* In edicola con La Stampa * T1 AL AO AT BI CN CV NO PR T2 VB VC LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 • ANNO 148 N. 136 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Il triplice delitto di Santhià Settecento abbandoni l’anno Il campionato di Spagna Il nipote e la strage per 300 euro “Amiamo un prete” E scrivono al Papa La Liga all’Atletico il Barça applaude Lorenzo ha ucciso i nonni e la zia sotto effetto di cocaina: ho perso la testa. Si sospettano complici Cottini, Roberto e Sceresini A PAG. 15 L’appello a Francesco delle compagne di 26 sacerdoti contro il celibato: «Non recidere un legame solido e bello» Tornielli e Galeazzi A PAGINA 11 Ai madrileni basta l’1-1 al Camp Nou È il loro 10° titolo, mancava dal ’96 Inghilterra, l’Arsenal vince la FA Cup Condio e Zonca A PAGINA 33 Nostra inchiesta: gli italiani europeisti, ma flessibili In Lombardia in arrivo nuovi arresti. Il capo dell’Autorità potrà intervenire sulle gare di appalto Inchieste su Expo e corruzione Il governo: Cantone avrà i poteri Il Parlamento europeo Levi, Mastrobuoni, Molinari, Rizzo E UN’ANALISI DI Marini ALLE PAG. 8 E 9 L’anti-Europa all’assalto dell’Europa Si vota tra 8 giorni: crescono i populisti Per tre italiani su quattro uscire dall’euro sarebbe un guaio per l’economia. Ma le misure anti-crisi imposte dall’Ue al Paese generano perplessità. E nel Continente crescono gli euroscettici. 1 MA DALLE CRISI POLITICA-ANTI NASCONO SPESSO LE GRANDI COSE LA BATTAGLIA DI GRILLINI & C. ENZO BETTIZA GIOVANNI ORSINA I P n attesa delle elezioni del Parlamento europeo del 25 maggio è forse possibile tratteggiare fin d’ora un quadro in bilico tra qualche certezza e diverse incertezze. Accanto ai partiti che si potrebbero definire tradizionali, diciamo pure costituzionali, l’Europa dovrà fare il conto con un’eccedente presenza di nuovi movimenti, partiti o semipartiti che siano: etnicopopulisti, estremisti, folcloristici, al limite anche nichilisti. L’antieuropeismo purtroppo, favorito dalle varie crisi che l’Europa ha subito nell’ultimo quinquennio, è riuscito a 9 771122 176003 Expo, il magistrato a capo della task force anti-corruzione Raffaele Cantone «avrà i poteri che ha chiesto»: lo assicura il ministro Lupi. Grillo attacca Merkel e Schulz: io oltre Hitler. 1 PERSONAGGIO La seconda vita del compagno G Greganti tra coop rosse fiduciarie e rinnovabili Gianluca Paolucci A PAGINA 3 Barbera, Bertini, Bresolin, Colonnello, Feltri, Iacoboni, La Mattina, Nicoletti e Ruotolo DA PAG. 2 A PAG. 7 LA LETTERA Ecco perché quella legge non va bene RAFFAELE CANTONE CONTINUA A PAGINA 23 C aro direttore, ho letto con l’attenzione che meritava la bella e chiara intervista pubblicata ieri sul suo giornale dal Presidente (oltre che amico e collega) Piero Grasso. CONTINUA A PAGINA 23 SETTANT’ANNI FA L’OFFENSIVA ALLEATA: I REDUCI SI RITROVANO E NASCE UN MUSEO PER RICORDARE I CADUTI Il ritorno degli eroi di Montecassino er definire il movimento 5 stelle si ricorre spesso alla categoria dell’antipolitica. La definizione è corretta, benché vaga, se guardiamo ad alcuni aspetti del grillismo: l’ostilità verso i professionisti della politica e il giustizialismo; l’impazienza per le complessità dell’amministrazione; il disinteresse per le culture politiche tradizionali. Se lo si osserva da un altro punto di vista, tuttavia, il movimento di Grillo può essere compreso meglio con la categoria non dell’antipolitica ma della «politica-anti». CONTINUA A PAGINA 23 40518 Grillo attacca la Merkel e Schulz: “Io come Hitler? No, oltre” Renzi, alle elezioni obiettivo 33%: “Daspo per i politici corrotti” FOTO DI BRAD HANSON Alcuni veterani della battaglia di Cassino: in primo piano, Doug Ross Cannes, applausi per il film di Bonello Tennis, oggi in finale a Roma con la Williams Yves Saint Laurent il genio senza pace La piccola Errani sfida Serena la gigante FULVIA CAPRARA STEFANO SEMERARO INVIATA A CANNES ROMA L S e feste dissolute nei ruggenti Anni 70, la concentrazione febbrile dietro le quinte delle sfilate, gli amplessi omosessuali carichi di desiderio, la cura nei dettagli, il culto dell’estetica insieme al fumo, alle droghe e all’alcool. CONTINUA A PAGINA 26 e il tennis fosse un pensiero che si balla, come il Tango, allora nessuna al mondo ballerebbe come Sara Errani. Un’idea dietro ogni figura, Sarita. Senso del ritmo, grinta e anima. Mai un passo fuori tempo. Lo stilista nel film CONTINUA A PAGINA 35 Sara Errani Corbi E UN INTERVENTO DI Gentiloni A PAGINA 10 2 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 U TANGENTI SCANDALO APPALTI La presenza dell’Autorità ha senso soltanto se ci danno strumenti di controllo ad hoc La nomina di Cantone non è stata formale Gli saranno dati tutti gli strumenti per poter agire Raffaele Cantone Maurizio Lupi Autorità anticorruzione e commissario Expo Ministro delle Infrastrutture ANSA L’Esposizione di Milano aprirà i battenti nel maggio 2015 Expo, Cantone spiazza il governo Il ministro Lupi: “Avrà i poteri che ha chiesto”. Ma Palazzo Chigi: “Sorpresi dalle parole del magistrato” ALESSANDRO BARBERA GUIDO RUOTOLO ROMA Rassicura Renzi: le richieste dell’Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone non verranno archiviate, «l’Expo non verrà lasciata in mano a chi prende tangenti». Rassicurano il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e quello dell’Interno Angelino Alfano: Cantone «avrà i poteri che chiede». Il magistrato, incaricato di guidare una task force anticorruzione nei cantieri venerdì era stato duro: «Non farò gite a Milano, sull’Expo, voglio poteri veri». Ma con il passare delle ore è come se qualcuno volesse gio- care a chi spegne per ultimo il cerino. Finora non è arrivato nessun segnale concreto di accelerare i tempi, di procedere a interventi legislativi d’urgenza, visto che i lavori sono in ritardo, anzi devono concludersi in fretta: il countdown è entrato nell’ultimo anno. Per il momento da Palazzo Chigi non ci sono commenti ufficiali, anche se trapela «sorpresa» per le modalità con le quali Cantone ha affrontato un tema delicato, da affrontare nei prossimi giorni, però «attorno ad un tavolo». Un passo indietro nel tempo. Un’immagine: martedì scorso, Milano, vertice straordinario su Expo 2015. Ci sono lo stesso Cantone, Renzi, i ministri Mar- tina e Lupi, il commissario Sala, le autorità locali. Da pochi giorni è stata scoperchiata la Cupola del malaffare dalla Procura di Milano. Il governatore lombardo Maroni prende la parola: «Propongo di affidare poteri eccezionali all’Autorità nazionale anticorruzione, che possa conoscere gli atti delle inchieste giudiziarie». Maroni si appella all’articolo 118 del Codice di procedura penale: «Il ministro dell’Interno, direttamente o a mezzo di un ufficiale di polizia giudiziaria o del personale della Direzione investigativa antimafia appositamente delegato, può ottenere dall’autorità giudiziaria [...] copie di atti di procedimenti penali e informazioni scritte sul loro contenuto, ritenute indispensabili per la prevenzione dei delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza. L’autorità può trasmettere le copie e le informazioni anche di propria iniziativa». Proposta estrema, quella di Maroni. Prende la parola Cantone il quale, rivolgendosi al premier dice chiaramente: «Non condivido la proposta di dare gli strumenti all’Autorità per poter interferire con l’autorità giudiziaria». Cantone boccia la possibilità di acquisire atti coperti dal segreto investigativo. Da magistrato è molto sensibile al tema dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura, oltre che della sacralità del segreto investigativo delle indagini. Dunque? Cosa chiede esattamente Cantone? Che sia solo un problema di incomprensioni? Il magistrato nei giorni scorsi ha ricordato di aver informato il premier delle iniziative da prendere per controllare che Expo 2015 possa realizzarsi nel rispetto della legge. Tre le richieste: dare all’Autorità nazionale anticorruzione il potere di supervisione dei singoli appalti in corso e in itinere, ovvero permettere all’Autorità di chiedere alle imprese che partecipano alle gare d’appalto tutta la documentazione necessaria. Secondo: dare la pos- La storia MATTIA FELTRI ROMA Cesare Mori Carlo A. Dalla Chiesa Guido Bertolaso Generale dei carabinieri nel 1974 nel Nord-Ovest ebbe un ruolo decisivo nella lotta alle Brigate Rosse. Nel 1982 da prefetto è inviato a Palermo per combattere la Mafia. Fu ucciso insieme alla moglie nel settembre del 1982 Ha raggiunto l’apice della carriera nella Protezione civile. È stato Commissario straordinario per il terremoto dell’Aquila, rischio bionucleare e il G8 de L’Aquila del 2009 Durante il Fascismo fu inviato nel 1924 da Mussolini in Sicilia per combattere la mafia. Fu soprannominato «prefetto di ferro» per la sua durezza e determinazione Dal prefetto Mori a Bondi L’ossessione italiana per l’uomo solo al comando a già un nome, Anac, adatto a una municipalizzata o a una nuova tassa locale, e perfetto per consegnare il rassicurante suono burocratico a un’impresa muscolare. Perché vuol dire Autorità Anticorruzione e sarà presieduta da Raffaele Cantone, il magistrato incaricato dal governo di H portare fino all’inaugurazione l’Expo, e precisamente di vegliare perché ci si arrivi senza che ladruncoli e ladroni ci mettano le mani. Il povero Cantone, buon conoscitore dell’ingranaggio, ha detto che non vuole andare a Milano a fare qualche gita: al momento, ha detto venerdì, non ci sono gli strumenti «per occuparsi delle vicen- de dell’Expo». Avremo l’ennesima legge, ha detto, che «però non avrà nessuna efficacia». E così ieri si è cominciato a discutere del conferimento a Cantone di poteri speciali. Niente di straordinario, nella straordinarietà del nostro paese, attualmente governato da un numero di norme che i più sventurati specia- Enrico Bondi Si è occupato del salvataggio della Montedison e poi dopo il crack del 2003 è diventato commissario straordinario per la Parmalat. Attualmente è commissario per l’Ilva sibilità di far partecipare alle stesse gare d’appalto un delegato dell’Autorità. Terzo: tutta l’attività preventiva di controllo della stessa Autorità deve essere resa pubblica. Insomma, nessuna violazione del segreto d’indagine. Il procuratore di Milano Bruti Liberati sottolinea la sua disponibilità: «Ci siamo già sentiti, gli abbiamo messo a disposizione le carte di tutte le misure cautelari e gli atti amministrativi», ovvero tutto ciò che non è coperto dal segreto. Ora manca solo la risposta di Palazzo Chigi e del governo. Campagna elettorale permettendo. Twitter @alexbarbera @guiruo listi fissano in 125 mila. Leggi che contraddicono leggi e poi controllori di controllori, uffici studiati perché si annullino l’uno con l’altro, competenze distribuite con chirurgica confusione ai quattro punti cardinali. L’unico modo di combinare qualcosa è rimediare la dispensa eccezionale, e cioè di radunare per sé poteri complessivi, indiscutibili, implacabili, superiori a ogni protocollo o procedura, e che faranno di Cantone, come dei suoi predecessori, l’eroico salvatore (almeno sinché le cose andranno bene). Questo è sempre stato il paese dei raffinati bizantinismi, una morbida rete sempre più fitta, da cui poi ci si salva solo con la falce. Il prefetto Mori in Sicilia, Guido Bertolaso negli anni della gloria berlusconiana, Carlo Alberto Dalla Chiesa contro le Brigate rosse (e poi contro la mafia), l’ormai mitologico Enrico Bondi, una specie di cerottone a ogni ferita nell’economia nazionale. La parola “commissario” è l’abracadabra dopo il culmine della disperazione: i commissari per Pompei, i commissari per l’emergenza carceri, persino i commissari per le persone scomparse o per i rischi idrogeologici. L’uomo forte - direbbero quelli che ancora hanno paura del più noto e sbrigativo commissario straordinario conosciuto nella recente storia italiana: Benito Mussolini. È che siamo collettivamente bravissimi a metterci nei pasticci, e poi ci serve uno che ce ne tiri fuori. Quanto a Cantone, comincerà a lavorare in attesa che vengano nominati i suoi quattro vice, una nomina che, fanno sapere, «non potrà avvenire in tempi brevi». Ma va? LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 La “cupola” e il business Sanità Via alla fase due dell’inchiesta ca Troyer, ha intenzione di rispondere a tutte le domande dei pm. Secondo i quali, «Paris è apparso in primo luogo immediatamente interessato a procurarsi nuove opportunità di carriera e protezione». Ma anche affari in proprio, attraverso Greganti, come dimostrerebbe l’incontro con Filippo Lodetti presidente della Reggio Parcheggi Spa «interessato ad aggiudicarsi una gara di rilevanti dimensioni in tema di mobilità a sostegno del prossimo evento espositivo» in cambio, come minimo, «di una macchina anche per te». La posizione dell’ex numero due di Expo è però particolarmente delicata perché si lega a quella di Antonio Rognoni, l’ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde, arrestato un mese fa per i contratti truccati sugli appalti Expo. L’inchiesta, coordinata dall’aggiunto Alfredo Robledo, proprio sul nome di Rognoni e di Paris s’interseca su quella condotta dalla Dda di Ilda Boccassini e, com’è noto, ha dato origine alle note frizioni sfociate nella cosiddetta “guerra in procura”. Gli ultimi verbali di Rognoni, tenuti gelosamente segreti, pare diano nuove indicazioni sia sul ruolo di Paris, che aspirava a prenderne il posto in IL.Spa, sia sulle influenze in Regione della «cupola», che lavorava in aperta concorrenza con l’altro «sistema parallelo» quello che faceva capo al mondo cielli- no di Daccò e Formigoni. Non a caso, in una delle innumerevoli intercettazioni dell’inchiesta, Giuseppe Cattozzo, parlando con l’imprenditore Enrico Maltauro, commenta le inchieste che hanno travolto l’ex presidente della regione Lombardia in questo modo: «La mia tesi è che l’attacco non è su Roberto ma sul mondo ciellino». E Frigerio, chiarisce: «E non c’è protezione in Vaticano perché là, il Papa nuovo, se ne strafrega del mondo italiano e poi tra i cardinali, non c’è più nessuno in grado di proteggere…anche il mio amico ministro delle finanze,…il cardinal Versaldi non protegge certo i ciellini…». E dunque, per una «cricca» che cade in disgrazia, una nuova è già pronta a prenderne il posto. Cercando di infilarsi in tutte le aziende pubbliche possibili. Oltre alla Sogin infatti, ci sono l’Anas dove la «squadra» di Frigerio vorrebbe piazzare Rognoni: «Ne parliamo con Primo…» ma anche, secondo Frigerio, con il ministro Maurizio Lupi, a cui sostiene «di dover mandare un biglietto con il nome di Antonio»; l’Iri, dove vorrebbero dirottare Grillo «così avrebbe il controllo su ponti e ferrovie»; raccomandandosi infine di lasciare Rognoni alle Concessioni Autostradali Lombarde, nonostante le dimissioni da Infrastrutture Lombarde. Una «cupola» insomma, come aspirazioni da «piovra». Rinnovabili Fotovoltaico Combustibile per biomasse Greganti ha cercato in più occasioni di entrare nel business delle energie rinnovabili Ha aiutato il nipote a mettere in piedi una società per il fotovoltaico «fai da te» Tra i progetti una centrale a biomasse alimentata dal legno di una segheria di cui era socio Frigerio intercettato: “I ciellini? In Vaticano non hanno più protezione” PAOLO COLONNELLO MILANO ANSA Il Palazzo di giustizia di Milano re vicentino Enrico Maltauro l’appalto per la piattaforma delle architetture. Paris, nel primo confronto avuto settimana scorsa davanti al gip, ha già ammesso alcune responsabilità ma negato di aver fatto parte dell’associazione a delinquere Retroscena GIANLUCA PAOLUCCI TORINO «U n vulcano di idee», racconta un imprenditore che ci ha avuto a che fare. Non tutte portate a buon fine, va detto. Ma con un gran lavorìo di contatti a tutti i livelli. Sempre restando lontano dai riflettori, protetto da intrecci di quote societarie e schermi di fiduciarie. Il gruppo Seinco, a lui riferibile, era prima intestato a una fiduciaria e poi passato alle figlie Barbara e Luna, che si dividono il 50% ciascuna del capitale. Gli uffici sono nel cuore di Torino e alla Seinco fanno capo una serie di partecipazioni. Come quella nella Seinco En.Ri. alla quale Greganti fa avere un «contratto di partnership» con la Cmc di Ravenna, colosso del mondo cooperativo. Altra coop che intreccia gli affari di Greganti e gli appalti nelle carte dell’inchiesta milanese è la Viridia di Settimo Torinese. I finanzieri scrivono che Viridia «assume rilevanza con riferimento a buona parte delle vicende attenzionate» dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio. A Seinco o alle sue controllate fanno capo una serie di quote societarie ma anche i telefoni o le auto utilizzate da Greganti. La En.Ri. ad esempio aveva, fino allo scorso an- chiamato «Sesto San Giovanni Acno, il 24% della Agenergia. Tra i soci cordo Preliminare», che in precedendella stessa società c’era Pierpaolo za sarebbe stato girato, secondo la Maza, ex membro del Toroc ed ex Gdf, dall’imprenditore vicentino Enpresidente della Fondazione posto- rico Maltauro, ora in carcere, allo limpica. Tramite la Agenergia - e stesso Beretta. Il file conteneva «la Greganti - il comune di Torino trova bozza di una scrittura privata tra i segli sponsor per il siguenti soggetti: Imstema di lampioni in- LA KERMESSE MILANESE presa Costruzioni Giutelligenti di Piazza seppe Maltauro spa; Una società a lui legata Cons. Naz. Coop di San Carlo. Tra gli sponsor c’è la Olicar, sarebbe riuscita a vincere Produzione e Lavoro che si occupa di seri lavori per la «piastra» Ciro Menotti Scpa vizi per l’energia. (che interveniva per la Che, guarda caso, compare anche consociata Viridia, ndr); Cefla S.C; lei nell’inchiesta milanese, nel filone Prisma Impianti spa; Gemmo Spa; Città della salute. In una mail che, Manutencoop; Servizi Ospedalieri scrive la Finanza, sarebbe stata in- spa; Olicar; Vivenda spa; Sotraf». Era viata a Greganti l’11 aprile del 2013 una bozza con l’indicazione della «coda Lorenzo Beretta di Olicar veniva stituzione di un raggruppamento indicato come oggetto «Città della temporaneo di imprese» per parteciSalute e della Ricerca-Sesto San pare alla gara. Quello dell’energia e delle rinnovaGiovanni», ed era allegato «un file» che comprendeva «il professore», Luigi Grillo, Primo Greganti e Giuseppe Cattozzo. E domani, fa sapere il suo legale, Lu- Gli interessi Da lunedì si ricomincia. Il tribunale del riesame in settimana dovrebbe decidere sui nuovi 12 arresti richiesti dalla Procura dando così il via alla «fase due» delle indagini, dedicata questa volta quasi esclusivamente agli appalti sulla sanità anche in centri come Melegnano, Lecco, Pavia e in particolare per la costruzione della Città della salute a Sesto San Giovanni, un business da 500 milioni di euro. La macchina degli interrogatori invece si rimetterà in moto con l’incontro, nel primo pomeriggio, tra i pm e Angelo Paris, il numero due di Expo che secondo le accuse avrebbe messo al servizio della «cupola» degli appalti la sua funzione («Vi faccio avere tutti gli appalti che volete, basta fare carriera…») passando in anticipo le informazioni sulle gare di Expo e facendo ottenere all’imprendito- Primo Piano .3 . Tra coop rosse e fiduciarie La seconda vita nell’ombra del “Compagno G.” Affari in vari settori e società intestate alle figlie Primo Greganti è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per l’Expo di Milano bili è un settore che interessa molto al «Compagno G.» nella sua seconda vita di facilitatore d’affari. A cavallo del decennio la Società energetica Vinovo, della quale la Seinco di Greganti è socia, cerca di costruire una centrale elettrica a biomasse alle porte di Torino. Il progetto resta solo sulla carta ma tra i fornitori del combustibile, materiale legnoso, doveva esserci la segheria Mozzone, ex socia - fino al 2013 - dei Greganti anche in un’altra attività: la bioedilizia. Con la Mozzone Building System realizzano case in legno. La storia più interessante è però forse quella della Finomnia. Viene costituita nel febbraio del 2012 e i soci sono al solito schermati da due fiduciarie, la Simon e la Nomen dello studio Grande Stevens. Il 25% è in realtà della Seinco dei Greganti. Tra gli altri soci, una società del gruppo Marachella. Si tratta di una gruppo che si definisce «multiservizi», che ha sede a Torino e nei cui uffici Greganti è stato visto spesso negli ultimi due anni. Nel periodo di suo massimo splendore, tra il 2012 e il 2013, è attiva praticamente dappertutto. Gestisce ristoranti a Torino, alberghi in provincia di Cuneo, impianti di risalita, servizi di catering, un golf club, cura la ristrutturazione di una residenza di caccia dei Savoia, spazi espositivi, tre call center (a Torino, Livorno e Palermo) che lavorano per grandi clienti. E ancora energie rinnovabili, una lavanderia industriale e di nuovo la bioarchitettura con la Mwb. Mette in piedi anche un allevamento di asini. Di chi sia la Marachella non si sa: il 90% è in mano a una fiduciaria. Tramite la Finomnia, Greganti e la Marachella mettono in piedi la Mr. Facile, sede a Jesi e guidata da Simone Greganti, nipote di Primo. Doveva realizzare kit fotovoltaici «fai da te», ma anche questa attività stenta a decollare. «Ho conosciuto Greganti perché abbiamo lo stesso commercialista», dice Marco Maniezzi, ad del gruppo. Quello dei pannelli è l’unico affare in comune? «Abbiamo parlato di tante cose», dice Maniezzi, «ma nessuna si è concretizzata». Così anche la Finomnia viene venduta. Il 20 gennaio di quest’anno la proprietà passa tutta alla galassia Marachella. Che due settimane dopo, l’11 febbraio, presenta la richiesta di concordato preventivo: il sistema «multiservizi» prevede troppi servizi e non sta più in piedi. Ma Greganti sta già pensando ad altro: il 29 febbraio Greganti è con Paris e un responsabile di Viridia per discutere della realizzazione dei padiglioni Expo. Il 14 febbraio Greganti invia una mail a Dario Foschini, ad di Cmc, contenente il testo di un contratto che riconosceva «sostanzialmente da parte di Cmc un concorso in spese di ufficio per sei mesi e, soprattutto, una provvigione sulle attività e progetti frutto del presente accordo che (...) non potrà essere inferiore all’1% del valore delle operazioni portate a buon fine». Jena Potrei Grillo no, Berlusconi no, Renzi no, potrei votare per Alfano. Stai scherzando? Sì [email protected] 4 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 U IN PIAZZA SFIDA A DISTANZA DEFINITIVO SULLA MONETA UNICA Chiederemo di eliminare il 3%. Se ci dicono no, faremo un referendum e chiederemo di uscire dall’euro FASSINO E IL SISTEMA PD TORINESE Quando ha alzato il dito medio Ha moscio a momenti sveniva, è detto l’unico globulo rosso che ha A Torino Migliaia di persone ieri in piazza Castello a Torino a sentire Beppe Grillo ANSA IL FONDATORE DEL M5S Grillo-show, c’è la Merkel nel mirino Casaleggio, svolta istituzionale a “In mezz’ora”: se vinciamo, pronti ad accettare responsabilità JACOPO IACOBONI TORINO Immaginate il Movimento cinque stelle di questa fase come un vinile, due lati. Il lato A è Grillo, che arriva in piazza Castello a Torino e si lancia in invettive, contro Schultz, Renzi, la Merkel, ma stranamente poco approfitta dei tanti casi in area Pd piemontese. Schulz l’aveva paragonato a Stalin, e Grillo nelle risse mena sempre più forte, è un vecchio principio della strada (accanto all’altro, di menare per primi), «guarda, Schulz, se non c’era Stalin tu e i tedeschi a quest’ora stavate coi nazisti e la svastica in fronte». Poi, colpendo Renzi, in realtà ferisce la Merkel, «l’ebetino in Europa va solo a fare due leccate al c... della Merkel». «Dicono che io sono Hitler?! Io sono oltre, Hitler. Senza di noi, in Italia avreste i nazisti». La frase girerà il mondo. Mentre la dice, Grillo strabuzza gli occhi come quando fa l’invasato. In piazza la vedono come una performance, non come le dichiarazioni di un politico. «Grillo è così», dice una placida pensionata sabauda, capelli azzurrini, due figli, tutta la famiglia pro M5S. È così, e loro lo accettano. Non gli importa della volgarità. Poi ci sono i b-sides. Gianroberto Casaleggio ieri ha registrato una puntata di «In mez- Insulto alla cancelliera Migliaia in piazza Castello, ma non è come lo Tsunami tour z’ora», la trasmissione di Lucia Annunziata, prima giornalista a portarlo in tv. Si presenta con il cappellino giallo in testa, ci tiene a mostrarsi guarito e in forma, racconta di sé - cosa inusuale - attacca molto Renzi ma, sorpresa, compie una svolta diciamo così «istituzionale» del Movimento: «Se saremo il pri- il caso MARCO BRESOLIN BERGAMO è una casa a Bergamo, a due passi dalle Mura di Città Alta, che potrebbe decidere le prossime elezioni comunali. Il proprietario si chiama Giorgio Gori ed è l’aspirante sindaco per il centrosinistra. Fino alla scorsa settimana tutti i sondaggi lo davano in vantaggio sul primo cittadino uscente Franco Tentorio (centrodestra), ma lunedì gli agenti della polizia municipale hanno suonato al citofono di quella - splendida - villa in via Porta Dipinta. Fotografie, rilievi tecnici, misurazioni, analisi dei dati degli uffici. Dopo quattro giorni, il responso: la veranda realizzata dall’ex manager Mediaset in quella casa è abusiva. Ma come, un candidato sindaco che commette abusi edilizi nel Comune che vorrebbe amministrare? Questa la domanda che circola tra i bergamaschi e che, a una manciata di giorni dal voto, potrebbe ribaltare lo scenario disegnato dai sondaggi pri- C’ mo partito dopo il voto - dice più o meno - diremo al presidente della Repubblica che in caso di crisi di governo noi siamo pronti a ricevere un incarico, se lui ce lo desse». Insomma, dal no no no a una forma di responsabilità. In realtà lato A, roco, e b-side, istituzionale, sono d’accordo. Il Grillo della città antifascista, la città di Gobetti, una città intimamente, umanamente, si potrebbe dire, “di sinistra”, è sì pugilistico («le manette non mi interessano, mi interessa fare un processo pubblico, non violento, - aggiunge dopo - a chi è stato connivente»), ma soprattutto nazionalpopolare; è lo stesso che poi domani sarà da Vespa. Lui nazionalpopolare, Casaleggio invece a parlare di scenari al pubblico della terza rete. Funziona, dal punto di vista elettorale, questa doppiezza? In piazza Castello ieri c’era tanta gente, fin oltre le fontane a terra; ma non era la piazza dello Tsunami tour. Tuttavia più Io Stalin? Senza Stalin Schulz sarebbe in Parlamento con la svastica. Mi dicono che sono come Hitler? Io sono oltre Hitler! La frase di Beppe Grillo che la sterile gara delle piazze, al voto conteranno le astensioni; il che rende tutto imprevedibile. Grillo qui poteva affondare nel burro su Greganti iscritto al Pd a Torino, San Donato - e non l’ha fatto. Poteva devastare i personaggi torinesi vicini al sistema FassinoChiamparino, s’è limitato a una battuta sul sindaco, «quando ha alzato il dito medio moscio a momenti sveniva, è l’unico globulo rosso che ha». Poteva attaccare sul caso Genovese, niente. Sul Tav ha lasciato che fosse il no tav Perino a dire «se i 4 arrestati sono terroristi, allora siamo tutti terroristi»; in piazza la saldatura no tav-M5s era simboleggiata da uno striscione «per ogni azione di lotta efficace e si prepara la gabbia del terrorismo», issato, pensate, sul milite sardo davanti a Palazzo Madama. Pare un po’ provato. Anche se mai come ora il M5s dipende dal Capo. La cosa più utile da registrare è sulla vexata Nella volata di Gori per il Comune spunta una veranda abusiva L’ex manager, candidato a Bergamo, sotto accusa per la villa FOTO BERGAMONEWS.IT Nel mirino Giorgio Gori è candidato sindaco con il centrosinistra Sopra, la villa in Città Alta e nel tondo la veranda ma del «casa-gate». E non è finita, perché nelle ultime ore si parla anche di possibili irregolarità sull’Imu, con fascicoli anonimi inviati nelle redazioni. Accuse, dossier, veleni: questa la campagna elettorale alla bergamasca. Dietro questa vicenda c’è lo zampino della Lega Nord, che appoggia la ricandidatura di Tentorio. In città, la voce della veranda abusiva circolava da un po’. Ma i leghisti hanno atteso il momento giusto per sparare il colpo. Li per lì, Gori si è difeso bollando quelle accuse come «polemiche di bassa lega». Sostenendo che in quella casa - in cui non vive più da due anni, ma che ora è affittata a un manager – non c’è stata alcuna irregolarità: «I pannelli della veranda sono rimovibili». Poi però sono arrivati i vigili (con una celerità effettivamente sospetta, come denunciano i sostenitori di Gori) e già le foto del blitz, nella casa di un aspirante sindaco, non sono state un’ottima pubblicità. A quel punto Gori, pur ribadendo la sua buona fede, ha annunciato: «Rimuoverò la veranda per evitare strumentalizzazioni». Non potrebbe fare altrimenti: un contenzioso con il Comune lo renderebbe incompatibile MESSO ALL’ANGOLO La polizia locale: «Lavori eseguiti senza alcuna autorizzazione» Giallo su presunte irregolarità Imu con la carica di sindaco. «Ma questo è un tranello», ha attaccato. Nel frattempo, è arrivato il verbale. Che oltre a rilevare la veranda «abusiva» (di fatto una stanza in più di 40-45 metri) ha anche segnalato un pergolato ricoperto da un roseto e una casetta quaestio dell’euro: uscita o no? «Chiederemo di eliminare il vincolo del 3%. Se ci dicono no, faremo un referendum e chiederemo di uscire dall’euro». Secco, chiaro, anche se di dubbia praticabilità giuridica e costituzionale. Poi lui è convinto che «ormai digos, dia e carabinieri votano tutti per noi». Inverificabile, ma lo ripete sempre; qui c’è qualcosa che non capiamo. A Torino, tra no tav, no agli F35, molto reddito di cittadinanza, Grillo si sposta sempre a sinistra. In piazza ci sono i pannelli solari, allo stand-bar i cannoli siciliani (Torino è una città sicula, in certe aree tipo Regio parco), tra gli organizzatori spicca la consigliera Chiara Appendino, una che nel 2016 potrebbe sfidare il Pd per fare lei il sindaco. «Il vero problema di Torino è il sistema degli amici degli amici, la Cerchia; fanno affari anche senza bisogno, magari, di fare reati». È una tipa tosta, e andrà seguita. prefabbricata in legno «realizzati in assenza di titolo autorizzativo». Il tutto in un’area coperta da vincoli paesaggistici. Potrebbe dunque scattare anche un’inchiesta penale, ma Gori dovrebbe cavarsela con la prescrizione (i lavori risalgono a 5-6 anni fa). E ora c’è pure il sospetto che Gori sia scivolato sulla questione Imu. Questa volta non c’entra la casa in via Porta Dipinta, ma quella nella vicina via Osmano, dove vive con la moglie Cristina Parodi (comproprietaria degli immobili) e i figli. Una mano anonima ha spedito ai giornali locali un dossier contenente documenti su presunte irregolarità fiscali. Nessuno gli ha dato troppo peso, nessuno ha scritto, ma Gori ha convocato i giornalisti in fretta e furia alle 9 di sera per denunciare l’«atteggiamento inaccettabile» dei suoi avversari. Si è difeso dalle accuse, ma sulla questione Imu si è limitato a un «se ho sbagliato pagherò». Il rivale Tentorio è sempre rimasto in seconda fila, lasciando fare il «lavoro sporco» agli alleati leghisti (ben supportati dagli uffici tecnici del Comune). Ma ieri ha buttato lì un ironico «prendo atto delle dichiarazioni di Gori, che ammette l’evasione Imu». Sanare la questione dal punto di vista fiscale potrebbe costargli poche centinaia di euro. In termini elettorali, forse, qualcosa di più. LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Ha detto LA RISPOSTA A GRILLO SU EXPO E INDAGINI Su Hitler e razzismo ci deve essere una dannazione eterna alla memoria. Pagine del passato da non usare neanche per scherzo Fanno il Daspo ai tifosi, ci vuole il Daspo per i politici che prendono tangenti, mai più, mai più! Primo Piano .5 . IL PREMIER Lo sprint di Renzi per strappare la quota del 33% “Daspo a vita per i politici che prendono tangenti” CARLO BERTINI ROMA «Noi queste persone non le vogliamo più vedere nei palazzi pubblici, fanno il Daspo ai tifosi, ci vuole il Daspo per i politici che prendono tangenti, mai più, mai più!», urla Matteo Renzi quando dal palco di Forlì si rivolge, più che ai presenti, all’elettorato di un Beppe Grillo che dice di aver già vinto queste europee. Se ormai la sfida è chiaramente bipolare, «caro Beppe gufo, non si fischia l’inno nazionale», alza i toni il premier; se l’avversario Berlusconi resta il meno bersagliato nei suoi comizi, è perché il nemico da battere è solo il comico genovese: che al di là dei consensi reali che prenderà è già riuscito a far sentire il suo fiato sul collo dei democratici, pervasi in queste ore dal timore di una rimonta, o addirittura del testa a testa andato in scena alle politiche l’anno scorso. I colonnelli del leader che girano il paese, che siano o meno di fede renziana doc, riportano la percezione di un Grillo in ascesa e in questo clima annuvolato che si fa strada un interrogativo sulla carta non meno insidioso per Renzi: visto come La storia AMEDEO LA MATTINA ROMA atteo Renzi rimase spiazzato quando Lucia Annunziata, durante un’intervista per «In Mezz’Ora», gli disse: «Presidente, lei non corre più come prima, noto che ha messo su un po’ di pancia». Il premier apparve interdetto e si contorse in un forzatissimo sorriso. E allora, quando può, il giovane Matteo coglie l’occasione per sgranchirsi le gambe. Lo ha fatto ieri alla sede della Technogym: non solo una visita ad una delle aziende più famose della Romagna, ma anche un vero e proprio allenamento. Quale miglior modo per iniziare il suo tour elettorale nella Regione? Un allenamento fuori programma, insieme al fondatore Nerio Alessandri, con la maglietta gialla della campagna pub- M Bordatesulleriforme Berlusconi:«Lamarcia suRomalafaremonoi» 1 A poco più di una setti- mana dalle elezioni europee Silvio Berlusconi va all’attacco di Beppe Grillo, la cui ambizione sarebbe - dice - quella di spazzare via Parlamento e partiti e instaurare una «dittatura». Ma alla fine la «marcia su Roma la faremo noi», assicura l’ex premier. Nel mirino del Cavaliere oltre Grillo ovviamente c’è Renzi. Governo, quello del segretario Pd, che l’ex premier accusa di essere privo di contenuti. «Abbiamo il pericolo del comunismo ancora oggi sostiene l’ex premier - ma non ci facciamo incantare da Renzi» che ha fatto «cose pasticciate come una riforma del Senato inaccettabile e che fa ridere». E se Berlusconi è pronto a riconoscere la «faccia simpatica» del premier, spiega anche di essere orgoglioso di essere all’opposizione: «non c’è nessuna ambiguità nel nostro comportamento». si stanno mettendo le cose, ce la farà il Pd a superare quella fatidica soglia del 33%, quella raggiunta nel 2008 da Veltroni che sancì il massimo livello ottenuto dalla sinistra negli ultimi trent’anni? Un interrogativo con ricadute molteplici, che si misureranno solo dopo il 26 maggio, ma che già ora vengono messi in preventivo dallo stato maggiore del partito. Tanto che i renziani più alti in grado non ne sottovalutano la portata quando prevedono che «alla fine il Pd andrà bene e vincerà ma si attesterà sotto il 33%». Facendo capire che l’obiettivo che fino a un mese fa era dato per scontato, cioè la vittoria, ora che la campagna si è incattivita è divenuto il target primario. Perché se la prima soglia psicologica è tornata quella del 30%, se il distacco da Grillo dovrà essere tangibile e non di misura, ve ne è una seconda che fino a poche settimane fa sembrava più alla portata: quella di uno sfondamento delle linee nemiche tale da poter fare il pieno anche nel blocco sociale moderato, pescando pure in quello grillino, facendo rientrare a casa i voti dispersi l’anno scorso a sini- ANSA In Emilia Romagna Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ieri in piazza a Forlì In mattinata era stato a Modena stra. «Purtroppo ormai pure gli 80 euro sono già dati per scontati dalla gente», ragiona il dalemiano Danilo Leva, uno dei promotori della nuova corrente di quarantenni ex diessini che fa capo al capogruppo Speranza. «E se resteremo ai livelli di Veltroni anche con un fuoriclasse della comunicazione quale è Renzi, vorrà dire che pure avendo l’asso pigliatutto non si riesce mai a sfondare in questo paese». Insomma, al di là del fatto che l’opposizione interna, se pur collaborativa, non vede l’ora di poter contare di più, «Renzi in quel caso capirà che non può far tutto da solo», il timore di non Voti e acido lattico Renzi Il premier Matteo Renzi ieri si è allenato in palestra a Modena alla Tecnogym In bici, a nuoto, di corsa Se la caccia al voto si fa a suon di muscoli blicitaria della Technogym «Let’s move for a better world». In uno scatto c’era tutto: politica, economia, pubblicità per l’eccellenza italiana e messaggio educativo da portare nelle scuole. La fisicità è spesso stata al potere. Il politico sportivo ha sempre fatto colpo nell’immaginario popolare, il marketing del corpo e della prestanza fisica del leader politico ha sempre funzionato in tutti i sistemi politici, democratici e dittatoriali, del presente e del passato. Senza scomodare le nuotate di Mao nel fiume Yangtsi e le finte prodezze ginniche di Mussolini, i leader dei giorni nostri si dedicano al basket come Oba- ma o alle arti marziali e alla caccia come Putin. A casa nostra abbiamo avuto il tennista Giuliano Amato, che amava talmente il suo sport che sponsorizzava con il Monte Paschi il club di Orbetello dove andava a giocare. Romano Prodi quando era premier veniva spesso immortalato in tuta e caschetto sopra la bici da corsa (seguito dalla scorta in macchina). Sembra di un secolo fa, ma era del 1995, la foto scattata nel villone berlusconiano delle Bermuda con il Cavaliere che guidava un gruppo in mutandoni bianchi (arrancavano sudati Confalonieri, Letta, Dell’Utri, Galliani). «Bei tempi», direbbe oggi il leader di Forza Italia, Grillo La nuotata di Grillo nello Stretto siciliano Berlusconi Ha costruito una parte della sua leggenda elettorale sul corpo: qui una storica foto di quando si allenava con Piersilvio e il cane AP riuscire a sfondare il muro del suono sta contagiando i belligeranti all’opera sul campo. Dalla Sicilia, il segretario regionale Fausto Raciti, iscritto alla corrente lealista dei «giovani turchi», si compiace di aver riempito l’altra sera piazza Politeama a Palermo, ma non si nasconde la fatica di rastrellare consensi al sud. E sono tanti i fattori che non aiutano, dall’Expo al caso Genovese, tutta acqua al mulino di Grillo. Tanto più che chi governa da sempre è bersaglio di contestazioni e nella sua pedalata in salita il premier deve fare i conti nelle piazze con comitati in subbuglio come quelli degli al- luvionati che ieri lo hanno accolto nelle sue trasferte emiliane. Così anche il bersaniano Nico Stumpo, tornato dalla Calabria, svela l’apprensione che «anche stavolta siano più di quanti pensassimo a voler dare un segnale». Un altro calabrese doc, l’ex Dc Gigi Meduri, è La fronda del Pd: «Se neanche un fuoriclasse come lui riesce a fare meglio di Veltroni....» costernato dal fatto che questo segnale di protesta possa arrivare «da molta gente nostra, non ragazzi, ma professionisti e pensionati», con la scusa che si vota per le europee e non per le politiche. Ecco perché Renzi combatte ventre a terra per rastrellare i delusi del Pdl, quando attacca la Cgil si rivolge proprio a loro, è lì che vuol pescare. Mentre sulla presunta crescita dei 5stelle prova a sedare le ansie Maria Elena Boschi, perché «visto come sono andati i sondaggi alle ultime politiche, adesso, per precauzione, danno sondaggi altissimi per Grillo, così non sbagliano». vent’anni dopo, gravato di una pancia prominente, che giustifica i suoi problemi alle ginocchia con il fatto di averne abusato da giovane, quando era un centometrista. Un altro secolo sembra passato dalle partite del cuore in cui giocavano D’Alema, Veltroni, Cofferati, Casini, Fini, Mastella. Portando avanti il nastro dei gesti sportivi dei nostri politici, quello più eclatante è stata la traversata a nuoto di Beppe Grillo dello Stretto di Messina. Tuta nera e occhialini, il messianico e robusto leader pentastellato riuscì nell’impresa, colpì il sentimento mascolino e femminile dei siciliani che alle regionali del 2012 gli tributarono il primo risultato clamoroso nelle urne. Ora, non è che una pedalata sulla bike di Renzi alle 7 del mattino possa cambiare le sorti di questa incerta campagna elettorale per le europee e fermare Beppe. Comunque, in pantaloncini e maglietta, con quel leggero sudore sulla fronte, Matteo sembra ancora più giovane e vitale. E questo lo rende ancora più familiare e a portata di mano, e di voto. DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 6 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Primo Piano .7 . U VERSO IL VOTO COMIZI E POLEMICHE anca ancora una settimana alle elezioni europee, per cui la collezione si arricchirà più di un po’. Ma già adesso è piuttosto considerevole: insulti, bizzarrie, MATTIA FELTRI ROMA M Iva Zanicchi (FI), 2 maggio «Visto che ama tanto gli animali, magari Berlusconi mi avesse lasciata sola come un cane. Peggio». Silvio Berlusconi, 2 maggio «Grillo è un uomo cattivo». Elvira Savino (FI), 3 maggio «Chi vota per la Lega nord alle Europee vota per i fascisti». Silvio Berlusconi, 4 maggio «Abbiamo scoperto che la sinistra sta pensando a una legge patrimoniale da 400 miliardi». proposte estemporanee, annunci roboanti, promesse spericolate, paralleli storici impegnativi, freddure imbarazzanti. Da Beppe Grillo a Silvio Berlusconi, passando per i due Matteo - Renzi e Salvini - e da qualche simpatico e sconosciuto candidato, ecco a voi il meglio del meglio - o il peggio del peggio, dipende dai gusti di chi legge - della solita irrefrenabile campagna elettorale. Attacchi, insulti e bizzarrie da campagna elettorale Domenica prossima si vota e il clima è sempre più teso Gianfranco Librandi (Sc), 4 maggio «In Italia ci sono due ragioni famosi: Ugo Fantozzi e Beppe Grillo». Silvio Berlusconi, 15 maggio «Grillo ha annunciato anche una nuova marcia su Roma. Io non l’ho mai annunciata e pensata». Matteo Renzi, 16 maggio «L’Italia è più forte di questi buffoni e pagliacci». Beatrice Lorenzin (Ncd), 6 maggio «L’Italia la puntelliamo noi». Beppe Grillo, 8 maggio «Andremo in Europa e stracceremo gentilmente il fiscal compact davanti alla Merkel». PIETRO MASTURZO Piazze piene in tutta Italia per i comizi della campagna per le Europee Silvio Berlusconi, 9 maggio «Cerchio magico? Qua di magico ci sono solo io». Angelino Alfano (Ncd), 11 maggio «Forza Italia non è né carne né pesce». Giovanni Toti (Fi), 9 maggio «Avevo ragione io a non volere la candidatura di Claudio Scajola». Maurizio Gasparri (FI), 11 maggio «Il Nuovo centrodestra è un salame finito a fette». Giovanni Toti (FI), 9 maggio «Siamo al 28 per cento». Daniela Santanchè, 11 maggio «Il Nuovo centrodestra non è né un primo né un secondo, è un contorno». Matteo Salvini (Lega), 8 maggio «Se la Lega a Lamezia Terme prende meno di cinquecento voti mi spoglio». Monica Frassoni (Verdi), 9 maggio «Un successo della lista Green ItaliaVerdi europei è necessaria per l’alternativa europea». Fabrizio Cicchitto (Ncd), 9 maggio «Il sogno di Grillo è imitare Genny ’a carogna». Silvio Berlusconi, 10 maggio «Servono regole più severe per la raccolta di quello che sapete voi (la cacca dei cani, ndr)». Silvio Berlusconi, 9 maggio «Il Nobel per la pace lo darei a Berlusconi». Federica Di Benedetto (FI), 10 maggio «Mi candido ma non mi spoglio». il caso GIANLUCA NICOLETTI ROMA ndiamo a vedere se dormiranno alla Camera con il sacco a pelo? Questo veramente attizza chi riduce Code4Italy @Montecitorio in un bel pezzo di colore, peccato perché un Hackathon nel cuore della Camera dei Deputati non è proprio un’occupazione scolastica anni 70. Dovrebbe essere considerato molto di più che una semplice rottura dei protocolli ufficiali, uno sberleffo alla grisaglia istituzionale. Purtroppo ancora c’è un condizionamento di base nel considerare tutto quello che avviene nell’ambito della cultura digitale come un cedimento alla dissolutezza, un allontanamento dai problemi concreti o peggio una pericolosa deriva verso una patologica disumanizzazione. Ecco quindi che da venerdì serpeg- A Raffaele Volpi (Ln), 14 maggio «Un accordo politico importante per il presente ma anche in prospettiva futura è stato siglato tra la Lega Nord e Rinascita socialista». Giorgia Meloni (Fdi), 15 maggio «Proponiamo lo scioglimento concordato e controllato della zona euro». Beppe Grillo, 6 maggio «Genny ’a carogna e Renzi ’a menzogna si ritroveranno nel Pd e faranno leggi insieme». Angelo Bonelli (Verdi), 8 maggio «Svuotare gli arsenali per riempire i granai». Matteo Salvini, 13 maggio «Purtroppo con una sanità arretrata in Nord Africa, questa gente riporta malattie che avevamo sconfitto da anni, come la scabbia e la tubercolosi». Beppe Grillo, 15 maggio «Per noi il Parlamento non esiste». Matteo Renzi, 5 maggio «A Piombino, Grillo è andato a fare lo sciacallo». Beppe Grillo, 7 maggio «Renzi è una persona malata, come sono malati tutti i figli dei banchieri e dei massoni. Questa gente non va battuta, va spazzata via come cibo deteriorato». Matteo Salvini, 13 maggio «Renzi è complice di queste morti, ce le ha sulla coscienza, l’operazione Mare nostrum significa complicità». Martin Schulz, 11 maggio «Grillo minaccia ammende ed espulsioni per i deputati che non votano come dice lui. L’ultimo a dire una cosa del genere è stato Stalin. O forse Hugo Chavez». Matteo Salvini, 12 maggio «La mia scommessa come Lega è di dire: fuori dall’Euro subito». Matteo Renzi, 12 maggio «Suglio ottanta euro faremo la stessa cosa per i pensionati, ma dal prossimo anno». Nichi Vendola (Sel), 12 maggio «Sono preoccupato perché si vedono tanti incendiari e nessun pompiere». Ignazio La Russa (Ncd), 12 maggio «Appena saremo in Europa daremo un tempo minimo per avere due monete europee: una per la Germania e i pochi paesi ricchi, e un’altra per tutti noi». Silvio Berlusconi, 13 maggio «Il M5S in Europa verrà messo in un angolo; un importante deputato europeo mi ha detto: stiamo allargando i cessi e li metteremo lì». Beppe Grillo, 13 maggio «Berlusconi è una salma che gira e promette dentiere». La sfida degli hacker: “Controlla sul telefonino il lavoro del tuo deputato” giavano i mormorii tra chi degli austeri palazzi ha fatto casa sua, sembrava imminente una calata di punkabbestia. Sarebbero entrati dei barbari a rompere il nitore ovattato dei saloni di Montecitorio. I pericolosi scassinatori di casseforti informatiche avrebbero posato i loro ordigni sul legno degli scranni parlamentari, lucidato da generazioni di frescolana antracite. Naturalmente nulla di tutto questo, nessun bivacco di manipoli di smanettoni strafatti, irsuti personaggi in maglietta nera con il teschio, come ancora suggerisce l’ iconografia cara a ogni terrorizzato luddista che pensa che l’hacker sia una sorta di fuorilegge. Sono una sessantina di nerd che stanno testa bassa sulle tastiere. Avevano persino l’obbligo della giacca e il divieto di fumo, gente che ha studiato veramente materie molto toste e non per finta, la loro età spazia dai vent’anni ai sessantacinque. L’anagrafe però conta poco, alla fine è la capacità di saper attingere all’essenza visionaria della tecnologia che permette loro di lavorare gratis e con entusiasmo a una bella sfida. Dovranno saper tirare fuor dagli open data qualcosa che sia utile. In certi casi persino divertente, se come si vede tra i 21 Pitch c’è un aggregatore di presenze e voti con prefe- 150 21 Programmatori Progetti Riuniti nella due giorni per studiare nuove app C’è anche un «Grande Fratello della Camera» Comunicato Idv, 16 maggio «Controlacorruzioneeatuteladeicittadini, l’Italia dei Valori chiuderà la campagna elettorale delle prossime elezioni europee in mille piazze italiane che noi abbiamo ribattezzato piazze dalle Mani Pulite». Silvio Berlusconi, 16 maggio «Sì, papa Bergoglio mi piace, fa il papa esattamente come l’avrei fatto io». «Ci vuole un processo online per chi ha ridotto così male l’Italia». Matteo Salvini, 16 maggio «Al Parlamento europeo, Grillo sarà solo come un cane». Silvio Berlusconi, 16 maggio «Grillo e il suo ispiratore Casaleggio sono molto simili a personaggi come Robespierre, Stalin, Pol Pot e soprattutto Hitler». Micaela Biancofiore (FI), 16 maggio «Grillo è paggio di Hitler, è l’alter ego di Mengele». Beppe Grillo, 16 maggio «Dudù deve essere affidato alla vivisezione». renze e classifiche intitolato «Il grande Fratello della Camera». Se funzionerà potrete forse vedere in tempo reale sul vostro smartphone chi fa meglio il proprio dovere. Oppure «Fantaparlamento» che sarà finalizzato a sviluppare una gamification del Parlamento, persone e atti in un videogioco per capire meglio ciò che spesso è astruso. Sarà difficile non far passare la loro incursione autorizzata come una bizzarra performance. Oggi la trasparenza è un valore di cui tutti rivendicano il diritto, però senza gli hacker capaci di metterci le mani cosa ce ne facciamo, noi emigranti digitali, degli 8541 dataset delle Amministrazioni, che si sono già adeguate alla legge, rendendo disponibili i propri database? Dovremmo abituarci a pensare che abbiamo tutti bisogno di questi nuovi artigiani, che hanno strumenti e capacità per trasformare del codice in oggetti, servizi utili e maniere per vivere meglio. È venuto il momento di smettere di considerarli avanguardie di un mondo che verrà, in quel mondo da parecchio tempo ci siamo già dentro tutti. 8 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 gg Dossier/Verso le elezioni Popolazione 187.000 Area 36,11 km2 Viaggio nella periferia di Londra Immigratiedisoccupazione Anchelaroccafortelaburista tentatadall’ultradestraantiUe Immigrati (Nigeria, Bangladesh, Lituania) 30% Regent Park Disoccupazione 15,5% (media nazionale 7,8%) LONDRA Mayfair Westminster Barking Dagenham City Southwark Poplar Aeroporto Londra-City Bexleyheath A Barking l’Ukip di Farage fa proseliti: basta Europa, siamo inglesi ALESSANDRA RIZZO LONDRA - LA STAMPA S 30% per l’Ukip Il partito anti Europa di Farage è in testa nei sondaggi per le elezioni del 22 maggio AP La crociata anti-Islam di Wilders irrita i sauditi “Basta affari con voi” L’Arabia Saudita irrompe nella campagna elettorale olandese lanciando un siluro contro Geert Wilders, leader del partito anti-immigrati dato dai sondaggi testa a testa con i democratici nella corsa alla vittoria. Sono fonti governative di Riad a far sapere, attraverso il giornale «Al-Eqtisadiah», la decisione di escludere le aziende olandesi da qualsiasi tipo di commessa e appalto in segno di protesta contro le «offese all’Islam» di Wilders. In particolare a suscitare l’ira dei Francia d’oro, frutta esotica. Un altoparlante suona disco music Anni 70, mentre anziani signori fumano e bevono tè ai tavolini dei bar. A pochi metri un consigliere locale di Ukip distribuisce volantini, qualcuno gli grida: «Il mio voto ce l’hai, amico!» Ukip non è mai riuscito a portare deputati a Westminster, e non è detto che un eventuale successo in questa tornata elettorale (si vota anche per il rinnovo dei consigli comunali) si traduca in voti alle politiche del prossimo anno. Ma è in posti come questo che Ukip si gioca la battaglia per il futuro e, nonostante il progresso previsto, non avrà vita facile. Molti continuano a votare Labour nonostante le riserve su Ed Miliband, segretario incolore e poco amato, altri dicono di essere passati a Ukip. Farage viene ancora percepito come un outsider nonostante i 15 anni passati in quel parlamento europeo che vorrebbe eliminare. Mentre gli altri partiti sono accusati di difendere gli interessi dei grandi gruppi industriali e delle banche, Ukip promette di proteggere i piccoli lavoratori. Nel corso di una campagna elettorale giocata all’attacco, il partito si è attirato accuse di razzismo: Farage ha sostenuto, tra le altre cose, che è lecito preoccuparsi se si ha un gruppo di rumeni per vicini di casa; candidati locali hanno offeso praticamente ogni minoranza possibile con commenti xenofobi, islamofobici, omofobici. Per i suoi detrattori, Farage sogna un ritorno a una «piccola Inghilterra» insulare che non rispecchia più la realtà. A chi lo vota, la prospettiva non appare malvagia. «Non sono razzista, ma tutte queste persone che arrivano pesano sul sistema, la mia pensione diminuisce - dice Englis, il fioraio di Barking -. Quest’Europa, cosa fa per noi? A noi inglesi, l’Europa ci odia». Olanda Un cartellone elettorale a favore dell’Ukip in una strada della periferia di Londra sauditi è stata la scelta di Wilders di distribuire adesivi con i colori della bandiera del regno ma sostituendone le scritte coraniche con frasi in cui si insulta il Profeta, l’Islam e tutti i musulmani. Riad rimprovera all’Aja di non aver «fatto cessare le gravi offese all’Islam da parte di Wilders» e a pagarne le conseguenze potrebbero essere le aziende olandesi coinvolte in 119 progetti sauditi per un interscambio annuale dal valore stimato di oltre 8 miliardi di dollari. L’Olanda è uno dei maggiori investitori stranieri nel regno wahabita e ciò consente a Riad di adoperare per la prima volta la leva dei rapporti commerciali per ritorsione contro leader politici stranieri considerati islamofobi. La reazione di Wilders è stata sprezzante: «Avremmo dovuto essere noi olandesi a boicottare una nazione come l’Arabia Saudita già da molto tempo». MAURIZIO MOLINARI Il Front National di Le Pen attacca la “casta” È primo partito con il 24% Una vittoria del Front National segnerebbe una «nuova era», con la «totale ridefinizione della vita politica francese»: non è mai stata così vicina alla vittoria Marine Le Pen, la leader dell’estrema destra transalpina, che praticamente tutti i sondaggi accreditano al primo posto nelle elezioni europee del 25 maggio. Secondo un ultimo studio della Ipsos-Steria, il Fn viene accreditato come primo partito di Francia con il 24% del- Germania olo roba inglese! Tutti fiori inglesi!» dice orgoglioso Peter Englis ai clienti, quasi a fugare il dubbio che boccioli stranieri possano nascondersi tra peonie e margherite. Intorno a lui famiglie pachistane e ragazze romene passeggiano tra i banchi del mercato di Barking, nella vecchia Londra cockney. «In passato ho votato Conservatore - dice il fioraio - ma ora basta, dobbiamo mandare un messaggio». Englis, 58 anni, racconta di essere stato costretto a chiudere due negozi a causa della crisi e di aver perso fiducia nei partiti tradizionali. Alle elezioni europee di giovedì voterà per la prima volta Ukip, partito populista ed euroscettico. «Ne ho abbastanza - spiega - dobbiamo fare capire ai politici che siamo stufi delle loro bugie». I sondaggi danno Ukip (UK Independence Party) al 2530%, rispetto al 16.5% delle europee del 2009. Potrebbe essere abbastanza per vincere le elezioni, ma in ogni caso sarebbe sufficiente a provocare il «terremoto politico» che l’esuberante leader Nigel Farage ha promesso. Farage, l’affabile politico che ama farsi fotografare nei pub con una pinta di birra in mano, ha dominato la campagna elettorale con un messaggio semplice: uscire dall’Ue, tagliare l’immigrazione e «restituire la Gran Bretagna ai britannici». Il suo slogan fa presa non solo sull’elettorato di estrema destra, ma anche sui conservatori delusi dal premier Cameron, che anni fa aveva bollato Ukip come un «mucchio di svitati e lunatici segretamente razzisti». «In misura minore ma potenzialmente significativa, Ukip potrebbe attingere anche dalla vecchia “working class” che non si sente più rappresentata dal Labour - spiega Simon Hix, professore di politiche europee alla London School of Economics -. Nelle zone rurali, gli elettori Ukip sono contro gli stranieri, contro l’Europa o contro il fatto che i Conservatori, per cui votavano prima, adesso sono a favore dei matrimoni omosessuali. Ma Ukip attira voti anche tra i gruppi sociali a basso reddito delle aree metropolitane in declino, tra quanti si lamentano che non c’è lavoro e si domandano cosa faccia per loro il Partito Laburista». Barking nell’East End londinese è un caso emblematico. Vecchia roccaforte Labour, la zona industriale ha vissuto per decenni intorno allo stabilimento Ford che dava lavoro a migliaia di persone, ma le cui attività sono state progressivamente smantellate. Dal 2000 l’immigrazione è cresciuta e il numero di persone con posto fisso è sceso. Al mercato del sabato si trova un po’ di tutto, a prezzi bassi: jeans, finti orologi Afd, il partito anti-euro diventa conservatore e vola nei sondaggi: 7% Nel sondaggio più recente, gli anti-euro Afd hanno raggiunto un record: il 7%. Ma persino i «cugini» liberali, che si erano distinti negli ultimi anni per le posizioni eurocritiche e filo-Bundesbank, li chiamano ormai «fascisti da salotto». Essendo passata la fase acuta della crisi dell’euro, gli Afd hanno cominciato infatti a puntare molto di più su temi di politica interna, cercando di accreditarsi come partito nazionalista e ultraconservatore. Si batto- le intenzioni di voto. Oltre due punti indietro, al 21,5%, il centrodestra Ump. Mentre la maggioranza socialista di François Hollande resta in alto mare, con appena il 17%. E non è un caso se negli ultimi giorni il governo ha moltiplicato gli annunci per evitare il disastro. Come la promessa di esonerare dall’imposta sul reddito quasi 2 milioni di famiglie in difficoltà. Annunci che a pochi giorni dal voto «suonano sospetti», ha commentato la populista francese, che durante l’intera campagna elettorale ha tuonato contro la «casta» di Parigi e Bruxelles. Nei giorni scorsi, la bionda Marine ha anche lanciato uno speciale «social network» frontista. Obiettivo della nuova piattaforma web è conquistare nuovi elettori e formare una grande rete di «patrioti» pronti a militare contro l’euro e per la difesa della sovranità nazionale. PAOLO LEVI no contro i matrimoni gay, contro la presunta «immigrazione sociale» dei Paesi dell’est. Un recente manifesto elettorale che sostiene che la Ue sia paragonabile alla Corea del Nord, ha fatto molto discutere, esattamente come la notizia che molti membri delle inquietanti Burschenhaften, le associazioni studentesche di destra, simpatizzerebbero per l’Afd. L’ala liberale è sempre più disagio: qualche giorno fa uno degli ex dirigenti del ministero delle Finanze che contribuì all’introduzione dell’euro, Wolfgang Glomb, si è dimesso in piena polemica con la deriva populista del partito. Ma la notizia più inquietante è che per colpa della sentenza della Corte Costituzionale di Karlsruhe che ha abolito lo sbarramento del 3%, nel Parlamento europeo entreranno per la prima volta nella storia i neonaTONIA MASTROBUONI zisti della Npd, stimati all’1%. Primo Piano .9 LA STAMPA . DOMENICA 18 MAGGIO 2014 g Italiani, europeisti con riserva Da Bruxelles troppi vincoli Per tre cittadini su quattro uscire dall’euro sarebbe un guaio per l’economia Ma le misure anti-crisi imposte dalla Ue al nostro Paese generano perplessità Dal 