Rassegna stampa 11 febbraio 2014

Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
L’allarme del cardinale
La mostra al Quirinale
«La povertà in Umbria cresce
e, senza interventi urgenti,
presto diventerà miseria»
I preziosi reperti etruschi risplendono
grazie ai materiali etici umbri
TAI PAGINA 45
LUCCIOLI PAGINA 3
Anno XV numero 41
In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
LA CAMERA DEPOTENZIA IL DECRETO, RESTA SOLO LA COMPENSAZIONE
Dietrofront
sulle imprese, salta
lo stop alle cartelle
Protesta, 2mila imprenditori umbri a Roma
FIORUCCI PAGINA 8
Cronache
PERUGIA - Doccia fredda per le imprese che hanno crediti con la Pubblica amministrazione (Pa) e, contemporaneamente, cartelle Equitalia da pagare. L’aula della
Camera ha depotenziato il decreto legge del Governo
che prevedeva la sospensione di tutte le cartelle alle
aziende con crediti verso la Pa, lasciando solo la possibilità di compensare i debiti con i crediti alle imprese che
PAGINA 21
Voto a Foligno,
nel Pd Riommi
sfida Mismetti
Lavoratori edili
dell’artigianato,
nuovo contratto
Scuola, ecco il piano
delle assunzioni 2014-2016
In regione 1.230 ingressi
PAGINA 28
L’impatto
in Umbria del
settore artigiano
CHECCHI PAGINA 27
PETRUCCIOLI PAGINA 16
Castello,
vandali per noia
Tre nei guai
VENTANNI PAGINA 13
PAGINA 28
TERNI
Ast, in 130 in bilico
Piano esuberi, summit tra azienda
e sindacati. C’è grande preoccupazione
Trasimeno
Lago in piena, Provincia
pronta ad avviare
le manovre di deflusso
GIULI PAGINA 20
FI a testa bassa contro il Colle
Attacco dopo le indiscrezioni del Corsera:
«Giocò un ruolo nella caduta di Berlusconi»
F. CASTELLINI PAGINA 12
L’OPINIONE
NON PIÙ MADRE
E PADRE, MA GENITORE
di GIOVANNI CODOVINI
INANGIRAY PAGINA 24
l 7 febbraio 2014 va ricordato
come una data epocale per la
civiltà giuridica e per la storia
dei costumi italiani. Da questo
giorno, infatti, i figli sono semplicemente figli, senza altri aggettivi. La riforma (...)
I
INDIA
Marò, Italia e Ue pronte a reagire
Rabbia e sdegno dopo l’accusa di terrorismo
Mauro: «Violato il rispetto tra due democrazie»
FIGÀ-TALAMANCA PAGINA 25
L. PARTENZI PAGINE 4 E 24
Economia
Già a settembre 270 chiamate negli istituti umbri
Furti all’Afm,
denunciati
i magazzinieri
hanno ricevuto le cartelle prima del 31 dicembre 2012.
Intanto saranno 2mila gli artigiani e i commercianti umbri che parteciperanno a Roma, il 18 febbraio, alla manifestazione nazionale per chiedere a gran voce concrete
misure di rilancio dell’economia.
Clima teso Napolitano e Monti
SEGUE A PAGINA 47
Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria
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umbria
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CRISI FONDO SOLIDARIETÀ CEU
Bassetti: «Interventi o si rischia
la miseria»
Il monito del presidente
dei vescovi umbri
Firmato il protocollo,
dalla Regione 100mila euro
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Più di un appello, un
vero e proprio monito. «La povertà
in Umbria è in aumento, senza
provvedimenti urgenti si arriverà
presto alla miseria», sono le parole
del presidente della Ceu (Conferenza episcopale umbra) e vescovo di
Perugia, monsignor Gualtiero Bassetti, poco prima della firma del rinnovo del protocollo tra Regione,
Ceu e Anci per il Fondo di solidarietà delle Chiese umbre a favore
delle famiglie umbre in difficoltà
economiche. La situazione attuale
in Umbria «è ancora più preoccupante rispetto allo scorso anno - ha
detto Bassetti - la crisi è ormai dappertutto e invece che diminuire, si
sta aggravando». Questo nonostante la «grande generosità degli umbri», riscontrata da Bassetti nelle
sue visite pastorali che il neo cardinale sta portando avanti anche nelle
imprese del territorio. Anzi, è proprio dalla visita alle aziende che il
presidente della Ceu si è accorto
che «l’onda della piena - ha sottolineato - sta arrivando dappertutto ed
i salmi che sento in giro sono più
quelli del Miserere che non del Ma-
Da sinistra, Bassetti, Marini e
De Rebotti
gnificat». Il buio ad un passo.
Ma un punto di (ri)partenza c’è.
«Occorre dare sostegno alle imprese, perchè solo con le imprese si può
tornare a dare lavoro e con il lavoro
il sostegno alle famiglie», ha spiegato Bassetti che ha nuovamente
puntato il dito contro l’economia
“finanziaria” che ha generato questa crisi infinita.
Il protocollo. Per aiutare le famiglie umbre in difficoltà economica
è stato sottoscritto ieri mattina un
nuovo protocollo d’intesa tra Regione, Conferenza episcopale umbra e Associazione dei Comuni.
Con questo atto la Regione, come
ha ricordato la presidente Catiuscia
Marini, si impegna a contribuire anche quest’anno, con 100 mila euro,
alla raccolta che la Ceu ha attivato a
partire dal 2009 per il suo Fondo di
solidarietà a favore delle famiglie
“vulnerabili” (3 milioni di euro raccolti in quattro anni). «A nome di
tutti i vescovi - ha detto il presidente
della Ceu, monsignor Gualtiero
Bassetti - dico grazie alla Regione e
alla piccola Umbria che continua a
fare sforzi notevoli». Alla firma del
protocollo erano presenti anche il
vice presidente dell’Anci, Francesco De Rebotti, la vice presidente
della giunta regionale, Carla Casciari, titolare delle deleghe per le
politiche sociali e il sindaco di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti,
che per l’Anci segue il settore politiche per le famiglie.
«Abbiamo voluto rinnovare il no-
Come accedere agli aiuti
Le domande presso i centri di ascolto della Caritas
PERUGIA - Con la sottoscrizione
del nuovo protocollo d’intesa, la
Regione si impegna a contribuire
alla raccolta attivata dalla Ceu per
il Fondo di solidarietà a favore
delle famiglie in difficoltà economica, destinando a questo scopo
100mila euro.
L’Anci concorrerà alla armonizzazione fra gli interventi sostenuti dal Fondo di solidarietà gestito dalla Ceu e gli interventi e servizi che i Comuni dell’Umbria
prestano a favore delle famiglie
vulnerabili e delle famiglie che
necessitano di aiuti a causa della
difficile situazione economica e
lavorativa, anche attraverso lo
Gli aiuti sono rivolti a famiglie bisognose
3
Sono i milioni di
euro raccolti in 4
anni
scambio di informazioni.
Come accedere agli aiuti della
Ceu. Le famiglie bisognose, per
accedere al sostegno delle diocesi
attivato grazie al Fondo, dovranno recarsi presso i centri di ascolto della Caritas sparsi per la regione con una lettera di presentazione del proprio parroco. Sarà poi
un comitato di valutazione interno ha decidere le modalità
dell’eventuale intervento di aiuto.
Quattro anni di Fondo di solidarietà. La Chiesa Umbra ha rilanciato nel 2013 la raccolta per il
Fondo di solidarietà, attivato nel
2009 e con costi di gestione pressoché nulli, e ha fatto appello alla
generosità degli umbri, già dimostrata nella raccolta effettuata nel
2012 che ha apportato al Fondo di
solidarietà risorse che hanno consentito di aiutare in vario modo
stro impegno finanziario verso il
Fondo della Ceu - ha affermato Marini - perché lo riteniamo uno strumento importante che integra le significative azioni che la Regione
già svolge autonomamente per aiutare quanti vivono, a causa della crisi, una situazione economica difficilissima». La presidente ha quindi
spiegato che ai 75 mila euro previsti
dal protocollo d’intesa (a valere sul
bilancio 2013) si aggiungono altri
25 mila euro che la Regione, in accordo con le autorità del Vaticano,
ha deciso di donare in occasione
della visita ad Assisi di Papa Francesco, ed ha anche auspicato la riconferma di questo impegno finanziario a favore del Fondo della Ceu
anche per l’anno in corso.
circa 1080 famiglie. Finora sono
stati raccolti oltre 2 milioni e
850mila euro (2.854.541,83) e ne
sono stati impiegati oltre 2 milioni e 600mila (2.617.600) per interventi in aiuto a 1863 famiglie
in difficoltà (di cui 317 hanno beneficiato di successiva integrazione di contributo).
I nuclei familiari beneficiari del
sostegno appartengono a tutte le
otto Diocesi dell’Umbria: 153
(oltre 7 integrazioni) Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino; 180
(oltre a 95 integrazioni) Città di
Castello; 150 (oltre a 39 integrazioni) Foligno; 71 (oltre a 14 integrazioni) Gubbio; 155 (oltre a 18
integrazioni) Orvieto - Todi; 625
(oltre a 44 integrazioni) Perugia Città della Pieve; 207 (oltre a 97
integrazioni) Spoleto - Norcia;
322 (oltre a 3 integrazioni) Terni Narni - Amelia.
Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria
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umbria
Mobilitazione Un momento dell’incontro di ieri che si è svolto a Perugia con i referenti regionali
L’Umbria c’è, 2mila a Roma
Artigiani e commercianti stremati dalla crisi alla manifestazione
del 18 febbraio per chiedere al Governo una svolta di politica economica
prenditori, ma c’è ancora tempo e le
associazioni invitano alla più ampia
partecipazione, «perchè più siamo e
più contiamo».
A Roma per dire no «ad un
fisco che schiaccia imprese e
famiglie e sottrae risorse allo
sviluppo» al «calvario burocratico» e ad una «tassazione
locale irresponsabile». Le
imprese vogliono esprimere
il profondo disagio per le
condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad
SENZA IMPRESA NON C’È ITALIA
di LARA PARTENZI
PERUGIA - L’Umbria ci sarà. Con
la totale rappresentanza dei dirigenti
delle associazioni di categoria di Perugia e Terni, che lanciano un appello alle imprese umbre del terziario e
dell’artigianato per partecipare
compatti ad una manifestazione senza precedenti organizzata per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica
economica.
“Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”, è lo slogan
della manifestazione organizzata
dalle associazioni aderenti a Rete
imprese Italia che il 18 febbraio vedrà arrivare a Roma, da tutta Italia,
migliaia e migliaia di imprenditori
stremati dalla crisi. Solo dall’Umbria partiranno almeno 2mila im-
«
Più siamo più contiamo, serve
una grande adesione
Quasi 3mila imprese in liquidazione,
oltre 2mila procedure concorsuali
PERUGIA - Quasi 3mila imprese in scioglimento e liquidazione nel 2013. Un dato già
pesante, ma è ancora più critico quello relativo alle procedure concorsuali, che hanno
interessato 2.086 imprese, in aumento del
4%. Sono i numeri del Rapporto Movimprese 2013 presentato ieri dal presidente della
Camera di commercio di Perugia, Giorgio
Mencaroni che ha sottolineato come «con un
mercato interno ancora fermo e incapace di
sostenere consumi e occupazione, senza forti
azioni di sostegno le imprese che continuano
a nascere hanno ben poche possibilità di crescere e consolidarsi».
Come emerge dal Rapporto, il numero
complessivo delle imprese registrate al 31
dicembre 2013 in provincia di Perugia è pari
a 73.451 unità, in contrazione dello 0,9% rispetto al 2012, mentre quelle attive sono quasi 63.000, in diminuzione dell’1,4%. Le imprese inattive (5.104) e le sospese (282) crescono rispettivamente del 2,5% e del 9,3%.
Si sviluppa la rete delle “Unità locali” che,
attestandosi a oltre 13.400 unità, registrano
un tasso di variazione in crescita dell’1,1%
Nel 2013, il sistema produttivo della provincia ha una presenza di società di capitali
pari al 19,8% del totale delle imprese registrate, analogo a quello regionale (20%); la
diffusione delle società di capitali è però nettamente inferiore a quella dell’insieme delle
operare, ma anche avanzare concrete proposte per evitare il declino
economico, come il taglio dei i costi
«che pesano sul lavoro per poter assumere i giovani», la necessità che
«le banche ricomincino a investire
sull’economia reale» e «che lo stato
saldi i suoi debiti con le imprese».
Le ragioni delle imprese sono state presentate ieri nel corso di due incontri che si sono svolti a Perugia e a
Terni, organizzati da Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, unite per reagire ad una crisi terribile che in 5 anni
solo in Umbria ha lasciato sul tappeto più di
2.400 imprese artigiane (-10% circa) e 2.500
imprese del terziario,
con migliaia di posti di
lavoro persi e un vertiginoso aumento del ricorso alla cassa integrazione.
«Si rischia di mettere in discussione quella coesione sociale che sta alla base del vivere civile», ha dichiarato Renato Cesca, presidente di
Cna Umbria convinto che la via della ripresa di artigiani, commercianti
e piccoli imprenditori dell’Umbria
passi attraverso «la guerra ai privilegi, la riduzione della spesa pubblica
improduttiva e della tassazione, la
valorizzazione del lavoro, anche
manuale, soprattutto giovanile e il
sostegno all’iniziativa privata attraverso una ripresa del credito alle famiglie e alle imprese».
«Con la chiusura di tante imprese
artigiane - ha aggiunto il presidente
di Confartigianato Perugia Moretti,
si perde un enorme patrimonio di
competenze e di professionalità, che
regioni del Centro (quasi al 30%) e anche in
Italia (23,8%). Incoraggiante il tasso di sopravvivenza delle imprese perugine. Tra le
imprese iscritte e classificate, il 72% circa di
quelle iscritte nel 2010 è risultata ancora attiva nel 2013, a fronte del 70% nazionale; tra
le iscritte nel 2011, l’80% era ancora attivo
dopo due anni, rispetto al 78% nazionale.
«La crisi non dà tregua - ha detto il presidente Giorgio Mencaroni - ma imprese che
continuano a nascere sono in molti casi frutto
di un’auto-imprenditorialità che va guardata
con favore e sostenuta».
»
non è poi recuperabile».
Il presidente della Confcommercio regionale Aldo Amoni, è partito
ancora dai numeri, sottolineando
che dopo aver retto negli anni precedenti nel 2013 il terziario ha perso
812 imprese». Ed ha lanciato un appello agli imprenditori: «Il 18 a Roma dobbiamo esserci. Abbiamo bisogno di interlocutori politici, a tutti
i livelli, che comprendano il disagio
di chi rappresentiamo e forniscano
risposte credibili e urgenti». Alla
tassazione, che «è a già a livelli insopportabili». E «ci aspetta la nuova
mazzata della Tasi».
«Ma se non riprendono i consumi
delle famiglie - è il monito della
Confesercenti Umbria - se non si ritorna a dare lavoro e potere d’acquisto alla busta paga - abbattendo il carico fiscale e l’Irap e facendo tornare
competitiva la manifattura umbra e
italiana - è inutile mettere a leva i
prodotti eccellenti se il loro valore
aggiunto non resta in Italia, sia come
livelli occupazionali sia come attrattiva di flussi turistici».
Uno sguardo anche alle politiche
regionali di settore, che «hanno perso spessore e capacità di incidere» e
che sono «ulteriormente penalizzate
dai tagli dei trasferimenti statali che
hanno colpito indiscriminatamente
tutte le regioni, indipendentemente
dalla loro virtuosità». Inoltre, non
c’è un solo accenno in Italia a una
politica per le piccole imprese, quella reclamata dallo Small business act
europeo e introdotta in quello Statuto delle imprese che, «come al solito, è restato lettera morta».
Il paradosso, poi, è che «una volta
valvola di sfogo del sistema economico flessibile italiano, oggi la micro-piccola impresa diventa protagonista solo quando si parla di evasione fiscale, di non rispetto delle regole». Ma le regole devono essere
uguali per tutti e fatte rispettare a tutti eliminando le piaghe della contraffazione,
dell’evasione
e
dell’abusivismo.
Questo e altro si potrà leggere nel
manifesto che sarà presentato il 18
febbraio a Roma. Le associazioni
Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti dell’Umbria
organizzano la mobilitazione degli
imprenditori umbri, mettendo loro a
disposizione pullman gratuiti. Chi
intende partecipare, deve rivolgersi
alla propria associazione di riferimento, sia presso le sedi regionali
che territoriali.
Roma come ultima via di uscita:
«Rappresentiamo imprese che non
possono delocalizzare - ha detto il
presidente della consulta Cna di Terni, Gianluca Bellavigna - perché legate al territorio. Se non passano le
nostre ragioni si colpisce a morte il
tessuto produttivo italiano e umbro». Da Terni invito alla mobilitazione anche dal presidente di Confartigianato Giuseppe Flamini, dal
presidente di Casartigiani Ivano
Emili e dal presidente di Confcommercio Ivano Rulli.
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umbria
TAR ANNO GIUDIZIARIO
«Meno ricorsi, effetto crisi»
Il bilancio del presidente Lamberti:
non male le Istituzioni umbre
PERUGIA - Tempo di crisi e di cintura da stringere. Si cerca di risparmiare su tutto, si limitano le spese
all’essenziale e si arriva anche a
scegliere di rinunciare a far valere i
propri diritti, si rinuncia ad avviare
un contenzioso per evitare la “mazzata” che, tra spese legali e tasse, un
ricorso comporta. Cala il numero
dei ricorsi presentati al Tribunale
amministrativo dell’Umbria, spiega il presidente Cesare Lamberti tirando le somme del lavoro svolto
nel 2013 alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario,
la cui cerimonia si tiene oggi. Meno
procedimenti perché? «Anche per
I NUMERI
In un anno
mille
decisioni
PERUGIA - Lo scorso anno,
tra decreti, sentenze e ordinanze, i giudici del Tribunale amministrativa regionale hanno
preso in esame circa mille casi, 1047 per l’esattezza. Arrivando a una media di tre decisioni al giorno. In tutto sono
stati emessi 18 decreti presidenziali, 3 decreti ingiuntivi. I
decreti decisori per perenzione (il giudice decide l’estinzione del ricorso nell’impossibilità di decidere nel merito se
le parti non dimostrano interesse per il ricorso stesso). A
livello collegiale, ci sono state
25 ordinanze, 4 rinvii alla Corte costituzionali. Le sentenze
di merito sono state oltre 300,
174 sono state accolte, 147 respinte. Sono stati presi in esame 957 fascicoli. In 224 casi,
il ricorso è stato rinviato ad altra camera di consiglio e rinvvi al merito, 145 sono approdati in pubblica udienza.
«L’elevato numero dei rinvii
camerali dipende, è bene precisare, dalla consuetudine di
abibire la camera di consiglio
a un primo contatto tra le parti
e il giudice a tutto vantaggio
dell’utilità della decisione finale».
Il presidente Lamberti guida
il Tar dell’Umbria da quattro
anni «Dalla prima di queste relazioni l’assetto del Tribunale
è via via cambiato, non senza
fatica. Innovare è cambiare
abitudini e rompere schemi
consolidati dal tempo che trasformano in eccezione l’efficienza e l’efficacia, da considerare invece come regola in
un’ordinaria gestione della
cosa pubblica, come è anche la
giustizia
amministrativa.
L’impegno da parte di tutti noi
è continuare sulla strada intrapresa delle piccole, ma costanti innovazioni, volte a rendere
un servizio sempre migliore».
effetto della crisi. Il contributo unificato è aumentato, le spese legali
sono quelle che sono». E così, sottolinea, soprattutto in materia di
edilizia e di pubblico impiego,
spesso e volentieri si rinuncia a percorrere le vie legali per motivi di
“cassa”. Ma il fatto che impiegati
pubblici continuino a rivolgersi al
Tar, nonostante in molti casi si procede attraverso la giustizia ordinaria, «ci gratifica, perché sentiamo
che hanno fiducia nei nostri confronti.
«Costante il numero dei contenziosi che riguardano appalti pubblici, dove anche le cifre in ballo
sono più elevate».
Meno procedimenti, ancora meno gli arretrati pendenti, «appunto,
meno ricorsi presentati. Perché
l’efficienza del Tribunale è sempre
quella. Siamo in tre, io e due consiglieri. Ci siamo occupati di oltre
mille provvedimenti, tra sentenze,
decreti e ordinanze. Se si divide per
un anno, sono uno al giorno delle
tre tipologie».
E quale è l’esito dei ricorsi presentati. «Diciamo 50 e 50. C’è, tendenzialmente un equilibrio nei giudizi a favore del cittadino ricorrente e a favore della pubblica amministrazione. Equilibrio, è il nostro
orientamento. Un cambiamento
nelle valutazioni rispetto al passato, un passo avanti se vogliamo,
che si deve al mio predecessore,
Pier Giorgio Lignani, una persona
di grande lungimiranza». Delle
sentenze, quelle appellate si aggirano intorno al 10%, con esito «anche queste un 50 e 50».
