LA MIA CASETTA (6-7 anni) Gallo e galline dentro il pollaio, la

LA MIA CASETTA (6-7 anni)
SPAZZOLINO (6-7 anni)
Gallo e galline dentro il pollaio,
la formichina nel formicaio;
l’ape regina nell’alveare,
il pesciolino in fondo al mare.
Sta nel suo nido il cardellino,
in mezzo ai ghiacci vive il pinguino;
dorme il leprotto nella sua tana,
e la scimmietta sulla liana.
La chiocciolina dentro il suo guscio,
e anch’io alla sera, se chiudo l’uscio,
ho la fortuna d’una casetta
dove dormire, anche se stretta.
Il mio caro spazzolino
è l’amico del mattino
e i vantaggi più evidenti
son senz’altro per i denti.
A lavarli poi ritorno
anche quando, a mezzogiorno,
ho finito di mangiare
preparandomi a studiare.
L’abitudine non smetto
prima di infilarmi a letto:
è per questo che il dentista
l’ho perduto ormai di vista.
IL CORPO (6-7 anni)
OGNUNO CERCA (6-7 anni)
Occhi, orecchie, naso, bocca:
ecco qui una filastrocca.
Testa, spalle, collo, gola:
com’è bello andare a scuola!
Pancia, schiena, braccia, mani:
la ripeto anche domani.
Sederino, gambe, piedi:
è finita, non lo vedi?
Cerca la rondine il caldo nido,
cerca il leprotto la dolce tana,
la barca cerca l’amato lido,
un corso d’acqua cerca la rana.
Cerca chi è triste un po’ di affetto,
cerca chi ha freddo la calda fiamma;
il bimbo piange, solo soletto:
cerca le braccia della sua mamma.
1
OGNUNO AL SUO POSTO (6-7 anni)
L’AQUILONE (6-7 anni)
C’è un gallo nel pollaio,
c’è un topo nel solaio,
c’è un cane nel cortile,
c’è un gatto nel fienile,
c’è un pesce nel laghetto,
c’è un passero sul tetto,
c’è un fiore in mezzo al prato,
c’è un cielo blu stellato;
c’è un bimbo nella culla
non sta pensando a nulla,
sorride a lui la mamma
cantando ninna-nanna.
Ho visto un bambino
giocare in un prato:
stringeva pianino
un filo dorato;
nel cielo volava
un grande aquilone
che poi diventava
un punto marrone
lontano lontano:
il filo dorato
la piccola mano
aveva lasciato.
2
IL MERLO (8-9 anni)
IL PAPPAGALLO (6-7 anni)
Sbuffa il trenino,
corre il cavallo,
sta il soldatino
sul piedestallo.
Il merlo canta
stando sul ramo
di una gran pianta
mentre giochiamo.
Vorrei salire
e spensierato
potergli dire
che è fortunato.
Vede la gente
ma non lo dice
e solamente
fischia felice.
Avevo un pappagallo
con piume colorate:
il verde, il rosso, il giallo
sembravan disegnate.
Un giorno arrivò il gatto
che con fare sornione
si avvicinò, e d’un tratto
non perse l’occasione.
Saltò sul poveretto
le piume sparpagliando
poi corse sopra il tetto
felice miagolando.
Il pappagallo adesso
ha freddo senza piume
e con il mio permesso
si scalda presso il lume.
3
ANIMALI AMICI (6-7 anni)
LA CHIOCCIOLA (8-9 anni)
Se ne stava il coccodrillo
sulla punta di uno spillo:
non sentiva neanche male
quel simpatico animale.
Un leone passò accanto
e per rompere l’incanto
esibì il più gran ruggito
che si fosse mai sentito.
La giraffa là dall’alto
guardò giù, poi fece un salto
e si ritrovò seduta
sorseggiando una spremuta.
Un simpatico elefante
sfoderò l’idea brillante
di raggiungerli in gran fretta
con la propria bicicletta.
Alla fine tutti quanti
d’entusiasmo scoppiettanti
si abbracciarono felici
come cari vecchi amici.
La chiocciolina
una mattina
s’era svegliata
un po’ svogliata.
Aperto l’uscio
fuori dal guscio
mise la testa
ma lesta lesta
chiuse la porta:
già s’era accorta
che dopotutto
non era brutto
stare a dormire
a non finire
là ben protetta
nella casetta.
4
ANIMALI STRANI (6-7 anni)
IL MIO GATTO (8-9 anni)
Ho visto un grillo
coi tacchi a spillo,
la cavalletta
con la borsetta,
il maggiolino
con un violino
e la farfalla
giocando a palla.
Una formica
- non lo si dica teneva in mano
un aeroplano.
La coccinella
- e questa è bella s’era mangiata
la marmellata.
Vi sembra sciocca
la filastrocca?
Non ve l’ho detto:
è uno scherzetto.
Silenzioso, quatto-quatto,
quel sornione del mio gatto
ha raggiunto la gabbietta
e già pensa alla cenetta.
Si è però dimenticato
che c’è il cane lì in agguato
e d’un tratto, come un razzo,
lo rincorre sul terrazzo.
L’uccellino guarda il cane
con riconoscenza immane:
quando si hanno degli amici
si può vivere felici.
5
I COLORI (8-9 anni)
Cielo azzurro,
pane e burro;
spiga gialla,
gioco a palla;
frutti arancio,
pizza al trancio;
fiocco rosa,
mangio a iosa.
Pane bianco,
sono stanco;
verde prato,
son malato;
sciarpa viola,
vado a scuola;
nubi grigie,
le valigie.
Fumo nero,
son straniero;
blu di Prussia,
vado in Russia;
di marrone
c’è un torrone;
rosso fuoco,
questo è un gioco.
Per adesso
con permesso
io mi sposto,
ti do il posto:
tu puoi fare
se ti pare
rime ancora
per un’ora.
6
L’ALFABETO (8-9 anni)
LA ZANZARA (8-9 anni)
Con la A scrivo aeroplano,
per la B c’è un battimano,
alla C tolgo il cappello,
con la D dico drappello.
E ricorda l’elefante,
F fa apparire un fante;
G ci metto un girasole,
H non ci son parole.
Dico I, penso all’imbuto,
L è un tizio linguacciuto;
con la M penso al mare,
N sogno di nuotare.
O ricorda un bell’orsetto,
P si affaccia al parapetto;
con la Q dico quadrato,
R è nel reticolato.
Uno scoglio con la S,
T, la tela il ragno tesse;
per la U c’è un uccellino,
V è un bicchiere di buon vino.
Resta ormai solo la Z
per raggiunger la mia mèta
L’antipatica zanzara
con un’aria alquanto ignara
se ne stava riposando
sul suo bel cuscino, quando
a sorprenderla è venuta
una mano a sua insaputa
abbattendosi d’un tratto
su di lei con uno scatto.
Ora giace spiaccicata
ma se l’è un poco cercata;
vedi che può capitare
se continui a molestare?
La zanzara te lo insegna:
chi punzecchia non è degna
di restar tutta la vita
dispettosa ed impunita.
7
zio, zanzara, zaino, zanna:
ora posso andare a nanna.
LA FARFALLA (8-9 anni)
IL RE (8-9 anni)
La delicata
gaia farfalla
sulla mia spalla
s’era posata.
Le ho chiesto allora:
“Non puoi restare
con me a giocare
almeno un’ora?”
Lei m’ha risposto
garbatamente:
“Qui veramente,
non è il mio posto.
Per salutarti
ero venuta
ma son tenuta
proprio a lasciarti.
Devi scusarmi,
ho un altro amore:
sopra un bel fiore
vado a posarmi”.
Nella città
c’è sua maestà ;
nessuno sa
che cosa fa.
Pensa per sé,
beve caffè,
mangia per tre,
è lui il re.
A mezzodì
passa di lì,
poi torna qui
lui è così.
Riposa un po’
sopra il comò,
altro però
dirvi non so.
Di star quaggiù
guardando in su
il cielo blu
non ne può più.
8
MATRIMONIO NELLA FORESTA (6-7 anni)
Nella foresta
oggi è gran festa:
il re leone,
questo briccone,
vuole sposare
senza esitare
la principessa
che è la leonessa.
Tra gli invitati
incravattati
c’è l’elefante
tutto elegante,
rinoceronte
col corno in fronte
e il coccodrillo
già mezzo brillo.
Ma sul più bello
manca l’anello,
così gli sposi
tristi e scontrosi
scoppiano in pianto
mentre lì accanto
i testimoni
lasciano i doni.
Allora arriva
tra mille “evviva”
una scimmietta
in tutta fretta
con il più bello,
splendido anello,
mai esistito
di alcuno al dito.
E agli invitati
tutti assetati
altro non resta
che far la festa
e infin brindare
per augurare
ai nuovi sposi
giorni gioiosi.
9
IL PESCIOLINO (8-9 anni)
DIFFERENZE (8-9 anni)
Un pesciolino
ch’era finito
dentro il retino
s’era sentito
da quel bambino
come tradito.
Il bimbo allora
per liberarlo
e alla dimora
sua ritornarlo
dopo mezz’ora
volle aiutarlo.
Il pesce rosso
si dimenava
a più non posso
mentre nuotava:
l’acqua del fosso
lo rincuorava.
Quattro ochette in uno stagno
si facevano un bel bagno
mentre un vispo pesciolino
le guardava da vicino.
Si chiedeva: “Come fanno
queste ochette tutto l’anno
a restare sempre a galla
quasi fossero una palla?”
L’oca a lui, senza esitare:
“Come fai tu a respirare
se sott’acqua la tua testa
da mattino a sera resta?”
Della vita questo è il bello:
rana, pesce, ragno, uccello...
siamo tutti differenti
e di questo siam contenti.
10
LA STALLA (8-9 anni)
MINESTRONE (8-9 anni)
Nella stalla della nonna
passeggiando in minigonna
va la chioccia coi pulcini
scanzonati e birichini.
A guardarli c’è una mucca
con in testa una parrucca
e vicino c’è un cavallo
con un bel cappello giallo.
Ci sta pure un asinello
tutto serio col suo ombrello,
mentre allegra la capretta
sta girando in bicicletta.
La gentile pecorella
appoggiata a una stampella
fa la foto a due maiali
col cappotto e gli stivali.
Manca ormai soltanto il toro;
lui è al posto di ristoro:
mangia e beve a più non posso,
poi s’infuria... e vede rosso.
Questo è il vero minestrone
con verdura di stagione,
dalla nonna l’ho imparato
che il segreto ha tramandato.
Nella pentola a pezzetti
le verdure prima metti,
poi aggiungi l’acqua e il sale
e vedrai che non è male.
Gli spinaci e le carote
dalle proprietà ben note,
il basilico e i piselli
freschi, usciti dai baccelli;
di prezzemolo un pochino
e anche qualche fagiolino,
aglio, sedano e cipolle
mentre l’acqua ancor non bolle;
qualche porro e due zucchine
che non guastano alla fine,
di fagioli una manciata
e una bella mescolata.
