ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE S.TEN.VASC.A.BADONI SEDI ASSOCIATE Istituto tecnico industriale- via Rivolta 10 Lecco Istituto tecnico per geometri- via XI febbraio Lecco DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO CLASSE V C GEOMETRI Coordinatore del Consiglio di classe: Roberto Nannini 1 INDICE Composizione del CdC e continuità didattica pag. 3 Presentazione della classe e dei suoi livelli di apprendimento pag. 4 Programmazione del CdC: obiettivi didattico-educativi pag. 5 Attività didattiche curricolari disciplinari e relazioni dei singoli docenti pag. 6 Religione pag. 6 Lingua e letteratura italiana e storia pag. 8 Lingua straniera (inglese) pag. 18 Matematica pag. 23 Diritto pag. 24 Topografia e fotogrammetria pag. 26 Impianti pag. 31 Disegno e progettazione pag. 33 Costruzioni pag. 35 Geopedologia, economia ed estimo pag. 42 Educazione fisica pag. 47 Area di progetto, stage, attività didattiche integrative pag. 49 Sostegno, recupero e approfondimento pag. 49 Simulazione delle prove d’esame pag. 50 Elenco docenti e rappresentanti studenti pag. 51 Allegati: - Testi simulazione prima prova pag. 52 - Scheda di valutazione prima prova pag. 63 - Testo simulazione seconda prova pag. 65 - Scheda di valutazione seconda prova pag. 66 - Testi simulazione terza prova pag. 67 - Testi simulazione terza prova pag. 70 - Scheda di valutazione terza prova pag. 73 2 Composizione del CdC e continuità didattica Il Consiglio di Classe, nel presente anno scolastico 2013/2014, risulta così composto: DISCIPLINA Religione DOCENTE Agostino Giordano Italiano e Storia Assunta Limardi Lingua inglese Monica Visconti Matematica Sauro Sangalli Elementi di Diritto Maria Francesca Magni Topografia e fotogrammetria Roberto Nannini Impianti Marco Rizzini Disegno e progettazione Elio Negri Costruzioni Bambina Lavelli Geopedologia, economia, estimo Angelo Lucio Chiodo Educazione Fisica Silvia Gilardi Durante il triennio la classe ha visto, come si ricava dalla seguente tabella, un parziale avvicendamento di docenti con un disagio contenuto per gli allievi. Le variazioni che si sono verificate sono evidenziate in grassetto. Gli allievi, hanno accettato con disponibilità e spirito di collaborazione i cambiamenti che si sono verificati. terzo anno quarto anno quinto anno Religione Giordano Giordano Giordano Lingua e letteratura italiana Alberti Limardi Limardi Storia Alberti Limardi Limardi Lingua inglese Visconti Visconti Visconti Matematica Longhi Colombo Sangalli Elementi di diritto Magni Magni Magni Topografia e fotogrammetria Nannini Nannini Nannini Impianti Chieppa Chieppa/Rizzini Rizzini Disegno e progettazione Lavelli Lavelli Negri Costruzioni Lavelli Lavelli Lavelli Geopedologia, economia, estimo Roccoli Roccoli Chiodo Educazione fisica Brambilla Brambilla Gilardi 3 Presentazione della classe La classe composta da 21 studenti, 18 maschi e 3 femmine, ha mantenuto il proprio nucleo dalla terza, anno in cui si è costituita dalla fusione della 2^C e della 2^D, con l’innesto di Berrada proveniente dall’ESPE e di Mesina e Orlandi Alessandro ripetenti della 3^A e 3^B rispettivamente; al quarto anno sono risultati non promossi due studenti per arrivare al numero finale indicato. Nella classe è presente un alunno affetto da disturbi specifici dell’apprendimento, per il quale nel triennio è sempre stato predisposto un piano didattico personalizzato; alla Commissione sarà fornito il piano didattico personalizzato adottato nel presente anno scolastico. E’ un gruppo classe eterogeneo che ha mantenuto rapporti sereni anche se non di grande collaborazione e non sempre tesa a favorire un clima di ascolto e concentrazione. Il rapporto con gli insegnanti, nel complesso è stato corretto, le problematicità e i comportamenti negativi di alcuni studenti ,emersi durante gli anni, sono sempre stati oggetto dell’attenzione del C. di c. che si è sempre adoperato per trovare le soluzioni adeguate. La frequenza è stata abbastanza regolare, ad eccezione dello studente Mesina impegnato in attività lavorativa. Molto differenziato l’interesse sia per le diverse discipline che per gli argomenti all’interno delle discipline stesse; generalmente una maggiore attenzione la classe l’ha rivolta alle applicazioni pratiche e grafiche. Alcuni docenti riconoscono in questi studenti buone capacità, aspettative. spesso però non sfruttate, per cui la produttività generale non è risultata adeguata alle Differenziato inoltre l’atteggiamento tra il primo ed il secondo quadrimestre; nel primo quadrimestre si è notato un atteggiamento passivo, poca partecipazione e limitato studio domestico; nel secondo quadrimestre la classe ha espresso maggiore attenzione e impegno in tutte le materie. Variegato quindi il profitto, sia tra le varie materie che per i singoli studenti come risulta dalle relazioni finali dei docenti allegate al presente documento; nel secondo quadrimestre il profitto è sensibilmente migliorato. Complessivamente i docenti osservano come la massima parte degli studenti (a parte qualche eccezione) abbiano raggiunto i livelli minimi di competenza nelle singole materie, ed il profitto appare in media sufficiente, anche se permangono difficoltà espositive in tutte le discipline. E' necessario peraltro considerare che in molte discipline sono ancora programmate per l'ultimo mese dell'anno scolastico verifiche sia scritte che orali, che potranno completare il quadro valutativo. La partecipazione dei genitori alle riunioni del Consiglio di Classe è stata scarsa, mentre sono sempre stati presenti i rappresentanti dei genitori con i quali i docenti hanno mantenuto un clima di collaborazione per trovare le soluzioni alle problematiche presenti. 4 Programmazione del CdC – Obiettivi didattico - educativi Il consiglio di classe si è impegnato ad attuare strategie per il conseguimento dei seguenti obiettivi comuni alle varie discipline: obiettivi educativi - rispettare le regole e acquisire maggiore autocontrollo - equilibrare l’atteggiamento critico durante le lezioni - assumere un comportamento responsabile e corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche - consolidare e utilizzare il metodo di studio in modo proficuo ed efficace Obiettivi didattici - Consolidare i concetti fondamentali delle discipline utilizzando la terminologia e il lessico specifico - comprendere e riferire in modo adeguato i contenuti proposti - operare confronti e collegamenti interdisciplinari - utilizzare le conoscenze acquisite per affrontare varie problematiche. - Acquisire la capacità di documentare il proprio lavoro con bibliografia di tipo cartaceo e informatico. Gli insegnanti si sono impegnati a: - richiedere agli alunni l’ impegno ad attenersi al Regolamento d’Istituto, in particolare a: mantenere un comportamento corretto durante le verifiche evitare atteggiamenti polemici rispettare e mantenere pulita l’aula Il raggiungimento di tali obiettivi è stato valutato, per ciascuno alunno, al termine del primo quadrimestre e sarà valutato in sede di scrutinio finale. 5 Attività didattiche curricolari disciplinari- relazioni singoli docenti INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA RELAZIONE La continuità didattica (sono titolare di questa classe sin dall’anno scolastico 2009/2010) e la buona disponibilità degli studenti verso la disciplina e nei confronti del sottoscritto hanno favorito generalmente un clima positivo durante lo svolgimento delle lezioni. La partecipazione, tuttavia, nel corso del quinquennio è andata gradualmente scemando, trasformandosi nell’ultimo anno scolastico in una assistenza alle lezioni più formale che sostanziale. Non tutti gli studenti hanno dato un apporto personale e si sono lasciati coinvolgere dagli stimoli culturali a cui continuamente la classe è stata sottoposta. Le discussioni sono state generalmente ordinate. PROGRAMMA 1. LA STORIA DELLA CHIESA: L’ERA MONDIALE La Chiesa e il Mondo moderno. La situazione sociale e le nuove ideologie. La funzione assistenziale della Chiesa. L’azione sociale di Leone XIII. La Chiesa e i totalitarismi. Il Concilio Vaticano II. Liturgia e sacramenti. I segni dell’appartenenza. La liturgia sacramentale. I gesti dei sacramenti. Le festività cristiane. Tempo sacro e tempo profano. 2. UNA SOCIETÀ FONDATA SUI VALORI CRISTIANI La condivisione per il bene comune. Il volontariato. La posizione della Chiesa di fronte ai problemi sociali. Una politica per l’uomo. La solidarietà tra i popoli. L’esperienza dei giovani de La Rosa Bianca. Un ambiente per l’uomo. Sviluppo sostenibile. Solidali con la natura e con gli altri. L’ecologia. La terra come dono per l’intera famiglia. L’economia per l’uomo. Restituire saggezza alla crescita economica. Etica, economia e sviluppo. Gli interventi delle Chiese cristiane. Il rispetto per tutta la natura. L’economia non ha anima. Una scienza per l’uomo. Le biotecnologie e la bioetica. La fecondazione artificiale. La clonazione. L’accanimento terapeutico e l’eutanasia. L’altro e le sue diversità. Il razzismo. L’omosessualità e l’omofobia. Genesi di una diversità. Genesi di una discriminazione. 3. LE RELIGIONI ORIENTALI: CONFUCIANESIMO, TAOISMO, SHINTOISMO Le origini e il fondatore. Le divinità principali. Le credenze e le caratteristiche fondamentali. Il culto, i luoghi e i testi sacri. 6 METODI E STRUMENTI Metodi: lezioni frontali, assegnazione e presentazione di lavori di gruppo, visione film, discussioni. Strumenti: Bibbia, libro di testo, lavagna interattiva, televisione, lettore dvd, fotocopie, schede predisposte. Libro di testo utilizzato: Luigi Solinas, Tutti i colori della vita, Ed. Sei. VERIFICA E VALUTAZIONE Per le valutazioni di primo quadrimestre e le valutazioni finali sono stati utilizzati i seguenti giudizi sintetici: - Ottimo: partecipazione attiva e fortemente personale alle attività svolte in classe. Impegno costante e coinvolgente. - Distinto: partecipazione attiva alle attività svolte in classe. Impegno costante - Buono: partecipazione attiva alle attività svolte in classe. Impegno abbastanza costante. - Discreto: partecipazione attenta alle attività svolte in classe. Impegno abbastanza costante. - Sufficiente: Atteggiamento poco attivo nelle attività svolte in classe. Impegno discontinuo. - Insufficiente: Atteggiamento passivo durante le lezioni. Impegno inadeguato. 7 ITALIANO E STORIA RELAZIONE Tra i 18 studenti e le 3 studentesse che compongono la classe, ci sono rapporti sereni ,anche se non di grande complicità e collaborazione. Sereno anche il rapporto con l’insegnante. Regolare la frequenza. Relativamente al comportamento va distinta la capacità di attenzione alle lezioni , che è andata migliorando nel corso dei due anni in cui ho lavorato con la classe, dalla capacità di controllo nei momenti di partecipazione attiva alla attività didattica, che invece è rimasta piuttosto disordinata e poco puntuale. Molto disomogenei l’interesse e la motivazione allo studio: alcuni hanno dimostrato apertura verso le problematiche culturali affrontate cogliendo l’opportunità di crescita personale e quindi affrontando l’impegno con continuità e serietà. La maggior parte, moderatamente coinvolta, ha risposto pigramente alle proposte. Rispetto ai livelli di apprendimento e al conseguimento degli obiettivi disciplinari: un piccolo gruppo ha saputo trovare motivazioni allo studio, superando anche qualche difficoltà linguistica ; ha quindi realizzato una conoscenza dei contenuti completa ,ha anche maturato accettabile capacità di esposizione ,capacità di compiere analisi e sintesi coerenti, di rielaborare correttamente i contenuti. Un gruppo più corposo si è applicato invece in modo discontinuo affidandosi ad un apprendimento meccanico e sottovalutando la necessità di arricchimento delle competenze linguistiche, sulle quali pure ho insistito nel corso dei due anni. Quest’ultimo gruppo di studenti ha difficoltà espositive nell’orale e, particolarmente evidenti, nello scritto. Nel valutarli ho tenuto conto soprattutto dell’acquisizione dei contenuti . Segnalo per i due studenti non italiofoni, Berrada Marouan e Mesina Andrei, in Italia rispettivamente da sette e sei anni, inevitabili difficoltà nel controllo delle strutture grammaticali e morfosintattiche della nostra lingua. Anche nel valutare questi due studenti ho tenuto conto soprattutto dell’acquisizione dei contenuti nonché dell’impegno e della determinazione al miglioramento. Nell’affrontare lo studio della letteratura italiana il metodo di lavoro ha avuto come punto di partenza la lettura e l’interpretazione dei testi, per offrire alla classe occasioni di discussione e di confronto di ipotesi. Pertanto, si è cercato di far emergere i concetti generali( i temi, le sensibilità, il pensiero, il modo di esprimersi degli autori) come sintesi guidata dal materiale letto e analizzato. Inoltre, la analisi e i confronti tra i singoli testi hanno permesso di istituire una rete di relazioni utile all’inquadramento delle varie tematiche nei rispettivi contesti storici. Infine, le attività sono state progettate in maniera tale da conciliare l’esigenza di dare organicità al lavoro con quella di stimolare negli studenti l’attitudine alla curiosità intellettuale, alla ricerca personale. Nello studio della storia ci ha guidati l’obiettivo di sollecitare negli studenti riflessioni che aiutassero nella comprensione di cambiamenti, di problematiche , di concetti, di continuità e di discontinuità col passato. In quest’ottica abbiamo operato scelte che non li obbligassero a sapere tutto di tutto, né poco di tutto , ma nel racconto storico abbiamo ricercato cause, tematiche , problemi in qualche caso approfondendo attraverso la lettura di documenti o testi storiografici. Relativamente a verifiche e valutazioni, in italiano : I ragazzi hanno affrontato tutte le tipologie relative alla prima prova d’esame sia in esercitazioni a casa che a scuola nelle verifiche scritte . Sono state fatte cinque verifiche scritte, due nel primo quadrimestre e tre nel secondo: in una i ragazzi sono stati impegnati 8 in analisi del testo letterario (tipologia A );in una, essendo simulazione della prima prova, hanno potuto scegliere tra tutte le tipologie ; nelle altre nella produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale. Per l’orale oltre all’interrogazione hanno anche risposto alle domande di schede di analisi e comprensione dei romanzi letti. In storia i ragazzi hanno affrontato oltre a interrogazioni anche due verifiche scritte secondo le indicazioni della terza prova d’esame Elementi di valutazione per gli scritti sono stati: la pertinenza alla consegna, la capacità espositiva, l’uso della terminologia specifica, l’ampiezza dell’informazione, la capacità analitica, sintetica e di collegamento, la capacità di rielaborare i contenuti analizzati, di argomentare, la capacità di utilizzare documenti e testi forniti. 