Federcongressi&eventi è l’associazione delle imprese e dei professionisti che lavorano nell’industria italiana dei convegni, congressi ed eventi: un’industria che dà lavoro a 287.741 persone, di cui 190.125 dipendenti a tempo pieno e 97.616 professionisti autonomi, e che ha aumentato di 97 milioni di euro la produzione delle aziende agricole, di 3,65 miliardi quella delle aziende industriali, di 6,9 miliardi quella degli alberghi e di 4,9 miliardi quella dei ristoranti. Il PIL congressuale ammonta a 15 miliardi e 88 milioni di euro. Fonte: Il conto economico del settore congressuale, Università di Bologna. QUATTROMILA EVENTI IN PROGRAMMA NEI SEI MESI DI EXPO 2015 Lo ha annunciato Giovanni Sacripante, Sales marketing business development e ticketing manager della manifestazione, durante il convegno organizzato dalla Delegazione Lombardia di Federcongressi&eventi, tenutosi ieri mattina presso la sede della Provincia di Milano. Raccolti già 350 milioni di euro. Milano, 3 marzo 2014 – Si è tenuto giovedì mattina, a Milano, presso la sala consiliare della sede della Provincia, l’attesissimo e seguitissimo (200 partecipanti, soci e non) convegno Verso Expo 2015 – un grande evento motore degli eventi, promosso dalla Delegazione Lombardia di Federcongressi&eventi e realizzato congiuntamente dal Delegato regionale Anna Grossi e dai soci Gabriella Ghigi, Giorgio Mazzeo, Elena Monti, Marica Motta, Alan Pini (Consigliere esecutivo) e Cindy Paganoni, col patrocinio della Provincia di Milano e di Expo 2015. Le relazioni introduttive In apertura di lavori il Presidente Federcongressi&eventi Mario Buscema ha esortato a “fare sistema” in vista di Expo, evento che si terrà sì a Milano ma che ha una grandissima capacità di estendersi sul piano nazionale. «E’ un’opportunità incredibile per promuovere l’Italia, e dobbiamo fare il possibile perché chi visiterà l’Italia per Expo divenga poi un ambasciatore delle nostre incredibili ricchezze». Pasquale Maria Cioffi, Direttore del settore Presidenza e Relazioni Istituzionali della Provincia di Milano, ha indicato innanzitutto l’accelerazione ai lavori infrastrutturali, che stanno rendendo l’area Expo la più raggiungibile fra le aree fieristiche in tutta Europa. «E’ giusto che le realtà che vogliono farsi notare in ambito Expo comincino subito a progettare e ad agire. Rischiamo di avere uno sbilanciamento rispetto ad alcune aree. La Cina ha colto l’occasione al volo, con tre padiglioni, e se un visitatore vuole venire a Expo può farlo con le offerte degli operatori svizzeri o francesi, che ti portano a Milano o a Venezia due giorni e poi ti portano in Francia. E’ un paradosso, ed è chiaro che va accettato perché siamo in un sistema europeo, ma rappresenta un pericolo reale. L’altro paradosso è sul sistema moda. La Camera della Moda si sta muovendo con progetti concordati, ma anche qui rischiamo di perdere l’occasione, perché gli stilisti non sono solo italiani, ma anche cinesi per esempio (uno dei tre padiglioni cinesi sarà solo per la moda). E poi cerchiamo di non perdere l’occasione per mostrare le nostre location. Una società svizzera di orologi cercava nei mesi scorsi una location con un campanile facendone una base per Expo. Insomma, l’Expo si presta anche a strumento per innescare attività B2B. Spaziamo oltre, dunque». Le prospettive di business Giovanni Sacripante, Sales, marketing, business development e ticketing manager Expo 2015, afferma che «il successo di Expo dipende da come legheremo l’evento alle eccellenze italiane, alcune delle quali ci vengono universalmente riconosciute. Tre in particolare: food (ed Expo è un evento food), cultura e turismo. In quei sei mesi l’Italia sarà al centro del mondo, e le cose stanno già andando molto bene, perché siamo a 142 Paesi aderenti. Possiamo confrontare Expo Milano con Expo Shanghai, che fu un successo enorme, con 70 milioni di visitatori, ma in Cina furono solo 40 i Paesi che costruirono in Expo il proprio padiglione, a