Ora cuoce lentamente,
il profumo già si sente;
tra un’oretta sarà pronto,
me lo mangio e vi racconto.
11
BABBO NATALE (8-9 anni)
Così il buon Babbo Natale
sta arrivando anche quest’anno :
con il freddo che lo assale
non avrà qualche malanno?
Lui di certo è preparato,
ha un giaccone con il pelo
che lo tiene riscaldato
contro il freddo e contro il gelo.
Ha una slitta che percorre
tutto il cielo nella notte;
e un gran sacco che gli occorre
per portarci cose ghiotte.
In quel sacco ha separato
i regali suoi migliori
per quei bimbi che son stati
ubbidienti ai genitori.
Poi per quelli che ogni giorno
alla scuola volentieri
sono andati, ed al ritorno
e hanno fatto i lor doveri.
Ed infine per coloro
che son stati generosi,
che non pensan solo a loro
e non son troppo golosi.
Augurandoti di cuore
ogni bene e nessun male,
ti aspettiamo con fervore
vecchio e buon Babbo Natale!
CARAMELLE (8-9 anni)
Caramella, io ti scarto,
in un angolo mi apparto,
poi ti gusto lentamente
senza più pensare a niente.
Nella vita c’è bisogno
di gustare il proprio sogno
e pian piano assaporarlo
per paura di sciuparlo.
Ma la vita ci riserva
perché di lezion ci serva
cose brutte e cose belle:
non soltanto caramelle!
12
IL LOMBRICO (8-9 anni)
I MESI (8-9 anni)
Sono un lombrico
ma non lo dico;
vivo strisciando
e masticando.
Quando ne ho voglia
mangio la foglia,
bevo rugiada
nessun ci bada.
La vita è piatta
ma ci si adatta,
non ho pensieri
che siano neri.
Del mio passato
mi sento grato
ed al domani
apro le mani.
Vivo il presente
allegramente,
sempre in vacanza:
basta ed avanza!
Sono dodici i mesi dell’anno
compagnia per gruppetti si fanno
dando vita alle quattro stagioni
che ci porgono ognuna i suoi doni.
Freddo e neve ci porta gennaio,
carnevale ravviva febbraio,
dense nubi accompagnano marzo
ad aprile ogni prato è uno sfarzo.
Maggio delle ciliege è il bel mese,
porta giugno le vacanze attese;
luglio ha ceste ricolme di frutti,
mare e monti in agosto per tutti.
A settembre è già odore di scuola,
ad ottobre ogni foglia s’invola;
c’è di nebbia in novembre un quintale,
poi dicembre ci porta il Natale.
13
CONCERTO (8-9 anni)
Il maggiolino
con il clarino,
la cavalletta
con la trombetta
e il calabrone
col suo trombone
diedero vita
- cosa gradita coi loro fiati
bene accordati
ad un concerto
tutto all’aperto.
La serenata
improvvisata
a lungo andare
fece balzare
come una molla
tutta la folla
che offrì al terzetto
in modo schietto
il suo tributo
più che dovuto.
UNIONE (8-9 anni)
Un mattone, due mattoni,
posti l’uno accanto all’altro:
se per bene li disponi
una casa avrai senz’altro.
Una pianta, un’altra pianta:
più nessuna sola resta
e l’unione sarà tanta
da formare una foresta.
Un bambino, due bambini,
tutti i bimbi di ‘sto mondo,
mani strette, ben vicini:
un immenso girotondo.
14
NASCITA (8-9 anni)
LA COCCINELLA (8-9 anni)
“Dimmi mamma, per favore:
come nascono i bambini?
Per davvero eran semini
innaffiati dall’amore?”
“Della mamma nella pancia
il papà un seme minuto
ha deposto, che è cresciuto
la misura di un’arancia.
E poi, giorno dopo giorno,
trepidanti e lunghe attese
terminate al nono mese
per poter darti il buongiorno.
Tu sei nato, finalmente:
per il bene che ti voglio
sei - lo dico con orgoglio –
un miracolo vivente!”
La coccinella sopra uno stelo
si dondolava guardando il cielo
col suo vestito tutto a puntini
da far invidia ai maggiolini.
Non era certo la sua eleganza
solo una cosa di circostanza;
era graziosa, e lo sapeva,
ma a tutto il mondo non lo diceva.
Un bimbo venne, e piano piano
al bell’insetto tese la mano;
con l’andatura d’una modella
si posò sopra la coccinella.
“A chi mi tocca porto fortuna
se la sua mano non m’importuna;
d’ora in avanti saremo amici
per giorni ed anni lunghi e felici!”
15
UNA STRANA COPPIA (10-11 anni)
MAMMA (8-9 anni)
Una zebra ed un cavallo
invitati ad una festa
si incontrarono al gran ballo
e lì persero la testa.
Lui le disse: “Sei carina...”
Lei rispose: “Ne son fiera”
Lui aggiunse: “E che codina...”
Lei a lui: “Tu, che criniera!”
Sta di fatto che in un niente
fra di lor scoppiò l’amore
senza dirlo all’altra gente,
né al fornaio, né al dottore.
Il cavallo ormai ci crede
ma una cosa lui non ama:
ogni volta che la vede
è vestita col pigiama...
Oggi, mamma, è la tua festa,
l’hai davvero meritata!
L’occasione è dunque questa
di sentirti ancor più amata.
Tu mi svegli ogni mattina,
mi prepari cose buone
che mi danno l’acquolina,
mi ricopri di attenzione.
Angelo del focolare,
sorridente e premurosa
ti dobbiamo ringraziare
come mamma e come sposa.
Del tuo amor ci fai gioire,
per te il tempo non s’invola;
mamma, te lo voglio dire:
come te ce n’è una sola!
16
IL GATTO E IL TOPO (8-9 anni)
Il topo mette fuori la testa
ma se ne pente, perché in un lampo
una zampata s’abbatte lesta:
il poverino non ha più scampo.
Volge il suo sguardo esterrefatto
al gatto, furbo, che l’ha afferrato,
chiedendo: “Dimmelo, come hai fatto?
Un cane forse non ha abbaiato?”
Risponde il gatto: “Amico caro,
devi sapere che a questo mondo
se di altre lingue tu sei ignaro
arrivi presto a toccare il fondo!”
Il topolino nella dispensa
s’era infilato con gran coraggio
dopo un assiduo pensa e ripensa
per rosicchiare un buon formaggio.
Temeva infatti che lì vicino
da qualche parte, forse in agguato,
ci fosse il gatto che, malandrino,
la sua cenetta avrebbe guastato.
Nemmeno il tempo d’incominciare
il suo spuntino che, in un momento,
nella dispensa il gatto appare
e prende inizio l’inseguimento.
Agile il gatto rincorre il topo
che sta correndo senza voltarsi;
ad acchiapparlo manca ormai poco,
ma dentro un buco riesce a infilarsi.
Il topolino tende l’orecchio:
non sente nulla, pensa che il gatto
ha rinunciato, essendo vecchio
e affaticato da quello scatto.
Ma quel silenzio d’un tratto è rotto
d’un grosso cane dall’abbaiare:
di certo il gatto se la fa sotto
ed è fuggito senza fiatare.
LA SETTIMANA (8-9 anni)
Il lunedì è sempre duro svegliarsi,
il martedì serve ad abituarsi;
mercoledì c’è fin troppa lezione
e giovedì c’è l’interrogazione;
il venerdì è per tirare un po’ il fiato,
sabato è sempre il più desiderato;
e la domenica ci si rilassa
ma troppo in fretta ogni volta lei passa.
17
LA DOMENICA (10-11 anni)
Dopo che la s’è aspettata
un’intera settimana
la domenica è arrivata
cosa niente affatto strana.
Per sei giorni abbiam studiato
della scuola sopra i banchi;
papà e mamma han lavorato
e anche loro sono stanchi.
Ma quest’oggi finalmente
tutti insieme siam riuniti
per mangiare allegramente
anche i dolci preferiti.
Tanta gente è per le strade
e passeggia senza fretta,
piano piano ecco che invade
ogni viale e ogni piazzetta.
E alla sera un pensierino
va a chi questo dì ci ha dato
per sentirlo più vicino:
che il suo nome sia lodato!
LA TRAPPOLA (8-9 anni)
La sua trappola mortale
un bel ragno sta tessendo
proprio sotto il davanzale:
dentro finirà cadendo
cosa niente affatto rara
una mosca o una zanzara.
Sta paziente ad aspettare,
qualche preda poco accorta
per poterla catturare.
A lui solo questo importa:
di finire la giornata
con la cena assicurata.
18
LINGUE DIVERSE (8-9 anni)
Siamo in mezzo alla foresta :
ma che voce mai è questa?
L’elefante che barrisce
e il leone che ruggisce
e nell’erba, un po’ indolente,
striscia e sibila il serpente.
Ora siamo nella stalla
tra una mucca e una cavalla:
l’una placida muggisce,
l’altra s’agita e nitrisce,
e d’un tratto, sul più bello,
raglia un piccolo asinello.
Lì nel mezzo del cortile
tra la stalla ed il fienile
vedo un gatto miagolando
ed un cane sta abbaiando,
mentre pigola il pulcino
e cinguetta un uccellino.
Nello stagno, non lontana,
ecco gracida una rana
mentre l’anatra starnazza
quasi fosse in una piazza
e guardandola da un ramo
gracchia il corvo al suo richiamo.
Tante lingue differenti
eppur sembrano contenti;
loro almeno, strano a dirsi,
fan lo sforzo di capirsi;
l’uomo ormai sempre più spesso
parla solo con se stesso.
19
IL PANE (10-11 anni)
LA RUOTA (8-9 anni)
Sulla tavola ogni giorno
c’è di buon pane fragrante
un cestino traboccante:
sembra uscito ora dal forno.
Non ci pensi, ma qualcuno,
mentre tu dormivi ancora
s’è svegliato di buon ora
senza dir niente a nessuno.
Le pagnotte ora son pronte,
ma anche tu, se vuoi mangiare,
te le devi guadagnare
col sudore della fronte.
Questo pan che a molti manca
mentre ad altri spesso avanza;
c’è chi sta nell’abbondanza,
c’è chi chiede e non si stanca.
Pane nostro quotidiano
di cui sempre ringraziare
ed apprendere a spezzare
con chi a te tende la mano.
Ecco che arriva
la primavera:
grida di evviva
perché la sera
fanno un concerto
grilli e cicale
ed all’aperto
non si sta male.
Dopo il gran gelo
la brezza sfiora
dolce uno stelo
che si colora.
Così è la vita:
mai non finisce,
ruota infinita
che ci stupisce.
20
I NUMERI (8-9 anni)
IL MILLEPIEDI (8-9 anni)
Quanto fanno sei per sei ?
E’ evidente: trentasei!
Quanto fa nove per nove?
Ottantuno, non ci piove!
Quanto fa cinque per cinque?
Che banale: venticinque!
Tre per nove ventisette
sono buone le polpette;
due per cinque uguale a dieci
a me piace pasta e ceci;
quattro volte due fa otto
che ne dite di un risotto?
