Numero 2/2014

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www.rse-web.it
Quadrimestrale di informazione n. 2/2014
RINNOVATE LE CARICHE PER IL TRIENNIO 2014-2016
editoriale
U
no scorcio di 2014
importante... A partire dal
rinnovo degli organi di governo
di RSE ma anche e soprattutto
per la presentazione della nuova
edizione del rapporto innovazione
energetica in Italia, svolto in
collaborazione con l’Istituto per
la Competitività (I-Com) e il lancio
del Sistema Industriale Italiano
sulle Smart Grids (ISGIS). Entrambe
dimostrazioni della costante
attenzione che RSE riserva al
settore industriale.
Il rapporto I-Com ha rinnovato
l’indagine condotta nel 2013
sulle necessità di ricerca del
settore allargandone gli orizzonti.
RSE è stata protagonista di un
ricco confronto con aziende ed
istituzioni da cui ha potuto trarre
nuove importanti indicazioni.
ISGIS è una dimostrazione della
volontà di RSE di condurre i
risultati delle proprie ricerche a
diretta e pratica applicazione.
Un impegno non semplice, volto a
creare una rete di operatori capaci
di sviluppare soluzioni smart grid
basate su approcci standardizzati
avanzati, così da offrire su ogni
mercato applicazioni modulari,
integrate e interoperabili. Una
carta in più che la ricerca mette
a disposizione delle imprese per
migliorarne la competitività.
Stefano Besseghini
Amministratore Delegato RSE
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È il quadrimestrale di informazione
di RSE S.p.a.
via R. Rubattino 54 – 20134 Milano – Italia
Telefono +39 023992.1
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Registrazione presso il Tribunale di Milano
n. 751 del 03/12/2007
Direttore responsabile
Davide Canevari
Stampato da Cooperativa il Melograno – Bollate (MI)
BESSEGHINI: “RSE, CONTINUITÀ NEL SEGNO DELL’INNOVAZIONE”
L
o scorso 5 giugno l’assemblea di
RSE ha rinnovato le cariche sociali
indicando quali amministratori per il
triennio 2014-2016 il dottor Stefano
Besseghini, il dottor Giorgio Anserini e
la dottoressa Rosaria Tappi.
Giorgio Anserini, laureato in Economia
Politica presso l’Università Bocconi,
dal 2004 è Direttore Amministrazione,
Finanza e Controllo e Dirigente
preposto alla redazione dei documenti
contabili societari del Gruppo
GSE. Rosaria Tappi, laureata in
Giurisprudenza presso l’Università
La Sapienza di Roma, è Dirigente
Responsabile dell’Unità Supporto
Giuridico Legale della Direzione Affari
Legali e Societari del GSE.
“È con estremo piacere – ha
commentato Stefano Besseghini,
Presidente e Amministratore Delegato
della società – che rinnovo il mio
impegno in RSE per il prossimo
triennio e voglio ringraziare il GSE
per la fiducia confermata. È un
duplice incarico che accetto con la
soddisfazione di poter dare continuità
al lavoro svolto nel precedente triennio
e con la consapevolezza di dover
fronteggiare una fase realmente critica
per la nostra società, ma sono convinto
che le nostre risorse siano adeguate
per affrontare la sfida”.
“Desidero ringraziare tutti – ha
sottolineato Besseghini – ma un
ringraziamento particolare lo rivolgo
al professor Piero G. Maranesi. Con
lui ho condiviso questi tre anni e
ho avuto modo di apprezzarne la
passione, il rigore, la competenza con
cui ha saputo interpretare il ruolo di
Presidente. Un sentito ringraziamento
anche ai consiglieri Alberto di Luca
e Gianmarco Brenelli per la loro
fattiva presenza e attenzione alle
problematiche della nostra società.
Sono sicuro che il nuovo Consiglio
saprà operare in un’ottica di continuità
sul piano dei valori e dell’innovazione,
valorizzando ulteriormente il ruolo
che RSE è in grado di svolgere nel
panorama della ricerca italiana”.
“Non posso infine non ricordare il
Collegio sindacale nelle persone del
suo Presidente avvocato Giovanni
Galoppi, del professor Serafino Gatti
e del dottor Stefano Massarotto che,
sono certo, accompagneranno questo
nuovo Consiglio con la consueta
competenza e passione”.
LE NOSTRE COMPETENZE A SMART ENERGY EXPO
Dopo i riscontri positivi del 2013,
RSE ha deciso di partecipare anche
quest’anno all’evento internazionale
di Smart Energy Expo (a Verona
dall’8 al 10 ottobre). Il nostro
contributo prevede l’organizzazione
di 2 Forum e la
programmazione
di 12 lecture
organizzate
rispetto a sei
percorsi di
approfondimento.