9 PROGRAMMA di ITALIANO Premetto che il più delle volte i contenuti della programmazione di storia e di italiano sono stati proposti come non distinti,pertanto alcuni degli argomenti che andrò ad elencare si ritrovano nei programmi di entrambe le discipline. N. B. Parte dell’ unità 7 sarà svolta nell’ultimo mese di scuola e quindi dopo la stesura di questa relazione .Se tale programma non dovesse essere rispettato sarà mia cura darne puntuale informazione U.D.A.1 – Collegandoci alla seconda rivoluzione industriale abbiamo letto di C. Dickens “La città industriale” da “Tempi difficili” (Il romanzo realista in Europa, T1) e di H. Ibsen “La presa di coscienza di una donna” da “Una casa di bambola” ,(La condizione femminile nell’età borghese, T3 ). Abbiamo quindi parlato del pensiero positivista e del darwinismo sociale, per poi riferirci al naturalismo francese( Edmond e Jules de Goncourt, Un manifesto del Naturalismo T2 e Zola, Lo scrittore come “operaio” del progresso sociale T3) e al verismo italiano. Abbiamo letto alcune opere di Verga: “La lupa” (che ci ha permesso di fare riferimento alle tecniche narrative dell’autore), T7, ”Nedda” (novella non ancora verista ), “Rosso Malpelo” T6 e “La roba” T14(ci hanno permesso di parlare dei romanzi, del verismo, del procedimento di regressione dell’autore ) . Abbiamo letto la Prefazione a “L’amante di Gramigna” e la Prefazione a “ I Malavoglia”. I Microsaggi 7, 8 e “Il modello verghiano nella rappresentazione…”. Abbiamo letto inoltre il testo di critica di R. Luperini, “Verga e il lavoro: intenti edificanti e critica dell'alienazione”. Composizione di un breve saggio argomentativo come verifica . U.D.A.2 - Abbiamo letto il discorso di Pascoli “La grande proletaria si è mossa” a proposito della guerra di Libia del 1912, che ci ha permesso di approfondire la questione delle campagne espansionistiche italiane, ma anche del nido-nazione pascoliano e più in generale del tema del nido in Pascoli, affrontato leggendo anche “X Agosto” T4(della lirica abbiamo sottolineato anche il gioco di analogie presente nella poesia pascoliana, la costruzione simmetrica del testo, il tema dei propri cari morti, il problema del male). Di Pascoli abbiamo analizzato anche “L'assiuolo”” T2 , “Novembre” T7 e Arano T3,e quindi la novità delle scelte metriche , sintattiche e linguistiche di Pascoli, l’adozione dello stile nominale, l’utilizzo delle analogie, delle onomatopee, l’utilizzo delle diverse aree sensoriali nella scelta lessicale . Leggendo “ Il gelsomino notturno” T14 abbiamo fatto riferimento al tema dell’eros vissuto dal poeta con atteggiamento adolescenziale e turbato, e ancora a quello dei cari morti; inoltre abbiamo parlato del simbolismo di Pascoli facendo un breve riferimento al simbolismo francese, leggendo “Corrispondenze” di Boudelaire, T1. Infine abbiamo letto stralci di “Il fanciullino” T1 per capire la teoria della poesia di Pascoli e il suo programma poetico e a legarlo al decadentismo (Microsaggio11, Il fanciullino e il superuomo) . Verifica scritta: analisi di un testo di Pascoli,( Lavandare). U.D.A.3 -.Abbiamo studiato l’avanguardia futurista e “Manifesto tecnico della letteratura” T2 letto il “Manifesto programmatico” T1 e il U.D.A.4 - Parlando di intellettuali e letterati schierati per la guerra e portatori di messaggi politici, abbiamo letto il programma politico del superuomo contenuto nel romanzo dannunziano “Le vergini delle rocce” T3; abbiamo quindi analizzato le diverse fasi di D’Annunzio e dei suoi personaggi, dal vitalismo all’estetismo, al superomismo, al vitalismo panico, sino alle prose del “Notturno””. Abbiamo letto “La pioggia nel pineto” T9 ( la parola che si trasforma in musica, il componimento come una sinfonia, il motivo panico), “I pastori” T13 e passi dal “Notturno” T14. La lettura delle opere di D’Annunzio ci ha permesso di riflettere sugli aspetti che lo rendono decadente e sulle scelte stilistiche . 10 U.D.A.5 - Per affrontare la prima guerra mondiale e quindi introdurre messaggi di rifiuto della logica estraniante e disumana della guerra e della vita militare in periodo di guerra: gli studenti hanno letto individualmente a casa “Un anno sull’altipiano” di E. Lussu . .. Parlando di prima guerra mondiale attraverso opere letterarie abbiamo letto alcune liriche di Ungaretti: da “L’allegria” : “Veglia” T4, “San Martino del Carso” T6, “Mattina” T8, “Soldati” T10 e da “Il dolore” “Non gridate più” T16 per cogliere le novità della poesia di Ungaretti: la scomparsa quasi totale della punteggiatura, lo stile nominale, il verso ridotto a sillaba, il titolo parte importante del testo per capirlo, il valore enorme dato alla parola come se fosse pronunciata per la prima volta . Di Ungaretti abbiamo fatto riferimento anche al tema della memoria, della perdita dell’identità , dell’esilio, della solitudine, leggendo “I fiumi” e “ In memoria”. T11. Abbiamo analizzato inoltre “Commiato” T3 per comprendere la necessità del poeta di immergersi nel mistero della poesia. U.D.A.6 - Analizzando il decadentismo, la crisi dell’uomo contemporaneo, e in particolare il rifiuto del positivismo, la scoperta dell’inconscio, dell’inspiegabile dentro di noi e il rifiuto dell’omologazione e dell’alienazione della nuova società borghese che anche in Italia prendeva piede, gli studenti hanno letto il romanzo di Pirandello “Il fu Mattia Pascal” . Abbiamo parlato di questo romanzo come di un romanzo nuovo rispetto a quelli del secolo precedente, esempio di nuove tecniche narrative e di un nuovo impianto narrativo. Di Pirandello abbiamo analizzato le novelle “Il treno ha fischiato” T4(sottolineando la costruzione del testo con i diversi punti di vista che si susseguono, il motivo della trappola e della fuga ricorrente nelle opere di Pirandello, la descrizione dell’ambiente piccolo borghese ), “Ciaula scopre la luna” T3 che ci ha permesso di riconoscere l’apparente verismo della novella , il simbolismo . Per comprendere meglio il pensiero dell’autore abbiamo letto uno stralcio dal saggio “L’umorismo” T1 . Per finire abbiamo accennato alla produzione teatrale dell'autore in particolare a “Sei personaggi in cerca d'autore” come testo metateatrale. U.D.A.7 - Di Montale abbiamo letto da “Ossi di seppia” : “I limoni” T1, “Non chiederci la parola”, T2, “Meriggiare pallido e assorto” T3, “Spesso il male di vivere” T4, “Cigola la carrucola del pozzo” T6 (il diverso valore della parola che non allude, ma indica oggetti precisi e reali , le immagini della natura come emblemi soprattutto dell’infelicità umana, il correlativo oggettivo, la mancanza di certezze che neppure il poeta può dare, l’importanza del ricordo e della memoria, il paesaggio arido, il sentirsi vicini ad un varco , la divina indifferenza , il rifiuto delle soluzioni stilistiche di avanguardia con l’utilizzo dei versi tradizionali, il linguaggio semplice, il tono discorsivo di chi si rivolge ad un interlocutore), abbiamo letto un testo di critica di P.V.Mengaldo, “Le tematiche degli Ossi di Seppia” ; da “Le occasioni”, “La casa dei doganieri” T12 (il passato irrecuperabile). T12. . U.D.A.8 - Il concetto di “zona grigia” ha introdotto alla lettura di “La casa in collina” di Pavese : il protagonista , come Pavese, sceglie la “zona grigia” e si sente un traditore; il lungo racconto ci ha permesso di parlare dell’importanza dell’infanzia e della collina contrapposta alla città, della solitudine , dei morti che non hanno più alcuna appartenenza politica. I ragazzi hanno affrontato più verifiche o esercitazioni riguardanti la scrittura di un articolo di giornale e di un saggio argomentativo, al termine di un’unità predisposta per imparare a conoscere e a comporre questi tipi di testo, che in parte hanno già affrontato gli scorsi anni scolastici e che saranno chiamati ad affrontare in occasione della prima prova scritta dell’esame di maturità. 11 Programma sintetico di Italiano Il romanzo realista europeo e la condizione femminile: C.Dickens, “La città industriale”, da “Tempi difficili”. H.Ibsen, “La presa di coscienza di una donna”, da “Una casa di bambola”. Naturalismo e Verismo: Edmond e Jules de Goncourt, “Un manifesto del Naturalismo” Zola,” Lo scrittore come “operaio” del progresso sociale” G.Verga, “Nedda”, “La lupa”, “La roba”, “Rosso Malpelo”, la prefazione a “L’amante di Gramigna” , prefazione a “I Malavoglia”. Simbolismo e Decadentismo: C.Boudelaire, “Corrispondenze”. G.Pascoli: “X Agosto”, “L’assiulo”, “Novembre”, “Il gelsomino notturno”, brano tratto da“Il fanciullino” , “La grande proletaria si è mossa”. Il futurismo: “Manifesto programmatico” e “Manifesto tecnico della letteratura”. G. D’Annunzio: brano tratto da “Le vergini delle rocce”, “La pioggia nel pineto”, “Pastori”, passi del “Notturno”. G.Ungaretti: “Il porto sepolto”, “Veglia”, “San Martino del Carso”, “Soldati”, “Mattina”, “In memoria”, “Girovago”, “Non gridate più”. L.Pirandello: “Il fu Mattia Pascal” (lettura integrale), “Il treno ha fischiato”, “Ciaula scopre la luna”, un brano da “L’umorismo”. E.Montale: “I limoni”, “Meriggiare pallido e assorto”, “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere”, “La casa dei doganieri”. C.Pavese: “La casa in collina” (lettura integrale). Gli studenti hanno inoltre letto il romanzo “Un anno sull’altipiano” di E.Lussu. 12 PROGRAMMA di Storia Premetto che il più delle volte i contenuti della programmazione di storia e di italiano sono stati proposti come non distinti,pertanto alcuni degli argomenti che elenco si ritrovano nei programmi di entrambe le discipline. N. B. Parte dell’ unità 7 e dell’unità 8 sarà svolta nell’ultimo mese di scuola e quindi dopo la stesura di questa relazione .Se tale programma non dovesse essere rispettato sarà mia cura darne puntuale informazione U.D.A.1 – Siamo partiti analizzando la società l’economia , lo sviluppo industriale, i partiti e i sindacati nel secondo Ottocento,l’imperialismo, la società di massa , il concetto di “nazionalizzazione delle masse”.(Testo di storia: Vol.5A unità 1 cap 1 e 2; approfondimento Le Bon e la psicologia delle folle,p.54).Abbiamo ripreso la questione sociale e la questione operaia e letto stralci dell’enciclica “Rerum Novarum” di Leone XIII (pag.35). Abbiamo affrontato la questione femminile partendo da “Una casa di bambola” di Ibsen , “La presa di coscienza di una donna” (V.testo di letteratura ) Studiando la seconda rivoluzione industriale, ci siamo soffermati sui concetti di taylorismo e fordismo,(documento: Taylor, L’organizzazione scientifica del lavoro p.16 e approfondimento: La catena di montaggio p.70 ).Accennando brevemente all’evoluzione industriale ed alla condizione operaia in Italia durante tutto il Novecento abbiamo visto il film di Cristina Comencini In fabbrica. Per concludere gli studenti sono stati impegnati nella composizione in classe di un saggio breve sui temi trattati. . U.D.A.2 –Abbiamo analizzato il decollo industriale italiano e la crisi di fine secolo, soffermandoci sul divario Nord- sud e sul fenomeno del’emigrazione.