le idee del futuro Settori Disegnare il futuro nell’economia e nella società Da pagina 6 Aziende Protagonisti dell’oggi e del domani Da pagina 8 Il Gruppo Sme.UP: offerta e struttura #3 Da pagina 10 BRINGING LIGHT “The past is always tense, the future perfect” Recita una frase di una giovane novellista inglese1, a metà tra il gioco di parole e la riflessione sulla vita. Senza essere pienamente d’accordo sulla visione del passato, che spesso è carico di dolci ricordi, di certo noi vediamo il futuro come una palestra bellissima per estendere il pensiero e le speranze e gettare in avanti gli ingredienti più puri di cui sono composte le nostre capacità: voglia di cambiare le cose, ingegnosità, immaginazione e Massimo Facchinetti forza d’animo. Direttore Marketing e Vendite - Sme.UP Le idee del futuro nascono da questa ginnastica mentale, quando gli esercizi diventano allenamenti costanti e vengono svolti con capacità, motivazione e attitudine. Le idee del futuro nascono da una visione estrema di cose che non ci sono e realizzano sogni trasformandoli in valore. Le idee del futuro sono quelle degli imprenditori nostri clienti che creano la realtà immaginata e la migliorano costantemente per il beneficio quotidiano di tutti. Altre idee del futuro vengono e sono venute nel passato da donne e uomini straordinari che hanno immaginato come sarebbe stata la realtà a distanza di molti anni, senza essere protagonisti materiali delle realizzazioni stesse. Scrivendo su New York Times nel 1964 a proposito del suo disappunto sulla poco visionaria World Fair che si stava tenendo negli Stati Uniti, Isaac Asimov2 provò ad immaginare come sarebbe stata la stessa esposizione dopo cinquanta anni, cioè oggi. La previsione da parte di Asimov di fenomeni come Google Translator, del Mobile Computing, degli schermi 3D così come dei dronipostino di Amazon e delle automobili senza guidatore è uno stupefacente esempio di come la nostra mente possa colpire nel segno quando debitamente guidata dalle capacità di astrazione e modellazione della realtà. Sme.UP investe su queste capacità e le mette a disposizione dei propri clienti, consegnando prodotti che danno sostegno anche ad idee non ancora realizzate e spesso contribuiscono con le loro caratteristiche di astrazione e per le loro abilità di modellazione a far nascere nuove idee del futuro. 1) Zadie Smith, pagina Facebook ufficiale www.facebook.com/zadiesmithauthor - traduzione: il passato è sempre foriero di ansie, il futuro è sempre perfetto 2) Articolo di Isaac Asimov disponibile online all’indirizzo http://www.nytimes.com/books/97/03/23/lifetimes/asi-v-fair.html 1 sommario BRING Settori Settore Vitivinicolo: rispetto della tradizione e dialogo con il Cliente ............... Pag. 6 Settore Packaging: I contenitori che cambiano il mondo .......................... Pag. 12 Automotive: Il futuro dell’auto? Cambia tutto! ............................................ Pag. 20 Distribuzione e Retail: l’importanza del dato e dell’online .................................................. Pag. 26 GING LIGHT Aziende Il Gruppo Sme.UP Guido Berlucchi & C. ..... Pag. 8 I sistemi gestionali di domani ............................................. Pag. 10 Gualapack ..................................... Pag. 14 Come useremo i dati .......... Pag. 18 Palladio Zannini ................... Pag. 16 Gli albori del Cloud Computing .......... Pag. 24 Gruppo Agrati ......................... Pag. 22 Consulenza aziendale .............................................. Pag. 32 Bluespirit ....................................... Pag. 28 Web & Mobile ................................................ Pag. 34 Rexel Italia ................................... Pag. 30 N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 3 I dati dell’economia in Italia In cerca di stabilità dopo la recessione I dati dell’economia italiana lasciano intravedere che il peggio è passato ma anche che la stabilità che il resto del mondo ha raggiunto, pur in un contesto di variabilità, non è ancora patrimonio del nostro paese. L’economia è prevalentemente trainata dalla domanda estera, la quale subisce le tensioni che vengono descritte alla pagina seguente e non ha ancora assunto i caratteri di un forte flusso in stabile crescita. Questo spiega parzialmente le variazioni della produzione industriale che sono anche causate da tendenze non uniformi all’interno dei differenti settori che compongono l’economia. Le banche continuano il processo di ottimizzazione dei loro bilanci e questo dovrebbe consentire un miglioramento complessivo delle condizioni del credito nel prossimo anno per le aziende e per le famiglie. In generale, l’indice di fiducia delle imprese è ai massimi da oltre due anni, anche se è soggetto agli stessi fenomeni di instabilità della produzione industriale e subisce correzioni improvvise ma non di forte intensità” come accadde in ottobre 2013. Sul fronte delle notizie negative, il quadro di debole tendenza alla crescita comporta che il tasso di disoccupazione continui a salire, sebbene su ritmi molto più blandi rispetto all’anno passato. L’indicatore del tasso di occupazione del mercato del lavoro tornerà a salire solo durante il 2015 sotto gli effetti combinati di una maggiore stabilità della crescita e del rinnovo di alcuni importanti contratti nazionali. L’indice dei prezzi al consumo rimarrà su livelli minimi nel 2014 per risalire leggermente nel 2015, quando è altresì prevista una forte ed ulteriore ripresa non solo delle esportazioni (+4.9%) ma anche delle importazioni (+5.5%). Produzione industriale Italia 2012 2013 4 Indice fiducia delle imprese Italia 2014 2012 2013 www.smeup.com 2014 LE IDEE DEL FUTURO I dati dell’economia nel resto del mondo L’economia europea sta continuando nel percorso di lento recupero iniziato nella seconda metà del 2013 ma rimane fragile, come è normale dopo una profonda crisi finanziaria. Il tasso di disoccupazione è atteso in lieve ribasso (10.7%) dal picco del 2013 (10.9% a livello EU) e l’inflazione rimarrà a livelli storicamente minimi durante l’anno in corso ed il prossimo, pur manifestando una leggera tendenza al rialzo. In generale, gli aggiustamenti finanziari operati nell’Unione cominciano a dare frutto: solo due paesi termineranno il 2014 con il segno negativo nelle cifre della crescita (Cipro e la Slovenia), mentre nel 2015 tutte le economie torneranno a crescere sostenute da esportazioni, domanda interna e investimenti. A livello globale permane un quadro di estrema variabilità: continuerà la crescita dell’economia USA nonostante il graduale allentamento della politica espansiva della Fed, mentre i segnali di debolezza di Russia e Brasile sono destinati a mantenersi immutati così come le tensioni finanziarie che impattano su paesi come Argentina, Turchia e Sud Africa. Il quadro suesposto e la frammentazione dei mercati finanziari specialmente nell’Unione Europea che ridurrà l’impatto delle politiche monetarie espansive conducono a ritenere che lo scenario più probabile allo stato attuale sia quello di un lungo periodo di crescita debole e fragile su scala internazionale. N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS Una lenta e stabile crescita prende piede Previsioni di crescita 2014 2015 Unione europea 1,52,0 Stati Uniti d’America 2,93,2 Cina 7,47,4 Giappone 1,61,3 Russia 1,11,3 Brasile 2,32,8 India 5,46,4 Canada 2,22,4 Australia 2,53,0 Turchia 2,33,1 5 SETTORI Settore Vitivinicolo L’idea del futuro: rispetto della tradizione e dialogo con il Cliente uando si ha a che fare con un prodotto naturale che fa del rispetto della tradizione e dei disciplinari il criterio principe della qualità pare fuori luogo parlare di idee del futuro. In realtà il settore del vino è arrivato agli splendori attuali grazie ad un sapiente lavoro di innovazione svolto a vari livelli dai produttori e dalle istituzioni. L’Italia ha saputo restare ai vertici della produzione mondiale anzitutto per quantità. Produrre milioni di ettolitri di vino non significa solo impiegare tecniche industriali per la trasformazione e l’imbottigliamento. L’industria del vino impegna il territorio e la vita di centinaia di migliaia di persone che sono i primi artefici della qualità delle loro produzioni. Produrre il vino è stato negli ultimi trenta anni un’attività che si è alimentata fortemente di idee del futuro. Il sistema vitivinicolo italiano ha saputo fare sistema e fare crescere la qualità della produzione e la comunicazione attorno al vino riuscendo allo stesso modo a sviluppare l’export, sostenere i consumi interni e consentire ai produttori di mantenere volumi elevatissimi che fanno ancora oggi dell’Italia di gran lunga il primo produttore mondiale di vino, con una quota mondiale pari al 16%. La cultura della qualità della produzione, migliorando i procedimenti senza modificarli drasticamente, ha fatto passi molto importanti ed è oggi data praticamente per scontata quando si guarda l’etichetta di un prodotto. Il legame con la tradizione è fondamentale anche per il rispetto per il prodotto stesso e gli elementi di vera innovazione vengono cercati nella creatività degli uvaggi, nella qualità del processo produttivo stesso e anche altrove. www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO Inizia allora il vero meccanismo di dialogo con il Cliente, che viene tutelato sul piano della qualità dalla presenza di un numero ormai elevatissimo di proposte ad alto valore industriale sulla base di standard di tipo internazionale. Oggi realizzare idee del futuro per il settore vitivinicolo è allo stesso modo un esercizio sfidante e un lavoro creativo basato sulla capacità dei viticoltori, dei produttori di vino e di chi