1° gennaio 2002 è arrivato l’Euro. Secondo Lei la moneta unica europea… Disoccupato 59,0% 57,0% Europeista flebile Uomo Casalinga 9,0% 11,4% (in percentuale) 36,6 46,5 6,0 10,9 Nord Est Centro 11,5% Studente 37,1 40,9 6,7 15,3 40,5% Livello di studio 43,8% 31,8% 7,4% 17,0% 9,7% 15,0% Basso 41,4% Sud e isole 28,8 40,2 11,5 19,5 Medio 22,1% 39,4% 30,4% 51,4% 45,6% 24,0% Basso 19,1% 17,6% 58,6% 24,4% 62,6% Alt Al A Alto (57%) degli italiani sottolinea come abbia creato complicaiamo diversamente zioni, ma in fondo è stato uno europeisti. Non desi- strumento necessario per la deriamo fare a meno costruzione dell’Ue. Se a quedell’Ue e dell’euro. sti aggiungiamo il 20,6% che Ma, nello stesso tem- invece ne evidenzia i vantagpo, vorremmo rinegoziare il gi, possiamo osservare come vincolo (economico) che ci le- in generale la popolazione apga. O ci strozza. È questo, in prezzi il valore di poter disintesi, l’orientamento degli sporre di un’unica moneta in italiani rilevato dall’ultima in- Europa. Non sono, però, mardagine LaST (Cmr – Intesa ginali quanti sottolineano Sanpaolo, per «La Stampa»). esclusivamente gli aspetti neNon mancano in questi anni di gativi: 22,4%. crisi le spinte a uscire dalMa, quali sarebbero le conl’Unione e abseguenze di bandonare l’euro PESSIMISMO u n ’ i p o t e t i c a per tornare alla Il 22,4% delle persone uscita dall’Ue e lira. Ma fino a l’abbandono delvorrebbero l’euro? La grande che punto l’opiun ritorno alla lira m a g g i o r a n z a nione pubblica considera simili della popolazioprospettive cone considera sime un’effettiva QUALE SOLUZIONE mili prospettive exit strategy dalassai negaOpinione pubblica come la crisi? L’indagitive. Il 72,4% rine LaST, dopo divisa sulle vie d’uscita tiene che l’abdalla recessione bandono dell’euaver delineato il profilo delle ro e il ritorno alla identità territoriali e della fidu- lira peggiorerebbe la situaziocia nei confronti delle istituzio- ne economica dell’Italia. Per ni nazionali ed europee, ha son- una quota di poco inferiore dato le opinioni sulle conse- (68,5%) l’uscita dall’Ue approguenze di un’uscita dall’Ue. fondirebbe la crisi economica. Innanzitutto, il tanto vitupe- Piuttosto, sono le misure imporato euro in realtà, dopo 15 anni ste dall’Ue al nostro Paese a gedalla sua introduzione, è più nerare molte perplessità. Se il apprezzato di quanto non ap- 36,4% immagina che la situapaia. Certo, la maggioranza zione dell’Italia declinerebbe DANIELE MARINI* 23,8% Medio 18,3% 46,9% 7,5% Estero 6,2% 42,5 32,5 13,8 11,2 Alto Livello di studio 26,5% S 39,4 41,5 8,6 10,5 6,7% Donna 33,9% Donna Area geografica 31,9% 22,4% Genere Nordd Ovest N O Oves 40,1% Ha comportato solo complicazioni per la mia vita Uomo Europeista scettico 16,8% 23,6% 60,6% 15,8% 59,5% 26,1% 14,1% 41,3% Pensionato Anti-europeista 36,2% Genere Lavoratore manuale, operaioo 14,4% Europeista convinto Centimetri LA STAMPA 40,7% 25,0% 16,0% 22,4% 58,0% 19,6% Tecnico, direttivo 26,3% 56,7% 17,0% 19,8% 53,9% 26,3% Imprenditore, lavoratore aautonomo 11,4% 46,1% 42,5% 20,6% Fonte: CMR-Intesa Sanpaolo per La Stampa, aprile 2014 (n. casi: 2.200) Ha creato qualche complicazione, ma è necessaria all’Europa Condizione Ha prodotto solo vantaggi Profilo dell’orientamento europeista 62,2% 13,4% Secondo Lei, rispetto all’attuale crisi economica, come andrebbero le cose se l’Italia PEGGIO ALLO STESSO MODO MEGLIO ulteriormente qualora non rispettassimo quei vincoli, per contro una quota analoga (35,6%) pensa che miglioreremmo le nostre prospettive. Dunque, non si tratta di avviare un processo di exit dall’istituzione europea e dall’euro, che preluderebbe – nell’opinione della popolazione – a un netto peggioramento delle condizioni economiche. Piuttosto, una negoziazione delle misure adottate negli anni recenti, ritenute non completamente adatte a risolvere la crisi. D’altro canto, le stesse istituzioni politiche e monetarie che hanno posto quei vincoli da qualche tempo stanno mettendo in discussione l’efficacia reale di quelle misure. Volendo delineare un profilo di sintesi dell’orientamento degli italiani verso l’Europa è possibile individuare quattro tipologie prevalenti. Il gruppo più cospicuo è degli «europeisti flebili» (40,7%). In essi prevale generalmente un orientamento positivo nei confronti dell’Ue e non considerano l’opportunità di strategie di uscita. Ciò non di meno ritengono necessario ridiscutere i vincoli posti, migliorare il funzionamento della casa comune. Il secondo gruppo (36,2%) è degli «europeisti convinti». In questo caso non vi sono dubbi sostanziali nella posi- Non facesse parte dell’UE 68,5% 14,5% 17,0% Uscisse dall’Euro e tornasse alla Lira 72,4% 10,6% 17,0% Non rispettasse i vincoli finanziari imposti dall’UE 36,4% L’indagine 1 L’indagine LaST (Laboratorio sulla Società e il Territorio), promossa da Community Media Research in collaborazione con Intesa Sanpaolo per La Stampa, si è svolta a livello nazionale dal 7 al 17 aprile 2014 su un campione rappresentativo della popolazione residente in Italia, con età superiore ai 18 anni, e raggiungibile via internet. Gli aspetti metodologici, la rilevazione e l’elaborazione è stata curata dalla società specializzata Questlab. I rispondenti totali sono stati 7.714 e, per una maggior rispondenza all’universo della popolazione, l’analisi dei dati è stata effettuata su 2.200 casi riproporzionati sulla base del genere, del territorio, delle classi d’età, della condizione professionale e del titolo di studio, opportunamente bilanciati con coefficienti correttivi che tengano conto della possibile distorsione per lo strumento di rilevazione utilizzato. I partecipanti all’indagine sono stati invitati a rispondere a un questionario via web attraverso un loro coinvolgimento sui principali canali social network e grazie all’attivazione di un campione casuale di nominativi raggiungibili via e-mail. Daniele Marini ha progettato e diretto la ricerca. I risultati sono visitabili presso www.indaginelast.it. 28,0% 35,6% tività dell’appartenenza all’Unione e percepiscono quasi esclusivamente aspetti positivi. Per altro verso, incontriamo gli «anti-europeisti» (14,1%) i quali non avvertono alcuna positività nell’appartenenza all’Ue e nell’utilizzo dell’euro. Anzi, considerano un’eventuale uscita foriera di un miglioramento delle condizioni dell’Italia. Al loro fianco, incontriamo gli «euroscettici» (9%) per cui l’Ue e l’euro hanno generato e generano effetti più negativi che positivi. Quindi, se complessivamente una parte maggioritaria della popolazione (76,9%) nutre un atteggiamento positivo verso l’Ue, una quota minoritaria, ma sicuramente non marginale (23,1%), evidenzia un orientamento tendenzialmente negativo e ostile. Sicuramente, i segni profondi della crisi uniti alle misure cui anche l’Italia è stata costretta dall’Ue, hanno alimentato il malessere nei suoi confronti. Certamente, quegli interventi devono essere rivisitati. Tuttavia, non dovremmo dimenticare che i vincoli posti sono il frutto di nostre (ir)responsabilità: delle scelte e delle riforme non realizzate. Di non aver disegnato un futuro plausibile e sostenibile per l’Italia. *Università di Padova 10 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 U ANNIVERSARIO 1944-2014 In fila La storia MARIA CORBI INVIATA A CASSINO roi arrivati da lontano a combattere una guerra per la democrazia e la pace, per liberare l’Italia e il mondo dal nazifascismo. Settant’anni fa la battaglia di Montecassino che li ha visti protagonisti, polacchi, neozelandesi che oggi sono qui nei luoghi che li hanno visti giovani. Novantenni gagliardi che hanno affrontato lunghi viaggi per tenere viva la memoria di quei giorni. C’è il premier polacco Donald Tusk, c’è il principe Henry d’Inghilterra, autorità italiane e internazionali, ma i veri protagonisti sono solo loro. Una due giorni di celebrazioni con l’inaugurazione del museo memoriale del cimitero militare polacco, l’intitolazione di una piazza e la scoperta di un busto dedicati al generale Wladyslaw Anders, comandante del secondo Corpo d’Armata che conquistò le rovine dell’ abbazia. La corsa sui luoghi della battaglia, rievocazioni storiche e 1400 scout dalla Polonia nell’ambito dell’iniziativa «Uniamo le generazioni». Dalla Nuova Zelanda, come i monument’s man del film di George Clooney, i veterani hanno portato in dono un fregio dell’Abbazia abbattuta. Il governatore Mateparae ha incontrato il sindaco di Cassino Petrarcone e gli ha consegnato il cimelio di guerra, raffigurante un uccello esotico, preso da un soldato di stanza nell’abbazia e poi venduto a un antiquariato e infine alla signora Saunders che appena ha saputo delle celebrazioni ha voluto donarlo all’Italia: «Please look after it and return it home» («per favore tenetela da conto e riportatela a casa», ha scritto nel suo biglietto. E I veterani della battaglia di Cassino ieri durante la cerimonia alla stazione In primo piano sulla destra il veterano Bill Tucker Oggi è previsto anche l’arrivo del principe Harry, secondogenito di Carlo d’Inghilterra e di Lady Diana BRAD HANSON - NZDF “Noi, reduci di Montecassino vi abbiamo dato la libertà” Il ritrovo dei protagonisti della battaglia combattuta 70 anni fa Il ricordo Il veterano neozelandese Noel Bunn al suo arrivo in stazione Con loro anche una delegazione di medici per assisterli POLACCHI E NEOZELANDESI Tutti ultranovantenni hanno affrontato lunghi viaggi per tenere viva la memoria Tanti i veterani, molti di loro non sono più tornati in Italia dopo la guerra. Tra loro anche l’ufficiale pluridecorato Wojciech Narebski, scienziato e professore emerito della Università Jagellonica di Cracovia, ufficiale ordine al merito della Repubblica italiana. La memoria di quei giorni epici della Seconda guerra mondiale è raccolta adesso nel museo del cimitero militare polacco, frutto di una raccolta di fondi tra associazioni, enti, istituzioni italo-polacche, ex combattenti e cittadini polacchi, progettato da Pietro Rogacien, figlio di un soldato polacco del secondo Corpo d’Armata che ha combattuto a Montecassino e che ha costruito il cimitero. Una mostra permanente racconta la storia del 2o Corpo d’Armata, la deportazione dei polacchi in Siberia, la formazione dell’esercito del generale Anders a cui ieri è stata intitolata una piazza. Quaranta i veterani arrivati dalla Nuova Zelanda BRAD HANSON - NZDF insieme a uno stuolo di medici che vegliano sulla loro salute. Ma a settant’anni dalla fine della guerra il cittadino neozelandese Morris Johnstone, classe 1921, dice che «ha perso una parte della gioventù in Italia». «Ma questo è stato compensato dal desiderio di conoscere altre terre e dalla voglia di avventura. Ho raggiunto mio fratello nel ventisettesimo battaglione di artiglieria e siamo andati in Egitto nel 1943». Poi in Italia. Henry Atkinson, classe 1922, in Nuova Zelanda era impegnato a preparare l’invasione del Giappone». In Italia, racconta è stato impegnato nella fanteria. «E come ingegnere ho aiutato a costruire un ospedale a Bari». Tanti ricordi, tante storie. Come quella dell’orso Wojtek che era nato in Persia e gli piaceva fare la lotta con i soldati, sempre pronto ad aiutarli a portare le pesanti casse di munizioni. Una favola vera. Un cucciolo d’orso orfano di madre che finisce in un campo vicino a Teheran per civili polacchi evacuati assieme ai soldati del generale Anders. Quando cresce viene accettato anche dagli ufficiali ed è imbarcato assieme ai soldati del 2° Corpo d’armata di Anders, chiamati a combattere in Italia. E dopo la guerra la sua casa sarà lo zoo di Edimburgo. «Wojtek era una sorgente continua di affetto e di gioia, era un nostro vero amico, al ritorno dal fronte ci faceva le feste, giocava con noi, e dopo l’azione ci teneva compagnia», racconta l’ex ufficiale Wojciech Narebski. Da domani l’orso Wojtek avrà anche una statua. QUEGLI ERRORI PAGATI A UN PREZZO TROPPO CARO UMBERTO GENTILONI a battaglia finale si conclude tra l’11 e il 18 maggio 1944 dopo oltre quattro mesi di combattimenti dal cielo e da terra. La linea difensiva dei tedeschi cede, Cassino cade in mano alleata: un varco decisivo che condurrà alle porte di Roma qualche settimana dopo. Un epilogo attesto da troppo tempo e pagato a caro prezzo. Gli americani sfondano il lato destro della linea Gustav; al centro gli inglesi aggirano la collina di Cassino e cominciano a imboccare la via L Casilina, mentre il 17 maggio i polacchi conquistano le alture che circondano l’abbazia. La notte seguente ha inizio la ritirata delle truppe tedesche che piegano a Nord in cerca di nuove postazioni da difendere. L’operazione Diadem ha l’obiettivo di conquistare la capitale di un paese dell’Asse per dare un segnale al mondo: Roma è la strada che porta a Berlino, la sconfitta di Mussolini un sentiero obbligato per la vittoria. Ed è così che la campagna d’Italia sembra riprendere vigore dopo le incertezze e gli errori dei mesi precedenti. La mattina del 18 maggio le truppe inglesi che en- ANSA Cassino dopo i bombardamenti trano a Cassino parlano di città torturata, sulla cima del monte alle 10 e 20 i soldati del generale Anders issano la bandiera polacca, poco dopo anche l’Union Jack sventola sulle macerie del monastero distrutto. Il bilancio è doloroso, macerie e numeri impietosi, incerti anche 70 anni dopo. Un quotidiano londinese come il “Sun” scrive di 55 mila caduti tra gli Alleati e di circa 20 mila tra i tedeschi; altri hanno ipotizzato cifre molto più alte. Il dizionario di Oxford della Seconda guerra mondiale si ferma a 180 mila; la Bbc, dieci anni fa in occasione del Sessantesimo anniversario, ha proposto un cal- colo di oltre 250 mila uomini tra caduti e feriti sui due versanti. Una storia difficile e per molti versi imbarazzante: il volto più crudele della Seconda guerra mondiale. Per la popolazione di Cassino è la fine di un incubo: 1800 i caduti civili, 200 i feriti e 150 dispersi. Un prezzo troppo alto, una condotta inadeguata, un tragico errore come riconosciuto a seguito di inchieste statunitensi nel 1969 e britanniche dieci anni dopo (rendendo noti i risultati di un’indagine del lontano 1949). Forse un’intercettazione radio del comando tedesco tradotta male («L’abate è nel monastero» diventa «Il battaglione è tra le mura dell’abbazia») rafforza le ragioni dei bombardamenti più massicci. Ipotesi e retroscena di un mosaico che appassiona studiosi e prota- «Qui ho perso i miei amici Sono arrivato anche per loro» 3 domande a Steve Danes reduce DALL’INVIATA A CASSINO Steve Danes ha 91 anni. «Ma non li sento», dice. Una memoria di ferro. Settant’anni fa era anche lui a combattere a Cassino. Cosa ha provato a ritrovarsi dopo 70 anni qui, a Cassino? «È stata un’emozione assoluta, soprattutto quando gli italiani mi fermano e mi ringraziano per avere contribuito a liberarli dai nazisti e dai fascisti. Lo dico con tutta sincerità: non riesco proprio a trattenere le lacrime». Lei che ruolo aveva nel battaglione? «Ero un autista di camion e jeep nel ventunesimo battaglione. Ricordo in maniera vivida i combattimenti di notte. Il freddo. Purtroppo ho perso due tra i miei migliori amici qui in Italia. E sono qui anche per loro, perché non vengano dimenticati». È la prima volta che torna in Italia? «Sì, ma ne parlo sempre con i miei figli quando ricordo quei momenti. Quei giorni sono sempre con me». [M. COR.] gonisti da alcuni decenni. Il tempo non ha cancellato quelle giornate, basta una breve visita attraverso i cimiteri militari della zona: mille i polacchi che riposano sulle pendici della celebre quota 593; 20 mila i tedeschi, oltre 4 mila i soldati del Commonwealth, quasi mille gli italiani, 3 mila i francesi, marocchini, algerini e tunisini; gli americani caduti tra lo sbarco in Sicilia e la conquista di Roma sono circa 8 mila. La distanza dagli eventi deve spingerci verso una memoria consapevole: ricordare per conoscere il passato, fare i conti con pagine fondamentali di una storia che ci appartiene. Gli anniversari sono anche questo, un modo per ritrovarsi e rinnovare i lasciti e le radici comuni dell’Europa del lungo dopoguerra. Di questi tempi non è poco. LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Primo Piano .11 . U CHIESA Il diritto canonico Derogaimpossibile LA SPINTA AL RINNOVAMENTO Le frasi Noi amiamo questi uomini e loro noi Non si riesce a recidere un legame così solido e bello 1 Il Codice di Diritto Cano- nico, approvato nel ’83, prevede che la sacra ordinazione, una volta validamente ricevuta, non divenga mai nulla. Il chierico può perdere lo stato clericale, ma ciò non comporta la dispensa dall’obbligo del celibato. Questa dispensa può essere concessa unicamente dal Pontefice. Inoltre, chi ha perduto lo stato clericale non può tornare ad essere un chierico se non per decisione della Sede Apostolica. Le alternative sono l’abbandono del sacerdozio o una relazione segreta per tutta la vita L’appello delle donne che amano un prete: “Rivedere il celibato” Lettera al Papa. Francesco: “No alla doppia vita” ANDREA TORNIELLI CITTÀ DEL VATICANO «Caro Papa Francesco, siamo un gruppo di donne da tutte le parti d’Italia... Ognuna di noi sta vivendo, ha vissuto o vorrebbe vivere una relazione d’amore con un sacerdote, di cui è innamorata». Inizia così la lettera firmata - con il solo nome di battesimo, ma nella raccomandata spedita in Vaticano c’era un cognome con dei recapiti telefonici - da ventisei donne di diverse età sentimentalmente legate a dei preti che chiedono al Papa di rivedere il celibato sacer- dotale obbligatorio. «Ben poco - scrivono - si conosce della devastante sofferenza a cui è soggetta una donna che vive con un prete la forte esperienza dell’innamoramento. Vogliamo, con umiltà, porre ai tuoi piedi la nostra sofferenza affinché qualcosa possa cambiare non solo per noi, ma per il bene di tutta la Chiesa». «Noi amiamo questi uomini, loro amano noi - scrivono le donne - e il più delle volte non si riesce pur con tutta la volontà possibile, a recidere un legame così solido e bello, che porta con se purtroppo tutto il dolore del “non pienamente vissuto”. Una continua altalena di “tira e molla” che dilaniano l’anima. Quando, straziati da tanto dolore, si decide per un allontanamento definitivo, le conseguenze non sono meno devastanti e spesso resta una cicatrice a vita per entrambi. Le alternative sono l’abbandono del sacerdozio o la persistenza a vita di una relazione segreta». «Nel primo caso la forte situazione con cui la coppia deve scontrarsi viene vissuta con grandissima sofferenza da parte di entrambi: anche noi donne desideriamo che la vo- Sono 26 le donne che hanno scritto al Papa cazione sacerdotale dei nostri compagni possa essere vissuta pienamente, che possano restare al servizio della comunità». «Nel secondo caso, ovvero nel mantenimento di una relazione segreta - si legge ancora nella lettera - si prospetta una vita nel continuo nascondimento, con la frustrazione di un amore non completo che non può sperare in un figlio, che non può esistere alla luce del sole. Può sembrare una situazione ipocrita, restare celibi avendo una donna accanto nel silenzio, ma purtroppo non di rado ci si vede costretti a questa dolorosa scelta». Jorge Mario Bergoglio, da cardinale, dopo aver assistito sul letto di morte l’ex vescovo argentino Jerónimo Podestá, era rimasto in contatto con la vedova Clelia Luro. Ma nel dialogo con il rabbino Skorka si era espresso in favore «del mantenimento del celibato, con tutti i pro e i contro che comporta, perché sono dieci secoli di esperienze positive più che di errori. La tradizione ha un peso e una validità». Bergoglio si era espresso in modo chiaro contro la doppia vita dei sacerdoti: «Se uno vie- Intervista ne da me e mi dice che ha messo incinta una donna, io lo ascolto, cerco di tranquillizzarlo e poco a poco gli faccio capire che il diritto naturale viene prima del suo diritto in quanto prete. Di conseguenza deve lasciare il ministero e farsi carico del figlio, anche nel caso decida di non sposare la donna. Perché come quel bambino ha diritto ad avere una madre, ha anche diritto ad avere un padre con un volto». «Ora - aggiungeva il futuro Papa - se un prete mi dice che si è lasciato trascinare dalla passione, che ha commesso un errore, lo aiuto a correggersi... Alcuni purtroppo non vengono nemmeno a dirlo al vescovo». E concludeva: «La doppia vita non ci fa bene, non mi piace, significa dare sostanza alla falsità». Non va dimenticato infine che anche nelle Chiese ortodosse che per tradizione hanno clero sposato, non è mai stato concesso a un prete già ordinato di prendere moglie e continuare a fare il prete, ma si sono ammessi al sacerdozio uomini che erano già sposati. 700 abbandoni Ogni anno sono circa settecento i preti che abbandonano l’abito talare GIACOMO GALEAZZI CITTÀ DEL VATICANO 6000 «M i hanno eletto alla guida della comunità perché ero il più giovane dei monaci e quindi potevo portare novità. Poi, quando, ho proposto di creare una realtà che includesse celibi, eremiti e coniugati mi hanno opposto il muro delle leggi ecclesiastiche». Padre Alberto Stucchi è sacerdote e religioso, priore del monastero di Chiaravalle, nel Milanese, dove vive un’antica comunità dell’ordine cistercense. Dopo 11 anni di vita monastica condotta, per ammissione stessa dei suoi superiori, in modo esemplare, ha conosciuto Elena, con la quale è nata una storia d’amore. Dopo aver chiesto e ottenuto un periodo di riflessione fuori dal monastero ha deciso di non interrompere la sua relazione. «I consigli peggiori me li hanno dati in monastero. Erano arrivati anche a “giustificare” la mia relazione. Mi dissero che ero priore, che avevo tante responsabilità, che forse avevo bisogno di uno sfogo, insomma “Fai quello che vuoi, ma di nascosto”. L’importante era che non si sapesse in giro». A chi ha detto della sua relazione? «Appena ho capito di amare Elena prima ne ho parlato con i miei confratelli, poi con i superiori dell’ordine. Ho avvertito subito il loro terrore. Ho capito che dovevo scegliere: o lei o il monastero. Dovevo rinunciare all’amore per conservare il patentino necessario a predicare l’amore: un paradosso. Il diritto canonico conce- ex preti In Italia su 33 mila sacerdoti diocesani gli ex preti sposati sono oltre 6mila “Io sacerdote e priore più che mai con Elena ho riscoperto la vocazione” Padre Stucchi di Chiaravalle: i superiori mi dicevano di tenere nascosto tutto de un anno di riflessione e andai a vivere con Elena. Mi fu detto di chiedere la dispensa dal sacerdozio». Vuole la dispensa? «No, sarebbe come ammettere di non essere stato consapevole al momento dei voti. In pratica, un errore. Invece io non rinnego nulla di quello che ho vissuto. Davanti a me si era aperta una nuova strada. Sono uscito dall’ordine ma sono ancora sacerdote. Se un vescovo o il generale di una congregazione mi accogliessero, potrei tornare a svolgere la mia missione. Elena è morta 5 mesi fa per un tumore alle ossa». E’ stata una crisi di vocazione? «La crisi non era legata al mio ministe- ro. Non stavo perdendo la vocazione, anzi la stavo scoprendo più che mai. Dopo l’incontro con Elena ho riconosciuto la bellezza della vita religiosa, e avrei desiderato continuare a condurLA SCELTA «Non rinnego nulla: ho lasciato l’ordine cistercense ma sono ancora sacerdote» la in un nuovo villaggio monastico. Per questo ho provato a più riprese, con la mia compagna, a dialogare con l’istituzione ecclesiastica, cercando di spiegare l’assurdità di un celibato vissuto non come scelta ma come obbligo. E lasciare Elena per tornare come se nulla fosse alla mia precedente vita non era una soluzione possibile. Il mio desiderio di amore si è scontrato con la rigidità delle leggi ecclesiastiche, con la contraddizione di essere fuori dalle regole canoniche e allo stesso tempo sempre più coinvolto in un’esperienza che mi faceva sentire più monaco, prete e priore che mai. Tra due opzioni inconciliabili ho scelto Elena». Cosa avevate chiesto? «Abbiamo cercato di rivendicare come l’amore per Dio e l’amore per una donna non siano in contraddizione. Su questo punto con i miei superiori non c’è stata alcuna possibilità né di dialogo, né di comprensione. Io e Elena abbiamo rifiutato di mantenere segreta la nostra relazione, di accettare quella che è divenuta, nella vita religiosa, una consuetudine tollerata o suggerita». E la risposta? «”Di nascosto si ruba e si uccide, non certo si ama”, ho replicato a chi mi proponeva di vivere la mia storia nell’ambiguità, nel compromesso.. Il principio agostiniano “Ama e fa’ quel che vuoi” si trasforma drammaticamente in “Fa’ quello che vuoi, ma di nascosto”. Confido che le donne in cerca di vera limpidezza trovino in papa Francesco un coraggioso difensore della trasparenza». 12 .Estero STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 L’altra Lampedusa Un’enclavediMadrid sullecosteafricane REUTERS 1 Melilla è un’enclave spagnola che sulla costa Nord del Marocco. Si trova in Nordafrica, ma fa parte della Spagna e quindi dell’Unione Europea. Per questo è diventata una delle vie più usate dai migranti che dall’Africa tentano di raggiungere l’Europa. Per questo il confine tra Melilla e l’entroterra marocchino è recintato e sorvegliato da polizia e militari, allo scopo di contenere l’ingresso di immigranti nell’enclave che, in quanto territorio spagnolo, garantisce ulteriore libero accesso all’area europea delle nazioni aderenti al trattato di Schengen. La recinzione tripla - è alta 6 metri e dotata di torrette di osservazione. Migranti che sono riusciti a superare il muro giocano a calcio sulla spiaggia di Melilla Reportage TOMASO CLAVARINO NADOR (MAROCCO) I Tra i migranti che sognano Melilla “Cinque anni per saltare il muro” l vento soffia forte, arriva diretto dal mare, tutti i giorni, senza incontrare ostacoli. Alza la polvere, scoperchia le tende fatte di teli di plastica e rami secchi, scivola via tra gli alberi rendendo fredde anche le notti estive. Amadou, Youssef, Momo, Baba, stanno in cerchio attorno a un fuoco. Seduti su delle pietre, le mani quasi sulle fiamme, come per riuscire ad accumulare più calore possibile. Un pentolino di acqua sporca messo a bollire, dentro, una manciata di foglie di eucalipto. Vivono sulle pendici del monte Gurugu da sei mesi, scappati dal Mali, dalla guerra e dalla povertà. Hanno attraversato la Quelle che vivono Mauritania, l’Algeria, accampate sul monte prima di raggiungere Gurugu, in Marocco, questa montagna che, alle alle spalle di Melilla spalle della cittadina marocchina di Nador, sovrasta l’enclave spagnola di Melilla, la porta d’Europa. Come loro altre tremila, forse quattromila persone. Nessun Sul monte Gurugu in attesa del «salto» dato certo, perché qui gli arrivi, così come le partenze, sono quotidiani. Un villaggio, immerso tra gli alberi e le nuvole. Una tendopoli esposta a ogni tipo di calamità, lontana qualche chilometro dalla più vicina sorgente d’acqua, nella quale buona parte dell’Africa sub sahariana è rappresentata. Ci sono maliani, guineensi, senegalesi, camerunensi, nigeriani, liberiani, ghanesi, arrivati sul Gurugu con un unico obiettivo: saltare il muro che divide il Marocco da Melilla. Dodici chilometri di tripla barriera alta sei metri e presidiata da un lato dai militari marocchini e dall’altro dalla Guardia Civil. Divisi a seconda della nazionalità, in quelli che da loro vengono chiamati ghetti, i migranti del Gurugu a ondate scendono dalla montagna e provano a scavalcare le reti divisorie della frontiera per raggiungere l’Europa. Ieri l’ultimo tentativo, fallito, di circa 500 persone. Quelli che riescono a entrare a Melilla finiscono al Ceti Migranti ivoriani cercano di scaldarsi accendendo fuochi nel bosco (Centro de Estancia Temporal de Inmigrantes), un centro di prima accoglienza sull’orlo di esplodere, con oltre umani. La Spagna fa fare il lavoro spor- me alla periferia di Rabat. «Quasi ogni 1300 persone a fronte dei 480 posti di- co al Marocco, in cambio di cosa? Prima giorno, all’alba, i militari marocchini sponibili, gli altri, braccati dalla Guar- o poi lo si scoprirà». Sono infatti le forze partono dalla loro base ai piedi del Gudia Civil, vengono rispediti in Maroc- dell’ordine marocchine l’incubo più rugu, arrivano al nostro campo e dico e lasciati nelle mani dei militari e grande dei migranti, non solo di quelli struggono tutto – racconta Idriss, che della polizia marocchina. «Una palese che vivono sul monte Gurugu, ma delle a causa dei colpi di bastone subiti rieviolazione del diritto internazionale - decine di migliaia (una stima recente sce a malapena a camminare –. Danno spiega José Palazon, attivista di Melil- parla di circa 80 mila) che si nascondo- fuoco alle tende, buttano il cibo, rubala – che espone i migranti alla violenza no nelle foreste del Marocco, a Nador, no quei pochi soldi che abbiamo, i celdi un Paese che non rispetta i diritti come al confine con Ceuta, a Oujda co- lulari, e se riescono a prendere qual- Raid punitivi, blitz e sgomberi: così Marocco e Spagna respingono i clandestini 4000 persone Gli accampamenti di tende sul monte Gurugu cuno lo picchiano a sangue, lo arresta- pressione migratoria senza precedenno e lo portano a Rabat. Ci rincorrono ti» ed è forse per questo che il governo per la montagna, ci spingono verso i di Mariano Rajoy non ha detto nulla sulpendii più scoscesi. Cadiamo, molti di la nuova barriera che il governo marocnoi si fratturano braccia e gambe, ci chino ha iniziato a costruire attorno a feriamo e non abbiamo medicine per Melilla. «Un fossato di cinque metri di curarci. I morti nel corso degli anni profondità, largo altrettanto, pieno di abbiamo smesso di contarli». lame» accusa ancora Palazon, uno dei Freddo, fame, malattie e violenza so- primi a denunciare l’inizio dei lavori. no all’ordine del giorno sul Gurugu. Un «Una nuova barriera che secondo i monte che sembra un girone infernale, giornali spagnoli sarebbe finanziata dove solo tre o quattro ragazze hanno il con parte di quei 50 milioni di euro coraggio di vivere invece di raggiungere chiesti dalla Spagna all’Ue per raffordonne e bambini nascosti nei boschi at- zare le frontiere», spiega Padre Estetorno a Nador, ai piedi dell’altro versan- ban Velázquez, gesuita, tra i pochi a te della montagna. prestare aiuto ai C’è chi è appena arLA PORTA DELL’EUROPA migranti sul lato rivato, chi è qui da In migliaia vivono nei campi marocchino». Nulla sembra sei anni, chi non ha ancora provato a sul monte Gurugu. Aspettano però riuscire a piel’attimo giusto per scavalcare gare la forza di vosaltare il muro, chi ha già tentato trenlontà di queste perta, quaranta volte. Tutti hanno un so- sone, per lo più giovani tra i 15 e i 28 angno: l’Europa. Un’Europa che però non ni. «Un mio amico, Moussa, è stato qui li vuole, e che, come accusano molte sul Gurugu 5 anni, ha provato 67 volta a ong, chiude gli occhi sulle violenze, sia saltare il muro – racconta Ibrahim giomarocchine che spagnole (è da poco che cando a carte in una tenda adibita a “cala Guardia Civil, messa sotto pressione sinò” –. Alla 68esima ce l’ha fatta. Posda associazioni e stampa, ha deciso di sono trattarci come animali, picchiarci, abbandonare le pallottole di gomma derubarci, ferirci, anche ammazzarci, che nel corso degli anni hanno fatto per- ma non sanno da cosa scappiamo e non dere occhi e ferito gravemente centina- sanno quanto desideriamo arrivare in ia di migranti). Secondo Abdelmalik El Europa. Tutti qui sogniamo delle ali, ma Barkawi, delegato del governo spagnolo se Dio vuole anche senza volare prima o a Melilla, «l’enclave sta affrontando una poi ce la faremo». LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Argentina, i giacimenti petroliferi La corsa all’oro nero nel Klondike del Sud Ad Añelo boom di aziende: nascono casinò e bordelli FILIPPO FIORINI BUENOS AIRES PATAGONIA Ricorda i tempi della corsa all’oro del Klondike, un’epoca che in America non solo non è mai finita, ma sopravvive nel mito di fortune rapide in luoghi remoti, e rifiorisce oggi in una sperduta località della Patago- nia argentina. Añelo, 1.200 km a sud di Buenos Aires, è stata segnata dalla scoperta di un enorme giacimento petrolifero ed ora è oggetto di un continuo pellegrinaggio di avventurieri, multinazionali e prostitute. Da quando ha smesso di essere un forte solitario, battuto ón Curitiba Pu ARGENTINA URUGUAY Santiago dai venti e dagli attacchi indigeni, questo paesino della provincia di Neuquen è sempre stato legato al petrolio, ma le sue vicende sono cambiate solo nel 2011, quando la società spagnola Repsol annunciò che la propria filiale locale, Ypf, aveva scoperto il giacimento di Vaca Muerta, un tesoro di idrocarburi non convenzionali (i cosiddetti shale gas e shale oil), grande come il Belgio. «Cambierà il profilo dell’azienda, ma anche quello della nazione», disse a suo tempo il portavoce, in riferimento a quello che oggi si considera il secondo bacino di gas al mondo e il quarto di petrolio. La notizia entusiasmò a tal punto la presidente Cristina Kirchner che 5 mesi dopo tolse agli spagnoli il 51% di Ypf, dicendo di voler «restituire agli argentini la sovranità energetica» e risarcendo i soci di una parte del maltolto. Ad Añelo, dove non c’è asilo, ospedale, fogne e acquedotto, intanto, la febbre dell’oro nero era già cominciata, perché da qui i pozzi mobili del fracking, la tecnica che pesca il petrolio con esplosioni sotterranee e iniezioni di acqua ad alta pressione, hanno iniziato a «mungere la mucca». Il censimento nazionale del 2001 aveva 1.543 abitanti. Quello del 2010, dopo i primi sondaggi favorevoli nel sottosuolo, 2.449. Oggi, superano i 4.500 e il sindaco, Dario Diaz, dice che l’anno prossimo saranno 5 mila. Nulla in confronto ai 30 mila che si attendono per la prima fase del piano che culminerà nel 2030, con la costruzione di 3 città gemelle. Cattedrali in un deserto di sassi, che si stanno già popolando di affaristi e operai. «Bussano alla porta della sacrestia una o due facce nuove al giorno», dice Pablo Pinemonti, prete inviato da Cordoba a gestire la situazione. «Arrivano Buenos Aires Añelo (1200 km da Buenos Aires), provincia di Neuquen CILE Trelew provincia di Chubut Is. Falkland (Malvine) Temperatura media annuale Stati 10˚C Cile Argentina Superficie 900.000 km² Abitanti 1.740.000 Prima esplorazione europea 1520 Il giacimento di Vaca Muerta nei pressi di Añelo, in Patagonia . Estero .13 da tutto il Paese con famiglia al seguito. Nell’ultimo mese ho dato da mangiare e dormire a 30 persone, ma non c’è posto per tutti». Alcuni dormono in macchina, altri entrano qualche ora per stare accanto alla stufa e poi tornano fuori, nel freddo della Patagonia. Con 46 aziende in lista d’attesa per installarsi subito, un casinò e tre zone industriali in cantiere, non è il lavoro quel che manca ad Añelo, sono le case. «Il mercato è saturo», sintetizza Judith, al banco vendite dell’immobiliare Seleme. «Siamo subissati di telefonate di gente che vuole un terreno a Vaca Muerta, come se fosse una località e non una formazione geologica 3 km sottoterra». Nel 2008, affittare una casa di 60 m² costava 400 pesos, mentre oggi un container di due ambienti e le stesse dimensioni ne costa 6 mila al mese, cioè 430 euro. Per questo, gli autoctoni traslocano: affittano casa loro e vanno a vivere di rendita a 100 km da qui. «I lotti coi moduli abitativi per le maestranze sono il primo business», spiega ancora l’impiegata, il cui marito era amministratore agricolo, ma ha trovato fortuna facendo le fondazioni in cemento per i pozzi. Il secondo affare sono i bordelli. Da tempo il Municipio discute la legge per vietare la prostituzione, tuttavia, la Pantera Rosa e gli altri locali simili sono ancora aperti. «Il paese è pieno di domenicane», racconta di nuovo don Pablo. A Malargue, 700 km più a nord, Luis si prepara a partire. «Il lavoro non ce l’ho, ma mia zia vive ad Añelo», spiega fiducioso. Negli ultimi anni ha lavorato nei pozzi vicino a casa, ma dice che ora i soldi sono tutti su Vaca Muerta. Dopo aver cacciato Repsol, il governo ha capito che da solo non aveva le risorse per sfruttare il giacimento e si è associata a Chevron. Peccato per la sovranità nazionale, ma gli americani ci hanno messo 1,2 miliardi di dollari. Luis spera che una minuscola parte siano per lui, ma soprattutto spera di non finire tra quelli che ogni giorno decidono di tornare indietro. 4500 abitanti Secondo l’ultimo censimento. Ma nel 2001 Añelo ne contava 1543 Entro pochi anni potrebbero arrivare a 30.000 430 euro Il prezzo di un container di 60 m² in città Nel 2008 una casa delle stesse dimensioni costava 15 volte di meno 46 aziende Quelle in lista d’attesa per installarsi subito ad Añelo Previsto anche un casinò e tre zone industriali con Ferdinando Magellano (ma è possibile che già nel 1502 Amerigo Vespucci avesse scoperto la zona) - LA STAMPA 2,40 Gli scavi a Trelew metri Trovatoildinosauro piùgrandedelmondo Eralungo40metri PAOLO MANZO SAN PAOLO Di dinosauri così grandi non se ne erano mai scoperti prima. Se ne sono accorti subito i ricercatori del Museo Egidio Feruglio di Trelew, città della Patagonia argentina, quando hanno trovato all’interno di rocce vecchie 100 milioni di anni un femore che, da solo, misura 2 metri e 40 centimetri. E giusto per far capire a tutti la straordinarietà delle dimensioni del bestione, i ricercatori si sono messi in posa e hanno scattato una foto al fianco del super-femore. «Delle centinaia di ossa appartenenti a sette scheletri di dinosauri che abbiamo trovato, il più grande doveva pesare tanto quanto 14 ele- fanti africani adulti messi uno sopra l’altro, in tutto qualcosa come 77 tonnellate» racconta visibilmente emozionato Diego Pol, uno dei ricercatori del team che ha fatto la sensazionale scoperta in una zona di scavi che da mesi si è trasformata nella sua seconda casa. «Date le dimensioni delle ossa ritrovate – certifica Rubén Cúneo, il direttore del museo di Trelew – questo è il più grande di tutti i dinosauri ad oggi conosciuti, avendo superato anche l’Argentinosaurus di Neuquén», l’altra città patagonica che sino a ieri deteneva il primato dei pesi massimi «categoria dinosauri». «Adesso bisognerà trovargli un nome», aggiungono in coro i ricercatori mentre i loro AFP Un ricercatore accanto al femore di dinosauro ritrovato a Trelew, in Patagonia Il gigante del Mesozoico Caratteristiche e confronti Gruppo: dinosauro saurodopo Lunghezza: 40 metri Peso: 77 tonnellate Il femore ritrovato 2,40 m Argentinosauro Elefante africano Quando è vissuto Milioni di anni 250 230 Eoraptor 200 Gigantosauro 150 100 Estinzione dei dinosauri 65 50 Oggi Argentinosauro - LA STAMPA telefoni squillano in continuazione perché, da oggi, l’hollywoodiana Jurassic Park si chiama Patagonia e tutti, adulti o bambini che siano, sono affascinati dalle dimensioni monstre dei dinosauri e vogliono parlare con loro. «Sino ad oggi tutti associavano queste terre ai ghiacci del Perito Moreno, alle montagne come il Cerro Torres e alle pecore di lana merino – racconta un collega di Diego – ma è chiaro a tutti dopo questa scoperta che milioni di anni fa qui c’era il paradiso dei dinosauri più grandi del mondo». L’Argentina è oggi una delle aree più importanti per i ritrovamenti dei fossili di questi animali che vissero nel Mesozoico fra i 250 e i 65 milioni di anni fa. La misura del femore di dinosauro ritrovato dai ricercatori all’interno di rocce vecchie cento milioni di anni 14 elefanti Sono quelli che sommati peserebbero come il dinosauro scoperto a Trelew, in tutto qualcosa come 77 tonnellate 14 .Cronache STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 60 il caso È la tariffa della corsa da Malpensa a Milano di Uber contro i 90 chiesti dai tassisti GIUSEPPE BOTTERO o scorso 20 marzo, il giorno dello sciopero dei taxi a Milano, nella casella mail degli iscritti a Uber è comparso un messaggino: «Le tariffe oggi sono scontate del 20%». Un colpo di marketing e un guanto di sfida. L’ultimo di una lunga serie che, ieri, ha fatto esplodere la rabbia dei tassisti. Al «Wired Next Fest», il festival della rivista tecnologica che avrebbe dovuto ospitare un intervento di Benedetta Arese Lucini, manager della divisione italiana del servizio di noleggio con conducente, sono volati fumogeni, uova, insulti, cori. E una minaccia, lanciata davanti alla polizia in tenuta anti-sommossa: «Il Comune deve chiudere immediatamente l’applicazione, altrimenti nei prossimi giorni potremmo decidere di attuare dei fermi del servizio». Insomma la paralisi. La stessa che, ieri pomeriggio, ha mandato in tilt il traffico attorno ai giardini Montanelli: due, forse, trecento auto bianche incolonnate che più tardi hanno fatto rotta verso la Stazione Centrale. In testa, Cosimo Tartaglia, portavoce dei tassisti. Furibondo perché, dice, la app che permette di spostarsi in città a colpi di clic sullo smartphone, e che può offrire tariffe nettamente più basse rispetto alla categoria che Tartaglia rappresenta, si sta mangiando il futuro di chi ha investito tutto in una licenza. «Uber lavora contro la legge quadro 21 del 1992, che stabilisce in modo chiaro il ruolo e le caratteristiche di tassisti e di servizio noleggio con conducente». La legge però è stata ritoccata nel 2008, quando è arrivato il via libera al noleggio con conducente purché inizi e termini la sua corsa in una rimessa. È a questo cavillo che s’aggrappa Uber. A questo, alla mancanza totale di liberalizzazioni, e a un potere economico che cresce di giorno in giorno: il gioiellino, su cui hanno investito Goldman Sachs, Google, Tpg e First Round Capital, in questi giorni sta rastrellando fondi e, al termine delle trattative, potrebbe valere fino a 10 miliardi di dollari, il triplo rispetto a 9 mesi fa. Il giro d’affari di Uber è ingente, anche se quantificarlo è difficile. Di sicuro l’Agenzia L Il Lotto ConcorsoN.59-Sabato17maggio2014 Bari 51 3 8 68 77 Cagliari 36 18 44 31 84 Firenze 77 63 44 45 6 Genova 70 6 55 20 88 Milano 60 39 36 86 59 Napoli 18 77 54 73 29 Palermo 4 76 50 54 60 Roma 13 80 58 46 78 Torino 48 37 63 7 24 Venezia 77 9 89 55 44 Nazionale 23 43 67 61 24 SUPERENALOTTO Combinazione vincente 5 31 36 numerojolly 52 68 75 90 superstar 35 MONTEPREMI 1.844.743,89 € JACKPOT 19.237.184,38 € Nessun 6 Ai1 con punti5 + 368.948,78€ Ai8 con punti5 34.588,95 € Ai862 con punti4 322,81 € Ai32.027 con punti3 17,32 € 10 e LOTTO Numeri vincenti 3 4 6 8 9 13 18 36 37 39 44 48 51 55 60 63 70 76 77 80 Costruire cose buone euro 10 AGNESE MORO Bambini senza sbarre Un sogno da realizzare miliardi È il valore stimato di Uber Nove mesi fa valeva tre volte di meno Uova e fumogeni, i tassisti contro i nuovi servizi 2.0 Milano, hanno impedito di parlare alla manager di Uber: ci rubate i clienti delle Entrate sta monitorando il fenomeno. A Bruxelles, quanto un tribunale ha vietato Uber, s’è alzata la voce della commissaria Ue per l’agenda digitale, Neelie Kroes. «Sono indignata. È una decisione che non difende gli interessi dei passeggeri, ma protegge il cartello dei tassisti». Il Comune di Milano non è arrivato a tanto. «Non possiamo chiudere applicazioni - ragiona l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran -. Serve un meccanismo per regolarle e capire chi E’ mancato all’affetto dei suoi cari il cav. Michele Cantarella (Miguel) Ne danno il triste annuncio la moglie Augusta, la iglia Rita con Franco, il nipote Andrea con Chiara e la piccola Federica, la cognata Carla e il nipote Franco. Il Funerale avrà luogo lunedì 19 maggio alle ore 15,30 presso la chiesa parrocchiale di Caluso. Il S. Rosario sarà recitato questa sera alle ore 17,30 presso la parrocchia di Caluso. – Caluso, 16 maggio 2014 O.F. Garda - Ivrea Caro MIGUEL, ci hai sempre accompagnato sul sentiero della vita di generazione in generazione, dedicando la tua esistenza a tutta la famiglia. Sempre presente, sincero, affettuoso e onesto hai condiviso con noi gioie e dolori con abnegazione e saggezza. Uniti in una sola voce ti ringraziamo di cuore con commozione, riconoscenza e affetto. Ci mancherai. Alberto, Adriana, Antonella, Marco e Manuela. Ora MIGUEL è con papà. Unitamente a Monica e Micaela, Elena si unisce al dolore di Augusta e Rita per la scomparsa dell’amato Michele, meraviglioso partecipe della nostra vita. Profondamente addolorato per la scomparsa di MIGUEL, Marco ricorda con grande affetto l’amico alpino che ora riposa con il nonno. Maria Teresa, Giuseppe e Francesca partecipano con affetto al dolore della famiglia per la scomparsa di MICHELE, di cui ricordano le continue e gentili attenzioni ed i tanti anni di fedele e impeccabile collaborazione e amichevole servizio. Giovanni Faliva e famiglia sono vicini alla signora Augusta per la scomparsa del caro Come funziona Unosmartphoneeunclicpercorseeprezzi 1 Uber è un servizio di berli- ne a noleggio che funziona tramite un’applicazione per smartphone (iOs e Android). Si paga on line via carta di credito e si può valutare il proprio autista. Il meccanismo è semplice: una volta scaricato il servizio basta controllare sulla mappa che appare sul telefonino se c’è un’au- Circondato dall’affetto dei suoi cari, munito dei conforti religiosi, serenamente è mancato Emilio Chiastellaro Lo annunciano la moglie Rosalia, la iglia Daniela, il iglio Rodolfo con la moglie Serena, i nipotini Giovanni ed Elisa, il fratello Angelo, parenti e amici. Santo Rosario lunedì 19 maggio, ore 20,30; Funerale martedì 20 maggio, ore 10; parrocchia Madonna di Campagna, via C. Massaia 98. La moglie ringrazia di tutto cuore Daniela e Rodolfo per l’amore e le cure prestate per il loro amato papà. Un ringraziamento ai medici per le cure prestate e ad Aleya e Lucia per le affettuose attenzioni. Non iori ma offerte per UGI-Unione Genitori Italiani (www. ugi-torino.it/donazioni) o altri atti di carità. – Torino, 16 maggio 2014 O.F. Bibiana - Torino Emma, Giovanna e i loro familiari abbracciano la sorella Rosalia con Daniela e Rodolfo. Rosanna e Filippo Meliga affettuosamente partecipano al dolore. to affiliata a Uber nelle vicinanze. A quel punto si inserisce la tratta da percorrere e l’autista fornisce i prezzi della corsa: per accettare basta un clic. L’applicazione, sbarcata a Milano nel 2012, è cresciuta grazie al passaparola ed è osteggiata dai tassisti. Secondo loro si tratta di concorrenza sleale. E’ mancata ai suoi cari NEL MIRINO ZUNIGA Maria Teresa Komac ved. Vian Addolorati lo annunciano il iglio Giancarlo con Silvana, genero, nipoti e pronipoti. Funerali martedì 20 maggio ore 10 parrocchia Gesù Buon Pastore. – Torino, 17 maggio 2014 O.F. Astra - tel. 011.280901 E’ mancato all’affetto dei suoi cari Gina Baravalle Cristianamente è mancato Ciro Sicignano (nonno Ciro) Lo annunciano i igli Rosa con Andrea, Carolina, Michele con Tina, i nipoti, Mariella e parenti tutti. Santo Rosario domenica 18 maggio ore 19 chiesa Santa Chiara, via Vandalino 49 Collegno. Funerali lunedì 19 maggio ore 14,45 stessa chiesa. – Grugliasco, 17 maggio 2014 L’Accademia Delle Scienze di Torino partecipa con profondo cordoglio la scomparsa del socio corrispondente Franca Maraga – Torino, 15 maggio 2014 Michele Burzio Giuseppe Ferrara si unisce al dolore della famiglia per l’improvvisa scomparsa di Lo annunciano la moglie Rosanna e il iglio Stefano con Elena. Funerali in Chieri lunedì 19 ore 11,30 nella chiesa di S. Giovanni Bosco. – Chieri, 17 maggio 2014 Un personale ricordo ad un uomo, vero innovatore, tenace e corretto. – Torino, 17 maggio 2014 Cristianamente è mancato Ugo Panini Michele Cantarella – Torino, 17 maggio 2014 Improvvisamente è mancata Rosa Anna Bosco in Boccardo di anni 84 Lo annunciano: il marito Mario, la iglia Daniela con Arturo e Silvia e parenti tutti. Funerali domani in Bruino nella parrocchia San Martino alle ore 9,30. La cara salma proseguirà per il Cimitero di Moncalieri. – Bruino, 16 Maggio 2014 E’ mancata Olga Curletti in Curati di anni 80 Lo annunciano il marito Giorgio, cognati, nipoti e parenti tutti. Funerali martedì 20 maggio ore 9 parrocchia San Benedetto Abate. Santo Rosario lunedì 19 maggio ore 17,50 nella medesima parrocchia. La presente è partecipazione e ringraziamento. – Torino, 17 maggio 2014 O.F. Eurofunerali - tel. 011.389335 Pistola al volto Rapinato calciatore del Napoli Giorgio Perosino Funerali lunedì 19 maggio ore 11,30 parrocchia Gran Madre di Dio. – Alpignano, 17 maggio 2014 O.F. La Torinese - Torino E’ mancata ex vice sindaco di Murello Lo annunciano i parenti. Funerali lunedì 19 ore 10 parrocchia di Murello. – Murello, 17 maggio 2014 rispetta o meno le regole». Insomma, un’apertura al dialogo. Anche nei confronti degli autisti. Avrebbe voluto dialogare anche Benedetta Arese Lucini, la rabbia e gli insulti glielo hanno impedito. «Ieri ha vinto la violenza - spiega la manager di Uber -. Speriamo di poterci sedere al più presto al tavolo per confrontarci sulle nuove regole e confidiamo che tutti facciano la loro parte per poter finalmente cominciare questa importante discussione sul futuro della mobilità». ANNIVERSARI 2004 18 MAGGIO 2014 Mariuccia Del Mastro Parnigoni Abbiamo nostalgia di te. Laura, Pier Carlo e tutti i tuoi cari. 1999 2014 Carlo Ramella Sempre nei nostri cuori. NAPOLI Hamsik prima, poi Behrami. Ieri è stata la volta di un altro giocatore del Napoli a finire nel mirino della malavita napoletana. Stavolta è toccato a Juan Camilo Zuniga, il terzino colombiano, reduce da un lungo infortunio. Oltre alla scelta della vittima, un calciatore, non è una novità nemmeno l’obiettivo dei rapinatori: Zuniga, infatti, è stato costretto a consegnare l’orologio - con pistola puntata in faccia - mentre si trovava in automobile nei pressi di via Caravaggio assieme al connazionale e compagno di squadra Duvan Zapata. Secondo la ricostruzione degli investigatori Zuniga, di ritorno dall’allenamento al San Paolo, è stato accostato da due persone in moto e con il casco. Tutto si è svolto rapidamente: una pistola puntata al volto e Zuniga, spaventato, ha immediatamente consegnato il suo prezioso orologio ai due rapinatori. Recentemente si è parlato di alti calciatori del Napoli vittime di rapine: in alcuni di quei casi si era ipotizzato che si trattasse soprattutto di una forma ritorsione da parte delle frange più calde della tifoseria degli azzurri. ncora per la giornata di oggi è possibile partecipare alla campagna di raccolta fondi “Non un mio crimine, ma una mia condanna” dell’Associazione Bambinisenzasbarre. Con l’invio al 45507 di un sms da cellulare si possono donare 2 euro, e 2 o 5 euro chiamando da telefono fisso (altre forme per fare donazioni all’Associazione si trovano sul loro sito internet www.bambinisenzasbarre.org ) . Si sostengono così il consolidamento e l’estensione negli Istituti penitenziari italiani del Modello d’accoglienza Spazio Giallo. Si tratta del sistema che Bambinisenzasbarre da molti anni ha sperimentato nelle carceri e che è dedicato alle famiglie ed ai bambini che si preparano, insieme alle psicologhe, psicopedagogiste e arteterapeute, all’incontro con il genitore detenuto. Gli “utenti” da raggiungere sono 100.000 al giorno. Si vuole, inoltre, strutturare il servizio nazionale di Telefono Giallo per rispondere alle famiglie di persone in una situazione di detenzione, agli operatori e, al contempo, per dare risposte concrete alle esigenze e alle difficoltà dei figli. La finalità della Campagna è anche quella di far conoscere al grande pubblico la situazione di questi piccoli e i loro bisogni e prevenire qualunque forma di stigmatizzazione, nel pieno rispetto del diritto di ogni bambino a essere tale. Si intende anche, sottolineano gli organizzatori, far comprendere come la continuità e il rafforzamento del legame affettivo agisca in termini di prevenzione sociale. Per i figli, infatti, l’improvvisa “scomparsa” del genitore rischia di creare forme di idealizzazione e la tendenza a ripeterne l’esempio. Viceversa la continuità di rapporto aiuta il bambino a comprendere le debolezze e gli errori del genitore mettendolo in grado di scegliere un diverso stile di vita. Per il genitore detenuto il figlio con cui riesce a mantenere un legame diventa «la motivazione forte per non ripetere il reato e ritornare ad essere per lui un modello». A parte indignarci e protestare possiamo fare ben poco per il problema delle carceri sovraffollate. Aderendo alla campagna di Bambinisenzasbarre, con un piccolo gesto, possiamo invece fare concretamente la nostra parte perché quelle stesse strutture perdano un poco della loro disumanità, consentendo a genitori e figli che vivono una situazione del tutto particolare di non perdere relazioni per loro fondamentali. A LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 I dubbi da chiarire R 1 QUANTE PERSONE HANNO AGITO? Il giovane dice di aver ucciso da solo con un coltello. Ma sui corpi ci sono anche i segni di un oggetto contundente R 2 QUAL E’ STATA LA DINAMICA ? Non è chiara la sequenza delle aggressioni: forse ha ucciso per prime la zia e la nonna e infine il nonno, vicino alla porta R 3 COS’È SUCCESS0 TRA LE 23 E LE 5? Lorenzo è tornato a casa verso le 22.30; ha preso il treno per Milano alle 5 C’è un buco di oltre sette ore R 4 Cronache .15 . PERCHE’ NON CI SONO TESTIMONI DELLA FUGA? Lorenzo è arrivato a Venezia sporco di sangue: perché nessuno in treno gli ha chiesto spiegazioni? HA AMMAZZATO I NONNI E LA ZIA, POTREBBE AVER AVUTO DEI COMPLICI Santhià, un massacro per 300 euro Il giovane fermato dopo 7 ore di interrogatorio. Gli investigatori: ha ucciso sotto l’effetto della cocaina FRANCO COTTINI SANTHIÀ (VERCELLI) La cattura «La droga elemento decisivo a scatenare la mattanza» Lorenzo Lucido, collaborativo, risponManavella de a tono senza mai versare si è costituito una lacrima. Era scappato a Venezia (foto) dalla casa di Santhià con 300 In laguna era euro dopo aver ucciso i nonni arrivato verso e una zia, ancora sotto l’effetmezzogiorno, to della cocaina. Da chiarire poi aveva un altro punto: hanno partecigirovagato pato altri al massacro? Lorensenza meta zo Manavella, il pallavolista di e infine, venerdì 25 anni ha confessato il triplisera, la ce omicidio ai magistrati che decisione l’hanno interrogato per 7 ore. di costituirsi Non spiega perchè li ha uccisi. «Non so, ho perso la testa, me li sono trovati davanti e li ho colpiti». Tutto qui. Sembra atterrato da un altro pianeta, quello dove l’aveva portato la cocaina che aveva sniffato prima di rientrare a casa dopo un pomeriggio passato a bighellonare da un bar all’altro. ANSA Pur monca di quel tassello importante la ricostruzione di quella notte è Non so che cosa completa e definitiva. Ore 22,30 3 La prima vittima La terza vittima Appena salito in casa incontra la zia che seduta sul divano guarda la tv. Qui scatta la scintilla che determina l’esplosione di violenza. Due le ipotesi. La più probabile: Lorenzo ha bisogno di soldi, forse per pagarsi una dose o per raggiungere gli amici in discoteca per una serata a cui aveva dovuto rinunciare proprio perché al verde, e cerca di rubarli dalla borsa della zia. La donna se ne accorge, lo rimprovera, magari lo accusa. Il ragazzo non le dà neppure il tempo di alzarsi dal divano, la stordisce a pugni le a finisce a coltellate. Poi prende il corpo, lo adagia sul letto e lo copre con un lenzuolo. Seconda ipotesi: Lorenzo chiede soldi alla zia, lei glieli nega e allora lui perde la testa e la uccide. A quel punto forse pensa che deve eliminare tutti o forse ha perso ogni freno. Va in camera da letto dove la nonna, malata e invalida, dorme senza essersi accorta di nulla. Con un’unica coltellata uccide anche lei. Sono ormai le 4 di notte. La fuga Lorenzo arraffa tutti i soldi che Colloquio «Gli stimolanti hanno spesso effetti devastanti sulla capacità di intendere e di volere: i fatti di Santhià ne sono l’ennesima prova». Non ha dubbi il professor Andrea Fagiolini, docente di psichiatria all’università di Siena: nella strage della famiglia Manavella, il fattorecocaina potrebbe avere avuto un ruolo decisivo. Per qualche motivo il ragazzo decide di uscire. Ma fa un errore, lascia le chiavi in casa e si trova chiuso fuori. Fa quello che deve fare (va a comprare o a pagare la droga?) e quando rientra prende una scala dal ripostiglio, forza una finestra del primo piano ed entra. Magari è convinto di riuscire così anche a depistare le indagine indirizzandole verso una rapina finita male. Ma fa troppo rumore. La seconda vittima In casa vicino alle scale incrocia il nonno che si è svegliato. Capisce di essere finito e allora prende a pugni l’anziano poi lo Professor Fagiolini, in che misura l’assunzione di stimolanti come la cocaina può aver influito sulle azioni di Lorenzo Manavella? LA NONNA PINA MANAVELLA, 78 ANNI, MALATA E INVALIDA, POTREBBE ESSERE STATA L’ULTIMA AD ESSERE UCCISA, UNA COLTELLATA trova in casa (circa 300 euro), prende la bicicletta perché non ha la patente e corre in stazione. Salta sul primo treno in transito, quello per Milano delle 5,40, ripreso dalle telecamere di sicurezza. Ha gli abiti sporchi di sangue, ma vista l’ora i passeggeri sono pochi ed è facile non dare nell’occhio. In Stazione Centrale le telecamere lo riprendono mentre si guarda attorno, non ha una meta precisa. Sceglie Venezia quasi a caso, con pochi solidi VALENTINA ROBERTO SANTHIÀ (VERCELLI) «S ono rimasto solo, la mia famiglia è stata distrutta. Come ha potuto Lorenzo farmi tutto questo? Come ha potuto?». Piange Gianluca Manavella. Ora spera solo che questa strage, dove ha perso i genitori Tullio e Pina oltre alla sorella Patrizia, non sia stata premeditata dal figlio approfittando della sua assenza dalla villetta di via Marconi a Santhià. Guarda quella casa dove lui aveva preferito vivere, con il figlio, loro due soli e i genito- IL NONNO TULLIO MANAVELLA, 86 ANNI, PRESO A PUGNI E UCCISO CON UN VASO: ERA STATO SVEGLIATO DAL NIPOTE CHE ERA ENTRATO DA UNA FINESTRA LA ZIA HA 56 ANNI, SAREBBE STATA LA PRIMA A CADERE SOTTO I COLPI DEL NIPOTE: PUGNI E UNA COLTELLATA. L’INIZIO DELLA STRAGE, FORSE, UN DIVERBIO SUI SOLDI in tasca sa che non può andare molto lontano. Un viaggio di tre ore, sempre con il sangue di nonni e zia addosso, senza che nessuno gli chieda se stia male o se abbia bisogno di aiuto. Incredibile, ma vero. Scende a Santa Lucia verso mezzogiorno. Racconta di aver girovagato senza meta senza però mai allontanarsi dalla stazione. Verso sera capisce che non può andare da nessuna parte, che per lui il futuro è segnato. La resa Allora fa l’unica cosa saggia di quelle 24 ore di pazzia. Torna in stazione e si consegna agli agenti della Polizia postale. «Sono Lorenzo Manavella, mi costituisco qui perché mi vergogno troppo di farlo a Vercelli». Poi il lungo viaggio verso l’interrogatorio e il fermo: è accusato di omicidio plurimo e rapina aggravata. Il papà: “Lascerò questa casa Non posso più tornare in paese” Distrutto L’uscita da casa Andrea Fagiolini Psichiatra ANDREA SCERESINI è successo, quella notte Ho perso la testa, me li sono trovati davanti e li ho colpiti Accompagnato da alcuni amici che dicono di non aver notato in lui nulla di anormale, Lorenzo Manavella rientra Lorenzo Manavella nella villa dove abita con Accusato di triplice omicidio i nonni: lui e il papà Luca e rapina (allenatore e gloria del volley piemontese) al piano superiore, i nonni Tullio (86 anni) e Pina (78) al piano terreno. Con Lorenzo in questi giorni abita anche la zia Patrizia perché il padre è in Sardegna per una breve vacanza. colpisce con un vaso e lo uccide. domande a Gianluca Manavella: «Spero che mio figlio non abbia premeditato tutto» ri, anche se aveva una compagna, e non la vuole più: «Venderò tutto. Vado via» «Ma prima voglio sapere come sono andate le cose, spero di saperlo subito per capire cosa sia successo quella notte - ha detto agli amici - non posso immaginare che questa strage sia stata architettata, pensata e attuata. No, non posso». Un pensiero fisso: capire i movimenti di quella serata e, in cuor suo, sperare di perdonare Lorenzo. «Ma perché è successo questo? – ha chiesto l’uomo sfogandosi con un dirigente della Stamperia Alicese, team di volley che allena da anni -. Tutto finora era andato bene. Perché mai mio figlio avrebbe dovuto fare un gesto simile? Abbiamo da poco finito il campionato, quinti, eravamo tutti felici». Una felicità, quella della famiglia Manavella, spezzata in una notte. «Ora chiedo a tutti di avere pietà, per noi e per Lorenzo, che porterà per il resto della vita il peso delle sue gravi azioni». Gianluca: lui, ex gioca- tore abituato a vincere e allenatore di una squadra di serie B capace di scalare le classifiche nazionali, ora si trova davanti alla partita più dura della sua vita. Senza una famiglia, senza una casa. L’uomo guarda la sua Santhià da lontano: da venerdì sera si trova in un hotel perché nella sua villa non può e non vuole tornare. In televisione ha rivisto la sua casa, delimitata dal nastro rosso e circondata dalla folla. «Ora come faccio a tornare in paese? Non riesco, vado via, mi vergogno troppo, mollo tutto. Addio squadra, venderò la casa, voglio andare in un posto dove nessuno mi conosca e sappia che cosa è successo». «In misura notevole. La cocaina altera profondamente la capacità di giudizio. Annulla l’empatia con il prossimo, la capacità di valutare i pro e i contro di ciò che si sta facendo. La mente si atrofizza, focalizzandosi su un unico obiettivo: tutto il resto perde improvvisamente ogni importanza. Questo vale, a maggior ragione, per gli individui con disturbi psichici, ma non solo. Gli effetti della droga sono spesso imprevedibili: nessuno può dirsi al sicuro». Una sorta di «annebbiamento mentale». «Esattamente. E’ un effetto che può durare anche uno e due giorni, ma che in genere si dirada nel giro di qualche ora. Il verificarsi di un trauma, come ad esempio una colluttazione, può ritardare in modo sensibile il ritorno alla piena coscienza». Una banale lite per motivi di soldi, l’improvvisa esplosione di violenza, la fuga in stato di choc verso Venezia: le dinamiche sembrano coincidere. «Proprio così. La cocaina, purtroppo, è drammaticamente in voga tra i giovani. E’ una sostanza infida, che dona un improvviso senso di benessere. Ti senti potente, iperattivo. Riesci a fare mille cose insieme, e ti sembra di farle benissimo. Perciò chi la prova tende a reiterarne il consumo, entrando ben presto in una fase di dipendenza. Il meccanismo è molto semplice: una volta sfumata l’euforia del momento, subentra la fase depressiva, che viene sconfitta assumendo nuova cocaina. E’ un circolo vizioso apparentemente impossibile da spezzare. Che spesso deflagra in improvvisi episodi di violenza. Come nel caso di Santhià». W 16 .Società STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Carissimo Fido, se ti ammali mi costi anche 20 volte di più il caso PAOLO RUSSO ROMA C aro, carissimo Fido. Soprattutto quando ti ammali. Sì, perchè i farmaci per curare l’amico a quattro zampe arrivano a costare 10-20 volte di più rispetto a quelle per l’uomo. Un salasso per oltre la metà delle famiglie italiane che possiedono almeno un animale domestico. I «pet», come li chiamano gli inglesi, in cure e farmaci ci costano in media un centinaio di euro l’anno (ma un terzo dei proprietari arriva a sborsare 2-3 volte tanto). E la spesa per curare cani e gatti sarebbe molto superiore se molti, fregandosene dei divieti, non praticassero la scorciatoia di usare le più economiche pillole per noi. Un trucco che i veterinari conoscono bene e che a volte assecondano, conoscendo i prezzi elevati delle medicine formato «pet». Siamo andati a scorrere i listini e a confrontarli con quelli degli equivalenti ad uso umano per rendercene conto. Prendiamo la «amoxicillina» addizionata con clavulanato. Un antibiotico in commercio da oltre 30 anni per curare infezioni respiratorie e otiti. Nella versione «umana» 12 compresse da un grammo costano 8,72 euro. Lo stesso prodotto ad uso veterinario, con meno pillole (10, sempre di un grammo) di euro ne costa 14. Se facciamo il confronto al grammo, quasi il triplo. Entriamo nel terreno degli antidepressivi. Anche cani e gatti ne soffrono. E gli italiani, a giudicare dalle spese, sembrano avere a cuore anche il loro umore. A caro prezzo. La clomipramina, venduta per i depressi a quattro zampe con il nome «Clomicalm», nella confezione da 30 compresse da 5 milligrammi costa 22,60 euro. Per noi lo stesso principio con il nome «Anafranil», al milligrammo ha un prezzo 30 volte inferiore all’equivalente veterinario. Di esempi come questi ne abbiamo trovati a decine. Insomma, alla fine, per curare un cane di grossa taglia si spende dieci volte tanto che per «impillola- SPAZIO AFFARI > È polemica: i farmaci sono gli stessi che usiamo noi. E a dosaggi più bassi 100 euro È il costo all’anno per un animale in cure e farmaci (ma un terzo dei proprietari sborsa 2-3 volte tanto) 2 per cento È la quota di mercato in Italia dei farmaci per uso veterinario Alcuni esempi Eguaiseilcucciolosoffredidepressione L’antibiotico Il collirio 1 Il cefadroxile, per curare infezio- 1 Quello per infezioni, a base di ni respiratorie costa 7,92 euro per l’uomo, la confezione di 8 compresse da un grammo. 