Manuale Operatore Gestione Doti Disoccupati re-inserimento al lavoro Atto Negoziale _________ Indice 1. Premessa 2. I Destinatari 3. La rete degli Operatori 4. La composizione della dote 5. La durata dell’Intervento 6. Il flusso operativo 6.1 Fase di prenotazione 6.2 Fase di predisposizione del PIP 6.2.1 Invio del PIP 6.3 Fase di realizzazione del PIP 6.3.1 Variazione del PIP 6.3.2 Rinuncia/Abbandono 6.3.3 Proroga PIP 6.4 Fase di Conclusione del PIP 6.5 Il tutor 7. La liquidazione della Dote 8. Obblighi dell’Operatore 8.1 Obblighi generali 8.2 Conservazione della documentazione e inserimento dati nel sistema informativo 8.3 Verifiche e controlli 9. Irregolarità e sanzioni 10. Chiarimenti e Informazioni 11. INFORMATIVA TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (art. 13 del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003, “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”) 12. Riferimenti normativi Pagina 2 di 21 1. PREMESSA L’intervento “01 – Dote Disoccupati - re-inserimento al lavoro” previsto nell’Atto Negoziale tra la Regione Lombardia e la Provincia di Varese ha il fine di completare il quadro dei destinatari di interventi a sostegno dell’occupazione. L’azione si prefigge, quindi, di garantire sul territorio una gamma di interventi a tutte le persone alla ricerca di un lavoro, rispettando nel sistema delle azioni, le priorità di accesso alle fasce più deboli del mercato del lavoro declinate dai livelli superiori di programmazione, attraverso l’attuazione dei servizi previsti nell’ambito di un percorso: la Dote Disoccupati - re-inserimento al lavoro”. Attraverso questo “Manuale Operatore” si intendono fornire indicazioni tecniche operative agli operatori pubblici e privati accreditati o autorizzati che concorreranno all’attuazione della Dote Disoccupati - re-inserimento al lavoro. Il manuale contiene le informazioni utili ad un corretto accesso al sistema delle doti ed in particolare vengono illustrati: il processo di gestione, il flusso documentale, le modalità procedurali, le istruzioni per la compilazione della modulistica. 2. I DESTINATARI I destinatari di questa tipologia di intervento sono persone inoccupate o disoccupate ai sensi del d.lgs. 181/2000. Possono eventualmente essere destinatari anche persone in cassa integrazione guadagni straordinaria o in deroga, con causale "cessazione attività" o "concordato preventivo". Per accedere al sistema delle doti, i destinatari dovranno essere residenti o domiciliati in Provincia di Varese ed in possesso dello stato occupazionale previsto come requisito di accesso. I destinatari devono presentarsi presso un operatore pubblico o privato accreditato per i servizi al lavoro muniti di un documento di identità in corso di validità, del codice fiscale e della CRS. La condizione di disoccupato/a o di inoccupato/a potrà essere autocertificata attraverso la dichiarazione sostitutiva dello stato di disoccupazione e di immediata disponibilità al lavoro che il/la destinatario dovrà rilasciare all'ente attuatore. Le persone in cassa integrazione devono presentare copia della lettera rilasciata dall'azienda. Il soggetto attuatore attraverso il sistema informativo Sintesi deve accertare la veridicità della dichiarazione e qualora risulti che il/la destinatario non possieda lo stato occupazionale richiesto dovrà invitare la persona ad aggiornare il suo stato occupazionale presso il Centro per l'Impiego di competenza. Lo stato occupazionale non aggiornato è motivo di invalidazione del PIP. La Did ha un validità di 6 mesi dalla data di emissione. 3. LA RETE DEGLI OPERATORI La Dote Disoccupati - re-inserimento al lavoro potrà essere gestita dagli Operatori accreditati per i servizi per il lavoro, ai sensi dell’art. 13 della Legge Regionale n. 22/2006 e relativi provvedimenti attuativi, che hanno almeno una sede operativa nel territorio della Provincia di Varese. L’Operatore accreditato potrà candidarsi in forma singola o creando una filiera avvalendosi di operatori accreditati o autorizzati per i servizi per il lavoro e da operatori accreditati per la formazione, che hanno almeno una sede operativa in Provincia di Varese. A seguito delle prenotazioni delle doti da parte degli operatori accreditati, la Provincia di Varese renderà noto sul proprio sito web istituzionale l’elenco degli enti accreditati che possono gestire la Dote Disoccupati - re-inserimento al lavoro e ne promuove la diffusione attraverso la rete dei Centri per l’Impiego. Pagina 3 di 21 4. LA COMPOSIZIONE DELLA DOTE Ai destinatari è riservata una Dote Disoccupati - re-inserimento al lavoro del valore di € 4.000,00.=, e assume a riferimento l’allegato B del decreto regionale n. 4103 del 14.05.2012 e all’allegato C del decreto regionale n. 3513 del 18.04.2011 ed è così articolata: Durata Servizi al lavoro Accoglienza e accesso ai servizi Colloquio specialistico Bilancio di competenze Definizione del percorso Contenuto - Gestione Adempimenti amministrativi previsti dal ex Dlgs 181/2000 (se coerente) - Presa in carico del destinatario da parte dell'operatore - Stipula del patto di servizio (se coerente) - Servizi informativi e informazione orientativa - Iscrizione al collocamento mirato (art.8 legge 68/99) e colloquio specialistico per la rilevazione delle abilità – Solo per utenti disabili - Definizione del profilo di destinatario, valutazione della sua spendibilità occupazionale e condivisione di possibili percorsi per favorirne l’inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro - Colloquio individuale di approfondimento - Redazione dei contenuti del curriculum vitae del destinatario, secondo il format Europass - Rinvio a servizi interni e/o esterni Percorso di analisi delle esperienze formative, professionali e sociali, che consente di individuare le competenze e gli elementi valorizzabili del destinatario, al fine di progettare un piano di sviluppo professionale per il raggiungimento di specifici obiettivi. - Counselling "esplorativo", in grado di agevolare l'emersione preliminare delle competenze formali, informali e non formali - Bilancio di competenza professionale - Bilancio attitudinale ed esperienziale - Analisi aspirazioni e progettualità professionale del destinatario - Restituzione e accompagnamento Il servizio ha come finalità la costruzione del PIP, ossia il Piano di Intervento Personalizzato, nel quale si individuano i percorsi formativi e/o i servizi al lavoro, di riqualificazione professionale in funzione delle esigenze specifiche e degli obiettivi prefissati per ogni destinatario. - Acquisizione