6. L’IMPIEGO DELL’ACCELERATORE IONICO EURO GAMMA 2000 PER IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE DURE 6.1. INTRODUZIONE ALLE INCROSTAZIONI CALCAREE L’acqua è un elemento indispensabile sia per gli usi domestici sia per gli usi industriali. In tutti i casi gli inconvenienti che si riscontrano provengono dalla natura dell’acqua impiegata. In effetti l’acqua pura non esiste in natura. Tutte le acque raccolte nei fiumi, come pure l’acqua di sorgente, contengono in soluzione un’infima parte della crosta terrestre. Nei loro percorsi terrestri le acque sono state a contatto con i Sali minerali del sottosuolo. Esse hanno pure immagazzinato il gas carbonico, sempre presente nell’aria, durante il percorso aereo. Sono quindi in grado si disciogliere certi Sali insolubili normalmente e, in particolare, i Sali di calcio e magnesio. Elevando la temperatura, il gas carbonico combinato si sviluppa e restituisce i Sali primitivi insolubili che si depositano sotto forma di cristallizzazione dura e aderente che viene comunemente chiamata incrostazione. La presenza di queste incrostazioni porta un danno considerevole in tutti gli apparecchi che utilizzano acqua calda o vapore. Si dice comunemente che le caldaie e le tubazioni sono incrostate e cioè che uno strato più o meno spesso e più o meno duro ricopre le parti dell’apparecchio o le tubazioni, al punto da ostruire il passaggio e impedire il perfetto funzionamento. Queste incrostazioni hanno un potere di trasmissione calorico molto basso ne consegue una perdita di calorie e quindi uno spreco di combustibile. Inoltre, nel caso di caldaie e altri apparecchi termici, la rottura di uno strato di calcare provoca quello che si chiama colpo di fuoco, che può portare, per contatto brutale dell’acqua con la lamiera surriscaldata, una sovrappressione dannosa e arrivare fino all’esplosione. Infine i gas disciolti nell’acqua provocano la corrosione delle lamiere. Si può rimediare agli inconvenienti prima descritti togliendo i Sali dell’acqua, ovvero neutralizzando il loro effetto incrostante prima dell’introduzione dell’acqua negli apparecchi termici o sanitari. 6.2. COME TOGLIERE I SALI INCROSTANTI DALL’ACQUA Si può praticare un trattamento di distillazione termico oppure chimico con l’addolcimento o la demineralizzazione anione-catione. Ogni metodo richiede degli impianti costosi e molto ingombranti che necessitano di una sorveglianza continua. 6.3. COME NEUTRALIZZARE L’EFFETTO INCROSTANTE DEI SALI Si può fare appello a dei prodotti chimici che vengono aggiunti all’acqua in dosi ben determinate secondo la composizione dell’acqua stessa, per esempio la soda, il fosfato trisodico, le materie colloidali, i polifosfati, gli esametafosfati, i pirofosfati ed altri. Il dosaggio di prodotti chimici preventivi e anti incrostanti equivale alla depurazione chimica, con lo svantaggio che si rischia di rendere l’acqua aggressiva o corrosiva senza risolvere quindi il problema. I polifosfati sono efficaci solo in condizioni ben determinate (temperatura al di sotto di 80°C) e molto spesso è necessario effettuare dei dosaggi in quantità tale (sopra a 20 mg/lt) che 8 rendono l’acqua non potabile. La neutralizzazione di Sali incrostanti si può effettuare anche per via fisica e più precisamente trattando l’acqua con l’apparecchio anticalcare ACCELERATORE IONICO EURO GAMMA 2000; GAMMA STANDARD - GAMMA SPECIAL - GAMMA BLOCK. Il Procedimento Euro GAMMA 2000 consiste nel far passare l’acqua attraverso dei campi magnetici molto potenti, onde modificare il momento dipolare degli ioni e delle molecole dell’acqua in maniera che, al momento della cristallizzazione dei Sali, la polarizzazione sia diminuita fra le zone di ionizzazione forte e le forze elettrostatiche modificate. Ne risulta quindi una rottura del cristallo in stadi modi molto piccoli ed un orientamento degli ioni secondo un solo asse magnetico. I depositi che si formano, non hanno più alcuna resistenza e sono facilmente eliminabili con l’acqua. E’ possibile rendersi conto del fenomeno esaminando al microscopio, su una lamella di vetro, i depositi dell’acqua trattata con il procedimento magnetico. Questo esame è facilmente ottenibile facendo bollire due campioni di acqua, uno trattato e uno no. La differenza è immediatamente visibile. Nel vetrino con il campione non trattato sranno presenti i cristalli della calcite romboedrica a 3 assi, mentre nell’altro sarà presente la struttura aghiforme dell’aragonite clinoromboedrica a 1 asse. Mentre i cristalli di calcite hanno la tendenza ad unirsi gli uni agli altri formando incrostazioni molto dure, i cristalli di aragonite formano un insieme molto meno aderente. Lo stesso principio è applicabile ad altri liquidi e EURO GAMMA 2000 ha una serie di ionizzatori per il trattamento dell’acqua di mare, dei succhi di zucchero da bietola e da canna, della melassa, delle vinacce, dei liquori bisolfiti, acidi o alcalini; per l’industria della cellulosa e per l’industria chimica. CAMBIAMENTO DELLA STRUTTURA CRISTALLINA Cristalli di calcio PRIMA del trattamento Cristalli di calcio DOPO del trattamento 9
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