SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GARANZIA GIOVANI ENTE: AICS Comitato Provinciale di Bologna. TITOLO PROGETTO: Rochi Giò, cuori di periferia SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: AICS Comitato Provinciale di Bologna, via Valparaiso 9 – 40127 Bologna Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 2 Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 20 Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto: 5 Durata complessiva del progetto: 8 mesi COMPENSO MENSILE: 288 euro PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO E’ richiesta la disponibilità a spostamenti con mezzi pubblici (le cui spese saranno rimborsate dall’Ente) o accompagnati da operatori dell’Ente. Gli spostamenti riguardano il raggiungimento: delle zone della città in cui si trovano le strutture sportive delle associazioni affiliate AICS che hanno aderito al progetto delle zone della città dove svolgere le attività di promozione inerenti alla diffusione dello sport come strumento di inclusione sociale e integrazione, soprattutto nell’ambito giovanile in occasione di iniziative e manifestazioni relative al progetto Rochi Giò E’ richiesta flessibilità oraria per la diretta partecipazione alle attività del progetto qualora si realizzino durante il fine settimana e nelle ore serali. Sono richieste disponibilità a partecipare ad attività di sensibilizzazione e promozione del SCR e Garanzia Giovani in giorni festivi, in orari flessibili e diversi dal normale orario di servizio, con spostamenti su tutto il territorio provinciale, nonché flessibilità oraria e disponibilità a spostamenti presso sedi dislocate su tutto il territorio provinciale anche per la formazione generale. EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI : Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di scegliere il progetto per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche e competenze. REFERENTE PER INFORMAZIONI: Nome: Francesca Brunetti Telefono: 051-503498 Mail: [email protected] SITO WEB: www.aicsbologna.it Eventuali open day o attività informative dell’ente: INCONTRO DI ORIENTAMENTO: potrà essere organizzato un incontro di orientamento, a settembre 2014, con i giovani interessati a svolgere l’esperienza di Garanzia Giovani con l’AICS. SETTORE: Educazione e Promozione culturale. AREA DI INTERVENTO: Attività sportiva di carattere ludico o per disabili o finalizzata a processi di inclusione. TARGET DI RIFERIMENTO: I destinatari diretti del progetto sono giovani, italiani e stranieri, che vivono nei quartieri Navile, San Donato, Savena, Santo Stefano, Porto, Reno, di età compresa tra gli 11 e i 20 anni. All’interno di questa macro-categoria, i destinatari diretti sono anche giovani che vivono in situazioni difficili o di disagio familiare, a rischio di devianza sociale ed emarginazione. I ragazzi saranno coinvolti in attività motorie presso le palestre di associazioni affiliate all’AICS che aderiscono al progetto e nella formazione di una redazione che sarà chiamata “Redazione Rochi Giò”, secondo il modello didattico seguito per le redazioni dei giornali scolastici. A questi destinatari sono rivolte anche le altre iniziative sportive, artistiche e ricreative ad alto contenuto formativo ed educativo, per promuovere la salute attraverso lo sport e lo sport come strumento di inclusione sociale e integrazione, combattere fenomeni degenerativi e pericolosi nella pratica sportiva, diffondere la conoscenza delle associazioni affiliate all’AICS Bologna e del loro operato sui temi della salute e dell’inclusione sociale per i giovani. SINTESI DEL PROGETTO: Rochi Giò è così strutturato: 1. raccogliere il maggior numero possibile di ragazzi, tra cui giovani problematici, italiani e stranieri, ed indirizzarli verso gli impianti sportivi e le strutture sportive di alcune delle associazioni affiliate all’AICS che hanno dato la loro disponibilità alla frequentazione delle strutture per sottrarli alla strada, al rischio di devianze e ai pericoli del bullismo, delle discriminazioni di genere e razziali. E’ forte la volontà dell’Ente di contrastare emarginazione e disagio giovanile attraverso l’attività sportiva, per far vivere positivamente ai ragazzi i loro quartieri e far conoscere le possibilità che offrono gli spazi urbani, soprattutto da un punto di vista sportivo. 2. Alcuni dei ragazzi (8/10) verranno riuniti per formare una redazione presso la sede di attuazione del progetto che ha lo scopo di creare e seguire un blog on-line e la pubblicazione di un periodico stampato. Il blog ed il periodico non si occuperanno solo di sport, ma soprattutto della vita dei ragazzi, dei loro pensieri, valorizzandone la realtà umana proprio perché costruiti da loro stessi. 3. Proseguire nell’organizzazione sul territorio di iniziative sportive, artistiche e ricreative ad alto contenuto formativo ed educativo rivolte ai giovani, per promuovere la salute attraverso lo sport e lo sport come strumento di inclusione sociale e integrazione, combattere fenomeni degenerativi e pericolosi nella pratica sportiva, diffondere la conoscenza delle associazioni affiliate all’AICS Bologna e del loro operato sui temi della salute e dell’inclusione sociale. OBIETTIVI DEL PROGETTO: 1. Creare un sistema di attività per giovani, stranieri e non, e in particolare quelli provenienti da situazioni familiari difficili e da contesti problematici, in modo che da una parte questi possano frequentare una serie di strutture sportive affiliate all’AICS Bologna e portare avanti una sana attività sportiva, dall’altra che diano vita e gestiscano un blog on line ed una Redazione di giovani. Questo attraverso la costituzione all’interno dell’Ente un Team Rochi Giò, una vera e propria un'unità organizzativa strutturata, efficiente e con carattere di continuità, costituito da personale esperto, che lavori per: iniziative di promozione, anche delle attività sportive a favore dell’inclusione e della promozione della salute delle associazioni affiliate AICS che hanno aderito al progetto la presenza di un costante servizio informativo presso la Segreteria dell’Ente; organizzazione delle attività e logistica; la formazione ed il coordinamento degli operatori del Rochi Giò staff, tra cui includere i volontari di servizio civile e Garanzia Giovani; 2. Proseguire e incrementare le attività sportive rivolte ai giovani (anche quelli che vengono da situazioni difficili) presso le strutture aderenti al progetto e le attività legate alla gestione del blog on line. 3. Continuare a organizzare sul territorio iniziative sportive, culturali e ricreative ad alto contenuto formativo ed educativo che l’AICS organizza già da molti anni per i giovani. In particolare con il progetto Rochi Giò l’attenzione verrà focalizzata su iniziative rivolte a promuovere la salute attraverso lo sport e lo sport come strumento di inclusione sociale e integrazione, nell’ambito giovanile, a combattere fenomeni degenerativi e pericolosi quali l’uso di sostanze dopanti, le pratiche violente durante e dopo gli orari di gioco, gli atteggiamenti di violenza che contraddistinguono i frequenti episodi di razzismo, machismo e omofobia. ATTIVITA’ DEL PROGETTO: I giovani in Garanzia Giovani faranno parte del Rochi Giò - staff durante la settimana, a rotazione, e presenzieranno nelle strutture sportive della città che hanno aderito al progetto, dislocate nei vari quartieri, per l’accoglienza di eventuali nuovi iscritti, l’assistenza a quelli che già frequentano e il monitoraggio delle attività; supporteranno la creazione e la gestione del blog on line e della Redazione Rochi Giò di giovani; saranno collaboratori di supporto nelle altre attività di organizzazione delle iniziative e nelle attività di promozione dell’AICS relative ad eventi sportivi, ricreativi e sociali per la diffusione dello sport come strumento per l’integrazione, l’inclusione e l’incremento del benessere fisico e della salute. Attività specifiche: Formazione generale e specifica, introduzione all’Ente e al progetto Accoglienza e assistenza dei giovani che parteciperanno alle attività motorie nelle strutture sportive che aderiscono al progetto Presenza alla riunione con i primi giovani per la creazione del blog e della Redazione Rochi Giò di giovani Accoglienza e assistenza dei giovani che parteciperanno alle attività motorie nelle strutture sportive che aderiscono al progetto Supporto organizzativo alla creazione ed al mantenimento del blog on line e della Redazione Rochi Giò di giovani Redazione di materiale foto e video durante le iniziative e gli eventi realizzati per documentare il lavoro svolto Supporto nelle altre attività di organizzazione delle iniziative e nelle attività di promozione dell’Ente relative ad eventi sportivi, ricreativi e sociali per la diffusione dello sport come strumento per l’integrazione, l’inclusione e l’incremento del benessere fisico e della salute Realizzazione del materiale promozionale cartaceo e multimediale Diffusione del materiale (volantini, social network, ecc) SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GARANZIA GIOVANI ENTE: ANPAS EMILIA-ROMAGNA TITOLO PROGETTO: Mercurio 2014 SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: Pubblica Assistenza Ozzano e San Lazzaro Ozzano dell’Emilia (BO) Pubblica Assistenza Casalecchio di Reno Via Aldo Moro 4 Casalecchio di Reno (BO) Via Del Fanciullo,6 Pubblica Assistenza Castello di Serravalle Castello di Serravalle (BO) Piazza della Pace,37 Pubblica Assistenza Crevalcore Crevalcore BO Pubblica Assistenza Città di Molinella Via Candia 385 c Molinella (BO) Via Murri, 1 Pubblica Assistenza e Protezione Civile Granaglione Granaglione (BO) Via IV Novembre Pubblica Assistenza Sasso Marconi Sasso Marconi BO Via S.Lorenzo 4 NUMERO DEI GIOVANI DA IMPEGNARE NEL PROGETTO: Pubblica Assistenza Ozzano e San Lazzaro Pubblica Assistenza Casalecchio di Reno 3 3 Pubblica Assistenza Castello di Serravalle 3 Pubblica Assistenza Crevalcore 1 Pubblica Assistenza Città di Molinella 2 Pubblica Assistenza e Protezione Civile Granaglione Pubblica Assistenza Sasso Marconi 1 3 Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 15 Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto : 4 Durata complessiva del progetto: 11 mesi COMPENSO MENSILE: 217 euro PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO L’orario di servizio (ad eccezione del periodo in cui sarà affrontata la formazione specifica, per esigenze legate ad impegno e reperibilità dei formatori) sarà prevalentemente diurno. Dal lunedì al sabato.Viene richiesta ai volontari, puntualità, disponibilità ad indossare la divisa e allo spostamento sul territorio coi mezzi dell’Ente. Si richiede, inoltre, il rispetto del regolamento di ogni singola associazione. In alcune sedi di attuazione, verificata precedentemente la volontà dei volontari SCN, potrà essere richiesta la disponibilità a saltuari turni festivi dovuti ad imprescindibili esigenze di servizio. EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI : Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di scegliere il progetto per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche e competenze REFERENTE PER INFORMAZIONI: cognome_nome_referente_ozzano Goldoni Stefano cognome_nome_referente_Casalecchio di Reno Bianchini Nello cognome_nome_referente_Castello di Serravalle Palmieri Paolo cognome_nome_referente_Crevalcore Barbieri Angiolino cognome_nome_referente_Molinella Mioli Lino cognome_nome_referente_Granaglione Evangelisti Galiano cognome_nome_referente_Sasso Marconi Generali Tiziano telefono_referente mail_referente 3664078998 [email protected] telefono_referente mail_referente 51572789 [email protected] telefono_referente mail_referente 3664347560 [email protected] telefono_referente mail_referente 3664347560 [email protected] telefono_referente mail_referente 3389881645 [email protected] telefono_referente mail_referente 3479030445 [email protected] telefono_referente mail_referente 3357767367 [email protected] SITO WEB www.anpasemiliaromagna.org SETTORE: Assistenza AREA DI INTERVENTO: pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale TARGET DI RIFERIMENTO: disabili, anziani, pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale, dializzati, persone coinvolte in incidenti stradali, domestici, sul lavoro SINTESI DEL PROGETTO: Il progetto prevede l’impiego dei volontari del sevizio civile nelle normali attività che svolgono le nostre Associazioni, affiancheranno i volontarie/o dipendenti esperti nelle attività dei trasporti sociali, sanitari, ed eventualmente in emergenza/urgenza sia come accompagnatori che eventualmente come autisti utilizzando esclusivamente i mezzi dell’Associazioni. Dovranno frequentare il percorso di formazione specifica di durata totale di 95 ore che si svolgeranno presso le sedi di attuazione delle singole associazione in orari serali o al sabato. I corsi prevedono l’utilizzo di lezioni frontali con docenti esperti supportate da dispense e testi specifici e mezzi didattici quali lavagna luminosa, diapositive, presentazioni con programma power-point su pc. Durante gli incontri sono previste simulazioni e prove pratiche (con manichini e attrezzature sanitarie). Al termine di ogni modulo formativo è previsto un test teorico-pratico e un test di gradimento per la valutazione dell’ efficacia e della soddisfazione della formazione OBIETTIVI DEL PROGETTO: - incrementare del 5% i trasporti socio sanitari a favore delle persone over 65. effettuare il 2 % in più di trasporti socio sanitari ridurre il numero di trasporti rifiutati o posticipati dal 25% al 22% e aumentare la percentuale dell’1,2% di risposta entro 8 minuti portandola dall’attuale 78,8% all’80% ATTIVITA’ DEL PROGETTO: Nel corso del periodo di servizio i volontari di Servizio Civile potranno ricoprire i seguenti ruoli: - Centralinista - Accompagnatore nei trasporti sociali - Autista nei trasporti sociali - Accompagnatore nei trasporti sanitari - Autista nei trasporti sanitari - Soccorritore nei Trasporti di Emergenza-Urgenza SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GARANZIA GIOVANI ENTE: Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII TITOLO PROGETTO: DIS-ABILI AL LAVORO SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: Centro Fiori nel deserto - 2° reparto, via Galilei 24, Ozzano dell'Emilia (BO) Il progetto prevede anche un’altra sede, "Casa Famiglia Pronta Accoglienza" via Poggiolo 9, Imola (BO) Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 2 Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 20 Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto : 5 Durata complessiva del progetto: 7 mesi COMPENSO MENSILE: 288 euro PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO E’ fondamentale che i volontari siano adeguati rispetto al contesto in cui prestano servizio, in quanto la sede Centro Fiori nel deserto - 2° reparto è un contesto prima di tutto educativo per i disabili che vi sono inseriti. E’ fondamentale quindi lo stile di presenza dei volontari, ai quali viene richiesto di: - Coinvolgersi nel costruire relazioni di fiducia con i disabili del Centro; - rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro; - rispettare le regole della struttura: orari, linguaggio e abitudini consolidate; mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene a dati, informazioni o conoscenze acquisite durante lo svolgimento del servizio civile; essere disponibili a trasferimenti sul territorio provinciale per incontri di formazione, sensibilizzazione e promozione del servizio civile, eventualmente anche di sabato o domenica; - flessibilità oraria dovuta alla particolarità delle persone destinatarie del servizio; - partecipare ad eventi particolari previsti dal programma delle attività (uscite domenicali, campi invernali ed estivi); Saltuariamente potrà essere chiesto di svolgere il proprio servizio anche nel giorno festivo di Domenica oppure il Sabato, fatto salvo il diritto a recuperare il giorno di riposo di cui non si è usufruito. EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI : Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di scegliere il progetto per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche e competenze REFERENTE PER INFORMAZIONI: Nome: Giulia Montanari Telefono: 331.5953207 Mail: [email protected]; [email protected] SITO WEB www.odcpace.org Eventuali open day o attività informative dell’ente: banchetti informativi nel mese di settembre SETTORE: Assistenza AREA DI INTERVENTO: Disabili TARGET DI RIFERIMENTO: I DESTINATARI del progetto sono 13adulti con disabilità medio-lieve, con problematiche psichiatriche e di ritardo mentale, inseriti nel Centro Fiori del Deserto. SINTESI DEL PROGETTO: Il progetto è finalizzato a qualificare le attività previste per i 13 disabili inseriti nel centro, puntando in particolare a sviluppare ulteriormente le autonomie individuali e sociali e le attività occupazionali. OBIETTIVI DEL PROGETTO: Potenziare e qualificare le attività occupazionali e di sviluppo delle autonomie per i 20 disabili inseriti nella struttura di pronta accoglienza e nel centro di lavoro dell’ente ATTIVITA’ DEL PROGETTO: I volontari affiancano gli operatori delle strutture nelle attività di assistenza, di socializzazione e educative, con particolare attenzione alla dimensione relazionale con gli utenti. In particolare il volontario: affianca gli utenti del Centro nella realizzazione delle attività occupazionali previste dal progetto;; il volontario aiuta nell’organizzazione delle attività ludiche, nella cura degli aspetti logistici per la realizzazione delle uscite, accompagna gli utenti nelle varie attività; durante l’estate partecipa ai campi estivi con gli utenti e a feste e eventi. SERVIZIO CIVILE REGIONALE per GARANZIA GIOVANI ENTE: Azienda USL di Bologna TITOLO PROGETTO: Costruzione materiale informativo multi supporto per l’educazione di pazienti cronici al self- management della malattia e comparazione di metodologie formative SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: Azienda USL di Bologna, sede Polifunzionale Roncati, via Sant’Isaia 90 Bologna SETTORE: Assistenza AREA DI INTERVENTO: Salute Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 2 volontari Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 20 ore settimanali Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto : 5 giorni Durata complessiva del progetto: 11 mesi COMPENSO MENSILE: € 288 PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO Al giovane viene richiesto di mantenere il rispetto della privacy delle situazione di cui verranno a conoscenza. Viene richiesto il rispetto degli orari e degli impegni connessi alle attività,definiti con l’OLP. Si chiede disponibilità al confronto costante con gli operatori. Potrà essere richiesto, per attività particolari e programmate anticipatamente,di impegnare parte del pomeriggio, sempre nel rispetto del monte ore settimanale. Può essere utile saper utilizzare il computer per la raccolta e classificazione dei dati e programmi utili alla realizzazione di materiale informativo. EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI: Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di compiere la scelta per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più consono alle proprie caratteristiche e competenze REFERENTE PER INFORMAZIONI Nome Dott.ssa Tiziana Lavalle Dott.ssa Daniela Dall’Osso Telefono 051 659 74 57 ( Dott.ssa Lavalle) 051 659 74 63 ( Dott.ssa Dall’Osso)) Mail: [email protected] [email protected] SITO WEB www.ausl.bologna.it Eventuali open day o attività informative dell’ente: Non sono previste; per poter approfondire e completare la raccolta di informazioni è consigliato contattare gli operatori del servizio, ai numeri sopra indicati. TARGET DI RIFERIMENTO: Il presente progetto interverrà nell’ambito delle malattie croniche che colpiscono giovani (es. diabete) o adulti/anziani (es diabete, broncopneumatia ostruttiva, scompenso cardiaco, sclerosi multipla…). SINTESI DEL PROGETTO il progetto si rivolge a due ambiti di formazione/educazione alla salute. 