CONFRONTO FRA TERAPIA REGOLARE E TERAPIA SOLO AL BISOGNO DELLA ASSOCIAZIONE BUDESONIDE/FORMOTEROLO NELL'ASMA MODERATO PERSISTENTE COLLABORAZIONI: Prof. A. Papi Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università degli Studi di Ferrara Prof. M. Pistoleri Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università degli Studi di Firenze Dr. S. Calabro Azienda Ospedaliera di Bassano del Grappa Bassano del Grappa Prof. G. W. Canonica Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università degli Studi di Genova Dr. M. Gonfalonieri Ospedale di Gattinara Trieste Prof. N. Crimi Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università degli Studi di Catania Prof. R. Zuin Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università degli Studi di Padova Prof. D. Olivieri Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università degli Studi di Parma Prof. M. Plebani Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università degli Studi di Padova Dr. G. D'Amato Ospedale Cardarelli Napoli Prof. P. Maestrelli Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università di Padova Prof. P. Paggiaro Ospedale Cisanello (Pisa) Università degli Studi di Pisa Prof. S. A. Marsico Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Seconda Università degli Studi di Napoli Dr. L. Zucchi Ospedale Maria Nuova Reggio Emilia Dr. A. Rossi Ospedali Riuniti di Bergamo Prof. E. Pozzi Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università di Pavia Prof. R. Maselli Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università "Magna Grecia" di Catanzaro Prof. A. Siracusa Cattedra di Malattie dell'Apparato Respiratorio Università di Perugia - Terni Dr. A. Foresi Ospedale Città di Sesto Milano Dr.ssa G. Moscato IRCCS - Fondazione S. Maugeri Pavia Prof. M. Polverino Ospedale di Cava dei Tirreni Salerno Dr. S. Amaducci Ospedale San Carlo Borromeo Milano EFFETTO DEL RIALLENAMENTO ALL'ESERCIZIO FISICO SU VOLUMI POLMONARI E SULLA DIFFERENZA ALVEOLO-ARTERIOSA DI OSSIGENO NEI SOGGETTI OBESI OSAS L’obesità è associata a riduzione dei volumi polmonari e ipossiemia diurna. La riduzione dei volumi polmonari, favorendo le microatelettasie polmonari, può essere responsabile per la ridotta paO2 osservata spesso in questi pazienti. Lo scopo dello studio è di investigare l’effetto di un programma di riallenamento all’esercizio fisico sulla differenza alveolo-arteriosa di ossigeno (AaDO2) in pazienti obesi. L’esercizio fisico potrebbe indurre una riduzione delle microatelettasie. Il nostro Istituto ha arruolato 14 soggetti, tra controlli e trattati. E' in corso il reclutamento di ulteriori casi. I dati suggeriscono che l'ipossiemia diurna nei pazienti obesi può essere parzialmente corretto da un programma di esercizio fisico, attraverso il meccanismo della riapertura di micoatelettasie. UTILIZZO E APPLICABILITA' DEL QUESTIONARIO CAT NEI SOGGETTI TRATTAMENTO DI RIABILITAZIONE RESPIRATORIA COLLABORAZIONI: BPCO SOTTOPOSTI A Istituto Scientifico di Riabilitazione di Milano (Centro Coordinatore) Istituto Scientifico di Tradate (VA) Istituto Scientifico di Cassano delle Murge (BA) Lo studio sta rispettando gli obiettivi previsti e cioè di verificare se il questionario CAT sia applicabile e significativamente più vantaggioso nel valutare il miglioramento del vissuto di malattia e dei sintomi nei pazienti con BPCO in fase stabile, se sottoposti