“Zona Nove” è su www.niguarda.eu FEBBRAIO 2014 Anno 20 - n. 217 USATO DI QUALITà OGGETTI, ARREDI, ABBIGLIAMENTO, PROVENIENTI DA SET TELEVISIVI, PUBBLICITARI. Seguici su Facebook “Props Outlet dell’usato ONA NOVE 32.000 copie distribuite GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - Pratocentenaro - ISOLA Via Guido da Velate 9/27 20162 Milano Tel. 02.66111206 www.propsusato.it Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02/39662281, e-mail: [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). Direttore: Luigi Allori. Redazione: Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Claudio Dozio, Teresa Garofalo, Antonietta Gattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Giulia Lazzaroni, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso. Collaboratori: Laura Albani, Valia Allori, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Roberta Coccoli, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo, Renato Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”: Lorenzo Gomiero. Pubblicità: Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). Il fioretto di orro PARCO NORD Testi/Ponale: l’incrocio del diavolo non c’è più pag. 4 Una passerella lunga 70 metri L’incrocio del diavolo MONDO ALER A nche i tempi e i modi di rivedere l’assetto stradale sbagliato di un incrocio possono essere esemplari dei limiti del funziamento della macchina comunale. Negli ultimi due anni abbiamo rivolto pressanti appelli agli uffici tecnici affinché affrontassero il problema che riguardava “l’incrocio del diavolo” Testi/Ponale. “Esso dicevamo - con lo spazio per la fermata del tram che invade il già stretto controviale obbliga le auto a incolonnarsi una dietro l’altra e a fermarsi anche con il verde se davanti ci sono un bus o più macchine che, girando a sinistra, si fermano al semaforo rosso sul viale. Il collo di bottiglia è tale da ridurre di molto lo smaltimento del traffico proveniente dalla Bicocca, verso il centro alla mattina e da fuori Milano alla sera”. Se ne è accorto anche il Consiglio di Zona 9 il quale ha inondato Palazzo Marino di mozioni e delibere tese a far intervenire i tecnici comunali per una modifica molto semplice ma apparentemente inapplicabile: spostare la fermata del tram dopo l’incrocio in modo da allargare la carreggiata prima del semaforo e permettere così lo scorrimento di due file di auto, sia che girino a destra o a sinistra oppure che vadano dritte. Ebbene, finalmente l’hanno capita e il problema è risolto con soddisfazione di tutti (vedi a pag. 4). Ci voleva tanto?! Una nuova società pag. 5 per gli alloggi popolari EX MANIFATTURA Il nuovo quartiere è pronto AMIANTO Il processo ai dirigenti Pirelli pag. 6 “IL PAESE DEI GIUSTI” Un libro pag. 9 di Garofalo e Valota SUPPLEMENTO (disegno di Gero Urso) ONA NOVE pag. 11 Il termometro della criminalità a cura di Grazia Morelli in collaborazione con i Carabinieri di Greco viale F. Testi 119 - tel. 02/66104191 (Non sono compresi i reati denunciati alla Ps) RAPINE GENNAIO ‘14 1 GENNAIO ‘13 2 FURTI GENNAIO ‘14 Finalmente completati i lavori all’incrocio. Ma quanta fatica! M5 Garibaldi: tutto rimandato ai primi di marzo pag. 3 Gelaguela UNITÀ MEDICA SILOE Via Cesari, 19 - 20161 Milano telefono: 02-6422188 Direttore Sanitario: dr. Alfredo Rossi “per il recupero delle disabilità e del benessere fisico” fisioterapia - idrokinesiterapia - massoterapia - palestra - piscina Patologie dell’apparato locomotore: degenerative, postraumatiche, postoperatorie Patologie metaboliche: disendocrinie, dislipidemie, obesità, educazione alimentare Patologia neurologica e neuromuscolare: neuro miopatie, morbo m. di Parkinson Area di prevenzione: idrokinesi dedicata alla profilassi in età infantile e nell’anziano dr. dr. dr.ssa dr.ssa dr. dr.ssa dr. dr. dr.ssa dr.ssa Alfredo Rossi Salvatore Argento Michela Carena Gabriella Cataldo Paolo De Giorgis Mirella Giana Antonio Macheda Nino Mozzanica Marina Muscarà Luisa De Toni Franceschini Gelateria - Caffetteria Aperitivi - Pasticceria • Piatti freddi • Frullati e gelati con frutta tropicale • Frappé • Granite tropicali • Cioccolata calda • Macedonia • Mousse • Torte su prenotazione Via Pianell Salvatore 45 Tel. 334.7378420 30 GENNAIO ‘13 pag. 4 Viva la Repubblica e la Costituzione Italiana! Specialità mediche: Medicina Interna, Gastroenterologia Chirurgia Pediatrica Ginecologia Cardiologia Ortopedia Fisiatria Endocrinologia, Dietologia Dermatologia, Allergologia Reumatologia Neurologia pag. 6 48 SCIPPI GENNAIO ‘14 GENNAIO ‘13 0 1 Giovanni Beduschi arissimo Giovannone Fumettaro, nel senso che vendi fuC mo ridens, grazie di aver ricordato che il tuo, nostro giornale compie vent’anni. Ricordo ancora quando, imberbe Kabobo rimane in carcere Clara Amodeo rmai sembrava solo questioO ne di tempo, quello che il Riesame ci avrebbe messo ad accogliere la richiesta di trasferimento di Adam Kabobo, il ghanese che lo scorso 11 maggio uccise tre persone in zona Belloveso, in un opg (ospedale psichiatrico giudiziario): e invece, con un provvedimento a sorpresa anche rispetto agli esiti di una perizia depositata nei giorni scorsi, i giudici del tribunale del Riesame hanno stabilito che la casa di reclusione può garantire, allo stesso tempo, le cure necessarie all'immigrato e le esigenze di sicurezza. Eppure, era stato lo stesso Riesame ad accogliere la richiesta di perizia della difesa e a nominare Marco Scaglione come medico legale addetto alla perizia: una decina di giorni fa, infatti, Scaglione aveva concluso il suo lavoro con una relazione che indicava nell’opg la struttura più adatta dove collocare Kabobo, sempre in regime di custodia cautelare. La perizia era dunque stata discussa in un’udienza cui aveva partecipato anche il ghanese e al termine della quale gli avvocati Benedetto Ciccarone e Francesca Colasuonno avevano chiesto che venisse trasferito nell’opg di Castiglione delle Stiviere (Mantova). Tuttavia, dal canto suo, il collegio del Riesame (Spagnuolo VigoritaBoniolo-Conforti) ha bocciato l'istanza con un’ordinanza nella quale spiega che il medico legale non ha valutato come del tutto incompatibili con il carcere le condizioni di Kabobo: i giudici hanno fatto notare che se Kabobo fosse stato del tutto incompatibile con il carcere non poteva finire in un opg, non essendo per loro possibile decidere in questo senso (solo dopo una sentenza con dichiarazione di infermità mentale si può disporre l’opg), ma in una casa di cura agli arresti domiciliari. I giudici poi nel merito ritengono che “sulla base della perizia” non sussista “una condizione di incompatibilità della patologia dalla quale è affetto il Kabobo con la custodia in carcere”. Eppure, dalla relazione del perito, emerge che Kabobo continua a sentire quelle “voci” che, a suo dire, l'avrebbero portato ad uccidere tre persone e ad aggredire anche un compagno di cella nei mesi scorsi; e mentre i difensori annunciano che ricorreranno in Cassazione per far trasferire il ghanese in un opg, il destino giudiziario di Kabobo passerà per il processo con rito abbreviato che si è aperto giovedì 6 febbraio. Ne parleremo sul prossimo numero. L’ASSOCIAZIONE AMICI DI “ZONA NOVE” In occasione della FESTA DELLA DONNA 2014 Organizza un pranzo da sballo presso il ristorante “2 Fratelli” di via Luigi Ornato n° 74 Sabato 8 marzo alle ore 13 (aperto anche agli uomini) MENU Antipasto misto con sorprese Bis penne speck e zafferano/lasagne al forno Controfiletto cucinato a piacere o Arrosto di vitello Verdure miste - patate al forno 1/4 di vino ed acqua a piacere Dolce e spumante Caffè Il pranzo sarà allietato da musica da ballo e cotillons e alle signore verrà offerta la Mimosa L’importo è di € 22.00 Per prenotazioni: Mira Redaelli tel. 026436560 cell. 3381361194 Associazione Amici Zona Nove 0239662281 La quota andrà interamente versata entro e non oltre il 04/03/2014 giovincello, non sapevi ancora tenere la matita in mano e tutta la redazione aveva l’età dell’asilo. Da allora di inchiostro sotto i ponti ne è passato. Oggi, dall’alto di tanti anni Lutto per la morte di Dario Meroni artedì 4 febbraio ci ha lasciati Dario Meroni, figlio di M Roberto e Sonia, prematuramente scomparso a 38 anni compiuti da pochi giorni. Dipendente di una prima- di notizie, inchieste, denunce, proposte, ci auguriamo di andare ancora avanti. Nonostante la crisi che colpisce anche noi. (Zorro Nove) OOM IN 0NA di Ortensia Bugliaro - foto Giansanti Panchine distrutte ria azienda di telecomunicazioni, pur essendosi trasferito a Roma per motivi di lavoro, è rimasto legato alla sua città e al suo quartiere. Suo padre Roberto, Presidente della Commissione Servizi Sociali in CdZ 9, da moltissimi anni è impegnato in politica e nel sociale nei nostri quartieri, in particolare in quello di Dergano, e più volte ha collaborato con “Zona Nove”, fornendo il suo prezioso e competente contributo. La Redazione del giornale si stringe ai familiari tutti, in questo straziante momento: non possiamo nemmeno immaginare la dimensione del dolore che vi sta accompagnando in questi giorni, di fronte al quale ogni parola sembra essere inadeguata e banale. Ma ci auguriamo che l’amicizia e la stima reciproca che da sempre ci lega, vi possano far sentire tutto il calore, l’affetto e la nostra vicinanza in questo terribile momento. Ciao Dario Imbrattate le serrande del Pd di Niguarda P er la seconda volta nel giro di pochi mesi le serrande del circolo Rigoldi del Partito Democratico di Niguarda, cone quelle di altre due sedi milanesi del partito, il 10 gennaio sono state imbrattate da scritte ‘No Tav’ e da insulti volgari. Pietro Bussolati, segretario Pd dell’Area Metropolitana, Mariangela Rustico, responsabilde del Pd di Zona, e Claudio Migliavacca, segretario del circolo, hanno dichiarato: “Questi gesti possono danneggiare le nostre sedi, ma non possono di certo fermare la nostra azione politica impegnata nella costruzione di comunità e civiltà. La violenza politica che abbiamo visto esprimersi contro i circoli preoccupa e deve essere fermata. Dobbiamo reagire tutti insieme e portare tutti la solidarietà della comunità alle sedi del partito offese da questi vandalismi”. CARNEVALE! Consiglio di Zona 9 ha espresso la volontà, che verrà concreIneiltizzata nei prossimi giorni, di organizzare il Carnevale 2014 vari quartieri della zona, tra cui anche Niguarda, Bicocca e Pratocentenaro. Invitiamo i cittadini a visitare sia il sito della nostra associazione (www.niguarda.eu <http://www.niguarda.eu> <http://www.niguarda.eu/>) sia quello del Consiglio di Zona 9 (www.comune.milano.it <http://www.comune.milano.it> <http://www.comune.milano.it/>) sui quali verrà pubblicato il programma ufficiale delle manifestazioni non appena sarà definito in ogni dettaglio. “Zona Nove” augura a grandi e piccini un’intensa e gioiosa giornata di divertimento e serenità. e panchine dei giardinetti per tutti noi sono un simboL lo di ricordi e di avventure. E ancora oggi rispecchiano quel modo spensierato di stare insieme e fissare con colori indelebili i momenti belli, con numeri telefonici e cuoricini. Alcuni, invece, si scagliano contro di esse danneggiandole “inutilmente”, come è avvenuto nei nuovi giardini di via Tremiti. Come si può notare nella foto, le asticelle sono state scardinate fino a staccarle del tutto. CRONACA di Ortensia NERA Bugliaro Ornato: uno strano scippo • Uno scippo veramente singolare: la signora E.F. di 84 anni si reca in mattinata presso la Banca S. Paolo di via P.di Calboli per alcune operazioni. Ritira una bella sommetta e si reca negli uffici della Cooperativa Abitare per altre operazioni. Ritornando sui suoi passi, in via Ornato, lungo il marciapiede, presso il numero civico 7, da una finestra cade della vernice che colpisce la donna, facendole perdere l’equilibrio. Soccorsa dai passanti, si reca nella vicina farmacia per farsi medicare, ma con grande sorpresa, in borsa non trova più la busta con la sommetta ritirata. Manovra costruita o fatto del tutto casuale? (8 gennaio) Rotta/Val di Ledro: lo stop senza cervello non basta • Finalmente all’incrocio di via P. Rotta e via Val di Ledro è stato “ufficialmente” evidenziato lo Stop, proprio per evitare gli incidenti che spesso avvengono nello stesso punto. Purtroppo, verso le 14, un’autovettura, non rispettando la segnaletica, ha urtato una moto che proveniva dalla sua destra. Il motociclista è stato trascinato per alcuni metri, fino alla fermata dell’autobus. Immediatamente è sopraggiunta l’ambulanza che ha provveduto ai primi soccorsi. Fortunatamente non sono stati evidenziati traumi gravi. (21 gennaio) Overeaters Anonymous per chi ha disagi alimentari vereaters Anonymous - mangiatori compulsivi include perO sone che hanno disturbi alimentari quali bulimia, anoressia, vomito autoindotto e pensieri ossessivi riguardo all’alimentazione e al proprio corpo (sulla scia di Alcolisti Anonimi). È un’associazione di uomini e donne che, condividendo le proprie esperienze e sostenendosi reciprocamente, vivono il recupero dal mangiare compulsivo. Informazioni: www.overeatersanonymous.it/online/chi-siamo.htmlhttp://www.oa.org/. Via Sbarbaro a senso unico alle ore 11 del giorno 6 febbraio la Via Sbarbaro è stata posta provvisoriamente a senso unico di D marcia da viale Enrico Fermi a Via Giuditta Pasta. Val Maira: minacce di morte per telefono • Le chiamate erano insistenti. Continue. Senza sosta. Telefonava al numero unico emergenza 112 e cominciava ogni volta a minacciare di morte gli operatori che rispondevano alla chiamata. Gli agenti del Commissariato Greco-Turro hanno individuato, in pochi giorni, il responsabile. Si tratta di un uomo di 45 anni, affetto da disturbi mentali, che è stato denunciato per procurato allarme e minacce gravi e aggravate. Nelle telefonate, che partivano da una cabina telefonica, l’uomo raccontava agli operatori del Nue di essere armato e di sapere dove lavorassero e dove avessero parcheggiato la macchina. Il tipo aggiungeva che li avrebbe aspettati per poi ucciderli uno dopo l’altro. Il denunciato abita in via Val Maira. (26 gennaio) ATTENZIONE La sede della redazione in via Val Maira 4 (Pratocentenaro) è aperta ogni mercoledì pomeriggio dalle 15.30 alle 18 per ricevere coloro che desiderano segnalare problemi, annunciare o proporre iniziative, articoli o servizi per il giornale. Si può anche telefonare allo 02.39662281. ONA NOVE 2 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. TRASPORTI a cura di Anna Aglaia Cazzaniga M5/Garibaldi: altro mese di ritardo per ragioni tecniche Ma almeno sembra decisa l’apertura ai primi di marzo Vuoi SUBITO contanti portaci l’oro che non usi COMPRO ORO 5, amore mio, ma quando arrivi a M Porta Garibaldi? Ormai la domanda è sulla bocca di tutti e le risposte che si sentono in giro sono le più svariate possibili. “Zona Nove” è in grado di fare un po’ di chiarezza sull’argomento. A meno di ulteriori disguidi e ritardi le fermate di via Volturno e stazione Garibaldi verranno aperte al pubblico quasi certamente nel fine settimana dell’8 e 9 marzo, quello del carnevale ambrosiano (non è una battuta visto che a carnevale ogni scherzo vale) anche se qualche documento ipotizza anche il fine settimana precedente (1 e 2 marzo). Perché questo ulteriore ritardo? E qui sì che, leggendo le motivazioni, viene da pensare che sia uno scherzo di carnevale, ma non è così, purtroppo. Il primo motivo, che dovrebbe essere solo normativo/burocratico, riguarda la certificazione delle saldature delle rotaie della tratta non ancora aperta al pubblico. Durante il sopralluogo della Commissione Ministeriale, che dovrà dare l’ok per l’entrata in esercizio delle due fermate, i documenti relativi alla certificazione delle saldature non è stata messa a disposizione. Se è solo un problema cartaceo, durante il prossimo sopralluogo (che al momento di andare in stampa dovrebbe essere già stato eseguito) la questione verrà risolta. Ben più imbarazzante l’altro motivo: le balaustre che devono proteggere i passeggeri da cadute accidentali dalle scale mobili e dai camminamenti non sono a norma di legge. Ovvero non sono alte almeno 110 cm come vuole il regolamento edilizio di Milano. Cosa da non credere anche se, a parziale scusante dei progettisti, l’altezza di queste balaustre non è stabilita da una normativa nazionale bensì locale: ci sono Comuni che accettano i 100 cm e altri anche 90 cm. Però la M5 è a Milano e quindi bisogna rispettare i 110 cm. Morale: sono arrivate a Malpensa le nuove balaustre “alte”, sono state sdoganate, portate nelle stazioni ed installate. Non dovrebbero esserci più problemi. La nuova visita della Commissione Ministeriale dovrebbe dare l’ok al preesercizio di un mese e poi ci sarà la tanto attesa inaugurazione. Inaugurazione che, così a deciso il Sindaco Pisapia e così ha iniziato a organizzare il Consiglio di Zona 9, dovrà coinvolgere tutto il quartiere dell’Isola. Proprio per questo il Duc Isola (distretto urbano del commercio) e diverse associazioni presenti nel quartiere hanno predisposto un calendario di eventi, collegati al carnevale, alla mobilità sostenibile, al commercio e all’artigianato, coinvolgendo anche le scuole di quartiere e le associazioni dei genitori. Da parte sua il Consiglio di Zona 9 ha iniziato a esaminare il cartellone degli eventi in commissione Territorio/Commercio e Cultura il 30 gennaio. • Cambiati i nomi a diverse fermate del metrò La Giunta comunale ha voluto riconoscere nel nome delle stazioni della metropolitana alcuni luoghi caratteristici della nostra città. Per quanto riguarda la M5 Bignami diventerà “Bignami-Parco Nord”, Ponale “Ponale-Hangar Bicocca”, Cà Granda “Cà Granda-Pratocentenaro”, Bicocca “Bicocca-Università”. • Guasto: la Metropolitana 5 ferma per più di 2 ore Il 3 febbraio è rimasta interrotta per un paio d’ore, dalle 9 all 11, la circolazione dei treni su tutta la linea 5. Colpa degli interventi tecnici che si sono resi necessari per riparare un guasto, forse un problema di segnalamento. Atm ha istituito un servizio di bus sostitutivi e indirizzato gli utenti ai tram 7 e 31, ma inevitabile un certo disagio. COMPRO ORO, ARGENTO, DIAMANTI, MONETE, OROLOGI PRESTIGIOSI MASSIMA VALUTAZIONE VIALE SARCA 91 MILANO VIALE SUZZANI 12 MILANO Tel. 02.39543511 OUTLET DELL’USATO 50% - 60% - 70% MENO DELLE GIOIELLERIE Specializzata in modifiche e riparazioni di mobili, sedie, armadi e cucine. MOBILI SU MISURA Occasione: libreria laccato bianco Linee di superficie Atm: le prime proposte di modifica Ma la strada per risolvere i problemi è ancora lunga rriva la M5 e Atm, complice il taglio dei fondi del Comune e il dividendo A straordinario richiesto da Palazzo Marino che comporteranno 51 milioni di euro di tagli al bilancio, ha deciso di cancellare alcuni doppioni e cambiare i percorsi di 17 linee di bus e tram. Scopo di questa mini rivoluzione: più efficienza e meno sprechi. Tre le zone coinvolte fra le quali la nostra zona 9. Quali le novità? A marzo torneranno a circolare i tram vicini a Porta Garibaldi, ovvero rientrerà in esercizio la circolare su ferro interrotta 8 anni fa per permettere l’apertura del cantiere della M5. La nuova (mini) rivoluzione è ancora sulla carta, perché il CdZ9 da mesi chiede molte altre modifiche, come più volte scritto sulle pagine del nostro giornale, anche se pare molto probabile che due tram cambieranno percorso: il 7 non arriverà più in via Messina ma terminerà le corse in piazzale Lagosta e il 33 si fermerà all’Isola. Luca Simi, Presidente della Commissione Territorio del CdZ 9, intervistato da “Repubblica”, così come già fatto nei mesi scorsi quando ha parlato a “Zona Nove”, ha puntato la sua attenzione nei confronti dei cittadini che usano il mezzo pubblico per spostamenti zonali, ovvero per coloro che si recano a fare la spesa, a scuola o all’ospedale. Il taglio delle linee - lampante il caso del tram 31 che adesso fa capoli- nea alla Manifattura Tabacchi - rende problematiche questi spostamenti locali. Tanto è vero che, conclude il suo intervento Luca Simi, il CdZ 9 ha chiesto di prolungare le corse fino all’Ospedale Maggiore di Niguarda. Ormai, come scritto nell’articolo sulla M5 in questa stessa pagina, le nuove stazioni della metropolitana apriranno ai primi di marzo e tutti questi nodi verranno al pettine e dovranno essere risolti. Confidiamo molto sulla capacità del CdZ 9 di fare recepire ad Atm (e al Comune) le esigenze dei nostri quartieri.Non sarà facile perché 51 milioni di euro di “dieta” sono una mazzata e come dice il proverbio “non si possono fare le nozze con i fichi secchi”. 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Adesso gli automobilisti, che tutte le mattine lasciano il quartiere San Giuseppe, possono affrontare la giornata con maggior serenità, sapendo che non devono più passare interminabili minuti imbottigliati nel traffico accentuato dal collo di bottiglia progettato dai tecnici del Comune. Non è stato facile ma alla fine il CdZ 9 ha portato a casa un risultato abbastanza soddisfacente. Perché non è stato semplice? Primo perché il Comune ha perso molti mesi prima di eseguire i lavori, quasi non li considerasse una priorità. Secondo perché, dopo l’ennesimo sopralluogo e l’ennesimo giro di mail con il CdZ 9, li ha eseguiti andando a creare più danni che benefici: il restringimento della carreggiata era stato avvicinato all’incrocio con tutti i rischi del caso e il marciapiedi/isola che impediva il passaggio di due auto contemporaneamente era stato lasciato praticamente immutato. Incredibile! Nuovo giro di mail al vetriolo fra CdZ 9 e Comune che ha finalmente portato ad eseguire i lavori nel miglior modo possibile, ovvero cercando di allargare il più possibile la carreggiata della strada nel rispetto delle prescrizioni del Codice della Strada. NIGUARDA PRATOCENTENARO Erboristeria Ornato presenta STUDIO LEGALE RENZULLI Spazio Bricks Percorsi di Conoscenza Seguici su Spazio Bricks Tel. 393.4999780 Mail: [email protected] V.le Ca’ Granda 2 Tel./Fax 02.66100795 www.avvocatorenzulli.it [email protected] Pasticceria e Caffetteria Vinti ATTREZZATURE TOELETTATURA alimenti VENDITA ANIMALI Orario continuato: 9/19.30 Chiuso il lunedì Via Paolo Rotta, 4 - 20162 Milano (ang. Via Ornato) Zona Niguarda Tel./Fax 02.66.10.48.18 www.argopetshop.it [email protected] Produzione propria Via Val Maira 4 Tel 02.6438259 (foto di Franco Bertoli) AFFORI Prima Studio Legale avv. Elisabetta Gusso Via Luigi Ornato 65 20162 Milano Tel. e Fax 02.6435168 Cell. 338.4650727 [email protected] www.studiolegalegusso.it IL TAPPEZZIERE Dopo Ecco la nuova passerella del Parco Nord Lunga 70 metri, unirà le due ali ovest (Niguarda-Affori-Bruzzano-Cormano) ed est (Bresso-Bicocca-Cusano-Sesto San Giovanni-Cinisello). L a domenica mattina al Parco Nord è dedicata spesso dai podisti più in forma ad allenamenti sulle lunghe distanze, normalmente tra i 15 e i 30 chilometri. Queste sedute, chiamate nel gergo dei runners “lunghi”, sono fondamentali sia per chi sta preparando i 21 km della mezza maratona sia ai più coraggiosi che hanno come obiettivo il percorso completo di 42 km. Si tratta di allenamenti che possono durare anche tre ore e che oltre all’ impegno fisico presentano anche difficoltà di concentrazione. Infatti, specie per chi corre da solo, è noioso ripetere più volte sempre lo stesso percorso. Il Parco Nord è grande e va già incontro ai podisti ma… con la imminente realizzazione della nuova passarella che scavalcherà via Veneto-Ornato e via Aldo Moro sarà più invitante. Il parco per la sua planimetria, ricorda infatti una farfalla, simbolo di cambiamento e di naturalità, che dispiega le sue due ali nel cuore della metropoli milanese, imprigionata dalle case e dalle strade che la circondano. Con questo nuovo ponte le due ali ovest (Niguarda-Affori-Bruzzano-Cormano) ed est (Bresso-Bicocca-Cusano-Sesto San Giovanni-Cinisello) del Parco Nord verranno finalmente unite e sarà quindi possibile correre ma anche pedalare tranquillamente da Affori a Sesto San Giovanni o da Cusano a Niguarda senza uscire dal grande polmone verde. Per saperne di più, su questa nuova opera, abbiamo intervistato Pierluigi Angiuoni consigliere dell’ente Parco Nord. Quali saranno i tempi di realizzazione dell’opera? La posa della passarella, lunga 70 metri, è prevista per giugno mentre per l’utilizzo effettivo si pensa a dopo l’estate. Si tratta del Impianti idraulici Riscaldamento - Scaldabagni Condizionamento . Gas Via Gaetano Osculati, 17 20161 Milano Tel. 0287073255/Fax 0287073256 Cell. 338.2611745 e-mail: [email protected] PORTA VITTORIA Riparazioni e Rifacimento Divani, Poltrone, Sedie, Tende per interni, Tapparelle Lavori accurati Materassi - Zanzariere Via Luigi Ornato 13 Tel. 02.6887767 Cell. 333.2483564 Lorenzo Meyer Il Colombo Termoidraulica Studio Legale Avv. Eloisia Minolfi Dott. Luana Minolfi Via Benvenuto Cellini 1 20129 Milano Tel. 02.54123438 - Fax 02.54019967 E-mail: [email protected] ISTRIA quinto ponte ciclopedonale realizzato in 20 anni dall’ente parco. Oggi il Parco Nord è sostanzialmente spezzato in due, all’altezza del confine tra Bresso e Milano, in via Ornato, dove a separare le aree verdi, oltre alle strade, c’è anche il fiume Seveso che poco lontano si immerge nel sottosuolo milanese. Questo ultimo ponte in un sol colpo scavalcherà due strade e il fiume, riunendo il parco in un’unica entità. Non solo il ciclista o il pedone potrà attraversare in piena sicurezza un nodo che attualmente lo obbliga a scendere all’incrocio semaforico ma anche i mezzi di servizio e di vigilanza potranno passare da una parte all’altra del parco con maggiore facilità, a beneficio della sicurezza di tutti. Quali saranno e da chi verranno sostenuti i costi dell’opera? L’opera dal costo di 1 milione e 350 mila euro sarà costruita e finanziata della catena di supermercati “Il Gigante” che proprio nei pressi della passarella sta realizzando un nuovo centro commerciale. Per un terzo sono soldi che l’operatore avrebbe dovuto versare come oneri di urbanizzazione al Comune di Milano mentre gli altri due terzi sono una quota di “compensazione ecologica”. Tutto intorno circa 12.500 metri quadrati di aree di proprietà de “Il Gigante” sono state cedute gratuitamente al parco e attrezzate con ciclabili, boschi e prati. Ma le novità non finiscono qui, non è vero? Confermo. Oltre via Aldo Moro il Parco Nord ha in progetto, anche se non ancora imminente, la creazione di un lago che molto probabilmente sarà balneabile. Alimentato dal canale Villoresi, sarà profondo tra i 2 e i 3 metri. Fulvio Orlando Costruzioni • Ristrutturazioni Bioedilizia S.O.S. COMPUTER !!! Interventi Rapidi Anche SERA e WEEKEND Sede operativa: via Hermada 4 20162 Milano cell. 348.1756079 [email protected] www.ecoedile.org Prezzo Trasparente: Uscita + 1a ora E 29 mezzore successive € 9 ISOLA cell. 338.77.87.196 [email protected] Studio Dentistico Dott. 