PASQUA 2014 - Anno V - n. 07 - € 1,00 email: [email protected] “Poste Italiane S.P.A - Spedizione in abbonamento postale - 70% - SI/CB Molisinsieme Onlus Redazione e Amministrazione: Via Mazzini, 80 | 86100 Campobasso | Telefono e fax 0874 -64478 Campobasso-Bojano 6|7 Isernia-Venafro 8|9 Termoli-Larino 10|11 Trivento Pellegrinaggio dei giovani Via Crucis della memoria Insieme per educare Pellegrinaggio a Roma %+" " "&- %" ## T "& *" ! ! %%& ' )+ "' +& # ' ## )" )+" &# )$ %+ * %+" P + # " ), "* ! "% ) #" "&*& *"# %."& ! + ## "%+ )%& # ')& A ++& / ,%"&% # &). 1 &+ ##& "# $,*" !" " L. )"*,#' ))&)"**,%+ " # % %& ) &%+ "# % "& &) %".. +& # # ' *+&) # "&- %"# ## ." " &# +& +) - )* +& # *+) * )%" "% $ $&)" $"**"&% )" $ )+")" " " # / "%& !"&1 ,&# $" #" "%*" $ ' ) , ) ) * ) 12|13 *,& "% &%+)& &% ' ) % * & +)"$&%"& "# + $ %+) # EDITORIALE Il Papa in Molise, una visita attesa &'& (, *" - %+ %%" " $&#"* %" )" ) ) %%& "# ' # $ ).& # &#* )& "&- %%" &#& ! +) (, # ! 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"(# # ' "' ! %)#( #& " & )&# $#(& ""# '' & * &' ( " $#'( ') ", "( '( (# # ' "' ! #" )' " " (() " # )" #" # # ' "' ! #" )' ') #"(# $& ''# " $#$# & $&#* " !# ' " ##& " ( " " " #" )' "#! # "#! " & ++# |# | Chiesa &$( a cura di don Francesco Bovino Papa Roncalli sarà ricordato soprattutto per essere stato l’artefice del ConcilioVaticano II, un’intuizione che cambiò radicalmente la storia e la vita della Chiesa, proiettandola nella modernità e cambiando il rapporto tra il governo ecclesiastico ed il popolo cristiano PAPA GIOVANNI XXIII, IL SANTO “BUONO” ngelo Giuseppe nacque il 25 novembre 1881 a Sotto il Monte, 16 Km a sud ovest di Bergamo, in località Brusicco, quartogenito dei 13 figli e figlie di Battista Roncalli e Marianna Mazzola. Crebbe in una modestissima famiglia di contadini mezzadri in un ambiente povero. Nel 1892 a entrò nel seminario di Bergamo. Qui maturò la determinazione di fare ogni sforzo per diventare santo come si legge ripetutamente nel suo diario "Il giornale dell’anima" che cominciò a scrivere nel 1895. Ordinazione e pr imi anni di sa cerdozio Il 10 agosto 1904 Angelo venne ordinato sacerdote in S. Maria in Monte Santo a Roma. Celebrò la prima Messa il giorno seguente in S. Pietro vicino alla tomba dell’Apostolo e il pomeriggio di quel giorno fu ricevuto dal Papa S. Pio X. Nel 1905 venne nominato segretario del Vescovo di Bergamo mons. Giacomo Radini Tedeschi e l’anno seguente fu incaricato dell’insegnamento di Storia e Patrologia in seminario. Dal 1915 al 1918 prestò servizio militare come cappellano dell’ospedale di riserva a Bergamo. Con la sua amabilità e il suo ottimismo riusciva a contribuire alla salute dei soldati e a riconciliarli alla fede. Pr imo inc ar ic o nazionale Nel 1921 fu chiamato a Roma come presidente del Consiglio centrale per l’Italia delle Pontificie Opere Missionarie e qui alimentò il suo amore per le missioni estere influenzato anche dal contatto con padre Paolo Manna, superiore Generale del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME). Diploma tico d ella Sa nta Sede Nel 1925 monsignor Angelo Roncalli entrò a servizio diretto della S. Sede. Venne consacrato vescovo il 19 marzo 1925 in S. Carlo al Corso in Roma, e nominato Visitatore Apostolico in Bulgaria. Nel 1934 venne trasferito alla Delegazione apostolica di Turchia e nominato Amministratore Apostolico dei Latini di Istanbul. Nel dicembre del 1944 Pio XII lo nominò Nunzio Apostolico a Parigi. Il 12 gennaio 1953 il Nunzio Angelo Giuseppe Roncalli fu creato cardinale da Pio XII e nominato Patriarca di Venezia. Non acquistò né un motoscafo né una gondola continuando la tradizione dei Patriarchi. Per spostarsi in laguna usò i mezzi pubblici. Si diceva a Venezia di lui: "Ognuno che l’incontra rimane con l’impressione precisa che il Patriarca abbia per lui dopo l’annessione di Roma allo Stato italiano nel 1870. Il Concilio L’11 ottobre 1962 papa Roncalli inaugurò in S. Pietro il Concilio Vaticano II indicando un preciso orientamento degli scopi: non definire nuove verità o condannare errori, ma rinnovare la Chiesa per renderla più santa e quindi più adatta ad annunciare il Vangelo ai contemporanei; ricercare le vie per l’unità delle Chiese cristiane; rilevare ciò che c’è di buono nella cultura contemporanea aprendo una nuova fase di dialogo col mondo moderno, cercando innanzitutto "ciò che unisce invece di ciò che divide". L’enc ic lic a “Pa cem in ter ris” L’11 aprile 1963 papa Roncalli pubblica l’Enciclica "Pacem in terris" indirizzata per la prima volta non ai soli cattolici ma "a tutti gli uomini di buona volontà", e che fu ritenuta da tutti, anche non cristiani, come QUELLA SERA IN PIAZZA SAN PIETRO “C un’attenzione tutta particolare". Pontificato Il 28 ottobre 1958 a 77 anni, con sorpresa di tutti per la sua avanzata età, Roncalli venne eletto Papa e assunse il nome di suo padre, del patrono del suo paese natale e dell’evangelista della carità: Giovanni. Iniziò subito un modo nuovo di fare il Papa mosso dalla sua fede e dal suo felice temperamento. A nemmeno due mesi dalla sua elezione diede l’esempio di praticare le opere di misericordia corporali: a Natale visitò i bambini ammalati all’Ospedale romano del Bambin Gesù, ed il giorno seguente andò a trovare i detenuti del carcere romano di Regina Coeli. Tre mesi dopo la sua elezione il 25 gennaio 1959 nella Basilica di S Paolo, tra la generale sorpresa, annunciò il Concilio Ecumenico Vaticano II, il I Sinodo della Diocesi di Roma e la revisione del Codice di Diritto Canonico. Durante il suo pontificato, in tre Concistori, nominò 37 nuovi cardinali tra cui, per la prima volta, un tanzaniano, un giapponese, un filippino e un messicano. Fu il primo Papa, dopo il 1870, che esercitò anche direttamente il suo ministero di Vescovo di Roma andando personalmente a visitare le parrocchie. Il 4 ottobre 1962 compì il pellegrinaggio in treno a Loreto e ad Assisi pregando e facendo pregare per l’imminente Concilio. Fu la prima uscita di un Papa fuori del Lazio 2 8'))54:5 *+22' 9;58' 3/8')52':' C ari figliuoli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero: qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera, osservatela in alto, a guardare questo spettacolo. La mia persona conta niente: è un fratello che parla a voi, diventato padre per la volontà di nostro Signore... Ma tutti insieme, paternità e fraternità e grazia di Dio, tutto tutto... Continuiamo dunque a volerci bene, a volerci bene così; guardandoci così nell'incontro... Tornando a casa, troverete i bambini, date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare: dite una parola buona. Il Papa è con noi, specialmente nelle ore della tristezza e dell'amarezza. E poi, tutti insieme ci animiamo: cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuiamo a riprendere il nostro cammino”. 8' 454 :+3+8+ :;::5 L ,/4/:5 "; 9:'/ (+4+ 454 .'/ 6/H 4;22'E 8' /2 3'--/5 *+2 7;'4*5 9;58 ':+8/4' '6/:'4/ *+22+ /-2/+ *+22' '8/:I */ !'4 $/4)+4@5 *+A '52/ ;*K 7;+9:+ 6'852+ 3+4:8+ +8' 8/)5<+8':' '22A596+*'2+ *+22' '8/4' */ '652/ 6854;4)/'82+ +8' 9:':5 '6' /5<'44/ && '66'895 '22' 8+2/-/59' /4 6/+*/ '))'4:5 '2 2+::5 ' 9;58' +8' /4 ,/4 */ </:' 3+*/)/ '<+<'45 -+::':5 2' 96;-4' + 583'/ 9/ +8'45 8'99+-4':/ '22A/4+2;::'(/2+ 3+*/)/ 3' 454 2' 8+2/-/59' + 2+ )54958+22+ ).+ )54 ,+*+ )54:/4;'8545 ' 68+-'8+ /2 '6' (+8-'3'9)5 6+8).G /4:+8)+*+99+ ,; /2 3/8')525 8'45 2+ + 9;58 ':+8/4' 9+4:/:'9/ /3685<</9'3+4:+ 8/9'4':' :8' 25 9:;658+ */ :;::/ )./+9+ 7;'2)59' *' 3'4-/'8+ ' 549;2:' 3+*/)' *+22' 54-8+-'@/54+ 6+8 2+ )';9+ *+/ 9'4:/ )54 <5:5 ;4'4/3+ 4+22A'68/2+ *+2 A *+,/4K C/496/+-'(/2+ ' 2/<+225 9)/+4:/,/)5E 7;+22' -;'8/-/54+ --/ ' '44/ *' 7;+2 685*/-/5 )54 25 9:53')5 -8'4*+ )53+ ;4A'2(/)5))' + 9+4@' 68+4*+8+ 3+*/)/4+ 9;58 ':+8/4' 3'4-/' 4583'23+4:+ 5-4/ 6/+:'4@' ).+ 2' 85<</*+4@' 2+ ,' '88/<'8+ /4 :'<52' + 2'<58' '99/9:+4*5 -2/ '33'2':/ '22A596+*'2+ !'4 /5<'44/ */ /5 '* -8/-+4:5 ' 9:'4@' *5<+ '<<+44+ /2 685*/-/5 L */<+4;:' ;4 2;5-5 */ 68+-./+8' l’espressione migliore, nella situazione del mondo contemporaneo, delle vie per alimentare le speranze di pace e di solidarietà di tutto il genere umano. Fu messa negli archivi delle Nazioni Unite a New York. Pre mio Inter naziona le per la pace Il 10 maggio 1963 al Papa Bergamasco venne consegnato in Vaticano il premio internazionale Balzan per la pace come riconoscimento per la sua intensa attività per evitare i conflitti e segnalare all’umanità il cammino per la pacifica convivenza dei popoli. Il 23 maggio dello stesso anno venne annunciata pubblicamente la malattia del Papa, e il 3 giugno 1963, dopo 4 anni sei mesi e sei giorni di pontificato, Angelo Giuseppe Roncalli si spegneva serenamente invocando il nome di Gesù e offrendo la sua vita per realizzare il testamento di Gesù: "che tutti siano uno". È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000 e la su festa liturgica è stata fissata l’11 ottobre il giorno dell’inizio del Concilio Vaticano II. + */ *+<5@/54+ ;4' *+)/9/54+ ,58:+3+4:+ <52;:' *'-2/ '2:/ ;,,/)/'2/ *+22' '8/4' + -8'*/:' *' :;::/ ;4 6+@@5 */ 7;+22' 9:'4@' ;4 ,8'33+4:5 *+22' 3'::54+22' *5<+ 6'6' 54)'22/ 659J / 6/+*/ 9;58 ':+8/4' '6/:'4/ 25 )549+8<' )53+ ;4' 8+2/7;/' )53+ /2 8/)58*5 */ ;4' 68+9+4@' )54:/4;' + </<' C +8:5 25 9+4:5 9+368+ </)/45 .' 8'))54:':5 2' 8+2/-/59' /4 ;4A/4:+8</9:' '2 3'--/58 7;5:/*/'45 (+8-'3'9)5 L 9+368+ 2' 3/' -;/*' 3/8')525 454 9:' 9525 4+22A+99+8+ -;'8/:' 3' 9568'::;::5 4+22' )54:/4;/:I ;/ 3/ '99/9:+ 7;5:/*/'4'3+4:+ 454 65:8+/ ;3'4'3+4:+ </<+8+ )53+ </<5 + '<+8+ ;4' -8'4*+ '::/</:I )54 ;4' 4583'2+ + */8+/ 9;6+8 4583'2+ </:' 45459:'4:+ / 4;3+859/ /4:+8<+4:/ + 2A'9658:'@/54+ */ 58-'4/ /3658:'4:/99/3/E ' 9+ 2' 9:58/' *+22' 8+2/-/59' L ('2@':' '-2/ 5458/ *+22+ )854').+ 6+8).G /2 3/8')525 L 9:':5 6'8:+ /4:+-8'4:+ *+22' )';9' */ (+':/,/)'@/54+ *+2 654:+,/)+ (+8-'3'9)5 ;4A'2:8' -;'8/-/54+ 685*/-/59' +8' 9:':' 68+9' /4 +9'3+ *'22' 54-8+-'@/54+ 7;+22' */ /5<'44' ':+88' '058+ */ ./'85354:+ ;2,/ 25)'2/:I 9/:;':' '* ;4 )+4:/4'/5 */ )./253+:8/ *' '-;9' +2 2' *544' '<+<' '44/ + *' 454 65:+<' 3;5<+89/ *'2 2+::5 ' )';9' */ '9)+99/ ).+ 2A'<+<'45 685-8+99/<'3+4:+ )526/:' /4 :;::5 /2 )5865 ' 6'8:/8+ *'22A+:I */ '44/ + */:' *+/ 6/+*/ 9/ +8'45 8'::8'66/:+ + 454 65:+<' )'33/4'8+ + 9;+ )54*/@/54/ 6+--/58'<'45 ' </9:' *A5))./5 + 4+2 3'--/5 *+2 2+ <+44+ /36'8:/:' 2A+9:8+3' ;4@/54+ C '**/ /4 )53' .' 8'))54:':5 2' *544' /4 ;4A/4:+8</9:' </*/ '6' /5<'44/ + 65)5 *565 3/ 9<+-2/'/ -;'8/:'E Redazione e Amministrazione: Via Mazzini, 80 86100 Campobasso telefono e fax: 0874 -64478 e-mail: [email protected] Direttore responsabile: Felice Mancinelli Editore: Molisinsieme Onlus Stampa: Tipolitografia Fotolampo srl - 0874.65276 Progetto grafico: AC & P srl | Aurelio Candido & Partners Registrato al Tribunale di Campobasso l’11/6/2010 al n° 11 Federazione Italiana Settimanali Cattolici www.fisc.it | Chiesa # &$( | a cura di don Paolo Scarabeo La scelta di eleggere al soglio di Pietro Karol Wojtyla rafforzò la centralità della missione universale della Chiesa. Il Papa diede un’impronta completamente nuova al ministero petrino preoccupandosi di diffondere il Vangelo in difesa dei deboli, dei poveri e degli emarginati in tutti i luoghi del mondo Giovanni Paolo II, “missionario” della Chiesa B9+-4/D*+22' 9;' 9'4:/:I ;::/ 8/)58*+8+35 7;+2 B!'4:5 9;(/:5D ).+ )+4:/4'/' */ 3/-2/'/' */ ,+*+2/ /4<5)'8545 4+2 -/5845 *+22' 358:+ *+22 /4*/3+4:/)'(/2+ /5<'44/ '525 ).+ 4+-2/ '44/ *+2 9;5 9:8'58*/4'8/5 54:/,/)':5 .' 9'6;:5 )547;/9:'8+ /2 );58+ */ ;53/4/ + *544+ */ :;::5 /2 354*5 ;+2 -/5845 L '88/<':5 /5<'44/ '525 9'8I 9'4:5 /2 68599/35 '68/2+ #4' *':' 9/-4/,/)':/<' 65/).G )'8' ' %50:?2' ).+ 65)5 68/3' */ 358/8+ 4+2 '<+<' /9:/:;/:5 /2 '68/2+ )53+ -/584':' )533+358':/<' *+22' 9'4:' 652'))' ';9:/4' 5='291' + )53;4/)':' /4 5))'9/54+ *+22 '::+95 )54)/9:585 ).+ *I )54)8+:+@@' '22+ *+)/9/54+ */ 9'4:/,/)'8+ '852 %50:?/2' *565 ).+ 2 '::;'2+ 54:+,/)+ .' 8/)5459)/;:5 /2 9+)54*5 3/8')525 ' 2;/ '::8/(;/:5 2 658:'<5)+ *+22' 9'2' 9:'36' <':/)'4' 6'*8+ +*+8/)5 53('8*/ '<+<' )54,+83':5 ).