Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 L’allarme del cardinale La mostra al Quirinale «La povertà in Umbria cresce e, senza interventi urgenti, presto diventerà miseria» I preziosi reperti etruschi risplendono grazie ai materiali etici umbri TAI PAGINA 45 LUCCIOLI PAGINA 3 Anno XV numero 41 In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro LA CAMERA DEPOTENZIA IL DECRETO, RESTA SOLO LA COMPENSAZIONE Dietrofront sulle imprese, salta lo stop alle cartelle Protesta, 2mila imprenditori umbri a Roma FIORUCCI PAGINA 8 Cronache PERUGIA - Doccia fredda per le imprese che hanno crediti con la Pubblica amministrazione (Pa) e, contemporaneamente, cartelle Equitalia da pagare. L’aula della Camera ha depotenziato il decreto legge del Governo che prevedeva la sospensione di tutte le cartelle alle aziende con crediti verso la Pa, lasciando solo la possibilità di compensare i debiti con i crediti alle imprese che PAGINA 21 Voto a Foligno, nel Pd Riommi sfida Mismetti Lavoratori edili dell’artigianato, nuovo contratto Scuola, ecco il piano delle assunzioni 2014-2016 In regione 1.230 ingressi PAGINA 28 L’impatto in Umbria del settore artigiano CHECCHI PAGINA 27 PETRUCCIOLI PAGINA 16 Castello, vandali per noia Tre nei guai VENTANNI PAGINA 13 PAGINA 28 TERNI Ast, in 130 in bilico Piano esuberi, summit tra azienda e sindacati. C’è grande preoccupazione Trasimeno Lago in piena, Provincia pronta ad avviare le manovre di deflusso GIULI PAGINA 20 FI a testa bassa contro il Colle Attacco dopo le indiscrezioni del Corsera: «Giocò un ruolo nella caduta di Berlusconi» F. CASTELLINI PAGINA 12 L’OPINIONE NON PIÙ MADRE E PADRE, MA GENITORE di GIOVANNI CODOVINI INANGIRAY PAGINA 24 l 7 febbraio 2014 va ricordato come una data epocale per la civiltà giuridica e per la storia dei costumi italiani. Da questo giorno, infatti, i figli sono semplicemente figli, senza altri aggettivi. La riforma (...) I INDIA Marò, Italia e Ue pronte a reagire Rabbia e sdegno dopo l’accusa di terrorismo Mauro: «Violato il rispetto tra due democrazie» FIGÀ-TALAMANCA PAGINA 25 L. PARTENZI PAGINE 4 E 24 Economia Già a settembre 270 chiamate negli istituti umbri Furti all’Afm, denunciati i magazzinieri hanno ricevuto le cartelle prima del 31 dicembre 2012. Intanto saranno 2mila gli artigiani e i commercianti umbri che parteciperanno a Roma, il 18 febbraio, alla manifestazione nazionale per chiedere a gran voce concrete misure di rilancio dell’economia. Clima teso Napolitano e Monti SEGUE A PAGINA 47 Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it umbria 3 CRISI FONDO SOLIDARIETÀ CEU Bassetti: «Interventi o si rischia la miseria» Il monito del presidente dei vescovi umbri Firmato il protocollo, dalla Regione 100mila euro di ANDREA LUCCIOLI PERUGIA - Più di un appello, un vero e proprio monito. «La povertà in Umbria è in aumento, senza provvedimenti urgenti si arriverà presto alla miseria», sono le parole del presidente della Ceu (Conferenza episcopale umbra) e vescovo di Perugia, monsignor Gualtiero Bassetti, poco prima della firma del rinnovo del protocollo tra Regione, Ceu e Anci per il Fondo di solidarietà delle Chiese umbre a favore delle famiglie umbre in difficoltà economiche. La situazione attuale in Umbria «è ancora più preoccupante rispetto allo scorso anno - ha detto Bassetti - la crisi è ormai dappertutto e invece che diminuire, si sta aggravando». Questo nonostante la «grande generosità degli umbri», riscontrata da Bassetti nelle sue visite pastorali che il neo cardinale sta portando avanti anche nelle imprese del territorio. Anzi, è proprio dalla visita alle aziende che il presidente della Ceu si è accorto che «l’onda della piena - ha sottolineato - sta arrivando dappertutto ed i salmi che sento in giro sono più quelli del Miserere che non del Ma- Da sinistra, Bassetti, Marini e De Rebotti gnificat». Il buio ad un passo. Ma un punto di (ri)partenza c’è. «Occorre dare sostegno alle imprese, perchè solo con le imprese si può tornare a dare lavoro e con il lavoro il sostegno alle famiglie», ha spiegato Bassetti che ha nuovamente puntato il dito contro l’economia “finanziaria” che ha generato questa crisi infinita. Il protocollo. Per aiutare le famiglie umbre in difficoltà economica è stato sottoscritto ieri mattina un nuovo protocollo d’intesa tra Regione, Conferenza episcopale umbra e Associazione dei Comuni. Con questo atto la Regione, come ha ricordato la presidente Catiuscia Marini, si impegna a contribuire anche quest’anno, con 100 mila euro, alla raccolta che la Ceu ha attivato a partire dal 2009 per il suo Fondo di solidarietà a favore delle famiglie “vulnerabili” (3 milioni di euro raccolti in quattro anni). «A nome di tutti i vescovi - ha detto il presidente della Ceu, monsignor Gualtiero Bassetti - dico grazie alla Regione e alla piccola Umbria che continua a fare sforzi notevoli». Alla firma del protocollo erano presenti anche il vice presidente dell’Anci, Francesco De Rebotti, la vice presidente della giunta regionale, Carla Casciari, titolare delle deleghe per le politiche sociali e il sindaco di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti, che per l’Anci segue il settore politiche per le famiglie. «Abbiamo voluto rinnovare il no- Come accedere agli aiuti Le domande presso i centri di ascolto della Caritas PERUGIA - Con la sottoscrizione del nuovo protocollo d’intesa, la Regione si impegna a contribuire alla raccolta attivata dalla Ceu per il Fondo di solidarietà a favore delle famiglie in difficoltà economica, destinando a questo scopo 100mila euro. L’Anci concorrerà alla armonizzazione fra gli interventi sostenuti dal Fondo di solidarietà gestito dalla Ceu e gli interventi e servizi che i Comuni dell’Umbria prestano a favore delle famiglie vulnerabili e delle famiglie che necessitano di aiuti a causa della difficile situazione economica e lavorativa, anche attraverso lo Gli aiuti sono rivolti a famiglie bisognose 3 Sono i milioni di euro raccolti in 4 anni scambio di informazioni. Come accedere agli aiuti della Ceu. Le famiglie bisognose, per accedere al sostegno delle diocesi attivato grazie al Fondo, dovranno recarsi presso i centri di ascolto della Caritas sparsi per la regione con una lettera di presentazione del proprio parroco. Sarà poi un comitato di valutazione interno ha decidere le modalità dell’eventuale intervento di aiuto. Quattro anni di Fondo di solidarietà. La Chiesa Umbra ha rilanciato nel 2013 la raccolta per il Fondo di solidarietà, attivato nel 2009 e con costi di gestione pressoché nulli, e ha fatto appello alla generosità degli umbri, già dimostrata nella raccolta effettuata nel 2012 che ha apportato al Fondo di solidarietà risorse che hanno consentito di aiutare in vario modo stro impegno finanziario verso il Fondo della Ceu - ha affermato Marini - perché lo riteniamo uno strumento importante che integra le significative azioni che la Regione già svolge autonomamente per aiutare quanti vivono, a causa della crisi, una situazione economica difficilissima». La presidente ha quindi spiegato che ai 75 mila euro previsti dal protocollo d’intesa (a valere sul bilancio 2013) si aggiungono altri 25 mila euro che la Regione, in accordo con le autorità del Vaticano, ha deciso di donare in occasione della visita ad Assisi di Papa Francesco, ed ha anche auspicato la riconferma di questo impegno finanziario a favore del Fondo della Ceu anche per l’anno in corso. circa 1080 famiglie. Finora sono stati raccolti oltre 2 milioni e 850mila euro (2.854.541,83) e ne sono stati impiegati oltre 2 milioni e 600mila (2.617.600) per interventi in aiuto a 1863 famiglie in difficoltà (di cui 317 hanno beneficiato di successiva integrazione di contributo). I nuclei familiari beneficiari del sostegno appartengono a tutte le otto Diocesi dell’Umbria: 153 (oltre 7 integrazioni) Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino; 180 (oltre a 95 integrazioni) Città di Castello; 150 (oltre a 39 integrazioni) Foligno; 71 (oltre a 14 integrazioni) Gubbio; 155 (oltre a 18 integrazioni) Orvieto - Todi; 625 (oltre a 44 integrazioni) Perugia Città della Pieve; 207 (oltre a 97 integrazioni) Spoleto - Norcia; 322 (oltre a 3 integrazioni) Terni Narni - Amelia. Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria 4 umbria Mobilitazione Un momento dell’incontro di ieri che si è svolto a Perugia con i referenti regionali L’Umbria c’è, 2mila a Roma Artigiani e commercianti stremati dalla crisi alla manifestazione del 18 febbraio per chiedere al Governo una svolta di politica economica prenditori, ma c’è ancora tempo e le associazioni invitano alla più ampia partecipazione, «perchè più siamo e più contiamo». A Roma per dire no «ad un fisco che schiaccia imprese e famiglie e sottrae risorse allo sviluppo» al «calvario burocratico» e ad una «tassazione locale irresponsabile». Le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad SENZA IMPRESA NON C’È ITALIA di LARA PARTENZI PERUGIA - L’Umbria ci sarà. Con la totale rappresentanza dei dirigenti delle associazioni di categoria di Perugia e Terni, che lanciano un appello alle imprese umbre del terziario e dell’artigianato per partecipare compatti ad una manifestazione senza precedenti organizzata per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. “Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”, è lo slogan della manifestazione organizzata dalle associazioni aderenti a Rete imprese Italia che il 18 febbraio vedrà arrivare a Roma, da tutta Italia, migliaia e migliaia di imprenditori stremati dalla crisi. Solo dall’Umbria partiranno almeno 2mila im- « Più siamo più contiamo, serve una grande adesione Quasi 3mila imprese in liquidazione, oltre 2mila procedure concorsuali PERUGIA - Quasi 3mila imprese in scioglimento e liquidazione nel 2013. Un dato già pesante, ma è ancora più critico quello relativo alle procedure concorsuali, che hanno interessato 2.086 imprese, in aumento del 4%. Sono i numeri del Rapporto Movimprese 2013 presentato ieri dal presidente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni che ha sottolineato come «con un mercato interno ancora fermo e incapace di sostenere consumi e occupazione, senza forti azioni di sostegno le imprese che continuano a nascere hanno ben poche possibilità di crescere e consolidarsi». Come emerge dal Rapporto, il numero complessivo delle imprese registrate al 31 dicembre 2013 in provincia di Perugia è pari a 73.451 unità, in contrazione dello 0,9% rispetto al 2012, mentre quelle attive sono quasi 63.000, in diminuzione dell’1,4%. Le imprese inattive (5.104) e le sospese (282) crescono rispettivamente del 2,5% e del 9,3%. Si sviluppa la rete delle “Unità locali” che, attestandosi a oltre 13.400 unità, registrano un tasso di variazione in crescita dell’1,1% Nel 2013, il sistema produttivo della provincia ha una presenza di società di capitali pari al 19,8% del totale delle imprese registrate, analogo a quello regionale (20%); la diffusione delle società di capitali è però nettamente inferiore a quella dell’insieme delle operare, ma anche avanzare concrete proposte per evitare il declino economico, come il taglio dei i costi «che pesano sul lavoro per poter assumere i giovani», la necessità che «le banche ricomincino a investire sull’economia reale» e «che lo stato saldi i suoi debiti con le imprese». Le ragioni delle imprese sono state presentate ieri nel corso di due incontri che si sono svolti a Perugia e a Terni, organizzati da Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, unite per reagire ad una crisi terribile che in 5 anni solo in Umbria ha lasciato sul tappeto più di 2.400 imprese artigiane (-10% circa) e 2.500 imprese del terziario, con migliaia di posti di lavoro persi e un vertiginoso aumento del ricorso alla cassa integrazione. «Si rischia di mettere in discussione quella coesione sociale che sta alla base del vivere civile», ha dichiarato Renato Cesca, presidente di Cna Umbria convinto che la via della ripresa di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori dell’Umbria passi attraverso «la guerra ai privilegi, la riduzione della spesa pubblica improduttiva e della tassazione, la valorizzazione del lavoro, anche manuale, soprattutto giovanile e il sostegno all’iniziativa privata attraverso una ripresa del credito alle famiglie e alle imprese». «Con la chiusura di tante imprese artigiane - ha aggiunto il presidente di Confartigianato Perugia Moretti, si perde un enorme patrimonio di competenze e di professionalità, che regioni del Centro (quasi al 30%) e anche in Italia (23,8%). Incoraggiante il tasso di sopravvivenza delle imprese perugine. Tra le imprese iscritte e classificate, il 72% circa di quelle iscritte nel 2010 è risultata ancora attiva nel 2013, a fronte del 70% nazionale; tra le iscritte nel 2011, l’80% era ancora attivo dopo due anni, rispetto al 78% nazionale. «La crisi non dà tregua - ha detto il presidente Giorgio Mencaroni - ma imprese che continuano a nascere sono in molti casi frutto di un’auto-imprenditorialità che va guardata con favore e sostenuta». » non è poi recuperabile». Il presidente della Confcommercio regionale Aldo Amoni, è partito ancora dai numeri, sottolineando che dopo aver retto negli anni precedenti nel 2013 il terziario ha perso 812 imprese». Ed ha lanciato un appello agli imprenditori: «Il 18 a Roma dobbiamo esserci. Abbiamo bisogno di interlocutori politici, a tutti i livelli, che comprendano il disagio di chi rappresentiamo e forniscano risposte credibili e urgenti». Alla tassazione, che «è a già a livelli insopportabili». E «ci aspetta la nuova mazzata della Tasi». «Ma se non riprendono i consumi delle famiglie - è il monito della Confesercenti Umbria - se non si ritorna a dare lavoro e potere d’acquisto alla busta paga - abbattendo il carico fiscale e l’Irap e facendo tornare competitiva la manifattura umbra e italiana - è inutile mettere a leva i prodotti eccellenti se il loro valore aggiunto non resta in Italia, sia come livelli occupazionali sia come attrattiva di flussi turistici». Uno sguardo anche alle politiche regionali di settore, che «hanno perso spessore e capacità di incidere» e che sono «ulteriormente penalizzate dai tagli dei trasferimenti statali che hanno colpito indiscriminatamente tutte le regioni, indipendentemente dalla loro virtuosità». Inoltre, non c’è un solo accenno in Italia a una politica per le piccole imprese, quella reclamata dallo Small business act europeo e introdotta in quello Statuto delle imprese che, «come al solito, è restato lettera morta». Il paradosso, poi, è che «una volta valvola di sfogo del sistema economico flessibile italiano, oggi la micro-piccola impresa diventa protagonista solo quando si parla di evasione fiscale, di non rispetto delle regole». Ma le regole devono essere uguali per tutti e fatte rispettare a tutti eliminando le piaghe della contraffazione, dell’evasione e dell’abusivismo. Questo e altro si potrà leggere nel manifesto che sarà presentato il 18 febbraio a Roma. Le associazioni Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti dell’Umbria organizzano la mobilitazione degli imprenditori umbri, mettendo loro a disposizione pullman gratuiti. Chi intende partecipare, deve rivolgersi alla propria associazione di riferimento, sia presso le sedi regionali che territoriali. Roma come ultima via di uscita: «Rappresentiamo imprese che non possono delocalizzare - ha detto il presidente della consulta Cna di Terni, Gianluca Bellavigna - perché legate al territorio. Se non passano le nostre ragioni si colpisce a morte il tessuto produttivo italiano e umbro». Da Terni invito alla mobilitazione anche dal presidente di Confartigianato Giuseppe Flamini, dal presidente di Casartigiani Ivano Emili e dal presidente di Confcommercio Ivano Rulli. Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria 6 umbria TAR ANNO GIUDIZIARIO «Meno ricorsi, effetto crisi» Il bilancio del presidente Lamberti: non male le Istituzioni umbre PERUGIA - Tempo di crisi e di cintura da stringere. Si cerca di risparmiare su tutto, si limitano le spese all’essenziale e si arriva anche a scegliere di rinunciare a far valere i propri diritti, si rinuncia ad avviare un contenzioso per evitare la “mazzata” che, tra spese legali e tasse, un ricorso comporta. Cala il numero dei ricorsi presentati al Tribunale amministrativo dell’Umbria, spiega il presidente Cesare Lamberti tirando le somme del lavoro svolto nel 2013 alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario, la cui cerimonia si tiene oggi. Meno procedimenti perché? «Anche per I NUMERI In un anno mille decisioni PERUGIA - Lo scorso anno, tra decreti, sentenze e ordinanze, i giudici del Tribunale amministrativa regionale hanno preso in esame circa mille casi, 1047 per l’esattezza. Arrivando a una media di tre decisioni al giorno. In tutto sono stati emessi 18 decreti presidenziali, 3 decreti ingiuntivi. I decreti decisori per perenzione (il giudice decide l’estinzione del ricorso nell’impossibilità di decidere nel merito se le parti non dimostrano interesse per il ricorso stesso). A livello collegiale, ci sono state 25 ordinanze, 4 rinvii alla Corte costituzionali. Le sentenze di merito sono state oltre 300, 174 sono state accolte, 147 respinte. Sono stati presi in esame 957 fascicoli. In 224 casi, il ricorso è stato rinviato ad altra camera di consiglio e rinvvi al merito, 145 sono approdati in pubblica udienza. «L’elevato numero dei rinvii camerali dipende, è bene precisare, dalla consuetudine di abibire la camera di consiglio a un primo contatto tra le parti e il giudice a tutto vantaggio dell’utilità della decisione finale». Il presidente Lamberti guida il Tar dell’Umbria da quattro anni «Dalla prima di queste relazioni l’assetto del Tribunale è via via cambiato, non senza fatica. Innovare è cambiare abitudini e rompere schemi consolidati dal tempo che trasformano in eccezione l’efficienza e l’efficacia, da considerare invece come regola in un’ordinaria gestione della cosa pubblica, come è anche la giustizia amministrativa. L’impegno da parte di tutti noi è continuare sulla strada intrapresa delle piccole, ma costanti innovazioni, volte a rendere un servizio sempre migliore». effetto della crisi. Il contributo unificato è aumentato, le spese legali sono quelle che sono». E così, sottolinea, soprattutto in materia di edilizia e di pubblico impiego, spesso e volentieri si rinuncia a percorrere le vie legali per motivi di “cassa”. Ma il fatto che impiegati pubblici continuino a rivolgersi al Tar, nonostante in molti casi si procede attraverso la giustizia ordinaria, «ci gratifica, perché sentiamo che hanno fiducia nei nostri confronti. «Costante il numero dei contenziosi che riguardano appalti pubblici, dove anche le cifre in ballo sono più elevate». Meno procedimenti, ancora meno gli arretrati pendenti, «appunto, meno ricorsi presentati. Perché l’efficienza del Tribunale è sempre quella. Siamo in tre, io e due consiglieri. Ci siamo occupati di oltre mille provvedimenti, tra sentenze, decreti e ordinanze. Se si divide per un anno, sono uno al giorno delle tre tipologie». E quale è l’esito dei ricorsi presentati. «Diciamo 50 e 50. C’è, tendenzialmente un equilibrio nei giudizi a favore del cittadino ricorrente e a favore della pubblica amministrazione. Equilibrio, è il nostro orientamento. Un cambiamento nelle valutazioni rispetto al passato, un passo avanti se vogliamo, che si deve al mio predecessore, Pier Giorgio Lignani, una persona di grande lungimiranza». Delle sentenze, quelle appellate si aggirano intorno al 10%, con esito «anche queste un 50 e 50». Quello degli appalti, come detto, Il presidente Cesare Lamberti durante la cerimonia del 2013 è il settore che con più facilità dà luogo a ricorsi, anche perché in ballo ci sono lavori e denaro, poi l’urbanistica e l’edilizia. Singolare, sottolinea il presidente nella relazione, proprio l’andamento dei ricorsi in materia edilizia e quello di natura ambientale. Nel 2013 del primo tipo ce ne sono stati 113, 14 in meno rispetto all’anno precedenti, del secondo tipo, invece, sono raddoppiati, da 5 a 10, sintomo di «una crescente attenzione alla conservazione del territorio». In questo senso, il presidente Lamberti ricorda, nella relazione, il riconoscimento al Prg del comune di Assisi la funzione di “piano territoria- Oggi la cerimonia a Palazzo Florenzi PERUGIA - La cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale amministrativo dell’Umbria è previsto per questa mattina a Palazzo Florenzi, sede del Tribunale stesso. Il presidente Lamberti, che riassumerà quanto fatto e quanto è in progetto di fare nella relazione inaugurale, guida il Tar dell’Umbria da quattro anni. Ha preso il posto di Pier Giorgio Lignani, «una persona dalla grande lungimiranza», che era stato presidente per un decennio. Tra le novità per il Tar l’incremento delle forze: un magistrato e un’addetta della segreteria. «Piccoli passi» anche questi, come li definisce il presidente stesso, nel nome dell’efficienza della giustizia amministrativa. le paesistico”. Ci sono anche studenti che fanno ricorso per una bocciatura o un voto, «ma si tratta di pochi casi, uno quest’anno». Popolazione straniera. Anche il Tar dell’Umbria si trova a confrontarsi con la “gestione” del considerevole flusso di immigrati. «Ci troviamo a confrontarci su questioni che riguardano soprattutto l’emersione dal lavoro nero (41 ricorsi contro 39 dell’anno precedente). Devo dire che, in questo settore, il lavoro svolto da Questure e Prefetture è stato grande. Sono persone estremamente attente». In questo senso, sulla bontà del lavoro svolto dagli uffici competenti, viene in aiuto la statistica riguardante i ricorsi in materia di sicurezza, con un calo di 43 casi rispetto ai 67 del 2012. La crisi, come detto, ha limitato il numero dei ricorsi. Ma il presidente Lamberti dà a questo fenomeno una connotazione positiva, che, nella relazione spiega in questo modo: «La legislazione dello scorso anno, incentrata sulla prevenzione della corruzione e soprattutto sulla semplificazione e sul potenziamento della trasparenza nelle amministrazione, dovrebbe aver prodotto una ulteriore diminuzione del contenzioso a tutto vantaggio della possibilità del giudice di rispondere con immediatezza alle nuove istanze, senza perdersi in questioni di dettaglio da consegnare al buon senso tipico dell’autotela». «Rimane costante - sottolinea ancora nel documento - l’impegno diretto ad assicurare una risposta soddisfacente per celerità e per qualità alle aspettative dei cittadini e delle Amministrazioni statali, regionali e locali». In questo senso, il previsto incremento di un magistrato e di un dipendente di segreteria. Tirando le somme, invece, sulle amministrazioni pubbliche umbre, il giudizio è positivo: «Le istituzioni non sono messe male». L. F. Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria perugia 9 Pd, primarie e assemblea: le liste dei tre candidati Tanti “big” per Leonelli, avanti nelle pre-primarie dei circoli Riommi capolista per Fancelli, chi corre per Cerasini PERUGIA - Questo sopra, questo sotto. Questione di posizioni e di “genere”. Parliamo delle “caselle” dell’elenco dei nomi relativi alle liste a sostegno dei candidati alla segreteria regionale del Pd e che sono state consegnate ieri sera allo scoccare del termine fissato per le 20. Decine di nomi che animano le diverse liste a sostegno dei tre candidati in corsa, Giacomo Leonelli, Juri Cerasini e Stefano Fancelli. Nomi, quelli finiti nelle liste, che andranno a comporre i 250 volti dell’assemblea regionale del Pd. La loro ripartizione, è bene ricordare, sarà decisa sulla base dei voti che prenderà il candidato di riferimento nella tornata di domenica. Le liste, tanti big per Leonelli. Si sono mossi i “big” per il favorito Giacomo Leonelli. A guidare la lista di Perugia 1, per lui, c’è Marco Gambuli, poi tanti nomi noti come quelli di Wladimiro Boccali, Giuliana Falaschi, Virna Vernarucci, Joseph Flagiello, Alfio Todini, Marco Locchi, Erika Borghesi. Nella lista Perugia 2, dopo la capolista Serena Santagata, ci sono Marco Meloni, Donatella Porzi, Carlo Rossini, Carla Erbaioli, Gino Emili, Catia Massetti, Giacomo Chiodini, Stefania Ercolanoni, Graziano Angeli, Mariella Billi, Sergio Batino, Margherita Lezi. Nella lista Terni, invece, capolista Stefano Grimani e poi, tra gli altri, Stefano Bucari, Francesca Pierantozzi, Valerio Tabarrini, Stefania Cherubini, Paolo Silveri, AMMINISTRATIVE/1 Aviano Rossi promuove “La Sinistra”: «Lista civica che dà spazio alla partecipazione» PERUGIA - Il vicepresidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi, eletto in quota Idv, interviene sulla nascita della lista civica “La Sinistra per Perugia”. «Vedo con favore la nascita a Perugia di una lista civica di sinistra, che possa ridare spazio alla partecipazione politica e contribuire alla vittoria del centro sinistra alle prossime elezioni amministrative - spiega Rossi - La città percepisce un distacco della politica e dei partiti dai problemi della gente e da sola la situazione di crisi non giustifica il malumore. Condividere i valori di uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, che possa ridare prospettive di lavoro e benessere ai cittadini, è possibile». Claudio Dionisi, Stefano Bigaroni, Sonia Berrettoni e più indietro Sergio Sbarzella. Per quanto riguarda Fancelli, invece, al momento notizie certe solo sulla lista Perugia 2, dove spunta coma capolista Vincenzo Riommi e poi a seguire ci sono Valia Alianti, Sandro Pasquali, Emanuela Boccio, Fabio Pontefice, Ornella Bellini, Antonio Luna, Rita Zampolini, Raffaele Parbono, Stefania Latino, Vincenzo Laloni, Irene Falcinelli, Franco Calzini, Maura Franquillo, Giuliano Nalli, Dania Vitali, Ivo Banella, Aura Di Tommaso, Gianluca D’Ingecco. Venendo alle liste per Juri Cerasini, nella lista Perugia 1 in cima c’è Luca Gatti, poi Donatella Flussi, Stefano Fodra, Annamaria Vallarelli, Erigo Pecci, Rita Di Pasquale, Alessio Cavalieri. Nella lista Perugia 2 avanti a tutti Vincenzo Falasca, poi Irene Dominici, Andrea Montilli, Simona Mancini, Riccardo Bardelli e Cecilia Mazzoni. Nella lista per Terni, invece, capolista Daniela Mercorelli, Emanuele Pica, Annarita Grilli, Annamaria Principe, Daniele Ruco, Francesca Capitini, Gianluca Mafrici, Fabbi Natascia e Andrea Isidori tra i primi. Il confronto. Sempre ieri, mentre si compilavano le liste, si è svolto il confronto tra i candidati alla segreteria regionale Pd. La discussione si è svolta a Palazzo dei Priori e ha visto la presenza di decine di persone che hanno ascoltato i i programmi Delegati durante un’assemblea del Pd dei tre candidati, che domenica prossima si sfideranno nel corso delle primarie aperte a cui tutti i cittadini che potranno partecipare, recandosi ai gazebo che il Pd organizzerà nei consueti luoghi. Cinque minuti per ogni candidato sulle varie tematiche affrontate nel confronto in cui si è parlato anche dell’idea di partito, del tema delle primarie nelle Amministrazioni, del problema del lavoro e del rinnovamento economico e sociale dell’Umbria. Pre-primarie. Infine, sono sempre di ieri i risultati delle pre-primarie per l’elezione del segretario che si sono svolte nei circoli. In base alle prime proiezioni, Giacomo Leonelli è avanti con il 63,3% dei voti seguito da Fancelli al 27,5% e Cerasini al 9,1%. A. LUC. Consiglio regionale, tagli a indennità e spese di funzionamento Bilancio di previsione 2014: l’assemblea legislativa “costerà” quasi un milione di euro in meno PERUGIA - A Palazzo Cesaroni, a quanto pare, qualcosa si muove in tema del taglio delle spese per gli organi politici e dopo gli annunci arrivano i fatti. L’ufficio di presidenza dell’assemblea legislativa dell’Umbria, infatti, ha approvato all’unanimità la proposta di bilancio di previsione 2014 dell’organismo istituzionale regionale che prevede una riduzione della spesa di del 4,4 per cento rispetto al 2013 (bilancio assestato): 20.389.967 euro contro i 21.291.703 del 2013, così come fanno sapere con una nota dall’ufficio di presidenza. «Anche per l’esercizio 2014 spiega il presidente Eros Brega - Una seduta del consiglio regionale a conferma di quanto preannunciato nella conferenza stampa di fine anno, l’assemblea legislativa prosegue nell’attività di riduzio- ne, razionalizzazione e qualificazione della spesa avviata dall’inizio dell’attuale legislatura. In linea con la tradizione di sobrietà e rigore che ha sempre caratterizzato la Regione». Questi gli interventi di riduzione della spesa più significativi previsti nel bilancio 2014: -4,04 per cento per le indennità e i rimborsi dei consiglieri regionali; 13,10 per cento per funzionamento della struttura del consiglio regionale; -1,1 per cento, la spesa per il personale del Consiglio. Per convegni, consulenze e rappresentanza spiegano dall’ufficio di presidenza - si conferma la spesa 2013 sulla quale era stato operato il taglio dell’80 per cento stabilito dal decreto “78/2010”. AMMINISTRATIVE/2 Rosi (Ncd): «Serve una svolta, Boccali si sveglia tardi» PERUGIA - «A due mesi dalle elezioni politiche il sindaco di Perugia si accorge che nella nostra città c’è bisogno che le istituzioni siano accanto ai cittadini e facciano sentire la loro presenza sul territorio. Oggi più che mai il centrodestra ha l’occasione di vincere». Così il consigliere regionale Maria Rosi (Nuovo centrodestra) che vuol lanciare un appello «a tutti i cittadini che negli anni si sono sempre lamentati ma poi non hanno mai avuto il coraggio di non rispondere all'ordine di scuderia, pur sapendo che non era giusto. C’è bisogno di una svolta epocale per i nostri figli e per la nostra città, realizziamola tutti insieme». Rosi affida ad una nota la sua riflessione sull’operato dell’Amministrazione di centrosinistra del capoluogo di regione, dopo le dichiarazioni fatte dal sindaco Boccali, riguardanti appunto una maggiore presenza degli amministratori pubblici sul territorio. «È dall'inizio della legislatura - scrive Rosi - che i perugini vivono in una situazione di forte disagio. Lui lancia il tour solo ora a febbraio 2014, a ridosso della scadenza del suo mandato. Spero che i perugini non siano cosi sciocchi da credere alle favole puramente preelettorali». SERVIZIO NECROLOGI 075 395041 Ieri è mancata all'affetto dei suoi cari all’età di anni 92 Ieri, è mancata all’affetto dei suoi cari all’età di anni 67 INES CIACCI ALDO CAVALIERI VED. DOZZINI Ne danno il doloroso annuncio il figlio Aurelio, la nuora Doretta, i nipoti Silvia, Fabio, Marta, Sofia, Marzia ed i parenti tutti. Ponte San Giovanni 11 febbraio 2014 I funerali avranno luogo oggi martedi alle ore 11 nella Chiesa Parrocchiale di Ponte San Giovanni. Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel cimitero di Collestrada NON FIORI MA OFFERTE ALL’ASSOCIAZIONE A.M.A.T.A. MALATI ALZHEIMER Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto ala cara estinta Ne danno il triste annuncio lamoglie Laura, le figlie Federica e Francesca, i generi Stefano e Luca, la nipotina Giorgia, la sorella Lidia, il nipote Michele ed i parenti tutti. Ponte San Giovanni, 11 febbraio 2014 I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 15 nella Chiesa Parrocchiale di Ponte San Giovanni. Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero locale. NON FIORI MA OFFERTE ALL’A.U.C.C. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto 075 395043 E’ mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 82 ORTENZIO RIDOLFI Ne danno il triste annuncio il fratello Onofrio, la cognata Vera, le nipoti Anna con Gianni e Nadia con Carlo, i nipoti ed i parenti tutti. Passaggio di Bettona, 11 febbraio 2014 La cara salma proveniente dall’ Ospedale di Assisi giungerà oggi Martedì alle ore 14,30 nella Chiesa Parrocchiale di Passaggio ove si svolgeranno le esequie. Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero di Bettona. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto è mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 59 PARTECIPAZIONE PAOLO SECCARELLI F.I.BI.S UMBRIA Ne danno il triste annuncio la moglie Angela, il figlio Andrea, il fratello Franco, il suocero Luciano, i cognati, i nipoti ed i parenti tutti. S. Marco, 11 Febbraio 2014 I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 15,00 nella Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni Apostolo in Ponte d’ Oddi. Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero di San Marco. SEZIONE BOCCETTE NON FIORI MA OFFERTE ALL’ A.U.C.C. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto Il Presidente, il Comitato Regionale e tutti gli Atleti, partecipano con immenso cordoglio al dolore che ha colpito la famiglia Seccarelli per la perdita del Caro PAOLO Perugia, 11 Febbraio 2014 Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria 10 perugia Afas, bilancio ok Consiglio, via libera all’incubatore La società comunale prevede l’apertura di due nuove farmacie e una parafarmacia PERUGIA - Il consiglio comunale ha approvato il Piano programma e bilancio economico di previsione annuale (2014) e pluriennale 2014 – 2016 dell’Afas, la società municipalizzata che gestisce la farmacie di Palazzo dei Priori. Nell’illustrare l’atto, il presidente della II Commissione Miccioni ha ricordato che il bilancio di previsione per l’anno 2014 chiude con un utile di esercizio pari ad euro 4.193,21, mentre per il 2015 la previsione è di un utile pari ad euro 12.716,95 e per il 2016 di euro 23.427,58. Nel piano-programma, allegato alla pratica, Afas ha sottolineato che a partire dal 2013 sono state intraprese alcune azioni tese all’analisi e revisione di tutti i centri di costo dell’azienda. Tra queste: canoni di affitto immobili; rapporti con le aziende fornitrici; utenze; eliminazione delle voci di spesa non più sostenibili; revisione dei prodotti scontati: oltre a quelli che impone la legge, proporre degli sconti a spot che enfatizzino la stagionalità dei medesimi oltre ad alcuni rivolti verso le fasce più deboli della popolazione; analisi della redditività del magazzino di Ma- donna Alta ed oculata gestione degli ordini ai fornitori; accuratezza nello scegliere nuovi settori merceologici; personale (riduzione delle sostituzioni a tempo determinato del personale laureato; riduzione delle ore straordinarie; riduzione costo direttore generale, ecc.). Una seduta del consiglio comunale Gli introiti nel 2013 sono cresciuti per via dell’apertura della nuova farmacia sorta ad Olmo, mentre per il futuro è previsto un incremento dei posti vendita per via dell’apertura con fondi propri della farmacia Ipercoop (investimento 250mila euro) e presso l’aeroporto Sant'Egi- dio (250mila euro), infine di una parafarmacia presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia (200mila euro). Via libera all’incubatore. Il Consiglio ha inoltre approvato l’ordine del giorno del consigliere Bori del Pd sul tema: “Incubatore di im- I deputati Gallinella e Ciprini portano il Minimetrò in Parlamento «Ministro Lupi, prima di finanziare i progetti se ne valuti economicità ed efficienza» PERUGIA - «Prima di finanziare progetti di mobilità alternativa il ministro valuti nel dettaglio economicità ed efficienza dei progetti finora finanziati, a partire dal Minimetrò di Perugia». È ciò che dichiarano i deputati umbri del Movimento 5 stelle Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini, nel presentare un’interrogazione parlamentare al ministro Lupi. «Il Minimetrò, pur essendo un’opera ad elevatissima sostenibilità ambientale, non ha prodotto i benefici sperati a livello di riduzione del traffico nella città e costa ai cittadini oltre 25mila euro al giorno. Per queste ragioni - conclude Gallinella - abbiamo chiesto al ministro, in caso, auspicato, di rifinanziamento del fondo per la mobilità alternativa, di valutare attentamente i progetti finora finanziati in base ai reali risultati raggiunti in termini di riduzione del traffico e potenziamento del trasporto pubblico a scapito del traffico privato». presa tra enti locali ed istituzioni universitarie”. Nel corso dell’illustrazione, dopo aver posto l’accento sul grave periodo di crisi e sulla necessità, da parte delle Istituzioni, di favorire con ogni mezzo la creazione di nuove imprese e di nuovi posti di lavoro, Bori ha riferito che in molte città a vocazione imprenditoriale e con caratteristiche universitarie come Perugia sono stati realizzati da anni vari “Incubatori d’impresa”, ovvero luoghi e progetti per accelerare lo sviluppo di imprese attraverso una serie di risorse di sostegno e di servizi specifici. Essendo molti dei servizi offerti dagli incubatori nelle possibilità o nelle attività già programmate da Università ed Enti locali, il consigliere del Pd ha avanzato l’ipotesi di rigenerare e riqualificare uno degli stabili inutilizzati presenti nel Centro Storico (quali l’ex-cinema Lilli, l’ex-carcere di Piazza Partigiani, l’area exCoin ex-Standa, il teatro Turreno, la caserma di Corso Garibaldi o il Mercato Coperto) o nei quartieri limitrofi (quali ex-Tabacchificio) destinandolo ad ospitare l’incubatore. RE. PE. L’uomo aveva telefonato anche al figlio per poi poter offendere la madre ed il compagno di lei PONTE SAN GIOVANNI Telefonate ed sms osceni all’ex moglie che si è rifatta una vita, arrestato dalla polizia per stalking I 17mila volumi di don Marino ad un possibile polo bibliotecario da creare con il Comune Sms ingiuriosi inviati alla donna PERUGIA - Con lui o con nessuno. Non aveva accettato la fine del suo matrimonio e non tollerava che la ex moglie si fosse rifatta una vita e avesse un nuovo compagno. Per questo, un uomo di 42 anni dal 2011 aveva iniziato a perseguitare la donna con sms osceni ed ingiuriosi, appostamenti sotto l’abitazione in zona Pallotta e minacce telefoniche, anche parlando al telefono con il figlio suo e della ex moglie, di soli sei anni. L’uomo è stato arrestato, a Perugia, dalla polizia per atti persecutori e rinchiuso nel carcere di Capanne. La donna, non solo aveva più volte cambiato il numero del cellula- re, ma aveva formalizzato numerose denunce nei confronti dell’ex marito, l’ultima della quale domenica, quando l’uomo ha telefonato all’utenza fissa dell’abitazione, e, parlando al telefono con il bambino, che aveva risposto, avrebbe cominciato ad insultare pesantemente la donna con frasi oscene e a minacciare il compagno di lei. La madre, insospettita dalla lunghezza della telefonata e dall’anomalo comportamento del bambino, che appariva profondamente turbato, ha attivato la funzione vivavoce registrando le frasi pronunciate dall’uomo, per poi chiamare la polizia. PERUGIA - I 17mila volumi della biblioteca personale di mons. Marino Riccieri, già da ora disponibili per il pubblico in parrocchia a Pon- te San Giovanni, potrebbero servire per creare una biblioteca pubblica. Questa l’idea dopo la visita del sindaco Boccali (nipote dell’anziano ex parroco di Ponte San Giovanni) e della governatrice Marini (che lo ha avuto come insegnante al Classico di Todi). SERVIZIO NECROLOGI 075 395041 Ieri è mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 84 Ieri è mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 77 GIANCARLO BISCARINI (GIANNI) ALDO GIRELLI Ne danno il triste annuncio la moglie Erganda, la figlia Vilma con Massimo, le nipoti Chiara ed Elisa, il fratello Sergio con Elvira, la sorella Nicoletta con Giuseppe, la cognata Elsa ed i parenti tutti . Perugia, 11 Febbraio 2014 I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 16,00 nella Chiesa Parrocchiale di S. Raffaele Arcangelo in Madonna Alta. Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero di Ponte della Pietra. NON FIORI MA OFFERTE ALL’ A.I.R.C. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto Ne danno il triste annuncio la moglie Liliana Bianchi, i figli Claudio, Massimo e Marco, le nuore Simonetta, Monica e Angela, i nipoti Vanessa, Erica, Federico, Alessandro e Tommaso, le sorelle ed i parenti tutti. Casaglia, 11 Febbraio 2014 I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 11,00 nella Chiesa Parrocchiale di Casaglia. Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero di Ponte Valleceppi. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto 075 395043 E’ mancata all’affetto dei suoi cari all'età di anni 84 MARCELLA GIOVAGNONI VED. ABELLI Ne danno il triste annuncio le figlie Maria Stefania e Patrizia, i generi Rossano e Luigi, i nipoti Alessandro, Beatrice e Francesca, il fratello Guglielmo, la cognata Lilia ed i parenti tutti. Perugia, 11 Febbraio 2014 I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 10,00 nella Chiesa Parrocchiale S. Maria di Colle (Via Leonardo da Vinci).Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata nel Cimitero di Perugia. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta E’ mancato all'affetto dei suoi cari all’età di anni 89 QUINTO OLMETTI Ne danno il triste annuncio la moglie Alessandra, i figli Silvana e Massimo, il genero Carlo, la nuora Stefania, le nipoti Fiona, Glenda, Chiara e Cecilia, il fratello Marziale, la sorella Lavinia ed i parenti tutti.I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 14,30 muovendo dalla propria abitazione in via Saffo n °19 per la Chiesa Parrocchiale.Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero locale. Villa Pitignano, 11 Febbraio 2014 NON FIORI MA OFFERTE ALL’ASSOCIAZIONE «CON NOI» PER LE CURE PALLIATIVE - ASSISI Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto LE NECROLOGIE SI RICEVONO ENTRO LE ORE 17.00 Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria 16 foligno Redazione Tel. 0742 342764 Fax 0742 345105 [email protected] www.giornaledellumbria.it Elezioni, Riommi “sfida” Mismetti Raccolta firme per il consigliere regionale Pd in fermento, si va verso le primarie AMMINISTRATIVE I NUOVI SCENARI di FRANCESCA PETRUCCIOLI FOLIGNO - «Una chiusura e una forzatura politica alla quale non possiamo restare indifferenti. È necessario il confronto. Questo ennesimo atto di forza ci ha convinti a non restare in silenzio, ad uscire allo scoperto. In un pomeriggio abbiamo raccolto un centinaio di firme a sostegno della candidatura di Vincenzo Riommi». A parlare è Elio Graziosi, consigliere comunale del Pd che, insieme ad altri, sta raccogliendo le firme dagli iscritti del partito democratico a sostegno della candidatura dell’assessore regionale. «Viene applicato il regolamento» dice Riommi contattato, anche se preferisce non aggiungere altro. Una reazione politica, insomma, alla presentazione da parte di Nando Mismetti dei 3/5 dei delegati che, di fatto, avrebbero blindato la sua candidatura. Ma c’è chi cita il regolamento e spiega che i candidati si scelgono attraverso le primarie e, in assenza di quelle di partito, sarebbero automatiche quelle di coalizione. «Non capiamo questa chiusura anche al confronto continua Graziosi - Si va alle primarie con due o tre o più candidati e poi una volta che la base si sarà espressa, il partito si ricompatta, più forte di prima e con un candidato legittimato dai votanti, e così si va alla vittoria delle elezioni del 25 maggio. Non ci si può presentare senza avere aperto prima un confronto con tutti, pure con le realtà associative del territorio oltre che con quelle politiche». Una controffensiva dopo la riunione dell’Unione comunale le cui Confronto Parte dei Democratici lamentano la mancanza di dialogo decisioni, dicono, sono state disattese con la presentazione di quel documento che ha disatteso il percorso che si stava costruendo e che prevedeva, appunto, primarie di coalizione. Così, la reazione a quella forzatura è stata di raccogliere, in un pomeriggio, già cento firme. Una parte del Pd lamenta proprio questa mancanza di confronto che si sarebbe manifestata anche durante questi anni di governo. «C’è chi vuole essere più ascoltato - dicono i riommiani - invece si sono create tensioni e fratture e con esse la possibilità di nascita di liste civiche. Ma ascoltare i bisogni bolire il partito, i riommiani della gente, dialogare L’anno in cui, da vicesindaco pensano il contrario: anzi si e dare voce anche di Foligno, Riommi è stato escluderebbero le candidature all’interno della lista nominato assessore redegli altri partiti di coalizione. del centrosinistra a chi gionale. Ora torna sulla «La prossima settimana - cola città la conosce senza scena politica locale me ha spiegato la segretaria Epiessere necessariamente fani - ci sarà la votazione sulla canun politico, si può e si deve didatura di Mismetti. Questo dal fare. Se ci sono problemi di punto di vista procedurale. Dal punconsenso, si deve lavorare sulle to di vista politico sarà necessario cause, recuperare la fiducia, parlare trovare un accordo. Non si può, cocon la città e non presentare un domunque, mettere in discussione il cumento». E al contrario di quanto congresso. Vedremo cosa accadrà dichiarato dalla segretaria Epifani in quel frangente. Certo, non si può che teme di presentarsi alle primarie far finta che non sia accaduto nuldi coalizione con due o più candidati la». del Pd perché significherebbe inde- 2001 Assemblea La prossima settimana si vota la candidatura del primo cittadino CON L’UDC Movimento per Foligno, una lista di soli giovani FOLIGNO - Si chiama Movimento per Foligno il nuovo soggetto politico, aperto alla società civile, che raccoglie i moderati e che ha visto l’Unione di centro protagonista di questa costituzione. «C’è la caratteristica - dice Lorenzo Schiarea dell’Udc - di avere al suo interno tutti giovani: laureati, operai, studenti, imprenditori. E l’obiettivo è quello di creare a Foligno un laboratorio di idee e proposte. È stato creato per dare speranze a chi non si riconosce in nessun partito». Si presenta come un movimento civico, una lista civica che ha già al suo attivo un corso di formazione che ha visto lezioni di economia, di amministrazione, politica e anche storia della politica. «Siamo una lista moderata - aggiunge Schiarea - con un programma ben definito che parte dalla visione dei giovani e, altra novità sta proprio nel fatto che non ci sono figure che abbiano partecipato alle elezioni passate. Siamo aperti al dialogo con tutti, sia con il Pd che con Fi». Ma non correranno da soli. Scenderanno sì in campo per le prossime Amministrative, e appoggerranno chiunque abbia un programma che si rispecchi nel loro. «A fine febbraio - dice Lorenzo Schiarea - presenteremo la nostra lista ufficialmente e anche il programma». È già possibile consultare il loro sito facebook: www.facebook.it/movimentoperfoligno.it Nando Mismetti e Vincenzo Riommi Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria 20 terni Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it Ast, sindacati al tavolo degli esuberi con il fiato sospeso L’azienda convoca le rsu al completo, timori per i 130 lavoratori da ricollocare in acciaieria TERNI - Sarà il tam-tam insistente dentro e fuori le mura dell’acciaieria, sarà la sostanziale straordinarietà della formale convocazione delle rsu di fabbrica al gran completo, ma a pochissime ore dal summit voluto per stamattina dai vertici dell’ufficio Personale dell’Ast, tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali serpeggia preoccupazione e sospetto sulle possibili comunicazioni del management. In realtà, da quanto trapela alla vigilia, si dovrebbe trattare della riproposizione e dell’esame dello VERTENZA Sangemini, Agnello due ore a colloquio con il prefetto Bellesini TERNI - L’imprenditore campano, Agnello, non molla la presa sulla vicenda della cessione Sangemini. Anzi, parte di nuovo lancia in resta. Ieri mattina, l’imprenditore è stato ricevuto per 2 ore dal prefetto di Terni al quale Agnello ha minuziosamente illustrato il suo piano industriale e la sua offerta “migliorativa”, squadernando sul tavolo prefettizio documenti e lettere che, a detta dell’imprenditore, prima sconosciuti allo stesso prefetto. A cominciare dalla lettera di GE Capital che nega l’avallo delle banche creditrici al piano Norda. Il medesimo Agnello, nella conferenza a stampa successiva, ha poi chiarito i suoi termini della questione: «La mia offerta è migliorativa e se alla alla fine del percorso il piano Norda non dovesse rivelarsi migliore sarà la mia proposta a dover essere considerata. Credo che finora, l’operazione sia stata inficiata da informazioni incomplete e non sempre vere, a cominciare dalle reali garanzie date a Norda dalle banche». Secondo Agnello il prefetto si sarebbe detto soddisfatto del quadro illustrato dall’imprenditore. Oggi, Norda incontra i sindacati in Confindustria. stato dell’arte, da parte aziendale, del famigerato piano di razionalizzazione dei costi per 27 milioni in un esercizio di bilancio (piano elaborato dalla McKinsey) che l’Ast aveva già illustrato ai sindacati un anno fa e che prevede, più o meno, la “riorganizzazione” di circa 250260 unità lavorative: 130 in mobilità (90 operai e 40 impiegati) e 130 da ricollocare e da riqualificare eventualmente all’interno della galassia Ast, secondo il criterio del cosiddetto “insourcing”, ovvero il riportare direttamente in capo al personale aziendale ciò che prima veniva esternalizzato a ditte terze. In verità, l’azienda ha sempre detto a chiare note che non vi sarà un solo licenziamento vero. Ma il “dimagrimento” resta un dato di fatto. Nel frattempo, dopo svariati incontri, polemiche sindacali e “congelamenti” dell’iniziativa, a ottobre scorso una sorta di accordo per il via libera al piano è stato effetti- Operai dell’Ast davanti all’ingresso della fabbrica vamente firmato dalle parti. Il procedimento della mobilità è stato aperto a partire da gennaio 2014. Ma, probabilmente, negli ambienti Il summit Il piano di razionalizzazione dei costi entra nel vivo e tra le organizzazioni dei lavoratori c’è preoccupazione sindacali non tutti i conti sembrano tornare e c’è la sensazione - come sussurra qualche sindacalista - che stamani ci si possa trovare di fronte a qualche “sorpresina” non meglio specificata, proprio sul capitolo dei risparmi legati agli organici. È presumibile cioè che stamattina il management, davanti alle rsu plenaria, entri nel dettaglio del piano stesso, incominciando a parlare di reparti, di forza lavoro e di ditte terze. Una operazione che “matura” nell’imminenza del pronunciamento della Commissione europea in merito al ri-passaggio dell’acciaieria di viale Brin da Outokumpu a ThyssenKrupp. Prima ancora, però, che la stessa Tk possa ufficializzare il proprio piano industriale di riacquisizione dell’Ast e di organizzazione occupazionale. Non ultimo, nei giorni scorsi, la Fiom ha messo per iscritto tutte le sue preoccupazioni sulle «strutturali difficoltà produttive della Società delle Fucine, aggravate da una gestione non condivisibile della direzione aziendale». AN. GIU. Sgl, il consiglio comunale narnese fa quadrato Summit al Mise spostato a giovedì, l’assemblea cittadina: se il sito chiude esigeremo la bonifica NARNI - Il consiglio comunale di Narni è tornato dentro alla sala mensa della Sgl Carbon. Era già successo in passato che il massimo consesso cittadino si riunisse all’interno della fabbrica, con gli amministratori che ancora una volta si sono uniti intorno ai lavoratori. Solidarietà ma non solo, perchè nel corso della lunga seduta si è parlato della situazione e sono stati approfonditi tutti gli aspetti. Così, tra un intervento ed un altro, si è appreso che è stato rimandato di 2 giorni l’appuntamento al ministero che si terrà giovedì. Lo spostamento è stato chiesto dalla Sgl Carbon che sarà presente al tavolo del ministero con i propri dirigenti in grado di prendere decisioni. La speranza di tutti è che i proprietari effettivi della Sgl Carbon, i tedeschi della Bmw, si rendano conto della situazione attuale e di quanto potrebbe accadere allo stabilimento narnese se mai vi fosse una chiusura reale che determinerebbe l’ abbandono di capannoni e delle at- trezzature. Come contromossa scatterebbe infatti la richiesta da parte del Comune di un sopralluogo dell’Arpa per quantificare l’azione di bonifica, così come previsto dalla legge, sui terreni (circa 50 ettari) che in caso di cessazione delle attività produttive dovrebbe essere riportato allo stato iniziale. Ovvero a come era 116 anni fa quando venne posata la prima pietra di quello che all’epoca si chiamava Elettrocarbonium. A tale riguardo si parla di spese che arriverebbero a superare i 3,5 milioni di euro. A dover essere tolta di mezzo dovrebbe essere nel caso anche la ciminiera. Si tratta, tuttavia, di ipotesi legate alla malaugurata ipotesi che lo stabilimento venga chiuso. Aspettiamo giovedì per saperne di più. Certo è che siamo alle battute finali e proprio per seguire da vicino l’evolversi della situazione gli operai della Sgl e molti di quelli impegnati con le aziende dell’indotto, saranno presenti sotto al palazzo che ospita il Mise. Aidas, concordato prorogato di 60 giorni E si pensa a un bando per la gestione TERNI - Maionese impazzita (e non da oggi) anche sul fronte dell’annosa vicenda riguardante la cooperativa sociale Aidas. Ieri mattina, recita una nota della Cgil-Fp, si sono incontrati alla sede Aidas tra la commissaria ministeriale, Silvia Volpini e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. «L’unica nota positiva - dice la nota cigiellina - sta nel fatto che in settimana verrà versato alle lavoratri- ci lo stipendio di dicembre e relativi contributi, ma rimane in sospeso il versamento delle mensilità arretrate e della tredicesima, mentre non è ancora chiara la situazione debitoria della cooperativa». La nota dice che il commissario ha deciso di chiedere una nuova proroga di 60 giorni (scadeva il 17 febbraio) per la scadenza del concordato e ciò consentirebbe di approfondire ulterior- Lo stabilimento della Sgl Carbon Sempre ieri, una delegazione di parlamentari umbri ha incontrato il ministro Zanonato. «È emerso - dice il senatore del Pd, Rossi - l’intento di perseguire con tutti gli sforzi possi- mente e di iniziare la procedura per un bando di affidamento gestionale della cooperativa a terzi. Crediamo che il percorso ipotizzato sia lungo e irto di rischi e sollecitiamo le istituzioni ad esercitare di nuovo e con forza un ruolo di verifica e governo della vicenda». Dal canto suo, invece, la Uil-Fpl ternana in una nota parla di «un incontro in mattinata con il commissario in cui nessuna risposta concreta sul versante della trasparenza è stata data rispetto alle richieste dei lavoratori, se non un impegno, senza specificare il mese) a pagare una mensilità. Tra il commissario e noi si sta su due pianeti diversi. Pertanto viene confermato lo sciopero della fame bili l’obiettivo di tutelare le produzioni e i livelli occupazionali, scongiurando la chiusura del sito Sgl e lavorando a ipotesi alternative». MAURO PACELLI delle lavoratrici, a partire probabilmente dal giorni di San Valentino». Così, mentre il candidato a sindaco della Lista “Il Cammell“o”, Todini, punta il dito «sull’imbarazzante silenzio delle istituzioni in merito», circa 90 socie e lavoratrici dell’Aidas fanno sapere che si è costituito un Comitato per i diritti delle socie Aidas e che racconteranno in una conferenza stampa stamani «la verità sulla drammatica crisi della cooperativa». Ma, come noto, all’interno dell’Aidas gruppi e correnti dividono e frammentano le socie in modo sempre più misterioso e magmatico. Un autentico guazzabuglio. Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it orvieto-narni-amelia 23 Tione, si va verso il concordato preventivo L’azienda conferma lo smantellamento della linea 3, i sindacati: «Inaccettabile» ORVIETO - Crisi Tione: via la linea tre, verso il concordato preventivo. Nessuno pensava più a schiarite in questa fase della vertenza, ma quello che la società di acque minerali ha proposto ieri in prefettura è «inaccettabile» per lavoratori e sindacati: rimuovere la linea di produzione più moderna per liberare risorse, riprendere eventualmente la produzione con le vecchie linee e far fronte alla crisi finanziaria col ricorso al concordato in continuità. Questo è quanto avrebbe prospettato la proprietà della Tione srl al tavolo convocato per ieri mattina dal Prefetto, di fronte a rappresentanti dei sindacati, di Confindustria, della Cassa di Risparmio di Orvieto e delle istituzioni. Presenti il sindaco di Orvieto Toni Concina e l'assessore regionale all'Ambiente Silvano Rometti. Una soluzione contraddittoria e a tratti inverosimile che ha spinto i sindacati ad una contestazione immediata su tutta la linea. «Urgente entrare nel merito al tavolo di crisi» commenta a caldo Michele Racanella responsabile della Flai Cgil all'uscita dall'incon- tro, recandosi all'assemblea con i lavoratori che è immediatamente seguita. Il tavolo con l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi è convocato già per domani e sono in agenda altri appuntamenti. Il ricorso al concordato preventivo - riferisce la prefettura al termine del vertice di ieri - è ritenuto necessario «per Lo stabilimento della Tione a Bardano fronteggiare una situazione debitoria che risale alla precedente gestione della società e che non si riesce più a sostenere con la liquidità corrente». Lo smantellamento della linea 3, poi come noto, e come ricorda anche la stessa prefettura, sarebbe funzionale all’abbattimento degli oneri finanziari dell'azienda. L’impianto è considerato Or vieto Intanto il Comune ha chiuso l’accordo transattivo con la Rbs Swap, si allungano i tempi per la causa con la Bnl Il fascicolo va assegnato a un nuovo giudice ORVIETO - Causa Bnl da riassegnare, si allungano i tempi. Dopo il rinvio del 3 febbraio scorso, l’assessore al Bilancio Piergiorgio Pizzo ipotizza addirittura una definizione per il 2015 per la causa che il Comune di Orvieto ha intento per gli swap Bnl. Non solo c’è stato il rinvio ma non c’è neanche una data, perchè il fascicolo dovrà essere assegnato a un nuovo giudice. Intanto l’amministrazione comunale fa sapere di aver chiuso la vicenda degli swap con Rbs con il pagamento, il 15 gennaio, dell’ultima rata dell’accordo transattivo stipulato con la banca scozzese. «Questo - afferma Pizzo - è anche un altro importante tassello per la scrittura del piano pluriennale di riequilibrio, che stiamo ultimando, e che deve essere approvato dal consiglio comunale entro il 26 febbraio». Pizzo afferma tuttavia che non sarebbe stato ancora certificato il debito complessivo. «sovradimensionato». I sindacati invece hanno più volte ribadito che la linea tre moderna e funzionale è il cuore dello stabilimento, senza il quale si intravedono scarse prospettive. Quanto alla possibilità di riprendere da subito la produzione con le linee uno e due, sollecitazione avanzata anche dallo stesso Prefetto che si è detto preoccupato per il perdurante stallo dell’attività dello stabilimento (la produzione è ferma da ottobre), la proprietà si è riservata di far conoscere le proprie intenzioni prima dell'incontro in Regione programmato per domani. «Ritengo prioritaria l’esigenza di stabilire tra le parti in causa relazioni chiare, corrette e trasparenti su posizioni ed obiettivi» è stato costretto a ribadire il prefetto Gianfelice Bellesini - Confido nella buona volontà di tutti per ricreare condizioni di serenità a beneficio dell’azienda e quindi dei lavoratori». Intanto la produzione va avanti nello stabilimento di Anguilla Sabazia di Acqua Claudia, altro marchio di proprietà dell'azienda. STEFANIA TOMBA Or vieto Presentata la candidatura, a tenerlo a battesimo l’avvocato Nicola Pepe fino all’ultimo in corsa va dalla società civile. «Sono il pri- Primarie Pd: ecco Andrea Taddei, l’ingegnere elettronico che si è messo a studiare da sindaco ORVIETO - Andrea Taddei, 46 anni compiuti domenica, sposato e padre di due figli, una laurea in Ingegneria elettronica, oggi libero professionista con