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MONDO ALER a cura di Daniele Cazzaniga Una nuova società per gli alloggi popolari a Milano prietà sia del Comune (28mila alloggi) sia della stessa Aler (40mila). A dare vita al nuovo soggetto - che dovrebbe debuttare fra due mesi - saranno Palazzo Marino e la Regione Lombardia. La decisione è arrivata il 28 gennaio al termine del colloquio (durato circa un’ora) fra il sindaco Giuliano Pisapia e il governatore Roberto Maroni. “Le case popolari vivono situazioni di degrado non degne di una città come Milano - ha affermato il sindaco al termine del vertice. - Entro due mesi nascerà una nuova società congiunta di gestione delle case popolari per dare un segnale forte di attenzione e per arrivare in tem- pi relativamente brevi a dare case dignitose”. I due enti hanno deciso di stanziare somme straordinarie da destinare alla manutenzione ordinaria del patrimonio edilizio, oltre a interventi sui canoni di locazione per risolvere la situazione di morosità. “È una soluzione ragionevole e innovativa”- ha confermato Maroni Ci diamo due mesi di tempo per seguire questa strada. Non c'è alcun contrasto fra noi”. Intervista esclusiva a Matteo Quitadamo del Sunia ome si può leggere qui sopra il monC do Aler è di nuovo in prima pagina (o forse non è mai andato via): rescissione unilaterale delle convenzioni, mala gestione, riforma (solo a parole) e ultima, non certo in ordine di importanza, la presa di posizione del Comune di Milano che dovrebbe portare alla nascita di una nuova società incaricata di gestire il patrimonio di Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) nella nostra metropoli. Matteo Quitadamo, da una vita impegnato in prima fila nelle attività del Sunia in zona 9, leggiamo da mesi notizie allarmanti sull’Aler: ci fa il punto della situazione? Al giorno d’oggi le cose sono molto complicate perché sono venute a galla tutte le storture che negli ultimi 20 anni Aler e Regione hanno sistematicamente messo in atto. Negli anni scorsi Aler e Regione hanno fatto delle operazioni immobiliari che si sono poi rivelate fallimentari mettendo in piedi delle società collegate chiedendo dei mutui che poi entravano nel bilancio di Aler con l’avvallo e la garanzia della Regione Lombardia. Oggi mi si viene a dire che la colpa del buco economico è dovuto agli inquilini che non pagano? Per onore di verità bisogna dire che c’è anche questo aspetto, ma in confronto al debito è assolutamente marginale. Mentre le colpe bisogna cercarle soprattutto nel mancato finanziamento da parte di Regione Lombardia. Più volte la Giunta comunale presieduta da Pisapia ha chiesto ad Aler un cambio di rotta perché amministrare così il patrimonio immobiliare del Comune è scandaloso. Nei giorni scorsi esponenti della Giunta hanno minacciato di fare gestire gli immobili della nostra metropoli ad un’altra società. Siamo veramente così allo sbando? L’Erp rischia di diventare un problema economico e di sicurezza e non una risorsa per calmierare il mercato immobiliare e degli affitti? Noi ci aspettavamo che, con la Giunta Pisapia, ci sarebbe stato già da tempo un cambio di rotta. Ma ad oggi, tranne alcuni interventi marginali, il cambio di rotta non c’è stato e ben venga la presa di posizione del Sindaco che intende occuparsi seriamente delle case popolari, chiedendo anche il coinvolgimento della Regione. Ma per cambiare rotta e per fare marciare le cose nel verso giusto c’è bisogno di finanziamenti e in quasi tre anni la Giunta Comunale non ha brillato in questo senso. Poi è chiaro che quando le cose non funzionano si cercano altre vie come può essere quella di affidare ad altri soggetti che non siano Aler, ma questa via è stata già percorsa negli anni scorsi dalle Giunte Albertini e Moratti che hanno assegnato a soggetti privati la gestione del patrimonio comunale con esiti disastrosi, sia a livello amministrativo sia tecnico, con grande disagio per gli inquilini. È chiaro che ci sono anche le mancanze di Aler in materia: evidentemente la convenzione che è stata firmata tra Comune ed Aler non funziona. Va rivista, aggiornata e soprattutto finanziata con risorse adeguate. Il Sunia ribadisce ancora una volta che la gestione del patrimonio pubblico deve rimanere in mano pubblica che sia Aler o un altro soggetto, ma sempre pubblico. E mi pare che anche gli esponenti del Comune abbiano fatto marcia indietro; vedremo nei prossimi mesi. I sindacati inquilini da anni cercano di firmare accordi/convenzioni per migliorare la gestione di questo immenso patrimonio immobiliare e calmierare gli affitti e le spese. Dalla sera alla mattina Aler e Giunta Maroni decidono di non rinnovare il protocollo d’intesa 19/1/2011. Mi pare questo il punto forte di scontro su cui ora vi state battendo. Abbiamo già intrapreso diverse iniziative e continueremo finchè non riusciremo a riportare Regione Lombardia e Aler al tavolo delle trattative. La legge 27/07 è stata pensata e approvata con l’intento che gli abitanti delle case popolari, con gli affitti versati, debbano raggiungere il pareggio di bilancio. A dicembre l’Aler ha disdettato l’accordo, faticosamente sottoscritto con i sindacati inquilini nel 2010 e tra l’altro previsto dalla stessa legge, per l’abbattimento dei canoni. Con questa scelta si creano ulteriori difficoltà alle fasce più deboli degli inquilini e siamo convinti che tutto ciò porterà a un aumento notevole della morosità, già aumentata sia per effetto della crisi economica sia per l’applicazione della L.R. 27/07. Per sostenere questa lotta il Sunia invita gli inquilini a ritardare i pagamenti e a recarsi nei nostri uffici a sottoscrivere la lettera di protesta da inviare ad Aler (Via Volturno 43 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; Via Moncalieri 5 - alla sede del Pd - ve- nerdì dalle 10 alle 12; Viale Ca’ Granda 44 mercoledì dalle 10 alle 12). Altre questioni salienti aperte? Di questioni salienti aperte in questo periodo ce ne sono diverse. Intanto abbiamo la questione della riforma delle Aler: anche se la Regione pensa di averla chiusa noi siamo di parere diverso ma, visto i rapporti pessimi che ci sono in questo momento, la vedo molto dura. Con Aler siamo ai ferri corti come spiegavo prima, anche perché il Presidente dell’Aler si dice impotente e non muove virgola senza autorizzazione di Maroni. Sul Comune che dire? Ci fa piacere che Giuliano Pisapia in questi giorni abbia preso una posizione chiara e che si sia schierato sulle posizioni dei sindacati e di questo ringraziamo sia il Sindaco sia il Partito Democratico che hanno aderito ufficialmente alla nostra manifestazione. Ma alla luce dell’approvazione della L.R. 27/07 che ha fortemente compromesso la funzione sociale del servizio Erp, assumendo l’autofinanziamento delle Aler come elemento fondante della politica di settore della Regione, le case popolari hanno un futuro? Rispondere non è semplice. Il gioco è tutto politico perché la Regione è la sola responsabile dell’edilizia popolare e non può fare finta di niente. Vorrei ricordare che negli ultimi 20 anni la Regione è stata governata dal centrodestra e non mi sembra che la politica sociale fosse e sia al centro della sua azione politica, ed essendo il governatore Maroni in perfetta continuità con il passato non credo abbia intenzione di cambiare rotta. Ci si deve mettere in testa che si deve dedicare risorse all’edilizia popolare perché così non regge. Se si vuole dare dignità al settore si deve mantenere quella funzione sociale rappresentata dalle case popolari; bisogna impegnare denaro perché siamo al collasso e non certo per gli inquilini che non pagano. Poi andiamo a mettere le mani nelle Aler e correggere quelle malversazioni e abusi che ci sono. Nelle ultime ore la situazione sta prendendo una piega diversa, c’è stato un incontro tra Maroni e Pisapia per fare il punto della situazione e hanno deciso che nei prossimi due mesi ci saranno grosse novità e cioè quella di formare una società che gestisce il patrimonio delle case popolari sia di Aler sia del Comune con criteri diversi fin qui usati. Io sono molto preoccupato dal punto di vista sindacale: i lavoratori Aler che fine faranno? E non sto parlando dei soggetti che hanno contribuito a portare al disastro finanziario e morale di questo Ente. Il sindacato Sunia starà allerta sulla questione e farà di tutto per raggiungere quell’equilibrio che serve in momenti come questo. • • • • • • Impianti elettrici civili e industriali Domotica • Citofonia Antenne terrestri e satellitari Antifurto • Videosorveglianza Impianti Fotovoltaici Manutenzione e Riparazioni Via Hermada 14 - Via Val di Ledro 8 20162 Milano Tel. 0266100480 e-mail [email protected] www.washdog.it na nuova società prenderà il posto di Aler U nella gestione delle circa 68mila case popolari sul territorio di Milano che sono di pro- ittori impianti s.r.l. per prenderti cura PERSONALMENTE del tuo amico a 4 zampe! 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Di Calboli 3 - Milano Tel. 02.6425552 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 5 URBANISTICA La cittadella “ex Manifattura” in dirittura d’arrivo Roberta Coccoli n Viale Suzzani uno dei due edifici a forma Inazione di L della Ex-Manifattura Tabacchi, a destiresidenziale, che si affaccia sul viale, sottoposto da qualche anno a totale riqualificazione, appare ormai in dirittura d’arrivo. Finalmente si comincia ad avere chiara la nuova faccia dello storico edificio e a capire quale potrà essere il suo nuovo impatto nel quartiere. I due edifici a L, posti a Nord e a Sud del lotto, a cinque piani fuori terra, saranno destinati a residenza; a piano interrato saranno ospitati i box e i posti auto. Una delle ditte che ha curato il complesso intervento di urbanizzazione e gestito la riqualificazione del lotto è la Società Prelios, per cui intervistiamo Maurizio Valli, responsabile commerciale delle vendite, nell’ambito di Prelios. A che punto siamo con i lavori? Finalmente l’Edificio a Sud sta per essere ultimato, e a breve verranno consegnati i nuovi appartamenti, ma anche per l’edificio a Nord i lavori proseguono celermente e penso che fra poco si comincerà la commercializzazione anche delle residenze in quel fabbricato. A piano terra si sviluppano gli appartamenti con giardino, bilocali di circa 80 mq di superficie, che si affacciano su cortili privati, cintati da un’alta parete in muratura sul viale Suzzani, che ne protegge la privacy. Al piano primo invece gli appartamenti sono un po’ più grandi e possono usufruire di una grande terrazza ricavata dalla pensilina esistente, che a suo tempo faceva da protezione ai vagoni che arrivavano dalla stazione di Greco, carichi di tabacco, e che qui stazionavano per lo scarico. Apparta- menti più ampi sono posti al piano attico, e sono dotati di locali spaziosi,adatti a famiglie.Le tipologie comunque offrono locali ampi e di buon godimento. Penso che per fine primavera o inizio estate gli appartamenti dell’Edificio Nord potranno essere agibili, ma si stanno già predisponendo verifiche e collaudi. Si dovrà comunque attendere che scada la prelazione dello Stato: infatti la legge prevede che, per la tutela del patrimonio artistico, siano posti vincoli per quei beni aventi caratteristiche storiche rilevanti. Gli appartamenti quindi possono essere liberamente acquistati, ma la legge stabilisce un diritto di prelazione a favore del Ministero delle Belle Arti, da esercitare entro 60 giorni dalla notifica dell’atto di compravendita, e se al termine di questo tempo lo Stato non risponde, l’acquirente diventa proprietario esclusivo a tutti gli effetti. Quale sarà l’impatto diretto degli abitanti del quartiere con la nuova struttura? Prima il lotto della Ex Manifattura Tabacchi era chiuso dentro le sue mura, ora si il progetto prevede che tutto l’isolato si apra al quartiere: sul Viale Suzzani sono già state parzialmente abbattute le murature di recinzione e ora si può vedere solo una rete metallica a protezione del cantiere nella parte che sarà completamente fruibile a tutti i cittadini. Al centro, fra i due fabbricati residenziali, Edificio Nord ed Edificio Sud, si aprirà infatti la grande piazza che farà da fulcro centrale del progetto. Tutta l’area che, noi addetti ai lavori chiamiamo “la cittadella”, sarà riqualificata: si tratta di una piazza pedonale, su cui si affac- ceranno negozi, bar e servizi vari. Attualmente è ancora in itinere e si sta cercando di arrivare a un accordo con il Comune per la questione della realizzazione del supermercato, già previsto in progetto, all’angolo fra Via Santa Monica e Viale Suzzani (su cui il Consiglio di Zona aveva avuto qualche perplessità, ndr). Anche la riqualificazione delle Scuole Civiche del Cinema, in gestione ad altre ditte, sta proseguendo regolarmente. Se “la cittadella” sarà totalmente pedonale, e se la nuova residenza e i nuovi negozi porteranno altri abitanti nel quartiere, come si pensa di risolvere la questione parcheggi? I parcheggi a raso saranno previsti, come attualmente, solo sul viale Suzzani, ma per i residenti, come già accennato sono previsti box e posti auto interrati. Chi saranno i nuovi abitanti? Attualmente sono già stati acquistati il 7080% degli appartamenti: più del 50% degli acquirenti fanno già parte della zona, hanno circa 40-50 anni e si dividono in tre categorie: molti hanno acquistato per risiedere personalmente, altri per fornire un immobile ai propri figli e altri per investimento. I negozi al piano terra, che si affacciano sulla piazza non hanno ancora avuto acquirenti, ma normalmente hanno più mercato prima le abitazioni rispetto alle attività commerciali, che renderanno più viva la piazza.A breve si comincerà la vendita delle residenze dell’Edificio Nord, che penso potrà essere pronto fra circa un anno dalla consegna dell’Edificio Sud. Un difficile cambiamento per il Centro Diurno Pollini C Giorgio Meliesi i risiamo. Ogni volta che si parla di Caserma Mameli di C viale Suzzani subito si sparge la notizia che a breve la struttura dismessa dal Ministero della Difesa diventerà un centro di prima accoglienza per i Rom. Colpa anche di mezze frasi pronunciate da qualcuno della Giunta Pisapia. “Zona Nove” ha partecipato alla seduta del 30 gennaio del CdZ 9 e ha ascoltato sia la dichiarazione ufficiale della presidente Beatrice Uguccioni sia i contenuti della lettera che l’assessore Marco Granelli ha inviato su sollecitazione di alcuni consiglieri di zona che smentiscono categoricamente questa supposta notizia che ha creato polemiche e tensioni. Ma veniamo alla situazione reale. I primi giorni di gennaio torna alla ribalta l’ipotesi di vendere le caserme dismesse perché costano troppo e potrebbero generare un piccolo tesoretto per i Comune, strozzato dalla riduzione dei trasferimenti statali decisi dai governi Berlusconi, Monti e Letta. Il primo bando di vendita di queste enormi aree dismesse, che a Milano riguarda la Mameli e Piazza d’Armi, è andato deserto. Ora il nuovo piano, messo a punto dal Governo, prevede la vendita o la permuta ai privati e/o agli enti territoriali tramite un fondo di investimento immobiliare costituito dal Ministero dell’Economia oppure la cessione gratuita alle Istituzioni locali interessate. Resta però la questione, causa principale del fallimento del primo bando, delle destinazioni d’uso previste dai Piani di Governo del Territorio che spesso rendono questi giganti silenziosi non appetibili. Per quel che riguarda Milano da Palazzo Marino è partito al governo un messaggio che più o meno suona così: il Pgt di Milano prevede per queste aree un riutilizzo ad aree verde e servizi, quindi di speculazione edilizia non se ne parla proprio. Aririvederci alle prossime puntate perché, ne siamo certi, la vicenda non si chiude certamente qui. CORSIVO IN PUNTA DI BIC • Mercadante di sogni • Giulia Lazzaroni ambiare pelle non è mai un processo facile e questo non vale solo per i luoghi, ma anche per le persone coinvolte. Lo dimostra la vicenda del Centro Diurno Integrato di via Pollini 4. La struttura, di proprietà del Comune, è stata infatti gestita dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi dall’anno 2004 come centro per la cura e il ricovero per i malati del morbo di Alzheimer. Questo fino al 31 dicembre 2013 quando, dopo ripetuti rinnovi attuati negli anni precedenti, è scaduto il contratto con il Comune per la gestione della struttura. In vista della scadenza, il 24 ottobre scorso, la Fondazione Don Carlo Gnocchi ha inviato alle famiglie dei pazienti in cura all’interno del Centro, una lettera che avvisa la necessità di lasciare liberi gli spazi della struttura in via Pollini indicando come possibili soluzioni per il trasferimento dei pazienti il Cdi del Centro Girola, gestito dalla Fondazione stessa, e la struttura in via Pindaro gestita dal Pio Albergo Trivulzio. Il passaggio di testimone ha destato la preoccupazione dei parenti dei pazienti ricoveratii, in quanto il cambio repentino di abitudini e di luogo di permanenza può essere difficoltoso e motivo di disagio per chi è malato di Caserma Mameli Che cosa diventerà? Alzheimer. La nuova destinazione del Centro è però dovuta a motivi di gestione, infatti il Cdi funziona in base all’accreditamento con l’Asl di Milano rilasciato non al proprietario della struttura, ovvero il Comune ma all’Ente Gestore quindi alla Fondazione Don Gnocchi. Per il nuovo anno la Fondazione ha deciso, in tutta legittimità, di trasferire tale accreditamento presso altre strutture di proprietà, Quindi non è stato possibile procedere con le attività del centro tramite un altro ente gestore poiché privo dell’accreditamento Asl. Inoltre la regolamentazione attuale non permette di adottare ulteriori soluzioni, come il Comune ha verificato coinvolgendo la Regione Lombardia. Attualmente il Centro di via Pollini è stato inserito nel Piano per i senza dimora, in via provvisoria fino a marzo 2014, dopodiché si provvederà a valutane un suo utilizzo nell’ambito della riorganizzazione dei servizi sociali con la collaborazione del CdZ 9. A un mese dal cambio di utilizzo del Pollini, esprimiamo la speranza di soluzioni efficaci per gli ex pazienti della struttura e che insieme alle loro famiglie ritrovino la tranquillità, nonostante i difficili cambiamenti. alla fine si arriva al processo, per Patrizio E Mercadante, il braccio destro di Mariolina Moioli (assessore alla famiglia del sindaco Letizia Moratti) che lo aveva fatto assumere dal Comune di Milano come consulente per poi farlo diventare a tutti gli effetti dirigente del Comune di Milano. L’8 aprile si aprirà contro di lui il procedimento che lo vede in situazione assai difficile, visto che un imprenditore coinvolto, Sergio Grazioli, è stato condannato a 2 anni di reclusione e Ugo Amilcare Rossetti e Ivan Aureliano Montini, anche loro imprenditori, anche loro coinvolti, hanno patteggiato. E così, se il processo lo confermerà, mentre noi, felici, combattevamo i rom tutti belli inquadrati dietro allo sceriffo De Corato, che festeggiava gli sgomberi che avrebbero dovuto, molto in teoria, metterci al riparo dai furti, qualcuno sfilava dalla tasca dei milanesi un portafogli con dentro una cifra che, ad una prima stima, si aggira intorno ai 35/36 milioni di euro. Diviso per il numero degli abitanti di Milano fa 26 euro e rotti a cittadino, una famiglia di 4 persone si sarebbe (sempre se il processo confermerà) vista scippare più o meno di tasca 100 euro, una classe di 25 bambini 650 euro tondi. I pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano, nella richiesta di arresto per Patrizio Mercadante e di Antonio Picheca (commissario straordinario Fondazione Pini e segretario generale dell’Istituto per i ciechi) datata ottobre 2012, scrivono: “(Mariolina Moioli) promuove delibere di giunta che danno enormi poteri di finanziamento a Mercadante che li utilizza per avvantaggiare, oltre che se stesso, l’avvocato Picheca, ovvero colui che, tramite la prestigiosa (per tradizione ma, purtroppo, non per l’attuale gestione) fondazione milanese dell’Istituto dei Ciechi, dispensa appartamenti a prezzi davvero appetitosi”. E mentre nelle scuole pioveva dal tetto e cascavano i cornicioni, una trentina di onlus venivano innaffiate con tanti bei soldini, sui quali sta per chiudersi un altro filone d’indagine. Magari saranno stati progetti del tutto legittimi, per carità, e le indagini dimostreranno che era giustissimo che il progetto “Maturità senza paura” ottenesse 85mila euro, la cooperativa il Giardino ne prendesse due tranche da 450mila euro, più altri 273mila, la Galdus 120mila euro per lo studio “Giovani domandano Milano risponde”, che altri 270mila euro se ne andassero per il Teatro dei burattini di Como, che l’iniziativa “Scrivere sui margini” fosse del valore di 10mila euro, e che per realizzare “Scambio libro”, fossero indispensabili 25mila euro. Dal canto mio, la prossima volta che in metro sentirò una manina intrufolarsi nella tasca dei calzoni in cerca del portafogli, mi girerò e dirò: “Dilettante!”. • Il valore delle parole • è quello che posta in rete un filmato con tiC’ tolo a doppio senso e poi va a nanna (Beppe Grillo, tanto per non fare nomi), e alla mattina si stupisce tantissimo che i commenti vadano dall’istigazione allo stupro al razzismo, dall’insulto alla minaccia. C’è quello che va alla radio (Ugo Cappellaci, candidato del centrodestra alla presidenza della Sardegna, sempre tanto per non fare nomi) e dice “Michela Murgia è la Costa Concordia della politica, perché come stazza ci siamo, affonderà di sicuro”. C’è quello che “Voi donne del Pd siete qui perché siete brave solo a fare i pompini” (Massimo Felice De Rosa del Movimento 5 Stelle alle colleghe democratiche in Commissione giustizia alla Came- ra) e cade giù dal pero quando gli fanno notare che la battuta fa parte del repertorio del più becero e volgare sessismo e viene denunciato. Di fronte a questi uomini, che hanno cercato grosse responsabilità senza avere chiaramente i prerequisiti per poterle esercitare, mi viene in mente la celebre battuta di Mrs. Doubtfire “Ah, è sua quella bella macchina, caro? Si dice che gli uomini comprino macchine grosse per compensare la pochezza dei propri genitali ...” dove macchina sta chiaramente per metafora di ruolo pubblico. Per quanto riguarda Dambruoso, quello con la mano svelta, quello che molla schiaffoni alle colleghe in Parlamento, non avrei parole, solo provvedimenti disciplinari. Amianto alla Pirelli: il processo contro i dirigenti continua E intanto gli operai continuano a morire Michele Michelino l 24 gennaio, al Palazzo di Giustizia di Milano, è continuato il procesISarca so che vede sul banco degli accusati 11 dirigenti della Pirelli di viale e via Ripamonti. Gli imputati, accusati della morte di 24 operai, sono stati come sempre contumaci (forse vergognandosi di guardare in faccia i familiari delle vittime). Davanti al giudice dott. Osvaldo Martorelli, hanno testimoniato 8 lavoratori dei 10 previsti del Pm, perché nel frattempo due sono deceduti (altri due processi contro gli stessi imputati sono stati unificati e inizieranno con nuovo procedimento il 14 marzo davanti al giudice Gatto). Alcuni degli ex lavoratori che hanno testimoniato sono tuttora residenti nella nostra zona, (in viale F. Testi, a Bresso e Sesto). Ecco la cronaca delle testimonianze. • Il primo degli 8 ex lavoratori (classe 1943) chiamati dal Pm Maurizio Ascione a descrivere le condizioni di lavoro nella fabbrica quando lavorava (dal 1972 al 1984) e le sostanze usate nel processo di produzione, ha descritto le condizioni di lavoro del reparto cinturato pesante (gomme) e, a precise domande sull’amianto ha affermato: “Eravamo circondati dall’amianto”,“l’amianto era presente su tutte le lavorazioni a caldo, “sui macchinari”, “sui tubi” e “l’azienda non ci ha mai informato sui ONA NOVE 6 rischi che correvamo”, “lavoravamo in locali polverosi (nerofumo, ecc) e ho visto che i manutentori senza mezzi di protezione individuali coibentavano i tubi con le mani”. Alla domanda se avesse contratto malattie, ha risposto:“Sì, ho un tumore alla prostata, uno alla vescica e mi hanno tolto un polmone”. • 2° teste - Operaio manutentore elettricista classe 1946 in servizio dal 1968 al 1998. A domande del Pm e degli avvocati ha risposto: “L’azienda era piena di amianto”,“nessuno ci ha informato sui rischi” e c’erano “reparti infernali” come la “sala mescole”. Alla domanda se avesse problemi di salute, ha risposto: “Ho un tumore al rene”. • 3° teste - classe 1930 in Pirelli dal ‘68 all’85, lavoratore addetto alla mensa e al reparto “cinturato” ha ribadito che sull’amianto non era stata data “nessuna informazione sui rischi” e che gli ambienti di lavoro “erano sempre insalubri”. • 4° teste - operaio manutentore delle caldaie dal ‘52 all’84 ha dichiarato che l’amianto era “ovunque nelle gallerie dove lavorava”. • 5° teste - operaio del reparto cavi, classe 1938, addetto alle trafile Pvc e vulcanizzazione, “l’amianto c’era nei cavi intrecciati e nell’am- biente”. Alla domanda su eventuali malattie ha risposto: ” Ho un tumore al rene e uno alla vescica”. • 6° teste, operaio del reparto vulcanizzazione gomme (rep. 8691), (classe 1937). Si lavorava “con la carcassa della gomma riempita d’amianto” e “c’era nebbia in reparto per la polvere”,“i capi non davano mascherine”, “le ventole non aspiravano” e alla rituale domanda ha risposto: “Operato alla vescica”. • 7° teste - operaio del reparto mescole dal 73’ all’81’, classe 1924,“Non ci davano nessuna informazione sui rischi” e “non c’erano mascherine”. • 8° teste - assistente di produzione alla copertura delle gomme, dipendente Pirelli dal 1969 al 1989. Ha dichiarato che dopo aver visto tutti i suoi amici andati in pensione morire poco dopo, anche lui subito dopo la pensione ha avuto “tumori alla vescica e al rene”. Crediamo che la pura sintesi delle testimonianze esprima chiaramente cosa ha significato la ricerca del massimo profitto da parte d’industriali e dirigenti senza scrupoli, coperti per anni da istituzioni complici, che hanno portato alla morte decine di migliaia di persone (in Italia sono più di 4000 ogni anno solo per amianto). Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. “Il gioco è un suicidio senza morte” ONA NOVE André Malraux, La condizione umana, 1933 (a destra dipinto “Il mangiatore di ghiaccioli” di Pamela Napoletano) VITA E CULTURA Visti e non visti Pamela Napoletano GLI APPUNTAMENTI DEL MESE FILMS IN ONA a cura di Grazia Morelli a cura di Silvia Cravero Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l’uscita del giornale. Visti nelle sale di Skyline, Multisala Bicocca e cinema Rondinella ● GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO Casa di Alex Via Moncalieri 5 Hangar Bicocca Via Chiese 1 Alle 21, Serata Danzante (tutti i giovedì). Micol Assaël, ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIMAKOPIOTITA, ambienti sospesi fra arte, scienza e tecnologia, a cura di Andrea Lissoni. Fino al 4/5. ● VENERDÌ 14 FEBBRAIO Centro culturale della Cooperativa Via Hermada 4 Teatro della Cooperativa Via Hermada 4 Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Alle 21,“Rugby. Regole e miti, virtù e vizi della palla ovale” con il giornalista Roberto Iasoni. Alle 21, La cantatrice calva, di Eugène Ionesco,con L.Manera,D.Parassole,M.Pisu, S. Pepe, R. Petrozzi e M. Marangoni, regia M. Rampoldi. Fino al 16/2. Alle 21, Goliarda, Spettacolo cineteatrale su Goliarda Sapienza, di C. Raggi. Fino al 16/2. Rassegna “L’amore che strappa i capelli”.Alle 14.45, Voglia di tenerezza, di J. L. Brooks; alle 17, Lettera da una sconosciuta, di M. Ophüls; alle 19, L’amore, di R. Rossellini; alle 21, La vita di Adele, di A. Kechiche. ● MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Alle 21, Teatro del Buratto in collaborazione con Ott&Marvuglia, Il contrabbasso, di P. Suskind, con M. Pagani, regia di G. Massiotta. Fino 2/3. ● GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Rassegna “L’amore che strappa i capelli”.Alle 15, Il laureato, di Mike Nichols; alle 17, Breve incontro, di David Lean. Teatro degli Arcimboldi Via dell’Innovazione Alle 21, Danza, Pasiones Tango y Musical. ● VENERDÌ 21 FEBBRAIO Centro culturale della Cooperativa Via Hermada 4 Alle 21, presso Villa Clerici, via Terruggia 8/14, Villanelle e ballate delle tradizioni italiana e irlandese, di Ensemble Sangineto con Tiziano Cogliati, chitarra, tastiera e voce. Prenotazione 02/66114499. ● SABATO 22 FEBBRAIO Alle 21.30, Concerto rock, con Picotage + il biglietto per L’Inferno Folk. ● SABATO 15 FEBBRAIO Casa di Alex Via Moncalieri 5 Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 ● LUNEDÌ 24 FEBBRAIO Rassegna “L’amore che strappa i capelli”.Alle 15, Love Story, di A. Hiller; alle 17, I ponti di Madison County, di C. Eastwood; alle 19.30, Il laureato, di M. Nichols. Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 21, L’insieme in concerto per i bambini del Saharawi a favore dell’ass. Karama, special guest Don Alessandro Noseda. Art Action Alle 18.30, mostra Poptap.Art, Amy, di Anna via Dante,15/A, Bresso Maria Indino. Orario: 18.30-20. Chiuso Domenica e Festivi. La mostra proseguirà dal 15.2 al 15.3 presso Ora City Hotel, Via XXV Aprile 49/51, Bresso. Biblioteca Affori Via Affori 23 Alle 16,Conferenza Dai Sirenei all’Egitto,inizio di un viaggio lungo più di 3500 anni; aggiornamento sui lavori in corso a Villa Litta con B. Uguccioni Presidente CdZ 9. Teatro degli Arcimboldi Via dell’Innovazione Alle 21, Musica leggera, Antonello Venditti, 70/80... Ritorno Al Futuro. Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Alle 21, Show&Grow e Milano808ensemble, in collaborazione con Conservatorio di Milano, Camera con vista, regia di GianLuca Massiotta; direzione artistica di Giovanna Polacco. ● VENERDÌ 28 FEBBRAIO Teatro della Cooperativa Via Hermada 4 ● DOMENICA 16 FEBBRAIO Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Rassegna “L’amore che strappa i capelli”.Alle 17, Ma l’amor mio non muore, di M. Caserini; alle 19.30, Breve incontro, di D. Lean; alle 21, Casablanca, di M. Curtiz. ● LUNEDÌ 17 FEBBRAIO Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 16.30, Pomeriggi danzanti (tutti i lunedì); alle 21, Danze Popolari, con C. Duci (tutti i lunedì). ● MARTEDÌ 18 FEBBRAIO Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Teatro della Cooperativa Via Hermada 4 Rassegna “L’amore che strappa i capelli”.Alle 15, Love story, di A. Hiller; alle 17, Lettera da una sconosciuta, di M. Ophüls. Alle 21, Mi sono arreso a un nano, monologo musicale tragicomico ispirato alla vita e alla poesia di P. Ciampi, di e con M. Loizzi, musiche e arrangiamenti G. Melucci. Fino al 23/2. Alle 21, produzione Scuola Paolo Grassi e Centro Teatrale MaMiMò, in collaborazione con Goethe Institut Mailand, Accademia di Brera, Piccolo Teatro di Milano, Vie Festival 2013, Il cane, la notte e il coltello, di Marius von Mayenburg, regia Manuel Renga, con Veronica Franzosi, Valentino Mannias, Daniele Pitari. Fino al 2/3. ● SABATO 1 MARZO Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 21.30, Serata jazz, con Damawa Trio + Trio Monne (Simone Bellavia Trio). ● MERCOLEDÌ 5 MARZO Teatro degli Arcimboldi Via dell’Innovazione Alle 21, Musica Contemporanea, Giovanni Allevi in Piano Solo. ● VENERDÌ 7 MARZO Centro culturale della Cooperativa Via Hermada 4 Alle 21,“A voce alta”,2° incontro,presentazione del libro Canale Mussolini, lettura da parte dei presenti di brani del libro di Antonio Pennacchi, presentazione di Ezio Cazzola. Tutta colpa di Frankenstein • Il capitale umano ( ) Regia: Paolo Virzì. Cast: Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino. Genere: drammatico. Nazione e Anno: Italia, 2014. I progetti faciloni di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo. ) Regia: Luca Miniero. Cast: Paola • Un boss in salotto ( Cortellesi, Rocco Papaleo, Luca Argentero. Genere: commedia. Nazione e Anno: Italia, 2014. Cristina è un’energica meridionale trapiantata in un piccolo centro del Nord dove è finalmente riuscita a costruirsi una vita e una famiglia, insieme al marito, Michele Coso. Un giorno Cristina, convocata in Questura, scopre che suo fratello Ciro - che non vede da 15 anni - è implicato in un processo di camorra e ha chiesto di poter trascorrere gli arresti domiciliari a casa della sorella. Cristina si troverà costretta ad accettare la situazione e da quel momento l’ordinatissima routine dei Coso verrà letteralmente sconvolta dall’arrivo dello zio Ciro. • The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca ( ) Regia: Lee Daniels. Cast: Forest Whitaker, John Cusack, Robin Williams, Alan Rickman, Mariah Carey. Genere: drammatico. Nazione e Anno: Stati Uniti, 2013. Il film è dedicato ad un uomo molto speciale: Eugene Allen. Nero di umili origini, maggiordomo alla Casa Bianca dal 1957 al 1986 è stato testimone della vita privata e delle vicende politiche di 7 presidenti, da Harry Truman fino all'insediamento di Barack Obama.Viene raccontata la tenacia e la determinazione di un uomo che ha avuto il coraggio di cambiare non solo il suo passato, ma anche il futuro di un intero Paese. Si ripercorrono gli eventi e i cambiamenti della scena socio-politica americana: dall’assassinio di John F. Kennedy e di Martin Luther King, ai movimenti dei Freedom Riders e delle Black Panthers, dalla Guerra del Vietnam allo scandalo del Watergate. • The Wolf of Wall Street ( ) Regia: Martin Scorsese. Cast: Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Matthew McConaughey. Nazione e Anno: Stati Uniti, 2013. Jordan Belfort, un broker di Long Island, viene condannato a 20 mesi di carcere dopo aver rifiutato di collaborare alle indagini su di un massiccio caso di frode atto a svelare la diffusa corruzione vigente negli anni ‘90 a Wall Street e nel mondo bancario. • American Hustle - L’apparenza inganna ( ) Regia: David O. Russell. Cast: Jennifer Lawrence, Christian Bale, Robert De Niro, Bradley Cooper, Amy Adams. Genere: drammatico. Nazione e Anno: Stati Uniti, 2013. Ambientato nel seducente mondo di uno dei più sbalorditivi scandali che hanno scosso gli Stati Uniti, il film racconta la storia di un brillante impostore, Irving Rosenfeld, che, insieme alla sua scaltra amante Sydney Prosser, viene obbligato a lavorare per un agente dell’Fbi fuori controllo, Richie DiMaso. DiMaso li catapulta in un mondo di faccendieri, intermediari del potere, mafiosi... • Tutta colpa di Freud ( ) Regia: Paolo Genovese. Cast: Vinicio Marchioni, Claudia Gerini, Vittoria Puccini. Genere: commedia. Nazione e Anno: Italia, 2014. Il film racconta la storia di un analista alle prese con tre casi disperati: una libraia che si innamora di un ladro di libri, una ragazza gay che decide di diventare etero e una 18enne che perde la testa per un 50enne. Il vero caso disperato, però, sarà quello del povero analista… le pazienti sono le sue tre adorate figlie! • I, Frankenstein ( ) Regia: Stuart Beattie. Cast: Miranda Otto, Bill Nighy, Aaron Eckhart. Genere: fantascienza. Nazione e Anno: Australia, Stati Uniti, 2014. 200 anni dopo la sua scioccante creazione, Adam, la creatura portata in vita dal dottor Frankenstein, vive ancora sulla terra, dove è in atto una lotta tra il Bene il Male: da un lato i demoni che vogliono conquistare la terra, dall’altro i Gargoyles che hanno giurato di proteggere l’umanità. Adam, dopo aver scoperto di possedere la chiave che potrebbe distruggere il genere umano, diventerà protagonista di questa guerra epica e spettacolare. mediocre discreto Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. bello imperdibile ONA NOVE 7 APPUNTAMENTI CULTURALI/1 Al Teatro della Cooperativa ce n’è per tutti i gusti Valeria Casarotti-Teresa Garofalo rima di parlare del ricco cartellone degli P spettacoli di febbraio e marzo vogliamo ricordare la serata che il Teatro della Cooperativa in occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio scorso ha dedicato alla figura di Vincenzo Gigante, medaglia d’oro della Resistenza. L’evento si è svolto a Palazzo Marino con il patrocinio del Comune e delle associazioni nazionali di partigiani e di ex deportati. Convinto antifascista,Vincenzo Gigante nel ‘42 fu confinato a Ustica e poi trasferito nel campo di concentramento di Renicci, dal quale evase. Combatté poi in Istria e in Dalmazia come partigiano e nel ‘44 fu catturato e ucciso nella Risiera di San Sabba. La serata in sua memoria è stata introdotta da una presentazione storica e dalla lettura di due lettere inedite di Giuseppe Di Vittorio e brani scritti dalla figlia Miuccia Gigante e da Luigi Fonti. Quello che ci attende a teatro in questi due mesi è un cartellone ampio e variegato che si apre con “La cantatrice calva” di Eugène Ionesco, un classico, un vero capolavoro del Teatro dell’Assurdo. In scena dal 4 al 16 di febbraio vede come protagonisti due coppie della piccola borghesia che parlano tra loro ma non comunicano: le loro parole, infatti, banalità, frasi convenzionali prive di qualsiasi valore psicologico, perdono man mano senso e significato per divenire puri suoni. Uno spettacolo tragicomico che in modo scanzonato e graffiante sottolinea la natura effimera dei rapporti e della comunicazione verbale.Un evento decisamente curioso e particolare è poi “Il Parassita”, un lavoro di improvvisazione tea- trale in programma il 16 febbraio. Prodotto dalla Piccola Compagnia dell’Istinto-Teatribù, lo spettacolo nasce al momento seguendo le indicazioni e i suggerimenti del pubblico e sfruttando, come evoca il suo titolo, non solo la creatività e l’inventiva degli spettatori presenti ma anche la scenografia e le luci della rappresentazione appena conclusa nello stesso spazio teatrale da un’altra compagnia. “Il Parassita” verrà replicato la sera del 30 marzo ma come si può intuire sarà qualcosa di completamente diverso. Dal 18 al 23 febbraio in scena “Mi sono arreso a un nano”, monologo musicale ispirato alla vita e alla poesia del cantautore Piero Ciampi, e dal 28 al 2 marzo “Il cane, la notte e il coltello” la storia di un viaggio allucinante e metaforico di un giovane attraverso un mondo a lui alieno. Quello cui potremo assistere dal 4 al 9 marzo in occasione della “Festa della Donna” è “Metafisica dell’Amore” spettacolo comico vincitore del premio Scintille 2011 Asti Tea- tro nel quale in modo acuto ed esilarante le attrici protagoniste, solo donne ovviamente, si raccontano e raccontano dell’amore,sentimento universale che travolge tutti senza distinzione di sesso, lingua, razza o religione. Tre interessanti eventi ci attendono ancora in marzo. Dai romanzi “Vaticano SpA” e “Sua Santità” di Gianluigi Nuzzi è tratto lo spettacolo in scena dall’11 al 16 del mese. Diretto da Giulio Cavalli “Vaticano SpA” mette a nudo gli scandali finanziari, i personaggi più chiacchierati, le congiure e gli intrighi che in questi ultimi tempi hanno portato il Palazzo alla ribalta della cronaca. Segue “Home, sweet home”, una denuncia forte contro la violenza che si annida tra le mura domestiche, un dramma attualissimo presente in tutto il mondo e spesso vissuto nel silenzio e nell’indifferenza. Infine una produzione del Teatro della Cooperativa, “La Gabbia”, un dialogo ad altissima tensione fra una madre e una figlia ex brigatista in carcere,una di fronte all’altra dopo undici anni di silenzio. Vogliamo ancora ricordare “Otello Spritz”, una versione moderna in chiave satirica del dramma shakespeariano elaborata da Renato Sarti e Bebo Storti, un grande successo dello scorso anno riproposto al Teatro Leonardo dal 25 febbraio al 9 marzo. Per i nostri lettori una piacevole sorpresa: un coupon che dà diritto a uno sconto per tutti gli spettacoli della stagione 2013-14 al Teatro della Cooperativa. Spettacoli di qualità e costi interessanti (vedi a pag. 7). Cosa volere di più? Non resta che augurare… un buon divertimento! Ritorna il premio di poesia “Streghetta” Temi per questa Edizione dello Streghetta, premio internazionaIspeciale; le di poesia, sono, come sempre, cinque: 1) Cronaca di un giorno 2) La vita non è il vissuto ma ciò che la mente serba; 3) Azzardare lo sguardo oltre la siepe…; 4) Basta un istante ad accendere un’emozione; 5) Attraverso le asperità sino alle stelle. Si può partecipare con poesie in lingua italiana oppure straniera (inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo). La data di scadenza per la consegna degli elaborati è il 30 aprile. I concorrenti potranno inviare per posta semplice le poesie sui temi scelti (massimo cinque, una poesia per ogni tema), al Circolo Premio Streghetta Viale Sarca 159, 20162 Milano, in sette copie formato A4, tutte corredate in basso a destra di nome, cognome, indirizzo e numero telefonico. L’iscrizione è gratuita. È tuttavia gradita l’offerta di dieci francobolli, utili ai rapporti postali con i concorrenti. Per le poesie in lingua straniera dovrà essere riportata, sul retro, la traduzione in lingua italiana. Verranno scelti trenta finalisti e tutti saranno premiati con targhe e medaglie. Al vincitore sarà attribuito il trofeo “La Streghetta”, statua in bronzo di notevole pregio artistico. Per informazioni 0266101903; per scaricare il bando del Concorso www.infopremiostreghetta.it. La cerimonia di premiazione avrà luogo all’Università Bicocca, Edificio U6, Aula 4, Piazza dell’Ateneo Nuovo (ingresso Via Piero e Alberto Pirelli 22), venerdì 31 ottobre 2014 alle ore 16. Si richiede la presenza dei poeti vincitori, dei poeti segnalati e dei partecipanti con merito. Saranno presenti personaggi di spicco nel campo artistico e culturale. La manifestazione sarà comunque aperta al pubblico. Il Presidente del Premio si riserva il diritto di assegnare, durante la manifestazione, premi speciali a poeti meritevoli o a personalità della cultura, estranei al concorso. (Antonietta Gattuso) Al Green Garden Bistrot musica live Per divertirsi con il rugby e la cucina esotica appuntamento del 14 febbraio vedrà al Centro Culturale della L’ Cooperativa, via Hermada 14, Roberto Iasoni, giornalista al “Corriere della Sera” e allenatore dell’Associazione Sportiva Rugby Milano, o meglio “educatore”, come si qualificano gli allenatori del “minirugby”, cioè fino all’under 12. Il tema sarà appunto questo gioco oramai diffuso ognidove. La presentazione sarà accompagnata da spezzoni di incontri storici, immagini e filmati, senza dimenticare il caso in cui il rugby ha avuto anche un grosso significato politico.Se avete visto il film “Invictus” di Clint Eastwood ricorderete quando in Sudafrica, poco tempo dopo l’insediamento di Nelson Mandela, la vittoria della squadra nazionale ha riavvicinato la popolazione nera a quella bianca. • AAA Cercasi lettori appassionati – “A voce alta” - secondo incontro È stato scelto il titolo italiano del film “The reader” per dare il nome a un’iniziativa legata al progetto “RiGuarda Niguarda”. Ricorderete l’importanza della parola scritta e letta a voce alta nel libro e nel film tratto da esso: anche nel nostro caso è prevista una lettura da parte dei partecipanti alla serata, sia prestando la propria voce che scegliendo insieme a noi i brani considerati più significativi. Il primo incontro era dedicato a uno scrittore francese, Jean Claude Izzo, mentre per la seconda serata, che si terrà il 7 marzo, la scelta è caduta su “Canale Mussolini” di Antonio Pennacchi: saga dagli inizi del ‘900 fino agli anni cinquanta della famiglia Peruzzi, che dalla pianura padana, una zona tra Rovigo e Ferrara, raggiunge l’Agro Pontino negli anni della bonifica delle paludi. Contattate il Centro allo 02/66114499 per costruire insieme la serata. • Sapere i sapori Sono aperte le iscrizioni a un corso dedicato a un diverso aspetto della cultura: la cucina ed in particolare la cucina dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Sono state modificate date e orari degli incontri per cui il calendario definitivo è il seguente: lunedì 24 - 31 marzo e lunedì 7 aprile dalle ore 19 alla 22,30. Nel corso condotto da Daniela Di Veroli, chef della Federazione Nazionale Italiana, si parlerà di cucina libica, dello street food mediorientale e della cucina greco-turca. Ogni incontro sarà preceduto da lezioni teorico/pratiche con la degustazione di quanto verrà man mano cucinato nel corso della serata. Gli incontri si terranno al Centro Culturale che, per l’occasione sarà adeguatamente attrezzato. Informazioni: 02/66114499 - [email protected] • Musica in Villa Quinto concerto della stagione 2013/2014 ospitata nella Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Villa Clerici e realizzata dal Clavicembalo Verde con la collaborazione del Centro Culturale della Cooperativa. “Villanelle e ballate delle tradizioni italiana e irlandese” è il titolo del concerto che si terrà venerdì 21 febbraio e che vedrà il ritorno del duo Sangineto. L'Ensemble Sangineto, composto dai fratelli gemelli Adriano e Caterina, è uno dei gruppi di musica popolare più conosciuti. Grazie al padre, il liutaio Michele Sangineto, i gemelli hanno sviluppato un’inclinazione per la musica antica, a cui si sono accostati nella primissima fase della loro crescita musicale, per poi approdare alla musica popolare, specie irlandese, bretone, e francese. L’Ensemble presenterà un programma che vuole rivalutare il ricco patrimonio di musica popolare italiana e metterlo a confronto con la tradizione irlandese, molto più praticata al giorno d’oggi. Verranno presentati in rassegna brani di diverse regioni italiane, dalla Lombardia alla Calabria. L’intento del gruppo è volto a riportare in auge i canti popolari italiani e presentarli in una veste musicale “classica”. Verranno proposte inoltre musiche della tradizione irlandese mostrando come ritmo e armonia si siano evoluti diversamente nelle due tradizioni.Adriano e Caterina Sangineto saranno accompagnati da Tiziano Cogliati,chitarra,tastiera e voce del trio.Un concerto raffinato e al tempo stesso godibilissimo anche per i non “addetti ai lavori”. (Giorgio Meliesi) Info: 02/66114499 - [email protected]. CashEmsis nasce nei nostri quartieri Ma sogna di andare lontano in esclusiva per “Zona Nove” il “noIIl ntervistiamo stro” rapper Norberto Bertoli. tuo nome d’arte è CashEmsis: che significa? l Green Garden Bistrot continua la sagra “A del Blues: musica live della vera tradizione di New Orleans spaziando dal blues al jazz con punte di rock&roll.” È così che Sergio descrive egregiamente il nuovo programma delle serate “Niguarda in Blues” del suo Green Garden Bistrot che, con l’arrivo dell’anno nuovo, riprendono a tenerci compagnia rallegrando via Terruggia con evocative blue note. Alle serate, che hanno animato il locale portando un buon riscontro di pubblico, hanno partecipato artisti di portata nazionale e internazionale come Roberta Frigerio, Pier Luigi Ferrari, Max Prandi, Giuzy Bloozy e molti altri. Ma il nuovo programma di febbraio ci riserva ancora molte soprese portando nel dehor del locale nomi come Black Cat Bone il 8/02, i Rockodrilli il 22/02 e una punta di folk tutto locale con I Tri per Du il 14/02, tutto condito con gli ottimi piatti della cucina tradizionale lombarda. “Al momento vi ricordo la trippa, l’osso buco, la polenta con le lumache e la casöla, ma provateli tutti perché sono tutti buoni!” garantisce Sergio da buongustaio. L’ambiente del locale con le sue splendide locandine e targhe stile anni ‘50 e la musica blues può essere definito “d’altri tempi”, ma io lo trovo meravigliosamente vintage, di quel vintage che piace ai giovani. Proprio come il blues e il rock&roll, generi musicali dalla lunga tradizione, ma che elencano tra le loro file schiere di band nascenti e spopolano sui forum online come musiche che “fanno scuola” e per questo amate da un pubblico senza età. E il Green Garden Bistrot non è da meno: si accettano volentieri demo e chiavette usb degli artisti emergenti che desiderino esibirsi. Sarà il via di una nuova generazione blues tutta meneghina? Inoltre anche Sergio con la sua lunga esperienza nel settore della ristorazione,iniziata quando aveva 13 anni con i genitori in piazza Cordusio e al primo locale del padre di fronte al Teatro Verdi, non esita a dare consigli ai giovani che vogliono inserirsi nel settore: “Non abbiate fretta di aprire un’attività,per ora è meglio lavorare per un po’ come dipendenti e attendere tempi più favorevoli”. Non resta che chiedere a Sergio come sia stato possibile tutto questo, lui risponde ricordando la collaborazione con Max Prandi e il direttore artistico musicista Lucio Omar Falco: “E nota non trascurabile”, aggiunge ridendo, “grazie alla cucina mia, di mio figlio Ricky e della cuoca ma anche titolare mamma Albarosa”. E noi di “Zona Nove” concordiamo con lui: complimenti alla cuoca (e ai cuochi)! (Giulia Lazzaroni) CashEmsis in verità non ha alcun significato. Cash è un soprannome che mi porto dietro dai tempi delle scuole superiori, mi chiamavano così gli amici. Ho scelto di aggiungere Emsis per un richiamo più immediato al genere che canto, che amo e con il quale sono cresciuto: il Rap. Quando nasce la tua passione per il Rap? La mia passione inizia fin da adolescente. Con i miei amici ascoltavamo di tutto, ma le canzoni rap catturavano sempre le mie emozioni. Una volta alle scuole superiori inizio ad approfondire questa passione: nascono così le mie prime canzoni, scritte interamente da me. Riconosco che musicalmente parlando in America sono anni luce avanti rispetto a noi, come conoscenze, cultura e stile, tuttavia mi sono sempre basato sul genere rap italiano, che preferisco. Scrivi e componi da solo? Io scrivo personalmente tutti i testi delle mie canzoni. Per quanto riguarda le musiche, invece, ho un produttore del quale mi fido moltissimo che compone su misura per me in base alle mie aspettative, alle mie emozioni e crea sempre quel tocco in più che permette ai miei testi di diventare le canzoni che si possono ascoltare e che spero possano piacere agli altri come piacciono a me. C’è qualche artista con cui ti piacerebbe duettare? Ho lavorato con molti artisti della scena rap/hip-hop italiana, alcuni più altri meno conosciuti, ma in ogni caso bellissime esperienze. Tuttavia il mio sogno nel cassetto sarebbe collaborare con qualche importante nome internazionale. Chissà… magari un giorno ve- dono i miei video e mi contattano… Un sogno, eh? Giustappunto, hai due videoclip ufficiali realizzati molto bene: “Impressa in un tattoo” e “Contro me stesso”. Entreranno a fare parte di un tuo disco? In verità un mio primo disco è già concluso: si chiama “Raccontarti con il cuore” e sto aspettando il momento giusto per farlo uscire così da sfruttare al meglio l’occasione. Questi due singoli di cui ho fatto il video, invece, faranno parte del secondo disco al quale sto già lavorando… Il tuo canale YouTube (CashEmsis93) ha un discreto numero di iscritti: come fai a farti conoscere e seguire? ti aiutano i social network (youtube, facebook..) o fai anche serate nei locali? Che posso dire? Mi auguro che il mio canale abbia tanti iscritti perché piace il genere che propongo, magari la gente, i miei coetanei ci si ritrovano… non so, i commenti ai video mi fanno capire questo. Me lo auguro davvero. Ho anche una fanpage sul social network Facebook che si chiama Cashemesisofficialfanèage; ha più di 1100 iscritti che mi seguono e mi supportano in tutto e vengono sempre nelle mie serate live nei vari locali. Leggendo la tua biografia e guardando i tuoi videoclip, si capisce che hai il carattere giusto per emergere ed una grande voglia di arrivare: come ti vedi tra qualche tempo? Ho tanta voglia di dimostrare la mia professionalità e la passione vera che ho per la musica! Un giorno vorrei vedermi su un palco, e vorrei cantare e divertirmi allo stesso tempo. Vorrei poter dire: “Ho fatto della mia passione un lavoro!” (Monica Landro) Spazio Giovani: psicologia dell’adolescenza resso lo Spazio Giovani Abitare, via Zanoli P 15 ([email protected] - telefono 328/5637471), nei mesi di febbraio e marzo si terranno tre incontri di psicologia dell’adolescenza in collaborazione con il Servizio di Psi- ONA NOVE 8 cologia Sostenibile ApertaMente. Questo il programma: martedì 11/2 “L’importanza del gruppo in adolescenza”; martedì 25/2 “Bullismo dentro e fuori la scuola”; martedì 11/3 “Cambiamenti del corpo e sessualità”. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. APPUNTAMENTI CULTURALI/2 “Il Paese dei Giusti”: una storia di fratellanza e di coraggio tra gli orrori della guerra Valeria Casarotti “Giovanni e Nori” Amore e Resistenza Angelo Longhi I n occasione della “Giornata Mondiale della Memoria” varie sono state le iniziative nella nostra zona: spettacoli teatrali e cinematografici, concerti, mostre, incontri dedicati al tema delle persecuzioni, razziali e non, letture e presentazione di libri. Tra questi ultimi particolare interesse ha suscitato “Il Paese dei Giusti” presentato il 27 gennaio al Centro Culturale della Cooperativa dagli stessi autori, Teresa Garofalo, docente e giornalista, e Peppino Valota, presidente dell'Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti (Aned) di Sesto San Giovanni. Il libro narra una vicenda realmente accaduta durante l’ultimo conflitto mondiale, quella di una famiglia ebrea, gli Israilovici, salvata da Isacco Milesi podestà di Roncobello, una località della Val Brembana, con la collaborazione e l’aiuto concreto della comunità del piccolo borgo montano.Il libro vuol essere un omaggio ai protagonisti della storia e ai tanti che durante la dittatura nazifascista alle leggi inique che autorizzavano la persecuzione e la deportazione di innocenti costruirono reti di solidarietà a favore di chi era in pericolo. “Giusti fra le nazioni”, così sono onorati in Israele i non ebrei che, nonostante i pericoli cui andavano incontro e a rischio della vita, diedero aiuto a ebrei, amici o sconosciuti; di tanti di loro ancora oggi non si conosce neppure il nome. In quale modo è venuta alla luce la storia del- la comunità di Roncobello, che per due anni, dal ‘43 al ‘45 protesse ebrei nascondendoli nelle proprie case. Lo chiedo all’autrice. “Peppino Valota viene a conoscenza di questo straordinario episodio nel 1997, leggendo ‘L’Olocausto in Italia’, opera della ricercatrice italo-americana Susan Zuccotti che lo riportava anche se succintamente. Volle saperne di più, riuscì quindi a trovare testimoni e a intervistarli ma la cosa non ebbe seguito a causa della ritrosia dei paesani. Nel giugno 2012 a Roncobello giunge l’ambasciatore israeliano a Roma per consegnare a Isacco Milesi l’onorificenza di ‘Giusto fra le Nazioni’ riconosciutagli dallo stato di Israele. In seguito alla richiesta rivolta da Isacco Israilovici alla Commissione dello Yad Vashem (incaricata di vagliare le domande e assegnare questo prestigioso riconoscimento). Isacco Milesi è scomparso da anni e i suoi figli nel corso di una cerimonia pubblica, ritenendo che l’attestato di benemerenza dovesse restare patrimonio dell’intera comunità, lo hanno donato al Comune. Nell’occasione abbiamo avuto modo di conoscere e di parlare con Isacco Israilovici, l’unico della famiglia ancora in vita, che ci ha offerto la sua testimonianza e anche tanti documenti preziosi. A questo punto Peppino, che di Roncobello è di casa, ha rispolverato le vecchie interviste accantonate ed è nata così l’idea del libro che alla storia della famiglia ebrea e alle testimonianze dirette dei protagonisti dell’epoca aggiunge un excursus storico”. Un excursus veramente ampio e dettagliato che a partire dall’Alto medioevo segue nel tempo le vicissitudini della comunità ebraica in Italia. Di particolare interesse i due capitoli riguardanti i lager nazisti nel nord Italia e i campi di internamento fascisti nelle regioni meridionali di cui pochissimo si conosce. “Fossoli, Bolzano, la Risiera di San Sabba e Borgo San Dalmazzo sono nomi oggi abbastanza conosciuti dai più, mentre sicuramente poche sono le persone che sanno dell'esistenza dei campi di internamento fascisti in cui dal ‘40 al ‘45 furono rinchiusi oltre ai cittadini stranieri dei paesi belligeranti, slavi, zingari, oppositori politici, omosessuali, apolidi e intere famiglie ebree italiane e non. Di questi campi ancora oggi non c’è un censimento sicuro, (gli storici variano la stima tra 200 e 400), perché di questi non è rimasta traccia, nulla che ricordi i tragici avvenimenti, quasi una rimozione della memoria collettiva. Per anni l’orrore delle leggi razziali e dei campi istituiti dal fascismo, delle persecuzione e delle deportazioni, è stato ignorato anche dai libri di storia. Certo non si trattava di campi dove si torturava e si uccideva deliberatamente ma la mancanza di libertà e di igiene, le malattie, la fame, il freddo procuravano agli internati molte sofferenze. Ancora più difficile la vita per le donne, alle quali si chiedeva di incarnare, anche in quell’assurda situazione, l’ideale femminile della donna ‘massaia e perbene’ voluta dal fascismo. Ricordiamoci poi che per molti l’internamento fu l’anticamera per la deportazione nei lager tedeschi e la morte”. Una serata partecipata, questa, che si è conclusa con un animato dibattito e che, malgrado il tema trattato, è stata resa lieve dalle note suggestive del violino di Mariela Valota e dalla lettura di alcuni passi significativi del libro magistralmente interpretati dall’attore Filippo Massaro. Una serie di interessanti iniziative, frutto di una rete di cooperazione, scambio di risorse e conoscenze tra la Galleria d’Arte Sacra di via Terruggia e le istituzioni culturali lombarde. all’approfondimento di tematiche relative alla storia dell’arte e dell’architettura nell’ambito del sacro e della spiritualità. A cura della dott.ssa Angela Bonomi Castelli il ciclo di conferenze, realizzato in collaborazione con prestigiosi enti culturali lombardi e noti esperti del settore prevede, come si è detto, sei incontri, uno al mese, nelle date del 13 febbraio, 27 marzo, 10 aprile, 29 maggio e 19 giugno. L’iniziativa, del tutto gratuita, è rivolta a studenti, docenti, operatori pastorali, catechisti nonché a tutti i cultori e agli appassionati d'arte. Per partecipare alle conferenze che si terranno alle ore17,30 presso la Sala Verde della Galleria, è necessario iscriversi inviando un’email all'indirizzo [email protected]. Sempre il 30 gennaio nello spazio della Villa, presentata dal prof. Don Giuseppe Fusari, direttore del Museo Diocesano di Brescia, si è inaugurata la mostra “Anselmo Roehr illustra la Divina Commedia”, una personale comprendente quindici dei novanta disegni realizzati a china tra il 2006 e il 2007 dall’artista tedesco scomparso quattro anni fa a Gardone Riviera, città in cui dagli anni Novanta Anselmo Roehr ra del Circolo Restiamo Umani - Sinistra Ecologia Libertà Bicocca, Niguarda, Prato Centenaro, il libro su Giovanni Pesce e Onorina Brambilla: “Una storia d’amore e di resistenza” di Daniele Biacchessi. Per tutti coloro che in questi anni si sono battuti per un mondo migliore, il comandante Giovanni Pesce, responsabile per il Pci dei Gap a Milano e la sua staffetta, poi sua compagna di una vita, Onorina Brambilla, sono sempre stati una leggenda. Sia per il coraggio e la determinazione che dimostrarono durante la loro azione clandestina di attacco alle Brigate Nere e di sabotaggio alla Repubblica di Salò, sia per il comportamento ineccepibile che ebbero nel dopoguerra, per lunghi decenni, fino alla loro morte. Entrambi furono impegnati in politica durante tutta la loro esistenza, battendosi per ottenere un mondo migliore per sé e per tutti noi. Non cercarono mai affari o prebende. Uscirono dagli incarichi pubblici o di partito che ricoprirono più poveri di quando c’erano entrati. Ma solo dal punto di vista economico, s’intende. La leggenda che li circondava e di cui erano certamente consapevoli, non fu mai un pretesto per ottenere favori privati, ma uno sprone per dimostrare “di che pasta” fossero fatti, nei loro convincimenti, i comunisti italiani. • Al Mic l’amore strappa i capelli • Incontri d’arte a Villa Clerici l 30 gennaio presso la Galleria d’Arte Sacra dei Iprima Contemporanei di Villa Clerici si è tenuta la di sei conferenze finalizzate allo sviluppo e l 7 febbraio presso il IgiaCircolino di via Terrugè stato presentato, a cu- e sua moglie avevano deciso di vivere. Visitabile fino al 28 febbraio la mostra, che fa parte del “Fondo Roehr”, una raccolta pregevole di disegni a china donati nel 2009 dallo stesso artista al Museo Diocesano di Brescia, offre allo spettatore la possibilità di un viaggio estetico e letterario di grande impatto emotivo nel mondo della Divina Commedia di Dante. Dal 7 al 28 febbraio lo spazio della Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei costituirà una preziosa cornice anche per un altro capolavoro “Sulle tracce del Santo. Il saio di San Francesco”, un’opera in bronzo dello scultore Ettore Calvelli proveniente dalla collezione della storica galleria d’arte milanese Ponte Rosso. Un lavoro originale, ricco di pathos, quasi una narrazione crittografica: al centro un saio, simbolo della povertà e della semplicità di vita scelta dal Poverello di Assisi e tutto intorno una miriade di figure umane affannate a ricercare e a raggiungere effimeri beni materiali. Eventi importanti che fanno di Villa Clerici un polo culturale di grande rilievo per Niguarda e per la città tutta. (Teresa Garofalo) Per informazioni:02 6470066 dalle 9,30 alle 12,30 dal lunedì al venerdì, [email protected] o www.villaclerici.it. al 14 al 20 febbraio presso il D Mic - Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana si presenta “L’amore che strappa i capelli”, rassegna dedicata alle storie d’amore cinematografiche più emozionanti di sempre (vedi il programma a pag. 7). Per le proiezioni del 14 febbraio, le coppie che si scambieranno un bacio in biglietteria avranno diritto a un ingresso omaggio. Prima di ogni proiezione verrà proiettato un documento unico, inedito ed estremamente sentimentale: “Il bacio di Luca Comerio” (1914) che ci mostra, per la prima volta al cinema, il primo reporter cinematografico della storia, Luca Comerio, filmato dalla sua stessa macchina da presa in un gesto intimo e appassionato. Comerio, infatti, si riprende durante una passeggiata romantica con la moglie Ines Negri che si conclude con un bacio ardente... un documento solo per veri innamorati! • Per stare meglio: concerti al Niguarda • roseguono i sabati musicali all’Ospedale di P Niguarda organizzati dalla Fondazione per le Neuroscienze Massimo Collice onlus nell’ambito del progetto “Musica per stare meglio”. I concerti si terranno presso la sala d’attesa degli ambulatori dell’edificio “Blocco Sud” (piano terra) e saranno ad ingresso gratuito. Ecco il calendario degli appunta- menti musicali: sabato 8 febbraio ore 16: Ritmi e memorie (Quartetto d'Archi Klez); sabato 22 febbraio ore 16: ConcorDanze (M. Verna: Chitarra, R. Bongianino: Fisarmonica); sabato 8 marzo ore 16: La donna: una poesia nella musica (D. Gullotto: Pianoforte); sabato 22 marzo ore 16: Di Tango in Tango (Le Cameriste Ambrosiane). • Omaggio di Alex Schiavi a Yoko Ono • ercoledì 18 febbraio, nel Piazzale della M Stazione di Greco - Università Bicocca, il maestro Alex Schiavi propone un’installazione cartacea dedicata a Yoko Ono, proprio nel giorno del suo compleanno. La grande artista e musicista Yoko Ono quel giorno compirà 81 primavere! Yoko Ono, nota come moglie del Beatle John Lennon, nasce infatti a Tokyo nel 1933. Dopo il brutale assassinio di John non ha mai smesso di fare arte e di proporre iniziative di pace contro tutte le guerre e violenze nel mondo. Giovani e democratici crescono. Anche in zona 9 “Abbiamo ideali politici di sinistra, abbiamo vissuto con entusiasmo la primavera milanese di Pisapia, crediamo nella responsabilità della sinistra per il mondo di domani e abbiamo vissuto con dolore e preoccupazione i drammi del 2013, il periodo delle tessere stracciate, delle divisioni, della frustrazione che per molti sembrava definitiva… Così ci siamo sentiti il dovere di impegnarci personalmente.” nato in zona un nuovo soggetto politico: il Circolo Isola di Ventotene, che riunisce i È Giovani Democratici della Zona 9. Li vado a incontrare nella sede Pd di via Hermada, che ospita le loro riunioni, e il primo impatto è positivo: incontro davvero dei giovani-giovani, tutti ragazzi tra i 18 e i 24 anni, tutti studenti universitari o liceali, alcuni, i fondatori, già “veterani”, altri che partecipano per la prima volta alla riunione. In questi anni i partiti, anche il Pd, hanno avuto grandi difficoltà nel reclutamento di nuovi militanti ventenni e proprio ora, dopo questo annus horribilis di delusioni elettorali, governo mal digerito e lacerazioni interne… eccovi qui! Come mai? Mi risponde Giuseppe Palazzo, il Segretario del Circolo, ma nella successiva chiacchierata intervengono un po’ tutti, informalmente e con passione, in particolare Daniele Rietti e Michele Molè. “Forse proprio per questo. Tutti noi abbiamo ideali politici di sinistra, abbiamo vissuto con entusiasmo la primavera milanese di Pisapia, crediamo nella responsabilità della sinistra per il mondo di domani e abbiamo vissuto con dolore e preoccupazione i drammi del 2013, il periodo delle tessere stracciate, delle divisioni, della frustrazione che per molti sembrava definitiva… Così ci siamo sentiti il dovere di impegnarci personalmente per fare quel che sappiamo, quel che possiamo”. Vi conoscevate già o è l’incontro di percorsi individuali? “Ci siamo conosciuti qui, nessuno di noi eredita la passione della militanza dalla sua storia familiare ma abbiamo capito subito di avere in comune l’esigenza di migliorare il Pd per migliorare l’Italia”. Una passione in controtendenza con le statistiche che vedono tra i vostri coetanei una travolgente diffidenza per la politica Vittorio Sardo in generale. Cosa vi sentite dire dagli amici quando raccontate di questo impegno?” “Soprattutto una reazione di curiosità, e anche complimenti e incoraggiamenti personali, magari col taglio umoristico di un simpatico sfottò, ma nessuna chiusura.” Eppure pare che, tra i 20-30enni, tutti i partiti vengano in larga misura accomunati e confusi in un generico giudizio di condanna. Le analisi in merito sono abbastanza unanimi. “Non caschiamo nelle sirene dei giudizi superficiali, del ‘tutto uno schifo’. Le parole d’ordine distruttive, alla Grillo, non ci coinvolgono, ne sentiamo la falsità soprattutto perché se si sostiene che tutti sono uguali, si fa un enorme favore ai peggiori. È vero certamente che di errori nel centrosinistra ce ne sono stati tanti, anche gravi, ma proprio per questo ci siamo detti che dovevamo rimboccarci le maniche personalmente: dove non sono riusciti i ‘grandi’, ci dobbiamo provare noi!” Vi pensate come un circolo tematico sulle questioni giovanili o farete politica a 360 gradi? “Come si può capire già dal nome che abbiamo scelto, il nostro interesse prioritario è quello per l’Europa di domani, crediamo che per noi ma anche per i meno giovani sia indispensabile imparare a ragionare sempre di più in ottica europea, il nostro destino, piaccia o no, è lì e quindi l’abbiamo scelto come argomento per la nostra prima iniziativa pubblica, nello scorso dicembre, con il prof. Piero Graglia. Continueremo sul filone europeista, declinandolo su tematiche diverse: lavoro, ambiente, diritti, pace, sapere… Tutti i grandi temi passano per l’Europa, e l’appuntamento elettorale di maggio è importantissimo”. Aspettate quella scadenza con ottimismo o con preoccupazione? “La preoccupazione principale è per la rassegnazione: la nostra generazione è frastornata, sofferente per il presente e diffidente sul futuro. Ma rintanarsi nello sfogatoio di Facebook, lamentarsi o inveire non può bastare. Eppure per molti è così e ne potrebbe derivare una ventata di antieuropeismo, di populismo localistico o, più facilmente ancora, di astensionismo. È questo il nemico principale. Se cade il sogno di un’Europa unita, noi giovani saremo i primi a rimetterci, bisogna che lo capiscano tutti.” E come intendete agire? Avete la piena collaborazione del Partito Democratico senior? “Per ora collaboriamo soprattutto coi Gd delle altre zone di Milano e con i Consiglieri di Zona, soprattutto i più giovani. Siamo molto riconoscenti al Circolo Rigoldi che ci ospita e agli altri che accoglieranno le nostre iniziative. Le programmiamo anche stasera, cercando di pensarle con un taglio meno tradizionale, più coinvolgente per i partecipanti, anche valorizzando le possibilità della rete, ma non vogliamo rinunciare alla vicinanza fisica, allo stare insieme e a parlare guardandoci in faccia e magari anche divertendoci un po’, con un po’ di musica… Un’altra risorsa importantissima sono le scuole superiori e le Università di zona, Bovisa e Bicocca, sia per gli studenti che per le competenze dei docenti. E dovremo affrontare anche il difficile scoglio dell’autofinanziamento… Insomma, stiamo partendo e vogliamo farlo bene”. Come si può raggiungervi? “Con la mail, [email protected], e sulla nostra pagina Facebook, Isola di Ventotene (https://www.facebook.com/GDzona9?ref=hl). Fatevi avanti!” Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 9 SCUOLA IN ONA a cura di Antonietta Gattuso Centenario della Cesari: una lezione lunga un secolo P er un bambino la propria scuola è importantissima, è la prima sede di socializzazione consapevole. E che si ricorderà per sempre. Forse per questo Giacomo, un alunno della Cesari, ha insistito tanto perchè “Zona Nove” si occupasse di questa iniziativa. L’Associazione Genitori ha intenzione nel centenario della scuola di ricostruirne la storia. Essa ha attraversato due guerre mondiali e l’intera storia della Repubblica Italiana. Sono molti i documenti storici ritrovati in un anno di lavoro e che saranno condivisi con la cittadinanza durante le nostre feste di Primavera e di Fine Anno Scolastico. La scuola nasce come “scuola all'aperto” destinata ai bambini gracili, che attraverso la vita all’aria aperta potevano guarire oppure evitare di ammalarsi di tubercolosi, malattia assai diffusa ai tempi. La sede originaria era alla Bicocca degli Arcimboldi, poi su iniziativa di alcuni benefattori privati come le famiglie Erba/Visconti di Modrone, Pirelli, Bertarelli, nel 1914 viene trasferita in via Cesari, un’oasi verde nella campagna niguardese. La prima palazzina che viene costruita esiste ancora oggi ed è intitolata alla famiglia Erba. Nel 1927, su iniziativa del medico Ambrogio Bertarelli e sul progetto dell'ing. Secchi, viene realizzata la bellissima "Palazzina Bertarelli" che è stata appena ristrutturata. I bimbi provenivano da tutta Milano e venivano portati a scuola grazie ad un servizio di trasporto del Comune, un tram detto “sgicherlin” che dalla città trasportava i ragazzi, accompagnati da insegnanti e inservienti presso la “Cesari”. Qui gli alunni studiavano, coltivavano l'orto, si sottoponevano a “bagni di sole” e seguivano una dieta particolarmente ricca per quei tempi. Ancora oggi la struttura è ricca di spazi aperti, viene coltivato un orto grazie al lavoro preziosissimo di “nonno Carlo” e ieri viene praticata l’apicoltura. Non ci sono più gli animali, ma ci raccontano che un tempo ci fossero galline e anche un asinello. Ora, ci piacerebbe che chi ha frequentato questo plesso scolastico nel corso degli anni, ci aiutasse con i propri ricordi e le proprie foto a regalare, ai nostri bambini e a quelli che verranno, un quadro di quel che la Cesari è stata e di quel che è ora. Se poi riuscissimo a rintracciare degli alunni-nonni sarebbe bellissimo raccogliere i loro racconti e capire come fosse la scuola e il quartiere di Niguarda qualche anno fa. Abbiamo creato una pagina facebook “Cesari il centenario della scuola all'aperto” (https://www.facebook.com/CentenarioCesari?fref=ts). Chi lo vorrà potrà inviare direttamente il materiale che dovesse trovare oppure contattarci via email ([email protected]). (Letizia Paratore, mamma di Davide - Associazione Genitori Cesari) oggi Autogestione al Righi e al Galvani Licei aperti, si parla di mafia e povertà er la prima volta insieme le due scuole hanno promosso, l’ultiP ma settimana di gennaio, tre giorni di didattica alternativa. Incontri con giornalisti, magistrati, economisti, produttori cinematografici. Gli studenti: “Un modo per esprimere dissenso senza urla, con la cultura”. Lezioni tradizionali sospese, studenti in cattedra, professori ai dibattiti con i tanti esperti: da Milena Gabanelli a don Nicolini; dal magistrato Enrico Zucca, il pm del processo sulla Diaz, a Filippo Taddei, responsabile economico del Pd. E poi ancora, giornalisti, produttori cinematografici, economisti e giuristi, esponenti di Libera contro le mafie. A scuola, per tre giorni di realtà e di un’altra cultura possibile. È l’autogestione nei licei Righi e Galvani. Per la prima volta insieme e in contemporanea. “Il nostro obiettivo è dare la possibilità a tutti gli studenti di approfondire temi che normalmente non sarebbero trattati durante l'anno scolastico e di creare anche con la cittadinanza, durante i po- meriggi, un dibattito il cui livello sia il più alto possibile”, spiega Giorgio Mazzanti, rappresentante di istituto del Liceo Scientifico Righi. “Crediamo che in questo momento ci sia bisogno di molta serietà, per questo abbiamo voluto evitare quella forma di protesta che ormai è molto comune nei giovani: l’occupazione. Pensiamo e speriamo che queste tre giornate possano essere un modo efficace di esprimere il nostro dissenso senza urla e atti di forza, ma con la cultura e l'informazione”. “ Il senso? Uscire dagli steccati delle nostre singole scuole, informare, coinvolgere gli studenti, permettere loro di esprimersi”, aggiunge Francesco Stampini, rappresentante al Liceo Galvani. Professori e presidi concordano, le lezioni si tengono per chi ha bisogno di non fermarsi, come i ragazzi delle quinte. In quei giorni nei due licei si è parlato di tutto:di crisi economica;di Costituzione e democrazia; di “giovani, scuola e didattica”; di povertà e della trattativa Stato-mafia; di carcere e diritti. Poesiàmoci in Zona Nove alla III edizione l Concorso di Poesie per le Scuole Primarie Isentato e Secondarie di I grado della Zona 9 è predall’Associazione Amici di “Zona Nove”, con il patrocinio del Consiglio di Zona. Sono state spedite le lettere e il Regolamento del Concorso a tutti i presidi e a tutti gli insegnanti.Si raccomanda di consegnare gli elaborati dei bambini e dei ragazzi entro il 28 febbraio, fissando un appuntamento direttamente a scuola con la coordinatrice del Concorso, Antonietta Gattuso, oppure consegnandoli presso le segreterie o le presidenze. Per maggiori informazioni e per la consegna, potete scrivere all'indirizzo e-mail [email protected]. Quest’anno si può scegliere se partecipare con un tema libero oppure scrivere sul tema della legalità. La partecipazione è gratuita ed è richiesta la preziosa collaborazio- ne degli insegnanti per la composizione degli elaborati, da far eseguire ai bambini e ai ragazzi, possibilmente in classe, durante le ore di lezione. Il Concorso si articola in due sezioni: per la sezione A concorrono i bambini dai 9 agli 11 anni o che comunque frequentano il IV e il V anno della Scuola Primaria; per la sezione B concorrono i ragazzi dai 12 ai 14 anni o comunque che frequentano il I, II e III anno della scuola ssecondaria di I grado. Le opere possono essere presentate scritte a mano o al computer, in un’unica copia corredata di nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, classe e scuola di appartenenza. Sotto ogni elaborato deve essere riportata l’autorizzazione per il trattamento dei dati personali, firmata da uno o da entrambi i genitori o da chi ne fa le veci. La premiazione avrà luogo in una data ancora da destinarsi e comunque non oltre la prima metà di maggio, c/o l’Auditorium di Viale Ca’ Granda 19, alla presenza del Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”, Lorenzo Gomiero; del presidente del Concorso, direttore Luigi Allori; del presidente della giuria, poetessa Serena Siniscalco e della commissione giudicatrice. I premiati riceveranno a scuola, la relativa comunicazione-invito. L’invito alla cerimonia di premiazione sarà distribuito a tutte le scuole partecipanti, indipendentemente dai risultati. Verranno premiati i primi tre classificati per ogni sezione. Verrà donato a ognuno un premio e un relativo attestato. Saranno previsti attestati di merito per i ragazzi, per le classi e per le scuole che verranno segnalati dalla giurìa. I ragazzi della Cassinis, il giornalista Pietro Colaprico e l’editore Silvio Malvolti unedì 20 gennaio si è svolto al Teatro della Cooperativa il L terzo appuntamento della seconda edizione di “Testimoni. Esperienze Raccontate, Passaggi di Vita”. Le serate hanno tre obiettivi principali: raccontare ai ragazzi dei percorsi lavorativi positivi; ricevere la testimonianza di adulti che trovano nel proprio lavoro un modo significativo, creativo e responsabilizzante di stare nella società; e infine passare un po’ di tempo piacevole e interessante insieme… Tema centrale della serata l’informazione, con ospiti Pietro Colaprico giornalista de “La Repubblica”, saggista e romanziere e Silvio Malvolti, editore digitale e ideatore di “BuoneNotizie.it”. La serata è trascorsa piacevolmente