Tokyo, febbraio 2014 Giappone Andamento del mercato dell’abbigliamento Dati aggiornati a settembre 2013 Sommario Capitolo 1 IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO ..................................................................... 2 Capitolo 2 LE CARATTERISTICHE DEL MERCATO ............................................................... 4 2.1 Premessa su consumatori e mercato giapponese ............................................................. 4 Capitolo 3 SITUAZIONE DEL MERCATO................................................................................. 6 3.1 Dimensioni del mercato ..................................................................................................... 6 3.2 Tendenze degne di nota .................................................................................................... 7 3.3 Importazioni in Giappone ................................................................................................... 8 3.4 Esportazioni dall’Italia ...................................................................................................... 14 Capitolo 4 IL SISTEMA DISTRIBUTIVO ................................................................................. 17 Capitolo 5 LE BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE ............................................... 23 5.1 Tariffa doganale e altre imposte ...................................................................................... 23 5.2 Etichettatura obbligatoria e normalmente presente .......................................................... 24 5.3 Sostanze dannose per la salute....................................................................................... 25 Capitolo 6 NOTIZIE 2013........................................................................................................ 26 APPENDICE .............................................................................................................................. 28 Guida sull’etichettatura obbligatoria dei prodotti tessili............................................................... 28 Indice delle tavole...................................................................................................................... 33 La riproduzione anche parziale del testo e delle tavole senza autorizzazione è vietata. 1 Capitolo 1 IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Tavola 1. Dati generali sul Giappone Superficie Popolazione (gennaio 2014) Unità monetaria Capitale 377.889 kmq totale 127.220.000: femmine 65.360.000, maschi 61.860.000 yen giapponese (JPY) Tokyo Tokyo 13.396.019 (12/2013) Kobe 1.540.242 (01/2014) Principali aree metropolitane e Osaka 8.859.276 (12/2013) Kyoto 2.619.941 (12/2013) abitanti Nagoya 2.272.381 (12/2013) Fukuoka 5.092.851 (12/2013) Yokohama 3.703.258 (01/2014) Sapporo 1.938.203 (01/2014) valore nominale: 472,6 mila miliardi di yen PIL Giappone (gen-dic 2012) variazione reale annua: -0,2% Nel 2011 ha avuto un’incidenza dell’8,4 sul PIL mondiale. PIL nominale pro capite (2012) Giappone, 46,707 USD; Italia, 33.115 USD; USA, 51.704 USD Unità: miliardi di yen Anno Esp. Var. % Imp. Var. % Saldo Bilancia commerciale (2012) 2011 65.546 -2,7 68.111 12,1 -2.565 2012 63.748 -2,7 70.689 3,8 -6.941 Fonte: elaborazione ICE Tokyo su dati Japan Customs Unità: miliardi di yen Anno Esp. Var. % Imp. Var. % Saldo Interscambio con l’Italia (2012) 2011 425 -13,3 691 16,2 -266 2012 292 -31,2 765 10,6 -472 Fonte: elaborazione ICE Tokyo su dati Japan Customs Cambi medi dello yen 1 euro (EUR) = 129,73 yen (JPY) (2013) 1 dollaro (USD) =97,71 yen (JPY) Nota: l’anno fiscale va dal 1 aprile al 31 marzo dell’anno successivo. Fonte: la superficie e la popolazione dal Statistics Bureau of Japan; gli abitanti dal sito di ogni comune; il PIL dal Cabinet Office, Government of Japan; i tassi di cambio dalla Bank of Japan; il PIL procapite dal Fondo Monetario Internazionale. 2 La popolazione giapponese, come quella italiana, sta invecchiando progressivamente. Il fenomeno, che ha forti e diverse implicazioni sui consumi interni e sulla finanza pubblica, è rappresentato nei seguenti grafici. Tavola 2. Popolazione per fasce d’età nel 2012 Unità: migliaia d’individui al 01/01/2013 >=65 24,4% 0-14 13,0% 15-64 62,7% Fonte: elaborazione su dati Statistics Bureau of Japan Nel 2012 il Giappone era il 10° stato al mondo per popolazione, pari a 127,5 milioni di persone (nel 2025 si ridurrà a 120,7 milioni). Inoltre, in Giappone: - la popolazione con età pari o superiore ai 60 anni rappresenta il 32,3% (in Italia il 26,5%). - la popolazione sopra gli 80 anni incide per il 7,1% (in Italia il 5,9%). - l’aspettativa di vita è di 82,7 anni (in Italia di 81,4) Totale: 286.169 yen, di cui: Spesa mensile media per consumi di una famiglia (anno 2012, famiglia media di 3 individui) - generi alimentari: 67.275 yen - alcolici: 3.038 yen - ristorazione: 11.285 yen - vestiario e calzature 11.453 yen - mobili e casalinghi 10.122 yen 3 Capitolo 2 LE CARATTERISTICHE DEL MERCATO 2.1 Premessa su consumatori e mercato giapponese I consumatori e il mercato giapponese presentano le seguenti caratteristiche di fondo: 1. È un mercato estremamente competitivo. 2. È un mercato costantemente sovraccarico e inondato di merci oltre il livello necessario. 3. Il comparto della moda giapponese è sempre attento alle nuove tendenze e perciò rappresenta per i designers un terreno stimolante, offrendo sempre numerosi spunti creativi. È un mercato dove i “trend hunters” di tutto il mondo primeggiano e si confrontano con la concorrenza, gli opinion leaders ed i consumatori. 