Via Filippo Ermini, 10 – 00167 Roma Tel. 0639366599 fax 0639367788 a.s. 2014/2015 PREMESSA Che cos’è il P.O.F. “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. La scuola attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.” (art. 3 del DPR 275/99) Che cos’è il CURRICOLO Il Curricolo è l’insieme delle esperienze formative e didattiche offerte dal Collegio dei Docenti agli alunni frequentanti l’istituto e coerenti con le scelte educative, organizzative e operative adottate dal Collegio dei Docenti stesso e presentate nel P.O.F. della scuola. Il Curricolo tiene conto della gradualità e flessibilità del raggiungimento delle competenze rispetto alle capacità individuali, al grado di istruzione, ai bisogni del territorio, alle risorse strumentali e umane. Il Curricolo di istituto è parte integrante del P.O.F., ne rappresenta il cuore didattico. 2 CONOSCIAMO DON GIUSEPPE BALDO Il Beato Giuseppe Baldo nacque a Puegnago (BS), diocesi di Verona, il 19 febbraio 1843. Fu battezzato il giorno seguente nella chiesa del villaggio, dedicata a S. Michele Arcangelo, dal parroco Domenico Ottini. Al manifestarsi della vocazione sacerdotale, la madre lo ammonì; “Ricordati: ci sono due sorte di preti: O prete buono o niente!”. Entrato nel Seminario di Verona il 7 dicembre 1858, si distinse per pietà, disciplina e ottimi risultati negli studi. Il 15 agosto 1865, a soli 22 anni di età, per indulto pontificio, fu ordinato sacerdote dal Vescovo di Verona Mons. Luigi di Canossa. Passò un anno, come Vicario coadiutore, nella parrocchia suburbana di Montorio, dopo di che venne chiamato dal suo Vescovo a svolgere il prestigioso ruolo di Vicereggente del Collegio Vescovile di Verona, dove rimase per ben 11 anni quale apprezzato educatore e plasmatore di anime. Sentendosi ispirato a dedicarsi a un apostolato di più ampio respiro, chiese ed ottenne di essere mandato Parroco in Ronco all’Adige (VR), dove rimase fino alla morte. E furono trentotto anni di numerose iniziative pastorali, caritative e sociali, spesso all’avanguardia sui tempi. Tra esse va ricordata la fondazione dell’Istituto “Piccole Figlie di S. Giuseppe”, erede e continuatore del suo spirito. Consumato dalle fatiche, purificato da lunga malattia, ricco di virtù e meriti, entrò nella vita senza fine il 24 ottobre 1915 all’età di 72 anni. A conclusione del processo canonico, il 26 gennaio 1987 si ebbe il riconoscimento dell’eroicità delle virtù. E due anni dopo, il 31 ottobre 1989, l’esaltazione agli onori degli altari con il titolo di Beato. 3 IDENTITÀ DELL'ISTITUTO La Congregazione Piccole Figlie di S. Giuseppe, fondata dal Beato Don Giuseppe Baldo, già operante sin dal 1894 nella Parrocchia di S. Maria in Ronco all’Adige (Verona), è un Istituto ecclesiastico di diritto pontificio approvato il 10 gennaio 1913, riconosciuto come persona giuridica agli effetti civili dallo Stato Italiano con R.D. n. 1341 del 18 agosto 1940. I membri dell’Istituto, in vigile e continua attenzione ai segni dei tempi, con spirito umile e oblativo, realizzano la loro missione nella Chiesa amando e cercando Cristo nel servizio del prossimo e facendo della loro vita una risposta generosa all’amore di Dio. L’Istituto svolge la sua opera di culto e religione in Italia e all’estero nelle missioni, mediante attività educative, socio-assistenziali e pastorali. L'Istituto Don Baldo fu costruito in Roma, nel quartiere Aurelio nel 1967 come sede principale della Congregazione delle Piccole Figlie di S. Giuseppe, fondata nel 1894 dal Beato Giuseppe Baldo. Le suore, rendendosi conto della situazione ambientale, trasformarono la struttura in una Scuola che rispondesse ai bisogni degli abitanti del rione e testimoniasse il loro servizio educativo tramandato dal Fondatore. Il 10 ottobre 1969 venne autorizzata l'apertura della Scuola Materna e il 26 febbraio 1973, dal Ministero della Pubblica Istruzione, anche l'apertura della Scuola Elementare. La sede ampliata e ristrutturata, è andata man mano inserendosi nel contesto ambientale, assumendo una fisionomia educativa ben precisa e in linea con i tempi. Nell'anno 2001 all'istituto è stato riconosciuto lo status di scuola paritaria, cui si è aggiunto nel 2003, quello di scuola parificata. 4 L’AMBIENTE SCUOLA L’Istituto è agevole, didatticamente e modernamente attrezzato e vuol essere anche ricco umanamente e spiritualmente. E’ situato all’interno di un vasto giardino alberato. Comprende due zone: una è occupata dalla Scuola dell’Infanzia l’altra la Scuola Primaria. Ciascuna scuola, pur essendo intercomunicante, ha un proprio ingresso indipendente e gode autonomia di spazi interni ed esterni. L’ambiente scolastico si presenta pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi assicurano una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. L’edificio scolastico è rispondente a tutta la normativa vigente in materia di sicurezza delle strutture, degli impianti e delle attrezzature. Nella scuola esistono gli impianti di allarme, anti-intrusione e antincendio. Nel corso dell’anno scolastico sono previste almeno 2 prove di evacuazione che coinvolgeranno tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria, e tutto il personale docente ed ausiliario. DOVE OPERIAMO L’istituto Don Baldo sorge nel quartiere Aurelio, nelle vicinanze della Città del Vaticano, ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (autobus 490, 994, 46, 49, 892 e stazione metro Baldo degli Ubaldi). Nelle vicinanze si trova Villa Carpegna, costruita forse su di una preesistente palazzina cinquecentesca, sorge su un’antica area cimiteriale romana. Dal 1981 il complesso è divenuto parco pubblico. Nei pressi della Via Aurelia sorge la Chiesa della Madonna del Riposo dove anticamente viandanti e pellegrini sostavano per rinfrancarsi e recitare una preghiera prima di proseguire il loro cammino. All’interno troviamo, sopra l’altare, l’affresco della Madonna col Bambino, probabilmente di epoca rinascimentale. Lungo la via Baldo degli Ubaldi si notano le “fornaci” intensamente sfruttate già nel periodo della Roma Imperiale e successivamente dai Papi rinascimentali con l’apertura del cantiere per la costruzione della Basilica di S. Pietro. Hanno continuato a funzionare fino all’inizio degli anni ‘60 per poi cessare definitivamente la loro attività in seguito alla massiccia e dilagante urbanizzazione del territorio adiacente. 5 Risorse esterne: Parrocchia S. Ambrogio Via G. Vitelli, 23 Tel. 06 6620067 Parrocchia S. Giuseppe Cottolengo V.le di Valle Aurelia, 62 Tel. 06 39724175 Parrocchia S. Pio V Largo S. Pio V, 3 Tel. 06 66000400 Parrocchia S. Maria Immacolata Via S. Bernadette, 23 Tel. 06 6630990 Municipio 18° Via Aurelia, 475/479 Tel. 06 69618333/4 Borgo S. Spirito, 3 Tel. 06 68351 Via Aurelia, 470 Tel. 06 67697050 Stazione Carabinieri Via E. Albornoz, 24 Tel. 06 633656 Ospedale San Carlo Via Aurelia, 275 Tel. 06 39701 ASL RM/E XVIII Gruppo Vigili Urbani Potenzialità dell’utenza Il contesto socio culturale è piuttosto eterogeneo: gli alunni provengono da famiglie con varie e diversificate realtà sociali, culturali ed economiche; presenta anche nuclei provenienti da cittadinanze diverse. 6 PRINCÌPI ISPIRATORI EDUCATIVI “Quale responsabilità ha assunto l’educatore per questo Fanciullo in faccia a Dio, alla famiglia, alla Chiesa, alla società… perché nel fanciullo si educa l’uomo di domani, il cristiano, il cittadino, la creatura di Dio”. (Beato Giuseppe Baldo) L’istituto Don Baldo si impegna a tradurre nella pratica educativa la concezione pedagogica del Beato Baldo, secondo il quale: ” Educare è formare l’uomo, arricchire la sua mente di buone e utili cognizioni e guidare la sua volontà per la via della virtù. E’ quindi necessaria una equilibrata disciplina senza la quale non è possibile educare“. A tale scopo l’ Istituto Don Baldo, attraverso l’educazione e la formazione intellettuale, favorisce la crescita armonica della persona, tenendo conto della sua dimensione individuale, sociale e religiosa. E’ ancora il Beato Don G. Baldo a ricordarci che: “L’educazione intellettuale, morale e religiosa è la più grande opera umana che mai possa farsi, è la continuazione dell’opera divina in quanto ha di più nobile e di più sublime la creazione”. Il progetto educativo si propone pertanto di contribuire alla crescita del fanciullo, in sintonia con i principi ispiratori e secondo le istanze di libertà, uguaglianza e solidarietà suggerite dalla Costituzione Italiana . L’opera educativa, attenta alla formazione armonica del singolo alunno, coltiva, rispetta e valorizza in esso le sue dimensioni intellettuali, affettive morali e relazionali, sempre ispirandosi al modo con cui Dio educa le sue creature. “Dio opera con soavità e fermezza. Così noi pure: fermezza unita a soavità e mitezza di modi”. (Beato G. Baldo) 7 OBIETTIVI EDUCATIVI EDUCARE AL SENSO CRISTIANO DELLA VITA Don Baldo insegna che “L’educatore non crea il fanciullo, ma si sforza di formarlo; esso deve imprimervi la bellezza, l’elevatezza, la nobiltà, la perfezione, la maestà”. Con riferimento ai valori cristiani l’alunno verrà aiutato a: ▫ acquisire responsabilità e consapevolezza nelle proprie azioni; ▫ collaborare con solidarietà; ▫ perseguire le finalità educative proprie della cultura cristiana. EDUCARE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA La scuola ha il compito di inserire l’alunno nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base dell’accettazione e del rispetto dell’altro, del dialogo, della partecipazione al bene comune. Si propone inoltre di sostenere il fanciullo nella progressiva conquista della sua autonomia di azione e di giudizio. EDUCARE AL CONFRONTO CON LA REALTA’ Attraverso le attività proposte i bambini acquisiscono gli strumenti necessari ad un’interazione critica e cosciente con la realtà che li circonda. EDUCARE A COGLIERE LE CAPACITA’ INDIVIDUALI I docenti si impegnano costantemente a curare la propria formazione/aggiornamento professionale per favorire una didattica coerente con i moderni principi pedagogici istituzionali. EDUCARE ALLO SVILUPPO DELLE ABILITA' COMUNICATIVE Il linguaggio è inteso come opportunità di simbolizzazione, espressione e comunicazione. Ogni linguaggio esprime la capacità dell’essere umano di tradurre in simboli e segni il suo pensiero e i suoi sentimenti, pertanto l’educazione linguistica, che concerne specificamente il linguaggio verbale, si avvale anche degli apporti comunicativi e espressivi prodotti dall’uso di altre forme di linguaggio (iconico, grafico, musicale, corporeo, gestuale, mimico, multimediale). 8 FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre e i sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionali presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione europea. Si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. La Scuola fa riferimento alle finalità educative contenute nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012. Al centro della programmazione vi sono dunque bambini e bambine intesi quali soggetti di diritti tra cui, primo fra tutti, quello di avere l’opportunità di valorizzare le proprie potenzialità mediante l’adeguata stimolazione di ogni aspetto del loro sviluppo, dalla dimensione cognitiva a quella affettivo-emotiva e sociale-relazionale. L’impostazione didattica è flessibile e aperta poiché calibrata sui bisogni, sui ritmi e sui tempi di ciascun bambino. Il gioco è il canale metodologico privilegiato: mediante attività ludiche strutturate o libere vengono offerte ai bambini molteplici stimoli e la possibilità conseguente di elaborarli. Il gioco diviene elemento centrale che connota tutte le esperienze di scoperta e apprendimento del bambino. FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria accoglie bambini/e dai 6 agli 11 anni nella concretezza del loro vissuto e si propone di promuovere la formazione integrale del bambino attraverso un itinerario educativo e didattico graduale e continuo, che sviluppi la personalità in tutte le componenti, per condurlo ad una scoperta di se stesso e del mondo circostante, nel pieno rispetto dei ritmi di crescita ai vari livelli: Formazione Etico-Spirituale Obiettivo finale: Acquistare una visione cristiana della realtà uomo – mondo - storia e scoprire la bontà di Dio Padre e Creatore e la presenza di Gesù Amico. 9 Obiettivi intermedi: - Scoprire nel creato e nelle persone il segno della grandezza e dell'amore di Dio Padre; - Accostarsi alla natura e alla vita come dono di Dio; - Conoscere Cristo - Amico nella Parola di Dio, nella preghiera personale e comunitaria, nella vita sacramentale; - Essere consapevoli della differenza tra il bene e il male e agire di conseguenza; - Promuovere la conoscenza rispettosa di altre religioni. Formazione Psico-Fisica Obiettivo finale: Valorizzare l'esperienza motoria e sportiva ai fini della crescita, del rispetto reciproco, della partecipazione attiva, del controllo dell'impulsività, della lealtà verso sé stessi e gli altri e della collaborazione interpersonale. Obiettivi intermedi: - Maturare la propria identità attraverso il rafforzamento della percezione di sé sotto il profilo corporeo; - Educare alla padronanza del proprio corpo come mezzo di comunicazione e di relazione; - Educare all'igiene del corpo. Formazione Affettivo - Volitiva Obiettivo finale: Promuovere la capacita di accettare se stessi e accogliere gli altri valorizzando il bene presente in ognuno. Obiettivi intermedi: - Conoscere se stessi e dimostrare fiducia nelle proprie e nelle altrui capacità; - Saper esprimere emozioni e sentimenti attuando una prima forma di autocontrollo; - Creare un ambiente di serena sincerità e amicizia; - Acquisire la capacità di collaborare in famiglia e nell'ambiente in cui il bambino vive; - Canalizzare l’aggressività verso atteggiamenti costruttivi cercando di diminuire i conflitti e superandoli positivamente. 10 Formazione Sociale Obiettivo finale: Acquisire gradualmente una capacità relazionale corretta e costruttiva nei confronti degli ambienti e delle persone. Obiettivi intermedi: - Essere disponibili all'incontro, all'ascolto e al dialogo con tutti controllando l'egocentrismo e superando il proprio esclusivo punto di vista; - Imparare a rapportarsi in modo sereno e costruttivo con adulti e coetanei; - Interiorizzare e rispettare le regole realizzando un positivo vivere in comune; - Divenire responsabili nell'adempimento dei doveri scolastici e nell'assunzione di particolari impegni e delle proprie responsabilità; - Essere capaci di collaborazione e vicendevole aiuto. Formazione Intellettuale Obiettivo finale: Raggiungere un'adeguata capacità di controllo e di organizzazione delle proprie funzioni cognitive (analisi e sintesi). Obiettivi intermedi: - Esplorare la realtà mettendosi in relazione con gli esseri viventi, le cose e lo spazio; - Saper ascoltare, riflettere, valutare ed avere coscienza delle proprie esperienze; - Sviluppare la capacita di raggruppare, ordinare, quantificare, misurare, localizzare, porre in relazione; - Tener vive ed organizzate le curiosità intellettive e la creatività; - Acquisire la capacità di esprimersi attraverso pluralità di linguaggi in modo appropriato, corretto ed efficace; - Sviluppare gradualmente il pensiero riflessivo e critico. 11 LINEE ESSENZIALI DEL P.O.F. Il P.O.F. è stato pensato e organizzato per offrire risposte adeguate ai bisogni emersi espressi sia dagli utenti che dagli operatori: Arricchimento e molteplicità dei linguaggi Formazione personale docente Partecipazione e coinvolgimento dei genitori Integrazione con il territorio Continuità verticale/orizzontale Orientamento Tenuto conto: della realtà dell’istituto descritta nel paragrafo “Identità dell’istituto” della continuità educativa tra scuola dell’Infanzia e Primaria del P.O.F. elaborato lo scorso anno e rivisto in sede di Collegio dei Docenti nei mesi di Giugno/Settembre 2014 12 APPROVAZIONE E DIFFUSIONE DEL P.O.F. Personale scolastico coinvolto: Ente Gestore Comunità Religiosa Direzione didattica dell’Istituto Docenti scuola dell’infanzia Docenti scuola primaria Impiegata amministrativa Personale ausiliario Comunicazione: Consiglio d'Istituto Riunione dei genitori delle singole sezioni e classi Verifiche e valutazioni: Ente Gestore Direzione didattica Collegio docenti Consiglio d'Istituto Genitori degli alunni iscritti Strumenti utilizzabili di verifica e valutazione: visione in loco confronti in assemblee questionari Momento di diffusione: all'atto dell'iscrizione degli alunni consultabile sul sito internet della scuola dépliant informativo della Scuola dell’Infanzia e Primaria 13 RISORSE UMANE DELLA SCUOLA La nostra scuola dispone di personale direttivo, docente, ausiliario, provvisto dei titoli di studio, dei requisiti di legge necessari per le attività che svolge. E’ così composto: La Dirigente scolastica N. 2 Coordinatori didattici N. 1 Vice Coordinatrice didattica N. 6 docenti titolari di sezione nella scuola dell’Infanzia N. 17 docenti di cui 10 prevalenti e 7 specialisti nella Scuola Primaria N. 4 ausiliarie - addette alle mansioni di assistenza – e pulizia N. 1 cuoca N. 2 aiuto cuoca N. 2 addetti alla portineria La Comunità religiosa È composta da otto Suore, è il nucleo animatore della Comunità educante, testimone della radicalità della vita, dei valori evangelici che annuncia. Il suo compito principale è quello di favorire la creazione di un ambiente educativo improntato a spirito di famiglia in cui è più facile, per gli allievi operare una sintesi vitale tra la cultura umana e il messaggio evangelico. La Dirigente scolastica, Bianca Rebonato Suor Licia Ella è responsabile del servizio educativo, scolastico, formativo e garantisce, in comunione con la Comunità religiosa, l’identità della Scuola assumendone la direzione e la gestione, secondo i compiti a lei affidati e nella logica dell’animazione. La Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia, Suor Elide Baù Ha un compito particolarmente delicato all’interno della scuola poiché si assume la responsabilità della scuola dell’Infanzia per quanto riguarda l’ordinamento didattico e il buon andamento generale. 14 In particolare: a) E’ incaricata di curare i rapporti con il personale, sia docente, sia ausiliario; coordina il lavoro all’interno del collegio docenti. E’ l’animatrice della comunità educante; b) coordina la programmazione, l’attuazione e la verifica della progettazione educativa; c) si adopera per adeguare sempre più l’opera educativa della scuola alle reali esigenze dei bambini e della famiglie; d) convoca le riunioni delle assemblee di sezione e quelle del collegio docenti; e) controlla la regolarità dei documenti relativi agli alunni e al personale, conservandoli in segreteria e, alla fine dell’anno scolastico, in archivio. L’ Educatrice della Scuola dell’Infanzia Alle educatrici laiche e religiose spetta la formazione integrale del bambino con il dovere di condividere e attuare la proposta educativa della scuola e quindi i valori cui essa si ispira e le finalità a cui tende. Ogni Educatrice, come previsto dalla legge, è responsabile del proprio gruppo di bambini; detta responsabilità è comunque condivisa da tutta la comunità educativa. Perché ciò sia concreto sono necessarie alcune condizioni che debbono essere il filo conduttore della professionalità di un’educatrice: Una solida preparazione pedagogica e competenza professionale; La consapevolezza che il compito educativo si attua attraverso la testimonianza della propria vita; La disponibilità al lavoro collegiale, non solo didatticamente, ma anche educativamente; La consapevolezza che le esigenze del bambino cambiano con la società, quindi disponibilità ad aprirsi alla novità, senza disconoscere i valori ed i principi che sempre ci hanno ispirato; Assume le linee del Progetto Educativo e gli indirizzi programmatici della scuola, nel rispetto della libertà didattica e attraverso la collaborazione con la coordinatrice in un clima di impegno e rispetto; Compila il registro della sezione, annotando giornalmente la presenza e le assenze degli alunni e redige la documentazione richiesta (programmazione e verifiche); E’ disponibile per i colloqui con le famiglie secondo modalità e tempi previsti e concordati all’inizio di ogni anno; Partecipa alle riunioni degli Organi Collegiali della scuola previsti dai regolamenti, secondo le modalità e i tempi richiesti dalle esigenze socioambientali; Collabora con i competenti organi sanitari per quanto riguarda la vigilanza sullo stato di salute dei bambini. 15 Perché una Unità di apprendimento diventi occasione di crescita e di maturazione, è indispensabile il coinvolgimento di tutte le persone operanti nella scuola, compreso il personale ausiliario, parte integrante della comunità educativa. Il Coordinatore didattico della Scuola Primaria, Docente Luigi Frezza Egli promuove e coordina le attività educativo-didattiche. Coordina il lavoro all’interno del collegio docenti, cura la programmazione, l’attuazione e la verifica della progettazione educativa; promuove l'impegno educativo di tutte le componenti della comunità scolastica, costituendo il centro e il punto di riferimento per l'unità dell’azione educativa svolta nell’Istituto, nelle sue varie attività. Convoca le riunioni dei genitori delle diverse sezioni e quelle del collegio docenti; controlla la regolarità dei documenti relativi agli alunni e al personale docente. La Vice Coordinatrice didattica, Docente Maria Pia Antinori Ella collabora nel promuovere e coordinare le attività educativo-didattiche. In particolare affianca il Coordinatore didattico nella cura della programmazione, nell’attuazione e nella verifica della progettazione educativa. Inoltre svolge attività di consulenza con la Dirigente scolastica ed il Coordinatore didattico. I Docenti Come membri attivi e propulsori della Comunità educativa sono impegnati, nello spirito del Progetto Educativo, al raggiungimento delle finalità proprie dell'Istituto attraverso l'insegnamento efficace e aggiornato delle proprie discipline e la coerente testimonianza delle proprie azioni e della propria vita. Essi collaborano al buon andamento dell'Istituto in conformità alle indicazioni della Direzione, del Coordinatore didattico, del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe e d'Istituto. All'inizio di ogni anno scolastico i docenti sono impegnati singolarmente e in riunioni collegiali a definire, secondo i moderni criteri pedagogici, gli adempimenti scolastici previsti dalla normativa scolastica vigente. Della relativa documentazione una copia sarà consegnata alla Direzione. 