Elemento distintivo
degli interventi
sarà quello di
evidenziare il ruolo di advisor che
proprio RSE sta svolgendo nei
confronti delle istituzioni di indirizzo
e regolazione e della Pubblica
Amministrazione; nonché la funzione
di supporto e di trasferimento di
conoscenze nei
confronti delle
aziende sia grandi,
sia medio-piccole,
grazie a una
tradizione di stretto
rapporto con la
realtà industriale
nazionale nei suoi
vari aspetti.
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I PRODOTTI EMBLEMATICI
I “prodotti emblematici” rappresentano i più
significativi risultati della Ricerca di Sistema e si
contraddistinguono per un’elevata valenza applicativa.
Hanno uno spettro di possibili beneficiari molto
vasto: la comunità scientifica, le Istituzioni, le
Pubbliche Amministrazioni, gli operatori del settore
energia, i grandi utilizzatori, le associazioni delle
categorie produttive, i consumatori finali. Sono anche
contraddistinti da tangibili ricadute positive sul sistema
elettro-energetico in generale.
PROTOCOLLI DI PROVA E SPERIMENTAZIONE TESCAR
FLESSIBILITÀ IN RETE CON IL CONDUTTORE IN FIBRA DI CARBONIO
Il referente di prodotto,
Giovanni Pirovano
L’
introduzione in rete di quote sempre
maggiori di energie rinnovabili (con
forti variazioni giornaliere e stagionali)
richiede alle linee una sempre maggiore
flessibilità della capacità di trasporto,
con anche significativi incrementi di
portata.
La modalità che consente il maggiore
incremento della capacità di trasporto
di una linea esistente è la sostituzione
del conduttore con uno innovativo,
termoresistente e con “bassa freccia”.
Le prestazioni più elevate in termini di
coefficienti di dilatazione termica, peso e
tenuta meccanica sono conseguibili con
l’impiego di materiali compositi quali
nuclei portanti per i conduttori stessi.
In questo ambito si inserisce l’attività
iniziata nel triennio RdS scorso di
caratterizzazione sperimentale di
prototipi di conduttori con anima
realizzata con fibre di carbonio e vetro
in una matrice di resina epossidica,
realizzati dalla società italiana Tratos.
Nella attuale assenza di normative
specifiche per i conduttori compositi, è
stato messo a punto, in collaborazione
con TERNA, un protocollo di prove
(TESCAR) che consenta di affrontare
gli aspetti legati a fenomeni quali
l’invecchiamento, la sollecitazione e la
fatica meccanica, i cicli di temperatura,
il creep. Detta caratterizzazione
è stata condotta sfruttando la
flessibilità e le potenzialità offerte
dal laboratorio RSE di Brugherio, con
esiti particolarmente soddisfacenti;
dopo questa fase si è proceduto
(nell’autunno 2011) all’avvio della
sperimentazione su una linea 132 kV.
L’installazione del conduttore su tre
campate della linea Moena-Cencenighe,
effettuata da personale Terna, non
ha evidenziato particolari difficoltà se
comparata con quella di conduttori
tradizionali. Oltre al conduttore sono
stati installati anche dispositivi per
il rilievo del tiro meccanico e della
temperatura del conduttore, e un
sistema di acquisizione/trasmissione
dati equipaggiato anche di una stazione
meteorologica.
La sperimentazione in oggetto è
proseguita nell’arco di due anni con
il costante monitoraggio dei dati
di tiro meccanico, di temperatura
del conduttore e delle condizioni
meteorologiche ambientali. L’analisi
dei valori di tensione meccanica nel
tempo ha anche consentito di fornire
indicazioni sull’entità dei fenomeni di
assestamento e creep che questo tipo di
conduttore subisce in linea.
A valle di queste attività e della
sperimentazione in campo sono state
introdotte modifiche ai sopraccitati
protocolli di prova e si è arrivati
alla redazione di prescrizioni
tecniche in base alle quali è in
corso la qualificazione di un nuovo
conduttore, di maggiore diametro e
inteso per la prossima installazione
su linee da 400 kV.
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S2C2: TECNOLOGIA CON SORBENTE SOLIDO NELL’IMPIANTO PILOTA DI ENEL BRINDISI SUD
FACCIAMO SELEZIONE NELLA CATTURA DELLA CO2 RIDUCENDO I CONSUMI DI ENERGIA
I
processi di separazione selettiva della CO2 da correnti
gassose rivestono attualmente particolare interesse
per la loro applicabilità sia nella Carbon Capture and
Sequestration (CCS) sia nella raffinazione del biogas a
biometano. Le tecnologie commerciali disponibili a questo
scopo comportano complessità impiantistica, rilevanti
consumi di energia e un costo di investimento e di gestione
non trascurabile.