4. È un mercato molto sofisticato, colmo di svariate informazioni che circolano molto velocemente, perciò si richiedono brevi tempi di consegna delle forniture che devono essere a piccoli lotti molto differenziati. I consumatori esigono di ricevere prodotti e servizi immediatamente quindi la prontezza e la tempestività di risposta sono molto importanti per sopravvivere nel mercato giapponese. 5. I consumatori chiedono prodotti di qualità estremamente elevata e costante. La qualità può essere suddivisa nelle due componenti seguenti: la qualità funzionale che è la coerenza fra la funzionalità tecnica e il design; la qualità emozionale che è legata al design e all’immagine del prodotto, al sogno cui si appartiene comprandolo e mostrandolo. I prodotti devono essere perfetti perché il consumatore giapponese è attento ai dettagli e sicuramente eviterà quelli che hanno minime imperfezioni come, ad esempio, una cucitura storta o un filo pendente. I consumatori sono disposti a pagare un prezzo più alto per avere un prodotto impeccabile. 6. Il servizio prevendita e quello postvendita sono essenziali. 7. L’immagine aziendale (del produttore o del rivenditore) e quella di prodotto hanno un forte effetto sul consumatore. Con una buona immagine si conquista la fedeltà del consumatore. Da sempre in Giappone la fedeltà e la lealtà sono valori molto importanti su cui sono basate le relazioni sociali. 8. Forte desiderio di un’ampia scelta di prodotti e tendenza a fare confronti attenti durante il processo di selezione. Conseguentemente i dettaglianti cercano di tenere un’ampia gamma di prodotti, con tante linee non molto profonde ma che offrono numerose varianti minime, pur consapevoli del rischio delle rimanenze che spesso è addossato ai fornitori, tramite le pratiche del conto vendita e dei resi. 9. Predilezione per le novità. Il consumatore vuole sempre prodotti nuovi ed è pronto a sperimentarli, sicuro dell’affidabilità certamente garantita dai produttori giapponesi. 10. Grande influenzabilità da parte dei mass media, specialmente della televisione e delle riviste di 4 fashion. La pubblicità occulta è frequente mentre quella esplicita è insistente. Spesso le mode sono lanciate improvvisamente da un idolo che in televisione mostri di apprezzare un dato prodotto. La pubblicità su treni e metropolitane ha un’alta visibilità, poiché nelle metropoli non si usa l’automobile. Esistono numerose riviste settoriali simili a cataloghi, e sono lette spesso anche sui treni. 11. Le mode hanno spesso una vita breve (talvolta perfino di poche settimane) e sono di massa, quindi i prodotti che non le rispecchiano sono ignorati. 5 Capitolo 3 SITUAZIONE DEL MERCATO 3.1 Dimensioni del mercato Le dimensioni del mercato interno dell’abbigliamento nel 2012 misurate sulla base del valore delle vendite al dettaglio sono ammontate a 9.164,5 miliardi di yen (pari al 101,3% rispetto all’anno precedente) ed hanno manifestato quindi una dinamica di stabile aumento a confronto con il 2011. Le ragioni principali di questa situazione vanno ricercate nel buon andamento dell’abbigliamento ad alta funzionalità, specie quello inerente al cool biz ed al warm biz, nonché l’abbigliamento destinato alle Signore, a cui si deve aggiungere l’aumento del numero dei consumatori che privilegiano la qualità del prodotto rispetto alla convenienza del prezzo. Sotto il profilo delle categorie merceologiche troviamo che il mercato dell’abbigliamento femminile e degli accessori è ammontato a 5.750 miliardi di yen pari al 101,1% dell’anno precedente, mentre nella categoria dell’abbigliamento maschile e degli accessori queste sono ammontate a 2.518,5 miliardi di yen pari al 102,0%. Analogamente il settore dell’abbigliamento per piccolissimi e bambini ha raggiunto il valore di 896 miliardi di yen pari al 100,1% dell’anno precedente. L’abbigliamento ha così presentato una dinamica favorevole e superiore ai risultati dell’anno precedente in ciascuna delle sue principali categorie merceologiche. In linea generale nel 2012 sono andati bene i marchi commercializzati attraverso i grandi magazzini dalle grandi case produttrici di abbigliamento (si parla qui dei principali marchi che le industrie propongono al pubblico principalmente attraverso i grandi magazzini), i quali peraltro in questi ultimi anni si erano lasciati influenzare negativamente dalle azioni delle grandi aziende che si occupano direttamente di manifattura e vendita di abbigliamento (le cosiddette aziende SPA) che offrono abbigliamenti di basso costo, e dalla fast fashion (moda svelta). Lo sfondo su cui questa situazione nasce è rappresentato da quegli articoli ad alta funzionalià di cui abbiamo già parlato qui sopra e da quelle merci di elevato livello qualitativo in cui un crescente numero di consumatori non fatica a riconoscere un sicuro valore, ma anche dai risultati positivi conseguiti con un'attività di promozione commerciale verso i consumatori che le varie aziende operanti nel settore hanno messo in atto attraverso sia internet e gli altri vari media disponibili sia con l'organizzazione di eventi nei punti di vendita che hanno permesso di raggiungere la clientela con un efficace lancio di impulsi comunicativi. Grazie agli effetti così conseguiti, gli articoli compresi nelle fasce di prezzo medie ed alte hanno registrato un andamento alquanto dinamico e permesso di arrivare ad una situazione di successo specie grazie ai marchi commercializzati attraverso i grandi magazzini. D’ora in avanti andremo incontro ad un aumento della popolazione in età avanzata in una società a bassa natalità il che induce a pensare che nel suo complesso il mercato dell’abbigliamento non può presentare significative prospettive di crescita anche se possiamo lecitamente ritenere che la tendenza dei consumatori a privilegiare la qualità dei prodotti continuerà a concretizzarsi in acquisti di beni di fascia di prezzo medio alta e ci consente di prevedere che nel 2015 le dimensioni del 6 mercato interno dell’abbigliamento misurate sulla base del valore delle vendite al dettaglio ammonteranno a 9.097,0 miliardi di yen (pari al 99,3% del 2012) mantenendo pertanto un andamento orizzontale. 