+ /2 9+)54*5 3/8')525 6+8 '6' /5<'44/ '525 8/-;'8*'<' ;4' *544' *+2 59:' /)' + /4*/9)8+@/54/ 6'82'<'45 */ ;4' -;'8/-/54+ 3/8')5259' '<<+4;:' 2' 9+8' *+22' (+':/,/)'@/54+ */ /5<'44/ '525 /2 F 3'--/5 2' *544' +8' 9:':' )526/:' *' ;4' -8'<+ 2+9/54+ )+8+(8'2+ + *565 2' -;'8/-/54+ 9/ L '<</)/4':' '22' ,+*+ 2 -/5845 68+9)+2:5 )5/4)/*+ /452:8+ )54 2' 9+)54*' *53+4/)' */ '97;' -/5845 *+22' /</4' /9+8/)58*/' + )5362/)+ 2' 68/3'<+8' -/I *' 58' 3/-2/'/' */ ,+*+2/ 352:/ *+/ 7;'2/ 685<+4/+4:/ *'22' 5254/' 9545 '::+9/ 6+8 2 +<+4:5 2 68/35 3/8')525 */ '6' %50:?2' 8/)5459)/;:5 *'/ :+525-/ *+2 $':/)'45 + 8':/,/)':5 *'22+ ';9+ *+/ !'4:/ 8/-;'8*' 2' -;'8/-/54+ *'2 358(5 */ '81/4954 7;+225 */ );/ 95,,8/<' 68568/5 /2 '6' */ ;4' 9;58' ,8'4)+9+ '8/+ !/354 /+88+ *+22 58*/4+ *+22+ /))52+ 958+22+ *+22' 3':+84/:I )'::52/).+ /4 ;4' 6/))52' )53;4/:I 4+/ 68+99/ */ /> +4 85<+4)+ '<<+4;:' /2 -/;-45 2 9+)54*5 8/-;'8*' /4<+)+ )53+ '4:/)/6':5 ;4' *544' *+2 59:' /)' 258/(.+: 58' ).+ )536/:' *' ;4' 2+9/54+ )+8+(8'2+ 68+-J /2 !'4:5 '*8+ */ /4:+8)+*+8+ 6+8 2+/ ' 9+8' 9:+99' -;'8K + 2+/ + 2' 9;' ,'3/-2/' 8/:85<'8545 2' ,+*+ ;+22' */ /5<'44/ '525 (+':/,/)':5 *' +4+*+::5 &$ /2 68/35 3'--/5 */ *;+ '44/ ,' ' 952/ 45<+ '44/ *'22' 358:+ 9'8I *;47;+ ;4' *+22+ )'454/@@'@/54/ 6/H <+25)/ *+22' 9:58/' (/95-4' /4,'::/ :584'8+ '2 6+8 <+*+8+ ;4 4:54/5 *' '*5<' '))2'3':5 9'4:5 ' ,;858 */ 656525 '66+4' ;4 3+9+ *565 2' 358:+ T uesta nostra terra ha mantenuto con il Papa venuto dall'Est un rapporto molto stretto ed affettuoso. Le sue visite, nel 1983 a Termoli e, nel 1995, a Campobasso, Castelpetroso e Agnone, sono rimaste indelebili nella memoria di chi lo ha visto da vicino – come chi vi scrive che in quel tempo era un giovanissimo Seminarista e di chi lo ha seguito in televisione. Testimone del suo tempo, illuminato uomo di cultura, coraggioso operatore di pace, Giovanni Paolo II, che non ha mai smesso di affermare in ogni dove la Dottrina sociale della Chiesa denunciando i limiti del socialismo reale e del liberismo senza regole che avevano caratterizzato il Novecento, ha dato un contributo rilevante e sostanziale al contrasto e all'abbattimento di dittature ideologico-politiche, alla lotta alla povertà, alla riaffermazione dei diritti dell'uomo. È bello ricordare quell'incitamento che ci venne proprio ad Agnone quando ci esortò a non arrenderci e a non rinunciare a costruire il nostro futuro. Ho negli occhi, come migliaia di fedeli quel giorno, quelle immagini e nelle orecchie quelle parole, e sento ancora l'emozione di quell'incontro, che poi ho potuto ripetere diverse volte, avendo avuto la fortuna di essere designato, come studente del Seminario Giovanni Paolo II in Roma e poi da diacono, per il servizio liturgico alle sue celebrazioni. Era il 19 marzo del 1983, quando Giovanni Paolo II fece la sua prima visita in Molise, a Termoli, dove giunse in elicottero accolto dall’ora Vescovo mons. Ruppi, e dove rimase sei ore che per quel popolo, come per tutto il Molise, ebbero intensità di un tempo interminabile. Quella del 19 marzo 1995, invece, è una data indelebile per me come per tutti i fedeli molisani: nel nostro Santuario di Castelpetroso arriva pellegrino Sua Santità Giovanni Paolo II. La giornata del Santo Padre inizia nella città di Campobasso, dove benedice la prima pietra del “Centro di ricerca e di formazione ad alta tecnologia nelle scienze biomediche” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, prosegue a Castelpetroso, dove celebra la Santa Messa e termina nella cittadina di Agnone, dove assiste e benedice alla colata di una campana presso l’Antica Fonderia Pontificia Marinelli. Il piazzale del Santuario era gremito di gente già dalle prime ore del mattino, tutti volevano un posto in prima fila per assistere alla Santa Messa celebrata dal Papa, che mons. Piero Marini preparò meticolosamente, senza permetterci un attimo di distrazione. Per quest’occasione fu installato, nel piazzale sottostante il Tempio, un ampio palco collegato al Santuario da un viale formato da un tappeto verde ai cui lati erano state sistemate delle margherite gialle. L’elicottero del Papa atterrò sulla Statale, al bivio che porta al Sacro luogo e, da qui, sulla Papa mobile, percorse la strada tra due ali di folla. Arrivato sul piazzale, imboccò quello che da allora è denominato “Viale Giovanni Paolo II” e qui s’immerse in un mare di fedeli giunti da ogni parte del Molise e delle regioni vicine che urlano il suo nome sventolando migliaia di bandierine gialle e bianche. Tra i numerosi fedeli era presente anche una delegazione polacca che il Papa salutò ricordando lo stretto legame esistente tra la sua Nazione e il Santuario. Infatti, fu proprio dalla Polonia, nel lontano 1891, che arrivò il primo pellegrinaggio estero e furono proprio i fedeli della polacchi, in particolare di Cracovia, che con le loro offerte permisero la costruzione della prima cappella del Santuario. Ed ecco, nel 1995, il primo Papa al Santuario, anch’egli di Cracovia. La Santa Messa fu concelebrata, tra gli altri, dall’indimenticato mons. Ettore Di Filippo, Arcivescovo di Campobasso-Bojano, che aveva fortemente voluto questa giornata. Un giorno memorabile, che ora riviviamo nel cuore nella luce di quell’amore grande che ha unito la nostra terra a colui che preghiamo Santo! San Giovanni Paolo II. 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Piano piano il buio diventerà luce e si libereranno nell'aria, insieme ai profumi intensi e forti dell’incenso odoroso, i pensieri, le emozioni e le preghiere che hanno riempito il cuore dei fedeli durante tutta la Quaresima. Voci angeliche, canti melodiosi, suoni celestiali e letture sacre prenderanno il posto del lungo silenzio penitenziale, mentre le preghiere con le piccole fiammelle si libereranno per volare in alto, come piccole stelle, per illuminare un cammino di speranza intriso di nuovi proposti, di nuove sensazioni e di nuove motivazioni. E la gente si scambierà ancora volentieri gli Auguri di Buona Pasqua! Sì, perché ci sono tanti simboli che ci riportano alla Pasqua… le uova, i coniglietti, l’agnellino, la colomba pasquale e, anche, un pensiero al buon Gesù, tanto per non dimenticare che è sempre l’anniversario della sua Risurrezione. Ma se vogliamo salire di tono e far diventare Pasqua soprattutto la festa della Risurrezione, non solo di quella di Gesù Cristo, fonte della vera Pace, ma anche della nostra, sarebbe bene coglierne tutta la pregnanza dei riti e dei significati teologici che questi contengono. Facciamo nostro l’invito di San Clemente di Alessandria che, sollecitando a guardare al cielo, diceva: «Cristo ha trasformato tutti i nostri tramonti in aurore». Parlando di Pasqua o più semplicemente dicendo Buona Pasqua, il fedele comune intende riferirsi al giorno della Risurrezione di Gesù, quello cioè che quest’anno cade nella domenica 20 aprile. E questo è vero perché Pasqua è la festa di Gesù Risorto ed è la più grande festa dell’anno: tutto questo è senz’altro vero, ma è purtroppo incompleto. La parola Pasqua, teologicamente, è ben più pregnante: indica quello che è il momento centrale e culminante della redenzione, che è la passione, morte e risurrezione del Signore, ma, con questo termine, ci si può riferire anche a tutto il piano della salvezza, che va dall’Incarnazione al ritorno di Cristo nella gloria. In parole più precise si parla di ‘Mistero pasquale’ che consiste in due movimenti fondamentali, presenti nella persona del Salvatore: quello discendente di umiliazione e morte, proprio di Gesù che patisce e muore in croce ed è sepolto, e quello ascendente di Gesù che risorge e sale al cielo. Allora, per noi cattolici, il mistero della nostra redenzione è la persona stessa del Verbo incarnato, che per amore verso di noi muore e risorge. Ciò risalta maggiormente e si vive con grande emozione nella Pasqua annuale, vera «solennità delle solennità, della grande domenica di Pasqua, ma in verità lo si continua a celebrare ogni giorno nell’Eucaristia e, settimanalmente, ogni domenica. La gioia di un giorno è bella, ma è tanto più completa gustandola ogni giorno dell’anno. Infatti tutte le celebrazioni, alle quali la Chiesa, nella sua liturgia, invita a partecipare, non celebrano altro che il Mistero Pasquale, e celebrare significa precisamente renderlo attuale, in modo tale che ogni partecipante si coinvolga vitalmente nella redenzione. Ecco allora come si possono specificare meglio i vari livelli della celebrazione della Pasqua. Prima di tutto essa si attualizza nell’Eucaristia, vale a dire che ogni volta che uno partecipa all’Eucaristia è coinvolto nell’attualizzazione dell’opera della propria redenzione, grazie al dono dello Spirito Santo, che fonde e armonizza tutti noi in un solo corpo. Ecco perché i sacramenti si preferisce conferirli durante la celebrazione eucaristica, in essa trovano il naturale coronamento e la loro pienezza. Una seconda attuazione della Pasqua è la Domenica, ogni domenica dell’anno. Infatti il primo giorno della settimana è tutto pervaso dalla presenza del Risorto, che ci rende partecipi e ci inonda dei benefici della sua redenzione. Proprio così: la domenica è niente altro che l’estensione sacramentale del mistero pasquale in una intera giornata, che esattamente trova nella celebrazione eucaristica la sua fonte, il suo vertice e la sua più intensa attuazione. Possiamo ben dire che nell’intero Anno liturgico, vale a dire dal Natale alla solennità di Cristo Re dell’universo, la Chiesa dispone in successione tutte le tappe fondamentali dell’unico mistero pasquale, avendo come perno, regola e punto di ancoraggio la solennità di Pasqua. Con una piccola digressione voglio ricordare che alcuni dividono l’Anno liturgico in due cicli complementari, che ripropongono il Mistero Pasquale a diversa intensità: il ciclo dell’Avvento-Natale, nel quale la celebrazione del Mistero Pasquale è in primizia, e il ciclo della Quaresima-Pasqua-Pentecoste, nel quale poi il Mistero Pasquale splende nella sua piena maturità. Vale la pena chiarire anche l’idea di Triduo pasquale: è l’unica solennità della Pasqua celebrata in tre giorni, che hanno per questo il medesimo grado di N e l g io r n o d el ven er d ì s a n to s i e f f e tt u a l a “ C o l le t ta p e r l a t er ra S a n t a ” c o n l o s co p o d i m a n t en er e i l le g a m e t ra i c r is t ia n i e i l u o g h i d e l l a f e d e COLLETTA PRO LUOGHI SANTI & #%),() !& 0!(!, 8 (.) %( ./..! &! ()-.,! $%!-! -% !""!../ & 2 )&&!.. *!, & !,, (. 3 )()- %/. ( $! )'! 2 )&&! . *,) ) %- ( .%-3 -- 9 ( . !-*,!-- '!(.! && 0)&)(.6 !% * *% % ' (.!(!,! 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Celebrare la Pasqua, per il cristiano impegnato e per ogni comunità locale, consiste nel partecipare a tutti i riti del Giovedì santo sera, del Venerdì santo pomeriggio e della Veglia pasquale nella notte santa. Sono tre solenni e venerandi riti che condensano la pienezza di ciò che la Chiesa intende celebrare nella Pasqua. I liturgisti considerano la celebrazione del Giovedì santo come un grandioso portale di ingresso nei tre giorni santi, così come la messa prefestiva che estende al sabato la celebrazione domenicale. Il Giovedì santo, infatti, è l’ultimo giorno della Quaresima, ma, alla sera, si entra, mediante l’Eucaristia «nella Cena del Signore», nel sacro Triduo pasquale. Oltre tutto, poi, è sempre bene che questi tre riti siano integrati con la preghiera personale, con la penitenza, con il digiuno, con la riflessione e con la ricezione dei sacramenti, in particolare con la Riconciliazione sacramentale e con la Comunione eucaristica. Se celebrato con fede viva e se preparato con cura, l’intero Triduo pasquale permette di elevare il tono e il grado della vita cristiana dell’intera parrocchia e dei suoi singoli fedeli. Così facendo ci si apre al successivo tempo pasquale, che è il «tempo maggiore» fra i tempi liturgici: in esso veramente «sfolgora il sole di Pasqua». Tanti cari Auguri di Buona e Santa Pasqua, ricca di pace e serenità per tutti! don Mimì Fazioli | Pasqua 2014 PASQUA 2014 | L’ABBRACCIO ATTESO I l cr i s t ia n e s i mo v i s s u t o c o m e i m p e g n o t e s t i mo n i a l e n e l l a m i s s i o n a r i e t à è i l t ra t t o d i s t i n t i v o d i q u e s t o p a p a t o c he s ta s c uo tend o un a C hies a a vo l t e s o n n a c c h i o s a e l o n t a n a d a l l a " s t r a d a " . U n s egn o di vi c i na nz a a c h i è per i feri a? D i c e r t o u n m e s s a g g i o c h e il M o l i s e a c c o g l ie r à c on pro fond o s entim en to d i Fede re date storiche per il Molise,1983. 