PDF - Istituto Don Baldo Roma

Via Filippo Ermini, 10 – 00167 Roma
Tel. 0639366599 fax 0639367788
a.s. 2014/2015
PREMESSA
Che cos’è il P.O.F.
“Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di
tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa. Il piano è
il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia. La scuola attiva i necessari rapporti con gli enti locali e
con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche
operanti sul territorio.” (art. 3 del DPR 275/99)
Che cos’è il CURRICOLO
Il Curricolo è l’insieme delle esperienze formative e didattiche
offerte dal Collegio dei Docenti agli alunni frequentanti l’istituto e
coerenti con le scelte educative, organizzative e operative
adottate dal Collegio dei Docenti stesso e presentate nel P.O.F.
della scuola.
Il Curricolo tiene conto della gradualità e flessibilità del
raggiungimento delle competenze rispetto alle capacità individuali,
al grado di istruzione, ai bisogni del territorio, alle risorse
strumentali e umane.
Il Curricolo di istituto è parte integrante del P.O.F., ne
rappresenta il cuore didattico.
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CONOSCIAMO DON GIUSEPPE BALDO
Il Beato Giuseppe Baldo nacque a Puegnago
(BS), diocesi di Verona, il 19 febbraio 1843.
Fu battezzato il giorno seguente nella chiesa
del villaggio, dedicata a S. Michele Arcangelo,
dal parroco Domenico Ottini. Al manifestarsi
della vocazione sacerdotale, la madre lo
ammonì; “Ricordati: ci sono due sorte di preti:
O prete buono o niente!”.
Entrato nel Seminario di Verona il 7 dicembre
1858, si distinse per pietà, disciplina e ottimi
risultati negli studi.
Il 15 agosto 1865, a soli 22 anni di età, per
indulto pontificio, fu ordinato sacerdote dal
Vescovo di Verona Mons. Luigi di Canossa.
Passò un anno, come Vicario coadiutore, nella parrocchia suburbana di
Montorio, dopo di che venne chiamato dal suo Vescovo a svolgere il
prestigioso ruolo di Vicereggente del Collegio Vescovile di Verona, dove
rimase per ben 11 anni quale apprezzato educatore e plasmatore di anime.
Sentendosi ispirato a dedicarsi a un apostolato di più ampio respiro, chiese
ed ottenne di essere mandato Parroco in Ronco all’Adige (VR), dove rimase
fino alla morte. E furono trentotto anni di numerose iniziative pastorali,
caritative e sociali, spesso all’avanguardia sui tempi. Tra esse va ricordata la
fondazione dell’Istituto “Piccole Figlie di S. Giuseppe”, erede e continuatore
del suo spirito.
Consumato dalle fatiche, purificato da lunga malattia, ricco di virtù e meriti,
entrò nella vita senza fine il 24 ottobre 1915 all’età di 72 anni. A conclusione
del processo canonico, il 26 gennaio 1987 si ebbe il riconoscimento
dell’eroicità delle virtù. E due anni dopo, il 31 ottobre 1989, l’esaltazione
agli onori degli altari con il titolo di Beato.
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IDENTITÀ DELL'ISTITUTO
La Congregazione Piccole Figlie di S. Giuseppe, fondata dal Beato Don
Giuseppe Baldo, già operante sin dal 1894 nella Parrocchia di S. Maria in
Ronco all’Adige (Verona), è un Istituto ecclesiastico di diritto pontificio
approvato il 10 gennaio 1913, riconosciuto come persona giuridica agli
effetti civili dallo Stato Italiano con R.D. n. 1341 del 18 agosto 1940.
I membri dell’Istituto, in vigile e continua attenzione ai segni dei tempi, con
spirito umile e oblativo, realizzano la loro missione nella Chiesa amando e
cercando Cristo nel servizio del prossimo e facendo della loro vita una
risposta generosa all’amore di Dio.
L’Istituto svolge la sua opera di culto e religione in Italia e all’estero nelle
missioni, mediante attività educative, socio-assistenziali e pastorali.
L'Istituto Don Baldo fu costruito in
Roma, nel quartiere Aurelio nel 1967
come
sede
principale
della
Congregazione delle Piccole Figlie di S.
Giuseppe, fondata nel 1894 dal Beato
Giuseppe Baldo.
Le suore, rendendosi conto della
situazione ambientale, trasformarono la
struttura in una Scuola che rispondesse
ai bisogni degli abitanti del rione e
testimoniasse il loro servizio educativo
tramandato dal Fondatore.
Il 10 ottobre 1969 venne autorizzata
l'apertura della Scuola Materna e il 26
febbraio 1973, dal Ministero della
Pubblica Istruzione, anche l'apertura
della Scuola Elementare.
La sede ampliata e ristrutturata, è andata
man mano inserendosi nel contesto
ambientale, assumendo una fisionomia
educativa ben precisa e in linea con i tempi.
Nell'anno 2001 all'istituto è stato riconosciuto lo status di scuola paritaria,
cui si è aggiunto nel 2003, quello di scuola parificata.
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L’AMBIENTE SCUOLA
L’Istituto è agevole, didatticamente e modernamente attrezzato e vuol essere
anche ricco umanamente e spiritualmente.
E’ situato all’interno di un vasto giardino alberato. Comprende due zone: una
è occupata dalla Scuola dell’Infanzia l’altra la Scuola Primaria. Ciascuna
scuola, pur essendo intercomunicante, ha un proprio ingresso indipendente e
gode autonomia di spazi interni ed esterni.
L’ambiente scolastico si presenta pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni
di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi assicurano una permanenza a
scuola confortevole per gli alunni e per il personale.
L’edificio scolastico è rispondente a tutta la normativa vigente in materia di
sicurezza delle strutture, degli impianti e delle attrezzature.
Nella scuola esistono gli impianti di allarme, anti-intrusione e antincendio.
Nel corso dell’anno scolastico sono previste almeno 2 prove di evacuazione
che coinvolgeranno tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria, e
tutto il personale docente ed ausiliario.
DOVE OPERIAMO
L’istituto Don Baldo sorge
nel quartiere Aurelio, nelle
vicinanze della Città del
Vaticano, ed è facilmente
raggiungibile con i mezzi
pubblici (autobus 490,
994, 46, 49, 892 e stazione
metro Baldo degli Ubaldi).
Nelle vicinanze si trova
Villa Carpegna, costruita
forse
su
di
una
preesistente
palazzina
cinquecentesca, sorge su
un’antica area cimiteriale romana. Dal 1981 il complesso è divenuto parco pubblico.
Nei pressi della Via Aurelia sorge la Chiesa della Madonna del Riposo dove
anticamente viandanti e pellegrini sostavano per rinfrancarsi e recitare una preghiera
prima di proseguire il loro cammino. All’interno troviamo, sopra l’altare, l’affresco
della Madonna col Bambino, probabilmente di epoca rinascimentale.
Lungo la via Baldo degli Ubaldi si notano le “fornaci” intensamente sfruttate già nel
periodo della Roma Imperiale e successivamente dai Papi rinascimentali con l’apertura
del cantiere per la costruzione della Basilica di S. Pietro. Hanno continuato a funzionare
fino all’inizio degli anni ‘60 per poi cessare definitivamente la loro attività in seguito
alla massiccia e dilagante urbanizzazione del territorio adiacente.
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Risorse esterne:
Parrocchia S. Ambrogio
Via G. Vitelli, 23
Tel. 06 6620067
Parrocchia S. Giuseppe
Cottolengo
V.le di Valle Aurelia, 62
Tel. 06 39724175
Parrocchia S. Pio V
Largo S. Pio V, 3
Tel. 06 66000400
Parrocchia S. Maria
Immacolata
Via S. Bernadette, 23
Tel. 06 6630990
Municipio 18°
Via Aurelia, 475/479
Tel. 06 69618333/4
Borgo S. Spirito, 3
Tel. 06 68351
Via Aurelia, 470
Tel. 06 67697050
Stazione Carabinieri
Via E. Albornoz, 24
Tel. 06 633656
Ospedale San Carlo
Via Aurelia, 275
Tel. 06 39701
ASL RM/E
XVIII Gruppo Vigili Urbani
Potenzialità dell’utenza
Il contesto socio culturale è piuttosto eterogeneo: gli alunni provengono da famiglie con
varie e diversificate realtà sociali, culturali ed economiche; presenta anche nuclei
provenienti da cittadinanze diverse.
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PRINCÌPI ISPIRATORI EDUCATIVI
“Quale responsabilità ha assunto l’educatore per questo Fanciullo
in faccia a Dio, alla famiglia, alla Chiesa, alla società…
perché nel fanciullo si educa l’uomo di domani, il cristiano, il cittadino,
la creatura di Dio”.
(Beato Giuseppe Baldo)
L’istituto Don Baldo si impegna a tradurre nella pratica educativa
la concezione pedagogica del Beato Baldo, secondo il quale: ”
Educare è formare l’uomo, arricchire la sua mente di buone e
utili cognizioni e guidare la sua volontà per la via della virtù. E’
quindi necessaria una equilibrata disciplina senza la quale non è
possibile educare“.
A tale scopo l’ Istituto Don Baldo, attraverso l’educazione e la
formazione intellettuale, favorisce la crescita armonica della
persona, tenendo conto della sua dimensione individuale, sociale e
religiosa. E’ ancora il Beato Don G. Baldo a ricordarci che:
“L’educazione intellettuale, morale e religiosa è la più grande
opera umana che mai possa farsi, è la continuazione dell’opera
divina in quanto ha di più nobile e di più sublime la creazione”.
Il progetto educativo si propone pertanto di contribuire alla
crescita del fanciullo, in sintonia con i principi ispiratori e secondo
le istanze di libertà, uguaglianza e solidarietà suggerite dalla
Costituzione Italiana .
L’opera educativa, attenta alla formazione armonica del singolo
alunno, coltiva, rispetta e valorizza in esso le sue dimensioni
intellettuali, affettive morali e relazionali, sempre ispirandosi al
modo con cui Dio educa le sue creature. “Dio opera con soavità e
fermezza. Così noi pure: fermezza unita a soavità e mitezza di
modi”. (Beato G. Baldo)
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OBIETTIVI EDUCATIVI
 EDUCARE AL SENSO CRISTIANO DELLA VITA
Don Baldo insegna che “L’educatore non crea il fanciullo, ma si sforza di formarlo;
esso deve imprimervi la bellezza, l’elevatezza, la nobiltà, la perfezione, la maestà”.
Con riferimento ai valori cristiani l’alunno verrà aiutato a:
▫ acquisire responsabilità e consapevolezza nelle proprie azioni;
▫ collaborare con solidarietà;
▫ perseguire le finalità educative proprie della cultura cristiana.
 EDUCARE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA
La scuola ha il compito di inserire l’alunno nel mondo delle relazioni interpersonali,
sulla base dell’accettazione e del rispetto dell’altro, del dialogo, della partecipazione al
bene comune. Si propone inoltre di sostenere il fanciullo nella progressiva conquista
della sua autonomia di azione e di giudizio.
 EDUCARE AL CONFRONTO CON LA REALTA’
Attraverso le attività proposte i bambini acquisiscono gli strumenti necessari ad
un’interazione critica e cosciente con la realtà che li circonda.
 EDUCARE A COGLIERE LE CAPACITA’ INDIVIDUALI
I docenti si impegnano costantemente a curare la propria formazione/aggiornamento
professionale per favorire una didattica coerente con i moderni principi pedagogici
istituzionali.
 EDUCARE ALLO SVILUPPO DELLE ABILITA' COMUNICATIVE
Il linguaggio è inteso come opportunità di simbolizzazione, espressione e
comunicazione. Ogni linguaggio esprime la capacità dell’essere umano di tradurre in
simboli e segni il suo pensiero e i suoi sentimenti, pertanto l’educazione linguistica, che
concerne specificamente il linguaggio verbale, si avvale anche degli apporti
comunicativi e espressivi prodotti dall’uso di altre forme di linguaggio (iconico, grafico,
musicale, corporeo, gestuale, mimico, multimediale).
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FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre e i sei anni di età
ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di
pluralismo culturale ed istituzionali presenti nella Costituzione della Repubblica, nella
Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione
europea.
Si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia,
della competenza e li avvia alla cittadinanza.
La Scuola fa riferimento alle finalità educative contenute nelle Indicazioni Nazionali per
il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012.
Al centro della programmazione vi sono dunque bambini e bambine intesi quali soggetti
di diritti tra cui, primo fra tutti, quello di avere l’opportunità di valorizzare le proprie
potenzialità mediante l’adeguata stimolazione di ogni aspetto del loro sviluppo, dalla
dimensione cognitiva a quella affettivo-emotiva e sociale-relazionale.
L’impostazione didattica è flessibile e aperta poiché calibrata sui bisogni, sui ritmi e sui
tempi di ciascun bambino.
Il gioco è il canale metodologico privilegiato: mediante attività ludiche strutturate o
libere vengono offerte ai bambini molteplici stimoli e la possibilità conseguente di
elaborarli. Il gioco diviene elemento centrale che connota tutte le esperienze di scoperta
e apprendimento del bambino.
FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA SCUOLA PRIMARIA
La Scuola Primaria accoglie bambini/e dai 6 agli 11 anni nella concretezza del loro
vissuto e si propone di promuovere la formazione integrale del bambino attraverso un
itinerario educativo e didattico graduale e continuo, che sviluppi la personalità in tutte le
componenti, per condurlo ad una scoperta di se stesso e del mondo circostante, nel
pieno rispetto dei ritmi di crescita ai vari livelli:
Formazione Etico-Spirituale
Obiettivo finale:
Acquistare una visione cristiana della realtà uomo – mondo - storia e scoprire la bontà
di Dio Padre e Creatore e la presenza di Gesù Amico.
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Obiettivi intermedi:
- Scoprire nel creato e nelle persone il segno della grandezza e dell'amore di Dio Padre;
- Accostarsi alla natura e alla vita come dono di Dio;
- Conoscere Cristo - Amico nella Parola di Dio, nella preghiera personale e comunitaria,
nella vita sacramentale;
- Essere consapevoli della differenza tra il bene e il male e agire di conseguenza;
- Promuovere la conoscenza rispettosa di altre religioni.
Formazione Psico-Fisica
Obiettivo finale:
Valorizzare l'esperienza motoria e sportiva ai fini della crescita, del rispetto reciproco,
della partecipazione attiva, del controllo dell'impulsività, della lealtà verso sé stessi e gli
altri e della collaborazione interpersonale.
Obiettivi intermedi:
- Maturare la propria identità attraverso il rafforzamento della percezione di sé sotto il
profilo corporeo;
- Educare alla padronanza del proprio corpo come mezzo di comunicazione e di
relazione;
- Educare all'igiene del corpo.
Formazione Affettivo - Volitiva
Obiettivo finale:
Promuovere la capacita di accettare se stessi e accogliere gli altri valorizzando il bene
presente in ognuno.
Obiettivi intermedi:
- Conoscere se stessi e dimostrare fiducia nelle proprie e nelle altrui capacità;
- Saper esprimere emozioni e sentimenti attuando una prima forma di autocontrollo;
- Creare un ambiente di serena sincerità e amicizia;
- Acquisire la capacità di collaborare in famiglia e nell'ambiente in cui il bambino vive;
- Canalizzare l’aggressività verso atteggiamenti costruttivi cercando di diminuire i
conflitti e superandoli positivamente.
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Formazione Sociale
Obiettivo finale:
Acquisire gradualmente una capacità relazionale corretta e costruttiva nei confronti
degli ambienti e delle persone.
Obiettivi intermedi:
- Essere disponibili all'incontro, all'ascolto e al dialogo con tutti controllando
l'egocentrismo e superando il proprio esclusivo punto di vista;
- Imparare a rapportarsi in modo sereno e costruttivo con adulti e coetanei;
- Interiorizzare e rispettare le regole realizzando un positivo vivere in comune;
- Divenire responsabili nell'adempimento dei doveri scolastici e nell'assunzione di
particolari impegni e delle proprie responsabilità;
- Essere capaci di collaborazione e vicendevole aiuto.
Formazione Intellettuale
Obiettivo finale:
Raggiungere un'adeguata capacità di controllo e di organizzazione delle proprie
funzioni cognitive (analisi e sintesi).
Obiettivi intermedi:
- Esplorare la realtà mettendosi in relazione con gli esseri viventi, le cose e lo spazio;
- Saper ascoltare, riflettere, valutare ed avere coscienza delle proprie esperienze;
- Sviluppare la capacita di raggruppare, ordinare, quantificare, misurare, localizzare,
porre in relazione;
- Tener vive ed organizzate le curiosità intellettive e la creatività;
- Acquisire la capacità di esprimersi attraverso pluralità di linguaggi in modo
appropriato, corretto ed efficace;
- Sviluppare gradualmente il pensiero riflessivo e critico.
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LINEE ESSENZIALI DEL P.O.F.
Il P.O.F. è stato pensato e organizzato per offrire risposte adeguate ai bisogni emersi
espressi sia dagli utenti che dagli operatori:
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
Arricchimento e molteplicità dei linguaggi
Formazione personale docente
Partecipazione e coinvolgimento dei genitori
Integrazione con il territorio
Continuità verticale/orizzontale
Orientamento
Tenuto conto:
della realtà dell’istituto descritta nel paragrafo
“Identità dell’istituto”
della continuità educativa tra scuola dell’Infanzia e Primaria
del P.O.F. elaborato lo scorso anno e rivisto in sede di
Collegio dei Docenti nei mesi di Giugno/Settembre 2014
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APPROVAZIONE E DIFFUSIONE DEL P.O.F.
Personale scolastico coinvolto:
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Ente Gestore
Comunità Religiosa
Direzione didattica dell’Istituto
Docenti scuola dell’infanzia
Docenti scuola primaria
Impiegata amministrativa
Personale ausiliario
Comunicazione:
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Consiglio d'Istituto
Riunione dei genitori delle singole sezioni e classi
Verifiche e valutazioni:
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Ente Gestore
Direzione didattica
Collegio docenti
Consiglio d'Istituto
Genitori degli alunni iscritti
Strumenti utilizzabili di verifica e valutazione:
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visione in loco
confronti in assemblee
questionari
Momento di diffusione:

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all'atto dell'iscrizione degli alunni
consultabile sul sito internet della scuola
dépliant informativo della Scuola dell’Infanzia e Primaria

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RISORSE UMANE DELLA SCUOLA
La nostra scuola dispone di personale direttivo, docente, ausiliario, provvisto dei titoli di
studio, dei requisiti di legge necessari per le attività che svolge.
E’ così composto:
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
La Dirigente scolastica
N. 2 Coordinatori didattici
N. 1 Vice Coordinatrice didattica
N. 6 docenti titolari di sezione nella scuola dell’Infanzia
N. 17 docenti di cui 10 prevalenti e 7 specialisti nella Scuola Primaria
N. 4 ausiliarie - addette alle mansioni di assistenza – e pulizia
N. 1 cuoca
N. 2 aiuto cuoca
N. 2 addetti alla portineria
La Comunità religiosa
È composta da otto Suore, è il nucleo animatore della Comunità educante, testimone della
radicalità della vita, dei valori evangelici che annuncia. Il suo compito principale è quello di favorire la
creazione di un ambiente educativo improntato a spirito di famiglia in cui è più facile, per gli allievi
operare una sintesi vitale tra la cultura umana e il messaggio evangelico.
La Dirigente scolastica, Bianca Rebonato Suor Licia
Ella è responsabile del servizio educativo, scolastico, formativo e garantisce, in
comunione con la Comunità religiosa, l’identità della Scuola assumendone la direzione
e la gestione, secondo i compiti a lei affidati e nella logica dell’animazione.
La Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia, Suor Elide Baù
Ha un compito particolarmente delicato all’interno della scuola poiché si assume la
responsabilità della scuola dell’Infanzia per quanto riguarda l’ordinamento didattico e il
buon andamento generale.
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In particolare:
a) E’ incaricata di curare i rapporti con il personale, sia docente, sia ausiliario;
coordina il lavoro all’interno del collegio docenti. E’ l’animatrice della comunità
educante;
b) coordina la programmazione, l’attuazione e la verifica della progettazione
educativa;
c) si adopera per adeguare sempre più l’opera educativa della scuola alle reali
esigenze dei bambini e della famiglie;
d) convoca le riunioni delle assemblee di sezione e quelle del collegio docenti;
e) controlla la regolarità dei documenti relativi agli alunni e al personale, conservandoli
in segreteria e, alla fine dell’anno scolastico, in archivio.
L’ Educatrice della Scuola dell’Infanzia
Alle educatrici laiche e religiose spetta la formazione integrale del bambino con il
dovere di condividere e attuare la proposta educativa della scuola e quindi i valori cui
essa si ispira e le finalità a cui tende.
Ogni Educatrice, come previsto dalla legge, è responsabile del proprio gruppo di
bambini; detta responsabilità è comunque condivisa da tutta la comunità educativa.
Perché ciò sia concreto sono necessarie alcune condizioni che debbono essere il filo
conduttore della professionalità di un’educatrice:
 Una solida preparazione pedagogica e competenza professionale;
 La consapevolezza che il compito educativo si attua attraverso la testimonianza
della propria vita;
 La disponibilità al lavoro collegiale, non solo didatticamente, ma anche
educativamente;
 La consapevolezza che le esigenze del bambino cambiano con la società, quindi
disponibilità ad aprirsi alla novità, senza disconoscere i valori ed i principi che
sempre ci hanno ispirato;
 Assume le linee del Progetto Educativo e gli indirizzi programmatici della scuola,
nel rispetto della libertà didattica e attraverso la collaborazione con la
coordinatrice in un clima di impegno e rispetto;
 Compila il registro della sezione, annotando giornalmente la presenza e le
assenze degli alunni e redige la documentazione richiesta (programmazione e
verifiche);
 E’ disponibile per i colloqui con le famiglie secondo modalità e tempi previsti e
concordati all’inizio di ogni anno;
 Partecipa alle riunioni degli Organi Collegiali della scuola previsti dai
regolamenti, secondo le modalità e i tempi richiesti dalle esigenze socioambientali;
 Collabora con i competenti organi sanitari per quanto riguarda la vigilanza sullo
stato di salute dei bambini.
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Perché una Unità di apprendimento diventi occasione di crescita e di maturazione, è
indispensabile il coinvolgimento di tutte le persone operanti nella scuola, compreso il
personale ausiliario, parte integrante della comunità educativa.
Il Coordinatore didattico della Scuola Primaria, Docente Luigi Frezza
Egli promuove e coordina le attività educativo-didattiche.
Coordina il lavoro all’interno del collegio docenti, cura la programmazione, l’attuazione
e la verifica della progettazione educativa; promuove l'impegno educativo di tutte le
componenti della comunità scolastica, costituendo il centro e il punto di riferimento per
l'unità dell’azione educativa svolta nell’Istituto, nelle sue varie attività.
Convoca le riunioni dei genitori delle diverse sezioni e quelle del collegio docenti;
controlla la regolarità dei documenti relativi agli alunni e al personale docente.
La Vice Coordinatrice didattica, Docente Maria Pia Antinori
Ella collabora nel promuovere e coordinare le attività educativo-didattiche.
In particolare affianca il Coordinatore didattico nella cura della programmazione,
nell’attuazione e nella verifica della progettazione educativa. Inoltre svolge attività di
consulenza con la Dirigente scolastica ed il Coordinatore didattico.
I Docenti
Come membri attivi e propulsori della Comunità educativa sono impegnati, nello
spirito del Progetto Educativo, al raggiungimento delle finalità proprie dell'Istituto
attraverso l'insegnamento efficace e aggiornato delle proprie discipline e la coerente
testimonianza delle proprie azioni e della propria vita. Essi collaborano al buon
andamento dell'Istituto in conformità alle indicazioni della Direzione, del Coordinatore
didattico, del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe e d'Istituto.
All'inizio di ogni anno scolastico i docenti sono impegnati singolarmente e in riunioni
collegiali a definire, secondo i moderni criteri pedagogici, gli adempimenti scolastici
previsti dalla normativa scolastica vigente. Della relativa documentazione una copia
sarà consegnata alla Direzione.
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Servizio di Segreteria e Amministrazione
Ha il compito di:
*Tenere aggiornati i documenti di sua competenza.
*Tenere i rapporti con gli uffici pubblici di riferimento
*Tenere i rapporti con il personale docente e ausiliario, secondo quanto è indicato
dall’Economa Generale e in accordo con la Dirigente scolastica e il Coordinatore
didattico per quanto è di loro competenza.
Personale impegnato in attività extra-scolastiche
Il personale docente e gli istruttori impegnati nelle attività extra-scolastiche,
condividono le linee del Progetto Educativo e gli indirizzi programmatici della scuola.
Il Personale ausiliario
Il personale ausiliario presente nella nostra struttura scolastica, assume le linee
del Progetto Educativo e gli indirizzi programmatici della scuola.
Coopera all’azione educativa della Scuola Primaria sotto la direzione della suora
incaricata, cura il decoro e il riordino della scuola, seguendo attentamente le norme
fissate dall’autorità sanitaria, sia per la preparazione e la distribuzione del pranzo, sia
per la pulizia, l’igiene e l’ordine di tutti gli ambienti, le attrezzature e gli spazi interni ed
esterni della Scuola Primaria.
Il Personale non docente è così ripartito:
 Personale ausiliario (4)
 Cuoca (1)
 Aiuto cuoca (2)
 Servizio di portineria (2)
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OFFERTA FORMATIVA PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
RAPPORTI INIZIALI GENITORI - EDUCATRICI
 La famiglia è una insostituibile fonte della crescita e dell’educazione di ciascun
bambino, è coinvolta fin dai primi incontri a collaborare a tutte le proposte della
Scuola Dell’Infanzia al fine di sentirsi membro della “ famiglia-scuola ”.
 La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di
accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini.
Promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli
ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta
dell’intera giornata scolastica.
 Le educatrici si ispirano a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione
partecipata, mediazione comunicativa, con la continua capacità di osservazione
del bambino, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento
all’evoluzione dei suoi apprendimenti.
TEMPI
 Ogni Insegnante nei primi giorni di settembre, prima dell’apertura della scuola si
incontrerà con i genitori dei nuovi iscritti per una prima conoscenza, per
delineare la “Scheda personale”, e la consegna del contrassegno.
 La Coordinatrice invece, nell’ultima settimana del maggio precedente si
incontrerà con i genitori di tutti i bambini nuovi per far conoscere loro la data
dell’inizio della scuola, come avverrà l’accoglienza, quale sarà il corredino del
bambino, quale sarà la sezione a cui apparterrà ecc.
 Verso la fine di Settembre, o la prima settimana di Ottobre sarà organizzata la “
Festa dell’accoglienza ” con la presenza dei genitori, sarà questo il primo
momento di festa insieme.
 Nel mese di Ottobre si terranno gli Incontri di Sezione per la presentazione del “
Progetto Educativo ” e la scelta dei rappresentanti di sezione.
 Nel mese di Aprile ci sanno incontri di verifica, per sezione, sui traguardi
raggiunti, ed eventuali aggiustamenti al piano personalizzato.
 Nel corso dell’anno tutti i genitori disponibili sono coinvolti nell’organizzazione
delle varie feste scolastiche e le rappresentanti di sezione partecipano agli incontri
di intersezione.
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 La centralità del bambino con le sue specifiche esigenze e potenzialità di sviluppo
costituisce il perno attorno al quale la scuola organizza il principio della
continuità educativa nella sua duplice dimensione, orizzontale e verticale. Per
quanto riguarda la continuità educativa orizzontale la scuola ritiene che la
partecipazione dei genitori alla vita scolastica debba essere continuativa, attiva e
responsabile. La continuità verticale viene attuata attraverso due linee direttrici:
passaggio di informazioni – e realizzazione di esperienze comuni.
 Per facilitare il passaggio alla Scuola Primaria dei bambini di 6 anni, le
Educatrici dell’Infanzia in accordo con quelle della Primaria stenderanno un
Progetto Continuità facendo alcuni incontri tra di loro e momenti di laboratorio
e attività creative con i bambini della quinta classe.
 Tutte le Educatrici, per rispondere all’impegno educativo, per contribuire
all’accompagnamento della formazione armonica e globale della personalità
infantile, per porsi accanto alla famiglia in atteggiamento di aiuto integrativo e di
collaborazione al bene dei bambini stessi, ogni anno si impegnano a partecipare a
momenti di formazione di carattere psico-pedagogico e di approfondimento
culturale e didattico mediante anche sussidi, riviste guide didattiche di cui la
scuola è provvista.
LA GIORNATA A SCUOLA:
La Scuola dell’Infanzia è aperta per 10 mesi all’anno, da settembre al 30 giugno.
Per il bambino che frequenta la scuola dell’Infanzia è importante avere un regolare
ritmo della giornata scolastica; ciò lo rassicura emotivamente perché gli consente di
prevedere e razionalizzare il tempo di permanenza a scuola.
Le attività ricorrenti di vita quotidiana rivestono un ruolo di grande rilievo, dal
momento che il bambino sviluppa la sua autonomia e potenzia la sua abilità anche
mediante comportamenti usuali ed azioni consuete.
I momenti di routine, con la loro ripetitività scandiscono il passare del tempo della
giornata a scuola e costituiscono per questo, un riferimento temporale e di contesto
molto importante perché, essendo prevedibili, danno sicurezza e sono controllabili
secondo tempi e strategie personali.
A questa età i bambini/e sono in grado di gestire questi momenti sia emotivamente che
cognitivamente, in modo naturale, prima attraverso la mediazione dell’adulto poi
sempre più autonomamente, attraverso una personale elaborazione degli eventi.
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SCUOLA DELL’INFANZIA
Orario delle attività dal Lunedì al Venerdì
8.00 – 9.15
Accoglienza
9.15 – 11.30
Attività disciplinari
11.30 - 12.30
Mensa
12.30 - 14.00
Intervallo
12.45 - 13.00
Uscita intermedia
14.00 - 15.30
Attività disciplinari
15.30 - 16.00
Uscita
Attività Laboratoriale
Progetti di attività curricolari
Incontri di preghiera inerenti
i momenti forti dell’anno
Laboratori di lettura e poesia
Creatività e manualità
Laboratorio di teatro
20
CLASSI
LABORATORIO
Secondo e
terzo anno
Religione
Secondo e
terzo anno
Minibasket
Secondo e
terzo anno
Ginnastica artistica
Terzo anno
Teatro
Corso di lingua inglese
Corso di Minibasket
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
OFFRE:
Corso di Ginnastica artistica
Religione
Ginnastica (con la maestra di sezione)
Uscite didattiche
Durante
il
corso
dell’anno
inseriranno altre attività, proposte anche da enti esterni:









Accoglienza
Festa di Don Baldo
Concorsi (disegni e arti creative)
Avvento / Natale
Carnevale
Festa di San Giuseppe (e del papà)
Quaresima / Pasqua
Mese Mariano

Festa della mamma

Diploma
Festa del bambino
Sono inoltre attivi i seguenti servizi:



Servizio completo di mensa
Incontri formativi per i genitori con esperti nel settore educativo
In ogni caso si garantisce massima disponibilità al dialogo con le famiglie degli alunni.
21
si
STRUTTURE SCOLASTICHE (SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA):
SPAZI INTERNI
SPAZI ESTERNI
- Aule n. 6 (scuola infanzia)
-Aule n. 10 (scuola primaria)
- Cortili
- Sala giochi (scuola infanzia)
- Giardino
- Sala teatro e cinema
- Campo mini-basket e mini-volley
- Aula di informatica
Multimediale: 14 postazioni
collegate in rete interna tra di
loro; prestazioni di
videoproiettore (scuola primaria)
- Aula LIM
- Aula musica multimediale
(scuola primaria)
- Palestra
-Biblioteca (scuola primaria)
-Cappella
-Sala docenti
- Sala mensa n. 2
- Cucina
- Direzione n. 3
- Amministrazione
22
OFFERTA FORMATIVA PER LA SCUOLA PRIMARIA
TEMPI
L’anno scolastico si divide in due quadrimestri:
Settembre-Gennaio
Febbraio-Giugno
Le date di inizio e fine scuola rispettano le indicazioni fissate dalla Direzione Scolastica Regionale.
In autonomia l’anno scolastico 2014/2015 inizia il 15 Settembre 2014 e termina l’8 Giugno 2015.
La nostra scuola adotta il modulo stellare a tempo normale.
L’orario scolastico si articola dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,00.
Le ore di lezione settimanali sono 30.
Orario delle discipline della Scuola Primaria
Le ore legate alle aree disciplinari saranno così ripartite:
Discipline
Italiano
Arte e immagine
Matematica
Tecnologia
Scienze
Storia - Cittadinanza e
Costituzione
Geografia
Educazione fisica
Musica
Lingua Inglese
Religione
MAX MIN
7
6
2
1
7
5
1
1
2
2
2
2
2
2
2
3
2
Attività Laboratoriale
(inserita in Arte e immagine)
2
2
2
3
2
Orario delle attività dal Lunedì al Venerdì
7.30 - 8.20
Accoglienza
8.30 - 10.20
Attività disciplinari
10.20 - 10.30
Intervallo
10.30 - 12.20
Attività disciplinari
12.20 - 14.00
Mensa - Intervallo
14.00 - 16.00
Attività disciplinari
16.00
Uscita
23
CLASSI
LABORATORIO
Dalla classe
prima alla
quinta
Teatro
Progetti di attività curricolari
Progetti di attività extra-curricolari
Incontri di preghiera inerenti
ai momenti forti dell’anno
Corso di minibasket
Laboratori Biblioteca Don Baldo
(letto-scrittura, lettura espressiva
e poesia)
Corso di ginnastica artistica
Creatività e manualità
Corso di dècoupage
Laboratorio di teatro
Grest estivo
Laboratori didattici per classi aperte
Corso di cinema e scrittura creativa
Uscite didattiche
LA SCUOLA OFFRE:
Alcune delle suddette attività saranno attivate a gruppi flessibili tra classi
aperte per favorire uno scambio di conoscenze e competenze.
Durante il corso dell’anno si inseriranno altre attività, proposte anche da
enti esterni:









Accoglienza
Festa di Don Baldo
Concorsi (temi - disegni)
Avvento / Natale
Carnevale
Festa di San Giuseppe
Quaresima / Pasqua
Mese Mariano
Festa della Famiglia
Sono inoltre attivi i seguenti servizi:




Assistenza pre-scolastica
Servizio completo di mensa
Incontri formativi per i genitori con esperti nel settore educativo
In ogni caso si garantisce massima disponibilità al dialogo con le famiglie degli alunni.
24
Attività
COMMISSIONI DI LAVORO
BES (alunni con
P.d.A.
bisogni educativi
PROGETTI
Docenti
speciali)
VALUTAZIONE
CONCORSI
USCITE DIDATTICHE
AGGIORNAMENTO E
FORMAZIONE
ORGANIZZAZIONE
EVENTI
P.O.F – P.E.I.
Regolamento d’Istituto
Dépliant informativo
Calendario scolastico
TESTI SCOLASTICI
AMBROSINI M.
IALONGO Q.
ZANELLI S.
COCCO C.
ANTINORI M. P.
ANTINORI M.P.
MERCURI D.
PESCI F.
PANELLA F.
ASTURARO C.
VULCANO F.
PUNTURIERO A.
AMBROSINI M.
FIOCCO PATUZZI S
PUNTURIERO A.
LERARIO C.
MACAGNI M.
DE VINCENZO R.
RAGNI A.
BIBLIOTECA
ROMEO M.
PICCHIA E.
MATRISCIANO C.
DEL NERO F.
ROMANO A.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA/DIDATTICA
L’Istituto segue la programmazione didattica tenendo conto delle vigenti Indicazioni
Ministeriali per il Curricolo (D.M. 254 16/11/2012).
Gli obiettivi generali indicano l'orientamento da perseguire, organizzando gli interventi
educativi e didattici:

Elaborare il senso della propria esperienza
La scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo
all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue
potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in
relazione alle attese. Promuove il senso di responsabilità nel fare bene il proprio lavoro e
portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti sia naturali sia sociali.
Di fronte alla complessa realtà sociale la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori
rapporti costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo, di corresponsabilità
formativa con le famiglie.
25

Promuovere l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura
Ai bambini che frequentano la Scuola Primaria va offerta l’opportunità di
sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e
religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Essa si pone come scuola formativa che,
attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di
pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.

Promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva
L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che
consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e
che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.
Obiettivi irrinunciabili: costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della
responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che
implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento
continuo del proprio contesto di vita.
Per l’anno scolastico 2014/2015 verranno programmati P.d.A. (Piani Didattici di
Apprendimento disciplinari) che costituiranno il Curricolo.
“Solo un’educazione che aiuti a penetrare il senso della realtà, valorizzandone
tutte le dimensioni, consente di immettervi germi di risurrezione capaci di
rendere buona la vita, di superare il ripiegamento su di sé, la frammentazione e
il vuoto di senso che affliggono la nostra società.”
(Conferenza Episcopale Italiana – Educare alla vita buona del Vangelo –
Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020)
26
CURRICOLO DI STUDI
Chiave di lettura
Il Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno muoversi tracciando una linea di equilibrio tra l’identità
culturale dell’Istituto e i segnali di innovazione introdotti dalle Indicazioni Ministeriali per il curricolo.
Tale linea è stata tradotta in percorsi disciplinari contestualizzati all’ambiente e condivisi da tutti i
docenti.
Elementi innovativi sono:
 La disciplina di Cittadinanza e Costituzione è trasversale a tutte le discipline.
 La valutazione espressa in decimi e la valutazione sul comportamento.
La Scuola Primaria si colloca all’interno del nuovo sistema scolastico.
Ha una durata di 5 anni organizzati dalla prima alla quinta classe.
Compiti istituzionali:
 Realizzare le condizioni che garantiscano ad ogni individuo il diritto all’istruzione e alla formazione
che lo portino a realizzare pienamente le proprie capacità potenziali, a crescere come cittadino, in una
scuola concepita come uno sfondo comunitario professionale ed educante, funzionale ai cambiamenti.
 Sviluppare la personalità di ciascun alunno, nel rispetto delle diversità individuali.
 Far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle prime sistemazioni logico
critiche.
 Far apprendere i mezzi espressivi, ivi inclusi l’alfabetizzazione in almeno una lingua dell’Unione
Europea oltre alla lingua italiana.
 Porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei
suoi fenomeni e delle sue leggi.
 Valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo.
 Educare ai princìpi fondamentali della cittadinanza attiva.
I traguardi di competenza indicati per le diverse discipline “se pure sono presentati in maniera
analitica, obbediscono in realtà, ciascuno, al principio della sintesi e dell’ologramma: gli uni
rimandano agli altri”, per cui, all’interno di ogni singola disciplina va sempre rintracciata “l’apertura
inter e transdisciplinare”, ciò anche in sintonia con le nuove proposte del Curricolo Verticale.
Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto sono stati organizzati durante l’anno scolastico in corso dei gruppi di
lavoro. Dal confronto di tutti i docenti, dalla consultazione di diverso materiale scolastico e disciplinare, nonché dall’attenta
lettura delle Nuove Indicazioni per il Curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione è emersa l’evidenza
di una serie di innegabili vantaggi dati da una soluzione di verticalità che riguardano tutto l’impianto educativo,
organizzativo e didattico. La finalità è quella di garantire ad ogni alunno il successo formativo e l’affermazione della propria
identità.
INFANZIA
CAMPO DI ESPERIENZA:
I DISCORSI E LE PAROLE
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
PRIMARIA
ITALIANO
Esprime
re
emozion
Ascolto e
parlato:
Comprendere,
Sapersi
esprimer
e
Esprimere
emozioni
e
Obiettivi I classe
Obiettivi II
classe
Ascolto e
parlato:
Ascoltare chi
27
Obiettivi III
classe
Ascolto
e
parlato:
Comprendere
Obiettivi IV
classe
Ascolto e
parlato:
Comprendere
Obiettivi V
classe
Ascolto e
parlato:
Modalità per
ie
sentimen
ti nella
lingua
materna.
Provare
a
giocare
con
filastroc
che e
rime.
Saper
comunic
are
semplici
esperien
ze
vissute
con il
linguagg
io
verbale
e non
verbale
attravers
o il
codice
linguisti
co e
utilizzarl
o nelle
diverse
forme
poetiche
e
mimicodrammat
iche.
Arricchi
re
gradual
mente il
proprio
lessico
ed
adeguarl
o alle
diverse
situazion
i
comunic
ativolinguisti
che
diverse e
imparar
a
rispettarl
e.
sentiment
i,
comunica
re fatti,
esperienz
e, eventi,
con il
linguaggi
o verbale.
Ascoltare
con
attenzione
e
comprend
ere le
narrazioni
fatte da
altri.
Saper
raccontar
ee
inventare
storie.
Saper
chiedere
spiegazio
ni e
saperne
dare.
Usare il
linguaggi
o per
ipotizzare
e fare
progetti
di vario
tipo
ricordare e
riferire i
contenuti
essenziali dei
testi ascoltati e
saper riferire il
proprio vissuto.
Saper intervenire
nel dialogo in
modo ordinato e
rispettando l'
argomento.
Raccontare
oralmente una
storia personale e
fantastica
rispettando
l'ordine
cronologico e/o
logico.
parla e capire
che per capire
bene occorre
ascoltare con
attenzione.
Inserirsi
positivamente
in
una
conversazione
rispettando
i
turni di parola
con interventi
adeguati alla
situazione.
Comprendere
gli
eventi
principali delle
storie ascoltate,
individuane gli
elementi
fondamentali,
riferirne
il
contenuto
rispettando la
successione
temporale dei
fatti.
Raccontare una
semplice storia
personale
vissuta
o
letta/ascoltata e
racconti
fantastici,
seguendo
un
ordine
temporale e in
modo
chiaro
per chi ascolta.
l’argomento e
le
informazioni
principali di
discorsi
affrontati in
classe.
Prendere
la
parola negli
scambi
comunicativi
(dialogo,
conversazione
, discussione)
rispettando i
turni
di
parola.
Ascoltare testi
narrativi ed
espositivi
mostrando di
saperne
cogliere
il
senso globale
e riesporli in
modo
comprensibile
a chi ascolta.
Comprendere
e
dare
semplici
istruzioni su
un gioco o
un’attività
conosciuta.
Raccontare
storie
personali
o
fantastiche
rispettando
l’ordine
cronologico
ed
esplicitando le
informazioni
necessarie
perché
il
racconto sia
chiaro per chi
ascolta.
28
le informazioni
essenziali
di
una
esposizione più
complessa, di
istruzioni per le
esecuzioni di
compiti,
di
messaggi
trasmessi
anche
dai
media.
Dialogare su
argomenti di
esperienza
diretta,
formulando
domande
dando risposte
e
fornendo
spiegazioni e
esempi.
Esprimere
attraverso
il
parlato
spontaneo
o
parzialmente
pianificato
(utilizzando
scalette scritte,
mappe)
pensieri, stati
d’animo,
affetti,
rispettando
l’ordine logico
e cronologico.
Organizzare
una
breve
esposizione in
base
all’argomento
ed al contesto
inserendo gli
opportuni
elementi
descrittivi
e
informativi.
Cogliere in una
discussione le
posizioni
espresse
dai
compagni ed
esprimere
la
propria
opinione su un
argomento con
un
breve
intervento in
modo chiaro e
pertinente.
prendere
appunti
mentre
si
ascolta.
Processi
di
controllo da
mettere in atto
durante
l’ascolto
(
rendersi conto
di non aver
capito,
riconoscere
una
difficoltà).
Riferire
oralmente su
un argomento
di
studio,
un’esperienza,
o un’attività
scolastica
/
extra
scolastica
sviluppando il
senso critico
usando alcune
forme comuni
di
discorso
parlato
dialogico:
l’interrogazio
ne, il dialogo,
la
conversazione
, il dibattito,
la
discussione.
Prestare
attenzione
all’interlocuto
re
nella
conversazione
e nei dibattiti,
comprendere
le idee e la
sensibilità
altrui
e
partecipare
alle
interazioni
comunicative.
Ricostruire
verbalmente
le fasi di
un’esperienza
vissuta
a
scuola o in
altri contesti.
Lettura:
Leggere,
comprendere e
memorizzare
brevi testi.
Lettura:
Acquisire più
sicurezza nella
lettura
strumentale sia
nella modalità
ad alta voce,
sia in quella
silenziosa.
Leggere testi
per ricavarne
informazioni o
istruzioni
in
vista di un
compito.
Leggere testi
cogliendo
l’argomento
centrale e le
informazioni
essenziali.
Avvalersi
di
tutte
le
anticipazioni
del testo per
orientarsi nella
comprensione.
Lettura:
Padroneggiare
la
lettura
strumentale
(di
decifrazione)
sia
nella
modalità ad
alta
voce,
curandone
l’espressione,
sia in quella
silenziosa.
Prevedere il
contenuto di
un
testo
semplice in
base ad alcuni
elementi
come il titolo
e le immagini;
comprendere
il significato
di parole non
note in base al
testo.
Leggere testi
(narrativi,
descrittivi,
informativi)
cogliendo
l’argomento
di cui si parla
e
individuando
le
informazioni
principali e le
loro relazioni.
Comprendere
testi di tipo
diverso,
continui e non
continui,
in
vista di scopi
pratici,
di
intratteniment
o e di svago.
Leggere
semplici
e
brevi
testi
letterari, sia
29
Lettura:
Ricercare
le
informazioni di
testi di diversa
natura
e
provenienza
applicando
semplici
tecniche
di
supporto alla
comprensione
(sottolineare,
annotare
informazioni,
costruire
mappe
e
schemi, grafici
ecc. ).
Usare
nella
lettura di vari
tipi di testo
opportune
strategie
per
analizzare
il
contenuto,
porsi domande,
cogliere indizi,
sfruttare
le
informazioni
dal titolo, dalle
immagini
e
dalle didascalie
per
farsi
un’idea
del
testo che si
legge.
Ricercare
le
informazioni
generali
in
funzione di una
sintesi.
Leggere testi di
vario genere e
saperne
riconoscere le
caratteristiche
principali,
cogliendone il
senso
ed
esprimendo un
parere
Lettura:
Leggere testi
narrativi
e
descrittivi, sia
realistici sia
fantastici,
distinguendo
l’invenzione
letteraria dalla
realtà.
Leggere testi
letterari
e
narrativi
in
lingua italiana
contemporane
a , sia poetici
sia narrativi
mostrando di
riconoscere le
caratteristiche
essenziali che
li
contraddisting
uono (versi,
strofe, rime,
ripetizione di
suoni,
uso
della parole e
dei
significati),
cogliendone il
senso,
l’intenzione
comunicativa
dell’autore ed
esprimendo
un motivato
parere
personale su
di essi.
poetici
sia
narrativi,
mostrando di
saperne
cogliere
il
senso globale.
personale.
Leggere
semplici testi
di
divulgazione
per ricavarne
informazioni
utili
ad
ampliare
conoscenze su
temi noti.
Scrittura:
Provare
interesse
per le
prime
forme di
lingua
scritta
come
traccia
grafica
che
sottende
dei
significati
.
Scrittura:
Acquisire
capacita' manuali,
percettive,
cognitive
necessarie per
l'apprendimento
della scrittura.
Scrivere semplici
testi relativi al
proprio vissuto e
sotto dettatura.
Riflettere sulle
parole per
scoprire relazioni
sul piano della
forma e del
significato.
Scrittura:
Produrre
semplici testi
per
scopi
comunicativi
diversi
(narrare,
descrivere,
informare)
anche con il
supporto
di
scalette
e
domande
pilota.
Riflettere sulle
parole
per
scoprire
relazioni
sul
piano
della
forma e del
significato
e
ampliamento
del lessico.
Utilizzare
semplici
strategie
di
autocorrezione.
Scrittura:
Acquisire le
capacità
manuali,
percettive e
cognitive
necessarie per
l’apprendime
nto
della
scrittura.
Scrivere sotto
dettatura
curando
in
modo
particolare
l’ortografia.
Produrre
semplici testi
funzionali,
narrativi
e
descrittivi
legati a scopi
concreti (per
utilità
personale, per
comunicare
con altri, per
ricordare,
ecc.)
e
connessi con
situazioni
quotidiane
(contesto
scolastico e/o
familiare).
Comunicare
con
frasi
semplici
e
30
Scrittura
Produrre testi
legati a scopi
diversi
(narrare,
descrivere,
informare).
Dato un testo
orale/scritto
produrre una
sintesi
orale/scritta
efficace
e
significativa.
Produrre testi
scritti coesi e
coerenti
per
raccontare
esperienze
personali
o
altrui
(autobiografia,
biografia,
racconto ecc.).
Rielaborare
testi
e
redigerne
di
nuovi
utilizzando
anche
programmi di
video scrittura.
Produrre testi
corretti
dal
punto di vista
ortografico,
morfosintattico
, lessicale e
rispettando
i
segni
interpuntivi.
Scrittura:
Produrre
racconti scritti
di esperienze
personali o
vissute da
altri e che
contengano le
informazioni
essenziali
relative a
persone,
luoghi, tempi,
situazioni,
azioni.
Produrre testi
di vario
genere
seguendo
strutture date
o ricavate da
lettura di
autori e
applicando
strategie
apprese.
Esprimere per
iscritto
esperienze,
emozioni,
stati d’animo.
Realizzare
testi collettivi
in cui si fanno
resoconti di
esperienze
scolastiche, si
illustrano
procedimenti
per fare
qualcosa, si
registrano
opinioni su un
argomento
compiute,
strutturate in
brevi testi che
rispettino le
convenzioni
ortografiche e
di
interpunzione.
Utilizzare
diverse
strategie di
autocorrezione.
trattato in
classe.
Acquisizione
ed espansione
del lessico
ricettivo e
produttivo:
Acquisizione
ed espansione
del lessico
ricettivo e
produttivo:
Arricchire il
patrimonio
lessicale
attraverso
attività
comunicative
orali, di
lettura e di
scrittura e
attivando la
conoscenza
delle
principali
relazioni di
significato
delle parole.
Utilizzare
diverse
strategie di
autocorrezion
e.
Utilizzare
semplici
strategie
di
autocorrezion
e.
Appropria
rsi di
parole
nuove
nelle
diverse
situazioni
di
esperienz
a e con
attività
percettive
a carattere
ludico,
correland
o parola e
significat
o.
Acquisizione ed
espansione del
lessico ricettivo e
produttivo:
Cercare nel testo
nuovi vocaboli e
scoprirne il
significato,
riutilizzandoli in
modo pertinente.
Acquisizione
ed espansione
del
lessico
ricettivo
e
produttivo:
Comprendere
nei testi il
significato di
parole
non
note.
Compiere
semplici
osservazioni su
una frase per
rilevarne
alcune
regolarità e gli
elementi
fondamentali.
Acquisizione
ed espansione
del lessico
ricettivo e
produttivo:
Comprendere
in brevi testi il
significato di
parole non
note
basandosi sia
sul contesto
sia sulla
conoscenza
intuitiva delle
famiglie di
parole.
Ampliare il
patrimonio
lessicale
attraverso
esperienze
scolastiche ed
extrascolastic
he e attività di
interazione
orale e di
lettura.
Usare in
modo
appropriato le
parole man
mano apprese.
Effettuare
semplici
ricerche su
parole ed
espressioni
31
Comprendere e
utilizzare il
significato di
parole e
termini
specifici legati
alle discipline
di studio
utilizzando il
dizionario
come
strumento di
consultazione.
Conoscere le
fondamentali
correzioni
ortografiche e
servirsi di
questa
conoscenza per
rivedere la
propria
produzione
scritta e
correggere
eventuali
errori.
Revisionare la
produzione
scritta
utilizzando le
conoscenze
personali.
Comprendere
e utilizzare il
significato di
parole e
termini
specifici
legati alle
discipline di
studio
utilizzando il
dizionario
come
strumento di
consultazione.
presenti nei
testi, per
ampliare il
lessico d’uso.
Cogliere
le
differenze
linguistic
he
presenti
nella
realtà del
suo
ambiente
di vita e
confronta
rle.
Elementi
di
grammatica
esplicita
e
riflessione sugli
usi della lingua:
Rispettare le
convenzioni di
scrittura
conosciute.
Riconoscere la
funzione delle
parole (nomi e
azioni).
Elementi
di
grammatica
esplicita
e
riflessione
sugli usi della
lingua:
Scrivere testi
sotto dettatura
rispettando le
convenzioni
ortografiche
conosciute.
Riconoscere in
una frase gli
elementi
costitutivi
essenziali.
Prestare
attenzione alla
grafia
delle
parole nei testi
e applicare le
conoscenze
ortografiche
apprese quando
si scrive.
Riconoscere la
funzione
dei
principali segni
interpuntivi ed
eseguire
a
posteriori
il
controllo
ortografico di
quanto scritto
anche
servendosi di
supporti esterni
(cartelloni,
tabelle…).
32
Elementi
di
grammatica
esplicita e
riflessione
sugli usi della
lingua
Confrontare
testi per
coglierne
alcune
caratteristiche
specifiche (ad
es. maggiore
o minore
efficacia
comunicativa,
differenze tra
testo orale e
testo scritto,
ecc.).
Riconoscere
se una frase è
o no
completa,
costituita cioè
dagli elementi
essenziali
(soggetto,
verbo,
complementi
necessari).
Prestare
attenzione alla
grafia delle
parole nei
testi e
applicare le
conoscenze
ortografiche
nella propria
produzione
scritta.
Elementi di
grammatica
esplicita e
riflessione
sugli usi della
lingua:
Elementi di
grammatica
esplicita e
riflessione
sugli usi della
lingua:
Conoscere le
parti variabili e
invariabili del
discorso e gli
elementi
principali della
frase semplice.
Conoscere i
principali
meccanismi di
formazione e
derivazione
delle parole
(parole
semplici,
derivate,
composte,
prefissi e
suffissi).
Comprendere
le principali
relazioni tra le
parole
(somiglianze,
differenze) sul
piano dei
significati.
Produrre testi
corretti dal
punto di vista
ortografico,
morfosintattic
o, lessicale, in
cui siano
rispettate le
funzioni
sintattiche e
semantiche
dei principali
segni
interpuntivi.
Analisi
grammaticale,
logica e del
periodo.
Riconoscere e
denominare le
parti
principali del
discorso;
individuare e
usare in modo
consapevole
modi e tempi
del verbo;
riconoscere in
un testo i
principali
connettivi
(temporali,
spaziali,
logici);
analizzare la
frase nelle sue
funzioni
(predicato e
principali
complementi
diretti e
indiretti)
Riconoscere e
denominare le
parti principali
del discorso;
individuare e
usare in modo
consapevole
modi e tempi
del verbo;
riconoscere in
un testo i
principali
connettivi
(temporali,
spaziali,
logici);
analizzare la
frase nelle sue
funzioni
(predicato e
principali
complementi
diretti e
indiretti)
Alcune figure
di significato:
onomatopea,
similitudine,
metafora.
Alcune figure
di significato:
onomatopea,
similitudine,
metafora.
METODOLOGIA
Assunzione da parte dei docenti
di atteggiamento di ascolto
empatico, di osservazione e presa
in carico del bambino e del suo
mondo, di mediazione
comunicativa, di interazione
partecipata.
Valorizzazione dell’azione,
dell’esplorazione, del contatto
con gli oggetti della realtà,
attraverso la dimensione ludica,
da intendersi come forma tipica
di relazione e di conoscenza.
Il gioco viene assunto in tutte le
sue forme in quanto attraverso di
esso i b. imparano ad osservare,
descrivere, esprimersi, a
raccontare e rielaborare le loro
esperienze naturali e sociali in
modo creativo, a fare ipotesi, a
dare e chiedere spiegazioni.
Utilizzo di un tempo disteso nello
svolgimento delle attività
connotato da ritmi che rispettano
i bisogni dei b. e che permettono
di vivere serenamente la loro
giornata: le attività di routine
sono anche esse funzionali allo
scopo sia perché diventano il
riferimento essenziale per la vita
scolastica quotidiana del b., sia
per la scansione stessa dei tempi
che per l’acquisizione della
sicurezza e dell’autonomia
personale.
Organizzazione dell’ambiente
educativo configurato come
luogo “protettivo, capace di
accogliere le diversità e
promuovere le potenzialità di
tutti i b.”, contenere le loro
emozioni, valorizzare i loro
interessi, favorire scambi e
relazioni, promuovendo “lo star
bene” a scuola.
Gli spazi interni ed esterni e gli
ambienti di vita comune, i
laboratori, corrispondono
all’intento educativo che la
scuola propone, e sono
predisposti e organizzati per
soddisfare le esigenze e gli
interessi dei b. e favorire il senso
della scoperta e della ricerca.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
3 ANNI
Esprime le proprie emozioni e i
propri sentimenti utilizzando la
METODOLOGIA
Lezione frontale; Lezione dialogata e dibattito in classe; Uso della lavagna, di schede, di
immagini e del testo di base; Lettura e compilazione di riassunti mappe e tabelle; Lettura
e costruzione di schemi, tabelle e quadri di civiltà; Lavori di gruppo e di ricerca, problem
solving, giochi di ruolo e tutoraggio. Uso di strumenti multimediali e audiovisivi; Uscite
didattiche; Verifiche e valutazioni periodiche. scritte e orali; Utilizzo di quotidiani e di
riviste specializzate a fini didattici; Utilizzo e somministrazione/esercitazione con prove
simili a quelle INVALSI.
COMPETENZE ATTESE
Ascolta ed interagisce nelle conversazioni in modo adeguato; partecipazione a scambi
comunicativi attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti.
33
lingua materna.
Si cimenta nelle filastrocche e
nelle rime.
Usa sia il linguaggio verbale che
alcuni linguaggi non verbali per
comunicare esperienze e vissuti.
4 ANNI
Usa la lingua italiana.
Sperimenta rime, filastrocche,
drammatizzazioni; inventa nuove
parole.
Sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la
creatività e la fantasia.
Esplora prime forme di
comunicazione attraverso la
scrittura, incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi
media.
5 ANNI
Arricchisce e precisa il proprio
lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli
altri emozioni e sentimenti,
argomentazioni, attraverso il
linguaggio verbale che utilizza in
differenti situazioni
comunicative.
Ascolta e comprende narrazioni,
racconta e inventa storie, chiede
e offre spiegzioni, usa il
linguaggio per progettare attività.
Ragiona sulla lingua, scopre la
presenza di diverse lingue.
Si avvicina alla lingua scritta.
Comprende il senso globale e/o delle informazioni principali di testi di tipo diverso
Legge ad alta voce o in modo silenzioso testi di tipo diverso e formula su di essi semplici
pareri
personali rispettando il punto di vista altrui.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’ esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre ; rielabora testi, parafrasandoli, completandoli e
trasformandoli.
Utilizza gradualmente abilità funzionali allo studio : individua nei testi scritti
informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le
sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale ; acquisisce un primo nucleo di
terminologia specifica.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche
del lessico ; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di
situazioni comunicative.
E’ consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue
differenti ( plurilinguismo )
Padroneggia e applica le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logicosintattica della frase, riconoscendo e classificando le parti del discorso e gli elementi
fondamentali del periodo.
Ricava informazioni esplicite ed implicite rispetto alla comprensione di testi di natura
diversa con particolare riferimento alla risoluzione di quesiti a risposta multipla e/o
aperta (prova INVALSI)
INFANZIA
CAMPO D’ESPERIENZA:
CONOSCENZA DEL MONDO
3 ANNI 4 ANNI
5 ANNI
PRIMARIA
MATEMATICA
Saper
raggrup
pare
oggetti
secondo
la
forma,
il
colore,
l’uso.
Numeri:
Contare oggetti o
eventi con la voce
e con la mente sia
in senso
progressivo che
regressivo.
Quantifi
care
(tanti,
pochi,
uno,…)
valutare
lunghez
ze
(corto,
lungo,
alto,
Classificar
e oggetti
ed
esperienze
secondo
categorie.
Saper
ordinare
azioni
secondo la
scansione
temporale
e logica
degli
stessi.
Sperimenta
re
misurazion
i,
quantificaz
Attuare
raggruppam
enti,
classificazi
oni,
ordinamenti
di materiali,
oggetti,
elementi
naturali,
fatti,
quantità,
utilizzando
le
caratteristic
he, per
funzione…
Utilizzare
simboli per
la
rappresenta
Obiettivi I classe
Eseguire
mentalmente
semplici operazioni
con i numeri
naturali e
verbalizzare
procedure di
calcolo.
Leggere e scrivere
numeri naturali sia
in cifre , sia in
parole.
Obiettivi II
classe
Numeri:
Contare eventi o
oggetti, a voce e
mentalmente,
entro il 100.
Sviluppare
diverse
rappresentazioni
mentali
dei
numeri interi (in
senso
insiemistico,
attraverso
le
linea
dei
numeri,
attraverso
misure
di
lunghezza).
Riconoscere la
quantità e i
34
Obiettivi III
classe
Numeri:
Contare
oggetti o
eventi, a
voce e
mentalmente
, in senso
progressivo
e regressivo
e per salti di
due, tre, ...
Leggere e
scrivere i
numeri
naturali in
notazione
decimale,
avendo
consapevole
Obiettivi
IV classe
Numeri:
Conoscere
la divisione
con resto
fra i numeri
naturali;
individuare
multipli e
divisori di
un numero.
Eseguire
calcolo
mentale e
sue
strategie.
Leggere,
scrivere,
Obiettivi
V classe
Numeri:
Interpreta
re i
numeri
interi
decimali
in contesti
concreti.
Eseguire
calcolo
mentale e
sue
strategie.
Rapprese
ntare i
numeri
conosciuti
sulla retta
ed
utilizzare
basso,
…),
distanze
(vicino,
lontano,
…).
Ordinar
e nel
tempo
azioni
svolte a
scuola
(prima,
dopo,…
).
ioni e
comparazi
oni usando
la stima
approssima
tiva.
zione di
quanto
effettuato.
Saper
contare ed
effettuare
operazioni
con gli
oggetti,
valutare
quantità,
peso e
misure.
Comprendere le
relazioni tra
operazioni di
addizione e
sottrazione.
Risolvere semplici
situazioni
problematiche.
numeri
nella
realtà, con la
consapevolezza
del valore che le
cifre hanno a
seconda
della
loro posizione.
Leggere
e
scrivere
i
numeri
in
notazione
posizionale,
anche oltre il
100, confrontarli
e
ordinarli;
anche
con
riferimento alle
monete o ai
risultati
di
semplici misure.
Conoscere con
sicurezza
le
tabelline della
moltiplicazione
fino
a
10.
Eseguire
le
operazioni con i
numeri naturali
con gli algoritmi
scritti usuali.
Risolvere
situazioni
problematiche
con l’utilizzo di
schemi grafici.
zza della
notazione
posizionale;
confrontarli
e ordinarli,
anche
rappresentan
doli sulla
retta.
Eseguire
mentalmente
semplici
operazioni
con i numeri
naturali e
verbalizzare
le procedure
di calcolo.
Conoscere
con
sicurezza le
tabelline
della
moltiplicazio
ne dei
numeri fino
a 10.
Eseguire le
operazioni
con i numeri
naturali con
gli algoritmi
scritti usuali.
Leggere,
scrivere,
confrontare
numeri
decimali,
rappresentarl
i sulla retta
ed eseguire
semplici
addizioni e
sottrazioni,
anche con
riferimento
alle monete
o ai risultati
di semplici
misure.
35
confrontare
numeri
decimali ed
eseguire le
quattro
operazioni
con
sicurezza,
valutando
opportunità
di ricorrere
al calcolo
mentale ,
scritto o
calcolatrice.
Conoscere
il concetto
di frazione
e di frazioni
equivalenti.
Utilizzare
numeri
decimali,
frazioni e
percentuali
per
descrivere
situazioni
quotidiane.
In contesti
significativi
attuare
semplici
conversioni
(equivalenz
e) tra
un’unità di
misura e
l’altra.
I numeri
nelle varie
civiltà
studiate.
scale
graduate
in contesti
significati
vi per le
scienze e
per la
tecnica.
Eseguire
le quattro
operazion
i con
sicurezza,
valutando
l’opportu
nità di
ricorrere
al calcolo
mentale,
scritto o
con la
calcolatric
ea
seconda
delle
situazioni.
.
Eseguire
semplici
espression
i di
calcolo
con i
numeri
conosciuti
(interi,
decimali,
potenze),
essendo
consapev
oli del
significat
o delle
parentesi
e delle
convenzio
ni sulla
procedura
delle
operazion
i.
Conoscer
e sistemi
di
notazioni
dei
numeri
che sono
o sono
stati in
uso in
luoghi,
tempi e
culture
diverse
dalla
nostra.
Riconosce
re e
descrivere
regolarità
in una
sequenza
di numeri.
Spazio figure
Comunicare la
posizione di oggetti
nello spazio
rispetto al soggetto
usando termini
adeguati.
Riconoscere,
denominare e
descrivere figure
geometriche.
Padroneggiare il
lessico specifico.
Spazio e figure:
Localizzare
posizioni nello
spazio.
Eseguire
semplici
percorsi
partendo dalla
descrizione
verbale o dal
disegno.
Riconoscere,
denominare
e
descrivere
le
principali figure
geometriche.
Avere
una
conoscenza
percettiva delle
nozioni
di
simmetria
centrale
e
assiale.
Padroneggiare il
lessico
specifico.
36
Spazio e
figure:
Percepire la
propria
posizione
nello spazio
e stimare
distanze e
volumi a
partire dal
proprio
corpo.
Comunicare
la posizione
di oggetti
nello spazio
fisico, sia
rispetto al
soggetto, sia
rispetto ad
altre persone
o oggetti,
usando
termini
adeguati
(sopra/sotto,
davanti/dietr
o,
destra/sinistr
a,
dentro/fuori)
. Eseguire un
semplice
percorso
partendo
dalla
descrizione
verbale o dal
disegno,
Spazio e
figure:
Descrivere
e
classificare
figure
geometrich
e,
identificand
o elementi
significativi
e
simmetrici.
Utilizzare e
distinguere
i concetti di
perpendicol
arità,
parallelism
o,
orizzontalit
àe
verticalità.
Partendo da
osservazion
i materiali,
riconoscere
significativ
e proprietà
di alcune
figure
geometrich
e (es. figure
isoperimetri
che o
equiestese).
Riconoscer
Spazio e
figure:
Riconosce
re figure
ruotate,
traslate e
riflesse.
Riprodurr
e in scala
una figura
assegnata
(utilizzan
do ad
esempio
la carta a
quadretti).
Determin
are in casi
semplici
perimetri,
aree e
volumi
delle
figure
geometric
he
conosciut
e.
Riconosce
re
riproduzio
ni piane
di oggetti
tridimensi
onali,
realizzare
i modelli
anche con
l’uso di
vari
strumenti,
geometric
descrivere
un percorso
che si sta
facendo e
dare le
istruzioni a
qualcuno
perché
compia un
percorso
desiderato.
Riconoscere,
denominare
e descrivere
figure
geometriche.
Disegnare
figure
geometriche
e costruire
modelli
materiali
anche nello
spazio.
Effettuare
misurazioni
“ad
occhio”,
usando
elementi
del corpo,
oggetti di
uso
comune,
strumenti
convenzion
ali.
Relazioni, dati e
previsioni:
Riconoscere in
situazioni
opportune eventi
possibili ed
impossibili.
Relazioni, dati e
previsioni:
Classificare
numeri, figure,
oggetti in base a
una
o
più
proprietà.
Confrontare
grandezze
Conoscere
il
significato
logico
della
negazione
di
una proprietà
Elaborare prime
esperienze
di
probabilità
attraverso
istogrammi
e
ideogrammi.
Relazioni,
dati e
previsioni:
Classificare
numeri,
figure,
oggetti in
base a una o
più
proprietà,
utilizzando
rappresentazi
oni
opportune, a
seconda dei
contesti e dei
fini.
Argomentare
sui criteri
che sono
stati usati per
realizzare
classificazio
ni e
ordinamenti
assegnati.
Leggere e
37
e
riproduzion
i piane di
oggetti
tridimensio
nali,
realizzare i
modelli con
l’uso di
strumenti
geometrici.
Utilizzare il
piano
cartesiano
per
localizzare
punti.
Relazioni,
dati e
previsioni:
Passa da un
unità di
misura
all’altra nel
sistema
metrico e
nel sistema
monetario.
Rappresent
are
relazioni e
dati con
problemi
tabelle e
grafici che
ne
esprimono
la struttura
utilizzando
le
rappresenta
zioni in
situazioni
i e non.
Costruire
e
utilizzare
modelli
materiali
nello
spazio e
nel piano
come
supporto
a una
prima
capacità
di
visualizza
zione.
Relazioni,
dati e
previsioni
:
Passa da
un unità
di misura
all’altra
nel
sistema
metrico e
nel
sistema
monetario
per
risolvere
problemat
iche
quotidian
e.
Rapprese
ntare
relazioni
e dati con
problemi
tabelle e
grafici
che ne
esprimon
o la
rappresentar
e relazioni e
dati con
diagrammi,
schemi e
tabelle.
Misurare
grandezze
(lunghezze,
tempo, ecc.)
utilizzando
sia unità
arbitrarie sia
unità e
strumenti
convenzional
i (metro,
orologio,
ecc.).
significativ
e.
Argomentar
e la
probabilità
in
situazioni
di
incertezza
(vita
quotidiana,
giochi..)
Calcolare la
probabilità
di un
evento in
opportune
situazioni
concrete.
Usare le
nozioni di
frequenza,
di moda e
di media
aritmetica.
METODOLOGIA
Assunzione da parte dei docenti di
atteggiamento di ascolto empatico, di
osservazione e presa in carico del
bambino e del suo mondo, di
mediazione comunicativa, di
interazione partecipata.
Valorizzazione dell’azione,
dell’esplorazione, del contatto con gli
oggetti della realtà, attraverso la
dimensione ludica, da intendersi
come forma tipica di relazione e di
conoscenza.
Il gioco viene assunto in tutte le sue
forme in quanto attraverso di esso i b.
imparano ad osservare, descrivere,
esprimersi, a raccontare e rielaborare
le loro esperienze naturali e sociali in
modo creativo, a fare ipotesi, a dare e
chiedere spiegazioni.
Utilizzo di un tempo disteso nello
svolgimento delle attività connotato
da ritmi che rispettano i bisogni dei
b. e che permettono di vivere
serenamente la loro giornata: le
attività di routine sono anche esse
funzionali allo scopo sia perché
diventano il riferimento essenziale
per la vita scolastica quotidiana del
b., sia per la scansione stessa dei
tempi che per l’acquisizione della
METODOLOGIA
Lezioni frontali
Utilizzo dell’abaco
Manipolazione di oggetti
Uso di materiali di supporto (fotocopie, LIM, giochi informatici…)
Esercitazioni scritte e orali
Assegnazione di lavori da risolvere a coppie
38
struttura
utilizzand
o le
rappresent
azioni in
situazioni
significati
ve sempre
più
complesse
.
Elementi
di calcolo
delle
probabilit
à (evento
certo,
possibile,
impossibil
e)
Elaborare
statistiche
dei dati e
rappresent
arle
(moda,
mediana,
media)
sicurezza e dell’autonomia personale.
Organizzazione dell’ambiente
educativo configurato come luogo
“protettivo, capace di accogliere le
diversità e promuovere le potenzialità
di tutti i b.”, contenere le loro
emozioni, valorizzare i loro interessi,
favorire scambi e relazioni,
promuovendo “lo star bene” a scuola.
Gli spazi interni ed esterni e gli
ambienti di vita comune, i laboratori,
corrispondono all’intento educativo
che la scuola propone, e sono
predisposti e organizzati per
soddisfare le esigenze e gli interessi
dei b. e favorire il senso della
scoperta e della ricerca.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
3 ANNI
Gioca con gli oggetti ordinandoli
secondo criteri personali.
Forma categorie e ne valuta la
quantità attraverso l’uso di
quantificatori comuni (tanti, pochi,
uno,..); valuta lunghezza, larghezze e
distanze.
Sa mettere in ordine temporale le
azioni del tempo scolastico, sa
ricostruire i tempi dell’esperienza.
4 ANNI
Elabora le caratteristiche degli
oggetti e delle esperienze formando
categorie e classificazioni.
Ordina azioni e avvenimenti
effettuando sequenze temporali e
logistiche.
Elabora strategie di misurazione,
quantificazione, comparazione e sa
riferirne.
5ANNI
Raggruppa e ordina oggetti e
materiali, secondo criteri diversi, ne
identifica alcune proprietà, confronta
e valuta quantità; utilizza simboli per
registrarle; esegue misurazioni
usando strumenti alla sua portata.
Ha familiarità sia con le strategie del
contare e dell’operare con i numeri
sia con quelle necessarie per eseguire
le prime misurazioni di lunghezze,
pesi, e altre quantità.
COMPETENZE ATTESE
Usa numeri naturali, interi , con la virgola, frazioni in modo adeguato rispetto al
contesto.
Riconosce, disegna con strumenti adeguati, denomina, classifica figure
geometriche piane e solide
Usa gli strumenti di misura
Usa unità di misura convenzionali e non
Risolve problemi, usando il ragionamento aritmetico-geometrico e facendo uso di
strategie diverse
Riconosce e quantifica in casi semplici situazioni di incertezza
Padroneggia il lessico specifico
INFANZIA
CAMPO DI ESPERIENZA:
LA CONOSCENZA DEL MONDO
3 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
Rendersi
conto che i
fatti, gli
avvenimenti
si
susseguono
nel tempo.
Interiorizzar
e la
scansione
del tempo
collocandovi
le azioni
quotidiane
Saper
raccontare
eventi
“vissuti” del
suo passato
più recente.
PRIMARIA
STORIA
Obiettivi I
classe
Uso delle
fonti:
Individuare
tracce e
testimonianz
e e usarle
come fonti
Obiettivi II
classe
Uso delle
fonti:
Individuare
tracce e
testimonianz
e e usarle
come fonti
39
Obiettivi III
classe
Uso delle
fonti:
Individuare
tracce e
testimonianz
e e usarle
Obiettivi IV
classe
Uso delle
fonti:
Ricavare
informazioni
da
documenti di
diversa
Obiettivi V
classe
Uso delle
fonti:
Ricavare
informazioni
da
documenti di
diversa
Saperne
ricostruire
alcuni.
Saper
individuare
alcune
abitudini del
proprio
contesto di
vita ed
attenervisi.
nella
giornata e
nella
settimana.
per produrre
conoscenze
sul passato
personale e
della
comunità.
per produrre
conoscenze
sul passato
personale e
della
comunità.
come fonti
per produrre
conoscenze
sul passato
personale e
della
comunità.
natura (miti,
leggende,
carte storicogeografiche
…) utili alla
comprension
e
di
un
fenomeno
storico.
natura (miti,
leggende,
carte storicogeografiche
…) utili alla
comprension
e
di
un
fenomeno
storico;
Costruire e
confrontare
quadri
storici delle
civiltà
studiate.
Organizzazi
one delle
informazion
i:
Verbalizzare
e
rappresentar
e
graficamente
le attività e i
fatti vissuti o
ricostruiti.
Riconoscere
relazioni di
successione
e di
contemporan
eità in
esperienze
vissute e
narrate.
Individuare
durate,
periodi, cicli
temporali,
trasformazio
ni in
fenomeni ed
esperienze
personali e
non.
Comprender
e le funzione
e l’uso degli
strumenti
per la
misurazione
e la
rappresentaz
ione del
Organizzazi
one delle
informazion
i:
Verbalizzare
e
rappresentar
e
graficamente
le attività e i
fatti vissuti o
ricostruiti.
Riconoscere
relazioni di
successione
e di
contemporan
eità in
esperienze
vissute e
narrate.
Individuare
durate,
periodi, cicli
temporali,
trasformazio
ni in
fenomeni ed
esperienze
personali e
non.
Comprender
e le funzione
e l’uso degli
strumenti
per la
misurazione
e la
rappresentaz
ione del
tempo
(orologio,
40
Organizzazi
one delle
informazion
i:
Rappresenta
re
graficamente
e
verbalmente
le attività, i
fatti vissuti e
narrati.
Riconoscere
relazioni di
successione
e
contemporan
eità, durate,
periodi, cicli
temporali,
mutamenti
in fenomeni
di esperienze
vissute e
narrate.
Comprender
e la funzione
e l’uso degli
strumenti
convenziona
li per la
misurazione
e la
rappresentaz
ione del
tempo
(orologio,
calendario,
Organizzazi
one delle
informazion
i:
Collocare
nello spazio
gli
eventi
individuand
o i possibili
nessi tra le
civiltà e le
caratteristich
e
geografiche
del territorio
in cui si
sono
sviluppate.
Conoscere le
grandi
civiltà
dell’Antico
Oriente
(Mesopotam
ia, Egitto,
India, Cina),
le civiltà
fenicia e
giudaica.
Cogliere
analogie e
differenze
tra civiltà
diverse
Organizzazi
one delle
informazion
i
Usare
cronologie e
carte storico
geografiche
per
rappresentar
e
le
conoscenze.
Conoscere le
grandi
civiltà
del
Mediterrane
o ( Etruschi,
Romani,
Barbari..)
Confrontare
quadri
storici delle
civiltà
affrontate
usando varie
fonti.
tempo
(orologio,
calendario
ecc.) in
riferimento
alla propria
esperienza.
calendario
ecc.) in
riferimento
alla propria
esperienza.
linea
temporale
ecc).
Strumenti
concettuali:
Strumenti
concettuali:
Conoscere
aspetti del
passato
recente
attraverso
l’ascolto o la
lettura di
storie e
racconti.
Ricostruire
le
esperienze,
le attività e i
fatti vissuti o
narrati
(rappresenta
ndoli con
disegni,
linee e
schemi
temporali).
Strumenti
concettuali:
Conoscere
aspetti del
passato
recente
attraverso
l’ascolto o la
lettura di
storie e
racconti.
Ricostruire
le
esperienze,
le attività e i
fatti vissuti o
narrati
(rappresenta
ndoli con
disegni,
linee e
schemi
temporali)
Produzione
scritta e
orale:
Rappresenta
re e
comunicare
le
conoscenze
apprese con
linguaggi
diversi:
verbali e
grafici
Produzione
scritta e
orale:
Rappresenta
re e
comunicare
le
conoscenze
apprese con
linguaggi
diversi:
verbali e
grafici.
Seguire e
comprendere
vicende
storiche
attraverso
l’ascolto o
lettura di testi
dell’antichità,
di storie, di
racconti,
biografie di
grandi del
passato.
Organizzare
le conoscenze
acquisite in
semplici
schemi
temporali.
Individuare
analogie e
differenze
attraverso il
confronto tra
quadri stoico
sociali diversi
lontani nello
spazio e nel
tempo
Produzione
scritta e
orale:
Rappresentare
conoscenze e
concetti
appresi
medianti
grafismi,
disegni, testi
scritti e con
risorse
digitali.
Riferire in
modo
semplice e
coerente le
conoscenze
acquisite
41
Strumenti
concettuali:
Utilizzare la
cronologia
storica
secondo la
periodizzazi
one
occidentale
(prima
e
dopo Cristo)
e conoscere
gli
altri
sistemi
cronologici.
Strumenti
concettuali:
Elaborare
rappresentaz
ioni
sintetiche
delle società
studiate,
mettendo in
rilievo
le
relazioni fra
gli elementi
caratterizzan
ti
Produzione
scritta e
orale:
Produzione
scritta e
orale:
Esporre in
forma orale
o
scritta
quanto
appreso
usando un
lessico
specifico.
Esporre in
modo
logico
e
consequenzi
ale
le
conoscenze
acquisite; in
modo
pertinente,
chiaro
e
corretto gli
argomenti
studiati.
Ricavare e
produrre
informazioni
da
grafici
tabelle carte
storiche
reperti
iconografici
e consultare
testi genere
diverso,
manualistici
e
non,
cartacei
e
digitali
Costruire e
confrontare
quadri
storici.
Elaborare
con
testi
scritti
in
modo chiaro
e corretto gli
argomenti
studiati
utilizzando
anche risorse
digitali
CITTADIN
ANZA
CAMPO DI
ESPERIEN
ZA:
IL Sé e
L’ALTRO
3 ANNI
Saper
individuare
alcune
abitudini del
proprio
contesto di
vita ed
attenervisi.
Chiedere se
si possa, si
debba, fare
una cosa o
non la si
possa o
debba fare.
CITTADIN
ANZA
CAMPO DI
ESPERIEN
ZA:
IL Sé e
L’ALTRO
4 ANNI
Comprender
e che si
possono fare
“cose
buone” e
“cose meno
buone”.
Chiedere
spiegazioni
di alcuni
comportame
nti per
riconoscerli
come
“buoni” o
“meno
buoni”,
“giusti” o
“ingiusti”.
Intuire che
ciascuno ha
diritto a
vivere, ad
essere curato
fisicamente,
ad essere in
salute, a
provare
gioia, ad
essere
rispettato.
CITTADIN
ANZA
CAMPO DI
ESPERIEN
ZA:
IL Sé e
L’ALTRO
5 ANNI
Essere
consapevole
di avere
alcuni diritti
fondamental
i, di
assolvere a
dei doveri,
di rispettare
alcune
fondamental
i regole per
la vita in
comune da
condividere.
CITTADIN
ANZA E
COSTITUZ
IONE
CITTADIN
ANZA E
COSTITUZ
IONE
CITTADIN
ANZA E
COSTITUZ
IONE
CITTADIN
ANZA E
COSTITUZ
IONE
CITTADIN
ANZA E
COSTITUZ
IONE
Conoscere la
necessità e il
valore del
rispetto delle
regole.
Conoscere la
necessità e il
valore del
rispetto delle
regole.
Conoscere la
necessità e il
valore del
rispetto delle
regole.
Conoscere la
necessità e il
valore del
rispetto delle
regole.
Conoscere la
necessità e il
valore del
rispetto delle
regole.
Conoscere e
mettere in
pratica
azioni
di
igiene
Conoscere e
mettere in
pratica
azioni
di
igiene
Conoscere il
concetto di
“formazione
sociale” (art.
2
della
Costituzione
)
le prime
“formazioni
sociali”, i
loro compiti,
i loro
servizi, i
loro scopi: la
famiglia, il
quartiere e il
vicinato, le
chiese, i
gruppi
cooperativi e
solidaristici,
la scuola
Essere
consapevole
della
responsabilit
à e della
tutela
nei
confronti del
paesaggio e
del
patrimonio
storico del
proprio
ambiente di
vita e nella
nazione
Sviluppare il
concetto di
“pieno
sviluppo
della
persona
umana”
e
compiti della
Repubblica a
questo
riguardo
Chiedersi
chi sono, da
dove vengo,
dove vado,
che cosa è
bene, buono,
bello.
Conoscere e
mettere in
pratica
azioni di
igiene
Essere
consapevole
della
responsabilit
à e della
tutela
nei
confronti del
paesaggio e
del
patrimonio
storico del
proprio
ambiente di
vita e nella
nazione
Conoscere i
segnali
stradali e le
strategie per
42
Conoscere i
segnali
stradali e le
strategie per
la miglior
circolazione
di
pedoni,
ciclisti,
automobilist
i
Conoscere i
principi
fondamental
i
della
Dichiarazion
e dei Diritti
del Fanciullo
e della
Convenzion
e
Internaziona
le dei Diritti
dell’Infanzia
Conoscere e
mettere in
pratica
azioni
di
igiene
Pianificare
significati e
azioni della
pari dignità
sociale, della
libertà
e
dell’uguagli
anza di tutti i
cittadini
Conoscere
gli
enti
locali
(comune,
provincia,
città
metropolitan
a, regione) e
gli
enti
territoriali
(ASL,
comunità
montane,
ecc.)
Saper
riconoscere i
caratteri
dell’unità e
dell’indivisi
bilità della
Repubblica
Distinguere
tra
la
Repubblica e
Stato
e
alcune sue
conseguenze
Essere
consapevole
la
miglior
circolazione
di
pedoni,
ciclisti,
automobilist
i
della
responsabilit
à e della
tutela
nei
confronti del
paesaggio e
del
patrimonio
storico del
proprio
ambiente di
vita e nella
nazione
Conoscere i
segnali
stradali e le
strategie per
la
miglior
circolazione
di
pedoni,
ciclisti,
automobilist
i
Conoscere e
mettere in
pratica
azioni
di
igiene e di
profilassi
delle
malattie
.
METODOLOGIA
Assunzione da parte dei docenti di
atteggiamento di ascolto empatico, di
osservazione e presa in carico del bambino e
del suo mondo, di mediazione comunicativa,
di interazione partecipata.
Valorizzazione dell’azione,
dell’esplorazione, del contatto con gli
oggetti della realtà, attraverso la dimensione
ludica, da intendersi come forma tipica di
relazione e di conoscenza.
Il gioco viene assunto in tutte le sue forme
in quanto attraverso di esso i b. imparano ad
osservare, descrivere, esprimersi, a
raccontare e rielaborare le loro esperienze
naturali e sociali in modo creativo, a fare
ipotesi, a dare e chiedere spiegazioni.
Utilizzo di un tempo disteso nello
svolgimento delle attività connotato da ritmi
che rispettano i bisogni dei b. e che
permettono di vivere serenamente la loro
giornata: le attività di routine sono anche
esse funzionali allo scopo sia perché
METODOLOGIA
Lezione frontale; Uso della lavagna, di schede, di disegni e del testo di base;
Realizzazione di cartelloni e di ricerche; Lettura e compilazione di schemi,
tabelle e quadri di civiltà; Lavori di gruppo; Uso di strumenti multimediali e
audiovisivi; Uscite didattiche; ; Progetti per la tutela del cittadino;
Verifiche e valutazioni periodiche.
43
diventano il riferimento essenziale per la
vita scolastica quotidiana del b., sia per la
scansione stessa dei tempi che per
l’acquisizione della sicurezza e
dell’autonomia personale.
Organizzazione dell’ambiente educativo
configurato come luogo “protettivo, capace
di accogliere le diversità e promuovere le
potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro
emozioni, valorizzare i loro interessi,
favorire scambi e relazioni, promuovendo
“lo star bene” a scuola.
Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di
vita comune, i laboratori, corrispondono
all’intento educativo che la scuola propone,
e sono predisposti e organizzati per
soddisfare le esigenze e gli interessi dei b. e
favorire il senso della scoperta e della
ricerca.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
3ANNI
Si rende conto che esiste una scansione
temporale degli avvenimenti che vive e la sa
ricostruire. Segue alcune abitudini dei
contesti in cui vive.
Segue alcune abitudini dei contesti in cui
vive. Chiede perché si debba o non si debba
fare una cosa; domanda il motivo di certi
comportamenti.
4 ANNI
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo
della giornata e della settimana.
Inizia a distinguere ciò che è bene da ciò che
non lo è, e fa domande per chiedere
conferme sui diversi comportamenti, inizia a
stabilire nella mente alcune categorie:
“bene”, “male”, “giusto”, “ingiusto”percepisce che ciascuno ha dei “diritti”
fondamentali e dei “doveri”.
5 ANNI
Riconosce eventi del passato recente; sa dire
che cosa potrà succedere in un futuro
immediato e prossimo.
Sa di avere una storia personale e familiare.
Pone domande sulla giustizia, ha raggiunto
consapevolezza dei propri diritti e doveri,
delle regole del vivere insieme e di quelle
condivisa.
Pone domande sui temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che
è bene o male.
COMPETENZE ATTESE
Produce informazioni con fonti di diversa natura per ricostruire un
fenomeno storico;
Usa linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo civiltà e
fatti storici;
Mette in relazione gli elementi caratterizzanti delle società e organizza
schemi di sintesi;
Confronta civiltà diverse e individua analogie e differenze mettendo in
relazione aspetti delle civiltà studiate con le tracce che ciascuna di esse ha
lasciato;
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla
fine dell’Impero romano
Individua i nessi di causa ed effetto sugli argomenti studiati.
Ricostruisce il percorso di apprendimento e lo commenta usando un lessico
appropriato anche attraverso il confronto con i compagni e le insegnanti.
Riconoscere situazioni nelle quali non si sia stati trattati o non si siano
trattati gli altri da persone umane; riconoscere i valori che rendono possibile
la convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti famigliari e sociali;
Riconoscere fatti e situazioni di cronaca nei quali si registri il mancato
rispetto dei principi della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della
Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia che si sono studiati;
Identificare fatti e situazioni di cronaca nei quali si ravvisino pregiudizi e
comportamenti razzistici e progettare ipotesi di intervento per contrastarli.
Documentare come, nel tempo, si è presa maggiore consapevolezza di sé,
delle proprie capacità, dei propri interessi e del proprio ruolo nelle
“formazioni sociali” studiate;
Curare la propria persona (igiene, stili alimentari, cura dei denti, ecc.) e gli
ambienti di vita (illuminazione, aerazione, temperatura, ecc.) per migliorare
lo “star bene” proprio e altrui;
Riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al comune, alla
provincia, alla città metropolitana, alla regione, ad enti territoriali, all’Italia,
all’Europa e al mondo;
Trovare i modi per trasformare un’appartenenza comunitaria in una
intenzionale, libera e volontaria appartenenza sociale, oppure per
identificare situazioni di appartenenza ad una “comunità” o ad una
“società”;
Trovare fatti, situazioni, forme linguistiche, comportamenti che dimostrino
la mancata o piena consapevolezza della distinzione tra Repubblica e Stato;
Riconoscere in fatti e situazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e
delle regole relative alla tutela dell’ambiente (compatibilità, sostenibilità
…);
Rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa
al pedone e al ciclista.
44
INFANZIA
CAMPO DI ESPERIENZA:
CONOSCENZA DEL MONDO
3 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
Provare il
piacere nel
muoversi
libero nello
spazio.
Essere
curioso di
conoscere
ciò che lo
circonda
nell’ambie
nte della
sezione e
all’aperto.
Sa indicare
la
posizione
di persone
e oggetti
nello
spazio.
Saper
collocare
correttame
nte
persone e
oggetti
negli spazi
appropriati
.
Saper
collocare
spazialme
nte oggetti
e persone
usando i
termini
topologici
.
Orientarsi
nello
spazio e
saper
eseguire
percorsi.
Saper
eseguire
indicazion
i verbali
per
effettuare
percorsi
ed
itinerari.
Interiorizz
are la
scansione
del tempo
collocando
vi le azioni
quotidiane
nella
giornata e
nella
settimana.
PRIMARIA
GEOGRAFIA
Obiettivi I
classe
Orientament
o:
Utilizzare
consapevolm
ente gli
indicatori
topologici per
muoversi e
descrivere
verbalmente
una posizione
o un
percorso.
Orientarsi in
uno spazio
noto
attraverso
l’uso di punti
di riferimento
fissi.
Linguaggio
della geograficità:
Rappresentar
e gli oggetti e
la realtà
esperita da
più punti di
vista.
Rappresentar
e spazi e
misure
arbitrarie.
Obiettivi II
classe
Orientament
o:
Utilizzare
consapevolm
ente gli
indicatori
topologici per
muoversi e
descrivere
verbalmente
una posizione
o un
percorso.
Orientarsi in
uno spazio
noto
attraverso
l’uso di punti
di riferimento
fissi.
Linguaggio
della geograficità:
Rappresentar
e gli oggetti e
la realtà
esperita da
più punti di
vista.
Rappresentar
e spazi e
misure
arbitrarie.
Obiettivi III
classe
Orientament
o:
Muoversi
consapevolm
ente nello
spazio
circostante,
orientandosi
attraverso
punti di
riferimento,
utilizzando
gli indicatori
topologici
(avanti,
dietro,
sinistra,
destra ecc) e
le mappe di
spazi noti che
si formano
nella
mente(carte
mentali).
Obiettivi IV
classe
Orientamento
:
Estendere le
proprie carte
mentali
al
territorio
italiano
attraverso gli
strumenti
dell’osservazi
one.
Linguaggio
della geograficità:
Linguaggio
della geograficità:
Linguaggio
della geograficità:
Rappresentar
e in
prospettiva
verticali
oggetti e
ambienti noti
(pianta
dell’aula ecc)
e tracce
percorsi
effettuati
nello spazio
circostante
Analizzare i
concetti di
scala grafica,
carta tematica
e
cartogramma,
confine,
regione,
clima, settori
economici.
Localizzare
sulla carta
geografica
dell’Italia la
posizione
delle regioni
fisiche e
amministrativ
e.
Leggere e
interpretare la
pianta dello
spazio vicino.
45
Orientarsi
utilizzando la
bussola e i
punti cardinali
anche
in
relazione al
Sole.
Calcolare
distanze su
carte
utilizzando la
scala grafica.
Obiettivi V
classe
Orientament
o:
Estendere le
proprie carte
mentali
in
particolare al
territorio
italiano;
in
generale
a
quello
europeo e ai
continenti,
attraverso gli
strumenti
dell’osservazi
one indiretta
(immagini,
filmati...)
Conoscere i
criteri
principali con
cui sono stati
tracciati i
confini in
Italia
definendo i
territori
regionali.
Paesaggio:
Conoscere il
territorio
prossimo alla
scuola
attraverso
l’approccio
percettivo e
l’esperienza
diretta.
Mettere in
relazione gli
elementi
fisici e
antropici che
caratterizzano
l’ambiente di
vita.
Regione e
sistema
territoriale:
Comprendere
che il
territorio è
uno spazio
organizzato
per
rispondere ai
bisogni ed è
modificato
dalle attività
umane.
Riconoscere
nel proprio
ambiente di
vita,
l’organizzazi
one e la
funzione
degli spazi.
METODOLOGIA
Assunzione da parte dei docenti di
atteggiamento di ascolto empatico, di
Paesaggio
Conoscere il
territorio
prossimo alla
scuola
attraverso
l’approccio
percettivo e
l’esperienza
diretta.
Paesaggio:
Conoscere il
territorio
circostante
attraverso
l’approccio
percettivo e
l’osservazion
e diretta.
Mettere in
relazione gli
elementi
fisici e
antropici che
caratterizzano
l’ambiente di
vita.
Individuare,
descrivere gli
elementi
fisici e
antropici che
caratterizzano
i paesaggi
dell’ambiente
di vita della
propria
regione.
Regione e
sistema
territoriale:
Comprendere
che il
territorio è
uno spazio
organizzato
per
rispondere ai
bisogni ed è
modificato
dalle attività
umane.
Regione e
sistema
territoriale:
Comprendere
che il
territorio è
uno spazio
organizzato e
modificato
dalle attività
umane.
Riconoscere
nel proprio
ambiente di
vita,
l’organizzazi
one e la
funzione
degli spazi.
Riconoscere,
nel proprio
ambiente di
vita, le
funzioni dei
vari spazi e le
loro
connessioni,
gli interventi
positivi e
negativi
dell’uomo e
progettare
soluzioni,
esercitando la
cittadinanza
attiva.
Paesaggio:
Conoscere e
localizzare
elementi fisici
e antropici di
ciascun
paesaggio
geografico
italiano.
Paesaggio:
Conoscere gli
elementi che
caratterizzano
alcuni
paesaggi
italiani,
europei e
mondiali,
individuando
le differenze
e le analogie
( anche in
relazione ai
quadri sociostorici del
passato ).
Regione e
sistema
territoriale:
Individuare
problemi
relativi alla
tutela e alla
valorizzazione
del patrimonio
naturale e
culturale del
proprio paese,
proponendo
soluzioni
idonee nel
contesto di
appartenenza.
Regione e
sistema
territoriale:
Conoscere le
regioni
italiane
(climatiche,
storiche,
artistiche,
economiche,
amministrativ
e), gli
interventi
dell’uomo sul
territorio e i
problemi
relativi allo
sviluppo
sostenibile.
METODOLOGIA
Attività di strutturazione dello schema motorio di base e della lateralità; Lezione
46
osservazione e presa in carico del
bambino e del suo mondo, di
mediazione comunicativa, di
interazione partecipata.
Valorizzazione dell’azione,
dell’esplorazione, del contatto con gli
oggetti della realtà, attraverso la
dimensione ludica, da intendersi come
forma tipica di relazione e di
conoscenza.
Il gioco viene assunto in tutte le sue
forme in quanto attraverso di esso i b.
imparano ad osservare, descrivere,
esprimersi, a raccontare e rielaborare
le loro esperienze naturali e sociali in
modo creativo, a fare ipotesi, a dare e
chiedere spiegazioni.
Utilizzo di un tempo disteso nello
svolgimento delle attività connotato da
ritmi che rispettano i bisogni dei b. e
che permettono di vivere serenamente
la loro giornata: le attività di routine
sono anche esse funzionali allo scopo
sia perché diventano il riferimento
essenziale per la vita scolastica
quotidiana del b., sia per la scansione
stessa dei tempi che per l’acquisizione
della sicurezza e dell’autonomia
personale.
Organizzazione dell’ambiente
educativo configurato come luogo
“protettivo, capace di accogliere le
diversità e promuovere le potenzialità
di tutti i b.”, contenere le loro
emozioni, valorizzare i loro interessi,
favorire scambi e relazioni,
promuovendo “lo star bene” a scuola.
Gli spazi interni ed esterni e gli
ambienti di vita comune, i laboratori,
corrispondono all’intento educativo
che la scuola propone, e sono
predisposti e organizzati per
soddisfare le esigenze e gli interessi
dei b. e favorire il senso della scoperta
e della ricerca.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
3 ANNI
Sperimenta il piacere di muoversi
liberamente e di scoprire ciò che lo
circonda nell’ambiente.
4 ANNI
Sa collocare persone e cose in modo
corretto nello spazio pertinente.
Sa eseguire percorsi e sa progettare
tragitti nello spazio.
Sa collocare le azioni quotidiane nel
tempo della giornata e della settimana.
5 ANNI
Individua le posizioni di oggetti e
persone nello spazio.
Segue correttamente un percorso sulla
base di indicazioni verbali.
INFANZIA
frontale; Lezione dialogata e dibattito in classe; Uso della lavagna, di schede, di
disegni e del testo di base; Realizzazione di cartelloni; Realizzazione di ricerche;
Lettura e costruzione di schemi, tabelle, mappe concettuali e cartine geografiche;
Uso di strumenti multimediali e audiovisivi; Lavori di gruppo; Uscite didattiche;
Utilizzo di quotidiani e di riviste specializzate a fini didattici; Verifiche e
valutazioni periodiche.
COMPETENZE ATTESE
Si orienta nello spazio e sulle carte geografiche utilizzando riferimenti topologici,
punti cardinali, coordinate geografiche.
Individua, conosce, descrive, localizza gli elementi caratterizzanti i paesaggi
(particolare attenzione a quelli italiani) ed individua analogie e differenze con i
principali paesaggi europei e di altri continenti utilizzando materiali GIS ( Sistemi
Informativi Geografici )
Conosce il significato della simbologia cartografica convenzionale.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da
elementi fisici ed antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza.
Riconosce interventi positivi e negativi dell’uomo e progetta soluzioni
esercitando la cittadinanza attiva
PRIMARIA
47
CAMPO DI ESPERIENZE:
LA
CONOSCENZA
DEL
MONDO
3 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
Saper
raggrupp
are gli
oggetti
secondo
la forma,
il colore,
l’uso.
Riferire
alcuni
fatti
relativi al
suo
vissuto
personal
e.
Cogliere
nel
tempo i
cambiam
enti
visibili
dello
sviluppo
di una
piccola
pianta
(dal
seme
a…)
Collocar
e in
modo
logicospaziale
oggetti e
persone.
Classific
are
oggetti
ed
esperienz
e
secondo
categorie
.
Saper
ricostruir
e le
proprie
esperienz
e del
recente
passato e
fare
prevision
i su
quelle
future.
Saper
osservare
organismi
viventi,
fenomeni
naturali,
ambiental
i,
scoprendo
ne
modificaz
ioni e
cambiame
nti che si
susseguo
no nel
tempo.
SCIENZE
Obiettivi I
classe
Esplorare e
descrivere
oggetti e
materiali:
Osservare e
confrontare
materiali diversi
Obiettivi II
classe
Esplorare e
descrivere
oggetti e
materiali:
Osservare e
confrontare
materiali
diversi.
Individua
re i
propri
progressi
vi
cambiam
enti
corporei
e quelli
relativi
all’ambie
nte.
Obiettivi III
classe
Esplorare e
descrivere
oggetti e
materiali:
Individuare,
attraverso
l’interazione
diretta, la
struttura di
oggetti
semplici,
analizzarne
qualità e
proprietà,
descriverli
nella loro
unitarietà e
nelle loro
parti e
ricomporli,
riconoscerne
funzioni e
modi d’uso.
Seriare e
classificare
oggetti in
base alle loro
proprietà.
Individuare
strumenti e
unità di
misura
appropriati
alle situazioni
problematiche
in esame, fare
misure e
usare la
matematica
conosciuta
per trattare i
dati.
Descrivere
semplici
fenomeni
della vita
quotidiana
legati ai
liquidi, al
cibo, alle
48
Obiettivi IV
classe
Oggetti,
materiali e
trasformazio
ni
Individuare
le proprietà
di
alcuni
materiali: il
peso,
la
durezza,
l’elasticità…
Realizzare
sperimental
mente
semplici
soluzioni.
Osservare e
schematizzar
e i passaggi
di stato della
materia.
Obiettivi V
classe
Oggetti,
materiali
e
trasformazio
ni
Costruire in
modo
elementare il
concetto
di
energia.
forze e al
movimento,
al calore, ecc.
Osservare e
sperimentare
sul campo:
Esplorare e
osservare un
ambiente.
Iniziare a
conoscere il
regno animale
Mettere in
relazione gli
organismi
viventi di un
ambiente.
Osservare e
sperimentare
sul campo:
Esplorare e
osservare un
ambiente.
Iniziare a
conoscere il
regno animale
Mettere in
relazione gli
organismi
viventi di un
