regolamento istituto definitivo

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO”A. DE CAROLIS”
ACQUAVIVA PICENA e MONSAMPOLO DEL TRONTO
TEL 0735/764431– FAX 0735/769252 – www.iscdecarolis.gov.it
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REGOLAMENTO D'ISTITUTO
APPROVATO CON DELIBERA N.10 DEL 6 NOVEMBRE 2014
INDICE
TITOLO I: PARTE GENERALE
CAPITOLO I: CONSIGLIO D’ISTITUTO
Art. 1 - Compiti e Funzioni
CAPITOLO II: GIUNTA ESECUTIVA
Art. 2 - Compiti e Funzioni
CAPITOLO III: ORGANO INTERNO DI GARANZIA
Art. 3 - Compiti e Funzioni
CAPITOLO IV: DIRIGENZA
Art. 4 - Attività negoziale del Dirigente Scolastico
CAPITOLO V: COLLEGIO DEI DOCENTI
Art. 5 - Composizione, presidenza e attribuzioni
CAPITOLO VI: CONSIGLI DI INTERSEZIONE, INTERCLASSE, CLASSE
Art. 6 - Composizione, presidenza e attribuzioni
TITOLO II: MODALITÁ DI CONVOCAZIONE E SVOLGIMENTO DEGLI ORGANI
COLLEGIALI
CAPITOLO I: CONSIGLIO D’ISTITUTO
Art. 7 - Convocazione del Consiglio di Istituto
Art. 8 - Elezione del Presidente e del Vice-presidente del Consiglio di Istituto
Art. 9 - Programmazione delle attività del Consiglio di Istituto
Art. 10 - Verbali
Art. 11- Pubblicità degli atti
Art. 12 - Partecipazione alle sedute di altre persone
Art. 13 - Convocazione della Giunta Esecutiva
Art. 14 - Modifiche al Regolamento
TITOLO III: USO DEGLI SPAZI DIDATTICI, DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA E
PRESIDENZA
CAPITOLO I: SPAZI DIDATTICI
Art. 15 - Funzionamento della biblioteca, dei laboratori e delle palestre
Art. 16 - Orari di funzionamento dei plessi
CAPITOLO II: UFFICI DI SEGRETERIA E PRESIDENZA
Art.17 - Funzionamento degli uffici di segreteria e presidenza
TITOLO IV: RAPPORTI TRA SCUOLA, ALUNNI E FAMIGLIE
CAPITOLO I: ISCRIZIONI ALUNNI
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Regolamento dell'Istituto Comprensivo di Acquaviva-Monsampolo del Tronto
Art. 18 - Iscrizioni degli alunni
CAPITOLO II: ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI E VIGILANZA ALUNNI
Art. 19 – Norme generali di accesso ai locali scolastici
Art. 20 – Accesso dei genitori ai locali scolastici
Art. 21 – Accesso di estranei ai locali scolastici
Art. 22 – Ingresso a scuola
Art. 23 – Permanenza a scuola
Art. 24 – Uscita da scuola
Art. 25 – Deroghe all'orario scolastico
Art. 26 – Ritardi, assenze e giustificazioni
Art. 27- Apertura e chiusura dei plessi
Art. 28 - Vigilanza sugli alunni
Art. 29 – Vigilanza sulle condizioni degli edifici, degli arredi e dei sussidi
Art. 30 – Visite guidate e viaggi d'istruzione o connessi ad attività sportive
CAPITOLO III: MODALITÁ DI COMUNICAZIONE CON STUDENTI E GENITORI
Art. 31 - Incontri scuola-famiglia
CAPITOLO IV: DIRITTI E DOVERI DELLA COMUNITA' SCOLASTICA
Art. 32 - Vita della comunità scolastica
Art. 33 – Regole di comportamento
Art. 34 – Studenti: diritti e doveri
Art. 35 - Patto Educativo di Corresponsabilità
Art. 36 - Sanzioni disciplinari
Art. 37- Gestione di problematiche sanitarie
CAPITOLO V: ASPETTI E CRITERI DELL'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Art. 38 - Ampliamento dell'Offerta Formativa
Art. 39 – Formazione delle classi
Art. 40 – Assegnazione dei docenti, del personale ATA ai plessi alle classi e alle sezioni
Art. 41 – Formulazione dell'orario di insegnamento
Art. 42 – Orario di servizio dei docenti
Art. 43 - Orario di servizio e norme di comportamento del personale ATA
Art. 44 – Orario di ingresso degli alunni
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Regolamento dell'Istituto Comprensivo di Acquaviva-Monsampolo del Tronto
TITOLO I: PARTE GENERALE
Sono costituiti il Consiglio d’Istituto e la Giunta Esecutiva in ottemperanza alle disposizioni contenute
nell’art.5 del D.P.R. 31/5/74 n.416 e successive modifiche e con i compiti di cui all’art.6 del citato
D.P.R.n.416/74 e successive modifiche D.L. 297/1994.
È altresì costituito un Organo Interno di Garanzia secondo quanto previsto dal D.P.R.n.235 del
21/11/2007, recante modifiche all'articolo 5 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249.
CAPITOLO I: CONSIGLIO D’ISTITUTO
Art. 1
Compiti e Funzioni
Il Consiglio di Istituto, nei limiti delle disponibilità di bilancio e nel rispetto delle scelte didattiche
definite dal Collegio dei Docenti, garantisce l'efficacia dell'autonomia dell’Istituzione Scolastica e ha
compiti di indirizzo e programmazione delle attività dell'istituzione scolastica. Esso, in particolare su
proposta del dirigente scolastico:
1. Delibera il regolamento relativo al proprio funzionamento.
2. Definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione, di amministrazione
e di autofinanziamento.
3. Adotta il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.), elaborato dal Collegio dei Docenti, verificandone la
rispondenza agli indirizzi generali definiti dal Consiglio stesso e alla compatibilità rispetto alle risorse umane
e finanziarie disponibili.
4. Approva il bilancio annuale ed il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il
funzionamento amministrativo e didattico e per l’acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni
necessari alla vita della scuola.
5. Delibera il regolamento della scuola, che definisce i criteri per l'organizzazione e il funzionamento
dell'istituzione, per la partecipazione delle famiglie alle attività della scuola e per la designazione dei
responsabili dei servizi; il regolamento della scuola inoltre deve stabilire le modalità:
a. per l’uso ed il funzionamento degli edifici scolastici, delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, della
biblioteca;
b. per la vigilanza degli alunni all’ingresso, durante la permanenza e all’uscita dalla scuola;
c. per la partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio, ai sensi dell’art. 42 del T.U. (cfr. art. 6);
6. Indica i criteri generali per la formazione delle classi e per l’assegnazione dei docenti alle
medesime, per l’adattamento dell’orario delle lezioni e delle attività scolastiche alle condizioni ambientali, e
per il coordinamento dei Consigli di Classe e di Interclasse.
7. Stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi su proposta del Collegio dei Docenti.
8. Approva l'adesione della scuola ad accordi e progetti coerenti con il P.O.F., decide in merito alla
partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative e allo svolgimento di iniziative
assistenziali.
9. Stabilisce gli adattamenti del calendario scolastico in relazione alle esigenze ambientali o derivanti dal
P.OF, nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico esercitate dalle
Regioni a norma dell'articolo 138, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
10. Approva i criteri generali per la programmazione educativa e per la programmazione e l’attuazione delle
attività parascolastiche, interscolastiche e extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di
sostegno, alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione.
11. Delibera le iniziative dirette all’educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze,
previste all’art. 106 del T.U. approvato con D.P.R. n. 309/90 e susseguenti.
12. Esercita le funzioni in materia di sperimentazione e aggiornamento previste dal Decreto del Presidente
della Repubblica dell’8 marzo 1999 N. 275 “Regolamento Autonomia” e dagli articoli 276 e seguenti del
decreto legislativo n° 297 del 16 aprile 1994 “ Testo unico delle disposizioni legislative in materia
d'istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado”.
13. Approva la partecipazione della scuola:
a. ad accordi e convenzioni per il coordinamento di attività di comune interesse che coinvolgono, su progetti
determinati, più scuole, enti, associazioni del volontariato e del privato sociale;
b. a consorzi pubblici (Regione e Enti Locali) e privati per assolvere compiti istituzionali coerenti con il P.O.F.
di cui all'articolo 3 del T.U. e per l'acquisizione di servizi e beni che facilitino lo svolgimento dei compiti di
carattere formativo.
14. Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dalle leggi e dai regolamenti e, fatte salve le competenze
del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe e d’Interclasse, ha potere deliberante sull’organizzazione e
sulla programmazione dell’attività della scuola.
CAPITOLO II: GIUNTA ESECUTIVA
Art. 2
Compiti e Funzioni
Pag. 3
Regolamento dell'Istituto Comprensivo di Acquaviva-Monsampolo del Tronto
La Giunta Esecutiva prepara i lavori del Consiglio d’Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del
Consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.
Fa parte della Giunta Esecutiva, senza diritto di voto, il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
(D.S.G.A.), che svolge le funzioni di segretario e di consulente per le delibere riguardanti il bilancio e
il conto consuntivo.
Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001, art.2, comma 3, la Giunta
Esecutiva entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio d’Istituto il programma delle attività
finanziarie dell’Istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità
contabile del Collegio dei Revisori.
Nella relazione sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse, in coerenza con le
indicazioni e le previsioni del P.O.F. e sono riportati i risultati della gestione in corso e quelli del
precedente esercizio finanziario.
Il Consiglio di Istituto dovrà deliberare tale relazione entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello
di riferimento.
La Giunta Esecutiva ha altresì competenza per i provvedimenti disciplinari di sospensione dalle lezioni e
risarcimento a carico degli alunni della scuola primaria; le deliberazioni sono adottate su proposta del
rispettivo Consiglio di Interclasse..
Per quanto riguarda i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni della scuola secondaria di I grado
e relative deliberazioni, si applica quanto disposto dal successivo capitolo III e dal regolamento di disciplina.
CAPITOLO III: ORGANO INTERNO DI GARANZIA
Art. 3
Compiti e Funzioni
L’Organo Interno di Garanzia, composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da un docente
designato e da due rappresentanti dei genitori eletti, all’interno del Consiglio d’Istituto, ha il compito di
esaminare i ricorsi presentati contro le sanzioni disciplinari a carico degli alunni della Scuola Secondaria di I
Grado. Le deliberazioni vengono espresse dall’Organo stesso nei 10 giorni successivi al ricevimento dei
suddetti ricorsi.
L’Organo Interno di Garanzia decide, su richiesta di chiunque ne abbia interesse, anche sui conflitti che
sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del regolamento di disciplina.
CAPITOLO IV: DIRIGENZA
Art. 4
Attività negoziale del Dirigente Scolastico
Il limite di spesa (art.34, c 1 del D.M. n° 44/2001) per le attività negoziali svolte direttamente dal
Dirigente Scolastico senza l’obbligo dell’acquisizione di almeno cinque offerte è elevato da € 2000 a €
3000.
Il Dirigente Scolastico, nel caso debba ricorrere a prestazioni a carico di terzi per la realizzazione di
particolari attività ed insegnamenti per i quali non disponga di personale con le necessarie competenze
all’interno dell’Istituzione Scolastica, dovrà attenersi a quanto esposto nell'apposito regolamento per la
disciplina degli incarichi per gli esperti esterni
CAPITOLO V: COLLEGIO DEI DOCENTI
Art. 5
Composizione, presidenza e attribuzioni
Il Collegio dei docenti è composto dai docenti assunti a tempo indeterminato o determinato in servizio
nell'Istituto Comprensivo.
E' presieduto dal Dirigente Scolastico o in caso di sua assenza o impedimento dal Primo
collaboratore. Le attribuzioni del collegio dei docenti sono quelle risultanti dal combinato disposto
dall'art.7 del decreto legislativo n.297/94, dal Dls 275/2001, dal C.C.N.L. più recente e dalle altre
disposizioni risultanti dalla normativa vigente.Il Collegio dei docenti si riunisce in via ordinaria in base
al Piano Annuale approvato all’inizio dell’anno scolastico, ogni volta che il Dirigente scolastico lo
ritenga necessario o quando almeno un terzo dei componenti ne faccia richiesta.
Di ogni riunione del Collegio viene redatto il processo verbale a cura del segretario del Collegio
nell'apposito registro conservato presso la Dirigenza. Le relative delibere sono pubblicate all'albo
d'istituto (on-line) entro 7 giorni.
Il verbale viene letto e approvato nella seduta immediatamente successiva.
L'accesso agli atti e documenti del Collegio è consentito a chiunque vi abbia interesse per la tutela di
situazioni giuridicamente rilevanti nei limiti e secondo le modalità stabilite dalla legge n.241 del
7/8/1990.
CAPITOLO VI: CONSIGLIO DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE
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Regolamento dell'Istituto Comprensivo di Acquaviva-Monsampolo del Tronto
Art. 6
Composizione, presidenza e attribuzioni
Il consiglio di classe nella scuola secondaria, il consiglio di interclasse nella scuola primaria ed il consiglio di
intersezione nella scuola dell'infanzia sono composti:
-dai docenti di ogni singola classe, nella scuola secondaria di I grado;
-dai docenti dello stesso plesso o dello stesso ciclo o dei gruppi di classe parallele nella scuola
primaria;
-dai docenti dello stesso plesso nella scuola dell'infanzia;
Fanno parte, altresì, del Consiglio di classe , interclasse o intersezione:
-nella scuola primaria e dell'infanzia, per ciascuna delle classi interessate un rappresentante eletto dai
genitori degli alunni iscritti;
-nella scuola secondaria quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti.
Nei casi previsti dalla normativa vigente, i Consigli si riuniscono alla sola presenza dei docenti.
Presidenza: i Consigli di classe, interclasse, intersezione, sono presieduti dal Dirigente scolastico o da
un docente, membro del Consiglio, suo delegato.
Attribuzioni: Le attribuzioni dei consigli di classe, interclasse e intersezione sono quelle risultanti dal
combinato disposto dall'art 5 del decreto legislativo n. 297/ 94 e dalle altre disposizioni risultanti dalla
normativa vigente.
Convocazione: la convocazione spetta al Dirigente scolastico che fissa gli argomenti all'ordine del
giorno, anche previa proposta dei docenti.
Proposte: le proposte scaturite dalla riunione dei consigli di classe, interclasse e intersezione sono
portate a conoscenza del Dirigente scolastico e, per la seduta con la presenza di rappresentanti dei
genitori, anche del presidente del consiglio di Istituto che se ne avvarranno rispettivamente per le
riunioni dei Collegi dei docenti e per le riunioni del Consiglio di istituto e della Giunta esecutiva.
Modalità di elezione dei rappresentanti dei genitori: le elezioni dei rappresentanti dei genitori nei
Consigli hanno luogo di norma all'inizio dell'anno scolastico in tre distinte giornate stabilite dal
Consiglio di Istituto, a seguito di assemblee di classe e di sezioni secondo la procedura semplificata
stabilita dagli artt.21 e 22 dell'O.M. n.215 del 15/7/91.
Coordinamento didattico: le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei
rapporti interdisciplinari spettano ai consigli di classe, di interclasse e intersezione con la sola
presenza dei docenti.
Non ammissione alla classe successiva: i docenti di classe possono non ammettere un alunno alla
classe successiva:
-nella scuola dell'infanzia si può derogare all'obbligo scolastico su richiesta dei servizi dell'U.M.E.E.
-nella scuola primaria soltanto in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione , con
decisione assunta all'unanimità, su conforme parere del consiglio di interclasse, riunito con la sola
presenza dei docenti. (art. 12 DPR. 122/2009 - art. 3 co..1 co 1bis / L. 169/2008)
-nella scuola secondaria con votazione palese a maggioranza dei voti validamente espressi dai
componenti del Consiglio di Classe riunito con la sola presenza dei docenti (art. 12 DPR. 122/2009 art.3 co.3 L. 169/2008)
Per sola presenza dei docenti si deve intendere la presenza di tutti i docenti componenti il Consiglio. Non è
ammessa l'astensione.
In caso di parità prevale il voto del Dirigente Scolastico.
Processo verbale e pubblicità degli atti: di ogni riunione del Consiglio viene redatto il processo verbale
a cura del segretario nell'apposito registro conservato presso la Dirigenza.
Accesso agli atti e documenti del Consiglio: l'accesso agli atti e documenti del Consiglio è consentito a
chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti nei limiti e secondo le
modalità stabilite dalla legge n.241 del 7/8/1990.
