Il sindaco premia Tutti al Nazionale! La donazione in differita La Voce di Avis Gita a Parigi 2° Edizione PedalAvis www.avistorino.it N. 2 - Giugno Luglio Agosto 2014 - Sped. in abb. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Torino - A cura dell’Avis Comunale di Torino via Piacenza, 7 - 10127 Torino - Da restituire al mittente presso CMP - Torino Nord - L’editore si impegna a pagare le copie non recapitate. BUTTATI A PESCE dona il sangue SOMMARIO 3 27 4 Ritorno alle origini di Sandro Fisso Statistica 28 5 Le donazioni 29 Il sindaco premia di Graziano Cestino Forum giovani del Gruppo Giovani Libera contro l’ingiustizia di Enrico Fontana Novità dal mondo Avis 30 6-8 10-11 12 13 14-15 16 17 18 19 20 22 24 25 26 Assemblea Nazionale di Giorgio Groppo Memorandum donatore Donatori responsabili di Renato Lecca Cottolengo di Damaride e Franco Gilardi PedalAvis 2014 del Gruppo Giovani News dal mondo giovani del Gruppo Giovani LVIA per l’Africa fonte www.lvia.it Il mondo Masters fonte www.atleticatorino.it Campionati italiani di sci di Roberto Calcagno Avis Gruppo Poste di Agostino Cammarrata 31 33 34-35 36 37 38-39 40-41 42 43 44-45 46-47 I campioni delle bocce di Giovanni Borgogno La città a portata di pedale di Giulia Maria Bouguiè Miti da sfatare di M. Boccaletti e A. Genitori Avis Scuola La voce di Avis di Claudio Lupica Gita a Parigi di Anna Maria Terranova Eventi a Torino di Daniele Marini Associazioni Guerrilla gardening fonte guerrillagardening.it Passione fotografia di Giorgio Debernardi Dialetto di Michele Bonavero Cosplay di Giulia Maria Bouquiè Storia Minore di Renzo Rossotti Avis Cultura di Angelo Mistrangelo Anagrafe Avisina Per la pubblicazione degli articoli sul prossimo numero il materiale deve essere inoltrato entro e non oltre il 20 agosto 2014 all’indirizzo [email protected] . Corriere Avis Torino Direttore responsabile Alessandro Fisso Caporedattore Graziano Cestino Redazione Giulia Maria Bouquiè Giorgio Debernardi Franco Gilardi Renato Lecca Maurizio Macchi Damaride Moccia Con la collaborazione del consiglio direttivo dell’Avis Comunale di Torino, dei responsabili dei gruppi anziani, giovani, aziendali e del CCS (Centro Culturale Sportivo “Luciano Penna”) e della Commissione Avis Scuola. Direzione, redazione e amministrazione 10127 Torino, via Piacenza 7 Tel. (011) 613.341 Numero verde 800.265.508 Sito internet: www.avistorino.it Indirizzi e-mail: [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Registrazione tribunale di Torino n. 1250 del 24-7-1958 Conti correnti postali: - Avis Comunale Torino 26146100 - Fondo Solidarietà Avis 27891100 Videoimpaginazione www.newton-ic.com Stampa Arti Grafiche Cuneo 12100 Madonna dell’Olmo (CN) Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Registrato dalla Ulrich’s International Periodicals Directory di New Providence, N.J. (USA) Editoriale 3 Ritorno alle origini I l 22 febbraio si è svolta l’annuale assemblea dell’Avis Comunale di Torino come prescritto da statuto e regolamento associativo. La partecipazione è stata scarsa e dovuta anche agli incontri di “gruppo” che solitamente precedono la convocazione dell’assemblea. Alla Comunale di Torino, ad esempio, fanno capo i gruppi anziani, giovani, addetti alla promozione avisina nelle scuole e nelle aziende, e quanti svolgono le più umili ma indispensabili attività che permettono alla stessa attività associativa di svolgere i propri compiti e possibilmente di progredire, aumentando il numero degli iscritti e le donazioni effettuate. Chi partecipa alla riunione del suo gruppo e sceglie chi e quanto a nome del gruppo presenterà all’assemblea può anche decidere di non prenderne parte. Nella relazione del Consiglio Direttivo, fatta dal Presidente in carica Graziano Cestino, uno dei punti su cui si sono incentrati i successivi interventi dei partecipanti è stata la richiesta di “prepararci ad un modo di donare: in futuro - ha proseguito il Presidente - avverranno cambiamenti che dovranno essere affrontati anche con sacrificio”. Cambierà la prima donazione che sarà sostituita dalla effettuazione di una serie di esami che porterà a meglio giudicare l’idoneità del futuro donatore a cedere il proprio sangue se e quando ce ne sarà necessità. Cioè quando i Centri trasfusionali pertinenti avranno richiesta di sangue o suoi derivati come quelli riscontrati nel donatore. Quindi sarà una trasfusione “mirata”, cioè secondo gruppi sanguigni e fattore Rh necessari e richiesti dal Centro trasfusionale pertinente. La storia della trasfusione di sangue nasce praticamente nel 1914, anno in cui Hustin, professore alla Libera Università di Bruxelles, applicò per la prima volta alla trasfusione la pro- prietà anticoagulante del citrato di sodio, sostanza dimostratasi innocua per l’uomo e che viene tuttora impiegata e che consente l’utilizzazione del sangue sino ad almeno 14 giorni dal prelievo. Dopo la scoperta del sistema A B 0, che distingue in quattro gruppi il sangue umano, e quella successiva (1940) del fattore Rh, che può essere presente nell’85% dei casi e assente nell’altro 15%, sono state registrate molte altre caratteristiche che diversificano un tipo di sangue dagli altri. Gli scienziati continuano il loro lavoro cercando di individuarne il maggior numero possibile. Ai ragazzi delle elementari gli insegnanti fanno comprendere, di solito con esempi anche banali ma percepibili da tutti, il perchè sorge sempre nel corpo umano una reazione per una semplice puntura di un insetto o di una spina. Dopo l’avvenuta puntura tutti abbiamo osservato l’insorgere quanto meno di un arrossamento attorno alla puntura stessa. Che cosa significa questo arrossamento? Anche i ragazzi delle elementari lo hanno compreso quando l’insegnante ha loro spiegato la reazione dell’organismo umano che tenta di espellere ciò che l’insetto o la spina hanno rilasciato con la puntura. Quindi tutti sappiamo che se nel nostro organismo entra una sostanza diversa da quelle già presenti si inizia un’azione di rigetto. Che vale anche quando viene effettuata una trasfusione di sangue che non sia completamente uguale a quello del ricevente. In teoria un sangue di gruppo 0, Rh negativo, potrebbe essere trasfuso a creature di gruppo diverso, mentre chi ha il gruppo AB Rh positivo potrebbe ricevere sangue di qualsiasi altro gruppo. Ma purtroppo non è così. Se in attesa di conoscere il gruppo sanguigno del ricevente il medico incaricato decide di somministrare una unità (massimo 450 cc) di sangue di gruppo 0, Rh negativo, il ricevente avrà comunque qualche reazione salvo che abbia l’identico gruppo del donatore (non solo per il sistema A B 0 ma per i numerosissimi “sottogruppi” identificati con molte altre lettere dell’alfabeto). Quindi in caso di necessità gli addetti alla chiamata per donazioni dovranno ricercare donatrici o donatori dello stesso gruppo del ricevente. Ogni Centro Trasfusionale mantiene nei propri frigoriferi un certo numero di sacche di sangue o derivati, pronti per essere trasfusi in soggetti con uguale gruppo ed Rh. In caso contrario spetterà al medico decidere l’eventuale utilizzo di una unità di gruppo 0 con Rh negativo, rischiando comunque un eventuale rigetto. In pratica l’utilizzo dei donatori volontari verrà effettuato come era fatto agli albori della pratica trasfusionale: cioè con donazioni mirate. Quando esistevano solo le donazioni “dirette”, cioè da braccio a braccio, il donatore che affiancava il ricevente doveva essere di gruppo il più compatibile possibile con il suo sangue. Il che sarà ottenibile solo con una grande presenza di donatori. Sandro Fisso Il Presidente Onorario Sandro Fisso 4 Statistica Dove e quando donare Le donazioni nei prossimi mesi L e donazioni che si possono effettuare si suddividono in: • donazioni di sangue intero effettuabili ad intervalli di almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne in età fertile: • di solo plasma in “aferesi” ad intervalli stabiliti dai medici e a volte anche inferiori a quelli previsti per il sangue intero; • di piastrine, in aferesi, ad intervalli stabiliti dai sanitari per ogni donatore, o “multicomponenti”, cioè di due “prodotti” già separati all’atto del prelievo: plasma e sangue intero, oppure plasma e piastrine. In ogni caso, purché preceduta da visite mediche appropriate, tutti i tipi di donazione sono eseguiti con aghi ed accessori monouso, cioè utilizzati una sola volta e poi eliminati, e non arrecano alcun danno al donatore. Ogni anno l’Avis premia i propri associati che hanno raggiunto il numero di donazioni o di fedeltà di appartenenza all’Avis previste dal regolamento associativo. Le donazioni di sangue intero si possono effettuare, senza prenotazione, tutti i giorni feriali e festivi esclusi Natale e Capodanno: • presso la sede di via Piacenza 7, Torino, con possibilità di usufruire anche dell’ampio parcheggio per il tempo necessario a donazioni e visite; • presso l’unità di raccolta di Pianezza, via Torino 19 (autobus 32 biglietto suburbano e ampia disponibilità di parcheggio) con i seguenti orari: feriali 7,30 - 11,45; festivi 8 - 11,45. Tutti i giorni feriali, anche presso il Centro Trasfusionale dell’ospedale OIRM S. Anna, di via Baiardi 43 dal- le 8 alle 12 (sabato escluso) e presso l’ospedale Maria Vittoria, ingresso via Medail 1, con orario: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30 ed il sabato dalle 8,30 alle 10,30. Per le prime donazioni presentarsi entro le 10,45. Sulle autoemoteche dell’Avis torinese donazioni e visite si possono effettuare: • nei soli giorni feriali in piazza del Donatore di sangue (ex Largo Gottardo), davanti all’ospedale Giovanni Bosco, dalle 7,45 alle 11,45; a Porta Nuova in corso Vittorio 58 angolo via XX Settembre dalle 7,45 alle 11,45, solo il venerdì; a Porta Susa, in piazza XVIII Dicembre, dalle 7,45 alle 11,45; nel parco Ruffini, in corso Trapani angolo corso Rosselli, dalle 7,45 alle 11,45. Le domeniche con orario dalle 8,30 alle 11,30 davanti alle chiese. Date e Prelievi 6 luglio 2014 Nostra Signora della Salute, Piazza Vittoria / Via Vibò Santa Rita, Piazza Santa Rita 13 luglio 2014 La Pentecoste, via Filadelfia 237/11 Santa Croce, Piazza Fontanesi 20 luglio 2014 San Benedetto Abate Via Delleani, 24 27 luglio 2014 Cesana 29 luglio 2014 Cantoira 30 luglio 2014 Sauze D’Oulx 7 settembre 2014 Gesù Nazareno, via Duchessa Jolanda / Palmieri San Sebastiano da Siena, via San Bernardino 11 14 settembre 2014 Madonna della Divina Provvidenza, via A. di Bernezzo 44 San Giuseppe Lavoratore, corso Vercelli 206 21 settembre 2014 San Giuseppe Cottolengo, corso Potenza 130 San Pellegrino Laziosi, corso Racconigi 24 28 settembre 2014 Madonna del Pilone, corso Casale 195 PRELIEVI ESTIVI orario 8 - 11,30 3 agosto 2014 Bardonecchia 4 agosto 2014 Viù 5 agosto 2014 Ala di Stura 6 agosto 2014 Pessinetto 7 agosto 2014 Chiomonte 8 agosto 2014 Sauze D’Oulx 10 agosto 2014 Bardonecchia 16 agosto 2014 Giaveno 20 agosto 2014 Oulx 23 agosto 2014 Ceres 24 agosto 2014 Rorà (Luserna S. Giovanni) Chialamberto 5 6 Vita associativa Il sindaco premia 18 Marzo 2014 In alto: I Donatori presenti alla premiazione In basso: il Presidente Graziano Cestino con il Sindaco Piero Fassino I l sindaco ha accolto i donatori Avis nella Sala Rossa, ringraziandoli anche a nome della città di Torino per il loro gesto altruistico e sopratutto anonimo. In una società dove molti si attendono sempre un grazie e non solo, per ciò che si compie i donatori di sangue ha proseguito ancora il sindaco non conoscono neppure chi beneficerà del loro dono, ma continuano a donare per un grande senso civico. Si sentono responsabili di poter collaborare ed essere a disposizione di chi necessita di un aiuto particolare. Scorrendo l’elenco dei premiati si può osservare quante volte questi nostri cittadini hanno collaborato oltre che con la bravura dei medici a riportare vita e serenità in molte famiglie. Per la città di Torino siete un esempio di cittadini che contribuiscono a renderla sempre più solidale anche sulla scia dei Santi sociali. Impegni mi impediscono, ha concluso il Sindaco, di restare presente e premiarvi tutti, ma ancora un sentito grazie. Vengono premiati i donatori con maggior numero di donazioni, gli altri sono stati premiati dal Presidente del Consiglio Comunale, l’Ing. Giovanni Maria Ferraris. C ome Presidente Avis Torino, rivolgo un particolare ringraziamento al Sigor Sindaco On. Fassino, al Presidente del Consiglio ed all’intero Consiglio Comunale per aver accettato con entusiasmo questo incontro con i donatori Avis che hanno compiuto oltre 120 donazioni. Signor Sindaco, questi volontari, oso affermare che sono o sono stati, perché parecchi hanno superato il limite di età fissato dalla legge che permette di donare, le colonne dell’Associazione. Nell’arco di 85 anni, quest’anno festeggeremo questo anniversario ed a questa manifestazione, sarebbe molto gradita la presenza del Signor Sindaco, la nostra sezione torinese è diventata la più grande d’Italia, con i suoi 32.000 donatori. Nel 2013 i donatori Avis hanno donato circa 60.000 sacche di sangue. Questi volontari hanno assicurato sempre il sangue o il plasma necessario, non solo agli ospedali cittadini, per le urgenze, per i trapianti, per gli ustionati, ma hanno garantito le richieste di invio in altre regioni ita- liane: in Sardegna per i talassemici, al Policlinico Gemelli di Roma, al Cardarelli di Napoli, al Policlinico di Messina… Siamo lieti che oggi Lei, Signor Sindaco, consegni, a nome della città, un attestato di benemerenza per l’offerta anonima e gratuita di un farmaco salvavita che ha permesso a molti di rimanere in vita ed ad altri di continuare a lottare. Grazie Signor Sindaco, grazie a voi avisini. Permettetemi un saluto e un grazie al nostro Presidente Onorario Rag. Sandro Fisso, che per oltre 50 anni, con competenza, professionalità e soprattutto serietà, ha saputo guidare, trasmettere e concretizzare la parola solidarietà. Graziano Cestino Vita associativa Elenco dei donatori premiati Elenco in ordine alfabetico con il relativo numero di donazioni. ABRARDI GIANCARLO 139 ACTIS GIUSEPPE 124 AGAGLIATE RENATO 128 AGUIARI DANIELA 130 AIME TERESIO 124 ALBARELLO ANGELO 161 ANGILLETTA CLAUDIO 124 ANGILLETTA PIERO 139 ARDUINO VINCENZO 146 ASSANDRO ROMOLO 150 ATZENI FRANCESCO 133 BACCI GIORGIO 129 BARBA CARLO 127 BARBERO CESARE GIOVANNI LUIGI 147 BARTOLINI DARIO 153 BERNARDINI ORLANDO 122 BERTOLDO ALBERTO 146 BERTOLIN FLAVIO 138 BERTOLINO GIUSEPPE 146 BERTOLO CARLO 162 BINOTTO ANTONIO 125 BIROLO SIMONE 166 BOERO GIUSEPPE 139 BONINI ALBERTO 127 BORRIONE ENRICO 140 BORTOLAN GIAMPAOLO 144 BOSCO NADIA 120 BRACCO EGIDIO 160 BRUSASCHETTO CLAUDIO 121 BUCCOLIERO GIANCARLO 120 BUCZKOWSKY LORIS 136 CADDIA PAOLO 133 CALVANO BENITO 124 CALVANO VITTORIO 142 CAPUTO CARLO 128 CARLASSARA ADRIANO 127 CARTA PIER GIOVANNI 165 CASADEI GIOVANNI 125 CASETTA ALDO FRANCO 129 CASSARDO GIAN MICHELE 151 CECCHIN CLAUDIO 153 CELEGHIN PAOLO 124 CHIAPASCO MARIO 136 CHIAPUSSO GIORGIO 140 CIANCHETTI GIOVANNI 174 CICIRIELLO NICOLA 121 CODNIK GIANFRANCO 138 COMELLI FRANCO 132 COMUNE ALESSANDRO 149 CRAVERO BRUNO 132 CURLETTI GIOVANNI 130 DAGHERO ADRIANO 153 DAGHERO LORENZO 160 DAMIAN ENRICO 120 DAVIE’ GIORGIO 126 DE LORENZO MICHELE 127 DEBERNARDIS DANIELE 132 DEFEDELE PIETRO 187 DELFINO PAOLO 131 DEROSSI MARIO 144 DI CAMPLI LIBORIO 123 DI COSOLA VINCENZO 123 EVOLA GIUSEPPE 134 FONTANA GIUSEPPE 159 FORGIONE LUIGI 123 FRAU MARIO 127 GARABUGGIO DAVIDE 177 GARBI MAURO 145 GARINO ALBERTO 131 GAUZELLINO PIERO 180 GEROSA LUIGI 161 GIGLIARANO ALESSANDRO 128 GILMOZZI GIORGIO 147 GIOVETTI GIOVANNI 128 GIRAUDO GIOVANNI BATTISTA 148 GIUSSANI MASSIMO 179 GRANATA ANTONIO 120 GRECO GIUSEPPE 133 INDELICATO EDOARDO 152 IORIO ANTONIO 120 JACOB RICCARDO 123 LA MATTINA STEFANO 127 LEVRATTI GIULIANO 139 MACALUSO ANTONIO 120 MAFFIONE MAURO 120 MARCHELLI ALFREDO 133 MARCHISIO GIANPIERO 122 MARSERO MICHELE 136 MASANTE BRUNO 150 MAZZUCCO FRANCO 137 MILANA MARIO 126 MINSENTI ANDREA 157 MOLINO EUGENIO 141 MORETTI GIUSEPPE 121 MORGUTTI GIORGIO 133 NEGRO PIERO 121 OLOCCO NELLO 138 OMEGNA CARLO 120 PACE RAFFAELE 132 PASCUZZO MARIO 122 PELLICCIONI SERGIO 134 PERONO CACCIAFUOCO SERGIO 128 PETRELLA ENRICO 125 PIERINI WALTER 129 PIOVANO FRANCO 129 PONSAT VINCENZO 120 POPULIN LINO 131 PORRINO GIOVANNI 128 PORRINO SERGIO 147 POZZI GIAN LUIGI 120 RECLUTA LIVIO 129 RINAUDO RENATO 133 ROBINO MARIO 145 ROCCHIETTI GIORGIO 138 ROMBOLI STEFANO 128 RONDANO ENRICO 123 SAFFIRIO ELIO 128 SALERI DANIELE 128 SANTELLA ERMETE 130 SCALCO IDELMA 126 SCLERANDI FERRUCCIO 164 STRATTA BRUNO 134 TIBERI FRANCESCO 136 TOMBA VALTER 131 TORASSO ENZO CARLO PIERO 121 UGHETTO GIACOMO 134 ULLIO MAURIZIO 130 VALTINGOJER OSCAR ERMANNO 167 VERDINO PIERO 136 VIALE ALFREDO 135 VIANO CESARE 248 VIGNA MICHELE 122 ZANCHETTA MARIO 143 ZIGNIN SERGIO 121 Lo sapevi? • Tra una donazione di sangue e l’altra devono intercorrere minimo 90 giorni. 