in collaborazione con Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza (SIMEU) Progetto “I codici essenziali per le diagnosi di pronto soccorso in Toscana” (“Tuscany Emergency diagnosis shortlist”) A cura di: Alessandro Rosselli, Valeria Di Fabrizio, Gelareh Bani Assad e Andrea Vannucci per il gruppo di lavoro Gennaio 2014 1 INDICE INTRODUZIONE ......................................................................................................................................... 3 CONTESTO ED OBIETTIVI........................................................................................................................... 4 METODOLOGIA ......................................................................................................................................... 6 RISULTATI E CONCLUSIONI...................................................................................................................... 12 BIBLIOGRAFIA.......................................................................................................................................... 14 ALLEGATI: - Allegato 1: Componenti gruppi di lavoro - Allegato 2: Lista codici essenziali di diagnosi 2 INTRODUZIONE Nei sistemi sanitari odierni la misurazione e valutazione dell’attività assistenziale avviene mediante l’utilizzo delle informazioni clinico-sanitarie raccolte in modo standardizzato dai sistemi informativi a livello aziendale, regionale e nazionale. I sistemi di rilevazione dati così strutturati dovrebbero garantire un certo livello di qualità del dato, sia in termini di completezza e di congruenza delle informazioni sia nell’omogeneità nei comportamenti di codifica. A livello ospedaliero, ad esempio, la scheda di dimissione ospedaliera (SDO) rappresenta la sintesi delle informazioni contenute nella cartella clinica (anagrafiche, cliniche e relative alla struttura di ricovero), costituendo un flusso informativo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Tale flusso informativo sanitario consente perciò di reperire informazioni affidabili circa le diagnosi e gli interventi grazie all’uso della classificazione internazionale delle malattie (ICD IX-CM- International Classification of Diseases, 9th revision, Clinical Modification). Anche per le attività di pronto soccorso (PS) è stato recentemente istituito un flusso informativo ministeriale che prevede la raccolta di informazioni caratterizzanti i singoli accessi (informazioni circa la struttura, l’accesso e la dimissione, l’anagrafica dell’assistito, la diagnosi e le prestazioni erogate e la valorizzazione economica). Il grande numero di pazienti che, per diversi motivi, si presentano annualmente nei PS, dovrebbe condurre a un approfondita riflessione sull’uso e la funzione dei PS stessi e nello stesso tempo l’analisi del dato epidemiologico (quando attendibile) dovrebbe fornire indicazioni di fondamentale importanza sul funzionamento del SSN in toto e di conseguenza sulla pianificazione e sulla distribuzione degli interventi migliorativi. Tale riflessione si dovrebbe basare su un’accurata ed omogenea descrizione clinico-sanitaria dei pazienti che vi affluiscono, che dovrebbe essere garantita da sistemi di codifica comuni e da criteri condivisi di applicazione delle codifiche diagnostiche stesse. Purtroppo, data la recente istituzione del flusso, i dati toscani risentono ancora di una scarsa qualità. La revisione della letteratura non ha evidenziato l'esistenza di un sistema di codifica appositamente sviluppato per gli interventi ospedalieri e pre-ospedalieri in emergenza. I sistemi esistenti, basati principalmente sulla International Classification of Diseases, 9th e 10th Revision (ICD IX e ICD X), garantiscono la condivisione del mezzo di classificazione da parte dei professionisti ma presentano dei limiti nell'applicazione in emergenza, dove non si raggiunge quasi mai il livello di accuratezza diagnostica descritta nell’ICD. Il presente lavoro, frutto di una collaborazione tra l’Agenzia Regionale di Sanità Toscana (Ars), la Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza (SIMEU) ed i medici dei PS della Regione, rappresenta il percorso, a partire dalla realtà esistente, di realizzazione di uno strumento specifico e condiviso (i codici essenziali), in grado di promuovere la semplificazione e l’utilizzo omogeneo della codifica diagnostica dei PS per una migliore interpretazione dei dati a livello generale . 3 CONTESTO ED OBIETTIVI Dal 2010 nella Regione Toscana esiste un flusso dei dati dedicato all’attività del PS. Si tratta di un flusso “a eventi”, dal quale emerge che nel 2012 sono stati registrati 1.431.203 accessi di cui circa 174.000 senza diagnosi in uscita. Ne emerge inoltre che nello scorso anno nei PS della Regione Toscana sono utilizzate circa 7200 codifiche diagnostiche delle oltre 14000 comprese nel sistema di classificazione ICD IX-CM. Questo rende difficile avere un quadro definito delle patologie che afferiscono nei PS, data anche l’arbitrarietà con cui le diagnosi e relative codifiche sono scelte dai singoli medici. Nella tabella 1 sono riportati il numero dei codici diagnostici appartenenti ad ogni grande capitolo dell’ICD IX, utilizzati nei PS della Toscana nel 2012. Tabella 1- Numero delle codifiche diagnostiche registrate nei pronto soccorso toscani raggruppate per grande gruppo dell’ICD IX-CM, anno 2012 Grande gruppo ICD IX N° diagnosi 1-Malattie infettive e parassitarie 356 2-Tumori 368 3-Malattie endocrine, della nutrizione, metabolismo e disturbi immunitari 167 4-Malattie del sangue e degli organi emopoietici 79 5-Disturbi psichici 301 6-Malattie del sistema nervoso 860 7-Malattie del sistema circolatorio 361 8-Malattie dell'apparato respiratorio 176 9-Malattie dell'apparato digerente 404 10-Malattie dell'apparato genitourinario 287 11-Complicanze della gravidanza 449 12-Malattie della pelle e del sottocutaneo 154 13-Malattie del sistema osteomuscolare e del connettivo 634 14-Malformazioni congenite 177 15-Condizioni morbose di origine perinatale 105 16-Sintomi, segni e stati morbosi maldefiniti 223 17-Traumatismi ed avvelenamenti 18-Codici V TOTALE 1.595 429 7.125 In merito a questo problema, l’Ars ha intrapreso un’iniziativa di semplificazione e omogeneizzazione delle codifiche diagnostiche per poter utilizzare al meglio le informazioni derivanti dai dati del flusso 4 sanitario corrente dedicato al pronto soccorso. Infatti, una buona codifica dei dati è propedeutica al raggiungimento dei seguenti obiettivi: - inquadrare meglio il tipo e la gravità delle patologie afferenti ai PS e studiarne l’epidemiologia; - misurare la qualità dell’assistenza erogata; - fornire dati più precisi utili alla programmazione sanitaria. La definizione di una lista dei CODICI DIAGNOSTICI ESSENZIALI, da adottare successivamente presso tutti i PS della Regione, rappresenta non solo un modo per raggiungere gli obiettivi sopra riportati, ma anche uno strumento utile a: - migliorare la qualità di codifica della diagnosi; - favorire l’uniformità di assegnazione dei codici fra operatori diversi; - ridurre i tempi tecnici di selezione della codifica per il professionista; - misurare e confrontare le risorse impiegate per le varie codifiche. E’ importante sottolineare che l’individuazione dei codici essenziali non pregiudica la possibilità di selezionare altri codici della classificazione ICD IX CM. Ad integrazione