e Sistematizzazione delle informazioni preliminari - Stesura del PIP con l’individuazione di tempi, modalità, servizi erogati al destinatario da parte della struttura - Sottoscrizione dei reciproci impegni nel “PIP”. Output / Risultato Costo orario standard Min. in ore Max. in ore Attività individuale Output: Scheda anagrafica 1 1 33,00 Output: Scheda individuale degli ambiti di sviluppo Curriculum vitae in formato europeo Europass 1 2 33,00 Output: Scheda competenze già sviluppate e da sviluppare, come da format 5 8 33,00 Output: Piano di Intervento Personalizzato 1 2 39,00 Attività di gruppo Pagina 4 di 21 Monitoraggio, coordinamento e gestione dei PIP Tutoring e counselling orientativo Orientamento e formazione alla ricerca attiva del lavoro Scouting aziendale Il Servizio ha come finalità il monitoraggio e la valutazione dell’intero processo sotteso al PIP, provvedendo anche ad eventuali modifiche ed integrazioni dello stesso da parte dell’operatore, che si occuperà anche della compilazione del “Diario di Bordo”, della domanda di liquidazione e di ogni altro documento o adempimento previsto nel “Manuale Operatore” o in uno specifico Avviso. - Monitoraggio delle attività e valutazione della loro conformità al PIP - Coordinamento del PIP e supporto agli adempimenti amministrativi previsti - Sostegno motivazionale - Sviluppo di competenze e supporto alla gestione del cambiamento - Valutazione degli esiti conseguiti - Orientamento ai meccanismi del mercato del lavoro e introduzione ai meccanismi di ricerca di occupazione (preinserimento) - Aggiornamento CV e predisposizione della lettera di accompagnamento e trasferimento di competenze e indicazioni operative - Preparazione ed affiancamento al colloquio anche in azienda/impresa Il servizio viene proposto a coloro che presentano difficoltà a formulare e realizzare un progetto professionale personale, sostenendolo nell’acquisizione di competenze e capacità utili a promuoversi attivamente nel mondo del lavoro e supportandolo nell'elaborazione di strategie e nella realizzazione di azioni individuali e di gruppo, finalizzate all’inserimento/reinserimento lavorativo. - Consulenza orientativa individuale - Laboratori per la ricerca attiva dell’impiego Il servizio ha come finalità l’affiancamento e il supporto al destinatario nella gestione del piano di ricerca del lavoro e, in particolare, l’individuazione delle opportunità professionali; la valutazione delle proposte di lavoro, la promozione dei lavoratori e l’invio di candidature, il contatto e/o la visita in azienda. - Ricerca e segnalazione delle vacancies - Definizione relazione con le imprese: contatto/visita in azienda - Valutazione dei profili professionali ricercati dalle aziende 5 8 27,00 6 10 31,00 Output: Relazione consulenza Orientativa OVVERO Relazione finale sugli esiti del laboratorio orientativo 3 6 35,00 Output: Job description 7 12 27,00 15,00 Pagina 5 di 21 Preselezione L’erogazione del servizio prevede che l’operatore si faccia carico dell’inserimento nelle banche dati specializzate (ad esempio, Borsa Lavoro Lombardia) del curriculum vitae del destinatario, al fine di aumentare la sua visibilità sul mercato del lavoro. Incontro domandaofferta Il servizio si pone l’obiettivo di favorire l’incontro tra la domanda ed offerta di lavoro attraverso il matching tra le opportunità occupazionali individuate dall’operatore ed i profili dei destinatari. - Individuazione e consultazione delle vacancies disponibili - Promozione dei lavoratori ed invio candidature - Verifica del risultato dell’incrocio domanda/offerta Accompagnamento al lavoro Finalità del servizio è sostenere nel tempo la stabilità dell'occupazione del destinatario supportando l'utente e l’azienda nella prima fase di inserimento lavorativo. L’Operatore seguirà la realizzazione dell'inserimento lavorativo del destinatario, fornendo supporto sia in fase di avvio, che nella concreta realizzazione dell'inserimento. - Analisi del contesto organizzativo e del ruolo professionale - Accompagnamento individuale e supporto all’inserimento - Assistenza ai destinatari ed alle imprese nella fase di inserimento lavorativo Assistenza ai destinatari e alle imprese nella realizzazione di periodi di tirocinio (d.m. del 25 marzo 1990, n.142 e ss.mm.ii.) Tutoring e accompagnamento al tirocinio Servizi alla formazione Corso di base di gruppo Output: Inserimento del CV, comprovato secondo le regole di funzionamento della banca dati Output: Contratto di lavoro/candida ture Output: Relazione inserimento lavorativo redatta dall’operatore e sottoscritta dal destinatario. 1 33,00 3 6 33,00 3 7 33,00 6% del monte ore del tirocinio Contenuto Output / Risultato Durata Fornire competenze di base per aumentare il livello di occupabilità della persona attestato Min. 30 32,00 Costo orario standard 13,34 Corso di perfezionamento di gruppo Aggiornare/potenziare le competenze per aumentare il livello di occupabilità della persona attestato Min. 30 Pagina 6 di 21 Il valore della dote viene calcolato sulla base dei seguenti servizi, per un valore massimo di € 4.000,00: Servizi al lavoro Durata Min. in ore Durata Max in ore Costo Attività individuale Accoglienza e accesso ai servizi 1 1 € 33,00 € 33,00 Colloquio specialistico 1 2 € 33,00 € 66,00 Bilancio di competenze 5 8 € 33,00 € 264,00 Definizione del percorso 1 2 € 39,00 € 78,00 Monitoraggio, coordinamento e gestione del PIP 5 8 € 27,00 € 216,00 Tutoring e counselling orientativo 6 10 € 31,00 € 310,00 Orientamento e formazione alla ricerca attiva del lavoro 3 6 € 35,00 Scouting aziendale 7 12 € 27,00 € 324,00 1 € 33,00 € 33,00 Preselezione Costo Attività di gruppo € 15,00 Costo totale € 210,00 Incontro domanda offerta 3 6 € 33,00 € 198,00 Accompagnamento al lavoro 3 7 € 33,00 € 231,00 € 32,00 € 1.036,50 Tutoring e accompagnamento al tirocinio 6% del monte ore del tirocinio (durata tirocinio max 4 mesi) COSTO MAX Servizi formativi € 2.999,50 Durata Min. in ore Costo orario 30 € 13,34 corso di base di gruppo corso di perfezionamento di gruppo COSTO MAX € 1.000,50 COSTO MAX DOTE € 4.000,00 Pagina 7 di 21 Non sono ammessi corsi base e perfezionamento individuali e corsi base collettivi di contenuti trasversali (es. comunicazione efficace, l’arte di ritrovare il tuo lavoro nel mercato di oggi, etc.). Al fine del riconoscimento del servizio formazione il lavoratore deve frequentare minimo 8 ore di ogni singolo corso di formazione. Nella costruzione del PIP la definizione dei servizi formativi potrà prevedere l’erogazione di un’unica tipologia di servizio o di percorsi composti da diverse tipologie. Il gruppo classe deve essere composto almeno da 4 persone per potere essere avviato. Gli operatori che erogano la formazione sono tenuti ad inviare all’avvio di ogni corso il relativo calendario al numero fax 0332 252.561. 