esperienze trascorse in Finmeccanica e la voglia di scendere in campo per Orvieto, dopo due esperienze deludenti in politica rispettivamente alle Comunali nel 1999 e alle Provinciali nel 2004. Ammette che delle questioni di dettaglio non può ancora parlare, benchè - come dice - stia «studiando molto» in questi giorni. Ma è stato convinto a tornare in ballo perchè, se negli anni trascorsi ha visto dominare logiche esclusivamente partitiche, oggi in- vece che i partiti sono arrivati ad avere un peso specifico nettamente inferiore, ci sarebbero spazio e persone per una nuova progettualità. O almeno questo Taddei, nel presentare la sua candidatura alle primarie, ha detto ieri di aver trovato. Ed effettivamente per il battesimo ufficiale che lo lancia nell’agone delle primarie del Pd di Orvieto (insieme a Silvia Fringuello, Fabrizio Trequattrini e Giuseppe Germani) c’era ieri pomeriggio gran parte della segreteria e lo stesso Nicola Pepe, che per settimane è stato sul punto di essere lui il candidato e che poi è diventato primo firmatario per Taddei. «Onestà, chiarezza, progettualità» sotto questo slogan si è presentato Taddei, conosciuto per la lunga esperienza nell’associazionismo giovanile e per il valore professionale. Non a caso, il suo pallino per Orvieto è attrarre qualche investimento forte, per il resto il candidato alle primarie in vista delle amministrative entra poco nel merito, se non per accenni: cultura, innovazione, progettualità per attrarre finanziamenti, messa a punto della macchina amministrativa, «fare network», come dice mutuando l’espressione dall’impresa. Da subito, ci pensa l’avvocato Nicola Pepe a dargli la patente del nuovo che arri- mo firmatario - ha premesso Pepe nella ferma convinzione che Andrea oggi sia l’unico e vero elemento di novità e di discontinuità nella politica orvietana. Non è iscritto, viene dalla società civile e incarna i valori di cui abbiamo bisogno per disincagliare Orvieto dalle secche in cui per troppo tempo è rimasta impigliata». Bene le primarie, Taddei non si tira indietro. «Se ho accettato è proprio perchè c'è l’opportunità di confrontarmi nelle primarie» ha detto. Quello che già gli fa perdere il sonno è la situazione finanziaria del Comune. «Ci sono azioni in corso da parte dell'attuale amministrazione . Vedremo che succede ed agiremo di conseguenza una volta analizzata la situazione», ammette Taddei. Intanto mercoledì inizieranno i confronti dei candidati circolo per circolo. S. T. Fusione dei Comuni, «sì» dal ministero dell’Interno. Incentivi per 30 milioni di euro Maltempo, una frana isola otto case a Bardano Smottamenti anche lungo le strade di Amelia FABRO - Anche il ministero degli Interni, dopo quello delle Infrastrutture, dà il suo via libera informale al progetto di fusione dei cinque Comuni dell’alto Orvietano. I sindaci di Fabro, Ficulle, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto e Parrano sono stati ricevuti dal sottosegretario Gianpiero Bocci. «Il sottosegretario - spiegano i sindaci - ha annunciato che allo strumento della fusione tra Comuni sarà dedicato ampio spazio nel ddl Del Rio sul riordino delle autonomie locali». Il sottosegretario ha quindi garantito l’impegno ad agevolare i percorsi di fusione sotto il profilo dei finanziamenti, riferendo che il fondo per gli incentivi alla fusione è stato portato a 30 milioni di euro. C’è inoltre impegno ad attivare da subito gli incentivi e non a partire dall’anno successivo alla fusione. ORVIETO - La pioggia e il maltempo continuano a non dare tregua. La zona più colpita è ancora quella dell’Orvietano e dell’Amerino. Nel pomeriggio di ieri a Orvieto, in località San Martino si è verificata una frana che ha interessato l’impianto fognario e lesioni al piazzale antistante un’abitazione. L’Enel è intervenuta per il ripristino di alcune linee aeree. A Bardano superiore otto case sono isolate a causa di una frana mentre il guado dell’Apone è stato chiuso e la strada per Rocca/Sugano interrotta. Qualche piccola frana si è verificata lungo la Amelia-Giove e la Amelia-Orte. La Provincia è intervenuta per rimuovere i materiali caduti sulle carreggiata istituendo il senso unico alternato. Fermato lungo il Raccordo Cinquemila euro di banconote false nelle scarpe, nei guai un narnese Le banconote sequestrate NARNI - Andava in giro con 5.000 euro falsi nascosti nelle scarpe. A finire nei guai è stato un 43enne incensurato residente nel comprensorio narnese, fermato ieri notte dai carabinieri lungo il raccordo Terni-Orte. L’uomo viaggiava in compagnia di un noto pregiudicato della zona. I militari hanno notato i due in una zona defilata di un’area di sosta, mentre stavano discutendo in modo piuttosto animato. Dato l’orario e il luogo insolito per mettersi a discutere, i carabinieri hanno pensato bene di avvicinarsi ai due i quali accortisi di essere osservati hanno cambiato atteggiamento, facendo finta di parlare in modo tranquillo, del più e del meno. Un comportamento che anziché far desistere i militari li ha insospettiti ancora di più, inducendoli a chiedere i documenti ai due uomini. Ad un primo controllo sia i veicoli sui quali viaggiavano che loro stessi sono sembrati in regola, ma alcuni cenni di nervosismo palesati dai due fermati hanno indotto i militari ad approfondire i controlli. I due venivano così accompagnati in caserma e qui, dopo la perquisizione personale, i militari rinvenivano nascosta nelle scarpe del 43enne, una busta in cellophane trasparente contenente numerose banconote, poi risultate false, per un importo complessivo di 5.030 euro. Le banconote recavano, in totale, solo sei sequenze matricolari che si ripetevano più volte ed erano suddivise in 50 pezzi da 100 euro, 1 da 20 euro e 1 da 10. Il 43enne narnese è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari . Il suo amico è stato invece rilasciato. Sono in corso accertamenti sulla provenienza del denaro. MAURO PACELLI Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria Agricoltura, domani assemblea regionale Cia PERUGIA - Si terrà domani (dalle 9,30 al Centro congressi della Camera di commercio, nella foto) la settimana assemblea elettiva regionale della Cia dell’Umbria. Sarà aperta dalla relazione del presidente regionale della Cia, Domenico Bru- gnoni. Interverranno la presidente della Regione , Marini, il sindaco di Perugia , Boccali, l’assessore regionale all'Agricoltura , Cecchini, e il presidente della Cciaa di Perugia, Mencaroni. Le conclusioni affidate al presidente nazionale Cia, Politi. 27 Scuola, ecco il piano assunzioni dal 2014 al 2016 In Umbria 1.230 ingressi nel triennio, di cui 270 nel prossimo anno scolastico di MARCO CHECCHI PERUGIA - Speranza riaccesa per i tanti precari e i disoccupati della scuola. Il ministero dell’Istruzione ha, infatti, inviato all’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e al Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) il piano delle assunzioni per il triennio 2014-2016, tenendo in corso dei prepensionamenti in corso, per le scuole di ogni ordine e grado. IN ITALIA Il piano prevede, per l’anno scolastico 2014-2015, l’immissione in ruolo di 12mila 625 docenti, 1.604 insegnanti di sostegno e 4.317 Ata (personale amministrativo, tecnico, ausiliario). Per il triennio 2014-2016 le assunzioni saranno invece 82mila 055, suddivise tra 64mila 338 docenti (di cui 22.237 di sostegno) e 17mila 717 personale Ata. In base ai calcoli effettuati dal Ministero, nei tre anni tra il 2014/2016 smetteranno di lavorare 41mila 272 dipendenti della scuola, (di cui 27mila 872 docenti e 13mila 400 personale Ata). IN UMBRIA Secondo le stime dei sindacati regionale di categoria, per l’anno scolastico 2014-2015, l’immissione in ruolo di circa 210 docenti, compresi quelli di sostegno, più oltre 60 unità di personale Nuovi ingressi Una classe durante la lezione, il numero dei docenti aumenterà Ata. Per il triennio 2014-2016 nel mondo della scuola umbra si prevedono 1.230 assunzioni, di cui circa 960 docenti (compresi quelli di sostegno) e 270 di personale Ata. Quanto alle fuoriuscite per pensionamenti e prepensionamenti, nel triennio 2014-2016 dalla scuola usciranno in Umbria circa 620 persone, di cui circa 420 sono docenti e 200 personale Ata. Il saldo tra assunzioni e cessazioni, nel triennio 2014-2016, per la scuola umbra sarà, quindi, positivo di 340 docenti e 70 personale Ata. LE MODALITÀ DI RECLUTAMENTO Sul fronte delle modalità di re- clutamento del nuovo personale della scuola, il 50% dei posti sarà prelevato dal personale dalle graduatorie a esaurimento (che al momento contano ancora circa 160mila precari, di cui circa 2mila 400 in Umbria) e il restante 50% sarà prelevato attraverso concorsi pubblici. E questo fa prevede che probabilmente verrà indetto un nuovo concorso per la scuola, ma organizzato in maniera decisamente diversa rispetto a quello indetto dall’ex ministro Profumo. Del resto, lo stesso ministero dell’Istruzione ha comunicato con chiarezza l’intenzione di indire un nuovo concorso docenti, il cui bando potrebbe arrivare tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015. «Sì al Testo unico, ma ci vuole più coraggio» Governo del territorio, audizione di Istituzioni e forze economiche e sociali sul provvedimento PERUGIA - Condivisibile l’esigenza di accorpare in un unico testo l’intero impianto normativo che regola il governo del territorio, ma si è ancora a metà dell’opera perché mancano soprattutto i regolamenti ed i Piani paesaggistici. L’auspicio è che da questo «importante» punto di partenza si possa davvero cambiare marcia per raggiungere quella semplificazione vera e concreta, indispensabile per uscire dalla crisi in cui si trova, e pesantemente, anche l’Umbria. E, mentre l'Ance auspica minore burocrazia per rilanciare il settore delle costruzioni, la Coldiretti rimarca l’importanza che dal Testo possa emergere il concetto di “territorio rurale” e di conservazione del patrimonio agricolo. Per quanto attiene al governo del territorio c'è stato anche l'invito, entrando nello specifico degli strumenti legati ad esso, di attendere le prossime decisioni del Governo circa il futuro delle Province. È stato preadottato dalla giunta regionale ed ora è in discussione presso la Seconda commissione di Palazzo Cesaroni È quanto emerso dalle numerose audizioni, a palazzo Cesaroni, dei soggetti interessati (Istituzioni, Ordini professionali, associazioni di categoria...) al Testo unico per il Governo del territorio, documento predisposto dalla giunta regionale ed in discussione in Seconda commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni. Il Testo unico per il governo del territorio ricomprende l’intera disciplina regionale vigente in materia di urbanistica. Attraverso questa iniziativa, saranno abrogate 19 leggi regionali. Il Documento, suddiviso in nove Titoli, conterrà 293 articoli, a fronte dei circa 600 attuali. L’auspicio della Commissione, fatto proprio dallo stesso assessore regionale Fabio Paparelli (presente alle audizioni) è comunque quello di effettuare una potatura ancora maggiore dell'articolato. Tra gli interventi, quello di Walter Trivellizzi, presidente della Cia Umbria, il quale ha detto che «va bene l’accorpamento in un unico testo di tutte le disposizioni normative. Occorrerebbe un maggiore e migliore coordinamento tra tutti gli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale, paesaggistica ed urbanistica. In considerazione, comunque, dell’ormai probabile superamento delle Province, sarebbe opportuno attendere il destino di questo Ente intermedio prima dell’adeguamento del Testo unico». Da parte sua Paolo Ratini, presidente di Ance-Umbria, ha affermato che «oggi, quando le imprese di costruzioni ricevono il permesso a costruire, devono sempre tenere presente che potrebbe essere bloccato in ogni momento. Prolificano i ricorsi al Tar. Dalla prima lettura del documento ci sentiamo di fare un plauso, seppure tiepido, alla Regione. Siamo al 50 per cento del percorso perché mancano ancora i regolamenti, i Piani paesaggistici e molto altro. Registriamo comunque la reale volontà di andare verso la semplificazione. Ma occorre più coraggio, affinché la semplificazione possa far cambiare marcia all’industria delle costruzioni». «Questo documento è importante e va verso una sostanziale semplificazione - ha affermato Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria -. Ora, però si dia il via anche al Testo unico per l’agricoltura, indispensabile per superare situazioni normative di difficile interpretazione, dove servirebbe invece la certezza del diritto». EDILIZIA PUBBLICA Nuove regole, botta e risposta tra Sunia e Vinti PERUGIA - Il Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari) dell’Umbria annuncia che, attraverso i propri legali, sta valutando la possibilità di impugnare il nuovo regolamento regionale in merito alle norme di riordino in materia di edilizia residenziale pubblica e che metterà in campo «tutte le iniziative necessarie - spiega il segretario Rossano Iannoni - affinché vengano tutelati i diritti delle persone più deboli». Questo perché, secondo il Suania, il testo non terrebbe in considerazione l’emergenza sfratti, dato che il cittadino colpito da provvedimento esecutivo di sfratto al 99% non otterrà così il relativo punteggio. Accuse che l’assessore Stefano Vinti respinge al mittente: «La giunta regionale ha prodotto un bando per un ammontare di 1 milione e 500 mila euro, che ha interessato circa 100 famiglie. Altro che solo parole. Il bando è stato oggetto di quindici incontri territoriali, per informare la cittadinanza, le famiglie sfrattate, i piccoli proprietari e i costruttori. Di questi quindici incontri, undici sono stati promossi dalla Giunta regionale, in collaborazione con le amministrazioni comunali, due da diverse associazioni e due dall’Unione Inquilini Umbria, sindacato per il diritto alla casa». Vinti ricorda che tra i punteggi previsti nel regolamento è contemplata (alla lettera G) la possibilità di assegnare punti da 1 a 5 per situazioni di sfratto intimato nell’anno precedente e non per inadempienza contrattuale. Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria 28 economiaUMBRIA Senza artigiani, in Umbria addio a 2,9 miliardi di euro Simulazione di Confartigianato: «Cosa accadrebbe se sparissero i 22.748 operatori della regione» Riportiamo stralci di un’interessante simulazione dell’Ufficio studi di Confartigianato Imprese dal titolo: «Se domattina, d’improvviso, l’Umbria fosse senza i suoi 22mila 748 imprenditori artigiani»? impatto sulla popolazione - afferma lo studio sarebbe, tutto sommato, abbastanza contenuto: il 2,6% in meno. Ma gli effetti sarebbero quelli di uno tsunami sull’economia e sulle condizioni di benessere di cittadini e famiglie. Il valore aggiunto diminuirebbe di 2.908 milioni di euro, pari ad un calo del 15,1%; il “buco di Pil” sarebbe equivalente a quanto prodotto dall’economia della provincia di Nuoro. Il “made in Umbria” perderebbe un apporto dell'11,8%, pari a 415 milioni di euro ed equivalente alle esportazioni della provincia di Lecce. Considerando senza lavoro i 31mila 200 dipendenti dell'artigianato, il numero di disoccupati aumenterebbe del 78,1% ed il tasso di disoccupazione passerebbe dal 10,1% al 19,0% aumentando di 8,9 punti. Rimarrebbero poi 357mila 167 abitazioni senza artigiani dell’edilizia e dell’installazione di impianti che intervengano per la manutenzione. Rimarrebbero inani- L’ mati 11mila 430 impianti fotovoltaici senza una adeguata installazione e manutenzione di artigiani della filiera delle rinnovabili, lo stesso per i 5 impianti eolici. Nei magazzini delle imprese di produzione e alle porte di negozi ed uffici rimarrebbero 17,4 milioni di tonnellate di merci che non ver- « Inimmaginabile il colpo per le famiglie e il tessuto economico, compreso il turismo Serve un nuovo Rinascimento dell’artigianato Pil e disoccupazione La ricchezza prodotta scenderebbe del 15,1%, il tasso di disoccupazione salirebbe dal 10,1% al 19%, il “Made in Umbria” perderebbe l’11,8% » Confartigianato Imprese La forza di un comparto Una signora al lavoro in un’impresa artigiana rebbero più gestite dalle imprese artigiane di autotrasporto. Vi sarebbero 304mila famiglie che possiedono almeno un’automobile e, nel complesso, un parco di 613mila 164 veicoli circolanti senza autoriparatori artigiani a cui rivolgersi per manutenzione e assistenza; ogni giorno aumenterebbe an- che la presenza di motocicli, autovetture ed autobus fermi per strada. Rimarrebbero 361mila famiglie che possiedono una lavatrice, e 221.000 famiglie che possiedono un lettore dvd, senza artigiani riparatori di elettrodomestici da chiamare in caso di malfunzionamenti. IL DETTAGLIO PROVINCIALE I contraccolpi nel Perugino e nel Ternano PERUGIA - La simulazione di Confartigianato Imprese su cosa accadrebbe se sparissero gli operatori dell’artigianato, entra anche nel dettaglio provinciale. Nel Perugino, se d’incanto non ci fossero più gli attuali 17mila 635 imprenditori artigiani - e i loro 24mila 500 dipendenti - il colpo per il Pil (Prodotto interno lordo) provinciale sarebbe pari a 2,179 miliardi di euro, mentre il “Ma- sionista alla cerimonia e il banchetto sarebbe senza la torta nuziale realizzata da una pasticceria artigiana specializzata. Per 209mila cittadini che non pranzano in casa nessun panificio o rosticceria con prodotti artigianali a disposizione. Per 863mila 491 cittadini umbri che rimangono dopo la sparizione degli artigiani, sarà ancora possibile vestirsi, arredare la casa e fare un regalo, ma sparirà la qualità e la perizia degli artigiani, ad esempio, negli articoli di abbigliamento, in pelle e pellicce, nei prodotti in legno e nei mobili, nell'oreficeria, nel vetro e nella ceramica. Sarebbero 404mila 926 le donne con oltre 15 anni che non troverebbero acconciatori ed estetisti. Considerando come potenziali visitatori di beni culturali nella regione sia i residenti che i turisti, sarebbero 3.097.172 le persone che non potrebbero apprezzare alcun restauro realizzato da artigiani specializzati di monumenti e delle opere d'arte presenti nei 175 musei, aree archeologiche, chiese, palazzi storici e giardini sia pubblici che privati regionali. de in Perugia” perderebbe un apporto di 265 milioni di euro. Quanto al Ternano, dove gli imprenditori artigiani sono 5mila 113, con 6mila 700 dipendenti, la perdita del Pil consisterebbe in 729 milioni (-15% rispetto ai valori attuali) e il “Made in Terni” vedrebbe svanire un apporto di 150 milioni di euro. La disoccupazione, poi, salirebbe al 16,5%. Sarebbero senza assistenza tecnica anche le 65mila famiglie che possiedono condizionatori e climatizzatori. Sarebbero 202mila le famiglie che non trovano più le botteghe aperte per la riparazione delle biciclette e la sostituzione di pezzi di ricambio. E le 225mila famiglie che possiedono personal computer rimarrebbero senza i servizi e la competenza degli artigiani dell’informatica per installazioni, manutenzioni e cablaggi. Sarebbero 145mila famiglie che possiedono una antenna parabolica e altre 288mila famiglie con decoder digitale terrestre a non poter vedere programmi vista la mancanza degli installatori artigiani di antenne. I 5mila 920 sposi dei matrimoni celebrati in un anno non potrebbero indossare un abito nuziale realizzato e provato in una sartoria artigiana; nessun fotografo profes- Una débacle anche per il turismo: i 2.210.933 arrivi turistici non potrebbero né utilizzare servizi erogati dalle imprese artigiane indispensabili per il soggiorno, nè accedere alla qualità dei prodotti dell’artigianato. Questa storia che abbiamo inventato potrebbe, in fondo, avere un lieto fine. Gli artigiani insegnano un lavoro: la formazione “sul campo” fatta dagli artigiani ai neoassunti vale 37 milioni di euro l’anno, pari all’1,28% del valore aggiunto prodotto dall’artigianato del territorio. Da questa semina quotidiana svolta nelle aziende, l’artigianato potrebbe risorgere grazie ai 31mila 200 dipendenti delle imprese artigiane che diventerebbero, a loro volta imprenditori artigiani, sempre che la burocrazia e la documentata scarsa efficienza dei servizi della Pubblica amministrazione non uccida questo rinascimento dell'artigianato: tra 34 Paesi avanzati, l’Italia è al 31° posto per contesto favorevole a fare impresa secondo la graduatoria della Banca Mondiale “Doing business 2014”. Lavoratori edili del settore artigiano, rinnovato il contratto nazionale Gli aumenti lordi nel triennio 2013-2016 vanno dagli 84 ai 110 euro a seconda del livello. Novità sulle Casse Operai edili al lavoro PERUGIA - Le associazioni artigiane del settore edile hanno firmato con i sindacati di categoria (Feneal-Uil, Filca-Cisl e FilleaCgil) l’accordo per il rinnovo del contratto del settore, scaduto il 31 dicembre 2012. Il nuovo accordo, che in Umbria interessa quasi 5mila lavoratori dipendenti, conferma il modello contrattuale basato sul ruolo del contratto nazionale e della contrattazione di secondo livello. Si prevede un adeguamento delle retribuzioni per coprire la perdita di potere d’acquisto subita dai salari rispetto all’inflazione reale degli ultimi 3 anni e quella prevista per i prossimi 2, ottenuta, però, spostando in avanti nel tempo gli aumenti salariali. L’aumento previsto per tutta la durata del contratto (di 3 anni e 3 mesi, dal 1° gennaio 2013 fino al 31 marzo 2016) è pari comples- sivamente a 84,62 euro lordi per il primo livello, a 97,31 per il secondo, e a 110 al terzo livello. Gli aumenti saranno suddivisi in tre tranches con decorrenza gennaio IN UMBRIA QUASI 5MILA ADDETTI Tosti (Filca Cisl): «Un buon accordo» PERUGIA - «È un buon accordo, visto il momento molto difficile del settore». Questo il commento del segretario umbro della Filca Cisl, Tino Tosti, alla firma del contratto nazionale di categoria. Un settore che anche in Umbria ha visto la perdita di centinaia di posti di lavoro. Attualmente, i dipendenti delle imprese edili artigiane sono poco meno di 5mila. Solo negli ultimi tre mesi del 2013, rispetto allo stesso triennio del 2012, in Umbria il calo degli addetti è stato del 10%. 