realizza la comunicazione attorno a queste competenze. La bottiglia di vino entra nell’immaginario del produttore come oggetto che comunica con il consumatore finale in un contesto di relazione tra produttore e consumatore sempre più ravvicinato. Allo stesso tempo, le conoscenze sulle tecniche produttive e sui valori aggiunti che queste possono portare consentono al consumatore di elaborare sistemi di valutazione del produttore e del prodotto molto sofisticati. Il produttore di vino è oggi anzitutto un erogatore di competenze. Sapere come si produce vino superiore è oggi motivo di grande interesse, che il consumatore valuta per la sua profondità, differenza rispetto ad altri produttori, capacità di indirizzo. Il carattere del vino viene valutato poi anche sulla base degli elementi di comunicazione messi a disposizione da parte del produttore in termini di etichetta, sito web, Social Network, nonché strumenti per entrare in contatto con il consumatore stesso. Produzione vino 2013 (hl/m) Il marketing del vino e lo studio dei migliori meccanismi di distribuzione sono diventati elementi di qualità del prodotto, in quanto avvicinano le competenze del produttore al mercato e le rendono fruibili, diminuendo le barriere tra consumatori e wine-maker. Il consumo di vino diventa quindi il punto di partenza per il produttore per ottenere feedback da parte del consumatore finale. Arrivare ad una interazione 1:1 di qualità è il sogno sia di ciascun produttore che dei consumatori più appassionati. Il mix di elementi per realizzare questo scenario è oggi oggetto di analisi da parte dei produttori, anche se già affiorano alla superficie alcune idee del futuro sul come arrivarci. N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS Italia Spagna Francia USA Argentina Cile Australia Cina Sud Africa Germania Portogallo Romania 44,9 42,7 42,0 22,0 15,0 12,8 12,5 11,7 11,0 8,3 6,7 4,3 7 AZIENDE Un’infrastruttura solida per andare oltre la tradizione Guido Berlucchi & C on tutti sanno che gli spumanti di Franciacorta sono un prodotto molto giovane, abilmente inserito in un contesto di grandi tra- Le idee del futuro di Guido Berlucchi dizioni vitivinicole solo a partire dagli anni ’60 del secolo scorso. Mentre la coltura della vite e la produzione di vino nelle “Curtes Francae” risale almeno all’anno 1000, fu solo nel 1961 che le prime bottiglie di Franciacorta videro la luce, grazie all’intuizione di Guido Berlucchi e dell’enologo Franco Ziliani che, con l’amico Giorgio Lanciani, avevano fondato qualche anno prima l’azienda denominandola con il nome di uno dei tre fondatori. Oggi la Guido Berlucchi & C. è il più noto produttore di Franciacorta con i suoi 4 milioni di bottiglie e i quasi 10 mila clienti sul territorio nazionale e in 33 paesi del mondo. Grazie all’esperienza storica e alle sue dimensioni, l’azienda è fortemente attiva anche dal punto di vista del marketing, a livello di comunicazione e di prodotto. “Le frontiere della nostra attività da un lato sono ben ancorate nella tradizione e dall’altro si muovono verso lo sviluppo di innovazione, che noi perseguiamo soprattutto con prodotti innovativi e carichi di contenuto” spiega a Bringing Light il Direttore Amministrazione e Finanza Roberto Sciolli” I clienti di Guido Berlucchi & C. si suddividono infatti in due categorie, con i tradizionalisti da una parte che ricercano ripetutamente lo stesso spumante nella stessa enoteca o in distribuzione e chi invece è attento alla novità di prodotto e consulta canali nuovi alla ricerca di contenuti informativi di vario genere. www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO Il mondo digitale sta trasformando i grandi brand in ag- futuro di Berlucchi consiste nell’instaurare un rapporto gregatori di interessi e contenuti e anche il mercato del sempre più diretto con il Cliente finale che prende tra le vino non fa eccezione. Per il consumatore è piacevole che sue mani la bottiglia e che un giorno potrà interagire con un’azienda leader come Guido Berlucchi & C. comunichi l’azienda inviando dati sulle sue preferenze ed i suoi in- ricercando empatia e condivisione di sentimenti positivi teressi al gestionale Sme.UP ERP. L’analisi di tali dati co- attraverso Facebook, ambientando la propria comunica- stituirà dunque un valore strategico importantissimo per zione e vestendo le proprie bottiglie una volta nella Mille poter sviluppare la relazione, ottenere fidelizzazione e Miglia di auto d’epoca e qualche giorno dopo con i colori costruire nuove offerte basate sulle preferenze. della festa della mamma o le forme pure del Salone del Mobile, nel frattempo dispensando consigli tecnici sul L’azienda infatti già oggi ha conseguito un livello molto come consumare il vino, sugli accostamenti più conve- soddisfacente di automazione, grazie anche alle inter- nienti o facendo leva sull’orgoglio italiano il 25 aprile. facce EDI e alla raccolta ordini da agenti sviluppata da Sme.UP, ed ha iniziato un percorso di ricerca dinamica e Confezionare emozioni e contenuti ed incrociarli con i creativa di meccanismi di interazione con il Cliente che nuovi prodotti come la bottiglia di grande successo deno- stanno dando già i loro frutti in termini di business, ad minata “61” richiede sforzi e concentrazione, in un conte- esempio con i successi dei nuovi prodotti presso i target sto di sostanziale tranquillità sulla serena gestione delle per cui erano stati originariamente pensati. operazioni critiche per la qualità dei prodotti e la conduzione dell’azienda. Questo scenario di buon controllo sulle operazioni è garantito da oltre 20 anni dai prodotti di Smea prima e di Sme.UP poi. Guido Berlucchi & C. fu uno dei primi clienti del prodotto Sme.UP ERP, addirittura un beta tester. Ed ora il prodotto copre tutte le aree aziendali ed è focalizzato in particolare sulla corretta gestione del magazzino che per l’azienda è ovviamente un asset strategico di grande valore. “Il sistema informativo è un aspetto essenziale e irrinunciabile per la nostra azienda e dobbiamo ottenere ulteriori “La nostra idea del futuro è coniugare la tradizione con il dialogo diretto con il Cliente finale” benefici sul piano della lettura del dato, per trasformare il dato in informazione” aggiunge Sciolli. Infatti l’idea del N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 9 OFFERTA Le idee del futuro I sistemi gestionali di domani possibile pensare che i sistemi gestionali di domani siano radicalmente diversi da quelli di oggi? Ed è possibile pensare che questa diversità si possa realizzare senza stravolgere quanto già disponibile allo stato attuale? In teoria una prima risposta positiva potrebbe preludere ad un “no” alla seconda domanda ma questo non è il caso quando si guarda a sistemi costruiti per essere scalabili. Quali sono le differenze ed i trend più importanti che riguardano l’evoluzione dei sistemi gestionali? Ecco alcuni spunti presi dagli studi di ricerca internazionali più quotati al momento. Aumento dell’importanza della Business Intelligence Con l’aumento delle tensioni sul business gli istituti di ricerca prevedono che un numero maggiore di aziende si focalizzi sulla messa a fattor comune dei dati aziendali in un’ottica di Business Intelligence, interna e/o esterna ai sistemi ERP stessi, allo scopo di ottenere vantaggi competitivi dalle implementazioni degli anni passati e anche di rivedere aspetti delle medesime che meritino di essere ottimizzati. Maggiore integrazione con il Cloud Computing I sistemi ERP sono destinati ad essere maggiormente assistiti da modalità di Cloud Computing a titolo vario, sia a fronte di decisioni di cambio di piattaforma (da On-Premise a Cloud) sia per soluzioni ibride sia per piani di Disaster Recovery basati su Cloud Computing. Migliore User Experience La crisi economica ha contribuito a cambiare le abitudini delle imprese e a cambiare le priorità in favore di una maggiore usabilità, convenienza e facilità di collaborazione tra reparti e dipendenti. I clienti richiederanno sempre di meno sistemi complessi e sempre di più sistemi integrati che consentano di trovare clienti ed informazioni ad essi connesse sempre più rapidamente, di scegliere prodotti, di allocare risorse e di effettuare e verificare pagamenti. GRUPPO www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO Social ERP Le necessità di collaborare rapidamente tra colleghi rendono più probabile l’integrazione di tecnologie “social” all’interno di sistemi ERP allo scopo di favorire la comunicazione contestuale e real-time, ridurre il numero di email e assicurare una collaborazione efficace ed efficiente tra chi pone la domanda e chi ha titolo per rispondere su un determinato oggetto. Two-tier ERP Le implementazioni di sistemi gestionali dovranno sempre più fare i conti con la necessità di possedere allo stesso tempo una piattaforma software solida e complessa per la gestione dei processi “core” e una serie di processi supportati da sistemi informativi facili da usare, disponibili ai gruppi di lavoro interni ed esterni e possibilmente sviluppabili, integrabili e utilizzabili come sistemi di reporting anche mobili. Consumerizzazione dell’ERP e mobilità Per molte aziende, avere accesso in mobilità ai sistemi ERP e ai dati aziendali non sarà più “nice to have” ma piuttosto una forma di necessità sia allo scopo di consultare dati sia per permettere ai propri dipendenti e clienti di accedere in tempo reale alle risorse dell’azienda e caricare ordini, validare transazioni, far progredire i flussi di workflow, eccetera. Ecco dunque che le direzioni di sviluppo del Laboratorio di Sme.UP aggiungono questi trend ai già presenti piani di evoluzione dei sistemi dal punto di vista