RSE ha concepito e sviluppato una metodologia di
separazione della CO2 da miscele di gas che consente una
significativa riduzione degli inconvenienti citati attraverso
l’impiego di un sorbente rigenerabile costituito da ammina
depositata su un solido poroso. Rispetto all’equivalente
tecnologia convenzionale, quella messa a punto offre
una netta riduzione dei consumi di energia, la possibilità
di rigenerazione a temperatura più bassa (circa 80
anziché 120 °C), l’eliminazione dei problemi corrosivi e di
formazione di schiume.
La tecnologia con sorbente solido è stata sviluppata sino
al livello di un impianto pilota denominato S2C2 in grado
di trattare una portata di gas da 100 Nm3/h, installato ed
esercito (grazie ad un accordo con ENEL) presso la Centrale
di Brindisi Sud. Sono in corso studi finalizzati allo sviluppo
sia di soluzioni impiantistiche per migliorare le prestazioni
di S2C2 sia di nuovi sorbenti con incrementata capacità di
cattura della CO2.
A breve l’applicabilità della tecnologia con sorbente
solido sarà verificata anche nella raffinazione del biogas
a biometano. Il biogas è una miscela di gas prodotta
dalla digestione batterica in condizioni di anaerobiosi
di residui organici, quali residui vegetali e animali, che
contiene essenzialmente CH4 (30-60 per cento) e CO2 (40-70
per cento). Il biogas tal quale è, dunque, un combustibile
“povero”.
La quasi completa rimozione della CO2 trasforma il biogas
in un prodotto, il biometano, che può essere considerato
equivalente in termini merceologici ed energetici al gas
naturale e come tale essere immesso in rete, utilizzato in
S2C2 installato presso la centrale Federico II di Brindisi
grandi impianti cogenerativi o, in alternativa, convogliato
alle stazioni di servizio per autotrazione.
Sulla raffinazione del biogas a biometano sono in essere
accordi di collaborazione con le società ETRA e Asja, che
hanno dimostrato interesse verso la tecnologia RSE e
ospiteranno una sperimentazione in campo su impianto
pilota.
TUTTI IN LISTA
Nei precedenti numeri di questa newsletter sono stati
presentati i seguenti prodotti emblematici:
p Amerigo – Lander bentico autonomo per il
monitoraggio del flusso di CO2 sul fondale marino
(RSEnews 1|2012)
p GeoSIAM – Sistema integrato di analisi
geomodellistica (RSEnews 1|2014)
p Haltflood/Previflow – Gestione “dinamica” dei
grandi invasi idroelettrici durante eventi di piena e
previsione di produzione per gli impianti ad acqua
fluente (RSEnews 1|2013)
p Hecce – Centro di competenza per le pompe di
calore (RSEnews 3|2012)
p Ilena – Sistema robotizzato per l’ispezione delle
linee elettriche aeree (RSEnews 1|2012)
p Linear – SW applicativo per la valutazione di
stabilità oscillatoria di grandi reti interconnesse
(RSEnews 2|2012)
p LiOnHV – Apparato per la verifica in tensione
dell’accuratezza dei trasformatori di misura in ATHVSR (RSEnews 2|2013)
p Obama – Sistema integrato di previsione e misura
della frazione di energia rinnovabile prodotta da
impianti che utilizzano combustibili ibridi (RSEnews
2|2012)
p QuEEN – Monitoraggio della qualità della tensione
della rete di distribuzione in MT (RSEnews 1|2014)
p Realisegrid – Metodologia e strumenti di ranking
per la pianificazione di interconnessioni paneuropee
(RSEnews 3|2013)
p SFCL – Il primo limitatore di corrente
superconduttivo installato nella rete di distribuzione
italiana (RSEnews 1|2013)
p SoRSE – Sistema multisensore per il monitoraggio
di quadri di media tensione (RSEnews 3|2012)
p Tritone – Sistema informativo web-gis per lo
sfruttamento dell’energia marina costiera (RSEnews
3|2013)
p VoCANT – SW per il controllo di una rete attiva MT
(RSEnews 2|2013)
news
GLI INTERVENTI DI RSE IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA I-COM
Come vincere tre round… nella sfida dell’innovazione
P
roprio un anno fa, settembre 2013, RSE dava
alle stampe la monografia dal titolo Sistema
energetico: esigenze di ricerca e priorità dell’industria
nazionale. Con questa pubblicazione portava al
debutto una nuova collana editoriale – RSE Colloquia –
e un obiettivo di fondo forse più ambizioso: “creare un
dialogo permanente tra il mondo della ricerca e quello
dell’impresa, fornendo un puntuale aggiornamento
per gli stakeholder del sistema energetico italiano,
individuandone esigenze e priorità”.