(Testo di storia: Vol.5A unità 2 approfondimento: L’emigrazione transoceanica p.114). Abbiamo parlato “dell'alba del novecento” facendo riferimento all’Europa e al mondo alla vigilia della prima guerra mondiale e all’età giolittiana in Italia (Testo di storia: Volume 5A, Unità2, Capitolo 3 pr.1 e capitolo 5. Doc: Giolitti, Il governo e le classi lavoratrici, p.102; Prezzolini, Contro l’Italia giolittiana, p.104. U.D.A.3 – Abbiamo affrontato la prima guerra mondiale: le cause, gli schieramenti, lo svolgimento, il tipo di guerra, le conseguenze , la questione dell’intervento italiano e della mobilitazione di molti intellettuali a favore di questo intervento (Testo di storia: Volume 5A, Unità 3, Capitolo 6. Approfondimenti :Verdun, p.228; La guerra sottomarina,p.236; Le armi chimiche, p.238). La lettura del doc, “ La guerra degli altri” (p.151) è stata l’occasione per introdurre il tema della “ guerra vissuta” al fronte e presso le popolazioni, e per introdurre messaggi di rifiuto della logica estraniante e disumana della guerra e della vita militare: così gli studenti hanno letto individualmente a casa il romanzo “Un anno sull’altipiano” di E. Lussu. La lettura del romanzo è stata verificata attraverso una scheda di analisi e comprensione. U.D.A.4 Abbiamo analizzato le fasi e le dinamiche della rivoluzione bolscevica in Russia e le conseguenze economiche e politiche della fine della prima guerra mondiale (Testo di storia: Volume 5A, Unità 3, Capitoli 13 7 e 8 Doc: Lenin, Le < Tesi di aprile>, p.166; Keynes, Le conseguenze economiche della pace, p.184. Approfondimenti: Soviet, p.230.). Abbiamo parlato del primo dopoguerra in Italia, facendo riferimento agli ultimi governi liberali, al biennio rosso, alla vittoria mutilata e alle forze nazionaliste, alla nascita dei fasci di combattimento, alla debolezza del partito socialista, sino alla marcia su Roma. (Testo di storia: Volume 5A, Unità 3, Capitolo9. Doc: Manifesto degli intellettuali fascisti, p.212) U.D.A.5 –Abbiamo fatto riferimento agli anni Venti negli USA: gli anni ruggenti del boom economico, il crollo della borsa del ’29 e la fine del sogno americano, il new deal e le ripercussioni internazionali della crisi. Abbiamo studiato in questo contesto le condizioni del Medio Oriente dopo la prima guerra mondiale (Testo di storia:Volume 5A , Unità 4, Capitolo 10 e 13 paragrafi 1 e 2 Doc: Keynes, La fine del “lassaizfaire” p.252; Herzl, Lo stato ebraico p.312). U.D.A.6 – Abbiamo analizzato i totalitarismi del Novecento, nazismo e stalinismo (Testo di storia: Volume 5A, Unità 4, Capitolo 11. Doc: Hitler, La ricerca dello “ spazio vitale”. Approfondirenti:Lager e Gulag ,p.338).. Abbiamo affrontato il fascismo in Italia: la realizzazione della dittatura, della politica sociale, della ricerca del consenso e della propaganda, della Conciliazione con la Chiesa, dell’avvicinamento al nazismo e della politica razziale, della politica economica e di quella estera con la guerra di Etiopia ,a questo proposito abbiamo visto il documentario “ Fascist legacy”.(Testo di storia: Volume 5A, Unità 4, Capitolo 12 . Doc: Le leggi razziali.). Tema storiografico: Totalitarismi e stermini di massa, brani: H.Arendt, Le origini del totalitarismo, pag.447; G.L.Mosse, La liturgia hileriana, pag.450. U.D.A.7- Abbiamo studiato le cause e le modalità della seconda guerra mondiale seguendo le diverse fasi del conflitto sino ai trattati di pace . Abbiamo affrontato il tema della Resistenza in Italia ed in Europa. (Testo di storia:Volume 5A, Unità 5, Capitolo 14. Doc:Il “ nuovo ordine” nazista e i campi di sterminio, p. 362. Approfondimenti:La Shoah, p.412.). Abbiamo visto il film “Il partigiano Jonny” di Guido Chiesa tratto dall’omonimo romanzo di B. Fenoglio. Abbiamo Ricostruito le dinamiche economiche e politiche del dopoguerra, e quindi del nuovo sistema bipolare (Testo di storia:Volume 5A, Unità 5, Capitolo 15). U.D.A.8 –La storia dell'Italia Repubblicana, dalla ricostruzione al miracolo economico : la politica centrista” , il miracolo economico, il consumismo, il centrosinistra, l’autunno caldo. Conflittualità sociale e instabilità politica degli anni ’70 e ’80. (Testo di storia:Volume 5B, Unità 9, Capitoli 23 e 24 Approfondimento: “ Tangentopoli”, p.290). Programma sintetico di STORIA Unità 1 Industrializzazione e società di massa Cap. 1 La seconda rivoluzione industriale Paragrafi 1,3,4,5,6,7. 14 Doc: Taylor, L’organizzazione scientifica del lavoro Cap. 2 Alle origini della società di massa Paragrafi dal’1 all’11 Doc: L’enciclica “ Rerum novarum” Approfondimenti: Le Bon e la psicologia delle folle. La catena di montaggio. Unità 2 L’Europa e il mondo alla vigilia della guerra Cap. 3 L’Europa nella “ Belle époque” Paragrafo1 Cap.5 L’Età giolittiana Paragrafi dall’1 al 5 Doc: Giolitti “Il governo e le classi lavoratrici” Approfondimenti: L’emigrazione transoceanica Unità 3 Guerra e rivoluzione Cap. 6 La prima guerra mondiale Paragrafi dall’1 al 10 Doc: La guerra degli altri; I “ quattordici punti di Wilson” Cap. 7 La rivoluzione russa Paragrafi dall’1 al 7 Doc: Lenin “ Le tesi di aprile” Cap. 8 La crisi delle democrazie Paragrafi 1,2,3,4,5,7 Doc: Keynes,Le conseguenze economiche della pace Cap. 9 La crisi dello stato liberale e l’avvento del fascismo Paragrafi dall’1 al 4 Doc: Manifesto degli intellettuali del fascismo 15 Approfondimenti:Verdun; Soviet, Le armi chimiche. Unità 4 La grande crisi e i totalitarismi Cap. 10 La grande crisi Paragrafi dall’1 all’8 Doc: Keynes, La fine del “ lassai faire” Cap.11 L’età dei totalitarismi Paragrafi 1,2,3,4,5,6,9 Cap. 12 L’Italia fascista Paragrafi dall’1 al 7 Doc: Le leggi razziali Cap. 13 Il tramonto del colonialismo Paragrafi 1 e 2 Doc: Herzl, Lo stato ebraico etture storiografiche: Arendt, Le origini del totalitarismo; Mosse , La liturgia hitleriana Unità 5 La seconda guerra mondiale e le sue conseguenze Cap. 14 La seconda guerra mondiale Paragrafi dall’1 al 12 Doc: Il “ nuovo ordine” nazista e i campi di sterminio Cap. 15 La “ Guerra fredda” Paragrafi 1,2,3,4,5,7,8, Approfondimenti: La Shoah, Il processo di Noriberga. 16 Unità 9 L’Italia repubblicana Cap. 23 Dalla resistenza alla repubblica Paragrafi dall’1 al 5. Cap. 24 La prima repubblica Paragrafi dall’1 al 10 Approfondimenti: “ Tangentopoli” Filmografia: “In fabbrica” di C. Comencini, Fascist legacy (documentario), “Il partigiano Jonny” di Chiesa, “ La meglio gioventù” di Giordana 17 LINGUA INGLESE Descrizione della classe: Andamento Didattico-Disciplinare La classe 5° C Geo risulta composta da 21 alunni, precisamente 18 maschi e 3 femmine; un alunno proveniente dalla scuola Professionale ESPE di Lecco è stato accorpato al gruppo classe nel corso del trienno di specializzazione, un alunno affetto da disturbi legati all’apprendimento ( lieve dislessia ) per il quale nei precedenti anni scolastici sono state attuate tutte le misure dispensative richieste, nel corso del corrente anno scolastico, su sua precisa richiesta e in conformità alle indicazioni mediche pervenute, ha invece svolto il regolare programma previsto per il corrente anno scolastico, con regolari verifiche sia nella produzione scritta che nell’esposizione orale; l’aspetto più saliente che ha caratterizzato in negativo l’andamento didattico-educativo dell’intero quinquennio è stato un “trend” di scarsa e carente motivazione allo studio e alla partecipazione propositiva e proficua durante le lezioni, nonostante le ripetute e accorate sollecitazioni da parte del docente. Innumerevoli le iniziative proposte nel corso del quinquennio, incluso uno stage linguistico all’estero, a Malta precisamente, per approfondire lo studio della lingua straniera e consolidare gli aspetti orali, stage puntualmente disatteso più o meno in procinto di partenza, per scarso entusiasmo, passività e disinteresse. È sempre stato un gruppo classe eterogeneo, carente di elementi “leader” ( se si esclude qualche singolo elemento ) in grado di trascinare e coinvolgere in positivo, i compagni più meritevoli; le persistenti ed in alcuni casi non trascurabili carenze soprattutto morfo-sintattiche pregresse, raramente colmate con uno studio domestico sistematico ed un’adeguato grado di attenzione in classe durante le lezioni in classe; questo clima di lassismo ha sovente inficiato su un comportamento non consono e inadeguato per alcuni studenti, determinando spesso un clima di lavoro pesante e poco stimolante. Qualcuno persiste nell’utilizzo di un linguaggio scurrile , modi bruschi e scompassati. Solo nel corso del secondo quadrimestre, ovvero da quando sono state selezionate le discipline materie d’esame, si è “risvegliato” un più apprezzabile interesse per la disciplina, ed un approccio allo studio, anche domestico, più accettabile e più consapevole; attualmente, il profitto raggiunto è mediamente sufficiente, con qualche singola eccezione, che si attesta su un rendimento discreto. Permangono tuttavia alcune situazioni carenti e insufficienti, dovute per lo più a lacune morfo-sintattiche pregresse. Obiettivi cognitivi: Con riferimento gli obiettivi cognitivi previsti dal programma relativo al triennio di specializzazione e in accordo a quanto stabilito del Dipartimento di Lingua Straniera, gli studenti della classe 5a a conclusione del corso di studi intrapreso, devono essere in grado di : 1. Comprendere in maniera globale e/o analitica testi orali relativi al settore specifico di indirizzo; 18 2. Sostenere conversazioni semplici e/o più articolate su argomenti generali e/o più mirati, adeguati al contesto in cui si trovano ad agire: ambito lavorativo, viaggio di piacere o lavorativo, contatti business, stesura di un Curriculum Vitae, conversazioni telefoniche, gestione di clienti stranieri; 3. Comprendere in mdo globale manuali tecnici, argomenti di attualità, lettura di giornali e/o riviste tecniche specializzate, problemi legati ad “items” a carattere ambientale, urbanistico, storicoarchitettonico. Contenuti disciplinari: L’apprendimento e l’approfondimento della lingua straniera in oggetto è stato sviluppato prendendo come principali e prioritari strumenti di riferimento, consultazione e supporto didattico, i testi in dotazione: 1. “ NEW HORIZONS” – Vol. 2 Students’ Book+Workbook+ Materiale audio Oxford University Press; 2. “AROUND THE GLOBE” con materiale audio Lang Edizioni testo di attualità e “items” specifici per l’indirizzo. Si è cercato di privilegiare l’aspetto orale e discorsivo della lingua, con attività di ascolto in laboratorio, in classe e conversation; recentemente è stato effettuato un attento ripasso grammaticale , con l’assegnazione e la correzione alla lavagna dei vari esercizi assegnati (feed-back). Si era prospettata in classe 3a l’opportunità molto interessante di uno stage linguistico all’estero, a Malta precisamente, ma il tutto è sfumato a breve distanza dalla partenza. Metodo di lavoro: Il programma svolto ha visto l’utilizzo della lezione frontale come prioritario strumento didattico, supportato dai libri di testo in adozione, in particolare dal testo di attualità; tutti gli “items” affrontati sono stati corredati da work-shops, esercizi di vocabulary, fill-in, ask and ansie, riassunti dei brani trattati. Tipologia delle prove utilizzate: Le prove di valutazione effettuate nel corso del corrente anno scolastico hanno per lo più simulato quelle che avrebbero dovuto essere le prove d’esame da sostenere, OPEN QUESTIONS tipologia B (8/10 righe) per ciò che concerne la produzione scritta, colloqui con domanda e integrazioni relativi agli argomenti trattati, integrati dalla correzione degli esercizi assegnati a casa, relativamente alle verifiche orali effettuate. 