Untitled - Comune di Valsamoggia

Sommario
DATI IDENTIFICATIVI DEL TECNICO CHE HA PROVVEDUTO ALLA
VALUTAZIONE .............................................................................................................. 2
PREMESSA.................................................................................................................... 3
UBICAZIONE ................................................................................................................. 4
RIFERIMENTI NORMATIVI E TECNICI ......................................................................... 6
I VALORI LIMITE ........................................................................................................... 7
LA ZONIZZAZIONE COMUNALE DI MONTEVEGLIO................................................ 13
DESCRIZIONE DEL CICLO LAVORATIVO ................................................................ 16
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE ..................................... 19
STRUMENTAZIONE UTILIZZATA .............................................................................. 19
I RILIEVI ESEGUITI ..................................................................................................... 20
VALUTAZIONE PREVISIONALE IMPATTO ACUSTICO............................................ 25
CONSIDERAZIONI FINALI .......................................................................................... 31
ALLEGATI
Allegato 1: tavole progetto Arch. PC
Allegato 2: documenti di taratura strumentazione
Allegato 3: attestati di riconoscimento di tecnico competente
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area di intersezione Via Cassola con Via Abitazione a Monteveglio (BO)
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DATI IDENTIFICATIVI DEL TECNICO CHE HA PROVVEDUTO ALLA
VALUTAZIONE
Dott. BG
TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA ISCRITTO NEGLI ELENCHI
DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (P.G. 51460 del 25/09/2000)
Socio effettivo Associazione Italiana di Acustica - Gruppo di Acustica Ambientale (GAA)
Qualificazione secondo procedura CICPND SINCERT di livello 2
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area di intersezione Via Cassola con Via Abitazione a Monteveglio (BO)
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PREMESSA
Su incarico della BT Srl, la presente relazione ha lo scopo di valutare l’impatto
acustico previsto dall’attività della nuova sede della ditta.
L’intervento previsto consta nella realizzazione di attrezzature di servizio alla
mobilità, ovvero più specificatamente si tratta di autotrasporti merci per conto terzi e
logistica integrata:
con i vari mezzi di varie portate e dimensione viene raccolto il materiale dai
clienti/fornitori dei clienti e distribuito alle loro committenze, e o raccolto per inoltro
in altre regioni.
Trattasi di particolari meccanici, automotive, che vengono movimentati dallo stato
grezzo (ferro) alla fase finita (montaggio su autovetture,camion, trattori ecc) e relativi
imballi quali contenitori in ferro, pallets ecc..
In allegato 1 il progetto redatto dall’Arch. C.
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UBICAZIONE
L’impianto di progetto (ambito Se2 nel disegno della pagina seguente) sarà ubicato in
un area di intersezione Via Cassola con Via Abitazione a Monteveglio (BO), in un
area agricola lungo la Strada provinciale 27 in prossimità della zona artigianale ed in
adiacenza alla stazione ecologica comunale.
L’impianto infatti confina a:
• Nord, con un area ove è ubicato un pubblico esercizio consistente in un bar
tabaccheria, mensa aziendale attualmente in fase di parziale modifica.
• Est, abbiamo, oltre la strada provinciale, un area artigianale.
• Ovest, terreni agricoli e un isola ecologica comunale.
• Sud, abbiamo di progetto area per attività comunali.
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RIFERIMENTI NORMATIVI E TECNICI
Trattandosi di valutare il potenziale disturbo da rumore si fa riferimento alle seguenti
normative nazionali e regionali:
-
DPCM 1 marzo 1991, “Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti
abitativi e nell’ambiente esterno”;
-
Legge 26 ottobre 1995 n. 447;
-
DPCM 14 novembre 1997, “Determinazione dei valori limite delle sorgenti
sonore”;
-
D.M. 16 marzo 1998, “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento
acustico”;
-
D.M. 11 dicembre 1996, “Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a
ciclo produttivo continuo”;
-
D.P.R. 30 marzo 2004, N.142 “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione
dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare”
-
alla Legge Regionale n. 15/2001 e successive disposizioni
-
UNI 11143-1. Metodo per la stima dell’impatto e del clima acustico per tipologia
di sorgenti Parte 1 : generalità
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I VALORI LIMITE
Il criterio differenziale; condizioni di applicabilità; definizioni
Con riferimento al limite differenziale, i valori limite differenziali di immissione fissati
dalla vigente normativa valgono all’interno degli ambienti abitativi e sono pari a:
valore limite diurno: 5 dB(A);
valore limite notturno: 3 dB(A);
periodo diurno: dalle ore 6.00 alle 22.00;
periodo notturno: dalle ore 22.00 alle 6.00.