TITOLO II: MODALITÁ DI CONVOCAZIONE E SVOLGIMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
CAPITOLO I: CONSIGLIO D’ISTITUTO
Art. 7 - Convocazione del Consiglio di Istituto
Il Consiglio di Istituto è convocato in seduta ordinaria dal suo Presidente, di norma ogni 2 mesi nel
periodo da Settembre a Giugno, e si riunisce nei locali della sede dell’Istituto Comprensivo.
La prima convocazione del Consiglio di Istituto è disposta dal Dirigente Scolastico.
Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio di Istituto su richiesta del Presidente
della Giunta Esecutiva o della maggioranza di due terzi dei Consiglieri o del Collegio dei Docenti. La
convocazione deve essere effettuata con lettera/e-mail diretta ("ad personam”) ai singoli Consiglieri e
mediante l'affissione all'albo web di apposito avviso, con un congruo preavviso - di massima non inferiore ai
cinque gg - rispetto alla data delle riunioni. La lettera di convocazione deve indicare gli argomenti all’ordine
del giorno da trattare nella seduta.
In caso di sedute straordinarie è sufficiente una pubblicazione di due gg. e in caso di particolare
urgenza la convocazione può essere effettuata "ad horas"; in ogni caso, l'affissione all'Albo dell'avviso
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Regolamento dell'Istituto Comprensivo di Acquaviva-Monsampolo del Tronto
è adempimento sufficiente per la regolare convocazione del Consiglio.
Il Consiglio può iniziare i lavori se sono presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in
carica.
I membri del Consiglio assenti devono darne comunicazione. Coloro i quali non intervengono, senza
giustificati motivi, a tre sedute consecutive, decadono dalla carica a norma dell’art.29 del D.P.R.
31/5/74 n.416 e vengono surrogati con le modalità previste dall’articolo 22 del D.P.R. medesimo.
Art. 8 - Elezione del Presidente e del Vice-presidente del Consiglio di Istituto
Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei
genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente.
L'elezione ha luogo a scrutinio segreto e risulta eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza
assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza
relativa dei votanti.
A parità di voti è eletto il più anziano di età.
Il Consiglio ha facoltà di individuare anche un Vice-Presidente, da votarsi fra i genitori componenti il
Consiglio stesso secondo le modalità previste per l'elezione del Presidente, di norma il primo dei non
eletti nella votazione di quest’ultimo.
La volontà di eleggere un Vice-Presidente deve essere espressa prima del voto.
Art. 9 - Programmazione delle attività del Consiglio di Istituto
La Giunta Esecutiva prepara i lavori del Consiglio di Istituto e formula le proposte di sua competenza,
attenendosi anche a quanto emerso nel corso dell'ultima riunione del Consiglio stesso e considerando le
istanze presentate per iscritto ed in tempo utile dai singoli Consiglieri.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti dei presenti validamente espressi.
In caso di parità prevale il voto del Presidente. Le votazioni sono segrete solo quando riguardano
determinate o determinabili persone.
Art. 10 - Verbali
Di ogni seduta del Consiglio di Istituto viene redatto processo verbale, firmato da chi ha presieduto e
dal Segretario, conservato in apposito registro. Il verbale di ogni riunione deve essere letto ed approvato
all'apertura della seduta successiva (con precedente invio a mezzo mail). Le proposte di voto avanzate dai
Consiglieri devono essere riportate integralmente nel verbale, secondo la formulazione del Consigliere
proponente. Il Segretario viene designato dal Presidente.
Art. 11 - Pubblicità degli atti
La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall'art. 27 del D.P.R. 31 maggio 1974 n.
416, deve avvenire mediante l’affissione all’Albo Web dell’Istituto della copia
del testo delle deliberazioni (numerate progressivamente a partire dalla prima riunione di ogni anno
scolastico) adottate dal Consiglio stesso.
L'affissione all'albo web avviene entro il termine massimo di dieci giorni dalla relativa seduta del Consiglio.
La copia delle deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato, non
va esposta all’albo.
Art. 12 - Partecipazione alle sedute di altre persone
Il Consiglio di Istituto:
- può invitare rappresentanti del Collegio dei Docenti a partecipare a una o più sedute, quando ritiene
opportuno conoscerne il parere;
- deve regolamentare la partecipazione, in qualità di uditori, di rappresentanti dei genitori o dei docenti di
plessi scolastici annessi all'Istituzione Scolastica in forza di processi di dimensionamento avvenuti dopo
l'elezione del Consiglio stesso o di particolari situazioni;
- può accettare la rappresentanza di un delegato designato da ogni Consiglio di Classe/Interclasse,
con funzione referente, sulla base di una preventiva richiesta scritta;
- può invitare alle sedute un rappresentante degli Enti Locali competenti ogni volta che siano all'Ordine del
Giorno argomenti che li coinvolgono;
- ha la facoltà di fare intervenire alle riunioni, qualora ne ravvisi la necessità, esperti sulle materie
da trattare; qualora le decisioni in merito a particolari argomenti non vengano adottate all'unanimità,
è garantita alla minoranza la possibilità di fare intervenire ai lavori esperti di propria scelta;
- può invitare alle riunioni, qualora ne ravvisi la necessità, rappresentanti delle Organizzazioni
Sindacali dei lavoratori dipendenti ed autonomi operanti sul territorio.
Gli elettori delle componenti del Consiglio di Istituto (docenti, genitori e personale A.T.A.) sono
ammessi senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio stesso, purché la capienza dei locali lo consenta e
non venga ostacolato l'ordinato svolgimento delle sedute.
Il Presidente del Consiglio di Circolo può a suo insindacabile giudizio, in qualsiasi momento, disporre
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Regolamento dell'Istituto Comprensivo di Acquaviva-Monsampolo del Tronto
la non ammissione del pubblico alle riunioni. In ogni caso, per rispetto della riservatezza, non è
ammesso il pubblico ogni qualvolta siano in discussione argomenti attinenti singole persone.
Art. 13 - Convocazione della Giunta Esecutiva
La Giunta Esecutiva organizza autonomamente i propri lavori, riunendosi nei locali della scuola.
É convocata dal Presidente della medesima, con e-mail diretta ai singoli membri almeno 5 giorni
prima della data prevista.
Le assenze devono essere giustificate. La Giunta Esecutiva delibera a maggioranza assoluta dei suoi
componenti. Ogni seduta è valida se composta dalla metà più uno dei componenti di cui all’art.28 del
D.P.R. n.416.
Art. 14 - Modifiche al Regolamento
Modifiche, integrazioni ed emendamenti al presente regolamento possono essere apportate dal Consiglio
d'Istituto, inserendole all'O.d.G., e, una volta approvate andranno comunicate a tutte le componenti
scolastiche.
Per la loro approvazione è richiesto il voto favorevole della maggioranza dei componenti il Consiglio
d'Istituto.
Le norme che risultino in contrasto con la normativa o per sopravvenuti provvedimenti legislativi
saranno modificate d'ufficio.
Integrazioni ed emendamenti di modesta entità saranno accorpati in una proposta unica da sottoporre
una tantum al C.I. per l'adeguamento del presente regolamento.
Per tutti i casi particolari non previsti nel presente Regolamento, si fa riferimento allo Statuto delle
Studentesse e degli Studenti, al contratto nazionale di lavoro vigente e alle altre norme di legge.
TITOLO III: USO DEGLI SPAZI DIDATTICI, DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA E
PRESIDENZA
CAPITOLO I: SPAZI DIDATTICI
Art. 15 - Funzionamento dei laboratori e delle palestre e utilizzo degli spazi didattici
Il Consiglio di Istituto dispone in ordine alle modalità e agli oneri per l'utilizzo delle palestre, delle
strutture e delle attrezzature della scuola anche al di fuori dell'orario scolastico, da parte di enti pubblici
o di privati. A tale scopo si darà precedenza, nell'ordine, a richieste provenienti da:
a) scuole del territorio (con priorità a quelle collegate in rete con l'Istituzione Scolastica);
b) enti ed associazioni sportive comunali, mediante convenzioni;
c) altri enti o privati.
Per una buona conservazione di strutture e dotazioni, tutto il personale della scuola è chiamato,
ciascuno secondo le proprie competenze, a vigilare e a prestare la propria collaborazione.
Per l’accesso alle aule dei laboratori sono necessarie la prenotazione e la firma del relativo registro
d’uso.