1. ambito della informazione e formazione dei pazienti e dei caregiver nelle attività di controllo e di intervento di bassa complessità nella malattia cronica. Tali interventi, ormai vi è letteratura fiorente, permettono di: - Aumentare la consapevolezza del malato e della famiglia sulla malattia - Ridurre l’impatto della malattia sulla vita familiare Sostenere l’autonomia del malato per quanto e per il tempo che ciò è possibile, ritardando le condizioni di totale non autosufficienza Rendere autonomo il paziente/famiglia nel monitoraggio di alcuni sintomi, nel loro riconoscimento, nella individuazione di quali elementi siano predittivi di rapido peggioramento o ricaduta 2. Anticipare gli interventi sanitari di compenso, riducendo le complicanze. ambito della formazione all’intervento in emergenza in caso di arresto cardiocircolatorio-fibrillazione ventricolare. La metodologia tradizionale prevede una formazione iniziale di 8 ore, un retraining biennale di 4 ore che prevede un’ora di formazione teorica e 3 ore di esercitazione su manichino. L’Azienda USL di Bologna intende sperimentare, da gennaio 2015, il retraining trimestrale in orario di servizio, di 30 minuti, con il metodo “see and do” (guarda e fai) che prevede la lettura di materiale documentale, l’accesso ad una postazione con manichino, un istruttore che mostra la sequenza e l’operatore che ripete la sequenza. L’istruttore può, sulla base dei dati informatici che provengono dal software del manichino e di ciò che ha osservato, confermare le abilità di esecuzione o ripetere l’intero ciclo per un massimo di tre volte. Nel caso la performance attesa non si raggiunga in 3 cicli, l’operatore sarà invitato a ripetere il corso “base”. OBIETTIVI DEL PROGETTO: - Favorire il pieno utilizzo delle risorse personali dei malati cronici e dei loro care – givers Supportare e potenziare le attività di autocontrollo, autogestione e auto- assistenza dei malati cronici Sostenere la domiciliarità dei malati cronici Rinforzare le capacità di intervento in situazioni critiche Sostenere la cultura della sicurezza del paziente ospedalizzato ATTIVITA’ DEL PROGETTO: Il progetto prevede, per i volontari del servizio civile, previa formazione, di: - raccogliere i dati (schede di performance scaricate dai PC che accompagnano i manichini) - inserire i dati in una tabulazione - partecipare alla rappresentazione grafica dei dati (grafici, diapositive, sistemi di presentazione tipo PREZI) - partecipare alla raccolta dati sul gradimento dell’iniziativa formativa - partecipare alla preparazione della relazione finale e della comunicazione ai professionisti - costruzione di materiali informativi, anche multimediali, di percorsi di formazione dei pazienti e dei caregiver, la collaborazione per la sensibilizzazione e l’informazione con le Associazioni di pazienti o familiari di pazienti SERVIZIO CIVILE REGIONALE per GARANZIA GIOVANI ENTE: Azienda USL di Bologna TITOLO PROGETTO: I gruppi di famiglie affidatarie, adottive ed accoglienti, risorsa per la comunità locale SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: Azienda USL di Bologna - Distretto di Casalecchio di Reno - sede Polifunzionale, via Cimarosa 5/2 Casalecchio di Reno, Bologna SETTORE: Assistenza AREA DI INTERVENTO: Minori Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 2 volontari Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 20 ore settimanali Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto : 4 giorni Durata complessiva del progetto: 11 mesi COMPENSO MENSILE: € 288 PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO Il progetto metterà i giovani a contatto con situazioni delicate e complesse. Per questo si richiede il mantenimento della privacy delle situazione di cui verranno a conoscenza, il rispetto degli orari e degli impegni connessi alle attività, la disponibilità al confronto costante con gli operatori. Può essere utile saper utilizzare il computer per la raccolta e classificazione dei dati e programmi utili alla realizzazione di materiale informativo. In occasione di manifestazioni ed eventi programmati , sarà richiesta flessibilità nell’organizzazione degli orari e delle giornate di attività nonché la disponibilità ad effettuare il servizio in sedi diverse da quella indicata nella scheda di progetto EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI: Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di compiere la scelta per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più consono alle proprie caratteristiche e competenze REFERENTE PER INFORMAZIONI Nome Dott.ssa Giusberti Tiziana Telefono 051 59 67 93 Mail: [email protected] SITO WEB www.ausl.bologna.it Eventuali open day o attività informative dell’ente: Non sono previste; per poter approfondire e completare la raccolta di informazioni è consigliato contattare gli operatori del servizio, al numero sopra indicato. TARGET DI RIFERIMENTO: Il presente progetto interverrà sull’area dell’accoglienza di famiglie in difficoltà, dell’affido e dell’adozione di minori. SINTESI DEL PROGETTO: Preparazione, selezione, valutazione e sostegno alle persone/ famiglie che si candidano all’adozione, affido ed accoglienza. Coordinamento dei progetti in raccordo con le èquipes territoriali. Sensibilizzazione e promozione nei comuni del territorio finalizzato al reperimento di risorse familiari e a migliorare la cultura dell’accoglienza. Conduzione di gruppi di famiglie adottive, affidatarie e accoglienti, realizzazione di progetti gruppali a favore dei bambini in adozione affido e accoglienza. Durante i gruppi sono previste attività relative alla psicomotricità, all’educazione, alla musicalità e alle attività espressive. Realizzazione di seminari e giornate pubbliche finalizzate alla sensibilizzazione del territorio, al reperimento di risorse disponibili all’accoglienza nonché per migliorare la cultura dell’accoglienza nel territorio. Attività di collaborazione con gli insegnanti che accolgono i bambini in adozione,in affido e in accoglienza. OBIETTIVI DEL PROGETTO: Sensibilizzazione dell’accoglienza sul territorio, supporto alle famiglie adottive , affidatarie e accoglienti, offerta di opportunità prioritariamente gruppale di tipo educativo ai bambini in adozione, affido, accoglienza. ATTIVITA’ DEL PROGETTO: - affiancamento alla attività di promozione attraverso la programmazione e realizzazione di serate , visione di film, dibattiti e seminari tematici; i volontari avranno il compito di aiutare nella preparazione del materiale e degli spazi necessari e di presenziare agli eventi collaborando all’organizzazione - partecipazione in affiancamento agli operatori alla realizzazione delle attività ludico/espressive, rivolte ai bambini coinvolti nel progetto; i volontari avranno il compito di facilitare e motivare la partecipazione dei bambini alle proposte programmate, favorendo la organizzazione di piccoli gruppi di attività - coadiuvare gli operatori nella programmazione e realizzazione di attività di formazione rivolte agli insegnanti del territorio, in particolare preparando il materiale necessario e partecipando agli incontri curandone l’organizzazione ( disposizione degli spazi, raccolta delle firme, distribuzione materiale spazi) - partecipazione agli incontri di èquipe del servizio - collaborazione nella stesura delle relazioni e nella raccolta e classificazione dei dati di attività del servizio - attività di segretariato, in collaborazione con gli operatori, per la gestione degli appuntamenti, la verbalizzazione degli incontri, la sistematizzazione degli stessi SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GARANZIA GIOVANI ENTE: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO TITOLO PROGETTO: VOLONTARI PER INFANZIA, FAMIGLIE, ADOLESCENZA SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: - Servizio comunale LInFA, Luogo per l’Infanzia, le Famiglie, l’Adolescenza. Via del Fanciullo - Casa della Solidarietà, Casalecchio di Reno , - Possibili escursioni in Scuole, Famiglie e Servizi del territorio Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 2 Numero ore di servizio dei giovani: monte ore annuo di 800 ore (che corrispondono mediamente a 20 ore settimanali per 10 mesi), con orario minimo settimanale è pari a 12 ore. Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto : 4 Durata complessiva del progetto: 10 mesi COMPENSO MENSILE: € 288,00 PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO Sono attese nel volontario/a le seguenti doti : - buona competenza comunicativa per sapersi rapportare con soggetti e con ruoli diversi - ( ragazzi, insegnanti, genitori) - attitudine a relazionarsi con persone di diversa provenienza culturale - buona competenza informatica per la preparazione di materiali e gestione documenti amministrativi - attitudine al lavoro di gruppo e all’ascolto - capacità di adattarsi alle esigenze del servizio, sperimentando le mansioni più semplici e le più complesse - flessibilità oraria per realizzare alcune attività oltre l’orario scolastico EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI : E’ previsto un colloquio obbligatorio con la responsabile del servizio LInFA per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche e competenze. REFERENTE PER INFORMAZIONI Nome PATRIZIA GUERRA Telefono 051 598295 int. 9317 Mail: [email protected] Informazioni di carattere amministrativo: Lorenza Marani, tel 051 598288 int. 5, [email protected] . dal lunedì al venerdì ore 9 alle 13. SITO WEB www.comune.casalecchio.bo.it SETTORE: Educazione e promozione culturale AREA DI INTERVENTO: INTERCULTURA TARGET DI RIFERIMENTO: Alunni in età dai 3 ai 18 anni a seconda delle attività che sarà necessario svolgere. Possibili rapporti con insegnati e genitori, in ambito scolastico o extra scolastico. Lavoro di gruppo con i colleghi dei servizi interessati. SINTESI DEL PROGETTO Il volontario collabora nelle attività del servizio, che ogni anno si definiscono in base alle esigenze del contesto sociale e scolastico del territorio. Il servizio “LInFA” lavora in particolare sulle seguenti aree di attività: Accoglienza e Informazione alle famiglie, Sostegno alla coppia e alla genitorialità, Intercultura e Progetti Scuola - territorio, educativi e didattici. Su tali progetti il servizio è in rete con altri Assessorati comunali e le Associazioni territoriali per proporre attività di contrasto al disagio, educazione alimentare e ai consumi, agli stili di vita, orientamento