7 8 Vita associativa Alcune foto della giornata Le foto della giornata si possono visionare e scaricare dal nostro sito: www.avistorino.it ANCHE QUEST’ANNO RITORNA L’INIZIATIVA MOLTO APPREZZATA DAI NOSTRI DONATORI: 10 Vita associativa Emozione, passione e motivazione S A lato e sotto: alcuni rappresentati del Gruppo Giovani presenti al Forum ono tante ed impossibili le emozioni vissute durante il Forum giovani a Roma. Sia per chi le vive come prima esperienza, ma ancor più chi, con qualche anno in più sulle spalle, rimane positivamente colpito dalla forte motivazione presente tra i giovani. Ma soprattutto parliamo di grandi numeri visto che eravamo in 400 con provenienza da tutta l’Italia! Gli adulti possono offrire stimoli di crescita rispetto alle capacità delle nuove generazioni, ma spetta poi ai giovani saper cogliere l’attimo fuggente e trasformare in un dono verso il prossimo quanto ricevuto in eredità dai predecessori. Dopo l’interessante intervento dei relatori, la chiassosa cena ed il divertente e colorato flash mob della giornata di sabato, la domenica mattina i giovani accorsi al Forum sono stati impegnati nei vari gruppi di lavoro a cui erano state assegnate tematiche ed argomenti di interesse associativo. Tra le varie tematiche trattate si è discusso del concetto: “Motivazione”. E’ indispensabile che le esigenze dei singoli diventino importanti reciprocamente all’interno di un gruppo e della collettività. Sovente la famiglia e le amicizie sono i principali promo- tori propagandistici. Il valore del dono del sangue viene tramandato da chi ha già avuto questa esperienza, altre volte la testimonianza può partire da un estraneo che con il proprio racconto riesce ad avvicinare altre persone a questo gesto. Un altro gruppo ha analizzato: “Radio Sivà”, progetto di radio interattiva via internet nata come un sogno e realizzata nelle fila della Consulta Nazionale Giovani. La radio propone una programmazione musicale che spazia dai classici e sempreverdi anni ’70 e ’80 fino ai giorni nostri curando nella scelta dei brani, testi che non incitano alla violenza o alla discriminazione politica e/o razziale. Radio Sivà sarà presto disponibile anche in modalità FM; nel frattempo è accessibile a tutti all’indirizzo www.radiosiva.it dove è anche possibile leggere le ultime notizie dell’Associazione, avvenimenti rilevanti ed interagire con il team di sviluppo. Un ulteriore gruppo ha svol- to delle interviste per strada, sul tema “Avis, conoscenza dell’Associazione e dono del sangue”, ci si è immersi nella realtà di una periferia della capitale e in due ore di lavoro siamo riusciti a completare qualche intervista. Abbiamo raccolto testimonianze di persone con varie fasce d’età, dalle giovani turiste tedesche alla persona anziana. Al termine della mattinata, ci siamo resi conto che sensibilizzare i giovani al tema della donazione non è un compito semplice, ma con il nostro impegno, la nostra voglia di metterci in gioco, la coesione, riusciremo a coinvolgere anche le nuove generazioni a queste tematiche. Questi due giorni di confronto, conoscenza e motivazione ci hanno lasciato veramente un segno toccante nel cuore, ringraziamo ancora il Gruppo Giovani di Roma per il benvenuto, l’accoglienza e la simpatia che ci hanno dimostrato. Grazie! Il Direttivo Gruppo Giovani Vita associativa 11 Quattrocento volontari al Forum A l Forum Nazionale AVIS Giovani dal titolo “MotivAzione: dalla scelta del dono all’impegno associativo”, tenuto il week-end del 15 e 16 marzo, erano ben 400 le ragazze e i ragazzi che vi hanno preso parte. Presenze da record per l’ormai tradizionale appuntamento annuale promosso dalla Consulta Nazionale AVIS Giovani e incentrato quest’anno sul tema “MotivAzione: dalla scelta del dono all’impegno associativo”. Sono intervenuti i relatori Enrico Carosio, formatore e docente universitario, Francesca Calò, ricercatrice del CERGAS (Centro Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) dell’Università Bocconi, il prof. Andrea Volterrani, docente di Comunicazione Sociale e delle Organizzazioni Non Profit all’Università di Tor Vergata, e il Presidente di AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni. Tanti i momenti di confronto e i laboratori che hanno permesso ai partecipanti di analizzare le diverse modalità attraverso cui i volontari possono dare il loro fattivo contributo all’interno dell’associazione. A vivacizzare la serata di sabato è stato messo in scena un coloratissimo flash mob che, accompagnato dalle note del brano di Kesha e Pitbull intitolato “Timber”, ha voluto «esprimere e trasmettere ai passanti la grandissima gioia che si prova a regalare una parte di sé alle persone bisognose di un piccolo, ma essenziale aiuto», come ha commentato Sara Iob, coordinatrice della Consulta Nazionale AVIS Giovani. www.avis.it Partendo dall’alto: Sara Iob, coordinatrice della Consulta Nazionale AVIS. Esposizione dei lavori di gruppo di domenica mattina. Lo staff organizzativo 12 Al nostro fianco Libera contro l’ingiustizia le 100 migliori al mondo dalla rivista The Global Journal. Nel 2013 è stata premiata dall’Accademia dei Lincei come ente di alto valore morale. Campagne di Libera A destra: Campagna SOS Giustizia Sotto: la Campagna con Andrea Camilleri L ibera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, di cui don Luigi Ciotti è presidente, si è costituita il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nel contrasto alle mafie e nella promozione della legalità e della giustizia sociale. Attualmente a Libera aderiscono oltre 1600 associazioni e più di 4000 scuole e facoltà : una rete di persone impegnate a promuovere cultura e a contrastare e denunciare le organizzazioni criminali in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Libera è stata inserita dall’Eurispes fra le cento eccellenze in Italia nel 2008 e premiata nel 2009 dal CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) come esempio di società civile organizzata. Nel 2012 è stata annoverata - unica ong italiana - fra • Libera il welfare Sono oltre 11mila i beni immobili confiscati alle mafie. Ville, appartamenti, terreni che possono diventare beni in cui ospitare servizi sociali, rispondere al bisogno di casa, promuovere cooperative di giovani. É quanto già accaduto in tantissime realtà. Ma ancora oggi, purtroppo, troppi beni confiscati non vengono riutilizzati, perché gravati da ipoteche, in abbandono, occupati in maniera illegittima. La nuo- va campagna “Libera il welfare” ha come obiettivo il pieno ed effettivo riutilizzo di tutti i beni confiscati alle mafie, affinché possano essere utilmente impiegati nella lotta alla povertà, nel sostegno alle politiche sociali e nella creazione di nuovi posti di lavoro. • Lotta alla corruzione Un milione e mezzo di cartoline raccolte nel 2011 con la campagna “Corrotti”, per la confisca dei beni e dei patrimoni accumulati a colpi di “mazzette”. E una campagna, “Riparte il futuro”, promossa insieme al Gruppo Abele nel 2013, con petizioni contro il voto di scambio e per la lotta alla corruzione nella sanità, a cui hanno aderito centinaia di migliaia di persone. Quello di Libera è un impegno costante affinché corruttori e corrotti non saccheggino più le risorse del paese, con la sottrazione, secondo le stime della Corte dei conti, di 60 miliardi di euro l’anno. Trasparenza, etica e legalità devono diventare tre requisiti di base in tutte le amministrazioni pubbliche. • La Giornata della memoria e dell’impegno L’appuntamento ogni anno è per il 21 di marzo, primo giorno di primavera, quando Libera organizza, in collaborazione con Avviso pubblico, la Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie. Sono centinaia i familiari delle vittime che si ritrovano insieme per testimoniare il loro impegno, partecipando alla 19a edizione a Latina lo scorso 22 marzo. Quello della giornata è un impegno preceduto da i “Cento passi”, con iniziative nelle scuole e nei Comuni di tutta Italia, e accompagnato dalla lettura dei nomi delle vittime innocenti in tantissime piazze del Paese. Per non dimenticarne mai nessuna. Il direttore Libera Enrico Fontana Novità dal mondo Avis Prima donazione differita P eriodicità, centralità del malato e del donatore e prima donazione differita: sono questi i messaggi fondamentali che Vincenzo Saturni, Presidente nazionale di AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue - ha lanciato in diretta a Radio Uno, anche in vista della Giornata Mondiale e Nazionale del donatore di sangue che si celebrerà il prossimo 14 giugno. Il Presidente Avis è intervenuto nel corso di una puntata di “La Radio ne parla” in onda su Radio Uno, dedicata a dono e donazione e in cui erano presenti anche i presidenti nazionali di ADMO e AIDO e il priore della comunità di Bose, Enzo Bianchi. «Avis e il sistema trasfusionale italiano hanno costantemente bisogno di donatori volontari, anonimi, periodici e associati», ha spiegato Saturni. «Le motivazioni più intime e ideali che portano alla prima donazione vengono poi rafforzate dalla nostra Associazione, per garantire nel tempo la continuità donazionale e la fidelizzazione dei donatori. Noi ci stiamo impegnando molto su questo aspetto e crediamo nel valore della prima donazione differita, ossia compiuta dopo alcune settimane dal colloquio con il medico e dall’esecuzione degli esami di laboratorio». L’ultima assemblea generale dell’associazione, conclusasi il 18 maggio scorso a Chianciano (SI), aveva ribadito la centralità per Avis del socio donatore e del malato, beneficiario del dono. Proprio il tema della prima donazione dif- Il coupon è valido solo se timbrato dall’Avis con la data della donazione. ferita è stato al centro del dibattito assembleare, con diversi interventi di carattere medico, associativo ed etico, conclusosi con l’approvazione di una mozione finale che sottolinea che obiettivo prioritario è quello di «rendere la prima donazione differita patrimonio comune e valore etico a garanzia di maggiori qualità e sicurezza in un moderno sistema trasfusionale». «Il donatore per eccellenza – ha concluso il Presidente Saturni ai microfoni di Radio Uno - è quello consapevole, periodico, volontario, anonimo, non remunerato, responsabile ed associato, che garantisce continuità donazionale, maggiori livelli di sicurezza e qualità, programmazione e coinvolgimento in progetti educativi». 13 14 Vita associativa La delegazione piemontese Partendo dall’alto: il Presidente Regionale Giorgio Groppo, la Delegazione del Piemonte R iportiamo i punti salienti della relazione della Delegazione dell’Avis Piemonte. Donazione differita La donazione differita per la quale l’Assemblea Nazionale è chiamata ad esprimersi presenta aspetti positivi e negativi, tant’é che anche i medici trasfusionisti hanno opinioni diverse sulla scelta. L’argomento è importante e non siamo a conoscenza se in passato sia stato fatto uno studio relativamente ai nuovi donatori resi non idonei alla prima donazione: la nostra Assemblea Regionale si è dichiarata favorevole ma per coerenza bisogna dichiararsi contrari agli occasionali, e comunque questa nuova procedura richiederà un cambio di mentalità e uno sforzo organizzativo non indifferente. Si tenga infine presente che anche tra i medici trasfusionisti dei SIT, non vi è uniformità di comportamento. L’Avis all’interno del mondo del volontariato e del terzo settore. Quale ruolo ricopre Avis nell’ambito del non profit? Quali sono le sfide future del volontariato nella società italiana? Sono questi i temi centrali del convegno dal titolo “Avis nel Terzo Settore”, che si è svolto a Firenze nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 ottobre del 2010 il quale diede la spinta ad un rinnovato impegno di Avis all’interno del Terzo Settore, in quanto la due-giorni aveva visto riunirsi per la prima volta voci autorevoli del non profit, oltre a numerosi dirigenti Avis provenienti da diverse Regioni, coinvolgendo degli interlocutori istituzionali, per affrontare alcuni temi di estrema attualità, tra i quali la rappresentanza, il libro verde sul volontariato e la valorizzazione delle reti associative presentando le diverse esperienze territoriali che hanno consentito di avere un quadro aggiornato del ruolo svolto da Avis negli organismi di partecipazione, in vista dell’Anno Europeo del Volontariato del 2011. Da quell’evento Avis è uscita dal guscio ed ha ripensato la propria presenza all’interno del Terzo Settore ed anche nella nostra Regione abbiamo fatto la nostra parte, ma Avis è volontariato ed in Italia manca un organismo che rappresenti tutto il volontariato, per cui all’interno del Forum del Terzo Settore, ad ogni livello, non riesce ad avere un ruolo al pari del proprio peso e della sua storia, fagocitato da quelle forze della Cooperazione Sociale e della Promozione Sociale. Conclusioni Oggi siamo richiamati continuamente da persone che ci descrivono una crisi economica pesante, creando allarmismi e sfiducia nelle persone, ma non si dice che il mondo del volontariato, chi agisce nella società per dare un contributo positivo di miglioramento, produce anche segnali di speranza, induce atteggiamenti di fiducia nel futuro, dimostra che il cambiamento è possibile, stimola la progettualità sociale, e scioglie i dubbi di coloro che sono propensi all’immobilismo. La speranza è una virtù che non va confusa con il semplice ottimismo. Lo dobbiamo fare e lo facciamo perché quando c’è qualcosa di bello in noi ci sentiamo spinti a comunicarlo agli altri. Quando si vedono altri che stanno peggio di noi, ci sentiamo spinti ad aiutarli in qualcosa di nostro. Andare agli altri liberamente, il condividere un po’ della loro vita e il mettere in comune un po’ della nostra, ci fa scoprire una cosa che è la scoperta del fatto che proprio perché li amiamo, non siamo noi a farli contenti, e che neppure la più perfetta società, la ricchezza più ingente, la bellezza più pura, la civiltà più educata li potrà mai fare contenti più di uno sguardo, una carezza, una passione, uno slancio in un dono. Cari Amici, per questi motivi che, al di là delle divisioni e dalle rispettive appartenenze, è bello far parte di questa grande associazione di volontariato, che è talmente bella e forte che potrebbe fare a meno di ciascuno di noi, ma che non potrebbe mai fare a meno del popolo avisino che unito all’ideale, porta speranza e vita nel cuore dell’uomo, perché neppure la società più organizzata, potrà sovrastare i sogni e le illusioni di persone diverse, di pelle e tradizioni diverse, ma uniti dal sogno di una società migliore per tutti. Questa è l’Avis in cui crediamo e che vogliamo condividere con ciascuno di Voi. Giorgio Groppo Presidente Regionale Avis Piemonte Vita associativa 15 Tutti al Nazionale! 