14 se deve assumerlo il cane o il gatto di casa, per i quali la scatola di pillole ne contiene 20 ma con un dosaggio di soli 50 milligrammi. Risultato: la versione veterinaria costa 14 volte in più a milligrammo. gentamicina per l’uomo costa 5,60; per gli animali 12,60. 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Che siano difficilmente giustificabili differenze di prezzo di 10- 20 volte l’analogo farmaco umano ce lo conferma anche Marco Melosi, Presidente dell’Anmvi, l’Associazione dei medici veterinari. «Anche se parliamo di un mercato che è il 2% sul totale di tutti i farmaci, tra veterinari e ad uso umano, e que- PRECOLLINA Valsalice, indipendente di particolare architettura mq 430. Giardino godibile. Ape E. Luciana Vola 011.8159079. STRADA PONTE ISABELLA villa particolare pregio, vista sulla città, piscina, mq 600. Edilcase 011.5613535. VIA GARIBALDI 9 secondo piano con ascensore, 150 mq, tre arie, buono stato, prezzo interessante. Ace C. Genius Loci Immobiliare 346.5338695. Torino provincia CASTAGNETO PO splendida residenza epoca panoramicissimo appartamento 200 mq bilivelli, terrazzi, piscina, garage. Maina 011.835042. COLLINA Moncalieri, vicinanze Castello, villa ‘700, appartamenti inemente ristrutturati, varie metrature, parco, giardini privati. Simoncini 339.4266563. 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Noi mandiamo giù anche una fiala sgradevole, sapendo che è per la nostra salute, mentre un cane la rifiuta se non è aromatizzata», spiega Melosi. L’associazione dei camici bianchi degli amici animali ha però le idee chiare su come calmierare i listini. «Prima di tutto - elenca il presidente dell’Anmvi- prevedere una registrazione unica a livello europeo per non decuplicare i costi burocratici che incidono molto sul prezzo e poi incentivare le aziende alla produzione dei generici». Gli stessi che big-pharma non vede di buon occhio nemmeno per gli umani. AUTOVEICOLI AUTO GILLA acquista autoveicoli ogni tipo, massima valutazione e serietà. Corso Casale 464, Torino - 011.8903777. AUTOTORTONA acquista vetture e fuoristrada ogni tipo, max serietà. Corso Tortona 9. Tel. 011.8171643 - 011.889664. VIAGGI E VACANZE Alberghi, pensioni, residences WEEK-END indimenticabile Alba Langhe. Hotel Ristorante Castelli. Ristorante per rafinati buongustai staff e chef premiati Michelin. 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Relax Il cibo, le spa, le offerte culturali. Oggi la montagna offre possibilità nuove e sempre più numerose La Stampa vi dà la possibilità di tenere un diario on line per l’estate LUCA UBALDESCHI hi va in montagna ha dentro di sé il gusto della sfida. Che sia per una gita domenicale o per una scalata da record, la voglia di mettersi alla prova fa parte del bagaglio di chi sale in quota. È a tutti gli appassionati che sentono di avere questa ambizione che si rivolge la nuova iniziativa de lastampa.it/montagna, la pagina web - che assieme a quella cartacea che pubblichiamo ogni domenica - racconta ormai da due anni il pianeta montagna. La sfida che vi lanciamo è di diventare i nostri blogger. Ve la sentite di raccontarci la montagna come voi la vedete e la vivete? Avete voglia di tenere un diario on line durante l’estate per raccontarci le vostre gite, le vostre escursioni, le vostre piccole e grandi imprese? C Diventare blogger per La Stampa è facile. Scrivete un testo di 60 righe (3600 battute massimo) che parli di montagna secondo una di queste declinazioni: gite e percorsi; sport; extreme; relax; a misura di bambino. Avete tempo fino al 6 giugno, dopodiché la redazione del giornale leggerà tutti i testi e sceglierà un blogger per ognuna delle categorie. A partire dalla metà di giugno, poi, i prescelti (cui andrà anche un regalo) avranno il loro spazio su lastampa.it/montagna in cui raccontare, settimana dopo settimana, le esperienze di cui saranno protagonisti, per descrivere itinerari, luoghi da visitare, per dibattere i temi legati alla montagna che stanno loro a cuore. Abbiamo organizzato questa iniziativa per essere fedeli allo stile con cui cerchiamo di parlare di montagna, ovvero con gli occhi di chi la vive in prima persona. Il modo migliore - crediamo per un racconto che sia il più possibile autentico e spontaneo. Contiamo sull’entusiasmo e la fedeltà con cui avete risposto anche ad altre iniziative: vi offriamo la possibilità di essere protagonisti sulle nostre pagine, chiedendo a chi sarà «arruolato» di garantire una regolarità nei contributi (almeno uno a settimana) fino alla fine dell’estate. I dettagli per partecipare li trovate su www.lastampa.it/tuttomontagna: cliccate sulla sezione «Tutto montagna - La Stampa cerca blogger. Ti senti all’altezza?», troverete la spiegazione sulle 5 sezioni, le istruzioni e il regolamento. Il debutto dei blog a metà giugno coinciderà con il rinnovamento della sezione, che si presenterà sia con una veste grafica diversa, sia con contenuti più articolati, per meglio interpretare il mondo della montagna, che d’estate offre possibilità sempre più diverse per essere vissuta e amata. 5. A misura di bambino Tutto quello che si può fare per una vacanza o una gita a misura di famiglia, con consigli per trovare la località giusta twitter: @lucaubaldeschi Oggi l’iniziativa del Cai con una novantina di escursioni nelle aree protette di tutta Italia letica uniforme riconoscibile dal segnavia rosso-bianco-rosso promosso dal Cai, in pratica l’abaco della segnaletica», chiude Filippo Di Donato. A proposito di comportamenti virtuosi e di fruizione eco-compatibile del territorio montano, l’iniziativa “In cammino nei parchi” quest’anno ha una valenza particolare. Cade infatti a poco più di un mese dalla mobilitazione del Cai Lombardia per affermare il divieto di transito su sentieri e A piedi nel parco per tutelare i sentieri MAX CASSANI Ci sono le strade, i binari, i fiumi. Ma ci sono anche i sentieri: oltre 60 mila chilometri solo quelli segnalati nel nostro Paese dal Club Alpino Italiano, il doppio dell’estensione della rete ferroviaria. Un tale patrimonio – ambientale e culturale – dev’essere tutelato e preservato, ma soprattutto fatto conoscere. E’ quanto si propone la seconda edizione di «In cammino nei parchi», l’iniziativa organizzata per oggi dal Cai e da Federparchi in occasione della 14° Giornata nazionale dei sentieri, che precede di una settimana quella europea dei parchi. «L’obiettivo – spiega il presidente della commissione Tutela ambiente montano del Cai, Filippo Di Donato – è quello di promuovere l’escursionismo e di accrescere la sensibilità nei confronti di sentieri e aree protette, che sono un’infrastruttura fondamentale del Paese». Conoscere per tutelare il territorio: per farlo, il Cai ha organizzato per oggi una novantina di incontri ed escursioni guidate in 47 aree protette in tutta Italia (l’elenco completo delle iniziative su www.cai.it). Da L’OBIETTIVO «Promuovere comportamenti eco-sostenibili e accrescere la sensibilità verso la montagna» Sull’Etna Un itinerario lungo le pendici del vulcano siciliano Le iniziative organizzate per oggi da Cai e Federparchi si snodano lungo tutta la Penisola (info: www.cai.it) semplici passeggiate per sensibilizzare la gente a una fruizione consapevole e rispettosa del territorio («In Italia si cammina troppo poco», dice Di Donato) a interventi di manutenzione della segnaletica e dei sentieri perché possano essere percorsi in sicurezza da tutti, bambini e anziani compresi. «Quasi settanta mila chilometri di itinerari naturalistici necessitano di un’attenzione e una cura costanti da parte di tutti gli enti preposti – continua Di Donato, che è anche re- ferente del Cai per Federparchi –. L’intento è quello di completare la Rei, la Rete escursionistica italiana, mappando i sentieri di tutta la penisola, dal Monte Bianco all’Etna passando dal Gran Sasso, in modo da collegare tutta l’Italia attraverso i cammini di montagna». L’ossatura c’è già, ed è il Sentiero Italia: 6000 chilometri di percorso lungo l’arco alpino, la catena appenninica, la Sicilia e la Sardegna: «Un itinerario caratterizzato da una segna- 60 mila I chilometri di sentieri segnalati del Club Alpino Italiano mulattiere di montagna di moto, quad e altri mezzi motorizzati, di cui la Regione aveva proposto la deroga. La petizione del Club Alpino Italiano – oltre 20 mila firme raccolte e un imponente tam-tam su web e social network – è riuscita per il momento a fermare il progetto di legge deroga, che avrebbe incentivato il turismo motoristico a danno dell’ambiente. «Volevamo far sentire la nostra voce – ha sbottato la presidente del Cai lombardo, Renata Viviani –, perché siamo esasperati da tutti quei mancati controlli che fanno sì che i divieti non vengano mai rispettati». Una battaglia vinta ma la guerra è solo rimandata. twitter @maxcassani R 18 .Società STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Domenica con Alain Elkann no punti di riferimento a livello internazionale». «Il mio “distretto” preferito è la spalla. Si tratta di una parte del corpo molto affascinante: ha una libertà di movimento unica e ha anche un ruolo importante nella nostra vita di relazione. Noi siamo bipedi e un gomito che non funziona in modo corretto non ci permette di eseguire molte funzioni: per esempio di mangiare, di pettinarci o di scrivere. Se le protesi delle gambe permettono all’amputato di fare una vita praticamente normale, quelle dell’arto superiore sono ancora da perfezionare: ecco perché il nostro convegno ne parlerà a lungo». Può spiegare a un non specialista che cos’è il Cto? «Il Cto è il più grande centro regionale piemontese che si occupa di patologie ortopediche e traumatologiche. È un centro di riferimento nazionale per le varie patologie, come la chirurgia ricostruttiva muscolo-scheletrica. In altre parole, se si deve ricostruire un pezzo di tibia o di omero, qui lo si fa con successo». Quali sono oggi le fratture più comuni? «Il femore e l’omero». E il dolore? È ancora un problema molto grave? Soprattutto nelle persone anziane? «In gran parte e per questo al Cto si è raggiunto l’obiettivo di un trattamento ideale entro le 48 ore dall’incidente». «Dal punto di vista della terapia del dolore, oggi abbiamo molti mezzi per riuscire a controllarlo». Si tratta di dolori talvolta insopportabili? Quali sono le cause più frequenti? «Automobilistiche, oltre a quelle sul lavoro e nello sport. Quest’anno, per esempio, la stagione sciistica ha causato ogni sorta di incidenti e di fratture complesse degli arti». Filippo Castoldi, lei è direttore della Seconda Clinica Universitaria di Ortopedia e Traumatologia all’ospedale Cto di Torino: dal 22 al 24 maggio si terrà proprio a Torino il 12° congresso della società italiana di chirurgia della spalla e del gomito che lei presiede. Perché questo evento è così importante? «In parte sì, perché è praticato ad altissimi livelli da soggetti molto giovani, e l’attrezzatura rende sempre più veloce lo sport in sé». In auto ci sono meno incidenti? «Meno no, ma con i livelli di sicurezza dei veicoli la mortalità è più bassa». Da quando lei ha iniziato la professione sono stati fatti molto progressi? La chirurgia del- per tenerlo sotto controllo» le ossa è una disciplina sempre più specializzata? Torino? A che livello è la chirurgia ortopedica in Italia? «È assolutamente di buon livello. Ci sono molti centri d’eccellenza e so- E la frattura peggiore? «Quella esposta, senz’altro: è quella che è venuta a contatto con l’esterno e che può quindi infettarsi. L’infezione dell’osso rappresenta ancora un capitolo aperto, perché l’osso a differenza di altri tessuti si trasforma facilmente nel nido di una serie di batteri e gli antibiotici fanno spesso fatica a ucciderli». Lo sport diventa sempre più pericoloso? «Sì, si sono affinate le tecniche e gli «Perché si tratta dell’unica società strumenti a disposizione ci rendono il italiana che si occupa del tema. Il lavoro più facile, mentre i tempi chicongresso affronterà in particolare rurgici si sono ridotti. L’artroscopia i problemi legati a della spalla è camqueste due articoIL DOLORE biata totalmente: un lazioni che sono è la sutura «Disponiamo di mezzi esempio ancora molto da della cuffia dei rotasempre più efficaci tori». studiare». «Sì. Anche la diagnostica, dato che ci sono risonanze magnetiche con mezzi di contrasto sempre più efficaci». «Penso che quello peggiore sia il neuropatico». Ma di che cosa discuterete nel convegno a «Del gomito e dei progressi delle protesi». Operate anche i tumori? «Sì. Lo scheletro rappresenta una frequente sede di tumori primitivi e anche di quelli secondari, vale a dire le metastasi». Qual è la sua specialità? Filippo Castoldi, il secondo da sinistra, con il suo team al Cto di Torino Filippo Castoldi Specialista in ortopedia “Ora la sfida è la protesi per le braccia” Bruxelles GIACOMO PORETTI Il mond o P Piedi e mani sono le parti più delicate? «Sì, perché hanno dei movimenti che sono difficilmente riproducibili. Il nostro lavoro di ortopedici, poi, sarebbe inutile, se non ci fossero anche le figure del fisiatra e del fisioterapista». Qual è il motivo? «Perché noi ci occupiamo dell’apparato locomotore, poi, dopo l’intervento, che prevede un periodo di inattività, è necessario che i pazienti riscoprano la mobilità grazie a una fase di recupero con specialisti dedicati. Il Cto, da questo punto di vista, è anche un importante centro di riabilitazione. E si tratta di fasi che possono essere anche molto lunghe». Spesso i servizi segreti francesi entrano in allarme: scattano tutte le procedure di massima protezione per il Presidente, il quale per un talento misterioso è abilissimo nei travestimenti ancora più di Diabolik e riesce a far perdere le tracce di sé perfino alla Cia e al Kgb iac di G om Un mistero tra tanti: perché l’Europa è unita? E perché le donne over 40 perdono la testa per Hollande? misterioso è come tutte le francesi sopra i 40 anni perdano la testa per Hollande. Quando presentano una signora che ha superato i 40 anni a Hollande, i servizi segreti entrano in allarme: scattano le procedure di massima protezione per il Presidente, il quale, per un talento misterioso, è abilissimo nei travestimenti ancora più di Diabolik. Se decide di portarsi a letto una signora di 45 anni, Hollande riesce a far perdere le tracce di sé anche alla Cia e al Kgb. Qualche gola profonda racconta che, quando si svolgono gli incontri del G8 e G20, mentre «Sì, è difficile, perché siamo abituati a ricostruire e non a distruggere. Inoltre per il paziente è una perdita sicuramente molto grave». Fughe improvvise Il senso escatologico dell’Europa resta ancora un enigma o roseguendo nella tappa di avvicinamento alle elezioni del 25 maggio mi ero proposto di conoscere meglio i Paesi che compongono la Ue, però non mi è possibile sottrarmi ad una questione preliminare di decisiva importanza. Io, assieme a tutti gli elettori, mi sto ponendo il tormentoso dubbio: perché l’Europa Unita? Al momento le discipline interpellate - la scienza politica, gli studi economici, la sociologia,la psichiatria,l’astrologia, lo studio delle maree e la veterinaria - non sono state in grado di dare una risposta convincente: il senso escatologico dell’Ue è avvolto dal mistero. Del resto gli esseri umani lo sanno bene che il mistero avvolge le nostre vite: veniamo dal mistero, andremo verso il mistero. Tutti i santi giorni siamo alle prese con la risoluzione di enigmi e ci voleva pure la complicazione dell’Europa! Quale mistero anima il vento? Qual è quella cosa misteriosa che tiene insieme l’acqua? Qual è il mistero che ci fa digerire la caseüla e la bagna cauda? E’ misterioso come ogni anno torni la primavera, misterioso come possano volare gli uccelli, misterioso riuscire a comprendere come faremo a pagare la Tarsu. E’ misterioso come un’indonesiano possa comprare una squadra di calcio; altrettanto misterioso è come pensa di farla vincere. Misterioso come si riesca a passare indenni l’adolescenza, misterioso come si possano superare le prove Invalsi, misterioso sapere se lo stesso inventore sappia risolvere le sue prove. Curioso e misterioso che Greganti e Frigerio siano i soprannomi più usati dai corruttori di ogni Paese: sono stati segnalati due corruttori in Westfalia di nome Greccanti unt Friccerio, due concussori in Bretagna, Gregantì e Frigeriò, e due in Spagna: Gregantos e Frigheriòs. Misterioso è come si possa amare la propriamoglieper40anni.Ancorapiù L’amputazione per un chirurgo è una decisione traumatica? Obama si ammazza di noia, tentando di decifrare l’inglese della Merkel e cercando di calmare l’irascibile Putin, lui, Hollande, se ne stia in un alberghetto a spassarsela con una tardona. Il giorno dopo che è stato cuccato in motorino mentre andava ad un incontro amoroso, il Presidente ha dichiarato che avrebbe ridotto la pressione fiscale. Berlusconi, quando lo cuccavano che faceva i trenini alle feste, aboliva l’Imu: non è che il governo attuale avrebbe bisogno di una vita sessuale un po’ più movimentata? Un’altra gola profonda sta per fare delle rivelazioni scottanti a proposito del presunto golpe istituzionale ai danni di Berlusconi. Già l’ex segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, ne ha parlato. Secondo informazioni in mio possesso, Berlusconi, dopo che venne informato che Hollande aveva superato il proprio record personale di avventure amorose, a quel punto, furioso più di Lady Macbeth, fece effettuare un riscontro dal Mossad ed una controverifica dal Kgb. Una volta che anche il suo amico Putin dovette confessargli che «l’insignificante mezzouomo»l’avevafottuto,Berlusconi, umiliato più che dopo la sconfitta del Milan ad Istanbul contro il Liverpool, si recò al Quirinale e rassegnò le dimissioni: «Presidente Napolitano, possiamo esser secondi nei formaggi, secondi nei vini, ma non posso essere secondo dietro a quella mezza calzetta, mi dimetto!». Berlusconi era inconsolabile e temeva il G8: non avrebbe sopportato gli sfottò della Merkel. Pare che Silvio non sia più lo stesso dopo quell’episodio: tutte le volte che Hollande viene in Italia, lui scappa in Sardegna con la amata Pascale e quando va a dormire si assicura che Dudù sia chiuso a chiave dentro la sua cuccia trilocale. Un grave compito spetta ai nuovi governanti dell’Europa: dissipare le invidie reciproche e rasserenare la algida Merkel. La gola profonda ha sussurrato che Angela, riferendosi ad un’alta carica del governo francese, si sia lasciata scappare: «Due anni che è Presidente e non mi ha mai chiesto se mi piace andare in motorino…». LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Il riepilogo dei mercati ECONOMIA FINANZA settimanale dal 30/12/11 FTSE/MIB FTSE Italia AllShare DOW JONES(New York) NASDAQ (New York) FTSE (Londra) DAX (Francoforte) -3,47% -3,62% -0,95% -0,23% +0,61% +0,50% +8,86% +8,71% -0,48% -2,21% +1,85% +0,81% . 19 & IL 16 GIUGNO SI PAGA LA PRIMA RATA DELLA TASI: È L’INIZIO DI UNA MARATONA CHE PORTERÀ 75 MILIARDI NELLE CASSE DELLO STATO Dalla casa al 730, maxi-ingorgo di tasse Caf presi d’assalto: in due mesi 29 scadenze. E il governo rinvia a dopo l’estate il canone per i balneari SANDRA RICCIO MILANO Maxi-ingorgo di tasse con brivido. Succede anche questo nel Paese dei tartassati. A rendere la situazione da thriller è la nuova Tasi, la tassa sui servizi indivisibili che, di fatto, ha sostituito l’Imu sulla prima casa (e che in molti casi ci costerà anche di più). Sarà la tassa al «buio». Andremo a pagarla (praticamente tutti visto che tocca ai proprietari di prima casa, di seconde case e pure agli inquilini) senza sapere qual è l’aliquota, quali sono le detrazioni e senza certezze sulla data del versamento. A meno di un mese dalla scadenza ufficiale della prima rata (16 giugno) si sa ancora poco e niente e per molti proprietari di seconde case pure la scadenza del 16 giugno potrebbe slittare. I Comuni hanno tempo fino al 23 maggio per deliberare gli importi da versare (e le eventuali detrazioni) ma fino ad ora solo uno su otto ha già deciso. Molte amministrazioni potrebbero aspettare le elezioni prima di dare indicazioni. Dunque a numerose prime case toccherà pagare al «buio» (già il 16 giugno ma senza sapere quale sarà la quota per l’inquilino che va dal 10 al 30%). Le seconde case di quei Comuni «indecisi» pagheranno invece in una sola volta a dicembre. Un vero caos a più livelli con il rischio di errori moltiplicati per i contribuenti. La prima cosa che molti faranno sarà quella di cercare spiegazioni ai centri per l’assistenza fiscale. Questi sono già in allarme e temono l’assalto, anche perché si troveranno a gestire un imbottigliamento di tasse in arrivo. Il 16 giugno Le scadenze GIUGNO LUGLIO 18 11 scadenze scadenze Gli appuntamenti chiave Gli appuntamenti chiave Versamento delle ritenute Irpef Versamento dei contributi previdenziali e assistenziali Versamento della liquidazione Iva del mese precedente Prima rata Tasi Prima rata Imu Versamento delle imposte risultanti dal modello Unico per le persone fisiche e società di persone Modello 730: il Caf consegna al contribuente copia della dichiarazione e del prospetto di liquidazione Versamento delle ritenute Irpef Versamento dei contributi previdenziali e assistenziali Invio telematico del modello 770 per i sostituti d'imposta Presentazione dell'istanza di rimborso o di compensazione Iva infrannuale 40 miliardi 1 A tanto ammonta la ci- fra che le famiglie verseranno nelle casse del Fisco entro la fine di luglio. 269 1 Le ore che, ogni anno, sono necessarie per espletare tutte le incombenze fiscali per una impresa italiana. 80.000 1 Gli appuntamenti quoti- diani già fissati nei Caf della Cisl per il prossimo mese. coincide infatti anche con la scadenza del 730 e sempre per quella data bisogna versare anche la prima rata dell’Imu (non la pagano le prime case) e nell’elenco c’è anche la Tarsi (tassa sui rifiuti). Per questo ieri i Caf hanno lanciato l’allarme: si rischia la «paralisi fiscale» e molti contribuenti potrebbero finire per non rispettare le scadenze. Gli appuntamenti nei Caf oggi sono già a quota 80mila al giorno. «Siamo molto preoccupati – ha detto il coordinatore della Consulta dei Caf, Valerio Canepari quindici giorni fa avevamo sollecitato il governo a pensare a un rinvio e a soluzioni che attenuino il disagio dei contribuenti. Questa netta chiusura del- IL FUTURO DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA Etihad studia il dossier Alitalia Lupi: «Mi aspetto buone notizie» Settimana del verdetto per Alitalia. È possibile che si riunisca nei prossimi giorni l’executive team di Etihad guidato dal Ceo, James Hogan, per decidere se andare avanti o meno nel negoziato con l’ex compagnia di bandiera. Al centro del tavolo, la missiva inviata nei giorni scorsi dall’ad, Gabriele Del Torchio, che garantisce l’impegno di azionisti e banche a 1 I GIGANTI DI SILICON VALLEY LAVORERANNO INSIEME A UNA RIFORMA DELLE NORME “Stop alla battaglia sui brevetti” Tregua storica tra Apple e Google GIUSEPPE BOTTERO TORINO Duecento cause in quattro anni, spese legali che, solo per Apple, sono schizzate oltre quota 32 milioni di dollari. Poi, di colpo, la tregua. Per stoppare un gioco che stava diventando pericoloso. Di più, autolesionista. La casa della Mela e Google, gli arci-nemici della Silicon Valley, decidono di stringersi la mano e congelano tutti i ricorsi legali accumulati a partire dal 2010, l’anno in cui è esplosa una delle più complesse battaglie del mondo hightech dopo quella che ha azzerato Netscape, il gioiellino dei Sinergie Una mappa realizzata da Google utilizzata su un iPad, la tavoletta che Apple ha lanciato all’inizio del 2010 AP browser che aveva osato sfidare Microsoft. S’è fatto sbranare. Di sicuro non succederà ad Apple e Google. Che, anzi, sono Autotrasportatori presentazione dichiarazione per ottenere il rimborso dei maggiori oneri conseguenti alle variazioni dell'aliquota di accusa sui quantitativi consumati nel secondo trimestre - LA STAMPA Fonte: ufficio studi Cgia di Mestre I numeri Presentazione all'Inps del modello Uniemens da parte del datore di lavoro pronte a sedersi attorno a un tavolo e a discutere una riforma dei brevetti. Incrociavano le armi dal 2010, i colossi: sul piatto, 2007 fare la propria parte. Ma in attesa di novità da Abu Dhabi, chi si è detto fiducioso per la trattativa è stato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. «Mi aspetto buone notizie. Spero che Etihad, a cui è arrivata la risposta finale possa valutare con molta attenzione le risposte che le sono state date. Sarebbe un grande segnale per il rilancio di tutta l’industria». 2010 l’esecutivo creerà problemi soprattutto ai cittadini perché pochi Comuni hanno deliberato e nessuno è intenzionato a mandare a casa dei contribuenti l’F24 pre-compilato, per cui la gente si trova alle prese con un’imposta nuova che non conosce e temiamo che ai primi giugno milioni di cittadini invaderanno i nostri uffici». Rincara la dose la Cgia di Mestre, che punta il dito contro lo tsunami di tasse in arrivo. Sono ventinove le scadenze da pagare in due mesi, per un esborso che ammonterà a 75 miliardi di euro: 40 miliardi toccheranno alle famiglie, mentre i restanti 35 saranno a carico delle imprese. E a mettere in guardia è anche Unimpresa, secondo cui questo quadro porterà inevita- Unimpresa in pressing: rinviare l’imposta sugli immobili o ci sarà una valanga di ricorsi bilmente a una valanga di ricorsi sia da parte dei Comuni (nell’ipotesi in cui gli importi pagati siano inferiori al tributo da pagare) sia da parte dei proprietari di immobili (nel caso di versamenti superiori). Il governo, intanto, è andato incontro agli stabilimenti balneari e ha rinviato a dopo l’estate - quando le casse degli operatori sono già piene - il pagamento dei canoni demaniali marittimi. La promessa è arrivata dal sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta ed è stata ben accolta dal Sib (Sindacato italiano balneari), convinto che la misura, adottata già lo scorso anno, darà «un po’ di respiro» a un settore in difficoltà da anni. 2012 Computer Smartphone Social network Microsoft deve pagare 1,5 miliardi di multa: ha violato i brevetti registrati dai francesi di Lucent-Alcatel Inizia la saga Apple Samsung: secondo l’accusa i coreani hanno ha copiato lo smartphone lanciato da Steve Jobs Yahoo muove contro Facebook: il sito di Zuckerberg avrebbe copiato alcuni sistemi legati alla pubblicità le idee nate nei laboratori Motorola (acquistata da Google) e i segreti dell’iPhone, la creatura di Jobs. Una spy-story tutta statunitense, che finisce con un comunicato scarno. Anche perché la posta in palio non fa più gola: nel campo degli smartphone il gruppo di Tim Cook ha preso il largo da un pezzo. Non finisce, invece, lo scontro feroce tra Apple e Samsung, il principale produttore di cellulari con tecnologia Android. La partita vale il gradino più alto del podio nella classifica del- le vendite: difficile pensare a un passo indietro. Anzi, la tregua con Google, servirebbe a Cupertino per muovere con più nova University, si spinge più in là: «L’accordo Apple-Google? È per lo più simbolico. Motorola non è più un grande competitor. Sarà interessante vedere invece se prima o poi finirà la guerra con Samsung». L’ultimo capitolo, il 2 maggio, s’è concluso con una mini-vittoria di Cupertino: un risarcimento di 120 milioni di dollari per il sistema che «blocca» lo schermo del telefonino. Nel quartier generale Apple, neppure un brindisi: la richiesta danni superava i due miliardi. Le cause tra i due colossi della tecnologia sono state 200 soltanto negli ultimi quattro anni decisione contro i sudcoreani, ragiona Brian Love, docente di legge alla Santa Clara University. E Michael Risch, della Villa- 20 .Agricoltura STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 & Europa Italia Pesca A CURA DI Marco Zatterin In diecimila Mercoledì a Milano sul progetto «Italia» 1 «L’agricoltura di chi ama l’Italia»: richiamati da questo slogan, mercoledì diecimila coltivatori e dirigenti di Coldiretti si troveranno a Milano, per il bilancio annuale sul progetto di una filiera agricola tutta italiana e per tracciare le prospettive dell’organizzazione. Attesi gli interventi dal segretario nazionale Gesmundo, del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, e di Diana Bracco Commissario Generale Padiglione Italia Expo 2015. Riforme Ogm Spadare addio? Meno cadmio ai bimbi Arriva la proposta 1 Tradizione contro conserva- 1 Sentito il parere dell’Autori- 1 I tecnici di Bruxelles presen- zione? La Commissione Ue ha deciso di mettere al bando dal primo gennaio tutte le reti lunghe chilometri, le cosiddette «spadare», introducendo anche il divieto di tenerle a bordo. La commissaria Maria Damanaki riconosce che «il caso dell’Italia è complesso e difficile». Tuttavia si dice «fiduciosa di poter contare sul sostegno del governo italiano e della futura presidenza Ue italiana per aiutarla ad attuare la nuova normativa». tà per la sicurezza alimentare (Efsa), la Commissione Ue chiede ai Ventotto di diminuire ulteriormente la presenza negli alimenti del metallo pesante cadmio, cominciando da cioccolato, latte in polvere per neonati e baby food, in modo da proteggere i gruppi di popolazione più vulnerabili. Devono essere adottati nuovi tenori massimi per gli alimenti destinati ai piccoli (da gennaio 2015) e per prodotti a base di cioccolato e di cacao (dal 2019). terà nei prossimi giorni agli ambasciatori dell’Ue la nuova proposta di intesa in vista di un accordo politico sulla coltivazione degli organismi geneticamente modificati (Ogm) autorizzati nell’Ue. Se il documento verrà accolto, finirà diritto sul tavolo del Consiglio in giugno. Il compromesso non punta a modificare la commercializzazione di Ogm autorizzati nella Ue in tutti gli Stati membri, ma si concentra sulla coltivazione del biotech. Controtendenza Il Pil non frena nei campi: “Ora bisogna investire” A gricoltura MAURIZIO TROPEANO TORINO L’agricoltura è l’unico settore produttivo a registrare un incremento congiunturale del valore aggiunto nel primo trimestre dell’anno contribuendo così a contenere il calo del Pil. Lo dicono i dati dell’Istat che confermano la fotografia scattata dal Censis per conto della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori che mette in evidenza come per l’82% degli italiani «rappresenta un asset strategico del paese per tornare a crescere». La ricerca è stata presentata il giorno dopo il dato negativo sul pro- Ricerca Censis-Cia: per l’82% degli italiani il settore è strategico per battere la crisi dotto interno lordo nazionale e questo, forse, spiega anche l’entusiasmo con cui il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, commenti questi risultati: «Se per anni il settore è stato visto come marginale rispetto ad altri, oggi questo pregiudizio è finalmente tramontato: l’agricoltura è in grado non solo di resistere alla crisi ma anche di creare opportunità lavorative soprattutto per i giovani». Già perché, almeno secondo quanto sostengono i ricercatori del Censis: a par- 17 mila imprese giovani Sono state aperte da under 30 tra il 2010 e i primi mesi del 2014 82 per cento Sono gli italiani che giudicano l’agricoltura strategica per la crescita 30 miliardi È il valore aggiunto che porta l’Italia al 2° posto dell’economia agricola Ue tire dal 2010 sono stati 17 mila gli under 30 che hanno avviato un’impresa agricola e su 100 start up, 15 sono state create da giovanissimi. Per il presidente della Cia si tratta di un dato «significativo ed eclatante visto che l’accesso al bene terra è stato tutt’altro che agevole». E nello stesso periodo sono state create in tutto 117 mila nuove aziende, comprese quelle agroalimentari. Numeri che secondo Scanavino conferma la «vitalità delle imprese che, pur in presenza di numerosi ostacoli economici e di una burocrazia opprimente continuano ad andare avanti, garantendo produttività e lavoro in controtendenza rispetto all’andamento generale». La ricerca Censis fotografa un settore che ha un valore aggiunto superiore a 30 miliardi e colloca l’Italia al secondo posto dopo la Francia e con un peso del 15,2% nell’economia agricola europea. A fronte di questo risultato, però, il nostro paese si colloca al sesto posto per volumi di esportazione preceduto da Paesi Bassi, Germania, Francia, Spagna e Belgio. Secondo la Cia questi numeri dimostrano che il «nostro sistema agricolo non riesca ancora ad organizzarsi al meglio per sfruttare il suo grande potenziale di crescita». Il ministro Martina spiega che «le sfide che ci troviamo ad affrontare, dall’attuazione a livello nazionale della nuova Politica agricola comune al se- INFOPHOTO mestre Ue di Presidenza italiana ed Expo 2015, sono delle grandi opportunità per portare avanti le nostre battaglie, come quella relativa all’etichettatura, valorizzando e promuovendo ancora di più il nostro patrimonio agroalimentare. Se ci giochiamo bene le nostre carte possiamo crescere ancora, anche in termini di export». Prima di allora, però, la Cia sottolinea la necessità di intervenire per sbloccare la stagnazione dei consumi alimentari: il calo della spesa pe ril cibo ha sfiorato il 12 % rispetto ai livelli pre-crisi ecco perché «è necessario aumentare le misure a sostegno dei redditi delle famiglie e di investire sull’agricoltura anche in vista dell’Expo». L’affitto dei pascoli Tutelare chi coltiva e difende gli alpeggi La Commissione agricoltura della Camera ha approvato la risoluzione presentata dal deputato Mino Taricco (Pd) che impegna il governo a definire nuove regole per il pagamento dei premi Pac (Politica agricola comunitaria) a chi affitta pascoli, soprattutto montani. «L’obiettivo è evitare speculazioni e tutelare chi davvero utilizza quei terreni per l’attività agricola – spiega Taricco -. La Pac sul tabacco, ad esempio, vale dai 2 ai 3 mila euro a ettaro, ma alcune aziende non hanno superfici sufficienti: così offrono decine di migliaia di euro nelle aste d’assegnazione degli alpeggi, escludendo di fatto i margari che rischiano di non poter portare gli animali in quota e perdere i premi Ue». Tre le possibili vie per evitare questa concorrenza sleale: vietare l’affitto dei pascoli alle imprese agricole troppo distanti (ma risulta difficile indicare quan- Divieti no agli affitti dei pascoli alle imprese distanti to); stabilire un tetto massimo alla Pac ottenibile da chi utilizza un alpeggio (per l’allevamento i premi sono molto più bassi rispetto a quelli per il tabacco); reintrodurre il divieto di ospitare sui pascoli animali non di proprietà dell’affittuario, imposto da Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), ma sospeso dal Consiglio di Stato. Probabilmente, la decisione verrà presa entro la prima[A.PR.] vera 2015. Sostiene Slow Food ROBERTO BURDESE Non diamo i soldi della Pac agli speculatori della terra S iamo arrivati al dunque con la Pac 20142020. In queste settimane, in questi giorni, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e le Regioni stanno definendo le scelte nazionali che determineranno la destinazione delle risorse per i prossimi sette anni. I soldi della Pac sono tanti - 41,5 miliardi di euro di fondi UE, cui si sommano 10,5 miliardi di euro di fondi nazionali, per un totale di 52 miliardi in sette anni - e sono forse gli ultimi «veri» soldi rimasti in circolazione in questa economia in crisi. Orientare i fondi nella giusta direzione può significare non solo garantire un futuro all’agricoltura di qualità, ma incidere nel cambiamento, verso un’economia buona, pulita e giusta. Slow Food, assieme a tante altre organizzazioni, negli ultimi due anni ha partecipato al dibattito sulla Pac e formulato pareri e proposte: abbiamo ottenuto relativamente poco rispetto a quello che chiedevamo, ma la par- tita non è chiusa del tutto. L’Europa infatti stabilisce il quadro legislativo di riferimento, ma sono poi gli Stati membri a orientare e attuare l’erogazione dei finanziamenti. Ecco perché oggi noi chiediamo che queste risorse finiscano nelle tasche giuste, che sono quelle dei veri contadini. Diamo i soldi della Pac a chi fa agricoltura biologica e biodinamica, ricreando la fertilità dei suoli, a chi difende la biodiversità, a chi tutela i saperi, a chi si occupa della manutenzione dei territori, ai giovani di cui il nostro settore primario ha tanto bisogno. Diamo questi soldi ai soggetti che sono le pietre miliari dei nostri futuri sistemi alimentari. Non diamo i soldi della Pac a chi coltiva mais per fare il biogas, o a chi abusando della chimica di sintesi uccide le api. Non diamo i soldi della Pac a speculatori che vivono a centinaia di chilometri dalla terra. La crisi si combatte anche facendo cambiare verso ai soldi che finiscono nelle tasche sbagliate. LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 . Tempo Libero .21 Giochi a cura di Parole incrociate [Rocchi] ORIZZONTALI: 1. Locale londinese - 4. Una coppia... al lotto - 7. Iniz. di Pelù - 11. Luigi che scrisse «Il pianeta azzurro» - 17. Come sopra - 19. Limiti di allenamento - 20. Grandioso e sfarzoso 24. Uno dei profeti maggiori - 25. Vi si canta «Stizzoso mio stizzoso» - 28. Mangiare a... spese d’altri - 29. Piccolo insetto dannoso alle colture 31. Nolo senza pari - 33. Affrescò la Cappella degli Scrovegni a Padova - 34. Le medie dei corridori ciclisti - 37. Introduce l’ipotesi - 38. Stadio di Parma - 39. Una zeppa sul giornale - 42. Un tipo di motore - 43. Mezzo pubblico - 45. Nome di missili statunitensi - 46. Banchetto dei primi Cristiani - 49. Iniz. di Mallarmé - 50. Studiosa di filosofia della scienza - 55. Il nome della Levi-Montalcini - 56. Il portico di Zenone - 58. Era detta Anatolia - 59. Iniz. della Mannoia - 60. Monti siciliani detti anche Nebrodi - 62. Profanazione di luogo consacrato 63. Iniz. di Altman - 64. Piante ornamentali con infiorescenza a ombrello o a capolino - 65. Scolpì «Il pensatore» - 67. Fiume della Francia meridionale, affluente della Garonna - 68. “Grande” dello spettacolo o della finanza - 69. Nastro trasportatore - 70. Erano copricapi per pontefici - 71. Scrisse «La montagna incantata» 72. Risultato di partita senza gol - 73. Antico castello - 74. Mezzo che decolla e atterra. [Ala] Il NERO MUOVE E VINCE 3 Sudoku 7 8 8 6 4 3 7 2 4 5 9 8 4 3 9 7 3 1 5 8 5 2 Scacchi Terzo scudetto consecutivo per «Obiettivo Risarcimento» di Padova che vince a Condino (Tn) il campionato italiano a squadre (6 incontri vinti e 1 pari) schierando Caruana, Nakamura, VachierLagrave, Kiril Georgiev, Godena, Vocaturo, Dvirny e Mogranzini. Secondo posto per la squadra di Chieti (6 incontri vinti e sconfitta con i vincitori) con Salgado Lopez, Carlo Garcia Palermo, Alessio Valsecchi, Andrea Stella e Carlo D’Amore. Terza Nereto (Te). Conclusione al cardiopalma nel Femminile: scudetto a Chieti (Monica Socko, Olga Zimina, Marina Brunello e Eugenia Di Primio) ma solo per spareggio tecnico dopo essere stata sconfitta all’ultimo turno da “Scacchisti.it” di Viterbo (Elena Sedina, Ketin Kachiani, Elisa Chiarion e Sabrina Reginato): per assegnare il titolo si è arrivati alle vittorie di scacchiera! La terza classificata è stata l’Accademia Milano (sito www.arcoworldchess.com). DAVID – VACHIER LAGRAVE Anche i settori di colore diverso devono contenere tutti i numeri da 1 a 9, senza ripetizioni. VERTICALI: 1. Edith che cantava - 2. Sigla di Udine - 3. Giuseppe Gioachino poeta - 5. Uomini che insegnano - 6. Duca di Ferrara ricordato per una Bibbia - 7. Candidato con buone probabilità - 8. Museo di Madrid - 9. Etnica... che si ascolta - 10. Città belga - 11. Le ultime del ciclismo - 12. Autorizzano l’uso di un’immagine - 13. Moltiplica per sei - 14. Il Riefoli della canzone - 15. Scienza con robot - 16. Pari in gara - 18. Scrisse «Senza famiglia» - 20. Si producono al mulino - 21. Porto dello Yemen - 22. Si paga all’armatore - 23. Gradinate negli antichi teatri - 26. Poeta di Maronea - 27. Complesso di credenze indiane - 28. Segnale di fermata - 30. Una vecchia imposta (sigla) - 32. Papa ricordato per l’incontro con Attila - 35. Ladro di bestiame - 36. Aromatizza certe grappe - 37. Sceso dalla nave - 40. Una serie di sonde statunitensi - 41. Erano governatori persiani - 43. Moneta d’oro di Costantinopoli - 44. Lo è il dispositivo mal regolato - 47. Grosso vaso - 48. Gino cantautore - 51. L’autore della «Historia del Cavalier Perduto» - 52. Principi arabi - 53. Tomas attore - 54. Luoghi massonici - 56. Liquido che immunizza - 57. La cura il giardiniere - 59. Fu modella di Prassitele - 61. L’amico di Eurialo - 65. Liquore per il babà - 66. L’attore Aykroyd - 68. Apre presto e chiude tardi - 71. Io... in certi casi. 6 1 2 3 17 4 18 25 29 5 6 7 19 8 9 20 26 21 10 22 11 12 23 13 14 27 34 38 46 47 39 42 43 48 49 55 50 56 60 57 61 64 65 51 35 52 53 54 58 59 62 63 66 67 68 74 Certo, le tue due carte sono un elemento imprescindibile della mano che stai giocando. Ma non sopravvalutare la loro importanza, spesso non sono il fattore veramente decisivo, se non in relazione a numerosi altri elementi. Vi sono anche casi limite in cui le tue carte non contano nulla e potresti giocare senza guardarle. Per esempio, durante un torneo sei in short stack (cioè sei veramente a corto di chips) con circa 2.000 chips e devi metterne 1.000 (metà di quello che hai) come BB (grande buio), tutti passano tranne l’avversario in SB (piccolo buio) che ha molte più chips di te e ti rilancia all in: non hai scelta, devi giocare in ogni caso! Non serve nemmeno che guardi le carte, puoi vedere la puntata tenendole coperte e scoprirle per lo showdown. Una situazione come questa è rappresentata in figura. Ovviamente in condizioni normali nessuno si sognerebbe di giocare senza guardare le sue carte, ma c’è chi è riuscito ad aggiudicarsi mani e anche a vincere piccoli tornei senza farlo. Per esempio la giovane norvegese Annette Obrestad online ha vinto un Sit&Go da 180 giocatori, completamente cieca, senza mai guardare le sue carte, basandosi solo su posizione e giocatori: ci sono i video a provarlo. D TM Ruzzle Ogni riga e ogni colonna deve contenere i numeri da 1 a 6. All’interno di ogni settore sono indicati il risultato da ottenere e il segno aritmetico col quale combinare i numeri inseriti per ottenerlo. Nello stesso settore i numeri possono ripetersi. Texas hold'em [De Toffoli] La mano descritta nel testo: puoi fare la tua scelta senza guardare le carte Cercate parole del maggior valore possibile (noi ne abbiamo trovate una ventina, alcune inconsuete, sopra gli 80 punti). Cercate anche parole che contengono le lettere MAN (noi 13). Cercate anche i capoluoghi di provincia italiani (noi 12). Il gioco consiste nel 2P 2P 1 2 1 5 formare parole attraversando caselle contigue (anche 2L diagonalmente); in una 1 2 1 1 parola ogni lettera può essere usata una sola 3P 3L volta. Si possono 1 1 2 3 coniugare i verbi. Punteggio: sommare i valori di ogni lettera 3L 1 3 3 1 tenendo conto delle caselle bonus e aggiungere poi 5 punti per ogni lettera oltre alla parola x2 parola x3 quarta. Esempio: PESTA=(5+1+2x2+2+1) lettera x2 lettera x3 x2+5=31. 71 73 1. 500 (SB) 3. raise: all in SB 30.000 Tu (BB) 1.000 36 45 70 2. 1000 (BB) 32 40 44 69 72 31 28 33 41 16 24 30 37 15 Kendoku Rebus [3, 7, 2, 6] [Minigame] 4+ 36x 4- 14+ 12x 3- 20+ 3: 32x 16+ D 2: 9x 12+ Le soluzioni saranno pubblicate su N EM A di 20 maggio 2014 22 .Lettere e Commenti STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Cuori allo specchio - La Stampa, via Paleocapa, 7 - 20121 Milano [email protected] www.lastampa.it/cuoriallospecchio/ Caro Filemone, ti scrivo mentre trentasei palloncini blu galleggiano per la stanza. Sono un regalo di Matteo... Non avevo più avuto sue notizie dalla prima e unica sera in cui siamo usciti insieme. Per come l’ho salutato, fingendo un improvviso, orribile mal di testa e sono scappata via (proprio scappata via, eh, rotolata dalle scale...), ero certa che non mi avrebbe mai più cercata: e non gli avrei potuto dare torto. Ma quella sera, fra le tante cose che ci siamo detti, gli avevo raccontato dell’incubo che facevo da bambina, della festa di compleanno a cui non si presentava nessuno. Lui (anima evidentemente complementare mia…) nonsolo si èricordato cheoggi compio gli anni: ma si è ricordato anche dell’incubo. Così ecco questi palloncini, ecco il biglietto: Buon compleanno da chi non è invitato a una festa a cui vorrebbe tanto partecipare. Che siano splendidi e blu, questi tuoi trentasei. Sai che cosa ho fatto lì per lì, Filemone? Ho strappato il biglietto, incazzata: perché quando ho scartato il pacco, ho sperato con tutta me che arrivasse da Leonardo…Anche stamattina, in classe. I ragazzi della prima, della seconda e della terza B si erano riuniti in un’aula. Sono entrata, ho trovato la luce spenta, le serrande abbassate, e: “Sorpresa!”, mi hanno urlato. Appena si è accesa la luce io cercavo una sola persona con lo sguardo: Leonardo. Ma c’era Kiki, c’era il Panacci, c’erano tutti gli altri professori. Leonardo no. E allora evidentemente hai ragione tu, sai? Se mi ha lasciato perché l’ho tradito, la verità è che non mi amava davvero. O comunque non mi ama più. Ma scoprirlo il giorno del mio compleanno non è facile, Filemone. E’ tutto il contrario di una festa a sorpresa, mettiamola così. È un funerale, a sorpresa. “ANCHE SE STAI TANTO MALE, NON PUOI TRATTARE COSI’ CHI TI VUOLE TANTO BENE”. E’ il messaggio che mi ha scritto Kiki, oggi pomeriggio. Poi deve essersi sentita in colpa perché ha aggiunto “ANDIAMO A BALLARE COME SE TU COMPISSI SEDICI ANNI? GUARDIAMO UN VECCHIO FILM COME SE NE COMPISSI SET- Illustrazione di Stefania Manzi Massimo Gramellini e CUORI ALLO SPECCHIO presentano Dialoghi con l’angelo custode Caro angelo, l’ho tradito ma lui non mi amava TANTASEI? QUANTI ANNI VUOI COMPIERE, INSOMMA? E CHE COSA VUOI FARE? IO COMUNQUE CI SONO”. Non le ho risposto. E non ho ancora nemmeno ringraziato Matteo. Che cosa ti devo dire, Filemone? La sofferenza ti dovrebbe regalare almeno la maleducazione di comportarti un po’ come ti pare, confidando nella comprensione degli altri. No? Soprattutto nel maledetto giorno del tuo compleanno. GIÒ Eccola qui, la mia diva del muto. Bisognosa di rassicurazioni da parte del pubblico osannante. Naturalmente senza vincolo di reciprocità, perché la diva ha tutto il diritto di essere maleducata con chi le vuole bene. Sta soffrendo ed è una creatura sensibile, lei, Mica come quelli che le stanno attorno, a cui tocca sorbirsi in si- M FEDERICO TADDIA to pensando da tempo a come riuscire a realizzare il rinoceronte: mi manca ancora la giusta posizione per integrare tra loro con armonia il corpo tozzo, le orecchie ben pre3senti e l’immancabile corno». Tiene uno zoo tra le dita Guido Daniele, artista multimediale e body-painter, diventato famoso a livello internazionale grazie alle sue straordinarie opere di hand painting, dove le mani diventano l’imprevedibile tela su cui dipingere animali che sembrano «S MANO LA STAMPA Quotidiano fondato nel 1867 1 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) lenzio i suoi bronci scortesi. Come osano corteggiarla con una cucciolata di palloncini e organizzarle feste a sorpresa? L’unica sorpresa gradita consisterebbe nel lasciarla in compagnia delle sue paturnie o, meglio ancora, nel portarle il suo ex marito infiocchettato e ammansito, così che da domani la nostra piccola Giò possa avere altre ragioni per piangersi addosso. Mi spiace, anima mia, ma nessuna - nemmeno tu - ha diritto di infliggere la propria sofferenza agli altri, evocando da loro quella comprensione che non riserva a se stessa. Ti sembro duro o soltanto giusto? Quando una persona è affetta da una patologia sentimentale, il suo cuore ferito non risponde ai comandi e non ne dà, se non di confusi. Così non le rimane che rivolgersi alla testa, ai suoi percorsi ossessivi e tortuosi, comunque malati. In questi momenti il tuo vivi. “L’intuizione è venuta a Michele Bedeschi, un’art director che nel 2000 mi chiese per una campagna pubblicitaria di esplorare e sperimentare questa tecnica. Sono stato io il primo a sorprendermi del risultato ottenuto, e così ho deciso di continuare questa mia personale ricerca”. Ciprie colorate atossiche, una macchina fotografica digitale e le mani del figlio 15enne come modello diventano così gli ingredienti con cui creare tucani, zebre, fenicotteri e tante altre specie che ad ora formano un album di 75 figure. “I più complicati sono stati il pito- LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA ANDREA MALAGUTI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. cervello non andrebbe proprio ascoltato perché emette solo sentenze sbagliate. E allora? Affidati, Giò. Affidati agli altri. Sono più lucidi di te e le loro pulsioni più sane. Il Matteo dei palloncini mi restituisce un’immagine del tuo sedicesimo compleanno. Un compagno di classe particolarmente romantico si presentò alla festa con uno zaino che conteneva trecentosessantacinque regalini personalizzati. Da una forcella color fucsia alla cartolina in bianco e nero del tuo ponte preferito, quello di San Francisco, che avevi appena visto in qualche serie tv. Era un dono che non valeva niente e però valeva tutto. Più di qualsiasi gioiello che da adulto quel ragazzo avrebbe potuto comperare alla sua fidanzata. Dentro ci aveva messo l’unica cosa che possedeva in abbondanza: il tempo. E la passione. Aveva esplorato i tuoi gusti con la dedi- ne reale, che ha chiesto l’utilizzo di tre braccia, e l’anatra mandarina in cui ho dovuto coinvolgere anche mia figlia e una sua amica per arrivare ad avere 6 mani”. Grazie alle pubblicazioni, alle mostre e alla diffusione virale in rete, il bestiario di Guido ha fatto così il giro del globo, tanto che in Australia i bambini di una classe elementare hanno creato un fan club e hanno deciso di studiare zoologia con le sue immagini; mentre dall’India al Venezuela giovani artisti si propongono per diventare allievi e apprendere questa raffinata arte. “Il tutto inizia dall’osser- zione assoluta di un adolescente. E invece tu c’eri rimasta male. All’epoca ti piaceva uno pseudo intellettuale dell’ultimo anno, che arrivò alla festa vestito di nero e scortato da un paio di jeans chilometrici a cui era appesa la sorella maggiore della tua vicina di banco. Rovesciasti lo zaino e i suoi trecentosessantacinque regalini sul letto della tua stanza e ti mettesti a piangere. Equivocando, lo spasimante romantico azzardò una carezza, alla quale tu rispondesti con un ruggito: «Non sto bene, vorrei che per un po’ mi lasciaste in pace tutti quanti!». Nella stanza c’era solo lui: lo consideravi talmente poco da non concedergli nemmeno l’esclusiva della tua sfuriata. Adesso non sentirti in colpa: in questi vent’anni si sarà sicuramente ripreso. Sei tu che ti ostini a rimanere la stessa di allora. Esci dalla gabbia dei pensieri storti, chiama la tua amica Kiki e dalle retta. Andate in discoteca come se aveste sedici anni, a vedere un vecchio film come se ne aveste settantasei. O magari a farvi una passeggiata complice come se ne aveste davvero trentasei. FILÈMONE vazione delle mie mani: le guardo e le riguardo, pensando a cosa possono assomigliare. E quando scatta la visione chiamo mio figlio, che così si guadagna anche la paghetta, e inizio a giocare con i pennelli. Con la regola di non usare nessun ritocco digitale: quello che cattura e affascina l’occhio è proprio la commistione tra dipinto e reale, dove nulla viene deformato o ingannato con il trucco. E una volta lavate le mani l’opera finisce, come è giusta che sia, perché nulla è per sempre. Ma rimane la sua eco, la fotografia, che può circolare libera nel mondo”. STAMPA IN FACSIMILE: 1 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI SABATO 17 MAGGIO 2014 È STATA DI 317.545 COPIE RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 1 TM REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. 