ciascuno circa 25 gigawattora all' anno, ovvero di soddisfare la richiesta energetica di circa lOmila famiglie. Il progetto di Belfiore è già partito con le opere preliminari, matra due settimane entrerà nel vivo con lo scavo in alveo; dovrà terminare entro quest'anno. La centrale fra Peri e Rivalta sta attraversando gli ultimi passaggi autorizzativi. Secondo il piano dell'Agsm, sarà la seconda a giungere a compimento, nel 2017. Infine a Ponton, frazione di Sant'Ambrogio, l'impianto dovrebbe concretizzarsi l'anno successivo: ora è in fase di concessione idraulica. Per il nuovo idroelettrico che si aggiunge ai cinque impianti già esistenti a Chievo, a Tombetta, e poi a Trento - l'investimento complessivo sarà di 20 milioni eli euro. Il progetto è stato illustrato ieri dal direttore generale dell'azienda, Gian Pietro Cigolini, a margine dell'inaugurazione del nuovo parco eolico in Toscana, in presenza dei vertici di Agsm. «D'ora in poi, punteremo sull'idroelettrico», spiega Cigolini, «perché il piano incentivante per le altre energie pulite, il fotovoltaico e l'eolico, sta diventando sempre meno conveniente. Ma siamo convinti che occorra continuare a investire sulle rinnovabili, da cui l'Agsm ricava oggi il 70 per cento della sua produzione». Ma l'Agsm può contare anche su un nuovo impianto eolico: il quinto di una serie sparsa tra Toscana, Emilia-Romagna e Verona (Rivoli). Siamo andati a visitarlo: si trova sul monte Carpinaccio (800 metri d'altezza), nel cuore dell'Appennino tosco-emiliano, 80 chilometri a nord di Firenze. Ieri si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del «Parco eolico Carpinaccio» (di cui l'Agsm è azionista di maggioranza al 63%, oltre alla danese Enerteq Aps e la toscana Sun Power) dopo una fase di rodaggio e monitoraggio delle perfomance durata tutto il 2013. Infatti i lavori, iniziati nel marzo del 2012, si sono conclusi dopo appena otto mesi. Diciassette turbine eoliche, con 60 metri di stelo e 27 di pale, sfruttano l'aria che soffia costante tra questi rilievi, producendo 28 gigawattora di energia all'anno, corrispondenti al fabbisogno di circa 30mila abitanti. Come Rivoli veronese, anche il comune di Firenzuola riceverà una royalty per aver ospitato l'impianto sul proprio territorio: 170mila euro all'anno, per un ventennio. «Stiamo rispettando la nostra mission aziendale, che prevede ingenti investimenti nel campo dell'energia pulita», conclude Paolo Paternoster, presidente Agsm. «In questo modo evitiamo 127milatonnellate di anidride carbonica emessa in atmosfera». e ,AI, %,h', Energia: Scenario Pagina 20 I l parco verde che rifornisce un'intera città Paolo Paternoster II Parco eolico dei Carpinaccio realizzato da Agsm in Toscana L'inaugurazione dell'impianto a Firenzuola , sull'Appennino Energia: Scenario Vento, acqua, sole. L'Agsm continua la sua esplorazione del territorio veronese e nazionale perla produzione energetica da fonti rinnovabili. Questa politica ha portato la multiutility a generare il 70% dell'energia in modo pulito. Oggi, lAgsm controlla cinque centrali idroelettriche, cinque eoliche (Rivoli a Verona, monte Carpinaccio a Firenze, Casoni di Romagna a Bologna, monte Vitalba e Riparbella a Pisa), e otto fotovoltaiche (tra i più grandi, l'impianto sullo stadio Bentegodi). Fra i parchi eolici, ricorda Paternoster, «Riparbella è il più potente, il monte Carpinaccio è quello con il maggior numero di pale». L'ingegnere Marco Giusti, responsabile del progetto «Parco eolico Carpinaccio», spiega che «gli aerogeneratori sono prodotti dall'azienda tedesca Enercon. L'impianto, che ha una vita un ventennio, sarà ammortizzato in 10-12 anni». E Cigolini conclude: «Tutta la nostra produzione "verde" corrisponde al fabbisogno elettrico di 360mila persone, più della città di Verona». LCO. «Carburanti, sm spieghi quella scelta» Agsm punta sulle energie pulite e come anticipato ieri intende uscire dal business dei carburanti dove da alcuni anni