lunedì 31 marzo 2014 INDICE RASSEGNA STAMPA lunedì 31 marzo 2014 29/03/2014 Economia e imprese locali Nazione Lucca p. 3 Già a quota 49 i fallimenti nei primi tre mesi di quest'anno 1 Nazione Lucca p. 3 Vantano da anni maxi-crediti dallo Stato Imprenditori sotto processo per evasione Nazione Lucca p. 11 Banco Popolare in assemblea 3 Tirreno Lucca p. IV Galeotti e Guidi in lista per il Cda del Banco 4 Nazione Lucca p. 17 Segromigno. Polo tecnologico, inaugurato ma chiuso L'attività? Non è ancora iniziata... Nazione Lucca p. 21 Wepa, davanti al notaio la firma del contratto di cessione 6 Tirreno Lucca p. XII Wepa, firmata la cessione a Eurotec 7 Nazione Lucca p. 19 L'azienda Fapim di Altopascio festeggia 40 anni: tanti eventi 8 Nazione Viareggio p. 22 Apuane. «Limitiamo l'escavazione per evitare il saccheggio» 9 Nazione Lucca p. 4 L'inaugurazione con le autorità è confermata per il 5 aprile Tirreno Lucca p. 1-III Ospedale, la strada non c'è Fabrizio Tonelli 11 Tirreno Lucca p. I Elettrodotto, Varia pronto alla battaglia Luca Cinotti 13 Tirreno Lucca p. I Un'opera da trenta milioni Due serviranno per le servitù Tirreno Viareggio p. VII Terna vuole espropriare i terreni di Stefano Varia Luca Cinotti 15 Nazione Lucca p. 9 Sant'Alessio. «I lavori vanno subito bloccati» Laura Sartini 16 Tirreno Lucca p. III Fogne, da lunedì riparte il cantiere 17 Nazione Lucca p. 12 Acquedotti, lavori di interconnessione 18 Nazione Lucca p. 9 S. Michele in Escheto. Presto modifiche alla rotatoria 19 Tirreno Lucca p. II La nuova rotatoria sarà pronta a giugno 20 Nazione Lucca p. 17 Ponte della vergogna, Lelli Kelly torna alla carica: richiesta di accesso agli atti su spese e tempi 21 Tirreno Lucca p. X Chiarezza sul ponte, la ditta Lelli Kelly chiede un'assemblea 22 Tirreno Lucca p. X Verciano volta pagina col nuovo arredo urbano Tirreno Lucca p. XI Capannori. Quindici milioni per i lavori pubblici Nazione Lucca p. 21 Bagni di Lucca. Incarico dal Comune per lavori stradali, ma scatta la multa Marco Nicoli 25 Nazione Viareggio p. 17 Massarosa. La Fondazione Crl acquista la Ficaia Saranno realizzate case per i senza tetto Mario Pellegrini 26 Tirreno Viareggio p. VII La Ficaia cambia volto 16 nuovi alloggi sociali Marco Pomella 27 Nazione Viareggio p. 17 Trenta chilometri di piste ciclabili per collegare tutti i paesi 28 Tirreno Viareggio p. VII Una maxi ciclabile da 30 chilometri 29 Nazione Viareggio p. 21 Pietrasanta. Nuovo look in quindici giorni 30 Tirreno Viareggio p. IX Forassiepi: in via Pontenuovo avanti nei tempi previsti 31 Nazione Viareggio p. 21 Rocca di Sala. La Torre di guardia riappare con la pulitura 32 Tirreno Viareggio p. IX Iniziato il recupero della torre di guardia e del primo recinto 33 Paolo Pacini 2 Saverio Bargagna 5 Edilizia & Territorio 10 14 Nicola N Ucci 23 24 30/03/2014 Economia e imprese locali Nazione Lucca p. 5 Indice Rassegna Stampa Galeotti entra nel CdA del Banco Popolare 34 Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA lunedì 31 marzo 2014 Tirreno Lucca p. V C'è più "Cassa" nel Banco Popolare Alessandro Petrini 36 Tirreno Lucca p. II Stefani: estranei al fallimento immobiliare 37 Tirreno Lucca p. VIII Parlare in pubblico Il workshop 38 Nazione Lucca p. 11 Banda col passamontagna svaligia (a puntate) la Snai di Porcari 39 Tirreno Lucca p. X Raid di notte alla Snai rubate tre slot machine 40 Nazione Viareggio p. 13 Piano Paesaggistico: i riflessi sul governo del territorio locale 41 Tirreno Viareggio p. XV Il piano paesaggistico ai raggi X 42 Tirreno Viareggio p. VIII Comuni contro Tev. Il contenzioso sui rifiuti passa al giudice ordinario 43 Tirreno Lucca p. I Parte l'iter, «raccogliamo osservazioni» Barbara Antoni 44 Nazione Lucca p. 4 Piazzale Verdi, spettro Corte dei Conti Fabrizio Vincenti 46 Nazione Viareggio p. 10 Massarosa Via di Montramito. Il mezzo raddoppio è stato aperto 47 Nazione Viareggio p. 10 Stiava. 500 mila euro di spesa per la messa a norma 48 Nazione Viareggio p. 14 Pietrasanta. Riapre in via definitiva la strada per Castello Vitoio: chiesti alle ditte preventivi per i muri 49 Tirreno Viareggio p. XII Castello e Vitoio cantieri e nuova viabilità 50 Tirreno Viareggio p. XIV Forte dei Marmi. Nessun risarcimento per lo stop ai lavori accanto alla chiesa 51 Edilizia & Territorio 31/03/2014 Economia e imprese locali Tirreno Lucca p. 11 Biomasse, il Tar "boccia" le centrali Luca Cinotti 53 Tirreno Lucca p. 14 Giù i prezzi delle case in tutto il capannorese Nicola Nucci 54 Tirreno Lucca p. 14 Entro settembre il metano a Lappato Tirreno Viareggio p. 11 Porto insabbiato, ancora 200mila euro di lavori d'urgenza Edilizia & Territorio Indice Rassegna Stampa 56 Donatella Francesconi 57 Pagina II TREND NEGATIVO In tutto il 2013 i fallimenti erano stati 132 G 1® i fall i menti ne i pri m i tre mesi d i quest ' anno SONO già 49 i fallimenti dichiarati dal tribunale di Lucca in questi primi tre mesi dell'anno. Una partenza davvero bruciante che arriva sulla scia dei già pesanti dati emersi sul fronte dei fallimenti negli ultimi due anni. Nel corso del 2013 erano stati 132 casi registrati al tribunale di Lucca, appena al di sotto dei 138 del 2012, un trend completato con i ben 116 concordati preventivi concessi nel 2013 dal tribunale fallimentare ad altrettante aziende in crisi: «calcio una procedura d'angolo» che aveva presentato una cifra più che doppia rispetto ai 51 casi del 2012 . Le istanze di fallimento del 2013, infine, erano state ben 351. QUESTO 2014 rischia di non essere purtroppo da meno, visto che una proiezione su base annua dei 49 casi di fallimento registrati in tre mesi (anche se non è possibile vero e proprio automatismo del genere) porterebbe su cifre addirittura attorno ai 200. Economia e imprese locali Pagina 1 Vantano da anni maxi-crediú dallo Stato prenditori sotto processo per evasione Il paradosso: «Devo avere un milione, rischio condanna perlva non versata» to non paga me. O pagavo i dipendenti e i fornitori o pagavo l'Iva. E poi lo stesso Stato non può processarmi per 300mila euro se me ne deve un milione: è lui stesso la causa di questa situazione di "evasione fiscale". Purtroppo non è affatto così. La giustizia penale va avanti sui suoi binari e ignora le problematiche diciamo civilistiche. Quindi questi imprenditori che non sono furbacchioni evasori, ma gente che fa i conti con la liquidità che ha. E se Provincia e Comuni tardano anni a pagare i lavori, ecco che si genera una situazione pesante». di PAOLO PACINI UN PARADOSSO. Certo non l'unico nella farraginosa macchina della giustizia, ma comunque duro da digerire. E dalle conseguenze tavolta fatali per le aziende in questione. Specialmente per chi cerca di fare impresa nel rispetto delle regole e si ritiene invece beffato dallo Stato. E' il caso, sempre più frequente ormai, degli imprenditori finiti sotto processo per evasione fiscale legata al mancato versamento di contributi Inps e soprattutto dell'Iva. Logico, viene da pensare. Peccato che in alcuni casi si scopra poi che i medesimi imprenditori «evasori» vantano crediti da parte dello Sta- «UNA SOLUZIONE possibile - sottolinea l'avvocato Gaetano I settori più colpiti sono questi : enti locali i nd ietro di anni coni pagam enti L' ocato Anastasio: «Serve una soluzione, non si riesce a fare La compensazione» io o altri Enti pubblici per cifre almeno doppie. Somme ingenti che attendono invano di incassare da tre, quattro o anche cinque anni. E nel frattempo cosa accade? Accade che la giustizia penale fa il suo corso. Pene da sei mesi fino a due anni di recluisione. Con il rischio concreto di pignoramento di beni per importi equivalenti. Anastasio - in apparenza è quella della compensazione dei debiti e dei crediti. In realtà è poco praticabile. Se io vanto un consistente credito con la pubblica amministrazione, mi viene comunque chiesta la fidejussione bancaria di pari importo. Quindi è evidente che il circolo vizioso resta tale. Anche lo sblocco dei crediti della pubblica amministrazione funziona di fatto solo con le imprese in ottima salute. Senza dimenticare i sequestri di beni finalizzati poi alla confisca. Ci sono incongruenze palesi in questi casi specifici. Certo che vanno perseguiti i cosiddetti furbi, ma non chi agisce in stato di necessità. Invece non viene affrontata questa complessa situazione che finisce per distruggere aziende ancora valide». AL TRIBUNALE di Lucca sono almeno una decina i casi paradossali di questo tipo discussi in questi ultimi mesi o con udienze fissate a breve davanti al giudice. I più colpiti sono i settori dell'edilizia o dei lavori stradali e delle forniture di beni agli enti pubblici locali. Lo scenario è sempre quello. Prendiamo un recente caso concreto: un imprenditore lucchese Economia e imprese locali CASI LI M ITE Un interno del tribunale : molti imprenditori sotto processo per Iva non versata, anche se attendono da anni cospicui pagamenti dalla pubblica amministrazione; nel tondo l'avvocato Gaetano Anastasio del settore edilizio con un'attività ancora in piedi, nonostante molte difficoltà. E' finito in questi giorni sotto processo per mancati versamenti Iva di oltre 300mila curo. «SI ERA rivolto a me pensando di poter risolvere facilmente la questione - spiega il suo avvocato - perché mi ha detto che doveva ancora riscuotere complessivamente circa un milione di euro da vari enti pubblici per lavori eseguiti negli ultimi quattro anni. Un ragionamento più che logico: io non posso pagare tutti se lo Sta- Pagina 2 ATTES I I N 1 300 DA STAMAN I AL POLO FIERISTICO I SORBANO ,. . . inizio del* lavon* LA NOSTRA città è ancora una volta al centro delle strategie del Banco Popolare: oggi ospita al Polo fieristico una parte dell'assemblea dei delegati dei quasi 230mila soci (20mila fanno riferimento alla Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno) chiamati a scegliere l'elezione dei componenti del cda, che resteranno in carica per gli esercizi 2014-2016. Tra i nomi che dovrebbero entrare e che sono nella lista presentata dal Banco Popolare, figurano personalità di spicco del territorio lucchese: innanzitutto Cristina Galeotti, presidente dell'Associazione Industriali della provincia, già componente del comitato territoriale Cr Lucca, e poi Andrea Guidi, già consigliere di amministrazione del Banco Popolare, imprenditore e consigliere della Camera di commercio di Lucca. Oltre alla nomina dei componenti del consiglio di amministra- Economia e imprese locali 8,30. Collegamento con Verona zione e del collegio sindacale, ci sarà spazio per l'approvazione del bilancio d'esercizio 2013, l'approvazione della relazione sulle politiche di remunerazione, la determinazione delle politiche di remunerazione e i compensi dei componenti del Con nessione in teLeconferenza per votarin lizza ci sono rea G ui d i Crist ina Galeotti e consiglio di amministrazione e dei sindaci, l'approvazione della fusione per incorporazione del Credito Bergamasco nel Banco Popolare e, infine, la riduzione delle riserve da rivalutazione. Per circa 1300 i soci provenienti dalla Toscana e dalla Liguria il polo assembleare collegato a distanza con la sede principale, que- sta volta a Verona, sarà appunto a Sorbano presso Lucca Fiere e Congressi, con l'inizio dei lavori fissato per le 8.30. Gli altri collegamenti a distanza con Verona saranno attivati presso i principali poli del gruppo: Lodi, Modena e Novara saranno connessi in teleconferenza per consentire ai soci di esprimere il proprio voto a distanza. «L'AVERE identificato Lucca tra i poli di riferimento per i collegamenti assembleari - spiega Roberto Perico, responsabile della direzione territoriale della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno costituisce, oltre che un'evidente incoraggiamento alla partecipazione, un giusto riconoscimento al ruolo fondamentale svolto dalla Cassa e dalla sua comunità nella vita sociale del gruppo». Fab.Vinc. Pagina 3 ' listi Galeotti e Guidi M ber il Cda del Banco Oggi al Palafiere la riunione dei z ila soci della di Risparmio di Lucca che deve indicare i componenti dei nuovi organi di gestione della casa madre 1 LUCCA Tutto pronto per l'assemblea dei soci del Banco Popolare di oggi. Anche in quest'occasione, si tratta della quarta da quando sono previste le sedi distaccate, verrà allestito per i soci provenienti dalla Toscana e dalla Liguria il polo assembleare collegato a distanza con la sede principale, questavolta a Verona, presso Lucca Fiere e Congressi in via della Chiesa a Sorbano; l'inizio dei lavori è fissato per le ore 830. Gli altri collegamenti a distanza con Verona saranno attivati presso i principali poli del gruppo: Lodi, Modena e Novara saranno connessi in teleconferenza per consentire ai soci di esprimere il proprio voto a distanza. Questi gli argomenti sui quali è chiamata a deliberare l'assemblea dei soci: la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, l'approvazione del bilancio d'esercizio 2013, l'approvazione della re- Una recente assemblea dei soci del Banco Popolare lazione sulle politiche di remunerazione, la determinazione delle politiche di remunerazione e i compensi dei componenti del consiglio di amministrazione e dei sindaci, l'approvazione della fusione per incorporazione del Credito Bergamasco nel Banco Popolare e, infine, la riduzione delle riserve da rivaluta- zione ex art. 7 commi 2 e 3, L. 218/1990. Il primo punto all'ordine del giorno prevede l'elezione dei componenti del cda che rimarranno in carica per gli esercizi 2014-2015-2016. Nella lista presentata dal Banco Popolare, figurano personalità di spicco del territorio: Cristina Galeotti, presi- dente dell'Associazione Industriali della provincia, stimata professionista e imprenditrice, già componente del comitato territoriale Cr Lucca; Andrea Guidi, già consigliere di amministrazione del Banco Popolare, imprenditore e consigliere della Camera di commercio di Lucca. «I soci del Banco Popolare che fanno riferimento alla Cassa sono poco meno di ventimila su un totale di circa 230 mila in tutta Italia - spiega Roberto Perico, responsabile della direzione territoriale della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno -. Si tratta di una quota importante del corpo sociale, per di più espressione di territori economicamente rilevanti per l'attività del Banco. «L'avere identificato Lucca tra i poli di riferimento per i collegamenti assembleari costituisce, oltreché un'evidente incoraggiamento alla partecipazione, un giusto riconoscimento al ruolo fondamentale svolto dalla Cassa e dalla sua comunità nella vita sociale del gruppo». (;almltic(;oidiinlisla pcr il Cda del ]bmco Economia e imprese locali Pagina 4 PER Ic cnó L' av MESE, ABBIAMO SCATTATO glco , naugLrato rnfA I- V '6 -111 -'In ACCUSATI dal sindaco di fare polemiche sul nulla, proprio del «nulla» vogliamo parlare. Nel senso che - ad oltre un mese dall'inaugurazione ufficiale in pompa magna - il polo tecnologico di Segromigno in Monte (o meglio il «Toscana Nanotech») resta un vero e