Complesso Monumentale di S. Lorenzo Maggiore Sommario EDITORIALE 2 Orgogliosi di essere Lions di A. Bava nulla dies sine linea IL GOVERNATORE 3 L’augurio di un anno denso di avvenimenti di L. Buffardi 108Ya I Lions 4 Pace e Libertà oltre la Carità 6 Dove vanno gli “strumenti”... 8 Matera Capitale Europea della Cultura di E. Bocchini di G. Sava di L. Caruso L’Intenazionalità 10 All Africa 2014 12 Messaggio del Presidente del Comitato di C. Marino di J. Bouraoui PRIMO PIANO 14 Meeting dell’Amicizia 15 Il valore dell’Amicizia di L. Buffardi 16 Proposte per superare la crisi dell’Associazione di G. Amenta 18 La crisi sociale di E Cirillo 20 Congresso d’Inverno di C. Burattino 21 Programma del Congresso d’Inverno Riflessioni e opinioni 22 È l’ora di darsi una scossa di B. Canetti 24 Continuiamo a parlare della crisi del lionismo di F. Palmieri 25 Nuovo metodo per una nuova via del lionismo ...di R. Rivieccio 26 Il Lionismo tra fede e prassi di R. De Lucia 28 Il “nuovo”: una necessità per l’Associazione di F. Aurilio 30 Il Bilancio Sociale dei Clubs di F. Violi 32 Il coraggio di cambiare di P. Morbici I Services 34 Poster per la Pace di M. Sorrentino 36 Quattro zampe per un sentiero di luce di P. Gattola 37 Convenzione con Federottica e Confcommercio di A. Tajani 38 I Lions e la Borsa Mediterranea del Turismo Arch. di A De Caro 40 Prevenzione del diabete di N. Bellucci 42 Un progetto integrativo di R. Rizzo Mondo Lions e dintorni 44 Donazione degli organi 45 Si rinnova la tradizione del distretto 46 Note della IV Circoscrizione 48 Arte e beni culturali 50 Un sorriso dal Sud 51 Io al diabete non la do vinta 52 Carta dell’amicizia 53 Cardioday 54 Melanoma’s day 55 Gabinetto distrettuale 56 Lettura e musica con il “Campiello” ...... 57 A proposito di femminicidio.... di P. Conti di G. De Martino di A. De Caro di S. Brancaccio di A. Di Biase di P. Menna di S. Napolitano di N. Curcio di L. Di Bartolomeo di A. Vitetti di R. Masi LA POSTA DEL DIRETTORE 58 La perdita dei Soci di A. Fuscaldo IL SALUTO 60 In memoria di Alfonso Caterino 61 In memoria di Pasquale Cristiani 62 In memoria di Ugo Gaeta di M. Romano di A. Capobianco di E. Bocchini L’ANGOLO DEI LEO 63 Ospite del Leo Club di Parigi 64 Disabilità e non diversità 64 Regaliamo una donazione La Rivista del Distretto di A. Casaleno Editore The International Association of Lions Clubs Distretto 108Ya Anno sociale 2013- 2014 Autorizzazione del Tribunale di Vibo Valentia n. 51/1983 del 3 gennaio 1983 Governatore Luigi Buffardi Direttore Responsabile ARISTIDE BAVA Responsabile Redazionale SABATO RUGGIERO Responsabile Telematico: DOMENICO FUTIA Comitato di Redazione: Salvatore Longo Prisco Cutino Alberto Zaza d’Aulisio Antonio De Caro Teodosio Cillis Antonio Vitetti Maurizio Bonanno Francesco Blasi Impaginazione grafica e stampa Poligrafica Ruggiero Z. Ind.le Pianodardine Avellino Tel. 0825 628411 La redazione si riserva il diritto di modificare gli articoli per esigenze editoriali. Per la pubblicazione sulla rivista 108 Ya gli articoli devono essere in Word e non superare le 2500 battute e le immagini in f.to Jpg da inviare all’indirizzo di posta elettronica: aristidebava @libero.it [email protected] [email protected] Gli articoli eccessivamente lunghi se non precedentemente concordati non sarannopresi in considerazione Per il prossimo numero Inviare i testi, POSSIBILMENTE CORREDATI DA FOTOGRAFIE, Entro il 20 FEBBRAIO 2014 Editoriale La strada per sentirci tutti orgogliosi di essere Lions D ovessi fare un augurio a tutti noi per questo nuovo anno avrei poco da aggiungere all’auspicio che accompagna le riflessioni del nostro Governatore Luigi Buffardi che riportiamo alla pag. 3 di questa rivista. E se dovessi auspicare la giusta strada del lionismo, avrei solo da invitarvi a leggere l’illuminante scritto di Ermanno Bocchini che riportiamo tra le prime pagine di questa stessa rivista. Ma l’uno e l’altro sono articoli di alta levatura che travalicano gli aspetti più strettamente legati ai fatti specifici del nostro Distretto e che invitano, quindi, a delle riflessioni più generalizzate sulla attività nazionale ed internazionale del lionismo, che forse a molti di noi sfugge nella sua pienezza e che, invece, dovrebbe essere asse portante di ogni nostra iniziativa. E forse anche per questo mi piace partire da questi due scritti per andare a ribadire piu’ specificatamente la necessità che la nostra politica associativa si scrolli di dosso i piccoli personalismi e le divisioni che, nostro malgrado, aleggiano nei nostri Clubs e che, piaccia o non piaccia sono uno dei motivi principali delle eccessive defezioni che stiamo registrando o delle crisi che spesso siamo costretti a vivere, a volte di riflesso per i ruoli che occupiamo, a volte direttamente se riguardano l’interno del nostro Club. Ho avuto modo di scrivere nel precedente numero di questa rivista della necessità che ogni Socio si senta Lion a tutti gli effetti, con cariche o senza cariche, giovane o anziano, e che accantoni soprattutto l’idea di 2 considerarsi “estraneo”. Devo dire che il riscontro positivo che ha avuto quell’editoriale mi ha ulteriormente convinto che sono molti i Soci che, purtroppo, non vivono il lionismo per come dovrebbero proprio per questo motivo. E se tanti amici mi hanno confermato di aver avvertito quel tipo di disagio è il segno tangibile che il problema esiste. E non è nuovo. Prendiamone atto; tutti. E sforziamoci di affrontarlo nel migliore dei modi per dare più linfa ai nostri Club e per creare le condizioni ottimali di vivibilità al loro interno aiutando – l’invito in questo caso è rivolto ai Soci con maggiore esperienza – chi si sente ancora “estraneo” a divenatre realmente uno di noi. Come? Nel modo più semplice. Facendolo partecipare non già e non solo, alle riunioni, agli incontri e ai service del nostro Club, ma piuttosto alle riunioni di zona, agli incontri di circoscrizione, ai congressi, agli stessi interclubs. Dove insomma si parla e si vive il lionismo. Non quello di facciata, ma quello reale, con i suoi pregi e i suoi difetti; che fa anche discutere ma che alla fine appassiona. Appena qualche settimana addietro ho partecipato ad un incontro interclubs organizzato dal presidente della zona 25, Giuseppe Ventra a Serra San Bruno, localita’ scelta non a caso in quanto all’interno del Club si erano verificati dei problemi. I presenti grazie anche agli interventi dello stesso Ventra, del presidente di circoscrizione Giovanni Micalizzi e, soprattutto di Pino Macino, responsabile GMT, che ha Lions 108YA di aristide bava sviluppato una relazione di grande impatto, sono usciti dall’incontro fortemente arricchiti da una “bella giornata di lionismo proclamato” come ha giustamente evidenziato il segretario di circoscrizione Sandro Borruto. E probabilmente quella giornata è servita a ridare spinta e passione al presidente del Club Francesco Andreacchi e, forse anche a salvare il Club. Perché dico questo? Perché a volte basta solo un pizzico di intuizione per risolvere i problemi. Ma anche in questo c’é il rovescio della medaglia. Una bella giornata lionistica alla quale hanno partecipato i soli addetti ai lavori e non gia’ tutti i Soci che certamente si sarebbero potuti arricchire di autentico lionismo. Ecco, dunque, che torna la considerazione di prima e la necessità di rendere tutti i soci “attivi”. Una necessità che è anche l’ augurio principale che mi faccio, e vi faccio, per questo nuovo anno, con la convinzione che il rilancio del lionismo passa, in maniera prioritaria, da questa strada. Una strada che guarda al futuro, quello importante, auspicato, appunto, nelle riflessioni di Luigi Buffardi e nello scritto di Ermanno Bocchini. Quello, per intenderci, che renderebbe veramente ognuno di noi orgoglioso di essere Lions. Incontro programmatico Governatore Un 2014 ricco di amore e armonia L’augurio di un anno denso di avvenimenti L’auspicio più grande, unitamente a quello di un maggior impegno del mondo lions, in vista degli importanti appuntamenti di Napoli, di Tunisi e di Tangeri, è che ognuno di noi capisca appieno il ruolo che ha nella società, facendo in modo che grazie alle sinergie e alle professionalita’ si possa contribuire a risolvere gli attuali grandi problemi sociali, realizzando quella solidarietà verso la quale ci indirizza e ci spinge il nostro Presidente Internazionale. S iamo all’inizio di un anno nuovo, che si preannuncia, per noi, denso di avvenimenti. Avvenimenti importanti per la nostra crescita, per la visibilità dell’Associazione, per l’entusiasmo che sicuramente susciteranno in tutti. Non ho dubbi che ciascuno di noi avrà già annotato nella propria agenda, dalla copertina lucida e ben tesa, gli impegni ai quali il Distretto ci chiama. Avremo registrato il Congresso d’Inverno di Napoli al 23-26 gennaio e “All Africa Conference” di Tunisi, al 6-8 febbraio. Avremo segnato che nei giorni 20-23 marzo ci attende Tangeri per la Conferenza del Mediterraneo e che, molto probabilmente, nel mese di aprile gli Amici siciliani ricambieranno la visita al nostro Distretto. Ma l’inizio dell’anno è ancora un momento idoneo a scambiarsi gli auguri, a sperare che accada qualcosa di nuovo e di favorevole, in questo momento storico che stiamo vivendo, privo di valori, di legalità, di certezza per il futuro dei nostri figli e persino per il nostro quotidiano. Auguriamoci, allora, che il nuovo anno non debba più vedere guerre nel mondo; e che non si oda più che fratelli ammazzano altri fratelli, seminando distruzione, dolore, morte e, soprattutto, l’odio, che si perpetuerà negli anni futuri. Auguriamoci che si possa non più parlare di malattie inguaribili, ma che, invece, si possa inneggiare al trionfo della scienza. Auguriamoci che venga, finalmente, debellata la criminalità organizzata, la microcriminalità, il disprezzo per la giustizia, la società, il prossimo. Che i popoli possano capire che non esiste differenza di razza, di religione, di cultura, ma che tutti siamo uguali di fronte all’Umanità ed alle nostre coscienze. Auguriamoci che la povertà possa divenire più sopportabile per gli indigenti, assicurando loro, per lo meno, il minimo per una sopravvivenza umana. di LUIGI BUFFARDI Che costituisca normalità l’avere una scuola, una casa, un lavoro. Che i bambini possano essere bambini. Auguriamoci che i Lions capiscano finalmente il ruolo che hanno nella società e, unendo le energie e le professionalità esistenti nell’Associazione, possano contribuire a risolvere questi problemi, realizzando così quella solidarietà alla quale ci indirizza e ci spinge il nostro Presidente Internazionale. E’ questo l’augurio che, ritengo, vada fatto per il nuovo anno. Per tutti voi, per tutti i vostri cari, auspico un anno di buona salute, di serenità, di realizzazione delle vostre aspettative, dei vostri desideri, dei vostri sogni. “Totò Fuscaldo ringrazia di cuore il Governatore e con lui tutti gli amici Lions del Distretto che, nella circostanza della malattia, gli hanno manifestato la loro affettuosa e commovente vicinanza. Con l’occasione porge a tutti ed a ciascuno dei Soci Lions e rispettive famiglie i più fervidi ed affettuosi auguri di Buon Santo Natale e di sereno e felice Anno nuovo”. Lions 108YA 3 I Lions “On the Road of Peace” Pace e Libertà oltre la Carità Quattro aspetti essenziali sulla strada della pace: La “Patria Umana”, Coltivare l’umanità, La Convention dell’umanità, La “cittadinanza formale” e la “cittadinanza materiale”. L’umanità attende una parola di speranza anche da noi che dobbiamo seguire il vento di rinnovamento che oggi soffia sul mondo intero. S ono sempre più convinto che a fare la storia sono le persone comuni. La loro partecipazione alle decisioni che riguardano il futuro è la sola garanzia di democrazia e libertà (Nelson Mandela). Quali sono le decisioni che riguardano il nostro futuro? Quali sono le parole e le opere che l’umanità oggi attende dalla più grande Associazione di servizio del mondo? Un vento di rinnovamento soffia oggi sul mondo intero. L’umanità attende una parola di speranza anche da noi e la sola beneficenza non basta. Non so quanto dolore c’è nel mondo. Ma so che abbiamo curato i malati, dato da bere agli assetati, dato da mangiare agli affamati ma non è 4 bastato a dare pace e libertà dal bisogno di popoli del mondo. Ora possiamo, ora dobbiamo fare di più per i nostri fratelli, cittadini del mondo, perché la nazione alla quale ognuno di noi è legato ora è diventata la “Nazione Umana”. Nazione Umana è espressione che, nella storia dell’umanità non è stata pronunziata, perché il nazionalismo ci ha diviso sempre. Ma la fratellanza umana stessa reclama la “Patria Umana” per tutti gli esseri umani. Il valore dell’istruzione risiede oggi proprio nella capacità di formare “cittadini del mondo”, lions che, al di là di ogni competenza specialistica, siano in grado di esaminare criticamente se stessi e la realtà, di cercare e ricercare oltre le barriere delle divisioni, ciò che unisce. Dobbiamo essere capaci di vivere le differenze senza perdere la pienezza di una comune radice. Il Lion Quest dia ai giovani una educazione liberal: una educazione che, nella sua ispirazione classica, sia volta a liberare la mente e lo sguardo dell’intelligenza da ogni pregiudizio, che impedisce di “coltivare l’umanità” in tutte le forme in cui essa può realizzarsi, e che, proprio perciò, implica un esercizio continuo della nostra ”Intelligence”, per sollevarci sopra le circostanze di fatto in cui siamo immersi e Lions 108YA di ERMANNO BOCCHINI che limitano il nostro orizzonte (Martha Nussbaum). Ma se crediamo in una nuova “Patria Comune” non possiamo e non dobbiamo mai trascurare l’uomo che è l’alfa e l’omega di ogni nostro pensiero, di ogni nostra azione, di ogni nostra speranza. La strada della pace passa attraverso questa Patria Umana che può unire tutti, rispettando tutte le Patrie e tutte le Nazioni e tutte le religioni del mondo. La nostra Convention sia veramente la voce dell’umanità, la voce di tutti i popoli, di tutte le razze, di tutte le civiltà, di tutte le religioni del Mondo. Tra l’Assemblea delle Nazioni Unite e le nostre Convention corre un filo rosso che unisce tutti i popoli del mondo. Nel preambolo dello Statuto alle Nazioni Unite è scritto “Noi popoli”, non “Noi Stati”. Perché? Le grandi religioni hanno saputo dire con forza e con determinazione ai potenti della terra, oltre la carità le parole Pace e Libertà? La cittadinanza nasce come risposta alle ineguaglianze sociali I Lions create dal mercato (Marshall). Nel ‘700 la cittadinanza significò godimento dei diritti civili per tutti a partire dal diritto di parola, nell’800 la cittadinanza, con la nascita degli StatiNazione, significò godimento dei diritti politici, conquistati con il sangue dei popoli, nel ‘900 essa si coniugò con i diritti sociali in quello che apparve lo “Stato del Benessere” (Held) Quante lotte dietro la cittadinanza nella storia dell’umanità per affermare il valore egualitario della cittadinanza! Ma vi sono due nozioni di cittadinanza. La Cittadinanza LOGO DE L'OBSERVATOIRE DE LA SOLIDARITE MEDITERRANEENNE formale che indica lo status di cittadino, e la Cittadinanza materiale che si traduce nella concreta pratica sociale di partecipazione alle decisioni pubbliche. Ora la cittadinanza umana, per una sorta di ricorso storico, si pone ancora una volta come una risposta alle nuove disuguaglianze dei popoli. Ma questa volta la disuguaglianza non è più tra classi di una stessa nazione, ma tra disuguaglianze in Europa e nel Mondo. Ancora una volta il valore della Cittadinanza è chiamata a svolgere oggi la funzione che, nella sua storia, ha sempre svolto e, cioè, la risposta alle disuguaglianze economiche e sociali. Oggi tra popoli ricchi e popoli poveri, tra uomini e donne, tra generazioni di oggi e giovani di domani, tra cittadini ed immigrati. La nostra Convention sia veramente l’Assemblea dell’Umanità, una grande Assise nella quale possa nascere un vero dialogo tra tutte le culture, le civiltà, le nazioni e le religioni del mondo. È questa la strada della Pace sulla terra. Ma alla Pace manca un verso: scrivilo tu. La speranza di pace e libertà è una cosa buona e le cose buone non muoiono mai. XVIII CONFERENZA LIONS DEL MEDITERRANEO Tangeri (Marocco) 20-23 marzo 2014 M.S.O Giovedì 20 Marzo PANTONE 287 C • PANTONE 7406 C Arrivo dei partecipanti ed accoglienza Venerdì 21 Marzo • Cerimonia di apertura e sfilata delle bandiere • Lectio Magistralis e relazione sul tema “Energie rinnovabili e salvaguardia del pianeta” • Sessione dell’Osservatorio della Solidarietà Mediterranea dedicata ai services operativi comuni ai paesi nel Mediterraneo • Serata dell’amicizia e cena tipica marocchina • • • • • Sabato 22 Marzo Relazione sul tema della Conferenza “Affluenti culturali ed identità nazionale” Temi e seminari alla presenza del Presidente Internazionale Barry Palmer Cerimonia di chiusura Serata di gala Domenica 23 Marzo Saluti e partenza Lions 108YA 5 I Lions Dove vanno gli “strumenti” della nostra politica associativa? Il coordinamento degli strumenti che abbiamo, delle strategie che pratichiamo e delle metodologie che attuiamo, già sarebbe un buon passo verso quell’ottimizzazione della nostra vita associativa che da tempo andiamo predicando e auspicando. C ontinuo con voi, cari Soci, il colloquio sulle pagine della Rivista e, potendomi oggi distaccare, come ho già avuto occasione di dire, dalla necessità di riferirmi al quotidiano, perché non più pressato dagli obblighi impellenti della ordinaria “gestione”, mi consento di avviare qualche altra riflessione di politica associativa. D’altra parte, volendo svolgere 6 dignitosamente il ruolo di Past Governatore e avendo escluso l’intento di criticare l’anno appena vissuto o quello di “chiamarmi fuori dalla mischia” per tornare a fare il semplice Socio, ho abbracciato naturalmente quello che credo debba essere il compito di tutti i Past Governatori, cioè quello di chi, avendo riconosciuto la continuità del percorso associativo che si va sviluppando, lo accompagna con la propria esperienza per contribuire al suo rafforzamento. Questa volta mi voglio riferire agli STRUMENTI attraverso i quali il Distretto dovrebbe, in maniera unitaria e coerente, fornire gli indirizzi attuativi delle linee di politica associativa dettate dalla nostra Associazione Internazionale, alla quale, non dimentichiamolo, ognuno dei nostri Clubs appartiene. E dunque, anche attraverso qualche provocazione, vorrei indurre tutti i Soci, ma soprattutto chi, avendo a cuore le sorti del futuro della nostra Associazione, a prendere contezza dello ”stato dell’arte” dei suoi strumenti, per valutare se non ricorra il caso di adottare qualche opportuna misura di salvaguardia. Mi riferisco al Centro Studi, Lions 108YA di gianfranco sava del quale è ora Direttore il Past Governatore Emilio Cirillo; mi riferisco alla Fondazione, che è presieduta dal Governatore di turno e del cui Consiglio di Amministrazione faccio ancora parte; mi riferisco alla Rivista 108 Ya diretta da Aristide Bava; mi riferisco agli strumenti di comunicazione, come il sito internet, come lo spazio di facebook, affidati ad Andrea Colonna e Sergio Vittoriosi, che, finalmente, stanno diventando patrimonio di tanti; mi riferisco, perché no?, al Centro di Ricerche sulla Cittadinanza Umanitaria affidato a Renato Rivieccio. E mi voglio riferire anche ai gruppi di lavoro cosiddetti del GMT e del GLT, affidati a Francesco Accarino ed a Francesco Barbieri; anche all’Archivio Storico, affidato a Giovanni Ingenito ed alla Biblioteca distrettuale, affidata a Giovanni Carbone, così pure alle Commissioni di Studio affidate ai Past Governatori Armando Veneto, Ciro Burattino, Aldo D’Andrea e Bruno Cavaliere. Ma, a vostro giudizio, questi I Lions “strumenti”, alcuni statutari ed altri consolidatisi nei fatti, ci paiono in qualche modo collegati da quel filo rosso che li faccia sentire elementi coordinati a servizio di un unico progetto di politica associativa, o non piuttosto delle monadi di leibniziana memoria? A me sembra, invece, che, malgrado gli sforzi di coordinamento del Governatore dell’anno, nessuno escluso, e del suo Staff e malgrado la diligenza e la buona volontà degli addetti, e malgrado la pluriennalità di alcuni degli incarichi di direzione, ciascuno vada … ove gli pare. E dunque, per concludere la provocazione, che provocazione è solo nel tono vibrante, ma non nella sostanza, perché anzi risponde a un profondo convincimento, mi sento di sostenere che è necessaria un’ azione di maggiore e migliore coordinamento, dalla quale si dipartano linee di indirizzo condivise che diano peso e qualità alla nostra politica associativa. Se non abbia- mo ben chiara questa necessità e non cercheremo di far fronte ad essa, continueremo ancora ad interrogarci sui motivi della crisi dei nostri entusiasmi che, tra le tante radici, ha anche quella della frantumazione programmatoria. E, perciò, in coerenza con questo punto, mi viene la voglia di chiedervi quanti di voi, amici Soci, naturalmente esclusi coloro che a vario titolo hanno dovuto direttamente interessarsene e quindi ne sono ben consapevoli, sono a conoscenza non dico dell’esistenza della Fondazione del nostro Distretto, ma almeno dei suoi scopi e delle sue attività. Utilizzo, perciò, questa occasione per dirvi che la Fondazione, il cui statuto è pubblicato sul sito del nostro Distretto www.108ya. it, è stata iscritta nell’elenco dei soggetti beneficiari del 5 per mille, per cui, già dalla prossima dichiarazione dei redditi, indicando nell’apposito riquadro il suo numero di codice fiscale (93055600618), potremo otte- nere i finanziamenti necessari per il perseguimento dei suoi e dei nostri obiettivi. Apprezzabile è, senza dubbio, l’impegno dei singoli, Soci o Clubs che siano, a lenire le ingiustizie e i disagi della società in difficoltà, lodevole è, senza ombre, il loro farsi baluardo contro il dilagante disimpegno morale e culturale, insostituibile la loro bandiera di libertà e legalità, ma dobbiamo con dolore constatare che, con la giustificazione e spesso con l’alibi della crisi economica, il lavoro lionistico non è attraente, non è contagioso, non è sufficiente. Servono strumenti più incisivi, strategie più efficaci, metodologie più mirate. E il coordinamento degli strumenti che abbiamo, delle strategie che pratichiamo e delle metodologie che attuiamo già sarebbe un buon passo verso quell’ottimizzazione della nostra vita associativa che da tempo andiamo predicando e auspicando. Lions 108YA 7 I Lions Sei le città Italiane