dell’internazionalizzazione verso i paesi remoti come la Cina e si preparano ad evolvere ogni giorno di più nella direzione delle dinamiche sopra esposte. Già da tempo in programma e giunto ormai alle fasi conclusive, il progetto di apertura di Sme.UP ERP a tutte le piattaforme hardware vedrà la luce durante il 2015, semplificando ulteriormente le opportunità di integrazione del prodotto con tutte le altre componenti software esistenti in commercio che già oggi fanno dei progetti Sme.UP un esempio di come integrare l’universo dei dati aziendali in un unico strumento di gestione e di analisi. La migrazione verso la versione 4.1 di Sme.UP ERP e l’integrazione dell’applicazione Sme.APP per dispositivi mobili consentono di essere in linea con le idee del futuro che riguardano i sistemi gestionali. N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 11 SETTORI Settore Packaging L’idea del futuro: i contenitori che cambiano il mondo uò l’involucro di un prodotto di consumo cambiare la nostra vita in meglio? E’ lecito parlare di idee del futuro quando si tratta di materiali destinati a contenere i nostri cibi o altri prodotti di uso quotinano? La storia del packaging è una linea sostanzialmente piatta che dalla preistoria, in cui i cibi si potevano consumare solo dove si trovavano o in contenitori naturali come zucche, conchiglie, noci di cocco e pezzi di legno cavo, passa con un salto alle società antiche in cui i materiali sfusi venivano conservati e trasportati in giare, bisacce, anfore, scatole, urne, bottiglie di vetro. Il packaging non cambia sostanzialmente per secoli, nonostante qualche contenitore si arricchisca con l’uso di metalli. Poi con la rivoluzione industriale e dei trasporti qualcosa cambia radicalmente. La merce diventa prodotto, gli imprenditori hanno bisogno di ammortizzare gli investimenti aumentando la marginalità e guadagnando quote di mercato. Già, perché nasce il mercato nella sua accezione moderna: un luogo diffuso di collocazione del prodotto che viene reso disponibile da sistemi di trasporto “veloce” e che viene reso noto ai consumatori tramite mezzi di comunicazione sempre più di massa. Francesco Cirio comincia ad inscatolare cibi nelle latte nel 1856 a Torino. Vent’anni dopo la sua fabbrica è un vero e proprio stabilimento industriale che dà lavoro a oltre 200 persone. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso il packaging diventa protagonista, nel bene e nel male. I prodotti diventano riconoscibili anzitutto per il loro involucro che comunica, esprime, identifica. Il packaging deve essere anzitutto efficace, in quanto si adatta alle caratteristiche del prodotto e ne comunica la storia, ergonomico in quanto difende il prodotto adattandosi alle aspettative del consumatore ed economico, nel senso letterale del termine nonché in ragione della sua capacità di essere smaltito nell’ambiente in quanto biodegradabile o riciclabile. Le pietre miliari della storia del packaging, le idee del futuro che hanno trasformato in meglio la nostra vita sono davvero tante. Ricordiamo di seguito alcune delle più importanti. www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO La latta (o lattina) nasce oltre 200 anni fa e vive tutte le tappe dell’evoluzione dell’utilizzo del packaging. Da oggetto di ammirazione di Napoleone Bonaparte a contenitore di carne, tonno, ortaggi, bevande e molte altre cose ancora. Fino a diventare ai giorni nostri strumento di comunicazione di marca oltre che di prodotto. Quante lattine girano in Europa ogni anno? Oltre 25 miliardi. Il tubetto d’alluminio è oggi leggermente meno diffuso della lattina ma ha penetrato in modo molto profondo alcuni mercati. Il settore cosmetico assorbe quasi la metà degli oltre 11 miliardi di pezzi diffusi in Europa. Il tetrapack, come viene chiamato il tipo di packaging prodotto dalla svedese omonima azienda, venne introdotto preistoria per la prima volta durante gli anni ’50 per sostituire le bottiglie di vetro destinate al trasporto del latte fresco. Il grande successo ottenuto da subito fu dovuto alla capa- Contenitori naturali l Bassissime esigenze di trasporto l cità del nuovo contenitore di ridurre i rischi di rottura, di società antiche ridurre gli spazi ed i costi di trasporto e condusse rapidamente a dover diversificare l’invenzione sia per dimensioni che per tipologia di alimento, allo scopo ad esempio di ospitare alimenti destinati alla lunga conservazione. Oggi nel mondo circolano oltre 175 miliardi di esemplari di Conservazione e trasporto di materiali sfusi Varietà di contenitori l Scarsa evoluzione tecnologica l l 1850 - 1950 Tetrapack all’anno e i risultati ottenuti in termini di riduzioni di emissioni di CO2 sono eccezionali. La merce diventa prodotto l Il prodotto assume l’identità dell’imprenditore l Crescono le necessità di trasporto l Aumentano progressivamente le funzioni di protezione e comunicazione l Le invenzioni non si limitano a nuovi formati rivoluzionari di cui si legge anche alle due pagine successive. La capacità di innovazione tecnologica delle aziende è tale che oggi è possibile realizzare involucri, scatole e contenitori che funzionano come grandi dischi fissi per imma- 1950 - 2014 gazzinare dati, o seguire una confezione di medicinali in tutto il percorso che svolge dalla fabbrica fino al paziente e consumatore finale. In questo senso il packaging può cambiare il mondo e rendere più facile la nostra vita grazie a continue introduzioni di idee del futuro. N° 3 n GIUGNO 2014 Il boom economico fa esplodere la comunicazione l Consumare diventa un fenomeno di entertainment l Il packaging influenza e determina i comportamenti di acquisto l BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 13 AZIENDE Gualapack Inventare packaging che migliorano la vita le idee del futuro di un’azienda italiana nel mondo he la creatività e la capacità di fare impresa degli italiani non siano una novità è quasi un luogo comune. Peraltro il caso di Gualapack ha il merito di far riflettere sul come queste due caratteristiche siano davvero ben presenti e radicate nei nostri territori e sul come siano in grado di produrre esempi eccellenti e in qualche caso straordinari. Gualapack si inserisce a tutti gli effetti nella storia del packaging di cui si può leggere alle due pagine precedenti, essendo essendo tra i primi a prendere licenza di una nuova forma di packaging chiamato “Cheerpack” e diventato ormai un oggetto che viene prodotto nel mondo ogni anno in alcuni miliardi di esemplari, di cui oltre 3 miliardi solo grazie agli stabilimenti di Gualapack nel mondo. Il Cheerpack è tecnicamente un imballaggio flessibile preformato con tappo e sostanzialmente un’ottima idea che assicura un insieme di consistenti vantaggi ai clienti di Gualapack e agli utilizzatori finali del prodotto. La forma è “simpatica” in quanto tondeggiante, rigonfia e comprimibile, inducendo sensazioni positive quasi ancestrali, e di solito allietata dai colori del brand del produttore del contenuto. Inoltre il packaging sta in piedi da solo, il che facilita le operazioni di trasporto e lo rende un oggetto ancora più gradevole e dotato di personalità. I mercati internazionali ne hanno apprezzato anche le caratteristiche di sicurezza, igiene, capacità di conservare il prodotto contenuto e di leggerezza. Oggi i più grandi brand a livello mondiale usano il Cheerpack nelle sue varianti di forma e dimensione e soprattutto corredandolo con le tante tipologie di chiusura a tappo che Gualapack ha inventato. Sme.UP ha seguito l’evoluzione dell’azienda in quasi tutto il suo cammino di successi, avendo realizzato una implementazione di Sme.UP ERP dapprima presso la società Safta che produce la materia prima di laminati multistrato e che fu acquistata da Gualapack nel 2002. Dopo tale acquisizione Sme.UP ERP divenne ben presto il sistema informativo di tutto il gruppo, per le caratteristiche di grande flessibilità e di capacità di modellazione dei processi già mostrate in Safta. www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO Ad oggi Sme.UP gestisce una complessità fatta di oltre 2 miliardi e 500 milioni di pezzi prodotti in un anno dagli stabilimenti Gualapack e in via di evoluzione grazie alle ambizioni del gruppo che sta espandendo la propria presenza internazionale già consolidata in Romania e Costa Rica. In questo senso Sme.UP ERP è stato concepito da Gualapack come un sistema in grado di aiutare l’azienda a costruire un modello di gruppo da rodare in sede e da far funzionare in modo efficace per poi essere esportato nelle filiali straniere allo scopo di trasferire anche la conoscenza di processo e non solo il software, le misure della qualità e non solo le istruzioni tecniche, i key performance indicator in termini di numeri-obiettivo e non solo le raccomandazioni. Gualapack è un’azienda che funziona in base ad una grande integrazione delle funzioni e Sme.UP ERP garantisce il flusso di dati che diventano informazioni e che consentono di legare le vendite alla produzione in modo diretto e senza filtri. Quando le aziende si sviluppano molto dal lato delle vendite, andando a sollecitare la domanda di mercati in via di sviluppo con prodotti di grande successo, riuscita o delle innovative coperture “Rattle” o dei tappi le possibili sorprese negative possono venire dal lato del- che diventano giocattoli e quindi non vengono dispersi la produzione. Ma in Gualapack la distribuzione capillare nell’ambiente o dei “Baby Clips” (acquistati da una startup del dati fino all’operatore di produzione consente di agire indipendente) che consentono alle mamme di imboccare in profondità sulle opportunità di ottimizzazione, consen- i loro bambini con minore dispersione di