ad un ciclo di FKT respiratoria, rispetto al questionario SGRG ed alla scala per la dispnea. EFFETTO DELLA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA SUGLI SCAMBI GASSOSI POLMONARI, VALUTATI MEDIANTE DLCO, IN PAZIENTI AFFETTI DA BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA COLLABORAZIONI: Istituto Scientifico di Riabilitazione di Milano (Centro Coordinatore) Istituto Scientifico di Tradate (VA) Istituto Scientifico di Cassano delle Murge (BA) Lo studio sta rispettando gli obiettivi previsti e cioè di verificare se un programma di FKT somministrato a pazienti con BPCO moderata o grave sia in grado di migliorare la DLCO. STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA CARATTERIZZAZIONE DEI SINTOMI NELLE 24 ORE IN PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIA POLMONARE CRONICO OSTRUTTIVA COLLABORAZIONI: Prof. Fernando De Benedetto - Ospedale Policlinico Clinicizzato SS Annunziata - Chieti Prof. Raffaele Antonelli Incalzi - Policlinico Universitario Campus Biomedico - Roma Prof. Fulvio Braido - Università degli Studi di Genova- A.O.U.S. Martino Dott. Marco Confalonieri - Azienda Ospedaliero-Universitaria "Ospedale Riuniti" - Trieste Dott. George Ian Cremona - Fondazione San Raffaele Monte Tabor - Milano Prof. Mario Polverino - ASL Salerno - Salerno Dott. Maurizio Delucchi - Ospedale di Saluzzo - Cuneo Dott. Stefano Nardini - Ospedale di Vittorio Veneto - ULS7 -Regione Veneto Treviso Dott. Riccardo Pela - Ospedale Mazzoni asl 13 - Ascoli Piceno Prof. Alberto Pesci - Università degli Studi di Milano-Bicocca - Azienda Ospedaliera San Gerardo Monza Prof. Massimo Pistolesi - Ospedale Careggi di Firenze - Firenze Dott. Giuseppe Reale - Azienda Complesso Ospedaliero San Filippo Neri - Roma Dott. Eugenio Sabato - ASL Brindisi -P.O. "N. Melli" San Pietro Vernotico - Brindisi Prof. Claudio Tantucci - University of Brecia - Spedali Civili di Brescia – Brescia Si tratta di uno studio osservazionale, multicentrico, multinazionale, di pazienti affetti da COPD stabile. Verranno arruolati circa 720 pazienti, distribuiti tra gli 8 Paesi Europei selezionati. Si prevede che ogni centro recluti in media 8 pazienti che verifichino i criteri di idoneità di COPD stabile. Il reclutamento all'interno di ogni Paese sarà di tipo competitivo. Verranno arruolati pazienti ambulatoriali adulti di sesso maschile e femminile, di età superiore ai 40 anni, con diagnosi di COPD. STUDIO RANDOMIZZATO, IN DOPPIO CIECO, CONTROLLATO VERSO PLACEBO, MULTICENTRICO, PER CONFRONTARE CIPROFLOXACINA DPI 32,5 MG BID SOMMINISTRATA IN MODO INTERMITTENTE (“ON-OFF”) PER 28 GIORNI / SOSPESA PER 28 GIORNI, O SOMMINISTRATA PER 14 GIORNI / SOSPESA PER 14 GIORNI, RISPETTO A PLACEBO, PER VALUTARE IL TEMPO ALLA PRIMA RIACUTIZZAZIONE POLMONARE E LA FREQUENZA DELLE RIACUTIZZAZIONI IN SOGGETTI CON BRONCHIECTASIA NON DA FIBROSI CISTICA STUDIO RANDOMIZZATO, IN DOPPIO CIECO, CONTROLLATO VERSO PLACEBO, MULTICENTRICO, PER CONFRONTARE CIPROFLOXACINA DPI 32,5 MG BID SOMMINISTRATA IN MODO INTERMITTENTE (“ON-OFF”) PER 28 GIORNI / SOSPESA PER 28 GIORNI, O SOMMINISTRATA PER 14 GIORNI / SOSPESA PER 14 GIORNI, RISPETTO A PLACEBO, PER VALUTARE IL TEMPO ALLA PRIMA RIACUTIZZAZIONE POLMONARE E LA FREQUENZA DELLE RIACUTIZZAZIONI IN SOGGETTI CON BRONCHIECTASIA NON DA FIBROSI CISTICA. Collaborazioni: Pierluigi Paggiaro Prof. "S.O.D. Fisiopatologia respiratoria e