rimaste in lizza Matera Capitale Europea della Cultura L’ingresso di Matera nella short list delle città candidate è stata rimarcata nel convegno internazionale “Il paesaggio delle caverne”, con il quale si è celebrato il ventennale dell’entrata dei Sassi e del parco della Murgia e delle Chiese Rupestri nel patrimonio dell’Umanità, ma anche il percorso avviato dalla città per adeguarsi ai migliori modelli urbani d’Europa. Necessario, adesso, un impegno diretto di tutta la popolazione che, reiterando il carattere dell’universalità della sua Storia, fatta di coesione e di solidarietà sociale, dovrà supportare, al di là delle diversità d’opinione e di credo politico questa candidatura. Il ruolo dei Lions. I l primo step è stato superato! Matera, insieme a Lecce, Perugia-Assisi, Siena, Cagliari e Ravenna, è entrata nel gruppo ridotto delle sei città italiane candidate a Capitale Europea della Cultura per il 2019. In partenza erano 21 e, tra 8 queste, figuravano centri blasonati quali Venezia e Palermo. Adesso la capitale della civiltà rupestre, mirabile esempio di connubio tra paesaggio naturale e patrimonio storico-artistico, mira all’obiettivo europeo, ponendosi come guida per le altre realtà della regione e dell’intero Mezzogiorno. Nel 1985, su iniziativa dell’attrice greca Melina Mercouri, il Consiglio dei ministri della UE ha istituito la Città (dal 1999 la Capitale) Europea della Cultura, il cui successo è cresciuto di pari passo con la consapevolezza non solo del suo notevole impatto socio-economico, ma anche del riverbero che questa designazione ha sempre comportato sull’attrattività internazionale di una città, quindi, del suo prestigio in termini di immagine e di offerta di intrattenimento. La competizione tra le città diventa l’esaltazione delle diversità e delle identità culturali. È la nozione della biodiversità - che tanta fortuna ha avuto nel campo dell’alimentazione - applicata ad una differente forma di alimentazione: quella della mente. Partecipare, infatti, ad una competizione di questo genere comporta la costruzione di dossier sulle politiche di sviluppo che prevedano un diverso uso della struttura urbana e l’e- Lions 108YA di liliana caruso laborazione di programmi credibili che considerino la cultura strumento di crescita armoniosa. Il dossier presentato da Matera ha puntato su un elemento fondamentale: l’unicità del territorio, luogo di perennità e di coesione. Uno dei punti cardine del lavoro prodotto dal comitato, infatti, è stato il concetto di collaborazione, tant’è che il titolo del dossier stesso è “Insieme”. Non a caso anche il video non ha mostrato solo le peculiarità di Matera, ma ha presentato immagini dell’intera regione. Nel comitato “Matera 2019” figurano, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Matera, Regione, Università di Basilicata, Comune e Provincia di Potenza, a testimoniare come questo sia un impegno ed un’opportunità per tutta la Regione e per tutto il Sud, dimostrando come la crescita, il progresso ed il futuro, possano e debbano partire proprio dalla cultura, che è un valore identitario. In quest’ottica i Sassi, divenuti da vergogna I Lions nazionale patrimonio dell’umanità, assurgono a simbolo del riscatto del Sud e dell’intero Paese. Il programma “Italia 2019” può essere un’occasione fondamentale per sostenere la ripresa economica e sociale del Paese, partendo dalle ricche e diverse realtà culturali. La secolare litigiosità delle nostre città, combattuta con le armi e con le arti, è bene che diventi competizione virtuosa per una crescita generale ed armonica. L’ingresso di Matera nella short list delle città candidate è stata rimarcata nel convegno internazionale “Il paesaggio delle caverne”, con il quale si è celebrato il ventennale dell’entrata dei Sassi e del parco della Murgia e delle Chiese Rupestri nel patrimonio dell’Umanità, ma anche il percorso avviato dalla città per adeguarsi ai migliori modelli ur- bani d’Europa. Si è evidenziata la testimonianza ultramillenaria e di adattamento al territorio che l’uomo ha lasciato in città, fino a conseguire un esempio di rigenerazione urbana, con un ampio respiro europeo, utile, soprattutto per le nuove generazioni, che dovranno abitarla. Adesso la candidatura dovrà essere sostenuta da tutta la popolazione che, reiterando il carattere dell’universalità della sua Storia, fatta di coesione e di solidarietà sociale, dovrà favorirla, al di là delle diversità d’opinione e di credo politico; e lo sta già facendo. È stato bello in un Consiglio Comunale aperto, vedere uomini di ogni colore politico commuoversi ed abbracciarsi per un risultato fortemente e caparbiamente voluto da ognuno. Tutti ora dobbiamo collaborare e lavorare. Noi Lions, come Distretto, già lo scorso anno, abbiamo sottoscritto con il Comitato “Matera 2019” un Protocollo d’intesa, con il quale ci impegniamo a sostenerne la candidatura attraverso le attività culturali che svolgiamo, alle cui presentazioni aggiungeremo il logo di “Matera 2019”, scaricabile dal nostro sito, sul quale si trovano altresì il video, presentato durante l’audizione, che ha portato alla selezione delle città ed il testo del protocollo stesso, in quanto non dimentichiamo che tra i nostri scopi c’è quello di “prendere interesse attivo al bene civico, sociale, culturale e morale della Comunità”. E quale miglior modo può esserci di prendervi parte, se non il contribuire alla sua conoscenza, alla sua crescita ed al suo sviluppo? Lions 108YA 9 L’Internazionalità Gemellaggio internazionale tra Clubs del Distretto e quelli tunisini All Africa 2014 Palcoscenico internazionale dei rapporti tra il Distretto 108YA e il Distretto 414 Tunisia, nell’ambito della 19ª conferenza delle Nazioni Africane che si terrà a Tunisi, la più grande città dell’Africa, situata a nord-est. I l 5 febbraio 2014 sarà un giorno importante per il nostro Distretto. Il Governatore Luigi Buffardi, con il suo Staff, i rappresentati dei Clubs che hanno manifestato interesse a gemellarsi con i Clubs del Distretto Tunisia e gli amici che vorranno partecipare a questo avvenimento, saranno ricevuti dal Governatore Bouraoui Regaya e dagli Officers del Distretto 414 Tunisia e daranno vita alla cerimonia di gemellaggio. L’importanza attribuita a questa iniziativa è sottolineata dall’ampio spazio dedicatole all’interno della 19ª Conferenza Internazionale “All Africa 2014: Comprensione, Pace e Sviluppo”. La sede della Conferenza internazionale è a Gammart, presso Tunisi, e, alla presenza del Presidente Internazionale Barry J. Palmer, vi confluiranno i rappresentanti di tutti i Distretti 10 del continente Africa, nonché Officers internazionali. Viene assegnato al nostro Distretto un palcoscenico internazionale per confermare e approfondire l’amicizia e l’indissolubile legame, che discende anche dalla Storia, e che lega le due rive che si affacciano sullo stesso mare Mediterraneo. Un pomeriggio di riflessioni, dibattiti e proposte sui valori del gemellaggio, quale strumento di attività comuni che creano conoscenza e amicizia tra i nostri Popoli. Ci si propone, infatti, di creare una rete di Clubs che, indirizzata e incoraggiata verso comuni attività di servizio, possa rispondere concretamente al progetto dei Lions, fatto di Libertà, libero confronto, rispetto reciproco e tolleranza. I gemellaggi, infatti, grazie al collegamento in rete telematica, saranno anche mezzo di diffusione delle reciproche quotidianità sociali e politiche, della cultura, della storia, delle bellezze del territorio, delle opportunità di lavoro ed attività di impresa. Il concetto della “Cittadinanza Umanitaria”, orgoglio del nostro Distretto, sarà trasferito agli amici del Distretto Tunisia e guiderà i rapporti con esso. Martin Luther King disse: “Noi Lions 108YA di CORRADO MARINO possiamo essere grandi…perchè noi possiamo servire. Non sono necessari per servire diplomi universitari. E’ sufficiente avere un grande cuore, un’anima che nasce dall’amore. E sarà questo il filo conduttore del nostro impegno. Un impegno nato sin dal gemellaggio tra i nostri Distretti nell’anno 2007 e che portò a gemellarsi diversi Clubs. Tra questi il Club Salerno Host, che si può senz’altro definire Club capofila nelle attività di servizio intrattenute, sia con il suo gemello, Carthage Sophonisbe, sia con il Distretto 414 Tunisia. La sua attività nel sociale, in questa Terra, è un vanto per Salerno Host: ha infatti collaborato costantemente nel programma di prevenzione e controllo del diabete giovanile rivolto a bambini disagiati, ha contribuito alla scolarizzazione di 250 giovani orfani, ha contribuito alla edificazione di ambienti nel Centro Disabili di Mghira, ha aiutato la “Ferme”, fattoria L’Internazionalità didattica terapeutica per diversamente abili nel superare i danni procurati da un grave furto subito. Il Governatore Luigi Buffardi ha voluto manifestare ancora una volta l’interesse del nostro Distretto verso gli amici della Tunisia, sottolineando la necessità che nel Mediterraneo le organizzazioni non governative, come la nostra, non diano solo segnali, ma si attivino concretamente, per una cooperazione e un supporto a popolazioni che con fatica ricercano uguaglianza sociale, libertà e rispetto della Carta dei Diritti dell’Uomo. E non a caso il Governatore Luigi Buffardi ha fatto della Terra di Tunisia un simbolo apposto sul suo guidoncino. Delegato dal Governatore per i rapporti con il Distretto 414 Tunisia, ho visto nell’incremento dei gemellaggi e nella loro “messa in rete”, uno strumento per realizzare concretamente gli Scopi internazionali dei Lions, sotto l’egida della Cittadinanza Umanitaria Internazionale. I Clubs che hanno dichiarato la loro intenzione a gemellarsi e che, quindi, prenderanno parte alla conferenza sono: Castellabate Cilento Antico, Marigliano, Salerno Ippocratica, Giffoni Valle del Picentino, Afragola Castello Angioino, 6RYHULD0DQQHOOL, Valle del Savuto, Sinuessa Ager Falernus, Reggio Calabria Magna Grecia, Napoli Mediterraneo, Nola Giordano Bruno, Club Leo Giordano Bruno, Club Leo Salerno Host. Inoltre riconfermeranno la loro volontà di servizio i Clubs Club Potenza Pretoria con il Club Tunis La Marsa; Napoli Host con il Club Tunis Soukra; Napoli Capodimonte con il Club Tunis Carthage; Maddaloni Calatia con il club Tunis Amilcar. Grandi preparativi in corso, quindi, con la consulenza e guida dell’amico Pietro Del Prete, nella qualità di Delegato del Governatore per i Gemellaggi Internazionali e, naturalmente, con la guida organizzativa del Segretario Distrettuale Bruno Canetti. Lions 108YA 11 L’Internazionalità Messaggio del Presidente del Comitato Organizzatore della Conferenza All Africa 2014 E ‘un grande piacere per tutti i lions della Tunisia e mio ospitare la Conferenza africana nel 2014 e per la seconda volta in meno di dieci anni. Ciò riflette la fiducia di tutti per la Tunisia, crocevia Lions dell’Africa e terra di civiltà e di tolleranza. Il nostro continente ha bisogno di diventare un grande esponente del Lionismo nel mondo. L’Africa ha certamente un grande bisogno del servizio di tutti, per aiutare i più poveri in ogni settore e in particolare per l’alfabetizzazione, l’istruzione, la lettura, la salute, l’ambiente e il sociale. Il nostro incontro in Tunisia nel febbraio 2014 sarà l’occasione per tutti noi di aprire la strada e stabilire i programmi per raggiungere il nostro obiettivo principale: diventare un area geografica Lions costituzionale indipendente. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo tutti raddoppiare i Le attrazioni di Tunisi T unisi offre numerose attrazioni, tra cui il famoso Museo del Bardo, un antico palazzo del 13° secolo Hafside, che si trova in quella che allora era la periferia di Tunisi. Le rovine di Cartagine si trovano nelle vicinanze, lungo la costa del Nord Est, con molte antiche rovine. La Medina di Tunisi è un Sito Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1979. Esso contiene circa 700 monumenti, tra cui palazzi, moschee, mausolei, e fontane risalenti a periodi almohade e hafside, secoli 12° e 13°. Con l’Africa che gradualmente è salita al rango di area costituzionale della nostra organizzazione 12 Lions, la presenza di importanti funzionari dell’Associazione aggiunge colore e significato all’evento. Inutile dire che oltre al ricco contenuto del programma, la Conferenza in Tunisia vuole essere anche una bella esperienza turistica. Il paese è rinomato per le sue spiagge sabbiose, clima gradevole e dei suoi prodotti a prezzi accessibili. I genitori e gli amici dei Lions in Africa sono così cordialmente invitati a partecipare a questa esperienza unica che la Conferenza africana 2014 a Tunisi ci offre. Cari amici, in Tunisia l’ospitalità è un modo di vita e di pratica quotidiana e Tunisia e i Lions sono desiderosi di acco- Lions 108YA di Jelil Bouraoui nostri sforzi per sviluppare nei nostri Lions e Leo una forza lavoro, atta a realizzare grandi opere sociali e per attirare nuovi membri. glierci nel loro caldo abbraccio a Tunisi . È quindi con un senso di alta responsabilità come Presidente della Conferenza , vi invito a rinnovare l’appuntamento con la storia, registratevi presto e essere presenti in Tunisia per scambiare idee sulle esperienze di servizio e imparare dalle carenze del passato. Dateci l’opportunità di ravvivare lo spirito della Associazione Internazionale di amici e volontari al rendez-vous in Tunisia nel mese di febbraio 2014. Non vedo l’ora di darvi il benvenuto ufficialmente in compagnia della calda ospitalità dei Lions della Tunisia. Ti diamo il piacere di condividere dei bei momenti a Tunisi. L’Internazionalità Programma della Conferenza All Africa 2014 Febbraio 5 Febbraio 6 Febbraio 7 Febbraio 8 08:30 - 12:30 : ARRIVO DEI PARTECIPANTI E SISTEMAZIONI 12:30 - 14:00 : COLAZIONE DI LAVORO 14:00 - 16:00 : PROGETTI LIONS TUNISIA E ITALIA 16:00 - 16:30 : PAUSA CAFFÉ 16:30 - 18:00 : GEMELLAGGIO CLUBS LIONS TUNISIA E ITALIA 08:00 - 11:00 : RIUNIONE GMT E GLT 11:00 - 13:00 : CONVEGNO INTERNAZIONALE SUL RUOLO DELLA DONNA 13:00 - 14:00 : COLAZIONE DI LAVORO 14:30 - 15:30 : BREVE SEMINARIO SUL SERVIZIO LIONS 15:30 - 16:30 : CONFERENZA STAMPA DEL PRESID. INTERN. BARRY PALMER 17:00 - 19:00 : APERTURA DELLA CONFERENZA 19:30 - 21:30 : GIRO TURISTICO CULTURALE TUNISINO 08:00 - 09:15 : il presidente PALMER incontra i presidenti di club 09:15 - 10:30 : IL Presidente PALMER incontra gli officer distrettuali 10:30 - 11:00 : PAUSa caffÈ 11:00 - 12:00 : seminari 12:00 - 13:30 : colazione di lavoro 13:30 - 18:30 : Assemblea plenaria euro africa 20:30 - 23:00 : CENA DI GALA in onore del presidente Palmer 08:15 - 09:30 : il Presidente palmer incontra i Past Governatori 09:30 - 13:00 : seminari 13:30 - 14:30 : colazione di lavoro 14:30 - 16:00 : FACCIA A FACCIA CON I leader africani 16:00 - 18:00 : cerimonia di chiusura 19:30 - 21:30 : cena conclusiva con balli Febbraio 9 09:00 - 13:00 : partenze Lions 108YA 13 Primo piano Incontro a Palermo tra i Distretti 108Yb e 108Ya Meeting dell’Amicizia I l 25 e 26 ottobre presso l’hotel Astoria di Palermo si è svolto il Meeting dell’Amicizia tra il Distretto 108Ya e il Distretto 108Yb, nell’ambito dell’incontro d’autunno dei Lions siciliani sul tema “Proposte per superare la crisi dell’associazionismo”. All’iniziativa ha partecipato, in un clima di festa, una folta delegazione del nostro Distretto, guidata dal Governatore Luigi Buffardi, accompagnato dall’immediato Past Governatore Gianfranco Sava, dal 1° Vice Governatore Liliana Caruso, dal Past Governatore e Direttore del Centro Studi Emilio Cirillo, dal Segretario Distrettuale Bruno Canetti e da un buon numero di Officer tra i quali citiamo Francesco Accarino, Gennaro Nebbioso, Francesco Capobianco, Pasquale Izzo, Pasquale Sco- 14 gnamiglio, Lina Giusta, Concetta Prota Di Nola, Francesco Violi, Maria Teresa Canitano ed Alessandro Sigona. Al convegno sono intervenuti tra gli altri il Governatore Rotary Distretto Sicilia e Malta Maurizio Triscari, la Presidente Regionale Fidapa Eleonora Caserta. Il Sindaco Leoluca Orlando, in apertura dei lavori ha rivolto un cordiale saluto a tutti i partecipanti. Numerose ed interessanti le relazioni degli intervenuti, dalle quali è emersa non soltanto la constatazione della crisi, ma anche l’impegno ad una più attenta formazione dei Soci ed un loro coinvolgimento “personalizzato”, dai quali dovrebbe derivare una buona motivazione al volontariato solidalistico. Particolarmente apprezzati sono stati gli interventi del delegato della CGIL Nazionale An- Lions 108YA tonio Riolo, del docente di Filosofia Politica dell’Università di Palermo Francesco Conigliano, del 2° Vice Governatore del Distretto 108Yb Franco Freni Terranova, del 1° Vice Governatore del Distretto 108Yb Salvatore Ingrassia, del Past Presidente del Consiglio dei Governatore Salvatore Giacona. In una atmosfera di gaudio, i due Governatori, Buffardi ed Amenta, hanno voluto ribadire il gemellaggio già in atto tra i due Distretti, stipulando un patto di amicizia, che sancisce una fraternità tra i Soci di vecchia data, difatti essi circa 18 anni fa appartenevano al glorioso Distretto unico 108Y. Primo piano Riflessioni del Governatore del Distretto 108 Ya Il valore dell’Amicizia Abbraccio, non solo ideale, con tanti amici della Sicilia, dopo un’idea nata per caso, a seguito di una chiaccherata con Gianfranco Amenta. Significativo amarcord durante il Congresso d’inverno con gli occhi puntati su alcune sedie lasciate “vuote”, solo per colpa dell’inflessibile legge della natura, insieme all’orgoglio di essere Lions per essere fieri di tanta amicizia. L ’idea di un meeting dell’Amicizia nacque da una chiacchierata del tutto occasionale fra Gianfranco Amenta, Governatore dell’Yb, e me. La nostra conversazione era dominata da ricordi del Distretto unito e dal rimpianto di avere perso tanti amici. Ed allora perché non creare un’occasione di incontro fra i Soci dei due Distretti ? L’ultima volta che ciò accadde risale all’ormai lontano 2007, quando Paolo Lomonte, allora Governato- re dell’Ya, ebbe la lodevole idea di convogliare i due Distretti in Tunisia, in occasione della Conferenza d’inverno. Il risultato fu un’esperienza esaltante. Ricordando tutto ciò, Gianfranco ed io convenimmo che si sarebbe potuto ricreare l’evento. E l’abbiamo creato di nuovo! La bellissima Palermo, con la spontaneità, la simpatia e l’affetto, che sono peculiarità dei Siciliani, ha accolto la delegazione napoletana che, per la verità, non è stata molto folta. Coloro che sono rimasti a casa hanno perduta un’occasione bellissima. I nostri Amici isolani non ci hanno risparmiato attenzioni: hanno previsto tutte le nostre necessità, hanno provveduto a tutte le nostre esigenze. Dal nostro arrivo a Punta Raisi, all’albergo, confortevole ed elegante, alla ristorazione, varia e pregiata, alla cena di gala, preparata in uno splendido edificio, immerso nel verde di un vasto parco di rara bellezza. Il Congresso d’Inverno, che fungeva da cornice al nostro incontro dell’Amicizia, si è svolto all’insegna della cordialità e della gioia di essersi incontrati di LUIGI BUFFARDI ancora una volta. Ho rivisto tanti Amici, Renato de Giacomo, Rosario D’Onofrio, Ciccio Salmè, che ho abbracciato con tanta gioia. Nelle sedie vuote ne ho rivisto tanti altri, che pure avrei voluto abbracciare con enorme piacere. Non è stato possibile. Essi non ci sono più. Ma non perché abbiano ripudiato l’Associazione. Hanno dovuto obbedire all’inflessibile Legge della Natura, che ha ingiunto loro di abbandonare la vita. Sono stato pervaso da un misto di sentimenti, che ha confuso la mia mente ed il mio cuore: la gioia di incontrare alcuni cari Amici è stata contrastata dalla nostalgia struggente della presenza di Altri. Ma anche questo è divenuto un bel momento: ha rafforzato in me la certezza dell’amore che ciascuno di noi deve alla nostra Associazione. Grazie Gianfranco Amenta, grazie Amici della splendida Sicilia. Grazie per tutte le vostre attenzioni, per la vostra disponibilità, per il vostro affetto. Noi che abbiamo la capacità per conoscere e la sensibilità per apprezzare, siamo fieri di avervi nostri Amici, siamo orgogliosi di essere Lions. Lions 108YA 15 Primo piano Sintesi dell’intervento del Governatore del Distretto 108 Yb Proposte per superare la crisi dell’Associazione La crisi economica attanaglia sempre più larghi strati della popolazione, delineando “nuove povertà” che richiedono l’attuazione di mirati percorsi di intervento. La disgregazione dei valori fomenta la defezione, il rifiuto sociale. Si professa da più parti, in armonia con gli articoli 2 e 118 della nostra Carta Costituzionale, la funzione solidaristica e la rilevanza dell’Associazione. P er esaltare il rapporto amicale condividiamo questo nostro incontro con i lions del distretto Ya che ringrazio sentitamente per la loro presenza. L’Amicizia nello spirito lionistico è una delle portanti. Uno dei nostri scopi recita: unire i Club con i vincoli di amicizia, socievolezza e comprensione reciproca. L’amicizia è stata considerata in ogni epoca una delle esperienze umane fondamentali, ed è stata santificata da tutte le religioni. Per gli antichi romani, popolo, almeno alle origini, molto pratico equivaleva alla “sodalitas”, cioè 16 alla solidarietà fra gruppi di individui accomunati da uno stesso scopo pratico da raggiungere. E tale modalità potrebbe già adattarsi al nostro percorso. E’ innegabile che per attuare i nostri scopi necessitiamo di essere uniti, di fare squadra. Ma l’Amicizia deve essere considerata anche quale sentimento, poiché l’essenziale della vita non è “dentro noi” ma “tra noi”, nel vincolo emotivo che ci relaziona. Orbene questo rapporto ispirato dai sentimenti è capace di sconfiggere ogni tracotante egoismo e di rincuorarci, tessendo una nuova possibile alleanza, carica di affetto e di condivisione. Per noi che miriamo al servizio amorevole nei confronti del nostro prossimo, il vincolo amicale si concretizza anche nella gioia di poter condividere questo slancio di amore con il nostro prossimo ed insieme offrire, secondo le nostre professionalità, un rimedio alle necessità che affliggono i nostri simili. In questo drammatico momento storico urge più che mai riscoprire il valore di questo vincolo: la crisi che colpisce anche la dignità di tanti uomini può diventare un’opportunità, capace di farci riscoprire emozioni che si erano sopite. La nostra grande famiglia lionistica, rianimata da tale sentimento, Lions 108YA di GIANFRANCO AMENTA ben può perseguire una maggiore unione, onde cancellare inutili e sterili