19 PROGRAMMA NEW HORIZONS – vol. 2 Module 4 : Big Issues Functions UNIT 15 • Using phrasal verb • Asking questions • Talking about familiar things Grammar • Phrasal verbs • Questions revision (different tenses) be used to/get used to/used to • Verb tense revision UNIT 16 Functions • Imagining a different past • Using different conditionals • Talking about regrets Grammar • Third conditional ( if Ibad gone…) • Conditional revision wish + paste perfect • Verb tense revision Towards CLIL Pag. 220 Subject • Information Technology Topic • The Information Highway AROUND THE GLOBE ( LANG ED) GLOBAL ISSUES From the city to the megacity • The city • The metropolis • The megacity • The global city VISUAL ART Skywalker • Generations of builder TOPICS • • • • Geographical features Social and economic facts and figures Characteristics and attractions of famous cities The phenomenon of urbanization 20 YOUNG PEOPLE OUT AND ABOUT • Getting to know the world in your gap year Going wrong, going right • Teenage drinking • Helping people INTERDISCIPLINARY LINKS • Problems of modern society ( social studies) A CONTINENT AND ITS HISTORY The british isles and their historical landmarks • The industrial revolution • The Victorian age The 20th century: Europe at war North America and its historical landmarks The 60s and the 90s • New world order LITERATURE • The end of the war TOPICS • Economic and social changes • War and peace • The challenges of modern society A PLANET AND ITS ELEMENTS Water for life • Water: a basic right Air • The devastating effect of air GLOBAL ISSUES Global warming 21 TOPICS • Natural wonders • The destructive power of the elements • Environmental problems INTERDISCIPLINARY LINKS • Physical features and the environment (geography) • Renewable energy ( science and technology) A WORLD AND ITS PROBLEMS Global problems global solutions Globalization : pros and cons Violations of human rights The gun debate • A global treaty for a global industry • The gun culture 22 MATEMATICA RELAZIONE FINALE La classe ha mostrato fin dall’inizio buone capacità e competenze sufficienti. Purtroppo una parte della classe si è rivelata non abituata a favorire un clima di ascolto e concentrazione durante le lezioni: sono stati frequenti i richiami del docente causa un continuo e fastidioso chiacchiericcio che ha impedito lo svolgimento sereno ed efficace della lezione, soprattutto il mercoledì alla sesta ora. In generale si è evidenziata una diffusa superficialità nella gestione del lavoro: dal non avere quasi mai il libro di testo e il quaderno, all’esecuzione saltuaria e imprecisa dei compiti assegnati. Solo in prossimità delle prove scritte e con un insistito lavoro di recupero in itinere, spesso svolto a piccoli gruppi, l’impegno e lo studio risultavano adeguati ed efficienti. Il programma è stato svolto completamente; le due ore settimanali non ci hanno permesso di realizzare interessanti approfondimenti interdisciplinari. Il profitto raggiunto è mediamente più che sufficiente, con alcuni alunni che si sono distinti per aver ottenuto risultati più che buoni, mentre altri si sono quasi sempre tenuti al di sotto della sufficienza. PROGRAMMA SVOLTO Ripasso: continuità, derivabilità e studio di una funzione razionale: Campo di esistenza di una funzione. Segno e grafico cartesiano di una funzione razionale. Classificazione delle funzioni. Derivata e suo significato geometrico. Calcolo della derivata di una funzione ed esercizi relativi. Integrali indefiniti: Integrale indefinito: Primitive di una funzione, proprietà dell’integrale indefinito. Integrazioni immediate; integrale per scomposizione; integrale di funzioni razionali fratte; integrazione per sostituzione, integrazione per parti ( con dimostrazione) . Integrali definiti: Integrale definito. Concetto di integrale: area del trapeziode. Proprietà dell’integrale definito. Integrale indefinito come operatore lineare. Teorema della media: dimostrazione e interpretazione geometrica. Calcolo del valor medio di una funzione. Funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale: enenciato e dimostrazione. Formula fondamentale del calcolo integrale. Calcolo dell’area di una superficie piana; volume di un solido di rotazione Matrici e determinanti: Matrici: definizioni fondamentali. Algebra delle matrici: somma, elemento neutro, prodotto k*A, prodotto tra due matrici A*B, proprietà delle operazioni. Determinanti: determinante di una matrice quadrata (minore complementare, complemento algebrico, determinante di una matrice quadrata di ordine n, determinante di una matrice quadrata del 3° ordine con la regola di Sarrus). Matrice inversa di una matrice quadrata. Proprietà dei determinanti. Rango di una matrice e teorema di Kronecker. Sistemi di equazioni lineari: Definizioni generali. Soluzione di sistemi lineari di n equazioni in n incognite: metodo della matrice inversa; regola di Cramer; metodo di riduzione. Estensione al caso di sistemi di m equazioni in n incognite; teorema di Rouchè-Capelli . TESTO IN USO : Bergamini – Trifone “CORSO BASE GIALLE DI MATEMATICA” B Ed. Zanichelli 23 DIRITTO RELAZIONE La classe ha partecipato alle lezioni con discreto interesse che si è evidenziato soprattutto in occasione dell’approfondimento di alcuni argomenti di diritto urbanistico. Nello svolgimento del programma sono stati rispettati i criteri indicati nella programmazione stabilita dal Dipartimento disciplinare. Strumenti didattici: Costituzione, Codice Civile, appunti, schede, testo in adozione. Obiettivi didattici disciplinari: Conoscenze - Acquisire una conoscenza organizzata e sistematica dei concetti, dei modelli, degli istituti giuridici trattati Competenze - Saper utilizzare un linguaggio tecnico appropriato e corretto - Saper interpretare i messaggi trasmessi dalle fonti di informazione mediante una personale rielaborazione - Saper analizzare e collegare l’applicazione della disciplina urbanistica - Saper individuare gli effetti dell’organizzazione dello Stato nei rapporti con i cittadini Capacità - Capacità di argomentare - Capacità di reperire informazioni al fine di risolvere problemi - Capacità di esprimere consapevoli valutazioni Obiettivi raggiunti: Tutti gli alunni hanno raggiunto gli obiettivi minimi in termini di conoscenze. Per quanto concerne le competenze e le capacità le abilità raggiunte sono eterogenee, circa un terzo della classe sa argomentare con lessico appropriato, sa riconoscere bene la natura dei problemi e fornisce idonee soluzioni utilizzando le conoscenze acquisite. Il resto degli alunni, pur avendo una sufficiente conoscenza degli argomenti sviluppati in classe, difetta della capacità espositiva, che è risultata piuttosto semplice a causa anche dell’emotività per alcuni, per altri invece il motivo risulta essere la mancanza di studio adeguato. Il rendimento finale in termini di profitto è nel complesso più che sufficiente. Metodologia: Lezione frontale, soluzione di casi, lettura in classe di articoli inerenti il programma, spiegazioni individuali, utilizzo di mappe concettuali. Verifica e valutazione: Le verifiche sono state svolte con regolare periodicità sia scritte che orali, oltre ai recuperi curricolari. La valutazione si è sviluppata secondo le indicazioni approvate dal Collegio dei Docenti. 24 PROGRAMMA - Il diritto urbanistico e la sua evoluzione storica La pianificazione urbanistica I condoni edilizi Il PGT Il permesso di costruire, la DIA e la SCIA Le barriere architettoniche e la SIA500 L’edilizia residenziale pubblica Gli standard urbanistici I piani particolareggiati e di lottizzazione Le misure di salvaguardia Le sanzioni amministrative La disciplina dei parcheggi, i PIP L’espropriazione per pubblica utilità L’appalto I responsabili di cantiere Le problematiche del diritto ambientale e la principale legislazione ambientale. L’inquinamento dell’aria, dell’acqua, da rumore. Lo smaltimento dei rifiuti 25 TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA RELAZIONE 1) Aspetti comportamentali Non tutti gli studenti hanno seguito con attenzione le lezioni e si sono impegnati in modo adeguato in aula durante l’attività individuale; inoltre lo studio e la rielaborazione personale a casa sono stati discontinui; la maggior parte degli studenti ha manifestato poca partecipazione all’attività didattica ed uno studio scarso e limitato alle valutazioni periodiche; solo pochi studenti si sono impegnati con continuità per tutto l’anno scolastico. 2) Contenuti disciplinari – metodi didattici L’insegnante ha già avuto questa classe durante il terzo e quarto anno del corso di studi. All’inizio dell’anno è stato effettuato il ripasso dei piani quotati e delle problematiche ad essi collegati, per riprendere gli argomenti necessari per affrontare il lavoro dell’anno in corso, per valutare il livello di partenza e per recuperare eventuali lacune ancora presenti in qualche studente. Inizialmente la maggior parte degli studenti mostrava di non avere consolidato i concetti ed i procedimenti introdotti negli anni scolastici precedenti; la loro applicazione risultava abbastanza meccanica e talvolta non corretta. Solo pochi studenti hanno buone capacità di rielaborazione, e si nota una certa differenziazione rispetto alle conoscenze ed alle competenze acquisite. E’ stata seguita la programmazione di inizio anno scolastico, ma l’attività scolastica si è sviluppata con difficoltà, perché lo studio individuale di un gran numero di studenti è stato insufficiente; ciò ha comportato una certa lentezza nel completamento delle varie unità di apprendimento. Inoltre, a causa di un limitato impegno nell’elaborazione dei disegni, il progetto stradale non è stato completato e la fotogrammetria non è stata affrontata. Sono stati curati tutti gli aspetti: teorico, numerico e grafico, privilegiando quegli argomenti e quei problemi che gli studenti dovranno affrontare dopo l’inserimento nel mondo del lavoro. Nei primi due mesi dell’anno scolastico è stata eseguita una progettazione stradale su una planimetria cartacea, eseguendo il tracciolino e la poligonale d’asse, la planimetria ed il profilo longitudinale. Il laboratorio di c.a.d. è stato disponibile dalla metà del mese di novembre; a questo punto ad ogni gruppo di studenti è stato assegnata una planimetria dei vari Comuni del territorio di Lecco, fissando a caso dei punti sulla planimetria a disposizione per diversificare il più possibile i lavori. Dopo un certo periodo iniziale, i tracciati del progetto stradale sono stati comunque approvati per permettere l’esecuzione degli elaborati successivi. Tutti gli studenti hanno lavorato poco, mostrando un limitato impegno nella esecuzione degli elaborati, anche se il docente ha concesso due ore settimanali di lavoro nel laboratorio di Topografia, cercando di recuperare il lavoro che gli allievi non eseguivano a casa; i ritardi accumulati non hanno consentito l’esecuzione di tutti gli elaborati previsti nella programmazione di inizio anno scolastico. Alcuni studenti sono stati estrapolati dal gruppo ed hanno completato il progetto solo relativamente alle proprie sezioni. Nella consegna dei lavori hanno dimostrato una puntualità differenziata, di cui si è tenuto conto nelle valutazioni. Gli alunni presenteranno alla Commissione una cartella contenente gli elaborati vistati dal docente. 26 La maggior parte degli studenti non ha seguito con attenzione le lezioni e non si è impegnata in modo soddisfacente; addirittura un elevato numero di allievi ha limitato l’impegno e lo studio per le scadenze “tecniche” (interrogazioni, compiti in classe, consegna elaborati del progetto stradale); questo atteggiamento ha provocato una certa discontinuità nello svolgimento dell’attività didattica programmata e la necessità di un continuo recupero in itinere. Ogni argomento è stato introdotto da problematiche di carattere pratico, e trattato alternando spiegazioni teoriche con esercitazioni numeriche, grafiche e pratiche che sono servite prima come momento di verifica formativa e successivamente come forma di recupero in itinere. Molta importanza è stata data al lavoro di rielaborazione individuale svolto a casa. I compiti assegnati sono stati corretti collettivamente in classe, determinando così fasi di recupero e approfondimento. 3) Strumenti E’ stato usato costantemente il libro di testo (Cannarozzo, Cucchiarini, Meschieri: Misure,Rilevo,Progetto Vol. 3: Ambiti applicativi professionali – Zanichelli Editore) come riferimento teorico e come eserciziario, integrandolo in caso di necessità con fotocopie di materiale predisposto dall’insegnante. E’ stato usato il laboratorio di Topografia, che è stato disponibile dalla metà del mese di novembre, dedicando due ore settimanali alla progettazione assistita da p.c., utilizzando Autocad per l’esecuzione del progetto stradale. 4) Valutazione Il livello di preparazione è stato accertato attraverso verifiche sulla teoria , verifiche orali e compiti scritti. Nella fase valutativa si è tenuto conto che gli studenti dovevano dimostrare di conoscere i fondamenti della materia e saperli esporre con linguaggio tecnico adeguato; comprendere il testo dei vari problemi proposti e saperli risolvere individuando il metodo più appropriato tra quelli studiati. La valutazione finale è stata globale ed ha quindi tenuto conto di tutti i dati raccolti: comportamento, capacità e profitto. Pertanto, essa non si è fondata solo sulle conoscenze acquisite e sulle abilità dimostrate dallo studente, ma ha tenuto conto anche della sua evoluzione dal livello iniziale a quello finale. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI DIDATTICI CONOSCENZA 1) 2) 3) 4) 5) nulla o frammentaria limitata o superficiale sufficiente completa completa ed approfondita COMPETENZE DI CALCOLO ED USO DI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI 1) 2) 3) 4) completamente scorretta poco corretta complessivamente corretta corretta con rielaborazioni autonome 27 5) corretta con soluzioni personalizzate COMPETENZE LINGUISTICHE 1) 2) 3) 4) 5) confusa e frammentaria imprecisa sufficientemente sicura chiara e precisa con linguaggio tecnico specifico Livello 1 : voto 1 - 4 Livello 2 : voto = 5 Livello 3 : voto = 6 Livello 4 : voto = 7 Livello 5 : voto 8 - 10 5) Livelli di apprendimento finali Solo pochi studenti dimostrano una conoscenza completa degli argomenti trattati, sono in grado di comprendere i problemi proposti, applicare correttamente le formule risolutive e si esprimono con linguaggio appropriato. Il resto della classe dimostra una conoscenza solo generale della materia, non sempre applica le formule risolutive in modo corretto e l’ esposizione non è sicura e talvolta imprecisa. 