Lo scorso maggio, a Roma, questo auspicio ha
trovato un concreto riscontro nel convegno Rinnovo
istituzioni UE, semestre di presidenza e Horizon
2020 – Le sfide europee dell’innovazione energetica
italiana, organizzato da I-Com. Un importante
momento di confronto diretto tra il mondo della
ricerca e gli operatori della filiera energetica che
ha visto RSE nel ruolo di protagonista attraverso
tre round contemporanei di approfondimento e
un momento finale di condivisione/commento dei
principali risultati e spunti emersi.
Stefano Besseghini, AD di RSE, è intervenuto
come discussant nella sessione plenaria iniziale,
sostenendo l’importanza della capacità di ascoltare
le esigenze dell’industria e la
necessità di condividere un
percorso comune di lavoro per
sviluppare insieme – centro di
ricerca e impresa – soluzioni
innovative veramente utili.
È stata anche l’occasione
per lanciare un appello alle
istituzioni: “Non è tanto la
complicazione delle procedure
a porre barriere all’accesso
Stefano Besseghini
delle imprese ai finanziamenti
di ricerca, quanto piuttosto l’assoluta incertezza nella
gestione dei tempi, delle erogazioni e delle regole.
In una parola, non serve tanto semplificare quanto
ridurre la discrezionalità burocratica”.
Romano Ambrogi, chiamato a
moderare uno dei tre round, ha
offerto un ulteriore significativo
spunto di riflessione: “L’esigenza di
contaminare mondi diversi come
ad esempio l’ICT per la produzione
da fonti rinnovabili e per la
gestione delle reti”.
Due le possibili strade per favorire
la crescita: il modello marsupio di
Enel Lab, che seleziona start-up da
Romano Ambrogi
accompagnare fino alla maturità dell’idea innovativa,
e il modello aggregatore che alcune community
territoriali perseguono in una logica di rete di imprese
al fine di fornire risposte articolate ai grandi system
integrator del settore energetico.
Michele De Nigris ha invece richiamato l’attenzione
dei partecipanti su una serie di successi conseguiti
dalla ricerca italiana nell’ambito del 7° Programma
quadro UE, evidenziando le
sfide del nuovo programma
Horizon 2020. Quest’ultimo
“richiederà uno sforzo
ulteriore di coesione tra
Istituzioni, enti di ricerca e
imprese, piccole e grandi”.
“Si profila anche – ha
sottolineato De Nigris –
una grande opportunità
per i centri di ricerca
Michele De Nigris
pubblici che potrebbero
guadagnarsi il ruolo di indirizzo nei confronti degli
enti locali, evidenziando priorità e opportunità di
cooperazione”.
“L’Italia – ha concluso De Nigris – si trova ad un
bivio importante soprattutto in questo momento
delicato di negoziazione degli impegni 2030: occorre
cogliere l’opportunità di far evolvere il nostro Paese
verso la posizione di hub tecnologico europeo”.
Massimo Gallanti ha portato una testimonianza
positiva e incoraggiante, sottolineando la
predisposizione delle aziende nazionali del
settore energetico ad instaurare
collaborazioni con gli enti pubblici
di ricerca. Collaborazioni che
appaiono attivamente ricercate
dalle imprese che in generale si
dichiarano poi soddisfatte degli
esiti di queste attività congiunte.
Le imprese, soprattutto di
dimensione più piccola, chiedono
però di essere supportate
nella ricerca del miglior
Massimo Gallanti
partner scientifico che le possa
accompagnare nei processi di innovazione.
Per quanto riguarda l’ambito dell’innovazione, è
emersa una chiara tendenza verso l’integrazione
a livello di sistema di soluzioni tecnologiche già
disponibili (system integration), anche grazie ad un
sempre maggior coinvolgimento dell’ICT, piuttosto
che una focalizzazione sulle specifiche tecnologie
(breakthrough innovation).
news
aPProCCio iNNoVatiVo del ProGetto iSGiS
SMart Grid “SU MiSUra” Per il SiSteMa iNdUStriale italiaNo
o
ccorre fare Sistema! Quante volte, parlando
dell’economia italiana e ancor più del nostro apparato
industriale, abbiamo sentito pronunciare questa frase,
al punto che ormai sembra aver perso parte della
sua efficacia comunicativa... Si tratta, in realtà, di un
passaggio obbligato per poter continuare a competere ai
massimi livelli. Questo vale, naturalmente, anche per il
settore smart grid.