Il criterio differenziale non si applica nelle aree inserite in classe VI e quando sono
verificate contemporaneamente le seguenti condizioni:
a) il rumore misurato a finestre aperte è inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno
ed a 40 dB(A) durante il periodo notturno;
b) il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse è inferiore a 35 dB(A)
durante il periodo diurno e a 25 dB(A) durante il periodo notturno.
Il criterio differenziale non si applica inoltre:
1) alla rumorosità prodotta da infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali,
marittime;
2) alla rumorosità prodotta da attività e comportamenti non connessi con esigenze
produttive, commerciali professionali;
3) alla rumorosità prodotta da servizi e impianti fissi dell’edificio adibiti ad uso
comune, limitatamente al disturbo provocato all’interno dello stesso.
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Il valore differenziale di immissione, da confrontare con il limite, si ottiene dalla
differenza tra il livello di rumore ambientale LA ed il livello di rumore residuo LR.
Vale a dire che il livello differenziale LD è pari a:
LD = LA - LR
dove:
- il rumore ambientale LA è costituito dal livello continuo equivalente di pressione
sonora ponderato A prodotto da tutte le sorgenti (compresa evidentemente la specifica
sorgente disturbante) presenti in un determinato luogo e durante un determinato
tempo; nel caso di verifica dei limiti differenziali LA è riferito al tempo di misura TM;
- il rumore residuo LR è costituito dal livello continuo equivalente di pressione sonora
ponderato A che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. LR va
misurato con le identiche modalità impiegate per la determinazione di LA.
Al livello ambientale LA devono peraltro essere apportate, se del caso, le seguenti
correzioni:
KI =
3 dB(A)
per la presenza di componenti impulsive;
KT =
3 dB(A)
per la presenza di componenti tonali;
KB =
3 dB(A)
per la presenza di componenti in bassa frequenza (solo periodo
notturno).
Esclusivamente con riferimento al periodo diurno si prende in considerazione
l’eventuale fattore correttivo per la presenza di rumore a tempo parziale.
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I limiti assoluti; condizioni di applicabilità; definizioni
Valori limite di emissione, sono riferiti alle sorgenti fisse e mobili.
Si applicano a tutte le aree del territorio circostanti le sorgenti considerate, secondo la
classificazione acustica delle stesse zone. I rilevamenti e le verifiche sono effettuati in
corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità.
Si tratta di valori di immissione per singola sorgente. Il livello di rumore prodotto dalla
singola sorgente da confrontare con i limiti di emissione è considerato in relazione
all’intero periodo di riferimento (diurno o notturno).
Valori limite assoluti di immissione
Riguardano il rumore immesso nell’ambiente esterno da tutte le sorgenti presenti in
una determinata zona.
Il livello di rumore ambientale da confrontare con i limiti di immissione è considerato
in relazione all’intero periodo di riferimento (diurno o notturno).
Per le infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, aeroportuali, i limiti di immissione
non si applicano all’interno delle rispettive fasce di pertinenza. All’esterno di dette
fasce concorrono al raggiungimento, o meno, dei limiti assoluti di immissione.
All’interno delle fasce di pertinenza, le singole sorgenti sonore, diverse da quelle
appena sopra indicate, devono rispettare, ognuna presa singolarmente, i limiti di
emissione e, nel loro insieme, i limiti assoluti di immissione.