dei codici diagnostici si ritiene opportuno inserire una omogenea interpretazione del codice colore in “uscita”. Tale codice, obbligatorio per la compilazione della cartella clinica di PS, è affidato alla soggettività dei singoli medici e, ad oggi, è considerato importante solo in relazione al pagamento del ticket. Diversamente dal codice triage (valutazione della priorità di accesso all’assistenza) il codice colore “in uscita” potrebbe esprimere la gravità clinica del paziente all’uscita dal PS, in modo da “fotografare” lo stato clinico in relazione anche ai trattamenti ricevuti in PS. In tale modo la diagnosi clinica principale acquista specificità (maggiore risoluzione) rispetto alla gravità del problema di cui è affetto il paziente, integrando lo stato patologico con quello funzionale/prognostico. Le prime esperienze nella realizzazione di liste di codici diagnostici essenziali nell’ambito di dipartimenti d’emergenza appartengono a Canada [1], Australia [2] e Francia [3]. Anche la Comunità Europea [4] e l’OCSE [5] hanno messo a punto delle “shortlist” diagnostiche relative alle attività ospedaliere, allo scopo di rendere omogenei i flussi dei dati provenienti dai paesi membri e migliorare la comparabilità degli stessi. A livello nazionale è stata realizzata da Laziosanità (Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio), nell’ambito del Progetto “Mattoni del SSN”, sviluppati dal Ministero della Salute per il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), la “Linee Guida per la codifica di diagnosi e prestazioni in PS” [6]. Si tratta di una lista di 2140 codici diagnostici essenziali, integrati con 584 codici di prestazione, che però dal punto di vista pratico risulta eccessivamente estesa rischiando di non rendere raggiungibili alcuni degli obiettivi sopraesposti. 5 METODOLOGIA Nel presente progetto, la scelta di una metodologia di consenso come procedura di lavoro deriva dall’esigenza di creare un contesto adeguatamente strutturato, dedicato agli esperti del settore, per definire i livelli di accordo alla luce dei dati disponibili e dell’esperienza professionale, e dare origine ad una soluzione finale esaustiva e, soprattutto, condivisa dai professionisti. Tra i metodi di consenso esistenti è stato scelto quello di Glaser, “State of the Art Approach” che consente un dialogo aperto e diretta interazione tra gli esperti e risulta più idoneo alle dimensioni del nostro gruppo di lavoro ed ai tempi previsti per il progetto [7, 8]. Secondo il metodo Glaser un gruppo ristretto di esperti nella materia in questione (core group), dopo aver revisionato le relative evidenze scientifiche, la letteratura disponibile e le pratiche in atto nel settore d’interesse, redige un documento iniziale (initial position paper) da sottoporre alla revisione di un gruppo allargato di professionisti selezionati che, attraverso vari livelli di discussione, raggiungerà il consenso con l’approvazione della versione finale del documento. Applicazione del metodo Di seguito sono esposti in modo sintetico le fasi di applicazione del metodo, quali la definizione dei due gruppi di lavoro (GdL), i loro compiti specifici, gli strumenti utilizzati, i criteri seguiti per la scelta dei codici ed in fine la descrizione delle attività che hanno portato al consenso. Istituzione gruppi di lavoro 1) Gruppo di lavoro di coordinamento, composto da tre medici di provata esperienza in medicina d’emergenza-urgenza rappresentanti le tre Aree Vaste ( AV) regionali e due coordinatori (un clinico e uno statistico). Tale gruppo è stato integrato da un collaboratore esterno e coadiuvato da professionisti di Ars. 2) Gruppo di lavoro allargato, composto da 18 medici di PS, scelti in parte dai direttori dei Dipartimenti di Emergenza Urgenza ed in parte dalla SIMEU, tra i medici con un’esperienza di almeno cinque anni di PS e sensibili al tipo di attività progettuale, rappresentativi di ogni Azienda Sanitaria o Ospedaliera Universitaria, oltre che delle specialità di pediatria, oculistica e otorinolaringoiatria (v. allegato 1 – Componenti GdL). 6 Compiti GdL coordinamento: - stesura di una prima lista di codici diagnostici essenziali, composta dagli opportuni codici ICD, dalla relativa descrizione espressa con la terminologia diagnostica più in uso nella pratica quotidiana dei medici di emergenza urgenza, per facilitare la successiva ricerca dei codici, e, ove necessario, dal vademecum (note esplicative utili a chiarire l’utilizzo del codice); - revisione continua dei codici essenziali individuati, secondo le indicazioni fornite dal gruppo allargato, opportunamente valutate ed integrate; - promozione della successiva applicazione della lista nelle varie Aziende con l’istituzione di un modulo informatico di codifica integrato con gli attuali gestionali e comune a tutti i PS. GdL allargato: - fornire il contributo nel processo del consenso, revisionando la lista dei codici selezionati dal GdL di coordinamento e il vademecum, con la facoltà di confermare, proporre modifiche o eliminazioni; - contribuire alla successiva diffusione della lista nei vari pronto soccorso regionali. I compiti a più lunga scadenza, per tutto il gruppo, sono rappresentati da: - favorire l’applicazione della lista; - revisione a distanza dell’utilizzo dei codici per una seconda definizione della lista successiva all’esperienza di applicazione sul campo. Criteri di scelta per i codici essenziali: - individuazione della principale diagnosi, ovvero quella in relazione al motivo di presentazione del paziente in PS; - individuazione del livello possibile di diagnosi per le varie situazioni patologiche, in conformità con la mission della medicina di emergenza-urgenza [sintomatologica/sindromica, aspecifica/generica (incompleta), specifica (completa)]; - individuazione di motivi di presentazione particolari non strettamente collegati al lavoro clinico assistenziale specifico del PS, da codificare con alcuni codici V; - frequenza di uso attuale delle codifiche diagnostiche nei PS toscani. Si è scelto poi di inserire/modificare un vademecum tutte le volte in cui si riteneva necessario rendere più agevole e omogenea la selezione del codice stesso. Esso, infatti, consiste in un approfondimento/specificazione dal punto di vista anatomico e/o clinico della stessa descrizione della patologia. 7 Gli strumenti utilizzati, sia per la redazione della prima lista delle codifiche da parte del GdL di coordinamento sia per la successiva revisione della stessa da parte del GdL allargato sono stati: - classificazione ICD IX-CM (versione 2007); - riferimenti nazionali ed internazionali in materia[1,2,3,6]; - lista di codici diagnostici derivante da una precedente esperienza simile nell’AV nord-ovest; - elenco delle 50 codifiche diagnostiche più rappresentate nei PS regionali per ogni grande gruppo di malattie (capitolo ICD IX-CM), con la rispettiva frequenza di uso nel 2012 (dati estratti dal flusso dati regionale sul PS – RFC 106). Attività svolta Secondo quanto previsto dal metodo di consenso scelto, il GdL di coordinamento una volta realizzato il documento iniziale (bozza della shortlist) lo ha sottoposto al GdL allargato. La fase di revisione si è composta da due cicli di revisione intervallati tra loro dalla rielaborazione dei risultati da parte del gruppo di coordinamento. Nel percorso di consenso si sono tenuti due incontri plenari, uno propedeutico alla fase di revisione dei codici da parte di tutto il gruppo, e l’altro a chiusura del consenso, portando così alla redazione del documento finale. Figura 1. Percorso di consenso GdL coord Lista iniziale 1° Plenaria Rev. 1 Rev. 2 2° Plenaria Lista finale (shortlist) Nel percorso di consenso si distinguono tre fasi principali: una propedeutica, una di revisione dei codici e quella di chiusura del percorso. Di seguito sono sinteticamente descritte le attività espletate per la loro realizzazione. 