è alleata con la Bussinello Petroli per i distributori low cost. Notizia che il Pd ha commentato con il capogruppo in Comune Michele Bertucco: «Anche se tardi, Agsm ha capito l'errore e finalmente ha deciso di allontanarsi da un settore di investimento tutt'altro che favorevole e da un compagno di viaggio diventato oltremodo scomodo». Bertucco sottolinea che«l'azienda privata è una delle più affermate nel suo settore ma dopo le relazioni pericolose emerse con la famiglia Giacino e la famiglia Papalia, quel matrimonio era diventato oltremodo imbarazzante prima di tutto perla nostra azienda pubblica. Resta da capire perché i vertici leghisti di Agsm abbiano deciso di addentrarsi in settore sostanzialmente sconosciuto. Più che un'impresa è sembrata da subito un'avventura. I vertici di Agsm si sono sempre rifiutati divenire a riferire in commissione consiliare, male domande poste lo scorso dicembre assieme al deputato D'Arienzo mantengono tutta la lorovalidità: qual era il piano industriale alla base della nuova attività? Per quali ragioni Agsm ha scelto come partner proprio quel socio che non aveva rilevanti insediamenti produttivi di questa natura, come invece altri operatori del settore? Chi sono i fornitori della Bpp petroli? Con chi intrattiene rapporti economici?». Pagina 21 Nonostante l'inverno mite crescono i profitti di Hera di Luciano Mondellini che è salito a 172,9 milioni (+0,2%). L'utile netto è cresciuto a 89,1 milioni segnando un inverno caldo non ha fatto troppo male incremento del 2,8 % rispetto al corrisponai conti di Hera. Il clima mite dei primi dente 2013 . La società ha inoltre informato tre mesi 2014 ha impattato in negativo sulle che la posizione finanziaria netta è risultata vendite di energia, ma i vain calo a 2,5 miliardi nel trilori complessivi della prima mestre. Hera inoltre ha fatto HERA trimestrale 2014 hanno mosapere che i risultati hanno quotazioni in euro 2 2 .................................................... strato incrementi , in virtù, ha risentito «dell'inverno più spiegato l'utility , dell'equicaldo degli ultimi 30 anni e librio del portafoglio servizi quindi con un calo sensibile su un numero multiplo di nei volumi gas e teleriscalda, _.... aree di business , dal settore mento distribuiti e venduti», ........... rifiuti speciali e quello del ma ha anche segnalato come ',%% ......................1/%%..... mercato libero dell'energia i valori complessivi hanno elettrica . I ricavi sono così 1,7 mostrato una crescita in virpassati da 1,4 miliardi del tù dell'equilibrio nel porta14 feb'14 14 mag'14 primo trimestre 2013 ai 1,2 foglio servizi multibusiness del periodo corrispondente e alla forza commerciale ditrimestre 2014 (-12,0%). Il margine ope- spiegata sui mercati liberalizzati in cui è rativo lordo consolidato è invece cresciuto a riuscita a espandere la sua base di utenti. 275,6 milioni (+1,7%), con l'utile operativo (riproduzione riservata) Energia: Scenario Pagina 22 Previste riduzioni drastiche degli incentivi al fotovoltaico e delle agevolazioni per far pagare meno le Pmi ta chi 1,5 miliar n Guidi: stiamo lavorando su alcune ipotesi, l'obiettivo è un risparmio a regime del 10% Jacopo Giliberto L'obiettivo del Governo è tagliare le bollette elettriche oltre 1,5 miliardi, con la possibilità teorica ma poco politica di arrivare fino a 2-3 miliardi di riduzione. Soprattutto il piano vuole limare la bolletta delle piccole e medie imprese, quelle che pagano il chilowattora più salato d'Europa (invece le famiglie e i grandissimi consumatori industriali hanno tariffe competitive). Per far pagare di meno alcuni - è il principio della coperta troppo corta - a qualcun altro deve essere tolto un vantaggio: ed ecco lo "spalma-incentivi" che ridurrà un po' gli aiuti alle fonti rinnovabili d'energia, i limiti ai supersconti per le ferrovie, la revisione dei grandi consumatori a forte intensità energetica. Il piano del Governo è ai ritocchi con il