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Valori di attenzione
I valori di attenzione sono espressi come livelli continui equivalenti di pressione
sonora ponderata A e vanno riferiti al tempo a lungo termine TL.
I valori di attenzione sono differenziati a seconda che si riferiscano ad una media di
valori verificati in più periodi di riferimento o ad una media di valori verificati in più
intervalli orari.
Il superamento dei valori di emissione e di immissione comporta sanzione
amministrativa.
Il superamento dei valori di attenzione comporta, tra l’altro, l’obbligo del Piano di
Risanamento.
Per i valori di rumore ambientale da confrontare con i limiti di emissione, immissione
nonché con i valori di attenzione valgono le stesse correzioni previste nel caso della
determinazione del valore differenziale: correzione per presenza di:
- componenti impulsive,
- componenti tonali,
- componenti in bassa frequenza (solo periodo notturno).
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Con riferimento ai limiti assoluti di immissione e di emissione, ai valori di attenzione e
qualità, gli stessi sono riportati nelle tabelle che seguono:
Tab. 1 – Valori limite assoluti di emissione
valori limite assoluti di emissione (in dBA) in funzione delle classi di destinazione d’uso del
territorio
classi di destinazione d’uso del territorio
tempi di riferimento
diurno (6.00-22.00)
notturno (22.00-6.00)
I
Aree particolarmente protette
45
35
II
Aree prev. residenziali
50
40
III
Aree di tipo misto
55
45
IV
Aree ad intensa attività umana
60
50
V
Aree prev. industriali
65
55
VI
Aree esclusivamente industriali
65
65
Tab. 2 – Valori limite assoluti di immissione
valori limite assoluti di immissione (in dBA) in funzione delle classi di destinazione d’uso del
territorio
classi di destinazione d’uso del territorio
tempi di riferimento
diurno (6.00-22.00)
notturno (22.00-6.00)
I
Aree particolarmente protette
50
40
II
Aree prev. residenziali
55
45
III
Aree di tipo misto
60
50
IV
Aree ad intensa attività umana
65
55
V
Aree prev. industriali
70
60
VI
Aree esclusivamente industriali
70
70
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Tab. 3 – Valori di attenzione
valori di attenzione (in dBA) in funzione delle classi di destinazione d’uso del territorio
classi di destinazione d’uso del territorio
valori di attenzione
se riferiti ad un’ora
se riferiti all’intero
periodo di rif.
Diurno
Notturno
Diurno
Notturno
I
Aree particolarmente protette
60
45
50
40
II
Aree prev. residenziali
65
50
55
45
III
Aree di tipo misto
70
55
60
50
IV
Aree ad intensa attività umana
75
60
65
55
V
Aree prev. Industriali
80
65
70
60
VI
Aree esclusivamente industriali
80
75
70
70
Tab. 4 – Valori di Qualità
valori di qualita’ (in dBA) in funzione delle classi di destinazione d’uso del territorio
classi di destinazione d’uso del territorio
tempi di riferimento
diurno (6.00-22.00)
notturno (22.00-6.00)
I
Aree particolarmente protette
47
37
II
Aree prev. residenziali
52
42
III
Aree di tipo misto
57
47
IV
Aree ad intensa attività umana
62
52
V
Aree prev. Industriali
67
57
VI
Aree esclusivamente industriali
70
70
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LA ZONIZZAZIONE COMUNALE DI MONTEVEGLIO
Il comune di Monteveglio ha adottato la Classificazione Acustica ai sensi della L.R.
15/2001 sul rumore ambientale.
La classificazione acustica consiste nella suddivisone del territorio comunale in base
agli usi urbanistici attualmente insediati sul territorio e gli usi di futura previsione; ad
ogni classe acustica (da 1 a 5) corrispondono dei limiti acustici da rispettare, fissati
dalla legge 447/1995, riferiti sia al periodo notturno che a quello diurno.