Per l’utilizzo di televisore, videoregistratore e altri sussidi è necessaria la prenotazione.
Il Coordinatore di ciascun plesso è responsabile della conservazione dei sussidi didattici.
Su motivata richiesta di associazioni e in accordo con l'Amministrazione Comunale, il Consiglio d'istituto può
deliberare in merito alla concessione degli spazi didattici in orario pomeridiano.
Art.16 - Orari di funzionamento dei plessi
Gli orari di funzionamento dei plessi sono deliberati dal Consiglio di Istituto nel rispetto della normativa
vigente, delle esigenze del P.O.F. e dell’utenza. L’approvazione avviene annualmente entro il 30 giugno per
il successivo anno scolastico. Gli orari delle lezioni sono approvati dal Collegio dei Docenti.
CAPITOLO II: UFFICI DI SEGRETERIA E PRESIDENZA
Art.17 - Funzionamento degli uffici di segreteria e presidenza
Gli uffici di Segreteria, durante le attività didattiche, sono aperti al pubblico di mattina dal lunedì al
sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore 17,30.
Durante i periodi di sospensione dell’attività didattica, gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì
dalle ore 10,30 alle ore13.30. Sentito il parere dell’assemblea del personale ATA e su delibera del Consiglio
di Istituto, gli uffici possono chiudere nei giorni prefestivi durante la sospensione delle attività didattiche.
La conservazione del materiale informatico ed altro della segreteria é affidato al Direttore dei Servizi
Generali ed Amministrativi.
Il Dirigente Scolastico riceve in orario antimeridiano e pomeridiano previo appuntamento telefonico.
La manutenzione e l'adeguamento alle norme di sicurezza dei locali scolastici affidati in gestione al
Dirigente Scolastico sono a carico dell’Ente Locale.
TITOLO IV: RAPPORTI TRA SCUOLA, ALUNNI E FAMIGLIE
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Regolamento dell'Istituto Comprensivo di Acquaviva-Monsampolo del Tronto
CAPITOLO I: ISCRIZIONI ALUNNI
Art.18 - Iscrizioni degli alunni
18.1- Principi generali
Le iscrizioni degli alunni sono normate annualmente da specifiche Circolari Ministeriali. Sono ispirate al
principio della massima disponibilità del personale per facilitare tale adempimento alle famiglie.
18.2- Criteri per l’iscrizione alle scuole dell’Istituto
Accertata la necessità di regolamentare le iscrizioni alle scuole dell’Istituto attraverso criteri ben
definiti per la compilazione delle graduatorie, si applicheranno i seguenti punti:
a) Precedenze:
1. fratelli o sorelle di alunni già frequentanti;
2. alunni residenti nel territorio dell’Istituto;
3. alunni residenti in altre zone
b) Ove si renda necessaria la formulazione di ulteriore graduatoria a ciascuna delle precedenze
sopra indicate, saranno applicati i seguenti punteggi:
1. alunni orfani o con entrambi i genitori occupati p.9
2. alunni orfani di un genitore o con genitori separati, se con genitore occupato p.9
3. luogo di lavoro (a tempo pieno) di entrambi i genitori fuori provincia p.6
4. alunni con fratelli o essi stessi in situazione di handicap p.5
5. alunni con familiari conviventi in situazione di handicap certificato p.5
6. per ogni fratello/sorella di età inferiore a 6 anni p.3
7. alunni appartenenti a famiglie in disagiate condizioni economiche attestate dai servizi sociali p.3
CAPITOLO II: ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI E VIGILANZA ALUNNI
Art. 19 - Norme generali di accesso ai locali scolastici
Non è consentito l’ingresso nei locali della scuola ad estranei non autorizzati dal Dirigente Scolastico. Il divieto è esteso anche nei giorni e nelle ore in cui non ci sono attività didattiche.
I collaboratori scolastici avranno cura di controllare le porte di accesso alla scuola o al cortile, che dovranno
rimanere chiuse e di prestare servizio di portineria, vigilando l'ingresso. I collaboratori scolastici dovranno
fare entrare nei locali della scuola (cortili compresi) esclusivamente le persone esplicitamente autorizzate
dalla Dirigente o dal fiduciario di plesso (ad es. responsabili commissioni mensa esclusivamente nei locali
preparazione e somministrazione cibi; esperti esterni esclusivamente nei giorni, nelle ore e nelle classi coinvolte nel progetto, ecc.).
Gli ingressi saranno annotati su apposito registro. I docenti non possono autorizzare l’accesso nella propria
aula durante le lezioni a nessuna persona non autorizzata dal dirigente scolastico.
Al personale ausiliario spetta la custodia delle porte e dei cancelli e la dovuta vigilanza per evitare che
gli alunni possano uscire dall'edificio o persone non autorizzate possano entrare.
In nessun caso è ammesso l'accesso negli edifici scolastici di persone che richiedono denaro per
collette, interventi umanitari o elemosina, anche se vantano o mostrano autorizzazioni o permessi: in tal
caso è necessario contattare urgentemente la direzione.
E’ altresì vietato distribuire nella scuola avvisi commerciali e di partiti politici.
Art.20 - Accesso dei Genitori ai Locali scolastici:
L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente per l'accesso
in segreteria, in caso di uscita anticipata del figlio o di colloquio settimanale con i docenti. I genitori devono limitarsi a sostare nell’atrio della scuola e a comunicare al collaboratore scolastico la motivazione (segreteria,
uscita anticipata o colloquio) e non potranno in nessun caso entrare nell’aula del figlio.
I docenti che hanno la necessità di conferire con i genitori degli alunni avranno cura di convocarli in tempi
non coincidenti con il proprio orario di lezione. Si ritiene opportuno che i colloqui non abbiano luogo nei corridoi o alla presenza di terzi non interessati.
I genitori potranno accompagnare i propri figli e riprenderli al termine delle lezioni esclusivamente all’esterno
della scuola (all’esterno dell’edificio o del cortile). In particolare si sollecitano i genitori dei bambini della
scuola dell’infanzia ad affidare i propri figli alle insegnanti o alle collaboratrici sostando nell'atrio d'ingresso
per il tempo strettamente necessario, senza entrare nelle sezioni e senza intrattenersi con le docenti per ovvie necessità di sicurezza e vigilanza dei minori.
Art.21 - Accesso di estranei ai locali scolastici
Il personale che opera alle dipendenze dell'Amministrazione comunale, operatori dell'A.S.L, personale di enti
o società di erogazione servizi (ad. Es. Enel o altro) possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento
delle loro funzioni dopo informazione alla Direzione e rilasciando al personale (collaboratori scolastici) fotocopia documento riconoscimento e sottoscrizione del loro intervento su apposito modulo.
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Regolamento dell'Istituto Comprensivo di Acquaviva-Monsampolo del Tronto
I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento.
Art. 22 - Ingresso a scuola
L'orario scolastico è parte integrante dell'obbligo scolastico e la puntualità è preciso dovere civico. Al
momento dell'entrata degli alunni è necessario evitare che i genitori si intrattengano per colloqui che
potrebbero rendere scarsamente efficace la sorveglianza del docente. Solo in casi gravi e inderogabili il
genitore può essere ricevuto dal docente durante l’orario scolastico, previa richiesta tramite i collaboratori
scolastici. .Nella scuola dell'infanzia, ed in modo particolare all'inizio del periodo di frequenza degli alunni, è
prevista una maggiore elasticità, per consentire un graduale inserimento dei bambini.
Gli alunni della scuola secondaria entrano a scuola nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni,
all'apertura, da parte del collaboratore scolastico addetto, del portone di ingresso a loro riservato e
appositamente indicato, raggiungono la propria aula dove sono ad attenderli i rispettivi insegnanti. Gli alunni
della scuola Primaria vengono accolti da una collaboratrice scolastica e accompagnati nelle rispettive aule
da una docente, ove i collaboratori vigileranno fino all'arrivo dell'insegnante di classe La classe dovrà essere
sempre vigilata da un collaboratore in caso di assenza o ritardo del docente
Per la scuola Primaria e Secondaria sono autorizzati ad entrare anticipatamente solo coloro che
usufruiscono del servizio di trasporto del comune, quando lo scuolabus giunga prima dell'orario di
apertura. In questo caso viene assegnato al collaboratore scolastico il compito di accogliere gli alunni
trasportati a scuola. In caso di assenza non prevista di un insegnante assegnato, gli alunni saranno
momentaneamente affidati agli altri insegnanti presenti fino a successive disposizioni impartite dal docente
fiduciario di plesso (o in sua assenza dal sostituto del fiduciario o dal docente più anziano).