1995. 2014, tre date che ci ricordano le visite di un papa in una terra piccola ma dalla profonda religiosità. Per la terza volta nel giro di trent'anni la regione dal cuore verde accoglie, nel suo abbraccio caloroso, un pontefice. La patria di Celestino V, Pietro del Morrone. Il Papa semplice e umile, vive nuovamente l'esperienza di fede più importante per il suo percorso spirituale. La visita in Molise ha riempito di gioia pura lo spirito dei fedeli e non della regione, che hanno visto accolto l'invito rivolto a Francesco, il papa della "periferia". Il Molise, terra di periferia, che nel corso degli anni ha conosciuto il fenomeno dello spopolamento causato dalle emigrazioni racconta, in parte, la stessa storia di Padre Bergoglio, figlio di migranti e oggi prossimo ai migranti di tutta la terra. E in Pietro del Morrone, l'eremita che amava la natura e, soprattutto, la semplicità, possiamo rispecchiare la figura di questo uomo degli umili e dei semplici che, come l'eremita del Molise, lotta per il ritorno ad una chiesa degli umili, lontana dalle "corti" e dallo "sfarzo". Il cristianesimo vissuto come impegno testimoniale nella missionarietà è il tratto distintivo di questo papato che sta scuotendo una Chiesa a volte sonnacchiosa e lontana dalla "strada". Un segno di vicinanza a chi è periferia? Di certo un messaggio che il Molise accoglierà con profondo sentimento di Fede. E' veramente un anno di grazia straordinaria, seminata con cura e con amore dal Pastore dell’Arcidiocesi di Campobasso Bojano, padre Giancarlo. Campobasso Città della Pace, della speranza, accoglierà con un calore mai visto, come nelle precedenti visite, il Pastore della cristianità. L'annuncio della visita in Molise è echeggiato rapidamente, amplificato con gioia dai media. Un appuntamento che coinvolgerà non solo la regione ma tanti fedeli che accorreranno dalle terre vicine, in un pellegrinaggio spirituale che, ci auguriamo, troverà pronta la logistica che si deve approntare. Al di là dell'euforia del momento si tratterà di pianificare un evento "storico", che deve vedere il necessario impegno di tutti per il perfetto coordinamento della manifestazione. A livello organizzativo si tratterà di garantire servizi di logistica e di accoglienza. Dal punto di vista spirituale le diocesi continueranno il cammino di spiritualità iniziato e rinsaldato nell'anno della fede. Il 19 marzo 1983 per la prima volta un papa, se escludiamo Celestino V, giungeva in Molise, precisamente a Termoli, per lanciare un incisivo messaggio di riscatto nel giorno dedicato ai lavoratori. Nel 1995, sempre il 19 marzo, Giovanni Paolo II tornava in Molise per porre la prima pietra del Centro di alta Specializzazione dell'Università Cattolica per poi spostarsi al Santuario dell'Addolorata di Castelpetroso ed infine ad Agnone. Fu definito dall'allora arcivescovo Di Filippo un "triangolo della provvidenza": la Salute, la Sofferenza, il Lavoro. Papa Bergoglio giunge in Molise mentre la Cattolica vive un momento difficilissimo e il mondo del lavoro è allo stremo. Dobbiamo augurarci che questo papa scuota una situazione asfittica in cui versa una delle eccellenze molisane? Certamente il soffio della provvidenza continua a soffiare e non si cura delle tante ipocrisie dell'uomo. Mentre iniziano i preparativi per questo evento straordinario noi ci affidiamo allo Spirito che ha voluto portare nella terra molisana un altro uomo ispirato da Dio per poter offrire nuovi elementi di riflessione spirituale ma anche civile e sociale. Se rileggiamo le riflessioni di Giovanni Paolo II in Molise vi rinveniamo profonde indicazioni spirituali che non sono state pienamente ascoltate dalle comunità. La provvidenza offre a questo piccolo popolo una nuova occasione per rinforzarsi nella fede e nella riscoperta di valori civili a volte dimenticati. Vorrei anche sottolineare un altro intervento dello spirito. Nel periodo estivo tornano in Molise tantissimi figli emigrati all'estero. Ci auguriamo che abbiano un posto di privilegio nella visita del Santo Padre, perché sono stati loro, con immenso sacrificio, a rendere "belle" le chiese e, anche, l'economia del Molise. T Rit a D ’Addona LA PASSIONE VIVENTE Gli appuntamenti in Molise In Molise in alcuni centri rivive ancora, grazie ad associazioni locali, la rappresentazione della Passione Vivente. Quest'anno la nostra terra vivrà anche la Via Crucis del Venerdì Santo con un'attenzione diversa. Papa Francesco ha dato mandato all'arcivescovo Bregantini di scrivere le riflessioni durante le stazioni della Via Crucis. Vene rdì 11 april e Termoli, parrocchia Santa Maria degli Angeli IL SOCCORSO INATTESO N Sa b a t o 1 2 a p r i l e Sant'Elia a Pianisi (CB) XX edizione della "Passione di Gesù" ore 20.30 " ! ! " D o m en i ca 1 3 a p r i l e 2 0 1 4 - Colle d'Anchise (CB) rappresentazione della "Passione Vivente di Gesù" " - Fossalto VIII edizione ore 20.30 - Santa Croce di Magliano "Passione di Cristo" ore 18.20 Trivento ore 17.00 ! ! " # " Ve nerdì S ant o 18 a prile - Via Crucis a Campobasso - Via Crucis Isernia # # # # # " Si m o n e D i Sa n t o Is ti t u t o te c n i c o - e c o n o m i c o L. P i l la C a m p o b a ss o C la ss e I I B | PASQUA 2014 | Campobasso . Bojano VIA MAZZINI, 80 - 86100 CAMPOBASSO | TEL. E FAX 0874-482780 IMMAGINI DELLA SETTIMANA SANTA A CAMPOBASSO IL DOLORE REDENTO La processione del venerdì santo, un fiume umano intriso di dolore ma anche e soprattutto di speranza, continua a fluire lungo le vie della città per portare a t u tt i u n a f o r m a di testimonianza che lega la fede al canto, nell'attesa del g i o r n o d e ll a R e s u r r e z i on e =/698 .3 -87=;+<=8 =;+ 5/ -870;+=/;73=/ B8;3137/ ./55+ 9;8-/<<387/ ./5 )/7/;.N &+7=8 + +698,+<<8 <3 9>M 0+; ;3<+53;/ +55/ <+-;/ ;+99;/</7=+A3873 + 78=3A3+ <=8;3-+ 93K <3->;+ <3 0/;6+ =>==+?3+ +5 /. O 37 >7 37<=;>6/7=8 .3 -87-8;.3+ 0;+ ';373=+;3 / 3 ;8-3+=3 5 .8->6/7=8 +--/77+ +5 )/7/;.N <+7=8 $>+7=8 983 +5 )/7/;.N &+7=8 6/7=;/ 9/; +7=3-23=L -3+<-2/.>7+ ./55/ <>../==/ -870;+=/;73=+ 2+ 35 5+6/7=8 9+;=3-85+;/ ./55+ +.877+ 7 03>6/ <35/7A38<8 6/<=+6/7=/ <-8;;/ 5>718 5/ ?3/ ./55+ -3==L 0/;6+7.8 35 =/698 / 58 <9+A38 #8<<3+68 </7A+ .>,,38 +00/;6+;/ -2/ 35 )/7/;.N &+7=8 + +698,+<<8 O =/698 .3 <93;3=>+53=L / .3 ;305/<<387/ 6+ +7-2/ 68=3?8 .3 +11;/1+A387/ <8-3+5/ 5 )/7/;.N &+7=8 / 3 ;3=3 ./55+ </==36+7+ <+7=+ -837?851878 5+ -3==L 37=/;+ / 5+ ;/7.878 >7+ +736+ <85+ 37 >7 9;8-/<<8 .3 3./7=303-+A387/ 7/5 .858;/ ;/./7=8 ;+99;/</7=+=8 .+55/ 6+730/<=+A3873 ;3=>+53 -2/ <3 <><</1>878 3./7=3-2/ .+ </-853 !87 .8,,3+68 .36/7=3-+;/ -2/ 35 ,8;18 +7=3-8 /;+ =/+=;8 .3 ;3=3 .3 -870;+=/;73=/ 037 .+5 587=+78 -87 5+ 9;/</7A+ + +698,+<<8 9;8?/73/7=/ .+ >--+ .3 >7 1;>998 .3 9/73=/7=3 9;8,+,356/7=/ /<9>5<3 9;8?/73/7=3 .+ >--+ $>/<=+ <8-3/=+< ,+==><<8;>6 -86/ 5+ ./0373<-/ 35 +<.3+ <=8;3-8 -+698,+<<+78 -2/ 7/3 .>/ ?85>63 <>55+ <=8;3+ .3 +698,+<<8 -87 .8?3A3+ .3 .8->6/7=3 ;3-8<=;>N 5+ ?3=+ .3 :>/<=8 -/7=;8 038;/7=/ ./5 %/178 ,8;,873-8 ,,/7/ 5/ =;+.3A3873 ./5 ?/7/;.N <+7=8 /;+78 <=;/==+6/7=/ 5/1+=/ +55B+736+ ;/53138<+ .3 :>/<=8 1;>998 .3 ,+==/7=3 ./0373=3<3 983 -86/ -870;+=/;73=+ ./55+ -;8-/ -2/ .+55/ 9/7.3-3 ./5 -+<=/558 <3 <98<=M ?/;<8 5+ -23/<+ ./0373=+ 983 &+7=+ +;3+ ./55+ -;8-/ +7-8; 8113 9>7=8 .3 ;+--85=+ ./55/ ./?8A3873 ./55+ </==36+7+ <+7=+ 7 :>/55+ -23/<+ 37-+<=;+=+ =;+ 3 ?3-853 ./5 -/7=;8 <=8;3-8 3 -+698,+<<+73 <3 <878 37-87=;+=3 9/; </-853 7/55+ ;3/?8-+A387/ ./55+ ?3+ ./5 .858;/ &9/<<8 787 ;305/==3+68 685=8 <>55/ ;3--2/AA+ ./55+ 78<=;+ =/;;+ ,/73 -2/ 98<<3+68 ./0373;/ 366+=/;3+53 6+ 5/1+=3 +55+ 6/68;3+ -855/==3?+ &/7A+ 86,;+ .3 .>,,38 5/ .>/ ;3=>+53=L 93K 3698;=+7=3 + +698,+<<8 <878 35 )/7/;.N U <+7=8 / 35 8;9>< .86373 &/ 9>;=;8998 5+ </-87.+ 2+ 9/;<8 35 =878 .3 +11;/1+A387/ ;3=>+5/ .3 >7 =/698 / 1;+A3/ +55B <<8-3+A387/ 3<=/;3 / =;+.3A3873 <=+ -/;-+7.8 .3 ;39;/7./;/ 35 <>8 68=3?8 .3 8;181538 .3 >7 =/698 3 ;3=3 ./55+ </==36+7+ <+7=+ 6+7=/71878 37=/1;8 35 -87-/==8 .3 =;+.3A387/ -2/ <3 ;/3=/;+ / -87=37>+ +. +11;/1+;/ 35 989858 7/5 <>8 </7<8 93K 1/7>378 + 93K +7=3-+ ./?8A387/ .8->6/7=+=+ 9;/</7=/ 7/55+ &/==36+7+ &+7=+ -+698,+<<+7+ <3 5/1+ +55/ <+-;/ ;+99;/</7=+A3873 /. /<9;36/ 35 </7<8 ./?8A387+5/ 9;/</7=/ 7/55+ A87+ + 9;8-/<<387/ ./3 .8.3-3 98<=853 O </-87.8 !+>-5/;38 -2/ 7/5 ?3/7/ 37-+;3-+=8 .3 0+;/ >7 +99;/AA8 ./55+ =/;;+ -+698,+<<+7+ .+ 0+; ;3<+53;/ +5 7 :>/55B+778 5B+,+=/ !3-85+ *3=8 37 </178 .3 ;3-878<-/7A+ 9/; 5+ 1;+A3+ -87-/<<+ +5 0;+=/558 1>+;3=8 .898 >7+ 5>71+ 6+5+==3+ +55/<=3<-/ >7+ <+-;+ ;+99;/</7=+A387/ .+ -/5/,;+;<3 </-87.8 35 =/<=+6/7=8 37 8--+<387/ ./5 38?/.N &+7=8 )3/7/ ;3/?8-+=+ 37 -8<=>6/ 5B(5=36+ /7+ -87 >7+ <85/77/ 9;8-/<<387/ ./3 .8.3-3 -2/ ?3<3=+78 3 </985-;3 ./55/ -23/</ -+698,+<<+7/ / +5 =/;637/ <3 ;/-+78 7/55+ -+<+ ./55+ 0+63153+ *3=8 .8?/ O 9;/9+;+=8 >7 ,+7-2/==8 -87 98;=+=/ 7 1/7/;/ 3 .8.3-3 ?/71878 <-/5=3 =;+ 3 93K 98?/;3 ./5 5>818 >7 /5/6/7=8 :>/<=8 -+;+==/;3<=3-8 ./3 1;+7.3 ;3=>+53 / ./153 /@ ?8=8 + =;+.3A387/ -87=37>+ 7/3 </-853 0+?8;3=+ .+55/ -870;+=/;73=/ 9;36+ / .+3 -+698,+<<+73 8113 + 35 686/7=8 -/7=;+5/ ./55/ <+-;/ ;+99;/</7=+A3873 -+698,+<<+7/ .3?/7=+ ,/7 9;/<=8 :>/558 ./.3-+=8 +55B ..858;+=+ / +5 ;3<=8 68;=8 -2/ -87 35 8;9>< 86373 O >7 9>7=8 .3 >7387/ / 7/558 <=/<<8 SEPARATI DIVORZIATI E AMMISSIONE ALLA COMUNIONE EUCARISTICA I n relazione all’articolo ” Separati da chi? “ del numero 4 dell’ 1 marzo scorso di questo giornale, un attento lettore ci ha segnalato l’opportunità di precisare in quali casi i separati e i divorziati sono ammessi alla comunione eucaristica. Lo facciamo ben volentieri perché non sempre su questo argomento c’è la chiarezza che merita e lo facciamo riportando quanto previsto da un documento ufficiale della Chiesa, il Direttorio di Pastorale Familiare della CEI del luglio 1993 ( nn. da 207 a 220 ). Con questo documento, al di là della “disciplina” in ordine alle varie condizioni di vita, già all’epoca i Vescovi italiani raccomandavano alla Comunità cristiana uno stile di accoglienza e di vicinanza alle persone coinvolte in separazioni/divorzi, per farle sentire parte della Chiesa. In questo ci sentiamo in linea con il percorso “EMMAUS” della nostra Pastorale. Con l’occasione ringraziamo il lettore che ci ha fatto la segnalazione, dandoci la possibilità di rendere un servizio utile alla corretta informazione. SEPARATI “ La loro situazione di vita non li preclude all’ammissione ai sacramenti: a modo suo, infatti, la condizione di separati è ancora proclamazione dell’indissolubilità matrimoniale” (n.209), a meno che non si riaccompagnino in un nuova unione. DIVORZIATI N ON RIS POSATI Nei confronti di chi ha subito il divorzio, l’ha accettato o vi ha fatto ricorso in quanto costretto da gravi motivi come unico modo possibile per assicurare diritti legittimi quali la cura dei figli o la tutela del patrimonio, ma non si lascia coinvolgere in una nuova unione, non esistono di per sé ostacoli all’ammissione ai sacramenti.(n.211) Il coniuge che invece è moralmente responsabile del divorzio ma non si è risposato, “deve pentirsi sinceramente e riparare concretamente il male compiuto. In particolare deve far consapevole il sacerdote che egli, pur avendo ottenuto il divorzio civile, si considera veramente legato davanti a Dio dal vincolo matrimoniale…In caso contrario, non potrà ricevere l’assoluzione sacramentale, né la comunione eucaristica.” (n.212) DIVORZIATI RISP OSATI Per la loro condizione di vita in contraddizione con l’indissolubilità del primo matrimonio “ la Chiesa …non può ammettere alla riconciliazione sacramentale e alla comunione eucaristica”(n.219) . Ma attenzione “solo quando i divorziati risposati cessano di essere tali possono essere riammessi ai sacramenti. E’ necessario,perciò, che essi,pentitisi di aver violato il segno dell’alleanza e della fedeltà a Cristo, siano sinceramente disposti ad una forma di vita non più in contraddizione con l’indissolubilità del matrimonio…..e, se possibile con il ritorno all’originaria convivenza matrimoniale, o con l’impegno per un tipo di convivenza che contempli l’astensione dagli atti propri dei coniugi.” (n.220) PASTORALE FAMILIARE DIOCESAN A &+7=3<<36+ .