Il nostro Paese è riconosciuto a livello internazionale
come una realtà all’avanguardia per quanto riguarda
le sperimentazioni, le dimostrazioni e le applicazioni
pratiche nell’ambito delle reti intelligenti. Non
solo. Buona parte delle tecnologie impiegate nasce
dall’inventiva e dalla capacità di innovazione di soggetti
industriali nazionali. Permangono tuttavia alcune
criticità. Infatti, nella maggior parte dei casi si tratta
di aziende di piccole o medie dimensioni, con una
elevata capacità competitiva, limitata però al proprio
(ristretto) ambito di pertinenza. In questo modo le singole
eccellenze non riescono a creare una filiera più completa,
ad organizzare una rete di collaborazioni, a integrarsi
tra loro. In altre parole, non riescono a creare un Sistema
altrettanto eccellente nel suo insieme, così come lo sono
le varie componenti prese singolarmente.
Assume quindi un particolare rilievo il lancio della nuova
iniziativa Italian Smart Grid Industry System. Obiettivo
di ISGIS è quello di creare una rete di operatori nazionali
in grado di sviluppare soluzioni smart grid basate su
approcci standardizzati avanzati, così da assicurare un
vantaggio competitivo al Sistema industriale italiano e
mettere in grado di offrire su ogni mercato applicazioni
modulari, integrate, interoperabili, e razionali.
Tre, in particolare, gli aspetti chiave del progetto ISGIS:
la promozione di architetture, soluzioni e prodotti
standardizzati; lo sviluppo di applicazioni innovative
sulla rete italiana; le reti di impresa e il marchio designed
in Italy come strumento per cogliere le opportunità sui
mercati internazionali.
PUBBliCata la NoStra SNaPSHot SUll’italia
PreSeNte e FUtUro delle reti iNtelliGeNti? tUtto da leGGere
e
fficienza energetica, integrazione
delle rinnovabili variabili,
riduzione dei costi in bolletta,
ampliamento dell’offerta di prodotti
e servizi per un utente con esigenze
in continua evoluzione... Il modo
più efficace per combinare queste
tessere del puzzle energetico si
chiama smart grid! Ovvero, una
serie di interventi migliorativi della
struttura e modalità di gestione
della rete elettrica che consentono
di renderla più flessibile, efficiente,
affidabile e pronta a combinare i
diversi elementi menzionati.
Attraverso l’applicazione di
tecnologie smart grid si può
rendere disponibile all’esercente
della rete una maggiore capacità di
osservazione dello stato del sistema
e abilitare possibilità di intervento
remoto e automatico che permettano
di riconfigurare la rete in caso di
problemi senza disalimentare gli
utenti. Si tratta altresì di consentire
all’utente stesso di rendersi meglio
conto dei propri profili di consumo e
di renderli più intelligenti.
Nel settore dell’applicazione di
tecnologie e degli approcci innovativi
sulla rete il nostro Paese detiene un
primato di conoscenze e competenze;
l’applicazione capillare dei contatori
elettronici è stata in realtà un solo
tassello del piano di sperimentazione
e modernizzazione che ancora è in
corso e ha permesso di consolidare
una filiera industriale e di ricerca
che ha pochi rivali a livello
internazionale.
Per rendersi conto più agevolmente
dei risultati ottenuti in Italia, delle
tendenze future e delle sfide aperte
nel settore delle smart grid, RSE
ha approntato una pubblicazione
sintetica dal titolo: A Snapshot of
Smart Grids Achievements in Italy.
Partendo dalla struttura del sistema
energetico ed elettrico italiano, la
pubblicazione illustra le principali
applicazioni delle tecnologie
smart nelle reti di trasmissione e
distribuzione, descrive i principali
progetti in corso e delinea le
prospettive e le
tendenze per il futuro nazionale
del settore. Il documento evidenzia
la vivacità del mondo della ricerca
e l’interesse degli operatori e delle
amministrazioni pubbliche sui temi
in oggetto, vivacità testimoniata
dal lancio e dalla realizzazione
di progetti dimostrativi a Milano,
Genova, Torino, Bari e in numerose
altre città italiane.
news
AL MUSEO DELLA SCIENZA DI MILANO IL PROGETTO SMARTAINABILITY®
CI METTIAMO IN MOSTRA CON UN’EXPO 2015 PIÙ SOSTENIBILE
I
l Museo Nazionale della Scienza e
della Tecnologia “Leonardo da Vinci”
di Milano (MUST) ha ideato, curato
e progettato – in collaborazione con
Expo 2015 – una mostra temporanea
interattiva sul tema delle Esposizioni
Universali, con particolare riferimento
alla dimensione tecnologica
(Exponendo).