1) Fase propedeutica, svolta per lo più dal GdL di coordinamento ed ha previsto le seguenti attività: • istituzione dei due gruppi di lavoro, secondo quanto precedentemente indicato; 8 • stesura del documento iniziale da sottoporre alla revisione del GdL allargato contenente i codici diagnostici selezionati secondo i criteri sopra citati. Sono stati necessari tre incontri del GdL di coordinamento per completare la lista; • definizione dei criteri di valutazione delle indicazioni fornite dal GdL allargato a seguito dei cicli di revisione. Sono state individuate le seguenti soglie di accordo da applicare a ciascuna diagnosi: - se almeno il 70% dei componenti del gruppo è concorde, la proposta sul codice (conferma/eliminazione) è accettata senza ulteriore discussione; - se non più del 30% dei componenti del gruppo raggiunge un accordo, la proposta sul codice (conferma/eliminazione) è ignorata; - se il livello di accordo è compreso tra il 31 e 69%, la proposta è rinviata al successivo livello di discussione; - non sono sottoposte a soglia di accordo le proposte di modifica codici/vademecum o aggiunta di nuovi; in questi casi il GdL di coordinamento prende visione delle singole proposte valutandone l’opportunità di portarle al successivo livello di discussione. Per i pareri espressi da specialisti otorinolaringoiatra, pediatra e oculista si è applicata una metodica differente, prevedendo, per ogni punto critico, un confronto diretto col GdL di coordinamento prima di integrarli nella shortlist. • predisposizione di una piattaforma informatica1 web based, collocata nell’area riservata del sito istituzionale dell’Agenzia, utile alla registrazione e storicizzazione, anonimizzata, delle revisioni di ciascun componente del GdL allargato; • organizzazione e realizzazione della prima riunione plenaria per presentare al GdL allargato il progetto, gli obiettivi, la lista iniziale di codici, il metodo di lavoro e il cronogramma, oltre alla sua formazione all’uso della piattaforma informatica. 2) Fase di revisione, ha coinvolto entrambi i gruppi nello svolgimento delle seguenti attività: • suddivisione della lista dei codici da parte del GdL di coordinamento in tre sezioni di stessa dimensione allo scopo di alleggerire le fasi del lavoro ed agevolare il GdL allargato a rispettare il cronogramma; • svolgimento del primo ciclo di revisione della lista secondo le modalità di seguito riportate. - I componenti del GdL allargato, nel rispetto delle scadenze differenziate per le tre sezioni in cui 1 è stata suddivisa la lista iniziale, hanno espresso il proprio giudizio Piattaforma sviluppata da Ars con il supporto della P.O. Tecnologie dell’Informazione 9 (conferma/eliminazione/modifica) su ciascun codice e relativo vademecum (applicativo web) ed hanno inviato (via mail) gli eventuali codici aggiuntivi rispetto alla lista proposta. - Il materiale ricevuto è stato verificato, accorpato e reso disponibile alla componente medica del GdL di coordinamento in forma del tutto anonima. Infatti, tra i componenti del GdL di coordinamento solo il componente referente dell’Agenzia aveva la facoltà di conoscere le risposte individuali del GdL allargato. - Per ciascuna delle tre sezioni della lista è stato organizzato uno specifico incontro del GdL di coordinamento per valutare, secondo i criteri menzionati, le indicazioni del gruppo e redigere la successiva lista di codici da porre a valutazione.. • svolgimento secondo ciclo di revisione. Sono state seguite le stesse modalità del primo ciclo e sono emersi alcuni aspetti rimasti in dubbio da discutere poi in riunione plenaria prima della redazione della lista definitiva. 3) Fase di chiusura, ha previsto ancora il coinvolgimento di entrambi i gruppi di lavoro, per le seguenti attività: • integrazione tra la lista revisionata dal gruppo e le indicazioni dei medici di PS specialistici; • integrazione della lista revisionata con i codici del See & Treat non ancora inseriti; • revisione finale della lista di codici essenziali con confronto diretto tra tutti i professionisti. Con il secondo incontro plenario si è chiusa la messa a punto della lista definitiva. Fase complementare-integrativo alla lista dei codici essenziali Contestualmente al percorso del consenso, il GdL di coordinamento ha revisionato i codici del See & Treat, apportando alcune correzioni al fine di integrarli con le voci presenti nella lista. In vista poi della prossima adozione del ICD X da parte del SSN, si è realizzata una versione provvisoria in ICD X della lista. Successivamente, con il confronto con la Commissione Regionale per il Progetto Codice Rosa e con la verifica di compatibilità dei codici ICD IX selezionati con quelli formalmente corretti secondo le indicazioni ministeriali ed in buon uso della classificazione stessa (specificazione, ove possibile, della quarta e quinta cifra del codice), sono stati aggiunti e/o corretti dei codici. In particolare la Commissione Regionale ha richiesto l’aggiunta di un ulteriore codice relativo ai maltrattamenti, mentre la verifica della correttezza dei codici ha comportato la modifica di alcuni di essi (circa venti) e la sostituzione di altri (solo due) per arrivare al livello di dettaglio richiesto. Quest’ultima operazione è stata compiuta cercando di rispettare le indicazioni fornite dalla classificazione ICD, evitando di non 10 ‘forzare’ eccessivamente la sua interpretazione. In virtù di questo, la dove il codice ICD espresso ad un livello di dettaglio massimo (quarta/quinta cifra) non consentiva più di accorpare diagnosi importanti, ma per le quali non vi era interesse specifico nel distinguerle, si è reso indispensabile l’inserimento di ulteriori codici specifici. Al fine di rendere operativa la lista dei codici essenziali il GdL ha ritenuto indispensabile affrontare, con un incontro dedicato, il problema della definizione dei criteri di classificazione/ omogeneizzazione dei codici colore ”in uscita” utilizzati dai medici di PS. La discussione ha evidenziato diversi problemi per raggiungere il risultato prefissato, oltre che per la mancanza di riferimenti internazionali e nazionali sulla materia, per la difficoltà a stabilire il momento del percorso in PS in cui tale classificazione deve essere applicata, nonché i parametri da seguire per la stessa. La scelta del gruppo di lavoro è stata quella di non calare dall’alto, al momento, una soluzione definitiva ma di stabilire solo alcuni principi di fondo per poi verificare, dopo un anno di pratica sul campo, i risultati ottenuti, e ricavare da quest’ultimi ulteriori elementi per meglio definire la proposta. E’ stato stabilito che il codice di uscita deve essere definito per i casi critici (pazienti instabili e/o con necessità di interventi immediati) e per quelli di gravità clinica minore legati al pagamento ticket (la differenza fra bianco e celeste risiede nell’uso o meno di risorse strumentali o laboratoristiche). Negli altri casi, sia per i pazienti rinviati a domicilio sia per quelli ricoverati, suggeriamo solo di attribuire il codice giallo per i casi a potenziale evolutivo e quello verde per quelli “stabili”o dimessi dal PS ma con complessità di intervento o ricoverati per motivi non solo legati allo stato clinico del paziente. 