alla cittadinanza, ai diritti e alla responsabilità individuale e civica. Lo stile e le metodologie del gruppo di lavoro cercano di essere coerenti con i principi della formazione permanente di tutti i soggetti coinvolti, dell’accoglienza e della mission educativa. Se riconosciuto dall’Università di Bologna, il servizio potrà valere come tirocinio formativo. OBIETTIVI DEL PROGETTO: Le molteplici e diverse aree di intervento tendono tutte a favorire la promozione di stili di vita sostenibili, di coesione sociale e di orientamento educativo rivolti a scuole, famiglie e minori. La figura del volontario/a in affiancamento agli operatori sarà la dimostrazione concreta delle positive potenzialità di ogni giovane, sia nel rapporto con gli adulti sia con i ragazzi/e. La stessa esperienza compiuta dal volontario dovrà rappresentare una tappa formativa significativa dal punto di vista umano e professionale. ATTIVITA’ DEL PROGETTO: Incontri di formazione specifica numero ore 73, incontri di formazione generale per 42 ore, partecipazione ad eventi, anche per azioni di sensibilizzazione al volontariato ( 25 ore) Incontri di gruppo con gli operatori e colleghi Funzioni di segreteria, preparazione materiali didattici e informativi Collaborazione alle seguenti attività: - Area Intercultura: nelle scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori del territorio: per l’alfabetizzazione e l’educazione interculturale sono necessari aiuti organizzativi e nei lavori in piccolo e grande gruppo con gli studenti. - Area Scuola - sostenibilità: nelle scuole elementari e medie attività di sensibilizzazione e informazione sul tema dell’educazione e dello spreco alimentare, in percorsi di educazione alla salute e alla cittadinanza attiva. - Area Scuola - orientamento scolastico. Nelle scuole medie collaborazione nelle attività formative e informative. Sostegno compiti in piccoli gruppi e peer education. - Area Scuola - formazione civile. In tutte le scuole interessate si prevede una collaborazione organizzativa ad eventi e attività in tema di legalità, memoria e diritti. - Area Extrascuola. Collaborazione nelle attività di sostegno alla scolarità e integrazione in ambito extrascolastico. Supporto organizzativo nelle attività educative, didattiche e di socializzazione con gli alunni di scuola primaria e secondaria con compiti di partecipazione alle attività, cura nelle relazioni, organizzazione spazi e materiali, riordino locali . Rapporto con alcune famiglie. - Area Famiglie: Collaborazione organizzativa a supporto delle funzioni del Centro per le Famiglie e nelle attività di sostegno alla genitorialità. Eventuale mediazione linguistico-culturale. Raccolta e rielaborazione dati. SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GARANZIA GIOVANI ENTE: Comune di Bologna TITOLO PROGETTO: Laboratorio di comunità – protagonisti del proprio tempo SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: piazza Liber Paradisus 6 , 40129 Bologna Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 4 Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 25 Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto: 5 Durata complessiva del progetto: 11 mesi COMPENSO MENSILE: 360 euro PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO Per fornire un contributo fattivo e al contempo formativo è necessario che il giovane sia in possesso di competenze nel campo dell'assistenza e possieda caratteristiche personali di ascolto, interesse a mettersi in gioco nella relazione di aiuto, disponibilità a conoscere e sperimentare il mondo del volontariato e del terzo settore. Al contempo è auspicabile particolare flessibilità e adattabilità al contesto, perchè accanto ad attività di ufficio saranno previste numerose iniziative in situazione in cui il giovane, sempre affiancato da operatori formati, potrà sperimentarsi in attività di front office, accompagnamenti, attività di orientamento e segretariato direttamente in favore dell'utenza (adulti in condizione di disagio sociale, senza dimora, rom/sinti). E' infine richiesta, in determinati periodi, flessibilità oraria in favore di un impegno nelle fasce serali o nel weekend. EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI : è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto per un colloquio informativo preliminare prima di scegliere il progetto per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche e competenze. REFERENTE PER INFORMAZIONI : Nome Monica Brandoli Telefono 0512194308 Mail: [email protected] SITO WEB www.comune.bologna.it SETTORE: Assistenza AREA DI INTERVENTO: Devianza Sociale TARGET DI RIFERIMENTO: Il progetto si rivolge in generale alla popolazione adulta in condizione di grave disagio sociale (homeless) presente sul territorio bolognese, ed in particolare a coloro che frequentano i servizi diurni (help center, centri diurni), sia per attività di segretariato ed accompagnamento sociale, che per iniziative laboratoriali previste nel singolo progetto educativo. Il progetto si rivolge in particolare anche alla popolazione rom/sinti presente sul territorio bolognese, ed in particolare a coloro che risiedono nelle aree sosta autorizzate, nonché a coloro che dimorano in insediamenti spontanei o abusivi. SINTESI DEL PROGETTO Il progetto “Laboratorio di Comunità” si rivolge alla popolazione adulta in condizione di grave disagio sociale e abitativo (homeless) presente sul territorio metropolitano di Bologna; destinatari diretti del progetto saranno anche nuclei famigliari con disagio sociale ed abitativo e un'attenzione specifica verrà dedicata alla condizione della popolazione appartenente alla minoranza rom/sinti presente sul territorio comunale. Il progetto in particolare si pone l'obbiettivo di qualificare la risposta al bisogno espresso nell'ambito degli interventi rivolti ai target specifici di popolazione precedentemente indicati, concentrandosi prioritariamente sulle attività non direttamente connesse con i bisogni primari (alloggio, vestiario, alimenti), ma bensì impegnandosi nel progettare e realizzare attività che diano significato al tempo quotidiano dei destinatari del progetto, attivando circuiti relazioni positivi, coinvolgendo realtà associative, parrocchiali e culturali presenti sul territorio. Particolare attenzione verrà inoltre dedicata ad agevolare e mediare l'accesso ai servizi (sociali, sanitari, scolastici, ecc) attraverso un'azione dedicata di segretariato sociale ed orientamento alle risorse presenti sul territorio comunale. Infine ci si concentrerà sulla progettazione e realizzazione di attività che favoriscano una diretta partecipazione di questa fascia di popolazione marginale e dei cittadini rom/sinti, nel relazionarsi con istituzioni, servizi e realtà informali del territorio, anche promuovendo azioni di peer education. OBIETTIVI DEL PROGETTO: Gli obbiettivi che il progetto si prefigge di raggiungere mediante l'impiego di volontari sono: maggior coinvolgimento delle associazioni di volontariato impegnate nell'ambito della Stazione Ferroviaria predisposizione di nuovi e diversi interventi laboratoriali nell'ambito dei centri diurni accompagnamento degli ospiti delle strutture di accoglienza rispetto alle attività previste nell'ambito del progetto della contribuzione promuovere l'inclusione sociale delle persone senza dimora attraverso percorsi di socializzazione e attraverso interventi di accompagnamento sociale monitoraggio del fenomeno dell'homelessness sul territorio comunale implementare un sistema di banca dati delle realtà associative impegnate in interventi rivolte al target di riferimento organizzare e gestire una raccolta dati quantitativa e qualitativa degli interventi erogati in favore della popolazione target Favorire processi di inclusione della popolazione rom/sinti presente sul territorio comunale, con particolare attenzione alla condizione di minori e adolescenti Promuovere disseminazione di buone prassi ATTIVITA’ DEL PROGETTO: Il progetto si divide in due distinte unità, ciascuna coinvolgerà due volontari, che saranno coordinati dal medesimo ufficio. La prima proposta progettuale riguarderà attività maggiormente connesse con il disagio adulto e la popolazione senza dimora presente sul territorio comunale di Bologna, e le attività in cui il volontario sarà concretamente impegnato saranno: coordinamento delle attività di volontariato promosse da associazioni e soggetti del terzo settore rivolte alla popolazione senza dimora; supporto nelle attività dei centri diurni rivolti ad adulti in condizione di disagio sociale, in particolare rispetto alla promozione ed organizzazione di attività laboratoriali e di animazione, nonché alla gestione della collaborazione con le reti territoriali; sostegno alle attività di segretariato ed accompagnamento sociale svolte nell'ambito dell'Help Center sito presso la Stazione Ferroviaria di Bologna Centrale, primo punto di arrivo e contatto a disposizione della popolazione senza dimora; supporto nella gestione e raccolta dati nell'ambito del Piano Freddo organizzato annualmente nei mesi invernali dall'amministrazione comunale, in particolare per ciò che concerne le attività promosse dai soggetti del volontariato; coordinamento delle attività organizzate nell'ambito della contribuzione rispetto alla permanenza nelle strutture di accoglienza, che riguarda nello specifico la gestione delle relazioni con i soggetti associativi del territorio coinvolti nel progetto e con le equipe educative dei centri di accoglienza. La seconda sezione del progetto riguarda invece il supporto alle attività svolte dall'ufficio in favore della popolazione rom/sinti presente a Bologna, sia nelle aree sosta autorizzate che in insediamenti abusivi. Per la particolarità delle attività da svolgersi, titolo di preferenza sarà dato a giovani candidati di etnia rom/sinti, al fine di praticare e promuovere la mediazione culturale. Le principali attività saranno: supporto nelle attività volte alla scolarizzazione ed educazione interculturale, mediante approccio cooperative learning e learning by doing, realizzati regolarmente per tutto l’anno scolastico presso gli istituti scolastici territorialmente interessati dal