La mostra, inaugurata a metà
settembre, resterà aperta un anno
intero. Tre sono le aree principali in cui
si articola: un excursus storico sulle
esposizioni universali con un focus
su quella di Milano del 1906; il sito di
Expo 2015; la legacy dell’esposizione
verso la città. Tra i protagonisti
dell’evento, anche Smartainability®.
Di cosa si tratta? Il progetto
Smartainability® – avviato da RSE,
in collaborazione con Expo 2015,
nel quadro dei progetti finanziati
dal Fondo Ricerca per il Sistema
Elettrico Nazionale e tutt’ora in corso
– nasce per valutare come e quanto le
tecnologie innovative, implementate
nel sito di Expo 2015, inteso come
un prototipo di quartiere di una
smart city, consentano una maggiore
sostenibilità del distretto, rispetto alle
situazioni contingenti.
Ma torniamo all’interno dei saloni
del MUST. Come detto una delle tre
sezioni della mostra sarà dedicata
ad illustrare Expo 2015, con un focus
sulle tecnologie funzionali della
infrastruttura del sito espositivo (la
“piastra”) e dei padiglioni, tramite
una grande installazione animata
da proiezioni multiple orizzontali
e verticali, che portano in mostra il
“sopra” e il “sotto”.
Nelle attività di disseminazione
portate avanti da RSE, questa
rappresenta un’occasione
importante. Il perché lo chiediamo
direttamente ad Antonio Negri,
direttore Dipartimento Sviluppo
Sostenibile e Fonti energetiche: “La
valutazione delle tecnologie smart e
di quanto una città che le adotti può
risultare maggiormente sostenibile
è sicuramente un argomento di
grande interesse e attualità. La
metodologia Smartainability®, che
combina strumenti di valutazione
delle smart grids con quelli tipici
dello smart cities ranking a livello
europeo, mi pare possa fornire un
contributo originale ed innovativo.
Tuttavia argomenti come questi, pur
avendo un significativo impatto sulla
vita delle persone, risultano ostici e
pochissimo conosciuti. Essere presenti
in una mostra come Exponendo, che
si rivolge alle famiglie e agli studenti,
rappresenta per noi ricercatori una
preziosa opportunità per avvicinare il
pubblico alle nostre attività”.
UN INTERVENTO UNICO AL MONDO NEL SUO GENERE
LA DIGA DI BEAUREGARD SI METTE IN SICUREZZA CON LE COMPETENZE DI RSE
L’
Durante un workshop che si è svolto lo scorso luglio presso il
opera nel suo genere è unica al mondo, per dimensioni
sito di Beauregard, proprio RSE ha avuto modo di illustrare
e complessità tecniche Si tratta dell’ambizioso progetto
i contenuti degli studi modellistici svolti. “Il seminario –
– che dovrebbe concludersi entro la fine di quest’anno e
ha commentato l’ingegnere Antonella Frigerio – è stato
al quale hanno contribuito gli studi condotti da RSE – di
l’occasione per illustrare a una platea ampia di professionisti,
demolizione parziale, mediante micro-cariche di esplosivo,
circa 180 persone, le diverse attività che hanno concorso alla
della diga ad arco di Beauregard in Valgrisenche, Valle
progettazione dell’intervento di messa in sicurezza della diga.
d’Aosta.
Nell’ambito del progetto, RSE ha contribuito inizialmente
Sin dalla sua costruzione nei primi anni Sessanta, questa
alla interpretazione del comportamento passato dell’opera,
diga – progettata per essere alta 132 metri – ha infatti
mettendo a punto un modello numerico calibrato in grado di
manifestato problemi a causa di un movimento gravitativo
simulare realisticamente l’evoluzione
lento che ha interessato la sponda
temporale dello stato tensioorografica sinistra. Nel corso di mezzo
deformativo della struttura”.
secolo di vita il fenomeno ha comportato
“Successivamente il modello calibrato
lo schiacciamento progressivo della diga
è stato utilizzato per supportare il
e ha determinato la formazione di uno
progettista nella scelta della soluzione
stato fessurativo importante. Da qui la
più idonea per la messa in sicurezza
necessità di intervenire.
a lungo termine della struttura.
