Rassegna Stampa

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Venerdì 18 aprile 2014
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Rassegna del 18 aprile 2014
ASL BRESCIA
Il Giornale Di Brescia
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MORIA DI API NELLA BASSA E SUL GARDA, È ALLARME
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Il Giornale Di Brescia
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GHEDI LA CASA DI RIPOSO È COMMISSARIATA
Bresciaoggi
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DECADUTI I VERTICI FASL COMMISSARIA LA CASA DI RIPOSO
3
Bresciaoggi
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UNA CASA PER I GATTI IN VALLE DELLE CARTIERE
4
Gaf
2
SANITÀ LOMBARDIA
Il Giornale Di Brescia
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ALZHEIMER GRUPPO DI SOSTEGNO
5
Moria di api nella Bassa e sul Carda, è allarme
Nella zona colpita ci sono 4mila dei 1 Ornila alveari della provincia. La causa è sconosciuta
BRESCIA Le segnalazioni si fanno
sempre più insistenti: nella pianura bresciana e sul Garda mancano
sempre più api dagli alveari. Muoiono a causa di un misterioso killer
che non è ancora stato individuato.
Il problema è serio perché nella zona colpita ci sono 4mila alveari (dei
1 Ornila della nostra provincia) cui
si sono aggiunti quelli dei nomadisti perché è la stagione ideale per il
miele di acacia. Tutto bene invece
in montagna, in collina ed anche
nelle zone a vigneto come la Franciacorta. Difficile per ora quantificare il danno perché non si trovano api morte negli alveari. Accade
che le api che vanno in cerca di nettare non tornino più indietro.
L'Istituto Zooprofilattico e l'Asl sono in allarme, ma chiedono di avere dei campioni da esaminare, che
gli apicoltori non sono in grado di
fornire. Claudio Vertuan, presidente provinciale e regionale dell'Associazione apicoltori, spiega che
«non si trovano api morte sul predellino o davanti alle arnie come in
altre occasioni. Al massimo si possono trovare il mattino seguente solo alcune api morte sul fondo
dell'arnia, probabilmente le bottinatrici che hanno assorbito una dose leggera di qualche sostanza velenosa e che vanno a morire più lentamente durante la notte».
«Sembra - dice Vertuan - di essere
tornati al periodo in cui le api venivano uccise dai neonicotinoidi im-
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piegati nella coltivazione del mais,
ma quei prodotti sono da tempo
vietati. Sta di fatto - che le segnalazioni arrivano dal Piemonte alla
pianura del Friuli e da tutte le province lombarde, non in modo omogeneo, sempre da zone di pianura
adibite soprattutto alla coltivazione del mais, dove però dovrebbe essere ora impiegato un prodotto annunciato come non tossico per le
api». Però «l'analogia con qualche
anno fa è forte, come pure la paura
di tornare di nuovo indietro e che
tutto sia da rifare». Va detto che, dopo una primavera 2013 disastrosa,
le api stanno lavorando a pieno ritmo favorite dal bel tempo e dalle
temperature miti. Poteva, per il
miele, essere una grande annata.
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Ghedi La Casa di riposo è commissariata
L'ex presidente: «Questioni tecniche». Ora alla guida un funzionario dell'Asl
GHEDI La casa di riposo (o centro polifunzionale per anziani) di Ghedi è stata
commissariata. Il cavalier Alfredo Grassi, che da alcuni lustri guidava il consiglio di amministrazione di questa bella
realtà (Grassi era in carica dai tempi del
sindaco Osvaldo Scalvenzi), non è più il
presidente del centro polifunzionale. Da
un paio di giorni è stato sostituito da un
funzionario dell'Asl.
Il motivo del commissariamento non è
economico (i conti della casa di riposo
sono i ordine), ma di natura tecnica, forse anche politica. Questa, almeno, è l'ipotesi dello stesso Alfredo Grassi. «Aveva-
mo proposto una variazione di alcuni
punti dello statuto - riferisce l'oramai ex
presidente -, anche e soprattutto per cercare di svincolare questa struttura dalla
politica. In Regione avevano chiesto alcune varianti alla bozza da noi proposta:
varianti che abbiamo introdotto. Sembrava che le cose andassero bene. Prima, infatti, ci avevano anticipato che era
tutto ok; poi, invece, ci hanno detto che il
nuovo statuto non andava bene».
In questa situazione di sostanziale stallo
è arrivato il momento di rinnovare il consiglio di amministrazione: Grassi sperava di poter procedere col nuovo statuto;
ASL BRESCIA
così non è stato. Infatti sono passatii termini massimi ed è arrivato il commissario.