riabilitazione respiratoria Dipartimento Cardio Toraco Vascolare Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana Stabilimento di Cisanello via Paradisa 2 56124 Pisa Italy Giovanni Balzano Dr. U.O.C. Pneumologia Riabilitativa IRCCS Fondazione "Salvatore Maugeri" Istituto Scientifico di Telese Terme Viia dei Bagni Vecchi 82037 Telese Terme (BN) Italy Mauro Carone Dr. Divisione di Pneumologia IRCCS Fondazione "Salvatore Maugeri" Istituto Scientifico di Riabilitazione di Cassano delle Murge Via per Mercadante km 2 70020 Cassano delle Murge (BA) Italy Claudio Fracchia Dr. "Unità Operativa di Pneumologia Riabilitativa IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri Istituto Scientifico di Montescano Via Per Montescano 27040 Montescano (PV) Italy" Antonio Spanevello Prof. Unità Operativa di Pneumologia Riabilitativa IRCCS Fondazione "Salvatore Maugeri" Istituto Scientifico di Riabilitazione di Tradate Via Roncaccio, 13 21049 Tradate (VA) Italy Giovanni Paolo Ligia Dr. IV Divisione di Pneumologia Presidio ospedaliero "R. Binaghi" Via Is Guadazzonis, 2 09126 Cagliari (CA) Italy L’analisi di efficacia primaria (per l’inoltro dell’autorizzazione di nuovo farmaco (NDA) negli Stati Uniti) rapporterà il tempo alla prima riacutizzazione acuta che richiede antibiotici sistemici, nei soggetti trattati con ciprofloxacina DPI vs. placebo. Si presume che ciprofloxacina DPI prolunghi il tempo mediano alla prima riacutizzazione nella misura del 67% (ossia da 4,2 a 6,9 mesi, pari a una riduzione del numero medio di riacutizzazioni annue da 2 a 1,2). Sono necessari in totale 200 eventi di prime riacutizzazioni qualificanti per ottenere una prova statistica del prolungamento del “tempo alla prima riacutizzazione” per almeno un regime terapico, con una potenza di studio >90% e un valore di studio ・ = 0,05. Si prevede che in ciascun braccio di trattamento con ciprofloxacina DPI saranno circa 100 i soggetti randomizzati per lo studio, e circa 50 soggetti in ognuno dei due bracci placebo raggiungeranno il target di 200 eventi entro la durata di trattamento di 48 settimane per soggetto. Pertanto, la randomizzazione dei soggetti nel presente studio prevede circa 300 soggetti. Per l’analisi corrispondente della frequenza delle riacutizzazioni entro 48 settimane, un campione di queste dimensioni fornisce una potenza di ben oltre 90%. STUDIO CLINICO RANDOMIZZATO, IN DOPPIO CIECO, A GRUPPI PARALLELI, DELLA DURATA DI 26 SETTIMANE, PER CONFRONTARE L’EFFICACIA E LA SICUREZZA DI INDACATEROLO (ONBREZ® BREEZHALER® 150 ΜG O.D.) CON SALMETEROLO/FLUTICASONE PROPIONATO [SERETIDE® ACCUALER® (DISKUS® IN ITALIA) 50 ΜG/500 ΜG B.I.D.] IN PAZIENTI CON BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA DI GRADO MODERATO COLLABORAZIONI: Prof. Luigi Paggiaro - A.O. Universitaria Pisana - Stabilimento Ospedaliero di Cisanello - Pisa Prof. AntonioSpanevello - IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri - Tradate Prof. Alberto Papi - A.O. UNivesitaria Arcispedale S. Anna di Ferrara - Ferrara Dott. Pietro Schino - Ente Ecclesiastico. Ospedale Miulli - Acquaviva delle Fonti Dott. Bruno Balbi - IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri - Veruno Prof. Bruno Maciocchi - AUSL di Frosinone Dott. FaustoDe Michele - Azienda Ospedaliera "A. Cardelli" - Napoli Prof.ssa Maria Pia Foschino - A.O. Università Ospedali Riuniti di Foggia Dott. Carlo Pomari - Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria di Negrar - Negrar Dott. Gian Galeazzo Riario Sforza - ICP - Ospedale CTO Centro Traumatologico Ortopedico Milano Prof.ssa Isa Cerveri - IRCCS Policninico San Matteo - Pavia Prof. Antonio Chetta A.O. UNiversitaria di Parma Prof. Walter Canonica - A.O. Universitaria S. Martino di Genova Dott. Fausto Colombo - Ospedale di Cuasso - Cuasso al Monte Dott. Andrea Rossi - Ospedale Civile Maggiore (Borgo Trento) di Verona Dott. Giovanni Passalacqua - Azienda Ospedaliera Papardo - Messina Prof. Stefano Centanni - Ospedale San Paolo - Milano Prof. Giovanni Barisione - A.O. Universitaria San Martino di Genova Dott. Giuseppe Idotta - Presidio Ospedaliero di Cittadella Dott. Antonio Foresi - Presidio Ospedaliero Città di Sesto San Giovanni Dott. Sergio Harari - Ospedale San Giuseppe F.B.F. - Milano Prof. Venerino Poletti - Presidio Ospedaliero Morgagni - Perantoni di Forlì Dott. Francesco Mazza - Azienda Ospedaliera "S. Maria degli Angeli- Pordenone La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una delle maggiori cause di scarsa qualità della vita e mortalità in tutto il mondo [Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease. Global strategy for the diagnosis, management, and prevention of chronic obstructive pulmonary disease, (NHLBI/WHO workshop report. Aggiornamento 2005)] e contribuisce significativamente alla spesa sanitaria ed alle comorbilità. Le attuali Linee Guida per il trattamento della BPCO raccomandano l’uso di uno o più broncodilatatori a partire dallo stadio di gravità GOLD II (GOLD 2010). La terapia con broncodilatatori quali gli agonisti β2-adrenergici (formoterolo, salmeterolo e indacaterolo) e gli antagonisti del recettore muscarinico (ipratropio e tiotropio) sono le opzioni terapeutiche più largamente utilizzate per la BPCO. La BPCO è una patologia caratterizzata da un’ostruzione progressiva delle vie aeree di ogni calibro che porta, in ultima analisi, a distruzione alveolare e perdita della capacità di scambio gassoso, il che risulta in disabilità e morte. Molti sono i bisogni insoddisfatti dei pazienti affetti da BPCO, in particolare un trattamento più efficace dei sintomi, della dispnea, della limitazione all’esercizio fisico, dell’ipersecrezione di muco e della ridotta qualità di vita. Indacaterolo maleato (Onbrez® Breezhaler®) è un agonista β2-adrenergico a lunga durata d’azione approvato per il mantenimento della broncodilatazione in monosomministrazione giornaliera in pazienti affetti da BPCO. La sicurezza, la tollerabilità, la farmacocinetica e l’efficacia di indacaterolo sono state ampiamente studiate. Seretide® Accuhaler® [(Diskus® in Italia) salmeterolo/fluticasone propionato] è una combinazione fissa contenente un β2-adrenergico a lungo durata d’azione più un corticosteroide inalatorio. La dose approvata in Europa raccomandata per il trattamento della BPCO è un’inalazione di salmeterolo 50 μg/fluticasone 500 μg due volte al giorno. Scopo del presente studio è di confrontare l’efficacia e la sicurezza di indacaterolo 150 μg o.d. con salmeterolo 50 μg/fluticasone propionato 500 μg b.i.d. nell’arco di un periodo di trattamento di 26 settimane in pazienti affetti da BPCO di grado moderato (stadio GOLD II), senza riacutizzazioni nei dodici mesi precedenti la Visita 1, i quali, al momento della partecipazione allo studio, siano già in terapia