cibo, un’adeguata tendo la massima visibilità dell’andamento della produ- costificazione del prodotto e degli scenari di produzione zione a chi opera a contatto con il Cliente. all’interno del sistema Sme.UP ERP permette all’azienda di realizzare innovazioni a volte rivoluzionarie con il minor Il beneficio conseguito da Gualapack si trova quindi so- investimento possibile, in termini di tempo delle proprie prattutto nel supporto al Decision Making in un momento risorse e dal punto di vista economico e finanziario. in cui l’azienda stava e sta spingendo fortemente sull’acceleratore della crescita, costruendo le basi per un ulte- I risultati sono impressionanti in tutta la storia del gruppo riore sviluppo futuro a livello globale. e se guardiamo agli anni recenti l’azienda è passata da un fatturato di 135 milioni di euro nel 2010 ad oltre 185 Anche quando si tratta di innovare come Gualapack fa milioni nel 2013, con una crescita dell’organico a livello soprattutto con le coperture a tappo ma non solo, che si mondiale da 650 a 1000 addetti, escluse le Joint Venture. tratti di tappi anti-soffocamento o delle canne anti-fuo- Evviva il packaging che cambia il mondo, allora…! N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 15 AZIENDE Palladio Zannini uando le aziende italiane riescono a trasformare tecnologie Tecnologie d’avanguardia per permettere nuove idee del futuro mature che vengono dal passato in fattori produttivi di grande competitività, ciò che può nascere è spesso straordinario. È il caso di Palladio Zannini, azienda italiana con sede principale a Dueville (VI) e che affonda le sue radici nella storia dalle tipolitografia industriale italiana. Oggi Palladio Zannini serve le aziende leader globali nei settori farmaceutico, cosmetico ed healthcare tra gli altri, producendo ogni anno centinaia di milioni di astucci-prodotto e fogli illustrativi interni che vengono stampati e distribuiti nei mercati di tutto il mondo con tecnologie innovative, consentendo di limitare i costi di produzione e conseguendo allo stesso tempo risultati un tempo impensabili in termini di funzionalità. Queste performance mettono Palladio Zannini in diretta concorrenza con i più grandi attori mondiali del settore, che i grandi clienti dei mercati di riferimento fanno gareggiare sul filo della reverse auction, cioè dell’asta alla rovescia per definire grandi quantitativi di fornitura sulla base della capacità del fornitore di calcolare il miglior rapporto qualità-prezzo con freddezza e competenza di processo. Qualità che Palladio Zannini ha acquisito anche grazie ad anni di partnership con Sme.UP, che oggi ha informatizzato tutti i gangli vitali dell’azienda partendo dalle esigenze di produzione e trovando in Sme.UP una grande competenza in materia di schedulazione. Oggi la schedulazione dei lotti di produzione in azienda si svolge con il massimo dell’ordine e dell’efficienza e consente di minimizzare i tempi di cambio delle lastre di stampa grazie agli algoritmi sviluppati insieme a Sme.UP nella determinazione dei processi di produzione. I clienti dell’azienda possono essere serviti da uno qual- lotti e la sequenza delle lastre di stampa. Oltre il 50% del siasi dei 6 stabilimenti di Palladio Zannini, in base ai ca- fatturato è oggi basato sulla integrazione di questi siste- richi di lavoro e alle efficienze calcolate. mi B2B che consentono di soddisfare grandi clienti e di Oggi l’azienda è in grado di prendere ordini grazie alla ridurre drammaticamente la possibilità di essere attaccati conoscenza di tali spazi di efficienza, dei costi e delle da concorrenti. Oltre 1 milione e 200 mila astucci e più rese ed è poi in grado di far funzionare i diversi stabi- di 700 mila fogli illustrativi (o “bugiardini”) sono prodotti limenti al meglio e ciascuno in base al proprio percor- da Palladio Zannini ogni anno e le frontiere delle richieste so di miglioramento della produttività. L’organizzazione della Clientela si vanno spostando sulle funzionalità oltre dell’azienda si è andata rafforzando grazie al percorso che sulle quantità e sul prezzo. Oggi è infatti importante realizzato con Sme.UP e alla strada decisa dalla Dire- potere garantire tra le altre cose tracciabilità, serializza- zione di Palladio dopo l’acquisto del concorrente Zannini zione, anti-contraffazione e capacità di gestire supporti avvenuto nel 2004. All’epoca la sensazione dell’azienda speciali che immagazzinano dati che debbano essere letti era di essere forte ma con una struttura da consolidare da attrezzature specifiche. Questi servizi sono di parti- e l’incontro con Sme.UP fece intuire quanto questo ma- colare importanza per i settori farmaceutico, diagnostico trimonio avrebbe prodotto in termini di beneficio. e cosmetico e rispondono a necessità di osservanza di normative e regolamenti di livello internazionale nonché Svolgere i compiti onerosi che i clienti chiedono oggi non di principi di qualità a tutela della salute dell’individuo e a sarebbe possibile senza il livello di automazione assicu- protezione degli investimenti dei grandi produttori. rato da Sme.UP, in particolar modo pianificando le giacenze di magazzino per i grandi clienti al posto loro e di Per questo i progressi nel senso dell’automazione non fatto eliminando la necessità di fare la pianificazione dei si possono fermare per Palladio Zannini ed è per affron- componenti ai propri clienti, sulla base delle esigenze di tare questo tipo di complessità che la partnership con working capital espresse. I benefici sono esponenziali, il Sme.UP prosegue sul filo della ricerca dell’ottimizza- Cliente riduce il magazzino, Palladio Zannini aumenta il zione e dell’integrazione dei diversi processi aziendali fatturato ed aumenta la produttività delle produzioni in all’interno di un unico modello dei dati complesso ma quanto riesce a prevedere e a schedulare molto meglio i estremamente efficace. N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 17 OFFERTA Le idee del futuro Cosa sono e come useremo i “big data” i tutti i dati mai archiviati nella storia dell’umanità, circa il 90% è stato prodotto negli ultimi due anni. Altre statistiche di questo tipo possono essere enumerate ed altre continueremo a raccontare per spiegare come la velocità di produzione di dati e di contenuti stia costantemente aumentando, a ritmi davvero difficili da prevedere. In effetti ci si aspetta a livello mondiale che l’ammontare di dati attualmente esistenti possa continuare a crescere almeno raddoppiando ogni due anni circa. La definizione di Big Data viene data spesso in modo indiretto, cioè descrivendo le proprietà dei dati di cui dobbiamo occuparci per poter ottenere informazioni rilevanti per il nostro business. Velocità, varietà e volume sono le principali caratteristiche dei dati che si creano ogni minuto e che devono essere analizzati. Non solo le aziende che si confrontano con il mercato dei consumatori sono soggette all’analisi di grandi moli di dati. E’ sempre più frequente che le aziende B2B si trovino a porsi domande sulle relazioni tra ordini di vendita ed ordini di produzione così come tra capacità produttiva delle macchine utilizzate, giacenza di prodotti finiti e materie prime e capacità di ridurre il valore dello stock, il tutto passando attraverso distinte base molto complesse che generano migliaia di righe di dati ogni giorno a causa dei ritmi costanti della pianificazione degli approvvigionamenti. Che i dati siano tanti, sempre di più e sempre più complessi da analizzare non vi è dubbio. Ma quali sono le caratteristiche critiche dei differenti strumenti a disposizione per analizzarli? Vediamo quali tipi di strumenti abbiamo a disposizione per estrarre informazioni dai dati e cerchiamo di capire per quali usi è più corretto usare ciascuno di essi. GRUPPO www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO Analisi dei dati tramite gli strumenti ERP Sme.UP ERP fornisce capacità molto estese di analisi dei dati, grazie alla struttura ad oggetti e all’utilizzo di gerarchie, dimensioni e misure. Il sistema consente anche di realizzare analisi multidimensionali tramite tavole pivotali che non sono sempre possibili in modo così flessibile in altri sistemi ERP. Di fatto quindi Sme.UP ERP è anche utilizzabile come strumento di business intelligence, per una parte di ciò che questo significa. Analisi dei dati tramite gli strumenti di Business Intelligence Quando si maneggia uno strumento evoluto di Business Intelligence ci sono una serie di vantaggi che possono essere ottenuti anche rispetto ad un ERP ad oggetti come Sme.UP ERP. Anzitutto la velocità di aggregazione associativa di dati, misure e variabili aumenta poiché lo strumento è concepito appositamente per permettere un’associazione veloce di dati e non mette in competizione gli sforzi di analisi con le attività transazionali tipiche di un ERP. La capacità di visualizzazione di complessi dashboard fatti di grafici composti è inoltre di regola superiore, sempre per gli stessi motivi. La flessibilità di creare strumenti di analisi e di visualizzazione personalizzati è inoltre molto superiore a quella di un ERP, in ragione delle logiche architetturali con cui gli strumenti di Business Intelligence sono costruiti. Analisi dei dati tramite strumenti Mobile Gli strumenti Mobile sono deputati a fornire informazioni aggiornate, spesso in tempo reale, su variabili ed indicatori definiti altrove come critici e rilevanti per l’analisi. In altri termini gli strumenti mobili e in special modo gli smartphone sono fatti per una consultazione veloce di dati che cambiano frequentemente sulla base di schemi di visualizzazione non particolarmente complessi, considerando che i tablet consentono