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Molti ritengono probabile, se non possibile, che il Fronte Nazionale di madame Le Pen possa ottenere in Francia un quoziente sensibilmente elevato: quoziente che con ogni probabilità la signora del «no» saprà strappare, con i suoi comizi eccitati, alle folle che la seguono e la sostengono come una leader da provvidenza estrema nonché estremista. Lo stesso si potrebbe dire per l’irrequieto Partito della Libertà in Olanda e il grintoso Partito Indipendente nel Regno Unito. Ma è ancora una volta che la stabile Germania farà caso e notizia a sé stante. Il suo canto è il contrario di quello di una sirena omerica: lancia fuori del coro note sobrie e positive. Ecco infatti, la signora Angela Merkel, eccola muoversi alata e sicura da una capitale all’altra in un continente molto vecchio, molto stanco, anche molto rassegnato e forse perciò quasi soddisfatto di subire il nuovo scettro tedesco al femminile. Merkel insomma è una sorta di gigante buono, con la cassa in mano, da cui tutti aspettano salute, benessere, incoraggiamento, salvezza. La si ascolta, la si subisce, la si stima in parte sul serio e in parte per calcolo di cinghia e di necessità; se ne accettano i consigli e soprattutto i sussidi che essa distribuisce qua e là, esempio i poveri greci, con un tenue sorriso materno. I consigli e interventi che Angela sa imporre o proporre ai colleghi del vecchio continente non suscitano rimproveri né ripudi. Frattanto in Germania l’elettorato, al solito disciplinato e tradizionalista, non delude né ostacola le manovre anticrisi attuate dai due maggiori partiti tradizionali, il socialdemocratico e i conservatori cristianodemocratici: parliamo della Grosse Koalition magistralmente amministrata dal pugno flessibile, ma pugno pur sempre, di Frau Merkel. Non a caso, un grosso premio di riconoscimento e di stima le viene oggi elargito da tanti europei nonché da molti tedeschi anche avversari. Più enigmatico invece potrà riuscire l’esito elettorale in Italia, dove l’ambiguità caratteristica del Movimento 5 stelle di Grillo sarà per metà antieuropeo e per l’altra metà astutamente filoeuropeo. Sicuramente però, a prescindere dalle sparate antieuropee di Berlusconi, il grosso dei due grandi partiti italiani di centrodestra e centrosinistra terrà ferma MA DALLE CRISI NASCONO SPESSO LE GRANDI COSE la posizione di voto a favore del consolidamento del processo unitario continentale. La situazione europea viene ironicamente rappresentata dalla copertina dell’Economist, dove sullo sfondo di un quadro che ricorda un ambiente infernale alla Bosch, spicca una Marie Le Pen a cavalcioni di un gallo, mentre nei piani successivi vediamo via via un Hollande inchiodato alla gogna, una Merkel legata ma integra a testa in giù da una pertica rudimentale, poi ancora un Cameron strettamente legato a un palo. In ultimo, sullo sfondo, popolato da diavoli e angeli in rissa, spicca un enigmatico Grillo drappeggiato disordinatamente da un’azzurra bandiera con stelle dorate: non si capisce bene se stia per togliersela o per tenersela stretta addosso. L’Economist getta al tempo stesso attraverso il commento qualche squarcio di luce sul presente e sul futuro del continente. Vi si sostiene che le economie europee nell’insieme stanno migliorando dopo anni di recessione e di crisi dell’euro; si sottolinea altresì che nei sondaggi dell’ultima settimana la fiducia nell’Europa unita si sarebbe rafforzata. Tirate le somme, la maggioranza degli osservatori nota la profonda contraddizione che lacera il cuore dell’Europa: da un lato vedono la spinta verso una maggiore integrazione economica, ma, dall’altro lato, scorgono il rigetto dell’integrazione da parte di tanti cittadini e movimenti europei inclini allo scetticismo. I movimenti populisti, che potremmo anche definire contromovimenti, mettono difatti e soprattutto in rilievo i punti deboli e vulnerabili dei processi integrativi. Annunciano che la disoccupazione in Europa colpisce ormai 26 milioni di persone, mentre il debito pubblico appare ovunque sempre più insostenibile. Accompagnano il quadro indicando la fragilità delle banche, criticando il credito bancario avaro o nullo, ammonendo che una parte dell’Europa è già sulla sogli di una spinosa deflazione. Non pochi sostengono che l’Europa è in procinto di attraversare un decennio oscuro simile a quello attraversato dal Giappone negli Anni Novanta. Al centro del disagio divampa poi il dibattito sulla moneta unica. Qui emergono argomenti pro e contro la centralizzazione dei poteri della Banca centrale; tuttavia, mentre la maggioranza degli elettori dell’eurozona vorrebbero mantenere l’euro, nello stesso tempo molti Stati europei si oppongono oggi ad un accrescimento intrusivo nelle questioni nazionali dei poteri della Banca centrale, della Commissione di Bruxelles e del Parlamento di Strasburgo. Basterà ricordare che il testo di una Costituzione europea, nonché del Trattato di Lisbona che avrebbe dovuto sostituirlo, sono stati entrambi rigettati in tre referendum. Nel frattempo si sono perfino rovesciati i percorsi dell’euroscetticismo. Oggi per esempio è in Francia, il più importante Stato fondatore dell Ue, che si manifestano più che altrove il disagio e il risentimento nei confronti del processo d’integrazione. Il noto euroscetticismo britannico appare attualmente quasi in secondo piano rispetto all’ostile nervosismo antieuropeo di Parigi. Al seguito del disagio francese sintomi di forte malessere si notano per le interferenze di Bruxelles in Italia, in Spagna, in Polonia, in Portogallo e in Grecia. L’ostilità verso Bruxelles avrà probabilmente il suo peso nel voto e, soprattutto, nelle astensioni che questa volta potrebbero segnare in pericoloso tasso d’aumento. Tuttavia, molti ostinati e anche illuminati federalisti ritengono che non tutti i mali vengono per nuocere. Dicono che dalle crisi nascono spesso le grandi cose, le grandi idee, le costruzioni in parte anche utopiche come il progetto, finora realizzato solo per un quarto, degli Stati Uniti d’Europa. Il dado europeo, forse, sarà definitivamente tratto quando una maggioranza di popoli del vecchio continente sarà convinta che ai furori della globalizzazione si potrà resistere appieno soltanto il giorno in cui dalle urne, alle quali ci avviamo, emergerà un vero e unico Stato europeo. Rassegniamoci per ora di votarlo almeno con l’immaginazione. L’Unione Europea c’è difatti più sulla carta che nella realtà. Non è certo molto, tuttavia è molto più di quanto potevamo fare al tempo della Guerra fredda. Solo dalle cose, come dicono i tedeschi, nascono altre cose. Questo voto europeo, difatti, è già di per sé una cosa importante, un impegno, una promessa che l’elettore fa a se stesso e al futuro delle generazioni che verranno dopo. Forse, una volta tanto, gli scettici inglesi andrebbero ascoltati con attenzione quando sostengono che l’Unione Europea, se desidera sopravvivere, deve concedere non solo a Bruxelles ma anche ai singoli popoli europei un certo potere d’ingerenza e quindi di presenza nel meccanismo dell’unificazione. Adesso che ci viene offerta dalle urne una buona occasione, cerchiamo di non sprecarla. Sforziamoci di votare convinti, tenendo ben ferma in mente la Cosa per la quale si celebra domenica prossima una votazione d’impegno contro gli scettici e contro gli astensionisti. ECCO PERCHÉ QUELLA LEGGE NON VA BENE RAFFAELE CANTONE SEGUE DALLA PRIMA PAGINA E partendo da essa, approfitto della sua disponibilità per chiarire cosa è accaduto ieri e soprattutto escludere categoricamente che vi sia stato un contrasto o una polemica con il Presidente. Nel corso di una lezione di apertura del Master di criminologia dell’Università Federico II, dal titolo «Le strategie di contrasto alla corruzione: repressione e prevenzione», dopo avere evidenziato le luci e le ombre contenute nella legge Severino del 2012 ho auspicato, come in tante altre occasioni avevo già fatto, la necessità di un suo «tagliando migliorativo», alla luce della prima applicazione pratica. Ed in questa prospettiva ho rappresentato che era all’esame della commissione Giustizia del Senato un ddl che era stato calendarizzato di recente e per il quale era stato fissato un breve termine per gli emendamenti che si occupava proprio del contrasto alla corruzione. Ho rimarcato che in quel testo vi erano norme sicuramente utili (ad esempio quella sull’allungamento della prescrizione per i reati contro la pubblica amministrazione), ma anche molte criticità (i reati di falso in bilancio e di auto riciclaggio, cosi come formulati, mi sembravano tecnicamente poco idonei a contrastare gli illeciti) ma ho soprattutto evidenziato che l’impianto complessivo della legge (caratterizzato da un ulteriore inasprimento delle pene a meno di due anni di distanza dagli inasprimenti della Severino e al di fuori di ogni logica complessiva di sistema) non mi convinceva. Non vi è, infatti, in essa nessun intervento sulla parte preventiva che, pure, avrebbe meritato modifiche quantomeno per evitare che quegli adempimenti imposti alle pubbliche amministrazioni in materia di trasparenza ed anticorruzione apparissero soltanto obblighi «burocratici». In questo senso, ho ricordato come l’Autorità che oggi presiedo ha già più volte evidenziato inadempimenti anche gravi della normativa ma non ha potuto, con gli strumenti che ha, intervenire in modo risolutivo. Ed ho concluso che se dovesse essere approvato il ddl così come è, sull’onda anche dell’emotività e dell’urgenza per quanto sta emergendo a Milano, avrebbe rischiato di apparire più una sorta di spot che non uno strumento utile davvero per contrastare la corruzione. Non ho mai citato Grasso (sapevo benissimo che il suo originario ddl era tutt’altra cosa e che oggi per il suo ruolo istituzionale super partes non si può occupare di formulazione delle norme) né attaccato il Parlamento; in una sede accademica ed in un contesto tecnico ho espresso riserve, in una logica non certo distruttiva ma ampiamente costruttiva. Quando ho verificato come erano state riportate le mie affermazioni sui siti di alcuni giornali ho chiamato subito Piero Grasso e gli ho spiegato l’accaduto. Quindi nessun contrasto né sul piano istituzionale né tantomeno sul piano personale; restano immutate stima ed amicizia che risalgono al periodo in cui Piero era il Procuratore nazionale antimafia. Se quelle critiche meriteranno di essere raccolte o di essere oggetto di approfondimento o riflessione lo deciderà il Parlamento, verso il quale nutro ovviamente il massimo ed assoluto rispetto. Approfitto ancora della Sua disponibilità per aggiungere, inoltre, che le mie parole sulla necessità che l’Autorità anticorruzione fosse dotata di speciali poteri per poter svolgere un ruolo di controllo sugli appalti dell’Expo erano lontanissime dal poter essere interpretate come una critica al governo o al suo Premier, come qualche giornale ieri ha (un po’ maliziosamente) detto. Già nell’incontro di Milano fu detto da tutti i presenti che perché l’autorità anticorruzione potesse occuparsi della questione sarebbe stata necessaria una norma ad hoc. L’ho ribadito l’altro ieri ad una domanda di uno dei presenti alla lezione, aggiungendo che di questo si era già parlato a Milano nell’incontro a cui avevo partecipato e che su questo aspetto erano tutti gli interlocutori istituzionali presenti (in primis il Presidente del Consiglio) assolutamente concordi. Come questa affermazione possa essere letta come critica o peggio ancora attacco, non riesco proprio a capire. Mi sarei dovuto risparmiare la battuta che «non avevo intenzione di andare a Milano a fare gite»? Con il senno di poi forse avrei fatto bene a non farla, ma era (e resta) solo una battuta, stimolata da una domanda, e fatta, fra l’altro, dopo aver spiegato (questa volta in modo molto serio) lo «stato dell’arte». Lettere e Commenti .23 . POLITICA-ANTI LA BATTAGLIA DI GRILLINI & C. GIOVANNI ORSINA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA I 5 stelle insomma non vogliono meno politica, ne vogliono di più. Ma questa loro urgenza, nell’attuale momento storico, non possono declinarla che in negativo. L’ultima grande ubriacatura di politica che abbia vissuto l’Occidente data dalla seconda metà degli Anni Sessanta. Dalla fine del decennio successivo, e con un’accelerazione dopo il 1989, è cominciata una stagione di riflusso che ha visto gli spazi della politica compressi da tre ondate tecnocratiche distinte ma collegate. La prima ha spinto in alto la fiducia nel mercato, e di conseguenza ha gonfiato il ruolo dei tecnici dell’economia. La seconda ha sviluppato le istituzioni internazionali, a partire dall’Unione Europea, accrescendo il potere dei tecnici della globalizzazione – una parola, questa, che comincia a essere utilizzata proprio alla fine degli Anni Settanta. La terza ondata, infine, ha dato prominenza ai tecnici della tecnologie in senso stretto: mediche, fisiche, biologiche, ingegneristiche. Era impossibile che la compressione tecnocratica della politica – e quindi l’affievolirsi negli uomini qualunque della convinzione di poter tenere politicamente sotto controllo il proprio futuro – non generasse una qualche forma di reazione, prima o poi. Sentirsi in balia dei tecnocrati è tanto poco piacevole quanto trovarsi sotto il bisturi di un chirurgo. Ancorché spiacevole,certo,losipuòritenerebenefico.Perchéciòavvenga,però,occorrechesidianoalmenoduecondizioni:laprima, che il sapere del tecnocrate sia incontrovertibile; la seconda, che il tecnocrate funzioni. Se i tecnocrati litigano l’uno con l’altro mostrando a tutti quanto precaria sia la loro «verità», e soprattutto se la loro azione non porta miglioramenti, allora all’uomo qualunque non resterà altro che la sensazione sgradevole di aver rinunciato alla propria sovranità per nulla. Ora, sono esattamente queste le condizioni nelle quali ci troviamo oggi. La «verità» dei tecnocrati è naufragata nelle discordie non soltanto delle scienze sociali ma anche di quelle «dure» – si vedano i dissensi sul riscaldamento globale o anche, nel nostro Paese, il caso Stamina. Quanto ai risultati ottenuti dai tecnocrati dell’economia e della globalizzazione, basti pensare alla recessione. Appoggiandosi a questa situazione la cosiddetta antipolitica, a partire da quella grillina, ha reclamato in realtà un ritorno in forze della politica: poiché i tecnocrati hanno fallito, gli uomini qualunque devono riappropriarsi della sovranità e cercare la salvezza non nelle competenze ma nell’azione collettiva. Non è un caso che Grillo conquisti tanti voti fra i giovani, i maschi, le persone più istruite e quelle economicamente più attive. Ossia in quelle fasce dell’elettorato che più delle altre sentono l’urgenza di riconquistare il futuro e credono di esser mature a sufficienza da poterlo fare. Fin qui la politica. Ma perché «politica-anti»? Per due ragioni. In primo luogo perché i tecnocrati avranno magari fallito, ma prima di loro aveva fallito già la politica. Le grandi ideologie novecentesche che promettevano agli uomini qualunque di riconquistare il futuro attraverso l’azione collettiva, non solo il fascismo o il comunismo ma pure la socialdemocrazia, sono defunte o moribonde – le prime due dopo aver fatto danni incalcolabili. In secondo luogo perché i processi di integrazione sovrannazionale e la dilatazione degli spazi tecnocratici sono andati così avanti che tornare indietro è pressoché impossibile – o meglio richiederebbe, per paradosso, straordinarie competenze tecniche. Il desiderio di riappropriarsi politicamente del proprio futuro non può allora che assumere forme apocalittiche, generare un agglomerato incoerente di esasperazioni e microistanze, alimentare mitologie improbabili e pericolose come la democrazie diretta della rete. Non può che diventare una politica del «no». Non può che respingere a priori come mistificazione non soltanto l’eccesso di tecnocrazia, ma pure un apprezzamento ragionevole e realistico delle competenze tecniche. Da qui il mito grillino della casalinga al ministero dell’economia. Da qui la provocazione del leader della Lega Salvini, che qualche giorno fa ha dichiarato di voler denunciare per procurato allarme chiunque ipotizzi conseguenze negative in caso di uscita dall’euro. Per quanto si declini soprattutto al negativo, a ogni modo, la «politica-anti» un segnale chiaro non manca di darcelo. La compressione della politica avviata negli anni Settanta dalle ondate tecnocratiche ha generato frustrazione ovunque, e nel nostro Paese più ancora che altrove. Questa frustrazione va gestita, e non può esserlo che politicamente. Ritenere che comprimere gli spazi della politica equivalesse a ridurre la politica all’irrilevanza, insomma, è stato un errore grave. I tecnocrati del resto sono assai spesso drammaticamente impolitici, o addirittura antipolitici. Ben pochi di loro avranno letto Carl Schmitt, che nell’anno fatale 1929 già spiegava come il rapporto fra il conflitto politico e la neutralità tecnica non sia dato una volta per tutte, ma vada ricostruito daccapo – politicamente – ogni volta: «L’umanità europea migra in continuazione da un campo di lotta ad un terreno neutrale, e continuamente il terreno neutrale appena conquistato si trasformadinuovo,immediatamente,inuncampodibattagliae diventa necessario cercare nuove sfere neutrali». [email protected] AI LETTORI Per assoluta mancanza di spazio, la rubrica «Pane al Pane» di Lorenzo Mondo è stata rinviata. 24 STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Udine, si conclude «Vicino/Lontano» Con un centinaio di protagonisti fra i quali Chiara Saraceno, Alberta Basaglia, Sara Simeoni, Anna Oliverio Ferraris, René Major, Massimiliano Panarari, si conclude oggi a Udine il festival «Vicino/Lontano». Ieri la premiazione dello scrittore pakistano Mohsin Hamid (per il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente, Einaudi) e del poeta Pierluigi Cappello, che hanno ricevuto il «Tiziano Terzani» 2014. MARIO DEAGLIO C hi segue le vicende dell’imprenditoria italiana di oggi ne ricava l’impressione di un ceto in trincea schiacciato da una crisi angosciosa e angosciante. Gli imprenditori spesso rivendicano prima di proporre e paiono meno attenti di 10-20 anni fa alla scena internazionale, alla società, alla cultura. Non è sempre stato così. Durante il primo «miracolo economico» italiano, gli imprenditori parteciparono attivamente al dibattito politico e culturale. Giovanni Agnelli discuteva con Luigi Einaudi sull’orario di lavoro, Camillo Olivetti dialogava con Filippo Turati e si faceva eleggere al consiglio comunale di Ivrea nella lista socialista. Durante il secondo, Gaetano Marzotto istituì il premio letterario che porta il suo nome. E l’elenco potrebbe continuare a lungo. Tra le persone che maggiormente rappresentano questo profilo alto dell’imprenditoria va ricordato Riccardo Gualino, di cui il 6 giugno ricorre il cinquantesimo anniversario della morte. Gualino nacque nel 1879 in una famiglia molto numerosa di Biella. Suo padre aveva un laboratorio tra l’artigiano e l’industriale in cui lavorava oro e argento, ma Riccardo, ancora giovanissimo, decise di correre da solo. La sua traiettoria industriale inizia, ai primi del Novecento, nel mondo del legname, di cui l’industria delle costruzioni faceva un uso molto esteso. Le grandi foreste erano però lontanissime dai luoghi di utilizzazione di tronchi. Fu così che Gualino, si mosse subito in un ambito globale, non ancora trentenne, in un’Italia che IN ANTICIPO SUI TEMPI Giovanissimo, decise di correre da solo. Non ancora trentenne si muoveva in un ambito globale dava ai giovani molto più spazio di quella di oggi e in un’economia che viveva il suo primo «miracolo». Gualino riuscì a trovare finanziamenti adeguati e acquistò foreste nell’Europa orientale. Per trasportare il legname su lunghi percorsi, però, ci vogliono le navi ed eccolo fondare la Snia, Società di Navigazione Italo Americana (che poi riconvertirà dai trasporti alla chimica, facendone il principale produttore italiano di rayon e altre fibre artificiali); per fare le navi ci vogliono i cantieri navali, e Gualino ne acquista uno in Texas. Nell’industria delle costruzioni il ruolo del cemento armato si sta accentuando: Gualino fa il suo ingresso nell’Unione Italiana Cementi. E per finanziare il tutto sono necessarie le banche, così dal 1905 Gualino entra con varie «scalate» nel mondo piemontese del credito. Questa giovane star del capitalismo italiano viaggiava continuamente per intrecciare affari, quasi come i manager di oggi, in un tempo in cui gli imprenditori italiani avevano generalmente orizzonti molto più casalinghi. Nel 1914, allo scoppio della Prima guerra mondiale, il suo è un «impero industriale» multinazionale di prima grandezza che si estende attraverso vari settori (tra gli altri, il cuoio, il tessile, il cioccolato), è fortemente presente in Paesi molto diversi tra loro e in continuo cambiamento, tanto che riesce difficile tener dietro ai CULTURA SPETTACOLI & Riccardo Gualino in auto in una foto degli Anni Trenta. Nato a Biella nel 1879, figlio di un piccolo industriale che lavorava l’oro e l’argento, iniziò l’attività imprenditoriale ai primi del ’900 nel campo del legname. Vicepresidente della Fiat nel 1920, è stato tra l’altro il fondatore della Snia, nata come società di navigazione e poi riconvertita alla chimica. Morì a Firenze il 6 giugno 1964 Gualino, l’imprenditore non interpreta il mondo ma lo trasforma Protagonista del primo miracolo economico italiano, all’inizio del ’900, mandato al confino da Mussolini, moriva 50 anni fa suoi interessi. Lo ha fatto alcuni anni fa, in un bel libro, Claudio Bermond, dell’Università di Torino (Riccardo Gualino finanziere e imprenditore, Centro Studi Piemontesi, 2005). Questo «impero» naturalmente soffrì per il drastico ridimensionamento degli scambi internazionali, conseguenza della guerra, che per Gualino implicò di fatto la perdita dei suoi interessi nell’Europa orientale. Il che non gli impedì di cogliere nuovi successi industriali e finanziari nel dopoguerra, svolgendo, tra l’altro, un ruolo cruciale di sostegno ad Agnelli contro il tentativo di scalata dei Perrone alla Fiat, di cui nel 1920 divenne vicepresidente La sua parabola ebbe come punti di svolta negativi la crisi mondiale del ’29 e la rivalutazione della lira (la famosa «quota 90»), contro la quale Gualino scrisse una vibrante lettera a Mussolini, riportata da Bermond («ritornerà la miseria nelle vallate […] dalle quali era discesa la manodopera, […] gli industriali si trovano oggi con case svalutate e debiti rivalutati»). Mussolini gli rispose, senza nominarlo, in un duro discorso del 1930, nel quale condannò i «Cagliostro dell’economia […] acrobati dell’industria e della finanza […] disinvoltamente enciclopedici […] con bilanci allegri e dividendi inventati». Nel 1931, poi, lo fece arrestare quando sembrava prossimo il tracollo del suo impero, fortemente indebitato con la Banca d’Italia. Gualino fu condannato al confino nell’isola di Lipari e qui espresse la sua infaticabile voglia di attività diventando un vulcano dello scrivere: dalla sua penna, in poco più di un anno, uscirono l’autobiografia, un romanzo sulla crisi economica del ’29 e un racconto sulla conquista coloniale dell’Africa. Mussolini lo fece rilasciare nel 1932 mentre il suo impero veniva smembrato per far fronte ai debiti, con l’interdizione a ricoprire cariche societarie. Sembrava la fine, ma non era così. Aggirò il divieto a fare l’imprenditore e conservò il controllo della Rumianca, che divenne uno dei poli della chimica italiana e, attraverso Così portòin scena l’avanguardia In un libro la breve storia del suo Teatro di Torino: oltre il tardoromanticismo, il verismo e il naturalismo PAOLO GALLARATI I l 26 novembre 1925, con la rappresentazione dell’Italiana in Algeri diretta da Vittorio Gui, scene e costumi di Gigi Chessa, si apriva la breve, fulminante avventura del Teatro di Torino. Sarebbe durata 5 anni, sino alla caduta del suo ideatore e mecenate, Riccardo Gualino che, travolto da una crisi finanziaria, perseguitato dal fascismo, fu arrestato, processato e inviato al confino. Nel 1924 Gualino aveva acquistato il vecchio Teatro Scribe e, con un meticoloso restauro tecnico ed estetico, ne aveva fatto una sala bellissima, tecnicamente all’avanguardia, poi ridotta in macerie durante la guerra, e la cui facciata è ancora visibile oggi, in via Verdi angolo via Montebello. Gualino si era circondato da un gruppo di consiglieri e amici che portavano i nomi di Lionello Venturi, Felice Casorati, Gigi Chessa, Guido M. Gatti. I progetti coreografici facevano capo a Bella Hutter, quelli figurativi, oltre a Casorati e Chessa, al gruppo dei pittori conosciuto come i Sei di Torino. In questo ambiente nacque l’idea di un teatro alternativo, che portasse in Italia le ultime produzioni nel campo dell’opera, della musica da camera e sinfonica, del teatro di prosa e del balletto. Si videro, così, a Torino spettacoli straordinari come i Balletti russi di Diaghilev, le danze dei Sakharov, si ascoltarono opere di Malipiero, Stravinskij, Ravel, si conobbero il teatro di prosa dei Pitoëff e di Copeau, le messinscene stilizzate di Komi- sarjevski per Così fan tutte e di Otto Erhardt per Arianna a Nasso di Strauss, le grandi commedie di Pirandello con la compagnia di Marta Abba, e il teatro Kabuki. Ma le stagioni comprendevano anche letture poetiche, musiche della tradizione popolare, jazz e spiritual, persino cinematografia d’avanguardia. Le scelte artistiche operate dal direttore Guido M. Gatti e dai sovrintendenti Gualino e Lionello Venturi andavano in due direzioni: da un lato la produzione moderna, dall’altro quella antica e settecentesca, con esclusione dell’800 romantico e verista, che dilagava invece nei teatri ufficiali, come il Regio o la Scala di Milano. Dal gusto imperante in questi solenni templi della lirica, il Teatro di Torino si distingueva per messinscene agili e moderne, ispirate a un gusto sobrio ed essenziale , lontano dal minuzioso realismo e dalla ricerca di effetti spettacolari. Circondato da un’aura mitica nella storia culturale della città, il Teatro di Torino, mancava, finora, di una trattazione esauriente. Vi supplisce il volume di Stefano Baldi, Nicoletta Betta e Cristina Trinchero, Il teatro di Torino di Riccardo Gualino (1925-1930), edito dalla Libreria Musicale Italiana di Lucca. Attraverso i nove saggi raccolti nel volume, e la ricostruzione virtuale della sala che accompagna la ricca documentazione sul dvd allegato, il lettore ha l’illusione di entrare nel bel teatro da circa 1000 posti, ridisegnato da Gigi Chessa, in cui dominavano i toni tabacco scuro e color caffelatte. Il volume e il dvd offrono LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Esposto a Roma il rotolo Bamodoizu capolavoro del Seicento giapponese NON SOLO INDUSTRIA Fondò la Lux Film, sostenne l’arte, la danza, il teatro, non trascurò l’architettura E Ca’ Foscari “laurea” (di nascosto) l’uomo di Putin L’onorificenza consegnata a domicilio al russo Medinsky, ministro della Cultura. A Venezia rivolta di docenti e studenti ANNA ZAFESOVA ladimir Medinsky, ministro della Cultura russo, appare sorridente davanti alle telecamere della tv di Stato, indossando la mantellina nera bordata di rosso del professore onorario e mostrando la sua «Ca’ Foscari Honorary Fellowship». Altro che un «pezzo di carta», per il ministro – uno dei più convinti sostenitori dell’annessione della Crimea e capofila della crociata putiniana contro i valori europei – è un trofeo. Anche se ha dovuto riscuoterlo nel suo ufficio di Mosca e non nell’aula magna dell’università veneziana: la notizia del conferimento di un titolo onorario a Medinsky ha provocato una rivolta tra i docenti e gli studenti dell’ateneo. La cerimo- Riccardo Gualino in una caricatura di Massimo Quaglino. In basso la ricostruzione virtuale della sala del Teatro di Torino, nel volume edito dalla Libreria Musicale Italiana [email protected] anche la ricostruzione virtuale di uno spettacolo: l’Alceste di Gluck, rappresentato, nel 1926, con la direzione di Gui e le sobrie scene di Chessa, fatte di linee, luci, ombre, adatte a immergere lo spettatore nell’atmosfera lirica e dolorosa della tragedia. Contemporaneamente si possono leggere i programmi di sala di opere e concerti, e le critiche giornalistiche che fornivano allora un contributo fondamentale alla storia della recezione e del gusto musicale e teatrale. Il caso dell’ industriale mecenate torinese, e la qualità degli spettacoli da lui finanziati, suscitarono infatti un interesse vastissimo: del Teatro di To- rino parlarono 275 testate nazionali e internazionali, mentre le stagioni torinesi divennero un punto di riferimento per la cultura musicale e teatrale italiana. La riscoperta dell’opera buffa di Rossini, ad esempio, con le rappresentazioni di opere dimenticate come l’Italiana in Algeri e la Cenerentola, presentate a Parigi con il Barbiere in una trionfale tournée, anticipò la Rossini Renaissance che si sarebbe sviluppata nel secondo dopoguerra. Il progetto di Gualino fu in definitiva quello di portare a conoscenza della cultura italiana la straordinaria trasformazione che le arti avevano subito a cavallo tra Otto e Novecento, con il superamento della cultura tardoromantica, il verismo e il naturalismo. Fu, come scrisse Marziano Bernardi, allora capo dell’ufficio stampa di Gualino, poi per decenni critico d’arte della Stampa, «un teatro di straordinaria informazione culturale, che sembrava voler dire a Torino ed all’Italia: “Ecco, vedete, da quarant’anni in Europa e in America si pensa e si crea così, il pubblico segue e capisce, e voi, cari amici, non ne sapevate nulla”». Il ministro della Cultura russo Vladimir Medinsky, con la mantellina nera bordata di rosso del professore onorario, mentre riceve l’onorificenza dal prorettore dell’università veneziana Ca’ Foscari, Silvia Burini V ANTI-OCCIDENTALE Non trascurò l’architettura: villa Gualino, sulla collina torinese, e il villaggio Gualino, in prossimità dell’imbocco dell’autostrada per Milano, ne sono esempi eloquenti, con funzioni sociali in parte opposte. L’interesse per l’arte e la sua notevole ricchezza ebbero come sbocco naturale la formazione di una grande collezione; una parte si trova alla Galleria Sabauda, un’altra a Palazzo Koch, sede della Banca d’Italia. Coerentemente con il suo eclettismo, spazia da Botticelli a Modigliani a oreficerie, mobili e oggetti antichi. Riccardo Gualino si avvicina alla figura d’imprenditore delineata da Schumpeter nella Teoria dello sviluppo economico del 1911: l’imprenditore schumpeteriano non accetta la situazione esistente ma agisce per modificarla. Con tutti i loro chiaroscuri, questi imprenditori sono il sale del capitalismo. 25 di recuperare e indagare. L’opera sarà eccezionalmente esposta il 21 maggio nella sede romana dell’Istituto in occasione della presentazione del volume Il Rotolo giapponese Bamodoizu. Studio e restauro, curato da Daila Radeglia e Maria Vera Quattrini (ed. Gangemi). Il Bamodoizu («disegno dei tipi di manto equino») è un emakimono, ossia un dipinto orizzontale costituito da sequenze di immagini che si svelano a poco a poco da destra a sinistra. Diffusi in Giappone fin da epoche remote (il loro impiego si fa risalire al periodo Nara, 710-784), rappresentano il formato narrativo per eccellenza, in quanto permette il dipanarsi di lunghe storie. Otto metri di carta di riso, disseminati dalle più svariate raffigurazioni di cavalli, immortalati in varie tipologie e colorazioni di manto dal pittore giapponese Kano Sansetsu (1590-1651): è lo straordinario rotolo chiamato Bamodoizu, custodito al Museo Stibbert di Firenze, che un intervento di restauro compiuto dall’Iscr (Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro) ha permesso società estere, fondò nel 1934 la Lux Film. Giustamente convinto delle grandi potenzialità del cinema, ne fece una delle principali case cinematografiche che produsse centinaia di film con molti registi dei tempi d’oro del cinema italiano. L’imprenditoria si saldava così con l’altro grande interesse della vita di Gualino, quello per l’arte. Gualino vedeva nell’esperienza artistica qualcosa di «creativo», così come era «creativa» la sua attività imprenditoriale; sicuramente, però, ne considerava anche il lato economico, nel senso che il suo mecenatismo ha generalmente rinvigorito l’attività artistica e portato a una valorizzazione degli artisti che ha sostenuto. Il suo sostegno si rivolse alla pittura (in particolare al gruppo dei Sei di Torino e a Felice Casorati che gli fece un noto ritratto) e alla danza. Fu grazie a sua moglie, Cesarina Gurgo Salice, che ebbe inizio la scuola di danza di Bella Hutter di fama internazionale. Non si fermò qui: nel 1932 acquistò, restaurò e rilanciò il Teatro di Torino, una finestra sulla cultura internazionale, divenuto poi il primo auditorium della Rai. . Nazionalista, omofobo, fan di Stalin, nei suoi scritti storici si sono trovati numerosi plagi nia sembrava rinviata, ma il 15 maggio il prorettore Silvia Burini è volata a Mosca per consegnare l’onorificenza al ministro, ufficialmente impossibilitato a visitare Venezia per «improvvisi impegni istituzionali». Una vittoria di immagine per il governo di Mosca, che ha scatenato una guerra di Crimea a Venezia. Non solo perché Medinsky è un candidato discutibile: è l’autore di un documento-guida sulla «concezione statale della cultura» voluto da Putin, che dichiara che «la Russia non è Europa», e propone di limitare l’accesso alla cultura dell’Occidente «degradato» e «tollerante», opponendo al «multiculturalismo fallito» la gloria dei «valori tradizionali russi». Dei quali fa parte l’idea che il governo deve «scoraggiare» manifestazioni artistiche «contrarie ai valori russi» e anche «usare misure repressive». Dalle parole si passa ai fatti: pochi giorni fa il ministro ha licenziato il curatore russo della Biennale dell’architettura Grigory Revzin per le sue critiche all’annessione della Crimea. Nazionalista, omofobo, ammiratore di Stalin (nei suoi libri difende il patto Molotov-Ribbentrop), il ministro ha anche un curriculum assai dubbio. Gli infaticabili di «Dissernet», che danno la caccia ai falsi dottori nella nomenclatura russa, hanno trovato numerosi esempi di plagio nei suoi scritti storici. Nominarlo professore onorario poteva essere una cortesia da parte di un ateneo che ha un centro di studio dell’arte russa, Csar, con ottimi legami a Mosca: ha ospitato l’ex first lady Svetlana Medvedeva, e alcune mostre sono state sponsorizzate da oligarchi filogovernativi. Ma la professoressa Burini (che dirige il Csar), pur ammettendo in un’intervista a Radio Liberty che l’onorificenza è un «atto politico», racconta ai media russi che i libri di Medinsky vengono studiati a Ca’ Foscari, e che la protesta contro la sua nomina è stata un’epoca - il fascismo - in cui il potere era assoluto e riduceva a sua immagine e somiglianza qualsiasi modo espressivo, la cultura, la pittura, l’architettura. E c’è stato un lungo, lunghissimo periodo, che per comodità si usa definire la Prima Repubblica, in cui una democrazia imperfetta, fondata su partiti storici, provava con tutti i limiti immaginabili a esercitare l’arte del possibile, la politica. Marco Follini, nato in quella stagione, cresciuto in quella successiva, la Seconda Repubblica, e divenuto segretario dell’Udc, vicepresidente del Consiglio con Berlusconi e insomma membro dell’oligarchia che ha dominato l’ultimo ventennio, ora che ne è fuori riflette sul disastro che ne è seguito. È una riflessione (La nebbia del potere, Marsilio, pp.121, € 10) che l’autore può permettersi, perché anche nel momento in cui era in sella aveva provato, inutilmente, a mettere in guardia il suo partito, gli alleati e lo stesso Cavaliere, al cui fianco si C’ Elzeviro MARCELLO SORGI I rischi del potere senza rappresentanza era seduto brevemente e controvoglia, dei rischi a cui la degenerazione del sistema poteva portare. Un potere senza rappresentanza. Partiti ridotti a comitati elettorali, organismi di propaganda. Governi orientati a inseguire i desideri più sbagliati di un’opinione pubblica testata approssimativamente da sondaggi. In una parola, il populismo, la bestia nera non solo della in realtà si sarebbe limitata solo a pochi docenti «di quelli che contestano tutto», mentre gli studenti non avrebbero potuto esprimersi perché «non ci sono, le lezioni sono finite». Una vicenda «vergognosa, che per cialtroneria, dei russi e degli italiani, sembra un pezzo della commedia dell’arte», dice la scrittrice Liudmila Ulizkaya, che ha firmato insieme a decine di intellettuali russi di prima grandezza una lettera aperta sul «caso Medinsky». A Venezia è bufera: le firme dei docenti e del personale di Ca’ Foscari contro la «Honorary fellowship» - conferita, ritirata e poi «consegnata all’insaputa di tutti, a domicilio come una pizza», commenta lo slavista Andrea Gullotta – sono ormai più di 230, e manifestazioni di solidarietà sono arrivate dai maggiori slavisti italiani come Serena Vitale e Gian Piero Piretto. Gli studenti che, secondo la Burini, «non ci sono» hanno firmato un appello a «riparare l’errore» e fare luce sulla procedura della nomina. Il ministro Medinsky a Mosca intanto festeggia: «Altro che sanzioni, l’Europa sta abbandonando la sua politica di tolleranza e ora vuole imparare da noi». crisi italiana, ma di un più generale indebolimento delle democrazie occidentali in Europa. La classe dirigente chiusa in un labirinto che in buona parte ha contribuito a edificare attorno a sé stessa. Il Palazzo sfidato dalla gente che grida in piazza. L’idea falsamente assembleare della democrazia diretta costruita sulla Rete. Follini dedica più di due terzi della sua analisi alla descrizione dei sintomi, sempre più gravi, della malattia, per la quale non riesce a indicare una terapia sicura. Ma se un tentativo si può fare, è quello di una sorta di ricostruzione, della politica e della democrazia appunto, e forse dei partiti o di forme organizzate in cui la partecipazione dei cittadini non sia a senso unico. Avvertenza: il libro è stato concepito prima dell’avvento dell’era Renzi: Follini sospende il giudizio sull’eventualità che si tratti di uno stadio maturo del male o dell’inizio di una guarigione. STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Articoli e fotogallery lastampa.it Chastain moglie in crisi evoca i Beatles amore, in fondo, non è che un punto di vista. E di sicuro, quando è fra un uomo e una donna, la prospettiva è sempre profondamente diversa. Costruito intorno a questa idea, il film di Ned Benson The disappearance di Eleanor Rigby, protagonisti James McAvoy e Jessica Chastain, racconta la vicenda di una coppia newyorkese che cerca di rimettere insieme i pezzi di un’unione deflagrata dopo la morte di un figlio. Da una parte c’è Lei, tornata a casa dai genitori dopo la tragedia, dall’altra c’è Lui, impegnato a cercare la strada per tornare insieme alla moglie. Secondo il regista il film potrebbe essere visto anche invertendo le parti, perchè i due universi, maschile e femminile, sono così differenti da non avere bisogno di nessun legame narrativo. Anche grazie al titolo, che evoca la celebre canzone dei Beatles (i genitori l’hanno chiamata così in nome della passione per il quartetto di Liverpool) il film, nel Cer- L’ CANNES 2014 26 .Spettacoli su Casalinga felice Eva Longoria è quella che è. E da tempo questo fatto non la dispera nemmeno più: è tanta e il vestito a sirena le scoppia addosso. Che bellezza, lei pensa La pelle d’oca DI M ICHELA TAMBURRINO Il povero Saint Laurent si rigira nella tomba: alla sua premiere il collega Gaultier gli fa questo spregio trascinando nell’orrore in pelle zippata la regista Marshall giù Il cast di Yves Saint Laurent: da sinistra, Lea Seydoux, il regista Bertrand Bonello, Gaspard Ulliel, Jeremie Renier, Amira Casar e Aymeline Valade Bonello: il mio Saint Laurent viaggio nel lato oscuro del genio Applausi per il film “non autorizzato” sullo stilista, “un’Odissea di insoddisfazioni” FULVIA CAPRARA INVIATA A CANNES SEGUE DALLA PRIMA PAGINA L’attrice Jessica Chastain tain regard, era tra i più attesi. Un ripescaggio a Cannes equivale a una promozione sul campo, e poi al centro della storia si muovono attori di gran calibro, lo scozzese McAvoy, Isabelle Huppert, William Hurt, ma soprattutto la splendida Chastain, volto da Madonna rinascimentale e piglio della grande attrice. Una che può passare tranquillamente dal talento del maestro Terrence Malick che la lancia in Tree of life affidandole il ruolo di una madre dolcissima, a quello di Katherine Bigelow che in Zero dark thirthy la trasforma in agente Cia. L’amicizia con il regista Ned Benson appartiene a un’altra epoca: «Ci siamo conosciuti 10 anni fa, vidi un suo bellissimo cortometraggio e andai a fargli i complimenti, dicendogli che mi sarebbe piaciuto lavorare con lui. Non avevo fatto ancora quasi nulla, tranne una partecipazione a E.R.». Così, mentre Chastain costruiva la sua brillante carriera, Benson continuava a lavorare al personaggio di Eleanor Rigby: «È come se avessi interpretato due persone differenti, in Him sono descritta attraverso gli occhi del mio compagno, Conor, e appaio lontana, misteriosa, in Her sono invece raccontata da me stessa. Nel primo caso mi sono detestata, nel secondo ho provato [F. C.] empatia e stima». nnunciato da mesi di polemiche e preceduto dal film di Jalil Lespert sullo stesso soggetto, il Saint Laurent di Bertrand Bonello, ieri in gara al Festival, tra molti applausi, è un viaggio appassionante al centro della creazione, l’indagine nella mente di un genio senza pace, inseguito dai suoi fantasmi esistenziali, posseduto dalla voglia di perdersi, ma anche di affermarsi: A «Più che una biografia - dice il protagonista Gaspard Ulliel vedo il film come un’Odissea nella testa di un grande inventore, ed è questo che lo rende speciale». Raccontato nell’arco di tempo che va dal 1967 al 1976, il film è pervaso da un’inguaribile nostalgia per due fra le caratteristiche più brevi, effimere e meravigliose della condizione umana, giovinezza e bellezza. La moda, ai livelli eccelsi di uno dei più grandi couturier di tutti i tempi, può dare l’illusione di rompere l’incantesimo, ma è un attimo, poi restano malinconia e ricordi: «La depressione - os- serva ancora Ulliel - ha segnato l’intera esistenza di Saint Laurent, inoltre la sua omosessualità, unita all’aspetto fragile e alla sensibilità particolare, lo hanno perennemente esposto al giudizio e all’ironia degli altri. Eppure sono convinto che da tutto questo siano venute fuori una forza, un’ansia di rivincita, che lo hanno sempre sostenuto». La coesistenza con un altro Saint Laurent ha offerto a Bonello la possibilità di essere più libero, di esplorare in profondità i lati oscuri del personaggio, dalla relazione con Pierre Bergè, tutta all’insegna dell’equili- brio e degli affari, a quella ben più tumultuosa con Jacques De Bascher, interpretato da un Louis Garrel che in qualche modo ricorda Freddie Mercury: «Non ho visto l’altro film - taglia corto il regista -, volevo concentrarmi sul mio progetto, conservare la mia autonomia. Lespert ha ottenuto il sostegno di Bergè, noi volevamo fare un film su Yves e non su di lui, e alla fine il fatto che ci sia un’altra pellicola con lo stesso personaggio mi ha alleggerito dagli obblighi di una biografia tradizionale». Intorno al protagonista, e a due delle sue più celebri collezioni, la «Libe- ration» del ‘71 e «Ballet russe» del ‘76, si muove l’universo effervescente dell’epoca, quello di cui la musa Loulou de La Falaise (Léa Seydoux) è interprete perfetta, con i turbanti colorati e il gusto per la contaminazione. A Parigi le notti sono folli e i grandi stilisti si fronteggiano, dall’altra parte dall’oceano Andy Warhol ammira il lavoro di Saint Laurent e gli scrive, a Marrakesh le giornate si consumano tra giochi e oblio, nella comunità degli amici, eppure Yves è sempre alla ricerca di qualcosa che non ha: «Le persone che creano non sono mai contente Salma Hayek e Julie Gayet con cartelli per le nigeriane rapite Quest’anno il party va intelligente e la buona causa sfila sul red carpet EGLE SANTOLINI CANNES ranquilli, è arrivata anche Paris Hilton, per di più al braccio del rapper Tyga. Con lei il parterre del più bling bling dei Festival è al completo, nel solito mix di divine, tycoon, star appannate in cerca di visibilità politicamente corretta (Pamela Anderson, la bagnina di Baywatch, si è data all’ambientalismo e cerca proseliti da uno yacht), russe dalle gambe iperuraniche, attrici cinesi dai nomi indistinguibili. Né manca il côté politico-scandaloso che a Cannes ha dato sempre T un bel po’ di pepe: e se Dominique Strauss-Kahn fu arrestato a New York proprio durante un Festival, dove mai poteva debuttare il film su di lui, seguito da un party che Le Monde ha definito «di pessimo gusto»? E dove mai poteva rispuntare, sorridente e molto omaggiata dal direttore Thierry Frémaux, Julie Gayet, la ragazza a cui François Hollande comprava i croissant? Ex del presidente a parte, finora il Festival se lo sta rubando Cate Blanchett: ospite d’onore con Nicole Kidman e Harrison Ford del festone Vanity Fair America-Giorgio Armani ieri sera al Hotel du Cap, superba al trofeo Chopard dove si premiavano le nuove leve e cioè Logan Lerman e l’imbronciata Adèle Exharcopuolos, perfino fotografata sulla montée des marches mentre carezza il pupazzone di Dragon 2. In quest’ultimo caso di certo anche come omaggio ai nuovi mercati orientali, più rampanti che mai: vedi il successo, un paio di sere fa, della festa Nuit de Chine. Va anche il party intelligente e impegnato, meglio se per pochissimi: come quello di Calvin Klein e dell’Independent Filmaker Project che, l’altra sera a Villa Amélie, ha riunito in nome della creatività femminile al ci- REUTERS Julie Gayet con il cantante MIka, a destra Salma Hayek nema Rooney Mara, Julianne Moore, Naomi Watts e Lupita Nyong’o, più la comparsa abbacinante di Liya Kebede in azzurro polvere. O quello per il restauro della facciata di Cinecit- tà, presente il ministro Dario Franceschini: ed è un peccato che a un monumento del costume e della cultura italiana come quello debbano pensare i gioiellieri svizzeri di Chopard. Fino LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Le recensioni TV & TV DI ALESSANDRA COMAZZI Oggi “Le meraviglie” in concorso Rohrwacher cattura il fascino inafferrabile di un’adolescente ALESSANDRA LEVANTESI KEZICH CANNES N degradata dove le identità culturali si sono sfaldate, dove l’antica origine etrusca è ricordata solo sulle etichette dei prodotti, dove il magico balugina nei lustrini di una falsa fata diva (Monica Bellucci) di una tv locale, quel bizzarro gruppo sembra l’unico a esprimere un’autenticità. Affidabile assistente del padre che adora e materna verso le sorelline, Gelsomina è una ragazzina la cui femminilità sta segretamente sbocciando, provocandole desiderio di fuga e voglia di amore. Sul filo dell’autobiografia, la Rohrwacher ne racconta gli aneliti senza indorare la pillola: si sopportava di vedersi». Inventore dell’armonia nella provocazione, lo stilista che vestiva le donne ispirandosi a Gauguin, a Matisse e a Delacroix, non poteva sopportare lo sfregio della decadenza fisica. Anche per questo, nell’ultima inquadratura di Saint Laurent, c’è il sorriso enigmatico e accattivante dell’Yves dei tempi d’oro, assetato di vita, nonostante le ferite. on ci sono italiani in giuria a Cannes quest’anno, quindi Le meraviglie, che nella sua apparente semplicità (e santa povertà di budget) è un film fine e inafferrabile, affronta la competizione privo di padrino. Non vuol dire: può essere che la sua protagonista, la giovanissima Gelsomina, tocchi le corde di registe sensibili alle problematiche femminili adolescenziali come la presidente Jane Campion, e magari Sofia Coppola. E tuttavia, l’opera due di Alice Rohrwacher non parla solamente di questo. Siamo in un ambiente agricolo, ritagliato nella bassa Toscana fra Sovano e i Bagni di San Filippo, il lago potrebbe essere quello di Bolsena e l’accento dei nativi piega sull’umANSA bro/viterbese. Alba Rohrwacher nel film della sorella Alice In quest’angolo dai confini vaghi vive uno capisce che la sua eroina è come straniero di lingua tedesca prigioniera; che la scelta, a suo con una moglie (Alba tempo «alternativa», dei genitoRohrwacher) italiana, quattro ri si è trasformata in una scelta figliolette fra cui Gelsomina senza alternative. E tuttavia atche è la più grande. Lui, un ti- traverso lo sguardo dell’adolepo iracondo e scorbutico che scente la realtà viene sublimata fa l’apicultore, produce un a livello di stato d’animo, e ogni miele genuino con metodi sen- cosa assume uno spessore, diz’altro genuini, che i cerberi viene esperienza, scoperta, della commissione europea emozione: dagli anfratti di tufo, boccerebbero all’istante, giu- le dolci acque, i boschi umidi dicandoli poco igienici; e la emana un fascino segreto; la fata piccola tribù è accampata in tv appare quasi una figura mitiun fatiscente casale secondo ca. E quella strana famiglia è couno stile che richiama quello munque la famiglia, luogo di di una comune sessantottina. stratificazione di affetti e di comEppure in quella campagna plicità inestricabili. REUTERS alla serata Kahlil Gibran per il nora sarà affidata a Lana Del progetto animato di Salma Rey, Robin Thicke, Aloe Blacc. E Hayek (ieri sul red carpet con intanto ricevono la vodka (Belcartello pro liceali nigeriane ra- vedere: con esibizione di Rita pite) sul poema Il profeta. Ora) e stilografiche, profumi e Pierre Niney, l’Yves Saint balocchi. Per qualche motivo inLaurent del biopic approvato da sondabile si prepara sulla CroiPierre Bergé, uscito prima di sette un torneo di spillatori di quello più scandaloso ora in con- birra, mentre Bob Sinclar, che corso, è conteso da tutti da sagacemente monetizza sul torquando si è saputo che Harvey mentone della Grande bellezza, Weinstein distriofficia ogni sera al buirà il film in «FAR L’AMORE» Gotha sulla Pointe Usa. Pedro Al- Il dj Bob Sinclar al Gotha Croisette. Sulle almodóvar, in veture della Califorsfrutta il tormentone nie, dopo la chiesa ste di padre nobile e produttore della «Grande bellezza» ortodossa di Midel film in comchele Arcangelo, petizione Relatos salvajes, è com- nidificano gli oligarchi russi e va parso anche lui da Chopard ac- a quintali il nuovissimo caviale canto alla sua musa Penelope bio. Fedele al tradizionale PeCruz. Si aspetta come sempre la trossian è invece lo chef della serata dell’amfAR, mercoledì al- Bastide Bruno Oger, che per il l’Hotel du Cap, quest’anno dedi- gala inaugurale ha messo a tavocata, per scelta della gran sacer- la 670 ricchi e famosi. Ma nesdotessa della moda Carine Roi- sun commensale gli ha dato sodtfeld, a Marilyn Monroe e al co- disfazione come Nanni Moretti, lore rosso: ci saranno i migliori presidente di giuria nel 2012. nomi del Festival e la colonna sotwitter @esantoli AFP fino in fondo, mentre giravo ho pensato a Serge Gainsbourg, anche lui soffriva di quello stesso senso di insoddisfazione». Nell’ultimo capitolo del film, intrecciato con l’inizio della malattia del protagonista, la parola passa a un Saint Laurent invecchiato e appesantito, un altro corpo per raccontare un’altra epoca dell’esistenza: «Ho pensato subito a Helmut Berger, nel 1989 Yves era completamente diverso, diceva che non IL PROTAGONISTA ULLIEL «La depressione ha segnato tutta la sua vita, si sentiva esposto al giudizio altrui» ANSA Chiambretti alla frontiera di Burlesque hiambrettismo. Non è varietà. Non informazione. Chiambrettismo, Uno stile. Un genere tv che Piero Chiambretti ha inventato e consolidato, dai tempi di Rete Manila, passando attraverso tanti campi e tante battaglie, che si chiamavano, citando alla rinfusa, Divano in piazza, Va’ pensiero, Il portalettere, Il laureato, Markette, Chiambretti c’è senza dimenticare i festival di Sanremo, per cuiconiò il sempreverde slogan «comunque vada sarà un successo». Ecco ora Chiambretti Supermarket su Italia 1 per un mese tutte le sere: tre volte in diretta, le altre con un «meglio di» rinfrescato. Lui si è portato avanti parlando di «veglione di capodanno»: davvero, che senso ha fare un programma tanto lungo (un’ora sarebbe la misura ideale), articolato, complesso. Barocco. Impegnativo. E trasmetterlo tra mezzanotte e le due? Ma dài. Non va bene. Va bene la nicchia, ma qui si esagera. Ove mai fosse Chiambretti che preferisce così, la rete dovrebbe convincerlo a non disperdere risorse e ascolti. Persino Arbore, ai tempi di Meno siamo meglio stiamo, trovò che Raiuno esagerava con l’ora del vampiro. La trasgressione è la mancanza di ipocrisia. Chiambretti prosegue nel suo pensiero: la tv è un gigantesco supermercato, spesso mascherato. Anche tutti noi, gli «humani», siamo in vendita: non si deve dire, prima di mezzanotte? O è che Chiambretti non dice le parolacce, e la sua trasgressione è dunque più pericolosa? Ecco offrirsi persone con la doppia vita, impiegati di giorno ma la notte esplosivi di burlesque. Proprio il burlesque è la nuova frontiera del chiambrettismo. Si telefona per acquistare l’uomo-trottola o la donna-zombie, in una sorta di Portobello rivisitato. Supermarket, ma anche circo: le figurine sotto la tenda, dopo la confusione della prima puntata, si stanno delineando. Il pianista Bacchetti che battibecca con Cristiano Malgioglio. La cavia che guarda i film; il pittore che dipinge in diretta; la centralinista svampita. I ballerini, descritti colti e poliglotti, ballano su una struttura divisa su tre piani, i personaggi si scambiano, una sorta di traduzione italiana di quel Voyeur Project dell’Hbo, regista Jake Scott, figlio di Ridley, avveniristica collezione multimediale di storie. Belen legge la chiusa di un classico russa a fine puntata, e balla sul letto; una sera, ecco la lettera di Corona dal carcere. Situazioni. Morale sì, moralismo, no. Chiambrettismo. C Chiambretti Supermarket Varietà notturno Italia 1 con Piero Chiambretti **** *** *** **** ***** PESSIMO MODESTO DISCRETO BUONO OTTIMO TEATRO Tra i produttori ci sono i fratelli Almodovar (e Pedro ha accompagnato a Cannes regista e attori), e si vede, nella commedia grottesca e piena di humour noir in salsa argentina Relatos Salvajes (Racconti selvaggi), il film è come una sorta de I nuovi mostri, ovvero un film ad episodi con tanto di stoccata finale, ma con tanta violenza in più: c’è l’ingegnere Ricardo Darin che non ci sta a vedersi portare via l’auto dai vigili senza colpa. Ci sono Julieta Zylberberg e Rita Cortese cameriera e la cuoca di una trattoria. Entra però il cliente sbagliato e tutto vira in horror. Spettacoli .27 Tre magnifiche donne per la Trilogia di Eschilo MASOLINO D’AMICO O rgogliosamente l’INDA celebra i suoi cento anni allestendo la trilogia di Eschilo, ovvero il massimo monumento del teatro dell’antichità, e lo fa conciliando la parola dei testi con le necessità dell’intrattenimento di massa nell’età dell’immagine. Così mentre le nuove versioni di Monica Centanni puntano alla massima accessibilità, le regie di Luca De Fusco (Agamennone) e di Daniele Salvo (Coefore-Eumenidi accorpate) cercano di saziare l’occhio anche con frequenti e ben coordinate evoluzioni di mimidanzatori nella scenografia di Arnaldo Pomodoro, ampio spazio vuoto con misteriosi elementi bronzei, soprattutto due grandi torri-portali-pilastri, quasi residui di una precedente invasione spaziale. Niente contemporaneizzazioni tipo uomini in bombetta, però, ma costumi semplici e arcaizzanti. In Agamennone il terreno è una asciutta palude di torba da cui emergono lentamente prima il popolo di Argo, quindi la barca semisepolta che contiene il reduce Agamennone, un po’ come un astronauta ibernato. Nelle Coefore il matricidio non è solo raccontato ma avviene in scena, e le Erinni sono una legione squittente di minacciose creature che si agitano come pipistrelli. I tanti movimenti sottolineati da musiche non ci impediscono però di notare come qui si celebri l’uscita dalla barbarie dell’Atene di Pericle, come dire uno dei momenti fondamentali della faticosa marcia della nostra civiltà verso il progresso. C’è infatti l’orrore per i sacrifici umani; c’è l’istituzione del primo tribunale. E anche se quest’ultimo sancisce tutto sommato la superiorità dell’uomo sulla donna, è anche vero che qui le figure delle donne sono travolgenti. Due cori sono di donne e il terzo, quello dell’ Agamennone, di vecchi imbelli; e mentre gli uomini appaiono confusi e indecisi, hanno grande rilievo, in una distribuzione ricca di grandi nomi, almeno tre eroine, l’intelligentissima, appassionata Clitemnestra di Elisabetta Pozzi, la fiera benché umiliata Cassandra di Giovanna Di Rauso, e la lucida Atena di Piera Degli Esposti. AL TEATRO GRECO DI SIRACUSA FINO AL 22 GIUGNO **** DANZA Almodovar«padrenobile»deimostriargentini . Meg Stuart, la violenza fa troppo rumore SERGIO TROMBETTA T re ragazzi e due ragazze in fondo alla scena. A sinistra una batteria, di sfondo una parete nera e lucida. Mentre un rumore sordo di risacca si sviluppa lentamente ecco i cinque muoversi con altrettanta lentezza. Ognuno secondo una propria gestualità che, seppur sviluppata, resterà una costante di tutto il brano. Poco per volta il sonoro aumenta e il ritmo si fa incalzante, azionato al computer dal batterista. Il sound si fa ossessionante, quasi insostenibile. Tanto che nel corso della serata alcuni spettatori lasceranno la sala. I cinque intanto avanzano, si sparpagliano, occupano tutto lo spazio, mentre i loro gesti si trasformano in un delirio motorio, carico di energia scatenata. Lampi squarciano la scena, loro ora sono a terra e rotolano su sé stessi come in preda a una crisi isterica. Ma non si incrociano mai. Non si toccano. Ognuno è un atomo a sé stante. Lanciano grida disperate. C’è molta violenza in Violet il brano che la americana Meg Stuart ha presentato alla Stazione Leopolda per il festival fiorentino Fabbrica Europa. Di stanza in Europa con la sua compagnia Damaged Goods, capofila di una danza fisica di estrema violenza, il 28 giugno sarà alla Biennale di Venezia con un altro titolo, Hunter. La feroce cavalcata dei cinque protagonisti finisce, apparentemente, con i ragazzi schierati in proscenio. Ma è una finta. Perché la giostra riparte e i protagonisti si avvicinano in unico viluppo, un abbraccio collettivo. Per spiegarci che non c’è fine alla violenza. Per allungare un po’ il brodo dello spettacolo? VIOLET Stazione Leopolda , Firenze e il 28 giugno a Venezia *** T1 CV PR T2 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 28 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 . Spettacoli .29 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 18 maggio 2014 Rai 1 Rai 2 Rai 3 6.00 Da Da Da Musica e Cinema Videoframmenti 6.30 UnoMattina in famiglia 10.00 Buongiorno benessere 10.30 A Sua immagine Rubrica religiosa 10.55 Santa Messa 12.00 Recita Regina Coeli 12.20 Linea verde Attualità 13.30 Telegionale 14.00 L’Arena Attualità Massimo Giletti conduce il talk di attualità e approfondimento 16.30 Tg1 16.35 Domenica In Varietà 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.35 Tg sport 20.40 Affari tuoi Game show 21.25 Carosello Reloaded Attualità 6.00 Videocomic 6.30 Real School - Il Divertinglese Attualità 7.00 Zorro Telefilm 7.30 Spaghetti Western In the water Film-tv 9.05 Il nostro amico Charly Telefilm 10.30 Cronache animali 11.30 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg2 Motori 13.45 Quelli che aspettano Varietà 15.40 Quelli che... il calcio Varietà 17.05 Il commissario Herzog Telefilm 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 90° Minuto 18.50 Countdown Telefilm 20.30 Tg 2 7.00 Un figlio d’oggi Film 8.45 Tgr - Speciale Ambiente Italia Oasi WWF Attualità 11.10 Tgr Estovest Attualità 11.30 Tgr RegionEuropa 12.00 Tg3 12.25 Tgr Mediterraneo 12.55 Ciclismo: Giro d’Italia 2014 Sport 13.10 La signora del West TF 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo 14.30 In 1/2 h Attualità 15.05 Ciclismo: Giro d’Italia 2014 Sport 15.30 Tg 3 Lis 18.10 Squadra Speciale Vienna Telefilm 18.55 Meteo 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 21.30 La leggenda delle gru 23.20 Speciale Tg1 Attualità 0.25 Tg 1 Notte. Che tempo fa 0.50 Cinematografo Cannes 1.50 Sette note. Musica e musiche Magazine 2.20 Così è la mia vita... Sottovoce Attualità 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.55 Traffico 8.00 Tg 5 Mattina 8.50 Le Frontiere dello Spirito 10.05 Ciak junior Programma per ragazzi 10.35 Belli dentro Serie 11.10 Supercinema 12.00 Melaverde Rubrica 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 L’Arca di Noè Attualità 14.00 Furore - Il vento della speranza Miniserie 16.00 Dietro le quinte “Romeo e Giulietta” 16.05 Dietro le quinte “Angeli Una storia d’amore” 16.15 Non smettere di sognare Film-tv (comm., 2009) 18.50 Avanti un altro! 