Art. 23 - Permanenza a scuola
La vigilanza degli alunni all'interno della struttura scolastica, durante l'orario delle lezioni e dell'intervallo,
spetta agli insegnanti coadiuvati dai collaboratori. I docenti, per loro stessa tutela e per la legittima tutela dei
minori, sosteranno sulla porta dell'aula in modo da monitorare i movimenti degli alunni loro affidati per tutto il
tempo dell'intervallo. La ricreazione si svolge dentro o fuori dall'aula a seconda di quanto indicato dal
docente. In caso si svolga fuori, la porta della classe deve rimanere chiusa e nessuno deve essere
autorizzato ad entrare in classe, se non dietro controllo del docente.
Non è permesso l'ingresso o la permanenza degli alunni nell'edificio scolastico fuori dall'orario
stabilito, tranne per gli alunni che partecipano ad attività extracurriculari pomeridiane che verranno vigilati
dai collaboratori in servizio o dall’insegnante presente per il tempo necessario e intercorrente tra la fine delle
lezione e l’orario di inizio dell'attività extracurriculare prevista, o per eventuali cause eccezionali, valutabili al
momento da chi esercita la vigilanza. I genitori sono responsabili dei loro figli se questi vengono inviati in
anticipo sull'orario di apertura e se ritardano nel ritirarli al termine delle lezioni (ex art. 2048, comma 1, cod.
civ. e art.147 cod.civ).
Art. 24 - Uscita da scuola
La responsabilità della vigilanza transita, al termine dell'orario scolastico, dagli insegnanti e personale ATA ai
genitori, quindi l'Istituto adotta disposizioni interne onde esercitare correttamente il proprio dovere di
vigilanza sui minori ad essa affidati, fino al momento dell'uscita da scuola.
La scuola, in considerazione dei criteri di organizzazione generale e della disciplina giuridica dei rapporti di
lavoro, non ha la possibilità di farsi carico, se non in termini di evidenziazione delle esigenze e tempestiva
segnalazione alle altre istituzioni all'uopo preposte, della sicurezza degli alunni al di fuori della sfera di
vigilanza interna e dell'orario di servizio. Ne consegue che ogni responsabilità inerente alla sicurezza e
all'incolumità degli alunni dal momento di uscita dall'edificio scolastico (secondo i calendari previsti o le
preventive comunicazioni alle famiglie) rientra nella piena responsabilità degli esercenti la responsabilità
genitoriale. Gli alunni non possono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni. Solo per casi particolari
e comprovati motivi, se presente un genitore o familiare delegato (tramite modulo apposito firmato dal
genitore e dalla persona delegata), gli alunni potranno essere autorizzati ad uscire anticipatamente dal
docente di classe. Deve essere comunque presa nota sul registro di classe, o altro apposito registro, dell'ora
di uscita e della persona che accompagna l'alunno
Al termine delle lezioni gli alunni vengono accompagnati dai rispettivi insegnanti fino al termine ultimo di
responsabilità dell'Istituzione scolastica, ovvero al portone o al cancello d'ingresso (se presente) e
consegnati ai genitori o ai loro delegati maggiorenni.
Gli alunni di scuola primaria e secondaria che usufruiscono del servizio di trasporto del comune attendono
l'arrivo dello scuola-bus nel piazzale interno della scuola sotto la vigilanza del docente e possibilmente, di un
collaboratore, fino ad essere accompagnati alla salita sul mezzo.
Per il plesso di Scuola Secondaria di Acquaviva, al termine delle lezioni gli alunni si avviano verso l'uscita di
P.zza Patrioti Italiani e vengono riconsegnati dai collaboratori ai genitori. Gli alunni che si recano a casa con
lo scuolabus vengono accompagnati dall'insegnante dell'ultima ora nel piazzale interno ove li aspettano gli
scuolabus.
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Regolamento dell'Istituto Comprensivo di Acquaviva-Monsampolo del Tronto
Le uscite degli alunni da scuola in orari diversi da quelli stabiliti sono autorizzate solo se preventivamente
comunicate per iscritto, quando occasionali e dovute a motivi eccezionali. Uscite costantemente anticipate,
anche per periodi limitati potranno essere consentite per motivi di salute o comunque riconosciute validi dalla
Dirigente, che dovrà rilasciare apposita autorizzazione scritta. In entrambi i casi l'alunno dovrà essere ritirato
da un genitore o da persona maggiorenne da esso autorizzata per iscritto, previa presentazione di un
documento di riconoscimento (se non conosciuta dal personale della scuola).
Art. 25 - Deroghe all'orario scolastico
Ingressi posticipati o uscite anticipate occasionali dalla scuola devono essere autorizzati da uno degli
insegnanti di classe, previa richiesta scritta e motivata da parte del genitore,all’inizio delle lezioni. Gli alunni
che usufruiscono del servizio di trasporto Comunale, sono autorizzati ad entrare con qualche minuto di
ritardo e/o uscire con qualche minuto di anticipo, senza che la scuola sia tenuta a far recuperare gli eventuali
minuti di lezione persi.
Le scuole dell’infanzia, tenendo conto delle diverse esigenze dei bambini e dei genitori, prevedono orari
diversi di entrata e di uscita. I genitori sono tenuti a rispettare le fasce orarie previste, al fine di non intralciare
con interruzioni continue l'attività didattica e per meglio garantire la vigilanza dei bambini. Uscite o ingressi
fuori dalle suddette fasce orarie devono essere autorizzati, previa richiesta scritta e motivata, da uno degli
insegnanti di sezione. Nel caso in cui l'ingresso posticipato o l'uscita anticipata siano ripetuti nel tempo,
l'autorizzazione dovrà essere concessa dal Dirigente scolastico previa valutazione delle motivazioni che, se
riguardanti problemi di salute, dovranno essere opportunamente documentate.
Art.26 - Ritardi assenze e giustificazioni
I genitori devono sempre giustificare l'assenza del proprio figlio. Nella scuola primaria il docente della prima
ora controlla il diario e controfirma la giustificazione. Nella scuola secondaria il docente della prima ora deve
firmare la giustificazione di assenza e segnalarla sul registro.
Gli alunni che si presentano in aula con ritardo (fino a cinque minuti) sono ammessi con l'annotazione del ritardo nel registro di classe. Gli alunni che si presentano a scuola con ritardo superiore, devono presentare
giustificazione scritta il giorno stesso su apposito modulo reperibile nel plesso firmato dal genitore. Il docente
in servizio alla prima ora giustifica l'assenza che, se causata da malattia protrattasi oltre il quinto giorno,
comporta anche la presentazione di certificato medico di riammissione. Se l'assenza è dovuta ad altri motivi,
compresi quelli di famiglia, i genitori giustificano l'assenza assumendosi piena responsabilità e dandone, per
quanto possibile, preavviso alla scuola. Nel caso di profilassi per malattia infettiva è richiesto, per la riammissione a scuola, il certificato del medico coordinatore del distretto sanitario di appartenenza.
Per gli alunni della scuola secondaria la mancata presentazione della giustificazione è annotata sul registro.
Ripetuti ritardi vanno segnalati dagli insegnanti al Dirigente Scolastico. Il ripetersi di ritardi e assenze saltua rie comporta la convocazione dei genitori e l'eventuale successivo richiamo scritto. Nei casi più seri scatta
l’obbligo di segnalazione alle autorità competenti.
Art.27 - Apertura e chiusura dei plessi
In ogni plesso il collaboratore scolastico provvede all'apertura e chiusura del portone in tempo congruo per
consentire l'ordinato afflusso e deflusso delle scolaresche: non è garantita sorveglianza agli alunni che
anticipando l'orario di entrata o ritardando l'uscita sostano nel cortile antistante l'edificio scolastico.
In caso di documentati motivi e previa autorizzazione della Dirigente, è possibile autorizzare, per breve
tempo e per un limitato numero di alunni, l'ingresso anticipato.