proprio oggetto misterioso. In che senso? Per 32 giorni ci siamo presi la briga di controllare se il cancello del polo fosse almeno qualche volta - aperto. E, tranne rarissimi casi, dobbiamo ammettere di averlo visto sempre chiuso sprangato. Il Comune - da noi ieri interpellato per avere delucidazioni in merito -, ha preferito risponderci con un garbato: «Per ora no comment». In corso, a quanto sembra, ci sono alcuni lavori di imbiancatura. For- Economia e imprese locali FOTO AL GIORNO i ton e anccr se la fretta di aprire per la data prevista e promessa non ha permesso di completare del tutto l'opera e qualche rifinitura è rimasta a metà. Ma, a parte qualche operaio all'interno dei nuovissimi locali di aziende e di scienziati (fino a ieri) nemmeno l'ombra. Abbiamo scattato una foto ogni giorno (in alto ve ne proponiamo quattro) ma «l'orizzonte» è piuttosto monotono. E SE ne deve essere accorto anche il sindaco Giorgio Del Ghingaro che proprio due giorni fa si è recato personalmente in Regione per chiedere di dare un'ulteriore accelerata al tutto. L'idea del primo cittadino, raccontano dalla Regione, è quella di organizzare un evento o una serie di eventi prima wmata,,, della fine del mandato. Un modo per dare un po' di vita alla struttura che altrimenti - come in molti avevano previsto - rischia di restare una enorme e costosa scatola vuota. IL POLO, lo ricordiamo, è stato inaugurato il 24 febbraio scorso con anni di ritardo. La struttura è stata realizzata con un finanziamento complessivo di 5 milioni di euro da Comune di Capannori, Provincia. Camera di Commercio (ciascuno dei tre enti ha investito circa 500 mila euro) con consistenti contributi della Regione (2 milioni e 700 mila euro inclusi finanziamenti Cipe) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (700 mila euro). Saverio Bargagna Pagina 5 Wepa, davanti notaio deL contratto i cessione firma ALL'ESAME congiunto tra Wepa Lucca, la rsu e le organizzazioni sindacali provinciali di categoria in merito alla cessione dello stabilimento di Fabbriche di Vallico, erano presenti anche i soci investitori della Cartiera Eurotec che hanno illustrato il piano industriale per la ripresa dell'attività. Così, i nuovi investitori e l'ad di Wepa si sono dati appuntamento davanti al notaio per la firma del contratto di cessione che avrà efficacia dal 1 aprile, data in cui i 16 dipendenti dello stabilimento passeranno in forza alla Cartiera Eurotec srl. Con questo atto si conclude il processo di riorganizzazione che Wepa aveva messo in atto da ottobre 2012. Economia e imprese locali Pagina 6 Wepa, .a 1 FABBRICHE DI VERGEMOLI Come preannunciato,la scorsa settimana si è tenuto l'esame congiunto tra Wepa Lucca Srl, la Rsu e le organizzazioni sindacali provinciali di categoria, in merito alla cessione dello stabilimento di Fabbriche di Vallico Erano presenti anche i soci investitori della Cartiera Euro - tec srl (coloro che hanno acquisito la fabbrica) che hanno illustrato il piano industriale per la ripresa dell'attività e resi noti i progetti di sviluppo futuri mirati ad un consolidamento e miglioramento del sito produttivo in Val di Turrite. A seguito di questo infatti, all'inizio di questa settimana, i nuovi Investitori e L'ammi- nistratore delegato di Wepa Lucca si sono dati appuntamento davanti al notaio per la firma del contratto di cessione che avrà efficacia dal 1* aprile 2014, data in cui i 16 dipendenti dello stabilimento passeranno in forza alla Cartiera Eurotec srl ai sensi del codice civile. Con questo atto di cessione si conclude il processo di rior- ganizzazione che Wepa aveva messo in atto fin dall'ottobre 2012 che prevedeva la dismissione di alcuni asset necessari al corretto ridimensionamento della società sul territorio italiano. Un piano che - per quanto riguarda lo stabilimento di Fabbriche - aveva subito più di uno "stop and go" con la prima trattativa per la cessione che era finito assai male, con tutta la conseguente preoccupazione per i dipendenti della fabbrica. ©RI PRODUZIONE RISERVATA L'interno di una cartiera Wepa , nlruìl nomo Economia e imprese locali Pagina 7 ' ' Attopascio L'azienda festeggia 40 ann i: tanti eventi L'AZIENDA «Fapim» di Altopascio azienda leader mondiale negli accessori per serramenti - festeggia i suoi primi 40 anni di attività. Tanti i momenti celebrativi. Si parte sabato 5 aprile con una giornata a porte aperte nei due stabilimenti di Altopascio e Spianate. In quest'ultimo si terrà una «estemporanea di pittura, fotografia e scultura Fapim» e «estemporanea» per bambini. Ae vWrtu, r.rn i nosM numeri 1 n in vli,i"l.„i ..Iiilsii i n Economia e imprese locali Pagina 8 I NTERVENTO I ORI ENTE A GELI per evitare «BISOGNA salvare il Parco delle Apuane dal saccheggio dell'escavazione». Un grido d'allarme illustre arriva dallo scrittore Oriente Angeli, autore del libro «Lavorare liberi» scritto in occasione del 50 ° anniversario della fondazione della Cooperativa Condomini di Levigliani. «Ammesso che per ragioni socio-economiche, dilatate ad arte con drammatica enfasi sostiene - l'escavazione continui a trafiggere la montagna, è fuori dubbio che la Regione, il Parco e le amministrazioni comunali interessate non possano prescindere dall'adottare adeguati provvedimenti se si vuole salvare il salvabile. I punti notevoli appaiono i seguenti: fissare il limite delle quantità da scavare, accertare che siano osservate le norme antinquinamento e assicurarsi che siano messi in atto i relativi presidi e accertare il destino dei blocchi, cioè Economia e imprese locali quanti si involano verso i mercati esteri e quanti vengono lavorati dall'indotto. Se finora i controlli non hanno funzionato è perché la palla rimbalza da un ente all'altro e verrebbe da pensare a solidali abbracci tra controllati e controllori. Occorre allora che l'organo di controllo abbia una faccia, un nome di riferimento - suggerisce Angeli - assumendosi le responsabilità legate al proprio ufficio consapevole dei tanti benefici che il proprio lavoro procurerebbe alla comunità e all'ambiente. Ho letto la dichiarazione di chi, destinando parte dei proventi derivati dalla escavazione, realizza nel proprio ambito opere per concretizzare un turismo culturale: spero che tra gli scopi di tali micro iniziative non si voglia suscitare una conciliante captatio benevolentiae, per eludere i problemi connessi alla complessa fenomenologia delle cave». Pagina 9 90 ' AL TAGLIO DEL NASTRO IL MINISTRO GI con le ii ® . , con fennata i, -, -T-1 MENTRE l'apertura del nuovo ospedale (e quindi il via del funzionamento vero e proprio) resta per ora fissato al 10 e 11 maggio, seppure ci sia chi parla di nuovi possibili slittamenti, è invece sicuro che il taglio del nastro con le autorità si terrà invece sabato 5 aprile. Ci sarà anche il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, la senatrice Stefania Giannini. A fare gli onori di casa sarà, ovviamente, il direttore generale dell'Asl 2 di Lucca, Antonio D'Urso, insieme al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, all'assessore regionale alla sanità Luigi Marroni. Presenti anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, insieme al sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, presidente della conferenza dei sindaci dell'Asl 2 di Lucca. PROPRIO in occasione del simbolico taglio del nastro con le maggiori rappresentanze istituzionali, i comitati si stanno organiz- Edilizia & Territorio II f, . zando. Come abbiamo scritto nell'edizione di ieri, non solo l'ormai noto «Lucca est Sergio Ghiselli», anche altri movimenti organizzati di cittadini e anche di lavoratori ospedalieri si uniranno alla protesta nel giorno dell'inaugurazione. IL TAM tam corre velocissimo sui siti social dove anche il Csl, comitato sanità Lucca, riflette e si confronta sul da farsi. «Prendete le vostre agende e andate al 5 aprile - è l'appello - e fate una bella e visibile nota sul sabato mattina alle 9 e scrivete: oggi manifesto per il mio diritto alla salute». Le polemiche, a poche settimana dal varo del «S.Luca» davvero non mancano. In particolare non va giu' a nessuno il fatto che bisognerà pagare un euro l'ora per lasciare l'auto: obbligo che sarà valido per tutti i cittadini che hanno un malato ricoverato. Giova ricordare che attualmente la sosta al «Campo di Marte» è gratuita, seppure si debbano fare i conti con l'insistenza dei parcheggiatori abusivi. Pagina 10 Ospedale, la strada non c'è' i Lucca: ritardi nella realìzzazione dei tracciato La rotonda dove finisce la strada per il nuovo ospedale (Vip) il San Luca IN CRONACA Os1xdlale, la strada non c'@ Edilizia & Territorio Pagina 11 " m rìtardo nuova strada sempre piu Saltato il cronoprogramma annunciato dal sindaco Tambellini peri I collegamento tra ospedale San Luca e via Romana di Fabrizio Tonelli 1 LUCCA Ottocentoventi metri tormentati quelli della strada del nuovo ospedale, il tratto che dovrà congiungere il San Luca alla via Romana all'altezza di Antraccoli, creando così una sorta di anello che favorisca i collegamenti. La mancata programmazione della precedente amministrazione, che non ha mai voluto riconoscere il San Luca, i ritardi nella presa d'atto dell'urgenza di questa opera da parte della giunta Tambellini hanno fatto sì che solo il 21 gennaio scorso sia stato approvato il progetto definitivo della strada. E che, a oggi, non sia stato ancora pubblicato il bando di gara per l'affidamento dei lavori. «Siamo in ritardo di una quindicina di giorni, ma contiamo di recuperare», dice Francesco Battistini, presidente della commissione lavori pubblici. Mentre gli uffici fanno sapere che dal settore contratti si attendono delucidazioni sui tempi per la pubblicazione del bando. Quello che è certo è che sarà impossibile rispettare le previsioni che il sindaco Tambellini aveva fatto il 3 giugno dello scorso anno, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Ducale dedicata alla presentazione degli interventi sui canali di San Filippo. In quell'occasione Tambellini fu estremamente preciso sul cronoprogramma: parlò di approvazione della progettazione esecutiva entro il 30 novembre 2013, re a ulteriori prescrizioni arrivate dall'Arpat per quanto riguarda i livelli di rumore. Se i lavori fossero partiti nei tempi previsti dal sindaco, si sarebbe anche potuto usufruire, dal 1' aprile, di circa 40 giorni di tempo in cui il San Luca resterà chiuso, circostanza che ovviamente avrebbe favorito l'installazione del cantiere e tutte le operazioni preliminari. E a questo punto, visto che i mezzi meccanici entreranno in attività con il nuovo ospedale in funzione, ci sarà anche da capire se l'intervento per la realizzazione della viabilità inizierà dalla via Romana (dove tra l'altro è prevista la realizzazione di una rotonda), oppure dalla rotatoria all'altezza del San Luca, dove attualmente si conclude via Guglielmo Lippi Crescono i t i m ori pe r q uello che potrà succed ere una volta aperto il m onob locco Francesconi. Resta ovviamente la preoccupazione per quello che potrà succedere dal 10 maggio, giorno previsto per l'apertura del nuovo ospedale. Che potrà essere raggiunto attraverso un'unica strada, con il rischio, almeno in certe ore del giorno, di una congestione del traffico. Già nella situazione attuale in via Piaggia si generano infatti spesso code, soprattutto all'incrocio con la via di Tiglio, dove non si è ancora provveduto a realizzare una rotatoria che possa favorire il deflusso dei veicoli. E preoccupati si sono sempre detti, al riguardo, il direttore generale dell'Asl 2 Antonio D'Urso e il presidente della conferenza dei sindaci Giorgio Del Ghingaro, che proprio per avere un'alternativa aveva chiesto che un accesso al San Luca, provvisoriamente, potesse essere realizzato utilizzando la strada del cantiere. Ipotesi però bocciata e ormai superata: da quel punto sulla via Romana, all'altezza dell'hotel Guinigi, si potrà arrivare al San Luca solo a piedi o in bicicletta, attraverso il passaggio pedonale realizzato soprattutto in funzione della fermata dei bus extraurbani. ©RIPRODUZIONE RISERVATA lo i n q uesti giorni l'amm inistrazione sta d efine nd o l a gara pe r l'appalto IL PROGETTO La nuovastrada, della lunghezza di circa 820 metri, si innesta ad ovest sulla rotatoria esistente di fronte al nuovo ospedale di Lucca, e ad est sullavia Romana mediante un'intersezione a rotatoria. La sede stradale sarà caratterizzata da una carreggiata suddivisa in due corsie, una per senso di marcia; ad un lato dellacarreggiataè presente un marciapiede (larghezza1,50 metri) mentre nell'altro una pista ciclopedonale asfaltatali larghezza2,50 metri e divisa dalla carreggiata da una banchina di 80 cm. In corrispondenza delle abitazioni saranno installate barriere fonoassorbenti che permetteranno l'abbattimento acustico proveniente dalla presenza dei veicoli. II L'ASSETTO IDRAULICO Attualmente lazona rurale travia dei Paladini evia di Tiglio è dotata di diversi canali per lo scolo delle acque piovane. In particolare sono presenti il canale degli Scrannari e il canale Davini che smaltiscono le acque verso sud. I n corrispondenza del nuovo rilevato stradale, all'interno di essi saranno posizionati scatolari prefabbricati in cemento armato che permetteranno un corretto trasporto delle acque. II I COSTI Laspesa complessiva di realizzazione del l'opera ammonta a 2.750.000 euro, anticipati dall'aAziendaAsl2, cui vanno aggiunti gli 891mila euro necessari peri maggiori costi deglki espropri. di aggiudicazione dell'appalto e inizio dei lavori entro il 31 marzo 2014 (due date già saltate) e di completamento dell'opera entro il 31 dicembre 2014 o comunque all'inizio del 2015. A questo punto però appare evidente che - a meno che la ditta che effettuerà l'intervento non proceda davvero a tempi da record - sarà difficile poter disporre della nuova strada prima della fine di febbraio del 2015. Tra l'altro il Comune deve anche ottemperai conclude la strada e da dove ripartire iI tratto per il collegamento con lavi Edilizia & Territorio Pagina 12 Elettrodotto, Varia pronto alla battaglia La cava da espropriare perla centrale é dell'imprenditore edile: «Voglio capire bene le condizioni economiche» sarà la proposta economica che verrà fatta alla mia società. Ma se non la riterrò congrua, anche e soprattutto in relazione ai miei progetti sull'area, mi opporrò». di LucaCinotti 1 LUCCA «Non abbiamo alcun accordo con Terna. E anzi, secondo le condizioni, siamo pronti a fare ricorso». A parlare è un big dell'imprenditoria lucchese: Stefano Varia, patron dell'omonima azienda edile e già presidente regionale dell'associazione di categoria. Ora pronto a scagliarsi contro il progetto di Terna che prevede lo spostamento dell'elettrodotto La Spezia-Acciaiolo. Ma cosa c'entra il versiliese Stefano Varia con questa storia? C'entra, eccome. Perché la società proprietaria della cava Batano a Balbano, dove dovrebbe sorgere la nuova stazione elettrica di trasformazione, fa parte della galassia della famiglia Varia. Nel