11 RISULTATI E CONCLUSIONI La lista iniziale di codici diagnostici redatta dal GdL di coordinamento era composta da 588 codici i quali sono stati poi suddivisi in tre sezioni composte da circa 200 codici ciascuna, vedi tabella di seguito per lo specifico dettaglio. Sezione lista N. codici da valutare Codici ICD IX dal al capitoli 1° 191 001 459 1-7 2° 202 460 799 8-16* 3° 195 800 V724 17-V * escluso il capitolo 14 (Malformazioni congenite) in quanto codifica attività non pertinente in PS Nessun codice presente nella lista iniziale è stato eliminato con la revisione del GdL allargato, mentre ne sono stati aggiunti ulteriori 33. Oltre ai codici aggiunti dai medici di PS generalista, ve ne sono ulteriori 16 aggiunti dai PS specialistici. A tali integrazioni si sono aggiunte altre diagnosi proposte dal GdL di coordinamento in seguito alle riflessioni scaturite durante i cicli di revisione e all’integrazione con i codici See & Treat. In sede di discussione plenaria sono stati così revisionati un totale di 656 codici di cui 42 eliminati. La lista approvata dal gruppo era quindi composta da 614 codici diagnostici ai quali se ne sono aggiunti tre: 1. 995.53 - Abuso sessuale su minore (richiesta della Commissione Regionale “Codice rosa”) 2. 444.21 e 444.22 - Embolia e trombosi arterie degli arti superiori e degli arti inferiori, rispettivamente (in sostituzione del codice unico 444.2, codice formalmente non corretto) 3. 608.20 e 608.24 – Torsione testicolo e Torsione dell’Idatide di Morgagni, rispettivamente (in sostituzione del codice unico 608.2, codice formalmente non corretto) La lista definitiva è quindi composta da 617 codici diagnostici (vedi allegato 2). Il gruppo di lavoro si auspica l’applicazione della lista in tutti i PS Toscani già ad inizio 2014, ricordando che essa non vuole essere esaustiva e sarà revisionata nel tempo. Infatti, i medici, nella compilazione della cartella di PS, hanno sempre la facoltà di segnalare nella diagnosi principale altri codici 12 attualmente non contemplati dalla lista, attingendo così dall’intera classificazione ICD (si pensi ad alcune patologie importanti ma rare come il colera). Ogni anno la lista dei codici essenziali verrà perciò revisionata in base all’analisi delle frequenze registrate per i vari codici diagnostici nell’anno precedente. 13 BIBLIOGRAFIA 1. Unger B, Afilalo M, Boivin JF et al. Development of the Canadian Emergency Department Diagnosis Shortlist. CJEM 2010;12(4):311-9 2. Health data standards & systems in Victorian hospitals. Victorian emergency minimum dataset (VEMD). State Government of Victoria, Australia, Department of Human Services; 2010. Available: www.health.vic.gov.au/hdss/vemd/index.htm 3. Lestavel P, Smaiti N; pour la SFMU et la commission d’évaluation. Le Thésaurus de Médecine d’Urgence 2001. Paris (France): Service d’accueil et de traitement des urgences CHRU LILLE; 2000. Available: www.sfmu.org/fr/ressources/referentiels 4. Magee HF.The Hospital Data Project, Comparing hospital activity within Europe. Eur J Public Health 2003; 13 (3 suppl): 73–79 5. OECD Health Data National Correspondents. Hospital Statistics: Proposal to Harmonise Shortlist of Diagnostic Groups for International Data Collection. DELSA/HEA/HD (2005)2, Organisation de Coopération et de Développement Economiques Organisation for Economic Co-operation and Development 13 sept 2005 6. Laziosanità - Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio. Linee Guida per la codifica di diagnosi e prestazioni in PS, 2008 7. Fink A, Kosecoff J, Chassin M, et al. Consensus methods: characteristics and guidelines for use. Am J Public Health 1984; 74(9):979-983 8. Glaser EM. Using behavioral science strategies for defining the state-ofthe-art. J Applied Behav Sci 1980; 16:79-92 9. Smellie WSA, Finnigan DI, Wilson D et al. Methodology for constructing guidance. J Clin Pathol 2005; 58:249-253 14 ALLEGATO 1 – Componenti Gruppi di lavoro GdL di coordinamento Referenti delle tre Aree Vaste (AV): Mauro Pratesi (AV Nord Ovest), Simone Magazzini (AV Centro) e Alberto Cuccuini (AV Sud Est) Coordinatori: Alessandro Rosselli (ex direttore DEU Asf), Valeria Di Fabrizio (ricercatore Ars); Gelareh Bani Assad (medico, collaboratore esterno Ars) GdL allargato Azienda Medico referente 1 - Massa e Carrara 2 - Lucca 3 - Pistoia 4 - Prato 5 - Pisa 6 - Livorno 7 - Siena 8 - Arezzo 9 - Grosseto 10 - Firenze 11 - Empoli 12 - Versilia AOU Pisana AOU Careggi AOU Careggi (otorino) AOU Careggi (oculista) AOU Senese AOU Meyer (pediatra) Stefania Catarzi Marco Rossi Francesca Pacini Gloriana Manco Susanna Giomi Paolo Pennati Angelo Messano Giovanni Iannelli Vittorio Chelli Simone Cencetti Ubaldo Gargano Sergio Milletti Alessio Bertini Simone Vanni Luca Leone Gianni Virgili Giancarlo De Luca Stefano Masi Supporto Ars ai GdL: Roberto Berni, Francesco Innocenti, Andrea Vannucci e Fabio Voller 15 Allegato 2: Lista codici essenziali Codice ICD Descrizione 0051 Botulismo 0059 Intossicazione alimentare non specificata 0091 Colite, enterite, gastroent di presunta origine infettiva 01190 0339 0341 035 037 0400 0529 0539 0549 0559 0569 0578 0579 0709 0729 0743 075 07810 07999 0846 0980 Tubercolosi polmonare Pertosse Scarlattina Erisipela Tetano Gangrena gassosa Varicella Herpes zoster Herpes simplex Morbillo Rosolia Esantemi virali specificati Esantemi virali non specificati Epatite acuta virale Parotite Bocca-mano-piedi Mononucleosi infettiva Verruca e condiloma Infezione virale non specificata Malaria Gonorrea 1119 11289 129 1329 1330 1499 Micosi cutanea Micosi da candida Parassitismo intestinale non specificato Pediculosi Scabbia Neoplasia cavo orale e faringe Vademecum intossicazione alimentare di origine batterica tutte le gastro-enterocoliti di origine infettiva o presunta tale tutte le forme di tubercolosi polmonari qualsiasi localizzazione di tipo I e II nelle varie localizzazioni ad esempio quinta, sesta malattia rash cutaneo di presumibile origine virale eziologia virus epatite A B C o altri virus compresa febbre di presumibile origine virale tutte le forme di malaria infezione gonococcica [acuta] dell'apparato genitourinario maschile o femminile, superiore e inferiore infezione cutanea da funghi in qualsiasi sede candidiasi in qualsiasi sede in qualsiasi distretto comprese altre acariasi, in qualsiasi distretto codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1509 Neoplasia esofago maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1519 Neoplasia stomaco maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1539 Neoplasia colon retto maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS Codice ICD Descrizione 1552 Neoplasia fegato maligna Vademecum codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS. Sono comprese le neoplasie primitive e secondarie 1569 Neoplasia vie biliari codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1579 Neoplasia pancreas maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1589 Neoplasia peritoneale non specificato 1619 Neoplasia laringe maligna