CONVEGNO NAZIONALE AUDIS RIGENERARE ITALIA Ruoli, obiettivi, strumenti per ripartire dalle città Dal recupero alla rigenerazione Matteo Tabasso SiTI - Istituto superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione Modena, 16 maggio 2014 2 Indice • Premessa • Prospettiva storica: dal recupero alla rigenerazione • Rigenerazione in Italia: strumentazione urbanistica • Classificazione delle politiche urbane • Un caso esemplare: Torino, tipologie di intervento e loro evoluzione • Buone pratiche in Italia • Spunti di riflessione 3 Premessa • Non una rassegna sulla rigenerazione urbana in Italia • Partendo da un caso emblematico - Torino - processo induttivo che può essere adattato a un contesto più generale • Tentativo di fornire dei riferimenti utili per riflessioni o ricerche future sul tema della rigenerazione urbana 4 Rigenerazione in Italia: prospettiva storica Dal recupero dei manufatti di pregio storico (i centri storici, l’archeologia industriale, i singoli edifici)/ • anni ’70 > sfera della tutela del patrimonio /alla riqualificazione delle aree industriali dismesse/ • anni ’80/’90 > sfera della valorizzazione e riorganizzazione del tessuto urbano /alla rigenerazione urbana come processo per la qualità complessiva delle nostre città • anni 2000 > sfera della rivitalizzazione del patrimonio sociale, economico e ambientale 5 Strumentazione urbanistica nazionale • 1969 > Piano di Bologna - riscoperta della città storica • 1992-1996 > Programmazione complessa – primo ciclo: P.I.I. - Programmi integrati di intervento, P.R.U. – Programmi di Recupero Urbano, P.R.I.U. – Programmi di Riqualificazione Urbana partecipazione di diversi attori al processo > collaborazione tra pubblico e privato • 1997-2006 > Programmazione complessa – secondo ciclo: Contratti di Quartiere I e II, P.R.U.S.S.T., URBAN I e II integrazione delle azioni > riqualificazione fisica + temi ambientali, sociali, culturali ed economici 6 Classificazione delle Politiche Urbane Riqualificazione Fisica Tutela Ambientale ORGANIZATION ORIENTED (tipo B) PEOPLE ORIENTED (tipo C) Strategie e approcci PLACE ORIENTED (tipo A) Sviluppo Economico Accompagnamento Sociale Metodi e azioni URBAN POLICIES Riferimenti: 1° livello (Strategie e approcci): Wassenberg, F., van Dijken K. (2011), A practitioner’s view on neighborhood regeneration. Issues, approaches and experiences in European Cities, The Hague (NL) 2° levello (Metodi e azioni): PeBBu Project Website – Performance Based Building Thematic Network Domain 4th: Built Environment - Funded by EU 5th Framework Research Programme 7 Riqualificazione Fisica Tutela Ambientale RIQUALIFICAZIONE FISICA E AMBIENTALE ORGANIZATION ORIENTED (tipo B) PEOPLE ORIENTED (tipo C) Strategie e approcci PLACE ORIENTED (tipo A) Sviluppo Economico Supporto Sociale Metodi e azioni Classificazione delle Politiche Urbane 8 Miglioramento Fisico Azioni Ambientali ORGANIZATION ORIENTED (tipo B) PEOPLE ORIENTED (tipo C) Strategie e approcci PLACE ORIENTED (tipo A) Sviluppo Economico Accompagnamento Sociale Metodi e azioni Classificazione delle Politiche Urbane SUPPORTO ECONOMICO E SOCIALE 9 Riqualificazione Fisica Tutela Ambientale ORGANIZATION ORIENTED (tipo B) PEOPLE ORIENTED (tipo C) Strategie e approcci PLACE ORIENTED (tipo A) Sviluppo Economico Accompagnamento Sociale Metodi e azioni Classificazione delle Politiche Urbane RIGENERAZIONE URBANA 10 Buone pratiche in Italia Manca una politica nazionale In assenza di direttive e di una cornice normativa statale forme di sperimentazione di diversa natura best practices: a livello locale TORINO – POLITICHE DI RIGENERAZIONE URBANA INTEGRATE (1988 - ....) a livello regionale PUGLIA – LEGGE REGIONALE 21/2008 - “NORME PER LA RIGENERAZIONE URBANA” a livello nazionale PIANO NAZIONALE PER LA RIGENERAZIONE URBANA SOSTENIBILE 2012 Consiglio Nazionale degli Architetti , ANCI, Regioni, ANCE e LEGAMBIENTE \ 11 Un caso esemplare: Torino Dalla seconda metà degli anni ‘80 progetti di recupero e rigenerazione urbana di quartieri periferici. Messa in campo di risorse straordinarie dai punti di vista economico-finanziario e gestionale e amministrativo. Programmi finanziati con fondi straordinari (europei, ministeriali, regionali) e cofinanziati dalla Città. Successo reso possibile dalla collaborazione di tutte le categorie di attori interessate. 