5. LA DURATA DELL’INTERVENTO Le attività previste nell’ambito dell’intervento “01 – Dote Disoccupati - re-inserimento al lavoro” dovranno essere concluse entro e non oltre il 23 luglio 2014, salvo proroghe. 6. IL FLUSSO OPERATIVO Il processo delle doti si articola nelle seguenti fasi: 1) Fase di prenotazione, in cui gli operatori inviano la domanda di finanziamento e l’Atto di Adesione. 2) Fase di predisposizione del Piano di Intervento Personalizzato (PIP), in cui gli operatori tracciano il percorso del destinatario. 3) Fase di realizzazione del PIP, in cui l’operatore, eventualmente con gli altri enti appartenenti alla filiera, eroga i servizi previsti e descrive le attività svolte. 4) Fase di conclusione del PIP, in cui il responsabile dell’operatore e il tutor relazionano sull’attività svolta e sugli esiti conseguiti. 6.1 Fase di prenotazione Gli operatori che intendono partecipare alla realizzazione dell’intervento “01 – Dote Disoccupati - re-inserimento al lavoro” devono richiedere le credenziali per poter accedere agli applicativi Gestione Bandi e Corsi (GBC) e Gestione Servizi (GSS), qualora non ne fossero già in possesso. Il Bando viene gestito con la modalità "sportello aperto", pertanto la domanda di finanziamento firmata digitalmente deve essere presentata on-line dalla data di pubblicazione del presente avviso, inviando contestualmente una e-mail all’indirizzo [email protected] per la conferma dell’operazione. Nell’oggetto deve necessariamente essere indicato il numero identificativo dell’intervento: 01. L’atto di adesione degli operatori componenti la filiera, scaricabile dal kit di presentazione presente su GBC, dovrà essere firmato con CRS1 o altro strumento per la firma digitale e allegato alla domanda di finanziamento. Tutte le procedure sono dettagliate nel documento “Manuale Operatore – Gestione Tecnica Doti Atto Negoziale”. 1 per informazioni visitare il sito www.crs.regione.lombardia.it Pagina 8 di 21 6.2 Fase di predisposizione del PIP I destinatari/e che hanno manifestato il proprio interesse a partecipare al programma di reimpiego e che intendono usufruire della dote devono rivolgersi ad un Operatore accreditato, di cui all’elenco pubblicato sul sito della Provincia. La prenotazione della risorsa a sistema deve essere effettuata contestualmente al caricamento di tutti i documenti firmati dall'utente e dall'operatore (o digitalmente o in cartaceo). Diversamente il PIP verrà invalidato a prescindere dai contenuti dello stesso. L’Operatore titolare della Dote Disoccupati - re-inserimento al lavoro è tenuto: • a verificare che il destinatario sia in possesso dei requisiti richiesti dall'avviso per la partecipazione all'intervento; • individuare un tutor che avrà il compito di prendere in carico il lavoratore accompagnandolo in tutte le fasi del percorso ed effettuando il monitoraggio sull’andamento del PIP (vedi paragrafo 6.5); La redazione del PIP consiste nelle definizioni del profilo del destinatario e del percorso che il lavoratore dovrà seguire, ovvero nella selezione dei servizi che l’Operatore, insieme al lavoratore, ritengono siano utili a perseguire gli obiettivi di inserimento lavorativo e nel dettagliare la tipologia di formazione che si intende erogare, la modalità di erogazione, l’articolazione e gli aspetti di coerenza con l’obiettivo occupazionale. Nel campo "Profilo del destinatario/a e Obiettivo occupazionale" devono essere descritte le seguenti competenze: • Competenze di base (utili a tutti i profili professionali) SONO SAPERI DI BASE/TRASVERSALI A TUTTI I PROFILI INSERITI IN QUEL SETTORE DI ATTIVITA’: Costituiscono il “sapere minimo” sostanzialmente indipendente dai processi operativi concreti nei quali il soggetto è impegnato nell’esercizio del suo lavoro. Sono consensualmente riconosciute come prerequisito per l’accesso (es. informatica, legislazione, contrattualistica, Mercato del Lavoro, ecc). • Competenze Tecnico professionali (specifiche del proprio profilo professionale) SONO SAPERI TEORICI E PRATICI RELATIVI AD UNA SPECIFICA ATTIVITA’ Costituite dalle conoscenze (i “saperi”) e dalle tecniche operative “specifiche” di una certa attività professionale che il soggetto deve presidiare per poter agire con “competenza”, rappresentano l’insieme delle conoscenze e delle capacità connesse all’esercizio efficace di determinate attività professionali nello svolgimento dei processi operativi. • Competenze Trasversali Si tratta di quelle abilità che consentono all’individuo di sviluppare la propria competenza in attività differenti (transfer). Si possono enucleare tre grandi tipi di operazioni, fondate su processi di diversa natura (cognitivi, emotivi, motori): diagnosticare (la situazione, il compito, il problema, se stesso), relazionarsi con altri per rispondere alle richieste del compito (persone o cose), affrontare la situazione, il compito, il problema. Devono inoltre essere illustrati gli obiettivi, i punti di criticità e di forza e i servizi più rispondenti al perseguimento degli obiettivi occupazionali. Deve altresì essere dettagliata la tipologia di formazione che si intende erogare, la modalità di erogazione, l’articolazione e gli aspetti di coerenza con l’obiettivo occupazionale I servizi devono rispettare i massimali di costi, secondo le disposizioni provinciali. Pagina 9 di 21 Le attività dovranno concludersi entro e non oltre il 23/07/2014, saldo proroghe. Si precisa che, in fase di realizzazione del PIP, l’operatore, in accordo con il destinatario, potrà valutare la necessità di modificare il PIP, compatibilmente con gli obiettivi e la tempistica del percorso, secondo le modalità specificate nel presente Manuale e nell’ambito delle risorse prenotate (paragrafo 6.3.1). 