Quello degli appalti, come detto,
Il presidente Cesare Lamberti durante la cerimonia del 2013
è il settore che con più facilità dà
luogo a ricorsi, anche perché in ballo ci sono lavori e denaro, poi l’urbanistica e l’edilizia. Singolare,
sottolinea il presidente nella relazione, proprio l’andamento dei ricorsi in materia edilizia e quello di
natura ambientale. Nel 2013 del
primo tipo ce ne sono stati 113, 14
in meno rispetto all’anno precedenti, del secondo tipo, invece, sono raddoppiati, da 5 a 10, sintomo
di «una crescente attenzione alla
conservazione del territorio». In
questo senso, il presidente Lamberti ricorda, nella relazione, il riconoscimento al Prg del comune di Assisi la funzione di “piano territoria-
Oggi la cerimonia a Palazzo Florenzi
PERUGIA - La cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del
Tribunale amministrativo dell’Umbria è previsto per questa mattina a
Palazzo Florenzi, sede del Tribunale stesso.
Il presidente Lamberti, che riassumerà quanto fatto e quanto è in
progetto di fare nella relazione inaugurale, guida il Tar dell’Umbria
da quattro anni. Ha preso il posto di Pier Giorgio Lignani, «una persona dalla grande lungimiranza», che era stato presidente per un decennio.
Tra le novità per il Tar l’incremento delle forze: un magistrato e
un’addetta della segreteria. «Piccoli passi» anche questi, come li definisce il presidente stesso, nel nome dell’efficienza della giustizia
amministrativa.
le paesistico”.
Ci sono anche studenti che fanno
ricorso per una bocciatura o un voto, «ma si tratta di pochi casi, uno
quest’anno».
Popolazione straniera. Anche il
Tar dell’Umbria si trova a confrontarsi con la “gestione” del considerevole flusso di immigrati. «Ci troviamo a confrontarci su questioni
che riguardano soprattutto l’emersione dal lavoro nero (41 ricorsi
contro 39 dell’anno precedente).
Devo dire che, in questo settore, il
lavoro svolto da Questure e Prefetture è stato grande. Sono persone
estremamente attente».
In questo senso, sulla bontà del
lavoro svolto dagli uffici competenti, viene in aiuto la statistica riguardante i ricorsi in materia di sicurezza, con un calo di 43 casi rispetto ai 67 del 2012.
La crisi, come detto, ha limitato il
numero dei ricorsi. Ma il presidente Lamberti dà a questo fenomeno
una connotazione positiva, che,
nella relazione spiega in questo
modo: «La legislazione dello scorso anno, incentrata sulla prevenzione della corruzione e soprattutto
sulla semplificazione e sul potenziamento della trasparenza nelle
amministrazione, dovrebbe aver
prodotto una ulteriore diminuzione
del contenzioso a tutto vantaggio
della possibilità del giudice di rispondere con immediatezza alle
nuove istanze, senza perdersi in
questioni di dettaglio da consegnare al buon senso tipico dell’autotela».
«Rimane costante - sottolinea ancora nel documento - l’impegno diretto ad assicurare una risposta soddisfacente per celerità e per qualità
alle aspettative dei cittadini e delle
Amministrazioni statali, regionali
e locali». In questo senso, il previsto incremento di un magistrato e di
un dipendente di segreteria.
Tirando le somme, invece, sulle
amministrazioni pubbliche umbre,
il giudizio è positivo: «Le istituzioni non sono messe male».
L. F.
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perugia
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Pd, primarie e assemblea:
le liste dei tre candidati
Tanti “big” per Leonelli, avanti nelle pre-primarie dei circoli
Riommi capolista per Fancelli, chi corre per Cerasini
PERUGIA - Questo sopra, questo
sotto. Questione di posizioni e di
“genere”. Parliamo delle “caselle”
dell’elenco dei nomi relativi alle liste a sostegno dei candidati alla segreteria regionale del Pd e che sono
state consegnate ieri sera allo scoccare del termine fissato per le 20.
Decine di nomi che animano le diverse liste a sostegno dei tre candidati in corsa, Giacomo Leonelli, Juri
Cerasini e Stefano Fancelli. Nomi,
quelli finiti nelle liste, che andranno
a comporre i 250 volti dell’assemblea regionale del Pd. La loro ripartizione, è bene ricordare, sarà decisa
sulla base dei voti che prenderà il
candidato di riferimento nella tornata di domenica.
Le liste, tanti big per Leonelli. Si
sono mossi i “big” per il favorito
Giacomo Leonelli. A guidare la lista
di Perugia 1, per lui, c’è Marco
Gambuli, poi tanti nomi noti come
quelli di Wladimiro Boccali, Giuliana Falaschi, Virna Vernarucci, Joseph Flagiello, Alfio Todini, Marco
Locchi, Erika Borghesi. Nella lista
Perugia 2, dopo la capolista Serena
Santagata, ci sono Marco Meloni,
Donatella Porzi, Carlo Rossini, Carla Erbaioli, Gino Emili, Catia Massetti, Giacomo Chiodini, Stefania
Ercolanoni, Graziano Angeli, Mariella Billi, Sergio Batino, Margherita Lezi. Nella lista Terni, invece,
capolista Stefano Grimani e poi, tra
gli altri, Stefano Bucari, Francesca
Pierantozzi, Valerio Tabarrini, Stefania Cherubini, Paolo Silveri,
AMMINISTRATIVE/1
Aviano Rossi promuove “La Sinistra”:
«Lista civica che dà spazio alla partecipazione»
PERUGIA - Il vicepresidente della Provincia di Perugia, Aviano
Rossi, eletto in quota Idv, interviene sulla nascita della lista civica
“La Sinistra per Perugia”. «Vedo con favore la nascita a Perugia di
una lista civica di sinistra, che possa ridare spazio alla partecipazione
politica e contribuire alla vittoria del centro sinistra alle prossime elezioni amministrative - spiega Rossi - La città percepisce un distacco
della politica e dei partiti dai problemi della gente e da sola la situazione di crisi non giustifica il malumore. Condividere i valori di uno
sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, che possa ridare prospettive di lavoro e benessere ai cittadini, è possibile».
Claudio Dionisi, Stefano Bigaroni,
Sonia Berrettoni e più indietro Sergio Sbarzella. Per quanto riguarda
Fancelli, invece, al momento notizie certe solo sulla lista Perugia 2,
dove spunta coma capolista Vincenzo Riommi e poi a seguire ci sono
Valia Alianti, Sandro Pasquali,
Emanuela Boccio, Fabio Pontefice,
Ornella Bellini, Antonio Luna, Rita
Zampolini, Raffaele Parbono, Stefania Latino, Vincenzo Laloni, Irene Falcinelli, Franco Calzini, Maura
Franquillo, Giuliano Nalli, Dania
Vitali, Ivo Banella, Aura Di Tommaso, Gianluca D’Ingecco.
Venendo alle liste per Juri Cerasini, nella lista Perugia 1 in cima c’è
Luca Gatti, poi Donatella Flussi,
Stefano Fodra, Annamaria Vallarelli, Erigo Pecci, Rita Di Pasquale,
Alessio Cavalieri. Nella lista Perugia 2 avanti a tutti Vincenzo Falasca, poi Irene Dominici, Andrea
Montilli, Simona Mancini, Riccardo Bardelli e Cecilia Mazzoni. Nella lista per Terni, invece, capolista
Daniela Mercorelli, Emanuele Pica,
Annarita Grilli, Annamaria Principe, Daniele Ruco, Francesca Capitini, Gianluca Mafrici, Fabbi Natascia e Andrea Isidori tra i primi.
Il confronto. Sempre ieri, mentre
si compilavano le liste, si è svolto il
confronto tra i candidati alla segreteria regionale Pd. La discussione si
è svolta a Palazzo dei Priori e ha visto la presenza di decine di persone
che hanno ascoltato i i programmi
Delegati durante un’assemblea del Pd
dei tre candidati, che domenica
prossima si sfideranno nel corso
delle primarie aperte a cui tutti i cittadini che potranno partecipare, recandosi ai gazebo che il Pd organizzerà nei consueti luoghi. Cinque minuti per ogni candidato sulle varie
tematiche affrontate nel confronto
in cui si è parlato anche dell’idea di
partito, del tema delle primarie nelle
Amministrazioni, del problema del
lavoro e del rinnovamento economico e sociale dell’Umbria.
Pre-primarie. Infine, sono sempre di ieri i risultati delle pre-primarie per l’elezione del segretario che
si sono svolte nei circoli. In base alle
prime proiezioni, Giacomo Leonelli
è avanti con il 63,3% dei voti seguito
da Fancelli al 27,5% e Cerasini al
9,1%.
A. LUC.
Consiglio regionale, tagli a indennità e spese di funzionamento
Bilancio di previsione 2014: l’assemblea legislativa “costerà” quasi un milione di euro in meno
PERUGIA - A Palazzo Cesaroni,
a quanto pare, qualcosa si muove
in tema del taglio delle spese per
gli organi politici e dopo gli annunci arrivano i fatti.
L’ufficio di presidenza dell’assemblea legislativa dell’Umbria,
infatti, ha approvato all’unanimità la proposta di bilancio di previsione 2014 dell’organismo istituzionale regionale che prevede
una riduzione della spesa di del
4,4 per cento rispetto al 2013 (bilancio assestato): 20.389.967 euro contro i 21.291.703 del 2013,
così come fanno sapere con una
nota dall’ufficio di presidenza.
«Anche per l’esercizio 2014 spiega il presidente Eros Brega -
Una seduta
del consiglio
regionale
a conferma di quanto preannunciato nella conferenza stampa di
fine anno, l’assemblea legislativa
prosegue nell’attività di riduzio-
ne, razionalizzazione e qualificazione della spesa avviata dall’inizio dell’attuale legislatura. In linea con la tradizione di sobrietà e
rigore che ha sempre caratterizzato la Regione».
Questi gli interventi di riduzione della spesa più significativi
previsti nel bilancio 2014: -4,04
per cento per le indennità e i rimborsi dei consiglieri regionali; 13,10 per cento per funzionamento della struttura del consiglio regionale; -1,1 per cento, la
spesa per il personale del Consiglio.
Per convegni, consulenze e
rappresentanza
spiegano
dall’ufficio di presidenza - si
conferma la spesa 2013 sulla
quale era stato operato il taglio
dell’80 per cento stabilito dal decreto “78/2010”.
AMMINISTRATIVE/2
Rosi (Ncd): «Serve
una svolta, Boccali
si sveglia tardi»
PERUGIA - «A due mesi dalle
elezioni politiche il sindaco di
Perugia si accorge che nella nostra città c’è bisogno che le istituzioni siano accanto ai cittadini e facciano sentire la loro presenza sul territorio. Oggi più
che mai il centrodestra ha l’occasione di vincere». Così il
consigliere regionale Maria
Rosi (Nuovo centrodestra) che
vuol lanciare un appello «a tutti
i cittadini che negli anni si sono
sempre lamentati ma poi non
hanno mai avuto il coraggio di
non rispondere all'ordine di
scuderia, pur sapendo che non
era giusto. C’è bisogno di una
svolta epocale per i nostri figli e
per la nostra città, realizziamola tutti insieme». Rosi affida ad
una nota la sua riflessione
sull’operato dell’Amministrazione di centrosinistra del capoluogo di regione, dopo le dichiarazioni fatte dal sindaco
Boccali, riguardanti appunto
una maggiore presenza degli
amministratori pubblici sul territorio. «È dall'inizio della legislatura - scrive Rosi - che i perugini vivono in una situazione
di forte disagio. Lui lancia il
tour solo ora a febbraio 2014, a
ridosso della scadenza del suo
mandato. Spero che i perugini
non siano cosi sciocchi da credere alle favole puramente preelettorali».
SERVIZIO NECROLOGI
075 395041
Ieri è mancata all'affetto dei suoi cari all’età di anni 92
Ieri, è mancata all’affetto dei suoi cari all’età di anni 67
INES CIACCI
ALDO CAVALIERI
VED. DOZZINI
Ne danno il doloroso annuncio il figlio Aurelio, la nuora
Doretta, i nipoti Silvia, Fabio, Marta, Sofia, Marzia ed i
parenti tutti.
Ponte San Giovanni 11 febbraio 2014
I funerali avranno luogo oggi martedi alle ore 11 nella
Chiesa Parrocchiale di Ponte San Giovanni. Dopo le
esequie la cara salma sarà tumulata nel cimitero di
Collestrada
NON FIORI MA OFFERTE ALL’ASSOCIAZIONE
A.M.A.T.A. MALATI ALZHEIMER
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto ala cara estinta
Ne danno il triste annuncio lamoglie Laura, le figlie
Federica e Francesca, i generi Stefano e Luca, la nipotina
Giorgia, la sorella Lidia, il nipote Michele ed i parenti tutti.
Ponte San Giovanni, 11 febbraio 2014
I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 15 nella
Chiesa Parrocchiale di Ponte San Giovanni. Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero locale.
NON FIORI MA OFFERTE ALL’A.U.C.C.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
075 395043
E’ mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 82
ORTENZIO RIDOLFI
Ne danno il triste annuncio il fratello Onofrio, la cognata
Vera, le nipoti Anna con Gianni e Nadia con Carlo, i nipoti
ed i parenti tutti.
Passaggio di Bettona, 11 febbraio 2014
La cara salma proveniente dall’ Ospedale di Assisi giungerà oggi Martedì alle ore 14,30 nella Chiesa Parrocchiale
di Passaggio ove si svolgeranno le esequie.
Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero
di Bettona.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
è mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 59
PARTECIPAZIONE
PAOLO SECCARELLI
F.I.BI.S UMBRIA
Ne danno il triste annuncio la moglie Angela, il figlio Andrea,
il fratello Franco, il suocero Luciano, i cognati, i nipoti
ed i parenti tutti.
S. Marco, 11 Febbraio 2014
I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 15,00 nella Chiesa
Parrocchiale di S. Giovanni Apostolo in Ponte d’ Oddi.
Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero
di San Marco.
SEZIONE BOCCETTE
NON FIORI MA OFFERTE ALL’ A.U.C.C.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
Il Presidente, il Comitato Regionale e tutti gli Atleti,
partecipano con immenso cordoglio al dolore che ha colpito la famiglia Seccarelli per la perdita del Caro
PAOLO
Perugia, 11 Febbraio 2014
Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria
10 perugia
Afas, bilancio ok
Consiglio, via libera
all’incubatore
La società comunale prevede l’apertura
di due nuove farmacie e una parafarmacia
PERUGIA - Il consiglio comunale
ha approvato il Piano programma e
bilancio economico di previsione
annuale (2014) e pluriennale 2014 –
2016 dell’Afas, la società municipalizzata che gestisce la farmacie di
Palazzo dei Priori. Nell’illustrare
l’atto, il presidente della II Commissione Miccioni ha ricordato che
il bilancio di previsione per l’anno
2014 chiude con un utile di esercizio pari ad euro 4.193,21, mentre
per il 2015 la previsione è di un utile
pari ad euro 12.716,95 e per il 2016
di euro 23.427,58. Nel piano-programma, allegato alla pratica, Afas
ha sottolineato che a partire dal
2013 sono state intraprese alcune
azioni tese all’analisi e revisione di
tutti i centri di costo dell’azienda.
Tra queste: canoni di affitto immobili; rapporti con le aziende fornitrici; utenze; eliminazione delle voci
di spesa non più sostenibili; revisione dei prodotti scontati: oltre a quelli che impone la legge, proporre degli sconti a spot che enfatizzino la
stagionalità dei medesimi oltre ad
alcuni rivolti verso le fasce più deboli della popolazione; analisi della
redditività del magazzino di Ma-
donna Alta ed oculata gestione degli ordini ai fornitori; accuratezza
nello scegliere nuovi settori merceologici; personale (riduzione delle sostituzioni a tempo determinato
del personale laureato; riduzione
delle ore straordinarie; riduzione
costo direttore generale, ecc.).
Una seduta del consiglio comunale
Gli introiti nel 2013 sono cresciuti per via dell’apertura della nuova
farmacia sorta ad Olmo, mentre per
il futuro è previsto un incremento
dei posti vendita per via dell’apertura con fondi propri della farmacia
Ipercoop (investimento 250mila
euro) e presso l’aeroporto Sant'Egi-
dio (250mila euro), infine di una parafarmacia presso l’ospedale Santa
Maria della Misericordia (200mila
euro).
Via libera all’incubatore. Il
Consiglio ha inoltre approvato l’ordine del giorno del consigliere Bori
del Pd sul tema: “Incubatore di im-
I deputati Gallinella e Ciprini portano il Minimetrò in Parlamento
«Ministro Lupi, prima di finanziare i progetti
se ne valuti economicità ed efficienza»
PERUGIA - «Prima di finanziare
progetti di mobilità alternativa il
ministro valuti nel dettaglio economicità ed efficienza dei progetti finora finanziati, a partire dal Minimetrò di Perugia». È ciò che dichiarano i deputati umbri del Movimento 5 stelle Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini, nel presentare un’interrogazione parlamentare al ministro
Lupi. «Il Minimetrò, pur essendo
un’opera ad elevatissima sostenibilità ambientale, non ha prodotto i
benefici sperati a livello di riduzione del traffico nella città e costa ai
cittadini oltre 25mila euro al giorno. Per queste ragioni - conclude
Gallinella - abbiamo chiesto al ministro, in caso, auspicato, di rifinanziamento del fondo per la mobilità
alternativa, di valutare attentamente i progetti finora finanziati in base
ai reali risultati raggiunti in termini
di riduzione del traffico e potenziamento del trasporto pubblico a scapito del traffico privato».
presa tra enti locali ed istituzioni
universitarie”. Nel corso dell’illustrazione, dopo aver posto l’accento
sul grave periodo di crisi e sulla necessità, da parte delle Istituzioni, di
favorire con ogni mezzo la creazione di nuove imprese e di nuovi posti
di lavoro, Bori ha riferito che in
molte città a vocazione imprenditoriale e con caratteristiche universitarie come Perugia sono stati realizzati da anni vari “Incubatori d’impresa”, ovvero luoghi e progetti per
accelerare lo sviluppo di imprese attraverso una serie di risorse di sostegno e di servizi specifici. Essendo
molti dei servizi offerti dagli incubatori nelle possibilità o nelle attività già programmate da Università
ed Enti locali, il consigliere del Pd
ha avanzato l’ipotesi di rigenerare e
riqualificare uno degli stabili inutilizzati presenti nel Centro Storico
(quali l’ex-cinema Lilli, l’ex-carcere di Piazza Partigiani, l’area exCoin ex-Standa, il teatro Turreno, la
caserma di Corso Garibaldi o il
Mercato Coperto) o nei quartieri limitrofi (quali ex-Tabacchificio) destinandolo ad ospitare l’incubatore.
RE. PE.
L’uomo aveva telefonato anche al figlio per poi poter offendere la madre ed il compagno di lei
PONTE SAN GIOVANNI
Telefonate ed sms osceni all’ex moglie che si è rifatta una vita,
arrestato dalla polizia per stalking
I 17mila volumi di don Marino ad un possibile
polo bibliotecario da creare con il Comune
Sms ingiuriosi inviati alla donna
PERUGIA - Con lui o con nessuno.
Non aveva accettato la fine del suo
matrimonio e non tollerava che la ex
moglie si fosse rifatta una vita e
avesse un nuovo compagno. Per
questo, un uomo di 42 anni dal 2011
aveva iniziato a perseguitare la donna con sms osceni ed ingiuriosi, appostamenti sotto l’abitazione in zona Pallotta e minacce telefoniche,
anche parlando al telefono con il figlio suo e della ex moglie, di soli sei
anni. L’uomo è stato arrestato, a Perugia, dalla polizia per atti persecutori e rinchiuso nel carcere di Capanne. La donna, non solo aveva più
volte cambiato il numero del cellula-
re, ma aveva formalizzato numerose
denunce nei confronti dell’ex marito, l’ultima della quale domenica,
quando l’uomo ha telefonato
all’utenza fissa dell’abitazione, e,
parlando al telefono con il bambino,
che aveva risposto, avrebbe cominciato ad insultare pesantemente la
donna con frasi oscene e a minacciare il compagno di lei. La madre, insospettita dalla lunghezza della telefonata e dall’anomalo comportamento del bambino, che appariva
profondamente turbato, ha attivato
la funzione vivavoce registrando le
frasi pronunciate dall’uomo, per poi
chiamare la polizia.
PERUGIA - I 17mila volumi della
biblioteca personale di mons. Marino Riccieri, già da ora disponibili
per il pubblico in parrocchia a Pon-
te San Giovanni, potrebbero
servire
per
creare una biblioteca pubblica. Questa
l’idea dopo la
visita del sindaco Boccali
(nipote
dell’anziano
ex parroco di
Ponte San Giovanni) e della governatrice Marini (che lo ha avuto come insegnante al Classico di Todi).
SERVIZIO NECROLOGI
075 395041
Ieri è mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 84
Ieri è mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 77
GIANCARLO BISCARINI
(GIANNI)
ALDO GIRELLI
Ne danno il triste annuncio la moglie Erganda, la figlia
Vilma con Massimo, le nipoti Chiara ed Elisa, il fratello
Sergio con Elvira, la sorella Nicoletta con Giuseppe, la
cognata Elsa ed i parenti tutti .
Perugia, 11 Febbraio 2014
I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 16,00
nella Chiesa Parrocchiale di S. Raffaele Arcangelo in
Madonna Alta.
Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel
Cimitero di Ponte della Pietra.
NON FIORI MA OFFERTE ALL’ A.I.R.C.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
Ne danno il triste annuncio la moglie Liliana Bianchi, i figli
Claudio, Massimo e Marco, le nuore Simonetta, Monica e
Angela, i nipoti Vanessa, Erica, Federico, Alessandro e
Tommaso, le sorelle ed i parenti tutti.
Casaglia, 11 Febbraio 2014
I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 11,00 nella
Chiesa Parrocchiale di Casaglia.
Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero
di Ponte Valleceppi.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
075 395043
E’ mancata all’affetto dei suoi cari all'età di anni 84
MARCELLA GIOVAGNONI
VED. ABELLI
Ne danno il triste annuncio le figlie Maria Stefania e
Patrizia, i generi Rossano e Luigi, i nipoti Alessandro,
Beatrice e Francesca, il fratello Guglielmo, la cognata Lilia
ed i parenti tutti.
Perugia, 11 Febbraio 2014
I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 10,00 nella
Chiesa Parrocchiale S. Maria di Colle (Via Leonardo da
Vinci).Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata nel
Cimitero di Perugia.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta
E’ mancato all'affetto dei suoi cari all’età di anni 89
QUINTO
OLMETTI
Ne danno il triste annuncio la moglie
Alessandra, i figli Silvana e Massimo, il
genero Carlo, la nuora Stefania, le nipoti
Fiona, Glenda, Chiara e Cecilia, il fratello
Marziale, la sorella Lavinia ed i parenti tutti.I funerali avranno
luogo oggi Martedì alle ore 14,30 muovendo dalla propria abitazione in via Saffo n °19 per la Chiesa Parrocchiale.Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero locale.
Villa Pitignano, 11 Febbraio 2014
NON FIORI MA OFFERTE ALL’ASSOCIAZIONE «CON
NOI» PER LE CURE PALLIATIVE - ASSISI
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
LE NECROLOGIE
SI RICEVONO
ENTRO
LE ORE 17.00
Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria
16 foligno
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Elezioni, Riommi
“sfida” Mismetti
Raccolta firme per il consigliere regionale
Pd in fermento, si va verso le primarie
AMMINISTRATIVE I NUOVI SCENARI
di FRANCESCA PETRUCCIOLI
FOLIGNO - «Una chiusura e una
forzatura politica alla quale non possiamo restare indifferenti. È necessario il confronto. Questo ennesimo
atto di forza ci ha convinti a non restare in silenzio, ad uscire allo scoperto. In un pomeriggio abbiamo
raccolto un centinaio di firme a sostegno della candidatura di Vincenzo Riommi».
A parlare è Elio Graziosi, consigliere comunale del Pd che, insieme
ad altri, sta raccogliendo le firme dagli iscritti del partito democratico a
sostegno della candidatura dell’assessore regionale. «Viene applicato
il regolamento» dice Riommi contattato, anche se preferisce non aggiungere altro. Una reazione politica, insomma, alla presentazione da
parte di Nando Mismetti dei 3/5 dei
delegati che, di fatto, avrebbero
blindato la sua candidatura. Ma c’è
chi cita il regolamento e spiega che i
candidati si scelgono attraverso le
primarie e, in assenza di quelle di
partito, sarebbero automatiche quelle di coalizione. «Non capiamo questa chiusura anche al confronto continua Graziosi - Si va alle primarie con due o tre o più candidati e poi
una volta che la base si sarà espressa,
il partito si ricompatta, più forte di
prima e con un candidato legittimato
dai votanti, e così si va alla vittoria
delle elezioni del 25 maggio. Non ci
si può presentare senza avere aperto
prima un confronto con tutti, pure
con le realtà associative del territorio oltre che con quelle politiche».
Una controffensiva dopo la riunione dell’Unione comunale le cui
Confronto
Parte dei
Democratici
lamentano
la mancanza
di dialogo
decisioni, dicono, sono state disattese con la presentazione di quel documento che ha disatteso il percorso
che si stava costruendo e che prevedeva, appunto, primarie di coalizione. Così, la reazione a quella forzatura è stata di raccogliere, in un pomeriggio, già cento firme. Una parte
del Pd lamenta proprio questa mancanza di confronto che si sarebbe
manifestata anche durante questi
anni di governo.
«C’è chi vuole essere più ascoltato - dicono i riommiani - invece si sono create tensioni
e fratture e con esse la
possibilità di nascita di
liste civiche. Ma
ascoltare i bisogni
bolire il partito, i riommiani
della gente, dialogare
L’anno in cui, da vicesindaco
pensano il contrario: anzi si
e dare voce anche
di Foligno, Riommi è stato
escluderebbero le candidature
all’interno della lista
nominato assessore redegli altri partiti di coalizione.
del centrosinistra a chi
gionale. Ora torna sulla
«La prossima settimana - cola città la conosce senza
scena politica locale
me ha spiegato la segretaria Epiessere necessariamente
fani - ci sarà la votazione sulla canun politico, si può e si deve
didatura di Mismetti. Questo dal
fare. Se ci sono problemi di
punto di vista procedurale. Dal punconsenso, si deve lavorare sulle
to di vista politico sarà necessario
cause, recuperare la fiducia, parlare
trovare un accordo. Non si può, cocon la città e non presentare un domunque, mettere in discussione il
cumento». E al contrario di quanto
congresso. Vedremo cosa accadrà
dichiarato dalla segretaria Epifani
in quel frangente. Certo, non si può
che teme di presentarsi alle primarie
far finta che non sia accaduto nuldi coalizione con due o più candidati
la».
del Pd perché significherebbe inde-
2001
Assemblea
La prossima
settimana si
vota la candidatura del primo cittadino
CON L’UDC
Movimento per Foligno,
una lista di soli giovani
FOLIGNO - Si chiama Movimento per Foligno il
nuovo soggetto politico, aperto alla società civile,
che raccoglie i moderati e che ha visto l’Unione di
centro protagonista di questa costituzione. «C’è la
caratteristica - dice Lorenzo Schiarea dell’Udc - di
avere al suo interno tutti giovani: laureati, operai,
studenti, imprenditori. E l’obiettivo è quello di
creare a Foligno un laboratorio di idee e proposte. È
stato creato per dare speranze a chi non si riconosce
in nessun partito».
Si presenta come un movimento civico, una lista
civica che ha già al suo attivo un corso di formazione che ha visto lezioni di economia, di amministrazione, politica e anche storia della politica. «Siamo
una lista moderata - aggiunge Schiarea - con un programma ben definito che parte dalla visione dei giovani e, altra novità sta proprio nel fatto che non ci
sono figure che abbiano partecipato alle elezioni
passate. Siamo aperti al dialogo con tutti, sia con il
Pd che con Fi». Ma non correranno da soli. Scenderanno sì in campo per le prossime Amministrative, e appoggerranno chiunque abbia un programma che si rispecchi nel loro.
«A fine febbraio - dice Lorenzo Schiarea - presenteremo la nostra lista ufficialmente e anche il programma». È già possibile consultare il loro sito facebook: www.facebook.it/movimentoperfoligno.it
Nando Mismetti
e Vincenzo
Riommi
Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria
20 terni
Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032
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Ast, sindacati
al tavolo degli esuberi
con il fiato sospeso
L’azienda convoca le rsu al completo, timori
per i 130 lavoratori da ricollocare in acciaieria
TERNI - Sarà il tam-tam insistente
dentro e fuori le mura dell’acciaieria, sarà la sostanziale straordinarietà della formale convocazione
delle rsu di fabbrica al gran completo, ma a pochissime ore dal
summit voluto per stamattina dai
vertici dell’ufficio Personale
dell’Ast, tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali serpeggia
preoccupazione e sospetto sulle
possibili comunicazioni del management.
In realtà, da quanto trapela alla
vigilia, si dovrebbe trattare della
riproposizione e dell’esame dello
VERTENZA
Sangemini, Agnello
due ore a colloquio
con il prefetto
Bellesini
TERNI - L’imprenditore campano, Agnello, non molla la presa
sulla vicenda della cessione Sangemini. Anzi, parte di nuovo lancia in resta. Ieri mattina, l’imprenditore è stato ricevuto per 2
ore dal prefetto di Terni al quale
Agnello ha minuziosamente illustrato il suo piano industriale e la
sua offerta “migliorativa”, squadernando sul tavolo prefettizio
documenti e lettere che, a detta
dell’imprenditore, prima sconosciuti allo stesso prefetto. A cominciare dalla lettera di GE Capital che nega l’avallo delle banche
creditrici al piano Norda. Il medesimo Agnello, nella conferenza a stampa successiva, ha poi
chiarito i suoi termini della questione: «La mia offerta è migliorativa e se alla alla fine del percorso il piano Norda non dovesse
rivelarsi migliore sarà la mia proposta a dover essere considerata.
Credo che finora, l’operazione
sia stata inficiata da informazioni
incomplete e non sempre vere, a
cominciare dalle reali garanzie
date a Norda dalle banche». Secondo Agnello il prefetto si sarebbe detto soddisfatto del quadro illustrato dall’imprenditore.
Oggi, Norda incontra i sindacati
in Confindustria.
stato dell’arte, da parte aziendale,
del famigerato piano di razionalizzazione dei costi per 27 milioni in
un esercizio di bilancio (piano elaborato dalla McKinsey) che l’Ast
aveva già illustrato ai sindacati un
anno fa e che prevede, più o meno,
la “riorganizzazione” di circa 250260 unità lavorative: 130 in mobilità (90 operai e 40 impiegati) e
130 da ricollocare e da riqualificare eventualmente all’interno della
galassia Ast, secondo il criterio del
cosiddetto “insourcing”, ovvero il
riportare direttamente in capo al
personale aziendale ciò che prima
veniva esternalizzato a ditte terze.
In verità, l’azienda ha sempre detto a chiare note che non vi sarà un
solo licenziamento vero. Ma il “dimagrimento” resta un dato di fatto.
Nel frattempo, dopo svariati incontri, polemiche sindacali e “congelamenti” dell’iniziativa, a ottobre scorso una sorta di accordo per
il via libera al piano è stato effetti-
Operai dell’Ast
davanti all’ingresso della
fabbrica
vamente firmato dalle parti. Il procedimento della mobilità è stato
aperto a partire da gennaio 2014.
Ma, probabilmente, negli ambienti
Il summit
Il piano di razionalizzazione
dei costi entra nel vivo
e tra le organizzazioni
dei lavoratori
c’è preoccupazione
sindacali non tutti i conti sembrano
tornare e c’è la sensazione - come
sussurra qualche sindacalista - che
stamani ci si possa trovare di fronte a qualche “sorpresina” non meglio specificata, proprio sul capitolo dei risparmi legati agli organici.
È presumibile cioè che stamattina il management, davanti alle rsu
plenaria, entri nel dettaglio del piano stesso, incominciando a parlare
di reparti, di forza lavoro e di ditte
terze. Una operazione che “matura” nell’imminenza del pronunciamento della Commissione europea
in merito al ri-passaggio dell’acciaieria di viale Brin da Outokumpu a ThyssenKrupp. Prima ancora,
però, che la stessa Tk possa ufficializzare il proprio piano industriale di riacquisizione dell’Ast e
di organizzazione occupazionale.
Non ultimo, nei giorni scorsi, la
Fiom ha messo per iscritto tutte le
sue preoccupazioni sulle «strutturali difficoltà produttive della Società delle Fucine, aggravate da
una gestione non condivisibile
della direzione aziendale».
AN. GIU.
Sgl, il consiglio comunale narnese fa quadrato
Summit al Mise spostato a giovedì, l’assemblea cittadina: se il sito chiude esigeremo la bonifica
NARNI - Il consiglio comunale di
Narni è tornato dentro alla sala mensa della Sgl Carbon. Era già successo in passato che il massimo consesso cittadino si riunisse all’interno
della fabbrica, con gli amministratori che ancora una volta si sono uniti
intorno ai lavoratori. Solidarietà ma
non solo, perchè nel corso della lunga seduta si è parlato della situazione e sono stati approfonditi tutti gli
aspetti. Così, tra un intervento ed un
altro, si è appreso che è stato rimandato di 2 giorni l’appuntamento al
ministero che si terrà giovedì.
Lo spostamento è stato chiesto
dalla Sgl Carbon che sarà presente al
tavolo del ministero con i propri dirigenti in grado di prendere decisioni. La speranza di tutti è che i proprietari effettivi della Sgl Carbon, i
tedeschi della Bmw, si rendano conto della situazione attuale e di quanto potrebbe accadere allo stabilimento narnese se mai vi fosse una
chiusura reale che determinerebbe l’
abbandono di capannoni e delle at-
trezzature. Come contromossa scatterebbe infatti la richiesta da parte
del Comune di un sopralluogo
dell’Arpa per quantificare l’azione
di bonifica, così come previsto dalla
legge, sui terreni (circa 50 ettari) che
in caso di cessazione delle attività
produttive dovrebbe essere riportato
allo stato iniziale. Ovvero a come
era 116 anni fa quando venne posata
la prima pietra di quello che all’epoca si chiamava Elettrocarbonium. A
tale riguardo si parla di spese che arriverebbero a superare i 3,5 milioni
di euro. A dover essere tolta di mezzo dovrebbe essere nel caso anche la
ciminiera. Si tratta, tuttavia, di ipotesi legate alla malaugurata ipotesi
che lo stabilimento venga chiuso.
Aspettiamo giovedì per saperne di
più. Certo è che siamo alle battute finali e proprio per seguire da vicino
l’evolversi della situazione gli operai della Sgl e molti di quelli impegnati con le aziende dell’indotto, saranno presenti sotto al palazzo che
ospita il Mise.
Aidas, concordato prorogato di 60 giorni
E si pensa a un bando per la gestione
TERNI - Maionese impazzita (e non da oggi) anche sul fronte dell’annosa vicenda riguardante la cooperativa sociale Aidas.
Ieri mattina, recita una nota della Cgil-Fp,
si sono incontrati alla sede Aidas tra la commissaria ministeriale, Silvia Volpini e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. «L’unica nota
positiva - dice la nota cigiellina - sta nel fatto
che in settimana verrà versato alle lavoratri-
ci lo stipendio di dicembre e relativi contributi, ma rimane in sospeso il versamento
delle mensilità arretrate e della tredicesima,
mentre non è ancora chiara la situazione debitoria della cooperativa». La nota dice che
il commissario ha deciso di chiedere una
nuova proroga di 60 giorni (scadeva il 17
febbraio) per la scadenza del concordato e
ciò consentirebbe di approfondire ulterior-
Lo stabilimento della Sgl Carbon
Sempre ieri, una delegazione di
parlamentari umbri ha incontrato il
ministro Zanonato. «È emerso - dice
il senatore del Pd, Rossi - l’intento di
perseguire con tutti gli sforzi possi-
mente e di iniziare la procedura per un bando
di affidamento gestionale della cooperativa
a terzi. Crediamo che il percorso ipotizzato
sia lungo e irto di rischi e sollecitiamo le istituzioni ad esercitare di nuovo e con forza un
ruolo di verifica e governo della vicenda».
Dal canto suo, invece, la Uil-Fpl ternana
in una nota parla di «un incontro in mattinata
con il commissario in cui nessuna risposta
concreta sul versante della trasparenza è stata data rispetto alle richieste dei lavoratori,
se non un impegno, senza specificare il mese) a pagare una mensilità. Tra il commissario e noi si sta su due pianeti diversi. Pertanto viene confermato lo sciopero della fame
bili l’obiettivo di tutelare le produzioni e i livelli occupazionali, scongiurando la chiusura del sito Sgl e lavorando a ipotesi alternative».
MAURO PACELLI
delle lavoratrici, a partire probabilmente dal
giorni di San Valentino».
Così, mentre il candidato a sindaco della
Lista “Il Cammell“o”, Todini, punta il dito
«sull’imbarazzante silenzio delle istituzioni
in merito», circa 90 socie e lavoratrici
dell’Aidas fanno sapere che si è costituito un
Comitato per i diritti delle socie Aidas e che
racconteranno in una conferenza stampa
stamani «la verità sulla drammatica crisi
della cooperativa». Ma, come noto, all’interno dell’Aidas gruppi e correnti dividono e
frammentano le socie in modo sempre più
misterioso e magmatico. Un autentico guazzabuglio.
Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria
Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032
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orvieto-narni-amelia
23
Tione, si va verso
il concordato
preventivo
L’azienda conferma lo smantellamento
della linea 3, i sindacati: «Inaccettabile»
ORVIETO - Crisi Tione: via la linea tre, verso il concordato preventivo. Nessuno pensava più a
schiarite in questa fase della vertenza, ma quello che la società di
acque minerali ha proposto ieri in
prefettura è «inaccettabile» per lavoratori e sindacati: rimuovere la
linea di produzione più moderna
per liberare risorse, riprendere
eventualmente la produzione con
le vecchie linee e far fronte alla crisi finanziaria col ricorso al concordato in continuità. Questo è quanto
avrebbe prospettato la proprietà
della Tione srl al tavolo convocato
per ieri mattina dal Prefetto, di
fronte a rappresentanti dei sindacati, di Confindustria, della Cassa
di Risparmio di Orvieto e delle
istituzioni. Presenti il sindaco di
Orvieto Toni Concina e l'assessore
regionale all'Ambiente Silvano
Rometti. Una soluzione contraddittoria e a tratti inverosimile che
ha spinto i sindacati ad una contestazione immediata su tutta la linea. «Urgente entrare nel merito al
tavolo di crisi» commenta a caldo
Michele Racanella responsabile
della Flai Cgil all'uscita dall'incon-
tro, recandosi all'assemblea con i
lavoratori che è immediatamente
seguita. Il tavolo con l’assessore
regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi è convocato
già per domani e sono in agenda altri appuntamenti. Il ricorso al concordato preventivo - riferisce la
prefettura al termine del vertice di
ieri - è ritenuto necessario «per
Lo stabilimento della Tione a Bardano
fronteggiare una situazione debitoria che risale alla precedente gestione della società e che non si riesce più a sostenere con la liquidità
corrente». Lo smantellamento della linea 3, poi come noto, e come
ricorda anche la stessa prefettura,
sarebbe funzionale all’abbattimento degli oneri finanziari dell'azienda. L’impianto è considerato
Or vieto Intanto il Comune ha chiuso l’accordo transattivo con la Rbs
Swap, si allungano i tempi per la causa con la Bnl
Il fascicolo va assegnato a un nuovo giudice
ORVIETO - Causa Bnl da riassegnare, si allungano i tempi. Dopo il
rinvio del 3 febbraio scorso, l’assessore al Bilancio Piergiorgio
Pizzo ipotizza addirittura una definizione per il 2015 per la causa che
il Comune di Orvieto ha intento per
gli swap Bnl. Non solo c’è stato il
rinvio ma non c’è neanche una data, perchè il fascicolo dovrà essere
assegnato a un nuovo giudice. Intanto l’amministrazione comunale
fa sapere di aver chiuso la vicenda
degli swap con Rbs con il pagamento, il 15 gennaio, dell’ultima
rata dell’accordo transattivo stipulato con la banca scozzese.
«Questo - afferma Pizzo - è anche un altro importante tassello per
la scrittura del piano pluriennale di
riequilibrio, che stiamo ultimando,
e che deve essere approvato dal
consiglio comunale entro il 26 febbraio». Pizzo afferma tuttavia che
non sarebbe stato ancora certificato il debito complessivo.
«sovradimensionato». I sindacati
invece hanno più volte ribadito che
la linea tre moderna e funzionale è
il cuore dello stabilimento, senza il
quale si intravedono scarse prospettive. Quanto alla possibilità di
riprendere da subito la produzione
con le linee uno e due, sollecitazione avanzata anche dallo stesso Prefetto che si è detto preoccupato per
il perdurante stallo dell’attività
dello stabilimento (la produzione è
ferma da ottobre), la proprietà si è
riservata di far conoscere le proprie intenzioni prima dell'incontro
in Regione programmato per domani. «Ritengo prioritaria l’esigenza di stabilire tra le parti in causa relazioni chiare, corrette e trasparenti su posizioni ed obiettivi» è stato costretto a ribadire il prefetto Gianfelice Bellesini - Confido
nella buona volontà di tutti per ricreare condizioni di serenità a beneficio dell’azienda e quindi dei
lavoratori». Intanto la produzione
va avanti nello stabilimento di Anguilla Sabazia di Acqua Claudia,
altro marchio di proprietà dell'azienda.