di simulare molto della complessità dei desktop e di fatto costituiscono un livello intermedio di fruizione del dato. Di fatto, dunque, l’accesso al dato tramite strumenti molteplici non solo è consigliabile ma è praticamente naturale. L’idea del futuro è essere in grado di togliere ogni limite nella produzione, disponibilità e accessibilità del dato, costruendo a vantaggio degli utenti un’architettura intelligente di possibilità di accesso al dato che diventa informazione. Analisi dei dati tramite strumenti dipartimentali (esempio: CRM) Di regola, nel mondo Sme.UP, gli strumenti dipartimentali sono concepiti come strettamente integrati con l’intero strumento ERP e sono il luogo in cui risiedono i dati di dettaglio che possono consentire l’elaborazione dei KPI (=Key Performance Indicator) più precisi e capaci di fornire indicazioni sull’operato di quel reparto o di quella funzione. Allo stesso tempo, il sistema dipartimentale necessita di essere confrontato con l’intero quadro di insieme per fornire indicazioni esaustive. Ad esempio un sistema CRM di solito fornisce informazioni sulla performance di un venditore senza esibirne il costo in termini di compensi o di spese di trasferta. N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 19 SETTORI Settore Automotive Il futuro dell’auto? Cambia tutto! l settore Automotive, dopo decenni di sostanziale stabilità pur nell’ambito di un percorso evolutivo dinamico e improntato al miglioramento continuo, ha ingranato da qualche anno una marcia più alta ed una velocità di crociera decisamente diversa. A partire dal “carro di Cugnot”, trisnonno delle autovetture attualmente in circolazione, fino alle mitiche auto tondeggianti degli anni ’50 e ’60, per arrivare ai fenomeni della Formula 1 elettrica il cui circus comincerà ad esibirsi tra poche settimane (www.fiaformulae.com), sono tante le novità a cui abbiamo assistito ma paiono quasi nulla di fronte a quello che potrebbe accadere e forse sta già accadendo nei prossimi anni e sotto i nostri occhi. Vediamo alcuni di questi fenomeni, su alcuni dei quali rifletteremo anche sul rinnovato sito di Sme.UP (www.smeup.com). Auto elettriche: una storia di decenni che entra nel vivo Nonostante le perplessità che le auto elettriche ancora destano, sia per la limitata autonomia che per la scarsa presenza di stazioni di ricarica che per il reale impatto sull’ambiente nonché per presunti effetti negativi futuri sulla conformazione delle città, è fuori di dubbio che la storia dell’auto elettrica sia entrata finalmente nella sua fase di hype. I grandi produttori, e non più solo Tesla (www.tesla.com), stanno immettendo sul mercato modelli completamente elettrici che riescono a guadagnare i favori del pubblico, anche con casi di particolare successo come quello della BMW i3 che sta conquistando anche chi non aveva mai comprato una BMW o con grandi classici della storia dell’auto a cui si affiancano i modelli 100% elettrici, come la eGolf. Il problema dell’autonomia pare destinato un giorno a diventare un ricordo e si intensificano gli annunci relativi a nuove tecnologie che moltiplicano i chilometri percorribili con una sola ricarica così come ai nuovi studi destinati addirittura a sostituire un giorno le batterie con cavi che trasportano e immagazzinano l’energia elettrica. A confermare la “febbre” per le macchine elettriche arrivano notizie come quelle che provengono dalla Cina e dalla Norvegia, due stati che hanno varato programmi per incentivare fortemente l’adozione di auto completamente elettriche, www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO da un lato rendendo le stazioni di ricarica più accessibili Auto senza guidatore: cambieranno tutto e più economiche (tramite nuove leggi emanate dal go- Le auto senza guidatore (o driverless cars) paiono a qual- verno cinese) e dall’altro con politiche estremamente ag- cuno una follia ma è ormai una previsione certa quella che gressive che prevedono zero tasse per l’acquisto di nuove vede i primi esemplari entrare nel mercato tra il 2020 ed auto elettriche, zero costi di parking e zero costi di ricarica il 2025. Altri studi dicono che nel 2025 la vendita di tale in alcuni punti nelle città della Norvegia. Qualunque sia tipologia di auto non supererà i 230 mila esemplari (cioè la strada che prenderà il fenomeno dell’auto elettrica, le meno dell’1% del totale del mercato che in quell’anno si previsioni sono per una forte espansione delle dimensioni attesterà sulla cifra di 115 milioni di autoveicoli) ma che del mercato che arriverà tra dieci anni al ragguardevole poi esploderà fino a raggiungere quasi il 10% del totale del livello di 180 miliardi di dollari a livello mondiale. mercato nel 2035 (11.8 milioni di veicoli su un totale di 129 milioni, secondo www.ihs.com). La presenza di auto Auto connesse ad Internet: un’evoluzione naturale driverless sarà resa possibile dalla connettività e potrà Diversamente dalle auto elettriche, il diffondersi delle sovvertire completamente il concetto di auto di proprietà. auto connesse sarà molto più lineare e crescente, anche se con ritmi non proprio esponenziali a causa dei costi ancora significativi. Di fatto i clienti si aspettano una connettività continua in tutti gli strumenti utilizzati, la connettività aumenterà la sicurezza e i produttori la utilizzeranno per aumentare il servizio al Cliente e la percezione del valore della marca. Le stime più recenti dicono che il mercato dell’auto connessa sarà cresciuto tra il 2013 ed il 2014 del 68% in termini di tasso di crescita annuale composto (www.igr-inc.com). 1769 1802 1876 1883 1913 1960 1970 1990 2009 2025 2035 N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS primo carro di Cugnot, viaggia per circa 10 minuti a 10km/h prima vettura con motore a combustione interna primo motore a quattro tempi nascono le prime fabbriche di automobili nasce la produzione di automobili tramite catena di montaggio il mercato dell’auto si globalizza, le tecnologie accelerano lo sviluppo, il Giappone si afferma come produttore di auto nascono le micro-car in risposta alle crisi energetiche nasce la standardizzazione, il platform sharing, la progettazione via CAD la Cina diventa il paese con la più alta produzione di auto le auto senza guidatore rappresentano l’1% delle auto vendute le auto senza guidatore rappresentano il 10% del mercato 21 AZIENDE Agrati Group Le idee del futuro nascono in Italia ra i grandi nomi dell’industria italiana c’è certamente Agrati, azienda che ha saputo crescere secondo una tradizione meccanica di ricerca, innovazione e cura del Cliente fino a diventare uno dei primi produttori europei di fasteners in grado di servire grandi clienti nel mondo automotive su scala globale e con un fatturato in forte e continua evoluzione. La storia di Agrati è la storia dell’azienda metalmeccanica italiana, in grado di evolvere dalla dimensione artigianale dei primi anni 40, quando i dipendenti si contavano a vista, alla soglia di impresa in grado di costruire propri brand per sostenere il profilo aziendale rispetto ai grandi produttori di motociclette dell’epoca (rimase famoso il marchio di selleria “Prestigio” mantenuto per quasi quindici anni ai vertici della produzione) fino alla situazione attuale che la vede fornitore e partner di grandi gruppi automobilistici in tutto il mondo, in grado di acquistare aziende leader nel mondo nel campo dei fasteners, di sviluppare una produzione nell’ordine delle centinaia di migliaia di tonnellate, di realizzare una “Università Agrati” per la formazione del personale esistente e dei nuovi assunti e di aprire unità produttive e commerciali in Cina, in Francia così come stipulare rapporti di partnership negli Stati Uniti, per una presenza globale. La complessità legata alla crescita delle dimensioni come fattore vitale di successo: quando la crescita delle dimensioni aziendali diventa un obbligo legato all’aumento continuo della competenza e del tasso di industrializzazione dei prodotti, la gestione della complessità dei processi produttivi e gestionali è un fattore vitale di competitività. Alla fine degli anni ’90 dello scorso millennio il Gruppo Agrati aveva già raggiunto traguardi importantissimi come la centralizzazione degli acquisti di materie prime a livello globale e il raggiungimento di standard di eccellenza assoluta nei trattamenti termici e delle superfici. Tuttavia le società produttive non erano ancora integrate ed i sistemi informativi esistenti erano di fatto incapaci di adeguarsi facilmente alle dinamiche legate al business. www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO I dilemmi non risiedevano unicamente nella scelta di La scelta effettuata consentì di integrare ottimizzando quale sistema informativo adottare, con quale modello di localmente pensando in scala globale. Di fatto il processo sviluppo e partendo da quale processo. Viste le dimensioni di integrazione dei processi delle unità produttive e del gruppo e la complessità delle scelte in gioco, ogni scelta commerciali in Italia si è spinto ad abbracciare quasi tutte organizzativa avrebbe avuto una conseguenza sui sistemi le organizzazioni, fatta eccezione per l’Amministrazione informativi e viceversa, in termini di processi di dettaglio che è oggi oggetto di analisi, pensando ad una necessità ma anche di modello di adozione. In questo processo, la di standardizzazione guidata dalla direzione italiana e in scelta di ERP di fama internazionale fu soggetta ad un grado di essere esportata negli altri paesi. Tuttavia il roll- rigoroso processo di analisi e successivamente non posta out internazionale è avvenuto sinora con grande cautela all’inizio delle priorità in quanto