con una chiacchierata basata sulle domande dei ragazzi delle classi terze C e D della scuola media Cassinis, che hanno “studiato” il loro profilo sul web e sui media, a cominciare da quale futuro vedevano per se stessi da ragazzi, quale è stato il percorso che li ha portati alle scelte professionali di oggi, i percorsi di studio intrapresi, i problemi incontrati. Le prime risposte hanno subito consentito di delineare la loro personalità: per Colaprico tutto nasce a Putignano, grazie a un’insegnante di lettere che che ne intuisce le qualità e la capacità di raccontare e di scrivere storie; per Malvolti invece il percorso ha inizio dalla “conversione” all’informatica di un percorso di studi tecnico, fino al lavoro in un grande quotidiano per tornare poi come editore al punto di partenza informatico. A ognuno di questi incontri i ragazzi trovano consigli, rassicurazioni e un tema che ricorre: il mondo fuori dalla scuola (ma anche al suo interno) non è “facile”, ma se vuoi, se vuoi davvero e sei disposto a metterti in gioco, le opportunità ci sono. E le strade da percorrere possono essere tante e diverse: la vita, gli incontri con le persone, gli interessi che scopri di avere, possono condurti anche dove non avresti immaginato. La serata si conclude come le altre in un clima familiare e con l’impressione che tra i ragazzi e queste persone “di successo”, ci sia stato uno scambio vero. Infine, Coop Lombardia ha “omaggiato” i “testimoni” con una sporta di prodotti a marchio (tra cui alcuni prodotti di Libera Terra, a sostegno delle cooperative che quotidianamente si impegnano nel rendere produttivi i terreni confiscati alle mafie). Prossimo appuntamento il 26 febbraio alle 18, sempre al Teatro della Cooperativa: tema centrale l’ambiente, ospiti Tomaso Colombo, responsabile della Comunicazione del Parco Nord, e Alessio Satta, direttore esecutivo dell’Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna. Il progetto, nato da un’idea di Ilaria Tameni, insegnante della scuola media di Brugherio, comune dove si è svolta la prima edizione e dove si tengono incontri paralleli, ha visto il sostegno de “La Bella Impresa”, Associazione per la promozione cooperativa fondata da Legacoop Lombardia e Confcooperative Milano ed ha incontrato la collaborazione del Teatro della Cooperativa, della Cooperativa Pandora, di Rita Pelusio, che ha regalato le sue vignette per il materiale di comunicazione, e il patrocinio del Comune di Milano, settore Zona 9. Fondamentale per la buona riuscita del progetto l’impegno dei ragazzi, seguiti dai loro insegnanti, che prima di ogni incontro approfondiscono il profilo degli ospiti e si organizzano per intervistarli. (Valeria Malvicini) All’Università Bicocca crediti di merito agli studenti ateneo ha introdotto il ‘credito di merito’, un incentivo economico L’ per gli studenti con media alta e esami sostenuti nei tempi, indipendentemente dalla fascia di reddito. Cinque opzioni di spesa a scelta dello studente: dalle tasse ai libri fino ai corsi di lingua e allo studio all’estero. Il sistema dei crediti di merito, che hanno un valore di 125 euro ciascuno, entrerà in vigore a partire dal prossimo anno accademico ed è destinato sia agli studenti iscritti al primo anno delle lauree triennali e delle magistrali a ciclo unico sia agli studenti che si laureino in corso nelle triennali o nelle lauree a ciclo unico. I crediti sono attribuiti sulla base dei risultati raggiunti e possono essere spesi, entro due anni, per ottenere uno sconto sulla tassa di iscrizione all’anno successivo o a un master, per i laureati, oppure in aggiunta alla borsa Erasmus per trascorrere un periodo all’estero, per acquistare libri di studio o iscriversi a corsi di lingua o per avere rimborsi parziali degli abbonamenti al trasporto locale (questa opzione dipenderà dalla sottoscrizione di una convenzione fra l’ateneo e le aziende di trasporto). Natale sull’albero e Educatrici della Scuola dell’Infanzia di via Toce 7 segnaL lano che, con i genitori e i bambini, hanno creato gli addobbi di Natale e li hanno appesi sugli alberi dei giardinetti “Bruno Munari” di fronte alla Scuola. Zona 9 chiama: Auto Mutuo Aiuto risponde Primo Carpi el numero di ottobre scorso, N il nostro giornale riportava un’intervista ad Amadio Totis, direttore dell’Associazione Amalo (Auto Mutuo Aiuto Lombardia) in cui si illustravano missione, storia, caratteristiche, progetti. Alla base una vera e propria rivoluzione copernicana che mira al superamento dell’ombra del problema dentro di noi prima che alla sua soluzione. I numeri sono imponenti. Solo in Lombardia ci sono oggi più di 1000 gruppi che si ispirano al metodo Auto Mutuo Aiuto nei più svariati contesti di “disagio”. Lutto, alcoolismo, tabagismo, stress da lavoro, stress da non lavoro, dolorose situazioni familiari, dipendenze, ne costituiscono le ragioni più frequenti, ma i motivi che possono aggregare ONA NOVE 10 un gruppo per condividere una criticità ed elaborare percorsi individuali di superamento sono pressoché infiniti. Due gli sportelli di consultazione e assistenza già operanti in Lombardia (Garbagnate, Rho); ma ora se ne sta costituendo uno di “Promozione Ama” proprio in Zona 9. In tale prospettiva sabato 1 febbraio Niguarda Noi (progetto comunale per la promozione della coesione sociale in zona Niguarda) e Amalo hanno organizzato un incontro aperto a tutti (operatori sociali, rappresentanti politici, semplici cittadini) presso la Scuola di Impresa Sociale di Sis (Sistema Imprese Sociali) di via Ciriè, 9. Un esempio immediato di collaborazione tra protagonisti della coesione di territorio. Abbiamo partecipato all’incontro e ne siamo usciti con una forte impressione. Amalo interpreta bisogni di tutta la comunità e grazie a partner come Consorzio Sis e Niguarda Noi propone percorsi di formazione non fini a sé stessi ma tesi a far nascere e funzionare i gruppi di auto e mutuo soccorso. Questi corsi base sono gra- tuiti, e sempre gratuitamente Amalo accompagna i facilitatori da lei così formati per diversi mesi (tirocinio). Dopo un anno richiede loro anche un test di verifica, ma il tutto è sempre finalizzato a far camminare i gruppi Ama con le proprie gambe. È essenziale tenere a mente che il facilitatore non è un corpo estraneo al gruppo, ma condivide con i membri lo stesso bisogno di trovare un comune percorso di benessere. Il facilitatore, cioè, è un portatore di metodo, non di soluzione. Amalo propone inoltre una tappa successiva per far evolvere in “promotore” la figura del facilitatore, chiedendo che dai quadri dei promotori emergano idee progettuali (nell’intervista di ottobre si citavano i progetti “Legami di cura” per l’universo Alzheimer e “Tesori di famiglia” per l’universo delle disabilitá). Il tutto ancora gratuitamente. Prossimo appuntamento: Corso Base 21-22 febbraio presso via Cirié 1. La partecipazione é gratuita. Info: [email protected] - www.amalo.it - [email protected] - numero verde 800135437. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Pagina web: www.niguarda.eu Per la vostra pubblicità su questo giornale per le zone Affori, Bovisa, Bruzzano, Comasina e Dergano telefonate a Patrizia FEBBRAIO 2014 Anno 6 - n. 60 ONA NOVE GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - PRATOCENTENARO - ISOLA Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02/39662281 - e-mail: [email protected] - Supplemento di “Zona Nove” Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). Cell. 347.5447285 Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 Direttore: Luigi Allori. Redazione di “Zona Nove”: Giovanni Beduschi (vignettista), Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Diego Attilio Cherri, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Antonella Loconsolo, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Sandra Saita, Maria Volpari. Redazione del supplemento Isola: Sergio Ghittoni (responsabile), Primo Carpi, Gilda Ciaruffoli, Diana Comari, Roberto Lana, Penelope Dixon Giaouris, Angelo Longhi, Maria Antonia Vetti. Collaboratori: Silvia Benna Rolandi, Don Giuseppe Buraglio, Augusto Cominazzini, Ivan Crippa, Celestino De Brasi, Simona Fais, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Angelo Longhi, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Giorgio Meliesi, Sabrina Orrico, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Diana Roca, Caterina Sinisi, Gero Urso, Luigi Venturini, Renato Vercesi, Roberto Vettorello, Norman Zoia. Amministrazione: Lorenzo Gomiero. Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). M5 Isola: l’inaugurazione è prevista per i primi di marzo E intanto si sta preparando una festa di due giorni ultima riunione della comL’ missione Sicurezza è stata il 6 febbraio. Risolti i problemi di sicurezza delle scale mobili della nuova stazione Garibaldi, con l’arrivo dalla Cina delle quattro balaustre da 110 centimetri di altezza (e non 90 come inizialmente installate - probabilmente in linea con gli standard di statura asiatici) ora nel mirino c’erano le rotaie. “Metro 5 S.p.A. precisa - diceva una nota dello scorso dicembre - che si sono rese necessarie ulteriori prove per valutare adeguatamente il comportamento dell’armamento e delle saldature delle rotaie sulla tratta Zara - Garibaldi”. Il tracciato che i nuovi treni completamente automatizzati e di ultima generazione (senza conducente) dovranno percorrere non è certo di quelli più semplici. Le due nuove stazioni della linea Lilla ad alta tecnologia si inseriscono infatti in un tracciato altimetrico molto complicato perché passa sopra il passante ferroviario e sotto la stazione della linea 2, con continue curve e saliscendi. Il 6 febbraio, comunque, doveva completarsi la fase di pre-esercizio delle fermate Isola e Garibaldi di 45 giorni prevista dalle norme. Terminati i test e ottenuto il nullaosta dalla Commissione di Agibilità, sarà finalmente il grande momento dell’apertura al pubblico. La data dell’inaugurazione è prevista per i primi marzo: due giornate di eventi che coinvolgeranno sia la Piazza Gae Aulenti che il quartiere Isola. Il tema conduttore delle iniziative è la “mobilità sostenibile”. Durante la prima giornata i luoghi degli eventi saranno Piazza Gae Aulenti e l’asse via de Castillia-via Volturno; il secondo giorno saranno coinvolte anche altre zone del quartiere. La organizzazione delle iniziative nel quartiere vede coinvolte varie Associazioni presenti all’Isola, che hanno saputo per l’occasione creare una buona rete collaborativa. Obiettivo dichiarato, ad esempio, cogliere questa occasione per organizzare il 2 marzo delle iniziative su Cavalcavia Bussa, un inizio di quella sperimentazione dell’uso di questo spazio della quale si è parlato anche nell'incontro del 20 gennaio con la vice-sindaco. La Lilla, che ad oggi opera fra i capolinea di Bignami e Zara (con fermate a Ponale, Bicocca, Ca’ Granda, Istria, Marche) amplierà il suo bacino d’utenza con la nuova tappa a Isola, ma soprattutto grazie all’interscambio con la M3 alla stazione di Garibaldi, da dove transitano anche i treni suburbani del Passante. E, in previsione del forte incremento di passeggeri, Atm ha annunciato che il tempo d'attesa tra un convoglio e l'altro sarà ridotto da 6 a 3 minuti. Novità anche rispetto all’orario: la Lilla chiuderà a mezzanotte e non più alle 22. Inaugurata il 10 febbraio dello scorso anno, la M5 ha davanti a sé ancora parecchia strada prima che i lavoro di costruzione possano dirsi conclusi. Il progetto originale prevede infatti che raggiunga il capolinea San Siro Stadio entro il 1 maggio 2015, giorno d’inaugurazione di Expo 2015. Si riuscirà nell'impresa di recuperare il ritardo e rendere operative le cinque stazioni che separano Garibaldi dal Meazza? Per questa sfida, nei mesi scorsi, il Comune ha deciso di mettere a disposizione 79 milioni di euro in più per accelerare i lavori. (Primo Carpi) Accade all’Isola • Trovato lo spazio per gli “anziani dell’Isola” In attesa del Centro Civico, è stato reperito uno spazio comunale da poco libero in via Pepe 38, che sarà presto “consegnato” al Consiglio di Zona e, da qui, ai suoi nuovi “proprietari”. • L’Isola ha accolto “Tutta la Milano Possibile 2014” con due eventi presso il Centro Sociale Anziani di via Montegrappa e la Associazione al Confine presso l’Arci Metissage di via De Castillia. Ritorneremo sull’Isola dei servizi e dell’associazionismo con un apposito reportage. • Continuano i corsi di autoproduzione di Aiab Lombardia presso la Nuova Stecca, via Castillia, 26. Dopo le conserve e la birra, passiamo ora ai cosmetici, ai saponi e ai detergenti per la casa! Il tutto, con ingredienti bio, ecologici e “cruelty free”! Impareremo a preparare detergenti, creme e saponi con ricette semplici e alla portata di tutti. Il corso, che si svolgerà in quattro incontri serali da due ore ciascuno (dalle 20.30 alle 22.30) nelle giornate del 6 - 13 - 20 - 27 febbraio. Costo euro 80 per intero corso, euro 20 per incontro. • La mostra-progetto “Ongoing Fight-Specific Isola” di Isola Art Center è approdata ai locali di Sale Docks a Punta della Dogana di Venezia. La traccia dei conflitti urbani rappresentati nella mostra e che hanno segnato il nostro quartiere entra oramai nella storia. (Primo Carpi) L’Isola e la Notte della Libertà entrale e fortemente partecipata è stata la bella Notte della C Libertà organizzata dall’Anpi dell’Isola presso il salone 1 Maggio di via Sebenico. Molto seguite anche quelle delle 36 iniziative pubbliche patrocinate e coordinate dal Consiglio di Zona 9 in 23 luoghi dei suoi quartieri (Isola, Dergano, Bovisa,Niguarda e Affori-Comasina), che si sono tenute nel nostro quartiere. Ricordiamo prima di tutto le iniziative dell’Anpi: • “La Notte della Libertà” presso Salone Primo Maggio via Sebenico 21. Teatro concerto di Stellerranti. Con la partecipazione dell’ensemble vocale “Coro di Micene”. Quasi una riflessione in musica sul concetto centrale della Pasqua Ebraica: la Libertà. Un itinerario in autentico “spirito klezmer”che va dai brani di Tradizione alle trasgressive canzoni del cabaret berlinese, sino ai canti di rivolta dei ghetti e dei campi. Accompagnano ed introducono le parole di Eli Wiesel, Claude Lanzmann, Margo Minco, Primo Levi... • Presentazione del libro “Buttati giù, zingaro”, presso la libreria Isola Libri, via Pollaiolo 5. Con Dijana Pavlovic, attrice e vice presidente della Federazione “Sinti e Rom Insieme”. C’è stato anche un olocausto degli tzigani d’Europa. 500.000 sterminati nei campi di concentramento nazisti insieme a ebrei, omosessuali e oppositori politici. Il libro racconta la vicenda intrecciata di due eroi dello sport tedesco: il sinto “Rukeli” Trollmann, l’agile pugile della città vecchia di Hannover, beniamino del pubblico maschile e femminile della Repubblica di Weimar, pretendente per il titolo di campione nazionale nei pesi mediomassimi e Tull Harder, il grande centravanti della squadra di Amburgo e della nazionale tedesca che aderisce subito al nazionalsocialismo, entra nelle Ss e viene impiegato nei Lager. Nella Germania nazista del 1942 rom e sinti saranno perseguitati perché “razza” da sterminare come la “razza” ebraica. Espulso dall’esercito perché zingaro, Rukeli finisce nel campo di concentramento di Neuengam- me dove incrocia Tull Harder. Il destino dell’uno è di porre fine al destino dell’altro, una fine che sarà l’ultima espressione dell’orgoglio e della dignità dello “zingaro”. Infine ricordiamo alcune delle iniziative del Consiglio di Zona 9: • “A Virtual Memorial Milan 2014”: 4 proiezioni video di “Sfc - Shoah Film Collection” presso Visualcontainer - Spazio Vundes, via Confalonieri 11 - Tel. 347 7813346. • “Theresienstadt: un lager modello” (mostra fotografica), a cura del Comitato Soci Coop Milano Ornato presso Galleria Spazio Ostrakon, via Pastrengo, 15 - Tel. 331 2565640. • “Gli Altri siamo noi”, mostra interattiva a cura di “Casa per la Pace - Milano” Stecca 3, via G. De Castillia 26 - [email protected]. • Incontro-conferenza “Vite indegne di essere vissute: nazismo e disabilità”, a cura di Associazione L’abilità Onlus. A seguire video “Ausmerzen” di e con Marco Paolini Stecca 3, via G. De Castillia 26 - [email protected]. • “Tra musica e memoria”, a cura del musicista Manuel Buda, in collaborazione con Shorashim - Laboratorio musicale per bambini dai 7 ai 10 anni, presso Spazio Zona K, via Spalato 11 - Tel. 0297378443. • “Il Golem, come venne al mondo”, proiezione e rimusicazione del film muto “Der Golem”, regia di Paul Wegener, Germania, 1920, a cura del Comitato Soci Coop Milano Ornato, Spazio Zona K, via Spalato 11 - Tel. 0297378443. • “Le rose bianche - Commemorazione di don Eugenio Bussa”, musica e poesie ebraiche al femminile. Intervento dell’Associazione Don Bussa in ricordo del sacerdote dell’Isola, diventato “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato molti ebrei dalla deportazione e dallo sterminio nazista, presso il Teatro Verdi, via Pastrengo 16 - Tel. 026880038. • “Destinatario sconosciuto”, a cura del Teatro del Buratto, via Pastrengo 16 - Tel. 026880038. Centro civico e cavalcavia Presto i progetti 20 gennaio u.s. incontro a Palazzo Marino per discutere il prossimo Iallallancio dei concorsi internazionali legati al Centro Civico dell’Isola e riqualificazione del Cavalcavia Bussa. Presenti il vicesindaco Ada De Cesaris, il suo staff, il prof. arch. Giulio Ernesti e la dott.ssa Africa Sunico di Isola Pepe Verde (Ipv). Il Vicesindaco ha comunicato che il prossimo passaggio (entro 10/15 giorni) sarà la delibera di Giunta volta a istituire i due bandi Centro Civico e Bussa con i relativi stanziamenti a bilancio. Con riferimento a Ipv c’è stata inoltre la rassicurazione sul fatto che il giardino non è al momento interessato da questi concorsi e che l’Amministrazione ha intenzione di tutelarlo finché sarà in carica. A proposito dei concorsi il vicesindaco ha ricordato che nello scorso autunno è stato svolto il lavoro preparatorio insieme all’Ordine degli Architetti per assicurare ampia partecipazione e massime garanzie di trasparenza e certezza legale. La internazionalizzazione dei concorsi di architettura risulta indispensabile oltre la soglia dei € 500.000; i concorsi inoltre devono garantire libero accesso e assoluto anonimato nella fase di valutazione (selezione dei primi 10 progetti meritori e poi secondo grado con assegnazione al vincitore).Non sarà possibile (come invece ipotizzato in un primo tempo) prevedere fasi di valutazione intermedia con la partecipazione dei cittadini. Si potrà invece nominare un rappresentante nelle commissioni, tenuto ovviamente al totale riserbo. Quanto detto è d’obbligo poiché si parla di € 2.300.000 per il centro civico e € 5.500.000 per il Bussa. I fondi sono già accantonati e sono il frutto degli accordi di stipula tra comune e investitori risalenti alla metà degli anni ‘90. Soldi spendibili salvo improrogabili fabbisogni della cassa comunale. Con quali tempi? Quelli delle tempistiche di delibera, pubblicazione e conseguente lancio che presumono la prima fase dei concorsi per questa estate, poi la progettazione esecutiva e gli appalti con l'inizio delle opere nel 2015 e la conclusione nel 2016. Con quali contenuti? Quello delle sintesi conclusive dei progetti partecipati che hanno ben messo in luce i bisogni e i possibili desideri degli abitanti come uno studio sociologico da rispettare e ascoltare. I bandi stessi in tutti i contenuti (funzioni, parametri criteri di valutazione) saranno messi a punto e finalizzati recependo tutto il lavoro fatto durante il percorso partecipato. In particolare per il Bussa si parte da una fase sperimentale di pedonalizzazione del cavalcavia che diventa una nuova piazza pubblica attrezzata per lo svago, lo sport e il tempo libero, connessa con l’asta pedonale che da piazza Gae Aulenti-corso Como-corso Garibaldi-centro creerà così una grande area priva di traffico. L’orientamento dell’Amministrazione sulla base anche degli studi di flusso fatti è verso la pedonalizzazione completa del cavalcavia.Tuttavia all’interno del concorso potrebbe essere lasciata la libertà di delineare due scenari (pedonalità totale e traffico a velocità ridotta). Con l’intenzione di discutere il tema in un incontro pubblico con il quartiere. La definitiva pedonalizzazione del Bussa determinerebbe anche la revisione dei flussi di traffico dell’Isola che diventerebbe un quartiere a traffico 30 o addirittura 20 km/h nel suo insieme.Via Pepe verrebbe a sua volta ricalibrata e pedonalizzata con incremento della superficie a verde. Prossimi passi : assemblea pubblica con il quartiere ed esperimenti di chiusura temporanea del Bussa e promozione di eventi e iniziative sul cavalcavia.Varata la delibera, e prima della formalizzazione dei bandi, il vicesindaco intende convocare un’assemblea pubblica con il quartiere per presentare i frutti del lavoro fatto sinora e ascoltare le opinioni al riguardo, specialmente nei confronti dell pedonalità. L’assemblea dovrebbe anche fare il punto rispetto alle funzioni e ai bisogni dei cittadini rispetto alla Casa del Quartiere. Con il contributo di tutti i presenti, poi, si è pensato che coerentemente con il progetto di pedonalizzazione, e per godere immediatamente di questa grande area vuota, sul Bussa si possono organizzare eventi temporanei o periodici, kermesse, attività artistiche o sportive che lo facciano immediatamente sentire vivo e parte attiva del quartiere. L’inaugurazione delle due stazioni di Isola e Garibaldi della linea lilla potrebbe esserne un esempio. Sarà importante anche in questo contesto l’impulso propositivo dei partecipanti al percorso partecipato, oltre che quello delle varie associazioni e realtà del quartiere (Ipv incluso). Per fine mese nuovo incontro per valutare i due bandi e introdurre migliorie e rettifiche. In chiusura, coerentemente con l’impulso propositivo sollecitato, è stato chiesto al vicesindaco se non ci fossero margini di manovra per cogliere questa occasione (forse irripetibile) individuando una soluzione in grado di garantire un futuro certo per il giardino di Ipv,della sua particolarissima esperienza e nel quadro del ridisegno funzionale di tutta l’area del ponte Bussa. (Sintesi della relazione di Tiziana Freti, Claudio Casolo, Francesco Togni) Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 11 ATTIVITÀ CULTURALE Dieci anni di progetti sociali alla multicore CasaLoca o scorso 17 otL tobre CasaLoca, il centro sociale di viale Sarca 183, ha spento la sua decima candelina di solidarietà col quartiere e col mondo: non tutti, infatti, sanno che dietro quella facciata di occupazione e graffiti ci sono progetti di rilevante interesse sociale che, nati nel tempo, hanno permesso all’intero quartiere di animarsi di un turbinio di eventi, concerti e pranzi all’insegna della cooperazione. Ma partiamo dalle origini. Il 17 ottobre 2003 un gruppo di stu- denti attivisti dell’associazione Ya Basta! Milano, nata in Italia nel 1996 per supportare la lotta dell’Ezlin in Chiapas, occupa un edificio vuoto in zona Bicocca: da subito questo diventa sede dell’associazione milanese, presente in tutti gli interventi di autonomia tra Chiapas, Palestina, Iraq, Argentina, Brasile, Ecuador e Bolivia. Il passo successivo è stato quello di diventare la sede per l’agenzia per i diritti Action Milano, costituita da attivisti che operano direttamente sui diritti negati (casa, reddito, conoscenza) e che aiutano gratuitamente i migranti sull’accesso alla cittadinanza, soprattutto se si trovano in stato di clandestinità. Da questo momento in poi, CasaLoca ha lavorato a progetti che rendessero vivo e frequentato il centro sociale, così periferico rispetto ad altri. Dopo il progetto Cafè rebelde zapatista che, nato nel 2002, fornisce sostegno alle cooperative di coltivatori di caffè nella zona Altos del Chiapas per far conoscere anche in Italia la realtà delle comunità indigene, risale al 2004 il progetto Locanda Autogestita, una vero studentato riservato a quegli universitari che, fuori sede, spesso faticano a trovare un alloggio che non sia solo vicino alla propria università ma che di- sponga anche di prezzi “da studente” con stanze doppie e diversi spazi comuni (salotto, cucina, lavanderia, aula studio e bagni). Successivamente hanno dato vita al Corso di italiano per migranti, pensato e organizzato dagli studenti che vivono a CasaLoca per una più intensa esperienza di partecipazione e integrazione tra culture. Con la stessa ottica nasce, nel 2005, lo Sportello migranti di Action Milano, strumento attraverso il quale fornire informazioni e supporto ai migranti circa questioni burocratiche, legali, lavorative, sanitarie e abitative. È del 2008, poi, il progetto di Cucina Popolare Autogestita, un’alternativa gastronomica attenta alle tematiche del consumo critico, che offre a studenti, lavoratori e abitanti del quartiere la possibilità di consumare un piatto caldo in un luogo confortevole e rilassato. Non mancano infine le iniziative culturali, come il Cinema popolare che permette la fruizione gratuita di film e documentari, i concerti, la Ceiba, spazio adibito a bar e utilizzato per la presentazione di libri, video, mostre e dibattiti, e infine corsi di danze e percussioni, come il gruppo di Capoeira brasiliana Angola Mae. (Clara Amodeo) I tesori riciclati della Poptap.Art di Anna Maria Indino al 6 al 13 febbraio la Galleria Art Action di Bresso esporrà D “Poptap.Art”, una raccolta di opere di Anna Maria Indino, artista estrosa e sensibile che per esprimersi sceglie la matericità e la concretezza di oggetti rigorosamente riciclati. La tavolozza della pittrice anche questa volta ha attinto a “tesori” riposti nei cassetti, vecchie cose destinate alla spazzatura, materiali di recupero che incollati su tele, anch’esse di cartone riciclato, entrano a far parte del quadro e ne diventano elementi significativi interagendo con gli sfondi a tempera nella ricerca di fantasiosi equilibri compositivi. Gli oggetti utilizzati, la scelta dei colori, la forza del segno e i soggetti delle