36 Provincia L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 16 FEBBRAIO 2014 È sheepdog mania Il cane pastore ha un sacco di fan La disciplina cinofila ha sempre più appassionati A Suisio il campo per allenarsi con 40 pecore Le storie: «Aiuta a riconciliarsi con la natura» 1 LAURA ARNOLDI Un uomo, un gregge, un cane: da sempre nel duro mestiere del pastore è presente un valido collaboratore a quattro zampe. L’ambiente è molto cambiato nel corso del tempo, ma i percorsi dei pastori sono sempre gli stessi: ci si sposta verso i pascoli in montagna per l’estate e si ritorna in pianura a settembre. Una presenza costante sono i cani da pastore che si dividono tra quelli che proteggono il gregge e quelli che lo conducono. Per apprezzare lo straordinario rapporto che si crea tra il pastore e il suo cane non si deve essere per forza allevatori: esiste infatti lo sheepdog, una disciplina cinofila che si prefigge di valorizzare il rapporto tra conduttore e cane, nel rispetto dell’armento a stretto contatto con la natura. Di pastorizia, sheepdog, pastore bergamasco, pastore tedesco, border collie e pastore belga si è parlato in un incontro promosso dall’associazione cinofila Cani da lavoro da bestiame (Clb) che ha proprio l’obiettivo di incrementare e valorizzare il lavoro dei cani su bestiame e migliorare le attitudini delle razze da pastore allevate e il loro utilizzo. L’associazione è nata nel 1995 e il suo presidente è Luigi Guidobono Cavalchini, che ieri ha ripercorso le tappe della storia della pastorizia, dell’utilizzo, ora meno diffuso, della lana, della produzione del latte e della carne. Carla Bassani ha invece parlato di allevamento e cani in Gran Bretagna, mentre Steve Jaunin ha trattato della pastorizia in Svizzera, in Francia. I racconti Cavalchini, docente all’Università degli Studi di Milano, allevatore di cani da pastore bergamasco da sempre, gestisce con Fabrizio Nava un campo a Suisio dove è possibile imparare a condurre un gregge che può arrivare a 40 capi Il punto nell’incontro dell’associazione Cani da lavoro da bestiame (Clb) Il 26 e 27 marzo le gare sul campo a cui sarà possibile assistere Protagonisti diverse razze: dai border collier ai pastori bergamaschi e belga insieme al proprio cane e dove si svolgono gare cui si iscrivono anche dalla Finlandia. Nelle competizioni sheepdog la coppia conduttore-cane può mettersi alla prova nelle specialità «collecting», riservato ai Border collie, o «traditional» con tre classi a seconda della «bravura». Molti gli appassionati presenti all’incontro che hanno raccontato della propria esperienza. «Il pastore bergamasco rappresenta un patrimonio da salvaguardare e da valorizzare; è un grande cane da lavoro e un eccellente cane da famiglia – dice Emilia Marchetti, maestra di Dalmine, che sei anni fa si è avvicinata allo sheepdog con i suoi Camilla e Apo e ora si allena una volta a settimana al campo di Suisio –. Sono cani capaci di intervenire ancora prima del comando del conduttore perché sanno “leggere” i movimenti del gregge. Per condurre le pecore si deve essere in sintonia con la natura, con il proprio cane e anche con se stessi». Anche De- nis Albani, che di professione è elettricista e vive a Medolago, ha un pastore bergamasco di due anni di nome Artù: «Ci vogliono molto equilibrio personale e autocontrollo per affrontare gli imprevisti; non è facile condurre 40 pecore e magari incontrare un altro cane o un trattore. Con il cane ci vuole piena collaborazione». Più di uno Alberto Germagnoli ha alle spalle una lunga esperienza; ha iniziato nel 1999 e ora è al suo terzo border collie, Shawn Derry. «Mi piace vedere l’animale che compie il lavoro