È quindi uno strumento indispensabile per l'applicazione dei limiti del rumore
ambientale ed ha due principali funzioni: consente l'azione di risanamento nelle aree di
criticità e rende possibile la pianificazione acustica ossia la valutazione preventiva del
rispetto dei limiti dei nuovi insediamenti, siano essi di infrastrutture ed attività che
producono rumore o di insediamenti sensibili al rumore.
Come si può vedere dalla cartografia riportata nella pagina seguente, l’area del
territorio comunale interessata dal progetto ricade in classe IV “aree di intensa attività
umana” ovvero aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di
popolazione, elevata presenza di attività commerciali ed uffici, presenza di attività
artigianali, aree in prossimità di strade di grande comunicazione, di linee ferroviarie, di
aeroporti e porti, aree con limitata presenza di piccole industrie;
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Abbiamo poi una classe III della aree agricole vicine ed una classe V nelle aree
artigianali al di la della strada.
(l’area (ellisse verde) è in classe IV)
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Estratto PCCA di Monteveglio 2013
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DESCRIZIONE DEL CICLO LAVORATIVO
Nel presente paragrafo vengono sintetizzate le caratteristiche dell’impianto di nuova
realizzazione.
L’area oggetto dell’intervento di progetto si trova in un area agricola lungo la Strada
provinciale 27 in prossimità della zona artigianale ed in adiacenza alla stazione
ecologica comunale.
L’intervento consterà (vedere progetto dettagliato in allegato 1) di una palazzina ad
uffici con area scarico merci e magazzino, distributore carburante (a solo uso interno)
ed un area lavaggio). Lo scarico dei mezzi avverrà con n.3 carrelli elevatori.
Verranno impiegate 5 persone in ufficio ed 1 in magazzino.
L’orario di funzionamento dell’attività sarà esclusivamente diurno.
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Le sorgenti di rumore attuali degne di nota sono esclusivamente quelle provenienti
dalla stazione ecologica ma soprattutto dal rumore prodotto dal traffico veicolare,
locale ma piuttosto intenso. Anche la velocità, essendo praticamente su un rettilineo, è
piuttosto sostenuta. I mezzi sono di ogni tipo, agricoli, mezzi leggeri e pesanti.
Durante i sopralluoghi si sono contati passaggi di circa 600 veicoli orari di cui 50
pesanti.
Foto dell’area di progetto nello stato di fatto 2011
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Foto dell’area di progetto nello stato di fatto 2014
Il traffico generato dall’attività in progetto è stimato dalla proprietà in circa 100
autocarri giornalieri tra:
• Motrici portata p.c. ton 12
• Motrici portata p.c. ton 140
• Bilici portata p.c. ton 290
• Semirimorchi e rimorchi
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DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE
Le attività di rilevazione sono state condotte tenendo in considerazione, tra l’altro, le
prescrizioni contenute nel DM 16 marzo 1998, “Tecniche di rilevamento e
misurazione dell’inquinamento acustico”.
I rilievi sono stati eseguiti dal Dott. GB, Tecnico Competente in Acustica (Regione
Emilia Romagna).
La catena di misura è stata controllata, mediante calibratore di classe 1, prima e dopo
l’effettuazione delle misure: i valori rilevati differivano di meno di 0.5 dBA.
STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
Fonometro analizzatore Larson Davis 831, numero di serie 2082, di classe 1 secondo
le norme EN 60651/1994, EN 60804/1991.
Filtri e microfono (Larson Davis modello 377b02) sono inoltre conformi alle norme
EN 61260/1995 (IEC 1260), EN 61094-1/1994, EN 61094-2/1993, EN 61094-3/1995,
EN 61094-4/1995.
Lo strumento è perciò conforme alle prescrizioni riportate:
nell’all. B del D.P.C.M. 01/03/1991
nell’art. 2 del D.M. del 16/03/1998.
Il fonometro è dotato di certificato di taratura.
Il microfono è dotato di certificato di taratura.
Calibratore Bruel & Kjaer modello 4231 di classe 1 secondo la norma IEC 942-1988.