fenomeno sostegno interazione scuola-famiglia per attivita’ programmate (pagelle, incontri individuali e di classe ecc.) e favorire spazi di incontro ad hoc capacitazione dei nuclei famigliari nell'accesso ai servizi attraverso il coinvolgimento di operatori sanitari, assistenti sociali, ufficio immigrazione ecc. promuovere laboratori tematici (Es. circo, giostra, cibo, teatro, espressione corporea, musica, rapporto io/noi, conoscere il mondo o anche matematica, lingue ecc. Coinvolgimento genitori nelle attività e/o momenti di restituzione/presentazione SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GARANZIA GIOVANI ENTE: Cospe - Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti in coprogettazione con il Comune di Bologna TITOLO PROGETTO: Attori antidiscriminazione in rete per l'apprendimento SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: Cospe - Via Lombardia 36, Comune di Bologna Piazza Liber Paradisus 6 Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 2 1 per la sede del Cospe, Via Lombardia 36 1 per la sede del Comune di Bologna, P.zza Liber Paradisus 6 Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 15 Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto : 4 Durata complessiva del progetto: 11 mesi COMPENSO MENSILE: 217,00 euro PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO Il progetto intende sostenere la costruzione di una società maggiormente inclusiva attraverso la realizzazione di attività educative e formative per la promozione di una cultura di pace, del pluralismo e della parità dei diritti nel territorio della Città di Bologna. In particolare si intende lavorare con e per le associazioni interculturali e di migranti del la città di Bologna e per il rafforzamento degli strumenti antidiscriminazione già attivi sul territorio. Tutte le attività proposte hanno una forte dimensione interculturale e presuppongono specifiche competenze: capacità di decentramento e relativizzazione, conoscenza delle variabili culturali, buona capacità di gestione di dinamiche relazioni. E’ inoltre auspicabile che i volontari abbiano una buona conoscenza di almeno una lingua straniera tra quelle maggiormente parlate dalle comunità di stranieri maggiormente numerose su territorio bolognese. Si richiede la disponibilità a svolgere parte degli incarichi inerenti il progetto fuori dalle sedi accreditate (ad esempio presso il Centro Interculturale Zonarelli) ed una certa flessibilità oraria, particolarmente per ciò che concerne il Corso di Formazione rivolto ad associazioni migranti e/o interculturali. Parte dei moduli, infatti, potrebbero svolgersi in orario serale. EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI : Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di scegliere il progetto per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche e competenze REFERENTE PER INFORMAZIONI Nome e Cognome: Cospe Ilaria Cicione Comune di Bologna Lucia Fresa Telefono: Cospe 051546600 Comune di Bologna 051 219 4355 Mail: Cospe [email protected] Comune di Bologna [email protected] SITO WEB www.cospe.it SETTORE: Educazione e promozione culturale AREA DI INTERVENTO: Educazione alla pace TARGET DI RIFERIMENTO: Soci di associazioni di migranti ed associazioni interculturali del Centro Interculturale Zonarelli Operatori di enti anti discriminazione del territorio di Bologna SINTESI DEL PROGETTO Il progetto intende sostenere la costruzione di una società maggiormente inclusiva attraverso la realizzazione di attività educative e formative per la promozione di una cultura di pace, del pluralismo e della parità dei diritti nel territorio della Città di Bologna. In particolare si intende lavorare con e per le associazioni interculturali e di migranti del la città di Bologna e per il rafforzamento degli strumenti antidiscriminazione già attivi sul territorio. In particolare il progetto intende attivare: - 1 corso di formazione che miri a fornire strumenti pratici per migliorare la conoscenza delle opportunità di finanziamento locali e per facilitare la proposizione di progetti da parte delle associazioni interculturali e/o di immigrati attive sul territorio della città di Bologna. - 1 ciclo di incontri sui temi dell’antidiscriminazione che miri a rafforzare le relazioni e le competenze di soggetti attivi nel settore (particolarmente i nodi, gli sportelli e le “antenne” della rete territoriale antidiscriminazione, istituita dal Centro Regionale Contro le Discriminazioni), anche al fine di pubblicizzarne meglio le attività e potenziarne i programmi, promuovendo una più approfondita e più diffusa conoscenza in merito alle discriminazioni dirette ed indirette e agli strumenti giuridici per contrastarle Pubblicizzazione delle attività del progetto: al fine di garantire maggiore partecipazione ed un capillare livello d’informazione sul progetto tutte le attività proposte saranno puntualmente pubblicizzate attraverso i canali informativi dei proponenti (siti web, newsletter, facebook). OBIETTIVI DEL PROGETTO: Obiettivo generale: Il progetto intende sostenere la costruzione di una società maggiormente inclusiva attraverso la realizzazione di attività educative e formative per la promozione di una cultura di pace, del pluralismo e della parità dei diritti nel territorio della Città di Bologna. Obiettivi specifici: 1) 1)Rafforzare le competenze delle associazioni di stranieri attive nel territorio della Città di Bologna, al fine di facilitare la proposizione di progetti da parte delle stesse associazioni. 2) 2)Potenziare gli strumenti di lotta alla discriminazione già attivi nella città di Bologna. ATTIVITA’ DEL PROGETTO: Il progetto intende attivare: 1) 1 corso di formazione rivolto ai soci delle associazioni iscritte al Centro Interculturale Zonarelli. Il corso di formazione, della durata di 10 incontri, avrà l'obiettivo di fornire strumenti pratici utili ad una migliore e approfondita conoscenza delle opportunità di finanziamento locali per facilitare la proposizione di progetti da parte delle associazioni interculturali e/o di immigrati attive sul territorio della città di Bologna. In questo senso i moduli formativi saranno centrati sia su strumenti tecnici afferenti al ciclo del progetto, che su specifici approfondimenti relativi alle opportunità di finanziamento locali. A tal fine saranno individuati e coinvolti alcuni funzionari pubblici degli EELL del territorio di Bologna. Durante il percorso di formazione, inoltre, si intende migliorare la conoscenza dei partecipanti in merito agli strumenti della Cooperazione Decentrata per sostenere la partecipazione degli stessi ai Tavoli Paese ed incentivare il loro impegno in percorsi di Cooperazione verso i paesi d'origine. I moduli proposti alterneranno momenti frontali a momenti maggiormente partecipativi e di sperimentazione pratica degli strumenti forniti. In questo senso saranno utilizzate le tecniche di partecipazione facilitata e d'apprendimento tra pari. 2) 1 ciclo di incontri formativi-informativi sul tema dell'antidiscriminazione sarà mirato a rafforzare le relazioni e le competenze di soggetti attivi nel settore (particolarmente i nodi, gli sportelli e le “antenne” della rete territoriale antidiscriminazione, istituita dal Centro Regionale Contro le Discriminazioni), anche al fine di pubblicizzarne meglio le attività e potenziarne i programmi, promuovendo una più approfondita e più diffusa conoscenza in merito alle discriminazioni dirette ed indirette e agli strumenti giuridici per contrastarle. In questo senso si prevede un'alternanza di eventi rivolti ad un pubblico di addetti ai lavori e momenti pubblici mirati ad un coinvolgimento più ampio dei cittadini. Il ciclo di incontri nel suo complesso sarà organizzato con la collaborazione di docenti e ricercatori dell'Università di Bologna, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, specializzati nel settore dell'antidiscriminazione. Il Nodo antidiscriminazione dell’ASP Città di Bologna e l'Ufficio Politiche dell'Immigrazione, impegnato nella promozione della Rete provinciale anti-discriminazioni di Bologna, saranno informati e coinvolti fin dall’inizio della progettazione. I volontari saranno impegnati nella realizzazione delle attività descritte ed in particolare svolgeranno, supportati dal team di progetto, le seguenti funzioni: Corso di formazione per associazioni di immigrati: Partecipazione alla strutturazione dei moduli formativi Partecipazione alla preparazione degli interventi formativi dal punto di vista metodologico Supporto all’organizzazione degli incontri formativi Supporto in loco per la logistica e lo svolgimento del corso Supporto alla gestione della rete territoriale coinvolta Ciclo di incontri sui temi dell'antidiscriminazione: Partecipazione alla preparazione dal punto di vista metodologico di ogni incontro Supporto all’organizzazione degli incontri Supporto in loco per la logistica e lo svolgimento degli incontri Supporto alla gestione della rete territoriale coinvolta Pubblicizzazione delle attività di progetto: Scrittura di articoli e comunicati in merito alle attività progettuali progetto. Supporto nell’aggiornamento degli strumenti informativi dei proponenti in merito ai contenuti ed alle attività di SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GARANZIA GIOVANI ENTE: G.a.v.c.i. (Gruppo Autonomo di Servizio Civile in Italia) TITOLO PROGETTO: Il Villaggio del fanciullo, inclusione sociale per i minori a Bologna. SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: G.a.v.c.i. c/o Il Villaggio del Fanciullo via Scipione Dal ferro n°4 Bologna Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 2 Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 25 Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto : 5 Durata complessiva del progetto: 11 mesi COMPENSO MENSILE: 360€ PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO: Il progetto prevede attività da svolgersi all'interno di due comunità per minori. Gli utenti ospitati sono principalmente “minori stranieri non accompagnati” (Msna), cioè cittadini stranieri minorenni privi di assistenza e rappresentanza da parte di genitori o di altri adulti, arrivati da soli sul territorio