“Ducati” È stato firmato in questi giorni un importante accordo tra

“Ducati”
È stato firmato in questi giorni un importante accordo tra Ducati e i 66 lavoratori impegnati nelle lavorazioni
meccaniche di precisione, realizzate tutte internamente per motivi di eccellenza e avanguardia tecnologica.
La bozza d’intesa – proposta dalle organizzazioni sindacali regionali e territoriali FIM, FIOM e UILM, dalla RSU
Ducati e dall’azienda – è stata approvata dalla maggioranza dei lavoratori a scrutinio segreto (71%) e avrà effetto dal 1°
ottobre 2014. L’accordo prevede che i turni di lavoro passino da 15 (3 al giorno, mattino, pomeriggio e sera, su 5 giorni)
a 21 (3 al giorno su 7 giorni), organizzati su tre giorni lavorativi e due di riposo. I turni includeranno ora anche sabato e
domenica (esclusi altri festivi) e comporteranno una riduzione dell’orario settimanale a fronte di un incremento di
stipendio: pur lavorando in media 30 ore settimanali, infatti, gli addetti otterranno una retribuzione pari a 40 ore
lavorative.
L’accordo è sperimentale, fino a dicembre 2015, con una clausola: se non si firmerà l’integrativo aziendale per tutti i
dipendenti Ducati Motor, il modello «tre-due» decadrà.
La nuova proprietà tedesca (gruppo Volkswagen-Audi da un paio d’anni) prevede di investire 11,5 milioni di euro nei
prossimi cinque anni nello stabilimento di Borgo Panigale per rendere all’avanguardia e migliorare le produzioni di
importanti componenti del motore (alberi a camme e alberi motore), rinunciando all’esternalizzazione di alcune
lavorazioni. Borgo Panigale, infatti, è l'unico sito produttivo della Ducati e impiega 1.050 dipendenti su 1.350 nel
mondo: tutte le componenti delle moto partono da qui. L'assemblaggio, invece, avviene anche in altri due siti (Brasile e
Thailandia). La firma dell’intesa segna un importante passo nei rapporti tra l’Azienda e i suoi lavoratori, crea le
condizioni per gli investimenti futuri e avrà un’immediata ricaduta occupazionale con 13 nuovi posti di lavoro
specializzati e a tempo indeterminato (per ora part-time, poi a tempo pieno) nello stabilimento di Borgo Panigale.
L’Amministratore Delegato di Ducati Claudio Domenicali ha dichiarato: “Questo accordo getta le basi per un
importante aumento di produttività che rende più vantaggiosi gli investimenti e apre la strada a nuovi posti di
lavoro. Devo ringraziare i lavoratori e i sindacati per la collaborazione su un accordo che recepisce la necessità di
cambiamento, come risposta ad un continuo inasprimento dello scenario competitivo fra le nazioni”.
Luigi Torlai, Direttore Risorse Umane di Ducati ha commentato così: “Con questo accordo desideriamo offrire nuove
opportunità di lavoro, in particolare dedicate ai giovani che soffrono in questo momento di condizioni di svantaggio
sociale e dimostrare che le relazioni sindacali possono essere una spinta positiva per lo sviluppo dell’azienda se
passano attraverso il reale consenso e la motivazione dei lavoratori”.
Il Segretario Generale area metropolitana bolognese FIM Marino Mazzini ha così commentato: “È un accordo di
prospettiva, investimenti, assunzioni, salario e riduzione dell’orario medio annuo, per mantenere e implementare le
lavorazioni di alberi motore e camme a Borgo Panigale. Grande senso di responsabilità e sacrificio va riconosciuto
alle Lavoratrici e ai Lavoratori di quel reparto. Un accordo che rappresenta un valore aggiunto per tutto il territorio
bolognese, dando possibilità di espansione a tutta la filiera dei fornitori locali. È un passo determinante verso lo
sviluppo”.
Queste le parole di Bruno Papignani, Segretario Generale Fiom Emilia Romagna: “Stiamo conducendo un negoziato
molto complesso per gli argomenti che sono in discussione, è evidente che la valutazione non potrà che essere
complessiva, quando tutti i temi troveranno una positiva sistemazione. Tuttavia la parte relativa alle nuove turnazioni,
approvata dal 71% dei lavoratori interessati a voto segreto, riguarda aspetti importanti e delicati fra cui: certezza di
investimento, maggiore occupazione, minor orario medio dei lavoratori a fronte di un maggiore utilizzo degli impianti.
Infatti, i lavoratori avranno un orario medio settimanale di 30 ore retribuite 40 e la pausa giornaliera di 30 minuti, a
cui va aggiunto un sostanziale incremento delle indennità di disagio per i turni. Credo che dopo l'accordo sul sistema
duale di formazione, questo rappresenti un ulteriore tassello per comporre un accordo complessivamente importante.
Quello sui turni lo giudico quindi un accordo necessario che tiene in equilibrio le esigenze aziendali e quelle dei
lavoratori, consolidando la stabilità e lo sviluppo occupazionale”.
Franco Ghini, Segretario regionale Uilm: “È un accordo sindacale fondamentale non solo per Bologna perché,
affrontando e risolvendo con relazioni sindacali riformiste e di partecipazione il tema centrale della produttività di
sistema, si è acquisita una riduzione di orario di lavoro consistente (30 ore medie settimanali pagate 40) e un rilevante
incremento delle retribuzioni, consolidando e sviluppando l’area delle lavorazioni meccaniche a Borgo Panigale, cosa
che consentirà un’importante implementazione dell’occupazione complessiva”.