a.5.1 - relazione impianti elettrici

Raggruppamento Temporaneo di Professionisti
ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario) - ing. Vincenzo Marco Nicolosi e arch. Lorenzo Santoro (MandantI)
COMUNE DI MESSINA
REALIZZAZIONE OPERE DI PRESIDIO E DI URBANIZZAZIONE
PRIMARIA ATTI ALLA SISTEMAZIONE DELL'AREA
IN LOCALITA' TREMONTI
PROGETTO ESECUTIVO
(Aggiornato al Prezziario Regionale 2013)
PRIMO STRALCIO FUNZIONALE
A.5.1 - RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI
Progettisti:
ing. G. Puglisi
ing. V. M. Nicolosi
arch. L. Santoro
Messina li,
Visto: il Responsabile Unico del Procedimento
ing. Salvatore Bartolotta
VALIDAZIONE ED APPROVAZIONE
Raggruppamento Temporaneo di Professionisti
ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario), ing. Vincenzo M. Nicolosi – arch. Lorenzo Santoro (Mandanti)
Via E. Boner n°36 - 98121 Messina
COMUNE DI MESSINA
Lavori di realizzazione opere di presidio e urbanizzazione
primaria atte alla sistemazione dell’area in località Tremonti
PROGETTO ESECUTIVO
(Aggiornato al Prezziario Regionale 2013)
PRIMO STRALCIO FUNZIONALE
A.5.1: Relazione Impianti Elettrici
COMUNE DI MESSINA
LAVORI DI REALIZZAZIONE OPERE DI PRESIDIO E
URBANIZZAZIONE PRIMARIA ATTE ALLA SISTEMAZIONE
DELL’AREA IN LOCALITA’ TREMONTI
Relazione tecnica
impianto di illuminazione
Relazione impianto illuminazione
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PREMESSA
La zona interessata ricade nel territorio del Comune di Messina ed è
denominata quartiere Tremonti.
La scelta progettuale per l’impianto di pubblica illuminazione e dell’arredo
urbano delle aree a verde pubblico ricade nella necessità di riuscire a creare un
elevato confort visivo oltre che un livello di illuminazione adeguato allo scopo ed
alle necessità della zona.
L’area in questione risulta avere un perimetro approssimativo pari a circa 2,5
Km, con una serie di attraversamenti interni pari a circa il 60% e quindi uguali a
1.5 Km. Lo sviluppo totale dell’estensione dell’impianto di pubblica illuminazione
è pari quindi a circa 4 Km.
La zona è stata completamente illuminata con scelta delle sorgenti di
illuminazione del tipo Sodio Alta Pressione.
PRINCIPALI RICHIAMI NORMATIVI PRESI A RIFERIMENTO PER LA
REDAZIONE DEL PROGETTO
Il presente impianto dovrà essere realizzato in conformità alle seguenti leggi,
decreti, circolari e norme CEI:
Legge del 5/3/1990 n° 46 e s.m.i.
Norme per la sicurezza degli impianti
D.P.R. del 27/4/1955 n° 547
Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
Legge del 1° Marzo 1968 n° 186
(Regola d'Arte)
Norma CEI 64-9 fasc. n° 1020
Impianti elettrici utilizzatori a destinazione residenziale o similare
Norma CEI 64-8/fascicolo n° 1000 e V3, V6
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in c.a. e 1500 V in c.c.
Relazione impianto illuminazione
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Norma CEI 64-8 Variante V1 fasc. n° 1049V
Verifiche iniziali, ambienti ed applicazioni particolari
N Norma CEI 11-8 fasc. n° 1285
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti
di terra
Norma CEI 11-17 n° 558, V1 fascicolo n° 1190
Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica linee in cavo
Norme UNI - UNEL
Relazione impianto illuminazione
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DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREVISTI
ARRIVO ENERGIA ELETTRICA:
La fornitura dell’energia avviene con sistema trifase più neutro tipo di
distribuzione TT in bassa tensione a 400V 50 Hz. Si prevede un impegno di
potenza non superiore a 30 kW, si consiglia pertanto di stipulare un contratto di
fornitura in bassa tensione pari a tale potenza. Il quadro elettrico generale di
pubblica illuminazione sarà posizionato all’interno di una delle cabine elettriche
Enel attualmente esistenti (vedi planimetria)
Progetto illuminotecnico
Illuminazione stradale:
Sono stati scelti corpi illuminanti con lampade sodio alta pressione (SAP) da
100W e 150 W e classe di isolamento II (doppio isolamento). In particolare
verrà utilizzata una sorgente di illuminazione del tipo Son-T White, che presenta
un indice di resa cromatica pari a 80 e temperatura di colore pari a 2800°K.