Sei per cinque fanno trenta
oggi latte con polenta;
tre al quadrato è uguale a nove
anche se non ci son prove.
la radice di ottantuno
non la sa quasi nessuno:
anche lei è uguale a nove
ma che noia quando piove...
“E tu, millepiedi,
perché non ti siedi?
Ne hai tante di gambe,
ma son così strambe...”
“Ascolta, moccioso
dal fare borioso,
con le gambe corte
e pure un po’ storte...
Ti credi migliore?
Più bello d’un fiore
che vive nel prato
di blu colorato?
Ognuno è diverso,
nessuno è perverso;
occorre imparare
a non giudicare!
21
IL BRUCO (8-9 anni)
Mi chiamo bruco;
quando ne ho voglia
in una foglia
faccio un bel buco.
Crede la gente
che passi il giorno
guardando attorno
senza far niente.
Ma lavorare
non è soltanto
correre tanto
fino a sudare.
Perché ti affanni?
ci vuol pazienza:
chi vuol far senza
fa solo danni.
IL RAGNO (8-9 anni)
Dalla finestra della mia stanza
amo guardare il mondo fuori:
sembra di assistere ad una danza
di movimenti senza rumori.
Corre la gente con grande fretta
ma non mi sembra del tutto lieta:
a piedi, in auto, in bicicletta
vuole arrivare presto alla meta.
Vedo anche un ragno che lì vicino
tesse la tela sua lentamente;
il suo lavoro lo fa pianino:
lui non ha fretta come la gente!
22
IL CIRCO (8-9 anni)
Non soltanto gli animali,
ma anche maghi eccezionali:
con un gesto fanno uscire
- non potendosi smentire dal cilindro un coniglietto,
dalla bocca un fazzoletto.
E gli acrobati: dal suolo
a distanza fanno un volo
afferrandosi le mani
del trapezio veterani.
Coi pagliacci le risate
non van certo risparmiate:
capriole e barzellette,
frizzi, lazzi e piroette.
Ed infine c’è un nanetto
con lo sguardo da furbetto;
è il più piccolo di tutti
ma diverte belli e brutti.
Questo è il circo: un gran tendone
che dei bimbi è la passione!
Lo spettacolo è vivace
e anche ai grandi non dispiace.
Su, venite brava gente!
Qui ogni cosa è sorprendente,
e vedrete – è cosa vera –
di animali una gran schiera.
Un leone e un elefante,
una zebra stravagante;
un cammello, una scimmietta
ed un orso in bicicletta.
Cagnolini danzatori,
tigri e i loro domatori;
le caprette coi cavalli,
dromedari e pappagalli.
23
LE CINQUE DITA (8-9 anni)
VORREI ESSERE (8-9 anni)
Alzo il pollice per dire
che va tutto a gonfie vele:
dolce e buona come il miele
è la vita a non finire.
L’indice è per indicare
le città sul mappamondo,
le montagne oppure il mare
qui vicino o laggiù in fondo.
Medio è quel che sta nel mezzo,
il più alto e il più birbone;
sopra gli altri avanza un pezzo
ma ad usarlo fa’ attenzione.
Hanno messo all’anulare
papà e mamma il loro anello
in quel giorno sull’altare
che è per loro anche il più bello.
Ed il mignolo è di tutti
i fratelli il più piccino
ma di certo non lo butti:
anche lui serve un pochino...
Vorrei essere un fiore
che cresce in mezzo al prato
sgargiante di colore
e tutto profumato.
Vorrei essere il vento
che ovunque si nasconde
ed agita contento
degli alberi le fronde.
Vorrei essere il sole
lassù per ore ed ore:
anche chi non mi vuole
si scalda al mio tepore.
Vorrei esser soltanto
quello che sono adesso
e ricordar di quanto
ho avuto un po’ più spesso.
24
COMPLEANNO (8-9 anni)
IL FRINGUELLO (8-9 anni)
Il giorno del mio compleanno
non nego, m’è sempre piaciuto,
ed ecco che torna ogni anno
per dirmi che sono cresciuto.
La festa, gli amici, i regali...
e infine tagliare la torta:
i giorni non son tutti uguali,
la mamma se n’è ben accorta
perché in questo dí, stranamente,
sia lei che papà m’han trovato
felice, affettuoso, ubbidiente
e dolce... come un cioccolato.
Spegnendo le mie candeline
ancora una volta ho promesso
di esser più buono; avrà infine
il mio desiderio successo?
Sul campanile del mio paese
un uccellino vive da un mese ;
con la sua acuta, bella vocina
saluta il mondo ogni mattina.
Lui canta sempre, non so che dice,
ma di sicuro vive felice;
guarda dall’alto tutta la gente
che nella piazza corre per niente.
Come sarebbe tutto più bello
se si vivesse come un fringuello
senza una casa di bei mattoni
e senza mille preoccupazioni.
25
SPERANZA (8-9 anni)
L’AEROPLANO (8-9 anni)
C’eran tanti fiorellini
colorati in mezzo al prato
e uno stuolo di bambini
scorazzava spensierato.
C’eran tante nuvolette
a rincorrersi nel cielo
disegnando piroette
sull’azzurro grande telo.
C’era anche, in mezzo al mare,
una piccola barchetta
sulle onde a dondolare
dolcemente e senza fretta.
Da qualunque luogo venga
l’uomo ha un lume di speranza:
non lasciare che si spenga
nella vita è già abbastanza.
Ho visto in cielo un aeroplano,
l’ho salutato con la mia mano.
Sono rimasto allor pensando
Chi c’è là dentro? Dove sta andando?
Son bianchi e neri, grandi e piccini,
tutti diversi, tutti vicini;
a ognun di loro non può mancare
la propria storia da raccontare.
C’è chi va in cerca di un’avventura,
c’è chi ai suoi mali cerca una cura,
chi sta viaggiando per il lavoro,
chi solamente cerca ristoro.
E c’è chi a casa sua fa ritorno,
forse da molto attende il giorno.
Ognuno insegue il proprio sogno:
di questo in fondo abbiam bisogno.
26
RIMPIANTO (8-9 anni)
DA LONTANO (8-9 anni)
Tre case col tetto
dipinto di rosso,
due pini un laghetto
le rive d’un fosso;
di antichi sapori
vivevo contento
giocando coi fiori,
col prato, col vento.
Son più fortunato
adesso che ho tanto?
Perché del passato
ho allora il rimpianto?
Acqua che sgorghi dalla fontana
a cui attinge tutta le gente:
dimmi, ti prego, quant’è lontana
là in mezzo ai monti la tua sorgente?
Piccola rondine che con coraggio
il vasto mare hai traversato,
l’estenuante tuo lungo viaggio
posso sapere dov’è iniziato?
Uomo che passi sulla mia strada,
il tuo paese perché hai lasciato?
Alle tue pene nessuno bada
nessun si chiede dove sei nato.
27
IL CASTELLO (8-9 anni)
IL FIORE (8-9 anni)
Alla montagna come aggrappato
sembra il castello abbandonato;
quali misteri, quali segreti
nascondi ancora tra le pareti?
Re, giocolieri, regine e streghe
dame di corte tra mille beghe;
feste, banchetti, prìncipi e danze,
tetri fantasmi nelle tue stanze.
A chi ti vede oggi non resta,
attraversando l’ombra funesta,
che immaginare, rabbrividendo,
stridule grida pur non sentendo.
Era un fiore solitario
che viveva un po’ precario
sulle sponde d’un torrente
ben lontano dalla gente.
Oscillava con il vento
e di questo era contento,
di farfalle e coccinelle
era amico per la pelle.
Poi un giorno un piede umano
arrivato piano piano
si posò sulla sua testa:
di quel fior più nulla resta.
28
IL GRATTACIELO (8-9 anni)
Lucido acciaio, freddo cemento:
il grattacielo, questo gigante,
con la sua mole snella e elegante
sfida la pioggia, il sole e il vento.
La gente pare non farci caso
vivendo in questo gran formicaio
fatto di vetri, cemento e acciaio.
Solo un bambino, alzando il naso,
guarda quel mostro dal basso in alto,
e pensa a come sarebbe stato
se lì davanti ci fosse un prato,
alberi e fiori invece di asfalto.
IL CUOCO (8-9 anni)
Mi chiamo cuoco,
scherzo col fuoco;
cappello bianco
non son mai stanco.
I miei fratelli
sono i fornelli
e le padelle
son mie sorelle.
Faccio polpette,
torte, omelette,
riso, spaghetti,
manicaretti.
Del mio segreto
sono bel lieto
e non lo dico
neanche all’amico.
LA LUMACHINA (8-9 anni)
Lenta e tranquilla, con l’aria lieta,
la lumachina scala il suo muro;
probabilmente farà già scuro
quando raggiunta avrà la mèta.
C’è chi le grida: “Corri, lumaca!”
E lei risponde: “Che te ne importa?
Tu anche alla sera, chiusa la porta,
hai una fretta che non si placa...”
29
SEGNALI DI FUMO (8-9 anni)
Pare proprio che gli Indiani,
lungo i secoli lontani,
si servissero del fuoco
divertendosi non poco.
Quando il fumo nero e denso
ad alzarsi era propenso
si prendeva una coperta
ovviamente stando all’erta.
E le nuvole di fumo
(energia a basso consumo)
trasmettevano un segnale
perlopiù convenzionale.
E così, quasi in un niente,
arrivavano alla gente
le notizie principali
senza leggere i giornali.
LA GOCCIA (8-9 anni)
Con il suo lento, ritmo costante
la goccia cade sopra la pietra;
piccola sembra, ciò nonostante
la sua tenacia mai non arretra.
Passano i giorni, la goccia scava;
la pietra è dura, ma piano piano
del martellare diventa schiava
di quella goccia, che non è vano.
Così è la vita: occorre spesso
con gran costanza stringere i denti
per ottenere qualche successo
di cui infine esser contenti.
30
GLI ELEMENTI (8-9 anni)
Aria, acqua, terra e fuoco:
si può fare quasi un gioco.
L’aria serve a respirare,
non la puoi nemmen toccare,
è leggera come un velo
e pertanto riempie il cielo.
S’usa l’acqua per lavare
ed inoltre, senza il mare,
credi forse che la vita
non sarebbe già finita?
Il segreto della terra
quando un seme si sotterra
sta nel fatto che marcisce
ma d’incanto poi fiorisce.
Con il fuoco si cucina
ogni sera e ogni mattina
e si forgiano i metalli
che nascondon monti e valli.
Sono questi gli elementi
sempre uniti e differenti:
tre sorelle ed un fratello,
grazie a loro il mondo è bello!
L’UCCELLINO (8-9 anni)
Che cos’hai visto bell’uccellino
là dalla cima dell’alto pino?
Ho visto gente giù sulla terra
che ad ogni istante si fa la guerra.
Ho visto i bimbi morir di fame,
ho visto i ricchi e le loro brame;
tante ingiustizie: poveri oppressi,
persone sole, vecchi malmessi.