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Paperissima sprint 21.00 NCIS 20.10 Che tempo che fa 21.10 Il segreto V Il Segretario della Marina è stato messo sotto sorveglianza durante un meeting confidenziale. La squadra riceve l’incarico di scoprire chi è il responsabile ATTUALITÀ. Ogni puntata pro- TELENOVELA. Raimundo (Ramòn pone l’esilarante appuntamento cult con Luciana Littizzetto che commenta a modo suo i fatti della settimana. Con la partecipazione di Massimo Gramellini Ibarra) scopre che nella sua locanda è stato commesso un delitto. Nel frattempo, Pepa chiede a Olmo di confessarle i suoi intrighi TELEFILM. Dopo la morte del padre, Johanna decide di rimanere in Africa per continuare la sua opera e dirigere il piccolo ospedale che lui aveva creato FILM-TV. Canale 5 21.45 Hawaii Five-0 Telefilm 22.40 La Domenica Sportiva Sport 1.00 Tg 2 1.20 Sorgente di vita 1.55 Appuntamento al cinema 22.45 Tg 3 22.55 Tg Regione 23.00 Glob - Diversamente italiani Attualità Torna Enrico Bertolino con la sua comicità 0.10 TeleCamere Attualità 23.00 Grande Fratello riassunto 23.30 X-Style Attualità 0.30 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 1.00 Paperissima sprint 1.35 Amore tra le righe Film (comm., 1998) Italia 1 7.00 Superpartes Attualità 7.45 Til Death Telefilm 9.00 Scooby Doo! La leggenda del Fantosauro Film-tv 10.35 Fratello Scout Film-tv 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset XXL Sport 14.00 Grande Fratello - Live Reality show Il daytime 14.25 Virus letale Film (fant., 1995) con Dustin Hoffman, Morgan Freeman 16.50 Z la formica Film 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.00 Come mi vorrei Varietà 19.45 Streetdance 2 Film (mus., 2012) con Falk Hentschel, Sofia Boutella, George Sampson, Akai Osei-Mansfield Rete 4 La 7 6.55 Superpartes Attualità 8.00 Zorro Telefilm 8.30 Asia Documentari 9.25 Magnifica Italia 10.00 Santa Messa 10.50 Pianeta mare 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Pianeta mare 13.00 Ricette all’italiana 13.55 Blue Beach Paradise Story Attualità 14.45 L’isola del tesoro Film (avv., 1973) con Orson Welles, Kim Burfield, Lionel Stander 16.45 Hudson Hawk - Il mago del furto Film (avv., 1991) con Bruce Willis, Danny Aiello 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore SO 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 6.55 Movie Flash 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 L’aria che tira - Il diario 11.30 Bersaglio Mobile 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Assassinio a bordo Film (giallo, 1964) 16.30 La Libreria del Mistero Film-tv 18.10 L’Ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico ed astuto ispettore 20.00 Tg La7 20.30 Domenica nel Paese delle meraviglie 21.30 Il principe cerca ★★ moglie 21.15 Debito di sangue ★★★ 21.10 Balla coi lupi ★★★★ FILM. (pol., 2002) con Clint Eastwo- FILM. (comm., 1988) con Eddie Mur- od, Jeff Daniels. Regia di Clint Eastwood. Dopo un trapianto di cuore, l’ex agente McCaleb viene ingaggiato per indagare sulla morte della sua donatrice FILM. (western, 1990) con Kevin Costner. Regia di Kevin Costner. Un ufficiale nordista decide di andare a vivere nella frontiera. Scoprirà la civiltà degli indiani e la ferocia dei bianchi phy, Arsenio Hall. Regia di John Landis. Akeem, principe ereditario del regno di Zamunda, si finge povero per trovare una moglie 23.55 Confessione reporter 1.15 Chiambretti supermarket Varietà 2.25 Grande Fratello - Live 2.40 Sport Mediaset Sport 3.00 Studio aperto - La giornata 23.35 Mediterraneo Film (comm., 1990) con Diego Abatantuono 1.30 Tg 4 Night News 1.55 Topaz Film (spion., 1969) con Frederick Stafford 3.55 Come eravamo 0.30 0.45 0.50 4.10 Tg La7 Sport Movie flash Adventure Inc. Telefilm Omnibus Attualità Rubriche, dibattito sul tema del giorno, rassegna stampa e meteo digitale terrestre RAI 4 RAI 5 21 23 18.05 Rai News - Giorno 18.10 David Letterman Show 19.00 Petruska - Il Terzo Uomo 19.35 Shostakovic: Sinfonia N.10 In Mi Min 20.40 Antonio Paolucci: I Due Michelangelo 21.15 Art Of...Germania - L’ombra del Iii Reich 22.10 Cool Tour Arte 13.55 Timeline - Ai Confini del Tempo Film 15.50 Fumettology 16.20 Continuum Telefilm 17.05 Rai News - Giorno 17.10 Ashes To Ashes Serie 18.05 Haven Serie 18.50 Flashpoint Serie 19.35 Ghost Wisperer Serie 21.10 Bates Motel Serie 22.50 Mainstream 2014 23.10 I 13 Assassini Film RAI STORIA 54 19.30 Storie della Letteratura 20.00 Anatomia di un omicidioL’assassinio di Anwar Al Sadat 20.30 Il tempo e la storia D’Annunzio, Mussolini, carissimi nemici 21.15 Eco della storiaBauman e l’Europa liquida 22.15 Crash-contatto impatto convivenza RAI MOVIE PASSION 17.30 Pazze di me SKY HITS 17.40 Ecco a voi Lola SKY CINEMA FAMILY 17.55 Marci X La figlia di un discografico americano s’innamora di un rapper. Con Lisa Kudrow SKY COMEDY Waterloo SKY CLASSICS 18.45 19.05 World War Z Un kolossal zombie diretto dal regista di “Quantum of Solace”, Marc Forster SKY PASSION The Impossible Una famiglia sopravvissuta allo tsunami che ha colpito l’oceano Indiano nel 2004 SKY HITS 19.20 Ancora 12 round SKY MAX 19.25 Piovono polpette Cercando di risolvere il problema della fame nel mondo, Flint fa piovere cibo SKY CINEMA FAMILY Le comiche 2 SKY COMEDY 21.00 Prometheus Il film rivela l’identità del gigantesco alieno ignoto, lo Space Jockey SKY MAX Sky Cine News SKY CINEMA 1 Le avventure di Sharkboy e Lavagirl SKY CINEMA FAMILY SKY CLASSICS Starsky & Hutch Dalla celebre serie televisiva, la “strana coppia” Ben Stiller-Owen Wilson SKY COMEDY A proposito di Henry Una ferita alla testa fa perdere la memoria ad Harrison Ford SKY PASSION 21.10 Warm Bodies La vita di R, morto vivente, gli ha gradualmente prosciugato la memoria SKY HITS Tutti pazzi per Rose SKY CINEMA 1 19.10 Cime tempestose Bersaglio mobile SKY CINEMA 1 22.35 Asterix & Obelix al servizio di sua Maestà Asterix attraversa il canale per aiutare Anticlimax ma si trova davanti i romani SKY CINEMA FAMILY 22.45 Merry Christmas Il caso fa incontrare il pilota Christian De Sica e l’industriale Massimo Boldi SKY COMEDY 22.55 Viva l’Italia I difetti dell’Italia di oggi messi alla berlina da Massimiliano Bruno SKY HITS Litigi d’amore Dopo la morte del marito, Terry si ritrova sola con 4 figlie. Con Kevin Costner SKY PASSION 23.05 Dream Team SKY CINEMA 1 22 11.55 Moviextra 60 12.30 Io sono con te Film 14.15 Difesa ad oltranza Film 16.00 Flashdance Film 17.35 Rai News - Giorno Notiziario 17.40 My Life - Questa mia vita Film 19.40 San Giovanni decollato Film 21.15 Il duro del Road House Film 23.10 Il segreto dei suoi occhi Film 10.55 Ciaknews 11.00 Adesso Cinema! 11.30 La valle dell’Eden Film 13.30 We Are Marshall Film 15.50 L’impero del sole Film 18.40 Note di Cinema 18.50 Oliver Twist Film 21.05 Brothers of War Sotto due bandiere Film 23.40 Bangkok Dangerous Film serie tv intrattenimento film 17.15 I puffi 2 SKY CINEMA 1 17.20 Insonnia d’amore SKY IRIS 24 18.20 Cold Case FOX CRIME Modern Family FOX 18.40 Una mamma per amica FOX LIFE 18.45 La vita secondo Jim FOX 19.10 I Simpson FOX 19.15 N.C.I.S. FOX CRIME 19.35 Cucine da incubo: le ricette FOX LIFE I Simpson FOX 20.00 Castle FOX LIFE How I Met Your Mother FOX 20.05 N.C.I.S. Los Angeles FOX CRIME 20.30 The Big Bang Theory DIVA 21.00 Criminal Minds Anthology FOX CRIME Cucine da incubo 2 FOX LIFE I Griffin FOX 21.25 I Griffin FOX 21.50 American Dad FOX 21.55 Criminal Minds Anthology FOX CRIME The good wife FOX NATIONAL GEOGRAPHIC DISCOVERY CHANNEL 19.35 Nudi e crudi 19.45 Destini incrociati hotel ARTE 19.55 Muoviti o muori NATIONAL GEOGRAPHIC 20.05 The Story of Film: An Odyssey ARTE Cuochi e fiamme LEI 20.25 Muoviti o muori NATIONAL GEOGRAPHIC GEOGRAPHIC DISCOVERY CHANNEL Malattie misteriose LEI 21.10 Bmovie - Roger Corman - Roger Corman ARTE Hell’s Kitchen Italia SKY UNO 21.30 Marchio di fabbrica DISCOVERY CHANNEL 21.55 Partorirò tuo figlio LEI Stupidi al quadrato LIFE FOX LIFE Agents of S.H.I.E.L.D. FOX 22.50 Criminal Minds Anthology FOX CRIME 22.55 Donne nel mito Amelia Earhart DIVA UNIVERSAL 19.25 Stupidi al quadrato 21.00 Marchio di fabbrica UNIVERSAL 22.15 Brickleberry FOX 22.45 Grey’s Anatomy LEI 20.55 Cosmos. Odissea nello spazio NATIONAL FOX 20.50 Donne nel mito Nancy G. Brinker 19.15 L’oro di Napoli: Museo Archeologico ARTE Grassi contro magri NATIONAL GEOGRAPHIC 22.00 Marchio di fabbrica DISCOVERY CHANNEL 22.05 Hell’s Kitchen Italia SKY UNO 22.25 Stupidi al quadrato NATIONAL GEOGRAPHIC 22.30 Marchio di fabbrica DISCOVERY CHANNEL CIELO 14.45 15.00 15.10 16.00 16.30 16.45 17.00 18.05 18.30 19.30 20.30 21.00 22.45 0.15 MTV 26 Sky TG Giorno Studio MotoGP Moto3 Gara Sport Studio MotoGP Moto2 Gara Sport Studio MotoGP MotoGP Gara Studio MotoGP Roma Unico Grande Amore Affari al buio Affari di famiglia Ice Twisters Stop & Gol Night Histoire d’O Film 8 15.30 Teenager in Crisi di Peso 16.20 Compagni di Ballo 17.20 Catfish: False Identita’ 18.10 Friendzone: Amici o Fidanzati? 19.10 Ragazze: Istruzioni per l’uso 20.10 Ex On The Beach: La Rivincita degli Ex 21.10 Tristano e Isotta Film 23.20 Il Testimone REAL TIME 31 10.30 Un giorno per me 10.55 Molto bene 12.50 Il re del cioccolato Documentari 13.50 Il boss delle torte 14.45 Amici di Maria De Filippi Varietà 16.15 Abito da sposa cercasi Varietà 21.10 Proposal Planner: la proposta perfetta Documentari 22.10 90 giorni per innamorarsi Varietà DMAX 13.25 Troy 14.15 Unti e Bisunti 15.10 Acquari di famiglia 16.00 Perduto? Venduto! 16.50 Affari in valigia 17.45 Property Wars 18.35 Affare fatto! 19.30 Texas Tarzan 20.20 Banco dei pugni 21.10 Affari a tutti i costi 22.00 Acquari di famiglia film 17.15 Il prescelto La scomparsa di una donna spinge uno sceriffo a indagare. Con Nicolas Cage PREMIUM CINEMA 17.25 Mr. Deeds Il candido Adam Sandler è l’erede naturale di un bizzarro magnate dei media PREMIUM UNIVERSAL 17.30 Appuntamento con l’amore San Valetino, un giorno cruciale per gli innamorati e per chi vorrebbe esserlo PREMIUM CINEMA EMOTION Ho vinto la lotteria di Capodanno Un giornalista perseguitato dalla sfortuna vince alla lotteria PREMIUM COMEDY 17.45 The Fast and The Furious: Tokyo Drift La malavita a Tokyo: fra corse illegali e la yakuza, la mafia giapponese PREMIUM CINEMA ENERGY 19.00 La tempesta perfetta Il capitano Tyne e il suo equipaggio vengono colpiti da una furiosa tempesta PREMIUM CINEMA 19.05 E Alla Fine Arriva Polly PREMIUM UNIVERSAL 19.30 Scontro tra Titani Il viaggio del figlio di Zeus, Perseo e della sua battaglia contro Medusa PREMIUM CINEMA ENERGY 19.35 Il diario di Bridget Jones Bridget è una single trentenne con- vinta che tutti riescano a farcela tranne lei PREMIUM CINEMA EMOTION 21.15 Final Destination 5 Il quinto capitolo della saga cinematografica dedicata al destino della morte PREMIUM CINEMA Le relazioni pericolose Intrighi, vendette e passioni nella Francia di fine Settecento. Ottimo il cast PREMIUM UNIVERSAL Serenity Le vicende della Serenity, una nave da guerra adibita a traffici illegali PREMIUM CINEMA ENERGY Per fortuna che ci sei Sophie Marceau, 3 figli e 2 ex mariti. Nella sua vita non c’è posto per l’amore PREMIUM CINEMA EMOTION 22.55 Punto d’impatto Il tenente di polizia Daly viene sospeso per i suoi metodi poco ortodossi PREMIUM CINEMA 23.05 L’amore, Per Caso PREMIUM CINEMA EMOTION 23.10 Johnny English Mr. Bean, impiegato dei servizi segreti britannici, si ritrova agente segreto PREMIUM COMEDY 23.15 Low Budget PREMIUM UNIVERSAL Drive Angry John Milton dà la caccia a dei satanisti che vogliono sacrificare sua nipote PREMIUM CINEMA 52 serie tv 10.10 Almost Human ACTION 10.15 Friends JOI 10.40 Mercy MYA 10.50 Duro a Morire JOI Eleventh Hour TOP CRIME 11.35 The Originals MYA 12.20 Dracula MYA 12.35 Colombo TOP CRIME 13.10 Dracula MYA 13.55 Gossip Girl MYA 14.25 Bones TOP CRIME 14.30 Mike & Molly JOI 15.25 Suits JOI 15.35 Parenthood MYA 16.10 Hustle - I signori della truffa JOI Le indagini di padre Castell TOP CRIME 16.25 The Vampire diaries MYA 17.35 I Signori della Fuga ACTION 17.45 Giudice Amy TOP CRIME 18.20 Big Bang Theory JOI 18.25 Arrow ACTION 18.45 Due Uomini e 1/2 JOI 19.10 Mike & Molly JOI 19.30 Criminal Intent TOP CRIME 19.35 Dr. House - Medical division JOI 20.25 The Originals MYA 21.05 Il ritorno di Colombo TOP CRIME 21.15 Big Bang Theory JOI 22.05 Mom JOI Pretty Little Liars MYA 22.30 The middle JOI 22.55 Parenthood MYA Criminal Intent TOP CRIME 30 STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 SPORT MARCO ANSALDO TORINO L’Inter (oggi a Verona con il Chievo) ha azzerato la squadra del Triplete. Dopo Javier Zanetti, che ha lasciato il calcio ma resta in società, se ne vanno Esteban Cambiasso, Diego Milito e Walter Samuel. Ad annunciare l’addio del centrocampista è il ds Ausilio: «L’Inter vuole partire da un nuovo ciclo per questo non è stato proposto il rinnovo del contratto a Cambiasso». I conti dell’Europa a League Secondo match point per l’Europa. Il Torino ha sprecato il primo domenica scorsa quando aveva in pugno la vittoria con il Parma e se l’è fatta sgusciare via come sabbia tra le dita. I granata, in formazione senza varianti obbligata da squalifiche e assenze (si è fermato anche Rodriguez per un attacco febbrile), ci riprovano a Firenze, sapendo di essere di nuovo padroni del proprio destino: bella situazione quando si possiede la scorza per non farsene suggestionare, altrimenti diventa un peso che schiaccia. Dover vincere è sempre difficile. La Fiorentina non giocherà alla morte perché ha uomini già con la testa al Mondiale o alle spiagge ma pure al 70 per cento può resistere ad un Toro che non sappia produrre pericoli senza Immobile che è molta parte del gioco offensivo. Più di Meggiorini, dovrà pensarci IN EURO QUALIFICAZIONI NII Terzo turno preliminare 140 mila Spareggio (solo per chi perde) 150 mila FASE A GIRONI 1,3 milioni il gettone d’ingresso 400 mila per chi vince il girone (200 mila per il secondo) Centimetri - LA STAMPA 200 mila a vittoria (100 mila a pareggio) 10 milioni Protagonista Alessio Cerci con Ventura L’esterno granata, 27 anni, ha realizzato 13 gol il guadagno massimo del percorso fino alla finale Al Franchi cinquemila tifosi granata. Cairo: «Pronto a comprare tutto Immobile» Addio Inter del Triplete: saluta Cambiasso Classifica Cerci: deve uscire dall’appannamento delle ultime settimane per sigillare la stagione del lancio definitivo. Quanto alla storiella del gemellaggio che ammorbidirebbe i viola, possono crederci i tifosi e il presidente del Parma che doveva mettere la mani avanti anche se sarebbe stato elegante tenerle in tasca. Comunque vada è già formidabile trovarsi lì. Ne è la prova l’esodo dei tifosi granata, il primo che si riallacci dopo tanti anni a un passato non fatto di viaggi della speranza per una salvezza o una promozione. Per il Toro, ma anche per il Parma che ne è la vera rivale per l’Europa League (il Milan sembra fuori corsa), entrare al terzo turno preliminare è una motivazione per il cuore più che per il cervello. Forse sarebbe saggio starne fuori. Se ne ricava poco e si moltiplicano le controindicazioni, almeno con la mentalità dei club italiani perchè il Siviglia ha dimostrato che si può partire da lontano, vincere la Coppa e mantenersi dignitosi in campionato. Il primo pro- Juventus * 99 Roma 85 Napoli 75 Fiorentina 64 Inter 60 Torino 56 Parma 55 Milan 54 Verona 54 Lazio 53 * Campione d’Italia Fiorentina 25 ORE 20,45 30 Rosati Padelli 19 Roncaglia Maksimovic 25 G. Rodriguez Glik 40 Tomovic Moretti 24 23 Pasqual Vesovic 29 10 Aquilani Kurtic 27 7 Pizarro Vives 20 7 14 Mati Fernandez El Kaddouri 20 36 Borja Valero Darmian 49 11 Rossi Cerci 11 Toro padrone del proprio destino: se vince a Firenze è in Europa (3-5-2) SKY CALCIO 4 - PREMIUM CALCIO 4 2 Dentro o fuori Torino (4-3-1-2) 4 ULTIMA GIORNATA, MANCA ANCORA UN VERDETTO Atalanta 50 Sampdoria ** 45 Udinese ** 44 Genoa 41 Cagliari 39 Sassuolo 34 Chievo 33 Catania 29 Bologna 29 Livorno 25 ** Una partita in più 69 Cudrado Meggiorini ARBITRO: RIZZOLI All: MONTELLA All: VENTURA blema è che si comincia ai primi di agosto, anticipando la preparazione. Il secondo è che se prosegui devi disporre di una «rosa» che affronti la sovrapposizione con la serie A: campioni e molte ottime riserve. Ieri il presidente si è lanciato all’attacco per i primi. «Se Immobile restasse ancora un anno, sarebbe meglio per la Juventus, per il Toro e per lui perché si valorizzerebbe - ha detto a Radio De- ejay -. Però se la Juve vuole cederlo, prima di parlare con altre squadre è giusto sentire il Toro. Io sono disponibile a comprare l’altra metà. Poi parlerò con Immobile e sono pronto ad adeguargli l’ingaggio. Cerci? Voglio allungare e migliorare il suo contratto. Se poi vorrà andar via, vedremo». Ancora per un giorno comunque il mercato passa in subordine, si sogna l’ingresso in Europa League e ci si aspetta che il Toro si lasci trasportare dall’orgoglio di recuperare un proprio spazio all’estero. L’ultima partita europea risale a 20 anni fa a Londra con l’Arsenal in Coppa delle Coppe, l’ultima emozione rimane il fotogramma della sedia di Mondonico ad Amsterdam. E’ ora di ammodernare il guardaroba. Discorso che spiega anche la tenacia del Parma che attende il passo falso dei granata per scavalcarli, giocando con il Livorno: i tempi di Tanzi sono lontani e li abbiamo pagati tutti, sta di fatto però che l’ultima apparizione europea degli emiliani risale a 7 anni fa e l’ultimo successo a 15. Per entrambe sarebbe un altro passo nel percorso di crescita. Cogliere l’attimo con la consapevolezza che è un premio ad una stagione straordinaria. In attesa che diventi la normalità. Partite e arbitri della serie A. 38a giornata - ore 15 e 20,45 Catania Atalanta (4-3-3) (4-3-3) SKY CALCIO 6 - PREMIUM CALCIO 3 1 24 14 Frison Sportiello Gyomber Nica Chievo Inter (4-3-1-2) (3-5-2) PREMIUM CALCIO 2 37 1 93 21 ORE 20,45 Puggioni Carrizo Frey Campagnaro Genoa Roma (3-4-3) (4-3-3) SKY CALCIO 2 - PREMIUM CALCIO 2 30 1 14 4 Lazio (3-4-3) SKY CALCIO 6 - PREMIUM CALCIO 5 28 1 De Maio Jedvaj 33 17 Perin Skorupski Bologna (4-3-3) ORE 20,45 Berisha Stojanovic Pereirinha Sorensen Napoli Verona (4-2-3-1) (4-3-3) SKY CALCIO 3 - PREMIUM CALCIO 3 ORE 20,45 Parma Livorno (4-3-3) (4-3-2-1) SKY CALCIO 5 ORE 20,45 32 25 Reina Nicolas 12 83 Mirante Bardi 6 11 Maggio Cacciatore 29 2 Cassani Ceccherini 17 1 14 4 Henrique Moras 18 29 Paletta Rinaudo 77 21 21 Fernandez Maietta 22 3 Molinaro Emerson 23 Zuniga Agostini 33 18 Gobbi Mesbah 11 Acquah Biagianti 27 29 3 Dainelli Cambiasso 19 90 Portanova Benatia 17 20 33 Capuano Bellini 6 12 Cesar Andreolli 6 8 Burdisso Castan 5 3 18 Monzon Brivio 28 33 Rubin Zanetti 4 20 Vrsaljko Dodò 3 26 Radu Crespo 75 18 8 11 Guana Alvarez 11 79 11 5 Biglia Pazienza 24 8 Jorginho Sala 26 30 21 9 21 69 44 24 35 20 Dzemaili Donadel 30 32 10 3 95 19 3 7 Callejon Hallfredsson 10 16 Parolo Duncan 41 33 18 Fetfazidis Florenzi 24 87 99 19 Pandev Iturbe 15 23 Schelotto Siligardi 37 Amauri Greco 19 13 15 Bellusci Benalouane Izco Migliaccio Rinaudo Cigarini Bentivoglio Taider Cabral Taddei Sturaro Nainggolan Biava Natali Dias Cherubin Ledesma Cech 8 Plasil Baselli 18 23 11 Leto Estigarribia 20 56 Hetemaj D’Ambrosio Bergessio De Luca 91 77 Théréau Icardi 9 16 Calaiò Totti 10 11 Klose Acquafresca 12 24 Insigne Toni 9 11 Castro Brienza 23 43 Paloschi Milito 22 10 Sculli Ljajic 8 14 Keita Laxalt 13 91 Zapata Marquinho 7 99 9 19 Guarente Kovacic Antonini Mazzitelli ARBITRO: AURELIANO ARBITRO: MANGANIELLO ARBITRO: IRRATI All.: PELLEGRINO All.: CORINI All.: GASPERINI All.: COLANTUONO All.: MAZZARRI Lulic Morleo Candreva Cristaldo ARBITRO: MARESCA All.: GARCIA All.: REJA All.: BENITEZ Cassano Paulinho ARBITRO: DE MARCO ARBITRO: PAIRETTO All.: BALLARDINI Marchionni Mosquera All.: MANDORLINI All.: DONADONI All.: NICOLA 14 9 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Pallanuoto, Recco campione d’Italia Oggi in Tv La Pro Recco è campione d’Italia ed è lo scudetto numero 28, il 9° di fila . Nella 3ª e decisiva sfida con Brescia i liguri si sono imposti per 12-7. Sempre rispettato il fattore campo, ogni squadra ha vinto in casa in questa finale ma a differenza delle precedenti gare, molto tirate, stavolta il dominio di Recco, capitanato dal portiere Tempesti, è stato netto. 11,00 Moto. Gp Francia, Moto 3 Sky MotoGp 13,00 Sport Mediaset XXL Italia 1 13,00 Golf. Open di Spagna Sky Sport 3 14,00 Moto. Gp Francia, Moto Gp Sky MotoGp 14,00 Atletica. Diamond L. Shanghai Fox Sports 2 15,00 Calcio. Juventus-Cagliari Sky Sp.1-Premium C. 15,05 Ciclismo. Giro d’Italia, 9a tappa Raitre Retroscena MASSIMILIANO NEROZZI TORINO 31 Sky Sport 2 Rai Sport 1 Rai Sport 2 Raidue Sky Sport 1 Rai Sport 2 Sky Sport 2 Eurosport Raidue Arrabbiato Evra vola a Torino Solo l’offerta United può levarlo alla Juve a notizia è che il signor Patrice Evra, 33 anni compiuti tre giorni fa, è atterrato venerdì a Torino poco dopo le nove del mattino, con volo Air France AF 1102, per poi tornarsene a Parigi intorno alle 18, con velivolo AF 1203. È un apolide del Red Devil pallone, al momento: non più Patrice Evra, terzino sinistro del Manche33 anni ster United, anche se formalcompiuti tre mente l’unione scade il 30 giorni fa, giugno, non ancora della Juha giocato le ve, di cui potrebbe però esseultime nove re il primo colpo, a costo zero. stagioni Anche se fonti bianconere danno altra lettura alla gita: al Manchester United, con «Sarà venuto a fare il turicui è in scasta». Magari alla Reggia di denza di Venaria, se il prossimo anno contratto potrebbe spesso ritrovarsi da quelle parti, allo Juventus Stadium. L’altra ipotesi è che sia venuto per un check-up fisico, obbligatorio, prima dell’autografo sul contratto: visto che da lunedì prossimo Partite Evra sarà arruolato dalla NaGiocate in zionale francese per il ritiro Champions, pre-mondiale, non restavano tra Monaco e poi tanti giorni liberi. United, con La riservatezza juventina cui l’ha vinta è presto spiegata: il Manchenel 2008. 379 ster, per il quale Evra ha ben le gare con il esercitato il mestiere nelle ulManchester time nove stagioni, avrebbe ancora un’opzione per tenerlo alle proprie dipendenze. E se Louis Van Gaal sarà davvero il prossimo allenatore dello United, pare che a tenersi il terzino sinistro ci abbia fatto Evra sarebbe perfetto come lapiù di un pensierino. L’ad terale mancino di una difesa a Beppe Marotta lo segue da quattro, se non altro perché fa tempo, tanto da lasciarsi quel mestiere da una vita, tra scappare una battuta, un pa- United e Nazionale. E se la creio di settimane fa, tra il serio e scita europea della Juve passa l’ironico: «Già fatto un colpo? pure dall’esperienza dei suoi Abbiamo lavouomini, diciamo rato, e magari PARAMETRO ZERO che il francese ne al momento opabbastanza, A Manchester è in ha portuno, quancon 86 presenze scadenza: Marotta di Champions do il campionaha pronta l’offerta League, tra Moto sarà terminato, e il regonaco e Manchelamento ci consentirà di af- ster, con il quale l’ha vinta nel frontare dialetticamente tut- 2008. Fisicamente gli si può te le situazioni, saremo un po’ pronosticare una certa usura più chiari». Dopo di che tutto (379 gare con i Red Devils), pas’è un po’ rallentato, visto che ri però all’affidabilità, se l’ultipure il futuro dell’allenatore mo serio guaio fisico, al ginocs’è fatto incerto. Nel caso, in- chio, risale a cinque anni fa. tegrità fisica permettendo, Per tutto questo, la Juve avreb- L 16,00 Tennis. Masters Roma 16,00 Rugby. Mogliano-Rovigo 18,00 Calcio. Pisa-Frosinone 18,05 90° minuto 20,45 Calcio. Diretta serie A 20,50 Calcio. Benevento-Lecce 21,00 Basket Nba. Indiana-Miami 22,30 Ciclismo. Giro di California 22,40 La domenica sportiva . Clarence Seedorf, 38 anni, dal 16 gennaio è l’allenatore del Milan Su 18 partite, ne ha vinte dieci, pareggiate 2 e perse 6 Il francese venerdì in città. Il club frena: “Un turista” ANSA C’è Milan-Sassuolo. Derubato SuperMario Seedorf perde la pazienza Balotelli invece la Porsche TIZIANA CAIRATI MILANO 86 ANSA be già pronto l’accordo, bien- 30,7 milioni: avendo il contratnale, dopo di che, la firma di to in scadenza, una quotazione Evra potrebbe essere appesa pazzesca. Che mai la Juve all’offerta, o meno, dello Uni- avrebbe potuto mettere sul ted. Si parte da un minimo di piatto. E dopo mesi di smentitre milioni a stagione: digeribi- te, anche perché Van Persie era li, vista la gratuità del cartelli- sotto contratto, ci fu l’ammisno. Il fatto che sione: sì, l’olanEvra si sia preso CHECK-UP dese era venuto la briga di venire Un alUltimi giorni per le atroTorino. a Torino dovrebseguito a be essere almeno visite mediche: lunedì Manchester reindizio di inte- sarà con la Nazionale sta Nani, 27 anresse, anche se lo ni, esterno d’atstesso, due estati fa, fece Robin tacco che pure Marotta e il ds Van Persie che, clandestina- Paratici hanno discusso. Piace mente, diede una sbirciata a al club, per un buon rapporto Vinovo e allo stadio. L’olandese qualità-prezzo, un po’ meno a lasciò sì l’Arsenal, ma sceglien- Conte, anche con fondato motido lo United, convinto dagli ot- vo, il recente serio infortunio. to milioni di euro di stipendio, In ogni caso lui, l’aereo per Tomentre ai Gunners andarono rino, non l’ha ancora preso. Dice di essere tranquillo, ma Clarence Seedorf è tutto tranne che sereno. Il tecnico del Milan si cimenta nell’arduo compito di controllarsi, ma l’impresa non gli riesce. Il tasto dolente è il suo futuro. Un argomento alquanto fastidioso per il neofita della panchina. «Ho altri due anni di contratto e ho la coscienza a posto, non parlo con la società attraverso i giornali», dice l’olandese alla vigilia della gara contro il Sassuolo. Poi, incalzato sullo stesso argomento, sbotta contro i giornalisti: «I nomi che vengono fatti per la panchina? Non devo dire nulla a nessuno, leggo sempre tante invenzioni della stampa italiana. Alcuni meccanismi di comunicazione sono sbagliati, in 4 mesi credo abbiate esagerato con me». Uno sfogo in piena regola che lo ha costretto a tornare sui propri passi convocando la stampa per scusarsi. Mentre Seedorf sbottava a Milanello, Mario Balotelli lo faceva su Twitter dopo un fur- Alle 15 con il Cagliari, poi il bus scoperto Cento punti e parata scudetto Ultima sfida: il rinnovo di Conte TORINO Nonostante lo scudetto sia già arrivato, in hotel, a tre giornate dalla fine, c’è ancora da festeggiare oggi allo Juventus Stadium, per l’ultima della stagione, contro il Cagliari. E c’è ancora qualcosa da addentare, un record, tanto per cambiare. Così, per non perdere l’abitudine, si punta a vincere, e a sfondare il muro dei cento punti: già nessuno s’era mai spinto ai 99 attuali, figurarsi ai 102, che sarebbero la seconda prestazione europea di ogni epoca. Poi ci sarà da alzare la Coppa dello scudetto, e da portarla in trionfo, insieme ai trofei degli altri due anni. Tutti in mostra sul pullman che porterà la squadra nel cuore di Torino, in un percorso breve ma, s’immagina, stipato di tifosi: piazza Castello, via Po, e conclusione in piazza Vittorio. All’appello, non mancherà che il futuro di Antonio Conte, da decidere tra stasera, quando il tecnico tornerà a parlare, e martedì, il giorno fissato da Juventus Cagliari (3-5-2) (4-3-1-2) SKY SPORT 1 - PREMIUM CALCIO 1 1 Buffon Silvestri 4 19 24 Bonucci Rossettini 15 Ogbonna Astori 26 Lichsteiner Avelar 21 1 Caceres Perico 5 6 ORE 15 13 8 Pogba Dessena 21 Pirlo Conti 5 8 Marchisio Tabanelli 22 Asamoah Cossu 7 10 Tevez Pinilla 51 14 Llorente Ibarbo 23 ARBITRO: BERGONZI All: CONTE All: PULGA 4 Sassuolo (4-3-3) SKY CALCIO 1 - PREMIUM CALCIO 1 ORE 20,45 32 Abbiati Pomini 1 2 De Sciglio Gazzola 23 13 5 Rami Antei 5 Mexès Cannavaro 28 21 Constant Longhi 3 18 Montolivo Biondini 16 34 De Jong Chibsah 45 4 Muntari Missiroli 7 23 Taarabt Berardi 25 22 Kakà Zaza 10 45 Baloteli Sansone 17 ARBITRO: VALERI All.: SEEDORF All.: DI FRANCESCO to subito nella casa di Limido Comasco: A SuperMario hanno rubato una Porsche che aveva preso a noleggio, ma non la Ferrari di proprietà rimasta in garage. La fuoriserie poi è stata ritrovata. Ma è arrivato l’immancabile tweet: “Mi sento vuoto! No emozioni. Non al momento. Ma combatto sempre per le poche persone che amo. Loro lo meritano». Finisce pari l’anticipo con la Samp A Udine la giostra del gol Di Natale, tripletta d’autore ANDREA IOIME UDINE club. Gli ultimi exit poll sono per la conferma del tecnico, come parole e contratto esistenze lasciano pensare da qualche giorno. Se così fosse, si inizierebbe a lavorare per il rinnovo, perché la società non vuole un tecnico in scadenza. L’ipotesi è quella di un accordo fino al 2018, con adeguamento per Conte, guadagnato sul campo. Fiducia e tempo per aprire un nuovo ciclo, anche se poi bisognerà conciliare le aspettative sul mercato. Ieri s’è presa la giusta ribalta lo staff medico, visto che secondo dati Uefa, la Juve è tra le squadre con meno infortuni: «La preparazione è in grado di diminuirli - ha spiegato Fabrizio Tencone, il direttore dello staff juventino - e, sembrerà banale, ma chi si fa meno male vince». [M. NER.] Milan (4-3-1-2) Gol a valanga e schemi tattici «elastici» nell’ultimo anticipo tra due squadre da tempo con la testa altrove. Tra i pensieri di entrambe, il futuro delle panchine, con Mihajlovic che ha rimandato la firma e Guidolin che tiene alta la suspense ma, alla fine, potrebbe rimanere magari con un altro ruolo. La Samp approfitta subito della difesa rimaneggiata dei bianconeri, al 10’ di testa con Okaka, poi Di Natale sale in cattedra con una pregevole doppietta (punizione ed esterno destro). Nella ripresa la Samp ribalta il risultato in contropiede con Eder e Soriano. Ma ci pensa Totò, terzo gol al 43’. Si avvicina a quota 200 gol in A e, forse, rimanda il ventilato addio a Udine. Udinese 3 Sampdoria 3 Udinese Sampdoria (4-3-2-1) (4-2-3-1) Brkic 4; Widmer 6, Domizzi 5,5, Bubnic 6 (33’ st Nico Lopez 6), Gabriel Silva sv (18’ pt Naldo 4,5); Pinzi 6, Allan 6 (20’ st 6), Lazzari 5,5; Pereyra 7, Bruno Fernandes 6,5; Di Natale 9 Fiorillo 6,5; De Silvestri 5, Mustafi 5, Gastaldello 5,5, Regini 5; Palombo 5,5 (1’ st Renan 6,5), Krsticic 6; Gabbiadini 6,5 (37’ st Wszolek sv), Soriano 6, Eder 6,5 (21’ st Sansone 6); Okaka 6,5 ALL. Guidolin 6 ALL. Mihajlovic 6 RETI: pt 10’ Okaka, 27’ e 32’ Di Natale; st 8’ Eder, 10’ Soriano, 43’ Di Natale ARBITRO: Saia 5 AMMONITI: Mustafi, Eder, Pinzi, Domizzi SPETTATORI: 8 mila circa DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 32 Sport .33 LA STAMPA . DOMENICA 18 MAGGIO 2014 12 4151678 9 A171B8 Ci sono maledizioni che continuano, come quella del Benfica che giovedì a Torino ha perso l’ottava finale consecutiva in Europa. Ma ci sono anche cicli neri che finiscono. Ieri hanno ripreso a vincere due nomi storici del calcio: l’Atletico Madrid ha trionfato nella Liga dopo 18 anni; l’Arsenal è tornato a celebrare un trofeo (la FA Cup) dopo 9 anni di digiuno assoluto. E in Spagna e Inghilterra sono state feste vere. Con gli applausi degli sconfitti. Dovrebbe essere normale: in Italia non lo è. ROBERTO CONDIO Madrid, da ieri sera, festeggiano la «Decima». Ma non è la Champions che il Real aspetta dal 2002. È il giorno dei cugini poveri, arrivati al momento del raccolto dopo una stagione di semina favolosa: Atletico dieci volte campione della Liga, 18 anni dopo il suo ultimo trionfo, con pieno merito, nel modo più esaltante possibile. È andato a prendersi il titolo in casa del Barcellona, ex padrone di tutto. L’ultima di campionato, al Camp Nou, è stata una finale ma ai «materassai» biancorossi è bastato pareggiarla 1-1 per laurearsi campioni con tre punti sul Real e sui catalani, condannati al digiuno assoluto in questo 2014. Senza aspettare la finalederby di Champions di sabato, al «Vicente Calderon» possono portarsi avanti con i lavori e iniziare a piazzare un monumento al grande artefice del miracolo di un club che ha un quarto del fatturato delle due grandi di Spagna. Diego Pablo Simeone era leader in campo dell’ultimo «Atleti» campione nel 1996 ed è l’allenatore che adesso l’ha portato su livelli mai visti. Dopo aver venduto Falcao, bomber seriale, ha plasmato una squadra monoblocco, un inno A 4 Titoli Con Simeone l’Atletico ha vinto una Liga, una coppa spagnola, un’Europa League e una Supercoppa europea 10 Campionati L’Atletico vinse la prima Liga nel 1940. L’ultima, prima di ieri, l’aveva festeggiata nel 1996, con Simeone in campo AFP Diego Simeone, 44 anni, portato in trionfo dai giocatori del suo Atletico Madrid: sabato potrebbe fare il bis in Champions ATLETICO, LIGA DOPO 18 ANNI Il capolavoro di Simeone Anche il Barça applaude BASTA UN PARI Al Camp Nou il 10° titolo Nell’ultimo il «Cholo» era in campo. Ora la Champions alla corsa, alla lotta, al collettivo. Talmente coeso da riuscire nell’atto decisivo a dribblare anche gli ostacoli della malasorte: Diego Costa e Arda Turan, gli uomini in grado di fare la differenza, fuori combattimento e in lacrime rispettivamente già dopo 14’ e 23’ per infortunio; il palo a negare a Villa dopo 45” della ripresa il gol che avrebbe pareggiato la prodezza firmata da Sanchez al 34’ con un missile terra-aria in diagonale. Non poteva finire 1-0, perché l’Atletico giocava meglio, attaccava e tirava di più. Specie dopo l’intervallo, dopo l’ultima carica suonata dal «Cholo» che ha scatenato i suoi. E in effetti, al 49’ è arrivato l’1-1, con l’arma migliore dei madrileni, colpendo il punto più debole del Barça: corner e gol di testa. L’«hombre de la Liga» non è una stella. Si chiama Godin, difensore tosto che l’Italia si troverà di fronte tra un mese ai Mondiali. È uruguaiano come un altro protagonista ancora più oscuro del capolavoro biancorosso: se l’Atletico corre tanto e bene da settembre il merito è tutto del «profe» Oscar Ortega, preparatore atletico che lavorava con Simeone già ai tempi del Catania. «I suoi ritiri estivi sono infernali», garantiscono i giocatori che li hanno sperimentati. Ma riempiono il serbatoio di energie fino in fondo. Fino, c’è da scommetterlo, al galà di Champions di sabato che potrebbe valere una doppietta da favola. La festa dell’Atletico coincide inevitabilmente con la chiusura del ciclo-Barça. Martino saluta con una misera Supercoppa vinta a inizio 3283 Giorni Senza successi per l’Arsenal che era fermo alla Fa Cup del 2005. Ha perso una finale di Champions nel 2006 11 Fa Cup L’Arsenal raggiunge il Manchester United con il record di Coppe d’Inghilterra vinte LAPRESSE La festa dell’Arsenal con la FA Cup vinta rimontando da 0-2 a 3-2 ARSENAL, TRIONFO DOPO 9 ANNI Coppa a fiducia scaduta Wenger esce dal letargo GIULIA ZONCA l successo dell’Arsenal arriva quando non c’è più tempo, a fiducia scaduta. Supplementari della finale di Fa Cup, Wembley esaurito e pazienza ai limiti, di minuti buoni per battere l’Hull in realtà ce ne sono ancora, esattamente 11 più rigori, solo che non è più una questione di cronometro ma di tifo stanco, di gruppo provato, di un allenatore che ha bisogno di un segno per restare al suo posto, di nove lun- I ghi anni di attesa senza alzare un trofeo e tutta questa ansia arriva al culmine in una sfida ovviamente impari tra la squadra che non riesce più a vincere e quella che non ha vinto mai. Finisce 3-2 per i Gunners, dopo un inizio da incubo con due gol incassati (Chester e Davies) e una rimonta che guarisce e chiude la strisce nera dell’Arsenal. Arsène Wenger, di solito poco propenso alla frasi ad effetto ci tiene a dare subito un senso al momento: «Abbiamo fat- to la storia, dimostrato come non si inizia una finale e come si può recuperare un risultato. Sono convinto che questa sia una svolta nella carriera dei miei giocatori». Anche nella sua e il tecnico ne è consapevole. Al di là dei contratti gli sarebbe stato difficile trovare sostegno e quasi impossibile motivare un gruppo dopo essere stato in carica per nove anni di digiuno, 3283 giorni che messi in fila fanno impressione. Non che monsieur Wenger possa essere considerato un stagione proprio contro Simeone, grazie a due pareggi. Anche ieri s’è vista una squadra a fine corsa, stanca, orfana dei suoi uomini più attesi. Neymar e Xavi sono partiti dalla panchina per entrare, senza incidere, dopo 62’ e 77’. Messi, invece, ha giocato 90’ ma non ha combinato nulla in grado di giustificare il suo stipendio di 20 milioni l’anno da calciatore più paga- perdente, è il suo 12° trofeo con l’Arsenal: 3 Premier League, 5 Fa Cup e 4 Coppe di Lega però era tutto datato, immobile dal 2005. La metà dei giocatori che erano in campo allora si sono ritirati, l’Arsenal è diventato una battuta: «Cosa vi è successo in questi 9 anni?», «Ricordate dove eravate quando l’Arsenal ha vinto qualcosa?», il termometro del tempo, di una eternità in termini calcistici. Certo l’Hull che è partito spregiudicato, ha segnato subito e ci ha messo moltissimo ad arrendersi non vince nulla da 110 anni, ma è appena salito in Premier, non ha la pressione di un club piazzato tra i migliori sei al mondo e ormai ai margini della statistica. Niente da aggiornare, nulla da segnalare, solo un atto di fede della società che si è tenuta lo stesso allenatore e di una piazza votata alla sofferenza come ha ampiamente spiegato Nick Hornby. Ogni amore ha un suo limite, quello per l’Arsenal era in FA CUP A WEMBLEY I Gunners battono l’Hull nei supplementari: il tecnico francese è salvo via di estinzione ed è stato rianimato da tre reti in sequenza: Cazorla ha ridato un po’ di ossigeno nella fase di totale emergenza, Koscelny ha riportato in vita cori e aspettative e il gallese Aaron Ramsey ha chiuso la maledizione e dato la scossa: «Eravamo obbligati a vincere forse per questo siamo entrati in campo così tesi. Meritiamo il trofeo, soprattutto i nostri sostenitori lo meritano». L’atto di fede ha funzionato. Wenger resterà in panchina come minimo per altri 10 anni. to del mondo. In compenso, ha di nuovo fatto un figurone il pubblico blaugrana. Centomila tifosi delusi che, a Liga appena sfumata, hanno scelto il commiato più bello: applausi ai vincitori, all’Atletico dei guerrieri e del miglior allenatore dell’anno. Uno che, tra Pisa, Inter, Lazio e Catania, abbiamo avuto in Italia per 9 anni ma che non siamo stati capaci di trattenere. In breve Serie B, Novara ko Empoli vicino alla A 1 Serie B (40a giornata): Empoli-Novara 3-1; Juve Stabia-Crotone 2-2; LancianoSpezia 2-2; Modena-Avellino 1-0; Padova-Pescara 2-1; Palermo-Carpi 1-2; RegginaCesena 1-2; Trapani-Ternana 2-1; Varese-Brescia 1-2. Domani alle ore 19 Bari-Cittadella, alle 21 Latina-Siena. Classifica: Palermo 82 (promosso); Empoli 68; Cesena 65; Latina 64; Modena 62; Crotone 59; Spezia, Lanciano 58; Bari, Trapani 57; Avellino 56; Siena, Carpi 55; Brescia 53; Pescara 51; Ternana 48; Cittadella 45; Varese, Novara 43; Padova 38; Reggina 26; Juve Stabia 19. Basket. Eurolega a Milano Finale Real-Maccabi 1 Oggi al Forum milanesi le finali di Eurolega (Fox Sports 2): ore 17 3° posto Cska Mosca-Barcellona; 20 Real Madrid-Maccabi. Atletica, Diamond League Lavillenie a Shanghai 1 Seconda tappa di Diamond League a Shanghai (ore 14, FoxSports2) con Gatlin nei 100 e Lavillenie nell’asta, prima gara dopo il record del mondo. Nuoto, nei 100 farfalla Phelps torna a vincere 1 Seconda gara dopo il rientro per Michael Phelps che a Charlotte (Usa) vince i 100 farfalla (senza Lochte) in 52”13. 34 .Sport STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Personaggio GIORGIO VIBERTI INVIATO A MONTECOPIOLO 3 Cambio di leader Evansmagliarosa Scarponistaccato I bis Tre corridori hanno vinto 2 tappe in questo Giro: Marcel Kittel, Nacer Bouhanni, e Diego Ulissi 1 8ª tappa Foligno-Monte- Lugo - Sestola 172 km Diretta TV: ore 15:35 su Rai 3 161.9 167.9 172.0 155.5 628 - Fanano 925 - Sestola 1.350 - Pian del Falco ARRIVO 1538-Sestola 403 - Fondovalle Scoltenna 689 - Rocchetta Sandri 140.4 123.5 128.1 125 - Vignola 139 - Marano sul Panaro 205 - Osteria Vecchia 64 - CRESPELLANO 84.7 68 - Bologna 68 - Casalecchio di Reno 74 - Zola Predosa 66.8 72.1 76.9 62 - Ozzano dell’Emilia 62 - S. Lazzaro di Savoia 52.1 58.7 72 - Toscanella 70 - Caste S. Pietro Terme GPM 704 - S. Antonio 677 - Pavullo nel Frignano GPM 38.7 43.1 35 - Faenza PARTENZA 15-Lugo 148.4 tappa 98.6 103.3 110.3 9ª 42 - Castel Bolognese 43 - Imola del Carpegna (l’australiano sarebbe poi arrivato 180° con oltre 34’ di ritardo), nelle posizioni di testa sono rimasti tutti i big tranne Scarponi, che ha pagato i postumi della caduta di Cassino ed è crollato (60° al traguardo a quasi 10’: addio Giro). Incredibile però che - sulle dure rampe conclusive dove si sono letteralmente piantati in rapida successione il colombiano Arredondo, il francese Rolland e lo spagnolo Moreno sia sbucato con azione superiore proprio lui, Diego Ulissi da Cecina, stesso luogo di nascita di un certo Paolo Bettini. «Sul Carpegna ho cercato di resistere e ho scollinato come ultimo nel gruppetto dei migliori - ha detto Ulissi, con l’occhio furbo e il sorriso sornione -. Poi sulla salita finale ho giocato a nascondino, perché gli altri non vedessero che c’ero anch’io. Avevo studiato la salita su Google Map (altro che sopralluoghi!, ndr) e sapevo che mi si addiceva. È andata bene». Bene? Forse il ciclismo ANSA Show nel finale e 2a vittoria: il ciclismo azzurro rialza la testa 15.0 «Avevo studiato la salita sul web e sapevo che avrebbe fatto per me» gli anni di Diego Ulissi Nel 2006 e nel 2007 vinse il titolo mondiale in linea juniores Ulissi, al Giro con Google map “Ho giocato a nascondino” 23.4 31.4 ALL’AVANGAURDIA 24 Diego Ulissi, 24 anni, dopo il successo a Montecopiolo. Aveva già vinto a Viggiano 18 - Cotignola 14 - Granarolo D copiolo: 1. Ulissi (Ita); 2. Kiserlovski (Cro); 3. Kelderman (Ned) 6”; 4. Quintana (Col); 5. Evans (Aus) 8”; 6. Uran (Col); 7. Pozzovivo; 8. Majka (Pol) 14”; 9. Aru 17”; 10. Hesjedal (Can) 20”; 13. Basso 24”; 29. Cunego 3’18”; 60. Scarponi 9’39”; 180. Matthews (Aus) 34’19”. Classifica: 1. Cadel Evans; 2. Uran 57”; 3. Majka 1’10”; 4. Morabito (Svi) 1’31”; 5. Aru 1’39”; 6. Ulissi 1’43”; 7. Kelderman 1’44”; 8. Quintana 1’45”; 9. Kiserlovski 1’49”; 10. Pozzovivo 1’50”; 11. Basso 2’01”; 25. Cunego 6’02”; 41. 11’38”; 74. Matthews 33’50”. Oggi 9a tappa Lugo-Sestola di 172 km, con 3 GpM e salita finale di 16 km. 0.0 3.1 6.2 ue indizi fanno una prova. Nella 5ª tappa di questo Giro, che mercoledì scorso si era conclusa sulla salita di Viggiano, la zampata vincente di Diego Ulissi era stata accolta con soddisfazione doppia: prima vittoria italiana dopo un poker di tappe straniere e la sensazione che il nostro ciclismo avesse finalmente trovato un uomo per le classiche monumento. Il bis di Ulissi nell’8ª tappa di ieri proietta però il 24enne corridore toscano della Lampre in una nuova dimensione, quella del potenziale specialista anche dei Grandi Giri. La giornata sembrava infatti favorire gli scalatori puri ed essere terreno di conquista per i pretendenti alla maglia rosa della vittima predestinata Michael Matthews. Bisognava infatti affrontare il Cippo Carpegna, l’impervia montagna sulla quale si allenava Marco Pantani, e nella parte finale la salita verso il traguardo di Montecopiolo, GpM di prima categoria. Saltato in aria Matthews già sui primi tornanti - LA STAMPA italiano ha scoperto un nuovo fenomeno. «La scossa era arrivata a Viggiano, nella quinta tappa. Là, sotto l’acqua e con il vento forte, c’era voluta tanta potenza. Qui ci ho aggiunto la resistenza». È troppo pensare per i prossimi anni anche a vincere un Giro? «Non ho ancora l’autonomia delle tre settimane e soffro troppo le salite ripide. Ma, se continuerò a crescere, in futuro ci penserò eccome. Mi sa però che, con i miei compagni Cunego e Niemec ormai attardati in classifica, la Lampre mi chiederà di fare classifica già in questo Giro». Perché no? La condizione è al top e la testa, finalmente, non fa più i capricci. «Ho la fortuna di avere come preparatore un maestro (Michele Bartoli, ndr) e come team manager un grande campione (Beppe Saronni, ndr). Con loro nulla è impossibile». Quindi neanche il Mondiale di settembre a Ponferrada... «Ci penso, certo, e andrò a visionare il percorso. Se sarà adatto a me, ci arriverò al top, promesso». Lì vicino al nuovo ct Davide Cassani brillano già gli occhi. Il preparatore: «Neanche lui sa quanto è forte» 7 domande a Michele Bartoli ex ciclista DALL’INVIATO A MONTECOPIOLO Michele Bartoli, 44 anni fra 9 giorni, è stato uno dei più grandi specialisti delle classiche e ora segue come preparatore i corridori della Lampre, fra i quali Ulissi. Bartoli, è vero che Ulissi era una testa matta? «Diego a volte si fa male da solo perché ha poca fiducia in se stesso e non crede di valere i migliori». Invece ne ha le potenzialità? «Certo, neanche lui sa quanto è forte. È un perfezionista ma se qualcosa non va come vuole si demoralizza». Come nelle ultime classiche del Nord, che ha fallito? «Appunto. Era bloccato men- talmente, come se pensasse di non poter mai battere i migliori». Al Giro sta dimostrando il contrario. «Perché ha classe e talento da vendere. Io ci credo moltissimo, deve farlo anche lui. E mi sembra chepianopianocistiariuscendo». Uomo da classiche o anche da Grandi Giri? «Ci vuole pazienza, ha solo 24 anni. Ma ha un recupero straordinario e il fiuto per il traguardo». Allora non gli manca nulla? «Una cosa sì: più consapevolezza nei propri mezzi». Bartoli, ma anche lei era un po’ così da corridore... «È vero, ma solo al Mondiale, mentre nelle classiche ero molto sicuro di me. Per questo credo di capire meglio Diego e di poterlo aiutare». [G. VIB.] MOTOGP A LE MANS Marquez in pole Rossi si inchina: “Vincerebbe pure sulla mia moto” MATTEO AGLIO LE MANS Ci vuole un campione per descriverne un altro e il ritratto di Marc Marquez, alla quinta pole position consecutiva, lo traccia Rossi. «Ha fatto un giro semplicemente incredibile, il suo dominio è netto. È sulla moto migliore, la Honda, ma penso che vincerebbe anche se salisse sulla mia Yamaha. Forse è un po’ noioso vederlo sempre davanti a tutti ed è una situazione che potrebbe non cambiare per molti anni». Chapeau, come si direbbe qui a Le Mans. È ancora una volta il cronometro a parlare per il piccolo diavolo, capace di tenere a sette decimi il più diretto inseguitore, il debuttante Pol Espargaró. «Ho sfruttato bene le gomme e un po’ sono stupito anch’io del tempo. Un conto è fare un giro veloce trovando il limite, un altro la gara», ha fatto il modesto il campione del mondo. In verità le speranze di interrompere la sua fuga sono ridotte. Valentino, che scatterà in 2ª fila davanti a Lorenzo, vuole provarci. «Sono pronto per la lotta, abbiamo stravolto la moto. Sicuramente il mio ritmo è più vicino a quello di Marc rispetto al gap sul giro secco». C’è anche un altro italiano che ha il podio nel mirino, Andrea Dovizioso ottimo 3° in qualifica: «Degli ultimi Gp, questo è quello in cui sono più competitivo. La Ducati è migliorata, anche se so che ci servirà ancora un ultimo passo avanti per puntare in alto». L’Italia è chiamata a fermare la Spagna in campo neutro. Impresa difficile, non impossibile. Oggi via alle 14 1 MotoGp: 1. Marquez (Honda) 1’32”042. 2. P. Espargaró (Yamaha) 3. Dovizioso (Ducati). Moto2: 1. Folger (Kalex), 2. Rabat (Kalex), 3. Salom (Kalex). Moto3. 1. Vazquez (Honda), 2. Miller (Ktm) 3. Rins (Honda). Le gare: Moto3 alle 11, Moto2 alle 12.20, MotoGp alle 14 (Sky Sport HD MotoGp, repliche su Cielo dalle 15.10). LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Personaggio 2 en plein STEFANO SEMERARO ROMA SUCCESSI SINGOLO E DOPPIO La Errani è in finale anche nel doppio (con la Vinci). Agli Internazionali il bis è riuscito a Palmieri nel ’34 e alla Reggi nell’85 ADRENALINA Sport .35 . Intervista Un epilogo del duello da grande show: Sara alza i pugni al cielo come Nadal. E il pubblico romano va in delirio ROMA Il tennis come un tango Piccola grande Errani Grinta e senso del ritmo: Jankovic ko. Oggi finale con la Williams SEGUE DALLA PRIMA PAGINA erché anche se il tuo mestiere è scolpire pensieri nell’aria, e durano attimi, ti servono comunque ordine e rigore. La prima grande milonga Sarita l’ha danzata nel 2013 a Parigi, solo Serena Williams riuscì a metterla a sedere. La seconda al Foro Italico: battuta venerdì la n.2 del mondo Na Li nei quarti, accompagnata ieri all’uscita la n.9 Jelena Jankovic in due set da manuale (6-3 7-5), da festa vera. Un finale da grande show: Sara che alza i pugni all’aria – come Nadal - un pubblico dal cuore spesso scettico che la copre di molto amore. Nessuna italiana, in realtà, era mai arrivata in finale al Foro. Lucia Valerio, negli anni ’30, vinse una volta e toccò altre quattro finali ma allora gli Internazionali si giocavano al TC Milano. Raffaella Reggi trionfò nel 1985 nell’esilio un po’ svalutato del circolo Italsider di Taranto, un successo che i puristi vorrebbero espellere dall’albo d’oro: erano anni bui, uno strascico di terrorismo nelle strade e gli sponsor in fuga, in semifinale arrivarono altre due italiane (Nozzoli e Garrone). Il torneo l’anno dopo neppure si giocò. A Roma nel 1950 aveva vinto Annelies Ullstein Bossi Bellani, campionessa nata a Dresda, azzurra solo per (doppio) matrimonio e passaporto. Sara, finalista 64 anni dopo l’impresa della vedova tedesca, è tutta musica nostra, nata a Bologna ma cresciuta a Massa Lombarda, provincia di Ravenna. Figlia di REUTERS Giorgio, grossista di frutta e verdura, e di Fulvia, farmacista che le ha battuto con quei dritti arrotati: la insegnato a dosare l’essenziale. palla mi tornava sempre alta e io la Per diventare grande Sara è do- picchiavo sempre troppo, o troppo vuta emigrare prima negli Usa (a 13 poco». Un capolavoro tattico. L’arte anni) poi in Spagna, però sa pensa- di rubare il tempo, di variare il peso re all’italiana, battendosi con i suoi degli scambi. E di andarsi a prendere 164 centimetri contro le gigantesse, punti anche sotto rete perché Sara, filtrando oro da doppista di classe, un fiume di con6-3 7-5 IL PUNTEGGIO con la manina sa cretezza. La Coach Lozano: «Il suo segreto è toccare deliziosaJankovic tira più mente di volo. l’ordine, non deve mai perdere forte di lei, ma le «Per me questa di vista il piano di gioco» finale non è una manca la rasoiata capace di sorpresa», sorride tranciare la rete SEMPRE LUCIDA da Faenza Raffaelpaziente di Sari- A 13 anni è emigrata negli Usa la Reggi che nell’85 ta, e ieri si è in finale vinse anpoi in Spagna ma non smette che il doppio, come smarrita in fretmai di pensare all’italiana proverà a fare oggi ta, irritata e decentrata dai dritla Errani insieme ti in cross della Errani, mandata con Roberta Vinci. «Sara ha avuto fuori tempo dalle sue parabole alte, qualche incertezza a inizio anno, ma sfiancata da smorzate definitive sulla terra da due anni sulla terra vale come un casqué. Jelena si è fatta le migliori del mondo. Tecnicamente beccare a lungo dal pubblico per i la sua forza è quel diritto alto carico suoi consueti piagnistei, ma è stata d’effetto, ma gioca benissimo anche il onestissima fuori campo: «Brava rovescio lungolinea. Possiede due o Errani, ha giocato benissimo. Mi ha tre schemi vincenti che nel tennis di P AFP La gioia di Sara Errani al termine del match “Avevo i brividi Neanche a Parigi mi sono sentita così” Sara, più emozionante arrivare in finale al Roland Garros o a Roma? «A Parigi fu inaspettato, vinsi delle partite incredibili. Qui la differenza la fa il pubblico, non l’avevo mai sentito così tutto a mio favore. Sui miei punti vincenti si è esaltato, io avevo quasi i brividi, ho faticato a restare calma. Pazzesco, neanche a Parigi mi ero sentita così». Più difficile il quarto con Na Li o la semifinale con la Jankovic? «Sono due giocatrici diverse. Con Na l’obiettivo era farla sbagliare, e mi è riuscito. Jelena è forte ma non ti prende a pallate come la Li, ti lascia più tempo per pensare». Nel secondo set si è trovata sotto 4-1: ha avuto paura? oggi fanno la differenza. Ha grande capacità di concentrazione, non spreca energie fuori dal campo. E poi da romagnola doc sa rialzarsi sempre, anche nei momenti più difficili». Magari con un piccolo aiuto da parte di Pablo Lozano, il coach spagnolo che ieri a metà del secondo set, quando improvvisamente Sarita ha perso il filo del match e si è ritrovata sotto 4-1, è piovuto giù dalle tribune per dare un colpetto al metronomo. «Le ho detto che doveva pensare al suo tennis», spiega Pablo, l’accordatore di Valencia. «Il segreto di Sara è l’ordine, non deve mai perdere di vista il piano di gioco. Anche qui a Roma, anche se l’emozione è tanta. Anche se la rivale si chiama Serena Williams». Passata la buriana Sara ha riacciuffato la Jankovic, è tornata in sincrono con i suoi pensieri. Oggi le tocca Serena, che ha battuto la bella Ivanovic, e sarà tutta un’altra musica. Ma in agguato dietro le battute a vuoto della Pantera ci sarà Sara, la ragazza che pensa con le mani. Internazionali, tv dalle 13,30 su Sky sport e Supertennis NadalcontroDjokovicperiltitolomaschile 1 Sarà la quarta finale a Roma tra Nadal e Djokovic quella che si giocherà oggi. Djokovic ha battuto Raonic, NadalinveceDimitrov.Oggialle13,30 lafinalefemminilefraSaraErranieSerena Williams, alle 16 quella maschile, mentre a seguire il doppio maschile la Errani giocherà insieme con Roberta Vinci la finale del doppio contro Pesckhe-Srebotnik. Finale femminile in diretta tv su SuperTennis, quella maschile sia su SuperTennis sia su Sky Due scalpi eccellenti Sport. Maschile, semifinali: DjokovicRaonic 6-7 7-6 6-3. Femminile, semifinali: Errani-Jankovic 6-3 7-5, S.Williams-Ivanovic 6-1 3-6 6-1. Doppio femminile, semifinali: Errani/VinciGoerges-Groenefeld 6-2 6-1. Protagonista Sara Errani è nata a Bologna il 29 aprile del 1987 In classifica mondiale occupa attualmente l’undicesima posizione In passato è salita fino al quinto posto «No, sull’1-1 mi sono lasciata sfuggire un game poi ho dovuto giocarne due controvento, ma ero comunque serena perché sapevo che avrei potuto recuperare. Poi un piccolo calo fisico a questi livelli bisogna metterlo in conto». Elena Jankovic La tennista serba di 29 anni è stata numero uno del mondo nel 2008 Ora occupa la nona posizione L’intervento del suo coach Lozano le ha schiarito le idee... «Pablo ha capito che ero un po’ stanca, mi ha ripetuto che dovevo giocare punto dopo punto, game dopo game, senza pensare al risultato, e alla fine tutto sarebbe andato a posto. È stato così». Ha battuto la n.2 e la n. 8 del mondo: pensa di poter battere chiunque e di valere un posto fra le prime 5? «No, figuriamoci. A dire il vero non mi sentivo neanche una top-10 quando lo ero». Li Na Tennista cinese di 32 anni, ha vinto nel 2011 il Roland Garros È la numero due al mondo La terra è la sua superficie preferita, ma sul rosso voi donne giocate poco: le dà fastidio? «Sì, perché alla fine di tornei sulla terra ne gioco tre in un anno. Ne ho parlato con la Wta, altre tenniste sono d’accordo da me, ma conto poco. Adesso la Cina ha grande peso politico e lì è più popolare in cemento...». Come si fa a battere Serena Williams in finale? «Se lei è al 100 per cento, non si può. Cercherò di fare il massimo, e la terra potrebbe aiutarmi». [SEME] 3 Vittorie DI GIOCATRICI ITALIANE Lucia Valerio (1931 a Milano), Annelies Ullstein Bossi Bellani (1950 a Roma), e Raffaella Reggi (1985 a Taranto) Lucia Valerio Annelies Ullstein Bossi Bellani Raffaella Reggi 36 STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 I numeri della settimana 507 LE MASERATI IN EUROPA AD APRILE 1 Vola il marchio Maserati, grazie a Ghibli e Quattroporte. Sono 507 le vetture immatricolate in Europa nel solo mese di aprile (+333%) di cui 116 in Italia. Dall’inizio dell’anno 1.837 vetture (+420%) 5 MILIONI DI DACIA PRODOTTE DAL 1968 1 Dacia ha raggiunto il traguardo di 5 milioni di esemplari prodotti dalla fondazione, nel 1968. Passata sotto il controllo di Renault nel ’99, la Casa romena sta sostenendo la crescita del Gruppo francese SI MOLTIPLICANO LE OFFERTE SULLA SCIA DEI SUCCESSI DI BERLINO E PARIGI 1 Enjoy è nato lo scorso di- 1 Car2go è già diventato il cembre a Milano da un consorzio Eni-Trenitalia-Fiat. Propone un car sharing di 650 vetture (in dettaglio seicento Fiat 500 e altre cinquanta 500L). Il prezzo per l’utilizzo all-inclusive è di 25 centesimi al minuto. Superati i 50 km, alla tariffa oraria si aggiunge quella chilometrica con altri 25 centesimi a km. Se si sceglie di mantenere attivo il noleggio durante la sosta, il costo scende a 10 centesimi al minuto. Sosta gratis sulle strisce blu (in qualunque posto) e accesso libero all’Area C. PIERO BIANCO MILANO L’automobile vive di certezze consolidate, di molte incertezze economiche ma soprattutto di tendenze. L’ultima moda - che emerge con evidenza frequentando i centri urbani delle principali città - si chiama car sharing. Significa auto condivisa. La scegli, la usi, l’abbandoni senza stress. Se per l’Italia è una novità piuttosto recente, odiata dai tassisti ma sempre più amata dai clienti, nel resto d’Europa è una realtà vincente, sperimentata da almeno cinque anni, cioé da quando la diffusione massiccia degli smartphone l’ha resa gestibile. Perché è necessario scaricare una App (ma si può fare meno comodamente anche da un pc) per accedere al mondo del car sharing e utilizzarlo in modo intelligente. Le offerte si vanno moltiplicando sul mercato, cambia leggermente la tariffa (che in genere è a tempo: da 25 a 29 centesimi al minuto con «pacchetti» per i lunghi tragitti) ma lo schema è identico. Ci si iscrive al servizio, anche online, si ritira la tes- I servizi vengono gestiti da App specifiche tramite smartphone Le tariffe sono a minuto servizio più diffuso in Italia. Dopo il debutto a Milano, è stato esteso a Roma, Firenze (da mercoledì scorso) e sarà Bologna la prossima tappa. Utilizza la Smart ForTwo di Daimler, non in versione elettrica perché mancano le colonnine di ricarica e diventerebbe obbligatorio il parcheggio in postazioni fisse. Costa 29 centesimi al minuto, 14,90 euro per un’ora e 54 per un’intera giornata). La benzina è compresa, si ha accesso alle aree riservate anche dei centri storici, con poche limitazioni. MILANO Car 1 Ultimo arrivato (dall’inizio del mese ha debuttato a Milano) Twist (che è acronimo di Transport With Innovative Sustainable Technology). Nato da unteammilanese,associalasocietà Twist con la Frigerio Viaggi, mentre il partner Vodafone fornisce i sistemi di connettività. Le vetture (inizialmente 80 che diventeranno 500 a settembre) sono tutte Volkswagen Up!, 5 porte e 4 posti, con motore benzina da un litro e cambio automatico. Il costo è di 27 centesimi al minuto, tutto compreso. La tessera d’iscrizione costa 15 euro. sharing Il fenomeno crescente dell’auto condivisa: si paga esclusivamente l’utilizzo e non esistono vincoli di parcheggio né aree vietate. Milano città pilota ma Car2go è già a Roma e Firenze e sta per ampliarsi anche a Bologna cliente potrà reperirla e utilizzarla. Un ciclo virtuoso continuo. Un’alternativa valida rispetto all’auto di proprietà e ai maggiori costi del taxi. La formula piace parecchio in Europa. Berlino vanta 450 mila iscritti al car sharing, Parigi ne ha oltre 100 mila e propone la flotta più «verde»: l’op- zione aggiuntiva è infatti offrire 1700 vetture elettriche, le famose Bluecar di Bolloré prodotte nello stabilimento Pininfarina di Bairo Canavese. Ma a livello continentale è proprio Milano, dove è appena sbarcato Twist con le sue Volkswagen Up! e in lista d’attesa c’è pure DriveNow con le Mini Cooper, a vantare con oltre 70 mila iscritti la più alta densità nel rapporto automobilisti-clienti, oltre che il maggior numero di fornitori del servizio (presto diventeranno sei). In Italia è stato Car2go della Daimler, con le Smart friendly che emettono appena 98 g/km di Co2, a investire con decisio- ne nell’auto condivisa. Dopo il debutto nel capoluogo meneghino, lo ha attivato a Roma, in questo giorni a Firenze (200 vetture), quindi a Bologna. Del resto fu l’azienda tedesca a sperimentare in modo pionieristico, con Europcar, il servizio in Germania fin dal 2008. Oggi Car2go è presente in 27 città PARTITA LA PRODUZIONE NELLA FABBRICA PSA DI MADRID sera, poi si individua la vettura più vicina disponibile e ci si mette al volante. A differenza di quanto accade per esempio a Torino, dove il sistema IoGuido impone di riconsegnare il veicolo in una delle zone riservate, con il car sharing evoluto non esistono vincoli di parcheggio: alla fine dell’utilizzo basta abbandonare l’auto in modo legittimo, anche sulle strisce blu, ovviamente non su un marciapiedi. Né ci sono problemi di accesso alle aree riservate: col car sharing a Milano si entra anche nell’area C e a Roma nel centro storico (dove però resta un incubo trovare parcheggio). Come si paga? Semplice anche questo. La fatturazione arriverà online, grazie alla tessera d’iscrizione che «scheda» a priori l’utilizzatore, il quale ha l’unico onere di comunicare l’inizio e la fine dell’utilizzo. La posizione dell’auto parcheggiata finirà immediatamente sulla mappa, e dallo smartphone un altro La Cactus è in rampa di lancio I prezzi dell’originale Citroën oscillano fra 14.950 e 21.750 euro Consegne a settembre CORRADO CANALI MADRID Sconvolto negli ultimi anni da una delle crisi economiche più devastanti, il settore dell’auto sta cambiando. Al passo con le richieste dei clienti, ecco vetture molto diverse rispetto soltanto a qualche anno fa: adeguarsi alle tendenze diventa indispensabile. Fra i marchi che per primi se ne sono resi conto la Citroën, che risponde alle attese commercializzando un’autentica alternativa alle tradizionali medio-compatte: si tratta della C4 Cactus. All’interno di un settore accreditato di un alto tasso di competitività, ma anche caratterizzato da codici stilistici che faticano a rinnovarsi, questa Cactus si distingue anche per un design insolito capace di associare funzionalità con estetica, in una sintesi unica che offre probabilmente molto più di quello che gli stessi acquirenti possono oggi desiderare. In occasione dell’inizio della produzione nella fabbrica di Madrid del Gruppo PSA (Peugeot e Citroën) è stato anche ufficializzato il listino prezzi del nuovo originale modello: sono compresi fra 14.950 e 21.750 euro, dunque competitivi. La location di Madrid, operativa dal lontano 1952, è passata di mano diverse volte. Prima di PSA a gestirla è toccato anche al marchio americano Chrysler. Oggi è un sito produttivo modello sia I primi esemplari di Citroën Cactus sono stati prodotti in settimana dal punto di vista della sicurezza che della qualità con una presenza vicina al 50% di donne. Tutto il ciclo produttivo avviene completamente in automatico. Attualmente oltre alla Citroën Cactus sono prodotti due modelli Peugeot, la 207 Plus e la 207 coupé e cabriolet. La nuova C4 Cactus è disponibile in 3 allestimenti Live, Feel e Shine e già ordinabile dal 15 maggio, ma le prime vetture saranno ritirabili nelle concessionarie da settembre. Per la fase di lancio sono, inoltre, previste due ver- del mondo (13 europee) con un parco macchine che supera le 10 mila unità. Il valore aggiunto è la possibilità di sfruttare il servizio anche all’estero: basta essere iscritti per accedere, tramite la propria member card, ai servizi di car sharing di Daimler in qualunque città d’Europa in cui siano attivi. Occorre soltanto aprire un «account moovel» sul quale trasferire tutti i dati Car2go della propria nazione e quelli personali. In cambio si hanno benefit aggiuntivi, ad esempio la facoltà di accedere in Germania a servizi come mytaxi e nextbike. sione speciali con allestimenti superiori ai livelli standard. Si tratta delle Live Plus e della Feel Plus che in più aggiungono di serie, fra l’altro, le barre sul tetto, ma anche il volante in pelle e il clima manuale con filtro antipolline. O ancora, nel caso della Feel Plus, il clima automatico, i sensori di parcheggio e la retrocamera utile in manovra oltre a due prese Usb nel cassetto portaoggetti. Quattro le motorizzazioni: benzina 1200 cc da 75 e da 82 Cv (e inoltre il 1200 cc da 82 Cv con cambio pilotato), 1200 cc 3 cilindri turbo da 110 Cv: poi i due turbodiesel, il 1600 cc da 92 Cv e l’altro 1600 cc BlueHDi da 100 Cv. Dieci i colori di carrozzeria e quattro, invece, quelli per gli Airbump, gli originali paracolpi, una delle innovazioni esclusive di Cactus. In aggiunta anche le tre tonalità cromatiche destinate agli allestimenti dell’abitacolo: si tratta del grigio, dell’avana e del porpora. Citroën, inoltre, offrirà su tutti i modelli un pacchetto gratuito che comprende l’assicurazione furto e incendio per un anno. LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 87,3 MILIONI DI VEICOLI COSTRUITI NEL 2013 1 L’Oica (Organisation Internationale des Con- structeurs) ha comunicato i dati 2013 della produzione mondiale: 87.300.115 unità (+3,7%) tra auto (65.433.287) e veicoli commerciali (21.866.828) www.lastampa.it/motori Nel sito motori approfondimenti e fotogallery . 