+ .3;<3 + ./==8 138;78 9/; 37?3=+;/ 35 989858 + ./?8A387/ -3+<-2/.>7+ <3 98<<+ </;?3;/ ./5 <>8 5+6/7=8 :>+7.8 5/ <9/==/;L ./==+ 9;8-/<<387/ 5 =/<=8 6/7A387+ >7 5+6/7=8 -86/ >7+ /-8 98985+;/ ./558 &=+,+= +=/; ./55+ ;3=>+53AA+A387/ -;3<=3+7+ 5 .8->6/7=8 ./5 =;+==/113+ 5B3698;=+7A+ ./55+ &/==36+7+ &+7=+ 7/55+ ;/53138<3=L -+698,+<<+7+ 5 38?/.N &+7=8 +?/?+ 5>818 >7+ 9;8-/<<387/ ./3 .8.3-3 98<=853 5 )/7/;.N &+7=8 5+ 9;8-/<<387/ ./5 ;3<=8 68;=8 8003-3+=+ + =>;78 .+3 ;8-3+=3 / .+3 ';373=+;3 5 &+,+=8 &+7=8 +??/73?+ 5+ 9;8-/<<387/ <=;+8;.37+;3+ ./3 ';373=+;3 + 86/73-+ <3 -/5/,;+?+78 0>7A3873 <85/773 9/; 5B+77>7-38 ./55+ %/<>;;/A387/ "113 + +698,+<<8 ;/<=+78 +5->73 686/7=3 =;+.3A387+53 5+ 9;/9+;+A387/ ./3 </985-;3 5+ ./?8A387/ ./3 .8.3-3 5+ 9;8-/<<387/ ./5 )/7/;.N &+7=8 </-87.8 >78 <-2/6+ ;/53138<8 98985+;/ -2/ ?/./ 7/55+ =;+13-3=L ./153 /?/7=3 ./55+ 9+<<387/ >7+ 08;6+ .3 -869+;=/-39+A387/ ;3=>+5/ 87.+6/7=+5/ 7/153 +773 5+ 9;/</7A+ ./55+ 23/<+ >003-3+5/ / -+;3<6+=3-+ / .3-3+6858 9>;/ 37<8<=3=>3,35/ 5B3-87+ <93;3=>+5/ / =;+.3A387+5/ .3 .87 ;6+7.8 3 +,38 9/; +773 ?/;8 +736+=8;/ 37 +;6873+ -87 3 =+7=3 ?85=3 / ?8-3 -2/ 2+778 +736+=8 5+ -8;+5/ ./5 )/7/;.N <+7=8 .3 686/7=3 .3 +5=+ 98/<3+ ;/53138<+ 7/558 A>- =+ A> / 7/5 -8;8 ./5 '/-8 )8;;/3 !/5 -8;<8 ./153 +773 ;3-8;.3+6858 5B(003-38 9/; 5/ 86>73-+A3873 &8-3+53 ./55+ 38-/<3 .3 +698,+<<8 84+78 37 +--8;.8 -87 87 ;6+7.8 / -87 87< 3 353998 / 87< 373 153 +;-3?/<-8?3 -2/ <3 <878 <>--/.>=3 2+ -/;-+=8 </69;/ .3 ?+58;3AA+;/ :>/<=+ =;+.3A387/ -87 5+ 9>,,53-+A387/ .3 89><-853 -+<8 >73-8 .3 >7+ ;/13<=;+A387/ 9;80/<<387+5/ 37</;3=+ 7/55+ 9>,,53-+A387/ .3 >7 6><3-+5/ >718 5+ ?3+ ./5 858;/ <>,3=8 /<+>;3=8<3 / 9;/</7=/ <858 37 98-2/ -893/ + ;305/<<387/ ->5=>;+5/ <8;1/ <987=+7/+ 9/;-2I 787 <3 -87=37>+ :>/<=8 9;8-/<<8 .3 ?+58;3AA+A387/ <=3685+=8 037+56/7=/ .+5 +7-2/ .+55B(! & " -2/ =/7./ + 0+; ;3-878<-/;/ / ?+58;3AA+;/ 3 9+=;36873 .3 ->5=>;+ 366+=/;3+5/ 3 -/;=8 3 -+698,+<<+73 787 -23/.878 :>/<=8 9/; 58;8 -3M -2/ -87=+ O -2/ 8173 +778 -86/ .+ =/698 366/68;+,35/ 5+ 9;8-/<<387/ ./5 ?/7/;.N <+7=8 >7 03>6/ >6+78 37=;3<8 .3 .858;/ 6+ +7-2/ / <89;+==>==8 .3 <9/;+7A+ -87=37>3 + 05>3;/ 5>718 5/ ?3/ ./55+ -3==L 9/; 98;=+;/ + =>==3 37 >7+ 08;6+ .3 =/<=36873+7A+ -2/ 5/1+ 5+ 0/./ +5 -+7=8 7/55B+==/<+ ./5 138;78 ./55+ %/<>;;/A387/ 7 :>/<=8 -+<8 5+ =;+.3A387/ <3 <+5?+1>+;.3+ .+ <85+ / <3 6+7=3/7/ 37=/1;+ + .3<9/==8 .3 =/693 -+6,3+=3 0/;6+7.8 5+ -3==L / 9+;+53AA+7.85+ 7/55B+<-85=8 .3 >7 -+7=8 -2/ 0+ ?3,;+;/ 3 ->8;3 6+ +7-2/ =;/6+;/ .3 0;87=/ +5 6/<<+1138 .3 9+<<387/ / ;/<>;;/A387/ 35 93K +5=8 =;+ 3 63<=/;3 ./55/ ;/5313873 773 +..3/=;8 =>==+ 5+ -3==L <3 ,58--+?+ 5/ </;;+7./ ./3 7/18A3 <3 -23>./?+78 / 35 <35/7A38 +??851/?+ 63<=3-+6/7=/ 35 9+<<+1138 ./55+ 9;8-/<<387/ +698,+<<8 .3?/73?+ >7+ 366/7<+ -23/<+ +55B+9/;=8 =/<=3687/ .3 >7+ 0/./ 95>;3</-85+;/ 373A3+=+ .+3 5+6/7=3 ./55/ -870;+=/;73=/ "113 9>;=;8998 <3 373A3+ + .36/7=3-+;/ :>/<=8 9;8087.8 </7=36/7=8 / +--+7=8 +55+ 9;8-/<<387/ <3 +??/;=/ 35 0;+<=>878 08;</ 93K +==>=3=8 .3 -23 787 ;3/<-/ +. +<-85=+;/ 8 2+ 9+>;+ .3 0+;58 5+ ?8-/ ./55+ /./ -2/ 0+ /-2/113+;/ >7 .858;/ +;-+3-8 ;/./7=8 .+55+ 68;=/ / ;/<>;;/A387/ %3=+ ..87+ | Campobasso . Bojano PASQUA 2014 | VIA MAZZINI, 80 - 86100 CAMPOBASSO | TEL. E FAX 0874-482780 CAMBIARE IL DESTINO IN PROGETTO .>/ 3 9>556+7 .3 138?+73 ./55+ .38-/<3 .3 +698,+<<8 84+78 -2/ <878 9+;=3=3 35 6+;A8 .+ +698,+<<8 2+778 ;+113>7=8 5+ 93K +7=3-+ +,,+A3+ ./5 -/7=;8 <>. . =+53+ 85/=8 37 9;8?37-3+ .3 ?/55378 --869+17+=3 .+ .87 !3-85+ +38 ;/<987<+,35/ ./55+ 9+<=8;+5/ 138?+735/ .38-/<+7+ .+3 138?+73 <+5/<3+73 .87 #+<:>+5/ / .87 ;+7-/<-8 .+5 ?/<-8?8 ;/1+7=373 .+55/ <>8;/ .3 +698,+<<8 / 87=/?/;./ I PELLEGRINAGGIO DEI GIOVANI A GOLETO “IL VOLTO E LE MANI SONO ILVOLTO DI GESÙ CHE ILLUMINA IL NOSTRO ” 8;/ ./5 6+==378 3 138?+73 / <89;+==>==8 35 1;>998 ./3 138?+73 .3 +6,+=/<+ 2+778 -;/+=8 >7 -536+ 0/<=8<8 .3 1383+ / .3 -87.3?3<387/ +==;+?/;<8 35 -87=+138 ./5 5371>+1138 6><3-+5/ +7=3 <>873 / -87.3?3<387/ 2+778 1>3.+=8 >7+ 138;7+=+ +55 37</17+ ./3 -858;3 / ./3 ?85=3 .3 138?+73 ;+1+AA3 / ;+1+AA/ -2/ 98;=+78 7/3 58;8 8--23 58 <1>+;.8 ./55+ <9/;+7A+ + #/=;/55+ .+ +6,+=/<+ .+ +698.393/=;+ .+ +698,+<<8 .+ 84+78 .+ +<=/59/=;8<8 .+ 87=/?/;./ .3 84+78 =>== 37<3/6/ +55+ 5>-/ ./55/ /+=3=>.373 E 35 =/6+ .+=8 .+ 9+9+ ;+7-/<-8 9/; 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GianCarlo Bregantini /==8 =;+ 783 8<+ ;+--8153/ ./7=;8 :>/<=+ 138;7+=+ ;3--+ .3 /68A3873 / 37=/7<+ 9;/123/;+ 5 ?/;8 <317303-+=8 .3 :>/<=+ 138;7+=+ O ;+--23><8 7/5 .3<-8;<8 -2/ 2+ 0+==8 687< ;/1+7=373 7/55+ <37=/<3 ./55+ <>+ ?3=+ ;3/93581+=+ 7/55/ #+;85/ .3 #+9+ ;+7-/<-8 D#/;6/<<8 1;+A3/ / <-><+G J 35 78<=;8 989858 -2/ -3 ;/7./ =+53 -38O #+<=8;3 #/; 5+ 63+ <+5?/AA+ 63 ,+<=/;/,,/ 35 ,+==/<368 6+ </ 28 :>/<=8 -+;3<6+ / :>/<=8 .878 O 1;+A3/ +5 78<=;8 989858 -2/ -3 08;6+ -2/ -3 95+<6+ /. >7 98 +55+ ?85=+ -3 +3>=+ +. /<</;/ <+7=3 $>37.3 1;+A3/ 58 .3-8 -85 ->8;/ .3 9+.;/ 3+7-+;58 :>/<=+ </;+ / 983 </69;/ C<-><+F 9/;-2I 35 5363=/ 0+ 9+;=/ ./55+ 78<=;+ /<3<=/7A+ + 78<=;+ 63<<387/ O 7/55 37-87=;8 -87 35 0;+=/558 5+ <8;/55+ :>+7.8 53 ?/.3 / 5/113 37 58;8 35 ,3<8178 8<+ 5/ 2+ <><-3=+=8 + -87-5><387/ 5 /</->A387/ ./5 &/==/7+;38 / ./5 C'/-8 )8;;/3 8 &3178;/F 8 ?/718 .+55 (6,;3+ / -878<-8 +-8987/ .+ '8.3 -878<-8 58 &=+,+= +=/; -87 >7+ ?/;<387/ ,/553<<36+ .3 8;/7A8 #/;8<3 $>/<=8 -+7=8 O >7+ 9+;+0;+<3 ./558 &=+,+= +=/; 37 >7+ 08;6+ 93K 68./;7+ / 37 >7+ 08;6+ 98985+;/ ,/553<<36+ O ?/;+6/7=/ >7 -+7=8 -2/ =3 =;+<-37+ 9/;-2I 787 <85=+7=8 =3 ./<-;3?/ 5+ ?3=+ .3 +;3+ 6+ =/ 7/ 0+ <9/;36/7=+;/ 5/ 9/7/ ./5 <>8 ->8;/ 686/7=8 9/; 686/7=8 %3 + | PASQUA 2014 | Isernia . Venafro PIAZZA ANDREA D’ISERNIA, 2 - 86170 ISERNIA | TEL. 0865 50849 | FAX. 0865 415337 a 29 Giornata Mondiale della Gioventù “GIOVANI, NON SIATE IDOLATRI” “Allargate i vostri cuori!” scrive il Papa indicando le beatitudini come metodo per trovare la gioia autentica. Francesco nel suo messaggio riflette sul significato di povertà e invita i giovani a liberarsi dell'idolatria nei confronti delle «cose» e rivestirsi della vera povertà itemi: voi aspirate davvero alla felicità?”. È la domanda che papa Francesco rivolge ai giovani nel messaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù che si celebra domenica delle palme a livello diocesano, in preparazione al prossimo incontro mondiale che si terrà nel 2016 a Cracovia, in Polonia. «Aspirate a cose grandi! Allargate i vostri cuori!», scrive il Papa indicando le beatitudini come metodo per trovare la gioia autentica. «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli». Francesco nel suo messaggio riflette sul significato di povertà e invita i giovani a liberarsi dell'idolatria nei confronti delle «cose» e rivestirsi della vera povertà “D che, scrive, è «umiltà, consapevolezza dei propri limiti, della propria condizione esistenziale di povertà». Le beatitudini, nota il Pontefice, sono rivoluzionarie, affermano il primato di qualcosa che il mondo d’oggi non solo rifiuta ma raccomanda di evitare accuratamente: «Per la mentalità mondana, è uno scandalo che Dio sia venuto a farsi uno di noi, che sia morto su una croce! Nella logica di questo mondo, coloro che Gesù proclama beati sono considerati “perdenti”, deboli. Sono esaltati invece il successo ad ogni costo, il benessere, l’arroganza del potere, l’affermazione di sé a scapito degli altri». Gesù, invece, nel vangelo di Matteo afferma che beati sono i poveri in spirito. E per spiegare cosa significa la povertà di spirito il santo padre cita San Francesco, Pier Giorgio Frassati, il santo dell’allegrezza, Santa Teresa del Bambin Gesù e dice: «L’aggettivo greco ptochós (povero) non ha un significato soltanto materiale, ma vuol dire “mendicante”. Va legato al concetto ebraico di anawim, i “poveri di Iahweh”, che evoca umiltà, consapevolezza dei propri limiti, della propria condizione esistenziale di povertà. Gli anawim si fidano del Signore, sanno di dipendere da Lui». Ecco il primo compito affidato ai giovani in un mondo dominato dal delirio illusorio che tutto si possa possedere: «Prima di tutto cercate di essere liberi nei confronti delle cose», raccomanda Francesco. «Il Signore ci chiama a uno stile di vita evangelico segnato dalla sobrietà, a non cedere FEDE, LUCE CHE ILLUMINA LA VITA MORIRE E RISORGERE on è facile parlare della morte. Tanta parte della cultura contemporanea tende ad escluderla dalla vita e lo fa richiamando l’attenzione sulle cose materiali, quelle legate al tempo presente, magari belle e luccicanti anche se spesso effimere e superficiali. Rimane tuttavia, nei meandri della coscienza, la domanda di senso: viaggiamo verso il nulla della morte biologica o possiamo aspirare alla vita eterna? Che senso ha poi, nella seconda ipotesi, la Resurrezione dell’uomo, proposta dall’esperienza propria di Gesù Cristo? L’eternità della vita è patrimonio comune di tutte le grandi religioni del mondo. I materialismi sono privi di quadri fondamentali di riferimento e fomentano per lo più un praticismo indifferente nei confronti delle cose spirituali e dello stesso mondo interiore dell’uomo. E’ come mettere una pietra sul sepolcro e desiderare di non smuoverla, magari guardarla da lontano zittendo il desiderio di superare l’ostacolo ed andare oltre. Nel mondo culturale aperto alla dimensione dell’eternità, il Cristianesimo occupa lo spazio maggiore e la dottrina della morte che esso ci propone è veramente edificante e consolatoria. Dall’episodio giovanneo della Resurrezione di Lazzaro, e dagli interventi di Gesù che spiega la morte, ricaviamo la dottrina che ci interessa. Ebbene la peculiarità dell’uomo è la vita. La vita umana conosce un tratto in cui è toccata da eventi biologici, ma questo tratto non necessariamente termina con la morte del corpo. L’uomo è vivo in eterno, e la sua vita ha legami terreni che vengono sciolti nel momento in cui egli entra nella vita di Dio. L’uomo conosce allora un passaggio, dalla vita corporea alla vita di Dio, dalla vita terrena a quella eterna, passaggio determinato dalla vittoria sul peccato. Il cammino è dalla vita alla vita, dalla vita limitata a quella piena: quando si entra nel mondo di Dio, allora la morte non ha senso e il dolore non ha senso. In Dio c’è la gioia, coi suoi colori, il suo linguaggio, le sue relazioni, i suoi atteggiamenti. Gesù è impegnato a spiegare l’idea della Resurrezione prima che i discepoli ne avessero tratto conclusioni personali sbagliate. La Resurrezione si inquadra nell’idea della continuità della vita: non si risorge passando dalla morte alla vita, ma passando dalla vita della limitazione alla vita eterna di Dio e questo si ha quando il soggetto crede. E’ la fede il fondamento della Resurrezione, è la fede a determinare il passaggio dalla vita biologica alla vita eterna di Dio. Il risorto è chi entra nella vita di Dio, chi opera nell’ottica esclusiva di Dio, chi cresce in Dio attraverso la lezione e l’esperienza dell’amore. Il risorto è di ogni età e di ogni condizione, ed è sempre una persona viva. Soffermiamoci davanti alla tomba di Lazzaro, ormai libera della pietra che Gesù aveva fatto rimuovere, e ascoltiamo il grido di Gesù: Lazzaro vieni fuori! Ci chiediamo: Lazzaro è rianimato o risorto? Si è riappropriato delle fattezze umane o è entrato nella dimensione della vita eterna? Credo che Lazzaro sia risorto non perché tornato alla vita biologica ma perché accolto nella vita di Dio. Il nuovo spezzone di vita che Gesù concede a Lazzaro non è un regalo se limitato a qualche anno di fisicità, ma è un dono grandissimo se Lazzaro ha guadagnato la vita di Dio. E’ significativo che Gesù abbia detto alla comunità: “Scioglietelo e lasciatelo andare” ossia liberatelo dai legami terreni, anche dai legami con la propria famiglia e con la propria comunità. Lazzaro se ne va in silenzio e non cerca Gesù, non le sorelle, non gli amici della comunità. Lazzaro è ormai di Dio, e appartiene a Lui. Questo è ciò che Gesù ci dice della morte e della Resurrezione. Egli vuole che ognuno abbia gli occhi aperti, sappia il senso della vita e conosca la destinazione