67-69 Fari Terrisse_Layout 1 13/12/13 16:11 Pagina 67 NAVIGAZIONE Si spegne la luce dei fari La tecnologia GPS condanna il faro e il suo guardiano all’estinzione di Marie-Noëlle Terrisse L uce nelle tenebre. Guida per chi è perso. Posto isolato, perfetto per trovare un rifugio dalle futilità del mondo e confrontarsi con la natura più selvatica, oceani, onde e correnti, venti e tempeste… pochi monumenti hanno l’aura romantica del faro, tanto che diventarne il guardiano sembra essere il sogno nel cassetto di moltissime persone. Un sogno che ha ormai ben poche possibilità di realizzarsi: nell’era del GPS e dell’automatizzazione, il guardiano del faro è un mestiere in via d’estinzione. La maggior parte dei governi sta cedendo o chiudendo le strutture e gli alloggi; regolarmente nuovi fari vengono spenti, e c’è il rischio che una grande tradizione possa andare perduta. Costruiti per lo più nell’Ottocento, i fari sono diffusi in tutto il mondo. Il Lighthouse Directory, sorta di inventario realizzato da un ex docente della University of North Carolina, ne censisce 17.100, e sono gli Stati Uniti a fare la parte del leone. “I grandi fari d’atterraggio erano essenziali per il passaggio dalla navigazione d’altura a quella costiera: l’avvistamento delle luci il più lontano possibile consentiva al navigante di avere un’idea precisa della propria posizione in vista dell’arrivo in porto. Oggi, se funzionano correttamente i moderni apparati di bordo come il GPS, i fari non sono più determinanti”, spiega il Capitano di vascello Salvatore Tumminello, direttore della Direzione Fari e Segnalamenti presso la Marina militare italiana. Secondo Tumminello, i fari sono però lungi dall’essere obsoleti: “La loro utilità rimane pienamente riconosciuta, soprattutto numero 51 gennaio/febbraio 2014 DOSSIER quando si naviga in prossimità delle coste e dei porti. E sono assolutamente affidabili: i fari non sbagliano mai!”, osserva il Comandante, che ricorda come non si è mai al riparo da un black-out elettronico, o da momenti in cui non si riceve più il segnale GPS. “Per questo nessun navigante esperto fa affidamento soltanto sui sistemi elettronici”, sottolinea. Anche se sembra strano, si continua a costruire nuovi fari: quello di Al Yasat ad Abu Dhabi, ad esempio, è stato realizzato fra il 2010 e il 2011. Quello che sta velocemente scomparendo, invece, è il mestiere di guardiano: un tempo presidiati da persone, ormai i fari funzionano quasi tutti con sistemi automatici di accensione e spegnimento. Sui circa 680 esistenti negli Stati Uniti, soltanto uno è ancora manovrato manualmente: The Boston Light, su Little Brewster Island, che è tra l’altro il primo costruito nel Paese. In alcuni fari, è possibile “giocare” al guardiano il tempo di una vacanza: il Rose Island Lighthouse, sulla costa est, viene gestito da una fondazione che offre varie formule ai keepers volontari. Questi possono impegnarsi anche per una settimana, dedicando dalle 6 alle 8 ore al giorno a lavori di manutenzione e rinnovo. In Italia, i 150 fari (perfettamente funzionanti) rimangono di pertinenza della Marina militare, che cerca però nuove destinazioni d’uso per gli alloggi di servizio un tempo assegnati ai guardiani. Alcuni locali sono già stati dati in concessione a enti locali o università, per aprirli al pubblico a fini turistici e culturali, mentre il faro di Capo Spartivento, in Sardegna, è stato trasformato in struttura alberghiera. In molti altri Paesi (dalla Croazia alla Scozia, dall’Australia agli Usa), la casa del guardiano viene infatti trasformata in resort o in Bed & Breakfast. A volte sono un po’ spartani, ma offrono emozioni indimenticabili, tanto che alcuni ospitano matrimoni, come il Nash Point Lighthouse in Galles… 67 67-69 Fari Terrisse_Layout 1 10/12/13 15:55 Pagina 68 Z Il faro di Heceta Head nell’Oregon acceso dal 1894. Un secolo dopo è stato parzialmente trasformato in B&B e arriva ad accogliere circa 4.000 ospiti l’anno. 68 Negli Stati Uniti, The United States Lighthouse Society pubblica la lista di tutti i fari del Paese dove è possibile pernottare. Uno dei più suggestivi è probabilmente Heceta Head Lighthouse (Oregon), tuttora in funzione benché automatizzato. Inaugurato nel 1894, era in una posizione così isolata che pochi guardiani riuscivano a sopportarne le condizioni estreme! Un secolo dopo, la coppia Korgan è stata scelta per trasformare in B&B gli alloggi del primo e del secondo assistente del guardiano. La ristrutturazione, che ha richiesto più di cento fra ditte e artigiani, è stata piuttosto impegnativa, ma il faro “è stato riportato il più vicino possibile all’aspetto originale”, spiega Steven Bursey, genero dei Korgan. Il B&B, in cui soggiornano circa 4.000 ospiti all’anno, opera sotto concessione del governo federale, mentre lo Stato dell’Oregon rimane proprietario della torre del faro. Negli Usa le soluzioni adottate sono variegate: laddove non è possibile trasferire la proprietà dei fari a enti non profit o gruppi di volontari, quelli spenti vengono messi all’asta. Nell’autunno 2013, ad esempio, è stata aperta la gara per il Butler Flats Lighthouse del Massachusetts, costruito offshore nel 1898 e accessibile unicamente via nave. È proprio con un’asta che Daniel Jegat, un imprenditore edile francese, si è aggiudicato nel 2003 il faro di Kerbel, in Bretagna – non più attivo già da vari anni – per trasformarlo qualche anno dopo in casa di vacanze. “Ho potuto comprarlo anche perché altri potenziali acquirenti hanno avuto paura delle spese di ristrutturazione e manutenzione. L’ho pagato 285.000 euro, ma ho dovuto spenderne più del doppio per rimetterlo a posto. Se non fossi stato nell’edilizia, sarebbe stato molto difficile…”, racconta Jegat. Il faro di Kerbel ha una specificità che lo rende unico: oltre alla casa del guardiano, si può pernottare anche nel mini-appartamento KIRKENDALL-SPRING/NATURE PICTURE LIBRARY/CONTRASTO DOSSIER LE VIE DELL’ACQUA panoramico sistemato proprio in alto alla torre, a 25 m di altezza. Per l’imprenditore, l’avventura si è rivelata un ottimo affare: “D’inverno, i week-end nella torre sono presi d’assalto, anche da stranieri. Nella bella stagione, dove affitto soltanto alla settimana, molte persone si prenotano di anno in anno. Sono più che sodeast global geopolitics 67-69 Fari Terrisse_Layout 1 10/12/13 15:55 Pagina 69 NAVIGAZIONE disfatto, non mi aspettavo un tale ritorno”, commenta Jegat. Se i fari, pilastri del nostro immaginario collettivo, si stanno trasformando dappertutto nel mondo, enti e gruppi di cittadini appassionati cercano di preservare questo patrimonio unico, struggente trait d’union fra l’uomo e il mare. numero 51 gennaio/febbraio 2014 DOSSIER “Mi auguro di non appartenere alla generazione che spegnerà i fari,” conclude, forse un tantino sconsolato, il Comandante Tumminello. Marie-Noëlle Terrisse è stata corrispondente per Le Monde, per Le Nouvel Economiste e per La Tribune. 69
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