28 PROGRAMMA CALCOLO DELLE AREE Metodi numerici: aree di triangoli, quadrilateri, formula di camminamento; area di un poligono per mezzo delle coordinate polari dei vertici; area di un poligono per mezzo delle coordinate cartesiane dei vertici: formula di Gauss. Metodi grafici: integrazione grafica. DIVISIONE DELLE AREE Terreni di uguale valore unitario. Divisione in parti proporzionali a numeri assegnati dei terreni di uguale valore unitario; dividente passante per un punto interno o esterno ad un angolo e che stacchi una superficie triangolare di area assegnata; divisione di un triangolo con dividenti che escono da un vertice; divisione di un triangolo con dividenti che escono da un punto del perimetro; divisione di un triangolo con dividenti che escono da un punto interno; divisione di un triangolo con dividenti parallele ad un lato; divisione di un triangolo con dividenti perpendicolari ad un lato. Divisione di un quadrilatero con dividenti che escono da un vertice; divisione di un quadrilatero con dividenti che escono da un punto del perimetro; divisione di un quadrilatero con dividenti che escono da un punto interno; divisione di un quadrilatero con dividenti parallele ad un lato; divisione di un quadrilatero con dividenti perpendicolari ad un lato. Problema del trapezio. RETTIFICA DI CONFINI Rettifica di confini fra terreni di uguale valore unitario: sostituzione di un confine bilatero con un nuovo confine rettilineo di compenso uscente da un estremo; sostituzione di un confine bilatero con un nuovo confine rettilineo di compenso uscente da un punto posto sul confine laterale a distanza nota da un estremo; sostituzione di un confine poligonale con un nuovo confine rettilineo di compenso uscente da un estremo; sostituzione di un confine poligonale con un nuovo confine rettilineo di compenso avente direzione assegnata. Spostamento di confine : sostituzione di un confine rettilineo con un altro di compenso uscente da un punto del confine laterale a distanza nota da un estremo; sostituzione di un confine rettilineo con un altro di compenso avente direzione assegnata. SPIANAMENTI Terreno rappresentato a piano quotato: spianamento con un piano orizzontale di quota assegnata; spianamento con un piano orizzontale di compenso; spianamento con un piano inclinato assegnato: retta di massima pendenza assegnata; piano passante per tre punti; spianamento con un piano inclinato di compenso. 29 STRADE Classificazione delle strade; elementi costitutivi di una strada; caratteristiche geometriche: pendenza massima delle livellette, raggio minimo delle curve orizzontali. Progetto stradale: indagini preliminari, allegati di un progetto; studio preliminare, tracciolino; studio definitivo, poligonale d'asse. Planimetria; curve circolari monocentriche: principali caratteristiche geometriche; curve circolari condizionate: curva passante per un punto assegnato; curva passante per tre punti; curva tangente a tre rettifili che si incontrano in tre punti; curva tangente a tre rettifili che si incontrano in due punti. Profilo longitudinale; livellette, calcolo delle quote rosse, calcolo dei punti di passaggio; livellette di compenso: nota la quota iniziale, nota la pendenza; Sezioni trasversali: tipologie; calcolo analitico della larghezza di occupazione e dell'area di una sezione. Computi metrici: volumi dei solidi stradali : calcolo analitico e grafico; diagramma delle aree; diagramma delle aree depurato; profilo di Bruckner; costituzione dei cantieri; momento di trasporto, distanza media di trasporto. OPERAZIONI DI TRACCIAMENTO SUL TERRENO Tracciamento dell'asse stradale: picchettamento dei vertici della poligonale d'asse; picchettamento delle curve circolari: picchettamento dei punti di tangenza, caso del vertice inaccessibile; picchettamento del vertice della curva; picchettamento per ordinate alla tangente(archi uguali, differenza di ascisse uguali) ; picchettamento per ordinate alla corda(archi uguali, differenza di ascisse uguali) ; picchettamento per ordinate ai prolungamenti delle corde successive. ESERCITAZIONI NUMERICHE Per ogni parte del programma sono stati svolti numerosi esercizi: calcolo di aree di poligoni, divisioni di triangoli e quadrilateri, rettifiche e spostamenti di confine, spianamenti (con terreno rappresentato a piano quotato). Per la parte stradale, esercizi sulle livellette, curve condizionate, calcolo di sezioni stradali e calcolo di volumi. DISEGNO TOPOGRAFICO Esecuzione dei disegni relativi a tutte le esercitazioni numeriche svolte. Compilazione del progetto esecutivo di un breve tronco stradale con la elaborazione delle seguenti tavole: tracciolino e poligonale d’asse; planimetria; profilo longitudinale; sezioni trasversali; diagramma delle aree; diagramma di Bruckner; 30 IMPIANTI RELAZIONE PROFILO DELLA CLASSE La classe ha iniziato in sordina l’anno scolastico attraverso un impegno poco solerte nello studio e si è dimostrata poco attenta durante le lezioni in classe. Man mano che venivano sviluppate le tematiche relative al programma, l'interesse della maggioranza degli allievi si è incrementato sino a stabilizzarsi su buoni livelli. È una classe che, se viene messa di fronte a tematiche molto pratiche, riesce a dare il suo meglio. Gli allievi presentano in generale un sufficiente livello base di preparazione, questo ci ha permesso di affrontare le tematiche tecniche in maniera piuttosto approfondita e con buona cognizione di causa. Stimolando la loro attenzione attraverso lo sviluppo di argomentazioni basate su situazioni e problematiche concrete, si sono ottenuti risultati positivi. Dal punto di vista del comportamento non si sono presentate situazioni tali da impedire lo svolgimento delle lezioni. L’impegno nello studio a casa, si è dimostrato adeguato a quello richiesto a una classe del quinto anno. Si riscontra un discreto gruppo di alunni che ha affrontato l’anno scolastico con maturità e serietà conseguendo risultati anche ottimi. Considerati i buoni risultati del 1° quadrimestre, non si è ritenuto necessario un recupero in ore extracurriculari. Nel secondo quadrimestre, si segnala che causa un buon numero di ore dedicate ad Assemblee di Istituto e vacanze in calendario, al momento non si è riusciti a completare il programma previsto. Durante l’anno la preparazione è stata testata con momenti di verifica orali e scritti. 31 PROGRAMMA Acquedotti e condotte in pressione: reti di distribuzione – posa in opera e caratteristiche delle tubazioni d'acquedotto – materiali delle tubazioni – Serbatoi: di testata, di estremità ed intermedi – serbatoi interrati – serbatoi sopraelevati – camera di manovra per i serbatoi – calcolo di dimensionamento serbatoio sulla base della richiesta idrica oraria Differenze tra impianto di riscaldamento e impianto di climatizzazione. Impianto di ventilazione. Impianto di riscaldamento autonomo e centralizzato. Riscaldamento con fluido vettore: acqua calda, vapore, aria. Impianti a pannelli radianti Componenti degli impianti di riscaldamento: caldaia, bruciatore, pompa di circolazione (elettropompa), vaso d'espansione aperto o chiuso (a membrana, autopressurizzato), corpi scaldanti tradizionali (ghisa, acciaio, alluminio), valvola e tubo di sicurezza, valvola di intercettazione combustibile. Termoconvettori, fan-coil, aerotermi. Riscaldamento a pavimento. Impianto di riscaldamento a pavimento. Impianto di riscaldamento a termo strisce. Rendimento termico. Eccesso d’aria. Processo di combustione. Dimensionamento elettropompa. Dimensionamento vaso d’espansione Trasmissione del calore: conduzione, convezione, irraggiamento. Calcolo del flusso termico e delle temperature degli strati di una parete multistrato. Normativa sul risparmio energetico. Calcolo delle dispersioni di calore. Trasmittanza attraverso le strutture opache: struttura verticale e pavimenti. Calcolo flusso termico totale di un esempio di monolocale esposto su 4 lati. Gradi giorno, ponti termici, esposizione solare, funzionamento dell'impianto (intermittente, continuo, con attenuazione, saltuario). Calcolo del Qv, calcolo del Qd della legge 10/91. Verifica isolamento. Esempio calcolo fabbisogno termico di un locale. Progettazione di un impianto di riscaldamento. Certificazione energetica. Aria umida: Umidità assoluta, specifica, relativa. Diagramma psicrometrico, semplici trasformazioni. Esempi di trasformazioni dell’aria umida. Calore latente e calore sensibile. Calcolo della portata nelle trasformazioni dell'aria umida. Calcolo delle potenze necessarie in un impianto di climatizzazione in relazione al calore latente e a quello sensibile. Si prevede di concludere Impianti di condizionamento: UTA. Fattore termico. Ciclo Rankine e Ciclo frigorifero. Pompa di calore aria/aria, aria/acqua, terra/acqua. Funzionamento con esempi della pompa di calore nel caso estivo e nel caso invernale. 32 DISEGNO E PROGETTAZIONE RELAZIONE FINALE La classe ha avuto il sottoscritto docente solo in questo ultimo anno di corso; non ha così beneficiato di una proficua continuità didattica e tale circostanza, soprattutto in una classe quinta, non ha consentito di raggiungere tutti gli obiettivi fissati nella programmazione iniziale. Il comportamento della classe è sempre risultato corretto. Gli studenti hanno manifestato interesse per la materia, soprattutto nella parte riservata al lavoro pratico e con l’utilizzo dei programmi informatici di disegno. Il profitto è risultato nel complesso sufficiente; alcuni allievi hanno raggiunto risultati anche apprezzabili. All’inizio dell’anno scolastico, sono stati formati cinque gruppi di lavoro e nelle due ore settimanali di laboratorio informatico, ciascun gruppo ha sviluppato un diverso tema progettuale su un comparto territoriale assegnato di un Comune della zona. I temi progettuali hanno interessato le differenti destinazioni d’uso dell’organismo edilizio: residenziale, commerciale, produttivo, agricolo e sportivo (palestra polivalente). Gli allievi meno portati e motivati allo studio teorico (parecchi), hanno però mostrato interesse e profuso energie nel lavoro pratico e di gruppo, sia nella fase iniziale di elaborazione dell’idea progettuale che nella stesura degli elaborati grafici a corredo del progetto, raggiungendo un profitto finale accettabile. Alcuni allievi hanno anche approfondito alcuni temi della progettazione edilizia, elaborando particolari esecutivi che presenteranno all’esame finale. Meno spazio è stato dedicato allo studio della storia dell’urbanistica, mirato soprattutto alla conoscenza della normativa che attualmente regola lo sviluppo del tessuto urbano (pianificazione territoriale e piani esecutivi) e delle costruzioni in generale (regolamento edilizio, norme tecniche di attuazione, norme igienico – sanitarie e di eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, norme di prevenzione incendi), anche perché, come già citato, la classe ha mostrato scarsa propensione allo studio domestico. Il programma svolto nel presente anno scolastico è quello predisposto in allegato alla presente relazione. 