78a Assemblea Avis Chianciano 16-18 maggio 2014 Mozione finale I rappresentanti dei Soci, Persone Fisiche, Persone Giuridiche, dell’Assemblea Generale Avis riunita nei giorni 16–18 maggio 2014 ringraziano l’Avis di Chianciano Terme e l’Avis Regionale Toscana per l’impegno profuso nell’organizzazione dell’incontro, l’accoglienza e l’ospitalità ricevuta. L’Assemblea esprime solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dalle recenti calamità naturali e auspica una soluzione positiva del rapimento delle studentesse nigeriane. L’Assemblea apprezza la presenza del rappresentante del governo, nella persona del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, confidando nella continuità dell’interesse delle istituzioni nei confronti di Avis e del mondo del volontariato. Auspica che il semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo sia occasione di diffusione e condivisione dei nostri valori e principi associativi. L’Assemblea indica quindi i punti fondamentali su cui dovrà svilupparsi nel prossimo anno l’azione del Consiglio Nazionale e di Avis tutta, partendo dal socio, centro dell’attenzione dell’agire di tutta l’associazione, socio donatore quale promotore di un primario servizio sanitario, riferimento per una società solidale e testimone di cittadinanza. Agire che dovrà concretizzarsi e svilupparsi su questi obiettivi prioritari: • Rendere la donazione differita patrimonio comune e valore etico a garanzia di una maggior sicurezza per un moderno sistema trasfusionale. • É essenziale concludere positivamente nei termini del 31/12/2014 l’iter di accreditamento di tutto il sistema trasfusionale italiano, associativo e pubblico. Apprezza l’impegno sinora profuso da Avis Nazionale, ma chiede un ulteriore sforzo per supportare le AVIS non ancora in regola, monitorando e sostenendo le realtà associative e fungendo da pungolo verso quelle pubbliche. • E’ necessario che Avis nazionale si impegni a far sì che tutte le regioni e le province autonome si dotino, con il coinvolgimento attivo delle associazioni, di un moderno Piano Sangue e Plasma, che non veda differenze economiche nei processi di compensazione tra regioni, tramite la definizione di una tariffa unica e etica nazionale per plasma e plasmaderivati. Tutto questo sarà determinante per il perseguimento dell’autosufficienza nazionale anche per plasma e plasmaderivati. • Mantenere l’attenzione affinché il dono del cordone ombelicale rimanga, al pari del sangue, gratuito, volontario, pubblico, opponendosi con forza ad ogni tentativo di privatizzazione e commercio. •Operare con forza per far sì che la proposta di modifica dell’accordo Stato-Regione del 20 marzo 2008 non preveda tagli al bilancio del settore sangue facendo una analisi equilibrata dei costi e che riconosca la validità delle nostre azioni. • Uniformità di gestione informatica dei dati associativi, anche al fine di permettere una migliore conoscenza delle dinamiche associative e sociali. • Comunicazio- ne 2.0. Sviluppare i nuovi mezzi di comunicazione e supportare le Avis a tutti i livelli per il loro utilizzo. Creare uno strumento di raccolta e messa a patrimonio delle esperienze e delle buone pratiche. • Proseguire nella formazione continua, che sta dando ottimi frutti, che sarà sempre più importante e strategica per la crescita e lo sviluppo dell’associazione. • Continuare nel coinvolgimento dei giovani rendendoli protagonisti nella vita associativa fin dalle fasi progettuali, dalla base all’apice, valorizzandone competenze e creatività. Si conclude ricordando il sostegno di AVIS verso tutte le forme di legalità, e l’indispensabilità dell’unitarietà associativa che altro non è che la nostra forza. I componenti della Commissione: Maria Francesco Aiello (Calabria), Francesco Donno (Friuli Venezia Giulia), Andrea Giora (Veneto), Alessandro Loda (Lombardia), Francesco Pedrini (Emilia Romagna), Laura Pizzetti (Alto Adige), Tiziana Tacchini (Piemonte), Anna Maria Visco (Lazio), Tiziana Zambaldi (Trentino) www.avis.it Partendo dall’alto: l’On. Giuliano Poletti con il Presidente Avis Nazionale Vincenzo Saturni. 16 Comunicazioni ai donatori Memorandum per il donatore P er candidarsi a diventare donatori di sangue è sufficiente avere un’età compresa tra 18 e 60 anni e pesare almeno 50 kg. Nei confronti del candidato donatore vengono svolte una visita medica ed una serie di test ematoclinici per accertarsi che la donazione non possa provocare danni alla salute del donatore e rischi per il ricevente. Vengono effettuati i test per l’epatite B e C, per l’AIDS e per la sifilide. Con la successiva donazione si determina anche il gruppo sanguigno e vengono eseguiti gli esami per valutare lo stato di salute del donatore: emocromo, sideremia, glicemia, creatinina, ALT, colesterolo, ferritina e trigliceridi. Contestualmente viene fatto compilare un questionario che permetterà al medico di avere un quadro clinico più dettagliato sulla situazione attuale e pregressa del potenziale donatore. La donazione di sangue rappresenta quindi un importante momento di medicina preventiva. In seguito ad una donazione di sangue, si possono utilizzare i seguenti componenti del sangue: globuli rossi, plasma, piastrine, plasmaderivati (es. fattori VIII e IX - immunoglobulina, albumina). Oltre alla normale donazione di sangue intero esiste la possibilità di donare solo plasma (plasmaferesi), sole piastrine (piastrinoaferesi), plasma-piastrine (plasmapiastrinoaferesi), globuli rossi-plasma (eritroplasmaferesi), globuli rossi-piastrine (eritropiastrinoaferesi) oppure doppia unità di piastrine e di globuli rossi. La donazione in aferesi viene fatta solo su appuntamento e richiede un tempo di esecuzione che può variare dai 20 ai 60 minuti, a seconda del tipo. Dopo la donazione i risultati degli esami verranno inviati a domicilio unitamente al tesserino di iscrizione all’AVIS; per le successive donazioni gli esami verranno inviati una volta l’anno o in caso di esiti patologici. Ricordiamo che la donazione può essere effettuata ogni 3 mesi. Lo stato di salute del donatore è monitorato costantemente per mezzo di esami che vengono effettuati ad ogni donazione e dal check up completo eseguito una volta l’anno. Il donatore può usufruire, su prenotazione, ad una serie di visite specialistiche di vario indirizzo, gratuitamente, presso le sedi di Torino e Pianezza. Autoemoteca a Porta Nuova Dal mese di giugno sarà presente solo il venerdì mattina. Per maggiori informazioni contatta le segreterie di Torino (011 61 33 41) e Pianezza (011 96 61 668). Stili di vita Donatori responsabili C ari lettori, come ben saprete, l’Italia non ha ancora raggiunto l’autosufficienza per quanto riguarda gli emoderivati con una conseguente dipendenza dall’estero con tutti i problemi che ne derivano, sopratutto per la spesa sempre più elevata per il servizio sanitario nazionale. I donatori periodici in Italia, in gran parte soci AVIS, sono un milione e trecentomila. Questi ultimi fanno una scelta civile di grande rilevanza, per gli altri ma anche per se stessi, mantenendo sempre monitorato il loro stato di salute e pertanto possiamo definire la donazione come un importante momento di medicina preventiva. Donare sangue in modo spontaneo e volontario é l’unico modo per garantire un rifornimento adeguato per la continua necessità di sangue, che ad oggi si attesta sulle 8000 unità al giorno. Questa scelta, però, dev’essere presa dal donatore rispettando le basilari regole del “buon senso” e con grande responsabilità per garantire un corretto stile di vita e la propria storia clinica nell’ottica della massima sicurezza per il ricevente. Infatti i controlli effettuati per garantire che la donazione avvenga nel rispetto dei più alti standard qualitativi e di sicurezza sono alla base del servizio offerto da Avis per tutelare la salute del ricevente come del donatore. Ma per permettere ciò il donatore dev’essere consapevole dell’importanza di un corretto stile di vita e del fatto che, in casi specifici, sarebbe opportuna l’autoesclusione qualora nella propria storia personale siano stati presenti: • assunzione di droghe; • rapporti a rischio o con persone conosciute da meno di 6 mesi; • epatiti; • ittero; • malattie veneree; • sifilide; • AIDS; É pur vero che generalizzare a volte può portare a conclusioni affrettate e che possono escludere, senza elementi fondati, eventuali donatori che si considerano non idonei; proprio per questo motivo è consigliabile sempre diaologare con il medico in Avis per chiarire eventuali dubbi: il medico è sempre a vostra più completa disposizione per dubbi e chiarimenti e nel rispetto del segreto professionale. Contattate le nostre sedi per prenotare un colloquio con i medici perché è importante donare con la giusta informazione. Renato Lecca Radio Sivà al Forum Giovani Dopo l’interessante intervento dei relatori, la chiassosa cena ed il divertente e colorato flash mob della giornata di sabato 15 marzo, la domenica mattina i 400 giovani accorsi al Forum Nazionale di Roma sono stati impegnati nei vari gruppi di lavoro a cui erano state assegnate tematiche ed argomenti di interesse associativo. Al mio Gruppo di appartenenza, “Pajata”, sono state illustrate le attività della web radio associativa: “Radio Sivà”. Radio Sivà è un progetto di radio interattiva via internet nata come un sogno e realizzata nelle fila della Consulta Nazionale Giovani. La radio propone una programmazione musicale che spazia dai classici e sempreverdi anni ’70 e ’80 fino ai giorni nostri curando nella scelta dei brani, testi che non incitano alla violenza o alla discriminazione politica e/o razziale. Vengono inoltre proposti nel palinsesto con un cadenzamento differente a seconda della fascia oraria, la rubrica “News” che fornisce informazioni e notizie in ambito associativo ed un breve ma interessante spazio chiamato “Buone Nuove”, con argomenti e curiosità dal mondo della scoperta scientifica, sanitaria e dell’innovazione tecnologica. Un piccolo intervallo è riservato ai donatori che vogliono dare voce alla radio lasciando un commento o esprimendo un sentimento sulla donazione con l’intermezzo “Dono Perché”; l’ascoltatore può registrare un piccolo messaggio audio anche mediante l’utilizzo di un semplice smartphone ed inviare il file audio in redazione dove Carlotta, vero cuore pulsante del servizio radiofonico, ne curerà l’inserimento in programmazione. Le Unità di Raccolta e le varie sezioni sparse sul territorio, possono promuovere in radio i propri eventi o comunicati di notevole importanza; verranno immessi in scaletta e annunciati dagli speaker accrescendone di conseguenza l’influenza mediatica. Radio Sivà sarà presto disponibile anche in modalità FM; nel frattempo è accessibile a tutti all’indirizzo www.radiosiva.it dove è anche possibile leggere le ultime notizie dell’Associazione, avvenimenti rilevanti ed interagire con il team di sviluppo. Anche questa, come altre attività discusse al Forum di Roma, accrescono sempre più l’interesse e la visibilità della Nostra Associazione. Andrea Avagnano 17 18 Al nostro fianco Cottolengo Ospiti-attori in “Polvere, la vita che vorrei” In alto: alcuni attori dello spettacolo. In basso: La campagnia “Polvere le vita che vorrei” D a alcuni anni prestiamo servizio nella piscina terapeutica della Piccola Casa della Divina Provvidenza. Riceviamo gli ospiti, i cui gradi di disabilità sono diversissimi e li aiutiamo, per circa quarantacinque minuti – tanto dura il turno di riabilitazione in acqua – a camminare, giocare, cantare, parlare, sorridere, sorreggendoli, massaggiandoli, svestendoli e aiutandoli a rivestirsi al termine del periodo di “immersione” nella vasca. Ascolti le loro storie, condividi episodi, per noi banali, che gli sono accaduti ultimamente e che a loro paiono significativi e importanti, la gioia per un paio di caramelle, un dolce o un “peluche”. E poi vieni a scoprire che alcuni di loro, nonostante disabilità più o meno gravi, si dedicano con entusiasmo e capacità alla recitazione. “Mi raccomando, giovedì sera siamo alle Fonderie Limone a Moncalieri, prendete i biglietti e portate la macchina fotografica”, ci dice Remo, un omone di settant’anni, tutto muscoli e sorriso, da cinquanta ospite nella struttura. Grande nuotatore e mangione, vo- lenteroso, attento ai suggerimenti e alle raccomandazioni. Recita e canta, racconta barzellette, voce narrante della rappresentazione. E poi Paolo, quasi timido e riservato, che ci aiuta a trovare i biglietti mettendoci in contatto con la responsabile del gruppo teatrale. Il racconto della sua vita lascia ammutoliti gli spettatori. La superlativa Speranza, grande nuotatrice e altrettanto brava attrice, spiritosa, sorridente, commovente, arguta, pungente. Come stesse sempre recitando. La rappresentazione “Polvere, la vita che vorrei”, spettacolo nato con la collaborazione tra l’associazione Outsider Onlus, il teatro Stabile e altre associazioni cittadine, vede protagonisti gli “ospiti” del Cottolengo di Torino, per una sera trasformati in veri attori professionisti. Le luci si abbassano, la platea ammutolisce, uomini e donne con malattie psichiche e fisiche creeranno uno spettacolo toccante e pieno di significato. I protagonisti raccontano barzellette eccentriche, episodi della loro infanzia, confidano sogni irrealizzati, ballano su canzoni commoventi che alcuni di loro (sordomuti) non possono udire, pronunciano slogan elettorali, sono comandati da un uomo col fischietto. Attori speciali che raccontano la vita che vorrebbero. O che vorrebbero avere avuto. Alla fine dello spettacolo la platea applaude con un’ovazione da stadio. La commozione con la quale tutti abbiamo seguito la rappresentazione ci ha