3.2 Tendenze degne di nota I grandi magazzini e il ritorno dei marchi commercializzati attraverso di essi Nel 2012 è stato possibile osservare molti casi di andamento favorevole fra i marchi commercializzati attraverso i grandi magazzini da parte dei grandi produttori di abbigliamento. Questa tendenza è stata particolarmente palese fra i marchi di abbigliamento femminile destinati alle Signore e quelli concepiti per le donne in carriera. Sono stati accolti favorevolmente dal pubblico quei prodotti che con una fascia di prezzo medio alta non possono essere definiti a buon mercato, quali sono i capi spalla capaci di adeguarsi alle variazioni di temperatura, o i capi di abbigliamento realizzati con materiali easy care e che quindi non si sciupano facilmente, i quali hanno avuto successo anche con il design tale da permettere di indossarli sia quando si esce nel tempo libero che come abbigliamento per situazioni da lavoro. L’abbigliamento femminile con il suo successo di vendite ha così funzionato da traino per l’intero canale commerciale dei grandi magazzini tanto da far ritenere che, dopo una perdurante fase caratterizzata da stasi, adesso ha finalmente toccato il fondo e si può ricominciare a risalire. I marchi ad alta specializzazione – Strategia di marketing per un target ben definito È continuato per un certo periodo il boom della fast fashion (moda svelta) in un mercato in cui predominavano i consumatori concentrati su un tipo di abbigliamento valido per una sola stagione, ma ora questo fenomeno sta passando di moda e dal 2011 in poi sono tornati a prevalere quei consumatori che invece prediligono un abbigliamento non troppo costoso ma che, comunque, acquistano prodotti di qualità che intendono usare per un lungo periodo di tempo. Specie per quanto concerne l’abbigliamento destinato al target delle Signore, si sono conseguiti buoni risultati con quei capi caratterizzati da un taglio conforme alle mutate morfologie corporee, da design e materiali che ne accentuino la facilità di indossarli e che, pur se non si collocano in un prezzo di fascia bassa, soddisfano adeguatamente le aspettative della cliente. Si sono presentati anche casi in cui l’azienda di abbigliamento ha deciso di puntare sui propri specifici punti di forza, ad esempio specializzandosi in articoli ben definiti come può essere l’abbigliamento formale o i pantaloni. Nella maggior parte dei casi si tratta di articoli realizzati con materiali di livello e cuciture ben rifinite, cui si dà grande cura anche con il design e con l’attenzione fino al minimo dettaglio, come può essere la posizione e il numero delle tasche o gli elementi che li decorano. Con questo tipo di rifiniture il prezzo parte dalla fascia media per spostarsi verso l’alto ma, considerato che la qualità del prodotto è adeguata, questi marchi ad alta specializzazione hanno riscosso un buon successo fra le consumatrici riuscendo anche ad acquisire una fetta maggiore di 7 clientela fissa (i cosidetti repeater). Per assicurarsi prospettive di crescita d’ora in avanti è lecito ipotizzare come sia importante sviluppare una strategia di marchio ritagliata su una fascia di mercato ben definita e nel contempo diventare capace di interpretare senza ambiguità le esigenze che tale fascia di mercato presenta. Fonte: Yano Research Institute Ltd. 3.3 Importazioni in Giappone Nelle tavole seguenti riportiamo i dati sulle importazioni del Giappone di abbigliamento secondo il paese di provenienza. Come si può facilmente notare, la Cina appare sempre in prima posizione detenendo quote import fino a quasi 30 volte maggiori di quelle dell’Italia. Questa differenza abissale deriva dai seguenti ovvi fattori: vicinanza geografica; delocalizzazione produttiva (per il basso costo della manodopera) di aziende nipponiche e di altri paesi fra cui l’Italia. Cioè i prodotti cinesi comprendono quelli di aziende originarie di altri paesi. L’Italia è comunque il primo paese fornitore di calzature fra quelli che fanno tendenza moda. 8 Tavola 3. Importazioni di abbigliamento in Giappone (totale) Unità: miliardi di yen - Codici HS in nota1 1. CLOTHING (GRAND TOTAL) ( ABBIGLIAMENTO ) HS 6101 - 6117 6201 - 6217 6220 6240 6503 - 6507 (Value : Million Yen) JAPANESE IMPORTS 2011 2012 2013 Share (Value) Variation January - September Value January - September Value January - September Value 2011 2012 2013 13/12 TOTAL 1,876,416 1,915,457 2,319,454 1,515,345 1,487,581 1,750,318 80.8% 77.7% 75.5% 103,740 125,460 168,378 5.5% 6.5% 7.3% 34.2% 3. Italy 49,667 50,810 64,531 2.6% 2.7% 2.8% 27.0% 4. Indonesia 23,415 37,460 60,180 1.2% 2.0% 2.6% 60.7% 5. Bangladesh 20,062 29,496 40,721 1.1% 1.5% 1.8% 38.1% 6. Thailand 23,573 26,929 34,098 1.3% 1.4% 1.5% 26.6% 7. Myanmar 18,554 22,870 28,685 1.0% 1.2% 1.2% 25.4% 8. India 19,116 20,698 23,313 1.0% 1.1% 1.0% 12.6% 8,889 11,603 20,534 0.5% 0.6% 0.9% 77.0% 10,635 11,905 14,755 0.6% 0.6% 0.6% 23.9% 1. China 2. Vietnam 9. Cambodia 10. United States 2011 2,000,000 2012 % 17.7% 2013 1,800,000 1,600,000 1,400,000 1,200,000 1,000,000 800,000 600,000 400,000 200,000 China Vietnam Italy Indonesia Bangladesh Thailand Myanmar India Cambodia United States Source : ICE TOKYO calculations on data from JAPANESE EXPORTS & IMPORTS COUNTRY BY COMMODITY by Ministry of Finance, Japan 1 Codici HS: 6101~6117, 6201~6217, 6503~6507 9 Tavola 4. Importazioni di maglieria esterna in Giappone Unità: miliardi di yen - Codici HS in nota2 (1) KNITTED ARTICLES ( MAGLIERIA ESTERN A ) 6101 - 6104 6106.10 - 011, 012 6108.91 - 011, 012 6105.10 - 011, 012 HS 20 - 011 - 019 92 - 014, 016 6110 20 - 011 - 019 90 - 011 - 019 , 019 20-311 - 329 90 - 011 - 019 6107.91 - 011, 012 99 - 011 - 019 30-311 - 329 92 - 011 - 019 6109.10 - 011, 012 99 - 011 - 019 90 - 011 - 019 6111. 