La tipologia a vetro piano temprato garantirà, inoltre, l’ottemperanza alla
normativa sull’inquinamento luminoso.
I pali di sostegno avranno altezza da terra di 7 m.
Si allegano i risultati illuminotecnici relativi ad una porzione di strada presa a
campione. Si noterà che il livello di luminosità media garantito risulta essere
circa 25-30 lux e comunque non inferiore ai 20 lux.
Illuminazione area verde:
La zona con arredo urbano e verde rappresenta il cuore del quartiere in oggetto
ed è stata prevista un illuminazione estremamente diffusa tramite faretti
incassati nella muratura, interrati nel verde, plafoniere incassate e proiettori su
palo.
Relazione impianto illuminazione
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Quadri elettrici:
Nella cabina elettrica indicata in planimetria è prevista una fornitura di energia
elettrica per un impegno di potenza di circa 30 kW. Tramite la fornitura viene
alimentato un quadro elettrico ed un regolatore di flusso luminoso. Quest’ultimo
distribuisce l’energia necessaria per l’illuminazione pubblica delle strade di
accesso. A valle del regolatore di flusso sono installati gli interruttori di
protezione delle tre linee di alimentazione.
Due le linee previste in progetto ed una linea di riserva per future esigenze.
Il quadro elettrico (non regolato) alimenta, tramite tre linee trifasi, i corpi
illuminanti della zona a verde.
Correnti di corto circuito:
L’impianto elettrico è stato dimensionato tenendo conto di una corrente di corto
circuito trifase prevista al punto di consegna Enel inferiore ai 10 kA. I poteri di
interruzione degli interruttori di protezione dei circuiti elettrici sono superiori alle
correnti di corto circuito presunte.
Cavi elettrici e loro posa:
Riferimenti di dimensionamento:
- temperatura ambiente : 30° C
- temperatura del terreno: 20° C
-condizioni di posa, portate e coefficienti di correzione Kc per cavi raggruppati
secondo Norme IEC 364-5-523
Sono stati previsti cavi tipo FG7(0)R-0,6/1 KV come da schemi allegati.
Colori distintivi dei conduttori:
La colorazione dei conduttori sarà la seguente:
- giallo-verde per il conduttore di terra (esclusivamente);
- blu chiaro riservato all’isolamento del conduttore neutro;
- nero, marrone, grigio riservato all’isolamento dei conduttori di fase.
Relazione impianto illuminazione
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Tutti i conduttori saranno del tipo non propagante l’incendio (norma CEI 20-22
II) non propaganti la fiamma (norma CEI 20-35), con contenuta emissione dei
gas corrosivi in caso di incendio (norma CEI 20-37 I); i cavi verranno interrati o
incassati entro tubazione corrugata in PVC del tipo antischiacciamento.
Per l’impianto di illuminazione stradale tutti i circuiti di alimentazione prevedono
montanti quadripolari (trifase+neutro) di sezione variabile dai 16 ai 4 mm 2 come
indicato in planimetria. Tutte le derivazioni monofase al singolo corpo
illuminante saranno eseguite con cavo di sezione 2x2,5 mm2(conduttore di fase
e conduttore di neutro).
Per l’impianto di illuminazione della zona a verde i circuiti di alimentazione
prevedono montanti pentapolari (trifase+neutro+terra) di sezione 4 mm2 come
indicato in planimetria e derivazioni monofase al singolo corpo illuminante con
cavo di sezione 2x1,5 mm2(conduttore di fase e conduttore di neutro) per gli
apparecchi di classe II e con cavo tripolare 3x1,5mm2 (fase+neutro+terra) per
gli apparecchi di classe I. Come indicato in planimetria si è applicato il principio
di far passare le montanti pentapolari da 4mm2 e da 2,5 mm2 entro tubazioni dal
diametro  63 , mentre i circuiti terminali con cavi 3x1,5mm 2 o 2x1,5mm2 entro
tubazioni dal diametro 32. Nel tratto che le tre linee di alimentazione
percorrono congiuntamente sarà utilizzata una tubazione di diametro  110. Si
utilizzeranno, inoltre, pozzetti rompitratta mediante i quali di possono distribuire
le condutture elettriche entro le tubazioni per raggiungere tutti i carichi elettrici
da alimentare. Per l’alimentazione dei faretti a led (indicati in planimetria con la
lettera “E”) i pozzetti saranno utilizzati anche per alloggiare il trasformatore che
alimenta fino a 8 faretti in parallelo.