lunghissimo elenco di particelle catastali che - secondo Terna - dovranno essere sottoposte a vincolo perché interessate dall'opera, quelle della cava sono le uniche che dovranno subire un esproprio in piena regola. Per tutte le altre, infatti, si parla di servitù coattiva di elettrodotto, visto che sono all'interno delle fasce di sicurezza delle linee elettriche. Per la cava, invece, è un altro discorso: dopo il decreto del ministero e la notifica da parte di Terna, Varia potrebbe non esserne più in possesso. Ma non è detto che questo percorso sia "indolore". «Innanzitutto ripeto che non abbiamo alcun tipo di accordo con Terna - prosegue Varia -. Anche noi, come gli altri abitanti, non sapevamo niente del progetto». In realtà, spiega l'imprenditore, oltre un anno fa l'azienda diede il via libera ad alcuni tecnici di Terna che avevano chiesto di poter effettuare dei sondaggi sul terreno della cava. «Ma certo - prosegue - non sapevamo nel dettaglio che lì sarebbe venuta una centrale». Proprio nella giornata di ieri Varia, dopo una richiesta di ac- Edilizia & Territorio Anche perché le cifre che Terna pensa di spendere per gli asservimenti e gli espropri è alta se paragonata al conto in banca di un normale cittadino, ma assai più esigua se si considera il numero delle particelle catastali che saranno impegnate: il numero messo nero su bianco dalla società nei documenti presentati al ministero è 1.864.640 euro. Laposizione di Varia amplia il fronte di coloro che - nomi eccellenti o meno - stanno mobilitandosi quantomeno per capire meglio il progetto: la famiglia Marcegaglia, proprietaria di un terreno a Compignano, i titolari dell'albero Casanova e tanti cittadini. Che dopo aver vissuto per anni con i camion che entravano e uscivano da una cava che chiedevano a gran voce di chiudere, si ritroveranno ora un vicino ancora più ingombrante. NUOVI PROGETTI Cava Batano a Balbano cesso agli atti, è entrato in possesso del dischetto che contiene le relazioni e le tavole del progetto elaborato dagli ingegneri di Terna. E ora i suoi tecnici saranno incaricati di verificare puntigliosamente ogni passaggio relativo alla centrale da 53mila metri quadri che dovrebbe sorgere nell'area. Ma quale sarà l'atteggiamento di Varia? «Innanzitutto voglio dire che io su quella cava ho altri progetti, ovviamente rispettosi delle previsioni urbanistiche». Alla doverosa domanda su quali siano questi progetti, Varia risponde con un "no comment". Ma non si fa pregare per continuare il suo ragionamento sull'esproprio: «Sono pronto a fare ricorso e ad oppormi - dice -. Certo, sarà importante sapere quale Per quell'area io ho altre intenzioni Finora non sapevo nulla e non ho stretto alcun accordo con la società elettrica Pagina 13 1 COSTI Un'opera trenta milioni Due serviranno per le servitù le vecchie linee ormai dismesse. Si tratta dell'intervento a Quasi trenta milioni. Una cilungo atteso proprio dalle pofra impressionante, un inve- polazioni di Maggiano e Cerastimento che gli enti locali cersomma che, però, dovranno to non potrebbero permetteraspettare: il cronoprogramsi con le loro esangui casse. nia stilato da Terna, la demoliQuesto è il costo preventivato zione potrà iniziare solo dopo da Terna per il maxi intervenl'entrata in esercizio della to che sposterà l'elettrodotto nuova configurazione e, quinLa Spezia-Acciaiolo dal suo atdi, circa tre anni dopo l'inizio tuale percorso, liberando così degli interventi. Che, a sua dai tralicci la fascia tra Farne- volta, potrà avvenire solo dota, Maggiano e Cerasomma e po il rilascio delle autorizzacostruendo la grande centrale zioni da parte dei ministeri: un iter che difficilmente potrà elettrica aBalbano. Un intervento sostanzioso, concludersi in meno di un anconsiderato no. da Terna, nel Ci sono poi I tralicci proprio piale cifre che saranno alti no di investiTema prevementi, fra le de di spendefino a 48 metri dieci opere re per costi Per costruire quelli strategiche "collaterali": posizionati in zone in tutta Italia. come spiegaquesto vamo nel pezE difficili da raggiungere può, in parte, zo principaverranno utilizzati giustificare il le, gli asservimassiccio immenti e gli gli elicotteri pegno finanespropri coziario che la steranno società guidata da Flavio Catall'azienda un milione e taneo ha messo in campo. 800mila euro, mentre la reda1 LUCCA Nel dettaglio, il costo dei lavori è cifrato a 26.221.500 euro. Il grosso (circa 15 milioni) servirà per costruire la nuova stazione elettrica diBalbano. Poco meno di dieci milioni di euro serviranno invece per costruire le nuove linee elettriche: quelle da 380mila volt dell'altissima tensione e le due da 132mila volt (quella che si innesterà sulla Viareggio-Filettole e quella che invece "rifornirà" la Filettole-Lucca Ronco) . Circa un milione e mezzo, infine, si prevede venga impegnato per demolire i piloni da 380mila e da 132mila volt del- Edilizia & Territorio zione del progetto si aggira introno ai 457mila euro e la direzione dei lavor vicino ai 430mila. Durante la costruzione dei tralicci per gli elettrodotti saranno impegnato anche gli elicotteri: alcuni sostegni, infatti, sono collocati in zone difficilmente raggiungibili con mezzi pesanti e, quindi, è più conveniente arrivare dall'alto. E proprio i piloni sono fra le opere più impressionanti previste nel progetto: si tratta di tralicci che potranno essere alti anche 48 metri. (l. c.) URI PRODUZIONE RISERVATA Pagina 14 Terna vuole esproprí*are i terre ° Stefo Vari° a sua l'ex di Balbano dove sarà costruitala centrale elettrica "vista lago?? L'imprenditore: «Non sapevo niente di questo progetto e non c' alcun accoro» di Luca Cinotti / LUCCA «Non abbiamo alcun accordo con Tema. E anzi, secondo le condizioni, siamo pronti a fare ricorso». A parlare è un big dell'imprenditoria versiliese: Stefano Varia, patron dell'omonima azienda edile e già presidente regionale dell'associazione di categoria. Ora pronto a scagliarsi contro il progetto di Terna che prevede lo spostamento dell'elettrodotto La Spezia-Acciaiolo. Ma cosa c'entra il versiliese Stefano Varia con questa storia? C'entra, eccome. Perché la società proprietaria della cava Batano a Balbano, dove dovrebbe sorgere la nuova stazione elettrica di trasformazione, fa parte della galassia della famiglia Varia. Nel lunghissimo elenco di particelle catastali che - secondo Tema - dovranno essere sottoposte a vincolo perché interessate dall'opera, quelle della cava sono le uniche che dovranno subire un esproprio in piena regola. Per tutte le altre, infatti, si parla di servitù coattiva di elettrodotto, visto che sono all'interno Un traliccio (foto d 'archivio) delle fasce di sicurezza delle linee elettriche. Per la cava, invece, è un altro discorso: dopo il decreto del ministero e la notifica da parte di Tema, Varia potrebbe non esserne più in possesso. Ma non è detto che questo percorso sia "indolore". «Innanzitutto ripeto che non abbiamo alcun tipo di accordo con Tema - prosegue Varia -. Anche noi, come gli altri abitanti, non sapevamo niente del progetto». In realtà, spiega l'imprenditore, oltre un anno fa l'azienda diede il via libera ad alcuni tecnici di Terna che avevano chiesto di poter effettuare dei sondaggi sul terreno della cava. «Ma certo prosegue - non sapevamo nel dettaglio che lì sarebbe venuta una centrale». Proprio nella giornata di ieri Varia, dopo una richiesta di accesso agli atti, è entrato in possesso del dischetto che contiene le relazioni e le tavole del progetto elaborato dagli ingegneri di Edilizia & Territorio Tema. E ora i suoi tecnici saranno incaricati di verificare puntigliosamente ogni passaggio relativo alla centrale da 53mila metri quadri che dovrebbe sorgere nell'area. Ma quale sarà l'atteggiamento di Varia? «Innanzitutto voglio dire che io su quella cava ho altri progetti, ovviamente rispettosi delle previsioni urbanistiche». Alla doverosa domanda su quali siano questi progetti, Varia risponde con un "no comment". Ma non si fa pregare per continuare il suo ragionamento sull'esproprio: «Sono pronto a fare ricorso e ad oppormi - dice -. Certo, sarà importante sapere quale sarà la proposta economica che verrà fatta alla mia società. Ma se non la riterrò congrua, anche e soprattutto in relazione ai miei progetti sull'area, mi opporrò». Anche perché le cifre che Terna pensa di spendere per gli asservimenti e gli espropri è alta se paragonata al conto in banca di un normale cittadino, ma assai più esigua se si considera il numero delle particelle catastali che saranno impegnate: il numero messo nero su bianco dalla società nei documenti presentati al ministero è 1.864.640 euro. La posizione di Varia amplia il fronte di coloro che - nomi eccellenti o meno - stanno mobilitandosi quantomeno per capire meglio il progetto: la famiglia Marcegaglia, proprietaria di un terreno a Compignano, i titolari dell'albero Casanova e tanti cittadini. Che dopo aver vissuto per anni con i camion che entravano e uscivano da una cava che chiedevano a gran voce di chiudere, si ritroveranno ora un vicino ancora più ingombrante. lerna <uole esprnpriare ; 1 enenìdG Ster no varia Pagina 15 IL COMUNE TI:« LUNEDÌ AVVIAMO LA SECONDA FASE» I negozianti protocollano istanza di sospensione immediata E' GUERRA aperta tra il Comune e i commercianti di S.Alessio, Monte S.Quirico, Borgo Giannotti. Mentre quest'ultimi, ieri mattina, protocollavano un'istanza di sospensione immediata del cantiere Geal per le nuove fognature - con richiesta di rinvio ai mesi estivi - Palazzo Orsetti inviava una nota stampa in cui si annunciava l'avvio della seconda fase di intervento per lunedì. Nessun punto di incontro, né sull'ipotesi di una turnazione dell'impresa appaltatrice in modo da coprire le 24 ore, né sul rinvio dei lavori al 15 luglio. E' SPACCATURA netta, con i commercianti che adesso si muovono attraverso atti avallati dai propri avvocati e anche con il sostegno di una copiosa petizione, protocollata anch'essa ieri in Comune. Nessuna risposta e nessun ripensamento da parte di Geal e del Comune: lunedì il cantiere riprenderà sulla via di S.Alessio, nel tratto tra il ponte San Quirico e la fine della borgata, in prossimità della deviazione di via delle Piagge. Lavori che saranno eseguiti, come annunciato, con la tecnica detta «Nodig» che prevede la perforazione del terre- Edilizia & Territorio nel corso dell'ultima assemblea - non si sia materializzata anche con il Comune. Confcommercio esprime piena solidarietà e supporta anche la loro proposta di rinvio. delle tante code che si fo rmano a causa CA A del contestatissimo cantiere della Geal (foto Alcide) «. ustici are tutto ai mesi estivi». E c ercio sottoscrive la richiesta no in profondità per la stesura della tubazione. Non ci saranno dunque scavi aperti se non nel tratto di inserimento del tubo. L'ingombro dei macchinari comporterà comunque il senso unico alternato, da lunedì compreso fino al 12 aprile, sia sulla via di S.Alessio che sulla via di Camaiore, nei tratti interessati dall'intervento. Il sema- foro sarà comandato da un operatore dalle 7 alle 20,30, e sarà attivo anche la notte in modo automatico. QUINDI spariscono le fasce orarie di `rispetto' in considerazione del traffico di punta della mattina e della sera, il transito veicolare sarà ostaggio del semaforo per l'intero giorno e anche per la notte. Mentre preannunciano iniziative, i commercianti ringraziano la Provincia che li ha ricevuti al tavolo tecnico e si chiedono perché la stessa disponibilità - annunciata anche dal sindaco pubblicamente «LA NOSTRA associazione - si legge in una nota di Palazzo Sani - è da tempo in prima linea per un confronto che permetta di ottimizzare tempi e modalità dell'intervento che, certamente, assume notevole rilevanza, ma che al tempo non può e non deve mettere in ginocchio le attività imprenditoriali della zona. Sottoscriviamo in pieno la richiesta degli operatori, rivolta alla società Geal, di far riprendere i lavori non il prossimo 31 marzo, ma nel periodo compreso fra il 15 luglio e il 15 agosto prossimi, momento dell'anno in cui il traffico veicolare è ridotto e con un maggior impiego di mezzi quali scooter e biciclette». «Sottoscriviamo inoltre - conclude Confcommercio - la richiesta di allungare i tempi di lavoro quotidiani sull'intero arco delle 24 ore, in modo che il cantiere possa essere completato una volta per tutte nell'arco di un mese, ponendo così fine a disagi enormi per i commercianti e per l'intera popolazione». Laura Sartini Pagina 16 le 11P D LUCCA Lunedì inizierà la seconda fase d'intervento per il prolungamento della fognatura in via di S. Alessio, che interessa il tratto compreso tra l'incrocio di Ponte San Quirico e la fine della borgata, in prossimità della deviazione di via delle Piagge. Questi lavori saranno svolti con una tecnica cantie e dia detta Nodig che prevede la perforazione del terreno in profondità per la stesura della tubazione, non ci saranno pertanto scavi aperti se non limitatamente al tratto di inserimento del tubo. L'utilizzo di questa tecnologia, con il coinvolgimento di una ditta specializzata, consente di evitare la chiusura della strada prevedendo sempre un senso unico alterna- r to all'imbocco della via di Camaiore per permettere l'ingombro delle macchine di scavo sulla strada. Le macchine saranno due: una posizionata all' imbocco della via di Camaiore e la seconda all'altezza del parcheggio su via delle Piagge. Previo il nulla osta della Provincia di Lucca relativo alla gestione del traffico, il Comune ha emesso una ordinanza per il periodo dal 31 marzo al 12 aprile. In particolare sulla via Francegena e sulla via di S.Alessio, nei tratti interessati dai lavori, viene istituito il senso unico alternato regolamentato da semaforo a 3 fasi comandato manualmente da un operatore che terrà conto dei flussi di traffico convergenti sull'incrocio, dalle ore 7 alle ore 20.30. L'impianto sarà attivo anche di notte e regolato in automatico. Limite massimo di velocità a 30 km/h sia sulla via Francigena che sulla via di S.Alessio in prossimità dei lavori. I lavori per le fogne a Monte San Quirico (Vip) Edilizia & Territorio Pagina 17 Acquedott i, Lavori Ì di Ì AL VIA i lavori di interconnessione tra l'acquedotto di Piazzano e quello di S.Alessio in località Vecoli. L'assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Pierotti, ha inviato agli abitanti della zona una lettera informativa dove si comunica che, con l'avvio di un ulteriore lotto dei lavori, Via di Vecoli rimarrà chiusa al transito veicolare e pedonale nel periodo dal 31 marzo al 18 aprile, in particolare nel tratto tra il serbatoio di Vecoli e il numero civico 2141. Il Comune intanto ha emesso un'apposita ordinanza. L'amministrazione assicura che sarà adottata ogni misura possibile utile a ridurre al minimo possibile i disagi causati dall'apertura del cantiere. 