per il quale è stato selezionato. È nella sua natura e si impegna in modo molto serio. Si diverte, ma non è un gioco per lui. Deve essere molto attento, veloce e sicuro, perché le pecore possono anche caricare il cane». Anche lui, impiegato di Usmate, apprezza stare nella natura: «Si cammina e corre molto». Sono i pastori tedeschi la passione di Claudio Besana di Bonate Sotto: «Ne ho avuti quattro e prima mi dedicavo ad allenamenti per difesa e agility. Poi ho voluto scoprire se il pastore tedesco è ancora un animale da lavoro con le greggi. Tra i 14.162 cani di questa razza iscritti all’Ente nazionale cinofilia italiana nel 2012, solo tre partecipano alle prove Clb su ovini. Con lo sheepdog il mio cane, Nora dei Ghermanti, ha cambiato espressione. Nell’affrontare ogni volta una situazione nuova ci deve essere tra noi collaborazione, ma il cane deve godere anche di una certa indipendenza: l’uomo comanda il cane, ma il cane comanda le pecore». Chi fosse curioso di vedere questi cani all’opera con le pecore, il 26 e 27 marzo al campo di Suisio – che si trova in via Guglielmo Marconi 50 – si svolgeranno delle gare a cui è possibile assistere. ! 2 3 4 5 6 Appassionati di cani e natura 1. Una gara di sheepdog, la dimostrazione in cui i cani da pastore vengono messi alla prova nel controllo di un gregge. 2. L’incontro che si è svolto ieri a Bergamo e che ha richiamato diversi appassionati dell’associazione Clb. 3. Luigi Guidobono Cavalchini. 4. Fabrizio Nava. 5. Emilia Marchetti. 6. Denis Albani. 7 .Alberto Germagnoli FOTO FRAU 7 ©RIPRODUZIONE RISERVATA «Col loro fiuto prevedono anche le crisi epilettiche» Un cane da pastore «preavverte» i movimenti che le pecore stanno per compiere ed è in grado di intervenire per ricondurle in gruppo e impedire che si disperdano. Danno prova di un istinto e un sesto senso che il conduttore, anche il più esperto, spesso non raggiunge mai. Una dimostrazione della straordinaria sensibilità che un cane può dimostrare la offre la storia di Steve Jaunin che nella giornata di ieri ha parlato della pastorizia in Svizzera, in Francia e dei pastori dei Pirenei. Steve ha un cane che non solo corre dietro alle pecore e le riconduce nel gregge. È anche un compagno che bada a lui in modo speciale. L’uomo infatti, a seguito di un incidente subito nel 2001, soffre di crisi di epilessia. Dopo un preciso addestramento i suoi cani sono in grado di prevedere quando il padrone sta per avere una crisi. E quindi lo possono avvertire lanciando particolari versi. Questo è possibile – spiega Jaunin – per le potenti capacità olfattive degli animali. Così Steve può condurre una vita indipen- Un momento dell’incontro di ieri tra appassionati di sheepdog dente, senza temere che una crisi improvvisa gli possa provocare danni. Un’altra storia che è testimonianza di affetto per gli animali – questa volta ovini – la si trova nelle parole di Jennifer Robbe, che con il suo pastore tedesco Dancan nell’agosto 2012 ha partecipato a una reale transumanza di capre bionde dell’Adamello nelle valli bresciane. Alla fine dell’esperienza la giovane sottolinea che avendo la responsabilità del bestiame «adesso anche in allenamento o gara penso prima al gregge, mi fermo per abbeverare gli animali, faccio una pausa per lasciarli riposare. Mi sono appassionata alle pecore che vorrei non venissero considerate solo come un ostacolo di una prova da superare o il frisbee di un gioco che faccio con il mio cane». Anche il rapporto con Duncan è mutato: «Durante la transumanza ha capito che non si stava scherzando e ha iniziato a prendermi più sul serio. Una serietà che ritrovo ora negli allenamenti». ! L. Ar.
© Copyright 2024 Paperzz