Il calibratore è dotato di certificato di taratura.
Anemometro portatile.
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I RILIEVI ESEGUITI
Ci siamo recati nell’area in esame ed abbiamo eseguito alcune misure della rumorosità
dell’area ante operam.
Per valutare oggettivamente il rumore presente nell’area, si è quindi deciso di eseguire
una misura di breve durata alla mattina, e successivamente
una misura nel
pomeriggio, ritenendole più che sufficienti a caratterizzare il clima acustico della zona.
Le misure sono state eseguite nel 2011 all’atto dell’avvio dello studio di progetto. Nel
2014 all’atto di presentazione del PUA è stata eseguita una nuova misura di verifica.
La prima misura è stata eseguita al mattino nell’area in prossimità della stazione
ecologica comunale in orario di apertura della stessa. Nel 2014 è stata eseguita una
misura, nella stessa posizione, in prossimità della stazione ecologica, al pomeriggio.
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1
estratto mappale catastale con ubicazione punto di misura.
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Data, ora e luogo del rilevamento
In data 15/06/2011 si sono effettuate le misurazioni del rumore ambientale
Le attività di misurazione sono caratterizzate come segue:
Periodo di riferimento
diurno
Tempo di osservazione
08.00 – 20.30
Tempo di misura
08.15 – 20.15 circa
Le condizioni meteorologiche erano ottimali:
Tempo
cielo sereno
Temperatura
22-28°
Vento
non avvertibile
In data 07/02/2014 si sono effettuate le misurazioni del rumore ambientale
Le attività di misurazione sono caratterizzate come segue:
Periodo di riferimento
diurno
Tempo di osservazione
16.00 – 17.00
Tempo di misura
16.18 – 16.41 circa
Le condizioni meteorologiche erano ottimali:
Tempo
cielo sereno
Temperatura
10°
Vento
non avvertibile
Le attività di rilevazione sono state condotte tenendo in considerazione, tra l’altro, le
prescrizioni contenute nel DM 16 marzo 1998, “Tecniche di rilevamento e
misurazione dell’inquinamento acustico”.
I rilievi sono stati eseguiti dal Dott. GB, Tecnico Competente in Acustica (Regione
Emilia Romagna).
La catena di misura è stata controllata, mediante calibratore di classe 1, prima e dopo
l’effettuazione delle misure: i valori rilevati differivano di meno di 0.5 dBA.
Il microfono è stato posto a circa 1,50 m da terra.
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Il parametro descrittore utilizzato è il livello equivalente di pressione sonora ponderato
A, Leq,A; l’approssimazione è al mezzo decibel più vicino.
Punto di
misura
1
misura
Leq dBA
1
56,5
1
2
55,0
note
Postazione di misura nei pressi stazione ecologica. Mattina.
Si avverte molto chiaramente il traffico stradale. Anno 2011
Postazione di misura nei pressi stazione ecologica. pomeriggio
Si avverte molto chiaramente il traffico stradale. Anno 2014
Operando in base al d.m. 16 marzo 1998, “Tecniche di rilevamento e di misurazione
dell’inquinamento acustico” si sono ricercati rumori impulsivi e componenti tonali.
Si sono rilevati scarsi impulsi derivanti probabilmente dai veicoli in passaggio.
Come si nota dalla tabella seguente i valori rilevati, rientrano in quelli previsti dalla
zonizzazione acustica comunale tranne che per una misura
valori limite assoluti di immissione (in dBA) in funzione delle classi di destinazione
d’uso del territorio
classi di destinazione d’uso del
tempi di riferimento
territorio
diurno (6.00-22.00)
notturno (22.00-6.00)
I
Aree particolarmente protette
50
40
II
Aree prev. residenziali
55
45
III
Aree di tipo misto
60
50
IV
Aree ad intensa attività
65
55
umana
V
Aree prev. industriali
70
60
VI Aree esclusivamente industriali
70
70
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L’area indagata però risulta anche all’interno della fascia di rispetto stradale.