composizioni lasciano intravedere la personalità forte e mo- ONA NOVE 12 derna della pittrice, un connubio interessante fra dolcezza e determinazione, caratteristiche peculiari della donna e dell’artista. In modo poetico, più spesso invece sottilmente arguto e ironico, nelle sue opere Anna Maria Indino mette in luce alcuni aspetti della nostra società violenta e consumistica, sottolineando il bisogno per l’uomo di rompere gli schemi, riprendersi la propria libertà e il diritto naturale ad essere se stesso. Una mostra decisamente originale e interessante che dal 15 febbraio al 15 marzo avremo modo di poter ancora visitare racchiusa in una nuova cornice costituita questa volta dagli spazi del nuovo e prestigioso Ora City Hotel di Milano-Bresso. (Valeria Casarotti.Teresa Garofalo) Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. BELLEZZA IN ONA 9 DERBY a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi ONA a cura di Franco Massaro Incontri in zona Seedorf e un diavolo in cassa integrazione hi che dolor!, cari vecchi e A giovani tifosi rossoneri. Dopo un girone di andata appena sopra la soglia della retrocessione e un derby perso a pochi minuti dalla fine, ecco arrivare anche l’eliminazione dall’unica competizione che il Milan poteva - con una notevole dose di ottimismo - sperare di aggiudicarsi, quella Coppa Italia che a parole tutti hanno sostenuto di volere onorare. E nei fatti, invece, hanno snobbato, perdendo con l’Udinese dopo una vergognosa partita a ciapa no giocata davanti a gente regolarmente pagante che avrebbe meritato un po’ più di rispetto. Perché se è dai tempi di Fabio Capello che la Coppa Italia rappresenta solo un intralcio per la società, è altrettanto vero che allora fioccavano scudetti e trofei internazionali mentre adesso il popolo milanista è a digiuno di “tituli” dall’estate 2011 e lo sarà pure per tutto il 2014. Del resto, il romanticismo nel calcio è stato ucciso da un bel pezzo. Ed è risaputo che sono i soldi dei diritti televisivi e della Champions a creare il “giro del fumo”, mica l’arcaica Coppa Italia. Perciò, per la società, è sicuramente prioritario cercare di entrare nei quarti di Champions e intascarne i proventi (pur sapendo che oltre non si andrà mai), piuttosto che puntare alla coppetta nazionale. In fondo, a chi importa delle soddisfazioni di quei poveracci che vanno ancora allo stadio salendo sul bus speciale da piazzale Lotto e comperando il biglietto dopo un’ora di spinte alle biglietterie (previa presentazione della carta d’identità, manco si stesse per entrare a San Vittore). Sono pezzi da antiquariato, roba vecchia di fronte alle pay tv, alla strategia aziendale e al fatturato. Sì, ci sono molti fantasmi che si aggirano per le vie di Milano. Tra i tanti, oltre a quello del football d’una volta, quello della società rossonera, bramosa di danee, con due amministratori delegati (ma si parleranno, tra loro, i rispettivi uffici stampa?) e alla costante, disperata caccia di giocatori in prestito o in scadenza di contratto. Oltre a quello di una squadra in cassa integrazione ormai dall’estate 2012, quando Thiago Silva e Ibrahimovic, entrambi desiderosi di restare sotto la Madonnina, vennero spediti a Parigi per fare cassa (con cui prendere,in seguito,i vari Mesbah,Acerbi,Traorè,Krkic e compagnia bella). Quando la parte milanista del duo che vi scrive, in un rigurgito di nostalgia,si è recato in pellegrinaggio a San Siro per MilanSpezia, non ha potuto fare a meno di notare che dell’11 vincitore del tricolore 2011 in campo si trovavano solo Abbiati e Robinho,il resto smantellato pezzo per pezzo esattamente come accadrà alla nave della Costa Crociere dopo il trasferimento dal Giglio. Un Milan in cassa integrazione, appunto (e ci perdonino i cassintegrati per il paragone), senza neanche gli aiuti statali o la speranza dell’arrivo di un magnate russo, cinese o indonesiano, perché B&B (Berlusconi pater e Barbara) non possono concepire l’idea di dividere il potere con qualcuno: piuttosto, farebbero affondare il Milan con tutti i topi. E infine con in panchina un grandissimo ex milanista che però deve ancora dimostrare di essere un allenatore. Su Seedorf giocatore, infatti, nessuno può discutere, basti pensare alle quattro Champions vinte, di cui tre con maglie diverse: 1995 Ajax (nelle cui fila debuttò a 16 anni), 1998 Real Madrid, 2003 e 2007 Milan. Oppure alle due Intercontinentali, alle due Supercoppe Europee, ai sei titoli nazionali, l’ultimo con il Botafogo. E pure nel Milan, Seedorf - il cui nonno era uno schiavo, poi liberato dal padrone tedesco da cui Clarence ha preso il cognome - ha lasciato un segno indelebile con le sue 300 presenze in campionato (e 47 reti, indimenticabile un siluro allo scadere di un derby vinto 3-2 dopo un’incredibile rimonta) e le 432 in partite ufficiali, primo straniero nella storia rossonera davanti a un’icona come Nils Liedholm. Il calcio, però, vive al presente e non di passato, e allora bisognerà vedere se l’indubbio carisma di un Seedorf senza alcuna esperienza da allenatore basterà a fare rinascere una squadra che pare senz’anima e soprattutto senza difesa. Proprio per questo siamo molto dubbiosi riguardo al modulo super offensivo che ha deciso di adottare, presumibilmente su diktat di B pater. Il 4-2-3-1, infatti, si poteva forse proporre ai tempi di Tassotti-Maldini-CostacurtaBaresi, con gente come Ancelotti e Rijkaard a protezione della retroguardia,ma adesso che dalle parti di Abbiati si aggirano Bonera, Zapata o Mexes, ci pare davvero sconsiderato. Come ben sapeva il povero Allegri, che anche per la sua prudenza è stato osteggiato negli ultimi due anni. Già, Allegri: un articolo l’avrebbe senz’altro meritato anche lui. In realtà, finché gli hanno dato dei veri giocatori da allenare, ha vinto. E se fosse stato concesso il gol di Muntari, chissà come sarebbe finito quel campionato: magari il prestigio di uno scudetto avrebbe procrastinato la cassa integrazione del Milan. Nel calcio attuale, però, c’è tempo solo per la cronaca, non per la storia. E allora accontentiamoci di salutarlo, il Massimiliano, augurandogli le migliori fortune. Tranne quando incontrerà di nuovo le maglie rossonere… apita spesso di fare un giretto nel Parco Nord, il bel polmoC ne verde che ci riceve sempre in amicizia. Dopo un po’ di volte si scoprono piccoli particolari che destano parecchia curiosità suscitando il desiderio di tornarci. Nel mese di gennaio, ad esempio, nel laghetto in fondo a via Suzzani erano arrivati un numero incredibile di Germani maschi, il triplo delle femmine che stazionavano in quel posto. Qualche giorno dopo questi maschi si esibivano per conquistare il pubblico femminile, sollevandosi sull’acqua, aprendo e sbattendo le ali, emettendo forti e striduli versi, attaccando gli altri se si avvicinavano. Un'attività senza sosta! Nel giro di una decina di giorni le femmine avevano fatto la loro scelta, le coppie si erano formate e, mentre i maschi single se ne andavano, queste giravano per il laghetto senza mai perdersi d’occhio. Tra un mese vedremo i frutti, tempo permettendo, e la presenza dei pulcini sarà un altro motivo per ulteriori visite. ([email protected]) “Ombre d’Occidente” L’ultimo libro di Luigi Allori Un viaggio affascinante tra le policrome figurine turche su pelle di cammello, le nere silhouettes di Serafino alla corte di Versailles, gli spettacoli scapigliati al cabaret parigino Le Chat Noir, i film animati della cineasta tedesca Lotte Reiniger. Disponibile in Redazione Via Val Maira 4 Storie di un quartiere scomparso: i Fontanili di Niguarda tra ricerca e ricordi Sergio Bernasconi Sergio Bernasconi ci ha abituato ad aspettarci da lui sempre regali preziosi: splendidi dipinti di scorci di Niguarda (dagli anni 30 ai giorni nostri) che sembrano preziose miniature per la cura con cui sono stati eseguiti, e poi i racconti su come si viveva nei nostri rioni prima della guerra, durante il fascismo e poi dopo. Le opere di Bernasconi sono l’unico modo che abbiamo a disposizone per un vero e proprio viaggio nel tempo, che ci permette di immergerci nelle atmosfere che furono proprie della vita dei nostri padri quando erano giovani e che altrimenti non avremmo mai immaginato. Questa splendida testimonianza sui fontanili ne è un esempio. ([email protected]) n geografia fisica le chiamano “zone dei fontanili”. Sono una caInistra ratteristica della pianura Padana, quella che si estende alla sidel fiume Po. Queste zone si trovano dove la superficie del terreno si abbassa fino a intersecare la falda freatica. Quando l’acqua sorgiva non affiora spontaneamente, basta un minimo scavo per far sgorgare l’acqua e formare un fontanile. Osserviamo l’aspetto attuale del territorio niguardese e seguiamo il percorso tutto in discesa della metrotranvia. Partiamo dalla fermata di “Niguarda Nord” (la Niguarda alta) per arrivare a quella di “Niguarda centro” (la Niguarda più bassa). A questo punto tra le due fermate possiamo rilevare un dislivello prossimo ai 4 metri. Se proseguiamo in leggera ma costante discesa fino al Centro Girola, il dislivello aumenta fino a superare di molto i 4 metri. È proprio in quest’area, oggi tra le vie Santhià e Cirié, che dal 18° secolo e forse anche prima esisteva il fontanile che alimentava la roggia chiamata “Fontanino Gelato”. Origine del nome “fontanino” dato alla zona. Con un percorso parallelo e nella stessa direzione del Seveso, la roggia serviva al rifornimento idrico dei casali abitati (tutti cascine) e per l’irrigazione. Si esauriva dividendosi in 4 rivoli, tra le cascine Mantellina e Mirabella. Dove da un fontanile usciva la roggia “Fontanino Setala” che nei pressi della Cascina Abadesse, confluiva con la roggia “Fontanino Freddo” proveniente dalla cascina Colombirola, per finire nello scaricatore di Seveso alla Cascina Bruciata. I fontanili erano promotori di sviluppo economico e benessere, non solo per il mondo contadino. In una zona confinante con Niguarda, dove la presenza di acqua sorgiva era notevole si sviluppò un’attività molto remunerativa: quella del “lavandè”. Nelle lavanderie tra Segnano, Segnanino e Greco, si lavava sin dal 1800 la biancheria di alberghi e ristoranti di mezza Milano. Per l’irrigazione, la fine delle rogge-fontanino fu decretata già dal 1880, anno in cui iniziò la costruzione del Canale Villoresi, dal nome del suo ideatore, l’ingegnere monzese Eugenio Villoresi. Distribuisce le acque che servono a irrigare tutta l’alta pianura milanese fino all’Adda. Razionalmente distribuita attraverso una fitta rete di canali ben congeniati, l’acqua del Ticino arrivava anche a Niguarda. Il secolare sistema idrico dei fontanini per l’agricoltura era finito per sempre. Nei primissimi anni del ‘900 nell’area dove esisteva il fontanino si scoprirono delle vene di sabbia per l’edilizia di buona qualità: quindi si avviarono alcune cave. Quando poi ebbe inizio la costruzione dell’Ospedale Maggiore, gli scavi si moltiplicarono devastando l’intera zona. Si estrasse sabbia anche nel letto del Seveso per un tratto lungo una cinquantina di metri. Allargando gli argini e aumentando sensibilmente la profondità, tanto da attivare sorgenti d’acqua, creando così un fontanile nelle acque del torrente battezzato “funtanin del Sèves”, poi solamente fun- tanin in ricordo di quello scomparso. L’aspetto era quello di un piccolo laghetto che negli anni Quaranta diventerà il nostro “Centro balneare”. Esaurita la sabbia, verso la metà degli anni ’30 il disastrato territorio del Funtanin fu abbandonato. In poco tempo una vegetazione spontanea in prevalenza “robinia” (questa pianta originaria dell’America Settentrionale possiede un vigore vegetativo naturale molto accentuato) coprì tutto con una fitta boscaglia verde, la quale dava protezione sicura all’intimità degli innamorati niguardesi “in camporella”. Particolarmente negli anfratti lungo i pendii scoscesi delle rive dove si potevano facilmente improvvisare comode alcove all’aperto. In breve la zona del “funtanin” diventò molto trafficata e famosa. Tanto da attirare l’attenzione della prostituzione clandestina. La legge Merlin entra in vigore il 20 settembre 1958. Prima di questa data la prostituzione era autorizzata dallo Stato solamente se svolta nelle case di tolleranza, i cosiddetti casini. Se esercitata fuori da questi ambienti, specie per strada, era perseguita dalla legge. La zona del funtanin per le prostitute clan- destine era il massimo: un posto isolato e nascosto alle retate della “buoncostume” sempre in agguato con il temuto “foglio di via”. Nell’estate del 1942 avevo quasi 9 anni. Con gli amici cominciai a frequentare il Centro Balneare del “Funtanin del Seves” dove imparai a nuotare. La presenza di alcune donne dall’aspetto un po’ “strano” non ci incuriosì più di tanto. L’anno successivo i bagni estivi li feci nel fiume Adige, diventando un buon nuotatore. Per non rischiare “de fà la fin del ratt” (come usava dire mia madre) sotto le macerie a causa dei bombardamenti fui sfollato in un paesino al confine con la provincia di Trento. Dopo aver assistito all’invasione tedesca seguita ai fatti dell’8 settembre, il 16 dello stesso mese ritornavo a Niguarda. Felice con i ritrovati amici, con la fregola di essere informato sulla situazione quando chiesi notizie del funtanin la risposta che incassai fu ”el funtanin lè semper quel, però inturna l’è pien de vacch, e ghe n’è do sinistrà che dormen in del casinot”. Appresi così la notizia di un’altra invasione. Sopravvissuti al quarto terribile inverno di guerra, l’estate del 1944 tranne qualche sporadica puntata al Naviglio della Martesana, lo passammo al “funtanin del Sèves” familiarizzando con “l’invasore”. Erano veramente tante. Con alcune si stabilì una timida confidenza, in particolare con tre, sempre appostate sul sentiero principale. La più estroversa si chiamava Savina, una fomidabile tettona, con un lato “Bi” prorompente e famoso a tal punto che nei “trani” osterie e bar di Niguarda, quando durante le partite nei vari giochi con le carte o alle bocce, a un giocatore capitava di avere fortuna la frase che si sentiva rivolgere era “te ghet un cu come quel de la Savina”. Le altre due si chiamavano entrambe Maria ma con diverso soprannome. Una era la Maria “scavalcatecc”, e l’altra la Maria “tripirla”. Il primo derivava dalle gambe eccessivamente lunghe, il secondo da una storiella secondo la quale questa Maria sapeva soddisfare contemporaneamente tre clienti. Con l’esigenza di rinfrescarsi di tanto in tanto una o due entravano nel funtanin in un punto appartato dove l’acqua era bassa. Ormai smaliziati noi sapevamo che era per lavarsi le parti intime dopo una prestazione professionale; “una lavada e una sugada l’è ancamò quela”, recita una antica filosofia niguardese in fatti di corna. Quando apparivano in cima al sentiero che portava giù verso la riva del torrente, con un piano prestabilito tre o quattro a turno si appostavano ben nascosti tra le robinie della sponda opposta alla loro. Sicure di non essere osservate, le madame si arrotolavano la sottoveste oltre l’ombelico, rimanendo con il fondoschiena nudo, rivolto verso la sponda dove noi eravamo in agguato. Quando dopo aver allargato le gambe si inchinavano per prendere l’acqua inconsapevolmente ci presentavano a tutto campo “la chiave della vita”. Erano queste esibizioni, che si ripetevano più volte nell’arco di un pomeriggio a trattenerci al funtanin, dove ormai per nuotare ci andava un pò stretto. Oltre a ciò il ponte pedonale di ferro sul naviglio della Martesana alla “Cassina di Pomm”, con la possibilità di tuffarci da circa tre metri, era troppo invitante. Il 1945 fu l’ultimo anno. Anche perchè dopo l’estate gli scarichi industriali in poco tempo fecero del Seveso una fogna a cielo aperto. Malgrado un tragico fatto di sangue (una prostituta fu uccisa a colpi di baionetta) l’attività clandestina incrementò gli affari e continuò fin oltre gli anni Quaranta. Poi la costruzione delle prime case popolari, dalle parti di via Cirié e la copertura del Seveso negli anni Cinquanta cancellarono per sempe ogni traccia anche del “funtanin del Sèves”. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 13 ONA NOEUV Cont el coo in di nivôl L’angolo di Don Giuseppe La colonna poetica a cura di Augusto Cominazzini a cura di Don Giuseppe Buraglio a cura dei lettori I miracôll del salariaa Ma allora anche lui ha un cuore I cieli di Niguarda Temp fa el lavorant agricôl salariaa el dovéva ingegnass a trovà di espedient, necessari per rend la sôa vita men indigént. o avuto la “sacerdotale” consolazione di accompagnare H alcuni giovani nel loro percorso seminaristico fino all’ordinazione presbiterale. Di qualcuno ho visto nascere la Marina Ramonda Ona necessità dal padrôn sémper trascurada, ma lu el confidava in di miracôl de la natura, sicur che podeven mitigà famm e sventura. Vun di miracôl l’éra quèll del pôrscèll, ingrassaa de sfròs, on pòer martôrèll poeu sbroientaa, squartaa, spartii a colp de côrtèll. Quèll de la pitta*, attenta, premurôsa, quièta la covava, con la pazienza di certositt, per fà sôrtì ‘na nidiada de alegher pôresitt. L’alter faa in cà, impegnativ, cont el bigatt* che, dòpo tanto rosegà, (guai s’el se infetta!), montaa al bosch, el se sarava dent in de lq galètta*. I prodigi del nònno impegnaa a fà crèss, de nascondôn, tanta verdura, de ògni sòrt, in d’on fazzolètt de tèrra, apòs a l’òrt. El pôrtent de la farina gialda del melgôn diventada, in del parioeu, polenta fumant bònna de stoppà ‘na famm soffèrta… però per on istant. La famm di sò fioeu, cressuu a dismisura, con la bocca granda come ‘na fôrnas e golôsa, stuffa de mangià soltant polenta pòcch petitôsa. Ma el cuntava, a San Martin, su on miracôl preziôs: podà ricev dal mezzader ona sincéra strètta de man… la conferma del salari per on alter ann. (*) pitta = chioccia (*) bigatt (ò cavalee) = baco da seta (*) galètta = bozzolo vocazione, di altri ho potuto seguire solo l’ultimo tratto di cammino, quello che li ha condotti alle soglie del ministero presbiterale. Nel 1978, da Ponte Lambro, ho accompagnato frate Sergio alla Certosa di Lucca dove sono poi successivamente tornato per la sua Professione solenne e la sua ordinazione. A parte Sergio, gli altri sono diventati - e lo sono tuttora - preti diocesani. Di loro ho avuto il privilegio di tenere l’omelia durante la solenne prima Messa nella parrocchia di origine. Nel 1991 a Milanino per don Marco, nel 1997, sempre a Milanino (dove sono tornato per l’occasione), per don Paolo. Nel 1993, a San Giorgio di Sesto (dove stavo da un anno soltanto), per don Roberto. Nel 1998, sempre a Sesto, per un altro don Marco alla Resurrezione e per don Paolo ancora a San Giorgio. Racconto un aneddoto relativo alla prima Messa di don Marco a Milanino nel 1991. A rigore, avrebbe dovuto tenere l’omelia il parroco don Ambrogio; ma, vista la richiesta esplicita del prete novello, il parroco mi passò volentieri la mano, anche perché - lui tentava maldestramente di nasconderlo ma era così! - non sarebbe riuscito a spiaccicare parola per l’emozione! E in effetti, durante la Messa solenne, don Ambrogio, presente sull’altare tra i concelebranti, non riusciva a trattenere lacrime e singhiozzi per più di un minuto di fila! Sul finire della Messa, al momento degli avvisi, il parroco mi fa segno che gli avvisi li avrebbe dati lui. Lo lascio fare. Lui si alza, si avvicina all’altare con il foglio in mano, fa per aprire bocca ma… non gli esce una parola che è una! Allora si gira, mi consegna il foglio, e torna a sedere. Io prendo il foglio e, prima di dare gli avvisi, premetto: “Arriva quello con il cuore duro!”. Solo che, l’anno seguente, proprio nello stesso periodo, si tenne la Messa del mio congedo da Milanino (andavo parroco a Sesto). Fu in quell’occasione che, salutando tutti coloro che erano stati “miei” per un decennio, la voce mi si ruppe in gola per l’emozione. Allora qualcuno disse: “Ma allora anche lui ha un cuore!” odiaco di ona a cura di Anna Maria Indino L’oroscopo di Febbraio ARIETE 21.3 – 20.4 Tra emozioni e forti passioni, potrete trascorrere un mese molto particolare e dinamico, nel quale fare tante esperienze che poi saranno messe a frutto nel tempo, gradualmente. Le tensioni con alcuni colleghi non hanno motivo di esistere, potrete chiarire facilmente, se sarete disponibili al confronto. Salute, si raccomanda ordine nella dieta. BILANCIA 23.9 – 22.10 Non saprete bene dove andare a parare nel tentativo di ottenere aiuti concreti in famiglia. Se studierete un piano d’azione, avrete buone possibilità di riuscita. Felici intuizioni e grande sensibilità vi porteranno a coronare alcuni vostri sogni romantici. Non abbandonatevi ai peccati di gola, avrete delle ripercussioni sul vostro aspetto fisico. TORO 21.4 – 20.5 Anche se in amore qualcosa non filerà per il verso giusto, non è il caso di drammatizzare, dopo la tempesta ci sarà il sereno. Le giornate trascorreranno abbastanza serenamente, la quotidianità vi infonderà sicurezza e favorirà la possibilità di acquisire posizioni solide. Bellezza, i capelli, il viso e il collo, questi i punti da trattare con attenzione. SCORPIONE 23.10 – 22.11 Non avrete nulla da temere in campo economico, anche se c’è qualcuno che vi vorrebbe mettere un sacco di dubbi. Alti e bassi in amore a causa di alcune richieste del partner che, in fondo in fondo, non vi va proprio di accettare, non abbiate paura di dire no. Salute, potreste accusare pesantezza agli arti inferiori, sarà bene camminare molto e tenere le gambe in alto. GEMELLI 21.5 – 21.6 Non sarete molto disponibile a mettere in discussione alcuni vostri modi di concepire il lavoro,ma dovrete evitare comunque lo scontro diretto con colleghi e responsabili. Dall’amicizia trarrete gran conforto, compagnia e la possibilità di condividere progetti entusiasmanti. Salute, non strapazzatevi, la fatica potrebbe provocarvi noiose emicranie. SAGITTARIO 23.11 – 21.12 Una persona che non vedete da tempo potrebbe ora saltar fuori dal nulla e regalarvi piacevoli opportunità, accoglietela a braccia aperte. Il partner potrebbe sentirsi trascurato e voi sarete poco propensi a cambiare atteggiamento per accontentarlo. Non siate egoisti, viziatelo un po’. Fissate una visita dal dentista per curare la bellezza del sorriso. CANCRO 22.6 – 22.7 Dovrete stare attenti a non trascurare un caro amico per correre dietro a una persona che non vi merita, cercate di aprire gli occhi. Saprete trasmettere a chi lavora con voi una buona dose di entusiasmo. Anche la vostra voglia di cimentarvi in progetti ambiziosi sarà contagiosa. Denaro, nel vostro portafoglio, c’è un po’ troppa confusione, attenzione. CAPRICORNO 22.12 – 20.1 Saprete da soli quali decisioni prendere in campo professionale, è dunque inutile chiedere agli altri mille consigli e pareri. In casa, invece, vi muoverete con maggiore risolutezza, consapevoli di quello che siete disposti a dare e di quello che vi aspettate dagli altri. Denaro, data la situazione sarà bene guardarsi da spese affrettate, decise all’ultimo minuto. LEONE 23.7 – 23.8 Vi potrete impegnare in attività sociali o benefiche, iniziative che vi daranno grandi gratificazioni e la possibilità di ampliare i vostri orizzonti mentali. In una scelta amorosa dovrete evitare condizionamenti esterni e affidarvi solo al vostro intuito e ai vostri sentimenti. Salute, potreste accusare un senso di stanchezza, consigliabile attività fisica. ACQUARIO 21.1 – 19.2 Nel lavoro proposte di nuovi impieghi o spostamenti saranno da cogliere al volo. Favoriti gli investimenti finanziari, ma sempre agendo al momento giusto e con in mano tutte le informazioni necessarie. In amore un periodo di riflessione potrebbe giovare a entrambi. Salute, quadro molto variabile, vi sentirete in ottima forma se siete di febbraio. VERGINE 24.8 – 22.9 Tenderete a piangervi addosso, a lamentarvi dei vostri guai e delle insoddisfazioni, senza risolvere proprio nulla. Pensare in positivo e frequentare gli amici vi consentirà di aprirvi nuovi orizzonti e possibilità. Chi vi ama sarà un poco geloso ma ciò vi farà piacere. Per chi lavora potrebbero verificarsi cambiamenti. Denaro, fatevi un regalo senza avere sensi di colpa. PESCI 20.2 – 20.3 Difficilmente riuscirete a esprimere i vostri sentimenti fino in fondo, nonostante che la persona amata vi ricambi. Un genitore potrà fare il geloso e magari passare a qualche piccolo insidioso ricatto, difendetevi con determinazione, ma senza diventare aggressivi. Al lavoro molti di voi raggiungeranno miglioramenti economici e fare progetti ambiziosi. IL SEGNO DEL MESE ACQUARIO 21.1 – 19.2 Segno d’Aria, Fisso perché concentrato sulla stagione invernale. Caratterizza personalità intellettuali, artistoidi, pigre o iperattive, curiose di tutto, esuli, giramondo, filosofeggianti, utopiste, fiduciose, egoiste. PIETRA: Onice – COLORE: Blu – ESSENZA: Glicine – FIORE: Gelsomino – GIORNO: Giovedì ONA NOVE 14 Volano i cieli di Niguarda raccolgono i sospiri delle donne le foglie dorate che il vento fa ballare i passi faticosi di chi vuol camminare. Respirano i cieli di Niguarda i pensieri degli anziani i rumori dei giochi bambini le parole straniere. Si arrabbiano i cieli di Niguarda perché nessuno più li guarda s’infiammano la sera per ricordarci chi siamo. I cieli di Niguarda amano. ona franca a cura di Sandra Saita La Giornata della Memoria er ricordare gli stermini, i milioni di morti. Ma anche per P non disperdere le parole degli ultimi testimoni, di chi c’era e ha visto. Perché quegli orrori non si ripetano. È il 27 gennaio 1945 quando gli alleati entrano nel campo di concentramento nazista a Oswiecim, cittadina nel sud della Polonia conosciuta da allora col nome tedesco Auschwitz. Oltre il cancello appare l’inferno. Per la prima volta il mondo si trova davanti alla realtà dello sterminio. La scritta all’ingresso Arbeit macht frei (“il lavoro rende liberi”) oggi é ancora li. Con la legge n°211 del 2000 l’italia ha riconosciuto il 27 gennaio come “Giorno della Memoria”. Lo scopo é ricordare