1, ,,,.......... , Edilizia & Territorio Pagina 18 L'IDA II Comune vuol spostare leggermente l'asse di uscita Presto modifiche alla rotatoria LA ROTATORIA era proprio sul cancello di casa: difficile uscire ma, soprattutto, entrare per gli abitanti del casamento lungo la via provinciale per Pisa a S.Michele in Escheto. Un problema non proprio di poco conto a cui oggi il Comune annuncia di voler riparare. Proprio ieri mattina è avvenuto il sopralluogo dei tecnici e dell'assessore alla mobilità Pierotti: «Gli uffici stanno attualmente valutando - ha detto una modifica da apportare sul lato sinistro del sistema della rotatoria, dove sono presenti alcune abitazioni. Si tratterebbe di spostare leggermente l'asse delle vie d'uscita della rotonda in direzione Pisa per migliorare l'accesso ai residenti». Il cantiere è al 40 per cento del totale per un opera che costerà, al netto dell'Iva, 90mila euro. Il sopralluogo è proseguito al rondò di tra il viale di S.Concordio e viale Europa: pronto lo spartitraffico centrale, i marciapiedi ai bordi dell'incrocio, manca il pilone della luce e la segnaletica orizzontale, lavori che saranno eseguiti entro aprile. Edilizia & Territorio Pagina 19 S. MICHELE IN ESCHETO nuova rotatoria sarà 1 LUCCA Rondò da finire Edilizia & Territorio Sopralluogo per verificare lo stato di attuazione dei lavori delle due rotatori e di San Concordio e San Michele in Escheto. La prima rotonda, tra viale San Concordio e viale Europa, è sostanzialmente pronta. Più indietro le lavorazioni a San Michele in Escheto. Qui l'intervento, di dimensioni nettamente maggiori, è ini- . ziato lo scorso dicembre e i lavori eseguiti fino ad ora sono circa il 40 per cento del totale. Il cantiere terminerà in estate, forse a giugno. Gli uffici stanno valutando una modifica da apportare sul lato sinistro del sistema della rotatoria, dove sono presenti alcune abitazioni. Si tratterebbe di spostare leggermente l'asse delle vie d'uscita della rotonda in direzione Pisa per migliorare l'accesso ai residenti. Pagina 20 Ponte della vergogna, i Kelly torna alla CARTA canta. Soprattutto se nero su bianco ci sono i tempi, finanziamenti e costi del cantiere per il ponte su via dei Bocchi tra Lammari e Segromigno, ormai noto come «ponte della vergogna». Il titolare dell'azienda Lelli Kelly non ci sta a vedersi accusare di es- ri : richiesta di accesso sere il colpevole dei ritardi accumulati, così invece aveva come ufficialmente dichiarato agli organi di stampa il commissario del Consorzio dell'Auser Bientina Ismaele Ridolfi. Così la Lelli Kelly ieri mattina ha ufficialmente inviato all'assessore al ramo Luca Menesi- li atti spese tempi ni, e in copia ai media, la richiesta di accesso agli atti. «Al fine di consentire quella doverosa trasparenza, riconosciuta e dovuta per tutti gli atti e le opere della pubblica amministrazione - è la premessa - la Lelli Kelly spa si rivolge a lei affinchè nell'espletamento delle prerogative riconosciute alla %.R sua funzione pubblica di assessore voglia cortesemente provvedere a richiedere copia degli atti deliberativi al Comune di Capannori e all'Ente che ha realizzato i lavori di costruzione inerenti l'opera in oggetto, in modo da avere un quadro completo delle tempistiche, delle varie autorizzazioni, dei lavori, e delle spese». L'azienda produttrice di calzature per bambini sottolinea anche che il cantiere ha attraversato lunghissimi periodi di interruzione, con conseguenti disagi anche per l'attività, e a tutt'oggi l'opera è ancora da considerarsi un'incompiuta. L.S. Edilizia & Territorio Pagina 21 Chiarezza sul ponte, la ditta Leffi Kelly chiede l'asse blea 1 SEGROMIGNO IN PIANO La azienda Lelli Kelly spa scrive al vice sindaco Luca Menesini per acquisire gli atti relati vi a via dei Bocchi e alla realizzazione del ponte e organizzare un incontro pubblico con la cittadinanza per discutere di un'opera di messa in sicurezza «che ha creato anche disagi ai residenti e alla stessa azienda. Durante il corso degli ultimi anni gli abitanti e le aziende del Comune di Capannori, prospicienti avia dei Bocchi, hanno avuto modo di assistere, con frequenza pressoché giornaliera, ma anche lunghissimi periodi di interruzione, ai lavori di realizzazione del ponte adiacente, fra le altre, alla proprietà di Lelli Kelly spa - scrive l'azienda in una comunicazione invoiata all'attenzione del vice sindaco e degli organi di stampa ccome dibattuto comunmente e riportato dalla stampa e dai social network. La realiz- Edilizia & Territorio zazione di questa opera, al momento incompiuta, ha richiesto un notevole lasso di tempo, dovuto anche ma non solo ad alcune modifiche apportate in corso d'opera». La Lelli Kelly si rivolge all'assessore ai lavori pubblici per richiedere copia degli atti deliberativi al Comune e all'ente che ha realizzato i lavori di costruzione, «in modo da avere un quadro completo delle tempistiche, delle autorizzazioni e spese, nonché copia dei provvedimenti con cui sono state autorizzate le modifiche intervenute, sempre corredate dei relativi importi di spesa». L'azienda chiede di organizzare un incontro pubblico in modo che tutti i cittadini e la stessa Lelli Kelly possano venire a conoscenza dei finan ziamenti, dei vari progetti che si sono susseguiti relativi al ponte, i motivi per cui sono stati cambiati e per cui l'opera è attualmente non compiuta e la spesa complessiva. Pagina 22 Vercio volta pagina gol nuovo reo bo Sarà riasfaltata la strada che collega le due chiese, cambieranno ila pioni parcheggio davanti alla ex scuola elementare e valorizzazione dei Nottolini 1 VERCIANO Cambierà volto via dei Boschi aVerciano. La strada che collega le due storiche chiese del paese sarà riasfaltata, con aiuole a verde, un percorso protetto per i pedoni ed un nuovo arredo urbano. Ma tutta la frazione sarà riqualificata, con un nuovo parcheggio davanti alla ex scuola elementare, la sostituzione dei lampioni con un modello "vecchio stampo" più suggestivo e una valorizzazione dell'acquedotto del Nottolini anche nell' ottica di attirare i cicloturisti amanti della natura. Un progetto ampio e articolato, suddiviso in più lotti, annunciato dal vice sindaco Luca Menesini nella sua versione definitiva ed illustrato durante un'assemblea alla cittadinanza. «Nel progetto messo a punto dall'architetto ed urbanista Gilberto Bedini abbiamo chiesto di ridefinire lo spazio pubblico del paese di Verciano allo scopo di restituirlo alla comunità per farla vivere e crescere, partendo da un miglioramento della qualità, del decoro urbano e della visione della frazione che ha grandi potenzialità, a partire dal fatto che è attraversata dagli archi dell'acquedotto del Nottolini, intorno al quale pensiamo ad uno sviluppo importante in collaborazione anche con il Comune di Lucca. La missione ci siamo dati è riqualificare tutte le frazioni. «A differenza di quelle colli- La zona dell 'acquedotto del Nottolini nella frazione di Verciano (Vip) nari come San Gennaro e Castelvecchio di Compito, che abbiamo in programma, Verciano è un centro urbano raccolto e pianeggiante. Il cuore della riqualificazione del paese - spiega l'assessore ai lavori pubblici Menesini - sarà l'asse viario di via dei Boschi per Ponte Strada, che collega la vecchia e la nuova chiesa». Sarà creata una nuova carreggiata piana, con il rifacimento del manto stradale e senza rialzamenti. L'aspetto innovativo sarà anche il concetto di strada-piazza, incorporando un tratta della strada si trasformerà in un luogo di aggregazione intorno alla chiesa più antica dove si svolge anche il tradizionale mercato di Natale e che ospita anche altre iniziative dei commercianti locali. Una strada a misura di ciclisti e pedoni, con un restringimento finalizzato a ridurre la velocità delle auto per rendere più sicura la circolazione. Ai lati un'area a verde e nuovi punti luce. In un contesto armonizzato con il resto della frazione dove il Clomune prevede di installare lampioni con uno stile e forme che si rifanno ai tempi passati, come è già stato fatto per alcuni dei centri storici del Capannorese che sono valorizzati da un'illuminazione pubblica in grado di mettere in risalto le bellezze architettoniche. Come già fatto di recente a S. Gennaro e prima ancora in altri centri storici raccolti e ben conservati Una riqualificazione che non intende assolutamente trascurare le carenze della fra- zione. «Con l'architetto Bedini abbiamo puntato sul verde pubblico e sui parcheggi. Una nuova area di sosta, che ci è stata richiesta dai residenti, è prevista di fronte all'edificio della ex scuola elementare - annuncia il vice sindaco Menesini così da soddisfare le esigenze dei cittadini». Sarà anche migliorata la zona del cimitero. «Il progetto sarà portato avanti in più fasi. Contiamo di iniziare con il rifacimento della strada nella seconda metà de12014». La strada, con il nuovo look, metterà in comunicazione le due antiche chiese, quelle di San Vincenzo e di Santo Stefano. Nicola Nucci ©RIPRODUZIONE RISERVATA \'crciano \ alta pa gina col nuoto credo urban< Edilizia & Territorio Pagina 23 dici .. CD per i li pubblici Capannori, nel bilancio di previsione priorità a parcheggi, piste ciclabili, servizio idrico e fognature. Invariata l'Irpef 1 CAPANNORI Una manovra da 77 milioni di euro nel bilancio di previsione del 2014 approvato dal consiglio comunale, con i voti favorevoli della maggioranza e Serena Frediani dell'Udc e il voto contrario del resto dell'opposizione. La spesa corrente resta invariata (35 milioni), di cui il 30% destinato alla spesa sociale che aumenta di circa 500 mila euro (+7%), mentre cala di poco la spesa per il personale dell'ente e un ulteriore abbattimento del debito residuo di 3,7 milioni, in sei anni diminuito di circa 7 milioni. Per quanto riguarda gli investimenti delle opere pubbliche stanziati 15 milioni di euro vincolati alle entrate relative alle alienazioni (6 milioni) e agli oneri di urbanizzazione (si prevede di incassare 3,5 milioni). Priorità all'edilizia scolastica (2 milioni e 600mila), strade, parcheggi, piste ciclabili, assetto idrogeologico, servizio idrico e fognature, pubblica illuminazione e cura del verde. Il Comune nel 2014 potrebbe contrarre mutui fino a 6 milioni di euro ma ha deciso di non accenderne. Come anticipato non varia l'addizionale Irpef e la Tasi (tariffa dei servizi indivisibili) sulle abitazioni principali, che in sostanza sostituisce l'Imu e calcolata sulla stessa base imponibile, al minim, all' 1 per mille, per gravare il meno pos- sibile sulle tasche dei cittadini, mentre la legge di stabilità consente di arrivare fino al 3,1 La Tasi, i cui incassi saranno destinati ai servizi anagrafici e alla pubblica illuminazione, comprende anche la maggiorazione Tares dello 0.30 per mille che i cittadini già pagavano. Non viene introdotta la Tari, perché già nel 2013 è stata adottata la tariffazione puntuale, che consente alle aziende di scaricare l'Iva. L'Imu passa dal 9,6 per mille al 10,6 per i capannoni industriali, ma le aziende possono detrarre il 20% sul reddito di impresa. «Un'operazione necessaria per non tagliare importanti servizi sociali, poiché l'introito previsto di circa 500 mila euro sarà proprio destinato alla spesa sociale» precisa l'assessore al bilancio e alle finanze Lara Pizza. Resta invariata l'Imu per i negozi e i laboratori arti giani per non gravare sulle piccole imprese. «Anche per l'anno in corso abbiamo rinnovato ed anzi rafforzato il nostro impegno a favore delle fasce più deboli della popolazione - ha detto l'assessore Pizza - come prevede anche l'accordo siglato nei giorni scorsi con le organizzazioni sindacali prevediamo maggiori risorse per il fondo povertà, contributi in conto affitto ed agevolazioni tariffarie relative alla Tia e alle utenze domestiche. Invariate le tariffe di mensa, trasporto scolastico e asilo nido e proprio relativamente ai servizi scolastici si confermano gli aiuti per le famiglie numerose. Un impegno economico importante con il quale non vogliamo fermarci all'assistenzialismo, bensì investire per costruire una rete sociale di sostegno sul territorio». CRIPRODUZIONE RISERVATA Lavori per l'estensione della rete idrica a Capannori Edilizia & Territorio Pagina 24 SOCI ETA'«GE V > RICORRE E OTTIEN E L'ANN ULLAM ENTO Incarico dal Comune per lavori stradali, ma scatta la multa . INCARICO del Comune per eseguire dei lavori, ma i vigili urbani multano la ditta: il Giudice di Pace annulla le sanzioni e condanna l'amministrazione comunale. I fatti risalgono al novembre dello sorso anno, quando la società Geonova di Fornoli, riceve un incarico urgente dal Comune di Bagni di Lucca per posizionare una trivella di perforazione per sondaggi ambientali in prossimità di Villa Demidoff a Ponte a Serraglio. Iniziati i lavori che occupano la carreggiata e momentaneamente impedi- Edilizia & Territorio scono il transito, scatta l'intervento della polizia muncipale con due agenti che, giunti sul posto per un sopralluogo, rilevano infrazioni al codice della strada e stendono verbali per «interruzione di pubblico servizio». Questi vengono notificati alla Geonova, al legale rappresentante e a due dipendenti individuati sul cantiere. La somma delle sanzioni risulterà superiore ai 3.000 euro. La Geonova, tramite i suoi legali, ricorre immediatamente al Giudice di Pace di Borgo a Mozzano, facendo rile- vare che avrebbe dovuto essere il committente, vale a dire il comune di Bagni di Lucca, ad interessarsi per richiedere tutti i permessi necessari e predisporre di conseguenza gli atti autorizzativi, compresi quelli relativi alla polizia municipale. Il Giudice di Pace, ora, ha accolto i ricorsi della società in opposizione alle contravvenzioni, annullandole e condannando l'amministrazione comunale al pagamento di tutte le spese processuali. Marco Nicoli Pagina 25 IL PROGETTO: 5 ALLOGG I I IL COMPLESSO La 'Ticaia" di Pian del Quercione, già gestito dal Ceis di don Bruno Frediani e quindi dalla Fondazione Lucchese di Solidarietà, è stato acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per sopperire alle emergenze abitative del Comune di Massarosa attraverso la "Fondazione Casa" che ha già provveduto alla realizzazione a Quiesa di dieci alloggi nell'area dell'ex-oleifico Sais. L'AVVENUTO trasferimento è stato comunicato ufficialmente ieri mattina nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il presidente della Provincia e LEGNO PU ALTRI 9 NEL CORPO CENTRALE l'assessore al sociale della provincia di Lucca - Stefano Baccelli e Mario Regoli - e il sindaco e l'assessore al sociale del Comune di Massarosa - Franco Mungai e Simona Barsotti. Alla "Ficaia" infatti verranno realizzati cinque alloggi transitori in legno per ospitare altrettante famiglie in difficoltà, due alloggi a canone sostenibile e - con la ristrutturazione dell'edificio principale - altri nove alloggi di transizione. In più attraverso una nuova gestione, nell'ampio terreno collinare che circonda il nucleo abitativo centrale, continuerà lo sfruttamento agricolo a scopi sociali, come del resto il ristorante che ha sempre utilizzato i prodotti del luogo e un migliore e più