alla quale Egli stesso ha chiamato ciascuno di noi. Egli sa che la sua dottrina è in parte sconosciuta e in parte rifiutata ed è triste tutte le volte che si mette una pietra su un sepolcro. Di fronte a quello di Lazzaro egli ha pianto, ma le sue lacrime esprimono sia l’amore che Egli nutre per i suoi amici sia la tristezza per la difficoltà a spiegare il senso della vita. Gesù dice che la morte di un fratello o di un amico, non può rimanere chiusa dentro un sepolcro, a significare la vita da una parte e la morte dall’altra, la luce da una parte e le tenebre dall’altra. Essa è finalizzata alla gloria di Dio. L’invito è rivolto a quante Marte, o Marie, e a quanti farisei ancora oggi, non credono alla disavventura della morte e la vedono ancora potente, sprezzante, dominatrice del pensiero e della vita umana. La morte allora, nel cammino quaresimale, è conoscenza della vita, è gioia, è tenerezza, è luminosità. Guai a presentarsi alla croce di Gesù senza la perfetta conoscenza del suo messaggio. alla cultura del consumo. Si tratta di cercare l’essenzialità, di imparare a spogliarci di tante cose superflue e inutili che ci soffocano. Distacchiamoci dalla brama di avere, dal denaro idolatrato e poi sprecato. Mettiamo Gesù al primo posto. Lui ci può liberare dalle idolatrie che ci rendono schiavi. Fidatevi di Dio, cari giovani! Egli ci conosce, ci ama e non si dimentica mai di noi. Anche per superare la crisi economica bisogna essere pronti a cambiare stile di vita, a evitare i tanti sprechi. Così come è necessario il coraggio della felicità, ci vuole anche il coraggio della sobrietà». Poi Francesco raccomanda l’attenzione al prossimo, a chi è bisognoso: «Per vivere questa Beatitudine abbiamo tutti bisogno di conversione per quanto riguarda i poveri. Dobbiamo prenderci cura di loro, essere sensibili alle loro necessità spirituali e materiali. A voi giovani affido in modo particolare il compito di rimettere al centro della cultura umana la solidarietà». E conclude il messaggio con un pensiero a Maria: «Il Magnificat, il cantico di Maria, povera in spirito, è anche il canto di chi vive le Beatitudini. La gioia del Vangelo sgorga da un cuore povero, che sa esultare e meravigliarsi per le opere di Dio, come il cuore della Vergine, che tutte le generazioni chiamano “beata” (cfr Lc 1,48)». Nella nostra diocesi l’appuntamento per celebrare la Giornata Mondiale della Gioventù è per sabato 12 aprile, alle ore 20,15 a Venafro, nella parrocchia di Ss. Martino e Nicola. L’evento, intitolato “AdoraDance”, è un’occasione per tutti i giovani per fare festa insieme e per riflettere sulle parole del papa. d o n Fr a n c es c o B ov i n o | Isernia . Venafro PASQUA 2014 | PIAZZA ANDREA D’ISERNIA, 2 - 86170 ISERNIA | TEL. 0865 50849 | FAX. 0865 415337 IN CAMMINO DIETRO ALLA CROCE “S iamo vicini a tutti i missionari e le missionarie che lavorano tanto senza far rumore e danno la vita”. In queste parole di Papa Francesco è racchiuso lo spirito con cui lunedì scorso 24 marzo la diocesi di Isernia-Venafro ha celebrato la 22a Giornata di preghiera e di digiuno in memoria dei missionari martiri. Preghiera e digiuno offerti a Dio come segno di comunione con tanti fratelli e sorelle cristiani che nei secoli, e soprattutto in questi ultimi tempi così difficili per la fede, hanno testimoniato il proprio credo abbracciando la croce di Cristo fino a morire con Lui. Il momento più bello ed emozionante di tutta la giornata è stata senza alcun dubbio la Via Crucis che ha attraversato in serata le silenziose vie di Isernia tra la preghiera e la riflessione dei numerosi fedeli accorsi per l’occasione. Malgrado il clima non proprio favorevole sono stati in tanti coloro che hanno voluto vivere questo momento di fede e hanno affrontato anche il freddo per seguire il cammino della croce attraverso le vie della nostra città. Stazione dopo stazione è stata ripercorsa la passione di Gesù, dalla condanna alla crocifissione. Un susseguirsi di meditazioni che hanno preso spunto dalle parole dei due grandi papi che tra qualche settimana saranno elevati agli onori “ Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i proprio amici” (Gv 15,13). Le parole di Gesù gettano una luce straordinaria sul tema del dolore affrontato per amore dell’altare: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Con profondità e saggezza questi due giganti della fede hanno aiutato i presenti a rivivere i dolori di Cristo alla luce della redenzione che necessariamente passa attraverso il sacrificio personale. “ Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i proprio amici” (Gv 15,13). Le parole di Gesù gettano una luce straordinaria sul tema del dolore affrontato per amore. Il leit motiv della Via della Croce. La fede cristiana è la fede in Gesù crocifisso. S. Paolo ci ricorda che la fede nel “Cristo crocifisso” rappresenta una follia per coloro che non credono. È una pazzia credere che uno strumento di tortura e di morte possa rappresentare un simbolo di grazia e di vita. Solo la pazzia può scommettere su una sconfitta. Solo la pazzia può credere che un uomo abbandonato da tutti sulla croce, possa diventare la speranza dell’umanità. La croce è follia, sì, ma solo per chi crede nella legge del più forte. Per chi invece ha fede in Dio, l’evento della croce, alla luce della resurrezione, diventa la sola speranza perché si realizzi il regno di vita, di pace e di libertà che Cristo ha annunciato. Testimoniando con le opere, la nostra fede darà un sapore e una luce straordinaria. La stessa luce che ha dato forza ai martiri e che continua a splendere per noi per indicarci un cammino. c [email protected] FORUM INFORMATIVO SUI TERREMOTI egli ultimi anni, la rete integrata dei mass media ha offerto la possibilità di vivere in tempo reale ogni tragedia umanitaria e di trasformare in spettacolo ogni intervento di cooperazione e soccorso. Inoltre, soprattutto dopo gli ultimi eventi sismici, la possibilità di essere informati in tempo reale sui terremoti, la loro ubicazione ed intensità, ha contribuito ad accrescere l'interesse della popolazione, ma questo stesso interesse non si è poi trasferito in una presa di coscienza a livello civico, in termini di educazione alla prevenzione, ma è andato scemando appena sopraggiunta una nuova notizia che ha soppiantato la prima. E’ proprio in quest’ottica che è scaturita l’idea di un forum per discutere su un argomento che rappresenta uno dei maggiori rischi N Organizzato dal Consultorio Familiare Diocesano si è tenuto aVenafro l’importante convegno sui fenomeni sismici in Molise e Campania naturali presenti nella regione Molise e nella limitrofa Campania: il rischio sismico. In genere se ne parla attraverso pubblicazioni ed anche mediante l’attivazione di iniziative mirate sostanzialmente ad informare e ad educare la popolazione scolastica. A tal proposito, nessuno ricorda quante scuole si sono incendiate e quanti morti ci sono stati. L’incendio è oggettivamente un evento molto raro e la sicurezza nelle scuole in realtà si basa tutta sugli incendi. E’ una cosa strana, se si pensa che l’Italia è un territorio sismico e che, negli anni, molte scuole sono state distrutte dai terremoti causando vittime. Pertanto, vale la pena educare le persone a questo rischio perché, sebbene molto remoto, è decisamente più probabile che un terremoto colpisca le scuole, che un incendio provochi tutte quelle vittime. Cosa dire poi degli ospedali, delle chiese, dei posti di lavoro; molte delle morti verificatesi in occasione dell’ultimo terremoto in Emilia-Romagna, sono avvenute sul posto di lavoro. Il Forum informativo sui terremoti del Matese, organizzato dall’Associazione Girasole onlus - Consultorio Familiare Diocesano di Isernia – Venafro, ha coinvolto la cittadinanza, le scuole e le Istituzioni sia del Molise che della vicina Campania, segnando, in modo memorabile, la storia culturale della nostra comunità. Hanno partecipato al Forum tre professionisti di grande spessore nel mondo della scienza della sismologia, sia nazionale che internazionale e che si occupano del monitoraggio costante delle aree vulcaniche e sismogenetiche dell’Appennino Meridionale, compresa l’area del Matese. Il Prof. Giuseppe Luongo, Professore Emerito dell’Università di Napoli “Federico II”, Vice Presidente dell’Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche in Napoli, componente del Comitato Tecnico Scientifico del Decennio Internazionale per la Riduzione dei Disastri Naturali delle Nazioni Unite, sono queste solo alcune delle tante cariche che egli ricopre. La Dott.ssa Elena Cubellis, geologa, ricercatore Geofisico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Napoli – Osservatorio Vesuviano, che svolge attività di ricerca nei settori della modellazione dei processi dinamici e della sismicità storica e attuale in aree vulcaniche e sismogenetiche dell’Appennino Meridionale. Il Dott. Francesco Obrizzo, fisico nucleare, Primo Tecnologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano; egli svolge attività di ricerca nei settori della modellazione dei processi deformativi in aree vulcaniche e tettoniche, con una vasta esperienza nella sorveglianza geofisica dei vulcani italiani e dell’Appennino Meridionale. Di grande rilevanza poi è stato il contributo al forum di alcuni seri e bravi professionisti del nostro territorio, il geologo Dott. Vito La Banca, l’ingegnere strutturista Dott. Umberto Di Cristinzi, l’Architetto Dott. Nicandro Vallone. Il Forum è stato poi concluso dall’intervento di Don Dott. Salvatore Rinaldi, bioeticista e Presidente dell’Associazione Girasole onlus, che ha spiegato il concetto di libertà e responsabilità dell’Uomo come Custode del Creato. d o t t . s s a A n g e l a S cu n g i o Gi n ec ol og a di re t to re del Con s ul t or io Fa mil ia re di Is e rn ia -Ve na fro “VOI SIETE IL SALE DELLA TERRA” Grazie agli entusiastici sforzi di un piccolo gruppo di volontari, lo scorso ottobre anche nella nostra diocesi, è nato il Gruppo Missionario Giovanile "Sale della Terra" che ha sede nella parrocchia "Assunzione di Maria Vergine" in Isernia. A farne parte sono Andrea, Gianmarco, Nathalie, Silvia, Lisa, Pietro, Claudia e Cleonice, tutti già da tempo impegnati nelle attività liturgico-pastorali delle proprie parrocchie d'appartenenza. Il loro scopo dichiarato è quello di sensibilizzare, quanto più possibile, l'opinione pubblica relativamente al concetto di "missione" in senso lato, tramite iniziative programmatiche che vanno dalle adozioni a distanza (per ora ferme a quota due ma destinate ad aumentare) fino alle fruttuose collaborazioni con altre associazioni da anni presenti ed attive nei paesi del Terzo Mondo. Sotto l'esperta guida di don Berardino Di Silvio, il neo Gruppo Missionario Giovanile espleta le proprie funzioni logistico-strutturali attraverso incontri tematici settimanali, aventi ad oggetto il monitoraggio, la gestione e l'eventuale risoluzione delle problematiche inerenti ai vari disagi presenti sul territorio diocesano. Per la salvaguardia di un miglioramento personale, attenzione particolare viene data anche e soprattutto agli eventi formativi organizzati a livello locale e non. Come il Convegno Nazionale degli incaricati diocesani di "Missio Ragazzi 2014" che si terrà prossimamente a Roma. La speranza del gruppo "Sale della Terra" é quello di incrementare il numero dei proprio iscritti affinché si possa, in maniera sempre più prepotente ed efficace, arrivare ad incidere nelle periferie del mondo e a stuzzicare le coscienze dei più. Per ogni curiosità e per ogni comunicazione in merito alle suddette attività, rivolgersi a: [email protected]. S Na t h a l i e O r a b o n a |$ | Termoli . Larino '%) PIAZZA SANT'ANTONIO, 8 - C.P. 155 , 86039 TERMOLI (CB) | TEL. 0875 707148 | FAX. 0875 707148 Sei unico: nessuno può sostituirti '3 A:/ :;@/ 2713??3 A:/ :;@/ ?;8/ 1;93 <AN 27B3:@/>3 9A?71/ 1;93 2/>3003 B7@/ /2 A:/ ?7:4;:7/ -I. ;93 8/ ?7:4;:7/ 6/ 07?;5:; 27 ;5:7 :;@/ 78 870>; 27 ;5:7 </>;8/ A: ;13/:; 27 ;5:7 5;117/ 2 /1=A/ 3 78 >7?; 27 ;5:7 ?<75/ 1;?O 78 9;:2; 6/ 07?;5:; 27 ;5:7 <3>?;:/ 7; 3 7 4>/@3887 6/::; 07?;5:; 27 @3 ;BA:=A3 @7 @>;B7 7: =A/8?7/?7 9;93:@; (A ?37 8 A:71/ <3>?;:/ 27 1A7 7; 6/ 07?;5:; 7: =A388 7?