compreso carcinosi peritoneale;codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1629 Neoplasia bronchi e polmone maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1639 Neoplasia pleura parietale maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1739 Neoplasia pelle maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1749 Neoplasia mammella maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS Neoplasia utero maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS Neoplasia rene e organi urinari malignia codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 179 1899 Codice ICD Descrizione 1839 Neoplasia maligna dell'ovaio ed annessi uterini Vademecum codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 185 Neoplasia prostata maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1919 Neoplasia encefalo maligna codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS 1990 Metastasi a sede non specificata con tumore primitivo a codificare come diagnosi principale solo se la diagnosi è sede non determinata stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi di pazienti neoplastici si codifica il motivo di presentazione in PS Leucemia linfoide acuta codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi si codifica il motivo di presentazione in PS Leucemia linfoide cronica codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi si codifica il motivo di presentazione in PS Leucemia mieloide acuta codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi si codifica il motivo di presentazione in PS Leucemia mieloide cronica codificare come diagnosi principale, certa o di sospetto, solo se la diagnosi è stata fatta per la prima volta in PS, in tutti gli altri casi si codifica il motivo di presentazione in PS Neoplasia cute benigna /Lipoma comprende tutte le forme neoplastiche benigne della cute e sottocute: nevo-fibroma-angioma lipoma 20400 20410 20500 20510 2169 2252 24290 2449 2459 25002 Meningioma Ipertiroidismo Ipotiroidismo Tiroidite acuta /subacuta Diabete mellito tipo 2 non controllato 25003 Diabete mellito tipo 1 non controllato 25013 Chetoacidosi diabetica 25022 25080 2740 27541 27542 2760 2761 27651 2767 2768 2769 Diabete con iperosmolarità Ipoglicemia Artrite gottosa Ipocalcemia Ipercalcemia Ipernatremia Iponatremia Disidratazione Iperpotassiemia Ipopotassiemia Disordini elettrolitici non specificati iperglicemia non controllata senza complicanze metaboliche iperglicemia non controllata senza complicanze metaboliche diabete tipo I e II, insulino trattato, con Chetoacidosi, compreso coma compreso coma diabetico ipersmolare compreso il coma attacco di gotta articolare ipocalcemia sintomatica ipercalcemia sintomatica deplezione di volume ipertonica iponatremia sintomatica iper/ipofosforemia, ipomagnesemia Codice ICD 2841 Pancitopenia 2859 Anemia 2860 Emofilia 2866 2869 Descrizione Coagulazione intravascolari disseminate (CID) Coagulopatie 2870 2875 28800 2892 Porpora di Schoenlein-Henoch Trombocitopenia Neutropenia Adenomesenterite acuta 2893 Linfoadenite pluridistrettuale 2903 Demenza con delirium 29181 2920 2930 29620 2989 30000 30010 3004 30522 30562 30781 3209 3212 3239 3320 33385 33829 Astinenza alcolica Astinenza da droghe Stato confusionale acuto Depressione maggiore Psicosi acuta Crisi di ansia Sindrome da conversione Depressione reattiva Abuso di cannabinoidi Abuso di cocaina Cefalea tensiva Meningite batterica Meningite virale Encefalite Parkinsonismo Discinesie da farmaci Dolore cronico 340 34120 3441 34511 34590 34560 34690 3501 3502 3510 3540 3570 3579 3619 36231 36520 36810 3682 37000 3709 37182 37200 37271 37272 Sclerosi multipla Mielite acuta trasversa Paraparesi/paraplegia Epilessia con stato di male Epilessia Spasmi infantili Emicrania Nevralgia del trigemino Dolore facciale atipico Paralisi facciale periferica Sindrome tunnel carpale Sindrome Guillain Barrè Polineuropatia di varia eziologia Distacco di retina Occlusione arteria centrale della retina Glaucoma acuto Disturbi visivi soggettivi non specificati Diplopia Ulcera corneale non specificata Cheratite non specificata Alterazione da lenti a contatto Congiuntivite Iperemia della congiuntiva Emorragia congiuntivale Vademecum di qualsiasi eziopatogenesi anemia di qualsiasi origine di tutti i tipi, comprese le complicanze emorragiche dell'emofilia quando la causa della CID non è determinata difetti acquisiti dei fattori della coagulazione, compreso sovradosaggio anticoagulanti tutte le trombocitopenia primaria e secondaria tutte le neutropenie dolore addominale con particolare inquadramento ecografico linfoadeneopatia pluridistrettuale di natura da determinare te le forme di demenza compreso il morbo di Alzheimer complicato da delirium compreso delirium tremens di qualsiasi tipo da qualsiasi causa compresa crisi di panico episodio di intossicazione acuta episodio di intossicazione acuta compresa encefalomielite e mielite compreso il morbo di Parkinson qualsiasi sintomatologia dolorosa persistente come motivo principale di presentazione al DE sia prima diagnosi che riacutizzazioni e complicanze di qualsiasi origine qualsiasi forma tutte le forma cliniche di emicrania disturbi della vista non chiaramente descritti comprensivo di ascesso corneali escluse le ulcere e ascessi corneali “occhio rosso” dall’eziologia non definita Codice ICD 37300 37311 3732 37482 37921 37990 Descrizione Blefarite Orzaiolo Calazio Edema delle palpebre Degenerazione del corpo vitreo Flogosi acuta dell'occhio non specificata 38010 3804 38200 38300 38420 38600 38610 38611 3862 38830 38870 3899 4011 Otite esterna Tappo di cerume Otite media acuta Mastoidite Perforazione timpano Malattia di Menière Vertigine periferica Vertigine posturale parossistica benigna Vertigine centrale Acufeni Otalgia Ipoacusia acuta Ipertensione essenziale 41071 41091 4111 4139 41519 42090 4210 42290 4239 4254 4260 42612 42682 4270 4271 4272 Infarto NSTEMI Infarto miocardico acuto STEMI Angina instabile Angina stabile Embolia polmonare Pericardite acuta Endocardite acuta e subacuta Miocardite Tamponamento Cardiaco Cardiomiopatie primitive Blocco atrio-ventricolare completo Blocco atrio-ventricolare di II grado Sindrome del QT lungo Tachicardia parossistica sopraventricolare Tachicardia parossistica ventricolare Tachicardia parossistica non specificata 42731 42732 42741 4275 42760 Fibrillazione atriale Flutter atriale Fibrillazione ventricolare Arresto cardiaco Aritmia extrasistolica 42781 4280 4281 430 431 4321 Disfunzione del nodo senoatriale Scompenso cardiaco congestizio Edema polmonare acuto Emorragia subaracnoidea spontanea Emorragia cerebrale parenchimale spontanea Emorragia subdurale/ ematoma subdurale non traumatico Ictus cerebrale ischemico Ischemia cerebrale transitoria Encefalopatia ipertensiva Amnesia globale transitoria Dissezione aortica Aneurisma aorta addominale in rottura Aneurisma aorta addominale senza menzione di rottura 43491 4359 4372 4377 44100 4413 4414 Vademecum tutte le forme infiammatorie non specificate dell’occhio e degli annessi quando i sintomi che hanno determinato l'accesso in DE sono collegati all'ipertensione arteriosa angina da sforzo tipo I e II primitivo e secondario di tipo giunzionale, nodale, atriale tachicardia a complessi larghi di incerta classificazione limitatemente alle forme di PEA o asistolia aritmia extrasistolica sopraventricolare o ventricolare