STEFANIA TOMBA
Or vieto Presentata la candidatura, a tenerlo a battesimo l’avvocato Nicola Pepe fino all’ultimo in corsa va dalla società civile. «Sono il pri-
Primarie Pd: ecco Andrea Taddei, l’ingegnere
elettronico che si è messo a studiare da sindaco
ORVIETO - Andrea Taddei, 46 anni
compiuti domenica, sposato e padre
di due figli, una laurea in Ingegneria
elettronica, oggi libero professionista con esperienze trascorse in Finmeccanica e la voglia di scendere in
campo per Orvieto, dopo due esperienze deludenti in politica rispettivamente alle Comunali nel 1999 e
alle Provinciali nel 2004. Ammette
che delle questioni di dettaglio non
può ancora parlare, benchè - come
dice - stia «studiando molto» in questi giorni. Ma è stato convinto a tornare in ballo perchè, se negli anni
trascorsi ha visto dominare logiche
esclusivamente partitiche, oggi in-
vece che i partiti sono arrivati ad
avere un peso specifico nettamente
inferiore, ci sarebbero spazio e persone per una nuova progettualità. O
almeno questo Taddei, nel presentare la sua candidatura alle primarie,
ha detto ieri di aver trovato. Ed effettivamente per il battesimo ufficiale
che lo lancia nell’agone delle primarie del Pd di Orvieto (insieme a Silvia Fringuello, Fabrizio Trequattrini
e Giuseppe Germani) c’era ieri pomeriggio gran parte della segreteria
e lo stesso Nicola Pepe, che per settimane è stato sul punto di essere lui
il candidato e che poi è diventato primo firmatario per Taddei. «Onestà,
chiarezza, progettualità» sotto questo slogan si è presentato Taddei, conosciuto per la lunga esperienza
nell’associazionismo giovanile e
per il valore professionale. Non a caso, il suo pallino per Orvieto è attrarre qualche investimento forte, per il
resto il candidato alle primarie in vista delle amministrative entra poco
nel merito, se non per accenni: cultura, innovazione, progettualità per attrarre finanziamenti, messa a punto
della macchina amministrativa, «fare network», come dice mutuando
l’espressione dall’impresa. Da subito, ci pensa l’avvocato Nicola Pepe a
dargli la patente del nuovo che arri-
mo firmatario - ha premesso Pepe nella ferma convinzione che Andrea
oggi sia l’unico e vero elemento di
novità e di discontinuità nella politica orvietana. Non è iscritto, viene
dalla società civile e incarna i valori
di cui abbiamo bisogno per disincagliare Orvieto dalle secche in cui per
troppo tempo è rimasta impigliata».
Bene le primarie, Taddei non si tira
indietro. «Se ho accettato è proprio
perchè c'è l’opportunità di confrontarmi nelle primarie» ha detto. Quello che già gli fa perdere il sonno è la
situazione finanziaria del Comune.
«Ci sono azioni in corso da parte dell'attuale amministrazione . Vedremo
che succede ed agiremo di conseguenza una volta analizzata la situazione», ammette Taddei. Intanto
mercoledì inizieranno i confronti
dei candidati circolo per circolo.
S. T.
Fusione dei Comuni, «sì» dal ministero
dell’Interno. Incentivi per 30 milioni di euro
Maltempo, una frana isola otto case a Bardano
Smottamenti anche lungo le strade di Amelia
FABRO - Anche il ministero degli Interni, dopo quello delle Infrastrutture,
dà il suo via libera informale al progetto di fusione dei cinque Comuni
dell’alto Orvietano. I sindaci di Fabro, Ficulle, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto e Parrano sono stati ricevuti dal sottosegretario Gianpiero
Bocci. «Il sottosegretario - spiegano i sindaci - ha annunciato che allo strumento della fusione tra Comuni sarà dedicato ampio spazio nel ddl Del Rio
sul riordino delle autonomie locali». Il sottosegretario ha quindi garantito
l’impegno ad agevolare i percorsi di fusione sotto il profilo dei finanziamenti, riferendo che il fondo per gli incentivi alla fusione è stato portato a
30 milioni di euro. C’è inoltre impegno ad attivare da subito gli incentivi e
non a partire dall’anno successivo alla fusione.
ORVIETO - La pioggia e il maltempo continuano a non dare tregua. La
zona più colpita è ancora quella dell’Orvietano e dell’Amerino. Nel
pomeriggio di ieri a Orvieto, in località San Martino si è verificata una
frana che ha interessato l’impianto fognario e lesioni al piazzale antistante un’abitazione. L’Enel è intervenuta per il ripristino di alcune linee aeree. A Bardano superiore otto case sono isolate a causa di una
frana mentre il guado dell’Apone è stato chiuso e la strada per Rocca/Sugano interrotta. Qualche piccola frana si è verificata lungo la
Amelia-Giove e la Amelia-Orte. La Provincia è intervenuta per rimuovere i materiali caduti sulle carreggiata istituendo il senso unico alternato.
Fermato lungo il Raccordo
Cinquemila euro
di banconote false
nelle scarpe,
nei guai un narnese
Le banconote sequestrate
NARNI - Andava in giro con
5.000 euro falsi nascosti nelle
scarpe. A finire nei guai è stato un
43enne incensurato residente nel
comprensorio narnese, fermato
ieri notte dai carabinieri lungo il
raccordo Terni-Orte. L’uomo
viaggiava in compagnia di un noto pregiudicato della zona. I militari hanno notato i due in una zona defilata di un’area di sosta,
mentre stavano discutendo in
modo piuttosto animato. Dato
l’orario e il luogo insolito per
mettersi a discutere, i carabinieri
hanno pensato bene di avvicinarsi ai due i quali accortisi di essere
osservati hanno cambiato atteggiamento, facendo finta di parlare in modo tranquillo, del più e
del meno. Un comportamento
che anziché far desistere i militari
li ha insospettiti ancora di più, inducendoli a chiedere i documenti
ai due uomini. Ad un primo controllo sia i veicoli sui quali viaggiavano che loro stessi sono sembrati in regola, ma alcuni cenni di
nervosismo palesati dai due fermati hanno indotto i militari ad
approfondire i controlli. I due venivano così accompagnati in caserma e qui, dopo la perquisizione personale, i militari rinvenivano nascosta nelle scarpe del
43enne, una busta in cellophane
trasparente contenente numerose
banconote, poi risultate false, per
un importo complessivo di 5.030
euro. Le banconote recavano, in
totale, solo sei sequenze matricolari che si ripetevano più volte ed
erano suddivise in 50 pezzi da
100 euro, 1 da 20 euro e 1 da 10. Il
43enne narnese è stato arrestato e
posto agli arresti domiciliari . Il
suo amico è stato invece rilasciato. Sono in corso accertamenti
sulla provenienza del denaro.
MAURO PACELLI
Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria
Agricoltura, domani assemblea regionale Cia
PERUGIA - Si terrà domani (dalle
9,30 al Centro congressi della Camera di commercio, nella foto) la
settimana assemblea elettiva regionale della Cia dell’Umbria. Sarà
aperta dalla relazione del presidente
regionale della Cia, Domenico Bru-
gnoni. Interverranno la presidente
della Regione , Marini, il sindaco di
Perugia , Boccali, l’assessore regionale all'Agricoltura , Cecchini, e il
presidente della Cciaa di Perugia,
Mencaroni. Le conclusioni affidate
al presidente nazionale Cia, Politi.
27
Scuola, ecco
il piano assunzioni
dal 2014 al 2016
In Umbria 1.230 ingressi nel triennio,
di cui 270 nel prossimo anno scolastico
di MARCO CHECCHI
PERUGIA - Speranza riaccesa
per i tanti precari e i disoccupati
della scuola. Il ministero
dell’Istruzione ha, infatti, inviato
all’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e al Mef
(Ministero dell’Economia e delle
Finanze) il piano delle assunzioni
per il triennio 2014-2016, tenendo in corso dei prepensionamenti
in corso, per le scuole di ogni ordine e grado.
IN ITALIA
Il piano prevede, per l’anno scolastico 2014-2015, l’immissione
in ruolo di 12mila 625 docenti,
1.604 insegnanti di sostegno e
4.317 Ata (personale amministrativo, tecnico, ausiliario). Per il
triennio 2014-2016 le assunzioni
saranno invece 82mila 055, suddivise tra 64mila 338 docenti (di
cui 22.237 di sostegno) e 17mila
717 personale Ata. In base ai calcoli effettuati dal Ministero, nei
tre anni tra il 2014/2016 smetteranno di lavorare 41mila 272 dipendenti della scuola, (di cui
27mila 872 docenti e 13mila 400
personale Ata).
IN UMBRIA
Secondo le stime dei sindacati regionale di categoria, per l’anno
scolastico 2014-2015, l’immissione in ruolo di circa 210 docenti, compresi quelli di sostegno,
più oltre 60 unità di personale
Nuovi ingressi Una classe durante la lezione, il numero dei docenti aumenterà
Ata. Per il triennio 2014-2016 nel
mondo della scuola umbra si prevedono 1.230 assunzioni, di cui
circa 960 docenti (compresi quelli
di sostegno) e 270 di personale
Ata. Quanto alle fuoriuscite per
pensionamenti e prepensionamenti, nel triennio 2014-2016
dalla scuola usciranno in Umbria
circa 620 persone, di cui circa 420
sono docenti e 200 personale
Ata.
Il saldo tra assunzioni e cessazioni, nel triennio 2014-2016, per
la scuola umbra sarà, quindi, positivo di 340 docenti e 70 personale Ata.
LE MODALITÀ
DI RECLUTAMENTO
Sul fronte delle modalità di re-
clutamento del nuovo personale
della scuola, il 50% dei posti sarà
prelevato dal personale dalle graduatorie a esaurimento (che al
momento contano ancora circa
160mila precari, di cui circa 2mila 400 in Umbria) e il restante
50% sarà prelevato attraverso
concorsi pubblici. E questo fa
prevede che probabilmente verrà
indetto un nuovo concorso per la
scuola, ma organizzato in maniera decisamente diversa rispetto a
quello indetto dall’ex ministro
Profumo. Del resto, lo stesso ministero dell’Istruzione ha comunicato con chiarezza l’intenzione
di indire un nuovo concorso docenti, il cui bando potrebbe arrivare tra la fine del 2014 e l’inizio
del 2015.
«Sì al Testo unico, ma ci vuole più coraggio»
Governo del territorio, audizione di Istituzioni e forze economiche e sociali sul provvedimento
PERUGIA - Condivisibile l’esigenza di accorpare in un unico testo l’intero impianto normativo
che regola il governo del territorio,
ma si è ancora a metà dell’opera
perché mancano soprattutto i regolamenti ed i Piani paesaggistici.
L’auspicio è che da questo «importante» punto di partenza si possa davvero cambiare marcia per
raggiungere quella semplificazione vera e concreta, indispensabile
per uscire dalla crisi in cui si trova,
e pesantemente, anche l’Umbria.
E, mentre l'Ance auspica minore
burocrazia per rilanciare il settore
delle costruzioni, la Coldiretti rimarca l’importanza che dal Testo
possa emergere il concetto di “territorio rurale” e di conservazione
del patrimonio agricolo. Per quanto attiene al governo del territorio
c'è stato anche l'invito, entrando
nello specifico degli strumenti legati ad esso, di attendere le prossime decisioni del Governo circa il
futuro delle Province.
È stato preadottato
dalla giunta regionale
ed ora è in discussione presso la Seconda commissione
di Palazzo Cesaroni
È quanto emerso dalle numerose
audizioni, a palazzo Cesaroni, dei
soggetti interessati (Istituzioni,
Ordini professionali, associazioni
di categoria...) al Testo unico per il
Governo del territorio, documento
predisposto dalla giunta regionale
ed in discussione in Seconda commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni.
Il Testo unico per il governo del
territorio ricomprende l’intera disciplina regionale vigente in materia di urbanistica. Attraverso questa iniziativa, saranno abrogate 19
leggi regionali. Il Documento,
suddiviso in nove Titoli, conterrà
293 articoli, a fronte dei circa 600
attuali. L’auspicio della Commissione, fatto proprio dallo stesso assessore regionale Fabio Paparelli
(presente alle audizioni) è comunque quello di effettuare una potatura ancora maggiore dell'articolato.
Tra gli interventi, quello di Walter Trivellizzi, presidente della Cia
Umbria, il quale ha detto che «va
bene l’accorpamento in un unico
testo di tutte le disposizioni normative. Occorrerebbe un maggiore e migliore coordinamento tra
tutti gli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale,
paesaggistica ed urbanistica. In
considerazione,
comunque,
dell’ormai probabile superamento
delle Province, sarebbe opportuno
attendere il destino di questo Ente
intermedio prima dell’adeguamento del Testo unico».
Da parte sua Paolo Ratini, presidente di Ance-Umbria, ha affermato che «oggi, quando le imprese
di costruzioni ricevono il permesso a costruire, devono sempre tenere presente che potrebbe essere
bloccato in ogni momento. Prolificano i ricorsi al Tar. Dalla prima
lettura del documento ci sentiamo
di fare un plauso, seppure tiepido,
alla Regione. Siamo al 50 per cento del percorso perché mancano
ancora i regolamenti, i Piani paesaggistici e molto altro. Registriamo comunque la reale volontà di
andare verso la semplificazione.
Ma occorre più coraggio, affinché
la semplificazione possa far cambiare marcia all’industria delle costruzioni».
«Questo documento è importante e va verso una sostanziale semplificazione - ha affermato Albano
Agabiti, presidente di Coldiretti
Umbria -. Ora, però si dia il via anche al Testo unico per l’agricoltura, indispensabile per superare situazioni normative di difficile interpretazione, dove servirebbe invece la certezza del diritto».
EDILIZIA PUBBLICA
Nuove regole,
botta e risposta
tra Sunia e Vinti
PERUGIA - Il Sunia (Sindacato
unitario nazionale inquilini assegnatari) dell’Umbria annuncia
che, attraverso i propri legali, sta
valutando la possibilità di impugnare il nuovo regolamento regionale in merito alle norme di
riordino in materia di edilizia residenziale pubblica e che metterà
in campo «tutte le iniziative necessarie - spiega il segretario
Rossano Iannoni - affinché vengano tutelati i diritti delle persone
più deboli». Questo perché, secondo il Suania, il testo non terrebbe in considerazione l’emergenza sfratti, dato che il cittadino
colpito da provvedimento esecutivo di sfratto al 99% non otterrà
così il relativo punteggio.
Accuse che l’assessore Stefano
Vinti respinge al mittente: «La
giunta regionale ha prodotto un
bando per un ammontare di 1 milione e 500 mila euro, che ha interessato circa 100 famiglie. Altro che solo parole. Il bando è stato oggetto di quindici incontri
territoriali, per informare la cittadinanza, le famiglie sfrattate, i
piccoli proprietari e i costruttori.
Di questi quindici incontri, undici sono stati promossi dalla Giunta regionale, in collaborazione
con le amministrazioni comunali, due da diverse associazioni e
due dall’Unione Inquilini Umbria, sindacato per il diritto alla
casa».
Vinti ricorda che tra i punteggi
previsti nel regolamento è contemplata (alla lettera G) la possibilità di assegnare punti da 1 a 5
per situazioni di sfratto intimato
nell’anno precedente e
non per inadempienza
contrattuale.
Martedì 11 febbraio 2014 il Giornale dell’Umbria
28 economiaUMBRIA
Senza artigiani, in Umbria
addio a 2,9 miliardi di euro
Simulazione di Confartigianato:
«Cosa accadrebbe se sparissero
i 22.748 operatori della regione»
Riportiamo stralci di un’interessante simulazione dell’Ufficio studi di
Confartigianato Imprese dal titolo:
«Se domattina, d’improvviso, l’Umbria fosse senza i suoi 22mila 748
imprenditori artigiani»?
impatto sulla popolazione - afferma lo studio sarebbe, tutto sommato,
abbastanza contenuto: il 2,6% in
meno. Ma gli effetti sarebbero
quelli di uno tsunami sull’economia e sulle condizioni di benessere
di cittadini e famiglie. Il valore aggiunto diminuirebbe di 2.908 milioni di euro, pari ad un calo del
15,1%; il “buco di Pil” sarebbe
equivalente a quanto prodotto
dall’economia della provincia di
Nuoro. Il “made in Umbria” perderebbe un apporto dell'11,8%,
pari a 415 milioni di euro ed equivalente alle esportazioni della provincia di Lecce.
Considerando senza lavoro i
31mila 200 dipendenti dell'artigianato, il numero di disoccupati aumenterebbe del 78,1% ed il tasso
di disoccupazione passerebbe dal
10,1% al 19,0% aumentando di
8,9 punti.
Rimarrebbero poi 357mila 167
abitazioni senza artigiani dell’edilizia e dell’installazione di impianti che intervengano per la manutenzione. Rimarrebbero inani-
L’
mati 11mila 430 impianti fotovoltaici senza una adeguata installazione e manutenzione di artigiani
della filiera delle rinnovabili, lo
stesso per i 5 impianti eolici. Nei
magazzini delle imprese di produzione e alle porte di negozi ed uffici rimarrebbero 17,4 milioni di
tonnellate di merci che non ver-
«
Inimmaginabile
il colpo per le famiglie e il tessuto economico,
compreso
il turismo
Serve un nuovo
Rinascimento
dell’artigianato
Pil e disoccupazione
La ricchezza prodotta scenderebbe del 15,1%, il tasso
di disoccupazione salirebbe
dal 10,1% al 19%, il “Made in
Umbria” perderebbe l’11,8%
»
Confartigianato Imprese
La forza di un comparto Una signora al lavoro in un’impresa artigiana
rebbero più gestite dalle imprese
artigiane di autotrasporto. Vi sarebbero 304mila famiglie che possiedono almeno un’automobile e,
nel complesso, un parco di 613mila 164 veicoli circolanti senza autoriparatori artigiani a cui rivolgersi per manutenzione e assistenza; ogni giorno aumenterebbe an-
che la presenza di motocicli, autovetture ed autobus fermi per strada.
Rimarrebbero 361mila famiglie
che possiedono una lavatrice, e
221.000 famiglie che possiedono
un lettore dvd, senza artigiani riparatori di elettrodomestici da chiamare in caso di malfunzionamenti.
IL DETTAGLIO PROVINCIALE
I contraccolpi nel Perugino e nel Ternano
PERUGIA - La simulazione di Confartigianato
Imprese su cosa accadrebbe se sparissero gli operatori dell’artigianato, entra anche nel dettaglio
provinciale. Nel Perugino, se d’incanto non ci
fossero più gli attuali 17mila 635 imprenditori artigiani - e i loro 24mila 500 dipendenti - il colpo
per il Pil (Prodotto interno lordo) provinciale sarebbe pari a 2,179 miliardi di euro, mentre il “Ma-
sionista alla cerimonia e il banchetto sarebbe senza la torta nuziale realizzata da una pasticceria
artigiana
specializzata.
Per
209mila cittadini che non pranzano in casa nessun panificio o rosticceria con prodotti artigianali a
disposizione. Per 863mila 491 cittadini umbri che rimangono dopo
la sparizione degli artigiani, sarà
ancora possibile vestirsi, arredare
la casa e fare un regalo, ma sparirà
la qualità e la perizia degli artigiani, ad esempio, negli articoli di abbigliamento, in pelle e pellicce,
nei prodotti in legno e nei mobili,
nell'oreficeria, nel vetro e nella ceramica.
Sarebbero 404mila 926 le donne
con oltre 15 anni che non troverebbero acconciatori ed estetisti.
Considerando come potenziali
visitatori di beni culturali nella regione sia i residenti che i turisti,
sarebbero 3.097.172 le persone
che non potrebbero apprezzare alcun restauro realizzato da artigiani
specializzati di monumenti e delle
opere d'arte presenti nei 175 musei, aree archeologiche, chiese, palazzi storici e giardini sia pubblici
che privati regionali.
de in Perugia” perderebbe un apporto di 265 milioni di euro. Quanto al Ternano, dove gli imprenditori artigiani sono 5mila 113, con 6mila 700 dipendenti, la perdita del Pil consisterebbe in 729
milioni (-15% rispetto ai valori attuali) e il “Made
in Terni” vedrebbe svanire un apporto di 150 milioni di euro. La disoccupazione, poi, salirebbe al
16,5%.
Sarebbero senza assistenza tecnica anche le 65mila famiglie che
possiedono condizionatori e climatizzatori. Sarebbero 202mila le
famiglie che non trovano più le
botteghe aperte per la riparazione
delle biciclette e la sostituzione di
pezzi di ricambio. E le 225mila famiglie che possiedono personal
computer rimarrebbero senza i
servizi e la competenza degli artigiani dell’informatica per installazioni, manutenzioni e cablaggi.
Sarebbero 145mila famiglie che
possiedono una antenna parabolica e altre 288mila famiglie con decoder digitale terrestre a non poter
vedere programmi vista la mancanza degli installatori artigiani di
antenne.
I 5mila 920 sposi dei matrimoni
celebrati in un anno non potrebbero indossare un abito nuziale realizzato e provato in una sartoria artigiana; nessun fotografo profes-
Una débacle anche per il turismo: i 2.210.933 arrivi turistici
non potrebbero né utilizzare servizi erogati dalle imprese artigiane
indispensabili per il soggiorno, nè
accedere alla qualità dei prodotti
dell’artigianato. Questa storia che
abbiamo inventato potrebbe, in
fondo, avere un lieto fine. Gli artigiani insegnano un lavoro: la formazione “sul campo” fatta dagli
artigiani ai neoassunti vale 37 milioni di euro l’anno, pari all’1,28%
del valore aggiunto prodotto
dall’artigianato del territorio. Da
questa semina quotidiana svolta
nelle aziende, l’artigianato potrebbe risorgere grazie ai 31mila 200
dipendenti delle imprese artigiane
che diventerebbero, a loro volta
imprenditori artigiani, sempre che
la burocrazia e la documentata
scarsa efficienza dei servizi della
Pubblica amministrazione non uccida questo rinascimento dell'artigianato: tra 34 Paesi avanzati,
l’Italia è al 31° posto per contesto
favorevole a fare impresa secondo
la graduatoria della Banca Mondiale “Doing business 2014”.