contagiato. Una signora accanto a noi ha pianto per tutta la durata della la recita. Damaride e Franco Gilardi Vita associativa PedalAvis! Domenica 15 giugno 2014 L ’estate, si sta avvicinando e c’è una tappa a cui non devi mancare: “LA PEDALAVIS 2014 !” Come nella passata edizione, avremo la preziosa collaborazione di Bici & Dintorni, associazione no-profit del torinese. Lo sport, così come l’alimentazione, sono alcuni degli elementi importanti nella nostra vita, della nostra salute, il non essere sedentari ci aiuta ad essere anche più longevi. Inoltre, è oramai risaputo che anche praticando sport, fin dall’infanzia, si formano elementi caratterizzanti di un individuo: gioco di squadra, coesione, impegno, costanza, tutti elementi che uniscono anche i donatori di sangue. Questo è uno dei motivi che ci unisce, donatori e sportivi insieme, ci auspichiamo infatti di essere sempre modelli per le future generazioni che si apprestino a seguire le nostre orme e sui nostri passi. Anche quest’anno, speriamo di avere numerosissime iscrizioni come nella scorsa edizione, dalle fasce più giovani agli adulti e perché no, anche nuovi volti giovani, che si apprestino come noi a condividere questi valori, tra momenti di sport, donazione del sangue, partecipazione alle nostre attività di gruppo e occasioni di divertimento. Ecco perché, anche per il 2014, l’AVIS Comunale di Torino, organizza la PedalAvis, aperta a tutti, bimbi e adulti, e il Gruppo Giovani AVIS di Torino, sarà dietro le quinte per aiutare la buona riuscita della manifestazione. Vi aspettiamo allora, domenica 15 giugno 2014, alle ore 9 per darvi il benvenuto e per poter ritirare lo zainetto dell’Avis, l’inizio della ciclo escursione è previsto per le ore 10, l’arrivo per le ore 12. Le iscrizioni potranno essere effettuate dal 1° giungo 2014 al 13 giugno 2014 presso le sedi dell’Avis e il giorno 15 giugno 2014 in loco entro le 9,45 e saranno ammessi un numero massimo di 200 partecipanti. Per poter visionare l’intero regolamento potete visitare la pagina facebook Gruppo Giovani Avis Torino, sul sito www.avistorino.it e presso le sedi Avis. Le sedi Avis al quale fare riferimento sono: Via Piacenza 7 Torino / Via Torino 19 – Pianezza. Dal lunedì al venerdì h. 7,30-18,30 Sabato e festivi: 7,30-12,30. Per maggiori informazioni: [email protected] e sulla pagina facebook Gruppo Giovani Avis Torino. Contattateci! Seguici su Facebook alla pagina Gruppo Giovani Avis Torino, iscriviti alla nostra newsletter sul sito www.avistorino.it (Gruppi Organizzati - Gruppo Giovani) o scrivici alla mail [email protected] Stay tuned! Gruppo Giovani Avis 19 20 Vita associativa News dal mondo giovani Serata Karaoke C Il gruppo della gita Gita al Sacro Monte di Belmonte F ar parte dell’Avis non significa solo donare sangue, ma anche prendere coscienza della propria salute prendendosi cura di se stessi. Quale occasione migliore se non quella di una gita naturalistica immersi nel verde di uno dei patrimoni dell’UNESCO qual è il Sacro Monte di Belmonte? Domenica 6 aprile 2014 la giornata non ha deluso: nemmeno una nuvola, il sole splendente in alto nel cielo e la temperatura ideale per il primo sole dell’anno hanno accompagnato il “Gruppo Giovani Avis” di Torino fuori porta. Armati di zainetti, scarpe e bastoncini da trekking ci siamo dati appuntamento a Valperga alle 10 dove, i membri dell’”Associazione Scoprinatura” ci hanno guidato e accompagnato in questa fantastica avventura fra arte, storia, archeologia, cultura religiosa, flora, fauna, geologia e le scienze della terra. La salita si è rivelata molto piacevole, comoda e per nulla faticosa: 342 metri di dislivello fra Valperga e il Sacro Monte di Belmonte coperti nel giro di 2-3 ore, durante il quale è stato possibile ammirare la bellezza dei piloni raffiguranti i primi Misteri del Rosario. Dopo pranzo abbiamo visitato tutta la cima del Sacro Monte, dove è stato possibile ammirare le Cappelle raffiguranti le ultime stazioni della Via Crucis, i resti di una fortificazione longobarda e il Santuario dedicato alla Madonna. Per ritornare a Valperga siamo discesi dall’altro versante del Monte e, oltre alla possibilità di ammirare del muschio nativo, abbiamo visto da vicino le ”sabbionere”, ossia dei calanchi formati dall’erosione del granito rosa tipico della zona. Ritornati a Valperga abbiamo visitato la Chiesa di San Giorgio con la sua storia e la sua arte. A questo punto, terminata la nostra giornata a Valperga e al Sacro Monte di Belmonte, abbiamo ringraziato le guide, davvero molto competenti e carismatiche, ci siamo salutati e congedati. L’ultimo viaggio che rimaneva era solo quello alla volta a Torino, soddisfatti, rilassati, e anche stanchi. Alessio ome ogni mese il Gruppo Giovani Avis Torino organizza una serata itinerante e anche nel mese di marzo non poteva mancare! Infatti venerdì 21 la serata si è svolta al karaoke “Luca’s Pub” di via Freidour 26, a Torino. Armati di magliette del Gruppo Giovani Avis Torino e dei braccialetti rossi luminosi, la serata inizia alle 22. La sala si riempie e cominciano a sentirsi le prime canzoni dal palco, mentre, divertendoci a cantare anche noi, abbiamo colto l’occasione per distribuire i braccialetti luminosi e promuovere l’Avis e il nostro Gruppo, ai numerosi giovani presenti. Arriva il nostro turno e anche noi Giovani Avisini saliamo sul palco ad intonare la canzone “Il regalo più grande” di Tiziano Ferro.Tra tanti applausi concludiamo e spieghiamo il motivo della scelta di questa canzone: Tiziano Ferro è infatti il testimonial dell’Avis dal 2007 e “Il regalo più grande” è una delle canzoni più significative a rappresentare l’associazione e il dono del sangue. “Un piccolo gesto, il regalo più grande”. Basta infatti un piccolo gesto d’amore, come la donazione del sangue, per donare il regalo più grande e salvare una vita! Seguici su Facebook alla pagina “Gruppo Giovani Avis Torino” e iscriviti alla nostra newsletter all’indirizzo [email protected] Stay tuned! Manuela C. ° 3 4 Vita associativa EUROMINERALEXPO Mostra Mercato INTERNAZIONALE MINERALI - FOSSILI - PIETRE PREZIOSE - GEMME - GIOIELLERIA - ACCESSORI TORINO 1° PADIGLIONE LINGOTTO Foto di gruppo serata INTERNATIONAL EXHIBITIONDellaCENTER 3-4-5 Karaoke Via Nizza 294 - 10126 TORINO OTTOBRE 2014 Mostre tematiche t Minerali Alpini: Piemonte e Valle d’Aosta t Oro Alluvionale del Piemonte t Alfonso Cossa: Chimico, petrografo e mineralogista www.euromineralexpo.it [email protected] BOLOGNA MINERAL SERVICE - Via Nasica, 69 - 40055 Castenaso (BO) Tel. +39.334.5409922 - Fax +39.051.6148006 3 22 Al nostro fianco L.V.I.A. Solidarietà e cooperazione internazionale Alcuni progetto in Africa A ssociazione Internazionale Volontari Laici - è un’associazione di solidarietà e cooperazione internazionale che si ispira ai valori evangelici, nata nel 1966 con l’obiettivo di operare per lo sviluppo umano e contro le disuguaglianze mondiali. LVIA è stata fondata da don Aldo Benevelli e ha iniziato ad operare con alcuni volontari che dedicavano il loro tempo libero a gruppi di lavoratori e contadini italiani emigrati all’estero (Germania e Francia). Nacque così un esempio di quello che poi si chiamò volontariato internazionale legato alle tre caratteristiche che ne formeranno le specificità: continuità, gratuità e professionalità. Nel 1967, LVIA inizia ad inviare volontari in Africa, nel Distretto di Meru (Kenya), inaugurando una lunga serie di interventi nel sud del mondo. Nel 1972 ottiene il riconoscimento di idoneità dal Governo Italiano (Ministero degli Affari Esteri), che ha fornito il suo appoggio a numerosi progetti di sviluppo. Anche la Comunità Europea a partire dal 1978 ha approvato e co-finanziato molte delle iniziative promosse da LVIA. Operiamo in modo laico, indipendente e senza fini di lucro favorendo percorsi di cambiamento per l’inclusione sociale, i diritti e la lotta alla povertà. Siamo presenti in 11 paesi africani ed est-europei con 24 volontari espatriati e 180 operatori locali. Il nostro impegno più che quarantennale ha permesso di garantire acqua e salute, sviluppo agropastorale, rafforzare le competenze professionali e la piccola imprenditoria, migliorare la qualità dell’ambiente e le dinamiche di partecipazione della società civile a beneficio di milioni di persone. In caso di crisi umanitaria operiamo per affrontare l’emergenza. Non ci limitiamo a realizzare opere ma cooperiamo con le comunità locali, sostenendole nella valorizzazione delle proprie risorse e capacità, per uno sviluppo autonomo e sostenibile. Promuoviamo la cooperazione decentrata tra comunità. In Italia offriamo opportunità di impegno per una cittadinanza attiva e responsabile, formazione e viaggi di conoscenza. Promuoviamo l’intercultura e il volontariato come crescita personale e sociale, operiamo nelle scuole e con i giovani, lanciamo campagne per i diritti umani e i beni comuni. Ci sostengono migliaia di cittadini, fondazioni, imprese, associazioni, Regioni ed Enti locali, l’Unione Europea, Ministeri e agenzie di cooperazione internazionale. Siamo soci fondatori di FOCSIV - Volontari nel mondo; LINK 2007 - Cooperare in rete; COP - Consorzio ONG Piemontesi. LVIA aderisce all’Istituto Italiano della Donazione che ne verifica annualmente la trasparenza e il corretto uso dei fondi raccolti: una garanzia per chi dona! LVIA si propone di rappresentare un’espressione di cittadinanza responsabile e solidale, di operare concretamente con percorsi di cambiamento, di sostenere il dialogo e la reciproca comprensione tra i popoli per la costruzione di un mondo più giusto e più solidale. Una società in cui sia difesa e promossa la dignità di ogni persona, il godimento delle libertà fondamentali, l’accesso alle risorse e ai servizi, la possibilità di vivere in un ambiente sano e ogni aspetto che possa migliorare la qualità della vita e la possibilità di ogni individuo e comunità di partecipare alla determinazione del proprio cammino, tenuto conto degli elementi culturali e dei diritti degli altri popoli e degli altri uomini e donne del pianeta. www.lvia.it Al nostro fianco 23 24 Vita associativa Il mondo Masters P Adriano Rebaudengo erché Masters? Spenta ormai l’eco della riuscitissima manifestazione torinese di agosto scorso, WORLD MASTERS GAMES, della quale abbiamo parlato nel numero di Luglio/Agosto scorsi e nel primo di quest’anno, l’attività dei “Masters” continua imperterrita con sempre maggior entusiasmo e sempre maggior partecipazione. Ma chi sono questi “Masters”? I “Masters” sono una schiera eterogenea di persone, approssimativamente dai 35 anni in avanti - il limite estremo è solo “fisiologico” - che praticano la quasi totalità delle discipline sportive e che, ad ogni occasione possibile, partecipano a gare organizzate dalle rispettive Federazioni. Campionati regionali, nazionali, europei, mondiali, non c’è limite all’irrequietezza sportiva di questi Atleti, ho usato la lettera maiusco- la perché sui campi, nelle piscine e dovunque si pratichino sport “Masters” potete star certi che si pratica il vero sport. Nell’ambito di questo vorticoso praticare, l’atletica leggera la fa un po’ da padrone per numero di iscritti e di gare organizzate. Molte sono le società, affiliate alla Federazione, che ad ogni manifestazione mettono in campo migliaia di atleti. La passione dei Masters è senza età e comprende chi in gioventù ha praticato a livello agonistico e chi si è avvicinato a questa o ad altre discipline provenendo da altri settori dello sport o addirittura senza aver avuto esperienze precedenti. I risultati sono importanti, l’impegno a migliorarsi è sempre presente in ogni atleta, ma la cosa più importante è la collegialità, lo stare assieme e così ogni gara, a qualsiasi livello, diventa una festa dove ci si impegna, si suda ma ci si diverte e ci si dà appuntamento alla competizione successiva. L’Avis di Torino, occorre dirlo, svolge un ruolo importante nella promozione dell’attività Masters, sponsorizzando l’omonima squadra podistica, ottimi i risultati ottenuti proprio in occasione dei WMG e, recentemente, anche l’Atletica Torino, di recente formazione, che svolge la propria attività su pista e sulle pedane e che vanta già buoni risultati in campo regionale, con eccellenze in campo nazionale, europeo e mondiale. Si è da poco conclusa l’attività “indoor” e, con apprezzabili risultati, gli atleti dell’Atletica Torino hanno onorato, con la loro presenza, le varie competizioni nazionali fino ai mondiali di Budapest dove il nostro unico rappresentante, Adriano Rebaudengo, ha preso parte alla gara di salto in lungo. Penalizzato dal rigido regolamento internazionale che, considerando come data di passaggio di categoria proprio quella del compleanno, ha inserito Adriano tra gli M50. La misura di 5,16 lo ha relegato in posizioni di rincalzo ma ci piace sottolineare come il nostro talentuoso saltatore prossimo ai 55 anni avrebbe ottenuto nella categoria SM55 il 7° posto! Ogni risultato, seppur apprezzabile, non è mai da considerare un punto di arrivo ma è sempre uno stimolo per migliorarsi, per stare bene e per condividere fatica, gioie ed anche amarezze con i compagni perché questa è l’atletica, uno sport dove non si fa mai panchina e dove si è sempre circondati da amici pronti ad aiutare ed incitare. Per questo invito tutti coloro che volessero cimentarsi e volessero entrare a far parte di questo mondo, ancora “pulito”, di non esitare a contattare la Società Atletica Torino a questo indirizzo: www.atleticatorino.it Lo sapevi? • Le piastrine donate possono servire per malattie emorragiche. • Con un precoce e regolare trattamento trasfusionale può essere sconfitta la talassemia. • Ogni giorno in Italia servono 8000 sacche di sangue. Vita associativa 25 Campionati italiani di sci 2014 S i è svolta sulle nevi di Cerreto Laghi dal 10 al 14 febbraio la 45a edizione dei campionati italiani di sci ASPMI organizzati dal Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Carrara. Il posto di per sé non offre molto a livello turistico, ma le piste di gara si sono dimostrate di buon livello tecnico; da non sottovalutare inoltre anche la parte gastronomica! Dopo tutta una serie di problematiche a livello organizzativo antecedenti i campionati, martedì 11 sono cominciate le competizioni, peccato per il diluvio del lunedì; gli addetti alla pista il giorno seguente hanno fatto di tutto per preparare lo slalom speciale, ma si è gareggiato in condizioni simili alle Olimpiadi di Sochi, cioè neve mista ad acqua! Le restanti gare si sono effettuate invece su un manto ghiacciato che ha permesso uno svolgimento regolare ed ha messo a dura prova gli atleti partecipanti! Dopo due anni di attesa il titolo italiano Aspmi a squadre è stato vinto nuovamente dal Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino!! Completano il podio Aosta e Venezia rispettivamente al secondo e terzo posto. Nello specifico sono stati registrati i seguenti risultati: SLALOM SPECIALE - Vittoria in campo maschile di Marco Perpignani del Consorzio Polizia Locale dell’Appennino Forlivese; al secondo posto Alessandro Spampinato (Torino), e al terzo