ambiente.
Comprendere i
fenomeni
atmosferici
Comprendere i
fenomeni
atmosferici.
Osservare e
sperimentare
sul campo:
Osservare i
momenti
significativi
nella vita
delle piante e
animali,
realizzando
allevamenti in
classe di
piccoli
animali,
semine in
terrari e orti,
ecc.
individuare
somiglianze e
differenze nei
percorsi di
sviluppo di
organismi
animali e
vegetali.
Osservare,
con uscite
all’esterno, le
caratteristiche
dei terreni e
delle acque.
Osservare e
interpretare le
trasformazion
i ambientali
naturali (ad
opera del
sole, di agenti
atmosferici,
dell’acqua,
ecc)e quelle
ad opera
dell’uomo
(urbanizzazio
ne,
coltivazione,
industrializza
zione, ecc).
49
Osservare e
sperimentar
e sul campo:
Conoscere la
struttura del
suolo
sperimentan
do con
rocce, sassi e
terricci.
Osservare la
caratteristich
e dell’acqua
e dell’aria e
il loro ruolo
nell’ambient
e.
Osservare e
sperimentare
sul campo:
Studiare
percezioni
umane
(luminose,
sonore, tattili,
di
equilibrio…)
ad
occhio
nudo o con
strumenti
appropriati in
modo
autonomo o
collettivo.
i
Individuare
nell’osserva
zione
di
esperienze
concrete
alcuni
concetti
scientifici:
pressione,
temperatura
calore..
Avere
familiarità
con la
variabilità dei
fenomeni
atmosferici
(venti,
nuvole,
pioggia, ecc)
e con la
periodicità dei
fenomeni
celesti
(dì/notte,
percorsi del
sole,
stagioni).
L’uomo i
viventi e
l’ambiente:
Riconoscere
negli individui
elementi di
somiglianza e di
differenza.
Classificare i
materiali in base
alle
caratteristiche (
pesantezza/legg
erezza,
resistenza,
fragilità,
durezza,
elasticità,
plasticità).
Scoprire le
relazioni fra
acqua e piante.
L’uomo i
viventi e
l’ambiente:
Riconoscere
negli individui
elementi di
somiglianza e di
differenza.
Classificare i
materiali in base
alle
caratteristiche (
pesantezza/legg
erezza,
resistenza,
fragilità,
durezza,
elasticità,
plasticità).
Scoprire le
relazioni fra
acqua e piante.
L’uomo i
viventi e
l’ambiente:
Riconoscere
descrivere le
caratteristiche
del proprio
ambienteOsservare e
prestare
attenzione al
funzionament
o del proprio
corpo (fame,
sete, dolore,
movimento,
freddo caldo,
ecc.)per
riconoscerlo
come
organismo
complesso
proponendo
modelli
elementari del
suo
funzionament
o.
Riconoscere
in altri
organismi
viventi, in
relazione con
i loro
ambienti,
bisogni
50
L’uomo i
viventi e
l’ambiente:
Descrivere e
interpretare
il
funzionamen
to del corpo
come
sistema
complesso
situato in un
ambiente.
Cogliere la
diversità tra
ecosistemi
(naturali e
antropizzati,
locali e di
altre aree
geografiche)
.
Elaborare i
primi
elementi di
classificazio
ne animale e
vegetale.
Avere cura
della propria
salute
dal
punto
di
vista
alimentare e
motorio.
Acquisire le
prime
informazioni
L’uomo i
viventi e
l’ambiente:
Individuare la
diversità dei
viventi e dei
loro
comportamen
ti.
Riconoscere
le strutture
fondamentali
degli animali
e in
particolare
dell’uomo.
Approfondire
lo studio del
funzionament
o degli organi
interni e della
loro
organizzazion
e nei
principali
apparati.
Capire il
funzionament
o degli
organismi e
comparare la
riproduzione
dell’uomo,
degli animali,
delle piante.
Prendersi
cura della
propria
persona,
analoghi ai
propri.
sulla
riproduzione
di piante e
animali.
tenendo conto
dell’importan
za
dell’alimenta
zione,
dell’igiene e
dell’attività
motoria.
Acquisire le
prime
informazioni
sulla
riproduzione
e
sull’affettività
.
METODOLOGIA
Assunzione da parte dei docenti di
atteggiamento di ascolto empatico,
di osservazione e presa in carico
del bambino e del suo mondo, di
mediazione comunicativa, di
interazione partecipata.
Valorizzazione dell’azione,
dell’esplorazione, del contatto con
gli oggetti della realtà, attraverso
la dimensione ludica, da intendersi
come forma tipica di relazione e di
conoscenza.
Il gioco viene assunto in tutte le
sue forme in quanto attraverso di
esso i b. imparano ad osservare,
descrivere, esprimersi, a
raccontare e rielaborare le loro
esperienze naturali e sociali in
modo creativo, a fare ipotesi, a
dare e chiedere spiegazioni.
Utilizzo di un tempo disteso nello
svolgimento delle attività
connotato da ritmi che rispettano i
bisogni dei b. e che permettono di
vivere serenamente la loro
giornata: le attività di routine sono
anche esse funzionali allo scopo
sia perché diventano il riferimento
essenziale per la vita scolastica
quotidiana del b., sia per la
scansione stessa dei tempi che per
l’acquisizione della sicurezza e
dell’autonomia personale.
Organizzazione dell’ambiente
educativo configurato come luogo
“protettivo, capace di accogliere le
diversità e promuovere le
potenzialità di tutti i b.”, contenere
le loro emozioni, valorizzare i loro
interessi, favorire scambi e
relazioni, promuovendo “lo star
bene” a scuola.
Gli spazi interni ed esterni e gli
ambienti di vita comune, i
laboratori, corrispondono
METODOLOGIA
Lezioni frontali
Uso strumenti multimediali
Esperimenti semplici in classe
Utilizzo di schede
Verifiche scritte e orali
Osservazione di fenomeni naturali
Ascolto, osservazione, considerazioni sui fenomeni osservati
Ricerche individuali e di gruppo
51
all’intento educativo che la scuola
propone, e sono predisposti e
organizzati per soddisfare le
esigenze e gli interessi dei b. e
favorire il senso della scoperta e
della ricerca.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
3 ANNI
Il bambino gioca con gli oggetti
ordinandoli secondo criteri
personali (tipologia, uso, colore,
forma). Sa riferire alcuni fatti di
cui ha fatto esperienza. Segue le
fasi di sviluppo di una piantina
cogliendone i cambiamenti
visibili. Sa indicare la posizione di
persone e oggetti nello spazio.
4 ANNI
Il bambino elabora le
caratteristiche degli oggetti e delle
esperienze formando categorie e
classificazioni. Ricostruisce le
esperienze significative del
proprio passato e /o proiettandole
nell’immediato futuro. Osserva e
registra i cambiamenti relativi al
proprio corpo, ambiente
circostante.
5 ANNI
Osserva con attenzione il suo
corpo, gli organismi viventi e i
loro ambienti , i fenomeni naturali
accorgendosi dei loro
cambiamenti.
INFANZIA
CAMPO DI ESPERIENZA:
IMMAGINI, SUONI E COLORI
Obiettiv Obietti Obiettivi
i
vi
5 anni
3 anni
4 anni
Saper
Sapersi
Sapersi
esprimer esprime esprimere
e le
re
con il corpo
proprie
attraver utilizzando
emozioni so
le
con
l’utilizz possibilità
modalità o di
che esso
diverse.
tecniche offre.
diverse
Sentirsi
e
Utilizzare
soddisfat material diverse
to nella
i vari.
modalità
curiosità,
comunicativ
nel
o-espressive
“provare
nel
”e
rappresentar
provare
e
piacere
esperienze,
nell’esse
storie,
re capace
racconti…
di…
COMPETENZE ATTESE
Assume un approccio scientifico nei confronti della realtà
Individua problemi significativi da indagare, formulazione di ipotesi, propone
soluzioni e interpretazioni argomentando le proprie scelte
Progetta semplici esperienze
Assume un atteggiamento di cura e rispetto verso l’ambiente
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri ;
rispetta ed apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale
Padroneggia le proprie conoscenze riuscendo a trasferirle in contesti diversi da quelli
studiati.
PRIMARIA
ARTE E IMMAGINE
Obiettivi I
classe
Obiettivi II
classe
Obiettivi III classe
Obiettivi IV
classe
Obiettivi V
classe
Esprimersi e
comunicare:
Esprimersi e
comunicare:
Elaborare
creativament
e produzioni
personali per
esprimere
sensazioni ed
emozioni.
Usare i
colori in
modo
espressivo.
Rappresentar
ee
comunicare
la realtà
percepita in
modo
personale.
Sperimentare
strumenti e
tecniche
Esprimersi E
Comunicare
Elaborare
creativamente
produzioni
personali per
esprimere
sensazioni ed
emozioni;rappresen
tare e comunicare
la realtà percepita.
Trasformare
immagini e
materiali ricercando
soluzioni figurative
originali.
Sperimentare
strumenti e
tecniche diverse per
realizzare prodotti
grafici, plastici,
pittorici e
multimediali.
Esprimersi e
comunicare:
Usare gli
elementi del
linguaggio
visivo per
stabilire
relazioni tra i
personaggi fra
loro e con
l’ambiente
che li
circonda.
Collocare gli
oggetti nello
spazio
individuando
i campi e i
piani.
Osservare e
descrivere in
maniera
globale
Esprimersi e
comunicare:
Elaborare
creativament
e produzioni
personali per
esprimere
sensazioni ed
emozioni.
Rappresentar
ee
comunicare
la realtà
percepita con
il segno
grafico e con
il corpo.
52
Elementi di
base
della
comunicazio
ne
iconica
(rapporti tra
immagini,
gesti
e
movimenti,
proporzioni,
forme, colori
simbolici,
espressione
del
viso,
contesti) per
cogliere la
natura e il
senso di un
testo visivo.
Identificare
in un testo
Sperimentare
strumenti e
tecniche
diverse per
realizzare
prodotti
grafici,
plastici,
pittorici.
Riconoscere
, leggere e
interpretare
semplici
storie
attraverso
immagini
Osservare e
leggere le
immagini
Guardare e
osservare
con
consapevole
zza
un’immagine
e gli oggetti
presenti
nell’ambient
e
descrivendo
gli elementi,
utilizzando
le regole
della
percezione
visiva e
l’orientamen
diverse per
realizzare
prodotti
grafici,
plastici,
pittorici.
Osservare e
leggere le
immagini
Guardare e
osservare
con
consapevole
zza
un’immagine
e gli oggetti
presenti
nell’ambient
e
descrivendo
gli elementi
formali,
utilizzando
le regole
della
percezione
visiva e
l’orientamen
to nello
spazio.
53
Osservare E
Leggere Immagini
Guardare e
osservare con
consapevolezza
un’immagine e gli
oggetti presenti
nell’ambiente
descrivendo gli
elementi formali,
utilizzando le
regole della
percezione visiva e
l’orientamento
nello spazio.
Riconoscere in un
testo iconico-visivo
gli elementi
grammaticali e
tecnici del
linguaggio visivo
(linee, colori,
forme, volume,
spazio)
un’immagine.
Sviluppare e
potenziare la
capacità di
leggere e
comprendere
le immagini e
le diverse
creazioni
artistiche, di
esprimersi e
comunicare in
modo
personale e
creativo.
visivo,
costituito
anche
da
immagini in
movimento,
gli elementi
del relativo
linguaggio
(linee,
colore,
distribuzione
delle forme,
ritmi,
configurazio
ni spaziali,
sequenze,
metafore,
campi
piani…).
Guardare e
osservare
con
consapevolez
za
un’immagine
e gli oggetti
presenti
nell’ambient
e
descrivendo
gli elementi
formali
e
utilizzando
le
regole
della
percezione
visiva
e
l’orientament
o
nello
spazio.
Osservare e
leggere
le
immagini
Analizzare,
classificare ed
apprezzare i
beni
del
patrimonio
artisticoculturale
presenti sul
proprio
territorio.
Leggere
in
alcune opere
d’arte
di
diverse
epoche
storiche
e
provenienti da
diversi Paesi i
principali
elementi
compositivi, i
Osservare e
leggere le
immagini:
Riconoscere
in un testo
iconicovisivo
gli
elementi
grammaticali
e tecnici del
linguaggio
visuale
(linee, colori,
forme,
volume,
spazio) e del
linguaggio
audiovisivo
(piani,
campi,
sequenze,
struttura
narrativa,
movimento
to nello
spazio.
Comprender
ee
apprezzare le
opere d’arte
Comprender
ee
apprezzare
le opere
d’arte:
Individuare
in un’opera
d’arte gli
elementi
essenziali
della forma,
del
linguaggio,
per
comprendere
il messaggio
e la
funzione.
54
individuando il loro
significato
espressivo.
significati
simbolici,
espressivi e
comunicativi.
Riconoscere,
valorizzare e
ordinare
l’insieme di
conoscenze
acquisite e di
esperienze
precedenteme
nte realizzate
dall’alunno
nel
campo
espressivo e
multimediale
fuori
della
scuola.
Padroneggiare
il
lessico
specifico per
esporre
in
forma chiara
quanto
appreso
Comprendere E
Apprezzare Le
Opere D’arte
Individuare in
un’opera d’arte sia
antica sia moderna,
gli elementi
essenziali della
forma, del
linguaggio, della
tecnica e dello stile
dell’artista per
comprenderne il
messaggio e la
funzione.
Familiarizzare con
alcune forme di arte
e produzione
artigianale
appartenenti alla
propria e ad altre
culture
Comprendere
e apprezzare
le opere
d’arte:
Individuare in
un’opera
d’arte
gli
elementi
essenziali
della forma,
del
linguaggio,
per
comprendere
il messaggio e
la funzione.
ecc.),
individuando
il
loro
significato
espressivo.
Esprimersi e
comunicare
elaborando
creativament
e
un
immagine.
Utilizzare
strumenti e
regole
per
produrre
immagini
grafiche,
pittoriche,
plastiche
tridimension
ali,
attraverso
processi di
manipolazio
ne,
rielaborazion
e
e
associazione
di codici, di
tecniche
e
materiali
diversi
tra
loro.
Padroneggiar
e il lessico
specifico per
esporre
in
forma chiara
quanto
appreso
Comprender
ee
apprezzare
le opere
d’arte:
Individuare
in un’opera
d’arte
gli
elementi
essenziali
della forma,
del
linguaggio,
per
comprendere
il messaggio
e
la
funzione.
METODOLOGIA
Assunzione da parte dei docenti di
atteggiamento di ascolto empatico,
di osservazione e presa in carico
del bambino e del suo mondo, di
mediazione comunicativa, di
interazione partecipata.
Valorizzazione dell’azione,
dell’esplorazione, del contatto con
gli oggetti della realtà, attraverso la
dimensione ludica, da intendersi
come forma tipica di relazione e di
conoscenza.
Il gioco viene assunto in tutte le
sue forme in quanto attraverso di
esso i b. imparano ad osservare,
descrivere, esprimersi, a raccontare
e rielaborare le loro esperienze
naturali e sociali in modo creativo,
a fare ipotesi, a dare e chiedere
spiegazioni.
Utilizzo di un tempo disteso nello
svolgimento delle attività
connotato da ritmi che rispettano i
bisogni dei b. e che permettono di
vivere serenamente la loro
giornata: le attività di routine sono
anche esse funzionali allo scopo
sia perché diventano il riferimento
essenziale per la vita scolastica
quotidiana del b., sia per la
scansione stessa dei tempi che per
l’acquisizione della sicurezza e
dell’autonomia personale.
Organizzazione dell’ambiente
educativo configurato come luogo
“protettivo, capace di accogliere le
diversità e promuovere le
potenzialità di tutti i b.”, contenere
le loro emozioni, valorizzare i loro
interessi, favorire scambi e
relazioni, promuovendo “lo star
bene” a scuola.
Gli spazi interni ed esterni e gli
ambienti di vita comune, i
laboratori, corrispondono
all’intento educativo che la scuola
propone, e sono predisposti e
organizzati per soddisfare le
esigenze e gli interessi dei b. e
favorire il senso della scoperta e
della ricerca.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
3 ANNI
Esprime emozioni
Prova curiosità e piacere.
4 ANNI
Utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative.
5 ANNI
Comunica, racconta utilizzando le
varie possibilità che il linguaggio
del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle
attraverso la drammatizzazione, il
METODOLOGIA
Utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare,
descrivere, leggere, produrre, rielaborare le immagini attraverso molteplici tecniche e
usando materiali e strumenti diversificati.
Riconosce ed analizza gli elementi principali del patrimonio graduale dei principali
beni artistico-culturali presenti nel territorio
COMPETENZE ATTESE
Osservare opere d’arte e riprodurle - Utilizzare tecniche diverse del colore:
puntinismo, colori a matita, colori a tempera, pennarelli, carboncino, acquerelli,
pastelli a cera. - Utilizzare fotocopie - Produzione di disegni - Utilizzare il
collage, il mosaico – Utilizzare materiale di riciclo
55
disegno, la pittura e altre attività
manipolative.
Legge e interpreta semplici storie
attraverso immagini.
INFANZIA
CAMPO DI ESPERIENZA:
IMMAGINI, SUONI E COLORI
3 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
Saper
esprimere
le proprie
emozioni
con
modalità
diverse.
Sentirsi
soddisfatto
nella
curiosità,
nel
“provare”,
nel provare
piacere
nell’essere
capace di…
Saper
produrre un
certo
numero di
suoni e di
rumori con
il proprio
corpo.
Provare
interesse e
piacere a
produrre e
fruire di
ritmi.
Saper
distinguere
alcune
espressioni
ritmiche e
musicali
diverse fra
di loro.
Saperle
interpretare
con il
movimento
del proprio
corpo e/o
con parti di
esso.
Provare piacere
e interesse
nell’ascolto
della musica
nel fruire di
altre forme
artistiche.
PRIMARIA
MUSICA
Obiettivi I
classe
Rilevare la
dimensione
acustica
dell’ambiente
Obiettivi II
classe
Discriminare le
durate dei suoni
e rappresentarle
con simbologie
non
convenzionali
Obiettivi III
classe
Conoscere
semplici
elementi del
codice musicale
(chiave violino –
note dentro e
fuori il
pentagramma)
Obiettivi IV
classe
Conoscere
semplici
elementi del
codice
musicale
(alterazioni –
punto e
legatura di
valore)
Obiettivi V
classe
Conoscere
elementi del
codice
musicale più
complessi
(punto
coronatolegatura
fraseggiosegni di
espressione)
Tradurre i
suoni in
trascrizioni
fonetiche
Riprodurre e
registrare
semplici
sequenze
ritmiche
Riprodurre per
imitazioni
semplici canti
individuali e di
gruppi
Discriminare
gli elementi
acustici in base
alle qualità del
suono (altezza-
Strutturare il
ritmo con la
corretta
distribuzione
degli accenti
Leggere e
interpretare uno
spartito musicale
Riprodurre
per
imitazioni
canti
individuali e
di gruppi
Solfeggiare e
suonare un
semplice
brano
musicale
Riprodurre
per imitazioni
canti
individuali e
di gruppi più
complessi
Solfeggiare e
suonare brani
musicale più
complessi
Sperimentare la
produzione di
ritmi sonoromusicali, con la
voce, con il
corpo, con gli
oggetti.
Costruire
sequenze
sonoromusicali e
rappresentarle
attraverso
“segni”
convenzionali,
per poterli
riprodurre
musicalmente.
56
intensitàtimbro)
Conoscere
complessi
musicali
differenti
(orchestrabanda) e stili
musicali
diversi
(musicaloperaconcerto)
METODOLOGIA
Assunzione da parte dei docenti di
atteggiamento di ascolto empatico, di
osservazione e presa in carico del bambino e
del suo mondo, di mediazione comunicativa,
di interazione partecipata.
Valorizzazione dell’azione, dell’esplorazione,
del contatto con gli oggetti della realtà,
attraverso la dimensione ludica, da intendersi
come forma tipica di relazione e di
conoscenza.
Il gioco viene assunto in tutte le sue forme in
quanto attraverso di esso i b. imparano ad
osservare, descrivere, esprimersi, a raccontare
e rielaborare le loro esperienze naturali e
sociali in modo creativo, a fare ipotesi, a dare
e chiedere spiegazioni.
Utilizzo di un tempo disteso nello
svolgimento delle attività connotato da ritmi
che rispettano i bisogni dei b. e che
permettono di vivere serenamente la loro
giornata: le attività di routine sono anche esse
funzionali allo scopo sia perché diventano il
riferimento essenziale per la vita scolastica
quotidiana del b., sia per la scansione stessa
dei tempi che per l’acquisizione della
sicurezza e dell’autonomia personale.
Organizzazione dell’ambiente educativo
configurato come luogo “protettivo, capace di
accogliere le diversità e promuovere le
potenzialità di tutti i b.”, contenere le loro
emozioni, valorizzare i loro interessi, favorire
scambi e relazioni, promuovendo “lo star
bene” a scuola.
Gli spazi interni ed esterni e gli ambienti di
vita comune, i laboratori, corrispondono
all’intento educativo che la scuola propone, e
sono predisposti e organizzati per soddisfare
le esigenze e gli interessi dei b. e favorire il
senso della scoperta e della ricerca.
METODOLOGIA Lezioni frontali con assegnazione di esercizi individuali e di gruppo;
uso della lavagna, di schede, della LIM, di disegni, del libro adottato e del quaderno
pentagrammato; giochi ritmici; canzoni ballate e momenti di aggregazione; uso di
strumenti multimediali e audiovisivi; verifiche e valutazioni periodiche.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
COMPETENZE ATTESE Conosce il concetto di fonte sonoro e le principali qualità
57
3 ANNI
Esprime emozioni. Prova curiosità e piacere.
Produce suoni e rumori con il corpo.
4 ANNI
È interessato sia alla produzione che alla
fruizione di ritmi. Distingue diverse
espressioni ritmiche e musicali e le interpreta
attraverso il movimento.
5 ANNI
Sviluppa interesse per l’ascolto della musica e
per la fruizione di opere d’arte. Scopre il
paesaggio sonoro attraverso attività di
percezione e produzione musicale utilizzando
voce, corpo, oggetti. Sperimenta e combina
elementi musicali di base, producendo
semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i
primi alfabeti musicali, utilizzando anche i
simboli di una notazione informale per
codificare i suoni percepiti e riprodurli.
dei suoni. Sa riprodurre con la propria voce canti individuali e di gruppo. Sa eseguire
esercizi ritmici di coordinamento tra vocalità e gestualità. Sa solfeggiare e suonare
semplici melodie con lo strumento di classe. Conosce i diversi complessi e forme
musicali.
INFANZIA
RELIGIONE
PRIMARIA
RELIGIONE
Obiettivo
Obiettivi I classe
Il sé e l’altro
Dio e l’uomo:
Scopre nei racconti del
Vangelo la persona e
l’insegnamento di Gesù, da
cui apprende che Dio è
Padre di tutti e che la
Chiesa è la comunità di
uomini e donne unita nel
suo nome, per sviluppare
un positivo senso di sé e
sperimentare relazioni
serene con gli altri, anche
appartenenti a differenti
tradizioni culturali e
religiose.
-Individuare le
caratteristiche che
formano l’identità
della propria
persona.
Il corpo in movimento
Riconosce nei segni del
corpo l’esperienza
religiosa propria e altrui
per cominciare a
manifestare anche in
questo modo la propria
interiorità,
l’immaginazione e le
emozioni.
-Scoprire che per
la religione
cristiana Dio è
creatore e Padre.
-Conoscere Gesù
di Nazareth,
Emmanuele (Dio
salva).
Obiettivi II
classe
Dio e l’uomo:
Obiettivi III
classe
Dio e l’uomo:
Obiettivi IV
classe
Dio e l’uomo:
Obiettivi V
classe
Dio e l’uomo:
-Conoscere Gesù
di Nazareth,
crocifisso e
risorto e, come
tale, testimoniato
dai cristiani.
-Scoprire che
per la religione
cristiana Dio è
Creatore e
Padre e che fin
dalle origini ha
voluto stabilire
un’alleanza con
l’uomo.
-Sapere che per
la religione
cristiana Gesù
è il Signore,
che rivela
all’uomo il
volto del Padre
e annuncia il
Regno di Dio
con parole e
azioni.
-Conoscere lo
sviluppo del
Cristianesimo
evidenziando le
prospettive del
cammino
ecumenico.
-Riconoscere la
preghiera come
dialogo tra
l’uomo e Dio,
evidenziando
nella preghiera
cristiana la
specificità del
“Padre Nostro”.
-Individuare i
tratti essenziali
della Chiesa e
della sua
missione.
-Riconoscere la
preghiera come
dialogo tra
l’uomo e Dio.
-Conoscere
Gesù di
Nazareth,
Messia.
Conoscere le
origini del
Cristianesimo.
-Descrivere i
contenuti
principali del
credo cattolico.
-Cogliere il
significato dei
sacramenti
nella tradizione
della Chiesa,
come segni
della salvezza
di Gesù e
azione dello
Spirito Santo.
-Riconoscere
avvenimenti,
persone e
strutture
fondamentali
della Chiesa
cattolica sin
dalle origini e
metterli a
confronto con
58
quelli delle
altre
confessioni
cristiane.
Linguaggi, creatività,
espressione
Riconosce alcuni linguaggi
simbolici e figurativi
caratteristici delle
tradizioni e della vita dei
cristiani ( segni, feste,
preghiere, canti, gestualità,
spazi, arte), per poter
esprimere con creatività il
proprio vissuto religioso.
-Conoscere le
origini e lo
sviluppo delle
altre grandi
religioni
individuando
gli aspetti più
importanti del
dialogo
interreligioso.
I discorsi e le parole
Impara alcuni termini del
linguaggio cristiano,
ascoltando semplici
racconti biblici, ne sa
narrare i contenuti
riutilizzando i linguaggi
appresi, per sviluppare una
comunicazione
significativa anche in
ambito religioso.
La conoscenza del mondo
Osserva con meraviglia ed
esplora con curiosità il
mondo, riconosciuto dai
cristiani e da tanti uomini
religiosi come dono di Dio
Creatore, per sviluppare
sentimenti di responsabilità
nei confronti della realtà,
abitandola con fiducia e
speranza.
La Bibbia e le
altre fonti:
La Bibbia e le
altre fonti:
La Bibbia e le
altre fonti:
La Bibbia e le
altre fonti:
La Bibbia e le
altre fonti:
-Ascoltare alcune
pagine bibliche
fondamentali, tra
cui i racconti della
creazione.
-Ascoltare,
leggere e saper
riferire circa
alcune pagine
bibliche
fondamentali, tra
cui gli episodi
chiave dei
racconti
evangelici.
-Conoscere la
struttura e la
composizione
della Bibbia.
-Ricostruire le
tappe
fondamentali
della vita di
Gesù, nel
contesto
storico, sociale,
politico e
religioso del
tempo, a
partire dai
Vangeli.
-Confrontare la
Bibbia con i
testi sacri delle
altre religioni.
-Ascoltare alcune
pagine bibliche
59
-Ascoltare,
leggere e saper
riferire circa
alcune pagine
-Saper attingere
informazioni
sulla religione
cattolica anche
nella vita dei
santi.
-Decodificare i
fondamentali, tra
cui gli episodi
chiave dei racconti
evangelici.
bibliche
fondamentali,
tra cui le
vicende e le
figure
principali del
popolo
d’Israele.
Il linguaggio
religioso:
Il linguaggio
religioso:
-Riconoscere i
segni cristiani del
Natale
nell’ambiente,
nelle celebrazioni
e nella tradizione
popolare.
-Conoscere il
significato di
gesti e segni
liturgici propri
della religione
cattolica (modi di
pregare, di
celebrare ecc).
-Leggere
direttamente
pagine bibliche
ed evangeliche,
riconoscendone
il genere
letterario e
individuandone
il messaggio
principale.
principali
significati
dell’iconografia
cristiana.
-Saper
attingere
informazioni
sulla religione
cattolica anche
nella vita di
Maria, la
madre di Gesù.
Il linguaggio
religioso:
Il linguaggio
religioso:
-Intendere il
senso religioso
del Natale e
della Pasqua, a
partire dalle
narrazioni
evangeliche.
-Riconoscere il
valore del
silenzio come
“luogo” di
incontro con se
stessi, con
l’altro con Dio.
-Rendersi conto
che la comunità
ecclesiale
esprime
,attraverso
vocazioni e
ministeri
differenti, la
propria fede e il
proprio servizio
all’uomo.
-Riconoscere i
segni cristiani
della Pasqua,
nell’ambiente,
nelle celebrazioni
e nella tradizione
popolare.
-Intendere il
senso religioso
del Natale e
della Pasqua, a
partire dalla
vita della
Chiesa.
-Individuare
significative
espressioni
d’arte cristiana
(a partire da
quelle presenti
nel territorio),
per rilevare
come la fede
sia stata
interpretata e
comunicata
dagli artisti nel
corso dei
secoli.
60
I valori etici e
religiosi:
I valori etici e
religiosi:
I valori etici e
religiosi:
I valori etici e
religiosi:
Riconoscere
l’impegno della
comunità cristiana
nel porre alla base
della convivenza
umana la giustizia
e la carità.
-Riconoscere che
la morale
cristiana si fonda
sul
comandamento
dell’amore di Dio
e del prossimo
come insegnato
da Gesù.
-Riconoscere
nella vita e
negli
insegnamenti
di Gesù
proposte di
scelte
responsabili, in
vista di un
personale
progetto di
vita.
-Scoprire la
risposta della
Bibbia alle
domande di
senso
dell’uomo e
confrontarla
con quella delle
principali
religioni non
cristiane.
-Riconoscere
nella vita e
negli
insegnamenti di
Gesù proposte
di scelte
responsabili, in
vista di un
personale
progetto di vita.
METODOLOGIA: Letture di
storie della Bibbia o racconti scelti
sul periodo liturgico. Utilizzo di
schede da disegnare con colori
.Utilizzo di musiche e canti.
COMPETENZE ATTESE:
L’alunno sviluppa in modo integrale
la sua personalità, aprendolo alla
dimensione religiosa, valorizzandola
e rispondendo al bisogno di
significato religioso di cui è
portatore.
INFANZIA
CAMPO DI SVILUPPO:
IL CORPO E IL MOVIMENTO
3 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
Appropria
rsi del
proprio
corpo in
tutte le
sue
dimension
ie
possibilità
Assumere
condotte
autonome di
Comportam
ento
adeguate
alla
scansione
delle attività
Saper
comunicar
e ed
esprimersi
con il
proprio
corpo in
modo
adeguato.
METODOLOGIA: Lezioni frontali con gli alunni, utilizzo della lavagna, dei libri di testo.
Realizzazione di vari lavoretti nei diversi periodi dell’anno. Utilizzo di schede e disegni. Uso
di strumenti audiovisivi, musiche e DVD . Verifiche e valutazioni periodiche.
COMPETENZE ATTESE : L’alunno riflette su Dio creatore e Padre e sui dati fondamentali
della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni
dell’ambiente in cui vive. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per Cristiani ed Ebrei.
Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per
mettere in pratica il suo insegnamento. Coglie il significato dei sacramenti e si interroga sul
valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
PRIMARIA
EDUCAZIONE FISICA
Obiettivi I
classe
Il corpo e la
sua relazione
con lo spazio e
il tempo
Obiettivi II
classe
Il corpo e la
sua relazione
con lo spazio e
il tempo
Riconoscere,
differenziare
le varie parti
del corpo e le
Riconoscere,
differenziare
le varie parti
del corpo e le
61
Obiettivi
III classe
Il corpo e la
sua
relazione
con
lo
spazio e il
tempo
Variare gli
schemi
Obiettivi IV
classe
Il corpo e la
sua relazione
con lo spazio e
il tempo
Obiettivi V
classe
Il corpo e la
sua relazione
con lo spazio e
il tempo
Coordinare e
utilizzare
diversi schemi
motori
in
Coordinare e
utilizzare
diversi schemi
motori
fisiche,
cognitive,
emotive,
relazional
i.
Compren
dere la
propria
identità di
genere.
Prestare
attenzione
ai propri
segnali e
ai propri
ritmi
corporei.
della
giornata
scolastica.
Prendersi
cura della
propria
igiene
personale e
assumere
comportame
nti di
corretta
alimentazio
ne.
Saper usare
correttamen
te schemi
posturali e
motori nelle
diverse
attività e
nelle
diverse
modalità di
gioco.
Saper
controllare
i gesti e la
loro
esecuzione
,
prevedend
o gli effetti
e gli
eventuali
rischi
degli
stessi.
Saper
interagire
in modo
congruo e
costruttivo
con i
compagni
nei giochi
motori,
ritmicomusicali,
comunicati
voespressivi.
percezioni
sensoriali.
Impostare gli
schemi motori
di
base
dinamici
e
posturali.
Collocarsi
in
diverse
posizioni
in
relazione allo
spazio,
agli
attrezzi e ai
compagni.
Controllare la
lateralità
e
l’equilibrio.
Applicare
i
concetti
relativi
al
tempo e alle
strutture
ritmiche.
percezioni
sensoriali.
Sviluppare la
coordinazione
fine
della
mano e delle
dita.
Sviluppare la
coordinazione
oculomanuale.
Sviluppare la
coordinazione
oculopodalica.
Consolidare gli
schemi motori
di
base
dinamici
e
posturali.
Acquisire
i
concetti
topologici in
riferimento
alla posizione
alle dimensioni
e alle direzioni.
Controllare la
lateralità
e
l’equilibrio.
Applicare
i
concetti
relativi
al
tempo e alle
strutture
ritmiche.
motori in
funzione di
parametri
di spazio,
tempo,
equilibrio.
Eseguire
movimenti
predetermi
nati
e
adattarli a
situazioni
esecutive
sempre più
complesse.
Conoscere
e
apprendere
la tecnica
base e la
terminologi
a
della
ginnastica
educativa.
Imparare a
conoscere e
utilizzare
correttame
nte piccoli e
grandi
attrezzi.
Utilizzare
schemi
motori
e
posturali, le
loro
interazioni
in situazione
combinata e
simultanea.
Eseguire
movimenti
precisati e
adattarli a
situazioni
esecutive
sempre più
complesse.
Migliorare
la destrezza
insieme alla
capacità di
anticipazion
e e scelta.
funzione dei
parametri di
tempo, spazio,
equilibrio.
Migliorare la
valutazione
delle
traiettorie,
distanze, ritmi
esecutivi
e
successioni
temporali
delle
azioni
motorie,
al
fine
di
organizzare il
proprio
movimento
nello spazio in
relazione a sé,
agli altri, agli
oggetti.
Imparare a
conoscere e
utilizzare
correttamente
piccoli
e
grandi
attrezzi.
combinati tra
loro
inizialmente
sotto
forma
successiva e
poi in forma
simultanea.
Riconoscere e
valutare
traiettorie,
distanze, ritmi
esecutivi
e
successioni
temporali
delle
azioni
motorie,
sapendo
organizzare il
proprio
movimento
nello spazio in
relazione a sé,
agli altri, agli
oggetti.
Conoscere e
utilizzare
correttamente
piccoli
e
grandi
attrezzi.
Salute e
benessere,
prevenzione e
sicurezza
Salute e
benessere,
prevenzione e
sicurezza
Salute e
benessere,
prevenzione
e sicurezza
Salute e
benessere,
prevenzione e
sicurezza
Salute e
benessere,
prevenzione e
sicurezza
Imparare a
Imparare a
Saper
distinguere
le parti del
corpo e
saperle
rappresent
are in
diverse
situazioni.
62
conoscere e
controllare la
respirazione.
conoscere e
controllare la
respirazione.
Utilizzare in
modo corretto
e sicuro per sé
e per gli altri
spazi e
attrezzature.
Assumere
comportam
enti
adeguati
per la
prevenzion
e degli
infortuni e
per la
sicurezza
nei vari
ambienti di
vita.
Saper
essere
consapevol
e del
proprio
gesto
motorio e
del fine per
il quale
viene
utilizzato.
Assumere
comportamen
ti adeguati
per la
prevenzione
degli
infortuni e
per la
sicurezza nei
vari ambienti
di vita.
Acquisire
consapevolezz
a delle
proprie
funzioni
muscolari.
Assumere
comportamen
ti adeguati
per la
prevenzione
degli
infortuni e
per la
sicurezza nei
vari ambienti
di vita.
Riconoscere il
rapporto tra
alimentazione
ed esercizio
fisico in
relazione ai
sani stili di
vita.
Acquisire
consapevolezz
a delle
funzioni
fisiologiche
(cardiorespiratorie e
muscolari) e
dei loro
cambiamenti
in relazione
all’esercizio
fisico.
Il gioco, lo
sport, le regole
e il fair-play
Il gioco, lo
sport, le regole
e il fair-play
Il gioco, lo
sport, le
regole e il
fair-play
Il gioco, lo
sport, le regole
e il fair-play
Il gioco, lo
sport, le regole
e il fair-play
Interagire e
cooperare con
gli altri.
Assumere ruoli
diversi nel
gioco e
nell’organizzaz
ione.
Conoscere e
rispettare le
regole dei
giochi.
Interagire
e
cooperare con
gli altri.
Assumere ruoli
diversi
nel
gioco
e
nell’organizzaz
ione.
Conoscere e
rispettare le
regole
dei
giochi
proposti,
interpretando
ruoli
e
funzioni
diverse
all’interno del
gioco.
Assimilare le
modalità
esecutive di
diverse
proposte di
gioco sport.
Saper
replicare
numerosi
giochi
derivanti dalla
tradizione
popolare
applicandone
indicazioni e
regole .
Partecipare
attivamente
alle varie
forme di
gioco,
organizzate
anche in
forma di gara,
collaborando
Conoscere e
applicare
correttamente
modalità
esecutive di
diverse
proposte di
gioco sport.
Saper
utilizzare
numerosi
giochi
derivanti dalla
tradizione
popolare
applicandone
indicazioni e
regole
Partecipare
attivamente
alle varie
forme di
gioco,
organizzate
anche in
63
Cooperare
nel gruppo
e
confrontars
i lealmente
in una
competizio
ne.
Conoscere e
apprendere
la tecnica
base di
alcune
discipline
sportive.
Conoscere,
rispettare e
applicare le
regole dei
giochi
sportivi
proposti.
Acquisire
una
corretta
METODOLOGIA
Assunzione da parte dei docenti di
atteggiamento di ascolto empatico, di
osservazione e presa in carico del
Il linguaggio
del corpo come
modalità
comunicativoespressiva
Il linguaggio
del corpo come
modalità
comunicativoespressiva
Rappresentare
con il
movimento
situazioni
diverse in
funzione di
stimoli diversi.
Rappresentare
con il
movimento
situazioni
diverse in
funzione di
stimoli diversi.
mentalità
nei
confronti
dell’agonis
mo e una
coscienza
dello spirito
sportivo, sia
come
protagonist
a che come
spettatore
di un
evento
sportivo.
Riconoscere
le
similitudini
dei gesti
sportivi di
più
discipline.
con gli altri.
Rispettare le
regole nella
competizione
sportiva;
saper
accettare la
sconfitta con
equilibrio.
forma di gara,
collaborando
con gli altri.
Rispettare le
regole nella
competizione
sportiva;
saper
accettare la
sconfitta con
equilibrio, e
vivere la
vittoria
esprimendo
rispetto nei
confronti dei
perdenti,
accettando la
diversità,
manifestando
senso di
responsabilità
.
Il
linguaggio
del corpo
come
modalità
comunicativ
oespressiva
Il linguaggio
del corpo
come
modalità
comunicativoespressiva
Il linguaggio
del corpo
come
modalità
comunicativoespressiva
Utilizzare
modalità
espressive e
corporee
attraverso
forme di
drammatizza
zione e danza,
sapendo
trasmettere
nel contempo
contenuti
emozionali.
Elaborare ed
eseguire
semplici
sequenze di
movimento o
semplici
coreografie
individuali e
collettive.
Utilizzare in
forma
originale e
creativa
modalità
espressive e
corporee
anche
attraverso
forme di
drammatizza
zione e danza,
sapendo
trasmettere
nel contempo
contenuti
emozionali.
Elaborare ed
eseguire in
autonomia
semplici
sequenze di
movimento o
coreografie
individuali e
collettive.
Riuscire a
trasmettere
contenuti
ed emozioni
attraverso il
movimento.
Saper
riprodurre
semplici
sequenze di
movimento
o
coreografie
individuali
e collettive.
METODOLOGIA
Lezioni frontali con assegnazione di esercizi individuali, a coppie, a piccoli
gruppi e di squadra; a corpo libero e/o con l’ausilio di attrezzi di diverso peso,
forma, dimensione. Partecipazione a manifestazioni, gare , giochi e momenti di
64
bambino e del suo mondo, di
mediazione comunicativa, di
interazione partecipata.
Valorizzazione dell’azione,
dell’esplorazione, del contatto con gli
oggetti della realtà, attraverso la
dimensione ludica, da intendersi come
forma tipica di relazione e di
conoscenza.
Il gioco viene assunto in tutte le sue
forme in quanto attraverso di esso i b.
imparano ad osservare, descrivere,
esprimersi, a raccontare e rielaborare le
loro esperienze naturali e sociali in
modo creativo, a fare ipotesi, a dare e
chiedere spiegazioni.
Utilizzo di un tempo disteso nello
svolgimento delle attività connotato da
ritmi che rispettano i bisogni dei b. e
che permettono di vivere serenamente
la loro giornata: le attività di routine
sono anche esse funzionali allo scopo
sia perché diventano il riferimento
essenziale per la vita scolastica
quotidiana del b., sia per la scansione
stessa dei tempi che per l’acquisizione
della sicurezza e dell’autonomia
personale.
Organizzazione dell’ambiente
educativo configurato come luogo
“protettivo, capace di accogliere le
diversità e promuovere le potenzialità
di tutti i b.”, contenere le loro
emozioni, valorizzare i loro interessi,
favorire scambi e relazioni,
promuovendo “lo star bene” a scuola.
Gli spazi interni ed esterni e gli
ambienti di vita comune, i laboratori,
corrispondono all’intento educativo
che la scuola propone, e sono
predisposti e organizzati per soddisfare
le esigenze e gli interessi dei b. e
favorire il senso della scoperta e della
ricerca.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
3 ANNI
Il bambino vive pienamente la propria
corporeità.
Riconosce i segnali e i ritmi del
proprio corpo, le differenze sessuali e
di sviluppo.
4 ANNI
Matura condotte che gli consentono
una buona autonomia nella gestione
della giornata a scuola.
Adotta pratiche corrette di cura di sé,
di igiene e di sana alimentazione.
Sperimenta schemi posturali e motori,
li applica nei giochi ed è in grado di
adattarli alle situazioni ambientali
all’interno della scuola e all’aperto.
5 ANNI
Percepisce il potenziale comunicativo
ed espressivo rispetto al proprio corpo.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta
aggregazione.
COMPETENZE ATTESE
Collabora e socializza con gli altri.
Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la
padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle
variabili spaziali e temporali contingenti.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel
movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza
nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico
legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla
prevenzione dell’uso di sostanze che inducono alla dipendenza.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri
stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico
musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze
di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa,
diverse gestualità tecniche.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle
regole e l’importanza di rispettarle.
65
il rischio, interagisce con gli altri nei
giochi di movimento, nella musica,
nella danza, nella comunicazione
espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
INFANZIA
CAMPO DI ESPERIENZA:
IMMAGINI,
SUONI
E
PAROLE
3 ANNI
4 ANNI
5
ANN
I
Scoprire
Saper
Gioca
l’uso e la indicare i re con
funzione
mezzi
alcuni
di alcuni
tecnologi mezzi
mezzi
ci che
tecnol
tecnologi preferisce ogici
ci.
usare.
cerca
ndo di
scopri
rne
alcun
e
poten
zialità
.
PRIMARIA
TECNOLOGIA
Obiettivi I
classe
Obiettivi II
classe
Obiettivi III
classe
Obiettivi IV
classe
Obiettivi V
classe
Vedere e
osservare:
- Conoscere il
computer in
generale e le sue
principali
funzioni.
- Acquisire
manualità
nell’utilizzo del
mouse.
- Conoscere la
tastiera (tasti
principali).
- Conoscere le
funzioni
principali di
alcuni applicativi
per giochi
didattici, per
disegnare e per
scrivere.
Vedere e
osservare:
- Conoscere il
computer in
generale e le
sue principali
funzioni.
- Acquisire
manualità
nell’utilizzo
del mouse.
- Conoscere la
tastiera (tasti
principali).
- Conoscere le
funzioni
principali di
alcuni
applicativi per
giochi
didattici, per
disegnare e per
scrivere.
Vedere e
osservare: conoscere le
componenti
hardware e
software del
computer.
- Conoscere
lo strumento e
le funzioni
principali
della LIM
- Conoscere
a livello base
gli applicativi
per disegnare,
elaborare
testi,
realizzare
presentazioni,
eseguire
calcoli,
rappresentare
i dati.
Vedere e
osservare: conoscere le
componenti
hardware e
software del
computer.
- Conoscere lo
strumento e le
funzioni
principali della
LIM
- Conoscere a
livello base gli
applicativi per
disegnare,
elaborare testi,
realizzare
presentazioni,
eseguire calcoli,
rappresentare i
dati.
Prevedere e
immaginare:
- Impostare la
realizzazione di
un semplice
testo.
- Disegnare
un’immagine
riferita ad un
determinato
argomento.
Prevedere e
immaginare:
- Impostare la
realizzazione
di un semplice
testo.
- Disegnare
un’immagine
riferita ad un
determinato
argomento.
Prevedere e
immaginare:
- Gestire
documenti e
cartelle
personali.
- Scrivere
brevi testi,
realizzare
immagini e
presentazioni,
personalizzan
doli.
Prevedere e
immaginare:
- Gestire
documenti e
cartelle personali.
- Creare cartelle
personali e,
all’interno di
queste, alcune
sottocartelle.
- Scrivere brevi
testi, realizzare
immagini e
presentazioni,
personalizzandoli
.
Intervenire e
trasformare:
- Utilizzare le
funzioni
principali di
alcuni applicativi
Intervenire e
trasformare:
- Utilizzare le
funzioni
principali di
alcuni
Vedere e
osservare:
- Conoscere il
computer e la
LIM in generale
e le loro
principali
funzioni.
- Acquisire
manualità
nell’utilizzo del
mouse.
- Conoscere la
tastiera (tasti
principali).
- Conoscere le
funzioni
principali di
alcuni applicativi
per giochi
didattici, per
disegnare, per
scrivere e
realizzare
presentazioni.
Prevedere e
immaginare:
-Impostare la
realizzazione di
un semplice
testo.
- Disegnare
un’immagine
riferita ad un
determinato
argomento e
personalizzarla.
- Scrivere brevi
testi e realizzare
presentazioni,
personalizzandoli
.
Intervenire e
trasformare:
- Utilizzare le
funzioni
principali di
alcuni applicativi
Intervenire e
trasformare:
- Utilizzare a
livello base
gli applicativi
per disegnare,
Intervenire e
trasformare:
- Utilizzare a
livello base gli
applicativi per
disegnare,
66
per giochi
didattici, per
disegnare e per
scrivere.
- Modificare
immagini
utilizzando
diversi tipi di
strumenti
- Selezionare
parti di un testo
per applicare
semplici
formattazioni.
METODOLOGIA
Assunzione da parte dei
docenti di atteggiamento di
ascolto empatico, di
osservazione e presa in carico
del bambino e del suo mondo,
di mediazione comunicativa, di
interazione partecipata.
Valorizzazione dell’azione,
dell’esplorazione, del contatto
con gli oggetti della realtà,
attraverso la dimensione
ludica, da intendersi come
forma tipica di relazione e di
conoscenza.
Il gioco viene assunto in tutte
le sue forme in quanto
attraverso di esso i b. imparano
ad osservare, descrivere,
esprimersi, a raccontare e
rielaborare le loro esperienze
naturali e sociali in modo
creativo, a fare ipotesi, a dare e
chiedere spiegazioni.
Utilizzo di un tempo disteso
nello svolgimento delle attività
connotato da ritmi che
rispettano i bisogni dei b. e che
permettono di vivere
serenamente la loro giornata: le
attività di routine sono anche
esse funzionali allo scopo sia
perché diventano il riferimento
essenziale per la vita scolastica
quotidiana del b., sia per la
scansione stessa dei tempi che
per l’acquisizione della
sicurezza e dell’autonomia
personale.
Organizzazione dell’ambiente
applicativi per
giochi
didattici, per
disegnare e per
scrivere.
- Modificare
immagini
utilizzando
diversi tipi di
strumenti
- Selezionare
parti di un
testo per
applicare
semplici
formattazioni.
per giochi
didattici, per
disegnare, per
scrivere e
realizzare
presentazioni.
- Utilizzare
semplici
procedure per
selezionare
immagini, parti
di testo per
formattarli o per
praticare le
funzioni di
copia/taglia e
incolla.
- Salvare un
documento
seguendo un
percorso
specifico.
- Stampare un
documento.
elaborare
testi,
realizzare
presentazioni,
eseguire
calcoli,
rappresentare
i dati.
- Utilizzare
applicativi
per giochi
didattici
- Utilizzare
semplici
procedure per
modificare,
salvare e
stampare un
documento.
elaborare testi,
realizzare
presentazioni,
eseguire calcoli,
rappresentare i
dati.
- Utilizzare
applicativi per
giochi didattici.
- Utilizzare
semplici
procedure per
modificare,
salvare e
stampare un
documento.
METODOLOGIA: Per rendere le attività proposte stimolanti e divertenti, ho favorito la
didattica laboratoriale della sperimentazione e della scoperta; lo sfondo integratore e la
varietà dei contenuti rendono più motivante e significativo l'apprendimento. Ogni alunno si
sente protagonista attivo, opera direttamente sul pc e si confronta con i propri compagni.
67
educativo configurato come
luogo “protettivo, capace di
accogliere le diversità e
promuovere le potenzialità di
tutti i b.”, contenere le loro
emozioni, valorizzare i loro
interessi, favorire scambi e
relazioni, promuovendo “lo
star bene” a scuola.
Gli spazi interni ed esterni e gli
ambienti di vita comune, i
laboratori, corrispondono
all’intento educativo che la
scuola propone, e sono
predisposti e organizzati per
soddisfare le esigenze e gli
interessi dei b. e favorire il
senso della scoperta e della
ricerca.
TRAGUARDI DI
SVILUPPO
3 ANNI
Si interessa ai mezzi
tecnologici e ne individua le
diverse potenzialità.
4 ANNI
Manifesta preferenze rispetto
all’uso di tecnologie e ne
apprezza i contenuti.
5 ANNI
Esplora le potenzialità offerte
dalle tecnologie.
INFANZIA
COMPETENZE ATTESE: L’alunno conosce le componenti principali di un computer, ne
descrive le funzioni principali e ne spiega il funzionamento. Utilizza a livello base diversi tipi
di programmi (disegni, videoscrittura, presentazioni, fogli di calcolo) e procedure
informatiche, contestualizzandole al proprio vissuto. Si orienta tra i diversi mezzi di
comunicazione e di informazione e ne fa un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.
Personalizza le proprie attività in ambito espressivo, creativo e comunicativo.
PRIMARIA
LINGUA INGLESE
Obiettivi I classe
Comprendere ed
eseguire semplici
istruzioni
correlate alla
vita di classe,
quali
l’esecuzione di
un compito o lo
svolgimento di
un gioco (« go,
come, show, give,
point, sit down,
stand up… »)
Comprendere ed
eseguire
istruzioni e
procedure.
Obiettivi II classe
Conoscere le lettere
dell’alfabeto,
suoni della L2.
Individuare
e
riprodurre suoni.
Abbinare suoni/parole
semplici.
Seguire
semplici
istruzioni,
eseguire
ordini.
Obiettivi III classe
Abbinare suoni/ parole.
Percepire il ritmo e
l’interazione come
elementi comunicativi
per esprimere
accettazioni, rifiuto,
disponibilità, piacere,
dispiacere o emozioni.
Numerare e classificare
oggetti.
Scoprire differenze di
vita e di abitudini
all’interno dei gruppi
(familiari, scolastici..).
Obiettivi IV classe
Comprendere ed
eseguire istruzioni e
procedure. Leggere
parole e brevi testi.
Riconoscere forme
grammaticali di base
Obiettivi V classe
Comprendere semplici e chiari
messaggi con lessico e strutture
note su argomenti familiari.
Leggere e tradurre brevi testi.
Riconoscere e conoscere forme
grammaticali di base.
Ambiti lessicali
relativi a colori,
famiglia, parti
del corpo,
numeri (1…10),
oggetti di uso
comune e
animali
domestici.
Consolidamento e
approfondimento del
lessico appreso nella
classe prima. Ambiti
lessicali relativi a
oggetti personali,
all’ambiente familiare
e scolastico, all’età, ai
numeri (1/20), alle
parti del corpo e ai
cibi.
Ambiti lessicali relativi
all’ambiente, agli
oggetti di uso comune e
personali, all’età e alla
provenienza, ai numeri
(1/100), alle parti del
corpo, ai cibi, ai vestiti,
ai
giorni, mesi, anni e
stagioni e all’orologio.
Comprendere ed
eseguire istruzioni e
procedure. Leggere
parole e brevi testi.
Riconoscere forme
grammaticali di base.
Approfondire
gli
ambiti
lessicali appresi negli anni
precedenti. Studiare il lessico
relativo a: numeri fino a 10.000,
orario e sistema monetario.
Descrivere se stessi e altre
persone e le proprie abitudini
giornaliere.
68
Ambiti lessicali relativi
alla famiglia e ai luoghi
(casa, scuola, città), alle
nazionalità, ai mestieri,
alle materie scolastiche,
ai pasti, agli animali
selvatici e all’orologio.
Interazione orale
Formule di
saluto.
Comprendere e
rispondere ad un
saluto.
Espressioni per
chiedere e dire il
proprio nome.
Presentarsi e
chiedere il nome
delle persone
Chiedere e dire
l’età.
Interazione orale
Espressioni utili per
semplici interazioni,
per
individuare luoghi e
oggetti familiari e
descriverne le
caratteristiche
generali, per
esprimere i propri
gusti, indicare il
possesso e descrivere
se stessi e le proprie
capacità in modo
semplice.
Interazione orale
Congedarsi,
ringraziare; chiedere e
parlare del tempo
atmosferico; chiedere e
dare permessi; dire e
chiedere ciò che piace e
non piace; descrivere
persone, luoghi, oggetti
in modo semplice.
Interazione orale
Chiedere e dire l’ora e il
prezzo.
Interagire in
brevi
scambi
dialogici
monitorati
dall’insegnante
e
stimolati anche con
supporti visivi.
Interazione orale
Esprimersi in modo
comprensibile utilizzando
espressioni e frasi adatte alla
situazione, anche se a volte non
connesse e formalmente
difettose, per interagire con un
compagno o un adulto con cui si
ha familiarità. Scambiare
semplici informazioni afferenti
alla sfera personale (gusti,
amici, attività scolastica, giochi,
vacanze).
Produzione
scritta
Copiare semplici
parole
Produzione scritta
Copiare e scrivere
semplici parole
Produzione scritta
Scrivere semplici
messaggi seguendo un
modello
Produzione scritta
Scrivere semplici
messaggi seguendo un
modello
Produzione scritta
Scrivere messaggi seguendo un
modello dato. Descrivere se
stessi e altre persone
utilizzando il lessico conosciuto.
Produzione orale non
interattiva
Identificare, abbinare colori,
figure, oggetti, animali.
Eseguire semplici calcoli.
Riconoscere e riprodurre
suoni e ritmi della L2 in
forma semplice.
Produzione orale non interattiva
Produrre suoni e ritmi della L2, attribuendovi significati e funzioni.
Descrivere oralmente se stessi ed i compagni, persone, luoghi e oggetti, utilizzando il lessico
conosciuto.
Comprensione orale
Comprendere vocaboli,
istruzioni, espressioni e frasi
di uso quotidiano
pronunciati chiaramente e
lentamente.
Comprendere brevi dialoghi
associati alle immagini.
Comprensione orale
Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate
chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.
Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.
Riflessioni sulla lingua
Simple Present dei verbi ausiliari nelle forme estese e
contratte e di altri verbi.
Pronomi personali soggetto, aggettivi possessivi,
dimostrativi, qualificativi.
Riflessioni sulla lingua
Verbi di uso comune al Simple Present
e al Present Continuous.
Aggettivi e pronomi interrogativi:
“who, what, where, when, why, which
e whose”, avverbi di frequenza,
pronomi possessivi, comparativi e
superlativi.
Civiltà
Principali tradizioni, festività, e caratteristiche culturali
del paese straniero.
Civiltà
Rilevare diversità culturali in
relazione ad abitudini di vita e a
condizioni climatiche.
METODOLOGIA
La motivazione come elemento propulsivo dell’apprendimento - Rispetto della sequenza di apprendimento: comprensione –
assimilazione - produzione/ricezione - L’unità didattica articolata nelle fasi di: presentazione – consolidamento – espansione –
riutilizzo – verifica - Utilizzo di tecniche per lo sviluppo delle quattro abilità linguistiche:
Comprensione: ascolto finalizzato con consegne precise, attraverso prove a scelta multipla (con disegni) - scelta Vero/Falso - griglie
(individuazione luogo/personaggio) - accoppiamento frase ascoltata/ immagine
Ricezione orale: uso delle funzioni comunicative in dialoghi, drammatizzazioni e giochi multimediali - memorizzazione di filastrocche,
canti, indovinelli - uso della gestualità del movimento, del gioco - ripetizione corale, a gruppi, a coppie, a catena
Lettura: di semplici testi noti canti, filastrocche, comandi, puzzles…) e di testi più complessi anche non preparati (letterari) associazione parola/frase e immagine.
Ricezione scritta: completamento di testi con parole mancanti - copiatura motivata di testi - scrittura di semplici testi.
SUPPORTI DIDATTICI
Audiovisivi - CD-Rom – Disegni – LIM.
COMPETENZE ATTESE
Comprensione dei punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che si affrontano normalmente a
scuola e nel tempo libero.
Nella conversazione, comprensione dei punti chiave ed esposizione delle proprie idee
Descrizione in termini semplici di aspetti del proprio vissuto, del proprio ambiente e di elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
69
Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati e indicazioni del Collegio Docenti per la classe V
Obiettivi generali
Modalità di verifica trasversali
alla valutazione delle
competenze
Competenze in uscita
Italiano
1. Valorizzare
l’esperienza, la
sperimentazione e
la ricerca per
interagire con la
realtà
2. Favorire lo
sviluppo delle
capacità espressive
nei diversi
linguaggi, verbali e
non verbali, in
forma sempre più
completa e
autonoma, sul piano
comunicativo
-Interagire nelle conversazioni in modo pertinente e con linguaggio
adeguato.
-Leggere, comprendere e produrre testi di diverso genere (letterari,
personali, storici, poetici,…), organizzando la comunicazione e
utilizzando tecniche funzionali allo scopo nel rispetto delle regole
convenzionali morfo-sintattiche.
- Prove strutturate e non:
rubriche, test, schede
strutturate predisposte,
relazioni, prove grafiche,
sintesi, ecc.
Lingua comunitaria: Inglese
-Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi.
-Descrivere oralmente persone e oggetti familiari e interagire con gli
altri utilizzando semplici espressioni.
-Comprendere brevi dialoghi, istruzioni e frasi di uso quotidiano.
Me Metodologia
Arte e immagine
-Sperimentare il linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo
creativo le immagini e gli oggetti con l’uso di linguaggi, tecniche e
materiali diversi.
-Descrivere un’opera d’arte.
Tenendo conto degli obiettivi
generali definiti dal ministero,
si applicano le seguenti modalità
organizzative:
Musica
- Laboratori
-Eseguire per imitazione canti individuali e di gruppo.
-Eseguire esercizi ritmici di coordinamento tra la vocalità e la gestualità.
-Riconoscere, solfeggiare e suonare le principali figure musicali.
3. Costruire il
senso alla legalità e
sviluppare un’etica
della responsabilità Educazione fisica
-Consolidare gli schemi motori e posturali in situazione combinata e
per realizzare il
bene della comunità simultanea.
-Sviluppare le capacità condizionali.
-Eseguire il movimento in modo coordinato e preciso.
4. Valorizzare
l’impegno personale -Collaborare nel gruppo rispettando le regole dei giochi sportivi.
e la solidarietà
sociale
Storia – Cittadinanza e costituzione
5. Sviluppare
atteggiamenti
collaborativi in
ambienti sociali e
culturali per
rispettare il
patrimonio artistico
e storico di
appartenenza
6. Sviluppare
capacità critica,
d’interpretazione e
progettuale.
-Utilizzare fonti per produrre una ricostruzione storica.
-Periodizzare una serie di conoscenze apprese sulle formazioni sociali, i
loro compiti, i loro servizi, i loro scopi.
-Acquisire la consapevolezza delle radici storiche e culturali che legano al
passato la realtà attuale e individuare analogie e differenze.
-Individuare analogie e differenze nel confronto tra civiltà.
-Dimostrare responsabilità intellettuale e civile nei confronti propri, degli
altri e dei problemi sociali nei diversi contesti.
Geografia
-Leggere, interpretare e realizzare carte tematiche, tabelle e grafici.
-Riconoscere e descrivere gli elementi caratteristici e gli aspetti
demografici di un paesaggio, con particolare attenzione a quelli italiani.
-Riconoscere quali sono e come funzionano le regioni amministrative
italiane.
I.R.C. (Insegnamento Religione Cattolica)
-Riconoscere le origini e lo sviluppo del Cristianesimo e delle altre grandi
religioni.
-Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone la
struttura, la composizione, il genere letterario e il messaggio principale.
70
-Informatica
- LARSA(ling-espr.)
- LARSA(log-mat.)
- Musica
- Biblioteca
- Teatro
- Poesia e letteratura
- Lavoro per:
 Gruppi classe
 Gruppi elettivi
 Gruppi di compito
 Brainstorming
 Tutoring
 Cooperative learning
-Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle
presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e
comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.
-Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni
e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’essere
umano.
-Di fronte a dialoghi identificare la risposta della Bibbia alle domande di
senso dell’essere umano confrontandola con le altre risposte date delle
principali religioni non cristiane.
-Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte
responsabili, anche per un personale progetto di vita.
Matematica
-Possedere e applicare abilità di calcolo orale e scritto.
-Risolvere situazioni problematiche ricorrendo a diverse strategie.
-Descrivere e classificare le varie forme geometriche piane e solide
calcolandone aree e perimetri.
-Individuare simmetrie in oggetti e figure date.
-Utilizzare in situazioni pratiche le unità convenzionali di misura.
-Possedere la capacità di descrivere e risolvere proposizioni logiche.
-Usare, interpretare e classificare ordinatamente gli attributi logici.
Scienze
-Osservare, registrare, classificare e individuare semplici relazioni.
-Descrivere le proprietà dell’acqua, dell’aria e del calore.
-Usare modalità di osservazione per descrivere e analizzare fenomeni
naturali.
-Riconoscere e descrivere la struttura anatomica di alcuni organi e
apparati e specificarne le funzionalità.
Tecnologia- informatica
- Acquisire manualità informatiche relative a software e applicativi
(disegno, elaborazione testi, presentazioni, fogli di calcolo)
contestualizzandole al proprio vissuto.
- Personalizzare le proprie abilità in ambito espressivo, creativo e
comunicativo.
71
Il Curricolo è l'insieme dei percorsi di apprendimento.
Il percorso parte dall’alunno, dalle sue conoscenze, abilità e capacità potenziali.
L’équipe pedagogica, guidata dal Coordinatore Didattico, deve costruire il Curricolo, raccogliendo
informazioni finalizzate a formulare un profilo di ingresso “di ciascun alunno” in relazione a:
 conoscenze già possedute;
 difficoltà di apprendimento e/o di relazione precedentemente rilevate;
 stili e ritmi cognitivi, attitudini e interessi personali;
 modalità relazionali nei vari ambienti di vita.
Gli insegnanti delle classi prime provvedono all'accertamento dei prerequisiti:
sulla base di schede d'uscita dalla scuola dell’infanzia che formano il fascicolo personale dell'alunno;
mediante prove d'ingresso oggettive strutturate in modo da verificare l'interiorizzazione e l'effettiva
acquisizione delle stesse conoscenze già verificate nella scuola dell’infanzia.


