Convegno SISTEMI IDRAULICI URBANI: TRA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E CAMBIAMENTI CLIMATICI Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Prof. Ing. Alessandro Paoletti ‐ Presidente emerito CSDU 24Ottobre2014,BolognaFiere– H2O2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Indice 1. Evoluzione del drenaggio urbano 2. Tre casi reali: ¾ ¾ ¾ San Paolo - Brasile Napoli Il Seveso e Milano Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 2 Evoluzione del drenaggio urbano Dren. Urb. Sostenibile: Controlli a monte, urbanistica «verde», riqualificazione fiumi (T = 20 – 100 anni) Reti fognarie e ricettori: Interazioni e strategie idrauliche unitarie (T = 20 – 100 anni) Problemi, metodi, livelli di rischio Reti fognarie e idraulica ambientale: impatti acque reflue e meteoriche (eventi molto frequenti) Reti fognarie: Rigurgiti, sovraccarichi, allagamenti, invasi Idrodinamica a base fisica (T = 10 – 20 anni) Reti fognarie: Dimensionamento reti Idrologia e idraulica di base (T = 2 – 10 anni) ~ 1960 ~ 1980 Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 ~ 2000 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU tempo 3 Il rischio idraulico nelle aree urbane e nei ricettori PIENE URBANE E PIENE FLUVIALI Gli allagamenti urbani si formano a causa: di esondazioni/riflussi fluviali e/o per le limitazioni delle reti di drenaggio Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 4 Piene urbane 1. Il drenaggio urbano è altamente complesso in quanto dipende dalle numerose e diffuse limitazioni al deflusso dovute a: • le caratteristiche morfologiche e urbanistiche delle superfici e delle edificazioni urbane • le dimensioni delle condotte e strutture fognarie normalmente progettate per valori bassi del tempo di ritorno (2 ÷10 anni). 2. In presenza di limitazioni al deflusso, all’aumentare del tempo di ritorno: • aumentano poco le portate defluenti verso valle • aumentano molto i volumi di esondazione Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 5 Piene urbane 3. La verifica degli allagamenti urbani deve essere proiettata a tempi di ritorno di 50 – 100 anni: • condotti normali per T = 5 – 10 anni • condotti in situazioni particolari e invasi per T = 10 ÷ 50 anni, in funzione della loro importanza • piani del rischio idraulico per T = 50 - 100 anni Città di Saronno (VA) Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 6 Piene urbane 4. Nelle aree urbanizzate situate in territori idraulicamente critici le limitazioni delle portate scaricate nei ricettori non possono essere ridotte o eliminate, per non aggravare ulteriormente le criticità a valle (v.: PTUA 2006 Regione Lombardia: Qlim = 20 l/s*haimp sul nuovo, 40 l/s*haimp sull’esistente). No all’aumento delle portate verso valle. URBFEP model (Croci et al., 2013) 5. Gli interventi devono consistere in sistemi sostenibili diffusi o concentrati atti alla riduzione a monte e all’invaso delle portate in eccesso. 6. Le modellazioni idrodinamiche fisicamente basate, estese congiuntamente alle aree urbane e al sistema ricettore, consentono una rappresentazione idraulica unitaria per un progetto ottimizzato degli interventi sia interni ai centri urbani sia lungo il reticolo idrografico ricettore. Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 7 San Paolo ‐ Brasile Rio Tamanduatei ∼ 60 km ∼ 20 milioni abitanti Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Sottobacino Anhangabaù • superficie 5,4 km2 • impermeabilizzazione 78,5 % • allagamenti gravi 4 volte/anno Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 8 San Paolo ‐ Brasile Idrografia sottobacino Anhangabaù superficie 5,4 km2 Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 9 San Paolo ‐ Brasile Anhangabaù Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 10 San Paolo ‐ Brasile Anhangabaù Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 