16 Servizio di Segreteria e Amministrazione Ha il compito di: *Tenere aggiornati i documenti di sua competenza. *Tenere i rapporti con gli uffici pubblici di riferimento *Tenere i rapporti con il personale docente e ausiliario, secondo quanto è indicato dall’Economa Generale e in accordo con la Dirigente scolastica e il Coordinatore didattico per quanto è di loro competenza. Personale impegnato in attività extra-scolastiche Il personale docente e gli istruttori impegnati nelle attività extra-scolastiche, condividono le linee del Progetto Educativo e gli indirizzi programmatici della scuola. Il Personale ausiliario Il personale ausiliario presente nella nostra struttura scolastica, assume le linee del Progetto Educativo e gli indirizzi programmatici della scuola. Coopera all’azione educativa della Scuola Primaria sotto la direzione della suora incaricata, cura il decoro e il riordino della scuola, seguendo attentamente le norme fissate dall’autorità sanitaria, sia per la preparazione e la distribuzione del pranzo, sia per la pulizia, l’igiene e l’ordine di tutti gli ambienti, le attrezzature e gli spazi interni ed esterni della Scuola Primaria. Il Personale non docente è così ripartito: Personale ausiliario (4) Cuoca (1) Aiuto cuoca (2) Servizio di portineria (2) 17 OFFERTA FORMATIVA PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA RAPPORTI INIZIALI GENITORI - EDUCATRICI La famiglia è una insostituibile fonte della crescita e dell’educazione di ciascun bambino, è coinvolta fin dai primi incontri a collaborare a tutte le proposte della Scuola Dell’Infanzia al fine di sentirsi membro della “ famiglia-scuola ”. La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini. Promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica. Le educatrici si ispirano a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con la continua capacità di osservazione del bambino, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione dei suoi apprendimenti. TEMPI Ogni Insegnante nei primi giorni di settembre, prima dell’apertura della scuola si incontrerà con i genitori dei nuovi iscritti per una prima conoscenza, per delineare la “Scheda personale”, e la consegna del contrassegno. La Coordinatrice invece, nell’ultima settimana del maggio precedente si incontrerà con i genitori di tutti i bambini nuovi per far conoscere loro la data dell’inizio della scuola, come avverrà l’accoglienza, quale sarà il corredino del bambino, quale sarà la sezione a cui apparterrà ecc. Verso la fine di Settembre, o la prima settimana di Ottobre sarà organizzata la “ Festa dell’accoglienza ” con la presenza dei genitori, sarà questo il primo momento di festa insieme. Nel mese di Ottobre si terranno gli Incontri di Sezione per la presentazione del “ Progetto Educativo ” e la scelta dei rappresentanti di sezione. Nel mese di Aprile ci sanno incontri di verifica, per sezione, sui traguardi raggiunti, ed eventuali aggiustamenti al piano personalizzato. Nel corso dell’anno tutti i genitori disponibili sono coinvolti nell’organizzazione delle varie feste scolastiche e le rappresentanti di sezione partecipano agli incontri di intersezione. 18 La centralità del bambino con le sue specifiche esigenze e potenzialità di sviluppo costituisce il perno attorno al quale la scuola organizza il principio della continuità educativa nella sua duplice dimensione, orizzontale e verticale. Per quanto riguarda la continuità educativa orizzontale la scuola ritiene che la partecipazione dei genitori alla vita scolastica debba essere continuativa, attiva e responsabile. La continuità verticale viene attuata attraverso due linee direttrici: passaggio di informazioni – e realizzazione di esperienze comuni. Per facilitare il passaggio alla Scuola Primaria dei bambini di 6 anni, le Educatrici dell’Infanzia in accordo con quelle della Primaria stenderanno un Progetto Continuità facendo alcuni incontri tra di loro e momenti di laboratorio e attività creative con i bambini della quinta classe. Tutte le Educatrici, per rispondere all’impegno educativo, per contribuire all’accompagnamento della formazione armonica e globale della personalità infantile, per porsi accanto alla famiglia in atteggiamento di aiuto integrativo e di collaborazione al bene dei bambini stessi, ogni anno si impegnano a partecipare a momenti di formazione di carattere psico-pedagogico e di approfondimento culturale e didattico mediante anche sussidi, riviste guide didattiche di cui la scuola è provvista. LA GIORNATA A SCUOLA: La Scuola dell’Infanzia è aperta per 10 mesi all’anno, da settembre al 30 giugno. Per il bambino che frequenta la scuola dell’Infanzia è importante avere un regolare ritmo della giornata scolastica; ciò lo rassicura emotivamente perché gli consente di prevedere e razionalizzare il tempo di permanenza a scuola. Le attività ricorrenti di vita quotidiana rivestono un ruolo di grande rilievo, dal momento che il bambino sviluppa la sua autonomia e potenzia la sua abilità anche mediante comportamenti usuali ed azioni consuete. I momenti di routine, con la loro ripetitività scandiscono il passare del tempo della giornata a scuola e costituiscono per questo, un riferimento temporale e di contesto molto importante perché, essendo prevedibili, danno sicurezza e sono controllabili secondo tempi e strategie personali. A questa età i bambini/e sono in grado di gestire questi momenti sia emotivamente che cognitivamente, in modo naturale, prima attraverso la mediazione dell’adulto poi sempre più autonomamente, attraverso una personale elaborazione degli eventi. 19 SCUOLA DELL’INFANZIA Orario delle attività dal Lunedì al Venerdì 8.00 – 9.15 Accoglienza 9.15 – 11.30 Attività disciplinari 11.30 - 12.30 Mensa 12.30 - 14.00 Intervallo 12.45 - 13.00 Uscita intermedia 14.00 - 15.30 Attività disciplinari 15.30 - 16.00 Uscita Attività Laboratoriale Progetti di attività curricolari Incontri di preghiera inerenti i momenti forti dell’anno Laboratori di lettura e poesia Creatività e manualità Laboratorio di teatro 20 CLASSI LABORATORIO Secondo e terzo anno Religione Secondo e terzo anno Minibasket Secondo e terzo anno Ginnastica artistica Terzo anno Teatro Corso di lingua inglese Corso di Minibasket LA SCUOLA DELL’INFANZIA OFFRE: Corso di Ginnastica artistica Religione Ginnastica (con la maestra di sezione) Uscite didattiche Durante il corso dell’anno inseriranno altre attività, proposte anche da enti esterni: Accoglienza Festa di Don Baldo Concorsi (disegni e arti creative) Avvento / Natale Carnevale Festa di San Giuseppe (e del papà) Quaresima / Pasqua Mese Mariano Festa della mamma Diploma Festa del bambino Sono inoltre attivi i seguenti servizi: Servizio completo di mensa Incontri formativi per i genitori con esperti nel settore educativo In ogni caso si garantisce massima disponibilità al dialogo con le famiglie degli alunni. 21 si STRUTTURE SCOLASTICHE (SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA): SPAZI INTERNI SPAZI ESTERNI - Aule n. 6 (scuola infanzia) -Aule n. 10 (scuola primaria) - Cortili - Sala giochi (scuola infanzia) - Giardino - Sala teatro e cinema - Campo mini-basket e mini-volley - Aula di informatica Multimediale: 14 postazioni collegate in rete interna tra di loro; prestazioni di videoproiettore (scuola primaria) - Aula LIM - Aula musica multimediale (scuola primaria) - Palestra -Biblioteca (scuola primaria) -Cappella -Sala docenti - Sala mensa n. 2 - Cucina - Direzione n. 3 - Amministrazione 22 OFFERTA FORMATIVA PER LA SCUOLA PRIMARIA TEMPI L’anno scolastico si divide in due quadrimestri: Settembre-Gennaio Febbraio-Giugno Le date di inizio e fine scuola rispettano le indicazioni fissate dalla Direzione Scolastica Regionale. In autonomia l’anno scolastico 2014/2015 inizia il 15 Settembre 2014 e termina l’8 Giugno 2015. La nostra scuola adotta il modulo stellare a tempo normale. L’orario scolastico si articola dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,00. Le ore di lezione settimanali sono 30. Orario delle discipline della Scuola Primaria Le ore legate alle aree disciplinari saranno così ripartite: Discipline Italiano Arte e immagine Matematica Tecnologia Scienze Storia - Cittadinanza e Costituzione Geografia Educazione fisica Musica Lingua Inglese Religione MAX MIN 7 6 2 1 7 5 1 1 2 2 2 2 2 2 2 3 2 Attività Laboratoriale (inserita in Arte e immagine) 2 2 2 3 2 Orario delle attività dal Lunedì al Venerdì 7.30 - 8.20 Accoglienza 8.30 - 10.20 Attività disciplinari 10.20 - 10.30 Intervallo 10.30 - 12.20 Attività disciplinari 12.20 - 14.00 Mensa - Intervallo 14.00 - 16.00 Attività disciplinari 16.00 Uscita 23 CLASSI LABORATORIO Dalla classe prima alla quinta Teatro Progetti di attività curricolari Progetti di attività extra-curricolari Incontri di preghiera inerenti ai momenti forti dell’anno Corso di minibasket Laboratori Biblioteca Don Baldo (letto-scrittura, lettura espressiva e poesia) Corso di ginnastica artistica Creatività e manualità Corso di dècoupage Laboratorio di teatro Grest estivo Laboratori didattici per classi aperte Corso di cinema e scrittura creativa Uscite didattiche LA SCUOLA OFFRE: Alcune delle suddette attività saranno attivate a gruppi flessibili tra classi aperte per favorire uno scambio di conoscenze e competenze. Durante il corso dell’anno si inseriranno altre attività, proposte anche da enti esterni: Accoglienza Festa di Don Baldo Concorsi (temi - disegni) Avvento / Natale Carnevale Festa di San Giuseppe Quaresima / Pasqua Mese Mariano Festa della Famiglia Sono inoltre attivi i seguenti servizi: Assistenza pre-scolastica Servizio completo di mensa Incontri formativi per i genitori con esperti nel settore educativo In ogni caso si garantisce massima disponibilità al dialogo con le famiglie degli alunni. 24 Attività COMMISSIONI DI LAVORO BES (alunni con P.d.A. bisogni educativi PROGETTI Docenti speciali) VALUTAZIONE CONCORSI USCITE DIDATTICHE AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE ORGANIZZAZIONE EVENTI P.O.F – P.E.I. Regolamento d’Istituto Dépliant informativo Calendario scolastico TESTI SCOLASTICI AMBROSINI M. IALONGO Q. ZANELLI S. COCCO C. ANTINORI M. P. ANTINORI M.P. MERCURI D. PESCI F. PANELLA F. ASTURARO C. VULCANO F. PUNTURIERO A. AMBROSINI M. FIOCCO PATUZZI S PUNTURIERO A. LERARIO C. MACAGNI M. DE VINCENZO R. RAGNI A. BIBLIOTECA ROMEO M. PICCHIA E. MATRISCIANO C. DEL NERO F. ROMANO A. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA/DIDATTICA L’Istituto segue la programmazione didattica tenendo conto delle vigenti Indicazioni Ministeriali per il Curricolo (D.M. 254 16/11/2012). Gli obiettivi generali indicano l'orientamento da perseguire, organizzando gli interventi educativi e didattici: Elaborare il senso della propria esperienza La scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. Promuove il senso di responsabilità nel fare bene il proprio lavoro e portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti sia naturali sia sociali. Di fronte alla complessa realtà sociale la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo, di corresponsabilità formativa con le famiglie. 25 Promuovere l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura Ai bambini che frequentano la Scuola Primaria va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Essa si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Obiettivi irrinunciabili: costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. Per l’anno scolastico 2014/2015 verranno programmati P.d.A. (Piani Didattici di Apprendimento disciplinari) che costituiranno il Curricolo. “Solo un’educazione che aiuti a penetrare il senso della realtà, valorizzandone tutte le dimensioni, consente di immettervi germi di risurrezione capaci di rendere buona la vita, di superare il ripiegamento su di sé, la frammentazione e il vuoto di senso che affliggono la nostra società.” (Conferenza Episcopale Italiana – Educare alla vita buona del Vangelo – Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020) 26 CURRICOLO DI STUDI Chiave di lettura Il Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno muoversi tracciando una linea di equilibrio tra l’identità culturale dell’Istituto e i segnali di innovazione introdotti dalle Indicazioni Ministeriali per il curricolo. Tale linea è stata tradotta in percorsi disciplinari contestualizzati all’ambiente e condivisi da tutti i docenti. Elementi innovativi sono: La disciplina di Cittadinanza e Costituzione è trasversale a tutte le discipline. La valutazione espressa in decimi e la valutazione sul comportamento. La Scuola Primaria si colloca all’interno del nuovo sistema scolastico. Ha una durata di 5 anni organizzati dalla prima alla quinta classe. Compiti istituzionali: Realizzare le condizioni che garantiscano ad ogni individuo il diritto all’istruzione e alla formazione che lo portino a realizzare pienamente le proprie capacità potenziali, a crescere come cittadino, in una scuola concepita come uno sfondo comunitario professionale ed educante, funzionale ai cambiamenti. Sviluppare la personalità di ciascun alunno, nel rispetto delle diversità individuali. Far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle prime sistemazioni logico critiche. Far apprendere i mezzi espressivi, ivi inclusi l’alfabetizzazione in almeno una lingua dell’Unione Europea oltre alla lingua italiana. Porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi. Valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo. Educare ai princìpi fondamentali della cittadinanza attiva. I traguardi di competenza indicati per le diverse discipline “se pure sono presentati in maniera analitica, obbediscono in realtà, ciascuno, al principio della sintesi e dell’ologramma: gli uni rimandano agli altri”, per cui, all’interno di ogni singola disciplina va sempre rintracciata “l’apertura inter e transdisciplinare”, ciò anche in sintonia con le nuove proposte del Curricolo Verticale. Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto sono stati organizzati durante l’anno scolastico in corso dei gruppi di lavoro. Dal confronto di tutti i docenti, dalla consultazione di diverso materiale scolastico e disciplinare, nonché dall’attenta lettura delle Nuove Indicazioni per il Curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione è emersa l’evidenza di una serie di innegabili vantaggi dati da una soluzione di verticalità che riguardano tutto l’impianto educativo, organizzativo e didattico. La finalità è quella di garantire ad ogni alunno il successo formativo e l’affermazione della propria identità. INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI PRIMARIA ITALIANO Esprime re emozion Ascolto e parlato: Comprendere, Sapersi esprimer e Esprimere emozioni e Obiettivi I classe Obiettivi II classe Ascolto e parlato: Ascoltare chi 27 Obiettivi III classe Ascolto e parlato: Comprendere Obiettivi IV classe Ascolto e parlato: Comprendere Obiettivi V classe Ascolto e parlato: Modalità per ie sentimen ti nella lingua materna. Provare a giocare con filastroc che e rime. Saper comunic are semplici esperien ze vissute con il linguagg io verbale e non verbale attravers o il codice linguisti co e utilizzarl o nelle diverse forme poetiche e mimicodrammat iche. Arricchi re gradual mente il proprio lessico ed adeguarl o alle diverse situazion i comunic ativolinguisti che diverse e imparar a rispettarl e. sentiment i, comunica re fatti, esperienz e, eventi, con il linguaggi o verbale. Ascoltare con attenzione e comprend ere le narrazioni fatte da altri. Saper raccontar ee inventare storie. Saper chiedere spiegazio ni e saperne dare. Usare il linguaggi o per ipotizzare e fare progetti di vario tipo ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi ascoltati e saper riferire il proprio vissuto. Saper intervenire nel dialogo in modo ordinato e rispettando l' argomento. Raccontare oralmente una storia personale e fantastica rispettando l'ordine cronologico e/o logico. parla e capire che per capire bene occorre ascoltare con attenzione. Inserirsi positivamente in una conversazione rispettando i turni di parola con interventi adeguati alla situazione. Comprendere gli eventi principali delle storie ascoltate, individuane gli elementi fondamentali, riferirne il contenuto rispettando la successione temporale dei fatti. Raccontare una semplice storia personale vissuta o letta/ascoltata e racconti fantastici, seguendo un ordine temporale e in modo chiaro per chi ascolta. l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione , discussione) rispettando i turni di parola. Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta. Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta. Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta. 28 le informazioni essenziali di una esposizione più complessa, di istruzioni per le esecuzioni di compiti, di messaggi trasmessi anche dai media. Dialogare su argomenti di esperienza diretta, formulando domande dando risposte e fornendo spiegazioni e esempi. Esprimere attraverso il parlato spontaneo o parzialmente pianificato (utilizzando scalette scritte, mappe) pensieri, stati d’animo, affetti, rispettando l’ordine logico e cronologico. Organizzare una breve esposizione in base all’argomento ed al contesto inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi. Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento con un breve intervento in modo chiaro e pertinente. prendere appunti mentre si ascolta. Processi di controllo da mettere in atto durante l’ascolto ( rendersi conto di non aver capito, riconoscere una difficoltà). Riferire oralmente su un argomento di studio, un’esperienza, o un’attività scolastica / extra scolastica sviluppando il senso critico usando alcune forme comuni di discorso parlato dialogico: l’interrogazio ne, il dialogo, la conversazione , il dibattito, la discussione. Prestare attenzione all’interlocuto re nella conversazione e nei dibattiti, comprendere le idee e la sensibilità altrui e partecipare alle interazioni comunicative. Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti. Lettura: Leggere, comprendere e memorizzare brevi testi. Lettura: Acquisire più sicurezza nella lettura strumentale sia nella modalità ad alta voce, sia in quella silenziosa. Leggere testi per ricavarne informazioni o istruzioni in vista di un compito. Leggere testi cogliendo l’argomento centrale e le informazioni essenziali. Avvalersi di tutte le anticipazioni del testo per orientarsi nella comprensione. Lettura: Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa. Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini; comprendere il significato di parole non note in base al testo. Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l’argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni. Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intratteniment o e di svago. Leggere semplici e brevi testi letterari, sia 29 Lettura: Ricercare le informazioni di testi di diversa natura e provenienza applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi, grafici ecc. ). Usare nella lettura di vari tipi di testo opportune strategie per analizzare il contenuto, porsi domande, cogliere indizi, sfruttare le informazioni dal titolo, dalle immagini e dalle didascalie per farsi un’idea del testo che si legge. Ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi. Leggere testi di vario genere e saperne riconoscere le caratteristiche principali, cogliendone il senso ed esprimendo un parere Lettura: Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. Leggere testi letterari e narrativi in lingua italiana contemporane a , sia poetici sia narrativi mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddisting uono (versi, strofe, rime, ripetizione di suoni, uso della parole e dei significati), cogliendone il senso, l’intenzione comunicativa dell’autore ed esprimendo un motivato parere personale su di essi. poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale. personale. Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi noti. Scrittura: Provare interesse per le prime forme di lingua scritta come traccia grafica che sottende dei significati . Scrittura: Acquisire capacita' manuali, percettive, cognitive necessarie per l'apprendimento della scrittura. Scrivere semplici testi relativi al proprio vissuto e sotto dettatura. Riflettere sulle parole per scoprire relazioni sul piano della forma e del significato. Scrittura: Produrre semplici testi per scopi comunicativi diversi (narrare, descrivere, informare) anche con il supporto di scalette e domande pilota. Riflettere sulle parole per scoprire relazioni sul piano della forma e del significato e ampliamento del lessico. Utilizzare semplici strategie di autocorrezione. Scrittura: Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendime nto della scrittura. Scrivere sotto dettatura curando in modo particolare l’ortografia. Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare). Comunicare con frasi semplici e 30 Scrittura Produrre testi legati a scopi diversi (narrare, descrivere, informare). Dato un testo orale/scritto produrre una sintesi orale/scritta efficace e significativa. Produrre testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali o altrui (autobiografia, biografia, racconto ecc.). Rielaborare testi e redigerne di nuovi utilizzando anche programmi di video scrittura. Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico , lessicale e rispettando i segni interpuntivi. Scrittura: Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. Produrre testi di vario genere seguendo strutture date o ricavate da lettura di autori e applicando strategie apprese. Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo. Realizzare testi collettivi in cui si fanno resoconti di esperienze scolastiche, si illustrano procedimenti per fare qualcosa, si registrano opinioni su un argomento compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione. Utilizzare diverse strategie di autocorrezione. trattato in classe. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato delle parole. Utilizzare diverse strategie di autocorrezion e. Utilizzare semplici strategie di autocorrezion e. Appropria rsi di parole nuove nelle diverse situazioni di esperienz a e con attività percettive a carattere ludico, correland o parola e significat o. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Cercare nel testo nuovi vocaboli e scoprirne il significato, riutilizzandoli in modo pertinente. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Comprendere nei testi il significato di parole non note. Compiere semplici osservazioni su una frase per rilevarne alcune regolarità e gli elementi fondamentali. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole. Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastic he e attività di interazione orale e di lettura. Usare in modo appropriato le parole man mano apprese. Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni 31 Comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio utilizzando il dizionario come strumento di consultazione. Conoscere le fondamentali correzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori. Revisionare la produzione scritta utilizzando le conoscenze personali. Comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio utilizzando il dizionario come strumento di consultazione. presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso. Cogliere le differenze linguistic he presenti nella realtà del suo ambiente di vita e confronta rle. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua: Rispettare le convenzioni di scrittura conosciute. Riconoscere la funzione delle parole (nomi e azioni). Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua: Scrivere testi sotto dettatura rispettando le convenzioni ortografiche conosciute. Riconoscere in una frase gli elementi costitutivi essenziali. Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche apprese quando si scrive. Riconoscere la funzione dei principali segni interpuntivi ed eseguire a posteriori il controllo ortografico di quanto scritto anche servendosi di supporti esterni (cartelloni, tabelle…). 32 Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Confrontare testi per coglierne alcune caratteristiche specifiche (ad es. maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.). Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari). Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua: Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua: Conoscere le parti variabili e invariabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice. Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (parole semplici, derivate, composte, prefissi e suffissi). Comprendere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati. Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattic o, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi. Analisi grammaticale, logica e del periodo. Riconoscere e denominare le parti principali del discorso; individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo; riconoscere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici); analizzare la frase nelle sue funzioni (predicato e principali complementi diretti e indiretti) Riconoscere e denominare le parti principali del discorso; individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo; riconoscere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici); analizzare la frase nelle sue funzioni (predicato e principali complementi diretti e indiretti) Alcune figure di significato: onomatopea, similitudine, metafora. Alcune figure di significato: onomatopea, similitudine, metafora. METODOLOGIA Assunzione da parte dei docenti di atteggiamento di ascolto empatico, di osservazione e presa in carico del bambino e del suo mondo, di mediazione comunicativa, di interazione partecipata. Valorizzazione dell’azione, dell’esplorazione, del contatto con gli oggetti della realtà, attraverso la dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Il gioco viene assunto in tutte le sue forme in quanto attraverso di esso i b. imparano ad osservare, descrivere, esprimersi, a raccontare e rielaborare le loro esperienze naturali e sociali in modo creativo, a fare ipotesi, a dare e chiedere spiegazioni. Utilizzo di un tempo disteso nello svolgimento delle attività connotato da ritmi che rispettano i bisogni dei b. e che permettono di vivere serenamente la loro giornata: le attività di routine sono anche esse funzionali allo scopo sia perché diventano il riferimento essenziale per la vita scolastica quotidiana del b., sia per la scansione stessa dei tempi che per l’acquisizione della sicurezza e dell’autonomia personale. Organizzazione dell’ambiente educativo configurato come luogo “protettivo, capace di accogliere le diversità e promuovere le potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro emozioni, valorizzare i loro interessi, favorire scambi e relazioni, promuovendo “lo star bene” a scuola. Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di vita comune, i laboratori, corrispondono all’intento educativo che la scuola propone, e sono predisposti e organizzati per soddisfare le esigenze e gli interessi dei b. e favorire il senso della scoperta e della ricerca. TRAGUARDI DI SVILUPPO 3 ANNI Esprime le proprie emozioni e i propri sentimenti utilizzando la METODOLOGIA Lezione frontale; Lezione dialogata e dibattito in classe; Uso della lavagna, di schede, di immagini e del testo di base; Lettura e compilazione di riassunti mappe e tabelle; Lettura e costruzione di schemi, tabelle e quadri di civiltà; Lavori di gruppo e di ricerca, problem solving, giochi di ruolo e tutoraggio. Uso di strumenti multimediali e audiovisivi; Uscite didattiche; Verifiche e valutazioni periodiche. scritte e orali; Utilizzo di quotidiani e di riviste specializzate a fini didattici; Utilizzo e somministrazione/esercitazione con prove simili a quelle INVALSI. COMPETENZE ATTESE Ascolta ed interagisce nelle conversazioni in modo adeguato; partecipazione a scambi comunicativi attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti. 33 lingua materna. Si cimenta nelle filastrocche e nelle rime. Usa sia il linguaggio verbale che alcuni linguaggi non verbali per comunicare esperienze e vissuti. 4 ANNI Usa la lingua italiana. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole. Sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Esplora prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. 5 ANNI Arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni e sentimenti, argomentazioni, attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegzioni, usa il linguaggio per progettare attività. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di diverse lingue. Si avvicina alla lingua scritta. Comprende il senso globale e/o delle informazioni principali di testi di tipo diverso Legge ad alta voce o in modo silenzioso testi di tipo diverso e formula su di essi semplici pareri personali rispettando il punto di vista altrui. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’ esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre ; rielabora testi, parafrasandoli, completandoli e trasformandoli. Utilizza gradualmente abilità funzionali allo studio : individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale ; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico ; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. E’ consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti ( plurilinguismo ) Padroneggia e applica le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logicosintattica della frase, riconoscendo e classificando le parti del discorso e gli elementi fondamentali del periodo. Ricava informazioni esplicite ed implicite rispetto alla comprensione di testi di natura diversa con particolare riferimento alla risoluzione di quesiti a risposta multipla e/o aperta (prova INVALSI) INFANZIA CAMPO D’ESPERIENZA: CONOSCENZA DEL MONDO 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI PRIMARIA MATEMATICA Saper raggrup pare oggetti secondo la forma, il colore, l’uso. Numeri: Contare oggetti o eventi con la voce e con la mente sia in senso progressivo che regressivo. Quantifi care (tanti, pochi, uno,…) valutare lunghez ze (corto, lungo, alto, Classificar e oggetti ed esperienze secondo categorie. Saper ordinare azioni secondo la scansione temporale e logica degli stessi. Sperimenta re misurazion i, quantificaz Attuare raggruppam enti, classificazi oni, ordinamenti di materiali, oggetti, elementi naturali, fatti, quantità, utilizzando le caratteristic he, per funzione… Utilizzare simboli per la rappresenta Obiettivi I classe Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare procedure di calcolo. Leggere e scrivere numeri naturali sia in cifre , sia in parole. Obiettivi II classe Numeri: Contare eventi o oggetti, a voce e mentalmente, entro il 100. Sviluppare diverse rappresentazioni mentali dei numeri interi (in senso insiemistico, attraverso le linea dei numeri, attraverso misure di lunghezza). Riconoscere la quantità e i 34 Obiettivi III classe Numeri: Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente , in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, ... Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevole Obiettivi IV classe Numeri: Conoscere la divisione con resto fra i numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero. Eseguire calcolo mentale e sue strategie. Leggere, scrivere, Obiettivi V classe Numeri: Interpreta re i numeri interi decimali in contesti concreti. Eseguire calcolo mentale e sue strategie. Rapprese ntare i numeri conosciuti sulla retta ed utilizzare basso, …), distanze (vicino, lontano, …). Ordinar e nel tempo azioni svolte a scuola (prima, dopo,… ). ioni e comparazi oni usando la stima approssima tiva. zione di quanto effettuato. Saper contare ed effettuare operazioni con gli oggetti, valutare quantità, peso e misure. Comprendere le relazioni tra operazioni di addizione e sottrazione. Risolvere semplici situazioni problematiche. numeri nella realtà, con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione. Leggere e scrivere i numeri in notazione posizionale, anche oltre il 100, confrontarli e ordinarli; anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure. Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. Risolvere situazioni problematiche con l’utilizzo di schemi grafici. zza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentan doli sulla retta. Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazio ne dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarl i sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure. 35 confrontare numeri decimali ed eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando opportunità di ricorrere al calcolo mentale , scritto o calcolatrice. Conoscere il concetto di frazione e di frazioni equivalenti. Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane. In contesti significativi attuare semplici conversioni (equivalenz e) tra un’unità di misura e l’altra. I numeri nelle varie civiltà studiate. scale graduate in contesti significati vi per le scienze e per la tecnica. Eseguire le quattro operazion i con sicurezza, valutando l’opportu nità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatric ea seconda delle situazioni. . Eseguire semplici espression i di calcolo con i numeri conosciuti (interi, decimali, potenze), essendo consapev oli del significat o delle parentesi e delle convenzio ni sulla procedura delle operazion i. Conoscer e sistemi di notazioni dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra. Riconosce re e descrivere regolarità in una sequenza di numeri. Spazio figure Comunicare la posizione di oggetti nello spazio rispetto al soggetto usando termini adeguati. Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. Padroneggiare il lessico specifico. Spazio e figure: Localizzare posizioni nello spazio. Eseguire semplici percorsi partendo dalla descrizione verbale o dal disegno. Riconoscere, denominare e descrivere le principali figure geometriche. Avere una conoscenza percettiva delle nozioni di simmetria centrale e assiale. Padroneggiare il lessico specifico. 36 Spazio e figure: Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo. Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietr o, destra/sinistr a, dentro/fuori) . Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, Spazio e figure: Descrivere e classificare figure geometrich e, identificand o elementi significativi e simmetrici. Utilizzare e distinguere i concetti di perpendicol arità, parallelism o, orizzontalit àe verticalità. Partendo da osservazion i materiali, riconoscere significativ e proprietà di alcune figure geometrich e (es. figure isoperimetri che o equiestese). Riconoscer Spazio e figure: Riconosce re figure ruotate, traslate e riflesse. Riprodurr e in scala una figura assegnata (utilizzan do ad esempio la carta a quadretti). Determin are in casi semplici perimetri, aree e volumi delle figure geometric he conosciut e. Riconosce re riproduzio ni piane di oggetti tridimensi onali, realizzare i modelli anche con l’uso di vari strumenti, geometric descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato. Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio. Effettuare misurazioni “ad occhio”, usando elementi del corpo, oggetti di uso comune, strumenti convenzion ali. Relazioni, dati e previsioni: Riconoscere in situazioni opportune eventi possibili ed impossibili. Relazioni, dati e previsioni: Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà. Confrontare grandezze Conoscere il significato logico della negazione di una proprietà Elaborare prime esperienze di probabilità attraverso istogrammi e ideogrammi. Relazioni, dati e previsioni: Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazi oni opportune, a seconda dei contesti e dei fini. Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazio ni e ordinamenti assegnati. Leggere e 37 e riproduzion i piane di oggetti tridimensio nali, realizzare i modelli con l’uso di strumenti geometrici. Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. Relazioni, dati e previsioni: Passa da un unità di misura all’altra nel sistema metrico e nel sistema monetario. Rappresent are relazioni e dati con problemi tabelle e grafici che ne esprimono la struttura utilizzando le rappresenta zioni in situazioni i e non. Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizza zione. Relazioni, dati e previsioni : Passa da un unità di misura all’altra nel sistema metrico e nel sistema monetario per risolvere problemat iche quotidian e. Rapprese ntare relazioni e dati con problemi tabelle e grafici che ne esprimon o la rappresentar e relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzional i (metro, orologio, ecc.). significativ e. Argomentar e la probabilità in situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi..) Calcolare la probabilità di un evento in opportune situazioni concrete. Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica. METODOLOGIA Assunzione da parte dei docenti di atteggiamento di ascolto empatico, di osservazione e presa in carico del bambino e del suo mondo, di mediazione comunicativa, di interazione partecipata. Valorizzazione dell’azione, dell’esplorazione, del contatto con gli oggetti della realtà, attraverso la dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Il gioco viene assunto in tutte le sue forme in quanto attraverso di esso i b. imparano ad osservare, descrivere, esprimersi, a raccontare e rielaborare le loro esperienze naturali e sociali in modo creativo, a fare ipotesi, a dare e chiedere spiegazioni. Utilizzo di un tempo disteso nello svolgimento delle attività connotato da ritmi che rispettano i bisogni dei b. e che permettono di vivere serenamente la loro giornata: le attività di routine sono anche esse funzionali allo scopo sia perché diventano il riferimento essenziale per la vita scolastica quotidiana del b., sia per la scansione stessa dei tempi che per l’acquisizione della METODOLOGIA Lezioni frontali Utilizzo dell’abaco Manipolazione di oggetti Uso di materiali di supporto (fotocopie, LIM, giochi informatici…) Esercitazioni scritte e orali Assegnazione di lavori da risolvere a coppie 38 struttura utilizzand o le rappresent azioni in situazioni significati ve sempre più complesse . Elementi di calcolo delle probabilit à (evento certo, possibile, impossibil e) Elaborare statistiche dei dati e rappresent arle (moda, mediana, media) sicurezza e dell’autonomia personale. Organizzazione dell’ambiente educativo configurato come luogo “protettivo, capace di accogliere le diversità e promuovere le potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro emozioni, valorizzare i loro interessi, favorire scambi e relazioni, promuovendo “lo star bene” a scuola. Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di vita comune, i laboratori, corrispondono all’intento educativo che la scuola propone, e sono predisposti e organizzati per soddisfare le esigenze e gli interessi dei b. e favorire il senso della scoperta e della ricerca. TRAGUARDI DI SVILUPPO 3 ANNI Gioca con gli oggetti ordinandoli secondo criteri personali. Forma categorie e ne valuta la quantità attraverso l’uso di quantificatori comuni (tanti, pochi, uno,..); valuta lunghezza, larghezze e distanze. Sa mettere in ordine temporale le azioni del tempo scolastico, sa ricostruire i tempi dell’esperienza. 4 ANNI Elabora le caratteristiche degli oggetti e delle esperienze formando categorie e classificazioni. Ordina azioni e avvenimenti effettuando sequenze temporali e logistiche. Elabora strategie di misurazione, quantificazione, comparazione e sa riferirne. 5ANNI Raggruppa e ordina oggetti e materiali, secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. COMPETENZE ATTESE Usa numeri naturali, interi , con la virgola, frazioni in modo adeguato rispetto al contesto. Riconosce, disegna con strumenti adeguati, denomina, classifica figure geometriche piane e solide Usa gli strumenti di misura Usa unità di misura convenzionali e non Risolve problemi, usando il ragionamento aritmetico-geometrico e facendo uso di strategie diverse Riconosce e quantifica in casi semplici situazioni di incertezza Padroneggia il lessico specifico INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA: LA CONOSCENZA DEL MONDO 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI Rendersi conto che i fatti, gli avvenimenti si susseguono nel tempo. Interiorizzar e la scansione del tempo collocandovi le azioni quotidiane Saper raccontare eventi “vissuti” del suo passato più recente. PRIMARIA STORIA Obiettivi I classe Uso delle fonti: Individuare tracce e testimonianz e e usarle come fonti Obiettivi II classe Uso delle fonti: Individuare tracce e testimonianz e e usarle come fonti 39 Obiettivi III classe Uso delle fonti: Individuare tracce e testimonianz e e usarle Obiettivi IV classe Uso delle fonti: Ricavare informazioni da documenti di diversa Obiettivi V classe Uso delle fonti: Ricavare informazioni da documenti di diversa Saperne ricostruire alcuni. Saper individuare alcune abitudini del proprio contesto di vita ed attenervisi. nella giornata e nella settimana. per produrre conoscenze sul passato personale e della comunità. per produrre conoscenze sul passato personale e della comunità. come fonti per produrre conoscenze sul passato personale e della comunità. natura (miti, leggende, carte storicogeografiche …) utili alla comprension e di un fenomeno storico. natura (miti, leggende, carte storicogeografiche …) utili alla comprension e di un fenomeno storico; Costruire e confrontare quadri storici delle civiltà studiate. Organizzazi one delle informazion i: Verbalizzare e rappresentar e graficamente le attività e i fatti vissuti o ricostruiti. Riconoscere relazioni di successione e di contemporan eità in esperienze vissute e narrate. Individuare durate, periodi, cicli temporali, trasformazio ni in fenomeni ed esperienze personali e non. Comprender e le funzione e l’uso degli strumenti per la misurazione e la rappresentaz ione del Organizzazi one delle informazion i: Verbalizzare e rappresentar e graficamente le attività e i fatti vissuti o ricostruiti. Riconoscere relazioni di successione e di contemporan eità in esperienze vissute e narrate. Individuare durate, periodi, cicli temporali, trasformazio ni in fenomeni ed esperienze personali e non. Comprender e le funzione e l’uso degli strumenti per la misurazione e la rappresentaz ione del tempo (orologio, 40 Organizzazi one delle informazion i: Rappresenta re graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati. Riconoscere relazioni di successione e contemporan eità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti in fenomeni di esperienze vissute e narrate. Comprender e la funzione e l’uso degli strumenti convenziona li per la misurazione e la rappresentaz ione del tempo (orologio, calendario, Organizzazi one delle informazion i: Collocare nello spazio gli eventi individuand o i possibili nessi tra le civiltà e le caratteristich e geografiche del territorio in cui si sono sviluppate. Conoscere le grandi civiltà dell’Antico Oriente (Mesopotam ia, Egitto, India, Cina), le civiltà fenicia e giudaica. Cogliere analogie e differenze tra civiltà diverse Organizzazi one delle informazion i Usare cronologie e carte storico geografiche per rappresentar e le conoscenze. Conoscere le grandi civiltà del Mediterrane o ( Etruschi, Romani, Barbari..) Confrontare quadri storici delle civiltà affrontate usando varie fonti. tempo (orologio, calendario ecc.) in riferimento alla propria esperienza. calendario ecc.) in riferimento alla propria esperienza. linea temporale ecc). Strumenti concettuali: Strumenti concettuali: Conoscere aspetti del passato recente attraverso l’ascolto o la lettura di storie e racconti. Ricostruire le esperienze, le attività e i fatti vissuti o narrati (rappresenta ndoli con disegni, linee e schemi temporali). Strumenti concettuali: Conoscere aspetti del passato recente attraverso l’ascolto o la lettura di storie e racconti. Ricostruire le esperienze, le attività e i fatti vissuti o narrati (rappresenta ndoli con disegni, linee e schemi temporali) Produzione scritta e orale: Rappresenta re e comunicare le conoscenze apprese con linguaggi diversi: verbali e grafici Produzione scritta e orale: Rappresenta re e comunicare le conoscenze apprese con linguaggi diversi: verbali e grafici. Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità, di storie, di racconti, biografie di grandi del passato. Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri stoico sociali diversi lontani nello spazio e nel tempo Produzione scritta e orale: Rappresentare conoscenze e concetti appresi medianti grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali. Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite 41 Strumenti concettuali: Utilizzare la cronologia storica secondo la periodizzazi one occidentale (prima e dopo Cristo) e conoscere gli altri sistemi cronologici. Strumenti concettuali: Elaborare rappresentaz ioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzan ti Produzione scritta e orale: Produzione scritta e orale: Esporre in forma orale o scritta quanto appreso usando un lessico specifico. Esporre in modo logico e consequenzi ale le conoscenze acquisite; in modo pertinente, chiaro e corretto gli argomenti studiati. Ricavare e produrre informazioni da grafici tabelle carte storiche reperti iconografici e consultare testi genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali Costruire e confrontare quadri storici. Elaborare con testi scritti in modo chiaro e corretto gli argomenti studiati utilizzando anche risorse digitali CITTADIN ANZA CAMPO DI ESPERIEN ZA: IL Sé e L’ALTRO 3 ANNI Saper individuare alcune abitudini del proprio contesto di vita ed attenervisi. Chiedere se si possa, si debba, fare una cosa o non la si possa o debba fare. CITTADIN ANZA CAMPO DI ESPERIEN ZA: IL Sé e L’ALTRO 4 ANNI Comprender e che si possono fare “cose buone” e “cose meno buone”. Chiedere spiegazioni di alcuni comportame nti per riconoscerli come “buoni” o “meno buoni”, “giusti” o “ingiusti”. Intuire che ciascuno ha diritto a vivere, ad essere curato fisicamente, ad essere in salute, a provare gioia, ad essere rispettato. CITTADIN ANZA CAMPO DI ESPERIEN ZA: IL Sé e L’ALTRO 5 ANNI Essere consapevole di avere alcuni diritti fondamental i, di assolvere a dei doveri, di rispettare alcune fondamental i regole per la vita in comune da condividere. CITTADIN ANZA E COSTITUZ IONE CITTADIN ANZA E COSTITUZ IONE CITTADIN ANZA E COSTITUZ IONE CITTADIN ANZA E COSTITUZ IONE CITTADIN ANZA E COSTITUZ IONE Conoscere la necessità e il valore del rispetto delle regole. Conoscere la necessità e il valore del rispetto delle regole. Conoscere la necessità e il valore del rispetto delle regole. Conoscere la necessità e il valore del rispetto delle regole. Conoscere la necessità e il valore del rispetto delle regole. Conoscere e mettere in pratica azioni di igiene Conoscere e mettere in pratica azioni di igiene Conoscere il concetto di “formazione sociale” (art. 2 della Costituzione ) le prime “formazioni sociali”, i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi: la famiglia, il quartiere e il vicinato, le chiese, i gruppi cooperativi e solidaristici, la scuola Essere consapevole della responsabilit à e della tutela nei confronti del paesaggio e del patrimonio storico del proprio ambiente di vita e nella nazione Sviluppare il concetto di “pieno sviluppo della persona umana” e compiti della Repubblica a questo riguardo Chiedersi chi sono, da dove vengo, dove vado, che cosa è bene, buono, bello. Conoscere e mettere in pratica azioni di igiene Essere consapevole della responsabilit à e della tutela nei confronti del paesaggio e del patrimonio storico del proprio ambiente di vita e nella nazione Conoscere i segnali stradali e le strategie per 42 Conoscere i segnali stradali e le strategie per la miglior circolazione di pedoni, ciclisti, automobilist i Conoscere i principi fondamental i della Dichiarazion e dei Diritti del Fanciullo e della Convenzion e Internaziona le dei Diritti dell’Infanzia Conoscere e mettere in pratica azioni di igiene Pianificare significati e azioni della pari dignità sociale, della libertà e dell’uguagli anza di tutti i cittadini Conoscere gli enti locali (comune, provincia, città metropolitan a, regione) e gli enti territoriali (ASL, comunità montane, ecc.) Saper riconoscere i caratteri dell’unità e dell’indivisi bilità della Repubblica Distinguere tra la Repubblica e Stato e alcune sue conseguenze Essere consapevole la miglior circolazione di pedoni, ciclisti, automobilist i della responsabilit à e della tutela nei confronti del paesaggio e del patrimonio storico del proprio ambiente di vita e nella nazione Conoscere i segnali stradali e le strategie per la miglior circolazione di pedoni, ciclisti, automobilist i Conoscere e mettere in pratica azioni di igiene e di profilassi delle malattie . METODOLOGIA Assunzione da parte dei docenti di atteggiamento di ascolto empatico, di osservazione e presa in carico del bambino e del suo mondo, di mediazione comunicativa, di interazione partecipata. Valorizzazione dell’azione, dell’esplorazione, del contatto con gli oggetti della realtà, attraverso la dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Il gioco viene assunto in tutte le sue forme in quanto attraverso di esso i b. imparano ad osservare, descrivere, esprimersi, a raccontare e rielaborare le loro esperienze naturali e sociali in modo creativo, a fare ipotesi, a dare e chiedere spiegazioni. Utilizzo di un tempo disteso nello svolgimento delle attività connotato da ritmi che rispettano i bisogni dei b. e che permettono di vivere serenamente la loro giornata: le attività di routine sono anche esse funzionali allo scopo sia perché METODOLOGIA Lezione frontale; Uso della lavagna, di schede, di disegni e del testo di base; Realizzazione di cartelloni e di ricerche; Lettura e compilazione di schemi, tabelle e quadri di civiltà; Lavori di gruppo; Uso di strumenti multimediali e audiovisivi; Uscite didattiche; ; Progetti per la tutela del cittadino; Verifiche e valutazioni periodiche. 43 diventano il riferimento essenziale per la vita scolastica quotidiana del b., sia per la scansione stessa dei tempi che per l’acquisizione della sicurezza e dell’autonomia personale. Organizzazione dell’ambiente educativo configurato come luogo “protettivo, capace di accogliere le diversità e promuovere le potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro emozioni, valorizzare i loro interessi, favorire scambi e relazioni, promuovendo “lo star bene” a scuola. Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di vita comune, i laboratori, corrispondono all’intento educativo che la scuola propone, e sono predisposti e organizzati per soddisfare le esigenze e gli interessi dei b. e favorire il senso della scoperta e della ricerca. TRAGUARDI DI SVILUPPO 3ANNI Si rende conto che esiste una scansione temporale degli avvenimenti che vive e la sa ricostruire. Segue alcune abitudini dei contesti in cui vive. Segue alcune abitudini dei contesti in cui vive. Chiede perché si debba o non si debba fare una cosa; domanda il motivo di certi comportamenti. 4 ANNI Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Inizia a distinguere ciò che è bene da ciò che non lo è, e fa domande per chiedere conferme sui diversi comportamenti, inizia a stabilire nella mente alcune categorie: “bene”, “male”, “giusto”, “ingiusto”percepisce che ciascuno ha dei “diritti” fondamentali e dei “doveri”. 5 ANNI Riconosce eventi del passato recente; sa dire che cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Sa di avere una storia personale e familiare. Pone domande sulla giustizia, ha raggiunto consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme e di quelle condivisa. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male. COMPETENZE ATTESE Produce informazioni con fonti di diversa natura per ricostruire un fenomeno storico; Usa linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo civiltà e fatti storici; Mette in relazione gli elementi caratterizzanti delle società e organizza schemi di sintesi; Confronta civiltà diverse e individua analogie e differenze mettendo in relazione aspetti delle civiltà studiate con le tracce che ciascuna di esse ha lasciato; Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’Impero romano Individua i nessi di causa ed effetto sugli argomenti studiati. Ricostruisce il percorso di apprendimento e lo commenta usando un lessico appropriato anche attraverso il confronto con i compagni e le insegnanti. Riconoscere situazioni nelle quali non si sia stati trattati o non si siano trattati gli altri da persone umane; riconoscere i valori che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti famigliari e sociali; Riconoscere fatti e situazioni di cronaca nei quali si registri il mancato rispetto dei principi della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia che si sono studiati; Identificare fatti e situazioni di cronaca nei quali si ravvisino pregiudizi e comportamenti razzistici e progettare ipotesi di intervento per contrastarli. Documentare come, nel tempo, si è presa maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità, dei propri interessi e del proprio ruolo nelle “formazioni sociali” studiate; Curare la propria persona (igiene, stili alimentari, cura dei denti, ecc.) e gli ambienti di vita (illuminazione, aerazione, temperatura, ecc.) per migliorare lo “star bene” proprio e altrui; Riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al comune, alla provincia, alla città metropolitana, alla regione, ad enti territoriali, all’Italia, all’Europa e al mondo; Trovare i modi per trasformare un’appartenenza comunitaria in una intenzionale, libera e volontaria appartenenza sociale, oppure per identificare situazioni di appartenenza ad una “comunità” o ad una “società”; Trovare fatti, situazioni, forme linguistiche, comportamenti che dimostrino la mancata o piena consapevolezza della distinzione tra Repubblica e Stato; Riconoscere in fatti e situazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole relative alla tutela dell’ambiente (compatibilità, sostenibilità …); Rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista. 44 INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA: CONOSCENZA DEL MONDO 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI Provare il piacere nel muoversi libero nello spazio. Essere curioso di conoscere ciò che lo circonda nell’ambie nte della sezione e all’aperto. Sa indicare la posizione di persone e oggetti nello spazio. Saper collocare correttame nte persone e oggetti negli spazi appropriati . Saper collocare spazialme nte oggetti e persone usando i termini topologici . Orientarsi nello spazio e saper eseguire percorsi. Saper eseguire indicazion i verbali per effettuare percorsi ed itinerari. Interiorizz are la scansione del tempo collocando vi le azioni quotidiane nella giornata e nella settimana. PRIMARIA GEOGRAFIA Obiettivi I classe Orientament o: Utilizzare consapevolm ente gli indicatori topologici per muoversi e descrivere verbalmente una posizione o un percorso. Orientarsi in uno spazio noto attraverso l’uso di punti di riferimento fissi. Linguaggio della geograficità: Rappresentar e gli oggetti e la realtà esperita da più punti di vista. Rappresentar e spazi e misure arbitrarie. Obiettivi II classe Orientament o: Utilizzare consapevolm ente gli indicatori topologici per muoversi e descrivere verbalmente una posizione o un percorso. Orientarsi in uno spazio noto attraverso l’uso di punti di riferimento fissi. Linguaggio della geograficità: Rappresentar e gli oggetti e la realtà esperita da più punti di vista. Rappresentar e spazi e misure arbitrarie. Obiettivi III classe Orientament o: Muoversi consapevolm ente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra ecc) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente(carte mentali). Obiettivi IV classe Orientamento : Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano attraverso gli strumenti dell’osservazi one. Linguaggio della geograficità: Linguaggio della geograficità: Linguaggio della geograficità: Rappresentar e in prospettiva verticali oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula ecc) e tracce percorsi effettuati nello spazio circostante Analizzare i concetti di scala grafica, carta tematica e cartogramma, confine, regione, clima, settori economici. Localizzare sulla carta geografica dell’Italia la posizione delle regioni fisiche e amministrativ e. Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino. 45 Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole. Calcolare distanze su carte utilizzando la scala grafica. Obiettivi V classe Orientament o: Estendere le proprie carte mentali in particolare al territorio italiano; in generale a quello europeo e ai continenti, attraverso gli strumenti dell’osservazi one indiretta (immagini, filmati...) Conoscere i criteri principali con cui sono stati tracciati i confini in Italia definendo i territori regionali. Paesaggio: Conoscere il territorio prossimo alla scuola attraverso l’approccio percettivo e l’esperienza diretta. Mettere in relazione gli elementi fisici e antropici che caratterizzano l’ambiente di vita. Regione e sistema territoriale: Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato per rispondere ai bisogni ed è modificato dalle attività umane. Riconoscere nel proprio ambiente di vita, l’organizzazi one e la funzione degli spazi. METODOLOGIA Assunzione da parte dei docenti di atteggiamento di ascolto empatico, di Paesaggio Conoscere il territorio prossimo alla scuola attraverso l’approccio percettivo e l’esperienza diretta. Paesaggio: Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazion e diretta. Mettere in relazione gli elementi fisici e antropici che caratterizzano l’ambiente di vita. Individuare, descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della propria regione. Regione e sistema territoriale: Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato per rispondere ai bisogni ed è modificato dalle attività umane. Regione e sistema territoriale: Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. Riconoscere nel proprio ambiente di vita, l’organizzazi one e la funzione degli spazi. Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva. Paesaggio: Conoscere e localizzare elementi fisici e antropici di ciascun paesaggio geografico italiano. Paesaggio: Conoscere gli elementi che caratterizzano alcuni paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le differenze e le analogie ( anche in relazione ai quadri sociostorici del passato ). Regione e sistema territoriale: Individuare problemi relativi alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale del proprio paese, proponendo soluzioni idonee nel contesto di appartenenza. Regione e sistema territoriale: Conoscere le regioni italiane (climatiche, storiche, artistiche, economiche, amministrativ e), gli interventi dell’uomo sul territorio e i problemi relativi allo sviluppo sostenibile. METODOLOGIA Attività di strutturazione dello schema motorio di base e della lateralità; Lezione 46 osservazione e presa in carico del bambino e del suo mondo, di mediazione comunicativa, di interazione partecipata. Valorizzazione dell’azione, dell’esplorazione, del contatto con gli oggetti della realtà, attraverso la dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Il gioco viene assunto in tutte le sue forme in quanto attraverso di esso i b. imparano ad osservare, descrivere, esprimersi, a raccontare e rielaborare le loro esperienze naturali e sociali in modo creativo, a fare ipotesi, a dare e chiedere spiegazioni. Utilizzo di un tempo disteso nello svolgimento delle attività connotato da ritmi che rispettano i bisogni dei b. e che permettono di vivere serenamente la loro giornata: le attività di routine sono anche esse funzionali allo scopo sia perché diventano il riferimento essenziale per la vita scolastica quotidiana del b., sia per la scansione stessa dei tempi che per l’acquisizione della sicurezza e dell’autonomia personale. Organizzazione dell’ambiente educativo configurato come luogo “protettivo, capace di accogliere le diversità e promuovere le potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro emozioni, valorizzare i loro interessi, favorire scambi e relazioni, promuovendo “lo star bene” a scuola. Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di vita comune, i laboratori, corrispondono all’intento educativo che la scuola propone, e sono predisposti e organizzati per soddisfare le esigenze e gli interessi dei b. e favorire il senso della scoperta e della ricerca. TRAGUARDI DI SVILUPPO 3 ANNI Sperimenta il piacere di muoversi liberamente e di scoprire ciò che lo circonda nell’ambiente. 4 ANNI Sa collocare persone e cose in modo corretto nello spazio pertinente. Sa eseguire percorsi e sa progettare tragitti nello spazio. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. 5 ANNI Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio. Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. INFANZIA frontale; Lezione dialogata e dibattito in classe; Uso della lavagna, di schede, di disegni e del testo di base; Realizzazione di cartelloni; Realizzazione di ricerche; Lettura e costruzione di schemi, tabelle, mappe concettuali e cartine geografiche; Uso di strumenti multimediali e audiovisivi; Lavori di gruppo; Uscite didattiche; Utilizzo di quotidiani e di riviste specializzate a fini didattici; Verifiche e valutazioni periodiche. COMPETENZE ATTESE Si orienta nello spazio e sulle carte geografiche utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali, coordinate geografiche. Individua, conosce, descrive, localizza gli elementi caratterizzanti i paesaggi (particolare attenzione a quelli italiani) ed individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti utilizzando materiali GIS ( Sistemi Informativi Geografici ) Conosce il significato della simbologia cartografica convenzionale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici ed antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza. Riconosce interventi positivi e negativi dell’uomo e progetta soluzioni esercitando la cittadinanza attiva PRIMARIA 47 CAMPO DI ESPERIENZE: LA CONOSCENZA DEL MONDO 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI Saper raggrupp are gli oggetti secondo la forma, il colore, l’uso. Riferire alcuni fatti relativi al suo vissuto personal e. Cogliere nel tempo i cambiam enti visibili dello sviluppo di una piccola pianta (dal seme a…) Collocar e in modo logicospaziale oggetti e persone. Classific are oggetti ed esperienz e secondo categorie . Saper ricostruir e le proprie esperienz e del recente passato e fare prevision i su quelle future. Saper osservare organismi viventi, fenomeni naturali, ambiental i, scoprendo ne modificaz ioni e cambiame nti che si susseguo no nel tempo. SCIENZE Obiettivi I classe Esplorare e descrivere oggetti e materiali: Osservare e confrontare materiali diversi Obiettivi II classe Esplorare e descrivere oggetti e materiali: Osservare e confrontare materiali diversi. Individua re i propri progressi vi cambiam enti corporei e quelli relativi all’ambie nte. Obiettivi III classe Esplorare e descrivere oggetti e materiali: Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso. Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle 48 Obiettivi IV classe Oggetti, materiali e trasformazio ni Individuare le proprietà di alcuni materiali: il peso, la durezza, l’elasticità… Realizzare sperimental mente semplici soluzioni. Osservare e schematizzar e i passaggi di stato della materia. Obiettivi V classe Oggetti, materiali e trasformazio ni Costruire in modo elementare il concetto di energia. forze e al movimento, al calore, ecc. Osservare e sperimentare sul campo: Esplorare e osservare un ambiente. Iniziare a conoscere il regno animale Mettere in relazione gli organismi viventi di un ambiente. Osservare e sperimentare sul campo: Esplorare e osservare un ambiente. Iniziare a conoscere il regno animale Mettere in relazione gli organismi viventi di un ambiente. Comprendere i fenomeni atmosferici Comprendere i fenomeni atmosferici. Osservare e sperimentare sul campo: Osservare i momenti significativi nella vita delle piante e animali, realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali. Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque. Osservare e interpretare le trasformazion i ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc)e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazio ne, coltivazione, industrializza zione, ecc). 49 Osservare e sperimentar e sul campo: Conoscere la struttura del suolo sperimentan do con rocce, sassi e terricci. Osservare la caratteristich e dell’acqua e dell’aria e il loro ruolo nell’ambient e. Osservare e sperimentare sul campo: Studiare percezioni umane (luminose, sonore, tattili, di equilibrio…) ad occhio nudo o con strumenti appropriati in modo autonomo o collettivo. i Individuare nell’osserva zione di esperienze concrete alcuni concetti scientifici: pressione, temperatura calore.. Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni). L’uomo i viventi e l’ambiente: Riconoscere negli individui elementi di somiglianza e di differenza. Classificare i materiali in base alle caratteristiche ( pesantezza/legg erezza, resistenza, fragilità, durezza, elasticità, plasticità). Scoprire le relazioni fra acqua e piante. L’uomo i viventi e l’ambiente: Riconoscere negli individui elementi di somiglianza e di differenza. Classificare i materiali in base alle caratteristiche ( pesantezza/legg erezza, resistenza, fragilità, durezza, elasticità, plasticità). Scoprire le relazioni fra acqua e piante. L’uomo i viventi e l’ambiente: Riconoscere descrivere le caratteristiche del proprio ambienteOsservare e prestare attenzione al funzionament o del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo caldo, ecc.)per riconoscerlo come organismo complesso proponendo modelli elementari del suo funzionament o. Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni 50 L’uomo i viventi e l’ambiente: Descrivere e interpretare il funzionamen to del corpo come sistema complesso situato in un ambiente. Cogliere la diversità tra ecosistemi (naturali e antropizzati, locali e di altre aree geografiche) . Elaborare i primi elementi di classificazio ne animale e vegetale. Avere cura della propria salute dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni L’uomo i viventi e l’ambiente: Individuare la diversità dei viventi e dei loro comportamen ti. Riconoscere le strutture fondamentali degli animali e in particolare dell’uomo. Approfondire lo studio del funzionament o degli organi interni e della loro organizzazion e nei principali apparati. Capire il funzionament o degli organismi e comparare la riproduzione dell’uomo, degli animali, delle piante. Prendersi cura della propria persona, analoghi ai propri. sulla riproduzione di piante e animali. tenendo conto dell’importan za dell’alimenta zione, dell’igiene e dell’attività motoria. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e sull’affettività . METODOLOGIA Assunzione da parte dei docenti di atteggiamento di ascolto empatico, di osservazione e presa in carico del bambino e del suo mondo, di mediazione comunicativa, di interazione partecipata. Valorizzazione dell’azione, dell’esplorazione, del contatto con gli oggetti della realtà, attraverso la dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Il gioco viene assunto in tutte le sue forme in quanto attraverso di esso i b. imparano ad osservare, descrivere, esprimersi, a raccontare e rielaborare le loro esperienze naturali e sociali in modo creativo, a fare ipotesi, a dare e chiedere spiegazioni. Utilizzo di un tempo disteso nello svolgimento delle attività connotato da ritmi che rispettano i bisogni dei b. e che permettono di vivere serenamente la loro giornata: le attività di routine sono anche esse funzionali allo scopo sia perché diventano il riferimento essenziale per la vita scolastica quotidiana del b., sia per la scansione stessa dei tempi che per l’acquisizione della sicurezza e dell’autonomia personale. Organizzazione dell’ambiente educativo configurato come luogo “protettivo, capace di accogliere le diversità e promuovere le potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro emozioni, valorizzare i loro interessi, favorire scambi e relazioni, promuovendo “lo star bene” a scuola. Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di vita comune, i laboratori, corrispondono METODOLOGIA Lezioni frontali Uso strumenti multimediali Esperimenti semplici in classe Utilizzo di schede Verifiche scritte e orali Osservazione di fenomeni naturali Ascolto, osservazione, considerazioni sui fenomeni osservati Ricerche individuali e di gruppo 51 all’intento educativo che la scuola propone, e sono predisposti e organizzati per soddisfare le esigenze e gli interessi dei b. e favorire il senso della scoperta e della ricerca. TRAGUARDI DI SVILUPPO 3 ANNI Il bambino gioca con gli oggetti ordinandoli secondo criteri personali (tipologia, uso, colore, forma). Sa riferire alcuni fatti di cui ha fatto esperienza. Segue le fasi di sviluppo di una piantina cogliendone i cambiamenti visibili. Sa indicare la posizione di persone e oggetti nello spazio. 4 ANNI Il bambino elabora le caratteristiche degli oggetti e delle esperienze formando categorie e classificazioni. Ricostruisce le esperienze significative del proprio passato e /o proiettandole nell’immediato futuro. Osserva e registra i cambiamenti relativi al proprio corpo, ambiente circostante. 5 ANNI Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti , i fenomeni naturali accorgendosi dei loro cambiamenti. INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI E COLORI Obiettiv Obietti Obiettivi i vi 5 anni 3 anni 4 anni Saper Sapersi Sapersi esprimer esprime esprimere e le re con il corpo proprie attraver utilizzando emozioni so le con l’utilizz possibilità modalità o di che esso diverse. tecniche offre. diverse Sentirsi e Utilizzare soddisfat material diverse to nella i vari. modalità curiosità, comunicativ nel o-espressive “provare nel ”e rappresentar provare e piacere esperienze, nell’esse storie, re capace racconti… di… COMPETENZE ATTESE Assume un approccio scientifico nei confronti della realtà Individua problemi significativi da indagare, formulazione di ipotesi, propone soluzioni e interpretazioni argomentando le proprie scelte Progetta semplici esperienze Assume un atteggiamento di cura e rispetto verso l’ambiente Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri ; rispetta ed apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale Padroneggia le proprie conoscenze riuscendo a trasferirle in contesti diversi da quelli studiati. PRIMARIA ARTE E IMMAGINE Obiettivi I classe Obiettivi II classe Obiettivi III classe Obiettivi IV classe Obiettivi V classe Esprimersi e comunicare: Esprimersi e comunicare: Elaborare creativament e produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni. Usare i colori in modo espressivo. Rappresentar ee comunicare la realtà percepita in modo personale. Sperimentare strumenti e tecniche Esprimersi E Comunicare Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni;rappresen tare e comunicare la realtà percepita. Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali. Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali. Esprimersi e comunicare: Usare gli elementi del linguaggio visivo per stabilire relazioni tra i personaggi fra loro e con l’ambiente che li circonda. Collocare gli oggetti nello spazio individuando i campi e i piani. Osservare e descrivere in maniera globale Esprimersi e comunicare: Elaborare creativament e produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni. Rappresentar ee comunicare la realtà percepita con il segno grafico e con il corpo. 52 Elementi di base della comunicazio ne iconica (rapporti tra immagini, gesti e movimenti, proporzioni, forme, colori simbolici, espressione del viso, contesti) per cogliere la natura e il senso di un testo visivo. Identificare in un testo Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici. Riconoscere , leggere e interpretare semplici storie attraverso immagini Osservare e leggere le immagini Guardare e osservare con consapevole zza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambient e descrivendo gli elementi, utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamen diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici. Osservare e leggere le immagini Guardare e osservare con consapevole zza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambient e descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamen to nello spazio. 53 Osservare E Leggere Immagini Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio. Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) un’immagine. Sviluppare e potenziare la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo. visivo, costituito anche da immagini in movimento, gli elementi del relativo linguaggio (linee, colore, distribuzione delle forme, ritmi, configurazio ni spaziali, sequenze, metafore, campi piani…). Guardare e osservare con consapevolez za un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambient e descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientament o nello spazio. Osservare e leggere le immagini Analizzare, classificare ed apprezzare i beni del patrimonio artisticoculturale presenti sul proprio territorio. Leggere in alcune opere d’arte di diverse epoche storiche e provenienti da diversi Paesi i principali elementi compositivi, i Osservare e leggere le immagini: Riconoscere in un testo iconicovisivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale (linee, colori, forme, volume, spazio) e del linguaggio audiovisivo (piani, campi, sequenze, struttura narrativa, movimento to nello spazio. Comprender ee apprezzare le opere d’arte Comprender ee apprezzare le opere d’arte: Individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, per comprendere il messaggio e la funzione. 54 individuando il loro significato espressivo. significati simbolici, espressivi e comunicativi. Riconoscere, valorizzare e ordinare l’insieme di conoscenze acquisite e di esperienze precedenteme nte realizzate dall’alunno nel campo espressivo e multimediale fuori della scuola. Padroneggiare il lessico specifico per esporre in forma chiara quanto appreso Comprendere E Apprezzare Le Opere D’arte Individuare in un’opera d’arte sia antica sia moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio e la funzione. Familiarizzare con alcune forme di arte e produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, per comprendere il messaggio e la funzione. ecc.), individuando il loro significato espressivo. Esprimersi e comunicare elaborando creativament e un immagine. Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche tridimension ali, attraverso processi di manipolazio ne, rielaborazion e e associazione di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro. Padroneggiar e il lessico specifico per esporre in forma chiara quanto appreso Comprender ee apprezzare le opere d’arte: Individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, per comprendere il messaggio e la funzione. METODOLOGIA Assunzione da parte dei docenti di atteggiamento di ascolto empatico, di osservazione e presa in carico del bambino e del suo mondo, di mediazione comunicativa, di interazione partecipata. Valorizzazione dell’azione, dell’esplorazione, del contatto con gli oggetti della realtà, attraverso la dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Il gioco viene assunto in tutte le sue forme in quanto attraverso di esso i b. imparano ad osservare, descrivere, esprimersi, a raccontare e rielaborare le loro esperienze naturali e sociali in modo creativo, a fare ipotesi, a dare e chiedere spiegazioni. Utilizzo di un tempo disteso nello svolgimento delle attività connotato da ritmi che rispettano i bisogni dei b. e che permettono di vivere serenamente la loro giornata: le attività di routine sono anche esse funzionali allo scopo sia perché diventano il riferimento essenziale per la vita scolastica quotidiana del b., sia per la scansione stessa dei tempi che per l’acquisizione della sicurezza e dell’autonomia personale. Organizzazione dell’ambiente educativo configurato come luogo “protettivo, capace di accogliere le diversità e promuovere le potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro emozioni, valorizzare i loro interessi, favorire scambi e relazioni, promuovendo “lo star bene” a scuola. Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di vita comune, i laboratori, corrispondono all’intento educativo che la scuola propone, e sono predisposti e organizzati per soddisfare le esigenze e gli interessi dei b. e favorire il senso della scoperta e della ricerca. TRAGUARDI DI SVILUPPO 3 ANNI Esprime emozioni Prova curiosità e piacere. 4 ANNI Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. 5 ANNI Comunica, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il METODOLOGIA Utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere, leggere, produrre, rielaborare le immagini attraverso molteplici tecniche e usando materiali e strumenti diversificati. Riconosce ed analizza gli elementi principali del patrimonio graduale dei principali beni artistico-culturali presenti nel territorio COMPETENZE ATTESE Osservare opere d’arte e riprodurle - Utilizzare tecniche diverse del colore: puntinismo, colori a matita, colori a tempera, pennarelli, carboncino, acquerelli, pastelli a cera. - Utilizzare fotocopie - Produzione di disegni - Utilizzare il collage, il mosaico – Utilizzare materiale di riciclo 55 disegno, la pittura e altre attività manipolative. Legge e interpreta semplici storie attraverso immagini. INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI E COLORI 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI Saper esprimere le proprie emozioni con modalità diverse. Sentirsi soddisfatto nella curiosità, nel “provare”, nel provare piacere nell’essere capace di… Saper produrre un certo numero di suoni e di rumori con il proprio corpo. Provare interesse e piacere a produrre e fruire di ritmi. Saper distinguere alcune espressioni ritmiche e musicali diverse fra di loro. Saperle interpretare con il movimento del proprio corpo e/o con parti di esso. Provare piacere e interesse nell’ascolto della musica nel fruire di altre forme artistiche. PRIMARIA MUSICA Obiettivi I classe Rilevare la dimensione acustica dell’ambiente Obiettivi II classe Discriminare le durate dei suoni e rappresentarle con simbologie non convenzionali Obiettivi III classe Conoscere semplici elementi del codice musicale (chiave violino – note dentro e fuori il pentagramma) Obiettivi IV classe Conoscere semplici elementi del codice musicale (alterazioni – punto e legatura di valore) Obiettivi V classe Conoscere elementi del codice musicale più complessi (punto coronatolegatura fraseggiosegni di espressione) Tradurre i suoni in trascrizioni fonetiche Riprodurre e registrare semplici sequenze ritmiche Riprodurre per imitazioni semplici canti individuali e di gruppi Discriminare gli elementi acustici in base alle qualità del suono (altezza- Strutturare il ritmo con la corretta distribuzione degli accenti Leggere e interpretare uno spartito musicale Riprodurre per imitazioni canti individuali e di gruppi Solfeggiare e suonare un semplice brano musicale Riprodurre per imitazioni canti individuali e di gruppi più complessi Solfeggiare e suonare brani musicale più complessi Sperimentare la produzione di ritmi sonoromusicali, con la voce, con il corpo, con gli oggetti. Costruire sequenze sonoromusicali e rappresentarle attraverso “segni” convenzionali, per poterli riprodurre musicalmente. 56 intensitàtimbro) Conoscere complessi musicali differenti (orchestrabanda) e stili musicali diversi (musicaloperaconcerto) METODOLOGIA Assunzione da parte dei docenti di atteggiamento di ascolto empatico, di osservazione e presa in carico del bambino e del suo mondo, di mediazione comunicativa, di interazione partecipata. Valorizzazione dell’azione, dell’esplorazione, del contatto con gli oggetti della realtà, attraverso la dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Il gioco viene assunto in tutte le sue forme in quanto attraverso di esso i b. imparano ad osservare, descrivere, esprimersi, a raccontare e rielaborare le loro esperienze naturali e sociali in modo creativo, a fare ipotesi, a dare e chiedere spiegazioni. Utilizzo di un tempo disteso nello svolgimento delle attività connotato da ritmi che rispettano i bisogni dei b. e che permettono di vivere serenamente la loro giornata: le attività di routine sono anche esse funzionali allo scopo sia perché diventano il riferimento essenziale per la vita scolastica quotidiana del b., sia per la scansione stessa dei tempi che per l’acquisizione della sicurezza e dell’autonomia personale. Organizzazione dell’ambiente educativo configurato come luogo “protettivo, capace di accogliere le diversità e promuovere le potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro emozioni, valorizzare i loro interessi, favorire scambi e relazioni, promuovendo “lo star bene” a scuola. Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di vita comune, i laboratori, corrispondono all’intento educativo che la scuola propone, e sono predisposti e organizzati per soddisfare le esigenze e gli interessi dei b. e favorire il senso della scoperta e della ricerca. METODOLOGIA Lezioni frontali con assegnazione di esercizi individuali e di gruppo; uso della lavagna, di schede, della LIM, di disegni, del libro adottato e del quaderno pentagrammato; giochi ritmici; canzoni ballate e momenti di aggregazione; uso di strumenti multimediali e audiovisivi; verifiche e valutazioni periodiche. TRAGUARDI DI SVILUPPO COMPETENZE ATTESE Conosce il concetto di fonte sonoro e le principali qualità 57 3 ANNI Esprime emozioni. Prova curiosità e piacere. Produce suoni e rumori con il corpo. 4 ANNI È interessato sia alla produzione che alla fruizione di ritmi. Distingue diverse espressioni ritmiche e musicali e le interpreta attraverso il movimento. 5 ANNI Sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo, oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. dei suoni. Sa riprodurre con la propria voce canti individuali e di gruppo. Sa eseguire esercizi ritmici di coordinamento tra vocalità e gestualità. Sa solfeggiare e suonare semplici melodie con lo strumento di classe. Conosce i diversi complessi e forme musicali. INFANZIA RELIGIONE PRIMARIA RELIGIONE Obiettivo Obiettivi I classe Il sé e l’altro Dio e l’uomo: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. -Individuare le caratteristiche che formano l’identità della propria persona. Il corpo in movimento Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. -Scoprire che per la religione cristiana Dio è creatore e Padre. -Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele (Dio salva). Obiettivi II classe Dio e l’uomo: Obiettivi III classe Dio e l’uomo: Obiettivi IV classe Dio e l’uomo: Obiettivi V classe Dio e l’uomo: -Conoscere Gesù di Nazareth, crocifisso e risorto e, come tale, testimoniato dai cristiani. -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo. -Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto del Padre e annuncia il Regno di Dio con parole e azioni. -Conoscere lo sviluppo del Cristianesimo evidenziando le prospettive del cammino ecumenico. -Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del “Padre Nostro”. -Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione. -Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio. -Conoscere Gesù di Nazareth, Messia. Conoscere le origini del Cristianesimo. -Descrivere i contenuti principali del credo cattolico. -Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e azione dello Spirito Santo. -Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con 58 quelli delle altre confessioni cristiane. Linguaggi, creatività, espressione Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani ( segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. -Conoscere le origini e lo sviluppo delle altre grandi religioni individuando gli aspetti più importanti del dialogo interreligioso. I discorsi e le parole Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. La Bibbia e le altre fonti: La Bibbia e le altre fonti: La Bibbia e le altre fonti: La Bibbia e le altre fonti: La Bibbia e le altre fonti: -Ascoltare alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione. -Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui gli episodi chiave dei racconti evangelici. -Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia. -Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli. -Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni. -Ascoltare alcune pagine bibliche 59 -Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine -Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita dei santi. -Decodificare i fondamentali, tra cui gli episodi chiave dei racconti evangelici. bibliche fondamentali, tra cui le vicende e le figure principali del popolo d’Israele. Il linguaggio religioso: Il linguaggio religioso: -Riconoscere i segni cristiani del Natale nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella tradizione popolare. -Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di pregare, di celebrare ecc). -Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale. principali significati dell’iconografia cristiana. -Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di Maria, la madre di Gesù. Il linguaggio religioso: Il linguaggio religioso: -Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche. -Riconoscere il valore del silenzio come “luogo” di incontro con se stessi, con l’altro con Dio. -Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime ,attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo. -Riconoscere i segni cristiani della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella tradizione popolare. -Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalla vita della Chiesa. -Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli. 60 I valori etici e religiosi: I valori etici e religiosi: I valori etici e religiosi: I valori etici e religiosi: Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità. -Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù. -Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita. -Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane. -Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita. METODOLOGIA: Letture di storie della Bibbia o racconti scelti sul periodo liturgico. Utilizzo di schede da disegnare con colori .Utilizzo di musiche e canti. COMPETENZE ATTESE: L’alunno sviluppa in modo integrale la sua personalità, aprendolo alla dimensione religiosa, valorizzandola e rispondendo al bisogno di significato religioso di cui è portatore. INFANZIA CAMPO DI SVILUPPO: IL CORPO E IL MOVIMENTO 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI Appropria rsi del proprio corpo in tutte le sue dimension ie possibilità Assumere condotte autonome di Comportam ento adeguate alla scansione delle attività Saper comunicar e ed esprimersi con il proprio corpo in modo adeguato. METODOLOGIA: Lezioni frontali con gli alunni, utilizzo della lavagna, dei libri di testo. Realizzazione di vari lavoretti nei diversi periodi dell’anno. Utilizzo di schede e disegni. Uso di strumenti audiovisivi, musiche e DVD . Verifiche e valutazioni periodiche. COMPETENZE ATTESE : L’alunno riflette su Dio creatore e Padre e sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per Cristiani ed Ebrei. Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento. Coglie il significato dei sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani. PRIMARIA EDUCAZIONE FISICA Obiettivi I classe Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Obiettivi II classe Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Riconoscere, differenziare le varie parti del corpo e le Riconoscere, differenziare le varie parti del corpo e le 61 Obiettivi III classe Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Variare gli schemi Obiettivi IV classe Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Obiettivi V classe Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Coordinare e utilizzare diversi schemi motori in Coordinare e utilizzare diversi schemi motori fisiche, cognitive, emotive, relazional i. Compren dere la propria identità di genere. Prestare attenzione ai propri segnali e ai propri ritmi corporei. della giornata scolastica. Prendersi cura della propria igiene personale e assumere comportame nti di corretta alimentazio ne. Saper usare correttamen te schemi posturali e motori nelle diverse attività e nelle diverse modalità di gioco. Saper controllare i gesti e la loro esecuzione , prevedend o gli effetti e gli eventuali rischi degli stessi. Saper interagire in modo congruo e costruttivo con i compagni nei giochi motori, ritmicomusicali, comunicati voespressivi. percezioni sensoriali. Impostare gli schemi motori di base dinamici e posturali. Collocarsi in diverse posizioni in relazione allo spazio, agli attrezzi e ai compagni. Controllare la lateralità e l’equilibrio. Applicare i concetti relativi al tempo e alle strutture ritmiche. percezioni sensoriali. Sviluppare la coordinazione fine della mano e delle dita. Sviluppare la coordinazione oculomanuale. Sviluppare la coordinazione oculopodalica. Consolidare gli schemi motori di base dinamici e posturali. Acquisire i concetti topologici in riferimento alla posizione alle dimensioni e alle direzioni. Controllare la lateralità e l’equilibrio. Applicare i concetti relativi al tempo e alle strutture ritmiche. motori in funzione di parametri di spazio, tempo, equilibrio. Eseguire movimenti predetermi nati e adattarli a situazioni esecutive sempre più complesse. Conoscere e apprendere la tecnica base e la terminologi a della ginnastica educativa. Imparare a conoscere e utilizzare correttame nte piccoli e grandi attrezzi. Utilizzare schemi motori e posturali, le loro interazioni in situazione combinata e simultanea. Eseguire movimenti precisati e adattarli a situazioni esecutive sempre più complesse. Migliorare la destrezza insieme alla capacità di anticipazion e e scelta. funzione dei parametri di tempo, spazio, equilibrio. Migliorare la valutazione delle traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, al fine di organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli altri, agli oggetti. Imparare a conoscere e utilizzare correttamente piccoli e grandi attrezzi. combinati tra loro inizialmente sotto forma successiva e poi in forma simultanea. Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli altri, agli oggetti. Conoscere e utilizzare correttamente piccoli e grandi attrezzi. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Imparare a Imparare a Saper distinguere le parti del corpo e saperle rappresent are in diverse situazioni. 62 conoscere e controllare la respirazione. conoscere e controllare la respirazione. Utilizzare in modo corretto e sicuro per sé e per gli altri spazi e attrezzature. Assumere comportam enti adeguati per la prevenzion e degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Saper essere consapevol e del proprio gesto motorio e del fine per il quale viene utilizzato. Assumere comportamen ti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Acquisire consapevolezz a delle proprie funzioni muscolari. Assumere comportamen ti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico in relazione ai sani stili di vita. Acquisire consapevolezz a delle funzioni fisiologiche (cardiorespiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico. Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play Interagire e cooperare con gli altri. Assumere ruoli diversi nel gioco e nell’organizzaz ione. Conoscere e rispettare le regole dei giochi. Interagire e cooperare con gli altri. Assumere ruoli diversi nel gioco e nell’organizzaz ione. Conoscere e rispettare le regole dei giochi proposti, interpretando ruoli e funzioni diverse all’interno del gioco. Assimilare le modalità esecutive di diverse proposte di gioco sport. Saper replicare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole . Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco sport. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in 63 Cooperare nel gruppo e confrontars i lealmente in una competizio ne. Conoscere e apprendere la tecnica base di alcune discipline sportive. Conoscere, rispettare e applicare le regole dei giochi sportivi proposti. Acquisire una corretta METODOLOGIA Assunzione da parte dei docenti di atteggiamento di ascolto empatico, di osservazione e presa in carico del Il linguaggio del corpo come modalità comunicativoespressiva Il linguaggio del corpo come modalità comunicativoespressiva Rappresentare con il movimento situazioni diverse in funzione di stimoli diversi. Rappresentare con il movimento situazioni diverse in funzione di stimoli diversi. mentalità nei confronti dell’agonis mo e una coscienza dello spirito sportivo, sia come protagonist a che come spettatore di un evento sportivo. Riconoscere le similitudini dei gesti sportivi di più discipline. con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio. forma di gara, collaborando con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando la diversità, manifestando senso di responsabilità . Il linguaggio del corpo come modalità comunicativ oespressiva Il linguaggio del corpo come modalità comunicativoespressiva Il linguaggio del corpo come modalità comunicativoespressiva Utilizzare modalità espressive e corporee attraverso forme di drammatizza zione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizza zione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare ed eseguire in autonomia semplici sequenze di movimento o coreografie individuali e collettive. Riuscire a trasmettere contenuti ed emozioni attraverso il movimento. Saper riprodurre semplici sequenze di movimento o coreografie individuali e collettive. METODOLOGIA Lezioni frontali con assegnazione di esercizi individuali, a coppie, a piccoli gruppi e di squadra; a corpo libero e/o con l’ausilio di attrezzi di diverso peso, forma, dimensione. Partecipazione a manifestazioni, gare , giochi e momenti di 64 bambino e del suo mondo, di mediazione comunicativa, di interazione partecipata. Valorizzazione dell’azione, dell’esplorazione, del contatto con gli oggetti della realtà, attraverso la dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Il gioco viene assunto in tutte le sue forme in quanto attraverso di esso i b. imparano ad osservare, descrivere, esprimersi, a raccontare e rielaborare le loro esperienze naturali e sociali in modo creativo, a fare ipotesi, a dare e chiedere spiegazioni. Utilizzo di un tempo disteso nello svolgimento delle attività connotato da ritmi che rispettano i bisogni dei b. e che permettono di vivere serenamente la loro giornata: le attività di routine sono anche esse funzionali allo scopo sia perché diventano il riferimento essenziale per la vita scolastica quotidiana del b., sia per la scansione stessa dei tempi che per l’acquisizione della sicurezza e dell’autonomia personale. Organizzazione dell’ambiente educativo configurato come luogo “protettivo, capace di accogliere le diversità e promuovere le potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro emozioni, valorizzare i loro interessi, favorire scambi e relazioni, promuovendo “lo star bene” a scuola. Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di vita comune, i laboratori, corrispondono all’intento educativo che la scuola propone, e sono predisposti e organizzati per soddisfare le esigenze e gli interessi dei b. e favorire il senso della scoperta e della ricerca. TRAGUARDI DI SVILUPPO 3 ANNI Il bambino vive pienamente la propria corporeità. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo. 4 ANNI Matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. 5 ANNI Percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo rispetto al proprio corpo. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta aggregazione. COMPETENZE ATTESE Collabora e socializza con gli altri. Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono alla dipendenza. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. 65 il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI E PAROLE 3 ANNI 4 ANNI 5 ANN I Scoprire Saper Gioca l’uso e la indicare i re con funzione mezzi alcuni di alcuni tecnologi mezzi mezzi ci che tecnol tecnologi preferisce ogici ci. usare. cerca ndo di scopri rne alcun e poten zialità . PRIMARIA TECNOLOGIA Obiettivi I classe Obiettivi II classe Obiettivi III classe Obiettivi IV classe Obiettivi V classe Vedere e osservare: - Conoscere il computer in generale e le sue principali funzioni. - Acquisire manualità nell’utilizzo del mouse. - Conoscere la tastiera (tasti principali). - Conoscere le funzioni principali di alcuni applicativi per giochi didattici, per disegnare e per scrivere. Vedere e osservare: - Conoscere il computer in generale e le sue principali funzioni. - Acquisire manualità nell’utilizzo del mouse. - Conoscere la tastiera (tasti principali). - Conoscere le funzioni principali di alcuni applicativi per giochi didattici, per disegnare e per scrivere. Vedere e osservare: conoscere le componenti hardware e software del computer. - Conoscere lo strumento e le funzioni principali della LIM - Conoscere a livello base gli applicativi per disegnare, elaborare testi, realizzare presentazioni, eseguire calcoli, rappresentare i dati. Vedere e osservare: conoscere le componenti hardware e software del computer. - Conoscere lo strumento e le funzioni principali della LIM - Conoscere a livello base gli applicativi per disegnare, elaborare testi, realizzare presentazioni, eseguire calcoli, rappresentare i dati. Prevedere e immaginare: - Impostare la realizzazione di un semplice testo. - Disegnare un’immagine riferita ad un determinato argomento. Prevedere e immaginare: - Impostare la realizzazione di un semplice testo. - Disegnare un’immagine riferita ad un determinato argomento. Prevedere e immaginare: - Gestire documenti e cartelle personali. - Scrivere brevi testi, realizzare immagini e presentazioni, personalizzan doli. Prevedere e immaginare: - Gestire documenti e cartelle personali. - Creare cartelle personali e, all’interno di queste, alcune sottocartelle. - Scrivere brevi testi, realizzare immagini e presentazioni, personalizzandoli . Intervenire e trasformare: - Utilizzare le funzioni principali di alcuni applicativi Intervenire e trasformare: - Utilizzare le funzioni principali di alcuni Vedere e osservare: - Conoscere il computer e la LIM in generale e le loro principali funzioni. - Acquisire manualità nell’utilizzo del mouse. - Conoscere la tastiera (tasti principali). - Conoscere le funzioni principali di alcuni applicativi per giochi didattici, per disegnare, per scrivere e realizzare presentazioni. Prevedere e immaginare: -Impostare la realizzazione di un semplice testo. - Disegnare un’immagine riferita ad un determinato argomento e personalizzarla. - Scrivere brevi testi e realizzare presentazioni, personalizzandoli . Intervenire e trasformare: - Utilizzare le funzioni principali di alcuni applicativi Intervenire e trasformare: - Utilizzare a livello base gli applicativi per disegnare, Intervenire e trasformare: - Utilizzare a livello base gli applicativi per disegnare, 66 per giochi didattici, per disegnare e per scrivere. - Modificare immagini utilizzando diversi tipi di strumenti - Selezionare parti di un testo per applicare semplici formattazioni. METODOLOGIA Assunzione da parte dei docenti di atteggiamento di ascolto empatico, di osservazione e presa in carico del bambino e del suo mondo, di mediazione comunicativa, di interazione partecipata. Valorizzazione dell’azione, dell’esplorazione, del contatto con gli oggetti della realtà, attraverso la dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Il gioco viene assunto in tutte le sue forme in quanto attraverso di esso i b. imparano ad osservare, descrivere, esprimersi, a raccontare e rielaborare le loro esperienze naturali e sociali in modo creativo, a fare ipotesi, a dare e chiedere spiegazioni. Utilizzo di un tempo disteso nello svolgimento delle attività connotato da ritmi che rispettano i bisogni dei b. e che permettono di vivere serenamente la loro giornata: le attività di routine sono anche esse funzionali allo scopo sia perché diventano il riferimento essenziale per la vita scolastica quotidiana del b., sia per la scansione stessa dei tempi che per l’acquisizione della sicurezza e dell’autonomia personale. Organizzazione dell’ambiente applicativi per giochi didattici, per disegnare e per scrivere. - Modificare immagini utilizzando diversi tipi di strumenti - Selezionare parti di un testo per applicare semplici formattazioni. per giochi didattici, per disegnare, per scrivere e realizzare presentazioni. - Utilizzare semplici procedure per selezionare immagini, parti di testo per formattarli o per praticare le funzioni di copia/taglia e incolla. - Salvare un documento seguendo un percorso specifico. - Stampare un documento. elaborare testi, realizzare presentazioni, eseguire calcoli, rappresentare i dati. - Utilizzare applicativi per giochi didattici - Utilizzare semplici procedure per modificare, salvare e stampare un documento. elaborare testi, realizzare presentazioni, eseguire calcoli, rappresentare i dati. - Utilizzare applicativi per giochi didattici. - Utilizzare semplici procedure per modificare, salvare e stampare un documento. METODOLOGIA: Per rendere le attività proposte stimolanti e divertenti, ho favorito la didattica laboratoriale della sperimentazione e della scoperta; lo sfondo integratore e la varietà dei contenuti rendono più motivante e significativo l'apprendimento. Ogni alunno si sente protagonista attivo, opera direttamente sul pc e si confronta con i propri compagni. 67 educativo configurato come luogo “protettivo, capace di accogliere le diversità e promuovere le potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro emozioni, valorizzare i loro interessi, favorire scambi e relazioni, promuovendo “lo star bene” a scuola. Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di vita comune, i laboratori, corrispondono all’intento educativo che la scuola propone, e sono predisposti e organizzati per soddisfare le esigenze e gli interessi dei b. e favorire il senso della scoperta e della ricerca. TRAGUARDI DI SVILUPPO 3 ANNI Si interessa ai mezzi tecnologici e ne individua le diverse potenzialità. 4 ANNI Manifesta preferenze rispetto all’uso di tecnologie e ne apprezza i contenuti. 5 ANNI Esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. INFANZIA COMPETENZE ATTESE: L’alunno conosce le componenti principali di un computer, ne descrive le funzioni principali e ne spiega il funzionamento. Utilizza a livello base diversi tipi di programmi (disegni, videoscrittura, presentazioni, fogli di calcolo) e procedure informatiche, contestualizzandole al proprio vissuto. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione e di informazione e ne fa un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Personalizza le proprie attività in ambito espressivo, creativo e comunicativo. PRIMARIA LINGUA INGLESE Obiettivi I classe Comprendere ed eseguire semplici istruzioni correlate alla vita di classe, quali l’esecuzione di un compito o lo svolgimento di un gioco (« go, come, show, give, point, sit down, stand up… ») Comprendere ed eseguire istruzioni e procedure. Obiettivi II classe Conoscere le lettere dell’alfabeto, suoni della L2. Individuare e riprodurre suoni. Abbinare suoni/parole semplici. Seguire semplici istruzioni, eseguire ordini. Obiettivi III classe Abbinare suoni/ parole. Percepire il ritmo e l’interazione come elementi comunicativi per esprimere accettazioni, rifiuto, disponibilità, piacere, dispiacere o emozioni. Numerare e classificare oggetti. Scoprire differenze di vita e di abitudini all’interno dei gruppi (familiari, scolastici..). Obiettivi IV classe Comprendere ed eseguire istruzioni e procedure. Leggere parole e brevi testi. Riconoscere forme grammaticali di base Obiettivi V classe Comprendere semplici e chiari messaggi con lessico e strutture note su argomenti familiari. Leggere e tradurre brevi testi. Riconoscere e conoscere forme grammaticali di base. Ambiti lessicali relativi a colori, famiglia, parti del corpo, numeri (1…10), oggetti di uso comune e animali domestici. Consolidamento e approfondimento del lessico appreso nella classe prima. Ambiti lessicali relativi a oggetti personali, all’ambiente familiare e scolastico, all’età, ai numeri (1/20), alle parti del corpo e ai cibi. Ambiti lessicali relativi all’ambiente, agli oggetti di uso comune e personali, all’età e alla provenienza, ai numeri (1/100), alle parti del corpo, ai cibi, ai vestiti, ai giorni, mesi, anni e stagioni e all’orologio. Comprendere ed eseguire istruzioni e procedure. Leggere parole e brevi testi. Riconoscere forme grammaticali di base. Approfondire gli ambiti lessicali appresi negli anni precedenti. Studiare il lessico relativo a: numeri fino a 10.000, orario e sistema monetario. Descrivere se stessi e altre persone e le proprie abitudini giornaliere. 68 Ambiti lessicali relativi alla famiglia e ai luoghi (casa, scuola, città), alle nazionalità, ai mestieri, alle materie scolastiche, ai pasti, agli animali selvatici e all’orologio. Interazione orale Formule di saluto. Comprendere e rispondere ad un saluto. Espressioni per chiedere e dire il proprio nome. Presentarsi e chiedere il nome delle persone Chiedere e dire l’età. Interazione orale Espressioni utili per semplici interazioni, per individuare luoghi e oggetti familiari e descriverne le caratteristiche generali, per esprimere i propri gusti, indicare il possesso e descrivere se stessi e le proprie capacità in modo semplice. Interazione orale Congedarsi, ringraziare; chiedere e parlare del tempo atmosferico; chiedere e dare permessi; dire e chiedere ciò che piace e non piace; descrivere persone, luoghi, oggetti in modo semplice. Interazione orale Chiedere e dire l’ora e il prezzo. Interagire in brevi scambi dialogici monitorati dall’insegnante e stimolati anche con supporti visivi. Interazione orale Esprimersi in modo comprensibile utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione, anche se a volte non connesse e formalmente difettose, per interagire con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità. Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale (gusti, amici, attività scolastica, giochi, vacanze). Produzione scritta Copiare semplici parole Produzione scritta Copiare e scrivere semplici parole Produzione scritta Scrivere semplici messaggi seguendo un modello Produzione scritta Scrivere semplici messaggi seguendo un modello Produzione scritta Scrivere messaggi seguendo un modello dato. Descrivere se stessi e altre persone utilizzando il lessico conosciuto. Produzione orale non interattiva Identificare, abbinare colori, figure, oggetti, animali. Eseguire semplici calcoli. Riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della L2 in forma semplice. Produzione orale non interattiva Produrre suoni e ritmi della L2, attribuendovi significati e funzioni. Descrivere oralmente se stessi ed i compagni, persone, luoghi e oggetti, utilizzando il lessico conosciuto. Comprensione orale Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciati chiaramente e lentamente. Comprendere brevi dialoghi associati alle immagini. Comprensione orale Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti. Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale. Riflessioni sulla lingua Simple Present dei verbi ausiliari nelle forme estese e contratte e di altri verbi. Pronomi personali soggetto, aggettivi possessivi, dimostrativi, qualificativi. Riflessioni sulla lingua Verbi di uso comune al Simple Present e al Present Continuous. Aggettivi e pronomi interrogativi: “who, what, where, when, why, which e whose”, avverbi di frequenza, pronomi possessivi, comparativi e superlativi. Civiltà Principali tradizioni, festività, e caratteristiche culturali del paese straniero. Civiltà Rilevare diversità culturali in relazione ad abitudini di vita e a condizioni climatiche. METODOLOGIA La motivazione come elemento propulsivo dell’apprendimento - Rispetto della sequenza di apprendimento: comprensione – assimilazione - produzione/ricezione - L’unità didattica articolata nelle fasi di: presentazione – consolidamento – espansione – riutilizzo – verifica - Utilizzo di tecniche per lo sviluppo delle quattro abilità linguistiche: Comprensione: ascolto finalizzato con consegne precise, attraverso prove a scelta multipla (con disegni) - scelta Vero/Falso - griglie (individuazione luogo/personaggio) - accoppiamento frase ascoltata/ immagine Ricezione orale: uso delle funzioni comunicative in dialoghi, drammatizzazioni e giochi multimediali - memorizzazione di filastrocche, canti, indovinelli - uso della gestualità del movimento, del gioco - ripetizione corale, a gruppi, a coppie, a catena Lettura: di semplici testi noti canti, filastrocche, comandi, puzzles…) e di testi più complessi anche non preparati (letterari) associazione parola/frase e immagine. Ricezione scritta: completamento di testi con parole mancanti - copiatura motivata di testi - scrittura di semplici testi. SUPPORTI DIDATTICI Audiovisivi - CD-Rom – Disegni – LIM. COMPETENZE ATTESE Comprensione dei punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che si affrontano normalmente a scuola e nel tempo libero. Nella conversazione, comprensione dei punti chiave ed esposizione delle proprie idee Descrizione in termini semplici di aspetti del proprio vissuto, del proprio ambiente e di elementi che si riferiscono a bisogni immediati. 