10-311 - 329 90-311 - 329 6112 - 6114 (Value : Million Yen) 2011 JAPANESE IMPORTS 2012 2013 Share (Value) January - September Janu ary - September January - September Value Value Value 2011 2012 2013 TOTAL Variation (Value) 13/12 621,968 639,181 790,059 23.6% 533,037 535,414 640,567 85.7% 83.8% 81.1% 19.6% 2. Vietnam 21,284 26,132 42,674 3.4% 4.1% 5.4% 63.3% 3. Indonesia 9,150 13,343 20,090 1.5% 2.1% 2.5% 50.6% 14,335 14,431 18,474 2.3% 2.3% 2.3% 28.0% 5. Bangladesh 5,142 7,424 10,563 0.8% 1.2% 1.3% 42.3% 6. Thailand 6,172 6,653 9,191 1.0% 1.0% 1.2% 38.1% 7. Cambodia 2,241 2,625 7,091 0.4% 0.4% 0.9% 170.1% 8. Korea, South 6,779 6,121 6,151 1.1% 1.0% 0.8% 0.5% 9. United States 3,222 3,198 3,815 0.5% 0.5% 0.5% 19.3% 2,225 2,958 3,401 0.4% 0.5% 0.4% 15.0% 1. China 4. Italy 10. Turkey 2011 2012 2013 700,000 600,000 500,000 400,000 300,000 200,000 100,000 China Vietnam Indonesia Italy Bangladesh Thailand Cambodia Korea, South United States Turkey Source : ICE TOKYO calculations on data from JAPANESE EXPORTS & IMPORTS COUNTRY BY COMMODITY by Ministry of Finance, Japan 2 Codici HS: 6101~6104, 610510011, 610510012, 610520011~610520013, 610520019, 610590011~610590014, 610590018, 610590019, 610610011, 610610012, 610620011~610620013, 610620019, 610690011~610690013, 610690019, 610791011, 610791012, 610792011, 610792019, 610799011, 610799019, 610891011, 610891012, 610892014, 610892016, 610892019, 610899011~610899013, 610899015, 610899019, 610910011, 610910012, 610990011, 610990013~610990017, 610990019, 6110, 611110311, 611110312, 611110319, 611110321, 611110322, 611110329, 611120311, 611120312, 611120319, 611120321, 611120322, 611120329, 611130311, 611130312, 611130319, 611130321, 611130322, 611130329, 611190311, 611190312, 611190319, 611190321, 611190322, 611190329, 6112~6114 10 Tavola 5. Importazioni di abbigliamento maschile di tessuto in Giappone Unità: miliardi di yen - Codici HS in nota3 (2) M EN'S W EAR ( ABBIGLIAMENTO MASCHILE IN TESSUTO ) HS 6201 6203 6207.91 - 100, 220 92 - 100, 220 99 - 100, 220 6210.20 40 6211.11 6211.20 - 110 210 220 230 6211.31 32 33 39 (Value : Million Yen) 2011 JAPANESE IMPORTS 2012 2013 Share (Value) January - September January - September January - September Value Value Value 2011 TOTAL Variation (Value) 2012 2013 13/12 291,516 303,763 348,234 214,822 207,528 229,125 73.7% 68.3% 65.8% 10.4% 2. Vietnam 28,306 34,230 39,311 9.7% 11.3% 11.3% 14.8% 3. Myanmar 11,010 13,270 15,679 3.8% 4.4% 4.5% 18.1% 4. Italy 10,083 10,801 13,157 3.5% 3.6% 3.8% 21.8% 5. Bangladesh 6,099 9,149 11,967 2.1% 3.0% 3.4% 30.8% 6. Indonesia 2,793 6,405 11,560 1.0% 2.1% 3.3% 80.5% 7. Cambodia 3,482 4,618 5,160 1.2% 1.5% 1.5% 11.7% 8. Romania 1,851 2,398 3,061 0.6% 0.8% 0.9% 27.6% 9. United States 1,604 1,851 2,219 0.6% 0.6% 0.6% 19.9% 1,377 1,614 2,120 0.5% 0.5% 0.6% 31.4% 1. China 10. Thailand 2011 2012 14.6% 2013 250,000 200,000 150,000 100,000 50,000 China Vietnam Myanmar Italy Bangladesh Indonesia Cambodia Romania United States Thailand Source : ICE TOKYO calculations on data from JAPANESE EXPORTS & IMPORTS COUNTRY BY COMMODITY by Ministry of Finance, Japan 3 Codici HS: 6201, 6203, 620791100, 620791220, 620792220, 620799100, 620799220, 621020, 621040, 621111, 621120110, 621120210, 621120220, 621120230, 621131~621133, 621139 11 Tavola 6. Importazioni di abbigliamento femminile di tessuto in Giappone Unità: miliardi di yen - Codici HS in nota4 (3) LADIES' W EAR ( ABBIGLIAMEN TO FEMMINILE IN TESSUTO ) HS 6202 6204 6206.10 - 100, 210 20 - 100, 210 30 - 100, 210 40 - 100, 210 90 - 100, 210 6208.91 - 100, 220 92 - 100, 220 99 - 100, 220 6209.10 - 210, 229 20 - 210, 222 30 - 210, 222 90 - 210, 222 6210.10 30 50 6211.41 42 43 49 6211.20 - 190 240 290 6211.12 (Value : Million Yen) 2011 JAPANESE IMPORTS 2012 2013 Share (Value) January - September January - September January - September Value Value Value 2011 TOTAL Variation (Value) 2012 2013 13/12 476,001 478,259 581,500 384,435 372,482 437,019 2. Vietnam 25,475 30,667 41,787 5.4% 6.4% 7.2% 36.3% 3. Italy 12,710 12,544 16,502 2.7% 2.6% 2.8% 31.6% 4,880 7,710 15,170 1.0% 1.6% 2.6% 96.7% 11,855 12,752 13,389 2.5% 2.7% 2.3% 5.0% 6. Myanmar 3,281 4,265 6,666 0.7% 0.9% 1.1% 56.3% 7. Cambodia 2,647 3,360 6,595 0.6% 0.7% 1.1% 96.3% 8. Bangladesh 2,050 3,374 5,757 0.4% 0.7% 1.0% 70.6% 9. Romania 2,891 3,112 4,402 0.6% 0.7% 0.8% 41.5% 2,688 3,437 4,388 0.6% 0.7% 0.8% 27.7% 1. China 4. Indonesia 5. India 10. United States 2011 2012 21.6% 80.8% 77.9% 75.2% 17.3% 2013 500,000 450,000 400,000 350,000 300,000 250,000 200,000 150,000 100,000 50,000 China Vietnam Italy Indonesia India Myanmar Cambodia Bangladesh Romania United States Source : ICE TOKYO calculations on data from JAPANESE EXPORTS & IMPORTS COUNTRY BY COMMODITY by Ministry of Finance, Japan 4 Codici HS: 6202, 6204, 620610100, 620610210, 620620100, 620620210, 620630100, 620630210, 620640100, 620640210, 620690210, 620891220, 620892100, 620892220, 620899220, 620920210, 620920222, 620930210, 620930222, 621010, 621030, 621050, 621112, 621120190, 621141~621143, 621149 12 Tavola 7. Importazioni di abbigliamento intimo e accessori di tessuto in Giappone Unità: miliardi di yen - Codici HS in nota5 (4) KNITTED OR