6.2.1 Invio del PIP L’Operatore che ha preso in carico il lavoratore deve: compilare il PIP tramite il sistema informativo (GSS); salvare il PIP sul proprio pc; firmarlo e farlo firmare al destinatario della dote con CRS o altro strumento per la firma digitale; inserirlo sul sistema informatico cliccando sull’icona “allega documenti” visibile nella parte del sistema riservata al PIP; inviare una e-mail di [email protected]. comunicazione dell’avvenuta operazione all’indirizzo Nel caso in cui il lavoratore non sia in possesso del PIN della CRS o altro strumento per la firma digitale, l’Operatore deve: stampare il PIP e farlo sottoscrivere all’utente; scansionare i documenti firmati; salvarli sul proprio pc; firmarli con CRS o altro strumento per la firma digitale; inserirli sul sistema informatico cliccando sull’icona “allega documenti” visibile nella parte del sistema riservata al PIP unitamente alla scansione di un documento di identità del destinatario; inviare una mail di comunicazione [email protected]. dell’avvenuta operazione all’indirizzo E’ auspicabile che, entro la chiusura del PIP, il lavoratore sia in possesso del codice PIN della CRS. Unitamente al PIP deve essere inviato il documento dichiarazione sostitutiva atto di notorietà scaricabile dal kit di avvio su GBC inserendolo sul sistema informatico cliccando sull’icona “allega documenti” visibile nella parte del sistema riservata al PIP, unitamente alla Carta d'Identità del destinatario. Una volta allegato il PIP l’operatore riceve, entro 7 giorni lavorativi, comunicazione via e-mail di validazione e avvenuto finanziamento del PIP. una Entro i medesimi termini, qualora si rendesse necessario, verranno richieste integrazioni. Le modalità di gestione della documentazione descritte nel presente paragrafo, si applicano a tutti i documenti inseriti nel kit di avvio di ciascun bando. 6.3 Fase di realizzazione del PIP L’Operatore, entro 30 giorni dalla data di validazione del PIP, dovrà avviare la prima attività prevista, diversa da quelle propedeutiche alla stesura del PIP, escluso il monitoraggio, pena la decadenza del PIP e delle risorse economiche prenotate, in quanto il sistema effettuerà autonomamente questa operazione. Le attività propedeutiche alla definizione del PIP (Accoglienza e accesso ai servizi – Colloquio specialistico – Bilancio di competenze – Definizione del percorso) realizzate Pagina 10 di 21 prima della data di validazione del PIP devono essere avviate in GSS al momento della validazione del PIP, registrate compilando il calendario e successivamente chiuse e protocollate. Le predette attività vengono liquidate come prima tranche. Ogni servizio deve essere avviato su GSS con la relativa presa in carico, contestualmente all’erogazione della prima ora, ai fini del riconoscimento della spesa. Se l’Operatore non è nelle condizioni di avviare le attività o sono decorsi i termini per il loro avvio (30 giorni dalla data di accettazione del PIP), ne deve dare immediata comunicazione al destinatario, che avrà comunque la possibilità di accedere ad un’altra dote previa verifica della disponibilità delle risorse economiche. L’operatore provvede all’inserimento e all’aggiornamento periodico delle attività previste dal PIP, garantendo la tracciabilità delle attività di servizio, utilizzando il calendario presente su GSS. Il tutor individuato nel PIP è il riferimento del lavoratore per tutta la durata di realizzazione del PIP. Per ogni esigenza relativa alla realizzazione del PIP, infatti, il destinatario fa riferimento al tutor. L’attività del tutor consiste anche nella gestione della documentazione e delle comunicazioni di monitoraggio previste nell’attuazione della dote. L’operatore che eroga i servizi al lavoro deve assicurare che il singolo professionista coinvolto nell’erogazione dei servizi compili il timesheet unico (scheda di rilevazione delle attività e delle ore complessive), utilizzando un unico documento, riepilogativo di tutte le attività in capo al tutor stesso (nell'ambito delle diverse tipologie di finanziamento es.: crisi aziendali, piano disabili, progetto feg, dote unica lavoro....), nel quale indicare tutti i servizi erogati in ordine cronologico compilando in modo sequenziale tutte le righe, utilizzando il modello scaricabile dal kit di avvio del presente su GBC. Tale richiesta risponde alle indicazioni pervenute da Regione Lombardia in merito alla gestione del timesheet. Il timesheet è individuale per ogni professionista coinvolto nell’erogazione dei servizi previsti nel PIP e deve riportare in frontespizio il nome e cognome del personale cui si riferisce. Il timesheet deve contenere righe che, in corrispondenza di ogni servizio erogato contengono, le attività erogate giornalmente. Per la gestione delle doti del presente avviso tali attività dovranno essere invece dettagliate nel “campo note” del calendario su GSS. Le registrazioni debbono avvenire su base giornaliera. Le registrazioni sul calendario presente su GSS debbono avvenire entro il quindicesimo giorno del mese successivo rispetto a quello in cui si sono realizzate le attività. L’apposizione della firma sul timesheet da parte del destinatario deve avvenire unicamente se lo stesso è presente. Nell’erogazione dei servizi previsti nel PIP gli Operatori sono tenuti a rispettare gli standard dei servizi al lavoro definiti nell’allegato B del decreto regionale n. 4103 del 14 maggio 2012 e nell’allegato C del decreto regionale n. 3513 del 18 aprile 2011 e successive modifiche e integrazioni, che costituiscono parte integrante del presente Manuale. Si riportano gli output che l’Operatore, titolare del PIP, deve conservare per dare evidenza dell’erogazione del servizio: Scheda anagrafica (stampata da GSS) Scheda individuale degli ambiti di sviluppo Pagina 11 di 21 CV in formato europeo Scheda individuale delle competenze, già sviluppate e da sviluppare PIP Relazione finale sugli esiti del laboratorio orientativo Job description Inserimento CV nelle banche dati specializzate Contratto di lavoro o COB Candidature Relazione inserimento lavorativo L’Operatore deve curare inoltre la compilazione dei documenti di seguito descritti e scaricabili dal Kit di avvio presente su GBC. Registro formativo e delle presenze Gli operatori che erogano le attività formative devono predisporre il registro formativo e delle presenze, vidimato dal rappresentante legale, in coerenza con le disposizioni regionali (D.d.u.o. 12 settembre 2008, n. 9837 “Approvazione delle procedure relative allo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia”). Registro tirocinio Nel caso in cui il PIP preveda il servizio “Tutoring e accompagnamento al tirocinio”, l’operatore che eroga tale attività deve predisporre il registro tirocinio composto da pagine numerate e non asportabili e vidimato dal legale rappresentante dell’ente accreditato che eroga i servizi. Il registro deve essere: − compilato giornalmente con l’indicazione delle attività svolte in modo sequenziale su tutte le righe; − sottoscritto ogni volta dal destinatario e dal tutor aziendale; − conservato presso la sede di tirocinio per tutto il periodo di svolgimento. Si precisa che le firme del Tutor individuato dall’operatore dovranno essere apposte solamente quando si reca in visita presso l’azienda e dovranno trovare corrispondenza nel proprio timesheet. Si precisa che gli interventi di tirocinio dovranno essere gestiti conformemente a quanto indicato dal decreto regionale n. 10031 del 5 novembre 2013 (deve essere sempre garantita la presenza di tre soggetti diversi: ente promotore, azienda ospitante, tirocinante). Ad esempio, un ente di formazione non potrà fungere, per lo stesso utente, contemporaneamente da ente promotore e da azienda ospitante il tirocinio. 