Art. 28 - Vigilanza sugli alunni
Per la vigilanza sugli alunni durante l'ingresso, la permanenza a scuola e l'uscita si adottano le seguenti norme:
-L'ingresso degli alunni si svolge nei cinque minuti che procedono l'inizio delle lezioni. I collaboratori in servi zio vigilano sugli alunni all'ingresso, per le scale, lungo i corridoi. I docenti della scuola secondaria devono
trovarsi presenti in aula cinque minuti prima dell'inizio della lezione; i docenti della scuola primaria attendono
gli alunni all'ingresso e li accompagnano nelle classi.
-Durante le attività didattiche, compatibilmente con le esigenze di servizio, i collaboratori esercitano la vigi lanza ai piani ed in particolare nei bagni, gli stessi intensificano la collaborazione alla vigilanza nei momenti
ricreativi.
-Durante lo svolgimento di ogni attività educativo didattica e negli altri momenti previsti dal regolamento gli
alunni sono affidati ai docenti in servizio i quali hanno l'obbligo di vigilanza su di essi. Alla vigilanza concorro no i collaboratori in servizio e, in caso di assenza dei docenti, gli stessi subentrano nella vigilanza.
-Durante i cambi di lezione, che devono essere per quanto possibile rapidi, in attesa dell'arrivo del docente
gli alunni non possono uscire dall'aula. La porta resterà aperta e collaborerà alla vigilanza il personale scolastico addetto in servizio nel piano.
-Tra insegnante subentrante senza impegni precedenti e insegnante cessante con impegni successivi: il su bentrante deve arrivare con 5' di anticipo;
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-Tra insegnante subentrante con impegni precedenti e insegnante cessante senza impegni successivi: il cessante deve aspettare 5' (ed eventualmente organizzare la vigilanza);
-Nel cambio contemporaneo: non c'è responsabilità del docente (il personale in servizio al piano, opportunamente sensibilizzato, deve essere particolarmente vigile).
-Lo spostamento da un'aula ad un'altra aula e dalla palestra e viceversa dovrà essere ordinato. Gli alunni devono sempre essere accompagnati dai docenti. All'inizio ed al termine dell'ora di educazione fisica, gli insegnanti in servizio in palestra prestano particolare vigilanza nello spazio antistante gli spogliatoi il cui uso deve
essere limitato al tempo strettamente necessario.
-Durante l'intervallo il docente in servizio è responsabile della vigilanza sugli alunni della sua classe. Nella
scuola media il docente in servizio è responsabile della vigilanza nello spazio a lui assegnato. Durante l'inter vallo sono promossi e richiesti comportamenti controllati e corretti nell'ambito dell'azione formativa della
scuola. In caso di non osservanza l’insegnante può decidere di interrompere la ricreazione.
-L'accesso ai laboratori e di loro uso deve avvenire solo con presenza del docente o su sua precisa indicazione, tenuto conto dell'età dell'alunno e della tipologia dell'attività. Nei singoli laboratori è affisso regolamento specifico. Conclusa l'attività il docente chiude il laboratorio. Nell'attività di laboratorio deve essere assicurato il rispetto delle norme di sicurezza. I docenti devono preventivamente avvertire gli alunni sulle modalità
d'uso delle attrezzature e dei materiali e sui rischi e pericoli da tenere presenti.
-Al termine delle lezioni il docente dell'ultima ora ordina gli alunni e vigila sulla classe affinché l'uscita avven ga in modo regolato ed ordinato
-Particolare attenzione va rivolta alle condizioni che assicurano vigilanza e sicurezza in occasione di visite e
viaggi di istruzione. Gli alunni hanno il dovere di facilitare la vigilanza degli insegnanti e dei collaboratori di mostrando sempre un comportamento controllato e corretto nei confronti di persone e cose nel rispetto delle
regole stabilite.
-Nell'eventualità di indisposizione grave o di infortunio il docente ed il collaboratore in servizio prestano prima
assistenza e provvedono a rintracciare e informare un genitore e,in caso di gravità, a chiamare l’ambulanza.
Il personale ausiliario ha il dovere di vigilare sugli alunni loro affidati, singoli alunni o intere scolaresche,
qualora l’insegnante richieda espressamente la loro presenza per brevi periodi e motivi urgenti o in casi di
particolare necessità (ad esempio: ai cambi d’ora; quando, per qualsiasi evenienza, venga a mancare la
presenza dell'insegnante: sciopero del personale docente, insegnante che si allontana per recarsi ai servizi
in mancanza di altri insegnanti, ecc.). Il percorso degli alunni che si recano ai servizi è, di norma, vigilato dal
collaboratore in servizio al piano, purché non impegnato in altri adempimenti.
Durante i periodi di attesa del personale supplente gli alunni della classe scoperta vengono ripartiti in
altre classi e sorvegliati dagli insegnanti presenti fin dall’inizio delle lezioni. I docenti di Scienze Motorie
qualora dovessero allontanarsi dalla palestra, faranno sospendere ogni attività ginnica, facendo sedere gli
alunni sotto la sorveglianza di un collaboratore scolastico fino al loro ritorno. Nessun esercizio o gioco può
continuare in assenza del docente di Scienze Motorie.
Sono previsti momenti di pausa dell’attività didattica secondo le seguenti modalità:
- intervallo di metà mattina per consumare la merenda e usufruire dei servizi igienici: in tutti i plessi e
per tutte le classi della scuola primaria dalle ore 10.20 alle ore 10.30; per le classi della scuola
secondaria di primo grado di Acquaviva dalle ore 11.20 alle ore 11.30 sotto la vigilanza dell’insegnante in
servizio alla terza ora; per le classi della scuola secondaria di primo grado di Monsampolo dalle ore 10.20
alle ore 10.30 sotto la vigilanza dell’insegnante in servizio alla seconda ora;
Nella scuola primaria l’ intervallo si svolge generalmente nelle aule; è consentito ai bambini, tuttavia,
giocare con giochi da tavolo e di società, disegnare, fare piccole attività di manipolazione, anche nell'atrio
e/o corridoi adiacenti a bagni e aule .
In caso di bel tempo si può uscire nel cortile-giardino della scuola, mentre non è consentito in caso di
pioggia. Sono ammessi giochi di movimento che possono prevedere corse controllate, salti, giochi di
gruppo o a squadre, utilizzo di palle di spugna, corde, elastici, gessi.
Durante l’intervallo i collaboratori scolastici svolgono esclusivamente servizio di sorveglianza al
piano e insieme al personale docente vigilano sul comportamento degli alunni. Da quanto detto è
appena il caso di ricordare che non sono consentite corse non controllate e/o giochi violenti all'interno
delle aule, dei corridoi, dei servizi e dei cortili.
Durante l’intervallo è vietato spostarsi da un piano all’altro.
L’intervallo si effettua di norma, nelle aule delle rispettive classi o in altri spazi didattici
La permanenza dei bambini nel cortile della scuola per attività ludico-ricreative deve essere organizzata
in modo tale da garantire una costante vigilanza da parte del personale docente e, all'occorrenza, del
personale ausiliario. L'obbligo di sorveglianza degli insegnanti, in tale occasione, non è limitato ai bambini
della propria classe, ma a quelli vicini alla propria posizione, sulla base dell'organizzazione che viene data al
servizio di vigilanza. Qualora uno o più bambini chiedano di andare in bagno, dovrà essere adeguatamente
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prevista una sorveglianza all'interno, anche allo scopo di evitare che mentre tutti i bambini sono fuori, alcuni
rimangano non sorvegliati dentro l'edificio.
Gli alunni possono lasciare la scuola prima della fine delle lezioni soltanto per giustificati motivi, su
richiesta dei genitori o di chi ne esercita la patria potestà, e soltanto se accompagnati dai genitori o da
familiari o da persona di fiducia dei genitori a ciò espressamente e preventivamente delegata per
iscritto dai genitori stessi.
Gli alunni della scuola secondaria di primo grado dovranno anche essere muniti dell’ apposito
permesso di uscita. I docenti, su presentazione del permesso di uscita, provvederanno all’annotazione
sul registro di classe.
L’alunno in uscita verrà affidato dal docente al collaboratore scolastico che a sua volta lo affiderà al
genitore o suo delegato.
Per quanto riguarda la scuola primaria, al termine delle lezioni gli insegnanti accompagnano gli alunni
all’uscita e verificano, con modalità adeguate all'età degli alunni, che il ritiro degli stessi avvenga in
modo regolare.
I genitori e/o le persone delegate al ritiro degli alunni possono accedere al cortile delle scuole dove
devono trattenersi il tempo necessario a ritirare il proprio bambino, in modo da non affollare
inutilmente lo spazio a disposizione ostacolando le operazioni di ritiro degli altri alunni.