2014, gennaio 2015 e dicembre 2015. Il rinnovo è stato concluso senza la previsione di arretrati e senza la corresponsione di un importo una tantum per il periodo di carenza contrattuale. Gli impegni assunti dalle parti riguardano anche la revisione dei meccanismi dell’anzianità professionale edile (Ape), l’Evr (elemento variabile della retribuzione) e un protocollo sulla bilateralità che apre alla possibilità di costituire nuove Casse edili artigiane. Prosegue invece, con vari nodi ancora da sciogliere, la trattativa con l’Ance per il settore industriale. Seguici anche su www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it TERNI FOLIGNO Nigeriano rischia rimpatrio dopo 20 anni in Italia A Martedì 11 febbraio 2014 Anno XXXII n. 41 - euro 1,20 SPOLETO Immigratotrova cellulare da mille euro e lo restituisce A a pagina 33 a pagina 28 NARNI Blitz della Finanza in Comune E’ il terzo in una settimana A I parlamentari umbri dal ministro per la Sgl A a pagina 31 Episodio di bullismo a Città di Castello mentre sul web imperversano i giovani “aguzzini” Ragazzo picchiato dal branco ITALIA & MONDO Contattò Monti nel 2011 mesi prima della crisi “Complotto?Solofumo” Napolitanosidifende sul benservito a Berlusconi A a pagina 3 E’ caccia aperta al branco, da parte della polizia tifernate, in quanto un minore sarebbe stato picchiato in un episodio di bullismo per essersi rifiutato di ubbidire agli ordini impartiti. Le versioni, se da una parte sono confermate sul fatto dell’aggressione, lasciano dubbi sul luogo dove sarebbe stato compiuto l’agguato. Alcune fonti riferiscono che l’atto si è realizzato all’interno di un vagone ferroviario, altre invece nei pressi della stazione ferroviaria della Fcu. Gli agenti del commissariato stanno svolgendo stringenti indagini per ricostruire l’intera vicenda. Per un altro episodio di bullismo già tre giovani sono stati denunciati. Intanto dilaga il fenomeno del bullismo giovanile sul web e sono sempre più numerosi i casi denunciati dalla polizia postale. A alle pagine 15 e 24 Il Trasimeno ha superato di otto centimetri lo zero Il maltempo fa bene al lago A Livello record Il Trasimeno sempre più in salute a pagina 20 Sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa tra Regione, Conferenza episcopale umbra e Associazione dei Comuni Marò accusati di terrorismo Letta: è inaccettabile anche senza pena di morte Tutti in campo per le famiglie povere a pagina 5 Cattive notizie da Istat e Palazzo Koch VIABILITA’ E45, ipotesi ricorso anche in Europa Produzione industriale giù E le banche stringono sui crediti a cittadini e imprese A a pagina 4 A a pagina 7 A PERUGIA Per aiutare le famiglie umbre in difficoltà economica è stato sottoscritto a Perugia un nuovo protocollo d’intesa tra Regione, Conferenza episcopale umbra e Associazione dei Comuni. Con questo atto la Regione si impegna a contribuire anche quest’anno, con 100 mila euro, alla raccolta che la Ceu ha attivato a partire dal 2009 per il suo Fondo di solidarietà. “A nome di tutti i vescovi - ha detto monsignor Gualtiero Bassetti - dico grazie alla Regione e alla piccola Umbria che continua a fare sforzi notevoli”. A a pagina 6 Sport Lega Pro Il patron dei rossoblù: “Con Notari dobbiamo vederci e chiarirci” SERIE B Dopo un mese di lavoro i primi bilanci del tecnico Il Perugia pensa già al Pisa per un girone da imbattuto Fioriti e i play off: “Era ora” Tesser ha rivoltato la Ternana E’ la rivoluzione rossoverde A alle pagine 39 e 40 CALCIO DILETTANTI Il Cru consegna premio Fair play e defibrillatori alle società più “buone” e giovani A a pagina 42 VOLLEY A1 MASCHILE Altotevere ancora al settimo cielo dopo l’impresa A a pagina 45 Radici: “Con la Lube nella storia” Fraternamente A te, nella giornata del malato di Antonio Tofanelli L’India rinvia ancora al 18 febbraio A Abbinamento opzionale con “Pasta fatta in casa” Euro 4,80 + il prezzo del quotidiano A CITTA’ DI CASTELLO a pagina 37 A a pagina 38 A A te che soffri per una malattia nel corpo, nello spirito o nella psiche; a te che hai perso la speranza di guarire e a te che ancora la nutri con forza; a te che, ogni giorno, ti alzi augurando a qualcuno di guarire o che ti prodighi volontariamente o professionalmente, perché a qualcuno venga alleviata la sofferenza e il dolore provocati da qualche malattia; a te che studi o lavori per curare le malattie; a te che resti nei confessionali per elargire il perdono di Dio o che apri un consultorio per dare inizio a delle relazioni di aiuto; a te che aspetti un compenso per l'assistenza svolta... [continua a pagina 7 ] SICUREZZA Insediato il generale dei carabinieri A a pagina 16 CORRIERE 6 DELL’UMBRIA u Martedì 11 Febbraio 2014 UMBRIA Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 52 731 Fax 075 5273400 [email protected] Edilizia pubblica Decisa presa di posizione del Sunia contro l’esecutivo L’emergenza sfratti Il Sunia attacca la Regione sul regolamento di edilizia residenziale “Il regolamento non tiene conto dell’emergenza sfratti” A PERUGIA Il Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari) dell'Umbria esprime tutto il suo dissenso sul nuovo regolamento regionale in merito alle norme di riordino in materia di edilizia residenziale pubblica. "A distanza di quattro anni dall'emanazione dell'ultimo bando per assegnazione di alloggi di edilizia residen- ziale pubblica - denuncia il Sunia - dopo così tanta attesa, la giunta regionale approva un regolamento che per nulla tiene in considerazione l'emergenza sfratti. Infatti, il cittadino colpito da provvedimento esecutivo di sfratto al 99% non otterrà il relativo punteggio". "Dopo numerose iniziative promosse anche dall'assessore Regio- nale Stefano Vinti, nelle quali tale problema veniva affrontato e messo al primo punto dell'ordine del giorno - scrive ancora il sindacato degli inquilini - oggi si potrebbe tranquillamente affermare che erano solo parole”. “Un regolamento - continua ancora la polemica nota del Sunia che sembra essere stato scritto da persone poco attente e che addirittura ignorano le esigenze delle persone a cui il prossimo bando di edilizia residenziale si rivolge". Per queste ragioni il Sunia dell' Umbria annuncia che, attraverso i propri legali, sta valutando la possibilità di impugnare il regolamento stesso e metterà in campo "tutte le iniziative necessarie affinché vengano tutelati i diritti delle persone più deboli". Lo scontro pare essere solamente B all’inizio. Intesa tra Ceu, Anci e Regione che ha messo sul tavolo 100mila euro. Monsignor Bassetti: “Siamo sull’onda della piena” Un protocollo contro la povertà di Gaia Nicchi A PERUGIA - "Il passaggio Il fatto dalla povertà alla miseria è breve, siamo sull'onda della piena": è il commento di monsignor Gualtiero Bassetti sull'attuale contesto socio-economico della nostra regione e più in generale del paese, rilasciato, ieri mattina, a margine del protocollo d'intesa, siglato a palazzo Donini, tra Regione, Ceu e Anci per il Fondo di solidarietà delle Chiese umbre a favoredelle famiglie in difficoltà economiche. La firma ha carattere operativo e assegna al Fondo di solidarietà risorse per 100 mila euro da parte della Regione Umbria. "Abbiamo voluto rinnovare il nostro impegno finanziario verso il Fondo della Ceu - ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini- perché lo riteniamo uno strumento importante che integra le significative azioni che la Regione già svolge autonomamente per aiutare quantivivono, a causa della crisi, una situazione economica difficilissima". La presidente ha quindi spiegato che ai 75 mi- Già dati tre milioni per le famiglie vulnerabili A PERUGIA Dal 2011 la Regione ha dato attuazione agli interventi previsti per le famiglie vulnerabili dalla legge regionale 13 del 26 febbraio 2010 destinandovi 3 milioni di euro, trasferiti ai Comuni capofila delle Zone sociali. Inoltre, nel 2013, con risorse proprie e del Fondo nazionale politiche sociali, per la realizzazione di misure e di servizi a sostegno delle famiglie a forte disagio economico e sociale o a rischio di impoverimento sono stati destinati 1 milione e 150mila euro. B G.N. la euro previsti dal protocollo d'intesa (a valere sul bilancio 2013) siaggiungono altri 25 milaeuro che la Regione, in accordo con le autorità del Vaticano, ha deciso di donare in occasione della visita ad Assisi di Papa Francesco. Da parte sua, la Chiesa Um- La firma Da sinistra monsignor Bassetti, il presidente Marini e per l’Anci De Rebotti e Bruscolotti bra ha rilanciato nel 2013 la raccolta per il Fondo di solidarietà, attivato nel 2009: in quattro anni sono stati reperiti fondi per circa 3 milioni di euro, "quanto la città di Milano", a conferma - ha sottolineato monsignor Bassetti - della "grande generosità degli um- bri". Monsignor Bassetti, che ha messo al corrente di quanto si sta facendo in Umbria Papa Francesco, ha definito la situazione "molto più preoccupante dello scorso anno, con una crisi che invece di diminuire si aggrava" tanto che "i salmi che sento sono più quelli del Mise- rere che non del Magnificat". Ha indicato nelle imprese la chiave di volta per uscire dalla crisi. Finora, con il Fondo di solidarietà sono stati raccolti oltre 2 milioni e 850mila euro e ne sono stati impiegati oltre 2 milioni e 600mila per interventi a so- stegno di 1863 famiglie in difficoltà (di cui 317 hanno beneficiato di successiva integrazione di contributo). I nuclei familiari beneficiari del sostegno appartengono a tutte le otto Diocesi dell'Umbria: 153 (oltre 7 integrazioni) Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino; 180 (oltre a 95 integrazioni) Città di Castello; 150 (oltre a 39 integrazioni) Foligno; 71 (oltre a 14 integrazioni) Gubbio; 155 (oltre a 18 integrazioni) Orvieto - Todi; 625 (oltre a 44 integrazioni) Perugia - Città della Pieve; 207 (oltre a 97 integrazioni)Spoleto - Norcia; 322 (oltre a 3 integrazioni) Terni Narni - Amelia. Per l'Anci era presente il vicepresidente, De Rebotti, che ha sottolineato l'impegno dei Comuni che sono, assieme alle parrocchie, "la frontiera, il soggetto più vicino ai cittadini.. La delegata Anci per le politiche per la famiglia, Bruscolotti ha evidenziato la validità del protocollo e la vicepresidente della Regione, Casciari ha annunciato che la giunta sta anche definendo, uno specifico Piano regionale B per la lotta alle povertà. Taglio anche alle indennità e ai rimborsi dei consiglieri: -1.1% per il personale del consiglio Interessati gli utenti della compagnia TeleTu Palazzo Cesaroni, sì al bilancio di previsione La spesa è stata ridotta del 4,4 per cento Sollecito di pagamento di bollette della telefonia: Adiconsum stringe accordo per il recupero di crediti A PERUGIA L'Ufficio di presidenza dell' Assemblea legislativa dell' Umbria, nella seduta di ieri mattina, ha approvato all' unanimità la proposta di bilancio di previsione 2014 dell' organismo istituzionale di Palazzo Cesaroni che prevede una riduzione della spesa di del 4,4 per cento rispetto al 2013 (bilancio assestato): 20.389.967 euro contro i 21.291.703 del 2013. "Anche per l'esercizio 2014 spiega il presidente Eros Brega -, a conferma di quanto preannunciato nella conferenza stampa di fine anno, l'Assemblea legislativa prosegue nell'attività di riduzione, razionalizzazione e qualifica- L’Ufficio di presidenza De Sio, Lignani Marchesani, Brega, Stufara e Galanello zione della spesa avviata dall' inizio dell'attuale legislatura. In linea con la tradizione di sobrietà e rigore che ha sempre caratterizzato la Regione Umbria". Questi gli interventi di riduzione della spesa più significativi previsti nel bilancio 2014: -4,04 per cento per indennità e rimborsi dei consiglieri; -13,10 per cento per funzionamento della struttura; -1,1 per cento, la spesa per il personale del Consiglio. Per convegni, consulenze e rappresentanza si conferma la spesa 2013sulla quale era stato operato il taglio dell'80 per cento stabilito dal decreto "78/2010". Come è noto il mese scorso era saltata fuori una polemica per il rimborso spesa: polemica che era di fatto rientrata con il ritiro dell’atto da parte dello stesso Ufficio di Presidenza. Non era mancato anche un duro scontro all’interno della maggioranza di centro siniB stra. A PERUGIA Molti utenti della compagnia telefonica TeleTu, ora Vodafone, stanno ricevendo in questi giorni dei solleciti di pagamento per bollette non onorate. Adiconsum rende noto ai consumatori di aver siglato un accordo bilaterale volto ad instaurare un nuovo rapporto tra operatori del recupero crediti ed i consumatori/debitori. Le iniziative messe in atto prevedono, in particolare, l'istituzione di un canale gestione reclami Geri - Adiconsum per risolvere bonariamente eventuali controversie sulla gestione delle attività di recupero da parte di Geri Hdp; una commissione di conciliazione paritetica per la risoluzione stragiudiziale delle eventuali controversie relative all'attività di recupero credito. Infine l'attivazione di un numero dedicato ai consumatori associati Adiconsum, prima assistenza ed orientamento su eventuali problematiche B connesse alle attività di recupero. CORRIERE DELL’UMBRIA Umbria t Martedì 11 Febbraio 2014 7 Secondo gli oppositori alla realizzazione in autostrada lo sgravio fiscale in contrasto con i principi della UE E45: ipotesi ricorso anche in Europa di Diego Aristei A PERUGIA - La vicenda della E45 che dovrebbe diventare autostrada potrebbe avere, dopo il ricorso al Tribunale amministrativo del Lazio, anche una coda a Bruxelles in quanto lo sgravio fiscale comecontributo pubblico previsto nel project financing è in contrasto con i principi di libera concorrenza della Unione Europea. Ma andiamo con ordine. La rete nazionale Stop Orte-Mestre nella riunione che si è tenuta sabato scorso a Cesena ha deciso di mettere in campo tutte le azioni legali contro questa operache a novembre ha ottenuto il via libera dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica). “La delibera di approvazione del progetto preliminare del Cipe - è stato sostenuto nella riunione di tre giorni fa - rappresenta di fatto il primo atto impugnabile dal punto di vista legale”. Come è noto la delibera non è ancora pronta e sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale probabilmente fra circa un mese; da quel momento scatteranno 60 giorni di tempo per fare ricorso al Tar del Lazio. “Da valutare concretamente - è stato detto nella città romagnola - la possibilità di ricorrere anche in sede europea. I ricorsi legali correranno parallelamente al nostro lavoro di informazio- z Viabilità Nasce il comitato interregionale per l’apertura della galleria Guinza A PERUGIA "Nasce il comitato interregionale per l'apertura della galleria della Guinza, con la raccolta di centinaia di firme per il collegamento del tunnel alla viabilità ordinaria". È quanto dichiara il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, che ha partecipato al "V Guinza Day" che si è tenuto lo scorso fine settimana. "La manifestazione - spiega Cirignoni - è stato un presidio che si è tenuto presso l'imbocco umbro della galleria della Guinza che la Lega Nord organizza oramai da anni. L'obiettivo è stato quello di richiamare l'attenzione su questo tunnel realizzato nell' ambito del progetto E78 e abbandonato da oltre 10 anni insieme ad altri 3 chilometri di strada a quattro corsie. È oramai giunto il momento di collegarlo alla viabilità ordinaria e di metterlo a disposizione delle popolazioni della valle del Metauro, dell'Altotevere umbro e della Valtiberina toscana". "Proprio per questo, durante l'evento, sono state raccolte nelle piazze dei centri delle noLa protesta Del consigliere regionale della Lega stre valli centinaia di firme - conclude CiriNord Cirignoni che ha partecipato al Guinza Day gnoni - per la petizione sulla Guinza da consegnare al Consiglio regionale dell'Umbria. Abbiamo, così, posto le basi per la nascita di un comitato interregionale dedicato esclusivamente all'apertura della galleria e al suo collegamento con la viabilità ordinaria di Umbria e Marche. Una soluzione economica, rapida, alternatiB va e di minor impatto rispetto all'evanescente completamento della E78". y ne, sensibilizzazione e mobilitazione contro questa nuova autostrada, sia a livello locale che nazionale”. I ricorsi legali saranno presentati poichè è stata approvata una Valutazione di impatto ambientale sul progetto preliminare. Elemento critico che è già stato segnalato in una procedura di infrazione dell’Europa nei confronti dell’Italia. Inoltre il progetto preliminare prevede alcune alternative di traccia- to molto diverse tra loro. L’opera, poi, interesserà il Parco regionale del delta del Po. Adesso occorre verificare se la sua "trasformazione" a Parco nazionale mai istituzionalmente avvenuta, possa risul- Pronta la campagna di prevenzione del tumore al seno tare un ulteriore elemento illegittimo. Come è noto è stato deciso che il pool di esperti giuristi si incontrerà a fine mese proprio a Perugia per esaminare nel dettaglio alcune questioni quali ad esempio, come detto, lo sgravio fiscale come contributo pubblico che è in contrasto con i principi di libera concorrenza della UE. Altro punto delicato la mancata considerazione nello studio di impatto ambientale di alcune zone definite come siti di interesse comunitario e la mancata considerazione degli impatti ambientali cumulativi con altre opere in progetto, in fase di realizzazione o realizzate. Intanto ieri sera si sono riunite le associazioni umbre contro la E45 in autostrada per dare vita anche in Umbria della rete Stop Orte-Mestre. “E’ di fondamentale importanza - è stato sostenuto a Cesena - che ogni realtà locale inizi un lavoro di comunicazione e sensibilizzazione perchè su quest’opera si