l’adozione del sistema sia nei riguardi dei processi aziendali sia nei confronti del informativo sarebbe stata affrontata nell’ambito di un Management locale. La capacità di Agrati di pensare su sistema di gestione più complesso. scala globale, ottimizzando di volta in volta localmente, ha permesso di adottare le soluzioni discusse con Sme.UP Il modello analizzato prevedeva dunque la flessibilità confrontandole costantemente con le altre realtà locali e integrata di Sme.UP come framework per il Management. avendo in mente che l’integrazione internazionale potrà Il Gruppo Agrati durante gli anni 2000 decise di essere affrontata a tempo debito avendo adeguatamente attraversare un percorso di integrazione crescente delle sperimentato i modelli implementati in Italia. società e dei processi che si specchiò progressivamente con le dinamiche dei sistemi informativi e della relazione In questo senso il modello di implementazione realizzato con il partner Sme.UP. Di fatto l’azienda decise di da Agrati, che ripropone gli stessi dilemmi ad ogni fase adottare il modello di sistema informativo proposto dell’integrazione (quali strumenti software, con quali da Sme.UP in quanto questo avrebbe consentito di modelli, con quali supporti interni/esterni, eccetera) allo realizzare scelte allo stesso tempo legate ai processi scopo di verificare l’attualità e la rilevanza delle risposte locali, in grado di realizzare modelli standard da adottare già fornite e li risolve costantemente aggiornando ovunque e capaci di creare un dialogo quotidiano tra il livello di informazioni sull’ecosistema interno, si è sistemi di informazioni gestiti dal nuovo software in un dimostrato un aspetto di eccellenza organizzativa che luogo dell’universo Agrati ed altri sistemi completamente l’azienda e Sme.UP hanno governato nell’ambito di una diversi nelle altre location. Il processo di cambiamento dei relazione allo stesso tempo di partnership e tra Cliente sistemi informativi fu quindi gestito ed è tuttora gestito e fornitore. Le sfide future, che prevedono certamente in maniera molto graduale, dall’adozione dipartimentale l’estensione su scala quasi globale dei processi gestiti da del 2006 del sistema di magazzino in Agrati Italia che Sme.UP, possono dunque essere affrontate con serena consentì di aumentare molto il livello della precisione riflessione, alla luce della capacità di Agrati di gestire la delle transazioni ed una prima integrazione procedurale propria crescita che dura ormai da oltre settanta anni e tra le varie unità produttive, all’implementazione del l’integrazione di competenze e capacità eccellenti come ciclo attivo nel 2007 in Germania ed in Italia e del ciclo quelle di Sme.UP. passivo presso le medesime entità, passando attraverso l’integrazione dei cicli e degli ordini di produzione gestiti in maniera particolarmente personalizzata e con un dialogo automatizzato con i processi di Product Data Management e di CAD. N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 23 OFFERTA Gli albori del CLOUD L’idea del futuro? Una infrastruttura “ibrida al 100%” arlare di Cloud Computing e di infrastruttura tecnologica oggi è davvero un’esperienza entusiasmante. Finalmente le offerte nei due campi sono ad un livello paragonabile in termini di appetibilità per il Cliente. Finalmente la “competizione” tra molte virgolette tra le due categorie di offerta (che in realtà dovrebbero essere sorelle e non cugine) assume un contorno da campionato del mondo… La sfida in realtà non è tra le due offerte “sorelle” ma con il mercato. Come approfittare della naturale competitività familiare per rendere più sexy ciascuna delle due anime dell’IT moderno? La tecnologia per fortuna rende interessanti entrambe, IBM fa uscire la nuova serie di Power 8 e Sme.UP ottimizza la sua competenza per realizzare un’offerta proprietaria accattivante di servizi Cloud senza mettere in secondo piano la propria capacità di fornire valore sull’infrastruttura hardware ed altro ancora. Che sia questa un’idea del futuro? Di certo le aziende leader che si affidano a Sme.UP per gestire la propria infrastruttura tecnologica ragionano in termini di Managed Services e cioè di un quadro complessivo di servizi gestiti dall’interazione dei gruppi di lavoro Cliente – fornitore, all’interno dei quali la commistione tra risorse on-premise e risorse in Cloud è del tutto naturale. Un esempio tra tutti è il Disaster Recovery Plan che non può essere considerato (senza correre grossi rischi in termini di performance o di costi fissi) né un servizio da delegare al 100% a terze parti né una responsabilità completamente interna e che in un’ottica “ibrida” dal punto di vista di chi effettua il servizio può assumere i contorni di un’attività di assemblaggio di competenze che vengono da punti di eccellenza diversi, in parte forniti in Cloud Computing ed in parte organizzati presso il Cliente. GRUPPO www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO Altri aspetti del business, molto più “soft” come le tecnologie Social Enterprise, possono avere senso senza un’approccio Cloud? E’ possibile affrontare rischi in termini di costi ed implementazioni nei confronti di tecnologie che necessitano di processi di integrazione complicati? STORIA DEL CLOUD COMPUTING 1950 Molteplici utenti accedono alla forza di calcolo di un Mainframe 1970 1980 1990 Viene sviluppato il concetto di macchina virtuale Ecco allora che l’interazione intelligente tra Cloud Computing e il classico acquisto di “ferro e servizi” può diventare una vera idea del futuro, in quanto consente di mettere in atto esperienze che diversamente non sarebbero possibili. Un esempio ritrovato sulla stampa internazionale. L’azienda SynapDX, una start-up del Massachussets che si occupa di ricerca genetica per scongiurare nel futuro fenomeni come l’autismo (www.synapdx.com), impiega 22 persone con una infrastruttura molto leggera fatta di alcuni computer portatili e una connessione internet. La stima fatta è che qualche anno fa, senza Cloud Computing, la stessa azienda avrebbe dovuto sborsare centinaia di migliaia di dollari in hardware, software e staff tecnico solo per partire. Oggi invece i costi per i servizi di computing sono tutti variabili e la potenza scalabile. 2000 2010 > Decentralized PC-based Computing Nascita delle architetture Client-server, introduzione delle architetture ASP Nascita dell’outsourcing infrastrutturale Nasce il paradigma “as a service” Sme.UP ha fatto di questo approccio una filosofia di lavoro, che attraversa tutta l’offerta di Dynamic IT Management e che in ogni momento mette in discussione gli approcci tradizionali ponendosi dal punto di vista del beneficio del Cliente. N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 25 SETTORI Settori Distribuzione e Retail me.UP ha storicamente avuto storie di successo molto importanti e di lungo periodo con i distributori B2B di ogni settore industriale. E’ si- L’importanza del dato gnificativo che nel tempo a queste storie di successo si sia aggiunta l’esperienza nel settore Retail con il prodotto Negoziando, che invece traguarda aziende impegnate nel commercio a livello dei consumatori. Cosa accomuna allora due storie così diverse in termini di mercato di indirizzo? Sme.UP è stata in grado di servire distributori B2B così come aziende impegnate nel commercio al dettaglio con grande capacità e successi che hanno attraversato il tempo quasi trentennale della partnership tra Smea e Query che hanno poi dato vita alla fusione del 2013. L’importanza di una gestione integrata del dato che parte dalla produzione e arriva alla vendita in un contesto che punta a ricostruire sul Cliente la stessa capacità di gestire la realtà per oggetti tipica di Sme.UP, conduce a saper gestire in modo equivalente sia le esigenze di chi lavora per il mercato consumer sia quelle di chi lavora per il mercato business. 963,0 820,5 680,6 572,5 2010 2011 2012 2013 Le vendite e-commerce a livello mondiale crescono di quasi il 20% all’anno Vendite in miliardi di dollari. www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO 68,7 2009 91,9 81,3 2010 2011 103,1 123,9 113,8 133,6 Vendite B2C online in Europa 2009-2015 Vendite in miliardi di dollari. 2012 2013 2014 2015 Peraltro la distribuzione B2B e quella B2C vivono in questo momento alcuni fenomeni di convergenza che non possono essere trascurati. ll gli acquisti online tendono ad aumentare sensibilmente, in risposta ad un desiderio di efficienza che non vede riduzioni all’orizzonte ll i sistemi B2B hanno un crescente impatto nei processi di interazione delle aziende commerciali con i propri canali di distribuzione e clienti finali ll questi fenomeni sono accompagnati e guidati da grandi investimenti in tecnologia, marketing, comunicazione e logistica In altri termini, gli acquisti via e-commerce stanno crescendo in modo molto importante a livello mondiale e stanno trascinando dietro di sé gli acquisti online in contesti business-to-business. Da un recente sondaggio svolto su un campione di produttori B2B negli Stati Uniti emergono fatti ed opinioni molto chiari: ll 92% usano B2B online ll 23% pensano di aumentare di più del 40% le vendite online nei prossimi 12 mesi ll 52% dicono che il costo del customer service è più basso ll 56% dicono che alcuni clienti possono essere trattati solo online ll 44% dicono che gli ordini online hanno un valore medio più alto ll 49% dicono che la performance finanziaria è migliore online ll 43% dicono che i sistemi online aumentano la fedeltà Avanti con l’online dunque, ma non prima di avere adottato un sistema informativo ad oggetti applicativi come Sme.UP!!! N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 27 AZIENDE