antagonismi, propri dell’aridità di cuore e della piccolezza umana. Tutti desideriamo poter affermare che l’associazione di servizio a cui si appartiene e quindi per noi il Lions International sia la più grande associazione di servizio del mondo. Invero, orgogliosamente possiamo dire che il Lions lo è per numero di Soci, per numero di Club, per numero di Paesi nei quali opera; ma noi lions italiani ed in particolare quelli del nostro distretto, cosa facciamo per mantenere alto il livello operativo del lionismo?. Troppo spesso ci sfugge la spirale perversa in cui siamo entrati; non la consideriamo nella sua gravità. Meno facciamo in opera di solidarietà proiettata nel territorio, meno la nostra Associazione gode di prestigio. Il minor prestigio dell’Associazione conduce ad una disaffezione dall’Associazione e quindi ad una perdita di credibilità di ciascun Club e conseguentemente alle dimissioni dei Soci ed alla minore attività. Qualche numero sembra Primo piano necessario. Al 30.6.2008 nel Multidistretto vi erano 50529 Soci. Al 30.06.2013 nel Multidistretto vi erano 44209 Soci. Abbiamo perso più di 6.000 Soci in 5 anni, e c’è nella perdita anno dopo anno una accelerazione vistosa: -1000; -1000; -1000; -1400; -1800. Nello stesso periodo il nostro distretto con un primato sia numerico che in percentuale ha perso circa 1200 Soci. Ben 600 negli ultimi due anni. Questi dati fanno divenire chiaro a tutti che c’è un problema di qualità dei soci e di mancata sicurezza sulla motivazione. Diamo per scontato che i nuovi Soci siano di qualità e seguano tutte le verifiche che il Club dovrebbe seguire. Qualche dubbio, visti i risultati, sorge spontaneo. Troppo spesso il Comitato Soci non svolge le due funzioni essenziali allo stesso demandate: attrarre Soci e valutarne la disponibilità al servizio. Ancor di più la facilità della costituzione di un nuovo Club, che non viene sottoposto ad alcun controllo, ad una indagine sulla reale volontà dei nuovi Soci di aggregarsi per poter offrire migliore servizio ai meno fortunati della nostra comunità. Club che addirittura, fin troppo spesso, nasce per scissione o comunque contro qualcuno. In ogni caso la prima conseguenza è che la prolungata diminuzione dei Soci porta a una diminuzione significativa del denaro impiegato nei Service. Meno persone che donano, meno persone che raccolgono, meno persone che si impegnano. Sappiamo tutti che l’azione individuale dei singoli Soci è insostituibile, sono loro che de- vono mostrare la passione per la solidarietà. Passione che diviene contagiosa nei confronti degli altri fino ad attrarli e ad invogliarli ad essere disponibili al servizio. Tale azione è stata negli ultimi anni troppo tiepida La nostra Associazione, come è stato ricordato, non può permettersi il lusso di continuare a perdere forze. Non può certo applicarsi, disinvoltamente, il motto “meno siamo, meglio è”. È stato di recente ricordato da Pino Grimaldi che un Club nasce con due scopi: essere di aiuto per risolvere i bisogni di quella comunità e integrarsi nella internazionalità dell’Associazione. Ed ancora, continua Grimaldi, vi sono sacche, ma anche tanti isolati ed ignoti gruppi, di poveri veri, che fanno fatica a trovare da mangiare per vivere. Vi sono intere aree, ovunque, in cui il danneggiamento dell’ecosistema porta alla riduzione dell’aria buona per carenza della fotosintesi (deforestazione ed inquinamento). Vi sono zone anche in Italia ove l’ignoranza per assenza di acculturazione tra- sforma la gente (nata buona!) in criminali. Di fronte a questi fenomeni urge che i Lions si impegnino seriamente come individui e come Clubs per cercare di arginare il danno e creare presupposti per uscire dall’impasse. E per fare queste cose sono necessarie, menti e braccia numerose. Ma attenzione, non facciamo che il numero diventi solo un traguardo apparente. Se, pur a fronte di numerosi Soci, i risultati sono pari a quelli che possono essere raggiunti da pochi, non possiamo avere solo l’obiettivo del numero. Tagliamo i rami secchi e forse la meravigliosa pianta che si chiama LIONS potrà rifiorire rigogliosa ed iniziare il secondo secolo di vita come efficace punto di riferimento per coloro che hanno dimenticato cosa sia un sorriso. Non demordo: desidero realizzare il mio sogno. Poter servire un distretto con numerosi Soci tutti partecipi che cooperino per la crescita della nostra realtà e della comunità in cui viviamo. Lions 108YA 17 Primo piano Sintesi della relazione del Past Governatore del Distretto 108 Ya e Direttore del Centro Studi La crisi sociale ed i Lions 1917 nasce in America una struttura elitaria per esprimere solidarietà a chi si trova nel bisogno. Nasce sul fondamento del principio di restituzione: chi ha raggiunto un determinato livello di benessere, deve moralmente sentirsi obbligato a “restituire” parte delle proprie fortune a chi resta indietro. 1942 nasce a Londra con Lord Beveridge il Welfare State. Il Lionismo riduce la funzione filantropica a favore dell’Associazionismo di servizio. 1951 dopo la seconda guerra mondiale il Lionismo giunge in Italia: il desiderio di poter contribuire o quantomeno partecipare alla costruzione di un mondo nuovo dopo i terribili eventi vissuti, la possibilità di incontro e di confronto con persone diverse per estrazione e professione, favoriscono la nascita del primo Club italiano a Milano. Negli anni settanta, terza fase del lionismo, non basta, per essere soddisfatti, la spinta a donare, ma ci si interroga sulle proposte da offrire. Si incomincia a parlare di Europa Unita, di internazionalità come confronto di culture, di dinamiche sociali ed economiche, atte a determinare benessere e lavoro, a sostenere la certezza del 18 diritto per garantire la libertà del cittadino, ed ecco l’interesse per l’ecologia, i soccorsi in caso di calamità, il potenziamento delle strutture di protezione civile, l’amore per la propria città. 9 NOVEMBRE 1989 La caduta del muro di Berlino rappresenta l’inizio della globalizzazione che da lì a poco avrebbe lasciato filtrare e promosso il movimento di flussi internazionali di capitali, tecnologie, forza lavoro sia manuale che intellettuale, comunicazioni, il tutto in un nuovo scenario di interazione allargata e per così dire internazionalizzata. Il crollo del mondo comunista significa per il capitalismo la possibilità di abbandonare quel limite etico, fondamentale nel momento della lotta per giustificare la superiorità del modello occidentale su quello sovietico. Il capitalismo finanziario del post 89 può mettere progressivamente in congedo l’idea del welfare e con esso l’alleanza tra economia e realtà popolare su cui si fondava la pace sociale negli anni postbellici. L’allontanamento del welfare e la riaffermazione di un neoliberismo sempre più spietato e sempre più vicino, per quanto attiene la sfera del lavoro alla logica Lions 108YA di EMILIO CIRILLO hobbesiana dell’homo homini lupus, avvicinano gli italiani all’Associazione lions propugnatrice del “We Serve”. Gli anni ‘90 vedono la nostra Associazione impegnata a trasformare il suo impegno sociale. Ama di più la tua città, fai conoscere il bilancio del tuo comune, sii cittadino attivo. Sono anni caratterizzati da una crescita associativa tumultuosa, in termini di Soci e di Club. Sino ai primi anni del nuovo secolo: anni 2003/2004 e 2004/2005, durante i quali il MD 108 Italy arrivò a 50.600 Soci. E’ dal 2005/2006 che inizia la perdita di Soci: Quali possono essere le cause di questa mancata risposta associativa a problemi emergenti da una profonda crisi economica e di valori che colpisce le società occidentali? Per essere in grado di rispondere ai nuovi bisogni che emergono dalla società contemporanea, occorre un Lionismo realmente presente nella società civile, capace di individuare bisogni e ne- Primo piano cessità, che diventi un interlocutore privilegiato dell’ente locale. Non più sommatoria di servizi, ma servizio comune nell’affrontare i problemi della civitas e della società: non basta più il cuore, ma occorre l’organizzazione per passare dall’etica delle intenzioni a quella delle responsabilità. L’associazionismo come soggetto di democrazia civile che chiama i diversi soggetti a co-progettare e co-decidere attraverso luoghi e procedure orientati al confronto razionale e al dialogo (Zamagni, Bocchini). E’ in ciò il futuro dei Lions: mettersi in gioco come agente di ricostruzione e di rilancio della società civile e come forza attiva di civilizzazione delle nostre comunità. La crisi in atto dello stato sociale fa pensare a possibilità sempre in aumento, a patto, pero’ che i Lions cambino pelle. In sintesi comunque i Lions debbono “sporcarsi le mani” operando sul campo abbandonando i condizionali (si dovrebbe, si potrebbe...). L’analisi sull’andamento della crescita nel mondo mette in rilievo - nel periodo 2006/2013 – un incremento sia di Soci (+ 42871 pari al 3,26%) che di Club (+1.347, pari al 2,98%). Un risultato più che apprezzabile che evidenzia - in un contesto globale in repentina evoluzione ed in perenne crisi economica, finanziaria e di valori - quanto siano enormi le potenzialità dell’Associazione. In particolare, per quanto riguarda il nostro Multidistretto - nel periodo 2005/settembre 2013 , si registra una tenuta nel numero dei Club e tuttavia una pesante contrazione nel numero dei Soci di 6353 pari al -12,66%). Grava sulla crisi l’intera area del Mezzogiorno che, nel periodo 2006/2013, con una perdita di 3660 soci assorbe il 57,61% del totale generale. Il solo Distretto 108Ya , con 1.746 soci in meno, si attesta al -32,37%. Altro aspetto osservato riguarda il forte squilibrio nella distribuzione dei Distretti per area geografica. Si è anche fermata l’attenzione sul ricambio generazionale, fattore assolutamente trascurato se si considera che l’età media dei Soci risulta pari a 57,83 anni, nei Club numericamente più rappresentativi e in quelli storici ascende a circa 62 anni. Non a caso, da uno studio precedente, risulta che I’ 84% dei Soci non conosce il Lions, le attività che sono svolte dai suoi “rami” e dalla stessa LCIF. I punti se- guenti rappresentano proposte operative (commissione Veneto, Morrone): • Rendere più incisiva ed efficace l’azione di coordinamento tra i vari organismi (Circoscrizioni, Zone, Club, Rami dell’Associazione, Attività Caratterizzanti); • Promuovere un processo di comunicazione consapevole con il duplice obiettivo di favorire la partecipazione interna e concorrere, con rinnovato spirito d’appartenenza, alla diffusione della notorietà e del prestigio dell’Associazione; • Mettere al centro del progetto la programmazione e la formazione, quest’ultima, quale filo conduttore per costruire l’eccellenza; • Incrementare del 10% annuo il numero dei Soci (giovani e di qualità), in modo da favorire il ricambio generazionale; • Ristabilire un corretto equilibrio territoriale Lions 108YA 19 Primo piano Le ragioni di una scelta Congresso d’Inverno Q uando a qualcuno di Voi capiterà di leggere queste righe, probabilmente ,saremo già nel contesto che mi sono ripromesso di illustrarVi. La Conferenza d’Inverno promossa al ruolo di Congresso, ha sempre assolto al compito di una verifica, a metà percorso, di quanto fatto e di quanto resta da fare nell’anno lionistico del Governatore e del Distretto. Ed allora, mi sono detto, la scelta di svolgere i lavori nel Complesso Monumentale di S. Lorenzo Maggiore, merita una riflessione che esorbita dalla semplice descrizione del luogo. Il Lionismo ha assunto, negli anni della sua storia, la responsabilità di partecipare attivamente ai processi di emancipazione sociale e di promozione civile dei territori nei quali è presente. È mia profonda e costante convinzione che il Lionismo del nostro Distretto debba principalmente esercitare questa responsabilità, per promuovere e migliorare le condizioni del nostro territorio. La 20 città di Napoli, sede del Congresso d’Inverno prossimo, rappresenta indiscutibilmente il “focus” del nostro Distretto per una infinita quantità di ragioni che non starò qui ad elencare. Piuttosto la nostra Città rappresenta emblematicamente la “summa” delle problematiche che affliggono il nostro Mezzogiorno, ormai da troppo tempo. Eppure disponiamo, in questà Città, di quello che è stato definito “il più grande giacimento di petrolio…..pulito del mondo”. Ci siamo detti allora con l’amico Governatore: nella scelta del luogo di svolgimento dei lavori del Congresso dobbiamo provocare una riflessione e indurre una conoscenza più approfondita e consapevole delle condizioni dalle quali possiamo ripartire e rilanciare qualsiasi progetto di sviluppo; la nostra storia, la nostra cultura, le nostre tradizioni che trasudano dal Centro Storico della nostra Città. Vogliamo proporre una vera e propria svolta nella scelta dei contesti nei quali, anche per il futuro, dovremo svolgere i nostri incontri di lavoro. Il nostro Distretto ha una quantità infinita di Siti che meritano di essere riconsiderati come il nostro più grande patrimonio: arte, cultura, storia, paesaggi, tradizioni, insomma quel giacimento di petrolio…pulito che finora non abbiamo saputo sfruttare. Da questa scelta del Centro Storico di Napoli nasce la provocazione a riconside- Lions 108YA di CIRO BURATTINO rare anche le future scelte di dislocazione delle nostre Assemblee; questa scelta vuole essere un invito a svolgere per il futuro le nostre manifestazioni nei luoghi notevoli della nostra storia che, prima di tutto, devono essere da noi stessi meglio conosciuti per essere meglio apprezzati e tutelati. Questo è per noi “prendere attivo interesse al bene civico”. Il Complesso Monumentale di S. Lorenzo Maggiore con il Museo, la Basilica, gli Scavi, la Sala Capitolare, la sala Sisto V, con le vestigia delle tre civiltà dalle quali è stata partorita Napoli, la greca, la romana, l’italica, rappresenta un preziosissimo “unicum” che ciascuno di noi potrà vivere e da cui potrà trarre le motivazioni per un rinnovato impegno di servizio. Ed allora ...VEDI NAPOLI E POI ...VIVI. A conclusione dei lavori del Congresso, la domenica alle ore 12, nella attigua Basilica del Complesso Monumentale di S. Lorenzo Maggiore, S.E.R. Crescenzio Sepe celebrerà la Santa Messa per i Lions. Primo piano Programma del Congresso d’Inverno 23 - 26 gennaio Napoli – Basilica di San Lorenzo Via dei Tribunali 316 Giovedì 23 gennaio ore 15,00 – 19,00 ore 16,30 Venerdì 24 gennaio ore 09,30 – 17,00 ore 10,00 – 13,30 Ore 17,00 – 19,30 Sabato 25 gennaio ore 09,30 – 12,00 ore 10,00 – 13,30 ore 16,00 – 18,30 - accreditamento dei delegati e dei partecipanti - seminario della commissione di studio distrettuale “Attività di Servizio” - seminario della commissione di studio distrettuale “Relazione con le Istituzioni ed Enti Locali” Domenica 26 gennaio ore 12,00 ore 13,30 accreditamento dei delegati e dei partecipanti - seminario della commissione di studio distrettuale “Affari interni” - seminario della commissione di studio distrettuale “Comunicazione ed immagine” - sfilata delle bandiere - saluto delle autorità civili, militari e religiose - saluto del Presidente della 1^ Circoscrizione, degli Officer in sede, del Presidente del Club Napoli Host - premiazione dei vincitori del Poster della Pace - relazione del Governatore Luigi Buffardi accreditamento dei delegati e dei partecipanti - relazione del segretario distrettuale Bruno Canetti - relazione del tesoriere distrettuale Giovanni Ambrosio - relazioni dei Presidenti delle commissioni di studio (Armando Veneto, Ciro Burattino, Aldo D’Andrea, Bruno Cavaliere) - nomina della Commissione Elettorale per le candidature a 2° VDG, 1° VDG, DG - intervento del 2° Vice Governatore Antonio Fuscaldo - intervento del 1° Vice Governatore Liliana Caruso - intervento dell’immediato Past Governatore Gianfranco Sava - intervento del Past Direttore Internazionale Ermanno Bocchini - votazione per la candidatura a 2° Vice Presidente Internazionale - interventi liberi - conclusioni del Governatore Luigi Buffardi - Santa Messa celebrata da Sua Eminenza Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli - saluti e partenze Lions 108YA 21 Riflessioni e opinioni Passare dalle parole ai fatti È l’ora di darsi una scossa Oggi più che mai è necessario che le “opere” dei Lions siano visibili e durature per avvicinare e coinvolgere la cittadinanza sull’attivita’ dell’Associazione e nel contempo per scuotere la classe politica del Sud, che spesso si dimentica del bene civico. Essere del Sud richiede una marcia in più, per fronteggiare le continue emergenze geologiche, sociali, economiche con la dignità e la fierezza proprie del popolo meridionale. Necessario guardare con realta’ anche nel nostro interno e sfatare i luoghi comuni. S ono trascorsi già 5 mesi dall’inizio dell’anno sociale ed è già tempo di bilanci. La maggior parte dei Club hanno apprezzato la riduzione dei service proposti dal Governatore (ma sono ancora troppi!!) e la diminuzione “drastica” degli incarichi dati ai Soci, per cui si è passati dai circa 900 (numero medio) degli ultimi cinque anni, a poco più di 400 di quest’anno. I Club in questi primi mesi di 22 attività hanno scelto i service ai quali dare priorità e deciso i programmi da portare avanti ed hanno definito tempi, modalità e mezzi per realizzarli. È arrivato il momento più delicato: quello di passare dalle idee alla pratica, di passare dai progetti teorici alla realizzazione degli stessi sul territorio. È l’ora di darsi una scossa! Oggi più che mai è necessario che le “opere” dei Lions siano visibili e durature per avvicinare e coinvolgere la cittadinanza a quanto fa l’Associazione e nel contempo scuotere la classe politica del Sud che spesso si dimentica del bene civico, perché legata ad una vecchia mentalità clientelare. Essere del Sud richiede una marcia in più, per fronteggiare le continue emergenze geologiche, sociali, economiche con la dignità e la fierezza proprie del popolo meridionale. Tutto ciò impone ai Soci di essere sentinelle di legalità e costruttori di una sussidiarietà orizzontale, dove l’essenza della democrazia è nel riconoscimento della dignità della persona, dei suoi diritti nell’ambito della società, delle responsabilità che una tale cosciente partecipazione all’esercizio del potere comporta. Il mese di dicembre è un momento molto delicato dell’anno Lions 108YA di BRUNO CANETTI sociale per l’attività dei Lions, perché i Club sono in mezzo al guado, con la speranza nel cuore di raggiungere la terra promessa (realizzazione del service), ma con il pericolo di subire pericolosi ondeggiamenti dal mare forza 9 e dai venti contrari (carenze organizzative e mancanza di risorse economiche). Sono convinto che i Club, se vogliono, possono traghettare la barca verso la meta che si sono prefissati e possono costruire “opere concrete” sul territorio, ma devono fare presto, perché il tempo sta scorrendo velocemente. È quindi necessario passare dalle parole ai fatti e lasciare un segno tangibile di visibilità e concretezza: e non è difficile per i Club fare service come “la raccolta degli occhiali usati”, “la scuola dei cani guida”, “il poster per la pace”, “il libro parlato”, “il lions quest”, “il progetto Martina”, “So.San. solidarietà sanitaria”, “progetto Alert”, “i giovani e la sicurezza stradale”, Riflessioni e opinioni tutti service di rilevanza multidistrettuale e pluriennali, in modo che i Club sappiano che la loro attività avrà una continuità negli anni. Ma perché non pensare in grande e tentare di costruire nel tempo qualcosa di duraturo, come una casa di accoglienza per “i nuovi poveri” in una struttura sottratta alla criminalità o pervenuta per donazione o data in convenzione dalle Istituzioni locali. Può sembrare un sogno di difficile realizzazione, ma il Presidente internazionale Barry Palmer ci invita a tentare di realizzare un sogno che abbiamo nel cassetto e ogni Lions ha un desiderio da vedere concretizzato, anche se questo richiede tempo ed impegno quotidiano, in una logica di “Nulla Dies Sine Linea”, come indicato dal Governatore Buffardi. * * * * Parliamo infine della diminuzione dei Soci nel Distretto e facciamo chiarezza: negli ultimi 7 anni abbiamo perso oltre 2000 Soci (come scarto netto tra nuovi ingressi e dimissioni). A coloro che dicono che finalmente si sta facendo tra i Lions un discorso di QUALITÀ e non di QUANTITÀ, pongo l’interrogativo: se si è proprio sicuri che coloro che ci hanno lasciato sono i CATTIVI e noi che siamo rimasti siamo i BUONI? L’altra riflessione che dobbiamo fare è che il nostro distretto si distingue a livello multidistrettuale (vedi schema di lato) per avere il maggior numero di Club con un numero di Soci inferiori a 20, cioè su 130 Club, ben 36, cioè il 27,69%, sono costituiti da un numero di Soci irrisorio. È necessario allora continuare a fare opera di sensibilizzazione e persuasione, per far capire che con un numero di Soci così piccolo, non si va da nessuna parte, per cui è necessario pensare a fare fusioni con i Club viciniori territorialmente, con i quali condividiamo valori ed identità di pensiero. Bisogna fare maggiori interventi di formazione sui Club deboli. Poiché continua la perdita di Soci (- 49 negli ultime 4 mesi), nonostante i grandi sfor- zi che stanno facendo i Presidenti di Zona e di Circoscrizione su questo tema, è evidente che non bastano ENTUSIASMO E PASSIONE, ma bisogna aumentare gli sforzi nel farci conoscere all’esterno, con un impegno maggiore nella comunicazione e nei mass media. Certamente alla base di tutto c’é bisogno di maggiore unità, armonia ed AMORE all’interno dei Club, perché dobbiamo dare esempio di concordia, a chi vogliamo invitare a diventare un nuovo Socio. Non scoraggiamoci, ma persistiamo sulla strada indicata, i frutti verranno con la “buona” stagione. Lions 108YA 23 Riflessioni e opinioni La discussione deve essere produttiva Continuiamo a parlare della crisi del lionismo Perché alcuni Soci, sia pure ampiamente qualificati, dopo non molto tempo dal loro ingresso nel Club, non partecipano alle attività dell’Associazione o, addirittura, si dimettono dalla stessa? Servono delle risposte, ma non bisogna darle solo con il cuore. Il Lion, è un uomo e, come tale, puntando sulla sua umanità, deve mirare a concretizzare e a far realizzare nella prassi i valori che, altrimenti, rimarrebbero solo teoria. Solo così può essere possibile “favorire e promuovere efficienza ed alto livello morale nel commercio, nella industria, nelle professioni, negli incarichi pubblici e nel comportamento privato”. D a tempo nell’ambito dell’Associazione si