Ma ho visto anche laggiù lontano
chi al suo vicino tende la mano;
ho visto gente d’animo grande
che sa che il bene lento si espande,
senza mostrarsi né far rumore
arriva sempre diritto al cuore.
31
BUONGIORNO (8-9 anni)
Dal mattino lo si vede
se è un buon giorno che ti attende;
questo molta gente crede
e al destin così si arrende.
Se sei sceso dal tuo letto
con il piede che è sbagliato
sarà un giorno maledetto,
di sicuro sfortunato.
Ma è una donna la fortuna
e la devi conquistare:
alta o snella, bionda o bruna,
ama farsi corteggiare.
Incomincia tu il tuo giorno
con la gioia e col sorriso
e vedrai che il mondo attorno
si trasforma in paradiso.
STORIE (8-9 anni)
Begli occhi azzurri, capelli biondi;
capelli neri, occhioni tondi,
ispide chiome, dritte treccine,
bimbi furbetti, dolci bambine.
Esser diversi, essere in molti,
coi propri nomi, coi propri volti;
ognun che porta nella memoria
qualche pezzetto della sua storia.
Storie vicine, storie lontane,
storie comuni, storie un po’ strane;
in ogni storia la sua ricchezza:
questa del mondo è la bellezza!
32
PROVERBI E ANIMALI (10-11 anni)
Tutte le strade portano a Roma,
scuote il leone la bionda chioma.
Manca dei denti colui che ha il pane,
muove la coda contento il cane.
Mosca non entra in bocca chiusa,
guardo il mio gatto che fa le fusa.
Dalla padella cadi alla brace,
il pesciolino ti guarda e tace.
Non ti stancare: chi cerca trova,
cova la chioccia le proprie uova.
Vai con lo zoppo, zoppichi pure,
l’aquila vola sopra le alture.
Se c’è l’unione c’è anche la forza,
perfora il picchio la dura scorza.
Sano e lontano va chi va piano,
il corvo gracchia in modo strano.
Chi troppo vuole non stringe nulla,
sta la scimmietta sulla betulla.
Trovi un amico, trovi un tesoro,
grilli e cicale fanno un bel coro.
L’uomo propone ma Dio dispone,
di fiore in fiore va il calabrone.
Non c’è una rosa senza una spina,
lavora sodo la formichina.
Non è tutt’oro quello che brilla,
la tartaruga viaggia tranquilla.
Non si risveglia il can che dorme,
sul tronco l’orso lascia le orme.
Se non è zuppa è pan bagnato,
corre il cavallo in mezzo al prato.
Non dire gatto se non nel sacco,
l’audace tigre sferra il suo attacco.
Perde il suo pelo ma non il vizio,
dicon del lupo oppur di un tizio.
Tra il dire e il fare c’è in mezzo il mare,
chi cade in acqua... deve nuotare.
33
L’UOMO RICCO (8-9 anni)
ARCOBALENO (8-9 anni)
Un uomo ricco
di Salonicco
volendo fare
un grande affare:
sulla sua nave
ben chiusi a chiave
aveva messo
senza permesso
pietre e diamanti
non si sa quanti
da trasportare
di là del mare.
Ma quel gran peso
aveva reso
il suo natante
troppo pesante;
così deriso
e scuro in viso
si vide il ricco
colare a picco.
I colori sono sette
di sicuro ognun l’ammette;
formano l’arcobaleno
e di essi il mondo è pieno.
Si comincia con il rosso
come il pesce che è nel fosso,
poi lo segue l’arancione
della zucca e del melone.
Vedo, quando penso al giallo,
un allegro pappagallo;
verde mi ricorda i prati
con i fiori profumati.
blu è la volta su nel cielo
che ci avvolge come un velo;
E’ striato di violetto
il tramonto sul laghetto.
Un colore manca ancora
ma il pensiero non mi sfiora;
com’è fatto il color indaco?
Non lo sa nemmeno il sindaco...
34
LA STORIA DI PINOCCHIO (8-9 anni)
Un brav’uomo, di nome Geppetto,
falegname oltremodo provetto,
mise in pratica tutto il suo ingegno:
un pupazzo intagliò con il legno,
lo tastò, lo squadrò di buon occhio
e lo volle chiamare Pinocchio.
Una fata venuta in gran fretta
lo toccò con la propria bacchetta
e Pinocchio, dal sonno destato,
si trovò d’improvviso animato.
E la fata: “Pinocchio, coraggio!
Se dimostrerai d’essere saggio
farò che diventare tu possa
un bambino di carne e di ossa”.
Poi, vedendo che già era un birbante
alle cure d’un grillo parlante
l’affidò, che gli stesse vicino
per condurlo sul retto cammino.
Per mandare Pinocchio alla scuola
quella giacca che aveva, la sola,
fu obbligato Geppetto a scambiare
per due soldi, così da comprare,
- non potendo sbarcare il lunario per Pinocchio un bell’abbecedario.
Ma il birbante il suo libro vendette
lo spettacolo di marionette
per poter da vicino vedere
coi soldini di un tal rigattiere;
la baldoria però duro poco
perché presto arrivò Mangiafuoco.
All’orario di cena vicino
mangiafuoco afferrò il burattino;
buon per lui, gli mancò solo un poco
prima d’esser bruciato nel fuoco.
Alla fine, tra un pensa e un ripensa,
insperata ebbe una ricompensa.
Le monete dorate nel sacco
attirarono presto l’attacco
di una volpe e di un gatto che, astuti,
ad attenderlo eran venuti
per convincerlo a sotterrare
le monete da moltiplicare.
Quando a casa rientrò il burattino,
il suo babbo lo prese vicino
e gli chiese dov’era finito
il suo libro ancor nuovo e pulito.
Ma Pinocchio, a Geppetto mentendo,
sentì il naso che stava crescendo.
35
Il suo naso tornava normale
solo quando, alla stretta finale,
ammetteva la propria menzogna
di cui ora provava vergogna.
Poi per caso incontrò sulla strada
il più discolo della contrada
e di nuovo, anziché andare a scuola,
dove il tempo di certo non vola
al paese partì dei balocchi
con Lucignolo ed altri un po’ sciocchi.
Giochi e bizze, però sul più bello,
grandi orecchie come un asinello
a Pinocchio spuntarono in testa
rovinandogli tutta la festa.
Con quel nuovo, terribile assillo
tornò a casa inseguito dal grillo.
Arrivò che calava la sera,
ma stavolta Geppetto non c’era...
La colomba portò la novella
di sicuro più brutta che bella:
il suo babbo, volendo cercarlo
per potere di nuovo abbracciarlo,
era stato da un pesce inghiottito,
e Pinocchio ne fu sbigottito.
Corse fino alla riva del mare
il suo babbo volendo trovare
e nel gran ventre d’una balena
lo raggiunse con l’animo in pena.
Poi volendo da quel ventre uscire
la balena obbligò a starnutire
e salvò dalle onde del mare
il suo babbo vicino a affogare.
Quando infine, con grande fatica,
approdarono alla spiaggia amica,
svenne il povero buon burattino
e Geppetto il suo caro bambino
che dal mare l’aveva salvato
riportò a casa sua addolorato.
Ecco infine arrivare la fata:
la promessa non s’era scordata.
E Pinocchio divenne davvero
un bambino di cui fu ben fiero
sorridente il suo babbo Geppetto
il cui sogno era adesso perfetto!
36
L’ACQUAZZONE (8-9 anni)
LA BEFANA (6-7 anni)
Cielo grigio, nuvoloni,
l’acquazzone sta arrivando;
ecco i primi goccioloni,
già si stava soffocando.
E’ un regalo questa pioggia
per i saggi agricoltori
che attingevano alla roggia
ormai pieni di timori.
Piano piano la campagna
torna ad esser verdeggiante;
sarà certo una cuccagna,
un raccolto più abbondante.
Quando piove si è un po’ tristi:
ma ben presto rossi frutti
che non s’erano mai visti
ci saranno per noi tutti.
La Befana sta arrivando
su una scopa a cavalcioni
e qualcuno sta aspettando
di ricevere i suoi doni.
Fazzoletto sulla testa,
per la gioia dei bambini,
ormai altro non le resta
che calarsi nei camini.
Troverà le calze appese
di regali da riempire
e di soddisfar le attese
ha gran voglia di riuscire.
Ma ai bambini mascalzoni
e alle bimbe fannullone
lascerà invece dei doni
le cipolle col carbone.
37
L’ISOLA (10-11 anni)
IL GIARDINO ZOOLOGICO (8-9 anni)
Sopra un’isola deserta
finalmente sono in pace:
la mia porta è sempre aperta,
faccio quello che mi piace.
Per mangiare vado a caccia,
per dormire ho la mia stuoia,
non ho tasche né bisaccia,
non c’è niente che mi annoia.
Bevo l’acqua del ruscello
e mi è più che sufficiente,
faccio a gara col fringuello
fischiettando allegramente.
Vivo in mezzo alla natura,
di nient’altro ho più bisogno,
ma, per colmo di sventura,
tutto questo è solo un sogno!
Un giardino zoologico ho visto
di animali diversi provvisto,
grandi e piccoli tutti riuniti
mi guardavano un poco impauriti.
Il leone con folta criniera,
la feroce e scattante pantera,
la giraffa dal collo allungato
e la zebra dal manto rigato.
La proboscide per l’elefante,
la gazzella dal fare elegante,
la scimmietta con la lunga coda,
l’orso bianco vestito alla moda.
Poi d’un tratto ho provato a pensare:
non potrebbero forse trovare
una vita migliore di questa
ritornando alla loro foresta?
38
IL PIOPPO (10-11 anni)
Ero un pioppo solitario,
ed un giorno il proprietario
m’ha tagliato, sai per cosa?
Per ridurmi in cellulosa!
A un bel merlo il nido offrivo
di cui lui era giulivo,
e al passante regalavo
la mia ombra, essendo bravo.
Ero un pioppo, come dire?
generoso a non finire;
mi son forse meritata
questa fine disgraziata?
Senza rami, senza foglie,
hanno preso le mie spoglie,
le han per bene maciullate
ed infine raffinate.
Non pensavo, là disteso,
che sarei uscito illeso;
ma - la cosa è strabiliante oggi sono più importante.
C’è chi forse non ci crede,
ma ho più gente che mi vede
perché adesso, meno male,
faccio parte di un giornale.
STUPORE (10-11 anni)
E’ sbocciato stanotte nel prato
questo fiore che ieri non c’era
quale annuncio della primavera;
i tuoi occhi non l’han contemplato?
E la notte col manto suo nero
trapuntato di vivide stelle
d’uno spicchio di luna sorelle,
non racchiude un solenne mistero?
E quell’acqua che dalla sorgente
abbondante e purissima sgorga
senza che qualche d’un se ne accorga,
puoi a lei restar tu indifferente?
Ai miracoli della natura
riesce ancora a stupirsi il tuo cuore?
L’uomo è in essa soltanto un attore:
ai suoi occhi il mistero perdura.