razionale sfruttamento degli edifici che ne costituiscono il nucleo centrale. PERCHE' in programma c'è anche il rilancio della storia di questo spazio che andrà a beneficio non solo della "Ficaia" in quanto tale, ma dell'intera comunità massarosese, e non solo. E' comunque necessario sottolineare che nel Comune di Massarosa non esistono case popolari, e che questo è l'unico in Versilia convenzionato con la "Fondazione Casa", le cui benefiche conseguenze si sono già viste, appunto, nella frazione di Stiava. Mario Pellegrini RIQUALIFICAZI11DINIE II complesso della Ficaia; nel tondo : il sindaco Franco M ungai laren wimieCddcquia:i la4ii.,ln Edilizia & Territorio Pagina 26 FONDAZIONE CASA ACQUISTA IL C OMPL ESSO / MASSAROSA Cambia proprietario il grande agriturismo della Ficaia a Massarosa, da anni della Fondazione Lucchese di Solidarietà e gestito da don Bruno Frediani. Ma non cambia vocazione: anche chi acquista assicura che la struttura servirà a dare ospitalità a chi ne ha bisogno, e assistenza sociale. L'acquirente infatti è la Fondazione Casa di Lucca: un'operazione da un milione e 119mila euro. L' atto di vendita è già stato formalizzato lo scorso 7 febbraio, ma reso noto solo ieri. La Ficaia del Piano del Quercione è già di proprietà della Fondazione Casa. Non solo il grande immobile centrale, ma anche tutti gli annessi, edifici e terreni, compreso ovviamente il ristorante. «Il complesso sarà utilizzato principalmente per rispondere alla domanda di emergenza abitativa in carico al Comune di La Fida c bia volto 16 nuovi allog sciali Massarosa - ha spiegato il presidente di Provincia Stefano Baccelli - prevedendo anche un servizio di mediazione sociale e accompagnamento all'abitare da parte di Fondazione Casa Lucca, alla quale il comune di Massarosa ha aderito sin dal 2010, raccogliendo risultati concreti». In pratica alla Ficaia saranno realizzati 5 nuovi alloggi "leggeri transitori" nei quale saranno ospitati famiglie in difficoltà per brevi periodi. Inoltre ci saranno altri 2 alloggi a canone sostenibile e, ristrutturato il complesso principale, saranno ricavati altri 9 alloggi di transizione. Non c'è però solo l'aspetto emergenza casa legato all'operazione La Ficaia. «Avvieremo - ha spiegato Baccelli - un confronto con i soggetti del territorio per realizzare un progetto capace di valorizzare al massimo le potenzialità dell'area con l'impiego delle forze e delle idee di questi soggetti, anche per alimentare l'economia del lavoro del territorio». Si pensa già, ad esempio, ad una gestione più "imprenditoriale" del ristorante. O a un esperimento di agricoltura sociale nei campi. L'adesione alla Fondazione Casa fu una delle prime azioni del sindaco Mungai nel 2009. E i frutti si sono visti. Non solo oggi, con questa operazione che riguarda la Ficaia, ma anche nei mesi scorsi. La Fondazione Casa infatti (anche grazie a quasi 10 milioni di euro assicurati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca) ha acquistato già 10 appartamenti a Massarosa. Si tratta di 10 appartamenti del complesso Ex Sais di Stiava. «A chi ha avuto queste case - ha spiegato Franco Mungai - assicuriamo un affitto calmierato, dai 300 ai 500 euro al mese». Affitto che, per la Fondazione Casa, rappresenta comunque la certezza di un ritorno economico, seppur limitato ma a questo si aggiungono le elargizioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che nel progetto ha messo quasi 10 milioni di euro, e le coperture economiche della Regione Toscana. A Massarosa gli alloggi popolari sono 86, quasi tutti occupati. E 140 sono le famiglie in lista d'attesa. Marco Pomella L'agriturismo La Ficaia a Massarosa Edilizia & Territorio Pagina 27 6t !:L IL COMUNE VUOLE DIVENTARE IL PUNTO DI RIFERIMENTO DELLE DUE RUOTE . . .. .. fl í i i tach ometr UNA "città della bicicletta" in un mondo dove le auto fanno da padrone assoluto può sembrare anche un'utopia. Ebbene, Massarosa intende appunto diventare così, anche perché - come ha sottolineato l'assessore Stefano Natali - il nostro comune è nella parte pianeggiante praticamente diviso in due dalla via Sarzanese, che costituisce un pericolo pubblico per il traffico che la interessa. «Già da diversi anni - dice il sindaco Franco Mungai - stiamo portando avanti Edilizia & Territorio p ste la politica delle piste ciclabili, tanto è vero che Massaciuccoli è il punto terminale di quella chiamata `Puccini' che unisce il nostro comune a Lucca. Sono attualmente in corso i lavori che da qui la allungheranno fino a Bozzano, ma prossimamente inizieranno i lavori per una pista ciclabile che partirà dal capoluogo per raggiungere Montramito. Saranno 5 chilometri di un tracciato che in parte utilizzerà strade già esistenti, ma quando il progetto sarà completato saranno circa paes 30 i chilometri che si potranno percorrere senza automobili». Si tratta comunque di un progetto che vede coinvolta la "Federazione Italiana Amici della bicicletta" e che comunque vedrà interessato il mondo della scuola. Non a caso è stato denominato "Le strade da vivere" - come ha sostenuto il segretario Luca Canessa. «Il tutto - ha concluso Federica Papasogli - comandante della Polizia Municipale - verrà capillarmente pubblicizzato attraverso un logo che ne faciliterà il riconoscimento». Pagina 28 MOBILITASOSTENIBILE Una muì cidabile da 30 chilometn* Ecco il progetto per fare di Massarosa la "Città della bicicletta" / MASSAROSA Mettere in sicurezza alcuni tratti di strade per promuoverne l'utilizzo in bicicletta, crearne di nuovi, educare e spronare i bambini e gli adulti all'uso di questo mezzo, far conoscere le straordinarie potenzialità turistiche del nostro territorio, garantire riconoscibilità ai percorsi già realizzati o di prossima realizzazione nel comune di Massarosa. Questi solo alcuni degli elementi che caratterizzano il nuovo progetto messo in campo dall'amministrazione comunale "strade da vivere" per incrementare la co- Edilizia & Territorio siddetta mobilità lenta sul territorio per fare di Massarosa "La città della bicicletta". Il progetto mira a coinvolgere tutte le fasce d'età a cominciare dai bambini attraverso iniziative che saranno gestite in collaborazione con la Federazione Italiana Amici della Bicicletta con lezioni teoriche e pratiche, creazione di percorsi speciali in alcune frazioni attraverso i quali i bambini potranno raggiungere la scuola in bicicletta, in sicurezza, gite organizzate ed altri eventi. Queste strade saranno facilmente identificabili da un logo appositamente creato la cui filo- sofia si ispira a rappresentare un territorio: la M di Massarosa sul quale andare in bicicletta, in tandem o a piedi. «L'idea -ha spiegato l'assessore Natali - è quella di creare una grande pista ciclopedonale di oltre 30 chilometri, che da Massaciuccoli arrivi fino a Montramito e poi nella parte nord del territorio». «Una delle idee che ho in mente - ha annunciato il sindaco Mungai - è quella di trovare il modo di 'imbarcare' le bici a Massaciuccoli per permettere ai turisti anche una pedalata dall' altra parte del lago, a Torre del Lago». Pagina 29 PARTITO L'INTERVENTO FF 1 CI VORRANN O circa 15 giorni per vedere via Pontenuovo completamente ristrutturata. I lavori, cominciati da poco, stanno procedendo infatti in maniera spedita: dopo la realizzazione della fognatura bianca toccherà alla sistemazione del tratto di 550 metri tra Aurelia e via Pollino. Edilizia & Territorio Pagina 30 LAVORI PUBBLICI . .® . . . í . . . avant nei tempi previst í 1 PIETRASANTA Procedono nei tempi previsti i lavori di ripristino della via Pontenuovo, iniziati lunedì 24 marzo. È infatti in fase di realizzazione la fognatura bianca il cui tracciato è già evidente nel tratto di strada che va dalla via Aurelia all'incrocio con la sede dell'Ersu. «Stiamo marciando secondo i tempi previsti - afferma l'assessore comunale Forassiepi - la fognatura bianca che stiamo mettendo a punto è importantissima per questa strada. Regimentando le acque piovane eviteremo così di gravare l'alveo dell' argine che costeggia via Pontenuovo, in particolare in occasione dei forti nubifragi che sempre più spesso mettono in difficoltà il nostro territorio». L'intervento proseguirà poi con il rifacimento del manto e la sistemazione della struttura della strada rico- Rossano Forassiepi struendo l'ossatura stradale, per tutto il tratto della via, compreso tra la statale Aurelia fino alla via del Pollino, per una lunghezza di circa cinquecentocinquata metri. Le opere in cantiere comportano una spesa di 170mila euro, e dovrebbero terminare entro quindici giorni lavorativi. ©RI PRODUZIONE RISERVATA par Li ci.lr nn i €955 Edilizia & Territorio Pagina 31 LaTorre i guardia riappare pulitura LA TORRE di Guardia della Rocca di Sala da alcuni giorni è tornata visibile, come si sono accorte molte persone che ieri passeggiavano in piazza Duomo. Il merito è dell'intervento di ripulitura dell'area compresa tra la torre e il primo recinto dello storico manufatto, zona che andrà restaurata nell'ambito dei lavori del secondo lotto. Il restauro, che verrà finanziato dalla Regione per un importo di 300mila euro, ha preso quindi il via e prevede che la Torre di Guardia venga ricostruita utilizzando le pietre recuperate in loco. Il corposo progetto prevede inoltre che interventi di regimazione delle acque: l'obiettivo è impedire ulteriori infiltrazioni dopo quelle che hanno causato il deterioramento della Rocca di Sala. Edilizia & Territorio Pagina 32 RO CCA D i SALA ® ®Ziato recup ero e a torre ® guardìa e del prhno recinto 1 PIETRASANTA Sono iniziati in questi giorni i lavori del secondo lotto del restauro della torre di guardia e del primo recinto della Rocca di Sala. È stata infatti ripulita dalle piante che infestavano l'area interessata dal progetto, ed è ora visibile la torre di Guardia che sarà ricostruita con le pietre recuperate in loco. Il restauro - come sottolinea una nota dell'amministrazione comunale - sarà finanziato con la somma di trecentomila euro dalla Regione Toscana, cifra resa disponibile con un decreto del 17 dicembre scorso. Insomma un intervento importantissimo per Pietrasanta che potrà così recuperare e valorizzare al meglio questo gioiello monumentale che in qualche modo nel simboleggia la nobiltà e il prestigio del suo profilo storico e culturale. ©RIPRODUZ IONE RISERVATA par Li ci.lr nn i Edilizia & Territorio Pagina 33 Galeotti entra nel CdA del Banco Popolare Insieme alla conferma di Guidi, rafforzata la componente lucchese LA CITTA' di Lucca - e così anche tutto il suo territorio - dimostra ancora una volta la sua potenzialità, il carisma e il peso specifico a livello economico nazionale. Insieme alla conferma di Andrea Guidi infatti, da ieri anche il presidente dell'Associazione Industriali lucchese - Cristina Galeotti entra a far parte ufficialmente del consiglio di amministrazione del Banco Popolare. Una nomina importante anche perché la Galeotti è una delle cinque donne che siederà nel CdA di uno dei più grandi gruppi bancari italiani. IL PASSAGGIO è stato certificato durante l'assemblea ordinaria dei soci che ha rinnovato il CdA e il collegio sindacale per il triennio 2014-2016, oltre ad aver approvato OLtre miLLe persone aLL'asse mbLea i soci al PoLo Fieristico i Sorbano il bilancio 2013 e la fusione con il Credito Bergamasco. Anche in questa occasione, la quarta da quando sono previste le sedi distaccate, a Lucca è stata allestita una struttura nell'area del polo fieristico, a Sorbano del Giudice, dove quasi 1.300 soci provenienti da Toscana, Umbria e Liguria, hanno potuto seguire i lavori ed esprimere il proprio voto. Come sempre a fare gli onori di casa c'era il direttore territoriale della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno, Roberto Perico, che si è detto soddisfatto per la grande par- tecipazione: «Abbiamo avuto una presenza dei soci molto importante - afferma - qui abbiamo sfiorato le 1.300 persone, a Verona, che è la sede principale, ne abbiamo un altro centinaio, in più abbiamo migliaia di deleghe che ci faranno raggiungere i 4mila voti. Questa è una risposta forte di Lucca e la Toscana che dicono sì a questo modello di banca popolare. In più nel nuovo consiglio di amministrazione abbiamo due espressioni del territorio lucchese come Andrea Guidi e Cristina Galeotti ed è la testimonianza che la Cassa nell'ambito del gruppo ha un ruolo importante». PER ANDREA Guidi, fresco di riconferma, «Lucca è tenuta in grande considerazione e la Cassa di Risparmio è una banca di livello regionale ed è un punto di riferimento importante non solo per i soci, ma anche per le aziende del territorio. Abbiamo una divisione territoriale importante e la nomina di Cristina Galeotti rappresenta un segnale forte per tutta la Toscana». CRISTINA Galeotti quindi è ufficialmente una delle cinque donne del nuovo CdA: «Per me è un vero onore poter rappresentare il mio territorio assieme ad Andrea Guidi - commenta - . Intendiamo contribuire alla crescita del gruppo attraverso un suo rafforzamento in modo che possano esserci ricadute positive in termini di sostegno alle imprese e ai privati. E' già iniziato un lavoro importante di rafforzamento e ora dobbiamo proseguire in questa direzione». R.L. Economia e imprese locali Pagina 34 GRANDE partecipazione al Polo Fiere di Sorbano ieri per le elezioni. Qui a sinistra una foto di archivio (ieri la Galeotti non è potuta essere presente) di Andrea Guidi , Cristina Galeotti appunto e Roberto Perico direttore territoriale della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno. Al centro la sala e, in fondo a destra, un momento della registrazione dei presenti. CHI E Corn rn rc)a lista, uida gli Industriali SPOSATA e con due fi Cristina Galeotti è laureata in Econ.omia e comniercio, ha con.seguito l'abilitazione all'esercizio della professione di dottore commercialista e conseguito anche il dottorato di ricerca in Economia aziendale ed esercitato attività di ricerca e di docenza nell'ambito disciplinare di econ.omia degli interkiiediari finan.zi_ari, all'Università di Pisa. E' presiden.te dell'Associazione hn.dustriali di Lucca. Economia e imprese locali Pagina 35 ,dr.,Ng.k "assa" nel Balico Popolare L e PM * ' qL L'istituto lucchese raddoppia la sua rappresentanza: insieme al confermato Andrea Guidi nel cda entra Cristina Galeotti di Alessandro Petrinl 1 LUCCA La Cassa di Risparmio raddoppia il proprio peso all'interno del gruppo Banco Popolare. Oltre ad Andrea Guidi, confermato per altri tre anni, nel cda è infatti entrata anche Cristina Galeotti, garantendo un'influenza importante per il nostro territorio nel cuore di una banca che si appresta a entrare tra le prime quindici d'Europa. La loro nomina è stata ufficializzata ieri nel corso di un'assemblea dei soci affollata oltre le previsioni, con la tensostruttura allestita per l'occasione nell'area del polo fieristico che è stata letteralmente invasa da 1.300 soci in rappresentanza di oltre 4mila voti, ben oltre le previsioni della banca. Per il