discute di uno stato di crisi che si evidenzia principalmente con l’assenteismo e con la riduzione del numero dei Soci; per noi che, nonostante tutto, rimaniamo e ci impegniamo, l’argomento è coinvolgente perché investe il perché essere Lions, il perché resistere e il perché impegnarsi nella Associazione. La vita associativa si sviluppa intorno al “Codice 24 dell’Etica Lionistica” e agli “Scopi del Lionismo” (le nostre stelle polari che ci guidano – o dovrebbero guidarci – nel nostro cammino) ne consegue che essere Lions significa amarne e concretizzarne il contenuto. Ci si chiede, a tal punto, perché alcuni Soci, sia pure ampiamente qualificati, dopo non molto tempo dal loro ingresso nel Club, non partecipano alle attività dell’Associazione o, addirittura, si dimettono dalla stessa. A queste domande si può rispondere con il cuore e, quindi, ciascuno avrà, in se e per se, la giusta risposta, ovvero con la ragione; cerco di dare una, ovviamente non la, risposta che scaturisce dalla ragione. Forse, probabilmente, la risposta più idonea a tale fenomeno sta oltre che in motivi di carattere professionale, familiare, di salute e così via, anche, in alcuni casi, in non ponderate immissioni o in una non corretta o incompleta conoscenza del Lionismo stesso. È indispensabile, infatti, avere conoscenza di quanto sottendano gli aspetti normativi, strutturali e organizzativi dell’Associazione; solo così si può giungere ad una lettura che scaturisca da una profonda consapevolezza critica delle norme e degli scopi del Lionismo. Occorre, peraltro, che i Soci operino nel e per il Lionismo attuando, nella prassi della propria quotidianità, i valori più profondi dell’ Etica lionistica. Tale interpretazione del “Codice dell’ Etica ” e degli “Scopi del Lionismo“ sembra essere giustificata non dal volersi attenere in maniera rigida a delle Lions 108YA di FRANCESCO PALMIERI norme, quanto dall’ esigenza di una loro corretta interpretazione e da una profonda riflessione sul loro intimo significato. Ciò non vuol dire, e lo si capisce, rifugiarsi nell’ ideale e nel teorico disconoscendo quasi le conquiste dell’ informatica, della scienza, o della tecnica, proprie di questo nostro mondo multietnico, multiculturale e sempre più globalizzato, ma, al contrario, ciò comporta una ulteriore valorizzazione delle conquiste stesse, come miranti a finalità volte a migliorare la vita dell’uomo e a cementarne i rapporti con la società. Il Lions, è un uomo e, come tale, puntando sulla sua umanità, deve mirare a concretizzare e a far realizzare nella prassi i valori che, altrimenti, rimarrebbero solo teoria. Deve far leva su quanto di “filosofia” esiste in ciascuno. Solo così può essere possibile “favorire e promuovere efficienza ed alto livello morale nel commercio, nella industria, nelle professioni, negli incarichi pubblici e nel comportamento privato”. L’ Etica lionistica, in definitiva, non può che tendere alla crescita in senso critico e morale e, in definitiva, dialogico e armonico verso “ la Patria, lo Stato, la Comunità nella quale ciascuno vive”. Riflessioni e opinioni Cittadinanza umanitaria attiva internazionale Nuovo metodo per una nuova via del lionismo internazione e nazionale La cittadinanza umanitaria non può e non vuole essere solo internazionale, cioè investimenti in Paesi sottosviluppati. Vuole essere anche cittadinanza attiva nazionale, dove l’uomo, nel rispetto della dignità alla quale ha primario diritto, si erge a protagonista del territorio dove vive ed opera. Il Distretto 108Ya anche in questo caso ha segnato una mirabile svolta nel campo della cittadinanza attiva favorendo, attraverso interventi diretti all’emanazione di strumenti legislativi, l’autonoma iniziativa del cittadino, singolo od associato, per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà. L a modifica del modo di fare lionismo è ormai assorbita e concettualizzata. Non più beneficenza, o carità a livello internazionale, ma apprendimento per una crescita prima culturale e poi economica. Cioè denaro o beni materiali sono pressocchè banditi dal concetto di nuovo aiuto umanitario alle popolazioni sottosviluppate, in quanto si è in presenza di una nuova forma di investimento umanitario. Una forma di aiuto dove l’apprendimento delle tecniche di lavoro, la cultura di impresa assumono il primo posto nell’idea di sviluppo. L’uomo e la sua dignità sono collocati innanzi a tutto, perchè solo il lavoro e la conseguente remunerazione danno l’indipendenza, la libertà e quindi la dignità alla persona umana. Con il Campus ”Cittadinanza Umanitaria” in via di completamento nella Repubblica africana del Mali, il nostro Distretto ha inteso trasferire in loco le conoscenze occidentali in materia di lavorazione dei prodotti agricoli (vedi pomodori), onde la popolazione locale possa constatare di persona il valore di un lavoro di trasformazione e della conseguente commercializzazione del prodotto. A breve assisteremo alla consacrazione di questi elementari concetti, grazie all’inaugurazione del Campus “Cittadinanza Umanitaria” che il nostro Distretto 108Ya, primo nel mondo lions, ha costruito come detto in Africa. Il campus si compone di una scuola, di una fattoria e di un ambulatorio realizzati grazie agli sforzi di tutti i Lions del Distretto, nessuno escluso, sforzi sia finanziari, che intellettuali ed organizzativi. E’ una bella sfida che vogliamo lanciare per verificare se le nuove teorie economiche (investimenti in luogo di carità) sono fondate e quindi attuabili, oppure non ancora sufficienti di RENATO RIVIECCIO a creare le condizioni di una prima forma di sviluppo economico. Lo sapremo a breve visto che l’apertura del Campus è fissata per i primi mesi del 2014. Possiamo solo dire che la sfida ci esalta e l’entusiasmo della popolazione locale rispetto all’iniziativa ci sprona ad intensificare gli sforzi. Ma Cittadinanza non può e non vuole essere solo internazionale, cioè investimenti in Paesi sottosviluppati. Vuole essere anche cittadinanza attiva nazionale dove l’uomo, nel rispetto della dignità alla quale ha primario diritto, si erge a protagonista del territorio dove vive ed opera. Il Distretto 108Ya anche in questo caso ha segnato una mirabile svolta nel campo della Cittadinanza attiva favorendo, attraverso interventi diretti all’emanazione di strumenti legislativi, l’autonoma iniziativa del cittadino, singolo od associato, per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà. Insomma i lions attraverso le proposte di legge regionali in Campania e in Calabria, tradottesi rispettivamente nelle leggi 12/2011 e 29/2012, hanno concretamente contribuito a dare vita e sostanza all’articolo 118 della Costituzione che enunciava il famoso principio. Lions 108YA 25 Riflessioni e opinioni Dall’invito del Governatore all’interrogativo dei soci: Entusiasmo e Passione: ma fino a quando? Il Lionismo tra fede e prassi Gli scopi dei Lions orientano ad un’etica di vita e l’etica, sappiamo tutti, non si insegna con le parole, ma si pratica con la vita. Essi sono come una palestra di libertà interiore, di dialogo tra uomini e donne liberi e di pari dignità che condividendo un comune ideale di servizio, costituiscono un formidabile lievito per l’intera società. L ’Assemblea del nostro Club, in sede di ratifica dell’ammissione di nuovi Soci, ha aderito all’indicazione, della relativa commissione, di dare corso ad incontri di formazione con la collaborazione dei Comitati G.M.T. e G.L.T., da estendere anche ai vecchi Soci, quale occasione di aggiorna- 26 mento per le modifiche ed innovazioni susseguitesi nel tempo. Tanto allo scopo di far conoscere ed approfondire che cosa siamo, che cosa facciamo e che cosa potremo fare. Possiamo dire che la vita di un Club lions è costituita da Services a carattere umanitario, ma anche da impegni culturali e di studio di grandi temi, di proposte operative di approccio al sociale, di penetrazione nella società. Essa parte dall’applicazione del Codice Lionistico laddove dice: <<essere solidale con il prossimo mediante l’aiuto ai deboli, i soccorsi ai bisognosi, la simpatia ai sofferenti>> superando il concetto di beneficenza tradizionale, per proporre un modo nuovo di vivere il rapporto con le persone, convinti che non esiste il beneficiato e il benefattore, ma siamo tutti membri del- Lions 108YA di Rocco de Lucia la famiglia umana. E’ inutile dire che, nella società in cui viviamo, la presenza e l’azione di un Gruppo che aderisce a tali scopi è opportuna anzi necessaria, per tenere alta la formazione e la realizzazione della dignità umana; infatti i Lions rappresentano un ponte tra l’individuo e la società per l’affermazione del valore della solidarietà tra gli uomini. La vocazione al servizio, l’amicizia, la solidarietà, il richiamo evangelico di farsi prossimo hanno dato ai Lions il riconoscimento di essere messaggeri di pace e qui mi viene un richiamo al grande Papa Giovanni XXIII che 40 anni fa ci regalava la Enciclica “Pacem in terris” con la quale affermava che i pilastri della pace sono la libertà, la giustizia, la verità e l’amore. I Clubs dei Lions, essendo unità operative nazionali ed internazionali, permettono a ciascuna persona di accrescere il potenziale di azione e tendere all’effettivo bene comune universale per il rispetto della dignità della persona. Noi Lions che vantiamo di avere come motto internaziona- Riflessioni e opinioni le “WE SERVE” e che abbiamo accettato di essere Lions nella piena spontaneità e responsabilità, dobbiamo essere sempre pronti a continuare ad accettare le sfide del servizio umanitario per annunciare ai nostri contemporanei la bellezza dell’impegno del servizio, che procura speranza, applicando quanto dice il Papa Francesco nella Enciclica “Lumen Fidei” <<non facciamoci rubare la speranza, non permettiamo che sia vanificata con soluzioni che ne bloccano il cammino>>. Chiudo con le parole del Governatore. Egli dice: “due devono essere i principi ispiratori dell’azione dei Lions : L’ENTUSIASMO e la PASSIONE. - L’entusiasmo che accende il fuoco dell’aspirazione a tutte le cose belle e buone; - La passione che fa scattare l’orgoglio dell’appartenenza;- L’entusiasmo e la passione, per trovare lo slancio di un ideale verso la luce della Verità, l’equilibrio della Giustizia, la dolcezza dell’Amore, la solidarietà nei confronti di tutti”. Insieme, ritroviamoci con entusiasmo e con passione a testimoniare e tenere alti gli scopi del lionismo, non dimenticando, quindi, la coerenza nell’azione e nei comportamenti, affinché il nostro credo non sia solo retorica o metafora dell’utopia, bensì esempio di cittadinanza attiva che, nella temperie dell’attuale società, in piena crisi di rinnovamento e di rigenerazione, abbia ancora un senso di concretezza e di utilità. Vorrei concludere con un quesito: non sarà la frequente non coerenza e mancato rispetto dei principi e valori innanzi menzionati la vera o principale causa dell’allontanamento di un consistente numero di qualificati Soci? Da parte mia la fede nel lionismo è ancora salda, ma fino a quando?... Lions 108YA 27 Riflessioni e opinioni La Mission dei Lions Il “nuovo”: una necessità per l’Associazione Siamo chiamati, da quello che è divenuto il tema di studio nazionale, a dare contenuto - e quindi “sistema”- alle proposte di risoluzione del problema del giusto vivere civile! I l LCI è fondato sulla proposta del nuovo e si alimenta della costante ricerca di orizzonti che ne adeguino gli scopi alla realtà, nel suo divenire: il Consiglio direttivo internazionale (BOARD) ne è il motore propulsivo. Fermando l’attenzione sull’ultimo quinquennio, si considerino i testi modificati della Mission “permettere a volontari di servire le loro comunità, soddisfare i bisogni umanitari, favorire la pace e promuovere comprensione internazionale per mezzo dei lions Club“ e quello della Vision “essere leader globale nella comunità e nel servizio umanitario“, la riscrittura del codice etico e le nuove “frontiere”. Il servizio del Club, che all’atto della fondazione era inteso quale supporto alla propria Comunità, fu identificato come intervento diretto, anche sostitutivo dell’eventuale mancanza di proposizione che venga originata dal disinteresse o dall’assenza di azione pubblica. Ancora, ai Lions Club fu ricondotto il compito di “promuovere 28 comprensione internazionale”: aldilà della necessità di una cultura della globalizzazione del benessere materiale (che si origina dall’iniqua ripartizione delle ricchezze) il lionismo, in relazione alla diffusione ed alla rilevanza della portata ideologica che lo connotano, è lo strumento ottimale per la diffusione di un modello ideale di convivenza sociale fondato sulla condivisone globalizzata dei valori. Ciascun Club è chiamato a partecipare nella comunità alle attività con impegno civico di servizio, che si sovrappone a quello puramente e semplicemente umanitario: l’attualità della proposizione e dell’opera consiste nel costruire oggi gli aiuti che siano premessa per eliminare i bisogni di domani. Il Codice etico rielaborato quest’anno ascrive, alla singola persona che legge, l’utilizzo reiterato del possessivo mio e del pronome me per ciascun imperativo: ciò in sostituzione della formulazione impersonale. Inoltre la sollecitazione internazionale genera, a cascata sui multidistretti, fermenti che producono attività diversificate a seconda delle esigenze e del comune sentire nei rispettivi territori. Nel “108 Italy” la nostra azione si va caratterizzando, in parallelo alle altre attività proposte dal Board, per due eccellenti peculiari frontiere: la cittadinanza attiva ed il disegno di una nuova società civile. Lions 108YA di Fiorentino Aurilio La prima è stata specificamente avviata dal nostro Distretto ed in pochi anni ha portato all’approvazione di leggi che, in uno all’opera di divulgazione e sensibilizzazione della Dirigenza, stanno cambiando i rapporti tra i Cittadini – singoli od associati- e le Istituzioni: si è pervenuti al service di questo anno “la sussidiarietà orizzontale verso la democrazia deliberativa” che la individua appunto “quale impegno civico dei Lions”. Nei Distretti Yb (Sicilia), Lv (Lazio-Sardegna), A (Marche-Abruzzo) ed altri, si è di recente avviato lo studio per il disegno di un rinnovato stato sociale - più equo ed inclusivo - diverso da quanto non fosse prima: la nuova società civile. Dalla crisi dell’ultimo lustro (economica e della democrazia) e dalla modifica ultradecennale del giudizio morale della disuguaglianza, si avverte (come ancora attuale) la necessità di una ricostruzione basata su una riforma intellettuale e morale che porti ad una rivoluzione della dignità di tutti, ai quali va consentito un futuro arginandone le nuove povertà (cioè quelle mai viste o quelle che si trovano da poco nell’attuale situazione). Riflessioni e opinioni La difficile scelta della Classe Dirigente Il Bilancio Sociale dei Clubs Le nostre unità organizzative sono i Clubs che hanno nell’erogazione delle “prestazioni” un grado di libertà elevato rispetto ai cosiddetti sistemi rigidi caratterizzati da periferie conformate a quanto previsto dalla sede centrale. N on è difficile nelle riunioni Lions ascoltare espressioni di critica sull’eccessiva autonomia concessa ai Clubs seguite subito dopo dalla promozione di un’organizzazione con una concatenazione di nessi causali definiti e rispettati, cioè un insieme di legami rigidi, come unico viatico per migliorare i risultati che l’Associazione si propone. Molto probabilmente il riferimento mentale da un punto di vista organizzativo è o l’idealtipo We- 30 beriano o, ancora peggio, quello Tayloristico. Ora, seppure è vero che l’organizzazione dei Lions, come tutte le altre organizzazioni, presenta complessità derivanti dal contesto, diventato, rispetto a un passato non molto lontano, più articolato e attraversato da fermenti ormai sistematici, questo non autorizza la conclusione semplicistica che un’organizzazione di tipo gerarchico o simile possa risolvere i problemi. Questo tipo di organizzazione sarebbe, a mio avviso, non solo inutile, ma addirittura controproducente. In realtà esistono fra le organizzazioni complesse, quelle a legame deboli, messe in evidenza da Weick nel 1976 in un suo famoso articolo dal titolo Educational Organizations as Loosely Coupled Systems, in cui si dimostra che il legame debole non è una carenza, ma è funzionale in quelle realtà in cui esistono unità organizzative che debbono operare con una certa autonomia. Questo è dovuto al fatto che i Clubs sono formati da volontari che decidono se iscriversi o no e il ruolo del singolo associato è rilevante, perché questi è uno dei “proprietari” dell’Associazione oltre ad essere contemporaneamente utente della stessa, ma sono autonomi per le motivazioni alle adesioni, la scelta dell’intensità delle adesioni intesa come Lions 108YA di FRANCESCO VIOLI militanza attiva e permanenza nel sistema associativo. Questo giustifica perché i Clubs manifestano differenze sensibili nel loro comportamento che non è varietà, ma spesso è confusione a cui consegue confusione identificativa, attività di efficacia bassissima relativamente alla mission dei Lions, perdita dei Soci. In questo, poi, incide notevolmente il Presidente secondo la sua provenienza e le sue competenze professionali. Il punto centrale allora non è tanto l’autonomia del Club o del Presidente o degli altri ruoli di certezza organizzativa a determinare problemi, quanto piuttosto il fatto che in un sistema necessariamente a legami deboli, contrariamente a quanto avviene nei sistemi rigidi, è necessario avere in tutti una buona preparazione nella gestione. Allora cosa si puo’ fare? Proviamo ad indicare di seguito tre cose che a nostro avviso potrebbero aiutare molto. 1. Prima di dare l’incarico di Presidente (ma vale anche per le altre posizioni di vertice dell’organizzazione) ad un socio bisogna stare molto attenti a realizzare la migliore combinazione possibile tra Riflessioni e opinioni caratteristiche individuali e compiti assegnati, perché nei sistemi a legame debole, mancando un’interdipendenza gerarchica, è la moralità e la capacità personale ad agire. In realtà, talvolta, si verifica che nei posti apicali dell’organizzazione siano posti personaggi che non hanno specifiche e comprovate competenze manageriali, ma sono il risultato dell’assunto che se uno è “onesto” e capace nel proprio mestiere può assumere una certa funzione di coordinamento. Questo introduce una qualche forma di dilettantismo non accettabile. 2. Introdurre una preparazione manageriale di base per tutti quelli che aspirano a ricoprire tali incarichi (qualcosa di simile a quello che succede nel sistema sanitario per diventare primari). Questa preparazione dovrebbe riguardare le materie che già si trattano nel GMT e GLT (anche se alcuni contenuti andrebbero rivisitati e introdotte anche delle forme di esercitazioni), ma dovrebbe essere estesa a una preparazione seria sulla gestione dei progetti (Project Management). È quanto meno curioso constatare che pur essendo la “produzione” dei Clubs costituita da Services, ovvero da progetti obiettivati al servizio per la collettività, la maggior parte dei responsabili dei services, è completamente ignorante sulla formalizzazione, pianificazione, programmazione e gestione di un progetto. 