nazionale. Vengono accompagnati nelle comunità dalle autorità di polizia italiane oppure inviati dai tribunali come misura alternativa alla detenzione carceraria. Il lavoro previsto si svolge, prevalentemente, in campo educativo. E' impostato sull’acquisizione e la sperimentazione di competenze di autonomia che permettano ai ragazzi, al compimento del 18° anno, di integrarsi nel tessuto sociale della città. Sono previste anche attività da svolgersi all'esterno delle comunità, ad esempio delle gite, uscite al cinema, ecc. Per accedere al progetto non sono richieste competenze particolari. L'attività in comunità viene svolta in collaborazione con il personale professionale presente. Il lavoro si svolge con turni in orario diurno. Si richiede la disponibilità a svolgere, saltuariamente, attività nei giorni di sabato, festivi o serali. EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI: Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di scegliere il progetto per capire, insieme, se il proprio profilo è adatto oppure sia preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche. REFERENTE PER INFORMAZIONI Nome Giovanni Mengoli Telefono Tel 051/345834 Cell. 3497972383 Mail: [email protected] Nome Gianni Giaramita Telefono 051345834 Mail: [email protected] SITO WEB http://www.gavci.it/ Eventuali open day o attività informative dell’ente: Il progetto, comunque può essere visitato dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18 SETTORE: Assistenza AREA DI INTERVENTO: Assistenza minori TARGET DI RIFERIMENTO: Minori stranieri, di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Si svolgono attività volte al recupero sociale e all'inserimento nella realtà cittadina attraverso attività educative e di socializzazione. SINTESI DEL PROGETTO: I volontari lavorano presso 2 comunità di accoglienza per minori, che si trovano all'interno dell'area del Villaggio del fanciullo, in cui vivono minori con progetti di reinserimento sociale e in alternativa al carcere minorile. Si svolgono attività educative, doposcuola, insegnamento della lingua italiana, inserimenti lavorativi, gestione del denaro, attività ricreative e di socializzazione, aiuto nello svolgimento delle pratiche necessarie per la permanenza in Italia (permesso di soggiorno) e per il servizio sanitario nazionale, ricerca abitativa in prossimità del compimento della maggiore età. Sono inoltre incentivate le capacità relazionali che i ragazzi sperimentano nel corso della permanenza in comunità. OBIETTIVI DEL PROGETTO: Responsabilizzare i ragazzi rispetto alla cura degli spazi comuni e personali a loro disposizione e al rispetto reciproco. Favorire le relazioni fra ragazzi provenienti da contesti etnici, familiari, sociali differenti. Favorire l'inserimento lavorativo tramite “Borsa Lavoro” in aziende disponibili all’assunzione di manodopera poco qualificata, Promozione del tempo libero tramite la pratica sportiva (iscrizione in palestra, partecipazione alla squadra di calcio ecc.) o attività socio-culturali curate da alcuni volontari (feste in comunità, accompagnamento al cinema, cineforum, gite, ecc.). Sostegno ed accompagnamento nell’iter processuale per i minori inseriti dal Centro di Giustizia Minorile. Favorire l'integrazione con gruppi di ragazzi che frequentano il Villaggio del fanciullo e che sono provenienti da varie parti della città in modo da aiutare i ragazzi ad ampliare i propri orizzonti oltre la zona di residenza e verso altri ragazzi non dello stesso territorio. ATTIVITA’ DEL PROGETTO: Le principali attività previste sono: - Accoglienza in comunità. - Attività di recupero scolastico. - Attività educative e formative. - Attività ricreative. - Attività di socializzazione. - Realizzazione di corsi professionali. - Gite. SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GARANZIA GIOVANI ENTE: Fondazione Montecatone Onlus TITOLO PROGETTO: Ri-costruiamoci come persone ETTORE: Assistenza AREA DI INTERVENTO: Disabili SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: Fondazione Montecatone Onlus 1 Via Montecatone 37 Imola (presso Ospedale di Montecatone) Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 2 Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 20 Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto : 5 Durata complessiva del progetto: 6 mesi COMPENSO MENSILE: 288,00 euro PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO Si segnala che l’Ente ha scelto di privilegiare, quando idonei, l’accoglimento di giovani con disabilità fisica: come ricorda il motto di Disabled People’s International - “Niente su di noi senza di noi” è un invito alle persone con disabilità a rendersi protagoniste della vita sociale a tutti i livelli. Riteniamo che in questo senso un percorso di impegno nell’ambito dell’Ente sia una buona scuola per i giovani con disabilità fisica. In ogni caso, il contesto di impiego è un Ospedale che ricovera persone dopo gravi traumi: il giovane dovrà essere consapevole che anche svolgendo lavori di ufficio sarà esposto ad un ambiente emotivamente impegnativo. EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI: Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di scegliere il progetto per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche e competenze. REFERENTE PER INFORMAZIONI Nome: Anna Maria Bianco Telefono: 388 257 6925 Mail: [email protected] SITO WEB www.fondazionemontecatone.org TARGET DI RIFERIMENTO: La Fondazione Montecatone Onlus focalizza la propria attività all’interno di un presidio ospedaliero (autorizzato dalla Regione Emilia Romagna sulla base del Dlgs n. 502/92) specializzato nella riabilitazione di persone con esiti da gravi lesioni spinali e celebrali che accoglie persone affette da para e tetraplegia o con esiti da trauma. L’Ospedale ha 150 posti letto e ricovera ogni anno oltre 700 pazienti, provenienti da tutte le Regioni d’Italia. Queste persone difficilmente possono recuperare il livello di salute precedente alla lesione, mentre nella maggioranza dei casi – stante le attuali possibilità della medicina - dovranno confrontarsi con una disabilità permanente, che interessa la persona nella sua interezza: il punto di vista dell’osservatore distratto di solito si ferma all’impossibilità di camminare, ma la lesione interferisce anche con il funzionamento di tutti gli organi interni. I destinatari diretti sono pertanto i pazienti ricoverati e le loro famiglie; i beneficiari indiretti gli ex ricoverati (e le loro famiglie), che vivono in tutte le Regioni d’Italia e attraverso una Radio web possono mantenere un contatto attivo con l’Ospedale che ha avviato il loro percorso di ritorno ad una vita attiva e soddisfacente. SINTESI DEL PROGETTO: Il progetto consiste nella messa in opera di attività socializzanti rivolte alle persone con lesione midollare ricoverate presso l’Ospedale di Montecatone, ed ai loro familiari, a completamento di quanto è già predisposto dall’Ospedale stesso per rispondere alla necessità di ridisegnare un progetto di vita coerente con la nuova situazione personale-esistenziale e familiare data da una grave disabilità: il progetto riabilitativo personalizzato deve tenere in considerazione non solo gli obiettivi clinici raggiungibili durante il ricovero, ma anche le esigenze della persona una volta rientrata a casa - cosa che non può esaurirsi nell’azione di un team multiprofessionale che vede interagire non solo medici fisiatri, infermieri e fisioterapisti – come è intuitivo pensando a un Ospedale dedicato alla medicina riabilitativa – ma anche medici specialisti in urologia e gastroenterologia, psicologi, assistenti sociali, logopedisti, terapisti occupazionali, educatori, istruttori sportivi e, non da ultimo, volontari. Il rischio insito in una lunghissima degenza riabilitativa è purtroppo che la persona costruisca una visione di sé esclusivamente come “paziente”, e di conseguenza percepisca il ritorno alla vita normale come una deprivazione rispetto alla protezione data dal luogo di cura. Le azioni innescate dal progetto si ispirano all’approccio bio-psico-sociale proposto dalla classificazione internazionale ICF, che si fonda sulle rivendicazioni delle associazioni di persone con disabilità che, a partire dagli anni 60, hanno sottolineato la necessità di superare una visione puramente medica o assistenzialistica della persone con disabilità, puntando l’attenzione sulla disabilità come condizione umana che mette a rischio la possibilità di partecipazione alla vita sociale in condizioni di parità. OBIETTIVI DEL PROGETTO: Il primo obiettivo del progetto consiste nell’aumentare la qualità e il numero delle attività messe a disposizione delle persone ricoverate presso l’Ospedale per una maggiore umanizzazione della cura ed un empowerment della persona con disabilità. Il secondo obiettivo del progetto consiste nell’aumentare la possibilità di accesso alle informazioni che possono facilitare un positivo inserimento sociale delle persone con disabilità, con particolare riferimento allo sviluppo di una Radioweb. ATTIVITA' DEL PROGETTO: Le attività previste per i giovani sono in linea teorica molteplici: (si precisa che il ruolo specifico e gli spazi di autonomia saranno diversi a seconda della formazione pregressa e delle caratteristiche personali dimostrate durante il servizio) - supporto logistico per la realizzazione degli eventi ricreativi - supporto alla gestione della sala informatica e della biblioteca - partecipazione attiva alle attività di laboratorio per i pazienti - accoglienza classi delle scuole superiori per programmi di educazione alla salute / prevenzione incidenti stradali - rilevazione presenze ai laboratori socializzanti - assistenza aggiuntiva non sanitaria ai pazienti (aiuto per i pasti, lettura di giornali, compagnia) - accompagnamento specifico di utenti stranieri (piccole traduzioni) - affiancamento agli studenti della Scuola in ospedale - guida di furgoni per le uscite dei pazienti e dei familiari - predisposizione del materiale necessario per la comunicazione interna (volantini, annunci) relativa agli eventi ed alle attività socializzanti e diffusione nell’Ospedale - stesura di materiale per la comunicazione all’esterno (comunicati stampa, dossier fotografici) - cura delle trasmissioni sul canale interno, relative verifiche tecniche - elaborazione delle notizie e inserimento guidato nel sito, creazione e invio newsletter - implementazione banca dati degli indirizzi di posta elettronica dei pazienti rientrati - registrazione di interviste, sistemazione dei files audio, gestione archivio - realizzazione di fotografie e video - servizio di Segreteria per i Referenti dei Gruppi di lavoro del Programma Vita Indipendente - implementazione di banche dati SERVIZIO CIVILE REGIONALE per GARANZIA GIOVANI ENTE: coprogettazione tra i Comuni di: Sala Bolognese (comune capofila), Anzola dell’Emilia, Calderara di Reno, Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata Bolognese. TITOLO PROGETTO: I GIOVANI AMANO IL PROPRIO TERRITORIO SETTORE: Educazione e promozione culturale AREA DI INTERVENTO: Centri di aggregazione SEDI DI ATTUAZIONE PROGETTO: Comune di Sala Bolognese Piazza Marconi, 1 Comune di Anzola dell’Emilia Via Grimandi, 1 Comune di Calderara di Reno Piazza Marconi, 7 Comune di Crevalcore Via Persicetana, 226 Comune di S. Giov. in Persiceto Corso Italia, 70 Comune di Sant’Agata Bolognese Via 2 agosto 1980, 118 Numero dei giovani da impegnare nel progetto: Comune di Sala Bolognese n. 2 Comune di Anzola dell’Emilia n. 3 Comune di Calderara di Reno n. 3 Comune di Crevalcore n. 4 Comune di S. Giov. in Persiceto n. 8 Comune di Sant’Agata Bolognese n. 4 Numero ore di servizio settimanali dei giovani: minimo n. 12. Monte ore annuale pari a 1.100 ore (circa 25 ore alla settimana) Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto : 5 giorni Durata complessiva del progetto: 11 mesi COMPENSO MENSILE: € 360,00 PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO Per la realizzazione del progetto di servizio civile I GIOVANI AMANO IL PROPRIO TERRITORIO, viene richiesta ai volontari: - disponibilità a missioni e trasferimenti, di norma in ambito provinciale; - flessibilità oraria; - impegno in orario serale e/o in giornate festive per attività rivolte ai giovani; disponibilità a partecipare ad attività di sensibilizzazione e promozione in giorni festivi, in orari flessibili e diversi dal normale orario di servizio, con spostamenti su tutto il territorio provinciale; per la formazione generale viene richiesta la flessibilità oraria e lo spostamento presso sedi dislocate su tutto il territorio provinciale; E’ auspicabile una buona propensione a stimolare dinamiche di crescita personale attraverso l’elaborazione di atteggiamenti e comportamenti, oltre che dinamiche di socializzazione nei contesti e nei confronti dei target di riferimento del progetto. EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI: Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di scegliere il progetto per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche e competenze REFERENTE PER INFORMAZIONI Ente Referente Telefono Mail Comune di Sala Bolognese Erica Regazzi 051-6822535 [email protected] Comune di Anzola dell’Emilia Barbara Martini 051-6502124 [email protected] Comune di Calderara di Reno Lara Ferrari 051-6461229 [email protected] Comune di Crevalcore Simona Gadani 051-988424 [email protected] Comune di S. Giov. in Persiceto Lorenzo Sarti 051-6812770 [email protected] Comune di Sant’Agata Bolognese Julie Cotti 051-6818941 [email protected] SITI WEB Comune di Sala Bolognese www.comune.sala-bolognese.bo.it Comune di Anzola dell’Emilia www.comune.anzoladellemilia.bo.it Comune di Calderara di Reno www.comune.calderaradireno.bo.it Comune di Crevalcore www.comune.crevalcore.bo.it Comune di S. Giov. in Persiceto www.comunepersiceto.it Comune di Sant’Agata Bolognese www.comune.santagatabolognese.bo.it Eventuali open day o attività informative dell’ente: I candidati potranno consultare l’estratto del progetto reso disponibile sul sito dell’Ente capofila e degli Enti coprogettanti e potranno visitare una o più sedi di attuazione e venire informati rispetto le attività e le caratteristiche dell’utenza coinvolta TARGET DI RIFERIMENTO: Le attività saranno destinate in particolar modo a: - giovani appartenenti a Forum Giovani, associazioni giovanili, gruppi musicali, studenti (fascia d’età indicativa: 11-35 anni); - anziani frequentanti i centri diurni, sociali e ricreativi; - bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie, con particolare riferimento ai portatori di disabilità e disagio. SINTESI DEL PROGETTO: Compito istituzionale dei Comuni è svolgere attività educativa e ricreativa nei centri giovanili o altri centri di aggregazione con l’organizzazione di attività didattiche, musicali, artistiche, sportive, ecc., al fine di favorire uno sviluppo armonioso di giovani cittadini consapevoli. I Comuni, nei centri anziani, operano principalmente attraverso lo svolgimento di attività socializzanti, ricreative e di animazione, attraverso operatori professionali. OBIETTIVI DEL PROGETTO: Obiettivi delle attività del progetto: A. Diversificare e qualificare le attività nei luoghi di aggregazione. B. Favorire percorsi educativi, anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche, nei confronti di bambini e adolescenti a rischio di disagio, di devianza e di dispersione scolastica, attraverso il rapporto con i giovani volontari, a loro più vicini per età C. Promuovere la partecipazione della popolazione anziana alla vita attiva e sociale, favorendo il benessere psicofisico e contrastando l’insorgere di situazioni di emarginazione ed isolamento. Obiettivi per i giovani volontari in servizio civile: A. Inserimento in un contesto stimolante per una crescita umana, formativa e professionale B. Maggiore conoscenza del proprio territorio C. Acquisizione competenze relative alle attività svolte presso i centri di aggregazione D. Conoscenza approfondita delle modalità di funzionamento di un ente pubblico ATTIVITA’ DEL PROGETTO: Le attività in cui verranno coinvolti i giovani saranno iniziative di promozione dell’agio presso centri di aggregazione giovanile, in forte connessione con l’attività scolastica, allo scopo di creare un continuum tra il tempo-scuola dei ragazzi e le attività extrascolastiche, attraverso la realizzazione di: - laboratori espressivi per favorire forme di comunicazione alternative, in sintonia con le esigenze dei ragazzi; - attività ludiche e ricreative per la socializzazione e la conoscenza di sé in rapporto agli altri; - organizzazione di incontri con esperti e testimoni, attività culturali, organizzazione di feste; - sostegno ai compiti per contrastare l’abbandono scolastico e aumentare l’autostima dei ragazzi; - attività di supporto per favorire e sviluppare nel territorio forme di aggregazione dei ragazzi. I volontari saranno anche coinvolti nell’ambito degli interventi educativi individuali e di piccolo gruppo, volti a promuovere integrazione sociale e competenze relazionali. Questi interventi, da anni attivi nei nostri Comuni, sono rivolti in particolare alle situazioni di fragilità sociale, relazionale e comportamentale. Attività in dettaglio: - trasferimento di attività sportive, artistiche e culturali da realizzarsi presso i centri di aggregazione giovanile; - creazione momenti di incontro tra giovani (eventi musicali, appuntamenti informativi, feste); - promozione delle attività di solidarietà e potenziamento della rete tra associazioni di volontariato; - tutoraggio extrascolastico per lo svolgimento dei compiti, anche in collaborazione con la scuola e gli insegnanti di riferimento; - svolgimento di attività ludico-ricreative nell’ambito dell’offerta dei servizi dei Comuni (rassegne di cinema e letture per bambini); - collaborazione con il Servizio Cultura e le biblioteche per la programmazione e la realizzazione di attività di aggregazione a carattere culturale; - interventi individuali e di piccolo gruppo nella scuola e fuori; - interventi territoriali ricreativi e di animazione a favore di giovani, anche con disabilità. Le attività rivolte agli anziani in cui verranno coinvolti i volontari saranno iniziative di promozione dell’agio presso i centri di aggregazione, compresi i centri diurni, allo scopo di creare momenti qualificati di aggregazione con il coinvolgimento delle persone anziane in attività sociali, culturali, sportive, di tempo libero, caratterizzando tali centri come luoghi di incontro sociale, ricreativo, culturale e come luoghi di progettazione di attività e di iniziative aperte e rivolte all’esterno, che coinvolgano la comunità. Attività in dettaglio: - attività quotidiana di lettura dei giornali; - attività quotidiana di giochi (carte o altro); - supporto all’organizzazione di laboratori a tema, con l’intento di dare spazio alle inclinazioni di ciascun anziano; - supporto nell’attività di animazione; - supporto nelle varie iniziative che si realizzano anche al di fuori dei centri; - supporto alle famiglie con attività di solidarietà con le stesse: trasporti, accompagnamenti, compagnia. SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GARANZIA GIOVANI ENTE: COMUNE DI BOLOGNA TITOLO PROGETTO: “CASE ZANARDI” SEDE DI ATTUAZIONE PROGETTO: ISTITUZIONE PER LA INCLUSIONE SOCIALE E COMUNITARIA “DON PAOLO SERRA ZANETTI”, PIAZZA MAGGIORE, 6 – 40124 BOLOGNA. SETTORE: ASSISTENZA AREA DI INTERVENTO: DISAGIO ADULTO (con particolare riferimento al target dei nuclei familiari) Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 2 Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 25 Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto : 5 Durata complessiva del progetto: 11 mesi COMPENSO MENSILE: 360 Euro PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI: Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di scegliere il progetto per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche e competenze. E' auspicabile che il candidato possegga una certa adattabilità al contesto perché dovrà svolgere funzioni diverse e operare talvolta a diretto contatto con gli utenti che vivono in condizione di fragilità economica e sociale. Sono apprezzate competenze comunicative e relazionali e propensione al lavoro in team. REFERENTE PER INFORMAZIONI: Nome Inti Bertocchi Telefono 051 219 4319 Mail: [email