6.3.1 Variazione del PIP L’Operatore che prende in carico il destinatario è tenuto a concordare con lo stesso ogni modifica del PIP. Qualsiasi variazione che comporti modifiche nei contenuti del PIP relative a soggetti coinvolti, tipologia di servizi, contenuti e/o modalità di attuazione, luogo di fruizione dei servizi previsti (nel rispetto della durata massima prevista per la conclusione della Dote), dovrà essere richiesta via e-mail alla Provincia. Rientra tra le variazioni da autorizzare anche la richiesta di sostituzione del Tutor. Tale richiesta deve essere effettuata con tempestività (max 15 giorni dalla cessazione del precedente tutor) al fine di garantire al destinatario la continuità dell’accompagnamento. Pagina 12 di 21 Le modifiche al PIP, una volta autorizzate, verranno effettuate dalla Provincia sul sistema Sintesi; il PIP così modificato dovrà essere nuovamente firmato dalle parti e trasmesso alla Provincia così come previsto al punto 6.2.1 del presente Manuale. Il valore dei servizi modificati nel PIP non potrà essere superiore a quello dei servizi sostituiti. Le modifiche non segnalate e non rilevabili dal Sistema Informativo, non saranno tenute in considerazione ai fini del riconoscimento della spesa. Non sono in ogni caso ammesse sostituzioni relative all’Operatore con il quale è sottoscritto il PIP e al valore complessivo della dote. 6.3.2 Rinuncia/Abbandono Il lavoratore che, dopo aver sottoscritto il PIP, abbandona il percorso senza giustificati motivi, verrà automaticamente escluso e perderà il diritto di beneficiare dei servizi previsti dalla dote. Il destinatario inoltre non potrà sottoscrivere un altro PIP presso nessun operatore accreditato per l’erogazione dei servizi per il lavoro sul territorio provinciale nell’ambito dell’intervento oggetto del presente avviso. L'operatore dovrà pertanto inviare al destinatario una lettera di convocazione per mezzo di raccomandata R.R.. La comunicazione di abbandono, unitamente alla copia della lettera di convocazione e della ricevuta di ritorno, dovrà essere trasmessa dall’Operatore alla Provincia e contemporaneamente il PIP dovrà essere chiuso su Sintesi. L’Operatore dovrà effettuare la comunicazione di abbandono mediante il modello di “Abbandono” scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC, ed inviarlo alla stessa seguendo le modalità indicate nel paragrafo 6.2.1. Il lavoratore destinatario di una indennità di mobilità o di sussidi la cui corresponsione è collegata allo stato di disoccupazione, decade dai trattamenti quando, senza giustificato motivo, rifiuti o non accetti una offerta di lavoro, secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore. L’Operatore è tenuto a segnalare alla Provincia i casi che rientrano in questa fattispecie. L’eventuale "rinuncia" della dote da parte del destinatario dovrà essere comunicata immediatamente all’Operatore, secondo il format scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC, firmata dal destinatario. L’Operatore prende atto della rinuncia, la trasmette immediatamente alla Provincia e provvede alla chiusura del PIP (vedere paragrafo 6.2.1). Si precisa che verranno riconosciuti i servizi erogati al lavoratore sino alla data di rinuncia/abbandono. 6.3.3 Proroga del PIP Eventuali proroghe al PIP rispetto alla durata massima prevista, potranno essere richieste alla Provincia solo in casi di impossibilità del Destinatario a partecipare alle attività del PIP per motivi di: • malattia • infortunio • maternità. La proroga del PIP non potrà essere concessa oltre il 24/07/2014, salvo eventuali proroghe dell'atto negoziale. L’Operatore può richiedere la proroga per la conclusione delle attività attraverso il modulo scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC, riportando i motivi per cui si richiede la proroga. La documentazione relativa ai motivi di richiesta della proroga deve essere conservata agli atti dall’operatore. Non sono ammesse proroghe che non dipendano dai motivi sopra riportati. Pagina 13 di 21 La proroga è subordinata all’accettazione da parte della Provincia. L’Operatore ne riceve comunicazione via mail e deve informarne il destinatario. 6.4 Fase di conclusione del PIP Al termine delle attività previste nel PIP, l’Operatore che ha preso in carico il destinatario chiude tutte le attività e il PIP stesso attraverso il sistema informativo. L’operatore inoltre compila la “Comunicazione di conclusione del PIP” utilizzando il format scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC, che dovrà essere inviata con le modalità descritte al paragrafo 6.2.1. Entro e non oltre 30 giorni di calendario dalla data di chiusura del PIP l’Operatore compila la “Relazione finale” utilizzando il format scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC e la inoltra con tutta la documentazione relativa alla conclusione del PIP, con le modalità descritte al punto 6.2.1 In caso di conclusione anticipata del PIP, anche a seguito di rinuncia della dote, saranno riconosciuti solo gli importi relativi ai servizi erogati al momento della conclusione anticipata, se rispettano le condizioni di liquidabilità riportate nel presente Manuale. Nel caso in cui le condizioni del Destinatario si modificassero, portando alla perdita dei requisiti di partecipazione previsti nel dispositivo, il destinatario decade automaticamente dalla titolarità della dote. L’Operatore dovrà darne immediata comunicazione alla Provincia e dovrà procedere con la chiusura della dote. Il valore dei servizi erogati sarà riconosciuto solo fino al mantenimento dei requisiti del destinatario. Il PIP si intende positivamente concluso a fronte della sottoscrizione di un contratto di lavoro di almeno 3 mesi. In caso di assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato per un periodo pari o superiore a sei mesi il PIP deve essere chiuso. 