pennellino fine, e sarà pronto dopo le elezioni, ha detto ieri Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico, durante l'assemblea dell'Assoelettrica. «Stiamo lavorando, ci sono ipotesi. L'obiettivo è un taglio del 10%». Ieri la Staffetta Quotidiana Energia: Scenario Petrolifera, una testata specializzata, ha anticipato nel dettaglio il piano di riduzione dei costi elettrici per oltre 2 miliardi. Piano draconiano, per i settori che perderebbero i benefici, o auspicabilissimo, per le Pmi che pagano bollette orgogliose. Ieri il ministero dello Sviluppo economico ha precisato che quella pubblicata è una bozza di I produttori di energia pulita contestano la riforma Potrebbero non essere rinnovati gli sconti a Ferrovie, San Marino e Vaticano ........................................................................... lavoro, datata di un paio di settimane che contiene ipotesi oggetto di incontri ancora in corso con i settori interessati. Rispetto ai 2-3 miliardi di ribassipossibili, la versione finale cercherà di scontentare un po' meno chi perderà parte dei benefici e di accontentare un po' meno le Pmi salassate. Nel dettaglio, lo sforzo maggiore è chiesto al fotovoltaico (700-900 milioni di risparmio possibile). Gli incentivi all'energia verde sarebbero ridotti e allungati nel tempo (un po' come avviene con le rate dei prestiti in banca), riconoscendo un interesse ragionevole a chi avrà un rientro diverso sul capitale investito (ma non alle grandi centralifotovotaiche puramente speculative). E finalmente una solenne riduzione del contestatissimo incentivo Cip6. Ancora: le Fs dal '63, quando cedettero le loro centrali al neonato ente nazionalizzato Enel, godono di una tariffa talmente bassa da sembrare imbarazzante, e il piano del Governo intende mantenerla solamente per i treni del servizio universale (cioè i treni ordinari) ma non per i servizi commerciali (come le Frecce). Riforma degli sconti sull'interrompibilità e per il Vaticano e San Marino (le convenzioni in scadenza non saranno rinnovate); eliminazione totale dei contributi alle centrali a olio combustibile tenute pronte come riser- va in caso di crisi del gas. E poi una severa strigliata su Terna, spostare dalle bollette alle tasse i costi delvecchio nucleare, prezzi negativi in Borsa elettrica, albando gli abusi di mercato che rendono sontuosi i prezzi elettrici in Sicilia. Osservazioni? Prevedibili. Senza aiuti ai grandissimi consumatori - ecco un allarme - l'Ilva chiuderebbe mentre Agostino Re Rebaudengo, presidente dell'Assorinnovabili, protesta perché «l'obiettivo del Governo di ridurre le bollette è già stato ottenuto proprio grazie alle fonti rinnovabili, che dal 2013 hanno fatto diminuire il prezzo elettricità all'ingrosso da 7o a45 euro con un risparmio tra 7 e 8 miliardi. Questo Governo a parole si dice favorevole alla green economy, ma nei fatti pare assai incoerente». Gli investitori internazionalihanno deciso di scrivere a Matteo Renzi contro la retroattività dello "spalma-incentivi" e Alberto Della Rosa (Amplio Group) teme un impatto di oltre 1 miliardo di euro l'anno. 0 RIPROOUZIO NE RIS ERVATA Pagina 23 G li effetti del piano L'obiettivo del governo A regime, entro R 2015, le misure dovrebbero portare a un taglio della bolletta perle Pmi del 10%. 1 risparmi derivanti dalle riduzioni di componenti tariffarie (2/3 deltotale) andranno a beneficio delle Pmi Dalla spalmatura obbligatoria Gli operatori fotovoltaici godono di incentivi superiori alle altre rinnovabili, e agli altri paesi europei; ipotesi di allungare ili l periodo di incentivazione da 20 a 25 anni, con riduzione della spesa annua del20% Energia: Scenario Su base annua Previsti risparmi per circa 1,9-2,9 miliardi. Interventi su: riduzione incentivi e trasferimenti ai produttori di energia; riduzione agevolazioni per specifiche categorie di consumatori; riduzione costi di sistema Dalla riforma della Cec La riforma della componente Costo