Atto T0AZ8E Settore T Ecologia e Ambiente Servizio AU Ecologia e

Atto T0AZ8E
Settore
T
Ecologia e Ambiente
Servizio AU
Ecologia e ambiente
U.O.
0063
Acqua, Bonifiche e Fertirrigazioni
Ufficio
TH2O
Acqua, Bonifiche e Fertirrigazioni
C.d.R.
0023
Ecologia e Ambiente
Autorizzazione Unica Ambientale
N. Reg. Decr.
202/2014
N. Protocollo
49174/2014
Data
14/05/2014
1
Oggetto: BIELLE METALLI S.R.L. - SPRESIANO
AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE.
L.R. 33/1985, D.Lgs. 152/2006,
P.T.A./2009, D.P.R. 59/2013.
IL DIRIGENTE
VISTA la domanda presentata in data 29/01/2014, prot. n.
9653,
nonché la
documentazione integrativa
pervenuta in
data 24/02/2014, prot. n. 19852 e in data 19/03/2014, prot.
n. 29194, per il tramite del S.U.A.P., con cui la ditta
BIELLE METALLI S.R.L. (P.IVA 04367420264), con sede legale
in
via
Galvani,
Marmolada,
Z.I.
28
Nord
-
Spresiano
-
Spresiano
-
e
impianto
-
chiede
il
in
via
rilascio
dell'Autorizzazione Unica Ambientale ai sensi dell'art. 4
del D.P.R. n. 59/2013 per:
–
la realizzazione di un impianto per il trattamento delle
acque meteoriche derivanti dal dilavamento del piazzale
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impermeabilizzato destinato a deposito di materiale che ha
cessato
la
qualifica
di
rifiuto
proveniente
da
altro
stabilimento, costituito da due linee di disoleazione, di
cui:
1. la prima per il trattamento delle acque meteoriche di
prima pioggia, con recapito delle stesse in un bacino a
tenuta di fito–evapo–traspirazione (circuito chiuso);
2. la seconda per il trattamento delle acque meteoriche
successive a quelle di prima pioggia;
–
lo scarico delle acque meteoriche successive a quelle di
prima pioggia provenienti dalla apposita linea di disoleazione, con recapito sul suolo, tramite sub - irrigazione;
–
la realizzazione/installazione del sistema di raccolta e
trattamento,
tramite
assimilabili
alle
vasca
Imhoff,
domestiche
delle
acque
provenienti
dai
reflue
servizi
igienici dello stabilimento;
–
lo scarico delle suddette acque reflue con recapito sul
suolo, tramite sub – irrigazione;
PRESO ATTO che il Comune di Spresiano in data 29/04/2014 ha
espresso parere favorevole all'impianto per la raccolta, il
trattamento e lo scarico delle acque reflue assimilate alle
domestiche
provenienti
dai
servizi
igienici
annessi
al
fabbricato dello stabilimento, con recapito delle stesse
sul suolo, mediante sub – irrigazione;
VISTO
l'art.
39,
comma
1,
delle
Norme
Tecniche
Pag. 2 di 8
di
Attuazione
del
Piano
di
Tutela
delle
Acque,
il
quale
riconduce ad acque reflue soggette ad autorizzazione allo
scarico,
le
acque
meteoriche
di
dilavamento
delle
superfici scoperte di qualsiasi estensione, facenti parte
delle tipologie di insediamenti elencate in Allegato F,
ove vi sia la presenza di: depositi di rifiuti, materie
prime,
prodotti
atmosferici,
circostanza,
non
protetti
lavorazioni
dalle
e/o
quali
può
dall'azione
ogni
degli
altra
derivare
il
agenti
attività
rilascio
o
di
sostanze pericolose o pregiudizievoli per l'ambiente oltre
le acque di prima pioggia;
VISTO, inoltre, dello stesso articolo, il comma 3, che
riconduce
le
acque
di
prima
pioggia
ad
acque
reflue
soggette ad autorizzazione allo scarico nei seguenti casi:
-
superfici destinate esclusivamente a parcheggio degli
autoveicoli delle maestranze e dei clienti, delle tipologie di insediamenti di cui al comma 1, aventi una superficie complessiva superiore o uguale a m2 5.000 (lettera b);
-
altre
superfici
scoperte
scolanti,
diverse
da
quelle
indicate alla lett. b), delle tipologie di insediamenti di
cui al comma 1, in cui il dilavamento di sostanze pericolose
o
pregiudizievoli
per
l'ambiente
possa
ritenersi
esaurito con le acque di prima pioggia (lettera c);