Abbiamo una strada Cb, e siamo all’interno della fascia A.
tabella del DPR 124/2004
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VALUTAZIONE PREVISIONALE IMPATTO ACUSTICO
In generale, le emissioni acustiche provenienti dall’impianto possono essere
classificate esclusivamente come quelle prodotte dagli autocarri che prelevano e
conferiscono i materiali non sono infatti previsti macchinari o altre attrezzature da
posizionare nell’area. Il rumore prodotto dagli impianti di distribuzione carburanti e
nell’area di lavaggio si considerano ininfluenti poiché costituiti essenzialmente sempre
dal rumore prodotto dal veicolo (e per l’area di lavaggio da un idropulitrice). Inoltre
essendo a ridosso della strada è molto probabile che il rumore prodotto sia in realtà
minore di quello che viene dalla strada stessa.
Il rumore prodotto dal traffico stradale è un fenomeno tipicamente variabile nel tempo,
essendo costituito dall’insieme delle emissioni sonore associate al transito dei singoli
veicoli che compongono il flusso veicolare. Quest’ultimo, infatti, è assai diversificato
nelle sue configurazioni (flusso scorrevole, congestionato, intermittente, etc.) e a
questa variabilità si aggiunge quella derivante dalle caratteristiche dei veicoli stessi,
differenti per tipologia, modalità di guida, stato di manutenzione, etc. Ne deriva una
casistica assai ampia che va dal rumore con fluttuazioni assai contenute, rilevabile in
strade a traffico intenso nel quale risulta difficile discriminare il rumore prodotto dal
transito dei singoli veicoli , a quello con fluttuazioni ampie presente in strade locali a
traffico scarso per il quale, invece, sono individuabili gli eventi sonori associati al
passaggio dei singoli veicoli.
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Per caratterizzare quantitativamente questo rumore fluttuante nel tempo è sufficiente,
ed anzi costituisce un’informazione più agevolmente utilizzabile, la conoscenza di
alcuni descrittori acustici tra cui il livello continuo equivalente LAeq e il livello del
singolo evento sonoro SEL.
La metodologia per il rilievo del rumore da traffico stradale presenta alcuni aspetti che
si diversificano in funzione dell’obiettivo del rilevamento stesso, per cui è necessario
definire tale obiettivo prima di procedere alla scelta della metodologia. In linea
generale i rilevamenti sono distinguibili in orientati al recettore e/o alla sorgente. Tra
gli scopi delle misure orientate ai recettori vi sono la verifica del rispetto dei valori
limite stabiliti dalla legislazione, la compatibilità con la zonizzazione acustica, la
definizione dei piani di risanamento acustico. Tra gli scopi delle misure orientate alla
sorgente il principale è la taratura e validazione di modelli previsionali del rumore da
traffico stradale, indispensabili per la valutazione di impatto acustico di nuove strade o
di modifiche di quelle esistenti, oltre a essere utili per gli stessi scopi delle misure
orientate ai recettori.
Si sottolinea, inoltre, che il rumore da traffico stradale concorre al raggiungimento dei
valori limite assoluti di immissione solo se i recettori sono esterni alle fasce di
pertinenza, mentre all’interno di dette fasce di rispetto deve essere considerato
singolarmente. A tale rumore, inoltre, non si applicano i valori limite differenziali di
immissione, definiti nel decreto del 14/11/1997.
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Sicuramente Via Cassola e Via Abitazione saranno influenzate dai veicoli a servizio
l’attività anche se, per Via Abitazione il breve tratto percorso e la conformazione della
strada condiziona la velocità dei veicoli che si ritiene non superino, almeno per i mezzi
più pesanti i 20 km orari.