registra un consenso politico trasversale; inoltre molto spesso nei territori sono passati messaggi fuorvianti. Questo tipo di lavoro può essere facilitato condividendo materiali già elaborati da vari gruppi o dalla Rete, ma essendo il tracciato molto lungo e le peculiarità anche molto diverse, è comunque necessario un lavoro di integrazione specifica reB gione per regione”. Incontro ieri mattina a palazzo Cesaroni Quale governo del territorio A PERUGIA Organizzato dalla seconda commissione consiliare, si è svolto a Palazzo Cesaroni un incontro consultivo sul testo unico per il "Governo del territorio e materie collegate". Sull’iniziativa legislativa della giunta regionale, di cui la commissione sta analizzando e votando l’articolato, rappresentanti istituzionali, degli Ordini professionali e delleassociazioni di categoria hanno espresso una sostanziale condivisione, auspicando che da questo punto di partenza si possa davvero cambiare marcia per raggiungere una semplificazione "vera e concreta". Il Testo unico comprende l’intera disciplina regionalevigente in materia di urbanistica. Attraverso questa iniziativa saranno abrogate 19 leggi reB gionali. FRATERNAMENTE dalla prima pagina A te, nella giornata del malato A PERUGIA L'Usl Umbria 1 si prepara ad affrontare la nuova campagna di screening di prevenzione del tumore al seno, che dal primo gennaio 2015 coinvolgerà una fascia molto più ampia di donne, tra i 45 e i 75 anni, dotandosi di cinque nuovi mammografi digitali di ultimissima generazione con tomosintesi. Due sono - è detto in una nota dell'azienda sanitaria - già stati acquisiti grazie alla sensibilitàe al contributo dell'Aelc (Associazione eugubini lotta contro il cancro), che hadonato un nuovo mammografo all' ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, e dell'Aaacc (Associazione Altotevere contro il cancro), che ha donato un secondo mammografo di supporto all'ospedale di Città di Castello. Gli altri tre mammografi in via di acquisizione saranno destinati due al Poliambulatorio di piazzale Europa e uno all' ospedale di Assisi e andranno a sostituire quelli attualmente in uso, funzionanti, ma tecnologicamente superati. I tre mammografi che saranno acquisti entro l'anno sono macchinari all'avanguardia dotati di tomosintesi, caratteristica che fa la grande differenza rispetto ad altri mammografi. B .... questa notte a chi era solo o soffriva in casa o in una corsia d'ospedale e a te che invece, la notte, l'hai appena passata in bianco, per restare vicino a chi è malato e lo fai, perché doni il tuo tempo agli altri, senza utili; a te che hai appena finito di fare colazione con il ricordo negli occhi dello sguardo addolorato di un bambino o di un anziano e a te che hai appena ricevuto la notizia di essere stato colpito da una malattia; a te che stai programmando un viaggio in terre lontane, per raggiungere posti di assistenza medica o umanitaria e a te che stai già in viaggio per lo stesso motivo o ne sei appena tornato; a te, che fai finta di essere consolato, perché apprezzi chi ha provato ad incoraggiarti, ma anche a te che, invece, hai trovato consolazione per la prima o per l'ennesima volta e ti stupisci delle risorse umane; a te che stai in fila in qualche laboratorio di analisi, sperando che chi ami non è affetto da un brutto male e a te che ti dispiaci di non poter raggiungere tutte le persone malate che non sono amate da nessuno; a te che sai dare una carezza o proferire la giusta parola a chi è preda del panico per il suo male; a te che sai accogliere chi ti assiste e ti lasci aiutare con pazienza e gratitudine; a te, che hai appena finito di pensare che potevi fare meglio e di più per chi soffre; a te che non hai pretese mentre porti la tua croce; a te che sei testimone di gioia mentre sopporti delle pene; a te che ancora una volta hai risposto che non hai nulla, tenendo segreta la tua malattia; a te che sottovaluti la tua malattia e a te che al contrario esageri per questo; a te, dolce mamma di un bambino offeso dalla natura e a te che hai deciso di combattere contro tutti per far nascere tuo figlio nonostante le diagnosi terribili; a te, che sono giorni o anni che aspetti che "spunti il sole" sul tuo dolore grigio e speri che si spenga come fuoco sotto acqua fresca; a te, in questo giorno dedicato ai malati, il mio povero pensiero e la mia preghiera… B Antonio Tofanelli Frate minore cappuccino Martedì 11 Febbraio 2014 DELL’UMBRIA 8 CORRIERE u Umbria Perugia Alle 12,30 di ieri è partita la corsa alla poltrona di numero uno dell’Ente. Mencaroni ci spera ma anche gli altri L’attuale consiglio resterà in carica fino al prossimo 24 giugno Camera di commercio, eccotuttele“alleanze” elegrandimanovre A PERUGIA Ore 12,30 di ieri: le organizzazioni imprenditoriali, sindacali e le associazioni dei consumatori hanno fatto pervenire alla Camera di Commercio le proprie candidature, corredate dalla documentazione prescritta dalla normativa vigente. Primo atto ufficiale per il rinnovo dell’ente camerale e del suo nuovo presidente. Per la verità le grandi manovre sono già incominciate per una elezione che tiene con il fiato sospeso il mondo economico e sociale umbro. L’attuale presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni, ci spera, eccome nella riconferma. Ma nessuno è rimasto con le mani in mano insieme a Confcommercio. Riflettori puntati su Coldiretti e Confindustria che in cuor loro sperano di far sentire la propria forza. Perugia guarda a Terni e la città delle acciaierie guarda al Grifo. E non potrebbe essere diversamente. Se nella Conca al posto dell’attuale presidente Enrico Cipiccia Intreccio tra gli enti camerali La sede di Terni, al momento il presidente è Cipiccia ma Confindustria punta a Bernardini e Coldiretti e Agabiti Terni Depositate le buste per il rinnovo Venti seggi nel consiglio Le categorie si muovono A TERNI Inizia ufficialmente anche a Terni la corsa per i seggi nel prossimo consiglio camerale. Ieri alle 12.30 infatti alla Camera di Commercio di piazza dell’Orologio è scaduto il termine per la presentazione delle buste con gli apparentamenti delle diverse categorie in vista delle elezioni di giugno. Gli “schieramenti” sono stati presentati in buste chiuse, che verranno aperte nei prossimi giorni. Formalmente entro un mese, ma è possibile che lo “scrutinio” venga portato a termine nel giro di una decina di giorni o al massimo di due settimane. Dalle varie associazioni trapelano po- dovesse arrivare in Camera di Commercio Umbro Bernardini di Confindustria, Mencaroni potrebbe andare al secondo mandato. In caso contrario a Perugia che indiscrezioni rispetto al contenuto delle buste, anche perchè nessuno vuole svelare in anticipo quali saranno le proprie mosse: “Non posso rispondere” è la frase più pronunciata ieri dai presidenti della varie categorie ternane interpellati al telefono. Anche perchè il regolamento per l’assegnazione dei seggi quest’anno è cambiato e a livello tecnico presenta passaggi complicati per il conteggio dei seggi. Per la provincia di Terni i posti da assegnare nel prossimo consiglio camerale sono in totale 23, ma considerando che uno andrà di diritto al rappresentante delle orga- Coldiretti venderebbe cara la sua pelle e la sua forza. Bocche cucite sugli apparentamenti. Di sicuro chi ha presentato tutta la documentazione è Sandro Petruzzi nu- nizzazioni sindacali, uno spetta a quello delle associazioni dei consumatori, e un terzo all’esponente della consulta dei professionisti, ecco che alla fine dei conti si conteranno 20 seggi a disposizione degli altri esponenti del mondo produttivo. Secondo il nuovo regolamento dovrebbero essere due i posti per la categoria dell’agricoltura, 3 per l’artigianato, 3 per l’industria, 4 per il settore del commercio e altrettanti per i rappresentanti dei servizi alle imprese. Un seggio poi andrà al turismo, uno alla cooperazione, al trasporto, al B credito e alle assicurazioni. mero uno della Federconsumatori apparentato con Codacons, Movimento difesa del cittadino. La prima scrematura spetta alla stessa Camera di commercio poi alla Regione. Infatti una volta ricevuta la documentazione ed effettuati i dovuti controlli secondo quanto disposto dalla vigente normativa, la Camera di Commercio provve- derà a trasmettere al presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini per i successivi adempimenti di competenza, i dati e i documenti regolarmente acquisiti, nonché i provvedimenti di irricevibilità ed esclusione eventualmente adottatiper l’assegnazione dei seggi Come è noto l’attuale consiglio resterà in carica fino al prossimo 24 giugno, limite entro il quale il presidente della giunta regionale, con proprio decreto, nominerà ilnuovo consiglio camerale e fisserà la data del suo insediamento. L’iter procedurale per il rinnovo è stato avviato il 30 dicembre scorso con la pubblicazione dell’avviso del presidente. Il primo atto del nuovo consiglio sarà l’elezione del presidente. Dall'entrata in vigore della legge 580 - che ha riformato gli enti camerali italiani - è questa la quarta volta che la business community provinciale è chiamata ad esprimere i propri rappresentanti all'interno dell'ente B camerale. UN ESAME UNIVERSITARIO TI PERSEGUITA? AFFRONTALO CON NOI ! CON CEPU TI PRENDI LA RIVINCITA Se all’università sei alle prese con un esame mostruoso, vai nel Centro Studio Cepu della tua città: un tutor personale ti aiuterà a mandar giù anche i contenuti più complessi. Nei Centri Studio Cepu: › trovi il metodo di studio migliore per te › segui un programma di studio personalizzato › ti prepari in modo completo ed efficace › ottieni risultati concreti all’esame Per informazioni chiama 800 33 11 88 o rivolgiti al Centro Studio Cepu della tua città. TOSCANA Firenze Via S. Gallo 103 Pisa Via Titta Ruffo 2 (angolo Corso Italia 2) Arezzo Via Roma 2 Grosseto Via Mazzini 107 Siena Via Montanini 87 Pistoia Via Cavour 32 UMBRIA Perugia Via Marzia 16 Terni Via A. Floriano 5 LAZIO Roma Via Nomentana 77 (zona Porta Pia); Via L. di Savoia 2/b (zona S. Giovanni); Via della Ferratella in Laterano 25 Latina Viale P. L. Nervi E/3 c/o Centro Comm.le Latina Fiori Frosinone Via A. Moro 493 Viterbo P.zza della Rocca 31 Cassino Via E. De Nicola 61 www.cepu.it DELL’UMBRIA CORRIERE ECONOMIA Imprenditore campano Francesco Agnello pronto ad acquistare Sangemini (Foto Grillotti) SANGEMINI: AGNELLO CONFERMA LA SUA PROPOSTA Francesco Agnello, l'imprenditore campano, non molla rimane in gara per acquisire il gruppo acque minerali Sangemini. Ieri mattina è stato ricevuto a Palazzo Bazzani, dal prefetto Bellesini, per un excursus sulla vertenza, ormai in piedi da diversi mesi, e poi ha tenuto una conferenza stampa. Agnello ha confermato il suo piano industriale che prevede il rilan- P 9 Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 52731 Fax 075 5273400 [email protected] z ALIMENTARE Oggi in Confindustria tavolo di discussione Norda-sindacati A TERNI t Martedì 11 Febbraio 2014 cio dei marchi del gruppo, con investimenti di 15 milioni, che permetterebbe di produrre 450 milioni di bottiglie annue, ottimizzare i consumi energetici che incidono per 200mila euro al mese, 102 occupati, una fideiussione di 18 milioni. Agnello ha mostrato al prefetto la lettera inviata dalla banca Ge Capital, uno dei creditori della Sangemini, che ha inviato alla società di proprietà della famiglia Rizzo Bottiglieri. L'istituto, sostiene, che non ha mai manifestato in alcuna sede né in qualunque forma una disponibilità alla proposta Norda, anzi ritiene quella del gruppo Agnello migliore. Oggi faccia a faccia nella sede della Confindustria, tra Massimo Pessina e i sindacati sul piano industriale, dopo il buon avvio della trattativa di B venerdì a palazzo Bazzani. Carlo Ferrante y CREDITO Banco Desio multato per 360 mila euro dopo un’ispezione avvenuta tra il 2011 e il 2012 CLITUMNUSINATTESA DI CONOSCERE IL VERDETTO DIBANKITALIASULLABPS z L’INDAGINE CONTINUA IL TREND NEGATIVO DELLE IMPRESE A PERUGIA "Se consideriamo il pessimo andamento economico del 2013, possiamo parlare di tenuta. Un calo dello 0,9%, della base imprenditoriale, è di dimensionicontenute e non intacca la linea di resistenza del nostro sistema. Resta uno stato di grande difficolta' per le imprese,con un mercato interno ancora fermo e in capace di sostenere consumi e occupazione": e' quanto ha affermato il presidentedella Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni,presentando il Rapporto Movimprese 2013. Il numero complessivo delle imprese registrate al 31 dicembre 2013 in provincia di Perugia è pari a 73.451 unità, in contrazione dello 0,9% rispetto al 2012; le imprese attive sono quasi 63mila, in diminuzione dell'1,4%. Le imprese inattive (5.104) e le sospese (282) crescono rispettivamente del 2,5% e del 9,3%. Si sviluppa la rete delle "unita' locali" che,attestandosi a oltre 13.400 unità, registrano un tasso di variazione in crescita dell'1,1%. Pesante - e' detto in un comunicato della Camera di commercio- il dato delle imprese in scioglimento e liquidazione (quasi 3mila a fine 2013), ma è ancora più critico quello relativo alle procedure concorsuali, che hanno interessato 2.086 imprese, in auB mento del 4%. y di Alfredo Doni A SPOLETO - E’ attesa da un giorno all’altro la decisione di Bankitalia da cui dipende il futuro della Banca popolare di Spoleto. Un destino che attualmente oscilla tra due soluzioni: quella di affidare l’istituto umbro alla Clitumnus, cordata costituita da due Fondazioni Cr (Perugia e Orvieto), un pool di imprenditori locali a cui si è affiancato di recente anche il Monte dei paschi di Siena; oppure quella di consegnare la BpS nelle mani di Banco Desio e della Brianza. Se dal lato finanziario le due offerte si equivalgono (entambe portano in dote 130 milioni di euro), la vera differenza sta nel fatto che la Clitumnus punta soprattutto sulla territorialità dell’istituto bancario, l’ultimo di peso importante con sede e managament in Umbria. L’obiettivo della cordata locale è infatti quello di garantire la sopravvivenza e il rilancio di una banca rivolta essenzialmente a soddisfare gli interessi economici e imprenditoriali della regione dove da sempre rappresenta un punto di riferimento. Circostanza non di poco conto, che va al di là delle garanzie formulate in tal senso anche da Banco Desio. Istituto che, oltre al patteggiamento chiesto per reati relativi a reati commessi nel 2009 da ex esponenti delle con- trollate Banco Desio Lazio e Cpc accusati di "associazione a delinquere al fine di commettere più delitti di trasferimento all'estero di denaro di provenienza illecita", è stato anche multato da Bankitalia a seguito di un’ispezione avvenuta tra il novembre del 2011 e l’aprile del 2012. Ai vertici del CdA e al collegio sinda- cale di Banco Desio è stata comminata una sanzione di 360 mila euro per un giudizio parzialmente sfavorevole da parte degli ispettori di Bankitalia relativo alla governance e a disfuzioni organizzative. In settimana, comunque, si dovrebbe conoscere il destino della B Banca popolare di Spoleto. l z “Migliaia di aziende travolte dalla crisi economica” ASSOCIAZIONI Mobilitazione il 18 febbraio ARTIGIANIECOMMERCIANTI PROTESTANO A ROMA A PERUGIA Il grido d'allarme degli artigiani e dei commercianti umbri va in trasferta a Roma per farsi ascoltare direttamente dal governo il 18 febbraio prossimo. Già oltre trenta i pullman in partenza dall'Umbria. Ma si continuano a raccogliere adesioni per la giornata di mobilitazione nazionale organizzata da Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti. A Perugia e Terni conferenza stampa di presentazione. PERU- GIA In cinque anni sono state 2400 le imprese artigiane e 2500 le imprese del terziario a rimanere travolte in Umbria. E nel 2013 la tendenza non accenna a diminuire. "Solo nel corso del 2013, il terziario ha perso 812 imprese", ha riferito Aldo Amoni, presidente Confcommercio Umbria. Tante le imprese artigiane che hanno chiuso i battenti e "con loro si perde un enorme patrimonio di competenze e di professionalità, che non è poi recuperabile", secondo y il presidente di Confartigianato Perugia, Giorgio Moretti. Netto il messaggio del presidente di Cna Umbria, Renato Cesca: "Senza l'impresa non c'è lavoro TERNI "Quello del 18 febbario ha spiegato il presidente di Confartigianato Imprese Terni, Giuseppe Flamini (nella foto) - è un appuntamento che "racconta" di 4 milioni di imprese e un tessuto produttivo che non ce la fa più”. Sulla stessa lunghezza d'onda sia il presidente di Casartigiani Terni, Ivano Emili sia il presidente di Confcommercio, Ivano Rulli: "Le imprese e i negozi non hanno più i mezzi per poter pensare ad B un futuro”. -MSGR - 06 UMBRIA - 31 - 11/02/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Terni PERUGIA - Via G. Dottori, 62 - Tel. 075/5270162 Martedì 11 Febbraio 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni Rubavano Viagra e Cialis nei guai dipendenti dell’Asfm Terni Apertura Ztl Confcommercio contro il Comune «Non ci ascolta» Perugia Servizio a pag.43 Capotosti a pag. 43 Servizi a pag. 33 Task force salva-residenti e l’idea di “città universitaria” La giunta regionale vara il progetto per i centri storici Il rettore Moriconi va in Comune: tutti insieme per recuperare studenti Assedio all’ex moglie, arrestato Perugino di 42 anni ossessiona donna e figlio di 6 anni: «Tanto mamma l’ammazzo» L’ultima telefonata al bambino. Lei registra tutto, va dalla polizia e scattano le manette ` Luca Benedetti PERUGIA Se due anni di assedio e minacce possono bastare. Due anni vissuti con il cuore il gola, con la paura che quelle parole potessero diventare fatti. Parole pesanti urlate anche al telefono a un bambino di sei anni. Alla fine dei due anni di assedio alla ex moglie, un perugino di 42 anni è stato arrestato dalla squadra volante della polizia. L’accusa è quella di atti persecutori. Questo significa che si allunga la casistica di chi finisce in cella con l’accusa di stalking. Lei, l’altro e l’ex che non si dà pace. E neanche la presenza del figlio della coppia scoppiata ha impedito all’ex marito di andare all’assalto. Anzi, il bambino è stato l’ultimo tramite utilizzato per minacciare la ex moglie. Domenica sera lo stalker è arrivato sotto casa della donna, a ridosso del centro. Ha fatto un giretto, ha capito che la nuova famiglia era in casa e si è attaccato al telefono. Nell’appartamento il più veloce a rispondere è stato il bimbo di sei anni. Dall’altro capo del telefono c’era il padre. All’inizio modi gentili, poi è esplosa la rabbia. Continua a pag. 34 Crisi, fuori 1.400 imprese l’anno Leonelli di larghe intese: ecco i nomi E nel Pd ora tutti si dichiarano pace Marco Brunacci PERUGIA La montatura (bianca) degli occhiali strizza l’occhio al giovanilismo, la capigliatura dei riccioli scuri, insieme alle percentuali elevate di consensi finora ottenute, giustifica il ”Re Leone(lli)” con il quale viene appellato il candidato segretario regionale del Pd. Ma il capolavoro è nelle liste che accompagnano la sua candidatura. Il trionfo del Lucrezio del De rerum natura: «Il lupo giacerà con l’agnello». Insomma nel Pd ora tutti (o quasi) - ma ai lettori attenti sta di scoprire chi manca - si dichiarano pace. Durerà? Continua a pag. 42 Donna nel mirino dell’ex Cyberbulli e pedopornografia on line. Offensiva salva studenti L’allarme di artigiani e commercianti umbri «Siamo stremati dalle tasse: nessuno ascolta» Fabio Nucci PERUGIA Con 1.342 imprese sparite in un anno, terziario e artigianato dell’Umbria alzano la voce in vista della manifestazione nazionale del 18 febbraio. Verso la capitale si sposteranno almeno cinquemila piccoli imprenditori aderenti a Rete imprese Italia (Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), stremati da imposte e tasse, impossibilitati a investire per la scarsa fiducia delle banche. Attività costrette a licenziare e in certi casi a chiudere: solo in provincia di