11 San Paolo ‐ Brasile Universidade São Paulo - Fundação Centro Tecnologico de Hidraulica Modello idrodinamico Grado di impermeabilizzazione Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Rete di drenaggio - 67 km di condotti - 107 km di strade - 2.670 caditoie - 1.363 sottobacini - 1.111 nodi di calcolo Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 12 San Paolo ‐ Brasile Universidade São Paulo - Fundação Centro Tecnologico de Hidraulica Modello idrodinamico Piogge di progetto TR = 2 anos TR = 5 anos TR = 10 anos TR = 25 anos TR = 50 anos TR = 100 anos Chuvas de Projeto (Equações IDF) Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 13 San Paolo ‐ Brasile Universidade São Paulo - Fundação Centro Tecnologico de Hidraulica Modello idrodinamico Nodi in pressione TR = 2 anos 434 nós TR = 25 anos 633 nós TR = 5 anos TR = 10 anos 537 nós 589 nós TR = 50 anos 663 nós TR = 100 anos 678 nós Nós sob Pressão Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 14 San Paolo ‐ Brasile Universidade São Paulo - Fundação Centro Tecnologico de Hidraulica Modello idrodinamico Nodi con esondazioni TR = 2 anos 217 nós TR = 25 anos 353 nós TR = 5 anos TR = 10 anos 273 nós 320 nós TR = 50 anos 376 nós TR = 100 anos 403 nós Nós com Extravasamento Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 15 San Paolo ‐ Brasile Universidade São Paulo - Fundação Centro Tecnologico de Hidraulica Modello idrodinamico Deflussi stradali: velocità TR = 2 anos TR = 5 anos TR = 10 anos TR = 25 anos TR = 50 anos TR = 100 anos Velocidade Superficial Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 16 San Paolo ‐ Brasile Universidade São Paulo - Fundação Centro Tecnologico de Hidraulica Modello idrodinamico Deflussi stradali: tiranti TR = 2 anos TR = 5 anos TR = 10 anos TR = 25 anos TR = 50 anos TR = 100 anos Lâmina Superficial Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 17 Zonazione del rischio R (aree R1, R2, R3, R4) 18 Metodologia della Regione Lombardia (Deliberazione della Giunta regionale del 30 novembre 2011 – n. IX/2616. Allegato 4, punto 3.4) Zonazione della Esposizione E al rischio idraulico Zonazione della Pericolosità H (per T assegnato come da PAI) DANNO POTENZIALE Grave (E4) Molto elevata (H4) Medio (E3) Elevata (H3) Moderato (E2) Basso (E1) Media o moderata (H2 o H1) ELEMENTI A RISCHIO Centri urbani, beni architettonici, storici, artistici, insediamenti produttivi, principali infrastrutture viarie, servizi di elevato valore sociale Aree a vincolo ambientale e paesaggistico, aree attrezzate di interesse comune, infrastrutture viarie secondarie Aree agricole di elevato pregio ( vigneti, frutteti) Seminativi Vulnerabilità V assunta = 1 a favore di sicurezza Zonazione del rischio idraulico R Matrice per la determinazione del rischio R = H(T)⋅ E ⋅ V Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 H4 H3 H2 H1 E4 R4 R4 R2 R2 E3 R3 R3 R2 R1 E2 R2 R2 R1 R1 E1 R1 R1 R1 R1 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 18 San Paolo ‐ Brasile ¾ Estese e ingenti criticità diffuse Anhangabaù ¾ Nessuna possibilità di incrementare la sezione della galleria terminale e la portata attualmente scaricata nel ricettore Rio Tamanduatei (portata max scaricabile = ~ 45 m3/s (ca. 80 l/s*ha) ¾ Laminazione necessaria ~ 150.000 m3 per T = 50 anni (~ 380 m3/haimp) ¾ Analisi alternative in base a distribuzione ed entità delle corrispondenti criticità e dei costi ¾ Scelta finale: laminazione distribuita mediante ricostruzione delle dorsali principali con sezioni maggiorate (“supertubi” con sezione 10 m2 ) di lunghezza: 7 km per T = 10 anni (ca. 30 milioni euro) 11 km per T = 25 anni (ca. 50 milioni euro) 19 km per T = 100 anni (ca. 85 milioni euro) Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 19 Napoli Bacino Arena S. Antonio Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 