@/:@3 3 :3??A:; <AN ?;?@7@A7>@7 + * "( ) " / 57;7/ 27 B7B3>3 8/ 4323 << La lettera del Vescovo ai sacerdoti del presbitero diocesano caratterizza l’ultimo messaggio che introduce alla consueta celebrazione del mercoledì santo />7??797 83553:2; 78 <>3?3:@3 0>/:; ?1>7@@; 2/ A: 575/:@3 2388/ 4323 97 P B3:A@; 27 <3:?/>3 /8 :;?@>; <>3?07@3>7; / @A@@7 587 79<35:/@7 :37 3:@>7 $/?@;>/87 / ;5:7 1;9A:7@M >38757;?/ 3 </>>;1167/87 8 1/997:; B3>?; 8/ $/?=A/ P B3>?; 78 $/2>3 3 8/ 4>/@3>:7@M 4/@@; 7:?7393 / 3?L 163 P 7587; 238 $/2>3 3 78 4>/@388; :;?@>; $7L 17 ?7 /BB717:/ /8 $/2>3 <7L 17 ?7 >71;:;?13 3 17 ?7 /11;5873 4>/@3887 $>;<>7; 1;93 ?A553>7?13 8 799/57:3 2388 A:71; ?;83 163 7>>/27/ 7 ?A;7 >/557 <7L =A3?@7 ?3 :3 /88;:@/:/:; <7L 27B3>5;:; @>/ 8;>; 9/ <7L 587 ?;:; B717:7 <7L @3:2;:; /2 A:7>?7 @>/ 8;>; '3 5A/>27/9; 83 :;?@>3 >3/8@M ?7/ 31183?7/87 ?7/ 17B787 2;007/9; /993@@3>3 163 ?7/9; /:1;>/ 8;:@/:7 587 A:7 2/587 /8@>7 <>757;:73>7 237 :;?@>7 <>357A27D7 23883 C :;?@>3 <>31;9<>3:?7;:7 ;11A</@7 ?;<>/@@A@@; / 1A>/>3 7 :;?@>7 79<35:7 3 <3>?35A7>3 7 :;?@>7 ;073@@7B7 1;: 83 :;?@>3 ?@>/@3573 <3>?;:/87 8 4>A@@; 27 @A@@; =A3?@; >7?A8@/ 4>/993:@/@; 3 <;1; 1;:@/57;?; ' 79<;:3 A: F?;883B/93:@; 2388 /:79/H A: @;>:/>3 27>3003 ?/:@ 5:/D7; /8 $>7:17<7; 3 ;:2/93:@; %A/:2; 8 /:79/ ? 7::/8D/ :38 1A;>3 238 $/2>3 2;B3 >7<;?/ 78 7587; ?7 8703>/ 78 1A;>3 3 8 ;1167; /23 ;5:7 ?3:@793:@; 2 7:@;883>/:D/ 27 /A@;1;9<7/1793:@; 27 7:B727/ ?7 27B3:@/ 1/</17 27 B323> <7L 167/>/93:@3 8/ 93@/ 3 B73:3 ?<;:@/:3; <>3:23>?7 <3> 9/:; 3 1/997:/>3 7:?7393 '7 /1=A7?@/ 8; ?@3??; ?5A/>2; 163 3?L 6/ B3>?; @A@@7 3 ?7 /??A93 78 ?A; ?@3??; ?@783 27 B7@/ 38 >3?@; A7 17 1;:?35:/@; 8; ?@783 2/ F7:2;??/>3H F / =A3?@; @A@@7 ?/<>/::; 163 ?73@3 9737 27?13<;87 ?3 /B>3@3 /9;>3 587 A:7 <3> 587 /8@>7H $73>>3 (37886/>2 23 6/>27: /443>9/B/ 163 83 1;?3 163 ?7 383B/:; ?7 7:1;:@>/:; ?A88/ B3@@/ "388/ 97/ <;B3>/ 3?<3>73:D/ 27 <>3@3 3 27 *3?1;B; B7 @3?@79;:7; 163 P <>;<>7; 1;?O ;5:7 7:@;<<; ;5:7 167A?A>/ ;5:7 ?@/88; I P A:/ 167/9/@/ <3> 93 /2 7::/8D/>3 8 /:79/ ";: 13>@; 4A553:2; 32 3B/23:2; 78 1;:4>;:@; 1;: 8 /8@>; ; 587 /8@>7 9/ B7B3:2;8; 23:@>; 8/ >38/D7;:3 1;: 78 $/2>3 3 =A3?@; P <;??70783 4/>8; 1;93 >7?@; 3 7:?7393 / A7 ?A88/ >;13 *7 1;:43??; 163 :;: ?39<>3 >73?1; /2 383B/>3 8 /:79/ 9/ 6; 79</>/@; 163 =A3?@/ P 8 A:71/ B7/ 57A?@/ 3 0A;:/ <;??70783 <3> A:/ B7@/ B3>/ ';:; 13>@; 163 =A3?@/ 97/ 3?<3>73:D/ P /:163 27 17/?1A:; 27 B;7 P 5>/D73 /2 3??/ 7:4/@@7 163 /:27/9; /B/:@7 &7@3:5; <3> =A3?@; 79<;>@/:@3 163 13 8; >72717/9; 3 17 27167/>7/9; 8/ B;8;:@M 27 1/997:/>3 17/?1A:; B3>?; 78 F?;83H 383B/:2; 8 /:79/ ?;8; 1;?O 17 @>;B3>39; <7L B717:7 4;>?3 P <7L 57A?@; 27>3 F)"#H 7/:4>/:1; 3 A1/ C.d.A.F. Il progetto ha celebrato la prima fase con l’incontro genitori scuola infanzia 388 /907@; 238 <>;53@@; 27;13?/:; F ?1A;8/ <3> 32A1/>?7 3 32A1/>3 393>53:D/ 32A1/@7B/ 3 53:7@;>7/87@MH ?7 P 1;:18A?/ 8/ <>79/ 4/?3 ;<3>/@7B/ =A388/ 1;: 7 53:7@;>7 2388/ ?1A;8/ 2388 7:4/:D7/ 27 (3>9;87 />7:; )>A>7 3 !;:@3:3>; 87 7:1;:@>7 ?7 ?;:; ?B;8@7 1;: 8/ <>3?3:D/ 27 7:?35:/:@7 53:7@;>7 3 7: /81A:3 ?1A;83 /:163 238 <>3?723 3 B713<>3?723 :7D7/893:@3 P ?@/@; <>3?3:@/@; 78 <>;53@@; 3 8 7@7:3>/>7; 53:3>/83 /8 47:3 27 9;@7B/>3 83 <3>?;:3 / </>@317</>B7 ";: A:/ ?1A;8/ <3> 53:7@;>7 9/ A:/ ?1A;8/ 1;: 7 53:7@;>7 A>/:@3 587 7:1;:@>7 P ?@/@; <;??70783 /@@7B/>3 A: 1879/ 27 >38/D7;:3 3 /883/:D/ 1;: 7 </>@317</:@7 @>/?93@@3:2; 78 93??/557; 163 7 53:7@;>7 :;: ?;:; 7: =A38 8A;5; 1;93 F/8873B7 A27@;>7H 9/ 1;93 <;>@/@;>7 ?/:7 27 3?<3>73:D3 163 /@@>/B3>?; 8 /?1;8@; 8/ >7483??7;:3 3 8/ 1;:27B7?7;:3 /@@7B/:; <3>1;>?7 27 ?1/907; >317<>;1; 3 >713>1/ 1;9A:7 !;8@3<8717 83 ;11/?7;:7 27 >7483??7;:3 ?7/ <3>?;:/87 163 27 5>A<<; 9;93:@7 7: 1A7 7 </>@317</:@7 6/::; 3?<>3??; <>;<>7 7:@3>>;5/@7B7 1;:4>;:@/:2; 78 ?/<3>3 1;: 8/ <>;<>7/ 3?<3>73:D/ 3 =A388/ 23587 /8@>7 1;9<>3?; 78 ?/<3>3 F@3;>71;H 238 >38/@;>3 2A>/:@3 587 7:1;:@>7 ?7 ?;:; B/8;>7DD/@7 7 ?7:5;87 53:7@;>7 3 78 8;>; 0/5/587; 27 3?<3>73:D3 3 27 >7?;>?3 3 <;@3:D7/87@M $;1/ 8/ <>3?3:D/ 27 </<M 2;BA@7 9/557;>93:@3 <3> 9;@7B/D7;:7 8/B;>/@7B3 81A:3 @>/ 83 @39/@7163 393>?3 2A>/:@3 58 7:1;:@>7 ??3>3 3:7@;>3 A:/ '472/ =A;@727/:/ ;? 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Per tale sentito raduno di popolo ha fatto ritorno dal Madagascar S.E. mons. Gaetano Di Pierro, già Vescovo Titolare di questa Cattedrale dal 24 aprile 2001 al 13 maggio 2006. Ha presieduto la Liturgia Eucaristica nella 2° di quaresima e nella ricorrenza di San Giuseppe. Originario di Orta Nova (Fg) classe 1948, sacerdote dehoniano, scopre e sperimenta in lontane terre l’amore unico e gratuito di Dio. E lì arriva, penetra fra gli aborigeni con la sua incantevole semplicità e comprensione. Lì è uno“slancio di cuore” la sua missione. Nutre, incrementa e gode del rigoglioso fiorire di vocazioni che plasma e che smista anche nelle nostre diocesi per un affinamento pastorale. Mons. Di 1;: 7 47587 I #5:7 53:7@;>3 4/>M 93>/B75873 1;: 7 ?A;7 47587 :388 /<<>3:2793:@; 2388/ B7@/ ?3 ?7 /9/ A: <; ?3 ?7 >71;:;?13 23883 =A/87@M ?3 83 93@@3 7: ;<3>/ 3 ?3 P ?A447173:@393:@3 472A17;?; :38 ?A; /BB3:7>3 <3>16K ?/ 17N 163 B/83IH F :313??/>7; @>;B/>3 A: 3=A7870>7; @>/ 78 2/>3 :A@>793:@; 3 78 8/?17/>3 '$ , # 4/>3 A: </??; 7:273@>; >71;:;?13>3 =A/:2; 7 47587 <;??;:; 4/>3 2/ ?;87 2/>3 >3?<;:?/0787@M 3 472A17/ 3 ?/<3>58738; 1;9A:71/>3 7: 9;2; 163 :;: ?7 ?3:@/:; >747A@/@7 H '@787 53:7@;>7/87 7: =A/87 B7 >71;:;?13@3 )8@79/ >3?@7@AD7;:3 83@@A>/ 238 >/11;:@; 93@/4;>/ F 8 >/9; 1;: 587 ;1167/87 /8 1;:4>;:@; /<3>@; P ?1/@A>7@/ A:/ 4/93 27 1;:;?13:D/ ?A883 @39/@7163 2388 32A1/D7;:3 3 8/ >71673?@/ 27 7:1;:@>7 <3>?;:/87 3 ; ?<;>@3887 27 /?1;8@; 1;: 83 <?71;8;563 2/ /@@7B/>3 :3883 ?1A;83 =A3?@/ <>79/ 4/?3 :3 ?35A7>M 4>/ 9/>D; 3 /<>783 A:/ ?31;:2/ 7:27>7DD/@/ /7 >/5/DD7 27 /::7 J <>79/>7/ 3 /7 >7?<3@@7B7 53:7@;>7 87 7:1;:@>7 1;: 7 >/5/DD7 ?/>/::; ?B78A<</@7 2/883 <?71;8;563 :3883 ;>3 27 >38757;:3 1;: 8 /A?787; 27 /@@7B7@M 8A27163 3 39;D7;:/87 1>3/:2; >38/D7;:7 3 1;:4>;:@7 4>/ 587 ?@3??7 /8A::7 ?A @39/@7163 32A1/@7B3 ;<; =A3?@/ 4/?3 17 ?/>M A: 9;93:@; 27 B3>7471/ 3 1;:4>;:@; 1;: 78 2;@@ 13@7 163 7:1;:@>3>M 78 5>A<<; 27 8/B;>; B3:3>2O /<>783 *7@; 3 ::/ >3?< 2 Pierro, nella sua “prima” Cattedrale, è tornato per donarci grazia come quello di Gesù che emerge dai vangeli, quando parla, insegna, incontra. “Non si avrà fortuna nel porgere pace, mitezza, misericordia – osserva Rinaldo Paganelli giornalista e scrittore – non si ha trionfo con la voce grossa, con modulazione arrogante. Si vince con la infallibilità di Cristo, con quel <venite a me che sono mite e umile di cuore ed io vi darò sollievo>” (Mt 11, 28-29). Vds | Termoli . Larino | $ '%) PIAZZA SANT'ANTONIO, 8 - C.P. 155 , 86039 TERMOLI (CB) | TEL. 0875 707148 | FAX. 0875 707148 A Rotello va in scena il musical di Pinocchio '1A;8/ 3 4/97587/ 7:?7393 <3> 32A1/>3 G >/:23 43?@/ / &;@388; ?/0/@; 3 2;93:71/ 9/>D; ?1;>?7 / 18/??3 G * 2388/ ?1A;8/ <>79/>7/ 238 <;?@; 6/ <>3?3:@/@; A: 3113D7;:/83 9A?71/8 27 $7:;1167; 1;: 8/ </>@317</D7;:3 237 53:7@;>7 3 23587 7:?35:/:@7 163 7: =A3?@/ ;11/?7;:3 6/::; <>3?; </>@3 /@@7B/93:@3 /88/ >3/87DD/D7;:3 2388 ;<3>/ >317@/:2; 7:?7393 /7 0/907:7 ?@3??7 8 <>;53@@; 2/8 @7@;8; F ):7;:3 4/ 8/ 4;>D/ 8A::7 7:?35:/:@7 53:7@;>7 @A@@7 7:?7393 4/117/9 587 /@@;>7 H :/?13 2/ A: 723/ 2388 7:?35:/:@3 27 18/??3 A757 !;:@/:/>; 163 6/ 4;>@393:@3 B;8A@; 1;7:B;853>3 @A@@7 7: =A/81;?/ 27 /907D7;?; 3 1;9<83??; 9/ 4;>@393:@3 7:17?7B; 2/8 <A:@; 27 B7?@/ 2388/ B/83:D/ 32A1/@7B/ 3 2388/ </>@317</D7;:3 B717:/ 3 1;7:B;8@/ 2388/ 475A>/ 238 53:7@;>3 7: ;5:7 <>;13??; 3 ?7@A/D7;:3 27 /<<>3:2793:@; Alunni, insegnanti e genitori sinergicamente uniti per recitare, cantare, ballare e rivivere la favola di Pinocchio tra le dinamiche educative della scuola 237 47587 / 47:/87@M 238 <>;53@@; P ?@/@/ =A388/ 27 ?@79;8/>3 8/ </>@317</D7;:3 /@@7B/ 3 >3?<;:?/0783 27 ;5:7 F/@@;>3H 1;7:B;8@; :3883 27:/97163 32A1/@7B3 3 27 1>3?17@/ 237 0/907:7 <3> 4/B;>7>3 >/<<;>@7 7:@3><3>?;:/87 <;?7@7B7 3 1;?@>A@@7B7 @>/ @A@@7 /@@7B7@M :/@/ 3 >3/87DD/@/ @A@@/ 7: ;>/>7; 3C@>/?1;8/?@71; 6/ B7?@; 8 79<35:; 27 @A@@7 ?7: 2/88/ 47:3 27 ?3@@390>3 2388; ?1;>?; /::; 32 P 1;:@7:A/@/ 1;: 1;?@/:D/ 47:; /88/ >/<<>3?3:@/D7;:3 47:/83 7M :3883 4/?7 27 <>3</>/D7;:3 7 53:7@;>7 6/::; >7?<;?@; 7: 9;2; 9;8@; <;?7@7B; 3 ?7 ?;:; 8/?17/@7 /44/?17:/>3 2/88/ 0388/ 723/ 27 4/> =A/81;?/ 27 5>/:23 8 8/B;>; P ?@/@; 3:;>93 3 7 <>3</>/@7B7 @/:@7 9/ @A@@7 7: A: 57;1; 27 4/@@7B/ 1;88/0;>/D7;:3 3 27 5>A<<; B3>; 6/::; 2/@; A:/ 9/:; <3> 8/ >3/87DD/D7;:3 78 =A7:2717 32 78 ?32717 9/>D; @A@@; 1A>/@; :37 97:797 23@@/587 @A@@7 7:?7393 ?;:; >7A?17@7 / <;>@/>3 7: ?13:/ =A/81;?/ 27 B3>/93:@3 93>/B7587;?; >317@/D7;:3 1/:@7 0/887 8A17 1;8;>7 9A?7163 ?13:;5>/47/ 3443@@7 ?<317/87 7: A:/ ?7:3>57/ 9/7 B7?@/ ?3:D/ </>7 @A@@; / >3:23>3 8 7:@3>/ ;<3>/ =A/81;?/ 27 3113D7;:/893:@3 ?A08793 *3>/93:@3 0388; 32 " ! 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Giuseppe una riflessione sulla crisi del padre e il suo ritorno / 431;:27@M </@3>:/ 7:7D7/ 2/8 2;:; 27 ?P " ;:;?@/:@3 @A@@; 587 /<<3887 83 >71673?@3 27 /7A@; 8/ 475A>/ 238 </2>3 P 7993>?/ :38 9;:2; 87=A72; 7: =A388/ 48A727@M 2;B3 8/ >38/D7;:3 </@3>:/ 6/ <3>?; 9;>23:@3 3 1/>/@@3>7?@7163 :1;>/ ?7 </>8/ 2388/ 9;>@3 237 </2>7 23883 8;>; 274471;8@M :38 B7B3>3 8/ </@3>:7@M 3 ?;<>/@@A@@; 27 /B3> A: 167/>; 3 <>317?; >A;8; 32A1/@7B; :388/ 4/97587/ ?3:@7>87 ;557 7 </2>7 238 @3>D; 97883::7; ?390>/:; :;: /BB3>@7>3 :3??A:/ 274471;8@M B/ @A@@; 03:3 9/ ?3 ?7 1;97:17/ / 167323>3 27 </>8/>3 238 8;>; >A;8; 27 </2>3 8/ >38/D7;:3 1;: 7 47587 83 1;?3 ?7 93@@;:; 2/BB3>; 9/83 -I. 8 </2>3 P ;557 39;@7B/93:@3 /??3:@3 ?<3??; /227>7@@A>/ >3?<7:@; 7: A:/ 5>757/ @3>>/ 27 :3??A:; 2/ 1A7 :;: <AN <7L 5A/>2/>3 1;9A:71/>3 1;7 47587 :K 8;>; 1;: 8A7 %A3?@ /??3:D/ @A@@/B7/ P 7:/113@@/0783 ??3>3 </2>7 BA;8 27>3 ?3>B7>3 8/ B7@/ 3 8/ 1>3?17@/ 1;9A:71/>3 /7 47587 78 ?3:?; 3 78 B/8;>3 2388/ B7@/ 8 79<;>@/:D/ 4;:2/93:@/83 2388 32A1/D7;:3 A9/:/ ?;17/83 1A8@A>/83 3 ?<7>7@A/83 '3 1 P A:/ ?472/ ;557 :;: 8/ <;??7/9; :;: 723:@7471/>3 :388 /907@; 32A1/@7B; 2;B3 8/ 475A>/ 238 </2>3 ?390>/ 3??3>3 =A/?7 7:B7?70783 =A/?7 17:=A/:@ /::7 238 870>; 27 !7@?163>8716 ?A88/ ?;173@M ?3:D/ </2>7 /??7?@7/9; /2 A:/ ?;173@M 237 </<M ; 237 F9/997H "38 78 <;3@/ 3 ?1>7@@;>3 131; !78/: A:23>/ ?1>7B3B/ F587 A;97:7 ?7 ?;:; </</7DD/@7 ";: ?;:; <7L </2>7 9/ ?;8/93:@3 237 </<M ;??7/ 237 </2>7 1A7 9/:1/ 8 /A@;>7@M 27 A: </2>3H / 87@A>57/ 238 9/>D; 93@@3 /8 13:@>; 8/ 475A>/ </@3>:/ 27 7A?3<<3 27 "/D/>3@6 );9; 57A?@; >7@3:3:2;8; @/83 78 :;?@>; <3:?73>; 8; 1;88;1/ :388 /907@; <>3@@/93:@3 4/9787/>3 32 32A1/@7B; ;007/9; <3>@/:@; >7@3:3>3 163 7A?3<<3 4A A: </2>3 <3> 3?L >711; 27 A9/:7@M 3 27 </@3>:7@M 3003 78 F<>7B78357;H 27 ?/<3> 32A1/>3 8 A;9; 7; 32 3??3>:3 78 ?A; 1A?@;23 ' 7A?3<<3 9327/:@3 8 3?3>17D7; 2388/ ?A/ </@3>:7@M P ?@/@; 167/9/@; 2/ 7; / ?3>B7>3 8/ <3>?;:/ 3 8/ 97??7;:3 27 >7?@; 3?L / ?A/ </@3>:7@M ?7 P 3?<>3??/ 1;:1>3@/93:@3 $/;8; * :38 :;: 3?7@N / B323>3 ' 7A?3<<3 1;93 1;;<3>/@;>3 2388 7:1/>:/D7;:3 3 2388/ >323:D7;:3 F:388E/B3> 4/@@; 2388/ ?A/ B7@/ A: ?3>B7D7; A: ?/1>74717; /8 97?@3>; 2388E7:1/>:/D7;:3 3 /88/ 97??7;:3 >323:@>713 163 B7 P 1;:57A:@/ :388E/B3> A?/@; 2388E/A@;>7@M 835/83 163 / 8A7 ?<3@@/B/ ?A88/ ?/1>/ /97587/ <3> 4/>83 @;@/83 2;:; 27 ?P 2388/ ?A/ B7@/ 238 ?A; 8/B;>; :388E/B3> 1;:B3>@7@; 8/ ?A/ A9/:/ B;1/D7;:3 /88E/9;>3 2;93?@71; :388/ ?;B>A9/:/ ;08/D7;:3 27 ?P 238 ?A; 1A;>3 3 27 ;5:7 1/</17@M :388E/9;>3 <;?@; / ?3>B7D7; 238 !3??7/ 53>97:/@; :388/ ?A/ 1/?/H '3 /:1;>/ ?;?@7/9; :38 @39<; 2388/ 1>7?7 237 </2>7 2;B3 </@3>:7@M 3 2;B3>3 27 3??3>3 </2>7 ?390>/:; 3:@>/>3 7: A:/ 23:?/ :A03 27 ?1;:4;>@; 78 ?/:@; </@>;:; 237 </2>7 3 2388/ 673?/ A:7B3>?/83 '/: 7A?3<<3 27 "/D/>3@6 17 7:1;>/557/ / :;: 239;>23>3 ?;<>/@@A@@; >71;>2/ /7 </2>7 A:/ ?39<8713 3 4;:2/93:@/83 B3>7@M <3> 3??3>3 </2>7 1 P 07?;5:; 27 2;:; ??; 4/ 27 A: A;9; A: </2>3 =A/:2; 3587 2;:/ 78 ?393 2388/ B7@/ 3 /11;5873 83 >3?<;:?/0787@M <3>16K 8/ ?@3??/ ?7/ 1A?@;27@/ />>71167@/ 3 B7B7471/@/ @@>/B3>?; 8 /D7;:3 238 2;:; 78 </2>3 ?7 1;:43>9/ @/83 2M 1>3270787@M 3 1;:@3:A@; /88/ <>;<>7/ 475A>/ / 431;:27@M </@3>:/ P 1;:43>9/@/ :388 /9;>3 1;:7A5/83 :388/ >3?<;:?/0787@M 27 1A?@;27>3 >7B38/>3 8 /9;>3 /7 47587 </>@3:2; 2/8 2;:; 27 ?K 2;: !