Il sindaco Lorenzo Borzi dice di non saperne niente: «Ho appreso del commissariamento solo questa mattina (ieri,
ndr). Tempo fa avevo chiesto di conoscere le novità che si volevano introdurre
nel nuovo statuto; non avendo ricevuto
risposta da Ghedi, mi sono rivolto all'Asl
e alla Regione. Per quanto ci riguarda,
non abbiamo fatto alcuna pressione; ci
siamo limitati a reclamare altrove spiegazioni che, pur richieste più volte, non ci
erano ancora state fornite».
gaf
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GHEDI. Il presidente uscente: «Un caso politico»
Decaduti i vertici
FAsl commissaria
la Casa di riposo
Il taglio degli esponenti comunali
non viene ratificato dalla Regione
Da martedì la Casa di riposo di
Ghedi è commissariata. LAsl ha
affidato la guida della struttura
socio-assistenziale a Gianluca
Fornari. Un atto dovuto per garantire l'attività della Rsa allaluce del mancato rinnovo del Consiglio di amministrazione. Dopo diciotto anni di mandato Alfredo Grassi, artefice del salto di
qualità compiuto dagli anni
Duemila dalla Casa di riposo, ha
dovuto uscire di scena. Si tratta
di un commissariamento legittimo ma «anomalo» in quanto il
complesso per anziani gode di
buona salutefinanziaria:afronte di ricavi attorno ai 4 milioni
di euro, l'ultimo esercizio si è
chiuso con un utile di 11 mila euro, una performance resa ancora più positiva alla luce dei 200
mila euro di ammortamenti e di
una quota di accantonamenti
pari a 80 mila euro.
Gli standard dei servizi e il livello di confort della Casa di riposo
di Ghedi sono fra i più alti della
provincia. Eppure al momento
di rinnovare la governance qualcosa è andato storto, lutto è cominciato più di un anno fa quando il Consiglio di amministrazione ha deciso di modificare lo statuto. La variazione più contro-
versa era quella che dimezzava
(da due a un esponente), la
rappresentatività del Comune
in seno al Consiglio di amministrazione. La modifica puntava
ad alleggerire la presenza della
politica nella stanza dei bottoni
e affidava ad una commissione
formata da ex consiglieri e esponenti degli enti benefattori la
scelta di tre nomi chiamati a rappresentare le associazioni locali. Sugli emendamenti dello statuto, la Regione a cui spettal'ultima parola in materia, avanzò
una serie di osservazioni, subite
recepite dal board della Rsa. Ma
il placet scritto del Pirellone
non è mai arrivato. «Dagli uffici
di Milano - spiega Grassi - abbiamo ricevuto risposte evasive e
imbarazzate. Solo in un secondo tempo abbiamo appreso di
presunte pressioni da parte del
sindaco di Ghedi affinchè lo statuto rinnovato non fosse approvato dalla Regione».
Nel frattempo il Consiglio di
amministrazione è scaduto: la
Giunta aveva proposto di rinnovarlo conle vecchie regole, mentre Grassi chiedeva di attendere
la decisione della Regione. Alla
fine l'Asl ha rotto gli indugi commissariando la Rsa. • M.MO.
ASL BRESCIA
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TOSCOLANO MADERNO. Risolta da Comune e Asl la situazione della colonia felina di via San Bartolomeo
Una casa per i gatti in Valle delle Cartiere
bitazione di via San Bartolomeo, dalla poetessa Francesca
Paola Zanini Garioni, deceduta in gennaio. Quindi li hanno
trasportati nella struttura dell'Asl a Brescia, dove rimarranno una quarantina di giorni.
Poi, se nessuna famiglia li
adotterà, verranno trasportati
Il sindaco Delia Castellini
nel terreno in Valle, di proprietà
del municipio.
Gli esperti della medicina vete«Nei
prossimi giorni bisorinaria dell'Asl, la Forestale e
gnerà
trovare
i gatti che manl'amministrazione comunale
cano
all'appello.
Sembra ce ne
di Toscolano Maderno sono infossero
in
circolazione
12 o 15,
tervenuti sulla vicenda dei gatmolti
meno
dei
numeri
che
ti abbandonati, trovando una
qualcuno
ha
sparato
nelle
setsoluzione. È stato individuato
lo spazio in cui trasferire gli timane scorse - dice il sindaco
animali: all'interno della Valle Delia Castellini-. Assieme al vedelle cartiere, nella zona del terinario abbiamo reperito un
ponte e del fatiscente palazzo luogo idoneo, dotato di una caMafizzoli.
setta che servirà da riparo e di
L'operazione è iniziata con la oggetti per giocare, incaricansterilizzazione. Gli addetti do un paio di volontarie di ochanno «catturato» quattro cuparsi di loro. Il proprietario
gatti, appartenenti alla colo- dell'edificio di via San Bartolonia accudita in passato nell'a- meo ci ha autorizzato a entra-
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re nel suo giardino, a patto di
non vedere esponenti di nessuna associazione».
Sulla vicenda aveva fatto sentire la sua voce Isabelle Daubresse Veneziani, presidente
di «Rifugio animali felici», affermando che «in base allalegge 33 del 2009 i randagi appartengono al sindaco. E, in caso
di problemi, è il comune a dover intervenire, senza delegare la soluzione ad altri».
Ora Castellini lascia intuire
di essere dispiaciuta del clima
rovente che si è venuto a creare, e di non aver lasciato cadere l'intenzione di rispondere
con una querela alle accuse ricevute. «Siamo intervenuti
per una questione sanitaria conclude -. Ne approfitto per
ringraziare della collaborazione l'Asl, la Forestale e le due volontarie. Quanto malanimo,
però». «SE.ZA.
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ALZHEIMER
Gruppo di sostegno
• Dalle 15.15 alle 16.30
nella sede dell'Associazione
Alzheimer, in via Del Gallo
22-24, in città, si terrà il
gruppo di sostegno per i
familiari dei malati di
Alzheimer e di demenza,
guidato da uno specialista
psicoterapeuta. Il gruppo è
riservato ai soci ordinari.
SANITÀ LOMBARDIA
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