direttore territoriale della Cassa di Risparmio, Roberto Perico, «Questa è una risposta forte di Lucca e la Toscana che dicono sì a questo modello di banca popolare. In più nel nuovo consiglio di amministrazione abbiamo due espressioni del territorio lucchese come Andrea Guidi e Cristina Galeotti ed è la testimonianza che la Cassa nell'ambito del gruppo ha un ruolo importante». Presente anche Andrea Guidi, confermato per l'area storica di Lodi, che ha spiegato co- me la Cassa rappresenta sempre più un punto di riferimento non solo per il territorio lucchese ma anche per la Toscana e l'Umbria: «Abbiamo una divisione territoriale importante - ha detto - e queste nuove nomine rappresentano un segnale forte per tutta la Regione e le sue aziende». La presidente provinciale degli Industriali Cristina Galeotti ha scelto invece di seguire l'assemblea direttamente dalla sede principale di Verona assieme a un altro centinaio di soci lucchesi che si sono messi in viaggio. Sarà lei quindi, scelta come indipendente, a essere una delle cinque donne previste dalla legge Golfo-Mosco che dal 2014 al 2016 faranno parte del consiglio d'amministrazione della banca. «Per me è un vero onore poter rappresentare il mio territorio assieme ad Andrea Guidi sono le sue prime parole -. Intendiamo contribuire alla crescita del gruppo attraverso un suo rafforzamento in modo che possano esserci ricadute in termini di sostegno alle im- prese e ai privati. Egià iniziato un lavoro importante di rafforzamento e ora dobbiamo proseguire in questa direzione». L'assemblea poi ha provveduto all'approvazione del bilancio 2013, archiviato con una perdita di 606 milioni di euro che migliora di oltre il 35% i risultati dell'anno precedente, e ha dato il via libera all'incorporazione del Credito Bergamasco che sarà operativa a partire dal primo giugno. Un altro particolare non di poco conto per la società visto che la Fondazione Cassa di Risparmio, che possiede circa il 20% della banca orobica, tornerà all'interno del Banco Popolare e quindi indirettamente anche della Cassa di Risparmio. AndreaGuid¡ , Roberto Perico eAlberto Varetti C'è più °Cassa' ncl Banco Popolare „ ..._.. ,_ L'assemblea ... . pFr?JlM , ,11 Cristina Galeotti Economia e imprese locali Pagina 36 Ste a ': estranei fallimento obfliare ® LUCCA Umberto Stefani, già proprietario dell'azienda Centrolatte, tiene chiarire come la sua passata attività nulla abbia a che vedere con la questione del fallimento immobiliare della società che realizza nel complesso un tempo dell'azienda oltre centro appartamenti. Scrive Stefani: «In riferimento all'articolo "Il Crac dell'ex Centrolatte" voglio precisare che, poiché per "Centrolatte", azienda storica della nostra città, nata e vissuta in tutto l'arco del secolo scorso, si possono ravvisare i vecchi titolari e cioè la famiglia Stefani, gli stessi nulla hanno a che vedere con i fatti enunciati nell'articolo, in quanto l'attività del Centro]atte venne ceduta nel 1998 alla Mukkilatte di Firenze nel pieno della sua efficienza produttiva e commerciale. In seguito, mai la famiglia Stefani ha avuto contatti o rapporti di alcun genere con le nuove proprietà». Iti i hnN e a}rrntari nrn ili alla ;;u- Economia e imprese locali Pagina 37 PARLARE IN PUBBLICO IL WORKSHOP "Parlare in pubblico, assertività vs arroganza, la differenza di genere" un workshop formativo in programma domani alle 15 in Palazzo Bernardini a Lucca. II workshop affronta i tipici schemi interpretativi e percettivi per aiutare a trovare lo stile di comunicazione migliore per ciascuna. Il corso sarà tenuto da Claudia Alderighi, esperta in clinica della formazione, teorie e tecniche di gruppo e altre. Info e iscrizioni: Mariarosaria Cariello tel. 0583 444245, carie) Io0jformetica.it. Economia e imprese locali Pagina 38 Banda col passamontagna svaligia (a puntate) la Snai di Porcari UNA, DUE, tre e poi quattro . E' un colpo che vale un poker quello messo a se gno l'altra notte al «Punto Snai » di Porcari . Perché? Perché la banda di malviventi entrata in azione ha capito che poteva agire praticamente indisturbata e quindi ha messo a segno un raid a «puntate ». Tutto ha inizio intorno alle due di notte. Sono quattro i malviventi che - ripresi dalle telecamere di sicurezza a bordo di una station wagon scura entrano in azione forzando la porta della sala scommesse. I quattro caricano una slot machine nel baule posteriore e poi fuggono a tutta velocità. Tutto finito ? Macché. Evidentemente resosi conto che nessuno si è accorto di niente lasciano passare una quarantina di minuti e poi tornano all'attacco. Aprono di nuovo la porta col maniglione anti-panico della Snai e rubano una seconda slot. Passa ancora un'ora ed ecco che la banda ci riprova e trafuga anche la terza macchinetta. Un'oretta dopo viene `fatta fuori' anche la quarta. L'allarme scatta quindi soltanto di prima mattina quando i dipendenti vanno ad aprire il negozio. Il bottino ? Più o meno Sila curo. Allertati i carabinieri di Capannori vengono immediatamente vagliate le immagini delle telecamere . Telecamere che hanno ripreso la scena ma che difficilmente saranno utili per rintracciare la banda visto che tutti i banditi indossavano un passa-montagna. Sa.Ba. !{;,rrc+a truvnfn m,,,.t.. a. i .: l nn 'r rxinn Economia e imprese locali Pagina 39 Raí*d dí notte alla Sna rub ate tre slot mac ° n i malviventi hanno forzatola porta dei centro scommesse incuranti dell'allarme Presa anche una macchinetta c iasol i, bottino di alcune migliaia di euro 1 PORCARI Un commando composto da quattro malviventi - incappucciati e con i guanti in lattice per evitare di lasciare impronte digitali - ha assaltato nella notte la sede Snai di Porcari a poche centinaia di metri dal supermercato Esselunga. In un orario compreso tra le 2 e le 4 i malfattori hanno forzato la porta d'ingresso del centro scommesse in via Boccherini e hanno portato via di peso tre slot machine e una macchinetta cambiasoldi. I malviventi hanno sfondato la porta principale e subito è scattato il sistema d'allarme collegato con un istituto di polizia privata. Dalle immagini delle telecamere esterne si vede che le guardie giurate arrivano dalla parte posta sul retro dell'edificio dove si trovano gli uffici e dopo aver controllato, constatando assenza di effrazione, risalgono in auto e si allontanano. Dalla parte opposta - dove a piano terra c'è la sala giochi - i La sede Snai di Porcari (Vip) ladri, dopo essersi nascosti il tempo necessario per capire che i metronotte si erano allontanati, riprendono imperterriti la loro attività. E uno dopo l'altro caricano i videopoker su un'auto per poi dileguarsi nell'oscurità. I malviventi hanno quindi potuto usufruire anche di questa circostanza favorevole, non sono stati notati e hanno avuto la possibilità di portare a compimento la loro azione. Stando ai primi accertamenti, effettuati dai carabinieri di Capannori, all'interno delle macchinette mangiasoldi c'erano complessivamente poco più di cinquemila euro. Tra l'altro mentre i banditi svaligiavano la Snai dalla immagini si vedono alcune macchine che transitano da via Puccini in direzione di Altopascio senza che gli automobilisti si accorgano di quanto sta accadendo e si fermino per chiamare le forze dell'ordine. A dare l'allarme gli stessi dipendenti della società di scommesse che non hanno potuto far altro che avvertire i carabinieri. Sono stati proprio loro infatti ad accorgersi del raid al momento della riapertura dei locali. L'azione della gang accresce nuovamente la preoccupazione per i furti che si verificano nelle ore notturne: il territorio della Piana è vasta e l'impegno delle forze dell'ordine massimo, ma è chiaro che le pattuglie non possono essere dappertutto nello stesso momento. RAI di -M, alla S.ai —nA, o-, sioi -M,- Economia e imprese locali Pagina 40 UN CONVEGNO DI APPROFONDIMENTO L'UN ION E DEI COM UNI ORGAN I 0 o aesaggïstïco: i riiiess0 del L %, SCENDE in campo anche l'Unione dei Comuni per approfondire la questione della paventata dismissione delle cave prevista dal Piano Paesaggistico della Regione. Dopo il consiglio comunale congiunto del 25 marzo in cui tutti i comuni della Versilia hanno approvato un documento in cui '__1 TTIVO Verona : « La pianificazione territoriale deve essere discussa e condivisa» chiedono alla Regione l'apertura di un tavolo istituzionale per discutere del Piano, l'Unione dei Comuni organizza infatti una giornata di approfondimento aperto agli amministratori locali ai tecnici della pubblica amministrazione e ai professionisti sul tema, prendendo spunto anche dal- 0 -10 -10 l ale oc le tensioni nel mondo delle imprese lapidee in merito alla revisione degli strumenti urbanistici regionali. La giornata dal titolo «L'Adozione dell'integrazione al Pit con valenza di piano paesaggistico» si terrà martedì alle 11 in Sala Cope a Querceta. Relatori saranno Enrico Amante presidente Inu e Fabrizio Cinquini collaboratore Uncem Toscana che conoscono a fondo la materia. «Con questa iniziativa - commenta il presidente dell'Unione dei Comuni Maurizio Verona - cogliamo l'occasione di approfondire ed informare gli addetti ai lavori sui riflessi che tale strumento avrà sul governo del territorio locale. E' un incontro necessario per aprire un confronto con tutti i soggetti interessati e in particolare con la Regione per giungere ad un documento in cui le amministrazioni locali, ma anche le realtà economici e imprenditoriali, possano mettere a disposizione le proprie esperienze. Il consiglio comunale con- giunto ha dimostrato una grande voglia di partecipazione alla programmazione in considerazione di un modello di sviluppo in cui i soggetti siano a pieno titolo protagonisti delle scelte. La pianificazione territoriale - chiude Verona - ha la necessità di essere discussa e condivisa in ambito territoriale, oltre i confini dei propri municipi, per questo l'Unione dei Comuni lavora per favorire le condizioni perché la Versilia si possa dotare in un prossimo futuro di uno strumento unico che governi valorizzi ed ottimizzi le strutture del proprio territorio». Fra.Na. CAVE II nuovo Piano Paesaggistico limita l'attività estrattiva: l'Unione dei Comuni ha organizzato un convegno per valutare i suoi contenuti SPORT Economia e imprese locali Pagina 41 UNIONE DEI COMUNI • • il piano p ano PaesaggistCo paesagg st co ai raggi i i i Martedì a Querceta una giornata dì approfondimento sul tema cave ® QUERCETA Dopo il consiglio comunale congiunto del 25 marzo in cui i sette Comuni della Versilia hanno approvato un documento in cui chiedono alla Regione l'apertura di un tavolo istituzionale per discutere del Piano territoriale con valenza di Piano paesaggistico, l'Unione dei Comuni dellaVersilia organizza una giornata di approfondimento sul tema aperto agli amministratori locali, ai tecnici della pubblica amministrazione e ai professionisti prendendo Economia e imprese locali spunto anche dalle tensioni che hanno scosso e stanno scuotendo il mondo delle imprese lapidee in merito alla revisione degli strumenti urbanistici regionali, strumenti che così come sono stati annunciati dall'assessore all'urbanistica della Regione Anna Marson potrebbero mettere a repentaglio l'attività estrattiva e tutto l'indotto che si muove attorno all'economia delle cave. La giornata ha preso il titolo di "L'Adozione dell'integrazione al Pit con valenza di piano paesaggistico" e si ter- rà a Querceta in Piazza Matteotti martedì prossimo alle ore 11 presso la sala Cope. I relatori, oltre agli amministratori locali, saranno Enrico Amante, presidente dell'Istituto nazionale di urbanistica Inu, e l'architetto Fabrizio Cinquini, collaboratore Uncem Toscana (Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani) che conoscono a fondo la materia. «Con questa iniziativa commenta il presidente dell'Unione dei Comuni Maurizio Verona - cogliamo l'occasione di approfondire e informare gli addetti ai lavori sui riflessi che tale strumento avrà sul governo del territorio locale. E un incontro necessario per arricchire le nostre conoscenze e per aprire un confronto con tutti i soggetti interessati all'argomento e in particolare con la Regione Toscana per giungere ad un documento in cui i soggetti interessati, ovvero le amministrazioni locali, ma anche i soggetti economici e le imprese, possano mettere a disposizione le proprie esperienze. Il consiglio comunale congiunto - aggiunge ancora Verona - ha dimostrato una grande voglia di partecipazione alla programmazione in considerazione di un modello di sviluppo in cui i soggetti siano a pieno titolo attori protagonisti delle scelte. La pianificazione territoriale ha la necessità di essere discussa e condivisa in ambito territoriale, oltre i confini dei propri municipi, per questo l'Unione dei Comuni della Versilia - conclude il presidente Maurizio Verona - lavora per favorire le condizioni perché tutta la Versilia si possa dotare in un prossimo futuro di uno strumento unico che governi valorizzi e ottimizzi le strutture del proprio territorio». Pagina 42 COMUNI CONTRO TEV Il co ntenzioso sui rifiuti passa al giudice ordinario 1 FORTE DEI MARMI Il Tribunale amministrativo toscano anche ha respinto, in quanto non competente sulla materia, i ricorsi presentati da Tev, la società che ha gestito il gestore del termovalorizzatore di Falascaia a Pietrasanta e l'impianto di selezione e compostaggio dei rifiuti di Pioppogatto a Massarosa, contro le delibere dei Comuni di Forte dei Marini, Pietrasanta, Seravezza, Viareggio, Massarosa e Camaiore, adottate nel 2008, con le quali era stata determinata la tariffa provvisoria di smaltimento della spazzatura. Come si ricorderà la vicenda è stata al centro di una lunga battaglia. Incentrata come noto sui costi, particolarmente elevati, della gestione dei rifiuti in versilia. Una situazione collegata a una serie di scelte, sia politiche che tecniche, sovrapposte negli anni, rispetto alle quali, a un certo punto le amministrazioni comunali del territorio hanno deciso di cambiare rotta o quanto meno provarci anche a costo di scatenare una guerra di carte bollate. Conce puntualmente si è verificato. La cifra stabilita era quella da riconoscere alla stessa società'Tev per il servizio di smaltimento della spazzatura. La decisione dei consiglio comunali, ritenuta non congrua dalla società, è stata quindi oggetto del ricorso. Quindi, il Tar accogliendo le eccezioni delle Amministrazio- L'impianto di incenerimento dei rifiuti di Falascaia ni comunali versiliesi, ha re- spinto il ricorso per carenza di giurisdizione riconoscendo che, trattandosi di questione sul corrispettivo da corrispondere per lo smaltimento dei rifiuti, la competenza a decidere appartiene al giudice ordinario. Adesso, per Tev si allungano i tempi per la risoluzione della controversia. Per la quale restano comunque le preoccupazioni da parte dei cittadini che, in caso di sconfitta dei Comuni, potrebbero trovarsi obbligati a pagare le cifre non corrisposte in questi anni alla