39
FATICHE (8-9 anni)
A nessuno, se sta male,
piace andare all’ospedale;
per i bimbi nella scuola
scorre il tempo ma non vola;
è difficile il lavoro:
posson dirlo tutti in coro;
e scalare una montagna
non è certo una cuccagna.
Ma ogni cosa ha il suo motivo
che sarà chiaro all’arrivo.
L’ospedale è per guarire
vuol la scuola t’istruire;
il lavoro ti dà il pane,
la montagna gioia immane.
Quindi, accetta le fatiche,
perché in fondo sono amiche.
LA GIOSTRA (10-11)
Gira la giostra, gira veloce,
la gente sale ben volentieri:
per far svanire tutti i pensieri,
gridano i bimbi a piena voce.
Un primo giro, un altro ancora,
e poi finisce che ai bimbi in festa
a poco a poco gira la testa
finché di scender non vedon l’ora.
Cosi è anche il mondo: una gran giostra
dove si sale per divertirsi,
dove si scende senza arricchirsi,
dove ciascuno si mette in mostra.
40
IL SUPERMERCATO (8-9 anni)
PREGHIERA (10-11)
Sotto casa hanno piazzato
un gran bel supermercato
pieno zeppo di prodotti
con dei prezzi assai ridotti.
Dai bambini alle vecchiette,
dalle mamme alle coppiette,
è un via-vai per tutto il mese
di chi viene a far le spese.
L’obiettivo è risparmiare,
ma se inizi un po’ a guardare
riempirai presto il carrello
aggiungendo questo e quello.
E’ la legge del consumo
che fa andare presto in fumo
quanto avevi, in ore ed ore,
guadagnato con sudore.
Nel silenzio della sera
tra le cime già innevate
occhi chiusi, mani alzate,
sulle labbra una preghiera.
Grazie per le cose belle
che compongono il creato
e che non ho meritato:
sole e luna, cielo e stelle,
le montagne e le colline,
mari e fiumi, boschi e valli,
prati in fiore rossi e gialli
ghiacci e nevi, piogge e brine.
Grazie per tante persone
che ho incontrato sul cammino
e che, standomi vicino,
scopro quanto siano buone.
41
LA VOLPE E L’UVA (10-11)
Una volpe disonesta
s’era messa nella testa
di farsi una scorpacciata
di quell’uva maturata
nella vigna di cui spesso
arrivava sull’ingresso.
Visti i chicchi deliziosi
di quei grappoli gustosi
delle viti lassù in alto
pensò che, facendo un salto,
si sarebbe con un niente
tolta il gusto facilmente.
Prova e torna a riprovare,
finché, esausta di saltare,
disse allor la furbacchiona:
“Certo, l’uva non è buona;
che m’importa? Son sicura:
che non è neanche matura”.
Con la coda tra le gambe
rinunciò alle sue idee strambe;
così accade a molta gente
che a se stessa e agli altri mente:
se a una cosa non ci arriva
finge che non gli serviva.
IL CACCIATORE (10-11)
L’orecchio teso, sul grilletto il dito,
sta il cacciatore col fucile in mano;
il cane resta al fianco suo impietrito
e attende un movimento del fagiano.
Ed ecco, nello spazio d’un istante,
il silenzio squarciato da uno sparo
e poi l’uccello a terra sanguinante
colpito a morte, tristemente ignaro.
Il cane tra i cespugli è già schizzato
e al padrone la preda in fretta porta;
l’uomo, con il fucile ancor spianato,
guarda orgoglioso la sua preda morta.
Afferrato il trofeo con fare losco
a casa sua lo porta nella mano,
mentre in un’altra casa, là nel bosco,
degli uccelletti aspetteranno invano.
42
PATRIA (10-11)
Romanacci e milanesi,
veneziani e torinesi,
siciliani o fiorentini,
sardi, liguri, trentini,
calabresi oppur campani
su, stringiamoci le mani!
Siamo un popolo di artisti,
di pittori e musicisti,
in ogni epoca inventori
e del mar navigatori,
artigiani e pasticceri,
architetti e salumieri,
ed ancora di poeti
di giullari sempre lieti.
Sian fratelli: che facciamo
se più forte non ci uniamo
per tenere alto l’onore
di quel nostro tricolore
che ha percorso il mondo intero
e di cui ognun va fiero?
Alla patria nostra amata
mille volte bistrattata
oggi lo vogliamo dire:
siamo qui per t’applaudire!
OLTREMARE (10-11)
Di là dal mare,
laggiù, lontano,
come un gabbiano
vorrei volare.
Vorrei scoprire
ben volentieri
storie e misteri
a non finire.
Si dice spesso
che in fondo in fondo
in tutto il mondo
l’uomo è lo stesso.
Che pianga o rida,
mangi o lavori,
gioia e dolori:
l’eterna sfida.
43
Al bancone dei formaggi
le massaie fan la spola
e l’odor di gorgonzola
si diffonde nei paraggi.
Alla fine, soddisfatti,
avventori e commercianti
rientreranno gongolanti
per i buoni affari fatti.
IL MERCATO (10-11)
Oggi è giorno di mercato.
Nella piazza del paese
tutti corrono a far spese:
c’è chi sbuca da ogni lato.
In quel turbine vociante
che nessuno sa zittire
forsennato fa sentire
la sua voce ogni ambulante.
C’è chi elogia il proprio pesce:
d’altra parte non ha scelta,
deve venderlo alla svelta;
che farà se non vi riesce?
Chi ha la frutta e la verdura
l’offre a prezzi convenienti
agli increduli clienti
che hanno tutti un po’ premura.
Il fioraio, poco avanti,
con orgoglio mostra i fiori
dai bellissimi colori
proponendoli ai passanti.
Ha già estratto il suo coltello
l’imponente macellaio,
e col luccicante acciaio
sta squartando mucca e agnello.
MONDO ANTICO (10-11)
C’era la ruota con l’arrotino,
c’era la penna col calamaio,
delle castagne c’era l’omino,
c’era un baule su nel solaio.
Dentro ci stava di tutto un poco:
bambole rotte, vecchi vestiti,
un giradischi dal suono roco,
foto, quaderni, fogli ingialliti.
Antico mondo dimenticato:
al tuo richiamo oggi siam sordi;
mentre ti penso con cuore grato
della mia infanzia sfoglio i ricordi.
44
IL LUPO DI GUBBIO (10-11)
Un lupo viveva
nei pressi di Gubbio
che senza alcun dubbio
di fame ne aveva...
Se una pecorella
passava lì accanto,
voleva soltanto
riempir le budella.
Di Gubbio i signori
il povero lupo
già magro e un po’ cupo
volevan far fuori.
Ma disse Francesco:
“Trarrò con le buone
quel lupo a ragione
se un giorno lo pesco”.
E quando un bel giorno
il lupo ed il santo
sedettero accanto
col popolo attorno
Francesco promise:
“Avrai, te lo giuro,
un pranzo sicuro”.
E il lupo decise
che avrebbe lasciati
in pace gli agnelli
e come fratelli
li avrebbe trattati.
Il popolo intanto
di gioia piangendo
si strinse applaudendo
al lupo ed al santo.
45
L’ANNUNCIO AI PASTORI (10-11)
VIVERE IL NATALE (10-11)
Ai pastori intirizziti
portan gli angeli a gran frotte
un annuncio nella notte
che li lascia sbigottiti.
“Su, venite; non temete!
Oggi è nato un Salvatore!
D’una stalla nel tepore
un bambino troverete.
E’ Maria che l’ha deposto
proprio accanto a un asinello
non trovando nell’ostello
per dormire nessun posto.
Un Messia per voi è nato
dal re Davide disceso,
dai profeti a lungo atteso
ed al popolo annunciato.
Eliminerà ogni guerra
con la forza del vangelo:
Gloria a Dio lassù nel cielo,
e alle genti pace in terra!”
Natale è mistero
che avvolge ogni cosa,
è scia luminosa
nel cielo più nero.
Natale è calore
che unisce e rinsalda,
fa fremere e scalda
il fondo del cuore.
Natale è perdono,
è dimenticare,
ricevere e dare
un semplice dono.
Natale ti offre
la bella occasione
d’una buona azione
pensando a chi soffre:
guardandoti attorno,
scoprendo che il bene
allevia le pene
non solo in quel giorno!
46
REGALI DI NATALE (8-9)
ANNO NUOVO (10-11)
Sotto l’albero quest’anno
pacchi, dolci e regalini
come sempre troveranno
le bambine ed i bambini?
Parlan tutti della crisi
ed in giro per il mondo
siam perfino un po’ derisi
come un pozzo senza fondo.
Mi sa che Babbo Natale
anche lui non è da meno
e alla spesa eccezionale
ha senz’altro messo un freno.
Ma Natale è solo questo?
I regali non son tutto
e se sei un poco onesto,
sai che il mondo, bello o brutto,
puoi tu renderlo migliore
perché il bene vince il male.
Basta agli altri aprire il tuo cuore:
vuoi provarci per Natale?
Quando inizia un Anno Nuovo
di parenti c’è un ritrovo
e là in mezzo si è sicuri
che si sprecano gli auguri.
Tra un “Buon Anno”, un “buone cose”
e battute spiritose
a brindare si fa a gara,
pur tra i bimbi c’è chi impara.
Una pagina si volta,
la pellicola è riavvolta;
ma se un Anno Nuovo inizia,
quello vecchio è già immondizia?
Proiettati nel futuro
che è più incerto che sicuro
si dimentica il passato
per il qual nessuno è grato.
47
CIMITERO (10-11)
PENSIERI (10-11)
Ci si andava, l’intera famiglia,
quando già era calata la sera
ravvivando con una preghiera
quel legame che il tempo assottiglia.
Sotto il portico l‘eco dei passi,
sulle tombe una tremula luce;
strascicare di piedi tra i sassi
là fin dove il sentier li conduce.
Sulla lapide un nome, una foto,
una frase che vuole colmare
quell’immenso e incolmabile vuoto
tra di noi e chi fu familiare.
Dentro l’ombra di quel cimitero
che degli uomini il cuor addolora
è sepolto coi morti un mistero:
chi sa quando verrà la sua ora?
Cammina l’uomo coi suoi pensieri
come una nube sopra la testa
che non si vede, eppure resta
quasi una cappa, che volentieri
si toglierebbe, ma che lo tiene
imprigionato con le catene.
Pensieri lieti, pensieri neri,
pensieri assurdi, pensieri strani:
pensa al presente, pensa al domani,
pensa ai fantasmi pure d’ieri.
Non lo sapevi che basta appena
ad ogni giorno la propria pena?
48
LA VITTORIA DELL’ATLETA (10-11)
IL TRENO (10-11)
Del podio sul gradino
più alto sta l’atleta,
raggiunta ha la sua méta,
si sente emozionar.
In alto, sul pennone
issata è la bandiera:
lassù dal vento, fiera,
si lascia sventolar.
La nota familiare
d’un inno si diffonde:
il cuore suo confonde,
fa gli occhi luccicar.