Lavoratori edili del settore artigiano, rinnovato il contratto nazionale
Gli aumenti lordi nel triennio 2013-2016 vanno dagli 84 ai 110 euro a seconda del livello. Novità sulle Casse
Operai edili al lavoro
PERUGIA - Le associazioni artigiane del settore edile hanno firmato con i sindacati di categoria
(Feneal-Uil, Filca-Cisl e FilleaCgil) l’accordo per il rinnovo del
contratto del settore, scaduto il 31
dicembre 2012. Il nuovo accordo,
che in Umbria interessa quasi
5mila lavoratori dipendenti, conferma il modello contrattuale basato sul ruolo del contratto nazionale e della contrattazione di secondo livello. Si prevede un adeguamento delle retribuzioni per
coprire la perdita di potere d’acquisto subita dai salari rispetto
all’inflazione reale degli ultimi 3
anni e quella prevista per i prossimi 2, ottenuta, però, spostando in
avanti nel tempo gli aumenti salariali. L’aumento previsto per tutta la durata del contratto (di 3 anni
e 3 mesi, dal 1° gennaio 2013 fino
al 31 marzo 2016) è pari comples-
sivamente a 84,62 euro lordi per il
primo livello, a 97,31 per il secondo, e a 110 al terzo livello. Gli aumenti saranno suddivisi in tre
tranches con decorrenza gennaio
IN UMBRIA QUASI 5MILA ADDETTI
Tosti (Filca Cisl): «Un buon accordo»
PERUGIA - «È un buon accordo, visto il momento molto difficile del settore». Questo il commento del segretario umbro della
Filca Cisl, Tino Tosti, alla firma del contratto nazionale di categoria. Un settore che anche in Umbria ha visto la perdita di centinaia di posti di lavoro. Attualmente, i dipendenti delle imprese
edili artigiane sono poco meno di 5mila. Solo negli ultimi tre mesi del 2013, rispetto allo stesso triennio del 2012, in Umbria il calo degli addetti è stato del 10%.
2014, gennaio 2015 e dicembre
2015.
Il rinnovo è stato concluso senza
la previsione di arretrati e senza la
corresponsione di un importo una
tantum per il periodo di carenza
contrattuale. Gli impegni assunti
dalle parti riguardano anche la revisione dei meccanismi dell’anzianità professionale edile (Ape),
l’Evr (elemento variabile della retribuzione) e un protocollo sulla
bilateralità che apre alla possibilità di costituire nuove Casse edili
artigiane.
Prosegue invece, con vari nodi
ancora da sciogliere, la trattativa
con l’Ance per il settore industriale.
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TERNI
FOLIGNO
Nigeriano rischia rimpatrio
dopo 20 anni in Italia
A
Martedì 11 febbraio 2014
Anno XXXII n. 41 - euro 1,20
SPOLETO
Immigratotrova cellulare
da mille euro e lo restituisce
A
a pagina 33
a pagina 28
NARNI
Blitz della Finanza in Comune
E’ il terzo in una settimana
A
I parlamentari umbri
dal ministro per la Sgl
A
a pagina 31
Episodio di bullismo a Città di Castello mentre sul web imperversano i giovani “aguzzini”
Ragazzo picchiato dal branco
ITALIA & MONDO
Contattò Monti nel 2011 mesi prima della crisi
“Complotto?Solofumo”
Napolitanosidifende
sul benservito a Berlusconi
A
a pagina 3
E’ caccia aperta al branco, da
parte della polizia tifernate,
in quanto un minore sarebbe
stato picchiato in un episodio
di bullismo per essersi rifiutato di ubbidire agli ordini impartiti. Le versioni, se da una
parte sono confermate sul fatto dell’aggressione, lasciano
dubbi sul luogo dove sarebbe
stato compiuto l’agguato. Alcune fonti riferiscono che l’atto si è realizzato all’interno di
un vagone ferroviario, altre
invece nei pressi della stazione ferroviaria della Fcu. Gli
agenti del commissariato
stanno svolgendo stringenti
indagini per ricostruire l’intera vicenda. Per un altro episodio di bullismo già tre giovani sono stati denunciati.
Intanto dilaga il fenomeno
del bullismo giovanile sul
web e sono sempre più numerosi i casi denunciati dalla polizia postale.
A
alle pagine 15 e 24
Il Trasimeno ha superato di otto centimetri lo zero
Il maltempo fa bene al lago
A
Livello record Il Trasimeno sempre più in salute
a pagina 20
Sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa tra Regione, Conferenza episcopale umbra e Associazione dei Comuni
Marò accusati di terrorismo
Letta: è inaccettabile
anche senza pena di morte
Tutti in campo per le famiglie povere
a pagina 5
Cattive notizie da Istat e Palazzo Koch
VIABILITA’
E45, ipotesi ricorso
anche in Europa
Produzione industriale giù
E le banche stringono
sui crediti a cittadini e imprese
A
a pagina 4
A
a pagina 7
A PERUGIA
Per aiutare le famiglie umbre in difficoltà economica è stato sottoscritto a Perugia un nuovo
protocollo d’intesa tra Regione, Conferenza episcopale umbra e Associazione dei Comuni.
Con questo atto la Regione si impegna a contribuire anche quest’anno, con 100 mila euro, alla
raccolta che la Ceu ha attivato a partire dal
2009 per il suo Fondo di solidarietà. “A nome
di tutti i vescovi - ha detto monsignor Gualtiero
Bassetti - dico grazie alla Regione e alla piccola
Umbria che continua a fare sforzi notevoli”.
A
a pagina 6
Sport
Lega Pro Il patron dei rossoblù: “Con Notari dobbiamo vederci e chiarirci”
SERIE B Dopo un mese di lavoro i primi bilanci del tecnico
Il Perugia pensa già al Pisa
per un girone da imbattuto
Fioriti e i play off: “Era ora”
Tesser ha rivoltato la Ternana
E’ la rivoluzione rossoverde
A
alle pagine 39 e 40
CALCIO DILETTANTI
Il Cru consegna premio Fair play e defibrillatori
alle società più “buone” e giovani A a pagina 42
VOLLEY A1 MASCHILE
Altotevere ancora al settimo cielo dopo l’impresa
A a pagina 45
Radici: “Con la Lube nella storia”
Fraternamente
A te,
nella giornata
del malato
di Antonio Tofanelli
L’India rinvia ancora al 18 febbraio
A
Abbinamento opzionale con “Pasta fatta in casa”
Euro 4,80 + il prezzo del quotidiano
A CITTA’ DI CASTELLO
a pagina 37
A
a pagina 38
A
A
te che soffri per
una malattia nel
corpo, nello spirito o nella psiche; a te che hai perso la speranza di guarire
e a te che ancora la nutri
con forza; a te che, ogni
giorno, ti alzi augurando
a qualcuno di guarire o
che ti prodighi volontariamente o professionalmente, perché a qualcuno venga alleviata la sofferenza e il dolore provocati da qualche malattia;
a te che studi o lavori per
curare le malattie; a te
che resti nei confessionali per elargire il perdono
di Dio o che apri un consultorio per dare inizio a
delle relazioni di aiuto; a
te che aspetti un compenso per l'assistenza svolta...
[continua a pagina 7 ]
SICUREZZA
Insediato il generale
dei carabinieri
A
a pagina 16
CORRIERE
6
DELL’UMBRIA
u
Martedì 11
Febbraio 2014
UMBRIA
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 52 731
Fax 075 5273400
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Edilizia pubblica Decisa presa di posizione del Sunia contro l’esecutivo
L’emergenza sfratti Il Sunia
attacca la Regione sul regolamento
di edilizia residenziale
“Il regolamento non tiene conto dell’emergenza sfratti”
A PERUGIA
Il Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari) dell'Umbria
esprime tutto il suo dissenso sul nuovo regolamento regionale in merito
alle norme di riordino in materia di
edilizia residenziale pubblica.
"A distanza di quattro anni dall'emanazione dell'ultimo bando per assegnazione di alloggi di edilizia residen-
ziale pubblica - denuncia il Sunia
- dopo così tanta attesa, la giunta
regionale approva un regolamento che per nulla tiene in considerazione l'emergenza sfratti. Infatti, il
cittadino colpito da provvedimento esecutivo di sfratto al 99% non
otterrà il relativo punteggio".
"Dopo numerose iniziative promosse anche dall'assessore Regio-
nale Stefano Vinti, nelle quali tale
problema veniva affrontato e messo al primo punto dell'ordine del
giorno - scrive ancora il sindacato
degli inquilini - oggi si potrebbe
tranquillamente affermare che
erano solo parole”.
“Un regolamento - continua ancora la polemica nota del Sunia che sembra essere stato scritto da
persone poco attente e che addirittura ignorano le esigenze delle persone a cui il prossimo bando di
edilizia residenziale si rivolge".
Per queste ragioni il Sunia dell'
Umbria annuncia che, attraverso
i propri legali, sta valutando la
possibilità di impugnare il regolamento stesso e metterà in campo
"tutte le iniziative necessarie affinché vengano tutelati i diritti delle
persone più deboli".
Lo scontro pare essere solamente
B
all’inizio.
Intesa tra Ceu, Anci e Regione che ha messo sul tavolo 100mila euro. Monsignor Bassetti: “Siamo sull’onda della piena”
Un protocollo contro la povertà
di Gaia Nicchi
A PERUGIA - "Il passaggio
Il fatto
dalla povertà alla miseria è breve, siamo sull'onda della piena": è il commento di monsignor Gualtiero Bassetti sull'attuale contesto socio-economico della nostra regione e più in
generale del paese, rilasciato, ieri mattina, a margine del protocollo d'intesa, siglato a palazzo
Donini, tra Regione, Ceu e Anci per il Fondo di solidarietà
delle Chiese umbre a favoredelle famiglie in difficoltà economiche. La firma ha carattere
operativo e assegna al Fondo
di solidarietà risorse per 100
mila euro da parte della Regione Umbria. "Abbiamo voluto
rinnovare il nostro impegno finanziario verso il Fondo della
Ceu - ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini- perché lo riteniamo uno strumento importante
che integra le significative azioni che la Regione già svolge autonomamente per aiutare
quantivivono, a causa della crisi, una situazione economica
difficilissima". La presidente
ha quindi spiegato che ai 75 mi-
Già dati tre milioni
per le famiglie vulnerabili
A PERUGIA
Dal 2011 la Regione ha dato attuazione agli interventi previsti per le famiglie
vulnerabili dalla legge regionale 13 del
26 febbraio 2010 destinandovi 3 milioni di euro, trasferiti ai Comuni capofila
delle Zone sociali. Inoltre, nel 2013, con
risorse proprie e del Fondo nazionale
politiche sociali, per la realizzazione di
misure e di servizi a sostegno delle famiglie a forte disagio economico e sociale
o a rischio di impoverimento sono stati
destinati 1 milione e 150mila euro. B
G.N.
la euro previsti dal protocollo
d'intesa (a valere sul bilancio
2013) siaggiungono altri 25 milaeuro che la Regione, in accordo con le autorità del Vaticano, ha deciso di donare in occasione della visita ad Assisi di
Papa Francesco.
Da parte sua, la Chiesa Um-
La firma Da sinistra monsignor Bassetti, il presidente Marini e per l’Anci De Rebotti e Bruscolotti
bra ha rilanciato nel 2013 la
raccolta per il Fondo di solidarietà, attivato nel 2009: in quattro anni sono stati reperiti fondi per circa 3 milioni di euro,
"quanto la città di Milano", a
conferma - ha sottolineato
monsignor Bassetti - della
"grande generosità degli um-
bri". Monsignor Bassetti, che
ha messo al corrente di quanto
si sta facendo in Umbria Papa
Francesco, ha definito la situazione "molto più preoccupante dello scorso anno, con una
crisi che invece di diminuire si
aggrava" tanto che "i salmi che
sento sono più quelli del Mise-
rere che non del Magnificat".
Ha indicato nelle imprese la
chiave di volta per uscire dalla
crisi.
Finora, con il Fondo di solidarietà sono stati raccolti oltre 2
milioni e 850mila euro e ne sono stati impiegati oltre 2 milioni e 600mila per interventi a so-
stegno di 1863 famiglie in difficoltà (di cui 317 hanno beneficiato di successiva integrazione di contributo). I nuclei familiari beneficiari del sostegno appartengono a tutte le otto Diocesi dell'Umbria: 153 (oltre 7
integrazioni) Assisi - Nocera
Umbra - Gualdo Tadino; 180
(oltre a 95 integrazioni) Città
di Castello; 150 (oltre a 39 integrazioni) Foligno; 71 (oltre a
14 integrazioni) Gubbio; 155
(oltre a 18 integrazioni) Orvieto - Todi; 625 (oltre a 44 integrazioni) Perugia - Città della
Pieve; 207 (oltre a 97 integrazioni)Spoleto - Norcia; 322 (oltre a 3 integrazioni) Terni Narni - Amelia. Per l'Anci era
presente il vicepresidente, De
Rebotti, che ha sottolineato
l'impegno dei Comuni che sono, assieme alle parrocchie, "la
frontiera, il soggetto più vicino
ai cittadini.. La delegata Anci
per le politiche per la famiglia,
Bruscolotti ha evidenziato la
validità del protocollo e la vicepresidente della Regione, Casciari ha annunciato che la
giunta sta anche definendo,
uno specifico Piano regionale
B
per la lotta alle povertà.
Taglio anche alle indennità e ai rimborsi dei consiglieri: -1.1% per il personale del consiglio
Interessati gli utenti della compagnia TeleTu
Palazzo Cesaroni, sì al bilancio di previsione
La spesa è stata ridotta del 4,4 per cento
Sollecito di pagamento di bollette
della telefonia: Adiconsum stringe
accordo per il recupero di crediti
A PERUGIA
L'Ufficio di presidenza dell'
Assemblea legislativa dell'
Umbria, nella seduta di ieri
mattina, ha approvato all'
unanimità la proposta di bilancio di previsione 2014 dell'
organismo istituzionale di Palazzo Cesaroni che prevede
una riduzione della spesa di
del 4,4 per cento rispetto al
2013 (bilancio assestato):
20.389.967 euro contro i
21.291.703 del 2013.
"Anche per l'esercizio 2014 spiega il presidente Eros Brega -, a conferma di quanto
preannunciato nella conferenza stampa di fine anno,
l'Assemblea legislativa prosegue nell'attività di riduzione,
razionalizzazione e qualifica-
L’Ufficio di presidenza De Sio, Lignani Marchesani, Brega, Stufara e Galanello
zione della spesa avviata dall'
inizio dell'attuale legislatura.
In linea con la tradizione di
sobrietà e rigore che ha sempre caratterizzato la Regione
Umbria".
Questi gli interventi di riduzione della spesa più significativi previsti nel bilancio 2014:
-4,04 per cento per indennità
e rimborsi dei consiglieri;
-13,10 per cento per funzionamento della struttura; -1,1
per cento, la spesa per il personale del Consiglio. Per convegni, consulenze e rappresentanza si conferma la spesa
2013sulla quale era stato operato il taglio dell'80 per cento
stabilito
dal
decreto
"78/2010".
Come è noto il mese scorso
era saltata fuori una polemica per il rimborso spesa: polemica che era di fatto rientrata
con il ritiro dell’atto da parte
dello stesso Ufficio di Presidenza.
Non era mancato anche un
duro scontro all’interno della
maggioranza di centro siniB
stra.
A PERUGIA
Molti utenti della compagnia telefonica TeleTu, ora Vodafone, stanno ricevendo in questi giorni dei solleciti di
pagamento per bollette non onorate. Adiconsum rende
noto ai consumatori di aver siglato un accordo bilaterale volto ad instaurare un nuovo rapporto tra operatori
del recupero crediti ed i consumatori/debitori. Le iniziative
messe in atto prevedono, in particolare, l'istituzione di un canale gestione reclami Geri - Adiconsum per risolvere bonariamente eventuali controversie sulla gestione delle attività di recupero da parte di Geri Hdp; una
commissione di conciliazione
paritetica per la risoluzione stragiudiziale delle eventuali controversie relative all'attività
di recupero credito. Infine l'attivazione di un numero
dedicato ai consumatori associati Adiconsum, prima assistenza ed orientamento su eventuali problematiche
B
connesse alle attività di recupero.
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Umbria
t
Martedì 11
Febbraio 2014
7
Secondo gli oppositori alla realizzazione in autostrada lo sgravio fiscale in contrasto con i principi della UE
E45: ipotesi ricorso anche in Europa
di Diego Aristei
A PERUGIA - La vicenda
della E45 che dovrebbe diventare autostrada potrebbe avere, dopo il ricorso al Tribunale amministrativo del Lazio,
anche una coda a Bruxelles
in quanto lo sgravio fiscale comecontributo pubblico previsto nel project financing è in
contrasto con i principi di libera concorrenza della Unione Europea.
Ma andiamo con ordine. La
rete nazionale Stop Orte-Mestre nella riunione che si è tenuta sabato scorso a Cesena
ha deciso di mettere in campo tutte le azioni legali contro questa operache a novembre ha ottenuto il via libera
dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica).
“La delibera di approvazione
del progetto preliminare del
Cipe - è stato sostenuto nella
riunione di tre giorni fa - rappresenta di fatto il primo atto
impugnabile dal punto di vista legale”. Come è noto la
delibera non è ancora pronta
e sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale probabilmente
fra circa un mese; da quel momento scatteranno 60 giorni
di tempo per fare ricorso al
Tar del Lazio. “Da valutare
concretamente - è stato detto
nella città romagnola - la possibilità di ricorrere anche in
sede europea. I ricorsi legali
correranno parallelamente al
nostro lavoro di informazio-
z
Viabilità
Nasce il comitato interregionale
per l’apertura della galleria Guinza
A PERUGIA
"Nasce il comitato interregionale per l'apertura della galleria della Guinza, con la
raccolta di centinaia di firme per il collegamento del tunnel alla viabilità ordinaria".
È quanto dichiara il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni,
che ha partecipato al "V Guinza Day" che si è tenuto lo scorso fine settimana. "La
manifestazione - spiega Cirignoni - è stato un presidio che si è tenuto presso l'imbocco umbro della galleria della Guinza che la
Lega Nord organizza oramai da anni.
L'obiettivo è stato quello di richiamare l'attenzione su questo tunnel realizzato nell'
ambito del progetto E78 e abbandonato da
oltre 10 anni insieme ad altri 3 chilometri di
strada a quattro corsie. È oramai giunto il
momento di collegarlo alla viabilità ordinaria e di metterlo a disposizione delle popolazioni della valle del Metauro, dell'Altotevere umbro e della Valtiberina toscana". "Proprio per questo, durante l'evento, sono state raccolte nelle piazze dei centri delle noLa protesta Del consigliere regionale della Lega
stre valli centinaia di firme - conclude CiriNord Cirignoni che ha partecipato al Guinza Day
gnoni - per la petizione sulla Guinza da
consegnare al Consiglio regionale dell'Umbria. Abbiamo, così, posto le basi per la nascita di un comitato interregionale
dedicato esclusivamente all'apertura della galleria e al suo collegamento con la
viabilità ordinaria di Umbria e Marche. Una soluzione economica, rapida, alternatiB
va e di minor impatto rispetto all'evanescente completamento della E78".
y
ne, sensibilizzazione e mobilitazione contro questa nuova
autostrada, sia a livello locale
che nazionale”. I ricorsi legali saranno presentati poichè è
stata approvata una Valutazione di impatto ambientale
sul progetto preliminare. Elemento critico che è già stato
segnalato in una procedura
di infrazione dell’Europa nei
confronti dell’Italia. Inoltre il
progetto preliminare prevede
alcune alternative di traccia-
to molto diverse tra loro. L’opera, poi, interesserà il Parco
regionale del delta del Po.
Adesso occorre verificare se
la sua "trasformazione" a Parco nazionale mai istituzionalmente avvenuta, possa risul-
Pronta la campagna
di prevenzione
del tumore al seno
tare un ulteriore elemento illegittimo. Come è noto è stato
deciso che il pool di esperti
giuristi si incontrerà a fine mese proprio a Perugia per esaminare nel dettaglio alcune
questioni quali ad esempio,
come detto, lo sgravio fiscale
come contributo pubblico
che è in contrasto con i principi di libera concorrenza della
UE. Altro punto delicato la
mancata considerazione nello studio di impatto ambientale di alcune zone definite come siti di interesse comunitario e la mancata considerazione degli impatti ambientali
cumulativi con altre opere in
progetto, in fase di realizzazione o realizzate.
Intanto ieri sera si sono riunite le associazioni umbre contro la E45 in autostrada per
dare vita anche in Umbria
della rete Stop Orte-Mestre.
“E’ di fondamentale importanza - è stato sostenuto a Cesena - che ogni realtà locale
inizi un lavoro di comunicazione e sensibilizzazione perchè su quest’opera si registra
un consenso politico trasversale; inoltre molto spesso nei
territori sono passati messaggi fuorvianti. Questo tipo di
lavoro può essere facilitato
condividendo materiali già
elaborati da vari gruppi o dalla Rete, ma essendo il tracciato molto lungo e le peculiarità anche molto diverse, è comunque necessario un lavoro
di integrazione specifica reB
gione per regione”.