sintomatica scompenso cronico insufficienza ventricolare sx acuta sia tipica che atipica di qualsiasi eziopatogenesi tutti i tipi di TIA in territorio carotideo e vertebrale tipo A e B quando i sintomi correlati all'aneurisma hanno condotto il paziente in PS Codice ICD Descrizione 44329 Dissezione in altra arteria 44421 44422 4510 45119 45189 Embolia e trombosi arterie degli arti superiori Embolia e trombosi arterie degli arti inferiori Trombosi venosa superficiale arti inferiori Trombosi venosa profonda arti inf. Trombosi profonda altre sedi 45182 45183 452 4540 4555 45620 4564 4580 45981 460 4619 462 463 46400 46401 46410 4659 Trombosi superficiale arti superiori Trombosi venosa profonda degli arti superiori Trombosi vena porta Varici venose arti inferiori con ulcera Emorroidi esterne complicate Emorragia varici esofagee Varicocele Ipotensione ortostatica Insufficienza venosa cronica Raffreddore Sinusite acuta Faringite acuta Tonsillite acuta Laringite acuta Laringite acuta con ostruzione Tracheite Infezione acuta delle vie respiratorie, sede non specificata Bronchite acuta Bronchiolite acuta Ascesso peritonsillare Rinite allergica Edema della glottide Broncopolmonite polmonite 4660 46619 475 4779 4786 485 4870 4871 4878 Polmonite in corso di influenza Influenza con manifestazione respiratorie esclusa polmonite Influenza con altre manifestazioni non respiratorie 49121 49390 49391 5070 5109 5111 5119 5120 5128 5185 Broncopneumopatia cronica ostruttiva riacutizzata Asma bronchiale senza menzione di stato asmatico Asma bronchiale con stato asmatico Polmonite ab ingestis Empiema pleurico Pleurite Versamento pleurico Pneumotorace iperteso Pneumotorace spontaneo ARDS 51881 51884 Insufficienza respiratoria acuta Insufficienza respiratoria cronica riacutizzata 51900 5192 5193 5225 52460 52469 Complicazioni della tracheostomia Mediastinite Sindrome mediastinica Ascesso odontogeno Sublussazione spontanea mandibolare Lussazione ricorrente della mandibola Vademecum qualsiasi altra dissezione arteriosa che non sia aortica e/o coronarica comprese le varicoflebiti tutte le sedi escluse arti inferiori, superiori e la vena porta compresa la sindrome postflebitica tutte le forme di sinusite acuta in qualsiasi sede quando non esistono segni evidenti di prevalente localizzazione di qualsiasi agente infettivo glottide, sopraglottide e sub glottide broncopolmonite e polmonite di qualsiasi eziologia, sospetta o accertata sindrome influenzale, anche con manifestazioni gastroenteriche escluse le forme con insufficienza respiratoria acuta versamento pleurico di origine infettiva versamento pleurico di origine non determinata spontaneo tutte le forme di edema polmonare acuto non emodinamico IRA su cronica: riacutizzione di BPCO o altra malattia cronica polmonare infettive meccaniche emorragiche Codice ICD 5259 5272 5275 52800 53010 53081 53300 53310 53330 53500 53501 5409 55010 55090 55200 55300 5531 5521 55220 5559 5569 5570 5589 5601 5602 56039 5609 56211 5650 566 5679 5691 5693 570 5719 5720 5722 5733 57481 57491 5750 5761 5762 5770 5780 5781 5809 5819 5849 5859 59010 5902 5920 5921 59381 5949 5950 Descrizione Odontalgia Scialoadenite Scialolitiasi Stomatite e mucosite Esofagite Reflusso gastro-esofageo Ulcera peptica con emorragia Ulcera peptica con perforazione Ulcera peptica non complicata Gastrite acuta Gastrite acuta con emorragia Appendicite acuta Ernia inguinale complicata Ernia inguinale Ernia crurale complicata Ernia crurale Ernia ombelicale Ernia ombelicale complicata Laparocele complicato Morbo Crohn Colite ulcerosa Infarto/ ischemia intestinale Gastroenetrite/colite Ileo paralitico Volvolo intestinale Fecaloma/coprostasi Occlusione intestinale Diverticolite acuta Ragade anale Ascesso perianale Peritonite acuta Prolasso rettale Rettorragia Epatite acuta tossica Cirrosi epatica Ascesso epatico Encefalopatia epatica Epatite non specificata Colecistite acuta con calcolosi Colica biliare Colecistite acuta senza calcolosi Colangite e/o sepsi biliare Ittero ostruttivo senza calcolosi Pancreatite acuta Ematemesi Melena Sindrome nefritica acuta Sindrome nefrosica Insufficienza renale acuta Insufficienza renale cronica Pielonefrite acuta Ascesso renale o perirenale Calcolosi renale Calcolosi ureterale Infarto renale Calcolosi del tratto urinario inferiore (vescica /uretra) Cistite acuta Vademecum problemi post-estrazione dentaria (S&T) infiammazione di una delle ghiandole salivari colica salivare compresa Aftosi orale compresa gastroduodenite comprese le forme riacutizzate comprese le forme riacutizzate tutte le gastro-enterocoliti di origine non infettiva di natura meccanica di qualsiasi natura epatite acuta tossica con insufficienza epatica cirrosi senza complicanze epatite tossica da farmaci etc ... di qualsiasi eziopatogenesi compresa la forma cronica riacutizzata di prima diagnosi patologie vascolari del rene Codice ICD Descrizione 5989 Stenosi uretrale non specificata 5990 Infezione delle vie urinarie 59960 Uropatia ostruttiva 5997 6010 6039 60490 605 6071 60820 60824 6089 6110 6149 Ematuria Prostatite acuta Idrocele Orchiepididimite acuta Fimosi/ parafimosi Balanopostite Torsione testicolo Torsione dell’Idatide di Morgagni Dolore e/o massa testicolare Mastite Malattia infiammatoria pelvica 61610 6163 6202 6205 6252 Vaginite e vulvovaginite Bartolinite Cisti ovarica Torsione ovaio Sindrome ovulatoria 6253 6266 63390 63490 64003 64240 64260 64300 650 65640 6809 68101 6821 Dismenorrea Metrorragia Gravidanza ectopica Aborto spontaneo Minaccia di aborto Pre-eclampsia Eclampsia Iperemesi gravidica Parto Morte intrauterina Foruncolo e favo Patereccio Ascessi profondi e superficiali del collo 6829 684 6850 6851 6861 69271 6929 6944 6951 6952 6961 6982 7030 70583 7062 70700 7079 Ascesso, flemmone e cellulite Impetigine Cisti pilonidale con ascesso Cisti pilonidale Granuloma ombelicale Eritema/ Ustione solare Dermatite Pemfigo Eritema poliformo Eritema nodoso Psoriasi Prurito Unghia incarnita Idrosadenite Cisti sebacea Ulcera da decubito Ulcerazioni croniche cutanee 7089 71190 Orticaria Artrite settica Vademecum tutte le eziologie: infettive, traumatiche, postoperatorie, postchirurgiche nei casi senza precisabile livello di prevalente localizzazione tutti i gradi di idronefrosi, con o senza insufficienza renale qualunque patologia non specificata malattia infiammatorie degli organi pelvici femminili (PID) comprese le complicanze dolore di metà ciclo, compreso dolore associato a ovulazione in qualsiasi sede, comprese le complicanze iperemesi gravidica < 22 settimane morte fetale dopo la fine della 22esima settimana in qualsiasi sede compresi ascesso della ghiandola salivare, periapicale senza seno e retrofaringe in qualsiasi sede comprende impetiginizzazione di altra lesione tutte le dermatiti di causa non determinata compreso Steven Jhonson da causa non definita compresa cisti sebacea suppurata ulcerazioni croniche qualsiasi sede, comprese quelle degli arti inferiori non da decubito orticaria e manifestazioni orticarioidi di qualsiasi eziologia in qualsiasi sede Codice ICD Descrizione 7149 Poliartrite 71690 Artropatia artrosica non specificata 7179 71900 Blocco articolare del ginocchio Versamento articolare 71910 71940 71965 7197 7222 7231 7233 7235 7242 7243 7245 725 72610 72632 72700 7273 72760 72885 72886 72888 7291 Emartro Artralgia Sinovite acuta dell'anca Zoppia Ernia discale