Alessandro Benedetti (U.C.B. Romagna); da sottolineare anche il quinto posto di Franco Caporusso (Torino). Per quanto riguarda le donne, primo posto per Barbara Suzzani (Milano), seconda classificata Tiziana Traverso (Milano) e terza Roberta Dolce (Venezia). SUPER GIGANTE - La gara di Super G, svolta su un terreno veramente difficile, è stata vinta ancora da Marco Perpignani, secondo classificato Angelo Miliardi (Reggio Calabria), al terzo posto Alessandro Benedetti. Nelle donne stesso podio dello speciale, con Suzzani, Traverso e Dolce rispettivamente al primo , secondo e terzo posto. FONDO – Nella gara di fondo maschile dominio della Valle D’Aosta che conquista i due gradini più alti del podio con Guido Aiazzi sul primo, e Paolo Bieller al 2° posto; Roberto Ponzoni (Milano) al 3°. Ottimo anche Guido Novarese (Torino) che ha chiuso al quinto posto. Nella gara femminile invece podio torinese per i due gradini più alti con il titolo conquistato da Francesa Specchio e il secondo posto di Giovanna Bauducco. Complimenti!! Terzo posto ancora per Roberta Dolce. SLALOM GIGANTE – Anche questa competizione ha visto la vittoria di Marco Perpignani davanti ad un ottimo Alessandro Spampinato, terzo posto per Massimiliano Barri (Forcola). Campionessa italiana Roberta Dolce seguita da Barbara Suzzani e Tiziana Traverso. Nella classifica degli atleti in quiescenza si è imposto nella gara di fondo Daniele Alinovi (Parma), mentre nello sci alpino ci sono state le vittorie di Flavio Aldrigo (Venezia) in slalom gigante e speciale mentre Francesco Tortrici ha vinto nel Super G. Purtroppo bisogna ancora registrare un basso numero di partecipanti ed uno degli obbiettivi a livello di dirigenza e di responsabili sarà proprio quello di cercare di riportare il maggior numero di atleti a gareggiare e divertirsi insieme in questo stupendo sport! Complimenti a tutti i partecipanti che hanno affrontato con grande impegno e sportività queste competizioni! Roberto Calcagno Foto dei partecipanti 26 Vita associativa Assemblea Gruppo poste L’ 8 marzo scorso si è svolta l’annuale assemblea del Gruppo Donatori Sangue Poste. Il capogruppo Antonio Roccuzzo, dopo aver portato il saluto dell’Avis e ricordato, con un minuto di raccoglimento, i defunti dell’anno trascorso (tra cui Maria Aria, già componente del Consiglio Direttivo), ha presentato la sua relazione. Roccuzzo ha evidenziato le difficoltà sempre più crescenti, sia nel campo organizzativo che nel campo economico. Uno dei problemi sorti negli ultimi tempi (fortunatamente ora, risolto grazie all’interessamento delle Associazioni Dona- tori) riguardava la penalizzazione di chi usufruiva della giornata di riposo post-trasfusionale, poiché ai fini pensionistici non venivano versati i contributi all’Ente Previdenziale (INPS). Anche l’Avis Comunale, in questo momento contingente ha dovuto ridurre le spese (Befana Avis, Sovvenzione ai gruppi, etc...). Malgrado la mancanza di aiuti economici, il gruppo con dipendenti e anziani, ha organizzato le consuete attività: Carnevale e grigliata, ed in più quest’anno in collaborazione con il Cral Poste la “Mitica Fungata” e la Polentata annuale a Pradleves (CN). Durante la discussione sono state evidenziate le nuove disposizioni annuali sulle donazioni, sia riguardante le “prime volte” , sia sulle chiamate “mirate” per i gruppi sanguigni necessari al momento. Dopo l’Assemblea si è svolta l’annuale “Serata in maschera”, quest’anno abbinata alla “Festa della donna”. Alla fine sono stati premiati sia i bambini che gli adulti in maschera, in più è stato offerto un omaggio alle donne presenti. Il Segretario Agostino Cammarata Avis Poste in gita Uno scorcio di Finalborgo Domenica 4 maggio u.s. i gruppi Donatori Sangue e Dipendenti Anziani Poste, in collaborazione con il Cral Poste, hanno organizzato una gita in Liguria. Il programma prevedeva una tappa a Finalborgo, bellissimo e suggestivo borgo mediovale, nella parte più antica e affascinante di Finale Ligure, la giornata, è proseguita con destinazione: Borghetto Santo Spirito. Qui siamo stati ospiti di un magnifico ristorante sul lungomare dove si è potuto gustare un delizioso pranzo a base di pesce. Verso il finire della giornata, approfittando del bel tempo, si è potuto godere di una salubre passeggiata a due passi dal mare. I prossimi impegni dei rispettivi gruppi prevedono per l’8 giugno la consueta “Grigliata Primaverile”, presso l’Isola del Pescatore di Borgaro T.se e, in autunno, sulle colline nel cuneese per la mitica “Fungata” e “Polentata”. Agostino Cammarata Vita associativa 27 I campioni delle bocce D al 22 al 25 maggio il nostro Gruppo bocce è stato a Loano per il 21° trofeo dei Cral di Torino con risultati più che ottimi Premi: come società sui 9 Cral. Con la quadretta formata da Antonio Massocco, Antonio Barbolini, Romano Cavecchi, Annibale Parpinel. Secondi: con la quadretta formata da Antonio Massocco, Antonio Barbolini, Romano Cavecchi, Annibale Parpinel. Terzi: con la terna formata da Gianpiero Colombano, Chiaffredo Pagliano, Sergio Toscano. A tutti un grande applauso e un grande ringraziamento da tutto il direttivo, mio personale, e da Avis Comunale di Torino. A nome del direttivo il responsabile Giovanni Borgogno Il “Vincente” Gruppo Bocce 28 (To) Bike La città a portata di pedale In alto logo [To]Bike In basso: Particolare della bicicletta [To]Bike O rmai sono ovunque. Ignorarle non è più possibile. Si muovono rapide e silenziose, ci passano accanto sfrecciando con un lampo giallo. Sono la nuova frontiera della mobilità, qui a Torino. Sono biciclette pubbliche con un nome: [To]Bike. [To]Bike è un servizio di bike sharing metropolitano, il più esteso in Italia. Le stazioni in cui trovare una di queste biciclette gialle sono attualmente 116, disseminate in tutta l’area metropolitana di Torino. Vi si accede tramite abbonamento, i cui prezzi variano dai 5 € giornalieri ai 25 € annuali. I prezzi aggiuntivi variano a seconda del tempo di utilizzo: in un’ora e mezza, è vero, si paga (2,30 €, suvvia!) ma per la prima mezz’ora il servizio è gratuito. E, di solito, per la maggior parte degli spostamenti di rado si superano i 25 minuti! Si aggiunga il fatto che la bicicletta è il veicolo più veloce in assoluto per muoversi in città: trenta ciclisti insieme non formeranno mai le code che formano trenta macchine al semaforo! E lo sanno bene i nostri “colleghi” del nord Europa, le cui piste ciclabili sono ormai leggenda nei discorsi degli italiani che non si capacitano ancora di come i ministri danesi abbiano potuto preferire le biciclette alle auto blu. Il successo di questo nuovo tipo di mezzo pubblico è stato immediato: pochi mesi dopo l’inaugurazione già si progettava di aumentare il numero delle stazioni, perché il numero delle bici disponibili non era sufficiente a soddisfare le richieste. Certo, anche senza guardare al [To]Bike, complice forse la crisi, ma anche una sempre più diffusa coscienza ecologica, il numero di ciclisti nella nostra città è aumentato esponenzialmente in questi ultimi anni. Mie care amiche un tempo “bradipo” hanno rispolverato e ridipinto le vecchie Grazielle delle madri, e insospettabili ragionieri pedalano in giacca e cravatta. Ma attenzione, cari ciclisti: il Codice della strada è valido anche per voi! Quindi, andate e rendete più bella Torino... ma occhio al casco e ai semafori. Giulia Maria Bouquiè Miti da sfatare 29 Sopravvissuto a un grave incidente Q uando nella mattina dell’11 ottobre di due anni fa viene chiamato per una sostituzione al San Giovanni, dov’è stato assunto da poco, Marco Dolfin, chirurgo ortopedico di sicuro avvenire, non ha esitazioni: c’era da sostituire, e subito, un collega. Trent’anni, sposato di fresco con un’infermiera, intensa attività agonistica con una squadra di Hitball in A1 nel ruolo di capitano, il giovane medico ha, all’epoca, come si dice, tutto quel che si può desiderare dalla vita. Unico dubbio alla chiamata: andare in macchina in ospedale o in moto? Ma l’esitazione dura poco “perchè - ricorda oggi con un sorriso – l’amore per le due ruote prevalse subito”. Opta per la moto, che sicuramente lo farà arrivare prima, firmando così, inconsapevolmente, una svolta radicale nella sua vita. Il destino infatti è in agguato in Via Botticelli dove lo scontro frontale con un’auto lo riduce in fin di vita: embolia polmonare massiva, avambraccio rotto, lussazione all’anca, frattura delle vertebre accompagnata da un “terribile mal di schiena”. Per un’intera giornata i suoi colleghi del CTO si alternano in sala operatoria nel tentativo di rimediare ai tremendi danni provocati dall’impatto. Ma il momento, forse il più drammatico giunge al risveglio, quando alla moglie, accorsa al suo capezzale, Marco chiede, guardandola negli occhi: “Potrò ancora camminare?” La risposta arriva solo dopo una ventina di giorni e suona come una condanna: il midollo spinale è irreparabilmente danneggiato dal riversamento di sangue dovuto alla frattura vertebrale. Non c’è bisogno di essere medico e ortopedico per giunta, per capire cosa questo significhi. Ad attenderlo c’è un lungo, faticoso, periodo all’Unità Spinale per imparare a conoscere nuovamente il proprio corpo, ma occorre prima agire psicologicamente oltre l’iniziale rifiuto di quella sentenza apparentemente senza appello: “Cominciai a concentrarmi non su ciò che mi era stato tolto e mi era precluso – dice - bensì su quello che avrei potuto ancora fare”. Con la moglie Marco va alla Fiera di Düsseldorf, dove sono in rassegna speciali carrozzine che gli consentirebbero di riappropriarsi in qualche modo della sua mobilità e della sua vita, che vale a dire del lavoro “perché – dice - io volevo a tutti i costi tornare ad operare”. E quello che a tutta prima sembra un grido di ribellione ad un destino cinico diviene, con la volontà e la voglia di rinascere, una realtà quotidiana. Diventa normalità. Marco Dolfin oggi è infatti un ottimo chirurgo dell’anca e del ginocchio, che suscita sorrisi e sguardi pieni di ammirazione nei suoi colleghi. La voglia di continuare a fare ciò che ha sempre amato lo ha riportato a pieno titolo in sala operatoria dove ha effettuato finora oltre 100 interventi, una settantina dei quali come primo operatore. Al suo passaggio in carrozzina, molti si fermano per consultarsi con lui su questioni chirurgiche: “Il percorso di riabilitazione mi ha reso più empatico con i miei pazienti – dice - Oggi percepisco sensazioni che prima non potevo comprendere appieno. L’incidente, in fondo, mi ha aperto nuove opportunità.” Tra queste, la ripresa dell’attività sportiva, perché è di Marco Dolfin il nuovo record italiano nei 100 misti di nuoto, un primato che lo mette in condizione di alimentare un sogno: partecipare nel 2016 alle Paralimpiadi in Brasile. Massimo Boccaletti Alessandro G. Genitori In alto foto Partendo dall’alto: durante foto durante L’operazione In basso l’operazione L’ ortopedico foto del chirurgo Marco Dolfin Dolfin, 30 Avis Scuola Scuola, scuola e ancora scuola... “Eccovi, alcune foto della vostra presenza presso la nostra autoemoteca, in attesa di compiere l’importante gesto della donazione. A tutti voi in prossimità del prossimo esame di maturità, un grande IN BOCCA AL LUPO dalla Commissione Avis Scuola di Torino” Lc. Scientifico Copernico Ist. Tec. Sup. Pininfarina Ist. Tec. Com. Sommeiller Ist. Tec. Prof. Ferrari Maggio Ist. I.T.I.S. Grassi Ist. Tec. Sup. Sociale Ist. Tec. Prof. Colombatto Scuola di Management ed Economia Scuola di Management ed Economia Se vuoi ricevere informazioni sulle attività della Commissione Scuola scrivi a [email protected] Avis Adv 31 La voce di Avis Le nuove Campagne 2014 A l via le campagne Avis 2014 firmate Newton I.C., frutto di anni di partecipazione e vicinanza dell’agenzia alla tematica della donazione che, collaborando con Avis dal 2006, ne promuove l’attività in modo sempre nuovo e coinvolgente, senza cedere alla banalità. In occasione degli 85 anni di Avis Comunale di Torino sono state presentate tre differenti campagne pubblicitarie, campagne dai toni differenti ma con gli stessi obiettivi: sensibilizzare sul tema della donazione, mantenere il rapporto con i donatori e coinvolgerne di nuovi. “Buttati a pesce” accompagna sui mezzi pubblici i torinesi attraverso il traffico della città, strappando un sorriso e sensibilizzando l’osservatore incuriosito. Un invito a non soffermarsi a paure e timori, perché è più semplice “buttarsi” ed entrare a far parte del mondo dei donatori Avis ed essere coinvolti in un piccolo gesto d’amore che fa una grande differenza. BUTTATI A PESCE dona il sangue UNITÀ DI RACCOLTA Via Piacenza, 7 - Torino Tel.011 61 33 41 Via Torino, 19 - Pianezza Tel. 011 96 61 668 ORARI DONAZIONI 7.45 - 11.45 tutti i giorni (compresi festivi) REGISTRATI AL SITO WWW.AVISTORINO.IT “Adesso è il tuo turno” rappresenta una vera e propria chiamata alla solidarietà, un’incitazione dal tono diretto ed esplicito a tutti coloro che frettolosamente attendono nella stazione metropolitana, un invito a dedicare un momento della propria quotidianità agli altri attraverso il dono del sangue. Una mano intenta a suonare gli 85 anni dalla fondazione; per presentare le attività e far sentire la sua “voce” saranno sempre più necessarie iniziative mirate di comunicazione per far si che si riesca a garantire il fabbisogno di sangue. Oggi, infatti, è fondamentale, più che in passato, far avvicinare nuove risorse alla tematica della donazione, poiché al potenziale incremento dell’età media della popolazione italiana si affianca una diminuzione della fascia di popolazione più giovane, per cui nel medio-lungo periodo sarà sempre maggiore la richiesta di sangue. Claudio Lupica Le Campagne 2014 BASTA UN AT T I M O un campanello, come a voler prenotare il proprio “appuntamento solidale” con Avis, immagine semplice ma d’impatto, così come lo è il gesto del donare. Manifesto alla semplicità della donazione, “Basta un attimo”, nelle vicinanze del punto di raccolta in Piazza XVIII Dicembre (Porta Susa). Campagna istituzionale che enfatizza quanto basti veramente poco per far la differenza: donare è questione di un attimo! Il 2014 è sicuramente un anno importante per Avis Comunale di Torino, che celebra PUNTO DI RACCOLTA P.ZZA XVIII DICEMBRE (PORTA SUSA) Unità di raccolta Via Piacenza, 7 Torino Tel. 011 61 33 41 Via Torino, 19 - Pianezza Tel. 011 96 61 668 Orario donazioni 7.45 - 11.45 tutti i giorni (compresi festivi) REGISTRATI AL SITO WWW.AVISTORINO.IT Viaggi 33 Gita a Parigi Gli avisini visitano la Ville Lumière P rogramma di viaggio ben studiato e non stancante nonostante fosse tutto concentrato in tre giorni (due sono serviti per il viaggio, durante il quale sono state effettuate numerose soste, compreso il pranzo al ristorante, consentendo alle nostre gambe di non patire per l’immobilità che un lungo percorso in autobus richiede). La guida sicura dell’autista, la sua disponibilità nel portarci nei luoghi stabiliti ed accompagnare i vari gruppi nel pomeriggio a disposizione, la ferma ma gentile guida di Palmira Merlo e l’accompagnatrice Laura, hanno contribuito a rendere il