Incontro ieri mattina
a palazzo Cesaroni
Quale
governo
del territorio
A PERUGIA
Organizzato dalla seconda commissione
consiliare, si è svolto a
Palazzo Cesaroni un
incontro consultivo
sul testo unico per il
"Governo del territorio e materie collegate". Sull’iniziativa legislativa della giunta regionale, di cui la commissione sta analizzando e votando l’articolato, rappresentanti istituzionali, degli Ordini
professionali e delleassociazioni di categoria
hanno espresso una sostanziale condivisione,
auspicando che da
questo punto di partenza si possa davvero
cambiare marcia per
raggiungere una semplificazione "vera e
concreta". Il Testo unico comprende l’intera
disciplina regionalevigente in materia di urbanistica. Attraverso
questa iniziativa saranno abrogate 19 leggi reB
gionali.
FRATERNAMENTE
dalla prima pagina
A te, nella giornata del malato
A PERUGIA
L'Usl Umbria 1 si prepara ad
affrontare la nuova campagna
di screening di prevenzione
del tumore al seno, che dal primo gennaio 2015 coinvolgerà
una fascia molto più ampia di
donne, tra i 45 e i 75 anni, dotandosi di cinque nuovi mammografi digitali di ultimissima
generazione con tomosintesi.
Due sono - è detto in una nota
dell'azienda sanitaria - già stati acquisiti grazie alla sensibilitàe al contributo dell'Aelc (Associazione eugubini lotta contro il cancro), che hadonato
un nuovo mammografo all'
ospedale di Gubbio-Gualdo
Tadino, e dell'Aaacc (Associazione Altotevere contro il cancro), che ha donato un secondo mammografo di supporto
all'ospedale di Città di Castello. Gli altri tre mammografi in
via di acquisizione saranno destinati due al Poliambulatorio
di piazzale Europa e uno all'
ospedale di Assisi e andranno
a sostituire quelli attualmente
in uso, funzionanti, ma tecnologicamente superati. I tre
mammografi che saranno acquisti entro l'anno sono macchinari all'avanguardia dotati
di tomosintesi, caratteristica
che fa la grande differenza rispetto ad altri mammografi.
B
.... questa notte a chi era solo o soffriva in casa o in una
corsia d'ospedale e a te che invece, la notte, l'hai appena passata in bianco, per restare vicino a chi è malato e
lo fai, perché doni il tuo tempo agli altri, senza utili; a
te che hai appena finito di fare colazione con il ricordo
negli occhi dello sguardo addolorato di un bambino o
di un anziano e a te che hai appena ricevuto la notizia
di essere stato colpito da una malattia; a te che stai
programmando un viaggio in terre lontane, per raggiungere posti di assistenza medica o umanitaria e a te
che stai già in viaggio per lo stesso motivo o ne sei
appena tornato; a te, che fai finta di essere consolato,
perché apprezzi chi ha provato ad incoraggiarti, ma
anche a te che, invece, hai trovato consolazione per la
prima o per l'ennesima volta e ti stupisci delle risorse
umane; a te che stai in fila in qualche laboratorio di
analisi, sperando che chi ami non è affetto da un brutto male e a te che ti dispiaci di non poter raggiungere
tutte le persone malate che non sono amate da nessuno; a te che sai dare una carezza o proferire la giusta
parola a chi è preda del panico per il suo male; a te che
sai accogliere chi ti assiste e ti lasci aiutare con pazienza e gratitudine; a te, che hai appena finito di pensare
che potevi fare meglio e di più per chi soffre; a te che
non hai pretese mentre porti la tua croce; a te che sei
testimone di gioia mentre sopporti delle pene; a te che
ancora una volta hai risposto che non hai nulla, tenendo segreta la tua malattia; a te che sottovaluti la tua
malattia e a te che al contrario esageri per questo; a te,
dolce mamma di un bambino offeso dalla natura e a
te che hai deciso di combattere contro tutti per far
nascere tuo figlio nonostante le diagnosi terribili; a te,
che sono giorni o anni che aspetti che "spunti il sole"
sul tuo dolore grigio e speri che si spenga come fuoco
sotto acqua fresca; a te, in questo giorno dedicato ai
malati, il mio povero pensiero e la mia preghiera… B
Antonio Tofanelli
Frate minore cappuccino
Martedì 11
Febbraio 2014
DELL’UMBRIA
8
CORRIERE
u
Umbria
Perugia Alle 12,30 di ieri è partita la corsa alla poltrona
di numero uno dell’Ente. Mencaroni ci spera ma anche gli altri
L’attuale consiglio
resterà
in carica
fino al prossimo
24 giugno
Camera di commercio,
eccotuttele“alleanze”
elegrandimanovre
A PERUGIA
Ore 12,30 di ieri: le organizzazioni imprenditoriali, sindacali e le associazioni dei consumatori hanno fatto pervenire alla Camera di Commercio le proprie candidature,
corredate dalla documentazione prescritta dalla normativa vigente. Primo atto ufficiale per il rinnovo dell’ente
camerale e del suo nuovo presidente. Per la verità le grandi
manovre sono già incominciate per una elezione che tiene con il fiato sospeso il mondo economico e sociale umbro. L’attuale presidente della Camera di Commercio
Giorgio Mencaroni, ci spera,
eccome nella riconferma.
Ma nessuno è rimasto con le
mani in mano insieme a Confcommercio. Riflettori puntati su Coldiretti e Confindustria che in cuor loro sperano
di far sentire la propria forza.
Perugia guarda a Terni e la
città delle acciaierie guarda
al Grifo. E non potrebbe essere diversamente. Se nella
Conca al posto dell’attuale
presidente Enrico Cipiccia
Intreccio tra gli enti camerali
La sede di Terni, al momento
il presidente è Cipiccia
ma Confindustria punta
a Bernardini e Coldiretti e Agabiti
Terni Depositate le buste per il rinnovo
Venti seggi nel consiglio
Le categorie si muovono
A TERNI
Inizia ufficialmente anche a Terni la
corsa per i seggi nel prossimo consiglio
camerale. Ieri alle 12.30 infatti alla Camera di Commercio di piazza dell’Orologio è scaduto il termine per la presentazione delle buste con gli apparentamenti delle diverse categorie in vista delle elezioni di giugno. Gli “schieramenti” sono stati presentati in buste chiuse,
che verranno aperte nei prossimi giorni. Formalmente entro un mese, ma è
possibile che lo “scrutinio” venga portato a termine nel giro di una decina di
giorni o al massimo di due settimane.
Dalle varie associazioni trapelano po-
dovesse arrivare in Camera
di Commercio Umbro Bernardini di Confindustria,
Mencaroni potrebbe andare
al secondo mandato. In caso
contrario
a
Perugia
che indiscrezioni rispetto al contenuto delle buste, anche perchè nessuno
vuole svelare in anticipo quali saranno le proprie mosse: “Non posso rispondere” è la frase più pronunciata
ieri dai presidenti della varie categorie ternane interpellati al telefono.
Anche perchè il regolamento per
l’assegnazione dei seggi quest’anno
è cambiato e a livello tecnico presenta passaggi complicati per il conteggio dei seggi. Per la provincia di Terni i posti da assegnare nel prossimo
consiglio camerale sono in totale 23,
ma considerando che uno andrà di
diritto al rappresentante delle orga-
Coldiretti venderebbe cara la
sua pelle e la sua forza. Bocche cucite sugli apparentamenti. Di sicuro chi ha presentato tutta la documentazione è Sandro Petruzzi nu-
nizzazioni sindacali, uno spetta a
quello delle associazioni dei consumatori, e un terzo all’esponente della consulta dei professionisti, ecco
che alla fine dei conti si conteranno
20 seggi a disposizione degli altri
esponenti del mondo produttivo. Secondo il nuovo regolamento dovrebbero essere due i posti per la categoria dell’agricoltura, 3 per l’artigianato, 3 per l’industria, 4 per il settore
del commercio e altrettanti per i rappresentanti dei servizi alle imprese.
Un seggio poi andrà al turismo, uno
alla cooperazione, al trasporto, al
B
credito e alle assicurazioni.
mero uno della Federconsumatori apparentato con Codacons, Movimento difesa
del cittadino. La prima scrematura spetta alla stessa Camera di commercio poi alla
Regione. Infatti una volta ricevuta la documentazione
ed effettuati i dovuti controlli
secondo quanto disposto dalla vigente normativa, la Camera di Commercio provve-
derà a trasmettere al presidente della giunta regionale,
Catiuscia Marini per i successivi adempimenti di competenza, i dati e i documenti regolarmente acquisiti, nonché i provvedimenti di
irricevibilità ed esclusione
eventualmente adottatiper
l’assegnazione dei seggi
Come è noto l’attuale consiglio resterà in carica fino al
prossimo 24 giugno, limite
entro il quale il presidente della giunta regionale, con proprio decreto, nominerà ilnuovo consiglio camerale e fisserà la data del suo insediamento. L’iter procedurale per il
rinnovo è stato avviato il 30
dicembre scorso con la pubblicazione dell’avviso del presidente. Il primo atto del nuovo consiglio sarà l’elezione
del presidente. Dall'entrata
in vigore della legge 580 - che
ha riformato gli enti camerali italiani - è questa la quarta
volta che la business community provinciale è chiamata
ad esprimere i propri rappresentanti all'interno dell'ente
B
camerale.
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ECONOMIA
Imprenditore campano Francesco Agnello
pronto ad acquistare Sangemini (Foto Grillotti)
SANGEMINI: AGNELLO CONFERMA LA SUA PROPOSTA
Francesco Agnello, l'imprenditore campano,
non molla rimane in gara per acquisire il gruppo acque minerali Sangemini. Ieri mattina è
stato ricevuto a Palazzo Bazzani, dal prefetto
Bellesini, per un excursus sulla vertenza, ormai in piedi da diversi mesi, e poi ha tenuto
una conferenza stampa. Agnello ha confermato il suo piano industriale che prevede il rilan-
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9
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PERUGIA
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ALIMENTARE Oggi in Confindustria tavolo di discussione Norda-sindacati
A TERNI
t
Martedì 11
Febbraio 2014
cio dei marchi del gruppo, con investimenti di
15 milioni, che permetterebbe di produrre 450
milioni di bottiglie annue, ottimizzare i consumi energetici che incidono per 200mila euro al
mese, 102 occupati, una fideiussione di 18 milioni. Agnello ha mostrato al prefetto la lettera
inviata dalla banca Ge Capital, uno dei creditori della Sangemini, che ha inviato alla società di proprietà della famiglia Rizzo Bottiglieri.
L'istituto, sostiene, che non ha mai manifestato in alcuna sede né in qualunque forma una
disponibilità alla proposta Norda, anzi ritiene
quella del gruppo Agnello migliore. Oggi faccia a faccia nella sede della Confindustria, tra
Massimo Pessina e i sindacati sul piano industriale, dopo il buon avvio della trattativa di
B
venerdì a palazzo Bazzani.
Carlo Ferrante
y
CREDITO Banco Desio multato per 360 mila euro
dopo un’ispezione avvenuta tra il 2011 e il 2012
CLITUMNUSINATTESA
DI CONOSCERE IL VERDETTO
DIBANKITALIASULLABPS
z
L’INDAGINE
CONTINUA IL TREND
NEGATIVO
DELLE IMPRESE
A PERUGIA
"Se consideriamo il pessimo andamento
economico del 2013, possiamo parlare di
tenuta. Un calo dello 0,9%, della base imprenditoriale, è di dimensionicontenute e
non intacca la linea di resistenza del nostro sistema. Resta uno stato di grande
difficolta' per le imprese,con un mercato
interno ancora fermo e in capace di sostenere consumi e occupazione": e' quanto
ha affermato il presidentedella Camera di
commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni,presentando il Rapporto Movimprese
2013. Il numero complessivo delle imprese registrate al 31 dicembre 2013 in provincia di Perugia è pari a 73.451 unità, in
contrazione dello 0,9% rispetto al 2012; le
imprese attive sono quasi 63mila, in diminuzione dell'1,4%. Le imprese inattive
(5.104) e le sospese (282) crescono rispettivamente del 2,5% e del 9,3%. Si sviluppa
la rete delle "unita' locali" che,attestandosi a oltre 13.400 unità, registrano un tasso
di variazione in crescita dell'1,1%. Pesante - e' detto in un comunicato della Camera di commercio- il dato delle imprese in
scioglimento e liquidazione (quasi 3mila
a fine 2013), ma è ancora più critico quello relativo alle procedure concorsuali, che
hanno interessato 2.086 imprese, in auB
mento del 4%.
y
di Alfredo Doni
A SPOLETO - E’ attesa da un giorno all’altro la decisione di Bankitalia da cui dipende il
futuro della Banca popolare di Spoleto. Un
destino che attualmente oscilla tra due soluzioni: quella di affidare l’istituto umbro alla
Clitumnus, cordata costituita da due Fondazioni Cr (Perugia e Orvieto), un pool di imprenditori locali a cui si è affiancato di recente
anche il Monte dei paschi di Siena; oppure
quella di consegnare la BpS nelle mani di Banco Desio e della Brianza. Se dal lato finanziario le due offerte si equivalgono (entambe portano in dote 130 milioni di euro), la vera differenza sta nel fatto che la Clitumnus punta
soprattutto sulla territorialità dell’istituto
bancario, l’ultimo di peso importante con sede e managament in Umbria. L’obiettivo della cordata locale è infatti quello di garantire la
sopravvivenza e il rilancio di una banca rivolta essenzialmente a soddisfare gli interessi economici e imprenditoriali della regione dove
da sempre rappresenta un punto di riferimento. Circostanza non di poco conto, che va al
di là delle garanzie formulate in tal senso anche da Banco Desio. Istituto che, oltre al patteggiamento chiesto per reati relativi a reati
commessi nel 2009 da ex esponenti delle con-
trollate Banco Desio Lazio e Cpc accusati di
"associazione a delinquere al fine di commettere più delitti di trasferimento all'estero di
denaro di provenienza illecita", è stato anche
multato da Bankitalia a seguito di un’ispezione avvenuta tra il novembre del 2011 e l’aprile
del 2012. Ai vertici del CdA e al collegio sinda-
cale di Banco Desio è stata comminata una
sanzione di 360 mila euro per un giudizio parzialmente sfavorevole da parte degli ispettori
di Bankitalia relativo alla governance e a disfuzioni organizzative. In settimana, comunque, si dovrebbe conoscere il destino della
B
Banca popolare di Spoleto.
l
z
“Migliaia di aziende
travolte
dalla crisi
economica”
ASSOCIAZIONI Mobilitazione il 18 febbraio
ARTIGIANIECOMMERCIANTI
PROTESTANO A ROMA
A PERUGIA
Il grido d'allarme degli artigiani e
dei commercianti umbri va in trasferta a Roma per farsi ascoltare
direttamente dal governo il 18
febbraio prossimo. Già oltre trenta i pullman in partenza dall'Umbria. Ma si continuano a raccogliere adesioni per la giornata di
mobilitazione nazionale organizzata da Cna, Confartigianato,
Confcommercio e Confesercenti. A Perugia e Terni conferenza
stampa di presentazione. PERU-
GIA In cinque anni sono state
2400 le imprese artigiane e 2500
le imprese del terziario a rimanere travolte in Umbria. E nel 2013
la tendenza non accenna a diminuire. "Solo nel corso del 2013, il
terziario ha perso 812 imprese",
ha riferito Aldo Amoni, presidente Confcommercio Umbria. Tante le imprese artigiane che hanno
chiuso i battenti e "con loro si perde un enorme patrimonio di competenze e di professionalità, che
non è poi recuperabile", secondo
y
il presidente di Confartigianato
Perugia, Giorgio Moretti. Netto
il messaggio del presidente di
Cna Umbria, Renato Cesca:
"Senza l'impresa non c'è lavoro
TERNI "Quello del 18 febbario ha spiegato il presidente di Confartigianato Imprese Terni, Giuseppe Flamini (nella foto) - è un
appuntamento che "racconta" di
4 milioni di imprese e un tessuto
produttivo che non ce la fa più”.
Sulla stessa lunghezza d'onda sia
il presidente di Casartigiani Terni, Ivano Emili sia il presidente di
Confcommercio, Ivano Rulli:
"Le imprese e i negozi non hanno
più i mezzi per poter pensare ad
B
un futuro”.
-MSGR - 06 UMBRIA - 31 - 11/02/14-N:
Umbria
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METEO
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PERUGIA
Terni
PERUGIA - Via G. Dottori, 62 - Tel. 075/5270162
Martedì 11
Febbraio 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
Rubavano
Viagra e Cialis
nei guai dipendenti
dell’Asfm
Terni
Apertura Ztl
Confcommercio
contro il Comune
«Non ci ascolta»
Perugia
Servizio a pag.43
Capotosti a pag. 43
Servizi a pag. 33
Task force salva-residenti
e l’idea di “città universitaria”
La giunta regionale vara il progetto per i centri storici
Il rettore Moriconi va in Comune: tutti insieme per recuperare studenti
Assedio all’ex moglie, arrestato
Perugino di 42 anni ossessiona donna e figlio di 6 anni: «Tanto mamma l’ammazzo»
L’ultima telefonata al bambino. Lei registra tutto, va dalla polizia e scattano le manette
`
Luca Benedetti
PERUGIA Se due anni di assedio e
minacce possono bastare. Due
anni vissuti con il cuore il gola,
con la paura che quelle parole
potessero diventare fatti. Parole pesanti urlate anche al telefono a un bambino di sei anni. Alla fine dei due anni di assedio
alla ex moglie, un perugino di
42 anni è stato arrestato dalla
squadra volante della polizia.
L’accusa è quella di atti persecutori. Questo significa che si
allunga la casistica di chi finisce in cella con l’accusa di
stalking.
Lei, l’altro e l’ex che non si dà
pace. E neanche la presenza del
figlio della coppia scoppiata ha
impedito all’ex marito di andare all’assalto. Anzi, il bambino
è stato l’ultimo tramite utilizzato per minacciare la ex moglie.
Domenica sera lo stalker è arrivato sotto casa della donna, a
ridosso del centro. Ha fatto un
giretto, ha capito che la nuova
famiglia era in casa e si è attaccato al telefono. Nell’appartamento il più veloce a rispondere è stato il bimbo di sei anni.
Dall’altro capo del telefono
c’era il padre. All’inizio modi
gentili, poi è esplosa la rabbia.
Continua a pag. 34
Crisi, fuori 1.400
imprese l’anno
Leonelli di larghe intese: ecco i nomi
E nel Pd ora tutti si dichiarano pace
Marco Brunacci
PERUGIA La montatura (bianca) degli occhiali strizza
l’occhio al giovanilismo, la
capigliatura dei riccioli scuri,
insieme alle percentuali
elevate di consensi finora
ottenute, giustifica il ”Re
Leone(lli)” con il quale viene
appellato il candidato
segretario regionale del Pd.
Ma il capolavoro è nelle liste
che accompagnano la sua
candidatura. Il trionfo del
Lucrezio del De rerum
natura: «Il lupo giacerà con
l’agnello». Insomma nel Pd
ora tutti (o quasi) - ma ai
lettori attenti sta di scoprire
chi manca - si dichiarano
pace. Durerà?
Continua a pag. 42
Donna nel mirino dell’ex
Cyberbulli e pedopornografia on line. Offensiva salva studenti
L’allarme di artigiani e commercianti umbri
«Siamo stremati dalle tasse: nessuno ascolta»
Fabio Nucci
PERUGIA Con 1.342 imprese sparite in un anno, terziario e artigianato dell’Umbria alzano la voce
in vista della manifestazione nazionale del 18 febbraio. Verso la
capitale si sposteranno almeno
cinquemila piccoli imprenditori
aderenti a Rete imprese Italia
(Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), stremati da imposte e tasse, impossibilitati a investire per la scarsa fiducia delle banche. Attività costrette a licenziare e in certi casi a
chiudere: solo in provincia di Perugia, si contano circa 3mila imprese in liquidazione, mentre altre 2.086 sono alle prese con un
concordato o un fallimento.
Continua a pag. 34
Comune di Perugia
da Guinness/1.
Raccontano di un consiglio
comunale che non ha
raggiunto il quarto d’ora di
durata. Sarebbe un record,
ma va omologato.
*****
Guinness/2. C’è un
consigliere comunale che a
poche settimane dal rompete
le righe continua a chiedere
con insistenza che vengano
normati i rimborsi benzina.
Onore alla caparbietà di
Pierluigi Neri da Casaglia.