I lavori in corso, che porteranno a una
Non appena sarà ultimata la fase
riduzione della quota di coronamento
di demolizione parziale, saranno
di 52 metri, permetteranno di ristabilire
effettuate ulteriori simulazioni per
appieno tutte le condizioni di sicurezza,
approfondire il comportamento
salvaguardia ambientale, produttiva
Geometria del modello numerico
strutturale dell’opera modificata”.
dell’impianto idroelettrico collegato.
a Elementi Finiti della diga di Beauregard
news
GRAZIE AL DISPOSITIVO SFCL REALIZZATO DA RSE
17 MAGGIO: MILANO EVITA UN BLACKOUT ED È UNA “PRIMA” MONDIALE
Q
uando si parla di ricerca è facile cadere in tentazione...
e pensare che spesso i risultati faticano ad uscire dai
laboratori e ad avere tangibili ricadute applicative. Questo
succede, in particolare, quando dietro a un dispositivo ci
sono innegabili complessità tecniche. Merita dunque di
essere sottolineata la performance (più che mai concreta!) del
limitatore superconduttivo della corrente di guasto (SFCL)
realizzato da RSE e installato presso la sottostazione Dionigi
di A2A Reti Elettriche.
Lo scorso 17 maggio proprio il dispositivo SFCL ha evitato
un severo blackout nella rete di distribuzione milanese. Alle
ore 7 e 30 del mattino A2A ha registrato un evento di guasto
al quale sarebbe stato associato un picco di corrente pari a
circa 26 kA che rischiava di apportare un notevole disagio
alle 1.760 utenze domestiche collegate alla porzione di rete
protetta dal SFCL.
Grazie al tempestivo intervento del dispositivo, che ha agito
automaticamente all’insorgere del guasto, la corrente di
corto-circuito è stata istantaneamente limitata a circa 14 kA.
La “prova in campo” che lo stesso SFCL ha saputo dare, senza
che nessuno (dei cittadini milanesi) se ne sia accorto è di
assoluto rilievo. La portata dell’evento e del risultato per certi
versi rappresentano una prima assoluta a livello mondiale.
All’estero, attualmente, risultano installati solo pochi
prototipi di dispositivi SFCL; nessuno di questi, tuttavia,
si era ancora trovato a dover limitare una vera corrente di
guasto generata da un severo cortocircuito.
E sempre in tema di superconduttività, RSE ha avuto
moto di mettere in luce su scala internazionale le proprie
competenze. Dal 18 al 20 giugno la sede milanese ha ospitato
un incontro internazionale in ambito IEA – il meeting
dell’Executive Committee dell’Implementing Agreement sulla
superconduttività – che ha visto la presenza di prestigiosi
rappresenti della ricerca e dell’industria internazionali.
L’incontro ha fatto tappa a Milano dopo le precedenti recenti
edizioni di Parigi (ottobre 2013) e Washington (febbraio 2014).
L’APPLICATIVO IesWebPV
Le prestazioni del fotovoltaico sempre sotto controllo
L’
applicativo web IesWebPV
consente di effettuare il
monitoraggio e l’analisi delle
prestazioni di impianti fotovoltaici
in esercizio nuovi o esistenti. È
dunque uno strumento di notevole
utilità per proprietari d’impianto
ed enti di ricerca, università,
altri soggetti interessati a un
confronto tra le varie tecnologie
e alla valutazione di un eventuale
degrado delle prestazioni nel
tempo.
L’acquisizione dei dati di
funzionamento viene effettuata
utilizzando una rete di apparati
di misura remoti (E2M) installati
presso gli impianti fotovoltaici.
Il sistema è progettato per essere
indipendente dai componenti
specifici (ad esempio: inverter).
Tramite la recente release del sito
web è possibile visualizzare le
prestazioni monitorate in tempo
quasi-reale, nonché le previsioni
della produzione della potenza
generata sul breve periodo (+72
ore) e confrontarle con i dati
di produzione reali. È inoltre
possibile visualizzare le misure
effettuate in forma grafica o
tabulare, nonché calcolare i
principali indici prestazionali
degli impianti, quali ad esempio il
Performance Ratio. È sufficiente
registrarsi al sito web per
accedere ai dati di funzionamento
di oltre 30 impianti FV di
differente taglia, tecnologia e
tipologia di installazione, dislocati
su tutto il territorio nazionale.