Al collo una medaglia;
dagli altri contendenti
riceve i complimenti,
d’applausi uno scrosciar.
Di tanti sacrifici
il frutto ora è raccolto;
la gioia sul suo volto
nessun può cancellar.
C’era una volta il treno a vapore,
sbuffava lento, per ore ed ore,
il fumo della locomotiva
nel cielo azzurro, nero saliva.
Un viaggio in treno, un’avventura
che non sapevi mai quanto dura;
sedili duri fatti di legno,
confort moderni, nemmeno il segno.
In questo clima un po’ irreale
c’eran signori con il giornale,
c’erano mamme con i bambini
e le merende dentro i cestini.
Negli scomparti delle carrozze,
per quanto fredde, per quanto rozze,
c’era il calore d’una famiglia
o di qualcosa che le assomiglia.
Oggi se sali sul tuo bel treno
sei già arrivato in un baleno;
come una freccia corre veloce
ma ti rimane un dubbio atroce:
non era meglio quand’era peggio?
Forse mi sbaglio, forse vaneggio,
ma quel trenino che andava lento
lasciava tutti col cuor contento.
49
Pulcinella gliela taglia,
poi, da buon napoletani,
se la mangian con le mani.
Di pizzoccheri Arlecchino
si rimpinza con Gioppino;
bergamaschi, non si scappa,
devon bersi anche una grappa.
Bagna cauda a tutto spiano
per Gianguia, che ha già in mano
di Torino la bandiera
e un bicchiere di barbera.
Il toscano Stenterello
che è un po’ matto nel cervello
mangerebbe ogni mattina
una bella fiorentina.
Se di pesto dai una cassa
al buon Capitan Fracassa
caro a tutta la Liguria,
non gli fai certo un’ingiuria.
Peppa Nappa, siciliano,
si nasconde con in mano
una teglia grande e bella
di babà e di cassatella.
Burlamacco da Viareggio
di quegli altri non è peggio;
panzanella e ribollita:
la sua cena è già servita.
E per tutti un Carnevale
che sia allegro e conviviale,
delle maschere a braccetto
e gustando un buon dolcetto.
LE MASCHERE DI CARNEVALE (8-9)
Si festeggia il Carnevale
dappertutto in modo uguale,
ma le note mascherine,
baldanzose e birichine,
son di fatto provenienti
da regioni differenti
dove per i propri piatti
tutti quanti vanno matti.
Meo Patacca e Rugantino
stan facendo uno spuntino,
(non è certo cosa strana)
con porchetta e amatriciana.
Fagiolino e Balanzone
stan mangiando uno zampone
aggiungendo, benintesi,
tagliatelle bolognesi.
Pantalone è lì che stappa
un prosecco a Fracanappa
mentre al fuoco cuoce lenta
con gli uccelli la polenta.
Da Milano vien la Cecca
ed al posto di bistecca
gorgonzola sopraffino
offre al caro Meneghino.
Una pizza fa Tartaglia;
50
LIBERTA’ (10-11)
NATURA (10-11)
Una volte le prigioni
dalle sbarre ben protette
eran piene di imbroglioni,
ladri e miseri in manette.
Oggigiorno questa gente
in gran parte sta di fuori
mentre invece chi è innocente
è soggetto ai loro umori.
E per non metterci in mostra
restiam noi dietro sbarre
rassegnandoci alla nostra
libertà farci sottrarre.
Da ogni lato circondati
da muraglie e vetri aguzzi
ci siam tanto abituati
che facciam come gli struzzi.
Sole scalda, nebbia avvolge,
giorno a sera presto volge;
vento fischia, pioggia scroscia,
mar ruggisce, fior s’affloscia.
Stella brilla, nube corre,
luna cala, fiume scorre;
terra trema, neve cade,
brina i boschi e i campi invade.
Lampo squarcia, tuono echeggia,
gelo spacca e il tronco scheggia.
Quanta forza ha la natura!
Sta anche a te prenderne cura...
51
IL GREGGE (10-11)
Ogni tanto ancor si vede
nelle valli a primavera
qualche gregge che non chiede
prima che scenda la sera
altro che di pascolare
e potersi abbeverare.
Il pastore sta davanti
a indicare il buon cammino,
poi le pecore esitanti
con al fianco un agnellino,
dietro a tutti stanno i cani
al lor posto di guardiani.
E c’è pure un asinello:
ha sul dorso le coperte,
qualche pentola, un fornello,
e si mostra assai solerte.
Guardo il gregge e intanto penso
della vita qual è il senso:
meglio viver da leoni
senza guide e senza legge
che esser come i pecoroni
intruppati dentro il gregge?
Le mie idee saranno strane,
ma un gran dubbio mi rimane.
PASQUA (10-11)
Pasqua è sempre vita nuova:
è uno schiudersi di uova,
è un vivace coniglietto,
è una rondine sul tetto.
Pasqua è un suono di campane,
è zampillo di fontane;
Pasqua è festa di colori,
è l’odor di mille fiori.
Pasqua è un canto d’alleluia
nella notte triste e buia;
scardinate son le porte:
Pasqua è Vita oltre la morte!
52
I PIANETI (10-11)
I pianeti sono otto,
se li giri sopra e sotto
e li osservi per benino
ci puoi fare un bel giochino.
Il più piccolo è Mercurio
che ti porta un buon augurio
messaggero, se ci credi,
che ha le ali sopra i piedi.
Venere è come una brezza,
rappresenta la bellezza;
che sia giovane o sia vecchia
ogni donna in lei si specchia.
Poi c’è nostra madre terra
tra le braccia sue ci serra;
ha i difetti che sappiamo,
tutti noi però l’amiamo.
Più vicino a noi è Marte,
sembra starsene in disparte;
se la rabbia poi lo afferra
può venire a farci guerra.
Grande più di tutti è Giove
e su questo non ci piove...;
se gli va di dar battaglia
tuoni e fulmini lui scaglia.
Ha Saturno un grande disco
(pagherà per questo il fisco?);
dei raccolti protettore
piace ad ogni agricoltore.
Nel cratere d’un vulcano
pare che forgiasse Urano
lance ed armi d’ogni sorte
seminando ovunque morte.
E’ Nettuno il dio del mare
pronto i pesci ad inforcare;
star nell’acqua gli conviene
corteggiando le sirene.
Ci sarebbe anche Plutone
ma gli han detto con le buone
che è già stato declassato
e un po’ male ci è restato.
53
MONDO MULTIETNICO (10-11)
Un simpatico africano
vende borse per la strada;
poi proseguo piano piano
e ne vedo ovunque vada.
Al mercato di cinesi
è evidente l’invasione:
ti propongono cortesi
ogni tipo d’occasione.
Vado al ristorante indiano:
di ingredienti stravaganti
il mio piatto tengo in mano
con salsine ben piccanti.
Al semaforo c’è un tale
che vuol vendermi una rosa:
certamente è un orientale,
non sorprende ormai la cosa.
Vedo in strada degli artisti
di paesi sconosciuti,
saltimbanchi e musicisti
da lontano son venuti.
Multietnico è ‘sto mondo,
lo dobbiam mettere in testa
e accettarlo, perché in fondo
altra scelta non ci resta.
Forse che noi, dall’Italia,
non si emigra là in Australia?
Oltreoceano, in parte almeno,
di italiani non è pieno?
Se succede oggi il contrario
è perché cerca un salario
chi laggiù nel suo paese
non arriva a fine mese.
Son stranieri i mungitori,
son rumeni i muratori,
egiziano è il pizzaiolo
e di certo non è il solo.
Oggi ho visto due polacchi
incollare suole e tacchi
e ho scoperto che la sarta
è nativa di Giacarta.
L’impiegata è una malgascia
ed il posto non lo lascia;
l’infermiera è ecuadoregna
e il lavoro non disdegna;
la badante è un’ucraina,
brasiliana è la vicina,
un compagno della scuola
è arrivato dall’Angola.
La Ministra vien dal Congo?
Il problema non mi pongo.
Pure il Papa è un argentino:
certo, non è clandestino...
54
STADIO (10-11 anni)
E’ una bolgia il gran catino
dello stadio già da un’ora;
con lo sguardo ognuno allora
cerca il proprio beniamino
mentre scende sul terreno:
l’entusiasmo non ha freno.
Di striscioni e di bandiere
la gran curva è colorata;
per la squadra beneamata
sono i cori... e le preghiere;
poi dell’arbitro il fischietto
fa balzare il cuore in petto.
Alla caccia del pallone
vanno adesso i contendenti
col coltello in mezzo ai denti;
corre rapida l’azione,
cross dell’ala, grande stacco,
e il pallone è dentro il sacco!
Tutti attorno al marcatore,
si festeggia in mezzo ai salti;
urla e applausi sugli spalti
grida dell’allenatore
che pregusta la vittoria,
e il suo giorno di gran gloria.
Si conclude la partita
tra le zuffe e le schermaglie,
poi lo scambio delle maglie:
la contesa è ormai finita,
ma non cessan lunghi cori
per i vinti e i vincitori.
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SCHEDA DIDATTICA
QUESTIONARIO PER LA RIFLESSIONE E IL DIBATTITO
1.
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2.
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7.
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10.
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11.
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12.
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13.
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14.
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LA MIA CASETTA
pag. 1
Quali sono le “case” degli animali che conosci? • Descrivi la tua casa e dì le cose di essa che ti piacciono di più.
IL CORPO
pag. 1
Riscrivi le varie parti del corpo aggiungendone altre che conosci. • Descrivi quel è la funzione di ogni parte.
SPAZZOLINO
pag. 1
Quali sono le altre buone abitudini che si devono imparare? • Quanti denti hai nella bocca, come si chiamano e a cosa servono?
OGNUNO CERCA
pag. 1
Osservando la natura, prova ad dire quali altre cose vengono cercate e da chi. • Che cosa si aspetta il bambino dalla mamma? E la mamma dal
bambino?
OGNUNO AL SUO POSTO
pag. 2
In quali posti preferisci stare e perché? • Quali sono i tuoi ricordi di famiglia di quando eri più piccolo?
L’AQUILONE
pag. 2
Quali sono i giochi che si possono fare all’aperto e quale preferisci? • Se tu fossi un aquilone, dove ti piacerebbe volare e perché?
IL MERLO
pag. 3
Perché il merlo è fortunato? • Immagina di essere sul ramo di una pianta e descrivi quello che vedi.
IL PAPPAGALLO
pag. 3
Quali animali si fanno tra loro dei dispetti? • Alcuni animali usano dei metodi particolari per difendersi: quali conosci?
ANIMALI AMICI
pag. 4
Conosci degli animali che si comportano tra di loro come amici? • In che modo tu puoi essere amico degli animali?
LA CHIOCCIOLA
pag. 4
Dove ti senti più protetto, come la chiocciola nel suo guscio? • Quali sono le cose per le quali ti capita più spesso di essere svogliato?
ANIMALI STRANI
pag. 5
Quali sono gli animali più strani o buffi che conosci? • Se tu ti trasformassi in un animale, quale vorresti essere e perché?