33 PROGRAMMA URBANISTICA E INSEDIAMENTI 1) Il Territorio e le sue componenti I SUPPORTI GIURIDICI DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA 2) 3) 4) Le principali leggi urbanistiche nazionali Il regolamento edilizio La normativa regionale I SUPPORTI TECNICI DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA 1) Le carte tematiche 2) Le indagini conoscitive per i piani urbanistici STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA 1) I Piani Territoriali 2) I Piani Comunali 3) I Piani Esecutivi 4) I documenti di Piano ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA E DELLA PROGETTAZIONE EDILIZIA 1) 2) 3) 4) 5) 6) Le tipologie di vincolo I vincoli urbanistici I vincoli edilizi Il Regolamento locale di igiene tipo Norme sul superamento delle barriere architettoniche negli edifici Norme di prevenzione incendi negli edifici (autorimesse interrate) PROCEDURE DI CONTROLLO DELL’ATTIVITA’ EDILIZIA 1) La classificazione degli interventi edilizi: 2) 3) 4) 5) le opere di manutenzione, ristrutturazione, restauro, nuove opere, demolizioni. Il Permesso di Costruire La Dichiarazione di Inizio Attività La comunicazione di inizio lavori Il Piano di sicurezza e di coordinamento PROGETTO DI OPERA EDILE 1) 2) 3) Il Progetto Preliminare Il Progetto Definitivo Il Progetto Esecutivo Elaborazione in gruppi di lavoro del progetto di un edificio, su area assegnata, a diversa destinazione (residenziale, commerciale, produttiva, agricola, attrezzature sportive) 34 COSTRUZIONI ANALISI FINALE DELLA CLASSE o Aspetti cognitivi Fascia dell’eccellenz a (voto da 8 a 10/10) (Distribuzione percentuale degli alunni nelle tre fasce di livello di apprendimento, in relazione all’acquisizione delle competenze minime disciplinari ed al profitto conseguito durante l’anno scolastico; descrizione delle principali caratteristiche delle tre fasce) (voto da 1 a del recupero Fascia Fascia delle competenze minime (voto da 6 a 7/10) Nel gruppo classe sono presenti tre alunni con buone capacità cognitive. Durante l’anno scolastico gli alunni si sono mostrati sempre interessati alle attività proposte seguendo con impegno costante. Un gruppo di cnque/sei allievi si è distinto per aver raggiunto risultati discreti; circa un terzo degli allievi ha raggiunto un livello sufficiente di conoscenze. Nel gruppo classe è presente un alunno che ha conseguito una preparazione lacunosa, e non ha raggiunto la sufficienza. o Situazione della classe e aspetti comportamentali (Breve descrizione, facendo riferimento anche a frequenza, partecipazione, capacità di collaborare, autonomia, rispetto delle regole e delle persone, ecc.) La classe 5ª C, costituita da 21 alunni di cui 3 femmine e 18 maschi , tutti provenienti dalla 4 ^ C, è rimasta inalterata durante l’anno scolastico , presentandosi all’arrivo compatta. L’insegnamento di costruzioni, ha avuto continuità didattica nel corso del triennio , permettendo così allo scrivente di sviluppare gli argomenti in modo continuativo, anche se, pur semplificando l’approccio metodologico, la classe ha risposto per la maggior parte degli allievi, in modo incostante e con poco interesse. Per poter proseguire con gli argomenti previsti dal corso di studi del quinto anno, il sottoscritto, nella prima parte del quadrimestre ha cercato di recuperare e allineare le conoscenze pregresse alquanto lacunose, causate dalla mancanza di studio domestico, che ha sempre caratterizzato il gruppo classe, e dalla interruzione scolastica del periodo estivo, per poi proseguire secondo la programmazione iniziale. Nel primo quadrimestre l’atteggiamento e l’attenzione di una buona parte degli allievi è stata passiva , a volte solo recettiva , la poca partecipazione, e la mancanza di studio domestico continuo hanno 35 portato a risultati poco soddisfacenti ed incerti, solo nel secondo quadrimestre , l’atteggiamento e la partecipazione è stata migliore , forse anche in prossimità della scadenza e vicinanza all’esame di stato. Ai fini della valutazione sono state proposte prove orali e scritte in itinere. Sia nel primo che nel secondo quadrimestre sono state propinate prove di simulazione d’esame. Il profitto individuale relativo al primo quadrimestre denota la seguente situazione: la piena sufficienza, è stata raggiunta da circa un terzo della classe; un piccolo gruppo si è distinto per aver raggiunto un buon risultato; altri allievi hanno raggiunto un livello di conoscenze appena accettabile, alcuni non hanno raggiunto la sufficienza. Durante il corso del secondo quadrimestre, sono state sviluppate ulteriori attività didattiche programmate, ponendo maggiore attenzione all’aspetto preparatorio ai fini dell’esame di maturità. La situazione del profitto individuale relativo al secondo quadrimestre evidenzia grazie ai recuperi proposti ,sopra indicati, la situazione è decisamente migliorata rispetto a quella del primo quadrimestre, permangono però delle situazioni incerte. Ad oggi la programmazione didattica è stata sviluppata secondo tempi e modi consoni alla classe. I pochi argomenti ancora da sviluppare saranno affrontati in quest’ultimo periodo scolastico, pertanto sono previste lezioni di completamento, di ripasso, simulazioni di prove. CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI Gli argomenti indicati nella programmazione iniziale sono stati svolti completamente non completamente, relativamente alle UDA n. LA PROGETTAZIONE COORDINATA Si rimanda al programma svolto per informazioni dettagliate sui contenuti sviluppati durante l’anno scolastico. o Osservazioni sullo svolgimento del programma rispetto ai contenuti svolti INTERVENTI DIDATTICO - EDUCATIVI INTEGRATIVI Durante l’anno scolastico sono stati proposti gli interventi riassunti nella seguente tabella: Interventi integrativi pomeridiani Interventi con pausa didattica Approfondimento Interventi in itinere Consulenza didattica (sportello Help) …………………………………………………. 36 METODI DIDATTICI I metodi adottati durante l’anno sono stati coerenti con la programmazione iniziale non coerenti con la programmazione iniziale per i seguenti motivi: STRUMENTI Gli strumenti adottati durante l’anno sono stati coerenti con la programmazione iniziale non coerenti con la programmazione iniziale per i seguenti motivi: VALUTAZIONE I criteri di valutazione utilizzati sono risultati efficaci non efficaci, per i seguenti motivi: COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE I rapporti con le famiglie sono stati assidui, regolari occasionali collaborativi conflittuali estesi alla maggior parte delle famiglie limitati ad alcune famiglie più frequenti nell’ora di ricevimento settimanale più frequenti durante i ricevimenti collegiali pomeridiani 37 PROGRAMMA TESTO C.Farroni, R. Zedda – “MODULI DI COSTRUZIONI”- Arnoldo Mondatori Scuola VOLUME “E” COSTRUZIONI (Carlo Farroni, Roberto Zedda edito Arnoldo Mondadori Scuola) modulo A UD1-STABILITA’ DEI PENDII La spinta della terra 1)stabilità dei pendii 2)classificazione delle frane 3)interpretazione semplificata del fenomeno franoso 4)analisi di stabilità di un pendio: conoscenze generali-concetti base 5)rischio idrogeologico 6)opere per monitorare e migliorare la stabilità di un pendio UD2-LA TEORIA DI COULOMB 1)Il valore della spinta attiva della terra 2)spinta attiva nel caso di sovraccarico sul terrapieno 3)posizione della spinta S 4)spinta della terra in presenza di acqua 5)spinta della terra dello strato di terreno differenti 6)valori della spinta passiva UD3-SPINTA ATTIVA 1)metodo di Poncelèt 2)metodo di Résal modulo B UD1-LE VERIFICHE DI STABILITA’ 1)muri a gravità 1.1)muri di sostegno a gravità 1.2)la verifica al ribaltamento 1.3)la verifica allo schiacciamento UD2-PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO A GRAVITA’ 1)tecniche di progettazione-percorso progettuale 2)progetto al ribaltamento 3) progetto della fondazione 4)opere di drenaggio 38 UD3-PROGETTO E VERIFICA DEI MURI A MENSOLA IN CA 1)muri di sostegno a mensola: generalità 2)analisi delle pressioni:schema statico UD4-MURI DI TERRA ARMATA 1)muri di terra rinforzata: tipologie, applicazioni modulo C UD1-PROGETTAZIONE,CONDUZIONE E CONTABILITA’ DEI LAVORI 1.0)la progettazione 1.1)la normativa di riferimento 1.2)la programmazione dei lavori 1.3)il progetto preliminare 1.4)il progetto definitivo 1.5)il progetto esecutivo 2.0)assegnazione e conduzione delle opere 2.1)l’appalto delle opere 2.2)la condotta delle opere 3.0)la contabilità dei lavori 3.1)il giornale dei lavori 3.2)il libretto delle misure 3.3)il registro di contabilità 3.4)il sommario del registro di contabilità 3.5)stato di avanzamento dei lavori 3.6) i certificati di pagamento 3.7)l’ultimazione dei lavori 3.8) il collaudo delle opere UD2-SICUREZZA E ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE EDILE 1.0) decreto legislativo n.494/96 1.1)la normativa vigente 1.2)ambito di applicazione e principi informatori del decreto cantiere 1.3)i soggetti responsabili della sicurezza 1.4)il piano di sicurezza e di coordinamento 1.5)la notifica preliminare 1.6)il fascicolo 2.0) il cantiere 2.1)il progetto del cantiere edile 2.2)la recinzione del cantiere e la viabilità interno 2.3) i ponteggi 2.4)gli apparecchi di sollevamento e traslazione 2.5)dispositivi di protezione e salute del personale VOLUME “F” COSTRUZIONI (Carlo Farroni, Roberto Zedda, Luciano Grandi edito Arnoldo Mondadori Scuola) 39 Modulo D UD1-LE TIPOLOGIE DEI PONTI E LA NORMATIVA 1)le tipologie dei ponti 1.1)la classificazione dei ponti 2)le normative tecniche per la progettazione 2.1)geometria della sede stradale 2.2)altezza libera UD2-LE PASSERELLE IN LEGNO 1)prescrizioni progettuali-in legno massiccio 1.2)analisi dei carichi 1.3)composizione degli elementi(travi portanti, travetti secondari, assito) 1.4)scelta del materiale e verifica commerciale degli elementi 1.5)calcoli di verifica delle strutture per passerelle a travata rettilinea UD3-TIPI DI PASSERELLE E PONTI IN GENERALE 1) le principali tipologie di ponti e passerelle (in ferro, in legno e acciaio, in cemento armato): generalità e conoscenza delle parti costituenti la struttura e schema semplice. modulo E UD1-I SOLAI CON ORDITURA IN LEGNO 1)Il recupero della funzione portante flessionale 1.1) analisi delle deformazioni e dei dissesti 1.2) irrigidimento con profilati metallici 1.3) irrigidimento della zona tesa con piattabanda metallica collaborante 1.4) aumento della sezione resistente 1.5) consolidamento interno della trave 2) il recupero delle testate d’appoggio 2.1) cause del dissesto 2.2)rifacimento della testata degradata di una trave 2.3) realizzazione di un appoggio continuo 2.4)consolidamento d’estremità delle travi 3) le variazioni allo schema costruttivo 3.1)criteri generali d’approccio 3.2)riduzione delle sollecitazioni massime 3.3)modifica dello schema strutturale UD2-I TETTI CON ORDITURA IN LEGNO 1)Il degrado delle opere di finitura 1.1)il manto di copertura 1.2)gli elementi di lattoneria 40 2) il recupero degli elementi d’orditura 2.1)il recupero della listellatura, o dei correntini 2.2)il recupero dei travetti,o falsi puntoni 2.3) il recupero degli arcarecci, o terzere 2.4) il recupero della trave di colmo 2.5) il consolidamento di capriate 3) l’eliminazione della spinta laterale 3.1) le cause e gli effetti 3.2)consolidamento con ingombro del sottotetto 3.3) consolidamento e irrigidimento senza ingombro del sottotetto UD3-LE MURATURE PORTANTI 1)le lesioni nelle murature portanti 1.1) analisi delle lesioni nelle murature portanti 1.2)le cause delle lesioni 1.3) le lesioni nei tramezzi 1.4)i sistemi di monitoraggio dei fenomeni fessurativi 2) le tecniche di restauro 2.1) interventi di ripristino delle murature 2.2) interventi di adeguamento statico delle murature 41 GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO RELAZIONE Ho iniziato a lavorare con la classe il 26 settembre 2013, riscontrando gravi carenze a livello conoscitivo di base. Ho dovuto quindi affrontare un ampio recupero che prevedeva anche parte del programma di matematica finanziaria dell'anno precedente. Gli allievi hanno risposto molto positivamente: siamo riusciti ad implementare le conoscenze di base ed a sviluppare le tematiche inerenti la matematica finanziaria applicata all’estimo. Ogni argomento del programma è stato introdotto da problematiche di carattere pratico, e trattato alternando spiegazioni teoriche con numerose esercitazioni numeriche. Durante l’anno la preparazione è stata testata per lo più con verifiche di tipo scritte rispetto a quelle orali. L’impegno nello studio a casa in generale si è dimostrato poco adeguato a quello richiesto ad una classe del quinto anno, tuttavia la classe nel secondo quadrimestre ha risposto in modo complessivamente positivo alle sollecitazioni del docente. La partecipazione non è stata sempre omogenea, ma l’interesse è stato comunque generalmente buono. La classe dimostra di preferire le attività applicative, mentre nella produzione orale emergono problemi legati alla capacità di esporre i contenuti. Anche nella produzione scritta alcuni alunni faticano ad esprimere in modo completo e corretto il proprio pensiero e le proprie conoscenze. Il comportamento si può ritenere complessivamente corretto nei confronti dell’insegnante. In generale l’atteggiamento assunto dalla classe nei confronti di questa disciplina si può ritenere positivo. La preparazione alla seconda prova d’esame è stato affrontata con una serie di esercitazioni sia durante le normali ore di lezioni scolastiche sia durante incontri pomeridiani saltuari. Livelli didattici raggiunti: • buono (7-8): appartengono a questo livello 6 alunni che si sono distinti per assiduità nello studio e che sono in grado di esprimere le proprie conoscenze in maniera nel complesso corretta; • sufficiente (6): appartengono a questo livello 14 alunni che sono in grado di esprimere i contenuti proposti in maniera comprensibile, anche se non sempre corretta e/o approfondita; • insufficiente (4-5): appartiene a questo livello un solo alunno che non è ancora in grado di esporre i contenuti proposti in maniera sempre accettabile/comprensibile a causa di lacune pregresse nella preparazione di base e/o a causa di una applicazione scarsa e superficiale. 