società. Il Consorzio ambiente Versilia, del quale fanno parte le amministrazioni versiliesi, era assistito dall'avvocato Maurizio Manetti, Forte dei Marmi era assistito dal legale del cotnune Giuliano Turri e Pietrasanta da Massimo Dalle Luche. rvesa Economia e imprese locali Pr Pagina 43 Parte l'iter, «raccogliamo osservazioni» Per l'ok al progetto di Terna occorre l'assenso di Comune e altri enti. II sindaco: «Migliorare il piano si può ancora» di Barbara Antoni ® LUCCA «La fase attuale, quella autorizzativa, sarà la più importante per apportare miglioramenti al progetto di Terna». Il sindaco Alessandro Tambellini cerca di rassicurare i cittadini residenti sul territo- rio interessato dal nuovo tracciato dell'elettrodotto La Spezia - Acciaiolo che Terna vuole realizzare, con una spesa prevista in trenta milioni di euro, sull'area compresa tra Farneta, Maggiano e Cerasommamî, con la stazione di trasformazione all'interno della cava di Balbano. Cittadini che, in un futuro non lontano, vedran no stagliarsi vicino alle proprie abitazioni o alle proprie attività i tralicci della linea area da 380 chilowattora. Cittadini preoccupati: la lista di quelli che chiedono di parlare col sindaco è lunga. Un gruppo di residenti a Balbano è già stato ricevuto. «Stiamo entrando adesso nella fase autorizzativa - spiega il primo cittadino -. Si tratta di mettere insieme, ora, tutte le osservazioni utili a mi- gliorare il tracciato. Da parte nostra, l'amministrazione lo conosceva solo per grandi linee finora. Si tratta di un elettrodotto di portata nazionale, ma dobbiamo fare le cose seguendo nel modo più ampio possibile l'interesse complessivo. Il nuovo tracciato si realizza per migliorare una situazione molto rischiosa di emissioni: a Maggiano ad esempio se ne sono registrate di molto alte». A questo punto, spiega Tambellini, relativamente al progetto presentato da Terna per il nuovo tracciato dell'elettrodotto, si aprirà la fase autorizzativa. Non sarà coinvolta solo l'amministrazione comunale, «competente, spiega il sindaco - per i vincoli di natura idrogeologica e paesaggistica, ma anche altri enti, come la Provincia e la Soprinten- denza. Gli atti pitt concreti si fanno adesso. Il nostro ufficio ambiente sta lavorando per prendere visione di tutte le tavole del progetto e dei vincoli relativi al territorio». Sempre l'ufficio ambiente, continua il sindaco, «provvederà a organizzare iniziative per informare i cittadini delle zone interessate ai lavori». L'interramento dei tralicci il primo cittadino risponde a nostra domanda specifica «non è stato possibile. Noi l'avevamo preso in considerazione fin da subito ma Tema non è stata d'accordo, nemmeno per piccoli tratti dell'intero tracciato. In particolare, oltre alla questione economica, ci è stato evidenziato come, in caso di guasti, i tempi quella più interessata dal nuovo tracciato, in tutto di 26,1 chilometri, solo due dei quali su territorio pisano (1,2 km su Vecchiano, 0,8 di San Giuliano). In provincia di Lucca invece il nuovo tracciato misurerà 24,1 km, di cui 19,1 sul territorio comunale di Lucca, 3,2 su quello di Massarosa e 1,8 su quello di Camaiore. In tutto la demolizione del vecchio tracciato sarà in misura di 15,9 chilometri. Così ripartiti: 11,2 sul territorio comunale di Lucca, 1,9 su quello di Massarosa, 1,5 di Camaiore (totale provincia di Lucca 14,6). Invece per il territorio provinciale pisano: 0,6 chilometri di tracciato sarà demolito nel comune di Vecchiano e 0,7 di San Giuliano Terme. di ripristino di una linea interrata siano dalle cinque alle sei volte più lunghi della riparazione di un guasto su una linea aerea». In base al proge tto di Terna, la provincia di Lucca sarà Un tratto del l'attuale elettrodotto La Spezia-Acciaiolo sul territorio di Lucca Edilizia & Territorio Pagina 44 LE RILEVAZIONI ® Studi iaemloil ®Ci spo radici il rischio è certificato / LUCCA Non esistono studi epidemiologici sull'incidenza dei tumori realizzati a livello di azienda sanitaria territoriale. La competenza della rilevazione dei tumori - sia per la misura dell'incidenza che della mortalità - è affidata all'Ispo, l'istituto per lo studio e la prevenzione oncologica. Il dato territoriale complessivo, secondo l'ultimo studio dell'Ispo relativo al 2004, riporta, sul territorio provinciale di Lucca, un'incidenza di 1.069 casi malattie oncologiche, a fronte di una mortalità di 313. Questo il dato generale della provincia, a fronte di un totale regionale11.852 incidenze e 5.090 mortalità (poco meno della metà dei casi di malattia, anche se non si può considerare un rapporto diretto tra i due valori dal momento che la malattia oncologica ha un decorso a volte lungo di anni). Quanto alle patologie oncologiche indotte da questioni ambientali, quindi anche da emis- sioni di campi elettromagnetici, da polveri fini per quanto riguarda i problemi polmonari, di studi specifici non se ne rilevano o sono assai rari. Anche se, pure da parte dell'Asl lucchese, sopralluoghi e valutazioni dei rischi delle emissioni sono stati eseguiti. Come quello del 2008, compiuto dal dipartimento di Igiene e Sanità pubblica a seguito di un esposto presentato da un nutrito gruppo di cittadini residenti nelle immediate vicinanze dei tralicci nell'area di Maggiano e Cerasomma. Quello studio evidenziò «livelli di campi elettromagnetici su livelli medi nettamente superiori ai valori medi per il nostro territorio e per la Regione Toscana», con un rischio anche concreto per la salute umana: il rischio di leucemie infantili, in primo luogo. E il fatto che al momento della rilevazione non si evidenziassero casi non cambiava i termini dell'allarme, dal momento che l'incubazione di patologie neoplastiche può avere un tempo non breve. -.:I PRODUZIONE RISERVATA Maggiano , i residenti all 'epoca della protesta nel 2007 (archivio) Edilizia & Territorio Pagina 45 Piazzale Verdì, spettro Corte deí Co Per il progetto ora potrebbe prospettarsi una richiesta dí danno erariale TRE, DUE UNO: zero. Ormai per piazzale Verdi e il discusso progetto del Nuovo Anfiteatro Piuss da 5,3 milioni di euro, oggetto di proteste da parte di una larghissima parte della città, ma anche di inchieste della Procura, è tempo di decisioni. Stavolta irrevocabili. Per quanto in Italia si debba sempre usare il condizionale quando c'è la cosa pubblica di mezzo. Lo studio legale fiorentino, che l'amministrazione comunale ha incaricato di stilare un parere su di una !. T OSCENA N ei cassetti comunali ci sarebbero pareri che seg nalavano i rischi vicenda che presenta davvero mille sfaccettature giuridiche (e non solo), non ha ancora consegnato il documento che dovrebbe servire da stella polare nella giornata di domani per arrivare a sciogliere le riserve. L'incertezza rimane intatta, come le correnti di pensiero. Almeno due. DA UN LATO, c'è chi vorrebbe continuare i lavori, tra questi una parte della struttura comunale che ha lavorato al progetto, con in testa, naturalmente, il dirigente Mauro Di Bugno, dall'inizio convinto sostenitore di cambiare volto a tutta la zona sud-ovest della città attraverso gli oltre 35 milioni di euro disponibili attraverso i Piuss. Dall'altra, una larga parte della giunta e parte del resto della struttura, che nel Piuss di piazzale Verdi, così com'è, vede più problemi che altro. A partire dai troppi cambiamenti effettuati, prodotti senza ulteriori passaggi in giunta o in consiglio comunale. NON SOLO: i pareri esibiti dalla struttura, che avrebbero reso superfluo un ulteriore passaggio amministrativo, sono solo alcuni di quelli esistenti. Nei cassetti comunali sarebbero presenti anche altri pareri, in cui si segnalavano tutti i rischi legati ai troppi cambi del progetto, che è stato letteralmente stravolto rispetto all'impianto originario, con costi sicuramente inferiori rispetto a quanto preventivato inizialmente. E non a caso le dimissioni da responsabile unico del progetto da parte di Di Bugno, dopo l'arrivo di un avviso di garanzia e relativa richiesta di rinvio a giudizio della Procura, ricevuti insieme ad un altro dirigente comunale Maurizio Tani, per alcune irregolarità urbanistiche sempre afferenti a piazzale Verdi, sono state in qualche modo congelate. Nessuno, a palazzo Orsetti, si è voluto prendere la briga di sostituirlo, a riprova che i dubbi sull'intera procedura finiscono per essere avvertiti anche all'interno della struttura. Una vicenda ingarbugliatissima. Alla quale vanno aggiunti i riflessi economici del progetto: si inizia a parlare di un possibile approdo delle vicenda alla Corte dei Conti. Naturalmente per un eventuale danno erariale. Che rischia di prendere forma a prescindere dalle scelte della giunta. E, NON A CASO, lo studio legale fiorentino starebbe cercando di trovare il bandolo della matassa dietro la formula dell'interesse pubblico: i lavori dovrebbero essere sospesi non solo per alcune irregolarità procedurali, ma anche per salvaguardare l'interesse pubblico: un modo per cautelarsi nei confronti di eventuali denunce alla magistratura contabile. I nodi sono ormai giunti al pettine, e non basterà però un parere tecnico: servirà una scelta politica di cui l'amministrazione Tambellini, dopo aver per anni difeso a spada tratta il progetto, dovrà farsi carico. Senza pararsi dietro le spalle dei tecnici: siano essi dirigenti comunali, com'è successo in passato, o studi legali. Martedì, nel consiglio comunale straordinario proprio su piazzale Verdi, Tambellini sa di dover arrivare con una proposta definitiva. Fabrizio Vincenti Ya I, A reni, 'i. tu, (brtr di(ani Edilizia & Territorio Pagina 46 Il mezzo raddoppio ê stato aperto E' STATO APERTO il primo tratto della nuova viabilità - con una parte di raddoppio e mezza rotatoria - sulla via di Montramito all'altezza di via Settima Consorziate. Per il completamento dett'opera bisognerà forse attendere t'inizio dell'estate. Condizioni del tempo permettendo Edilizia & Territorio Pagina 47 i _ ELEMENTARI i per i spesa messa VISTO CHE «divampa» la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative del 25 maggio, ogni occasione è buona per dire «come siamo stati bravi e come sono stati spesi bene i soldi dei cittadini». Domani alle 16 alla scuola elementare di Stiava Sarà presentato l'intervento di messa in sicurezza effettuato dall'amministrazione comunale. Un intervento che ammonta a oltre mezzo milione di euro finanziato in gran parte con un contributo concesso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che ha riguardato principalmente il sottotetto e tetto, che è stato rifatto interamente nonché l'installazione di una nuova scala antincendio. Edilizia & Territorio Pagina 48 DISAGI E LAVORI 11Jap?c ïn via definitiva strada ï ï chiestì alle ditte preventivi per i muri L'ARRIVO della primavera porta con sé ottime notizie per gli abitanti di Castello e Vitoio, frazioni che da metà gennaio devono fare i conti con la viabilità principale interrotta dalle frane. La prima riguarda Castello: da martedì la strada dovrebbe riaprire infatti in modo permanente (attualmente é possibile transitare solo in tre fasce orarie) una volta che verrà installato un sistema computerizzato di monitoraggio da parte della ditta «Wi Net». A quel punto entrerà in vigore un'apposita ordinanza della polizia municipale che consentirà ai veicoli di transitare 24 ore su 24 nel tratto compreso tra il civico 24 e il centro abitato di Castello, purché il loro peso non superi le 3,5 tonnellate e non siano larghi più di 2,5 metri. E' stato istituito, inoltre, il limite di 30 chilometri all'ora tra il civico 26 e l'abitato, necessario a causa di un dosso e delle transenne presenti lungo la carreggiata. Come già previsto per il transito temporaneo, anche per quello definitivo potrebbe arrivare uno «stop» solo in caso di allerta meteo. RAGGI di sole in arrivo anche su Vitoio, la frazione senza dubbio più colpita dai nubifragi e dai conseguenti disagi. In questi giorni l'ufficio lavori pubblici ha invitato le ditte a presentare i preventivi per realizzare i muri di sostegno della strada, crollata in seguito alla frana: i lavori, da 700mila euro, partiranno entro Pasqua. Edilizia & Territorio Pagina 49 DOPO LE FRANE A 1 S 1 / PIETRASANTA Continua il lavoro dell'amministrazione per risolvere i problemi provocati dalle frane che hanno colpito Vitoio e Castello. Per Vitoio il settore Lavori pubblici ha invitato le ditte a presen tare i preventivi per la realizzazione dei muri di sostegno della strada crollata a seguito della frana. I lavori sono stimati per l ® e e Il ® ® nuova vianinia un importo di 700mila giuro e dovrebbero iniziare prima di Pasqua. Entro martedì la ditta Wi Net installerà e renderà funzionante a Castello il sistema computerizzato di monitoraggio della frana, che permetterà di tenere aperta la strada 24 ore su 24. Appena installato il sistema, entreranno in vigore alcuni provvedimenti di viabilità fra il civico 24 di via Castello e l'omonima località: consenso al transito senza limitazione d'orario per i veicoli dei residenti purché non eccedenti la massa di 3,5 tonnellate e larghezza non superiore a 2,5 metri; divieto di sosta a carattere permanente con obbligo di rimozione forzata. Viene inoltre istituito limite di velocità di 30 km orari fra il civico 26 e l'abitato di Castello, necessario a causa del dosso e delle transenne presenti sulla carreggiata. Eventuali interdizioni al transito, nel tratto di via Castello compreso tra il civico 26 e l'abitato, potranno essere adottate in caso di allertameteo. La strada per Vitoio franata Edilizia & Territorio Pagina 50 09 Nessun rio sarcimento lo per lo stop ai lavori accanto alla lchiesa a ,0 La società proprietaria dell'immobile di fianco a Sant 'Ermete aveva chiesto al Comune oltre tre milioni di euro di danni 1 FORTE DEI MARMI Il Tar dà ragione al Comune sulla vertenza per l'edificio di via Duca d'Aosta e che fiancheggia, spalla spalla la chiesa di Sant'Ermete. Edificio che molti anni fa ospitava abitazioni e l'ex-ristorante La Greppia è stato oggetto, negli anni, della presentazione di un progetto - per il quale era stata rilasciata un apposita concessione edilizia dal Comune - di ristrutturazione, ampliamento e realizzazione di un parcheggio interrato. Ma da lì a poco, era il febbraio del 2003, sono cominciati i guai che hanno coinvolto proprietà e Comune finiti l 'uno contro l'atra in tribunale . Adesso si è finalmente conclusa davanti al Tar della Toscana la complessa vertenza urbanistico-edilizia relativa questo complesso immobiliare. I lavori di ristrutturazione dell'edificio cominciarono nel maggio 2005 . La società titola- re del permesso di costruire, dopo l'inizio dei lavori, aveva ceduto l'immobile ad un'altra società, la Ducale Spa, che aveva a sua volta proseguito le opere, che furono però interrotte da vari provvedimenti comunali, in quanto vennero rilevate difformità anche importanti per quanto sempre contestate dalla proprietà. La questione poi sollevò parecchio clamore e moltissime preoccupazioni