IL MIO GATTO
pag. 5
Quali animali fanno paura ad altri animali? • Descrivi le caratteristiche degli animali domestici che conosci?
I COLORI
pag. 6
Trova due oggetti per ognuno dei colori descritti nella poesia. • Quali colori caratterizzano le quattro stagioni e perché?
LA ZANZARA
pag. 7
Quali sono gli animali più molesti che conosci? • In quale ambiente vivono più facilmente le zanzare e come possiamo difenderci da esse?
56
15. L’ALFABETO
pag. 7
• Usando la lettera muta dell’alfabeto, scrivi quattro nomi che contengano chi, che, ghi, ghe. • Trova un nome con ognuna delle seguenti doppie:
bb, cc, mm, nn, rr, ss, tt, zz.
16. LA FARFALLA
pag. 8
• Trova il nome di cinque insetti e metti accanto ad ognuno un aggettivo appropriato. • Quali altri insetti si posano sui fiori e con quale scopo?
17. IL RE
pag. 8
• Se tu fossi il re, che cosa ti piacerebbe fare? • Quali sono, nel mondo di oggi, le persone più famose e che hanno più potere?
18. MATRIMONIO NELLA FORESTA
pag. 9
• Scrivi il nome del maschio e della femmina degli animali della foresta che conosci. • Riscrivi i nomi degli animali citati nella poesia dicendo le
caratteristiche di ognuno.
19. DIFFERENZE
pag. 10
• Quali animali conosci che vivono nell’acqua oltre ai pesci? • Rana, pesce, ragno e uccello: a quale gruppo di animali appartengono?
20. IL PESCIOLINO
pag. 10
• Scrivi il nome di alcuni pesci che conosci di acqua dolce e di acqua salata. • Come dobbiamo comportarci con i corsi d’acqua perché i pesci non
muoiano?
21. LA STALLA
pag. 11
• Scrivi i nomi degli animali della stalla e le caratteristiche di ognuno. • Come si chiamano la femmina ed il piccolo del cavallo, della pecora, del
maiale, ecc.?
22. MINESTRONE
pag. 11
• Perché si dice che il minestrone di verdura fa bene? • Quali sono le verdure che si trovano più comunemente sulla tua tavola e quali preferisci?
23. BABBO NATALE
pag. 12
• In che modo devi comportarti per poter ricevere i doni di Babbo Natale? • Descrivi il clima natalizio: cosa noti di diverso nelle strade, nei negozi,
nelle case?
24. CARAMELLE
pag. 12
• Quali sono le cose “dolci” della vita, che ti piace assaporare? • Perché secondo te non si può vivere mangiando soltanto caramelle?
25. IL LOMBRICO
pag. 13
• Perché secondo te il lombrico può vivere “allegramente”? • Elenca le varie azioni che fai dal mattino alla sera, a differenza del lombrico.
26. I MESI
pag. 13
• Qual è il mese dell’anno che preferisci e perché? • Associa un mese ai seguenti nomi: mare, neve,vacanze, scuola, carnevale, vendemmia.
27. CONCERTO
pag. 14
• Quali strumenti musicali conosci? Quali sai suonare o ti piacerebbe suonare? • Con quali aggettivi potresti definire un concerto?
28. UNIONE
pag. 14
• Secondo te è meglio quando si è uniti o quando si è divisi? Perché? • Qual è la differenza tra essere vicini e essere uniti?
29. NASCITA
pag. 15
• Di che cosa ha bisogno un bambino appena nato? • Che cosa succede alla mamma quando aspetta un bambino? Quali cambiamenti?
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30.
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44.
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LA COCCINELLA
pag. 15
Quali animali si dice che portino fortuna? Tu ci credi? • Quali sono secondo te gli animali che hanno un “vestito” più bello e originale?
UNA STRANA COPPIA
pag. 16
Esistono coppie che vengono considerate “strane”? Perché? • Quali sono i sentimenti che aiutano una coppia a restare unita?
MAMMA
pag. 16
Con quali aggettivi definiresti la tua mamma? • Come puoi ricambiare l’affetto che la mamma ti dimostra?
IL GATTO E IL TOPO
pag. 17
Sei già stato in altri paesi ho hai conosciuto bambini che parlano altre lingue? • A cosa serve secondo te saper parlare altre lingue?
LA SETTIMANA
pag. 17
Qual è il giorno della settimana che preferisci e perché? • Com’è organizzata la tua settimana? Quali altri impegni hai oltre la scuola?
LA TRAPPOLA
pag. 18
Che cosa significa tendere una trappola e quando si usa questa espressione? • Quali animali si nutrono di altri animali? Di quali animali si nutre
l’uomo?
LA DOMENICA
pag. 18
Come ti piace trascorrere la domenica? Avete delle abitudini particolari in famiglia? • Quali differenze noti tra la domenica e gli altri giorni della
settimana?
LINGUE DIVERSE
pag. 19
Conosci delle parole in altre lingue oltre all’italiano? • Come è possibile intendersi con chi parla una lingua diversa dalla nostra?
LA RUOTA
pag. 20
In che senso si può dire che la vita è una grande ruota? • Se tu potessi tornare indietro, quali momenti della tua vita vorresti rivivere e perché?
IL PANE
pag. 20
Pensa alle cose di uso quotidiano e chiediti chi le ha costruite o preparate per te. • Come si può intendere la frase “spezzare il pane con
qualcuno”? Trovi che sia giusto?
IL MILLEPIEDI
pag. 21
Se tu avessi mille piedi per camminare, dove ti piacerebbe andare? • Ci sono bambini che per andare a scuola devono fare lunghi tragitti a piedi?
Dove?
I NUMERI
pag. 21
Prova a inventare delle combinazioni con i numeri. • Conosci l’origine dei numeri? Ti ricordi come si scrivono i numeri romani?
IL BRUCO
pag. 22
Che cosa ci insegna l’esempio del bruco? • Che lavoro ti piacerebbe fare quando sarai grande e perché?
IL RAGNO
pag. 22
Descrivi quello che vedi dalla tua finestra. • Quali sono i lavori che, come quello del ragno, richiedono più pazienza e precisione?
IL CIRCO
pag. 23
Hai già visto il circo (in realtà o in televisione)? Che cosa ti è piaciuto di più? • Pensi che la vita degli animali del circo sia bella?
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45. LE CINQUE DITA
pag. 24
• Pensa a quante cose puoi fare con le tue dita e descrivine alcune. • Quali messaggi si possono inviare attraverso le dita?
46. VORREI ESSERE
pag. 24
• Quali sono i tuoi pregi e quali i tuoi difetti che vorresti eliminare? • Sei soddisfatto della tua vita o ci sono delle cose che vorresti cambiare?
47. IL FRINGUELLO
pag. 25
• Quali sono le differenze tra la tua vita e quella del fringuello? • Perché in certi posti la gente, pur avendo meno di noi, sembra essere più felice?
48. COMPLEANNO
pag. 25
• Hai già organizzato una festa di compleanno? Puoi descriverla? • Sei contento di diventare ogni anno più grande o preferiresti restare sempre
piccolo?
49. SPERANZA
pag. 26
• Spesso si dice che si spera in un mondo migliore: tu come lo vorresti? • In che modo speri di poter contribuire al miglioramento di questo mondo?
50. L’AEROPLANO
pag. 26
• Sei già salito su un aereo? O l’hai visto solo da lontano? A cosa ti fa pensare? • Immagina di intervistare i passeggeri di un aereo: che cosa
domanderesti loro?
51. RIMPIANTO
pag. 27
• C’è qualche cosa del tuo passato che ti manca particolarmente? • Pensi che la felicità dipenda solo dalle cose che si hanno, o anche da
qualcos’altro?
52. DA LONTANO
pag. 27
• Ti chiedi mai da dove vengono le cose che usi quotidianamente? • Prova ad immaginare la storia di una persona di un altro paese che incroci per
strada.
53. IL CASTELLO
pag. 28
• Se tu abitassi in un castello, quale personaggio ti piacerebbe essere e perché? • Perché esistono i castelli e quali sensazioni ti comunicano?
54. IL FIORE
pag. 28
• In che modo possiamo rovinare le cose belle che la natura ci offre? • Se un fiore potesse parlare, cosa pensi che ti direbbe?
55. IL CUOCO
pag. 29
• Conosci persone appassionate del loro lavoro? E tu per che cosa ti appassioni? • Hai dei segreti che non racconti neanche al tuo miglior amico?
56. IL GRATTACIELO
pag. 29
• A che cosa ti fa pensare la vista di un grattacielo? • Perché in una città servono delle aree verdi? Quali benefici ne derivano?
57. LA LUMACHINA
pag. 29
• Preferisci fare le cose bene e lentamente o farle di fretta in modo arruffato? • Quali sono le cose che potresti fare meglio se tu avessi un po’ più
di pazienza?
58. SEGNALI DI FUMO
pag. 30
• Quali sono le invenzioni che hanno cambiato i modo di comunicare lungo la storia? • Prova a comunicare coi tuoi compagni senza usare le
parole.
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LA GOCCIA
pag. 30
Quali sono le cose che richiedono maggiore costanza? • In genere preferisci le cose facili o quelle difficili? Perché?
L’UCCELLINO
pag. 31
Cita una notizia bella e una brutta dell’attualità. • Quali sono le buone azioni che anche tu ogni tanto riesci a compiere?
GLI ELEMENTI
pag. 31
Fai altri esempi di cose a cui servono i quattro elementi fondamentali. • Quali di questi quattro elementi vorresti essere e perché?
BUONGIORNO
pag. 32
Descrivi come inizia la giornata nella tua famiglia. • Quali sono le cose che possono cambiare una giornata e renderla migliore?
STORIE
pag. 32
Cerca di immaginare e di raccontare brevemente la storia di un bambino diverso da te. • Quali sono le cose che appartengono alla tua storia di
cui ti senti orgoglioso?
PROVERBI E ANIMALI
pag. 33
Cita altri proverbi che conosci e spiegane il significato. • Quali altre cose, oltre ai proverbi, fanno parte della saggezza popolare?
L’UOMO RICCO
pag. 34
Inventa un racconto in cui una persona disonesta fa una brutta fine. • Sei su una nave che sta colando a picco. A cosa penseresti? Cosa faresti?
ARCOBALENO
pag. 34
Quando appare l’arcobaleno e che cosa simboleggia l’armonia dei suoi colori? • Scrivi un racconto di fantasia con colori che non esistono (es. un
cane verde).
LA STORIA DI PINOCCHIO
pag. 35-36
Quale morale ci insegna la storia di Pinocchio? • Tra i personaggi della storia di Pinocchio, in quale ti identifichi di più e perché?
L’ACQUAZZONE
pag. 37
Quali sono i benefici che derivano dalla pioggia? • In quali regioni le piogge sono particolarmente scarse e quali sono le conseguenze?
LA BEFANA
pag. 37
Ci sono persone che per il loro modo di fare ti ricordano la Befana? • Se la Befana invece di regali distribuisse “virtù”, quale le chiederesti di
portarti?
