Copyrigth 2014 All rigths reserved. Testi e foto di Agostino Roncallo. Nessuna parte può essere utilizzata in qualsiasi forma, riprodotta, tradotta o memorizzata senza autorizzazione scritta dell’Autore. Le mosche a modo mio Seconda parte Dry tube fly Qualche tempo dopo aver ideato la mosca stile Facocchi, ricordando le Tube fly che si costruiscono su tubetti metallici o di plastica per ottenere grandi mosche tipo streamer, da usare in acque dolci e salate, ebbe l’idea di creare delle tube fly secche. Fu così che ottenni mosche con l’amo posto sotto il corpo che possono ricordare lo stile Facocchi. Blocco nel morsetto un filo di acciaio, inserisco nel filo di acciaio un tubetto di plastica e lo blocco con il filo di montaggio. Fisso un tube body sul tubetto. Fisso le ali consistenti in un ciuffetto di poly. Fisso un’hackle di gallo accanto alle ali. Avvolgo l’hackle intorno al tubetto, la fisso e recido l’eccedenza. Eseguo il nodo di chiusura. Stabilisco l’altezza delle ali con un taglio. Sfilo la mosca dal supporto metallico, faccio passare il filo di nylon nel tubetto, lego l’amo e, tirando, faccio entrare l’occhiello nel tubetto. Per queste mosche uso ami con l’occhiello diritto, in modo che il gambo dell’amo sia in asse col tubetto. Sedge. Mosca di Maggio Utilizzare i tube body è il modo più semplice per costruire le Dry tube flies, ma è possibile dotarle di altri tipi di corpi extended, come nel caso della May fly. Corpo extended in foam. Plecottero con corpo extended in raschietto di gallo. Questo plecottero è la versione Dry tube fly della 450 di Devaux. Palmer. Sostituendo l’hackle di gallo con un dubbing ad asola di pelo, si rende ancora più veloce il montaggio. Questo dubbing è in pelo di foca. Mosca segnalatore In versione Dry tube fly costruii imitazioni di effimere, tricotteri, plecotteri e insetti terrestri. Costruii i terrestri prevalentemente con il foam e, considerando la galleggiabilità del materiale, pensai che quelle imitazioni potessero essere utilizzate come segnalatori per la pesca con la ninfa affondante. Essendo nato a Genova, iniziai a pescare in mare e, anche se ormai pesco a mosca da una vita, non ho totalmente abbandonato la pesca in mare. Pensando ai galleggianti all’Inglese, che, essendo liberi di spostarsi lungo la lenza, consentono di pescare a una profondità maggiore della lunghezza della canna, ebbi l’idea di trasformare le mosche costruite sui tubetti in segnalatori a profondità regolabile. I galleggianti all’Inglese sono fermati all’altezza desiderata da una pallina di caucciù e, con lo stesso accorgimento, trasformai le mosche in segnalatori. Bruco. Formica. Vespa. Stopper. Inserisco il filo di nylon nell’asola. Tirando, la pallina di caucciù entra nel filo di nylon. Operazione conclusa. Infilo il filo di nylon nel tubetto e lego all’estremità la ninfa. Per determinare la profondità a cui deve arrivare la ninfa, basta spostare la pallina di caucciù. Dropper regolabile Le mosche costruite su tubetti di plastica possono servire come segnalatori per la pesca con la ninfa affondante, ma con esse non si può ottenere una montatura Dropper . Non pesco a ninfa però uso ugualmente il Dropper quando impiego mosche secche piccolissime; non riesco a vederle in acqua, perciò formo dei Dropper abbinandole a mosche secche di grandi dimensioni. Tengo d’occhio la mosca grande e, quando vedo una bollata vicino a essa, ferro, sperando che il pesce sia salito sulla mosca piccola. Volendo ottenere un Dropper, spostabile lungo il finale, utilizzai ancora una volta il tubetto di plastica che inserii in comuni mosche secche. Infilo il tip del finale prima nell’occhiello dell’amo, poi in un tubetto di plastica e lego all’estremità una ninfa. Avvolgo il filo del tip intorno al corpo della mosca, a spire larghe. Giunto all’estremità del corpo, avvolgo altri giri di filo intorno alla curva dell’amo. Conficco la punta dell’amo nel tubetto, in modo che esca a metà dello stesso, e lo faccio scivolare accanto al corpo. Il filo è bloccato. Ovviamente, per allungare o accorciare il filo a cui è legata la ninfa, si compiono le operazioni appena viste a ritroso, si sposta la ninfa alla distanza desiderata e si procede nuovamente come descritto. Un tubetto di plastica rossa può ricordare un tag. Un terrestre. Per l’abbinamento con piccole mosche secche, sono adatte le imitazioni extended body. Tube body emerger. I tube body con esuvia di polipropilene consentono di costruire in modo semplice l’imitazione di una emergente di effimera. Fisso il tube body su un amo grub. Nello stesso punto, fisso una hackle di CDC. Sollevo il tube body ed avvolgo intorno a esso l’hackle di CDC. Dopo qualche giro, fisso l’hackle sul gambo dell’amo. Avvolgo il resto dell’Hackle intorno al gambo, la fisso e taglio l’eccedenza. Piego in avanti il tube body, lo