Perugia, si contano circa 3mila imprese in liquidazione, mentre altre 2.086 sono alle prese con un concordato o un fallimento. Continua a pag. 34 Comune di Perugia da Guinness/1. Raccontano di un consiglio comunale che non ha raggiunto il quarto d’ora di durata. Sarebbe un record, ma va omologato. ***** Guinness/2. C’è un consigliere comunale che a poche settimane dal rompete le righe continua a chiedere con insistenza che vengano normati i rimborsi benzina. Onore alla caparbietà di Pierluigi Neri da Casaglia. Trecento siti finiscono nel mirino Oggi, per combattere i rischi legati all’uso del web, la polizia postale dell’Umbria entra nelle scuole. In un anno la Polposta ha effettuato 4 arresti e 10 denunce per pedofilia on line e monitorato oltre 300 siti L’angolo del meteo Giovedì una prima svolta Gilberto Scalabrini VIENI A SCOPRIRE IN CONCESSIONARIA LE OFFERTE sui vari modelli C'è una lieve contrazione dei termometri, ma da giovedì il clima si farà nuovamente mite, complici le correnti occidentali e la maggiore serenità del cielo nelle ore diurne. Molti terreni, ormai imbevuti d'acqua, tireranno un po' il fiato, con il sole che riuscirà almeno in parte ad asciugare l'umidità in eccesso. Non si prevedono altre piogge particolarmente intense. L’inverno è però finito? No. Secondo il modello americano GFS ci sarebbero chiari segnali di un finale d'inverno con il botto. Il freddo potrebbe quindi giungere a fine stagione. Oggi, al mattino, locali precipitazioni, anche a carattere di rovescio, più frequenti sull'Umbria centro settentrionale. Nel pomeriggio, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio. In serata cielo molto nuvoloso. Attesi addensamenti e locali precipitazioni, nevose fin sui 1200 metri di quota. Tendenza a cessazione delle precipitazioni durante la notte. Domani, la circolazione rimarrà depressionaria: possibili isolate precipitazioni al mattino. In serata migliora. E giovedì ancora di più. Il Tar ai tempi della crisi è come una Ferrari Italo Carmignani Il Tar ai tempi della crisi ha le cifre sgonfie, le file corte e l’efficienza di una Ferrari, ma non i suoi prezzi. Mai come quest’anno, lungo i tre piani del nobile palazzo Florenzi di perugina fattezza, la giustizia amministrativa, quella delle cause per un appalto assegnato male, un concorso pubblico sbagliato e pure dei voti troppo bassi a scuola, compila felice il suo bilancio. Perché mai tanti fascicoli sono stati licenziati velocemente e mai tanto arretrato è stato smistato come fossero lettere delle Poste svedesi, le migliori al mondo. Così Cesare Lamberti, da quattro anni numero uno del tribunale amministrativo regionale umbro, sorride convinto. Fare meglio è sempre possibile. Ma difficile. Presidente Lamberti, dalle nude cifre risulta un arretrato dei fascicoli consumato velocemente, no? «È vero, i fascicoli del passato sono andati via veloci. Nonostante abbiamo ancora un numero discreto di nuovi casi da affrontare». Ha un segreto particolare, oppure è migliorata l’efficienza dei suoi uffici? «Da quando sono qui l’efficienza degli uffici è sempre stata alta, quindi si devono anche a questo le cifre buone. Il mio predecessore, il presidente Lignani, ha dato un’impronta importante sotto il profilo dell’efficienza. Ma devo essere onesto, anche i casi sopraggiunti sono di meno rispetto a prima. Effetti del Tar ai tempi della crisi? «Probabilmente sì, abbiamo un numero di cause più basso perché c’è maggiore attenzione al portafoglio. Ci s’imbarca in una causa al Tar solo se c’è un ritorno economico importante, oppure un’ingiustizia, all’inizio ovviamente presunta, palese. Come un brutto voto a scuola». Continua a pag. 34 -MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 11/02/14-N: 33 (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 SI MUOVE LA REGIONE PRONTO UN GRUPPO DI LAVORO PER BLOCCARE LO SPOPOLAMENTO Perugia Martedì 11 Febbraio 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 075/5730282 e-mail: [email protected] Candidato sindaco, il no di Novellino `L mossa di Ncd Il Pd convoca la coalizione allargata VERSO LE ELEZIONI Uno scorcio di corso Vannucci. Nel tondo l’assessore regionale, Stefano Vinti Centro storico, arriva la task force salva-residenti `In campo anche l’ateneo: l’obiettivo è recuperare abitanti LA PARTITA La partita che si gioca sul centro storico che significa l’immagine della città e non solo, adesso trova altri attori. Ieri pomeriggio la giunta regionale, su proposta dell’assessore Stefano Vinti, ha dato il via libera alla costituzione di un gruppo di lavoro che dovrà lavorare con un obiettivo chiaro: il ripopolamento dei centri storici umbri. Il caso Perugia è talmente importante che nelle delibera presa dalla giunta Marini, se ne fa direttamente cenno. Come un esempio eclatante di luogo fulcro della vita cittadina che non lo è più. Spiegano dalla Regione: «Il proliferare dei centri commerciali e d’intrattenimento nella periferia ha portato con sé anche una fuga abitativa dei residenti, che preferiscono affittare o vendere i propri appartamenti in centro per trasferirsi in zone più facilmente raggiungibili e dotate in maniera più soddisfacente dei servizi essenziali». «Il vuoto crea- to dall’impoverimento socio-economico del centro storico- sottolinea l’assessore Vinti- ha lasciato ampio spazio al nascere dei problemi che oggi tutti ben conoscono e lamentano, correlati alla sicurezza, all’abbandono e, purtroppo, al proliferare di condizioni di degrado. Per contrastare efficacemente questa tendenza si rende, quindi, necessario definire politiche, azioni e progetti finalizzati alla rivitalizzazione dei centri storici, puntando soprattutto ad individuare soluzioni per le principali criticità: il reinsediamento di nuove attività e il mantenimento degli abitanti, il miglioramento dell’accessibilità, il recupero di patrimonio edilizio non utilizzato da destinare a nuove funzioni». Ecco perché la Regione ha deciso di mettere in piedi il gruppo di studio. Perugia è il caso simbolo, ma l’idea si muove per tutte le città dell’Umbria. Del gruppo di lavoro per riportare residenti nei centri storici faranno parte, tra gli altri, docenti universitari (delle facoltà di Economia, Ingegneria e Scienze politiche) un rappresentante dell’Agenzia Umbria ricerche, una rappresentante della Fondazione Perugia 2019, un rappresentante dell’Ance, uno dell’istituto nazionale di urbanistica e i dele- Il caso Per il minimetrò grillini dal ministro «Prima di finanziare progetti di mobilità alternativa il ministro valuti nel dettaglio economicità ed efficienza dei progetti finora finanziati, a partire dal minimetrò di Perugia». È ciò che dichiarano i deputatidel Movimento Cinquestelle Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini, nel presentare un’interrogazione parlamentare al ministro delle Infrastrutture Lupi. Per i Cinque Stelle il minimetrò, pur essendo un’opera a elevatissima sostenibilità ambientale, non ha prodotto i benefici sperati a livello di riduzione del traffico e costa ai cittadini 25mila euro al giorno. gati di ordini degli Ingegneri, architetti e geometri. La Regione metterà al tavolo gli assessori alle Politiche abitative, alle politiche sociali, al commercio e ai trasporti. Spazio, naturalmente, anche si sindaci delle città studiati dalla task force. Perugia sarà la prima città su cui i gruppo di lavoro inizierà a operare. Vinti spiega: «Dovremo ottimizzare le risorse della Regione e dei Comuni ma c’è la necessità di una assunzione di responsabilità da parte del Governo con il quale apriremo un confronto. Serve un piano almeno quinquennale per lavorare sui centri storici umbri. L’obiettivo è quello di recuperare spazi, ristrutturare, mettere a valore anche i beni demaniali. serve riportare abitanti in centro. Penso a Perugia all’esperienza della torre degli Sciri con le giovani coppie. Quello è il solco da seguire. Valorizzando il patrimonio anche con i fondi dei privati e offrendo case a canone concordato». Ma per Perugia una volta inquadrato il piano d’azione, Vinti mette tre punti sul piatto: potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico, minimetrò in testa e dimezzamento delle tariffe dei parcheggi. Luca Benedetti © RIPRODUZIONE RISERVATA Il progetto: «Perugia città universitaria» L’IDEA L’annuncio è di qualche settimana fa, l’incontro - il primo è andato in scena ieri mattina, per i fatti bisognerà aspettare. L’obiettivo di mettere insieme in un unico “pacchetto” tutta l’alta formazione che si fa in città per ora è «una buona idea». Intanto il rettore Franco Moriconi è riuscito a far sedere attorno allo stesso tavolo un bel po’ di gente. Ieri mattina nella sala rossa di Palazzo dei Priori, insieme a Moriconi, c’era il rettore della Stranieri Giovanni Paciullo, il presidente del conservatorio Morlacchi Antonio Bellini, il direttore dell’Accademia Belle Arti Paolo Belardi, quello della Scuola di giornali- smo Antonio Socci e il colonnello Vincenzo Nazzaro della Scuola di lingue estere per l’esercito, a fare gli onori di casa il direttore generale del Comune Antonella Pedin. Tutti d’accordo sull’idea di unire le forze per cercare di «ricostruire» l’identità della città e per l’Ateneo l’imperativo di «cercare di recuperare iscritti», arrivati ormai al minimo storico di 22mila. Ora si metteranno al lavoro i tecnici. «Un gruppo ristretto di esperti dovranno stilare un documento progettuale - spiega Franco Moriconi - il documento servirà da traccia concreta per tutte le iniziative e per costruire sinergie da mettere in campo nei prossimi mesi». A stretto giro di posta il Comune dovrebbe riconvocare tutti per passare dalle parole ai fatti. Nell’idea di Moriconi c’è anche la firma di un atto che permetta di costituire qualcosa di simile ad una “federazione dell’alta formazione”. L’idea piace un po’ meno al rettore dell’Università per Stranieri Giovanni Paciullo, che al momento scandisce: collaborazione sì, per il resto si vedrà. Nel progetto dovrebbe essere individuato anche uno spazio in centro in cui ospitare gli uffici per l’orientamento di chi vuole studiare in città. Uno spazio in cui “mostrare” l’offerta formativa e didattica di Perugia. Dovrebbe pensarci il Comune. Moriconi lo ha già chiesto al sindaco Boccali. Federico Fabrizi Il rettore dell’Università di Perugia Franco Moriconi [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Grandi manovre, rifiuti, abboccamenti e silenzi. La partita in vista delle elezioni si gioca su mille tavoli. Dentro al centrosinistra tengono banco le primarie non primarie. Indiscrezioni raccontano come il segretario Francesco Giacopetti sia pronto a convocare un summit della coalizione. Allargata, per quello che trapela da piazza della Repubblica. Quanto e come si vedrà e potrebbe essere quella la mossa che chiarisce anche le posizioni sulle primarie. Intanto nel Pd viene dato per certo l’incarico al segretario uscente, Franco Parlavecchio, di scrivere il programma. Mentre prende sempre più piede la lista centrista che ha come punto di riferimento l’assessore Giuseppe Lomurno del Centro democratico che, è bene ricordarlo, ha già fatto le primarie con il Pd. Riceve sempre più consenso il raggruppamento La Sinistra per Perugia pronta a scendere in campo. L’idea di una lista civica di sinistra piace al vice presidente della giunta provincia- le, Aviano Rossi. Vuol interloquire con La Sinistra per Perugia anche il segretario provinciale del Prc, Enrico Flamini. Nel centrodestra, in attesa di segnali da Forza Italia, iper attivo il Nuovo Centrodestra. Che ieri ha ricevuto un garbato no da Walter Alfredo Novellino (allenatore del Modena) alla proposta di candidarsi sindaco, ma Massimo Monni non si arrende e continua il suo giro d’orizzonte. Mentre Maria Rosi contesta la scelta del sindaco Boccali del tour in città per spiegare alla gente il lavoro della giunta. «Spero- dice la Rosi- che i perugini non siano così sciocchi da credere alle favole pre elettorali». Per Squarta (Fdi) il centrodestra ha la grande occasione di cambiare la storia della città. Massimo Monni (Nuovo Centrodestra) Avvocati, ecco chi lavora con le cause del Comune LE CONSULENZE La scia di polemiche sugli incarichi all’ex avvocato del Comune, Cartasegna, è diventato motivo, in commissione Controllo e garanzia, per fare chiarezza sulle cause di cui Palazzo dei Priori è attore. I fascicoli sono 286, 39 dei quali riguardanti Corte di Cassazione e Consiglio di Stato. Un carico di cause e contenziosi gestiti principalmente dallo staff dell’avvocatura comunale presieduta da Luca Zetti insieme ai colleghi avvocati Rossana Martinelli, Sara Mela, Sara Mosconi e Donatella Valigi. Risulta una vertenza al Tar assegnata a Cartasegna, prima del col- Il ruolo delle veline Nell’articolo dal titolo «Blitz nei locali notturni, tra clandestini e lavoro nero. Ballerine senza contratto chiusi locali notturni» pubblicato lunedì 10 febbraio su “Il Messaggero” edizione Umbria, viene usato impropriamente e in modo denigrante il termine “veline”. In particolare, viene usato “veline” come sinonimo di “Ragazza dell’Est che intrattiene clienti”. Le Veline invece sono una precisa figura di Striscia la notizia cui è affidato il compito delle telepromozioni e degli stacchetti danzati e che si guardano bene dall’ “intrattenere i clienti” soprattutto nei modi suggeriti dall’articolista. locamento a riposo, una penale (ambito che non rientra nei compiti dell’Avvocatura) seguita dall’avvocato Luciano Ghirga e altri cinque fascicoli affiancati da professionisti perugini esterni. Una causa civile del 2012 è gestita dall’avvocato Mauro Epifanio in un periodo in cui i tre legali allora in servizio erano assenti per malattia. Ad altre quattro cause definite di «particolare importanza di immagine ed economica» partecipano gli avvocati Giovanni Tarantini (incarico assunto prima della nomina ad assessore), Mario Rampini, Alarico Mariani Marini e Paolo Fantusati, quest’ultimo chiamato ad affiancare «due complesse espropriazioni immobiliari». ASM Terni S.p.A. VIA BRUNO CAPPONI, 100 -05100 - TERNI TELEFONO 0744 3911 - FAX 0744 391407 ESTRATTO BANDO DI GARA Procedura Aperta ai sensi del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. RCT/RCO : Euro 500.000,00. : 24 mesi. Terni, Via B. Capponi, 100. : prezzo più basso, ai sensi dell’Art. 82 del D.Lgs. : ore 12 del 1639/2006. 04.03.2014. : il Bando integrale è stato inviaEuropea in data 22.01.2014. Il Bando di gara, il Disciplinare di gara ed il Capitolato Speciale sono disponibili nel sito Internet www.asmterni.it, oppure possono essere richiesti fax al n. 0744.391407. Terni, 27.01.2014 IL DIRETTORE GENERALE (Ing. ) Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze Milano Tel. 02757091 Fax 0275709244 Napoli Tel. 0812473111 Fax 0812473220 Roma Tel. 06377081 Fax 0637708415 -MSGR - 06 UMBRIA - 34 - 11/02/14-N: 34 Perugia (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 In cinque anni sparite 5mila piccole imprese Carabinieri Boccaccio comanda la Legione Umbria ` Si è svolto ieri mattina, con una cerimonia ufficiale, il cambio della guardia al comando Legione carabinieri dell'Umbria: il generale Roberto Boccaccio subentra, come comandante regionale, al parigrado Antonio Pietro Marzo. Alla cerimonia ha presenziato il generale di Corpo d'armata Tullio Del Sette, comandante interregionale Podgora. `Commercianti e artigiani Moretti, Confartigianato Peru- anche tra i 9mila iscritti di Con- in migliaia a Roma per la manifestazione del 18 segue dalla prima «Dopo venti anni, esprimiamo congiuntamente il dissenso per il malessere di aziende e artigiani», rileva Renato Cesca, presidente regionale Cna. «La pressione fiscale è troppo alta, ormai intorno al 64% (2˚ in Europa) ma è anche tempo di riforme: ormai non abbiamo più accesso al credito». Si calcolano circa 1300 iscritti Cna in moto verso la capitale con 30 pullman. «Siamo le aziende che non possono delocalizzare - aggiunge Gianluca Bellavigna, Cna Terni - e che rappresentano il nostro territorio». Il rischio è che con le imprese e migliaia di posti di lavoro si perdano anche manualità e professionalità, dagli ebanisti ai disegnatori. «In Umbria rischiano di sparire interi distretti, dal legno alla ceramica - aggiunge Giorgio gia - e con essi si perdono mestieri che non si riproducono più. Chi riparte, lo fa dalle macerie di chi ha chiuso licenziando magari dieci persone. Chi apre, lo fa con una o al massimo due dipendenti». Le cifre sono impietose: secondo Movimprese, nel 2013 nel saldo tra aperture e chiusure sono sparite 530 attività artigiane, 812 nel terziario. Altre 4.900 imprese (2.500 del terziario) sono state bruciate dalla crisi negli ultimi 5 anni. Altrettante sono in bilico, tra liquidazioni volontarie (circa 3mila) e procedure concorsuali (2.086 tra fallimenti e concordati). Si prospetta una forte adesione MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO PERSI «LA CRISI STA CANCELLANDO PROFESSIONALITÀ E INTERI DISTRETTI» Arrestato per l’assedio alla ex moglie `L’ultima minaccia al bambino di sei anni Lei registra tutto segue dalla prima La donna ha capito dagli sguardi del bambino che quella non era una telefonata (arrivata all’apparecchio fisso) normale. Ha attivato il viva voce ed ha registrato tutto. Gli insulti, le minacce. A lei e al suo nuovo compagno. Il bambino era molto turbato, la donna, intanto, col telefonino ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati ed hanno ascoltato la telefonata hanno fatto scattare il blitz. L’uomo è stato arrestato. Domenica il culmine della vicenda, venerdì un alto assalto. L’ex marito era riuscito a frasi aprire la porta di casa della donna e aveva pesantemente insultato e minacciato sia lei che il suo nuovo compagno. «Ti spacco la testa», ha detto l’ex in un impeto di rabbia. «Tanto l’ammazzo», avrebbe detto al telefono. Culmine della disperazione e dell’aggressività arrivato dopo due anni di inseguimenti, pedinamenti, telefonate feroci di insulti, bimbo scoppiato il lacrime chissà quante volte e sms pesantissimi nei confronti della ex moglie e della sua nuova vita. Una escalation pesantissima. Condita da alcun denunce che la donna, ogni volta che il limite veniva superato, ha presentato alla polizia. Fino al fine settimana che ha fatto degenerare tutto. Prima l’aggressione verbale alla ex moglie e al suo compagno, con tanto di minacce di botte. Poi la telefonata domenicale nella casa dove ha riposto il bambino che un’altra volta ha dovuto subire le parole pesanti e le urla del padre contro la mamma. Che al venerdì è andata in questura dopo l’assalto fisico e la domenica ha chiamato la polizia dopo aver registrato la telefonata. Ha avuto il coraggio di percorrere l’ultimo miglio della sfida con l’ex marito accecato dall’odio. Tanto da non curarsi della presenza del bambino. Ma proprio quella telefonata al piccolo di sei anni gli ha aperto le porte del carcere. Luca Benedetti [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA «Al Tar anche per un brutto voto preso a scuola» segue dalla prima pagina Si va ancora al Tar per un brutto voto? «Sempre meno, ma succede ancora. Comunque significa che ci si fida ancora della giustizia amministrativa». Sì, ma la parte sostanziosa è altro. «Certo, è soprattutto l’edilizia il tema centrale. E in questo senso sono gli appalti in testa alla classifica, quindi ci sono i ricorsi contro le demolizioni, le licenze edilizie mancate oppure la materia urbanistica. L’andamento in calo dei fascicoli in ingresso riflette la condizione economica della regione». A proposito, si parla di ventimila euro necessari per una causa, possibile? «Dipende dal contenzioso. Per un appalto è anche possibile dover impegnare numeri importanti. Ma si parte da un minimo di cinquemila euro. Che certo non è poco». E i cittadini stranieri ricorrono ancora in modo significativo contro i provvedimenti giudiziari? «In questo caso la situazione è stabile. Ma le istituzioni umbre