Cadute di tensione:
L’impianto è stato dimensionato per garantire, a tensione costante misurata
all’ingresso del quadro elettrico (QABT) una caduta di tensione (per impianto
funzionante a pieno carico) entro il 3-4% della tensione nominale. Per i dettagli
si rinvia alla sezione di calcoli.
In particolare, per i tre circuiti trifase che alimentano l’impianto della zona a
verde si nota come ciascun circuito distribuirà non più di 5400 W e avrà
Relazione impianto illuminazione
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un’estensione massima di 150 metri. Si dimostra come un cavo di sezione
5G2,5 (2,5 mm2) con carico di 5400W a casfì=0,8 concentrato in punta a 150
metri di distanza abbia una caduta di tensione calcolata tra il 3 e il 4%.
Partendo da queste considerazioni e da ragioni di sicurezza e normale
sovradimensionamento dell’impianto si è scelto, per ogni circuito trifase, di
dimensionare la linea montante a 4 mm2 ed eseguire le connessioni terminali
con cavi di sezione 1,5 mm2. In planimetria sono indicate le sezioni delle varie
tratte.
Rifasamento:
Non è previsto gruppo di rifasamento per questo impianto perché tutti i corpi
illuminanti scelti sono già rifasati localmente.
Impianto di terra:
Il sistema di collegamento a terra dell’impianto in oggetto è di tipo TT, ovvero le
masse (con classe di isolamento I) dell’impianto sono collegate all’impianto di
terra dell’impianto che è distinto dalla messa a terra del trasformatore.
L’impianto di illuminazione stradale è costituito da corpi illuminanti con classe di
isolamento II, per cui non è distribuito il conduttore di terra.
Le tre linee trifasi che alimentano i corpi illuminanti delle zone a verde
prevedono invece il cavo giallo-verde di terra che viene distribuito solo per i
corpi illuminanti con classe di isolamento I.
L’impianto di dispersione è realizzato con picchetti intenzionali del tipo in
acciaio zincato posti in pozzetti ispezionabili e corda di rame nuda di sezione 35
mm2, direttamente interrata, per il collegamento degli stessi
Relazione impianto illuminazione
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Figura 1: Impianto di messa a terra
Protezioni da sovracorrente e corto circuito:
Il progetto è stato sviluppato in modo tale garantire l’integrità delle parti stesse
dell’impianto anche in caso di sovracorrenti e corto circuiti.
a) Il circuito da proteggere e il relativo dispositivo di protezione devono
rispondere alle seguenti relazioni (64-8/4, fasc. 1919, art. 433.2):
Ib  I z
Ib  I n  I z
I f  1,45I z
dove:
Ib= corrente d’impiego
In = taratura del dispositivo di protezione
If = corrente convenzionale di funzionamento (corrente che assicura l’effettivo
funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in
condizioni definite)
Relazione impianto illuminazione
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Iz = portata della conduttura (valore di corrente che determina nel cavo la
temperatura di regime, pari a 70°C per il PVC ed a 90°C per l’EPR)
b) Occorre inoltre verificare che in caso di cortocircuito sia soddisfatta la
condizione di sopportabilità dell’energia specifica passante (integrale di Joule I2t)
L’energia specifica passante che un dispositivo di protezione lascia transitare
durante il cortocircuito deve rispondere alla relazione (CEI 64-8/4, fasc. 1919,
art. 434.3.2)
I 2t  K 2 S 2
dove K2 S2 rappresenta l’equivalente di una energia passante che transitando in
una porzione dx di un cavo di sezione S fa variare la sua temperatura da una
temperatura di regime alle temperatura limite ammissibile dall’isolante (160°C
per il PVC, 250°C per l’EPR)
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