RILEVATO, dalla documentazione agli atti di questi uffici,
che:
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1. lo
stabilimento
materiale
che
proveniente
verrà
ha
da
adibito
cessato
altri
la
al
solo
deposito
qualifica
siti,
posto
su
di
di
rifiuto
una
platea
impermeabilizzata pari a 2.955 m2;
2. la platea è destinata indifferentemente al deposito del
suddetto
materiale,
alla
viabilità
interna
(pesa,
carico/scarico) e al parcheggio di autoveicoli;
3. l'area destinata a viabilità interna, non pavimentata e
pari a 1.740 m2, non presenta rischi di dilavamento di
sostanze inquinanti, in quanto i mezzi che ne usufruiscono
transitano
solo
per
il
tempo
necessario
alle
fasi
di
ingresso/uscita dallo stabilimento;
4. il progetto prevede la realizzazione di un sistema per
la
raccolta
delle
acque
meteoriche
derivanti
dal
dilavamento del piazzale e successivo trattamento mediante
due linee di disoleazione distinte, una per le acque di
prima pioggia e un'altra per quelle successive;
PRESO ATTO che lo smaltimento delle acque meteoriche di
prima
pioggia
disoleate
avviene
mediante
un
bacino
a
tenuta di fito–evapo–traspirazione a circuito chiuso e che
la dispersione delle acque meteoriche successive avviene
tramite una rete di sub–irrigazione;
RITENUTO il progetto presentato dalla ditta conforme alle
prescrizioni previste dal citato articolo 39;
DATO
ATTO
che
l'eventuale
attivazione
dello
scarico
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in
uscita dalla sezione di depurazione delle acque di prima
pioggia
a
seguito
di
circuito
chiuso
una
specifica
potrà
avvenire
autorizzazione
solamente
di
a
questa
Amministrazione su istanza della ditta;
VISTI:
1. la nota del Comune di Spresiano datata 13/01/2014 che,
in riferimento alla richiesta di nulla osta idraulico su
fossato di via Marmolada, Z.I. Nord Spresiano, ha dato
formale
preavviso
al
diniego
alla
concessione
per
le
seguenti motivazioni:
a) presenza di acqua nel fossato non garantita, in quanto
soggetta a stagionalità e alle condizioni meteo;
b) scarsa
sezione
convogliamento
e
portata
delle
del
acque
fossato
destinato
meteoriche
delle
al
aree
pubbliche e non della zona;
c) presenza, a valle della zona, di aree naturalistiche,
interessate dal corso d'acqua, quali laghetti e parchi
urbani;
2. la
nota
di
Alto
Trevigiano
Servizi
S.r.l.
datata
16/01/2014, con la quale comunica che l'immobile ricade in
una zona non servita da pubblica fognatura;
PRESO ATTO, dalla documentazione progettuale presentata e
da
quella
già
disponibile,
che
presso
l'area
non
sono
presenti un sistema fognario o un corpo idrico superficiale
a cui indirizzare le acque meteoriche di dilavamento delle
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superfici impermeabilizzate dello stabilimento;
RITENUTO, pertanto, di concedere la deroga al divieto di
scarico
sul
suolo,
ai
sensi
dell'art.
103
del
D.Lgs.
152/2006;
CONSIDERATO che, per il recapito sul suolo, ai sensi del
punto
2.1
dell'allegato
5
del
D.Lgs.
152/2006
per
le
sostanze definite “Oli minerali ed idrocarburi di origine
petrolifera persistenti” vige il divieto di scarico;
RITENUTO, pertanto, di imporre la verifica dell'assenza di
detti
parametri
considerati
affini
alle
sostanze
potenzialmente presenti nello scarico della ditta, mediante
le metodiche di cui alle norme UNI-EN-ISO 9377-2 + EPA
5021A + EPA 8260C;
VISTA la relazione istruttoria predisposta dagli uffici;
ATTESTATA la legittimità, la regolarità e la correttezza
dell'azione amministrativa, la completezza dell'istruttoria
condotta, ai sensi dell'art. 147 bis del D.Lgs. 267/2000;
VISTI la L.R. 33/1985, il D.Lgs. 152/2006, il Piano di
Tutela
delle
Acque,
modificato
dalla
D.G.R.V.