sono particolarmente efficienti, polizia e carabinieri hanno ottime attività». Voi dovete decidere a favore o contro la pubblica amministrazione in lite con un privato. Chi vince più spesso? «In passato c’era un’atteggiamento più favorevole all’amministrazione pubblica. Ma questo andamento è cambiato. Diciamo che ora siamo più giusti». Lei viene da Roma, come trova Perugia, una città sempre pronta a pagare per eccessi che non ha? «Mi dicono: dopo il caso di Meredith Kercher è stata tutta una salita». E lei ci crede davvero? «Beh, no». Italo Carmignani fcommercio che ha già prenotato 4 autobus ma in questi giorni sta raccogliendo varie adesioni. «Dobbiamo farci sentire», aggiunge il presidente regionale Aldo Amoni. «Le imprese sono soffocate dal fisco: la Tares per settori ricettivi ed enogastronomici prospetta aumenti del 600%; siamo aggrediti anche da lavoro nero, evasione e abusivismo. Non vorrei che fossimo costretti a fare la rivoluzione fiscale, almeno per due mesi». L'obiettivo è tuttavia alzare la voce a Roma. «Servono una politica fiscale e redistributiva che non possiamo demandare agli amministratori locali», osserva Daniele Stellati, coordinatore regionale Confesercenti. «A tali condizioni, nessuno è in grado di investire: non si può fare neanche un programma annuale». Non a caso, lo slogan utilizzato per chiedere ascolto al Governo è “Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”. Fabio Nucci © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 11 Febbraio 2014 www.ilmessaggero.it Daniele Stellati, Renato Cesca, Aldo Amoni e Giorgio Moretti CASA OCCUPATATorna casa e trova un tunisino che dormiva nel suo letto. È successo nella zona di via dell’Acquedotto. La donna si è accorta dell’intruso perché aveva sentito rumori sospetti da casa della nonna che si trova a pochi metri. La donna ha chiamato la polizia che ha denunciato il tunisino di 28 anni. L’uomo è stato trovato armato di un tubo di ferro e di un coltello. Occupazione abusiva di un appartamento anche in via Angeloni da parte di tre marocchini. Uno, l’ex affittuario, aveva tenuto una copia della chiavi ospitando in casa due amici. La polizia li ha fatti sloggiare dopo la chiamata dei proprietari. www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] MARTEDÌ 11 febbraio 2014 Facevanosoldi«spacciando»Viagra Denunciati per ricettazione due magazzinieri della Farmacia comunale di Terni Solidarietà concreta Chiesa e Regione a sostegno dei poveri Verso San Valentino: Perugia & il suo dolce simbolo La suggestiva storia di una tradizione che è tutta umbra Anche Terni celebra il suo patrono · A pagina 7 MANDACI I TUOI MESSAGGI FAI UN REGALO ALLA PERSONA CHE AMI: DEDICALE UN PENSIERO Lo pubblichiamo su: www.lanazione.it/umbria CINAGLIA · A pagina 17 Emergenza maltempo Una frana ‘dirotta’ il Niccone CRISCI · A pagina 14 In via Mario Angeloni Si rompe un autobus Traffico-caos · A pagina 3 NUCCI · A pagina 2 Elezioni: sfida a Boccali Il centrodestra «propone» Walter Novellino BELVEDERE · A pagina 6 Beccati tre giovani UNN ««BBAACCIIOO»» U DD’’ AAM MOORREE Sono ‘annoiati’ E distruggono le auto in sosta Minacce al telefono. La donna fa smascherare lo stalker Molesta la ex davanti al figlio · A pagina 13 · A pagina 5 Giorno del ricordo Solenne cerimonia nel parco di Madonna Alta Suona il silenzio per le vittime delle Foibe IL MOMENTO più solenne e toccante è stato quando un trombettiere ha suonato il «Silenzio», mentre veniva deposta una corona d’alloro in memoria delle vittime delle Foibe. Anche Perugia, così, ha ricordato il martirio di 350mila italiani di Istria, Dalmazia e Fiume che dopo la Seconda guerra mondiale furono costretti all’esodo dalle proprie terre. Migliaia di loro vennero uccisi e gettati nelle Foibe del Carso. La cerimonia si è svolta a Madonna Alta, proprio nel parco intitolato alle vittime delle Foibe. Per il Comune l’assessore Pesaresi e i consiglieri Castori e Varasano, oltre a Raffaella Rinaldi, presidente del ‘Comitato 10 febbraio’. «Nella radice della parola ricordo — è stato detto —è compresa la partecipazione affettiva e la memoria verso persone che hanno subìto violenze inaudite e che mai più dovranno ripetersi». Accade anche questo Torna e trova un tunisino nel suo letto · A pagina 5 OGGI su: www.lanazione.it/umbria GUARDA LE FOTO Due nuove piazze a Ponte d’Oddi LEGGI L’ARTICOLO Nasconde un chilo di droga tra i vestiti LEGGI L’ARTICOLO Lago, nuovo record per il Trasimeno PRIMO PIANO PERUGIA MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2014 •• E LA MANUTENZIONE? PULLMAN SI FERMA VICINO ALL’INCROCIO: TRAFFICO A SINGHIOZZO PER UN’ORA Autobus in panne, via Mario Angeloni in tilt ➬ FOCUS 3 — PERUGIA — SI E’ FERMATO all’improvviso al centro della strada e c’è voluta oltre un’ora per portarlo via. Un autobus di linea di Umbria Mobilità è andato in avaria ieri in via Mario Angeloni, all’ora di punta, mandando in tilt il traffico. Il panico L’IMPREVISTO si è verificato intorno alle 13, davanti alla stazione di servizio. Da quanto si è appreso il mezzo avrebbe avuto «problemi meccanici», come hanno spiegato i vigili urbani intervenuti sul posto. Nei pressi Dieci gioni fa un bus ha preso fuoco (nella foto) a Ferro di Cavallo I passeggeri, tra i quali numerosi studenti, sono riusciti a mettersi in salvo della stazione Fontivegge si è formata una piccola coda di auto, fin quando la situazione è stata risolta. Non è la prima volta che i bus lasciano a piedi i passeggeri. A fine gennaio un altro mezzo di Umbria Mobilità, impegnato nel servizio urbano, si è fermato e ha preso fuoco. I passeggeri a bordo — tra i quali numerosi studenti — sono riusciti a scendere e per fortuna nessuno è rimasto ferito. L’incendio è divampato mentre il pullman era nei pressi dello stadio di Perugia, lungo la strada per Ferro di Cavallo. TUTTI A PIEDI L’autobusin panne sullacorsiacentrale di viaMarioAngeloni MOBILITAZIONE COMMERCIANTI E ARTIGIANI NON NE POSSONO PIU’ DI TASSE DA BRIVIDO: «GIA’ PERSI TREMILA POSTI DI LAVORO» Duemila imprenditori allo stremo ora marciano su Roma di SILVIA ANGELICI LA RABBIA Commercianti in corteo controtasse e burocrazia; in basso Massimo Nocetti, presidente di Confartigiana toUmbria — PERUGIA — «VOGLIONO riprendersi il futuro» i commercianti e gli artigiani dell’Umbria. Per questo aderiscono in massa alla manifestazione generale delle imprese che si svolgerà nella capitale mercoledì prossimo. Una sorta di «Marcia su Roma» per denunciare i problemi del comparto. Colpa della recessione che in questi ultimi anni ha messo in ginocchio l’Umbria, facendo chiudere 2.400 imprese artigiane e 2.500 aziende del terziario. Oltre tremila i posti di lavoro saltati. Ma colpa anche di «politiche sbagliate e di una tassazione da brivido», dicono. LE RAGIONI delle imprese sono state presentate ieri in un incontro a Palazzo Donini organizzato da Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, alla quale hanno presto parte, tra gli altri, il presidente di Cna Umbria Renato Cesca, il presidente della consulta di Terni Gianluca Bellavigna e il direttore Roberto Giannangeli; il presidente di Confcommercio e il direttore Vasco Gargaglia, il presidente di Confartigianato Imprese Perugia Giorgio Moretti e il segretario Stelvio Gauzzi, il presidente di Confartigianato Umbria Massimo Nocetti, Daniele Stellati coordinatore regionale di Confesercenti. «DOPO CINQUE anni di crisi “ MASSIMO NOCETTI (presidente di Confartigianato Umbria) mancanza di credito sta soffocando le nostre attività, che sono allo stremo». Confcommercio, con il direttore Vasco Gargaglia, ha fatto la lista delle cose che non vanno, tra cui una tassazione folle e la concorrenza sleale degli operatori in nero. «IN UMBRIA, solo nel corso del 2013, il terziario ha perso 812 imprese: il 18 a Roma dobbiamo es- serci, dobbiamo farci vedere. Perché più siamo e più contiamo. Noi abbiamo bisogno di interlocutori politici, a tutti i livelli, che comprendano il disagio di chi rappresentiamo e forniscano risposte credibili e urgenti. La tassazione è a livelli insopportabili, e ci aspetta la nuova mazzata della Tasi». Il presidente di Confartigianato imprese Massimo Nocetti ha invece puntato il dito «contro una politi- Caso-Atc,buferasullamaxi-liquidazione agliexpresidenti — PERUGIA — NON SI PLACANO le polemiche sulle presunte buonuscite dei presidenti degli Atc Caccia umbri (Ambiti territoriali). La vicenda riguarda la presunta richiesta di 200mila euro che sarebbe stata presentata alla Regione dagli ex presidenti degli Atc. Una maxi-liquidazione che ha scatenato le ire di associazioni come Libera Caccia e di Federcaccia, oltre ad aver provocato l’indignazione di più di un politico. Ora è il portavoce del Club cacciatori «Le Torri», Mario Bartoccini (foto) che attacca. «Gli Atc dell’Umbria — afferma — dal 2000 al 2013 hanno amministrato oltre 32 milioni di euro, senza migliorare minimamente la presenza di selvaggina stanziale (fagiani, lepri, strane, pernici) rispetto alla quantità che si cacciava nella nostra regione prima del 2000. E così — aggiunge Bartoccini — nonostante la gran quantità di denaro versata dai cacciatori (so- Bisogna porre un freno alla tassazione folle e alla concorrenza sleale degli operatori che lavorano in «nero» ca industriale latitante che ha distrutto l’Italia e l’Umbria. Anche le politiche regionali di settore hanno perso negli anni spessore e capacità di incidere, oggi ulteriormente penalizzate dai tagli dei trasferimenti statali che hanno colpito indiscriminatamente tutte le regioni, indipendentemente dalla loro virtuosità». Una politica industriale latitante ha distrutto l’Umbria e l’Italia. Anche le politiche regionali hanno perso spessore e capacità di incidere terribile che ha visto impennarsi la disoccupazione e il ricorso vertiginoso alla cassa integrazione, il tempo delle attese è finito. Senza l’impresa non c’è lavoro, senza lavoro non c’è benessere diffuso e quindi si rischia di mettere in discussione quella coesione sociale che sta alla base del vivere civile — ha dichiarato Renato Cesca, presidente di Cna Umbria —. La pressione fiscale alle stelle e la “ VASCO GARGAGLIA lo mille sono soltanto quelli del nostro club) il numero prlevabile, la stessa selvaticità e persino la biodiversità sono al limite del tracollo. Dunque a nostro avviso la scomparsa della starna autoctona è da imputare alla scadente sensibilità dei presidenti degli Atc umbri. Quanto al presidente dell’Atc 2, Quartilio Ciofini — conclude Bartoccini — è evidente da una lettera che ha scritto all’Atc 1 che abbia chiesto gli arretrati del periodo in cui ha guidato quell’Ambito territoriale». TEMPI E MODI della mobilitazione: le associazioni Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti dell’Umbria organizzano la protesta degli imprenditori mettendo loro a disposizione pullman gratuiti. «Chi intende partecipare — fanno sapere le quattro organizzazioni — deve rivolgersi al più presto, alla propria associazione di riferimento, sia presso le sedi regionali che territoriali. La raccolta delle adesioni è in pieno svolgimento, ma fin d’ora si stima che a Roma andranno a manifestare non meno di 2000 imprenditori umbri» • 26 ECONOMIA & FINANZA IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2014 SCONFIGGERE LA CRISI PARLA GIOVANNI PIERACCI (FEDERAZIONE LEGNO-ARREDO) ‘Solo l’export salva il mobile antico’ Il leader di Confartigianato: «Su 700 realtà ne rimane la metà» · PERUGIA AL TIMONE MauroAgostini guidaSviluppumbria SVILUPPUMBRIA «Jewel» forma imprenditori · PERUGIA SI TERRÀ venerdì alle 10,30 a Palazzo Penna l’incontro di presentazione del calendario di percorsi seminariali per l’avvio e il consolidamento dell’Impresa creativa, organizzati nell’ambito del Progetto «Jewel-Joint Easily Wafted East Laboratory Model» progetto comunitario transnazionale di cui il Comune di Perugia è capofila e Sviluppumbria partecipa in qualità di partner. Saranno presentati i contenuti salienti del progetto, e in particolare le attività seminariali rivolte che inizieranno il 24 febbraio. Il progetto, approvato e cofinanziato dall’Ue, vuole contribuire a individuare soluzioni innovative per affrontare i problemi cruciali che affliggono le aree metropolitane dei Comuni, come la governance locale, la mancanza di investimenti, la segregazione sociale e per combattere l’impoverimento di imprenditorialità nei centri storici. L’approccio si basa sulla creazione da parte del Comune di Perugia di un Urban Center, ovvero uno spazio per incontri e diffusione di comunicazioni e documenti con e per la cittadinanza e per lo sviluppo di idee innovative. Un focus specifico del progetto è rappresentato dal supporto per l’avvio e lo sviluppo di nuove imprese creative che vorranno localizzarsi nel centro di Perugia. Gli altri partners europei di progetto, oltre al Comune di Perugia capofila e Sviluppumbria Spa per l’Umbria/ Italia, sono: il Comune di Medias (Romania); Olimpiakj Agenzia di Sviluppo, Patrasso (Grecia); Adep Comune di Patrasso; Comune di Sliven (Bulgaria); Comune di Sibenik (Croazia); Albania; Università di Gjirokastra. Sviluppumbria interviene quale partner responsabile per la progettazione e realizzazione di un incubatore diffuso per lo sviluppo, la realizzazione e startup di Impresa Creativa. da investitori stranieri, il più recente è quello di Poltrona Frau, finito nelle mani di una società Usa: «Ormai tutte le aziende italiane con mercato vengono acquisite da società straniere – aggiunge Pieracci – perché sono un “boccone prelibato” per i grandi investitori esteri. In questo momento storico, se un’azienda che produce in Italia ha l’occasione di essere acquisita, accetta volentieri, perché si libera dal peso della burocrazia e da costi diventati insostenibili». IL MOBILE CLASSICO e in stile, considerato per anni uno dei fiori all’occhiello dell’economia regionale, si sta lentamente “sbriciolando”. Eppure la materia prima utilizzata dagli artigiani umbri del comparto «Legno Arredo» continua ad essere di ottima qualità. Le imprese del settore, costrette a fare i conti con una crisi che non le ha risparmiate, lanciano un vero e proprio grido di allarme. Fino a qualche anno fa sul territorio, specialmente quello dell’Alta Valle del Tevere tradizionalmente legata ai maestri del legno, erano presenti circa 700 aziende: oggi, di queste, ne sono rimaste in piedi poco più della metà. UN DATO PESANTE che viene confermato da Giovanni Pieracci, presidente regionale della Federazione Legno Arredo di Confartigianato Imprese: «La situazione di questo settore in Umbria è allineata alla tendenza nazionale, ovvero di grave crisi e di ingente perdita del fatturato». Ed è proprio il mercato interno a paralizzare le imprese del comparto, che pur avendo un grande patrimonio in termini di professionalità e compe- «SOS» Giovanni Pieraccipresiede la Federazione LegnoArredo (Confartigianato) LA ‘FOTOGRAFIA’ «Le nostre sono pmi con forte difficoltà a entrare nei mercati stranieri» tenze, rischiano di essere schiacciate dalle loro ridotte dimensioni: «Le nostre – precisa Pieracci – sono microimprese, con pochi addetti e che hanno difficoltà ad agganciare i mercati internazionali». Ar- riva dunque dall’export la chance di sopravvivenza per gli operatori del settore, ed alcuni di loro si sono già organizzati per coglierla: «Ben 11 imprese dell’Alto Tevere – sottolinea il presidente – si sono messe in rete sotto la guida di “Umbria Export”, consorzio regionale di Confindustria, che le supporterà nel processo di internazionalizzazione». Del resto sono sempre più numerosi i casi di marchi italiani acquisiti SI SFOGA il presidente della Federazione umbra Legno Arredo, lamentando l’assenza di prospettive e di aiuti economici per le imprese da parte degli enti preposti: «Io sono un imprenditore e in passato lavorare era un piacere, indipendentemente dal guadagno. Oggi invece, a chi mi chiede se mi diverto a fare questo mestiere, rispondo di no». Intanto il 18 febbraio a Roma, i rappresentanti di Confartigianato e delle altre associazioni aderenti a Rete Imprese Italia, Confcommercio, Cna, Confesercenti e Casartigiani parteciperanno alla mobilitazione nazionale per chiedere a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. Chiara Santilli CIA DOMANI MATTINA AL CENTRO DI VIA PELLAS CISL UMBRIA IMPARARE A SCRIVERE IL CURRICULUM DOMANI, dalle 9,30, prende il via la VII assemblea elettiva regionale della Cia dell’Umbria. Sarà un’occasione importante per discutere le problematiche dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, anche alla luce delle scelte compiute negli ultimi mesi dall’Unione europea. L’appuntamento chiude un ciclo di assemblee intercomunali che hanno visto la partecipazione di più di mille agricoltori, e precede l’assemblea elettiva nazionale che si terrà a Roma tra due settimane. L’assemblea, in programma a Perugia nel Centro Congressi della Camera di Commercio, sarà aperta dalla relazione del presidente della Cia dell’Umbria, Domenico Brugnoni. Interverranno, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, l’assessore all’agricoltura Fernanda Cecchini, il padrone di casa Giorgio Mencaroni. AL VIA LE ISCRIZIONI al workshop «Sprigiona la tua creatività, crea il tuo video curriculum» organizzato dallo Ial Umbria srl, ente di formazione della Cisl Umbria, nell’ambito del progetto europeo Kvalues validating adult learners educational experiences coordinato dall’Istituto Luigi Sturzo di Roma. Il workshop, gratuito e rivolto a giovani disoccupati di età compresa tra i 18 e i 30 anni, è finalizzato alla realizzazione della propria storia curricolare in formato digitale attraverso la tecnica del digital storytelling. Il corso della durata di 24 ore si svolgerà nelle giornate del 21-22 e 27-28 marzo presso la sede dello Ial Umbria in via Costa di Prepo, 3 - Perugia. E’ possibile scaricare la domanda di iscrizione per la partecipazione al percorso formativo sul sito www.ialumbria.it. Agricoltura, summit regionale Workshop per disoccupati IL RAPPORTO MOVIMPRESE GIORGIO MENCARONI (PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA) «Aziende in difficoltà, ma reggono alla crisi» · PERUGIA E’ANCORA PESANTE il bilancio della crisi in Umbria. A fine anno 2013, in provincia di Perugia risultano registrate 73.451 imprese, in calo dello 0,9% rispetto al 2012. In valore assoluto, la base imprenditoriale provinciale ha perduto nell’anno appena trascorso 634 unità produttive. Dati che emergono dal Rapporto Movimprese della Camera di Commercio. Ma ecco i numeri nel dettaglio: le imprese attive sono 62.997 (-1,4% sul 2012), quelle inattive 5.104 in crescita del 2,5% - e le sospese 282, + 9,3%. In aumento le «unità locali» (+1,1%) che superano la soglia di 13.400 unità, di cui il 28% appartenenti a imprese non umbre, a testimonianza di una buona capacità della provincia di attrarre unità produttive, dunque investimenti, di fuori regione. Pesante il dato delle imprese in scio- I NUMERI Le attività inattive sono 5.104 quelle sospese 282: crescono del 2,5% e del 9,3% glimento e liquidazione (quasi 3.000 a fine 2013), ma è ancora peggiore il numero delle procedure concorsuali che hanno interessato 2.086 imprese, in aumento del 4%. Giorgio Mencaroni (nella foto), presidente della Camera di Commercio di Perugia, comemnta i dati: «Se consideriamo il pessimo andamento economico del 2013, possiamo parlare di tenuta. Un calo — osserva Mencaroni — dello 0,9% della base imprenditoriale è di dimensioni contenute e non intacca la linea di resistenza del nostro sistema imprenditoriale, che nei 12 mesi del 2013, ha comunque prodotto 3.925 nuove imprese. Resta uno stato di grande difficoltà per le imprese, con un mercato interno ancora fermo e incapace di sostenere consumi e occupazione. Senza forti azioni di sostegno le imprese che continuano a nascere hanno ben poche possibilità di crescere e consolidarsi».
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