anche perché il programma dei lavori comprendeva anche uno scavo per ricavare il parcheggio sotterraneo, ed questi interventi avevano creato allarme addirittura per la stabilità della vicina chiesa. Allarme per i rischi di un crollo strutturale della chiesa del Forte, che nel 2007 avevano sollevato grande preoccupazione in paese, non solo tra i residenti ma anche tra i numerosi villeggianti storicamente legati alla parrocchia di Sant'Ermete. Così alla fine il cantiere era stato sospeso e si era aperto un vero braccio di ferro fra la società proprietaria dell'edificio e l'Amministrazione Comunale in ordine alle difformità riscontrate. La società Ducale spa, peraltro, aveva anche intrapreso un'azione per un cospicuo risarcimento dei danni che asseriva di aver subito proprio a causa della sospensione dei lavori. La cifra richiesta come risarcimento a fronte dell'impossibilità di ultimare le opere previste era di 3rnilioni e 200mila euro. Adesso però la sentenza del Tar ha respinto tutti i ricorsi presentati contro i provvedimenti comunali , condannando la ricorrente anche alle spese del giudizio. Il Comune era rappresentato dagli avvocati Natale Giallongo del Foro di Firenze e dal legale interno Giuliano Turri. Questa decisione che azzera dunque una vicenda che andava avanti da nove anni riapre rrlo.lop; ila ori ucniito alla cliieen Edilizia & Territorio Pagina 51 L'edificio ormai abbandonato accanto alla chiesa di Sant 'Ermete adesso il dibattito e la prospettiva sulle varie possibilità che ci sono per l'edificio posto fianco della Chiesa fortemarmina, edificio che comunque è fatiscente e non utilizzabile così com'è. Anni fa Ennio Staccioli, esponente del centrodestra, aveva anche lanciato la proposta di chiedere ai titolari una Edilizia & Territorio permuta con altre proprietà comunali in modo poi che, con tutte le cautele del caso, si giungesse ad abbattere la vecchia palazzina e a crearvi una piazza e un parco che darebbe respiro a quella zona di via Duca d'Aosta particolarmente affollata sul piano urbanistico. Chissà se sarà la volta buona... Pagina 52 Biomasse, il Tar "boccia" le centrali Per i giudici gli impianti hanno ricevuto per mesi incentivi non dovuti: mancava l 'impianto di cogenerazione di Luca Cinotti 1 LUCCA Le due centrali a biomasse di San Marco hanno funzionato per otto mesi senza l'impianto di cogenerazione. E quindi, per quel periodo, non avevano diretto agli incentivi del Gse. A sentenziarlo è stato il Tar del Lazio che - al di là dell'aspetto puramente tecnico e legale - ha nella sostanza confermato la posizione degli abitanti della zona e del comitato "Aria pulita", che sulla mancanza dell'impianto di cogenerazione aveva condotto unavera e propria campagna. La questione, come ricordano anche i giudici amministrativi nella loro sentenza, nacque quando il Comune di Lucca chiese al Gse di verificare tutta la documentazione che le due società che gestiscono gli impianti (La dispensa gourmet e Romea import export) avevano presentato per ottenere le autorizzazioni. A prendere l'iniziativa fu l'allora assessore all'ambiente Giuseppe Pellegrini Masini. Il Gse, di rimando, chiese al Comune di verificare se la cogenerazione (cioè il recupero di energia termica da utilizzare, ad esempio, per il riscaldamento) fosse o no stata realizzata. Pellegrini Masini incaricò Gesam Gas della verifica (senza vederne fra l'altro l'esito, visto che venne sostituito nell'estate 2013). Nel frattempo, comunque. il Gse (a dicembre 2012) aveva sospeso l'erogazione degli incentivi, che si concretizzavano nella "tariffa onnicomprensiva" accordata alle aziende con la convenzione firmata il settembre precedente. Incentivi dei quali le centrali avevano goduto per circa sei mesi: la data di "entrata in esercizio commerciale" degli impianti risaliva infatti all'll luglio del 2012. 1 giudici mettono poi in fila i fatti avvenuti dopo dicembre 2012: una ricostruzione che si fa notare - è accettata sia da Gse che dalle aziende lucchesi. A gennaio 2013 le aziende comunicano la fine dei lavori sull'impianto di cogenerazio- Economia e imprese locali ne, mentre la messa a regime dell'impianto si è avuta il 4 e il 20 marzo di quell'anno. Una messa a regime che, per inciso, ancora non è definitiva, visto che il Comune deve ancora dare il sua via libera conclusivo: come scritto nelle settimane scorse dal nostro giornale, l'amministrazione afferma di dover ancora ricevere della documentazione, mentre per le aziende la questione cogenerazione è ormai chiusa. Tornando alla causa giudiziaria, il Tar ha deciso considerando che il requisito della cogenerazione fosse essenziale per ottenere l'incentivo. Secondo i giudici, infatti, le centrali hanno operato per circa sei mesi in una configurazio- A regime prodotti 800 kWh Cinque addetti più un impiegato, oltre alle ditte esterne delle manutenzioni. in tutto una quindicinale figure che ruotano intorno alle d ue centrali a biomasse di San Marco. Che hanno cominciato a produrre energia, alternando quando viene richiesto dagli enti competenti, periodi di marcia controllata ( ovvero di verifiche sul funzionamento degli impianti). Ogni centrale, ha spiegato l'ingegner Giuseppe Fabbri che le coordina • è progettata per produrre energia ottomila ore in una anno, per 300 giorni di lavorazione. Ogni centrale è in grado di produrre una quantità di energia pari a 800 chilowattora: una quantità che corrisponde al fabbisogno di 270 abitazioni all'incirca (considerando che un 'abitazione consuma in media tre chilowatt l'anno). L'energia viene immessa in rete in base a un accordo con Terna e poi venduta alle società del mercato libero, come Enel. Le fatture dei consumi vengono intestate al Gse. ne difforme rispetto a quella prevista nei documenti presentati in Comune per ottenere l'autorizzazione all'esercizio. E su questa configurazione "sulla carta" si era basato il Gse per riconoscere gli incentivi, almeno fino alla segnalazione da parte dell'assessore Pellegrini Masini. D'altra parte, la presenza di un impianto di cogenerazione (per quanto di misura "ridotta") era essenziale alle due centrali per poter utilizzare il percorso autorizzativo semplificato, anziché il pili laborioso itinerario dell' autorizzazione unica. Le aziende, quindi, non potranno chiedere il risarcimento per il mancato riconoscimento degli incentivi - al netto, ovviamente, di un sempre possibile ricorso davanti al Consiglio di Stato. Per il futuro, invece, la questione sembra essere risolta: attualmente, infatti, è stato trovato una convenzione transitoria per il Gse che consente di produrre energia seppure a costi inferiori. ©RIPRODIZION F RISERVATA Pagina 53 Giù i prezzi delle case in tutto il capannorese i dati dell'Agenzia delle entrate segnalano un calo del 10-15% fra 2013 e 2012 Più contenutala diminuzione a Porcari, dove è minore anche l'invenduto 1 CAPANNORI Un risparmio del 10-15 per cento. Il valore della abitazioni a Capannori centro e nelle altre frazioni limitrofe è sceso in un anno e mezzo. Ë quanto emerge dalle quotazioni immobiliari pubblicate dall' Agenzia delle Entrare che ha reso noto i dati relativi al secondo semestre del 2013. Ebbene rispetto al 2012 le compravendite hanno subito una consistente contrazione. Un esempio? Un'abitazione di pregio nel cuore di Capannori è scesa tra 1.500 e i 1.800 euro al metro quadrato, quindi per una superficie di 100 mq trai 150 e 180mila euro quando prima oscillava tra 1.600 e 1.850 (tra 1.300 e 1.700 per una fascia più a buon mercato). Ora per una casa più economica si scende anche a 1.200 euro al metro quadrato. In due anni, considerando il primo semestre del 2012, il valore massimo secondo i rilevanienti dell'Agenzia è piombato da 2.000 a 1.800 euro per una casa di fascia alta. Il calo è ancora più marcato se si prendono in II centro di Capannori considerazioni appartamenti nella parte di minore pregio del centro. Questo significa che, sempre per una casa da 100 metri quadri, in 18 mesi ha perso tra 30 e 50mila euro del suo valore. Nella vicinissima Lunata, ormai facente parte dell'agglomerato con Capan- nori centro e Tassignano, si risparmia qualcosa, mentre a Marlia se si prendono in considerazione appartamenti si riscontra un leggero calo, da 1.500 a 1.400, ma per alcune abitazioni in contesti residenziali e con tanto verde si parte da 1.800 euro al metro quadra- to, la stessa quotazioni del centro di Capannori. La diminuzione riguarda anche le villette, stimate tra 2.000 e 2.500 nella zona più centrale, fino ad arrivare a 2.650 nelle zone più appetite di Marlia. Prezzi ribassati anche nelle zone di Pieve S.Paolo, Toringo, Parezzana, Carraia e S-Margherita dove la forbice secondo le Entrate va da 1.300 a 1750 giuro, che scende a 1.500 per una casa di categoria economica e con meno pretese. Differenze minime nelle frazioni di Badia, S.Leonardo, Massa Macinaia e Guamo. Una diminuzione più contenuta a Porcari dove c'è anche poco invenduto. Un paese sempre più richiesto negli ultimi tempi, specie dalle giovani coppie, perla qualità dei servizi e l'anibiente, soprattutto il centro storico e le zone limitrofe. Secondo l'Agenzia le case sono stimate tra 1.400 e 1.800 euro al metro quadrato, con la possibilità di risparmiare anche 10-15mila euro L'analisi prende in considerazione anche le locazioni. A Capannori centro si oscilla tra 400 e 500 ìn, ulto íl aiDamwn•sc Edilizia & Territorio Pagina 54 euro per le abitazioni più economiche, mentre per appartamenti e residence tra 550 e 700 euro nel caso di condomini di recente costruzione o villette a schiera con giardino e due posti auto. Dati che sono indicativi di una tendenza, anche se a volte la realtà può variare co- Edilizia & Territorio me spesso evidenziato dalle agenzie immobiliari che hanno il polso della situazione reale. È indiscutibile la svalutazione del "mattone", che resta un bene rifugio, di un 20-30 per cento rispetto al primo semestredel 2012. Nicola Nucci Pagina 55 Entro settembre il metano a tappato Entro settembre arriverà il metano a Lappato. A confermare l'imminente inizio dell'importante intervento di estensione della rete con l'obiettivo di portare il gas naturale anche in questa frazione che da tempo lamenta questa carenza è il vice sindaco Luca Menesini. Gesam ha fatto la gara di appalto e i lavori sono stati assegnati ad una ditta. "Dopo l'autorizzazione della Provincia per via pesciatina nella prossima settimana siamo in grado di comunicare la data di avvio lavori. II ritardo è solo di qualche giorno e l'obiettivo è quello di permettere a tutti di avere il metano entro settembre". L'espansione delle tubature del metano nel tratto Gragnano - Lappato sarà completata entro la fine dell'estate in modo da permettere l'utilizzo dei servizio prima della prossima stagione invernale ed interesserà via del Carrara , via vecchia Pesciatina, via Pesciatina , via di S. Gennaro , via della Foce, via di S. Antonio e via di Scioppato. Per le zone non interessate da questa prima estensione è in programma una successiva verifica, in coordinamento con Gesam, perla realizzazione di alcuni eventuali piccoli "bracci" di collegamento , da realizzare in una seconda fase. «L'estensione dei servizi primari è una priorità ed entro il 2014 contiamo di completare tutta la zona nord est, per poi riprendere le estensioni nel Compitese»". L'estensione delle tubature dei gas nella zona nord-est del territorio, da Borgonuovo a S. Gennaro , suddivisa in 3 lotti, una volta ultimata misurerà quasi 13 chilometri. Accanto a questi grandi lotti di estensione si conta di realizzare piccoli avanzamenti della rete del metano interessando, tra le altre, la zona di Corte Baccetti a Massa Macinaia e via Fanucchi a Marlia. (n.n.). Edilizia & Territorio Pagina 56 Porto insabbiato, ancora 20Unú1 curo di lavori d'urgenza L'Autorità portuale chiede preventivi a dieci imprese Morelli: il fondale sta cambiando molto rapidamente di Donatella Fr ancesconi VIAREGGIO Un nuovo intervento di escavo per la barra sabbiosa a largo del porto cittadino: è il quarto da dicembre 2013, ancora una volta affidato con modalità di somma urgenza. Duecentomila euro la cifra stanziata dall'Autorità portuale e siamo arrivati a quota 600mila euro per la rimozione di 80mila metri cubi di sabbia. E garantire che dal porto di Viareggio si esca e si entri per tutta l'estate, guardando a quel bando di gara "saltato" tra 2013 e 2014 per 500rnila euro di lavori. Dieci le lettere di invito mandate dall'Autorità portuale ad altrettan te imprese. Per la giornata di oggi sono attese le risposte con le offerte. «Si tratta di alcune aziende vicine a Viareggio spiega il segretario dell'Autorità portuale, Fabrizio Morelli - ed altre che sono di fuori città. Sono più o meno quelle che hanno già lavorato qua...» . Morelli - come ha già fatto negli scorsi mesi - sottolinea che «di procedere con ripetuti verbali di somma urgenza ne avrei fatto molto volentieri a meno». Ma la situazione del carico di sabbia sul porto viareggino, nell'inverno quasi alle spalle, è peggiorata: «Il fenomeno è andato amplificandosi», spiegalo stesso Morelli. Questa volta - come preannunciato nelle scorse settimane dal "Tirreno" - le imprese che si contendono il nuovo appalto hanno l'obbligo di partecipare con una tipologia di draga ben definita: «Deve caricare almeno 500mila metri cubi di sabbia», conferma il segretario dell'Au- Edilizia & Territorio thority. Per non ripetere l'esperienza fatta a gennaio, con la draga "Ortensia", classificata come motopontone e per "uso proprio", definizione sulla quale la Capitaneria ha più volte affermato di avere avviato un controllo. La draga da 270 metri cubi di carico non aveva retto l'impatto con le mareggiate invernale e al termine dell'intervento, con l'ennesimo veliero Perini insabbiato, era stato necessario rinnovare l'appalto (alla Somit che aveva fornito mezzo e personale alla Geoconsult di Genova che si era aggiudicata il lavoro) e fare entrare in campo la più potente draga "Bonita". A lavori terminati a metà marzo, la Capitaneria ha ritenuto che vi fosse ancora necessità di un ul- teriore "passaggio" della draga per avere la certezza di superare l'estate senza intoppi. Ed ecco il nuovo verbale di somma urgenza, del quale non vi è traccia nonostante gli inviti alle imprese già inviati - sul sito della Regione, nell'area dedicata all'Au- toritàportuale regionale. Resta un dato di fatto: dall'insediamento dell'Authority, nata anche per affrontare di petto l'annosa questione del ripetersi degli appalti sull'escavo nel porto viareggino, si opera a suon di verbali di somma urgenza. Invece che con gli interventi che il Comune programmava di anno in anno: «Ci siamo trovati davanti l'amara sorpresa della rapida evoluzione dei fondali», risponde Morelli. Che il 10 aprile presenta al Centro congressi il nuovo progetto di sabbio dotto. w Una draga al lavoro davanti alla spiaggia d i Ponente íioto d 'archivio) Pagina 57
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