Cervicalgia Cervicobrachialgia Torcicollo Lombalgia Sciatalgia Dorsalgia Polimialgia reumatica Periartrite spalla Epicondilite Tenosinovite/tendinite Borsite Rottura atraumatica di tendine non specificato Contrattura muscolare Fascite necrotizzante Rabdomiolisi Mialgia fibromialgia e miosite 72981 73000 73310 7505 7746 7793 78001 78002 78009 7802 78031 7804 7806 Edema degli arti Osteomielite acuta Frattura patologica Stenosi ipertrofica del piloro Ittero neonatale Rigurgito del neonato Coma Breve perdita di coscienza Sopore stupor Sincope e presincope Convulsioni febbrili “Capogiro”, dizziness Febbre di origine sconosciuta 78079 Malessere ed affaticamento 78092 7810 7812 7813 7821 7823 7827 7833 7840 7847 7851 Pianto inconsolabile Movimenti involontari anormali Disturbi dell’andatura Atassia Esantema non specificato Anasarca Ecchimosi e petecchie spontanee Difficoltà alimentazione Cefalea Epistassi Palpitazioni, cardiopalmo Vademecum artropatia artrosica acuta o cronica a sede non specificata mono o poli articolare qualsiasi versamento di natura non determinata in qualsiasi sede in qualsiasi sede non specificata mono o poli artralgie in qualsiasi sede non traumatica torcicollo non traumatico dolore lombare senza irradiazione compresa Rachialgia dorsale sindrome della cuffia dei rotatori di qualsiasi distretto compreso tendine di Achille dolori muscolari di natura da determinare o malattie infiammatorie muscolari di natura non precisata, non traumatica diagnostica da definire sintomatologia simil-vertiginosa febbre di origine sconosciuta: paziente con stato febbrile da più di 7 giorni di natura da determinare “sintomatologia aspecifica”: malessere, astenia, facile affaticamento. Da usare quando non è identificabile un'altro problema principale come motivo di accesso comprese coliche gassose nel neonato fascicolazioni, spasmi, tremori eruzione cutanea di natura non determinata anasarca di natura da determinare porpora di natura non determinata compresa anoressia cefalea di origine non determinata utilizzare in caso di aritmia non documentata Codice ICD 78550 Shock Descrizione 78551 78552 78559 7856 Shock cardiogeno Shock settico Shock ipovolemico Linfoadenomegalia 7863 78650 Emoftoe/emottisi Dolore toracico 7868 78703 7871 7872 7873 78791 7880 78820 78900 Singhiozzo Vomito Pirosi Disfagia Colica gassosa Diarrea Colica renale Ritenzione urinaria Dolore addominale 78906 7895 7980 7981 7994 Epigastralgia Ascite Sindrome della morte improvvisa del lattante Morte improvvisa Cachessia 80000 80100 8020 80220 8024 Trauma cranico lieve con frattura della volta Trauma cranico lieve con frattura della base Frattura ossa nasali Frattura mandibola Frattura ossa faciali esclusa orbita 8026 8058 8068 80700 Frattura pavimento orbita Frattura vertebrale chiusa amielica Frattura vertebrale chiusa mielica Frattura costale, numero non specificato 8072 80843 8088 81000 81100 81200 81220 81230 81240 81341 81350 81381 81382 81383 81400 81401 81410 81500 81510 81600 Frattura sterno Frattura bacino "instabile" Frattura bacino stabile (singola o multipla) Frattura clavicola Frattura scapola Frattura omero prossimale (compreso testa) Frattura omero chiusa Frattura omero esposta Frattura omero distale (compreso sovracondiloidea) chiusa Frattura Colles chiusa Frattura radio e ulna parte distale esposta Frattura radio chiusa Frattura ulna chiusa Frattura radio e ulna chiusa Frattura carpo chiusa Frattura scafoide carpale chiusa Frattura carpo esposta Frattura metacarpo chiusa Frattura metacarpo esposta Frattura falangi mano (una o più) chiusa Vademecum quando la natura dello shock non è stata determinata linfoadenopatia di natura non determinata con interessamento di una o più stazioni linfonodali dolore toracico ant a localizzazione e/o tipologia non definita anche la forma persistente cronica di natura non determinata quando non sono evidenziati calcoli di qualsiasi eziologia dolore addominale di natura non determinata in qualsiasi sede escluso epigastrico grave malnutrizione da qualsiasi causa (malattie croniche in fase terminale) lo stato di coscienza non è compromesso lo stato di coscienza non è compromesso comprende ossa malare e mascellare superiori mandibola superiore arco zigomatico e zigomo qualsiasi sede qualsiasi sede senza lesioni degli organi endotoracici e/o insufficienza respiratoria senza lesioni degli organi endotoracici e/o insufficienza respiratoria qualsiasi parte della clavicola qualsiasi parte della scapola parte diafisaria, sovracondiloidee ed intercondiloidee qualsiasi parte dell'omero qualsiasi parte del radio, compreso capitello qualsiasi parte dell'ulna,compreso olecrano parti non specificate, esclusa frattura di Colles Codice ICD 82020 8208 82100 82110 8220 82300 82320 82321 82322 82332 8248 8249 8250 82520 82525 82530 82535 8260 8300 83100 83104 83200 83300 83400 83500 8363 83650 8370 83800 83940 8409 8419 84200 84213 8439 8449 84500 84509 84510 8469 8470 8479 8500 85011 8502 8504 85200 85220 85240 8600 8601 8602 8603 8604 86101 Descrizione Frattura femore pertrocanterica chiusa Frattura collo del femore Frattura femore diafisi Frattura femore esposta Frattura rotula Frattura piatto tibiale chiusa Frattura tibia diafisi chiusa Frattura perone diafisi chiusa Frattura perone e tibia, diafisi, chiusa Frattura perone e tibia, diafisi, esposta Frattura caviglia chiusa Vademecum qualsiasi parte del femore compresa la frattura esposta compresa frattura malleolare interna esterna e bimalleolare Frattura caviglia esposta o complicata da lussazione Frattura calcagno chiusa Frattura piede (escluso dita) Frattura metatarso chiusa Frattura esposta piede eccetto dita Frattura metatarso esposta Frattura falangi piede (una o piu') Lussazione mandibola Lussazione spalla Lussazione clavicola chiusa Lussazione gomito Lussazione polso Lussazione dita mano Lussazione anca Lussazione rotula Lussazione ginocchio Lussazione caviglia Lussazione piede Lussazione vertebrale Distorsione spalla e braccio Distorsione gomito ed avambraccio Distorsione polso Distorsione interfalangea mano Distorsione anca Distorsione ginocchio Distorsione caviglia Rottura tendine d'Achille Distorsione piede Distorsione articolazione sacro-iliaca Trauma distorsivo cervicale Trauma distorsivo dorsale o lombare Trauma cranico lieve non commotivo Trauma cranico lieve commotivo Trauma cranico moderato Trauma cranico severo Emorragia subaracnoidea traumatica Emorragia subdurale traumatica Emorragia extradurale traumatica Pneumotorace traumatico chiuso Pneumotorace traumatico aperto Emotorace da trauma chiuso Emotorace con ferita aperta nel torace Pneumoemotorace chiuso Contusione cardiaca compresa pronazione dolorosa del gomito compresa la protesi compresa la protesi comprese dita qualsiasi sede vertebrale tutte le distorsioni della caviglia rottura traumatica lesione da colpo di frusta quando non sono rilevate lesioni strutturali endocraniche quando non sono rilevate lesioni strutturali endocraniche anche con decorso clinico subacuto o cronico escluso l'iperteso Codice ICD Descrizione 86121 Contusione polmonare 86380 86390 86400 Trauma del tratto gastrointestinale Trauma addominale con ferita aperta in cavità Trauma epatico 86500 Trauma splenico (rottura di milza) 86600 Trauma renale 8678 Trauma organi pelvici 8690 Politrauma 8709 8719 8728 8730 87340 87360 87363 8748 8749 8750 8760 8770 8788 8792 8798 88000 