42 MODALITA’ E CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si riassumono nella tabella seguente i tipi di verifica che sono stati utilizzati e i parametri considerati nella valutazione. Tipo di verifica Parametri di valutazione Interrogazione orale Conoscenza contenuti e comprensione Capacità di interdisciplinare dei collegamento Capacità di rielaborazione critica e di analisi Qualità dell'esposizione Uso di un appropriato Soluzione di quesiti estimativi linguaggio tecnico Pertinenza al quesito Conoscenza contenuti e comprensione dei Completezza della relazione di stima Correttezza estimativo del procedimento Coerenza e verosimiglianza dei dati assunti Trattazione sintetica di argomenti Pertinenza al quesito Conoscenza contenuti e comprensione dei Completezza della risposta Uso di un appropriato Quesiti a risposta singola linguaggio tecnico Pertinenza al quesito Conoscenza dei contenuti Capacità di sintesi Uso di un appropriato linguaggio tecnico 43 PROGRAMMA Primo Quadrimestre (RIPASSO 4° ANNO) Matematica finanziaria applicata all’estimo. La perizia in ambito micro e macroestimativo; valutazione estimativa e valutazione economica; le fasi del processo di stima; la relazione di stima (elementi costitutivi, forma). ESTIMO GENERALE L’estimo e gli ambiti estimativi. Gli aspetti economici dei beni e la loro scelta :p.p.v. di mercato, di costo, di trasformazione, complementare, di surrogazione, di demolizione, di capitalizzazione o di reddito (definizione e casi di stima); correzioni, comodi e scomodi, aggiunte e detrazioni al valore ordinario; costo deprezzato; il metodo di stima e scelta dell’aspetto economico in base allo scopo della stima. Scelta dei termini di confronto e dei parametri di stima tecnici/economici. Principio dell’ordinarietà, caratteristiche influenti sul valore degli immobili:correzioni, comodi e scomodi, aggiunte e detrazioni al valore ordinario; Procedimenti di stima: stime sintetiche (a vista, per valori tipici, sintetica monoparametrica e pluriparametrica, storica); stima analitica per capitalizzazione dei redditi (determinazione del Bf, scelta del saggio, formule di capitalizzazione). L’attività professionale del perito, attività del CTU; L’arbritato; stime cauzionali. Stesura di una relazione estimativa. La ricerca dei dati economici: fonti dei prezzi immobiliari. ESTIMO CIVILE Gestione dei fabbricati: La locazione: contratti, rinnovo, recesso e risoluzione del contratto. Registrazione del contratto, calcolo dell’imposta di registro. La compravendita immobiliare e le sue fasi: la proposta irrevocabile d’acquisto, il contratto preliminare, il rogito notarile. Ruolo del mediatore immobiliare. La prelazione dei fondi rustici. 1. Stima dei fabbricati civili Definizione di fabbricato e tipologie rispetto alla destinazione. Caratteristiche influenti sul valore dei fabbricati civili. Stima del valore di mercato di fabbricati civili: stima per parametri; stima per elementi costitutivi; stima indiretta per capitalizzazione dei redditi. Stima del valore di costo: valore di costruzione e ricostruzione, concetto e cause del deprezzamento di un immobile nel tempo; stima sintetica per parametri; stima analitica: computo metrico estimativo di opere edili; finalità del computo metrico preventivo, consuntivo ed estimativo; elementi costitutivi del C.M.E. Parametri utilizzati nella stima dei fabbricati civili. Calcolo della superficie commerciale. Valore di trasformazione. Valore di demolizione (a sito e cementi). Valore complementare. 2. Stima delle aree edificabili Definizione di area edificabile. Fattori influenti sul valore delle aree edificabili: − caratteristiche intrinseche, estrinseche e giuridiche − fattori che condizionano la realizzazione del fabbricato − fattori che condizionano il tipo e le dimensioni del fabbricato (prescrizioni urbanistiche). 44 Stima delle aree edificabili a valore di mercato (procedimento sintetico ed analitico), a valore di trasformazione e a valore complementare. Stima dei reliquati. 3. Stima dei valori condominiali Richiami giuridici relativi ai condomini. Regolamento (contrattuale ed assembleare) ed assemblea condominiale. Ruolo e competenze dell’amministratore. La ripartizione delle spese condominiali: le tabelle millesimali di proprietà generale; le tabelle millesimali d'uso (scale e ascensore, riscaldamento, acqua potabile). Diritto di sopraelevazione, aspetti normativi. Stima del diritto di sopraelevazione. Stima dell'indennità spettante ai condomini in caso di sopraelevazione. Secondo Quadrimestre ESTIMO CATASTALE Funzioni del Catasto. Funzioni dell'Agenzia del Territorio. Tipi di catasto. Consultazione degli atti catastali e certificazioni. 1. Catasto terreni Definizione di particella e sue caratteristiche censuarie, reddito dominicale, reddito agrario, qualità di coltura , classe, tariffa. Formazione: operazioni topografiche; operazioni estimative (qualificazione, classificazione, classamento e determinazione delle tariffe) Pubblicazione. Attivazione. Conservazione: • variazioni soggettive: voltura catastale; • variazioni nello stato e nel reddito (verificazioni ordinarie e straordinarie, denuncia per variazione di classamento, edificazione di una particella, tipo di frazionamento, tipo mappale, tipo particellare). 2. Catasto fabbricati Formazione del N.C.E.U.: operazioni estimative Pubblicazione. Attivazione. Conservazione: • variazioni soggettive; • variazioni oggettive (casistica, denuncia di variazione, dichiarazione di immobili urbani di nuova costruzione). ESTIMO LEGALE 1. Espropriazione per pubblica utilità’ Testo Unico n. 327/2001: • iter espropriativo (vincolo preordinato all’esproprio, dichiarazione di pubblica utilità, stima dell’indennità provvisoria, stima dell’indennità definitiva e di stima, decreto di esproprio). • criteri di determinazione dell’indennità spettante al proprietario ed al coltivatore ai sensi della normativa vigente per aree agricole, edificabili ed edificate, con o senza cessione volontaria. • Retrocessione dei beni espropriati • Occupazione temporanea. 45 2. Servitu’ prediali Richiami giuridici sul concetto di servitù prediale:definizione, modalità di costituzione e di estinzione, durata (servitù temporanee e permanenti). Stima dell'indennità per servitù prediali coattive di passaggio, acquedotto e scarico, elettrodotto.. Cenni di Estimo Rurale di stima dei prodotti in corso di maturazione: frutti pendenti e anticipazione colturali 3. Stima dei danni ai fabbricati Concetto di danno e tipologie (danno emergente, lucro cessante). Il contratto di assicurazione; assicurazione a pieno rischio ed a primo rischio, diritti e doveri dell’assicurato e dell’assicuratore. Criteri di valutazione del danno e di determinazione dell’indennizzo, con particolare riferimento ai danni da incendio ai fabbricati. 4. Successioni per causa di morte Concetto di eredità e legato; capacità a succedere. Tipologie di testamento e capacità di testare; validità del testamento. Successione legittima, testamentaria e necessaria. Riunione fittizia, stima dell'asse ereditario e verifica della lesione di legittima. Collazione, prelevamenti e formazione della massa dividenda. Divisione con determinazione delle quote di diritto e di fatto in via bonaria e giudiziale (criteri di attribuzione dei beni). 5. Usufrutto, uso e abitazione Definizione, diritti/doveri del nudo proprietario e dell’usufruttuario, durata, modalità di costituzione e di estinzione. Stima del diritto dell'usufruttuario. Stima della nuda proprietà. Stima dell'usufrutto e della nuda proprietà a scopi fiscali. Definizione di uso e abitazione e differenze rispetto all'usufrutto. 6. Diritto di superficie Richiami giuridici. Stima del diritto del concedente in caso di diritto temporaneo/permanente, oneroso/gratuito. Stima del diritto del superficiario in caso di diritto temporaneo/permanente, oneroso/gratuito. MACROESTIMO (da concludere nell'ultima parte dell'anno) Valutazione dei beni pubblici e ambientali Caratteristiche economiche dei beni pubblici. Nozione di territorio ed ambiente come beni economici. Principio di non esclusione; principio di non rivalità. Le esternalità positive e negative. Aspetti economici applicabili alla stima dei beni pubblici (Valore d'Uso Sociale e Valore Economico Territoriale) Procedimenti di stima del Vus e Vet: metodo dei Costi di Viaggio, Valutazione Contingente, metodo del Costo Opportunità. L'analisi Costi Benefici. La Valutazione di Impatto Ambientale e la Valutazione Ambientale Strategica. 46 EDUCAZIONE FISICA RELAZIONE La classe composta da 21 alunni di cui 18 maschi e 3 femmine non ha mantenuto la continuità didattica per quanto concerne la materia di Educazione Fisica. Fin dall’inizio e per tutto l’anno scolastico la classe è apparsa estremamente eterogenea per interesse e partecipazione dimostrando scarsa e in alcuni casi assenza di attenzione e collaborazione e ben lontana dal rendersi propositiva. Nel corso del primo e a tratti anche del secondo quadrimestre la partecipazione attiva alle lezioni è stata irregolare e scostante con una leggero miglioramento nella prima parte del secondo quadrimestre. Le assenze sono generalmente contenute anche se due alunni nella prima parte dell’anno ne hanno accumulate diverse. Con difficoltà e lentezza si è costruito un rapporto con l’insegnante che non è stato particolarmente positivo, il gruppo classe ha dimostrato in più occasioni scarsa maturità, chi con comportamenti assolutamente sopra le righe, chi con atteggiamento di disinteresse, chi solo con opportunismo. L’impressione è che nel corso degli anni non si siano creati legami solidi e seri tra gli alunni, questo aspetto si è evidenziato nel corso delle lezioni per la scarsa collaborazione tra gli stessi. La classe è un insieme di individui, poco coesa e solidale con piccoli gruppi al suo interno. La programmazione è stata regolare con qualche piccola modifica al piano iniziale dovuta a un adeguamento agli spazi e al materiale disponibile. Purtroppo l’orario stabilito a inizio anno ha previsto le due ore settimanali in un’unica lezione questo ha inciso negativamente sullo svolgimento del programma; i ragazzi hanno dimostrato di avere una bassa capacità di ascolto e attenzione e l’interesse molto limitato nel tempo e le due ore attaccate hanno portato a una ulteriore dispersione di concentrazione. Il rendimento, a causa dell’atteggiamento e dello scarso impegno è stato positivo ma attestandosi solo su voti sufficienti e raggiungendo al massimo il sette nel primo quadrimestre. Nella prima parte del secondo quadrimestre c’è stato un leggero miglioramento da parte di alcuni alunni mantenuto fino ad oggi e pertanto il quadro del andamento didattico si delinea globalmente positivo ma comunque al di sotto delle reali capacità motorie dei ragazzi. Relativamente ai metodi di insegnamento utilizzati ogni attività specifica ha richiesto approcci metodologici differenziati; si è spaziato dalla lezione frontale a quella guidata dagli alunni stessi con particolare attenzione al lavoro di gruppo. Tenuto conto dei bisogni e delle proposte degli allievi si è cercato di sollecitare la partecipazione attiva di tutta la classe. Dopo aver posto gli obiettivi da raggiungere si è cercato di dare spazio alla ricerca personale, è stata stimolata la riflessione per trovare soluzioni migliori e diverse ai problemi posti, al fine di ottenere una partecipazione cosciente ed attiva, risultato conseguito non in tutte le lezioni. Si sono alternati momenti di valutazione individuale e di gruppo, a fasi di verifica con test. Per la valutazione si è cercato di valutare gli effettivi progressi raggiunti rispetto alla situazione di partenza. Come giudizi di valutazione si è fatto riferimento ai voti nella scala da 1 a 10. Sono state tenute in considerazioni anche la partecipazione e l’impegno dimostrati. 47 PROGRAMMA - Nel corso dell’avviamento motorio, attività iniziale di ogni lezione, si sono svolti questi esercizi, scegliendo tra quelli più mirati e specifici rispetto all’argomento della lezione stessa: esercizi di rilassamento muscolare e controllo respiratorio, esercizi di coordinazione generale e segmentaria, esercizi di coordinazione oculo-manuale, esercizi di coordinazione oculo-podalica, esercizi di equilibrio statico, dinamico, in volo, corsa a ritmo vario in condizioni aerobiche e anaerobiche, esercizi di allungamento e stretching, esercizi di rafforzamento muscolare per gli arti inferiori, superiori, addominale e dorsale, esercizi di mobilità articolare. - Test motori atti alla verifica, al consolidamento, e al miglioramento delle capacità condizionali e coordinative. - La resistenza: allenamento e verifica della qualità fisica mediante test specifico. - Acquisizione delle capacità operative e sportive: badminton. Regole fondamentali, la battuta, i colpi. Torneo di classe singolo e doppio. - Acquisizione delle capacità operative e sportive: pallavolo. I fondamentali individuali: palleggio, battuta, bagher. Schema di squadra base. - Acquisizione delle capacità operative e sportive: pallacanestro. I fondamentali individuali: tiro libero individuale e a squadre. Percorso sui fondamentali. - Giochi di squadra: pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, softball. - Atletica leggera: 60 m., salto in lungo, getto del peso. 48 Aree di progetto, stage, attività didattiche integrative Area di progetto All’inizio dell’anno scolastico i proff. Lavelli e Negri avevano proposto alla classe un progetto architettonico con successivo sviluppo di qualche tavola strutturale relativa a fondazioni, solai e travi. Viste le difficoltà incontrate durante tutto l’anno scolastico, a causa del limitato impegno e del poco studio individuale, l’are di progetto non è stata svolta. Stage La classe ha svolto un periodo di stage dal 27 gennaio 2014 al 1 febbraio 2014. Inoltre, al termine del terzo anno e del quarto anno alcuni allievi hanno partecipato a stage estivi. Attività didattiche integrative La classe ha partecipato alle seguenti attività: 1.