Quando tutti sono usciti, gli insegnanti controllano che nessun alunno sia rimasto nel cortile della
scuola ed in caso affermativo verificano le cause del ritardo. Nel caso il ritardo si protragga, affidano
tali alunni al personale ausiliario in servizio, fino all'arrivo dei genitori o di persona delegata al ritiro. I
genitori di tali alunni vengono invitati a rispettare gli orari di uscita stabiliti.
Se i genitori o chi per essi non si recano a prelevare gli alunni entro il termine di servizio del personale
ausiliario, i bambini verranno affidati alla forza pubblica.
Nel caso di impossibilità di chi abitualmente si reca a prendere l'alunno, il genitore o chi esercita la
patria potestà dovrà comunicare preventivamente e per iscritto all'insegnante il nominativo di un’altra
persona delegata.
La procedura sopra descritta dovrà essere svolta con particolare cura e diligenza nei confronti degli
alunni di classe prima, seconda e terza, considerata la loro minore autonomia e responsabilità
personale.
In occasione degli incontri periodici con i genitori, delle assemblee o dei Consigli di Interclasse non è
consentito ai bambini l'accesso all'edificio, in quanto il personale insegnante è impegnato in tale attività
ed i collaboratori scolastici sono impegnati nelle pulizie e/o sorveglianza degli ingressi.
I genitori che in tali occasioni si presentano a scuola con i bambini sono tenuti alla loro stretta
sorveglianza: i bambini devono restare con loro e non possono correre liberamente all’interno
dell’edificio o del cortile della scuola. I genitori sono personalmente responsabili degli eventuali danni
arrecati a persone o cose.
Art.29 - Vigilanza sulle condizioni dell'edificio, degli arredi e dei sussidi
Il personale ausiliario è tenuto a controllare costantemente la stabilità dell'arredo scolastico in
dotazione alle aule e agli altri spazi comuni, e a collocare armadi e mensole in posizione tale che non
possano arrecare danno ad alcuno; il personale docente è comunque tenuto a comunicare eventuali
problematiche rilevate.
Qualora si evidenziassero situazioni di pericolo negli edifici o negli arredi, dovrà essere inviata
immediata segnalazione scritta (telefonica in caso di urgenza) al Dirigente Scolastico tramite
l'insegnante Coordinatore di plesso. Nel frattempo devono essere adottati i provvedimenti necessari ad
evitare che i bambini e/o gli adulti corrano rischi.
I genitori sono tenuti a controllare il materiale didattico ed il materiale personale degli alunni, al fine di
evitare l'uso all'interno della scuola di materiale pericoloso per l’incolumità dei bambini stessi:
temperini (piccoli coltelli a serramanico), forbici appuntite, oggetti/giochi taglienti o acuminati o
comunque non idonei all’attività didattica. I genitori sono personalmente responsabili di eventuali
danni arrecati a persone e cose.
Gli insegnanti ed il personale collaboratore sono tenuti a leggere attentamente il piano di evacuazione
predisposto per ogni edificio scolastico e ad attenersi ad esso in caso di necessità e durante le previste
esercitazioni.
Gli insegnanti ed il personale A.T.A. sono tenuti ad esercitare la massima vigilanza sulle attività che si
svolgono e sui materiali utilizzati, onde evitare qualsiasi pericolo di incendio.
Nei locali scolastici è vietato fumare, ai sensi della legge 584 dell'11.1.75.
Art. 30 - Visite guidate e viaggi d'istruzione o connessi ad attività sportive
In riferimento all'art. 6 del D.P.R. n. 416 (comma II, lettera d) il Consiglio di Istituto ha potere
deliberante, su proposta della Giunta Esecutiva, per quanto riguarda le visite guidate ed i viaggi di
istruzione o connessi ad attività sportive, secondo quanto definito nell'apposito regolamento viaggi. Il
Consiglio di Istituto valuta e delibera in merito alle proposte, in osservanza di quanto definito dal regolamento
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viaggi. Resta inteso che le visite guidate ed i viaggi di istruzione o connessi ad attività sportive non devono
rappresentare momenti meramente ricreativi o di evasione, bensì iniziative integrative delle attività
istituzionali della scuola, devono perseguire preminenti scopi culturali e didattici e configurarsi come
esperienze di apprendimento e di crescita della personalità.
CAPITOLO III: MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON STUDENTI E GENITORI
Art. 31 - Incontri scuola-famiglia
Nell’ambito dei rapporti scuola-famiglia, si ritiene opportuno ricordare che la responsabilità educativa
dei genitori degli alunni si configura come diritto/dovere sia dei padri che delle madri, a prescindere
dalla loro condizione di stato civile.
Ciò si conforma ai contenuti della nostra Carta Costituzionale, dove all’art.30 si dice espressamente “É
dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio” e
a quanto indicato dall’art.155 del Codice Civile nel concetto di “bigenitorialità” ovvero il diritto dei
figli a continuare ad avere rapporti allo stesso modo con il padre e con la madre anche dopo la loro
separazione, sulla base del principio secondo cui il ruolo di genitore sussiste per tutta la vita nonostante
il venir meno del vincolo matrimoniale.
Nell’ambito di un percorso educativo di crescita e formazione, la scuola invita i genitori a collaborare
con essa:
- attraverso il controllo regolare dei quaderni ,del diario e del contenuto dello zaino dei propri figli
- affinché promuovano nei propri figli l’impegno nello svolgimento dei compiti e nello studio
- perché tengano un comportamento corretto all’interno dei locali scolastici, nel rispetto delle persone,
delle cose proprie e altrui.
La scuola mantiene rapporti con le famiglie attraverso incontri collegiali ed individuali.
Si svolgono, inoltre, le riunioni dei Consigli d’Interclasse e di Classe a cui partecipa la componente
insegnanti e la componente genitori, costituita per la scuola primaria da un genitore rappresentante di
ogni classe, per la scuola secondaria di primo grado da quattro genitori rappresentanti di classe, eletti
entro il mese di Ottobre dopo l’effettuazione di assemblea tenuta dagli insegnanti della classe ed
appositamente convocata. Il Consiglio di Interclasse si riunisce di norma ogni due mesi. Il Consiglio di
Classe con la presenza dei genitori di norma si riunisce due volte nel primo quadrimestre e due volte
nel secondo quadrimestre.
L’informazione collegiale alle famiglie avviene di norma due volte l’anno in orario pomeridiano (fine
Novembre/primi di Dicembre e fine Marzo/primi di Aprile), mentre nei mesi di Febbraio e di Giugno
avviene l’informazione periodica alle famiglie e la consegna dei documenti di valutazione.
Il Consiglio di Istituto, su proposta del Collegio dei Docenti nell’ambito della funzione docente,
stabilisce l’adozione delle seguenti ulteriori modalità per assicurare un rapporto efficace con le
famiglie:
nella scuola primaria
a) prevedere un’assemblea di inizio anno per tutte le classi; per le classi prime possibilmente
antecedente l’inizio delle lezioni;
b) prevedere a richiesta, la possibilità per i genitori delle classi prime di colloqui individuali prima
dell’inizio della scuola;
c) prevedere, a richiesta, la possibilità per i genitori di colloqui individuali alla presenza delle docenti della
classe, previo appuntamento con termine di preavviso di almeno tre giorni, in
giorno ed orario prefissati dagli insegnanti nel mese in cui non si effettuano gli incontri collegiali o
l’informazione periodica alle famiglie;
d) prevedere, in casi di necessità, la possibilità per i genitori di riunirsi in assemblee di classe.
*Si fanno salve eventuali modifiche conseguenti all’applicazione della Legge 53/2002 e del decreto
n.137 del 1/09/08 già convertito in legge n.169 del 30/10/2008
nella scuola secondaria di primo grado
a) prevedere incontri individuali docente-genitore in orario mattutino secondo un orario settimanale di
ricevimento dei singoli docenti che sarà comunicato attraverso il diario, il sito web e l’Albo della
scuola; in periodi definiti di ciascun quadrimestre;
b) prevedere nei mesi di novembre/dicembre e marzo/aprile il ricevimento pomeridiano di ogni genitore per
Consiglio di Classe.
Ulteriori incontri scuola-famiglia possono essere programmati per casi specifici o su richiesta della
scuola o su richiesta della famiglia.