fisso accanto all’occhiello dell’amo e recido l’eccedenza. Eseguo la testa della mosca. Accorcio le barbe delle ali. Con un taglio, stabilisco la lunghezza dell’esuvia. Mosca finita. Mosca vista di fronte. La sacca alare si può tingere con un pennarello. Emergente di diverso colore. Imitazione con sacca alare tinta. Il tube body può essere utilizzato anche con altri criteri di montaggio. In questo caso è servito per ottenere un’emergente di Mosca di Maggio. Tube body & Sparkle Pupa Una delle creazioni più note del grande Gary Lafontaine è la Sparkle pupa che imita la pupa del tricottero quando sale in superficie ancora avvolta nella spoglia. Per imitare la spoglia, Lafontaine creò una sacca di Antron che avvolgeva l’intero corpo della pupa, poi fissò in testa all’imitazione una corta ala consistente in un piccolo ciuffetto di peli di cervo. Questa mosca è considerata una pietra miliare nell’evoluzione delle imitazioni di tricottero. Volendo costruire la versione extended body della Sparkle pupa, pensai che avrei potuto utilizzare un tube body con esuvia di polipropilene, trasformando l’esuvia nella spoglia della pupa del tricottero. Ritenni opportuno costruire il tube body con barbe di CDC in modo da ottenere un corpo soffice capace di intrappolare minuscole bollicine d’aria. Nel montaggio che propongo, in omaggio alla Sparkle Pupa di LaFontaine, ho fissato un ciuffetto di peli di cervo in testa alla ninfa, ma, ovviamente, si può dotare la ninfa di ogni tipo di ali. Intingo l’ago nel tubetto di silicone. Metto il polipropilene sull’ago. Metto sull’ago le barbe di CDC. Con il procedimento visto in precedenza, creo il tube body. Quando il tube body è asciugato, lo fisso su un amo grub. Porto avanti i fili di polipropileme, in modo che avvolgano il corpo extended. Fisso il polipropilene sull’amo e recido la sua eccedenza e quella del tube body. Formo un dubbing sul filo di montaggio. Formo il torace. Fisso un ciuffetto di peli di cervo accanto al torace. Recido le eccedenze dei peli. Eseguo il nodo di chiusura. Mosca finita. Mosca con altro tipo di ali. Tube body & Sparkle pupa 2 Quando creo un montaggio, cerco di scoprire se ci siano altri modi per realizzarlo, per cui, cercai di applicare la regola anche con i tube body. Ecco un altro modo per ottenere la Sparkle pupa. Cospargo di silicone un piccolo cilindro di plastica. Copro il cilindro con barbe di CDC. Procedo con il solito sistema. Comprimo le barbe di CDC sul cilindro. Il tube body è finito. Sfilo il tube body dal supporto. Metto ad asciugare il tube body. Quando è asciutto ne recido l’estremità, in modo da ottenere un tubetto. Taglio un tratto di tubetto della lunghezza del corpo della pupa. All’interno del tubetto, faccio passare un’asola di filo di nylon e all’interno dell’asola inserisco un filato di polipropilene. Tirando l’asola di filo di nylon, faccio passare il polipropilene dentro al tube body. Fisso i fili di polipropilene su un amo grub. Porto in avanti i fili di polipropilene e li fisso sull’amo. Faccio in modo che i fili avvolgano il corpo della pupa su ogni lato. Accorcio i filamenti che escono dalla spoglia ninfale. Recido le eccedenze del polipropilene. Formo un dubbing sul filo di montaggio. Creo il torace della pupa. Fisso un ciuffetto di peli di cervo accanto al torace. Recido le eccedenze dei peli. Eseguo il nodo finale. Mosca finita. Un’altra imitazione. Sparkle pupa con corpo in dubbing Ispirandomi all’artificiale ideato da Gary LaFontaine creai diversi modelli di Sparkle pupa con corpo extended e, pensando a quale sia il più semplice da costruire, me ne viene in mente uno con il corpo costruito con un dubbing ad asola, formato con da una miscela di barbe di CDC e peli di vario tipo. Scelsi di costruire il corpo della pupa con questo tipo dubbing perché, oltre a essere morbido, trattiene delle minuscole bollicine d’aria simili a quelle che si formano fra il corpo dell’insetto e la sua esuvia. Fisso un ciuffetto di fili di polipropilene su un amo grub. Con il filo di montaggio, formo un’asola in cui inserisco il twister. Inserisco nell’asola la miscela di peli e barbe di CDC. Ruotando il twister, formo il dubbing. Tenendo in tensione i fili di polipropilene, avvolgo intorno ad essi il dubbing. Quando raggiungo la lunghezza del corpo extended, torno indietro avvolgendo il dubbing sulle spire avvolte in precedenza. Giunto sull’amo, fisso il dubbing e taglio l’eccedenza. Il corpo extended terminato. Porto avanti i fili di polipropilene, senza tirarli, e li fisso sull’amo dopo essermi accertato che avvolgano il corpo della pupa uniformemente. Recido le eccedenze dei fili. Creo un dubbing sul filo di montaggio. Realizzo il torace della pupa. Fisso un’hackle di CDC accanto al torace. Avvolgo l’hackle intorno all’amo, la fisso sul gambo e recido l’eccedenza. Fisso