842
del
15/05/2012 e il D.P.R. n. 59/2013;
VISTI il D.Lgs. 267/2000 e il Regolamento Provinciale di
Organizzazione;
DECRETA
ART. 1 – Alla Ditta BIELLE METALLI S.R.L., è rilasciata
l'Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi del D.P.R. n.
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59/2013, per l'attività svolta nell'impianto sito in via
Marmolada, Z.I. Nord - Spresiano, relativamente a:
–
la
realizzazione,
dell'impianto
di
ai
sensi
depurazione
della
L.R.
n.
delle
acque
33/1985,
meteoriche
derivanti dal dilavamento del piazzale impermeabilizzato
destinato
a
materiale
deposito
che
proveniente
da
ha
di
metalli
cessato
altro
la
ferrosi
e
qualifica
stabilimento,
così
non
di
come
e
di
rifiuto
descritto
sommariamente in premessa;
–
l'autorizzazione
allo
scarico,
ai
sensi
del
D.Lgs.
152/2006, parte terza, sezione II, titolo IV, capo II,
delle
acque
pioggia,
con
meteoriche
successive
recapito
sul
a
suolo,
quelle
di
tramite
prima
sub
-
irrigazione;
–
l'autorizzazione
assimilabili
alle
allo
scarico
domestiche
delle
acque
reflue
dai
servizi
provenienti
igienici dello stabilimento, trattate in vasca Imhoff, con
recapito sul suolo, tramite sub – irrigazione.
ART. 2 – La ditta è tenuta a rispettare i valori limite e
le
prescrizioni
definite
nell'allegato
tecnico
che
costituisce parte integrante del presente provvedimento.
ART.
3
-
L'attivazione
dello
scarico
della
sezione
di
disoleazione delle acque meteoriche di dilavamento di prima
pioggia
è
subordinata
al
rilascio,
da
parte
di
questa
Amministrazione, di apposita autorizzazione previo inoltro
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della relativa istanza.
ART. 4 – Ogni variazione riguardante la titolarità della
ditta, nonché la modifica sostanziale degli impianti e/o
degli scarichi devono essere preventivamente autorizzate.
ART. 5 – La presente Autorizzazione Unica Ambientale ha
validità 15 anni ed è rinnovabile ai sensi dell'art. 5 del
D.P.R. n. 59/2013.
ART. 6 – La presente autorizzazione è accordata restando
comunque salvi gli eventuali diritti di terzi, nonché i
provvedimenti di competenza di altri Enti, non compresi
all'art. 1.
art.
7
–
ricorso
Regionale
Avverso
il
presente
giurisdizionale
oppure
al
al
provvedimento
Tribunale
Presidente
della
è
ammesso
Amministrativo
Repubblica,
nel
termine rispettivamente di 60 e di 120 giorni decorrenti
dal ricevimento dello stesso.
ART. 8 – Il presente provvedimento è trasmesso al S.U.A.P.
del Comune di Spresiano perché lo notifichi, nelle forme di
Legge, alla Ditta, all'A.R.P.A.V. (Dipartimento Provinciale
di
Treviso)
alla
Regione
Veneto
e
al
Comune
sede
dell'impianto e va affisso all'Albo della Provincia e del
Comune.
RC/mp
Simone BUSONI
Avvertenza per coloro ai quali il presente atto è inviato tramite
posta elettronica certificata o fax.
- La firma autografa è sostituita dall'indicazione del nominativo a
mezzo stampa ai sensi dell'art.3, comma 2, del D.Lgs.39/93.
- Il presente atto ha piena efficacia legale ed è depositato agli
atti dell’Amministrazione Provinciale di Treviso.
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Avvio dell’impianto di depurazione
L'avvio dell'impianto è subordinato alla presentazione alla Provincia del certificato di regolare
esecuzione dell'opera firmato dal Direttore dei lavori. In riferimento al bacino di fito – evapo –
traspirazione deve essere certificato che, per l'impermeabilizzazione, il telo HDPE deve avere
uno spessore di almeno 2 mm e deve essere protetto sotto e sopra da tessuto non tessuto.