37 MOTORI In breve Tendenze Peugeot 308 Cerimonia a Parigi per la «Car of The Year» BALOCCO (VERCELLI) L a funzione alimenta anche il design, dicono i manager di Fiat Professional. Ed è questa la chiave del nuovo Ducato, che offre la versatilità e la funzionalità tipica dei veicoli commerciali, ma vi abbina uno stile accattivante e allestimenti interni con materiali di pregio e sistemi infotainment che fanno invidia a molte berline. La svolta è evidente, nella 6ª generazione di questa icona italiana del trasporto leggero che presidia 80 mercati mondiali (anche la Russia, e gli Stati Uniti dove è marchiato Ram Promaster). Il frontale è caratterizzato da un design moderno, con calandra disponibile in due colori, proiettori che incorniciano il cofano fino ai montanti e luci Drl (ma in opzione anche quelle diurne a Led), un paraurti in quattro parti distinte che facilita l’accesso agli organi meccanici e abbassa i costi di riparazione. Lo stile del Ducato è evoluto per trasmettere i valori primari: funzionalità, efficienza e robustezza. L’abitacolo prevede tre ambienti diversi, con livelli crescenti di qualità, sedili in tessu- 1 Con La svolta hi-tech dei veicoli commerciali una serata di gala sulla Torre Eiffel, il responsabile del marchio Peugeot Maxime Picat ha ritirato ufficialmente dal presidente della giuria Hakan Matson il premio Car of The Year 2014. La Peugeot 308, incoronata al termine delle votazioni al Salone di Ginevra, registra un eccellente successo di vendite in tutta Europa. «Il prestigioso riconoscimento che le è stato assegnato - ha detto Picat - è per tutti noi uno stimolo in più in un momento molto delicato». Nell’azionariato del gruppo francese PSA, come noto, sono entrati i cinesi di Dongfeng. Il nuovo Ducato: stile, comfort e sicurezza da berlina Passerella marchiata Bmw Il nuovo Ducato nella versione per il trasporto passeggeri. I proiettori che incorniciano il frontale prevedono luci diurne a Led FIAT PROFESSIONAL Lo commercializza in ottanta mercati mondiali: in Usa si chiama Dodge Promaster ti anti macchia confortevoli e accessori in sintonia con i tempi moderni: il supporto multifunzionale in plancia, ad esempio, è studiato per ospitare smartphone e tablet che hanno sostituito i vecchi block notes. Di serie c’è la radio MP3 con connettività Bluetooth, ma è disponibile il sistema multimediale UConnect da 5 pollici, con retrocamera e navigatore. La posizione di guida permette ottima visibilità, è ergonomica con il sedile ben molleggiato e regolabile anche in base al peso. Stessa evoluzione si nota sotto il profilo della sicurezza, perché la nuova generazione del Ducato ha controllo elettronico di stabilità su tutte le versioni, con funzioni anti-ribaltamento e riconoscimento del carico (Lac) e l’Hill Holder per gestire le partenze in salita e le discese impegnative. Disponibile anche la Traction+. Miglioramenti riguardano inoltre la scocca, rinforzata come le portiere, sospensioni e frizione Salotto Il cruscotto è da vera automobile Sotto i sedili girevoli: un salotto per i camper 2,6 milioni Sono le unità del Ducato prodotte dal 1981 che sono state irrobustite. Non manca l’opzione del cambio automatizzato comfort-matic, mentre lo start&stop contribuisce alla riduzione (sorprendente) di consumi ed emissioni nocive: il 10% in meno rispetto alla precedente serie. Merito dei motori, che sono stati ottimizzati. La gamma prevede i turbodiesel Multijet evoluti 2.0 (115 Cv, 280 Nm), 2.3 (130 Cv, 320 Nm e 150 Cv, 300 Nm), e al top di gamma il 3.0 da 180 Cv, 400 Nm. A inizio 2015 sarà disponibile anche un 3 litri Natural Power a metano da 140 Cv e 350 Nm. Nella configurazione Eco si arriva a percorrere 100 km con 5,8 litri, la media è intorno ai 6,2 litri. Questo Ducato è davvero di concezione automobilistica, nelle prestazioni e nella guida, facilitata dal servosterzo ad assistenza variabile Servotronic (sulle versioni 2.3 e 3.0). La modularità è garantita da 10.000 varianti (trasporto oggetti, passeggeri e basi per conversione, specie camper) combinando le scocche, i motori e la meccanica. La gamma furgoni ha 8 capienze, da 8 a 17 m3, tre varianti di altezza e 4 di lunghezza ( 6 i cabinati). [P. BI.] Villa d’Este si prepara al Concorso d’Eleganza 1 Per la 10ª volta Bmw Group organizza l’esclusivo Concorso d’Eleganza per vetture e moto storiche a Villa d’Este e Villa Erba (23-25 maggio). Il gruppo tedesco parteciperà con due affascinanti concept car. In vetrina i 100 anni della Maserati presente con una 450 S del 1956, prodotta in soli 9 esemplari, e una V4 Zagato del 1929. Il concorso celebrerà inoltre i 110 anni di Rolls-Royce. Auto glamour e tennis Ford agli Internazionali con Mustang e Vignale EREDE DELLA IMPREZA, RIVISITATA NELLO STILE E NELLE SOFISTICATE TECNOLOGIE L’icona della sportività Subaru La WRX STI brilla per prestazioni in pista ma diventa docile su strada ALFONSO RIZZO VAIRANO Ricordate il famoso spot della Pirelli con Carl Lewis che correva sull’Hudson a New York? Il claim recitava: «La potenza è nulla senza il controllo». Ecco, in Giappone, qualche ingegnere della Subaru ne ha fatto un mantra, pensando a quella che sarebbe diventata una delle sportive più vincenti di sempre nei rally: la Impreza WRX. Oggi si chiama WRX STI e rappresenta la 4ª generazione di un concetto automobilistico che continua a co- niugare al meglio potenza e controllo, nel segno della «fiducia in movimento» che contraddistingue il marchio Subaru. I numeri non sono da supercar, ma i 300 Cv sprigionati dal motore 2.5 Boxer turbo sono addomesticati da una meccanica-elettronica così raffinata da renderli fruibili tutti, subito e in qualsiasi condizione, per un godimento alla guida difficilmente riscontrabile su altre vetture di pari prezzo (da 44.500 euro). La straordinaria trazione integrale Symmetrical AWD e i tre differenziali (anteriore di tipo elicoidale, posteriore Torsen e centrale DCCD a gestione elettronica) permettono di gestire la generosa coppia massima di 407 Nm (ora ottimizzata tra 3.000 e 4.500 giri) tra asse anteriore e posteriore passando dal 59% dietro e 41% davanti fino al 50/50%, anche con blocco La nuova Subaru WRX STI ha un motore Boxer 2.5 da 300 cavalli del differenziale. Tre le mappature della centralina regolabili attraverso il pomello SI Drive che permettono di trasformare la WRX STI da tranquilla berlina per accompagnare i bambini a scuola (un po’ vistosa con quel generoso spoiler posteriore, ma pur sempre una comoda 4 porte 5 posti) a vero e proprio mostro da pista nella posizione S. Le sospensioni sono irrigidite del 22% davanti e del 6% dietro senza compromettere il comfort su strada, ma offrendo maggiore precisione di guida in pista dove la WRX STI ha trovato il suo nuovo terreno di sfida dal 2008 nelle competizioni Endurance. La precisione dello sterzo, il torque vectoring e la sapiente ripartizione della coppia (anche in modalità Auto +/-) permettono di divertirsi in pista sempre nel pieno controllo del mezzo. Il feeling è immediato e la risposta ai comandi sincera e costante. Il limite è dettato dalla tenuta delle gomme. Più lunga di 15 mm, più alta di 5 mm e con passo allungato di 25 mm (a vantaggio dell’abitabilità interna), la Subaru WRX STI ha un’immagine ancor più aggressiva con il montante anteriore avanzato di 20 cm, i generosi passaruota a incorniciare i cerchi da 18 pollici (di serie), i parafanghi allargati, i nuovi gruppi ottici totalmente a Led, le ampie minigonne e la presa d’aria dell’intercooler sul cofano. La capienza del bagagliaio è stata incrementata a 460 litri e gli interni sono razionali con accenti rossi. La WRX STI raggiunge un livello di maturità estremizzando la sportività, pur migliorando il comfort. 1 Ford «motorizza» gli Internazionali d’Italia di tennis con la nuova EcoSport (vettura ufficiale) e con lo spazio allestito al Foro Italico che anticipa l’atmosfera delle Vignale Lounge presto realizzate in Europa presso i concessionari selezionati. Alla ribalta la Mondeo Vignale, in arrivo nel 2015, e la S-Max Vignale che sarà introdotta successivamente. Ford ha presentato anche ufficialmente, per la prima volta in Italia, la nuova Mustang. L’emozionante «muscle-car» ha dominato la scena nelle affollatissime Mustang Nights, una serie di eventi in cui spettacolari allestimenti hanno animato le serate del Foro Italico celebrando i 50 anni dell’iconica sportiva. T1 CV PR T2 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 38 39 IN EDICOLA CON IL TIR DELLA POLIZIA IN PIAZZA SAN CARLO LA STAMPA La guerra al Cyber-bullismo per vivere i Social senza paura Come combattere il Cyberbullismo. Come usare (bene) facebook. Appunto: «Una vita da Social» ma senza correre rischi. Ieri in piazza San Carlo il Tir della polizia postale che sta girando l’Italia per far conoscere la campa- IL TEMPO IN CITTÀ Oggi Ieri MIN (˚C) 11 13.1 9.2 MAX Un anno fa 23 23.2 14.7 Diario gna di educazione alla legalità sulla rete curata dall’Ufficio relazioni Esterne del Viminale. Sono 34 le tappe (la prossima a Venaria) del camion allestito con tecnologie di ultima generazione in cui vengono illustrate a studenti, famiglie e REPORTERS visitatori i pericoli del web che coinvolgono soprattutto i minorenni, compreso il rischio del cyber-adescamento. Sino a sera, con Tiziano Lamberti e i comici di Colorado. Ieri ha visitato lo stand il questore Antonino Cufalo con gli ex calciatori di Juve e Toro Gianluca Pessotto e Renato Zaccarelli. Interesse per le nuove auto della polizia in mostra, il Freemont della Stradale e la Fiat Bravo, la nuova «pantera» del 113. T1 T2 RUDY OROLOGI COMPRO ORO COMPRO ARGENTO COMPRO ROLEX Via XX Settembre, 14/c (quasi ang. Via Gramsci) TORINO Cell. 348.5502437 TORINO LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] Amianto nelle scuole Due docenti ammalate Mesotelioma in un asilo e in un liceo Indaga la Procura Lodovico Poletto A PAGINA 46 Oggi la festa scudetto della Juventus CINQUESTELLE ALL’ATTACCO NESSUN RIFERIMENTO A CHIAMPARINO Grillo tace sul Pd “Abbiamo già vinto” Comizio-show in piazza Castello, sul palco anche i NoTav politiche. Ma i Cinquestelle arrivati, ieri, in piazza Castello per ascoltare Beppe Grillo, sono il segno che il movimento e più vivo che mai. E promette di replicare - se non addirittura migliorare - il boom dello scorso anno. Brunetto, Crocifisso, Garbarino ALLE PAGINE 64-65 INCHIESTA Vigilantes anti movida selvaggia Controlli fai-da-te in dodici locali di San Salvario Elisa Barberis A PAGINA 53 Colpaccio della Pms a Trento Domenico Latagliata A PAGINA 62 Il sindaco e Kerry Kennedy Castello. Erano * Piazza La fondazione meno di un anno fa per le La squadra sfila su un autobus scoperto I torinesi vincono la prima semifinale per la promozione LA STORIA Sei candidati all’esame della rete Folla, ma senza tutto esaurito Elena Lisa, Alessandro Mondo e Andrea Rossi ALLE PAGINE 40-41 Pianista in vetta GUIDO NOVARIA ianista e direttore d’orchestra davvero originale il norvegese Leif Ove Andsnesk che stasera guiderà la Mahler Chamber Orchestra nel concerto di fine stagione all’Auditorium «Agnelli» al Lingotto. Ad Andsnesk piacciono gli spazi insoliti per fare musica come l’Apple Store di New York o la sommità del monte Hardanger, con il pianoforte che giunge in vetta trasportato da un elicotte- P ro. Considerato uno dei pianisti «più talentuosi della sua generazione», Leif Ove Andsnesk proporrà, oggi al Lingotto nella doppia veste di direttore e pianista, il concerto n.5 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, detto «Imperatore». Ai suoi più stretti collaboratori avrebbe confidato che, anzichè l’Auditorium, si poteva scegliere la sommità della pista utilizzata un tempo al Lingotto, per il collaudo delle auto. Sarà, magari, per l’anno prossimo. Campagna elettorale corre sui social network Barberis e Lessi ALLE PAGINE 44 E 45 Kennedy apre a Torino EMANUELA M INUCCI ono venuta a Torino per la prima volta nel 1978: ora ho trovato una città risorta, magnifica, piena di gente interessante e sensibile». Lo dice nel suo americano dolce, Kerry Kennedy, rivolgendosi alla Sala Rossa che ieri le ha rivolto un omaggio. Il sindaco parla della missione per cui lei si è sempre battuta: la difesa dei diritti umani. E insieme annunciano che la Fondazione Robert Kennedy aprirà una sua sezione a Torino. «C’è un filo conduttore che unisce tutte le battaglie per i diritti umani - ha detto la figlia del senatore Bob che ieri ha anche inaugurato la mostra fotografica “Freedom Fighters”, organizzata dalla Fondazione Rosselli -. È la lotta per la dignità che ogni essere umano merita. Molte sono le modifiche di legge che si possono fare per garantire i diritti civili, ma la cosa più importante è cambiare il nostro atteggiamento». «S T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 gg Dossier/Verso il voto del 25 maggio ANDREA ROSSI Tocca partire dai numeri, quanto meno dal colpo d’occhio e tentare un confronto. L’impressione è che il popolo che inondava piazza Castello, ieri pomeriggio, per Beppe Grillo, fosse certamente meno numeroso di un anno fa: 10-15 mila persone anziché le 25-30 mila del 16 febbraio 2013. E qui sarebbe troppo facile concludere che il Movimento 5 Stelle mostra la corda, ha esaurito la sua spinta, fatica a coinvolgere quelle stesse persone che solo 15 mesi fa si erano mobilitate in massa, lasciando intendere la valanga in arrivo sul sistema politico. Troppo semplice. Innanzitutto perché stavolta si vota per Europee e Regionali, mentre un anno fa di mezzo c’erano le politiche, elezioni capaci di smuovere ben altre energie. C’è un altro dettaglio, poi: in questa campagna elettorale stanca, svogliata, di comizi deserti e nessuno che Grillo ignora Chiamparino e chiama sul palco i No Tav Diecimila persone in piazza Castello, meno che al comizio di febbraio per le politiche Solo una battuta contro Fassino Gli attacchi al Pd da Bono e Perino REPORTERS se la senta di scendere in piazza, la folla di piazza Castello è comunque il segno che i grillini sono più vivi che mai. E promettono di replicare - se non addirittura migliorare - il boom dello scorso anno. Lo show Grillo sul palco accanto alla foto di Fassino e Chiamparino A destra il candidato Davide Bono Grillo ignora il Pd Beppe Grillo, invece, ha spiazzato tutti, soprattutto chi pensava che avrebbe utilizzato la tappa di Torino - comunque la più popolata di questa campagna elettorale - per rovesciare bordate di veleno sul Pd, su Chiamparino e su Fassino, rispolverando l’inchiesta milanese sugli appalti Expo e l’arresto di Primo Greganti. Nulla. Non una parola. Solo una battuta, ma quasi affettuosa, sul sindaco e il dito medio rivolto due settimane fa ad alcuni tifosi del Toro al Filadelfia: «Per sollevare quel dito moscio ha usato l’unico globulo rosso che ha, a momenti sveniva». Ha delegato gli altri, Grillo: i parlamentari, il candidato alla Regione Bono e il leader dei No Tav Alberto Perino. A lui, il capo popolo ha affidato la chiusura della manifestazione, a voler rinsaldare ancora una volta il legame di ferro con il movimento che s’oppone all’alta velocità. E Perino REPORTERS ha confermato l’endorsement dei No Tav per i 5 Stelle: «Questa volta bisogna vincere. Non c’è alternativa. Bisogna dargli il giro. Chiamparino non può vincere: ha distrutto le finanze del Comune, distruggerà anche quelle della Regione». Nell’ora e mezza di monologo, qua e là Grillo rispolvera i temi tanto cari ai suoi attivisti: il no alle grandi opere, all’inceneritore, le spese pazze nella sanità, i rimborsi elettorali, i costi del carrozzone politico. Si limita a un paio di riferimenti alla Valsusa: «Che senso ha accusare di terrorismo quattro ragazzi?»; «la vera associazione a delinquere è nominare al- REPORTERS l’Expo il direttore del cantiere Tav». Punta sulla diversità del Movimento: «Noi siamo cittadini come voi, loro burocrati». «Dicono che i nostri candidati sono degli sconosciuti? È vero, sono sconosciuti alle procure di tutta Italia». Hanno detto La valigia di Bono «Siamo a un passo dalla vittoria: ridaremo i servizi tagliati da Cota» «Siamo cittadini come voi Tutti gli altri invece sono dei burocrati» Davide Bono Beppe Grillo candidato alla Regione leader Movimento 5 Stelle Venga con una valigia piena di soldi, perché a ogni insulto risponderemo con una querela, l’aveva avvertito il Pd. Non ci sarà lavoro per gli avvocati (almeno, non per i legali dei democratici. Una valigia, però, sul palco è spuntata. L’ha portata Davide Bono, il candidato alla guida della Regione. «È il Pd a doverla riem- T1 CV PR T2 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 . Cronaca di Torino .41 g I convinti Gli indecisi L’entusiasmo non ha età “Ora si cambia” Molti giovani non sono convinti “Slogan, e poi?” ALESSANDRO MONDO L’anagrafe, ecco. Tra le molti chiavi di lettura per provare a spiegare il successo del Movimento 5 Stelle c’è anche questa: una simpatia, e sovente un’adesione, trasversale a tutte le fasce d’età. I delusi REPORTERS Folla e ironia Il colpo d’occhio di piazza Castello ieri pomeriggio e i cartelli ironici esposti dai militanti grillini REPORTERS pire di soldi. Quelli dei rimborsi elettorali che dovrebbero restituire». Bono sì che ha tentato l’arrembaggio al Piemonte: «Siamo a un passo dalla rimonta». Distribuendo carezze a destra - Bono spera nella rimonta «Con noi né inquisiti né pregiudicati» «siamo passati da Cavour a Cota, uno che ha distrutto la sanità e i trasporti, azzerando servizi che noi rimetteremo in piedi» - a manca: «Il Pd, che ha le primarie nello statuto, le ha archiviate in- coronando Chiamparino. Noi le abbiamo fatte. Ma soprattutto da noi non c’è posto per inquisiti, pregiudicati e condannati». Intorno al palco c’era di tutto: stand del movimento No Tav, i no inceneritore, e fin qui niente di nuovo. La novità è il mondo del lavoro, sempre più rappresentato alle adunate grilline: dai lavoratori dell’Agrati a quelli di altre aziende a un passo dalla chiusura. «Manca una settimana, teniamo duro», urla dal palco la deputata Laura Castelli. Esagera con la retorica: «Lunedì prossimo sarà un’alba nuova». Però la piazza ci crede. Grillo la incita: «O noi o loro». C’era chi, come Ferdinando Perillo, 64 anni suonati, pensionato Telecom, è passato dal Psi ad Alleanza nazionale, poi a Forza Italia e al Pdl, salvo affidare ai grillini il desiderio di una vita: «Sono stufo di questo andazzo, mi aspetto che facciano pulizia». Concetto ribadito da Mario Loi, che con i partiti dell’arco costituzionale, suoi 58 anni non è esattamente vuole solo voltare pagina: l’ultiun «teen ager» della politica: ma chance prima di disertare de«Lavoravo in un’azienda me- finitivamente le urne. talmeccanica e sono in mobilità. Cosa votavo? Pd, Ma ormai I ragazzi non mi riconosco più, ho vota- E poi i ragazzi, la vera forza del to per quarant’anni e non è mai Movimento. Christian Behrend, cambiato nulla». Alle ultime 20 anni, è di Savigliano ma studia elezioni politiche aveva già da- Filosofia all’Università di Torino: to il suo consenso al Movimen- «Alle politiche ho votato Pd ma to, ed è pronto a bissare il 25 d’ora in poi voterò sempre il Momaggio: «Quando sento parla- vimento. Onestà e intransigenza re questi ragazzi mi si apre il le parole d’ordine che mi hanno cuore. Chiamparino? Brava convinto». Pier Luigi Mucciolo, persona, ma al suo fianco, è apnon mi fido del UN PENSIONATO prodato alla polisistema che gli grazie al Pd «Fregato da tutti tica ruota intorno». «ero nei giovani mi aspetto che democratici» - ma «Siamo genifacciano pulizia» ha già preso il lartori, abbiamo il dovere e il diritgo: «Se non altro, to di pensare innanzitutto al fu- Bono ha messo nero su bianco turo dei nostri figli - gli fa eco quello che farà e poi ha promesso Elio, 61 anni e un impiego in Co- di lasciare il campo. Chiamparimune -. In passato ho votato al- no è sempre lì...». tri partiti, ma quelli li abbiamo Davide Mastrodomenico, 24 già provati. Il Movimento è vici- anni, progettista meccanico, prino alla gente». «Io avevo votato ma votava Pd: «Come i miei genianche Fini - interviene Luigi, 61 tori. Ma il Movimento è compoanni anche lui e una vita di lavo- sto da persone giovani, cittadini ro alla Standa -. I partiti tradi- come noi. Chiamparino si faccia zionali non hanno mantenuto le da parte e lasci spazio ai giovani». Stefano e Debora, invece, loro promesse». Applaudono i passaggi sa- non hanno mai avuto dubbi: «Ablienti del comizio di Grillo, re- biamo sempre votato il Moviplicano con una risata liberato- mento. Sono gli unici fuori dagli ria agli affondi più duri, lo invi- schemi, non si sono sporcati le tano a continuare. Accanto a mani. Il che rende credibili». Non loro famiglie con bambini, cop- c’è che l’imbarazzo della scelta. pie distinte venute per farsi Mentre Grillo si sgola dal palco, un’idea. C’è chi, dopo aver vota- un signore di mezza età lo incita: to negli ultimi decenni tutti i «Avanti così, dai: dillo ancora». ELENA LISA Ti aspetti di vedere i giovani trascinati dalla forza istrionica di Grillo e gli anziani più prudenti. E invece, all’esame di piazza Castello, il pregiudizio non regge. Anzi, tra gli indecisi arrivati qui per chiarirsi le idee in vista del 25 maggio, quelli che se ne vanno senza aver risolto il problema sono proprio i ragazzi. Alla fine, i più facili da convincere si rivelano i più anziani. Angelo Roboaldo, 78 anni, ex infermiere in pensione, confida: «Sono un vecchietto e in Italia ne ho viste tante. Troppe». Le «scatole piene» per il nostro passato (e presente) spiegano perché sotto il sole delle cinque, ad ascoltare Grillo, uomini e donne con i capelli bianchi non siano affatto un’ eccezione. «Per la prima volta in vita mia dice Rosa - non andrò a votare. Esprimerò così la mia delusione totale». La curiosità Allora è sua figlia ad averla trascinata qui? «Sono solo incurioI dubbi sita - puntualizza lei - l’analisi di I giovani, quelli che hanno me- Grillo è corretta: il Paese è stato no anni, meno delusione accu- divorato dalla corruzione. Parlamulata sulle spalle, restano in- va di Parmalat quando la politidecisi. I loro dubbi restano, ca ufficiale lo isolava. Ma a non perché hanno motivazioni essere credibili sono le soluzioni concrete. che propone. La democrazia Matteo Mardella rete è un tisano, 22 anni, LO STUDENTE principio applicastudente di in- «Fuori dall’Europa? bile, al massimo, formatica, berin un Comune di Va bene, ma non piccole dimensiomuda, maglietmi dicono come» ni. Governare te a maniche corte e bicicletuna nazione atta accanto, assiste al suo traverso votazioni on line e con il primo comizio. È qui per- parere dei cittadini sul web, è ché: «Ho bisogno di capire impossibile. Pensarlo è roba da come si fa. I Cinque Stelle bambini». dicono: “fuori dall’Europa”. E io rispondo: “ok va bene, La parodia di Povia ma come?”. Perché, oltre al- In piazza il caldo si fa sentire. lo slogan, non mi spiegano Chi è lì o applaude o resta immocome fare?». bile. A comizio finito, dopo l’intervento di Alberto Perino e il Madre e figlia «vinceremo» di Grillo, gli orgaMentre l’ispiratore del Movi- nizzatori salutano il pubblico mento tuona contro Marcello che si allontana mettendo musidell’Utri: «Torna in Italia e fat- ca: «Il mio voto i Cinque Stelle ti giudicare come un uomo ve- non lo avranno - ridacchia Simoro!» il pubblico applaude, qual- ne Carillo, 39 anni, allenatore cuno si allontana e Rosa ed sportivo - buona l’idea della paEmilia Senigalliesi sorridono. rodia di una canzone pro Grillo, Sono madre e figlia, insegnan- ma usare quella dei bambini di te di 54 anni la prima e studen- Povia no, è troppo. Ma che gusti tessa in legge di 24 la seconda. hanno questi grillini?». T1 CV PR T2 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 42 T1 CV PR T2 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 il caso MARINA CASSI l Pd vincerà le elezioni e Sergio Chiamparino sarà presidente della Regione Piemonte». È l’assoluta certezza che il segretario regionale del partito democratico, Davide Gariglio, trasmette in una lettera inviata ai militanti. E aggiunge: «Da quel giorno tutti al lavoro, con orgoglio democratico, per cambiare questo Piemonte». Mentre in piazza Castello Beppe Grillo tiene il suo show il leader democratico Gariglio annuncia che il Pd chiuderà la sua campagna nella stessa piazza con una festa alle 18 di I . Cronaca di Torino .43 Il Pd: ora andiamo noi in piazza Castello Gariglio ai militanti: non facciamoci intimidire organizzati dal Pd per incontrare migliaia di elettori e diffondere il materiale elettorale per le europee e le regionali. Racconta il segretario provinciale, Fabrizio Morri: «Abbiamo organizzato tra Torino e provincia 105 incontri tra fabbriche, scuole, mercati con gazebo e banchetti. Una mobilitazione che ha coinvolto non meno di due mila militanti». Programma chiaro L’INTERCETTAZIONE Greganti al telefono «Sono in assessorato al Comune di Torino» venerdì. «Deve essere un’occasione per dimostrare la nostra forza - dice il senatore Stefano Esposito - dobbiamo metterci la faccia nella stessa piazza riempita da Grillo». «Andiamo fortissimo» Nella lettera Gariglio rassicura i suoi attivisti: «Stiamo andando fortissimo: dall’ultimo sondaggio, Chiamparino raggiunge quasi la maggioranza assoluta dei consensi; il nostro partito è ampiamente il primo partito e supera la soglia del 30%, la coalizione nel suo complesso ottiene la maggioranza assoluta dei consiglieri e può dunque governare da sola». E polemizza: «Quando Grillo dice che il Movimento Cinque Stelle è il primo partito, mente sapendo di REPORTERS L’avvio della campagna La manifestazione di apertura della campagna elettorale per le Regionali del candidato Pd Sergio Chiamparino mentire». Gariglio analizza la fase politica - particolarmente aspra soprattutto nel confronto Pd-M5S - e dice: «Proprio per il fatto di essere il primo partito in Piemonte e nel Paese, siamo sotto un duplice attacco: violenze e minacce da una parte, insinuazioni denigratorie dall’altra». guarda le insinuazioni sollevate da Grillo, circa una complicità tra il Pd e gli affaristi arrestati a Milano i fatti di indagine concernono la Lombardia e non la nostra regione. A oggi non c’è nessun fatto che coinvolga dirigenti del Pd o amministratori iscritti al Pd piemontese». E Gariglio esorta i militanti democratici che affrontano l’ultima settimana di campagna elettorale a reagire con orgoglio. Ieri sono proseguiti in tutta la provincia gli incontri «Nessun affarista» Entra nel merito delle ultime querelle e delle accuse sollevate dai grillini: «Per quando ri- Morri sottolinea che «il clima è complessivamente buono. La gente fa tante domande suoi programmi di Chiamparino e anche sul governo Renzi e le sue scelte come quella degli 80 euro in busta. Se si è disponibili a ascoltare le persone, i loro bisogni, le loro domande queste hanno ancora voglia di parlare». Ieri da Milano è filtrato un’intercettazione di Primo Greganti - l’ex funzionario del Pci arrestato nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti dell’Expo. Parlando al telefono con Paolo Fusaro - ad della Olicar, gruppo che si occupa di servizi per l’energia - avrebbe detto: «Adesso sono in assessorato al Comune di Torino». Nella telefonata - si legge in un’informativa della Finanza del 28 febbraio scorso, Greganti «conferma a Fusaro il già preannunciato incontro» e dice: «Prendo il treno delle dieci. Adesso sono in assessorato al Comune di Torino». 1 Specchio dei tempi 1 123455678A47B4C37DEFB8FF8757F8737A4871B48A77 F8 F74FB4 558B A744F7B 18 BA4 AFB7 7548 F544 18 7!7EA754A7"54#7757444EA74FDF564F4$787B77B7 1 IlpresidentedellaFondazione LaStampa-Specchiodeitempi scrive: 2 «Cari lettori, il Consiglio d’amministrazione della Fondazione “La Stampa-Specchio dei tempi” ha approvato il bilancio delle attività per il 2013. Il documento consuntivo fotografa un sentimento d’affetto che si rafforzaneltempo,inuncomuneimpegnodisolidarietàversochisoffre. Leoffertedeilettori–inuncontesto economico difficile – sono state generose anche grazie ad alcune consistenti eredità che ci consentiranno di predisporre un pianosocialediinterventistrutturali afavoredellecategoriepiùdeboli. «La Tredicesima dell’Amicizia – giunta alla trentanovesima edizione – si è confermata la sottoscrizione più sostenuta dai lettori eharegalatoadicembreunsorriso a 2450 persone sole e bisognose. Oltre alla tradizionale iniziativanatalizia–chehacostituitouno dei dati più significativi del bilanciocertificatodaunaprimariasocietà di revisione – la nostra Fondazione lo scorso anno ha effettuato erogazioni per oltre 3 milionie100milaeuro.Inparticolare,a giugno, è stato realizzato un programma straordinario di aiuto a millefamiglieindigenti. «A novembre abbiamo aperto due sottoscrizioni a favore delle Filippine travolte da un ciclone e di quattro Paesi sardi colpiti da un’alluvione(Posada,Torpé,Urase Bitti). Nella primavera scorsa si è concluso l’intervento a favore delle popolazioni terremotate dell’Emilia,aSant’AgostinoeMirandola. «E’proseguitalaraccoltadifondi per l’ospedale pediatrico di HargeisainSomaliadovesonogiàstati curati13.500bambini.Estaperessereultimatalacostruzionedelpoliambulatorioall’ospedaleInfantile Regina Margherita di Torino (la somma impegnata nel progetto è di 1.200.000 euro). Abbiamo donato attrezzature e automezzi ad associazioni di volontariato. Migliaia di offerte hanno alimentato gli investimenti per il Centro Tumori di Candiolo e la sezione piemontese del“ComitatoGigiGhirotti”.Interventi che si aggiungono a quelli quotidiani per soccorrere chi è in gravidifficoltà. «Cari lettori, sento di dovervi un grossograzie,dalprofondodelcuore.Cosìcomevoglioringraziaretutticolorochecihannoaiutatonelsostenere iniziative benefiche con lascitiedereditàodestinandoallanostra Fondazione il cinque per mille nella denuncia dei redditi. In questi tempicosìduripertantefamiglie,il vostrosostegnocièdistimoloaproseguire con sempre maggiore impegnoeserenitànelnostrolavoro». ROBERTOBELLATO Unlettorescrive: 2 «Ho trascorso una splendida giornata al castello di Masino, io da poco socio del Fai sono orgoglioso che una parte del mio Canavese vengacosìbenvalorizzata.Miavvicino al bar del parco dove mi viene servita un’aranciata rigorosamenteaKm0(diunavallepiemontese) ed anche questo mi crea un certo sollievomaalmomentodibuttareil vuoto cerco inutilmente in questo paradisodelFondoAmbientaleItaliano un raccoglitore per il vetro mi dicono di buttarlo nel sacco nero dell’indifferenziato. Allora mi chiedo perché, in luogo di così alto valore artistico che ospita une fiera florovivaistica molto apprezzata (solo domenica si parla di oltre quindicimila persone paganti) il tutto gestitodaunassociazionechecural’ambiente non ci si ponga il problema anchedieducareapreservarlo?». NIKISCALA Unlettorescrive: tutte le mattine io e tante altre persone residenti in collinacerchiamonell’orariodientrata della scuola di arrivare a Torino in corso Casale dalla strada di Superga E come tutte le mattine dobbiamoaffrontarelunghecodedianche venti minuti per arrivare in corso Casale, infatti nonostante nel raggio di pochi metri ci siano ben tre enormi parcheggi capaci di centinaia di automobili numerosi suv, prevalentementecontargastraniera,bloccanoiltrafficodellastradadi Superga davanti alla scuola franceseinfischiandosenetotalmentedel- 2 «Come leregoledeltraffico,deidivietidisosta e con una sempre attenta arroganzaversochicercasolodiandare a lavorare, quasi sia un loro diritto agire in questo modo. Possibile che non ci sia mai un vigile che spieghi, come succede nei loro Paesi verso i nostri confronti, il dovere di rispettareleregoleancheinItalia?». O.S. Unlettorescrive: possibile parlare con un GiudicediPacediturno(invialedei Mughetti 22) soltanto il martedì (mattina e pomeriggio) e il giovedì mattina.Neglialtrigiorninonèpossibile. Peccato che ultimamente sia capitatospessocheilGiudicediPacediturnosiaassenteancheilmartedì e il giovedì. Così uno si organizza, prende un permesso, si reca dal Giudice di Pace nei giorni “giusti”, ma poi arrivato lì si trova la brutta sorpresadell’assenzadelGiudice.A me è già capitato due volte nelle scorse settimane. So di altri che hannoavutolastessasventura.Per favore qualcuno stabilisca, una voltapertutte,inqualigiornièpossibile parlare con un Giudice di Pace di turnoepoifacciainmodochenesia presenteeffettivamenteuno». 2 «E’ A.G. [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi T1 CV PR T2 44 .Cronaca di Torino STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 gg Dossier/ Verso il voto del 25 maggio SERGIO GUIDO BONO CHIAMPARINO CROSETTO Movimento 5 Stelle Partito Democratico, Scelta Civica, Moderati per Chiamparino, Chiamparino per il Piemonte, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori Fratelli d'Italia @DavideBono5s @SergioChiampa FOLLOWER FOLLOWER 5.742 2.150 TWEET PIÙ RETWITTATO «#serviziopubblico @pinapic visto che sei responsabile legalità PD, ci spieghi questo? http://t.co/Aroc5uIgAt» TWEET PIÙ RETWITTATO «Grazie @matteorenzi, hai ridato fiducia nella politica e nel Pd e dopo tanti anni rifaró la tessera #unnuovoinizio» (Link a un giornale con un consigliere comunale lombardo del Pd arrestato per collegamenti con la 'ndrangheta) 20.522 Centimetri - LA STAMPA DAVIDE @GuidoCrosetto TWEET PIÙ RETWITTATO «Renzi é molto più bravo, lo ammetto. Fa casino per 4 mesi nel PD e Veltroni e D'Alema non si candidano. Io 2 anni nel Pdl e arriva Briatore» 18.074 FAN FAN 15.848 + AMICI 4.674 PAROLE CHIAVE CAMPAGNA #M5S #vinciamonoi #piazzapulita #escidaquelpalazzetto FOLLOWER 54.070 5.000 AMICI PAROLE CHIAVE CAMPAGNA #perChiampa #parlaconChiampa #Piemonte #alzalatesta #Pd #Renzi PAROLE CHIAVE CAMPAGNA #senzapaura #atestaalta #como #cantù #cattivissimome #ilgigante I candidati all’esame dei social network Il grillino Bono può contare su 20 mila amici su Facebook, Chiamparino parte in ritardo ma lo segue da vicino Pichetto aggiorna sempre con stile sobrio il suo diario Facebook, Crosetto usa Twitter come un esperto cani stile Dudù. Il candidato di Forza Italia Gilberto Pichetto preferisce uno stile sobrio. Il suo diario Facebook e la sua timeline in Twitter sono un bel racconto della campagna elettorale in corso: foto che lo ritraggano ai comizi sul territorio e video con gli interventi elettorali. Ma la sensazione, confermata dai pochi «mi piace» su Facebook, è che non riesca ancora a bucare gli schermi di computer e smartphone. Del resto, come spiega Cristopher Cepernich, sociologo dei media e dei fenomeni politici all’Università di Torino, è difficile sbarcare sui social: DAVIDE LESSI ELISA BARBERIS Manifesti politici con scritte incomprensibili, senza alcun rispetto per gli spazi e l’ortografia. Santini arricchiti dai loghi di Facebook (una «F» su sfondo blu e di Twitter (un uccellino blu stilizzato). E poi tantissimi hashtag, la «parole chiave». Qualcuno, osservando i poster elettorali, se ne sarà accorto: il voto regionale, per la prima volta, è entrato nell’era dei social network. Alla piazza reale si affianca un’altra agorà, quella digitale. In regione ci sono circa 2 L'ESPERTO VOLTI SOCIAL «I profili non possono diventare surrogati degli uffici stampa» Enrico Costa non emerge Filingeri si difende milioni di profili Facebook su quasi 4 milioni 400 di residenti. La politica e i politici si adeguano e devono correre anche sul web. Ecco allora una panoramica per vedere come i candidati stanno affrontando la sfida 2.0. «Se usato impropriamente il profilo Facebook rischia di diventare un surrogato di un ufficio stampa e perde così l’originalità e le caratteristiche di un profilo gestito a livello personale». Gli altri ANSA Un piemontese su due è su Facebook #vinciamonoi Se si votasse sui social avremmo già un vincitore: il suo nome è Davide Bono, candidato governatore del M5S. Con oltre 20 mila amici su Facebook e quasi 6 mila «seguaci» su Twitter è lui il «re» indiscusso della campagna digitale. I Cinque Stelle in Piemonte hanno importato lo slogan nazionale: un hashtag, #vinciamonoi, con dietro una storia. «Sono le parole pronunciate dal deputato Matteo Dall’Osso alla Camera quando ha raccontato di es- In regione ci sono circa 2 milioni di profili Facebook su quasi 4 milioni 400 di residenti La politica e i politici si adeguano e devono correre la campagna elettorale anche sui social network sere malato di sclerosi multipla», racconta Francesca Frediani che cura la comunicazione per il candidato pentastellato. Una comunicazione aggressiva ed efficace che prende spunto anche dalle tante segnalazioni degli attivisti. «È successo così anche per la foto che ha fatto il record di condivisioni su Facebook», racconta Frediani. L’immagi- ne è in realtà un foto-montaggio: da una parte Bono con la scritta «medico, 33 anni, massimo due mandati in politica», dall’altra Sergio Chiamparino con la didascalia «banchiere, 65 anni, in politica da 40». #parlaconChiampa Se il M5S comanda la corsa, il Pd rincorre ma non sta a guardare. «Siamo partiti quasi da ze- ro», ammette Riccardo Caldara, nello staff di Sergio Chiamparino. Il candidato governatore del Pd non aveva un profilo Facebook. «Ma in 40 giorni abbiamo superato quota 18mila con un coinvolgimento molto alto degli utenti: in media ogni settimana abbiamo raggiunto 400mila persone», dice soddisfatto Caldara. Certo, non è facile per l’ex sindaco, abituato a conquistarsi i consensi ai mercati rionali, sbarcare sulle nuove piattaforme digitali. Ma il suo staff ha cercato di guardare anche ai più giovani con i “Chiamparino under 30”, un gruppo di volontari che organizza dibattiti con tanto di aperitivi elettorali. #pichettoprogetta Niente messaggi personali, né immagini di famigliari o Dal punto di vista dei social è un po’ un desaparecido Enrico Costa, candidato del Ncd. Ma il suo partito può contare su una piccola star di internet come Michele Coppola. Cerca di sfruttare l’onda lunga del greco Tsipras, invece, il candidato per L’Altro Piemonte Mauro Filingeri che non a caso usa tra i suoi hashtag #laltraeuropa. Ultimo, ma tutt’altro che ultimo sui social, Guido Crosetto, il candidato di Fratelli d’Italia che su Twitter, con i suoi 54mila follower, è una sorta di guru del cinguettio. T1 CV PR T2 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 . Cronaca di Torino .45 g GILBERTO MAURO ENRICO PICHETTO FILINGERI COSTA Forza Italia, Lega Nord, Civica, Verdi Verdi, Destre Unite, Grande Sud L'Altro Piemonte Nuovo Centrodestra, Unione di Centro @Gpichetto @mfilingeri @NCD_Piemonte FOLLOWER FOLLOWER FOLLOWER 489 61 251 TWEET PIÙ RETWITTATO «Con @GiovanniToti, @msgelmini, @LiciaRonzulli e tutti i candidati in Regione Piemonte e nei comuni piemontesi. Forza! http://t.co/tG43OkmriX» TWEET PIÙ RETWITTATO «La lista completa dei candidati per L'Altro Piemonte a Sinistra goo.gl/2C1Lcv #elezioni #regione #piemonte #Voto2014» 1.600 AMICI No profilo personale TWEET PIÙ RETWITTATO --- 546 AMICI No profilo personale né fan PAROLE CHIAVE CAMPAGNA #pichettoprogetta PAROLE CHIAVE CAMPAGNA #laltraeuropa #Piemonte #elezioni #Tsipras #benicomuni #sinistra I veterani Coppola-Gariglio web senza segreti Non sono nativi digitali, ma sui social network si muovono con l’agilità dei più giovani. Per Michele Coppola, assessore regionale alla Cultura uscente in quota Ncd, e Davide Gariglio, segretario del Pd piemontese, Facebook e Twitter non sono certo una novità dell’ultimo minuto. Classe 1973 il primo, 47 anni il secondo. È dal 2010 che si sfidano anche sul web a colpi di post e cinguettii: erano altre elezioni – quelle comunali –, le piazze virtuali non erano ancora così influenti, ma già entrambi avevano capito il potenziale che portavano con sé. A patto di non lasciare nulla all’im- provvisazione. «È sbagliato in partenza pensare che basti svegliarsi al 90° e utilizzare i social network come una sorta di tipografia – sostiene Coppola –. La rete non deve essere solo un ALLE COMUNALI Nel 2010 avevano già utilizzato i comizi virtuali luogo in cui ci si racconta, ma essere luogo dove ci si incontra: la vera sfida è far nascere dibattito online». Un ragionamento che trova d’accordo anche l’avversario: «In un momento in cui c’è una distanza incredibile dagli elettori, l’unica chance che abbiamo per avvicinarli è raccontare il più onestamente possibile tutto ciò che abbiamo fatto e che siamo». E, a volte, anche il volto più privato. «Come mi capita di parlare della mia famiglia durante i comizi, così vale lo stesso anche sui social network», spiega il capolista Pd. Un modo anche per umanizzare la politica e avvicinarsi di più ai propri elettori: «Tanta gente non ha voglia, né tempo, né l’opportunità di partecipare ai comizi – continua il candidato di Ncd –, ma ha comunque il desiderio di confrontarsi con noi, specie i più giovani. E il web è il modo più immediato ed efficace per raggiungerli». Insomma, se si vuole parlare di futuro, si devono usare gli strumenti del presente: sul web o no, la vera sfida per i candidati è stimolare il dialogo. I debuttanti “Mancano i soldi?” Campagna online Per i trentenni rampanti in lizza per i 50 posti da consigliere regionale, Internet non è solo la quotidianità, ma anche un canale obbligato. Se in tempi di crisi trovare i soldi per una campagna elettorale non è facile neanche per i big, figurarsi per la generazione dei precari. Allora tocca trovare nuovi modi per raggiungere il grande pubblico. E che siano i più creativi possibili. Una foto con Renzi e è subito boom nel web. Insieme al ministro Boschi e all’ex rettore del Politecnico Profumo, il presidente del Consiglio è solo uno dei tanti, tra amici e parenti, che si sono prestati come testimonial per Daniele Valle, classe 1983, presidente della Circoscrizione 3 dal 2011. Volti freschi, che hanno in mano un cartoncino con lo slogan “Voglio farlo con LA SCELTA Con poche risorse finanziarie, puntano tutto sulla rete lui”. Sul sito Piemontevalley.it racconta con un linguaggio dinamico e social la sua idea di una regione «innovativa, connessa e solidale». Nella prima settimana di vita, la pagina correlata su Facebook ha raccolto più di mille “mi piace”: paradossalmente, molti di meno da quando ha messo in bella vista il logo del Pd, segno che in molti vedono nel “like” (il “mi piace” su Facebook, ndr) una sorta di dichiarazione di voto. Abituato a cavalcare l’attualità, anche con dichiarazioni forti che più volte hanno suscitato polemiche, Maurizio Marrore, consigliere comunale di Torino e capogruppo di Fratelli d’Italia, ha scelto invece l’hashtag #mattonesumattone, giocando sull’assonanza con il proprio nome. La sfida è con #ilPiemontechevorrei di Michele Curto, anche lui in Sala Rossa ma in quota Sel: sul suo profilo Facebook tante foto tratte dalla quotidianità, scattate durante la campagna piuttosto che con gli amici, e poi il tentativo di coinvolgere i potenziali elettori con dei messaggi nella posta privata del social network. PAROLE CHIAVE CAMPAGNA #scegliere #insieme #caffèinsieme “Per molti politici la piazza virtuale è un’insidia” LETTERA APERTA «L’Università vuole risposte dalla Regione» L’esperto: devono aggiornarsi Intervista er dirla con Filippo Sensi, capo ufficio stampa del Partito democratico e portavoce del presidente del Consiglio Matteo Renzi, viviamo in un’epoca in cui i cinguettii su Twitter hanno sostituto i comunicati stampa. Tradotto per i politici significa che essere presenti sui social newtork vuol dire esistere. Ne è convinto Lorenzo Pregliasco, torinese e giovane fondatore di YouTrend, magazine online attento alle dinamiche sociopolitiche italiane. P Pregliasco, quanto conteranno i social network nel voto in regione? «È difficile dirlo. Non sono ancora stati effettuati degli studi sulla capacità di internet di spostare le preferenze. Però, secondo me, c’è un eccesso di romanticismo e retorica sul ruolo delle piattaforme digitali: non è vero che aprirsi una pagina Facebook vuol dire automaticamente finire in Consiglio regionale». Come pensa stiano affrontando la sfida 2.0 i candidati? «Si vede chiaramente che questa è la prima campagna elettorale su internet. Molti politi- Lorenzo Pregliasco Torinese fondatore di YouTrend, magazine online attento alle dinamiche sociopolitiche ci non hanno compreso a pieno le potenzialità del mezzo che sono l’interazione e la capacità di condivisione. Per fare un esempio negli Stati Uniti funziona diversamente: Obama, nella sua ultima campagna elettorale, ha utilizzato i social non tanto per spostare i voti ma per mobilitare i comitati elettorali, inviando messaggi personalizzati attraverso la rete di volontari». Il limite dei candidati in Piemonte è quello di utilizzare le piazze virtuali in modo troppo generalista? «Sì perché la cosa migliore da fare sarebbe “targhetizzare” i propri messaggi sul web considerando a che tipo di utenti sono destinati. Non posso rivolgermi con lo stesso linguaggio a un trentenne e a un cinquantenne: gli interessi e le aspettative sono per forza diverse». Ma quindi è meglio restare fuori dall’agorà digitale se non si hanno le competenze per affrontarla? «No, la cosa migliore sarebbe aggiornarsi per stare al passo con i tempi. Perché, come per i manifesti e i santini di carta, ormai se non hai un profilo Facebook e Twitter esisti, ma un po’ meno degli altri». Gianmaria Ajani Il rettore Gianmaria Ajani e i rappresentanti degli studenti hanno scritto una lettera ai candidati alla presidenza della Regione, evidenziando i temi da affrontare e risolvere: «Mobilità, costruzione di forme di connessione con il territorio durante tutte le fasi del percorso di vita; il sostegno e il finanziamento della ricerca di base; la riorganizzazione e la riqualificazione degli spazi». E ancora: «In termini di rilevanza strategica per un’Università e un territorio che intendono qualificarsi nella formazione e nella cultura, attirando un sempre maggiore numero di studenti, risulta essere di primaria importanza il tema del diritto allo studio, la cui condivisione è essenziale per poter ricostruire quanto si è perduto. Ad oggi la situazione è drammatica e negli ultimi quattro anni la copertura di borse di studio si è dimezzata. È urgente un profondo rifinanziamento della voce di spesa, per garantire il concreto godimento di questo diritto». 1 T1 CV PR T2 46 .Cronaca di Torino STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 La morte bianca Due insegnanti ammalate di mesotelioma Nonostante le bonifiche in molti istituti scolastici le fibre di amianto non sono state eliminate in modo totale L’amianto colpisce in due scuole della città sone. Quattro sono i responsa- un forno per la cottura della bili della divisione servizi edu- ceramica, tutti usurati e privi cativi del Comune. Gli altri tre, di materiali incapsulanti». invece, sono funzionari della scuola che non avrebbero fatto Un nuovo caso tutto il possibile, nel corso degli E ora dopo il caso di quella donanni, per evitare che l’amianto na, morta nel 2008, Guariniello diventasse un ha aperto un alproblema. LA VICEPRESIDE tro fascicolo su insegnaPer la sua morte un’altra Fibre ovunque te, ammalatasi ora sono indagate pure lei di mesoSecondo i consette persone telioma pleurico. sulenti del pm ed i tecnici della Questa volta si Asl di zona, l’inALL’ASILO tratta di una ex segnante sarebd’asilo, La maestra ora in maestra be stata esposta andata in pensio«a materiali pensione ha lavorato ne una ventina di in due istituti anni fa dopo aver presenti nelle pareti di tampoprestato servizio namento delle strutture di in due scuole torinesi: la «Picgabbiotti al piano interrato - colo Torino» di via Giacinto si legge nella relazione conse- Collegno angolo via Cavalli, e la gnata a Guariniello - nei pavi- «Sansovino» di via Sansovino. menti degli uffici amministra- Strutture nelle quali ha lavorativi al piano terreno, dell’ex bi- to fino alla metà degli Anni ’90. blioteca al primo piano ed in Poi è arrivata la malattia, con- P Sudoku erchè non è stato fatto nulla per salvare quella donna. Cioè, nulla per evitare che microscopiche fibre di amianto venissero respirate da quella insegnate di scuola media, salvandole la vita. E non dentro una fabbrica, ma nella scuola dove lei insegnava matematica, dov’era stato anche vicepreside: la Vivaldi di via Casteldelfino. Ed è per questo che - chiuse in queste giorni le indagini - il pm Raffaele Guariniello ha indagato sette per- Il sudoku Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 Junior 1 6 4 4 1 1 3 2 1 5 6 5 2 4 2 3 2 La segnalazione del nuovo caso è giunta al magistrato tramite l’Osservatorio, unica struttura che raccoglie i dati sull’incidenza dei tumori provocati appunto dalle fibre di asbesto respirate sui luoghi di lavoro. E che ha già fatto emergere come l’asbesto abbia provocato - nel corso degli anni - centinaia di vittime. Junior 1 6 5 1 3 4 2 2 1 4 4 3 5 1 2 6 5 6 3 3 5 6 2 4 1 2 6 3 1 5 4 4 1 5 6 3 2 Junior 2 6 2 1 3 5 4 1 3 5 2 4 6 5 6 3 4 1 2 5 2 6 1 4 3 4 6 2 3 1 5 3 1 4 5 2 6 La soluzione dei giochi di ieri 7 3 1 2 1 3 5 4 2 2 8 6 9 4 3 6 9 5 2 9 1 1 8 3 7 9 2 1 4 8 9 7 9 4 3 3 2 4 3 9 6 1 5 6 9 Il tempo: cede l’alta pressione, da domani più nuvoloso SOLE NUVOLOSO COPERTO POCO NUVOLOSO OGGI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella MILANO Novara Vercelli Grenoble Pavia TORINO Asti Alessandria Gap GENOVA Savona FRANCIA Nizza Imperia Situazione e avvisi meteo PIOGGIA DEBOLEMODERATA VARIABILE La Spezia PIOGGIA INTENSA Abbastanza soleggiato con addensamenti sparsi, ma con cielo tendente a divenire parzialmente o irregolarmente nuvoloso sulle zone montane torinesi, Valle d'Aosta, Canavese, Biellese e nord Piemonte, con qualche rovescio o piovasco sparso tra pomeriggio e sera. NEBBIA TEMPORALE VENTO NEVE MARE CALMO DOMANI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella Temperature ˚C CITTÀ MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 9 12 11 11 10 11 9 9 11 11 12 13 14 22 24 21 23 23 23 23 22 21 23 20 23 22 A cura di www.nimbus.it Si sfalda gradualmente il ponte di alta pressione tra l’Atlantico e il Nord Europa che ha protetto le regioni alpine negli ultimi giorni. Una depressione atlantica si estende alla Francia e da domani indirizzerà aria nuovamente più umida verso il sud delle Alpi. Per ora non entreranno perturbazioni significative, ma un fronte sul Tirreno porterà nubi più estese domani. Centimetri-LA STAMPA Pavia TORINO Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo Nizza Savona La Spezia Imperia MARE MOSSO MARE AGITATO Da irregolarmente nuvoloso a nuvoloso con piogge in accentuazione su Liguria e basso Piemonte; in giornata qualche piovasco sul resto del Piemonte e ovest Lombardia, inizialmente qualche schiarita resterà sul nord-ovest della Valle d’Aosta e alte valli alpine. CITTÀ MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 12 13 12 13 12 12 13 12 11 12 12 13 13 16 16 16 17 18 16 16 17 15 21 18 17 17 LA LUNA A TORINO IL SOLE A TORINO Sorge alle ore 5.54 POCO MOSSO Temperature ˚C Novara Vercelli Grenoble FRANCIA Non soltanto tra gli operai e impiegati che lavoravano nelle cave e nelle miniere come quella di Balangero, oppure alla Eternit, o ancora sotto le volte dei capannoni della Olivetti, ma anche quei lavoratori che, in teoria, erano «al sicuro». Impegnati in attività i cui rischi potenziali sono di tutt’altra natura. Come le due insegnati, appunto. 