/>7; ;8/B7@/ GRUPPO FACEBOOK "SEI DI GUARDIALFIERA SE..." D imenticato? Altrochè! Il dialetto guardiese è più che mai argomento attuale e di dibattito tra i cittadini. Tanto che in pochi giorni su Facebook un gruppo dedicato ha superato quota 250 iscritti. Praticamente il 20% della popolazione di Guardialfiera che conta appena 1200 abitanti. Uniti dalla voglia di condividere ricordi e mantenere viva la lingua parlata da nonni e bisnonni, gli amici del dialetto "guardjuol" sono diventati sempre più numerosi formando una vera e propria comunità attiva. Così tra un post e l'altro si rievocano luoghi, abitudini e detti di una Guardialfiera di altri tempi nel segno di una nostalgia che non ha età. Allora capita che proprio sul social network il dialetto viene rispolverato attraverso filastrocche, rqacconti, poesie e detti. Non è mistero che i dialetti siano in via di estinzione, ma il contesto sociale attuale, se da una parte lo condanna, dall'altro gli offre altri strumenti per l'eternità, come la rete. E così proprio sul web riemerge anche la vera comunità guardiese, anche quella che tutt'ora si trova in altre nazioni del Mondo. Quella comunità che difende e tramanda tradizioni ed usanze. Sono infatti gli argomenti trattati, le 'chicche' raccontate ad attirare spesso nuove richieste di iscrizioni al gruppo e ad innescare il dibattito. Amici del dialetto "guardjuol" sempre più numerosi per una vera e propria comunità attiva Mario Pomponio | Trivento | PASQUA 2014 PIAZZA CATTEDRALE, 15 - 86029 (CB) | TEL. 0874/871745 - FAX 0874 871775 Caro don Raffaele In ricordo di monsignor Raffaele Muccilli i ho conosciuto dodicenne nel lontano 1952. Le iniziative pastorali di quel nuovo arciprete di Bagnoli incontrarono presto la mia simpatia di adolescente e subito si instaurò tra di noi un rapporto di cordialità che mi permise, di là a qualche anno, di chiederVi di farmi da padrino. Gli studi, il lavoro, le esigenze familiari mi hanno tenuto sempre lontano dal paese, ma quando vi tornavo per le vacanze più o meno lunghe la canonica di don Raffaele era sempre aperta per trascorrere in allegria il nostro tempo libero. Appassionato di storia locale, ho trovato in voi sempre disponibilità piena a facilitarmi ogni tipo di ricerca. Un giorno mi diceste che compito di un figlioccio era pure quello di informare il suo padrino delle sue condizioni di salute in cui versava nell’ultimo periodo della sua vita. Non vi è stato bisogno! Sabato scorso, durante l’ultima telefonata dall’ospedale, alla mia domanda se dormivate un po’ la notte, la vostra risposta fu perentoria: “Recito le ultime preghiere prima di morire”. Ora che siete tornato alla casa del Padre, voglio ringraziarVi per tutti i consigli, per tutte le premure che avete avuto nei miei riguardi per così lunghi anni. Il Signore Vi ricompenserà dell’opera sacerdotale mirabile che avete espletato a favore delle comunità parrocchiali che vi sono state affidate. Don Raffaele, Vi ricorderò sempre e pregate per me. Voglio darVi un arrivederci e non un addio! V La vita Don Raffaele era nato a Castiglione M. M. (CH) 18.05.1927 Battezzato il 10.06.1927 Seminario Minore a Trivento Prima tonsura il 13.4.1947 a Chieti Ostiariato, Lettorato a Castiglione M. M il 26.6.1947 Esorcistato, Accolitato nel Seminario estivo di Agnone l’8.8.1948 Suddiaconato nel Seminario di Chieti il 29.06.1949 Diaconato a Chieti il 30.10.1949 Presbiterato a Trivento da Mons. Giannico il 29.6.1950 Canonico Cattedrale 1.04.1952 Parroco Bagnoli del Trigno dal 1.10.1952 al 1992 A San Pietro in Valle di Frosolone dal 1992 al Settembre 2005 Viceparroco volontario prima in Torrebruna-Guardiabruna e poi in Castiglione Messer Marino È morto ad Abano Terme in provincia di Padova il 18 marzo 2014 Vit angelo d ’Onofrio ons. Raffaele Muccilli, il 18 marzo 2014, è morto serenamente in una clinica di Abano Terme (Padova), dove si era recato per un intervento agli arti inferiori. Sacerdote allegro e spiritoso, dalla battuta frizzante, ha lasciato un’impronta profonda nel cuore dei fedeli che ha servito amorevolmente e con grande cuore. Anche il momento sofferto del trasferimento da Bagnoli a San Pietro in Valle lo ha vissuto come un momento di crescita nella fede, perché egli ha lavorato sempre per la maturazione spirituale e il progresso di tutta la comunità affidatagli. Un suo caro parrocchiano, il maestro Monticelli, era affascinato dal “suo amore per il Signore, che risplendeva molto da lui come luce iridata”, infatti questa “luce iridata” si notava più chiaramente nel suo sorriso generoso e cortese unito alla grande gioia nel servire il popolo di Dio. Caro don Raffaele, riposa ora nella meritata pace del Signore. M Mons. Domenico Scotti ha presieduto la Santa Messa esequiale celebrata nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo in Castiglione Messer Marino il 20 marzo 2014: erano presenti una trentina di sacerdoti diocesani, nove dei quali tutti originari di Castiglione e tra di essi anche mons. Luca Mastrangelo, nipote diretto di don Raffaele. Nell’omelia mons. Vescovo ha illustrato la figura del sacerdote, umile ministro di Cristo e testimone del sacro, tutto dedito al servizio dei fedeli, proprio come don Raffaele è stato nella missione pastorale della sua lunga vita. Al termine della celebrazione hanno rivolto un pensiero commosso evidenziando l’esempio e le virtù del presbitero Raffaele: il suo figlioccio di Cresima (che riportiamo in pagina), il sindaco di Bagnoli del Trigno Camele che ha ricordato il fervoroso entusiasmo giovanile quando la casa di don Raffaele era tutto per i giovani bagnolesi, il ritrovo privilegiato per il divertimento, per le discussioni interminabili e, soprattutto, per la formazione umana, sociale e cristiana, ed infine il nipote don Luca ringraziando i presenti e manifestando sincera gratitudine allo zio, che è stato per lui saggio e profondo maestro di vita. IL MONDO SCUOLA E IL SUO con il suo POTERE EDUCATIVO “La scuolariccocattolica patrimonio, fatto di conoscenza ed esperienza pedagogica, sedimentatosi “I nel corso dei secoli, può dare, 2 459:85 '-9+5<5 53-41+5 0) <52;:5 .58:-3-4:- 7;-9:5 14+54:85 )..14+0B 81.2-::-99135 :;::1 1491-3- 9;22) 8-)2:E 9+52)9:1+) 549)6-<521 ,-2 .)::5 +0- 12 919:-3) 9+52)9:1+5 ,-2 459:85 !)-9- 9:) )::8)<-89)4,5 ;4) +8191 ,)<<-85 352:5 685.54,) 6-491)35 9525 )2 .)::5 ,-22) 96-9) 6;**21+) 6-8 2) 9+;52) 91)35 )2 6-4;2:135 659:5 9;1 6)-91 3541:58):1 6-//15 ,1 451 9:) 9525 12 1)6654- 4+0- 7;-225 +0- 91 +-8+) ,1 .)8- 6-8 658<1 813-,15 .589I 65+) +59) ";-9:5 54<-/45 91+;8)3-4:- +1 )1;:-8E )::8)<-895 12 +54.854:5 - 2) ,19+;99154- ) 68-4,-8- 3)//158- +59+1-4=) ,-22) 7;-9:154- ,-22 -,;+)=15453- <1 I 9:):5 +53;41+):5 )::8)<-895 2 14<1:5 2) 8-2)=154+-4:8)2- ,1 7;-9:5 459:85 9:)81491-3- 9)8E :-4;:) ,)22 -91315 685. &3*-8:5 -8)8,5 18-::58- ,-22 &..1+15 ,15+-9)45 6-8 1 685*2-31 95+1)21 - ,-2 2)<585 685.-9958- /1E 45:5 +5459+1;:5 ;4 65 ,) :;::1 451 91+;8)3-4:- )**1)35 /1E )<;:5 35,5 ,1 )668-==)84- 2/8)4,1 ,5:1 - 2- 7;)21:E 58):5815 14 )2:81 54<-/41 ,15+-9)41 566;8- 14 )2:8- +54.-8-4=- ,) 2;1 )413):- /21 0) 6;**21+):5 ,1<-891 :-9:1 :8) +;1 )2+;41 21*81 ,1 4)88):1<) 6-8 2) 9+;52) 9-+54,)81) ,1 68135 /8),5 C 9:):5 651 )4+0- 149-/4)4:,-22) 459:8) 9+;52) 3-,1) ? 1+52) $+)8)45A 4-/21 )441 ( ";14,1 65991)35 ,18- +07;1 ) %81<-4:5 I ,1 +)9) - +02) 9;) /8)4,- 6)99154- 6-8 2) 9+;52) - 2) 9;) -96-81-4=) ,1 ,5+-4:- 91+;8)3-4:- +1 )1;:-8)445 ), )6685.54,18- 12 :-3) 9; +;1 +1 <5/21)35 +54.854:)8- 2) 01-9) 6-8 2) 9+;52) 565 7;-9:1 *8-<1 6)852- ,1 68-9-4:)=154- <588-1 14:85,;88- 12 :-3) 95::5214-)4,5 144)4=1:;::5 +53- ,) 9-368- 2) 01-9) 91 I 14:-8-99):) - 0) 68-95 ) +;582) 2 -,;+)=154- - 2) .583)=154- ,-1 61++521 - ,-1 /15<)41 +8-)4,5 9+;52- ,5<2 14:-8<-4:5 6;**21+5 -8) +)8-4:- - .)<58-4,5 81+5459+-4,5 12 +)8193) ,1 4;5<1 8,141 #-21/1591 +0)<-99-85 +53- 9+565 6813)815 -, -99-4=1)2- 2 19:8;=154- - 2) .583)=154- ;3)4) - +819:1)4) ,-22- 4;5<- /-4-8)=1541 6-491)35 )22 56-8) ,-22- mettendolo a disposizione, un importante ed originale contributo all’umanità” ?8-21/159- - 8-21/1591 ,-22- 9+;52+819:1)4-A .54,):5 ,) $)4 15<)441 )::19:) ,- ) $)22- 2 56-8) ,1 $)4 15<)441 59+5 -++ %;::5 7;-9:5 0) .)::5 9G +0- 2) 01-9) ,;8)4:- 12 +5895 ,-/21 )441 );3-4:)99- 2) 9;) -96-81-4=) 4-2 +)365 ,-22 -,;+)=154- ) 9+;52) +)::521+) +54 12 9;5 81++5 6):8135415 .)::5 ,1 +5459+-4=) -, -96-81-4=) 6-,)/5/1+) 9-,13-4:):591 4-2 +5895 ,-1 9-+521 6;F ,)8- 3-::-4,525 ) ,196591=154- ;4 13658:)4:- -, 581/14)2- +54:81*;:5 )22 ;3)41:E ";-9:) )::-4=154- 6-8 12 354,5 ,-22 -,;+)=154- - ,-22) 9+;52) 25 :85<1)35 *-4 914:-:1==):5 4-22 ;2:135 ,5+;3-4:5 ,-22) 54.-8-4=) 6 :)21)4) ? ,;+)8)22) <1:) *;54) ,-2 ')4/-25 581-4:)3-4:1 6)9:58)21 ,-22 -619+56):5 1:)21)45 6-8 12 A ,-2 3)//15 ) 01-9) )..-83) 12 ,5+;3-4:5 +54:14;) 4-2 :-365 2) 9;) 56-8) 2) 9;) 9:581) *13122-4)81) I ;4 14:8-++15 .-+54,5 ,1 -<)4/-21==)=154- - ,1 -,;+)=154- A VIVERE LA SETTIMANA SANTA Il calendario ) !)97;) I 2) /8)4,- 81-<5+)=154- ,-2 319:-85 ,-22) 459:8) 9)2<-==) 319:-85 8-95 <1<5 -, )::;)2- )::8)<-895 2) +-2-*8)=154,-22> ;+)819:1) 4+0- 12 3)2- 0) ;4) 9;) 9:581) :8)/1+) - )99;8,) 0) 2- 9;- .583- 96-+1.1+0- ,1 :-4:)=1541 9-368- 4;5<- 9;*,52- )4-9:-:1==)4:1 +0- 6-4-:8)45 14 451 9-4=) +0- 451 +- 4)++58/1)35 &4 +-8:5 21-<1:5 ,1 3)21=1) 6;F -4:8)8- 14 451 .-83-4:) ,-4:85 ,1 451 - +1 )<<-2-4) +54 12 9;5 9)658- +5314+1) +54 7;-22) 956581.-8) ):)<1+) 8)99-/4)=154- +0- <;52- 96-/4-85/41 459:8) 96-8)4=) +54+2;9154- 6-8+1F ,-2 +)33145 7;)8-913)2- 61D +0- 3)1 .58:1 ,-22 -96-81-4=) ,-22) 96-8)4=) +819:1)4) +0- 6;81.1+) 2 )358- - 25 8-4,- 61D 685.54,5 );:-4:1+5 - /-4;145 2) 459:8) 6)8:-+16)=154- )22- .;4=1541 ,-22) $-::13)4) $)4:) 65:8E -99-8- 61D 9-4:1:) - ,5<8E +514<52/-8- :;::1 14 ;4 +213) .-9:595 ,1 25,- - ,1 814/8)=1)3-4:5 ) 819:5 #1958:5 12 459:85 ?;41+5A $)2<):58- - #-,-4:58'1 )96-::5 - <1 *-4-,1+5 2 <59:85 '-9+5<5 53-41+5 4/-25 $+5::1 !# # ! !# 8),;45 ,)<)4:1 $)4:) 85+*-4-,1=154- ,-22- 6)23- - 685+-99154$)4:) -99) 14 )::-,8)2' H> $ % !# 58@ -99) +8193)258@ $ #59)815 - -99) ? 4 5-4) 53141A 58@ ,58)=154- -;+)819:1+) +01-9) ,-2 !;8/):5815 ' # H> $ % !# 58)::;:145 - 5,1 4-22) +01-9) ,-2 !;8/):5815 58@ $ #59)815 14 )::-,8)2- - 952-44- 21:;8/1) ,-22) !)99154- ,-2 $1/458- - 685+-99154- ,-2 819:5 358:5 ,-22 ,,5258):) $ % $ % !# 58)::;:145 - 5,1 14 )::-,8)2- 4-22) +01-9) ,-2 !;8/):5815 58@ 54.-991541 58@ $)4:5 #59)815 58@ $52-44- <-/21) ?C 2) !)97;) ,-2 $1/458! $"& !# 58@ 952-44- -99) 9:)=154)2- 14 )::-,8)2- 585858- ;54) .