CROCHETED SHIRTS AND UNDERW EAR ( ABBIGLIAMENTO INTIMO ED ACCESSORI IN TESSUTO ) HS 6105.10 - 020 6108.11 - 39 6115 - 6117 6208.11 - 29 20 - 020 91 - 020 6205 91 - 210 90 - 020 92 - 020 6206.10 - 220 92 - 210 6106.10 - 020 99 - 020 20 - 220 99 - 210 20 - 020 6109.10 - 020 30 - 220 6209.10 - 100, 221 90 - 020 90 - 021, 029 40 - 220 20 - 100, 221 6107.11 - 29 6111.10 - 100, 210, 290 90 - 220 30 - 100, 221 6107.91 - 020 20 - 100, 210, 290 6207.11 - 29 90 - 100, 221 6107.92 - 020 30 - 100, 210, 290 91 - 210 6212 - 6217 99 - 020 90 - 100, 210, 290 92 - 210 6503 - 6507 99 - 210 (Value : Million Yen) 2011 JAPANESE IMPORTS 2012 2013 Share (Value) January - September January - September Janu ary - September Value Value Value 2011 2012 2013 TOTAL Variation (Value) 13/12 469,693 477,096 579,492 21.5% 366,892 356,359 425,750 78.1% 74.7% 73.5% 19.5% 2. Vietnam 28,388 34,108 44,072 6.0% 7.1% 7.6% 29.2% 3. Thailand 13,813 16,267 19,907 2.9% 3.4% 3.4% 22.4% 4. Italy 12,504 13,000 16,364 2.7% 2.7% 2.8% 25.9% 5. Indonesia 6,478 9,850 12,985 1.4% 2.1% 2.2% 31.8% 6. Bangladesh 6,692 9,382 12,085 1.4% 2.0% 2.1% 28.8% 7. India 4,245 4,600 5,941 0.9% 1.0% 1.0% 29.2% 8. Philippines 2,398 2,903 5,335 0.5% 0.6% 0.9% 83.8% 9. Myanmar 3,886 4,507 5,139 0.8% 0.9% 0.9% 14.0% 4,922 4,847 4,997 1.0% 1.0% 0.9% 3.1% 1. China 10. Korea, South 2011 2012 2013 450,000 400,000 350,000 300,000 250,000 200,000 150,000 100,000 50,000 China Vietnam Thailand Italy Indonesia Bangladesh India Philippines Myanmar Korea, South Source : ICE TOKYO calculations on data from JAPANESE EXPORTS & IMPORTS COUNTRY BY COMMODITY by Ministry of Finance, Japan 5 Codici HS: 610510020, 610520020, 610590020, 610610020, 610620020, 610690020, 610711, 610712, 610719, 610721, 610722, 610729, 610791020, 610799020, 610811, 610819, 610821, 610822, 610829, 610831, 610832, 610839, 610891020, 610892020, 610899020, 610910020, 610990021, 610990029, 611120210, 611130210, 611190100, 611190210, 611190290, 6115~6117, 6205, 620610220, 620620220, 620630220, 620640220, 620690220, 620711, 620719, 620721, 620722, 620729, 620791210, 620799210, 620811, 620819, 620821, 620822, 620829, 620891210, 620892210, 620899210, 620920221, 620930221, 620990221, 6212~6217, 6504~6507 13 3.4 Esportazioni dall’Italia Il Giappone rappresenta il secondo mercato in Oriente (il nono in assoluto) di sbocco per le esportazioni totali di Tessile-Moda italiano con una crescita del 1.9 %. Nel dettaglio, per la moda italiana femminile rappresenta l’ottavo paese cliente e per quella maschile il nono paese. Nelle tavole seguenti riportiamo i dati sulle esportazioni italiane di Tessile-Moda elaborati da Sistema Moda Italia (SMI). Tavola 8. Esportazioni di Tessile-Moda italiano TOTALE (gennaio-settembre 2013) Paesi di destinazione Mil. di Euro Var. % Quota % 20.671 1,1 100,0 Intra UE 11.241 0,0 54,4 Extra UE 9.430 2,4 45,6 Francia 2.199 0,2 10,6 Germania 2.127 2,2 10,3 Stati Uniti 1.215 0,9 5,9 Svizzera 1.145 1,3 5,5 Russia 1.122 4,0 5,4 Regno Unito 1.118 2,8 5,4 Spagna 1.082 -7,1 5,2 Hong Kong 967 1,8 4,7 Giappone 750 1,9 3,6 Romania 703 0,1 3,4 Cina 582 9,1 2,8 Paesi Bassi 539 -4,7 2,6 Belgio 477 -1,3 2,3 Turchia 455 4,5 2,2 Austria 415 0,5 2,0 TOTALE di cui: I primi 15 clienti Fonte: SMI su dati ISTAT 14 Tavola 9. Esportazioni di Moda Maschile italiana *(gennaio-settembre 2013) Mil. di Euro Var. % Quota % 4.277 3,1 100,0 Intra UE 28 2.261 0,3 52,9 Extra UE 28 2.016 6,5 47,1 Francia 519 -1,1 12,1 Svizzera (**) 408 5.1 9,5 Germania 392 6,2 9,2 Stati Uniti 386 0,9 9,0 Regno Unito 340 6,8 7,9 Spagna 238 -15,3 5,6 Russia 195 0,2 4,6 Hong Kong 184 14,6 4,3 Giappone 184 -2,8 4,3 Paesi Bassi 181 -0,7 4,2 Paesi di destinazione TOTALE di cui: I primi 10 clienti Fonte: SMI su dati ISTAT (*) - I dati comprendono anche i prodotti Junior; (**) - Da ritenersi in primis piattaforma logistico-commerciale Tavola 10. Esportazioni di Moda Femminile italiana*(gennaio-settembre 2013) Mil. di Euro Var. % Quota % 5.764 2,5 100,0 Intra UE 28 2.879 1,1 50,0 Extra UE 28 2.885 4,1 50,0 Francia 697 0,6 12,1 Russia 594 2,0 10,3 Germania 575 2,9 10,0 Svizzera (**) 408 -3,3 7,1 Stati Uniti 379 4,8 6,6 Regno Unito 307 5,2 5,3 Hong Kong 303 19,4 5,3 Giappone 284 0,8 4,9 Spagna 268 -5,9 4,6 Belgio 178 -0,7 3,1 Paesi di destinazione TOTALE di cui: I primi 10 clienti Fonte: SMI su dati ISTAT (*) - I dati comprendono anche i prodotti Junior; (**) - Da ritenersi in primis piattaforma logistico-commerciale 15 In Giappone sono presenti numerose imprese italiane operanti nel settore del “Fashion”. Stesso discorso vale per quelle degli altri paesi. Tavola 11. Alcune delle imprese italiane del settore moda presenti in Giappone A. Testoni Japan Co., Ltd. Loro Piana Japan Co., Ltd. Brioni Japan Co., Ltd. LVJ Group K.K. Emilio Pucci Company Bulgari Japan Ltd. Max & Ci. Japan Co., Ltd. Buttero Japan Co., Ltd. Moncler Japan Corp. Damiani Japan Co., Ltd. Piero Guidi Japan Co., Ltd. Etro Japan Co., Ltd. Prada Japan Co., Ltd. Gas Japan Co., Ltd. Tod’s Japan K.K. Geox Japan K.K. Versace Japan Co., Ltd. Giorgio Armani Japan Co., Ltd. Zegna Japan Co., Ltd. Fonte: ICE Tokyo 16 Capitolo 4 IL SISTEMA DISTRIBUTIVO In Giappone sono stati ricreati i canali distributivi presenti in altri paesi, adattandoli al mercato locale. Ad esempio, i grandi magazzini, gli ipermercati e i convenience store sono forme commerciali nate all’estero, che in Giappone hanno acquistato progressivamente forti caratteri distintivi e ormai unici. Inizialmente nella distribuzione dell’abbigliamento i grandi magazzini hanno storicamente svolto un ruolo importante e per ciascuno di essi l’incidenza delle vendite di abbigliamento sul fatturato totale rappresentava oltre il 40%. Dopo la fine della bubble economy6 le vendite di abbigliamento hanno iniziato a diminuire e si è verificato un progressivo ingresso nel settore di altre categorie commerciali, fra cui ipermercati e discount store, con strategie concorrenziali di prezzi bassi. Sull’altro fronte, i “select shop” hanno cominciato a conquistare i consumatori giovani, più ricettivi, offrendo assortimenti di prodotti unici, mentre i negozi specializzati hanno attuato strategie di crescita dimensionale, con frequenti aperture di nuovi punti vendita che hanno permesso di erodere continue quote di mercato ai grandi magazzini. Secondo la Japan Department Stores Association, però, le previsioni di fatturato del 2013 dei grandi magazzini a Tokyo dovrebbe registrare una crescita di circa 3,0%. 