5 2 6 7 9 Junior 2 3 Indagine aperta Difficile 8 4 Junior Sudoku 5 tro al quale la ex maestra d’asilo sta lottando ancora oggi. Cosa c’era in quelle scuole di così pericoloso? Secondo i primi accertamenti disposti dal magistrato la presenza di fibre d’amianto sarebbe stata diffusa. Ci sarebbe stata sulle coperture degli edifici. E nei materiali adoperati all’epoca per avvolgere i tubi del riscaldamento. Sui linoleum del pavimento. Si leva alle ore Cala alle ore 9.30 Fasi Lunari Culmina alle ore 13.26 Tramonta alle ore 20.58 21 MAG 28 MAG 5 GIU 13 GIU Medio LODOVICO POLETTO 6 8 5 4 3 7 1 2 9 3 2 1 9 5 8 4 7 6 4 7 9 1 6 2 3 8 5 8 5 7 3 1 9 2 6 4 9 4 2 6 8 5 7 3 1 1 3 6 7 2 4 5 9 8 7 6 4 5 9 3 8 1 2 2 9 3 8 4 1 6 5 7 5 1 8 2 7 6 9 4 3 Difficile il caso 3 7 1 6 4 8 5 2 9 6 9 4 7 2 5 8 3 1 5 2 8 9 3 1 7 4 6 1 8 3 5 6 4 9 7 2 4 5 7 1 9 2 6 8 3 9 6 2 8 7 3 4 1 5 8 1 6 2 5 7 3 9 4 2 4 9 3 8 6 1 5 7 7 3 5 4 1 9 2 6 8 T1 CV PR T2 SPECIALE GIUBILEO PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI 47 VIAGGIO NELLA STORIA E NELLE TRADIZIONI DEGLI ONORI FUNEBRI Al camposanto fra tombe e mausolei Ecco il significato delle parole nel lutto Trovare un… posticino al cimitero? Messa così la frase non dice molto e, d’istinto, non sembra seria, se paragonata alla sacralità del luogo cui si riferisce. E, pure, proprio di «posticino» si parla ogni volta che si citano i loculi: termine che deriva dal latino ed è il diminutivo di luogo, posto. Le parole racchiudono spesso delle sorprese legate alla loro origine, alla loro etimologia. E’ un’affermazione valida in assoluto e, come tale, applicabile anche al contesto funebre. E a proposito: il termine «funerale» da dove deriva? Ci sono almeno due spiegazioni possibili: una vede un’affinità con il «fumo», relativo alla combustione o all’incensamento del defunto, l’altra collega a «funi», attorcigliate e imbevute di pece, usate come torce nell’accompagnamento al cimitero. E cimitero, già che ci siamo, che origine ha? La radice è greca, e vuol dire «dormitorio». Un termine più ampio, nella sua accezione, rispetto a quello di «camposanto», che designa nello specifico il cimitero dei cristiani. Se si cercano i sinonimi di tomba, una delle parole che emergono è «sacello»: è un diminutivo di «sacro», e definisce un piccolo recinto scoperto, a delimitare una zona consacrata. Nei cimiteri, il sacello mortuario è la cappella che accoglie i defunti in attesa di sepoltura. Se il defunto è una persona illustre, è possibile che ad accoglierlo sia un vero e proprio «mausoleo». Si tratta di una tomba di eccezionale importanza, tale da ricordare quella che la moglie Artemisia fece costruire per il marito Mausolo, re persiano. Era un edificio di bellezza eccezionale, tanto da essere inserito tra le sette meraviglie del mondo antico. E qui un inciso: è curioso che, tra le sette meraviglie, ben due fossero delle tombe: il Mausoleo e la piramide di Cheope. Un altro sinonimo di tomba è «edicola»: non ha nulla a che fare con giornali e riviste, è ovvio, e si può tradurre con «tempietto». Per quanto possa sembrare strano, anche le parole «bara» e «feretro» hanno lo stesso significato: «portare» (il defunto che contengono). Bara ha radice indo-europea, feretro è di derivazione latina, ma sono nomi simili nell’indicare una funzione. «Cassa» (da morto) potrebbe apparire come un termine inadeguato, se accostato agli altri due. E invece non è così: in questo caso la derivazione è greca, ma il significato non si discosta troppo, perché indica una «scatola profonda, per il trasporto». Questa idea di movimento, di passaggio, è fatta propria anche dalla Chiesa che, a chi è in gravi condizioni di salute, offre il Viatico. E’ la comunione proposta come alimento spirituale per chi si appresta ad affrontare il «viaggio» da questa all’altra vita. E’ un aiuto a chi è prossimo al «trapasso», cioè all’«andare oltre». Un servizio in più Formula “Cent’anni” di Giubileo Defunto Il termine che deriva dal latino vuol dire: esser sciolti dagli obblighi terreni Cimitero La radice è greca e si traduce «dormitorio» indipendentemente dalla fede religiosa Chi muore è «defunto»: il termine deriva dal latino, e significa «che si è sciolto dagli obblighi», e anche «che ha compiuto il tempo». C’è, nella parola, l’idea di abbandonare la vita quasi fosse un carico, un peso, un impegno. DISPONI OGGI per non impegnare i tuoi cari domani Spesso, però, di una persona che muore si dice che è «perita»: quasi che il termine suoni meno crudo rispetto ad altri. In realtà il «perito» è colui «che ha fatto esperienza». Di qui la possibilità di usare la parola con due significati assai distanti tra loro: nel senso di chi conosce a fondo una determinata materia per averla tanto praticata, e nell’altro di chi ha concluso la sua esistenza dopo averne fatto una esperienza lunga quanto la propria vita. Il defunto viene anche definito «estinto»: qui il significato è più immediato, perché fa pensare alla fiamma della vita che a un certo punto si spegne. C’è poi ancora una parola che viene usata in questi casi, ed è «deceduto». Anche qui la radice è latina, per una parola che è venata di profonda malinconia: indica infatti chi è «andato via». Un significato che, per certi versi, si ritrova anche in «scomparso»: è infatti «chi non si fa più vedere». Quali sono le maggiori preoccupazioni per una persona, specie se già un po’ avanti negli anni? Quelle che riguardano i propri congiunti più diretti. Ci si domanda se, in un domani che si spera il più lontano possibile, dopo la propria scomparsa, i propri cari potranno essere autonomi sia sul piano umano sia su quello economico Giubileo prende atto di questa inquietudine, e cerca di risolverne almeno una parte: «Conilprogetto“Cent’anni”offriamoinfattiai nostri clienti la possibilità di decidere oggi come avverranno le proprie esequie, accollandosene il costo». In un periodo di notevole incertezza economica, «Cent’anni» viene incontro alle famiglie: «Non scarica sui famigliari il costo molto spesso imprevisto del funerale – annotano da Giubileo - Aiuta ad affrontare il lutto in maniera più serena perché, provvedendo in anticipo alle proprie esequie, la persona che ci ha lasciato se n’è andata con un ultimo pensiero, un ultimo riguardo nei nostri confronti». Chi desidera aderire a «Cent’anni» che cosa deve fare? «E’ sufficiente che telefoni o si presenti alla nostra sede: verrà fissato un appuntamento con un nostro funzionario». Tutto si svolgerà nella più rigorosa riservatezza: «Il nostro incaricato presenterà nei dettagli la formula ‘Cent’anni’, e risponderà a ogni domanda. Se poi la persona lo riterrà, si provvederà alla stesura del contratto. In questo modo Giubileo sarà impegnato a provvedere alle onoranze funebri di chi sottoscrive, secondo criteri che si saranno concordati, all’insegna della trasparenza e della chiarezza che da sempre ci contraddistinguono». Quindi una persona può definire nei dettagli come si svolgerà il suo funerale? «Esattamente. Può scegliere tutto, come si fa quando si organizza una qualsiasi cerimonia funebre. E’ un ‘progetto’ che resta nei nostri schedari fino a quando non verrà il momento di tradurlo in pratica». Come si paga la formula «Cent’anni»? «Proponiamoduesoluzioni:oilnormalepagamento del compenso pattuito oppure, in alternativa, la stipula di una polizza assicurativa che indichi Giubileo beneficiario per l’importo dovuto. Con questa seconda forma, per la quale interviene un intermediario assicurativo, non è necessario anticipare tutta la somma». Cerimonie Programmate in Vita LINEA DEDICATA 011/6670035 E-mail: [email protected] T1 CV PR T2 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 48 R T1 CV PR T2 SPECIALE NEBBIOLO PRIMA PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI 49 SI È CONCLUSO L’EVENTO DEDICATO ALLE ULTIME ANNATE DI BAROLO, BARBARESCO E ROERO “Nebbiolo Prima”, grande successo con più esperti mondiali e produttori Cento giornalisti provenienti da 30 Paesi esteri, 210 aziende partecipanti, 450 vini in assaggio. Sono questi i numeri della quinta edizione di «Nebbiolo Prima», evento internazionale organizzato da Albeisa, l’Unione Produttori Vini Albesi, per presentare in anteprima alla critica internazionale la qualità delle nuove annate. Barolo 2010 e Riserva 2008, Barbaresco 2011 e Riserva 2009, Roero 2011 e Riserva 2009 sono stati i protagonisti dell’appuntamento, tenutosi dal 12 al 16 maggio ad Alba. «Il bilancio è più che positivo - dice il presidente di Albeisa, Alberto Cordero di Montezemolo -. Questa manifestazione esprime costantemente la propria rappresentatività. Oltre alla presenza crescente di giornalisti provenienti da tutto il mondo, ogni anno si aggiungono nuove aziende che scelgono questa vetrina per presentare la propria produzione. Sempre maggiore è poi l’interesse da parte dei mercati esteri, come ad esempio quelli asiatici, che fino a ieri preferivano i vini francesi». Secondo la giornalista cinese Grace Zeng, ad esempio, l’evento rappresenta un’ottima opportunità per conoscere la diversità dei vini a base Nebbiolo e le aziende che li producono. L’americana Marcela Winehouse ha invece evidenziato le potenzialità di questi vini nel proprio paese: «Tra gli esperti e gli appassionati, Barolo e Barbaresco sono molto conosciuti negli Usa, mentre il pubblico sta imparando a conoscere anche il Roero, che unisce le caratteristiche organolettiche al prezzo più ragionevole». Dal parere della stampa si confermano grandi aspettative per le vendemmie 2010 e 2011, annate tra loro molto diverse ma con enorme potenziale qualitativo, complementari fra loro. Una coppia di annate che potrà dunque entrare nella storia, sulle orme della prima grande doppietta, quella delle vendemmie 1989-1990. «Nebbiolo Prima» è stata anche l’occasione per raccontare lo stato di salute delle denominazioni, grazie ai numeri presentati durante l’apertura da Pietro Ratti, presidente del Consorzio di Tutela. Nel 2010 sono state prodotte 12.147.000 bottiglie di Barolo, 4.265.573 bottiglie di Barbaresco e 727.115 di Roero. La produzione è stabile: dal confronto tra 2012 e 2013, infatti, nell’ultimo anno sono stati confermati i numeri del 2012 per il Barolo, mentre per il Barbaresco si è registrata una crescita del 4%. In crescita è anche il numero di aziende che utilizzano le Menzioni Geografiche Aggiuntive, che rappresentano oggi circa il 50% della produzione. Archiviato un evento di successo, Albeisa è già al lavoro per implementare nuovi progetti, I progetti dell’Albeisa Associazione impegnata anche nella conservazione della foresta del Kenya primo fra tutti quello a favore dell’ambiente. Continua, infatti, l’iniziativa per la conservazione della foresta tropicale del Kenya. Il progetto dell’associazione, nato per celebrare i quarant’anni della storica bottiglia albese, mira a finanziare il reintegro di 4.000 alberi del Bore, grazie al supporto dell’organizzazione Tree-Nation, comunità internazionale che svi- luppa progetti di rimboschimento. Il fine è combattere il cambiamento climatico, la deforestazione e aiutare le economie locali, perché piantare alberi non è solo una parte necessaria e importante della lotta contro i cambiamenti climatici pericolosi, ma contribuisce a creare posti di lavoro, prospettive e conoscenze nelle comunità in cui essa si svolge. Albeisa è stata fondata nel 1973 da un’idea di Renato Ratti con l’obiettivo di identificare attraverso un contenitore unitario, una bottiglia dalla forma unica e speciale, le migliori produzioni di Langa. E’ un’associazione non a scopo di lucro, la cui finalità principale è la promozione e la valorizzazione dei vini dell’albese. «Nebbiolo Prima», anteprima internazionale di Barolo, Barbaresco e Roero, organizzata in collaborazione con il Consorzio di Tutela, è il principale evento che impegna l’associazione. L’Unione Produttori Vini Albesi è lporganismo che gestisce l’utilizzo della bottiglia Albeisa, con l’impegno costante a diffonderne l’uso, nel rispetto di precise regole. Oggi rappresenta circa 230 soci e 13 milioni di bottiglie. T1 CV PR T2 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 50 T1 CV PR T2 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 . Cronaca di Torino .51 INCHIESTA DI GUARINIELLO “La fontana è instabile” Indagine in piazza Benefica Controlli dopo la lettera di un comitato di zona LODOVICO POLETTO Chissà se Kostas Varotsos conosce Raffaele Guariniello. Lui è l’artista greco che, circa quindici anni fa, realizzò «La Totalità», quell’enorme fontana di vetro che si staglia al centro di piazza Benefica. Lastre sovrapposte in modo geometrico così da formare una specie di semi arco che si estende verso un lato della piazza. Bellissima. Un tempo. Su Guariniello non servono presentazioni, tanto ormai si sa tutto. Tranne che il magistrato che ha inchiodato alle loro responsabilità i vertici Thyssen, e molte altre persone, stavolta si sta interessando di piazza Benefica. E più in particolare de «La Totalità». E sul tuo tavolo, nell’ufficio al quinto piano del palazzo di giustizia, c’è un fascicolo proprio su quella fontana. L’opera di un artista greco L’esposto del comitato Tutto perchè il comitato di zona, «Cit Turin», ha scritto al magistrato segnalandogli una questione: «Quel monumento potrebbe avere dei seri problemi di stabilità». Potrebbe, in pratica, diventare pericoloso per i passanti. Potrebbero staccarsi delle lastre di vetro che, spesse come sono, cadendo è facile immaginare i danni che potrebbero provocare. Lì, accanto alla fontana, infatti, spesso giocano i bambini, passeggiano mamme con i passeggini, ci sono i pensionati a pomeriggio inoltrato. E così il monumento è diventato un osservato speciale. Si chiama «La Totalità» la fontana dell’artista Kostas Varotsos: è fatta di lastre di vetro sovrapposte in modo geometrico così da formare una sorta di semi arco non c’entra un bel niente e ben difficilmente sarà convocato dal magistrato. E che il fascicolo di Guariniello è puramente conoscitivo. Come dire: «Controlliamo prima che accada qualcosa di serio». Serviranno perizie e accertamenti di carattere tecnico. Ma nel frattempo il Comune, sollecitato dall Procura, ha già provveduto a cintare il lato del giardinetto di piazza Benefinica verso il quale potrebbero cadere spuntoni di vetro. Poi, con il tempo si vedrà cosa fare. Per intanto la sicurezza è garantita. Le transenne A questo punto va subito detto che non ci sono persone indagate, che Kostas Varotsos La fontana malata E poi, che dire, «la Totalità» non ha mai avuto troppa fortu- na, anche se qualche consenso lo aveva strappato. Ma, allora, era appena stata costruita. E nella bella stagione quelle la- Recintata la parte di giardino dove potrebbero cadere le lastre di vetro stre di vetro erano specchi che riflettevano e filtravano i raggi del sole. Era uno spettacolo. E poi i vetri erano puliti, l’acqua limpida, i piccioni se ne stavano lontani, e qualcuno si faceva anche fotografare con il monumento alle spalle, neanche si trattasse della statua di Gari- baldi. Dieci anni dopo erano esplose le prime proteste. Crolli di vetri., Sporcizia. Animali. Minacce di petizioni e via elencando. E si organizzò la prima grande operazione di pulizia e restauro. Era il 2009. Il monumento triste Cinque anni dopo è tutto come prima. Se non peggio. E l’acqua nell’invaso ai piedi del monumento è più scura delle lastre di vetro. Piccioni. Cartacce. E il sole non fa più brillare nulla. Che intervenissero quelli del comitato era quasi scontato. Ora si aspettano le perizie. C’è da giurarci: stavolta a curare i mali della fontana di Kostas Varotsos, arriverà un ottimo medico. LA POLEMICA LA PARTE CIVILE: UNA DEPOSIZIONE GIÀ SMENTITA “Nascosta una prova A rischio il processo Furchì” La difesa: l’identikit tracciato da una testimone non era nel fascicolo MASSIMO NUMA «Le fattezze dell’uomo disegnato dalla Scientifica su indicazione di una testimone che si era presentata spontaneamente non corrispondono all’identikit di Francesco Furchì. E questo identikit era nascosto nel fascicolo dell’inchiesta». L’avvocato Giancarlo Pittelli, che difende Furchì assieme ai colleghi Maria Rosaria Ferrara, Gaetano Pecorella ed Enzo Galeota, attacca procura e polizia. Zancan: «Zero argomenti» Secca la replica dell’avvocato di parte civile Giampaolo Zancan: «Quello che conta nel processo sono le due testimonianze dibattimentali della teste Laura C. nel processo e in Corte d’Assise. In entrambe la teste ha dichiarato di non essere in grado di riconoscere nessuno. Ha descritto un volto coperto da una sciarpa, ha parlato dell’assenza della barba quando, nell’identikit, ricompare. Come si fa a dare importanza alla deposizione in sede di indagine dove la teste parla di una di un volto di una persone con la parte inferiore del volto coperta da una sciarpa che smentisce la sua stessa dichiarazione. La mossa dei dei difensori dimostra che hanno ben pochi argomenti per difendere il loro assistito». Zancan commenta poi la testimonianza del prof. Pier Giuseppe Monateri: «E’ emerso con imbarazzo che né Monateri, né Furchì, nei loro incontri successivi all’agguato, non avrebbero mai parlato del delitto. Questo fatto costituisce la prova di un atteggiamento tutt’altro che limpido». «Fatto gravissimo» Ma il team della difesa insiste: ««Un fatto gravissimo poiché abbiamo appreso dell’esistenza di questo identikit sono durante l’ultima udienza, come se fosse stato nascosto, un elemento di prova mai inserito nel fascicolo». Ancora: «In maniera del tutto occasionale e su insistenza dei difensori, dai cassetti del pm è saltato fuori un atto di indagine importantissimo conosciuto soltanto dagli investiga- ANSA Il killer di Alberto Musy tori e mai prodotto dall’accusa in alcuna sede. Il fatto è gravissimo e ha certamente influito sulle determinazioni dei giudici chiamati a valutare la gravità indiziaria, dal gip fino alla Cassazione. Siamo in presenza di un dato decisivo che attiene all’individuazione del volto del killer e alle sue fattezze». «Gip condizionato» Conclusione: «L’avere privato la difesa e i giudici, anche se per mera svista, di un elemento decisivo di valutazione inficia alla base le indagini e l’intero processo». T1 T2 52 .Cronaca di Torino STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 PIAZZA CASTELLO PIAZZA CARIGNANO Sfilata in centro “Restituiteci le nostre ragazze” Contro la violenza con il sangue dipinto sulle labbra La comunità nigeriana manifesta per le ragazze rapite «Vuoi davvero morire?». 14 modelle aprono il corteo EMANUELA MINUCCI CRISTINA INSALACO «Torino ha fatto la sua parte, alla fine eravamo un centinaio di persone: è stata una manifestazione che toccava il cuore, e la città ne ha capito l’importanza». Sono parole di Samdavis Ogbodo, il portavoce di «Nigerian Dream» che ieri ha portato in piazza Castello la comunità nigeriana torinese. Obiettivo: la liberazione delle studentesse rapite dai fondamentalisti islamici del Boko Haram. Il sit-in di protesta è andato in scena fra le 10 e le 12, proprio mentre a pochi passi da piazza Castello, Kerry Kennedy, paladina internazionale dei diritti umani, teneva una lectio magistralis in Comune. mente sono tanti coloro che hanno a cuore il destino delle studentesse rapite». E ha aggiunto: «Non solo la partecipazione in cui speravamo c’è stata. Ma si è percepito quanto, sia i cittadini nigeriani sia quelli torinesi, siano in ansia per la sorte di queste 223 ragazze e quanto sperino nel loro più rapido rilascio». Il sit-in L’organizzatore Come ha spiegato al termine del sit-in che si è tenuto nell’area delle fontane, Samdavis Ogbodo,«sono stati moltissimi coloro che hanno partecipato alla mobilitazione: evidente- ANSA «Torino ha fatto la sua parte» Un centinaio di manifestanti ieri mattina in piazza Castello Il portavoce di «Nigerian Dream» spiega pure che «a Torino è in corso una grande mobilitazione che coinvolge prima di tutto le chiese: il 99 per cento dei nigeriani immigrati qui sono infatti di re- ligione cristiana cattolica». Ci si muove a tutti i livelli, insomma, nei palazzi della politica, per le strade, nei luoghi di culto. Accade in tutta Italia, ma a Torino ieri mattina ci si è stretti davvero tutti insieme, con il fiato sospeso in attesa che per le ragazze arrivi il momento della giusta libertà: «Sono già state troppo a lungo prigioniere» Racconta ancora Ogbodo: -«E’ stato come se tutta la città si fosse raccolta attorno a quei cartelli con su scritto «# bring back our girls» e «Release our sisters», rilascia le nostre sorelle: noi l sentivanmo». Il sangue sulle labbra, le percosse sulle guance, il mascara che dagli occhi sporca tutto il viso. Si sono truccate così ieri pomeriggio le 14 modelle torinesi che hanno aperto il corteo «Vuoi davvero morire?», contro la violenza sulle donne. Una manifestazione iniziata in piazza Vittorio e conclusasi davanti a palazzo Carignano, che non è stata organizzata da nessuna associazione ma da un gruppo di 10 fotografi, tra i quali Giuseppe Deiana e Alex Fiumara, e 14 modelle, tra cui Rossella Marra e Sabina Morea. «È una campagna d’informazione contro la violenza sulle donne – dice Fabiana Di Masi, la coordinatrice -. Per risvegliare le donne che vivono in situazioni potenzialmente pericolose e non hanno tutele». Per due ore ieri le modelle, seguite dalla gente, hanno passeggiato, danzato, si sono I segni delle percosse Il flash mob delle modelle ieri pomeriggio in piazza Carignano buttate a terra per simulare una violenza. Le vittime A partecipare al corteo c’erano anche alcune donne, vittime in prima persona di violenze. Che dall’incubo degli ex mariti ne sono uscite. Come Anna, 50 anni, che ha trovato da un’amica la forza di ribellarsi che da sola non avrebbe mai trovato. Anni fa è scappata di casa con la figlia, e dal marito non ci è più tornata. «Ho pregato tante volte che il mio ex marito morisse, e mi sono addormentata altrettante volte con il terrore che potesse ammazzarmi nel sonno». Lui la picchiava, le scaraventava sedie e posaceneri addosso, la minacciava e perseguitava. Le implorava sempre perdono. «Non ho mai ricevuto da lui nessun risarcimento danni». Barbara, 37 anni, è riuscita a perdonare l’ex marito, ricaduto più volte nel vortice della droga. «Dopo ogni sua sberla, morivo e mi annullavo. Poi ho visto la paura negli occhi di mio figlio e ho deciso di cambiare. Di iniziare ad amarmi. Senza l’indifferenza dei miei vicini di casa, lui non mi avrebbe fatto tutto questo male». T1 T2 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 . Cronaca di Torino .53 ELISA BARBERIS 12 na squadra di steward contro il divertimento che degenera in malcostume. Li si può incontrare in via Baretti, pettorina gialla e modi gentili, mentre invitano i frequentatori della sera ad abbassare il tono della voce, non abbandonare bottiglie e bicchieri per strada e spostare macchine parcheggiate in doppia fila. Da circa un mese dodici locali hanno deciso di «autotassarsi» e assumerli per evitare che nel week-end il caos prenda il sopravvento. U locali Partecipano all’iniziativa: la Burgheria, il Barotto, Mad, Alma Latina, Bottega Baretti, lo Stonnato, la Quite, Lanificio San Salvatore, Diwan, Brasserie Bordeaux, Shaka Brah e Locanda clandestina L’allarme «Con l’arrivo della bella stagione abbiamo visto che la situazione cominciava a peggiorare rapidamente – spiega Antonio Salvatore, proprietario del Lanificio - e abbiamo voluto dare un segnale positivo ai residenti: un modo per tutelare sia loro, sia le nostre attività». Una decisione che, secondo Davide Pinto del Diwan, nasce anche da una carenza normativa: «Ogni sera rischiamo di essere citati per disturbo della quiete pubblica se non provvediamo ad allontanare i più agitati, ma spesso possiamo fare ben poco se questa gente è fuori dal nostro locale.» La squadra Tre isolati, da largo Saluzzo a via Sant’Anselmo. Avanti e indietro dalle 20 fino alle 4 del mattino. «Ma non si tratta di una ronda – precisa Massimo Bonfante della Best Service, la società che gestisce il servizio di sicurezza –, non ci sostituia- REPORTERS A fermare la mala-movida ci provano i vigilantes Dodici locali di San Salvario assumono delle guardie private “Sorvegliano dehors e locali, ma non chiamatele ronde” IN VIA BARETTI «Il caos danneggia anche noi: rischiamo denunce e chiusure» mo in alcun modo alle forze dell’ordine». In tutto gli steward sono sei, per quasi tutti si tratta di un secondo lavoro: «Cominciamo in due, poi aumentiamo man mano che cala la notte. Vigiliamo sui dehors e, se serve, anche dentro i locali. Poi alle tre passiamo a controllare che la musica sia staccata e non ci siano più clienti». Per molti esercizi pagare un sorvegliante sarebbe un costo improponibile, così l’unica soluzione è stata suddividere la spesa, prevedendo che la squadra si fermi anche oltre l’orario di chiusura. «Ci comportiamo come un privato cittadino – continua Bonfante –: in caso di furti o risse, possiamo intervenire e ferma- re il malfattore, ma poi chiamiamo polizia o carabinieri forze dell’ordine. In ogni turno lungo, inoltre, ci sono sempre almeno due persone esperte in l soccorso e procedure anti-incendio». La risposta del quartiere Forse è ancora presto per fare un bilancio. «Qualcuno si chiede chi siamo, altri invece cominciano a riconoscerci per strada – racconta Massimo –. E tanti residenti sono già venuti a ringraziarci dell’iniziativa». Certo, il brusio rimane: «La nostra intenzione – sottolinea Salvatore – è quella di evitare almeno cori da stadio nel mezzo della notte e di ritrovare i marciapiedi pieni bicchieri e cartacce. Sarà ancora poco, ma era importante dare il segnale che siamo i primi a voler far porre un freno alla cosiddetta “malamovida”, perché danneggia sia chi vive a San Salvario, sia noi». La proposta dei gestori REPORTERS Il quartiere Positiva la reazione dei residenti di San Salvario:«Qualcuno ci chiede chi siamo ma molti ci riconoscono e vengono a ringraziarci» Di un servizio di sicurezza, nel quartiere, si parlava da molto. «È più di un anno che insieme agli altri proprietari dei locali di zona cerchiamo una soluzione, ma abbiamo bisogno anche del sostegno dell’amministrazione», conclude Pinto. «Come si è pensato di modificare il regolamento comunale per incentivare i dehors esteticamente belli, speriamo che il Comune possa valutare sgravi fiscali anche a favore di quegli atteggiamenti virtuosi che puntano a migliorare la qualità della vita». REPORTERS Saper spendere Simonetta [email protected] Un Caval d’Brons in miniatura ppassionato dei tanti monumenti che segnano la storia di Torino, Marco C. desidera togliersi una curiosità: in piazza San Carlo a Torino c’è il famoso monumento « C av a l d’Brons». Io vi invio la fotografia (anzi più di una) di una riproduzione del monumento dei primi anni del Novecento; è quasi tutto in bronzo (40x40). E’ lo stesso monumento ma in miniatura? Potete darmi una valutazione?». A Molto interessato il profesor Ferdinando Viglieno Cossalino: «Il modello di documento, del quale il lettore ci invia le fotografie, è proprio la riproduzione in miniatura del monumento a Emanuele Filiberto che si trova in piazza San Carlo a Torino. «Carlo Marchetti (Torino 1805-Passy 1867) tra i più importanti scultori europei della prima metà dell’Ottocento, nel 1838 modellò e fuse a Parigi il monumento a Ema- nuele Filiberto che donò a Carlo Alberto con il solo rimborso spese. Il monumento equestre venne poi trasportato a Torino ed ebbe talmente successo che, ad opera di bravi artigiani locali, furono eseguiti in miniatura alcuni modelli uguali e simili all’originale. E questo modellini in miniatura furono messi in vendita. «Il modello in possesso del lettore è uno dei più completi e più simili all’originale. La stima del suo valore perciò è piuttosto elevata: 2.500 euro». Simpatico Domenico R. ,che si autodefinisce «Il peggior incubo di Simonetta», visto che invia a «Saper spender»e non una ma tante richieste di stime di quadri, oggetti, mobili... Ed eccolo qui con due quadri e gli auguri di Buona Pasqua 2013 perché, con pazienza, ha aspettato più di un anno la risposta. «L’autore dei due piacevoli paesaggi - spiega Viglieno Cossalino - è Giacinto Bo (Montanaro Canavese 1832Torino 1912). È stato un pittore eclettico e autodidatta che si dedicò al paesaggio seguendo la tradizione pittorica piemontese. Dipinse vedute di montagna, paesaggi fluviali e scorci di paesi con contadine. Partecipò ad alcune esposizioni della Promotrice di Belle Arti di Torino. Il valore dei quadri è di 1.500 euro l’uno». Chiamiamolo Zac Torino : «Abbiamo due quadri lasciati ldalla zia, una tempera o acquerello firma L. Rossi e un olio che la zia definiva ’La predica di San Francesco’». «Il ritratto femminile -spiega il perito è di Luigi Rossi, pittore attivo nella seconda metà del ’900. Di questo bravo pittore si hanno po- che notizie, nessun riscontro sul mercato dell’arte: circa 500 euro. Il dipinto ’La predica di San Francesco’ è della prima metà del XVIII secolo, di un pittore attivo nel Nord Italia: 600 euro». Purtroppo non sempre riusciamo a soddisfare tutti. Come accade con la lettrice che si chiama Teresa. Ha inviato le fotografie di una coppia di candelabri trovati svuotando la cantina dei nonni: «pesano 680 g - scrive - li abbiamo trovati avvolti nella velina di un antiquario. Hanno un valore storico ed economico». Secondo il perito «per dare un parere occorre vedere i candelabri; dalle foto non si capisce l’epoca che potrebbe essere prima metà ’800 oppure rifacimento del Novecento. Di conseguenza la stima può variare da 1.330 a 200 euro». farmacie Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: corso Sebastopoli 202/B; via Monginevro 126; via Arnaldo da Brescia 38; via Farinelli 36/9; viale dei Mughetti 9/E; via San Tommaso 16; corso Taranto 183/C; via Mazzini 31; via Vanchiglia 29/A; piazza Adriano 12; via Berino 6; corso Sommeiller 31; via Stradella 36; corso Romania 460. Disera(19,30-21,30):piazza Galimberti 7. Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1. Info: www.farmapiemonte.org. T1 CV PR T2 54 .Metropoli STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 etropoli Per le vostre segnalazioni [email protected] Chieri, 6 posti per l’archivio comunale Chieri, mercatino dell’antiquariato Il Municipio cerca sei disoccupati, iscritti al centro per l’impiego, per riorganizzare l’archivio comunale. «Il progetto - spiega l’assessore Rachele Sacco (foto) - è finanziato dalla Regione con 80 mila euro». [F. GEN.] Il primo appuntamento è per domenica prossima. Tornano in città le bancarelle dell’antiquariato. Il mercato - oltre 200 espositori - proseguirà fino a tutto il 2014 con altri sei appuntamenti. [F. GEN.] Solo uno esposto Collegno L’incasso del supermarket prelevato come al bancomat Tra le opere realizzate dai tre writers selezionati, soltanto uno sarà esposto, mentre quelli dei bimbi gli faranno da cornice Ennesimo colpo: svuotata la cassa continua del discount Ekom Grugliasco PATRIZIO ROMANO Writer e bambini Una sfida sul tema dei prezzi al ribasso Continuano i colpi alle casse continue dei supermercati. L’ultimo, in ordine di tempo, è avvenuto lunedì sera all’hard discount Ekom in via Torino, a Collegno. Dalla cassa è sparita la busta degli incassi, ma - a quanto pare senza che i ladri abbiano lasciato il seppur minimo segno di effrazione. Un lavoretto pulito pulito, che dovrebbe aver fruttato ai ladri un bottino all’incirca di 10 mila euro. I fatti A scoprire il colpo sono gli agenti della sicurezza, giunti alla Ekom martedì mattina per il prelievo di rito. Quando arrivano tutto è in regola. Lo sportello è chiuso e la cassa continua è intatta. Ma appena aprono la cassetta, con chiave e codice, ecco la sorpresa. Non trovano nulla. Sparita la busta azzurra e il suo contenuto. Sbalorditi chiamano subito i carabinieri che arrivano sul posto. Anche loro rimangono perplessi. La cassa è immacolata. Nessun segno di forzature. A dare una spiegazione è poi il filmato delle videocamere di sorveglianza in cui pare si veda il ladro che lunedì sera apre la cassa, preleva la busta e si allontana. Il volto coperto dal cappuccio di una felpa. Un’operazione di una manciata di secondi. Quasi un prelievo al bancomat. Nessuna effrazione, hanno codici e chiavi Il discount di via Torino, a Collegno, alleggerito dell’incasso da un uomo coperto dal cappuccio di una felpa, immortalato dalle immagini registrate dalla videosorveglianza. Almeno 10 i colpi analoghi Stesso sistema E non è la prima volta. Tempo fa la polizia aveva fermato tre persone, di cui due stranieri, mentre stavano svuotando la cassa continua di un market a Torino. Neanche l’azione delle forze dell’ordine aveva fermato i ladri. Tant’è che il giorno dopo a finire nel mirino era stato un hard discount della Ekom, questa volta a Mirafiori Sud. Identica allora la tecnica usata: chiave e codice. Facile facile. Ma un vero giallo, invece, per gli investigatori. E pare che dall’inizio dell’anno di colpi simili ne siano stati portati a segno oltre una decina, tra banche, negozi e market. Le reazioni «Quando sono arrivato la mattina - dice un testimone - sembrava tutto regolare. I vigilantes hanno fatto scoprire il colpo, filmato dalle videocamere». E un dipendente precisa: «Ogni volta che la cassa suona, riempiamo una busta e la infiliamo nel caveau. Una volta messa all’interno, non possiamo più toccarla. Sono gli agenti della sicurezza a ritirare il sacco, anch’esso sigillato, però dall’esterno. Dalla cassa continua». Come siano riusciti i ladri nel colpo rimane un giallo, che toccherà ai carabinieri svelare. Tre writer di esperienza e decine di bambini entusiasti. Questo il contorno della manifestazione che si è svolta ieri pomeriggio nel piazzale di Le Gru. Ad organizzarla il supermercato Carrefour. Tre pannelli quadrati di oltre due metri di lato hanno visto impegnati i tre artisti, mentre attorno, su alcuni tavolini, si sfidavano anche i bambini nel realizzare dei disegni che avevano come tema «Abbasso i prezzi». Ma se tutte le «opere» dei bimbi verranno esposte nel centro commerciale, solo una di quelle realizzate dai writers sarà posta all’interno. A seguire le operazioni un art director. «Ho cercato e scelto io stesso i tre artisti, tutti con molta esperienza» spiega Andrea, che come molti writers non ama far conoscere il suo cognome. A scatenarsi con le bombolette sui pannelli c’era Simone, di Torino. «Fa parte di un collettivo di artisti dal nome Knz - precisa - e da 16 anni dipinge e fa il grafico Si sfiorano i tubi Chieri Un motociclista rischia di sbattere con il casco contro le tubazioni dell’impianto antincendio, realizzato in un secondo tempo, quando gli interventi erano già finiti Troppo basso il “multipiano” I motociclisti ci sbattono la testa FEDERICO GENTA Turisti, negozianti e semplici residenti lo desiderano da una vita. Lui, il parcheggio sotterraneo dell’ospedale, ha aperto le porte ad auto e motociclette dopo oltre un anno di attesa. Realizzato a completamento del nuovo distretto sanitario, è affidato interamente alla gestione comunale. E’ costato poco meno di cinque milioni di euro. Ma già durante il primo giro di controllo - il sindaco Lancione e i vertici aziendali in testa - sono emersi i primi punti deboli. Non tutti i cartelli risultano immediata- pubblicitario. Ha lavorato anche all’Amazing Day di Milano, uno dei più importanti del genere. Poi c’è Michele, anche lui di Torino, dipinge da una ventina d’anni, ha uno stile più classico. E infine Maurizio, di Milano, opera nel mondo artistico e dell’illustrazione, oltre ad essere un cantante rap». Intanto i bambini lavorano ai loro baby-graffiti. Solo tre, scelti dall’art director, verranno premiati con dei colorati kit per la scuola. Ma sulla bacheca sono già un centinaio le opere lasciate dai diversi artisti in erba. Intanto il direttore di Carrefour si aggira tra i pannelli dei writers. «Devo ancora decidere quale esporre - ammette Paolo Moretto -, ma credo che propenderò per quello con la scritta, anche se li metterei tutti». Solo una delle opere sarà esposta all’interno dell’ipermercato, proprio davanti alla batteria delle casse e a farle da cornice, in alto tutti i disegni dei piccoli graffitari, che tra mongolfiere ed elefanti, case e scuole, hanno riempito i fogli di mille colori. [P. ROM.] mente comprensibili, ma a rischiare una capocciata sono i motociclisti. rica della città, ampliando la zona pedonale di via Vittorio, sembra sempre più lontano. Sosta economica Apertura in sordina Chiariamoci. Per Chieri il multipiano di piazza Silvio Pellico rappresenta un’autentica rivoluzione. Nel complesso i suoi quattro piani sono in grado di ospitare 250 veicoli. Cancellano di fatto la difficoltà cronica di trovare un posto auto libero a ridosso del centro. E c’è di più. La tariffa oraria degli stalli è di un euro l’ora. Appena dieci metri più in là, davanti al Duomo, per lo stesso tempo servono altri 50 cents. E il progetto di cancellare tutte le strisce blu nell’area sto- La stessa inaugurazione formale del multipiano è demandata all’amministrazione che uscirà dai seggi del 25 maggio. «Me ne occupassi io, adesso scatenerei un polverone» dice il sindaco Francesco Lancione, che tra una settimana se la dovrà vedere con altri otto candidati alla carica di primo cittadino. «Ma i lavori sono ultimati da un pezzo e non aveva senso rimandare ancora l’apertura». Ma è bastata una semplice passeggiata nei sotterranei per notare i primi sosta sia consentita nel cortile dell’Asl e, appunto, al primo livello. Il guaio più grosso, invece, è l’altezza. Tubi troppo bassi guai, non sempre rimediabili. Divieto a metà Appena raggiunto il primo piano interrato, superata una grata malconcia che oggi dovrebbe già essere stata sistemata, arriva la prima sorpresa. Una fila di parcheggi riporta inequivocabilmente la scritta «Gpl». Peccato che all’ingresso del multipiano siano presenti cartelli che ne vietano l’ingresso. Tutto è chiarito, si fa per dire, da una scritta accanto, decisamente più piccola, che spiega come la A partire dal secondo piano questa non supera il metro e 90. Tradotto: un motociclista alto più della media andrebbe a sbattere il casco contro la trave d’accesso ai posteggi. Colpa dell’impianto antincendio, installato quando i lavori erano già stati ultimati. «Lo hanno richiesto i vigili del fuoco durante un controllo successivo - conferma il direttore dell’Asl To5, Maurizio Dore - Proprio questa è stata la causa dei tanti ritardi». DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 55 T1 CV PR T2 T1 CV PR T2 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 56 T1 CV PR T2 In città .57 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA . incittà Società cultura & spettacoli RENATO RIZZO L a salsiera in sheffield è lì da giorni, in un angolo della vetrina d’un antiquario di via Cibrario seminascosta tra decine di altri oggetti e forse destinata a finire in qualche anonimo salotto. Ma anche gli oggetti hanno un’anima e la loro storia è fatta di incroci e coincidenze che si materializzano o evaporano secondo il capriccio delle «sliding doors», le porte girevoli del destino, a sottolineare l’importanza del caso nell’eterno gioco dei «se» e dei «ma». Il destino della salsiera è inciso sulla convessità della sua forma - due lettere, «Y K» scritte in arabo e nella curiosità d’un professore che, per caso, in quel momento è davanti alla vetrina e la sta guardando: Sherif El Sebale, titolare del corso extracurricolare di Lingua Araba e Civiltà ed Arti dell’Islam al Politecnico. «Quelle lettere - racconta - erano disegnate secondo una forma usata dai calligrafi per siglare oggetti appartenenti a famiglie nobili. Volevano dirmi qualcosa che, però, non riuscivo a focalizzare». L’enigma Apre la porta del negozio - sliding doors - entra e compra la salsiera a un prezzo abbordabile scoprendo dall’antiquario che quell’oggetto arriva da Alessandria d‘Egitto. «Y, K» : due lettere, un enigma. Ma un’altra «porta girevole» si spalanca di colpo quando Sherif El Sebale - che sta lavorando con altri colleghi a una mostra sugli architetti italiani attivi in Egitto sul finire dell’Ottocento prevista dal 20 al 28 maggio al Castello del Valentino - vede in un volume la riproduzione di una La prevalenza di Torino EMANUELA M INUCCI Bermuda stile Beckham La sigla in arabo La salsiera apparteneva al principe Kamal, grande mecenate (fondò l’Accademia delle Belle Arti del Cairo mandando a studiare in Italia gli allievi più meritevoli) ma anche instancabile viaggiatore e esploratore Fondazione Accorsi-Ometto E dalla vetrina spuntò una preziosa salsiera Un pezzo di storia del ’900 ritrovato in un negozio di via Cibrario LA CONFERENZA Il professore che l’ha acquistata per caso ne racconterà la storia straordinaria vetrata. Adornava il palazzo dì un membro della famiglia reale e ripropone in trasparenza proprio quel monogramma: «Y K», iniziali del principe Yussef Kamal, uno degli uomini più ricchi del mondo in quella stagione di inizi Novecento il quale, al termine della Prima Guerra Mondiale, aveva rifiutato la corona di re propostagli dagli inglesi. La conferenza Il vecchio oggetto in sheffield arrivato a Torino evoca un mondo da Mille e una Notte che oggi alle 16, Sherif El Sebale ripercorrerà, mostrando al pubblico il suo ritrovamento, in una conferenza alla Fondazione Accorsi-Ometto in via Po 55 nell’ambito della rassegna «L’Oriente di Alberto Pasini». E le scoperte non sono finite: lo stesso monogramma appare riprodotto anche sui cofani in pelle citati da Gaston Louis Vuitton nel libro «Cento bauli da leggenda» in cui si raccontano vizi e vezzi dei facoltosi clienti che ordinavano questi gioielli di pelletteria. Così sco- Il baule La valigia che il ricchissimo principe egiziano Yussef Kamal (nella foto a sinistra) aveva commissionato per uno dei suoi tanti viaggi alla ditta francese Louis Vuitton all’inizio del ’900 priamo che «Sua Eccellenza» il principe Kamal, grande mecenate (fondò l’Accademia delle Belle Arti del Cairo mandando a studiare in Italia gli allievi più meritevoli) ma anche instancabile viaggiatore e esploratore, «da qualunque parte del mondo si trovasse spediva al Cairo la biancheria da lavare. Aveva un domestico addetto a questo trasporto e voleva due bauli molto grandi per fare la spola con la capitale egiziana». Talmente grandi che costrinse la maison parigina ad allargare i primi che gli aveva inviato: il risultato fu che «non entravano neppure in una stanza» e si dovette ridimensionarli in fretta e furia. La stessa fretta che Y. K. impose a Vuitton perché li duplicasse una serie infinita di bagagli e altri preziosi oggetti andati perduti quando naufragò in un fiordo norvegese. In un crescendo di sfarzo ordinò alla casa francese un’auto dal costo pazzesco, completamente equipaggiata per cacciare nel deserto che, però, rimase sempre chiusa nella rimessa del palazzo. L’esilio L’oggetto scovato nella vetrina di via Cibrario fa scorrere altre immagini e storie, come una Lampada d’Aladino «sui generis», sino a riproporci quelle dell’esilio dorato al quale il principe si con- dannò in Austria dopo la caduta della monarchia egiziana nel 1952: non volle portare all’estero la maggior parte dei suoi beni lasciando che fossero messi all’asta e dispersi (qui incomincia il viaggio della salsiera torinese) dagli autori d’una «rivoluzione» per la quale sembra provasse persino qualche simpatia. Forse perché aveva deposto l’odiato re Faruk o, forse, per un atteggiamento di estremo snobismo. A ttenzione, stanno arrivando. Ieri mattina in piazza Vittorio ne sono stati avvistati due esemplari. Coppia di ragazzi con polpaccio color Philadelphia rigorosamente enplein-air. Entrambi orgogliosissimi dei loro primi, imperdibili, bermuda di stagione. E dire che non si sudava nemmeno un po’, anzi, ci voleva il golfino. Se ne avvistate uno anche voi, oggi (si moltiplicano con la velocità delle mosche) esprimete un desiderio, così come si fa con le primizie: divina provvidenza dello stile, non farci mai più vedere un bermudato a Torino. E non provateci neppure a dire che una settimana fa li ha indossati pure David Beckam. Lui si trovava in una piscina sui tetti di Londra per lanciare la sua collezione di costumi da bagno per H&M. Non faceva le vasche su è giù per i Murazzi sciabattando (sì, perchè c’è pure chi li abbina ai sandali da tedesco in gita) sorseggiando la Corona in un bicchiere di plastica. Eppure quest’anno c’è una novità. I jeans oversize a mezza caviglia. La versione maschile dei pinocchietto, segno che se al morbo estivo mangiastoffa resta un po’ di appetito può fare danni peggiori. In attesa che la raccolta firme contro il maschio bermudato in città atterri sul tavolo della Sovrintendenza c’è chi fa da sè: punendo il fidanzato o il marito come può. Ti metti i pantaloncini in città? Io mi metto la mini, anche se ho il giro vita di un panettone in cemento di piazza Vittorio. Mi torni a casa con i pinocchietto? Io alla cena con il tuo capo arrivo con le De Fonseca pinguinate. Cerchi di convincermi con i modellini in gabardine beige? Sono già single. T1 CV PR T2 58 .In città STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 alle 12 Reggia di Venaria San Pietro in Vincoli Via Monginevro Gipsy jazz e danze floreali La musica d’autore sale sul palco Festa di via con sfilata storica Oggi una «Giornata da Re» è dedicata alla «Festa delle Rose» alle Reggia di Venaria, che alle 12 nella Sala della Musica propone il concerto «Splendori delle Corti Italiane. Musica alla Corte degli Estensi». Dalle 15 concerto gipsy jazz e alle 15,30 coreografia di danza a cura di Arkè, ispirate allo sbocciare dei fiori. alle 14 Dalle 14 alle 22 lo spazio di San Pietro in Vincoli ospita l’anteprima del Festival Lanterne Rock, il Premio Nazionale per la Canzone d’Autore di Vische: sul palco le esibizioni di proclama, Amanolibera, Subbuglio!, Misfatto, Le Figurelle, Lastanzadigreta, Dagomago, Lucirosseallinclusive e Kid in Peace. alle 15 Incontro di figuranti in abiti medievali, del ’600, ’700 e ’800, e da borghesi, aristocratici e popolari per la sfilata di gruppi storici dalle 15 alle 18 in programma per la Festa di «Via Monginevro Mon... Amour» nel tratto da piazza Sabotino a corso Trapani. Dal mattino negozi aperti, mercatino artigianale, balli e animazioni. «La ricerca si racconta» L’INIZIATIVA I giovani ciceroni della città È il titolo dell’esperimento organizzato da Circolo dei Lettori, Università degli Studi e Torino Strategica iniziato venerdì scorso e che si conclude oggi in via Bogino 9 con la Maratona dei ricercatori. La Villa della Regina NOEMI PENNA Le chiavi della città sono in mano ai giovani. Sono ben 47 le scuole torinesi quest’anno impegnate in «Adotta un monumento», l’iniziativa che mira a formare cittadini consapevoli, autonomi e responsabili anche attraverso la valorizzazione della cultura del territorio. Un progetto che si traduce nel mese di maggio con l’apertura gratuita di più di cinquanta siti storici entrati a far parte del programma scolastico delle classi interessate. I ciceroni hanno fra i 5 e i 18 anni ed oggi condurranno in visita al Cisternone di via Valfrè 8, al Museo Pietro Micca di via Guicciardini 7, a Villa Amoretti di corso Orbassano 200, nell’archivio storico dell’istituto Berti di via Duchessa Jolanda 27, in Cascina Marchesa di corso Vercelli 141 e all’Arco olimpico del Lingotto. Dalle 10 alle 12,30 i ragazzi della scuola Calvino saranno a Villa della Regina, il gioiello barocco di strada Santa Margherita 79, per allietare i tour con esibizioni di viole e violini. Ogni trenta minuti dalle 15 alle 18 gli allievi dell’Avogadro accompagneranno nei saloni nella Caserma Cernaia e presenteranno il cortometraggio «Sarò carabiniere». Negli stessi orari i visitatori di Palazzo Carignano saranno coinvolti in una danza di gruppo, stile minuetto, intitolata «Mr Jack a palazzo». Il programma di «Torino porte aperte» è in distribuzione nei punti informativi della città, come ad esempio in via Garibaldi angolo piazza Castello. [N. PEN.] 1 Q uarant’anni, torinese, ricercatore. Per l’Università degli Studi di Torino prima, ora per passione. E’ il profilo di Luca Morena, filosofo analitico e cofondatore di IcoolHunt, ospite speciale di «Now.new La ricerca si racconta»: il piccolo grande esperimento organizzato da Circolo dei Lettori, Università degli Studi e Torino Strategica che si conclude oggi in via Bogino 9 con la Maratona dei ricercatori. La sperimentazione Da venerdì più di 30 ricercatori stanno prendendo parte a una sperimentazione senza precedenti: rendere la ricerca universitaria accessibile a tutti. Sono quindi usciti dai laboratori e dalle aule per incontrare il pubblico L’OBIETTIVO Rendere la ricerca universitaria accessibile a tutti delle grandi occasioni trasformando la loro materia di studio in uno spettacolo. E fra gli appuntamenti di oggi spicca «Che meraviglia la tecnologia», la lezione di Luca Morena sul mondo della ricerca e dei social network, introdotta alle 11 da Giuseppe Bottero de «La Stampa». Il cool del web Dopo il Postdoc in Ontologia, Luca Morena ha capito che la ricerca che faceva per lui «non era quella prettamente universitaria, e con mio fratello Alessio ho deciso di inseguire il sogno imprenditoriale a partire da una semplice idea: cosa ci piacerà fare l’anno prossimo? E’ nato così il social fotografico iCoolHunt, che adesso si sta evolvendo in NextAtlas: una tecnologia di analisi e monitoraggio tendenze che stia- REPORTERS Circolo dei Lettori Quando gli studi scientifici diventano spettacolo Ultimo giorno di “Now.new” con la Maratona dei ricercatori che escono dai laboratori per spiegare la loro materia al pubblico mo per lanciare sul mercato». Per lui la ricerca è «un’improvvisa sorpresa dell’anima, come diceva Cartesio della meraviglia. Le cose straordinarie di cui è fatto il mondo oggi sono accessibili grazie alle tecnologie e penso che la base della condivisione sul web stia proprio nello voler stupire gli altri, nel bene o nel male». allo 011/43.26.827. Il più esclusivo è l’Astut, l’archivio di tremila metri quadri allestito nell’ex Manifattura Tabacchi che rappresenta una delle po- Macchine straordinarie che esperienze di museologia scientifica in ambito universitario rivolte alla tutela dei beni strumentali. Il centro non è aperto al pubblico ma preserva dall’obio le apparecchiatu- A dar spettacolo oggi saranno anche tre «Itinerari di ricerca» che apriranno le porte di altrettanti centri di studio dell’Università, su prenotazione GLI ALTRI TRE ITINERARI Si potranno visitare l’Astut, l’Orto botanico e il planetario di Pino NH Lingotto Tech ROBERTO FIORI Cinque grandi chef festeggiano la cantina «La luna, - dice il Nuto di Cesare Pavese - bisogna crederci per forza. Prova a tagliare a luna piena un pino, te lo mangiano i vermi. Una tina la devi lavare quando la luna è giovane. Perfino gli innesti, se non li fanno i primi giorni della luna, non attaccano». Un insegnamento che la cantina Terre da Vino di Barolo ha imparato re più curiose e affascinanti usate dagli scienziati negli ultimi due secoli, come gli ultimi due simulatori di volo della Prima Guerra mondiale ancora funzionanti e la ricostruzione della sala operatoria in cui il chirurgo torinese Mario Dogliotti eseguiva interventi a cuore aperto negli Anni Sessanta. A condurre la visita saranno i responsabili Marco Galloni e Mara Fausone: appuntamento alle 17 in corso Regio Parco 134. Natura misteriosa Altri centri di ricerca del- l’Università di Torino sono l’Orto botanico di viale Mattioli 25, che si potrà visitare alle 15 e alle 16, e Infini.to, il planetario di Pino Torinese, che questa sera ripercorrerà tremila anni di astronomia con esperimenti, proiezioni e l’osservazione della volta celeste al telescopio rifrattore più grande d’Italia. Dalle 18 si entra con 4 euro: alle 19 si potrà prender parte ad uno speciale spettacolo in 3D (ingresso a 4 euro) e dalle 20 alle 22 i ricercatori dell’Istituto di astrofisica condurranno un viaggio nel firmamento notturno. bene, tanto da aver dedicato a «La luna e i falò» la sua etichetta più importante, la Barbera d’Asti superiore Docg, portabandiera dell’azienda con oltre 500mila bottiglie vendute in tutto il mondo. Per festeggiare i 25 anni di questo vino, i produttori associati della cantina hanno organizzato domani sera un grande evento all’NH Lingotto Tech di via Nizza, coinvolgendo una parata di chef e ristoratori. I cuochi coinvolti saranno cinque: Mariangela Susigan del Gardenia di Caluso, Igor Macchia della Credenza di San Maurizio Canavese, Walter Ferretto del Cascinalenuovo di Isola d’Asti, Marcello Trentini del Magorabin di Torino e Daniele Giolitto del NH Lingotto Tech. L’evento consiste in una degustazione riservata a professionisti dell’enogastronomia, con le ricette dei vari cuochi abbinate ai vini della cantina Terre da Vino. T1 CV PR T2 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 In città .59 . Per le vostre segnalazioni [email protected] alle 16,15 Conservatorio Maison Musique Castello di Rivoli Gershwin e Scarlatti al ritmo dei sassofoni Un concerto di solidarietà Se l’affondamento è un’opera d’arte Repertorio musicale ampio proposto dal Quartetto di Sassofoni nel concerto in programma alle 16,15 al Conservatorio (piazza Bodoni), giovani talenti formati dal maestro Pietro Marchetti. L’ensemble eseguirà musiche di Bernstein, Gershwin, Joplin, Kander, Mancini, Matitia, Scarlatti e Vellones. alle 16,30 Concerto di beneficenza «Cleptomanie e altri vizi del rock» a favore dell’Associazione Italiana Niemann Pick, che si occupa di malattie genetiche: alle 16,30 a Maison Musique a Rivoli (via Rosta 6) suoneranno i torinesi Fabrizio Cotto, Luigi Venegoni e Alex Iorio, insieme a Kiko Casalegno e Paolo Momo. Ingresso: 15 euro. Liberinbarriera il dopo-Salone fa tappa in periferia In quest’edizione protagonista la Barriera di Milano Istituto Novaro La palestra dell’istituto di via Corelli, vicino a corso Taranto, quest’anno ospiterà la settima edizione dell’iniziativa ideata da Rocco Pinto La storia PAOLO COCCORESE L o dicono con orgoglio e con il doveroso rispetto, lo stesso che pone un fratello minore quando si racconta e si confronta con quello più grande. «Siamo il salone del Libro di Barriera di Milano», dice, Rocco Pinto, l’ideatore di Liberinbarriera, la manifestazione che da sette anni trasforma una scuola del quartiere in una grande esposizione di libri con incontri, laboratori e appuntamenti culturali. Anche questa volta il fondatore della libreria Il Ponte della Dora, dal Lingotto ha recuperato metri e metri di moquette. Salvati dalla pattumiera, sono stati stesi nella palestra dell’istituto Novaro di via Corelli 4. «Calpestati da migliaia di persone, avranno una seconda vita tra i bambini e i professori del borgo». Soluzione a costo zero: annotazione da non sottovalutare visto che il titolo di questa edizione è «Musica dell’ambiente». Per lunedì, la palestra della scuola che si trova a due passi dalla fila di case popolari di corso Taranto, avrà un aspetto im- peccabile e curato in ogni particolare. «Stiamo finendo l’allestimento, con i ragazzi, abbiamo appeso un grande lenzuolo per dare il benvenuto», dice Pinto. Con l’inaugurazione in programma alle 10, per quattro giorni di fila, si ripeterà un piccolo miracolo fatto di lavoro di squadra e coraggio. “Con gli studenti abbiamo scelto di concentrarci sulla musica e sull’ambiente, un tema sempre più sentito dalla nuove generazioni”, aggiunge. Direttori artistici fuori dall’ordinario per una kermesse che ogni anno si rinnova lunga lista di appuntamenti. Spettacoli teatrali a cura delle scuole, giochi di scrittura, letture animate e laboratori di riuso come, per esempio, quello di «Burattinarte», dove si insegneranno i segreti per costruire i burattini con materiali di riciclo. «Tra i vari stand dei libri ci sarà anche spazio per gli incontri con gli autori», aggiunge Rocco Pinto. Ne scegliamo tre: la presentazione di Guido Quarza e Antonio Ferrara, due premi Andersen, una specie di oscar della letteratura per bambini. E quello con Angelo Petrosino. GLI SCRITTORI Ismahel Bea, autrice di «Domani sorgerà il sole» e Ribhka Sibhatu in un lungo nuovo. Liberinbarriera l’anno scorso era all’oratorio Michele Rua, il prossimo anno sarà in un impianto sportivo. Il programma Calendario capitanato da due nomi stranieri: Ismahel Bea, autrice di «Domani sorgerà il sole», il racconto sui soldati bambino, presentato all’anteprima la scorsa settimana, e Ribhka Sibhatu che nella chiusura di giovedì, parlerà dell’interessante libro di favole «L’esatto numero delle stelle» che porterà il lettore in un’Africa nuova fatta di personaggi e animali fantastici. Tra i due eventi, una Quartiere nuovo Tra le righe della migliaia di libri di Liberinbarriera, si cerca anche quest’anno di immaginarsi un quartiere nuovo. La manifestazione organizzata con la collaborazione delle biblioteche civiche, della Circoscrizione 6 e Urban, porterà la letteratura in un borgo dove a vendere libri è rimasto un unico e instancabile librario. Si chiama Gabriele Crisanti, è il patron della Casa delle Note e anche quest’anno è una colonna della kermesse. Per diffondere l’amore per la lettura, nei mesi scorsi, si è inventato una collezione di incontri con gli autori nei bar, nelle pasticcerie e nelle vinerie. Ogni luogo è valido per diffondere la passione per i libri. Anche in una palestra, come insegna Liberinbarriera. alle 17,30 Alle 17,30 al Castello di Rivoli proiezione del video-documentario «L’approdo delle Anime Migranti» di Simone Salvemini, sulla trasformazione del relitto «Kater I Raders» affondato nel 1997 vicino a Otranto, in un’opera d’arte pubblica realizzata dall’artista greco Costas Varotsos. Diario Gassino Il re grissino protagonista in una giornata di feste Appuntamento oggi a Gassino Torinese con la XIV Sagra del Grissino, iniziativa organizzata dall’associazione Amici Sagra del Grissino. In piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa è allestito il grande «Palaghersin» che ospita gli appuntamenti gastronomici e gli eventi musicali. Alle 6,30 inizio panificazione dei grissini nell’antico forno di via Mazzini e distribuzione dalle 10 fino La Sagra del Grissino nel pomeriggio. Alle 9, motogiro delle colline gassinesi e raduno Vespe pro Telethon. Lungo corso Italia, mostra mercato artigianale ed enogastronomica, esposizione di mezzi agricoli d’epoca e nuovi. Alle 11,30, aperitivo in musica con la banda San Lorenzo di Cavour, accompagnata dalle majorettes Stelline Azzurre di Ferrere, dal gruppo Twirling di Gattinara e dal Gruppo Storico di Gassino. Alle 17,30, in piazza Sampieri, concerto bandistico, alle 19 grigliata nel «Palaghersin» e danze. [D. AND.] 1 La squadra vincitrice del Memorial Bellocci I seniores La festa della “Stampa” Tutti i premiati Il memorial Domenico Bellocci, il triangolare di calcio che si è disputato venerdì sul campo a otto del Circolo della StampaSporting, è stato vinto dalla squadra degli impiegati davanti a quella dei giornalisti. Al terzo posto la formazione delle rotative. Stamattina alle 10, nello stabilimento di stampa di via Giordano Bruno, ci sarà la premiazione della squadra vincitrice. Nell’occasione verranno premiati i dipendenti della «Stampa» che hanno raggiunto il 35°, 30°, 25° e 20° anno d’anzianità. Con 35 anni: Beppe Minello. 30 anni: Fulvia Caprara, Claudio Gallo, Daniela Grasso. Con 25 anni: Alessandro Acutis, Flavia Amabile, Gianni ArmandPilon, Maurizio Assalto, Gabriele Azzalini, Marco Barreri, Gabriele Beccaria, Carlo Bologna, Enrico Busso, Cristina Caccia, Marco Calabrò, Nicola Carmignani, Marina Carpini, Michele Chiazzolla, Vincenza De Grazia, Patrizia Degola, Marco Deiana, Vito Donatone, Mario Facciolo, Ezio Falco, Claudia Ferrero, Claudio Fionda, Daniele Fiorito, Marco Fogliadini, Luigi Grassia, Francesco Grignetti, Anna Rita Lucarelli, Roberto Magistro, Mauro Magli, Nadia Maiolo, Giuseppe Manassero, Franco Marcone, Maria Teresa Martinengo, Armando Martini, Fabio Martini, Roberta Martini, Tonetto Mezzogori, Silvia Miccolupi, Salvino Militello, Gilberto Negro Frer, Luca Palucci, Federico Perrotta, Giampaolo Pintus, Felice Princi, Federico Reviglio, Cynthia Sgarallino, Raffaella Silipo, Guido Tiberga, Alma Toppino, Roberto Travan, Maurizio Tropeano, Bruno Ventavoli, Antonio Marino Vino, Patrizia Zanon. 