-21+- - $)4:) !)97;) ,1 #19;88-=154- ) :;::1 | Trivento PASQUA 2014 | PIAZZA CATTEDRALE, 15 - 86029 (CB) | TEL. 0874/871745 - FAX 0874 871775 Incontrare Francesco, esperienza unica e profonda C on la stessa semplicità, testimoniata dalla presenza di Papa Francesco, vogliamo raccontare una meravigliosa giornata vissuta da una folta rappresentanza di cittadini appartenenti alla parrocchia Santa Maria Assunta di Celenza sul Trigno. L'incontro con il Santo Padre è stato caratterizzato da un'esperienza unica e profonda incentrata sull'Amore infinito di Dio per l'uomo. Tema centrale dell'udienza Papale è stato, ancora una volta, il Matrimonio. Sacramento che, oggi più che mai, continua ad essere minacciato dall'egoismo e dalla divisione. Partendo dal Libro della Genesi, Papa Francesco ci ricorda che il matrimonio ci conduce nel cuore dell'alleanza di Dio con l'uomo. Nell'unione coniugale l'uomo e la donna realizzano questa vocazione nel segno della reciprocità e della comunione di vita piena e definitiva. Siamo stati creati per amare, come riflesso di Dio e del suo amore. Parole forti che arrivano dritto al cuore di chi ascolta e per usare le parole del Papa "questo è molto bello ...". A conclusione dell'udienza Papa Francesco ricorda tre semplici parole che hanno tutta la potenza per salvaguardare il dono di Dio dell'unione matrimoniale: permesso per non essere invadente nella vita coniugale; grazie per rafforzare l'unione tra i coniugi e la terza parola, quella più difficile da dire ma che bisogna assolutamente dire è scusa. Ancora ci ricorda di non terminare mai la giornata nella discordia, ma lasciarsi sempre nella pace. Con queste semplici parole e con la preghiera reciproca, che ciascun coniuge farà nei confronti dell'altro, il matrimonio sarà certamente solido ed indissolubile. Se in una famiglia si dicono queste tre parole la famiglia va avanti. La giornata ha avuto seguito all'insegna della fraternità e amicizia tra i parrocchiani con la celebrazione della Santa Messa officiata dal nostro Parroco Don Erminio Gallo nella Cattedrale di San Pietro a Frascati. Il pellegrinaggio si è concluso con la visita guidata ai Castelli Romani ed a Castel Gandolfo, residenza estiva Papale, dove abbiamo potuto ammirare anche uno scorcio di panorama molto suggestivo che si affaccia sul lago di Albano. Esperienza bellissima e ricca di emozioni che ci ha condotti fuori dalla routine quotidiana per regalarci un momento di spiritualità e fratellanza della comunità parrocchiale. Sicuramente da ripetere. Massimo Vespasiano e Chiara Piccoli CANNAVINELLE, STORIA VIVA FESTA DEGLI ANZIANI A TRIVENTO mportante appuntamento al Centro Polifunzionale Comunale di via Marconi sabato 29 marzo: un pomeriggio dedicato ai nostri cari anziani. Ha organizzato il Comune di Trivento con la fattiva collaborazione dell’Oratorio San Casto e delle varie Associazioni esistenti sul territorio. Al convegno hanno relazionato il prof. Umberto Berardo, un alto ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, l’assessore comunale alle politiche sociali Amicone e prima del momento di festa il Vescovo mons. Scotti ha invitato tutti i presenti al grande rispetto per gli anziani e le varie autorità per fare in modo che ci siano in città momenti e luoghi di aggregazione per loro. Ha poi sollecitato gli stessi anziani a rimotivare la loro esistenza non rimpiangendo il passato, ma facendo tesoro di esso, raccontandolo e comunicando l’esperienza ai giovani perché sappiano costruirsi un futuro migliore, veramente a dimensione di uomo. Il vice sindaco ha poi ribadito tutto l’impegno dell’amministrazione comunale in favore degli anziani, nei confronti dei quali oltre alla grande riconoscenza per quanto hanno saputo fare, ci deve essere maggiore attenzione, cercando di sopperire alle loro attuali criticità con servizi adeguati offerti da associazioni di volontari o da membri di cooperative di servizio che potrebbero nascere in loro favore. Grande successo ha riscosso l’iniziativa e già qualcuno pensa a provvedere ad organizzarsi almeno per l’assistenza domiciliare e domiciliare integrata a domicilio per anziani o adulti in condizioni di non totale autosufficienza o isolamento sociale, ai quali si potrebbero offrire le seguenti prestazioni: igiene e cura della persona, alzata e messa a letto, cura delle condizioni igieniche dell'alloggio, mobilizzazione e deambulazione assistita, aiuto nella preparazione e consumazione del pasto, controllo nell’assunzione di farmaci, prevenzione e controllo piaghe da decubito, acquisto generi alimentari, medicinali, materiali igienico sanitari, svolgimento di piccole commissioni, attività di stimolo per il mantenimento di relazioni sociali, ecc… Egoisticamente, si dice che i vecchi sono stanchi e aspettano solo “quel momento”! Alcuni credono invece che non si è stanchi mai di vivere, forse la stanchezza proviene solo da una sterminata malinconia, ma basterebbero un po' di minuti spesi con il dialogo, la gratitudine e una maggiore attenzione nei loro confronti per riuscire a rivitalizzarli e a rimotivarli. La voce del simpatico Lulù ha deliziato i convenuti mentre degustavano il tradizionale piatto di ‘sange e faggioli’ insieme a generoso vino paesano e agli immancabili ottimi ‘sfringioni’ . I l 25.3.1952 perdevano la vita i 41 lavoratori dei quali 4 molisani e tra questi il triventino Mario Parisi (che allora aveva solo 26 anni); il fratello Benedetto è stato l'unico superstite di quella tragedia sul lavoro ed ogni anno è invitato a partecipare alla cerimonia civile e religiosa, quale unico testimone superstite dell'accaduto. Intanto il Sindaco della città di Mignano Montelungo, ove ricade la frazione di Cannavinelle, ha organizzato per sabato 29.3.14 la cerimonia commemorativa che consiste in: ore 09.15 corteo dei partecipanti che si sono radunati in "Via Martiri di Cannavinelle" ove è stata deposta una corona (si ricorda nell'occasione che i familiari del defunto Mario da diversi anni ha prodotto richiesta al Sindaco di Trivento di intitolare una strada in ricordo di detta tragedia, visto che un cittadino triventino ha lasciato in quel luogo la propria vita durante il suo lavoro ed il fratello Benedetto venne graziato, ma nulla ancora di fatto) comunque subito dopo, il corteo ha raggiunto la località Fecicce, proprio dinanzi all'imbocco della galleria di Cannavinelle dove vi sé stato lo svelamento della lapide in ricordo dei caduti con annessa deposizione della corona ed alle ore 11.00 presso la centrale idroelettrica di Montelungo si è tenuta la celebrazione della S. Messa e un discorso commemorativo ove è stato invitato anche il nostro concittadino Benedetto Parisi ed al termine una visita alla centrale allego le foto. Ha partecipato anche il sindaco di Trivento e tutta la famiglia di Benedetto, grande commozione e presenza di autorità civili e militari e Benedetto, poiché è ministro straordinario dell'Eucaristia, ha servito la S Messa ed ha collaborato a distribuire la Santa Comunione. Ni co l in o Par is i RIFLETTENDO... “LA PRIMAVERA” L a primavera vien dopo l'inverno, e questo è cagione di somma gioia, anche se quest’anno non ci sono state nevicate che avrebbero potuto arrecare alle margherite la perdita della memoria della loro presenza: da qualche settimana son tornate a colorare meravigliosamente i prati e a far nascere nuovi amori. In primavera si mettono alcune sementi e d'estate si coglie il grano; a marzo s'impiantano le verdure, a giugno si deliziano i palati: è come dare alla primavera il gusto d'essere un quasi anticipo d'estate. Di pienezza, di vitalità, di raccolti. La primavera è il sinonimo della bellezza e la bellezza è la più alta forma del genio: non necessita di spiegazioni. Forse per questo han familiarizzato meglio con lei i pittori più dei narratori, gli artisti più che i manovali, gli uomini estrosi piuttosto che gli abitudinari. Della primavera, poi, si parla volentieri anche in maniera simbolica, tant'è immensa la sua leggiadria: la primavera dello spirito, la primavera delle idee, la primavera di una squadra, la primavera della storia. La primavera dell’anima, ch'è sempre la più ardita: quella che può far nascere una splendida storia d'amore tra l’uomo e Dio. Con i suoi annessi e connessi: accade spesso che certi alberi germoglino improvvisi e poi si brucino al colpo di coda perfida dell'inverno. Certi altri, invece, attendono qualche attimo in più per uscire dal letargo e fioriscono forti, belli, luminosi. Ad ogni primavera l'inverno chiede l'accredito di qualche morte per cedere le armi; ad ogni storia di quaggiù la miseria chiede lo scotto di qualche défaillance per permettere di diventare uomini. Per aprire il sipario sulla vita vera, quando si deve essere forti, leali e coraggiosi. La primavera la si può accogliere mettendosi in difensiva: “attendiamo qualche giorno, speriamo che non ritorni l'inverno”. Oppure le si può dare il benvenuto mettendosi sull'offensiva: “mica sarà primavera questo tiepido e pazzo sole di marzo, vero?”. C'è una terza possibilità, quella più audace: accoglierla, prendendo l'iniziativa spirituale, uscendo dal freddo egoismo, seminando sorrisi e gesti di cordialità, investendo nella solidarietà e nella fraternità. Insomma mettendoci la faccia di una persona pulita ed impegnata. Ecco perché della primavera si parla anche nella dimensione spirituale: per dipingere una profezia, per tracciare un sentiero, per aprire una finestra, per far entrare aria più salubre nella società in cui viviamo. Anche tra uomini di chiesa c'è chi ama stare sulla difensiva e chi, robusto d'animo, s'avvale dell'offensiva. Francesco, l'ultimo arrivato, ha giocato d'arditezza: tra la difensiva e l'offensiva, ha preso l'iniziativa. Per spandere nell'aria profumo genuino di Vangelo, ch'è poi la vera anima della primavera autentica della Chiesa. |# | Società &$( 1° MAGGIO, FESTA DEL LAVORO E DELLA SPERANZA * /.;<* -.4 J 5*0027 ;2 ,.4.+:* 9=.;< *667 ;.6A* 0:*6-2 .6<=;2*;52 . ,76 4* ,76;*8.>74.AA* ,1. 24 576-7 -.4 4*>7:7 ;<* >2>.6-7 =67 -.2 ;=72 575.6<2 82M -2//2,242 *6,1. ;. *44* -=:* :.*4<N -.2 6=5.:2 6.0*<2>2 ;2 ,76<:*88760767 ;.06*42 -2 ;8.:*6A* ,1. -.>767 <=<<*>2* *6,7:*:;2 * +*;2 82M ;742-. 8.: -2;;28*:. :.*45.6<. 4. 6.++2. -.44* 8:.7,,=8*A276. . =4<25. ,2/:. -2//=;. 26/*<<2 -*44 &' ' ;=44 *6-*5.6<7 -.44* -2;7,,=8*A276. 6.447 ;,7:;7 5.;. -2 /.++:*27 ,2 -2,767 ,1. ;2*57 <7:6*<2 *2 42>.442 :.,7:- -.4 2 ;.6A* 4*>7:7 ;2 *<<.;<*67 *4 * 0.66*27 5.6<:. 24 <*;;7 -2 7,,=8*A276. Q *4 75. 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Ho voluto semplicemente condividere con i lettori una piccola raccolta di brevi racconti, pensieri e riflessioni ispirati alla vita ed alla dimensione della spiritualità, con la stessa semplicità con la quale si condivide un proprio pensiero con un amico”. Così scrive Roberto Luca Arduini nell’introduzione al suo libro “La brezza lungo il sentiero”, una raccolta di riflessioni sui temi della vita e della spiritualità, intervallate da brevi racconti che come finestre, si aprono mostrando scorci di vita quotidiana dei protagonisti. Un breve libro di facile lettura, contenente un invito a cercare il buono in ciò che ci circonda, a scegliere la via dell'amore e costruire la pace. Il libro è disponibile in formato cartaceo presso gli stores digitali "il mio libro.it", "lafeltrinelli.it", "unilibro.it" e a richiesta presso tutte le librerie La Feltrinelli e in formato e-book su Amazon, Bookrepublic, Ebookizzati, Libreria Rizzoli, Hoepli Store, Kobo, Ultima Books. Pittore e Scrittore, Roberto Luca Arduni è nato ad Anzio (Rm) nell'ottobre del 1981 e dal 2006 opera nel mondo dell'arte. I suoi dipinti sono stati presentati in vari eventi in Italia e Spagna. Nel 2011 ha pubblicato il suo primo libro, dal titolo "la brezza lungo il sentiero”. OSARE IL FUTURO a cura di Gianni Bernardi La figura e l’opera del beato don Luca Passi nella Chiesa dell’Ottocento D | on Luca Passi, prete bergamasco attivo in modo particolare nella Venezia dell’Ottocento, è stato beatificato il 23 aprile 2013. Nel volume è indagata in modo approfondito la sua figura, una delle più rappresentative della Chiesa italiana. Don Luca Passi ha saputo infatti avvicinare la nuova società nata dopo il dominio napoleonico, con i suoi problemi e le sue difficoltà, dedicandosi a una profonda opera di evangelizzazione. Nel libro è inoltre dedicato ampio spazio all’Opera di Santa Dorotea, fondata a Bergamo da Luca Passi e da lui diffusa in molte parrocchie e diocesi. L’Opera conobbe un’intensa fioritura anche a Venezia grazie al sostegno del Card. Monico che operò nella città lagunare dal 1827 al 1851 e grazie al coinvolgimento di numerosi sacerdoti e laiche. I contributi, come chiarisce il curatore Gianni Bernardi nella prefazione, “non si soffermano solo su un attento esame dei dati storici, ma cercano di andare oltre la storia passata, per indicare come oggi è vissuto e come nel futuro potrà essere vissuto il carisma che don Luca ha trasmesso alla Chiesa”. Il libro è arricchito da tre appendici documentarie e da un completo apparato iconografico. Presentazione di Gianni Bernardi, Patriarcato di Venezia, docente dello Studium Generale Marcianum. Contributi: Fabio Tonizzi, Patriarcato di Venezia, docente allo Studium Generale Marcianum Orlando Barbaro, Patriarcato di Venezia Emmarosa Trovò, Istituto Suore Maestre di Santa Dorotea, già docente di scienze umane e filosofia Fernanda Barbiero, Istituto Suore Maestre di Santa Dorotea, docente incaricata presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma Francesca Pazzaglia, Docente straordinaria presso l’Università degli Studi di Padova Collana: I libri dello Studium - Teologia Pagine: 204; Prezzo: € 19,00 Stiamo vicini, o g n u n o c o l s u o c o l o re , d i v e n t i a m o u n a s o r p re s a gli uni per gli altri BUONA PASQUA 2014
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