6 Bubble economy: fase di crescita economica speculativa degli anni dal 1986 al 1991. 17 Tavola 12. Canali distributivi per l’abbigliamento d’importazione Produttori esteri Consociate giapponesi Rappresentanze giapponesi ubicate all’estero ubicate all’estero Importazioni individuali Trading Companies Generali Specializzate Produttori di abbigliamento Grossisti Negozi al dettaglio Grandi magazzini Negozi specializzati Catene di negozi Altro Consumatore finale Fonte: The Japan Textiles Importers Association 18 Tavola 13. Principali trading companies di tessili-abbigliamento nel 2012 Ragione sociale Sede ITOCHU CORP. Osaka MITSUBISHI CORP. Tokyo TOYOTA TSUSHO CORP. Nagoya MARUBENI CORP. Tokyo TORAY INTERNATIONAL, INC. Tokyo TOYOSHIMA & CO., LTD. Nagoya TEIJIN FRONTIER CO., LTD. Osaka SUMIKIN BUSSAN CORP. Tokyo MORIRIN CO., LTD. Aichi YAGI & CO., LTD. Osaka Fonte: Senken Shimbun Tavola 14. Principali aziende di abbigliamento femminile nel 2012 Ragione sociale Sede WORLD CO., LTD. Kobe ONWARD HOLDINGS CO., LTD. Tokyo TSI HOLDINGS CO., LTD. Tokyo ITOKIN INC. Tokyo CROSS PLUS INC. Nagoya FIVE FOXes CO., LTD. Tokyo SANYO SHOKAI LTD. Tokyo JUN CO., LTD. Tokyo TAKIHYO CO., LTD. Nagoya F & A AQUA HOLDINGS, INC. Tokyo KOIZUMI GROUP Osaka SUNRALLY GROUP Gifu JAVA GROUP Kobe RENOWN INC. Tokyo FLANDRE CO., LTD. Tokyo Fonte: Senken Shimbun 19 Tavola 15. Principali aziende di abbigliamento maschile nel 2012 Ragione sociale Sede ONWARD HOLDINGS CO., LTD. Tokyo SANYO SHOKAI LTD. Tokyo WORLD CO., LTD. Kobe RENOWN INC. Tokyo TSI HOLDINGS CO., LTD. Tokyo JOI’X CORP. Tokyo FIVE FOXes CO., LTD. Tokyo YAMAKI CO., LTD. Osaka YAMATO INTERNATIONAL INC Osaka MIZUJIN CO., LTD. TAKISADA NAGOYA CO., LTD. MORIRIN CO., LTD. FLEX JAPAN CO., LTD. Gifu Nagoya Aichi Nagano ITOKIN INC. Tokyo OHGA CO., LTD. Osaka Fonte: Senken Shimbun Tavola 16. Principali aziende (grossisti) di abbigliamento per bambino nel 2012 Ragione sociale NARUMIYA INTENRTIONAL CO., LTD. TAKIHYO CO., LTD. Sede Tokyo Nagoya FAMILIAR., LTD. Kobe MORIRIN CO., LTD. Aichi NOAH WORLD Osaka MARUTAKA IRYO CORP Osaka ONWARD HOLDINGS CO., LTD. Tokyo BANDAI CO., LTD. Tokyo JAVA GROUP Kobe F. O. INTERNATIONAL CO., LTD. Kobe Fonte: Senken Shimbun 20 Tavola 17. Principali aziende di intimo nel 2012 Ragione sociale Sede WACOAL HOLDINGS CORP. Kyoto TRIUMPH INTERNATIONAL JAPAN Tokyo GUNZE LTD. Osaka YASUKI Osaka ROY-NE CO., LTD. Osaka CAITAC INTERNATIONAL, INC. Okayama RENOWN INX Tokyo AS CORP. Osaka AIRIN CO., LTD. Nagoya SANWA CO., LTD. Osaka Fonte: Senken Shimbun Tavola 18. Principali shopping centers nel 2012 Ragione sociale LAZONA KAWASAKI PLAZA NARITA AIRPORT TERMINALS – No.1 & No.2 GOTEMBA PREMIUM OUTLETS LALAPORT TOKYO-BAY TERRACE MALL SHONAN TAMAGAWA TAKASHIMAYA SHOPPING CENTER LALAPORT YOKOHAMA MITSUI OUTLET PARK JAZZ DREAM NAGASHIMA Sede Kawasaki Chiba Shizuoka Chiba Kanagawa Tokyo Yokohama Mie LUMINE SHINJUKU Tokyo LUMINE EST Tokyo MITSUI OUTLET PARK KISARAZU Chiba LUMINE OMIYA Saitama HANKYU NISHINOMIYA GARDENS Hyogo KOBE SANDA PREMIUM OUTLETS Kobe LUMINE TACHIKAWA Tokyo NAGOYA PARCO Nagoya Fonte: Senken Shimbun 21 Tavola 19. Primi grandi magazzini nel 2012 Unità: milioni di yen, variazione annua Ragione sociale Sede Fatturato Isetan Shinjuku Honten Tokyo 236.841 0,8 Seibu Ikebukuro Honten Tokyo 179.181 1,5 Mitsukoshi Nihonbashi Honten Tokyo 163.181 -1,2 Hankyu Umeda Honten Osaka 144.698 16,3 Takashimaya Yokohama Yokohama 131.776 0,0 Takashimaya Tokyo Tokyo 126.124 1,5 Takashimaya Osaka Osaka 119.997 1,8 Matsuzakaya Nagoya Nagoya 113.211 1,9 JR Nagoya Takashimaya Nagoya 110.333 6,1 Tokyu Honetn (Shibuya) Tokyo 107.028 10,3 Yokohama 105.214 4,2 Tobu Ikebukuro Honten Tokyo 105.114 2,1 Hanshin Umeda Honten Osaka 89.239 -3,4 Odakyu Shinjuku Tokyo 88.556 1,3 Takashimaya Kyoto Kyoto 83.866 0,0 Daimaru Shinsaibashi Osaka 82.985 -1,1 Daimaru Kobe Kobe 82.794 +5,1 Abeno Harukas Kintetsu Honten Osaka 82.370 -2,9 Keio Shinjuku Tokyo 80.436 -0,5 Nagoya 74.340 -1,9 Sogo Yokohama Nagoya Sakae Mitsukoshi Var. % Fonte: elaborazione su dati Nihon Keizai Shinbun 22 Capitolo 5 LE BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE 5.1 Tariffa doganale e altre imposte Per l’abbigliamento non ci sono contingenti e non è richiesta la licenza d’importazione. Il codice di classificazione doganale HS è armonizzato a livello internazionale per le sole prime sei cifre (le altre sono peculiari del Giappone). Data la notevole varietà di prodotti, nella tavola seguente è riportato solo un sunto della tariffa doganale. Per i dazi relativi a sottocodici doganali di prodotti specifici si voglia consultare il sito web delle Japan Customs all’URL riportato in nota7. Tavola 20. Tariffa doganale per l’abbigliamento 2014 Codice HS Descrizione Aliquota del dazio (WTO) 6101~6106, 6109, Abbigliamento esterno a maglia, comprese magliette e 6110, 6111, 6112 maglioni - di lana, cotone o fibre sintetiche 10,9% - di altri materiali tessili 