Per Via Abitazione, utilizzando una campagna di misurazioni eseguita presso il
comune di Imola in attività similare, siamo entro i limiti di immissione previsti dalla
zonizzazione. Infatti utilizzando il leq di 73,6 dB(A) prodotto da un bilico (il mezzo
più grande che può conferire il materiale) e misurato a bordo strada (ci mette 10
secondi a passare), abbiamo che, anche ipotizzando, per eccesso, che il passaggio di
tutti i mezzi di una giornata (circa 100) aggiungendo la circolazione interna all’area
raggiungano i 20 minuti giornalieri, se rapportato all’intero periodo di riferimento
diurno, in quanto non ci sono operazioni di carico/scarico/lavorazioni svolte in ambito
notturno, diventa 56,8 dB(A) e quindi abbondantemente entro i limiti di immissione.
recterT.H. (File N. 3) (27/11/2007 15.06.33) - Running SEL
recterT.H. (File N. 3) (27/11/2007 15.06.33) - Running Leq
recterT.H. (File N. 3) (27/11/2007 15.06.33)
90
dBA
80
70
60
50
15.06.33
hms
15.06.35
15.06.37
15.06.39
15.06.41
15.06.43
Valutazione previsionale di impatto acustico ditta BT Srl
area di intersezione Via Cassola con Via Abitazione a Monteveglio (BO)
.
28
Passiamo alla previsione di impatto sulla Via Cassola
La velocità raggiungibile è maggiore, e si stima sia sui 50 km orari con conseguente
maggior rumore prodotto, ma l’influenza sul traffico preesistente cala pesantemente.
Sel = 89.0 dBA
Leq = 78.2 dBA
recterT.H. (File N. 8) (27/11/2007 15.19.14) - Running SEL
recterT.H. (File N. 8) (27/11/2007 15.19.14) - Running Leq
recterT.H. (File N. 8) (27/11/2007 15.19.14)
90
dBA
80
70
60
50
40
15.19.19hms15.19.19
15.19.20
15.19.21
15.19.22
15.19.23
15.19.23
15.19.24
15.19.25
15.19.26
Anche in questo caso il leq di 78,2 prodotto da un bilico e misurato a bordo strada (ci
mette 6 secondi circa a passare), se rapportato all’intero periodo di riferimento diurno
diventa ininfluente.
Per valutare il rispetto dei limiti per le strade di tipo Cb del già citato DPR 142 è stato
fatto un indicativo campionamento manuale di un ora tra le 16 del pomeriggio e le 17,
il giorno 07/02/2014, del numero e tipologia dei mezzi che sono transitati in Via
Cassola.
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area di intersezione Via Cassola con Via Abitazione a Monteveglio (BO)
.
29
I risultati sono stati 550 veicoli leggeri e furgoni inferiori a 35 q.li e 50 veicoli pesanti.
Il traffico indotto su base oraria dalla attività di progetto consiste in 12,5 autocarri
ovvero 100 su base giornaliera.
In una situazione come questa, il contributo dei mezzi che affluiscono all’impianto in
esame è senza ombra di dubbio ininfluente senza bisogno di ulteriori analisi.
Rispetto del limite differenziale
I recettori in zona sono aziende e la stazione ecologica comunale entro la fascia di
rispetto acustica stradale e quindi non si applica il differenziale.
A nord abbiamo il pubblico esercizio (bar- mensa) anch’esso in area di rispetto
acustico stradale.
Se consideriamo invece il rumore prodotto nel piazzale aziendale sulla facciata del bar
– mensa, anche ipotizzando che venga prodotta una rumorosità dal motore di un
autocarro a basso regime di giri di 80 dB(A) presso l’area distribuzione del carburante
(ovvero il limite estremo dell’area di manovra degli autocarri) che è a circa 33 metri di
distanza; la nota formula (considerando, una sorgente sferica omnidirezionale)
ΔL = 20*lg r2/r1
dove ΔL = alla riduzione del rumore in dB
r = distanza dalla sorgente in metri
e, ipotizzando un potere fonoisolante di una finestra con vetro semplice di 15 dB(A),
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.
30
possiamo calcolare:
sorgente
Lp
misurato
Autocarro a basso
numero di giri
80
R1
distanza
recettore in m
Valore
In
facciata
Interno abitazioni
ipotizzando
un’attenuazione di
15 db
1
33
49,6
34,6
Di fatto non abbiamo l’applicabilità del limite differenziale.