6.5 Il tutor Il tutor è la figura che prende in carico il destinatario e segue l’evoluzione del PIP fino alla sua conclusione. Ogni tutor può seguire fino ad un massimo di 25 utenti contemporaneamente. Se nel corso dell’evoluzione del PIP il tutor dovesse cambiare, la modifica va comunicata alla Provincia tramite e-mail, indicando i requisiti del nuovo tutor (seguire le modalità di cui al paragrafo 6.3.1). La figura del tutor deve avere le caratteristiche previste per l’accreditamento regionale dei servizi per il lavoro. Con la D.d.u.o. del 31 ottobre 2012 n. 9749 sono stati indicati i requisiti per l’accreditamento degli operatori pubblici e privati per l’erogazione dei servizi al lavoro. L’allegato 2 di questo documento riporta le competenze professionali richieste alle figure individuate per il presidio del funzionamento dell’unità organizzativa. Nello specifico in riferimento alla figura del tutor individuale si individuano i seguenti requisiti: • • • • diploma di laurea e formazione specifica (master, specializzazione) nell'ambito delle metodologie dell’orientamento; diploma di laurea ed esperienza almeno biennale nell’ambito dell’orientamento nel sistema di istruzione, della formazione o del lavoro; diploma di istruzione secondaria superiore ed almeno cinque anni di esperienza professionale in ambito orientativo; diploma di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) ed almeno sei anni di esperienza professionale in ambito orientativo Tipologia di rapporto e tempo dedicato: contratto di impiego o collaborazione in essere con il soggetto, nelle forme consentite dalla legge. Pagina 14 di 21 7. LA LIQUIDAZIONE DELLE DOTI La Provincia di Varese liquida, per conto del destinatario, la dote direttamente all’Operatore accreditato che ha erogato i servizi al lavoro in due tranche. La prima tranche prevede la liquidazione dei seguenti servizi: - Accoglienza e accesso ai servizi; - Colloquio specialistico; - Bilancio di competenze; - Definizione del percorso. La seconda tranche a saldo, a seguito della chiusura di tutti i servizi previsti nel PIP. Non sono ammissibili i costi associati a PIP non validati dalla Provincia. La liquidazione relativa ai servizi previsti nel PIP viene effettuata a fronte della presentazione della seguente documentazione: • domanda di liquidazione in cui l’operatore dichiara che i servizi erogati sono conformi agli standard prestabiliti e sono comprovati dai documenti conservati presso la propria sede (facsimile nel kit di avvio su GBC); • fattura (IVA esclusa ai sensi dell’art. 2 del DPR 633/1972) o altro documento contabile indirizzato alla Provincia, con il dettaglio dei servizi prestati (ore, costo orario e destinatario dell’intervento) e sulla quale deve essere apposta marca da bollo da € 1,81 o eventuale indicazione del diritto all’esenzione; • calendario delle attività debitamente sottoscritto dall’operatore e dal destinatario, scaricabile da GSS; • timesheet del/dei professionista/i che hanno erogato i servizi per i quali viene richiesta la liquidazione; • scheda tirocinio (solo per il servizio Tutoring e accompagnamento al tirocinio); • relazione finale, conforme al format presente su GSS (solo per saldo); • dichiarazione applicazione ritenuta del 4%, da allegare alla prima richiesta di liquidazione se non intervengono eventuali modifiche. La liquidazione dei servizi formativi viene effettuata alla conclusione di ogni singolo percorso formativo erogato. La Provincia di Varese, liquida per conto del destinatario, direttamente l'Operatore accreditato che ha erogato i servizi formativi a fronte della presentazione della seguente documentazione: • fattura (IVA esclusa ai sensi dell’art. 2 del DPR 633/1972) o altro documento contabile indirizzato alla Provincia, con il dettaglio dei servizi prestati (ore, costo orario e destinatario dell’intervento) e sulla quale deve essere apposta marca da bollo da € 1,81 o eventuale indicazione del diritto all’esenzione; • calendario delle attività debitamente sottoscritto dall’operatore e dal destinatario, scaricabile da GSS; • copia conforme del registro/i (solo in caso di formazione); • dichiarazione applicazione ritenuta del 4%, da allegare alla prima richiesta di liquidazione se non intervengono eventuali modifiche. Pagina 15 di 21 8. 8.1 OBBLIGHI DELL’OPERATORE Obblighi generali L’Operatore che prende in carico il lavoratore ha l’obbligo di verificare il rispetto dei requisiti posseduti dal destinatario della dote e di conservare presso la propria sede i documenti. Nel momento in cui partecipano al PIP, gli operatori accettano le condizioni economiche previste dalla Provincia, non devono percepire altri finanziamenti da organismi pubblici per i servizi rivolti al destinatario indicato nel PIP e ivi descritti e si vincolano a non richiedere erogazioni di somme a qualsiasi titolo ai destinatari. L’Operatore che prende in carico il destinatario è tenuto a rispettare quanto definito nel PIP e a concordare con il destinatario ogni eventuale modifica. L’Operatore che prende in carico la persona si obbliga a fornire tutoraggio al destinatario durante tutta la durata del PIP. In caso contrario, l’Operatore non potrà proseguire a partecipare all’attuazione del piano e ogni mancanza verrà segnalata nelle opportune sedi di valutazione. L’Operatore che prende in carico la persona si impegna a svolgere un ruolo di supporto e raccordo durante l’attuazione del percorso personalizzato tra il destinatario e gli altri operatori. E’ obbligo dell’Operatore che ha sottoscritto il PIP informare gli altri operatori coinvolti e le eventuali aziende ospitanti i tirocini della possibilità di ricevere verifiche da parte degli organi provinciali e regionali competenti, finalizzate a verificare la corrispondenza dell’attività dichiarata con quanto realizzato. L’Operatore che prende in carico la persona ha l’obbligo di predisporre un fascicolo individuale per ogni PIP, che dovrà contenere i documenti descritti nell’Allegato 1. Nel caso in cui l’Operatore, a seguito di ripetute assenze del destinatario e di reiterati tentativi di porsi in contatto con questi, ritenga che il destinatario abbia abbandonato il percorso, deve trasmettere la relazione finale alla Provincia dichiarando il PIP concluso così come indicato nel paragrafo 6.3.2, unitamente al documento di abbandono. 