20 anni: Paolo Auteri, Giuseppe Buffa, Sonia Bulco, Maria Corbi, Daniela Cotto, Giovanna Favro, Andrea Ferrero, Antonella Torra. Agliè Sagra del Torcetto trattori e mestieri antichi Edizione «in rosa» della sagra del torcetto di Agliè: la tappa del Giro d’Italia di sabato 24 partirà dal borgo ducale, e il suo caratteristico biscottino dalla forma ritorta subisce il fascino delle due ruote. Sotto i portici e in piazza Castello apre alle 10 la rassegna dei dolci tipici piemontesi, abbinati ai vini canavesani; e poi salumi, formaggi e altre specialità Il dolce caratteristico proposte da diverse Pro loco. Nei pressi del salone pluriuso si svolge la Fiera primaverile, arricchita di trattori d’epoca e antichi mestieri. La fanfara Alladiesis riempie di note, dalle 14,30, le vie, mentre alla 16 Villa Meleto la compagnia Lo Zodiaco porta la commedia «Donna e mistero senza fine bello». Gli alunni delle scuole espongono, sotto i portici, le loro creazioni per il concorso «Il Giro del torcetto», e dalle 16 sono protagonisti della gimcana ciclistica. [M. SAR.] 1 Borgo Po Il vintage della Gran Madre si mette in piazza Per gli appassionati del vintage la giornata è di quelle da non perdere, perchè in piazza Gran Madre dal 2001 ogni terza domenica del mese viene allestita la manifestazione «Vintage», organizzata dall’associazione culturale «Effetto Vintage». Così dalle 8 alle 19 una cinquantina di espositori offriranno tutto ciò che è «vissuto», sottolineando nell’esposizione la Il mercatino di Borgo Po caratteristica principale della filosofia che muove l’evento, ovvero evocare ricordi e sensazioni e rimanendo distante dall’idea dell’«usato-consumato». Nell’ambito dell’abbigliamento c’è la maggior quantità di proposte e di creatività, ma il pubblico potrà scoprire oggetti d’antiquariato e d’arredo e soprattutto tante curiosità. Un breve viaggio nel tempo che ormai ha messo radici nell’area ai piedi della collina, in collaborazione con gli operatori commerciali. [T. PL.] 1 T1 CV PR T2 60 .In città STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA a tavola Cukipedia, un app per non sprecare Si chiama «Cukipedia» ed è un app lanciata al Salone del Libro dalla multinazionale torinese Cuki. L’azienda si occupa da sempre di conservazione dei cibi ha messo insieme un progetto dedicato alla stagionalità dei prodotti, all’orto e alla necessità di consumare il più possibi- il voto 7+ Per le vostre segnalazioni [email protected] le a chilometri zero e soprattutto a conservare nel modo migliore ovvero a mantenere inalterate il più a lungo possibile le caratteristiche di frutta verdura. «Con questa app ci rivolgiamo - hanno spiegato gli esperti di Cuki - a chiunque si occupi di cucinare e fare la spesa. Nasce per essere uno strumento di facile e rapida consultazione» il voto il voto 7,5 7 Il cuore del caffè Samambaia L’ingresso della trattoria «Osteria Nuova» Colazione Pranzo San Salvario resta fuori dal locale Il fritto misto ha trovato una casa Samambaia è un’oasi nelle vie della movida La tradizione alleggerita in terra Monregalese via Mad ama Cri stina I La cena Lo stupore dei sapori comincia dal pesce Una sera a “Ij Brandè” tra la Crocetta e Porta Nuova Solo la pasta fa ombra al trionfo di crudo e sapori presenza nel menù di venerdì sera - su un letto di burro d’arachidi e aceto di lampone sdraiato iamo in via Massena, praticamente a vicino a fragole, pomodorini e olio di fichi picmetà strada tra Porta Nuova e la Crocet- cante. È più complicato a scriverlo che ad asta e a cinquanta metri dalle gloriose saggiarlo, ma il sapore è di quelli che fanno stanze della Ginnastica Torino. Una sognare. L’unico neo di questo viaggio zona che più sabauda non si può nel crudo è stata la pasta - buona dove ti imbatti in un pesce crudo dove il crudo non era proprio a suo che fa sognare. Il primo suggeagio. Bella sorpresa anche il sorrimento venne da Bob Noto, betto di fragole e champagne. uno dei palati più raffinati Il consiglio - come sempre della città, il resto lo hanno quando il posto merita fiducia fatto le segnalazioni dei lettori è di farsi consigliare, soprattutto e a completare l’opera ci hanno da Marta. A completare un posto Ijj Brand Bran é pensato i consigli della signorina davvero sorprendente c’è la carta Via Mass Massena Marta, la cameriera che ci ha dei vini: da otto per gli champagne 5 convinti ad assaggiare il menù «crue per i Borgogna, è studiata come un 011 537 537279 do». Una selezione di pesce allo stato viaggio nel meglio dell’enologia del vecpuro che incontra oli, spezie e sali. Il menù chio continente con alcune chicche italiane nel cambia spesso quindi è meglio non creare rapporto qualità prezzo come il «Sole e Vento» aspettative, l’unica citazione è per il gambero dell’indimenticabile Marco De Bartoli. rosso di Mazara del Vallo - una piacevole twitter @ferrua_notte LUCA FERRUA S Via Masse na n via Madama Cristina 20 si fa una delle migliori colazioni di Torino. Il motivo principale è, ovviamente, la qualità di quello che si mangia. Il croissant sia classico, sia di sfoglia non regala quell’eccesso di burro così anacronistico e così difficile da affrontare per qualunque stomaco contemporaneo anche se il meglio lo regalo le torte, sempre almeno tre, tra cui ieri spiccava una profumatissima crostata alle fragole. E se siete fortunati chiedete se per rendere speciale la colazione si può avere anche un po’ del «bonet» di solito riservato al pranzo. Per il resto, bene la spremuta, il caffè qui non è da bocciare, e Samambaia Samambaia mb anche i sorrisi Via a Ma Madama ma Cristina sono molto 20 migliorati 011 11 669 9 8624 86 rispetto all’ultivia ma visita, solo la signora cassa sembra un po’ respingente ma quando si ha a che fare con i conti è sempre meglio tenere le distanze. Ma a fare la differenza in questo posto sospeso tra quel che resta della movida e il mercato più divertente della città è il fatto che quando si chiude la porta di «Samambaia» tutto il chiassoso mondo del quartiere resta fuori. La luce soffusa anche in piena estate e quelle atmosfere da drogheria di una volta dove tutto quello che guardi è buono ne fanno un luogo unico. Un locale che tiene fuori San Salvario, un «posto dove si mangia» (le altre definizioni sono limitanti) che era già famoso prima della movida e che difende con orgoglio la sua unicità, piatto dopo piatto, sapore dopo sapore. [L. FER.] REPORTERS La squadra al completo de «Ij Brandè» Il pranzo della domenica FRANCESCA ANGELERI Il viziato Peter Pan che non va oltre la pasta e l’uovo Molti dei mantra delle donne della mia età, riguardano gli uomini. E di questi il più gettonato è quello dell’eterno Peter Pan. Non importa che abbia il capello imbiancato e un filo di pancetta. Non demorde. Come tutti i vizi, i viziati e i viziosi. Non vi dico nel cibo! È talmente viziato che per lui, Gian Maria, il pranzo della domenica non si distanzia di un millimetro da quello di tutti i giorni. Perché, pur nella semplicità, è costituito esclusivamente da ciò che ama di più. In quanto Peter Pan, si sente in diritto di essere seriale. Non parliamo della pasta, scelta di un solo tipo dopo accurate verifiche. E poi, soprattutto l’uovo. Uno al giorno, biologico, forse conosce anche il nome della gallina, in camicia. Stop. Se esce, sappia la morosa del momento che dovrà sottostare alle sue pretese. In ogni dove lui ha i suoi must, rigorosamente. La velleità dell’assaggio però non gli n questa pagina di solito il pasto più impegnativo viene inserito nello spazio «cena» ma in questa bella trattoria-osteria del Monregalese è meglio andarci a pranzo anche per potersi godere almeno un bicchiere di vino visto il sorprendente rapporto qualitàprezzo delle bottiglie in carta. Quindi ecco le istruzioni per chi parte da Torino. Imboccare l’autostrada Torino-Savona, uscire a Carrù, superare Magliano Alpi e sulla strada per Rocca de’ Baldi si incontra, sulla destra, la frazione Carleveri. Quattro case e una stazione che non passeranno alla storia dell’urbanistica. Carleveri Rocca ca Arrivati il de' Baldi Cuneeo parcheggio vicino all’«Osteria Trattoria Osteria Nuova» si T Nuova trova facile e Via Reginaa Elena dopo il pasto, 3 prima di partire 0174 587114 017 4 il consiglio e di fare una passeggiata nella vicina oasi faunistica di Morozzo, per godersi il panorama e smaltire il calice di vino, magari un barbaresco. In mezzo c’è il pranzo. Chi ama il fritto misto piemontese - quello con la cervella e i pavesini, la salsiccia e gli amaretti - è nel posto giusto ma il rispetto per uno dei piatti icona della cucina piemontese è così grande che per poterlo gustarlo bisogna ordinarlo il giorno prima. Se decidete all’ultimo momento non perdetevi le tagliatelle, il vitello tonnato e il guanciale al barbaresco - la carne è garantita dalla location a due passi da Carrù - ma il piatto che mi ha stupito più di tutti è stato il millefoglie di baccalà crudo con i carciofi, sapori forti che denotano coraggio e sicurezza delle materie prime. I sfugge e toccherà a lei sacrificarsi ordinando un «qualcos’altro» che lo attira. Ma va bene così, i bambini viziati sanno essere anche generosi. E, in tutti i posti più strani dove si fa l’amore o nelle scaramanzie vip che ci racconta dal suo blog, racchiusi in libri assolutamente venduti per beneficenza, il Peter Pan ci fa ridere un po’. E per una buona ragione. Gian Maria Aliberti Gerbotto Giornalista Blogger Scrittore DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 61 T1 CV PR T2 Il nostro nuovo mutuo casa ti permette di sospendere le rate fino a 18 mesi o alleggerirle quando può servire. Tuffati da noi, ti diamo una prima risposta in 24 ore. vieni in filiale ubibanca.com 800.500.200 Fare banca per bene. Messaggio pubblicitario. Mutui prima casa serie Flessibile: diritto a due sospensioni distanti almeno tre anni, con maturazione interessi, o ad un allungamento entro durata max predefinita (mutuo Flessibile a Tasso Fisso 30 anni, Flessibile Sempre Light 50 anni) per specifici eventi, a condizione di pagamenti regolari. Mutui delle Banche a marchio UBI su immobili in province con almeno una filiale, soggetti a valutazione della Banca, max 300.000 euro, 80% valore perizia, possibili richieste di garanzie. Risposta in 24 ore non vincolante. Fogli informativi in filiale e sui siti delle Banche. T1 CV PR T2 62 STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 port Pallanuoto, la Torino ’81 dice addio ai playoff segno Azzi (2), Giuliano e Federici, mentre dall’altra parte l’Mvp è stato Luongo, autore di sei reti. Con lui in gol anche Razzi (4), Ivovic, Di Fulvio e Fresia. Una partita da leggere anche in chiave superiorità numeriche, perché se gli scaligeri hanno chiuso con un onesto 50 per cento (5 su 10), Rusiello e compagni sono rimasti a secco (0 su 7) Niente playoff per la Iren Energia Torino ’81. La squadra gialloblù, perdendo 11-4 (2-1, 5-2, 4-0, 3-1) contro lo Sport Management Verona, abbandona le speranze di accedere alla seconda fase della serie A2. Troppo forte la corazzata allenata da Baldineti per i torinesi. Per la Iren a Basket Automobilismo Amoroso gladiatore a Trento La Pms firma un capolavoro Rally di Torino Al comando Sala-Florean ROBERTO VALENTINI I torinesi vincono la prima semifinale playoff (42-60) con una grande difesa La mossa giusta DOMENICO LATAGLIATA Meglio di così, la Manital Pms non avrebbe potuto cominciare la semifinale della LegaDue Gold: i gialloblù sbancano il palazzetto di Trento (42-60) e ribaltano subito il fattore campo. Domani sera, sempre in trasferta, gara-2: concedere il bis significherebbe ipotecare il passaggio del turno e magari avere già in tasca la serie A, visto che quasi certamente le promozioni saranno aumentate a due. Comunque sia, Torino ha messo perfettamente in pratica il piano gara: ritmo controllato, difesa attentissima a isolare Triche e attacco quasi sempre bilanciato. Tre i gialloblù in doppia cifra, ma le statistiche non rendono merito al gran lavoro difensivo fatto anche da chi non si è preso la ribalta in attacco: Bowers è stato splendido su Triche, Mancinelli (18 rimbalzi) ha portato a scuola Pascolo e via di questo passo. Il pronti via di Torino è subito da applausi: Triche non trova spazi, in attacco la palla gira che è un piacere e in pratica è subito fuga (819), con Evangelisti e Amoroso scatenati da dietro l’arco. Trento – senza Elder, in panchina ma mai utilizzato - prova allora la difesa a zona e per un po’ la mossa di Buscaglia funziona anche perché Triche può final- La Pms sbanca Trento frenando il loro punto di forza, Triche, grazie al lavoro attento in difesa di Bowers e di Mancinelli che ha recuperato 18 rimbalzi. A canestro il leone è stato Amoroso (in foto) con 18 punti REPORTERS mente scatenarsi in contropiede (15-19). Il timeout di Pillastrini però sortisce gli effetti sperati: Gergati trova la mira, Amoroso non la perde e ne viene fuori un 15-25 che è musica per le orecchie gialloblù. Fa il suo esordio nei playoff anche Wojciechowski: i punti di margine di- ventano 12 (17-29), soprattutto in virtù di una difesa attenta che concede poco o nulla. I padroni di casa non trovano la solita sostanza da Pascolo, sparacchiano da tre punti (1/10) e all’intervallo lungo accusano nove lunghezze di ritardo (2433) contro una Pms che pare un orologio. L’attacco trentino si inceppa ancor più nei successivi dieci minuti: sei punti soli segnati nel quarto spingono la Manital anche al 28-48, con la schiacciata di Bowers che fa già pregustare la vittoria. Trento in effetti non ne ha più: risale al massimo a -10 (40-50), ma poi crolla lasciando i primi sorrisi della serie alla Pms. Trento: Triche 13, Pascolo 2, Baldi Rossi 8, Forray 8, Spanghero 9, Fiorito, Molinaro, Santarossa, Elder, Lechtaler 2. All. Buscaglia. Manital To: Mancinelli 10, Evangelisti 14, Amoroso 18, Steele 5, Bowers 4, Baldasso, Sandri, Wojciechowski 4, Gergati 5, Bianchi. All. Pillastrini. A due prove dal termine del 29° Rally Città di Torino, il canavesano Andrea Sala, in coppia con Fulvio Florean su Peugeot 207 S2000 della Meteco Corse guida la classifica assoluta precedendo di 24”1 i valdostani Elwis Chentre e Igor d’Herin, su Abarth Grande Punto S2000. Dopo aver vinto la prova spettacolo disputata all’Oval del Lingotto, Chentre ha perso la leadership nelle due prove successive, vinte da Sala. Terzo posto per Mario Trolese ed Elisa Filippini (Peigeot 207), che precedevano la vettura gemella di Paolo Bernardi e Ismaele Barra. Ottimo il quinto posto assoluto dell’albese Jacopo Araldo, con Lorena Boero, L’auto di Sala su Renault Clio Super 1600. Nelle altre categorie, il dominio in classe N3 del torinese Alberto Gianoglio, in coppia con Franco Gotta su Renault Clio RS. Una nota di colore sull’equipaggio: negli anni Sessanta i rispettivi genitori, Beppe e Giorgio, formavano già un equipaggio nei rally al volante di una Fiat 124 Spider. Restando in questioni di famiglia, tra le storiche è al comando Umberto Parisi (Porsche 911) in coppia con il navigatore del padre Nello (pluricampione europeo), Giussy D’Angelo. Tennis Ciclismo Canottaggio A2, Beinasco-Bologna sfida per la vetta Provinciali juniores sulle strade del Giro Pioggia di medaglie ai tricolori universitari BARBARA MASI La quarta giornata del campionato italiano a squadre di Serie A2 femminile si caratterizza con due incontri casalinghi, entrambi di primo piano. L’Us Beinasco, al comando della classifica del girone con nove punti, affronta il Ct Bologna, al secondo posto con sette punti: uno scontro diretto importante per Di Sarra, Grymalska, Garcia Vidagany e compagne, al fine di prendere il largo al vertice della poule. Le Pleiadi, invece, a zero punti, scendono in campo con- tro il Park Tennis Club di Genova, terzo in classifica dopo il pareggio con il T.C. Bologna e la vittoria sul St. George Sektion Tennis. Nell’altro girone trasferta sarda per il Circolo della Stampa-Sporting opposto al Tc Cagliari, avanti di un punto in classifica: con una vittoria e una sconfitta, la formazione torinese capeggiata da Stefania Chieppa e Alice Canepa affronta il team in cui spiccano la rumena Liana Gabriela Ungur , 2.2 ed ex n. 153 Wta, e la diciottenne azzurra Alice Matteucci (2.3), new entry nell’Italia di Fed Cup. FRANCO BOCCA Si disputa nel pomeriggio a Calea, vicino a Ivrea, il Trofeo Enzo Migliore, prova unica di campionato provinciale Juniores. Spicca tra i partecipanti (per la verità non molti) il campione regionale Federico Burchio, che, se la sfortuna non ci metterà ancora una volta lo zampino, è il principale favorito per la conquista anche del titolo provinciale. Molto atteso, dopo la bella prova di domenica scorsa a Canale, anche Umberto D’Onise, che però non sarà in lizza per il titolo provinciale poichè difende i colo- ri di un team alessandrino. Organizzata dal Velo Club Eporediese, la gara si snoderà sul tradizionale tracciato di 107 chilometri, con undici tornate iniziali del breve circuito Calea-Lessolo-Calea e poi l’ampio giro conclusivo comprendente le salite di Alice Superiore, Vico e Pecco in rapida successione. Nel finale della gara i corridori transiteranno per una decina di chilometri, da Quagliuzzo a Banchette, sulle strade che sabato prossimo saranno percorse da Evans, Quintana, Ulissi e compagni nella fase iniziale della quattordicesima tappa del Giro d’Italia, Agliè-Oropa. PAOLO MORELLI Chiudono oggi i Campionati Nazionali Universitari di Milano per il canottaggio, che ieri hanno già distribuito qualche medaglia. Bellissimo oro per il due senza maschile Di Seyssel-Novelli (Armida), vinto per 46 centesimi; 49, invece, i centesimi che hanno fatto vincere l’oro a Carlotta Zuanon (Sisport) e Camilla Noé (Cus Torino) nel due senza. Oro anche per Irene Vannucci (Sisport) nel singolo e per il compagno di club Jacopo Pròtano nel quattro di coppia – argento al Cus Torino – e nel quattro con staffet- ta (con il Cus Genova). Bene le barche miste: argento per il quattro femminile Cus TorinoSisport (Morone, Zuanon, English-Hawke, Noé); bronzo al doppio di Giacosa (Cerea) e Demagistris (Sisport), terzo anche nel singolo staffetta. Buona prova per Greta Masserano che, con il Cus Pisa, ha vinto il bronzo nel doppio così come il «quattro con» maschile staffetta. Ieri mattina, inoltre, hanno passato il turno i singolisti English-Hawke (Cus Torino) e Margheri (Sisport, sulla barca del Cus Pisa). Oggi remeranno per il titolo. Alcuni torinesi gareggiano con il Cus Pisa perché iscritti presso l’ateneo toscano. T1 CV PR T2 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 . 63 A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni [email protected] Scherma: oggi le finali del trofeo Bignone a Cantalupa Al «Nebiolo» i Giochi sportivi della Finanza Si conclude oggi a Cantalupa il 4° «Trofeo Memorial Francesco Bignone», prova del campionato regionale Assoluto a cui si affianca anche la finale del campionato regionale Gran Premio Giovanissimi a squadre. L’evento, sotto la regìa dell’Accademia Schermistica Maschera di Ferro di Pinerolo e del Michelin Sport Club di Collegno, coinvolge 200 atleti della categoria Assoluti e 50 squadre under 14 Sono 200 gli atleti che si sfidano oggi al «Nebiolo» nella seconda edizione dei Giochi sportivi della Guardia di Finanza del Piemonte. La manifestazione è stata presentata dal comandante regionale, generale di divisione Carlo Ricozzi, e dal tenente colonnello Gaetano Cutarelli, che parteciperanno ai1500 metri e getto del peso. Ippica L’Europeo dei pony incorona Vinovo Oggi l’unica tappa italiana della competizione con giovanissimi driver italiani, francesi e svedesi ALMA BRUNETTO A Vinovo si festeggiano i giovani. Sarà una giornata dedicata alla linea verde, dai bebè agli adolescenti. La principale attrazione sarà la World Summer Cup Junior, tappa italiana del Campionato europeo per pony, un trittico di prove che proseguirà prima a Cagnes sur Mer in Francia e poi in Svezia a Jagerso. In pista alle 15,25 scenderanno nove ragazzi tra i 10 e 13 anni di nazionalità francese e svedese, oltre ad una rappresentativa italiana che proviene dalla Campania, che dovranno gareggiare su pony Shetland sulla distanza di 1000 metri. Saranno GiusepDRIVER DA NAPOLI I guidatori sono tutti di età compresa tra i 10 e 13 anni pe Di Muro con Roder, Francesco Crocifoglio con Regina e Francesca Pastena con Varenne in formato bonsai, a rappresentare i colori italiani. Tutti i partecipanti riceveranno un premio, oltre al soggiorno di cui hanno potuto godere sin da venerdì. Minitrotter Altra competizione e altro divertimento con i minitrotter della scuola Corse pony trotto Italia di Succivo Caserta. I minitrotter sono veri trottatori ma in miniatura e in genere vengono guidati dai ragazzi tra i 16 e 18 anni, che possono mettere alla prova le loro doti di futuri driver professionisti. Mille metri di agonismo La foto dopo la prova È la distanza su cui si testeranno a Vinovo i pony Shetland per la manifestazione World Summer Cup Junior Ai bambini che oggi andranno all’ippodromo di Vinovo sarà possibile scattare foto in compagnia di pony e cavalli La sfida sarà dopo la sesta prova in programma alle 16,30. I sei guidatori in erba, tutti napoletani accomunati da una grande passione, dovranno correre sui 1000 metri e la gara è riconosciuta dalla Asi Fise. Sull’anello dell’ippodromo ci saranno Eugenio Perrotta con Super boy (1), Daniele Montanile con Furia (2), Davide Crocifoglio con Mister Naglò (3), Andrea Ferrara con Black (4), Gennaro Rega con Said (5) e Pierluigi Chiariello con Sonic Lobel (6). Festa per le scolaresche E oggi sarà anche la festa conclusiva delle scuole coinvolte per il terzo anno consecutivo nel progetto voluto da Hippo- Le altre corse Unpremiopergliuniversitari 1 Per gli appassionati del trotto una domenica di grandi corse. Il programma inizierà alle 14,55 e la prima corsa sarà dedicata al circuito dei giornalisti e degli universitari. Saranno in 10 tra studenti universitari, laureati e giornalisti, amanti del trotto, a lanciarsi la sfida. Tra i possibili protagonisti non professionisti Jessica Pompa con Pegasus Bi e Guido Gnoffo con Pervinca R1. Il centrale di giornata, quello più ricco di adrenalina, sarà dedicato ai cavalli di 4 anni. Marco Smorgon è il favorito alla guida di Reine du Zack. Tra i probabili outsider parteciperanno Rajà Horse con Paolo Bezzecchi, Ronaldo Grad con Roberto Gradi. Per la tifoseria torinese ci sarà il rientro di Michela Racca con Runner Roc. La prova gentlemen sarà caratterizzata dal duello tra i due Filippi: Monti e Rocca, il primo ambisce al titolo nazionale e il secondo è [A.BRU.] nella top ten. Group Torinese. Un successo grazie alla collaborazione dell’Asl5 di Chieri e della massiccia partecipazione di istituti scolastici della Provincia. Durante l’anno scolastico, molti alunni sono andati in gita nella struttura ippica e hanno potuto visitare le scuderie, apprendere con lezioni teoriche tutto sui cavalli e assistere alla realizzazione di un ferro di cavallo. Sono stati quasi 1000 gli studenti di elementari e materne che hanno partecipato al concorso «Un cavallo per amico» e nell’occasione sarà consegnato materiale didattico del Centro Giochi Educativo e degustazione gratuita di cioccolato Caffarel gelato offerto dall’Antica Gelateria del Corso a metà pomeriggio. Le sorprese Per chi vuole provare l’emozione di salire su un cavallo, ci sarà il battesimo della sella. Istruttori certificati de La terra dei cavalli, un’associazione che si occupa del recupero di cavalli destinati al macello, saranno a disposizione per accompagnare i piccoli in una passeggiata nell’area verde ubicata in fondo alla tribuna. All’ingresso del parco giochi gratuito ci sarà la piccola e tenera Melina a dare il benvenuto alle famiglie. Si tratta di una pony saura diventata la mascotte dell’ippodromo e con la quale sarà possibile fare una foto. T1 CV PR T2 64 SPECIALE LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 gg Dossier/Guida al pomeriggio in centro Festa scudetto si replica La Juve in centro L’anno scorso I giocatori bianconeri sul pullman sotto la pioggia il 5 maggio 2013 Oggi il bus tornerà in centro E stasera potrebbero esultare anche i granata La storia SILVIA GARBARINO M Come muoversi Autobusetramdeviati:eccoipercorsi 1 Linea 7. Dalle ore 17 servi- zio sospeso. Linea 13. Direzione P.za Gran Madre: da V. P. Micca deviata per V. XX Settembre– C.so Farini (capolinea in comune con linea 55). Direzione P.za Campanella: dal capolinea per C.so Belgio- V. P. Micca. Linea 15. Direzione P.za Coriolano: deviata per V. XX Settembre, C.so Tortona. Direzione V. Brissogne: da C.so Belgio deviata per C.so Regina Margherita - V. P. Micca. Linea 16 c.s. bus. Da C.so Massimo d’Azeglio deviata per C.so Vittorio Emanuele – V. XX Settembre. Linea 16 c.d. bus. Da C.so Regina Margherita deviata per V. Milano – C.so Vittorio Emanuele II – C.so Massimo d’Azeglio. Linea 18. Direzione P.za Sofia: da V. Madama Cristi- ai così vicini. Juventini e granata potrebbero condividere oggi le stesse piazze e un batticuore solo apparentemente diverso. Molto dipenderà dalla partita serale dei granata a Firenze contro i viola ma immaginare una festa collettiva, seppure separate nelle ore della giornata, sarebbe un bel premio e per la Città e per il suo spirito sportivo messo già alla prova due settimane fa (la celebrazione di Superga per il Toro e la vittoria matematica del tricolore per la Juventus) con risposte positive. Dalle tifoserie. Comunque, le sorprese Il percorso degli «osanna» per il 32 ° scudetto della Ju- per il terzo tricolore consecutiventus sono pronte a svelar- vo nelle mani bianconere presi. Prima allo stadio in zona vede la partenza dai Giardini Continassa per il match Ju- Reali verso le 18 e proseguire ventus-Cagliari con le coreo- sino alle 21,30 attraversando grafie che i gruppi organiz- piazza Castello, via Po, piazza zati juventini hanno prepa- Vittorio e terminare al ponte rato nel caso la corazzata di Vittorio Emanuele I davanti alAntonio Conte infrangesse la la Gran Madre. La squadra soglia dei 100 campione si dipunti. Poi du- COREOGRAFIE E CORI stricherà dagli rante la pre- La sfilata dei campioni abbracci del pomiazione sul polo bianconero dai Giardini Reali andando a cena, campo con la alla Gran Madre ma per i convoconsegna dello scudetto e la cati in Nazionale chiamata nominativa di tutti le danze si spegneranno presto i componenti lo staff bianco- perchè domani comincia il pre nero. Infine la parte più vera- raduno mondiale a Coverciano. ce e più apprezzata dai tifosi, il giro in centro a passo len- La piazza del Toro tissimo della squadra sopra Parola d’ordine scaramanzia. il bus scoperto, in un tripu- Basso profilo e attesa febbrile dio di applausi, flash, auto- per i tifosi granata che stasera, grafi, golate di champagne, a partire dalle 20:45 saranno inballi e cori. collati ai teleschermi o affolle- na deviata per C.so Vittorio Emanuele II , C.so XI Febbraio. Direzione P.le Caio Mario. Linea 55. Direzione C.so Farini: deviata per V. XX Settembre- V. Napione. Direzione V. Don Borio (Grugliasco): deviata per C.so San Maurizio – V. San Tommaso. Linea 56. Direzione L.go Tabacchi: deviata per V. XX Settembre, C.so Gabetti, C.so Sella. Direzione C.so Tirreno (Grugliasco): deviata per C.so Gabetti, V. Vanchiglia, V. Pietro Micca. Linea 61. Direzione V. Nizza: deviata per C.so Moncalieri, C.so Vittorio Emanuele II. Direzione V. Mezzaluna (San Mauro): deviata per C.so Vittorio Emanuele II, C.so Moncalieri. C.so Casale. Altre linee deviate la linea 68 e la linea 709. Info sul sito www.gtt.to.it REPORTERS Sempre uguale A destra la festa anticipata di domenica scorsa. Nelle altre foto le immagini del 2013 Scudetti diversi, stessa gioia ANSA ranno il “Franchi” di Firenze (si parla di almeno 5000 tifosi al seguito della squadra, ma è un numero destinato a crescere). Scaramanzia ma anche spontaneità: nulla di ufficiale è stato organizzato dalla società di Cairo per festeggiare l’eventuale sesto posto e l’ingresso in Europa League dopo vent’anni di magra. Non sarebbe da Toro. Nessuno si è dato appuntamento perché sa che se tutto dovesse andare secondo i piani ci si ritroverebbe non solo nel centro di Torino (la squadra potrebbe invece fermarsi a Firenze) ma soprattutto nei luoghi del cuore: il Filadelfia e Superga. Il vecchio stadio accoglierebbe la gente del Toro come già avvenuto due anni fa, in occasione della festa per la promozione in serie A. Il colle di Superga, potrebbe essere meta di “pellegrinaggio”: il più celebre quello, spontaneo, dopo lo scudetto del ’76. L’iniziativa Sull’autobus dei campioni con la web-car della “Stampa” Oggi un live blog dalla piazza per seguire in diretta i tifosi IVANA CROCIFISSO La Juventus si prepara a festeggiare con i propri tifosi il terzo scudetto consecutivo della gestione Conte. Lo scudetto dei record, quello che potrebbe portare al supera- mento dei cento punti. Il centro di Torino sarà invaso da un vero e proprio fiume bianconero e il sito della «Stampa» documenterà in tempo reale tutto ciò che accadrà intorno alla Juventus. A partire dallo Juventus Stadium, quando la squadra sarà premiata in campo dal presidente della Lega di serie A: foto e video in presa diretta della festa sul rettangolo di gioco e sugli spalti. Il pullman scoperto dei giocatori bianconeri si trasferirà dallo Stadium ai Giardini Reali: da lì partirà il tour che permetterà ai sostenitori di salutare i giocatori attraverso Piazza Castello, via Po, Piazza Vittorio fino all’attraversamento del ponte Vittorio Emanuele I. La diretta dell’evento sarà possibile attraverso un pulmino che precederà quello della Juventus: le immagini degli operatori de La Stampa permetteranno a chi non potrà essere presente in città di partecipare alla grande festa bianconera, per poter cogliere gli umori del gruppo e del suo condottiero, Antonio Conte, della cui possi- T1 CV PR T2 SPECIALE LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 65 g Tifosi contro Nel 2013 la somma dei tempi dei partecipanti fu di 425 ore 23 minuti e 13 secondi per gli juventini e di 447 ore 49 minuti e 54 secondi per i granata REPORTERS Da stadio a stadio Runtogether, il derby si fa corsa La sfida Juve-Toro in dieci chilometri La partenza separata ALMA BRUNETTO La web car La 500 collegata al satellite che consente collegamenti in diretta con il sito della Stampa bile partenza si è parlato molto nelle ultime due settimane. Ma non solo, dato che anche gli stessi tifosi potranno essere protagonisti: in Piazza Vittorio, grazie alla Web Car de la Stampa, i sostenitori bianconeri potranno esprimere la propria gioia e dire la loro sulla grande stagione della Juve. Attraverso il live blog pre- sente sul sito internet, inoltre, si avrà la diretta percezione di ciò che accade in piazza e lungo le vie del centro. Aggiornamenti continui e tutte le foto dell’evento, a testimoniare l’abbraccio virtuale tra i giocatori della Juve e i propri tifosi, provenienti da tutta Italia per non perdere l’occasione di salutare i propri beniamini. La corsa è fatica e rende tutti uguali, ognuno con il proprio obiettivo, e forse per questo motivo i tifosi podisti hanno un fair play particolare. E’ il motivo che anima la seconda edizione di Runtogether, la gara che unisce le tifoserie di Juve e Toro impegnate a correre per 10 km dallo Juventus Stadium allo Stadio Olimpico. E quest’anno anche in versione mini con la Runtogether Family di soli 3 km, che vedrà al via i tifosi più piccoli. Lo start è per tutti alle 9,30 da corso Scirea, per arrivare alla Torre maratona dello stadio Olimpico. Nell’edizione 2013 vinsero sia numericamente che agonisticamente i bianconeri. Il crono dato dalla somma dei tempi di tutti i partecipanti fu di 425 ore 23 minuti e 13 secondi per i tifosi della Vecchia Signora e di 447 ore 49 minuti e 54 secondi per i granata. Il primo juventino a tagliare il traguardo era stato Lorenzo Manganaro in 35’12”. Il gruppo granata e quello bianconero partono separati come nella tradizione di questo genere di corsa, lanciato a Madrid tra tifosi del Real dell’Atletico REPORTERS In quell’occasione la competizione aveva avuto un sapore particolare poiché si disputava poche ore prima del derby Toro – Juve. Ma quest’anno ci sarà di nuovo da festeggiare: i bianconeri che hanno conquistato lo scudetto e i granata che potrebbero andare in Europa League. Per oggi, domenica, sono attesi 780 runner bianconeri e 710 granata e nella competitiva più breve si sono iscritti in 200, con una presenza femminile del 35% sul totale. I ritardatari potranno iscriversi fino alle 8,30 per la 10 km., ma non saranno garantiti i chip, e per la 3 km. fino alle 9. Non manca la solidarietà: parte del ricavato sarà devoluto alla fondazione Vialli e Mauro. Il percorso Siarrivasotto laMaratona 1 La partenza del derby di corsa, sezione agonistica, è fissato alle ore 9,30 dallo Juventus Stadium di corso Gaetano Scirea. Il percorso di 10 chilometri si sviluppa poi lungo corso Molise, via Sansovino, via Pietro Cossa, corso Regina Margherita, controviale Regina Margherita, corso Lecce, corso Trapani, corso Rosselli, piazza Marmolada, corso Racconigi, via Tirreno, via P.Gessi, corso IV Novembre. L’arrivo è fissato in corso Grande Torino sotto la Torre della curva Maratona. Alla partenza juventini e bianconeri si posizioneranno in due corsie affiancate ma separate. Il percorso breve, riservato ai non competitivi, si concentra esclusivamente nella zona di piazza d’Armi con partenza ed arrivo nello stesso punto: cioè davanti la Torre della curva Maratona. [A.BRU.] T1 CV PR T2 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 66 T1 CV PR T2 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Dove andiamo .67 . Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370). Fino al 1° maggio lun-dom 10-18 (festività comprese). Dal 5 maggio, lun-mar e gio-dom 10-18. Mercoledì chiuso. Le mostre: Bruno Martinazzzi (fino al 25 maggio), Dipinti e disegni gaudenziani (fino al30 settembre). Visite guidate: sab ore 16, dome festivi 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p.zza Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (via Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: mar-dom e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Llun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Le mostre: «L’Oriente di Alberto Pasini». «Cugini del Re. Storia del collare dell’Ordine supremo della Santissima Annunziata». Orari: mar-ven 10-13; 14-18; sabdom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-dom 10-18. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-19, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: mar-dom. 10-18, lun chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3, tel. 011/309.01.15; 011/76.04.88). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel. 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel. 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. 25 aprile 10-21; 1° maggio 10-19. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostra «Visioni tra le rocce» fino al 30 novembre. Orario: 10-18. Aperto 25 aprile e 1° maggio. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. Fino al 14 settembre mostra «Belle Epoque. Lo sguardo ironico di Dalsani» MUSEO PIETRO MICCA (Via Guicciardini 7/a tel. 011 54 63 17). Mar-dom 10-18 (ultimo ingresso 17). Visite guidate 10,30, 14,30, 16,30 MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: mar-sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 18,10. Fino al 6 maggio: «Porcellane di corte». PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad».Fino al 2 giugno: «Dino...games, Le ricostruzioni degli animali preistorici nei videogiochi». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30. Aperto anche lunedì 28 aprile. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 [email protected] T1 CV PR T2 68 .Dove andiamo STAMPA .LA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 I Cinema del 18 maggio 2014 Le trame ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. 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Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. L’illusionista Massimo 1 P 10.30 Più buio di mezzanotte Massimo 1 P 16.00-18.30-21.00 La sedia della felicità Massimo 2 P 16.30-18.30-21.00 Guida per riconoscere i tuoi santi VO Massimo 3 P 16.00 (sott.it.) La Princesse de Montpensier VO Massimo 3 P 18.00 (sott.it.) Son of no one VO Massimo 3 P 20.30 (sott.it.) NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militar, Aiace, over 60; Abb. 14 € 4,40 Solo gli amanti sopravvivono Nazionale 1 16.15-18.45-21.30 Locke Nazionale 2 16.00-18.00-20.00-22.00 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 rid.; € 5,00 over 65. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 The Amazing Spider-Man 2 Reposi 1 P 15.00 Alabama Monroe - Una storia d’amore Reposi 1 P 17.40-20.05-22.30 Grace di Monaco Reposi 2 P 15.15-17.40-20.05-22.30 Godzilla Reposi 3 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Gigolò per caso Reposi 4 15.45-18.00-20.15-22.30 Un fidanzato per mia moglie Reposi 5 15.30-17.50-20.10-22.30 Chiusura stagionale Reposi 6 Chiusura stagionale Reposi 7 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, Over 60; Abb. 14 € 4,40 Grand Budapest Hotel Sala 1 P 16.00-18.00-20.00-22.00 Grace di Monaco Sala 2 P 16.00-18.00-20.00-22.00 The German doctor Sala 3 P 16.00-18.00-20.00-22.00 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 Godzilla Sala 1 P 14.05-16.55-19.45-22.35 Godzilla 3D Sala 2 P 16.05-18.55-21.45 Grace di Monaco Sala 3 P 14.50-17.20-19.50-22.20 Brick Mansions Sala 4 P 15.35-17.55-20.15-22.35 The Amazing Spider-Man 2Sala 5 P 15.00-18.30-22.00 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 6 P 14.40-17.10 Parker Sala 6 P 19.40 Un fidanzato per mia moglie Sala 6 P 22.35 Ghost Movie 2 Sala 7 P 16.00-18.15-20.30-22.45 Nut Job Sala 8 P 15.15-17.30 Fino a prova contraria - Devil’s Knot Sala 8 P 19.45-22.30 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 Un fidanzato per mia moglie P 10.55-15.00-17.30-19.55-22.15 Nut Job P 10.50-14.35 Parker P 16.50-19.35 Noah P 22.20 Parker P 22.30 Noah P 16.25-19.30 Violetta - Backstage Pass P 11.00-14.10 Brick Mansions P 10.50-14.30-17.05-19.40-22.10 Ghost Movie 2 P 11.00-15.00-17.30-20.00-22.20 Godzilla P 11.00-14.10-17.00-19.50-22.40 Grace di Monaco P 10.55-14.30-17.05-19.40-22.20 Rio 2: Missione Amazzonia P 10.55-14.35-17.10 Fino a prova contraria - Devil’s Knot P 19.45-22.35 Godzilla 3D P 10.40-15.00-18.00-21.30 The Amazing Spider-Man 2 P 11.00-16.10-19.15-22.30 La stirpe del male V.M. 14 P 17.30-22.35 The english teacher P 10.55-14.50-20.10 Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Allacciate le cinture 18.00-21.00 CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Lei 18.00-21.00 ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Tutta colpa di Freud 21.00 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Allacciate le cinture 21.00 Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia SABRINA 012299.633. Godzilla Grace di Monaco 17.30 21.15 BEINASCO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,70 int. Proiezioni 3D: € 11,50 int., € 9,50 rid. Ghost Movie 2 Sala 1 13.40-15.50-18.00-20.10-22.20 Godzilla Sala 2 13.35-16.20-19.10-22.00 Grace di Monaco Sala 3 14.40-17.10-19.40-22.10 Brick Mansions Sala 4 13.15-15.30-17.45-20.00-22.15 Nut Job Sala 5 13.10-15.20-17.30 Fino a prova contraria - Devil’s Knot Sala 5 19.40-22.20 Godzilla Sala 6 13.00-15.50-18.40-21.30 The Amazing Spider-Man 2Sala 7 14.45-17.55-21.00 Un fidanzato per mia moglie Sala 8 14.50-17.10-19.30-21.50 Parker Sala 9 22.20 La stirpe del male V.M. 14Sala 9 20.10 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 9 13.00-15.20-17.45 CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. Spettacolo teatrale CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve 16.30-18.45-21.15 COLLEGNO CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. Grace di Monaco 16.00-18.30-21.00 CHIVASSO POLITEAMA 01191.01.433. Ghost Movie 2 16.00-17.40-19.20-21.00 BOARO 0125641.480. Ghost Movie 2 POLITEAMA 0125641.571. Grace di Monaco CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Ghost Movie 2 16.00-18.30-21.00 LUMIERE 01196.82.088. Un fidanzato per mia moglie Ghost Movie 2 Grace di Monaco Godzilla 3D The Amazing Spider-Man 2 Godzilla Nut Job 15.00-17.00-21.30 GIAVENO SAN LORENZO (Giaveno), tel. 01193.75.923. Storia di una ladra di libri 16.00-21.00 16.00-18.00-20.00-22.00 NONE PIANEZZA MARGHERITA 0124657.523. Grace di Monaco 16.15-18.15-20.15-22.15 UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Godzilla 3D P 11.30-15.50-18.50-21.40 Godzilla P 10.50-14.05-17.00-19.50-22.40 Grace di Monaco P 11.20-15.00-17.30-20.00-22.20 Ghost Movie 2 P 11.00-15.15-17.50-20.10-22.35 Parker P 11.15-14.00-16.50-19.40-22.30 Rio 2: Missione Amazzonia P 10.40-14.40-17.30 La stirpe del male V.M. 14 P 20.15-22.35 Violetta - Backstage Pass P 10.50-14.50-17.20 Grand Budapest Hotel P 20.00-22.30 Nut Job P 10.40-14.45-17.20 Sex - Una commedia sentimentalmente scorretta P 20.10 The english teacher P 22.30 Gigolò per caso P 11.00-15.20-17.40-20.00-22.20 Fino a prova contraria - Devil’s Knot P 11.10-14.00-16.45-19.30-22.20 Brick Mansions P 11.15-15.00-17.35-20.00-22.25 Transcendence P 11.00-14.10-17.00-19.45-22.30 Un fidanzato per mia moglie P 11.20-15.00-17.30-20.00-22.25 The Amazing Spider-Man 2 P 10.50-15.00-18.10-21.20 The Amazing Spider-Man 2 P 12.20-16.00-19.10-22.20 Noah P 11.25-16.00-19.10-22.10 CONDOVE CUORGNÈ PINEROLO MONCALIERI CINEMA EDEN 01199.05.020. Noah A CURA DI Daniele Cavalla ALABAMA MONROE ···· Drammatico. Regia di Felix Van Groeningen. Durata: 100 minuti. La vita di una coppia di genitori viene sconvolta da una triste notizia. Produzione belga, nomination all’Oscar. IL CENTENARIO CHE .... ···· Commedia. Regia di Felix Herngren. Durata: 105 minuti. Pochi giorni prima del centesimo compleanno, Allan Karlsson si annoia e decide di fuggire dalla casa di riposo dove vive: scappa dalla finestra, si ritroverà coinvolto in una serie di avvenimenti curiosi e racconterà ai suoi nuovi amici la sua incredibile storia. FINO A PROVA CONTRARIA ··· Thriller. Regia di Atom Egoyan, con Reese Witherspoon e Colin Firth. Durata: 114 minuti. L’autore de «Il dolce domani» ricostruisce la storia vera di un gruppo di bambini scomparsi in un tranquillo paese del Tennessee. In detective Ron Lax indaga GIGOLO’ PER CASO ···· Commedia. Regia di John Turturro, con Woody Allen e Sharon Stone. Durata: 95 minuti. In difficoltà economiche, il libraio ebreo Murray convince l’amico fioraio Fioravante a intraprendere una carriera da gigolò. GODZILLA ··· Azione. Regia di Gareth Edwards, con Aaron Taylor-Johnson e Ken Watanabe. Durata: 123 minuti. Il ritorno di Godzilla, creatura gigantesca e irrefrenabile. Anche in 3D. GRACE DI MONACO ··· Biografico. Regia di Olivier Dahan, con Nicole Kidman e Tim Roth. Durata: 123 minuti. La storia di Grace Kelly, la star hollywoodiana diventata principessa, raccontata dall’autore de «La vie en rose». GRAND BUDAPEST HOTEL ···· Commedia. Regia di Wes Anderson, con Ralph Fiennes e F. Murray Abraham. Durata: 100 minuti. Le bizzarre avventure di Gustave H. direttore di un leggendario hotel europeo, e del fattorino Zero. Dall’autore de «I Tenenbaum». LOCKE ···· Drammatico. Regia di Steven Knight, con Tom Hardy. Durata: 85 minuti. La tranquilla esistenza di Ivan Locke cambia quando una sera riceve da Londra la telefonata di una donna in attesa di un figlio. MARINA IVREA BARDONECCHIA BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· 18.00-21.00 18.30-20.30 16.30-18.30-20.30-22.30 16.00-18.10-20.20-22.30 16.00-18.30 22.15 21.15 16.30 HOLLYWOOD 0121201.142. Mr. Peabody & Sherman La sedia della felicità MULTISALA 0121393.905. Grace di Monaco Italia 200 Godzilla 3D Italia 500 RITZ 0121374.957. Grand Budapest Hotel Un fidanzato per mia moglie 16.30 18.30-21.00 16.30-18.45-21.00 16.30-18.45-21.00 18.30 21.00 PIOSSASCO IL MULINO 01190.41.984. Song ‘e Napule 17.00-21.15 SAN MAURO TORINESE GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408. Gigolò per caso P 16.30-18.30 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Godzilla 3D Sala 1 15.00-17.40-20.15-22.45 Ghost Movie 2 Sala 2 15.40-18.00-19.50-22.15 Solo gli amanti sopravvivono Sala 3 15.10-17.30-20.00-22.30 SUSA CENISIO corso Trieste 11, tel. 0122622.686. Rio 2: Missione Amazzonia 17.30 VALPERGA AMBRA 0124617.122. Godzilla 3D Uno Un matrimonio da favolaDue 14.30-17.00-21.30 15.00-17.00-21.30 ··· Drammatico. Regia di Sebastiano Riso, con Davide Capone e Micaela Ramazzotti. Durata: 94 minuti. Il quattordicenne Davide fugge dal padre violento e si rifugia nel parco di Catania «casa» di molti emarginati. Opera prima. LA SEDIA DELLA FELICITA’ ·· Commedia. Regia di Carlo Mazzacurati, con Valerio Mastandrea e Isabella Ragonese. Durata: 90 minuti. Un’estetista e un tatuatore girano il Nord Est alla ricerca di una sedia imbottita di gioielli. SOLO GLI AMANTI ... ··· Fantasy. Regia di Jim Jarmush, con Tilda Swinton e Tom Hiddleston. Durata: 123 minuti. L’autore di «Stranger than paradise» e «Mistery train» narra la storia d’amore che si perpetua nei secoli tra Adam e Eve. ··· Fantasy. Regia di Marc Webb, con Andrew Garfield e Emma Stone. Durata: 142 minuti. Il giovane Uomo Ragno Peter Parker combatte contro Electro, un cattivo «elettrizzante». THE GERMAN DOCTOR P 15.30-17.50-20.10-22.30 P 15.30-17.50-20.30-22.30 P 15.30-17.50-20.30-22.30 VILLASTELLONE JOLLY 01196.96.034. Un matrimonio da favola ··· Commedia. Regia di Vinko Bresan, con Kresimir Mikic. Durata: 96 minuti. Preoccupato per il declino della natalità, il giovane prete Don Fabijan comincia a bucare i preservativi in vendita sulla sua isola. Dalla Croazia. THE AMAZING SPIDER-MAN VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Godzilla Ghost Movie 2 Grace di Monaco PADRE VOSTRO PIU’ BUIO DI MEZZANOTTE 16.30-18.15-20.30 RIVOLI BORGONUOVO 01195.64.946. Rio 2: Missione Amazzonia ··· Commedia. Regia di Stijn Coninx, con Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro. Durata: 120 minuti. La storia di Rocco Granata, italiano emigrante in Belgio negli Anni Cinquanta e poi autore della hit mondiale «Marina». 21.00 VINOVO AUDITORIUM DIGITAL 01196.51.181. Gigolò per caso 21.00 ···· Drammatico. Regia di Lucía Puenzo, con Alex Brendemühl. Durata: 93 minuti. La storia vera della famiglia argentina che negli anni Sessanta ospitò il nazista Mengele. UN FIDANZATO PER MIA... ·· Commedia. Regia di Davide Marengo, con Paolo Kessisoglu e Geppi Cucciari. Durata: 97 minuti. Dopo anni di matrimonio, la sarda Camilla e il milanese Simone sono in crisi. Teatri del 18 maggio 2014 AGIESSE - ALFA TEATRO via Casalborgone CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO 16/I,tel.01181.93.529.Pertuttoilmeseenel mese di giugno vari saggi di scuole di danza, di musica e di teatro. Ci sono ancora delle serate disponibili. Dal 1 giugno è disponibile il nuovo programma della stagione 2014/2015 che vedrà festeggiare la 25° stagione dell’ALFATEATRO. Info o prenotazioni tel. 0118193529 - [email protected] ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Oggiore15.30ultimoappuntamentodistagione per il cartellone “Fiore all’occhiello” con il Musical “SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI”Sette spose per sette fratelli con Flavio Montrucchio e Roberta Lanfranchi. Orari biglietteria Alfieri fino al 18 maggio dom e lun dalle 14 alle 20; da mar a sab dalle 11 alle 22.30. Info 011.562.38.00 - [email protected] ARALDO via Chiomonte 3, tel. 34.56.101.583. Laguardiadelcorpoinscena Compagnia Spazio Seme. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653.ConcertoAlexanderLonquichdirettore e pianoforte. Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart. Giovedì 22. Ore 20.30 piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Oggi ore 15.30 Aquiloni da Giovanni Pascoli, scritto, diretto e interpretato da Paolo Poli, Produzioni Teatrali Paolo Poli - Associazione Culturale. Prosegue la vendita on-line e in biglietteria dei singoli biglietti stagione TST. Biglietteria via Rossini 8, dalle ore 13.00 alle ore 19.00, domenica e lunedì riposo. Tel. 011 5169555, Numero Verde 800 235 333 www.teatrostabiletorino.it CASA TEATRO RAGAZZI E GIOVANI corso G. Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Per ogni informazioneFondazioneTeatroRagazzie Giovani onlus tel. 011.19740280/281 www.casateatroragazzi.it COLOSSEO via M. Cristina 71, tel. 011 66.98.034. Martedì 20 ore 21 Rita Pavone in concerto Rita is back-live 2014. Biglietteria: dal lunedì al sabato ore 10-13 e 1519 ERBA corso Moncalieri 241, tel. 011 66.15.447. Oggi ore 16 a grande richiesta nuove repliche di La rava e la fava, con MarcoeMauro.OraribiglietteriaTeatroErbafinoal18maggiodomenicaelunedìdalle 14 alle 20 GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis,tel.01158.05.768.Oggiore16ultima replica di Forbici follia lo spettacolo più originale ed esilarante del panorama teatrale: il giallo ma anche comico e interattivo,conlaCompagniaTorinoSpettacoli.Scopri lo speciale pacchetto Forbici Famiglia. OraribiglietteriaGioiellofinoal18maggio: tutti i giorni, da lunedì a domenica, dalle 10 alle 15 GOBETTITEATRO/TEATROSTABILETORINOvia Rossini 8, tel. 800.235.333. Prosegue la vendita on-line e in biglietteria dei singoli biglietti stagione TST. Biglietteria via Rossini 8, dalle ore 13.00 alle ore 19.00, domenica e lunedì riposo. Tel. 011 5169555, Numero Verde 800 235 333 I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino 4.. Prelazione e rinnovo abbonamenti posti numerati per stagione 2014-2015 presso Teatro Alfieri Tel. 011.5623800. Oraribiglietteria:feriali11-20,festivi15-20. Inaugurazione stagione: Luna tu...Selezionediariedalleoperettepiùamate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. Gala di PrimaveraCoreografia Jacqueline De Min e Loredana Furno. Sabato 14 e domenica 15 giugno. Ore 21 LBT-LABOTTEGATEATRALEcorsoGovone16, tel. 0161 840.796. Anteprima EuroPuppetFestiValsesia 2014 e Festeggiamento 25esimo di carriera di Giuseppe Cardascio Sabato 7 Giugno ore 20.30 al Teatro Vittoria di Torino Via Gramsci 4, zona Porta Nuova, con Pinocchio spettacolo con attori, pupazzi ed ombre. Dal 29 giugno 2014al06luglio2014FestivalItineranteEuropeo di Teatro di Figura EuroPuppetFestiValsesiainAltaValsesiainprovinciadiVercelli. Info 0161840796 – 3477627706 – 3463524547 - [email protected]. www.labottegateatrale.it L’ESPACEviaMantova38,tel.01123.86.067. MilongadiDomenica.Domenica18,25maggio dalle ore 21.30. Stagione Marginalia XV Edizione. “Il Nome” Compagnia Teatro 70. Regia di Gianfranco Calcagno. Venerdì 23 e Sabato 24 maggio. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88,tel. 800.235.333.Proseguelavenditaonline e in biglietteria dei singoli biglietti stagione TST. Biglietteria via Rossini 8, dalle ore 13.00 alle ore 19.00, domenica e lunedì riposo. Tel. 011 5169555, Numero Verde 800 235 333 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Sabato 24 ore 20,45, la “Compagnia Operette Champagne” presenta Paris quichante.Infoeprenotazioni:333.4703533. In questo mese spettacoli teatrali e saggi di danza delle scuole di Torino e provincia. In allestimentolaStagioneTeatrale2014/2015 con appuntamenti di Teatro in Lingua Piemontese,TeatrodiProsa,TeatroRagazzi,Teatro per le scuole e Teatro del Sacro TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Oggi ore 16 MovimentoinactorTeatrodanzaCon.Cor.D.A.inQuellameraviglia di Alice, Opificio dell’Arte e Adriana Cava presentano Medley da Romeo e Giulietta PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. Stagioned’Opera2013-14.Prossimispettacoli:dal 10 al 18/6 The Rake’s Progress di I. Stravinskij; G. Noseda direttore; regia di D. McVicar. Dal 27/6 al 6/7 La vedova allegra di F. Lehár;Ch.Campestrinidirettore;regiadiH. De Ana. Biglietteria Infopiemonte-Torinocultura (ore 10-18) PICCOLOTEATROPEREMPRUNER-Grugliasco, tel.011787.780.SolitudoCompagniaLeSillabe. Venerdì 23. Ore 21 SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 [email protected] lo spettacolo proposto nella rassegna “Solferino a teatro” che hai maggiormente apprezzato. Orari biglietteria Alfieri fino al 18 maggio dom e lun dalle 14 alle 20; da mar a sab dalle 11 alle 22.30. Info 011.562.38.00 - [email protected] TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Per informazioni sulle attività di Assemblea Teatro tel. 0113042808 (orario ufficio) o www.assembleateatro.com TEATROASTRAviaRosolinoPilo6..SalaGrande. Stasera ore 18 Habbe & Meik - The best diHartmutEhrenfeldeMichaelAufenfehn TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Venerdì 23 ore 21 compagnia Gli impensabili in Il malato immaginario. Info e prenotazioni: [email protected], tel. 011.257881 e presso la cassa del teatro in via Sospello 32 (da mar a sab ore 1619) – www.teatromassaia.it TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESE via dei Partigiani 4 - Settimo Tori- nese,tel.01180.28.456.Stagione2013/2014 “Fisico Bestiale” posticipato al 24 e 25 maggio il progetto vincitore del Bando ResidenzeCreative2014LaProprietàCommutativa in “3Q-Liberi Esperimenti Politici”. Informazioni e prenotazioni (da Lun. a Ven. 10-13 14–18) tel.011.643038 www.santibriganti.it TEATRO MARCHESA corso Vercelli 141, tel. 338 87.06.798. Oggi ore 16, per “BarrieraDanza”laCompagnia“EgriBiancoDanza” diretta da Susanna Egri e Raphael Bianco in “ Sketches of a dying time”. E’ consigliata la prenotazione al n°3388706798 TEATRO REGIO. Stagione d’Opera 2013-14. Ore 15 Guglielmo Tell di G. Rossini. G. Noseda direttore. Regia di G. Vick. Orchestra eCorodelTeatroRegio.Nuovoallestimento incoproduzioneconRossiniOperaFestival. Solo 30 posti in vendita dalle 14. Ultima replica. Biglietteria (ore 14-15) - Tel. 011.8815.241/242 TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246. Vox LiberaDario Tabbia direttore. Lunedì 26. Ore 20 ConfluenzeLaballatadelvecchiomarinaio. Giovedì 29. Ore 20. Info 0115669811 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 69 T1 CV PR T2 T1 CV PR T2 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 70 T1 CV PR T2 LA STAMPA DOMENICA 18 MAGGIO 2014 Il tempo Domenica con prevalenza di sole, da domani più nubi al Nord SITUAZIONE NORD CENTRO SUD Le correnti asciutte da nordest tendono a cessare per l’estensione di una depressione atlantica sulla Francia, che indirizzerà correnti più umide da sud-ovest al Centro-Nord a partire da domani. Al Sud cessata l’influenza della depressione balcanica il tempo torna più stabile e caldo. Condizioni generalmente soleggiate con qualche addensamento al Nord-Ovest, sul Ponente ligure e sulla Giulia dove il cielo sarà al più parzialmente nuvoloso. Sui rilievi addensamenti in accentuazione e su valli piemontesi e Alpi Carniche e Giulie alcuni rovesci sparsi. Da parzialmente a irregolarmente nuvoloso sulla Sardegna, ma senza piogge. Sul resto delle regioni condizioni soleggiate con nubi sparse in giornata e tendenza a moderato aumento della nuvolosità su Maremma e Lazio tirrenico tra pomeriggio e sera. Giornata di sole con poche nubi sparse sui rilievi nel corso della giornata. Sulla Sicilia parzialmente nuvoloso per banchi nuvolosi stratificati ad alta quota. Venti deboli o moderati da sud-est. Mari poco mossi o mosso il Mar di Sicilia. NUVOLOSO POCO NUVOLOSO IN EUROPA Il Sole LE PREVISIONI DI OGGI SOLE Tempo .71 . Culmina alle ore 13.07 Sorge alle ore 5.45 Tramonta alle ore 20.29 ULTIMO QUARTO La Luna Si leva Cala alle ore alle ore 9.19 - A parte qualche banco nuvoloso sul bordo atlantico restano ampie schiarite tra Spagna e Francia, Inghilterra e Paesi Bassi. Una zona instabile e piovosa interessa ancora le nazioni centrali, con rovesci sparsi e temporali. 21-mag COPERTO DOMANI VARIABILE PIOGGIA DEBOLE-MODERATA PIOGGIA INTENSA TEMPORALE NEBBIA NEVE VENTO MARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSO MARE AGITATO Le precipitazioni attese oggi LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE In aumento, specie al CentroSud. Trento 10 22 Aosta 9 22 Torino 11 23 Milano 11 23 Genova 12 20 Bologna 11 23 Venezia 11 23 Firenze 9 24 Perugia 9 22 Si riaccentuano nubi e piogge al Sud e su Abruzzo, resta soleggiato al Nord e sulla Toscana. Trieste 12 19 Ancona 10 DEBOLI L‘ 6 Roma 11 23 DOPODOMANI 6 18 FORTI MOLTO FORTI Foggia 9 22 Vigilanza meteo di oggi e domani Bari 10 22 Napoli 11 23 Alghero 11 24 MODERATE Locali rovesci pomeridiani sui rilievi del Nord, specie su valli occidentali e della Giulia. Potenza 4 17 Cagliari 14 20 Catanzaro 8 21 Palermo 14 22 Reggio Calabria 12 22 Catania 15 19 Parzialmente nuvoloso al Nord, con nubi più addensate al Nord-Ovest. Abbastanza soleggiato altrove. ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGHAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON MIN ˚C MAX ˚C OGGI 16 10 24 28 17 26 17 8 7 20 16 5 9 10 19 21 9 13 25 15 7 22 28 25 16 26 17 23 6 15 10 25 13 17 27 13 9 24 20 37 35 27 36 28 15 12 30 28 18 21 26 29 31 21 23 28 31 14 33 42 28 25 34 21 27 18 25 18 39 20 20 30 23 21 MODERATA ELEVATA ESTREMA A cura di www.nimbus.it Centimetri-LA STAMPA Domenica Guarda che tempo Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa CITTÀ NESSUNA Nessuna situazione di allerta. CITTÀ AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLIN BERNA BRATISLAVA BRUSSELS BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTANBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA MIN ˚C MAX ˚C OGGI 11 11 13 9 10 4 9 9 11 11 12 12 11 6 12 14 15 9 10 14 10 12 12 10 5 11 6 11 9 10 9 10 12 10 16 8 21 24 20 19 15 20 15 22 22 15 18 13 16 17 22 24 21 19 24 26 20 23 21 13 9 23 18 24 18 20 16 21 20 14 24 20 DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO Acrobazie sulle Ande 1 Dall’altra parte del mondo è in arrivo la neve: uno snowboarder impegnato in un salto a «Valle Nevado», località sciistica sulle Ande cilene. Il fenomeno di «El Nino», secondo le previsioni dei meteorologi, promette una stagione di abbon- danti precipitazioni: anche se non hanno ancora raggiunto il livello di quelli delle Alpi e delle Montagne Rocciose, gli impianti e le piste in Cile e Argentina stanno diventando sempre più popolari: merito dei paesaggi mozzafiato e dei prezzi bassi. IN ABBINAMENTO CON IL SETTIMANALE GRAZIA, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE AL SABATO, NELLE PROVINCE DI AOSTA, IMPERIA E SAVONA. IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE € 1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 1,20 CON «PRIMO PIANO MOLISE», «LA VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL CORRIERE MERCANTILE», «LA GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00. T1 CV PR T2 DOMENICA 18 MAGGIO 2014 LA STAMPA 72 All good things come in threes — Jamais deux sans trois No hay dos sin tres — Aller guten Dinge sind drei Não há duas sem três — , — #JUVEX3 Celebrate con noi su Juventus.com e Juvestore.com
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