di Pompei Ecco laculturache il Sud tralascia

LUNEDÌ 30 GIUGNO 2014
Calabria e Sicilia
in ritardo nella spesa
dei fondi europei
IMPERIALI A PAGINA VII
PATRIMONI & FINANZA
TECNOLOGIA & PASSIONI
Le esportazioni
calabresi ricominciano
da zero (o quasi)
SCHIARITI A PAGINA VIII
L’imprenditrice Carla Delfino
IN PRIMO PIANO
Natale Mazzuca Unindustria Calabria
Rosario Crocetta, governatore siciliano
CM
ScappaTopo non inquina
La soluzione contro i ratti
è un’idea tutta siciliana
CACACE A PAGINA XI
IL PUNTO
Il rapporto Symbola e Unioncamere spiegano perché i turisti respinti agli scavi non sono un caso isolato
La delocalizzazione
di ritorno
è un’opportunità
Non solo la «vergogna» di Pompei
Ecco la cultura che il Sud tralascia
DI FEDERICO PIRRO
E
se i siti industriali dismessi nel Sud
fossero interessati dal reshoring di
aziende italiane che, dopo aver
delocalizzato all’estero in passato loro
capacità produttive, stanno già tornando
nel nostro Paese o si accingono a farlo? In
molti casi — soprattutto per vecchie
fabbriche insediate in aree ben
infrastrutturate — le imprese interessate
potrebbero avvalersi non solo delle ormai
prossime incentivazioni dei fondi
comunitari del ciclo 2014-2020 e di
agevolazioni per le assunzioni di
manodopera spesso in mobilità, ma anche
di specifiche provvidenze per l’impiego di
altre figure ad alta qualificazione.
Tale ritorno in Italia e nel Meridione
troverebbe ulteriore convenienza nella
possibilità di interagire con un tuttora
diffuso apparato manifatturiero che — per
quanto duramente stressato nell’ultimo
quinquennio al pari di quello del Nord —
conserva robusti presidi di settori strategici
dell’industria nazionale, dalla siderurgia alla
petrolchimica, dall’automotive
all’aerospazio, dall’Ict all’energia, dalla
navalmeccanica all’agroalimentare.
Il governo potrebbe assegnare in tempi
rapidi una specifica mission in tale direzione
a Invitalia che ha già fra i suoi compiti
quello di attrarre investimenti e di
intervenire sulle aree di crisi: tale mission
dovrebbe svolgersi in stretto raccordo con
le Finanziarie regionali, laddove esistenti.
Molti Atenei e diversi centri di ricerca
applicata potrebbero offrire alle industrie in
fase di ritorno sul territorio meridionale i
servizi di cui esse avvertissero la necessità
e si avvierebbe in tal modo una
rifertilizzazione dell’ambiente
manifatturiero locale che presenta tuttora
rilevanti potenzialità di sviluppo.
L’esperienza del sito dismesso dell’Irisbus
— che sarà rilanciato dalla nuova Industria
italiana autobus — è per certi versi
assimilabile a quanto proposto in
precedenza.
DI ROSANNA LAMPUGNANI
Gli eventi Alimentare d’eccellenza
L
a cronaca di questi giorni lo ha evidenziato con le agitazioni sindacali
selvagge che hanno lasciato migliaia di cittadini e turisti fuori dai cancelli di
Pompei. Ma la conferma arriva anche dai
numeri: il Sud può e deve fare meglio sul
fronte cultura. I numeri sono quelli del
rapporto annuale, («Io sono cultura L’Italia della qualità e della bellezza sfida
la crisi») della Fondazione Symbola e
Unioncamere. Dalle cui classifiche emerge che tra le province che più traggono ricchezza dalla cultura svettano, oltre alle
big Firenze, Milano e Roma anche Arezzo,
Como e Lecco. Non c’è alcuna provincia
meridionale nella top ten. Di più: analizzando la spesa turistica attivata dalla cultura emerge che il Trentino presenta un
valore assoluto di 1,6 miliardi, più di Sicilia (1,3), Campania (1,1) e Puglia (1) e di
Calabria e Basilicata messe insieme (complessivamente poco più di un miliardo).
Agricoltura rampante
al Fancy di New York
DI PAOLA MOSCARDINO
C
inquanta talenti del made in Italy agricolo sono da ieri a New York, al Summer Fancy Food, la più grande fiera internazionale dell’agroalimentare. Venti sono talenti meridionali, di Puglia,
Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia. Si tratta di
aziende guidate da imprenditori giovani, under 35,
selezionati dal ministero delle Politiche agricole.