Bluespirit Governare il futuro del retail con il presidio dei dati l settore Retail è spesso sinonimo di luci, colori, divertimento del fare shopping, vetrine brillanti e scale mobili che troneggiano all’interno di centri commerciali pieni di prodotti allettanti. Di fatto, negli ultimi anni, la vendita al dettaglio ha anche significato per gli operatori del settore il dover far fronte ad un significativo calo dei consumi e ad una serie di comportamenti pressochè abituali che sono stati messi in discussione e sono entrati in crisi. Il perdurare delle difficoltà economiche ha poi trasformato in abitudini le esitazioni al consumo che il pubblico aveva mostrato all’inizio del ciclo recessivo, obbligando le aziende protagoniste del settore Retail ad inventare nuove forme di sollecitazione dei consumatori e a guardare al proprio conto economico con maggiore reattività. Movimenti altalenanti in termini di fiducia dei consumatori, che sono ancora oggi un fenomeno sotto osservazione, hanno ulteriormente complicato il compito dei marketers del settore Retail. Poter cambiare con facilità i mix di prodotto ed ottimizzare l’offerta per fasce di prezzo quando non addirittura per categoria merceologica all’interno di ciascuna fascia di prezzo è diventato un imperativo categorico per chi volesse uscire non solo indenne ma vincente da un esercizio di vendita al consumo in tempi di crisi. Per questo le aziende impegnate nella vendita al consumo hanno preferito sempre più affidarsi a soluzioni come Negoziando, che in passato avevano garantito l’automazione dei processi ed il controllo della catena organizzativa che porta dall’approvvigionamento all’assortimento dei punti vendita al controllo del listino e alla formulazione delle promozioni sia in-store che online (e ad altre funzioni) mentre oggi vivono una seconda giovinezza legata all’avere già informatizzato tutta la filiera. Il monitoraggio in tempo reale del dato di scontrino all’interno di un sistema di controllo di gestione costruito ad hoc per assicurare reattività e ottimizzazione dei mix ha consentito e sta consentendo a Bluespirit di mantenere e far crescere il proprio ottimismo, pur navigando nelle tempeste che il Retail ha attraversato dal 2008 ad oggi. L’azienda, che lavora con Negoziando dal 2005 e che ha esteso la copertura del software alle operazioni della controllante Morellato dall’anno dell’acquisizione nel 2009, www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO è presente oggi in 8 paesi del mondo con la sua proposta “La strada naturale per l’azienda è quella di stare molto di “affordable jewelry” e prevede una crescita significativa vicino al consumatore, intrattenere una relazione e sti- grazie ad un piano triennale molto ambizioso. Il control- molare l’engagement, per cogliere rapidamente le reazioni lo della filiera assicurato dagli investimenti in software e e saper accogliere i suoi gusti e le sue tendenze tramite organizzazione ha consentito di operare con velocità per la nostra offerta e i nostri team di vendita appassionati contrastare la crisi e di fare grandi investimenti sul brand di gioielleria” sostiene Dario Villa, Direttore Generale di Bluespirit. Questo oggi apre opportunità che solo tempi di Bluespirit. Poiché i dati di vendita sono disponibili e “dril- difficoltà economica possono rendere disponibili, possibi- labili” praticamente in tempo reale, la pianificazione degli lità di innovazione e di ulteriore investimenti che l’azienda acquisti dei prodotti commercializzati può essere influen- affronterà con grande ottimismo. zata con grande precisione evitando eccessi di stock di prodotti preziosi e quindi di alto valore economico. Que- Bluespirit è un esempio di come si possa fare gioielleria sto aspetto è stato coperto negli ultimi anni proprio gra- per il grande pubblico con alle spalle un solido modello zie a Negoziando. industriale. L’integrazione a monte della distribuzione con la produzione di Morellato, che consente di internalizza- La capacità dell’azienda di ottimizzare grazie a Negoziando re le strutture di ideazione, design e industrializzazione ha reso possibile un modello di demand planning molto del prodotto, permette una differenziazione competitiva sofisticato e basato sulle esigenze del mercato. Affron- rispetto ai concorrenti pur mantenendo il contatto quoti- tare la crisi con la tecnologia e la capacità imprenditoriale diano con i consumatori reso fluido grazie a Negoziando. può dunque essere fonte di business e di ulteriore spinta La capacità di reazione e di test delle novità è alla base di verso una nuova era di crescita. La gestione e l’evoluzio- alcuni grandi successi come i prodotti della collezione In- ne di Negoziando nel mondo Bluespirit e Morellato è oggi finito Bluespirit che sono diventati una collezione iconica assicurata dalla partnership tra Sme.UP e Tekio, azienda a livello europeo. nata nel 2014 da esperti del settore Retail, cresciuti in Sme.UP e approdati alla nuova avventura imprenditoriale I quasi 220 punti vendita in Italia e non solo, di cui oltre con l’obiettivo di consolidare ed estendere le competenze 125 diretti, non sono l’unico modo per entrare in relazio- e l’offerta mediante la costituzione di una società focaliz- ne con i consumatori. L’utilizzo di mezzi digitali e social zata esclusivamente sul mercato Retail. sta crescendo, in ragione di uno spostamento del media mix che ha inteso far crescere il peso dei mezzi digitali. In collaborazione con Tekio e Sme.UP oggi agiscono sulla base di un forte rapporto di partnership e con la stessa sinergia operativa che consente a Bluespirit di proseguire nel raggiungimento degli obiettivi prefissati e di affrontare con confidenza i futuri ambiziosi progetti. N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 29 AZIENDE Rexel Anticipare le tendenze insieme a Sme.UP ERP mercati della distribuzione di materiali sono spesso allo stesso tempo sia interessati da dinamiche di tipo tradizionale (come le visite a volte plurigiornaliere dei clienti ai punti vendita) sia i soggetti di trasformazioni che avvengono senza clamori ma pur sempre nel quadro di meccanismi di innovazione molto forte. Rexel Italia è stata ed è interessata da questi fenomeni nei tanti anni di rapporto con Query prima e con Sme.UP dal 2013. L’azienda si occupa sul territorio nazionale di distribuzione di materiale elettrico essendo parte di uno dei primi gruppi a livello mondiale nel settore, con filiali in 38 paesi, 2.300 punti vendita, 30mila addetti ed un fatturato di 13 miliardi di euro per oltre il 50% sviluppato in Europa. In Italia Rexel è presente al Centro-Nord e nel Lazio, servendo decine di migliaia di clienti con centinaia di migliaia di documenti fiscali emessi e ricevuti ogni anno. La complessità del mercato di Rexel è gestita grazie ai software di Sme.UP che consentono tra le altre cose di realizzare efficienza grazie alle procedure di invoice matching e ai meccanismi di accesso flessibile a listini e promozioni, per permettere una gestione commerciale dell’azienda rapida ed efficace. La capacità dei prodotti di Sme.UP di assicurare benefici nella gestione ordinaria dell’azienda ha consentito a Rexel Italia di sviluppare progetti più complessi a partire dai processi gestiti dall’ERP. Questo per venire incontro alle esigenze di trasformazione rese possibili proprio dalle tecnologie informatiche, dal marketing digitale e dalla crescente integrazione tra il mondo della distribuzione ed i differenti produttori che utilizzano i canali distributivi per raggiungere mercati molto diffusi. Il progetto Web.UP, ad esempio, ha riguardato la costruzione di un portale “Business to business” per i clienti di Rexel Italia e costituisce una necessità per stare al passo con i concorrenti e possibilmente fornire un contenuto innovativo alla propria Clientela professionale, sostenendo i processi sottostanti al portale con le funzionalità dei software Sme.UP. 30 www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO Di profilo anche più innovativo è il progetto Rexelonline che l’azienda ha realizzato allo scopo di raggiungere la Clientela finale tramite un portale disponibile al pubblico su Internet per acquisti eseguibili da parte di privati e che rappresenta un’anticipazione di quanto potrebbe essere realizzato sulla base della medesima intuizione in futuro. Gli sviluppi delle due idee di cui sopra, infatti, sono destinate ad una evoluzione futura che consentirà di mettere in relazione in modo efficace le informazioni derivanti dai produttori con le richieste di aggiornamento da parte dei consumatori e dei clienti diretti di Rexel Italia, tramite le integrazioni che l’azienda sta costruendo con la filiera dei produttori stessi allo scopo di rendere disponibile un’interfaccia “liquida” e aggiornata in tempo reale di tutti i contenuti originali nel momento stesso in cui questi vengono creati: schede tecniche, listini commerciali, video e immagini di marketing, eccetera. Tutto quanto disponibile all’interno di Sme.UP ERP, aggiornato da parte dei produttori in tempo reale e messo a disposizione dei marketplace B2B e B2C costruiti da Rexel Italia per i propri mercati professionali e di clienti finali. Ma il futuro quanto è distante da questo scenario? Non molto, in considerazione del fatto che già oggi l’azienda realizza insieme a Sme.UP una integrazione completa dei propri cataloghi con i sistemi informativi di grandi clienti che possono così effettuare richieste di acquisto dai propri sistemi ERP come se dialogassero direttamente con Rexel Italia. E che altri clienti invece si “accontentano” di avere il proprio sistema ERP collegato con quello di Rexel Italia allo scopo di consultare