“Incontri di orientamento ed approfondimento con professionisti del Collegio dei Geometri” • Lezioni di Urbanistica • DIA e permesso di costruire 2. Diversi incontri di orientamento universitario e per l’inserimento nel mondo del lavoro. 3. Partecipazione ad uno spettacolo teatrale con argomento “infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici. 4. Incontro con rappresentanti A.I.D.O. Sostegno, recupero ed approfondimento Nel presente anno scolastico sono state svolte le seguenti attività integrative: • studio guidato a casa • interventi di recupero in itinere mattutino • corso di recupero di 10 ore, pomeridiano, di matematica per alunni con insufficienze primo quadrimestre. • Corso pomeridiano di Estimo, di recupero e approfondimento, per la seconda prova scritta. 49 Simulazione delle prove d’esame Nella seguente tabella sono riassunte le informazioni relative alle simulazioni delle prove d’esame sostenute dalla classe durante il secondo quadrimestre: data durata 15/04/2014 5 ore tipologia discipline coinvolte 1^ prova scritta Italiano Storia 14/04/2014 5 ore 10/03/2014 1,5 ore 09/04/2014 1,5 ore 2^ prova scritta quesiti per disciplina totale quesiti estensione delle risposte / / / / / / 3 9 N. massimo di 8 righe 3 9 N. massimo di 8 righe Estimo 3^ prova scritta Topografia B- quesiti a risposta singola Costruzioni 3^ prova scritta Impianti B – quesiti a risposta singola Costruzioni Storia Diritto 50 ELENCO DOCENTI E RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI Religione Agostino Giordano Italiano e storia Assunta Limardi Lingua straniera Monica Visconti Matematica Sauro Sangalli Diritto Maria Magni Topografia e fotogrammetria Roberto Nannini Impianti Marco Rizzini Disegno e progettazione Elio Negri Costruzioni Bambina Lavelli Geopedologia, estmo Francesca economia, Angelo Lucio Chiodo Educazione fisica Silvia Gilardi Rappresentante studenti Claudia Perri Rappresentante studenti Giovanni Redaelli Lecco, 15 maggio 2014 51 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME PRIMA PROVA 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 Scheda di valutazione della Prima prova Tipologia A 1) Comprensione e analisi del testo letterario (3/15) Punteggio attribuibile Parziale comprensione ed insufficiente analisi del testo 1 Comprensione e analisi del testo sostanzialmente corrette 2 Comprensione e analisi del testo corrette e pertinenti 3 2) Competenze espressivolinguistiche Punteggio attribuito (5/15) Gravi e diffusi errori, lessico povero e inappropriato 1 Errori diffusi, lessico povero 2 Errori sporadici, lessico povero 3 Testo sostanzialmente corretto, lessico per lo più adeguato 4 Testo corretto e lessico adeguato 5 3) Capacità di strutturare un testo organico e di argomentare le conoscenze (5/15) Mancanza di collegamenti e argomentazioni inadeguate 1 Parziali collegamenti e argomentazione parziale 2 Argomentazione ed elaborazioni semplici 3 Collegamenti logici e argomentazioni adeguate 4 Collegamenti logici e motivati, argomentazioni adeguate e ben elaborate 5 4) Capacità di interpretazione (2/15) Tentativo parziale e scarsamente efficace 1 Personale ed adeguata 2 Punteggio totale 63 Scheda di valutazione della Prima prova Tipologia B, C, D 1) Rispetto della consegna e conoscenza specifica dei contenuti (3/15) Punteggio attribuibile Aderente alla traccia solo nelle linee generali 1 Strettamente aderente alla traccia 2 Trattazione ampia ed esauriente 3 2) Competenze espressivolinguistiche Punteggio attribuito (5/15) Gravi e diffusi errori, lessico povero e inappropriato 1 Errori diffusi, lessico povero 2 Errori sporadici, lessico povero 3 Testo sostanzialmente corretto, lessico per lo più adeguato 4 Testo corretto e lessico adeguato 5 3) Capacità di strutturare un testo organico e di argomentare le conoscenze (5/15) Mancanza di collegamenti e argomentazioni inadeguate 1 Parziali collegamenti e argomentazione parziale 2 Argomentazione ed elaborazioni semplici 3 Collegamenti logici e argomentazioni adeguate 4 Collegamenti logici e motivati, argomentazioni adeguate e ben elaborate 5 4) Capacità di rielaborazione critica e personale, originalità (2/15) Tentativo parziale e scarsamente efficace 1 Discreta rielaborazione critica, sufficiente originalità 2 Punteggio totale 64 SECONDA PROVA SCRITTA Geopedologia, Economia ed Estimo Il costruttore di un fabbricato di civile abitazione costituito da due piani fuori terra si era riservato, negli atti di vendita dei singoli appartamenti, il diritto di sopraelevazione per esercitarlo successivamente qualora nuovi futuri parametri urbanistici consentissero la realizzazione di cubatura aggiuntiva. L’edificio realizzato sorge su un’area di 1000 m2, ha una superficie coperta di 330 m2, ed un’altezza di 6,90 m misurata all’estradosso dell’ultima soletta. Il manufatto comprende due alloggi al piano terra aventi ognuno una superficie di netta pari a 140 m2 e tre alloggi al piano primo rispettivamente di 90, 90 e 120 m2 di superficie netta. Nuovi parametri urbanistici consentono oggi la sopraelevazione fino all’altezza massima consentita di 10 m. Il candidato assumendo opportunamente tutti i dati mancanti: • • • determini il valore del diritto di sopraelevazione spettante al costruttore considerando l’indennità a favore dei condomini dell’edificio; determini il valore delle quote di indennità spettanti a ciascun condominio; proceda alla revisione dei millesimi di proprietà generale conseguente alla costruzione dei nuovi appartamenti utilizzando la tabella millesimale del condominio esistente ottenuta applicando alla superficie netta i soli coefficienti di piano: Unità condominiale Superficie netta Livello di piano Coefficiente A0 140 rialzato 1 B0 140 rialzato 1 A1 90 primo 1,05 B1 90 primo 1,05 C1 120 primo 1,05 Totale • Superficie virtuale 140 140 94,50 94,50 126 595 m2 Millesimi di proprietà generale 235 235 159 159 212 1000 descriva sinteticamente le procedure necessarie per la denuncia al Catasto Fabbricati. Durata massima della prova: 5 ore. È consentito l’uso della calcolatrice e del prontuario. 65 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA : Geopedologia, economia ed estimo PUNTEGGIO CANDIDATO TOTALE /15 Conoscenza e comprensione dei contenuti ed argomenti proposti dalla traccia. (max 6 punti) Conoscenze ATTRIBUITO: Sviluppo analitico delle procedure risolutive. Aderenza alla traccia Nulle o quasi nulle 1 Molto lacunose 2 Incomplete 3 Sufficienti 4 Complete 5 Dettagliate 6 Nulle o quasi nulle 1 Correttezza nell'impostare la soluzione al Molto lacunose quesito. (max 6 punti) Competenze Completezza della relazione estimativa. Coerenza e verosimiglianza dei dati assunti. 2 Incomplete 3 Sufficienti 4 Discrete 5 Complete Proprietà di linguaggio tecnico e forma espositiva. 6 Accuratezza nella redazione della relazione estimativa (max 3 punti) Capacità Correttezza nell’applicazione del procedimento. Approfondimenti interdisciplinari corretti. Capacità di rielaborazione, analisi, sintesi. Nulle o poco evidenziabili 1 Essenziali 2 Complete 3 66 TERZA PROVA SCRITTA 10/03/2014 Tipologia: Quesiti a risposta singola SIMULAZIONE TERZA PROVA Classe 5c Alunno : Disciplina: COSTRUZIONI Estensione massima delle risposte 8 righe 1. caratteristiche fisico –meccaniche dei terreni in relazione alla loro influenza sul valore della spinta su un muro ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. esponi un confronto critico fra le teorie studiate che permettono il calcolo della spinta di un terrapieno ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. differenze nelle condizioni di stabilità fra un muro di sostegno a gravità e un corrispondente muro in c.a. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 67 Tipologia: Quesiti a risposta singola SIMULAZIONE TERZA PROVA Classe 5c Alunno : Disciplina: TOPOGRAFIA Estensione massima delle risposte 8 righe 1. descrivere la curva tangente a tre rettifili che si intersecano in due punti. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. descrivere la divisione di un quadrilatero con dividenti parallele ad un lato. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. descrivere la rettifica di un confine bilatero con uno uscente da un estremo. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 68 Tipologia: Quesiti a risposta singola SIMULAZIONE TERZA PROVA Classe 5c Alunno : Disciplina: STORIA Estensione massima delle risposte 8 righe 1. Elenca le più importanti leggi emanate dal Fascismo a partire dal 1925. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. Spiega casa si intende per “totalitarismo” e in che modo esso è legato alla società di massa. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. Spiega le cause della crisi del 1929. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 69 TERZA PROVA SCRITTA 09/04/2014 Tipologia: Quesiti a risposta singola SIMULAZIONE TERZA PROVA Classe 5c Alunno : Disciplina: COSTRUZIONI Estensione massima delle risposte 8 righe 1. Calcola la spinta esercitata dall’acqua contro le pareti di un serbatoio di base 2,00 mt x 3,00 mt alto mt. 3,00, considerando il filo dell’acqua a mt. 2,80 ( pelo libero) ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. Applica le tre verifiche obbligatorie su un muro di sostegno gravitazionale in pietra squadrata e malta di calce idraulica, con paramento interno verticale , di dimensioni alla base mt. 3,50, in testa al muro mt. 1,80, spinta 18.000 Kg . Kc muratura 7 kg/cmq. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. quali sono gli elementi strutturali che compongono un ponte ad arco in muratura e qual è la loro funzione ? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 70 Tipologia: Quesiti a risposta singola SIMULAZIONE TERZA PROVA Classe 5c Alunno : Disciplina: IMPIANTI Estensione massima delle risposte 8 righe 1. definire che cosa s’intende per calore di ventilazione (Qv) ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. vaso d’espansione: quale ruolo svolge nell’impianto di riscaldamento ad acqua calda e quali sono le principali tipologie esistenti? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. dire che cos’è la trasmittanza (U), da cosa dipende e quali influenze riveste nel riscaldamento ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 71 SIMULAZIONE TERZA PROVA Tipologia: Quesiti a risposta singola Classe 5c Alunno : Disciplina: DIRITTO Estensione massima delle risposte 8 righe 1. definisci il piano del governo del territorio e spiegane il contenuto ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. illustra cosa sono le barriere architettoniche e cosa prevede la sia500 ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. cosa si intende per trattamenti a freddo e a caldo nella gestione dei rifiuti? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 72 SCHEDA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA CANDIDATO…………………………………………………………… Conoscenze PUNTI (massimo 6 punti) Il candidato possiede conoscenze: carenti 1-2 non completamente corrette 3 essenziali (livello di sufficienza) 4 complete - approfondite 5-6 Competenze (massimo 6 punti) Il candidato: elenca semplicemente le nozioni assimilate 1 sa parzialmente cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo parzialmente corretto, utilizzando un lessico spesso non appropriato 2-3 sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo sostanzialmente corretto; sono ammessi errori non gravi nell'uso del linguaggio tecnico 4 coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti dello studio in modo efficace 5 coglie con sicurezza i problemi , applica le procedure in modo organico e rigoroso 6 Capacità (massimo 3 punti) Il candidato: è in grado di analizzare e sintetizzare in forma molto semplice 1 sa analizzare ed è capace di sintetizzare in forma semplice ma chiara (livello di sufficienza) 2 analizza adeguatamente l'argomento ed è capace di sintetizzare in modo efficace 3 PUNTEGGIO TOTALE PER MATERIA (media aritmetica dei punteggi delle singole discipline) PUNTEGGIO TOTALE 73
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