la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione,la prigione, la morte, e tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio. Senza scarpe, senza vestiti, senza volto, perfino senza nome, spogliati di tutto. Solo un mucchio di ossa e un numero impresso a vita sul braccio e dentro al cuore. Quello che niente e nessuno é mai riuscito però a strappare via é il ricordo. “Nulla se non le parole”, rimangono allora a ricordarci, scrive Primo Levi, che siamo uomini e abbiamo il diritto della memoria. I nazisti non uccidono solo nei lager. Tra le pagine più crude ci sono gli eccidi, oltre 400, perpetrati dalle SS in territorio italiano tra il ‘43 - ‘45: Boves, Gorla, Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Castello di Godego. È famosa l’affermazione sconsolata ma perentoria di Adorno. “Dopo Auschwitz, nessuna poesia, nessuna forma d’arte,nessuna affermazione creatrice é più possibile”. Questa é stata invece la speranza che ha sorretto Etty Hillesum, una delle tante vittime della Shoah, giovane olandese che affidò a undici quaderni e tante lettere le sue parole contro ciò che di pazzesco stava succedendo attorno a lei. Quando Etty scriveva si sentiva chiamata. Colpisce allora la “vocazione della scrittura”: “Ci vorrà qualcuno disposto con le proprie mani a pregare e con i propri occhi scuri a vedere e raccontare con la propria penna e un foglio bianco da sporcare di parole. Parole come filo spinato, ma anche come calda coperta perché faccia meno male. “Dammi un piccolo verso al giorno, mio Dio, e se non potrò sempre scriverlo, perché non ci sarà più carta e mancherà la luce, allora lo dirò piano alla sera, al tuo gran cielo”. Etty muore ad Auschwitz il 30 Novembre 1943. Cari lettori forse é un caso, forse il destino, ma quando leggo la sua vita é il 15 Gennaio e Etty, nata il 15 Gennaio 1914, avrebbe compiuto 100 anni. Le ricette di ona Nove a cura di Franco Bertoli Tarte-Tatin bucciate le mele e tagliatele in spicchi regolari. Imburrate beS ne una teglia per forno da 25/30 cm di diametro e stendete lo zucchero precedentemente caramellato (bollire un poco d’acqua con 4 cucchiai di zucchero trasferendo nella teglia il composto quando brunito oppure compratela già pronta in negozio). Sistemate a raggiera le mele coprendo con la sfoglia di pasta chiudendone bene i bordi. Bucherellate con una forchetta la copertura e stendete 1 o 2 cucchiai di zucchero. Infornate per almeno 30 minuti a 180°. Quando la cottura è terminata trasferite la torta sul piatto di portata girandola. Ingredienti: 4 mele renette, 200 gr di zucchero, 1 noce di burro, pasta brisèe. Vorremmo ricordare il 13 gennaio di 4 anni fa quando Franco ci ha lasciati. Ci manca tanto e di lui resta un ricordo indelebile. Grazie di tutte le cose belle che ci hai regalato. I tuoi cari Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 15 FILO DIRETTO CON LE ISTITUZIONI DAL SENATO DELLA REPUBBLICA Le responsabilità della Regione per la grave situazione di Aler Franco Mirabelli (senatore Pd della Repubblica) a qualche settimana, spesso D su impulso della Giunta regionale, si parla con insistenza della grave situazione in cui versa l’edilizia residenziale pubblica in Lombardia, si scopre che Aler Milano ha un bilancio in rosso ed esposizioni bancarie per centinaia di milioni, e si attribuisce questa situazione alle incapacità di gestione. Per chi, come noi, da anni denuncia le inefficienze di Aler e l’abbandono in cui sono stati lasciati i quartieri popolari sempre più degradati e lamentano le condizioni inaccettabili di vita in cui vengono lasciati tanti cittadini, non c’è nulla di nuovo. Anche i quaranta milioni e oltre di buco non possono stupire chi, come noi, da tempo pone la questione del finanziamento dell’edilizia residenziale pubblica sostenendo che l’idea, contenuta nella legge regionale 27, secondo cui gli alti costi della gestione delle case popolari potevano essere coperti dall’aumento dei canoni agli inquilini, avrebbe creato la situazione attuale in cui, per assenza di risorse, la qualità dell’abitare è peggiorata mentre su alcune famiglie gli aumenti in tempi di crisi hanno pesato. E di fronte all’aumento delle spese lo stesso aumento della morosità era prevedibile, anche se spesso non giustifi- cabile. Insomma che quel modello non fosse e non sia sostenibile è evidente. Ma non è di questo che si parla. Che il modo di funzionare delle Aler, in particolare a Milano, sia stato segnato da inefficienze, sprechi, clientele e mala gestione è fuori discussione ed è evidente che su questo si deve intervenire. Ma è sospetto il fatto che dalla Giunta regionale non si parli d’altro che di questo o si inventino altre motivazioni per giustificare il deficit di Aler assolutamente risibili come per esempio il sostenere che è responsabilità dell’insostenibile peso dell’Imu senza sapere che dal 2013, grazie a noi, le Aler in realtà non pagano più l’Imu. In realtà scaricando sulle società di gestione le responsabilità la Giunta e il centrodestra, che governa da anni Regione Lombardia, cercano di nascondere i propri fallimenti. L’idea di non affrontare il tema del finanziamento dell’edilizia residenziale pubblica ha già portato Lega e Pdl, nella scorsa e nell’attuale legislatura, a cambiare per due volte l’assetto societario delle Aler, ma è evidente che questi tentativi, in assenza di altre riforme, sono inutili. Nonostante la propaganda non è certo la riduzione o la successiva cancellazione dei CdA che può cambiare la situazione. Così serve solo a depistare dal vero problema del finanziamento. Su questo non solo non si è fatto nulla ma, addirittura, la Regione ha bloccato i finanziamenti che aveva promesso lasciando le autogestioni senza soldi e bloccando ogni progetto avviato. Insomma la Regione e chi l’ha governata non può scaricare sulle Aler le proprie colpe. Non lo dico per una sorta di rivalsa o solo per affermare un principio di responsabilità ma soprattutto per sottolineare che o si cambia strada o la situazione rischia di peggiorare, o si ridiscute il sistema di finanziamento prevedendo forme di sostegno pubblico prendendo atto che i soli canoni non possono essere risolutivi, o si cambia su questo punto o non c’è soluzione. O si scioglie il nodo del finanziamento non episodico o anche la buona idea della nuova società pubblica di Regione e Comune di Milano rischia di non decollare. Purtroppo la Regione al di là di alimentare una giusta attenzione alle inefficienze Aler, non sembra aver intenzione di cambiare. I primi atti sono preoccupanti, aver stracciato l’accordo sindacale che garantiva esenzioni per le spese per i nullatenenti e ipotizzare, come leggiamo, la soluzione dell’aumento dei canoni, dimostrano che si vuole proseguire sulla strada del risolvere tutto scaricandolo sugli inquilini, in particolare i più deboli. Così non solo sarebbe un’ulteriore ingiustizia ma sarebbe anche inutile e tutta questa attenzione di Maroni per le case popolari si rivelerebbe un inganno, solo un modo per non rispondere di ciò che la sua maggioranza ha fatto in questi anni. www.francomirabelli.it DALLA CAMERA DEI DEPUTATI Un reddito? È il minimo. Daniele Farina (Parlamentare Sinistra Ecologia e Libertà) el propone il reddito di 600 euS ro al mese a tutte le persone inoccupate, disoccupate e precarie con un reddito annuale inferiore a 7.200 euro. Reddito Minimo Garantito. Questo sconosciuto. In Italia. In Europa invece lo conoscono bene. Tant'è che il Parlamento continentale ne ha fatto pure una risoluzione: “Reddito minimo nella lotta contro la povertà e la promozione di una società inclusiva”. Era il 2010. Là non hanno cambiato idea, quà non si è fatto nulla. A parte chiacchierare. Sarebbero 600 euro al mese, a tempo determinato, per i disoccupati, precariamente occupati o in cerca di prima occupazione. Con limiti precisi di reddito, tabelle e condizioni. In un Paese con 2,8 milioni di lavoratori precari e la disoccupazione al 12% sembrerebbe un dovere, non un regalone. C’è persino un indicatore che indica la situazione, si chiama "Barometro dei furti nella vendita al dettaglio". Più che dei reati è il miglior indicatore della povertà, sensibilissimo. Dunque il reddito minimo bisognerebbe farlo ma non si fa. Servono risorse, si dice. Qualcuno, a destra, penserebbe di prenderle dalla cassa integrazione e dalla mobilità, così completiamo la macelleria sociale e non se ne parla più. A sinistra invece pensiamo a una patrimoniale per chi ha di più e a cambiare la legge sulle droghe come negli Usa o in Uruguay. Ché sette/dieci milardi di euro all'anno servirebbero proprio, sottratti alla mafia, per farci il reddito, e mettere in sicurezza il territorio. Magari tirar su anche le pensioni. Son tanti soldi da prendere veloci. E invece non lo si fa. Si gioca con l’Imu e le detrazioni, qui a Roma. Dunque pensiamoci e bene a questo reddito minimo ché ci porta solo cose buone. Noi di sinistra siamo accusati di essere il partito della spesa pubblica ma, come vedete, qui ci sono anche le coperture. [email protected] LE NOTIZIE DEL MESE Il Comune di Milano rilancia il Piano per i giovani Angelo Longhi ([email protected]) (disegno di Luigi Muzzi) • 21 gennaio. Il leader di Comunione e Liberazione, Roberto Formigoni, costretto a pagare 40 mila euro a un giudice A pochi giorni dalle elezioni regionali 2006 il Pm Alfredo Robledo della Procura milanese aveva messo sotto inchiesta un uomo vicino a Formigoni (Mazarino De Petro) riguardo a un presunto traffico di petrolio con l’Iraq di Saddam Hussein avvenuto eludendo l’embargo imposto dall’Onu contro il regime irakeno. Formigoni aveva accusato Robledo di “essere un magistrato che perseguiva finalità politiche, facendo passare notizie che gli convenivano”. Di oggi la sentenza: Robledo sarà risarcito per la diffamazione con 40 mila euro. • 22 gennaio. Stappi lei assessore... stappi lei... danneggiato con il tappo un dipinto del ‘700 È un ex socialista passato a Berlusconi l’assessore alla Provincia de- gno di un film alla Fantozzi. 19 dicembre, festa in ufficio Comunicazione. Passa per caso l’assessore al personale Roberto Cassago e allora tutti: “Stappi lei assessore, stappi ONA NOVE 16 lei”. Il tappo parte come una fucilata e buca un quadro del ‘700 tra le risate trattenute e le foto fatte con i telefonini. Prontamente riparato con un pò di scotch fino all’ammissione di “pierino” Cassago: “Siamo assicurati ma se c’è bisogno pago io, non siamo mica all’asilo...”. • 22 gennaio. Il mondo di oggi come l’antico Egitto Immaginate una bilancia. Su un piatto ci sono 85 persone e sull’altro ce ne sono 3 miliardi e mezzo: ma l’ago è in perfetto equilibrio. È quanto emerge da una recente inchiesta sul reddito e sulle differenze tra i ricchi e i poveri sulla Terra condotta da Oxfam, una delle più importanti associazioni di beneficenza internazionali. 85 persone posseggono 1.200 miliardi di euro, l’equivalente di quanto detenuto da metà della popolazione terrestre. Peggio delle differenze sociali tra un faraone e un servo della gleba nell’antico Egitto. Il risultato è l’annientamento dei processsi democratici a favore delle élites economiche. • 29 gennaio. Milano non è più con il cuore in mano La conferma arriva da una ricerca Ipsos: il senso civico dei milanesi sta peggiorando. Lo dicono i 700 intervistati ma lo dicono anche i dati dell’esplosione dei casi di mancato soccorso sulle strade milanesi: i responsabili degli incidenti preferiscono fuggire. Nell’ultimo anno casi di questo tipo sono stati più di 100. • 31 gennaio. Il Comune di Milano riapre l’ex Ansaldo e lancia il Piano per i giovani Con un nuovo bando il Comune di Milano cerca associazioni e aziende a cui affidare i 6mila metri quadri di via Tortona, chiusi da tempo per la ristrutturazione. Negli spazi ci sarà posto sia per spettacoli e concerti che per giovani aziende e laboratori creativi, con la formula del coworking. La concessione durerà 12 anni, per i primi due sarà gratuita poi il canone sarà di 50mila euro annui. Le linee guida del bando (apertura entro il 2014) sono l’ultimo pezzo del puzzle del Piano giovani. L’idea è di mettere assieme tutte le iniziative attraverso il nuovo sito MiGeneration e di rilanciare l’Informagiovani di via Dogana che, d’ora in poi, sarà aperto anche fino a tarda sera e nei weekend, coinvolgendo associazioni under 35 nella gestione degli spazi. A breve, per i ragazzi che vivono a Milano, arriverà anche la student card con agevolazioni, sconti e accesso a vari servizi. Per i più giovani che amano il teatro ma riescono a frequentarlo poco per i costi eccessivi, il Comune ripete l’iniziativa “Una poltrona per te”, con 14mila biglietti gratuiti per 58 rappresentazioni teatrali. • 1 febbraio. Milano capitale del car sharing: 90 mila utenti, in arrivo il 5° gestore Il Comune di Milano vorrebbe arrivare ai livelli di Vienna e diminuire il numero delle auto private di 100 mila unità. Per fare questo sta lanciando il car sharing con la possibilità di avere una macchina al volo per qualche ora a un prezzo molto competitivo. Agli attuali quattro operatori (GuidaMi, Car2go, Enjoy ed Evai) si aggiungerà nelle prossime settimane Twist. Oggi in città circolano 600 Smart di Car2go, 300 Fiat 500 di Enjoy (che diventeranno circa 650) e 160 auto di GuidaMi (dalle Smart ai Ducato), cui si aggiungono le circa 50 postazioni di Evai distribuite in diverse città della Lombardia. Twist immetterà sulle strade 500 Volkswagen Up. Per ogni auto che circola a Milano gli operatori privati pagano al Comune 1.100 euro all’anno e gli utenti finali non devono più preoccuparsi né della sosta (consentita anche sulle strisce gialle) né degli ingressi in Area C. • 2 febbraio. Piano anticorruzione in Comune: incarichi a rotazione e registro delle denunce Ogni direzione centrale del Comune è stata coinvolta nel disegnare una mappa dei settori più a rischio di una macchina così complessa, ma anche quali comportamenti e modelli adottare per tenere alla larga la corruzione. Sono molte le novità. All’estero esiste già la possibilità per i dipendenti comunali di segnalare (anche in forma anonima) anomalie riscontrate nel corso del loro lavoro, se non veri e propri reati. Adesso, è Milano ad applicare questa procedura per la prima volta in Italia grazie al nuovo piano anticorruzione varato dalla giunta dopo 9 mesi di lavoro. Oppure la rotazione ogni tre o al massimo cinque anni di quei dirigenti che lavorano, appunto, in settori sensibili. Sempre in nome della trasparenza, i funzionari e gli impiegati che hanno contatti frequenti con operatori privati dovranno registrare su un'agenda elettronica gli appuntamenti di lavoro. Un capitolo chiave è quello dei contributi economici che vengono assegnati a società ed enti esterni: d’ora in poi chi istruisce la richiesta non potrà essere colui che approva il pagamento. Per l’edilizia sono stati introdotti controlli per quelle parti della catena che, finora, potevano sfuggire alle verifiche. Per trasportare materiali da discarica, ad esempio, l’operatore dovrà consegnare al Comune il contratto firmato tra l’appaltatore e il trasportatore; anche chi affiderà l’appalto ad altri nei servizi di guardiania sarà tenuto a mostrare il contratto. Sempre per quanto riguarda i cantieri, poi, il funzionario che sarà incaricato della direzione dei lavori non potrà “seguire” più di due volte in tre anni la stessa ditta. Infine il bitume, che dovrà essere certificato per capire con esattezza da dove provenga e con quali materie sia stato fatto. La frase del mese “C’è stata una guerra di classe negli ultimi 20 anni e la mia classe ha vinto.” Warren Buffet finanziere miliardario americano. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Ristorante Pizzeria Griglieria Via Graziano Imperatore, 33 Milano - Tel. 3457893618 - 0266106110 Aperto tutte le sere - La domenica anche a pranzo Venerdì 21 Febbraio 2014 Venerdi’ 14 Febbraio 2014 SERATA LIGURE SAN VALENTINO - MUSICA DAL VIVO Linguine alla genovese (pesto, patate e fagiolini) • Cima alla genovese con patate al forno • Un quarto di vino, acqua, caffè, liquore di nostra produzione € 19,00 È gradita la prenotazione Crespelle al salmone • Scaloppine ai funghi porcini • Patate novelle con cavoli di bruxelles • Un quarto di vino, acqua, caffè, liquore di nostra produzione € 18,00 È gradita la prenotazione Sabato 8 marzo 2014 Venerdì 7 Marzo 2014 FESTA DELLA DONNA SERATA EMILIANA Tagliere di salumi misti con gnocco fritto • Tagliata di carne con rucola e grana con verdure grigliate • Torta alla mimosa, vino, acqua, caffè € 22,00 È gradita la prenotazione Degustazione di salumi e formaggi con gnocco fritto e tigelle • Strozzapreti al ragu’ • Un quarto di vino, acqua, caffè, liquore di nostra produzione € 19,00 È gradita la prenotazione Venerdì 28 Febbraio 2014 dal lunedì al giovedì SERATA TRENTINA “GIROPIZZA € 12 MENÙ PIZZA ALL INCLUSIVE” € 10 Canederli con burro fuso • Carne salada • Zelten Un quarto di vino, acqua, caffè • liquore di nostra produzione € 19,00 È gradita la prenotazione 15 marzo alle ore 11 dimostrazione BIMBY - ROBOT DA CUCINA con ingresso libero - confermare la presenza al 3703081779 Il Giovedì… dopo cena… (anche se non cenate da noi) KARAOKE! - A partire dalle 21,00 ACQUISTIAMO AUTO E FURGONI di qualsiasi marca e chilometraggio (anche incidentate e/o guaste) Pagamento dell’automezzo tramite contanti o bonifico bancario o assegno circolare. Dopo l’avvenuto pagamento, vengono espletate le pratiche burocratiche, sia si tratti di radiazione per esportazione sia si proceda al trasferimento di proprietà. Dopo l’espletamento delle pratiche burocratiche provvediamo al ritiro dell’automezzo. Tutte le spese e i costi, derivanti da queste operazioni (pratiche auto recupero del mezzo, etc. etc.) sono totalmente a carico di Auto Club. Si organizzano cene e/o pranzi per cerimonie e feste MONOLOCALI IN AFFITTO Gli alloggi sono situati in via Graziano Imperatore, 33 (500 metri dall’ingresso principale dell’ospedale Niguarda). Sono arredati, termoautonomi, climatizzati, con angolo cucina attrezzata e con servizi autonomi, dotati di connessione internet Wi-Fi. Gli alloggi possono ospitare 2 o 4 persone. Per venire incontro alle esigenze di coloro che frequentano la struttura ospedaliera, sono affittabili anche per periodi molto brevi. PER ULTERIORI INFORMAZIONI E TARIFFE CONTATTARE IL SIG. Chiamare il numero 345.1170287 Tel. ALFREDO 360.671105 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 17 FILO DIRETTO CON LE PROFESSIONI PARERI LEGALI Garanzia del Consumatore nella vendita di beni Dimitri Barbera l D.lgs. 24/2002, intitolato: «Attuazione della direttiva Iconsumo», 1994/44/CE su taluni aspetti della vendita e delle garanzie di impone al venditore di qualsiasi bene di consumo - ivi comprese, ad esempio, autovetture usate - di garantire l’acquirente per eventuali vizi o difetti del bene venduto per il periodo di 2 anni e comunque non meno di 1 anno dalla consegna (art.5) con diritto, per l’acquirente, alla: a) riparazione del guasto od eliminazione del difetto, senza alcuna spesa e in un periodo ragionevole; b) sostituzione del bene, quando l’inconveniente non è eliminabile o riduce sensibilmente il valore dello stesso; c) riduzione del prezzo, se per motivi di convenienza si vuole tenere il bene con il difetto; d) risoluzione del contratto e quindi restituzione di quanto pagato, se il bene non è riparabile o non è sostituibile. La direttiva europea stabilisce inoltre il principio della conformità del bene al contratto. Il termine “garanzia”, riferendosi esclusivamente alle garanzie commerciali, intende, quindi “qualsiasi impegno di un venditore o di un produttore, assunto nei confronti del consumatore senza costi supplementari, di rimborsare il prezzo pagato, sostituire, riparare, o inter- venire altrimenti sul bene di consumo, qualora esso non corrisponda alle condizioni enunciate nella dichiarazione di garanzia o nella relativa pubblicità”. La disciplina sulla vendita dei beni di consumo, già regolata dagli artt. 1519bis e 1519nonies - introdotti dal Decreto legislativo di cui sopra -, è contenuta nel codice del consumo (D.lgs. 206/2005) il quale, pur abrogando le dette disposizioni codicistiche, ne ha integralmente riprodotto i contenuti (artt. 122135). Tale codice conferma, quindi, che il venditore ha l’obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita ed è responsabile nei confronti dello stesso per ogni difetto di conformità esistente al momento della consegna. Ogni garanzia convenzionale offerta dal venditore o dal produttore - che non può mai sostituire quella legale -, vincola giuridicamente questi, secondo le modalità stabilite nel documento di garanzia e nella relativa pubblicità. Lo Stato membro nel quale il bene di consumo viene commercializzato, può imporre sul suo territorio che la garanzia figuri in una o più lingue ufficiali della Comunità. Resta inteso che qualora “è determinata la responsabilità del venditore finale nei con- fronti del consumatore a seguito di un difetto di conformità risultante da un’azione o da un’omissione del produttore…, il venditore finale ha diritto di agire nei confronti della persona o delle persone responsabili, nel rapporto contrattuale”. In ordine poi al termine, il diritto del consumatore si prescrive in 2 anni, con onere dello stesso di denunciare il difetto riscontrato entro 2 mesi dalla sua scoperta. Nel caso di beni usati (es. autovetture) la durata della garanzia non può essere inferiore ad un anno e la valutazione del difetto va fatta anche in considerazione dell’usura del bene in relazione all’uso. Avv. Dimitri Barbera - Studio Legale 20124 Milano - Via Pierluigi da Palestrina, 4/A, tel. 0266714559, fax 02700418300, [email protected] Nuova promozione Prima consulenza gratuita ai lettori di “Zona Nove” ODONTOIATRIA Impianti dentali oppure ponti? Nunzio M. Tagliavia l cosiddetto “ponte” è quel trattamento che va a interessaIPrevede, re i denti contigui allo spazio di uno o più denti mancanti. generalmente, la devitalizzazione di questi denti contigui e la loro modifica a pilastri del ponte. Il ponte, a sostituzione di un dente, non è altro che tre corone (dette più comunemente capsule) unite tra loro. Due sono posizionate sopra i denti a pilastro e una, in mezzo, va a sostituire il dente mancante e, ovviamente, lì manca di dente pilastro. Lo stesso principio è applicato in caso in mancanza di due o più denti. In questi casi, aumenterà il numero dei denti in mezzo, ma sempre con i denti pilastro agli estremi dello spazio con l’assenza dei denti. La domanda che ci si può porre è se, nell’era dell’implantologia, abbia senso sostituire i denti con un ponte, andando a modificare denti, che possono essere sani, a pilastro. L’implantologia prevede l’inserimento nell’osso, con tecniche che provocano disagi minimi, di viti in titanio con le funzioni di radice artificiale, permettendo il ripristino di uno o più denti, senza interessarne altri. Come accade in tutte le specialità mediche, esistono situazioni particolari che non permettono la terapia implantologica, e sono fondamentalmente quelle in presenza di una grave e non risolvibile carenza ossea, o di malattie generali impegnative. Esistono anche situazioni locali che sconsigliano o suggeriscono di rinviare i trattamenti implantologici, per esempio una cattiva igiene orale. Per questo motivo, prima di ogni trattamento implantologico è fondamentale che il paziente venga sottopo- sto a cure come l’ablazione del tartaro e venga addestrato, laddove sia necessario, a una corretta cura domiciliare dei propri denti. Ma tenendo conto della scarsa invasività della terapia implantologica e dell’alta percentuale di successo, il ponte è ormai utilizzato solo in quei limitati casi dove non sia possibile un trattamento implantologico, e va quindi non va considerato come terapia di prima scelta in mancanza di denti. Dottor Nunzio M. Tagliavia, medico chirurgo odontoiatra, via Luigi Mainoni d’Intignano 17/a - 20125 Milano - Telefono 02.6424705 - Cellulare 329.4339539 - [email protected] - www.dentistalowcost.it. NATURA E SALUTE Dopo l’inverno: depuriamoci Paola Chilò a parola che maggiormente dovrebbe risuonare nelle nostre L menti è consapevolezza, cioè l’attenzione verso noi stessi in ogni momento della vita, in relazione agli eventi, alle parole usate, alle azioni e anche a ciò che risultano essere “abitudini” normali quotidiane come lo è il nutrirsi. Ci alimentiamo senza sapere bene come lo facciamo e con che cosa, finché il nostro corpo ci richiama all’ordine, manifestando malesseri, gonfiori, catarri, cefalee, scarsa energia e altre situazioni che, soprattutto dopo il periodo invernale, si presentano come risposta all’ingorgo tossinico avvenuto in tale periodo. È necessario intervenire ora, drenando e depurando l’organismo. Ciò significa mettere in atto delle regole alimentari al fine di attivare gli organi emuntori preposti a smaltire le tossine prodotte dal metabolismo. Quando il corpo si intasa di cataboliti accumulati da un’alimentazione eccessiva, ricca di latticini, zuccheri, carboidrati raffinati e grassi, qual’è quella del periodo invernale (natalizio), abbiamo nei tessuti una prima fase di deposito; tutto tende a condensarsi e a rallentare e l’accumulo diventa pericoloso poiché genera processi infiammatori che possono compromettere la funzionalità degli organi. La depurazione è un percorso che avviene inizialmente controllando il valore dell’acidità corporea. Questo valore si misura attraverso il ph delle urine che deve essere intorno ai 7,0, cioè un ph alcalino, se l’ambiente è acido il terreno in cui vive la cellula va in sofferenza. I fattori acidificanti sono molti: per esempio vi sono cibi acidificanti, cibi neutri e cibi alcalinizzanti. Molto genericamente si può affermare che i carboidrati, gli zuccheri e le carni sono acidificanti, i latticini sono neutri e la frutta e la verdura sono alcalinizzanti. Il rapporto da tener presente nell’alimentazione quotidiana è: il 70% di cibi alcalinizzanti e il 30% di cibi acidificanti. L’uso frequente