direttamente i dati di disponibilità di magazzino e di richiedere la prenotazione di materiali in caso di interesse, come se si trattasse di un processo di workflow ma disponibile attraverso sistemi di fatto appartenenti a domini diversi e di fatto estranei tra di loro. Le idee del futuro di Rexel Italia nascono insieme ai sistemi di Sme.UP e si articolano ogni giorno in modo diverso, per soddisfare mercati sempre più esigenti e concorrenti altrettanto capaci e degni di attenzione. N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 31 OFFERTA Management Consulting Essere consapevoli del presente con il Quick Assessment per pensare al futuro l mercato della consulenza aziendale a livello mondiale ha subito un brusco ridimensionamento dopo lo scoppio della crisi finanziaria ed economica del 2008 e soprattutto a seguito della perdita di credibilità di una serie di grandi operatori della consulenza coinvolti in scandali o accusati di scarsa capacità predittiva a fronte del perdurare dei fenomeni di instabilità dei mercati. Oggi si sta assistendo ormai ovunque e da qualche anno ad un ritorno di fiamma, prevedibile e certamente benefico, a fronte delle speranze di ripresa dell’economia e anche a seguito di una ristrutturazione complessiva dell’offering e del modo di fare delivery delle grandi e piccole società di consulenza. Infatti, il mondo è fortemente cambiato e quello che si aspettano i clienti, nell’informatica così come in molte altre professioni e industrie, non può più essere lo stesso. Nel passato i professionisti del Management Consulting inducevano i clienti a scegliere soluzioni, nel futuro ma anche ormai nel presente Sme.UP si prefigge di aiutare i clienti a generare opportunità, anzitutto tramite la scoperta delle competenze e delle capacità interne che un modello dei dati basato sugli oggetti applicativi può permettere. La scelta statica di soluzioni, infatti, può condurre ad ignorare i macro-trend che dominano i comportamenti nella nostra vita e nell’economia e che riassumiamo così: - sostenibilità - debolezza finanziaria permanente - mercati nuovi, competenze nuove, nuovi territori che crescono e manifestano capacità produttive, modelli di business e rapporti qualità/prezzo mai visti prima - comportamenti mutevoli dei consumatori e degli acquirenti -rivoluzione digitale -tecnologia in velocissima evoluzione. Per questo è fondamentale anche quando si sceglie un sistema informativo e quando lo si fa evolvere assumere un atteggiamento di consapevolezza, della propria situazione aziendale, del proprio posizionamento, dell’impatto dei macro-trend sul proprio business e dei punti di forza della propria organizzazione. GRUPPO www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO Ecco spiegato come mai Sme.UP ha aggiunto alle cinque offerte già presenti nel portafoglio una sesta categoria di servizi ed in particolare un prodotto che chiamiamo Quick Assessment. Cos’è il Quick Assessment? - Un metodo di analisi strutturato e negoziabile con il Cliente - Un’occasione di coinvolgere il Management dell’azienda - Un’occasione per “mettere in discussione amichevolmente” i sistemi informativi implementati e trovare margini di ottimizzazione - Un progetto veloce ma adatto alla complessità del momento A quali domande risponde il Quick Assessment? - Quanto sono competitivi i miei processi di business? - Quale posizionamento, opportunità e minacce? - Quali sono i fattori critici di successo distintivi per la mia azienda? - L’ organizzazione e i processi sono efficienti? - Il modello di Supply Chain è sufficientemente integrato? - I Sistemi Informativi sono adeguati al business della società? - Come monitorare / controllare meglio la prestazione della società? - Quali sono i principali gap che devo colmare? - Quali iniziative prioritarie devo mettere in atto? - Quali opportunità di “Quick-Win” cogliere? Nell’illustrazione che segue viene descritto sommariamente con quale logica si svolge questo esercizio con il Cliente, che può essere anche svolto all’interno di un progetto di implementazione o di rinnovamento di un sistema informativo allo scopo di meglio indirizzare l’individuazione delle opportunità e la modellizzazione degli strumenti adottati. L’esercizio di Quick Assessment viene svolto in collaborazione con professionisti indipendenti selezionati appositamente da Sme.UP che hanno competenze sia di Management Consulting che di Sistemi Informativi e che sono in grado di fornire elementi di benchmarking della situazione del Cliente rispetto alle altre esperienze del settore o di settori analoghi. LISTA INFORMAZIONI AZIENDALI DI INQUADRAMENTO ll ll ll ll ll Organigramma Conto economico ultimi anni Schema supply chain Schema architettura applicativa IT Eccetera MODELLO DI VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI MATURITÀ DELL’AZIENDA ll ll ll ll Profili di maturità per processo / sotto processo Approfondimenti / completamenti tramite interviste Profilo corrente e profilo desiderato Sintesi risultati per processo QUESTIONARI INDICATORI DI PERFORMANCE ll KPI/PI per aree aziendali ll ll ll ll Best practice di dettaglio Dati di benchmarking Competenze Soluzioni ICT abilitanti SCHEDE DI SINTESI DELL’ASSESSMENT ll ll ll ll ll N° 3 n GIUGNO 2014 DATABASE DI SUPPORTO Radar chart Swot analysis Ambiti di opportunità Azioni prioritarie Eccetera BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 33 OFFERTA Web & Mobile ualche anno fa nacque il concetto della “Second Screen Experience”, legato al comportamento prevalentemente adolescenziale di guardare la televisione con in mano un cellulare o un tablet per “twittare” o “chattare” con gli amici. In realtà il fenomeno nasce e si sviluppa con ben altri scopi, cioè per aumentare l’esperienza di chi consuma un contenuto “lineare” come un programma televisivo con contenuti di tipo interattivo e di comunità. Di fatto quello che questo fenomeno ci dice è che le tecnologie e la rivoluzione digitale stanno gradatamente migliorando le loro performance e stanno trasformando le nostre esperienze aumentando le possibilità e la velocità con cui facciamo cose, accediamo a dati, condividiamo i nostri stati d’animo. Web e Mobile sono parti di un unico disegno che punta a togliere limiti al nostro modo di fare, a superare i confini dei differenti linguaggi, ad andare oltre la fisicità del luogo in cui ci troviamo e a liberare la nostra azione dai gravami della materialità. Questo è anche il disegno di Sme.UP nell’approcciare le soluzioni di questo genere. Tutto deve poter vivere sul Web (tutto ciò che è rilevante) e molto deve essere possibile via mobile. L’approccio alle tecnologie Web di Sme.UP punta ad abilitare le esigenze di comunicazione all’interno e all’esterno di un’azienda partendo dalla vetta della piramide: - comunicazione di marca tramite strumenti di Brand Development, di Web Design e di Content Marketing; - comunicazione di processo tramite strumenti come Web.APP che collega processi di acquisto, vendita, customer service ed altri ad operatori esterni all’azienda come clienti, fornitori, agenti, eccetera; A cosa serve la Sme.APP? GRUPPO - Consultare statistiche in tempo reale - Fare avanzare processi di workflow - Fare formazione agli utenti (tramite glossari, video, feedback, questionari) - Attivare processi di CRM (visite geolocalizzate, generazione di lead) - Tracking indicatori e transazioni www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO - comunicazione di comunità all’interno e all’estero dell’azienda tramite strumenti di Social Enterprise Management che consentono tra l’altro di superare gli eccessi di email tramite messaggi instantanei e di costruire comunità di esperienza che si occupano di argomenti specifici (ad esempio istruzioni e welcome pack per nuovi assunti). Allo stesso modo con le tecnologie mobile è oggi possibile disporre di un ERP nelle proprie mani e velocizzare il comportamento dell’organizzazione per fare fronte ad una realtà che cambia in tempo reale. La applicazione mobile Sme.APP è stata infatti concepita per consentire agli utenti dell’ERP di svolgere attività in completa autonomia dai sistemi informativi interni all’azienda, in tempo reale e se necessario anche con il coinvolgimento di terze parti (clienti che inseriscono ordini, agenti che li confermano, fornitori che inseriscono date di consegna, eccetera). Soluzioni - Prodotti Destinatari Clienti, Agenti, Partner Direzione, Responsabili funzionali BRAND DEVELOPMENT WEB DESIGN CONTENT MARKETING Capi Progetto, Responsabili area PROCESSI B2B E B2C Responsabili di area e operativi SOCIAL ENTERPRISE SME.UP ERP N° 3 n GIUGNO 2014 BRINGING LIGHT TO YOUR BUSINESS 35 GRUPPO Società del GRUPPO SME.UP SME.UP EMILIA SME.UP VENETO AGES MOLTENI INFORMATICA Società partecipate Partner SBMind ALMA PRO SYNCRO DOT.ITC NETINTEGRA ESC CONSULTING SOFTRE INFOMATH NANOSOFT TELNEXT TORINO MEDUSA INFORMATICA Il laboratorio SME.UP l 25 persone l 20 anni uomo l Aree d’intervento: Sme.UP ERP Negoziando Interfaccia client/server (Looc.UP) Web e Mobile (Web.UP e Mob.UP) Multipiattaforma (As.UP) 36 www.smeup.com LE IDEE DEL FUTURO LE SEDI Sme.UP LECCO BRESCIA MILANO REGGIO EMILIA PADOVA #3 GIUGNO 2014 ERBUSCO (BS) 25030 - Via Iseo, 43 Tel. 030.7724111 PADERNO DUGNANO (MI) 20037 - Via Varese, 6/a Tel. 02.910871 REGGIO EMILIA (RE) 42124 - Via Danubio, 19 Tel. 0522.516121 LECCO 23900 - Corso Promessi Sposi, 23/G Tel. 0341.496864 CALOLZIOCORTE (LC) 23801 - Via Mazzini, 42 Tel. 0341.643673 TORINO (TO) 10143 - Via Giacomo Medici, 1 1 Tel. 011.7412320 VIGONZA (PD) 35010 - Via Trevisan, 1 Tel. 049.8936173 [email protected] www.smeup.com BRINGING LIGHT
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