3. Esplicitare in modo chiaro e TA è il ramo di industrial design di Sabox, azienda che produce sostenibile. o arredi, oggetti, allestimenti innovativi, espositori e temporary documentato, sia all’esterno che all’interno di un dato Distretto, cosa questo s’impegna a fare nell’anno sociale, realizzando così un meccanismo d’integrazione interno e un impegno nei confronti della società esterna che dà la possibilità all’organizzazione di essere valutata e conosciuta. Il prendere impegni con l’esterno comporta un rafforzamento dell’identificazione e riduce la minaccia di autoreferenzialità a cui un sistema chiuso, come quello dei Lions, FORMAPERTA è il ramo di industrial design può essere soggetto. In sintesi packaging sostenibile. bisogna realizzare una forma di arredi,eoggetti, bilancio Progettiamo sociale, scritto pubbli-allestimenti in cizzato, che, poi, potrebbe essere posto in rete, realizzando così uno strumento di trasparenza e di dialogo di grande valenza. www.packagingevolution.it www.sabox. al design di Sabox, azienda che produce menti innovativi, espositori e temporary ngevolution.it www.sabox.it www.sabox.it www.formaperta.it FORMAPERTA è il ramo di industrial design di Sabox, azienda che pro packaging sostenibile. FORMAPERTA è il ramo di industrial design di Sabox, azienda che produce Progettiamo arredi, packagingoggetti, sostenibile. allestimenti innovativi, espositori e temp Progettiamo arredi, oggetti, allestimenti innovativi, espositori e temporary www.formaperta.it APERTA è il ramo di industrial design di Sabox, azienda che produce Lions 108YA 31 ging sostenibile. ttiamo arredi, oggetti, allestimenti innovativi, espositori e temporary Riflessioni e opinioni Valutazioni sul nostro modo di cooperare per il bene comune Il coraggio di cambiare Siamo certi che la nostra adesione all’Associazione sia scevra da motivazioni personalistiche? Alcuni services che mettiamo in campo sono il più delle volte fini a se stessi e non lasciano alcun segno del loro passaggio. I tempi sono cambiati e sono in continua evoluzione, le istanze che pervengono dalla società sono il quadro della situazione in cui ci dibattiamo: lavoro, stabilità economica, lotta alla corruzione e al malcostume, case, emarginazione, accoglienza solidarietà e cosi’ via. Nel futuro dei Lions ci potrebbe essere un mare calmo e un magnifico porto dove approdare, solo se avremo il coraggio di cambiare ed essere dei bravi nocchieri. sione sui fatti attinenti il proprio lavoro, il proprio modo di vivere e di rapportarsi agli altri. L’imperativo categorico è quello di maturare, con questa introspezione, dei convincimenti positivi sui comportamenti del nostro prossimo e su noi stessi. Il pensiero positivo si fa in questo modo più pressante che mai conducendoci all’accettazione motivata dei nostri simili, alla giustificazione delle loro manchevolezze, delle loro debolezze e asperità caratteriali e all’analisi del nostro impegno associativo. Lo stare insieme presuppone da parte di tutti una rinuncia alle insidie di un Ego a volte smisurato. Bisogna tenere presente che, con le nostre azioni, l’equilibrio interiore del nostro prossimo può uscirne mortificato, che il trascendere negli atteggiamenti negativi, ostili, può compromettere irrimediabilmente il rapporto interpersonale e quello collettivo. Ci siamo posti davanti al nostro essere e ci siamo dati A volte ognuno di noi si trova a confrontarsi con il proprio Io. E’ una condizione sine qua non la nostra vita è soggetta ai condizionamenti esterni. Si discute con se stessi, si mette in gioco il proprio operato e si valutano gli errori e la capacità di sentirsi parte della società, senza alcuna remora, senza alcuna omis- 32 Lions 108YA di PAOLO MOBRICI delle risposte, e negative o positive che siano ci hanno dato il modo di valorizzare quel che di buono vi è in ognuno di noi e negli altri. Valutiamo attentamente il nostro vivere insieme, il nostro modo di cooperare per il bene comune. Siamo certi che la nostra adesione all’Associazione sia scevra da motivazioni personalistiche? Molti non hanno neppure il senso dell’appartenenza al nostro sodalizio, delle finalità e degli scopi. L’amicizia che viene sbandierata a tutti i venti, il caposaldo dei nostri principi, viene praticata solo in occasione dei meetings, quando ingessati su una sedia e davanti a piatti ben assortiti, scambiamo quattro chiacchiere di circostanza con i nostri vicini commensali. E la solidarietà a chi nel mondo soffre, muore, dov’è ? Certo si potrebbe obiettare che l’Associazione investe annualmente milioni di dollari per alleviare le sofferenze di questi esseri umani. Ma io mi chiedo qual’è l’impegno dei singoli Clubs nel loro territorio? Danno voce ai miseri, ai deboli, agli emarginati, ai malati? Riflessioni e opinioni A parte qualche sporadica eccezione, direi proprio di no. I services che mettiamo in campo sono il più delle volte fini a se stessi e al di là delle reboanti presentazioni non lasciano alcun segno del loro passaggio. I tempi sono cambiati e sono in continua evoluzione, le istanze che pervengono dalla società sono il quadro della situazione in cui ci dibattiamo: lavoro, stabilità economica, lotta alla corruzione e al malcostume, case, emarginazione, accoglienza e solidarietà verso chi si dibatte nella povertà, degrado dei valori etici e così via. Ed ecco che ci troviamo in vesti anacronistiche e in comportamenti fuori dal tempo. Ci manca la visione di quanto sta accadendo nella società, nel mondo. In questo modo rischiamo di farci travolgere, spazzati via dallo tsunami delle nuove e pressanti richieste che pervengono dalla col- lettività. Ci sono uomini che quotidianamente offrono se stessi per il prossimo, così solo per la gioia del donare. E da questo donare ne traggono gratificazione e crescita spirituale. Certo non si chiede a noi di dedicare la nostra esistenza come quegli uomini, ma di fare un cambio di rotta questo sì, di modificare il nostro modus operandi e di approcciarci a queste problematiche con spirito diverso, con una coscienza nuova proiettata verso il futuro multietnico che ineluttabilmente ci attende. Nell’Era della globalizzazione, dove tutto sembra andare verso una direzione di uniformazione, direzione indicata e voluta dai grandi gruppi di potere, che controllano le economie e i governi dei vari stati, che propugnano l’instaurarsi di un nuovo ordine mondiale, s’impone ad Associazioni come la nostra di impegnarsi nel sociale, diventando anche “politici” nel senso di esercitare un controllo, di confrontarsi in modo incisivo, fattivo, con le istituzioni, a difesa dei cittadini. Se riusciremo a intraprendere questo nuovo corso, se impareremo a lasciarci alle spalle le attività inutili e fuori dai tempi, stando bene attenti anche nella scelta di nuovi lions e abbandonando i personalismi, l’ambizione smaniosa di un “potere” effimero, potremo salvare quanto di buono c’è nell’Associazione. Nel futuro dei Lions ci potrebbe essere un mare calmo e un magnifico porto, dove approdare se sapremo essere dei bravi nocchieri, altrimenti andremo ineluttabilmente a infrangerci contro la barriera corallina dell’insipienza. Vinceremo se, confrontandoci con noi stessi, faremo tesoro degli input che arrivano dalla nostra coscienza, trovando, finalmente, il coraggio di cambiare. Lions 108YA 33 I Services Un Poster per la Pace Primo premioa Giovanna Paciello della Scuola Media di Marigliano I giovani partecipanti sono stati 4220, con il coinvolgimento di 35 Clubs Lions. L’auspicio è che il Poster della Pace non si fermi alla consegna dei disegni prodotti, ma che continui l’opera di scavo nelle coscienze dei nostri giovani e faccia di essi autentici “COSTRUTTORI DI PACE”, nella convinzione che essa non è solo assenza di tensioni o conclusione agognata di conflitti, ma è rispetto di tutti i diritti umani. le sopraffazioni e le violenze che ogni giorno minano la pacifica coesistenza degli uomini. Il L.C.I., da sempre sensibile ed attento a questa problematica, si è impegnato accanto alle istituzioni, in primis all’ONU, nel promuovere la tolleranza e la comprensione tra i paesi di tutto il mondo. Il concorso “UN POSTER PER LA PACE”, istituito nel 1988, è giunto alla sua 26° edizione con un’adesione sempre crescente, tanto che si valuta che circa 4 milioni di ragazzi, provenienti da oltre 100 nazioni, abbiano partecipato alle precedenti edi- S econdo premio ex aequo a MartinaLena Zuottolo, della Scuola Media “A. Criscuolo” di Pagani e Ester Valente, dell’ Istituto Omnicomprensivo di Frascineto. La pace, la più antica aspirazione dell’uomo, antica come la vita stessa, consiste nei meandri più profondi dell’animo umano con lo stesso istinto alla guerra. Da qui la necessità di non lasciare quest’aspirazione nel suo stato endemico, ma di lavorare perché diventi coscienza e cultura da affermare contro gli egoismi, 34 pria visione della pace. Anche quest’anno l’iniziativa del poster, dal tema: “Il nostro mondo, il nostro futuro” ha mobilitato le energie migliori dei Lions Clubs e del mondo della Scuola: dalla disponibilità dei Dirigenti Scolastici, all’operatività dei docenti al generoso impegno dei giovani studenti. La genuina fantasia dei ragazzi, la loro creatività e la loro abilità di rappresentazione, l’obiettivo largamente condiviso della promozione della pace, spiegano la larga diffusione e popolarità del service. Ultimate tutte le fasi del concorso, i Lions Clubs, sponsor dell’iniziativa, hanno dato luogo a cerimonie di premiazione, durante le quali i ragazzi, utilizzando argomentazioni e collegamenti svolti in classe, si sono espres- 2° Premio: MartinaLena Zuottolo 1° Premio: Giovanna Paciello zioni. Il concorso fa riflettere i giovani sull’importanza della pace mondiale, fa crescere in loro il sentimento consapevole verso questo valore assoluto della vita e li incoraggia ad esprimere graficamente, attraverso il linguaggio universale dell’arte, la pro- Lions 108YA si anche con il linguaggio della musica, del canto, della poesia. L’auspicio è che il Poster della Pace non si fermi alla consegna dei disegni prodotti, ma che continui l’opera di scavo nelle coscienze dei nostri giovani e faccia di essi autentici “COSTRUTTORI DI PACE” nella convinzione che essa non è solo assenza di tensioni o conclusio- I Services ne agognata di conflitti, ma è rispetto di tutti i diritti umani ed innanzitutto condizione essenziale dello spirito di ogni uomo. Un ringraziamento sincero ed affettuoso va a tutti i Soci che si sono impegnati a livello di Club, ai responsabili di circoscrizione, senza il cui prezioso contributo non sarebbe stata possibile l’ottima riuscita del service. Si dà qui a lato l’elenco dei Clubs che hanno sponsorizzato il concorso, a cui hanno partecipato ben 4220 giovani ed il nome del vincitore, 2° Premio: Ester Valente primo classificato del Distretto, e le due menzioni di merito: Al primo posto distrettuale si è classificata l’opera di Giovanna Paciello, di 12 anni, che frequenta la II E della Scuola Media Statale “Dante Alighieri” di Marigliano (NA). La scuola è stata sponsorizzata dal Lions Club di Marigliano. II° classificati aequo: MartinaLena Zuottolo, 13 anni, III N, Scuola Media “A. Criscuolo” , Pagani (SA) con scuola sponsorizzata dal Lions Club Nocera ed agro, e Ester Valente, 12 anni, II A, Istituto Omnicomprensivo di Frascineto, (CS).con scuola è stata sponsorizzata dal Lions Club di Castrovillari. di MARIA SORRENTINO Lions 108YA 35 I Services La donazione di un cane guida a Lamezia Terme Quattro zampe per un sentiero di luce Alla presenza del Presidente Nazionale del “centro cani guida dei Lions”, Giovanni Fossati, che lo vede sempre presente anche come sottolineato nei momenti di stretta “necessità”, è avvenuta la consegna del cane guida al giovane Dmytro Zhmeryniuk. C hi vive con un cane guida, vive una occasione unica quasi simbiotica come ben ha potuto constatare anche un nostro Socio l’ing. Carlo Caggiano del Club Lions di Battipaglia Host che ha potuto visitare il centro di addestramento di Limbiate e che ci ha detto: “I Lions italiani sono una eccellenza europea nella formazione dei cani guida per i non vedenti. I non vedenti sono una realtà con la quale i Lions si con- 36 frontano da decenni, un mondo al quale è dedicato un service nazionale che sul territorio ha come faro di riferimento la scuola cani guida di Limbiate (Mi). Due giornate intense di incontri, in un’incantevole e magica atmosfera di amicizia, sapientemente creata da Giovanni Fossati, presidente del Centro di Addestramento Cani Guida, e dai suoi collaboratori. Nel corso degli incontri non è mancato un momento per ricordare la nostra cara Giovanna Gattola La Cava, prematuramente scomparsa alcuni mesi fa, icona del distretto 108Ya, fortemente impegnata nel service nazionale dei cani giuda per ciechi. Il centro è una struttura che, ancorché perfettamente gestita come un’azienda da un ottimo Presidente, e con tanto di dipendenti, com’è giusto che sia, nella sua essenza non può che essere definito un gioiello di solidarietà la cui luce pura e sfolgorante,che solo un vero diamante può restituire, taglia le tenebre di chi la luce non può vederla. Un’esperienza che ridona l’orgoglio di essere Lions, di appartenere ad una Associazione che da anni si impegna per dare un nuovo percorso di vita a chi cammina nel buio. Un centro di eccellenza, energeticamente autosufficiente, dove tutto è finalizzato al benessere del Lions 108YA di PAOLO GATTOLA vero protagonista, il cane, che ti entra nel cuore e non ti abbandona. La sensibilità e l’affetto che i cani sono in grado di trasmettere fa comprendere quanto grande sia l’aiuto che essi possono dare ad un non vedente: l’autonomia del movimento e l’amore di una fedele compagnia”. È davvero meritevole l’opera che noi Lions facciamo grazie ad un sognatore, Maurizio Galimberti, che, nel lontano 1959, fece proprio il motto del nostro attuale Presidente Internazionale e seguì un sogno fondando la scuola cani guida. Ed infine, sarà proprio con l’aiuto dei responsabili circoscrizionali che auspichiamo che si possa dare un segno tangibile del nostro impegno alla causa del servizio cani guida dei Lions, organizzando alla data prevista del 23 febbraio 2014 al teatro cinema Augusteo di Salerno, un grande evento concerto, che mira a raccogliere fondi per dare una altra speranza a chi attualmente conduce una vita limitata solo per la mancanza della vista, che gli impedisce a pieno la realizzazione dei propri sogni. I Services In campo Lions, Confcommercio e Federottica Al via la raccolta di occhiali usati per i paesi in via di sviluppo N ell’ anno sociale 2012 -2013 i Lions del Distretto 108 Ya hanno firmato un protocollo d’intesa con la Federottica e la Confcommercio per la raccolta di occhiali usati nei negozi di ottica della citta’ di Napoli. Il risultato di questa iniziativa è stato l’invio al Centro Lions di Chivasso di alcune migliaia di occhiali che dopo essere ristrutturati, catalogati in base alle gradazioni a cura di personale specializzato, vengono distribuiti organizzando missioni mediche, che nei paesi in via di sviluppo prescrivono occhiali da vista riciclati alle persone che ne abbisognano. Andare a scuola, guadagnarsi da vivere, leggere un libro, sono azioni che molti di noi danno per scontato ogni giorno; per milioni di persone nel mondo alcune di queste attività non sono possibili perchè non vedono: hanno un disperato bisogno di lenti da vista e sono nell’ impossibilità economica di acquistarle. Nello stesso tempo, donare occhiali abbandonati in un cassetto è motivo di compiacimento per chi apprende che viene data nuova vita ad oggetti che non si usano più. Questo service impegna i Lions a partecipare ad una grande missione internazionale e fornisce una importante occasione per sensibilizzare il pubblico alle attività lionistiche, facendo conoscere alle comunità locali l’impegno della nostra associazione per i “bisogni umanitari” Il bilancio positivo del service ha favorito il rinnovo del protocollo di intesa anche per quest’anno sociale. Nei mesi scorsi si sono incontrati di ANTONIO TAJANI nel salone della Confcommercio di Napoli il Governatore Luigi Buffardi, il Presidente dell’Associazione dei Commercianti Pietro Russo e il Presidente della Acoin – Federottica Luigi De Luca e in conferenza stampa hanno siglato l’ accordo con una novità: l’ estensione della raccolta ai negozi di ottica della provincia di Napoli con la collaborazione dei Club Lions della 2^ Circoscrizione. E l’ operazione è partita in occasione della giornata dedicata alla prevenzione: con lo slogan “Occhio alla Vista”, gli ottici optometristi hanno allestito un tendone in Piazza Vittoria a Napoli per effettuare visite gratuite ai cittadini; in bella mostra un contenitore con il logo Lions e le locandine con la scritta “A te non servono più, ma possono aiutare qualcuno a riacquistare la vista”; a ricevere i tanti napoletani che hanno depositato le lenti, grazie anche ad una mirata campagna informativa sulla stampa e le televisioni locali, un folto gruppo di Lions che hanno illustrato le finalità del service. Lions 108YA 37 I Services A Paestum partecipazione attiva di tanti Soci con un proprio stand I Lions e la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico U n evento particolarmente significativo, quale la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, svoltasi nell’incantevole scenario di Paestum, dal 14 al 17 novembre scorso, ha visto la presenza anche dei Lions della IV Circoscrizione con una propria postazione, grazie all’abituale impegno della segretaria circoscrizionale, Lea D’Agostino, alla quale il direttore della Borsa, Ugo Picarelli, ha dato la massima disponibilità. Tutta la Circoscrizione, guidata dalla presidente Elena Guarino, ha offerto la piena collaborazione e la postazione Lions ha avuto 38 la sua visibilità, ha mostrato, ai tanti visitatori, chi sono i Lions, cosa hanno fatto e fanno sul territorio. Ricordiamo che la manifestazione, da sedici anni unisce Cultura e Turismo, promuovendo la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze. Quest’anno ha visto la presenza di oltre 10mila visitatori, mentre gli espositori sono stati 150, provenienti da 20 Paesi esteri, tra cui, per la prima volta, dalla Cina e dal Bahrein. Per il sottosegretario Simonetta Giordano “La Borsa di Paestum è il segnale dell’esistenza di guizzi creativi che è nostro dovere mettere in connessione e coordinare”. Il Governatore del Distretto 108Ya, Luigi Buffardi, soddisfatto per il successo riscosso dalla presenza dei Lions ad un evento i cui scopi principali sono quelli di promozione e scambi di esperienze fra i popoli del mondo, ha osservato che “si discostano poco, o forse per nulla, dagli scopi della nostra Associazione, che intende crea- Lions 108YA di Antonio De Caro re e promuovere uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo. La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è un evento esclusivo, nel suo genere. Il suo obiettivo è teso allo studio e alla diffusione di temi attinenti il turismo, ai beni culturali, non ultimi a quelli di interesse archeologico. La valorizzazione del patrimonio culturale rappresenta un tema assai caro ai Lions, specie a quelli del Meridione d’Italia. Mari e monti delle nostre terre sono una risorsa permanente; il nostro meridione è stato meta di viaggi fin dall’antichità e da sempre ha fatto parlare di sé, estasiando archeologi, poeti, scrittori, musicisti. Tuttora, il meraviglioso scenario naturale non smette di incantare viaggiatori ed ospiti. La combinazione di terra, cielo, mare, monti e luce, creata dalla Natura, fa pensare di assistere ad un miracolo divino. Non c’è da meravigliarsi, quindi, se il turismo nelle nostre regioni di- I Services venta un fatto automatico. C’è, invece, da rammaricarsi per l’insufficiente strategia per l’incremento turistico, in un territo- mento economico privato e pubblico: pensiamo per un attimo al settore industriale e commerciale che vende tutti i servizi correlati alle esigenze di chi viaggia; pensiamo ai vantaggi che trae l’economia di Stato dalla tassazione dei servizi che offre. Ma pensiamo soprattutto al turismo come svago, conoscenza, istruzione, benessere, opportunità da non perdere per chiunque abbia voglia di viaggiare con occhi e mente aperti a nuovi stimoli”. Una partecipazione, quella dei Lions, che dimostra anche l’attenzione alla rio che potrebbe vivere esclusi- quale è oggetto, proprio per la vamente di turismo. sua costante presenza sul terriIl turismo – aggiunge il Gover- torio ed il contributo che sa ofnatore Buffardi – è uno stru- frire alle istituzioni. Lions 108YA 39 I Services Lions Club Castellabate Cilento e Eboli Battipaglia Host Educazione e prevenzione del diabete V arco con una certa emozione il cancello del complesso “Santa Scolastica” delle Suore Benedettine in Santa Maria di Castellabate dove, tra poco, è previsto l’inizio dell’incontro dibattito sull’EDUCAZIONE E PREVENZIONE DEL DIABETE E DELL’OBESITA’ INFANTILE promosso ed organizzato congiuntamente dal locale Club di Castellabate Cilento Antico e dal Club di Eboli Battipaglia Host. Sono emozionato perchè, quale Presidente della Zona 15, dovrò sintetizzare le conclu- 40 sioni di questo incontro che si preannunzia molto interessante ed è la prima volta che mi cimento in questa “autorevole” attività, all’uopo delegato dal Governatore e dal Presidente di Circoscrizione, anche se , per la verità, mi sento al tempo stesso onorato ed orgoglioso di poter esercitare tale mandato in un convegno organizzato e che si svolge in Castellabate, sede del Club di cui sono Socio. Il sorriso affettuoso con cui mi accolgono Adele Della Torre e Stefano Fergola, Presidenti dei Club protagonisti dell’evento, mi fa entrare subito nel ruolo che debbo svolgere, anche se dal loro volto traspare una certa preoccupazione circa la partecipazione o meno del pubblico ai lavori, cui tra poco si darà inizio: la giornata, infatti, sotto l’aspetto Lions 108YA di Nicola Bellucci meteorologico non è del tutto propizia in quanto una pioggia forte ed incessante la rende quasi “invernale” e potrebbe vanificare l’importante lavoro svolto dagli organizzatori i quali hanno preventivamente proposto alla popolazione scolastica locale un questionario conoscitivo al fine di monitorare l’effettiva conoscenza della problematica a livello famigliare, ed il loro grado di attenzione a partire dalle abitudini alimentari e fino all’attività fisica dei soggetti interessati. Il diabete, infatti, è in aumento in tutto il mondo è una malattia invalidante e rappresenta una seria minaccia per il benessere dell’umanità ed è per questo che ogni anno nel mese di Novembre i Lions di tutto il mondo, come del resto si sta facendo oggi, si uniscono per promuovere la sensibilizzazione sul diabete. Novembre, quindi e non al caso, viene ad essere indicato come il mese della Prevenzione del Diabete.. per cui mantenere un I Services peso corporeo corretto e svolgere attività fisica costante diventano elementi fondamentali circa la prevenzione o quanto meno utili per ritardare l’insorgere del male. La preoccupazione dei Presidenti si trasforma in soddisfazione quando all’ora prefissata Adele Della Torre, con il classico tocco della Campana dà inizio alla manifestazione : la sala è riempita in ogni ordine di posto, segno che la popolazione ha accolto in pieno il messaggio trasmesso e conseguentemente ha approvato l’iniziativa, come risulterà dagli applausi convinti tributati dalla platea agli interventi degli illustri specialisti che si alternano al tavolo. Dopo i saluti di entrambi i Presidenti Fergola e Della Torre, e l’introduzione ai lavori di Vincenzo Franciulli, medico e socio del Club di Castellabate, la parola passa a Nicola Iovine, endocrinologo dell’Asl Saler- no, nonché socio del Club di Battipaglia, il quale con competenza ed eleganza, veste i panni del moderatore e conduce magistralmente i lavori che vedono protagonisti, come relatori : ANGELO SALVATORE IANNUZZI, del Centro Aziendale di Neuroscienze dell’età evolutiva ASL SA, il quale richiama l’attenzione sugli “ ABUSI SILENZIOSI “. ADELE DE PASCALE, Docente di Psicologia Clinica Università La Sapienza – Roma, che relazione circa gli “ASPETTI PSICOLOGICI DELL’OBESITA’ INFANTILE”. ANNAMARIA IPPOLITO, biologa nutrizionista, la quale si riferisce alla “EDUCAZIONE ALIMENTARE PER LA PREVENZIONE DEL DIABETE” e, infine, ROSARIO BALDI, Docente di attività motoria nella Scuola Primaria, che si sofferma sul “RUOLO DELL’ATTIVITA’ MOTORIA NELLA PRE- VENZIONE DEL DIABETE.” La bontà delle relazioni ascoltate e la maestria dei relatori intervenuti hanno reso facile anche il mio ruolo e nel breve intervento di chiusura dei lavori non mi è restato altro che rilevare, con soddisfazione, che “usciamo da questo incontro accresciuti nelle conoscenze su come difenderci da questo nemico che si chiama diabete e che la competenza ed il linguaggio usato dagli intervenuti hanno reso comprensibile anche ad un “non addetto ai lavori” come me, una materia difficile ed importante.” Un bravo di cuore va fatto ai due Presidenti e conseguentemente a tutti i Soci dei Club Castellabate Cilento Antico ed Eboli Battipaglia Host, i quali, avendo messo assieme le loro forze, hanno posto in essere, con la realizzazione di questo service, un’attività di servizio veramente utile e concreta. Lions 108YA 41 I Services We serve...i believe Un progetto integrativo I l Presidente Internazionale Wayne Madden nell’ambito del tema dello scorso anno “Un mondo di service”, sfidava i Lions a partecipare al Programma d’azione per la lettura, per concentrarsi sull’aumento dell’alfabetizzazione e l’accesso alle risorse di apprendimento attraverso il servizio. Il nostro Club, cogliendo l’invito, organizzava sul territorio di incidenza, dove insiste una numerosa comunità ROM, un intervento volto a facilitare l’integrazione degli alunni ROM. L’attenzione alla comunità nomade partiva dall’idea di provare a mettere in campo iniziative mirate ad interventi di supporto alle Istituzioni, (Art. 4 Legge Regionale 28 Giugno 2012, n. 29) su un territorio fortemente difficile dal punto di vista sociale ed economico. Un dovere di noi Lions di fare qualcosa per gli altri promuovendo la responsa- 42 bilità sociale di tutti attraverso interventi indirizzati soprattutto su bambini e adolescenti in contesti fragili e a rischio devianza. Abbiamo quindi avviato, in forma sperimentale, un progetto di alfabetizzazione che, sottoposto al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Radice Alighieri, Avv. Albino Barresi, ha ottenuto un grande consenso intravedendo forme di collaborazione valide ed efficaci. Perché un intervento sul campo? L’utenza scolastica dell’Istituto Radice-Alighieri registra una presenza note vole di studenti appartenenti a circa 200 nuclei familiari ROM insediatisi ad Arghillà dopo lo smantellamento del campo di Reggio Calabria. I ragazzi arrivando senza il possesso dei minimi requisiti, privi dei supporti (libri, materiale scolastico) per mancanza di mezzi, non riescono a stare al passo con gli altri. Chiusi nel loro mondo faticano ad inserirsi e, consci della diversità e delle difficoltà ad adattarsi alle regole, lentamente si isolano, si assentano sempre più spesso, si limitano ad una presenza silenziosa e, qualche volta, eccessivamente vivace. Ecco la ragione dell’intervento! Abbiamo quindi puntato ad investire risorse ed energie per impedire che questa parte di Lions 108YA di Raffaela Rizzo società, in continua crescita demografica e relegata in un quartiere ghetto, continui, senza sani progetti di vita e nuove proposte educative che aprano spiragli al loro futuro, ad essere sempre di più emarginata, isolata e (.........A volte ci sono silenzi che diventano assordanti, come succede sull’altopiano di Arghillà). Basta avvicinarsi a quello che qualcuno ha deciso dovesse essere un quartiere satellite di Reggio Calabria, per sentire un rumore di fondo che non ha nulla a che vedere col frastuono. Per percepire un mutismo che, ancora, non ha nulla a che vedere con la quiete. Arghillà insorge, e alterna le sue reazioni al destino che gli hanno scelto: Arghillà territorio originario ricco di vitigni e di campi visivi che regalano panorami unici, è stato trasformato in pochi decenni in un quartiere ghetto. Una vera e propria culla per reietti ed emarginati. E chi non è né l’uno né l’altro diventa rapidamente e ugualmente un cittadino di serie B, perché dovrà passare il suo tempo a vigi- I Services lare. A usare le sue uniche forze per sostenere il peso di giornate che scorrono tra povertà, spaccio, scippi........ Non è difficile, infatti, trovare persone trasformate dalla vita da prede a predatori; che per conservarsi almeno in parte integri all’interno di un territorio ostile, diventano parte di quel linguaggio tanto molesto quanto suggestivo; il linguaggio della sopravvivenza. Arghillà è tutto questo, insieme a molto altro........ (Da Il Tacco di Dio di Katia Colica). Primi e positivi risultati! Il progetto di alfabetizzazione è stato sviluppato con interventi quasi individuali su allievi che, prelevati dalle classi, sono stati seguiti con entusiasmo, amore e impegno da un gruppo di volontari Lions appartenenti al mondo della scuola e da giovani laureati. Le attività avviate con regolarità e cadenza settimanale, sul recupero delle abilità di base hanno fatto registrare, dopo le prime fasi di disagio e insicurezza, una partecipazione costante e interessata dei ragazzi e hanno offerto alla scuola un’ottima opportunità per interventi individuali (non certamente ghettizzati), mirati a coinvolgere, motivare e attivare un processo formativo per farli uscire dall’isolamento, per fargli acquisire fiducia verso le istituzioni e agevolarli a intraprendere serenamente un percorso educativo e didattico alla pari dei loro compagni. Adesso siamo pronti alla seconda fase che vede la condivisione e partecipazione di altri Club della zona. Lo spirito di servizio dei Lions, messo in moto con l’azione spontanea di donne Socie, mogli, figli, amici di Soci, ha realizzato una squadra che, attraverso un’organizzazione funzionale e precisa, ha consen- tito a tutti di portare il proprio contributo in modo calibrato e regolare. Non ci sono parole per descrivere l’impegno, la dedizione, la disponibilità e l’amore di coloro che hanno permesso il successo dell’azione svolta e ai quali va tutto il riconoscimento più grande. Ciascun membro del team ha messo in campo i suoi punti di forza e il risultato ha realizzato un’entità vincente. Un team Lions deve: donare, ascoltare, offrire servizio, creare forti e duraturi legami di amicizia e raggiungere risultati. Noi siamo veramente felici di quanto abbiamo fatto e faremo anche perché, come sostiene il nostro Presidente Internazionale Barry Palmer: Ascolta il tuo cuore, Insegui il tuo sogno….. Non bisogna mai impedire una grande idea, sapendo che il tempo è venuto. Noi Lions siamo uomini e donne che dedicano il loro tempo e il loro talento al miglioramento delle loro comunità e del mondo. Facciamo parte di una prestigiosa organizzazione internazionale e ci impegniamo sul territorio portando aiuto e sostegno auspicando un mondo migliore. Da Squillace siamo tornati fortemente gasati e in linea con le indicazioni sui temi distrettuali proposti. Siamo entusiasti e convinti ad andare avanti. Ci abbiamo creduto e continuiamo a crederci augurandoci di migliorarne le azioni e chissà …. magari di creare una rete sinergica su tutto il territorio calabrese! Lions 108YA 43 Mondo Lions e dintorni A proposito di donazione degli organi I l trapianto è una risorsa straordinaria della Medicina Moderna. Ma per fare un trapianto ci vogliano i Donatori. La carenza degli organi è il freno maggiore per poter soddisfare la richiesta di trapianti. La lista d’attesa per i trapianti in Italia comprende 9000 unità, di cui 6000 per il trapianto di rene, e più di 700 per il trapianto di cuore. La cosa più triste è che la scarsità degli organi incontra un elevato tasso di opposizione alla donazione anche quando il donatore è idoneo. Il Meridione, purtroppo, malgrado la grande generosità della nostra gente, è nei primi posti per l’opposizione. Varie le motivazioni, ma una delle maggiori è l’ignoranza del problema, la scarsità e la correttezza delle informazioni, la paura del concetto di “morte cerebrale”, la paura, infondata, del commercio di organi, e spesso la pietà verso il cadavere che si pensa verrà smembrato, ed invece l’espianto è un delicato intervento chirurgico che non sovverte l’integrità del cadavere. Alcuni forse pensano che ci dovremmo presentare interi davanti a Dio, ma Giovanni Paolo II ha chiarito ed affermato che dobbiamo pensare che davanti a Dio si presenterà la nostra Anima, e quella dobbiamo conservare integra. Tutte le religioni, o quasi, sono favorevoli alla donazione. I Donatori sono persone che a qualunque età muoiono in Ospedale nelle Unità di Rianimazione, a causa di una lesione irreversibile al cervello (trauma cranico, emor- 44 ragia, aneurisma ecc.) oppure persone che sono oggetto di un lungo e prolungato arresto cardiaco, che abbiano prodotto la totale distruzione delle cellule cerebrali causando la morte del paziente per irreversibile e completa cessazione dell’attività cerebrale Tutti gli organi sono trapiantabili. Gli organi vengono controllati scrupolosamente in presenza di malattie infettive, ed i medici ne valutano l’idoneità o meno. L’espianto avviene solo quando sia stata accertata e documentata la morte encefalica o morte cerebrale. L’accertamento e la certificazione viene effettuata da un Comitato formato da tre medici specialisti (medico legale, anestesista-rianimatore, neurofisiopatologo). La morte deve essere accertata per almeno sei ore consecutive per gli adulti e di dodici ore per i bambini fino a cinque anni, ed addirittura per 24 ore per i quelli di un anno. Gli organi prelevati vengono trapiantati ai pazienti selezionati tra gli iscritti in lista di attesa. La selezione del ricevente è fatta in modo trasparente al massimo, secondo una precedenza che tiene conto anche della compatibilità clinica ed immunologica, che consentano e favoriscano la migliore riuscita del trapianto. Il trapianto in Italia, viene eseguito esclusivamente negli Ospedale o nelle Strutture Sanitarie accreditate dalle Regioni ed a costo zero per il ricevente. La “donazione degli Organi” è un atto anonimo e gratuito di solidarietà, ed è vietatissimo dalla legge comprare Lions 108YA o vendere organi. Per cui non è permessa alcun tipo di contropartita e non è possibile conoscere l’identità del donatore. Al donatore resta la certezza di non essere morto invano, ma di aver dato un senso alla sua dipartita e forse anche, alla sua stessa esistenza. Ma sono sicuro che “Qualcuno” lo ricompenserà, sia se dona in vita, sia se lo fa in morte. Purtroppo tutti dobbiamo morire, ma non tutti possiamo morire nelle condizioni di avere la “fortuna” di donarsi agli altri. Da qui nasce la grande carenza di organi da trapiantare e la necessità di iscriversi all’Aido, manifestando così la propria approvazione alla donazione. Si evita, in questo modo, anche di mettere nelle condizioni i parenti più prossimi a dovere decidere, e magari nella incertezza, opporre un rifiuto. I Lions da sempre hanno organizzato dei “services” per propagandare la donazione, ed in particolare il mio Club RC HOST, ha anche provveduto per l’impegno di quel grande Lions, oltre che professionista e persona di immenso spessore, che fu il Prof. Mimmo Comi, a fondare la Sezione di Reggio Calabria, e da allora molti Lions si sono prodigati ed hanno lavoriamo in questo campo. Mi auguro che tutti i Club del Distretto curino questo aspetto del bisogno dell’Umanità, ma questo lavoro è oscuro e dispersivo, ed ottenere dei tangibili risultati è sempre oltremodo faticoso e difficile. Quello che si realizza costa parecchia fatica, ma essa viene però ampiamente ricompensata dalla soddisfazione di avere fatto il proprio dovere comportandosi come un vero “Lion”. di PASQUALE CONTI Mondo Lions e dintorni Lions Club Capri Il Governatore rinnova la tradizione del distretto P articolarmente ricco di attività e di entusiasmo l’avvio dell’anno Sociale nuovo del Club di Capri. Infatti il Club, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo della Città di Capri e con l’istituto comprensivo I. Nievo, ha avviato il service “Scopri Capri”, rivolto ai ragazzi delle scuole primarie di Capri, organizzando un programma di visite guidate in siti e monumenti di particolare interesse storico, monumentale, culturale, artistico e archeologico del territorio comunale. Le visite alla Certosa di San Giacomo, al Centro Storico di Capri ed al sito archeologico di Villa Jovis, sono state condotte dalle esperte della Società Nesea ed hanno visto la partecipazione, naturalmente, anche di diversi Soci del Club: Carmine Ruotolo, Caterina Mansi, Mario De Gregorio, tutti coinvolti dall’entusiasmo e dall’interesse dei giovanissimi partecipanti. Il Club ha assicurato, per il terzo anno consecutivo, la riapertura al pubblico della chiesetta di S. Anna, situata nel pieno Centro Storico di Capri. Grazie a questo service è stato possibile visitare gratuitamente, per tutta l’estate, la piccola Chiesa che è stata la prima parrocchia sull’Isola. Le esperte della Soc. NESEA, incaricate dal Lions Club Capri, hanno illustrato ai visitatori la storia e gli affreschi trecenteschi presenti nel monumento, il cui restauro è stato curato, negli scorsi anni, proprio dallo stesso Club. Rinnovando una tradizione ultradecennale, il Club ha ospitato i giovani del Campo Vesuvio, organizzando per loro una intensa giornata che ha portato i partecipanti, accompagnati dal nostro Socio Moreno Damino, prima alla visita del Centro Storico di Anacapri, poi ad un bagno nelle limpide acque di Marina Grande con pranzo allo stabilimento balneare Le Ondine, ed infine ad una passeggiata per le strade di Capri. Ma il clou dell’attività si è raggiunto in occasione della visita al Club da parte del Governatore Distrettuale, Luigi Buffardi. Infatti, anche quest’anno è stata di GIOVANNI de martino rispettata la ormai pluridecennale tradizione che vede il Governatore dare il via alle visite ai Clubs del Distretto iniziando dal Club di Capri. Per l’occasione il Club ha organizzato un evento culturale nella Chiesa di S. Anna con l’esibizione dell’attore-regista Massimiliano Finazzer Flory che ha recitato alcuni brani de “I Promessi Sposi” di A. Manzoni. Grande successo ha riscosso l’avvenimento al termine del quale il Governatore ha voluto consegnare all’attore lo stemma dell’Associazione a ricordo dell’evento. Poi, negli accoglienti saloni dell’Hotel La Palma si è tenuta l’annuale Charter, la 56° dalla nascita del Club isolano. Il Governatore ha chiuso la visita con un intervento di particolare interesse nel corso del quale, oltre ad illustrare il suo programma per l’anno sociale in corso, si è soffermato sulle problematiche dell’Associazione, toccando argomenti sociali e morali, catturando l’attenzione di tutti i presenti. Lions 108YA 45 Mondo Lions e dintorni Note della IV Circoscrizione L a prima metà dell’anno sociale volge al termine ed il cammino percorso dalla IV Circoscrizione, costantemente sollecitato dalla Presidente, Elena Guarino, è stato notevole e di particolare impegno sociale. La seconda assemblea di Circoscrizione, è stata l’occasione per una verifica di quanto fatto, a livello Circoscrizionale e di Club, e sono state avanzate anche le proposte per i prossimi service distrettuali, oltre gli impegni dei singoli Club. Come abitudine il Presidente della Zona 15, Nicola Bellucci, in previsione della seconda assemblea di Circoscrizione, ha precedentemente riunito il Comitato Consultivo del Governatore, istituito ai sensi di cui all’art. 19 del vigente statuto del Distretto 108Ya, composto dai Presidenti e dai Segretari di tutti i Club della Zona; nel corso del quale sono state comunicate le date della visita del Go- 46 vernatore ai Club della Zona; chiesta la disponibilità dei Club in occasione della XVI Edizione della Borsa Mediterranea del Turismo, a Paestum; la possibilità concreta della creazione di un nuovo Lions Club nel territorio. Un evento di grande visibilità per la Circoscrizione è stata la partecipazione, in rappresentanza dell’intero Distretto 108Ya, alla predetta Borsa Mediterranea del Turismo, dal 14 al 17 novembre scorso, a Paestum, con una propria postazione. La manifestazione, da sedici anni unisce Cultura e Turismo, definita, pertanto, all’inaugurazione, dal sottosegretario al Turismo, Simonetta Giordano, “binomio strategico per lo sviluppo futuro del Settore”, e gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed, anche quest’anno, la presenza di espositori e di pubblico è stata notevole. Altro appuntamento dei Club della Circoscrizione è stata la “Giornata Mondiale del Diabete”, con la partecipazione di tutti i Lions Clubs della Circoscrizione, presso il Centro Sociale di Pastena (Salerno). La serata è iniziata con un test glicemico ai partecipanti e sono stati fatti circa 200 test. Subito dopo è stato distribuito un piatto (pasta e fagioli o pasta e ceci), cotto in loco, offerto dall’Umani- Lions 108YA tas, il cui Presidente Roberto Schiavone è anche Presidente del L.C. Giffoni Valle del Picentino. Quindi l’intervento del diabetologo dell’ASL Salerno, dott. Calatola, sulla prevenzione delle complicanze del diabete mellito e ripetizione del test (trascorse le due ore), con il commento finale del dott. Calatola sulla variazione della clicemia in relazione al pasto consumato. Nel suo intervento la Presidente di Circoscrizione ha evidenziato come “l’iniziativa, messa in atto oggi, è quanto mai lodevole, perché ha una caratteristica, che non sempre si riscontra, quella di mettere al suo centro concretamente la popolazione, e non chiedendo ad essa di intervenire ad una conferenza, dove le parole, seppur utili, sono e rimangono solo parole”. Di prevenzione al melanoma, è stato l’oggetto di un service del Lions Club Paestum, mentre il Lions Club Salerno Host ha trattato un tema di attualità Mondo Lions e dintorni sociale: “Il Sud da emergenza ad opportunità: antiche insolvenze, impoverimento diffuso, modelli di sviluppo”. Ne hanno discusso Adalgiso Amendola, economista, Antonio Lamberti, imprenditore, don Marco Russo, direttore Caritas diocesana di Salerno. All’Istituto “Cristo Re” di Salerno il Lions Club “Salerno Principessa Sichelgaita”, ha svolto un service sul tema “Le ostruzioni delle vie aeree in età pediatrica”. Con la partecipazione, ancora, di tutti i Clubs della Circoscrizione ed alla presenza del Governatore Luigi Buffardi si è svolto, presso l’Hotel S. Luca di Battipaglia, un incontro dall’impegnativo e concreto tema: Vogliamo parlare di Lionismo… sui Social Media? “La Comunicazione, l’Immagine, l’Identità e l’Etica dei Lions sul Web”. Un incontro che ha evidenziato i grandi vantaggi comunicativi dei nuovi mezzi di comunicazione, ma anche i pericoli ad essi connessi se viene a man- care, soprattutto, quell’Etica che è patrimonio dei Lions. Il Lions Club Cava-Vetri, in collaborazione con l’Associazione Angela Serra per la Ricerca sul Cancro “Premio Guido Di Domenico”, ha organizzato un incontro sulla malattia neoplastica: uno stile di vita? “Psicooncologia: le implicazioni psicologiche e psichiatriche nella malattia neoplastica”. Relatori il Lion Walter Di Munzio, direttore del Dipartimento Salute Mentale Area Centro ed Area Sud, e la dott.ssa Valentina Di Domenico, psicologo e psicoterapeuta familiare. Nel corso della serata, conclusa dal Past Governatore Vittorio Del Vecchio, è stata consegnata la Borsa di Studio “Premio Guido Di Domenica”, giunta all’ottava edizione, a favore di giovani studenti. Sempre il club metelliano-vietrese ha dato inizio al Progetto “La salute nell’età evolutiva”, le cui finalità, come chiarisce il Presidente, Gaetano Infranzi, “sono quelle di offrire agli alunni del territorio un importante servizio di prevenzione sanitaria gratuita, nell’età evolutiva, con visite mediche da parte di medici specialisti, con il coinvolgimento di medici Lions e non, per le branche specialistiche non presenti tra i nostri Lion”. di ANTONIO DE CARO Lions 108YA 47 Mondo Lions e dintorni Incontro al Conservatorio di Napoli Arte e beni culturali tra passato, presente e futuro P oesia, pittura e musica consentono ai giovani di conseguire stabilità e certezze; essi non hanno vissuto esperienze passate e nel futuro sperano di conoscere ed apprendere con onestà intellettuale, difficile da reperire nella politica e nel mercato dell’arte. In questo campo emergono singole personalità con differenti abilità, spesso confuse con il valore economico del Bene; ma per raggiungere risultati soddisfacenti occorre una professionalità seria che richiede creatività e capacità di collaborazione, come si evince nell’architettura, nella musica, nel teatro, ecc. in cui i singoli talenti dovranno armonizzarsi per mirare ad un unico e significativo risultato. Anche la poesia è unita alle altre arti anche se vive in uno spazio immaginario che ciascuno vivifica con la propria fantasia, sogni, ricordi. Molti viaggiatori 48 hanno provato analoghe suggestioni in Egitto, a Paestum, in India, nel Messico, ecc. Francesco Flora scriveva: “L’arte è tutta una spiegata e umana metafora” e la fantasia costruisce mondi irreali con frammenti di tempo già conosciuti. Aldo Masullo nella prefazione al libro “Pittopoesia”, a mia firma, scrive: “Pittopoesia vuol dire il serissimo gioco di ricondurre visibilmente il vivente cromatismo dei corpi ai pallidi pensieri che ne sono le potenti matrici. Nell’azione dell’arte echi di forti emozioni e di profonde sapienze, che ancora echeggiano nelle nostre anime, rimbalzano oltre di noi e dal nostro passato alimentano il futuro di giovani menti”. Marc Chagall dipinge cieli innevati ove volano musici, spose e animali capovolti; osservando un suo quadro sembra di risentire i versi di Umberto Saba intitolati Neve: Neve che turbini in alto ed avvolgi e cose di un tacito manto, una creatura di pianto vedo per te sorridere; un baleno d’allegrezza che il mesto viso illumini, e agli occhi miei come un tesoro scopri.