I Piani didattici di Apprendimento (PdA), i percorsi realizzati per declinare le attività laboratoriali
e le attività di recupero / rinforzo / valorizzazione dell’eccellenza realizzate, partiranno dalla
valutazione iniziale evidenziando, per nuclei tematici, attività – metodi – soluzioni organizzative –
modalità di verifica.
I PdA possono essere riferiti a un solo individuo, ad un gruppo o ad un’intera classe; è articolata in tre
fasi:
- fase ideativa: viene individuato un compito di apprendimento unitario, anche articolato in più
Obiettivi Formativi;
- fase operativa: vengono messe in atto le strategie didattiche ritenute più adeguate per trasformare gli
obiettivi fissati in reali competenze; le strategie possono essere modificate in fase di svolgimento a
seguito di riflessioni operate dai docenti sugli effetti che le pratiche didattiche via via determinano;
- fase di accertamento delle competenze acquisite da ogni alunno e scelta della documentazione del
percorso. I PdA vengono progettate dai singoli insegnanti e/o dall’équipe pedagogica.
72
Alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)
Normativa di riferimento: D.M. 27/12/2012; C.M. n. 8 del 06/03/2013; NOTA PROT. 1551 del 27/06/2013; NOTA MIUR
del 22/11/2013.
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di
realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun
individuo possa essere valorizzato, favorendo le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non
significa negare il fatto che ogni persona è diversa o negare la presenza di difficoltà che devono essere trattate in maniera
adeguata, ma vuol dire saper cogliere e accogliere le diversità intervenendo nel contesto scolastico e operando scelte
didattiche, educative ed organizzative sulla base delle varie situazioni presenti in classe.
Il nostro Istituto si propone un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali
offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. Sulla base di ciò, nasce l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi
specifici, definiti da una commissione in collaborazione con l’insegnante di classe e la famiglia, che possano diventare
occasione di formazione per tutti.
Nelle varie realtà scolastiche emergono sempre più situazioni in cui alcuni alunni, pur essendo privi di certificazione, si
caratterizzano come soggetti BES in quanto sorgono cali motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di
integrazione, ristretto codice linguistico e, in alcuni casi, atteggiamenti di aggressività fisica e verbale.
I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) riguardano dunque:
 alunni con disabilità
 alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)
 alunni con deficit del linguaggio
 alunni con disturbo oppositivo provocatorio
 alunni con disagio socio-culturale
 alunni stranieri
Come previsto dal DM 27 dicembre 2012 e successive indicazioni, ogni scuola è chiamata ad elaborare una proposta di
Piano Educativo Individualizzato (PEI) o a stendere un Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Ogni scelta metodologica adottata dal nostro Istituto mira all’attuazione di percorsi capaci di favorire pari opportunità per
tutti gli alunni e si propone di individuare strategie didattiche ed organizzative che favoriscono l’inclusione e la buona
riuscita di tutti negli apprendimenti.
Finalità
Il nostro Istituto si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi
formativi, in grado di assicurare continuità nei rapporti scuola-famiglia-società, adottando un’attività educativa, formativa e
riabilitativa orientata ad un “progetto di vita” che tenga conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno
della società.
Obiettivi generali



Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze.
Rendere il soggetto diversamente abile il più autonomo possibile.
Delineare dei percorsi che si adeguino alle capacità dei bambini ma nello stesso tempo le sollecitino, le
sostengano, le rafforzino per cercare di raggiungere traguardi comuni o simili.
Obiettivi specifici


Attivazione dei G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) per redigere e monitorare il Piano Educativo
Individualizzato e il Piano Didattico Personalizzato e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici con
quelli sanitari, socio-assistenziali.
Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione, socializzazione, collaborazione e quindi motivazione,
attraverso attività ludico-laboratoriali che consentano il recupero e il consolidamento di opportunità di
apprendimento.
73
Competenze chiave per la cittadinanza
attiva
Punto di partenza per la progettazione sono le competenze chiave per la cittadinanza attiva
successivamente declinate in competenze disciplinari per favorire una programmazione più specifica.
Le competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e /o metodologiche, in situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo personale; le competenze
sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
COMUNICARE
Comprendere e produrre messaggi di
diverso genere, utilizzando linguaggi
differenti.
RISOLVERE PROBLEMI
Affrontare e risolvere situazioni
problematiche ipotizzando soluzioni
diverse, utilizzando contenuti e metodi
delle diverse discipline di studio.
IMPARARE AD IMPARARE
Organizzare il proprio percorso di apprendimento in
contesti e situazioni diversi, anche utilizzando diverse
fonti e modalità di informazione.
Riconoscere gli aspetti fondamentali e sviluppare
maggiore consapevolezza delle proprie radici storiche
e culturali.
COLLABORARE E PARTECIPARE
Interagire consapevolmente in gruppo,
comprendendo e rispettando i diversi punti di
vista, contribuendo all’apprendimento comune e
alla realizzazione di attività collettive.
Riconoscere proposte di scelte responsabili
anche per un personale progetto di vita.
Riconoscere i percorsi di esercizio della propria
libertà adeguati alla propria condizione.
Esercitare consapevolmente competenze
derivanti dall’ambito spirituale.
74
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il
più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche
dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura
silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e
utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;
riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali
connettivi.
75
PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
L’insegnamento, organizzato secondo una struttura stellare, prevede per ogni classe un gruppo di
insegnanti di cui uno prevalente rispetto al monte ore settimanale.
Tutti i docenti sono corresponsabili dell’educazione, della formazione e dell’orientamento degli alunni.
Si prevede:

lavoro didattico a classi aperte con articolazioni in orizzontale o in verticale;

allestimento di laboratori (musicali, creativi, manuali, multimediali,…);

attività di consolidamento educativo-didattico organizzate in orario curricolare dagli
stessi docenti.
Insegnante specialista:
Musica
Insegnante specialista:
Edicazione fisica
Insegnante prevalente:
Insegnante specialista:
Tecnologia
Italiano
Arte e immagine
Storia
Cittadinanza e Costituzione
Geografia
Matematica
Scienze
Insegnante specialista:
Lingua Inglese
76
Insegnante specialista:
I.R.C.
(Religione Cattolica)
ELABORAZIONE E STESURA DI UN PROGETTO
I docenti sono chiamati ad esplicitare e sviluppare alcuni ambiti, secondo i contenuti e le
finalità che caratterizzano i propri progetti.
Ogni progetto dovrà tenere conto dei seguenti punti:

PREMESSA

BISOGNI

RISORSE

CLASSI COINVOLTE

FINALITA' EDUCATIVE

OBIETTIVI DIDATTICI

PROCEDURE DI REALIZZAZIONE E METODOLOGIA

SAPERI IMPLICITI

RISULTATI ATTESI:
dagli alunni;
dai docenti;
dalle famiglie.

TEMPI
A progetto effettuato verrà attuata da parte dei docenti una:

VERIFICA INTERMEDIA E FINALE

VALUTAZIONE DEGLI ESITI E DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

VALIDAZIONE (tramite pubblicazione sul sito internet della scuola)
77
PROGETTI
L’Amore in realtà
Progetto
L’amore in
realtà
Soggetti
Obiettivi & finalità
Metodologia,
Strumenti & Risorse
Alunni di
tutte le classi
della scuola
Primaria
- Ispirare un approccio curioso della scoperta
della verità così come si manifesta nel mondo
reale.
- Promuovere percorsi di crescita affettiva
coerenti con il bene della persona..
- Promuovere in ciascun alunno l'autoconsapevolezza di sé quale protagonista della
propria vita.
- Promuovere la consapevolezza che la vita è un
bene in ogni sua fase e forma.
- Promuovere positive relazioni interpersonali.
- Creare e sviluppare il senso della verità in una
società complessa e competitiva.
- Creare la consapevolezza dei valori sui quali si
fonda una convivenza orientata alla ricerca del
bene comune.
- Accogliere consapevolmente le proposte
innovative degli orientamenti pastorali del
decennio della Chiesa Italiana.
- Acquisire e consolidare la personale capacità
di essere e vivere nella verità e di trasmettere il
vero.
- Maturare la consapevolezza che agire nella
verità fa star bene con se stessi e con gli altri.
- Acquisire che a tutti e ciascuno è data la
possibilità di migliorare e di tendere sempre al
meglio.
- Riflettere sul proprio comportamento e sulle
modifiche da apportare per sviluppare stili di
vita ispirati al vero delle persone e delle cose.
- Acquisire coscienza degli atteggiamenti e dei
comportamenti da evitare.
- Riconoscendo l’unicità di ciascuno, acquisire e
consolidare valori e stili scaturenti da un
principio di fraternità, quali l’amicizia, la
collaborazione, il sostegno reciproco, la
costanza, l'applicazione, l’aiuto al più debole.
- Acquisire e approfondire la consapevolezza e
l'osservanza dei propri diritti e doveri come
cittadini inseriti in una comunità orientata al
bene comune.
- Sviluppare il senso di responsabilità e
l’osservanza dei propri doveri, per il bene
proprio e altrui.
- Acquisire e consolidare la coscienza del valore
del rapporto intergenerazionale (rispetto della
vita in ogni suo momento), anche attraverso il
racconto, la memoria, la tradizione.
- Sviluppare l’interculturalità come bene da
costruire e di cui prendersi cura.
- Riconoscere diritti e doveri sanciti dalla
Costituzione come cittadini secondo un agire
responsabile.
- Introdurre progressivamente alla
consapevolezza nei diversi sistemi di
comunicazione alla distinzione tra realtà e
virtualità.
78
Letture, disegni, grafici,
giochi, lavori di gruppo e
discussioni in classe,
esercitazioni e simulazioni,
saranno alla base dello
svolgimento delle lezioni. Le
singole classi poi, nello
specifico, opereranno
attraverso spunti operativi
diversi:
uscite didattiche;
somministrazione di schede
- test;
interventi in loco di
operatori specialisti;
incontri con testimoni attuali
di bontà;
simulazioni con modalità
interattive e ludiche;
visione di alcuni documenti (
foto, filmati…);
creazione di disegni o
presentazioni multimediali;
attività di laboratorio
Verifica
Prodotti finali:
- Rappresentazioni
grafiche
- Rappresentazioni
teatrali
- Rappresentazioni
multimediali
- Elaborati scritti
- Giochi e gare
Progetto
Piccole felicità …
Soggetto
Alunni di
tutte le
sezioni
della
scuola
dell’Infan
zia
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Il bambino:
-sviluppa il senso
di identità
personale,
percepisce le
proprie esigenze e
i propri
sentimenti, sa
esprimerli in modo
sempre adeguato;
- riflette, si
confronta, discute
con gli adulti e gli
altri bambini e
comincia a
riconoscere la
reciprocità di
attenzione e
rispetto;
- comunica,
esprime emozioni,
racconta
utilizzando varie
possibilità che il
linguaggio del
corpo consente;
-utilizza materiali e
strumenti,
tecniche
espressive
creative;
-sperimenta rime
e filastrocche,
ascolta e
comprende
narrazioni,
racconta ed
inventa storie.
Obiettivi &
Finalità
Metodologia,
Strumenti &
Risorse
Condividere
-giochi liberi e
esperienze;
guidati;
-pensare gesti, -lettura e
idee, linguaggi drammatizzazio
che
ne di storie,
permettono di canzoncine,
accogliere gli
poesie, rime e
altri;
filastrocche;
-riconoscere
-attività
situazioni e
manipolative
sentimenti che varie;
ci uniscono;
-attività
-condividere ed grafiche,
esprimere
collettive ed
sentimenti ed
individuali
emozioni ;
utilizzando
-dare
materiali
significato ai
diversi.
diversi stati
d’animo;
-accogliere la
diversità come
un valore
positivo;
-riconoscere
situazioni di
benessere e
malessere;
-essere
consapevoli di
sé e del proprio
mondo;
-usare
materiali ed
oggetti
seguendo le
proprie
inclinazioni;
-comunicare
attraverso
varie forme
espressive;
-mettersi in
gioco
accettando
nuove
79
Verifica/prodotto
-Osservazione
sistematica iniziale,
intermedia e finale;
- cartelloni, lavori di
gruppo e individuali;
proposte;
-esprimere
idee ed
emozioni;
-migliorare ed
ampliare il
lessico, le
competenze
fonologiche e
metalinguistich
e.
L’amore è una
cosa
meravigliosa
Segni del Tuo
amore
L’amore tra le
dita
Alunni
classi
IA-B
Alunni
classi
I A- B
Alunni
classi
II A-B
L’alunno riconosce
nella famiglia la
prima fonte di
amore e di
rispetto.
L’alunno
personalizza le
proprie attività in
ambito espressivo,
creativo e
comunicativo.
L’alunno conosce e
valorizza il proprio
corpo e lo utilizza
per esprimere
messaggi emotivi
non verbali.
L’alunno
comprende il
valore
dell’integrazione e
della convivenza
civile.
L’alunno utilizza a
livello base diversi
tipi di software,
contestualizzando
Valorizzare la
figura della
famiglia e delle
figure
importanti
della vita del
bambino.
-conoscere ed
esplorare la
realtà più
vicina al vissuto
dell’alunno
-riconoscere e
rappresentare
con immagini i
segni
dell’amore di
Dio
- Conoscere le
funzioni
principali di un
software per
disegnare.
Valorizzare il
proprio corpo
come veicolo di
comunicazione
visivo-gestuale.
Favorire il
potenziamento
di alcune aree
cognitive
particolarment
e legate
all’attenzione,
discriminazione
e memoria
visiva.
Promuove il
80
Lettura di alcuni
testi, sotto varie
forme (fiabe,
favole, brani
narrativi e
fantastici) sulla
famiglia
-didattica
laboratoriale:
confronto con il
gruppo classe
- software
utilizzato: Paint
e TuxPaint
Scrittura di una
filastrocca con tema la
famiglie e l’amore che
la unisce.
Lettura e
documenti di
approfondimen
to sia cartaceo
che visivo.
Utilizzo della
L.I.S. (lingua
italiana dei
segni)
-didattica
laboratoriale:
ricerca e
confronto con il
gruppo classe
- software
utilizzato: Paint
Osservazione e
riproduzione di alcuni
segni della LIS.
Analisi fiaba e
realizzazione di un
porta-fiaba
Realizzazione di un testo
digitale
Realizzazione, modifica
o completamento di
immagini digitali riferite
al bene
Dalle profondità
del tempo .
La vita dono e
scoperta
Alunni di
classe III
A–
Istituto
Don
Baldo
e
studenti
della
l’attività al
proprio vissuto.
lavoro di
e LibreOffice
gruppo e il
Writer
role-play.
Favorire la
competenza
emotiva ovvero
educare
attraverso le
espressioni del
corpo a
codificare,
interpretare e
rendere fruibili
emozioni e
stati d’animo in
assenza della
parola.
Evidenziare in
alcune fiabe
particolari
eventi legati al
voler bene, al
rispetto, alla
collaborazione.
Rapprensentar
e o modificare
immagini
utilizzando
diversi tipi di
strumenti
- Selezionare
parti di un
testo per
applicare
semplici
formattazioni
L’alunno riconosce
e comprende
elementi
significativi del
passato.
Comincia ad
organizzare
informazioni e
conoscenze
usando anche la
linea del tempo.
Racconta fatti
studiati anche con
- Valorizzare
l’esperienza e
le conoscenze
degli alunni;
-favorire
l’esplorazione e
la scoperta;
-incoraggiare
l’apprendiment
o collaborativo;
-promuovere la
consapevolezza
del proprio
81
Lettura e
documentazion
e di
approfondimen
to
Produzione
multidisciplinar
e di elaborati di
vario tipo
Uso di software
interattivi per la
Rappresentazioni
grafico –pittoriche
Osservazione e
riproduzione di reperti
del passato
Realizzazione di un
elaborato cartonato
Riadattamento di un
breve testo musicale
classe III
A
Secondari
a di I
Grado –
Istituto S.
Apollinar
e
Babbo e
Mamma mi
vogliono bene…
Da sempre!!
Alunni di
classe IIIB
Cantico delle
creature
Alunni
classi
III A- B
Italia amore
Alunni
l’utilizzo di risorse
digitali.
Sviluppa
atteggiamenti di
curiosità e modi di
guardare il mondo
che lo stimolino a
cercare spiegazioni
L’alunno riconosce
e comprende
elementi
significativi del
passato.
Riflette sul
rapporto genitorifigli come dono
straordinario
con esempi tratti
dalla storia, dalla
letteratura e
dall’attualità.
Supera il distacco
dai genitori
L’alunno utilizza a
livello base diversi
tipi di software e
procedure
informatiche,
contestualizzandol
e al proprio
vissuto.
Personalizza le
proprie attività in
ambito espressivo,
creativo e
comunicativo.
L’alunno riconosce
modo di
apprendere;
-realizzare
attività
didattiche in
forma di
laboratorio
LIM.
- Valorizzare
l’esperienza e
le conoscenze
degli alunni;
-favorire
l’esplorazione e
la scoperta;
-incoraggiare
l’apprendiment
o collaborativo
- consolidare la
coscienza del
valore del
rapporto
genitori-figli
-organizzare
attività
didattiche
finalizzate
all’organizzazio
ne di una
mostra
-promuovere la
conoscenza di
se stesso
-scoprire e
valorizzare le
proprie doti
-conoscere ed
esplorare la
realtà
-lodare il
Signore per
tutti i suoi doni
- Conoscere le
funzioni
principali di
alcuni software
per disegnare,
scrivere e
realizzare
presentazioni.
Conoscere gli
82
-Produzione
multidisciplinar
e di elaborati di
vario tipo
Presentazione in
LibreOffice Impress
Allestimento di una
mostra
Rappresentazio
ni grafiche
-Ricerche di
gruppo
Produzione di slides di
sintesi al PC
Realizzazione di oggetti
del passato con tecniche
di vario tipo
Allestimento di una
mostrarappresentazione
Produzione di un libro
-Scambi
epistolari
-Interventi di
operatori
-didattica
Realizzazione di una
laboratoriale
presentazione
della
multimediale
sperimentazion
e e della
scoperta
- software
utilizzato: Paint,
LibreOffice
Impress
Uso di software
Libro riassuntivo del
mio…….
Letteralmente
innamorati
delle
elementi
classi IV A significativi del
e IV B
passato del suo
ambiente di vita;
Individua le
relazioni tra gruppi
umani e contesti
spaziali ;
Utilizza il
linguaggio della
geo-graficità per
realizzare semplici
carte tematiche e
progettare
percorsi e itinerari
di viaggio;
L’alunno riconosce
e interiorizza la
Alunni
grande forza
della
dell’amore quale
classe V A indispensabile
- Istituto
guida di vita
don Baldo attraverso le
e della
relazioni
classe I B interpersonali
Secondari instaurate tra i
a di I
vari personaggi
Grado dell’opera trattata
Istituto S.
Apollinar
e
elementi che
caratterizzano i
principali
paesaggi
italiani anche
in relazione ai
quadri sociostorici del
passato;
Conoscere la
storia recente
del nostro
paese, con un
particolar
riferimento alla
ricorrenza dei
100 anni della
prima guerra
mondiale;
partecipare alla
vita civile e
democratica ,
anche in
relazione al
proprio
ambiente di
vita ( Roma –
città).
- Valorizzare il
patrimonio
culturale e
considerarlo
come risorsa
per avvicinare i
bambini ai
valori
comunitari e
cristiani
-favorire
l’esplorazione e
la scoperta di
testi tradotti;
-incoraggiare
l’apprendiment
o collaborativo
-organizzare
attività
didattiche
finalizzate
all’incontro di
continuità tra
83
interattivi per la
Lim;
Lettura di testi
e utilizzo di
testimonianze;
didattica
laboratoriale
della
sperimentazion
e.
lavoro svolto realizzato
con testi scritti con il PC
(software utilizzato:
Paint, LibreOffice
writer);
rappresentazioni
grafiche realizzate con
tecniche e materiali
diversi;
Musiche e canzoni dal
“fronte “ e della
tradizione romana.
-Studio della
biografia dei
due autori
Produzione di un ballo
in maschera da
rappresentare nell’Ist. S.
Apollinare
- Lettura di
alcuni passi
tradotti
dell’opera
“Romeo e
Giulietta”
- Lettura di
alcuni passi dei
“Promessi
Sposi”
-Riflessioni
personali sugli
argomenti
trattati nelle
due opere
-Proiezione
parziale del film
L’amore nell’arte Alunni
del nostro Paese V B
L’alunno impara a
riconoscere e a
cogliere il
sentimento
dell’amore
nell’arte
attraverso lo
studio e
l’osservazione dei
vari artisti e delle
loro opere che
hanno contribuito
a costruire il
patrimonio
culturale italiano.
ordini di scuola
attraverso
varie forme
espressive e
rappresentativ
e
Saper cogliere
l’amore
nell’arte del
nostro Paese
attraverso lo
studio e
l’osservazione
delle immagini
multimediali e
non.
Conoscere le
regioni d’Italia
analizzandole
artisticamente.
e di alcune
scene satiriche
inerenti alle
opere trattate
Laboratorio
artistico,
supporti di
diverso
materiale
Realizzazione di quadri
o elaborati scritti.
Studio della
Biografia di
alcuni artisti e
delle loro opere
sentimentali a
confronto.
Realizzazione di mosaici
Realizzazione di
affreschi.
Esprime un
linguaggio iconico
e verbale
sviluppando un
pensiero critico
Utilizza strumenti
per produrre
immagini
pittoriche e non
anche attraverso il
colore
Viaggio in Italia
multimediale
Alunni
classi
V A- B
L’alunno utilizza a
livello base diversi
tipi di software e
procedure
informatiche,
contestualizzandol
e al proprio
vissuto.
Si orienta tra i
diversi mezzi di
comunicazione e
di informazione e
ne fa un uso
adeguato a
seconda delle
-conoscere ed
esplorare la
realtà dell’Italia
nei suoi vari
contesti legati
al territorio,
all’ambiente,
all’arte, alla
musica e alle
tradizioni
- sviluppare il
senso di
appartenenza
alla propria
nazione e far
84
-didattica
Realizzazione di una
laboratoriale
presentazione digitale
della
sperimentazion
e e della
scoperta
- software
utilizzato: Paint,
Paint.Net,
LibreOffice
Impress
diverse situazioni.
Personalizza le
proprie attività in
ambito espressivo,
creativo e
comunicativo.
“Dal corpo alla
relazione”
Tutte le
classi
dell’
Istituto
Don
Baldo
maturare
atteggiamenti
di
apprezzamento
, rispetto e
collaborazione
- Conoscere le
funzioni
principali di
alcuni software
per disegnare,
scrivere e
realizzare
presentazioni.
L’alunno si
Riconoscere,
rapporta
differenziare le
positivamente con varie parti del
se stesso e con gli corpo e le
altri; collabora e
percezioni
socializza;
sensoriali.
percepisce il
Interagire e
proprio corpo in
cooperare con
modo segmentario gli altri.
e globale e
Assumere ruoli
l’ambiente
diversi nel
circostante;
gioco e
comunica e si
nell’organizzazi
esprime attraverso one.
il linguaggio
Conoscere e
corporeo.
rispettare le
L’alunno apprende regole dei
alcuni principi di
giochi proposti,
base di benessere
interpretando
psico-fisico relativi ruoli e funzioni
alla cura del
diverse
proprio corpo, a un all’interno del
corretto regime
gioco.
alimentare e alla
Assumere
prevenzione
comportamenti
dell’uso di
adeguati per la
sostanze che
prevenzione
inducono alla
degli infortuni
dipendenza (classi e per la
quinte).
sicurezza nei
L’alunno
vari ambienti di
comprende il
vita.
valore delle regole Rispettare
le
e l’importanza di
regole
nella
rispettarle.
competizione
sportiva; saper
accettare
la
85
Attività e giochi
che favoriscano
la
socializzazione
e la
cooperazione
tra bambini.
Esercizi per
riconoscere le
varie parti del
corpo, i propri
sensi e le
modalità di
percezione
sensoriale.
Utilizzo di
attrezzi e
strumenti per
aumentare la
curiosità e il
divertimento
durante
l’attività.
Osservazione diretta
delle dinamiche tra gli
alunni e tra i gruppi.
Verifica dell’instaurarsi
di rapporti positivi e
collaborativi tra gli
alunni.
sconfitta con
equilibrio,
e
vivere
la
vittoria
esprimendo
rispetto
nei
confronti dei
perdenti,
accettando la
diversità,
manifestando
senso
di
responsabilità.
PROGETTO
BIBLIOTECA
Tutte le
classi
dell’
Istituto
Don
Baldo
L’alunno
1. Accresce
l’autostima
2. Migliora il
rapporto con gli
altri
3. Potenzia le
abilità sociali
4. Acquisisce e/o
potenzia
l’autorganizzazio
ne
5. Sviluppa la
capacità di
cooperazione
6. Rimuove
difficoltà
cognitive
limitanti
7. Sviluppa le
potenzialità
individuali
8. Sviluppa abilità
in relazione
all'uso
dell'informazione
tramite la pratica
della
consultazione
libraria.
9. Promuove negli
alunni la
motivazione alla
lettura e al
piacere del
leggere.
Favorire
azioni
interpersonali
per attivare
esperienze
relative
all’inseriment
o, alla
socializzazion
e, allo star
bene con se
stessi e con gli
altri.
- Prestito
librario
· Promuovere
attività
collaborative
per consentire
l’integrazione
di tutti gli
alunni, per
prevenire e/o
ridurre il
disagio a
livello
relazionale,
metacognitivo,
cognitivo.
Orientamento
nelle offerte
formative dei
laboratori
attivati
· Attuare
azioni di
interventi
volti al
raggiungiment
o del successo
scolastico e
formativo,
garantendo a
86
- Interventi di
esperti
- Interventi su
gruppi/classe
per
incrementare
e/o migliorare
le abilità
sociali
- Laboratori /
attività
curricolari ed
extracurricolari
- Laboratori
espressivo/mani
polativi
- Laboratori
teatrali
- Laboratori
mimico-musicali
Classi IA/B
Fotocopie rilegate
Con percorso
alimentazione
Classi IIA/B
Rappresentazione
iconografica
E produzione di soggetti
con l’utilizzo di materiali
di riciclo
Classi IIIA/B
Schedario sulla
produzione di un libro
Classi IVA/B
Intervista all’autrice
Rielaborazione del
testo:
“Odissea”
Classi VA/B
Fumetto in versione
digitale “Proposta di
legge…”
10. Fa vivere la
lettura come
attività libera, che
coinvolga il
bambino/ragazzo
cognitivamente
ed emotivamente.
11. Perviene alla
lettura come
abito mentale e
come fruizione
critica dei testi
letti.
12. Rafforza
l'autonomia e la
creatività di
pensiero.
13. Impara a
selezionare il
materiale di
lettura secondo
gli usi e gli scopi a
cui si in tende
destinarlo.
14. Stimola la
fantasia dei
ragazzi e la loro
creatività anche
attraverso varie
forme di
rielaborazione
dei testi letti.
15. Incentiva la
lettura,
proponendola
come momento di
socializzazione.
16. Coinvolge, in
un processo di
continuità
didattico educativa, gli
alunni dei diversi
ordini di scuola,
per favorire la
socializzazione, la
collaborazione e
l'integrazione.
ciascun alunno
pari
opportunità.
· Sviluppare
ulteriormente
la risorsa
culturale della
scuola.
· Rendere la
biblioteca
luogo di
incontro,
comunicazion
ee
integrazione.
· Costituire
una positiva
relazione tra
insegnanti,
alunni e la
lettura a
vantaggio
dell'apprendi
mento.
87
Classe V/A
Portalistino
“Amori a confronto:
Promessi Sposi/Giulietta
e Romeo
VALUTAZIONE
Il Collegio dei Docenti, nel corso del corrente anno scolastico, sta provvedendo alla revisione e rielaborazione
dei criteri di VALUTAZIONE degli apprendimenti degli alunni e AUTOVALUTAZIONE d’Istituto.
Le normative di riferimento per l’AUTOVALUTAZIONE sono le seguenti: D.P.R. 280/2013; Direttiva n. 11 del
18/09/2014; C.M. n. 47 del 21/10/2014.
La valutazione sistematica quadrimestrale effettuata dagli insegnanti permette di verificare ed eventualmente
modificare la programmazione permettendo la creazione di itinerari diversi, di approcci diversi, di interventi
diversi a seconda delle esigenze del gruppo-classe.
Saranno oggetto di valutazione periodica e annuale tutti gli apprendimenti connessi alle attività curricolari e il
comportamento.
Il primo momento dell’iter valutativo sarà quello della verifica della situazione di partenza; in seguito, dalle
verifiche periodiche e dall’osservazione di ogni alunno, tenendo conto delle sue potenzialità, si individueranno
gli eventuali adeguamenti degli obiettivi programmati.
La valutazione non sarà quindi solo momento conclusivo di una attività didattica, ma soprattutto
capacità di autovalutazione dell’alunno e dell’insegnante.
In ogni situazione la valutazione e la certificazione delle competenze sarà intesa come strumento incoraggiante e
di stimolo alla crescita dell’alunno, in conformità alla normativa vigente del M.I.U.R. (D.P.R. 22 giugno 2009,
n. 122 e Legge 169/2008).
La valutazione delle conoscenze, abilità, competenze disciplinari:
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI
La valutazione delle conoscenze, abilità e competenze viene espressa attraverso descrittori numerici che vanno dal 5 al 10.
I descrittori numerici delineano rispetto ad ogni disciplina insegnata
 I livelli di padronanza del sapere

Le modalità di utilizzo delle abilità esercitate nel percorso scolastico (il saper fare)

Il grado di sviluppo delle competenze disciplinari.
Nella tabella vengono declinati i significati dei descrittori numerici:
Descrittore numerico
o
10
ottimo
(con la nota eccellenza)
o
o
9
ottimo
o
o
o
o
8
distinto
7
buono
6
sufficiente
5
non sufficiente
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Significato
La padronanza delle conoscenze disciplinari è ampia, completa, corretta,
approfondita
Utilizza le abilità in modo appropriato con esposizione ricca e ben articolata;
ha capacità di sintesi, logiche e di astrazione, rielaborazione personale, apporti
creativi e originali
Ha maturato un livello di competenze in modo autonomo e sicuro, anche in
situazioni nuove
La padronanza delle conoscenze disciplinari è completa, corretta, approfondita
Utilizza le abilità in modo appropriato con esposizione chiara e articolata;
ha capacità di sintesi, logiche e di astrazione con apporti pertinenti, personali e
originali
Ha maturato un livello di competenze sicure e precise
La padronanza delle conoscenze disciplinari è nel complesso completa e
corretta;
Utilizza le abilità in modo appropriato con esposizione chiara; ha capacità di
sintesi, di astrazione, di logica, con apporti personali e pertinenti
Ha maturato un livello di competenze sicure
La padronanza delle conoscenze disciplinari è nel complesso soddisfacente
Utilizza le abilità in modo generalmente appropriato con esposizione lineare
Ha maturato un livello di competenze nel complesso adeguato
La padronanza delle conoscenze disciplinari è essenziale
Utilizza le abilità in modo ancora incerto e se guidato, con una esposizione
semplificata
Ha maturato un livello di competenze basilare
La padronanza delle conoscenze disciplinari è lacunosa
Utilizza le abilità in modo ancora inadeguato
Ha maturato un livello di competenze incerto
88
La valutazione del comportamento:
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI GIUDIZI
È nei compiti istituzionali della scuola mettere in atto princìpi e procedure che aiutino l’alunno a
diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una
comunità.
Il giudizio sul comportamento si stabilisce in base all’acquisizione o meno di abilità sociali che
favoriscono il successo scolastico. Queste abilità si osservano in rapporto alle relazioni che gli
alunni hanno rispetto a se stessi, agli altri e all’ambiente.
Gli elementi della valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico sono:
 rispetto delle regole
 rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico e del patto educativo per gli aspetti di loro
pertinenza
 interesse e impegno nella partecipazione alle proposte didattiche
 svolgimento delle consegne scolastiche
Nella tabella vengono declinati i significati dei descrittori utilizzati:
Giudizio
ottimo
distinto
buono
sufficiente
non sufficiente
Significato
o
o
o
o
o
Pieno rispetto delle regole
Comportamento molto collaborativo
Vivace interesse ed originale partecipazione alle proposte
Regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche
Ruolo propositivo all’interno della classe.
o
o
o
o
o
Rispetto delle regole
Comportamento collaborativo
Adeguato interesse e partecipazione alle proposte
Regolare svolgimento delle consegne scolastiche
Ruolo in genere positivo all’interno della classe.
o
o
o
o
o
Parziale rispetto delle regole
Comportamento generalmente collaborativo
Abbastanza adeguati interesse e partecipazione alle proposte
Generalmente regolare svolgimento delle consegne scolastiche
Ruolo abbastanza positivo all’interno della classe.
o
o
o
o
o
Sufficiente rispetto delle regole
Comportamento discontinuo
Incostanti interesse e partecipazione alle proposte
Generalmente incerto svolgimento delle consegne scolastiche
Ruolo non sempre positivo all’interno della classe.
o
o
o
o
o
Faticoso o mancato rispetto delle regole
Comportamento inadeguato
Scarsi interesse e partecipazione alle proposte
Incerto o mancato svolgimento delle consegne scolastiche
Ruolo problematico all’interno della classe.
89
Gli strumenti di verifica saranno:









osservazioni sistematiche
prove di comprensione
questionari a risposta aperta o chiusa
esposizioni orali o scritte
produzione di testi scritti
risoluzioni di problemi
rappresentazioni grafiche e pittoriche
produzione di “oggetti”
produzioni multimediali
INVALSI
(Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione)
L’art.3, comma 1, lettera b, della legge 28 marzo 2003, n.53, concernente la definizione delle norme
generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale, ha assegnato all’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione il compito
di effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze ed abilità degli studenti e sulla
qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche.
Fra gli obiettivi, assume particolare importanza la valutazione degli apprendimenti in italiano e
matematica degli studenti della seconda e quinta classe della scuola primaria.
90
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI
I docenti sono impegnati nella formazione professionale partecipando ai seguenti corsi:


Settima Giornata Pedagogica della Scuola Cattolica: “Crescere a scuola come uomini e donne”
Piano formativo del progetto di scuole in rete “L’Amore in realtà”
Tematica / area
Fare rete (Nota
pastorale 11.7.2014,
n. 25)
Qualità /
professionalità del
docente
Educazione
all’affettività
Educazione
all’affettività
Educazione
all’affettività
La valutazione
La valutazione





titolo
L’educazione tra “diversità di
carismi” e unità di Spirito:
comprensione reciproca e
fiducia collaborativa
Solo chi ama educa: educatori
in un mondo che cambia
relatore
Sergio Cicatelli
Data possibile
12 Gennaio
2015
sede
Don Baldo
ore
2
16.30 –
18.30
Franco
Nembrini
16 Gennaio
2015
Don Baldo
L’alleanza strategica scuolafamiglia su i grandi temi:
amore, pace, ecologia umana,
morte.
Tra fluidità e radicamento:
Pinocchio metafora dell’uomo
d’oggi
Affettivamente: tra istinto,
valori, ragione
Don Andrea
Lonardo
21 Febbraio
2015
Don Baldo
2
16.30 18.30
2 (m)
8.30 -10.30
Franco
Nembrini
21 Febbraio
2015
Don Baldo
(con pranzo)
Rita Bressan
21 Febbraio
2015
Don Baldo
Le competenze dell’amore,
ovvero: criteri antropologici di
valutazione
Valutare il bene per ben
valutare (la verità è oggettiva)
Nicoletta
Rosati
7 Marzo 2015
(m)
Don Baldo
(con pranzo)
Andrea Forzoni
7 Marzo 2015
(p)
Don Baldo
2
10.30 12.30
2+2
13.30 17.30
2+2
8.30 –
12.30
2+2
13.3017.30
Seminario di studi per Dirigenti scolastici
Master in Didattica Generale e Pedagogica Scolastica per alunni con DSA e B.E.S. organizzato dall’I.N.P.E.F.
(Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare)
Percorso di formazione universitario in Scienze della Formazione Primaria
Corso di Primo Soccorso
Formazione aggiornamento RLS
Incontri formativi professionali e spirituali interni:
 "Messaggio pedagogico e sociale di Don Baldo"
 Progetto Pastorale
 “Aggiornamento della normativa in ambito didattico”
I suddetti corsi sono organizzati da:

Centro Studi Scuola Cattolica CEI

Congregazione “Piccole Figlie di S. Giuseppe”

FIDAE / AGIDAE

LUMSA

Fonder
91
Rapporto con i genitori
La scuola è consapevole di svolgere un ruolo complementare a quello della famiglia, con la quale si propone di
condurre, nel riconoscimento di ruoli e compiti distinti, un lavoro di collaborazione, finalizzato al bene dei
bambini.
Per questa ragione, i genitori svolgono un ruolo attivo all’interno della vita scolastica, che si attua in primo
luogo negli organi rappresentativi.
I genitori sono inoltre convocati all’inizio di ogni anno scolastico per la presentazione della programmazione
educativa e didattica e sono invitati a dialogare con gli insegnanti in occasione dei colloqui periodici.
In occasione di momenti particolarmente significativi della vita scolastica, come le celebrazioni, le
feste della scuola, i genitori sono invitati a condividere il cammino di crescita e di fraternità.
Formazione genitori
Incontri annuali su tema di contenuto:
educativo
pedagogico
religioso
Incontri di preghiera:
Avvento  Momento di preghiera
Quaresima  Momento di preghiera
Mese Mariano  Momento di preghiera
Santa Messa di apertura e chiusura dell’anno scolastico.
92
Sintesi di attività complementari,
integrative e proposte
Festa di accoglienza (primo giorno di scuola)
 Santa Messa di apertura dell’anno scolastico
 Preghiera quotidiana con particolare riferimento al calendario
liturgico
 Festa di Don Baldo
 Preparazione al Natale
 Momento di allegria in occasione del Carnevale
 Festa di San Giuseppe
 Preparazione alla Santa Pasqua
 Preghiera nel mese Mariano
 Partecipazione a concorsi vari
 Festa della Famiglia
 Rappresentazioni teatrali di fine anno
scolastico.

Proposte di attività extra-scolastiche
 Minibasket
 Ginnastica artistica
 Corso di découpage
 Corso di cinema e scrittura creativa
 Grest estivo
93
ORGANI COLLEGIALI
Collegio docenti:
membri 
Coordinatore Didattico e docenti
Funzioni 
cura la programmazione dell'azione educativa;
elabora il P.O.F. (D.P.R. 275/99);
programma i laboratori Larsa (Laboratorio recupero sviluppo apprendimenti);
valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne
l’efficacia;
formula proposte al Coordinatore Didattico per la formazione e la composizione delle classi;
definisce il calendario scolastico;
provvede all'adozione dei libri di testo.
Consiglio d'Istituto:
durata in carica  3 anni
membri (di diritto)
Dirigente Scolastico
Coordinatore Didattico scuola Primaria
Coordinatrice Didattica scuola dell’Infanzia
Vice coordinatrice scuola Primaria
membri (eletti)  4 rappresentanti del personale docente (2 della Scuola dell’Infanzia e 2 della Primaria)
6 rappresentanti dei genitori (3 della Scuola dell’Infanzia e 3 della Primaria)
Nella prima seduta, tra i rappresentanti dei genitori, viene eletto il Presidente, il quale
nomina un segretario
funzioni 
adotta il Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) elaborato dal collegio docenti e dall’Ente
Gestore;
promuove la partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di
particolare interesse educativo;
propone all'Amministrazione dell'istituto indicazioni per l'acquisto, il rinnovo e la
conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli
audio-televisivi, multimediali e le dotazioni librarie.
Consiglio di classe:
durata in carica  1 anno
membri 
2 rappresentanti dei genitori - i docenti della classe – il Coordinatore Didattico
funzioni 
formula proposte didattiche, culturali, educative della classe.
Assemblea dei genitori d’Istituto:
tempi 
possono convocarla i genitori rappresentanti di classe o il 20% dei genitori del plesso
interessato
funzioni
esamina le tematiche riguardanti l'andamento generale didattico e formativo dell'Istituto.
94
SOMMARIO
Premessa
2
Conosciamo Don Giuseppe Baldo
3
Identità dell’Istituto
4
L’ambiente scuola - Dove operiamo
5
Risorse esterne - Potenzialità dell’utenza
6
Princìpi ispiratori educativi
7
Obiettivi educativi
8
Finalità e obiettivi della scuola dell’Infanzia
9
Finalità e obiettivi della scuola Primaria
9
Linee essenziali del P.O.F.
12
Approvazione e diffusione del P.O.F.
13
Risorse umane
14
Offerta formativa scuola dell’Infanzia
18
Strutture scolastiche (infanzia/primaria)
22
Offerta formativa scuola Primaria
23
Commissioni di lavoro - Programmazione
25
educativa/didattica
Curricolo di studi
27
BES
73
Competenze chiave per la cittadinanza
74
attiva
Progettazione organizzativa
76
Elaborazione e stesura di un progetto
77
Progetti
78
Valutazione – Certificazione - INValSI
88-89-90
Percorso formativo dei docenti
91
Rapporto con i genitori – Formazione
92
genitori
Sintesi di attività complementari,
93
integrative e proposte di attività extascolastiche
Organi collegiali
94
95
“L’ Amore è il condimento di tutte le cose amabili.”
(Beato Don Giuseppe Baldo)
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