L’ISOLA
pag. 38
Se tu dovessi vivere per un mese su un’isola deserta, quali oggetti porteresti con te? • Quali isole hai visitato o conosci che presentano
particolari attrattive?
IL GIARDINO ZOOLOGICO
pag. 38
Quali animali “esotici” conosci e quali hai già visto personalmente? • Che impressione ti fa vedere degli animali dietro le sbarre? A te piacerebbe
vivere così?
IL PIOPPO
pag. 39
Guardati attorno e pensa a tutte le cose che sono state fabbricate con il legno. • Che importanza hanno gli alberi per la vita umana? Possiamo
distruggerli come vogliamo?
60
73. STUPORE
pag. 39
• Osservando attentamente la natura, quali sono le cose che ti stupiscono di più? • Quale rapporto deve instaurare l’uomo con la natura che lo
circonda?
74. FATICHE
pag. 40
• Quali sono le tue fatiche quotidiane, di cui faresti volentieri a meno? • Secondo te c’è sempre un premio alla fatica, o esistono dei casi in cui si
fatica per nulla?
75. LA GIOSTRA
pag. 40
• Quali altri divertimenti “tradizionali” (simili alla giostra) conosci? • Commenta la frase: “Il mondo è come una grande giostra”. Cosa significa
secondo te?
76. IL SUPERMERCATO
pag. 41
• Che cosa ti piace e che cosa non ti piace dei supermercati e dei centri commerciali? • I tuoi genitori ti comprano tutto quello che ti piace? O a
volte devi rinunciare a qualcosa?
77. PREGHIERA
pag. 41
• Quando ammiri le bellezze della natura, quale sentimento ti viene spontaneo? • Quali sono nella tua vita le persone che riconosci di dover
ringraziare e perché?
78. IL CACCIATORE
pag. 42
• Da sempre la caccia è stata per l’uomo un mezzo di sussistenza. Oggi è ancora così? • Che rapporto dobbiamo avere con gli animali per vivere in
armonia?
79. LA VOLPE E L’UVA
pag. 42
• Ti è già capitato qualche volta di comportarti un po’ come la volpe della favola? • Che cosa fai quando desideri una cosa e non puoi averla?
Pensi a chi ha meno di te?
80. PATRIA
pag. 43
• Sei orgoglioso della tua patria? O ci sono cose che secondo te andrebbero migliorate? • Per che cosa il tuo paese d’origine è conosciuto e
apprezzato nel mondo?
81. OLTREMARE
pag. 43
• Quali sono secondo te le “sfide” che da sempre l’essere umano deve affrontare? • Cosa significa per te il detto che : “Tutto il mondo è paese”?
82. IL MERCATO
pag. 44
• Descrivi alcune scene tipiche di un mercato (del tuo o di un altro paese). • Chiedi ai tuoi genitori com’è cambiato il mercato rispetto a una
ventina d’anni fa.
83. MONDO ANTICO
pag. 44
• Ci sono oggetti che usavano i tuoi genitori o i tuoi nonni e che oggi non si usano più? • Quali sono le cose moderne che hanno rimpiazzato quelle
vecchie? Con quali vantaggi?
84. IL LUPO DI GUBBIO
pag. 45
• La convivenza con i vicini non è sempre facile... Racconta un episodio in proposito. • La storia insegna che per raggiungere un’intesa è meglio
usare le buone o le cattive maniere?
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85.
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86.
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87.
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88.
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89.
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90.
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93.
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L’ANNUNCIO AI PASTORI
pag. 46
Credi che il racconto di Natale si basi su un fatto storico? Quale? • Quali altre tradizioni non cristiane si sono aggiunte per festeggiare il Natale?
VIVERE IL NATALE
pag. 46
E vero che a Natale “tutti si sentono più buoni”? E tu, pensi a qualche gesto di bontà? • Esistono vicino a te delle situazioni di povertà per le
quali nel tuo piccolo puoi fare qualcosa?
REGALI DI NATALE
pag. 46
Come incide la crisi di cui si parla spesso sul modo di festeggiare il Natale? • Oltre ad aspettarti qualcosa per Natale, che cosa tu puoi dare agli
altri?
ANNO NUOVO
pag. 47
Descrivi un veglione o un pranzo di Capodanno a cui hai preso parte. • Quali sono le tue aspettative per il Nuovo Anno e quali i ricordi più belli
dell’anno vecchio?
CIMITERO
pag. 48
Che cosa pensi delle persone che non ci sono più? Continui ad avere un “rapporto” con loro? • Se tu potessi, quali persone vorresti far ritornare
in vita e perché?
PENSIERI
pag. 48
Pensi più spesso al tuo passato o al tuo futuro? A che cosa in particolare? • Quali sono secondo te le maggiori preoccupazioni per i tuoi genitori
e la gente in generale?
LA VITTORIA DELL’ATLETA
pag. 49
Mettiti nei panni di un atleta che vince un’importante gara e descrivi le tue emozioni. • Che cosa sono le “paraolimpiadi” e che importanza
hanno per chi vi partecipa?
IL TRENO
pag. 49
Racconta un episodio avvenuto durante un viaggio in treno o su un mezzo pubblico. • Sali su un treno che ti porta in un paese immaginario e
descrivi questo paese.
LE MASCHERE DI CARNEVALE
pag. 50
Che cosa ti ricorda il Carnevale? Maschere, sfilate, scherzi, dolci...? • Quali sono i piatti caratteristici della tua regione o del tuo pese di origine?
Quando li mangi?
NATURA
pag. 51
Quali fenomeni esprimono maggiormente la forza e la bellezza della natura? • La natura ti chiede di rispettarla. In che modo lo puoi fare?
LIBERTA’
pag. 51
Credi che in ogni parte del mondo la gente sia realmente libera? Porta qualche esempio. • Nella nostra società è giusto sentirsi liberi di fare
quello che si vuole?
PASQUA
pag. 52
Quali sono i simboli della Pasqua e qual è per te il significato di tale festa? • Pensi che esista un’altra vita oltre questo mondo? Come te la
immagini?
62
97.
•
98.
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IL GREGGE
pag. 52
Descrivi gli aspetti positivi e negativi di un’esperienza di gruppo che hai vissuto. • Preferiresti essere un leone o una pecora? Perché?
I PIANETI
pag. 53
Come ti immagini l’arrivo sulla terra degli abitanti di un altro pianeta? • Nell’antichità ogni pianeta era legato ad una divinità. A quale di esse ti
senti più vicino?
99. MONDO MULTIETNICO
pag. 54
• Descrivi una scena di vita quotidiana dove appare che il mondo è ormai multietnico. • Trovi giusto che ognuno (italiani compresi) rimanga nel
suo paese di origine oppure...?
100.
STADIO
pag. 55
• Quali cose sono inaccettabili nel mondo dello sport? • Cosa significa: “L’importante è partecipare”? Pensi che succeda così nel mondo dello
sport?
INDICE PER ARGOMENTO
ANIMALI
OGNUNO AL SUO POSTO
IL MERLO
IL PAPPAGALLO
ANIMALI AMICI
LA CHIOCCIOLA
ANIMALI STRANI
IL MIO GATTO
LA ZANZARA
LA FARFALLA
MATRIMONIO NELLA FORESTA
DIFFERENZE
IL PESCIOLINO
LA STALLA
IL LOMBRICO
CONCERTO
LA COCCINELLA
UNA STRANA COPPIA
IL GATTO E IL TOPO
LA TRAPPOLA
LINGUE DIVERSE
IL MILLEPIEDI
IL BRUCO
IL RAGNO
IL FRINGUELLO
LA LUMACHINA
L’UCCELLINO
PROVERBI E ANIMALI
IL GREGGE
RICORRENZE
BABBO NATALE
NASCITA
LA SETTIMANA
LA DOMENICA
COMPLEANNO
LA BEFANA
L’ANNUNCIO AI PASTORI
VIVERE IL NATALE
REGALI DI NATALE
ANNO NUOVO
pag. 2
pag. 3
pag. 3
pag. 4
pag. 4
pag. 5
pag. 5
pag. 7
pag. 8
pag. 9
pag. 10
pag. 10
pag. 11
pag. 13
pag. 14
pag. 15
pag. 16
pag. 17
pag. 18
63
pag. 19
pag. 21
pag. 22
pag. 22
pag. 25
pag. 29
pag. 31
pag. 33
pag. 52
pag. 12
pag. 15
pag. 17
pag. 18
pag. 25
pag. 37
pag. 46
pag. 46
pag. 46
pag. 47
LE MASCHERE DI CARNEVALE
PASQUA
STORIE
STORIE
L’UOMO RICCO
LA STORIA DI PINOCCHIO
LA VOLPE E L’UVA
IL LUPO DI GUBBIO
PERSONE
IL RE
MAMMA
IL CUOCO
IL CACCIATORE
LA VITTORIA DELL’ATLETA
LUOGHI
IL CIRCO
L’AEROPLANO
IL GRATTACIELO
L’ISOLA
LA GIOSTRA
IL SUPERMERCATO
IL MERCATO
CIMITERO
IL TRENO
STADIO
NATURA
IL FIORE
LA GOCCIA
GLI ELEMENTI
ARCOBALENO
L’ACQUAZZONE
IL PIOPPO
STUPORE
NATURA
I PIANETI
pag. 50
pag. 52
VARIE
LA MIA CASETTA
IL CORPO
SPAZZOLINO
OGNUNO CERCA
L’AQUILONE
I COLORI
L’ALFABETO
MINESTRONE
CARAMELLE
I MESI
UNIONE
LA RUOTA
IL PANE
I NUMERI
LE CINQUE DITA
VORREI ESSERE
SPERANZA
RIMPIANTO
DA LONTANO
IL CASTELLO
SEGNALI DI FUMO
BUONGIORNO
FATICHE
PREGHIERA
PATRIA
OLTREMARE
MONDO ANTICO
PENSIERI
LIBERTA’
MONDO MULTIETNICO
pag. 32
pag. 34
pag. 35-36
pag. 42
pag. 45
pag. 8
pag. 16
pag. 29
pag. 42
pag. 49
pag. 23
pag. 26
pag. 29
pag. 38
pag. 40
pag. 41
pag. 44
pag. 48
pag. 49
pag. 55
pag. 28
pag. 30
pag. 31
pag. 34
pag. 37
pag. 39
pag. 39
pag. 51
pag. 53
pag. 1
pag. 1
pag. 1
pag. 1
pag. 2
pag. 6
pag. 7
pag. 11
pag. 12
pag. 13
pag. 14
pag. 20
pag. 20
pag. 21
pag. 24
pag. 24
pag. 26
pag. 27
pag. 27
pag. 28
pag. 30
pag. 32
pag. 40
pag. 41
pag. 43
pag. 43
pag. 44
pag. 48
pag. 51
pag. 54
Stampato in proprio a Bujumbura (Burundi) – settembre 2014
Contatti: [email protected]
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