soggiorno nell’affascinante Parigi, sicuro e interessante. Una piccola pecca, a mio parere, è stato il fatto che l’hotel fosse un po’ decentrato, a scapito del tempo che si poteva dedicare alle passeggiate, anche serali. Le guide che ci hanno accolto in città, (due italiani trapiantati a Parigi da parecchi anni) hanno non solo illustrato con evidente ottima conoscenza quanto visitato, ma approfondito spesso la spiegazione con aneddoti e particolari interessanti. Molto piacevole,anche se con qualche spruzzatina di pioggia è stata la crociera sulla Senna a bordo del Bateau Mouche: se Parigi è bella di. giorno, la sera è “magica “. Anna Maria Terranova Partendo dall’alto: Sacro Cuore, la Torre Eiffel, foto di gruppo 34 Eventi Torino Nei prossimi mesi a Torino Luglio Splendori delle corti italiane: gli Este: Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena dal 5 al 7 luglio 2014 - Reggia di Venaria Reale Kappa FuturFestival Torino Summer Music Festival sabato 5 luglio e domenica 6 luglio 2014 da mezzogiorno a mezzanotte. Parco Dora Torino Nell’anno della scomparsa di Frankie Knuckles, Torino Summer Music Festival dedica un intero palco al genere musicale da cui discendono la maggior parte dei suoni che oggi animano club e festival di tutto il mondo: la musica house. One Direction 6 luglio 2014 Stadio Olimpico. Cristina d’Avena 6 luglio 2014 GruVillage. Giuliano Palma 10 luglio 2014 GruVillage. Mostra Best Actress al Museo del Cinema di Torino Il Museo Nazionale del Cinema di Torino propone, alla Mole Antonelliana dal 3 aprile al 31 agosto 2014, la mostra BEST ACTRESS. DIVE DA OSCAR, da un progetto di Stephen Tapert. La mostra, presentata a Torino in prima mondiale, raccoglie oltre 350 opere che ripercorrono la storia delle donne che hanno vinto l’Oscar come migliore attrice dal 1929 al 2014: ritratti delle star, immagini dei film da loro interpretati che si alternano a bellissimi manifesti, costumi di scena, oggetti dal set, sceneggiature e istantanee della cerimonia degli Oscar che fanno rivivere l’emozione della vittoria della prestigiosa statuetta. In aggiunta, numerosi documenti, manifesti e materiali legati alla storia dell’Academy quali inviti, programmi, clip delle riprese cinematografiche e televisive, e abiti indossati dalle dive durante la spettacolare cerimonia dell’Oscar®. Mostra Preraffaelliti a Palazzo Chiablese di Torino fino al 13 luglio 2014 La mostra Doppio Sogno allestita nelle nuove sale espositive di Palazzo Chiablese (Polo Reale di Torino) lascia spazio alla nuova e grande retrospettiva sui Preraffaelliti della Tate Gallery di Londra. La mostra espone settanta capolavori, vere e proprie icone dell’età vittoriana come Ophelia di John Everett Millais, L’amata (La sposa) di Dante Gabriel Rossetti, Prendete Vostro figlio, Signore di Ford Madox Brown e Sidonia von Bork 1560 di Edward Coley Burne-Jones. The Bloody Beetroots 5 luglio 2014 - ore 21.00 Parco Dora Fe s t i v a l M o z a r t a To r i n o , i concerti in piazza San Carlo dal 18 al 23 luglio 2014 Dopo il successo dello scorso anno del Festival Beethoven, dal 18 al 23 luglio 2014 la città di Torino ospiterà un nuovo festival musicale dedicato a un grande autore di musica classica: Wolfgang Amadeus Mozart. Una festa lunga sei giorni per tutti i torinesi e i turisti che potranno assistere gratuitamente a sei grandi concerti in piazza san Carlo eseguiti da tre orchestre con direttori e interpreti di fama internazionale. Capolavori come il Don Giovanni e Il flauto magico saranno presentati in un format del tutto inedito pensato per i neofiti e il grande pubblico. TOP GEAR LIVE 6 luglio 2014 Palaolimpico di Torino. Eventi Torino modelli in scala 1:4, realizzati dal Corso di Diploma Accademico in Transportation Design, in collaborazione con marchi automobilistici noti a livello mondiale. Mostra Piccoli Principi alla Palazzina di Stupinigi dal 18 giugno al 30 dicembre 2014 I ritratti dei bambini – studiati dall’occhio straordinario di Federico Zeri – sono stati protagonisti di una mostra al Lingotto di Torino nel 1995, in occasione di Arte Antica ’95. Lo studioso, attento alle ricerche storico-documentarie in corso su iconografie e provenienze, indicava valide linee di lettura: la fortuna e l’interpretazione dell’immagine del bambino nella cultura figurativa; l’aspetto iconografico a decodificare abiti e simboli e quello socio-culturale che delinea il contesto in cui le opere sono eseguite e le scelte ideologiche che esse indicano. Agosto Traffic Torino Free Festival dal 28 al 31 agosto 2014 Cantieri OGR “Traffic” è nato per cambiare . Nell’arco di dieci edizioni sono variate via via la collocazione cronologica, le sedi e – di conseguenza – le scelte di contenuto. Una regola che vale in particolare quest’anno: il festival si accasa infatti presso i Cantieri OGR, luogo che simboleggia la metamorfosi postindustriale della città, dunque a sua volta sinonimo di trasformazione. In passato officina dove venivano costruiti e riparati i treni, ha ora come vocazione quella di laboratorio di sperimentazione e produzione di arte e cultura. 27 paesi; 182 appuntamenti, di cui 156 concerti, in 94 spazi canonici e inconsueti: sale da concerto, chiese, piazze, cortili, musei, palazzi, carceri, stabilimenti industriali… Festival di tutte le musiche, MITO SettembreMusica è il luogo ideale per ripercorrere le storie della musica attraversando i differenti generi: dall’antica alla classica e alla contemporanea, dal jazz alle espressioni più innovative della musica elettronica, il tutto a prezzi sempre molto accessibili. 16° Congresso Nazionale Domotecnica dell’Efficienza Energienza. dal 18 al 20 settembre 2014 L i n g o t t o Fi e r e . Manualmente - Rassegna della manualità creativa dal 25 al 28 settembre 2014 Lingotto Fiere. Manualmente si prefigge l’obiettivo di incentivare la cultura della manualità e di porre l’accento sull’importanza che il lavoro di creazione manuale può avere per ogni individuo. Settembre “IED Transportation Design: 20 yeas of excellence, Mostra IED Transportation Design al Museo dell’Auto di Torino da venerdì 20 giugno a domenica 31 agosto 2014 - Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino ospiterà la mostra organizzata da IED Torino per festeggiare i vent’anni dall’avvio del corso di Transportation Design. In mostra 10 modelli in scala reale, realizzati dal Master in Transportation Design, e 15-20 MITO SettembreMusica dal 4 al 21 settembre 2014 Per 18 giorni, Milano e Torino tornano a essere un unico grande palcoscenico offrendo un’occasione imperdibile per accostarsi a proposte artistiche diverse e di grande valore; circa 2200 musicisti: grandi orchestre, complessi da camera e solisti provenienti da Concerto Ligabue 9 settembre 2014 Stadio Olimpico. Per consigli sui prossimi eventi inviaci una email all’indirizzo [email protected] 35 36 Al nostro fianco Associazioni La ricchezza del Paese reale C ’è una ricchezza che il Pil non misura: le molteplici forme della partecipazione dei cittadini. Ed è una risorsa rilevante e diffusa sul territorio nazionale. Le attività di volontariato, quelle legate ai temi dell’ambiente e del territorio, della cultura, del «loisir» e sportive: tutte contribuiscono a generare il nostro capitale sociale. Che è fatto di dimensioni assieme simboliche ed economiche. Perché la partecipazione attiva a forme associative crea condivisione di valori, unisce le persone e le comunità in una visione comune della propria esistenza e del futuro. Come tante formichine brulicanti sul territorio, attraverso le diverse forme del volontariato, alimentano reti di relazione, si scambiano informazioni e iniziative, si ordisce quel filo che consente di sperimentare l’integrazione e il sostegno fra persone. Anche di provenienze diverse. … Tutte queste attività sono elementi fondamentali della nostra coesione sociale. L’obiezione che più spesso si sente fare, ed è anche la preoccu- pazione ricorrente, è che le persone partecipano poco: è difficile chiamare a raccolta i cittadini. Certo, sono oggi molto poche le organizzazioni volontarie in grado di mobilitare – come si usa dire – le masse, com’era un tempo per le grandi associazioni o i partiti (spesso portati a predisporre partecipazioni prezzolate). Oggi la mobilitazione delle persone avviene su singole istanze, magari anche limitate nel tempo, sicuramente meno ideologicizzate: la questione ambientale del proprio quartiere o della città; la raccolta di alimenti o di denaro per le famiglie con problemi; le emergenze climatiche e i disastri ambientali...Iniziative mirate, concrete, dove chi partecipa può misurare tangibilmente gli effetti del proprio impegno. È una partecipazione pragmatica dove contano le dimensioni relazionali, il contatto e il confronto con le altre persone, e l’intervento materiale. Il brulichio delle iniziative e della quantità di persone che vi partecipano, come dimostra la ricerca Community Media Research - Questlab per La Stampa, raccontano dell’esistenza di un sostrato partecipativo diffuso. Di un radicamento associativo sui territori e sulle questioni concrete che si è spostato dal piano della partecipazione ideologica a quella pragmatica. In ogni caso, generatrice di valori e di identificazioni. Ma la partecipazione non ha solo una dimensione simbolica. Questa miriade di iniziative produce anche un valore economico non indifferente. Anche soffermando l’attenzione solo sul versante delle iniziative culturali, basti pensare all’indotto economico che generano le circa 1.200 manifestazioni stimate dei molti festival che si sono sviluppati negli anni recenti lungo l’Italia su diversi temi: dall’economia di Trento alla filosofia di Modena; dalla musica della Notte della Taranta ai libri di Pordenonelegge e alla letteratura di Mantova; dal festival della Spiritualità di Torino a quello biblico di Vicenza, solo per citare alcuni casi. Ciascuno di questi eventi culturali muove centinaia di migliaia di persone che raggiungono le città, generando una domanda di turismo, di ospitalità e di consumi. Alimentando valore economico e simbolico. Evidenziando una volta di più il volto di una Nazione che spesso non vediamo o non vogliamo vedere. Cultura, turismo, ambienti territoriali, economie locali costituiscono un mix importante per lo sviluppo del Paese. Un’Italia che esprime voglia di partecipazione e una domanda di crescita culturale. Sono dimensioni che non contribuiscono ad alimentare le statistiche del Pil della ricchezza. Ma sono fondamentali per costruire il (futuro) Pil della felicità. Daniele Marini Università di Padova (LaStampa 30 settembre 2013) Guerrilla gardening 37 Quando sboccia il senso civico L o chiamano “Guerrilla gardening” e quando descrivono le loro azioni utilizzano un linguaggio militare. Parlano di “arsenali”, di “guerra” (richiamato dallo stesso nome del movimento) e di “attacchi”. E sono un gruppo non violento. Il termine “guerrilla gardening” apparve per la prima volta nel 1973 a New York, utilizzato dal gruppo Green guerrilla. La loro azione lasciò all’epoca interdetti i cittadini, oggi invece l’area dove avvenne quel primo attacco è protetta dal dipartimento parchi di New York. Ma cosa era successo? E in cosa consiste il guerrilla gardening oggi? L’azione del 1973, ritenuta rivoluzionaria, è ammantata di una sublime e “verde” semplicità: alcuni cittadini avevano trasformato un lotto privato abbandonato in un giardino. Perché questo fanno, questi insoliti guerriglieri: rilevano pezzi di terra abbandonati e, “armati” di zappa, guanti e annaffiatoi, lo riportano alla vita. Questo movimento, diffusosi in fretta nel nord Europa, approda in Italia negli anni 2000. Se è a Milano che si contano i primi “guerriglieri” italiani, Torino spicca subito per la nascita, nel 2007, dell’associazione “Badili badola” e per le sue iniziative. Il gruppo si impegna attivamente a combattere il degrado urbano “dal basso” occupandosi del verde pubblico. Un esempio? Il 13 giugno 2011 questi impavidi guerriglieri, armati di paletta e guanti, hanno messo a dimora in via Bologna un olmo, un fico, un kaki, un nespolo e un oleandro, con la partecipazione e i consigli dei curiosi. Le azioni, anche quelle individuali, dimostrano una grande fantasia: a Torino, ma anche a Bari e in altre città si riempiono di terra piccole fontane abbandonate per trasformarle in... vasi di gran classe. E se il terreno non è raggiungibile? Nessun problema, esistono le “bombe di semi”: palline di argilla in cui si incorporano i semi che vengono lanciate oltre le cancellate nella speranza che attecchiscano. Insomma, azioni spontanee di cittadini insospettabili che danno un significato profondo a ciò che è “pubblico”, prendendosene cura senza aspettarsi nulla in cambio. A ricordarci che anche dietro quel vaso di fiori in quella viuzza insignificante dietro casa può celarsi un profondo messaggio morale da cogliere e disseminare. www.guerrillagardening.it Alcuni esempi di realizzazioni 38 Passione fotografia Per una buona esposizione S e avete una macchina digitale dove sia possibile non scattare solo in automatico ma poter gestire l’esposizione della fotografia è necessario sapere alcune cose. Fondamentalmente i parametri che possiamo variare per modificare l’esposizione (e non solo) dell’immagine sono il tempo di scatto, l’apertura del diaframma, a sensibilità ISO. Tempo di scatto C’è poco da dire su questo: è semplicemente il tempo in cui l’otturatore resta aperto e fa entrare la luce. Ovviamente variando il tempo di scatto l’immagine viene influenzata e subisce delle modifiche: se lasciamo l’otturatore aperto per 1/200 (cioè circa mezzo centesimo di secondo) potremo congelare il movimento di una persona che corre, mentre se lo lasciamo aperto per 1/10 di secondo (cioè ben 10 centesimi di secondo) la persona che corre sarà probabilmente irriconoscibile e il movimento lascerà una scia dietro al soggetto, rendendo percepibile l’idea del movimento. Apertura del diaframma Questo è un po’ più complicato. Ogni obiettivo al suo interno ha delle lamelle che si aprono e si chiudono facendo passare più o meno luce, a seconda di quanta ce ne serve e di come la impostiamo. É come una finestra nella quale possiamo decidere se aprire le tende e di quanto. I valori numerici che rappresentano sono inversamente proporzionali alla luce che entra: questo significa che un obiettivo impostato a f:3,5 fa entrare più luce che se impostato a f:8 o a f:11. I valori sono misurati in STOP. Gli stop sono: f:1,4, f:2, f:2,8, f:4, f:5,6, f:8, f:11, f:16, f:22 ecc Sappiate che ogni volta che chiudete un po’ il diaframma (facendo quindi aumentare il numero f) il tempo di scatto si allungherà leggermente per fare in modo che il sensore raccolga abbastanza luce, mentre se lo aprirete diventerà più breve (questo nelle modalità P, A, S, nella modalità M l’esposimetro non fa variare il valore che non state controllando perché di fatto li state controllando tutti) Sensibilità ISO La sensibilità Iso è uno di quei valori che la fotografia digitale ha rivoluzionato rispetto alla tradizionale fotografia a pellicola. Gli Iso ci sono sempre