sull’amo una piuma di starna, per la punta, e recido l’eccedenza. Avvolgo la piuma intorno all’amo, la fisso accanto all’occhiello e recido l’eccedenza. Eseguo la testa della pupa. Mosca finita. Altra imitazione. Heavy Sparkle pupa. Sfruttando ancora una volta l’accorgimento di costruire il corpo della Sparkle pupa su fili di polipropilene che poi serviranno per avvolgerlo, imitando l’esuvia, ho creato anche la versione affondante dell’imitazione. Il corpo di questo modello di Sparkle pupa è formato da palline di diversi materiali, tungsteno, plastica, vetro, ceramica. Di solito, per crearlo, utilizzo tre palline, ma possono essere anche due o una sola, dipende dal peso del materiale di cui sono composte e dell’uso che si intende fare dell’imitazione. Ovviamente, si possono abbinare palline di diversi materiali e colori. Creo un’asola con un filo di nylon e infilo le sue estremità in tre palline. Infilo nell’asola l’estremità di uno yarn di polipropilene. Tirando i capi dell’asola di nylon, faccio passare i fili di polipropilene all’interno delle palline. Fisso l’estremità dello yarn su un amo grub. Porto avanti i fili di polipropilene, senza tirali, e li fisso sull’amo. Compio l’operazione poco per volta, in modo da avvolgere le palline su ogni lato. Lascio qualche filo per imitare l’esuvia, poi, dopo aver rovesciato tutti i fili in avanti, li fisso sull’amo e taglio le eccedenze. Con un taglio, regolo la lunghezza dell’esuvia. Creo un dubbing. Formo il torace. Fisso una hackle di CDC accanto al torace. Avvolgo l’hackle intorno all’amo, la fisso e taglio l’eccedenza. Fisso una piuma di starna accanto all’hackle di CDC ed elimino la punta. . Avvolgo la piuma di starna sull’amo, la fisso accanto all’occhiello e taglio la rachide. Faccio la testa della mosca. Mosca finita. Imitazione con una sola pallina di tungsteno all’interno dell’extended body. Imitazione con all’interno del corpo tre palline di ceramica. Questa ha il corpo formato da una pallina di tungsteno, una di plastica e una di vetro. Sedge & tube body. Dopo aver ideato i montaggi realizzati con l’impiego dei tube body, pensai che, utilizzandoli in sezioni, fosse possibile ottenere corpi extended dalla cui estremità fuoriuscissero le uova degli insetti. Taglio dal tube body una sezione sufficiente ad imitare un corpo extended. Faccio passare un’asola di filo di nylon all’interno del tube body e inserisco nell’asola un filo fluorescente. Faccio passare il filo all’interno del tube body. Fisso il tube body e il filato fluorescente su un amo grub e recido parte dell’asola che esce dal corpo, lasciando la quantità sufficiente per imitare le uova dell’insetto. Recido anche l’eccedenza del filato fluorescente. Formo un dubbing sul filo di montaggio Creo il torace della mosca. Fisso due hackles di CDC su un lato del torace Fisso altre due hackles sul lato opposto. Fisso un’altra hackle accanto alle altre e copro il punto di fissaggio con un po’ di dubbing. Avvolgo l’hackle sul dubbing, la fisso accanto all’occhiello dell’amo e taglio l’eccedenza Eseguo il nodo finale. Mosca finita. Altra Sedge, di dimensioni maggiori. Ovviamente, con questo procedimento, è possibile costruire anche le imitazioni dei plecotteri, basta montare le ali piatte sui corpi. Il mio amo piegato Nel 1994 fu pubblicato, nella rivista Fly Line, un mio articolo dove proponevo di piegare verso l’alto il tratto vicino all’occhiello di un amo a gambo diritto, per conferire alla mosca maggiore equilibrio e stabilità in acqua. Avvolgendo una hackle di gallo intorno al tratto di gambo dell’amo piegato verso l’alto, le barbe della hackle si disponevano sull’acqua con la stessa angolazione della piegatura. Poiché piegavo l’amo con un angolo di circa 45°, le barbe della hackle di gallo si posavano sull’acqua non solo rivolte in avanti, ma anche disposte sui lati dell’imitazione impedendo possibili rotazioni laterali della stessa. L’idea di piegare l’amo in quel modo mi era stata suggerita da un articolo del costruttore Giapponese Tatsuhiro Saido, pubblicato nell’uscita di Febbraio 1992 della rivista Fly Fishermen, il quale piegava verso l’alto il tratto di amo prossimo all’occhiello per imitare le dun che galleggiano con la testa sollevata sull’acqua. Pensai di aver avuto una intuizione che avrebbe consentito anche ai costruttori meno abili di ottenere valide imitazioni di effimera, ma non avevo tenuto conto di due elementi negativi del montaggio che ne ostacolarono la diffusione. Il primo era rappresentato dalla piegatura dell’amo: per compiere con successo l’operazione bisognava prima stemperarlo, tenendolo su una fiamma, piegarlo con pinze a punta sottile e ritemprarlo, altrimenti, a causa di una forte trazione, si poteva raddrizzare. Ma piegare l’amo era il problema minore, il maggior inconveniente derivante dall’operazione