… Ma oggi non è consentito soffermarsi nella sfera ideale della percezione delle arti rinunziando a riflettere sugli aspetti del quo- Lions 108YA di Sergio Brancaccio tidiano legati all’economia, alla sopravvivenza e non è sufficiente attingere all’arte solo dopo aver soddisfatto alle nostre pratiche esigenze. La “contemplazione” dell’arte rimarrebbe un improduttivo luogo comune, se non venisse associata una partecipazione attiva alla salvaguardia dei Beni Culturali, intesi come prezioso patrimonio comune. Oggi verifichiamo il tramonto delle ideologie, l’autoreferenzialità della finanza, i forti poteri sovranazionali, l’invadenza dei sistemi di sicurezza che penetrano e condizionano la Privacy e per reazione auspichiamo un ritorno alla nostra soggettività per esaltare i valori etici della sobrietà, dell’amicizia e dell’arte. Il Commissario europeo Hahn ha rilevato che sino ad oggi l’Italia ha speso meno della metà dei fondi che potremmo impiegare entro il 2015. Le cause di questi ritardi negli adempimenti necessari vanno ricercate in una burocrazia farraginosa e obsoleta, in conflitti di competenze, interessi di parte, differenti regimi di proprietà a volte stratificati su un singolo Mondo Lions e dintorni Bene o su una specifica area. Il coordinamento è aggravato dalle mille leggi - contro leggi - decreti attuativi, con dipendenti lacerati da interessi sindacali contrapposti e dirigenti assunti per carriere politiche in assenza di specifici meriti. Su di un singolo Bene esercitano autorità di controllo oltre i Comuni, differenti Soprintendenze. In Italia contiamo numerose Aree Protette; in Campania abbiamo: Parco Nazionale del Vesuvio (Na) e del Cilento e Vallo di Diano (Sa); i seguenti Parchi naturali Regionali: Campi Flegrei (Na); Matese (Bn, Ce); Monti Lattari (Na, Sa) Monti Picentini (Av, Sa); Partenio (Na, Av Bn, Ce); Roccamonfina e Foce del Garigliano (Ce); Taburno Camposauro (Bn). A quest’elenco vanno aggiunte le Riserve Naturali Statali: Cratere degli Astroni (Na) Castelvolturno (Ce); Tirone – Alto Vesuvio; Valle delle Ferriere (Sa) ed inoltre le Riserve Naturali Regionali: Falciano (Ce); Foce Sele e Tanagro (Sa); Foce Volturno Costa di Licola (Na, Ce); Monti Eremita Marzano (Sa). Escludiamo dall’elenco le oasi e i rifugi(WWF), di Lega Ambiente, le Aree Naturali marine e i Beni (Fai). Queste aree interessano 276 Comuni! Altro fattore fondamentale per la valorizzazione dei Beni Culturali in Italia e particolarmente nel Sud riguarda l’accessibilità, migliorando, il coordinamento fra le vie aeree del ferro e del mare, e la relativa modernizzazione. Nei Centri Storici è necessario altresì prevedere par- cheggi interrati o schermati, e potenziare tutti i sistemi di risalita: ascensori, scale mobili, moderne funicolari, ecc. Concludo citando le lettere all’educazione artistica dell’uomo scritte da Federico Schiller nel 1795. L’Autore prevedeva con largo anticipo l’estraniazione dell’uomo condizionato nel lavoro da una nascente tecnologia e conseguente industrializzazione: “Il godimento è separato dal lavoro, i mezzi dal fine, lo sforzo dalla ricompensa. Eternamente incatenato soltanto ad un piccolo frammento del tutto. L’uomo forgia se stesso soltanto come frammento…non sviluppa l’armonia del suo essere e invece di dar forma all’umanità che sta nella natura egli è un puro e semplice calco della sua occupazione”. La manifestazione si è svolta a Napoli presso il Conservatorio di San Pietro a Majella. Malgrado l’inclemenza del tempo è stata valorizzata dalla presenza di un pubblico numeroso e qua- lificato. Inoltre hanno destato vivo interesse la colta e vivace conversazione del Prof. Massimo Lojacono, sul tema Pittura, Musica e Poesia e della Prof. Rossana Valente che ha valorizzato le immagini dei dipinti con raffinati commenti e la sapiente lettura di versi. Molto apprezzato l’intermezzo musicale del giovane e bravo pianista Michele Massa. Particolarmente curate le proiezioni affidate al giovane e bravo Andrea Detry. Infine la Direttrice del Conservatorio Maestro Elsa Evangelista ha guidato con maestria gli ospiti attraverso i chiostri dell’ex Convento dei Celestini e quindi nelle magnifiche sale Bellini, Martucci, Scarlatti, Piccinni, Tommelli, Pergolesi. Sono stati inoltre visitati l’Archivio Storico, la Biblioteca, il Museo, che raccoglie cimeli rari e pregevolissimi. In conclusione si è svolta una pregevole serata d’arte che i Lions, le Autorità e gli amici ricorderanno con piacere. Lions 108YA 49 Mondo Lions e dintorni Agricoltura risorsa del Paese Un sorriso dal Sud U na nuvola di speranza dal nostro martoriato meridione. Per lunghi anni, milioni di parole, migliaia di convegni e conferenze senza sortire in nessun fatto concreto per la nostra gente. Tante tavole rotonde, presiedute da altrettanti politici di vario colore colme di promesse, ma poi alla fine un soffio di libeccio ha portato via tutti i buoni propositi, li ha sparsi nel nulla. Forse è il momento di trasformare quelle tavole rotonde ove regnava soltanto il “verba volant” e sostituirlo con le nostre attività concrete, porre su quelle tavole rotonde o quadrate spesso colme di scartoffie, oggetti, cose concrete reali; i frutti della nostra terra, della nostra arte della civiltà contadina del Sud. Portare sulle tavole dei Lions, un raggio di sole cocente che dimora nei frutti della nostra terra. Portare nelle case il sapore e l’eccellenza dei nostri vini. La Falanghina, famoso come vino degli Imperatori, elogiato da Plinio il Vecchio, dai Reali di Napoli, col suo colore giallo paglierino e all’olfatto note floreali con profumi intensi, lieve è l’odore di ginestra e di fiori della macchia Mediterranea. L’Aglianico del Vulture, rosso rubino, caldo armonico con i suoi profumi di frutti di bosco, 50 asciutto, pieno e vivace . Il Cirò già apprezzato nel lontano secolo VIII a. C. nell’antichità ed ancora oggi è considerato un vino eccellente con virtù terapeutiche, tonico maestoso, opulento. Portare sulle tavole ancora la nostra pasta di Napoli, del salernitano apprezzata in tutto il mondo, condita col profumo del sole e con il pomodoro nostrano. Questi prodotti insieme a tanti altri compongono la nostra ricchezza, la ricchezza del nostro Distretto 108Ya. Noi Lions dobbiamo farci carico, dobbiamo aiutare ad esportare i nostri prodotti, aiutare le Lions 108YA aziende piccole del nostro Meridione a fare un salto di qualità, stravolgere le logiche dei grandi mercati e portare in ogni casa Lions o non un prodotto tipico locale. Riempire un contenitore, con i prodotti del sole del Sud e varcare i confini portarli ovunque per aiutare la ripresa del Meridione. Noi abbiamo buoni prodotti, grande capacità di renderli eccellenti, ma non abbiamo il coraggio e forse la voglia di valutarli e di proporli al mondo intero. L’Agricoltura ed i suoi prodotti sono la principale risorsa del nostro Meridione, diciamo sempre, perciò dobbiamo percorrere con i nostri prodotti il Paese altrimenti sono solo belle parole solo dette o scritte. di ALBERTO DI BIASE Mondo Lions e dintorni Lions Club Marigliano Io al diabete non la do vinta I Lions di Marigliano sono nuovamente scesi in piazza con a capo il dott. Stefano Masi, stimatissimo diabetologo, nonché Socio attento e disponibile del Club, per indicare ai cittadini come prevenire il diabete, cosa si rischia, cosa si può fare, chi fa la differenza, come prevenirne le complicanze. A tal fine, in Piazza Annunziata di Marigliano, il dott. Masi, nei giorni di sabato nove e domenica dieci novembre, ha approntato una postazione mobile (autoambu- lanza) ed alcuni gazebi per dare la possibilità a tante persone di controllare la glicemia e valutare il rischio di diabete, diffondendo anche informazioni utili alla prevenzione, il tutto con il contributo di tanti suoi colleghi diabetologi. La manifestazione, organizzata in grande stile, oltre a dare lustro alla nostra Associazione, sempre molto sensibile a tali problematiche, ha creato nella popolazione sensibilità sul diabete e sui corretti stili di vita. di PASQUALE MENNA Non resta, dunque, che ringraziare gli organizzatori nella consapevolezza di aver fornito un valido contributo nell’opera di prevenzione e informazione per migliorare la conoscenza di tale patologia, nel pieno rispetto del nostro motto: “We serve”. Lions 108YA 51 Mondo Lions e dintorni Nola Giordano Bruno e Siena Carta dell’amicizia I n un mondo dove oggi padroneggia la cultura dell’indifferenza nei rapporti tra le Comunità e tra gli Stati, credo che l’amicizia sia il sentimento più nobile e vero che lega le persone e le comunità. Ma, per avere amici, bisogna essere un amico! I Lions sono amici perché per noi l’Amicizia è quella fondata sulla virtù e non quella 52 sull’utile. La sottoscrizione della ‘Carta dell’Amicizia tra il Lions Club di Nola ‘Giordano Bruno’ ed il Lions Club di Siena, avvenuta il 26 Ottobre 2013, e’ u n esempio di Lionismo che puo’ essere di monito per tutti i giovani, non solo per i Leo. Certamente, con la firma della “Carta dell’Amicizia”, saranno rafforzate le condizioni e le opportunità per stimolare relazioni culturali e socio economiche tra i Clubs nell’interesse dei territori di riferimento. Unire le culture e le tradizioni diverse, sugli elementi comuni, è una grande opportunità che noi Lions 108YA Lions possiamo perseguire, basandoci sui nostri ideali. Questo evento lo certifica. Il Soci del Lions Club di Nola “Giordano Bruno” e del Lions Club di Siena sono consapevoli che la loro amicizia avrà ricadute sul piano culturale e istituzionale, come lo testimoniano la presenza delle istituzioni, sensibili all’evento. La sfida per tutti Noi e’ saper cogliere queste importanti opportunità nell’interesse esclusivo delle comunità di appartenenza. Il Club si propone di costituire a favore dei Giovani un “Tavolo delle Opportunità Occupazionali”, in condivisione con le istituzioni locali, con l’istituzione regionale, con le associazioni professionali, con gli imprenditori, con le istituzioni scientifiche e con la Chiesa, per fronteggiare la disastrosa condizione socio-economicoambientale di questo territorio che, come rileva puntualmente il Governatore, è caratterizzata da una disoccupazione giovanile del 40%. Il Club di Nola ha accettato la sfida lanciata dal Governatore a guardare oltre i confini del proprio territorio e porterà avanti un gemellaggio con uno dei Club del Distretto Lions 414 della Tunisia, da realizzarsi in occasione della Convention “All Africa”. Sfide impegnative che saranno portate avanti con determinazione e voglia di fare, obbedendo al credo ‘We serve’. di SALVATORE NAPOLITANO Mondo Lions e dintorni Lions Club Marigliano Cardioday L a prevenzione cardiovascolare è un investimento “vitale” per l’individuo, per le collettività, per l’economia degli Stati... è questo in sintesi il messaggio che ci giunge dagli studi epidemiologici ed economici pubblicati nell’ultimo decennio ed interessanti i Paesi industrializzati o in via di sviluppo. Il Lions Club Marigliano è da anni impegnato sul fronte della prevenzione cardiovascolare e già dal 2009 organizza annualmente Cardioday, una giornata di prevenzione cardiovascolare sul territorio, che attraverso visite gratuite di screening e/o tavole rotonde tematiche, aperte alla popolazione, tutta vede riuniti professionisti impegnati nella divulgazione e nella applicazione delle linee guida di prevenzione cardiovascolare (medici, paramedici, mass-media, decisori pubblici) con un pubblico composto sempre più di giovani e giovanissimi. Cardioday nasce dalla mia ferma convinzione che solamente il dialogo e la condivisione delle informazioni possono consenti- re il raggiungimento di adeguati livelli assistenziali al cittadino, nonché il corretto utilizzo delle risorse umane ed economiche (relativamente poche) del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Anche quest’anno, si è svolta la V edizione di Cardioday, divenuto ormai un affermato congresso medico, con il patrocinio morale anche della Regione Campania, accreditato dal programma nazionale per la formazione continua degli operatori della sanità, che ha visto riuniti medici di varie discipline ed esponenti di società scientifiche e sportive nazionali, docenti universitari, infermieri professionali ed autorità politiche del territorio. Il programma del congresso, pur privilegiando gli aspetti clinico-pratici della prevenzione cardiovascolare, ha trattato anche alcuni argomenti di diagnosi e terapia cardiovascolare e, come negli anni precedenti, ha avuto come momento clou la tavola rotonda aperta al pubblico “non medico”, rappresentato soprattutto da giovani. Rispetto alle precedenti edizioni, la tavola rotonda di quest’anno si è svolta come service interclub riunendo ben 10 Club del territorio oltre al L.C. Marigliano coordinatore ed ha avuto come argomento di discussione “Sport e Prevenzione Cardiova- scolare”. Hanno partecipato come relatori, oltre al sottoscritto (dirigente cardiologo ed all’epoca Presidente del L.C. Marigliano), il Prof. Maurizio Santomauro (docente universitario di cardiologia e Lion responsabile del service distrettuale per la diffusione del defibrillatore negli impianti sportivi), il Prof. Marcellino Monda (fisiologo, docente universitario e direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport della S.U.N.), il Dott. Alfonso De Nicola (medico della SSC Napoli) ed il Dott. Geremia Biancardi (Sindaco di Nola). Importante la partecipazione del Dott. Geremia Biancardi, che, in qualità di Sindaco di una importante città qual’è Nola, ha subito tradotto in realtà il messaggio di Cardioday impegnandosi a seguire il corretto adempimento in materia di prevenzione cardiovascolare di un centro sportivo nascente per iniziativa del comune nolano. Dall’autorevole rivista scientifica Lancet, “Le politiche globali e nazionali non sono riuscite a fermare – in molti casi anzi hanno contribuito a diffondere – le malattie croniche. Attualmente sono facilmente disponibili soluzioni a basso costo e di alta efficacia per la prevenzione delle malattie croniche; il fallimento nella risposta è oggi un problema politico, piuttosto che tecnico”. Lions 108YA di NUNZIO CURCIO 53 Mondo Lions e dintorni MELANOMA’S DAY Lions Club Paestum e Leo insieme per stimolare la prevenzione S ignifictivo incontro di prevenzione al melanoma denominato “Melanoma’s Day”, con i ragazzi dell’Istituto IPSAR “Piranesi” di Capaccio, organizzato dal Lions Club Paestum in collaborazione con il Leo Club, l’Istituto “Piranesi” e il Comune di Capaccio. Due medici dell’Istituto Nazionale Tumori “Pascale” di Napoli, il dermatologo Marco Palla e l’oncologo Antonio Grimaldi, hanno spiegato alla platea dell’Aula Magna “perché, come e quando fare prevenzione” del melanoma. Attenti e interessati sono apparsi i ragazzi presenti, di classi del quarto anno, quasi o appena maggiorenni, soprattutto nel momento in cui il dott. Palla, nel corso della sua spiegazione, ha proiettato alcune immagini di lesioni dermatoscopiche e ha chiesto ai ragazzi stessi di riconoscere quella neoplastica: “I nevi possono assumere forme variegate, ma uno solo di questi è maligno”. E ha continuato spiegando cosa sia il melanoma, a partire dalla sua origine da cellule comuni della cute, i melanociti: “Il melanoma è il meno frequente dei tumori cutanei (4%), ma il più aggressivo. In Italia vi si ammalano 7000 persone l’an- 54 no e ne muoiono in 1500. Perlopiù queste persone hanno dai 30 ai 60 anni. Perché si presenta un melanoma? Molti sono i fattori di rischio. A parte la predisposizione genetica, le fonti di danno sono rappresentate dai raggi ultravioletti solari e quelli emessi da lampade abbronzanti. Infatti l’uso di lampade prima dei 30 anni aumenta del 70% la possibilità di formare il melanoma. Ha detto N. Devis: “Il melanoma scrive il suo messaggio sulla pelle con il proprio inchiostro ed è lì alla vista di tutti. Sfortunatamente alcuni lo vedono ma non lo comprendono”. Come si fa a riconoscere un melanoma quindi? Esiste la regola “ABCDE”: Asimmetria, Bordi, Colore, Diametro, Evoluzione. Sono questi i parametri base che permettono al dermatologo di distinguere un nevo innocuo da un melanoma”. La relazione del dott. Palla è stata preceduta dagli indirizzi di saluto del presidente del L.C. Paestum, cav. Enrico Bellelli, della prof.ssa Loredana Nicoletti, dirigente scolastico dell’Istituto IPSAR “Piranesi”, della dott.ssa Rossana Barretta, assessore alla politiche sociali del comune di Capaccio e del sindaco di Capaccio dott. Italo Voza, che Lions 108YA di Luca di Bartolomeo ha annunciato nel suo intervento la partecipazione del comune di Capaccio al Forum Universale delle Culture 2013, organizzato per la sua quarta edizione dal comune di Napoli. Alla cittadina di Capaccio-Paestum sono state assegnate quattro tappe dell’appuntamento promosso ogni tre anni dall’Unesco, che avranno come tema il binomio “Matematica e fiamme” e saranno dirette dal famoso matematico Piergiorgio Odifreddi. La giornata al “Piranesi”, moderata dalla dott. ssa Anna Maria Cascone, anatomopatologa dell’AOU San Leonardo di Salerno, si è conclusa infine con gli interventi della dott.ssa Teresa Bellelli, oncologa del P.O. San Luca di Vallo della Lucania, del chirurgo dott. Giuseppe Funicelli e del Past governatore del Distretto Lions 108Ya cav. Bruno Cavaliere. Successivamente il “Melanoma’s Day” si è spostato al centro medico associato “Prometeo” dove il dott. Marco Palla ha effettuato visite dermatologiche gratuite. Mondo Lions e dintorni Gabinetto Distrettuale S i è svolto a Marigliano, organizzato con impegno e sagacia dal locale Club Lions, il terzo gabinetto distrettuale con una partecipazione folta e attiva. Dopo i saluti degli amministratori dei comuni vicini e dell’On. Paolo Russo, componente della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite al ciclo dei rifiuti, il Governatore Luigi Buffardi, in un affollato salone dell’hotel Ferrari, ha chiarito il perché i Lions hanno scelto per questa loro riunione la sede di Marigliano, nel cuore della Terra dei Fuochi. Il tema delle legalità è stato sempre al centro delle finalità dell’Associazione ed i Lions hanno a cuore la salute dei cittadini e sono in prima fila nella lotta per la bonifica dei terreni contaminati, per dare il loro contributo alla causa dell’inquinamento ambientale in Campania e più in generale nel Mezzogiorno. Il Governatore ha sottolineato come i Lions sono per la difesa dell’e- conomia delle aziende presenti nella Terra dei Fuochi e nel contempo, mentre si battono per il risanamento delle aree, vogliono dimostrare che tante aziende, da dove vengono prodotti alimentari, non sono in zone avvelenate e inquinate e quindi i Lions sono per la difesa dei prodotti genuini generati su terreni non contaminati, come dimostrato da una recente indagine tenuta dall’Università di Napoli. Dopo gli interventi sugli aspetti organizzativi ed amministrativi rispettivamente di Bruno Canetti e Giovanni Ambrosio e dei Presidenti di Circoscrizione Gennaro Nebbioso, Annalisa Quartuccio, Francesco Parente, Elena Guarino, Salvatore Guarino, Giandomenico Pirillo e dei Presidenti di Zona Nella Scalise, Gennaro Argiento, Luigi Topi, Sonia Gaudiosi, Franco Violi, Nello Spina e Eugenio Potortì, hanno portato il loro contributo di idee la 1^ Vice Governatrice Liliana Caruso e i Past Governatori Ermanno Bocchini, Gianfranco Sava, Aldo D’Andrea, Vittorio Del Vecchio, Paolo Lomonte e Ciro Burattino che hanno confermato la volontà di mantenere armonia ed unità nel Distretto. Nel pomeriggio si è svol- to un seminario distrettuale per fare il punto sullo stato di realizzazione dei vari service tenuto dai coordinatori distrettuali. E’ stato fatto un esame sereno e proficuo sull’andamento delle attività nel territorio con gli interventi di Francesco Palmieri, Renato Rivieccio, Maria Sorrentino, Francesco Accarino, Maria Solimene Serio, Maria Teresa De Scianni, Raffaele Zocchi, Francesco Capobianco, Alberto de Biase, Umberto Santamaria, Mario Coluzzi, Paolo Prestopino, Paola Capobianco. Alba Capobianco, Luigi Riondino, Andrea Tartaglione, Pasquale Bruscino, Michele Coscetta, Maria Rosaria Titomanlio, Hubert Bowinkel, Roberto Milano e Alfonso Gifuni. In conclusione un gabinetto distrettuale operativo e propositivo che ha dimostrato il buono stato di salute dell’Associazione, che sta proseguendo i proprio interventi in Campania, Basilicata e Calabria in un clima di entusiasmo e sapendo che, dopo una fase di stasi, oggi più che mai c’è tra i cittadini una grande richiesta di Lions. Lions 108YA 55 Mondo Lions e dintorni Lions Club Krimisa Lettura e musica con il “Campiello” Abate e Cataldo Perri G rande successo della manifestazione organizzata dal L.C. Cirò Krimisa, presso la sala convegni di “Palazzo Porti”. L’ incontro Letterario Musicale con lo scrittore Carmine Abate, Premio Campiello 2012, e col musicista Cataldo Perri, entrambi calabresi di fama internazionale, è stato programmato dal Club nel “Progetto Lettura” avviato lo scorso anno in occasione dell’apertura della Biblioteca Comunale dove il Club è stato parte attiva e determinante nella sua realizzazione e nella gestione. Lo stesso continua quest’ anno con una serie di incontri con gli autori. Con questo primo spettacolo di letteratura e musica, il Lions Club Cirò Krimisa ha aperto l’ anno sociale ed il nuovo progetto del Club, guidato quest’ anno dalla Presidente Vincenza Alessio Librandi. Nel corso della presentazione, ha messo in evidenza i numerosi libri presenti nella Biblioteca e l’introduzione del “Libro Parlato” che consente la lettura agli ipovedenti e ai dislessici. Nel corso della serata sono stati presentati due recenti libri dello scrittore “La Collina del Vento”, con cui ha vinto 56 il Premio Campiello 2012 e il “Bacio del Pane”. La lettura dello stesso autore di alcuni brani accompagnati e seguiti dalla chitarra battente del musico etnologo Cataldo Perri, ha fatto vivere momenti particolari di emozioni e ricordi ai tanti presenti in sala attenti e competenti. Dai contenuti delle opere di Abate emerge un profondo amore dello scrittore per la propria Terra e un fermo ed appassionato impegno civile con l’auspicio che le cose possono cambiare e migliorare. Infatti, i suoi protagonisti sono portatori di valori forti che non si arrendono ai soprusi, resistono alle intimidazioni e rappresentano quella parte di Calabria in mano a persone che la rispettano e cercano di valorizzarne le risorse. “Purtroppo “ dice Abate “le famiglie positive come gli Arcuri” citata ne La Collina del Vento “sono una minoranza ma, se fossero di più, con la loro forza di volontà e con i loro valori potrebbero sconfiggere i mali endemici della nostra bellissima Calabria”. I valori, i sentimenti, le emozioni e le speranze di un Territorio vengono impresse da Abate attraverso immagini. Come quella del bacio del pane, un racconto di una storia vissu- Lions 108YA di Antonio ViTETTI ta da bambino “Tirai un calcio ad una fetta di pane che mi era caduta a terra e per quel gesto mia madre mi diede una sberla, mi fece raccogliere il pane da terra e mi costrinse a baciarlo”. In questo ricordo lontano sono racchiusi il valore del lavoro e il rispetto della fatica che, nell’immagine di Abate, si concretizzano attraverso i personaggi del suo nuovo racconto “Il Bacio del Pane”, che mette in evidenza quello che di buono c’è in Calabria, tradizioni e valori di un tempo, sacrifici e onestà. Attraverso il recupero di una memoria concreta, che riemerge dal passato per orientare le nuove generazioni, si possono difendere le proprie tradizioni e capire l’importanza del posto in cui viviamo. Bisogna partire proprio dalla cultura per far crescere il senso civico e porre un freno all’illegalità diffusa e dare speranza alle nuove generazioni. L’affascinante esibizione ha dato questi messaggi forti e sentiti. Mondo Lions e dintorni Lions Club Melfi A proposito di femminicidio... U na donna ogni due giorni muore ammazzata, una donna ogni 12 secondi è vittima di atti di violenza. Succede in Italia, dove dal 2000 le donne vittime di omicidio sono state 2200. Dati sconfortanti e drammatici, emersi nel corso del convegno “Violenza di genere: discriminazioni e femminicidio”, organizzato a Melfi lo scorso 6 novembre dall’U.P. F. Saverio Nitti - presidente Rosa Zinna Berardi, dalla FIDAPA – presidente Filomena D’Amelio, dalla Consigliera Regionale di Pari Opportunità Maria Anna Fanelli e dal LIONS Club Melfi – presidente Rosa Masi. I LIONS da sempre attenti alle problematiche sociali, non potevano rimanere indifferenti ad un fenomeno grave che sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza. Colpisce