Milano saranno più di 70, e per fare questo investiranno in Italia tra un miliardo e un miliardo e mezzo di euro. L’altro elemento fondamentale sono le aziende private. Uno: perché lo storytelling di queste aziende costituisce lo storytelling di Expo in termini di sostenibilità e di innovazione. Due: perché a oggi abbiamo raccolto una cifra di circa 350 milioni di euro. In Cina hanno raccolto 50 milioni di dollari. Nel 2020 a Dubai, dove si terrà il prossimo Expo, l’obiettivo dichiarato è di raggiungere come fund raising 180 milioni di dollari. Dunque Dubai e Shanghai insieme faranno quello che da sola ha già fatto l’Italia. Ultimo elemento fondamentale sono i visitatori: obiettivo 20 milioni, e almeno il 20% farà una doppia visita, dunque stiamo parlando di 24 milioni di visite». Quanto alle opportunità per le aziende, «gli official partner investono più di tre milioni di euro, i premium partner oltre 10 milioni e i global partner da 20 milioni in su. E realizzeremo oltre 4mila eventi all’interno del padiglione espositivo: fra qualche settimana pubblicheremo sul nostro sito la guida e i bandi di gara. Faremo una competizione per cercare service, content provider, organizzatori ecc. E sceglieremo su base non solo economica ma anche tecnica». La tavola rotonda E’ seguita la tavola rotonda Come possono contribuire al successo dell’Expo e imprese lombarde della meeting industry? moderata da Marco Biamonti, presidente della casa editrice specializzata Ediman. Diego Masi, presidente di Incentive Power, nel commentare il Progetto Fuori Expo Milano ha esortato alla libera iniziativa: «Ho la sensazione che le cose stiano andando all’italiana, cioè con una formidabile lentezza degli operatori. Chiunque abbia iniziative, idee, ecco, quelle sono il motore del Fuori Expo, e la città in questo modo diverrà concorrenziale rispetto all’Expo e offrirà il meglio delle sue eccellenze. La sostenibilità è un tema talmente bello, interessante e futuribile che permette alle aziende di innestargli una storia sopra. La sommatoria di queste storie sarebbe uno storytelling fenomenale». Barbara Colonnello, titolare di Promoest, ha illustrato il Progetto Mi Piace! – verso Expo 2015, «che insieme alla collaborazione di quattro agenzie di eventi abbiamo lanciato a gennaio 2012, mentre molte altre (circa 70) sono rimaste comunque legate al progetto. Abbiamo deciso di proseguire con un filone legato al Fuori Expo. Vorremmo poter coinvolgere tutte le agenzie italiane al progetto sulla musica, con l’idea di animare alcune piazze e vie di Milano. Il progetto è finanziabile da aziende, associazioni, camera di commercio. Altro filone è legato al tema della scienza e della salute, e anche in questo ambito ho trovato grande interesse per una vetrina sulle eccellenze italiane della ricerca scientifica, in un’Expo in cui verranno delegazioni da tutto il mondo legate anche a questo tema. Il progetto è aperto a chiunque voglia intervenire». Paolo Rossi, Presidente di Federalberghi Lombardia: «Ritengo che Expo sarà un successo senza ombra di dubbio. Ci sarà un’attenzione degli albergatori milanesi al pricing, compatibilmente con la domanda, è ovvio, e col posizionamento degli alberghi. Ma cadendo l’evento da maggio a ottobre, in un periodo così lungo Milano non sarà mai, mediamente, una città cara. Milano ha un’eccellente offerta alberghiera, e la Lombardia ha un’ottima offerta golfistica (è la regione a maggior densità di campi da golf in Italia). E guardando più in là, non vogliamo fare riferimento alla Mille Miglia, che è una delle gare più belle del mondo? O a una sera all’Opera di Verona? Dovremo dunque evitare i provincialismi. E risolvere i problemi legati al rilascio dei visti e al sistema aeroportuale». Stefania Mangano, dell’Associazione Industriale Bresciana, ha presentato un filmato sul sistema che Brescia ha costituito per l’Expo. «Abbiamo formato un comitato composto da imprenditori con competenze specifiche, poi abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa col padiglione Italia e abbiamo costituito un’associazione di scopo di 47 imprenditori, coordinata dalla Camera di commercio. Nell’arco dei sei mesi dell’Expo avremo una saletta di rappresentanza e presenteremo probabilmente in una giornata al mese le eccellenze del nostro territorio. E poi ci sarà in parallelo tutto quello che faremo a casa nostra». Fabrizio Conte, Direttore marketing di Fiera Milano Congressi, afferma che l’approccio di FMC è rivolto all’opportunità che rappresenta quest’evento più che all’evento stesso. «Negli anni scorsi il fatto che a Milano ci fosse in previsione l’Expo ci ha aiutato a vincere alcune candidature. Però lavorare per un one-shot e poi decrescere negli anni successivi non è una strategia. Sono convinto che Expo sarà un successo in termini di investimento ma soprattutto ci darà il mondo qui, senza che dobbiamo andare a cercarcelo. L’Italia continua a essere vista come un Paese interessantissimo. Quando si parla di eccellenza nel mondo si parla di risorse che sono presenti nel nostro Paese: musica, paesaggi, cultura, enogastronomia ecc. Insomma, Expo è una opportunità incredibile per costruire il futuro». ******************************************** Visitate il sito www.federcongressi.it! Federcongressi&eventi, organizzazione senza fine di lucro nata nel 2004, è l’associazione nazionale delle imprese pubbliche e private e dei professionisti che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, seminari ed eventi aggregativi, di incentivazione e di comunicazione. A seconda dell’attività principale svolta, gli associati sono inclusi nelle seguenti categorie funzionali: Destinazioni e sedi congressuali, Organizzazione congressi ed eventi, Incentivazione e motivazione, Servizi e consulenze. Federcongressi&eventi si propone di rappresentare la meeting & incentive industry italiana in tutte le sue espressioni e presso tutte le sedi istituzionali, accrescendone l'immagine e il prestigio, anche a livello comunitario e internazionale, con l’obiettivo di creare rapporti stabili con le Istituzioni e le associazioni europee e mondiali. Si propone altresì di valorizzare l’attività congressuale e degli eventi di incentivazione, di promuoverne nella forma più ampia lo sviluppo quale fatto economico, sociale e culturale, di studiare forme di promozione dell’Italia congressuale all’estero, favorire una nuova normativa di settore, sostenere la qualificazione delle risorse professionali e patrocinare studi e analisi di comparto, divulgando in tal modo nozioni sugli aspetti giuridici, normativi e organizzativi relativi alle professioni della filiera. A tali fini, l’associazione agisce direttamente, nel mercato e in ambito istituzionale, con specifici prodotti e servizi o con soci impegnati in prima persona su materie di loro particolare competenza. Fra i prodotti si annoverano: i workshop promo-commerciali volti a favorire l’incontro tra associati e domanda corporate in Italia e all’estero; il progetto Provider ECM by Federcongressi&eventi, che raggruppa i soci accreditati come provider di Educazione Continua in Medicina per consentire loro di condividere le specifiche esigenze e fruire di servizi ad hoc; il Learning Center, struttura abilitata a rilasciare prodotti formativi grazie al contributo dei componenti del Corpo docenti; l’Osservatorio congressuale italiano, l’unica statistica ufficiale di comparto in Italia. L’associazione sviluppa altresì rapporti con le associazioni nazionali e internazionali e segue da vicino, in sinergia con le istituzioni e le altre parti sociali, le attività legate alla ECM (Educazione continua in medicina) e agli eventi medico-scientifici, nonché lo sviluppo della fiscalità di settore. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Federcongressi&eventi Stefano Ferri tel. 349.5506421 – [email protected] Sostiene l’attività di Federcongressi&eventi
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