era che la piegatura dell’amo influiva negativamente sulla sua efficacia di penetrazione, perché usare un amo piegato in quel modo equivale ad usare un amo con la curva parzialmente aperta. Questo problema non si verificava se si piegava l’amo verso il basso, purtroppo però, con l’amo piegato in quel modo, se si desiderava che la hackle risultasse inclinata in avanti, si potevano costruire soltanto imitazioni reverse. Quando ho in animo di ottenere un risultato, non mi arrendo facilmente, tuttavia, se non trovo una soluzione, ho imparato che è meglio interrompere i la ricerca e a dedicarmi ad altro. Di solito, accade che, prima o poi, la soluzione arriva. Tornando agli ami piegati, quello che avevo capito è che l’occhiello dell’amo piegato, per garantire un’efficace aggancio del pesce, avrebbe dovuto trovarsi in linea con l’asse del gambo; si trattava quindi di trovare il modo giusto di piegare l’amo per ottenere quel risultato. Ci impiegai degli anni, ma alla fine capii come dovevo operare: presi una amo diritto a gambo lungo e piegai progressivamente il gambo verso il basso, partendo dai due terzi della sua lunghezza. Effettuata la piegatura verso il basso, piegai verso l’alto, con un angolo di circa 45°, il tratto di gambo prossimo all’occhiello. In pratica ero sceso verso il basso con il gambo dell’amo tanto quanto ero poi salito, con il risultato che l’occhiello venne a trovarsi in linea con l’asse che aveva il gambo prima di essere piegato. Avendo provato gli ami in pesca e verificata la loro efficacia, considero eliminato il maggior ostacolo ad una eventuale diffusione del montaggio, mentre, per quanto riguarda l’operazione di piegatura dell’amo, attualmente risulta più semplice da eseguire perché si trovano facilmente ami che si possono piegare a freddo. Prima di mostrare come piego gli ami, desidero vediate alcune foto di mosche costruite su ami piegati nel modo proposto da Tatsuhiro Saido. Queste mosche si assestano bene sulla superficie dell’acqua, ma non garantiscono un’efficace aggancio del pesce. Solo piegando verso il basso la parte di gambo prossima all’occhiello dell’amo. non si altera la sua efficacia di penetrazione perché punta e occhiello si trovano quasi sullo stesso asse e ,comunque, su linee parallele. Purtroppo però l’amo così piegato serve solo per costruire mosche reverse. Dopo avere testato un buon numero di ami di diverse marche e forme, adesso utilizzo un amo grub che posso sagomare a freddo senza problemi. Amo grub nella forma originale. Utilizzando una pinza a punte fini, stringo il gambo del l’amo appena dopo la punta, dove inizia la curva, e, premendo sul gambo con il dito pollice, lo piego verso il basso quanto basta. Eseguita la prima piegatura, stringo il gambo dell’amo con le pinze, in modo da determinare la lunghezza della parte che intendo rivolgere verso l’alto, metto l’occhiello dell’amo su un piano e, premendo l’amo verso il basso, piego verso l’alto la parte prossima all’occhiello. Dopo la seconda piegatura, l’amo assume la forma definitiva. Blocco nel morsetto un amo piegato come appena descritto, avvolgo su esso il filo di montaggio e scelgo una hackle di gallo da cui prelevare le barbe per imitare le code della mosca. Fisso sulla curva le code e un filo di rame. Fisso sul gambo il filato per formare l’addome. Formo l’addome della mosca, blocco il filato sul gambo e recido l’eccedenza. Avvolgo a spire larghe il filo di rame sull’addome, lo fisso sul gambo e recido l’eccedenza. Posiziono la mosca in modo che la parte piegata dell’amo risulti in piano e scelgo due punte di hackles di gallo per formare le ali. Fisso le punte di hackles sull’amo. Fisso una hackle di gallo accanto alle ali e taglio l’eccedenza della rachide. Avvolgo la hackle intorno al gambo dell’amo. Fisso la hackle accanto all’occhiello e recido l’eccedenza. Eseguo la testa della mosca. La mosca è finita. Se osserviamo la mosca notiamo che ha delle caratteristiche che ricordano il montaggio ideato dal costruttore Francese Aimè Devaux e quello parachute. Le barbe della hackle di gallo sono rivolte in avanti, come nel montaggio Devaux, ma, mentre in quel montaggio le barbe sono rivolte in avanti disposte a cono, quindi l’artificiale può ruotare e cadere di lato sull’acqua, quando vengono montate su questo amo, le barbe di gallo formano un collarino di hackles simile a quello del montaggio parachute, che si posa sull’acqua inclinato in avanti ed impedisce la rotazione della mosca con conseguente caduta laterale. Dal punto di vista estetico ed imitativo sono soddisfatto della mosca: si posa sull’acqua nella stessa posizione che assumono le dun di effimera quando si fanno trasportare dalla corrente e, se è stata costruita con le giuste proporzioni e i giusti colori, è facile scambiarla per un insetto vero. Non è tassativo fornire