stati e le pellicole erano più “lente” o “più veloci” a seconda del valore Iso o Asa che riportavano. La miglior pulizia dell’immagine e la qualità più alta si ottengono usando sempre il valore ISO più basso possibile (64, 80, 100, 200, dipende dalla macchina), perché la macchina non ha bisogno di amplificare molto il segnale, ma questo ovviamente significa che dovrà arrivare molta luce al sensore, quindi a meno che non ci sia il sole o che non abbiamo una sorgente luminosa abbastanza potente dovremmo usare dei tempi lunghi o dei diaframmi molto aperti. Anche gli ISO funzionano in STOP, ma sono più facili da leggere: raddoppiano sempre il valore, così tra 100 e 200 c’è uno stop, tra 200 e 400 un altro, tra 400 e 800 un altro e così via, esattamente come accade coi tempi di scatto. Fosse sempre così facile e se non cambiasse niente tanto varrebbe tenere sempre il valore ISO bello alto, in modo da poter usare diaframmi più chiusi e tempi più brevi e invece no…perché? Perché amplificando il segnale “buono” che arriva al sensore si amplifica anche il rumore di fondo, ragion per cui l’immagine diventa granulosa, meno nitida e in definitiva qualitativamente inferiore. Con le reflex più evolute si può arrivare ormai a più di 6000 ISO e avendo pochissimo rumore (grana) nella fotografia. Per concludere ,una giusta esposizione (in base alla luce che abbiamo) si ottiene con un giusto uso di questi tre fondamenti della macchina fotografica. Giorgio Debernardi Passione fotografia Le vostre foto Scelti per voi Per ogni numero pubblicheremo tre foto scelte tra quelle che i donatori possono inviare a questo indirizzo: [email protected]. Le altre saranno visibili sul sito www.avis.it. Le foto devono essere jpg e dimensionate con il lato lungo a 1200px. www.fotocomefare.com In questo sito trovate molti tutorial sulla fotografia. www.fondazionefotografia.org In questo sito troverete le mostre fotografiche e news sulla fotografia. Pillole La fotografia è un’azione immediata; il disegno una meditazione. Henri Cartier-Bresson Fotografare significa appropriarsi della cosa che si fotografa. Significa stabilire con il mondo una relazione particolare che dà una sensazione di conoscenza, e quindi di potere. Susan Sontag Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni. Andreas Feininger 39 Dall’alto: Lago Maggiore. Fernanda Strazzarino. Le gru. Valentino Camandona. New York, Paola Sibona. 40 Dialetto La Festa dël Piemont Q uest’anno la «Festa dël Piemont» fa tappa a Pianezza, ma questo, di per sé, potrebbe anche lasciare indifferenti, specialmente i non piemontesi. Oltre al valore di questa festa, che giunge all’edizione n.47 dopo aver toccato tutte le province e molteplici località grandi e piccole, la sua localizzazione ha un valore molto speciale che ha un legame forte con questa rubrica. La festa va, infatti, a trovare svolgimento proprio nella cittadina che è residenza di Camillo Brero con lo scopo di rendergli un omaggio particolare in concomitanza con il suo ottantottesimo compleanno. Camillo Brero è, infatti, l’ultimo de «Ij Brandé» (letteralmente gli alari del camino), la gloriosa Compagnia fondata nel 1927 da Pinin Pacòt con altri grandi letterati piemontesi. Penso non sia inutile ritornare al significato di questo vocabolo: «Ij Brandé», parola di origine germanica in quanto derivante dal tedesco «brand» (che significa tizzone ardente, incendio, ustione, mentre «brandes» significa incendio) e che in piemontese assume una doppia valenza. Esiste infatti il verbo «brandé» che è un verbo intransitivo con questi significati (tratti dal Vocabolario della Lingua Piemontese di Camillo Brero: ardere vivacemente): bollire rumorosamente; anche agitarsi, essere in movimento; affaccendarsi, agire celermente. Però non finisce qui perché «brandé» può anche assumere il senso di brandire e quindi ecco «brandé la spa o ’l sàber» (brandire la spada o la sciabola). Dal verbo «brandé» derivano il sostantivo maschile «brando» e quello femminile «branda». Il secondo si riferisce, non come si potrebbe pensare di primo acchito, a un luogo dove coricarsi perché questo è valido in italiano, invece il sostantivo si riferisce a un distillato alcolico ricavato prevalentemente dalle vinacce (la «rapa») o dal vino: la grappa in italiano. La «rapa» è anche utilizzata come elemento conservante per i peperoni: «ij povron a la rapa». L’appellativo di questo distillato dà l’indicazione di come esso sia assai forte e quindi bruciante, ardente nella bocca di chi lo beve e perciò, normalmente, non si esagera accontentandosi di «un cichèt ëd branda» (un bicchierino di grappa). Il «brando» è un ballo caratteristico piemontese che prevede un grande movimento da parte degli interpreti, quasi che si trovassero ad agitarsi sulle braci ardenti. In particolare la brace in piemontese diventa «brasa», altro vocabolo con ascendente germanico dal verbo e sostantivo «braten» che significa cuocere arrostendo («an sla brasa» sulla brace) oppure un cibo cotto arrosto. Esistono poi dei modi di dire piemontesi che utilizzano il termine «brando» e sono: «esse a brando» (essere in movimento); «butesse an brando» (avviarsi, mettersi in movimento); «fé ’l brando» (fare chiasso) e «mné ’l brando» (fuggire). Infine l’accrescitivo «brandon» non significa un grosso «brando», bensì è analogo al tedesco da cui siamo partiti ovvero tizzone o anche fiaccola, torcia. La scelta dell’appellativo de «Ij Brandé» ha quindi un significato figurativo in quanto coloro che si sentono parte di questo sodalizio (un po’ strano perché senza tessere, quote, sede, ecc) hanno il compito di fare come gli alari nel camino, ossia tenere sollevati i ceppi per favorirne la combustione e lo sviluppo delle fiamme, ma nel loro caso si tratta di sostenere la lingua e la cultura piemontese perché possa sempre ardere di buona fiamma. Tornando quindi alla «Festa dël Piemont» e a Camillo Brero, vorrei proporvi una delle sue belle poesie dedicate alla sua lingua che rappresenta un vero e proprio inno d’amore che il poeta le ha dedicato. Un inno a cui dobbiamo legarci perché continui ad ardere viva la fiamma in mezzo ai «Brandé». Michele Bonavero Dialetto La nòstra bela lenga piemontèisa Quand che ij fieuj e j’anvod parleran pì la nòstra bela lenga piemontèisa ëdcò le muraje a ’rfaceran «Vergògna» ai savant e ai potent ch’a l’han baratala - la nòstra bela lenga piemontèisa con tranta dné e ’l giov dla lenga dj’àutri. Quand che ji fieuj e j’anvod parleran pì la nòstra bela lenga piemontèisa - e noi e ij Grand saroma arson lontan d’una vos dròla ’d na cossiensa veja ij dàir, le pere, ij ròch la parleran la nòstra bela lenga piemontèisa, j’eve dij nòstri fium la canteran la nòstra bela lenga piemontèisa, la lòsna e ’l tron a la diran sle nìvole la nòstra bela lenga piemontèisa, ël vent la crijerà tra la tempesta la nòstra bela lenga piemontèisa, la lun-a ëd neuit la confidrà a le faje la nòstra bela lenga piemontèisa, ëd di a risplenderà ’nt la lus dël sol la nòstra bela lenga piemontèisa. La nòstra bela lenga píemontèisa tradìa e dismentià, la nòstra bela lenga piemontèisa. Oh, mia bela lenga piemontèisa che ant ël mè sangh it vive!¬¬ La nostra bella lingua piemontese noi e i nonni saremo eco lontana / luna di notte la confiderà alle fate / Quando i figli e i nipoti non par- di una voce strana di una coscienza la nostra bella lingua piemontese, leranno più la nostra bella lingua vecchia / i crinali, i sassi, i macigni / di giorno risplenderà nella luce piemontese / anche i muri rinfac- la parleranno / la nostra bella lingua del sole / la nostra bella lingua pieceranno «Vergogna» / ai sapienti e piemontese, / le acque dei nostri montese. // La nostra bella lingua ai potenti che l’hanno barattata / fiumi la canteranno / la nostra bel- piemontese / tradite e dimenticata - la nostra bella lingua piemontese la lingua piemontese, / il fulmine e / la nostra bella lingua piemontese. - / con trenta denari e il giogo della il tuono la diranno sulle nuvole / la / Oh, mia bella lingua piemontese lingua degli altri. // Quando i figli nostra bella lingua piemontese, / il / che nel mio sangue vivi! e i nipoti non parleranno più / la vento la griderà fra la tempesta / la Michele Bonavero nostra bella lingua piemontese / - e nostra bella lingua piemontese, / la QUIZ Risposta al quiz precedente: il nome della celebre attrice era Eleonora Duse, a cui è dedicata la breve via che a Torino sfocia nei pressi del Teatro Carignano, in piazza Carignano. Risulta vincitore del quiz: Maria Grazia Avalle. IL NUOVO QUIZ Cerere è un pianetino individuato da un famoso astronomo nel 1801. Torino gli ha dedicato una via proprio per onorarlo per questa sua scoperta. Sapete dire il nome di questo astronomo? Le risposte devono pervenire presso la sede AVIS - Concorso Quiz - Via Piacenza 7 - 10127 Torino oppure via email all’indirizzo [email protected] entro il 30-8-2014. Il premio del precedente quiz deve essere ritirato entro il 30-8-2014. 41 42 Cosplay Oggi al parco ho incontrato Gandalf E Cosplayer Giulia Maria Bouquiè ntrate in camera di vostro figlio e, invece dell’adolescente attaccato al computer che vi aspettavate, vi ritrovate davanti una figura vagamente familiare vestita da... Bilbo Baggins (protagonista de Lo Hobbit)? Non preoccupatevi e non sfregatevi gli occhi: non siete pazzi. È solo la nuova moda importata dal Giappone. Si chiama “cosplay” (“costume-play”) e chi lo pratica è chiamato “cosplayer”. Se i vostri ragazzi leggono manga (i fumetti giapponesi, n.d.r.) o giocano ai videogiochi mettetevi l’animo in pace: prima o poi lo diventeranno anche loro. E non è detto che sia un male. In pratica, il cosplay consiste in questo: nello scegliere un personaggio (in principio solo dai manga ma oggi anche da film, libri, sceneggiati), studiarselo, prepararsi il costume e indossarlo, di solito alle fiere e ai raduni. Tra i cosplayers vige un ferreo codice d’onore composto da una sola, granitica regola: puoi vestirti da ciò che vuoi, ma il tuo costume dev’essere rigorosamente fatto a mano. Nessuna eccezione, e chi infrange tale regola incorre nell’onta e nel disonore. Perché il cosplay è un’arte, complessa e sfuggente, formata da ingegno e creatività. Solo i maestri arrivano a padroneggiarla appieno e a risultare identici ai propri beniamini. E i migliori imparano addirittura a riprodurre movimenti e atteggiamenti dei personaggi che interpretano. Inutile dire che molti ragazzi (me compresa, lo ammetto) si accontentano anche solo di essere vagamente riconosciuti mentre vagano per gli stands delle fiere. Molto gettonate sono le competizioni. Consistono in due prove, una in cui si valuta il costume in sé e uno in cui il cosplayer deve dimostrare di saper imitare il proprio personaggio anche con gli atteggiamenti e le battute. Alcuni cosplayers si sono costruiti una carriera lavorativa e hanno messo insieme uno staff di truccatori e sarti per partecipare a tali competizioni. I risultati sono splendidi, ma un cosplay “fatto in casa” è sempre più spontaneo... e dà più soddisfazioni, anche solo nei momenti in cui il gruppo di amici vaga per i mercatini alla ricerca di quella cravatta che darebbe un’aria così “Hogwarts”! Insomma, una moda che di per sé potrebbe far storcere il naso cela un potenziale creativo tale da far chiudere la bocca a chiunque dica che “i giovani d’oggi non fanno più niente, stanno solo davanti alla playstation!”. Playstation? La macchina da cucire è molto più stimolante, bello! Giulia Maria Bouquiè Storia minore 43 Che succede a Torino? ... è folla! A ppena qualche anno fa, senza dubbio, sarebbe sembrato impossibile. Li vedi passeggiare per la città, ti fermano, ti domandano dove trovare una certa strada, una piazza, con la piantina topografica di Torino, come smarriti, con domande su mezzi pubblici, autobus, tram, punti-sosta di tassì. Come a Parigi, a Londra o Berlino. All’inizio dell’estate, un bilancio è ormai possibile, con non poca meraviglia. Conclusi i giorni del Salone del Libro, colma di gente la metropolitana - per costruire la quale si era discusso per anni - le code per entrare a Palazzo Reale, a Palazzo Madama, per visitare il Museo del cinema alla Mole Antonelliana, per entrare al Museo Egizio, il bilancio è insomma sorprendente: alla domanda perché tutto ciò avvenga e continui ad avvenire, la risposta è semplice: hanno scoperto Torino. Molti s’interrogano sul perché questo “miracolo” non sia avvenuto prima. Già le Olimpiadi invernali, poi il passaggio da una Torino più “europea” a una città multietnica, quindi una serie di eventi - le lunghe “code” per la rassegna di Renoir - infine il Salone del Libro. E’ una Torino piena di folla come non ci si sarebbe aspettati mai. Che dire? C’è - inutile negarlo - un risvolto anche negativo, quello che è “pagato” dalle grandi città che si sono trasformate in metropoli: un accrescimento della delinquenza spicciola, delle necessità di ogni giorno, un visibile aumento della mendicità, anche nel pieno centro storico, ma era un “prezzo” prevedibile e comprensibile, come lo hanno pagato tutte le metropoli, senza contare l’afflusso costante di immigrati che, sbarcando ogni giorno, dalle coste del sud tendono a spostarsi al settentrione magari per raggiungere quindi la Francia, la Germania e l’Austria. Inutile stupircene. Torino non poteva ritenersi immune da un tale fenomeno. Guardiamo, comunque, al lato positivo, e di ciò non possiamo che compiacerci: hanno scoperto Torino, le sue meraviglie storiche, i “tesori” di quello che fu il perno attorno al quale si costituì l’unità di un paese che trova, nelle Alpi, la cerniera di unione con il cuore dell’Europa. Se questa “cerniera” non ci fosse, la penisola italica si troverebbe non solo isolata ma proiettata “in giù”, verso il Medio Oriente e i paesi africani. In questo senso Torino può ringraziare la conformità del suo essere al nord, settentrionale, più vicina al cuore di un’Europa che conta, nella sua unità, anche se le perplessità sono ancora molte, suddivise fra i “dettami” di Bruxelles, di Strasburgo, in una frammentarietà di leggi, dettami, a volte contrapposizioni giuridiche che lasciano perplessi. In uno scenario così complesso, Torino spicca e trae forza e prestigio soprattutto sul piano turistico: non avremmo, altrimenti, che questo innegabile “ritorno”: è sparita, come d’incanto, la città-officina così spesso raffrontata a Detroit, la città “grigia, triste”, conosciuta soltanto per la presenza della Fiat, centro sia pure mondiale dell’automobile, per le sue squadre di calcio, la Juventus e il Toro. Quella scoperta oggi dalla folla di turisti che vi sbarcano è una città, pur con i mutamenti del tempo, come la vide e la volle un grande uomo di Stato, Emanuele Filiberto, quella domenica del 7 Febbraio 1563 alle undici del mattino, nel momento in cui la scelse come nuova capitale del ducato, al posto di Chambéry. Città dunque nel cuore dell’Europa; poi il duca portò con sé il talismano dei Savoia, la Santa Sindone, che uscirà dalla sua lipsana, ossia dalla sua teca, in attesa di nuovi, grandi eventi. Nel frattempo si riempe di folla e non possiamo che