7,4%~10,9% 6107, 6108 Abbigliamento intimo e da notte a maglia 7,4%; 8,4% 6113~6117 Accessori di abbigliamento a maglia 5,3%~8,4%; 10,4% 6201~6211 Abbigliamento esterno diverso da quello a maglia 6212 - con pelliccia 10%; 12,8% - altro 7,4%~9,1% Reggiseno, guaine, busti, bretelle, giarrettiere, reggicalze 8%; 8,4% e manufatti simili e loro parti, anche a maglia 6213 Accessori di abbigliamento diverso da quello a maglia 5,3%~9,0% Fonte: Japan's Tariff Schedule (2014) L’imposta sui consumi Dopo lo sdoganamento l’importatore deve pagare l’imposta sui consumi come segue: (valore CIF + dazio doganale) x 5% 7 http://www.customs.go.jp/english/tariff/ 23 5.2 Etichettatura obbligatoria e normalmente presente Seguono gli elementi da riportare sull’etichetta in lingua giapponese, richiesti dalla legge Household Goods Quality Labeling Act. Tavola 21. Etichettatura obbligatoria in giapponese per l’abbigliamento 1) Composizione del materiale tessile 2) Istruzioni sul lavaggio ecc. 3) Nome dell’etichettatore e suo recapito cui i consumatori possono contattare in giapponese 4) Repellenza (solo per gli impermiabili) 5) Tipo di pelle (solo per i prodotti fatti parzialmente di pelle) In appendice è presente un estratto, relativo ai prodotti tessili, della guida sull’etichettatura obbligatoria Quality Labeling Laws of Household easily understood brochure. Containers and packaging recycling law and Law for Promotion of Effective Utilization of Resources L’obiettivo di queste leggi è di ridurre la quantità di rifiuti, promuovendo un uso più efficace delle risorse costituite da contenitori e imballaggi che rappresentano circa il 60% del volume dei rifiuti generati dalle famiglie. Lo slogan sono le tre R: riduzione, riutilizzo, riciclaggio. L’applicazione della legge varia in funzione dell’interlocutore: i consumatori devono smistare i rifiuti secondo le categorie stabilite dalla legge; le amministrazioni devono ritirare i rifiuti smistati; le imprese devono riutilizzare nei prodotti le risorse riciclate. La legge stabilisce che sull'etichetta o sulla confezione devono essere obbligatoriamente riportati i marchi standard giapponesi (JIS) che indicano il materiale usato per le varie parti della confezione e del contenitore, per facilitare la raccolta differenziata dei rifiuti. Ad esempio, se la scatola è di carta, il contenitore di plastica e l’etichetta di carta, dovranno essere riprodotti i rispettivi marchi con accanto il nome della parte (es. marchio carta con dicitura “scatola” in giapponese). Tavola 22. Marchi da applicare sulle confezioni PET Plastica PE Carta Acciaio Alluminio Esiste poi il marchio volontario JIS (Japan Industrial Standards) applicabile soltanto ai prodotti 24 certificati da enti autorizzati dal Governo giapponese. Il marchio JIS dimostra che il prodotto rispetta gli standard sulla qualità e sulle taglie, disposti dall’Industrial Standardization Act. 5.3 Sostanze dannose per la salute La legge “Act for the Control of Household Products Containing Harmful Substances” proibisce il contenuto di sostanze dannose per la salute (es. formaldeide (formalina) e dieldrina) che si rilevino in misura superiore a certi limiti per i prodotti in commercio (compreso abbigliamento e borse). I prodotti tessili che contengano più di 75 ppm di formaldeide non possono essere venduti in Giappone. Per l’abbigliamento bambino di età fino a due anni, la formaldeide non deve essere rilevata in nessuna quantità misurabile. 25 Capitolo 6 NOTIZIE 2013 Il prossimo agosto Herno (http://www.herno.it/index.php/it/menu) aprirà un negozio monomarca ad Aoyama, a Tokyo. Si tratta del secondo Flagship Store, dopo quello di Milano. Il concetto del brand è la “Fusione fra la tradizione e la modernità”. La superficie del negozio sarà di circa 198 mq e saranno messi in vendita le collezioni di piumini, impermeabili, cappotti in lana, ecc. da uomo, da donna e anche da bambino, che debutteranno per la prossima stagione – A/I 2013. (Fonte: Senken Shimbun 14/06/2013) Versace ha aperto, dall’11 al 17 settembre, un pop-up store “Versave 35th Anniversary Special Projet” presso Hankyu Men’s Tokyo e Hankyu Men’s Osaka. I prodotti, in numero limitato, saranno piumini, vest T-shirt, accessori moda con materiali stampati tipici di Versace. Insieme alle collezini A/I 2014 crea il mondo di Versace. (Fonte: Senken Shimbun 06/09/2013) Il 24 settembre Yagi Tsusho Ltd. e l’affiliata Splendors & Co., Ltd hanno svolto una cerimonia presso l’Ambasciata d’Italia a Tokyo per lanciare la vendita dei foulard italiani “Faliero Sarti”, a partire dalla stagione P/E 2014. Il Presidente Roberto Sarti e la figlia Monica Sarti, Creative Director, hanno partecipato al party. I foulard di Faliero Sarti, nota tessitura pratese, sono già in vendita nel mercato giapponese tramite vari canali distributivi, presso i principali Grandi Magazzini, Select shop, ecc. I risultati sono soddisfacenti. Perciò Yagi Tsusho vuole limitare i canali e rafforzare il branding. (Fonte: Senken Shimbun 26/09/2013) Il 12 ottobre è stato aperto un nuovo flagship store di PRADA a Ginza. La nuova boutique si trova vicino all’incrocio di Ginza, (la vecchia boutique era ubicata più lontano). Il negozio, che replica l’omaggio all’artista Carlos Cruz-Diez, è stato disegnato dall’arch. Roberto Baciocchi, che aveva realizzato il negozio di Osaka, aperto lo scorso mese di luglio. La boutique è composta da 3 piani: il piano terra è dedicato alla pelletteria, il primo alle collezioni femminili e il secondo alle collezioni maschili. La sera del giorno 11 si è svolta la cerimonia inaugurale. (Fonte: Senken Shimbun 16/10/2013) Il Gruppo Tanaka (http://www.gruppotanaka.jp/) ha firmato un