all’imitazione ali in punte di hackles di gallo, le ali Parawings (montaggio che vedremo più avanti) sono ottime per questo montaggio. March Brown con ali di fagiano montate Parawings. Gli ami piegati non servono solo per costruire imitazioni di effimere, la foto mostra la versione su amo piegato della mitica 450 del grande Devaux. Hackle inclinata Nel proporre i montaggi del libro, non ho rispettato la cronologia della loro realizzazione, per esempio, ho creato il montaggio su ami piegati molto tempo prima di quello delle Dry tube fly. Osservando le Dry tube fly, feci un’ovvia costatazione: se era possibile costruire una mosca su un tubetto di plastica, in modo che l’amo fosse rivolto verso il basso, la stessa cosa si poteva fare su un amo. L’amo sarebbe venuto a trovarsi nella stessa posizione di quelli inseriti nei tubetti delle Dry tube fly e il collarino di hackles si sarebbe adagiato sull’acqua inclinato in avanti. Così, vent’anni dopo aver piegato gli ami per inclinare in avanti il collarino di sostegno delle mosche, trovai il modo per ottenere lo stesso risultato senza mutare la forma degli ami. Quando costruii le prime imitazioni, mi accorsi che il risultato, pur usando ami diritti, era simile a quello ottenibile con l’impiego degli ami Umbrella. Fisso un tube body sul gambo di un amo diritto. Taglio l’eccedenza del tube body. Fisso le ali consistenti in un’asola di polipropilene inserita sotto il gambo dell’amo. Fisso un’hackle di gallo accanto alle ali. Avvolgo l’hackle intorno al gambo dell’amo, la fisso accanto all’occhiello e taglio l’eccedenza. Lego la testa della mosca. Regolo l’altezza delle ali con un taglio. Mosca finita. Si può sostituire l’hackle di gallo con un dubbing ad asola di pelo. In questo caso, si tratta di pelo di foca. Quasi parachute Nel precedente montaggio, i corpi extended, essendo fissati sul gambo dell’amo con un angolo di circa 45°, quando si posano sulla superficie dell’acqua, fanno inclinare il collarino di sostegno della mosca in avanti. Pensai che, se avessi fissato i corpi extended sull’amo con un angolo do 90°, questi avrebbero costretto i collarini di sostegno delle mosche a posarsi piatti sull’acqua, come i collarini delle parachute. Fu così che trovai il modo di ottenere imitazioni simili alle parachute, in modo semplice e robusto perché l’hackle di gallo è avvolta intorno al gambo dell’amo. Fisso su un amo diritto un tube body. Dopo averlo fissato, taglio l’eccedenza. Per disporre a 90° l’extended body, inserisco un’asola di polipropilene sul lato sinistro e tiro verso destra. Blocco il polipropilene sull’amo e con l’eccedenza creo le ali. Con un taglio, stabilisco quale sarà la loro altezza. Fisso un’hackle di gallo sulla sinistra del tube body. Avvolgo l’hackle intorno all’amo, la fisso accanto all’occhiello e taglio l’eccedenza. Lego la testa della mosca. Mosca finita. Il procedimento è applicabile anche ad altri tipi di corpi extended. Anche le dry tube fly possono essere montate in questo modo. Hackle elastica I colli di gallo geneticamente modificati di ultima generazione, sono ottimi, le hackles sono molto lunghe, hanno rachidi elastiche e sottili e le loro barbe sono tutte uguali dalla base alla punta della hackle. Con queste hackles ho creato montaggi che quelle dei colli di gallo indiani e di marchi famosi di qualche anno fa, non consentivano di ottenere. Le loro barbe sono piuttosto rigide quindi è più facile che penetrino la superficie dell’acqua piuttosto che si flettano, adagiandosi su essa. Essendo convinto che a ogni inconveniente si possa trovare rimedio, pensai che se avessi avvolto la hackle intorno a un supporto elastico, la sua elasticità avrebbe compensato la rigidità delle barbe. L’idea di operare in questo modo mi venne ricordando che, dopo essermi accorto che piegare un amo verso l’alto per disporre il collarino di sostegno della mosca inclinato sull’acqua a 45°, danneggiava il suo angolo di penetrazione, provai a legare un’appendice metallica, inclinata verso l’alto, accanto all’occhiello di un amo diritto e avvolsi intorno a essa la hackle di gallo. Provando l’artificiale in pesca, costatai che galleggiava bene nonostante l’aggiunta di materiale metallico e pattinava sull’acqua altrettanto bene. Dopo aver appurato che la mia intuizione aveva del buono, abbandonai il montaggio perché non riuscivo ad accettare l’idea di aggiungere peso all’amo. Durante la sperimentazione, mi accorsi che, montando il collarino della mosca sul supporto, quasi tutto il gambo restava libero e il corpo dell’imitazione risultava troppo lungo, perciò, calcolai quanto dovesse essere lungo il corpo e piegai verso il basso la restante parte dell’amo, prossima all’occhiello. Essendomi accorto che la piegatura dell’amo facilitava il montaggio della hackle di gallo sul supporto metallico e