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area di intersezione Via Cassola con Via Abitazione a Monteveglio (BO)
.
31
CONSIDERAZIONI FINALI
Premesso che:
1. il Comune di Monteveglio ha approvato il Piano di Classificazione Acustica,
2. l’area in cui è situata l’attività in esame è riconducibile alla classe IV,
3. il limite di immissione in periodo diurno per la suddetta zona è pari a 65 dBA
si è proceduto a verificare la compatibilità acustica dell’attività di progetto.
Sulla base delle elaborazioni e dei risultati di cui alle sezioni precedenti, si può riassumere
che:
• le immissioni derivanti dal traffico generato, unica sorgente di rumore, sono
compatibili con l’area in esame
• le immissioni negli ambienti di residenziali o assimilabili più vicini siano sempre
inferiori ai 50 dB(A) diurno e che comunque non venga superato il limite differenziale.
L’attività prevista è quindi pienamente compatibile con quanto prevede la vigente normativa.
Ferrara, 07 marzo 2014.
Io sottoscritto BS, committente della presente valutazione, dichiaro che le
informazioni, fornite da me medesimo o dai miei collaboratori, e riportate nella
presente relazione sono rispondenti al vero.
Monteveglio, li _______________
Firma
_____________________
Valutazione previsionale di impatto acustico ditta BT Srl
area di intersezione Via Cassola con Via Abitazione a Monteveglio (BO)
.
ALLEGATO 1
TAVOLE PROGETTO ARCH. PIERLUIGI COSTA
COMUNE DI VALSAMOGGIA
Provincia di Bologna
INGRESSO
NORD
Ambito di riqualificazione di POC INGRESSO NORD
all'intersezione di Via Cassola con Via Abitazione
Tavole di PSC: AB.PSC.2a - MV.PSC.3g
Tavole di RUE: MV.RUE.1g - MV.RUE.2d.1
Tavole di POC: 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6
Dati Catastali
Monteveglio - Foglio 5 - Particelle : 32 parte, 52, 62, 699, 702, 706,
707 parte, 724, 725, .......................................................
Protocollo Generale
Spazio riservato allo Sportello Unico
Pratica esaminata nella seduta
della Commissione Q.A.P. del
........................................................
Professionista incaricato
Soggetti Attuatori:
Arch. Pierluigi COSTA
Via Lavino, 406
Monte San Pietro (BO)
C.F.: CSTPLG64A11A944N
P.IVA: 00115351207
Stefano Bernabei e Monica Castelli
BERNABEI IMMOBILIARE Srl
...............................................
Via Guido Rossa n. 7
40030 - Castel di Casio (BO)
C.F. e P.IVA : 01799901200
...............................................
Per informazioni tecniche: 051/6768328
333/6191836 - [email protected]
Categoria di intervento
Franco BARALDI
Via Cassola n. 25
Monteveglio di Valsamoggia (BO)
C.F. BRLFNC41E14F659T
................................................
Descrizione dell'intervento e destinazione d'uso
PIANO URBANISTICO ATTUATIVO
Tipo Elaborato
N.ro Elaborato
PROGETTO
3
RIQUALIFICAZIONE AREA BAR TABACCHERIA E MENSA
VALSERVICE SRL E REALIZZAZIONE MAGAZZINO MERCI CON
PARCHEGGIO ATTREZZATO BERNABEI TRASPORTI SRL - DI SERVIZIO
ALL'AMBITO PRODUTTIVO SOVRACOMUNALE DI MONTEVEGLIO
Titolo della Tavola
PLANIMETRIA GENERALE
distribuzione interna al comparto, schema
Scala 1:200
elaborato aggiornato al
PUA
28 febbraio 2014
0
10
20
30m
ALLEGATO 2
DOCUMENTI DI TARATURA STRUMENTAZIONE
ALLEGATO 3
ABILITAZIONE PROFESSIONALE