69 Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati e indicazioni del Collegio Docenti per la classe V Obiettivi generali Modalità di verifica trasversali alla valutazione delle competenze Competenze in uscita Italiano 1. Valorizzare l’esperienza, la sperimentazione e la ricerca per interagire con la realtà 2. Favorire lo sviluppo delle capacità espressive nei diversi linguaggi, verbali e non verbali, in forma sempre più completa e autonoma, sul piano comunicativo -Interagire nelle conversazioni in modo pertinente e con linguaggio adeguato. -Leggere, comprendere e produrre testi di diverso genere (letterari, personali, storici, poetici,…), organizzando la comunicazione e utilizzando tecniche funzionali allo scopo nel rispetto delle regole convenzionali morfo-sintattiche. - Prove strutturate e non: rubriche, test, schede strutturate predisposte, relazioni, prove grafiche, sintesi, ecc. Lingua comunitaria: Inglese -Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi. -Descrivere oralmente persone e oggetti familiari e interagire con gli altri utilizzando semplici espressioni. -Comprendere brevi dialoghi, istruzioni e frasi di uso quotidiano. Me Metodologia Arte e immagine -Sperimentare il linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini e gli oggetti con l’uso di linguaggi, tecniche e materiali diversi. -Descrivere un’opera d’arte. Tenendo conto degli obiettivi generali definiti dal ministero, si applicano le seguenti modalità organizzative: Musica - Laboratori -Eseguire per imitazione canti individuali e di gruppo. -Eseguire esercizi ritmici di coordinamento tra la vocalità e la gestualità. -Riconoscere, solfeggiare e suonare le principali figure musicali. 3. Costruire il senso alla legalità e sviluppare un’etica della responsabilità Educazione fisica -Consolidare gli schemi motori e posturali in situazione combinata e per realizzare il bene della comunità simultanea. -Sviluppare le capacità condizionali. -Eseguire il movimento in modo coordinato e preciso. 4. Valorizzare l’impegno personale -Collaborare nel gruppo rispettando le regole dei giochi sportivi. e la solidarietà sociale Storia – Cittadinanza e costituzione 5. Sviluppare atteggiamenti collaborativi in ambienti sociali e culturali per rispettare il patrimonio artistico e storico di appartenenza 6. Sviluppare capacità critica, d’interpretazione e progettuale. -Utilizzare fonti per produrre una ricostruzione storica. -Periodizzare una serie di conoscenze apprese sulle formazioni sociali, i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi. -Acquisire la consapevolezza delle radici storiche e culturali che legano al passato la realtà attuale e individuare analogie e differenze. -Individuare analogie e differenze nel confronto tra civiltà. -Dimostrare responsabilità intellettuale e civile nei confronti propri, degli altri e dei problemi sociali nei diversi contesti. Geografia -Leggere, interpretare e realizzare carte tematiche, tabelle e grafici. -Riconoscere e descrivere gli elementi caratteristici e gli aspetti demografici di un paesaggio, con particolare attenzione a quelli italiani. -Riconoscere quali sono e come funzionano le regioni amministrative italiane. I.R.C. (Insegnamento Religione Cattolica) -Riconoscere le origini e lo sviluppo del Cristianesimo e delle altre grandi religioni. -Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone la struttura, la composizione, il genere letterario e il messaggio principale. 70 -Informatica - LARSA(ling-espr.) - LARSA(log-mat.) - Musica - Biblioteca - Teatro - Poesia e letteratura - Lavoro per: Gruppi classe Gruppi elettivi Gruppi di compito Brainstorming Tutoring Cooperative learning -Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli. -Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’essere umano. -Di fronte a dialoghi identificare la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’essere umano confrontandola con le altre risposte date delle principali religioni non cristiane. -Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, anche per un personale progetto di vita. Matematica -Possedere e applicare abilità di calcolo orale e scritto. -Risolvere situazioni problematiche ricorrendo a diverse strategie. -Descrivere e classificare le varie forme geometriche piane e solide calcolandone aree e perimetri. -Individuare simmetrie in oggetti e figure date. -Utilizzare in situazioni pratiche le unità convenzionali di misura. -Possedere la capacità di descrivere e risolvere proposizioni logiche. -Usare, interpretare e classificare ordinatamente gli attributi logici. Scienze -Osservare, registrare, classificare e individuare semplici relazioni. -Descrivere le proprietà dell’acqua, dell’aria e del calore. -Usare modalità di osservazione per descrivere e analizzare fenomeni naturali. -Riconoscere e descrivere la struttura anatomica di alcuni organi e apparati e specificarne le funzionalità. Tecnologia- informatica - Acquisire manualità informatiche relative a software e applicativi (disegno, elaborazione testi, presentazioni, fogli di calcolo) contestualizzandole al proprio vissuto. - Personalizzare le proprie abilità in ambito espressivo, creativo e comunicativo. 71 Il Curricolo è l'insieme dei percorsi di apprendimento. Il percorso parte dall’alunno, dalle sue conoscenze, abilità e capacità potenziali. L’équipe pedagogica, guidata dal Coordinatore Didattico, deve costruire il Curricolo, raccogliendo informazioni finalizzate a formulare un profilo di ingresso “di ciascun alunno” in relazione a: conoscenze già possedute; difficoltà di apprendimento e/o di relazione precedentemente rilevate; stili e ritmi cognitivi, attitudini e interessi personali; modalità relazionali nei vari ambienti di vita. Gli insegnanti delle classi prime provvedono all'accertamento dei prerequisiti: sulla base di schede d'uscita dalla scuola dell’infanzia che formano il fascicolo personale dell'alunno; mediante prove d'ingresso oggettive strutturate in modo da verificare l'interiorizzazione e l'effettiva acquisizione delle stesse conoscenze già verificate nella scuola dell’infanzia. I Piani didattici di Apprendimento (PdA), i percorsi realizzati per declinare le attività laboratoriali e le attività di recupero / rinforzo / valorizzazione dell’eccellenza realizzate, partiranno dalla valutazione iniziale evidenziando, per nuclei tematici, attività – metodi – soluzioni organizzative – modalità di verifica. I PdA possono essere riferiti a un solo individuo, ad un gruppo o ad un’intera classe; è articolata in tre fasi: - fase ideativa: viene individuato un compito di apprendimento unitario, anche articolato in più Obiettivi Formativi; - fase operativa: vengono messe in atto le strategie didattiche ritenute più adeguate per trasformare gli obiettivi fissati in reali competenze; le strategie possono essere modificate in fase di svolgimento a seguito di riflessioni operate dai docenti sugli effetti che le pratiche didattiche via via determinano; - fase di accertamento delle competenze acquisite da ogni alunno e scelta della documentazione del percorso. I PdA vengono progettate dai singoli insegnanti e/o dall’équipe pedagogica. 72 Alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) Normativa di riferimento: D.M. 27/12/2012; C.M. n. 8 del 06/03/2013; NOTA PROT. 1551 del 27/06/2013; NOTA MIUR del 22/11/2013. La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, favorendo le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare il fatto che ogni persona è diversa o negare la presenza di difficoltà che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire saper cogliere e accogliere le diversità intervenendo nel contesto scolastico e operando scelte didattiche, educative ed organizzative sulla base delle varie situazioni presenti in classe. Il nostro Istituto si propone un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. Sulla base di ciò, nasce l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici, definiti da una commissione in collaborazione con l’insegnante di classe e la famiglia, che possano diventare occasione di formazione per tutti. Nelle varie realtà scolastiche emergono sempre più situazioni in cui alcuni alunni, pur essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto sorgono cali motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico e, in alcuni casi, atteggiamenti di aggressività fisica e verbale. I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) riguardano dunque: alunni con disabilità alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) alunni con deficit del linguaggio alunni con disturbo oppositivo provocatorio alunni con disagio socio-culturale alunni stranieri Come previsto dal DM 27 dicembre 2012 e successive indicazioni, ogni scuola è chiamata ad elaborare una proposta di Piano Educativo Individualizzato (PEI) o a stendere un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Ogni scelta metodologica adottata dal nostro Istituto mira all’attuazione di percorsi capaci di favorire pari opportunità per tutti gli alunni e si propone di individuare strategie didattiche ed organizzative che favoriscono l’inclusione e la buona riuscita di tutti negli apprendimenti. Finalità Il nostro Istituto si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi, in grado di assicurare continuità nei rapporti scuola-famiglia-società, adottando un’attività educativa, formativa e riabilitativa orientata ad un “progetto di vita” che tenga conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società. Obiettivi generali Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze. Rendere il soggetto diversamente abile il più autonomo possibile. Delineare dei percorsi che si adeguino alle capacità dei bambini ma nello stesso tempo le sollecitino, le sostengano, le rafforzino per cercare di raggiungere traguardi comuni o simili. Obiettivi specifici Attivazione dei G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) per redigere e monitorare il Piano Educativo Individualizzato e il Piano Didattico Personalizzato e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali. Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione, socializzazione, collaborazione e quindi motivazione, attraverso attività ludico-laboratoriali che consentano il recupero e il consolidamento di opportunità di apprendimento. 73 Competenze chiave per la cittadinanza attiva Punto di partenza per la progettazione sono le competenze chiave per la cittadinanza attiva successivamente declinate in competenze disciplinari per favorire una programmazione più specifica. Le competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e /o metodologiche, in situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. COMUNICARE Comprendere e produrre messaggi di diverso genere, utilizzando linguaggi differenti. RISOLVERE PROBLEMI Affrontare e risolvere situazioni problematiche ipotizzando soluzioni diverse, utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline di studio. IMPARARE AD IMPARARE Organizzare il proprio percorso di apprendimento in contesti e situazioni diversi, anche utilizzando diverse fonti e modalità di informazione. Riconoscere gli aspetti fondamentali e sviluppare maggiore consapevolezza delle proprie radici storiche e culturali. COLLABORARE E PARTECIPARE Interagire consapevolmente in gruppo, comprendendo e rispettando i diversi punti di vista, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione di attività collettive. Riconoscere proposte di scelte responsabili anche per un personale progetto di vita. Riconoscere i percorsi di esercizio della propria libertà adeguati alla propria condizione. Esercitare consapevolmente competenze derivanti dall’ambito spirituale. 74 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. 75 PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA L’insegnamento, organizzato secondo una struttura stellare, prevede per ogni classe un gruppo di insegnanti di cui uno prevalente rispetto al monte ore settimanale. Tutti i docenti sono corresponsabili dell’educazione, della formazione e dell’orientamento degli alunni. Si prevede: lavoro didattico a classi aperte con articolazioni in orizzontale o in verticale; allestimento di laboratori (musicali, creativi, manuali, multimediali,…); attività di consolidamento educativo-didattico organizzate in orario curricolare dagli stessi docenti. Insegnante specialista: Musica Insegnante specialista: Edicazione fisica Insegnante prevalente: Insegnante specialista: Tecnologia Italiano Arte e immagine Storia Cittadinanza e Costituzione Geografia Matematica Scienze Insegnante specialista: Lingua Inglese 76 Insegnante specialista: I.R.C. (Religione Cattolica) ELABORAZIONE E STESURA DI UN PROGETTO I docenti sono chiamati ad esplicitare e sviluppare alcuni ambiti, secondo i contenuti e le finalità che caratterizzano i propri progetti. Ogni progetto dovrà tenere conto dei seguenti punti: PREMESSA BISOGNI RISORSE CLASSI COINVOLTE FINALITA' EDUCATIVE OBIETTIVI DIDATTICI PROCEDURE DI REALIZZAZIONE E METODOLOGIA SAPERI IMPLICITI RISULTATI ATTESI: dagli alunni; dai docenti; dalle famiglie. TEMPI A progetto effettuato verrà attuata da parte dei docenti una: VERIFICA INTERMEDIA E FINALE VALUTAZIONE DEGLI ESITI E DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO VALIDAZIONE (tramite pubblicazione sul sito internet della scuola) 77 PROGETTI L’Amore in realtà Progetto L’amore in realtà Soggetti Obiettivi & finalità Metodologia, Strumenti & Risorse Alunni di tutte le classi della scuola Primaria - Ispirare un approccio curioso della scoperta della verità così come si manifesta nel mondo reale. - Promuovere percorsi di crescita affettiva coerenti con il bene della persona.. - Promuovere in ciascun alunno l'autoconsapevolezza di sé quale protagonista della propria vita. - Promuovere la consapevolezza che la vita è un bene in ogni sua fase e forma. - Promuovere positive relazioni interpersonali. - Creare e sviluppare il senso della verità in una società complessa e competitiva. - Creare la consapevolezza dei valori sui quali si fonda una convivenza orientata alla ricerca del bene comune. - Accogliere consapevolmente le proposte innovative degli orientamenti pastorali del decennio della Chiesa Italiana. - Acquisire e consolidare la personale capacità di essere e vivere nella verità e di trasmettere il vero. - Maturare la consapevolezza che agire nella verità fa star bene con se stessi e con gli altri. - Acquisire che a tutti e ciascuno è data la possibilità di migliorare e di tendere sempre al meglio. - Riflettere sul proprio comportamento e sulle modifiche da apportare per sviluppare stili di vita ispirati al vero delle persone e delle cose. - Acquisire coscienza degli atteggiamenti e dei comportamenti da evitare. - Riconoscendo l’unicità di ciascuno, acquisire e consolidare valori e stili scaturenti da un principio di fraternità, quali l’amicizia, la collaborazione, il sostegno reciproco, la costanza, l'applicazione, l’aiuto al più debole. - Acquisire e approfondire la consapevolezza e l'osservanza dei propri diritti e doveri come cittadini inseriti in una comunità orientata al bene comune. - Sviluppare il senso di responsabilità e l’osservanza dei propri doveri, per il bene proprio e altrui. - Acquisire e consolidare la coscienza del valore del rapporto intergenerazionale (rispetto della vita in ogni suo momento), anche attraverso il racconto, la memoria, la tradizione. - Sviluppare l’interculturalità come bene da costruire e di cui prendersi cura. - Riconoscere diritti e doveri sanciti dalla Costituzione come cittadini secondo un agire responsabile. - Introdurre progressivamente alla consapevolezza nei diversi sistemi di comunicazione alla distinzione tra realtà e virtualità. 78 Letture, disegni, grafici, giochi, lavori di gruppo e discussioni in classe, esercitazioni e simulazioni, saranno alla base dello svolgimento delle lezioni. Le singole classi poi, nello specifico, opereranno attraverso spunti operativi diversi: uscite didattiche; somministrazione di schede - test; interventi in loco di operatori specialisti; incontri con testimoni attuali di bontà; simulazioni con modalità interattive e ludiche; visione di alcuni documenti ( foto, filmati…); creazione di disegni o presentazioni multimediali; attività di laboratorio Verifica Prodotti finali: - Rappresentazioni grafiche - Rappresentazioni teatrali - Rappresentazioni multimediali - Elaborati scritti - Giochi e gare Progetto Piccole felicità … Soggetto Alunni di tutte le sezioni della scuola dell’Infan zia Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino: -sviluppa il senso di identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre adeguato; - riflette, si confronta, discute con gli adulti e gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione e rispetto; - comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando varie possibilità che il linguaggio del corpo consente; -utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive creative; -sperimenta rime e filastrocche, ascolta e comprende narrazioni, racconta ed inventa storie. Obiettivi & Finalità Metodologia, Strumenti & Risorse Condividere -giochi liberi e esperienze; guidati; -pensare gesti, -lettura e idee, linguaggi drammatizzazio che ne di storie, permettono di canzoncine, accogliere gli poesie, rime e altri; filastrocche; -riconoscere -attività situazioni e manipolative sentimenti che varie; ci uniscono; -attività -condividere ed grafiche, esprimere collettive ed sentimenti ed individuali emozioni ; utilizzando -dare materiali significato ai diversi. diversi stati d’animo; -accogliere la diversità come un valore positivo; -riconoscere situazioni di benessere e malessere; -essere consapevoli di sé e del proprio mondo; -usare materiali ed oggetti seguendo le proprie inclinazioni; -comunicare attraverso varie forme espressive; -mettersi in gioco accettando nuove 79 Verifica/prodotto -Osservazione sistematica iniziale, intermedia e finale; - cartelloni, lavori di gruppo e individuali; proposte; -esprimere idee ed emozioni; -migliorare ed ampliare il lessico, le competenze fonologiche e metalinguistich e. L’amore è una cosa meravigliosa Segni del Tuo amore L’amore tra le dita Alunni classi IA-B Alunni classi I A- B Alunni classi II A-B L’alunno riconosce nella famiglia la prima fonte di amore e di rispetto. L’alunno personalizza le proprie attività in ambito espressivo, creativo e comunicativo. L’alunno conosce e valorizza il proprio corpo e lo utilizza per esprimere messaggi emotivi non verbali. L’alunno comprende il valore dell’integrazione e della convivenza civile. L’alunno utilizza a livello base diversi tipi di software, contestualizzando Valorizzare la figura della famiglia e delle figure importanti della vita del bambino. -conoscere ed esplorare la realtà più vicina al vissuto dell’alunno -riconoscere e rappresentare con immagini i segni dell’amore di Dio - Conoscere le funzioni principali di un software per disegnare. Valorizzare il proprio corpo come veicolo di comunicazione visivo-gestuale. Favorire il potenziamento di alcune aree cognitive particolarment e legate all’attenzione, discriminazione e memoria visiva. Promuove il 80 Lettura di alcuni testi, sotto varie forme (fiabe, favole, brani narrativi e fantastici) sulla famiglia -didattica laboratoriale: confronto con il gruppo classe - software utilizzato: Paint e TuxPaint Scrittura di una filastrocca con tema la famiglie e l’amore che la unisce. Lettura e documenti di approfondimen to sia cartaceo che visivo. Utilizzo della L.I.S. (lingua italiana dei segni) -didattica laboratoriale: ricerca e confronto con il gruppo classe - software utilizzato: Paint Osservazione e riproduzione di alcuni segni della LIS. Analisi fiaba e realizzazione di un porta-fiaba Realizzazione di un testo digitale Realizzazione, modifica o completamento di immagini digitali riferite al bene Dalle profondità del tempo . La vita dono e scoperta Alunni di classe III A– Istituto Don Baldo e studenti della l’attività al proprio vissuto. lavoro di e LibreOffice gruppo e il Writer role-play. Favorire la competenza emotiva ovvero educare attraverso le espressioni del corpo a codificare, interpretare e rendere fruibili emozioni e stati d’animo in assenza della parola. Evidenziare in alcune fiabe particolari eventi legati al voler bene, al rispetto, alla collaborazione. Rapprensentar e o modificare immagini utilizzando diversi tipi di strumenti - Selezionare parti di un testo per applicare semplici formattazioni L’alunno riconosce e comprende elementi significativi del passato. Comincia ad organizzare informazioni e conoscenze usando anche la linea del tempo. Racconta fatti studiati anche con - Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni; -favorire l’esplorazione e la scoperta; -incoraggiare l’apprendiment o collaborativo; -promuovere la consapevolezza del proprio 81 Lettura e documentazion e di approfondimen to Produzione multidisciplinar e di elaborati di vario tipo Uso di software interattivi per la Rappresentazioni grafico –pittoriche Osservazione e riproduzione di reperti del passato Realizzazione di un elaborato cartonato Riadattamento di un breve testo musicale classe III A Secondari a di I Grado – Istituto S. Apollinar e Babbo e Mamma mi vogliono bene… Da sempre!! Alunni di classe IIIB Cantico delle creature Alunni classi III A- B Italia amore Alunni l’utilizzo di risorse digitali. Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolino a cercare spiegazioni L’alunno riconosce e comprende elementi significativi del passato. Riflette sul rapporto genitorifigli come dono straordinario con esempi tratti dalla storia, dalla letteratura e dall’attualità. Supera il distacco dai genitori L’alunno utilizza a livello base diversi tipi di software e procedure informatiche, contestualizzandol e al proprio vissuto. Personalizza le proprie attività in ambito espressivo, creativo e comunicativo. L’alunno riconosce modo di apprendere; -realizzare attività didattiche in forma di laboratorio LIM. - Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni; -favorire l’esplorazione e la scoperta; -incoraggiare l’apprendiment o collaborativo - consolidare la coscienza del valore del rapporto genitori-figli -organizzare attività didattiche finalizzate all’organizzazio ne di una mostra -promuovere la conoscenza di se stesso -scoprire e valorizzare le proprie doti -conoscere ed esplorare la realtà -lodare il Signore per tutti i suoi doni - Conoscere le funzioni principali di alcuni software per disegnare, scrivere e realizzare presentazioni. Conoscere gli 82 -Produzione multidisciplinar e di elaborati di vario tipo Presentazione in LibreOffice Impress Allestimento di una mostra Rappresentazio ni grafiche -Ricerche di gruppo Produzione di slides di sintesi al PC Realizzazione di oggetti del passato con tecniche di vario tipo Allestimento di una mostrarappresentazione Produzione di un libro -Scambi epistolari -Interventi di operatori -didattica Realizzazione di una laboratoriale presentazione della multimediale sperimentazion e e della scoperta - software utilizzato: Paint, LibreOffice Impress Uso di software Libro riassuntivo del mio……. Letteralmente innamorati delle elementi classi IV A significativi del e IV B passato del suo ambiente di vita; Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali ; Utilizza il linguaggio della geo-graficità per realizzare semplici carte tematiche e progettare percorsi e itinerari di viaggio; L’alunno riconosce e interiorizza la Alunni grande forza della dell’amore quale classe V A indispensabile - Istituto guida di vita don Baldo attraverso le e della relazioni classe I B interpersonali Secondari instaurate tra i a di I vari personaggi Grado dell’opera trattata Istituto S. Apollinar e elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani anche in relazione ai quadri sociostorici del passato; Conoscere la storia recente del nostro paese, con un particolar riferimento alla ricorrenza dei 100 anni della prima guerra mondiale; partecipare alla vita civile e democratica , anche in relazione al proprio ambiente di vita ( Roma – città). - Valorizzare il patrimonio culturale e considerarlo come risorsa per avvicinare i bambini ai valori comunitari e cristiani -favorire l’esplorazione e la scoperta di testi tradotti; -incoraggiare l’apprendiment o collaborativo -organizzare attività didattiche finalizzate all’incontro di continuità tra 83 interattivi per la Lim; Lettura di testi e utilizzo di testimonianze; didattica laboratoriale della sperimentazion e. lavoro svolto realizzato con testi scritti con il PC (software utilizzato: Paint, LibreOffice writer); rappresentazioni grafiche realizzate con tecniche e materiali diversi; Musiche e canzoni dal “fronte “ e della tradizione romana. -Studio della biografia dei due autori Produzione di un ballo in maschera da rappresentare nell’Ist. S. Apollinare - Lettura di alcuni passi tradotti dell’opera “Romeo e Giulietta” - Lettura di alcuni passi dei “Promessi Sposi” -Riflessioni personali sugli argomenti trattati nelle due opere -Proiezione parziale del film L’amore nell’arte Alunni del nostro Paese V B L’alunno impara a riconoscere e a cogliere il sentimento dell’amore nell’arte attraverso lo studio e l’osservazione dei vari artisti e delle loro opere che hanno contribuito a costruire il patrimonio culturale italiano. ordini di scuola attraverso varie forme espressive e rappresentativ e Saper cogliere l’amore nell’arte del nostro Paese attraverso lo studio e l’osservazione delle immagini multimediali e non. Conoscere le regioni d’Italia analizzandole artisticamente. e di alcune scene satiriche inerenti alle opere trattate Laboratorio artistico, supporti di diverso materiale Realizzazione di quadri o elaborati scritti. Studio della Biografia di alcuni artisti e delle loro opere sentimentali a confronto. Realizzazione di mosaici Realizzazione di affreschi. Esprime un linguaggio iconico e verbale sviluppando un pensiero critico Utilizza strumenti per produrre immagini pittoriche e non anche attraverso il colore Viaggio in Italia multimediale Alunni classi V A- B L’alunno utilizza a livello base diversi tipi di software e procedure informatiche, contestualizzandol e al proprio vissuto. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione e di informazione e ne fa un uso adeguato a seconda delle -conoscere ed esplorare la realtà dell’Italia nei suoi vari contesti legati al territorio, all’ambiente, all’arte, alla musica e alle tradizioni - sviluppare il senso di appartenenza alla propria nazione e far 84 -didattica Realizzazione di una laboratoriale presentazione digitale della sperimentazion e e della scoperta - software utilizzato: Paint, Paint.Net, LibreOffice Impress diverse situazioni. Personalizza le proprie attività in ambito espressivo, creativo e comunicativo. “Dal corpo alla relazione” Tutte le classi dell’ Istituto Don Baldo maturare atteggiamenti di apprezzamento , rispetto e collaborazione - Conoscere le funzioni principali di alcuni software per disegnare, scrivere e realizzare presentazioni. L’alunno si Riconoscere, rapporta differenziare le positivamente con varie parti del se stesso e con gli corpo e le altri; collabora e percezioni socializza; sensoriali. percepisce il Interagire e proprio corpo in cooperare con modo segmentario gli altri. e globale e Assumere ruoli l’ambiente diversi nel circostante; gioco e comunica e si nell’organizzazi esprime attraverso one. il linguaggio Conoscere e corporeo. rispettare le L’alunno apprende regole dei alcuni principi di giochi proposti, base di benessere interpretando psico-fisico relativi ruoli e funzioni alla cura del diverse proprio corpo, a un all’interno del corretto regime gioco. alimentare e alla Assumere prevenzione comportamenti dell’uso di adeguati per la sostanze che prevenzione inducono alla degli infortuni dipendenza (classi e per la quinte). sicurezza nei L’alunno vari ambienti di comprende il vita. valore delle regole Rispettare le e l’importanza di regole nella rispettarle. competizione sportiva; saper accettare la 85 Attività e giochi che favoriscano la socializzazione e la cooperazione tra bambini. Esercizi per riconoscere le varie parti del corpo, i propri sensi e le modalità di percezione sensoriale. Utilizzo di attrezzi e strumenti per aumentare la curiosità e il divertimento durante l’attività. Osservazione diretta delle dinamiche tra gli alunni e tra i gruppi. Verifica dell’instaurarsi di rapporti positivi e collaborativi tra gli alunni. sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando la diversità, manifestando senso di responsabilità. PROGETTO BIBLIOTECA Tutte le classi dell’ Istituto Don Baldo L’alunno 1. Accresce l’autostima 2. Migliora il rapporto con gli altri 3. Potenzia le abilità sociali 4. Acquisisce e/o potenzia l’autorganizzazio ne 5. Sviluppa la capacità di cooperazione 6. Rimuove difficoltà cognitive limitanti 7. Sviluppa le potenzialità individuali 8. Sviluppa abilità in relazione all'uso dell'informazione tramite la pratica della consultazione libraria. 9. Promuove negli alunni la motivazione alla lettura e al piacere del leggere. Favorire azioni interpersonali per attivare esperienze relative all’inseriment o, alla socializzazion e, allo star bene con se stessi e con gli altri. - Prestito librario · Promuovere attività collaborative per consentire l’integrazione di tutti gli alunni, per prevenire e/o ridurre il disagio a livello relazionale, metacognitivo, cognitivo. Orientamento nelle offerte formative dei laboratori attivati · Attuare azioni di interventi volti al raggiungiment o del successo scolastico e formativo, garantendo a 86 - Interventi di esperti - Interventi su gruppi/classe per incrementare e/o migliorare le abilità sociali - Laboratori / attività curricolari ed extracurricolari - Laboratori espressivo/mani polativi - Laboratori teatrali - Laboratori mimico-musicali Classi IA/B Fotocopie rilegate Con percorso alimentazione Classi IIA/B Rappresentazione iconografica E produzione di soggetti con l’utilizzo di materiali di riciclo Classi IIIA/B Schedario sulla produzione di un libro Classi IVA/B Intervista all’autrice Rielaborazione del testo: “Odissea” Classi VA/B Fumetto in versione digitale “Proposta di legge…” 10. Fa vivere la lettura come attività libera, che coinvolga il bambino/ragazzo cognitivamente ed emotivamente. 11. Perviene alla lettura come abito mentale e come fruizione critica dei testi letti. 12. Rafforza l'autonomia e la creatività di pensiero. 13. Impara a selezionare il materiale di lettura secondo gli usi e gli scopi a cui si in tende destinarlo. 14. Stimola la fantasia dei ragazzi e la loro creatività anche attraverso varie forme di rielaborazione dei testi letti. 15. Incentiva la lettura, proponendola come momento di socializzazione. 16. Coinvolge, in un processo di continuità didattico educativa, gli alunni dei diversi ordini di scuola, per favorire la socializzazione, la collaborazione e l'integrazione. ciascun alunno pari opportunità. · Sviluppare ulteriormente la risorsa culturale della scuola. · Rendere la biblioteca luogo di incontro, comunicazion ee integrazione. · Costituire una positiva relazione tra insegnanti, alunni e la lettura a vantaggio dell'apprendi mento. 87 Classe V/A Portalistino “Amori a confronto: Promessi Sposi/Giulietta e Romeo VALUTAZIONE Il Collegio dei Docenti, nel corso del corrente anno scolastico, sta provvedendo alla revisione e rielaborazione dei criteri di VALUTAZIONE degli apprendimenti degli alunni e AUTOVALUTAZIONE d’Istituto. Le normative di riferimento per l’AUTOVALUTAZIONE sono le seguenti: D.P.R. 280/2013; Direttiva n. 11 del 18/09/2014; C.M. n. 47 del 21/10/2014. La valutazione sistematica quadrimestrale effettuata dagli insegnanti permette di verificare ed eventualmente modificare la programmazione permettendo la creazione di itinerari diversi, di approcci diversi, di interventi diversi a seconda delle esigenze del gruppo-classe. Saranno oggetto di valutazione periodica e annuale tutti gli apprendimenti connessi alle attività curricolari e il comportamento. Il primo momento dell’iter valutativo sarà quello della verifica della situazione di partenza; in seguito, dalle verifiche periodiche e dall’osservazione di ogni alunno, tenendo conto delle sue potenzialità, si individueranno gli eventuali adeguamenti degli obiettivi programmati. La valutazione non sarà quindi solo momento conclusivo di una attività didattica, ma soprattutto capacità di autovalutazione dell’alunno e dell’insegnante. In ogni situazione la valutazione e la certificazione delle competenze sarà intesa come strumento incoraggiante e di stimolo alla crescita dell’alunno, in conformità alla normativa vigente del M.I.U.R. (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 e Legge 169/2008). La valutazione delle conoscenze, abilità, competenze disciplinari: CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI La valutazione delle conoscenze, abilità e competenze viene espressa attraverso descrittori numerici che vanno dal 5 al 10. I descrittori numerici delineano rispetto ad ogni disciplina insegnata I livelli di padronanza del sapere Le modalità di utilizzo delle abilità esercitate nel percorso scolastico (il saper fare) Il grado di sviluppo delle competenze disciplinari. Nella tabella vengono declinati i significati dei descrittori numerici: Descrittore numerico o 10 ottimo (con la nota eccellenza) o o 9 ottimo o o o o 8 distinto 7 buono 6 sufficiente 5 non sufficiente o o o o o o o o o o o Significato La padronanza delle conoscenze disciplinari è ampia, completa, corretta, approfondita Utilizza le abilità in modo appropriato con esposizione ricca e ben articolata; ha capacità di sintesi, logiche e di astrazione, rielaborazione personale, apporti creativi e originali Ha maturato un livello di competenze in modo autonomo e sicuro, anche in situazioni nuove La padronanza delle conoscenze disciplinari è completa, corretta, approfondita Utilizza le abilità in modo appropriato con esposizione chiara e articolata; ha capacità di sintesi, logiche e di astrazione con apporti pertinenti, personali e originali Ha maturato un livello di competenze sicure e precise La padronanza delle conoscenze disciplinari è nel complesso completa e corretta; Utilizza le abilità in modo appropriato con esposizione chiara; ha capacità di sintesi, di astrazione, di logica, con apporti personali e pertinenti Ha maturato un livello di competenze sicure La padronanza delle conoscenze disciplinari è nel complesso soddisfacente Utilizza le abilità in modo generalmente appropriato con esposizione lineare Ha maturato un livello di competenze nel complesso adeguato La padronanza delle conoscenze disciplinari è essenziale Utilizza le abilità in modo ancora incerto e se guidato, con una esposizione semplificata Ha maturato un livello di competenze basilare La padronanza delle conoscenze disciplinari è lacunosa Utilizza le abilità in modo ancora inadeguato Ha maturato un livello di competenze incerto 88 La valutazione del comportamento: CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI GIUDIZI È nei compiti istituzionali della scuola mettere in atto princìpi e procedure che aiutino l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il giudizio sul comportamento si stabilisce in base all’acquisizione o meno di abilità sociali che favoriscono il successo scolastico. Queste abilità si osservano in rapporto alle relazioni che gli alunni hanno rispetto a se stessi, agli altri e all’ambiente. Gli elementi della valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico sono: rispetto delle regole rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico e del patto educativo per gli aspetti di loro pertinenza interesse e impegno nella partecipazione alle proposte didattiche svolgimento delle consegne scolastiche Nella tabella vengono declinati i significati dei descrittori utilizzati: Giudizio ottimo distinto buono sufficiente non sufficiente Significato o o o o o Pieno rispetto delle regole Comportamento molto collaborativo Vivace interesse ed originale partecipazione alle proposte Regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche Ruolo propositivo all’interno della classe. o o o o o Rispetto delle regole Comportamento collaborativo Adeguato interesse e partecipazione alle proposte Regolare svolgimento delle consegne scolastiche Ruolo in genere positivo all’interno della classe. o o o o o Parziale rispetto delle regole Comportamento generalmente collaborativo Abbastanza adeguati interesse e partecipazione alle proposte Generalmente regolare svolgimento delle consegne scolastiche Ruolo abbastanza positivo all’interno della classe. o o o o o Sufficiente rispetto delle regole Comportamento discontinuo Incostanti interesse e partecipazione alle proposte Generalmente incerto svolgimento delle consegne scolastiche Ruolo non sempre positivo all’interno della classe. o o o o o Faticoso o mancato rispetto delle regole Comportamento inadeguato Scarsi interesse e partecipazione alle proposte Incerto o mancato svolgimento delle consegne scolastiche Ruolo problematico all’interno della classe. 89 Gli strumenti di verifica saranno: osservazioni sistematiche prove di comprensione questionari a risposta aperta o chiusa esposizioni orali o scritte produzione di testi scritti risoluzioni di problemi rappresentazioni grafiche e pittoriche produzione di “oggetti” produzioni multimediali INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione) L’art.3, comma 1, lettera b, della legge 28 marzo 2003, n.53, concernente la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale, ha assegnato all’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione il compito di effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze ed abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche. Fra gli obiettivi, assume particolare importanza la valutazione degli apprendimenti in italiano e matematica degli studenti della seconda e quinta classe della scuola primaria. 90 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI I docenti sono impegnati nella formazione professionale partecipando ai seguenti corsi: Settima Giornata Pedagogica della Scuola Cattolica: “Crescere a scuola come uomini e donne” Piano formativo del progetto di scuole in rete “L’Amore in realtà” Tematica / area Fare rete (Nota pastorale 11.7.2014, n. 25) Qualità / professionalità del docente Educazione all’affettività Educazione all’affettività Educazione all’affettività La valutazione La valutazione titolo L’educazione tra “diversità di carismi” e unità di Spirito: comprensione reciproca e fiducia collaborativa Solo chi ama educa: educatori in un mondo che cambia relatore Sergio Cicatelli Data possibile 12 Gennaio 2015 sede Don Baldo ore 2 16.30 – 18.30 Franco Nembrini 16 Gennaio 2015 Don Baldo L’alleanza strategica scuolafamiglia su i grandi temi: amore, pace, ecologia umana, morte. Tra fluidità e radicamento: Pinocchio metafora dell’uomo d’oggi Affettivamente: tra istinto, valori, ragione Don Andrea Lonardo 21 Febbraio 2015 Don Baldo 2 16.30 18.30 2 (m) 8.30 -10.30 Franco Nembrini 21 Febbraio 2015 Don Baldo (con pranzo) Rita Bressan 21 Febbraio 2015 Don Baldo Le competenze dell’amore, ovvero: criteri antropologici di valutazione Valutare il bene per ben valutare (la verità è oggettiva) Nicoletta Rosati 7 Marzo 2015 (m) Don Baldo (con pranzo) Andrea Forzoni 7 Marzo 2015 (p) Don Baldo 2 10.30 12.30 2+2 13.30 17.30 2+2 8.30 – 12.30 2+2 13.3017.30 Seminario di studi per Dirigenti scolastici Master in Didattica Generale e Pedagogica Scolastica per alunni con DSA e B.E.S. organizzato dall’I.N.P.E.F. (Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare) Percorso di formazione universitario in Scienze della Formazione Primaria Corso di Primo Soccorso Formazione aggiornamento RLS Incontri formativi professionali e spirituali interni: "Messaggio pedagogico e sociale di Don Baldo" Progetto Pastorale “Aggiornamento della normativa in ambito didattico” I suddetti corsi sono organizzati da: Centro Studi Scuola Cattolica CEI Congregazione “Piccole Figlie di S. Giuseppe” FIDAE / AGIDAE LUMSA Fonder 91 Rapporto con i genitori La scuola è consapevole di svolgere un ruolo complementare a quello della famiglia, con la quale si propone di condurre, nel riconoscimento di ruoli e compiti distinti, un lavoro di collaborazione, finalizzato al bene dei bambini. Per questa ragione, i genitori svolgono un ruolo attivo all’interno della vita scolastica, che si attua in primo luogo negli organi rappresentativi. I genitori sono inoltre convocati all’inizio di ogni anno scolastico per la presentazione della programmazione educativa e didattica e sono invitati a dialogare con gli insegnanti in occasione dei colloqui periodici. In occasione di momenti particolarmente significativi della vita scolastica, come le celebrazioni, le feste della scuola, i genitori sono invitati a condividere il cammino di crescita e di fraternità. Formazione genitori Incontri annuali su tema di contenuto: educativo pedagogico religioso Incontri di preghiera: Avvento Momento di preghiera Quaresima Momento di preghiera Mese Mariano Momento di preghiera Santa Messa di apertura e chiusura dell’anno scolastico. 92 Sintesi di attività complementari, integrative e proposte Festa di accoglienza (primo giorno di scuola) Santa Messa di apertura dell’anno scolastico Preghiera quotidiana con particolare riferimento al calendario liturgico Festa di Don Baldo Preparazione al Natale Momento di allegria in occasione del Carnevale Festa di San Giuseppe Preparazione alla Santa Pasqua Preghiera nel mese Mariano Partecipazione a concorsi vari Festa della Famiglia Rappresentazioni teatrali di fine anno scolastico. Proposte di attività extra-scolastiche Minibasket Ginnastica artistica Corso di découpage Corso di cinema e scrittura creativa Grest estivo 93 ORGANI COLLEGIALI Collegio docenti: membri Coordinatore Didattico e docenti Funzioni cura la programmazione dell'azione educativa; elabora il P.O.F. (D.P.R. 275/99); programma i laboratori Larsa (Laboratorio recupero sviluppo apprendimenti); valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l’efficacia; formula proposte al Coordinatore Didattico per la formazione e la composizione delle classi; definisce il calendario scolastico; provvede all'adozione dei libri di testo. Consiglio d'Istituto: durata in carica 3 anni membri (di diritto) Dirigente Scolastico Coordinatore Didattico scuola Primaria Coordinatrice Didattica scuola dell’Infanzia Vice coordinatrice scuola Primaria membri (eletti) 4 rappresentanti del personale docente (2 della Scuola dell’Infanzia e 2 della Primaria) 6 rappresentanti dei genitori (3 della Scuola dell’Infanzia e 3 della Primaria) Nella prima seduta, tra i rappresentanti dei genitori, viene eletto il Presidente, il quale nomina un segretario funzioni adotta il Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) elaborato dal collegio docenti e dall’Ente Gestore; promuove la partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; propone all'Amministrazione dell'istituto indicazioni per l'acquisto, il rinnovo e la conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi, multimediali e le dotazioni librarie. Consiglio di classe: durata in carica 1 anno membri 2 rappresentanti dei genitori - i docenti della classe – il Coordinatore Didattico funzioni formula proposte didattiche, culturali, educative della classe. Assemblea dei genitori d’Istituto: tempi possono convocarla i genitori rappresentanti di classe o il 20% dei genitori del plesso interessato funzioni esamina le tematiche riguardanti l'andamento generale didattico e formativo dell'Istituto. 94 SOMMARIO Premessa 2 Conosciamo Don Giuseppe Baldo 3 Identità dell’Istituto 4 L’ambiente scuola - Dove operiamo 5 Risorse esterne - Potenzialità dell’utenza 6 Princìpi ispiratori educativi 7 Obiettivi educativi 8 Finalità e obiettivi della scuola dell’Infanzia 9 Finalità e obiettivi della scuola Primaria 9 Linee essenziali del P.O.F. 12 Approvazione e diffusione del P.O.F. 13 Risorse umane 14 Offerta formativa scuola dell’Infanzia 18 Strutture scolastiche (infanzia/primaria) 22 Offerta formativa scuola Primaria 23 Commissioni di lavoro - Programmazione 25 educativa/didattica Curricolo di studi 27 BES 73 Competenze chiave per la cittadinanza 74 attiva Progettazione organizzativa 76 Elaborazione e stesura di un progetto 77 Progetti 78 Valutazione – Certificazione - INValSI 88-89-90 Percorso formativo dei docenti 91 Rapporto con i genitori – Formazione 92 genitori Sintesi di attività complementari, 93 integrative e proposte di attività extascolastiche Organi collegiali 94 95 “L’ Amore è il condimento di tutte le cose amabili.” (Beato Don Giuseppe Baldo) 96
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