evitato di combustibile (Cec) per gli impianti Cip6 ha prodotto risparmi significativi; il governo chiede all'Aeeg di destinarli ai consumatori; beneficiari saranno le Pmi Pagina 24 In Valsusa investiti 4 milioni per demolire 428 vecchi tralicci rispettando l'ambiente: più efficienza alla centrale Iren a Polemica sui finanziamenti tolti Maria Chiara Voci TORINO Settanta chilometri di piloni e linee ad alta tensione. Che oggi "offendono" il territorio della Valsusa e che, insieme all'arrivo dell'alta capacità Torino-Lione, sono destinati a scomparire. Riportando il paesagtgio all'aspetto originario. E una delle positività che arriveranno insieme ai lavori della linea veloce. «L'opportunità-spiegaMario Virano, presidente dell'Osservatorio e della Cig - nasce, in realtà, da un'esigenza pratica. Occorreva risolvere un'interferenza fra l'elettrodotto presente e la futura infrastruttura. In un primo tempo, Rfi aveva valutato di realizzare, solo per un piccolo tratto, un cavidotto interrato di 72o metri. Unintervento che sarebbe costato circa 1,3 milioni. Tuttavia, anche nell'ottica di garantire benefici diretti al territorio, è stato valutato che, con una a Ue a causa dei ritardi - Virano ribatte: nessun spesa aggiuntiva, era possibile eliminare completamente 70 chilometri di trali cci». Il progetto si concretizzerà grazie al potenziamento dell a stazione elettrica Iren diChiomonte, che già oggi fornisce energia elettrica alla Valsusa. In tutto, con una spesa di circa 4 milioni, saranno demoliti 428 tralicci per l'alta tensione e due linee da35kmciascuna, che oggi impattano non solo alivello paesaggistico nei comuni di Meana di Susa, Gravere, Chiomonte ed Exill es, nei pressi dello storico e turistico forte. Ma che hanno anche ricadute in termini di sicurezza e salute, visto che si tratta di linee costruite all'inizio del Novecento e che necessitano di continue e importanti manutenzioni. «Per l'eliminazione degli elettrodotti - aggiunge Paolo Foietta, direttore delle aree tecniche della Provincia- si è già raggiunta un'intesa di massima. Ora il progetto dovrà essere re- cepito dal Cipe nel definitivo della Torino-Lione e a qual punto sarà finanziato e potrà partire nel2o15,insieme aiprimicantieri». Restano aperti alcuni interrogativi sugli aspetti "finanziari" della Torino-Lione, opera riconfermata diecigiornifacome "prioritaria" da Bruxelles. A sollevarli ( alla vigilia del pronunciamento della Cassazione, che deve chiarire se sia legittimo il reato di terrorismo a carico di quattro attivistino Tav, aprocesso il prossimo 22 maggio) sono i legali e gli esperti del Movimento, che da sempre si oppone alla infrastruttura. Spiega, schemi alla mano, Alberto Poggio, docente al Politecnico e consulente No Tav : «A noi risulta che nel marzo del 2013, la Commissione europea, afronte dei continui ritardi sull'esecuzione degli scavi esplorativi, abbia deciso di revocare in via definitiva parte del contributo già assegnato al proget- e to per gli studi e ilavoripreliminari. Su 671,8mili oni che eran o stati consessi, l'Ue ne ha confermati solo 395,3 milioni. Conuna riduzione pesante, pari al 41%». Secondo i no Tav, inoltre, la talpa che sta scavando il cunicolo di Chiomonte procederebbe tutt'altro che a pieno ritmo: «Appena 2,5 metri al giorno». Getta acqua sul fuoco il commissario Virano: «La commissione ha effettivamente contabilizzato solo una parte del finanziamento, che corrisponde al 5o0io di quanto fino ad oggi speso. Tuttavia, come è già accaduto in passato, quando i lavori di prima fase saranno terminati, si tireranno le somme e l'intero finanziamento sarà recuperato». Perciò che riguardalatalpa,Ltfconferma che in media da qualche settimana si procede di 300 metri almese,io al giorno: ad oggi, sono già siati scavati 701 metri. In cantiere . Mario Virano (a sin) di recente a Chiomonte con il ministro Alfa no Energia: Scenario Pagina 25
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