Trecento siti finiscono nel mirino
Oggi, per combattere i rischi legati all’uso del web, la polizia postale dell’Umbria entra nelle scuole. In
un anno la Polposta ha effettuato 4 arresti e 10 denunce per pedofilia on line e monitorato oltre 300 siti
L’angolo del meteo
Giovedì una prima svolta
Gilberto Scalabrini
VIENI A SCOPRIRE
IN CONCESSIONARIA
LE OFFERTE sui vari modelli
C'è una lieve contrazione dei termometri, ma da giovedì il clima si
farà nuovamente mite, complici
le correnti occidentali e la maggiore serenità del cielo nelle ore
diurne. Molti terreni, ormai imbevuti d'acqua, tireranno un po' il
fiato, con il sole che riuscirà almeno in parte ad asciugare l'umidità
in eccesso. Non si prevedono altre piogge particolarmente intense. L’inverno è però finito? No. Secondo il modello americano GFS
ci sarebbero chiari segnali di un
finale d'inverno con il botto. Il
freddo potrebbe quindi giungere
a fine stagione. Oggi, al mattino,
locali precipitazioni, anche a carattere di rovescio, più frequenti
sull'Umbria centro settentrionale. Nel pomeriggio, precipitazioni
sparse, anche a carattere di rovescio. In serata cielo molto nuvoloso. Attesi addensamenti e locali
precipitazioni, nevose fin sui
1200 metri di quota. Tendenza a
cessazione delle precipitazioni
durante la notte. Domani, la circolazione rimarrà depressionaria: possibili isolate precipitazioni al mattino. In serata migliora.
E giovedì ancora di più.
Il Tar ai tempi
della crisi
è come
una Ferrari
Italo Carmignani
Il Tar ai tempi della crisi ha le
cifre sgonfie, le file corte e l’efficienza di una Ferrari, ma non i
suoi prezzi. Mai come quest’anno, lungo i tre piani del nobile
palazzo Florenzi di perugina
fattezza, la giustizia amministrativa, quella delle cause per
un appalto assegnato male, un
concorso pubblico sbagliato e
pure dei voti troppo bassi a
scuola, compila felice il suo bilancio. Perché mai tanti fascicoli sono stati licenziati velocemente e mai tanto arretrato è
stato smistato come fossero lettere delle Poste svedesi, le migliori al mondo. Così Cesare
Lamberti, da quattro anni numero uno del tribunale amministrativo regionale umbro,
sorride convinto. Fare meglio è
sempre possibile. Ma difficile.
Presidente Lamberti, dalle
nude cifre risulta un arretrato dei fascicoli consumato velocemente, no?
«È vero, i fascicoli del passato
sono andati via veloci. Nonostante abbiamo ancora un numero discreto di nuovi casi da
affrontare».
Ha un segreto particolare, oppure è migliorata l’efficienza
dei suoi uffici?
«Da quando sono qui l’efficienza degli uffici è sempre stata alta, quindi si devono anche a
questo le cifre buone. Il mio
predecessore, il presidente Lignani, ha dato un’impronta importante sotto il profilo dell’efficienza. Ma devo essere onesto, anche i casi sopraggiunti
sono di meno rispetto a prima.
Effetti del Tar ai tempi della
crisi?
«Probabilmente sì, abbiamo
un numero di cause più basso
perché c’è maggiore attenzione
al portafoglio. Ci s’imbarca in
una causa al Tar solo se c’è un
ritorno economico importante, oppure un’ingiustizia, all’inizio ovviamente presunta,
palese. Come un brutto voto a
scuola».
Continua a pag. 34
-MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 11/02/14-N:
33
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SI MUOVE
LA REGIONE
PRONTO UN GRUPPO
DI LAVORO
PER BLOCCARE
LO SPOPOLAMENTO
Perugia
Martedì 11 Febbraio 2014
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Fax: 075/5730282
e-mail: [email protected]
Candidato sindaco,
il no di Novellino
`L mossa di Ncd
Il Pd convoca
la coalizione allargata
VERSO LE ELEZIONI
Uno scorcio di corso Vannucci. Nel tondo l’assessore regionale, Stefano Vinti
Centro storico, arriva
la task force salva-residenti
`In campo anche
l’ateneo: l’obiettivo
è recuperare abitanti
LA PARTITA
La partita che si gioca sul centro
storico che significa l’immagine
della città e non solo, adesso trova
altri attori.
Ieri pomeriggio la giunta regionale, su proposta dell’assessore Stefano Vinti, ha dato il via libera alla
costituzione di un gruppo di lavoro che dovrà lavorare con un
obiettivo chiaro: il ripopolamento
dei centri storici umbri. Il caso Perugia è talmente importante che
nelle delibera presa dalla giunta
Marini, se ne fa direttamente cenno. Come un esempio eclatante di
luogo fulcro della vita cittadina
che non lo è più. Spiegano dalla
Regione: «Il proliferare dei centri
commerciali e d’intrattenimento
nella periferia ha portato con sé
anche una fuga abitativa dei residenti, che preferiscono affittare o
vendere i propri appartamenti in
centro per trasferirsi in zone più
facilmente raggiungibili e dotate
in maniera più soddisfacente dei
servizi essenziali». «Il vuoto crea-
to dall’impoverimento socio-economico del centro storico- sottolinea l’assessore Vinti- ha lasciato
ampio spazio al nascere dei problemi che oggi tutti ben conoscono e lamentano, correlati alla sicurezza, all’abbandono e, purtroppo, al proliferare di condizioni di degrado. Per contrastare efficacemente questa tendenza si rende, quindi, necessario definire politiche, azioni e progetti finalizzati alla rivitalizzazione dei centri
storici, puntando soprattutto ad
individuare soluzioni per le principali criticità: il reinsediamento
di nuove attività e il mantenimento degli abitanti, il miglioramento
dell’accessibilità, il recupero di
patrimonio edilizio non utilizzato
da destinare a nuove funzioni».
Ecco perché la Regione ha deciso
di mettere in piedi il gruppo di studio. Perugia è il caso simbolo, ma
l’idea si muove per tutte le città
dell’Umbria. Del gruppo di lavoro
per riportare residenti nei centri
storici faranno parte, tra gli altri,
docenti universitari (delle facoltà
di Economia, Ingegneria e Scienze politiche) un rappresentante
dell’Agenzia Umbria ricerche,
una rappresentante della Fondazione Perugia 2019, un rappresentante dell’Ance, uno dell’istituto
nazionale di urbanistica e i dele-
Il caso
Per il minimetrò
grillini dal ministro
«Prima di finanziare progetti
di mobilità alternativa il
ministro valuti nel dettaglio
economicità ed efficienza dei
progetti finora finanziati, a
partire dal minimetrò di
Perugia». È ciò che dichiarano i
deputatidel Movimento
Cinquestelle Filippo Gallinella
e Tiziana Ciprini, nel
presentare un’interrogazione
parlamentare al ministro delle
Infrastrutture Lupi. Per i
Cinque Stelle il minimetrò, pur
essendo un’opera a
elevatissima sostenibilità
ambientale, non ha prodotto i
benefici sperati a livello di
riduzione del traffico e costa ai
cittadini 25mila euro al giorno.
gati di ordini degli Ingegneri, architetti e geometri. La Regione
metterà al tavolo gli assessori alle
Politiche abitative, alle politiche
sociali, al commercio e ai trasporti. Spazio, naturalmente, anche si
sindaci delle città studiati dalla
task force. Perugia sarà la prima
città su cui i gruppo di lavoro inizierà a operare.
Vinti spiega: «Dovremo ottimizzare le risorse della Regione e dei
Comuni ma c’è la necessità di una
assunzione di responsabilità da
parte del Governo con il quale
apriremo un confronto. Serve un
piano almeno quinquennale per
lavorare sui centri storici umbri.
L’obiettivo è quello di recuperare
spazi, ristrutturare, mettere a valore anche i beni demaniali. serve
riportare abitanti in centro. Penso
a Perugia all’esperienza della torre degli Sciri con le giovani coppie. Quello è il solco da seguire.
Valorizzando il patrimonio anche
con i fondi dei privati e offrendo
case a canone concordato». Ma
per Perugia una volta inquadrato
il piano d’azione, Vinti mette tre
punti sul piatto: potenziamento
dell’offerta di trasporto pubblico,
minimetrò in testa e dimezzamento delle tariffe dei parcheggi.
Luca Benedetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il progetto: «Perugia città universitaria»
L’IDEA
L’annuncio è di qualche settimana fa, l’incontro - il primo è andato in scena ieri mattina,
per i fatti bisognerà aspettare.
L’obiettivo di mettere insieme
in un unico “pacchetto” tutta
l’alta formazione che si fa in
città per ora è «una buona
idea».
Intanto il rettore Franco Moriconi è riuscito a far sedere attorno allo stesso tavolo un bel
po’ di gente. Ieri mattina nella
sala rossa di Palazzo dei Priori,
insieme a Moriconi, c’era il rettore della Stranieri Giovanni
Paciullo, il presidente del conservatorio Morlacchi Antonio
Bellini, il direttore dell’Accademia Belle Arti Paolo Belardi,
quello della Scuola di giornali-
smo Antonio Socci e il colonnello Vincenzo Nazzaro della
Scuola di lingue estere per
l’esercito, a fare gli onori di casa il direttore generale del Comune Antonella Pedin.
Tutti d’accordo sull’idea di
unire le forze per cercare di «ricostruire» l’identità della città
e per l’Ateneo l’imperativo di
«cercare di recuperare iscritti», arrivati ormai al minimo
storico di 22mila.
Ora si metteranno al lavoro i
tecnici. «Un gruppo ristretto di
esperti dovranno stilare un documento progettuale - spiega
Franco Moriconi - il documento servirà da traccia concreta
per tutte le iniziative e per costruire sinergie da mettere in
campo nei prossimi mesi».
A stretto giro di posta il Comune dovrebbe riconvocare
tutti per passare dalle parole ai
fatti. Nell’idea di Moriconi c’è
anche la firma di un atto che
permetta di costituire qualcosa di simile ad una “federazione dell’alta formazione”. L’idea
piace un po’ meno al rettore
dell’Università per Stranieri
Giovanni Paciullo, che al momento scandisce: collaborazione sì, per il resto si vedrà.
Nel progetto dovrebbe essere individuato anche uno spazio in centro in cui ospitare gli
uffici per l’orientamento di chi
vuole studiare in città. Uno spazio in cui “mostrare” l’offerta
formativa e didattica di Perugia. Dovrebbe pensarci il Comune. Moriconi lo ha già chiesto al sindaco Boccali.
Federico Fabrizi
Il rettore dell’Università
di Perugia Franco Moriconi
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Grandi manovre, rifiuti, abboccamenti e silenzi. La partita in
vista delle elezioni si gioca su
mille tavoli. Dentro al centrosinistra tengono banco le primarie non primarie. Indiscrezioni
raccontano come il segretario
Francesco Giacopetti sia pronto a convocare un summit della
coalizione. Allargata, per quello che trapela da piazza della
Repubblica. Quanto e come si
vedrà e potrebbe essere quella
la mossa che chiarisce anche le
posizioni sulle primarie.
Intanto nel Pd viene dato per
certo l’incarico al segretario
uscente, Franco Parlavecchio,
di scrivere il programma. Mentre prende sempre più piede la
lista centrista che ha come punto di riferimento l’assessore
Giuseppe Lomurno del Centro
democratico che, è bene ricordarlo, ha già fatto le primarie
con il Pd.
Riceve sempre più consenso il
raggruppamento La Sinistra
per Perugia pronta a scendere
in campo. L’idea di una lista civica di sinistra piace al vice presidente della giunta provincia-
le, Aviano Rossi. Vuol interloquire con La Sinistra per Perugia anche il segretario provinciale del Prc, Enrico Flamini.
Nel centrodestra, in attesa di segnali da Forza Italia, iper attivo
il Nuovo Centrodestra. Che ieri
ha ricevuto un garbato no da
Walter Alfredo Novellino (allenatore del Modena) alla proposta di candidarsi sindaco, ma
Massimo Monni non si arrende
e continua il suo giro d’orizzonte. Mentre Maria Rosi contesta
la scelta del sindaco Boccali del
tour in città per spiegare alla
gente il lavoro della giunta.
«Spero- dice la Rosi- che i perugini non siano così sciocchi da
credere alle favole pre elettorali». Per Squarta (Fdi) il centrodestra ha la grande occasione
di cambiare la storia della città.
Massimo Monni (Nuovo
Centrodestra)
Avvocati, ecco chi lavora
con le cause del Comune
LE CONSULENZE
La scia di polemiche sugli incarichi all’ex avvocato del Comune,
Cartasegna, è diventato motivo,
in commissione Controllo e garanzia, per fare chiarezza sulle
cause di cui Palazzo dei Priori è
attore. I fascicoli sono 286, 39 dei
quali riguardanti Corte di Cassazione e Consiglio di Stato. Un carico di cause e contenziosi gestiti
principalmente dallo staff dell’avvocatura comunale presieduta
da Luca Zetti insieme ai colleghi
avvocati Rossana Martinelli, Sara Mela, Sara Mosconi e Donatella Valigi.
Risulta una vertenza al Tar assegnata a Cartasegna, prima del col-
Il ruolo
delle veline
Nell’articolo dal titolo «Blitz
nei locali notturni, tra clandestini e lavoro nero. Ballerine senza contratto chiusi locali notturni» pubblicato lunedì 10 febbraio su “Il Messaggero” edizione Umbria,
viene usato impropriamente
e in modo denigrante il termine “veline”.
In particolare, viene usato
“veline” come sinonimo di
“Ragazza dell’Est che intrattiene clienti”. Le Veline invece sono una precisa figura di
Striscia la notizia cui è affidato il compito delle telepromozioni e degli stacchetti
danzati e che si guardano bene dall’ “intrattenere i clienti” soprattutto nei modi suggeriti dall’articolista.
locamento a riposo, una penale
(ambito che non rientra nei compiti dell’Avvocatura) seguita dall’avvocato Luciano Ghirga e altri
cinque fascicoli affiancati da professionisti perugini esterni.
Una causa civile del 2012 è gestita
dall’avvocato Mauro Epifanio in
un periodo in cui i tre legali allora
in servizio erano assenti per malattia. Ad altre quattro cause definite di «particolare importanza
di immagine ed economica» partecipano gli avvocati Giovanni
Tarantini (incarico assunto prima della nomina ad assessore),
Mario Rampini, Alarico Mariani
Marini e Paolo Fantusati, quest’ultimo chiamato ad affiancare
«due complesse espropriazioni
immobiliari».
ASM Terni S.p.A.
VIA BRUNO CAPPONI, 100 -05100 - TERNI
TELEFONO 0744 3911 - FAX 0744 391407
ESTRATTO BANDO DI GARA
Procedura Aperta ai sensi del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.
RCT/RCO
: Euro 500.000,00.
: 24 mesi.
Terni, Via B. Capponi, 100.
: prezzo più basso, ai sensi dell’Art. 82 del D.Lgs.
: ore 12 del
1639/2006.
04.03.2014.
: il Bando integrale è stato inviaEuropea in data 22.01.2014. Il Bando di gara, il Disciplinare di gara ed il Capitolato Speciale sono disponibili nel sito
Internet www.asmterni.it, oppure possono essere richiesti
fax al n. 0744.391407.
Terni, 27.01.2014
IL DIRETTORE GENERALE (Ing.
)
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
Milano Tel. 02757091 Fax 0275709244
Napoli Tel. 0812473111 Fax 0812473220
Roma Tel. 06377081 Fax 0637708415
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34
Perugia
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In cinque anni sparite
5mila piccole imprese
Carabinieri
Boccaccio comanda
la Legione Umbria
` Si è svolto ieri mattina, con una
cerimonia ufficiale, il cambio
della guardia al comando
Legione carabinieri dell'Umbria:
il generale Roberto Boccaccio
subentra, come comandante
regionale, al parigrado Antonio
Pietro Marzo. Alla cerimonia ha
presenziato il generale di Corpo
d'armata Tullio Del Sette,
comandante interregionale
Podgora.
`Commercianti e artigiani Moretti, Confartigianato Peru- anche tra i 9mila iscritti di Con-
in migliaia a Roma per
la manifestazione del 18
segue dalla prima
«Dopo venti anni, esprimiamo
congiuntamente il dissenso per
il malessere di aziende e artigiani», rileva Renato Cesca, presidente regionale Cna. «La pressione fiscale è troppo alta, ormai intorno al 64% (2˚ in Europa) ma è
anche tempo di riforme: ormai
non abbiamo più accesso al credito». Si calcolano circa 1300
iscritti Cna in moto verso la capitale con 30 pullman. «Siamo le
aziende che non possono delocalizzare - aggiunge Gianluca Bellavigna, Cna Terni - e che rappresentano il nostro territorio».
Il rischio è che con le imprese e
migliaia di posti di lavoro si perdano anche manualità e professionalità, dagli ebanisti ai disegnatori. «In Umbria rischiano di
sparire interi distretti, dal legno
alla ceramica - aggiunge Giorgio
gia - e con essi si perdono mestieri che non si riproducono più.
Chi riparte, lo fa dalle macerie di
chi ha chiuso licenziando magari dieci persone. Chi apre, lo fa
con una o al massimo due dipendenti». Le cifre sono impietose:
secondo Movimprese, nel 2013
nel saldo tra aperture e chiusure
sono sparite 530 attività artigiane, 812 nel terziario. Altre 4.900
imprese (2.500 del terziario) sono state bruciate dalla crisi negli
ultimi 5 anni. Altrettante sono in
bilico, tra liquidazioni volontarie (circa 3mila) e procedure concorsuali (2.086 tra fallimenti e
concordati).
Si prospetta una forte adesione
MIGLIAIA DI POSTI
DI LAVORO PERSI
«LA CRISI STA
CANCELLANDO
PROFESSIONALITÀ
E INTERI DISTRETTI»
Arrestato per l’assedio
alla ex moglie
`L’ultima minaccia
al bambino di sei anni
Lei registra tutto
segue dalla prima
La donna ha capito dagli sguardi
del bambino che quella non era
una telefonata (arrivata all’apparecchio fisso) normale. Ha attivato
il viva voce ed ha registrato tutto.
Gli insulti, le minacce. A lei e al suo
nuovo compagno. Il bambino era
molto turbato, la donna, intanto,
col telefonino ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati ed hanno ascoltato la telefonata
hanno fatto scattare il blitz. L’uomo è stato arrestato.
Domenica il culmine della vicenda, venerdì un alto assalto. L’ex
marito era riuscito a frasi aprire la
porta di casa della donna e aveva
pesantemente insultato e minacciato sia lei che il suo nuovo compagno. «Ti spacco la testa», ha detto l’ex in un impeto di rabbia.
«Tanto l’ammazzo», avrebbe detto
al telefono. Culmine della disperazione e dell’aggressività arrivato
dopo due anni di inseguimenti, pedinamenti, telefonate feroci di insulti, bimbo scoppiato il lacrime
chissà quante volte e sms pesantissimi nei confronti della ex moglie e
della sua nuova vita. Una escalation pesantissima. Condita da alcun denunce che la donna, ogni
volta che il limite veniva superato,
ha presentato alla polizia. Fino al
fine settimana che ha fatto degenerare tutto. Prima l’aggressione verbale alla ex moglie e al suo compagno, con tanto di minacce di botte.
Poi la telefonata domenicale nella
casa dove ha riposto il bambino
che un’altra volta ha dovuto subire
le parole pesanti e le urla del padre
contro la mamma. Che al venerdì è
andata in questura dopo l’assalto
fisico e la domenica ha chiamato la
polizia dopo aver registrato la telefonata. Ha avuto il coraggio di percorrere l’ultimo miglio della sfida
con l’ex marito accecato dall’odio.
Tanto da non curarsi della presenza del bambino. Ma proprio quella
telefonata al piccolo di sei anni gli
ha aperto le porte del carcere.
Luca Benedetti
[email protected]
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«Al Tar anche per un brutto
voto preso a scuola»
segue dalla prima pagina
Si va ancora al Tar per un brutto
voto?
«Sempre meno, ma succede ancora. Comunque significa che ci si fida ancora della giustizia amministrativa».
Sì, ma la parte sostanziosa è altro.
«Certo, è soprattutto l’edilizia il tema centrale. E in questo senso sono gli appalti in testa alla classifica, quindi ci sono i ricorsi contro
le demolizioni, le licenze edilizie
mancate oppure la materia urbanistica. L’andamento in calo dei fascicoli in ingresso riflette la condizione economica della regione».
A proposito, si parla di ventimila euro necessari per una causa,
possibile?
«Dipende dal contenzioso. Per un
appalto è anche possibile dover
impegnare numeri importanti.
Ma si parte da un minimo di cinquemila euro. Che certo non è poco».
E i cittadini stranieri ricorrono
ancora in modo significativo
contro i provvedimenti giudiziari?
«In questo caso la situazione è stabile. Ma le istituzioni umbre sono
particolarmente efficienti, polizia
e carabinieri hanno ottime attività».
Voi dovete decidere a favore o
contro la pubblica amministrazione in lite con un privato. Chi
vince più spesso?
«In passato c’era un’atteggiamento più favorevole all’amministrazione pubblica. Ma questo andamento è cambiato. Diciamo che
ora siamo più giusti».
Lei viene da Roma, come trova
Perugia, una città sempre pronta a pagare per eccessi che non
ha?
«Mi dicono: dopo il caso di Meredith Kercher è stata tutta una salita».
E lei ci crede davvero?
«Beh, no».
Italo Carmignani
fcommercio che ha già prenotato 4 autobus ma in questi giorni
sta raccogliendo varie adesioni.