molto sapere che la violenza è la prima causa di morte in Europa per le donne. Fatti di cronaca che accadono nella civilissima Euro- pa, cuore del mondo e del pensiero occidentale e nella nostra Italia, nelle nostre comunità. Il dato che colpisce ancora di più e che deve invitare noi tutti alla riflessione, è che la maggior parte delle violenze fisiche, verbali e psicologiche, vengono consumate nel silenzio delle mura domestiche per mano di mariti, fidanzati o ex partner, comunque persone vicine per legami affettivi. E così proprio l’ambiente che dovrebbe rassicurare, offrire amore e serenità, diventa frequentemente scenario dei drammi più grandi che si consumano all’interno della famiglia e dei legami più intimi. Eppure le vie d’uscita esistono e sono indicate nella convenzione di Istanbul ratificata dal Parlamento italiano. “Questa convenzione, ha spiegato M. A. Fanelli, entrerà in vigore non appena sarà adottata da altri cinque Paesi dell’Unione Europea e prevede importanti novità come l’arresto per coloro che vengono colti in flagranza di di ROSA MASI reato“. Lucia Elsa Maffei, avvocato del Foro di Matera e socia del Lions Club Matera Città dei Sassi, nel delineare il quadro dell’attuale situazione normativa, ha aggiunto: “L’ultima legge ha introdotto, oltre all’inasprimento delle pene per i reati di maltrattamenti, violenze e stalking, degli aggravanti particolari come la relazione d’affettività”. Quindi, contrastare questo fenomeno si può ed è un dovere di noi tutti. E’ necessario un impegno costante delle autorità pubbliche e di tutta la comunità che non deve declinarsi soltanto in una maggiore attenzione e controllo, ma deve essere finalizzato ad un più radicale cambiamento culturale e di mentalità che attribuisca il valore più alto al rispetto reciproco, alla parità, alla valorizzazione di ogni persona e alla tutela dei suoi diritti. Ogni iniziativa, ogni momento di riflessione può essere un passo per realizzare una società nuova e migliore nella quale prevalgano rispetto, cura e amore affinchè le donne non si sentano più sole. Lions 108YA 57 La posta del Direttore Lettera aperta al Direttore Internazionale Roberto Fresia Ancora sulla perdita dei Soci G ent.mo e caro amico Roberto, mi riferisco a quanto hai scritto col titolo “E’ l’ora di cambiare” nel numero di settembre della nostra rivista nazionale e, in via preliminare, Ti ringrazio vivamente per avere opportunamente posto all’attenzione di noi tutti i dati sull’andamento dei soci che sono, a dir poco, più che allarmanti e che ci devono fare seriamente riflettere se veramente abbiamo a cuore la vita della nostra Associazione. E la vita dell’Associazione dovrebbe (DEVE) essere il principale (UNICO) e costante obiettivo di tutti noi Soci, ma che a volte (forse spesse volte) di fatto non lo è. E credo che sia questo il vero e serio problema! La mia modesta analisi sulla perdita dei Soci credo sia del tutto molto semplice, senza andare a ricercare chi sa quali altri motivi che, se ci fossero, sarebbero comunque secondari in quanto rientrerebbero in una normale quanto necessaria, ma sempre leale e corretta, dialettica. Chi è entrato nella nostra Associazione lo ha fatto, a mio sommesso giudizio, perchè, considerando il “livello” degli appartenenti, ha sicuramente pensato di trovare un clima di armonia, di amicizia, di umiltà, di reciproca stima e rispetto, come si conviene tra i componenti di una famiglia sia pure allargata quale io considero (ma auspico sia così per tutti) l’Associazione ed i Clubs Lions. Quando invece si accorge che nei Clubs e, conseguentemente, nel Distretto, spesso si registrano conflittualità e tensioni proprio a causa della mancanza tra i Soci di questi presupposti e di questi valori, rimane deluso e decide di andare via e, inevitabilmente, convince e si porta dietro anche qualche suo amico. I miei certamente modesti interventi che mi trovo a fare nei Clubs che, quale secondo Vice Governatore, hanno l’amabilità di invitarmi, sono esclusivamente incentrati sulla necessità di recuperare questi basilari valori senza i 58 Lions 108YA quali, a mio giudizio, non vi è lionismo che tenga. Se non si rimuovono i contrasti e si crea (o si ricrea) un clima di serenità ed di Antonio Fuscaldo armonia (senza armonia non si va lontani), di amicizia, di lealtà, di reciproco rispetto e stima, dove è piacevole ritrovarsi, stare e lavorare assieme, animati dal dovuto e comune impegno di servizio per il raggiungimento delle nobili finalità dell’Associazione, credo che diventi impossibile fermare l’emorragia dei soci e questo, ovviamente, vanificherebbe le speranze e le aspettative non solo del Presidente Palmer. Non posso pensare che vi siamo persone disponibili a spendere tempo e denaro per trovarsi a disagio in un ambiente dove i valori di cui sopra vengono solo enunciati e non praticati. Si impone, altresì, da parte di ciascuno e di tutti noi indistintamente, il rispetto delle regole e dei ruoli che altro non significa che il rispetto della persona e della sua dignità. Solo così, sempre a mio sommesso giudizio, si ricreano le condizioni per ritornare ai vecchi tempi (io ho 26 anni di militanza), quando essere scelti per entrare in un Club Lions costituiva veramente un onore, un privilegio ed anche motivo di grande orgoglio ed elevato senso di appartenenza. Mettendo da parte distrazioni e turbolenze, quasi sempre causate da non sempre comprensibili e giustificabili arrivismi e corse all’incarico sempre più alto e da risentimenti pre e post-elettorali, che finiscono col creare deleterie lacerazioni, dobbiamo, in ossequio al nostro Codice etico, mirare a costruire e non a distruggere e nessuno di noi deve sentirsi La posta del Direttore autorizzato a rompere il “giocattolo”, perchè non vi è nulla da spartire se non l’orgoglio e l’onore dell’appartenenza alla più grande e prestigiosa Associazione di servizio del mondo, e il piacere e la gioia del We Serve. Ma di questo, forse, non sempre e non tutti ne siamo pienamente convinti e consapevoli! Nessun medico ci ha prescritto di entrare nel Lions: è stata certamente una nostra libera e, ritengo, consapevole e ponderata scelta; e allora dobbiamo sempre tenere presente che noi Soci passiamo mentre l’Associazione resta ed abbiamo, quindi, ognuno di noi e tutti insieme, il dovere e l’obbligo di consegnarla integra ed efficiente a chi seguirà dopo. Questo è il sogno che inseguo (in sintonia con quanto ci sollecita il Presidente Palmer) ed auspico che sia il sogno che ognuno di noi deve perseguire e tramutare in realtà, non perdendo mai di vista la vita ed i nobili ed alti obiettivi della nostra Associazione. Tu asserisci giustamente che è l’ora di cambiare io mi permetto di aggiungere che per cambiare è sufficiente che ognuno di noi recuperi e tenga sempre presenti e, soprattutto, metta in pratica in ogni comportamento le promesse fatte al momento in cui siamo entrati nell’Associazione. Per noi Lions, che siamo portati ad affrontare situazioni ben più impegnative, dovrebbe essere una soluzione più che semplice. Anche questo potrebbe sembrare un sogno, ma deve invece essere costante realtà per ciascuno di noi, altrimenti tradiremmo gli impegni solennemente assunti! Quanto sopra pensi che sia pura utopia? Io sono convinto di no, poiché il tutto dipende solo dal buon senso e dalla volontà di ciascuno di noi, doti, queste, che non possono e non devono mai mancare in un Lions. Sperando di non aver inutilmente sottratto tempo ai Tuoi numerosi e gravosi impegni, Ti ringrazio per avermi letto e gradirei Tue autorevoli considerazioni unitamente al consenso di far pubblicare il testo sulla rivista del mio Distretto. Sempre che, ovviamente, non hai nulla in contrario. Grazie e molti distinti e cordiali saluti. Caro Totò’, liberissimo di far pubblicare il tuo pensiero sulla rivista del tuo Distretto come lettera al Direttore, nessun problema da parte mia. Per quanto attiene la tua analisi condivido i principi di partecipazione, se nella famiglia si sta bene, si rimane, altrimenti nasce la domanda cosa ci vado a fare e qui tanti scelgono di abbandonare. Ma tante volte sono energie che avrebbero potuto fare molto per il nostro scopo che è servire e che non abbiamo saputo cogliere. Però qualche volta si rinuncia anche per comodità perché forse non si è stati formati su chi è e cosa fa la nostra Associazione e trovando una situazione non ottimale nel Club ... Si scappa. Amo dire che se conosci questa Associazione la ami e perciò non te ne andrai mai! Anche in situazioni difficili (e con i mie 41 anni di servizio ti posso garantire che le situazioni difficili si presentano ricorrentemente). Quindi il fattore è la conoscenza, che purtroppo tante volte manca. Poi occorre cambiare il tema dell’orgoglio di apparenza, non come un punto di arrivo (ad esempio per evidenza nella comunità), ma per vivere in un modo nuovo, vivere da Lion. Poi dobbiamo ricordarci che ciò che ci distingue rispetto a tutte le altre Associazioni è la nostra internazionalità e se il Club si appiattisce sul locale (dove peraltro trae la linfa vitale, i Soci), diventa una delle tante Associazioni perdendo attraibilita’ e qui, poiché molti Club lavorano solo sul territorio, ecco una delle motivazioni della perdita dei Soci. Grazie del tuo contributo, un saluto dall’Australia dove sto partecipando al Board. Roberto Fresia Lions 108YA 59 Il saluto In memoria di Alfonso Caterino D urante quasi cinquant’anni di vita professionale e venti di lionismo, ho avuto il privilegio di vivere e lavorare fianco a fianco con un amico fraterno come Alfonso Caterino e sono mosso da affetto sincero, e non da spirito agiografico, nell’affermare che la sua scomparsa rappresenta la perdita di un pezzo importantissimo - e come tale, insostituibile - per l’attività di volontariato sociale, anche fuori dai confini del lionismo, cui, per molti decenni, Egli si è dedicato con la passione e la discrezione, propri della sua nobiltà d’animo. Ne ripercorro al presente - come se Egli fosse ancora tra noi - le tappe di vita, segnate da successi, dolori e cadute, determinate da perdita di affetti familiari, da cui ha avuto sempre la forza di rialzarsi, con uno spirito di servizio che lo ha portato, quasi naturalmente, sulla strada della solidarietà tracciata da Melvin Jones. Nella sua Caserta, e fuori da essa, molti ne conoscono l’alta professionalità, profusa nell’attività forense ed in quella politico-sociale (quale assessore-tecnico e difensore civico della Provincia), mai trascurate anche negli anni in cui più intensa è stata la sua dedizione all’Associazione internazionale dei Lions. Ad una sua felice intuizione e 60 concreta operatività, si deve la fondazione, circa venti anni or sono, del secondo Club della Provincia di Caserta (CapuaCasa Hirta), varato con l’aiuto di un altro indimenticabile Lion , quale l’avvocato Libero Carotenuto. Di quel Club, Caterino ricorda spesso, con giustificato orgoglio, le splendide tappe che ne hanno fatto uno dei gioielli del Distretto 108Ya: al biennio della sua presidenza - per citare una delle innumerevoli iniziative di autentica solidarietà - si deve la consegna alla Caritas di un pulmino per disabili, che tuttora svolge “servizio” nelle strade della provincia. Sempre nel decennio a partire dal ‘94, il suo amore per il lionismo lo spinge a favorire la creazione di altri prestigiosi Clubs nell’intera provincia, ai quali non si limita a dare vita e nome (suo è il patronimico del L.C. Caserta-Real Sito San Leucio, recentemente unificatosi con quello di Terra di Lavoro): ad essi dedica efficaci contributi di opere ed idee. In punta di piedi, con i suoi modi garbati ed il bonario sorriso che gli hanno guadagnato simpatia ed ammirazione nelle tre regioni del Distretto, nella primavera del 2008, si rende meritevole di ricoprire la carica di Governatore. Lions 108YA Il suo anno sociale è proteso a rinsaldare i vincoli dell’amicizia, accompagnati da azioni di concreta solidarietà ed eventi di portata memorabile, tra i quali il meeting internazionale, con l’intervento del Presidente mondiale Mahendra Amara-suriya, svoltosi tra Napoli e Sorrento nel marzo del 2009. È con questo stile, entusiasta, tenace e instancabile che Egli è ancora tra noi e ci stimola come ripete il nostro Governatore Gigi Buffardi nel suo motto - a realizzare quotidianamente azioni di vero lionismo: A(mico) L(ions) F(ai) O(pere) N(el) S(ociale) O (gni giorno) ci manchi, ma sii certo che il monito contenuto nel Tuo nome rappresenterà per noi una guida salda e costante che ci aiuterà nel nostro cammino. di MARIO ROMANO Il saluto In memoria di Pasquale Cristiani è trascorso un anno dalla scomparsa di Pasquale Cristiani, Avvocato e Magistrato di Cassazione, Governatore del Distretto 108 Ya nell’Anno Sociale 1999-2000, fondatore e Socio del Lions Club Melfi e con queste parole ricordo ora la sua figura. Pasquale Cristiani era un vero Lions, tutta la sua vita è stata ispirata ai principi del lionismo, perché egli credeva fortemente nel ruolo dei Lions per migliorare la società. Era una persona umana, disponibile, un amico per tutti, un impareggiabile organizzatore, tenace, versatile, pieno di idee e vitalità, sapeva comunicare e relazionarsi con gli altri, era un oratore che trascinava il suo pubblico. Aveva a cuore i deboli: “Giustizia e Legalità”, tema da lui largamente svolto e il motto “Per la Difesa dei Diritti Umani”, che Egli scelse per il suo anno di Governatore del Distretto 108Ya, sono temi in perfetta sintonia con gli scopi del lionismo. Il Tema per “La Difesa dei Diritti Umani” ha ispirato molte attività del Distretto, tra esse il “II Forum Internazionale svoltosi a Napoli nell’ aprile 2000 e la sua proposta del Tema di Studio Nazionale “La tolleran- za come rispetto, accettazione ed apprezzamento della ricchezza e delle diversità delle culture, riconoscimento dei diritti universali e delle libertà fondamentali degli altri”. “Amare la vita significa anche andare incontro alle necessità di coloro che soffrono, perché vivono nell’indigenza, nell’ignoranza e nella sofferenza” amava ripetere ed ancora “bisogna costruire la società su fondamenti di giustizia e pace”. Nel suo discorso programmatico, dopo l’elezione a Governatore, molto si è soffermato sul problema del Mezzogiorno: “che non va trascurato, rifletteva, ma va visto in una visione integrata dell’ Europa. Bisogna stimolare la gente del Sud ad essere protagonista del processo di sviluppo economico ed i Lions hanno titolo a stimolare e supportare le pubbliche istituzioni, perché si facciano carico di tutti questi problemi, l’Europa non può dimenticare che in queste Regioni Meridionali ci sono le radici di tutta la civiltà europea”. Come Lions spesso ricordava: “Per contribuire alla realizza- zione dei nostri obiettivi bisogna essere uniti, leali, dobbiamo rifiutare la cultura del sospetto, le critiche sterili, dobbiamo dimenticare eventuali malintesi del passato, dobbiamo essere rispettosi e tolleranti dei ruoli di ciascuno”. Questo era Pasquale Cristiani, una figura importante per il Lionismo di tutto il Distretto 108 Ya e della Basilicata, che ha contribuito a valorizzare nella sua identità regionale. A lui il nostro grazie per la tutta la sua attività svolta. Ricordando Pasquale siamo vicini alla moglie Vera e ai figli Giusy e Michele, a cui va tutto il nostro affetto. Cosi mi piace ricordare Pasquale Cristiani, come fosse ancora tra noi, perché chi lascia un ricordo, vivrà nel tempo. Lions 108YA di ALBA CAPOBIANCO 61 Il saluto In memoria di Ugo Gaeta U go Gaeta non è più. Il ricordo è triste perché gli Amici hanno perduto un uomo generoso, l’Associazione internazionale un combattente appassionato, l’Avvocatura, un professionista apprezzato e universalmente stimato. Socio del Club Napoli Maschio Angioino, con l’amato fratello avvocato Pietro, ha servito l’Associazione in tantissimi anni di appassionata partecipazione al Club, al Distretto, all’Associazione internazionale. La nota che più ha caratterizzato il suo servizio è stata la generosità illuminata da una forte professionalità, che gli ha consentito di offrire i tesori della sua cultura e vivida intelligenza, sempre brillante e leale con tutti fino ad assumere la carica di Consulente legale del Distretto Lions 108 YA. I Lions del Distretto hanno imparato a conoscere con Ugo, l’amata sua Maria, i figli valorosi che ne hanno perpetuato l’esempio professionale, dando sempre nuova linfa all’eccellente studio professionale da lui fondato. Ugo aveva un carattere gioviale, aperto sempre alla armonia e al sorriso con tutti per stemperare i momenti di tensione Ma si sapeva anche battere con coraggio e con determinazione. I Lions di tutto il Distretto lo ricorderanno sempre con nostalgia e amicizia. di ERMANNO BOCCHINI Alla Fondazione Lions del Distretto 108Ya Codice fiscale 93055600618 62 Lions 108YA L’angolo dei Leo Il Leo Club Cosenza Ospite del Leo Club di Parigi C reare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo. Unire i Clubs con i vincoli dell’amicizia, del cameratismo e della reciproca comprensione; sono questi due tra i più importanti scopi dell’attività lionistica. È stata proprio la consapevolezza dell’importanza di questi principi che mi ha indotto ad accogliere, con immensa gioia, l’invito del Leo Club Paris Centre. È stato per me motivo di grande orgoglio trascorrere una serata del mio soggiorno parigino in compagnia dei Leo locali, oltre che una grandissima opportunità per compiere un’esperienza umana e lionistica altamente formativa. L’evento, di cui sono stato ospite, è stato un picnic organizzato dai ragazzi, sulle suggestive rive della Senna, come evento conclusivo del loro anno sociale. Sono stato accolto alla fermata della metropolitana più vicina al luogo dell’evento da due membri del Club, con i quali ho raggiunto il resto del gruppo dopo una breve passeggiata. Durante la serata, gustando le baguette, i formaggi aromatizzati, vini tipici francesi e altre leccornie preparate dai nostri amici d’oltralpe, ho conversato a lungo con tutti i Soci per confrontarci sui diversi modi di fare lionismo in una piccola realtà del Sud Italia come la nostra, e in una grande capitale europea quale è Parigi, al fine di individuare aspetti comuni e divergenze. Se è vero che ogni Leo Club è specchio del tessuto sociale e demografico della città in cui opera,anche il Leo Club parigino non fa eccezione. Infatti mi sono imbattuto in un Club completamente multietnico, proprio come multietnica è la città di Parigi. I Soci infatti erano quasi tutti ragazzi a ridosso dei trent’anni provenienti da molte nazioni europee e non (come ad esempio la Germania, e addirittura la Tunisia). Quello di Parigi è un club composto da quindici Soci, sempre pronto a collaborare con gli altri due Club della città (Paris Gamma XII, Paris Bercy-Mira- beau), nonché dell’hinterland cittadino. Tra le attività principali che il Club svolge ho avuto il piacere di notare gli impegni per Telethon, per il Banco Alimentare e la fornitura di pasti caldi ai senzatetto (in comune con il nostro Club), e altre attività molto interessanti di raccolta fondi da devolvere in beneficenza (per malattie come la mucoviscidosi ad esempio), e aiuto delle persone diversamente abili. In segno di gratitudine per la gentilezza e l’ospitalità dimostratami, ho donato al Club uno stendardo del nostro Club e una copia del nostro libro sulla storia dei palazzi di Cosenza, consegnandolo al presidente incoming. Dopo alcune foto e lo scambio reciproco di contatti ci siamo salutati con la promessa di incontri e collaborazioni future tra i due Club, e la fiera consapevolezza di aver trascorso una serata indimenticabile in compagnia di ragazzi diversi da noi per nazionalità, lingua, religione e cultura, ma uniti dallo stesso spirito di servizio. Lions 108YA di ALBERTO CASALENO 63 L’angolo dei Leo Il Leo Club Corigliano Thurium Disabilità e non diversità E’ questo il nome del progetto realizzato e concluso dal Leo Club Corigliano “Thurium” Domenica 13 Ottobre 2013. Un progetto di altissimo spessore morale se non di elevata sensibilizzazione che ha toccato il cuore non solo di noi Leoncini, ma di tutta la cittadinanza che attraverso le loro donazioni, la loro gratitudine e l’immensa disponibilità hanno reso possibile la realizzazione di questo sogno. Domenica 13 Ottobre, presso il parco periurbano della città di Corigliano Calabro, è stata inaugurata la giostra per bambini disabili e normodotati che renderà sin da subito più divertente le domeniche di chi, nella vita, è stato più sfortunato di tutti noi. Il nome del progetto vuole rimarcare il vero obiettivo raggiunto con questo Service, ossia l’integrazione tra bambini disabili e normodotati; la giostra potendo ospitare TUTTI i bambini permetterà l’abbattimento delle bar- riere di tipo sociale. “Si dice che la vera disabilità è quella dell’anima che non comprende, quella dell’occhio che non vede i sentimenti, quella dell’orecchio che non sente le richieste d’aiuto. Solitamente, il vero disabile è colui che, additan- Il Leo Club Primosole Regaliamo una donazione I Soci del Leo Club Primosole, come primo service dell’anno sociale, hanno deciso di organizzare una raccolta di donazioni di sangue presso l’unità di raccolta dell’Avis Comunale di Reggio Calabria. Un numeroso gruppo di ragazzi e ragazze ha donato, chi per la prima volta, il proprio sangue come gesto di solidarietà ed altruismo, per concretizzare la propria disponibilità verso gli altri, Ultim’ora 64 ma anche verso se stessi, poiché così facendo si alimenta un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno. L’occasione della donazione è servita inoltre a rinsaldare la partnership fra noi Leo e l’Avis esempio di vero spirito di servizio verso la comunità reggina- difatti, a tal proposito, si è concordato di dar seguito a questa collaborazione programmando almeno due volte l’anno questo tipo di iniziativa . Si è provveduto, inoltre, a richiamare l’attenzione, sensibilizzare ed informare più ragazzi possibili sull’importante tema della donazione di sangue attraverso messaggi sui diversi social network. Luigi Delle Cave del Leo Club Pomigliano D’Arco è il nuovo Presidente Distrettuale, in seguito alle improrogabili dimissioni di Giuseppemario Pisani. A Luigi gli auguri di buon lavoro dalla redazione della rivista 108Ya. Lions 108YA LA BANCA DI NAPOLI PER NAPOLI Siamo in Via Roberto Bracco, 27/29 – 80133 Napoli Tel. 081 552 93 86 – Fax 081 552 21 96 [email protected] www.bccnapoli.it e oggi anche su
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