rallegrarcene. Renzo Rossotti Uno scorcio di Torino 44 Avis cultura Le mostre & gli artisti I PRERAFFAELLITI AL POLO REALE DI TORINO Allestita nel nuovo spazio mostre del Polo Reale, a Palazzo Chiablese, ingresso dalla piazzetta Reale, la mostra «Preraffaelliti. L’utopia della bellezza» offre un ampio panorama dell’esperienza artistica e culturale della Confraternita dei Preraffaelliti. Promossa da Comune di Torino, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e Polo Reale, la mostra - curata da Alison Smith insieme a Caroline Corbeau-Parsons - è prodotta da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore e realizzata in collaborazione con la Tate Britain e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L’esposizione dei settanta capolavori della collezione della Tate Britain di Londra permette di cogliere e approfondire il clima di una ricerca che si è sviluppata alla metà dell’Ottocento, quando tre giovanissimi artisti - John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti e William Holman Hunt - fondarono la Confraternita nel settembre 1848 con l’intento di cambiare la società attraverso l’arte, ispirandosi agli ideali del primo Rinascimento. Una mostra e, contemporaneamente, la storia di un movimento che è giunto sino ai giorni nostri - come afferma Luca Beatrice influenzando la cultura occidentale tra gotico e dark, tra le poetiche visionarie dei registi Tim Burton e Francis Ford Coppola e gruppi come Big Four e Curie. Dai loro quadri emergono gli aspetti della religione, del paesaggio, della poesia, della bellezza. E così le donne dalla sottile sensualità, i paesaggi en plein air, i riferimenti a Dante e Shakespeare, alle novelle medioevali e alla Bibbia costituiscono i momenti di un percorso che va dalla straordinaria «Ophelia» di Everett Millais alla tela «Ecce Ancilla Domini! (L’Annunciazione)» del Rossetti, dal «Paesaggio con ragazza accanto a un faggio» di George Price Boyce a «Sidonia von Bork» di Edward Burne-Jones. Torino, Polo Reale, sino al 13 luglio. L’ARTE SACRA DI CARLO SISMONDA A SALUZZO La storica struttura de La Castiglia ospita la mostra retrospettiva «Carlo Sismonda. La luce nel sacro» che mette in evidenza l’energia e la tensione espressiva del maestro di Racconigi (1929-2011). Si tratta dell’appuntamento artistico della primavera-estate della Città di Saluzzo, che ha collaborato con l’«Associazione Culturale Carlo Sismonda Onlus», presieduta da Mario Abrate, alla realizzazione di questo incontro tra Arte Sacra e territorio. Un’occasione per entrare in diretto contatto con le venti e grandi tavole degli «Evangeli», le stazioni della «Via Crucis», i ritratti della madre, i nudi femminili e i paesaggi permeati da una spiritualità che esprime la misura interiore di Sismonda. Autore di composizioni musicali, di opere che richiamano la lezione di Cézanne, Van Gogh, esprime una particolare tensione pittorica nelle pagine legate al volto di Cristo, alla folla che ascolta le parabole, alla Crocifissione. La mostra è corredata dalle pubblicazioni «Carlo Sismonda. Dagli Evangeli», Torino 1978, «Carlo Sismonda 1929-2011» a cura di Martina Corgnati, Skira Editore 2012, e dai testi di Piero Flecchia, Mario Abrate, Umberto Casale e Anna Cavallera. Saluzzo, La Castiglia, sino al 28 settembre. PALAZZO LOMELLINI A CARMAGNOLA Nelle sale espositive di Palazzo Lomellini, in piazza S. Agostino 17, è aperta la rassegna «Tra idea, mito e realtà», curata da Paola Malato. L’appuntamento dell’Assessorato alla Cultura della Città di Carmagnola, organizzato dall’Associazione Piemontese Arte, presieduta dallo scultore Riccardo Cordero, propone l’esperienza di quattro artisti contemporanei. Sandro De Alexandris espone tele dalla raffinata tessitura del colore (dal rosa all’azzurro), dove il suo lirico astrattismo è il risultato di una ricerca meditata, interiorizzata, definita con misura. La progettualità di Johannes Pfeiffer si identifica con grandi installazioni che «occupano» gli spazi. Composte da materiali come l’acciaio e una fitta sequenza di fili di nylon, appaiono estremamente leggere, evocative. Giorgio Ramella, invece, affida a «Nuvole e cacciatore» e «Verso sera» il senso di una mitica visione dell’Oriente, che sottolinea attraverso una figurazione che libera nell’atmosfera oggetti, simboli, piccoli elefanti. Infine, le fotografie in bianco e nero di Enzo Isaia, realizzate negli anni Sessanta, stabiliscono un rapporto diretto con l’ambiente e la realtà. E dalla donna del Sud a «Fashion», agli Alpini in Alto Adige, prende forma il suo discorso sempre controllato e reso con sensibilità. Carmagnola, Palazzo Lomellini, sino al 22 giugno. LE MOSTRE DELLA «PRO MOTRICE» La Promotrice delle Belle Arti al Valentino presenta dodici personali che propongono un percorso tra figurazione tradizionale e pagine astratte. Attraverso gli allestimenti curati da Orietta Lorenzini, si possono vedere i dipinti concettuali di Anna Azzalini che parlano dell’esistenza e della tragedia di Lampedusa. Le immagini di Giuseppe Bercetti dai colori lievi che illuminano Amalfi e il paesaggio a San Raffael, e la Torino notturna di Attilio Cutrupi rischiarata dalla luce dei lampioni, mentre Jessy Jacob propone incisioni e dipinti che interpretano i versi di Rabindranath Tagore. Di Alfredo Levo si ravvisa la vitalità del segno che circoscrive figure, oggetti e fiori, e i giardini di Bruno Molinaro si riallacciano a quello prestigioso di Monet che ha visitato durante i viaggi a Giverny. Claudio Rabino, invece, dipinge campi di lavanda e girasoli. Si entra poi nelle sale delle artiste biellesi: Gabriella Avis cultura Libri & filatelia Muzio, con quadri dal vibrante espressionismo, Mirella Perino, con le eleganti sculture femminili, Wanda Pilla con i paesaggi delicati, atmosferici. Rosa Sorda espone delicate architetture dello spirito. Il salone ospita inoltre sculture, fotografie, quadri astratti di Ninì Maccagno. Torino, Promotrice Belle Arti, sino all’8 giugno. LE STAMPE GIAPPONESI E SILVERIO SALAMON A «L’Arte Antica» di Torino la mostra del giapponese Hiroshige è l’ultima esperienza di Silverio Salamon, direttore della galleria per oltre trent’anni, scomparso a soli 59 anni. Invitato a importanti rassegne di antiquariato, per i 50 anni di attività della galleria - fondata nel 1957 dal padre Ferdinando – ha pubblicato l’opera grafica completa di Andrea Mantegna con testi di Giovanni Romano. Si ricordano, tra le sue iniziative espositive, le mostre monografiche di Durer, Rembrandt, Mirò, Bonnard, Goya, Chagall, le 100 vedute del Monte Fuji di Hokusai e la retrospettiva «Francesco Casorati per Salamon». L’attività della galleria di via Volta 9 prosegue con la moglie Margherita Comotto. Libri • Nella collana «La Torre d’avorio» di Fogola Editore in Torino, è uscito il libro di Anacleto Verrecchia «Lettere Mercuriali», l’ultima opera del filosofo e germanista (1926-2012). Un volumetto presentato da Gianmario Ricchezza in cui l’autore si identifica ironicamente in Mercurio, protettore dei ladri e dei viaggiatori, messaggero degli dèi. • Roberto Demarchi ha pubblicato «La Tempesta» per le edizioni Umberto Allemandi & C.: conversazione tra il pittore, storico dell’arte, architetto Roberto Demarchi e il collezionista Antonio Conto a Torino. Una ricerca e una nuova interpretazione della «Tempesta» del Giorgione condotta con uno studio approfondito. • Sandro Gros-Pietro, «Cuore spaccato», Genesi Editrice 2014, in copertina Francis Picabia, «Hera», 1929. Un ro- manzo ambientato negli anni Ottanta in Italia, che racconta di un personaggio, Gualtiero Menotti, che vive al di là della legge, in un continuo scambio di ruoli. Angelo Mistrangelo •“Torino noir”, i misfatti dell’800 Un nuovo libro di Renzo Rossotti per la casa editrice Yume, sbocciata con coraggio nello scenario dell’editoria torinese. In questo “Torino noir” Rossotti si rivela prezioso collezionista di storie, fatti e fattacci avvenuti in Torino in un arco di tempo che abbraccia tutto l’Ottocento. Le sorprese non mancano. L’autore, che l’ha presentato in occasione del Salone del Libro, si sofferma sulle tre B che hanno caratterizzato un’epoca sino al sorgere del Novecento. B come buio, che nella Torino di allora, quando la luce elettrica ancora non c’era, dal tramonto in poi favoriva una delinquenza spicciola. La seconda B sta per “Barabba”, i Teddy boys dell’Ottocento, autori di aggressioni, furti e rapine entrati nella storia torinese. La terza B è iniziale di briganti, i “barabba” cresciuti con il tempo e divenuti componenti di vere e proprie bande, molte processate in corte d’Assise e spesso finite nelle mani del boia sulla forca impiantata in vari luoghi di Torino, per anni al Rondò dove oggi c’è il monumento dedicato a San Giuseppe Cafasso, che confortò molti condannati alla pena capitale negli ultimi istanti di vita. Un caleidoscopio tutto noir ricco di episodi che ebbero vasta eco nelle cronache del tempo. L’Editrice Yume è nata da un’idea di Katia Bernacci, infaticabile conduttrice dell’Accademia Vis Vitalis, che già aveva dato alla luce opere di Rossotti tra cui “Torino Edizione Straordinaria” Per ogni informazione www.yumebook.it Filatelia Per l’Ungheria è un boom. Tra i paesi emergenti non si può non citare l’Ungheria, grazie all’attività di Magyar Posta che si occupa delle emissioni del governo di Budapest e della distribuzione delle novità che riguardano un po’ tutti i settori con un’affascinante realizzazione grafica. Fra i temi più richiesti in questo inizio 2014 ci sono senza dubbio gli animali che rendono i francobolli sempre più attraenti anche fra i ragazzi delle scuole. Riuniti in un suggestivo foglietto dalle poste magiare, dodici esemplari mostrano differenti animali, ognuno con il proprio nome, così come li conoscono i bimbi che vanno a vederli allo zoo. Buon successo ha pure ottenuto il commemorativo ungherese per celebrare i venticinque anni di attività caritativa dell’Ordine di Malta. Due Papi Santi. L’emissione del Vatica- no per la proclamazione alla santità di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II continua a richiamare l’attenzione dei collezionisti insieme ai primi esemplari che mostrano il volto di Papa Francesco. Richiesta la serie che ricorda gli ultimi viaggi in differenti paesi compiuti da Benedetto XVI. Per il Vaticano, proprio per l’avvicendarsi dei due pontefici è un periodo decisamente buono. Renzo Rossotti 45 46 Anagrafe Avisina Note liete SONO NATI • Il 1 gennaio 2014 Gabriele annuncia con gioia la nascita della sorellina Bianca. • 19 febbraio 2014: ciao a tutti sono Alessio e sono arrivato per la gioia di mamma Mariasole, papà Osea e di tutti i nonni. Mi aspettate ai 18 anni? Ora le punture mi fanno la bua poi però vorrei diventare dei vostri, se nonno Carlo mi porta. • Il 22 febbraio 2014 Alice e Matilde, le gioie dei nonni Zanatta. Bianca • Il giorno 8 marzo 2014 è nata Aurora figlia del donatore Mirko Alpegiani e nipote del donatore Carlo Alpegiani. LAUREA • Il 28 marzo il donatore Luca Salvati figlio di Antonio, capo-gruppo di Avis Fiat e medaglia d’oro, ha conseguito la laurea in Finanza Aziendale a pieni voti. Congratulazioni da mamma, papà e sorelle donatrici Loredana e Manuela. Aurora Alpegiani COMPLEANNI E AUGURI • Auguri alla piccola Romina figlia del volontario Massimo Lattanzio e di Mariangela che il 27 aprile ha compiuto 4 anni. • Auguri al piccolo Alessandro Maccario da mamma, papà, zio Luca, zia Manuela e nonni materni per il 1° anno di vita. • Il donatore Giuseppe Actis con i propri cari augura un buon compleanno alla cara Fernanda. • Zio Beppe e zia Fernanda augurano al proprio nipote Claudio Pepino buon sesto compleanno. Alessio Cappalonga Romina Lattanzio Alice e Matilde Alessandro Maccario Luca Salvati ANNIVERSARI • Il 19 aprile 2014 giorno del loro 30° aniversario di matrimonio l’amico Luca Sarain vuole far giungere ai coniugi Augusto Cilli e Romana Lepraro un sincero augurio a stringendoli in un abbraccio che gli trasmetta anche l’affetto del caro figlio Riccardo che dal cielo li protegge con amore. • Il 21 aprile 2014 figli e nipoti augurano a Fernanda Sosena e Giuseppe Actis buon aniversario di matrimonio. CONGRATULAZIONI • Federico Marenco figlio del donatore Stefano è risultato 3° nella classifica Europea Cadetti di spada a Bonn in Germania. Federico Marengo Anagrafe Avisina Lutti SONO DECEDUTI •Il 10 agosto 2013 Mario Rossetti, nato a Solero (AL) il 6 luglio 1920, e morto a Torino. • Il 13 gennaio 2014 è deceduto Goi Defendent. • Il 12 febbraio 2014 è mancato il signor Ruggero Lattanzio papà del volontario Massimo Lattanzio. • Il 25 febbraio il Gruppo Donatori Sangue Poste, si unisce al dolore del Donatore Rocco Marrarelli, componente del consiglio direttivo, a Nicola Marrarelli, Cristina e Giovanni De Cicco, per la perdita della mamma e nonna Teresa Bracci. • Il 1 marzo 2014 dopo breve malattia è deceduto a Torino il donatore Giovanni Riva all’età di ottantatre anni. Lo ricordano con affetto la moglie Luciana, i nipoti e tutti gli amici. Ruggero Lattanzio Giovanni Riva COMMEMORAZIONI •Il 10 agosto 2013 Mario Rossetti, nato a Solero (AL) il 6 luglio 1920, e morto a Torino. • Il 16 maggio 2014 l’ottavo anniversario della nascita al cielo dell’ing Emanuele Aime, figlio amatissimo del volontario Teresio Aime e della moglie Ivana Peretti. Figliolo, anche ora ti diciamo grazie perché hai messo tra le nostre mani questa bellissima preghiera di S. Antonio, che ci conferma la tua vicinanza: “La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nella stanza accanto... Prega, sorridi, pensami!” Ti pensiamo continuamente, sorridiamo perché tu lo vuoi, preghiamo perché un giorno saremo definitivamente riuniti in Paradiso... Con amore immenso mamma e papà. • Il 25 maggio 2014 dodicesimo anno di Demis Palazzo:“12 anni senza te, il vuoto è immenso, un pensiero costante accompagna il nostro cammino ogni giorno, ciao Demis mamma, papà, Valentina e Daniel”. • Il 30 maggio 2014 quarto anniversario dalla perdita della cara sorella Giuseppi-na Molino tanta è la sua mancanza, la ricordano con affetto le sorelle Ines e Amalia Mifati. • Nel quinto anniversario della sua morte, (30 maggio 2009) ricordiamo la nostra cara Adriana, con immutato dolore e tantissimo affetto: sarai sempre con noi è con la tua famiglia avisiana, che ti ha amato e onorato! Con ringraziamenti a tutti! Le sorelle Ester e Luigina Bormot unite ad Ambrogio Montello e famiglia! • Emilio Ribella ricorda con affetto mamma Maria Teresa e papà Mario • Con immutato dolore, nel secondo anniversario della tua scomparsa Daniele Benvegnù ricordiamo il tuo ottimismo, la tua vivacità è soprattutto la tua generosità. La tua famiglia. Giuseppina Molino Demis Palazzo Per le pubblicazioni in Anagrafe Avisina inviare il materiale a corriereavis@ avistorino.it 47 ADESSO PUOI FARLO PRENOTA LA TUA DONAZIONE REGISTRATI SUL SITO WWW.AVISTORINO.IT ORARI DONAZIONI 7.45 - 11.45 tutti i giorni (compresi festivi) UNITÀ DI RACCOLTA Via Piacenza, 7 - Torino Tel. 011 61 33 41 Via Torino, 19 - Pianezza Tel. 011 96 61 668
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