contratto di esclusiva con tre promettenti marchi italiani che saranno messi in vendita anche tramite le aziende del gruppo. Si tratta di Schield, una azienda di bigiotteria di alta moda, Christian Pellizzari, un marchio specializzato in abbigliamento da sera realizzato con materiali casual e Cote un marchio sportivo dal tocco artistico. In tutti e tre i casi, si tratta di brand disegnati da giovani stilisti. Pare che l’azienda giapponese abbia intenzione di seguire e far 26 crescere questi marchi come ha già fatto in precedenza con il brand “N°21”. Taki Tanaka, Presidente di IZA, un’azienda appartenente al Gruppo Tanaka, ha affermato: ”Ora che le Collezioni di Milano mostrano un nuovo slancio, vogliamo presentare in Giappone i giovani stilisti che sostengono Milano e crescere insieme a loro”. (Fonte: WWD JAPAN 25/11/2013) VIGANÒ (http://www.vigano20050.com/), a partire dalla stagione Primavera-Estate 2014, in collaborazione con SDI (http://www.sdijp.jp/index_e.html), aumenterà la vendita dei suoi prodotti (pantaloni) in Giappone. SDI è un importatore-distributore di vari marchi italiani (Marinella, Tramontano, etc.). Il CEO Edoardo Longoni, che si trova attualmente in Giappone, ha fatto presente che ora il 25% delle vendite sono realizzate in Italia, ma si augura che fra 2-3 anni il mercato giapponese si possa collocare al secondo posto dopo l’Italia. (Fonte: Senken Shimbun 06/12/2013) MONCLER: OFFERTA PUBBLICA ANCHE IN GIAPPONE Remo Ruffini, Presidente di Moncler, ha dichiarato che la domanda di piumini di lusso nel mercato giapponese non è inferiore a quella del mercato italiano. Se avrà successo in Giappone, il marchio diventerà più forte. Ecco perché la Moncler ha deciso di effettuare l’offerta al pubblico di azioni anche in Giappone. Il numero di azioni in vendita sarà' uguale a quello in Italia. (Fonte: Nikkei Shimbun 10/12/2013) 27 APPENDICE Guida sull’etichettatura obbligatoria dei prodotti tessili Estratto, relativo ai prodotti tessili, della guida sull’etichettatura obbligatoria Quality Labeling Laws of Household easily understood brochure, redatta da Consumer Affairs Agency, Government of Japan e liberamente scaricabile dall’URL http://www.caa.go.jp/hinpyo/pdf_data/handbook_e.pdf 28 29 30 31 N.B.: ③ Name and address of the labeler and method of labeling da novembre 2013 The name (full name or trade name) and contact address (address or phone number) of the labeler must be indicated in the particulars to be displayed in a prominent position, where they are readily visible to consumers. In the case of import goods, Japanese business entities (importer, vendor or labeling agent in Japan) need to become a labeler. 32 Indice delle tavole Tavola 1. Dati generali sul Giappone ........................................................................................................ 2 Tavola 2. Popolazione per fasce d’età nel 2012 ........................................................................................ 3 Tavola 3. Importazioni di abbigliamento in Giappone (totale) .................................................................... 9 Tavola 4. Importazioni di maglieria esterna in Giappone ......................................................................... 10 Tavola 5. Importazioni di abbigliamento maschile di tessuto in Giappone ............................................... 11 Tavola 6. Importazioni di abbigliamento femminile di tessuto in Giappone ............................................. 12 Tavola 7. Importazioni di abbigliamento intimo e accessori di tessuto in Giappone ............................... 13 Tavola 8. Esportazioni di Tessile-Moda italiano TOTALE (gennaio-settembre 2013) .............................. 14 Tavola 9. Esportazioni di Moda Maschile italiana *(gennaio-settembre 2013) ........................................ 15 Tavola 10. Esportazioni di moda femminile italiana*(gennaio-settembre 2013) ...................................... 15 Tavola 11. Alcune delle imprese italiane del settore moda presenti in Giappone ................................... 16 Tavola 12. Canali distributivi per l’abbigliamento d’importazione ............................................................ 18 Tavola 13. Principali trading companies di tessili-abbigliamento nel 2012 .............................................. 19 Tavola 14. Principali aziende di abbigliamento femminile nel 2012 ........................................................ 19 Tavola 15. Principali aziende di abbigliamento maschile nel 2012.......................................................... 20 Tavola 16. Principali aziende (grossisti) di abbigliamento per bambino nel 2012 ................................... 20 Tavola 17. Principali aziende di intimo nel 2012 ...................................................................................... 21 Tavola 18. Principali shopping centers nel 2012 ..................................................................................... 21 Tavola 19. Primi grandi magazzini nel 2012 ............................................................................................ 22 Tavola 20. Tariffa doganale per l’abbigliamento 2014 ............................................................................. 23 Tavola 21. Etichettatura obbligatoria in giapponese per l’abbigliamento ................................................ 24 Tavola 22. Marchi da applicare sulle confezioni ...................................................................................... 24 33 Special thanks to Yano Research Institute Ltd. SMI – Sistema Moda Italia The Japan Textile Importers Association Senken Shimbun
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