Che, col supporto organizzativo di Ismea, ha offerto loro l’opportunità di trovarsi fianco a fianco con
le eccellenze agroalimentari della food valley. La
selezione è avvenuta con un bando pubblico: tra i
criteri di ammissione, la capacità di dimostrare risultati innovativi e di successo. Ecco chi sono.
ALLE PAGINE II E III
A PAGINA IV
La soluzione Resta necessario l’intervento di Arcelor Mittal
Per l’Ilva c’è uno spezzatino (all’italiana)
Ad Arvedi e Marcegaglia potrebbero andare i siti non tarantini
DI MICHELANGELO BORRILLO
S
e Arcelor Mittal non fosse disposta a mettere sul piatto tutte le risorse necessarie
per il risanamento dell’Ilva, e posto che Arvedi e Marcegaglia potrebbero intervenire solo
con conferimento di impianti, la soluzione allo studio in ambienti governativi potrebbe essere lo «spezzatino»: da una parte Taranto,
dall’altra gli altri siti italiani del gruppo Riva
con i conferimenti di Arvedi e Marcegaglia.
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La riconversione
Termini vuol ripartire
con l’auto ibrida Grifa
DI FABIO SCAVUZZO
A PAGINA IX
A PAGINA IX
Il caso Tour tra gli imprenditori meridionali per la società con masse in consulenza per 94 milioni
Il finanziere napoletano che professa il «value investing»
Russo, timoniere di Assiteca Sim, rilancia la filosofia sugli investimenti introdotta da Graham
DI PAOLO GRASSI
«U
n investimento
è il frutto di un
processo logico
lineare che valuta il profilo
rischio/rendimento in base
a fattori qualitativi e non per
mezzo di regole matematiche necessariamente basate
sulle serie storiche e quindi
sul passato o su prospetti
grafici che nulla hanno a che
fare con la vita e i valori di
un’azienda». E dunque,
«l’analisi fondamentale rappresenta l’unica vera metodologia applicabile alla valutazione degli investimenti e,
di conseguenza, alla gestione del risparmio della collet-
tività».
Sono i principi di base del
value investing, filosofia finanziaria che ha mosso i primi passi negli Stati Uniti nel
1934 grazie a Benjamin
Graham e David Dodd. Un
approccio all’investimento
successivamente sviluppato
da Joel Greenblatt, Warren
Buffett, Charlie Munger, Mario Gabelli, Whitney Tilson
e Lloyd Khaner.
Ebbene, proprio questa
metodologia — che individua l’indipendenza come valore imprescindibile e tiene
in forte considerazione la psicologia e la ricerca della razionalità — rappresenta il
credo di Assiteca Sim. Strut-
tura con quartier generale a
Milano nata nel settembre
2012 in seguito all’acquisizione del 100% del capitale di
Cofin Sim grazie al sodalizio
tra Alessandro Falciai, Roberto Russo e Assiteca spa,
«la più grande società di brokeraggio assicurativo italiano indipendente da gruppi
assicurativi e industriali».
Proprio Russo, napoletano purosangue, che è l’amministratore delegato di Assiteca Sim, ha da tempo impostato il suo modo di lavorare sui dettami del value investing. E da qualche settimana sta portando la sua
creatura — Assiteca Sim —
in giro per il Mezzogiorno, il-
lustrandola agli imprenditori.
Core business della società è il servizio di consulenza
finanziaria indipendente,
«fondato sulla regola aurea
di consigliare alla clientela
solo titoli e mai prodotti finanziari al fine di garantire
l’assoluta trasparenza operativa (zero costi occulti) e la
totale assenza di conflitti di
interesse». Business accessorio è il servizio di ricezione,
trasmissione ed esecuzione
ordini per conto della clientela, svolto attraverso una piattaforma di trading «tra le
più evolute in circolazione
(Sphera)».
Manager Roberto Russo
CONTINUA A PAGINA VII
Ms Food day Nel 2015
«parlerà» meridionale
DI ANTONELLA CARUSO
M
s Food day, la tre giorni durante la quale ricercatori provenienti da tutto il mondo si
confrontano e presentano i migliori metodi di controllo nel settore dell’agroalimentare, si terrà per
la prima volta nel Mezzogiorno. Dopo le prime tre
edizioni — che hanno visto la presenza di oltre
300 partecipanti provenienti da tutta Europa, ma
anche dagli Stati Uniti, Brasile e Nuova Zelanda —
di Parma, Trieste e Trento, l’appuntamento biennale nell’ottobre 2015 sarà a Foggia. Dove gli organizzatori Barilla, Illy e Fondazione Edmund Mach hanno già tenuto una prima riunione.
A PAGINA V