8.2 Conservazione della documentazione e inserimento dati nel sistema informativo Ciascun operatore è responsabile della completezza e correttezza della propria documentazione, nonché della veridicità dei dati inseriti nel sistema informativo e della loro corrispondenza con i documenti conservati presso la propria sede. E’ inoltre responsabile della conservazione di tutta la documentazione richiesta nel presente manuale. Il fascicolo individuale e tutta la documentazione relativa alle attività finanziate va conservata per 10 anni secondo quanto disposto dalla normativa civilistica e fiscale vigente in materia. Su richiesta della Provincia, l’operatore deve inviare la documentazione attestante l’erogazione dei servizi. 8.3 Verifiche e controlli La Provincia esercita, nel rispetto delle indicazioni regionali, il controllo amministrativo documentale sul 100% degli atti trasmessi dagli operatori accreditati e un controllo in loco su un campione pari almeno al 10% delle doti. E’ facoltà degli organi di controllo regionali e provinciali effettuare visite e verifiche, anche senza preavviso, in ogni fase dell’attività al fine di attivare a vario titolo la vigilanza sulle azioni. Pertanto, durante tutto il corso di realizzazione del PIP gli operatori accreditati e gli altri soggetti che partecipano all’attuazione del PIP sono tenuti ad assicurare lo svolgimento delle verifiche che Regione e Provincia riterranno opportuno svolgere. Pagina 16 di 21 9. IRREGOLARITA’ E SANZIONI In caso di omessa esibizione della documentazione richiesta dal presente manuale come prova dell’effettuazione dei servizi, la Provincia concederà un termine per presentare la documentazione. Trascorso tale termine e presa visione delle integrazioni fornite, se i rilievi non sono superati, i relativi importi non saranno riconosciuti e si procederà ad avviare eventuali recuperi di importi già liquidati nei confronti degli Operatori. La Provincia segnalerà eventuali irregolarità o dichiarazioni mendaci dell’Operatore alla Struttura regionale compente (Struttura Sistemi di accreditamento e valutazione) che avrà facoltà di sospendere o revocare l’accreditamento. In caso di mancanza della documentazione - o di assenza nella stessa di elementi essenziali - richiesta dal presente manuale come prova dell’effettuazione dei servizi ovvero di mancata corrispondenza con quanto dichiarato in fase di domanda di liquidazione, gli importi relativi non saranno riconosciuti e si procederà ad avviare eventuali recuperi di importi già liquidati nei confronti degli Operatori. Si provvederà inoltre a segnalare le dichiarazioni mendaci alla Struttura regionale competente che avrà facoltà di sospendere o revocare l’accreditamento. Nel caso la Provincia verificasse l’insussistenza dei requisiti del destinatario per partecipare all’iniziativa dote, si procederà con la sua revoca. Nel caso di omessa verifica da parte dell’Operatore dei requisiti, la Provincia procederà al recupero delle somme eventualmente già erogate in relazione a quel destinatario. Nel caso la Provincia verificasse che l’Operatore non ha concordato puntualmente con la persona i contenuti del PIP, ovvero abbia fatto un uso improprio dei riferimenti del destinatario e dei suoi documenti di identificazione, si procederà ad avviare eventuali recuperi di importi già liquidati nei confronti degli Operatori. Si provvederà inoltre a segnalare eventuali dichiarazioni mendaci alla Struttura regionale competente che avrà facoltà di sospendere o revocare l’accreditamento. Nel caso l’Operatore avesse richiesto erogazioni di somme a qualsiasi titolo ai destinatari, la Provincia segnalerà l’accaduto alla Struttura regionale competente che avrà facoltà di sospendere o revocare l’accreditamento. In caso di difformità tra le informazioni contenute nei documenti in originale conservati presso l’Operatore e le informazioni inserite nel sistema informativo, qualora non fossero rilevate irregolarità nei documenti in originale, la Provincia fornirà un termine per adeguare i dati sul sistema informativo. Qualora il termine decorra e il rilievo non fosse superato, la Provincia potrà procedere all’eventuale recupero degli importi già erogati. Nel caso le verifiche rilevassero dichiarazioni mendaci, formazione o uso di atti falsi, la Provincia procederà, oltre alla revoca del PIP, all’avvio di azioni penali, al mancato riconoscimento degli importi relativi ai servizi erogati e a segnalare quanto accaduto alla Struttura regionale competente che avrà facoltà di sospendere o revocare l’accreditamento. Nel caso in cui l’Operatore non accogliesse le verifiche in loco, la Provincia segnalerà quanto accaduto alla Struttura regionale competente, che avrà facoltà di sospendere o revocare l’accreditamento, e potrà procedere al recupero delle somme già erogate. In caso di inosservanza agli altri obblighi previsti dal presente Manuale o dai singoli avvisi, la Provincia si riserva di adottare eventuali azioni di recupero delle somme indebitamente riconosciute nonché provvedimenti in ordine all’accreditamento. 10. CHIARIMENTI E INFORMAZIONI Per maggiori informazioni si rimanda ai documenti “Manuale Operatore – Gestione Doti Crisi Aziendali Atto Negoziale” e “Manuale Operatore – Utilizzo Sistema GBC/GSS – Doti Atto Pagina 17 di 21 Negoziale” scaricabili dal sito www.provincia.va.it/lavoro- sezione ATTO NEGOZIALE. – pagina CRISI AZIENDALI – per gli operatori. E’ inoltre disponibile il servizio help-desk contattabile dal lunedì al venerdì dalle ore 8.50 alle 12.45 N. telefonico 0332 252.741 – 252.764 Fax 0332 252.561 Indirizzo e-mail [email protected] 11. INFORMATIVA TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (art. 13 del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003, “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”) Il D.Lgs. n. 196 del 2003 prevede la tutela delle persone di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo il decreto indicato, tale trattamento sarà improntato ai principi dell’art. 11 e in particolare quelli di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza e sarà effettuato tutelando la riservatezza e i diritti delle persone e degli altri soggetti coinvolti. Ai sensi dell’art. 13 del predetto decreto forniamo quindi la seguente finalità: - svolgere tutte le attività di gestione e monitoraggio di competenza provinciale, nella fase di realizzazione del progetto. Il trattamento sarà effettuato con le seguenti modalità: manuale e/o informatizzato e comprenderà anche la comunicazione e la diffusione dei dati alle altre Pubbliche Amministrazioni o soggetti giuridici per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. I dati potranno essere eventualmente trattati anche da soggetti esterni che svolgono attività di assistenza tecnica per la Provincia di Varese. Il titolare della conversazione e del trattamento dei dati, cui eventualmente far capo per esercitare i diritti, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/2003. è la Provincia di Varese – Piazza Libertà 1 – nella persona del Presidente della Provincia. 