l’esecuzione del nodo finale, piegai in quel modo anche gli ami su cui fissai il supporto elastico, consistente in un cilindro di foam. Ovviamente, non è tassativo piegare ami di lunghezza standard per eseguire il montaggio, che può essere fatto anche su ami a gambo corto. Il cilindro di foam fornisce elasticità al collarino di sostegno della mosca e crea un fermo all’avvolgimento delle spire di gallo, impedendo che possano srotolarsi. I piccoli cilindri di foam, che uso per questo scopo, li ricavo dalle solite tessere del gioco per bambini, servendomi di una pinza con cui si praticano i fori nel cuoio. Dopo aver formato il collarino di hackles di gallo, elimino le eccedenze delle due parti del cilindro di foam, lasciando il materiale sufficiente per imitare gli occhi dell’effimera. Questi occhi sono più grandi di quelli degli insetti, ma ritengo che le loro dimensioni siano coerenti con la teoria del particolare anatomico esasperato. Teoria secondo la quale, si può anche imitare un insetto enfatizzando una sua parte anatomica e/o il suo colore. Sembra che questa teoria sia ritenuta valida anche fuori del mondo della pesca: ricordo un film, dove Carlo Verdone, per dare rilievo a una sua parte anatomica, s’infilava nei jeans un malloppo di cotone. Tornando al montaggio, sono soddisfatto del risultato ottenuto perché desideravo attenuare la rigidità delle barbe delle hackles e credo di esserci riuscito. Volendo aumentare ancora l’elasticità dell’imitazione, si può avvolgere una piuma di starna intorno alla base del collarino di hackles di gallo. La mosca con l’appendice metallica, citata nel testo. Blocco nel morsetto un amo piegato come descritto nel testo. Sulla curva dell’amo, fisso le code di barbe di gallo e un quill spelato dell’occhio del pavone. Torno indietro e fisso sulla piegatura dell’amo un cilindro di foam. Sollevo le due parti del cilindro di foam e le dispongo inclinate verso l’alto con alcuni giri di filo di montaggio. Fisso una hackle di gallo alla base dei cilindri di foam. Avvolgo l’hackle intorno ai cilindri di foam. Fisso l’hackle sull’amo e recido l’eccedenza. Fisso due punte di hackles di gallo accanto al collarino di sostegno della mosca. Avvolgo il quill di pavone intorno al gambo dell’amo, lo fisso accanto alle ali e recido l’eccedenza. Eseguo il nodo finale. Recido le eccedenze dei cilindri di foam, lasciando una parte per imitare gli occhi. Mosca finita. Variazioni sul tema. Night and Day fly. Quando si avvicina il crepuscolo, se si verifica il famoso Coup de soir, faccio fatica a vedere le mosche, perciò decisi di inserire una pallina di plastica, di quelle che assorbono la luce e diventano visibili al buio, nella struttura delle mosche da usare la sera. Il montaggio più indicato per lo scopo mi sembrò il parachute, dove la pallina, posta sul collarino di hackles, si sarebbe vista molto bene. Dopo qualche sperimentazione,mi resi conto che mezza pallina era sufficiente per rendere visibile la mosca. Le palline sono di plastica morbida, quindi si possono tagliare a metà senza problemi. Sono soddisfatto di questo montaggio perché, oltre ad aver reso la mosca visibile al buio, scoprii di aver ottenuto un tipo di parachute particolarmente robusto. Per caricare di luce la mezza pallina quando il sole è tramontato, serve una torcia elettrica, ma io preferisco scattare all’imitazione un foto col flash; rimane luminosa più a lungo. Quando fu il momento di dare un nome al montaggio, ricordando la famosa canzone di Cole Porter, decisi di chiamarlo Night and Day fly. Taglio a metà una pallina luminosa. Faccio passare nel foro della pallina un’asola di rame nel cui interno inserisco un filo di nylon e dei fili di polipropilene. Tirando l’asola di filo di rame, faccio passare il filo di nylon e i fili di polipropilene nel foro della pallina. Uscendo dalla pallina, i fili prendono la forma di una piccola asola. Infilo l’asola nel gambo di un amo diritto. Il filo di rame serve per trovare facilmente il foro dell’asola. Quando l’asola è infilata nel gambo dell’amo, tolgo dal suo interno il filo di rame. Con qualche giro incrociato di filo di montaggio, verticalizzo le ali. Abbasso i fili di nylon e li fisso sull’amo. Dopo averli bloccati saldamente sul gambo dell’amo, recido le eccedenze dei fili. Sulla curva dell’amo, fisso le code di barbe di gallo e un filo di rame. Fisso sull’amo il filo per costruire l’addome della mosca. Avvolgo, a spire larghe, il filo di rame intorno all’addome, lo fisso sull’amo e taglio l’eccedenza. Fisso un’hackle di gallo alla base delle ali e recido l’eccedenza della rachide. Avvolgo l’hackle fra il corpo della mosca e la mezza pallina. Fisso l’hackle accanto all’occhiello dell’amo e taglio l’eccedenza. Eseguo il nodo finale. Con un taglio, stabilisco l’altezza delle ali. Mosca finita. Mosca vista di