88100 88101 88102 88120 88121 88122 8820 8822 8830 8832 8850 8860 8870 8874 8900 8910 8912 8920 8922 8930 8932 8950 8960 8974 9100 9110 Ferita annessi oculari Ferita globo oculare Ferita orecchio Ferita cuoio capelluto Ferita faccia Ferita bocca parte interna Frattura o avulsione del dente Ferita collo Ferita collo complicata Ferita torace (parete) Ferita dorso (parete) Ferita natica Ferita organi genitali maschili e femminili Ferita addome (parete anteriore) Ferite multiple Ferita spalla e/o braccio Ferita avambraccio Ferita gomito Ferita polso superficiale Ferita avambraccio con lesione tendinea Ferita gomito con lesione tendinea Ferita polso con lesione tendinea Ferita della mano Ferita della mano con interessamento tendineo Ferita dito(a) mano senza lesione tendinea Ferita dito(a) mano con lesione tendinea Amputazione primo dito mano Amputazione dita mano (escluso primo dito) Amputazione avambraccio Amputazione braccio monolaterale Ferita anca e coscia Ferita ginocchio gamba e caviglia Ferita ginocchio gamba e caviglia con interessamento tendineo Ferita piede Ferita piede con lesioni tendinee Ferita dito(a) del piede Ferita dito(a) piede con lesioni tendinee Amputazione dito(a) piede Amputazione piede Amputazione gamba Abrasioni faccia, collo e cuoio capelluto Intrappolamento nella lampo Vademecum quando nel trauma toracico la contusione è prevalente o isolata in trauma addominale chiuso qualsiasi grado di lesione anatomica, in trauma addominale chiuso qualsiasi grado di lesione anatomica, in trauma addominale chiuso qualsiasi grado di lesione anatomica, in trauma addominale chiuso comprese vescica e uretra, in trauma addominale chiuso politrauma: lesioni traumatiche gravi a due o più organi o apparati differenti con compromissione attuale o potenziale delle funzioni vitali compresa la palpebra comprensiva di ferita penetrante qualsiasi parte, compresa amputazione comprese guancia, labbra, naso, mento e fronte compresa la lingua con lesione di trachea, esofago, arterie e vene compresa amputazione ferite superficiali multiple, in qualsiasi sede escluse le dita compresa avulsione superficiale punta del dito (S&T) amputazione completa o parziale amputazione completa o parziale amputazione completa o parziale amputazione completa o parziale escluse le dita amputazione completa o parziale amputazione completa o parziale amputazione completa o parziale Codice ICD 9181 9194 9196 9198 920 9219 9221 9222 92231 9224 9233 9239 9243 9245 9248 9278 9288 Descrizione Vademecum Abrasione cornea Puntura di insetto compresa ritenzione di zecca (S&T) Corpo estraneo tessuti superficiali compresi rimozione amo da pesca ed anello (S&T) Abrasioni singole e multiple di sedi varie senza infezione tutti i traumatismi superficiali esclusi quelle della faccia collo e cuoio capelluto Contusione della faccia compresi cuoio capelluto e collo Contusione occhio traumatismo dell’occhio con contusione del globo oculare e della regione perioculare Contusione parete toracica Contusione parete addominale Contusione dorso/sacro/natiche Contusione pubico-genitale Contusione dita della mano Contusione arto superiore Contusione delle dita del piede Contusione arto inferiore Contusioni multiple Schiacciamento sedi multiple arto superiore sindrome compartimentale arto superiore 9309 Schiacciamento sedi multiple arto inferiore parte non specificata Corpo estraneo occhio 931 932 9330 9331 9349 9351 9352 937 9399 9491 9492 9493 96500 9679 9690 9696 9699 Corpo estraneo orecchio Corpo estraneo naso Corpo estraneo faringe Corpo estraneo laringe Corpo estraneo albero respiratorio Corpo estraneo esofago Corpo estraneo stomaco Corpo estraneo ano/retto Corpo estraneo genito-urinario Ustione 1° grado sede unica e multipla Ustione 2° grado sede unica e multipla Ustione 3° grado sede unica e multipla Intossicazione/Overdose da oppiacei Intossicazione da farmaci sedativi e ipnotici Intossicazioni da antidepressivi Intossicazione psicodislettici (allucinogeni) Intossicazione da sostanze psicotrope non specificate sindrome compartimentale arto inferiore in qualsiasi sede dell’occhio esterno - cornea, sacco congiuntivale e punto lacrimale compreso bolo alimentare corpo estraneo in vescica uretra pene utero vagina tutti i tipi di antidepressivi 9729 9779 Intossicazione da farmaci cardio-vascolari Intossicazione da farmaci imprecisati quando non si è sicuri del tipo di farmaco/i ingerito/i 9800 9801 981 Intossicazione da alcol Intossicazione da metanolo Intossicazione da derivati del petrolio triellina benzina cherosene etere nafta spirito acetone 9830 986 9879 9880 9881 9893 Intossicazione da caustici Intossicazione da ossido di carbonio Intossicazione da gas fumi vapori Intossicazione da pesce e molluschi ingeriti come alementi Intossicazione da funghi Intossicazione da composti organofosforici e carbamati 9895 9911 9912 Intossicazione da veleno di origine animale Congelamento della mano Congelamento del piede compresa la sindrome sgombroide compresa Amanita Phalloides morso di ragno, serpente, meduse o altri animali marini Codice ICD 9915 9916 9920 9933 9940 9941 9947 9948 9950 9951 99520 Descrizione Geloni Ipotermia Colpo di calore/di sole Malattia da decompressione Folgorazione Annegamento Asfissia e strangolamento Elettrocuzione Shock anafilattico da farmaci o punture di insetti Edema angioneurotico non ereditario Effetti avversi di farmaci 99550 99553 99560 99580 Maltrattamento di minore Abuso sessuale di minore Shock anafilattico da alimento non specificato Maltrattamento di adulto 99583 Abuso sessuale di adulto 99591 99592 99631 99660 99832 9998 V1585 V222 V2503 V643 V658 V679 V7240 Vademecum anche in caso di sincope non mortale da qualunque causa meccanica compresa orticaria gigante reazione allergica, ipersensibilità a sostanze medicinali, idiosincrasia tutti i maltrattamenti riferiti dal paziente tutti gli abusi riferiti dal paziente tutti i maltrattamento riferiti dal paziente, anche nel caso in cui non si voglia innescare conseguenze legali tutti gli abusi riferiti dal paziente, anche nel caso in cui non si voglia innescare conseguenze legali Sepsi almeno due criteri di SIRS di natura infettiva con focolaio di partenza non identificato Sepsi severa sepsi con disfunzione di organo Malfunzionamento di catetere vescicale dislocazione o ostruzione del catetere Infezione e reazioni infiammatorie da protesi impianti e protesi mammaria, catetere di PM, IUD, PEG, catetere innesti interni vascolare per dialisi Deiscenza ferita chirurgica Reazione a trasfusione Esposizione accidentale a liquidi biologici compresa puntura da ago Gravidanza diagnosi casuale di gravidanza Pillola del giorno dopo consigli e prescrizione di contraccettivi post coitali Procedura non eseguita per altre ragioni nei casi in cui il paziente abbandona il PS senza essere visitati o avere completato il percorso diagnostico programmato visita di accompagnatore, certificati,prestazioni richieste da forze dell'ordine, interpretazione di esami eseguiti in Altre ragioni per entrare in contatto con i servizi sanitari altra sede …. Visita di controllo cause dell’accesso prevalentemente sociali o per prestazioni programmabili in altri setting (es. sostituzione/controllo catetere vescicale/PEG) o invio dal triage ad altri setting assistenziale Esclusione gravidanza accessi per test di gravidanza
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