CAPITOLO IV - DIRITTI E DOVERI NELL'AMBITO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA
ART. 32 - VITA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della coscienza critica.
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2. La scuola opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo
sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi
sanciti dalla Costituzione, dalle carte internazionali sui diritti dell'infanzia e con i principi generali
dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso
l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità
e della loro autonomia individuale.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione,
nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
ART. 33 - REGOLE DI COMPORTAMENTO
Nei locali scolastici è vietato fumare.
Durante le lezioni e comunque all'interno dell'edificio scolastico non è consentito agli alunni l'uso del cellulare
e di altri dispositivi elettronici; gli alunni eventualmente in possesso di telefoni cellulari dovranno tenere gli
apparecchi spenti. In caso di inadempienza l'insegnante invita alla momentanea consegna dell'apparecchio.
Durante la normale attività lavorativa il personale docente e A.T.A. avrà cura di limitare l'utilizzo del telefono
a situazioni eccezionali e comunque non a danno dell'utenza. Le telefonate devono essere brevi. L'uso del
telefono è consentito agli alunni per motivi rilevanti ed urgenti accertati dai docenti in servizio. L'utilizzo di
altri dispositivi elettronici è subordinato all'esistenza di esigenze personali o didattiche vagliate attentamente
dall'insegnante. All'interno dell'edificio scolastico si esigono da parte di tutti linguaggio e gesti corretti ed un
abbigliamento adeguato.
ART. 34 – STUDENTI: DIRITTI E DOVERI
1. Lo studente ha diritto ad essere rispettato come persona e ad avere una formazione qualificata che rispetti
e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra tutti i suoi componenti.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il diri-gente scolastico
e i docenti attivano con gli studenti e con le loro famiglie un dialogo costruttivo sulle scelte di loro
competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola,
di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto ad una
valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a
individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Lo scuola garantisce il rispetto della vita culturale e religiosa delle comunità alle quali ciascuno studente
appartiene e promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla realizzazione di attività interculturali.
6. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;
b) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio e potenziamento delle abilità;
c) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con
handicap;
d) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
e) la tutela della privacy e della riservatezza su tutte le situazioni che riguardano gli studenti.
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura. Essi
sono tenuti:
1. a frequentare regolarmente e puntualmente le lezioni e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
2. ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni
lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per sé stessi.
3. ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento di istituto.
4. ad utilizzare correttamente le strutture, gli arredi e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in
modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
Art. 35 - Patto Educativo di Corresponsabilità
In ottemperanza al D.P.R. n. 235 art. 3 del 21 /11/ 2007, è introdotto il Patto educativo di
Corresponsabilità.
Il Patto, elaborato da una commissione di docenti presieduta dal D.S., approvato dal Consiglio
d’Istituto, è sottoscritto dai genitori contestualmente all’iscrizione all’Istituzione scolastica.
L’obiettivo del patto educativo è quello di definire e condividere diritti e doveri nel rapporto tra le
varie componenti dell ‘Istituzione Scolastica, gli studenti e le famiglie alle quali viene illustrato entro
il mese di ottobre di ciascun anno scolastico.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità è allegato al presente regolamento di cui ne costituisce parte
integrante (allegato a ).
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Regolamento dell'Istituto Comprensivo di Acquaviva-Monsampolo del Tronto
Art. 36 - Sanzioni disciplinari
Si rimanda al Regolamento di Disciplina.
Art.37 - Gestione di problematiche sanitarie
I genitori devono comunicare al personale scolastico casi di malattia infettiva, al fine di poter
informare tutta l’utenza tramite l’esposizione di avvisi.
Nel caso sia nota, o almeno ragionevolmente ipotizzabile, la permanenza di alunni in luoghi dove siano
in atto epidemie o siano presenti (diffuse) malattie contagiose di particolari gravità, il Dirigente
Scolastico può richiedere un certificato di buona salute prima di riammettere l'alunno alla frequenza.
In particolare per il controllo della diffusione della pediculosi (infestazione da pidocchi) si richiede la precoce
individuazione dei soggetti affetti e la collaborazione puntuale di tutti i familiari nell’attuare le norme di
prevenzione e trattamento (controllo continuo di presenza di pidocchi o lendini (uova): effettuazione del
trattamento in caso di presenza di pidocchi, rimozione manuale delle lendini).
CAPITOLO V: ASPETTI E CRITERI DELL'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
ART. 38 AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
L'istituzione scolastica può stabilire contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività
ed insegnamenti, al fine di garantire l'arricchimento dell'offerta formativa, nonché la realizzazione di
specifici programmi di ricerca e di sperimentazione.
E' compito del Consiglio di istituto definire i criteri per la procedura di scelta degli esperti, secondo le
modalità previste dal Regolamento Contabile D.I. 44/2001. e secondo regolamenti specifici approvati
dal Consiglio d’Istituto.
Le prestazioni fornite per l'arricchimento dell'offerta formativa possono essere finanziate in parte o
completamente da Enti pubblici e privati esterni e dalle famiglie degli alunni.
ART. 39 - FORMULAZIONE DELL'ORARIO DI INSEGNAMENTO
a. L'orario di insegnamento, compatibilmente con gli impegni dei docenti in servizio in altre scuole,
dovrà soddisfare la fondamentale esigenza di funzionalità didattica. In particolare la distribuzione
oraria delle singole discipline dovrà avvenire in modo tale da non rendere eccessivamente gravoso
l'impegno domestico degli alunni.
b. Le attività opzionali facoltative, se previste dal POF, saranno possibilmente fissate nelle prime o
ultime ore di ogni turno antimeridiano, oppure di pomeriggio.
c. L’orario scolastico è stabilito dal Consiglio di Istituto su proposta del Collegio Docenti e in accordo
con l’Amministrazione comunale.
ART. 40 - ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI
I docenti sono tenuti all'osservanza dell'orario di servizio così come determinato all'inizio di ogni anno,
sia per lo svolgimento della normale attività didattica sia per tutte le attività incluse nel P.O.F.
I docenti devono trovarsi in aula cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni per accogliere gli alunni.
I cambi di classe, al termine delle ore di lezione, devono avvenire con tempestività; nel caso in cui il
docente debba allontanarsi dall'aula, per gravi e urgenti necessità, la vigilanza degli alunni deve
essere affidata ai collaboratori scolastici.
ART.41 - ORARIO DI SERVIZIO E NORME DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE A.T.A.
L'orario di servizio è articolato, di norma, in turni continuativi antimeridiani e pomeridiani in modo da
assicurare la presenza durante lo svolgimento dell'attività didattica, delle riunioni degli organi
collegiali, delle assemblee e di tutte le iniziative inserite nel P.O.F.
A seconda delle esigenze l'orario può essere articolato in modo flessibile secondo le norme
contrattuali vigenti.
Le esigenze straordinarie rientrano tra le prestazioni aggiuntive previste dal contratto e devono essere
compatibili con il fondo di Istituto. Eventuali ore prestate in eccedenza e non retribuite vengono
recuperate, compatibilmente con le esigenze di servizio, durante la sospensione delle lezioni o
durante le vacanze estive, sempre avuto riguardo primariamente alla funzionalità e alla operatività
dell'istituzione scolastica.
I sovraccarichi di lavoro, determinati da assenza di altro personale, rientrano tra le prestazioni
aggiuntive come previsto dalle norme contrattuali vigenti.
I turni di servizio vengono fissati dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi attuando,
possibilmente criteri di rotazione.
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ART.42- ORARIO DI INGRESSO DEGLI ALUNNI
L'orario scolastico è parte integrante dell'obbligo scolastico e la puntualità è preciso dovere civico.
Al momento dell'entrata degli alunni è necessario evitare che i genitori si intrattengano per colloqui
che potrebbero rendere scarsamente efficace la sorveglianza del docente. Solo in casi gravi e
inderogabili il genitore può essere ricevuto dal docente durante l’orario scolastico, previa richiesta
tramite i collaboratori scolastici.
Nella scuola dell'infanzia, ed in modo particolare all'inizio del periodo di frequenza degli alunni, è
prevista una maggiore elasticità, per consentire un graduale inserimento dei bambini.
ALLEGATI
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI AD ESPERTI ESTERNI
REGOLAMENTO VISITE E VIAGGI D'ISTRUZIONE
REGOLAMENTO APPROVATO CON DELIBERA N.10 DEL 6 NOVEMBRE 2014
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