12. RIFERIMENTI NORMATIVI Il presente Manuale fa riferimento alla seguente normativa: - l'articolo 6 della Legge Regionale 19/2007 che prevede che la Giunta regionale, con specifici atti negoziali attribuisce agli enti territoriali ulteriori ambiti di intervento, al fine di rispondere in modo adeguato e coerente ai bisogni di istruzione e formazione nei rispettivi territori; - l'articolo 4 della Legge regionale 22/206 che prevede la competenza provinciale nella programmazione , nell'attuazione e nel monitoraggio e nella valutazione di interventi per le politiche attive del lavoro, di cui ai Capi da VIII a X; - la DCR n. 528/2008 concernente gli indirizzi pluriennali e criteri per la redazione dei piani provinciali dei servizi educativi di istruzione e formazione, la quale prevede che le province elaborino il Piano Provinciale dei servizi, individuando la ripartizione delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dei diversi interventi in una logica di gestione integrata delle fonti di finanziamento e che la Regione verifica gli obiettivi previsti da ciascun piano e la compatibilità del relativo fabbisogno finanziario rispetto alle risorse regionali; - la D.C.R. n. 365/2012 concernente il Piano d'Azione regionale 2012-2015 per la programmazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro e del sistema universitario lombardo; Pagina 18 di 21 - - − − − − − − − − − − − la Delibera di Giunta Regionale n. 1470 del 30 marzo 2011 "INDIRIZZI PRIORITARI PER LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI A SOSTEGNO DELL'OCCUPAZIONE E DELLO SVILUPPO PER IL 2011", che intende valorizzare la programmazione territoriale mediante il coinvolgimento attivo e il responsabile del partenariato istituzionale economico e sociale locale, a partire dalle province, promuovendo nel contempo un ricorso più sistematico agli strumenti della programmazione negoziata e alla compartecipazione finanziaria dei soggetti pubblici e privati sul territorio; L'Accordo quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2012 siglato il 6 dicembre 2011 tra Regione e parti sociali; Il Patto per le politiche attive 2012 sottoscritto il 22 dicembre 2011 da Regione e parti sociali; Il Protocollo 2012, in fase di sottoscrizione, tra Regione e Province che definisce le competenze del- la amministrazioni provinciali nell'esame degli stati di crisi delle aziende sul territorio al fine di istruire e validare le richieste di trattamenti di sostegno al reddito dei lavoratori; l'Intesa sugli ammortizzatori sociali in deroga e sulle politiche attive per il 2011-2012, siglata il 20 aprile 2011 in Conferenza Stato Regioni, che introduce una specifica sezione di politiche attive per un più rapido e mirato ricollocamento dei lavoratori; La Legge 23 luglio 1991 n. 223 “Norme in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti di disoccupazione attuazione di direttive della Comunità Europea, avviamento al lavoro ed altre disposizioni in materia di mercato del lavoro”; La Legge del 19 luglio 1993, n. 236 “Interventi urgenti a sostegno dell’occupazione”; Il D.Lgs. 469/97 “Conferimento alla Regioni e agli Enti locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, a norma dell’art. 1 della legge 15/3/1997 n.59”; Il Decreto Legislativo dell’aprile 2000, n. 181 “Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro” in attivazione dell’articolo 45, comma 1, lettera a), della Legge 17 maggio 1999, n. 144; Il Decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000 n. 445 “Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa”; La Legge del 14 febbraio 2003, n. 30 “Delega al governo in materia di occupazione e mercato del lavoro; La Legge del 28 marzo 2003 n. 53 “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”; Il Decreto legislativo del 10 settembre 2003, n. 276 “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro”; La L.R. 28/9/2006 n. 22 “Il mercato del lavoro in Lombardia”; La Deliberazione di Giunta Provinciale P.V. n. 349 del 17 luglio 2012 “Approvazione Atto Negoziale tra Regione Lombardia e Provincia di Varese in tema di lavoro e apprendistato”; La Determinazione Dirigenziale n. 3782 del 09/12/2013 di approvazione del presente manuale. Pagina 19 di 21 ALLEGATO 1 Documenti conservati dall’Operatore che ha in carico il destinatario (capofila) L’Operatore che prende in carico la persona deve creare e conservare presso la propria sede un fascicolo individuale con i seguenti contenuti: Frontespizio Nome e cognome del destinatario Nome e cognome del tutor Estremi dell’avviso Elenco generale dei documenti presenti nel fascicolo Documenti relativi alla presentazione e accettazione del PIP Destinatario: Fotocopia del documento di identità del destinatario Fotocopia del codice fiscale Atto di notorietà Eventuale dichiarazione di rinuncia Operatore Curriculum vitae del tutor PIP firmato Conferma approvazione del PIP Eventuale PIP modificato e sottoscritto Conferma approvazione PIP modificato Documentazione attestante i motivi di richiesta di proroga del PIP Relazione finale firmata Comunicazione di conclusione del PIP Eventuale altra documentazione prevista dall’avviso Documenti conservati da ciascun operatore che eroga i servizi Timesheet Registro formativo e delle presenze vidimato Scheda tirocinio e convenzione tirocinio Documenti attestanti l’erogazione dei singoli servizi al lavoro: - Scheda anagrafica - Scheda individuale degli ambiti di sviluppo - CV in formato europeo - Scheda individuale delle competenze, già sviluppate e da sviluppare - Contratto di lavoro/COB Pagina 20 di 21 - Candidature - Bilancio e valutazione dei risultati da parte del destinatario del coach - Accordi/convenzioni con altri soggetti - Documenti relativi ai servizi formativi - Certificazione delle competenze Documenti relativi alla domanda di liquidazione - Copia delle domande di liquidazione sottoscritte - Copia della fatture o altri documenti contabili indirizzati alla Provincia Comunicazione di conclusione Altra documentazione richiesta dall’avviso Documenti conservati da tutti gli operatori relativi ai controlli Comunicazione di preavviso di visita in loco Copia del verbale di controllo Eventuali controdeduzioni Verbale finale Eventuali ulteriori documenti Pagina 21 di 21
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