12 Trasformazioni e politiche urbane - Torino Interventi fisici Interventi sociali/economici Rigenerazione Urbana 1985-1995 • Trasformazioni fisiche • Interventi infrastrutturali • Recupero quartieri storici degradati • Riorganizzazione del territorio secondo principi di maggiore efficienza e collaborazione tra pubblico e privato 13 Trasformazioni e politiche urbane - Torino Interventi fisici Interventi sociali/economici Rigenerazione Urbana 1996-2000 • Prende piede il concetto di progetto integrato > riqualificazione fisica + politiche settoriali (culturali, sociali, economiche/) • Rifunzionalizzazione dei grandi vuoti urbani industriali • Riqualificazione quartieri storici dell’emiperiferia urbana e aree periferiche a forte concentrazione di edilizia residenziale pubblica 14 Trasformazioni e politiche urbane - Torino Interventi fisici Interventi sociali/economici Rigenerazione Urbana 2001-2005 • Grandi trasformazioni di ogni tipo. • Riqualificazione quartieri storici dell’emiperiferia urbana e aree periferiche a forte concentrazione di edilizia residenziale pubblica • Ridefinizione di funzioni e servizi su scala urbana e sovralocale • Ricorso a strumenti integrati di rigenerazione diventa usuale 15 Trasformazioni e politiche urbane - Torino Interventi fisici Interventi sociali/economici Rigenerazione Urbana 2006-2011 • Carenza di fondi • Pochi nuovi interventi • Completamento delle infrastrutture iniziate • Evoluzione dei soggetti promotori e degli strumenti finanziari 16 La rigenerazione urbana a Torino oggi Torino ha vissuto un periodo di propulsione, grazie a ingenti finanziamenti statali e agli strumenti straordinari della programmazione comunitaria. Oggi la rigenerazione urbana deve diventare oggetto di una politica ordinaria della Pubblica Amministrazione che dovrà avere prevalentemente un ruolo di regia e trovare le risorse attraverso il coinvolgimento dei soggetti Privati. Fondamentale la collaborazione di tre tipologie di attori: • Pubblica Amministrazione • Promotori, operatori economici, investitori, imprese • Comunità locali, gruppi di interesse... 17 La rigenerazione urbana a Torino oggi LA “VARIANTE 200” Progetto concepito con il vecchio scenario (regia, gestione e finanziamenti pubblici) ma da realizzarsi in un nuovo contesto. Nuovo ruolo della Città: non più soggetto finanziatore ma soggetto che crea le condizioni (infrastrutturali, procedurali,...) 18 La rigenerazione oggi – Variante 200 19 La rigenerazione oggi – Variante 200 Dopo varie proposte di scenari senza successo (auto-produzione, concorso di idee...) Gara internazionale per individuare un raggruppamento con competenze su tutte le componenti del processo: project management, urban planning, sostenibilità, aspetti legali, mobilità, aspetti finanziari. Progetto di rigenerazione urbana con forte componente fisica, caratterizzato da: - 100% su aree dismesse - Legame con sviluppo infrastrutturale (Metropolitana Linea 2) - Interazione con il contesto (perimetro frastagliato) - Contenitore entro il quale inserire progetti a diverse scale - Trasformazione basata su un processo 20 La rigenerazione oggi – Variante200 21 Buone pratiche in Italia – Regione Puglia PUGLIA – LEGGE REGIONALE N.21/2008 “Norme per la rigenerazione urbana”. http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=2.htm&anno=xxxix&num=124 Cornice normativa organica e sistematica per convogliare gli interventi di matrice comunitaria nelle pratiche urbanistiche. OBIETTIVI PRINCIPALI • Far entrare nelle pratiche ordinarie l’attenzione alle aree marginali e alla rigenerazione delle città e dei sistemi territoriali; • Diffondere l’approccio integrato, partecipato e orientato alla sostenibilità negli interventi di trasformazione della città e dei territori; • Introdurre nell’ordinamento gli strumenti atti a promuovere diffusi interventi di rigenerazione urbana alla scala comunale o intercomunale: - Documento programmatico per la rigenerazione urbana - Programmi integrati di rigenerazione urbana 22 Buone pratiche in Italia IL PIANO NAZIONALE PER LA RIGENERAZIONE URBANA SOSTENIBILE 2012, Consiglio Nazionale degli Architetti , ANCI, Regioni, ANCE e LEGAMBIENTE. OBIETTIVI Messa in sicurezza e rigenerazione del patrimonio edilizio Riduzione del consumo del suolo, Rivalutazione degli spazi pubblici, del verde urbano, dei servizi di quartiere, Razionalizzazione della mobilità urbana e del ciclo dei rifiuti, Implementazione delle infrastrutture digitali innovative Salvaguardia dei centri storici e la loro rivitalizzazione 23 Alcuni spunti • Transit Oriented Development Intreccio tra pianificazione dei trasporti e i luoghi di sviluppo e trasformazione come elemento essenziale per creare condizioni urbane di qualità ► densità, mix di funzioni, efficienza di collegamenti e servizi. • Ragionare in termini di città metropolitana > cogliere l’opportunità per creare visioni e strategie alla scala territoriale • Gli interventi di rigenerazione, al di là delle dimensioni, devono avere una ricaduta più ampia, investendo la città nel suo insieme se non l’area metropolitana... • Per reggere ed essere stabile, il tavolo delle trasformazioni deve avere 3 gambe: - Pubblica Amministrazione AUDIS - Promotori, operatori economici, investitori, imprese - Comunità locali, gruppi di interesse ... CONVEGNO NAZIONALE AUDIS RIGENERARE ITALIA Ruoli, obiettivi, strumenti per ripartire dalle città Grazie dell’attenzione! [email protected]
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