di centrifugati di verdura e frutta è un ottimo rimedio per mantenere alto il livello di alcalinità e quindi di depurazione. Vi sono anche minerali come il magnesio, il potassio, il calcio che se assunti con ciclicità, supportano validamente l’intero organismo. Gli organi deputati allo smaltimento sono 5: pelle, reni, fegato, polmoni e intestino. Per ognuno di essi vi sono erbe specifiche e complessi di oligoelementi adatti a stimolarne le funzioni. La pelle agisce sempre come supplente in ambito drenante, al posto di 2 organi, fegato ed intestino, in caso fossero in difficoltà. La bardana, la viola tricolor, il platano e anche l’iperico sono ottimi rimedi per sostenere la pelle. I reni intervengono per aiutare il fegato e le erbe adatte sono: la betulla, la gramigna, il ginepro, l’ortosifon, l’equiseto. Le funzioni del fegato sono molteplici ed importantissime e viene rigenerato da: il tarassaco, il carciofo, il cardo mariano, la fumaria. I polmoni mettono in relazione l’aria con il sangue e l’aglio rimane uno degli alimenti privilegiati per garantire pulizia e disinfezione delle vie respiratorie. Infine l’intestino ha un ruolo decisivo poiché decide cosa assorbire e cosa scartare. Se è intasato, anche l’ambiente cellulare o matrice dell’intero organismo sarà inquinato, pertanto l’uso periodico di pulizie intestinali e fermenti lattici con aggiunta di macerati glicerici a base di noce e mirtillo rosso, risulterà un ottima soluzione per ripulire, sostenere, riattivare corpo, mente e spirito vitale! Paola Chilò, Naturopata esperta in riequilibrio alimentare con orientamento psicosomatico - Per informazioni o appuntamenti: Tel. 3396055882 - Studio Naturopatia in Via Terruggia 1, 20162 Milano - e-mail [email protected]. Yoga, Pilates, Arti Marziali, Zumba, Spinning a Tra Cielo e Terra: mente e corpo in perfetta armonia! Molte novità nella Palestra Tra Cielo e Terra in Viale Zara 9: ce ne parla il Direttore Paolo Menconi. el Centro di V.le Zara, 9 è possibile praticare numerosi corsi N creati per venire incontro alle esigenze più diverse grazie a istruttori molto qualificati, ballerini professionisti e preparatori atletici di squadre campioni del mondo; tutti insegnanti seri e con grande esperienza che rendono i corsi utili, spensierati e molto divertenti. Con l’inizio dell’anno sono state inserite parecchie nuove attività in linea con la filosofia del Centro: ce ne parla il Direttore, Paolo Menconi. P.M.: Per arricchire l’offerta del nostro Centro stiamo lavorando sulla valorizzazione del programma settimanale che prevede già circa 70 ore di corsi più tutte le scuole di danza, arti marziali, yoga, pilates, ecc. Verranno infatti inseriti vari “corsi speciali” del tutto nuovi e studiati per un pubblico sempre più attento ed esigente! A partire dalla fascia della terza età, andremo a soddisfare le numerosissime richieste giunte da chi lavora o abita nella nostra zona e dai giovani e dai teenager che frequentano il nostro Centro. Molti, oggi, praticano il Pilates per tenersi in forma; perciò l’offerta nelle varie fasce orarie della giornata sarà ancora più ricca. E’ una disciplina originariamente nata per l’allenamento specifico di attori ed atleti professionisti: il Pilates aiuta a dare al corpo elasticità e pre- ONA NOVE 18 cisione nei movimenti, oltre a favorire forza e flessibilità senza un ingrossamento della massa muscolare. Praticarla, porta ad un generale senso di benessere, e contribuisce a migliorare la capacità di movimento e la concentrazione. Anche nel planning dello Yoga ci saranno delle belle novità. I benefici della pratica dello Yoga sono molteplici e, ormai, ampiamente riconosciuti: riduce lo stress, migliore la circolazione sanguigna e linfatica e favorisce un fisico forte e flessibile. Il risultato è quello di un generale senso di benessere che migliora la capacità di concentrazione e rende il corpo vitale, flessibile e rilassato attraverso armonia ed equilibrio fra corpo e mente. Inoltre, dato il successo del Corso Base di Difesa Personale, stiamo pianificando un nuovo Corso e addirittura lezioni individuali con un personal coach estremamente qualificato. Il Corso di Difesa Personale insegna, in modo semplice, pratico e divertente, oltre che a difendersi da possibili attacchi, anche vere e proprie tecniche antiaggressione e antiscippo. Il corso sviluppa il senso di sicurezza personale, aumenta le capacità di autocontrollo e la rapidità di reazione in situazioni di forte stress psico-emotivo; ci tengo a dire che il corso è tenuto da Maestri di Arti marziali campioni del mondo. Tu ci parlavi anche di “Lezioni speciali” a numero chiuso! P.M.: È così! Per dare un servizio sempre più qualificato, all’interno del planning verranno inserite alcune “ore speciali” con lezioni molto stimolanti e coinvolgenti. Una serie di brevi “master class”, a numero chiuso e su prenotazione, rivolte a tutti coloro che cercano qualcosa di davvero speciale”. Ci saranno nuove lezioni “speciali” di Zumba toning, di Fit-boxe kombact, pilates, spinning, difesa personale, power pump, eccetera. Una volta un’azienda aveva uno slogan: “Provare per Credere!!”. Direi che ben si addice a questa situazione! Per chi volesse capire di cosa si tratta, abbiamo previsto una lezione di prova omaggio. Tu ci parli spesso del Centro Tra Cielo e Terra come di un punto di riferimento sociale e non solo di un Centro Sportivo - Benessere. Vuoi spiegarci meglio il tuo punto di vista? P.M.: L’atmosfera familiare che si respira all’interno del Centro, oltre alla grande serietà e attenzione con la quale vengono seguiti i piccoli e i ragazzi, rende il Centro un’oasi rara in un mondo come il nostro. Dopo una giornata frenetica di intenso lavoro, di studio, di impegni per la famiglia ritengo sia importante creare, per tutti, un luogo dove sia possibile rilassarsi, scaricare le tensioni e allontanare lo stress per poter affrontare la giornata successiva con la giusta carica ed energia. Il mio obiettivo è permettere alle persone di trovare nel nostro Centro un punto di riferimento importante, per socializzare, incontrarsi, sviluppare nuove amicizie e nuovi interessi. Ed è per questo che in questo periodo stiamo proponendo, all’interno del nostro Centro, un gioco e una promozione per “San Valentino”. Per gli innamorati, ma anche per gli amici! Un modo quindi per trovare le occasioni di stare insieme divertendosi e allenandosi! Rinnovo gli auguri a Paolo Menconi e al Centro Tra Cielo e Terra di diventare sempre di più un prezioso punto di riferimento per tutti i residenti della nostra Zona Isola. P.M.: Grazie per la vostra attenzione! Sarà per noi un piacere avervi tutti tra i nostri Associati; auguro ancora ai lettori di Zona9 e alle loro famiglie un periodo felice, ricco di attività sportiva, di salute e di serenità. Buon divertimento a tutti! Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Iscriviti all’Associazione Amici di ONA NOVE Socio ordinario Euro 10 (Euro 5 per studenti e pensionati), Sostenitore Euro 25. Per iscriversi rivolgersi presso la sede del giornale in via Val Maira 4. TA EBAO Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 Pagina riservata ai lettori lettere in redaz ione IL CENTRO DIURNO DI VIA POLLINI A Beatrice Uguccioni, Andrea Bina, Stefano Indovino, Roberto Medolago. Ho letto su “Zona Nove” che il Centro Alzheimer di via Pollini verrà chiuso. Questo edificio (ex convento) venne destinato nell’ambito del Progetto Urban della Comunità Europea ai malati di Alzheimer, unitamente al Centro Diurno per anziani di via Giolli e alla Banca del Tempo. Questo Progetto venne definito dalla Cee “Progetto Pilota“. Che significa, che altre realizzazioni di identici servizi territoriali, che avevano e hanno, come obiettivo quello di ritardare l’ospedalizzazione e o i ricoveri e ridurre i costi sanitari, graverebbero sulla comunità. La nostra Zona, che allora vinse il Bando Urban Europeo, deve e può proporre che in quella struttura venga realizzato un altro Centro Diurno Anziani sul modello di quello di via Giolli che riscuote grande interesse tra la popolazione anziana. Pierluigi Angiuoni (gennaio) AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA Sono stata alle prove dello spettacolo “Aggiungi un posto a tavola” della compagnia teatrale dei Fuori Tempo, tratto dalla commedia musicale di Garinei e Giovannini. Si tratta di un bel gruppo di giovani e meno giovani tutti comunque motivati, entusiasti e simpatici. Sulla scena sono presenti al completo ben 35 persone, prevalentemente giovani e belli con tanta energia che affascina e commuove. L’età minima parte dai 15 anni e arriva sino ai 50. Hanno offerto con generosità il loro spettacolo all’Aus Associazione Unità Spinale Niguarda perchè possa essere un’iniziativa a sostegno del loro ambizioso Progetto Spazio Vita. Ad un certo punto una canzone dello spettacolo dice: “Una formica,due formiche,100 formiche possono spostare le montagne”. I Volontari dell’associazione lavorano indefessi per il progetto, ma non devono rimanere da soli perché hanno bisogno di noi cui resta solo di fare una cosa: andare a vedere lo spettacolo e dare un obolo. Brunella Gardini (gennaio) CHI SI OCCUPA DI SUZZANI 274-302? Vi scrivo per chiedervi alcune cose in merito all’articolo di Giulia Lazzaroni nell’ultimo numero di “Zona Nove”, dal titolo “Via Sibelius e Lissoni: ancora braccio di ferro tra Comune e condominio?”. Io risiedo in viale Suzzani al 302 e da anni come condominio stiamo cercando di capire a chi appartenga la strada che viene citata anche nell’articolo, e cioè da Suzzani 274302 a Giolli 20-28 e chi si debba far carico della manutenzione del suolo stradale (finora mantenuto a nostre spese). Nell’articolo si fa menzione di una convenzione che doveva portare alla cessione di tale strada al Comune, e di una delibera comunale del 2006. A differenza della situazione di SibeliusLissoni noi negli anni abbiamo invano sollecitato il Comune perché si occupasse del giardino interno che risulta di sua proprietà (solo di recente è stata promessa dal Comune la partecipazione alle spese di giardinaggio, finora tutte a carico nostro) e per quanto riguarda la strada i pareri degli stessi condomini e amministratori che si sono succeduti sono discordanti: chi parla della convenzione e della delibera comunale sostiene che la strada (invero in condizioni attuali piuttosto disastrose) è di proprietà del Comune, altri sostengono che la convenzione non è mai stata ratificata e quindi la strada è di Aler (e quindi anche degli abitanti che hanno riscattato gli appartamenti da Aler). Il Comune, da noi interpellato, sostiene che la proprietà è di Aler. Saremmo grati se ci fosse chi ha informazioni più certe. Daniela Bertacchi (gennaio) L’IMU DI ANNO IN ANNO Mi riferisco all’articolo nelle “Notizie del mese” di dicembre: “Caso Imu”. Volevo far presente che la frase “compresi sostiene Pisapia gli aumenti al 0.6 applicati lo scorso anno” non corrisponde al vero: l’anno scorso abbiamo pagato lo 0.4 (cat A2, A3 etc), e l’aumento dello 0.2 è stato deliberato il 7.10.2013. Giuseppe Stocchetti (gennaio) E LA COOP DI VIA ORNATO? Vorrei affiancarmi alla Signora che Vi ha inviato la lettera sulla Coop di via Ornato. Anche io abito a Niguarda da circa 20 anni e pur non essendo anziana (ho 39 anni), andavo volentieri a fare la spesa alla Coop perché vi ritrovavo un’aria familiare e cordiale. Non sempre i prezzi erano più bassi di altri supermercati ma l’affabilità del direttore, il sig. Maurizio, ripagava. I dipendenti erano allegri e spesso lui era alle casse, attento e gentile con la clientela. Ricordo un episodio: una sera mi trovavo a fare la spesa con mio figlio di 8 anni e nel parcheggio soprastante c’erano dei ragazzi che sparavano i botti, in quell’occasione il sig. Maurizio ci aveva accompagnato fino alla macchina per essere sicuro che il bambino non si spaventasse. Nadia Ferrari (gennaio) PERCHÉ L’ELEMOSINA? Giornata fredda e piovosa. Attraverso piazza Belloveso per dirigermi alla panetteria Cella; davanti alla scuola di via Passerini un mendicante col bastone, apparentemente malfermo sulle gambe, mi chiede l’elemosina: “Ho fame, dice, qualcosa per mangiare.” In panetteria acquisto un francesino in più che faccio mettere in un sacchetto e, al ritorno, lo porgo al mendicante che mi ringrazia stentatamente. Fatti pochi passi, mi giro per vedere la sua reazione: l’uomo prende il pane e lo butta in un cestino della spazzatura. Il fatto si commenta da solo. Nora Brusamolino (gennaio) LA STRADA CONTESA Gli abitanti di Niguarda attendono con ansia la chiusura dei lavori che stanno imperversando in zona per l’adeguamento delle tubature dell’acqua. I lavori si stanno allungando sopratutto in prossimità di Via Sbarbaro e l’incrocio con la via Fermi. Si è scoperto però che tale situazione potrebbe non essere provvisoria ma definitiva. Questo in quanto un gruppo di genitori della Achille Ricci, vedendosi negata la possibilità (negata dicono dall’Asl per la sicurezza dell’istituto) di transitare nel cortile della stessa scuola per lasciare i ragazzi a scuola e poi uscire, e visto che il parcheggio era alquanto distante (circa 200 metri dall’ingresso) e visto che la chiusura temporanea della strada dava loro la possibilità di parcheggiare a ridosso della scuola, ha pensato bene di raccogliere firme fra gli utenti della scuola per la chiusura della stessa via in usci- ta.Il grave non è tanto la richiesta ma il fatto che il CdZ 9 sembra abbia avallato la proposta. Questo significa che per la richiesta di poche persone che utilizzano la via solo per pochi minuti (il tempo di accompagnare e riprendere i figli ancora agibili. Perché così tanto ritardo? Antonio Colonna (gennaio) LA RETE FOGNARIA È OK In seguito a notizie errate appar- Cara, vecchia, preziosa Coop era una volta la Cooperativa l’Ancora, fondata nel 1889 da C’ un mitico gruppo di pionieri, molti dei quali diedero poi origine alla cooperativa Edificatrice di Niguarda, ora Abitare. La cooperativa, pur con qualche sofferenza sotto il fascismo, che ne azzerò i vertici, mettendo ai posti di comando persone “fedeli”, superò la guerra e crebbe aumentando il numero dei punti vendita: dal negozio storico di via Hermada (attuale sede Pd), a via val di Ledro (dove c’è ora l’Idraulica Turchetti) a via Ornato 58, a Via Maestri del lavoro e via Lanfranco della Pila. Ma nel frattempo era arrivata l’era dei supermercati e i negozi tradizionali hanno cominciato a risentire della concorrenza. Anche a Niguarda, proprio dove ora c’è Coop, arrivò l’Esselunga. Il forte radicamento territoriale (un campanile, una cooperativa di consumo) grande valore dal punto di vista sociale, risultava inadeguato ad affrontare la concorrenza. Così l’Ancora e molte altre cooperative di consumo iniziarono un processo di aggregazioni e fusioni, con grandi discussioni e sacrifici che ha però consentito loro di arrivare fino ad oggi e continuare a svolgere il ruolo di tutela che le ha originate. Esselunga, a un certo punto considerò troppo piccola la superficie di via Ornato e migrò verso lidi più redditizi, e Coop subentrò, riunificando in un’unica struttura gli spacci sparsi per il quartiere. Nel frattempo la sfida si era spostata su superfici di vendita ancora più grandi: Coop l’accettò e aprì a Bonola il primo ipercoop italiano. Il grande successo degli iper consentì a lungo di mantenere in equilibrio la nuova grande cooperativa, giunta a dimensioni regionali, consentendo la convivenza tra le grandi strutture e i negozi di vicinato. Questi ultimi oggi sono diventati sempre più preziosi e utili: la benzina costa, non è più il tempo degli sprechi e la popolazione diventa più anziana, con una minore mobilità. Il negozio di vicinato oggi può tornare a giocare un ruolo fondamentale. Il punto vendita Coop di via Ornato ha subito una radicale ristrutturazione qualche anno fa. Era rimasto da sistemare il parcheggio (l’immobile non è di proprietà ed è stata condotta una lunga trattativa con la stessa) ma ora anche questo problema è stato risolto (purtroppo però il parcheggio è occupato spesso più da residenti che da clienti), in primavera sarà rinnovata la segnaletica verticale. Certo il negozio è piccolo (per questo l’Esselunga se ne è andata), con una frequentazione intensa, l’assortimento non può essere larghissimo per questione di spazio e richiede un’attenzione continua. Ma Coop non è solo un punto vendita: mediamente ogni 3 anni viene eletto un comitato soci che tiene i rapporti con il territorio e organizza le attività sociali. Tra le iniziative ricordiamo le mostre autoprodotte “Uno sguardo su Niguarda”, “Una vita in nero”, “I bambini del duce”, “Nonno ti racconto” con la pubblicazione degli omonimi testi della collana “dire fare sociale”, le attività di educazione al consumo consapevole con le scuole della zona, la presenza del servizio legale (fortemente voluta dal comitato e di solito non presente nelle strutture più piccole), il progetto “Buon fine” con il recupero delle merci in scadenza di cui fruiscono ad oggi Casa di Redenzione sociale e Centro socializzazione Adulti di via Ornato, ma che proprio in questo periodo ha evidenziato l’interessamento della Parrocchia e di Progetto N. Scaffali, merci, ma soprattutto persone: recentemente c’è stato un ricambio nel personale del gruppo di direzione. Il “vecchio” caponegozio in Ornato da circa 8 anni conosceva tutti i clienti che ne apprezzavano il lavoro. La politica della cooperativa però prevede una rotazione (per la verità difficilmente un caponegozio rimane così a lungo nello stesso punto vendita, la media è di 2, 3 anni). Un gruppo di clienti si è rammaricato e ha dato il via anche ad una piccola raccolta di firme. La cosa non ha reso la vita facile al “nuovo” caponegozio, ma confidiamo che con la collaborazione di tutti le cose possano funzionare al meglio, anche se è inutile nascondere che in un periodo di crisi l’attenzione ai costi è molto alta, con qualche rischio che il servizio possa subire sbavature. Qualche altro ricambio nei reparti e nella struttura di zona, che spezzi routine e metta in gioco nuove competenze, potrà contribuire a ridare lo smalto necessario per consentire alla Coop di Ornato di continuare a svolgere il suo ruolo commerciale ma anche sociale e per questo l’impegno e l’attenzione dei soci è preziosa. Problematiche che emergessero possono essere segnalate al comitato soci attraverso comunicazioni all’ufficio soci o la mail [email protected]. Valeria Malvicini (gennaio) a scuola), si penalizza un intero quartiere. Marco Domaneschi (gennaio) I MARCIAPIEDI TRAM 7 E 31 La linea Lilla è in funzione dalla primavera del 2013, le linee tramviarie 7 e 31 percorrono ancora in parte Fulvio Testi come ha deciso Atm riducendone i percorsi, ma il problema irrisolvibile sono i marciapiedi alle fermate dei tram: sono stati iniziati i lavori da alcuni anni, ma la maggior parte non sono se sulla stampa, Metropolitana Milanese spa, che gestisce il Servizio Idrico Integrato di Milano, precisa che: le pozzanghere che si formano nelle strade sono dovute all’intasamento dei pozzetti stradali che si trovano sotto i marciapiedi e che non consentono quindi all’acqua di defluire. La loro pulizia non è in carico a Mm. Non esiste allarme rispetto alla capacità di tenuta della rete fognaria. Inoltre, come previsto dal piano approvato dall’Ato, Mm investe ogni anno per la manutenzione e lo sviluppo della rete fognaria circa 15 milioni di euro. Gli interventi sono proprio finalizzati a intercettare, spostare e ricostruire gli allacciamenti e la rete esistente e a estendere tratti di rete per collettare nuove utenze. Buona parte degli investimenti è mirato al recupero dell’efficienza statica e idraulica dei manufatti esistenti, quindi, alla prevenzione del loro degrado: a tal proposito si è ricorso sempre più spesso a tecnologie non invasive per limitare i disagi alla cittadinanza. La rete fognaria in Città si estende per oltre 1.400 chilometri, ogni anno ne vengono spurgati 200. Ufficio stampa Metropolitana Milanese SpA (gennaio) PANNELLI SOLARI ALLA CASSINIS Impressionante il costo previsto (11 milioni “Iva compresa”) per la scuola media Cassinis.Ma se è così perché non ricoprirla di pannelli solari, che costerebbero non più di 40000 euro ,in modo da recuperare da subito e per una ventina di anni una gran parte degli 11 milioni, come dice la pubblicità degli operatori di fotovoltaico e come diceva ancora la Regione cinque o sei anni fa, quando ha ricoperto oltre 100 scuole milanesi (già edificate, e quindi con costi maggiori) di pannelli solari? Faccio questa proposta senza avere in mano i dati della resa dei “vecchi” impianti (più volte richiesti e mai ottenuti) e senza sapere se l'esperimento, da me a suo tempo criticato, sia andato a buon fine. Qualcuno può ragguagliarmi su questo argomento? In sostanza quanto stanno rendendo realmente i pannelli solari già installati, al netto delle spese di gestione e manutenzione e in percentuale sul capitale investito? Giusto Buroni (gennaio) IL PARCHEGGIO? UNO SCHIFO TOTALE Situazione vergognosa sulla Via Ornato, civici 134 e 136, dove c’è un parcheggio al servizio dei due stabili e a quanto ne so tale spazio è comunale e non privato, tant’è che in passato ho anche preso una multa per sosta vietata durante una notte dedicata alla pulizia stradale (!). Ebbene, questo spazio è uno schifo totale. Affacciati su questo parcheggio ci sono tre bar/trattoria/pizzeria e una ricevitoria Snai, e gli avventori di questi tre locali non si fanno scrupolo alcuno a lasciare cartacce, bottiglie, addirittura sacchi neri e anche... produzioni corporee. Essendo comunale mi chiedo perché non venga pulito da tempo immemore. Eppure le multe le fanno! C’è anche un enorme cratere. Ha cominciato a formarsi subito dopo che era stata completata la costruzione dello stabile (2006/2007) ed è andato allargandosi e approfondendosi sempre di più fino ad oggi. Mi sembra di abitare in una bidonville, e invece siamo sempre nella nostra bella e civile Niguarda... o no? Valentina Razionale (gennaio) MONOPOLI ABBANDONATI 1)In Via Santa Monica, di fronte al vecchio deposito dei Monopoli di Stato, non lontano dal capolinea dell’Autobus n. 52 e dall’ingresso del Centro Comunale per gli Anziani, proliferano erbacce, bottiglie, barattoli di birra, stracci, plastica ed altri generi.A chi compete la pulizia e la manutenzione? 2) Di recente, durante un forte temporale, una grossa inferriata, posta sul muro dell’ex deposito dei Monopoli di Stato, all’angolo di Santa Monica con Suzzani, evidentemente corrosa, è crollata sul marciapiede dove è rimasta per qualche giorno Ci si chiede: chi deve provvedere (e con urgenza) alla rimozione delle rimanenti numerose inferriate, sicuramente pericolanti perché nelle stesse condizioni di quella caduta? Filippo Pantano (gennaio) OK IL SEVESO SI SPENDA PER ALTRO Se il Seveso non è ancora esondato nonostante le “bombe d’acqua” di dicembre 2013, significa che i provvedimenti presi finora contro il fenomeno, se correttamente gestiti, sono più che sufficienti (fino a un paio di anni fa la gestione era “inadeguata”). Di conseguenza ribadisco che i soldi risparmiati per ampliare le infrastrutture devono essere destinati ad altre opere urbanistiche utili e urgenti (specialmente in Zona 9). Allora: si usi bitume migliore per il fondo stradale, si ridisegni la segnaletica, si riprogettino gli accessi alla M5, che sono una vera “stravaganza” (almeno finché ci sarà il tram sovrapposto letteralmente alla metropolitana). Può il CdZ assumersi l’onere di queste (e altre) proposte? “Zona Nove” dice: “qualcosa si muove!”, ma è ben poca cosa! Giusto Buroni (gennaio) DEGLI INCONTRI ALL’OSPEDALE A volte sento lamentele inerenti l’Ospedale di Niguarda, ma non sempre è tutto così. Recentemente mi sono recata in nefrologia per un controllo. Ho avuto la fortuna di incontrare la dott.ssa Maria Chiara Brunati, la quale oltre ad essere un bravo medico è una persona di un’umanità eccezionale, sensibile e disponibile al massimo. Inoltre vorrei ringraziare anche la signora Enrica Moretti facente parte della segreteria, anch’essa con le doti sopradescritte. Lettera firmata (gennaio) IL CAPOLINEA DEL TRAM 5 Nel 1998, via Ornato/Graziano era attraversata dal “tram” interurbano che poi giungeva a Bresso, Cusano Milanino; il tram 5 aveva il suo capolinea di fronte l’Ospedale; non era possibile deviare a destra per via Ornato, perché non c’erano i binari. Il Seveso dal confine di Bresso sino alla Cascina California era ancora scoperto, c’era una strada con due corsie, una sola per senso di marcia; dal confine di Bresso fino a dopo l’attuale distributore poche case. In via Ornato, dove c’è attualmente il supermercato vi era un solo binario per il “tram” interurbano. Quando furono realizzati i lavori di raddoppio della tratta tranviaria piazzale Maciachini-via Ornato-Parco Nord/confine con Bresso furono decisi, prevedendo lo sviluppo abitativo su quell’asse viario, la copertura del Seveso, il raddoppio della strada ferrata, il raddoppio della strada asfaltata con due corsie per senso di marcia. Inoltre si decise che non solo il capolinea del 4 sarebbe arrivato ai confini con Bresso, ma che anche il 5 avrebbe avuto qualche metro di binari in più per consentire di spostare il capolinea dall’Ospedale al confine con Bresso e dare più opportunità per la mobilità dell’hinterland a nord di Milano e un collegamento cln la Stazione centrale. E ora? Con lo “sviluppo” sull’asse di via Ornato con migliaia di nuovi residenti si riporta il capolinea del 5 all’Ospedale? Ernesto Sattaneo - Nicoletta Damiani (gennaio) tel. e fax. 02/39662281 – e-mail: [email protected] Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 19 NICODOMUS S.I. DI CALLÀ N. Tel. 0266106087 Fax 0266106486 e-mail: [email protected] Bus 42 MM5 Tram 5-7-31 € € Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 - Cell. 335.1348840 ONA NOVE 20 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
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