protected] SITO WEB www.comune.bologna.it/inclusionesociale ; www.casezanardi.it Eventuali open day o attività informative dell’ente: Il 17 ottobre 2014, in occasione della giornata mondiale ONU di contrasto alle povertà e all'esclusione sociale. TARGET DI RIFERIMENTO: Il progetto “Case Zanardi” si rivolge in generale a persone e famiglie che si trovano in una condizione di fragilità economica e sociale SINTESI DEL PROGETTO Il progetto “case zanardi” nasce da un avviso pubblico per la raccolta di idee progettuali per la realizzazione di un pacchetto di misure anti-crisi promosso dalla amministrazione comunale. Alla manifestazione di interesse è seguito un percorso di coprogettazione tra tutti i soggetti della amministrazione e del terzo settore che avevano inviato una proposta, che è culminato nella sottoscrizione di un patto di collaborazione e 11 protocolli operativi con altrettanti raggruppamenti. I progetti hanno come obiettivo il contrasto delle nuove povertà e la realizzazione di interventi e azioni finalizzati all'inserimento lavorativo di persone e famiglie in situazione di fragilità economia e sociale. In questo quadro generale di collaborazione sono stati elaborate diverse strategie progettuali che puntano a realizzare un mix di servizi. Tra questi vi sono servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, creazione di empori solidali, orti sociali, laboratori, ecc. Il progetto si propone di inserire i volontari in questa rete di collaborazione con il privato sociale e con i soggetti pubblici, attraverso una conoscenza approfondita dei servizi e delle opportunità offerte in ambito cittadino, e la creazione di un punto di accoglienza e primo orientamento ai servizi, in grado di intercettare e registrare le nuove forme di disagio sociale e fare un filtro, in raccordo con i servizi sociali territoriali, la Azienda di Servizi alla Persona ASP Città di Bologna e la Azienda USL. Una grande importanza sarà data al tema della comunicazione, della accoglienza, della relazione di aiuto e della animazione sociale, attraverso il coinvolgimento dei soggetti competenti all'interno della rete di “Case Zanardi”, offrendo un contesto formativo dinamico e multidisciplinare. OBIETTIVI DEL PROGETTO: I principali obiettivi del progetto sono: - la creazione di nuove possibilità di inserimento lavorativo attraverso l’informazione, l’orientamento e la consulenza personalizzata per la ricerca di lavoro; la formazione mirata, tirocini ed inserimenti lavorativi di persone in condizione o a rischio di esclusione sociale in attività e cantieri di utilità comune; l’applicazione in via sperimentale delle ‘ clausole sociali’; la responsabilità sociale d'impresa, in particolar modo rivolta agli inserimenti lavorativi; - l'agevolazione dell'accesso ai beni di prima necessità (alimentari e non) da parte di soggetti attuatori e famiglie in difficoltà economiche; favorire il recupero e promuovere il contrasto dello spreco di risorse – relazionali, alimentari e non - in chiave solidale e promuovere stili di vita eco-sostenibili e responsabilità sociale condivisa; - la formalizzazione di una sinergia pubblico-privato sociale al fine di consolidare una rete più efficace ed efficiente nell'ostacolo alle povertà e allo spreco attraverso la coprogettazione; l’integrazione, la partecipazione e il coordinamento di competenze, esperienze, risorse, idee e persone , valorizzando le specificità operative di ciascuno e le rispettive reti costruite; - l’avvio di percorsi di educazione a nuovi stili di vita solidali ed ecosostenibili attraverso la riduzione dello spreco, il recupero e il riutilizzo; - il recupero e riutilizzo di spazi di proprietà pubblici e privati a disposizione di iniziative e esperienze di socializzazione e di contrasto alla povertà e allo spreco. ATTIVITA’ DEL PROGETTO: - Il progetto qui presentato si concentra sulle seguenti attività promosse dall'ente: - Attività di formazione all'interno dei progetti di Case Zanardi, attraverso un lavoro di relazione e di collaborazione con la rete dei soggetti coinvolti. - Attività di accoglienza e orientamento delle famiglie e delle persone, per un primo filtro rispetto alle situazioni di bisogno e alla individuazione delle risposte più idonee all'interno della rete di Case Zanardi e dei servizi offerti dal Comune di Bologna, Azienda USL e ASP Città di Bologna. - Attività di gestione dei servizi realizzati all'interno del progetto “Case Zanardi”, con particolare riferimento al market solidale. - Attività di animazione sociale e comunicazione rivolte alla comunità civile e ai beneficiari del progetto. - Il volontario sarà quindi in supporto agli operatori dell'amministrazione comunale o dei soggetti del terzo settore responsabili delle singole azioni progettuali, che ne cureranno l'adeguato accompagnamento e monitoraggio rispetto allo svolgimento delle mansioni assegnate. SERVIZIO CIVILE REGIONALE per GARANZIA GIOVANI ENTE: Cooperativa Sociale Bologna Integrazione a marchio Anffas TITOLO PROGETTO: Disabilità Intellettiva e Inclusione sociale SEDI DI ATTUAZIONE PROGETTO: Centro Socio Riabilitativo Residenziale Battindarno Bologna Via Battindarno n.131 Centro Socio Riabilitativo Residenziale Casa Remo Zola Predosa (Bologna) Via Roma n.67 Centro Socio Riabilitativo Residenziale Zanichelli San Lazzaro di Savena (Bologna) Via Emilia n.32 SETTORE: Assistenza AREA DI INTERVENTO: Disabili Numero dei giovani da impegnare nel progetto: 3 1 volontario o volontaria nella sede del Centro Socio Riabilitativo Residenziale Battindarno 1 volontario o volontaria nella sede del Centro Socio Riabilitativo Residenziale Casa Remo 1 volontario o volontaria nella sede del Centro Socio Riabilitativo Residenziale Zanichelli Numero ore di servizio settimanali dei giovani: 20 Giorni di servizio a settimana dei giovani previsti dal progetto: 4 Durata complessiva del progetto: 8 COMPENSO MENSILE: 288 € PRINCIPALI CONSIGLI PRIMA DI SCEGLIERE QUESTO PROGETTO Svolgere il Servizio Civile nazionale all'interno dei servizi gestiti dalla "Cooperativa Sociale Bologna Integrazione a marchio Anffas" significa entrare in contatto con persone adulte con disabilità intellettiva e dello sviluppo correlato e con i loro famigliari, conoscere i servizi a queste dedicati e le professionalità che si occupano di offrire sostegni, partecipare alla cura delle persone e collaborare con le differenti professionalità nel dare risposte adeguate. Chi sceglie di fare il servizio civile presso la cooperativa, deve essere interessato e disponibile a seguire i suoi obbiettivi e le metodologie nell'ottica della partecipazione e inclusione sociale. Gli orari e le giornate in cui i volontari e le volontarie saranno impegnati all'interno dei servizi gestiti dalla Cooperativa possono subire delle variazioni in base alla programmazione delle attività. EVENTUALI COLLOQUI PRELIMINARI : Non è previsto alcun colloquio obbligatorio, ma è vivamente consigliato contattare l’ente titolare del progetto prima di scegliere il progetto per capire insieme se il proprio profilo è adatto oppure è preferibile rivolgersi ad un progetto più adatto alle proprie caratteristiche e competenze REFERENTE PER INFORMAZIONI Nome: Vesce Emiliano; Laura Salvadori Telefono 3287908317; 051244595 (orari ufficio) Mail: [email protected]; [email protected] SITO WEB boin.anffas-er.org (digitare nella barra degli indirizzi senza www.) Eventuali open day o attività informative dell’ente: Tra il mese di novembre e il mese di dicembre 2014 in occasione delle feste di fine anno vi sarà una giornata di apertura dei servizi in cui verranno illustrate le attività che si svolgono all'interno dei servizi e verranno fornite informazioni sull'attività della Cooperativa e dell'Associazione. In questa occasione sarà possibile incontrare i responsabili della Cooperativa Sociale Bologna Integrazione a marchio Anffas e i referenti del Servizio Civile, per avere informazioni sul progetto "Disabilità Intellettiva e Inclusione Sociale". TARGET DI RIFERIMENTO: I/le destinatari del progetto sono circa 70 persone con disabilità intellettiva e dello sviluppo correlato che abitano nei Centri Socio Riabilitativi Residenziale Battindarno, Casa Remo e Zanichelli e quelle che frequentano il Centro Socio Riabilitativo Diurno Modiano. I destinatari del progetto sono anche i famigliari o i care givers delle persone inserite presso i servizi sede del progetto. Le persone disabili inserite nei servizi sedi del progetto sono donne e uomini adulti di diverse età, con differenti disabilità e differenti bisogni di sostegno. SINTESI DEL PROGETTO: Con Il progetto Disabilità Intellettiva e Inclusione Sociale si intendono inserire volontari e volontarie all'interno di alcuni servizi gestiti dalla Cooperativa Sociale Bologna Integrazione a marchio Anffas. Il progetto prevede il graduale inserimento dei volontari e delle volontarie nei processi di cura e di intervento per le persone con disabilità intellettiva e dello sviluppo correlato. Il progetto prevede anche la formazione dei volontari e delle volontarie sulle tematiche che riguardano la disabilità e che pongono l'inclusione sociale come aspetto fondamentale per il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità. OBIETTIVI DEL PROGETTO: Principale obiettivo del progetto è favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità. L'inclusione sociale viene qui intesa nel suo aspetto multidimensionale come opportunità per la persona di partecipare attivamente alla dimensione sociale in cui è inserita, nel rispetto del proprio essere e dei propri valori. Per fare questo è necessario intervenire su tutti gli aspetti della vita delle persone. ATTIVITA’ DEL PROGETTO: I giovani saranno impegnati in tutte le attività che si svolgono all'interno dei servizi. Per perseguire l'obbiettivo dell'inclusione sociale è necessario considerare la persona nella sua complessità ed intervenire in ogni aspetto della sua esistenza. Dalla risposta quotidiana ai bisogni primari come l'igiene e l'alimentazione, agli interventi su aspetti complessi dell'esistenza delle persone, come le relazioni, l'identità, l'autodeterminazione.
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