«Dobbiamo farci sentire», aggiunge il presidente regionale Aldo Amoni. «Le imprese sono soffocate dal fisco: la Tares per settori ricettivi ed enogastronomici
prospetta aumenti del 600%; siamo aggrediti anche da lavoro nero, evasione e abusivismo. Non
vorrei che fossimo costretti a fare la rivoluzione fiscale, almeno
per due mesi». L'obiettivo è tuttavia alzare la voce a Roma. «Servono una politica fiscale e redistributiva che non possiamo demandare agli amministratori locali», osserva Daniele Stellati, coordinatore regionale Confesercenti. «A tali condizioni, nessuno è in grado di investire: non si
può fare neanche un programma annuale». Non a caso, lo slogan utilizzato per chiedere ascolto al Governo è “Senza impresa
non c’è Italia. Riprendiamoci il
futuro”.
Fabio Nucci
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Martedì 11 Febbraio 2014
www.ilmessaggero.it
Daniele Stellati, Renato Cesca, Aldo Amoni e Giorgio Moretti
CASA OCCUPATATorna casa e
trova un tunisino che dormiva
nel suo letto. È successo nella
zona di via dell’Acquedotto. La
donna si è accorta dell’intruso
perché aveva sentito rumori
sospetti da casa della nonna che
si trova a pochi metri. La donna
ha chiamato la polizia che ha
denunciato il tunisino di 28 anni.
L’uomo è stato trovato armato di
un tubo di ferro e di un coltello.
Occupazione abusiva di un
appartamento anche in via
Angeloni da parte di tre
marocchini. Uno, l’ex affittuario,
aveva tenuto una copia della
chiavi ospitando in casa due
amici. La polizia li ha fatti
sloggiare dopo la chiamata dei
proprietari.
www.lanazione.it/umbria
e-mail: [email protected] - [email protected]
MARTEDÌ 11 febbraio 2014
Facevanosoldi«spacciando»Viagra
Denunciati per ricettazione due magazzinieri della Farmacia comunale di Terni
Solidarietà concreta
Chiesa
e Regione
a sostegno
dei poveri
Verso San Valentino: Perugia & il suo dolce simbolo
La suggestiva storia
di una tradizione
che è tutta umbra
Anche Terni celebra
il suo patrono
· A pagina 7
MANDACI I TUOI MESSAGGI
FAI UN REGALO ALLA
PERSONA CHE AMI:
DEDICALE UN PENSIERO
Lo pubblichiamo su:
www.lanazione.it/umbria
CINAGLIA
· A pagina 17
Emergenza maltempo
Una frana
‘dirotta’
il Niccone
CRISCI · A pagina 14
In via Mario Angeloni
Si rompe
un autobus
Traffico-caos
· A pagina 3
NUCCI · A pagina 2
Elezioni: sfida a Boccali
Il centrodestra
«propone»
Walter Novellino
BELVEDERE · A pagina 6
Beccati tre giovani
UNN ««BBAACCIIOO»»
U
DD’’ AAM
MOORREE
Sono ‘annoiati’
E distruggono
le auto in sosta Minacce al telefono. La donna fa smascherare lo stalker
Molesta la ex davanti al figlio
· A pagina 13
· A pagina 5
Giorno del ricordo Solenne cerimonia nel parco di Madonna Alta
Suona il silenzio per le vittime delle Foibe
IL MOMENTO più solenne e toccante
è stato quando un trombettiere ha suonato il «Silenzio», mentre veniva deposta
una corona d’alloro in memoria delle vittime delle Foibe. Anche Perugia, così, ha
ricordato il martirio di 350mila italiani
di Istria, Dalmazia e Fiume che dopo la
Seconda guerra mondiale furono costretti all’esodo dalle proprie terre. Migliaia
di loro vennero uccisi e gettati nelle Foibe del Carso.
La cerimonia si è svolta a Madonna Alta,
proprio nel parco intitolato alle vittime
delle Foibe. Per il Comune l’assessore Pesaresi e i consiglieri Castori e Varasano,
oltre a Raffaella Rinaldi, presidente del
‘Comitato 10 febbraio’. «Nella radice della parola ricordo — è stato detto —è compresa la partecipazione affettiva e la memoria verso persone che hanno subìto
violenze inaudite e che mai più dovranno ripetersi».
Accade anche questo
Torna e trova
un tunisino
nel suo letto
· A pagina 5
OGGI su:
www.lanazione.it/umbria
GUARDA LE FOTO
Due nuove piazze
a Ponte d’Oddi
LEGGI L’ARTICOLO
Nasconde un chilo
di droga tra i vestiti
LEGGI L’ARTICOLO
Lago, nuovo record
per il Trasimeno
PRIMO PIANO PERUGIA
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2014
••
E LA MANUTENZIONE? PULLMAN SI FERMA VICINO ALL’INCROCIO: TRAFFICO A SINGHIOZZO PER UN’ORA
Autobus in panne, via Mario Angeloni in tilt
➬
FOCUS
3
— PERUGIA —
SI E’ FERMATO all’improvviso al centro della strada e c’è voluta oltre un’ora
per portarlo via. Un autobus
di linea di Umbria Mobilità
è andato in avaria ieri in via
Mario Angeloni, all’ora di
punta, mandando in tilt il
traffico.
Il panico
L’IMPREVISTO si è verificato intorno alle 13, davanti
alla stazione di servizio. Da
quanto si è appreso il mezzo
avrebbe avuto «problemi
meccanici», come hanno
spiegato i vigili urbani intervenuti sul posto. Nei pressi
Dieci gioni fa un bus
ha preso fuoco (nella foto)
a Ferro di Cavallo
I passeggeri, tra i quali
numerosi studenti,
sono riusciti
a mettersi in salvo
della stazione Fontivegge si
è formata una piccola coda
di auto, fin quando la situazione è stata risolta. Non è la
prima volta che i bus lasciano a piedi i passeggeri. A fine gennaio un altro mezzo
di Umbria Mobilità, impegnato nel servizio urbano, si
è fermato e ha preso fuoco. I
passeggeri a bordo — tra i
quali numerosi studenti —
sono riusciti a scendere e per
fortuna nessuno è rimasto ferito. L’incendio è divampato mentre il pullman era nei
pressi dello stadio di Perugia, lungo la strada per Ferro di Cavallo.
TUTTI A PIEDI
L’autobusin panne
sullacorsiacentrale
di viaMarioAngeloni
MOBILITAZIONE COMMERCIANTI E ARTIGIANI NON NE POSSONO PIU’ DI TASSE DA BRIVIDO: «GIA’ PERSI TREMILA POSTI DI LAVORO»
Duemila imprenditori allo stremo ora marciano su Roma
di SILVIA ANGELICI
LA RABBIA
Commercianti
in corteo
controtasse
e burocrazia;
in basso
Massimo
Nocetti,
presidente
di
Confartigiana
toUmbria
— PERUGIA —
«VOGLIONO riprendersi il futuro» i commercianti e gli artigiani
dell’Umbria. Per questo aderiscono in massa alla manifestazione generale delle imprese che si svolgerà nella capitale mercoledì prossimo. Una sorta di «Marcia su Roma» per denunciare i problemi del
comparto. Colpa della recessione
che in questi ultimi anni ha messo
in ginocchio l’Umbria, facendo
chiudere 2.400 imprese artigiane e
2.500 aziende del terziario. Oltre
tremila i posti di lavoro saltati. Ma
colpa anche di «politiche sbagliate
e di una tassazione da brivido», dicono.
LE RAGIONI delle imprese sono
state presentate ieri in un incontro
a Palazzo Donini organizzato da
Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, alla quale
hanno presto parte, tra gli altri, il
presidente di Cna Umbria Renato
Cesca, il presidente della consulta
di Terni Gianluca Bellavigna e il
direttore Roberto Giannangeli; il
presidente di Confcommercio e il
direttore Vasco Gargaglia, il presidente di Confartigianato Imprese
Perugia Giorgio Moretti e il segretario Stelvio Gauzzi, il presidente
di Confartigianato Umbria Massimo Nocetti, Daniele Stellati coordinatore regionale di Confesercenti.
«DOPO CINQUE anni di crisi
“
MASSIMO NOCETTI (presidente di Confartigianato Umbria)
mancanza di credito sta soffocando le nostre attività, che sono allo
stremo». Confcommercio, con il
direttore Vasco Gargaglia, ha fatto la lista delle cose che non vanno, tra cui una tassazione folle e la
concorrenza sleale degli operatori
in nero.
«IN UMBRIA, solo nel corso del
2013, il terziario ha perso 812 imprese: il 18 a Roma dobbiamo es-
serci, dobbiamo farci vedere. Perché più siamo e più contiamo. Noi
abbiamo bisogno di interlocutori
politici, a tutti i livelli, che comprendano il disagio di chi rappresentiamo e forniscano risposte credibili e urgenti. La tassazione è a
livelli insopportabili, e ci aspetta
la nuova mazzata della Tasi». Il
presidente di Confartigianato imprese Massimo Nocetti ha invece
puntato il dito «contro una politi-
Caso-Atc,buferasullamaxi-liquidazione
agliexpresidenti
— PERUGIA —
NON SI PLACANO le polemiche sulle presunte buonuscite dei presidenti degli Atc
Caccia umbri (Ambiti territoriali). La vicenda riguarda la presunta richiesta di 200mila
euro che sarebbe stata presentata alla Regione dagli ex presidenti degli Atc. Una maxi-liquidazione che ha scatenato le ire di associazioni come Libera Caccia e di Federcaccia,
oltre ad aver provocato l’indignazione di più
di un politico. Ora è il portavoce del Club
cacciatori «Le Torri», Mario Bartoccini (foto) che attacca. «Gli Atc dell’Umbria — afferma — dal 2000 al 2013 hanno amministrato oltre 32 milioni di euro, senza migliorare minimamente la presenza di selvaggina
stanziale (fagiani, lepri, strane, pernici) rispetto alla quantità che si cacciava nella nostra regione prima del 2000. E così — aggiunge Bartoccini — nonostante la gran
quantità di denaro versata dai cacciatori (so-
Bisogna porre un freno
alla tassazione folle
e alla concorrenza
sleale degli operatori
che lavorano in «nero»
ca industriale latitante che ha distrutto l’Italia e l’Umbria. Anche
le politiche regionali di settore
hanno perso negli anni spessore e
capacità di incidere, oggi ulteriormente penalizzate dai tagli dei trasferimenti statali che hanno colpito indiscriminatamente tutte le regioni, indipendentemente dalla loro virtuosità».
Una politica industriale latitante ha distrutto
l’Umbria e l’Italia. Anche le politiche regionali
hanno perso spessore e capacità di incidere
terribile che ha visto impennarsi
la disoccupazione e il ricorso vertiginoso alla cassa integrazione, il
tempo delle attese è finito. Senza
l’impresa non c’è lavoro, senza lavoro non c’è benessere diffuso e
quindi si rischia di mettere in discussione quella coesione sociale
che sta alla base del vivere civile
— ha dichiarato Renato Cesca,
presidente di Cna Umbria —. La
pressione fiscale alle stelle e la
“
VASCO
GARGAGLIA
lo mille sono soltanto quelli del nostro club)
il numero prlevabile, la stessa selvaticità e
persino la biodiversità sono al limite del tracollo. Dunque a nostro avviso la scomparsa
della starna autoctona è da imputare alla scadente sensibilità dei presidenti degli Atc umbri. Quanto al presidente dell’Atc 2, Quartilio Ciofini — conclude Bartoccini — è evidente da una lettera che ha scritto all’Atc 1
che abbia chiesto gli arretrati del periodo in
cui ha guidato quell’Ambito territoriale».
TEMPI E MODI della mobilitazione: le associazioni Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti dell’Umbria organizzano
la protesta degli imprenditori mettendo loro a disposizione pullman
gratuiti. «Chi intende partecipare
— fanno sapere le quattro organizzazioni — deve rivolgersi al più
presto, alla propria associazione di
riferimento, sia presso le sedi regionali che territoriali. La raccolta
delle adesioni è in pieno svolgimento, ma fin d’ora si stima che a
Roma andranno a manifestare
non meno di 2000 imprenditori
umbri»
•
26 ECONOMIA & FINANZA
IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2014
SCONFIGGERE LA CRISI PARLA GIOVANNI PIERACCI (FEDERAZIONE LEGNO-ARREDO)
‘Solo l’export salva il mobile antico’
Il leader di Confartigianato: «Su 700 realtà ne rimane la metà»
· PERUGIA
AL TIMONE MauroAgostini
guidaSviluppumbria
SVILUPPUMBRIA
«Jewel»
forma
imprenditori
· PERUGIA
SI TERRÀ venerdì alle 10,30
a Palazzo Penna l’incontro
di presentazione del calendario di percorsi seminariali
per l’avvio e il consolidamento dell’Impresa creativa, organizzati nell’ambito del Progetto «Jewel-Joint Easily
Wafted East Laboratory Model» progetto comunitario
transnazionale di cui il Comune di Perugia è capofila e
Sviluppumbria partecipa in
qualità di partner. Saranno
presentati i contenuti salienti del progetto, e in particolare le attività seminariali rivolte che inizieranno il 24 febbraio. Il progetto, approvato
e cofinanziato dall’Ue, vuole
contribuire a individuare soluzioni innovative per affrontare i problemi cruciali che
affliggono le aree metropolitane dei Comuni, come la governance locale, la mancanza
di investimenti, la segregazione sociale e per combattere
l’impoverimento
di
imprenditorialità nei centri
storici. L’approccio si basa
sulla creazione da parte del
Comune di Perugia di un Urban Center, ovvero uno spazio per incontri e diffusione
di comunicazioni e documenti con e per la cittadinanza e per lo sviluppo di idee innovative. Un focus specifico
del progetto è rappresentato
dal supporto per l’avvio e lo
sviluppo di nuove imprese
creative che vorranno localizzarsi nel centro di Perugia.
Gli altri partners europei di
progetto, oltre al Comune di
Perugia capofila e Sviluppumbria Spa per l’Umbria/
Italia, sono: il Comune di
Medias (Romania); Olimpiakj Agenzia di Sviluppo,
Patrasso (Grecia); Adep Comune di Patrasso; Comune
di Sliven (Bulgaria); Comune di Sibenik (Croazia); Albania; Università di Gjirokastra. Sviluppumbria interviene quale partner responsabile per la progettazione e realizzazione di un incubatore
diffuso per lo sviluppo, la realizzazione e startup di Impresa Creativa.
da investitori stranieri, il più recente è quello di Poltrona Frau, finito nelle mani di una società Usa:
«Ormai tutte le aziende italiane
con mercato vengono acquisite da
società straniere – aggiunge Pieracci – perché sono un “boccone prelibato” per i grandi investitori esteri. In questo momento storico, se
un’azienda che produce in Italia
ha l’occasione di essere acquisita,
accetta volentieri, perché si libera
dal peso della burocrazia e da costi
diventati insostenibili».
IL MOBILE CLASSICO e in stile,
considerato per anni uno dei fiori
all’occhiello dell’economia regionale, si sta lentamente “sbriciolando”. Eppure la materia prima utilizzata dagli artigiani umbri del
comparto «Legno Arredo» continua ad essere di ottima qualità. Le
imprese del settore, costrette a fare
i conti con una crisi che non le ha
risparmiate, lanciano un vero e
proprio grido di allarme. Fino a
qualche anno fa sul territorio, specialmente quello dell’Alta Valle
del Tevere tradizionalmente legata ai maestri del legno, erano presenti circa 700 aziende: oggi, di
queste, ne sono rimaste in piedi poco più della metà.
UN DATO PESANTE che viene
confermato da Giovanni Pieracci,
presidente regionale della Federazione Legno Arredo di Confartigianato Imprese: «La situazione
di questo settore in Umbria è allineata alla tendenza nazionale, ovvero di grave crisi e di ingente perdita del fatturato». Ed è proprio il
mercato interno a paralizzare le
imprese del comparto, che pur
avendo un grande patrimonio in
termini di professionalità e compe-
«SOS»
Giovanni
Pieraccipresiede
la Federazione
LegnoArredo
(Confartigianato)
LA ‘FOTOGRAFIA’
«Le nostre sono pmi
con forte difficoltà a entrare
nei mercati stranieri»
tenze, rischiano di essere schiacciate dalle loro ridotte dimensioni:
«Le nostre – precisa Pieracci – sono microimprese, con pochi addetti e che hanno difficoltà ad agganciare i mercati internazionali». Ar-
riva dunque dall’export la chance
di sopravvivenza per gli operatori
del settore, ed alcuni di loro si sono già organizzati per coglierla:
«Ben 11 imprese dell’Alto Tevere
– sottolinea il presidente – si sono
messe in rete sotto la guida di
“Umbria Export”, consorzio regionale di Confindustria, che le
supporterà nel processo di internazionalizzazione».
Del resto sono sempre più numerosi i casi di marchi italiani acquisiti
SI SFOGA il presidente della Federazione umbra Legno Arredo, lamentando l’assenza di prospettive
e di aiuti economici per le imprese
da parte degli enti preposti: «Io sono un imprenditore e in passato lavorare era un piacere, indipendentemente dal guadagno. Oggi invece, a chi mi chiede se mi diverto a
fare questo mestiere, rispondo di
no». Intanto il 18 febbraio a Roma,
i rappresentanti di Confartigianato e delle altre associazioni aderenti a Rete Imprese Italia, Confcommercio, Cna, Confesercenti e Casartigiani parteciperanno alla mobilitazione nazionale per chiedere
a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica.
Chiara Santilli
CIA DOMANI MATTINA AL CENTRO DI VIA PELLAS
CISL UMBRIA IMPARARE A SCRIVERE IL CURRICULUM
DOMANI, dalle 9,30, prende il via la VII assemblea elettiva regionale della Cia dell’Umbria. Sarà un’occasione importante per discutere le problematiche dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, anche alla luce delle scelte compiute negli ultimi mesi dall’Unione europea. L’appuntamento
chiude un ciclo di assemblee intercomunali che hanno visto la partecipazione di più di mille agricoltori, e precede l’assemblea elettiva nazionale
che si terrà a Roma tra due settimane. L’assemblea, in programma a Perugia nel Centro Congressi della Camera di Commercio, sarà aperta dalla relazione del presidente della Cia dell’Umbria, Domenico Brugnoni.
Interverranno, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria Catiuscia
Marini, il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, l’assessore all’agricoltura Fernanda Cecchini, il padrone di casa Giorgio Mencaroni.
AL VIA LE ISCRIZIONI al workshop «Sprigiona la tua creatività, crea il
tuo video curriculum» organizzato dallo Ial Umbria srl, ente di
formazione della Cisl Umbria, nell’ambito del progetto europeo
Kvalues validating adult learners educational experiences coordinato
dall’Istituto Luigi Sturzo di Roma. Il workshop, gratuito e rivolto a
giovani disoccupati di età compresa tra i 18 e i 30 anni, è finalizzato alla
realizzazione della propria storia curricolare in formato digitale
attraverso la tecnica del digital storytelling. Il corso della durata di 24
ore si svolgerà nelle giornate del 21-22 e 27-28 marzo presso la sede
dello Ial Umbria in via Costa di Prepo, 3 - Perugia.
E’ possibile scaricare la domanda di iscrizione per la partecipazione al
percorso formativo sul sito www.ialumbria.it.
Agricoltura, summit regionale Workshop per disoccupati
IL RAPPORTO MOVIMPRESE GIORGIO MENCARONI (PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA)
«Aziende in difficoltà, ma reggono alla crisi»
· PERUGIA
E’ANCORA PESANTE il bilancio
della crisi in Umbria. A fine anno
2013, in provincia di Perugia risultano registrate 73.451 imprese,
in calo dello 0,9% rispetto al 2012.
In valore assoluto, la base imprenditoriale provinciale ha perduto
nell’anno appena trascorso 634
unità produttive. Dati che emergono dal Rapporto Movimprese
della Camera di Commercio.
Ma ecco i numeri nel dettaglio: le
imprese attive sono 62.997 (-1,4%
sul 2012), quelle inattive 5.104 in crescita del 2,5% - e le sospese
282, + 9,3%. In aumento le «unità
locali» (+1,1%) che superano la
soglia di 13.400 unità, di cui il
28% appartenenti a imprese non
umbre, a testimonianza di una
buona capacità della provincia di
attrarre unità produttive, dunque
investimenti, di fuori regione. Pesante il dato delle imprese in scio-
I NUMERI
Le attività inattive sono 5.104
quelle sospese 282:
crescono del 2,5% e del 9,3%
glimento e liquidazione (quasi
3.000 a fine 2013), ma è ancora
peggiore il numero delle procedure concorsuali che hanno interessato 2.086 imprese, in aumento
del 4%. Giorgio Mencaroni (nella foto), presidente della Camera
di Commercio di Perugia, comemnta i dati: «Se consideriamo
il pessimo andamento economico
del 2013, possiamo parlare di tenuta. Un calo — osserva Mencaroni — dello 0,9% della base imprenditoriale è di dimensioni contenute e non intacca la linea di resistenza del nostro sistema imprenditoriale, che nei 12 mesi del
2013, ha comunque prodotto
3.925 nuove imprese. Resta uno
stato di grande difficoltà per le imprese, con un mercato interno ancora fermo e incapace di sostenere consumi e occupazione. Senza
forti azioni di sostegno le imprese
che continuano a nascere hanno
ben poche possibilità di crescere e
consolidarsi».