Scarichi acque meteoriche: valori limite di emissione e prescrizioni
La ditta, nell’effettuazione dello scarico delle acque meteoriche successive a quelle di prima
pioggia e provenienti dalla linea di disoleazione, deve rispettare le seguenti condizioni:
a) lo scarico deve essere conforme ai limiti previsti dalla tabella 2, dell'allegato C, alle Norme
Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque;
b) i limiti di accettabilità dello scarico non possono in alcun modo essere conseguiti mediante
diluizione ai sensi dell'art. 101 del D.Lgs. 152/2006;
c) le analisi di controllo dei limiti di accettabilità sul refluo in uscita dalla linea di disoleazione
delle acque meteoriche successive a quelle di prima pioggia devono essere effettuate da un
professionista abilitato, con cadenza semestrale per almeno i seguenti parametri: pH, solidi
sospesi totali, COD, ferro, rame, zinco, piombo, alluminio e idrocarburi totali.
Con cadenza annuale deve essere valutato il Saggio di tossicità acuta.
Per la determinazione del parametro “Idrocarburi totali” deve essere impiegata la metodica
indicata di cui alle norme UNI-EN-ISO 9377-2 + EPA 5021A + EPA 8260C.
I referti analitici devono essere conservati presso la sede dello stabilimento a disposizione
dell'Autorità di controllo.
d) gli scarichi devono essere accessibili all'autorità competente per il controllo a mezzo di
apposito pozzetto con capacità di almeno 50 l e, comunque, idonei a permettere il
campionamento automatico nelle 3 ore.
Prescrizioni gestionali degli impianti di trattamento
Il lavaggio dei filtri e la loro sostituzione, nonché la pulizia e la manutenzione delle due linee
di disoleazione e dell’impianto di trattamento, vanno effettuate regolarmente e a impianto
inattivo. In particolare le vasche di decantazione/disoleazione devono essere mantenute in
efficienza, mediante periodici svuotamenti e pulizie, in maniera da evitare che l'eccessiva
presenza di fanghi e oli pregiudichi l'efficacia del processo di depurazione. Tali operazioni
devono essere registrate nel quaderno di manutenzione. Deve, inoltre, essere garantita la
tenuta idraulica delle vasche e devono essere adottati tutti gli accorgimenti e precauzioni volte
a evitare spanti accidentali sul suolo e nel sottosuolo.
È vietato immettere nelle reti di raccolta e di scarico delle acque reflue domestiche e delle
meteoriche derivanti dal dilavamento delle superfici scoperte pavimentate e dalle coperture,
nonché nell'impianto di trattamento, nella rete di sub – irrigazione e nel bacino a tenuta di fito
– evapo - traspirazione, reflui diversi da quelli previsti dall’autorizzazione.
Qualunque interruzione, anche parziale, nel funzionamento delle due linee di disoleazione
dell'impianto di trattamento deve essere comunicata a questa Amministrazione.
L'attivazione dello scarico della sezione di trattamento delle acque meteoriche di dilavamento
di prima pioggia è subordinato al rilascio, da parte di questa Amministrazione, di apposita
autorizzazione previo inoltro della relativa istanza.
Scarichi acque reflue assimilabili alle domestiche: prescrizioni
Devono essere osservate tutte le norme vigenti in materia di tutela delle acque
dall'inquinamento.
Devono essere comunicate tempestivamente tutte le variazioni intervenute rispetto ai dati
dichiarati nella domanda.
È opportuno dotare di by pass l’impianto di smaltimento in quanto, qualora si realizzasse, in
fregio alla ditta, il collettore fognario oppure l’Ente concessionario rilasciasse nuove
autorizzazioni allo scarico alla rete fognaria esistente, la stessa è obbligata all’allacciamento
alla rete pubblica.
L'impianto è utilizzabile da un massimo di 4 abitanti equivalenti (AE).
Gestione dello stabilimento
Le aree scoperte non possono essere utilizzate per finalità non previste dalla documentazione
agli atti di questa Amministrazione.
La ditta deve effettuare, con regolarità e assiduità, controlli allo stato di conservazione
dell'area pavimentata, alle strutture di contenimento, alle vasche, alle condotte e tubazioni al
fine di individuare prontamente eventuali perdite e/o fuoriuscite ponendo immediatamente in
essere tutte le misure volte a contenere e arginare lo sversamento e l'eventuale inquinamento
conseguente.
Gli eventuali scarti e i rifiuti generati dall'attività dello stabilimento e dall'impianto di
disoleazione, qualora venissero depositati all'esterno, devono essere stoccati in maniera tale
da impedire che il dilavamento meteorico degli stessi rechi pregiudizi all'ambiente.
La gestione dei rifiuti deve avvenire in conformità a quanto disposto dalla parte quarta del
D.Lgs. 152/2006.