fronte. May fly Emergente. Plecottero. Paillettes & Parachute Creando il montaggio Night and Day, mi accorsi di avere scoperto il modo per ottenere parachute robustissime. Il fissaggio della pallina luminosa sull’amo non è difficoltoso, ma piuttosto laborioso perché è necessario inserire il materiale delle ali nel foro della pallina. Inoltre, la pallina, anche se si taglia a metà, ha un peso che le normali mosche parachute non devono sostenere. Si può ovviare avvolgendo qualche spira di gallo in più sotto a essa, ma questo va a scapito della trasparenza dell’imitazione che, quando viene utilizzata durante il giorno e in acque lente, ha fondamentale importanza. Ovviamente, se si usa l’imitazione la sera o in acque mosse, qualche giro di hackle in più non ne pregiudica l’efficacia. Tenendo conto di queste considerazioni e volendo velocizzare il montaggio, sostituii la pallina luminosa con una paillette (in italiano lustrino). Può sembrare strano che le paillettes facciano parte dei materiali che ho accumulato nel corso degli anni per costruire le mosche artificiali, tuttavia, se anche voi amate costruire, è probabile che abbiate la propensione a procurarvi ogni materiale che vi sembra utilizzabile per lo scopo. Per chi avesse la curiosità di sapere a cosa mi servivano le paillettes, sappia che, un tempo, le utilizzavo per fare gli occhi degli streamers. Decisi di usare le paillettes perché sono più leggere delle palline luminose, sono iridescenti, si tagliano facilmente e si fissano rapidamente sull’amo. Se costruisco mosche grandi, lascio la paillette intera; la taglio a metà per usarla nelle mosche di medie dimensioni e ne taglio delle porzioni per le mosche piccole. Secondo me, la paillette conferisce alla mosca una marcia in più: consente di individuarla meglio e credo che la sua iridescenza possa attirare l’attenzione del pesce. Nel dressing, propongo un’imitazione con ali di poly, che sono le più facili da montare, ma si possono anche creare ali formate da hackles di gallo incrociate sui lati della paillette e bloccate sotto ad essa. La pailette, oltre a delimitare lo spazio in cui è possibile avvolgere la hackle di gallo, divide a metà le ali rendendole più simili a quelle naturali. Ovviamente, non è tassativo utilizzare le paillettes per creare questo montaggio; anche la plastica, in fogli di adeguato spessore e opportunamente sagomata, consente di ottenere lo stesso risultato e, per imitazioni che non derogano dai colori degli insetti, è più indicata. Una paillette. Taglio la paillette a metà. Foro la mezza paillette con un ago. Mezza paillette forata. Faccio passare un filo di nylon nel foro della paillette, creo un’asola e fisso i due capi sul gambo di un amo diritto. Con alcuni giri incrociati di filo di montaggio, verticalizzo l’asola di nylon con all’interno la mezza paillette. Blocco saldamente i fili di nylon sul gambo dell’amo e taglio le eccedenze. Sulla curva dell’amo, monto le code di barbe di gallo e fisso un filo di rame. Dispongo sotto l’amo un ciuffetto di fili di polipropilene, a metà lunghezza, sollevo le due parti e le verticalizzo con qualche giro incrociato di filo di montaggio. La mezza paillette rimane all’interno delle ali. Avvolgo il filo di montaggio fra l’amo e la mezza paillette. Fisso sull’amo il filato per costruire l’addome della mosca. Fisso un’hackle di gallo alla base delle ali. Eseguo l’addome su cui avvolgo il filo di rame a spire larghe. Avvolgo l’hackle fra il corpo e la mezza paillette, la fisso accanto all’occhiello dell’amo e taglio l’eccedenza. Eseguo il nodo finale. Con un taglio, stabilisco l’altezza delle ali. Mosca finita. Mosca con ali di gallo. Mosca vista di fronte. La mezza paillette divide a metà le ali. Mosca con ali in CDC. Sedge May fly con collarino di sostegno in dubbing ad asola di peli di foca. La robustezza di questo montaggio lo rende indicato per formare i collarini di sostegno delle mosche con dubbing ad asola. Plecottero deponente. Parawing Dopo aver ideato il montaggi delle ali composte da barbe di gallo, ottenute con l’impiego di un piccolo cilindro di foam o di un robusto filo di nylon, cercai di trovare un procedimento alternativo che non prevedesse l’aggiunta di materiali che, pur leggeri, potessero appesantire le imitazioni. Ebbi l’idea di trasformare in ali un’hackle montata parachute, così che le barbe restassero discoste le une dalle altre. Le prime sperimentazioni le feci servendomi di hackles del petto della fagiana, poi, visti i risultati positivi, con altri tipi di hackles, gallo compreso. Ottenute le ali, avvolsi intorno alla loro base una hackle di gallo che, oltre ad avere la funzione di sostenere l’imitazione sull’acqua, spingeva verso l’alto l’hackle avvolta in precedenza. Il risultato fu il montaggio Parawing, che consente di ottenere un’ imitazione