con salmeterolo 50 μg/fluticasone propionato 500 μg (MDDPI, multi-dose dry-powder inhaler). Il presente studio fornirà dati sullo switch terapeutico da una FDC di LABA/ICS ad indacaterolo senza ICS in pazienti affetti da BPCO di grado moderato senza riacutizzazioni. I dati forniranno ulteriori informazioni sulla gestione dei pazienti affetti da BPCO di grado moderato. LE IMPLICAZIONI DEL SOTTO O NON OTTIMALE TRATTAMENTO DELLA BPCO NELLA FASE DI STABILITA' CLINICA COLLABORAZIONI: AIPO - Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri Dott. Antonio Corrado - Direttore Unità di Terapia Intensiva Pneumologica e Fisiopatologia Toracica, Azienda Ospedaliero Universitaria - Careggi Firenze Dott. Andrea Rossi - Direttore U.O.C. Pneumologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona La Broncopneumopatia cronica ostruttiva è una delle principali malattie croniche gravata da un alto tasso di morbilità e mortalità. La sua prevalenza globale è stimata dell'ordine di 9.3% negli uomini e di 7% nelle donne. La WHO stima che nel 2020 il carico assistenziale per la BPCO passerà al 5° posto dal 12° del 1990. La malattia è generalmente diagnosticata tardivamente per l'insorgenza dei sintomi di richiamo solo quando la funzione polmonare risulta gravemente compromessa. Un intervento precoce sia in senso diagnostico che terapeutico limiterebbe notevolmente i costi sociali, umani e sanitari di questa malattia. Gli scopi del trattamento della malattia è di prevenire la progressione della stessa e le riacutizzazioni, migliorando la tolleranza all'esercizio fisico, la qualità della vita e al contempo di ridurre il tasso di mortalità ad essa correlato. La malattia nella fase stabile e durante le riacutizzazioni è generalmente trattata con broncodilatatori, corticosteroidi e quando necessario antibiotici, vaccini, mucolitici, mentre l'ossigeno terapia e la ventilazione meccanica sono riservati a pazienti con malattia più grave e con insufficienza respiratoria cronica. Il carico sociale ed economico della malattia sui pazienti e sulla società è sottostimato perchè la malattia è sottodiagnostica. Gli attuali studi di analisi economica analizzano i costi della malattia sulla base della gravità o separando la malattia dalle sue riacutizzazioni. L'ospedalizzazione, seguito dai farmaci e dalla ossigenoterapia rappresentano i costi maggiori del trattamento e i costi tendono ad aumentare in rapporto alla gravità della malattia. La diagnosi precoce e il rallentamento della progressione della malattia tramite un approccio integrato che include in prima istanza un corretto trattamento farmacologico possono ridurre le frequenti riacutizzazioni e quindi il ricorso alla ospedalizzazione e contribuire in tal modo ad una riduzione dei costi a carico del SSN. Da uno studio italiano è emerso che la BPCO sembra essere sotto diagnosticata dal medico di medicina generale con conseguente ritardo dell'intervento dello specialista pneumologo, particolarmente negli stadi precoci della malattia che porta inevitabilmente a un mancato o non ottimale trattamento della malattia. Lo scopo del presente studio è di valutare il ruolo giocato dal mancato trattamento o da un trattamento non ottimale della malattia sull'andamento clinico della stessa in termini di ricoveri per riacutizzazione e complicanze ad essa associate.
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