Il sistema IesWebPV è stato
sviluppato dalla ditta TeamWare
su specifiche RSE. Il sito web è:
http://pvmonitoring.rse-web.it
VI ASPETTIAMO SU INTERNET
Terzo appuntamento di questa newsletter alla scoperta dei siti internet
sviluppati direttamente da RSE. L’iniziativa, lanciata lo scorso anno, prevede
la presentazione di questi spazi web liberamente consultabili, nati spesso
come prodotti di progetti della Ricerca di Sistema o di progetti UE, con
lo scopo di diffondere i risultati della ricerca RSE e in alcuni casi anche
l’ambizione di diventare strumento di consultazione e lavoro per operatori e
utenti del sistema elettrico. Il nostro vuole essere un invito alla navigazione
e ad approfondire in prima persona le caratteristiche e le potenzialità dei
diversi link proposti.
news
NOI E L’EUROPA
Sempre attiva la nostra partecipazione ai bandi di Horizon 2020:
due proposte superano la prima valutazione, 9 restano in attesa
a cura di
Lauro Pollachini
L’
11 dicembre 2013 sono state pubblicate le
prime call del nuovo Programma Quadro UE
per la Ricerca e l’Innovazione (Horizon 2020)
per il settennio 2014-2020. Come è noto, Horizon
2020 prevede nuovi strumenti implementativi:
3 RIA-Research and Innovation Actions;
3 IA-Innovation Actions;
3 CSA-Coordination and Support Actions;
3 SME instrument;
3 Fast Track to Innovation pilot.
Sono anche nuove le regole di partecipazione
(finanziamento UE al 100 per cento o 70 per cento dei
costi eleggibili totali per RIA o IA, rispettivamente, con
costi indiretti fissi al 25 per cento dei costi diretti totali).
Molto attiva la partecipazione di RSE ai bandi. Tra aprile
e giugno 2014 sono state sottomesse 12 nuove proposte, di
cui 2 come coordinatore, in risposta alle prime chiamate
H2020-2014 dei tre pilastri fondamentali del programma
Excellent Science, Industrial Leadership e Societal
Challenges, nel settore elettro-energetico. In particolare
7 proposte sono state presentate sotto l’area tematica
Energy del pilastro Societal Challenges.
A inizio luglio, due delle proposte presentate avevano
già superato la prima fase di valutazione ed erano state
inserite nella short list della seconda fase, in cui verranno
scelti i progetti finalmente vincenti. Tutte le altre – tranne
una respinta – risultavano ancora in valutazione.
Sono passati alla seconda fase i seguenti progetti:
3 MEDUSAE – Novel Membrane supported Deep Eutectic
Solvents for efficient CO2 Capture (RIA sotto il Topic:
LCE-01-2014);
3 CPVMatch – Concentrating Photovoltaic modules
using advanced technologies and cells for highest
efficiencies (RIA sotto il Topic: LCE-02-2014).
Restano in attesa di valutazione:
3 VOLTA – Innovative planar sodium nickel chloride
battery for smart storage (RIA sotto il Topic: LCE-102014);
3 SUNFLOWER – Enabling Large-Scale Demand
Response by Exploiting ICT Flexibility (IA sotto il Topic:
LCE-07-2014);
3 iDIST – Solutions for an Efficient Management
of transmission and distribution in Europe for
the integration of demand side management and
distributed generation (IA sotto il Topic: LCE-07-2014);
3 ASSESS ICT4SG – A web-based platform to ASSESS
pan European Costs and Benefits of ICT layers involved
in the deployment of Smart Grid solutions (CSA sotto il
Topic: LCE-07-2014);
3 SMARTDREAM – Strategies, Methodologies And
pRocess innovation Tools for the energy efficiency
Deep-REnovAtion Market of the existing private
condominium buildings in (Southern) EU (CSA sotto il
Topic: EE-05-2014);
3 SCARUS – Define and develop a reference platform
architecture for end to end services based on CPS
(Cyber-Physical Systems) (IA sotto il Topic: ICT-01-2014);
3 CLIMAREOSOL – A fully physical approach to the
production of marine aerosol and its fate in the
atmosphere – the improvement of all the climate
projections – implications for the world and Europe
(RIA sotto il Topic: SC5-01-2014);
3 READY – Risk, Extreme events, Adaptation, Defend
Yourself (RIA sotto il Topic: WATER-2a-2014);
3 WAVE – WAste to ValuE: Integrated mechanicalmetallurgical processing for maximal value retrieval
from current and future multi-material waste (RIA
sotto il Topic: WASTE-3-2014).
Ulteriori proposte sono in fase di preparazione in
vista della sottomissione nella seconda metà del 2014.
Tra queste, da menzionare in particolare quella molto
rilevante sull’integrazione ed utilizzo a livello europeo
delle infrastrutture di ricerca sulle smart grid, a seguito
della positiva esperienza maturata nel FP7 con il progetto
DERri, in cui RSE porterà come asset la propria test
facility di generazione distribuita.