leggera con ali trasparenti e facilmente asciugabili. Per ottenere le ali, utilizzo piume di starna,di anatra,di fagiana e di gallo che scelgo con le giuste dimensioni, ma se dispongo solo di grandi hackles di gallo, non mi preoccupo della lunghezza delle loro barbe perché, se le ali risultano troppo lunghe, le accorcio con le forbici. Le ali accorciate non creano alcun problema alle mosche, quindi ho finalmente trovato il modo per utilizzare la cospicua riserva di hackles di gallo di grandi dimensioni, di cui non sapevo cosa fare. Su un amo diritto, monto le code, costruisco l’addome della mosca e fisso un pezzo di robusto filo di montaggio. Scelgo una piuma di starna e recido le barbe della parte bassa a filo della rachide. Non strappo le barbe per non renderla scivolosa. Fisso la piuma nello stesso punto in cui è fissato il filo aggiunto. Sollevo la rachide ed avvolgo il resto della piuma intorno ad essa e al filo aggiunto. Fisso la piuma accanto all’occhiello dell’amo e taglio l’eccedenza. Fisso un’hackle di gallo accanto alla rachide e le barbe della piuma di starna. Avvolgo l’hackle di gallo sotto alle barbe di starna. Fisso l’hackle accanto all’occhiello dell’amo e taglio l’eccedenza. Abbasso il filo aggiunto e lo fisso accanto all’occhiello. Il filo mi da la certezza che le spire delle due piume non si srotoleranno durante l’uso dell’imitazione. Piego indietro il filo ed eseguo il nodo finale sopra ad esso. In questo modo il filo rimane saldamente bloccato sotto la testa dell’imitazione. Taglio l’eccedenza del filo. Taglio la rachide, lasciandone solo una piccola parte. Mosca finita. Mosca vista da sotto. Parawing con ali di fagiana. Parawing con ali in gallo. May fly parawing con ali di pernice rossa. May fly con ali di gallo parzialmente recise. Parawing emerger. Doppia Parawing La Parawing rimane pur sempre una parachute e le mosche parachute hanno la caratteristica di galleggiare con l’intero corpo posato sull’acqua. Due grandi personaggi della pesca a mosca, John Goddard e Brian Clarke, per tenere sollevata una mosca parachute, idearono il montaggio USD (UP Side Down) Paradun, dove la mosca è costruita su un amo capovolto verso l’alto. Essendo l’amo capovolto, l’hackle montata parachute si trova sotto il corpo della mosca e non sopra, quindi lo mantiene sollevato sull’acqua. Le mosche parachute con le hackles montate sotto i corpi, se non sono dotate di ali di dimensioni adeguate,hanno la tendenza a cadere rovesciate: problema comune a tutte le mosche le cui barbe di sostegno sono orientate verso il basso. Non è un caso se, oltre a Clarke e Goddard, anche Raffaele De Rosa fornì la sua Split hackles di ali di gallina sagomate, infatti la sua mosca ha le barbe di sostegno orientate verso il basso. Le ali di piume di gallina sagomate però sono piuttosto rigide e con tip sottili l’effetto elica della mosca è quasi sicuro. Non amo le mosche reverse perché fanno salire i pesci, ma falliscono spesso l’aggancio, per cui, quando desidero avere una mosca che galleggi con il corpo sollevato sull’acqua, monto l’hackle parachute sotto il corpo della mosca, dalla parte della curva dell’amo. Per evitare l’arricciamento del finale, metto un’ala montata Parawing, le cui barbe sono discoste una dall’altra. Anche il collarino di sostegno della mosca lo monto con il sistema Parawing. Questo tipo di mosca si ottiene usando due hackles, la stessa quantità necessaria per costruire una normale Parawing. Su un amo diritto, monto le code e costruisco l’addome della mosca. Poco oltre l’addome, fisso un pezzo di filo robusto e un’hackle di gallo. Con qualche giro di filo di montaggio, verticalizzo l’hackle, la sua rachide e il pezzo di filo. Rovescio l’amo e fisso un’altra hackle di gallo e un altro pezzo di filo. Avvolgo l’hackle intorno alla sua rachide e il pezzo di filo. Fisso l’hackle accanto all’occhiello dell’amo e taglio l’eccedenza. Abbasso il pezzo di filo e lo fisso accanto all’occhiello dell’amo. Il filo eviterà che le spire dell’hackle di gallo possano allentarsi. Ora posso eliminare l’eccedenza della rachide. Metto la mosca nella posizione iniziale. Avvolgo l’hackle intorno alla sua rachide e il pezzo di filo, la fisso accanto all’occhiello dell’amo e taglio l’eccedenza. Abbasso il secondo pezzo di filo e lo fisso accanto all’occhiello dell’amo. Porto indietro i fili e, sopra ad essi, eseguo la testa della mosca. Taglio l’eccedenza dei fili. Taglio l’eccedenza della rachide. Raccolgo le barbe della hackle delle ali e taglio l’eccedenza. Mosca finita. Mosca vista da sotto. Altra imitazione. Copyrigth 2014 All rigths reserved. Testi e foto di Agostino Roncallo. Nessuna parte può essere utilizzata in qualsiasi forma, riprodotta, tradotta o memorizzata senza autorizzazione scritta dell’Autore.
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