20 Napoli ovest Corografia periodo 1840‐1860 Cupa di Pianura Arena S. Antonio Arena S. Antonio Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 21 Bacino Arena S. Antonio (Napoli ovest) ¾ bacino di circa 21 km2, interessato per oltre due terzi da intensa urbanizzazione con una popolazione di circa 300.000 abitanti ¾ l’urbanizzazione ha completamente eliminato il reticolo idrografico naturale, con intubamento e trasformazione in fognatura degli antichi corsi d’acqua ¾ portate di piena molto elevate, per effetto delle pendenze e dell’impermeabilità dei bacini scolanti, largamente incompatibili con le sezioni disponibili caratterizzate da numerosi restringimenti ¾ elevata frequenza di esondazioni (T=2-5 anni) con danni e gravi rischi per la pubblica incolumità ¾ trasporto solido assai ingente a causa dell’erodibilità dei versanti, con gravi penalizzazioni delle sezioni di deflusso e difficoltà nel convogliamento dei reflui verso l’impianto di depurazione di Napoli ovest (Cuma) Bacino Arena S. Antonio Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 22 Bacino Arena S. Antonio (Napoli ovest) Allagamenti 9 settembre 2003 via Marconi e piazzale Tecchio Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 23 Bacino Arena S. Antonio (Napoli ovest) Allagamenti 17‐18 settembre 2005 Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 24 Bacino Arena S. Antonio (Napoli ovest) Collettori e scolmatori principali Arena S. Antonio Collettrice di Pianura Emissario di Cuma Scolmatore Nuovo Cinthia Emissario di Bagnoli 30-70 40-40 50-70 attuale portata compatibile - portata di progetto (T = 50 anni) (m3/s) 80-140 100-100 ¾ Si al potenziamento della rete poiché: vasche di laminazione non compatibili con l’urbanistica e l’uso del suolo presenza del mare quale ricettore idraulicamente illimitato ¾ Potenziamento gallerie e condotti fognari per portate complessive allo scarico pari a circa 320 m3/s (per T = 50 anni) (ca. 250 l/s*haimp). all’impianto di depurazione Napoli Ovest (Cuma) 40-110 50-130 100-100 Impianti di pretrattamento di Coroglio ¾ Comunque auspicabili misure diffuse di riduzione a monte. Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 80-80 60-220 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 25 Il Seveso e Milano Canale Scolmatore Nord Ovest (C.S.N.O.) T. Seveso Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 26 Il Seveso e Milano Milano 2010 Milano 2010 Milano. Esondazioni Seveso (T ≤ 1 anno) Monza. Esondazioni Lambro (T = 10 - 20 anni) Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 27 Il Seveso e Milano - A Milano dal 1976 si sono avute 101 esondazioni (in media 2.6 eventi all’anno). -Dal 2010 si sono verificate 18 esondazioni (in media oltre 3 all’anno) e precisamente: Anno 2010: 03/05, 14/05 , 23/07, 05/08, 12/08, 18/09, 01/11, 16/11 Anno 2011: 27/05, 06/08 Anno 2012: 12/09 Anno 2013: 23/10 Anno 2014: 25/06, 08/07, 26/07, 29/07, 03/08, 22/08 Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 28 Il Seveso e Milano AdBPo- Controllo delle piene nel bacino idrografico Lambro – Olona Studio di fattibilità 2004 Sup. totale bacino fino al Po Æ 2'490 km2 Sup. urbana bacino fino al Po Æ 722 km2 (29%) Sup. totale bacino fino a Milano Æ 1'770 km2 Sup. urbana bacino fino a Milano Æ 640 km2 (36%) Interventi di laminazione fluviale: n. totale vasche di laminazione Æ 33 volume complessivo vasche Æ 17'000'000 m3 Interventi di laminazione urbana atti a rispettare i limiti allo scarico del PTUA regionale (20 l/s*haimp sul nuovo, 40 l/s*haimp sull’esistente) Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 29 Il Seveso e Milano ASSETTO PROGETTO AdBPo 2004 L’impostazione generale adottata dall’Autorità di bacino del fiume Po consiste nel laminare e controllare le piene all’interno di ciascun corso d’acqua e non quella di scolmare le piene da un corso d’acqua ad un altro, data la criticità generale dell’intero reticolo. Tale assetto è coerente con l’esigenza, di carattere soprattutto ambientale, di non aggravare l’entità delle piene scaricate in Ticino dal CSNO. Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 30 Il Seveso e Milano T.Seveso, bacini urbani. Situazione attuale. Simulazione T = 100 anni Modello idrodinamico Risultati per T = 100 anni 340'000 320'000 Totale Wall = 260'000 Volume immagazzinato nelle fognature 782'100 m³ Totale Wfgn = 52'200 m³ 180'000 160'000 140'000 100'000 80'000 60'000 40'000 20'000 ce r3 ce r4 1 ce r2 0 se v2 se v2 9 8 se v1 7 se v1 se v1 5 se v16 4 se v1 se v1 2 3 se v1 se v1 se v1 se v1 se v9 0 1 - 40 l/s·haimp = Portata specifica limite da Normativa Regione Lombardia 89.13 l/s·haimp = Valore medio delle portate specifiche scaricate in 140 120 100 89 80 60 40 20 4 r- 3 rce ce 2 rce 21 vse 20 vse 19 vse 18 17 v- vse se 16 vse 15 14 v- vse se 13 vse 12 vse 9 11 vse v- v- 10 0 se IM P ) T.Seveso, bacini urbani. Situazione attuale. Simulazione T = 100 anni Portata specifica scaricata in Seveso se ¾ La portata di piena nella sezione di Palazzolo è di 150 m3/s, rispetto a 60 m3/s compatibili nel CSNO (25 m3/s nel CSNO a valle di Senago) 200'000 - 120'000 Portata specifica scaricata in Seveso (l/s·ha ¾ Il contributo medio allo scarico è pari a 89 l/s/haimp, cioè pari a circa il doppio del limite regionale di 40 l/s/haimp CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Totale Wsc = 1'966'400 m³ - Volumi scaricati in Seveso Volumi allagamenti urbani Volumi nelle fognature 220'000 ¾ All’interno delle aree urbanizzate si formano allagamenti per un totale di 782'000 m³ di invaso, mentre i volumi scaricati in Seveso dalle stesse aree assommano a circa 2'000'000 m³ Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici - Volume allagamenti urbani 240'000 Volumi (m³) ¾ Bacino : Superficie: 226 km2 Superficie urbanizzata: 100 km2 ¾ Lungo il T. Seveso: invasi di laminazione fluviale progettati da Autorità di Bacino, AIPO e Regione Lombardia a nord di Palazzolo: n. 5 sistemi di invaso – volume = 4.8 Mm3 costo complessivo = 110 M€ costo di gestione: = 2.0 M€/anno Volume scaricato in Seveso 280'000 300'000 ¾ Nelle aree urbanizzate: pianificazione idraulica (“invarianza”) per eliminazione/riduzione dei volumi di allagamento urbani: vasche di laminazione per rispettare il limite regionale allo scarico di 20/40 l/s*haimp misure diffuse di riduzione a monte Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 31 Il Seveso e Milano AIPO ‐ Studio di fattibilità 2011 e successivi progetti approvati Invasi di laminazione lungo il T. Seveso: n. 5 sistemi di invaso – volume = 4.8 Mm3 costo complessivo = 110 M€ costo di gestione: = 2.0 M€/anno Invasi di laminazione per 4.800.000 m3 Obiettivo a valle del nodo di Palazzolo: portata (T = 100 anni) = 0 (paratoia chiusa in piena) per T = 100 anni Qattuale = 150 m3/s Qprogetto = 60 m3/s Seveso nodo di Palazzolo Seveso – C.S.N.O. Paratoia chiusa in piena Qprogetto = 0 m3/s Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 32 Il Seveso e Milano AIPO ‐ Studio di fattibilità 2011 e successivi progetti approvati AREA DI LAMINAZIONE DI SENAGO NUOVE INFRASTRUTTURE DI TUTELA ATTIVA DEL TERRITORIO PER PAESAGGI VIVI E MULTIFUNZIONALI Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 33 Il Seveso e Milano AIPO ‐ Studio di fattibilità 2011 e successivi progetti approvati AREA DI LAMINAZIONE DI SENAGO NUOVE INFRASTRUTTURE DI TUTELA ATTIVA DEL TERRITORIO PER PAESAGGI VIVI E MULTIFUNZIONALI Grazie per l’attenzione Sistemi idraulici urbani: tra sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici CSDU ‐ 24 Ottobre 2014, Bologna Fiere – H2O 2014 Interazione tra reti fognarie e corpi idrici ricettori Alessandro Paoletti – CSDU 34
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